Il Partito Democratico presenta una Proposta di legge costituzionale sulla riduzione delle Regioni

Siamo qui per presentare questa proposta di legge costituzionale
Che come Partito Democratico abbiamo avanzato
Sia alla Camera dei deputati che al Senato della Repubblica
I testi diciamo sono stati presentati degli atti normativi saranno assegnati alle rispettive Commissioni affari costituzionali e i giorni prossimi
Come avete visto già da qualche giorno
Qualche settimana i contenuti di questa proposta di legge sono stati in parte anticipati
Si tratta di un
Proposta di legge che affronta il tema della revisione dell'articolo centotrentuno della Costituzione e quindi non entra nel merito delle attribuzioni delle competenze delle Regioni
Ma
Tocca soltanto il punto relativo al numero delle Regioni e alla loro configurazione geografica che è esattamente quello
Diciamo contenuto nell'articolo centotrentuno della Costituzione naturalmente si tratta di una proposta di legge costituzionale che quindi
è sottoposta I tempi alle procedure per la revisione delle
Diciamo degli articoli e dei titoli della Costituzione
Sapete anche che lì due rami del Parlamento stanno sapete benissimo i tramite il Parlamento inizierà od oggi stesso domani anzi il dibattito generale sulla riforma del Titolo quinto qui alla Camera
Dopo il voto del Senato che
E che il processo di revisione costituzionale constato diciamo di due letture
Personalmente penso che la seconda lettura potremmo prendere anche in esame la possibilità di presentare questa legge in forma di emendamento alla discussione sul Titolo quinto quindi di accorciare anche i tempi
I contenuti vengo rapidamente per dare la parola anche ai colleghi che sono qui presenti
E che hanno sotto hanno diciamo firmato
Per il proprio alla proposta di legge per la Camera
E anche al senatore Ranucci che l'ha presentata come primo firmatario al Senato abbiamo deciso di fare questa iniziativa contemporaneamente quei rami del Parlamento per dare anche più forse più incisività all'iniziativa
Sostanzialmente
La proposta di legge riduce il numero delle Regioni da venti a dodici
Lasciata soltanto
Le prerogative dello Statuto speciale alla Sardegna e alla Sicilia
Il ridisegno i confini la composizione di queste regioni
Naturalmente sulla composizione dei confini sia già per tutti battito
Sulla Rete ci sono tante diciamo prese di posizione favorevoli contrari qualcuno un po'arrabbiato perché alcune regioni sono state nella ipotesi sono state anche separate si dissolvono come il Molise o piuttosto che la Basilicata
Ecco non nego che nella
Architettura del disegno di c'è anche qualche elemento di provocazione voluto nel senso che senza un po'di Pepe la proposta diciamo non avrebbe forse aperto questo dibattito anche un po'questa fibrillazione nei gruppi dirigenti locali e le amministrazioni ma io questo lo considero un fatto salutare positivo
Perché comunque oltre che accende un po'i riflettori sul dibattito sulla revisione delle Regioni apre effettivamente una discussione fa un po'da rompighiaccio di una discussione che è estremamente importante
Molto matura è una discussione matura che merita di essere affrontata
Presto voglio dire solo questo per concludere il regionalismo italiano è nato negli anni settanta
Ottemperando al dettato costituzionale appunto presente nell'articolo centotrentuno ma poi le Regioni e come come è noto sono diciamo state istituite il mio centosettanta
E quindi hanno più di quarant'anni di vita quarantacinque anni di vita le venti regioni anziché diciannove alle quali poi
Successivamente si aggiunse la Regione Molise
La storia del regionalismo italiano è una storia
Diciamo che ha luci e ombre
è stata una riforma importante quella degli anni Settanta perché ha
Superato una antica vocazione centralista dello Stato italiano
Che si è costituito
Qua metà dell'Ottocento nel modo che conosciamo sullo stato di impronta napoleonica centralista
E con
Una storia del Risorgimento italiano dove l'ipotesi del giornalista fu sconfitta
Cavour piuttosto che Cattaneo
Negli anni settanta questa
Diciamo storia è stata recuperata
Con il regionalismo si è dato spazio all'identità locali e
Si è con l'istituzione delle Regioni anche
Determinare una crescita della società italiana
Dell'impresa dei servizi della tutela del territorio quindi le Regioni hanno svolto un ruolo importantissimi ancora lo svolgono naturalmente
In tutta l'Italia
Però va anche detto che negli ultimi quindici vent'anni
Il ruolo delle Regioni ha subito anche una
Progressiva erosione
Anche nei confronti dell'opinione pubblica fino ad arrivare agli ultimi tempi in cui effettivamente i casi di sperpero del denaro pubblico di dispersione di pletora diciamo di eccessiva
