Tra gli argomenti discussi: Berlusconi, Economia, Esteri, Germania, Iran, Italia, Merkel, Nucleare, Obama, Ovest, Rassegna Stampa, Riforme, Sanzioni, Senato, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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13:50 - Camera dei Deputati
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Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale giovedì ventotto novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a curanti David Carretta due temi su cui ci concentreremo quest'oggi innanzitutto la Germania l'accordo
Di grande coalizione che è stato firmato ieri a Berlino dovrà essere confermato dai gli scritti della
E spende sociale democratici
Io vedevo i contorni con
Le monde di oggi i socialdemocratici hanno tenuto l'instaurazione di un salario minimo sottolinea il quotidiano francese
Da cui leggeremo però anche una analisi sud ciò che cambierà in Europa con l'arrivo di una grande coalizione
A Berlino poco in sostanza il titolo dell'articolo di Philippe Ricard
Bagarre tra Berlino e Parigi sulla governance della zona euro la Francia con l'Italia e la Spagna chiede più solidarietà in seno all'Unione monetaria
La Germania invece vuole dei contratti vincolanti sulle riforme e l'altro tema che approfondiremo
L'Iran ancora una volta l'accordo nucleare di Ginevra riproporremo un'analisi di Bernanke Tati Libération chiede
Sottolinea i contro ma soprattutto il però di questo accordo ad interim gli occidentali e la scommessa
Iraniana il titolo e poi un editoriale del Financial Times che
Lotta l'Amministrazione Obama più in generale gli occidentali quindi anche gli europei per la politica delle sanzioni che per una volta avuto successo l'accordo con l'Iran
è uno dei rari casi in cui un boicottaggio economico a funzionato prima di tutto questo però un accenno anche all'Italia alla decadenza
Il signor Berlusconi ovviamente la notizia si trova su quasi tutti i giornali esteri presente Wall Street Journal Berlusconi perde il suo seggio del Senato
Al culmine di mesi di scontri seguiti alla sua condanna per frode fiscale si tratta per il giornale di un colpo durissimo per l'uomo
Che ha dominato la politica italiana per due decenni il giorno sottolinea
Che Berlusconi non si farà da parte così facilmente il Fagion Times Berlusconi espulso dal Senato romano il titolo un po'da
Giulio
Da Giulio Cesare assassinato dal brutto
Le mondi invece Silvio Berlusconi decaduto dal suo seggio di senatore in Senato votato ieri la decadenza Berlusconi invece ha riunito i suoi sostenitori davanti al suo domicilio romano che vuole trasformare nel
Quartier generale della sua resistenza vedremo nei prossimi giorni se ci saranno dei complimenti invece la Germania l'accordo di grande coalizione le monde oggi lo presenta così
I socialdemocratici ad uno ottenuto l'instaurazione di un salario minimo scrive il quotidiano francese questa volta è fatta i negoziati condotti dal ventitré ottobre dalla sede UD Angela Merkel dalla sede su Bavarese dal Partito socialdemocratico Della disperde
Per formare una grande coalizione ci sono conclusi ieri poco prima delle sei del mattino
L'accordo poi è stato firmato metà giornata da Angela Merkel Presidente della sede ove lo sto si può fare Presidente Della se sui siti mare Gabriella Presidente Dellai spende
Sono circa centosettanta pagine che dettagliano innumerevole questioni dalla più conflittuale la creazione di un salario minimo la più aneddoti che la preparazione del delle cerimonie nel due mila e venti per celebrare i duecentocinquanta anni dalla nascita di Beethoven
Fino all'ultimo secondo le mondi negoziati sono stati tesi i dodici gruppi di lavoro incaricati di scrivere il programma del futuro
Governo del resto sono stati produttivi sommate le loro proposte ammonterebbero a circa cinquanta miliardi di euro per tutta la legislatura il problema è che i negoziatori hanno escluso aumenti di tasse e hanno promesso di arrivare a un Bilancio
Strutturalmente in equilibrio dal due mila quattordici insomma le spese dovrebbero essere limitate a quindici miliardi per i prossimi quattro anni in realtà
Sembra che alla fine i negoziatori si siano messi d'accordo su un'altra cifra ventitre miliardi cifra che tra l'altro viene evidenziata anche in altri giornali giornali come
Di ipotesi di un nuova politica di deficit spending ad ogni modo prosegue le Monde la domanda è se questo sia sport sia possibile rispettando
La stretta ortodossia finanziaria mistero risponde nel mondo ieri tutti però si dicevano soddisfatti ma se devo infatti ottenuto che non ci saranno nuovi aumenti di imposte né una deriva annunciata delle finanze pubbliche alla spende
