Morire di Stato? Ordine pubblico e garanzie per i cittadini

Claudio
O rituale scontato ma lo facciamo finta di essere molto volentieri alle volontarie volontari della festa
Loro quasi mai possono partecipare dibattiti ma è grazie a loro che poi possiamo avere serate in cui si può stare insieme ma
Si può anche discutere e questa sera discutiamo
Di un tema
Che poi verrà svolto dunque non non anticipo nulla
Morire di Stato c'è un punto interrogativo ma è un punto interrogativo che ha dietro molti fatti accaduti in questo Paese
Ora io chiamo
Cinzia Villari
C'era una volta
La vita di alcuni uomini
Questi
Non erano uomini straordinari
Ne buoni
Ne cattivi
Ma erano uomini
Alcuni di loro avevano delle sorelle
Altri delle figlie
E tutti ma proprio tutti dei genitori che li amavano
Stefano aveva trentun anni
E tirava di box
Aveva degli amici è un cane
Era magro sì
Ma quest'anno gli impediva di lavorare e di andare in Palestina
Le pile sia la droga non c'entrano
Il suo stile di vita non deve interessare
E soprattutto non può giustificare lo scempio che è stato fatto del suo corpo
Quando i genitori eritrei Giovanni e la sorella Ilaria lo hanno salutato per l'ultima volta sul tavolo dell'obitorio
E in queste condizioni che lo hanno trovato
Un colpo incredibilmente e disperatamente macro
Processo Gatto
Il ventre preminente
Pieno della sua stessa urina
Come se gli fosse cresciuto un pallone dentro la pancia
Una maschera di ematomi sul viso dalle palpebre fino agli zigomi
Un occhio aperto
Quasi fuori dall'orbita e uno completamente chiuso
Delle strisce sulla schiena e delle lesioni sulla pelle
Un livido nero sul coccige
I segni di bruciature sulla testa e sulle mani
Distefano
Dello ragazzo uscito di casa solo sei giorni prima e affidato degli uomini in divisa
Non era rimasto più niente
A Rita
Due i carabinieri hanno comunicato così la morte di Stefano
Signora
Metta una firma qui
è suo diritto nominare un consulente legale e l'autopsia sul corpo di suo figlio e fissata tra mezz'ora
Giuseppe
Aveva quarant'anni
E faceva il gruista
Si era sposato tanti anni fa
Ma quell'amore era finito e non per qualche mese aveva viaggiato in Europa girovagando e dormendo dove gli capitava
Era tornato in Italia
E rivela insieme all'amico di sempre Alberto
Giuseppe Alberto
Vengono fermati da due carabinieri
E portati in caserma
E insieme i militari intervengono sei poliziotti con le loro tre volanti
Tutte le forze di pattugliamento della città di Varese per quella notte sono impegnate con Giuseppe Alberto
Che non stavano rubando macchine o rapinando persone ma che avevano bevuto e stavano spostando dalle transenne accatastate in mezzo alla strada
E bloccando il traffico
In caserma
Alberto sente Giuseppe urlare nell'altra stanza
Intorno alle sei del mattino
Senta che Giuseppe viene portato in ospedale
In regime di trattamento sanitario obbligatorio
Morirà poche ore dopo
La sorella Lucia
Va all'obitorio
E tanta e l'incredulità alla vista di Giuseppe che toglie lenzuolo che lo ricopre e inizia a fotografarlo
Il naso e abnorme in mezzo la faccia
I lividi circondano gli occhi
La schiena e striata impiegata
Il corpo ha perso la sua compostezza
Tanto da non sembrare i più INAIL sì
Giuseppe è nudo
Ma indossa un pannolone da adulto in continente imbrattato di sangue
Poliziotti e carabinieri
Riporteranno nelle relazioni di servizio che Giuseppe si è fatto male da solo
Uno di loro scrive
Il collega frapponeva esso stivale tra il pavimento è la testa del fermato per evitare che questi si facesse più male urtando contro la superficie dura del pavimento
Michele
Aveva cinquantun anni è una faccia piena e simpatica
Grandi occhi blu guance rosse e qualche chilo di troppo
Era un marito e un padre premuroso
Ma soprattutto da qualche anno era un nonno un nonno adorante profondamente innamorato del primo nipote che andava a prendere all'asilo portava a calcio e qui con cui passava tutto il tempo che poteva
Era di carattere libero
E negli ultimi momenti prima di morire una telecamera lo riprende mentre accenna un balletto allacciato un suo amico
Arrivano due poliziotti
E poi ancora due
Nasce un diverbio e molto presto Michele si trova faccia a terra con le manette stretta il pool sì
Due donne da una macchina lì vicino riprendono la scena con un telefonino
E così la commentano mentre tutto sta succedendo
L'hanno preso per i capelli
Non vuole dare il braccio Cristo che caccia atto in bocca questa come lo picchiano prima le manette che poi lo massacrano
Per cui si spezza Moreni
L'importo
E morto dici
Sì
Le due donne
Avevano ragione
Michele è morto a pancia in giù
Sull'asfalto
E dei giudici
Hanno deciso che nessuno è responsabile di quella morte
Se non forse
Michele estinzione
Dino
Aveva quarant'anni
è una famiglia molto unita
Era bello con il suo sorriso ampio e capelli un po'lunghi e una carnagione scura
La notte del trenta luglio viene inseguito dalla Polizia
Anche se le certezze in questa storia sono davvero poche
Una di queste
è la causa della sua morte
Un proiettile calibro nove
Entra dalla portiera della sua macchina tra passa il sedile e poi il torace divino
La conia e breve
Dino perde la vita prima di arrivare in ospedale
A sparare da distanza ravvicinata
è ormai quasi a vetture ferme
Uno dei poliziotti che lo stavano inseguendo
Ma Dino
Non ha pace neanche da morto
La sua compagine profanato ha più volte e per alcune denunce precedenti Dino Puggioni viene condannato da morto
Nel nostro Paese la morte dell'imputato estingue il reato ma forse
A quel giudice nessuno ha detto che Dino è morto
Ironia della sorte quel giudice e lo stesso che ora dovrà decidere se quel poliziotto è colpevole di omicidio
Poi c'è Riccardo
Non aveva ancora quarant'anni
Da ragazzo era stata un cacciatore e adesso gestiva un negozio di abbigliamento a Firenze
Ma soprattutto da poco più di un anno era diventato papà di Brando
Quella notte la notte in cui è morto Riccardo aveva paura
Probabilmente aveva assunto stupefacenti e di certe regole forte stato di alterazione
I testimoni che lo hanno incontrato dicono che urlava aiuto io voto vi vogliono cedere
è entrato in un bar
E ha chiesto in prestito un telefono
Con il cellulare non suo in mano
è uscito dal locale
E poco più avanti ha rotto la vetrina di un negozio
Qualcuno chiama i carabinieri che arrivano in pochi minuti
Ma Riccardo continua a gridare aiuto aiuto chiamate la polizia li vogliono uccidere
è terrorizzato
E non si rende conto di chi ha davanti a sé
I militari lo atterrano
Lo tengono a pancia in giù sull'asfalto con le manette ai polsi
Viene chiamata l'ambulanza
Ma il suo arrivo i carabinieri impediscono agli operatori del centodiciotto di liberare Riccardo e soccorrerlo
Potrebbe essere pericoloso dicono
Meglio lasciarlo a terra petto nudo e con le braccia costrette dalle manette
Intorno a Luino i presenti si chiedono perché Riccardo non parli più
Le ultime parole che gli hanno sentito pronunciare sono queste
Aiutatemi
Sono una brava persona
Ho un figlio o no
Buona sera a tutti
Ringrazio senza Villari per
L'elettore che ha fatto e che farà nel corso della serata io mi presento sono Valentina calderone dell'associazione A buon diritto volevo ringraziare Silvio Di Francia il Partito Democratico Perra
Aver dato anche quest'anno l'opportunità di stare su questo palco e di parlare di questa di queste vicende
Ne siamo a cui l'anno scorso la all'occasione era stata fornita da un'altra sentenza che c'era stata il cinque giugno e che era la sentenza del processo della sulla morte di Stefano Cucchi
Di era successo che i giudici hanno deciso di condannare sei medici per omicidio colposo i medici che lo hanno avuto in cura per i cinque giorni che Stefano è rimasto ricoverato al reparto detentivo dell'ospedale Sandro Pertini
Mentre hanno deciso di assolvere i tre poliziotti gli agenti di Polizia penitenziaria che erano stati imputati all'interno di quel processo
Ecco diciamo che in queste vicende questa sera sentiremo dalle voci dei familiari dai loro racconti quello che succede quello che può voler dire per una famiglia doversi doversi sobbarcare doversi
Dover combattere punto perché di un quasi un combattimento vero e proprio si tratta quando si cerca di chiedere semplicemente verità su quello che è successo il Parco caro che non è più tornato a casa dopo essere stato preso in custodia da
Appartenenti
Allo Stato dalle forze di polizia
E e chiedere giustizia cosa vuol dire affrontare un percorso giudiziario e che cosa questi percorsi giudiziari poi a cosa arrivano
Io non non voglio dilungarmi voglio dare subito la parola al loro e prima Cinzia parlava di raccontano nella serie di non potrò ogni
Morto nel due mila undici per un colpo di pistola sparato sul Grande raccordo anulare condannato da morto dallo stesso giudice che poi
Sarebbe stato il giudice titolare del del processo sulla sua morte appunto
E quel giudice ieri ha deciso e ha deciso che quel poliziotto che ha sparato quei due colpi di cui uno mortale non è colpevole di quel di quella morte sentiamo Claudia
Buonasera a tutti io sono caldi Abu Groenink
La sorella di giugno
Quando parlo di chi non ne ammazzano ancora scusate
Ma
Oggi
Devo mettere da parte di questo tipo del dolore
Affrontare
Quello che è accaduto negli anni in quell'aula
Perché
Chi si fa portavoce di una giustizia Sanna purtroppo in quell'aula ieri nulla resa
Io mi chiedo come può un giudice
Aver legalizzato l'uso di un'arma
A chi dovrebbe difendere e tutelare
Invece a quanto pare
Ha dato la libertà
Di
Uccidere
Io ho chiedono a voi a tutti di
Aprire un la coscienza e immedesimarsi in queste
Che sono dei terribili morti
Perché pensare che un giudice
Nonostante
