Energie e sviluppo sostenibile: due elementi strategici per il Paese

Buongiorno a tutti
Ci scusiamo
Per il ritardo normale qua no ma io ho impiegato da Genova undici anni ad abituarsi mi attesto spazzamento
Delli orari però anche un po'le questioni logistiche della pioggia non hanno aiutato in questo senso
Prima di iniziale illustrarli la nostra relazione credo sia da parte mia davvero
Doveroso un grande grande ringraziamento
A Pasquale indirizzano che ha lavorato davvero tanto sulla relazione sulla riuscita del nostro convegno e hi-tech amici segretari generali delle categorie che oggi sono presenti
Lo sforzo che abbiamo fatto tutti insieme per realizzare questa giornata
E quello di offrire
Al Paese ognuno di noi
Alcune linee guida sulle questioni energetiche che coinvolgesse voto davvero tutto il mondo che noi rappresentiamo
E che deve essere alcune piste alcune tracce di lavoro al Governo spesso il ministro Zanonato sarà
Con noi per affrontare in termini di Progetto industriali in termini di sistema le questioni energetiche consapevoli come
Questo tema
Che è sempre rimasto un po'a margine in questi anni nelle agende di governo sia invece un tema davvero indispensabile
E la qualità delle nostre impresa e per la loro capacità competitiva per l'occupazione ma anche per il benessere delle famiglie la qualità della vita
Questo convegno della CISL e sulle tematiche dell'Energia nasce dal bisogno di contribuire alla soluzione della crisi economica dei processi di deindustrializzazione e di conflitto sociale che attraversano il Paese
L'Energia il sistema petrolifero il gas rappresento non nodi strutturali sui quali occorre intervenire per ridare fiato alla competitività delle imprese
Alla crescita dell'occupazione da una ripresa del prodotto interno lordo
Il costo dell'Energia è una condizione primaria per la competitività dell'Italia e delle sue imprese così come l'obiettivo dell'autonomia energetica rappresenta una necessità
Finalizzate a ridurre il peso di una bolletta energetica condizionata dalla massiccia importazione di elettricità
Ed è l'assenza di strategie lungimiranti e condivise
Se il costo dell'energia per un'impresa italiana e oltre il venti per cento quasi il trenta più rispetto a un'azienda concorrente di un altro Paese europeo si determina un differenziale di costo che fa perdere competitività
E riduce il valore prodotto dall'impresa
Confrontarsi con queste grande questione dell'Energia con il sistema industriale petrolifero e con il gas è una sfida fondamentale e decisiva per il progresso sociale il benessere e la crescita economica
Abbiamo bisogno di una piatti citazione condivisa che consenta di sviluppare le infrastrutture di potenziare i servizi erogati
Di favorire l'innovazione tecnologica degli impianti di potenziare le reti di distribuzione e di cogliere l'occasione per fare dell'Italia anche una beh io proprio del gas
Per queste necessario affrontare il tema energetico con la consapevolezza
L'Italia trasversalmente in può fornire età lo scenario economico e sociale e la produzione di beni e servizi e che non si reca risolve col superamento dei monopoli nazionali ma soltanto con una gocciolina si condivisa
Per queste è necessario una strategia nazionale industriale dell'energia capace di combinare programmi di efficienza energetica
Di incremento della produzione di trucco ardui di sviluppo delle energie rinnovabili in un mix energetico orientale a favorire la competitività dell'impresa e a ridurre l'impatto della bolletta energetica sul potere d'acquisto delle famiglie
Una strategia nazionale industriale dell'energia non si improvvisa
Essa deve far leva su un coinvolgimento ampio e partecipato delle istituzioni delle grandi imprese del settore energetico delle forze sociali e dei territori
Avvalendosi anche del contributo di università e centri di ricerca
Nel corso degli ultimi anni l'impegno progettuale dell'accise insieme alle categorie interessate non è mai venuto meno
Siamo stati sempre puntuali nel sollecitare i diversi Governi che si sono succeduti
A mettere in agenda scelte fondamentali di politica energetica ma la risposta è stata detta evasiva sia in termini di indirizzi che di decisioni
Questa tendenza impedito di comprendere quanto la questione della Celtica fosse centrale per la competitività
Di un sistema forte vocazione manifatturiera energivora e caratterizzato dalla prevalenza di piccole e medie imprese
Badiamo detto maggiorata ripeterlo
Inserire nel ciclo produttivo un fattore energetico troppo oneroso significa evadere il margine operativo delle imprese
E diminuire quella produzione di valore che è necessaria per finanziare Investimenti garantire i livelli occupazionali e sostenere politiche di crescita dimensionale
Il settore elettrico ha risentito profondamente della crisi e del calo dei consumi
Una continuazione che sta producendo fermate chiusure degli impianti di generazione processi di delocalizzazione e pesanti ristrutturazioni
La scusa sequenze che molte aziende elettriche attraverso una fase di grande difficoltà ed il fatto le tre Generation Company
Costituite a seguito della liberalizzazione stanno scomparendo
Inoltre pur essendo l'Italia in una situazione di sovrapproduzione
Molte centrali sono ferme perché il prezzo dell'energia elettrica nonostante l'eccesso di offerta sale a causa degli addizionali degli oneri impropri e di una tassazione scorretta
E anche per questo che in un comparto che all'inizio degli anni Novanta contava oltre centoquaranta mila detti si è passati a circa CG cinquanta mila attuali con rilevanti problemi di salvaguardia dell'occupazione
Dell'occupabilità e delle professionalità esistenti
Facciamo i conti con una frammentazione del settore con ristrutturazione e riorganizzazione dell'impresa elettriche comune esternalizzazioni di atta a vita
Cessioni di rami di azienda riduzioni della presento operativa sul territorio
Come CISL riteniamo che i servizi universali debbano ispirarsi a criteri di economia sociale
Con lo Stato che si impegna svolge le funzioni di garanzia
E a intervenire insieme alle imprese stesse con politiche di investimento sull'efficienza energetica l'ammodernamento delle reti e lo sviluppo delle rinnovabili di nuova generazione
Su questi aspetti un impulso portato a venire dei piani di sviluppo di Terna sulle reti
Che devono garantire un equilibrio tra redditività di impresa e ricaduta sociale assicurando servizi di qualità e controlli sull'adeguamento lo sviluppo e le innovazioni tecnologiche delle reti
La posizione geografica ha fatto sì che l'Italia fosse considerata per lungo tempo una vera e propria piattaforma petrolifera dell'area mediterranea e dell'intero continente europeo
Questa attuale ciò oltre che su ragioni geopolitiche era fondato anche su un apparato produttivo che poteva contare su circa quindici raffinerie
E su una capacità di raffinazione di oltre cento milioni di tonnellate all'anno
Una parte di queste realtà produttive era ed è tuttora posizionata del no del Paese in una zona di largo consumo di prodotti petroliferi sia per autotrazione che per l'industria
Mentre l'altra parte produttiva era concentrata ed era dislocata nelle isole maggiori
In questo quadro completato dall'impianti di Livorno Falco Nakata Roma e Taranto
Questo parco impiantistico negli ultimi anni ha subito forti cambiamenti con la chiusura di tre impianti importanti
Tavoli di Cremona totale di Roma IAS di Mantova
Ma con un'attività di riconversione e ristrutturazione
Che hanno interessato diverse realtà produttive ridimensionando la capacità di raffinazione di circa venti milioni di tonnellate annue come risposta a una trasformazione strutturale del sistema
Caratterizzato principalmente da
Il calo generalizzato dei consumi la riduzione dei consumi di carburante per le auto le politiche di risparmio energetico per il riscaldamento domestico il ricorso alle energie alternative
L'estrazione produzione negli Stati Uniti del scelga ASS
La realizzazione nei Paesi emergenti di quei prodotti di impianti di raffinazione con capacità di processo di trenta quaranta milioni di tonnellate all'anno
Nel due mila dodici l'Italia ha prodotto circa
L'otto virgola due per cento del proprio fabbisogno di petrolio
Nel nostro Paese sono presenti mille dieci pozzi petroliferi che presentano prospettive diverse in termini di capacità estrattiva e di sviluppo
Investire sul petrolio renderebbe l'Italia più un tonno ma dalla li impiega dando linfa a un settore che occupa diecimila diritti e altri trenta mila nell'indotto
Essa inoltre costituisce un decisivo patrimonio tecnologico di ricerca e innovazione
In questo quadro in termini di politiche energetiche si colloca la distribuzione dei carburanti
La dimensione la struttura della rete di distribuzione incido non fatti sia sul prezzo che sui margini di guadagno riservate i gestori e quindi anche sul livello di occupazione del settore
Il modello di distribuzione dei carburanti è caratterizzato da una rete vicinale che risponde a una logica di presidio del territorio piuttosto che di mercato
E ritorno economico di questa distribuzione capillare è stato storicamente considerato quasi alla stregua di un aspetto secondario rispetta quello della governance territoriale
Il fatto che ha cambiato il profilo del settore è stata la progressiva erosione dei volumi di carburante consumati nel Paese con riduzione che si avvicinano al venti per cento
E non ha retto autostradale che ne perde circa il cinquanta per cento e la rigidità della filiera che scarica a valle i problemi cumulati tu lungo la catena di produzione di scambio
La promozione di modelli alternativi legati alla grande distribuzione organizzata enologo che rappresentano circa un quinto dei volumi distribuiti in Italia
Antrodoco nel mercato elementi aggiuntivi di confusione e forme le aggressive di occupazione degli spazi lasciati liberi da un'industria petrolifera in sostanza in sostanziale arretramento
E quindi necessaria una ristrutturazione della distribuzione
Incentrata sulla chiusura degli impianti obsoleti o incompatibili esoso freno alle nuove aperture che porti un numero di impianti non superiori a sedici venti mila rispetto agli attuali venticinque mila
E in cui a tutti sia garantito una possibilità di approvvigionamento senza vincoli di esclusiva
Quello del gas è un settore che occupa oltre venticinque mila diretti e fa leva su una rete di circa trentaquattro mila chilometri
Alimentata da cinque punti di entrata per il gas provenienti da Algeria e Russia Libia Olanda e Norvegia
Due terminali di rigassificazione e circa sessanta punti di accesso per il gas proveniente dalla produzione nazionale
Nel due mila dodici in Italia sono è stati estratti otto mila cinquecento miliardi DNA e mettere normal metro cubo di gas naturale pari a circa l'undici per cento del fabbisogno
Concretamente esisterebbe con le condizioni tecniche per ampliare i processi di estrazione ma parli mercato che alcune scelte come l'aver impedito Nespolo l'azione la per vocazione dopo le cinque miglia marine e come il blocco della verifica sotterranea di potenziare i giacimenti di gas nazionale naturale in Sardegna
Costituiscono un grave impedimento rispetta l'allargamento degli spazi di autonomia energetica
Sarà quindi fondamentale proseguire nella realizzazione del piano di investimenti nel cessati per sviluppare le infrastrutture del gas nel nostro Paese
Favorendo l'interconnessione delle reti col resto dell'Europa il miglioramento della qualità e della sicurezza del sistema di stoccaggio il monitoraggio degli impianti di rigassificazione
In parallelo come cinese riteniamo fondamentale completare la metanizzazione di alcune aree del Paese
Sostituire le reti in divisa installare impianti di misurazione a controllo digitale e realizzare gare per la concessione del servizio del gas nei ambiti territoriali che possono dar vita a un sistema di distribuzione capace di dare risposte certe ai lavoratori cittadini utenti
Le energie rinnovabili possono ricoprirò qua
Non portante nella definizione di un mix energetico correlato alle esigenze di sviluppo del Paese
Si tratta di fonti energetiche di cui addenta e la potenzialità parzialmente compensativa rispetta il peso esorbitante delle importazioni e o l'utilizzo dei combustibili fossili
Secondo le linee di indirizzo dell'allora Governo Monti due mila dodici alle energie alternative viene attribuito a una copertura dei fabbisogni di energia elettrica
Per la fine del decennio che si aggira tra il trentacinque quaranta per cento del totale
Ad oggi con un consumo interno lordo di energia di rinnovabili pari a circa il sedici per cento l'Italia allineata alla media europea ma si deve considerare che per il sessanta per cento
Si tratta di i dove elettrico e geotermico
Per quanto riguarda l'idroelettrico occorre essere consapevoli che si tratta di una fonte passi ma il limite massimo di sfruttamento di conseguenza
è probabile che il futuro dell'idroelettrico si indirizzi sempre di più in direzioni di impianti di piccole dimensioni un mini ed eclettico diffuso che andrà a sostituire le centrali più grandi
Ciò vuol dire che lo sviluppo delle energie rinnovabili deve essere pianificato con lungimiranza
E sostenuto con investimenti razionali e mirati
Senza cadere in una mitizzazione che non risolve i problemi energetici e non facilita la messa appunto di una strategia energetica davvero funzionale all'esigenza di crescita del Paese
In questo quadro è necessario valorizzare anche una fonte come il carbone troppo a lungo ritenuta secondaria di difficile utilizzo e intrinsecamente inquinante
Le nuove tecnologie consento non fatti una la vocazione capace di creare un ciclo integrato che dall'estrazione PAS
Sì direttamente alla produzione di energia con modalità efficienti costi competitivi e nel rispetto dell'ambiente
Attualmente l'unica risorsa carbonifera attiva e quella presente nel bacino del sud ci sta
Si tratta di una piante pressante rispetto alla quale alcuni studi specialistici
Ipotizzando nuove soluzioni di utilizzo energetico del carbone la produzione potenziale e di circa un milione e mezzo di tonnellate con risorse stimate a circa due miliardi di tonnellate
Un aspetto rilevante nella riflessione delle accise e quello di una governance energetica declinata anche in chiave locale
Sappiamo bene quanto sia diffuso e pericolosa la tendenza a demonizzare le scelte relative alle infrastrutture
Specie quando questi processi non sono accompagnati da informazioni veritiere età un orientamento al dialogo
Sono quindi necessarie risposte capaci di coinvolgere le popolazioni territori
E quindi di produrre consenso attraverso processi di concertazione decentrata sulle tematiche che impattano nella vita delle persone e delle comunità coinvolte
Contrattare negoziare territorialmente alcune scelte energetiche
Significa coinvolgere i diversi soggetti a un confronto di merito e di posizioni finalizzata a stabilire una cornice negoziale in cui l'agenda non viene scandita dalla protesta ma dalla proposta
Se non vogliamo che nelle comunità
Si manifestino resistenze rispetta i bisogni di innovazione energetica
è necessario convincere i cittadini che localizzare un impianto significa sviluppare un'opportunità
Che va sottoposta a valutazione di rischio e di impatto ambientale garantendo controlli monitoraggio efficaci ed efficienti della sicurezza
Per queste ragioni l'accise con le federazioni di categoria più coinvolte
Pur pone da tempo di costruire con le parti interessate condizioni di garanzia sulla sicurezza delle infrastrutture e di compensazione tra gli interessi locali e gli interessi generali
Anche il principio compensativo significa promuovere un nuovo metodo di confronto che esprima una duplice finalità
Valorizzare una nuova cultura energetica e creare le condizioni affinché la governance dell'energia
Possa trovare concretezza e di esigibilità niente ritardi negoziando sicurezza forme di partecipazione benefici sociali ambientali occupazionali e tariffati
La costruzione del consenso
Una condizione necessaria per trasferire alle popolazioni interessate
La consapevolezza del valore della strategia energetica petrolifere del gas un consenso sempre più urgente e necessario messo sistematicamente in crisi dai no a prescindere
Spesso espressi dai comitati del no
Come ci è spesso soli e controcorrente
Ci siamo battuti per arginare questa deriva
Spiegando ai lavoratori e i cittadini come la tenuta del sistema produttivo la qualità della vita dipenda direttamente dalla politica energetica e dalle fonti di approvvigionamento
Così come abbiamo evidenziato e sosteniamo da tempo
La necessità di intervenire per modificare il Titolo quinto della Costituzione
Perché occorre superare i limiti e i rischi prodotti dalla di legislazione concorrente tra Stato e Regioni
In quanto essa si pone spesso come vincolo rispetta alla realizzazione di impianti e di infrastrutture energetiche
Su questo versante come Civis riteniamo che le scelte energetiche petrolifere del gas
Debbano ricadere nell'ambito della competenza statale e vadano concordate con le istituzioni decentrate e le comunità dei territori coinvolti e le parti sociali
Le difficoltà non nascono dal nulla ma trovano la loro origine in alcuni limiti strutturali
Non è e di cultura energetica del nostro Paese
Il deficit di cultura delle infrastrutture nel nostro Paese va superato ricostruendo una cultura energetica capace di superare gli errori commessi nel passato
