"Scritti e discorsi di Aldo Moro dal 1974 al 1978"

Può dare perché
Dovremmo dovremmo raccogliere direi delle testimonianze ecco per
Ma ma come
Io pregherei adesso gli amici
Dicevo cominciamo in maniera un po'informale perché purtroppo la giornata carica doverosamente di ricordi dei ricordi di manifestazioni
Si è arricchita anche dal dibattito in aula e in questo momento si sta votando quindi credo che dovremmo a raccogliere delle testimonianze
Delle testimonianze e poi lasciare liberi gli amici
De de per ritornare una posizione ai vortici sono allora l'onorevole protratto dice che i voti ci sono e quindi forse il problema è meno ecco allora opporsi possiamo cominciare le dicevano che stava arrivando l'onorevole De Mita
Io il compito
Gli amori sei
Se se no non troppo tardi no io il mio gol scusate possiamo momentino Cecchi momenti no con molta nome vediamoci al meglio grazie violazione
Civile abbiamo
La casa editrice Cinque Lune e quindi la Megolo amico lagne presidente Galizzi materia e io
Abbiamo grazie a alla collaborazione all'impegno di Giuseppe Rossini abbiamo stasera l'orgoglio credo che si possa anche parlare di orgoglio di aver completato l'opera discreti quel sei volumi dell'opera di Aldo Moro abbiamo fatto un piccolo sforzo piccolo sforzo editoriale perché l'opera fosse pronta
Entro la giornata di oggi è un contributo abbiamo pensato che questo era un contributo a ricordo di un amico di un amico che resta nel nostro cuore questo è un'altra cosa ma un amico che ci ha insegnato molto e sul quale c'è sempre da riflettere
Su ciò che ha detto
Ci sembrava che questo era un contributo un contributo di una casa editrice un contributo doveroso un impegno che avevamo preso quando abbiamo cinque quattro anni fa cominciato a pubblicare gli scritti e i discorsi
Un impegno che abbiamo portato a termine stasera
Noi crediamo che che questo abbiamo pensato che questa era anche un modo per la casa editrice della democrazia cristiana di ricordare ne parlai con Nicola Rama due due mesi fa mi pare
E abbiamo detto ci saranno delle concomitanze
Probabilmente si faranno altre cose però forse fu un momento
Per trovarci insieme e affidare a chi certa all'editoria
A agli storici agli apparati attacchi studia il nostro tempo queste questo volume lo troveremo è infatti l'abbiamo trovato per questo vi ringrazio e credo che Giuseppe Rossini
Al quale va il merito di aver curato tutta l'opera
Credo che debba introdurre grazie
Evidentemente
Quando si giunge alla corruzione
Viviamo così si fa una cosa del genere
Forse allarghiamoci vediamo così così come scusate perché si sta più tranquilli e tante aziende grazie grazie morto è ma insomma grazie
Grandioso allora quando si giunge alla conclusione di un lavoro documentario di questa ampiezza neanche più che mi fu per così dire suggerito da Bodrato quando era Zaccagnini segretario
E che fu confortato dal corso dal consiglio e dall'aiuto iniziale di Elia e di Ruffilli
Quando dicevo si giungeva conclusero che lo vuole documentare di questo tipo nasce un dubbio il Durie dubbio c'è una ricerca di questa ampiezza con lacune e che senza dubbio avrà
No nasce il dubbio dell'archivista cioè si sabbia in qualche modo la possibilità di servire oltre che come testimonianza per un partito politico anche come contributo una ricerca storiografica
E c'era sia detto nonché dei rendering in cerca dei ringraziamenti ma per capire se questa ricerca quote che collocarsi all'interno della storia del movimento cattolico sarebbe già un titolo di non poco ma evito
Si è si è servita a Colli costruire momenti della storia dell'Italia contemporanea
A definire il ruolo svolto da muore da Moro fuori e dentro la democrazia
Tutto questo sia detto al di là del tragico nodo fermezza trattativa sciolto il quale secondo alcuni si capirebbe e tutto il resto
Ed è proprio questo scenario ancora non del tutto chiarito che mi ha indotto a non prevedere in quest'ultimo volume un'appendice che raccogliesse le lettere che Moro scrisse al carcere su questi documenti a biografici