La procura un PMI e un avvocato con forza si siano adoperati apportare
Quella che era la vera verità Corderie col degli atti
Con addirittura testimonianze forti come quella dei Carabinieri
Sì sì adesso cerco e sordo
Di fronte a tutto ciò legalizza andò l'uso di quell'armi attenzione questo giudice
Con questa sentenza
Adesso
La libertà di sparare alla polizia
Quindi
Avremmo di sceriffi in più della notte
E credetemi questo non avviene alle famiglie
Quelli
Il avviene alle famiglie sane non crediate che non possa accadere a nessuno perché pure noi lo vedevamo
Invece accade e non dobbiamo permettere
Che ci siano giudici
Che assolvono certe persone che andrebbero invece radiate da un certo tipo di servizio
Io
Ad oggi potrei dire che non non credo più nella giustizia
Ma mi auguro che questa sentenza possa essere un motivo per tutti di discutere
E dice spalancare
L'udito e la voce a chi crea la giustizia
Non ho assolvendo ma giustamente condannando perché non si uccide una persona a sangue freddo quando si Fernetti alza le mani grazie
Grazie a Claudio e come lei diceva appunto in questi percorsi in questi anni da
Quando né come associazione ci occupiamo di queste vicende ma anche da prima diciamo che quello che abbiamo notato è che
La coscienza popolare
Insomma si è fatta più forte intorno a queste vicende prima chiude dice una cosa molto giusta l'idea di
Di pensare che appunto possa succedere in realtà ha ad ognuno di noi
E il primo pensiero invece che di solito magari fino a un paio di anni fa solamente veniva in mente era che
Se qualcuno è morto in queste situazioni è morto perché se l'andata a cercare in qualche modo se l'è meritato
Io
Insomma
Non so se è possibile identificare un cambio nella percezione rispetto a queste vicende quando c'è quando è avvenuta la morte di Stefano Cucchi da parte di Stefano Cucchi
Terribile e però che ha avuto anche una rilevanza un impatto perché quelle fotografie le fotografie che
Tutti questi questi familiari in realtà sono riuscite a fare propri cari nel momento in cui li hanno trovati inermi STU i tavoli dell'obitorio quelle fotografie hanno fatto il giro dell'Italia sono andate sulle televisioni sono state sui giornali e hanno
Come dire dato modo alle persone di pensare che
Che forse una morte così non se la merita nessuno indipendentemente da una colpevolezza da una condanna da un'innocenza
Prima di dare la parola ai lariani volevo presentare gli altri ospiti che
Ci sono luci a uno la sorella di Giuseppe domenica Ferrulli la figlia di Michele Claudia che avete appena sentito parlare accanto a me il Presidente della Commissione del Senato per i diritti umani Luigi Manconi qui accanto a me il padre di
Riccardo Magherini Guido
Poi l'aria Cucchi l'onorevole Gianni Cuperlo
Del Partito Democratico
Buona sera a tutti questa è una serata triste è triste per quello che noi siamo per quello che rappresentiamo
Per alle storie dei nostri cari che avete sentito raccontare poco fa però io stasera non voglio fare un discorso triste io stasera voglio fare un discorso
Ottimista se possibile io darò un abbraccio grande allusione nuova a Domenica Ferrulli a Claudio Abu troni e a Guido Magherini
Nuovo membro del nostro clan
Acquisito
Dite il diritto di far parte della nostra famiglia perché gli hanno ammazzato suo figlio ha una sua storia l'avete ascoltata poco fa
Il a distanza di pochi giorni ci sono state due sentenze ingiuste assurde che ognuno di noi fatica spiegarsi
Però tutti noi dobbiamo ricordare
Che abbiamo alle spalle anni di dure battaglie tanti piccoli passi fatti insieme tante tante piccole vittorie
Alcune le raccontava Valentina
E ed
La nostra storia iniziata a nove anni fa
A settembre del due mila cinque
Con una la morte di Federico Aldrovandi
Lì è iniziato tutto lì con quella prima un piccolo
Però
Alcuno
Data
Far saltare grazie normali uscita di un'autovettura
Nella mia
Nove anni fa sono iniziate le nostre battaglie non nove anni fa
Abbiamo iniziato hanno iniziato ad aprire una una strada
Io pagina
Unico
Cinque
Mi auguro
Ma anche entrare
Ricade in gran parte a
L'organicità di non avere paura alcuni
Perché abbiamo
Delle
Ecco mi e quindi io direi io ho voglia di iniziare questa serata ricordando Patrizia Moretti che stasera non è con noi perché perché non ce la fa semplicemente perché non ce la fa più perché è una mamma
Che alla quale tutti noi dobbiamo molto e che adesso o addirittura di vivere il suo dolore nel privato come è giusto che sia anche se sembra che continuino a non consentirlo
E oltre Patrizia c'è da ricordare tante persone sia da ricordare Riccardo horas Manna
C'è da ricordare tutte
Che credo sia stata la prima sentenza prima ancora di Aldrovandi sarda ricordare tutti i piccoli passi fatti sia da ricordare Narducci serve a ricordare e norme Dini
E e tanti e tanti il probabilmente ne dimentico
Però
Di fronte alle sconfitte di questi giorni
Che però
Fanno parte di un percorso che è solo all'inizio
Ricordiamoci che comunque la giustizia e su tre gradi questo all'inizio
Abbiamo veramente fatto tanti Roversi abbiamo probabilmente
Cambiato un problema culturale che era quello di dire è successa Luigi perché lui era in quella maniera al io sono diverso mio figlio è diverso e quindi hanno e non capiterà mai
Io questi discorsi li sento fare sempre meno
E soprattutto vedo quello che succede nelle aule
Domenica così come come Claudia hanno avuto la procura al loro fianco poi la giustizia è fatta da esseri umani e può opposto cioè delle quello che è successo a loro che fatichiamo a spiegarci ma che comunque si andrà avanti
Io ieri ho incontrato il mio pubblico ministero viali a salutata mi ha dato del Touring abbracciata
Il insomma detto da me
Chi chi ha seguito la nostra battaglia il nostro processo sa quanto la Procura mi è stata ostile per prima
Però c'è da dire che invece tante volte lo Stato al nostro fianco noi non siamo soli io personalmente non mi sento sola non mi sento abbandonata e Santo di voler andare avanti io sono fiduciosa sono ottimista e soprattutto voglio dire a tutte quelle persone
Che in qualche modo ci sono conto in particolare vorrei dire I sindacati di polizia che puntualmente si chiamano in causa che non vogliono lasciaci stare voglio dire che loro devono stare tranquilli perché noi non molleremo a noi andremo avanti come abbiamo sempre fatto io ho intenzione di andare avanti intenzione di ricominciare il ventitré settembre ci sarà il mio appello io sono fiduciosa perché la Procura generale
A ha fatto appello e l'ha fatta a trecentosessanta gradi andando contro la Procura di Roma e dimostrando mi che lo Stato può essere al mio fianco e io voglio credere nello Stato e voglio credere nella giustizia
E voglio credere dibatto in tutte le cose che non a voi da soli siamo riusciti a fare non siamo riusciti a fare qualcosa che prima era impensabile siamo riusciti
Ad arrivare ad avere dei processi processi che normalmente vengono addirittura negati alle nostre famiglie
Perché questo è il porto più grande che ci si fa dire che quelle morti e quindi quelle vite non contavano nulla e molto spesso queste storie non entrano nemmeno in un'aula di giustizia
Quello è comunque un traguardo e soprattutto il fatto che se ne parli che non riusciamo ad aprire ad aprire le coscienza fatta Attardi da tutte quelle persone che Stefano poteva essere
Loro fratello tutte quelle persone che fino a cinque anni fa si sarebbero portati dall'altra parte
Questo è quello che che noi continueremo a fare nessuno si fermeranno non ci fermeranno i sindacati non ci fermeranno che si metterà sulla nostra strada cercherà di per ci paura non abbiamo paura ne abbiamo già supportato il superato il dolore più grande ed è proprio quello che ci dà la forza e la forza ce la dà
Per esempio il fatto di essere qui io ringrazio all'onorevole copertura o di essere qui con noi ringrazio il senatore Manconi che Sempre in ogni istante dal primo giorno dopo la morte di mio fratello
Mi ha dimostrato in ogni maniera che io non ero sola che semplicemente che potevo con contare su di lui ringrazio Valentina Calderoni che cessata momento dopo momento
E ne momenti di enorme difficoltà e sconforto mi hanno fatto capire che dovevamo andare avanti
E i risultati io li vedo li ho visti me ne viene in mente uno durante la conferenza stampa fatta dal senatore Manconi
Dopo l'ennesimo oltraggio che era stato fatto alla mamma di Federico Aldrovandi quando ci fu quella quell'assurda applauso
A I colpevole della morte di suo figlio bene in quella conferenza stampa
L'onorevole Bratti chiese al nostro avvocato Fabio Anselmo se c'era qualcosa che poteva fare per noi in quell'occasione è nata un'idea grandiosa che spero non
Che spero verrà portata a termine della della costituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta per la salvaguardia dei diritti dell'uomo
Nelle operazioni nelle attività giudiziarie e di polizia questo è uno dei nostri drogati se questo verrà fatto vorrà dire che le persone come Stefano come Riccardo e come tutti gli altri che verranno tutelati
Grazie
Grazie mille Ilaria e adesso volevo dare la parola Lucia usammo ampie sacche lei non ama molto parlare quindi la introduco un po'io
Ilaria prima parlava di quanto si è fortunati no quando ci si possa ritenere fortunati a avere un processo a poter stare in aula di tribunale dove spesso
Diciamo così quello che succede classicamente che tutti dai pubblici ministeri a gli avvocati i fanno a
A gara per trovare
La
Qual è la nefandezza più grande che hanno che hanno compiuto le persone che che poi tutti che pensano morte che quindi di cui in quell'aula si sta giudicando il
L'omicidio
E spesso appunto in questi processi
