Trentennale della morte di Ezio Tarantelli

Buongiorno buongiorno benvenuti in Facoltà
Buongiorno anche a quelli
Che non ho potuto ringraziare giù al scippo che sono arrivati ora se per favore
Prendete posto possiamo cominciare i lavori della mattina
è una mattina intensa
Ci sono molti con laghi e molti amici di Ezio
Pressanti oggi
Abbiamo i rappresentanti delle istituzioni
E quindi vorremmo cominciare la giornata di oggi seguendo i tempi
Alcuni nostri studenti
Ci raggiungeranno tra poco ma prima di cominciare
La giornata volerlo
Volevo ringraziare tutti quanti
Anche a nome di Caron di Lucca che dopo ovviamente avranno modo
Di parlare nuovamente come già hanno fatto allora il cippo per ringraziare tutti voi della partecipazione
Per la Facoltà è un
Buongiorno importante
Ogni anno ci incontriamo per per ricordare ai sì o per tenere viva la memoria lo facciamo come dicevo risotto con un
In un momento di ricordo intimo
Non programmato è un momento in cui gli amici i colleghi di Ezio Rossi si incontrano
Per tenerne viva appunto la memoria
Oggi accade il trentennale
Dell'omicidio di ansia Tarantelli e per questo motivo abbiamo pensato di
Fare qualcosa di più soprattutto per i nostri ragazzi che non hanno avuto
La fortuna di riconoscere adesso come persona come professore
Non hanno avuto modo di usufruire del suo insegnamento e di riconoscerne le qualità umane
Io rappresento una generazione di passaggio in questo senso
Io mi sono laureato nell'ottantatré ho avuto la fortuna di conoscere personalmente adesso in un
Però periodo di tempo ahimè molto bravi
Io sono partito per studiare fuori adesso purtroppo il partito per un
Un destino peggiore
Però anche io ho un ricordo molto vivido di Lori e ho un in particolare il ricordo di una telefonata
Azione beva costituito un Centro di ricerca lo raccontavo l'altra mattina al nostro prorettore vicario professor Masiani
Aveva creato una rivista che si chiamava prospettive del mercato del lavoro intorno a questa righe rivisto essi
Si riunivano persone di esperienza di Varsavia tardiva ARSSA
E alcuni di loro sono qua con noi il professor Chiarini
Che parlerà nella prima parte della mattinata lavorava al lì come lavorava Claudio De vincenti e altri di noi Ezio Tarantelli aveva questa capacità
Sarà ordinaria di coinvolgere persone con esperienze diverse ebbene anche io ho coinvolto
Subito dopo la mia laurea e mi chiese di
Scrivere una un pezzo sulla politica monetaria
Io avevo fatto una tesi di laurea su questi argomenti cazzi aveva
Gel molto generosamente lamento
Mi chiese di scrivere questo Breber pezzo
Era la mia prima esperienza è una mattina ero a casa nella mia casa diciamo di ragazzo di papà e mamma e azioni telefonate
Trascorre in modo molto tempo al telefono adesso non vi so dire quanto però
Molto tempo
Ezio commentò riga per riga parola per parola questo brave intervento neanche di come dire particolarmente
Sofisticato nel suo contenuto
E l'atteggiamento era quello di chi come dire all'unico desiderio di far crescere
Quel giovane ragazzo che in quel momento era con lui al telefono e secondo me questo ricordo sintetizzando molto
Diciamo delle dei diversi aspetti delle tante sfaccettature che un intellettuale ricco
Generoso come Ezio era perché alzerà simultaneamente un professore
Un divulgatore un
Soggetto attento ai problemi concreti della politica economica
Per molti versi veramente faceva economia politica Ezio Tarantelli ma sempre come dire lo faceva con una generosità una disponibilità
Mettendo sessantatré al livello del suo interlocutore
è uno di quei ricordi che è rimasto vivido nella nella mia memoria lo rimasti insieme a quel numero di prospettiva del lavoro che io in questi
Trenta e più anni ho sempre tenuto nella mia nella mia libreria
Ma ho sempre tenuto più che quell'articolo di ricordo di questa telefonata nella libreria della mia memoria
E mi fa piacere condividerlo con voi per aiutarvi anche a comprendere diciamo quante cose insieme e si o faceva e caro con un sorriso
Io vi ringrazio molto vorrei cominciare i lavori di oggi siamo in orario
Vorrei innanzitutto lager di una lettera che mi ha mandato il Presidente della Repubblica che avevamo invitato a partecipare dopodiché passerò la parola al Magnifico Rettore il professor Eugenio Gaudio
Gentile professor Ciccarone
La ringrazio per l'invito a partecipare alla commemorazione di Ezio Tarantelli organizzata dalla Facoltà di Economia dell'Università la Sapienza di Roma nel trentennale della barbara uccisione
Purtroppo impegni concomitanti mi impediscono di intervenire
Desidero ugualmente associarmi a ricordo di un uomo promuove di uno studioso insigne
Chi ha pagato con la vita il suo alto impegno per una società più giusta
L'odio terrorista strappato Ezio Tarantelli agli affetti agli studi al sindacato
Ma non ha sradicato le sue idee lungimiranti che disegnavano un nuovo modello di relazioni industriali attento all'equità alla modernità e al mutamento dei tempi
La prego di far giungere ai familiari del professor Tarantelli la signora Karol il figlio Luca
Agli illustri relatori a tutti i partecipanti alla cerimonia la mia vicinanza il mio convinto sostegno Sergio Mattarella
La parola al professor Eugenio Gaudio Magnifico Rettore dell'Università finanza di Roma grazie grazie
Caro presi vere per questa occasione importante per tutti noi
Signora
Karol
Caro Luca
Signor Governatore della Banca d'Italia signor viceministro illustri autorità civili e militari presenti cari colleghi carissimi studenti
Questa mattinata per me particolarmente importante perché in un luogo quali l'università in cui
Dobbiamo trasmettere conoscenza e sapere
Il ricordo dei colleghi che hanno onorato questa sede fino al sacrificio
Della della vita per sostenere idee e per
Testimoniare comportamenti e la più grande lezione che si può
Avere che bisogna
Tramandare custodire
Ezio Tarantelli infatti non è stato solo un appassionato professore di economia della nostra università
Ed un ricercatore di statura internazionale
E ci operante le è stata anche una fulgida mente a servizio del Paese della Banca d'Italia delle parti sociali e più in generale della politica economica italiana in un momento particolarmente difficile
Della nostra economia e della nostra vita politica e sociale
Dopo essersi laureato in questa
Università in questa facoltà nel mille novecentosessantacinque esattamente le ha studiato essa di Cambridge le metti di Boston sotto la guida in particolare
Di Franco Modigliani
Con il quale
Scrisse numerosi importanti lavori
Ha quindi insegnato messa cattolica di Milano alla Cesare referee differenze prima di ritornare in questa facoltà con il Professore ordinario di Economia politica
Il suo desiderio e impegno per contribuire alla vita politica
E sociale del nostro Paese lo aveva convinto affondare presso la CISL nel mille novecentottantuno un istituto di studi di economia del lavoro riserve
Che era così importanti economisti di provenienza culturale ed età diverse
E che riuscì molto presto a imporsi Como luogo fondamentale di riflessione e di proposta in tema di politiche macroeconomiche di politica del lavoro
Il ventisette marzo del mille novecentottantacinque trent'anni fa al termine di una lezione tenuta in questa facoltà venne ucciso da due killer appartenenti alle Brigate Rosse
Nel luogo dove ci siamo pocanzi riuniti e dove è stato posto il circolo a memoria
Nel documento che fu lasciato sul luogo dell'omicidio le Brigate Rosse affermarono che Ezio Tarantelli era stato giustiziato perché responsabile intellettuale
Della proposta di abolire il sistema di adeguamento dei salari nominali all'inflazione noto come scala mobile
E di sostituirlo con l'inflazione programmata da cui concepito
Questa misura che era stata attuata con il cosiddetto decreto di San Valentino del governo Craxi del quattordici febbraio del mille centottantaquattro
E che concepiva la lotta all'inflazione come lei sito di un processo partecipativo condiviso dal Governo e dalle parti sociali
Consentì all'Italia di uscire dalla spirale inflazionistica nella quale era rimasta intrappolata a partire dagli shock petrolifero
Più in generale tutta la concezione economica di Tarantelli si è fondata su un importante ruolo economico da attribuire alle parti sociali e alla concertazione con le altre autorità di politica economica
è una concezione che non risulta sbiadita dalle difficoltà cicliche che ha affrontato nell'esperienza concreta ma che anzi si propone ancora oggi come proposta di assoluta attualità
La Sapienza vuole ricordare ogni anno la figura e il pensiero di Ezio Tarantelli e vuole mantenerne viva la memoria presso i giovani che non hanno avuto la fortuna di conoscere il suo insegnamento
Oggi
Il mio saluto particolare va a tutti voi che partecipate a questo momento di ricordo
E di testimonianza di impegno civile sociale scientifico che sono stati riuniti nella figure di eccetera
Un ricordo ovviamente particolare un saluto veramente speciale alla famiglia di Ezio Tarantelli alla moglie Carofiglio Luca
Ai quali voglio porgere il ringraziamento sentito di tutta la comunità accademica della Sapienza per tutto quello che Ezio ha lasciato a tutti noi che ne siamo impegnati ha custodito da tramandare grazie Hezbollah
Grazie Magnifico Rettore della parola alla professoressa Silvia fedeli che è direttore del Dipartimento di economia diritto di questa facoltà
Grazie a termine un grande onore portare i saluti del Dipartimento di economia diritto a tutti i convenuti ma in particolare la famiglia
A Carone soprattutto a Lucas cui aspettiamo ancora la seconda puntata del dopo film
Che poi
Avete il piacere di vedere ringrazio anche tutti gli ospiti
Amici della facoltà il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco Bruno Chiarini dell'università Partenope Claudio De vincenti viceministro dello sviluppo economico ma soprattutto un amico un collega del part time
Ringrazio anche tutti i convenuti alla favola profonda
Devo nello Tronto intere moderata la tavola rotonda ma anche Nicola corsello
Collega
La Facoltà Carmelo pappagallo segretario della UIL Susanna Camusso segretario della CGIL Stefano Dolce detta
Alla Confindustria Vicepresidente con delega alle relazioni industriali all'Guelfa Annamaria Furlan segretario dell'erario della sinistra e Claudio Lucifero dall'Università Cattolica di Milano
Nel salutare tutti gli intervenuti e un ringraziamento particolare va per la Sapienza
Al Rettore e al Preside della Facoltà e a tutta la Presidenza che organizzato l'evento
E per il centro Tarantelli al direttore Maurizio Franzini che attacca iniziato e introdurrà la parola rotonda
Io
Anche per motivi d'età non ho conosciuto Ezio Tarantelli la prima volta che l'ha sentito nominare facevo il quarto ginnasio
E mio fratello faceva all'università o alla senape al CRT
E
Tornava assolutamente entusiasta dalle elezioni chi
Un professore che l Cluj assai amici definivano grandissimo
Che secondo loro par utilizzava un metodo che loro chiamavano americano tanto era diverso dallo stand trattati appunto dei baroni che caro il prima ha ricordato
E
Raccontava
Del di questo stravagante individuo rispetto a tutto il resto che incantava tutti gli studenti
Per la chiarezza per l'entusiasmo per la qualità delle lezioni anche per la disponibilità soprattutto per la disponibilità a cui il PEG quegli studenti
Emergeva unità di insegnamento che nessuno studente poteva rimanere indietro
Magari perché non aveva capito qualcosa vi era assolutamente disponibile e non solo coinvolgeva tutti gli studenti in questa missioni
Tanto che poi mio fratello ci prova con me a spiegarmi l'economia io avevo la reazione più o meno di Luca quando ascoltavo al Papa il padre che parlava di economia e poi li teneva papà ma che è l'inflazione racconta nel libro
L'ho studiato
Qualche anno dopo e
Delle sua qualità di studioso e mettere in evidenza solo poche cose quelle che in genere di
Celebrazioni come queste vengono un po'trascurate perché magari sono emergono quelle per cui è diventato tristemente famoso
Era uno studioso estremamente originale
Precursore con almeno quarant'anni tantissimi può di filoni che tuttora sono oggetto dell'analisi economica
Mi riferisco all'attenzione che ha avuto per esempio per
Gli aspetti istituzionali che dovevano essere anteposti alla scelta del modello teorico di riferimento
E che
Dovevano sempre a vedere e alla sua intenzione di avere sempre
Ben presente l'obiettivo
Che
Un economista deve avvenire cioè l'efficacia dell'intervento che alla fine dello studio del proporre
Sembra che negli scritti che ho letto
Non esista una unica teoria di riferimento che è sempre valida ma
La teoria deve piegarsi a quelli che sono le istituzioni
I conflitti sociali e la realtà da studiare per questo non c'è un modello valido per ogni Paese
Oggi potremmo dire che la sua visione trova
A le le sue radici nella Papiccio Pais per esempio perché molti dei suoi lavori citano questi filoni oppure che anticipa in modo sorprendente altri filoni per esempio la politica le con nomi che oggi va molto di moda
E l'anticipa con quarant'anni di anticipo
Utilizzando anche dal punto di vista metodologico
Nella ricerca del modello economico non soltanto l'econometria che non era la cosa più
Gli USA Fleur centri per gli economisti del tempo ma anche
Strumenti metodologici non convenzionali quali la scienza della politica la scienza dell'amministrazione la sociologia
L'analisi che merce e che emerge
La sua analisi quella che è apparsa nelle più prestigiose riviste italiani e stranieri
è connotata da un impegno interdisciplinare raro e direi per l'epoca assolutamente unico
Non vi tedio più perché passo la parola a interventi molti più tutti del mio ma in particolare il primo al Governatore della Banca d'Italia ecco intervento non conosco il titolo ma
Servono a contenere due
Ringrazio il Magnifico Rettore ringrazio
Il Direttore Silvio federali
Sono sul palco ora
Il governatore Ignazio Visco
Il professor Claudio De vincenti il professor Bruno Chiarini
Voglio ringraziare anche io personalmente
Il governatore in particolare che è riuscito
A essere presente nonostante importanti impegni istituzionali internazionali
E anche il professor De vincenti che come sapete insomma delle giornate abbastanza impegnate ma che ha voluto dedicare tutta la mattina a questo momento insieme a noi
Voglio però se mi consentite anche ringraziare il cerimoniale dell'Università la Sapienza l'ufficio stampa
Tutte le persone della facoltà che
Silenzi o l'assenza essere ora visti hanno lavorato molto duramente molto intensamente
Ma anche la con grande disponibilità con grande i sorrisi caro Luca per la giornata di oggi
Lo faccio ringraziando né una sola di persone per tutti carità Giuliani coordinatore della Facoltà ma dietro all'ANCI sono tutte quante le persone che hanno consentito l'evento di oggi
La parola al Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco
Grazie grazie nelle caro allora Lucca Paola
Con emozione singola parola oggi non c'è un titolo perché non è nei un discorso non è un intervento scientifico come
Lo aveva annunciato il Preside prima in realtà un
Un ricordo molto è stato detto sul pezzo sul suo pensiero anche anche oggi avete sentito qualcosa sono molto contento che vi sono
Tanti tanti giovani
L'altra
Lunedì scorso abbiamo avuto
Interessante Claudio vincente io
Incontro all'Accademia dei Lincei su temi molto importanti
Dell'oggi bene non c'erano giovani vedere in gioco e per vedere già già veniva diversità non
Insomma per farlo più spesso pensa però è e fondamentale perché
Perché in questi trent'anni sono successe molte cose ma ancora con me è stato detto prima ci incontriamo
E per per ricordare il il ricordo direzione molto chiaro molto l'invito molto bene espresso nel
Documentario che
Vedrete
Fra poco nel libro che Luca ha scritto che è un libro non soltanto di
Ricordi personali ma una ricerca anche di cerca di comprendere il pensiero il
Il modo in cui Ezio ragionava il modo in cui esso si poneva
Cercando non soltanto quindi implica ricordare chi era ma anche di spiegare e Ciocchetti pensava
Ezio comincio a lavorare in Banca d'Italia
Nove studiato qui io non credo che si sia laureato in
In economia in politica economica se mi ricordo bene lavori Olinda geografia economica
Però era nel istituto di caffè Lillo lo incontrarlo
E dalla Banca d'Italia andò all'MTA studiare approfondire spese studi come è stato ricordato Franco Modigliani
Dalla banca l'università come è stato ricordato anche
Stamattina grazie a questo
Interessante scontro incontro con Giancarlo Mazzocchi
Ma
Il punto
Punto interessante che in Banca d'Italia si faceva di circa al si cominciava a fare ricerca allora
La banche centrali non è che lasciano tanto spazio ai loro economisti di fare la ricerca che Bo non doveva fare una ricerca mirata che ha dei legame intorno alle decisioni le analisi che servono per prendere le decisioni che le banche centrali sono chiamati a prendere Carli vide quando arrivò una banca molto
Riccardi persone di grande qualità attivi grandi servitori dello Stato si dice ma indubbiamente
In un momento in cui il mondo stava cambiando così con tanta forza l'Italia stava costruendo il suo destino in modo così
Così netto così così chiaro poi dopo sposto si vede con la tutte le contraddizioni sentire l'esigenza di a vere nella banca una
Un gruppo di persone in grado di
Lavorare la frontiera della ricerca non soltanto
In grado di raccontare ciò che era tenuto negli anni passati e in quella modo comincio a
Nascere in Italia in Banca d'Italia uno al programma di
Assunzioni di persone che o avevano studiato fuori o erano inviate fuori per studiare
Non c'erano i corsi di dottorato in Italia
C'erano delle buone Facoltà di Economia questa sicuramente avrà un'ottima facoltà dei Comuni però chiaramente non di Hera ancora la capacità di
Seguire
La produzione scientifica internazionale questa fu un'intuizione importante di Guido Carli
Ezio torno dagli Stati Uniti comincia a dare i voti importanti contributi per la banca contributi
Normali
La stesura della relazione del del Governatore questa è qualcosa che all'epoca aveva non Marchetti religioso direi si cominciava a gennaio piano piano
Non c'era il computer non c'era rimedio non c'è raro
Tecniche per
Fare quello che si chiama adesso copia incolla quindi bisognava sostanzialmente fare
Lavori nati ricerca sulla base dei quali produrre i testi sulla base dei quali
Sintetizzare pensieri per del Governatore che poi li avrebbe resi espliciti e lui entrò in questo processo diciamo in questa catena di montaggio con molta con molta influenza c'erano persone importanti all'epoca in banca e lui si affermò con dall'intelligenza e con
L'impegno
Per portare avanti le sue idee
Ma
Mi stava stretta la banca perché in realtà lui voleva comunicare
Diciamo in modo più ampio molti qui ci sono oggi che lo ricordano
E lavorava su tanti tavoli
Uno di questi tavoli era sicuramente l'università propose alla banca di poter mantenere il suo lavoro e il fare part-time e più presso l'Università queste vicende l'abbiamo passatempo tutte
E non sono state facili da gestire
La difficoltà più grossa alla Conte ebbe con la struttura della banca quella che essa teniamo il personale al le risorse umane
Che avendo delle regole da seguire non erano disposte a dare dei gradi di libertà