Si è svolta una battaglia di interpretazione che dura tuttora alla quale hanno partecipato con uguale per Borre pari Bona Fide amici e studiosi
Non è ancora il momento di riproporla nelle sue linee essenziali questo potrebbe essere il seguito diciamo legittimo di questa ricerca
Dicevo che non è il momento di riproporla né queste APPA occasione mi pare la più giusta per mettere ordine da un punto di vista storiografico posto che ci si riesca
Su queste lettere che secondo la Tunstall un interpretazioni
Avrebbero contribuito un processo di rimozione collettiva di un dramma nazionale che pure occupa il suo sottoposto nella storia del rapporto tra il gruppo dirigente democratico cristiano e la classe politica nazionale
Come per il popolarismo gli unici autentici termini di confronto sui discorsi di Sturzo
Così la Democrazia Cristiana PID ENI discorsi di Moro il punto più rilevante dell'elaborazione del suo pensiero e in quanto tali degni di essere raccolti infatti conosce sono trascorsi tra otto anni dal primo volume ci sono stati i rilievi e osservazioni dibattiti aggiunto e consigli di tutti i generi come voi potete immaginare
Se si faranno delle nuove edizioni l'unico rilievo che mi pare di poter in qualche misura accogliere perché è un elemento integra che è un'osservazione che mi fece Andreotti alcuni anni fa che
Per la mancanza di uno scritto di Moro al momento della dichiarazione di guerra del quaranta
Che rafforza le spiegazioni sulla linea tenuta dalle chiese e dai laicato cattolico in quel determinato momento e che Andreotti e Moro in quel momento arrivano un un'attività e un campo di operazione comune
Rispetto al periodo qui preso in esame
La questione sopra ogni altra preminente quella del giudizio sul ruolo della democrazia cristiana nella società Adriana giudizio articolato brevemente in più domande se è vero che Moro intendesse la DC come un partito delle istituzioni che doveva garantire l'equilibrio politico generale PIME più che la propria identità politica sì è vero che il gruppo dirigente democristiano non sia riuscito mai neppure con Moro
Ad andare oltre la funzione di garanzia di un equilibrio sociale che escludesse num mutamenti qualitativi ed infine c'è la Democrazia Cristiana disponesse ancora attento appieno nel triennio settantacinque settantotto della facoltà di rientrare governare il disegno politico generale del Paese
Questi secondo me sono i tre punti centrali che si ricavano da dal nocciolo duro di questo libero a questi argomenti Moro cerca di rispondere in più occasioni risponderà poi anche nel famoso discorso i gruppi parlamentari
Usando il concetto di flessibilità come chiavi interpretative metodologica
Della sua staticità egli dirà che se non avessimo se non avessimo saputo cambiare la nostra posizione quand'era venuto il momento di farlo non avremmo tenuto malgrado tutto per più di trent'anni la gestione della vita del Paese
A questo punto
Sono spoglio notare come in tutte le prefazioni di questi sei volumi e in tutti i commenti ho mantenuto la posizione estremamente distaccata qual è il libro consigliava perché doveva andare agli iscritti lo avere una circolazione di spiegazione
Arrivati a questo punto i lavori Libre finito ognuno dice la sua e anche il curatore
In questa occasione
Cerca di mettersi sul terreno non della filologia malefico della interpretazione nonostante la centralità del ruolo di Morrone la Democrazia Cristiana di quegli anni
E gli appare in più di un'occasione una figura un po'mi sono appisolata nel panorama interno e le sue prese di posizione a mio avviso risultano talvolta controversie
Egli non trascura dall'alto del suo antico cubismo
Di lamentare i guasti provocati dalle di riuscire se deve compiere una forzatura verbali eh
è più disponibile a compierla sul ruolo della società civile anziché su un'esortazione delle di regia democratico stiano sempre un partito come il nostro ne abbia uno