Sono processi che vengono fatti contro la vittima contro le famiglie delle vittime in cui
Vengono
Vengono cercati insomma tutti gli appigli per poter dire va beh in fondo appunto in qualche modo
Caro
La mattina alle nove
Li abbiamo chiamati
E
Lavorativi
E quindi processi in cui dicevo viene fatto appunto il processo viene fatto al morto ma i suoi legami familiari alla sua famiglia e invece ci sono dei casi in cui appunto il processo non parte proprio e una di queste vicende per quella vicenda per la morte Giuseppe uno
Giuseppe è morto nel due mila otto dopo essere stato portato in una caserma dei carabinieri in compagnia di due carabinieri e poliziotti viene portato fuori da quella caserma in trattamento sanitario obbligatorio e dopo poche ore muore in ospedale nel reparto psichiatrico
Il primo le prime indagini e tutta la prima parte di processi quattro anni di processi sono stati
Intentati esclusivamente contro i medici perché il pubblico ministero era convinto che fossero stati gli psicofarmaci che gli avevano somministrato a causarne la morte
Bene se i giudici hanno letto quel pubblico ministero e pubblicamente in sentenze che non era così che tuteli risultanze scientifiche dicevano che quei meno farmaci non c'entrava niente che bisognava indagare in momenti nella caserma
Quello era era il tassello mancante cosa è successo in quel tempo che non si è riesce a definire due ore un'ora e mezzo un'ora e cosa è successo in quel tempo perché Giuseppe ove è stato rinchiuso in una stanza
In compagnia di otto
Uomini delle forze di polizia
Questo ancora non lo sappiamo quel pm a quel piano estero tolto il fascicolo
In questo momento dopo varie udienze la settimana prossima lunedì un giudice dovrà decidere se rinviare a giudizio e quindi aprire finalmente un processo nei confronti di questi
Otto uomini per riuscire in un dibattimento quindi in un processo pubblico dare la possibilità a loro di difendersi ma dare anche la possibilità alla famiglia Giuseppe UPA di capire finalmente per quale motivo Giuseppe ove morto Lucia
Buonasera
Giuseppe molto ma
Ancora oggi non sappiamo cosa ci facesse in quella caserma però in compenso
Nella queste udienze che stiamo portando avanti da quando hanno chiuso un processo vuoto disse anni dove davano colpa medica come ha detto Valentino non voglio ripetermi
è partito forse una
Una farsa perché
Aiuto la trovo una farsa perché in quel Tribunale in queste settimane tutti i lunedì ci stiamo presentando regolarmente ma ogni volta che entriamo lì dentro
Ci sentiamo presi in giro perché io mi rendo conto
E lo dico proprio apertamente e senza aver paura di niente che quel pm Abate che quel fascicolo aveva in mano ancora tuttora i fili del burattini vi state muovendo bene
Che non la verità non deve venire fuori perché per lui est è morto di farmaci
Nonostante che c'è stata un'autopsia che diceva che di farmaci non è morto però per lui è morto di farmacie il problema è
Che fin quando ci sono questi PM che non vogliono sentir ragioni non vogliano ovvero vita perché allora devono
Nascondere perché questo fascicolo è stato nascosto Luisa nascoste la verità e ha coperto dei carabinieri e poliziotti adesso c'è un anno e un avvocato che fino a due giorni fa ha avuto anche il coraggio di dire
Dopo sei anni che il testimone non è mai stato ascoltato lunedì per la prima volta è stato ascoltato il testimone cinque ore cinque ore
Che ha ha fatto veramente ha raccontato i passaggi della vita di quelle poche ore di Giuseppe
Che non avevamo mai sentito in Tribunale però dopo cinque anni abbiamo avuto la soddisfazione diventerebbe già oggi era seduto al suo un banco di testimoni
Però una cosa orrenda oscena e vergognosa
Che non si parlava cosa ci facesse Giuseppe Di cosa era successa no si parlava Bianchi est ad Alberto vige oggi ero con avesse trascorso lei sulla ultime settantadue ore
Con la sorella di Giuseppe uova
Perché
Perché io
Perché si Alberto avuto dei problemi vi sono stata molto vicino agli sono vicino a questo testimone
E me lo sono portato a casa mia per tre giorni perché avevamo paura che gli si potesse avere un incidente qualcosa
Questo giudice questo giudice questo abboccato interessare alla vita mia non la vita di mio fratello perciò noi veniamo
Torturati
Veniamo umiliati veniamo beffe già A.T.I. Terlizzi
E mi è bastato a vedere il processo di domenica Ferrulli quindici giorni fa che ci siamo trovati in un'aula di tribunale per assegni tanta poliziotti trenta carabinieri contatti
Noi
Famiglie che non non fanno
Ci ritroviamo al sono lì in quelle aule di tribunale
è una cosa vergognosa non si può più accettare di fare i processi così
Proprio noi andremo avanti lo otterremo non ci fermeremo vogliamo la verità
E nessuno ci può negare questo diritto
Grazie sia un passo subito la parola al Presidente Luigi Manconi
Avete sentito come prima testimonianza quella di Claudia
La testimonianza di Claudia butto Ronie
Dovete
Immaginarla
Pensando
Che la resa qui stasera
Appena ventiquattrore poco più
Da quando
Ha preso la notizia
Dell'assoluzione del poliziotto accusato di avere ucciso suo fratello
Ecco le sue parole le parole di Claudia vanno ascoltate meditate
Pensando a come la sentenza di ieri abbia potuto così crudelmente rinnovare il dolore di quella morte
Ecco pensando a questo forse
Si può comprendere perché io dico che
Le persone che stanno su questo palco
Queste donne straordinarie e Guido Magrini insieme a loro
Rappresentano forse
L'aggregazione il gruppo l'insieme di persone capping nel nostro Paese hanno fiducia nella giustizia
Perché nelle loro parole
Non solo stasera ma nemmeno nei mesi negli anni precedenti mai una sola volta ha e che già atto
Una
Sola
E vocazione di vendetta mai la richiesta
Di
Pene esemplari mai una voglia di rivalsa
Sempre e nonostante tutto questa reiterata ostinata tenace
Convinzione che si possa avere fiducia ancora e nonostante tutto nella giustizia e nella giustizia di questo Stato ecco
Le persone che più
Sono state offese oltraggi latte ferite
Da
Le conseguenze di atti opera di uomini e istituzioni dello Stato
Data atti illegali criminali gli abusi e violenze di appartenenti alle forze di polizia queste persone
Ostinatamente continuano a rivolgersi alla giustizia a credere nei tribunali nonostante tutti a
Pretendere come il loro diritto che sia la giustizia a rispondere alla loro domanda di verità
Penso che davvero sia un atto straordinario di intelligenza e di fiducia nella democrazia
Per questo dico comuni abbiamo accanto a noi il gruppo sociale la comunità di persone
Le reti di relazioni
Che in questo Paese manifesta non la più grande incondizionata fiducia nella giustizia nonostante le sentenze in ragionevole che hanno dovuto accettare
Nonostante come nel caso di Lucia UPA aver dovuto aspettare
Anni e anni che il testimone oculare della morte di suo fratello venisse infine ascoltato in tribunale pensate
E allora tutto ciò
Significa una sola cosa
Che non dobbiamo avere nessuna preoccupazione e quindi rispondo forse a qualche pensiero che ha potuto attraversare la mente di qualcuno tra il pubblico è anche comprensibile che ciò sia accaduto
Qui non si fa alcun processo ai carabinieri alla polizia
Non si fa alcun processo ai magistrati qui si fa un discorso
Nonostante il dolore l'emozione e la sofferenza che vuole essere il lucido e razionale
Sulle responsabilità di cura e i poliziotti e di cui ai carabinieri e sulle gravissime colpe le omissioni le negligenze di quei magistrati
Perché il Pubblico ministero di cui ha parlato Lucia usura
Deve affrontare il due inchieste disciplinari dunque non una la prima
Mossa dal Procuratore Generale presso la Cassazione la seconda dal Ministero della giustizia dunque non è il dolore di Lucia OUA che determina le accuse che lei muove
E anche il tribunale interno alla magistratura e il Procuratore Generale della Cassazione che ha stilato un documento dove c'è scritto nero su bianco
Che è in comportamento di quel pubblico ministero c'è stata violazione dei diritti umani
Questo è stato scritto e di questo o quel pubblico ministero che si avvale abita ancora quel fascicolo che non vuole cedere che non volevo ricordare esce la sua fellow mia e il suo tradimento di tutti i codici e di tutti i giuramenti e che ha fatto come funzionario dello Stato
Quel fascicolo e solo il documento della sua vergogna ecco questo ragionamento vale lo stesso per i poliziotti e carabinieri perché c'è una cosa fondamentale
Quando Ilaria
Cucchiara ricordato l'osceno applauso che il congresso del Samp atti ributtato I tre poliziotti condannati in via definitiva per la morte di Federico Aldrovandi
Noi
Abbiamo
Verificato ed è stata per molti una scoperta dolorosa che un'importante sindacato delle forze dell'ordine
Prego di IVA con un atto sediziose so con un comportamento illegale
Plaudo diva ai loro colleghi che avevano commesso un omicidio
Ma dobbiamo ricordare queste altrettanto importante che allo Space o momento ci sono stati tre e quattro e ancor più sindacati di polizia che hanno preso le distanze da quell'applauso
E che hanno telefonato alla madre di Federico Aldrovandi che hanno telefonata me e per dire no non siamo tutti così
Quindi attenzione Ciocchetti chiaro a molti poliziotti che finalmente prendono la parola che finalmente prendono le distanze dai loro colleghi
Che commettono abusi e violenze deve essere chiaro a tutti noi perché Patrizia Aldrovandi la mamma di Federico e loro
Stanno conducendo ecco il punto una straordinaria azione pubblica che io ritengo possa definirsi politica