Articolazione delle istanze delle organizzazioni amministrative di pletorica organizzazione degli uffici distese di moltiplicazione delle aziende
Hanno determinato facciamo molta reazione oltre che una quantificata
E verificata
Diciamo situazioni verificate di spreco di danaro pubblico e anche
A volte di corruzione
Questo diciamo dato di fatto questa situazione
Comporta una necessità in occasione della discussione sulle riforme costituzionali proprio del Titolo quinto di cui articolo centotrentuno fa parte
La necessità secondo noi di affrontare questo punto di non eludere nella discussione sul Titolo quinto il tema della revisione
Del ruolo delle funzioni anche del numero delle regioni perché se non si tocca l'aspetto del numero non si risolve sostanzialmente un aspetto centrale della questione oggi abbiamo bisogno di Nino regioni
è una necessità imposta dal processo di integrazione europeo non a caso molti Stati molte nazioni europee si stanno indirizzando nella stessa direzione
C'è bisogno di ridurre le stesse c'è bisogno di razionalizzare i costi di compattare l'organizzazione degli uffici e delle competenze
E per questo la proposta di legge si muove in questa direzione identificando dodici Regioni c'è una cartina che poi potrete avere il vostro materiale
Diciamo definisce bene l'articolazione dei nuovi territori l'ultima cosa che voglio dire da Romano
E questa
In questa nuova articolazione prevista anche l'istituzione di una città regione per Roma
Io penso che questo sia uno degli aspetti centrali lo dico da parlamentare eletto a Roma della proposta di legge perché
La storia recente delle riforme istituzionali sul territorio di Roma Capitale secondo me dimostra la necessità di semplificare
è nata la città metropolitana dopo l'approvazione della legge del rinvio ma dobbiamo anche ricordare che la città metropolitana è una cosa rara nel novanta e che trova applicazione soltanto più di vent'anni dopo
In una complessità è un'articolazione di funzioni di realtà il Comune i municipi la città metropolitana la Regione Lazio
Oggi secondo me del tutto incompatibile con la necessità di agire sul territorio della capitale in modo compatto semplificato con una istituzione forte che goda di una
Forte autonomia di una forte capacità di intervento
Quindi che esiste anche in questo disegno di legge il tema di una riorganizzazione di una semplificazione delle istituzioni che agiscono sul campo di Roma Capitale per evitare dispersioni per offrire meno spazio la corruzione
Per il creare istituzioni più forti con maggiori livelli di autonomia e quindi questo secondo me è un tema importante che deve entrare anche in questa discussione
Di riforma dell'assetto costituzionale
D'altra parte e concludo veramente in tutte le capitali europee tutte le capitali europee
Da tempo e non da oggi godono di uno Statuto speciale godono di una condizione speciale spesso elevata al rango Prodi regione o di distretto pensiamo a Berlino
Pensiamo a Parigi pensiamo a Londra Roma devi conquistare anch'essa questa condizione nell'ambito di un processo di revisione costituzionale dell'assetto del giornalismo italiano
Do la parola al senatore Ranucci e poi seguire l'onorevole Borghezio
Grazie notizie
Grazie Roberto
Brevemente
Non semmai Roberto abbia toccato tutte le motivazioni per cui è stata proprio
Fatta questa proposta di legge
Volevo soltanto fare due righe riflessione la prima
Noi in questo momento stiamo parlando di come possiamo ridurre nel nostro Paese
La la corruzione il e come possiamo aggiornare la trasparenza nel nostro Paese esistono trentasette quaranta mila stazioni appaltanti chiaramente
Uno dei modi per essere più trasparenza e e avere poche stazioni appaltanti presenti io questa proposta di legge potrebbe anche voler dire avere dodici stazioni appaltanti
Ovvero una stazione appaltante per ogni regione
Perlomeno prega di lavori che vanno o per
Di una di una certa entità
Quindi
Questa proposta è una proposta che va nella direzione di una Paese più moderno sicuramente e un'articolazione regionale in tutti i paesi le nazioni europee
Si sta ha un'articolazione regionale più ampia
Come giustamente ha detto Roberto o meno
Le grandi capitali europee e qui parliamo della Regione Roma Capitale sono una pregevole su un'area asse e credo che questo sia importante per riconoscere non soltanto
A Roma ma al nostro Paese
Una capitale con un'autonomia territoriale
Tra l'altro ma anche le città metropolitane come stavano state disegnate potrebbero essere
Delle enti territoriali troppo ampi perde le regioni troppo piccole