Anche persone brillanti per i rischi dei precedenti perché dopo Enzo ci sarebbero stati altri che avrebbero in qualche modo indebolito anche
In modi non controllabili la capacità del servizio studi di produrre i documenti necessari ma ex insistete insistente Luca allora credo che lo ricordi anche nel
Nel libro però io lo ricordo vivamente perché
Mi ricordo che il più grande oppositore via Ezio
A parte da parte Occhiuto che ero direttore generale di certo già banche Dalia fu Carlo Azeglio Ciampi
E e Ciampi visse ho qui Olli non non puoi fare le due cose insieme Ezio ebbe effettivamente
Credo che caro lo sappia l'abbia parlato a lungo con Longhi
Molti dubbi
Per uscire dalla banca voleva dire perdere un lavoro ben retribuito con una prospettiva importante per la per Exo sarebbe sicuramente riuscito diventare caso Capo del Servizio studi capo economista Labate
Con molte occasioni di incontri internazionali di dibattito di ricerca era molto vivace l'atmosfera al Ministro gli anni settanta c'erano seminari c'erano professori che venivano
Dall'estro mi aveva buoni rapporti mantenuti non solo con Franco Modigliani ma con tutto
L'ambiente accademico statunitense e
E alla fine però fu convinto da
Da in qualche modo accettare l'offerta di andare alla Cattolica di mettersi a Banca d'Italia ed ebbe in cambio grazie a Guido Carli la possibilità di restare come consulente in banca
Questo gli consentì sostanzialmente di non avere una perdita economica così forte ma gli consentì anche di mantenere un rapporto importante con il Servizio studi della Banca un pugno al posto di persone che non la pensano tutti nello stesso modo
Vi sono gli storici vi sono dei rilievi delle persone che hanno grandi conoscenze istituzionali
Persone che hanno
Molta attenzione pongono penso né alle norme al modo di funzionare
Giuridico di un sistema con me come il nostro sta manicomi avanzata ormai
E vi sono invece con un misti puri i comunisti teorici econometrici
Esperti in vari settori quindi restare i dentro la banca
A questo punto però con in compiti diversi quello di fare il conto del consulente economico il consulente su sui temi sui quali lui lavorava ma contemporaneamente l'organizzatore di seminari colui che partecipa alla stesura dello stesso finali
Con molto importante mentre lui si faceva questo faceva anche altre cose insegnano all'università
Aveva questa
Importante visione della necessità di trasferire anche
Nella laddove si difendono gli interessi dei più deboli perché questo era da forse
Il
Il sostantivo corrette Lopedote
Che questa sostantivo sta anche nel libro che poi
Guido avrei
Dato che l'uso curarono nei suoi scritti trasferirli la conoscenza che era maturata nei suoi anni di studio ittiche e di ricerca
Era un economista del lavoro certa connessa al lavoro ma è di tutti certo non era Angius ma un giuslavorista come si dice adesso era era un macro economista
E come macro economista si interessava di questioni fondamentali si interessava di questioni
Di domanda aggregata scriviamo insieme vari lavori sulla funzione del consumo il consumo
Papà dirò alcune cose su questo e e si interessava dell'inflazione ma più che dell'inflazione come fenomeno delle cause determinanti del delle ragioni per cui quella era la soluzione dei conflitti
La
L'uscita in qualche modo da da quella che alcuni chiamavano all'epoca
Una crisi da sproporzione
Era
Anche
Un econometrico si occupava di econometria in realtà io ho conosciuto Enzo Rampelli qui
In questa storia
Qui dentro nel mille novecento settanta perché si accusa tanta nel mio ultimo anno di
Di Corso di laurea è Guido Rey che poi divenne Presidente
Presidente dell'Istat all'epoca anche lui era Consigliere consulente in Banca d'Italia teneva il Corso di econometria prima lezione di Guido
Fu questo è un corso molto difficile
Molto definisce ce la matematica c'è la statistica cioè
Economia ci sono tecniche quindici sta al computer quindi voi siete cento beh
Io penso che ottanta rivoli devono andare via
E esprima lezioni prefetti secondari sono erano solo venti e a quel punto disse in realtà non lo faccio io questo corso lo faccio soltanto la parte finale cominciando a marzo la prima parte dovete imparare l'algebra delle matrici
La cosa che adesso forse poco e voi
Fa di routine all'epoca era
Una cosa abbastanza complessa evitiamo un economista la Banca d'Italia a fare queste elezioni calciatore matrice
Era nato Filosa attivarli riempiva tutte queste che a meno che per la stessa cosa slavo econometria qui però lo riempiva tutta l le le lavanderie formule recente stare dietro di terapia una cosa complicatissima
Poi la parte statistica e poi la parte di econometria vera che faceva l'unica parte statistica Ezio Tarantelli
Quindi Ezio prima insegnare la Cattolica segnava qui è insegnava statistica statistica non la statistica descrittiva la
All'asta
Poi calcolato abilità le distribuzioni statistiche come fare i test per capire si delle grandezze stimate
Nelle regressioni nell'esercizio econometrici hanno un senso sono importanti sono importanti dal punto di vista economico appunto di servizio un'audizione molto importante che si a in Banca d'Italia e credo che Ezio
Nello stesso tempo abbia prese la via
Diffusa e quella di stare molto attenti
Hai dati che si usano a come questi si pongono di fronte ad una nota
A costruire i dati giusti ecco questo tipo di di
Di di lezione sicuramente era anche una lezione viva nelle tesine che si facevano all'epoca in groppa agli uffici poi
Né per la mia tesi una piccola appendice econometrica e la ebbi la fortuna di andarlo a discutere in banca Rita alle appunto con quelli che allora stanno servizio studi poiché è andato via
La la cosa interessante era direzione
Come è stato detto come credo che dirà qualcuno la la chiarezza con cui lui affrontava
I problemi anche complesse sicuramente per per noi giovani ed alla vostra età molto molto complessa e molto difficile non mollava l'osso finché non era convinto che la maggior parte aveva capito ciò che stava dicendo e ed era ed era non solo chiaro ma anche molto paziente in questo
Quindi questa questa fu un momento importante dunque credo si rese anche conto che aveva una capacità di comunicare una capacità di riuscire a in modo
Semplice solo detto prima divulgare
Ciò che ecco con le formule o con l'astrazione arrivava arrivava
A ragionare
Dicevo che in Banca d'Italia andato importanti contributi due aree fondamentali con una è questa del mercato del lavoro io tornai nel settantaquattro scrissi mi ricordo un
Ma di lavoro un lavoro sulla
Domandati automobili insomma automobili a un certo punto scrissi qualcosa come
L'importanza e istituzioni il mondo del lavoro ancora ricordo questo suo intervento fondamentale cioè non si dice mondo loro cioè mercato lavoro ora ed era
A me
Giovane mercato del lavoro dava fastidio perché chiaramente stiamo parlando di persone stiamo parlando di di Giugni
Diciamo
Di
Scambiare
Conoscenze capacità specializzazioni incumbent con tutti tutti di denaro avevamo e che invece Peppers abbastanza tempo spiegare l'importanza di definirlo in questo modo
E e fece dei lavori importante su questo lavori sulla relazione tra
Produttività e salari sulle ragioni della dell'inflazione su quali erano
Le relazioni tra
La disoccupazione l'inflazione non era ancora
Il momento della analisi del ruolo dei sindacati della grado di corporativismo che peraltro mi pento lui come variabile cruciale per spiegare differenze fa per esempio il nord il centro del sud Europa
E erano fece questa prima curva di Phillips di un Paese che stava diventando un Paese avanzato lo fece con Franco Modigliani
Che non sarà mai occupato esplicitamente di queste cose fatto fatto altre cose la solita ma
Questo comincia a farlo con Ezio e
E lo pubblicano una delle viste più prestigiosa e dare più economiche status
Dopodiché comincio anche a lavorare però per
Questo vortice perché c'era bisogno di fare questi studi in banca su sui consumi
Vedo grandi
La domanda per consumi l'ottanta per cento della domanda aggregata ad un Paese la curva di Phillips applicata a uno dei mercati del lavoro più complesse
Che ci sono in Europa
Quindi la selezione anche delle questioni molti di noi si sono andati a occupare di piccole cose mi andava dritto sulle cose complicate
Questa dei consumi fu una vicenda abbiamo vissuto insieme ma
Lui la cominciò con Franco sempre ed è molto interessante io direi un'osservazione
Questo lavoro che fu pubblicato sull'American medium è un lavoro in cui
Applica alla economia italiana per la prima volta la teoria del ciclo vitale di
Modigliani Nando e brutale
E signori tale sostanzialmente qualcosa che dice che i consumi dipendono dal reddito o dalle aspettative di reddito lungo un periodo
Anche all'orizzonte lungo di vita al limite tutta la vita lavorativa di una persona anticipato scontato e in base a quello si consuma in modo da non
Essere
Poi costretti a
Grandi variabilità nei consumi al limite non aderire neanche la capacità avendo risparmiato di poter usare i risparmi per consumare quando il lavoro non c'è
Sembrano cose banali adesso ma all'epoca erano com'
è una cosa che davano anche premino e la cosa interessante e che in questo lavoro un lavoro molto importante anche per la costruzione dei dati non c'erano dati sulla ricchezza delle famiglie in Italia
Ricordo netta restate Carlo Tresoldi rinvio costruire la ricchezza delle famiglie italiana per poter poi stimare le funzioni del consumo che lui IRI
Franco avevano già in abbozzato inchieste in questi lavori e però una cosa fondamentale c'era una grande critica a chi
Come Caldoro eccome Pasinetti pensava che i consumi di prendessero dalla distribuzione letti
I i
Poveri non risparmiano quelli che hanno redditi bassi non risparmia risparmia tutto detta virgolette capitalisti e così via
Ed è una critica durissima in testa per dimostrare che era sbagliata questa interpretazione
Quindi la distribuzione addebito nominano i consumi io sono vittoria adesso probabilmente rivedere però buona parte di queste
Anzi non tanto perché sapete importate che sappiamo che ci sono condizioni poi di vincoli di riferita in un certo punto se uno non ha più
E che ha un reddito per un attimo deve Pieve
Farvi fronte riducendo i consumi lo vediamo adesso poi c'è un problema di lavoro il problema più grosso essi possono dar adito io non credo che sia tra chi guadagna molto iguana poco e infatti non guadagna niente
Perché è disoccupato e chi
E chi a un lavoro in questo senso potrebbe correggere tutte le statistiche istituzione del reddito mettendo
Anche quelli che hanno reddito zero però
Per dire era anche se
E chiaramente Aran molto attento alle questioni di equità di giustizia sociale eccetera era anche
Onestamente
Attento appunto essa intellettuale a non farsi
E in qualche modo condizionare dalle sue convinzioni giudizi valore sono fondamentali nel modo in cui noi ci poniamo di fronte anche alle analisi che facciamo però
Bisogna essere abbastanza onesti da riconoscere quando pianistici condizionano e lui era riuscito in questo io in realtà credo che
Il ricordo che dobbiamo fare oggi è un ricordo che riguarda
Due questioni pilota è un dovere il dovere di
Testimoniare dei fatti successivi che sono venuti a stroncare
Una mente brillante molto aperta con una
Una capacità di dare agli altri molto più di quanto riceveva e testimoniare perché il male esistere male non si deve ripetere una un qualcosa di
Utopico e chiaramente
Come diceva l'utopia
Alla base della forza
Ma nell'altro anche per trasmettere però la conoscenza di quel male come e avvenuta questo fatto noi lavoravamo molto
Adesso sulle questioni dell'indicizzazione
A scala mobile
In banca Ricci turno diciamo diciamo in Banca d'Italia tardi tre diversi momenti ci fu un momento in cui
Teorico Modigliani Padoa-Schioppa produssero un saggio che purtroppo legato alla rete credito molto criticato
Qui
In cui sostanzialmente criticavano l'idea del salario come variabile indipendente
Comico i limiti chiaramente anche la formulazione che era molto
Molto elementare anche forse un po'meccanica
Ezio si occupava di
Vedere
Le ripercussioni che il sistema di scala mobile così com'era congeniata all'epoca poteva dire in un mondo che tra oggetto di shock contiene pezzo del petrolio l'uscita dal
Dal serpente monetario
E un'indicizzazione e che poteva mantenere nel tempo
Un tasso di inflazione elevato Renato Filosa io produce una serie di lavori per misurare effettivamente quanto Regaldi istituzionale ritorna l'economia italiana uscì fuori che l'istituzione era molto
Ogni tre mesi
In alcuni casi era sicuramente molto superiore al cento per cento ma ogni tre mesi nella media del sistema uno shock tendeva ritorno far riportare l'infrazione a livello quale sì si era stabilito
L'analisi erano
Multe c'erano molte discussioni anche in Banca d'Italia c'erano visioni diverse alcuni c'erano per abbattere l'inflazione è una grande
Che Paese quello fu tentato una grande taglio della domanda aggregata
Più disoccupazione si abbassa un salario sì riduce l'inflazione e poi si riparte ovviamente questo e non era una misura erano già molto keynesiana se volete
Altri bassi per esempio lo vediamo molto più dal lato dell'offerta
Il meccanismo meccanismo di tutela dei salari del del del dei salari ma
Una tutela spinta a essere così
Continua e soprattutto così legata al passato può portare poi a mantenere dei livelli
Di
Orario così alti che quelli che sono fuori non entreranno mai più dentro perché sono molto distanti salario media da quelli dalla produttività che i lavoratori più marginali possono
Possono dare
E
E quindi la cosa giusta era ridurre un po'
E questo grado di indicizzazione renderlo più lento nel tempo baffi voleva una indicizzazione annuale sempre sempre sul passato alcuni di noi anche
Mettevano in luce la differenza stesso Ezio bene
Tra indicizzare rispetto dei prezzi al consumo licenza rispetto ai prezzi dei prodotti e dei servizi
Che vengano essere offerti all'interno prodotti all'interno
Perché c'è una componente alla componente la differenza fra queste sono le ragioni di scambio e prezzi presentare una delle prime rispetto alle quali non è il caso di indicizzare e i salari se no si
Perpetua nel tempo quella che all'epoca si chiamava la tassa dello sceicco
E
E poi c'era il signor
E quale azione da questa visione in base alla quale il modo migliore di ridurre in stazione non indirizzare salari al passato Manin sale quello che vorremmo estirpazione fosse
E quindi cercare di farla scendere nel tempo gradualmente
Questa era la visione fondamentale di Ezio strumentalmente nel periodo ci fu anche un forte dibattito politico che aveva a che fare con
I punti della scala mobile a scala mobile era un sistema francamente iniquo
Perché
Sostanza sostanzialmente creava una riduzione del Ventaglio salariale e ogni nuova contrattazione si riapriva ma per riaprirlo ovviamente salari salito al crescere più di quanto erano congruenti con un'inflazione che poteva sempre in in riduzione ecco lui ebbe questa idea di
Di andare a
Guardare all'inflazione in avanti la predeterminazione
Diciamo dell'infrazione future la programmazione di inflazione rispetto a quella di utilizzare la politica dei redditi quella che poi si chiama concertazione e così via crebbe successo successo sette otto anni dopo la sua la sua morte
Di queste in banca si parla molto e ci convincemmo che era un modo modo giusto di affrontarla
Anche Luigi Spaventa che pure stava in Parlamento all'epoca
La la considerò una una via importante da seguire e e noi cominciamo a fare molti lavori su questo tanti lavori che
Nel mille novecentonovantuno io mi ricordo che scrivemmo un saggio con Fabrizio Barca
Nel quale parlammo dei problemi all'economia italiana erano i problemi di oggi il se assenza di concorrenza protezione dei servizi uno Stato
Eccessivo eppure con molti difetti
E poi questo problema dell'inflazione che non che ci
Sostanzialmente teneva a distanza agli altri partner e non riuscivamo a recuperare e e quindi su quello
Lo schema di politica dei redditi fu disegnato quello schema cogliere critiche flussi atta adottato dal Governo Ciampi perché
L'apporto
Alla disinfezione non c'è più l'inflazione in Italia anzi dice rischi di deflazione dirlo oggi interessante perché all'epoca per noi era veramente
Un problema gravissimo formale poi di distribuzione del reddito straordinario perché quando sono tassi inflazione allevati
In ci sono c'è chi chi guadagna e chi perde pensato i pensionati che invece all'epoca avevano
Visti gli schemi diversi tipi di indicizzazione e così via il punto interessante e che in questo lavoro con Fabrizio Barca che poi è stato
Molto citato anche molto utilizzato
Pezzo Tarantelli non ha citato
Cioè ci siamo accorti che ne abbiamo citato tutti ma non è se
E questo secondo del secondo punto mentre prima erano lezione di metodo come bisogna porsi come nei confronti dello sherpa all'impegno civile la la capacità di
Non essere straordinariamente
Disattento all'importanza ai giudizi di valore il poter comunicare in modi diversi
Alle diverse
E i diversi interlocutori che abbiamo che siano i media i giornali eccessive al dall'opinione pubblica e se mi politici che siano i nostri pareri gli accademici che si debba
Banche centrali
Di oltre a questo c'è un messaggio fondamentale e ne sono un padre la forza delle idee
Ma forse libro che Chiellini adesso ha in mano
Un libro di di Ezio tutti disagi disagi diseconomie saggi ed in politica
Un libro nel quale chiaramente
Ezio mette si è spesso dell'ATO divulgatore la dell'ATO dell'argomento attore politico però quello che che che è importante che sono così forti questa ed è oggi che non ricordiamo neanche da dove provengono
E lui ha contribuito applicarle
Per concludere oggi rispetto a ieri perché oggi non c'è l'inflazione
Ieri c'era
Le cause l'Amministrazione ha avuto degli degli affetti ma io credo che poi alla fine i caratteri strutturali dell'inflazione italiana degli anni ottanta
Quando non c'erano più
Shock dal lato dell'offerta
Quando c'era questa difficoltà di
Di di diritti in qualche modo riportata giù si sintetizzano in quella in una disputa che nei due abbiamo avuto lo ricordo anche il giorno prima ha detto
Indi estrarlo
L'omicidio ne discutemmo in un seminario che lui tenne perdute in un seminario incremento io una curva di Phillips nuova con
Il grado di corporativismo che è la variabile che spiega fondamentalmente
Il l'andamento dei salari e e io avevo una quello di Phillips nuova con le aspettative di inflazione che spiegavano il grado di Manti di Diba difficoltà di
Di di movimento dei salari e
Crisi perché non mettiamo insieme
Ero molto scettico perché già al corporativismo non è una variabile si muove nel tempo mentre aspetta Simone al tempo perché difficoltà a mettere insieme queste cose però chiaramente la sua visione è una visione molto
Molto calata nel modo in cui avviene la contrattazione del modo in cui
Le istituzioni sono importanti per
Per disegnare sostanzialmente una politica economica
E
E nel tempo io credo che forse questa era una
Visione più corretta la parte di colpo di Phillips tradizionale è importante ma non è quella che è una buona sintesi una buona descrizione della
Ma economica dell'andamento dei salari ma non credo che sia
Una discrezione diciamo del mondo reale istituzionale di come funziona il mondo il problema italiano era un problema effettivamente di