Perché stanno disgregando la compattezza di quei corpi di polizia la cui chiusura corporativa la cui saldatura omertosa e un vero atto intatto ai principi dello Stato democratico e se quella chiusura omertosa non si salda più e comincia ad Gretto allargarsi purtroppo non M. edito di una classe politica che troppe svolte e codarda rispetto a quegli abusi li copre o comunque pace
Ma il merito di queste donne coraggio ecco questo è il merito che queste persone hanno
E questo è il grazie che noi dobbiamo loro
A fare da tramite
Tra la vittima lo sguardo pubblico
Chessa spesso una figura femminile
Come in una sacra rappresentazione
Come in una drammatica deposizione di Cristo
Il corpo battuto e mortificato riposa sulle braccia di una donna che si fa testimone della sua agonia
E infatti
Fin dal primo momento
Emerge in queste vicende una costante
Una donna
Che assume un ruolo di protagonista
Figura tragica
Ma non vittima
Abbiamo davanti agli occhi l'immagine Ilaria Cucchi
Ma se escludiamo con attenzione
Né possiamo scorgere molte altre
Patrizia Aldrovandi
Lucia Luca
Domenica Ferrulli
Claudia contro ogni
Maria Ciuffi Maddalena loro verso
Maria Elia Antonio Roberta radici Ornella Gemini Patrizia fa vero grazie alla venia
Agca Castro Caterina Mastrogiovanni Cira Antignano Natasha Casu
Ma prima
Molto prima
C'era stata lì c'è Pinelli
E tredici anni fa
Heidi Giuliani testimone di quel dolore così intimo e così collettivo che fu la morte del figlio Carlo in piazza Alimonda durante il G otto di Genova
Perché accade questo
Le ragioni sono molte
Effettivamente le donne stanno là
Laddove si manifesta più forte il vincolo profondo e intimo costituito dal legame di sangue
Ed è il genere femminile
Che tende a vivere con maggiore intensità quel legame
In qualche misura
La donna resta al di là dei cambiamenti culturali dei processi di emancipazione
La custode degli affetti familiari
La garante della loro persistenza nel tempo
Quel ruolo pubblico di madri moglie figlia sorella di qualcuno che ha perso la vita
Attribuisce forza morale e responsabilità
Avviene qualcosa che porta al
Mogli quelle madri quelle sorelle ad agire
E quell'agire
Nella gran parte dei casi
Non è nulla di pietistico
Certo
Ci sono le dichiarazioni di dolore
E dello spazio
Ma i toni si mantengono in genere controllati
Le parole misurate
Il discorso
L'atto di accusa quando cioè
Si muove sul piano razionale
Si registra un forte intelligente senso della giustizia offesa e del diritto negato
Che si traduce in domanda di della vita
I familiari delle vittime
Parlando come cittadini consapevoli
E va notato un elemento assai significativo
La domanda di giustizia
Non tende ad assumere con facilità
I toni del desiderio di vendetta
Un tale sentimento
Sembra bandito dei messaggi dei familiari di queste vittime
Non trova ospitalità nelle loro manifestazioni pubbliche
O in ogni caso
Risulta come trattenuto e posto sotto controllo
Ciò
Non si deve a una presunta bontà d'animo
Ma il rapporto essenziali esistente tra il familiare della vittima e il presunto responsabile della sua morte
Che non è mai un rapporto tra la parte lesa e il diretto e singolo assassino
Ma piuttosto
Tra chi ha subito una perdita
E l'istituzione
I suoi apparati le sue logiche di sistema
Rispetto a ciò
La domanda di verità risulta più esigente e più desiderabile della stessa voglia di vendetta
Non a caso quelle morti sono dovute in genere non è una un'esecuzione non ha un omicidio che segua una dinamica classica non ha un atto indirizzato linearmente a sopprimere una vita
Quelle morti
Avvengono a seguito di situazioni assai complesse dove si intrecciano all'interno delle istituzioni statali e degli apparati di polizia reati e negligenze
Atti criminali e omissioni di soccorso irregolarità degli abusi colpe professionali e ottusità burocratiche
Dove operano più soggetti con diversi vincoli di omertà spesso tutelati da una catena di comando di cui è difficile individuare l'anello collocato al livello più alto
Da qui
Succede che l'affermazione più frequente
Domanda impegno insieme diventi voglio sapere come è morto
Quel come è morto
Effettivamente il quesito più drammatico che attraversa tutte queste vicende e le tiene insieme
E lo scontro che ne consegue appare proprio come un conflitto per la verità
Mentre lo Stato le sue istituzioni e i suoi apparati risultano come una sorta di sistema dargliela menzogna
O comunque dell'assurdità
Della dissimulazione
Dell'occultamento
E anche questo probabilmente che sollecita un ruolo particolare delle donne
è una battaglia per la giustizia contro l'iniquità è in qualche modo la battaglia per la vita contro la morte
Essere madri o sorella della vittima
Attribuisce una titolarità di ruolo ma rappresenta appena una premessa
Ciò che avviene dopo
è davvero straordinario e sorprendente
Quelle donne
Si rivelano capaci di trasformare il loro dovere più intimo in una risorsa pubblica
Partendo dalla sofferenza che appartiene alla sfera più profonda e più privata
Si fanno soggetti di un'azione che va oltre i legami familiari e la rete delle relazioni parentali e amicali
Diventano soggetti pubblici e attori per così dire politici portando Energia e innovazione alla politica stessa
E ricordano la politica che all'origine di essa c'è una radice che affonda nella socialità umana e nella trama di passioni che la percorre
è una di queste donne straordinarie domenica Ferrulli la IEA giovanissimo
Ed è mamma però era anche la figlia di Michele
E vedere come domenica si è battuta per due anni nelle aule del di quel Tribunale in cui
Dei giudici hanno dovuto decidere
Eque quattro poliziotti imputati fossero meno colpevoli delle modalità di fermo di suo padre che
Poi hanno portato alla morte e vederla in quell'aula di neanche dieci giorni fa quando
Quei giudici dopo quarantacinque minuti di camera di consiglio in un processo così difficile così pesante in cui tutti noi pensavamo di dover chatta appare in Tribunale fino a notte fonda prima di
Di ascoltare la sentenza invece in pochissimo tempo sono usciti hanno
Decretato che quei quattro poliziotti non erano colpevoli perché il fatto non sussiste
Domenica
Buonasera
Dieci giorni fa c'è stata la sentenza una sentenza che assolve i quattro imputati per la parte in poppa nel in
Dice piena assoluzione anche il falso ideologico è stato tolto questi imputati
è stato un processo difficile e sono stati due anni di processo un processo che hanno messo a dura prova la nostra forza le nostre capacità
Ma io devo essere onesta io ho creduto in quel processo ci credevo fortemente credevo in quei giudici credevo in quelle toglie
E tutte le volte che avrei voluto urlare e uscire fuori da quell'aura magari anche sbattendo la porta rimane voli ascoltavo le cattiverie che venivano dette sul conto di mio padre sopportando i sorrisini dei quattro imputati
Rimane voli perché ero convinta che la verità così com'è arrivata fuori da quell'Aula sarebbe entrata anche all'interno di quel tribunale
Ci sono state perizie tante perizie tutte queste perizie era nostro favore c'era un video c'era un video che riprendeva agli ultimi attimi della vita di mio padre mio padre basta va bene ballava vedeva una BR scherzava con i suoi amici
è arrivata una volante tutto quello che è successo dopo è documentato in quelli di Dio c'è mio padre per terra inerme che urla e quattro colpevoli della sua morte aiuto basta la testa basta
Ma nonostante questo
I giudici decidono che il fatto non sussiste e assolvono con formula piena i quattro imputati i quattro imputati nonostante mio padre chiedesse aiuto e basta uno dei quattro iniziale colpirlo con
Con dei colpi sulla testa
Di quell'imputato si conoscevano me cognome ma il del
Il giudice decide che il fatto non sussiste dieci ore di discussione
Ci sono chiusi in camera di consiglio in poco più di un'ora hanno
Hanno letto una sentenza una sentenza che ha ucciso un'altra volta a mio padre ma non ho cito solamente l'UE ucciso anche la dignità di tutti noi
Perché è una sentenza di questo genere fa perdere fa perdere tutti fa perdere le stesse istituzioni gli stessi giudici in cui noi continuiamo ad avere fiducia
Troviamo assurdo tutto questo io non sono nessuno per giudicare una sentenza di questo tipo e tanto meno le capacità ma la cittadina da figlia mi chiedo come come può succedere questo con un giudice può assolvere
Su delle prove così inconfutabili come si fa a dire che il fatto non sussiste quando è chiaro a tutti
Perché è la verità non può entrare nelle aule di Tribunale perché a quelle verità devono sempre rimanere appese fuori perché ha bisogna aver paura di giudicare
I propri istanze componenti e quello che si si sbaglia e pensare che i nostri processi siano contro tutte le istituzioni non è così più volte l'abbiamo detto tutti noi i nostri processi sono contro quei poliziotti contro carabinieri che sbagliano
Perché noi riteniamo che quelle persone non siano degni di indossare una divisa anzi
Acquisterebbe
Avrebbero più credibilità se fossero loro stanze a dire noi non vogliamo delle persone che hanno ucciso né vogliamo le istituzioni pulite le cittadine abbiamo bisogno di credere nelle istituzioni
Io cammino per le strade di Milano incontro uno degli imputati su Roma per la morte di mio padre
Su una volante che sta facendo il proprio Stato svolgendo il proprio lavoro ma come posso chiedere aiuto a una persona che fino a dieci giorni fa era imputato per omicidio preterintenzionale dichiarazioni false e la stessa Procura di Milano per tutti e quattro gli imputati chiedeva sette anni
è un giudice così gli assorbenti con una formula piena
Io
Non ho molte parole per
Per dire come mi sento come ci sentiamo tutti noi e soprattutto nuovo
Un'altra soluzione come quella di ieri come quella per
Quella che è stata per il processo di processo di Claudia
