Le Regioni sono un mondo vitale?

Bene
Bene buon pomeriggio a tutti con
Non molti minuti di ritardo sul
Cinque minuti di ritardo sul programma iniziamo
Più cordiale benvenuto a tutti quanti quelli seduti al tavolo e quelli non seduti al tavolo è il quarto appuntamento di mondi vitali dopo politiche mondi vitali fu un regalo
Del Presidente De Rita lo scorso anno e poi Europa in mondi vitali sanità
Come mondo vitale senza punto di domanda
E questa volta invece le Regioni mondo vitale questo con un punto di domanda ci sarà una ragione per questa
Differenziazione per questo trattamento differenziato il
Il format della l'appuntamento è è sempre il medesimo cioè
Questo è stato più seminariale quello sulla sanità
Era più allargato mai formate sempre il medesimo cioè un lavoro preparatorio ne approfitto per ringraziare soprattutto Annibale Ferrari e Giovanni Rizzoni
Del lavoro preparatorio cioè la due pagine di posizione della questione le Regioni sono un mondo vitale tutti questi materiali sono sul sito
Dell'associazione
In questo caso quattro questioni per avviare il dibattito
Il momento dell'incontro e poi la pubblicazione sul sito del video dell'incontro è un momento successivo e che dipende dal tema
Le quattro questioni sono quale governo territoriale
Quale sviluppo locale quale prospettiva europea e quale ruolo per le
Autonomie funzionali
Quale governo territoriale la domanda più ampia evidentemente noi abbiamo avuto la grande montata delle Regioni a cavallo tra la fine del secolo scorso e l'inizio di questo secolo nel nostro Paese sembrava che ormai lo Stato nazionale fosse diventato residuale recessivo
Ricordo sempre che all'epoca avendo in quegli anni concorso a
Scrivere una riforma sanitaria mi ero sentito
Rimproverare da molti colleghi non quelli presenti per la verità però da molti colleghi un eccesso di statalismo di quella riforma letta adesso eletta alla luce anche
Dell'esperienza che poi mi capitò successivamente con un'altra giacca il rimprovero cambio di segno no a dimostrazione che il il tempo trascorso su questo tema a fatto
Una vera e propria inversione di di percorso in effetti le grandi speranze che erano state affidate all'inizio del mio questo secolo alla riforma quasi federale si diceva del Titolo quinto
Poi hanno ceduto il passo ad atteggiamenti di disillusione nell'opinione pubblica nelle forze produttive
Tra gli stessi promotori della riforma della revisione costituzionale del due mila uno d'altra parte
La il dubbio che
Le Regioni altro non si hanno se se non luoghi problematici dove si annidino più
Esplicitamente inefficienze sprechi complicazioni normative burocratiche incapacità di realizzare politiche di sviluppo locali efficaci e durature
è un dubbio che
Terme in qualche misura l'opinione pubblica non riguarda solo le Regioni pensiamo alla sorte di altri enti come le Province
Ma il tutto che cosa sta provocando sta provocando il ritorno a un impossibile e pre moderno
Stato centralista a fronte dell'Italia delle cento città o dei cento campanili
Ecco indubbiamente la domanda è una delle domande cruciali è una deriva questa regionale che si deve certamente a molti fattori ci sarà anche quello dell'efficienza
In molte situazioni delle classi politiche locali ma in altre situazioni così non è stato dei livelli problematici di etica pubblica che forse però non sono soltanto i
E a livello regionale
Ci sono sicuramente difetti di impostazione della stessa riforma del Titolo quinto forse un'eccessiva enfasi data la funzione legislativa a fronte
Di altre funzioni che poi si fosse sarebbe lo dimostrate più importanti quelle di programmazione e quelle di gestioni amministrative non è un caso che
Ordinamenti non regionali non regionalista ICI ma tradizionalmente più accentrati abbiano visto nel tempo per esempio l'ordinamento francese una montata di potere e di significato delle Regioni a cui non ha corrisposto invece
Un aumento del una ricco un riconoscimento della potestà legislativa
Quale sviluppo locale quale sviluppo locale
Nel momento in cui la crisi sicuramente ha inciso su un modello di sviluppo territoriale
Per cui l'Italia aveva una posizione importante quello dei distretti
Industriali la Giunta ridislocazione dei fattori produttivi a livello globale ha determinato
Fenomeni brutali di selezione del nostro
Tessuto produttivo ha penalizzato le realtà orientate soddisfare la domanda interna ma anche fortemente
Selezionato non penalizzato perché questi si sono salvate ma selezionato le unità produttive specializzate nell'export
La tenuta dei distretti dal punto di vista economico sociale non cita spesso compromessa e d'altra parte la riduzione della spesa pubblica
Determinata da un
Dall'intreccio del patto di stabilità esterno con quelle interno ha certamente aggravato la situazione di aree del Paese tradizionalmente
Oggetto di forti investimenti di intervento pubblico non sempre produttivo
E allora la domanda e come le Regioni possono svolgere un ruolo incisivo per ricostruire una coesione territoriale spesso lacerate parlando di coesione ter la reale evidentemente viene in rilievo il rapporto con l'Europa e quindi la terza domanda quale prospettiva europea
Perché non va dimenticato che la salinità impotenza delle Regioni al fine fine secolo scorso agli inizi di questo secolo non è stata senza
Collegamenti da noi certamente in quel quadro che accennavo poco fa con nella riforma del Titolo quinto ma non è stata senza collegamenti con un fenomeno più ampio
Dal basso una legittimazione dei vertici degli esecutivi che poi è arrivata fino al vertice regionale ma dall'alto in qualche misura una tendenza europea cioè la l'Unione Europea proprio in quegli anni appuntato decisamente sulle regioni come il fulcro di una politica
Di sviluppo di coesione
Di qui allora il marcato rafforzamento delle autonomie regionali che è intervenuto a cavallo dei due secoli anche in paesi con tradizionalmente poco attenti a queste realtà ho fatto l'esempio della Francia ma qualche cosa
Dire genere si può dire anche per il Regno Unito
Oggi evidentemente Unione Europea vive un momento diverso la crisi il colpo di frusta della crisi ha prodotto un congelamento delle dinamiche dell'unificazione politica ha riproposto in primo luogo in primo piano il ruolo degli Stati
Nazionali moduli decisionali intergovernativi che fanno fatica a lasciare il campo da altri moduli ecco come la forza delle regioni può giocare in questa prospettiva non tanto a identificare improponibili piccole padri ma quanto essere un momento
Importante per riavviare il processo federativo a livello europeo e allora l'ultima domanda non c'è soltanto evidentemente l'autonomia territoriale c'è nel nostro Paese in particolare una molto nomi a ulteriore l'auto in autonomia funziona Alì che hanno nessi di vario tipo con le autonomie territoriali in particolare con l'autonomia regionale penso da attualmente pensiamo naturalmente l'autonomia scolastica l'autonomia universitaria alle Camere di commercio alle professioni agli ordini professionali e con mondi
Mondi vitali spesso mondi vitali anche se problematici sto pensando al discusso ruolo degli ordini professionali e che sicuramente vanno inseriti dentro questo discorso
Se e quando ci saranno un una Camera delle autonomie probabilmente non può essere soltanto la Camera delle autonomie territoriali ecco tutto questo
Nello sfondo del nostro incontro è stato pensato un mese fa quindi
Anche alcune presenze pensate allora poi nel nel tempo hanno avuto qualche difficoltà specialmente in questi giorni ma il nucleo forte del nel nostro incontro è rimasto solido
E non è un caso che il primo intervento l'abbiamo affidato a presidente Giuseppe De Rita
Che ringrazio in modo particolare perché
Tutto avrebbe sconsigliato la sua presenza qui quest'oggi salvo la sua suo eccezionale
Senso del del dovere disponibilità perché so che aveva grandi ragioni per dire all'ultimo momento non posso eppure qui con noi il presidente del Rita sa che
Il tempo che ci sta dedicando è considerato un ulteriore regalo e quindi quando questo tempo dovrà non esserci più noi comunque
Lo già prima ringraziamo per quello che ci vorrà dire per questa sua ulteriore presenza per mondi vitali d'altra parte mondi vitali
è nata anche grazie a Giuseppe De Rita mi ricordo una conversazione
Estiva in un luogo molto a meno
E in una piccola patria a proposito di piccole patrie del nostro Paese
Subito dopo interverrà Mariella Eno cave
E quindi Giuseppe De Rita il punto di vista ecco dell'Osservatore indipendente e Mariella ero che il punto di vista dell'imprenditrice però a cavallo tra profit e no profit
Dopodiché
Le domande della società civile
Poste la scienza giuridica come riflette sulle Regioni il presidente Ugo De Siervo e il professor Gian Candido De Martin il terzo momento il punto di vista delle istituzioni è il momento più difficile perché il Presidente Errani avuto qualche problema di di influenza negli ultimi giorni e
Insomma alla la cosa ha impedito di chiudere una presenza che ancora tre giorni fa era confermata e io so o un biglietto di Graziano Delrio che aveva accettato
Di buon grado la presenza poi lo dirà lo dirà mi chiede quando il Fellini quando interverrà ma ecco in questo momento con comprendiamo benissimo che il declassato Ministro del rio declassato al sottosegretario in realtà nel ruolo forse il più delicato
Della dell'ordinamento italiano quello di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con funzioni di segretario del Consiglio dei Ministri per cui qui la sua assenza e più che giustificata soccorre Remo con gli interventi programmati e
Avremo anche il tempo di estendere perché c'è un pubblico molto qualificato
Mac dunque estende Remo la possibilità di intervenire per poi concludere allora prevista con delle brevi conclusioni
Allora se questo è il programma della giornata puntualmente diciassette e trenta le domande della società civile civile
Professore Giuseppe De Rita Presidente De Rita grazie
Grazie Balduzzi
Ma adduzione ha già detto che sono qui in punta di di sedia si potrebbe dire ma
Mia moglie è rientrata dopo quattro mesi in ospedale mezz'ora fa causa e avrei voluto star lì e
Almeno per le prime ore di rientro
Però sono condannato a fare il professionista che quando prende un impegno allo
Non rispetta anche quando ha contro il mio essere più uomo che professionisti
Quindi mi scuso se poi dopo un po'andrò via
Ma spero che i capi avere ragione
Il ragionamento che vorrei fare con voi specialmente dopo quello che ha detto Balduzzi e che mi aveva mandato gentilmente il testo prima
Un pochettino
Compresso
Non è soltanto un provai domanda quale domanda viene dalla popolazione della gente comune dalla società verso la struttura istituzionale regionale dell'oca
C'è un problema
Più grave compromesso per cui tutto quello che stiamo facendo dal Titolo quinto alla modifica delle Province I rapporti anche con la cultura
Regionalistica la sussidiarietà e cessione manca di un punto di riferimento forte
Il punto di riferimento forte legata al fatto che non abbiamo deciso
Ancora
Dopo la costituzione se questo è l'asse evitarle è un sistema Paese o è un Paese contenitore
Mi spiego
Tutti coloro che si occupano di istituzioni che sono legate a un approccio sistemico hanno bisogno di un modello sistemico il modello sistemico può essere quello
Dire ammirarle può esser quello consociativo può essere quello
Di
Collaborativo però hanno bisogno di un approccio sistemico
E in effetti tutta la struttura culturale sociale istituzionale italiana è nata come creazione di sistema lo Stato italiano è nato con i nostri padri fondatori che hanno creato un sistema
Ancora oggi parliamo purtroppo io dico di sistema scolastico perché anche nel settore nella realtà dei singoli settori l'approccio era sistemico creare un sistema
Anche quando
è stata fatta la riforma sanitaria abbiamo fatto il sistema
Sanitario nazionale
E
Quando abbiamo fatto le
Le strutture dell'Italia al comune dell'Italia unita abbiamo creato un sistema facendo il sistema delle dogane il sistema
Delle dei degli uffici regionali
Della della Banca d'Italia abbiamo creato dei sistemi
Ma l'altro la coltura sistemica in gesso
Incessante perché fa perdere ogni capacità di conti di contemplare suscitare accettare monitorare l'energia vitale
Chi oggi pensa in termini di non di ritardi e ringrazio Balduzzi dire ricordato quel po'di strada che abbiamo fatto insieme i mondi vitali non sono quasi mai dentro i sistemi
Pensate solo la scuola
Mondovì fare oggi nella del sistema scolastico e dentro il sistema
Poteva essere dentro l'autonomia scolastica e se avessimo avuto il coraggio di farle
Perché allora le autonomie scolastiche permettevano non soltanto l'autonomia il localismo il radicamento con una società ma anche una vitalità innovativa
è invece
Oggi le uniche possibilità che abbiamo di rinnovare quel sistema non sono nel sistema sono fuori
Con i ragazzi che vanno assumerle esser ogni Erasmo scommetteva Nenni che non ha nulla a che vedere con il fisco meccanismi sistemici
è un po'tutto perché perché la dimensione
Penso faccio un altro esempio fra quelli che del resto ha citato lombardo Cozzi e il sistema industriale esiste ancora un sistema industriale
Facciamo una politica industriale per poter motivare potenziare il sistema industriale italiano facciamo ridere
Il sistema industriale italiano sono quel qualche centinaia di migliaia di impresa che girano il mondo fanno lo sviluppo industriale e fanno il made in Italy
Questa mattina in un convegno che credi abbiamo notato che noi siamo l'Italia è
Cioè è il primo Paese esportatore del mondo in quattro grandi settori industriale ed è il secondo Paese al mondo negli altri otto grandi settori industriali
Piangiamo da morire tutti i giorni sulla povertà di questo Paese ma siamo un Paese forte ma non perché si sia un sistema industriale
Ma perché ci sono realtà industriali che hanno
Minute singole di singole imprese che hanno fatto una realtà di
Polizia di sui modi autonomia di corsa libera chiamatela come volete
