"Ciclo dei rifiuti: governare insieme ambiente, economia e territorio" - Presentazione del Rapporto 2012-2013 di Italiadecide

A colleghi colleghi signore e signori
La Camera dei deputati è lieta di ospitare quest'oggi il rapporto di Italia decide due mila dodici due mila tredici dedicato al tema della gestione del ciclo dei rifiuti
Nella sua relazione con le politiche per la tutela dell'ambiente per la salvaguardia del territorio per lo sviluppo economico del Paese
Un cordiale benvenuto al presidente la Repubblica Giorgio Napolitano che ancora una volta ci onora con la sua presenza
Un saluto e un ringraziamento al Presidente di Italia decide l'onorevole Luciano Violante dal Ministro dall'ambiente Corrado Clini e al giudice costituzionale Sabino Cassese dettava una lectio magistralis dal titolo la qualità delle politiche pubbliche
La gestione del ciclo dei rifiuti rappresenta uno degli indicatori più significativi del livello di modernità e di innovazione di un Paese industriale
Un'efficiente organizzazione per lo smaltimento e trattamento di rifiuti non ha solo come nella scuola primaria funzione una fondamentale l'incidenza sulla qualità della vita dei cittadini
A presentare anche rilevanti implicazioni economiche industriali ed energetiche
Perché rappresenta una delle condizioni essenziali per realizzare quel modello di sviluppo eco-sostenibile che costituisce oggi una delle grandi sfide per l'economia più avanzato
In questa direzione si muove catasto l'azione dell'Unione europea per promuovere lo sviluppo di tecnologie pulite di riciclaggio dei rifiuti il loro utilizzo come fonte energetica la commercializzazione di prodotti a ridotto impatto ambientale
L'Italia si presenti in questo settore con notevoli difformità tra le varie realtà locali
A situazioni di efficiente gestione del ciclo dei rifiuti entity avanzate filiere industriali per il recupero dei materiali si affiancano purtroppo inefficienze precarietà e talvolta sfociano in allarmanti emergenza ambientale
Sono problemi pesantemente aggravati dal condizionamento che sulle attività di gestione dei rifiuti viene esercitato in alcune zone del Paese alla criminalità organizzata
Un quadro così problematico non dipende soltanto da varie carenze nel governo del territorio ma anche e soprattutto come emerge dal Rapporto Italia decide dall'assenza di una politica di livello nazionale
Si legge nel volume la gestione dei rifiuti urbani è stata delegata alle classi politiche locali coi commissariamenti ma né gli uni dagli altri possono sottacere l'attuazione di una vera e organica politica in questo campo
Fine della situazione
Alla mancanza di uniformità di indirizzo strategico si aggiunge il fatto che le Regioni
Hanno adottato modelli organizzativi diversi
E ciò non soltanto a causa del mutare delle disposizioni legislative nazionali rapporto si parla in tal senso di tumultuosa produzione normativa ma anche per le variazioni alle norme nazionali autonomamente introdotta dalle Regioni
Ne consegue
Che la gestione dei rifiuti e in taluni casi affidata ai comuni in altre province in altri ancora ad organi ad hoc come autorità di ambito e agenzie territoriali
L'obiettivo da raggiungere
Deve quindi essere l'attivazione di un piano nazionale dei rifiuti che come raccomanda Italia decide stabilisca sulla base di una legislazione non ridondante ma incisiva
Gli obiettivi quantitativi e qualitativi della raccolta le modalità di trattamento le misure per migliorare l'efficienza energetica degli impianti
Così facendo Italia potrà recuperare il suo ritardo rispetto Confapi Paesi dell'Unione
Inserire la gestione del ciclo dei rifiuti in una politica di piena valorizzazione delle risorse del territorio far crescere la responsabilità dei cittadini e promuovere un sistema di impresa tecnologicamente all'avanguardia
In questa prospettiva il rapporto di Italia decide fornisce un contributo rilevante di analisi e di proposte
Era presenta pertanto un importante strumento di lavoro per la futura legislatura il nuovo Governo grazie e cedo la parola al Presidente allora
Signor Presidente Repubblica signore e signori permettetemi prima di ogni altra considerazione di leggere il messaggio che il Presidente del Consiglio Mario Monti ha voluto inviare
Desidero innanzitutto rivolgere un deferente cordiale saluto dice il presidente Monti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
E ringraziare il Presidente Fini per avermi invitato alla presentazione del Rapporto Italia decide alla quale con rammarico non posso partecipare