Bassa concorrenza di un terziario protetto con una bassa produttività
Che riprendeva però nella salari del terziario i guadagni di produttività che venivano concessi nell'industria le venivano trasferiti nei salari del
Dei servizi che poi costituivano il costo che dei servizi veniva fa essere trasferito nei pressi e manufatti quindi è una cosa molto più complicata e questa carenza di produttività era quella la fine che spiegava
Insieme con le rigidità con l'inefficienza del settore pubblico servire tutte cose che abbiamo oggi la
Alta inflazione che abbiamo avuto tra gli anni settanta gli anni Novanta
Una tesi che io spesso ripeto ma che non
Dimostro
è che
I problemi di oggi non hanno cause molto distante stonano cause simili bassa concorrenza produzione di servizi soggiungere corruzione illegalità e di altre cose
E però invece di vederli in una alta inflazione li vediamo in un tasso di crescita economica molto basso e su questo credo
Ezio perché sicuramente contribuito
Grazie
Ringrazio il Governatore i secondi mi scuso avere anti
Anticipato sarebbe stato un intervento scientifico
Lascio a voi stabilire quanti contenuti scientifici effettivamente l'intervento del Governatore
A
Acconti dal contenuto mi spiace ma in questo caso penso che l'aspettativa per quel tre per quello che mi riguarda almeno una sia stata confermata
Passo la parola al professor Chiarini io ho conosciuto Bruno
Grazie a Ezio l'ho conosciuto quando Bruno
Lavorava all'istituto di economia del lavoro
E poi ho rincontrato Bruno quando studiava a Manchester in una Gran Bretagna
So anche Bruno
Ha sempre visto in in azione
Il soggetto che nell'Accademia più lo ha aiutato a diventare quello che è Bruno è di è stato assunto l'università come ricercatore in questa facoltà
Poi ha trovato un'altra strada Professore ordinario all'Università di Napoli partano bene
è un grande amico della Facoltà è un mio grande amico personale lo ringrazio molto per essere venuto qui oggi poco grazie alla io ti ringrazio Giuseppe come
Come ringrazio anche i gli organizzatori di di questa giornata per
Avermi invitato per l'ennesima volta a parlare di elezioni dico ennesima volta perché son passati tantissimi anni sono passati trent'anni e abbiamo avuto occasione di ricordare aneddoti
E
Situazioni particolari che in qualche modo
Hanno caratterizzato la nostra relazione con Ezio insomma ecco questo
E e ma mano che concedetemi questo aspetto motivo iniziale ma mano che si va avanti con con gli anni
Mi sembra che si generi uno squilibrio nella visione di Enzo perlomeno per quanto mi compete nel senso che
Dalla visione di un professore Academy co istituzionale con tutto
Con tutta la ricchezza che poteva che poteva darti nel suo nel suo rapporto
Mammano lo si vede che si va avanti si vede che
C'è uno squilibrio temporale lo si guarda
Più con dolcezza sia
Come dire è difficile interpretare le proprie sensazioni così guarda come con un ragazzo
Io quindici anni più direzione da quando a quando è stato ucciso insomma e quindi francamente
Questa visione è passata la visione accademica quella di
Hanno ucciso un ragazzo
E questa cosa mi porta
Mi porta sempre ricordare una
Una lettera di Modigliani
Nel libro appunto la forza delle idee che abbiamo curato con cui dovrei Franco Modigliani con Sarcinelli nel decennale della sua morte
è una realtà bellissima mi ricordo pure che
Avevamo il problema di come inserirla nel testo io dissi a Guido Rey ma questa la prima di tutto proprio prima di tutto e lui concordo tant'è vero che il suo intervento non mi sarei finale
E questa lettera vi dico che vi leggo soltanto l'ultimo passo
Di Ezio Tarantelli la chiusura
E un breve commento di di Modigliani ti ringrazio ancora per una cattedra che è anche e soprattutto dovuta al tuo insegnamento di vita e di economia che io cercherò di rispettare e di seguire
Per il resto della mia vita ed era luglio ottantatré
Presso la sua vita sarebbe stato brevissimo rileggendo queste parole Modigliani che parla
Così generosa nei miei riguardi tre ricordando ricordando quanto è stato breve quel resto della mia vita mi sento in umide degli occhi
Ecco io non posso far meno quando penso ad Ezio di
Di questa di questa lettera insomma
Lato il motivo che più mi
Mi tocca insomma sotto questo punto di vista però adesso mettiamo da parte gli aspetti emotivi insomma e torniamo a un
Una prospettiva strettamente economica visto ci sono molti ragazzi insomma quali parlare qualcosa
Di alcuni aspetti
Magari legati alla tavola rotonda successiva in qualche modo ovviamente legati ad Ezio
Il primo di questi aspetti ruolo ruolo economico del sindacato
Ruolo economico del sindacato in modo particolare essere più preciso il suo essere soggetto macro economico
Richiamato anche dal
Precedentemente dal dal governatore
Ezio a schematizzato in maniera efficace vere anche avviso non solo uno schema economico
Sì
Diciamo una interpretazione più o meno keynesiana dell'economia all'inserimento dell'indicizzazione unità o meglio della predeterminazione ruolo delle aspettative il
Il considerare le relazioni di
Sei anni ecco questo è importante
Però
La cosa che
Mia sempre
Piaciuta di questo schema è che più caro scadrà Milano schema strategico
Allora senza citare lo dico per i giovani
Studenti senza citare
Mai la teoria dei giochi per esempio senza citare fonti ore ma senza citare gli equilibri reputazionali Barrot Gorno tutto tutte cose che
Molti di voi i ragazzi conoscete
Ezio ha utilizzato tutti questi ingredienti nel suo schema
Egli ha utilizzati
In un un contesto
Estremamente conflittuale
E
Con l'ausilio di questi concetti e definizioni
A mostrato che una soluzione cooperativa sempre migliore in una soluzione conflittuale
A mio avviso la grande novità di Ezio che io a me mi è sempre piaciuta
Oggi non sarebbe una grande novità ovviamente
Ma se pensate a quell'epoca questa era davvero una grande novità
E vi ho citato Barrot Gordon queste cose qui erano appena inizi di questi studi insomma
E quindi erano non erano estremamente conosciuti
E i
Utilizzando questo schema a esaltata un aspetto cruciale l'aspetto cruciale era quello delle parti sociali e quindi il ruolo del sindacato
Il sindacato in questo schema doveva essere unito necessariamente perché così solo era credibile
Altrimenti ci sarebbe stato quello che è ci chiama free Riding questa è una parola tipica teoria dei giochi
Sia free Riding significa appunto non essere coerenti e non potere fare un annuncio
Io ricordo la dialettica pubblicistica di Ezio con Mario Monti
Mentre Mario Monti sottolineava il ruolo della Banca centrale l'annuncio della Banca centrale in termini anti inflazionistici
Ezio affiancava a questo annuncio come condizione necessaria
Il ruolo del sindacato e delle parti sociali
Per in funzione anti inflazionistica
Era questa la l'aspetto centrale della cosa insomma estremamente in
I interessante lo schema non lei non era rigoroso e
E infatti mi ricordo quando
So se il giovane
Ignazio Visco funzionario Ignazio Visco in banca in Banca d'Italia si ricorda le due memorabili conferenze di Ezio dove introdusse il sindacato nello schema magre economico forse Claudio se lo ricorda di più
E mi ricordo la lo scontro tra virgolette dialettico perché perché Ezio parlava di aspettative ma non erano queste aspettative come dire
Se più mi permettete equazione differenze risolte come voleva il giovane Ignazio Visco magari e io mi ricordo ancora erano concettuali erano come dire strategiche servivano a definire un comportamento strategico
E mi ricordo ancora poi all'Isella che feci da parafulmine insieme a
A Maurizio tane BA una Massimo Bordignon degne di questo scontro dialettico con il funzionario la Banca d'Italia Ignazio Visco
E non vi dico che parole ci furono insomma tempo insomma ecco
La cosa era era vi ripeto non rigorosa sotto questo punto di vista ma estremamente come dire efficace
Perché l'efficace perché così
Politici e sindacalisti e Confindustria potevano capire bene le cose
Sotto questo punto di vista
Quindi l'annuncio sindacale insieme all'annuncio della politica monetaria incide sulle aspettative
Che cosa ha condotto questo schema
Ha condotto a quello che ricordava poc'anzi il governatore della Banca d'Italia ha condotto a alla politica dei redditi al controllo dell'inflazione al protocollo d'intesa novantadue sostanzialmente insomma
E in generale ha condotto a un sindacato
E alle parti sociali in generale
Che incidono sulla decisioni macro economiche
Ha definito il sindacato come soggetto ma devono
Che cosa rimane di questo
Nulla io penso nulla però non rimane nulla di questo ossia rimane tante cose del sindacato ma non rimane nulla di questo aspetto macro economico
Ho molti miei colleghi direbbero meno male è un bene ovviamente insomma una cosa del genere sia non c'è più la concertazione sindacale sta più a parlare né di pensioni nei nidi politica fiscale soprattutto politica fiscale
Sia mettiamo alla porta migliore io non la penso così ovviamente
Ma posso pensare così non posso pensare un Paese dove
Esiste una
Evasione fiscale enorme
E in cui gli unici soggetti
Che rispettano la compliance sono garantiti dal sindacato sia lavoratori e pensionati in questo contesto non esiste che l il sindacato debba rimanere fuori assolutamente quindi non sono d'accordo
Data questa situazione non sono assolutamente d'accordo ed è quindi un peccato che non esista più questo ruolo ma anche economico del sindacato veramente un peccato
Ma perché non esiste più a mio avviso perché il sindacato e qui mancherebbe un una Ezio Tarantelli veramente c'è mancato
Non voglio fare il solito gioco a somma che cosa sarebbe stato se sommano manca il controfattuale manca Ezio cioè poco fa quindi non possiamo assolutamente dire che cosa sta come sa cosa sarebbe sta
Però manca un etti diciamo così una Ezio Tarantelli
Su questi aspetti il
Che cosa è stato Stato che dopo il protocollo d'intesa
C'è stato un processo di convergenza sempre più intenso verso l'Unione economica immunitaria
Chiaramente
Questo è stato il colpo di grazia del soggetto macroeconomico il sindacato
è un'idea
Che molti hanno anche dei miei colleghi a un'idea che per esempio Maurizio Ferrera un attento studioso ha riportato proprio qualche giorno fa sul Corriere della Sera
Con parole magari un po'più dure dicendo che è stata una pietra tombale del sindacato questo io non direi che la pietra tombale del sindacato con come soggetto tout court assolutamente no
La via da un banale come soggetto macroeconomico sì sicuramente
Perché perché il discorso dello scambio
Del coordinamento e dell'annuncio avrebbe dovuto spostarsi dal livello nazionale a un livello europeo transnazionale
Dove riequilibrare la relazione tra un sterilità
E crescita
Dove portare avanti considerazione di carattere sociale
Certamente non più a livello nazionale dove voi sapete che ormai la politica fiscale in qualche modo tolta dalla discrezione dei Governi
E questo è stato il grande errori
Ha un grande errore che
Questo mi fa un po'male dirlo
Mi sembrano recepito ancora tutt'oggi dal sindacato in quanto non est nella sua agenda non mi sembra perlomeno
Poi vedremo nella tavola rotonda si uscirà fuori un
Un tema di questo di questi aspetti ecco qui è mancato veramente un un'etica e venisse dava qualche mondo lontano
E mi
Come Ezio Tarantelli
Lo prima di chiudere avrei altre cose di dire però vedo che
Non so o qualche anno qualche altro minuto
Allora un altro aspetto che mi sarebbe piaciuto
Considerare alla luce degli studi di ringrazio tante ed è quello della politica industriale perché dico politica industriale perché leggo che sempre alla tavola rotonda si parla di politica industriale
Qua immagino che gli studenti avranno sentito da tanti anni
No serve una politica industriale serve una politica industriale serve una politica industriale recentemente anche Prodi ha detto per l'ennesima volta serve una politica industriale
Beh a mio avviso pere effettuare definire proprio una politica industriale serve prima un'idea di sviluppo
Qual è l'idea di sviluppo l'Italia io francamente non saprei davvero
Negli ultimi dieci vent'anni qual è stata l'idea di sviluppo
è difficile dirlo se si può trovare qualcosa
Quali sono i cardini le dunque action no padani
Non è forse adesso ci sta lavorando su queste cose
Quali sono i cardini dell'idea di sviluppo
Dell'Italia
Allora abbiamo una serie di
Elementi
Prima elemento struttura industriale caratterizzato da cinque milioni di micro e piccolissime imprese
Sappiamo da vari studi che queste mentre piccolissime imprese negli altri Paesi specie presenti un in gli ok dopo cinque anni iniziano gradualmente a crescere da noi rimangono costanti
Altro elemento
Abbiamo una
Questa struttura a come dire un legame particolare con che cosa come il mercato del credito che molto spesso razionato
Per questi micro e piccolissime imprese
E con un mercato del credito illegale
Spesso in termini di
Evasione fiscale e anche
Mettere anche usura sappiamo che per certi settori delle microimprese l'usura una fonte di finanziamento alternativa
E poi abbiamo un sistema bancocentrico
Non abbiamo un mercato finanziario
E quindi con questi ingredienti
Che politica industriale uno potrebbe fare e insomma io guardando il listino benché macro di borsa
No uno legge
Io Hawks Azimut Danieli De Longhi Astaldi Interpump Brembo
Sono tutte piccole e medie imprese o
Perlomeno erano piccole imprese ce ne sono diverse tanti che sviluppano utili occupazione
è esporta
Che stanno bene in salute allora
Ha forse una politica industriale potrebbe essere proprio quella di
Accompagnare queste imprese ha una dimensione più appropriata
E magari a quotarsi in Borsa
Però per far questo bisogna sviluppare il mercato finanziario
E
Anche qui per questo rientra un po'
Il sindacato Ezio Tarantelli e anche qui c'è una nota dolente a mio avviso per il sindacato ha sempre trascurato questo aspetto
Anzi se è possibile applaudito a ogni come dire circostanza che vede in difficoltà questo mercato finanziario italiano che
Come dire
Poca cosa insomma vi ricordo soltanto che la pollo a una capite le capitalizzazione curarsi
Rilevante quanto tutta la Borsa italiana sommaria siamo a questi livelli ecco questi sono due aspetti che
Avrebbero necessitato di qualcuno di che una missione strategica e lungimirante come quella di Ezio Tarantelli
Per concludere e sono indirizzati più che altro a i giovani insomma sostanzialmente per farlo come diceva flusso Ciccarone farli conoscere questa figura
Per concludere vorrei ritornare l'aspetto emotivo
Il motivo perché quando ogni volta
Ogni anno si ripresenta queste queste commemorazioni questi ricordi direzione
Sia sempre questa doppia sensazione no da una parte ti ricordi no sei contento rive degli amici rimedi la gente che ha lavorato che anche l'agito con te
Tramite Ezio non suo presente adesso non vedevo da decenni Luigi Frey senza tanto per dirne una ma tantissimi altri amici
Dall'altra parte però poi chi rimane sempre questo senso di vuoto insomma
è questo grazie
Caro Luca
Io credo che Bruno ci abbia dimostrato che il pensiero di azione
Dentro molti di noi attraverso quelli che insegnano si tramanda
Personalmente devo dire molte delle osservazioni di Bruno io personalmente le condivido Massimo che anche molte persone che sono pressanti qui lei condivida o no
La parola a Claudio De vincenti la capacità
Di Claudio ormai sono note a tutti l'impegno la caparbietà la saggezza la come dire la disponibilità
Claudio ha avuto le stesse Ida mostrato le stesse identiche doti quando ha fatto il professore di economia politica qui da noi fino a qualche anno
Fa quando è stato chiamato a impegni e responsabilità di governo io lo ringrazio molto come ho ringraziato il Governatore Visco perché la sua girando in questi giorni come tutti sapete molto densa
è voluto rimanere qui con noi ascoltiamo tanto volentieri le sue parole grazie
Grazie Giuseppe rivestono di questa introduzione
Molto
Come dire
Fin troppo generosa nei miei confronti
Grazie a tutti voi
Per l'invito a questa a questo
Ricordo di elezione grazio Tarantelli
Io sono stato assistente
Di Ezio Tarantelli
Purtroppo per poco
Poco più di due anni
Perché
Per il motivo per cui siamo qui oggi
In questo ventisette di marzo
Io ho imparato molto da lui
Ho imparato
Un costume
è un atteggiamento intellettuale
è cioè insieme economista
Accademico
Docente e ricercatore nella nostra universitari prima in altre Università
E contemporaneamente
Era come ci ricordava il Governatore Ignazio Visco fortemente impegnato nel lavoro nel lavoro della Banca d'Italia nell'elaborazione della politica economica italiana attraverso la Banca d'Italia
Quindi era un uomo delle istituzioni
Delle istituzioni di governo anche l'università è un'istituzione naturalmente
E ancora
Era
Molto impegnato nel rapporto si era voluto fortemente impegnata nel rapporto con il movimento dei lavoratori con movimento sindacale
Così ad un rapporto forte dialettico non
Tutt'affatto tutt'altro che scontato
Un rapporto anche difficile
Però molto bello molto costruttivo
Non è un caso che oggi siano qui presenti i segretari
Di CGIL CISL e UIL perché anzi è stato un protagonista dell'elaborazione sindacale
Quindi è stato
Economista
Accademico è stato uomo delle istituzioni è stato un uomo della società civile
Un economista a tutto tondo impegnato fino in fondo nei problemi del suo tempo
Il Governatore
Prima e Bruno Chiarini politici hanno credo
Con molta
Forza richiamato questo percorso di Azio Taranto
Io vorrei
Soffermarmi
Sulle differenze tra
I problemi che Ezio affrontò
Parlo degli anni Settanta e Ottanta
Dei problemi che abbiamo di fronte oggi insieme però
Il filo di continuità
Nella
In questo che dicevo prima in questo atteggiamento intellettuale
In questo
Rapporto con i problemi del proprio tempo
Ezio aveva di fronte un'economia italiana che
Stava vivendo
Referti e di una rottura strutturale
Molto profonda la rottura degli equilibri economici e sociali che avevano caratterizzato il miracolo economico prima e poi ancora agli anni Sessanta
Insomma la storia dell'economia e della Società italiana dal secondo dopoguerra fino agli anni Settanta
Naturalmente adesso non è il momento e forse io non avrei le capacità per ricostruire le cause
E le conseguenze
Di quella rottura vorrei solo dirvi che quella rottura
Se
Provo a sintetizzarla poi mi perdonerete perché vado veramente in modo molto tranchant
Io la Vitillo vissuta allo già allora
E credo che
Fosse questo il frutto
Dal fatto che
Della maturazione
In
I lavoratori
Prima di tutto
Che la democrazia lo sviluppo della democrazia italiana dal secondo dopoguerra portava con sé
Una maturazione importante
Positiva
Quella rotonda il frutto della crescita democratica del Paese
Fu fu della crescita democratica del Paese
E naturalmente devo poneva problemi molto pesanti
Perché significava sfidare l'economia italiana a non essere più basata su bassi salari
Tasso di cambio favorevole
Un'economia italiana che doveva fare un passaggio fondamento
Molto importante
Gli anni Settanta sono anni in cui quel passaggio non si riesce a fare
Siamo presi da
Andamenti contraddittorie
Da una conflittualità elevata da una difficoltà a rispondere a quella conflittualità alla risposta nei fatti un'inflazione come sfogo delle pensioni redistributivo
Ezio Tarantelli aveva di fronte quelli italiani
Un'Italia in cui
