La Sfida dell'Educazione: proposte per ri-creare un sistema educativo nel nostro Paese

Portandosi dietro
Verso
Dove
Ecco
Naturalmente
Cosa
Grazie
Intesa
Cominciamo
Abbiamo le variazioni vediamo
Passivo
Tutti
Cinquemila
Ma chi ci sono
Nelle
Voi
Logico
Dipendenti
Mi
Non
Luigi qua
Mi metto qua
Quando arriveremo
Noi bustoni e qua
Il posto posto che si
Il centro e dove sta la sostanza cioè i relatori
Per circostanze in termini
Nel senso che non era bellissima esagerando durare
Agile
Vigilio più simpatico ventuno
Colma
Anch'io ho concluso
Richieste
Certo ma non è
Rispetto precarietà
Poi
A Roma
Rispettiamo
Reazioni
Non solo
Profetica
Prendete posto per favore che cominciamo
Così quando ci raggiunge Gaetano si sentirà un po'in colpa forse previa
Forse diciamo la storia
Poche parole per dirvi
Anche se penso che molti di voi
Ne siano già informati come nasce questo
L'incontro di questa sera
Negli incontri di Norcia dell'anno scorso
La Fondazione Magna Carta chiese una presenza in una collaborazione anche sì alcuni di noi
Che non implicano la Fondazione Istituto Gramsci ma erano
E diciamo secondo il gergo giornalistico che l'unico che riuscite a darci la definizione i cosiddetti marxisti ratzingeriane
A me ne sta meglio ratzingeriane che marxisti dei ratzingeriane inizia bene cosa sia marxisti e più difficile da definire
E
Quelli contro diciamo e cito reciprocamente l'intento di provare a lavorare insieme
E in questo caso Fondazione Magna Carta e Fondazione Istituto Gramsci e quindi un po'nei pour parler che hanno preceduto questa serata abbiamo deciso di cominciare dall'emergenza educativa
Discutiamo anche di come
Preparare questo incontro se e scegliere uno testi di riferimento non è facile perché
Non siamo ancora diciamo affiatati nella collaborazione nel frattempo avevamo
Concordato di chiedere
Luigi Berlinguer di
Essere fra i relatori ignari del fatto che stesse uscendo un suo libero
Che si chiama che è uscito quindici venti giorni fa si chiama ricreazione e quindi
Io accolto
Noi abbiamo accolto volentieri
L'idea di usare anche questo lemma come tema di riferimento di questo
Primo incontro noi
Pensiamo anche di proseguire la collaborazione fra
Le due fondazioni mette già
Si deve più distante definito l'appuntamento il prossimo appuntamento di Norcia ride e ancora in corso di definizione di completamento di definizione un appuntamento di fine giugno ma
A parte questo o volevo dirvi che
Ci siamo detti anche che intendiamo andare a fondo su questo tema
Quindi è un muro anche siti un assaggio un primo assaggio
Ciò detto è un primo assaggio
Se
Vi ringraziamo anche non solo per la presenza per
La disponibilità anticipata per tempo ma partecipare a prendere la parola e quindi io non non dico di più mi limito a continuare a fare
Da solo perché
Gaetano ci raggiungerà questo lavoro di servizio voi magari anch'io dirò qualcosa nel merito nel corso della discussione
Direi che possiamo
Cominciare secondo programma cioè prima Luigi Berlinguer
Poi Sergio Belardinelli
Imponendo situate direttiva abbiamo concordato ai relatori di non superare ciascuno i venti minuti in modo che ci possa essere
Sufficiente tempo per i vostri interventi ai quali però fin d'ora fissato un limite di cinque minuti secondo prassi
Teleologicamente europea va bene
Luigi e grazie
Io vi faccio
Regna della di tutti i ringraziamenti
E anche del
Citazione
Di Beppe Vacca
Che mi ha
Coinvolto
Penso sia opportuno entrare subito in medias res
Proponendo
La tematica
Che ci è stata
In qualche modo indicata
E che sappiamo
Come origine
Una
Forte tensione in questo momento
Anche particolarmente del mondo cattolico sul
Peraltro appunto
Usato
Il
La definizione di sfida
Educativa
L'emergenza
I il senso di una attività di questo tipo di una
Proposizione
Politico culturale
Questo tipo
Nel nel titolare in questo modo anche il mio libro
Credo anche nel richiamarlo qui
Una prima esigenza una delle due esigenze essenziali
Che caratterizzano questo approccio
Stand della rimarcare l'esigenza del cambiamento
Oggi si parla molto gravi di cambiamento viene ripetuto
Varie stanze anche
Nelle massime istanze di responsabilità di Governo del Paese
Però c'è sempre il rischio che usare una formulazione di questo tipo
Sia troppo rituale e dico e con poca convinzione
Pratica operativa reale rispetto alla realizzazione del cambiamento stesso
Il mondo come si presenta oggi
E prima di tutto il segno più grosso del cambiamento
E
E e quindi porta con sé ha necessità di cambiare
Nei vari campi
Però io sottolineo che questa è un'esigenza acuta molto acuta in questo Paese nel campo educativo
Perché molti altri Paesi hanno realizzato profondi cambiamenti dell'impianto tradizionale secolare e anche degli ultimi decenni
Mentre noi non abbiamo realizzato niente visibile da questo punto di vista
Guardandolo rispetto alle istanze e le decisioni istituzionali
Quindi cambiamento poi scenderò nel merito
Secondo
Lo vorrei prendere invece
Come formulazione
Perché e in se stessa nel linguaggio corrente fra gli studenti il vocabolo ricreazione non significa solo ricreare ma ricreare il proprio spirito uscendo dai banchi
E
Però voglio prendere dalla
L'impianto culturale
Che mi ha molto impressionato
Il dieci maggio il sabato non riconosco stupidi
In piazza San Pietro
Organizzato dalla Chiesa
E che era svolto all'insegna
Del
Termine a mare la scuola
Ripeto
In varie forme anche
Dal massimo Soglio
Una scuola per essere felici
C'era un cartello da di ragazzi di un gruppo di studenti vogliamo essere felici studiando
C'era un altro ancora più denso
Nella scuola per vivere alla grande
Che lingua di studenti non dei docenti che potrebbero averlo anche suggerito perché docente non usa
Ordinariamente questo tema
Per cui
Giungere ad un'altra definizione sentita in quell'occasione
Per educare i figli
Ci vuole il villaggio
Sono tutte formulazioni tenterò una radicali cambiamento
Nel gergo educativo non nella lingua ma nel gergo educativo
E nell'eloquio quotidiano scuole fuori dalla scuola non si trova nessuno
In questi termini
Perché i termini dominanti l'impianto educativo tradizionale sullo spessore teorico del ciò che ci ha consegnato la tradizione
Sono completamente diversi ed è a mio avviso proprio nei confronti di questo impianto educativo che invece
Necessario operare
Una radicale cambiamento
Quindi quando si invita
La sfida di dotazione proposte per ricreare un sistema educativo
Io
Ho aderito molto di buon grado questa
Discussione perché sono convinto
Che non diventa cultura dominante del Paese a cominciare da quella dalla classe dirigente ma
Cultura
Di popolo anche
Che impianti educativo va profondamente cambiato all'insegna di alcuni
Delle parole che ho usato che so un concerto pesanti
Noi da un vinceremo la sfida nel mondo la nostra collocazione in Europa e nel mondo etico il fatto che il nostro Paese e indietro spezzino nella ripresa
Nel tornare
Nell'agone internazionale con una forza che ha avuto fino a qualche
Hanno decennio fa
Non ha speranza
Si potrà discutere quanto si vuole delle migliori economico di altro con questo tipo di impianto educativo noi non raggiungiamo la nella competizione mondiale il posto che ci spetta dalla tradizione ed alla forza stesso di un Paese come l'Italia
E
Sì
Va avanti per
Possibili binomi
Che non sto a non
Che non sono antinomie scontate e che invece sono percepite come antinomie scontate
Per esempio il rapporto fra qualità fra quantità e qualità
Puntualmente presentare questo libro nel titolo sottotitolo una scuola di qualità per tutti per ciascuno non una scuola per tutti
Io proporrei noi dobbiamo rifiutare l'idea di una formulazione Massi ficcante rude mente ma circa
Per esprimere l'equità perché nella massificazione
Che diventa apertura formale dei cancelli per l'accesso al sapere
E quindi ospitati
Discenti nel tempio del sapere
Soltanto formalmente e quindi per a
Limitarsi al diritto all'accesso
Come elemento di equità e di uguaglianza
Io sono convinto che con questo noi non risolviamo la questione perché il rapporto fra
Equità e qualità e oggi inscindibile
Senza una scuola di qualità o con un abbassamento della qualità noi reintroduciamo la selezione sociale che la scuola ha sempre in qualche modo custodito nella sua storia antica
O perlomeno dei due secoli precedenti
Prima non c'era la scuola
E questo
Comporta
è una presa di coscienza
Che
Questi due termini non sono antinomici non sono antitetici non sono automaticamente tanti
E che esiste una possibilità e che deve esistere laddove non esista la si deve ricercare
Di tenere alta la qualità
Pur
Se favorendo l'accesso
Diffuso e quindi gli elementi di equità insiti nella
Quantità nei numeri
E alla base di questo ecco perché amare la scuola
C'è un'altra antinomia
Che va superata
L'idea che il rigore e quindi la fatica sia totalmente antinomico rispetto alla gioia
E che la fatica e amara inevitabilmente tale
Questo non è l'essere umano
La gioia più alta si raggiunge con molta fatica senza fatica non si raggiunge ragioni le più alte
E noi se vogliamo il rendimento
Di tutti
Per poter tenere alta la qualità di tutti differenziata attenzione non vorrei essere frainteso perché non siamo tutti uguali ma
Ne come temperamento come struttura della persona e così via ma differenziando ottenere il massimo rendimento per ciascuno e quindi da questo punto di vista la
La premessa della qualità
Questo si può raggiungere
Mettendo insieme ai tutti i ciascuno
Le sottolineando il valore
Della diversità fra tutti
E quindi
Delle
Vocazioni degli interessi delle attitudini del modo di porsi di fronte alle cose
Che la premessa della madre il risultato e persino della soddisfazione che il risultato nella conoscenza comporta sempre in ciascuno di noi
Comprendere
Che si è
Salutiamo
Il professor Quagliariello
Contratto
Allora
Allora questo
Mi pare
Permettendo
Introdurre un concetto
Che è stato letto
Come un atto di demagogia e chiede che io come tale rifiuto nettamente se io pongo con forza l'accento sulla qualità
E quello che non ci si può limitare al diritto all'accesso formativo ma che quello che ci dobbiamo proporre dalla scuola per tutti per ciascuno e il diritto al successo formati
Per successo intendendo che non basta aprire i cancelli ma creare una struttura sistemica all'interno del sistema formativo
Che favorisca
I diversi i più e quelli che sono in condizione anche sociali e culturali di reddito ma non solo differenti e non quindi soltanto una parte privilegiata in partenza
Ora questo
Mi mi
Porta a sottolineare
Un altro aspetto
La discussione che appassiona questo Paese
E che lo arroventa
E nella quale
Si riscontra che tutte le discuti tutti i dibattiti o le iniziative anche istituzionali tema educativo della scuola
Dividono in questo Paese profondamente dividono difficile raggiungere un sentire comune di fronte a un bene così comune
E a un bisogno così comune della società perché questa è una contraddizione profonda
Le forze politiche le forze intellettuali culturali associative essi esprimono molte volte con l'anatema su queste questioni
Ha portato come risultato ad esasperare il rapporto erroneamente formulato come pubblico e privato
E a sottovalutare totalmente l'articolo tre capoverso della Costituzione e cioè la
Questione sociale per la scuola
L'uguaglianza sostanziale perché la condizione per raggiungere l'obiettivo
Di coniugare probabilmente insieme qualità e quantità sta nel fatto che bisogna rimuovere ostacoli perché sui cittadini siano uguali
E che non basta formularne l'auspicio formalmente aprendo quei cancelli perché si scaldi nei banchi e niente più
Allora una idea di questo genere che rilancia la questione
Sociale della scuola il fatto che non può essere momento di riproduzione dell'iniquità che sono nella succitata anzi di consolidamento atteso che il sapere oggi e lo strumento primo anche più dal danaro
Della distinzione sociale
Della
A eventuale discriminazione sociale dell'equità o dell'iniquità atteso questo questa premessa della società della conoscenza noi dobbiamo comprendere che
E ancora più di ieri nonostante il fatto che numero degli studenti sia aumentata che ci siano condizioni numeriche diverso e così via
E ancora più di ieri essenziale quello che forse il più bello ma uno dei
Più affascinanti articolo dalla nostra Costituzione mentre i tutori della cultura
Scuola e Costituzione e di tutte le associazioni che questo cerchiamo parlano d'altro
Non sa intorno al problema sociale della scuola
Che in un grosso problema
Perché cosa comporta questo
Comporta il fatto la consapevolezza che
La ragione della discriminazione sociale che si crea anche nell'itinerario dell'accesso al sapere e sistemica
Non è soltanto la condizione debole del soggetto che non arriva quindi al successo pura avendo il diritto formale all'accesso
Ma è il sistema formativo coniuga quello che io
Ho detto all'inizio deve essere radicalmente cambiato se no non arriviamo da nessuna parte
Che il sistema trasmissivo che il sistema iper conditi vista che il sistema iper luogo centri con
Che il sistema
Anti multimediale per eccellenza
Nega la modernità della pluralità e dell'efficacia la pluralità dei linguaggi
Nega la forza che alcuni di questi linguaggi hanno come
Potenza formativa
E non soltanto
E mi e poi nega la natura della struttura della classe quella che era Montessori chiamava
Parlando dei banchi dei neri Catanzaro scheme che là dentro impegni giocano un essere umano e non lo mettono nelle condizioni
Di costruire se stesso ma soltanto di registra e anche se ieri la lavagna nera e oggi era uguale quote o la lingua come la volete chiamare la trasmissione resta trasmissione e la televisione la radio la pratica hanno accentuato questo elemento di dipendenza
Del movimento e del trasferimento del sapere
La fortuna che noi viviamo oggi è che la grande rivoluzione tecnologica sta sconvolgendo il mondo introduce una novità educativa rivoluzionaria che lì interattività
Che la base del dialogo e non soltanto della registrazione dei saperi astrusi
In qualche modo trasferito
E che prende un altro concetto privati mi sveglio abuso incitazione
Citazioni papà
Va detto un'altra cosa una straordinaria bellezza
Ecco un'altra cosa se volete parlare ai giovani non presentate testi Turati
E noi oggi trasmettiamo EP Sistemi digeriti e codificati
Senza problema citazione interna e quindi non ed ho chiamato allo spirito critico non so se il Papa ci fosse questi sia dello spirito critico forse non era così netta
Una voce
Mentre la scuola il regno dello spirito critico
Però
La natura critica dell'apprendimento non può accettare
Non soltanto
Teoricamente o ideologicamente
Ma anche all'interno dei singoli EP Sistemi e quindi cognitiva mente non può accettare il manufatto trasferito
Saccomanno fatto come punto d'approdo della scienza della cultura di questi secoli che hanno definito in modo così alto gli EP Sistemi di cui si compone la conoscenza del mondo della conoscenza
Ma fanno aperti gli EP Sistemi
Fatto problema attizzato il contenuto per l'apprendimento e questo non si può fare soltanto con la trasmissione
Si deve crea ecco dove la novità profonda che rifiuta di creare del sistema formati
Primo problema secondo problema nostro estrema formativo sì si è creato col disprezzo del fare e con disprezzo della professione
Perché la cultura del sapere disinteressata che ha costruito tutti noi io sono cresciuta quell'idea per decenni dentro il liceo e dopo il sapere che non si contamina come fare
Il dieci dicono che il fare esose Celio e volgare quelli dell'idea
Realista ovviamente e
Non
Col forse non depongono a venga a dire effettivamente che c'è oggi un rapporto