Mi sento solamente di dire che non non capisco la sentenza di questo tipo e non la capirò mai grazie
A volte ci sono dei processi che vanno così come a quello che ci raccontava domenica come quello di Claudia che abbiamo sentito prima Air
Anche se appunto
Dicevamo che
Si sta creando una coscienza intorno a queste vicende queste famiglie sono ogni giorno un po'meno sole
E notiamo anche che c'è una diversa predisposizione diciamo così delle persone a denunciare
Molto più spesso nella cronaca
Locale o anche quella nazionale si saldi o poliziotti agenti di polizia penitenziaria che sono sotto processo per
Dei fatti che molto probabilmente fino a qualche anno fa neanche neanche uscivano
E però è anche vero che le persone continuano a morire e le persone continuano a morire come morto Riccardo
Riccardo Magherini io voglio lasciare la parola al padre Guido
Allora buonasera a tutti
Io sono il bravo di Riccardo siamo diffidenza
Riccardo non so se sapete la storia è morto in una strada centrale di Firenze in Borgo San Frediano
Davanti
A una cinquantina di testimoni chi erano le finestre per strada
Riccardo è morto
Immagino
A quattro carabinieri
Che
Ardire incompetenti e poco
Cioè sono degli assassini di mio figlio e non ho paura a dirlo perché
Perché a mio figlio all'una di notte a una crisi di panico cominciai a vagare per Firenze nella strada sua dove lui aveva un negozio
Ed era la notte di domenica la mattina del lunedì praticamente all'una
è un'operazione hanno chiuse erano rimasti due o tre negozi aperti tra cui pizzerie qualche pizzeria qualche bar
Lui chiede aiuto tutte le persone che intervengono al telefono per chiamare i carabinieri dicono
C'era una persona che chiede aiuto
Pertanto
Venite aiutarlo Riccardo in quei momenti di panico
E in tre in una pizzeria cerca per richiedere prima aveva perso telefono aveva perso le chiavi di casa aveva perso soldi aveva perso tutto
Entra in queste ore in questa pizzeria e gli dice dammi telefono che io devo telefonare a una I carabinieri perché davano viene aiutarmi alla polizia e carabinieri
Poi esce trova una macchina entra in questa macchina liceità mi portano via portano via perché mi vogliono uccidere gli voglia far del male Corte mie
Fino a quando non arrivano i carabinieri i carabinieri che fanno
Si preoccupa di ammanettarlo di buttarlo per terra li saltargli addosso diventa gli il fegato direi di fargli una frattura allo sterno le fanno delle tortore atroci fino a che il ragazzo muore
Allora ritiri era un bravissimo ragazzo
Una persona Chieti tutti tutti gli volevano un bene della Madonna e lo dimostra il seguito di di questi quattro mesi abbiamo su Facebook con il gruppo di dodici mila persone
Le frasi che dicono di Riccardo fanno piangere dalla felicità ed alla tristezza perché Riccardo non c'è più gli unici che non l'ho capito niente sono questi quattro individui
Che
Nonostante tutto
Sono ancora in servizio
Hanno lo stipendio
E
Noi li dobbiamo dov'
Amo sopportare
L'altra sera
è vero era la televisione a vedere la finale del del campionato del mondo di calcio alla fine del primo tempo viene fuori una pubblicità dove si dice che si ringrazia l'Arma dei Carabinieri per il perito per i duecento anni
Allora vi posso garantire che mi si è voltato lo stomaco opportuno sdegno ma non sull'Arma dei Carabinieri perché io voglio voglio dire che noi in casa abbiamo il mano di Riccardo è stato un grande carabiniere
Quando
Badoglio disse potete rientrare nelle vostre caserme levatevi levatevi ledere uniforme chiede che non vi succederà niente mio suocero
è rimasto con l'uniforme addosso a farsi catturare fare due anni
Di
Di campo di concentramento ed è tornato quaranta chili e con uno economisti in fisica ma polmonare che l'ha segnato per tutta la vita pertanto noi non ce l'abbiamo con l'arma ce l'abbiamo con quei quattro soggetti lì
Riccardo lasciando membro di due anni
Che sicuramente
Gli mancherà a suo padre perché suo padre era un modo era un uomo straordinario bellissimo ma no bellissimo
Fuori bellissimo dentro era una persona chiamava chiamare veniva amata da tutti
Poi
Una cosa che loro hanno fatto una volta che gli è morto tra le tra le banche tra le braccia tra le gambe tra tra tutto perché lo cavalcavano glielo faceva anzitutto i colori
La loro preoccupazione quella di creare il Castello di Bugie che hanno creato dicendo chi era un energumeno che era uno un delinquente che era un drogato Chieri tutte queste cose qua che sono un castello di bugie
E qui loro vivono di queste cose qua allora nuovi
Non vogliamo che succeda questo la nostra fortuna è stata quella di andare a parlare con
Il signor la signora
Moretti
La mamma di di Federico
E ci ha aperto gli occhi perché appena siamo arrivati da lei ci ha detto lei e morto d'infarto
è morto perché sul perché si drogava e morte dei qui le cose che dicono sempre tutti questa allora io gli dissi
Come si chiama il suo avvocato mi disse si chiama Fabians fermo a quel punto io chiamai e devo dire che la cosa è cambiata collo con lui perché
La procura di Firenze ci aveva detto di non fare confusione
Di fare di stare zitti che poi dopo al momento opportuno
Tutto sarebbe andata posto si sarebbe andata a posto per loro perché la Procura sicuramente vuole appiattire la situazione venir fuori dopo quattro cinque sei mesi un anno e dire morto di droga
Allora noi abbiano deciso insieme al nostro avvocato
Di far diventare pubblica questa cosa di far conoscere alla gente quello che successe Riccardo perché Riccardo è stato ucciso da quattro incompetenti che bastava Chiello alzassero da terra
Torno nicchie le manette gli fossero tolte perché non era né violento e né non pericoloso
E lui era vivo magari lo procedono processare hanno ce lo portano in ospedale questo è un altro discorso però era vivo ma morto per merito loro
E poi volevo dire l'ultima cosa che
Riccardo non era
Ore incensurato e non era armato come loro vogliono far capire perché quando si mette una persona per terra perché dice che è pericoloso dicevo un attimo al loro assentire sia un'arma addosso
Non ci aveva niente lo dovevano tirare su e farlo respirare questo non è successo
Io cosa posso dire che noi non molleremo mai non andremo avanti
Durasse a Chieti cinquant'anni e io sessant'anni potrò morire ci sarà a mio figlio l'altro mio figlio Andrea che si sta dimostrando una persona straordinaria votandola ci saranno i nostri voti tre
Brando e Duccio non molleremo questi devono levarsi dalle scatole dovevano levarsi la divisa che non meritano Cannon onorano che il è un discorso vedere questa gente con la divisa
Vi ringrazio
Cinzia Villari
Lettera dei delle testimoni all'avvocato Fabio Anselmo
Firenze cinque maggio due mila quattordici
Sono stata presente a quanto successo a Riccardo Magherini la notte del due marzo due mila quattordici dall'una di notte circa fino all'arrivo della seconda ambulanza
Dopodiché sono stata chiamata alla macchina dai carabinieri che mi hanno identificato
Durante la mia identificazione un infermiere stava medicando il carabiniere che prendeva i miei documenti per un leggero taglio sulla fronte
Mentre Riccardo era ancora a terra ammanettato
All'arrivo dei medici ho deciso di andarmene perché gli infermieri dottori sembravano tranquilli
La mattina del lunedì alle cinque e quindici sono stata svegliata da un maresciallo dei Carabinieri che mi chiedeva di andare a fare una deposizione al comando di Borgo Ognissanti
Ero ovviamente assonnata
Ho detto che sarà per i danni alla macchina che mi aveva procurato Riccardo erano veramente di lieve entità e non volevo sporgere denuncia
Il carabiniere mi ha risposto che era importante perché c'erano delle vetrine infrante un furto e c'era bisogno della mia testimonianza per il processo
Ho detto che avrei portato i figli a scuola e poi avrei raggiunti al comando verso le dieci di mattina
Ma mi è stato risposto che il processo per direttissima era quella mattina stessa e il PM aveva bisogno di conoscere i fatti attraverso le testimonianze
Quando sono entrata nella stanza del Comando dei Carabinieri per rilasciare la mia dichiarazione ho chiesto subito
Come è stato questo ragazzo e in ospedale
Essi
Mi risponde il maresciallo
Ma gli faranno litigassero chiedo io riferendomi al trattamento sanitario obbligatorio
Mi sa che gliel'hanno già fatto
è stata la risposta del maresciallo
Ho iniziato a raccontare i fatti pensando di rilasciare una testimonianza per un processo nei confronti di un ragazzo che aveva rotto delle vetrine ed era salito su un'auto in corsa
Al cellulare che aveva portato via del ristorante non ci pensavo neanche sinceramente mi sembrava pretestuoso chiamarlo furto
Riccardo mi era semplicemente sembrato una persona fuori di sé che scappa impaurita e non si accorge di che cosa ha in mano
La mia attenzione durante la deposizione era quindi incentrata a ciò che poteva essere utile per il processo un processo di quel genere
Il carabiniere scriveva tutto quello che dicevo sentivo il rumore dei tasti sulla tastiera
Poi
Mentre raccontavo dei calci dati quando Riccardo era a terra il carabiniere non scriveva
L'ho capito perché non sentivo più il rumore dei tasti e sinceramente ho dovuto insistere
Io ho detto incredula
Ma dei calci non lo scrive
Non sa
La deposizione la sua signorina lo pure scrivere mi ha risposto lui
Certo che lo voglio scrivere
Come ti ho detto che sono stati bravi affermarlo perché l'operazione è stata difficile e non hanno usato violenza di retta Malano soltanto contenuta ti dico che quando ormai chiara terra gli hanno tirato dei calci e va che ritto
Da lì in poi non mi ha chiesto più niente