La forza sindacale
All'epoca il mondo del lavoro
Mercato del lavoro era diverso da oggi
Accomunino usiamo dire adesso sempre vado molto tranchant mi perdonino
Tutti i presenti delle semplificazioni che faccio
è un mondo del lavoro mercato del lavoro fordista come si usa dire
Con forti categorie
E forti i sindacati di categoria
Allora il problema che Ezio Tarantelli affrontare come traduce questa esplosione dei diritti
Questa espressione di democrazia
In
Costruzione della svolta dell'economia italiana come la si traduce
In un Governo nuovo dell'economia italiana
E qui viene il suo rapporto forte con il movimento sindacale
Unito sindacale forte che ha rotto gli equilibri
E che viene chiamato da Tarantelli ad essere protagonista della costruzione di nuovi equilibri
E qui viene il tema della concertazione
Come ce lo ricordava prima
Bene il Governatore Visco
Che è un tema di governo democratico dell'economia
Dove il sindacato veniva chiamato ad un'assunzione di responsabilità
Per gli equilibri macro economici come ci ricordava Bruno Chiarini
E contemporaneamente il Governo le forze politiche dovevano mettere in campo delle politiche di riforma che venissero incontro alle esigenze che stavano sotto quella spinta rivendicativa
Del mondo del lavoro
La proposta di Ezio Tarantelli la concertazione la predeterminazione dei punti di scala mobile che significava uscire dall'indicizzazione e costruire un'economia
Dei indicizzata in cui come dire si giocava d'anticipo rispetto all'inflazione in modo da essere capaci di governarla
E di ricondurre l'economia italiana essere
è come dire competitiva
Nella contesto europeo ed internazionale senza bisogno di continuo svalutazione
Io chiedo che quella proposta di Ezio Tarantelli abbia trovato il suo momento di vera applicazione
Di forte e convinta traduzione in pratica con l'accordo del luglio del mille novecento novantatré lire otto anni dopo la morte del dazio
Tra il Governo allora presieduto da Carlo Azeglio Ciampi
I sindacati confederali e Confindustria
Credo che quell'accordo fu importantissimo perché dopo la su valutazione drammatica delle Stato del novantadue
Quell'accordo consentiva l'economia italiana di riprendersi di avere una fase di nuovo di crescita e di
Stabilizzare
L'inflazione al punto da
Realizzare una
Allora all'epoca quasi insperato successo storico che fu l'aggancio a me è un po'da questo punto di vista Ezio Tarantelli a uno è un precursore anche del
Di questa
Di questa
Conquista dell'economia italiana e della Società italiana del nostro Paese
Quella del novantadue si configurava come l'ultima possibile svalutazione
In qualche modo fu un'occasione
Colta solo in parte in parte fu colta insuccesso dell'aggancio all'euro è importantissimo l'Italia entra da protagonista nella costruzione europea
Non sta alla finestra non è tagliata fuori
E questo è un grande successo e contemperamento è un'occasione non pienamente accolta
Perché già in quegli anni cominciano a sentirsi
Di
I limiti con cui l'economia italiana sta affrontando questa nuova fase
Quella nuova fase avrebbe richiesto
Dall'impresa una volontà di investimento e di innovazione
Che sviluppasse la produttività e la competitività e l'economia italiana senza più bisogno di valutazioni che ormai erano erano impossibili
Avrebbe richiesto da parte della
Del governo dei Governi di allora parlo
In particolare dei Governi degli anni due mila
Di devo seguire nelle politiche di risanamento della finanza pubblica e di riforma strutturale avviate nella seconda metà degli anni Novanta
Avrebbe richiesto di continuare sulla strada delle politiche della concorrenza lo ricordava prima il governatore e così via
Invece negli anni Duemila su questi terreni in qualche modo c'è una stasi c'è una stagnazione dell'economia ma anche
Della capacità di riforma del nostro Paese e della capacità di misurarsi con le nuove sfide che derivavano dalle innovazioni tecnologiche sono gli anni
Lo ricordava Karol prima
All'inizio della nostra mattinata sono gli anni in cui si affermano le tecnologie della comunicazione dell'informazione che
Che vengono in quelle dopo dopo la morte di Azio Sissi si si realizzano realizzano la loro espansione
E che trasformano profondamente il nostro anche il nostro modo di vita oltre che Tuzla l'economia
Sono anni di sono anni in cui si afferma la globalizzazione badate anche la globalizzazione è il frutto della democrazia
è il frutto delle conquiste sociali dopo la seconda guerra mondiale
L'uscita dal colonialismo frutta trenta quarant'anni dopo il fatto che siamo tutti dentro una economia
Che interagisce completamente da est a ovest da nord a sud
Finalmente alcuni Paesi si
Cominciano a uscire dalla povertà cronica queste son conquiste poi possono metterci anche paura ma sono grandi conquiste
Con quell'abbiamo fare i conti l'Italia in quegli anni si ritrae e si ferma
Si ferma nella capacità parlo degli anni Duemila nel primo decennio si ferma nella capacità di
Da riformare
La pubblica amministrazione e di fare riforme più di fondo di tutto il sistema economico e sociale si ferma nella capacità dell'impresa di misurarsi con queste sfide
E quelli sono gli anni della stagnazione italiana e poi questo non a caso implica che l'impatto della crisi apertasi nel settembre due mila otto è più pesante sul nostro Paese che è sua
La caduta del PIL la disoccupazione e così via si formano lì le basi di una fase di una
Esclusione
Di una parte dei cittadini
Per esempio e soprattutto dal mercato del lavoro i tassi di disoccupazione che risalgono in questi ultimi anni raggiungono i livelli che hanno raggiunto sono dei segnali di esclusione molto molto significative non ci sono solo quelli purtroppo
E c'è una perdita di coesione sociale del Paese
Oggi
Noi dobbiamo riprendere in
Mano questa situazione
E io credo che abbiamo cominciato
Abbiamo cominciato lo dico con molta sincerità anche perché fa parte della mia storia personale
Abbiamo ricomincio abbiamo cominciato a riprendere in mano le sorti di questo Paese nel
Dicembre due mila undici dopo una crisi
O meglio per fronteggiare una perdita di credibilità
E di merito di credito del nostro Paese che sarebbe stata pericolosissima
Abbiamo cominciato con il Governo Monti
Abbiamo continuato con il Governo letta lo stiamo facendo ancor più oggi con il Governo dance sono Governi diversi
Li conosco bene perché ho avuto la ventura di far parte di tutti e tre
Ma c'è una un'ASP un punto di continuità
Importante decisivo la voglia di riprendere in mano le sorti di questo perché
E di fare quelle riforme che non si erano fatte
Che aspettavano da anni
E qui viene nuovi orientamenti di politica economica adesso vengo veramente alloggi
Consentitemi di difendere i fatidici ottanta euro primo per motivi sociali
Perché era ora
Perché
Il credito
Delle famiglie italiane ha subito dei colpi pesanti durante la crisi e questo vuole essere un segnale tangibile si reale
Dei attenzione secondo perché stabilizzando lo con una legge di stabilità per il due mila quindici
A proposito di teoria in questo caso del reddito permanente direi
Le
Famiglie italiane sanno
Che quegli ottanta euro ci sono
E ci sono non in modo episodico e quindi
Possono utilizzare e questo è importante dal punto di vista di una ripresa della domanda interna
Sempre con la legge di stabilità abbiamo tagliato l'IRAP il costo del lavoro e abbiamo introdotto la decontribuzione per i nuovi assunti
E con i giochi Sat abbiamo cominciato ad affrontare temi difficili
Lo so anche conflittuali
Però importantissimi per rendere il nostro mercato del lavoro un mercato del lavoro meno segmentato mercato del lavoro in cui ci siano di nuovo possibilità di inclusione che naturalmente non dipendono solo al gioco Sante dipendono dalla capacità di ripresa di competitività dell'economia italiana
E contemporaneamente con la politica industriale perché io poi consentitemi essendo viceministro sviluppo economico
La dico però io fuori vedenti sono anche stanco di sentirmi dire che non abbiamo voglia illustrare so tre anni che stiamo facendo Pulindustriale naturalmente non si fa in un giorno
Naturalmente gli strumenti si mettono in campo via via si costruiscono si può fare molto di più di come l'abbiamo fatto finora sicuramente ma almeno ci venga riconosciuto ciò che abbiamo cominciato a fare
E non sto adesso a ricordarlo perché sarei tedioso elencare tutti i provvedimenti dai decreti
Del governo Monti legato liberalizzazioni gennaio due mila dodici decreti sviluppo estate autunno due mila dodici decreto del fare decreto omnibus sì ma pieno di cose di politica industriale importantissima dentro sull'accesso al credito
Per riagganciarmi un punto che sollevava Bruno Chiarini
è stata e due mila tredici
Decreto destinazione Italia gennaio due mila quattordici
Decreto competitività giugno due mila quattordici legge di slot sblocca Italia settembre due mila quattordici legge di stabilità e così via guardate che
Sono
Dovrei dirvi cosa c'è dentro questi decreti vi annoierei però guardate che sono gli strumenti che cominciano a funzionare
E sono strumenti di sfida nei confronti del mondo dell'impresa
Anche di supporto
Per esempio la cosiddetta nuova Sabbadini
Che è una
Strumento per facilitare il finanziamento degli investimenti delle piccole e medie imprese sta attirando è una delle cose che sta cominciando a innescare la ripresa italiana sul lato domanda di investimenti
E rimontare un ritardo degli investimenti italiani
Il credito di imposta ricerca e sviluppo della legge di stabilità rimontare un ritardo un gatto strutturale dell'economia italiana sulla ricerca e sviluppo delle imprese del mondo privato
Cioè tolte aveva già molta polemica se il Pubblico giusto qui io faccio una polemica Foti del privato in questi anni siamo rimasti indietro negli investimenti ricerca e sviluppo delle intese
Il credito d'imposta ricerca sviluppo serve a dare una scossa su questo terreno
Il così detto Paternò OCSE va nella stessa direzione eccetera adesso la faccio breve
Anche
Attenti anche alcune operazioni fatte dalle imperiese a partecipazione pubblica vanno nella direzione di portare il Paese sulle frontiere più avanzate
Della innovazione tecnologica contemporaneamente tenendo conto delle nostre la storia delle nostre radici il made in Italy non è affatto
Morto anzi
Nella mondo della globalizzazione il made in Italy un punto di forza dell'iter
Faccio un solo esempio di politica delle partecipazioni pubbliche all'operazione Ansaldo Energia ma ne potrei fare altre anche più recenti Ansaldo Energia significato attraverso Fondo strategico una grande impresa
Forte perché Ansaldo Energia un'impresa sana e forte a cui viene aperto un
Ruolo sui mercati internazionali attraverso l'alleanza con Shanghai era inserito un grande gruppo cinese
Che ha significato fare di Ansaldo Energia il perno
Della
Sviluppo di questa alleanza in Europa si aprirà un saldo energia i mercati cinesi
Che sono mercati in grande prospettiva proprio nel mondo dei prodotti che fa Anzaldo energie e potrei citare altre operazioni di questo genere
Si può fare di più sicuramente sono benvenuti tutte le critiche e le sollecitazioni non mi si dica che non si fa politica industriale tutto qui mi si dica che si può fare meglio e ci sto senz'altro
Allora di prendere in mano le sorti dell'economia italiana e qui c'è un passaggio fondamentale
Bruno prima diceva che rimpiange il ruolo macro economico al sindacato
Io non so Bruno perché qui c'è un punto io credo che noi dobbiamo però che dicevi anche tu dobbiamo prendere atto che oggi la Società italiana è molto cambiata il mercato del lavoro è cambiato il Turati avete abbiamo
è includere quelli che sono rimasti fuori del mercato del lavoro
E qui si pone
Un problema di
Rapporto con il sindacato e anche ma questo naturalmente
Lascio la parola a chi ha ben più competente di perciò i segretari confederali che interverranno dopo di ruolo del sindacato nell'interpretare queste trasformazioni questo bisogno di inclusione
Dei
Cittadini italiani nel mercato del lavoro
I segretari sanno che abbiamo una frequentazione quasi quotidiana al Ministero dello sviluppo economico se situazioni di crisi per fortuna ci occupiamo non solo i situazioni di crisi aziendale però quelle disoccupazione era giusto farlo
Sanno che
Quanto noi sa siamo convinti dell'uomo chiave che il sindacato ha nel gestire situazioni così drammatiche e difficili in modo da riaprire prospettive di sviluppo di quelle imprese che vengono i nostri tavoli
E sappiamo anche che di situazioni ne abbiamo risolte insieme non poche
Non può che abbiamo fatto una statistica giusto
A inizio anno eravamo a quarantuno tavoli di crisi non risolti che sarebbe troppo bello ma
Dove le soluzioni si sono impostate dove adesso dobbiamo seguire che quelle soluzioni vengono applicate riaprano
Prospettive poi ce ne sono stati altri dopo pure risolti però non ho non ho le statistiche alla mano e ce ne sono altri aperti e drammatici su cui stiamo lavorando insieme
Però in questo lavorare insieme c'è
Un punto chiave dicendo
E su cui io credo che i sindacati siano del tutto d'accordo con quello che sto appena avervi
C'è una dialettica che dobbiamo saper costitutivo ostruire in modo serio e costruttivo tra noi ma che dialettica ricopriamo ruoli diversi
Ricopriamo ruoli diversi in cui dobbiamo discutere e poi ognuno deve prendersi le proprie responsabilità di scegliere
Il Governo si è preso delle responsabilità sappiamo che su diversi punti non siamo d'accordo
Però credo che fosse nostro compito assumerci questo ruolo
Perché ripeto l'Italia ha bisogno di uscire da
Un decennio diciamo così un fosse qualcosa di più alle nostre spalle che è un decennio in cui
è stata ferma
Forse si può fare meglio di quello che abbiamo fatto
Anzi diciamoci la verità sicuramente perché errare humanum est
Però attenzione perché il nostro compito è quello di fare scelte che vanno nella direzione di sbloccate l'economia italiana e includere i cittadini italiani nel mercato del lavoro
Su questo misuriamoci discutiamo
E ognuno diciamo s'stanno nel proprio ruolo che è diverso perché io riconosco al sindacato
Che è giusto che svolga un ruolo
Tra virgolette di parte ma lo dico in senso positivo cioè di una parte della società italiana narrati importantissimi lavoratori dipendenti una parte importantissima
Il Governo deve svolgere un ruolo che interpretare i bisogni generali di tutta la società italiana se non lo fa manca al suo dovere
Concludo
Ricordando
A fianco Ezio
Un'altra persona
Un altro studioso a cui
Che è stato molto importante insomma nella mia formazione
Ce ne sono anche altri però in questo momento mi viene bene l'accostamento
E questo studioso non è un economista era Franco Rodano Franco Rodano uno studioso della politica
Un grande intellettuale
Molto diverso da Ezio Tarantelli
Però c'era
Una preoccupazione che li accomunano Franco D'Amuri nell'estate dell'ottantatré
C'è una
Preoccupazione che li accomunava la preoccupazione tra
Che l'esplosione dei diritti
Bella giusta il portato della democrazia
Potesse tradursi in governo della trasformazione
Del cambiamento
Perché se non succedeva questo il rischio era un disgregata si sociali una perdita di coesione sociale del Paese ci sono dei brani di Franco vadano
Come dire
Di grande anticipazione di ciò che è successo negli anni due mila vent'anni di anticipazione
Questa preoccupazione accomunava nelle rispettivi ruoli nelle rispettive discipline sia Ezio Tarantelli si arranca vadano due persone così che con le quali ho avuto un rapporto tanto forte insomma
è che io credo che
Questo sia il tema che oggi dobbiamo riprendere in mano
Essere consapevoli che gli anni primo decennio gli anni due mila è stato veramente purtroppo un decennio di perdita di coesione sociale dobbiamo ricostruire la coesione sociale per farlo abbiamo bisogno di una politica
Forte sensibile alle esigenze del Paese alle esigenze che la democrazia ha fatto maturare
Capace di trasformare di cambiare e qui colgo l'occasione per dirvi solo una cosa che mi hanno suggerito di al Governatore Ignazio Visco
è un pensiero ancora Ezio Ezio era aveva il gusto del cambiamento
Aveva una passione per capire come il mondo cambiava ecco questi trent'anni in questi trent'anni l'Italia è molto cambiata
Ma questo atteggiamento questa voglia di capire e di far sì che la democrazia
Costruisca il cambiamento lo governi cambiamento
La lezione è una delle elezioni è chiaro che adesso ci ha lasciato che noi tuttora cerchiamo di vivere
Qui e ora grazie
Grazie a Claudio
L'intervento di Claudio ci dimostra che il pensiero di Ezio partito Claudio del suo ricordo come assistente di reazione
Non sono continua a vivere attraverso l'insegnamento ma anche attraverso la realizzazione della politica economica concreta
Che Claudio ha rivendicato siamo in perfetto orario
Vedremo assisteremmo adesso alla proiezione del DOCUP firma
Dal titolazione Tarantelli la forza delle idee che è di Luca Tarantelli
La regina di Monica Repetto dura cinque diciamo una mezzora scarsa
Dopodiché passeremo alla tavola lo rotonda io lascio
Il tavolo non lasciano alle sapienti mani di Maurizio Franzini che ha il direttore del centro dirige
Cerca interuniversitario Ezio Tarantelli fortemente voluto dalla nostra facoltà insieme
Ad altre fortemente voluto dal Dipartimento di curdi economia diritto che Maurizio Franzini ha diretto fino a poco tempo fa
Quando è stato sostituito da Silvia fedeli che ha aperto i lavori della giornata
Coordinerà la tavola rotonda un altro amico della Facoltà le dichiarazioni Leonello fronti
Io vi ringrazio veramente molto per la partecipazione e l'ha fatto continuate a stare vicino alla facoltà continuate a stare vicino alla famiglia di Anzio grazie
Le
Credo
Il corpo
Oppure
Allora se se prendiamo posto possono cominciare però prima di
Iniziare la tavola rotonda
Dopo questo
Tocco fini di lucro e penso che sia il caso di nascere un attimo la parola allocate naturalmente ringraziamo molto per questo documento che già conoscevamo alcuni dove già lo conoscevano che ogni volta e molto emozionante guardare parata Luca
Buongiorno a tutti e io ringrazio innanzitutto le autorità presenti ma in particolare il presi del Ciccarone il giretto e che neo costituito e il grande
Qui presente Maurizio Franzini insomma
E niente qui volevo solo fare due riflessioni a trent'anni dalla sua morte
In un mondo insomma trent'anni dalla sua morte il mondo è enormemente cambiato
E ma nonostante ciò molti problemi strutturali lo ha ricordato lo stesso Governatore Visco dell'Italia rimangono intatti
Rimango molti problemi che li quelli su cui lui stesso si è battuto perché lui ha affrontato
E quindi rimane la domanda su quali idee proprie soluzioni lui proporrebbe no quando
In questo mondo in cui oggi dominano internet i social network e l'economia si è globalizzata insomma ci sono questi nuovi strumenti totalmente diverso e che sono sorti anche di governo
Dell'economia
Mio padre
E una persona estremamente creativa era un democratico radicale una persona che un'IVA
Di un grande rigore scientifico che aveva acquisito vostro dal studiando qui alla Sapienza
Alla banca di alla Banca d'Italia ma all'MIT a Cambridge no però anche con la volontà di essere in costante dialogo e la folla
Confronto con gli altri con tutti dalla persona della strada