Centrali contestate per partito preso rigassificatori contestati e dismessi perforazioni negate impianti per la produzione di energie alternative prima incoraggiati e poi ostacolati
Impianti di produzione energetica da rifiuti censurati ciecamente come attentati alla biosfera
Ai diritti di sopravvivenza delle popolazioni residenti e alle prerogative vitali delle generazioni future
Rappresentare interessi tanto importanti e strategici comporta un impegno di tutti i soggetti coinvolti sui tavoli decisionali dove si discutono le scelte energetiche petrolifere del gas
E quindi necessaria una strategia nazionale industriale dell'energia finalizzata allo sviluppo sostenibile essa costituisce il quadro generali in cui si collocano la visione la proposta della CISL
I dati sui consumi energetici relativi al due mila tredici ci dicono che l'Italia importato risorse energetico
Per un valore pari al tre virgola sei per cento del PIL rispetta il quattro uno dell'anno precedente un dato confortante ma del tutto insufficiente arrivato Raffaele Bonanni segretario generale
Delle accise a cui diamo nostro benvenute
Il ministro ha già non nato a cui diamo altrettanto
Un altro ringraziamento che il nostro benvenuto
Al nostro convegno
Il dato sull'importazione di energia va spacchettato perché immesso convergono diversi settori la riduzione dell'attività economica dell'impresa
Un cambiamento delle abitudini degli italiani e il miglioramento di sistema nel campo dell'efficienza energetica
Risparmio energetico efficienza una nuova cultura e strategia energetica petrolifera del gas
La certezza sugli approvvigionamenti un mix energetico di lungo periodo io una nuova concertazione territoriali sono le condizioni per stimolare una politica
Fondata sulla sostenibilità di un nuovo modello di sviluppo che non può fondarsi sullo spostamento intensivo delle fonti fossili di cui è nota la riduzione delle riserve
In particolare occorre
Recuperare produzione energetica limitando gli sprechi e puntando sulla termovalorizzazione dei rifiuti
Investire in insediamenti elettrici ad elevata efficienza caratterizzati dall'uso di carbone pulito di carbone liquido
Dotarsi di impianti di rigassificazione che mettano al Paese a riparo e dei rischi di continui cambiamenti geopolitici
Investire su fonti rinnovabili di nuove generazioni tra le quali solare termodinamico evito accenno
Migliorare le regole sulla liberalizzazione spostando l'asse dei vantaggi in direzione delle famiglie dei lavoratori e delle imprese
E alla luce di queste considerazioni che come CISL riteniamo urgente discutere di una strategia nazionale industriale dell'energia caratterizzata da alcune linee di indirizzo
Efficienza energetica
Praticare una politica dell'efficienza significa recuperare uno stato di risorse che consenta di modificare la composizione delle diverse fonti energetiche il mix
Su questo sistema estremamente importante il contributo che può essere offerto da un settore come quello dell'edilizia ed è positivo che la legge di stabilità due mila quattordici
Preveda detrazione per interventi di riqualificazione edilizia finalizzati al risparmio energetico
Sviluppo delle energie rinnovabili
Le energie alternative costituiscono e contribuiscono ad alleggerire il peso della dipendenza dalle importazioni e producono vantaggi ogni natura ambientali
Ma occorre evitare il rischio che il loro sviluppo si caratterizzi come un gioco a somma zero a svantaggio della DNA generazione termoelettrica
Costruzione dei rigassificatori
Si tratta di impianti fondamentali che consentono di fronteggiare alcuni punti di debolezza dell'approvvigionamento
Stoccare il gas in modo da poter dosare l'utilizzo rispetta eventuali e imprevisti picchi di consumo essenza Visco di approvvigionamenti non più unificati costituisce una sfida strategica per il Paese
Strategia del recupero una politica energetica efficace non può prescindere da politiche di recupero correlati al ciclo dei rifiuti e alla loro possibile termovalorizzazione
Parliamo di un valore che si aggira sui due miliardi e mezzo di euro
Il riequilibrio delle fonti energetiche
Va perseguito investendo anche sulla produzione di energia elettrica da carbone pulito reso compatibile con l'ambiente anche dall'evoluzione tecnologica degli impianti di abbattimento di nuova generazione
La rete elettrica
Il Paese ha bisogno di una politica seria e mirata di investimenti finalizzate alla modernizzazione del sistema
Alla sua azione di supporto rispetta e lo sviluppo dei processi di microgenerazione e delle reti intelligenti di informazione e distribuzione elettrica
Perché la gestione della distribuzione del consumo di elettricità
E strutturalmente vincolata a livello tecnologico della rete elettrica
Razionalizzazione delle incentivi e dei bonus fiscali
Come CISL e siamo convinti che si debba ritornare ad una o vicina ad un'idea originaria degli incentivi e dei bonus fiscali
Intesi come strumenti da inserire in un contesto complessivo di programmazione superando una logica una tantum che ha determinato a volte può fonde distorsioni nello stesso mercato
Sviluppo integrato a livello europeo del mercato elettrico
Servono scelte condivise di sviluppo di un mercato elettrico corteo
In termini di previsioni degli Investimenti linee di indirizzo valide per tutti gli attori continentali od che tipi di sviluppo delle infrastrutture sicurezza degli approvvigionamenti e competitività del sistema
Si tratta di temi e questioni su quella cinese le e Ponte a confrontarsi con tutti i soggetti coinvolti
Perché crediamo che una politica della crescita e dello sviluppo necessiti di una strategia energetica petrolifere del gas complessiva
Concentrata e di sistema
Per questo vogliamo anche l'avvio di un confronto sulla competitività e le prospettive delle imprese elettriche nel nostro Paese
Sulla messa a punto di una strategia nazionale energetica petrolifere del gas
Sulla riforma del Titolo quinto della Costituzione superando la legislazione concorrente
A favore di un recupero di competenze centrali equilibrate doni impegno concertativo a livello territoriale
Sul mantenimento delle attività industriale sviluppate dal sistema delle raffinerie sui controlli a livello europeo della filiera di importazione dei prodotti petroliferi
Sulla metanizzazione della Sardegna dopo il fallimento del Progetto Gare
Sì
Sullo sviluppo di attività di ricerca innovazione nel sito nel settore delle energie B.O. su una modifica della tassazione che sterili inseguiva sugli aumenti del prezzo industriale ed IMI Nando la complessità
Applicativa legata alle verifiche del bilancio su azioni di stimola la concorrenza nella distribuzione dei cambi volanti ripristinando i provvedimenti contenuti nella prima sta dura dell'allora che Cittalia su una rete di distribuzione dei carburanti flessibile attraverso la riduzione dei punti vendita il loro ammoderna do e la libertà di acquisto del prodotto sul mercato libero su Italia e la quota di accise per litro destinando le risorse ricavate alla crescita
Sull'eliminazione della doppia imposizione disapplicazione dell'IVA sulla Cisa sulla riduzione dell'accisa statale qualora si verifichi l'aumento dell'addizionale regionale in modo tale da dire qui liberare il carico complessivo sull'applicazione della Cisa mobile con modalità che stabiliscono le riduzione dell'accisa a compensazione dall'aumento dell'IVA dovuta all'inquinamento del prezzo del petrolio
Le posizioni della CISL come abbiamo dimenticato non nascono da una preferenza turistica
Nei confronti
Dell'uno o dell'altra fonte energetica ma derivano da una considerazione fondamentale e cioè
Ma vi sia il mix adeguato per incrementare la competitività del Paese stimolata nella crescita superare
Tutto oralmente le difficoltà che rendono il sistema fragile e vulnerabile
Si tratta di un punto di vista che abbiamo costruito nel corso negli anni confrontandoci con i grandi problemi dell'economia e maturando la consapevolezza di come l'autonomia energetica la competitività delle imprese la tutela dell'occupazione siano connesse darti colate complesse relazioni cause affetto
Battersi per una strategia energetica
Quindi significa direttamente farsi carico di ogni interesse generale che appartiene alla natura e alla cultura dei corpi intermedi
L'accisa le carte in regola per svolgere un ruolo centrale in questa battaglia per la promozione di un nuovo modello di sviluppo di autosufficienza di sostenibilità il Paese non può permettersi di rimandare ancora lega anche scelte che possono investire in questa inarrestabile tendenza al declino invece investire nuove idee nuove proposte e come sindacato crediamo di potevo fruire un contributo di metodo di contenuti di cultura concertativa capace di coniugare l'interesse dei lavoratori dell'impresa e dell'Italia in sintesi il bene comune
Grazie di quale grazie soprattutto agli amici che prima ho ricordato che hanno tanto tanto lavorato con me per realizzare questa giornata ovviamente chiediamo di sedersi al tavolo al nostro Segretario generale Raffaele Bonanni e al Ministro Zanonato che ancora una volta
Ringraziamo davvero tanto di essere presente ai nostri lavori
I lavori proseguono oca con gli interventi dei tre Segretari generali delle nostre categorie che si occupano e rappresenta hanno il lavoratore di questo importante settore
Quindi iniziamo con
L'amico Carlo De Masi Segretario generale della sei che invitiamo
A offrirci il suo intervento
Molto sinteticamente perché leggo cioè più importante da detta nella mia relazione io faccio alcune sottolineature poi alcune proposte riferita in particolare al settore elettrico di cui mi occupo
Io credo che il mercato elettrico liberalizzato dopo quindici anni non ha prodotto per il sistema Paese risultati corrispondenti alle attese iniziali
Soprattutto a causa degli indirizzi strategici da parte dei Governi
Che si sono succeduti negli anni
E che hanno anche ignorante di reiterate avvisi comuni
Se le parti sociali che ne avevamo fatto a suo tempo per esempio per istituire un osservatorio cabina di regia rispetto alla insediamenti degli impianti che all'occupabilità solidarietà di settori
E questo queste mancate scelte politiche ci pongono coordina sempre di più vongole sistema elettrico italiano in una Bobo posizione non concorrenziale rispetto ai nostri paesi competitors
Francia e Germania in primis
Noi siamo in presenza peraltro di una tariffazione che grava in modo abnorme su famiglie in previsione
E le aziende strette tra la necessità di assicurare i dividendi agli azionisti
è un mercato in costante flessione si sono tutte indirizzate verso il contenimento dei costi di esercizio la riduzione degli investimenti compresi quelli sulle reti
I cui affetti li stiamo vedendo anche in questi giorni di emergenza e la penalizzazione dell'occupazione
Il calo rilevante dei consumi elettrici ha indebolito le aziende di generazioni alle prese con diversi problemi strutturali e con un elevato indebitamento
La situazione di over capacity scoraggia la costruzione di nuovi impianti termoelettrici
Un altro fattore sta determinando il calo degli investimenti il boom delle rinnovabili
E le modalità generose di sostegno e infine va considerato lo scambio con l'estero laddove i prezzi più bassi rendono conveniente l'importazione di energia elettrica
Le centrali elettriche tradizionali sono in forte sofferenza in questo momento
Per cui ha per cui sia i grandi gruppi italiani che quelli stranieri presenti nel nostro Paese
Nonché le ex municipalizzate devono ricorrere per la prima volta nella storia del settore agli ammortizzatori sociali e alla cassa integrazione
Oggi la generazione termoelettrica ci pone un problema nuovo quello della criticità occupazionale diretta e soprattutto dell'indotto in un contesto settoriale non più al riparo
Che comincia a partecipare alle dinamiche negative
Dell'economia nazionale questo pomeriggio lo dico per il ministro
Lo ringraziamo avremo un incontro come parti sociali in ordine all'impresa di generazione con fasce elettriche Federutility per discutere di questa delicata situazione
La forza del lavoro del settore lo diceva Anna Maria in relazione
Sia ridotta dicendo mila detti noi siamo poco più di cinquantamila ormai nel settore
E questo anche per via bisogna dirla delle continue esternalizzazione e di un diffuso ricorso all'appalto a volte anche coniugare al massimo del ribasso
Noi al recente Congresso nazionale vengo alle proposte sinteticamente abbiamo presentato quattro linee progettuali
Che abbiamo sottoposto al Governo alle istituzioni alle altre organizzazioni sindacali e alle stesse imprese
Una sul sostegno alla generazione elettrica italiana
Secondo sulla green economy se solo un'opportunità finanziaria ossia una nuova frontiera dello sviluppo sulla rete elettrica un sistema universale a servizio della società civile
E infine sul parco tecnologico deposito nazionale per tutte quelle che sono sapete la bonifica del Paese a partire dalle scorie radioattive
In questa sede voglio solo richiamare sinteticamente alcune proposte che da tempo stiamo portando all'attenzione insieme alla CISL
Ringrazio Anna Maria del sostegno che cita così come Raffaele e da ultimo alla recente audizione presso la Commissione attività produttive della Camera dei deputati
Innanzitutto
Noi dobbiamo riaffermare in questo Paese l'universalità del servizio elettrico
Se il conto
Dopo dobbiamo adeguare la struttura tariffaria alla strategia energetica nazionale
Che il Paese e la politica si daranno rimodulando i prelievi delle diverse componenti
E delle varie accise al fine non solo di rendere trasparente comprensibile la bolletta elettrica ma anche per diminuire i costi della stessa bolletta per famiglie e imprese
Dobbiamo istituire il signor ministro un osservatorio per attuare monitorare la programmazione strategica nazionale
Ed è la politica energetica ambientale del Paese
Dobbiamo creare so che il Governo ci sta lavorando una società delle reti con la partecipazione di Cassa depositi e prestiti
Favorendo l'azionariato diffuso di cittadini consumatori e la partecipazione dei lavoratori anche attraverso perché noi l'utilizzo dei fondi pensione complementare
Dobbiamo
Definire i percorsi autorizzativi certi nei tempi e nelle scelte al fine di favorire gli invasi gli investimenti per le infrastrutture energetiche anche lo diceva Anna Maria in relazione con la modifica dell'articolo quinto della Costituzione
Dobbiamo sostenere la ricerca applicata al sistema elettrico
Erogando per tempo le risorse previste in bolletta
Dobbiamo monitorare gli obblighi di concessione e introdurre elementi di garanzia
Per la tutela esatta la salvaguardia del patrimonio industriale e per garantire la sicurezza dei lavoratori dobbiamo promuovere la partecipazione diretta delle istituzioni territoriali allo
All'utilizzo delle risorse energetiche locali
Dobbiamo incentivare il risparmio ed efficienza energetica in particolare per l'adeguamento e messa in sicurezza
Del patrimonio edilizio pubblico è privato diminuendo il modo sostegno sensibile i consumi investendo sulla domotica sulla mobilità elettrica
Definendo normative certe da mantenere costanti in un periodo di tempo medio-lungo
Dotandosi di auditor pubbliche
Per verificare effettive esigenze progetti e realizzazione prima di erogare i sussidi previsti altrimenti succede come con le rinnovabili laddove unisco né in altri rivoli che non sempre sono quelli giusti dobbiamo spalmare nel tempo l'attuale sostegno alle fonti rinnovabili rivedendo come si sta facendo e modulando
Fino ad arrivare per l'eolico il fotovoltaico alla pari di Grid
Ma soprattutto per sostenere la nuova generazione di rinnovabili dobbiamo favorire accordi di programma sul territorio
Per sviluppare una filiera dell'indotto nonché protocolli d'intesa con l'università ed enti di ricerca sulla formazione al fine di creare le nuove professioni verbi
Di cui tanto si parla ma non si trova la via per vederle all'opera
Dobbiamo bonificare gli otto siti nucleari creando una rete di imprese
Che tramite la capofila so oggi enti coniuga l'eco e Ansaldo Nucleare
Possa mettere in sicurezza del Paese anche rispetto ai rifiuti speciali a partire dalla terra dei fuochi chimici radioattivi ospedali industria ricerca attraverso la realizzazione di un deposito nazionale
E di alcuni centri di eccellenza
Tale rete di imprese italiane assieme a quelle dell'indotto e di supporto avrebbe un potenziale rilevante per competere anche nel mercato internazionale in tema di decommissioning
Noi siamo i primi nel mondo su questo con competenze ed eccellenze un mercato stimato in settecento miliardi di euro infine e chiudo occorre sviluppare una nuova comunicazione istituzionale
Sui temi dell'energia e dell'ambiente
Capace di far crescere nel Paese una vera e propria e propria cultura energetica ambientale oggi inesistente o preconcetta
Manipolata da se è o da associazioni di ambientaliste e da organi di informazione per interessi lobbistici o anche da opinion leaders non sempre disinteressata grazie
Grazie Accardo per il suo importante contributo e diamo la parola
Avverto Di Vincenzo Presidente sinergica CISNAL
Quindi Roberto
Buongiorno a tutti intanto
Io credo che
Questo convegno sia importante non solo per le cose
Scritte nella relazione e Anna Maria
Ma anche perché per la prima volta
La CISL mette insieme il mondo dell'energia
