Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui a Matteo Marchesini per la rubrica critica militanti
Oggi parliamo di Nicola Chiaromonte
Nato nel mille novecentocinque morto nel settantadue
Libera liberalsocialista diciamo sui generis sopporta meglio potremmo dire libertario singolarmente religioso e credo
Caro a molti ascoltatori di questa radio
Chiaromonte attraversato alcune delle vicende cruciali del Novecento europeo
è stato un precoce oppositore del fascismo
Tarquini retributivo a Parigi dove è rimasto vicino per qualche tempo al gruppo di giustizia e libertà
Ha combattuto in Spagna emigrato negli Stati Uniti durante durante la guerra dove ha lasciato un una forte impronta sul dibattito del degli intellettuali radicali newyorkesi
è tornato in Italia è stato critico teatrale del mondo e a fondato e diretto con Silone tempo presente
Purtroppo gli scritti di Chiaromonte da molto tempo non si trovano in libreria e non si trovano perché gli editori italiani
Probabilmente per molte ragioni e per la difficile etiche Tabita dei suoi testi preferiscono non pubblicarlo
O mandarlo rapidamente al macero va quindi reso onore alla
Bellissima rivista forlivese una città
Degna erede delle riviste politico culturali su cui già scritto Chiaromonte nel Novecento rivista libertaria
Che oggi pubblica un carteggio bellissimo tra Chiaromonte e una
Suora benedettina Melanie con anche il detta Musca nel carteggio che viveva negli anni Sessanta mi anni nel carteggio in una abbazia americana
E con cui Chiaromonte sprint è una
Affettuosa e solitari tenera amicizia e soprattutto con cui ebbe uno scambio intellettuale fittissimo centinaia di lettere dal settantasei al settantadue questa antologia
Sceglie alcune di queste lettere di Chiaromonte e che sono cruciali perché in queste lettere si vedono oltre agli avvenimenti
Che riguardano la sua vita e l'attualità politica alla fine degli anni Sessanta anche i punti principali che caratterizzano la sua riflessione e critica e filosofica
Mi era capitato di parlare di
Ammette la verità questo libro pubblicato dicevo da una città sul sul Sole ventiquattro Ore
E vorrei qui di nuovo riassumere per gli ascoltatori di Radio Radicale proprio alcuni dei nodi cruciali del pensiero del pensiero di Chiaromonte
L'ipotesi che Chiaromonte ripropone a
Alla sua corrispondente Mosca prendendo diverso occasioni dalla cronaca cui si parla della fine del di tempo presente della morte di Pannunzio del settantotto
Delle pesante nella nuova letteratura dei dissidenti dell'est ma insomma tutto è filtrato sempre dalla grande passione di Chiaromonte per la Grecia antica che non è la passione e il mito della Grecia diciamo così sana ed hegeliano
Ma è una Grecia molto più sobria per nulla ebbero estetizzante la Grecia riletta in quegli anni in modo analogo dannare intesi non vede il
Chiaromonte chiede classici come vivere ne trae uno stile spoglio perentorio come la mail mostra ogni ipotesi nella sua essenza portandolo all'estremo e la sua ipotesi
E di confronto tra i greci dei contemporanei gli dice che la malattia dell'uomo moderno e leggo Mania la riduzione della vita fuga distanti
La ricerca della verità proprio dove la verità non ci può essere cioè nel contingente nella storia in quello che chiama in queste lettere un film di anni gli atti insensati
E ed è una fede che hanno ancora anche i cosiddetti ribelli del sessantotto che continuano a credere nell'azione gratuita ed Edison illimitata il loro proprietà dice Chiaromonte retta Russo che proponeva festeggia simili I login
Questo un manichino questo manichino totalmente laico
Ed è importante che lo dica proprio un
Un intellettuale che è stato vicino al socialismo liberale ecco questo umanesimo è profondamente malato perché non non può sopportare la fuga cita dell'esistenza attenta ideologico darla
Proprio perché non riconosce nulla che trascenda la vita umana che trascenda l'uomo è il contrario dice della visione dei greci che accettano l'effimero proprio perché lo considerano tramite del durevole
E che rivelano così il più religioso popolo del Mediterraneo infatti dice Chiaromonte chi fa inerme di fronte al tempo e più cosciente del fatto cioè del limite
Del divino inconoscibile che ci sovrasta un divino che sia chiaro non ha nulla a che fare con la cristiana provvidenza
Che colga Rizza questo con questa questo mistero e che laici Lata poi diventa la quantificazione della storia del prodotto del progresso e diventa il papà lirismo e la violenza storici dica
Ecco il fatalismo specifico dei moderni Chiaromonte potremmo dire né oppone uno l'auto del piano
Non crede nelle palingenesi voler cambiare dice la sua corrispondente significa poter far violenza acciocché
E mostruosa gli sembra la volontà di realizzare le utopie un confine sacro per lui separa teorie e alti la Repubblica del suo amato Platone
è una tatuati parole dice il vigile riflessioni non esecuzioni le idee hanno perché a monte realtà in quanto idee
E anche solo la loro nettezza ci rivela come diceva anche Tolstoj lo scrittore Daloui molto amato il significato degli eventi quotidiani che età sono sempre opache e
Potenzialmente insignificanti
E che c'è in questo in questo concetto in questa in questo limite in questo concetto del limite tutta l'esperienza di un intellettuale che ha visto invece la tracotanza la hybris
Degli uomini e delle società e delle società del Novecento e che An ha ricavato l'idea che ed il cittadino non deve dare alla politica più di ciò che una politica pensate ragionevole può pretendere penso qua una delle poche adesioni Chiaromonte quella al neonato Partito radicale nel mille novecentocinquantasei l'adesione di chi
è però abbastanza disilluso su qualunque
Sogno di cambiamento radicale e separa molto nettamente cultura e politica
Ci sono molti altri temi in questo carteggio soprattutto c'è l'idea che la parola la discussione anche l'azione penso solo in una comunità ristretta di spiriti affini
E non in una tratta comunità universale come quella moderna
Dove inevitabilmente linguaggio per tutti diventa linguaggio per nessuno convenzionale dei mass media
Chiaromonte parla di spazio libero creato in Comune lo paragona quello di certe città italiane e questo spazio epoca già il teatro la sua grande passione in Chiaromonte discorso comunità il teatro sono termini legati
E a Malta e altro perché ama dice Musca tutta quell'arte che è profondamente
Anti soggettiva che non ha nulla a che vedere con gli arbitri e gli psicologi mi moderni ma che pone un problema nella sua essenza e tenta di risolvere una un'arte che anche fuori dalla parola è un'arte potremmo dire arcaiche anti soggettiva qui parla di Santa Sofia di mosaici bizantini di Masaccio della colonna dorica che lo colpì ragazzi in un libro di Ravenna
Ecco lo quello che viene fuori da questo carteggio uno storicismo molto forte mano sui civismo mai lobbistico perché Chiaromonte dice di sapere che nessuno può essere davvero superiore al mondo in cui vive
E al proprio destino alla propria società quindi il Consiglio di oggi
Fra me e per la verità lettera musica di Nicola Chiaromonte
Edizioni una città di Forlì a risentirci venerdì prossimo