Però porto affronta il tema del ciclo dei rifiuti come tre giugno tra le questioni ambientali economiche territoriali
Considero questa una scelta molto appropriata
La tutela dell'ambiente non è una mera voce della spesa pubblica è un investimento per il futuro non fondamentale presupposto per vivere meglio il presente
Ho trovato particolarmente efficace per fotografare la situazione italiana italiana una frase del rapporto
Lo Stato nazionale ha finora mantenuto una politica nazionale di indifferenza
Almeno fino a prodursi di situazioni emergenziali questo si è purtroppo rivelato vero non solo per la questione rifiuti
Ma in molti altri ambiti della spesa per la vita pubblica iniziative come la vostra
Conclude Presidente del Consiglio dei Ministri gettano le basi per un dibattito pubblico informato il costruttivo
Desidero quindi rivolgere il mio più cordiale augurio di buon lavoro
Dunque con le sue ricerche Italia decide
Intende affrontare passo dopo passo tutti gli aspetti delle politiche pubbliche terrazze
Allo straordinario lavoro di Sandro Palanza direttore scientifico dell'Associazione e di tutti coloro che lavorano con lui delle nostre ricerche nelle nostre scuole teniamo fermi due assi ideali e scientifici primo
I problemi strutturali si affrontano con correnti politiche nazionali alle quali devono concorrere in modo responsabile tutti i livelli territoriali nel quadro dell'Unione europea
Secondo una politica pubblica si giudica dalla qualità dei risultati non dalla qualità delle procedure
Il tema dei rifiuti e cruciale per la vita nostra tenere generazioni che verranno ma circondato da una straordinaria ipocrisia chi li produce non se ne vuole occupare
Li abbiamo respinti per le Cenni ai margini della nostra città e ora si vendicano cioè cerchiamo sono lì presenti e condizionano la vita la salute di intere regioni
Sono molto di venerdì scorso un giornalista per criticare gli insuccessi di una grande società di riciclaggio francese si è avvalso di una celebre battuta ipocrita che Molière mette boccata chiuso
Fasce foto semplici ma sono qua coprite posso décolleté perché non saprei dove tardare votandolo anni crescesse decente ci passano anni nascondete i vostri rifiuti perché non saprei dove guardare
Superare tartufo simbolo eterno dell'ipocrisia deve essere non sta parlando ordine lo sta facendo il ministro Clini con chiarezza determinazione prudenza e gliene siamo grati
Prima di cedere la parola al ministro permettetemi di ringraziare Gianfranco Fini quindi cinque anni della sua presidenza ci ha seguito con grande otto rigori disponibilità
L'Amministrazione tutta dell'Alcantara oggi chiedo scusa dottor Zampetti un ringraziamento particolare bada dottoressa Bonzio dottor denoti loro collaboratori tenuta presente gli amici Italia decide e voi signore e signori che avete accolto il nostro invito
Il fatto che il professore giudice costituzionale Sabino Cassese terrà qui un'audizione sul d'arte di governare e per noi motivo di vanto e orgoglio Regione di responsabilità
Signor Presidente della Repubblica in questi anni e sei a un prato Italia decide partecipando a tutte le nostre presentazioni
Come Presidente pro tempore dell'associazione ringrazio di cuore mi permetto di dire che l'aspettiamo con lo stesso animo la presentazione è prossimo Rapporto due mila e quattordici
E mi permetta caro Presidente segnalate come cittadino per tutto
Allora la parola al Ministro dell'ambiente Corrado Clini
Grazie Presidente
Presidente La Repubblica grazie per tutto come appena ricordato l'ora Luciano Violante il rapporto di Italia decide un prezioso contributo
Che offre un quadro completo integrato delle politiche delle opzioni possibili per il governo del ciclo dei rifiuti in Italia
Senza entrare nel merito delle molte ben documentate valutazioni e proposte
Desidero mettere in evidenza che in generale le esperienze di successo in Italia e in Europa
Nella gestione dei rifiuti mettono in evidenza che la strada maestra e quella di inserire il rifiuto nel ciclo industriale del riuso sia come materiale che come risorsa energetica
E ferme restando le idee la differente natura e le diverse modalità di raccolta e di selezione
La valorizzazione industriale dei rifiuti deve essere guidata dall'in migliori opzioni tecnologiche sostenibili e sicure
Superando la divisione amministrativa tra rifiuti urbani e rifiuti speciali
A questo fine considero opportuna una revisione della normativa attuale per semplificare il favorire il recupero e riuso secondo i criteri della filiera