Al insomma la la persona del grande rappresentante dell'istituzione fino I sindacati fino alle parti sociali cioè questa sua voglia di riuscire a unire il con confronto tra lo studio della teoria e poi anche la pratica il confronto coccola pratica con le idee degli altri e quindi di includere la complessità nei suoi modelli economici forse fu
Ecco che Visco lo ha ricordato più volte fecero diversi studi che fecero per l'epoca furono innovativi proprio in quanto impegni introducevano nella scienza economica variabili
Socio provenienti da altre scienze sociali da altre scienze sociali che non erano esclusivamente
Economiche no
E quindi questo suo essere intellettuale a tutto tondo questa sua volontà di battersi per dare degli strumenti alle persone
Per poter ridefinire la propria vita quotidiana essere protagonisti nel lavoro sul luogo di lavoro e sunto nella propria vita quotidiana
Cosa quindi che cosa
Diciamo cosa ci potete ci potrebbe dire oggi questo democratico radicale questo uomo idealista ma non ideologico pragmatico ma non dogmatico
Qualcosa ci direbbe oggi non lo potremmo in un mondo così cambiato che soluzioni proporrebbe non lo potremo mai sapere perché ce lo hanno tolto
Sì adesso come sapete c'è una tavola rotonda
Io sono qui soltanto per dire due parole che sono parole rivolte a informarvi soprattutto del fatto che
Ha dato da qualche settimana è un centro interuniversitario intitolato ad Ezio Locatelli pensiamo appunto senso interessati ricerca Ezio Tarantelli acquarello dedito oltre all'università
La Sapienza di Roma l'Università di Salerno l'Università di Bergamo trasformazione dell'Amministrazione
Lo scopo di questo centro e di fare ricerca come dice appunto la sua denominazione sulle tematiche che erano caricata Enzio ed erano molte come avete sentito
E di farlo non soltanto per
Rinvigorire riaggiornare quello delle ore da dire ma perché siamo convinti che lo spirito con il quale Ezio portare avanti le sue cose meriti di essere appunto riproposto
Messo alla base di un'attività di ricerca interezza con lo spirito che aveva all'interno del suo metodo anche un elemento che mi pare molto importante ricordare che uso parole di altri
Il limitata Federazione rudezza nella persuasione nella ricerca del possibile accordo queste sono parole furono dette da caffè al momento della commemorazione di Tarantelli giorno del funerale sulla piazzale del Verano trent'anni fa
Questo centro organizzato questa tavola rotonda cui parteciperanno i tre segretari delle confederazioni sindacali vicepresidente di Confindustria due colleghi illustri Nicola così nella ex cava dello cifre che ringraziamo tutti molto
Per avere accettato il nostro invito alcune delle cose che loro diranno sono stati già un po'anticipate nella
Dibattito che ha preceduto la apprezzamento con firma sarà molto
Curiosi interessati da sentire quello che accadrà fra le attività del Centro da prima in programmazione di un certo impegno un convegno internazionale che si svolgerà qui a settembre sempre per commemorare trentennale Riviezzo su un tema che era
All'interno dei suoi interessi di ricerca che è quello delle disuguaglianze di cui si è parlato anche praticamente stamattina
Il centro raccoglie al momento una trentina di ricercatori appartenenti alle università che lo hanno costituito
Questa significativa adesione ovviamente si fa molto piacere speriamo che le adesioni aumenti lo che la produzione allo stesso modo a momenti diventi sia di buona qualità per se posso dirla in breve la speranza è che
Una trentina di aderenti quanti sono adesso al centro la faccia da almeno un etti come diceva Bruno Chiodini prima lamentando la mancanza dei letti proviamo a mettere insieme trenta cervelli magari qualcosa qualcosa accade
Vi ringrazio molto per essere qui invitare tutti i partecipanti alla tavola rotonda sedersi a questo tavolo non si possono sedere avere da parte di una rotonda parlano da un altro posto qualcosa fattura verrà attacca
No facciamo due turni allora anzitutto il professor Tremonti che modera lo mettiamo colloqui presso la pagella che prima parlare sicuramente si deve
Avvicinare al tavolo prevedere anche il secondo che parlare mi pare
Claudio lo si farà qui e poi chiediamo I tre segretari confederali silenzi Confindustria di avvicinarsi dopo la presentazione dei nostri colleghi va bene qualche allora grazie all'allargamento
Grazie mille
Buongiorno a tutti siamo mi pare abbastanza in orario
Sicuramente
Una cosa rara
Queste manifestazioni pubbliche
Riuscire a mantenere il tempo
Anche perché appunto si tratta della manifestazione pubblica ricca densa le partecipazioni importanti
La nostra tavola rotonda io la dedicherei essenzialmente
A
A una considerazione di quello che è successo
Dal novantatré ad oggi dal mille novecentonovantatré che corrisponde io concordo con con quanto diceva Ciampi
Nel documentario della la sintesi del documentario di Tarantelli che abbiamo visto ha costituito il punto più alto in cui il Paese ha tentato di riconoscersi nella
Eredità di Tarantelli per altri era già morto
Da otto anni però ha tentato di darsi
Una
Una strutturazione del della regolazione del mercato del lavoro
Delle relazioni industriali che era diciamo
Abbastanza concepita
In modo certo Bond non nel dettaglio ma insomma
Rispecchiando le idee di Tarantelli cosa succederebbe nel novantatré
Abbiamo detto e il Governo
Ciampi e in acque ultra tempestosa
La lira è stato ricordato è uscita di scena con una sua valutazione che contro il marco si dimostrerà
Del trenta per cento
E è necessario sborsare l'onda dell'inflazione importata contemporaneamente l'Italia con altri Paesi meno competitivi del dell'Unione deve affrontare la più grave crisi occupazionale del dopoguerra cominciata
Nel novantadue una tesi che ci costerà
Un milione duecento mila posti di lavoro
Per gli effetti congiunti di una recessione internazionale che si registra nell'epoca ma anche del previsto impatto occupazionale del mercato unico europeo la cosiddetta curva J del rapporto Cecchini
E ancora
Dopo la firma di Maastricht anche questo è stato ricordato stamattina oltre a frenare l'inflazione l'Italia per
Deve rientrare del debito per poter entrare al primo round del Club dell'euro servono politiche economiche strutturali innovative
E riformatrici e al tempo stesso serve il consenso sociale per attuarle
E censo speso la promessa fatta Damato l'anno prima alle parti sociali di varare a breve un nuovo modello contrattuale capace di superare la scala mobile che ormai era stata di spettata due anni prima
In questo frangente decisamente critico Ciampi chiama sindacati è in palese a sottoscrivere il protocollo di luglio del novantatré
Non è soltanto un patto sociale e qualcosa di più I lineamenti di un vero e proprio scambio politico win-win come diceva
Ezio Tarantelli in cui vincono entrambe le parti
Prevede
Anche
Un nuovo modo di governare come dirà Ciampi nel suo libro di memorie quello della concertazione istituzionalizzata
Con cui riparte dal sociali dovrebbero coprire gli spazi lasciati liberi dalla ritirata dello Stato dal governo diretto dell'economia voi sapete
Quanto me che l'Italia il Paese che ha fatto il programma di privatizzazioni più ampio di tutta Europa maggiore dell'Inghilterra della Thatcher
In termini di
Peso economico ecco
Il disegno di Ciampi purtroppo fallirà in quegli stessi anni noi abbiamo un evento politico
Particolare cioè abbiamo Berlusconi entrerà direttamente in politica con Forza Italia e interpreterà agli occhi degli italiani il ruolo dell'imprenditore come classe generale classe capace di rappresentare gli interessi di tutti
Uscita vincente questa classe dalla caduta del muro di Berlino
L'ingresso in politica di Berlusconi e le incertezze strategiche del centrosinistra divideranno il sindacato ma in realtà come abbiamo visto il sindacato si era detto diviso già prima
In realtà purtroppo quella unità sindacale che diceva Bruno Chiarini costituisce la forza
Del sindacato come attore macro economico di annuncio
Si era già rotta all'indomani del decreto di San Valentino per cui
Con il novantatré si ricostituisce ma
Non terrà insomma si sfalda era
Presto
Le imprese lo Stato non daranno mai attuazione al programma di ammodernamento e avanzamento tecnologico del sistema produttivo che era previsto la dalla seconda parte del patto
Quella su cui
Scriveva Ciampi si sarebbe vista la bontà effettiva del patto sotto il profilo economico non è mai stata attuata
Il sindacato d'altro canto diviso non l'ho letto amerà mai così come non combatterà mai il disinteresse quando non lo stilista degli esecutivi ed è lo stesso patronato
Per il Governo concertato dell'economia rimarrà in piedi soltanto l'impalcatura incompleta e celibe
Senza il resto del patto del modello contrattuale basato su due livelli di cui il primo traguarda opportunamente secondo l'insegnamento di tarantelle l'inflazione programmata
Dal due mila nove soltanto prevista e il secondo livello quello della contrattazione aziendale o territoriale non decollerà mai
Una macchina sociale che produrrà nel lungo periodo moderazione del salario reale i lunghi salario reale Alitalia al salario reale che
è cresciuto meno in tutta Europa l'unico credo che l'unico Paese in cui si è cresciuto ancora meno e la Spagna ma se no di tutti per comprese e manovre
Della Germania per frenare salario reale sopravvivenza di milioni di imprese marginali impoverimento collettivo e rinvio fino ad oggi del quegli aggiustamenti strutturali del sistema produttivo di cui parlava
Visco prima necessari per convivere degnamente con Euro e globalizzazione
Ecco probabilmente questa è la mia sollecitazione che faccio ai relatori e proprio da lì è proprio da quel novantatre illuminato ma perdente forse perché troppo anticipatore e quindi riallacciandomi quelle file proponendo in modo nuovo
Quella strategia di riforma win-win che l'economia italiana può ripartire per aprire una nuova fase il progresso progresso anzitutto morale di moralità anche sociale
Progresso sociale ed economico resta però da vedere se i tempi siano oggi più maturi di allora
La crisi morde il Paese da ormai sette anni i partner sociali hanno oggi una visione che si spera molto più chiara del loro ruolo e delle conseguenze del
Loro azioni non soltanto a livello micro ma anche macro economico
E io lo spero questo è una speranza e sono in grado in queste condizioni di reclamare uniti
E qui parliamo di unità non solo del sindacato ma dei partner sociale IPAB parliamo veramente di social partnership come dicono gli europei sono in grado
Le parti sociali reclamare unite dal Governo e dall'Europa una politica economica che non sia soltanto compressione dei consumi e della spesa sociale per rafforzare le esportazioni nette e assicurare all'Italia
Un saldo commerciale più ampio
Sono in grado di reclamare una vera e propria strategia di politica industriale allora è vero che ci sono provvedimenti è però una strategia ampia che coinvolga il Paese che sia diffusa penso che sia abbastanza
Poco nota se c'è
Ecco una serie strategie di politica industriale come pure Renzi aveva annunciato al primo lancio del gioco sarte che conteneva
L'idea di un piano industriale per sette settori strategici manifattura cultura turismo agricoltura e cibo made in Italy ICT
Green economy e nuovo welfare edilizia ecco
Se il Governo fosse in grado di proporre al Parlamento al Paese all'Europa un solido piano industriale per i sette settori possibilmente condiviso
Con i parte sociale certo comma modalità diverse da quelle della concertazione istituzionalizzata
Che sono
è rimasta
Diciamo
Largamente disattesa ecco dimostrerebbe di avere almeno raccolto positivamente la sfida che i partner sociali si sono già
In qualche modo attrezzati a lanciare al Governo anzitutto con il piano del lavoro due mila e tredici della CGIL
Con il documento crescere si può si deve della Confindustria e soprattutto con la recente
Unità d'azione su temi di grande rilievo come quelli della rappresentanza della rappresentatività nel settore privato
Ecco
Io
Credo che siano questi temi che lascio anzi interventori ecco e mi raccomando visti i tempi che sono sì puntuale ma non sono ampi che si possano contenere
Gli interventi il primo giro degli interventi entro un quarto d'ora magari anche qualche minuto meno in maniera da dare poi la possibilità di fare una replica successiva una volta che si sono sentiti tutti gli interventi
Ecco parto la mia richiesta la mia richiesta da Nicola Corcella
Professore in questo università
Ex se professore emerito
Grazie
Grazie per l'invito perché
Tavola rotonda
Non potevo esimermi
Per la vicinanza
Dovuto ad Ezio
Perché condivido
Molte delle sue preoccupazioni che ovviamente vanno aggiornate ai tempi
Anche per
Una notevole eliminazione inazione da allora o quasi ad oggi
Come tiro
Devo inquadrare
I problemi del
Temo della tavola rotonda in un quadro un pochino più generale che parte
Dalla economica della società italiana arriva
Alla economia europea voi
A
Problemi
Diciamo che è più civili riguardano da vicino riguardo all'oggetto la tavola rotonda
Allora
Il quadro generale dell'economia e la società italiana è alcuni l'hanno detto in particolare
Per sono intervenute in vari
L'argomento il sistema politico burocratico di questi ultimi decenni atteso sempre più a decidere degenerare e non sono visibili a mio avviso segnale di un suo cambiamento
Esso ha tollerato e coltivato nel suo seno situazione di pura difesa dell'inefficienza questo va detto va ribadito comune a
Ciò sia detto da questo punto di vista il viceministro dell'incentivo
Dal canto loro la gran parte delle imprese italiane ha continuato
Da almeno quarant'anni a ricercare posizioni di rendita con poco i lodevoli eccezioni che vanno forse un crescendo di numero
Sindacato avuto molti meriti sul piano strettamente economica anche politico
Ne parlerò più diffusamente dopo
Non ha capito però in tempo
Già dalla seconda metà degli anni ottanta novanta
Che era necessario un cambiamento di strategia
Per non dimenticare delle cose minori
Ha in qualche caso anche tollerato alimentato complicità in inefficienze in particolare nel settore pubblico a svantaggio degli utenti
E allora comprensibile la sfiducia dei cittadini dalla politica
E dell'istituzione la crisi nei rapporti sociali da cui il populismo
E la ricerca dell'uomo la provvidenza
Al posto di un'opera di recupero della credibilità
Che non può che essere lenta è affidata alla ricerca dei problemi delle soluzioni di fondo
Economia europea i problemi dell'economia italiana
Qui è importante un po'di Storia Patria noi ci affidiamo a suo tempo alle virtù del vincolo esterno
Per sciogliere i molti lacci e lacciuoli che vincolano l'economia italiana a questa scelta con corsero anche persone prima scettica su questa soluzione
E
Sosta s'
Scegliemmo questa soluzione anziché l'opera lenta della quale parlano di risanamento
A questo concorso ero molte circostanze
La comunque una scelta comunque fu farli facilitata dagli accordi del dal mille novecentonovantatré
Frutto di una decisione coraggiosa del sindacato che ispirata agli insediamenti Tarantelli nel
Già saldo detto
è degna in realtà di minore destino
Ossia di ben altre reazioni del mondo politico e dell'impresa
Le conseguenze delle scelte
E insieme della sostanziale inazione chiedersi
Furono deleterie perché essa segnano il nostro ingresso in un quadro istituzionale
Quello dell'unione monetaria europea
E di politica di natura strettamente le fazioni estiva
Proprio il quadro che Ezio voleva evitare voleva scongiurare con le sue proposte
Che erano lo ha detto più o in più di una circostanza alternative assolutamente alternative alle dighe monetari essa
Questa
Istituzione europea un'istituzione dobbiamo essere assolutamente chiari su questo plasmata e dominata dalla Germania alla quale molti favori
Anche fuori dalle regole consigliere ricordino furono elargiti che non hanno mai avuto
Riconoscimento
Contrariamente alla Germania però ecco questo è il punto veniamo ai fatti di casa nostra
La Germania ha sfruttato quei favori vorrà Segal sagace opera dei ristrutturazione della propria economia l'Italia si è invece cullata Toffoli via successivo all'ammissione
Nell'Unione europee dal mille novecentonovantotto e io ho l'impressione che molti
Vincoli molte aspettative
Di cambiamento siano crollate a abbiamo raggiunto risultato desiderato
L'assenza apparente pochini
Dopo la missione
Dei segnali dell'esistenza di quei vincoli che pure avevamo invocato
Lascio spazio al populismo e alla sisma attenzione però già prima dei Governi
Di centrodestra
Inducendo così al mancato svolgimento dei necessari compiti a casa su questo dobbiamo essere chiari per poter costruire
L'economia europea ancora principale problema che affligge il nostro
Paese
In questo quadro da almeno quindici venti anni
è il ristagno che è stato causato dalla scarsa domanda
E dalla scarsa o negativa dinamica della produttività
Si è innestato un circolo che può iniziare da un punto qualsiasi bassa produttività abbassato Wanda bassa produttività non necessariamente inizia la bassa produttività l'attenzione
Una causa di entrambi è stata la moderazione salariale alla quale hanno concorso tre elementi sostanzialmente gli accordi al novantatré
Bisogna dirlo gli accordi al novantatré sono stati una cambiale in bianco che andava bene è andata benissimo per un certo periodo di tempo
Nello spirito di Ezio ma poi successivamente doveva lasciare spazio il passo ad altre strategiche da parte degli
Attori dei soggetti interessati
L'introduzione del lavoro temporaneo secondo fattore
La delocalizzazione estera
Di un tipo accatto volo diverso da quello della Germania
Di alcune parti della nostro apparato produttivo
Moderazione salariale e assenza di politica industriale hanno prodotto l'impegno con l'impoverimento del nostro apparato industriale
Quello tedesco pur avendo
Del delocalizzato all'estero una parte notevole segmenti notevoli
Della sua
Sui segreti notevoli mantiene la stessa importanza in termini valori aggiunti
Valore aggiunto del PIL quindi
Di quindici venti anni fa siamo al venti per cento
Privatizzazioni sbagliate
Se sono state fatte dazione non sono state sbagliate delle modalità
Deregolamentazione scarsità di politiche pubbliche di infrastrutture materiali e immateriali hanno fatto il resto
Influendo sullo sviluppo inefficiente del terziario si pensi alle imprese industriali che hanno preferito a comprare banche assicurazioni e telecomunicazione autostrade per evitare la concorrenza estera è crearsi posizioni di rendita
Con conseguenze negative anche sulla produttività dell'industria alla quale sostanzialmente avevano rinunciato
A mettere vanno
Ecco
Qualcosa sui provvedimenti recenti in materia di costo del lavoro
Questo
Va detto per capire se ci stiamo muovendo nella giusta direzione
Gli effetti dei provvedimenti in termini macroeconomici sono dubbi
Sembrano esserci dei segnali positivi dobbiamo ancora andare a vedere come qualcuno avente responsabilità istituzionali a
Lautamente detto
E poi bisogna vedere quali sono gli effetti specifici di questo provvedimento rispetto ad altri
Fattori che hanno concorso alla possono concorrere
Alla espansione della economia italiana
Gli effetti
Il vero problema che frena la domanda non è il problema del costo del lavoro
Sì certo il costo del lavoro aggiunge esempio
Il vero problema
E