Se parliamo di aree metropolitane quelle che sono state disegnate il disegno nel di noleggio del rio probabilmente avrebbero anche più senso in
Regioni che sono più ampie
Come sono state disegnate queste regioni sicuramente di Roberto ha detto giustamente sono tutti d'accordo tranne il momento stesso in cui non si va a toccare la sua la propria Regione o la propria Provincia o il proprio comune
Si è accertato di dare una anche diciamo
Una visione storica del del del nostro Paese per cui faccio l'esempio pesa però è stato attaccato l'Emilia Romagna alla nella provincia di Pesaro
O piuttosto alle Regioni addirittura una regione adriatica
Che ha portato dentro l'ex ragione Abruzzo marce Lara provincia di Macerata Ancona divieti e Ascolese ernia cioè si è cercato di ridare
Una un'omogeneità anche territoriale
Perché in questo momento o al qualcuno mi ha detto tempestività sì proporrete tempestività ma voglio dire che è anche cambiato un modo di vedere perché l'altro giorno nella Commissione Affari regionali affari tre questioni regionali che dovrà dare un parere sulla riforma costituzionale che oggi che è quella che uscivano Senato che oggi lo si pressione Camera
Nel parere si è messo anche la possibilità di vedere i confini regionali e quindi di averla poté possibile di ridisegnare le regioni più di un nuovo e devo dire che è stata votata
Da tutti non solo ma ascoltando anche le con la Conferenza Stato-Regioni
I due rappresentanti
Che era un assessorato scasso del Veneto che rappresentanti non hanno escluso la possibilità di rivedere i confini delle Regioni
Ecco parliamo di Gregorio sconfina Regione perché quando qualcuno dice aboliamo no si rivedono i confini regionali si abolisce niente
Quindi l'augurio allo spiccio
E termino è quello di vedere
Questa riforma probabilmente che possa camminare parallelamente o si possa inserire come dice Roberto all'interno delle forme costituzionali soprattutto quando si parlerà
Dell'articolo quinto
Enrico Borghi
Grazie buongiorno mi chiamo ricordi sono Capogruppo il Partito Democratico in Commissione ambiente territorio e lavori pubblici della Camera io voglio ringraziare i colleghi Morassut Ranucci per questa iniziativa alla quale personalmente ero
Aderito con molta convinzione
Sulla base sostanzialmente di due presupposti che sono stati peraltro anche ricordati
Il primo noi dobbiamo fare anche un consuntivo rispetto al percorso di applicazione del disposto costituzionale delle regioni italiane sia nel loro percorso dal mille novecentosettanta al due mila uno sia soprattutto nella modalità con la quale è stata data applicazione alla riforma
Del forte regionalismo spinto che nell'unico con la modifica del Titolo quinto del due mila uno è stato adottato ed una delle questioni che sono emersa strutturalmente fra i limiti di quella riforma
E la dimensione delle regioni italiane
Sono state attribuite delle potestà legislativa concorrente o esclusiva e molto forti a soggetti che hanno dimensione profondamente differenti fra loro
La Regione Lombardia dieci milioni e mezzo di abitanti il venti per cento del PIL la Regione Molise trecento mila abitanti
Ora è chiaro che questi sono i due casi come dire più distanti ma sono esemplificativi del fatto che se vogliamo realmente costruire un
Corso armonico e sussidiario di attribuzione di competenze legislative
Che possano effettivamente essere esercitate non solo rimanere sulla carta abbiamo bisogno di una dimensione strutturale dell'Ente Regione che abbia un certo grado di omogeneità sul territorio nazionale
Il secondo tema è quello che è stato ricordato in precedenza il fatto che
C'è la necessità di un riordino complessivo del sistema delle autonomie locali e regionali nel nostro Paese
La legge del rio ha innescato e peraltro questa è anche l'occasione per chiedere che
Gli adempimenti come dire conseguenti e coerenti rispetto a questi disposti legislativi
Vengano rapidamente adottati da parte dello Stato da parte delle Regioni
Ma a innescato un processo di riaggregazione degli otto mila centoquattro comuni italiani attraverso il meccanismo dell'Unione dei Comuni
E di trasformazione delle Province da soggetti autonomi a Agenzia dei Comuni per l'esercizio del governo dell'area vasta quindi a regime ipotizzabile pensare che degli otto mila centoquattro municipi italiani
Ci possono essere cento aree vaste e cinquecento seicento unione di comuni quelle che saranno all'interno del ragionamento poi con le città metropolitane
è chiaro che questo comporta inevitabilmente un rafforzamento del meccanismo regionale nel momento in cui abbiamo non più una platea di otto mila centoquattro soggetti ma abbiamo una platea di cinquecento