Ma non perché siamo riusciti a fare sistema
Quando
Balduzzi citare l'esempio dello sviluppo locale della crisi dei distretti ma letti la vittima distretti sono stati un modo di sistemi di usare
Lo sviluppo locale
Mentre lo sviluppo locale non andava verso i sistemi legge Cassola dell'ottantasei che di fronte alla frammentazione dei Pratesi del Marchegiani di Valenza Po eccessi ma creiamo il distretto
E crediamo
Un assetto sistemico dello sviluppo locale che le hanno lo sviluppo e di i distretti sono rotti i
Perché ciascuno è andato per proprio conto il massimo si fanno delle dei patti di filiera delle i contratti d'impresa
Che vanno
Vanno fuori dal sistema vanno fuori della realtà
Nel distretto
L'innovazione non passa per la cultura sistemi
Sia che sia uno una cultura sistemica
Antica quel gerarchico piramidale che però
Nello nella realtà italiana e ancora vincente ma siete sia quello cibernetica o informatica che è quella dell'architettura distribuita dei poteri del policentrismo organizzato dei profili
Non piramidale non gerarchica ma
Che per esempio quello nel
Nella realtà bancaria della realtà finanziaria italiana
La realtà finanziarie deviava avverso una cultura sistemi caldi tipo distribuito la cultura
Statale ad esempio ha perso un sistema piramidale da nenie trippa
L'innovazione la forza di spinta del
Del del de dei dei protagonisti della nuova imprenditorialità non passa attraverso logica sistemica
E se facciamo quello siamo condannati alla morte
Pensiamo ad esempio
Alla prima domanda che ci ha fatto Balduzzi le Regioni
Regioni non sono state altro che un adattamento sistemico una coltura sistemica in crisi
Sapevamo
Con la Costituzione e porre il settantadue che il cultura dello Stato ha centrato che avevamo forma giustamente dico io creato nel mille ottocentosettantanove leggeva più e quindi abbiamo tentato
Il decentramento
Soltanto dopo l'avvenuto buoni comunale un Twin Circhetta mentre o di quella logica del decentramento attraverso
E il problema del federalismo posso bossiana
Ma nei fatti è stato un decentramento dentro sistemico del sistema precedente creando dei meccanismi sistemi c'è altrettanto potenti e forte
Quando Balduzzi dice i le regioni hanno avuto il grande pregio del di una governance chiare e ben precisa per elezione diretta del Governatore si sente che è affezionato a una cultura del
Nelle regioni dove la parola governance
E esigeva una risposta sistemica a un problema sistemi
Ecco questo è
A mio avviso il problema che abbiamo di fronte noi abbiamo un sociale che oggi tende a a venire destini motivazione problemi bisogni
Dico io a sistemici
E non possiamo ricondurle a meccanismi sistemici non possiamo ricondurre a una a riforme esistenti
Perché ogni riforma che facciamo noi partiamo da livelli da rifare bisogna rifare il sistema
Bisogna riformare il sistema
Ma
E se invece il Paese fosse un scomparisse contenitore
C'è un corpo un con una realtà che in fondo permette il Polo inserissimo nelle scelte il policentrismo dei poveri l'autonomia delle decisioni
Perché non è che quell'opera mettiamo attraverso un meccanismo di
Di paese contenitore ci sono già
E non sono governate governabili perché la nostra cultura di governo come adatta a un Paese contenitori
è
Il
Adatta a un'ipotesi una speranza un'ambizione di fare un sistema Paese
Ma questo era valido cent'anni fa centocinquanta anni fa non è più valido
Le nostre
Cioè escludiamo alcune delle realtà
Europee nel mondo si va verso meccanismi in cui
Pensa pensata l'America l'America è un grande Paese contenitore non è un sistema
Ne parlerà neppure all'esercito americano è un sistema uno come un contenitore di cose diverso del debole armi diverso di culture diverse di spregiudicatezza è diverso di autonomia diverso
E noi invece siamo sempre lì legati a questa allerta
Il
Mio
Contino in giro per ritardi gira un po'di meno perché era le classi fa sentire qualche volta ma
Il mio continuo in giro per il bene sempre legata a questa sorpresa che i singoli soggetti fanno per proprio conto
Pensano per proprio conto hanno interessi comuni hanno spesso identità
Comune ma hanno in gran parte interessa identità diversificate
E questo fa paura
Fa paura perché di fronte a una diversificazione di interessi e di identità così forte come quella italiana in cui anche
I sistemi più più moderni più recenti
La riforma delle Regioni come i distretti industriali si disgrega no in qualche
Misura quotidianamente la reazione istintiva non è quella di dire va beh
Allora siamo un Paese contenitore regoliamo le procedure i modi di essere i controlli i monitoraggi di un sistema contenitori dei tanti soggetti
No una reazione ancora sistemica
Concentriamo verticali diamo
Un uomo solo al comando va benissimo in questo momento perché quell'unico che può
Permettere un modo di governare un sistema che invece sembrerebbero a tutta la lista di Quentin governa
Ed è questo
E il problema vero la domanda
Che ente che non è politica è una domanda socio-politica
è una domanda di essere accettati in una società come la nostra per come si assoggetti all'interno del
Per come sia delle strategie degli interessi diversi dagli altri
E non possiamo più in fondo permetterci di obbedire a una logica sistemica che è stata pensata dato autore pensato all'altro
La stessa reazione che abbiamo avuto dato che abbiamo nei confronti dell'Europa ridursi lo diceva
A cosa è l'Europa se non un tentativo di creare un sistema purtroppo
Tecnopolo garantito di riferimento unitario dove però i singoli soggetti alla fine cercano nel ritorno allo Stato Mazza
è un male nella vera cultura spregiudicata della gestione della finanza né nelle alleanze
Più o meno occulte anche con sistemi diversi intenzione di recuperare una libertà di movimento
Lo stesso un fenomeno che diceva ancora Balduzzi le
Autonomie funziona ma che cosa sono le autonomie funzionali se non un tentativo di riavere in periferia delle funzioni autonome rispetto alla logica sistemi via vere
A parte
Una municipalizzata per l'acqua di avere una sul una era
Dell'acqua del del gas del potere delle
Della luce che ampia strutture meccanismi diverse alleanze diverse eccetera
Invece di stare dentro cosa significa una autonomia funzionale dell'università se non l'autonomia dell'università
Che non è più sistema universitario ma sono
Cattedre e e professori e atenei che abbia un'autonomia siano giudicabili in quanto
Una struttura singola no in quanto parte di un sistema che ormai
Non esiste più
Ecco questo capisco bene che De Siervo De Martin che perverranno da fornitori dell'auto
Potranno dire no
Non va bene ma io non so indica
Il diritto solo soltanto di avere una laurea in giurisprudenza a Roma
Circa sessanta anni fa quindi non è un problema vero però dal mio punto di vista dal punto di vista la mia professione io sono convinto
Che questo Paese o accetta diventare un Paese contenitore di regolare
Il Paese in quanto contenitore o se si continua I incartare su modelli
Apparentemente sistemici perché anche il federalismo era un modello sistemico
La realtà che sfugge via come il mercurio giorno per giorno e ti ritrovi frustrato insomma come io pensavo di
Pensavo di aver fatto il sistema sanitario nazionale pensavo di aver fatto il
Riforma del sistema scolastico nazionale si pensava di aver rifatto il sistema istituzionale attraverso
Articolo quinto e poi mi sfugge tutto
è quasi normale
Se non si accetta l'idea
Che il l'Italia come società complessa un pranzo rese contenitore e non è che non sarà mai un sistema Paese ho finito
Quindici minuti esatti quindi ringraziamenti doppi Giuseppe De Rita
More suo ecco quindi con questa
Capacità di affresco complessivo
Le domande della società civile a questo punto vediamo il cotte
Rosa di queste domande anche se da quello che
Mi ha anticipato
La Presidente Mariella Eno che sarà un Rosa molto intenso ecco
Grazie
Parlare il tema delle Regioni come membro della società civile dopo un costretto
Generalista come l'amico Balduzzi
E un sociologo del livello del professor De Rita
Allora vi prego immaginate che a questo punto Balduzzi sia sceso in strada
Abbia preso una persone gli abbia detto scusi stiamo facendo un convegno sulle Regioni può venirci per favore a dire il suo parere ecco quindi immaginate che io sia quella persona
Presa per caso sulla piazza è chiamata qui a dire cosa ne penso delle Regioni
Naturalmente in questo momento non ne penso bene non ne posso pensare bene come non ne pensa bene nessuno
Siamo affitti in questo momento dal fatto che una grande idea che era l'idea del federalismo si stia Mammano smontando
E siamo altrettanto consapevoli come comuni cittadini che però sarebbe un grave errore ritornare allo statalismo centrale e quindi in questo dubbio
La domanda che ci poniamo e allora e quella del nostro convegno ma le Regioni oggi come possono essere ancora un mondo vitale dato che secondo me in questo momento certamente non riescono ad esserlo
Beh innanzitutto io credo che le nostre regioni abbiano sofferto di un difetto grave di statalismo
In realtà hanno ripetuto sui territori un modello statale l'altra sera entravo nei palazzi di una regione del nord Italia
E mi chiedevo se era patto è necessario costruirsi dei monumenti di questo tipo
Per dire che siamo una Regione importante
Ecco questi monumenti lentamente poi siccome non sono belli come questi anche se patire accede degli architetti diventeranno posso eletti
E Mammano anche questo ci aiuterà un'altra volta a perdere fiducia in quello che non debba essere una rappresentazione locale dello Stato centrale
Ma doveva essere invece un'espressione vera dei nostri territori
Le nostre regioni oltretutto hanno il grande problema che gran parte del loro Bilancio sessanta settanta ottanta secondo la virtuosità di ogni regione è dedicato al tema della sanità
Tenendo conto che un altro dieci quindici per cento sempre a secondo delle virtù
Vada per il funzionamento di queste enormi macchine di questi palazzi che perdonati né ma veramente sono pugni nello stomaco in questo momento
Che cosa rimane altro per il territorio penso ad esempio al turismo
Io vengo da una regione come il Piemonte dove le bellezze del territorio sono incredibili ma sul turismo credo che di risorse ce ne siano proprio poche
Anche di di devo dire sono cambiate le giunte di molti colori siam passati dall'isola che non c'è ad altre cose ma comunque questo turismo continua a essere non sviluppato ed è una delle nostre industrie
Più fiorenti
Non è stato adottato il sistema degli imprenditori alberghiere che sono rimasti deruba soldi che concepiscono ancora il turista con uno sciocco pollo da spennare
Non sono state valorizzate alberghi che stanno chiusi per sei sette mesi all'anno fatto nelle stagioni più belli ad esempio del lago
Centri di montagna che non vengono sviluppati e le Regioni cosa fanno B qualche inaugurazione sempre devo dire sono molto fedeli alle inaugurazioni i nostri Presidenti governatori anzi scusate e i nostri assessori
Altro mi ha detto poco io faccio l'imprenditore in un modo particolare ma comunque ho fatto anche il presidente e gli imprenditori territoriale regionale
Bene il mondo delle imprese è ormai un mondo
Che poco è legato al territorio quindi quanto come Regione vogliamo mettere c'è aiutare lo sviluppo
Economico delle aziende facciamo dei piccoli disastri buttiamo via molto denaro perché non è quello il tema il tema sarà ma e sarà eventualmente quello di fare nascere nuovi in prese
Dire dare al territorio aree congeniali allo sviluppo del suo territorio
I distretti di cui parlava il professor De Rita e di cui io sono testimoni vivo perché per noi il distretto cosiddetto dei rubinetti era un po'un emblema
Oggi un distretto geografico non ha più alcun senso non ha più alcun senso perché rubinetti si fanno siamo Riziero sbaglio si fanno a Brescia si fanno in molti altri parti del mondo
Quindi è chiaro che anche questo distretto questo concetto di aver investito anche denaro anche ultimamente sui distretti e buttare denaro su degli abiti un po'rattoppate forse sarebbe meglio dire agli imprenditori
Che devono fare impresa in un'altra maniera con un'altra cultura
Ecco questo è il primo tema che a me sollecita sollecito devo dirvi molto perché
Lo trovo anche inclusivi questa risposta che i comuni cittadini alla fine si danno e chiedono ma noi
Oggi che cosa abbiamo una sovrapposizione di leggi
Perché in questo rinnovato statalismo
Perché ciascuno poi gli piace un po'insomma identificarsi il Governatore col Presidente del Consiglio l'assessore col ministro no che ha poi questa pseudo identificazione rituale
Allora leggi saranno molto no quindi fanno un numero di leggi che molte volte si sovrappongono alle leggi dello Stato creando quella giusta confusione di cui oggi gli imprenditori hanno assolutamente bisogno
Quindi noi ci troviamo in questa maniera a non doveva Han ad a vere un iter burocratici azione quella contro cui tutti blocchiamo perché abbiamo rifatto di nuovo un altro modello
Io dovessi dire il numero di leggi che le Regioni stanno emanando PAI quando vanno in crisi allora
Fanno altro
Ecco è davvero un po'impressionante poi legge che
Di distruggono quelli di prima poison in contrasto con quelle nazionali e poi bisogna ricorrere
Cioè io credo ad esempio che il numero di ricorsi al TAR
E
Sia una delle piaghe del nostro sistema regionale io vorrei chiedere quanti ricorsi al TAR e ciascuna Regione a
E quanto tempo viene dedicato a innescare la risposta di questi meccanismi che poi dall'Aspo eccessiva poi si arriva ecco
Al Consiglio di Stato ci si protrae la ecco quanto di questo serve ai cittadini ovviamente nulla
Allora come sarà possibile siccome non vogliamo tornare allo statalismo vogliamo rimanere sul territorio
Beh allora innanzitutto io credo che ci voglia una forte cultura
Di coloro che oggi danno a fare i consiglieri
Gli assessori regionali diminuiamo lì il numero e abbiamo davvero una forza vitale cioè non è più possibile di nuovo questi ma UAL irrituali di cui cittadini veramente non ne possono più perché a noi cosa ci volete che ci importi che uno sia di qua uno sia di là uno di su uno di Giunta