Il mancato aumento della domanda solo sei concorre fu per fortuna si stanno profilando per il momento elementi in questo senso
Se concorrere l'aumento dalla domanda all'aumento alla riduzione del costo del lavoro si possono degli affetti
Espansive
è stato illustrato comunque perché per avere questo aumento della domanda a parte queste iniezioni di liquidità che speriamo non creino bolle speculative
Ma effettivamente aiutino lo sviluppo della domanda
Altre alternative è stato dimostrato proprio da qualcuno che lavora in questa facoltà
Che altre alternative sarebbe più efficace l'aumento della domanda che voglio dire verrebbe dai dalla domanda pubblica dai residenti pubblici sarebbe ben superiore per gli effetti per effetti moltiplicativi rispetto
A quello della riduzione del costo del lavoro
Sul piano strutturale per passare a questo
Si può opporre versata posta una domanda se ce ne fosse bisogno per il momento vado
A questa
Questa ci dice
Cina e i vincoli fotografia al due mila tredici
Per l'Unione della
OCSE
Che ha corretto precedenti errate sue valutazioni attenzione
Aveva già corrette da qualche anno quindi erano ben nota
La sulla protezione delle dell'occupazione in alcuni Paesi europei altri in realtà
Ci sono alle
All'estremo lembo si dissero da una parte sinistra ci sono Paesi anglosassoni lo sapevamo bene hanno scelto un altro tipo di mercato del lavoro e quindi fanno bene a mantenere bassa una protezione del lavoro dal loro punto di vista
Ma
Vediamo che ebbe maggiore dell'Italia che sta
Di hanno una protezione per la protezione del lavoro che hanno la Spezia la Francia la Germania ed altro
Torniamo un attimo al
All'ultimo punto
Si risolvono i provvedimenti in un puro annuncio effetto di annuncio
Forse sì ma
Diciamo per non essere Cassandra
Che anche questo sarebbe utile se risultato positivo venisse utilizzato
Per svolge questi compiti a casa
Dunque
La necessità di riflettere sul modello di contrattazione e di relazioni industriali
Un primo punto discussione riguarda la scelta fra contrattazione decentrata modello anglosassone centralizzata modello scandinavo o due livelli
In Italia novantatré
Quello anglosassone
Primo tipo non dà garanzie sul lavoro sulla distribuzione
Modello tedesco decentrato con informazione partecipazione del sindacato ALDE decisioni aziendali si presenta di interesse e andrebbe ulteriormente discusso
Credo però che sia assolutamente almeno prematuro in Italia perché non esistono tutte e tre recondito un posso resistere
Trovano le stesse anzi maggiori difficoltà
Di altre soluzioni
Rispetto ad alcune parti sociali in particolare
Non esistono cioè informazione eh co-partecipazione il Codice civile
Quindi credo che sia prematuro anche se ne vanno riconosciuti alcuni meriti ha avuto il merito di far diminuire il tasso di disoccupazione intermedi card il Vitesse durante la crisi
Modello scandinavo è quello per me più interessante in essere praticamente almeno centotrentotto assicurato occupazione crescita equità
Richiede e implica al tempo stesso una società coesa che noi non abbiamo speriamo di arrivarci ma non abbia
Forse l'ultimo alternativo modello novantatré è preferibile almeno pro tempore
Le funzioni del primo livello sarebbero ancora quelle di perequazione garanzia di adozione di un patto per la produttività e la crescita al secondo livello del quale parlerò nella penultima usuali
La perequazione salariale e dei redditi va perseguita al primo livello in assenza di adeguate misure a livello pubblico tese ad assicurare
La redistribuzione è un'opportuna redistribuzione ecco perché sono importanti le premesse che ho fatto prima
Faccia rido poiché in premessa di un
Rinnovato modello di contrattazione e di relazioni industriali che ha un suo compito essenziale è quello di assicurare attraverso il secondo livello
Un assetto organizzativo e produttivo interno
All'impresa di tipo fordista
Si è detto prima che la dinamica ridotta o negativa della produttività e la ragione principale della crescita del Clup da una parte
Costo del lavoro per unità di prodotto ebbe l'assentata crescita del PIL perenne in Italia
Da ciò l'esigenza di farvi fronte in modo deciso prese esigenza a fuoco la base già
E la proposta di idee o nei confronti stesso del due mila sei ben accolta nei contatti e i massimi livelli con i sindacati non altrettanto bene in sede di Confindustria
Montezemolo pregnante fu comunque discusse presentata in modo dettagliato ed operativo in sede di criteri
Altre proposte più o meno simili sono state formulate negli anni successivi anche da membri di questa facoltà
L'esito di tutte è stato
Zero
Per detassare il lavoro straordinario sono state dette ed altre provvidenze del genere sono stati spesi danari pubblici che avrebbero potuto essere più utilmente impiegati per quel patto
Per la produttività come debitamente vostra motu proprio oggi nella nostra proposta ottenerlo
Gli interessi contrari evidentemente erano troppo oltre
Rettore
Per punti
Per essere più breve non sapevo
Ribadirei anzitutto l'esigenza di una contrattazione a due livelli i contenuti non possono essere gli stessi di una volta ma aggiornati
Leonello l'ha detto
Anche il
Vice Ministro ovviamente ha detto che c'è bisogno di aggiornare si tratta di vedere su che cosa esattamente però un aggiornamento rispetto
Alle al patto del novantatré è indubbio nei contenuti
Il patto però deve essere attivate reale perché è essenziale dalla zia governativa
In qualsiasi cosa in ogni il nuovo scambio economico politico ecco ce li facciamo di nuove elezioni
Che parlava di questo
Deve contenere impegno a una redistribuzione
Che è condizione per l'affievolimento di uno delle funzioni di primo livello
Impegno a rafforzare le infrastrutture materiali e immateriali per il miglioramento della produttività impegno del sindacato alla facilitazione delle necessarie ristrutturazioni
Impegna ancora dell'impresa
Già interessate da altri impegni precedenti
A realizzare le necessarie variazioni organizzative e produttive
Che sono necessarie per questo aumento della produttività ove è stato
Ampiamente detto dato nei confronti
Il carbone o nell'altro
L'attuazione del patto va fatta a livello inferiore aziendale o locale nonostante le possibili resistenze attenzione in particolare dall'alto delle piccole medie
Imprese
Sono prediche inutili
Forse sì ma
Correva l'obbligo del caso anche di svolgere questo ruolo di Cassandra
Poi in odiano per
Sì
Allora dice
Grazie
Ecco d'ora la parola professor Claudio Lucifora
Del
Università Cattolica di Milano
Buongiorno a tutti ringrazio gli organizzatori del CIR retta
Dell'invito è un piacere essere
Qui a ricordare la forza delle idee di elezione
Mi fa piacere essere qui anche per testimoniare la vicinanza del dell'AIA il l'associazione italiana degli economisti del lavoro
Associazione di cui sono il Presidente di cui Ezio Tarantelli è stato uno degli animatori per una curiosa coincidenza quest'anno ricorre anche il trentesimo
Hanno dalla nascita dell'associazione
Quando ho accettato
L'invito a partecipare a questa tavola rotonda ne sono domandato quali dei temi che adesso comprano il dibattito politico economico avrebbero interessato Ezio Tarantelli
Probabilmente le le questioni sono molte è stato già detto che alcuni problemi
A
In cui
Il mercato del lavoro si dibatteva circa trent'anni fa pone le voci mutate contrazioni
Sono sempre gli stessi
Certamente le condizioni dei lavoratori il loro relativo impoverimento
La coesione sociale ma soprattutto il ruolo del sindacato
Il ruolo del sindacato nella contrattazione e
Negli orientamenti di politica economica
Un tema caro Ezio Tarantelli è stato ricordato più volte necessariamente ci ripetiamo da questo punto di vista ed al tema della concertazione ma
Più precisamente producono dei patti sociali
Quei patti sociali che in Italia in alcuni momenti uno in particolare è stato ricordato ha avuto un ruolo molto importante
A nella
Diciamo dinamica economica del nostro Paese uno scambio tra pace sociale moderazione salariale per la crescita
Occupazionale
Allora alla luce di queste tutto quello che è stato detto ci sono
A mio avviso un paio di di domande alcune sono già state affrontate dalla
Dal professor Acocella che mi ha preceduto la prima eh l'attualità di una rivisitazione
Della concertazione tra Governo e parti sociali
è attuale
La seconda domanda e quali sono le sfide che il sindacato e delle associazioni datoriali si trovano davanti per
Una politica economica orientata alla crescita e all'occupazione
Allora riguarda la concertazione
La mia visione e abbastanza dubbia
E cioè non vedo un ruolo per la concertazione né nelle forme a chi ha avuto nella
Degli anni Novanta né informe rinnovato
Il modello che negli ultimi anni i Governi hanno proposto Stato ricordato da Claudio che Devicienti nel suo
A intervento mi sembra più quello di una divisione dei ruoli in cui il Governo e le parti sociali hanno a
Ricoprono ruoli diversi e prendono decisioni diverse di governo Consulta gli stakeholder le parti sociali sono uno degli stakeholder ma poi decide autonomamente e auspicabilmente se ne prende la responsabilità politiche
Mi interessa più soffermarmi sul secondo punto cioè quali sono le sfide che alle parti sociali a
E se e come è stato ricordato nella visione di Ezio Tarantelli sindacato e le parti sociali in particolare hanno forza soprattutto se riescono ad essere coesi nella determinazione degli obiettivi
Allora devo dire che da questo punto di vista mi sento di essere piuttosto ottimista cioè in questo va diciamo scarso ti misto generale nelle possibilità che l'Italia
Abbia la forza per risollevarsi devo dire che il sindacato e la Confindustria negli ultimi dei tempi hanno dato dimostrazione di una ritrovata coesione di un rinnovato slancio nelle relazioni industriali su temi importanti
Per esempio la rappresentanza sindacale la esigibilità dei contratti collettivi
Soprattutto hanno dimostrato di poter fare a meno dei Governi
E di interventi legislativi anche anticipando le iniziative in tal senso esempi sono il testo unico sulla rappresentanza di un anno e qualcosa fa e soprattutto il più recente accordo tra le parti sociali e l'INPS
Che danno una risposta concreta alla necessità di definire
La rappresentanza e la forza del sindacato nella contrattazione collettiva
Allora non mi soffermo perché ormai è stato ripetuto più volte quali sono come dire le criticità
Delle condizioni economiche del nostro Paese ne vorrei richiamare solamente una che non a cui non ho sentito sia stato dato abbastanza importanza
Ed è quella degli squilibri territoriali che si aggiungono tutto quello che è stato detto quindi fra
Disoccupazione la scarsa produttività eccetera ci
Allora quali sono queste sfide
Per il dibattito successivo lancio alcune alcune idee alcune provocazioni
Allora per quello che riguarda la contrattazione nazionale in una
Diciamo
Condizione economica in cui la produttività non cresce il Paese
Come dire se non è indifferente fra l'azione per lo meno da
A un po'di trimestri da questo punto di vista rischia di entrare nel vivo deflazione
Non non è facile immaginare quale ruolo e possa aver la contrattazione nazionale a mio avviso
La sfida raccogliere quella della contrattazione integrativa
Facendo crescere i salari laddove possono crescere è ovvio che i salari devono crescere ma non possono crescere tutti in modo uniforme
Utilizzando le intese modi anche le intese modificative cioè quelle anche in peius
Per promuovere quello di cui certi più bisogno occupazione e investimenti ma anche la qualità del lavoro migliorare la sicurezza sul lavoro che l'avvocato
L'altra sfida è quella di proteggere i salari e di redditi dei lavoratori allora qui c'è un'occasione da
Secondo me da accogliere c'è un provvedimento nel gioco tra perché prevede una sperimentazione sul salario minimo legale
A questo deve essere e può essere coniugato
A a politiche di attivazione all'impiego crediti d'imposta trasferimenti
Che siano diretti non a tutti i lavoratori ma proprio hai qualche imporre cioè quei lavoratori che sono pochi
Che pur avendo un'occupazione a alle famiglie ricordano rimangono in situazioni di povertà
Bisogna anche aumentare l'intensità occupazionale all'interno delle famiglie perché la povertà si combatte principalmente con l'occupazione
Prevedere e favorire l'introduzione di
Diffuse politiche di conciliazione per le famiglie sia nelle aziende sia sollecitando il Governo ad interventi decisi in materia c'è qualcosa vedremo i decreti attuativi ma interventi timidi da questo punto di vista non riescono a scalfire una cultura diffusa che c'è nel nostro Paese che vede ancora una partecipazione
Al mercato del lavoro molto tradizionale in cui alle donne viene apre legato a un un ruolo secondario
Abbiamo una quantità
Ah di donne che sono istruite anche più degli uomini e che non partecipano abbastanza al mercato del lavoro questo è un costo ed è un'inefficienza oltre ad essere un'ingiustizia che il nostro Paese non si può più permettere
L'ultimo punto su cui vorrei richiamare l'attenzione
Le parti sociali proprio una lotta senza alibi al sommerso nessun altro meglio del sindacato delle associazioni dei datori possono condurre questa battaglie sui luoghi di lavoro il sommerso è una fonte di inefficienza di ingiustizie di mancato rispetto delle regole e delle tutele dei lavoratori delle garanzie contrattuali e come ho ricordato della sicurezza
E a troppo a lungo tutte le questioni diciamo situazioni sono state tollerata
Mi rendo conto che tutto quello che ho detto non c'è nulla di nuovo ma mi sembra che i tempi siano maturi perché dalle parole si passi fatti grazie
Bene chiedo ora al ai rappresentanti delle parti sociali di prendere posto penso che
Ci sono due cinque essere possiamo c'è anche una sedia in più ecco per cui possiamo accomodarci tutti quanti al tavolo
Mi pare che i primi due interventi siano stati entro i tempi previsti
Per cui
Prego
Se volete
Sì facciamo così
Sia
Attacco
Accusa così facciamo i maschietti e femminucce
Per fare
Grazie
Relatori Varazze accanto
Naturalmente li ringrazio tutti quanti a nome degli organizzatori per essere qui
Niente penso che Ezio sarebbe contento di questa cosa
Ecco
Credo che ormai
No manca
Mancano gli altri
Questi sono
Ecco do l'accetta questa
Va bene
Allora do senz'altro alla parola Carmelo Barbagallo
Grazie
Trent'anni fa è stato ucciso Ezio Tarantelli e siamo qui per ricordarlo
Ho l'impressione che qualche anno fa è stata uccisa Valsusa idea della concertazione
E questo a partire dal Governo Monti passando anche per il governo lette arrivati
Il Governo Renzi
Io non mi sento orfano dalla concertazione
Perché come diceva
Nella sua introduzione tronchi è rimasto inapplicato ha fallito mancava quell'approccio
Sono stati fatti sacrifici dai lavoratori Corvino
La richiesta che è stata portata avanti dal Governo Ciampi
Di moderazione salariale ma poi non è seguita la capacità imprenditoriale di innovazione
Pirateria è quello relazioni industriali che permettessero la crescita del paese ci siamo avvitati diverse crisi
Questa attuale
E ancora
Distorcente diciamo
Del rapporto che in Europa dovremmo avere tutti i Paesi comunitari è vero cioè senza
Il sindacato lo dice
Un rapporto della
Fondo monetario internazionale perché non penso sia affiliato a CGIL CISL UIL e noi sindacati europei
Che dice che dove si indebolisce l'azione del sindacato cresceva disparità fra poveri e ricchi
E questo si sta verificando anche nel nostro Paese ma c'è anche uno studio dal vivo
Che l'istituto dal lavoro mondiale
Che dire nei prossimi cinque anni
Ci saranno ulteriori undici milioni di disoccupati
Speriamo che noi abbiamo già dato
E che nei prossimi cinque anni il dieci per cento della popolazione mondiale
Che
Oggi detiene il trenta per cento della ricchezza mondiale passerà al quaranta per cento della ricchezza mondiale
E il dieci per cento della popolazione mondiale che oggi detiene il sette per cento della ricchezza mondiale passerà al due per cento
Io quando la Chiesa si è dato un papà
Che si è voluto chiamare Francesco per una chiesta povera per i poveri addette povere aumenteranno perché loro vedono più
Lontano
Di noi
è davvero la importazioni veniva detto senza più sindacato quindi in Italia in Europa e nel mondo
Non si potranno contrastare queste derive che allargheranno la forbice ricche e diventeranno più ricchi e poveri più poveri
Contrastare disegni per le multinazionali
A Frosinone o diventa difficile
Bisogna contrastare né politica dal Museo nazionale con un sindacato forte mondiale e con un sindacato europeo dove ora sono state trasferite le maggiori competenze nell'economia del
Dell'Europa nel contrastare disegni distorcente di una finanza
Tossica che ci ha creato alle la crisi anche ultima
è che questi spacciatori continua a essere
Spacciatore di titoli tossici
Continuare a essere libertà senza nessun problema anche Obama l'ha detto che ci sarebbe stato intervento per eliminare questa posseduta ma ancora nessuno
Ha fatto interventi in questa direzione
Noi abbiamo prodotto
Convinti
Della NASA che veniva fatto anche da dal professore
Chi ha parlato poco fa
Concederlo tengo data una copia della nostra
Proposta di nuovo modello contrattuale per essere in linea con la
Moderna condizione l'abbiamo dato anche a me Mac le mie colleghe
Di CGIL CISL e l'abbiamo ho fatto avere anche alla Confindustria
Noi l'abbiamo accettato la sfida
Di
Della crescita per il Paese proponiamo
Dentro quel
Quella proposta di pagare gli aumenti salariali all'aumento del PIL del nostro Paese
Quindi più sfida di questa luce può essere non sappiamo che eravamo passati dalla che inflazione ha deciso che poi all'inflazione programmata ma questi strumenti non hanno
Non ha funzionato se non per
Prego perdere tempo
E parliamo di un contratto a geometria variabile che abbia il livello nazionale educato
Che è il secondo livello
E lo facciamo per un'espansione della domanda interna
Per evitare alla desolazione la competitività delle imprese la valorizzazione dall'apporto individuale e collettivo avendo nel secondo livello una maggiore produttività e quindi una maggiore le numerazioni
Spero che si possa discutere di questo nuovo modello contrattuale perché quest'anno come UIL lo abbiamo detto che deve essere fanno dei contratti
Sono stati portati da lei
Due dati che sta aumentando l'occupazione io me lo auguro ma ho l'impressione che sia riciclaggio
Ti occupazione
Spero
Chiesi dell'ANCE occupazione facendo investimenti pubblici e privati
Forse il Governo dovrebbe andare a scuola da Obama piuttosto che dalla Merkel
Obama sta investendo mille miliardi di dollari all'anno per le infrastrutture
Ricerca innovazione che cultura perché anche di cultura si campa in questo paese ma nel mondo
E noi
Dovremmo risolve il problema ed abbiamo ROPPA con centocinque miliardi l'anno per tre anni del piano crearlo
Di cui i due terzi sono virtuali perché basate sul uno
Modello che
Molto con un moltiplicatore da uno a quindici che la BEI dice che non esiste
E allora bisogna vedere come affrontano questa cosa a proposito di cui ci siano il bidello
Il dialogo sociale che stiamo facendo dopo il semestre
Del Governo Renzi nel nei ristoranti di questa nostra città
Abbiamo fatto due incontri
Con parti sociali
Ci siamo incontrati
Ieri a pranzo con i commissari per la Commissione europea prima Cathay nel poi