In questo modo è un pezzo del pensiero cattolico sempre uguale a se stesso sulle vicine sull'ideologia e sulla loro funzione bisogna intendersi nessuna ideologia è buona o cattiva in sé buone e cattive rapporto che con quella ideologia stabilisce un leader Moro quella ideologia la usa con parsimonia Coscioni non averla inventata Lugli e consapevole che le ideologie non sono né sempre attuali mettere e lì si serve con aria distaccata senza chiasso e rigore pedagogico preferisce richiamarsi ai principi con una scrittura
Metà politica capaci di accreditare un modo di leggere ed interpretare la società all'uno scappa mai di mano la parola i giorni scorsi non vanno ma mai laddove il suo ragionamento non la prima condotto in modo ordinato
E si diventa e non così occasioni importanti per mettere a fuoco il disegno complessivo quello che qualcuno circostanza chiamato la rotta
Tutto sta nel seguire il filo del ragionamento ed evitare di attribuire a Moro affermazione per e pensieri
Da lui non esplicitati più la congiuntura e delicata più attenta diventa la sua scrittura più rigoroso più rigoroso risulta il suo lavoro il suo ruolo di storicizzazione del passaggio politico in atto come nel caso dell'interpretazione data sul cosiddetto compromesso storico o meglio per dirla con bocca sul caso di una democrazia consociata senza opposizione
Nelle sue parole non si ricava mai alcuna forma di assenso anche problematico sicché più di una prospettiva di alleanza organica in vista di un assestamento definitivo del quadro politico risulta più conveniente parlare di un equilibrio dettato da una certa fase dello sviluppo di un passaggio determinato dall'emergenza della situazione e dalla precarietà degli equilibri politici esistenti
Ed in buona sostanza assegna l'operazione un limite oltre il quale la DC corre il rischio di una deviazione gestione del potere
Se questa appare l'interpretazione prevalente a mio avviso Moro risulta molto lontano
Dall'essere il depositario
Più fedele di quel legame tanto ricco tanto caro ai teorici delle Brigate Rosse tra stato imperialista multinazionali o così via e democrazia cristiana anzi a mio avviso è di dicembre il più lontano
In nella misura in cui cerca di coinvolgere le forze popolari nel sistema di governo a questo punto sentito a questo punto mi mi sia consentito riprendere una tesi cara a revisionismo storiografico del fascismo
Una sua autorizzazione a mio avviso potrebbe aiutarci a capire
Come la vicenda Matteotti fu posta in mezzo per posta per troncare una possibile via di soluzione progressista alla crisi italiani del ventidue ventiquattro
Così la morte violenta di Moriero avrebbe dovuto impedire la risoluzione di un altro momento di crisi anch'esso in direzione progressista
Con una sostanziale differenza nel primo caso lo sbocco lo sbocco porto a una soluzione conservatrici e i beneficiari furono quindi che furono chiamati normalizzatore del fascismo
Nel secondo caso se di un po'al Governo di unità nazionali e alla conseguente politica della fermezza
Gli anni di piombo culminati ma non conclusi con la vicenda Moro non si lasciano dimenticare anzi per noi è un passato che non passa
Nella letteratura politica molti sono state le riserve avanzate su Moro degli ultimi anni in particolare sul fatto che io non abbia mai voluto rispondere alla definizione compromesso storico con una formula analoga
Referente in quanto leader radici di adottare definizione di profilo politico basso
La stessa diversità nelle parole sta a significare come le due forze politiche intendessero in forma diversa l'operazione che stavano conducendo
O meglio Moro dà l'impressione di non essere in grado di portare dietro tutto il corpo del partito e la sua prudenza nelle definizioni nell'Lessico
Corrisponda una specie di isolamento nel quale si sente di trovarsi Conso forse di non essere in grado di far ratificare al partito le sue scelte
Di fare adottare le sue parole d'ordine di far coincidere la sua autorevolezza personale con il controllo effettivo della situazione
Voglio sostanza dire come un lettore politicamente Esterno ai discorsi politici di Moro che si ricava una singolare impressione quelle di un leader in qualche misura temporaneamente prestato alla politica
Evidentemente questa è un'interpretazione
