Intervista a Linda Lanzillotta sulla riforma della Legge elettorale (il cosiddetto "Italicum") e sul decreto "Salva Roma"

Radio Radicale legge elettorale abbiamo qui con noi Linda Lanzillotta di scelta civica e presidente qual è la sua opinione sulla come si sta configurando la riforma elettorale
Ma io credo intanto che sia positivo ma questa è la premessa che si è adottata situazione penso che si debba portare in porto l'accordo perché è una riforma attesa dai cittadini e poi riguarda anche
La
Operatività delle istituzioni ciò detto
La riforma noi l'abbiamo detto più volte a un appunto
Che anche la luce la sentenza della Corte costituzionale va corretto ed è la soglia per l'accesso al premio di maggioranza
E noi anche siamo d'accordo sul fatto che non ci siano le preferenze perché le preferenze abbiamo rimosso il passato sono fonte di clientelismo di scambi e premiano forse non i migliori candidati perché talvolta i migliori i candidati sono quelli che
Poi stentano a organizzare pacchetti di preferenze se pensiamo che
In Calabria o nelle regioni meridionali c'è il novanta per cento di preferenze sui voti espressi
Mentre nel mille regioni del nord dove questi scambi sono alla meno frequenti i gli elettori che esprimono le preferenze per esempio nelle regioni sono il sedici per cento quindi
Penso che la questione della
Preferenza come strumento effettivo di espressione della volontà delle Torre dell'elettorato sia un po'sopravvalutato talvolta distorto
Quindi avanti avanti con un accordo che sia costituzionalmente sostenibile però voglio sottolineare crea anche un punto che
Tutto questo se non cammina parallelamente la riforma del Senato non più niente non conta niente perché la maggioranza alla Camera c'è
Anche in quest'anno
Legislatura il problema è stato il Senato
Quindi o si fa la riforma del Senato o tutto questo darsi da fare per la riforma uno della legge elettorale risulterà del tutto ad aspetti con questo nuovo meccanismo c'è il rischio ci sia una maggioranza diversa Camera e Senato cioè non abbiamo risolto nulla fino a quando non si risolve per dare senato quindi io mi auguro
Bene
Ecco mi auguro che altrettanta determinazione e coerenza e coesione di questa mai pranza allargata per le riforme ci sia quando si discuterà la riforma costituzionale del Senato e per questo che io ritengo che anche la minaccia
A delle elezioni che Starr Renzi sia un po'ma caricata su una pistola caricata a salve perché
Bene si va a votare e cosa sul vede sia a votare con la legge puramente proporzionale indicata dalla Corte e già questo diciamo non consente di informare una maggioranza e per di più c'abbiamo il Senato
Che determinerebbe il caos totale quindi bisogna fare la riforma elettorale e bisogna fare parallelamente anche la riforma costituzionale del bicameralismo e del Senato tenendo presente le la Coman
Azioni dell'Europa che l'istruzione l'organo di tua devono fare la riforma elettorale sottolineano sempre radicali bisogna aspettare poi certo un congruo periodo di tempo prima danni andare le elezioni non si può fare una riforma elettorale a ridosso delle elezioni
Massi questo diciamo al ragionamento che che che circola da tempo ma il problema non è prima dopo il proprio ma è andare alle elezioni quando c'è tutto il pacchetto di riforme che garantisce che il risultato darà stabilità
E governabilità questo non si garantisce solo con la riforma elettorale della Camera in discussione ma si garantisce il sei solo se insieme a quella si fa la riforma del bicameralismo che implica una legge costituzionale chiarissimo Presidente
Lei si è molto occupata della situazione finanziaria di Roma dei provvedimenti per salvare Roma a che punto siamo ma ne discuteremo a settimana
Prossima io vedo che Roma ha fatto emergere un ulteriore disavanzo di bilancio
Il proprio giudizio non si capisce
Un'altra pezzi perché ogni tanto evidentemente nasconda un po'di polvere sotto il tappeto ogni tanto emergono nuovi buchi allora il commi
Straordinario per la gestione del debito ci ha detto l'altro giorno in Commissione che a luglio due mila e dieci il debito che era stato trasferito alla sua gestione
Ammontava circa venti miliardi in T due miliardi e Grillo Stato ha dato o alla commissario cinquecento milioni alla hanno per pagare questi debiti decantati in passato dal Comune di Roma ma che Luigi asta che al dal due mila sedici questi cinquecento milioni non saranno su crescenti mentre gli interessi proprio
Sono sono
Capitale e l'interesse
Tutte e due
E nel frattempo il Comune di Roma a un buco di bilancio cioè non riesce di ottocento mi un miliardo non si capisce chi erano
Ecco il punto qual è che il lo Stato ha fatto enormi sforzi contribuenti romani anche perché devono sapere i romani che tramite addizionali IRPEF ammesse dal Comune di Roma e quelle messe dalla Regione Lazio
Perché tappare il buco della sanità i romani pagheranno
Tra il due mila quattordici due mila e quindici il cinque virgola tre per cento in più di ieri persa cioè
Una cosa enorme allora noi diciamo Roma vuole essere aiutata a Roma non può fallire perché virtualmente è un Comune in dissesto
Ebbene però in cambio deve subito e con decisione prendere tutte quelle le decisioni che
Stanno venir meno le cause strutturali del disavanzo come giudice la visione del futuro
Beh certo che se Roma ed i suoi amministratori non sanno intervenire perché si rifiutano di intervenire su quelle che sono le fonti strutturali disavanzo che poi sono clientele malgoverno appalti condizionati cliente assunzioni e sono vi tanti ci vorrà un commissario per fare queste cose quindi io penso che siamo arrivati al punto di decisione o
Roma i suoi amministratori si assumano la responsabilità anche di decisioni difficili oppure il cibo vorrà a dire che ci vuole ci vuole qualche in un altro ma non si può chiedere allo Stato e agli italiani di farsi carico dei debiti dei romani e non va assumersi che lo Stato vende le sue aziende per ripianare i debiti di
Roma è Roma non può dismettere un po'del suo patrimonio questo mi sembra paradossale sempre presente prestazioni franchi ma la situazione di Roma è un pallino una soluzione unica nel panorama dei comuni italiani umbri una situazione molto
E diciamo a capitale più grande comune quindi questo è diciamo moltiplicato però
A Roma forse insieme a Napoli o forse insieme a Palermo è tra i Comuni che hanno parte mezzi delle peggiori gestioni sia dell'Amministrazione che soprattutto
Della galassia delle società municipali dove si è nascosto
Tutto il malgoverno il clientelismo di questi anni
Molti anni alla quindi delle ultime delle penultime gestioni ed su questo cioè non c'è più spazio il problema è che bisogna che la politica si renda conto che non c'è più spazio per questo tipo di gestione del potere
Chiarissimo ringraziamo Linda Lanzillotta vicepresidente del Senato esponenti scelte cibi dopo l'ascolto da Radio Radicale