Anche oltre che weberiano fra professione e sapere in cui il sapere
Nell'entrare dentro la concretezza della professione
Giunge ad una sua profonda contaminazione sociale che la premessa del suo democratizzazione
è che la premessa del costruire l'essere umano che intende nella sua professione
Portandoci dentro tutta quella cultura anche frazionale anche delle strutture nazionali del pensiero anche dell'astrazione non certezze anche dall'astrazione costruendo fino in fondo
Il
Rapporto con
Con il reale la conoscenza del reale
Questo è
Avanzi l'autocostruzione
La costruzione di se stessi quindi
è il procedimento di apprendimento che non si può fondare sulla trasmissione quindi sulla lezione chiamiamola così soltanto ma che toni il discendente e i discenti insieme in permanente interattività
Nel senso di costruire il proprio
Itinerario formativo
Programma zizzania e scegliendo anche vocazioni interessi approfondimenti perché c'è cultura da tutte le parti e non soltanto gerarchizzati dura in un particolare tipo nel settore
Della conoscenza tutto questo responsabilizza e quindi crea una potenza educativa più ampi
Io ho scelto la musica come elemento caratterizzante Italia un Paese che si è permesso di dire che l'arte non è cultura e non è cultura educativa
E che la musica non è culturale
I nostri padri hanno scritto imposto questo
Colucci
Io
Paura di parlare
Mi sembra però
Per questo che adesso dovrà
Si
è una Sonata a Kreutzer perché ci
Soffoca
La musica il linguaggio più universale
E la musica è una caratteristica leggere nel pentagramma una Croma una semi Croma e trasformarlo in un gesto del corpo perché Benedetti Michelangeli pensa con la mano come del resto Michelangelo pensavo localmente
Portando il fare al massimo dico di di intensità intellettuale
E portano il fare a ricetta e la mente parte del corpo
E quindi questo passaggio responsabilizza
Concludo con questa
Statement personaggi tutti statements
La filiera del sapere comincia alle elementari comincia la scuola continua l'università raggiunge il massimo nel mondo della ricerca
Mai tutta una ricerca certo dall'incerto del Premio Nobel non deve certo del bambino che va a vedere nell'orto come crescono l'Italia
Però
E ricerca
Cioè è una proposizione critica
Del dato della conoscenza il dato dell'oggettività ed è il processo di conoscenza che lo penetra critica che si costruisce ciascuno con un proprio contributo
In questo la ricerca era molta dell'innovazione permanente nel sapere
Ma se uno costruisce a se stesso col permanente busto di scoprire di più evitarsi ragione criticamente delle cose la società che senza innovazione muore riprende respiro
E invece di essere soltanto una produzione
Come quell'attività oggi stiamo subendo troppo nel nostro Paese apre anche frontiere che sono lontani dalla cultura ma che si
Ne vivono tutte le potenzialità e tutte le conseguenze
Molte grazie
Adesso Sergio della
Berardinelli
Gaetano io mi sono limitato a dire che questa è la prima iniziativa in cooperazione ma le vogliamo andare proseguire e così anche su questo tema forse prima ancora gli altri non l'ho detto
Io ho sottoscritto
Polemico
Io stavo personale no no guarda con l'avvento dell'appalto
Sia
Nuove
Non abbiamo capito che era stata data la parola pensavo non non grazie a Dio aspetta ringrazio anzitutto per
Per l'invito
Che
Naturalmente credo che la ragione per cui
Sono stato invitato a parlare insieme
Per cui ossia
Dovuta al fatto che
Sono uno dei curatori
Di un
Libro che ha avuto un certo successo
Curato dal comitato per il progetto culturale della CEI
Intitolato appunto la sfida
Il ducatista e quando dico un certo successo è un eufemismo perché e un video che credo abbia venduto qualcosa come cinquanta mila copie roba da bestseller letterario cosa che per la saggistica normalmente
Sappiamo che non
Ecco sono miracoli ventuno edizioni sono state fatte allora credo che la scienza della realtà
Tecnica a
Io dico anzitutto la
La mia soddisfazione
Il senatore
Invernizzi proprio per ciò che ho ascoltato da da Luigi Berlinguer
Parole come
Amore
Rigore fatti
Gioia Gioia che passa attraverso la fatica e il rigore lo sappiamo che
La nostra cultura in questi ultimi venti trent'anni
Insomma li ha quasi completamente rimossa
La crisi dell'educazione
è segnalata anche dal fatto che si
Facciamo per un attimo mente locale ai dibattiti sull'educazione ti dieci cinque dieci quindici anni fa
Beh
Vertevano su tutti
Su parole che io oggi suonano davvero molto astratte sono diventate non a caso pretesti ideologici
Competenze abilità contro contenuti
Non siamo per fortuna più a quel livello i Berlinguer ce la abbia modo di vedere dimostrato
Ampiamente
Gli esperimenti
E Ducati
Non se ne parla più
Non si parla più di esperimenti educati
Agli esperimenti educativi è subentrato un forte senso di responsabilità
In ordine a ciò che è in gioco nell'educazione
Ne va soprattutto della formazione delle persone
Qualcosa a chi e molto di più
Che appunto acquisire delle conoscenze
Ma e anche molto di più che apprendere ad apprendere
E qualcosa che coinvolge una comunità nelle sue convinzioni più profonde io non so tecnico dell'educazione
Diciamo che sono uno che
Se ne occupa a livello
A livello teorico
Ma
A mio modo di vedere e una grande
è un grande beneficio quello che stiamo sperimentando oggi perché è vero
Che forse
Oggi
Siamo ancora
Nel
In un tempo di crisi gravissima dell'educazione
Però
Tutti ci rendiamo conto
Di quanto siano vere
Le parole che di Dini che diceva Berlinguer prima
E cioè
Sentiamo oramai che questa risorsa scarsa
Sempre più scarsa forse proprio perché è scarsa e indubbiamente la risorsa più preziosa tutta la comunità
In una comunità che non investe su questa risorsa
E una comunità che non mi all'altezza
Dei compiti che dovrebbe avvenire
Non è una comunque una comunità all'altezza del compito primario Marco
Formare persone con tutto ciò che formare una persona significa
Credo che
Proprio in una società come la nostra dove ci rendiamo conto che ce n'è sempre meno
Comunque sta emergendo con evidenza è innegabile
Quanto sia prezioso per esempio
Quel senso critico che Luigi Berlinguer accennava prima marchi non può non essere un motivo diciamo così
Degli elementi costitutivi di qualsiasi pratica educativa
Che cos'è una pratica educativa si torna induca azione al senso della realtà e educazione quindi a una presa di posizione anche critica nei confronti della realtà
Che poi vuol dire una presa di posizione personale nei confronti della realtà perché questa è una cosa che spesso dimentichiamo è a me dispiace dirlo perché
Se ci pensiamo bene sicuro domandasse qual è la funzione dell'educazione ammesso che l'educazione abbia un'altra versione che io credo che sia un modo improprio di porre il problema
Perché probabilmente l'educazione non ha una funzione proprio perché la funzione dell'educazione e
Il tutte le altre funzioni nel senso che
E qualcosa che assomiglia molto a un
A un film mezzi spesso nel senso che voi mentre costruiamo mentre in Turchia con lui sentiamo che abbiamo un compito che
Riguarda
Non tutti indistintamente come diceva giustamente che ha parlato prima di me
Ma riguarda ciascuno in modo particolarissimo
Il probabilmente ciò che siamo chiamati a fare come educazione e un'altra operativo concertazione
Uso una terminologia che gli altri titoli
L'Istituto Gramsci tutto sommato ci sta bene anch'essi
Voi
Ma anch'essi però non siamo in un posto nuove
Proprio hegeliano dico conciliazione perché nelle la si osservino avuta proprio la la conciliazione che Diana
Qui si nell'educazione su gomma comune quel processo faticoso
Faticoso per tutti attraverso il quale le persone si conciliano con la realtà nella quale è stato nel mondo nel quale sta cominciano ad apprezzarne per esempio persino la bellezza potrebbe
Eh
Solo che dimentichiamo spesso che arriviamo in un mondo senza che nessuno ci abbia chiesto divenire
La nascita io nel mondo cattolico e
Siamo soliti dire che la vita in futuro ma per capire che la vita dobbiamo dei soldi a Parma passare attraverso un travaglio
Che non è facile
Improbabile i temi lo sentiamo tutti
Il travaglio attraverso alla fine del quale c'è una possibilità gioiosa
Come direbbe per legge
Ma è un trauma agli occhi
Ha bisogno di
Ineducazione ha bisogno di una comunità ad un villaggio
Che e tutti
Abbiamo bisogno di riscoprire questa dimensione anche comunitaria per l'educazione
In questa educazione comunitaria e tanto più preziosa quanto più abbiamo a cuore individui persone capaci di essere libere autonome
Con senso critico
E si potrebbe
E si potrebbe continuare
è chiaro che si la posta è questa
Sì la pratica educativa e in ultimo una pratica di formazione della persona evidenti
L'educazione non può essere un fatto tecnico non può essere fatto protocollare
Non può essere un fatto che si decide secondo
Schemi astratti
Ha bisogno di una
Relazione ed una integrazione
Che e siano proprio
Tali per davvero
Non si può dire a priori che cosa
Per prassi
Perbene persino difficile stabilire che per un insegnante che è costato fra
Venir fuori perché che cosa poi deve venir fuori
Se vogliamo formare delle persone beh
è chiaro che qui
Si apre un campo estremamente
Io dico per fortuna estremamente vasto incarichi e non facile da definire in un compito ben preciso
C'è anche un'altra dimensione dell'educazione bisogna
Secondo me anche valorizzare
Almeno un lato dell'educazione si siamo convinti che ne va della formazione delle persone
Bisogna capire un po'di fiducia anche nel fatto
Che e
Non possiamo essere padroni
Della situazione
Quando
Sì in quanto siamo educatori
Bisogna che mettiamo
Concetto il margine di gratuità che può essere ciò che veramente età sa pure il senso
All'educazione
Lo diceva Schopenhauer però la mia di la mia generazione cresciuta a John Lennon la vita e ciò che accade mentre stai facendo altro io non sono sicuro che la vita sia ciò che accade mentre stiamo facendo altro
Però o quasi la certezza che i processi educativi in gran parte accadano mentre stiamo facendo altro in questo senso
E o quasi la certezza che davvero
E l'educazione e
E spesso in questo senso e spesso l'effetto collaterale di ciò che facciamo anche come educatori diversamente cubi dovremmo
Giustificare il fatto che le persone che magari
Ricordiamo di più nella nostra vita critiche diciamo c'hanno formato di più sono magari insomma nel mio caso un professore di matematica che non l'ho mai
Sentito una volta a fare una considerazione su ciò che si deve fare su ciò che labilità su che cosa è
Il fatto che questo parlando di numeri sto parlando di
Cioè scuola media inferiore parlando dell'IMU ci insegnavano a vita ci insegnava al senso
Villa gratuità ci insegnava al senso della fatica ma anche la gioia
Insomma testimoniava qualcosa d'altro rispetto
A
Ciò che diceva che costituiva un un aspetto un consenso certamente non marginale
Dell'educazione
Ora
Il tempo nel quale siamo secondo me
Da questo punto di vista in un tempo propizio perché nel tempo della crisi
Non è secondo me casuale che
Gente che viene da
Diciamo tradizioni famiglie culturali piuttosto distanti
Si ritrovino
A parlare di educazione
A sentire condividere
Il
Eh l'idea che appunto il destino di un Paese passa più di quanto
Magari
Non si creda attraverso
L'educazione
Ecco secondo me il fatto che accada anche questo e il segno più
Di una catarsi che sta avvenendo il che ci quantomeno al vantaggio che ci costringe tutti a mettere gli occhi la turpe
Insomma bisogna metterli per davvero perché sentiamo che
C'è una
Posta piuttosto alta
Siccome sono un noto papalino a questo punto la stata qualche e che forse e anche
Il motivo per cui almeno
Per noi che abbiamo lavorato a questo libro
Costituì Coppola anche l'ispirazione di fondo
Ci stiamo sempre di più rendendo conto che
La sfida educativa
Sta diventando quello la sfida che sta diventando non tanto perché
Ho almeno non soltanto perché
Sono in crisi
Diciamo così i sistemi educativi sono anch'in crisi le comunità educative a cominciare dalla famiglia dalla scuola eccetera
Deliberò momento emergenziale forse
è un punto antropologico quello che in questa società sta diventando sempre più problematica
E appunto una concezione dell'uomo
è una concezione del mondo che sia compatibile con ciò che stiamo dicendo stasera
E lui ci rendiamo ben conto penso di poterlo dire anche a nome di Luigi Berlinguer ci rendiamo ben conto che mentre diciamo amore mentre
Diciamo passione mentre diciamo le cose che stiamo dicendo sentiamo che c'è un tessuto socio-culturale
Talmente sfilacciato talmente usurato talmente
Isterismo atto in ordine al fatto
Appunto l'attività la libertà degli uomini
Che la birra emergenza se c'è sta lì lo potrei dire con
Parole ancora più incisive delle vie perché sono di Benedetto sedicesimo
E Pellerano per il senso critico e di
Papa Francesco ma Benedetto sedicesimo parlando la Diocesi di Roma al ventuno gennaio del due mila otto
Disse questo che sto per leggere le odierne difficoltà educare dipendono da una mentalità e una forma di cultura
Che portano a dubitare del valore della persona umana del significato stesso della verità e del bene in ultima analisi Pilla bontà della vita qui CIPE dottrine quanto dicevo prima sulla conciliazione
Diventa difficile allora trasmettere da una generazione all'altra qualcosa di valido e di certo regole di comportamento obiettivi credibili intorno ai quali costruire la propria vita
Ecco io credo che
Appunto
Se proprio di emergenze si deve parlare prima ancora di un'emergenza educativa c'è un'emergenza antropologica oggi
Che forse proprio per questo fa emergere
In modo ancora più evidente quella ed anche quella educativa
Eh sì perché per educare nel senso che diceva anche Luigi Berlinguer
Unici buone
Una qualche visione
Su
Sull'uomo ci vuole anche una qualche visione sulla società
Perché
Per esempio
Se ci guardiamo intorno
Non possiamo escludere
Che
Viste le relazioni sociali dominanti
L'educazione ideale
Sia proprio quella che lui
E denunciamo essere una forma di emergenza
Questo svuotamento non voglio adesso diventare più realista del re dentro casa Gramsci però questo svuotamento no del senso che l'educazione
Potrebbe anche essere funzionale
A modalità di funzionamento della società che di uomini educati ti può vincere che hanno senso della dignità della libertà non sa il fax
E
C'è un ultimo punto che mi preme
Sottolineare poi basta più ancora preminente giusto
Ecco in questi ultimi tre minuti voglio segnalare anche un altro problema che secondo me è un problema dentro il quale non bisogna capire
Il ludico agli amici dell'Istituto Gramsci che a
Agli amici che magari come Gaetano Quagliariello stanno in un altro e altrui che stiamo diciamo così in un'altra famiglia culturale
è all'orizzonte
Della crisi
Io vedo serpeggiare un po'
Qualche tentazione
Da parte dello Stato di intromettersi in modo piuttosto pesante nell'educazione
Di intromettersi ci si è prestata sia chiaro però
Oggi
Dopo tanto disagio dopo ottanta se volete
Molle essa indifferenza colpevolisti ma dal punto di vista ma comunque dopo tanta
Tanto l'asse fare tutti i livelli
Oggi specialmente su alcuni temi particolarmente sensibili e si comincia a sentire una musica che potrebbe non essere compatibile con i discorsi che stiamo facendo
No circa che suona molto laicista starei per dire
Il che vuole che bisogna in certe materie andare brutalmente in una certa direzione
Che appunto specialmente a livello europeo
Ama insistere su di nuovo protocolli Standard per l'educazione per esempio sessuale e cose del genere che secondo me hanno solo l'effetto
Di lacerare