Metto insieme il petrolio il gas l'energia elettrica parla di carbone parla di strategia industriale
Fino adesso nel
Via è stata
Confinata in un ridotto
Argomento per addetti ai lavori
Quali ciascuno omologhi ricordava Carlo cercava di orientare le scelte di pensare e di orientare il dibattito
Privilegiando ora questa ora
Quell'altra fonte energetica allora il pareggio
Di questo convegno è senz'altro quello di aver detto che non c'è una scelta definitiva ma che i problemi crediamo debbano essere affrontati nella loro interezza
L'energia vuol dire mobilità produzione riscaldamento
Ho direi risolvere i problemi che come ricordano gli storici romani
In una casa in una domus Patrizia
Erano risolti dall'occupazione diventi schiavi oggi noi arriviamo
Accendiamo un interruttore
E abbiamo risolto i problemi lavatrici e lavastoviglie ma dobbiamo convincerci apporre il perché e il come
Come arriva quelle Energia
E noi fino adesso non abbiamo fatto diciamoci la verità la politica mi dispiace che sia si sia alzato il ministro Zanonato è stata completamente indifferente quando abbiamo provato a porre il tema dell'energia
Sempre stata presa da altri interessi
Lo diceva Carlo ma credo che poi lo dirà anche Sergio pensiamo in settori che fino a dieci anni fa sarebbe stato
Assurdo pensarla così attraversati da grandi crisi industriali
Abbiamo fatto le battaglie per aprire le centrali vi abbiamo detto sblocca centrali uno sblocca centrali due sblocca centrali tre adesso dobbiamo fare il giudice entrare in uno o più centrali eoliche non centrali tre abbiamo
Una crisi diffusa della raffinazione dai duecentoventi milioni di tonnellate degli anni
Settanta siamo arrivati a poco meno di settanta milioni sessanta milioni di tonnellate nel due mila tredici con la raffinazione che perde competono ieri che nell'immaginario collettivo dobbiamo dirlo
Pochi non a evocare grandi profitti ringrazia in Italia lavorano aziende
Che
Si approvvigionano così come qualche di qualsiasi altro
Industriale e manifatturiero da case madri che sì è vero curano profitti ma che in Italia noi dobbiamo cercare di trattenere
E senza una politica industriale in questo settore noi lo tratteniamo nessuno
Plesso ha deciso
In progress di andare via di abbandonare downstream l'ascella
Lo sta facendo
Dico in tutto il mondo
Vale anche per gli Stati Uniti l'Europa dell'est dell'Europa dell'Ovest la Shell sta cedendo le sue attività
Anche gli operatori francesi stanno facendo
Un un arretramento un arretramento da questo punto di vista e noi facciamo una serie
Una strategia energetica nazionale quella approvata negli ultimi giorni di Governo Monti
Che ha un unico centro motore che il metano il resto gli altri
Elementi che compongono il pacchetto non esistono eppure
Prossimi cinquant'anni quarant'anni cinquant'anni il petrolio sarà centrale nell'approvvigionamento del Paese nella mobilità degli altri aspetti che prima accennavo e che regolano
Perché regolano la vita di questo Paese
Quindi il primo obiettivo è quello di riscrivere la Senna
Per indicazioni credo che siano tutte contenute nella relazione
Di Anna Maria perché una seria molto monotematica non credo che serva per risolvere i problemi del Paese
L'energia ricordava Anna Maria non si improvvisano Energia non si improvvisa le crisi che ho detto sono il risultato di un'improvvisazione che c'è sempre stata
Illy grandi innamoramenti grandi amori per un filone per una scelta vale per il nucleare le vale per
Le le energie rinnovabili energie rinnovabili che funzionano e danno un apporto solo perché qualcuno ci ha messo i quattrini mi piacerebbe capire
Quanto col risultato avremmo dalle energie rinnovabili se fossero messe in competizione con gli altri
Con gli altri settori
Con con gli altri settori che producono energia quindi anche qui dobbiamo essere laici non dobbiamo innamorarci delle energie rinnovabili piuttosto
Che del
Che del nucleare del petrolio del metano abbiamo bisogno di identificare un pacchetto
Un mix di prodotti e la politica si deve assumere la responsabilità di dire al Paese ecco qual è
Le lo sviluppo la tendenza del paese e come intende
Coprire il fabbisogno di energia e non lo dico solo per la distribuzione dei carburanti o per o per la mobilità lo dico per l'impresa e lo dico per le industrie quante altre alcova dove muovere
Prima di capire che è un costo dell'energia elettrica più alto del trenta per cento è un handicap fortissimo per la produzione
Ho citato l'alcova perché la prima che mi è venuta in mente ma potrei continuare allora se dopo non possiamo da una parte dire
Viva la competitività e dall'altra parte dire che i fondamentali rendono
Come dire importante fattivo all'operazione non possiamo nemmeno
Veramente il ritornello ritrito dire che il costo del lavoro così come viene fuori dall'Electrolux il costo del lavoro è l'elemento
Essenziale intorno al quale
Si muove non si muove la profittabilità io credo che al centro ci sia l'Energia e se n'è già risolvessimo Luigi avremmo risolto
Più del cinquanta per cento dei casi quindi la politica deve fare la sua parte
Le colpe ovviamente non sono tutte solo della politica ovviamente la distrazione collettiva la grande stampa
Le aziende ognuna guardato il proprio medico il sindacato che qualche volta difeso e interessi come si dice adesso fa piacere dirlo corporativi forze
Dobbiamo rimetterci in discussione se vogliamo uscire da questa impasse
Io non credo che la politica nel breve periodo abbia la capacità
La forza la voglia la conoscenza la curiosità intellettuale potrei continuare di uscire da questo impasto
E quindi sa a tutti i soggetti che oggi stanno intorno a questo tavolo
Popolare
A invertire la tendenza
Provare a fare un passo avanti uno scatto avanti sarebbe facile dire i tavoli mai in grande tavolo un grande confronto tra tutti gli operatori
Quindi
Le industrie i lavoratori i distributori cioè abbiamo la necessità di creare un comune sentire nell'energia
Quindi
Oggi la CISL
Prova a mettere una prima pietra in questo ragionamento
Con difficoltà ci siamo arrivati per successive approssimazioni ma almeno non ci siamo arrivati
Ricordava Anna Maria che non è la politica abbiamo sempre detto
Quante volte abbiamo salito le scale devo o abbiano possiamo
Abbiamo salito le scale del Ministero per dire
Non si possono risolvere i problemi con provvedimenti tampone c'è bisogno di una visione d'insieme
Oggi
Senza una visione d'insieme delle energie del progetto industriale complessivo non se ne esce
Saranno interventi tampone invece che centocinquanta vertenze al Ministero dello sviluppo economico ce ne saranno trecentonovantuno ma alla fine non riuscire è in questo quadro ovviamente
Siccome mi compete
Ma è marginale rispetto è un finto problema ma all'interno di questo c'è anche un problema della ristrutturazione della rete dei carburanti
Questa è anche questa è una
Pia illusione noi continuiamo a guardare la punta del nostro diritto lunga sul quale
Accentriamo il nostro interesse ma in realtà i problemi sono da un'altra parte
Chiudere gli impianti siamo d'accordo
Fare in modo che tutto questo ognuno provochi lo sconquasso sull'offerto alle piccole comunità soprattutto quelle svantaggiate siamo d'accordo
Dare competitività ridare competitività questo settore siamo d'accordo
Dire che bisogna liberalizzare siamo d'accordo il problema è che
Quando noi diciamo che siamo d'accordo
Purtroppo dobbiamo scontare il limite di altri soggetti che devono condividere almeno l'essere d'accordo individuare una strategia ad un percorso comune
E questo è elemento fondamentale
E noi ci proviamo danni il primo provvedimento sulla ristrutturazione della rete vi farò sorridere dell'otto luglio mille novecentosettantotto Presidente del Consiglio dei Ministri Giulio Andreotti TA tanto per darvi un elemento
Però gli interessi sono forti stratificati e ciascuno ha paura di perdere un pezzetto del suo potere
Della sua capacità di concorrere di fare in concorrenza bene noi siamo pronti a discutere anche di questo
All'interno di un ragionamento complessivo se è uno stimolo
E
Una richiesta abbiamo da fare all'industria petrolifera e che superi
Il l'idea di arretramento di timidezza e si sporche anche se alle mani
è un'industria che in questo Paese in arretramento e che noi dobbiamo
Necessariamente tratte nere non possiamo immaginare che il mercato da solo risolva i nostri problemi
Se continuerà a questo ritmo di chiusura della raffinazione
Tra cinque anni o tra tre anni noi voteremo prodotti finiti dalla
Lei inviata dalla Cina o magari dalle raffinerie che stanno vivendo ricostruire in Algeria
Quando diciamo visione scenario e qui chiudo in un tema che non dovrebbe essere mio ma
Ha ragione Scaroni Fini conosce sa che è difficile che io dia ragione a Scaroni
Però ha ragione quando dice che la nuova frontiera per gli Stati Uniti lo share gas l'OSCE Loizzo pongono problemi seri a questa parte
Dell'oceano perché essi continuerà anche sommando all'eventuale importazione dagli Stati Uniti
Verso l'Europa il prodotto di Scialoja scelga asta avremo dei costi aggiuntivi notevole e non saremo più competitivi quindi nucleare non l'abbiamo fatto c'è Loya Jirga per carità di Dio per conservarla
Poi magari in Polonia e Germania sì ma qui no
La Francia pure la bocciate
Quindi noi abbiamo un problema di
L'autosufficienza energetica non è solo fare i buchi
No
Il lavoro efficienza energetica e trovare quell'insieme di misure Regione Scaroni quando dice quando dice queste cose altre magari sono un po'più discutibile ma ha ragione perché questo è il tema
Sul quale è necessario
Che sia uniti l'attenzione
Del sindacato Dale dei produttori del della politica ecco solo così
Noi riusciremo a uscire a dare una possibilità di ripresa
A questo Paese di ripresa dell'occupazione in questo Paese se invece immaginiamo di Pistelli nel dibattito
Sulle il mio detersivo lava più bianco del tuo osso fosse io ho ragione a prescindere io credo che noi ci saremo
Nostro Paese
Per accelerare anzi drammaticamente
Il decadimento industriale ma anche l'obsolescenza
Del
Come dire del nostro vizio culturale dello stare insieme io credo che abbiamo capacità mezzi intelligenze per invertire la tendenza grazie
Giacché anche ad Alberto gli ultimo interamente a dei nostri segretari generali etica che da lei a Serge Gilli Segretario generale della secca
Per giorno
Tra il il mio intervento voleva anche non essere
Fatto perché io ho apprezzato molto la relazione che ha fatto l'Annamaria Furlan è completa
C'è un'analisi
Precisa e
E c'è anche una una una proposta precisa
Io fo focalizzerò tuttavia
Un po'di questioni perché
Mi pare che questo ragionamento dell'approvvigionamento sia in qualche modo
La necessità di
Farci riflettere tutti
E vedete
Quando noi sosteniamo
Perché vogliamo avere uno sviluppo sostenibile
Lo diciamo perché lo abbiamo nelle corde
Il la l'apparato industriale
Che noi
Rappresentiamo
Attraverso i lavoratori
è un apparato industriale che negli ultimi trent'anni ha fatto un cambiamento dal punto di vista ambientale eccezionale quindi
Possiamo permetterci di dire che questa parola sostenibile non è vuota
E quindi ci domandiamo a proposito di approvvigionamento
Come mai
Non si riesce nonostante le disponibilità degli attori che sarebbero interessati
A estrarre
A tirar su il gas che sta nell'alto Adriatico
Perché non si fa
Quando
Avanti alla nostra costa
Ci sono quelli che lo tirano su
Prevede io non non sono malizioso non penso che hanno messo i tubi per traverso vengono a prenderci il gas non lo sono però anche se il tubo in diritto
E va giù dritto quando tira su i gas non è che tira su quello da quella parte lì
Se la laguna si sprofonda si sprofonda a prescindere da dove è il tubo
Però su questo io non pretendo di avere ragione non penso che noi abbiamo
Sempre ragione
Tuttavia vorremmo sederci intorno a un tavolo con tecnici
E verificare se quel gas che è una risorsa importantissima per il nostro Paese può essere tirato suono
Così
Come
Diciotto mila
Parisi di petrolio al giorno parlo solo di quelli
Che sono ortogonali
Cioè otto mila barili di petrolio al giorno con la situazione che c'è
Toma non sono un fatto secondario rappresentano il dieci per cento del nostro fabbisogno
E allora perché dobbiamo
Inevitabilmente infilarci dentro tubi tunnel che non si sa dove ci portano a chissà che cosa comportano anche dal punto di vista dell'immagine
Perché c'è un problema di immagine si sa che quando si va a lavorare in Paesi
Che non sono tradizionalmente messi nelle condizioni di poter fare
Una politica trasparente anche qui chiama forma l'Europa ci dice qualcosa
No
Perché non
Non analizzare questo e io penso che
Lei signor ministro ha una grande opportunità
Quella di
Non essere il Ministero delle disgrazie
Perché al vostro Ministero si arriva solo quando c'è
Problema occupazionale noi vorremmo che li davvero si fosse si potesse parlare di sviluppo con lei con i suoi tecnici
Per fare un ragionamento serio concreto vedere quello che è possibile fare accettare il contributo da chi tutti i giorni
Tutti i giorni
Sta lì sta sul pezzo sta dentro la fabbrica capisce quali sono le esigenze
Io penso che si possa fare un ragionamento l'invito e accorato della cinese di aprire questo tavolo per pensare davvero come si può sviluppare questo settore che Peraino
E quando si mettono le accise
Come garanzia anche di mancate entrate sicure si spaventa
Cioè
Vede non è che sono le tre raffinerie chiuse
Perché lì bisognerebbe farla un'analisi dei costi-benefici e
Cioè quanto costa quanto si incassa con due centesimi di accise e quanto costa dal punto di vista sociale
Chiudere perché non ci sono solo indiretti c'è tutto il sistema qui intorno tre raffinerie chiuse significa perdita di salario cassa integrazione soldi che comunque devono venir fuori perché non si possono lasciare alle persone per strada
Ma non è solo quello abbiamo riconvertito faticosamente un'altra raffineria quella di Marghera
Non farà più
Carburante
Da petrolio da fonti fossili
Abbiamo un'altra
Per con un piede nella fossa perché c'è un processo autorizzativo che non va quella di Gela
L'economia è lì di quella cittadina ruota intorno a quella raffineria mille e duecento diretti e tre mila dell'indotto
Per dobbiamo arrivare lì e chiedere per queste quattro mila persone non è meglio mettersi intorno al tavolo e vedere di snellire questo processo autorizzativo
Perché poi
Quando i dati che sono nella relazione di Anna ripresi anche dai colleghi
Vengono messi giù
Guardate che
è una cosa davvero importante questa
Perché se si limitasse solo a questo settore nono che cosa sconquassi salvo questo aumento inenarrabile delle accise sulla benzina
Che si sono ridotte i consumi delle automobili quindi si ripercuote anche sul trasporto si ripercuote perché la gente si difende e quindi se la macchina è più o in gara agire si cambia meno spesso
Per vedere
E la macchina non è fatta solo dalla FIAT e fatta da decine di migliaia di lavoratori che lavorano per la FIAT e per il sistema automobilistico nel suo insieme
Allora questa analisi costi benefici
Signor ministro io glielo chiedo davvero con il cuore in mano
Possiamo trovare un momento per farla
Poi
Se
Bisogna proseguire quella strada si prosegue
Se invece
Ci fermiamo e
Analizziamo che forse quello che si sta facendo va invertito facciamolo nemica scandaloso dire mettiamo punto e ripartiamo
Poi c'è l'altra questione quella dei rigassificatori
Perché vedete avete fatto operazioni di separazione io non l'ho mai condivise
In termini
Della mia struttura parlo della fine che in questo caso
Pensando che la separazione potesse portare beneficio ai consumatori
In realtà non è così
Perché sappiamo che il beneficio dei consumatori arriverà
E quindi anche con la ripercussione sul sistema della produzione energia elettrica che a grande maggioranza viene fatta con gas
Se noi riusciamo a diversificare le fonti
E approvvigionamento
Perché se noi siamo sotto la tagliola di Putin
Perché l'ottanta per cento del gas lo prendiamo dagli
Il prezzo lo decide lui
E invece se facessimo altri due tre e quattro rigassificatori come servirebbero nel nostro Paese
Poi se avremmo e avreste voi
Più potere contrattuale nel discutere con loro
E quindi
Lei signor ministro sa che c'è
Un rigassificatore le Cinque Terre
E lì da una ventina d'anni
Nel ma è successo un incidente
Sì arrivano le mie Daniele scaricano
E si va avanti qual è il problema
Davvero su questo ci sarebbe da aprire un libero
E pensare che che che tutti quanti noi a partire da me
Potremmo fare un salto di qualità non pensare più hanno gli stessi al nostro destino al nostro futuro
A pensare alle generazioni ai giovani
Qui non ci pensa si ha la sensazione che non ci pensi più nessuno
E nei
Sappiamo che qui c'è il futuro del Paese
In questo sistema
Vedete noi vi chiediamo e chiediamo e continuiamo a chiederlo l'abbassamento delle tasse sul lavoro
Ma quando e se si potesse arrivare a una soluzione per il sistema industriale di abbattimento dei costi dell'energia attraverso una politica concertata
Forse tante richieste assurde che vediamo qua e là oggi non ci sarebbero
Perché sarebbe già sufficiente questo e io vorrei sfidare qui a fare un'analisi della nostra competitività fino ai cancelli dello stabilimento
Perché i nostri prodotti fin quando sono dentro la spazzatura il film le mura della fabbrica
Sono competitivi e quando escono che cominciano a perdere competitività lungo il loro percorso
E allora
Impianti di cogenerazione facciamo fatica