Senza tuttavia rinunciare alla tracciabilità del rifiuto speciale che il tema della revisione del sistema Sistri sul quale stiamo lavorando come stabilito dal Parlamento
In questo contesto si collocano ossia il valore aggiunto delle tecnologie innovative
Che consentono di raggiungere risultati significativi di recupero di materia ed Energia senza costi ambientali
Sia il consolidamento di sistemi di gestione come i consorzi di filiera che riescono a dare un valore economico positivo alla risorsa rifiuto
Mentre in questo contesto non c'è posto per le discariche
Le discariche che continuano ad avere in Italia un ruolo rilevante soprattutto nelle regioni del centro-sud
Oltre ad essere eccentriche rispetto alle direttive europee rappresentano una soluzione obsoleta e impegnativa per l'ambiente
Purtroppo soluzione privilegiata da amministrazioni incapaci di promuovere il valore economico positivo del recupero e del riuso
Con costi ambientali ed economici elevati per le comunità locali
In questo anno di governo abbiamo lavorato molto per rafforzare le misure e le tecnologie di recupero e riuso
Spesso contrastati da una sindrome Nimby alimentata da argomentazioni allarmistiche infondate e opache
Che assomigliano molto a quelle che negli ultimi quindici anni hanno favorito ciclicamente l'emergenza rifiuti con il corollario noto di malgoverno e malaffare
Mi auguro che il prossimo Parlamento il prossimo Governo proseguano il nostro lavoro
L'economia italiana povera di materie prime pur trarre solo vantaggio dall'inserimento dei rifiuti nel ciclo economico positivo di riuso
E l'Italia non si può permettere l'emergenza rifiuti che ancora oggi assediano città importanti fino a rischiare di coinvolgere la nostra Capitale grazie
Grazie al ministro prima
Prende ora la parola per la sua lectio magistralis dal titolo la qualità delle politiche pubbliche il professor Sabino Cassese
Avete sentito
Che
Il tema di queste riflessioni di quelle che sto per presentare lì
La qualità delle politiche pubbliche
Proprio innanzitutto precisare
Questo tema
E a riassumere brevemente conclusioni alle quali perderlo
Con l'espressione politica pubblica che ormai entrata nell'uso
Noi traduciamo l'espressione inglese policy
Che è uno dei quattro l'm che la lingua inglese deriva dal greco Polis
Politiques naturalmente Polis Politi e infine Torrisi
E con policy intendiamo gli indennizzi politici contenuti in atti diversi quali programmi leggi direttive
Non tutti gli enunciati e non tutte le disposizioni contenute in questi atti sono però policies bensì solo quelli che indicano gli orientamenti generali del corpo politico
Quanto la parola qualità questa a sua volta può essere intesa in due modi diversi
Quale utilità o efficacia dei ciascun indirizzo politico rispetto al bisogno l'obiettivo
Oppure come utilità o efficace degli indirizzi politici nel loro complesso per il modo nel quale vengono scelti adottati attuati e verificati rispetto al modo di governo
Parlare della qualità
Per le politiche pubbliche nella prima eccezione richiede un esame caso per caso politica per politica sanitaria istruzione previdenza eccetera
Esaminare la qualità delle politiche pubbliche nel secondo senso come faro umore
Comporta un'analisi di tipo diverso
Che riguarda le procedure con le quali si governa per accertare se esse soddisfano più generali i criteri di buona gestione pubblica per questo motivo il titolo di questa lezione
Potrebbe anche essere del metodo nel governare
Le conclusioni dell'analisi che svolgerò tra un minuto non sono rassicuranti
Emergeranno lo vedrete
Primitivi ISMU organizzativo Rudi neutralità delle procedure
Insufficienze del personale scarso ricorso a tecnologie informatiche arcaicità al del disegno complessivo suo anacronismo
Rispetto agli altri Governi moderni
Non c'è fase della sequenza complessiva Chiarelli politiche pubbliche nell'attuale non emerga ligi inadeguatezza
Degli strumenti e dei Governi italiani rispetto alle esigenze moderne del governare
I negoziati versa rispetto alle esperienze che si fanno ormai da un cinquantennio in altri Paesi e non mi riferisco soltanto a quelli con cui ci compariamo di solito
Gli Stati Uniti la Gran Bretagna la Francia la Germania ma anche a Paesi come l'Australia la Nuova Zelanda la Svezia la Danimarca la carta e il Canada
L'inadeguatezza rispetto agli standards stabiliti con manuali elenchi check list da molte organizzazioni internazionali e sovranazionali Nazioni Unite all'OCSE all'Unione europea
E principalmente l'inadeguatezza
Rispetto all'interesse collettivo e al diritto dei cittadini alla buona qualità delle politiche pubbliche