Superò cosa è successa Riccardo quando era a terra e io non ho raccontato essendo la mia attenzione incentrata su altro cioè sul processo per direttissima
Mi ha chiesto solo quante persone avevano assistito l'arresto e io ho detto che le finestre di Borgo San Frediano erano piene di persone affacciate
Ho saputo che Riccardo era morto aprendo un quotidiano on line alle tredici circa del lunedì
Altra testimonianza
Sono una testimone dei fatti accaduti tra il due il tre marzo due mila quattordici
Sono stata convocata al Palazzo di Giustizia di Firenze
La mia testimonianza iniziata alle nove e trenta ed è terminata alle quindici circa davanti a due poliziotti e due carabinieri
Uno dei militari prima che iniziasse a rispondere alle domande ha definito il mio atteggiamento immorale
Perché mi ero immediatamente non di mia spontanea volontà non recata nel loro uffici e che avevo preferito rilasciare interviste a sconosciuti
Ho ribattuto in lacrime
E in uno stato emotivo di forte agitazione
Che l'atteggiamento di quel carabiniere mi metteva in soggezione
Durante tutto il corso della mia testimonianza mi hanno fatto specificare che mi trovavo a mio agio
E mi hanno ripetuto frequentemente di ricordarmi del reato di falsa testimonianza
Io voglio ringraziare Cinzia Villari che una forma militante è una grande attrice è venuta qui questa sera a dare il proprio contributo attraverso anche la propria arte la propria professionalità
Allora questo dibattito
Dell'accordo
Allora
Dico soltanto questo dibattito ovviamente ha bisogno anche di una conclusione politica abbiamo sentito testé ascoltato testimonianze ed è per questo che però adesso subito la parola
A lui Giba ancori che a un senatore del Partito Democratico del Presidente della Commissione per i diritti umani del Senato della Repubblica e a Gianni Cuperlo che un nostro parlamentare del Partito Democratico è un dirigente di questo partito ma voglio ancora dire una cosa
Molto spesso noi stessi militanti del Partito Democratico non siamo generosi come stessi sui nostri difetti abbiamo discuterne a lungo e a volte
Contribuiamo anche impercettibilmente a dare
Di noi stessi della nostra vita anche una una sorta di manipolazione di una forzatura però in questa festa voglio dire
Anche il dibattito di questo si erano lo testimonia affrontiamo temi difficili temi scomodi sul quale occorre fare battaglie dentro e fuori questo partito
L'altra sera qui
In un altro dibattito c'era
Una folla una platea affollata quante non avevamo mai viste su un argomento come quello dei centri di identificazione ed espulsione
E davanti a un Ministro della Repubblica Maria Carmela Lanzetta c'era la direttrice del centro del CIE di Ponte Galeria
Che la poteva raccontare per la prima volta che il suo sogno era quella di vede il chiusa quella esperienza andarsene vedere quelle stanze vuote così il ventuno
E qui su questo palco discuteremo del cuore duro dell'Europa per i troppi morti che avvengono nel nostro Mediterraneo allora la festa dell'Unità e anche questo dunque io dando
La parola brevemente prima Luigi e poi per una conclusione a Gianni Cuperlo voglio dire che dobbiamo anche essere generosi verso noi stessi perché anche la festa l'unità rappresenta il Partito Democratico che vogliamo costruire grazie a tutti
Grazie io
Sono felice che a concludere questo dibattito così teso e così
Faticoso sia Gianni perché
è un dirigente del partito democratico ed è persona che sin dal primo momento è penso non allo scorso mese allo scorso anno ma
Da molti anni sta vicino
Alle battaglie che su questi temi così
Controversi conduciamo
Sulle questioni
Dei diritti umani delle libertà civili
Tre cose voglio ricordare innanzi tutto che la mobilitazione di queste persone dei familiari delle vittime deve moltissimo
Al lavoro molto intelligente oltre che molto tenace
Di avvocati
Che uniscono ha una competenza giuridica formidabile un altrettanto intensa passione per la verità e mi riferisco
A Fabio Anselmo
Ad Alessandra Pisa
A Fabio Ambrosetti senza i quali queste vicende giudiziarie così complicate così anche
Dure da condurre nemmeno sarebbero state avviate come è stata appena ricordato
E poi proprio partendo
Da quello chi ha detto Guido Magrini
Voglio evidenziare qualcosa davvero di drammatico
Guido l'ha detto ma voi andate a cercarlo
Negli articoli che parlano della morte di Riccardo
In Borgo San Frediano a Firenze
Vedrete
Che
Nella descrizione di quella morte
Proprio negli atti che l'anno preceduta e determinata
Nelle modalità
Comunque lui quel fermo è stato realizzato
Nella sequenza di atti
C'è
Un fattore
Terribile impressionante emerge
Una
Tecnica
E la medesima identica tecnica che abbiamo visto in atto
In occasione del fermo e della morte di Michele Ferrulli
Della morte di Riccardo raso mamma
Della morte di Federico Aldrovandi
Della morte di Moba ora un tunisino deceduto durante un fermo a Sanremo qualche anno fa
Abbiamo cioè
Una
Tecnica del fermo di polizia
Ad altissimo rischio
Un uomo gettato a terra il volto sull'asfalto le braccia dietro la schiena i polsi ammanettati
Tre quattro uomini appartenenti alle forze di polizia che gravano sulla sua schiena
L'effetto e in qualche modo inevitabile
E l'infarto e l'asfissia e la conseguenza di quello
Che i medici cominciano a chiamare
Compressione toracica esattamente questa il peso di Trento quattro uomini che grava sulla schiena di una persona gettata a terra immobilizzata compressione toracica
Io
Ho avuto modo di
Riprodurre
Descrivendolo atto per atto
Quella modalità davanti al Capo della Polizia il prefetto Pansa davanti al comandante generale dei Carabinieri Leonardo Galli pelli
E ho chiesto loro me ciò possa accadere perché quell'attecchisce né che noi abbiamo visto
E abbiamo visto nella documentazione video e in quella delle fotografie e nella descrizione dei testimoni
Si ripeta contabilità
Frequenza viene reiterata così
Ripetutamente in
Occasione decine forse di centinaia di fermi
E
Quella stessa tecnica può cagionare conseguenze anche letali
Di morti anonimi di cui non sappiamo il nome il cognome l'identità la biografia e che finiscono in due righe in cronaca e nell'oblio degli archivi
Bene
Mi è stato detto da queste persone dai massimi responsabili di due dei corpi
Di polizia del nostro Paese che non c'è
In Italia un protocollo che regolo aventi
Quell'azione che dovunque io indichi vincoli e limiti divieti Inter dizioni tassative e che dunque quella Pecchi incassi e diffusa e viene applicata bene questo è un fatto
Che
Produce un rischio costante credo che questo sta debba essere un impegno serio tassativo
Una sorta di
Volontà morale che noi dobbiamo assumere perché questa arma impropria perché di questo si tratta quella tecnica di fermo non sia più
Consentita che venga applicato nei confronti
Di quelle persone di cui qui abbiamo avuto la più tragica delle testimonianze e ancora
Avete sentito le ultime due testimonianze ecco sol testimonianze drammatiche insieme
Davvero Cusin vere ancora due persone due giovani donne
Che dimostrano una straordinaria fiducia nella giustizia nonostante tutto nonostante le intimidazioni recati le pressioni
Hanno reso la loro testimonianza con un coraggio che credo debba dare fiducia a tutti voi
Debba dare forza a tutti noi dunque
Ci si può opporre al sopruso ecco la lezione di quelle due testimonianze infine
Noi parliamo di persone morte
Io sto attentissimo a un dettaglio
Non voglio sapere anche quando
Per varie ragioni solo
Se si tratti di colpevole o di innocenti
Perché la cosa non hanno alcun rilievo rispetto all'enormità della questione che stiamo affrontando la questione che stiamo affrontando la si può tradurre abusi
Quando
Una persona
Finisce nella custodia di uomini dello Stato
Sotto il controllo degli apparati dello Stato
Quando si trova in una struttura dello Stato
In quel momento la vita di quella persona qualunque sia la sua biografia il suo curriculum la sua fedina penale
In quel momento la vita di quella persona e il bene più prezioso che lo Stato deve tutelare perché sulla tutela di quel bene prezioso che è la vita umana
Di ciascun cittadino quando si trova nella custodia degli apparati dello Stato degli uomini dello Stato sulla tutela della vita umana sempre e comunque
Si fonda l'autorità morale
Dello Stato democratico questo io penso sia cioè che noi dobbiamo sempre tenere presente
Grazie ma
Ma quando Luigi qualche giorno fa mi ha telefonato richiesto se potevo venire questa sera se o libero se va a Roma
Non non ha avuto esitazione diressi vengo vengo molto volentieri e non perché io mi sia mai occupato in modo specifico delle questioni che sono state discusse questa sera
Ho detto di sì per tante ragioni che sono legate alla stima l'amicizia visibili di Luigi
E al fatto che so quanta quanta coerenza c'è nelle battaglie che lui ha affrontato e che
Anche questa sera
Sono emerse nel nei due interventi che lui ha
Attenuto
Poi sono venuto e vi confesso tutta la difficoltà della serata ma non tanto dell'ascoltare le cose che ho ascoltato sono state molto intense molto profonde e tese
Ma della
Della difficoltà a pensare cosa che chi fa mio mestiere ma anche per passione tende sempre a pensare di potervi dire qualcosa in questi minuti qualcosa di più
Di quello che avete sentito di potervi offrire qualche considerazione aggiuntiva a quello che avete ascoltato era quello che avete perfettamente compreso
E più facile quando vai la seria nelle feste dell'Unità e ti trovi su un palco come questo a discutere di spread del rapporto tra deficit e PIL lo anche delle questioni economiche e sociali perché
Beh non male ai un coinvolgimento emotivo diverso nonché siano problemi banali intendiamoci