Il dibattito sull'educazione Rizzi ideologicizzati allo e questa sarebbe una catastrofe
Perché il
Compito che abbiamo e andare davvero ultra reticolo GE e guardare il servizio alle persone secondo me quando parliamo di queste cose
Insomma non fanno bene a nessuno fatto solo pensare che dopo una fase
Che
Mi verrebbe quasi da dire di nichilismo passivo cioè
Lasciamo che ciascuno il fondo faccia quello che gli pare perché hanno non frega niente
Queste
è
Stiamo entrando adesso in una forma di nichilismo attivo cioè adesso diciamo quello che bisogna fare e allora questo questo e questo bisogna che vengano fatti
Prina e qualche anatema che viene scagliato contro per adesso solo al tema poi chissà contro questo o quell'altro che dovessero pensarla diversamente
è però ecco vedere insieme
Gaetano Quagliariello
Dette Vacca Berlinguer il sottoscritto può far pensare chi almeno per voi il passaggio siamo al riparo
Speriamo che i è una battaglia da combattere noi siamo ad entrare in casa questo è un altro discorso il dai grandi
Per fortuna c'è grande
Terzo Reich abbastanza accoglienza possa essere il problema serio desideriamo serio
Stai sereno
Maggiore Gaetano voi prima Uemura qualcosa
Giustamente dici prima bisogna rendere omaggio
Inosservato giusto
Due cose generali che però sono state
Superata dagli interventi di
Di Berlinguer di Berardinelli le dico semplicemente perché possono essere una sottolineatura di alcune parti che si colgono sia dall'una e dall'altra
Io credo che appunto questo incontro nasce dal fatto che il problema che abbiamo davanti sia ingrandito che diciamo ingrandendo sia fatto saltare tutti i paradigmi
Tradizionali dei immondizie fra virgolette strutturati all'interno di quella che era
La
Il binomio destra sinistra
Fondamentalmente questo problema rientrava in un problema più generale che attraversa tutta la storia d'Italia che potremmo riassumere otto il titolo di un
Vecchio libro di Raffaele Romanelli sia il comando impossibile cioè l'idea
Che ci poteva essere uno Stato tra virgolette educatore grazie il tentativo di creare appunto un uno Stato
Educatore e dall'altra invece la constatazione della della impossibilità di questo
Di questo
Ho obiettivo che è un po'la cosa che ha attraversato tutta quanta la storia d'Italia dal
Dalla nascita dello Stato unitario persino per certi versi
Il fascismo no la costruzione dello Stato da parte di Alfredo Rocco era
Il tentativo in una stagione diciamo di modelli forte di emulare
Qualcosa che avesse a che fare con l'autoritarismo e fondamentalmente se poi quella stagione non è stata classificata
Tra
Dalla scienza politica nelle stagioni totalitarie
Lo si deve e non tanto al fatto che non c'erano diciamo Ideal tipiche andavano in quel senso
Ma proprio dal fatto che invece quelli dal tipi erano falliti non si erano riusciti a
A realizzare e proprio se vogliamo sul versante
E l'educazione più che altro
E poi qui appunto stabiliamo anche il collegamento con la stagione successiva
E che è stata letta all'interno di quegli incunaboli prima di tutti
La Fuci ma non solo che erano nati proprio sul modelli alternativi all'interno della stagione precedente grazie a quegli interstizi che la stagione precedente
Aveva aveva consentito
E
Se questa diciamo è stata un po'la lettura un filo rosso che ha attraversato la storia d'Italia
E anche vera un'altra cosa che
Nella trasformazione
Di questa lettura
In
Stereotipo diciamo in subcultura inteso non in senso negativo è c'è stato diciamo da una parte
Il
Tentativo invece di rendere possibile il comando
Come fare
A rendere possibile il comando
E questo diciamo è stato la ricerca
Della sinistra e dall'altra parte invece il fatto di rivalutare la impossibilità del comando cioè se vogliamo semplificare
Cieche la sinistra visto il problema dalla parte dello Stato e dall'altra parte invece lo si è visto dalla parte della società dicendo poi per quale motivo la criminalizzazione della società
E
E da qui appunto
Più stato meno mercato meno Stato più mercato questo è un tema che ha attraversato anche l'educazione eh
In particolare
La scuola
Ecco
Io credo
Che
Le cose che abbiamo sentito e da qui appunto nasce questo incontro quindi questo
Rendono completamente superata questa frontiera
Proprio completamente sbagliata
Innanzitutto per l'estensione del problema
E poi perché ci troviamo di fronte
Ad un problema di tale estensione di tale vastità
Che
Investe tutti gli ambiti del
Diciamo così tra virgolette del sociale e tutti gli ambiti dello statuale contemporaneamente
Che anche la ricetta il capire qual è la dimensione di Stato e mercato all'interno dei processi educativi qualcosa che
E assolutamente incapace
Di dare delle risposte alla ampiezza del del problema sono entrati in crisi contemporaneamente associazionismo famiglie parrocchie partiti politici
Movimenti giovanili e tutto questo si riversa sul Civic si riverbera nella scuola nella
Capacità di ricerca nel rapporto
Tra scuola e mondo esterno iniziando dal rapporto tra
Scuola è famiglia quindi il problema è diventato molto più basso e oltre a questo
A assunto secondo me ha fatto anche oltre a alla vastità ha fatto un salto di qualità
Perché appunto esattamente i la l'ultimo tema evocato da Berardinelli permette in discussione fatto il possibile
Un processo educativo nel momento nel quale
Si afferma un paradigma di tipo relativista certi che senso
Educare
E strutturale questo secondo me a
Completamente azzerato
I paradigmi di letture e anche le subcultura delle due parti
Io parlo per
La mia
Di fronte a questo quadro
Evidenziare
I limiti delle quindi dell'egualitarismo della sindacalizzazione della Buracchi della burocratizzazione
Richiamare il concetto della libertà educativa e della necessità di esportare questo concetto fuori dal pubblico
Sono cose che appartengono a una stagione passata
Che avevano una loro carica non soltanto polemica ma anche diciamo tra virgolette di significato
Posso dire fino alla riforma Gelmini forse quello è stato l'ultimo momento non sto dando un giudizio positivo me negativo mattina a quel momento hanno detto qualcosa e hanno creato anche tra virgolette una divisione oggi
Non hanno più la capacità né di incidere polemicamente nei di dare un contributo positivo
A questo dibattito c'è la necessità di riscrivere un paradigma io
Non entro nel campo avverso
Ma da quanto ho sentito potrei facilmente desumere che nella stessa
La stessa
Destrutturazione di concetti avvenuta a sinistra
E allora il vero problema questi incontri entro all'interno di questo solco è possibile
Fare una ricerca che abbia
Una parte comune e che fissi
Un substrato che vale per tutti e poi invece delle declinazioni che possono essere differente questo credo che sia un tema
Che non riguarda soltanto questa materia
Che
In realtà riguarda insomma il tentativo di
Di riscrivere un di spunti battito pubblico all'interno di questo Paese all'interno del quale si stabilisce anche la proficuità o meno di questa stagione
Ma per quel che riguarda l'educazione io credo che abbia la sfida educativa credo che abbia qualcosa in più perché qui è in discussione se il fatto di farcela o meno
Qui veramente concludo la stessa possibilità di
Tenere insieme la società cioè la stessa coesione sociale e la coesione sociale un po'come una cosa una cosa un po'come la salute se ne capisce l'importanza soltanto quando la si perde grazie
Mentre chiede voi chiedete la parola io approfitto del dire io qualche cosa
Anche perché non è grave se non è che ci fossimo messi d'accordo non è che
L'avessi previsto Vanzan così come ci frequentiamo da molto tempo
Mi passa in
Volontariamente l'appalto io penso
Che se vogliamo provare e tenendone conto anche per la discussione a
Definire un poco che tipo di lavoro possiamo fare
Con le finalità che sono state già richiamate per
Innanzitutto
Un chiarimento di
Di concetti di campi
Perché
Forse voi è chiaro che quando diciamo sfida educativa
Quando diciamo emergenza educativa quando diciamo educazione non stiamo pensando solo la scuola
Però
Invece
Sempre più da un lato la scuola è stata messa nelle condizioni
Di educare sempre meno e qualcuno ha persino
Negato che dovesse educare dall'altro però lì si sono scaricate addosso crescenti funzioni educative ma mano che
Entravano in crisi altre agenzie oppure entravano in campo altre agenzie
Quindi io direi prima cosa e distinguiamo perché se parliamo di
Sistema educativo non stiamo parlando solo di scuola
Però non c'è dubbio che la scuola
Continua a essere diranno un tempo di lavoro e di vita
Al di là dell'educazione ricorrenti e della forestazione ricorrente della formazione permanente
Fatto di lavoro
Del docente
E via dicendo
Di lavoro che presuppone un saper fare il lavoro che fai
Di lavoro che presuppone una capacità
Di apprendere quello che apprendimento lavoro
E
Abbate a monte
Senso e motivazione
Che devono essere nella proiezione in questo sistema questi insieme e di
Tempi di lavoro di funzioni di punto
Delle scelte generali che
Rispondono ai problemi generali che poi riguardano specificamente le educare i
Cioè il definire
Comunque
Le risorse per stare insieme per stare insieme come comunità come nazione come sovranazionalità come mondo come umanità
Sicuramente secondo un ordine in cui solo ogni idea di eguaglianza e di egualitarismo può essere fuorviante
Ma nel quale si tratta di dare un ordine
Che presuppone diritti e doveri e qualcuno che li sa insegnare qualcuno che è disposto ad a prenderli e ad assumerli rispondendo né
C'è una gerarchia
Democratica quanto si vuole ma una gerarchia cioè fu diligenti e diretti
Allora io propongo un
Po'di distinguere i campi perché e poi anche di fare un lavoro di riflessione storica
Perché era già ragione Gaetano era già
Anacronistico
Perché
Già il fascismo come secondo la definizione di attrito Rocco regime autoritario di masse
Si era dato una ingente quantità di risorse attraverso lo Stato
Per assolvere ha compiti pedagogico educativi autoritari
Come risposta all'emergere di una società di massa è questo il punto come cambia la funzione
Educativa
Da dovunque venga esercitata quando entrano in campo
Le masse o comunque la società nel suo insieme
Era Giana cronistico perché non era
Solo la scuola anzi
E quindi fallimento vecchie previsioni Bertani forza gentile il mancare gli obiettivi della riforma del riforma Bottai e cioè va bene
Ma
Fino alla fine della guerra quello si chiamava Ministero dell'educazione nazionale
Poi l'abbiamo chiamato Ministero della pubblica istruzione come lo dobbiamo continuare a chiamare per definire che tipo di ministri ci servono
Perché per quanto mi riguarda d'accordo o no quelli che sono venuti dopo la Gelmini sicuramente non serve
Non so questa
Perché
Insomma le categorie con cui assolvono ancora la corresponsabilità non hanno niente a che fare con
Con quello di cui stiamo vagamente cercando di
Afferrare
Termine contenuti
Sicuramente rispetto all'epoca che ora e che abbiamo brevemente evocato
Dopo la Seconda Guerra Mondiale comunque c'era un Paese da ricostruire che era fatto per più della metà di analfabeti
Resta Bettino ce ne sono più
No ci sono quegli ritorno ma sono soprattutto analfabeti politici
Questa è un'altra questione e nome si capisce perché esattamente perché sta
Perché fu uno perché qualcuno lo vuole perché funziona perché sta funzionando come il come dicevi tu e quindi
Mentre appunto la democrazia si fonda sul fatto che tutti siamo nella condizione di esercitare
Un'intelligenza che concorre più o meno attraverso partitica definire di indirizzo di Governo del Paese non è vero niente
Anzi per quello che è successo negli ultimi trenta quarant'anni
E sempre più difficile che il cittadino nell'esercitare il suo diritto abbia chiaramente in testa
Perché perché corsa tende a dire per chi
E lo si capisce anche perché
Non c'ho niente contro la personalizzazione non esiste anzi viva la personalizzazione
Ma
Se io non so distinguere quando do il voto se lo sto dando a uno che si candida per il
I municipi o per il Consiglio comunale o per la Regione o per il Parlamento
Memmo operativo nuovo tema cubo Duma piace così che è chiede che mi pare però
A me
Questo è il principale analfabetismo di ritorno perché poi invece non solo
L'alfabetizzazione cresce ma le nuove generazioni hanno alfabeti che io o no da qui l'ho rinunciato accettando la mia condizione di esubero e obsoleto
Infine comunque
Sia il sistema scolastico che fondamentalmente istruttiva educativa istruttivo e formativo ma anche educativo perché non si può
Formare senza educare
Questo non momento sulle di educare comunque avevano un po'pur un
Un pilastro su cui poggiavano
E lo Stato nazione
Fosse liberale fosse fascista fosse etico fosse democratico
Che cosa cosa diventa no la pubblica istruzione che anche formazione anche educazione è via via che come fatto di enorme progresso
Questo non è più il soggetto
Principale
Della vita contemporanea
E già attraversato da un lato no
Processi molto progressivi che sono la sovranazionalità e dall'altro processi di internazionalizzazione che hanno sconvolto l'universo dedicare
Oltre che del formare
Allora chiudo per dire bisogna un po'distinguere metterci un po'di via cronica che ci capiamo un po'meglio che scandire in
Temi più circoscritti io penso il lavoro da fare
Anche con uno pre lavoro predefiniti testi di riferimento il metodo
Io lo dico perché
Io ho smesso di occupare di queste cose nel settantasette non ve ne dico la ragione
Ma era per il primo decennio della mia vita e
Il terreno sul quale
Pensavo di
Di dare un senso a al fatto di avere
Molta fiducia nella politica ecco come chiave di lettura della modernità e come chiave di riscatto laico dell'uomo moderno ecco
Dopo la politica ha continuato debba però per quello che è accaduto nel settantasette nel mio partito
Io ho smesso e mi sono sempre rifiutato di tornare ad occuparmi di scuola però adesso che è passato tanto tempo che succedono queste cose
Potrei anche tornare
A dedicare una parte delle energie residue
Più affinate ma molto minori
Di quarant'anni fa chi chiede di parlare
Lì dei nomi
Lui era
Pongo due lettere
Allora
Lui perché così
Se non li non verso
Lo io volevo fare due considerazioni veloci per porre delle domande mi sembra che giustamente preso Berlinguer
A diciamo definita in maniera molto precise sistematica che educare significa dal creare nei giovani una coscienza critica e quindi secondo i principi di libertà e
Tra l'altro gol le mamme con tre volumetti a sottolineato come importanze importante sapersi leggere dentro quindi crearsi un'identità
Per avere una coscienza critica però sempre dentro un sistema di
Con intelligenza sociale soprattutto
Di potenziamento dei criteri della coesione sociale e quindi
Del rispetto del dell'altro grazie
Ora
A me sembra però
Che diciamo nel
Ci sono due problematiche la prima
Abbiamo avuto la fine del mille ottocento un grande educatore che Don Bosco perché con l'amorevole il secondo i principi molto semplici per quello che riguarda la tecnica dell'educazione negativo il positivo al bene il male
E soprattutto con l'amorevole tre quindi con un dialogo continuo ha creato anche
A livello normativo perché i primi contratti di lavoro primo rispetto della dignità umana dei lavoratori tutto un bosco quindi il modello educativo di don Bosco
Con
Una valorizzazione non più dell'autoritarismo ma dell'autorevolezza e quindi
Di una priorità di ordine logico nell'accesso alla formazione
Ha funzionato perone entro la fine mille ottocento dedica la cultura di sinistra in qualche maniera
Volendo non volendo sul principio della libertà a
Distrutta la figura del padre perché