Ad avere le autorizzazioni perché un'azienda si vuole autoprodurre la sua energia per pagarla meno
Io penso che
Insomma le proposte
Perché Anna Maria ha fatto sono
Attinenti e sono degne di rispetto e di attenzione e quindi davvero mi aspetto che
Presto ci sia una convocazione per parlare di questi uccelli grazie
Ringraziamo anche Sergio per il suo ottimo intervento credo che il ministro abbia avuto davvero tante tanti stimoli dagli interventi dei nostri segretari generali e dalla nostra
Relazione e io la chiamo qua se tutto al mio posto al tavolo
No no no al mio Alessandro Barbera
Che giornalista della stampa che farà da moderatore alla nostra tavola rotonda a me compete un'ultima cosa ringraziare davvero i nostri ospiti
Partecipanti alla tavola rotonda come avete visto abbiamo con noi presenti poté agonisti veri
Delle grande in paese anche del mondo associativo di queste è un Paese
Che credo che insieme a noi
Possono davvero a creare condizioni per fare quello che Sergio in ultimo chiedeva
Mettiamoci intorno al tavolo i soggetti che rappresentano l'in paese noi che rappresentiamo insieme alle altre organizzazioni sindacali i lavoratori e insieme
Al Governo al Ministro Zaia non attori iniziamo davvero
A mettere minima all'agenda per lo sviluppo mille un menzione tema così importante quindi grazie grazie ancora iniziamo la nostra tavola rotonda
Così qua
Va buongiorno a tutti
Sarò molto rapido perché siamo già in ritardo io limiterò al minimo io farò di tutto su un mi prenderò un minuto per
Dire un paio di cose
E
E poi faccio parlare
I i nostri ospiti se si siede veloci se fossi riuscito a essere molto Losine vostri interventi
Potremo provare a fare anche due giri ma temo non sarà possibile che siamo già molto in ritardo ma insomma se ci fossimo incontrati qui non dieci anni fa ma forse anche solo cinque anni fa ci saremo raccontate una sfera diversa
Procure si ricorderà il black-out energetici insomma sembra sembra preistoria nel frattempo è successo di tutto il mondo è cambiato è cambiato perché
Perché lo sapete che è stata una crisi drammatica
Nel mondo una crisi ancora più pesanti in Europa
E e si avvale volute nel mondo l'energia di cui la gran parte cittadini premettere meno si rende conto
Però irato appunto non se ne rende conto che perché per il cittadino ha capito quasi nulla il costo la bolletta energetica resta
La più alta la più alta a una dei più alti al mondo all'interno di un contesto nel quale
Né all'interno intervengo testo nel quale resta comunque alto in Europa e nonostante gli sforzi anche del
Ministro da non atto siamo oggi ad una bolletta che mediamente dal novantanove ad oggi circa del novanta per cento sopra i livelli di allora
E da d'altra parte sapeva che il perché tutto questa caduto non c'è solo un problema di come dire di tassazione che è rimasta alta abbiamo deciso aumentarla ancora abbiamo dei soci delle rinnovabili che sono i più generosi al mondo ci sarà una riforma
Evoluta al ministro passerà che però evidentemente ancora non fa vedere i suoi e risultati o che evidentemente non è sufficientemente importanti in altri Paesi hanno fatto scelte più drastiche
Certo un calo dei consumi c'è un eccesso di offerta altissimo e lo scelga se ha cambiato completamente lo lo scenario
Alcune cose sto sentito parlare io non sono un sommo non seguo questo questa materia giorni ma mi pare di capire che il tema di raffinerie su un tema gravissimo il calo di settore di cui parlava anche la Furlan nella
Nella relazione pesantissima insomma
Qui il pro-capite dove bisogna andare
Perché evidentemente
Manca ancora una capacità della
Del paese di rispondere a quello che è evidentemente un cambiamento e questa questo cambiamento non c'è la sensazione di una risposta all'altezza della della situazione
Allora bisogna cambiare il mix energetico perché tagliare in modo deciso gli oneri forse c'è un problema di
Aumento proteina serale che queste mi è stato posto io credo che sia un tema c'è da chiedersi forse se
Per caso la crisi non faccia venir meno non prima o poi lo scopriremo che la sindrome Nimby è venuta meno se invece nonostante la crisi la gente pensa che si possa continuare a dire no a qualunque cosa anche
Ad un rigassificatore senza poi pagarne le conseguenze in termini occupazionali comunque mi fermo qui
Io seguirei il
L'ordine che ci siamo dati
Che c'è nel nel
Nel lì nella nella brochure partire il Cal con il Condorelli Giovanni
E
E al quale
Pongo una questione
Forse ecco siccome uno dei grandi temi europei si come uno dei temi forse anche se c'è una strada europea per uscire a tutto questo
Forse se oggi
Non paghiamo in Europa prima che in Italia anche un un mantra che sta formando del tagli delle missioni che a fronte di un aumento enorme delle rinnovabili non è stato all'altezza delle aspettative
Prego
Buongiorno
Si è acceso
Cioè è successo
Buongiorno a tutti vorrei prima di rispondere a questa domanda
Puntuale
Fare un ringraziamento alla CISNAL per
Questa giornata
Che secondo me ha il pregio oltre ad aver fatto una serie di proposte di dettaglio che chiaramente dovranno poi essere analizzate valutate ciascuna nel suo merito
Ma sostanzialmente avere posto una questione di tipo metodologico
Alla quale vorrei sostanzialmente aderire in primis
Per dire una cosa fondamentalmente noi nel corso degli anni a partire dalla prima riforma Bersani abbiamo sommato è stratificato una serie di obiettivi
Siamo partiti con un obiettivo dalla struttura di mercato con Lebed liberalizzazioni identificando dalla struttura di mercato la risoluzione per il problema dei costi perché più concorrenza significa avere prezzi più bassi
Dopodiché abbiamo sommato alla metà degli anni due mila il tema della sostenibilità
E abbiamo fatto tutta una serie di scelte
Poi in maniera non così esplicita come rispetto i primi due obiettivi latente abbiamo il tema della sicurezza degli approvvigionamenti
E oggi sostanzialmente possiamo tirare le somme di quindici anni
Di interventi su questi tre obiettivi che guardate bene dal mio punto di vista credo che non sia né incompatibili fra di loro
Ovverossia e possibile avere Energia che costa a chi la utilizza imprese e famiglie
Al
Il giusto
Che si abbia un una sostenibilità e quindici abbia un obiettivo di emissioni e che si sia sicuri dal punto di vista dell'approvvigionamento dove sta il problema sta nel fatto che si è
Agito e si è normato e si è regolamentato l'insieme
In maniera da mettere in conflitto gli obiettivi
E qui vengo alla risposta che mi è stata chiesta la domanda perché proprio l'obiettivo delle missioni
A secondo me la caratteristica di essere cartina torna solo del paradosso cui facevo riferimento prima
Noi abbiamo in Italia speso dal due mila otto al due mila tredici trentasei miliardi di incentivi alle rinnovabili
Vogliamo tradurli in euro europei nel solo due mila tredici l'Europa ha speso circa cinquanta miliardi
Andiamo a vedere che tipo di effetto hanno prodotto questi investimenti guardando al tema della riduzione delle emissioni
In Italia se vogliamo guardare
Bene indietro al due mila otto dal novanta ad oggi abbiamo riso abbiamo ridotto le emissioni per quattrocento milioni di tonnellate
In Europa
Sostanzialmente siamo su livelli in percentuale simili
Il problema che l'Europa in termini di emissioni però soltanto il dieci per cento rispetto al tema mondiale
Quindi
Se noi dovessimo oggi valutare il rendimento sull'investimento che abbiamo fatto tutti noi
Ospita cittadini italiani pagando in questi ultimi sei anni trentasei miliardi di euro
A.N. hai noi dovremmo dire che il ritorno è stato
Band misero da un punto di vista l'obiettivo primario non andiamo a guardare cosa che è stato già detto gli squilibri che
Il sistema degli incentivi da rinnovabili ha prodotto sul mercato elettrico e quant'altro sono tutti ben noti è inutile stare riprodurre dati che fanno parte ormai del del patrimonio collettivo
Dico questo perché
Oggi ci poniamo il problema
Che tipo di politica dobbiamo definire
Per il futuro
Oggi
A Bruxelles
Si sta sostanzialmente decidendo
Che tipo di taglio dare le missioni al due mila trenta
Io credo che la lezione che abbiamo imparato in questi sei anni debba esserci davanti ogni giorno
Partendo dal dato che ho citato per ultimo ovverossia che
Per il tema del emissioni della sostenibilità che è un tema globale noi con l'Europa pesiamo quello che pensiamo
Quindi
Stiamo molto attenti a non commettere l'errore che abbiamo commesso sei sette anni fa
Quando ci siamo imbarcati in un percorso che ha visto questo ti poi gli investimenti con tutti gli affetti e che di fatto il problema non l'ha risolto anziché cosa ha fatto attorno alla premessa di metodo quando gli obiettivi confliggono
Questo non questo obiettivo non centrato a allontanato ancora di più l'obiettivo primario che la competitività e il costo dell'energia
Perché se ha a brevissimo comunque risolto un problema riduzione delle emissioni lo abbiamo pagato facendo costare l'energia di più
Questo è il tema allora
In vista di una nuova fase
Di definizione degli obiettivi e di politica
L'invito che
Personalmente ma credo in questo senso di esprimere il pensiero
Che la mia azienda e il mio amministratore delegato è stato tra l'altro ho citato ha sempre espresso in questi mesi è cerchiamo non solo di definire degli obiettivi effettivamente credibili ma soprattutto di
Operare in maniera
Coordinate consistente con questi vili equilibri e finita l'epoca in cui strati fichi amo gli obiettivi e le politiche per poi risolta il poi
Sostanzialmente avere nulla in mano
E dico questo perché
Dicevo all'inizio abbiamo una terza dimensione a livello degli obiettivi quella la sicurezza degli approvvigionamenti
Stiamo attenti perché anche questo obiettivo diventa chiave sono stati citati blackout elettrici io visto che vengo anche dal mondo del gas non dimentichiamoci le crisi del due mila sei del due mila nove
Le avvisaglie di crisi con l'Ucraina ogni qual volta c'era qualche cosa in Ucraina di amministratore delegato si premura a
Tranquillizzare il sistema
E così come la sostenibilità la sicurezza degli approvvigionamenti un bene pubblico stiamo attenti a chi lo deve pagare
E quindi stiamo attenti a declinare in misura interventi
Che possono essere compatibili con gli altri obiettivi un'ultima battuta è stato fatto giustamente riferimento agli investimenti sono stati citati
In tanti settori
Stiamo attenti perché l'investimento che è chiaramente la leva primaria per risolvere tanti problemi deve essere ben commisurato con i fabbisogni
A cui dobbiamo dare delle risposte
Perché se oggi noi abbiamo anche un problema sui nostri costi e legato dal fatto che abbiamo un eccesso
Infrastrutture non voglio parlare di un settore piuttosto che di un altro è un eccesso uno o non utilizzo delle infrastrutture grava sul sistema
Perché non fa altro che aumentano i costi con questo non voglio dire che non abbiamo bisogno di investimenti ne abbiamo bisogno
Stiamo attenti perché così come gli obiettivi e le politiche i mezzi gli investimenti devono essere ben mirati per evitare di trovarci in una situazione in cui abbiamo
Che siano reti che siano rigassificatori che siano gasdotti che di fatto non vengono utilizzati è che questi colte il non utilizzo comporta evidentemente una grave sui costi grazie
Il giovane è stato bravissimo ci ha messo nei dieci minuti
Mi sembrava il il la durata perfetta tempo giusto Germani dall'Osservatorio di Terna
Si può dire che
C'è anche un problema normativo
E poi la domanda ma questa diciamo è una mia curiosità agisce puoi la rete di distribuzione cioè può attraverso si può attraverso
Una migliore efficienza di delle infrastrutture di Terna portare provare cercare abbassare un costo di energia che diciamo
Apparentemente sembra essere solo solo materia per lo Stato e per per le tasse
Ringrazio della domanda effettivamente se guardiamo alla liberalizzazione come potete oggi leggere anche su
Articolo di Rizzo su Corriere della Sera
Il settore che ha effettivamente dato i migliori risultati nel
A seguire la liberalizzazione dal novantanove in poi il SerT
Le delle reti dove il costo in termini reali è sceso del quattordici per cento a fronte di una tariffa di una bolletta elettrica aumenta del quaranta per cento in termini reali
Questo
Diciamo è dovuto a una serie di
Di aspetti sicuramente al sistema di regolazione che
Sul sistema delle reti ha imposto obiettivi
Numerici e targhe di efficienza
Che hanno portato a un aumento della
Dell'efficienza in quelle di questo specifico settore
In particolare per Terna questo non ha coinciso coi con
Una riduzione di occupazione in realtà noi abbiamo assunto negli ultimi nove anni
Mille persone su tre mila cinquecento dipendenti
Aumentato la scolarizzazione dal cinquanta al settanta per cento di istruzione superiore e quindi aumentando competenze professionalità e anche il produttività del nostro personale aumentando
Il numero di assetti gestiti oltre il sessanta oltre il sessanta per cento
Questo ha un valore ha un valore e si è tradotto direttamente anche in una riduzione del costo dell'energia di fatto laccate pena decisionale di un business regolato stretto di fronte a obiettivi numericamente valutati
E uno screening degli investimenti in particolare per me è l'unico soggetto regolato che ha un piano Investimenti approvato che è uno screening pubblico e quindi ogni singolo investimento e poi dirò diciamo quanto questo ha un valore
Viene valutato rispetto a quanto beneficio può dare alla bolletta elettrica l'impatto che c'è stato misurabile peraltro sulla bolletta elettrica una riduzione dei costi
Dispacciamento negli ultimi cinque anni di oltre quattro miliardi e in e nove
Misurabili ovviamente e l'incremento degli Investimenti legati ovviamente a obiettivi di efficienza riduzione delle congestioni aumento della competizione
Sul mercato di dell'energia e
Possibilità di accedere a risorse a me a minor costo sui mercati stranieri di oltre due miliardi negli ultimi cinque anni come dicevo ho guardato soltanto le opere principali quindi quelle che hanno una misurazione diretta dei benefici che genera
Questi benefici di fatto derivano da una logica
E da una programmazione a cui il soggetto regolatore giocoforza soggetto in quanto risponda una concessione
Regolata dal Ministero dello sviluppo economico e risponde una regolazione incentivante definita dall'Autorità quindi avere strumenti
Di screening e di valutazione oggettiva delle proprie performances portano un valore non solo per l'azienda che ha raddoppiato il suo valore
Di borsa negli ultimi anni ma direttamente al consumatore e direttamente sulla bolletta sia sui costi diretti sia sui costi indiretti sul mercato dell'energia
Chiaramente che cosa ne deriva che
Il settore elettrico sugli altri aspetti invece ha avuto una politica di investimenti di fatto completamente liberalizzata questa portato a scelte di investimenti che Sante ex-post poi questo si può vedere perché non tutti
Investimenti si sono trovati ad essere inefficienti perché c'è stata la crisi molti si poteva vedere già da tempo che non erano sicuramente opportuni come la concentrazione di sempre di impianti termoelettrici in Calabria
Quattro volte più del consumo della Regione stessa quindi
Questo è chiaramente scelte di investimenti che
Indirizzati o regolate dai soggetti che regolano e gestiscono il territorio potevano essere sicuramente individuati a suo tempo
Questo
Particolare nel settore elettrico che ha una complicazione tecnica molto elevate
Da
Genera dei costi che vivamente essi vengono a ribaltare sulla tariffa
Il settore elettrico avuto fino a ieri
Il beneficio che qualunque investimento fosse fatto visto che storicamente la domanda è cresciuta deve del tre per cento all'anno in media negli ultimi quarant'anni cinquant'anni addirittura durante la guerra c'è stata la riduzione
è maggiore storica del consumo è stata inferiore a quella che c'è stata negli ultimi anni
Quindi
Il cambiamento del paradigma domanda che cresce sistematicamente e se c'è un anno in cui non cresce sicuramente l'anno dopo cresce questo cambiamento e paradigma porta un costo ulteriore
Che gli investimenti sbagliati non verranno mai ripagati
Non solo ma la gestione e la necessità di recuperare il cambio tecnologico che devono subire necessariamente impianti che sono stati costruiti negli anni Settanta con tecnologie degli anni Settanta e che necessita una riconversione sì crea maggiore urgenza e quindi un maggior costo di riconversione
In tutto questo
A investimenti sbagliati mi conseguono ulteriore problema che e classico di questo Paese in cui la catena di comando istituzionale non è coerente nelle scelte e quindi anche lì dove
C'è una scelta coerente o è una scelta cosciente delle istituzioni di andare in una direzione poi nel corso del
Del processo
Ci sono istituzioni che lavorano contro come se questo crearsi un valore e arriviamo a paradossi per cui io cito un caso che è molto recente in cui
Tutte le istituzioni hanno sottoscritto accordo per la bonifica del sito di Marghera per poter continuare a gestire questo sito con un sito industriale perché è un sito che è stata industrializzato magari
Pensando a una nuova indisporre di azione quindi più avanzata più ambientalmente sostenibile
Ebbene questo sito aveva come punto di snodo la creazione di una zona di gestione dei fanghi industriali che si sono accumulati nel tempo e la bonifica ambientale di questi fanghi