Ha avuto il salario minimo la doppia nazionalità per i figli di immigrati la possibilità per i dipendenti di sessantatré anni di andare in pensione se hanno lavorato quarantacinque anni un punto essenziale per un partito che aveva perso le elezioni del due mila e nove
Per aver accettato di portare
L'età minima della pensione progressivamente a sessantasette anni
L'asse su bavarese invece vinto sul pedaggio che le autostrade tedesche per di stranieri un modo per riempire le casse sulle spalle altrui e di far passare
Un messaggio populista prima delle elezioni europee i tre partiti si sono messi d'accordo su altre due questioni essenziali in uscita
Dal nucleare e l'Europa sulla questione nucleare in sostanza spiega le Monde la Germania continuerà a utilizzare carbone energia fossile che fa vivere migliaia di persone in Renania
Nord Reno Westfalia culle bastione della socialdemocrazia tedesca il capitolo sull'Europa invece e più ispirato alla retorica della sede o che a quella delle spese
La parola competitività compare più volte nel documento che con cui è stato siglato l'accordo mentre lei spende abbandonato ogni prospettiva di mutuo esazione del debito come gli euro Bondo sul al fondo di redenzione dei debiti pubblici non ci si deve dunque attenderà un cambiamento importante nella politica europea della Germania
Tutto è accaduto spiega le mondo come se Martin Schulz attuale presidente dell'Europarlamento negoziatore Dellai spendere sull'Europa e candidato del Partito del Socialismo Europeo per la presidenza della Commissione non avesse voluto affrontare Angela Merkel
Forse Schulz spera che la cancelliera lo sosterrà
Nella sua corsa per la presidenza della Commissione nel due mila e quattordici anche se questo non fa parte dell'accordo comunque precisare mondo alla messa non è finita perché perché
Questo accordo di grande coalizione deve essere sottomesso al voto dei più di quattrocento mila iscritti della spende devono votare
A metà dicembre
Il venti per cento come dire il quorum di votanti minimo richiesto deve essere approvato l'accordo dal cinquanta per cento dei votanti
E non è detto visto l'ostilità della base spende per le politiche di Angela Merkel che che questo accordo passi ovviamente la leadership socialdemocratica farà di tutto nelle prossime settimane per avere il via libera dei suoi militanti ma concentriamoci sulle questioni europee la Germania e cosa cambierà o non cambierà nella zona euro una battaglia si annuncia al prossimo vertice europeo di dicembre lo racconta sempre nel mondo in un articolo di Fli implicare bagarre tra Berlino e Parigi sulla governance della zona euro la Francia con l'Italia la Spagna chiede più solidarietà in seno all'Unione monetaria
Scrive nel mondo la bagarre si intensificherà di cui al prossimo Consiglio europeo del diciannove venti dicembre Germania Francia in testa la zona euro si sta spaccando
Sul modo migliore per rafforzare il coordinamento delle politiche economiche dopo la sua rielezione la cancella tedesca Angela Merkel non atteso la formazione del prossimo Governo con i socialdemocratici per martellare la sua intenzione
Il mettere in opera dei contratti vincolanti destinati ad inquadrare le riforme necessarie in ciascun paese in cambio di un incentivo finanziario
Ho solo che la maggior parte dei suoi omologhi fanno resistenza di fronte a questo Progetto con l'italiano Enrico letta lo spagnolo Mariano a voi
Il presidente francese suggerisce di andare verso la creazione di una capacità finanziaria dell'azione euro un bilancio autonomo
In grado di mettere delle obbligazioni degli eurobond per favorire gli investimenti nei paesi sottomessi al rigore di bilancio un modo secondo l'Eliseo di sostenere la crescita a livello europeo
Proseguendo gli sforzi di bilancio in ciascun Paese i contratti così come l'idea di una capacità finanziaria di un bilancio autonomo della zona euro
Sono altamente controversi proporre una ricompensa contro
Delle riforme non mi pare giudizioso detto il presidente dell'Eurogruppo Jerome dai sembrò mi ventidue novembre semmai bisogna
Legare i rinvii su un placement tardi per correggere i deficit di bilancio più strette condizioni sulle riforme un'allusione la Francia preciso nel mondo la Francia che vista dall'AIA da Berlino da Bruxelles non fa abbastanza
In contropartita nei due anni in più che Parigi ottenuto per riportava il suo deficit sotto il tre per cento nel due mila e quindici
In questo contesto la Francia cerca alleati nel sud dell'unione monetaria a Londra non vuole accettare contratti vincolanti senza istituire un nuovo strumento di solidarietà la capacità finanziaria dovrebbe