Con l'industrializzazione con la supplenza della donna nel ruolo educativo che se
Giustamente forse ma rimasta leve educatrice entrerà se ne vediamo delle foto della fine mille ottocento viviamo il padre la madre vestiti in giacca e cravatta i ragazzini
Come estintiva bambini se vediamo delle foto attuale vediamo il padre che ha la stessa la costo del figlio oppure gioco col computer e la madre solo rimasta
Finché stimato in casa a suocera costoro l'educazione
Allora la domanda la prima domanda è questa
Io penso che Berlinguer ha detto che con la multimedialità abbiamo una
Bertasi accesso all'informazione ma la tradizione narrato comunque la figura autorevole
Del sapere del padre quindi
Tra l'altro devo anche sottolineare come quando uno si sposa si parla di matrimonio quindi di materie intramoenia che porta la capacità
Formativa di una vita e poi formativo mentre patrimonio purtroppo è diventato il portare soldi e questo proprio dalla fine del mio ottocento quando il padre è diventato
Di nuovo il combattente che porta soldi a casa per crescere la famiglia quindi la prima domanda è questa siccome credo che la scuola
Poi abbia anche tutta una fascia di docenti qui non vorrei essere il fazioso del de la culture diverse una fascia di docenti che sul modello di Marcuse di questa libertà che comunque deve prevalere anche nel processo educativo e quindi anche la libertà sessuale la libertà
Di di e autodeterminazione della propria vita c'abbiamo un proprio Ministro della sanità il ministro Veronesi riceva lesta sì se viene preso in un ambiente chiuso e i
Ti dà quel senso di libertà la vita è tuo e quindi cito stati dei concetti
Della sinistra che idee di fatto nei processi educativi hanno innestato
Una prevalenza di ordini di valori rispetto allo stile di vita la sinistra oggi
Sì
Sì però mi sembra non c'era questa sì e ma
Io sono felice no quindi Cofferati così allora
Tesi
Vedo che per la sinistra ha detto
Ecco dà sempre fastidio come uno la critica comunque
No
Oggi persone devono parlarsi allora la domanda è questa non pensate che avevano dietro
La critica all'autoritarismo al educativa avete ucciso l'autorevolezza
Educativa in qualche maniera qualcuno ha fatto questa è la seconda domanda è questa a livello di istruzione ci sono numerosi studi che dicono che lo sviluppo dell'intelligenza conoscitive del sapere difendersi ficcato per categorie di genere tra
Donne e maschi tant'è vero almeno nei processi educativi dall'età erogarle sul ministro dell'istruzione
Dall'età dai cinque ai dodici anni tant'è vero che ci sono alcune scuole private che differenziano le classi e questo è stato proprio un fatto di organizzazione del signor le Pen secondo educazione di genere alla luce anche
Di quello che sta accadendo oggi
Sulla valorizzazione del genere come momento di approccio culturale all'identità sessuale non sia anche un tema da trattare
Bene grazie
Tra enti sentite c'è qualcuno che crede renderlo meno segnato mi assegna agli
Dodici
Non ci sia aggiunge
L'unico che sta dietro
Ringrazio dell'invito a tenere questo breve intervento del professor Quagliariello il professor Vacca cui sono legato dalla
Anni anni di lavoro comune in tre cani quindi in campo neutro diciamo
Rapidamente a proposito della materia ufficialmente dovrebbe essere Campone a proposito della materia che stiamo trattando si è parlato appunto di emergenza di emergenza educativa
Come tutte le emergenze essa richiede certo scrupolo risolutezza
Ma anche la consapevolezza che il modo peggiore di affrontarla sarebbe quello di far ricorso a misure frettolose precipito cose che non siano il frutto di un approfondimento invece meditato progressivo
In particolare non sempre secondo me è la via migliore da battere sarà la sostituzione del vecchio con il nuovo
Nel senso che non sempre la soluzione ottimale potrà consistere nell'aggiornamento in particolare degli strumenti come quelli informatici tecnologici da utilizzare nei processi di approprio di apprendimento
La questione che rileva sul piano anzitutto antropologico ha una portata epocale
Perché la tendenza dell'uomo contemporaneo è in ogni ambito quella di attribuire il primato al metodo al mezzo quasi che piuttosto che alla direzione di marcia si dovesse avere riguardo al come organizzare la marcia stessi
Conte grandi Torrevecchia nella loro lucida introduzione al bel volume la generazione dell'umano snodi per una filosofia dell'educazione
Ammoniscono che il rischio più grande derivante da un mix di funzionari ISMU e di pensiero debole sta nella perdita della visione complessiva delle cose
Nell'inclinazione efficienti Istica ad abbassare lo sguardo per perfezionare il mezzo che è nelle nostre mani senza tenere più doppio l'orizzonte del procedere
Si faccia attenzione a questo dato perché qui la deficienza per esprimersi in termini canti ani
Non rileva soltanto sul piano della ragione morale o pratica ma anche e soprattutto sul piano della ragione teoretica in quanto una inclinazione siffatta in fin dei conti ha Poretti ca non regge dal punto di vista logico
Questa spaventosa perdita di lucidità di più dipende molto a mio avviso
Dall'attenuarsi della componente umanistica nella formazione delle classi dirigenti
Pensatori più diversi da Maritain aggiuntive e cito anche Gramsci
Sì sono chiaramente espressi nel senso che soprattutto una cultura di questo tipo invece insinua in chi la pratica
La coscienza della interezza della complessità dei problemi insieme alla capacità di affrontarne risolverne uno senza renderlo pericolosamente avulso dal contesto rappresentato dagli altri
Solo una sensibilità siffatta produce insomma quella idoneità alla leadership
Senza la quale grande il rischio del procedere cioè ecco del produrre vorticoso di un agire che non di share né più fra le diverse priorità perché le schiaccia
La cosiddetta emergenza educativa non è stata retta mente affrontata perché nel nostro mondo occidentale dedito al fare al prevenire e desideroso di rassicurarsi
E di padroneggiare le cose
Esistono tuttavia pericolose controtendenze
Di lì davanti da mio piglia dei e di involuzioni del comprendere che rischiano di indebolire lo e di Minardi né la possibilità di preparare al meglio il futuro delle nuove generazioni
Tutto ciò sia detto in termini generalissimi e senza voler affatto sminuire l'importanza delle scienze esatte Occo come hanno oggi anche si dice dure
Ad esclusivo vantaggio di quelle umane rispetto alle quali le prime in quanto oggetto di saperi specificamente in partiti non hanno affatto minori dignità
Il punto è che in ogni contesto si tratti della famiglia della scuola dell'azienda o di altro luogo di lavoro del mondo dei media dello sport chi educa chi forma in forma
Deve potere attingere ad un proprio patrimonio di valori che sono spesso quello quelli rientranti in una tradizione rivelata si degna di essere
Almeno in parte tramandato
Occorre la competenza ma anche l'afflato adatto arrendere entusiasmante l'apprendimento perché come fu detto uno studente non è un sacco da riempire ma un fuoco da accendere
Lo scopo ultimo dovrebbe essere quello di far scoprire ad ognuno la propria vocazione
Concetto decisivo questo che può intendersi in maniera religiosamente significativa
Così che ciascuno di noi dovrà essere aiutato a scopi diversi per come Louis stesso è stato pensato e voluto fin dall'origine dei tempi
O in maniera laica così che ciascuno di noi dovrà essere aiutato a comprendere in che cosa potrà realizzare
Al meglio le proprie attitudini nel puro contesto dei rapporti intere umani e a beneficio di questi avrei per conclude una riflessione sulla riforma Gelmini ma posso concludere qui Grazia
Ammonta
Bene buonasera a tutti grazie molte per l'invito sono molto lieto che secondo me voglio impressiona nessuno costa cosa parlo brevissimamente solo che mi sono scritto due appunti
E me ne dimentico
Allora sì però quindi allora la faccio breve è una premessa una considerazione o meglio una tesi
è una domanda
La premessa è scusatemi dalla banalità ma
Conosciamo tutti credo che famoso detto per cui se non ti prendi cura il futuro il futuro si prenderà cura di te
Detto minaccioso ma vero
Qui mi aggancio servono tante cose che vorrei dire ma a
Molte delle considerazioni che ho sentito e che condivido molto
Quel che resta
Di questo Paese delle sue culture storiche delle sue culture politiche
E la società civile lo Stato ecco
Tutto ciò
Tutte queste forze tutte queste energie se vogliono davvero investire nell'educazione nel senso che tutti avete precisato
Come dire deve sbrigarsi
Perché perché qualcuno se ne sta già occupando e come
Faccio un esempio non voglio è che voglio vota evocare così Capasso semplicemente c'è una forma di nuova governance dell'educazione che stanno emergendo a livello internazionale sovranazionale
Un solo esempio recente è che sul ridisegno del curriculum
OCSE la Business un'industria duale Surico miti dell'OCSE attori privati in contatto con questo e l'Unione europea che dice cederemo alcuni dei nostri policy Lapresa questi attori
Stanno portando avanti un progetto ci sarà un convegno a Ginevra il ventidue ventiquattro ottobre e così via perciò la premessa è come dire
Bisogna
E l'emergenza c'è dal punto di vista anche temporale la tesi
Molto preme molto veramente non ho tempo quindi spiegarla in tutte le sue ma questa preoccupazione profonda per l'educazione e
Preoccupazione antropologica che amico untuoso Berardinelli citava prima
è effettivamente credo condivisa a livello di società globale perché appunto
è abbastanza comune e direi anche stasera l'abbiamo detto è stato detto bisogna cambiare educazione perché sta cambiando il mondo il mondo incerto con plesso volatile e tutto quanto no
Su cosa serve poi però per educare dentro questo mondo le ambivalenze sono fortissime
Sono fortissime e la la tesi che io volevo solo proporre
è che la il concetto di personalizzazioni che si usa spesso vada però da un lato può essere il fuoco effettivamente di questo ripensamento cioè può essere il concetto chiave
Per chiarire che cosa si vuole veramente dire e che però ha detto così non basta
Faccio solo un paio di così
Paio di esempi
La personalizzazione
Raramente viene vista come forma dell'equità o come forma dell'eguaglianza anzi spesso è stata vista o praticate in contrasto con quella
E che non è così ormai dovrebbe essere chiaro e noto a tutti i presenti che la Finlandia quando si parla dei testi famigerati o famosi test Pisa la Finlandia in testa in Europa lo questo lo lo sappiamo
è meno noto perché
E qui dice gli ATI non si sa che altro fare quindi si studia ma
Giustamente sì però quanto alla gioia questo non aiuta
No c'è un tema si canta in tutto questo è vero c'è una questione però importante su questo la Finlandia in testa nei test pesa
Grazie
Altrimenti le inferiore degli studenti cioè agli studenti meno bravi
Perché perché i meno bravi della Finlandia sono molto più bravi dei meno bravi degli altri Paesi cioè è lì che si costruisce l'eccellenza intrisa della Finlandia non delle élites
Cosa c'entra questo con la personalizzazione c'entra perché è questo eccetto detentive inferiore e dato da tutto un sistema di personalizzazione servizio educativo finlandese di monitoraggio di
Diciamo così di monitoraggio molto preventivo delle
Come dire dei ritardi educativi e tutto quanto che ho quasi finito che l'ICE
La domanda siccome la tesi da personalizzazione andrebbe spostato lungo la domanda è tutti abbiamo parlato e avete parlato di come dire in qualche modo di impegno di Comit mentre di di come parte come
Elemento essenziale dell'educazione la domanda che pongo scusate con un minimo di brutalità e commitment e che impegno perché cosa
Cioè
Qual è ancora idea il soggetto
Collettivo
O l'orizzonte rispetto al quale eh immaginabile che un'educazione pubblica possa
Come dire spingere ad attaccarsi a investire
A impegnarsi
Perché questo mi pare non sia per niente banale ringrazia
Fra
Allora grazie a tutti per avermi invitato gestioni
E alcune riflessioni che spero entro un anno i cinque minuti che certo sono un po'
Risicati per affrontare un tema di questo genere
Ecco penso che una questione di questo genere debba essere affrontata sotto due profili uno generale uno particolare naturalmente mi soffermerò di più su quello generale visto
Quello di cui mi occupo d'altra parte appunto molte cose di suggestioni e spunti di carattere
Diciamo concreto particolare se le vogliamo definire così sono stati già dati in modo molto interessante
Bene io riprendo un po'anche le le ultime suggestioni di Belardinelli quando diceva che appunto probabilmente la questione va ricondotta
A una crisi che è veramente una crisi epocale una lui diceva una crisi antropologica io penso che sia ancora più che una crisi antropologica tanto per essere ottimisti per fare
Sorridere tutti
O comunque una crisi sicuramente che abbiamo sotto gli occhi tutti quanti che vediamo anche verificarsi nel molto concretamente nello svuotamento delle nostre democrazie della nostra in modo particolare ma anche
E in generale delle democrazie occidentali e vediamo tutti l'inceppamento istituzionale e politico
E possiamo dire che e la crisi educative la crisi del del sistema appunto pedagogico è uno specchio di questa crisi più generale
Allora come mai questa crisi naturalmente in intoccabili battute difficile sintetizzarla ma io dirò almeno questo
Che a per entrare appunto mordere all'interno di questa crisi che come ho detto in generale e scolastica
Poi di conseguenza
Dobbiamo avere almeno chiare due punti di riferimento che hanno contribuito in modo sostanziale a appunto a poco dove questa crisi da una parte
Sinteticamente quell'anti fondo azionismo postmoderno
Che e certamente all'origine del relativismo di cui si è fatto cenno ma ancora di più che si presenta nelle vesti di averne avere dal popolo
Poste attiva dei costruzioni sta di cui dispone conosciamo agli esiti e le figure principale tanto per separato di gender prima qualcuno ha parlato di gente
Facciamo riferimento
Tanto per fare un nome alla bozza
E dall'altra parte a quell'individualismo autoreferenziale che declinato in versione neoliberista apportato lo sappiamo tutti l'abbiamo visto tutti e delle conseguenze disastrose
Soprattutto nella sua declinazione finanziari mistica e che ha portato devastazioni a livello addirittura planetaria ecco ci troviamo di fronte a questi due polli culturali e che curiosamente si intersecano pur avendo delle matrici molto diverse addirittura con configgenti in realtà poi si intersecano
E creano delle sinergie
Con effettivamente devastante preoccupanti a livello appunto della della della città in non culturale
Che ovviamente poi ricadere sul sistema educativo qui forse non si è parlato molto anche della classe docente e sicuramente i docenti risentono di di questa spari in amento di dissoluzione diedi paradigmi che stanno veramente a creare la nostra
Riferimento culturale generale riferimento fra virgolette
Infatti appunto l'autoreferenzialità del paradigma individualistico esplica un potenziale di Soru distruttive non rivendicazionismo che è sempre più radicale centrifugo di delitti particolaristici e deresponsabilizzante credo che il tema della responsabilità sia un tema
Fondamentale da reintrodurre nella nella panorama appunto del pedagogico e scolastico
Mentre l'altra parte il De costruzioni SMA meno e non in indipendentismo di infinite diversità ogni possibile criterio valutativo quindi
Singolarmente ripeto questi due paradigmi che non avrebbero nulla in comune e viceversa si incontrano
E si incontrano e vengono subiti dal