Bene questo sito era occupato da elettrodotti l'autorizzazione dell'opera che consentiva la rimozione degli elettrodotti
Autorizzata a tutti i livelli cantieri in corso
Ricorso al TAR vinto bene il Consiglio di Stato annulla l'autorizzazione perché non perché il pareri non fossero stati ottenuti perché tutte le istituzioni non si fossero espresse positivamente all'opera ma perché
Un parere
O i superato dalla firma del ministro approvazione dell'altro ministro eccetera
Del dei beni culturali
Un parere non era pur positivo non era sufficientemente motivato bene
Questo tipo di coerenza istituzionale
In generale per questo Paese un costo mostruoso anche delle scelte di investimenti fatte per il bene del Paese
Ecco questo sicuramente il Paese non se lo può permettere soprattutto quando in un momento di crisi gli investimenti sono una leva fondamentale per il rilancio
E sono pochi soggetti in questa fase di recessione che hanno la capacità di creare investimenti che poi portano nuova tecnologia a competitività e maggiore
Maggiore produttività grazie
Allora grazie tuttora Malindi arriviamo toh facciamo un passo indietro torniamo diciamo a monte del processo produttivo sentiamo Gianfilippo Mancini dall'ENEL io
Un'altra curiosità che avevo
Non si fa altro che parlare vedo che in questa fase il la nuova parola d'ordine efficienza energetica e il la alla
Il viene sorge spontaneo chiedersi ma diciamo in una fase come questa in cui c'è una grandissima crisi qui siamo a discutere di come si può far ripartire anche un'industria che con energia ma parla di efficienza non è in qualche modo una contraddizione in termini
Buongiorno buongiorno a tutti beh
Anzitutto anch'io
Ho apprezzato molto le introduzioni le relazioni che abbia ascoltato il in diversi segretari che si sono succeduti perché credo che testimoni no in maniera evidente
Due cose in grado di consapevolezza che esiste
A in questa sala evidentemente dietro a questa sala sul ruolo centrale che svolge in questo momento
Ancora l'energia a terra
Lo sviluppo del Paese anche la situazione di crisi nella quale si trova questo settore
Sul tema dell'efficienza energetica arrivo subito al punto no credo di no credo che tra tanti aspetti che sono stati così messi a fuoco in maniera così chiara forte di criticità di
Politiche industriali mancanti o che non hanno funzionato di contraddizioni tra priorità strategiche coloro che vanno compatibilizzare quella sicurezza quella conferita quell'ambiente in particolare
La caduta è la domanda i grossi problemi oggi di insediamenti produttivi non più in grado di stare sul mercato
Il tema dell'efficienza energetica tra
Tutto il novero delle problematiche che abbiamo da affrontare che vanno comunque
Guardate in faccia e probabilmente da tutti la vera e più significativi diciamo il il
La pallottola d'argento diciamo che abbiamo a disposizione cioè
Esiste un potenziale importantissimo che questo Paese giustamente anche la Senna lo mette a fuoco sotto questo aspetto un potenziale
Disponibile di
Creazione di valore
Attraverso lo sfruttamento dell'efficienza energetica questo
è un punto che va sprigionato credo che anche su questo occorra fare una riflessione riguarda le politiche industriale le politiche sono necessari non si tratta quali
Probabilmente di pensare di distribuire incentivi a pioggia per creare fuochi di paglia come alcuni ne abbiamo vissuti negli anni passati in particolare quello del fotovoltaico
E lo paghiamo oggi nell'incremento delle tariffe siamo arrivati a tredici miliardi di euro l'anno come l'incentivazione di queste decisioni
L'efficienza energetica oggi rappresentano opportunità paradossalmente
Anche perché abbiamo un costo così elevato l'energia
E quindi questo significa che qualsiasi azione possiamo fare
In termini di il Investimenti in termini di azioni di di di politiche per potere raggiungere lo stesso risultato e quindi non chiudere attività produttive non ridurre il fabbisogno non ridurre l'utilizzo Energia
Attraverso processi di efficientamento e tecnologie che oggi sono disponibili in maniera crescente probabilmente lo saranno sempre di più nei prossimi anni è un risultato che porta valore in maniera che più importante per questo Paese che non per altri
Il secondo tema che da un punto di vista di competenze e di industria di filiere abbiamo molte carte in regola per potere
Attingere a questo pool di valore che è rappresentato all'efficienza energetica ma noi come tanti centri studi ultimamente abbiamo dedicato particolare attenzione col Politecnico di Milano nel mettere a fuoco
Quali siano questi potenziali e come liberarli diciamo quello che emerge in linea con altri studi anche quelli Confindustria per esempio
Che si su un potenziale che può valere tra due quattro per cento del PIL ma da qua cinque anni sarà al due mila venti
Che può valere mezzo mi fino a mezzo milione di occupazione nel Paese
Che può valere
Sotto lì tutte le dimensioni sotto la dimensione per esempio anche
Del
Delle emissioni di CO due
Centinaia di milioni di tonnellate le hanno sotto il profilo della bilancia commerciale della bilancia dei pagamenti sotto il profilo dal punto dell'attivazione di una filiera industriale Italia pensiamo a
Temi come quelli della cogenerazione in campo industriale o a tecnologie in particolare tecnologie elettriche oggi il vettore elettrico
Quello che ha evidentemente
Tutte le carte in regola per portare in modo più intelligente più efficiente più ambientalmente amico di
Produrre energia e di renderla disponibile pensiamo alla mobilità elettrica pensiamo alle pompe di calore pensiamo le cucine induzione pensiamo
Alle tante tecnologie sulle quali esiste già una
Industria italiana
Che
Ed esiste una domanda esista una potenziale domanda
Per potere attraverso queste queste questa infrastrutturazione questi impianti ridurre le missioni ridurre i costi e ridurre i consumi
Probabilmente in alcuni casi quelli che ho citato ne sono un buon esempio senza bisogno di
Ulteriori
Incentivi a fondo perduto e ulteriori strumenti di di incentivazione tariffaria
Quindi
Questo sicuramente un tema importante sul quale però non è non è così scontato perché non succede perché non succede abbastanza perché non succeda come possibile perché anche qua
Credo sia necessario mettere un nelle priorità di azione di politiche di politiche energetica in questura di politiche industriali una serie di azioni che sono più nella direzione di rumore gli ostacoli che non di
Dare gli strumenti finanziari perché questo accada mi riferisco per esempio al fatto che le tecnologie purché dico che un di cui parlavo prima
Non sono economicamente convenienti fintanto che ci troviamo unico Paese in Europa ad avere una struttura della della bolletta dell'ATER delle tariffe che progressiva quindi tale per cui
Una cliente anche una famiglia che
Vuole installare una pompa di calore in quel in questo modo poter risparmiare Energia emissioni azzerare l'emissione eccetera
Si troverebbe a dover pagare improvvisamente ogni chilowattora che utilizza il doppio di quanto faceva prima perché deve fare un aumento di potenza deve
Scalare sulla progressività della tariffa
Questa è la prima cosa ma altri altri a sostegno essenziale altre che ostacoli da rimuovere riguardano la sburocratizzazione la semplificazione degli iter autorizzativi degli iter amministrativi o i quali per esempio
Poter accedere agli strumenti deducibilità fiscale oggi esistono questi strumenti
Ma
Spesso vanno avanti a colpi di tosse cioè senza una pianificazione con complicazioni anche di natura burocratica come per esempio l'obbligo di dovere effettuare il bonifico per potere accedere accedere alla deducibilità fiscale che
Rallentano la crescita di queste di queste tecnologie
Le autorizzazioni per i piccoli interventi sono diversi in ciascuno di quattro mila comuni del Paese ci sono tante quindi azioni che capillari
Che vanno fatte si possono fare per rimuovere questi ostacoli e potere abilitare quindi una crescita di un'industria che le banche accompagnato da un punto di vista di voli nel senso di creare una italianità
Di
Che è possibile nella crescita di questa di di questa offerta
E garantire anche la credibilità la qualità con la quale
Questi interventi che riguardano moltissimo le abitazioni perché il potenziale più grosso di vicenza energetica NI BAT intanto industriali quanto di terziario quanto
Quanto residenziali circa l'ottanta per cento sistema
Può può essere concretamente aggredito noi come come nel crediamo in questa prospettiva ci stiamo investendo e stiamo mettendo vogliamo mettere a disposizione anche
La nostra piatta come dire la nostra struttura la nostra presenza commerciale la nostra competenza tecnica e commerciale i canali di contatto ricoveri
Anche la disponibilità finanziaria per potere portare nelle imprese nelle famiglie mettendo
Noi i investimenti che sono di volta in volta necessari per potere realizzare queste questi interventi a disposizione del cliente in uno degli altri ostacoli che evidentemente frenano questa crescita
Quindi il potenziale cede significativo OPA anche qua coordinato con delle delle politiche che mettano questa che è un'azione poco costosa diciamo tra le priorità
Poi dopodiché
Credo che molte cose sono state dette nel mettere a fuoco un punto che mi sembra sempre più chiaro evidente cioè che c'è una crisi importantissima di domanda
Che ha reso evidente abbassato il velo su una serie di problematiche alcune delle quali c'erano e ci sono comunque vanno con le quali bisogna fare i conti comunque la crisi è la domanda è fortissima continua io guardavo i dati del due mila tredici per esempio anche sotto il profilo
Del da domande elettrica e confesso ora ci sono leggermente rimasto stupito anch'io del vedere per esempio i consumi residenziali e degli usi diversi dall'abitazione se presidenziali
Essere scesi non regge che tra quattro e sei per cento solo nel due mila tredici rispetto all'anno precedente quindi è evidente che da ormai
La crisi e le difficoltà mordono in maniera significativa addirittura modificano strutturalmente l'abitudine di consumo non solo dell'industria manifatturiera perché
Ovviamente quella più colpita ma in maniera progressiva ormai altrettanto evidente anche le famiglie
Detto questo c'è un po'un conflitto diciamo una sovrapposizione cui abbiamo assistito in questi anni tra mercato e regolazione
E tra liberalizzazione politiche sono d'accordo con molte delle cose che sono state dette dal Segretario Furlan una cosa sulla quale credo che invece
Mi trovo meno d'accordo e la conclusione che rischia di essere se condivisa di portare ad azioni non corrette del fallimento delle liberalizzazioni
La liberalizzazione sembra fallita sembrano fallite molte liberalizzazioni se si guarda al fatto che il costo dell'energia come viene giustamente lei ha ricordato è andato crescendo
In questi anni
Ma se andiamo a fare un'analisi del perché e del come ci rendiamo conto che per esempio sull'energia elettrica negli ultimi cinque anni il costo è aumentato
Per via del fatto che esista una struttura di costi fissi e di incentivi che è aumentata del duecentosettanta per cento in cinque anni
E che ha più che compensato la riduzione invece che si è avuta sul fronte
Del
Del costo energie però proprio che è sceso nonostante l'aumento del prezzo del petrolio
E che
La crisi rende questi costi fissi poiché si riducono i volumi complessivamente sempre più importanti in termini di ripartizione tra i singoli tra tra i singoli clienti perché a un i costi fissi non si possono ridurre evidentemente quindi
Le liberalizzazioni quando andiamo analizzare cosa è successo sul mercato del gas dell'energia elettrica dell'energia elettrica in primis sul mercato all'ingrosso vediamo che i prezzi sono scesi sono scesi in maniera
Molto significativa
Poi possiamo dire giustamente che abbiamo puntato solo sulla tecnologia è quella di cicli combinati a gas ma i prezzi sono cicli Spark oggi cioè immagine del della produzione sono zero
La competizione dura
Ha fatto vittime ne farà tante altre ma ha portato a una grossa riduzione dei prezzi sul gas stesso le politiche
La crisi e le politiche sono state attuate anche a livello regolatori hanno portato hanno allineamento dei prezzi del gas all'ingrosso con i mercati europei e questo è un altro fatto importantissimo
Se vediamo il settore quando diciamo liberalizzazione del mercato nel giro V parliamo di concorrenza e parliamo di regolazione la concorrenza ha fatto la sua parte la regolazione quando guardiamo settore dei trasporti per esempio del trasporto e l'energia
Trasporto distribuzione di AGEA avuto un trend di riduzione degli ultimi dieci anni spaventosa
Accompagnato da un miglioramento stabile continuo e progressivo della qualità del servizio altrettanto spaventosa quindi evidentemente
Queste liberalizzazioni su questo su su su su questa parte funzionano così come sul retail sul retail sulla vendita ai clienti finali ci troviamo in un mercato quell'italiano sull'elettrico ma ancor più che sul gas e realtà
Con non solo tassi di suo ICE
Cioè di passaggio da un fornitore all'altro che sono intorno al venti per cento come in UK e quindi al meglio nel né nei confronti che possiamo avere
A livello europeo ma soprattutto perché lo switch vuol dire fino a un certo punto ci troviamo con qualità del servizio dei servizio commerciale che è cresciuta in maniera
Drammatica negli ultimi anni continua a crescere e servizi che vengono offerti ai clienti per esempio servizi assicurativi presepio servizi efficienza energetica e quali facevo riferimento prima che sono sempre più ricche e più importante possono portare ulteriore valore quindi
Non è tutto da buttare
è chiaro che invece abbiamo dei problemi sono stati messi a sua a fuoco il settore presente dalla produzione termoelettrica i problemi sono clamorosamente evidente oggi con una intera generazione di impianti di siti industriali che
Non sono più sul mercato perché
Anche perché non solo per via della crisi ma anche perché il mercato è stato sorpassato ed è stato messo in sovrapposizioni concorrenza con un o mercato che è quello invece
Delle delle produzioni incentivate che quindi seguono regole diverse giuste o sbagliate che esse siano quindi è chiaro la questo tema europeo non solo italiano che
Apriti anche delle tecnologie a questa sovrapposizione di mercato e regolazione da qualche parte deve essere affrontata e che bisogna coordinare le due cose in maniera assolutamente più efficace pensiamo per esempio i servizi
A ausiliari e servizi di garanzia della flessibilità che oggi il parco termoelettrico deve garantire per la Rete affinché possa funzionare adeguatamente lunghi in un mercato come quello europeo nel quale
Le rinnovabili non programmabili rendono assolutamente non gestibili flussi di energia se non c'è una capacità di backup
E chi paga il come siccome come vengono finanziati sbilanciamento i come vengono esegue ecco che qua io storage come può quindi la possibilità di immagazzinare l'energia un tema regolato è un tema di mercato esiste
Questa
Anche per motivi tecnologiche latente conflittualità o sovrapposizione tra mercato regolazione che credo sia uno dei nodi sui quali
A livello europeo e anche italiano corre occorre assolutamente mettere mano
Grazie
C'è un'ultima cosa e se mi consente sulla quale vorrei
Commentare la relazione anche riprendo quello che ho ascoltato da Terna prima cioè
Io ho trovato assolutamente corretto e convincente anzi condiviso pienamente anche nel modo di ENEL di relazionarsi sul territorio con le comunità locali con amministrazioni locali
L'argomento della concertazione l'argomento del affrontare i poi le problematiche autorizzative con la capacità di ascolto di dialogo
Di comprensione delle esigenze del territorio e di costruire su questa anche eventualmente attraverso
Strumenti come le convenzioni delle una consapevolezza una condivisione che possa garantire la lunga vita a investimenti che per definizione il nostro settore guardano venti trent'anni
Ma credo che non basti questo questo a sul sempre più evidente ancora oggi lo è nel momento in cui
C'è così fame investimenti ed è così difficile trovare aziende disponibili
A farli in un contesto rimarcato come quello attuale non basta questo nel senso che
L'esperienza forse il la sua domanda la sindrome not in my backyard è ancora esistente forse forse si riduce questa mai tale ed è talmente profonda la
Complessità dei portare a compimento dell'iter autorizzativi che da un punto di vista procedurale di diritto amministrativo hanno messo in mano a una
Moltitudine di soggetti infinita pressoché infinita la possibilità di mettere un veto perseguendo magari interessi
Debbo particolari
Che veramente riuscire a fare degli Investimenti completare degli iter autorizzativi e mantenere nel tempo
Non è possibile non ma non
Non è più sufficiente lo strumento la concertazione solo oltre al tema dell'articolo pulito la Costituzione credo che mettere mano alla semplificazione e
Alla revisione
Dei processi autorizzativi amministrativi per semplificarli riducendo i poteri di veto sia assolutamente essenziale così come sentivo da Terna l'esempio di Porto Marghera io
Per esempio porto l'esempio clamoroso di un investimento da fonti rinnovabili in Calabria che si chiama me Arcore che una conversione di una piccola centrale che funzionava olio combustibile
A biomassa
Bene un investimento che riguarda comunità montane che sono a cavallo tra tra la Basilicata la Calabria che