Addetti ieri la Thyssen
Perché il Governo ha forse pensa di lontane una sede istituzionale ma di non farsi nemmeno contaminare dalla possibilità di discutere di dialogo sociale
è una vergogna europea
Secondo me perché commissario che deve incontrare le parti sociali italiane quasi al bar
Mi pare una condizione che apre la mente non è degna di un Paese
Avanzato comma e il nostro
Ma dicevo i dati che vengono forniti e che ci sarà aumento di occupazione speriamo qua ma oggi arrivato pure al dato che sono diminuite i fatturati dell'industria e diluiti gli ordinativi
Io non sono l'economista ma due più due fa quattro meno occupazione perché all'ottanta per cento delle nostre imprese valgono per il mercato interno
E se non si fanno i contratti essa non si adeguano le pensioni esse non si danno Rita potere d'acquisto e lavoratori e pensionati e cittadini di questo Paese quell'ottanta per cento di aziende che producono per il mercato interno
Verranno accumulare nei magazzini
I loro prodotti è l'unica cosa certa età indipendentemente dagli sgravi fiscali e dalle decontribuzione
Le aziende che si trova in questa condizione chiuderanno lo stesso e io non voglio fare come diceva vincente che noi ci contiamo tutti i giorni per le aziende in crisi il becca morto che alle aziende che abbiamo anche votato
Vediamo di darci una mossa oltre a discutere delle aziende e cerca di trovare soluzioni che sono in crisi
Vediamo di cominciare a discutere delle prospettive di sviluppo dall'economia di questo Paese ed allo sviluppo dell'occupazione
Io sono d'accordo che i Governi devono decidere
Ma faccio un esempio
Se solo avessero parlato con noi degli ottanta euro
Che sono stati dati
In alcune realtà acre nuclei altre componente del nucleo familiare al di sotto di una
Dalla solida Massimo anzi mi ma
E nelle realtà dove si supera
Ma di cento euro niente
Il risultato finale a parte che poi questo ottanta euro sono serviti per pagare gli avvisi mucca le tasse locali abbiamo fatto gli studi per capire quindi non ci sono riportati
Al ai consumi dal Paese
Noi non andiamo da nessuna parte
E allora
Bisogna ripartire dai contratti lo dico a Confindustria abbiamo mandato il nostro modello discutiamo non non non ho tabù da questo punto di vista se ci sono modelli migliori non abbiamo nessun problema a discuterne
Ma se non ci ha dato il peso dei contratti a partire dal peggior datori di lavoro di questo Paese che ero stato
Perché sono sei anni che non rinnova
Il contratto di lavoro del pubblico impiego
E nonostante questo siamo andate all'elezione delle RSU TERNA ricordo qui l'abbiamo vinto dove hanno partecipato fino al novanta per cento degli aventi diritto al voto
Mentre sappiamo che la politica
Basti pensare a cosa è successo e l'Emilia Romagna in Calabria questo tipo di
Risultato non ce l'ha rischia di non averlo nel prossimo futuro
Ma io già faccio il sindacato di quel sindacato AGEA aderito al per la idea di Tarantelli di eliminare l'inflazione a due cifre
Cambiando il nuovo meccanismo
Il modello contrattuale medico e dobbiamo cambiare il modello contrattuale ma dobbiamo far riprendere l'economia di questo Paese sono stanco di sentire dire
Che
I nostri giovani ricercatori
Che costano alla collettività
E alle famiglie del nostro Paese circa ottocento mila euro per formare un ricercatore
Mi lega andiamo alla concorrenza a gratis
Vediamo di darci una mossa
Grazie
A questo punto seguendo diciamo l'ordine canonico otto la parola Annamaria Furlan rappresentante della CISL
E anche con la Fondazione impasse
Grazie dell'invito e della
Iniziativa
Che ci permette di stare insieme a ricordare a riflettere
Su Ezio Tarantelli infatti non si M alla sua famiglia
Ma anche come occasione di confronto
Tra il mondo accademico rappresentanti della politica di ovviamente e le parti sociali
Non solo sull'attualità del pensiero di Tarantelli e dei suoi insegnamenti
Ma sulle tante cose che in questo Paese rimangono da fare da realizzare
La prima questione nelle sfide che il professore Acocella sia ricordato
Mi ricorda un aspetto che non sempre ricordato parlando di Ezio Tarantelli Tarantelli è stato un europeista convinto
Con un modello sociale di ovatta molto forte
Noi ricordiamo bene la proposta che Tarantelli faceva di
Uno scudo europeo contro la disoccupazione
Perché voglio partire da questi
Perché proprio valutato quanto è cambiato il mondo rispetto allora
Luigi a allora individuava però un tema aperto assolutamente e anche da ma eticamente non risolto
Che è il ruolo politico dell'Europa
Certamente tarantelle non sarebbe stato per l'Europa solo della moneta
Ma dell'Europa della poco della crescita e del sociale
Lo scudo europeo contro la disoccupazione nasceva dare richiedere un ruolo politico molto forte all'Europa
Su un tema così importante com'era la cittadinanza del lavoro
E dico che questo tema è assolutamente attuale
Perché drammaticamente quello che manca ancora e proprio ruolo politico dell'Europa
Come realizziamo gli Stati Uniti d'Europa che significa non solo l'Europa della moneta ma io ho APPA politica che cambiata
E nel cambiare guida
La possibilità di unione OPA competitiva
Sulla buono sulla crescita e sulla qualità
E la guida nel mondo
Allora la prima questione è che noi abbiamo davanti nell'affrontare le trasformazioni e ciò che cambia che vorremmo che cambiasse
E se davvero questa Europa politica non riusciamo a realizzarla
Io credo che qualcosa sia cambiato
Rispetto a un paio di anni fa
Ma non abbastanza
Sicuramente il tema della crescita e dell'economia reale e quindi del lavoro
è un tema che oggi coinvolge il dibattito europeo
E qualche segnale sia rispetta questo
Ma non è ancora un segnale strutturale
Aveva dei tempi un po'più dilazionati entrare nei cui efficienti orpelli da una boccata di ossigeno un più molto parziale ma non cambia minimamente
Il primo oggetto che deve essere di cambiamento profondo che è lo Statuto economico colpevole e quindi il fiscal compatta
Definito in un momento diverso
Economicamente del nostro Paese e dell'Europa
Oggi assolutamente superato dalla crisi che abbiamo vissuto
Quindi per realizzare
Quell'Europa della borgo e dell'occupazione che è già Tarantelli prefigurava come elemento necessario per rispondere giallo ocra
Alla disoccupazione il cambiamento dell'Europa è fondamentale
Non se ne esce se noi mentre cambiamo il nostro Paese non cambiamo profondamente anche l'Europa
Il Piano Jun terre è una
Piccola piccolissima risposta il bisogno che cioè
Probabilmente un segnale di cambio dirotta ma non sufficiente
La seconda questione assolutamente attuale nel pensiero di Tarantelli
Era la visione di uno sindacato che si fa responsabile e che guardate
Una cosa che ho sentito poco ricordare oggi
Ha pari dignità
Delle istituzioni e ovviamente di tutte le altre parti sociali
Concordare
Per
Di segnare e di individuare
Gli obiettivi prioritari nel Paese
La concertazione realizzata poi con
Il Governo Ciampi nasce da questo convincimento già preannunciato da Tarantelli
Del sindacato come attore di politica sociale
Responsabile appare e dignità
Non solo delle parti sociali ma anche del ruolo istituzionale
L'accordo del novantatré
è l'espressione
Concreta finita fatto patto patto nelle istituzioni tra i soggetti istituzionali e soggetti della rappresentanza sociale che lei con l'OSCE
Pari dignità e pari responsabilità
Per definire gli obiettivi prioritari del Paese e come raggiungerli
è stato un momento altissimo della storia delle relazioni industriali ma delle relazioni anche istituzionali nel Paese
Io vorrei che i tanti giudizi un po'affaccino normalmente negativi che ogni tanto si sentono
Leggesse un po'bene nella storia di quegli anni e cosa aveva significato allora quel patto
Ricordo il professore mondi degli anni
Che proprio in quegli anni noi che stavamo facendo un congresso nazionale della CISL
In teleconferenza dagli Stati Uniti ringrazierò il sindacato confederali in primis le accise per il ruolo che aveva avuto nella costruzione di quel patto
Poi certo svilito dall'incapacità
Di portare avanti quel tipo di strategia che andava ben al di là di un'espressione metodologica
Oggi possiamo anche non chiamare una concertazione se questo fa veniva un po'di palpitazioni me a troppi cuochi
Ma se c'è un momento in cui
Davvero occorrerebbe
Mettere insieme livelli istituzionali e rappresentanze sociali
L'intelligenza e del Paese per
Deve finire non può oggetto strategico di crescita e di sviluppo
Che va oltre la politica industriale è un processo di
Sviluppo e di crescita complessivo del Po del Paese contento ovviamente la politica industriale ebbe
Ce ne sarebbe un bisogno estremo
è vero che noi ogni tanto abbiamo avuto in questi anni quale con l'intervento mi permetto di dire a mio parere non sempre condivisibile
Rispetto a la politica industriale ma quello che manca è un disegno strategico ammonterebbe che ti fa capire
Perché
Ad esempio Appleton o meno
Definire
La privatizzazione di alcune in paese e di altre no
E quali sono i settori e i fattori strategici perché il Paese esca dalla crisi come un profilo strutturale
Molto più forte rispetto al debolissimo profilo strutturale
Che aveva quando è entrato nella crisi
E allora mi permetto di dire
Che qualche problema importante da affrontare tutti assieme c'è eccome
Dai problemi delle infrastrutture nel nostro Paese
Che dava mangi UA hanno ancora la Rete ferroviaria anzi da Salerno in giù
Esattamente degli anni borbonici
Alle infrastrutture ovviamente immateriali
A una ricerca e a una innovazione
Non sufficiente e soprattutto
Non sempre collegata rispetto ai bisogni dell'economia reale e ai bisogni di inondazione del sistema Paese
Eccomi qua quei sessanta e rotti miliardi di corruzione che pensano con me quel macigno
Rispetto a un Paese che deve definire un proprio pupillo strategico per il futuro
Siamo diventati da tempo è non soltanto con questo Governo un Paese da il decreto facile
Tempi del decreto sono molto più spicci dei tempi del Po
Anche sulle questioni che non hanno carattere d'urgenza
E rispetta le quali io ritengo
Che l'iter parlamentare
Sarebbe molto di più
Garanzia di democrazia di apporto e di apporto di tanti soggetti politici e sociali ma se c'è una cosa
Dove davvero sarebbe necessario uscire dai meandri dei ritardi delle aule
Istituzionali e decretare è
Un bel decreto sulla corruzione perché oltre due anni che ne parliamo
E
Rispetto al nuovo Codice degli appalti
In un Paese che ha
Trentasette mila stazioni appaltanti
Dico queste cose ovviamente solo nei titoli bisognerebbe avere ben oltre il quarto d'ora di tempo
Perché una strategia di crescita di un Paese
Che vede protagonisti e responsabili le istituzioni e le parti sociali
Quello sì come vedeva nel ruolo strategico delle parti sociali Tarantelli e così come insieme abbiamo definito nell'accordo del novantatré
Significa scelte di politica fiscale di politica dei redditi certamente anche di modello contrattuale
La contrattazione a due livelli è iniziata quanto meno nella sua definizione proprio nell'accordo del novantatré tutta da realizzare in parte per carità ma da quell'accordo
Ma anche di
Certezza della legge
Certezza del diritto
Lattari carine Annarita
Lotta all'evasione alla corruzione perché anche queste sono quelle riforme strutturali importantissime morali e teche ma che saranno straordinarie
Per la ripresa del Paese
Poi per carità ci sono tanti motivi per cui
Gli investimenti uno di questi è per il peso del fisco sul lavoro rispetto ad altro ma io credo che
In un Paese dove
La ferrovia a binario unico è ancora molto estesa dove la banda larga in parte del Paese una perfetta sconosciuta
Dove il peso del fisco sul lavoro eh tre volte il peso del fisco ancora oggi sulle rendite finanziarie dove innovazione e ricerca
Sono cose fondamentali
A.N. diventate residuali
Per tempi troppo lunghi nel nostro Paese non certamente
Negli ultimi mesi e con una collocazione e ogni infiltrazioni di mafia 'ndrangheta e camorra nei grandi appalti dello Stato
E io credo che fare
Politica di crescita nel paese significhi insieme affrontare questi notti
Con un sindacato che si rende responsabile un sindacato che
Reclama la partecipazione
Anche qua tanti anni che aspettiamo una legge di sostegno anche finanziario fiscale alla partecipazione
Ma altrettanto con un Governo nazionale come locale
Che non pensa di fare tutto da solo anche perché i problemi son così complesse
E i bisogni che abbiamo tutti assieme sono così alti che nessuno può farcela
Ognuno poi al suo ruolo e le sue responsabilità ma condividiamo obiettivi al percorso di
Perché è l'unico modo per portare il Paese fuori dalla spesi meglio di come centrato
Grazie mille ringrazio in particolare perché stiamo nei tempi benissimo per cui abbiamo
Stiamo seguendo il percorso ecco passo la parola Susanna Camusso segretario nazionale della CGIL il segretario generale della CGIL
Grazie
Credo che sia
Questo occasione di discussione ha una straordinaria
Possibilità che
Ha facoltà di Economia ci mette a disposizione ma che ci mette a disposizione esattamente perché
Partiamo dall'assicurati ed Ezio Tarantelli partiamo dalla figura di una stagione di grande
Innovazione pensiero io vorrei ringraziare Luca di averci fatto vedere oggi una parte della
Del tocco film perché anche un modo diverso di fare
Racconto della figura di una persona che normalmente ricordiamo solo nella sua dimensione di economista e studioso invece ricondurre ad personam loro complessità credo che sia sempre
Un guadagno per tutti
Abbiamo detto tante cose ti esattamente alle stamattina una che forse potremmo dire e che uso come alibi portare il mio intervento che non era
Un conformista e non aveva bisogno di intervenire nelle discussioni dentro il recinto che convenzionalmente ci si era adatti
Nel quella in quella situazione
Di cosa ne sono state dette moltissima io credo che però siccome siamo
In un tempo lungo che è intervenuto dopo il novantatré che tutti interpretiamo come il momento in cui si attua
Pooling forme con contenuti ovviamente leggermente diversi però si attua l'ipotesi ipotesi tante le forse non possiamo continuare a raccontarci all'altra di due commesse novantatré fosse vivo di getto
E abbiamo solo il problema di correggerlo il novantatré morto
Per più ragione
Una delle quali bisogna visione diciamo con qualche nettezza perché nel frattempo ha vinto liberismo
Che esattamente un'altra o più
Che non prendete politiche di redistribuzione ma prevede politiche di diseguaglianza
E noi siamo stati immersi dentro una politica liberista e abbiamo straordinarie diseguaglianza
A cui non si rimedia continuando una discussione economica in cui intorno alla variabile salari si fa nascere tutto il resto
Io credo che così non ce la facciamo continuiamo a parlare è un aspetto marginale del problema allora prova dire come credo l'Italia io oggi
Noi abbiamo
Circa
Tre virgola otto milioni di lavoratori nella cosiddetta economia non ho salutato
Lavoro nero lavoro grigio lavoro loro registrato abbiamo tre milioni di disoccupati
è vero ci sono state settantanove mila assunzioni ma direi che confronto tra i due numeri parla tasse
Abbiamo più di tre milioni di lavoratori che stanno nel mondo degli appalti e per il cosiddetto lavoro povero
Non parlo del tasso di occupazione femminile perché credo che o come dire o puntiamo fuori un po'di maschietti al mercato del lavoro continueremo a raccontarcela
Abbiamo un tasso quindi di attività delle donne che a tutti noto
Abbiamo ultima crescita di giovani che vanno all'estero non sono più i cervelli in fuga quelli sono già fuggiti
Ormai si va come ieri cominciato un processo di migrazione in particolare dalle zone più svantaggiate cioè dal Mezzogiorno
E abbiamo la disoccupazione giovanile che a tutti è nota
Non è forse questa la vera attualità del Paese
Che nove milioni di persone
Che sono giovani che sono i cinquantenni che non trovano lavoro che sono i disoccupati e così via sono scomparsi
Dalle scelte dal dibattito politico e dall'ipotesi
Escono scomparsi per due ragioni ognuna quella che appunto la politica è diventato una politica liberista e a suffragio di questo dico che tra i vincoli
Che le comunità europea ci propone i documenti della Commissione collocano la disoccupazione per l'Italia oltre il dieci per cento
Cioè le politiche economiche della Commissione dicono esplicitamente che ci vuole l'esercito di riserva
Perché la Commissione pesa esplicitamente che la compressione dei salari
Rimane lo strumento di politica economica ad agire perché questo garantisce la crescita delle diseguaglianze
No allora abbiamo un problema che forse dobbiamo domandarci se dobbiamo intervenire da quel versante
Cioè se il versante che bisogna assumere quello del lavoro e se è possibile in un Paese e qui come dire io capisco tutto però insomma
Quell'autocritica che nel due mila otto il mondo dell'economia aveva dato io ha detto che avrebbe fatto per il cambiamento anche delle regole internazionali diciamo così nel frattempo ci basiamo dimenticata e stiamo tornando
In una discussione che fa tutta finta che non ci sia stata la grande crisi del due mila otto
Che ha scombinato le cose ma al di là di questo oppure se proviamo ad avere una teoria economica differente da quella che ha guidato le idee e le politiche degli anni degli anni Novanta
Non aggiungo che il novantatré valso solo come moderazione far salariale tutto il resto non è stato fatto
Non aggiungo che Tore ancora una volta dal versante della produttività come se fosse un tema di intensità di lavoro
Ed i salari nell'azzeramento degli Investimenti grida francamente vendetta non aggiungo tutto queste cose
Dico che è cambiato il contesto nel quale bisogna provare ad affrontare la discussione
E bisogna che per una volta si decida che invece di affrontarla dal versante dei salari sedeva tra ad affrontare dal versante dell'occupazione
E quindi che bisogna avere risorse perché si crei lavoro nomi delle che alle imprese
Di fare qualche assunzione se c'hanno qualche commessa perché in quel modo lì tu non cambia i connotati fondamentali dell'occupazione di questo Paese e i salari che sono diminuiti lo dico perché so bene che qualcuno pensa
Che il tema del rinnovo dei contratti nazionali sia di nuovo la diminuzione dei salari i salari sono diminuiti in questi anni
Non hanno determinato crescita dell'occupazione
Non hanno nemmeno determinato lo scambio tra Salaria Investimenti nel senso che non ci sono stati gli investimenti si sono abbassati i salari allora forse bisogna proprio cambiare il tipo di politiche dal quale
Dal quale si parte avendo un'idea sulla parola discusse la misura per farla davvero la diseguaglianza un fattore positivo per l'economia è un fattore negativo
Ci può essere crescita economica nell'allargamento delle diseguaglianze
Poi c'è la crescita di arricchimento di una minoranza sempre più piccola
Perché peraltro i dati ci dicono che l'area che continua ad arricchirsi in questa lunga stagione un'area che si restringe ulteriormente mentre si impoverisce il resto del mondo possiamo cioè immaginare che non c'è uno straordinario versante questo lo dico al Governo perché io condivido una cosa che ha detto De vincenti
Era giusto dare gli ottanta euro in ragione di una politica sociale cioè era giusto dire che c'era una stagione che doveva vedere la distribuzione anche al lavoro di una quota di risorse