Secondo me dal sicuramente dai dai dei discenti ma spesso fosse anche dalla in generale per classe
Dei docenti e fosse da tutti noi un po'
In un modo che certamente rende difficile costruire modelli pedagogici attivabile edifici anche attivare percorsi educativi formativi
Tutto ciò poi a sua volta crea quello che appunto segnalava anche per Belardinelli prima e cioè un disfacimento etico e di prospettiva antropologiche che
Una conseguenza diretta di questi due linee grandi linee di pensiero che infondo segna non può il clima culturale segnano un po'il senso segnano molto il senso comune che appunto mai però diventa pervasivo
E da una parte segna certamente anche la fine di ogni vera condivisione culturale milioni verrà fuoco ma di coesistenza
Può poi la mando una intollerante apertura nei confronti di tutti e di ciascuno e sottolineando dall'altra parte l'importanza la centralità dell'individuo
Direi che questo nodo andrebbe veramente affrontato ecco allora la prima suggestione a livello teorico generale è che occorre una vera e propria rivoluzione epocale di pensiero
Affrontando questo nodo che mi pare un modo
Che in fondo subiamo senza percepire né molto gli effetti moltiplicatori ecco perché c'è questo strana connubio
In realtà
Contrastanti e contraddittorie ma che va affrontato quindi come prima cosa generale io ritengo che incontri come questi anche fosse più a livello seminariale in cui si possa fosse confrontarsi anche un po'più
A lungo siano assolutamente necessari perché la prima azione da fare un'azione di ricostruzione del pensiero questa è una una carenza drammatica
Che noi viviamo e che noi scontiamo al fosse subiamo anche un po'troppo passivamente che a cui va data una risposta
Va bene allora l'altra parte
Non c'è stata
Benissimo
Allora innanzitutto vi ringrazio delle a questa occasione
Delle cose che avete detto
Io darà un contributo molto più superficiale diciamo mi attengo alla mia visione così un po'giornalistica dei fatti
Io penso che la sfida dell'educazione
Nel nostro Paese sia anche una sfida culturale nel senso che occorre ribaltare la gerarchia delle priorità culturali di questo Paese
Restituire o dare all'educazione e la considerazione la stima
Che questo impegno merita perché oggi i processi educativi gli investiga mento educativo sulle persone delle persone delle famiglie e delle comunità intermedie
Oggi non non ha il valore che merita
Non sono solo la scuola l'università lamentare una marginalità
La scuola l'università con i loro professori gli studenti il mondo delle conoscenze sono poco considerati anche perché non è chiaro non è riconosciuto
Il ruolo dell'educazione nella formazione della coscienza nazionale elementi intendo italiana europea
E nella stessa capacità di stare nella modernità
Almeno con quel minimo di pensiero critico che può preservare il un bene comune destino il futuro della società dalla più passiva delle omologazioni
Io penso che il declassamento dell'educazione a Pratica secondaria marginale è essa stessa frutto di un'omologazione progressiva di una prevalenza dell'individualismo radicale
E di una secolarizzazione che tende a bruciare a contestare in radice la potestà di trasmettere tra persone libere dei valori delle conoscenze le tracce di una ricerca comune verso verità condivise
Professor Berardinelli c'è un ideologico un'ideologia in questo spirito del secco
Ed è un'ideologia molto pervasiva sin cronica contante novità che emergono nella società e per questo che penso che il liberalismo e alcune categorie tanto che per categorie dalla sinistra tradizionale
Ci servono a poco per
Ribaltare questo ordine di priorità oggi il punto è che si contesta il diritto il dovere di e di di educare si contesta l'autorevolezza
L'idea di libertà
è sempre più espansiva sempre più onnipotente sempre più autoreferente
Questi dea contesta il circuito di trasmissione delle conoscenze e dunque dei valori esterna al senso comune all'Agorà mediatica globale all'interconnessione permanente
La contesta in radice perché la interpella come una pretesa autoritaria educare presumere condizionare trasmettere in un codice che la velocità del presente rende già da rottamare
Non ci si accorge che in questo modo forse ci si accorge
Che in questo modo si spalancano le porte al pensiero unico alla civiltà del neutro all'omologazione dell'idea stessa di libertà e io credo che questo sia il punto la leva del rilancio della prospettiva educativa è l'idea della libertà
O meglio come è stato detto in questa discussione di un uomo e del della lede la libertà dell'uomo
Io contesto l'idea che l'educazione riduca la libertà
Credo invece che il l'educazione possa ampliare questa libertà ne abbiamo bisogno di conquistare un'idea di libertà più ampia un'idea libertà che comprenda la capacità di riconoscere i doveri
Le libertari l'opportunità degli altri la responsabilità la storia
Le relazioni umane dalle quali dipende la capacità che le degenerativa dell'uomo
E quindi una libertà che riconosca l'amicizia la differenza tra uomo e donna il dono il perdono
Valori metà giuridici che fondano la comunità si potrà dire da qualche parte che il dono fonda la comunità
Tanto quanto un ordinamento io credo che bisogna ampliare l'idea di libertà per render ridarà educazione il ruolo centrale che tutti noi pensiamo che debba vere
Perché all'onnipotenza apparente di questa iper connessione
Corrisponde l'impotenza della nostra condizione di cittadini senza un potere reale il Po mentre il potere democratico emigra aver verso l'oligarchia sempre più ristrette blindate
Onnipotenti e disperati è questa la condizione a cui noi
Rischiamo di essere condannati se non c'è un
Un rilancio una comprensione di questo valore comune
Io penso che bisogna costruire un'alleanza tra le culture umanistiche tra le culture persona liste contro questa omologazione che si traveste da individualismo auto che ratifica ante ed è per questo che io ritengo che
Questa idea di libertà che anche una idea di grande questione sociale una grande questione democratica sia un lavoro da fare insieme quando un'impresa e grande è necessario che delle persone che la pensano diversamente
Sulle opzioni politiche concrete abbiano la percezione di che cosa è veramente importante su cosa su cui si può far leva per costruire un comunque destino comune e condiviso
E che abbia insomma quella dimensione minima per poter essere accettata
Da noi perché la condizione attuale ovviamente il pensiero comune il l'ideologia prevalente ci porta verso una riduzione che riteniamo tutti noi inaccettabile l'idea dell'uomo e di libertà
Più
Il passaggio dalla sua
Leggo dalla società industriale alla società postindustriale
Ha comportato e comporta forti mutamenti
L'introduzione rapida e pervasiva delle nuove tecnologie cambiando organizzazione del lavoro
E produce effettive molto forti nel vivere quotidiano
I soggetti erogatori tradizionali i servizi e prodotti devono mostrare la capacità di adattamento e risposta
Al clima di conseguente insicurezza
Dirigere l'incertezza e affrontare progettualmente il cambiamento diviene quindi la scelta culturale e politica necessaria
Nel futuro presente e prossimo viene urgente adeguare mettere in relazione sempre più stretta
Le forme del sistema scolastico e quelle del sistema della formazione professionale
Vengo dalla formazione professionale
Come sistemi interagenti fra loro
La scuola
Intendo la scuola anche il mondo universitario
La formazione professionale e il lavoro fino a ieri ma anche fino a oggi vivevano realtà parallele così scadenze e ritmi sequenziali diverso sette
E queste condizioni ora divisione devono essere superate
E pur mantenendo la specificità e l'autonomia della loro identità sociale economica le barriere dei questi tre soggetti devono cadere e si deve tendere a sapevi ed attività
Incrociate e reciproche
E nel confronto costante ed ostinato
Politico culturale
Politico istituzionale e politico sindacale tra scuola formazione professionale e lavoro si rende possibile avviare avviare un processo sociale innovativo e riformatore
Fine si necessita la costruzione di un modello sistemico policentrico forse un progetto un presupposto di un processo di unificazione della scuola media superiore
Di una rete quindi di poli formativi continuamente interagenti reciprocamente pur mantenendo una propria
Legittima autonomia culturale
Tanto è migliore ed elevato il livello dell'istruzione e tanto più si amplia e si rende sicura la facoltà di acquisire competenze
Tanto più si consolida in modo continuo e permanente il personale e collettivo Progetto di vita e di lavoro
Nella società della conoscenza
L'inoccupazione e alla disoccupazione si contrastano con la crescere qualificato costante e permanente del valore d'uso delle conoscenze
E delle competenze e non riducendo le alla dimensione unica di valori e di scambio di merce
Progettando e programmando una cessione più ampia più globale critica delle conoscenze delle abilità
Si rende possibile la redistribuzione della ricchezza dei saperi contro la tendenziale divisioni e diseguaglianza tra coloro che sanno e coloro che non sanno
Tra una oligarchia in possesso di informazioni sapere potere e una massa con un sapere potere molto parziale e variabile e quindi incapace di partecipazione e di intervento
La scuola deve confermare l'obbligo al sedicesimo anno con il Progetto probabile di portarlo gradualmente hai dieci a otto anni
Questo
La mia idea riservando forse all'ultimo anno un'opzione aggiuntiva per i criteri perché i temi
Perché editi di un corso di formazione
Per la formazione
Sì cerco di svegliarmi o mezza pagina
Per la per la formazione professionale di primo livello e necessaria l'abolizione da subito dell'apprendistato dai quindici ai sedici anni che era prevista è presente nella riforma Gelmini
E contrastare il concetto di Canale scolastico parallelo ma di serie B
E il disegno sempre in agguato di mero addestramento odio obsoleto avviamento al lavoro inoltre deve confermare la propria presenza la formazione e l'istruzione
Nelle aree della sofferenza sociale sono interessati alla formazione professionale disabili detenuti immigrati
La prassi educativa e formativa inoltre quindi nel
Senso più generale deve procede in direzione di una formazione permanente per tutti gli adulti
Conoscenze e competenze sono paradigma della qualità del lavoro questo è il nodo
Non quindi un lavoro così generico indistinto approssimativo capace solo di svuotare le buche non ridotto a merce non suppongo di tecnologie dirette dal marketing
Ma lavoro socialmente di valore e garante di un personale Progetto di vita
E come e con le parole di Federico Caffè poiché nulla
E civilmente più degradante che l'accattonaggio del posto di lavoro
Comunque
Grazie a tutti io penso
Che essendo
Avendo imparato l'italiano a scuola penso che Moni vaga idea di quella che poteva essere
Magari
Ostiche
Perché
Ferroviari
Boh posso andare là
Ora ho una certa idea di quello che poteva è quella che poteva essere la funzione sociale della scuola e dell'educazione ora invece ci accorgiamo di qualcosa che è diverso stanze al mente
C servizi ci lamentiamo gli oratori almeno si sono lamentati anch'io mi associo
Allo lamentela del fatto che sostanzialmente
Con la crisi o con il fallimento del processo del Progetto di un'educazione di massa
In questo modo si sono state anche delle significative ricadute anche sul nostro tasso
Di democraticità di non solo delle nostre istituzioni ma di tutto sostanzialmente la scuola non è più uno strumento di mobilità sociale quello che è stato per tanti decenni
E forse anche per secoli ormai non svolge più questa funzione e che ci porta un qualcosa che bisognerebbe affrontare un tempo la gran parte delle nozioni
Che uno aveva modo di apprendere nella sua vita passava attraverso l'educazione scolastica l'educazione scolastica scolastica la quantità di cose che si apprendeva scuola era molto più grande e anche forse più importante di quella che si apprendeva nelle proprie famiglia dall'esterno ore ad ora sta avvenendo esattamente il contrario
Io all'università quando vengono gli studenti mi chiedo ma
In questi anni che cosa avete imparato
Come avete trascorso il vostro tempo
Al di là della io Olimpo del tango alta ho l'impressione che al di là del
Leggere scrivere e forse fare i conti ma non neanche tanto perché ormai tutti hanno la calcolati vicina nulla preso nulla
Quasi nulla certamente la scuola non è dispone in grado qualsiasi scuola anche la peggiore non è in grado di distruggere un buon cervello ma non è più in grado di mettere le persone che hanno una discreta
Capacità intellettuale in condizioni come era una volta
La gran parte delle informazioni cari miei passa attraverso veicoli pesante del moderno un figlio
Che non sono più quelli scolastici il che impone di ripensare la scuola come fattore di educazione e di mobilità sociale
La strada che si è percorsa quella di riempire alle scuole di contenuti sempre maggiori e sostanzialmente
Avvertibile quando noi usando pal passando davanti alla scuola vediamo questi poveri ragazzini con delle Borse convenienza
E con le ruote
A che cosa serve tutto quello che c'è in quei libri voluminosi non avranno ma perché non ci rendiamo conto non lo diciamo non avranno la capacità di imparare
Neanche il dieci di memorizzare neanche il dieci per cento di quello che ci ha detto allora
A che cosa serve la scuola deve educare
Non può più pensare di informare come una volta di trasmettere una quantità di saperi che ormai
Si trasmettano da un'infinità di altre parti
Ma deve toccare
Il che vuol dire cambiare tutto captata esercitare la capacità di discernimento e di critica certo che è una cosa difficile io non sono un petardo Ugo solo un modesto insegnando modesto insegnante di università ormai siamo segnati università però mi pongo il problema
Di del fallimento della scuola del fallimento di un certo progetto educativo e non penso che sia qualcosa è risolvibile ripensando
Aumentandolo i contenuti che devono essere trasmessi dalla scuola non saranno mai non sarà mai possibile alla scuola questi contenuti si trasmetteranno in forma sempre peggiore l'inutilità di quello che viene talvolta
Trasmesso a scuola evidente rispetta altre forme di comunicazione è questa questa avvertita inutilità rende
Lo studente disamore atto di fronte alla scuola trend degli insegnanti demotivati e via di seguito do tutta una serie di par Compart corso in cui il percorso la funzione educativa la scuola si perde completamente grazie
Poi
Confini
Grazie
Sono
Responsabile di una associazione nazionale di insegnanti si chiama didattica innovazione scolastica sono
Insegnanti io stesso
E quindi
O la possibilità di diciamo verificare sul campo molte delle
Dinamiche delle tensioni che sono state che sono state esposte
E al
Mi rendo conto che da un certo tempo
Abbastanza recente forse la
Sfida educativa si è spostata su un livello
Direi imprevedibile
Ed è la discriminazione che sta
Accadendo nella scuola tra chi
Pur avendo gli strumenti
Pur avendo gli strumenti non sana
E chi
Puramente gli strumenti avendo gli strumenti decide di fare della propria vita un'opera d'arte
E questo è un problema molto serio perché
Diciamo il l'eguaglianza
Formale che diciamo hanno realizzato in un certo senso IRI mezzi di comunicazione
A spostato il problema
A suo tempo lena a questo a questo livello cioè a livello di rendere
Il problema educativo fondamentale perché
Sì si capisce si capisce sempre di più che l'educazione non è un problema di strumenti perché in un certo senso determinati strumenti li possono fruire