Particolare di cui evidentemente non carico nella storiografia nelle opinioni del partito incarico soltanto una mia riflessione personale
Moro risulta chiaro proprio nei suoi discorsi politici e così si fa giustizia di un altro argomento
Non fu uomo di sole strategie
Pur ricercando attestati formali non gli era sufficiente il solo riconoscimento di un'alta dignità ideologica nell'ambizione di fare politica colpi di storia
Egli si pose il problema del potere ricavandone a mio avviso una riflessione non basta godere di un elevato tasso di razionalità e di un giudizio equilibrato
Per non capire ed apprezzare l'esercizio del potere da cui si ricavano molti comportamenti che in peraltro non inficiano il giudizio di fondo ma dei quali è bene tenerne conto
Per il giudizio di fondo
Vogliamo ricordare quanto scrisse molti anni fa
Un noto giornalista oggi scomparso stella più antica tradizione laica Umberto Segre
Quando diceva
Quando vediamo comparire Moro nella tribuna e lo ascoltiamo parlare lento privo di compiacimenti retorici
Ci viene di pensare che costoro mo'colto e schivo sappia tutto intorno a questa cosa umiliante che il conoscere la strada giusta mai lasciare che si continui su quelle errate
C'è una singolare abnegazione in questa atteggiamento in uscita impotenza in questa fermezza nella consegna siamo di quelli che Vieri Cusano di vedervi ambizioni sbagliati o dissimulata ipocrisia
Siamo riusciti oltre che per aver curato l'opera per le cose che ci ha detto io penso che
Presidente Scotti presidente Mancino potrebbero ora portare la loro testimonianze turni volo penso che poi Fontana e poi nuvole Bodrato più tu devi tornare in Aula erano prima sconfitta riesco benissimo fino a a per al
Riteniamo che amiamo
Massaggio delicato
Sì formale
Colleghi delicati o parlamentare contano e chiaro appunto vengono Roberto
Estraneo con notevoli preoccupazioni problema
Amici grazie
Grazie
Ma questa puparo vengono questa raccolta di scritti e discorsi
Di Aldo Moro
Che poi rappresentano l'ultima
L'ultimo volume di una interessante pubblicazione curata
Da Rossini
Rappresenta una delle fasi più difficili della nostra democrazia
Periodo settantaquattro settantotto è un periodo che è stato sottoposto maggiormente a fibrillazioni
Nei rapporti fra le forze politiche
E credo che dobbiamo partire
Dal disimpegno dei socialisti rispetto al governo
Ad un perire dopo che e a cavallo fra il mille novecentosettantaquattro al mille novecentosettantacinque
Che poi Aprilia
La fase del confronto con me il maggiore partito di opposizione al mille novecentosettantasei
E io vorrei sotto sottoporre tre considerazioni ma non più di tante
Mille novecentosettantaquattro è stato un periodo cruciale soprattutto per i cattolici democratici
E l'anno del referendum sul divorzio
Che ha diviso il Paese credo che abbia diviso lo schieramento dei cattolici democratici
In un discorso interessante in Consiglio nazionale
E questa è una testimonianza
L'onorevole Moro non col senno del poi ma sviluppando una sua intuizione
Intorno alla laicità della legge
Aveva commentato con malinconia l'atteggiamento di gruppi cattolici che avevano portato il Paese ad uno scontro su valori e principi
Moro ebbe ad osservare
Che i principi e i valori non si debbono sempre affermare attraverso la norma
Che la norma non poteva garantire ciò che la ispirazione ci ammoniva ci insegnava e per quanto credenti si obbliga
E questo è una delle riflessioni più attente nel rapporto fra il mondo cattolico la ispirazione lo state laicità dello Stato
E credo che quel lungo discorso in Consiglio nazionale stia a rappresentare uno dei momenti di maggiore
Divisione all'interno della Democrazia Cristiana che poi porta portò alla
Alla segreteria
Sì alla segreteria Zaccagnini siamo a cavallo fra il mille novecentosettantaquattro e il mille novecentosettantacinque nel settantacinque ci fu un grande rivolgimento elettorale
Mutarono i rapporti di forza la Democrazia Cristiana
Perdette soprattutto nelle grandi aree la centralità della sua posizione molte amministrazioni di sinistra si sostituirono ad amministrazioni