Non è una forma di democrazia che ci avvince ma neanche che ci convince
Ecco abbiamo bisogno di porre persone preparate mi ricordo che quando
Qualcuno si presentava in vecchissimi tempio appunto sono della generazione dei dinosauri
Si presentava per fare il Sindaco il consigliere comunale faceva la prova di scrittura no perché se uno non era capace di scrivere non poteva andare in Consiglio comunale ecco io oggi credo che bisognerebbe fare una prova di scrittura
Se ora non conosce la Costituzione azione non conosce i regolamenti è inutile che si presenti alle elezioni perché appena che ha imparato ha già fatto tanti di quei danni impossibili
Ecco io credo che queste cose e cittadini liberi come me le possano e le debbano dire ed possa dire anche un'associazione come quella di mondi vitali
Perché davvero se si vuole fare tornare le Regioni ad essere vere veri Paolini di dialogo con il territorio questo deve avvenire
Il rapporto con i Comuni e vero noi non vogliamo fare ritornare come c'è scritto lamierato nella posizione che c'è stata mandata la l'Italia
Quella dei cento dei mille campanili
Però non dimentichiamoci che le amministrazioni comunali continuano a rimanere un grande valore è un luogo dove il dialogo qui i cittadini può essere più facile certo i piccoli Comuni devono mettersi insieme
Poi ci saranno le città metropolitane
Ecco però questo aggancio oggi non c'è tra la Regione e le amministrazioni comunali salto le Province perché sono ormai sono abbastanza superate non cedere a mente dialogo
Perché un dialogo forte non c'è un dialogo di posizioni il territorio non la un luogo dove dire le sue ragioni e dire che cosa chiede e che cosa può fare
Credo allora che prima di tutto bisogna un po'ricredere che cosa devono fare le Regioni perché se in realtà devono fare l'Agenzia per la sanità de questo va anche un po'ripensato
E indubbiamente è un tema importante è un tema forte ma forse dobbiamo decidere e dobbiamo pensare perché qui comunque come voi sapete vanno almeno il tre quarti abbondante delle risorse del bilancio regionale
E questo è una domanda è un interrogativo perché certo se l'assessore alla sanità è il vero potentato della della regione per tutti ed altro fanno poi la corte dei miracoli
Dobbiamo davvero chiederci se non debbano essere gli enti assolutamente più snelli
Se ci sono stati i luoghi veramente di corruzione e di malaffare sono state le amministrazioni regionali
Ne abbiamo provato in tutti i giorni sciocca meno sciocchi aggravi meno gravi però c'è qualcosa che lì non funzionerà c'è qualcosa che non funziona in questo sistema
Allora russe eh novità abbandonare il modello ma da ripensare totalmente il modello prima di arrivare a continue
E nuove
Elezioni con gli stessi personaggi con lo stesso schema multiculturale
Perché non è cambiato lo schema culturale e non cambia per i prossimi che andranno sarà identico allo stesso cambierà delle persone ma non con gara assolutamente nulla
Con una dirigenza più burocratica di quella che
è impossibile immaginare
Io ho detto quando le Commissioni vengono per esempio fare valutazioni in sanità sono attentissime all'altezza degli interruttori
Non vi chiedo una volta come il funzionamento dell'assistenza e non ne sta scritto non è un tema che li riguarda
Ecco e su quali sono attualmente creano problemi creano disagio credono blocchi
Creano impossibilità di andare avanti
C'è un'azienda importante lo dico alla Mapei che agli scarichi che vanno un po'verso la Lombardia un po'verso il Piemonte no perché in una posizione particolare e mi diceva Giorgio Squinzi che
Da una parte i limiti di inquinamento non c'ero dall'altro erano altissimo
Capite che forse è così e ha un compito difficile aver voglia di fare l'imprenditore in Italia e di non delocalizzare soltanto perché le due legislazioni ovviamente sono diverse e soprattutto se ne guardano bene dal parlarsi tra di loro
Allora le Regioni io dico torni in piazza in questo momento un po'desolati dico un
Non sono un mondo di tale
Ma siccome sono un cittadino che crede nella democrazia crede nel territorio crede nel rinnovamento e non voglio smettere ci chiedevano
Ecco allora la domanda che io pongo a tutti quelli che certamente sono più bravi di me
Aiutateci insieme insieme nei nostri territori ad alzare una voce forte una voce sentita una voce che viene dai cittadini
Dai cittadini non solo dalle istituzioni
Non solo dal mondo della cultura non solo dal Mend dell'impresa perché poi questi mondi sono i mondi molto lobbistici e quindi ciascuno pieno di interessi dodici uno che associato a Confindustria e quindi
Quindi sono molto lobbistici ecco allora abbiamo bisogno di richiamare la voce dei cittadini di farci dire da loro che cosa pensano che oggi possono essere queste autonomie locali
Io credo che ci sia la possibilità
Non dobbiamo mollare ma certamente non dobbiamo neanche impiegarci
A vecchie a vecchi riti a vecchie situazioni e a continuare a mettere polvere su polvere perché andando così
Facendo leggi Nasuti Gina Regina su Regina noi avremo tanti faldoni Polese rese nel nostro regioni ma non avremo certamente vitalità e respiro per i nostri territori
Anche in questo caso quindici minuti come da promessa
Sottolineo una affermazione che può darsi possa essere utile
Anche all'Associazione mondi vitali il territorio non ha un luogo dove dire le proprie ragioni
è un'affermazione importante conservazione anche
Diciamo che
Ci crea sicuramente da tanti punti di vista qualche problema allora secondo programma tra l'altro il termine delle votazioni alla Camera ha consentito anche
Di raggiunge
Sci ad alcuni colleghi parlamentari che che saluto
Come sapete programmare un incontro alla Camera o al Senato è un punto di domanda è un terno al lotto perché non è mai evidentemente
Prevedibile e comunque oggi è andata ancora abbastanza bene
Il nostro programma continua dopo le domande della società civile interpretate come abbiamo ascoltato le riflessioni della scienza giuridica presidente Ugo De Siervo
Grazie di questa occasione naturalmente molto difficile condensare in un quarto d'ora
Alcune giudizi che toccano così tanti ed altri interezza e approcci
Io partirei andando sempre a flash necessariamente a flash da ricordare ancora una volta un'affermazione di don Luigi Sturzo nel quarantanove
In un volumetto che era intitolato la Regione nella nazione Sturzo che non aveva fatto parte della costituente ma che era molto attento alla creazione di molto contento della creazione delle Regioni
Nelli interviene per difendere il regionalismo italiano contro io per il ritorno indietro contro congelamento che poi avvenne le regioni a statuto ordinario solo nel settanta mascherati
E lui in quell'occasione tra le altre cose disse proprio sulla base del testo costituzionale Cluj pure difendeva che ci sarebbe voluta molta fatica arrendere e le Regioni vitali
Perché espulso notava due cose che troppi erano i limiti dei poteri regionali
In un Paese che ha battuto una tradizione di paese accentrato e dalla disciplina uniforme amministrativo uniforme
Troppi erano i poteri lasciate al legislatore ordinario che condizionava non le Regioni e le leggi cornice Ernano qui ironizzava dice dopo le voglio vedere delle leggi scheletro
Perché essendo stato lui in un Parlamento sa bene che quando un Parlamento incomincia a fare una legge si guarda Bab insomma individua delle ossa molto vasta ecco e la che lascia uno spazio molto piccolo
Dall'altro Sturzo diceva non siamo riusciti a modificare come della Costituente non è riuscita a modificare il sistema
Decisionale centrale il problema della seconda Camera tanto per essere chiari
Perché per quanto si chiariscano le competenze delle Regioni e degli enti locali in Costituzione poi è inevitabile tutta una serie di adattamenti specificazioni e attuazione che non può che fare il legislatore
E allora non a caso in tutti i grandi Paesi dotati di forme di autonomia se non federali vi è una seconda Camera o altri Organi costituzionalmente significativi in cui vi è anche
Come dire lecco
Del patto diciamo
Di Stato
Perché di stato articolato perché in quel misura si tutela nord le articolazioni territoriali Ballet si responsabilizzano
E non si segue invece un modello di mera o braccio di ferro
Ora tutto questo non si è verificato insomma un riutilizzo di Sturzo mi sembra culto
Ma soprattutto essendo si attuate le Regioni solo
Ventidue anni dopo non è solo un ritardo temporale
Inc perché in quegli anni l'Italia fa delle cose fondamentali si dà per la prima volta una legislatura l'azione da Stato sociale democratico quando le Regioni nasceranno nel settanta avranno a che fare con i nuovi istituti
E che lo Stato sociale democratico si è dato nel settore dell'edilizia economica e popolare con la Cassa del Mezzogiorno con gli interventi nell'economia e così via
Nel frattempo l'Italia del dicembre un europea tal le Comunità europea e che poi diventa l'Unione europea cioè nascono tutti le i condizionamenti molto forti e logicamente molto forti
Su una serie di settori in cui le Regioni originariamente erano molto dotati all'agricoltura tanto per terra dirne solo
Allora
Cosa succede e succede nel frattempo cosa esistono esistono solo le Regioni speciali ma le Regione speciale nascono come Regioni privilegiate
Deboli contraddittorie ma che accumulano i primi privilegi che poi aumenteranno quando nascendo le Regioni ordinarie e se chiederanno di essere uno due tre cinque gradini buio
Quindi con un contraddizioni non piccolo le tensioni che ci sono anche adesso tra
In alcune aree territoriali sono molto evidente soprattutto nel nord laddove
Regioni ordinarie confinano con Regione statuto speciale
Dopodiché
è evidente che le Regioni fanno errori
Ma
Subiscono gli errori poi del Paese in generale voglio dire la burocratizzazione non è un fenomeno Ulla scorretta politicizzazione dell'attività poli dell'attività amministrativa
E di Governo non è un fatto solo delle Regione è un fatto che avviene l'assenso degrado corruttivo delle classi politiche l'accaduto etica gravissima
Non è un fatto solo delle Regioni mi permetto di dire adesso senza fare esempi particolari certo nelle Regioni e tanto peggio perché dovrebbero essere degli organismi più vicini più trasparente eccetera ma insomma il Consiglio Superiore della Pubblica
Dei lavori pubblici anch'esso è stato sfiorato a più riprese da gravi indagini penali non per questo si pensa di sciogliere quell'orco importantissimo organo consultivo nazionale cioè bisognerà anche qui purtroppo essere prudente
Ora noi veniamo da una stagione da un tentativo di rilancio delle Regioni
Che non ha funzionato ma anche qui siamo chiari e io gruppi su tutto poco
Senz'altro fatto parte della Corte costituzionale dal due mila due al due mila undici quindi ho vissuto quasi tutto siamo arrivati al fatto clamoroso e gravissimo
Che i due anni fa la Corte costituzionale affatto il doppio di sentenza nei rapporti Stato-Regione di quanto fatto per tutti gli altri diritti normalmente questa percentuale era il venti per cento e diventata del sessantasei per cento
In questo
Euro Harrod soldato statistico ma indica che non va bene il Titolo quinto non entro molti difetti
Molti difetti però a e anche una riforma costituzionale che non è stata minimamente attuata scusate tanto
Non si è fatta un trasferimento di funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni non si sono trasferiti i fondi FESR i fondi non si è fatta malgrado le grandi parole
La legge sul finanziamento sulla che veniva chiamata federale ma insomma parliamo anche di autonomia finanziaria regionale insomma nulla si è fatto
Si sono permessi Degradi anche intollerabili delle Regioni fino all'ultimo momento
Ma non si sono dati Potì non si sono riconosciuti poteri guardate ci sono verifiche concrete
Nei settori in cui le regioni a statuto ordinario hanno potuto più poteri legislativi nel due mila uno soprattutto con la legge Bassanini cosiddetta
Le leggi vigenti sono statali
Dopo tredici anni sono leggi pressoché integralmente statali
Le Regioni fanno un micro legislazioni che turbano che danno fastidio mani voglio dire e allora questo perché faccio questo esempio
Perché alcune proposte ha tuttora parzialmente vitali di intervenire a correggere il Titolo quinto vanno benissimo ma andrebbe ripensato
Del tutto e attuato con coerenza non certo spostare un micro settore d'dalle Regioni allo Stato indicando che quindi tutti i problemi del Paese derivano dal fatto
Che
Erroneamente il Parlamento nazionale ha dato alle Regioni
Perché so la i lavori pubblici o meglio non certo meccanismo avrebbe simul poteva interpretare che avesse dato i lavori pubblici
O ha dato
La produzione a livello nazionale dell'Energia è un errore del Parlamento nazionali
Ma queste cose sono già state corrette da sentenza della Corte costituzionale cioè voglio dire non cioè non nascondiamoci dietro un dito
Lacca il cattivo rapporto Stato-regioni deriva dalla cattiva legge costituzionale del due
Mille novecentonovantanove due mila uno dalla pessima mancata attuazione di quelle leggi costituzionali
Non ci sono state l'ICI cornice
Cioè non c'è stata quella legislazione che inevitabilmente deve seguire deve attuare
Dopodiché va tutto bene no niente affatto
Vi ho già detto le infatti di corruttela o di cattiva amministrazione sono tanto più insopportabili a livello periferico perché perché quelle sono le sedi in cui bisognerebbe
Prima se vuole le do un esempio io ricordo da giù quando ero giovane facevo
O i convegni per le Regioni confessa questa mia colpa giovanile a un convegno delle Regione verso il settantasei settantasette in Lombardia accanto per dirla chiaramente
Nel sulla delega delle funzioni regionale gli enti locali e ci e spiegammo perché il consigliere regionale il Presidente della Regione ci dicevano che stavano per trasferire tutto quasi tutto agli enti locali
Poi a pranzo uscì fuori che avevano appena comprato il grattacielo