Se non tutti quasi tutti allora se gli strumenti sono diffusi
E all'interno di questa fascia
C'è chi decide di dedicare la propria vita a
Uno scopo e che decide
Che invece semplicemente deve subire
Il problema allora si pone nel senso che nasce la domanda come sì trasferisca il sapere
Cioè come
Si comunichi sapere
Perché
Giustamente è stato osservato che il sapere non si trasmette più soltanto attraverso delle vie di comunicazione che sono formali
Cioè non si trasmette attraverso i testi scolastici non si trasmette attraverso delle forme
Di comunicazione che sono rigide
Se il sapere se tra spinte il sapere si trasferisce e si comunica attraverso il rischio personale
Cioè nella scuola oggi se la persona non si gioca liberamente in quanto tale
Non impara
Non apprende e non apprendendo non ha nessun rapporto col mondo nessun rapporto con la realtà
Quindi quella discriminazione di cui parlavo si traduce nel fatto che chi decide di fare della propria Vito un'opera d'arte a rapporto con la realtà perché la realtà la Crea
Perché la realtà decide di crearla attraverso un giudizio la realtà assenso per me
E chi decide invece di non crearla e quindi subisce fondamentalmente si assoggetta a forme di pensiero dominanti che sono da un certo punto di vista molto più pericolosi di un tempo perché
Anni che riescono a persona
Quindi
Da questo punto di vista se noi non ripensiamo la scuola come al regno della libertà
Della persona delle persone delle aggregazioni tra persone della professionalità docente delle reti di scuole c'è se non pensiamo alla scuola come al regno delle libertà in modo tale che diciamo chi ha
Possa dare a chi non ha attraverso se cioè attraverso
La forma della persona noi rischiamo di non capire questa fase e di andare verso
Forme
Magari innovative didatticamente ma culturalmente molto deboli perché la sfida culturale e la sfida antropologica si è terribilmente spostata su questi livelli ecco finisco
Diciamo spezzando una lancia a favore
Di insegnanti che lavorano cioè non è del tutto vero che la scuola sia solamente diciamo inutile
Nella scuola si si fa molto
Ma nella scuola si fa molto perché la sua italiana si è terribilmente diversificata cioè non c'è un istituto scolastico che si è uguale all'altro
Non c'è si chiamano licei si chiamano istituti ma c'è un istituto che ha un rapporto col territorio che vive di creatività c'è nessuno che non fa niente perché magari
Per vari motivi ha deciso di vivere nella conoscenza e questo il problema della scuola italiana cioè siccome già dei siti che la diversificazione esiste e che non è da combattere
Accentuiamo la nell'ambito di un'autonomia responsabile che porti anche ad una valutazione di quello che esiste questo naturalmente ovvio ma la diversificazione è positiva se porta ad una libertà responsabile
E io sottolineo che questo debba avvenire grazie
è già arrivata
Valutazione o quasi grafo che
Grazie e
Oggi molti parlano di emergenza educativa di sfida educativa quindi è diventato un tema
Di grande nelle agende politico-culturali di apparentemente di grande attualità e di grande rilevanza questo non ci esime però
Dal riflettere sul come si parli di questo tema
In effetti a me sembra che questa sottolineatura pure importante apprezzabile su questa espressione possa nascondere anche dei modi di pensare che sono lontani da quelli
Che stasera abbiamo ascoltato in primo luogo ad esempio
C'è un modo di parlarvi sfida di emergenza educativa che tende ad attribuire alla scuola o a scaricare sulla scuola
Una serie di difficoltà o di problemi e che altri ambiti altri soggetti non riescono ad affrontare quindi da da un certo punto di vista
Si vede un po'la scuola o l'educazione come ultima spiaggia e così però si rischia di sovraccaricare anche le responsabilità e che
Compiti delle istituzioni formative da una parte oppure c'è il rischio di guardare l'emergenza educativa solo da un punto di vista potremmo dire tecnico per cui ci sono determinati indicatori
Pure importanti no ad esempio l'OCSE Pisa o altri che sono stati richiamati
E si identifica l'emergenza educativa come
Il riflesso di questi indicatori a me sembra che la sfida che noi peraltro questa sera abbiamo colto un po'da i vari interventi sia quella di riportare il terreno sul piano prettamente culturale
La sfida l'emergenza educativa e anche prima di tutto un'emergenza è una sfida culturale da questo punto di vista mi sembra che
Anche le due istituzioni che hanno promosso questo
Questo seminario hanno gli strumenti e possano degli strumenti per portare un contributo significativo in questo dibattito che si distingua anche
Appunto da altri approcci molto differenti
Sul piano diciamo operativo che si è si è richiamata anche all'inizio del dibattito
Anche a me sembra importante definire un po'meglio qual è l'oggetto di eventuali prossimi auspicabile almeno dal mio punto di vista
Incontri quindi parliamo di educazione parliamo di scuola o parliamo di sistema educativo sono cose ovviamente legate ma forse andrebbe ecco focalizzata di volta in volta questo era il primo ovviamente
Incontro quindi anche di tipo introduttivo ma il suggerimento che proveniva da Vacca mi sembra sicuramente vada
Vada colta ecco anche dal mio punto di vista grazie
Così
Ferone
Ho farcela dunque
Dunque tra i tanti dibattiti sull'identità italiana che potrebbero esserci utile in questa discussione
Uno divise prima della guerra Gioacchino Volpe e Benedetto Croce
Fu relativo alla possibilità di una storia italiana prima dell'Unità d'Italia
La tesi del Volpe che vedeva nel Principato il filo di continuità della storia dal nazionale dal periodo classico allo Stato unitario è stata credo messa alla prova in tutte le sue possibili applicazioni nell'ultimo quarto di secolo
Le letture della transizione italiana come crisi della politica che quindi andava risolta attraverso il ripristino dell'obbligazione del comando politico hanno mostrato credo con grande abbondanza di esempi
Anche perché abbiamo avuto modo in un tempo così lungo di sperimentare questa lettura nelle sue implicazioni più diverse incredibili
L'incapacità di questa concezione dell'Italia di essere vitale nel vivificare una grande Repubblica democratica
Mi chiedo quindi se non dovremmo esplorare più estesamente di quanto non sia stato fatto finora la posizione crociana
Che vede nella cultura italiana nella tradizione umanistica italiana il primo nucleo di formazione della nostra nazione
Solo sul successivamente diventata Stato
Se ciò è vero il programma il problema pedagogico viene tecnicamente in primo piano come soluzione del problema nazionale
E lo dico con tutta l'amarezza che viene dal fatto che in anni recenti abbiamo permesso che alla scuola venissero tagliati otto dei trentotto miliardi di finanziamento pubblico annuo
Cioè è stato il più compiuto il più grande ridimensionamento del sistema formativo nazionale dalla formazione dello Stato in unitario in avanti
Con conseguenze forti scaricati tutte sulle aree deboli del Paese Mezzogiorno periferie delle grandi città ceti sociali più deboli e così via
E lo dico guardate a riprova del malfunzionamento della tesi Volpe perché questa decisione non è stata appresa dal decisore politico nessun decisore politico l'ha assunta
Ma è stata presa dalla tecnostruttura dello Stato imposta alla politica
Quando penso gestisce certe
O e tra l'altro il responsabile di questa decisione è oggi il funzionario di una grande banca d'affari
Chiaramente
Il
Sì però il dirigente nazisti dirigente generale del Tesoro oggi uno dei dirigenti della JP Morgan connessi
Sì è chiaro vero
Quando Angelo Bagnasco anni fa pose il problema dell'emergenza educativa che certosini
Riferiva una qualche
Netto quale
Il cardinale Bagnasco
Riferiva una questione di vasta implicazione
Nel mondo e le atrocità contemporanea ma non si può non vedere che quella riflessione solleva precisi interrogativi sulla scuola italiana
Ne sottolineo solo uno qui che mi sembra di particolare rilevanza cioè
Se c'è un'emergenza educativa
Quale il principio educativo della scuola
Attraverso quale strumento la scuola educa
Io qui non voglio porre il problema delle finalità della scuola che tra l'altro è una cosa vastissima e su cui le due relazioni introduttive si sono intrattenute credo in modo magistrale
Ma come ottiene la scuola queste finalità qual è il suo strumento
Ora dall'APPA Iberia greca in avanti e in tutto il mondo contemporaneo
Lo strumento del educativo della scuola è costituito dalla cultura
La cultura intesa come pista n pluralistica esattamente come diceva prima
Berlinguer come scienza
Qui c'è il punto di frattura con il sapere iniziatico tradizionale e orientale
La nostra educazione non è concepita comunque cammino progressivo verso la verità che va appresa
Ma come un progressivo addentrarsi nella complessità del sapere del suo pluralismo
L'ideale certo che è la complessità del reale
Ora
Anche la scuola della cultura
Fa difficoltà a uscire dalla sua dimensione tradizionale che percorre tutta la nostra storia dal mondo antico fino a oggi sì
Il passo che non è stato completamente compiuto quello che abbiamo di fronte è quello di democratizzare l'intuizione crociana sull'attualità della cultura umanistica della tradizione umanistica
Cioè come farne il principio formativo non di un alito dello Stato ma di un'intera comunità democratica e repubblicana
Ora
Finisco solo su questo dicendo che in questa difficoltà sia inserita
Da lungo tempo una soluzione che ritengo riduttiva quella cioè di credere che il principio di coattivo della scuola né nome ossia la cultura ma lei culture al plurale
Ho infatti l'impressione che ci malinteso multiculturalismo
Abbia cercato di colmare il vuoto causato dalla delegittimazione in nome della contestazione
Della scuola fondata sulla cultura l'idea cioè per cui il principio educativo della scuola non sia nella conoscenza del mondo del reale della storia
Ma nel rapporto nel rapporto la cultura scritta ma nel confronto comparativo tra diverse culture intese in senso eletto non lo dico volto alla scoperta delle loro differenze come palestra per la formazione di una società della tolleranza e di rispetto
A casomai addirittura imposto in senso normativo dall'esterno lo diceva Berardi nella parte finale del suo intervento alla dibattito pluralistico
Il punto fondamentale di debolezza di un simile paradigma pedagogico
è costituito dal fatto che queste differenze queste culture intesa in questo modo si svuotano del loro contenuto umano in qua in questo presunto confronto comparativo
E alla fine resta una pura metodologia in cui dice ente non impara nulla perché lo si vorrebbe addestrare solo a imparare imparare e così via
In questo vuoto si cancellano tutte le vere differenze
Che sono quelle mediate perché inserite nel dibattito scientifico e culturale
Non mi soffermo su altro ricordo solo
è più
Ricordo solo un passo
Grande linguista Antoine Meie e il padre di tutta la ridotto logica francese nel primo Norbert primo secondo Novecento
Grande grande scolare che disse una volta noi ci illudiamo di formare degli allievi era il maestro di bambini studi di un'esile così
In realtà quelli agli EDISU si formano tra di loro nei loro confronti
Ora credo che il vero aveva responsabilità che non abbiamo oggi quella di dare la possibilità a una generazione di formarsi nuovamente
E di fare la sua storia grazie
Vero
Colombo Maria Grazia
Ma oggi
Rispetto
Non possiamo dire cosa abbiamo in comune io professor Barca perché siamo in pubblico
No io volevo riprendere sul proprio molto brevemente tre tu cioè tre punti
Io sono past President di un'associazione di genitori qui sono nella scuola come genitore non come insegnante
Scuola professor Barca detto un tempo di lavoro è diritta
Berlinguer una scuola di qualità per tutti e per ciascuno
E ancora problema sociale della scuola Semerano messi a caso ma non lo so uno a caso mi sembra che
Siano tutti e tre diciamo definizioni un proprio che riguardano
La scuola e aspetti della scuola
Come genitore guardo come direttore poi che ha che ha fatto tutto un lavoro associativo a questa esperienza di questa sera
Non lo dico evidentemente così
Perché perché è bello dire però ma perché ci credo troppo davvero un respiro garantire
E anche una speranza per le generazioni future
C'è questa trasversalità o comunque questo mettersi insieme e parlare
Di scuola così come si è accennato stasera voi nell'itinere sarà diverso non so come sarà ma non mi interessa è già un passo importantissimo e molto e molto interessante
Allora questa cosa mi piace perché siamo purtroppo tutti dentro quasi una spirale del silenzio oppure diciamo quello che ci fa comodo dire oppure quello che pensano tutti perché dire quello che effettivamente si pensa oggi è difficilissimo
Per un genitore può e peggio ancora allora il secondo punto la scuola come un rom anche per i genitori io ho imparato tantissimo non scuola come genitore attraverso i miei figli e la scuola fa crescere deve far crescere anche il genitore
La domanda che uno che genitori fa portando i figli a scuola è proprio questa cosa ci guadagna da quella scuola di come genitore come educatore
Che cosa mette in moto in me come educatore perché è importantissimo perché se il genitore fermo e come dire in quagliato che che dentro uno schema
Anche il ragazzo il bambino con le spira quest'aria
E e non impara un tu non impara niente o comunque impara poco
Che cosa muove il genitore la responsabilità educativa è vero che i genitori sono simili e sono molto spesso sindacalisti del nella scuola è vero che i genitori sono fragili tutto quello che vogliamo ma un punto da cui ripartire proprio questo
Riporre la questione della scelta della scuola statale o paritaria che sia non faccio differenze in questo momento perché bisogna scegliere anche la scuola statale non solo la scuola paritaria
Per cui scegliere provoca e nuove la responsabilità altrimenti uno passivamente subisce tutto in campo educativo assolutamente è negativo
Perché presuppone fare un lavoro su di sé
Come come genitore
Quali sono i punti e le parole chiave l'autonomia e la parità perché o questo sistema e sono contento che stia arrivando all'onorevole Quagliariello perché volevo dirlo davanti a lui
Ho
Il pluralismo o il sistema nazionale di istruzione effettivamente un sistema pluralistico e un pluralismo effettivo o altrimenti
Tutti è un male per tutti non solo per la scuola paritaria che sta scomparendo e ha ridotto a quattro per cento
Prima un pezzo di cultura che se ne va perché è una scuola che chiude qualsiasi scuola sia comunque è un pezzo di cultura serena ma oltretutto è un di meno perché viene meno questo possibilità di pluralismo
E non possiamo pensare a un'Italia un Paese rigido da questo punto di vista
Chiuso dentro proprio in modo schematico
Per cui un sistema
Che ci sono diverse diverse scuole per cui scuole statali e scuole paritarie
E anche tra le scuole statali di diversi
No
Certo
Allora io
Sesso
Tutto
Ma io guardi
I
Ma
I
Io non escludo mai nessuno proprio
Per
Percorrenza
Per cui il sistema
No scusi c'è una legge sessantadue del due mila che ha detto l'onorevole Berlinguer per cui il PD
L'ha fatta a luglio due mila perché mi pare che esista ancora no professor Berlinguer nessuno l'ha tolta io mi rifaccio a queste come la legge attuale duemila dicesse aprono conosco
E
Per cui
Ed è in base due facce ecco allora questa legge sessantadue punto permette questo pluralismo de educativo
Che e deve essere inclusivo e deve prendere tutti
Io ho tra le mani e lascerò poi una sentenza della Cassazione che uscita ieri e che
Mette a dura prova le scuole paritarie che accolgono i disabili