Di centrosinistra
Moro aveva sempre distinto fra la linea politica nazionale e quella delle alleanze periferiche ben conscio però che anche le alleanze periferiche potevano contribuire a rafforzare le ragioni della solidarietà nazionale
Questa era un periodo degli era il periodo degli equilibri più avanzati dell'onorevole De Martino ed era il periodo quindi della dissociazione del Partito Socialista rispetto alle responsabilità del governo Periodo che più sia si ricorda
E il governo è l'esperienza del rapporto Moro la Malfa
Che è oggetto di attenzione in questi scritti e che interessanti anche anche leggere
Nel nel mille novecentosettantacinque Moro avvia una politica della del una strategia dell'attenzione verso una forza dirompente qual era quella del maggiore partito di di opposizione
E
Il confronto luglio lunedì riteneva non soltanto come metodo ma come una necessità rispetto a ciò che si andava modificando all'interno della nostra società
è io qui vorrei sottolineare che probabilmente sulla linea del confronto ci sono state
Cioè certamente ci sono state molte interpretazioni ma probabilmente ci sono stati anche degli errori di interpretazione
Moro ha avuto sempre l'angoscia dell'isolamento dei cattolici democratici
E ha sempre sottolineato agli iscritti agli elettori democratici cristiani la necessità di un confronto un confronto più aperto
Rispetto al Partito Comunista Italiano
E si avviamo lentamente faticosamente alle elezioni anticipate del mille novecento settantasei
E ad un equilibrio sostanziale che si ebbe fra i due maggiori partiti Moro ebbe a dire ai gruppi parlamentari nelle nella riunione del ventotto febbraio del mille e novecentosettantotto che non l'avevano vinto due due partiti ma avevano se mai perduto due partiti perché c'era il rischio del sorpasso
Partito comunista poteva sopravanzare rispetto alla democrazia cristiana e non avvenne la Democrazia Cristiana non riuscì attenere
Rispetto alle al rischio di di un deterioramento del quadro politico
Qui c'è una riflessione attenta intorno alle fasi delle delle linee politiche che vennero adottate dalla Democrazia cristiana l'esaurimento di una formula quella centrista il centrismo durò cinque anni poi sopravvisse per lunghissimi anni molto più di quanto non non ebbe durante il periodo di maggiore attiva produttività mila novecentoquarantotto mille novecentocinquantatré possiamo dire che dal cinquantatré al sessanta il centrismo sopravvisse a se stesso
Ma possiamo dire che se Moro ebbe esatta la percezione che il centrosinistra aveva esaurito la sua formula politica pur avendo portato il Paese di fronte a un a traguardi di avanzamento
Si pensi allo Statuto dei lavoratori si pensi anche all'attuazione delle regioni e tuttavia il centrismo dopo il periodo instabilità mille novecentosessantotto di sessantotto fu sottoposto ah fibrillazioni egualmente gli equilibri su più avanzati
Furono una delle ragioni ma non la sola che portò alla dissociazione del Partito Socialista rispetto alle responsabilità di governo possiamo dire che il centrosinistra è sopravvissuto per lunghi anni molto più di quanto non è
Non non fosse durato durante la sua
Epoca diciamo più pro più produttiva
Nel mille novecentosettantasei fu d'obbligo arrivare al governo Andreotti
Io vorrei dire a soprattutto ai democratici cristiani militanti
Che l'intelligenza di Moro chi lo aveva portato sempre alla mediazione delle posizioni
Qui ebbe una grande rivalutazione
In termini anche incisivi
Il congresso del mille novecento settantasei che portò alla segreteria Zaccagnini
E fu un congresso di rottura e tuttavia le maggiori responsabilità sia istituzionali che interna di partito furono affidate gli uomini che avevano perduto il congresso del mille novecentosettantasei capogruppo della Camera il capogruppo del Senato il presidente del Senato il Presidente del Consiglio erano diaria diversa rispetto alla aggregazioni che si era formata intorno alla linea Zaccagnini
Questa è stata una una costante del pensiero Moro premio
Portare all'Unità il partito per far compiere allo stesso e al Paese un avanzamento