Ha avuto un altro punto un processo di condivisione di ascolto lungo lunghissimo profondo con quaranta comuni
Coinvolti
Siamo arrivati alla credo ventisettesima ricorso e a un una sentenza del tribunale amministrativo la prossima tre credo sia al Consiglio di Stato
Dopo continui più imponga di positivo o negativo nel frattempo le persone sono state in parte assunte in parte ci sono impegnata su umane altrettante
Gli investimenti sono stati fatti dell'impianto e fare Moggi dopo dieci anni per per un impianto che ha un livello centrale livelli di efficienza
E di di emissioni che sono assolutamente l'eccellenza nel nel dello Standard nel nel quadro della generazione termoelettrici
è un esempio a cui guardare ce ne sono purtroppo tanti questo lo trovo particolarmente gravoso perché per comprendere come non siano sufficiente la concertazione occorre se vogliamo poter sbloccare tante Investimenti anche una revisione proprio dei processi
Grazie
Dottor Mancini toccato un punto somme
Fondamentale io sono
Totalmente d'accordo
Parlare di liberalizzazione in un mercato nel quale che è stato drogato da miliardi incentivi nel quale
Con il Titolo quinto c'è stata una enorme
Come dire massa di ulteriori processo per i dati vi si sono messi in moto è pressoché
Pressoché inutile se non diciamo obiettivamente grottesco ma torniamo adesso riallacciandomi al tema degli autorizzazioni vedevo che prima
Giancarlo villa scuote la testa quando giri di
Diceva parlava della
Della vicina i rigassificatori e parlava soprattutto della
Della possibilità di
Estrarre petrolio nell'alto Adriatico petroli e gas
Volevo chiedergli se pensa che la sindrome Nimby possa finalmente passare
Possiamo tutti guarire da questa malattia
E chi che cosa ne sarà del del sistema del di distribuzione di carburanti se andiamo verso una
Forte ridimensionamento
E e e se anche se per la raffinazione o futuri italiane che mi pare di capire che il tema su quale in assoluto contingente su quale si preoccupa tra parte i sindacati bene buongiorno ma anch'io vorrei ringraziare
Gli organizzatori di questo convegno perché hanno permesso anche un petroliere di parlare di petrolio cosa che non avviene quasi mai
E magari questo è un errore perché voglio tranquillizzare moltissimi qui dentro perché petrolio rimarrà ancora fondamentale per i prossimi
Cinquanta sessanta anni anzi della transizione
A energie fare di competitive sarà molto difficile per cui mantenere l'industria petrolifera in un Paese è essenziale per la competitività del Paese stesso a mio modo di vedere
Prima di rispondere alla domanda sul Nimbi lasciatemi parlare due secondi su il tema di questo convegno che
E centrato e poi io vorrei dare due esempi brevi
Prima quindi energie sviluppo sostenibile allora filobus lo sviluppo sostenibile che cosa significa non significa solo secondo me sostenibilità ambientale
Perché la sostenibilità dello sviluppo significa anche creare lavoro ricchezza
Alla fine anche a democrazia di molti Paesi
E quindi l'Energia è alla base dello sviluppo
Senza una regia competitiva e molto difficile
Creare tutto quello che ho appena detto e vi faccio un esempio di sviluppo sostenibile perché molti
Parliamo di della rivoluzione dello Michel in due parole che cosa significa la rivoluzione dell'OSCE il gas e dello shahid noi negli Stati Uniti d'America
Diciamo che questa rivoluzione ha permesso a quel Paese di avere accesso a risorse di gas che copriranno il loro fabbisogno per cento anni
E a diventare in breve diventeranno il primo produttore di petrolio al mondo
Questo come è stato tenuto non è stato ottenuto così per grazia ricevuta
Ne è stato tenuto con quello che si è
Di cui si è parlato oggi
Con una uno sforzo concertato di di moltissimi soggetti primo all'industria
Con le a versamenti tecnologici
Che ha permesso la perforazione orizzontale la fratturazioni idraulica atto a diciamo dentro politiche ambientali ben definite e quindi il lavoro di miglioramento dalla tecnologia gli investimenti
Lo Stato regolatore che ha permesso questa cosa e le popolazioni che hanno permesso di fare un milione
I posti di petrolio non convenzione di gas non convenzionale dagli Stati Uniti d'America quindi tutto il sistema
Di un Paese così diverso dal nostro in cui io ho lavorato e che sta
Lui la concertazione ha funzionato perché ognuno ha avuto qualcosa e anche la popolazione a qualcosa perché negli Stati Uniti d'America il proprietario del terreno è anche proprietario di tutto quello che ci sta sotto
E questo ci fa capire forse che per superare
Diciamo la sindrome Nimby bisognerebbe lasciare alle comunità locali dove si va a fare qualche cosa qualcosa di più di quello che si lascia oggi
Farle partecipare alla ricchezza che quel quel comma quella diciamo quell'investimento crea
Quindi
La rivoluzione dall'orticello ha significato quello che vi ho detto e significa anche milioni di posti di lavoro gli Stati Uniti significa reindustrializzazione e Stati Uniti un esempio solo
Le plastiche erano trenta milioni prodotto in Europa trenta milioni propri Stati Uniti si prevede a settanta milioni e Stati Uniti è presente in Europa
Le industrie europee si stanno ricorda ridicolo calo negli Stati Uniti d'America beh questo ci dà l'idea
Di quanto sia importante il costo dell'energia vengo adesso al secondo punto perché il mio tempo è breve e non voglio portar via agli illustri ospiti che vengono dopo
E direi e il problema dalla raffinazione di nuovo per la raffinazione un problema come ho già detto che
Fondamentale così come non si crea secondo me lavoro per decreto non se crea neanche la possibilità di rimanere per decreto
Ha delle industrie che non sono competitive
Qui c'è una ovviamente c'è un una responsabilità di chi gestisce le industrie e degli investimenti che saranno necessari per mantenerle competenti
Globalmente perché noi abbiamo in due parole
La rivoluzione della vicenda messo anche il costo dell'energia elettrica in America la metà di quello europeo
E molto inferiore ancora di più o con l'italiana e quindi capite che alle industrie energie energivora negli Stati Uniti e quindi la raffinazione lo è
Hanno un vantaggio competitivo oltre di avere al grezzo più basso costo anche di avere energia più basso costo e quindi cominciano a portare prodotti verso l'Europa
Diciamo che non nell'esserci ci volgiamo allerta le grandi raffinerie che sono state citate che sono state costruite ad altissima tecnologia l'ASPER capace di queste raffinerie sta avvenendo in Europa il tutto questo
Stringe moltissimo il margine sulla raffinazione la risposta come faremo a rimanere competitive molto difficile non credo che
Possiamo oggi cui discuterla ma almeno abbiamo messo al centro anche il problema
Dall'industria petrolifera in Italia e credo questo bisogna dire grazie all'ANCI richiesto dal perché questo è un problema che ci seguirà se vogliamo mantenere la competitività di questo Paese grazie
Benissimo perfettamente i tempi c'eravamo dati sono molto soddisfatto last but not least
Adolfo Spaziani allora mi capitò di fornitrice amministro poi debbo fa diceva che le municipalizzate devono
Unirsi attorno ad alcuni grandi poli sta accadendo
Non sto non è accaduto ancora abbastanza forse forse uno dei grandi problemi del cuore sul al tavolo ancora non si è parlato
Se
L'Italia diventasse come la Germania al massimo ci dovrebbero essere cinque quattro cinque sei al massimo grandi aziende municipalizzate possibile farlo
Grazie tanto
Anche da parte mia l'apprezzamento per la relazione verrà
Segretaria formulando Regioni quale onda lunga dimestichezza sui temi sindacali meno sulla parte industriale oggi
Con mia grande sorpresa devo dire nel
La gran parte concordo nelle proposte nella consapevolezza
Che quella relazione diciamo comporta rispetto alla drammaticità e però anche al
Le proposte che debbono essere portato avanti per superare una fase molto difficile
Come si sia arrivati a questa situazione ormai credo forse conviene che smettere di parlarne perché ne abbiamo le analisi su stanti anche riportate quindi credo che ormai l'analisi degli errori fatti delle opportunità mancate somma
Sarebbero solo un diversivo rispetto al non fare
L'elemento su cui però proprio perché c'è questa consapevolezza devo sottolineare un punto e qui c'è il ministro Zanonato su cui naturalmente l'attenzione
Qui il tempo davvero a una variabile
Che deve essere colta in pieno perché ho sentito opportuna poco fa quando
Sono è stato rappresentato in particolare tutto Mancini e la parte relativa
A cosa si può fare per quanto riguarda dentro la questione dell'efficienza energetica la necessità di rivedere il sistema tariffario e così via
Nei giorni scorsi seppure su questo tema c'era consapevolezza ho sentito parlare di tempi che non sono compatibili con la necessità di avviare oggi quel tipo cogliere oggi quelle opportunità
Se c'è da rivedere la struttura tariffaria che è stata costruita in un momento in cui si bisogna penalizzare l'elettrificazione bisognava penalizzare i grandi consumi e così alta che c'è bisogno di due-tre anni perché fra due o tre anni qualcosa è mancato
Evitiamo di catene come
è accaduto purtroppo nel più sulla questione delle rinnovabili in cui i dati più pesanti sono al di là
Della volume degli investimenti e questo ha comportato
Andiamo a vedere quanto è rimasto in Italia di per quanto riguarda la filiera produttiva di quel
Di quell'investimento cifre veramente ridicole
Che non hanno comportato né occupazione nelle tecnologie né capacità di esportazione e così via che dobbiamo evitare che questa casa
Las la seconda questione per brevità vi strage anche la presenza degli ospiti relativo a questa storia delle aggregazioni
Anche qui
Per fare delle operazioni capisco c'è un momento in cui si è parlato del socialismo municipale adesso si parla di capitalismo municipale va bene sodo per indicazioni che indicano delle disfunzioni di mal di pancia Uto quello che volete
Esiste un problema di somma di peso degli operatori capaci di resistere la situazione che intanto la crisi attuale di per sei porterà una semplificazione di questa cosa qualcuno ci rimarrà sotto il
è evidente che la situazione è questa
Però anche qui cerchiamo di evitare di buttare la parte buona del cosa che abbiamo fatto rispetto perché magari l'analisi alla fine può portare anche a questo
Il ministro tavolato che presente si è fatto promotore di un'iniziativa che va a porre la dilazione della aggregazioni delle imprese municipale impartiva come sono pronti a solamente da cogliere
Per fare questo ciò abbisogni se però dico regole chiare che non cambino a secondo del provvedimento che passi in Parlamento con l'emendamento dell'ultimo momento e qualcuno ha tirato fuori
Perché altrimenti questa cosa non si fa mai perché c'è sempre la speranza che l'emendamento successivo cambi il quadro di riferimento parole in più di una cosa di questi giorni sulle gare IAS
Cioè una cosa che partire dalle e dal sì Ministro e dal Primo Ministro letta quando era al Ministero come ministro per quanto riguarda dopo dieci anni si sta partendo per legare si cambiano le regole
Ma non è corretto cambiarle perché ad un ente qualche disfunzione su quelle regole ci può essere prestata previdente che se ogni sei mesi si cambiano le regole
Prego legga ragazze così come avvenuto nelle negativo porteranno inevitabilmente a una riduzione di operatori
Noi eravamo o per un numero inferiore degli ambiti territoriali
E
Qualcuno dentro di voi ha fatto anche ci ha creato un po'di problemi
Paradossalmente erano anche i piccoli operatori privati che hanno fatto battaglie per avere più ambiti lasciamo perdere questa discussione ormai ce ne sono un certo numero si facciano queste anch'
Molto abilmente alla fine si arriveranno i trenta quaranta operatori che rispetto a quelli che erano gli ottocento i duemila che esistevano un tempo molto ammette un grosso passo avanti
Poiché i ricavi di mercato ogni atto crediamoci anche voi sono risolutiva mai molti casi sbagliamo e così via però in questo caso forse qualche elemento in positivo lo porteranno quindi io credo che questi siano un po'gli elementi quindi si
E abbastanza impellente
Peraltro la crisi dalla finanza locale inevitabilmente
Diciamo porterà diciamo operazioni di questo tipo certo c'è una tendenza sempre chiedere è un Paese nostro in cui il si chiede sì credo che molto i miracoli che naturalmente ognuno per la fede che ha
Ci crede e così via
Però i miracoli e quando su soprattutto in coloro che parlano di decrescita felice pensano che le scelte sono sempre gratis e comunque avvengono perché il miracolo porta realizzarsi quella situazione sa
Crede nei miracoli bisognerebbe possibilità la da questo punto i visti i miracoli lasciamole nelle opere di fede alle cose in cui crediamo che tanti altri versi ma quando c'è una scelta una scelta un costo
è e quindi a questi qui che spesso perché le perché molte delle cose che ha detto la Furlan non vanno avanti perché molti pensano che si possa vivere
Continua a vivere un certo modo senza che si facciano quelle scelte ecco questo credo l'approccio culturale questo il messaggio più grosso che ho colto questa mattina che è arrivato e che credo e sia un elemento di speranza
Grazie speriamo che
Che non si ma il grosso dei contribuenti pericoloso che matura delle pubbliche è
Di solito ma sembra finire così anche quelle private va bene
Allora lascerei subito la parola al presidente Squinzi
Arrivato il suo turno
Dovrebbe esserci è così
Buongiorno Giorgi
Gentili ospiti d'autorità
Caro Raffaele
Ringrazio per l'invito a questo confronto sui temi che sono fortemente sentiti dalle imprese
E che considero tanto rilevanti per la ripresa da farne dei punti cardine di alcune delle nostre proposte per una nuova politica industriale
Sono fermamente convinto che il benessere delle generazioni attuali e future dipende dalla capacità di riavviare un processo di crescita sostenibile
Stabile e duraturo che soltanto puntando sull'industria è possibile conseguire
Il settore industriale
Esprime la maggiore capacità di ricerca e innovazione tecnologica ed è in grado di costruire le condizioni per significative ricadute positive tanto a livello ambientale quanto a livello occupazionale
Di competitività per tutti i settori dell'economia
Per questo Confindustria sta chiedendo con forza all'Europa di adottare opponendosi al compatte
Che costituisca la messa a regime nell'insieme delle scelte di politica industriale e comunitarie e nazionali con particolare riferimento al coordinamento con quelle energetiche ed ambientali
Le politiche europee in questo ambito giocano un ruolo fondamentale
è a mio avviso essenziale che la definizione di obiettivi ambientali che condividiamo non alimenti fenomeni di strumentalizzazione di qualsivoglia genere
Con il risultato sconfortante i delocalizzazioni produttive
Dovute a forte perdita di competitività per i nostri settori industriali rispetto ai Paesi emergenti in cui non sono adottate analoghe politiche climatiche
Scongiurare questi rischi
è necessario in primo luogo che le politiche europee su energia e clima siano inquadrati nell'ambito del negoziato globale per la riduzione delle emissioni che sarà stupida sarà stipulato a Parigi nel due mila e quindici
Definiti gli obiettivi ambientali coerentemente a tali negoziati è indispensabile puoi lasciare a ciascuno Stato membro la possibilità di individuare i percorsi tecnologici e gli investimenti in ricerca per conseguirli
Puntando ad esempio sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento o sull'efficienza energetica anche in considerazione del potenziale di sviluppo nell'industria nazionale
Valuto la sfida ambientale una vera opportunità per la crescita economica del nostro Paese
Già vantiamo in merito eccellenze indiscusse penso ad esempio
Industria dei prodotti e dei servizi per l'efficienza energetica che detiene una leadership tecnologica a livello europeo
Lo sviluppo di una politica stabile e di lungo periodo per l'efficienza energetica ora presentare un importante volano per attivare domanda interna e aprire nuovi spazi nei mercati internazionali
Nel nostro Paese attualmente sono coinvolte nella domanda di investimenti per l'efficienza energetica oltre duecentocinquanta mila impresa
Abbiamo stimato in oltre che da una politica volta di incentivare la produzione dei prodotti e servizi
Per l'efficienza energetica veder deriverebbero impatti rilevanti per tutta la collettività un euro di investimento pubblico ne produrrebbe oltre quattro per risparmi energetici ed emissioni di CO due evitate
Altro grande appunto capitolo
Delle politiche per lo sviluppo sostenibile riguarda la tutela
E la riqualificazione del territorio gli esempi di questi giorni ce lo confermano in pieno
Puntare sui processi di bonifica e anche di rinvio sterilizzazione dei siti contaminati
Consigliere consentirebbe il recupero di risorse ambientali e rilancio di attività produttive con conseguenti importanti implicazioni sul piano economico
Si stima che solo nei prossimi quattro anni potrebbero essere investiti otto nove miliardi di euro
Di cui tre miliardi per le attività di riqualificazione ambientale e cinque sei per le connesse attività di riconversione industriale
Tutto ciò al netto degli indù ulteriori investimenti che potrebbero essere avviati nei siti contaminati una volta completati interventi di risanamento
Si pensi ad esempio I vantaggi e al potenziale per l'Italia derivanti dagli attuali investimenti sulla via economia