E sono state condannate per esempio i disabili e come a Roma è come tutti gli altri
E qui noi nel nostro Paese dobbiamo fare una politica molto diverso da questo punto di vista allora chiudo dicendo questo
Che occorre per fare questo
Togliere una discriminazione scusate ci sono molto concreta non perché voi non lo sia ma anche molto precise perché altrimenti noi parliamo di questioni che poi alla fine
Occorre togliere una discriminazione che come cittadini italiani CE
Perché la scuola non si può definire scuola statali solo la scuola pubblica solo la scuola statale
Quando c'è una legge che riconosce il sistema e la funzione pubblica per cui questo però dobbiamo esserne convinti tutti ma nella battaglia di qualcuno ma è una battaglia di democrazia e di libertà vera
I due rapide considerazioni io non
Non sono una esperta Dini di problemi educativi nonno particolare esperienza in questo campo però sono estremamente sensibile
Al ai
Discorso che anche questa sera è stato sollevato
Legando molto la questione della educazione della scuola della formazione a problemi molto più di fondo
Io sono e penso che l'ASM lo sviluppo di questi incontri debba andare nella direzione
Che è stata qui indicata in alcuni interventi
Perché credo che sia molto vero il le gamme che è stato stabilito tra
Quella che viene abbiamo chiamato alla la crisi e l'emergenza educativa che riguarda la scuola fin
Arriva fino poi tutto il processo educativo fino all'universitario esperienza in campo universitario e questo ho avuto modo di verificarlo da vicino
Ma
A che fare sicuramente con quelle che sono diciamo gli esiti anche quando anche da quantificare per quanto riguarda la scuola cioè il fatto che la scuola italiana
Non assolve ai compiti a cui
Realtà era stata pensata cioè quello sia di una formazione e della
Cittadinanza e quindi della capacità critica e di presenza critica dei cittadini e delle cittadine italiane ma anche la assenza di capacità di mobilità sociali di assicurare la scuola che assicura
Quello che proprio di una società democratica cioè la caduta di status e la scuola che riesce a garantire attraverso la formazione la cultura il sapere una
Ascesa una mobilità sociale questo alla scuola italiana non riesce a far
è quindi c'è una crisi ma c'è qualcosa di più profondo
E su questo credo che sia diciamo il legame che è stato qui stabilito tra
Emergenza educativa i emergenza antropologica io sono molto d'accordo su qui
Anche se guardo questo da una prospettiva se volete diversa da parte rispetto a chi l'ha sollevata
Pur condividendo alcuni punti di fondi
Credo che appunto la
Il fondamento di un
Dell'educazione sta nella
Trasmissioni
Di una
Cultura
Sta nella capacità di fondare l'educazione su una divisioni che e anche molto ricco cari certo nonna
Diciamo non ha elementi impositivi Juno autoritari ma c'è un'idea
Una cultura ed esattamente quella di cui noi stiamo lamentando la crisi dramma
E anche perché non riguarda solo la scuola ma riguarda ambiti molto larghi non a caso è una crisi che viene avvertita con una
Drammaticità esattamente perché
è arrivata a toccare non soltanto le istituzioni gli organismi dalla famiglia alla scuola allo Stato alle
Ma perché attività ha toccato
Con effetti
Ambivalenti e in questo noi ci troviamo ha toccato strutture profonde
Ed io mi riferisco
A un cambiamento che ha carattere epocale che quello del mutamento dei rapporti tra uomini e donne nelle nostre società
Questo è qualcosa di profondo non a caso in molti interventi quando si parla di emergenza antropologica non a caso si è fatto riferimento a quelle che sono teorie anche che affrontano acquisto le teorie del genere
Come questione molto seria molto grave
Ma perché ma perché
L'altro la realtà la storia ci pone dinanzi a un cambiamento epocale
Millenaria
Cioè si sono rotte quelle che erano i rapporti millenari storici tra uomini e dopo
E che cosa sono le funzioni
Che uomini e donne hanno costruito nel corso non solo di secoli ma anche addirittura di millenni e non ci troviamo dentro
E lei la scuola qui
Si riflette in modo molto umido sì ma vado per titoli
E allora questa questione
Diciamo nella nella
Nel linguaggio nel discorso dominanti che non è soltanto italiano e globale
Questo
Su questa questione
Pur rilevante
A una a un bersaglio una corrente che la
Che quello di
Appunto neutralizzati la
Appunto il neutro il gente la
Il tentativo di superarle di eliminarla attraverso
Delle una una modalità che ha queste caratteristiche e che e vero io sua
Cose dette dalla
Professoressa accolta sono molto d'accordo c'è l'individualismo elettriche del gender si tendono una mano
Io penso che dinanzi a questo c'è bisogno di un grande impegno culturale affrontato da posizioni e anche angolature molto di più
Che possono essere anche Conte in in linea contrastanti ma che ci si incontra su questo e io dico una questione che poi è centrale anche qui è un è un tema che è tornato
Su cosa intendiamo per cominciamo intendere per libertà
Perché questo credo che sia un una un
Una catena un paradigma fondamentale
Quello dell'idea di libertà io penso che con questo appunto
Qui il lavoro che si può fare che possiamo fare perché continuare e di provare a vedere si riusciamo
A trovare
Da un terreno comune nella risposte appunto a una sfida che insieme educativa
E antropologica che si colloca sul terreno di che cosa si intenda libertà e penso che si possono fare delle cose estremamente interessante
Grazie
Poi Luigi Cavallari
Stiamo per esaurire
Buonasera intanto ringrazio tutti i Presidenti delle fondazioni
Io sarò molto breve
Finirebbero al mio intervento però dunque intervento vuole essere più proprio riportare quelle che sono che è un delle considerazioni che io vivo stando tutti i giorni e la scuola su una pedagogista vivo nella scuola quindi sono
A contatto continuo con insegnanti genitori e studenti quindi riportare un po'quella che è la realtà della scuola e fare un'osservazione su cosa si potrebbe fare per come dire provare a pensare una proposta per ricreare sistema educativo
Per ricreare un sistema educativo di qualità dobbiamo pensare ad una scuola inclusiva capace di mettere al centro del processo di apprendimento gli studenti
Per includere tutte le differenze bisogna saper rispondere diversi stili di apprendimento di ragazzi e far sì che ognuno con le sue specificità c'è dal sapere al saper fare al sapere essere
Per realizzare questa scuola non solo dobbiamo formare in modo diverso adeguato gli insegnanti ma dobbiamo anche capire come sono i nostri studenti oggi non si può prescindere dunque dalla conoscenza degli alunni e dalla formazione degli insegnanti
Partirei da una considerazione che deriva dalla mia esperienza quotidiana oggi molto spesso gli insegnanti sono in difficoltà nel gestire le classi hanno problemi con la disciplina e con la capacità di motivare interessare far studiare i propri limiti
I ragazzi e i bambini di oggi sono poco capaci di ascoltare di tenere l'attenzione
Di concentrarsi riflettere per cui sono iter stimolati e da e spesso non riescono a fare una cosa per volta fermare l'attenzione non tollerano le frustrazioni e di fronte ad ogni difficoltà fanno fatica ad accettare l'impegno che dovrebbe esserci
Spesso sono appoggiati dei loro genitori sulla strada di disimpegno perché le famiglie
Preferiscono accontentarli sottraendoli alla responsabilità di un comportamento adeguato in tal modo una già con un lavoro degli insegnanti e non favoriscono la crescita la responsabile attenzione dei ragazzi
Questi ragazzi poco seguiti conseguiti in modo inadeguato
Sono anche individualisti poco impatti ci e quindi poco capaci di cooperare di avere rapporti interpersonali equilibrati
In questo panorama si evidenzia ancora di più l'importanza che alla scuola ma contestualmente si nota anche la risposta deficitaria della scuola a parole nella scuola si parla di così Ditadi piani personalizzati di alunni con bisogni educativi speciali
Ma la scuola nelle sue linee guida diciamo e attenta la centralità dell'alunno protagonista del processo di apprendimento
Che si sviluppa nella relazione significative con il docente capace di rispondere ai bisogni formativi dei propri alunni ma nella realtà i docenti oggi faticano a rispondere a questi richieste almeno in diversi contesti dammi conosciuti
Insegnanti non sono in grado di un avviso di comprendere i diversi stili di apprendimento degli alunni di favorire l'empatia e di aiutare i ragazzi a stabilire la lettera illazioni interpersonali significative
Spesso non utilizzano metodologie didattiche strategie pedagogica adeguate e hanno difficoltà a realizzare piani personalizzati per i propri alunni
Nelle nostre aule ci sono solo lezioni frontali un c'è una scuola trasmissiva non si favorisce l'uso delle tecnologie di un insegnamento cooperativo né di un'educazione tra pari sappiamo ormai che le competenze di un docente devono essere diverse forti
Disciplinari relazionali psico pedagogiche tecnologiche
Per chiedere questo i docenti però dobbiamo riconsiderare il loro ruolo nella società non possono essere considerati gli impiegati ma dei ricercatori dei professionisti degli intellettuali
Che affiancano i loro allievi e li aiutano identificarsi che ad apprendere
Pertanto per ottenere un cambiamento vero dobbiamo partire dalla formazione dei docenti
Che può parzialmente partire dal basso cioè nelle scuole ma non basta c'è bisogno delle università ed esperti esterni che aiuti i docenti ad acquisire un modo nuovo di concepire l'insegnamento
La nostra scuola non permetterà Agazzi riconoscersi e sottolinea spesso solo gli aspetti negativi degli allievi di frustrati non li incoraggia dovremmo immaginare una scuola aperta finito
Fino alla sera e aperta al territorio dove i ragazzi possono fare i compiti praticare sport attività espressive in questo modo la scuola potrebbe diventare un luogo di aggregazione di conoscenza e di crescita
Dove si educa davvero e non si inculcato dissi trasmettono nozioni grazie
Qua
Diamo
Figlio vediamo come
Quindi Luigi Cavallari poiché a Comacchio e poi Cavallaro
Varie ed eventuali
Grazie
Io sarò breve
Se sbaglio richiudiamo
Procedo ammesso rilevanti
Io non potrò l'esperienza nelle riflessioni di un pedagogista mentre adesso che la logica ma
Espone speranza oltre quarantennale di insegnamento universitario e quello che ho sempre notato in questi quarantadue anni che è il segno che il livello degli studenti che arrivano e sempre più basso c'è poco da fare un
Decadimento progressivo che anno dopo anno es hanno sì no
E questa è quasi disperante
Perché è vero che come diceva fosse professor Cubeddu plurime temi difficile rovinare una intelligenza
Ma è anche molto difficile quando c'è un'intelligenza potenziale che al
Non farlo cioè che non viene fuori allora questo è disperante
Qualche osservazione sul dibattito di stasera mi ha fatto molto piacere una cosa qui ci sono personalità
Anche politici di estrazione formazione cultura riversa
Ma mi sembra che quello che
Ha unito questo dibattito sia molto più di quello che ha diviso e questa è una cosa molto interessante
Molto interessante soprattutto per un rispetto a una cosa di cui voglio parlare e cioè
I rapporti tra questo e la politica nel senso che non sia possiamo fare dibattiti accademici bellissimi approfonditissimo i che avranno sicuramente un'influenza positiva poi sulla società
Ma se non poi arrivano a un risvolto politico
Non è che servono a molto
E io credo che questo tipo di
Confronto dibattito è un po'come la discussione sulle riforme istituzionali che finalmente pare che
Si sia arrivati a farle
Coinvolgendo tutti io credo che la questione scolastica sia proprio battiti la questione
Che deve coinvolgere tutti che deve trovare fra tutti quelli minimo comun deboli denominatore che possono poi risolte le questioni
è stato messo molto rilievo il rapporto tra la crisi della scuola e la crisi della società
Cosa che è evidente è ovvia c'è una foto assolutamente bio onirico biunivoco tra le due cose perché poi a scuole fatta dalla società ma anche viceversa la società è fatta dalla scuola
Toso Vacca diceva giustamente a un certo punto nella sua
Repliche
Che mi è sembrata molto puntuale
Che non era solo la scuola insegnare oltretutto no intanto c'erano poi i partiti politici
C'erano le parrocchie c'erano le famiglie c'era tutto c'è un tessuto che si pindarici alla televisione atteso negli anni Cinquanta e Sessanta avuto ruolo
Didascalico e didattico molto molto importante insegnata sia un alto a parlare
Settantacinque fino a un certo punto elenco se qualcuno direbbe fino a Berlusconi un anno noi diamo l'ottanta va bene stare quello che
Quello che voglio mettere in rilievo che
Cioè lo so bene
Quello che vorrei un attimo mette in video che questa
Di UNIFIL bionico uscita della crisi tra cioè scuola e società che poi si traduce nel richiamo alla questione antropologica
Che è fondamentale
E un nodo fondamentale che però richiede tempi lunghissimi nel senso che solo attraverso
Un un lavoro di molti anni si può pensare di riformare la scuola e quindi
Di avere sulla società quella influenza relativa a ciascuna scuola migliore può dare
Da questo punto di vista per esempio i provvedimenti di Renzi che ha dato soldi per il grado di fare per rifare le scuole che stanno cadendo vanno benissimo ma hanno una valenza economica
Perché mettono in giro soldi
Ma rispetto alla qualità dell'insegnamento non danno assolutamente nulla e
Mentre invece quello che c'è da fare e come diceva Renzi cambiare diverso
Ma cambia emesso vuol dire affrontare il problema tutti scolastico dal punto di vista sostanziale
Quindi quindi quello che voglio dire e concludo
Tocca la politica
Tocca a chi di voi fa politica o a chi ha influenza sulla politica cominciare a ragionare su una griglia di riferimento di una nuova legge che può essere una legge comune del Parlamento o almeno che tiene
In piedi
Le forze migliori che fosse più
Che hanno voglia in Parlamento e di fare questo una dignità che permetta una libertà di sperimentazione di una
Capacità di insegnare che lasci la più ampia libertà pacifiche temo raccolto su cosa vuol dire libertà su cosa vuol dire l'influenza redigente in questo senso ma in questa griglia anche questo può essere
Affrontato che in qualche modo adesso
Grazie una sola
La sola postilla
In tutto questo bisogna mettere da parte il Ministero perché il Ministero fa l'opera terribile
Nella sua isteria normativa e valutativa
Di blocco del sistema che se non si supera quello non c'è speranza di fare
Questo meriterebbe un anno di lavoro condotte
Poi dobbiamo capire se dobbiamo cominciare dal ministero dalle regioni
Io mi chiedo alle Regioni eliminare
L'ordine pubblico
Contesa
Considerati sulle università e anche sulle università
Poiché a giugno ma su questo soprattutto
Allora
PC
Avevo detto giorno
Come anche a cui ho parlato abbiamo finito e disoccupati i tempi che sono l'università prego illustri poco giusta
Io non sarò sarò brevissima volevo richiamarmi soltanto dei temi generali che
Mi sembrano fondamentali importantissimi da ricordare
E volevo parlare della educazione soprattutto dal punto di vista dal profilo politico
Richiamare l'importanza del la formazione di cittadinanza sia come soggetto sia
Nella morti educazione alla Intel soggettività
Nella formazione per una società democratica della Società dei diritti la formazione del per la costruzione di un sistema democratico
Volevo lei richiamarmi all'importanza di un progetto politico culturale di una protegge attualità che appartiene nella società