Della Pirelli tecniche come dire suonava in in stridente contraddizione adesso non hanno più quel gradevole non abbiamo mai fatto capire che si parlava della stessa Regione hanno fatto quindi
Che ci siano forme degenerative del sistema regionale o delusi in fretta
Ma soprattutto la delusione qui io mi collego molto a quello che
Ha detto il Presidente De Rita
è che i principi
Della sussidiarietà e i principi del pluralismo petto del pluralismo questi sono stati lasciati
Cioè il sistema politico regionale si è costruito con un sistema politico di partiti o meglio partiti ormai quasi non è ma di classi politiche
Che intercettano o pretendono intercettare tutte e di rappresentare tutta la società senza lasciare spazi adeguati né agli enti locali minori nel alle autonomie sociali
Né ad altri mondi vitali
Ma che anzi intima almeno alcune epoche tentarono di colonizzare pesantemente attraverso interventi di certo
Allora
Allora il problema è
Che occorre rilanciare seriamente io sono anche per l'amministrazione locale però intendiamoci se non ci fossero le Regione ci sarebbe uno Stato ha centrato
Nello stato sociale contemporaneo non le funzioni gestibili dagli enti locali minori diciamo dai Comuni con tutto il rispetto alla ammirazione l'erogazione limitate
Funzione di un
Minimo maggiore complessità non possono che essere gestite da enti territorialmente assai più vasta
Allora bisogna cerca di rilanciare un sistema che nel valorizzare le autonomie locali recuperi efficienza e capacità di intervento per le Regioni perché altri e allora mi permetto di dire andando sull'attualità più bieca
Parlare di una revisione del bicameralismo italiano prevedendo un organo in cui oltre due terzi del Senato sia fatto dai sindaci di centotto con delle maggiori centotto città è una cosa allucinante
All'Occidente perché noi abbiamo bisogno di una Camera delle autonomie che rappresenti interno tutti ter ingenti le popolazioni non i sindaci delle città che in tutt'altra cosa
E poi abbiamo bisogno soprattutto di un organo che sappia
Come dire portare il punto di vista dell'Amministrazione regionale e locale nel sistema di decisione a livello nazionale
Non possiamo fare l'ANCI ridotto anzi lanci ridotto hai maggiori sindaci questo è proprio una cosa senza senso al di là del fatto che ho sempre difeso il ruolo del Presidente della Repubblica
Nei cui riguardi dobbiamo essere molto ma insomma riservare ventuno senatori alla nomina discrezionale del Presidente della Repubblica non sembra caratteristico di una Repubblica ecco non non è un fatto normale
Cioè veramente questo diventa gravi dopodiché si può discutere sei accanto ai rappresentanti
Dei mondi regionali e dei mondi locali ci sia anche uno spazio per la rappresentanza
Dei mondi associativi diciamo del mondo di alcuni mondi sociali
Io ho una vecchia cosa secondo me i mondi vitali devono condizionate ed essere rispettati dall'istituzione essere dentro le istituzioni il rischio e che vengano ingessati
E che si creino quindi qualche fenomeno loro negativo ma insomma non non
Non vorrei andare a oltre
Soprattutto la riforma del Titolo quinto deve essere ma carica radicale magari
Chi riprende
Scrittura seria delle materie che spettano gli uni agli altri Manni affidi poi la gestione e la specificazione a un organo parlamentare nazionale che mi senta seriamente
Delle riflessioni e delle tradizioni di amministrazione regionale e locale grazie
Sì
Nella idea originaria giusto per precisare perché altrimenti questa cosa e le autonomie funzionali collegate con il Senato effettivamente può prestarsi a
A qualche equivoco l'idea originaria
Almeno la mia era quella non tanto di immaginare una rappresentanza di questi mondi no che questi esprimono un rappresentante
Anche perché qui varrebbe l'antica domanda di Kelsen come si fa a pesarli no quindi qual è il criterio per poter stabilire
Ma era piuttosto quella di immaginare delle condizioni di
Eleggibilità
Cioè un Senato che il richieda fra le condizioni di eleggibilità quella di far parte di avere in diciamo ruoli di importanti nei mondi vitali non so quanto questa idea
Sia spendibile alla luce dell'evoluzione successiva perché mi pare che si vada o si voglia andare in una direzione differente però questo era il senso originario grazie al Presidente De Siervo professor De Martin
Grazie all'amico Renato Balduzzi per l'invito cerco di aggiungere al tempo disponibile qualche riflessione a quelle di Ugo De Siervo che sostanzialmente condivido
E in una chiave non tanto peggio unica quanto un po'di riflessione politico istituzionale
Soprattutto sul primo
Degli interrogativi posti insomma quale governo territoriale ecco io dico subito che non sono personalmente un pentito della riforma quasi federale del Titolo quinto
Quanto almeno al disegno complessivo
Che ha portato a quel testo nel due mila uno cui si tentava di sviluppare appieno il principio autonomistico che è essenziale per
Dare concretezza alla fisionomia democratiche policentrica della Repubblica
Rendendo protagoniste le comunità locali mondi vitali
Questo non vuol dire non essere consapevoli dei limiti di quel testo ovviamente
Ciò ha prodotto nel riparto delle competenze legislative complice quella che Balducci ha chiamato la vecchia concezione proprietaria delle materie
E poi non essere consapevoli di alcune la cunei che vi sono nel Titolo quinto del due mila uno
La specialità malintesa come io la qualifico le relazioni interistituzionali che sono una chiave di volta per dare in qualche modo volto al sistema insomma pur con le avvertenze
Presidente De Rita
Anche la questione delle garanzie delle autonomie locali davanti alla Corte costituzionale rispetto alle stesse regioni e poi la questione della Camera delle autonomie o comunque della voce al centro del sistema autonomistico
Se mai ecco posso dire che sono deluso anche come studioso delle istituzioni dell'autonomia e oltre che come cittadino dalla
In attuazione di questa riforma che rappresentava in qualche modo allora la speranza per avviare finalmente con la riforma dello Stato
Rispetto alla quale le Regioni devono essere uno dei perni fondamentali ecco
Di alta alle Regioni già
Poco dopo loro costituzione negli anni settanta hanno assunto un volto
Meno alto di quello che la Costituzione delineava per questi enti
Un volto soprattutto amministrativo
E anche di accentramento rispetto agli enti locali ecco che non venivano come alle portato pocanzi De Siervo in realtà valorizzati con una delego un decentramento di funzioni amministrative
E via via la Regione ha in fondo rinunciato qualificarsi sul piano legislativo come capace di svolgere un ruolo effettivo di differenziazione delle regole
Forse complice anche una certa progressiva dequalificazione della classe politica regionale ecco credo che questo si possa
Complessivamente dire
E senza quindi anche quelle capacità di innovazione organizzativa che la Presidente no prima ricordato giustamente le Regioni sono diventate dei piccoli Stati dal punto di vista del modello organizzativo
Aggiungo che sono anche sconcertato oltre che dell'uso della inattuazione sono sconcertato per la
Quella che chiamerei la scorciatoia culturale di chi anche tra i giuristi naturalmente
Vorrebbe oggi cambiare o accantonare addirittura il Titolo quinto assumendo una il fallimento senza aver concretamente sperimentato la sua attuazione
Ossia senza aver realizzato realmente delle autonomie regionali e locali responsabili
Sul piano delle funzioni sul piano delle risorse attribuite in una logica di semplificazione del sistema istituzionale e amministrativo
In effetti dal due mila uno il processo autonomistico si è bloccato anzi è stato fuorviato
In larga misura
Dai di sorgenti centralismi statali dalle contraddizioni ricorrenti
Rispetto proprio alla logica invece del decentramento della valorizzazione delle autonomie al punto che possiamo dire che l'autonomia e sono state sempre più in balia
Del legislatore statale ecco senza alcuna garanzia effettiva di poter svolgere
Quel ruolo che
Almeno sulla carta in Costituzione sarebbe per loro prefigurato
Tanto più negli ultimi anni di fronte alla cosiddetta legislazione della crisi legata hai problemi finanziari che conosciamo
Ecco interventi che si sono avuti sono interventi non solo un tv aiuti ma sostanzialmente appunto condizionati soltanto dall'obiettivo di ridurre i costi e l'autonomia
I trasferimenti
Certo
Per qualche verso giustificati dai fenomeni corruttivi e di uso improprio delle risorse che sappiamo ecco ma di per sè senza farsi carico in alcun modo di dar vita effettivamente delle autonomie responsabili
In questo quadro contraddittorio poi lo ha accennato anche Balducci nel suo intervento introduttivo
A fronte di queste autonomie regionali incompiute in volute
Con le Regioni spesso smarrite anche nell'esercitare un ruolo e condizionate dal ruolo sanitario esorbitante insomma rispetto al resto sia inserito poi
L'ulteriore disorientamento lì quello che io chiamo il balletto delle Province
Ecco
Con
Il decisore politico forse troppo condizionato la media superficiali su questa materia ecco ricordo anche un intervento molto lucido Giuseppe De Rita in proposito
Questi enti intermedi che a mio giudizio sarebbero essenziali
Ma sono mi sconosciuti
Sostanzialmente almeno nelle loro potenzialità per realizzare effettivamente un disegno di decentramento di valorizzazione delle comunità locali nella gestione degli interessi del territorio dei mondi vitali
Sono stati trattati sempre più come
L'anello debole imponente ipotizzando né
L'emarginazione lo svuotamento la riduzione di numero la soppressione da ultimo il declassamento a agenzie dei Comuni agli enti
Di secondo grado
è una deriva che personalmente considero
Non solo pericolosa ma in contraddizione di fondo con l'esigenza di realizzare il disegno effettivo del Titolo quinto al di là di non pochi problemi naturalmente che
Vanno affrontati per realizzare concretamente questo disegno lo ha per aggiungere qualche battuta
Dove andare co
Per ripartire
Forse recuperando naturalmente un po'anche dello spirito dei pionieri del regionalismo allora
C'è c'era anche un apporto sostanziale
Non solo sul piano politico ma anche sul piano
Tecnico da parte di chi vedeva le autonomie come la chiave di volta per riformare lo Stato mi sembra che non vi sia
Molta altra alternativa che provare a realizzare concretamente quel sistema autonomistico
Che la Costituzione attualmente prevede e che
E a tre livelli come
In tutti gli ordinamenti europei contemporanee simili al nostro come dimensione
Tenendo conto della logica della sussidiarietà e riservando
Alle Regioni riconoscendo alle regioni un ruolo
Di guida nella legislazione decentrata nella programmazione nell'adeguamento territoriale dell'organizzazione pubblica nel supporto agli enti locali e alle autonomie sociali
Riqualificando in tal senso anche il ruolo dei Consigli regionali che sono oggi sostanzialmente emarginati nella dinamica
Reale
E e
Da da questo punto di vista riqualificando quindi le Regioni liberando le da compiti amministrativi operativi assorbenti che sono diventati
Quasi l'unica ragione di esistenza delle Regioni e di
Molti enti strumentali creati dalle Gioni che sottraggono sostanzialmente spazio ma anche trasparenza il rapporto tra le collettività territoriali
E le istituzioni
E quindi ripensando anche la struttura della Regione più snella anche qui lo diceva al precedente nocca mi sembra sia una considerazione da condividere
E spostando invece i compiti operativi sui due livelli di autonomia locale
Che devono essere ricalibrati ripensati naturalmente tenendo conto sul punto per quanto riguarda i Comuni dell'esigenza
Di trovare soluzioni adeguate nel caso dei micro Comuni o di soluzioni
Altrettanto adeguate nel caso dei macro comuni metropolitana
Ecco tutto questo vuol dire in sostanza partire dalla chiarificazione delle funzioni locali anzitutto
E dalle rispettive istituzioni di Governo rappresentative delle comunità territoriali
In quella che era stata chiamata la Carta delle autonomia nelle legislazioni
Legislature scusate precedenti e che sembra accantonata ecco che invece
La stessa Carta europea dell'autonomia locale sorrisetti solo reciterebbe a riprendere il tema
In connessione con questo con la identificazione delle funzioni
Con la semplificazione la
Ma l'abolizione di molti enti strumentali si dovrebbe attuare finalmente l'articolo centodiciannove cioè la norma chiave sulla responsabilità finanziaria
Che dovrebbe assicurare risorse in base a criteri oggettivi che eliminino quindi arbitrari privilegi tagli lineari insomma recuperando un approccio serio
A quello che era stato chiamato il federalismo fiscale ma che si è realizzato molto parzialmente in maniera fuorviante
Infine credo che sia indispensabile anche qui è emerso dagli interventi precedenti
Chiarire
I limiti dell'autonomia legislativa regionale i limiti del ruolo delle Regioni nel sistema unitario della Repubblica
Perché alcune garanzie di unità ovviamente devono essere salvaguardate anche se il principio dell'articolo cinque quello di andare il più possibile verso le autonomie
Ma l'unità va salvaguardata ma dando vita realmente agli strumenti che sono al servizio dell'unità distratto parla questo blocchetto le leggi cornice eccetera io aggiungerei
Le leggi che dovrebbero identificare quei livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali che dovrebbero essere il punto di riferimento per tutti i soggetti di autonomia
Del sistema Paese
Naturalmente questo spinge a maggior ragione sull'esigenza di avere nell'assetto bicamerale
Una Camera delle autonomie che sia in grado di esprimere il punto di vista questi
Soggetti
Aggiungo due battute rapide finali sulle
Ulteriori sollecitazioni del nostro Presidente
Quale ruolo delle Regioni per la cui si
E territoriale ecco io credo che da questo punto di vista effettivamente le regioni siano un nuovo strategico potenzialmente per creare le condizioni di coesione territoriale e di adeguamento alle specificità dei vari territori pensiamo alle zone montane ecco io sono