C'è quindi un grande bisogno in Italia di razionalizzare i metodi di governo
L'ho notata già Massimo Severo Giannini nel rapporto sui principali problemi dell'amministrazione dello Stato nel mille novecentottanta ed allora si è fatto ben poco
Passo ora ad esaminare a sequenza
Delle politiche pubbliche e le debolezze di questa sequenza
Ora tutti sanno che le politiche pubbliche di organismi compressi con me le moderne società non sono
Un modello di un one stop shop pegno come nei supermercati ci si ferma da una parte si fa tutto non si realizzano cioè
Uno a tu
Sono il frutto di una lunga sequenza Ripoli fasi principali sono le seguenti
La scelta delle politiche pubbliche
Quella che oggi lo chiamiamo correntemente l'agenda
La formazione della gente
La preparazione del Progetto con la formulazione della decisione della politica
La sua attuazione concreta invia esecutiva
L'esame dei risultati ottenuti dalla politica una volta posta in esecuzione
L'eventuale correzione o riformulazione sulla base della lezione che si trae dall'analisi dei risultati
Il processo come si vede e quindi circolare
Lungo tutta questa sequenza quello che ho appena descritto emergono le debolezze del nostro sistema
Nessuna delle fasi della sequenza e immune
Da difetti di fondo
Che richiedono interventi radicali
La fase iniziale quella della
Scelta della politica
Secondo il modello disegnato qualche anno fa da uno studioso molto noto canadese deve visto
Comporta una domanda popolare che interpretata dalla classe politica si traduce in orientamenti politici generali
Questi a loro volta soddisfacendo la domanda
Comportano il sostegno da parte della collettività per la maggioranza che ha determinato gli orientamenti generali e le poli
Secondo questo modello l'offerta politica consente di scegliere orientamenti che si tramuta Lucchini indirizzi politici
In Italia invece passioni pregiudizi e ideologia prendono il posto degli orientamenti politici
Come a Milano durante la peste mi riferisco ovviamente Manzoni il sentire
Falle affetto del vedere
I termini equivalenti a quelli tanto usati negli Stati Uniti parti traforo politica un manifesto sono sconosciuti
I programmi dei partiti elenca doppio che scegliere
Che oscillano tra
Promesse generiche e slogan sommari
Per cui questa fase serve solo in misura
Ridotta a determinare gli obiettivi
Paradossalmente
Chi fa politica in questa fase non lo fa le politica
Occorre quindi ristabilire un rapporto ordinato tra la politica e le politica
Un buon esempio quello britannico
Lì sui principali obiettivi del programma di governo viene redatto un testo di analisi fino a qualche anno fa si nominava una royalty fornisce
Sul quale raccogliere proposte
Commenti per poi formulare le politiche veri e propri
Viene così è rafforzato il dettame tra programma di governo e politiche enti di governo
La seconda fase della RAI sequenza si svolge tutta all'interno della macchina statale
Normalmente ma ci sono molte varianti
Si articola
In un impulso governativo una formulazione burocratica un riesame dagli o parte delle
Sci serventi dal Governo gli uffici legislativi una ratifica come correzioni parlamentare
Si passa in questo modo dagli orientamenti generali alla predisposizione delle decisioni da assumere
Ora nel mille novecentonovantanove in via sperimentale nel due mila cinque in modo più organico si è cercato di razionalizzare
Questa seconda fase con una verifica preliminare di opportunità la valutazione dei probabili effetti della politica la stima dei costi
La guida di questa procedura razionalizzata
è stata assunta dal Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collegamento con gli uffici legislativi dei ministeri
Nel due mila nove è stata emanata dessimo una direttiva con lo scopo di assicurare sono parole della direttiva una produzione normativa di qualità
Richiedendo ai Ministeri proponenti proponenti oltre a una relazione illustrativa
Una tecnico-finanziaria è una tecnico-normativa anche una relazione sull'analisi di impatto regolamentari
Però
Di fatto i Ministeri proponenti redigono quest'ultima relazione che quella che ci interessa ai fini della qualità delle politiche pubbliche
Seguendo un il formulario in modo meccanico di regola molto succinto senza davvero rispondere
Alle domande poste dal formulario memorabile per sciatteria la relazione del due mila nove sulla legge di riforma universitaria c'è un bell'esempio di come non si dovrebbero fare le cose
Ora questa fase presenta un difetto fondamentale che è quello dello oscurità