E quindi con tutta la passione la partecipazione che potrà esprimere volevo richiamare il tema del sapere potere quindi il tema della diffusione del sapere come uguaglianza
Volevo dire che l'educazione importante come grande impulso alla conoscenza per il miglioramento della vita delle condizioni di vita e delle per le persone volevo richiamarmi al grande valori umanistico della conoscenza
Ma è
Allora il valore della conoscenza che appartiene alla condizione umana e alle sue libertà ehi come riferimento ai valori universali
Tra
Prego l'ultima
Perché non so chi sia ma mi è stato dato l'incarico di
Credo che lei si accavallano bene grazie prego ricercatrice minestre
Saloni carta non avevo preparato non ho un discorso diciamo ma una serie di riflessioni spunti che mi sento ascoltando le vostre
Le vostre relazioni che poi possono anche secondo me essere utili per il lavoro delle due fondazioni lavoro che le fondazioni appunto sembra di capire si impegnino a fare e pesano oggi come punto di partenza
Allora intanto punto io premesso sono citati Finest Italia quindi vedo il tema più dal versante universitario ma credo che sia emerso insomma che la Fiera e la formazione riguarda i debba riguardare anche come ipotesi di rinnovamento o culturale come rinnovamento radicale l'intero diciamo con fatto la filiera appunto e la formazione vede scuola università e ricerca insieme non credo che debbano essere affrontati neanche in diciamo i temi non soltanto a livello ministeriale ma anche al
A livello di dibattito nostro l'invalido dibattito culturale delle fondazioni come
Dei compartimenti stagni ma vadano affrontati con un tema unico
Sul punto il secondo punto riguarda la crisi economica e sociale naturalmente è stata evocata come elemento negativo è negativo perché
Comporta un taglio dei fondi e questo va da sé nel nostro Paese come ovunque però da un punto di vista di ripensamento che le logiche ripensamento dei percorsi di educazione può essere appunto
Una uno stimolo è un punto positivo punto positivo
Per dei percorsi di educazione educazione intesa come
Formazione e istruzione e quindi due diciamo i due elementi che compongono il percorso educativo
Sulla formazione riprendo appunto quanto detto nelle relazioni
Interattività tra docenti e discenti naturalmente rimane centrale questo nell'università sì forse più facile da da mettere a fuoco insomma forse la mia figura figura di un ricercatore è una figura di docenti e discenti insieme
Quindi non soltanto rivolta
Diciamo al pubblico gli studenti ma anche
Come elemento formativo che forse a livello scolastico questo elemento elemento della formazione degli insegnanti è un elemento sul quale vale anche la pena
Di soffermarsi un altro punto che è stato accennato e quello della internazionalizzazione internazionalizzazione che è stata vista in qualche passaggio positivo può essere vista come un elemento negativo l'internazionalizzazione e negativa nel momento in cui noi la scrive la la la leggiamo
La consideriamo la consideriamo compiacere Orobie rilevare secondo me cioè e negativa se vista come tutto quello che viene fuori dal nostro Paese sempre migliore di quello che noi riusciamo a fare questa non è una limpide internazionalizzazione è un elemento di comparazione può essere utile appunto a importare in quello che poi si può applicare all'interno del nostro del nostro caso nazionale interno di quella che è la nostra storia culturale Astra culturale del Paese
Un ultimo punto riguarda è stato richiamato appunto in alcune relazioni quello di andare oltre le ideologie ecco io credo che in questo in questo sono meno ottimista
Almeno per quanto riguarda l'università cioè non credo che ovvio per dirla in maniera brutale diciamo che quelle che erano le divisioni politiche pre ottantanove lo dico in maniera forte per far per dare un messaggio
All'università l'università sia conservativa in questo tanti passaggi che sono stati fatti a livello politico e a livello sociale nel nostro Paese
E che anche il fatto che due fondazioni appunto Gramsci Magna Charta dici dall'insieme di confrontarsi su alcuni temi è un segno importante
Io credo che nell'università intesa appunto più come
Struttura struttura anche di conservazione questi elementi vadano cioè ci sia ancora bisogno di lavorare molto su questi punti perché credo che la società e anche la politica in questo siano abbastanza più avanti grazie grazie
Allora prima Belardinelli chiedere corre a prendere un treno e
Quindi Lupo sceglie il tempo che c'è il treno tra mezz'ora
Grazie a voi noi cittadini
Sicuramente
Abbiamo davanti a mio modo di vedere da quello anche che è emerso nel dibattito questa sera un compito culturale di dimensioni gigantesche secondo me
Parlare dei temi di cui abbiamo parlato io provo a dire qual è la mia impressione esco esce confermata un'impressione che
Avevo e che quindi che butto là
Oggi non possiamo più parlare di questi temi e in modo schematico meno che mai possiamo parlare di educazione in modo protocollare se c'è un dato certo che emerge per esempio
Pur avendone parlato poco
E la crucialità di insegnanti all'altezza
Oggi un insegnante non si può più affidare a una consuetudine a un
A un a una routine che comunque
Nei e nel tempo passato aiutava gli aiutava di molto ho visto un insegnante mediocre nel tempo passato faceva meno danni di quanti ne faccia un insegnante mediocre oggi perché
Perché a un insegnante oggi e richiesto
Di stare sul pezzo in modo ineludibile non può che stare sul pezzo vuol dire che se cena venticinque davanti deve essere capace di venticinque sguardi differenti
A noi che parliamo di scuola e necessario a vere contezza della realtà di cui parliamo
La scuola non esiste esistono è stato detto intervento esistono tanti istituti e non esiste il liceo esistono tanti licei esistono tanti istituti magistrali istituti tecnici esistono
E
Da una parte le cose possono andar bene da un'altra meno bene se vanno bene o vanno male dipende in gran parte dagli insegnanti dal tessuto
E socio-culturale nel quale la scuola inserita da quanta interazione tra scuola e mondo esterno e di quale qualità è fatta
Ecco e ha richiesto un investimento enorme su questo tema un'altrui investimento è quello che penso possiamo facendo stasera
E
E proprio e necessario che venga fatto sulla politica la politica deve diventare consapevole di quale posta
E il gioco nel nel tema di cui stiamo parlando cioè non è possibile che sia un tema marginale
Non è più possibile è e
Praticamente
Deve diventare la vera sfida per anche per la politica bisogna farlo capire alle famiglie
E l'UDC è andato via
Per esempio io ho notato né che invece tempo
A Luigi negli ultimi anni io a avevo quasi volevo buttarla una nota a tutti Visco ho la sensazione che gli studenti anch'io ormai son tanti anni che sto dentro ma ho la sensazione che gli studenti delle ultime
Due tre tornate
Ampliano una consapevolezza differente quantomeno
è evidente che magari dettata forse dalla paura
E io non so da che cosa però bisogna grandi risorse intanto Aurelio quaranta richiede sarebbe dobbiamo dobbiamo farci carico anche di questo
Per cui come vedete
Si guarda alla qualità
Addirittura la paura non voglio addentrarmi in una euristica della paura perché l'unica paura che ho in questo momento di perdere il treno
Grazie
Grazie veramente affinché
Gli atenei
Tocca a me
Così come mi è parso di capire che
I due responsabili delle due fondazioni
Abbiano seria intenzione di proseguire
No è il
Io dicono seria ferma intenzione di proseguire
Da seguire due parolacce una
Conticini tutte le altre de scuri
Noi dobbiamo allora se proviamo a guardare un po'al futuro quelle scuole che insegnare ai bambini che entrano a società fra trent'anni vent'anni
Se non prevediamo cosa succede ci teniamo molto a rinvangare quanto importante l'umanesimo
Allora c'è una tendenza strutturale teorica e ormai già concreta di chiudere tutte le scuole e fare il conticini
Perché la rete pulite io sono contrarissimo però come diceva Beppe internazionalità ti può non piacere ma c'è
Perché questo è importante perché ci dice
Che il metodo è il contenuto sono decisivi in qualunque struttura possa operare
E che noi dobbiamo
Intervenire perché qualunque sia il processo tecnologico strutturale
Si conservi la forza dell'attività educativa
Allora
Io pesato molto l'intervento di un professore che poi dirigeva una cosa nazionale
Nove ricordo come si chiamasse ossia forse dieci
Forse sì che invece non era affatto Foscolo era una con uno un ottimista
Perché ha detto nelle scuole succedono cose di tutti i tipi
Io sono testimone perché dirigo una rivista on line che vede nel porta e mi occupo di questo che ci sono centinaia di esperienze innovative nelle scuole che si stanno facendo realmente
Che costituiscono uno share un punto di osservazione ineludibile e che stanno costruendo una cultura educativa nuova
Poi come terza posizione io non ci credo che oggi il vertice politico sia in grado di fare un intervento di cambiamento della scuola italiana
E guai che si metta a fare una legge di riforma perché succederebbe un disastro allora perché queste idee nel vertice politico
No non arrivano perché parlano d'altro
Allora non abbia bisogno di far crescere una uno momento di cultura
Come è stato detto e le due fondazioni sono uno strumento ma un altro strumento e ciò che sta maturando in concreto in tanti Paesi del mondo dove già consolidato dalla normativa dall'ordinamento e sono anni Nucci avanti a noi e funzionano
E che non c'era niente a che spartire col sistema nostro
Ma qui non si sa che è così
Ci siamo soltanto le classifiche della
Dede di chi è più bravo o meno bravo in OCSE-PISA
Perché c'è una
Cultura agonistica del modo di porre i problemi
Ma non si sa perché è come le cose stanno cambiando recentemente e non c'è nel dibattito io non sento una parola che richiami tutto quello quindi c'è una vuol minoranza profonda e un disinteresse informazione poi non loro non lo fa circolare
E contemporaneamente è
Ci sono molte esperienze in Italia
Molte esperienze allora bisogna partire da lì intanto mi ha fallito vedere cosa succede cosa c'è di buono e cosa non c'è di buono però partire da lì perché la loro cultura i dubbi innovativa parte da lì infatti un paio di esempi
Che cosa c'è di forte in tutto questo un concetto che abbiamo detto ma
Entrati uscito della discussione
Che è quello del messaggio education cioè che si deve fondare sull'apprendimento questo nuovo tipo di impianto
E questo comporta una rivoluzione profonda nel modo di insegnare un'evoluzione profonda
Nel costruire le
Gli edifici non bisogna fra più fare edifici con le aule tutti uguali a se stesse nove a far sapere al Presidente Renzi dai i soldi al quel bellissimo Fantato
Ma se fanno le scuole come quelle di ieri
Meglio spenderli in qualche altra cosa perché fai solo danno a costruire muri
Allora se la struttura dell'edilizia deve cambia profondamente per recepire questo nuovo modello
Elastico in cui si muovono gli studenti e non si muovono i docenti in cui una cosa è fare un'azione storia una cosa fare una conversazione inglese una cosa fare un intervento di fisica una cosa suona il pianoforte
Che non c'è niente a che spartire uno con l'altro perciò dire che la riduzione profonda e non è entrata per arrivare a questo però
Bisogna che noi
Ci chiariamo un paio di concetti eolici
La libertà
Intanto non la si può conculcare
L'autorità inglese la scuola diventa uno strumento di trasmissioni autoritaria di saperi e di piste e mi
Ci sarà poi la permanente distrazione di ragazzi che vengono considerati stolti ignoranti maleducati eccetera perché
No non vengono conquistati dalla giornata scolastica
Devono essere conquistati affaticare ma perché si interpretano i migliori e culturali il momento prima di tutto la classicità ma messa nel modo in cui ci dobbiamo mettere se si vuole esaltare la grandezza delle
Della tradizione classica con Rosa rosse rose facciamo ridere cari amici come se si vuole insegnare la musica cominciando col sorteggio o facciamo un disastro novantacinque per cento non comincerà mai a studiare uno strumento
Mentre si sa che la lingua si impara prima di tutto leggendo e poi le regole di grammatica leggendo romanzi poi vengono le regole di grammatica queste una rivoluzione culturale il nostro impianto ma destabilizzato totalmente
E questo è un atto è un uno degli aspetti
Quindi e la comunità e la diversità
Poi c'è l'altro aspetto di questo benedetto a Battaglia per l'umanissimo perché non c'è una
Io non faccio più sentire
Il mondo dell'umanesimo deve rivendicare che l'umanesimo e il mondo della cultura e il mondo
Chiedeva in permeare di sé tutta la scuola che ragazzi devono formarsi in base a quell'idea
Non ci siamo formati in quel modo ma io mi domando perché
E i ragazzi che studiano all'Istituto professionale per il commercio non sappiamo niente garantita classi
Egli niente dei romanisti perché negli istituti tecnici dove si formano i periti chi potrà diventare ingegneri o altro non fanno niente e perché l'umanesimo sia stato ridotto agli per filologici MO
Hai iper filo logico non è l'antichità latina e greca all'Iper filo logico
è stato uno strumento straordinario che Gentile e prima di luce hanno inventato che ha funzionato oggi fuori dal mondo non c'è più un cane di paese che insegni greco antico
Non lo possiamo togliere perché certo l'Italia togli un brand fondamentale poi si potrà più agire ma gli studenti del Liceo classico sono scesi dell'ammetta sono scesi dal dodici al sei per cento adesso
E sono quasi tutte ragazze sono quasi tutti al Sud
Allora cioè parliamo del lancio dell'umanesimo
Prima detto cambiamo il modo in cui si intende l'umorismo facciamolo diventare un modo di per me di penetrare la grandezza della classicità e la grandezza delle lettere malore in antagonismo con molto spesso si ripete geloso del fatto
Che la scienza oggi a quello che e che il metodo scientifico
Di un musicista come Galileo che per caso era anche uno studioso
è un è uno scienziato
è il metodo scientifico ed informare il complesso dell'apprendimento quindi
Da oggi dobbiamo liberare i caselli Topo e che ripetiamo come nel corso cari al nostro cuore nessuno nega questa plusvalenza è come ci insegna e come si interpreta questo grande patrimonio
E quindi è lì e finiamola di leasing distinguere fra le due culture finiamola distinguere né renderne fra due mondi che sembrano
Rivendicare di dignità
Accettiamo l'arte praticata che sconvolge ogni metodologia didattica dall'altra scuola come una forma di crescita della creatività questo il termine creatività e allora i ragazzi non siano chiara no
Faticherà hanno cambieranno cercheranno di fuggire ma non si annoierà e allora se noi abbiamo questa linea io penso che
Forse potremo dare un contributo per far capire anche alla politica che il mondo e l'altro l'altra parte
Facciamo nonché alcune
Quella facciamo alla luce
No
Veramente solamente due minuti perché mi sembra che
L'inizio sia promettente soprattutto quello che
Emerge che il lessico consente un dialogo perché fondamentalmente insomma magari si sono dette anche cose differenti come poi
Nel
Ministro Berlinguer ha fatto notare nel suo intervento ma si sono dette con un linguaggio che alle stesse categorie io credo che questo sia
Un qualcosa che ci obbliga ad andare avanti ad approfondire ancora magari in settimana faremo anche un incontro tra le due fondazioni per capire quali sono gli strumenti nell'approfondimento e ve lo comunicheremo quindi grazie per questo inizio apre
è una
Convenzioni quei quattro
Ecco ridotte noi siamo
L'unico
Pone questo problema figlia
Dal momento
Guai se la vostra
Dando
Semplicemente