Però ci sono delle situazioni particolari e quella di questa sera certamente lo è nelle quali senti tutto il peso delle cose che ascolti
è la consapevolezza che
Sono serate nelle quali
Dovresti tacere riflettere su quello che hai ascoltato ed elaborare quelle che sono delle vicende che chiedono interrogano la politica anche sulle sue responsabilità come Luigi appena ricordato
Quello che lui ha spiegato in pochi secondi sulla tecnica del fermo di polizia ad altissimo rischio
Sulla compressione toracica sul fatto che i vertici dei corpi di polizia interrogati da un senatore della Repubblica immagino in un contesto fiche alle che doveva essere un'audizione
Dichiari no che non esista un protocollo delle forze di sicurezza dell'ordine del nostro Paese è una cosa che impone alla politica al Parlamento alle commissioni legislative di
Intervenire di fare in modo che si affronti questa
Questa condizione
Però la serata è particolare perché è stata costruita con con sapienza grazie di queste letture ma soprattutto grazie
A voi donne e
Padre straordinario per quello che avete detto e per come lo avete detto
Una volta il vecchio Vittorio Foa disse che i valori non si insegna né valori si vivono
Ed era una frase bella è ingiusta e un po'vale anche per le testimonianze che abbiamo ascoltato questa sera perché
Una cosa è seguire la cronaca la cronaca anche dura severa che ti mette di fronte a tragedie
Però un'altra cosa e trovarsi qui incontrati vedere i volti ascoltare il tono della voce la tensione
E allora capisci meglio quello che la cronaca non non ti restituisce prima di tutto capisci che cosa c'è dietro la cronaca e la tragedia c'è la vita
C'è la vita che è stata tolta c'è la vita ce la dignità di persone che non avrebbero dovuto incontrare quello Stato
Perché è semplicemente quello Stato non dovrebbe esistere
La riflessione di Luigi nel suo primo intervento sulla
Ostinazione appassionata sulla determinazione sulla dedizione con cui
Queste donne questo pare queste famiglie e altre che qui non sono
Considerava comunque e nonostante tutto e nonostante l'origine di quella tragedia e nonostante spesso l'esito
Di alcuni dei processi considerano la giustizia e lo Stato il terreno il campo nel quale
Rivendicare la giustizia che debbano rivendicare
è la forma più più più alta e tutto sommato
Più incredibilmente coerente di che cosa lo Stato dovrebbe essere cioè qualcosa nel quale si continua a credere modo persevera ante anche a fronte di situazioni che sembrano smentire
Quella
Quella necessità e l'altra cosa che fa riflettere almeno almeno una serata come questa
E la reazione che questi episodi che queste tragedie hanno sull'opinione pubblica
Mi colpisce anche la presenza posta all'attenzione l'attenzione con cui avete ascoltato le cose che sono state dette ma
La domanda che che ti poni Air ma quanto è percepito di fronte episodi come quelli che abbiamo ascoltato
Fuori da qui fuori da questo dibattito fuori da questa festa nel Paese quanto percepito lo strappo Rollo lo sbrego che si produce
In quello che dovrebbe essere il rispetto dello stato di diritto del dettato costituzionale ma soprattutto in quella che dovrebbe essere la stessa Civita di una democrazia matura come la nostra cioè di fronte Bisoli come questi
Quanto è diffuso il sentimento la percezione che è qualcosa di enorme perché mette in discussione
L'autorevolezza al la dimensione etica e morale dello Stato per come noi l'abbiamo conosciuto
è qualcosa che che che colpisce è che che colpisce che fa riflettere
Fatemi fare questa parentesi che non c'entra nulla però un paio d'anni fa non mi ricordo se l'anno scorso due anni fa al Chiostro del Bramante qui a Roma
C'è stata per qualche mese una bellissima mostra
Di Bruegel di Peter Brook il vecchio edili Peter Brook religione della stirpe di droga pittura fiamminga del Seicento
Io non sono un esperto non sono un critico uno storico dell'arte però sono andato con mia figlia vedere questa mostra è
Nella prima sala c'era un
Un'opera bellissima Dioniso Bosh sette vizi capitali poi nella seconda sala c'era
Un'opera di Viterbo che il giovane che un pollo diceva la schiera che io ho letto come tutti i visitatori per bene è un po'la risposta di blu che è la all'opera di di Boscia
E si chiama le sette opere di misericordia e sono dipinte queste sette opere di misericordia e allora dare del cibo agli affamati dare da bere agli assetati curare gli ammalati e poi
Ad un certo punto la settima operati Misericordia è andare a fare visite portare conforto ai carcerati
Allora vedete il quadro che è del mille seicento e diciotto mila e seicento e venti e ti chiedi ma quand'è che abbiamo smarrito questa percezione non tanto di quel precetto ma del fatto che
In societari che volute civili abbiamo rimosso non soltanto quella regola ma
Ci siamo acconciati mi viene da dire questa sera a subire una violazione dei diritti umani nelle carceri ma anche fuori dalle carceri
E la negazione della dignità a volte della vita di persone letteralmente impotenti di fronte
Alla violenza più immorale che è quella di uno Stato alla violenza più immorale che quella dello Stato cioè di chi dovrebbe farsi interprete e garante invece del rispetto dei principi e dei diritti della persona
Quando questa viene tentato la cella di un carcere in un ospedale nel sotterraneo o di un tribunale che io nella cella di una questura o di notte a bordo di una strada ho nel cuore della Firenze rinascimentale
A San Frediano quand'è che si rompe lo schema per cui percepisce che la violazione di quei diritti è una violazione del principio fondamentale di una comunità civile di uno Stato democratico
E allora dell'ultima parentesi che non c'entra nulla con il tema di questa sera forse fa riflettere e che fatto che noi siamo un Paese dove
Il rapporto con la giustizia con il valore della giustizia col primato il principio della giustizia
In termini culturali persino è in qualche maniera viziato all'origine alla radice età qualcosa che ha a che fare con la natura con la mentalità con la storia persino di questo Paese io non sono uno storico dell'arte vi ho citato un quadro non sono nemmeno un critico uno storico della letteratura però
Ci hanno spiegato a scuola che ci sono due grandi opere della letteratura italiana che
Sanciscono un po'alla definizione dell'identità del nostro Paese almeno nella sua dimensione statuale unitaria uno
E lo Manzo del Manzoni e l'alta come il capolavoro di Collodi
E l'abbiamo letto tutti Pinocchio no a scuola e da ragazzini e però poi soltanto da adulto magari riflettendoci ti ricordi e ti accorgi che a proposito del rapporto di generazioni di bambini giovani
Con la sentimento il valore il principio della giustizia c'è un capitolo in Pinocchio quando il gatto e la Volpe lotto Ruffano degli zecchini dopo
E lei si presenta al Tribunale davanti al giudice e va a denunciare la truffa che ha subito
E il giudice si commuove la racconto degli Pinocchio che lacca animando gli spiega che gli hanno rubato gli zecchini e alla fine delle racconto del burattino chiama le due guardie
Che si avvicinano al Pinocchio è il giudice dice commosso anche lui dice a questo
Burattino questo ragazzino andavo bateau tutto quello che aveva portato le mediatamente in prigione dall'estate lo
E allora Pinocchio abbastanza incredulo reagisce dicendo ma come in prigione io sono quello che è stato derubato come in prigione e finisce in prigione
Il capitolo ebrea dei capitoli di colori sono brevi e dopo qualche mese c'è un amnistia o indulto tricolori rustici
E debbono uscire tutti dal carcere quindi Pinocchio che si è fatto questi sei mesi di carcere ingiustamente particolarmente sollevato dalla notizia che molto non è l'imperatore c'è l'amnistia e si avvia anche noi verso l'uscita dalla cella
E c'è un dialogo fulminante di Collodi
Perché la guardia
Che vigilerà sulla carcere dice al bambino al Bollettino no
Lei non se ne va perché lei non appartiene al bel numero di quelli che possono uscire
E allora c'è la risposta geniale di Pinocchio che capendo come funziona il meccanismo con questo mondo all'incontrario si rivolge alla guardia dice come non possono uscire
Guardi che sono malandrino anch'io e solo a quel punto la guardia dice prego si accomodi pure le cucine questi Pinocchio
Cioè generazioni Bindi ragazzi di bambini si sono formati nel senso che il primo contatto letterario favolistico fantastico che l'ha avuto con la giustizia
è in un'opera che ha sancito la storia l'identità del nostro Paese
E che fa della giustizia esattamente il rovescio di quello che dovrebbero essere invece la serata di questa sera dice una cosa molto semplice solo questo che io mi permetto di aggiungere che la giustizia eccetto un valore in sé
Ma quando lo Stato lo Stato il potere costituito l'autorità
Che di quel principio dovrebbe essere il garante a violarlo con dei singoli comportamenti criminali letteralmente semplicemente criminali quel principio di giustizia
Deve essere applicato in modo anche più rigoroso con processi esemplari con condanne esemplari
Ma questo non soltanto per il rispetto del principio della giustizia in su
Ma per la credibilità stessa dello stato delle forze dell'ordine delle istituzioni della giustizia che vogliamo
Raccontare alle generazioni che verranno certa facendo rileggere quei capolavori mortale di Collodi ma anche spiegandogli qual è il senso della giustizia appresa nel verso giusto
E allora lo Stato deve farsi carico di questo
Deve togliere Omer tale ti c'è Henze collusioni coperture
I procedimenti devono essere chiari nello svolgimento e portare a un complimento che si la riconoscimento