Sono quasi ignota in Italia quei documenti che si chiamano position papers corrente Ipres white papers non vi è informazione non consultazioni aperte
Si stabiliscono legami quelli che gli americani chiamano policy Backwards policy community es ma l'accesso all'informazione e la possibilità di interloquire sono limitati a pochi soggetti privilegiati
Ci sono alcune eccezioni le troverete scritte nella mia relazione che vi sarà poi distribuita
Il problema di fondo che l'Italia sembra estranea al grande dibattito che si svolge ormai da un ventennio nel mondo in tutto il mondo
Sulla possibilità di sopperire alle deficienze della democrazia rappresentativa
Con una buona dose di Democrazia e che ormai in uso chiamare delibere attiva o dibattimentale
Che richiede ben strutturata e procedure
Che in America vengano chiamate di notissimo commenti lo Stato in forma e ascolta nella fase della progettazione
E formulazione delle politiche pubbliche allo scopo appunto di ascoltare prima di decidere
Eppure pratiche di questo tipo sono state codificate in sede europea e vengono persino seguite anche in Italia ma non dal Governo
Dalle autorità amministrative indipendenti da alcune autorità amministrative indipendenti
L'Unione europea segue ormai da decenni la procedura di pubblicare un libro verde in alcuni anni e sono stati pubblicati fino
A quindici riterranno
Mi troverete che contiene una riflessione sullo stato di un settore raccoglie le idee le informazioni
Vi svolgersi su di essa una consultazione di preparare e poi un libro bianco che contiene le proposte di interventi alla fine
La fine di questo lungo percorso di adottare la politica consista in esso il Regolamento in una direttiva la decisione e così via
E come dicevo prima forme simili di procedure partecipate sono seguite anche in Italia da autorità
Amministrative indipendenti
I vertici politico-amministrativi ministeriali sembrava invece
Incapaci di mettere a punto obiettivi e programmi anche quando debbono farlo
Per fini interni come accade per due motivi il primo la formulazione del Bilancio per le note integrative del bilancio
E poi il secondo è quello della determinazione degli indirizzi e dirigenti
Questi documenti sono solitamente vaghi generici
Superfici reali
La terza fase
E quella della decisione
Qui viene il difetto principale
Che è quello di legificate ogni specie di indirizza
Tutte le politiche trovano posto in atti normativi primari leggi o decreti legge seguiti da uno sciame di decreti delegati
Sia chiaro vale quello che ho detto prima non tutte le disposizioni legislative contengono politiche
Anzi la maggior parte di esse sono meri atti amministrativi in forma legislativa adottati o dalla burocrazia per accollare la responsabilità al Parlamento Oddo a al contrario dal Governo per imporre decisioni
Ad una burocrazia recalcitrante
Sono strumenti che un Parlamento meno disattento dovrebbe lasciar scegliere i Governi anche per non caricarsi il Parlamento di oneri impropri
Queste due tendenze la legificazione degli indirizzi e la legificazione degli atti che sono chiamati ad attuarle
Producono ipertrofia oscurità e complicazioni confondendo chi vuole ritornare sulle politiche per riformare
Gli strumenti finiscono così e questa è la cosa più grave per condizionare le politiche e le finalità
Quarta fase
Quando la politica è stata decisa sia fatto ben poco
E nella sua attuazione che sta la pietra di paragone
Questa è una conclusione ovvia che è stata dimostrata scientificamente da due grandi studiosi americani presso una nervosi tasche in un saggio che ormai
A più di
Quarant'anni di vita
In Italia i Governi stessi sono ben poco impegnati nell'attuazione
Tra trequarti e due testi delle leggi a un anno dalla loro approvazione attendono ancora atti
Di attuazione atti governativi di attuazione
Poi c'è l'attuazione in sede amministrativa
Ma gli apparati amministrativi non sono come
Raccontiamo qualche volta hanno del servizio amministrativo la lezione
Dei meri attacca apparati esecutivi
Gli apparati amministrativi hanno interessi rappresentano mentalità stabiliscono legami con la società nell'attuare interpretano modifico ritardano mi limito a ricordare qualcosa che è stata emessa Trissino
Nei quotidiani le decisioni del CONI del CIPE del Comitato interministeriale per la programmazione economica
Sono
Dopo essere state prese pubblicate con alcuni mesi di ritardo
E attuate in altrettanto tempo quando va bene
E tutto questo va considerato da chi si interessa di qualità delle politiche pubbliche se non vuol fare della nera astrazione