Il problema che poi non è venuto secondo pezzo
Che è il fatto che bisogna ricostruire una progressività fiscale in questo Paese e che non può essere che continua a esserci una pressione fiscale sulle persone molto maggiore di quello che c'è sui grandi patrimoni
Piccola variabile che però determina distribuzione delle risorse disponibilità delle risorse a fare il a fare delle politiche
Perché poi siccome la domanda che uno fa sempre quando si dice bisogna investire ma da dove pigliate le risorse e cominciamo Pia non poté grandi patrimoni che forse
Aiutano il Paese a riprendere una politica una politica economica allora
Credo che il tema sia esattamente utilizzare il metodo che allora fu proposto
E il metodo erano ricordava Anna Maria c'è un tema che si chiama parità riconoscimento
Dei soggetti ed era la costruzione di una politica economica
Oggi bisogna domandarsi qual è la politica economica dentro una stagione in cui le variabili che determinano i comportamenti sono una diseguaglianza e lama l'assenza di lavoro la grande sperequazione rispetto al
Non si può come dire quotidianamente dirci è venuta meno la classe media e poi non misurarsi con quei numeri che dicevo
Non misura sulla disoccupazione non misurarsi con lavoro povero non misurarsi con il lavoro in appalto le esternalizzazioni il massimo ribasso e così via
Allora che
Che soggetti si devono mettere intorno a tutto questo
I soggetti della concertazione
Credo che non ci siano come dire nei nei contesti nelle possibilità per riprodurre quell'idea perché bisognerebbe che qualcuno si rendesse conto che l'autosufficienza della politica
Una forma di orgoglio non è una modalità di governo
E quindi però finché come dire questo trip ci misuriamo tutti col fatto che c'è l'idea perché c'è qualcuno auto soffi
Grazie ora autosufficiente io credo che ci sono due terreni i quali invece bisogna agire una la traduzione di un piano per il lavoro non abbiamo un nostro ma il tema del piano del lavoro vale per tutti
è un piano del lavoro vuol dire che dediti discuterne col sistema delle imprese ma devi discuterne con tutti i sistemi amministrativi cioè il PD quotidianamente sapere come partita alla creazione di lavoro
Ho non affronti i nodi che ci sono
Che ci sono di fronte e che non si può chiedere lo scambio ulteriore con i salari e con le condizioni di lavoro lo scambio bisogna chiederlo con dell'altro con le esternalizzazioni con la corruzione
Con le fonti di evasione con il falso in bilancio cioè con le risorse che sono state sottratte
All'economia reale per la ricchezza di pochi
Da un lato con il piano del lavoro e dall'altro con il tema della diseguaglianza allora se vogliamo chiudere diseguaglianza non vogliamo continuare impoverire salari bisogna pensare che la contrattazione essenziale
Contrattazione essenziale anche per recuperare come dire qualche sgarbo che il Governo ha fatto in maniera pesantissima sul piano dei diritti ma a parte in quello alla contrattazione essenziale
E la contrattazione ha bisogno di non alzare le retribuzioni solo dell'aria
Diciamo così che sta meglio anche se è una
Dichiarazione impegnativa visto le condizioni medie direttrici diritto Bruzzone
E per questo che non possono venir meno ai contratti nazionali
Ed è per questo che non si può pensare che non ci sia una scelta delle parti sociali delle parti contraenti di rinnovare i contratti di delegare invece al salario minimo un'ulteriore politica di abbassamento dei salari
Perché in assenza di contratti che dia non regolazione
Al salario universale per le categorie salario minimo sarà un'ulteriore abbassamento crescita dell'aria del
Del lavoro poco valore contratti bisogna farlo
Ma i contratti non si possono fare immaginando che dobbiamo fare una politica anti inflazionistica
I contratti oggi bisogna farle pensando che non abbiamo bisogno di ridare il salario alle ai lavoratori anche per e chiudo
Un'ultima considerazione
Tra i problemi della strutturalità della crisi italiana io credo che uno dei problemi sia stato la moderazione salariale
Perché la moderazione salariale in realtà ha determinato il fatto che tutto e di continuare a rimpicciolire la taglia delle imprese che non c'era competitività da questo punto di vista
Che piccolo era bello che l'investimento si poteva rinviare perché tanto si abbassavano un po'i costi e quindi si tirava dritto da questo punto di vista che la qualità dell'investimento formativo si poteva rinviare perché tanto cioè
La politica dell'abbassamento dei costi e dentro questo della moderazione del salario è un pezzo della debolezza del sistema produttivo industriale e terziario del nostro Paese
E allora credo che se vogliamo far ripartire questo Paese
Né il Governo a quel pubblici nei privati colonna
Le varie categorie possono dare il messaggio che la leva ancora una volta la riduzione dei salari e perché bisogna ridurre il costo del lavoro perché faremmo un danno alla prospettiva industriale e manifatturiera di questo Paese
Bene ringrazio Susanna Camusso e ringrazio
Il viceministro De Vincenti che rimane con noi per cui ascolta in qualche modo quello che i partner sociale stanno proponendo anche all'attenzione del Governo poi naturalmente questo non ci assicura
Il messaggio arrivi fino ai livelli più alti ma e comunque è un esempio di buona volontà
Così ringrazio passo volentieri la parola a Stefano Dolgetta vicepresidente di Confindustria con delega per le relazioni industriali
Grazie
Anche a me fa molto piacere essere presente oggi
Alla commemorazione di
Le profuso Tarantelli io non avevo avuto modo di conoscerlo personalmente quando è stato assassinato io ero anche
Abbastanza giovane però il suo nome conosciuto quanto professore ha fatto è noto vede apprezzato lui ha dato uno stimolo importante al cambiamento con introduzione
Quindi una politica dei redditi che doveva moderare un tasso di inflazione estremamente elevato è stata una politica innovativa coraggiose
Che io credo a cui credo vada riconosciuto molto merito
Le parti sociali hanno attuato
Su quelle basi sulle basi proposta dopo sorta non stelle
Un sistema di contrattazione che pur con molte modifiche o cambiamenti possiamo dire ancora valido e ancora attuato ancora utilizzato in questo periodo
Bisogna dire però che la situazione che noi stiamo vivendo in questo momento e completamente diverso rispetto alla situazione in cui era agito professor Zanon antenne
La situazione dell'Italia dell'Europa del mondo non è assolutamente paragonabile prima di tutto l'Italia viene ed Europa viene da una crisi molto pesante durata
Sette anni i cui danni sono stati calcolati superiori o addirittura i danni causati dalla seconda guerra mondiale
Una crisi che ha colpito l'Europa ha colpito anche gli Stati Uniti a cui d'Europa ha reagito in maniera diversa diciamo degli Stati Uniti
Negli Stati Uniti hanno reagito con una politica
Espansiva l'Europa invece accorate agito con una politica restrittiva
Le conseguenze di questa politica
Che io personalmente non condivido fino in fondo le abbiamo vissute tutti con una crescita importante della disoccupazione
E soprattutto una crisi pesante del settore industriale Cerutti veramente grazie
A un intervento forte della banca
Europea guidata
La professor Draghi che secondo me si sta fermando veramente come il vero leader
In questo
Continente qualcosa qualche segnale
Si sta manifestando e forse grazie anche a questa politica possiamo vedere qualche sintomo di ripresa nella nostra economia
Comunque voglio dire la situazione
è diversa rispetto fa
A trent'anni fa anche per altri motivi da scenario internazionale è completamente cambiato
Ci sono paesi ci sono mercati nuovi che si sono affacciati al mondo che trent'anni fa non esistevano e che oggi invece hanno un peso importantissimo sull'economia mondiale
Vorrei solo citare alcuni dati solo per
Così per focalizzarsi su questi temi la produzione di automobili per esempio nel mondo del cinquanta per cento della produzione mondiale di automobili è fatta oggi dei fatti in Asia
Negli anni trenta io non credo che questa percentuale forse molto molto più bassa intorno al dieci quindici per cento
Settori come di elettrodomestici per esempio che è sempre stato un settore trainante dell'economia italiana oggi è controllata da industrie coreane che hanno anche alcune industrie cinesi si stanno affacciando
Che hanno diciamo acquisito una quota
Importantissima a livello mondiale
Perché dico questo perché secondo me d'Italia l'Europa deve reagire
In maniera forte a a questi cambiamenti in particolare l'Italia che si vede
Sottrarre settori della propria economia su cui ha sempre avuto un ruolo importante l'Italia dal leader
In Europa nel settore degli elettrodomestici avevano indulto mobili Istica
Importante dobbiamo dire che oggi ed ingiusto ed elettrodomestici presente ormai tutta in mano produttori stranieri di industrie probabilistica addirittura
Ha trasferito la sede
Fuori dal fuori dall'Italia
Cosa vuol dire vuol dire che l'Italia deve affrontare questi grandi cambiamenti in maniera
Molto più energica e deve secondo lei a tra ad agire su due fattori fondamentali il primo fattore eh la domanda interna
L'export italiano rappresenta il quindici venti per cento del PIL e pur avendo manifestato tassi di crescita interessanti anche superiori diciamo quelli
Del del del della stessa Germania
Rappresenta pur sempre una fetta non così importante del nostro PIL quindi non determinante il vero problema resta la domanda interna
Che che languore e che quindi impedisce a molte aziende che operano esclusivamente sul mercato italiano di di poter cominciare ad operare nuovamente quindi poter
A riassorbire il grande tasso di disoccupazione che è presente nel Paese
Per stimolare la domanda interna è chiaro che noi dobbiamo
Agire su due leve una è una leva degli Investimenti e questa è una trattativa che dobbiamo fare a livello europeo per poterlo
Dire favorire investimenti nelle infrastrutture
In deroga alla
Alla legge di stabilità europea che che ci blocca
Pausa del debito troppo elevato dell'Italia ci blocca la possibilità di poter
Fare investimenti anche in infrastrutture relata postilla trattazione che lo dobbiamo fare agire sui salari netti dei dei nostri lavoratori però resta un problema
Fondamentale che il tema della competitività le nostre aziende abbiamo visto dagli ultimi dati hanno perso
Molta competitività in particolare nei confronti della Germania che resta per noi è sempre il benchmark dell'il ferimento negli ultimi anni il Clup in Italia è cresciuto di circa trenta punti più
Che nella Repubblica tedesca e quindi questa causato appunto una perdita di competitività che è pericolosa anche sulla domanda interna perché se le nostre aziende non sono competitive
Lo spazio che viene che si crea da una domanda interna che dovesse riprendere potrebbe essere occupato da aziende che operano al di fuori dell'Italia e quindi
Il tema della competitività è un tema fondamentale
E che l'Italia deve affrontare in maniera
Molto energicamente
La competitività non è solo il costo del lavoro che di cui
Che però ne è una componente importante la competitività e data da tanti fattori come dal
Nella la ricerca e sviluppo e la possibilità di produrre prodotti innovativi con processi avanzati
Quindi la possibilità di fare formazione sul sul personale da cui l'esigenza di poter avere contratti a tempo indeterminato perché la formazione la possiamo fare
Sui contratti a tempo indeterminato e non sui contratti a tempo determinato
Ma però anche l'efficienza della pubblica amministrazione anche dall'i tempi della giustizia tutti fattori che rendono a questo Paese poco competitivo quindi dobbiamo lavorare
Su questi aspetti e dobbiamo lavorare come ho detto prima anche per quanto riguarda il costo il costo del lavoro non secondo me
Noi dobbiamo
L'affrontare Confindustria assolutamente pronta quindi anzi
Più che disponibile dovevamo affrontare con dettate sociali temi molto importanti che riguardano
La il tema della rappresentanza e trema della contrattazione sono temi fondamentali su cui noi vogliamo
Arrivare con i sindacati ad un accordo che sia un accordo
Costruttivo che sia un accordo che consenta appunto alle aziende né di poter riprendere
Quel
Processo di crescita che è ormai fermo da da da tantissimi anni
L'occupazione non si crea per decreto all'occupazione non possiamo crearla solo perché
Il Governo fa una legge
E comunque secondo noi va nel senso
Corretto l'occupazione si può creare solo
Se lenta rese vengono rimesse in grado di poter lavorare per soddisfare sia alle esportazioni che la domanda interna non ce l'ha ripresa senza impresa
Mi ha detto recentemente una
Un un mio collega di Torino e io sono assolutamente d'accordo su questo l'impresa manifatturiera il vero asset dell'industria del del del Paese dell'Italia
Nonostante questa grande crisi rimane la seconda
Impresa sulla seconda attività manifatturiero d'Europa dopo la Germania
Era la quinta qualche anno fa nel mondo
Siamo scivolati al settimo ottavo posto superati da alcuni Paesi asiatici
Dobbiamo reagire dobbiamo dare all'impresa la possibilità di competere
Di riprendere la sua attività di poter produrre prodotti non solo dire alta tecnologia ma anche di media tecnologia
Quindi prodotti di massa che possono consentire
Più produzione quindi maggiore occupazione questo deve essere allo scopo
Che noi dobbiamo affrontare i temi che noi dobbiamo discutere
Con i sindacati quindi Confindustria sul tradizione vuole arrivare in tempi brevi a un incontro con con le parti con i sindacati per poter dire
Per il sia dell'aspetto del della rappresentanza come ho detto prima che dell'aspetto della contrattazione
Questi sono secondo me i temi
Che noi dobbiamo affrontare e io credo che noi dobbiamo veramente
Metterci molta molto impegno e molta determinazione perché
Io credo che l'Italia tutte le possibilità di poter ricominciare a crescere
Bisogna però che affrontiamo questi argomenti con molta
Con molta forza
Grazie
Bene allora vedo che il Vice Ministro ci lascia
Sono comunque che c'era qualcuno che lo ha chiesto di poter fare un c'è un secondo tu pensare e dire fare un secondo intervento no
Ecco
Allora
Se non ce ne sono altri richieste no ecco io lascerei però alla
Furlan aveva chiesto di poter
Ricordare
Il ruolo di Tarantelli della C.I.S.L. in qualche modo ecco per cui dare
Un una memoria più diciamo in Terna anche di questo evento per cui se vuol dirci qualcosa in questo senso grazie
Ma non c'è dubbio che
Tarantelli
Per le accise le ha significato un riferimento straordinario
E il suo insegnamento e anche il suo coraggio
A caratterizzato davvero per molto molto tempo le scelte dell'accisa
In gran parte anche le scelte che noi oggi facciamo come organizzazione
Sento no profondamente il suo insegnamento
Quando stato ucciso Ezio Tarantelli
Per molti della mia organizzazione della CISL
Quelli con qualche anno più di me chi erano protagonisti i dirigenti
La cosa è stata vissuta come e la morte di uno di noi
Perché così veniva assolutamente sentito nel cuore di tanti tanti dirigenti cislini
Quello che io vorrei ricordare a ognuno però
è che Ezio Tarantelli a vinto
Il terrorismo
Il suo pensiero e i suoi insegnamenti sono qua sonno in quest'Aula
Diventa hanno elementi di rischio di riferimento per chi opera nel sociale per le organizzazioni sindacali le organizzazioni datoriali
Sono costantemente
Elementi di confronto e di riferimento ai giovani e alle giovane che siedono in quest'Aula ogni giorno
E sicuramente fanno teso a volte i suoi insegnamenti
Non solo dei suoi insegnamenti anche qua assolutamente riformisti in economia
Ma anche dei suoi insegnamenti rispetto alla volontà della persona di determinare le condizioni perché in un Paese si viva meglio
E Ezio Tarantelli una cosa che mi ha sempre assolutamente colpito nei suoi nei suoi scritti nei testi che ha lasciato come
Ricchezza per ognuno di noi
Certamente fare differimento a un mondo del lavoro ho rappresentato dalle organizzazioni sindacali nelle sue scelte economiche
Ma fa in contemporanea in contemporanea riferimento costante a un mondo all'ora in cerca di occupazione
Che vede assolutamente rappresentato in quell'azione
Per cui richiamava il sindacato confederale ad essere PUTT agonista di cambiamento sociali
Non si riferisce
La sua filosofia economica solo a salvaguardia protezione di un mondo rappresentato
Ma assolutamente di un mondo che doveva essere rappresentato perché non trovando lavoro non trovava acque il diritto di cittadinanza che solo il lavoro e l'occupazione
Può garantire
Io credo che questo sia
Il suo messaggio straordinario
E tento quel messaggio straordinario sempre riferimento ad esempio alle questioni attuali che sono in campo oggi nel dibattito politico e sociale
Sicuramente non ci sarebbe stata la contrattazione per legge
Con la pari dignità
Tali istituzioni e le parti sociali la contrattazione è una scelta delle parti sociali con criteri condivisi che le parti sociali si danno
Come ricordo bene
La distanza che Tarantelli prese già allora dalle ipotesi di salario minimo garantito
Figuriamoci oggi in un Paese Malparte era così già allora dove l'ottantadue per cinque per cento dei lavoratori e delle lavoratrici sono rappresentate dei contratti nazionali
Semmai di riferimento può essere assunto per quelli che non sono rappresentati nei contratti nazionali quel quindici per cento
Dove in minimi contrattuali possono diventare il salario minimo nonché un sussidio
Non è quella la logica che già allora Tarantelli ispirava ad una contrattazione che
Ai ripari della legge
Rispetto ai temi che deve svolgere e ai risultati che deve portare a casa
Quindi io credo che
Oggi sia stata importante questa giornata per questo
Un pensiero di un economista
Docente insegnante per scelta
Grande ispiratore delazioni delle parti sociali che ancora oggi caratterizza in termini di assoluta modernità il pensiero e l'azione
Del sindacato sicuramente della CISL
E qui un appello
Noi non abbiamo più tante figure come Tarantelli
E ci sarebbe invece assolutamente bisogno
Di un mondo accademico che diventi elemento di confronto ma anche di riflessione di suggerimento per le parti sociali
E io che ho detto che questo e qui sta università in cui Tarantelli
Ha tanto lavorato a tanto vissuto in mezzo ai giovani e alle giovani possa davvero diventare questo laboratorio costante
Di innovazione
Anche nel pensiero economico
Come elemento di supporto di condivisione ma anche di confronto chiaro leale
Sino in fondo come doveva essere con le parti sociali
E in modo particolare col sindacato ci sarebbe tanto tanto bisogno oggi come c'era bisogno allora di figure di economisti
Che dialogano si incontrano col mondo sociale
E voglio non questo moto contribuire anche alle scelte che il sindacato in momenti peraltro sempre complicati oggi sicuramente non meno
Di ieri devono affrontare
Quindi io ringrazio davvero per per l'iniziativa e il mio appello è che
Il modo migliore per portarla avanti e portare avanti quel lavoro di dialogo costante
Tra il mondo della cultura le parti sociali il mondo dell'economia accademico il mondo dell'economia
Ali di cui tanto tanto in questo contesto di supponenza di autosufficienza della politica noi ne sentiamo bisogno
Grazie a tutti volevo rassicurare Anna Maria ma anche tutti gli altri che il Cirenaica è nato anche per questo
Grazie