O Montanaro e quindi o presente le esigenze di intervento differenziato che queste zone
Esigono e da questo punto di vista le Regioni sono il naturale punto di riferimento utilizzando anche
Fondi europei da questo punto di vista e quindi questo è disegno anche pluriennale può essere realmente affidato a soggetti che abbiano
Questa visione programmatoria di coordinamento di sostegno della realtà territoriale sottesa
Aggiungendo una battuta
Sulla specialità malintesa ecco credo che ci sia necessità sempre più urgente di affrontare da questo punto di vista anche il nodo
Non tanto delle autonomie differenziate che possono restare ma dei privilegi finanziari che caratterizzano una serie di ragioni
Qualcuna
Gestisce bene questi privilegi qualcun'altra li gestisce meno bene ma i privilegi ci sono e sono molto consistenti e questo sta determinando sempre più
Uno squilibrio proprio una mancanza di coesione con fenomeni
Disagio nel
Dei comuni contigui soprattutto ma non solo e con interventi legislativi nazionali che non aiutano questa prospettiva
Come sono quelli volti a dare qualche sostegno ai Comuni contigui creando disparità con gli altri che sono contigui a quelli contigui e via dicendo
Quindi io credo che da questo punto di vista bisogna avere il coraggio di affrontare immettere almeno sul tappeto anche questi nodi che possono in ogni caso se risolti adeguatamente mentre le Regioni in condizione di concorrere al processo
Federalista europeo come ci ha detto Balduzzi nel
Fu appunto ma questo sottolinea una volta di più che le Regioni per svolgere questa funzione non avevano i settantuno soggetto amministrativo che gestisce operativamente ma un soggetto capace di legiferare di programmare di concorrere
A dare nel contesto europeo il senso delle radici locali
Infine
La battuta solo per dire delle autonomie funzionali e con le autonomie territoriali non esauriscono il tessuto policentrico della Repubblica
Anche rispetto al principio dell'articolo cinque le autonomie funzionali sono anch'esse parte costitutiva di una concezione aperti al plurale
Dei pubblici poteri rivolta a valorizzare i mondi vitali
Ecco in tal senso il riconoscimento costituzionale delle autonomia universitaria e dell'autonomia delle istituzioni scolastiche
Sono certamente elementi che indicono una direzione di marcia utile ma anche qui
Anche qui puntando a una
Effettiva realizzazione a otto attuazione di questi princìpi dell'autonomia dell'università delle scuole
Perché quello che è scritto in Costituzione non corrisponde a quello che sta avvenendo da parte del
Legislatore grazie del
Grazie professor De Martin solo a titolo di informazione
Perciò di Martin già lo sa ma a proposito del giornalismo speciale la Commissione parlamentare per le questioni regionali avvierà nel prossime settimane competerà probabilmente nel mese di marzo un'indagine con usciti IVA proprio sul regionalismo speciale e sui queste profili finanziari proprio per cercare di fare emergere esattamente come stanno le cose al di là delle diciamo
Posizioni pro e contro tanto qui sono presenti e li ringrazio
Alcuni importanti componenti della Commissione parlamentare premessa regionale allora a questo punto sono gli interventi programmati se i colleghi
Buttiglione anomalie per prime lo consento non lascerei il primo intervento amiche le Pando Orselli
Rocco Buttiglione Mariapia Garavaglia Gaetano Piepoli fanno parte come nel Consiglio direttivo dell'Associazione mondi vitali e dunque sono in qualche modo trovi di casa a Michele Pandolfi Celly che inizialmente avevamo chiamato per fare un intervento programmato così un
E basta adesso in qualche misura chiederemmo in ragione del mutamento di programma dovuto alle impossibilità
Delle istituzioni di essere di dare le risposte quindi di essere presenti giustificate ma comunque
In ogni caso in questo momento assenti chiederemmo di fare qualche cosa di più è così senza debordare dai suoi limiti deontologici di tecnico di grande tecnico delle delle istituzioni parlamentari e governative però ecco di
Interloquire con le non poche questioni che i primi quattro interventi e forse anche
La la presentazione avevano posto grazie Michele
Ecco volevo innanzitutto pur essendo cessato da pochi giorni dall'incarico di capo dell'ufficio legislativo del ministero dell'allora ministro Delrio
Portare comunque il suo saluto ma soprattutto direi la sua attenzione a questi momenti di riflessione queste diciamo contesti in cui
Un mondo associativo più vario cerca di riflettere su questi temi quindi ecco lui
Diciamo in cui un altro contesto sicuramente sarebbe stato presente ora in questo momento essendo appunto io cessato e quindi essendo in quel periodo di interregno
In cui uno sostanzialmente può dire ciò che vuole in quanto non è legato vorrei provare a
Reagire ad alcune cose periodo per poche ore però che ore forse però appunto è quel momento fa favorevole insomma
Ma io credo che
Dobbiamo
Come dire innanzitutto cogliere
L'occasione che ci si presenta cioè io credo che esso al di là dell'approfondimento e di tutte le valutazioni che si possano dare
Su quello che sta su quello sui dettagli esso che che emergeranno del
Del disegno del disegno del diciamo del governo della sua maggioranza alcun siamo di fronte a un'occasione
Ad un'altra occasione che che si pone è un'occasione che in questo momento viene vista nell'insieme di due elementi e credo che l'elemento più importante sia il fatto che i due elementi siano strettamente collegati
Cioè da una parte la revisione del Titolo quinto da un punto di vista in questa fase prevalentemente di accrescere la funzionalità complessiva del sistema
Tenendo conto di di diciamo delle esigenze unitarie che si sono
Via via rappresentati e che se e che quindi spingono a rivedere il complesso
Del rapporto Stato-regioni per evitare i conflitti per cercare di aumentare appunto la funzionalità del sistema
Nell'ottica più generale che è una si un contesto più generale di semplificazione di quindi di miglior servizio al cittadino di riduzione dei costi e del numero degli apparati
Quindi siamo in questo contesto di miglioramento della funzionalità
Però al tempo stesso contestualmente
Nella revisione della del Senato e quindi nel completamento di un sistema
Nell'ambito del quale le autonomie locali vengono veramente a
Ad avere una partecipazione alla politica nazionale e quindi a
A un sistema che complessivamente
Può essere tra una parte più funzionale da una parte più integrato e quindi più rispettoso
Ti delle autonomie e della parti delle particolarità del nostro Paese è un'occasione un'occasione che pari entità di contenuti
Secondo me che fa che va sfruttata in modo intelligente portando ciascuno dei contenuti innovativi che possono ampliare quelli che possono essere diciamo i primi schemi le prime
Le prime osservazioni io credo che questo potrebbe essere veramente il completamento oppure il definitivo affossamento
Di di un sistema italiano del delle regioni e delle autonomie locali quindi è un'occasione da non perdere
Rispetto a quello che diceva il professor De Rita mi verrebbe da dire che
Sì questa anche questa una previsione diciamo di riforma sistemica
Secondo me i sistemi non sono tutti uguali comunque io parto da questo contesto che
Un sistema in cui si possa favorire cioè in cui dentro questo sistema sia forte il senso dell'autonomia della sussidiarietà della semplificazione del servizio al cittadino
Può essere anche molto diverso può può presentarsi come sistema come contenitore eccetera ma io credo che sia uno sforzo
Che vada fatto e credo che appunto un sistema che si basa sulla valorizzazione delle autonomie ma che trova
Dei punti di integrazione ripeto sia a livello innanzitutto del Senato
Ma dei punti di integrazione operative perché il fine deve essere sempre quello di servire il cittadino l'impresa nel minor tempo possibile e possibilmente con il mille con la migliore soddisfazione
è uno sforzo che credo vada fatto
La seconda
Come dire reazione che mi viene è quella di
Che queste espressioni come l'associazionismo come i mondi vitali possono portare a questa riflessione
è che come dire il rendimento di queste riforme non può essere valutato comunque solo in termini di funzionalità
Ci c'è un rendimento che dovrebbe essere il la crescita del senso della partecipazione e la crescita del senso di immedesimazione
E di come dire di senso civico e quindi di partecipazione civica alla a
A allo stato diciamo alla comunità se così la vogliamo chiamare in questo senso
Non credo che ecco le Regioni abbiano fatto dei passi in avanti soprattutto non credo che abbiano forte si è riusciti a forzare
Dei limiti culturali che erano tipici di ciascuna Regione cioè questo è riuscito nelle regioni dove già c'era una cultura orientata alla partecipazione
Al senso civico non mi pare che questo sia riuscito ad aumentarle questo nelle Regioni dove questo non c'era credo che questo
Un'associazione come questa o altre forme associative possono portare nel dibattito perché non c'è solo un un discorso tra virgolette freddo sulle istituzioni ma credo che vada valutato anche questo
Vorrei dire anche che diciamo e lo dico come diciamo
Tecnico del diritto non bisogna mai enfatizzare il ruolo delle norme
Diciamo che l'elemento fondamentale è è sempre stato in Italia non esso è quello che insieme alle norme non si è riusciti ad accompagnare i processi normativi
Con dei processi culturali e dei processi formativi oltre alla particolare attenzione che ci vuole nelle fasi di attuazione cosa che non è stata quasi mai
Ho ma ecco l'aspetto culturale io credo sia molto importante perché io penso adesso
Al
A diciamo tutto ciò che si nuove nel campo della dei burocrati trazione della semplificazione di cui si parla ormai da quindici anni insomma
Io facevo il capo del legislativo dell'università
Il primo Governo Prodi mi ricordo le leggi Bassanini già insomma sembrava che la semplificazione fosse fatta e invece si scopre ogni volta
Quindi è è un problema di come dire investire tra virgolette nella nella formazione dei dirigenti e nella formazione della anche della classe politica
Diciamo lo stesso sforzo se non di più che si mette nel cambiare le norme questo credo che sarebbe una una grande cosa perché io sono convinto che anche se questa volta l'elenco delle materie sarà scritto molto meglio se
Diciamo statuti gli snodi saranno magari maggiormente curati e sì si saranno fatte tutte le semplificazioni questo punto rimarrà comunque età
Da da valutare grazie
Comprendiamo il sacro restraint di Michele Pando Orselli anche se comunque quella sottolineatura sul profilo della partecipazione civica che era una delle ragioni fondanti ecco no alla base
Insieme naturalmente a quello di ridurre l'accenno storico accentramento piemontese
Delle della costruzione delle regioni sicuramente non ha avuto tutta la attuazione possibile manteniamo l'ordine o diamo la parola per primo a Maria Pia Garavaglia Rocco che facciamo
Leghista da stradetta Rocco quindi Maria Pia grazie
Però annui compete anche a causa del fatto che ci ha ricordato che siamo membri di cui mi onoro dell'esecutivo anche di rispettare l'orario finale
E grazie di a tutti per te tutto ciò che ho ascoltato credo che il nostro compito però Presidente
Sì a questo di
Cammino in cammino di passo in passo quarto passo
Di rivitalizzare anche noi
Un dibattito
Sia politico che giuridico
Laddove vediamo che i mondi vitali forse non corrispondono nemmeno quando effettivamente si usa questa espressione alla cosa detta
Perché abbiamo
Voluto
Riandare i mondi vitali di Ardigò mai come in questo periodo
Corrisponde la nostra ansia a quella che ebbe credo di grande sociologo allora perché quando scrisse in mondi vitali e la crisi di governabilità dopo la faccenda grave Moro
E dopo che il movimentismo si stava spegnendo
E qui ciò che sembrava vitale nella società probabilmente stava regredendo per le paura e per le chiusure per le leggi speciali
Noi dove siamo oggi la domanda posta nel tuo Pepe farebbe rispondere a chi sta in strada ma anche chi non si va in strada Presidente anche a chi non sta in strada
Vien da dire che le Regioni non sono più un mondo vitale mentre ero erano così all'inizio in Regione ha visti
E il regionalismo ha fatto in tempo ad essere per me e per la mia generazione affascinante quasi come affascinante era quando facevo i temi a scuola sull'Europa unita
Avevamo metri che rendevano l'articolo due della Costituzione mi piace ricordarlo perché quando si parla dell'associazione a libera per cui si partecipa a ciò che ci circonda anche penalizzare se stessi
Entriamo esattamente nel campo del mondo vitale che transazione che Inter soggettività
Le Regioni che abbiamo oggi sono nemiche delle incasso oggettività della Fondazione perché proprio il settore
Più determinanti dell'azione della Regione sulla situazione vitale dei cittadini che
Da tutela del diritto alla salute è quella che sta diventando più regolamentata
Fa oltre la legislazione dico anche la competenza primaria arrivano regolamenti che imbrigliano
I mondi vitali che nella sanità ci sono sul serio su era associazionismo dei malati è la socialismo anche un po'sindacale degli operatori
è la vitalità della ricerca Herald Antalya contestazione perché non si vede riconosciuto abbastanza individua tutela della salute
E con le regioni nel settore che è il più delicato il più compresso quello che è più sistema nella
Nella regola dei sistemi
Credo che molti di voi mi mente cos'era sistemistica per cui la Regione avrebbe avuto lo spazio di quella parte dei sistemi che sovrappongo per dare
La regola quadro quella per cui
L'autonomia alla responsabilità sì esprimevano nell'agire
Perché la sussidiarietà senza aver bisogno di dire che fosse verticale e orizzontale era legata all'esistenza stessa del mondo vitale che porta dentro alla istituzione e a favore dell'istituzione
Un fatto formale anche morale anche culturale perché la
Istituzione mi consente di essere un mondo vitale quindi noi abbiamo bisogno di