E l'avanzamento si ha avuto
O al congresso di Napoli del mille novecentosessantadue Luisa aveva il peso determinante di un gruppo consistente qual era quello doroteo e lo porto a ad accettare la linea della collaborazione con il Partito Socialista Italia così avvenne anche nel mille novecentosettantasei
La sua linea prudente portò il partito sia che alla vigilia sembrava stile spaccato soprattutto i gruppi parlamentari portò a ad un coinvolgimento
Lui non posi una questione tanto politica pose una un rapporto fiduciario chiese un atto di fiducia proprio per le responsabilità che aveva avuto nella storia della democrazia cristiani anche per la responsabilità che ricopriva all'epoca di presidente del del consiglio nazionale
Qualcuno interpretò quel discorso come l'avvio di una fase progressiva di collaborazione fra la Democrazia Cristiana il Partito Comunista Italiano
Io vorrei chiudere questa mia brevissima riflessione per dire
Che proprio nel discorso ai gruppi parlamentari Moro ebbe apporre problematica mente la questione del rapporto con il maggiore partito di di opposizione
Sapendo che la questione rimasta non il risoluto all'interno della nostra democrazia era quella di un processo compiuto che portasse all'alternativa fra forze politiche in grado successivamente di potere sostituire le forze che avevano ottenuto consenso nelle elezioni precedenti quindi non è tanto una strada che doveva portare alla collaborazione di governo che io escludo fra la Democrazia Cristiana il Partito Comunista Italiano quanto quella di far maturare
Il processo democratico coinvolgendo il maggiore partito di opposizione in una responsabilità graduale che poi potesse arrivare all'alternativa
Moro disse ai gruppi parlamentari che il giorno in cui si fosse accorto dopo avere i vigili dopo avere chiesto fiducia su quanto lui proponeva che la strada era non percorribile perché era non era nell'interesse del Paese sarebbe stato lui a richiamare alla responsabilità il gruppi parlamentari al partito anche per una per una frenata se non addirittura per un arresto di un processo di collaborazione col Partito Comunista Italiano
E disse annate chiudendo il suo discorso
Che c'era una fase interessante che si stava lì imboccando questa fase non aveva non ha non non aveva un un rito un traguardo certe poi tranquillo perché può darsi che dovessimo anche tornare indietro
E su questo dubbio naturalmente chiese il coinvolgimento dei gruppi parlamentari in un atto di fiducia che doveva portare poi al governo programmatico con l'assenso diretto del partito l'assenso naturalmente del Partito comunista Comunisti italiani
Nel pensiero di Moro non c'è stato mai una democrazia consociativa c'è ma semmai gli era stata avviato un processo di democrazia compiuta
A questo processo è rimasto per lunghi anni non concluso per responsabilità dello stesso partito dello stesso partito comunista io potrei chiudere in questo modo rilevando che questi scritti e discorsi di Moro solo molto interessanti io vorrei citarne dunque per dare il senso di un'attenzione verso i problemi emergenti
Di un mutamento rispetto a un mutamento profondo della nostra società il discorso agli universitari a Bologna
E il discorso che fece in due città diverse Bergamo da una parte e Benevento dall'altra parte
Queste sono tre tappe che percorre Aldo Moro per portare la democrazia cristiana in una posizione di grande tranquillità ad un rapporto difficile con il Partito comunista italiano questo è quanto
Mi sembra di di poter dire in questa diciamo anche un po'per d'improvvisato Allende
Introduzione dato la parola adesso alle l'onorevole Bodrato per una Santo Santo scusa a Sandro Fontana Ferrer le ulteriori riflessioni
Se noi
Dobbiamo molta gratitudine a Rossini per avere
All'editrice Cinque Lune per avere raccolto i discorsi gli scritti le interviste
Di Moro racchiuso in un periodo che come ha detto Mancino e cruciale dal settantaquattro al sessantotto
E questa gratitudine
è dovuto soprattutto al fatto che qui Moro