E in particolare sulla chimica da biomasse che vede la conversione di siti non competitivi invio raffinerie integrate nel territorio
Funzionali alla produzione di prodotti ad alto valore aggiunto quali gli intermedi chimici vi io esibivo lubrificanti o di energie da scarti grazie a tecnologie a basso impatto
Concludendo l'industria italiana può vantare molte eccellenze nel campo della sostenibilità e ambientale che lasciano intravedere notevoli potenzialità per lo sviluppo delle attività produttive e la creazione di posti di lavoro
Tuttavia
Per cogliere appieno questa opportunità
Occorre agire anche sui fattori che creano svantaggi competitivi per le imprese
Definendo politiche pubbliche ambientali energetiche infrastrutturali integrate e coerenti con gli obiettivi di politica industriale connessi allo sviluppo sostenibile
Questo è un passaggio essenziale
Basti pensare
Che le imprese che producono beni o servizi green sono il più delle volte verticalmente integrati con i settori industriali tradizionali
Da cui dipendono per l'approvvigionamento di importanti semilavorati e presentano
Le stesse esigenze delle altre imprese in termini di contenimento dei costi
Ad esempio
Per costruire un elettrodomestico ad alta efficienza energetica servono pannelli di acciaio così come per sviluppare un'auto elettrica non si può procedere
A prescindere da un'efficiente sistema produttivo e in grado di fornire a costi contenuti elevate componenti di acciaio plastica o tessuti
Tra i fattori di svantaggio competitivo che il nostro Paese deve colmare rientra tra le priorità quando rappresentata dal costo dell'energia
è necessario stringere il differenziale di costo con i principali Paesi europei scontato dalle nostre impresa
Lei le politiche fino ad oggi messo in campo hanno prodotto i primi risultati ma siamo ancora lontani dal colmare rigetto con i nostri competitori all'INPS però a questo proposito
Questo nonostante lo sforzo compiuto anche dall'impresa che hanno ridotto l'intensità energetica di oltre il tre per cento annuo media degli ultimi venti anni
Se vogliamo seriamente ridurre il trenta per cento di differenziale nei costi che sopportiamo rispetto agli altri Paesi è necessario agire su più fronti
In primo luogo
Occorre sviluppare le infrastrutture energetiche in un'ottica nazionale ed integrazione con gli altri mercati europei e globali
è necessario ridurre le componenti parafiscali della bolletta attraverso una rimodulazione temporale degli incentivi pagati dagli utenti
Infine
Va resa strutturale la convergenza dei prezzi dei casi italiani ed internazionali e vanno riviste le modalità di funzionamento del mercato elettrico coordinando in modo efficiente la produzione di energia da fonti rinnovabili da fonti termiche convenzionali che come detto manterranno un ruolo essenziale per lo sviluppo manifatturiero
Ultima questione Knesset essenziali affrontare per assicurare insuccesso delle politiche di sviluppo sostenibile e quello della burocrazia soffocante
Anche ieri parlato portato la testimonianza di Confindustria alla Commissione per la semplificazione normativa del della Camera
Come ho avuto modo appunto di ribadire ieri dalla effettiva semplificazione di regole e procedimenti amministrativi
Dipende lo sviluppo delle iniziative economiche soprattutto quelle connesse alla realizzazione di investimenti produttivi per la tutela ambientale e l'uso efficiente delle risorse energetiche nonché la creazione di nuovi posti di lavoro
Proprio la materia ambiente rappresenta un esempio eclatante
Lo scorso anno abbiamo presentato allo studio sul funzionamento delle autorizzazioni integrate ambientali
Dal quale emerge come l'Italia oltre ad avere i procedimenti più lunghi per la concessione dell'Aja ne prevede la durata più breve rispetto agli altri Paesi europei
Ecco questo una situazione
Che
Non possiamo
Al accettare che non possiamo lasciare che si perpetua
E sommando i tanti troppi casi di burocrazia delle norme dei procedimenti per non parlare dei veti razionali al rilascio di autorizzazioni necessarie ad avviare impianti di produzione
è possibile delineare una preoccupante soluzione situazione che non trova corrispondenza negli altri Paesi non dobbiamo poi sorprenderci se le imprese tedesche francesi e inglesi corrono più rapidamente delle nostre
Chiudo
Con l'auspicio anzi la certezza di lavorare insieme per concretizzare le potenzialità di crescita offerti al nostro Paese dei temi che così correttamente sono stati affrontati oggi grazie a tutti e buon lavoro
Allora Ministro Faronato
C'è materia per rispondere
Lascio la parola a lei
Burocrazia soffocante
Ma intanto lasciatemi ringraziare gli organizzatori del convegno salutare tutti i presenti voglio sottolineare una cosa già detta da alcuni la relazione di Annamaria Furlan mi è sembrata una relazione estremamente interessante
Per certi versi coraggiosa assolutamente non piegata a una serie di mode culturali che a volte affliggono
Il dibattito su questi su questi temi io mi sono ritrovato molto nelle cose che ha detto che non c'è dubbio che il tema
E le politiche energetiche collegate alle politiche industriali e lo sviluppo sostenibile è un tema di straordinaria importanza nel dibattito
Politico ed economico che il Paese sta vivendo e che si vive anche a livello
Europeo utile dire che le energie uno dei fattori di costo più rilevanti
Nelle produzioni e contemporaneamente è uno dei fattori che causa le emissioni di gas serra
Che noi come europei
Ci troviamo in una situazione di lo è stato ricordato varie volte nella discussione crescente gap competitivo rispetto ai partner concorrenti nel mondo a partire dagli Stati Uniti
Che nel settore energetico stanno vivendo questo cambiamento epocale che
E quello dell'OSCE il gas
Che rischia tra l'altro di produrre delocalizzazione irrilevanti delle attività produttive dall'Europa a dare economiche decisamente più competitive
L'Europa ha ridotto le emissioni nel corso di questi anni avvicinandosi al venti venti
Ma
E avete tutto questo è venuto il minore anche in misura minore di quanto ci si aspettava visti gli enormi investimenti che sono stati adottati
E una delle grandi questioni che noi dobbiamo chiedersi sulle quali è importante discutere e
Ci dobbiamo mettere in discussione alcuni dei pilastri delle politiche energetiche europee ci sono aspetti positivi ne indico alcuni
C'è stata l'integrazione dei mercati energetici europei soprattutto nel settore del gas oggi la differenza del costo degli astri tali altri Paesi d'Europa sostanzialmente uno la differenza non c'è più
E complessivamente abbiamo avuto un sistema che si efficientato
Si è avviata un'integrazione del sistema anche nel campo dei mercati elettrici
Su questo c'è moltissima strada da fare ed è una delle grandi sfide che stanno di fronte a noi abbiamo imboccato una strada che credo sia quella giusta dobbiamo procedere
Con maggior velocità
Sull'efficienza energetica ci sono stati dati estremamente positivi qui ci sono stati interventi molto precisi sull'argomento
Ci sono stando ad efficienza per i trasporti per gli edifici per gli impianti e sono elementi che
In Italia ci mettano all'avanguardia
A livello europeo a livello mondiale
E hanno favorito tutti questi i tutte queste attività Investimenti con ritorni economici positivi per il sistema
Ma accanto a questi elementi positivi che ha voluto ricordare in modo estremamente sintetico ci sono anche una serie di aspetti critici sui quali vale la pena di riflettere
Le politiche clima Energia intanto il pacchetto venti venti venti a il merito di aver impresso un'accelerazione notevole lo sviluppo delle rinnovabili in Europa e grazie all'impulso nel nostro continente in tutto il mondo
Ed è stato un fatto positivo mantenuto come ho detto prima con costi veramente molto alti per il sistema europeo a causa di incentivi che sono stati davvero molto elevati
Se si aggiunge il fatto che in parallelo si è assistito uno spostamento
Della produzione di energie elettrica in Europa dal gas a carbone non siamo rimasti con la base fondamentale di produzione a gas nelle centrali a ciclo combinato
Ci rendiamo conto che il sistema che si è realizzato complessivamente insoddisfacente e ha prodotto colti costi molto alti
E anche altre missioni perché ed è stata ripresa con forza
La fonte Carbone
Da questo punto di vista il confronto con gli Stati Uniti è disarmante perché di Stati Uniti hanno ridotto i loro costi energetici e ridotto drasticamente le emissioni grazie all'utilizzo del metano cioè il gas e metano e quindi
Giusto per dare un dato
Ogni megawattora di energia elettrica in un'impresa che produce l'Italia spende quattro volte di più di quanto spende una veda che produce negli Stati Uniti anche una famiglia italiana spende il doppio di quanto si spende
In America nella stessa famiglie per la stessa quantità di energia e dobbiamo ridefinire quindi sistemi in modo che sia sostenibile non solo ed è stato detto poco fa
Sul piano ambientale ma anche sul piano economico e le due cose sono tra di loro fortemente intrecciate perché il rischio non considerarle come un fatto unitario
E che invece di ottenere il risultato su un punto e magari un risultato negativo sull'altro si ottengono risultati negativi su entrambi si spostano
Come si è visto le produzioni
Quindi l'obiettivo è
Se crediamo sinceramente le necessità di combattere il cambio climatico noi come Governo ci crediamo su questo siamo impegnati
Focalizzare foto focalizzare l'Amia l'iniziativa sull'obiettivo cioè raggiungere al minimo costo riduzione di emissioni in modo tale che l'industria rimanga competitiva in Europa dove ci sono le minori
Emissioni
Tenete presente anche qua e una distorsione che voglio sottolineare una tonnellata di CO due costano al mercato dell'ETS
E quindi nel mercato delle emissioni
Tre quattro euro ed è molto più conveniente usare il carbone
E pagare l'EDPS che non usare il gas che emette un terzo di quanto emette il carbone a parità
Di Energia di energia prodotta
Quindi l'obiettivo deve essere uno teso alla riduzione sostanziale delle emissioni di CO due e non un obiettivo che questo problema loro aggirato attraverso un meccanismo che alla fine non produce l'affetto sotto l'aspetto della
Clima ed dell'effetto serra l'effetto desiderato
Un sistema deve essere neutro dal punto di vista tecnologico e dal punto di vista geografico abbiamo un'atmosfera
Soltanto e quindi dobbiamo aderire un sistema in cui le emissioni complessive calano non dove le emissioni
Semplicemente si spostano
In secondo luogo
Dobbiamo puntare a rendere davvero globale lo sforzo contro il cambiamento climatico l'Unione Europea produce lo voglio ricordare il dieci per cento del totale delle emissioni questa percentuale scenderà nei prossimi anni
Possiamo dare l'esempio essere leader ma se anche azzera Assimoco
Le nostre missioni il problema non si risolverebbe
Perché è un problema planetario oltre a dare l'esempio dobbiamo quindi moltiplicare lo sforzo diplomatico negoziale affinché si raggiunga un accordo mondiale che sia ragionevole e vincolante per tutti
Bisogna sgombrare il campo dall'ideologia dei giochi geopolitici che stanno frenando i progressi verso un accordo globale
Se crediamo che il cambio climatico sia una minaccia lo crediamo per la terra dobbiamo sapere che l'accordo deve essere globale anche se l'Europa può svolgere la funzione di traino di leadership di questo process
In terzo luogo dobbiamo puntare molto di più sulla ricerca e sull'innovazione guardate che su questo si è fatto davvero molto poco con le tecnologie attuali la riduzione delle emissioni
Attraverso le rinnovabili l'ho detto prima è troppo costoso e quindi non avverrà in maniera significativa su scala mondiale
Se vogliamo che i grandi Paesi emettitori gli Stati Uniti BRIC in primis ma anche altri Paesi emergenti riducano le proprie missioni dobbiamo trovare tecnologie
No Carbone meno costoso e più efficace ed è necessario quindi uno sforzo maggiore su ricerca e innovazione se soltanto un decimo di quanto si è speso
Sugli incentivi alle rinnovabili fosse stato speso sulla ricerca e si innovazione sicuramente sarebbero tenuti risultati estremamente più efficienti e avremmo creato uno How sul tema
Dell'efficienza energetica e della riduzione di emissioni di punta a livello europeo
Dopo un quarto punto
Noi abbiamo il problema di diversificare gli approvvigionamenti particolare nel gas nei prossimi anni si prevede un'offerta sempre più dominata da pochi fornitori produttori di gas esterni
Russia Norvegia Algeria questo succederà sia a causa della diminuzione della produzione interna sia perché i produttori avranno accesso sempre più diretto ai mercati finali
Perché i produttori e
Per evitare questo rischio diventa essenziale aumentare la diversificazione delle nostre fonti di approvvigionamento
In questo senso e prioritario il corridoio Sud che si connetteva con un'aria completamente nuova di approvvigionamento sapete che l'Azerbaigian
Siamo contenti e orgogliosi che questo corridoio sia stato scelto perché è stata scelta la rotta proposto dall'Italia e crediamo che
Sia quella più economicamente conveniente per l'Europa in grado di meglio sviluppare il mercato dei gas
Del gas dei Balcani ma anche questo non basterà a rendere l'Europa davvero sicura e ben diversificato occorre pensare uno sviluppo accelerato della nostra capacità di rigassificazione anche questo è stato detto
I mercati il mercato mondiale del le
N e g e previsto in forte sviluppo nei prossimi anni con molte nuove fonti di approvvigionamento che si affacciano sul mercato globale
L'Australia nel breve termine ma presto avremo le sto Africa lesta mediterranea e poi riponiamo grandi speranze sull'export USA
E su tutte le altre possibili aree di sviluppo dell'OSCE il gas dobbiamo cogliere questa opportunità dobbiamo farci trovare pronti con l'infrastruttura
Per raccogliere questo caso non appena saranno liberalizzati i mercati si creerà un'area di libero scambio con gli Stati Uniti
Una cosa voglio dire alla fine sullo sviluppo della ricerca e sulla produzione dietro core Bury
L'Italia non è così ricca di risorse come altre zone del mondo sia un ambiente sicuramente più affollato più delicato ma abbiamo lo spesso una norma spazio di crescita
La sollecitazione a tutti gli interlocutori in questo campo e di avere un approccio razionale scientifico i casi specifici e a non assumere atteggiamenti dogmatici e irrazionale
Il nostro Paese
E vorrei dire qualcosa a questo punto sull'Italia
Alcuni
Alcune e devo dire ancora alcune cose alcuni problemi importanti che deve affrontare
La prima cosa che voglio dire lo dico ai relatori e alla discussione che c'è stata l'Italia si è dotata non sono stato io come ministro è stato il mio predecessore di una strategia energetica nazionale smettiamola di dire che non c'è
Perché ogni volta riportiamo il tempo al punto zero e la discussione riparte ogni volta da zero con tutti i tavoli tutti gli interlocutori
Ci siamo dotati di una strategia energetica ai Comuni punti forti e ce ne prevede di
La diversificazione delle fonti da cui dobbiamo ricavare energia tenete presente che l'Italia grossomodo consuma consuma
Una milleseicento terawattora si potrebbe fare in tonnellate equivalenti di petrolio penso siano attorno ai centocinquanta
Miliardi di tonnellate equivalenti di petrolio ma non ha di tetto manovra importanza
L'ottanta per cento eh
Arriva dalla dall'importazione noi importiamo l'ottanta per cento di tutta l'energia
Che consumiamo quindi è strategico sotto ogni punto di vista diversificare i punti di approvvigionamento e rendere il più possibile il più possibile indipendenti autonomi tra di loro
Non soltanto perché rischiamo e può essere un problema
Di dipendere da un Paese prima si sono fatti anche dei nomi ma perché quando uno ha il coltello dalla parte del manico la trattativa è diversa
Si arriva inevitabilmente a quello che vuole chi comanda anche con il sorriso sulle sulla bocca e invece è fondamentale poter accedere a varie fonti
Quindi questa è una cosa che è stata stabilita siccome si è stabilita all'esigenza fondamentale di puntare sulla
Riduzione delle emissioni sulla riduzione del costo della Provincia ornamento sulla risparmio che una delle grandi fonti che realizza insieme tutti gli obiettivi autonomia
Risparmio e riduzione delle emissione e attorno a questo sono stati identificati tutta una serie di obiettivi io volentieri
Come mi è stato chiesto apre un tavolo per discutere di queste cose magari mazziniano di dover partire da zero c'è una politica che si è via via sviluppato e che alcuni risultati
Li ha prodotti riconoscere anche il positivo e condizione per andare avanti altrimenti
Viviamo in una permanente bolla come dire di depressione psicologica
Sicuramente detto questo il Paese ha un gap del costo dell'energia superiore rispetto a quello europeo
Per il costo dell'energia elettrica negli stabilimenti produttivi del nostro Paese si arriva a spendere mediamente il doppio di quanto si spende in Francia in Germania e
Diventa quindi importante incidere su questo punto sappiamo è già stato ripetuto in tante occasioni che le energie una priorità per la qualità dell'ambiente in cui viviamo e per la competitività dell'industria
Alcune cose su questo sono state fatte per esempio sull'incentivazione energetica siamo partiti con via con bonus dei risultati importantissimi sono visti