Come dire ingessare i le Regioni perché indietro non si torna su qui io ho una convinzione persona non stante la difficoltà adesso difende le Regioni non solo per i motivi di corruttela
Proprio perché è diventata così centralista anche la Regione che funzionasse meglio che il cittadino sente ha soffocato vi ricordo
Che
Per una domanda una Regione chiede l'iscrizione on line magnifico
Quando chiede il ping pong dice che il PIN bisogna andare a ritirarlo allo sportello
Allora il cittadino ha riposto Ortelle che sono già qui allora c'è già la richiesta coi c'è no questo sopprime e vana a farla domani
Eh beh cioè il mondo vitale non è rendere il cittadino il fattorino delle istituzioni
Per cui questa operazione che sembra per ora anche una marchetta che ho vi chiedo scusa di questo volgarità
Di propaganda di programmi di propaganda politica la prego senatrice Garavaglia tenga un linguaggio consono a queste sale il Parlamento ad altro Presidente che nazionali tutelare
Per cui la propaganda della adesso è di burocratizzare non è propaganda la burocrazia uccide i mondi vitali perché
Fa appassire la passione civile
La
La partecipazione se partecipare significa rischiare invece esprime la responsabilità
Se partecipare significa dover compilare documenti allora il cittadino si chiude in se stesso e ritiene di poter fare da solo ciò che è capace di fare
Quello che non sa fare lo chiederà alle istituzioni quindi da mia preoccupazione questa sera qui dopo tutto è più ciò che ci siamo sentiti dire Presidente e di far fare questo passo in più che ciascuno di noi per i mondiali cui parti partecipa
I nostri mondi vitali possa lavorare per far sì che della Regione si torni ad a vere stima
Fiducia nel termine in quelle istituzione che la più vicina a noi però e concludo queste regioni come stanno rispetto al mio piccolo territorio e alla mia grande patria a cui aspiro l'Europa
Perché l'Europa ha messo nelle sue carte la solennità della sussidiarietà
E quindi c'è un pezzo di strada da fare che di carattere educativo formativo
Quello per cui sapere che aspirare una grande parte non significa mortificare la piccola patria perché fra questi due poli ci può essere tutta quella
Politica a un po'Menfi etica
Per cui si ritiene che è vero mondo vitale solo il piccolo facendo che incide il piccolo con l'istituzione piccola risoluzione piccola contro tutte le altre istituzioni forse
Le Regioni avranno bisogno di essere visitata incorrono paura di dire qualcosa che dicono anche in altre sedi e forse anche altre culture politiche
Che forse lì nell'Europa nella patria grande le Regioni potranno essere contenitori di mondi vitali con la dimensione un po'più estesa forse
L'Abruzzo o la Valle d'Aosta
Sono anche un po'piccole per avere quell'afflato per cui le leggi sono leggi quadro invece che eroga lamentazione stretta le macroregioni o un modo diverso di organizzare il Paese
Possono
Essere ed elementi a cui fare aspira regioni per farli rendere partecipe per farli appassionare aneto pacato
Di dover
Rintuzzare quasi venti ricorsi alla Corte costituzionale
E quindi cinquecentodiciassette è diventato regionalista
Per evitare che la Corte avesse mi pare diciotto ricorsi da Regione quindi quasi tutte sulla decreto legislativo cinquecentodue era guarda caso la sanità
Non solo perché era potere delle Regioni perché era veramente qualche cosa di così vicino ai cittadini che se le Regioni si impossessavano di potere ritenevano di stare più vicino al cittadino se ne sono impossessati e svalutate al cittadino grazie
Grazie io credo che quando studiavo avevo scritto che il cinquecentodiciassette era lì il recupero di una politica sanitaria più quel ente Valotto tre tre rispetto al cinquecentodue infra invece era semplicemente la resa rispetto agli avvocati delle Regioni no quelle che
Citava prima Ugo De Siervo cinque minuti anche l'onorevole Buttiglione
Lo sia in genere le Regioni sono modo vitale no evidentemente no non lo so
Non è male non è che tutto quello che non è mondo vitale cattivo perché c'è una dimensione della Grecia della società c'è una dimensione dalla comunità il mondo vitale negato la dimensione dalla comunità
De Rita usato la buona espressione contenitori di mondi vitali recanti la domanda sono buoni contenitori dei mondi vitali o cattivi contenitore di mobilità a me sembra che sono cattivi contenitori di continuità
E vorrei rendere omaggio a reperita anche se non c'è perché io ho capito cosa sono i mondi vitali non mi ricordo in che anno questo lo ricorderà probabilmente
Leggendo in contemporanea la crisi delle scelte europee di Husserl e un rapporto Censis ve lo ricordate quello sul cespuglio il perno del cui quel rapporto il cespuglio non dimentico non ricordo più l'anno ma era quello perché
Perché verità non partiva dalle istituzioni partiva dall'andare a vedere come dire alla gente
Quali sono i sistemi di appartenenza di quali orientano con la vita della gente i sistemi di appartenenza segreto per la vita della gente non coincidono con
I sistemi istituzionali
Una volta c'era l'istituzione che potessero farlo e
Credo che in un altro dello scrutinio ricordavo la Repubblica che si riparte il novanta dipartimenti stiamo parlando della costituzione del Milan settecentonovantatré tutti traccia si riparte
Perché
E omogenea quindi la timidi in tanti dipartimenti però non è così non funziona così
Bisogna prima studiare quali sono creare reali di appartenenza della gente che non sono necessariamente aree territoriali negli anni in cui c'è l'automobile ce la ferrovia e c'è internet
Di le persone le quali determinano il mio modo di pensare le persone le quali determinano il modo in cui mi guadagno da vivere non sono necessariamente racchiuse in un'area territoriale omogenea né in una rete ritrovare prossima
Sono sparse possono essere sparsa addirittura in più continenti
Quando io facevo un altro mestiere facevo il professore Medical quelli con cui lavoravo erano sparsi in diversi continenti c'era una rete di ricercatori che lavoravano assieme a
Grandi distanze geografiche allora
A noi manca prima ancora che uno studio di quelle che sono le reti reali
Quello studio che per esempio a suo tempo fece De Rita quando venne fuori con l'idea dei distretti ma
Un aggiornamento ricorre così non ce l'abbiamo
Noi non sappiamo in effetti come funziona
Materiali ce ne sono
Però non sappiamo in effetti come e articolato il nostro Paese e quindi avendo poche via del contenuto ci difficile creare il contenitore adeguati certamente contenitori solo territoriali non sono sufficienti
Perché i mondi vitali non si articolano più esclusivamente sul territorio tritolo rimane un riferimento inevitabile dei mondi vitali certa ci mancherebbe
Ma
Pensare che il riferimento veramente territoriali contiene
Non è non è giusto per questo importante riferimento alle autonomie funzionale
E non abbia bisogno però di contenitori più flessibili
Le Regioni
Le Regioni per gli italiani esiste un unico sistema burocratico che ingloba comune Stato-Regioni vogliamo dircelo
Anche perché il nostro sistema è stato in larga parte fatto basandoci sull'idea di cittadinanza attiva che io non voglio salutare ma non dobbiamo dimenticare che una buona parte degli italiani non si rivolge
Alle istituzioni domandando di poter esercitare una cittadinanza attiva
Tratta le istituzioni come quelli che devono offrire dei servizi efficienti rapidi a basso costo
E in misura le istituzioni non sulla possibilità di partecipazione che gli dà
Con molte varianti diverse ma insomma sulla capacità di offrire servizi adeguati e se vuole partecipare non lo fa per i canali partiti partecipativi che ne abbiamo predisposto che sono veramente triste
Un'altra osservazione
Sburocratizzare
Le Regioni cerchiamo di capirci cosa vuol dire sburocratizzare cosa prende il posto della burocrazia non puoi sburocratizzare se non ridisegni lo Stato
Cioè sburocratizzare significa chiare di quello che oggi è lo Stato ed è gestito con sistemi di diritto amministrativo divengono private almeno giuridicamente poi sarà
Lo Stato attraverso agenzie sue che ne gestisce ma vengono gestite i sistemi di diritto privato
Bisogna ridurre l'area
Che coperta dal diritto amministrativo se vogliamo sburocratizzare
E all'interno dell'area coperta dal diritto amministrativo dobbiamo recuperare il ruolo della
Discrezionalità politica
Noi abbiamo compresso continuamente il ruolo delle sue si fece la vita politica per giusto e ragionevole che politici russi meritassero di essere sorvegliati però forse avere dobbiamo metterci d'accordo meno burocrazia bene se vuoi meno burocrazia deve felpato alla citare due cose
Più
Privato da un lato
E dall'altro dentro il pubblico più discrezionalità politica altrimenti tutti i piccoli sulla dei burocrati esazione sono discorsi che non hanno
Un grande contro
Io mi domando anche se non dovremmo ripensare penso Presidente Loiero Presidente ma non dovremmo ripensare un po'una parte della giurisprudenza dalla nostra Corte costituzionale e la lettura che è stata data del principio di eguaglianza
Perché se io voglio vivere autonomia regionali devono anche accettare che il principio di uguaglianza non interpreta all'interno della Regione i politici
Quando gli Stati Uniti il Texas non c'era da tassazione progressiva non c'era non ce la tassa non c'è l'IRPEF
Perché perché i cittadini del Texas hanno deciso che non vogliono l'IRPEF
è hanno agli atti dall'Italia dall'anche molto bene ma anche si fosse andata male erano loro responsabili allora o noi
Ripristiniamo la
Cos'è che blocca la discrezionalità politica da un lato
La scelta per sistemi di controllo che hanno capito l'anno
Direttamente la riducono
Dall'altro una lettura del principio di eguaglianza ma
Immaginate
Che il tutto tutta l'Italia da da Trento fino a Pantelleria deve applicare all'interno dello sanità qui ci vuole vogliate lo stesso modo la il controllo dei cittadini sul loro bilancio finito
Che controlla i loro bilanci
Principio una certa lettura del principio di uguaglianza
Una certa visione dei diritti acquisiti
Cosa rimane nella discrezionalità politica dell'amministratore su cui dopo gruppo presentare un progetto e a catalizzare il coltello sul progetto praticamente nulla Lupo soltanto gestire più che gestire un po'ce la sentiamo di correre questo rischio
Perché qui i temi sono questi
Questo vuol dire accettare l'irritualità di una realtà a cui dobbiamo dare i contenitori senza la pretesa
Che questi contenitori coincidano con i mondi vitali sapendo che modi dal sale un po'dentro un po'fuori parte contenuti in parte no
Ma questo
Ci chiede anche
Un uno scatto sul
Sul tema questo
Si cui siamo sicuri che l'ordinamento regionale vada vada bene come l'Italia per cui abbiamo pensato
Uno solo o facciamo uno Stato federale
O facciamo solo centralista se facciamo uno Stato federale il Bundesrat la Camera delle Regioni
Il Senato americano è inevitabile io ho due titoli di partecipazione per un verso e partecipo come cittadino degli Stati Uniti d'America per una traversie partecipo come Cirio del Massachusetts
Eccome ciclico del Massachusetts sono rappresentato nel Senato condizioni di eguaglianza con tutti gli altri
Il Senato ma anche il Bundesrat e il luogo in cui il sistema delle Regioni diventa Stato
Noi abbiamo un sistema delle regioni che non diventa Stato che non si sente la responsabilità di essere stato che nell'esercizio delle proprie competenze se ne frega della regione vicina
Non è che c'è un luogo in cui tutti così l'Aula che la la la la Conferenza Stato-Regioni ovviamente non è questo è una BMW uno una fossa dei leoni in cui
Si va a sperare di volta in volta il
Ministro che ci sia il
Ma non è questo perché non comporta un'assunzione di responsabilità corale ognuno difendere nessuna cosa con il sostegno Penelope essere questo però
Ma non lo è
Chiunque ci sia stato scultura fede benissimo che non è questa ma non ha neanche le le condizioni istituzionali che facilitino che diventi questo perché questi qui
Parlo di conguaglio se ne vanno è non portano nessuna responsabilità se portassero responsabilità allora sarebbe diverso
Quando io dico queste cose
Di qui vedo che chiedo molto per la responsabilità politica discrezionalità politica qual è il limite che in altri ordinamenti
Blocca tutto questo cioè bloccato questo garantisce il cittadino anche in presenza di un'ampia discrezionalità politica ENEL
L'ho garantisce
Prendiamo il tema di oggi alla Camera
Se qualche grande Comune italiano facesse il fallimento
Facesse fallimento
Questo avrebbe per il controllo della spesa pubblica un effetto molto più grande che non tutti i patti di stabilità prima fatto un patto di stabilità demenziale per
Bloccare dei delle amministrazioni delle quali non ci fidiamo
Qualche volta chi ha ragione ma se noi non sapessimo che il Comune può fare fallimento che la Regione può fare fallimento la Polonia cambierebbe la così è così
Guardate come è successo in America quando la città di New York ha fatto fallimento la gestione delle città o quando Detroit adesso ha fatto fallimento la città e ce ne passa cambia da così a così
E il cittadino non pensa più che il politico più bravo quello che spende di più pesa il politico riguarda quello intanto che tiene conto in ordine che non fa fallimento
Questo è il controllo politico ripristinare un sistema di controllo politico sui politici restituendo loro la possibilità di avere programmi di appassionare su questi programmi mondi vitali
Sono ancora un minuto
Solo virtuale
Credo che dovremmo riflettere anche
Su
Sistemi
Come quello spagnolo
No adesso non va tanto bene lasciamo per ma che come quello tedesco
A
A geometria variabile
Noi abbiamo un Paese in cui Istituto regionale in alcune regioni attecchito in altre no
Dovremmo avere la possibilità di disporre centralmente in una certa massa di competenza che noi
Deleghiamo dove riteniamo che vadano delegate
E non deleghiamo riteniamo che non vadano delegate o che possiamo riprenderci nel caso in cui per la Regione mostri non essere capace di gestirle