Riesce a direi a dare la misura ecco dello spessore Della sua capacità politica e della sua capacità di analisi dalla società italiana proprio leggendo questi discorsi questi articoli
Forse il periodo in cui Moro scrive di più articoli sul giorno sul popolo alcuni sulla stampa
Per cui noi possiamo dire che se
Per certi aspetti Sturzo rappresentato il fondatore quello che ha dato il modello la formula del partito democratico cristiano
Se De Gasperi è stato l'uomo che ha avviato
Sulla base di quella formula quella intuizione di Sturzo l'Italia nel concerto delle grandi democrazie industriale avviando il processo di industrializzazione dal nostro del nostro Paese Moro
A mio avviso si caratterizza attraverso soprattutto la lettura di questi scritti come l'uomo
Che s'è sforzato ed è riuscito nel suo intento
Attratte nere in un ambito democratico di sviluppo armonico
Quella che è stata la trasformazione tumultuosa e per certi aspetti velocissima della società italiana
Cioè
Quando si farà la storia di quel periodo noi dovremo in larga misura alla capacità del MIUR giudica di Moro se le spinte
Che hanno attraversato la società italiana
E che erano dovute al passaggio rapito da una società contadina arretrata ad una scomoda era una società industriale basti pensare che in pochi anni venti milioni di italiani
E non è uno scherzo passano dalle attività agricole alle attività industriale se questo processo Cusi rapito
Che ha sconvolto l'intero territorio nazionale non ha avuto esiti autodistruttivi per le istituzioni democratica
Direi che questa è stata emerge chiaramente infatti nel suo discorso uno dei primi discorsi pronunciati da Moro
Durante l'insediamento suo nel governo il due dicembre del settantaquattro egli fa un'affermazione che per certi aspetti sottolinea la drammaticità di questo passaggio della democrazia italiani in una fase di rapida e tumultuosa
Espansione e progresso quando dice
Del crescere e nel crescere si può morire
Cioè lui e l'uomo che si rende conto che la velocità stessa dei processi di trasformazione possono venire questa velocità può avere esiti esiziali per le fragili
Non
Interview Rizzati ancora da tutte le italiani istituzioni democratica
Il fenomeno stesso del terrorismo di destra e di sinistra
Vediamo che attraversa tutti questi tutti questi scritti non a caso quando si verificano nella società queste rapide trasformazioni si formano sempre antagonismi sociali prima ancora che politici fortissimi da una parte di chi teme di perdere i privilegi acquisiti di fronte alle rapide trasformazioni ed è allora che nasce il terrorismo di destra sia da parte di chi risvegliatosi all'improvviso ritiene troppo lente
Troppo tolleranti
Troppo
Direi democratiche
Le scelte che vengono fatte quindi dietro l'impulso dell'impazienza cerca scorciatoie violente ed è il terrorismo di sinistra
Monno si trova all'interno di queste due minacce e cerca direi di conservare di conservare la le istituzioni rimarcati rafforzarla di allargare direi la identificazione crescente dei cittadini nei confronti di queste istituzioni ed opera ed opera appunto come dimostrano questi documenti in questa direzione al tempo stesso ecco l'altro elemento che emerge chiaramente Moro si rende conto in tutti questi suoi scritti che
Lo strumento che ha a disposizione che è il sistema politico italiano
Che per Moro come dirà nell'ultimo discorso suo è il più perfetto dice perché consente a tutti a tutte le realtà politiche territoriali sociali culturali di avere una rappresentanza nelle istituzioni a tutti i livelli cioè il sistema proporzionale però dice anche che il più difficile
Il più difficile perché da un lato consente a tutti di esaltare la propria identità dall'altro non permette a nessuno di operare se non attraverso il massimo di solidarietà
Tra i partiti perché se non hai almeno il cinquantun per cento tu non riesci non riesci appunto a governare
Cioè da un lato la coscienza di sé che è presente in tutti dall'altro la necessità dell'apertura del dialogo della tolleranza verso gli altri di qui l'estrema difficoltà di chi deve operare di fronte ad una rapida trasformazione di fronte a minacce che vengono violente sulla destra e la sinistra dello schieramento e dall'altro con uno strumento come quello del sistema politico italiano che il più fragile