Generare risorse per investimenti che hanno un'incidenza maggiore sulla crescita l'occupazione hanno detto Blondet letta nel loro vertice a Roma il venti novembre il dispositivo potrebbe diventare a termine uno strumento di bilancio comune che dovrebbe permettere di assorbire gli sciocchi economici nella zona euro sotto la responsabilità di un tesoro della zona euro
L'idea e parzialmente ripresa da un documento di Armanda rompo il Presidente del Consiglio europeo secondo questo testo
Gli Stati che firmano gli accordi contrattuali carica Merkel potrebbero beneficiare di prestiti a basso costo
Per finanziare alcuni Investimenti ma la speranza di un compromesso di cui al vertice di dicembre su questo tema
è molto
Ipotetica i negoziati saranno tesi tanto più che i membri della zona euro divergono già sull'efficacia degli strumenti istituiti nel pieno della crisi
Ad ogni modo per la Germania e la BCE il coordinamento deve essere rafforzato per andare progressivamente verso un'unione economica e monetaria più strutturata così
Filippo ricava sulle mondo di oggi nel frattempo si è aperta un'altra pesante polemica a livello europeo un altro terreno di scontro questa volta
Tra Londra e Bruxelles perché il premier David Cameron ieri in un intervento sul fa la Giunta ha in sé annunciato l'intenzione
Fondamentalmente di chiudere le porte del riunito a una parte dell'immigrazione
Che viene dall'Est europeo parole un po'brutte tanto più da un da qualcuno che si richiama alla politica liberale come debiti Cameron
Parole brutte nei confronti di rumeni e bulgari ma non solo anche di altri Paesi
Si apre un conflitto un conflitto politico con la Commissione europea perché si tocca uno dei principi fondanti l'Unione europea la libera circolazione delle persone
Vedremo naturalmente reali reazioni nei prossimi giorni ma il populismo si sta istituzionalizzando in vista delle prossime elezioni europea è questa
E la constatazione che ci permettiamo di fare veniamo all'Iran
Libération ieri pubblicava un'interessante analisi di Bernanke tasso sull'accordo di Ginevra gli occidentali la scommessa iraniana il titolo interessante perché ci sono
Incontro di questo accordo e poi i però secondo dettavano diciamo subito prevalgono i però leggiamo però guardiamo le cose con ottimismo al termine di sei mesi previsti e di qualche tempo supplementare
L'accordo di interim che le grandi potenze hanno firmato domenica con l'Iran diventerà un accordo definitivo
L'Iran rinuncerà definitivamente a dotarsi della bomba le sanzioni che strangola non la sua economia verranno cancellate
Una guerra sarà stata evitata il pericolo di proliferazione nucleare nella regione arrestato tutto bene quel che finisce bene salvo che questa dittatura che l'Iran degli Ayatollah
Tanto brutale all'interno quanto inquietante all'esterno rimarrà comunque uno stato sul punto di controllare la tecnologia nucleare
E dunque in grado suo decidesse di disporre dell'arma atomica in un lasso di tempo molto breve e per questa ragione di Israele le monarchie petrolifere del Golfo la quasi totalità dei Paesi sunniti del mondo arabo
Deplora hanno questo accordo a sinistra come a destra Israele si inquieta per ciò che un paese che
Armi finanzia Hezbollah che intrattiene così una formidabile arma la frontiera sud del Libano
Paese che
Continua a promettere con la sua guida suprema li Khamenei di distruggere Israele possa continuare diventa are una potenza nucleare
I Paesi sunniti sono ancora più inquieti perché sono in competizione con l'Iran uscite in tutto il Medioriente dove le passioni religiose le rivalità tra Stati si mescolano
In una battaglia sempre più accanita mentre questi Paesi sunniti non hanno la bomba perché garantirebbe un equilibrio del terrore
L'accordo di domenica non risolve tutto il contrario sottolinea in ditta si può vedere una vittoria di tappa per gli Ayatollah e per questo che gli israeliani sauditi se la prendono con il loro alleato americano avrebbero preferito un rafforzamento delle sanzioni
Per arrivare progressivamente la caduta del regime iraniano atti Sando contro di lui
Le tensioni sociali il rigetto politico che come da vent'anni covano da vent'anni in Iran è una posizione ancor più difendibile per il fatto che si può temere ora che questo accordo in Citi l'Arabia Saudita e da altri Paesi della regione
A voler diventare a loro volta degli Stati sulla soglia del nucleare insomma ci sono buone ragioni per essere prudenti
Ma
Significa anche dimenticare tre realtà la prima realtà è che un regime in ginocchio come quello dell'Iran