E dovremmo per fare queste prenda trasparente questo anche
Rivedere e chiudo però una cosa importante il nostro sistema di contabilità nazionale
Noi non sappiamo nessuno sa esattamente qual è la vera contabilità delle Regioni
E anche degli enti locali ognuno c'ha il suo sistema di contabilità Eurostat sta tentando adesso di omogeneizzare ma questa è una condizione fondamentale per il giudizio politico
Su quello che fanno ma anche per la credibilità del Paese in Europa presidi scure tanto sfondiamo il tre per cento non sfondiamo il tre per cento ce lo fanno fare non ce lo fanno parte se parlate con i responsabili in Europa
La prima cosa che vi ricorre ma voi lo sapete esattamente a quanto ammonta il bosco deficit reale
Avete il controllo della vostra finanza locale
Perché
Perché è dubbio che non sappiamo esattamente quello che succede di più duopolistico Spacca e dopo il fiscal Compaq l'Italia può essere in qualche modo commissariata da Buster che manda la troika
Amico Pandolfi Sicilia può essere commissariata noi abbiamo titolo per andare e di a vedere cosa succede
Se non abbiamo titolo andarli a vedere cosa succede come facciamo ad esse responsabile verso l'Europa della tenuta dei nostri conti chiedo scusa sospetto qualche minuto in più
Lo può essere in sanità
L'avrebbe potuto essere in sanità si
Come avete capito Rocco Buttiglione nel
Nel così nella squadra di mondi vitali il provocatore allora l'ultimo intervento di quelli programmati Gaetano Piepoli e poi mi piacerebbe ascoltare qualcuno del pubblico che chiamerò
Direttamente vedo ad esempio
Una persona che ha a proprio a tanta voglia di intervenire credo che stanno già ecco sfogliando i MOT
Ma e io posso solo dire delle reazioni il rispetto
Ai colleghi amici che sono intervenuti credo che alcune cose sono
Lamentare evidenti
Io penso che il primo problema non tanto quello come ne usciamo
Cioè con quali strumenti ma fondamentalmente una domanda a mio parere che sta a monte c'è quello della decisione né vogliamo uscire
Perché se non c'è questa che nella come dire nella trilogia viene chiamato allocazione fondamentale la discussione sugli strumenti e anche sulla modellistica mi pare sinceramente astratta
La seconda cosa che vorrei dire che
E che noi possiamo farlo
Non nel senso di un'ossessiva imitazione di esperienze non nostre
Però
Non possiamo nemmeno in
Proprio perché impossibile uno omologazione assolutamente sgangherata
E astratta a esperienze non nostra non possiamo nemmeno dimostrare l'incapacità dell'autoriforma
Perché questo sì ci mette fuori gioco
La terza cosa che vorrei dire e che per poterlo fare io credo che dobbiamo almeno fare leva su un'idea forte
Penso che l'idea forte debba essere quella che un po'riprendendo anche le suggestioni nel
Di verità che le società forti le società
Moderne forti sono quelle con molta che moltiplicano i protagonisti
In questo senso noi dobbiamo inevitabilmente depurare tutta una storia che
In un certo qual modo riduce l'angolo
Della moltiplicazione dei protagonisti e quindi gli strumenti debbono andare in questa direzione cioè se vogliamo trovare strumenti omogenee adeguati a questa
Scelta di campo a questo azione che fa sì che il Paese contenitore non sia un Paese contenitore da operetta ma sia un Paese che moltiplica i suoi protagonisti
E penso che su questo e mi viene un'idea come dire un'idea o meglio
Io penso alla mia esperienza e cioè la mia esperienza
Personale lo dico senza nessuna come dire volontà né autobiografica eminenti altro genere
E che senza mia particolare capacità io sono andato in cattedra a trentatré anni nel mille novecentottanta
Io c'ho un figlio di trentatré anni dottore di ricerca Prodi specializzato disoccupato
Questo il ciclo che si è chiuso e quindi quando noi vogliamo
Affrontare anche il problema appunto
Delle Regioni come mondo vitali con i mondi vitali e quindi la necessità di moltiplicare i protagonisti cerchiamo di mettere dei processi che siano in grado di moltiplicare i protagonisti
Perché se le generazioni successive alla mia o meglio cioè noi ce l'abbiamo fatta perché abbiamo spese siamo arrivati perché grazie ai sacrifici dalla generazione che ci ha preceduto e la loro speranza collettiva
E noi di fatto e ci siamo mangiati le speranze collettive dei nelle generazioni dopo di noi questo pone problemi drammatici in un certo senso rispetto anche alla riforma di cui parliamo
Io credo e qui dico molto brevemente solo un paio di altre cose la prima è che noi possiamo andare in questo processo si
Non
Se non ci accontentiamo pur dovendo andare come dire in una navigazione che a vista se non che non se non
Ci accontentiamo di annegare nel puro presente
Perché il puro presente ci costringe a valutare le cose
Con avendo dopo sotto gli occhi continuamente i sondaggi
E quindi nel ragionare non su un'idea forte come quella di moltiplicare i protagonisti ma sapere se ce la facciamo no alle elezioni tra tre mesi tra sei mesi o tra sei mesi
Però per non annegare nel puro presente noi dobbiamo andare a mio parere a scavare
Nella nostra memoria se c'è qualcosa che ci aiutano somme è venuto per esempio mi sono ricordato di colpo avendo occupato per quattro mesi il sessantotto il mio ateneo
Mi sono ricordato mentre parlava dell'iter che appunto De Rita il settanta fece un convegno pardon il Censis specie una rimontaggi sullo stato dell'università italiana dopo il sessantotto
Fu presentato a questo convegno a
Al CNEL perché all'era appunto un'indagine proposta affidata al Censis dal CNEL e cioè una bellissimo dibattito di cui un vecchio libro L'mai ahimè introvabile d'acconto dove c'è un
Un piccolissimo intervento di una persona di un altro pianeta che alcuni di noi hanno avuto l'onore di conoscere o addirittura di esserne amici cioè di Nino Andreatta
Che per esempio proprio a proposito i chimici che noi oggi e abbiamo affrontato se ne uscì naturalmente suscitando
Secondo un un un approccio che la tipicamente il suo l'odio di tutto l'uditorio
Dicendo che l'universitario una cosa troppo importante
Per poterla fidare dei rettori eletti dai propri collegi
A
E ai sindacalisti presenti nel corpo a universitari in quanto rappresentanti del del
Nel del mondo dei tecnici e del mondo dei non docenti
La categoria dell'autonomia che noi abbiamo evocato che significa secolo impacci privatistica ricordo solo quella che conosco cioè quella del del diritto privato che darsi delle leggi da sé
Ha avuto parte varianti in particolare rispetto all'università
Nel nelle essa meridionali ha purtroppo visto una presenza di soggetti estranei rispetto all'università medesima parlo in particolare nelle dei Carabinieri della Guardia di Finanza
Sulle connotazioni tipiche dell'autonomia l'accesso degli studenti e i concorsi per i docenti
Questo significa che la dobbiamo buttare nella spazzatura no
Perché appunto autonomia significa responsabilità io credo che questo però pone dei problemi quinti pone
Delle domande sulla sua gestione
Io credo che questo vale anche per il tema che noi qui abbiamo trattato nel e in Francia c'è un grande dibattito sulla crisi ahimè dell'Università francese
Un un giornalista però ha sottolineato che in fondo nonostante tutto almeno l'autonomia perché hanno progressivamente introdotta anche loro
Ha evidenziato un dato finalmente si sa quanto costa un'università
E quindi si sa quale anche la mia
Cura dalla responsabilità io credo che noi abbiamo da fare appunto sempre più i conti con tutte queste variabili così come visto che stiamo nel Parlamento ne dobbiamo fare in i conti con la qualità della legislazione la qualità della legislazione in questo caso lo dico per mettere la prima volta che faccio parte di questa Assise parlamentari che si pensava che fosse stata sarebbe stata una rapidissima in gita
Di quindici venti giorni poiché
C'è stato dato un voucher per rimanere un po'di più adesso fortunatamente sappiamo che rimarremo fino al due mila diciotto quindi possiamo guardare con una certa tranquillità
Smettiamola di fare le indagini conoscitive ex post
Noi abbiamo bisogno di fare una buona legislazione che anche qua però accetti anche di imitare quello che di buono c'è abbiam fatto
In Francia è stata introdotta commissari il collega Balduzzi con l'ha luogo organica organiche del due mila nove
L'inammissibilità dei disegni di legge governativi che non siano accompagnati naturalmente nei limiti che questo significa da analitici studi di impatto
Della legislazione
Che si interroghi cioè sulle e su di scenari conseguenti sulle diverse ipotesi e che la ricaduta legislativa di quello specifico disegno di legge avrà nei diversi aspetti
Questo eviterebbe di di considerare appunto il la legislazione come uno strumento da sottoporre al sistema delle spoglie così come l'Amministrazione o così come altri settori per cui credo che i pro e i Parlamenti sono condannati Mammano che cambiano buttata a esaurire la pro l'attività nel buttare attorno alla spazzatura le leggi possibilmente un po'o manchevoli dei Parlamenti precedenti
Io credo veramente che abbiamo molto molto da da fare in questo senso sono facciamo credo in definitiva con il senso della misura che non significa appunto
Di ragionare nell'ottica della giornata
Tra l'altro ecco e qui concludo l'autonomia oggi che ha significato uno strano processo per cui in questo senso sono un po'in disaccordo con quello che diceva Rocco prima
Noi rischiamo di passare dall'autonomia dalla politica come valore assoluto alla mancanza di autonomia dal tutto dalla politica al nulla della politica
Cerchiamo invece di ricostruire quel tessuto di corpi intermedi
Che non di cui noi avvertiamo faticosamente il progressivo deperimento senza il quale
Regina del mondo cioè l'opinione non impedisce che la democrazia possa declinare grazie
Grazie etano
Tra le tante personalità presenti ce n'è una che visto che abbiamo parlato di Regioni ma contanti cenni alla sanità io inviterei ieri interveniva sempre che non voglio ovviamente parlo del presidente dell'Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali niente a me molto caro
E cioè del Presidente Giovanni Bissoni
Che vedo proprio ambiziosissimo ad intervenire quindi
Grazie Giovanni grazie di questa tua disponibilità
Non vi nascondo che
E non mi succede spesso che
Una certa difficoltà ad intervenire
Ce l'ho
Nel senso che evidentemente ciascuno di noi viene da un'esperienza
Quell'esperienza insomma non mi porta a condividere molte delle cose che sono state poste
Se volessi fare una provocazione la materia è così
Le istituzione o ci sono un mondo vitale
La politica oggi è un mondo vitale
E dentro a questo non c'è dubbio non c'è dubbio ci stanno anche le Regioni ci sta
Ripartiamo dall'usi ripartiamo da Fiorito e dobbiamo partire da tutto
Peraltro a dati in questo meccanismo veramente rischiamo di perdere anche
Ciò che insomma le differenze esistono e
è vero che oggi tutte le Regioni sono sotto scacco ad esempio per questa questione delle spese dei Gruppi consiliari
Io ricordo che quando questa questione è partita no le tabelle che i giornali pubblicavano se andava dei trentacinque euro pro capite per il funzionamento dei Consigli regionali
Hai cinque euro pro capite di altre Regioni per il funzionamento dei Consigli regionali
Ci sono Regioni che hanno costruito dei sistemi centralizzati anche ad esempio nel governo della sanità
Ed hanno anche dei buoni servizi
Ci sono delle Regioni che danno hanno costruito dei sistemi molto decentrati
E dando dei buoni servizi
E si parte dalla storia di quei territori
Il Veneto e l'Emilia Romagna la Toscana hanno una tradizione forte di ancoraggio con i territori e hanno sviluppato sistemi che hanno mantenuto il forte legame col territorio
Io lo ritengo un
Un grande valore anche perché
Il collegamento con le comunità locali se vogliamo parlare di uscire dal solo tema della sanità e vogliamo parlare di promozione della salute se vogliamo palla integrazione socio sanitaria senza il forte coinvolgimento dei territori l'autonomia territoriale diventa difficile
E veniamo però a questo tema del Titolo quinto
Io sono molto d'accordo con le molte osservazioni che faceva il professor De Siervo
Poi lo possiamo cambiare tutto il Titolo quinto e il Parlamento deciderà che cosa fa però facciamo una valutazione oggettiva di che cosa è successo in questi anni
Non c'è soltanto soltanto Stato la Regione che alzati i confini delle proprie dei propri territori
C'è stato uno Stato centrale che ha visto questo tema del federalismo come di liberarsi di un peso
Io vorrei ricordare che il Titolo quinto ammette i poteri sostitutivi dello Stato Tyco centoventi non perché si sfondano i bilanci e
Ammette i poteri sostitutivi perché non sono garantiti i diritti dei cittadini
Ebbene andiamo a vedere come non ci siamo attrezzati per gestire questa situazione è verissimo
Le differenze fra le Regioni italiane fanno fatica oggi a consegnarci un sistema che si chiami Sistema sanitario nazionale
Per diritti reali d'accesso ai servizi
Potremmo aggiungere che quelle differenze esistevano
Il federalismo le ha risolte no per alcuni aspetti le ha inevitabilmente accentuate perché le accentuate
Perché se è vero che il federalismo il Titolo quinto aumentato l'autonomia delle regioni le regioni forti hanno usato quell'autonomia
E hanno
Hanno corso velocemente
Le regioni deboli lasciate da sole evidentemente hanno perso terreno rispetto a quella situazione hanno io è registrata una situazione di disparità fra
Il nel sistema sanitario nazionale che probabilmente non è inferiore a quello del due mila e uno
Ma come abbiamo esercitato l'affiancamento di quelle Regioni pagano in questo momento delle regioni a statuto ordinario noi ci siamo preoccupati di una cosa solo
Ci siamo preoccupati del controllo della spesa perché il sistema consolidato della spesa pubblica porta inevitabilmente ha ma di fianco questo non c'abbiamo messo altro
Badate la natura di quei piani di rientro che sono frutto dei poteri sostitutivi dello Stato andiamo vedere la natura di quei piani di rientro