Seicento punti di come dire riorganizzazione amministrativa e pensiamo a regioni ci sono molte Regioni italiane composte da due Province
Che in questo schema perder verrebbero letteralmente svuotate
Altro elemento si è spesso sostenuto giustamente
Che non è stato dato seguito al presupposto costituzionale sulla base del quale le Regioni debbano legiferare e non debbano gestire
Più la Regione piccola più tende a gestire più tende ad amministrare più tende a mantenere strutture burocratiche più la Regione è su una corretta e ampia dimensione più acquista
Quella naturale struttura di soggetto di pianificazione di legislazione e di Governo che la limitatezza della dimensione inevitabilmente rischia di essere come dire l'elemento che svuota questo tipo di natura
è chiaro che questo è un tentativo di ispirare un dibattito però è inevitabile quello che è stato ricordato in precedenza e che credo sia molto coerente oltre che necessario
Che se noi vogliamo mettere mano alla seconda parte della Costituzione come stiamo facendo in queste ore
Questo è un tema che non può essere eluso
E quindi dentro questo dibattito che tiene conto anche della necessità di riaprire la discussione sul tema delle specialità
Che dopo settant'anni esistenza dalla vita repubblicana debbono essere aggiornate
Questo è anche un altro degli elementi con cui introdurre nel dibattito una dimensione di equità
E di corretta come dire riorganizzazione strutturale del nostro Paese perché per rimanere
La realtà dalla quale parlo provengo che quella dell'arco alpino
Quella è la realtà concrete con la quale l'Italia si collega all'Europa e con la quale i nostri mercati in dal punto di vista della Rete si collegano con i mercati dell'Europa e noi ci troviamo ad avere a che fare con una geografia istituzionale che disse mirato le chi ne esca dire poco
Perché in questo perimetro abbiamo province autonome regioni a statuto speciale province ordinarie Province svuotate insomma
Di tutto di più e quindi questo neanche il modo con il quale si introduce un dibattito
A livello parlamentare per dare una maggiore omogeneità e una maggiore capacità al nostro Paese di corrispondere a quella subito di modernità così faceva riferimento in precedenza
Sì io sono fra come di Commissione finanze si è già stato detto quasi tutto dei colleghi quindi mi soffermo solo su due brevissimi aspetti che sono anche un po'di natura economica di economia di scala chiaramente
Meglio firmato sottoscritto questa legge convinto che
Sia giusto e corretto il superamento di quello che l'arbitro il regionalismo italiano e quindi in particolare alcuni contesti
Devo debbano essere superati per tutte le motivazioni che i miei colleghi hanno già risposto in più anche un altro aspetto e non solo di natura istituzionale ma anche questi natura appunto il tessuto economico produttivo che deve essere lanciato di questo Paese così intendo dire
Interdire che molto spesso non c'era una un'esatta proiezione dell'aspetto istituzionale quindi della Regione intesa qua in quanto tale con quella che poi era l'economia territoriale il tessuto produttivo
Che appunto rappresentava quella regione oggi con questa riorganizzazione con questo ridisegno oggettivamente
Valorizziamo dei contesti territoriali anche da un punto di vista macroeconomico importanti che ci permetteranno anche
Di proiettare penso non solo alle regioni alpine alla Lombardia al Triveneto ma anche le altre regioni del centro Italia del sud Italia le loro specificità anche sui mercati internazionali e quindi
Nel panorama europeo ma non solo un'Italia che diventa più viva più forte plus più peculiare animali molti aspetti anche dal punto di vista
Industriale produttivo quindi mi sembra un elemento importante creare queste queste quindi economie di scala da una parte ma allo stesso tempo l'Italia che saprà
Presentare sullo scenario internazionale come maggiormente omogenea
Finisco qui perché non ho molto altro da aggiungere visto che
L'aspetto istituzionale è stato abbondantemente toccato
Volevo solo ricordare i nomi dei firmatari della legge qui alla Camera
Oltre al sottoscritto onorevoli Ascani borghi Carra Donati Fanucci Fragomeni lì Gandolfi Ginefra marchi Parrini Rossi Senaldi e Marco Di Maio
Da non confondere con
Con Dimaio Presidente dice bisogna Tagam
Una piccola precisazione come vedete c'è una piccola imperfezione la cartina perché la Regione Emilia Romagna comprenderebbe
Anche la Provincia di Pesaro che qui diciamo
Rimane staccata ancora nelle Marche ma la Regione la Provincia di Pesaro sarebbe diciamo inglobata iscritto
Nella Regione Emilia-Romagna
Pene
Grazie a voi grazie ad una giornata
Grazie dov'è questa
Presidente se questo sia
No questa norma questa non è giusto