Ma che dispone di milizie armati ISSI me e ricchissime si sente più forte che mai quando è minacciato
L'ora su quando c'è una minaccia non è quella delle divisioni ma al contrario del fronte comune di tutte le correnti conservatrici
La Corea del Nord e secondo detta insegna cosa potrebbe diventare la Repubblica islamica se non avesse altra prospettiva se non la fine del regime
La seconda realtà da tenere presente la scacchiera politica iraniana l'Iran è una
Teocrazia nella quale un super struttura clericale di
Pone di tutti i veri poteri concentrati soprattutto nelle mani di una persona sola la guida suprema l'Iran è tutto salvo una democrazia
Ma esiste comunque una Repubblica e un Presidente eletto oggi un moderato Assago anni sostenuto con forza dalla popolazione iraniana l'accordo di domenica da a questo nuovo Presidente una tale popolarità
Da trasformarlo in figura indispensabile i conservatori devono ormai andare patti con lui e se un giorno romani e la sua squadra arriveranno un accordo definitivo sul nucleare con la fine di tutte le sanzioni
Allora i moderati diventeranno intoccabili che potranno imporre una liberalizzazione politica secondo de La Margherita deliberazioni
Con dei conservatori in piena crisi
In moderati e riformatori hanno il vento in poppa a Teheran e sul loro rafforzamento che bisogna scommettere perché e attraverso di loro che può arrivare una evoluzione controllata dell'Iran ma sempre più profonda
Gli europei e americani in questo senso non ha ragione a giocare la carta del compromesso con romani
Uniranno e che volti le spalle alla bomba e reintegri concerto delle nazioni potrebbe diventare un fattore di stabilizzazione regionale ed è questa la terza realtà da prendere in conto è una scommessa mai infinitamente
Infinitamente meno rischiosa di quella
La prova di forza perché
Perché
Nonostante
Perché stanco della della rivoluzione ed è la democrazia l'Iran è maturo per uno sviluppo economico rapido e una piena democrazia così
Ringrazio di ieri sempre proposto dall'accordo sul nucleare il Financial Times
Ieri in un editoriale lo dava invece
La politica delle sanzioni che per una volta avuto successo o insuccesso inusuale per la politica delle sanzioni l'accordo con l'Iran è uno dei rari casi in cui
Un boicottaggio economico funzionato domenica notte l'Iran e le potenze mondiali hanno firmato un accordo ad interim storico per limitare il programma nucleare iraniano la speranza deve essere che questo accordo apra la strada un compromesso finale che risolva
Lo stallo nucleare il prossimo anno nessuno può dire a questo punto se questi sforzi avranno successo ma l'accordo di domenica è uno spartiacque per la decennale diplomazia sull'Iran e di conseguenza rappresenta un momento per riflettere
Sui fattori che hanno contribuito a una cavalla all'accordo uno di questo il più importante e al ruolo delle sanzioni economiche
Giunti hanno costretto in qualche modo di rame a negoziare in numerose occasioni nel secolo passato le potenze occidentali hanno usato sanzioni economiche come strumento coercitivo contro altri Stati ma in gran parte
Questi sforzi
Erano falliti sono falliti le sanzioni della lega delle nazioni non fermarmi non l'invasione l'Abissinia da parte di Mussolini
Il bar gli americani succube la Corea del Nord hanno avuto poco impatto l'apparente fallimento delle sanzioni ONU contro Saddam Hussein è stata citata come una delle cause che ha portato all'invasione dell'Iraq nel due mila e tre l'esperienza con l'Iran è stata diversa
Quando le sanzioni vennero adottate dall'ONU per la prima volta nel due mila e sei molti dubitavano della loro efficacia ma il boicottaggio dei settori dell'energia e delle banche settore finanziario
En ha messo enorme pressione sull'economia dell'Iran sicuramente ha colpito la comunità imprenditoriali lariana privandola della capacità di operare
Ed ha costretto anche l'Iran a negoziare non sono ovviamente le sanzioni l'unico fattore che hanno spinto l'Iran al tavolo negoziale
Io ero lì di politica economica dell'ex Presidente Mahmoud Ahmadinejad avrà un ruolo importante nella nella situazione grave dal punto di vista economico dell'Iran
La minaccia di un'azione militare da parte di Stati Uniti Israele ha fatto riflettere terranno ma insomma
L'Amministrazione Obama poco andare indietro alla sua politica di sanzioni come un successo diplomatico su molte questioni Obama vacillato
Ma quando si è trattato di unire le grandi potenze mondiali per isolare l'Iran ha dimostrato leadership globale così il Fraktion TAC non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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