Intervista a Stefano Fassina sulla nota di variazione al Documento di Economia e Finanza

Radio radicale con l'onorevole Stefano Fassina del Partito Democratico per parlare della nota di variazione al terzo
Che è del trenta del trenta settembre rispetto al testo che era stato presentato la scorsa primavera sono cambiate molte cose Renzi ha dovuto rivedere un po'gli obiettivi di politica economica
E finanziaria come giudica la scelta di procrastinare il pareggio di bilancio al due mila diciassette un rischio pop calcolato oppure un azzardo
No la scelta di buonsenso perché siamo in un contesto di depurazione com'era
Abbastanza prevedibile perché nell'eurozona e quindi anche in Italia si continua
A perseguire chiarisce
Tale che non funzionava tranne Shetta mercanti di statista dotazione del lavoro che porta a tutta l'Europa torna ad un avvitamento
Fra recitazione maggiore disoccupazione maggior debito pubblico quindi
L'anno per l'aggiornamento
Prende atto ritengo anzi che su due sul due mila
Quindici due mila sedici mila diciassette data la drammaticità della situazione il Governo doveva essere più coraggioso
Andrà vere un altro punto di PIL oltre a a quello al deficit programmato quindi andare sopra il tre per cento per il due mila
E tre con interventi una tantum
In particolare concentrati sugli investimenti investimenti dei Comuni piccole opere dissesto idrogeologico messa in sicurezza delle scuole avrebbero
Dato lavoro alle piccole imprese alle persone e così patto bene anche al bilancio pubblico
Invece si è scelta una linea certe espansiva ma a mio avviso ancora timida data la drammaticità dei problemi che abbiamo di fronte lei pensa che l'Unione europea approverà diciamo l'operato
O di di Renzi non temendo un effetto domino ma che possa essere seguito da altri Paesi come per esempio la Francia che ha già manifestato segni di grande sofferenza sulle politiche di parità del Bilancio sul deficit
Ma guardi le regole del Crystal compattezza la state rottamati dalla detrazione erano immaginate per un contesto con inflazione intorno al due per cento
Con una qualche crescita reale non è così non è così per l'euro zona non solo per l'Italia quindi sono regole che non possono essere applicate in questa pazzia e credo che la Commissione europea
Che è responsabile dei risultati negativi che l'euro zona
A debba prendere atto che quella strada non funziona noi come Governo dobbiamo assolutamente rimanere fermi sulla nostra posizione anzi ripeto selettivo
Determinanti per il due mila quindici perché secondo gli obiettivi del Governo
Dire quindi starò ancora un altro un anno di stagnazione e non possiamo permettercelo anche ai fini del
Debito pubblico la Banca d'Italia ha raccomandato al al Governo di essere più deciso diciamo nel nell'approccio parlamentare dei provvedimenti ha contestato il ricorso alle leggi per lega che è troppo viene meno procrastina iniziati di politica economiche del lavoro nelle nel tempo lei pensa che Terenzi ancora non abbia compreso l'approccio giusto
Per diciamo per approvare provvedimenti che abbiano un un'efficacia immediata come per esempio non so sta avvenendo con decreto sblocca Italia che sta incontrando molte difficoltà
Ma il problema non è di procedure appunto alla sblocca italiana
Un decreto che
Trova difficoltà perché ha dei contenuti molto
Pesanti
Sono tante documentati e valutazioni Dini di impatto ambientale sennò negative quindi non è un problema di due decreti io leggi delega
è un problema di contenuti
A mio avviso correttamente il Parlamento mette in evidenza che mette in un bar lo stallo che taglia è molto pericoloso per l'impatto ambientale creare per quanto mi riguarda
Deve avere modifiche profonde
Perché altrimenti facciamo un danno al Paese
L'ultima domanda oggi insieme ci sarà anche una votazione sulla conferma del bonus degli ottanta euro che per poi nella legge di stabilità entrerà come misura diciamo
Stabile volevo sapere lei considera questa degli ottanta euro come un'occasione persa per rilanciare politiche di investimento in infrastrutture le politiche keynesiane che possano dare il lavoro
Ma gli ottanta euro avevano l'obiettivo condivisibile cioè quello di migliorare il potere di acquisto di una parte importante dei lavoratori dei vertici italiane
Da subito messo in evidenza che
La copertura dell'intervento con tagli di spesa avrebbe comportato l'eclettico festivi macro economici di
Recessività come il patto è stato perché
Si continua a sottovalutare il moltiplicatore della spesa
Moltiplicatore della spesa è molto elevato soprattutto in una parte di di stagnazione precisazioni quindi quelle risorse non hanno potuto avere letto che avrebbero voluto in secondo luogo
Un conto è immaginare quel provvedimento come prima tappa di un percorso più ampio
Altro essendo noi confermiamo quel provvedimento nella legge di stabilità e non facciamo nulla sul sei milioni di poveri
Numero doppio rispetto a tre anni fa
Persone in povertà assoluta che hanno drammaticamente bisogno di invece degli interventi di sostegno
Ringrazio ringrazio l'onorevole Stefano Fassina grazie