Riducendo da questo punto di vista sia
Il costo dell'Energia consumata perché l'abbiamo ridotta sia
Riducendo in modo importante le missioni rimettendo in moto uno filone
Produttivo nel nostro Paese
Nel due mila tredici seguito all'aumento del sessantacinque per cento della quota di detrazione si è registrato un aumento degli interventi del cinque per cento rispetto al due mila e dodici
E nel due mila dodici è venuto un calo del sette per cento e quindi invertita la tendenza che vedeva calare gli investimenti e vista anche una crescita significativa
Inoltre contestualmente abbiamo confermato la detrazione del cinquanta per cento sulle ristrutturazioni edilizie estendendo l'ambito di applicazione agli arredi fissi agli elettrodomestici più efficienti
Queste detrazioni sono state prorogate per tutto il triennio due mila quattordici due mila sedici con aliquote ridotte al quaranta è al cinquanta per cento nel biennio due mila quindici due mila e sedici
Stimiamo lo fa anche il Cresme il Servizio studi della Camera dei deputati diciannove miliardi di euro di investimenti si tratta di un punto di PIL e quasi trecento mila posti di lavoro
Che
Si aggiungeranno lavorando attorno agli affetti dell'impatto annuale di bonus fiscali
Poi
Abbiamo avviato una politica costante per ridurre le attuali inefficienze sovracosti e distorsioni del mercato con le riduzioni significative della bolletta elettrica multe
La volete già calata di cinquecentocinquanta milioni due sono le iniziative principali che sono state adottate revisione dei CIP sei e non mi soffermo nello spiegare cosa sono perché lo sapete tutti quanti
E un intervento per ridurre gli incentivi al
Olio di palma
E avevano ottenuto un'incentivazione eccessiva risparmiati cinquecentocinquanta milioni si tratta di una cifra estremamente modesta oggi puntiamo a risparmiare altri ottocentocinquanta milioni con la riconversione
Del decreto legge e con tutte le misure che immediatamente dopo seguiranno
Ho tentato sta adesso è affidata come dire un'azione volontaria anche di
Proporre
Un spalmatura sui trent'anni dei costi che oggi si spalmano su vent'anni delle rinnovabili se si riuscisse a ottenere questo avremo un calo della bolletta di tre miliardi
Però bisogna crederci impegnarsi su questo costruire su questo un'iniziativa perché
Siccome non si possono rinegoziare si perde tempo a discuterne gli incentivi alle rinnovabili il problema è pagare questo enorme impianto positivo che abbiamo realizzato nel Paese
Di pale eoliche e di pannelli fotovoltaici in un tempo più lungo l'investimento colossale moltiplicate
Solo per il fotovoltaico sei miliardi e mezzo all'anno per vent'anni vi rendete conto di cosa significa questo investimento si potrebbe fare lo stesso calcolo sul
Energia eolica e su altre forme di Energia l'intervento
Quindi che abbiamo attuato per ora sì concretizzare l'adozione di misure finanziarie che hanno diminuito diversamente nel tempo
Ricci Venza sulla bolletta elettrica degli incentivi
Per le energie rinnovabili
La disposizione che abbiamo adottato definisce anche un regime incentivante alternative è materia di produzione di energia elettrica rinnovabile attivabile come vi ho detto prima su base volontaria dal singolo produttore
Queste misure si sono sommate il grande cambiamento e realizzata nell'ultimo anno nel settore del gas
Stimiamo un effetto complessivo di sei miliardi hanno grazie all'allineamento
Dei prezzi all'ingrosso tra l'Italia del nord Europa
Fondamentale
E insisto ancora su questo e la politica per l'efficienza energetica rappresenta una grande opportunità ed è la prima priorità della Senna
Di quella strategia di cui parlavo prima contribuisce contemporaneamente a raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo preposti riduzione dei costi riduzione delle emissioni dell'impatto ambientale tramite investimenti e ritorno economico positivo
Miglioramento della sicurezza e dipendenza di approvvigionamento e sviluppo della crescita
Economica
Questo campo coi l'Italia parte da un buon livello di performances
Abbiamo lo spazio di un ulteriore sviluppo e ancora di ulteriori miglioramenti che dobbiamo sfruttare appieno per raggiungere alti livelli di crescita sostenibile a beneficio nostro e delle future generazioni
Insisto su un concetto e concludo su questo noi una politica energetica una strategia l'abbiamo definita
Non dico che sia
La migliore possibile si può sempre migliorare non dico che non ci siano necessita di Zhou martedì precisazioni in singoli campi bisogna assolutamente
Farle per questo molto volentieri mi confronto soprattutto con chi ha una visione molto pragmatica e molto aperta su questi temi come ho sentito in questa
Discussione ma partiamo dal
Chilometro dei due chilometri che abbiamo saper corso non pensiamo ogni volta di ripartire da zero perché anche questo un vizio ideologico che credo il nostro Paese deve perdere grazie
Grazie ministro ha fatto una relazione molto esaustiva
Lascerei conclusioni a Raffaele Bonanni siamo in perfetto orario
Sì grazie davvero grazie tutti gli amici
Che hanno voluto contribuire questa riflessione
Parlo del
Rappresentante le aziende
Davvero preziose le laico informazioni indicazioni
Un grazie davvero al Presidente di Confindustria
Giorgio Squinzi
Come abbiamo fatto
Molte iniziative nell'ultimo nell'ultimo anno e mezzo due anni eviti contiamo di fame ancora molte lo ringrazio per l'attenzione verso
Le nostre opinioni
E la nostra volontà appunto di agire insieme un grazie al ministro
Che
Non capita usualmente
Per avere un ministro che sta
Ascoltare appunto tutti per trarre
Conclusioni senz'altro importanti per le responsabilità che ha
E noi siamo interessati acché questa responsabilità vengono mobilitati
In questi giorni ognuno di noi magari dire e frustrato dal fatto che incontrando gli operatori dell'informazione chiunque altro
C.c. chiede conto e ragione dei dati dalla disoccupazione io sono
Molto molto
Preoccupato per questo
Per il fatto che nel Paese si parla
Moltissimo degli affetti
Davvero tantissimo gli effetti
Questo
E importanti una certa fase rendersi conto dei danni gravissimi che noi stiamo
Subendo che in termini di occupazione interni di perdita dell'unica occasione per avere appunto una condizione di benessere che aveva un sistema produttivo in piedi
Però nessuno discute
Delle ragioni
Nessuno discute fino in fondo del delle cause di questa storia
E questo ci frustra moltissimo ecco perché dobbiamo recuperare volontà importanti
Approfondimento importante però quella fino ad arrivare a delle considerazioni molto molto molto forti per
Arrivare
A spingere per una controtendenza il Paese si sta suscitando su questo
Sul luogo comune
Si sta suscitando e si vede anche mentre gli altri si stanno riorganizzando io sono stato colpito l'altro ieri
Dalla
Compassata sulle vicende del trasporto aereo Lufthansa otto punto ha reagito violentemente perché ha deciso di internet
Di fronte al fatto che si stava chiudendo fu una cosa importante per noi che era l'alleanza con gli arabi che apre nuove prospettive al volo
L'italiano apre prospettive importanti di investimento
Perché loro sono sotto sentiti toccati nel vivo
Per loro interessi e legittimo da parte loro
Ma io penso che non c'è consapevolezza fino in fondo nel Paese
Dell'importanza di rimettere mano sugli assetti che fanno di questo Paese ancora nonostante l'autodistruzione che dura da diverso tempo uno dei Paesi più importanti nel manifatturiero e mondiale
Bene un Paese economicamente tra i più importanti del mondo c'è io ogni volta paragono l'Italia odierna all'Italia del Cinquecento
Era una Genova ricchissima fatta di banchieri c'era una Firenze ricchissima il fatto di banchieri c'erano cita importantissime dedica un commercio tra i più avanzati del mondo eppure
La divisione nel Paese era tale da permettere
A Paesi
Stranieri meno evoluti sul palo finanziario meno molto evoluto perfino sul sul piano dei commerci nonostante sia parlando
Dalla Spagna che già si avviava verso appunto un dominio appunto di di realtà intercontinentali
Eppure ci scontriamo con un palloncino per la divisione per la incapacità di guardare alle questioni più essenziali entravano e uscivano Alitalia come voleva mi pare che la
Realtà dell'inizio del sedicesimo secolo somiglia molto a questa situazione
Il degrado economico perché oggi le questioni si giocò su un piano diverso che nell'inizio del Seicento il degrado italiano oggi interessa ad altri
E io non sono tra quelli che dice e quindi dagli agli altri no io sono tra coloro che dico dagli all'italiani
Ed è uno lui organizzarsi devono organizzarsi devono guardare dentro se stessi ora il ministro diceva
Se io comprendo perché col suo voglio solo avuto un lungo colloquio allora perché lui dice
Noi abbiamo degli indirizzi abbiamo una strategia
Se mi permette ministro io mi ricordo e ha ragione
Passerà con molta molta dedizione fisico a questo e ne parlammo pure piombo rapporto colui
E edificio però ascoltami fai bene a mettere a punto questo però
Questo piano
Potrà
Essere servi vive
In nella società italiana alla condizione che attorno a queste decisioni
Attorno a questi
Ci sia tutta quella realtà che può dire può fare qualcosa su queste vicende diversamente
Non solo il Titolo quinto che ha concepito un'assurdità solo italiana che quella dei poteri concorrenti che vedo risolutive ogni possibilità
E
Quilici dobbiamo diversificare no lo dicevo anche
Pasquale l'allora Ministro diversificare però negli stessi momenti a Brindisi dopo dieci anni di
Via crucis si faceva saltare con sconcerto degli inglesi investitori si faceva saltare una operati circa un miliardo di in cui di Investimenti che rientrava in questa in questa
In questa strategia
Migliorare e a diversificare
Penso
Che a me e e costano anche molta disperazione
Non solo la vicenda
Di Rovigo no di Porto Torres tu conosci benissimo
Perché sarebbe raggi no ma anche anche di altri nonostante la pianificazione l'ultimo quindicennio
Chiedo a sotto il peso soppiantare appunto
Ogni ogni oggi ogni centrale a olio combustibile che ci costa moltissimo in termini inquinamento e andare verso carbone politico Polito
Polito che diciamo così il fossile a me almeno così insomma no compatibile osé esigenze non c'è un'Amministrazione una che obbedisce a questo che cosa voglio dire allora perché io non voglio fare discorsi lunghi perché è stato detto davvero
Tanto di quello che ci debbo dire che
Noi dobbiamo fare una cosa molto semplice in questo momento noi dobbiamo
Senz'altro dotarci e ci miglioriamo tutti quanti di una strategia come giustamente dici tu però questa strategia
Deve vedere intorno alla stessa tutti i soggetti che sono in grado
Di reggere un impatto con i i luoghi TV i vari luoghi comuni italiani le varie scelta via italiane le varie furbizie italiane
Che le varie concrete congrue che ci sono di interesse appunto dalla vendita italiana o mettiamo in piedi questo o altrimenti non solo non facciamo piani davvero puntuali Mandelli poi non li possiamo ma anche seguire
Anche se io auspico questo
Molto presto
Mettiamo a soqquadro la situazione attuale ciò che
Evitiamo cioè di far sparire il Titolo quinto che è stata la madre di ogni problema italiano dell'ultimo nell'ultimo periodo classe non c'è un indirizzo e non c'è una
Una realtà degli interessi io voglio dire prove in questo modo
Degli interessi forti che hanno da dire ed a fare qualcosa su questo
Tutto sarà poco possibile
E mi ci vuole un movimento forte quindi idee chiare e non ci vuole niente bassa che noi attingiamo da quello lento gli amici qui e che tu ministro oltre che
Che Squinzi e già mettiamo in piedi
Una buona parte di quando serve per affrontare il problema è inoltre un paese che
Fonda la sua ricchezza quasi tutto sulle manifatture
Se è veramente una un redigendo una follia ed al manicomio che chi vive solo di questi non pensa alla cosa che però condizioni è in fatto di follia e purtroppo la caseggiati italiana oggi è in questa follia per paura
Per mancanza di coraggio per paura di affrontare tutti quei luoghi comuni cosa voglio dire allora voglio dire che tutte le cose sono state dette azione di intervento vanno benissimo
Qua mi appello
Pasquin sì
Mi appello davvero disperatamente a Squinzi io lo stimo molto lo fa
Una persona di buonsenso
C'è una Grilli per la testa ha solamente l'esigenza di rappresentare l'interesse dell'impresa di quell'impresa l'oggettiva difficoltà
E dentro questa i lavoratori stessi
Stiamo perdendo molti posti lavoro le vicende di alcol si diceva ma la vicenda Electrolux e le tante vicende d'impresa che stanno andando via parliamoci chiaro
Se ne vanno via perché le tasse sono ingiustificabili ingiustificabile che parlava anche di tasse sui carburanti figuriamoci di tutti i tipi ingiustificabile
Cioè addirittura speculare persino sulla questione che strategicamente è una risorsa importante per l'industria per
Incredibile incredibile
Tasse sull'impresa
Io
Ho avuto modo di dirlo anche pubblicamente lo voglio ripetere qui tutti al da me lamentarsi che la FIAT vada a fare la sede legale
Tanti in nei come si chiama in
In Olanda e poi si alloca per quel che riguarda le tasse appunto dalla siti a Londra e così via però nessuno dice
Che a Londra i dividenti
Vengono tassati pressoché niente
In Italia i dividenti vengono tassati per circa quaranta per cento la quale cosa non può spingere chiunque di noi a dire
E quindi a inneggiare non so perché a che cosa alla nuova geni ad imprenditori filantropi che al G otto punto scevro l'Italia solamente per l'affezione oppure alcuni nostalgici del fatto che alcuni hanno ricevuto
Provvidenze da Parco Rosati è una vergogna esse sono less Crescenzo un Paese che non ancora chiaro dove vuole andare quindi io dico a Giorgio Squinzi
Siccome esistente kora molta classe dirigente
In grado
Intenzionata a lottare una battaglia davvero difficile o i lavoratori impresa
Voglio però fortissimamente insieme
Per reggere costoro indicare loro la strada sostenerlo in questa cosa o altrimenti la partita italiane persa noi passeremo il tempo ad elencare le ferite di aziende che chiudono
E di aziende ora la vicenda dirlo retrogusto state polemiche io TG uno mi sono sono molto dispiaciuto perché ritengo
Le polemiche di quel tipo polemiche da evitare in tutti i casi
Va evidenti casi ma come si può la vicenda dove tu al di là delle delle suggestioni mediatiche e così via
Che poi hanno calcato la mano sulla questione che nessuno voleva ha detto che in fondo perché normando perfino che chi il più scemo dei teorici appunto è
Ha potuto dire che bisogna ridurre
Della metà
Della metà appunto il salario ma credo che nessuno abbia concepito
Il la discussione nella misura del salario non pensando al fatto della impossibilità in Italia di ridurre i costi sulle tasse e sugli altri fatto lo sviluppo voglio dire che
Quando hanno qualcuno ha teorizzato di
Magari ridurre il costo del lavoro ha fatto perché lì sembra quasi impossibile che l'Italia si decida dico le tasse
Sul lavoro e che e il costo purtroppo in proprio degli altri fattori cosa voglio dire voglio dire che noi questo segnale
Lo dobbiamo dare insieme
Dobbiamo dare insieme sotto ogni tanto che la mente fai bene e così via come io ogni tanto mi lamentai faccio pure bene però dobbiamo dare forza alle ragioni che abbiamo sentito questa mattina
Attraverso un'alleanza e una spinta che convinca la gente delle ragioni del buonsenso che vengo tradito ogni giorno e delle ragioni appunto le questioni diceva il ministro che hanno bisogno di un sostegno forte di realtà che rappresentative che si impegna a dava parta spiega la gente le cose come stanno d'altra parte a riparare con scudi
Tutti coloro che sono impegnati dentro se posso immaginare appunto per quello che diceva il Ministro diceva di piano ce l'abbiamo per un piano che non porta niente perché
Fava acuto le parti perché
Non si è costruito un consenso attorno a questo e non c'è nessuno interessato davvero reggerlo
Magari alcuni quando lo sanno
Spesso il punto quindi non basta darsi una direzione senza appunto organizzare le realtà sostegno di questa
Di questa di questa direzione
Io penso che la nostra battaglia
Di forza sociale di
Realtà intermedia è questa ci sono alcuni
Che nel Paese di una legge non la sparizione dei corpi intermedi
E di affidare non so a chi le sorti del Paese
Come vedete non Cece mai niente
Per CGIL ancora che ritiene che il lavoro si produce attraverso
Come è successo la Fornero che si ripete sta storia Traverso qualche marchingegno che puoi complica sempre più la vita
Di normative sul lavoro lavoro si crea così Investimenti poi è chiaro che le regole lavoro fanno bene
E le regole lavoro fanno bene solo quando le sottopone speriamo Squinzi io e gli altri colleghi
Perché quando lo fanno molti politici lo sa
Un uomo di esperienza come il Ministro dello sviluppo quando lo fanno loro sono troppo intrisi di di altre dicendo comunque troppo lontani dai luoghi di lavoro da rischiare di fare le stesse cose che noi abbiamo assistito in questi ultimi anni quindi
è vero che costoro hanno una grande responsabilità
Ma anche noi abbiamo una grande responsabilità se non
Ingaggiano questa battaglia io sono convinto che in questo momento un'alleanza per la produzione industriale
Tra i lavoratori dell'impresa e l'unica carta vincente per Tor il Paese vari guai in cui si è cacciata grazie
Grazie Raffaele Bonanni comprando
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