Di quella responsabilità e poi certo anche investire investire nella formazione mi ha molto colpito il tuo passati do del tu per l'affetto non per mancanza di rispetto
Il tuo passaggio quand'è detto quattro carabinieri incompetenti
Poi detto sono i responsabili sì della morte di mio figlio
Hai detto sono gli assassini di mio figlio
Ma la prima tesi per me l'espressione che io ho usato è stata quella dell'incompetenza cioè
Non ha introdotto un elemento di denuncia rispetto alla volontà all'incompetenza nel senso di a vere l'incapacità di non avere gli strumenti per affrontare una situazione che tutto sommato tu hai descritto abbiamo letto abbiamo ascoltato
Era assolutamente gestibile sarebbe stato assolutamente gestibile
E allora queste ore il punto che noi dobbiamo
Introdurre anche la responsabilità dello Stato
Da un lato sul versante delle regole il protocollo di cui parlava Luigi Manconi dall'alto nella preparazione
Di un personale che ha una responsabilità grande enorme nei confronti della sicurezza della collettività ma anche dell'integrità della sicurezza della dignità e della vita di ogni singolo cittadino
E a volte quando pensiamo alle manifestazioni più eclatanti più clamorose di violazione di tutto questo
Il nostro pensiero occorre un po'per un meccanismo di autodifesa ad altri luoghi del mondo ad altre parti del pianeta insomma pensiamo che quant'hanno molte Guantanamo non è cosa che riguardi casa nostra poi invece non Luigi
Tu mi hai fatta vere i materiali delle audizioni
Che la Commissione giustizia della Camera si sono svolte nelle settimane e nei mesi passati in preparazione del testo di legge che dovrebbe introdurre anche nel nostro ordinamento cosa che ad oggi ancora non c'è la fattispecie del reato di tortura
E nella testimonianza c'è nell'audizione alla Commissione giustizia del direttore del Presidente della sezione italiana di Amnesty International tu legge negli atti parlamentari la vicenda del carcere di assetti
Dove due detenuti sono stati presi di mira da un gruppo di agenti e maltrattati in modo che viene definito tecnicamente sistematico
Uno dei due è stato spogliato condotto in una cella di isolamento priva di criteri di materassi sordi lavandino di sedia è rimasto lì per circa due mesi
Per i primi giorni completamente nudo gli è stato relazionato il cibo per alcuni giorni ha ricevuto solamente pane a quest'atto picchiato con calci pugni e schiaffi su tutto il corpo
Mentre l'altro detenuto è stato riservato un trattamento abbastanza simile
E il tribunale di questi ha stabilito che ci sono stati per l'appunto maltrattamenti sistematici aggiungendo cito dalla sentenza
Che i fatti in esame potrebbero essere agevolmente qualificati come tortura
Perché di questo si trattano anche chi come me non è un esperto della materia ma di questo stante
Se l'Italia non avesse omesso di dare attuazione alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura del dieci dicembre del mille novecento e ottantaquattro
La pubblica accusa si è rivolta alla Cassazione chiedendo che i fatti fossero qualificati come maltrattamenti aggravati e non come abuso di autorità conto questi arrestati o detenuti
E la Cassazione ha respinto il ricorso dicendo che questo non avrebbe fatto alcuna differenza pratica
Dal momento che neppure la diversa qualificazione giuridica dei fatti avrebbero quel punto portato alla punizione dei responsabili
Italia
Presidenza del semestre europeo
Due mila e quattordici carcere di Asti nord del Paese
E tollerabile no non è tollerabile cosa deve fare la politica quello che è stato detto questa sera innanzitutto avere consapevolezza di questi problemi questi drammi
E di queste patologie e nel caso specifico introdurre quella reato di tortura
Che nel nostro ordinamento ancora non siamo stati in grado di introdurre
E poi un'ultima considerazione che mi voglio proporre rubando vi minuto è
Legata ad un aspetto che in qualche modo il collegato
Al tema di questa sera anche se voi avete ben descritto con parole molto sincera il fatto che quello che è accaduto nelle vostre vite nelle vostre famiglie e qualcosa che ha a che fare con la possibilità che accada anche ad altri
Però
La riflessione è questa io io penso che le statistiche siano cose abbastanza fredda abbastanza avide però a volte aiutano a capire
E allora ce n'è una di queste statistiche che a me ha sempre fatto impressione da quando l'ho scoperta qualche tempo fa dice che alla fine degli anni Settanta la popolazione carceraria negli Stati Uniti era complessivamente inferiore le cinquecento mila unità
Cioè la fine degli anni Settanta c'erano circa mezzo milione di detenuti
Negli Stati Uniti d'America
Oggi la popolazione carceraria degli Stati Uniti ammonta a circa due milioni di persone
In trent'anni e quadruplicata
E tendenze simili anche se non in dimensioni così clamorose ci sono state più o meno in tutta Europa locati chiede anche in questo caso perché cosa c'è dietro e una società che di colpo è divenuta più violenta
Forse no fosse successo anche dell'altro e allora come puoi raccontare questo altro che è accaduto io di lasciando minuti raccontando quello in un modo un po'particolare
Per esempio così circa trent'anni fa più o meno quando comincia la crescita esponenziale della numero di detenuti non è che le due cose siano collegate messo ma la coincidenza
Circa trent'anni fa negli Stati Uniti viene lanciata sul mercato uno slogan pubblicitario commerciale gli americani sono bravissimi a fare queste cose per promuovere
Il nuovo modello di carta di credito
E lo slogan la ritiene pubblicitario che gli americani si inventano per questa carta di credito era abbastanza geniale perché diceva semplicemente pubblicizzando la carta di credito toni disattesa al desiderio bello no
Bossi la carta di credito perché devi avere i soldi usi le carte di credito e prendi in anticipo quello che potresti prendere troppo
Tutto sommato era non era solo una pubblicità è un po'manifesto politico non era l'idea che il consumo
Potesse separarsi dal destino dell'economia e dei redditi e non non è una banalità perché segnava il passaggio da una società dei produttori del lavoro diremmo noi ad uno Società dei consumi dei consumatori
E però succede che a quel punto la maggior parte delle persone non è stata in grado di iscriversi a quella corsa
E non è un caso che in questi trenta trentacinque anni le diseguaglianze le diseguaglianze sociali e diseguaglianze di reddito di opportunità e anche di diritti si sono spaventosamente accentuate
Con la conseguenza che noi da trent'anni facciamo i conti con società tendenzialmente più ingiuste e anche un po'più infelici insomma perché ne soldoni ha pensato a uno schema che ha cominciato a dire che non c'erano più diritti per tutti
E la conseguenza è stata che quel classico esercito di riserva che era tipico della società dei produttori che poi di tanto veniva recuperato in particolari forme che erano quelle della dello stato sociale che abbiamo conosciuto
è diventato nella nuova società dei consumi all'esercito di esclusi di persone che semplicemente non ce la facevano e non avrebbero più potuto farcela ora come si poteva gestire un esercito di esclusiva
La destra che esiste la grande testa il pensiero della destra ha pensato che un modo per gestire questo esercito di esclusi fosse una cultura
Una cultura giuridica e istituzionale di tipo penale una cultura PAM penalista che avrebbe portato a risolvere il problema anche nel modo più rapido e per la società apparentemente indolore tossicodipendenti clandestini
Disturbatori in senso lato
Con la conseguenza che molte risorse del welfare sono state dirottate nell'arco di qualche decennio sul controllo se cui taglio di un numero crescente di persone però questo cambia tutto
Perché lo Stato sociale con la scelta della politica di spostare l'accento dalla distribuzione di benefici materiali alle sue motivazioni vi ricordate quello slogan bello della sinistra nessuno resti indietro nessuno venga lasciato solo
Beh quella cosa lì era prima di tutto una formidabile organizzazione della convivenza creava fiducia reti di solidarietà mobilità e in fondo riduceva anche l'egoismo in sicurezza l'esclusione
Guardate che anche per queste ore
Lo dico con umiltà forse anche per questo per questa ideologia la popolazione delle carceri si è prima raddoppiata poi triplicata poi quadruplicata
Ma il punto è che è esattamente questa premessa è fallita perché la negazione estesa della civiltà nella quale noi ci siamo formati e nella quale vogliamo continuare a vivere allora letto così e ho finito
Il tema della dignità di ogni essere umano
E la responsabilità che allo stato lo Stato nella rispettare nel tutelare quella dignità e in ogni contesto
Dentro le mura farebbe di un calcio nella raccordo anulare di Roma di tarda notte o a San Frediano o in qualunque dimensione pubblica lo Stato eserciti la sua funzione di vigilanza di sicurezza
Il tema della dignità di ogni essere umano non è solo un problema politico ma diventa una delle ragioni profonde della nostra democrazia diventa una delle ragioni profonde del nostro essere comunità
Cioè investe la nostra idea della Società delle relazioni della responsabilità
E allora questa sera non abbiamo parlato di decoro
Questa sera abbiamo parlato di diritto non abbiamo parlato di un aspetto estetico dello Stato abbiamo parlato e sono molto felice di esserci stato e di avere assistite sentito con voi le cose
Che ho sentito abbiamo parlato della dimensione più profonda della democrazia in uno stato di diritto e fosse solo per questo è stata una serata spesa molto bene vi ringrazio
Grazie a tutti non è un recupero Luigi Manconi Cinzia Villari molte grazie le famiglie straniere