L'ultima fase quel che principalmente manca e questo è stato ora evidenziato dall'OCSE in un recente rapporto dedicato all'Italia
E quello che viene chiamato il feedback cela retroazione dell'analisi dell'attuazione sulla formulazione delle politiche
Sono molto numerose in Italia le cosiddette riforme che sono stati a loro volta riformate senza una valutazione dei risultati mentre occorrerebbe valutare una politica pubblica prima di cambiarle
Questo manca per un fatto strutturale del nostro Paese perché non vi è un dialogo tra chi amministra chi redige le politiche e chi li sceglie lei annuncia
Per un divorzio che dura da lungo tempo in Italia ne parlava già Salvemini agli inizi dell'altro secolo
Tra l'amministrare e fare politica
Le politiche pubbliche infine sono soggette obsolescenza
Questo richiede periodica verifica per evitare di tenere in vita
Istituti e interventi che hanno perduto la loro ragion d'essere e per evitare l'accavallarsi per strati successivi di politiche pubbliche spesso tra di loro contraddittori
Ma questo compito nessuno si verifica e l'Italia all'estero invece vi sono appositi corpi definiti o fra gli oratori oversize Borges che compiono periodici il riesame
Gli esami di efficacia delle politiche pubbliche
Vengo alle conclusioni che possono essere riassunte in cinque rapidi pubblici primo
Per troppo tempo il governare è stato considerato una sì ora e necessario farne una scienza
Fin da quando freddezza nei lavori l'ingegner Frederick Taylor introdusse quello che si chiama Scientific management nel settore privato
Si è cominciato a capire che anche la gestione pubblica può essere letta da criteri razionali ed a sequenze ordinata
è così che è nato in tutto il mondo e il cosiddetto public management
Questo si è arricchito nell'ultimo ventennio di tecniche di policy evaluation Bertolissi analysis adopero queste termini stranieri perché noi in Italia
Non abbiamo i termini perché non esiste la cosa a cui il termine is con cui debbono essere qualificate
Che e che ha bisogno dei termini
Queste
Non danno benefici immediati come tutte le politiche strumentali ma sono l'unica garanzia per assicurarsi l'attuazione degli indirizzi politici finale
Seconda conclusione le politiche pubbliche e nel dibattito intorno ad esse sono fondamentali per il funzionamento della democrazia
Questa non si esaurisce nel espressione periodica di voti nella rappresentanza
Il chiede anche conoscenza consultazioni discussione pubblica degli indirizzi indicati da coloro che sono chiamati a governare
Per questo parlare della qualità delle politiche pubbliche vuol dire discutere del metodo nel governare
Terza conclusione
Luigi Guiso l'economista Luigi Comiso in un rapporto che l'Italia decide ha di recente ha messo in luce il declino della produttività totale dei fattori dell'Italia rispetto agli altri Paesi
Ed ha aggiunto che il gap di crescita non è correlato alla crisi in corso
Ma dipenderà Caretti Ristich
Strutturali del nostro Paese
Una di queste
A mio parere e la debolezza organizzativa dei Governi che si manifesta linea questa
Che si si nota da questa analisi che capita che ho fatto della qualità delle politiche pubbliche quarta conclusione
Il metodo di governo in Italia va portato a livello di quello degli Stati membri dell'Unione europea non solo per stare alla loro pari ma anche perché in ognuna delle fasi più indicato
Intervengono istituzioni europee
E altri Stati membri per l'interdipendenza che si è creata e la conseguente condivisione della sovranità
Se non faremo questo l'europeizzazione sarà
Subita in Italia come una forma di colonizzazione
Quinta ed ultima conclusione
Nell'arco di tempo che vada all'approvazione della Costituzione italiana mille novecentoquarantasette
Che si limita a disporre il buon andamento all'approvazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Chi stabilisce il diritto a una buona amministrazione indirizzando sì quindi e i cittadini e non solo all'Amministrazione
In questo arco di tempo
Negli organi giuridici europei ci si è resi conto che non è necessario solo il Governo e necessario anche il buongoverno
E questo viene assicurato solo se è successo si gestisce dello Stato con metodo e secondo razionalità
Come o finora ha cercato di spiegare grazie
Grazie allora al professor Cassese
La scuola mirabile gestione
Rinnovo il ringraziamento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al ministro Fini
Al presidente Violante appuntamento allora duemila quattordici per la presentazione del mio futuro l'apporto di Italia decide grazie
Grazie