La natura di vita indire intorno a un anno come l'obiettivo il tema posto dalla Titolo quinto la modifica al Titolo quinto articolo Centrovita Costituzione cioè
Io rispetto dei tetti di spesa perché questo è un dovere ed è un'esigenza che lo Stato deve Po ed è un dovere delle Regioni
Ma di fianco a questo va bene quei a dispetto dei tetti di spesa che doveva è se il presupposto comunque per una riorganizzazione di quei servizi sanitari le oggi
Abbiamo fatto l'ennesimo punto di riferimento sui piani sul piano nazionale esiti perché finalmente domani la Regione Campania ci ha invitato a presentare il piano nazionale siti
Veramente una cosa preoccupante che cosa emerge con tutte le difficoltà di misurare gli esiti dei servizi sanitari e degli ospedali
C'è davvero una situazione in cui la situazione delle regioni in piano di rientro in questi anni è peggiorata dal punto di vista dei servizi
E l'inevitabile no non era inevitabile non era scritto nel Titolo quinto che il Ministero della Salute doveva rinunciare alle politiche sanitarie nazionali non era scritto lì
E non era scritto che un sistema sanitario nazionale con il nostro non si desse gli strumenti per sostenere anche quelle situazioni di difficoltà
Caro Renato hai fatto anche il ministro
No per un anno e ai
Quindi visto da vicino quel mondo se domani mattina questo Paese dovesse davvero affiancare le Regioni del sud del centro-sud
In questa situazione oggi saremo attrezzati a farlo
Oggi avremmo ancora le capacità e le competenze di farlo e questo è un problema è un problema molto serio un problema
Quindi noi abbiamo rinunciato ad accompagnare quel processo di federalismo e come dice spesso il mio Presidente abbiamo avviato una fase di federalismo di abbandono
Che in parte ha incrociato un sentire di allora è una volontà anche delle Regioni
Ma dall'altro lato non ha visto impegnato da questo punto di vista allo Stato nelle sue pure funzioni di
Allora noi abbiamo da questo punto di vista non c'è dubbio che noi dobbiamo ragionare
E io dico sempre barrate se oggi esiste ancora un pezzo di mondo vitale nella sanità quel pezzo di mondo vitale stante le esperienze che in molte realtà si sono fatti dobbiamo ripartire di lì oggi le competenze le esperienze stanno lì
Ma dobbiamo farsi
Che quelle responsabilità non possono finire l'intento i confini regionali noi dobbiamo costruire un sistema in cui la responsabilità delle Regioni è chiaramente rispetta i propri cittadini ma una responsabilità nazionale precisa
E dobbiamo trovare le sedi in cui questa responsabilità nazionale da questo punto di vista e giocate trova le sedi
Autorevole con potenti per essere giocata
Non c'è dubbio da questo punto di vista la riforma del bicameralismo perfetto il funzionamento della Conferenza Stato Regioni la Conferenza delle Regioni oggi è
Una libera associazione è una libera associazione dei Presidenti non può funzionare così
E lo Stato deve attrezzarsi perché nonna
Penso le funzioni che gli sono proprie anche col titolo quinto chiudo davvero si faceva prima riferimento a un fatto
Badate
Il Titolo quinto dice la grande novità del Titolo quinto e che non occorre una legge attuativa dello Stato ma le Regioni possono dettagliare indirettamente no
Dedurre direttamente dalla legislazione vigente me l'ha insegnato turno i principi di riferimento benissimo benissimo
Il nostro problema principali oggi non è tanto chi è andato oltre quello
In grosso problema principale nel sistema sanitario nazionale che qualcuno non è neanche al cinquecentodue non solo nelle cinquecentodue e cinquecentodiciassette duecentoventinove
Non solo dunque ma le Regioni dove hanno
E come allo interno disciplinato la governasse regionali sistema di finanziamento delle aziende sistema difesa niente degli obiettivi di sistema di verifica dove l'ha fatto e anche dove ci sono i piani di rientro non è stato chiesto questo
è stato chiesto di mettere sotto controllo i costi perché come dice il Ministero dell'economia come in un sano sistema industriale si è perso alcuni il controllo di alcuni fattori produttivi B somma noi dobbiamo assoluta
Ma una riforma costituzionale che comunque nove Coppe e non per Guardia all'esperienza di questi anni
Temo davvero che i rischi di essere un'ulteriore forzatura e poi magari trovarci fra
Qualche hanno davvero di nuovo nella stessa situazione vi ringrazio davvero della della invito e chiedo scusa se poi sono finito a ragionare solo sull'aspetto che è quello della sanità grazie
Grazie a Giovanni Bissoni abbiamo ancora qualche minuto se può se c'è qualcuno che lo vuole prima delle
Dell'oggi conclusioni mie che lo vuole impiegare
Non vedo neanche la mano alzata di Cesare Cislaghi quindi interpreto questo come un invito
A chiudere il nostro incontro allora siccome mondi vitali ha anche nel tra le sue caratteristiche quello di rispettare i tempi sono le diciannove e trenta il programma dice conclusioni e dunque le conclusioni
Direi cinque punti veloci
No è vero
è vero che leso accennato nell'introduzione è stato ripreso in da molti interventi
Non non era il senso d'altra parte anzi si è mai di rovesciare il il taglio del nostro incontro però ed era una cosa che nella loro genesi alle Regioni era chiesto qualcosa di più verrà chiesto un
Un salto di qualità come capacità di governo e di
Essere un ente virtuoso una quindi
Di quella
La disillusione ecco non dovevano
Era
Io ricordo
Da studente da studente del primo anno dell'Università in qualche anno dopo
Anzi l'anno dopo esattamente l'anno dopo i primi decreti di trasferimento delle funzioni amministrative
Il mio del professore di diritto costituzionale era un antiregionalista è una cultura
Liberale statalista era un antiregionalista e ha fatto un corso come dire
Tutto
Garbatamente e intelligentemente mirato in questa direzione a dimostrare che le Regioni erano una disgrazia non soltanto le tre regioni del centro Italia quelle erano disgrazia terrificante dal suo punto di vista
Ma e in generale perché erano carrozzoni inutili bla bla bla bla
E che
Avrebbero creato problemi sia
Al sistema locale sia al sistema statale
Io mi ricordo che
Con qualche collega
Noi
Avvertivamo
Un po'la limitatezza di questo approccio perché dal nostro punto di vista da qui anche dai
Dalle cose che cominciavamo a leggere insomma diciotto diciannove anni si legge un po'tutto e dicevamo a queste proprio ciò che non devono essere non devono essere carrozzoni non c'è proprio ecco però tra essere e dover essere no
Come si accennava in uno scambio di opinioni con Rocco Buttiglione ecco tra essere dover essere indubbiamente
Noi quando dobbiamo constatare dobbiamo vedere l'essere
Seconda considerazione che legata a questa c'è una mimesi statalisti cariche parlamentari Istica no nelle vicende di questi ultimi anni non
Ecco tutto questo accanirsi nei confronti delle Regioni dimentica spesso questo aspetto non hanno fatto nient'altro che imitare no imitare i cattivi comportamenti
Forse voi negli ultimi anni avere sarebbe stato possibile complessivamente riuscirà anche a trarre
Elementi da qualche resipiscenza che il sistema statale cominciare comincia da vere però ecco la la STU la vicenda è questa quindi
Tutto sommato se c'è un esame di coscienza deve essere collettivo la domanda di fondo della terza considerazione
Ma che cosa c'entra poco cioè qual è il nucleo per cui
Abbiamo
Questa entità questo livello territoriale e a cui su questo livello di tre vogliamo scommettere no la Costituzione ha scommesso né vogliamo continuare a scommettere
In forme diverse poi dirò qualcosa sulla revisione del Titolo quinto
Che debbano essere enti di governo del territorio questo è il
Questo è il punto fondamentale la missione fondamentale nel centodiciassette terzo comma c'è un un cenno di questo ma è la parte per il tutto perché questa
La missione della Regione
Di governo non di amministrazione vedi Michele quello che
Crea problemi a mio parere nell'impianto del disegno di legge e città metropolitane eccetera è che inevitabilmente
Un approccio di quel genere porta le Regioni ad aumentarle a dilatare lesse eventi di amministrazione perché tra i comuni specialmente quelli piccoli specialmente in molte regioni d'Italia dove ci sono i Comuni piccoli e poi ci sono le Regioni d'cioè nella mia regione è un Comune
Considerato grande il Comune di o vada undici mila abitanti in Puglia un comune cime abitanti ha usato un piccolo Comune no per da noi nella mia provincia si parla di Ovada come un grande centro e non si sorride
A dire questo no mentre appunto ecco questo vuol dire che c'è evidentemente un problema di abiti diverso sino per corpi diversi e anche questo è un problema che la legislazione statale deve tenere presente ma soprattutto c'è
Da chiedersi se ha un senso
Alla al
Incentivare ancora di più il profilo della Regione come ente di amministrazione in che non è quello indubbiamente iniziale del costituente si può cambiare per carità non è che
è intoccabile non solo i princìpi supremi la forma di Stato che sono intoccabili o irripetibili però ecco forse lo si dovrebbe fare con una consapevolezza maggiore enorme in modo strisciante forse proprio questo la domanda di fondo che può essere ancora recuperata e nel nei passaggi che il disegno di legge
Necessario e perché secondo me ne dobbiamo aprire il discorso sulle città metropolitane siamo intervenuti in ritardo di oltre vent'anni queste cose poi si paga no è perché se
Lanciò l'idea e poi l'atto i venticinque anni dopo quando latori quell'idea non è più la medesima quindi è successo per le regioni a statuto ordinario
Rischia per altre
Ragion di succedere per le città metropolitane però sommando a un certo punto di vista forse
è meglio tardi che mai anche se ci sono
Se ci sono ragioni per pensare che sia meglio mai che è tardi però io sono della prima opinione quarto punto
Il numero questa è una domanda aperta e non è emersa
Però c'è secondo me nella discussione non si può fare a meno di porcellana poi la risposta il numero da delimitazione territoriale delle regioni rispondono ai principi costituzionali di differenziazione di adeguatezza o no
Questa è la domanda probabilmente sottesa a molte discussioni
Poi è chiaro che è molto difficile perché è un po'ci sono le speciali un porge e ed è specialità non possono essere poi devono essere ricondotte a sistema da un certo punto di vista ma non possono essere violentate perché è un impoverimento no quindi
E nello stesso tempo però è che è chiaro che
Dopo
Lei in fasi sulle macroregioni adesso ho l'impressione che ci sia un perito di stanca anche di queste di queste diciamo idee
Perché non si non si scommette più proprio sulla sul sul bambino cioè sulla Regione ecco sul sul sul nucleo
Ultimo punto beh credo che tutto a tutto questo vengano fuori alcune indicazioni possibili ecco anche mondi vitali farà la sua parte da questo punto di vista dovremo un po'fare la scrematura ecco di quello che è emerso in questi primi quattro
Incontri pubblici poi c'è
Una fioritura di mondi vitali sul territorio ma sono autonomi proprio perché altrimenti non sarebbero vitali no e quindi non di questo il li seguiamo con attenzione ma non ce ne preoccupiamo più di tanto
Però per la riforma costituzionale credo che alcuni elementi siano già emersi anche anche anche oggi e quindi il Titolo quinto
Non lo so se abbia proprio senso metterci le mani semplicemente per adeguare
A ciò che la giurisprudenza ha già fatto la di solito queste operazioni non fu non sono operazioni vincenti non sono per le azioni virtuose
Ci dobbiamo mettere le mani se abbiamo una idea complessiva ecco di di rivisitazione e allora forse
Ridiscutere sulla clausola di supremazia ridiscutere sulle me sul metodo di riparto delle competenze legislative ridiscutere su come si possa
Applicare anche per le Regioni eventualmente la come dire il
Non il
Il sistema appunto delle delle competenze legislative ma sistema diciamo italiano delle competenze che quindi l'enfasi sulla potestà legislativa mai il modello
Che nel paper abbiamo chiamato europee o no quindi fondato
Proprio sul sussidiarietà differenziazione e adeguatezza ecco questo mi sembra
Il punto vero su cui incentrare una indicazione sulla revisione costituzionale e connette era questa
La alla riforma del Senato ecco probabilmente già immaginare che vi sia da una parte la revisione del Titolo quinto e dall'altro a riforma del Senato come due
Come due veicoli che vanno in parallelo senza incontrarsi forse non sarebbe
Una cosa molto saggia
Detto questo io rinnovo il ringraziamento a tutti naturalmente ai relatori ma tutti i partecipanti lacci è nato Maria Pia Garavaglia noi
Abbiamo preso un impegno pubblico su proposta
Del professor Monti di rileggere a distanza di ventiquattro anni crisi di governabilità e mondi vitali di Ardigò è un po'l'ispiratore della nostra associazione
Lo faremo lo faremo
Adesso non siamo in grado di dare un è una data certa l'abbiamo fatto né volte precedenti questa volta
Non ce la facciamo perché
è più difficile
Rievocare un libero e nord che bisogna avere le persone giuste per farlo e questo crea richiesto qualche tempo in più e quindi non siamo in grado se non di dire
Arrivederci probabilmente a Montecitorio sta facendo il giro di tutte le sale per poter consentire no a tutti quanti ecco anche quelli che non hanno la sventura di frequenta le tutt'i giorni di vedere Tato queste nasale importante no anche dal punto di vista costituzionale insomma la la una parte importante della della vita l'Assemblea costituente passata
Nella Sala della Regina oltre a tante altre cose in precedenza e dunque è con un più cordiale arrivederci lo dico a tutti i presenti ricordo soltanto tra i presenti oltre le personalità che vi sia avete riconosciuti tra di voi
Ci sono anche dei mondi vitali cito uno per tutti federale anziani ma c'è un un'interessante antenna di mondi vitali romagnola
Solo Giovanni Bissoni ecco oltre a qualche altro diciamo spezzone di mondi vitali con cui il tra l'altro l'Associazione sarà lieta eventualmente per il futuro di
Organizzare qualche cosa insieme buona serata a tutti e grazie