Anche se il più perfetto e che quindi non va rotto di qui direi tutte le meditazioni che Moro compie in questi anni e che troviamo nei discorsi
Che li utilizza in questa come ha detto bene Mancino Encuestas suo sforzo costante di sintesi
Per per rafforzare le istituzioni democratiche soprattutto due strumenti che egli possedeva direi con
Suprema
Altissima capacità di penetrazione l'uno è quello dell'analisi che gli fa della Società italiana di ciò che cambia nella società italiana dire che le pagine più interessanti più occulte
Non li hanno scritti sociologi sui le trasformazioni della società italiana e neanche altri studiosi Maria scritte morto cioè egli aveva la capacità di intravvedere anche in quelle che lui chiamava nei segnali più impercettibili
I valori universali che premevano cioè la Moma Anita come la chiamava che premevano sotto anche le richieste o più particolaristiche e più e più direi episodica
Cioè egli aveva questa grandissima capacità di penetrazione e quindi di preveggenza di analisi
Nei confronti della Società italiane qui emerge con estrema
Con estrema chiarezza l'altro e quello dell'amalgama politica qui ha ragione Mancino Moro sapeva che non ci si poteva affidare in tutto alle istituzioni democratiche in quanto
O alle leggi in quanto non erano sufficientemente interiorizzate dagli italiani perché non aveva una grande consuetudine
Con lo Stato democratiche con lo Stato in in generale bisognava affidarsi soprattutto alle forze politiche cioè alla capacità di amalgama che e di unità e di sintesi
Che dovevano venire le forze politiche egli sapeva che se le forze politiche avessero tenuto in questo difficile passaggio anche le istituzioni si sarebbero rafforzate e quindi egli ricerca sempre l'amalgama ricerca sempre l'unica retto bene Mancino
Soprattutto all'interno del più grande partito che aveva maggiori responsabilità che era la democrazia la Democrazia Cristiana ecco che allora noi in tutti questi discorsi come ha ricordato Mancino troviamo sottolineato tutti questi elementi nel congresso ad esempio del settantasei che significativo
Quando dice
Che non c'è stato nessun obbligo per la democrazia cristiana nessun potere Centa penato
Se dei limiti abbiamo posto la nostra azione è soltanto perché il realismo
Non ci ha permesso di fare di più
Ma non siamo stati asserviti dice a nessun potere
Non siamo stati dire il il prolungamento di nessuna gruppo di pressione se abbiamo camminato in una certa maniera è solo perché il realismo non ci ha consentito
Di fare di fare di più oppure quando il il a Milano nel sempre nel settantasei
Dice che una cosa che è attualissima per me
Est
In un discorso dice
In verità si dipinge la Democrazia Cristiana come forza di destra perché la si vorrebbe collocato a destra
Per poterla più facilmente marginale dalla tu dall'apposizione di perno dello schieramento politico democratico cioè come forza come forza popolare oppure e io ringrazio Rossini anche per questo in quella drammatica intervista alla televisione al tribunale tonale
Che egli fece il diciassette giugno prima delle elezioni quando venne letteralmente aggredito da due giornalisti un radicale uno del Manifesto addirittura con delle contumelie in cui si ristoranti per fortuna è l'ultima volta che la vediamo alla televisione la vediamo capo del governo
Augurandosi di vederlo sotto la commissione inquirente così nel e lavora lì
Moro dimostra tutta la sua
La forza
Francavilla
Direi della tolleranza della capacità di guardare avanti da respingere direi le piccole le piccole polemiche e poi vi è il grande discorso della Lockheed
Anche questo era introvabile
Rossini e quindi fatto
Noi come popolo cauto pubblicarlo di recente di fronte a una polemica perché è un discorso che al di là dalla dallo spessore giuridico e tecnico
Da grande giurista via però un duplice richiamo che il Moro è sempre presente l'uno è quello di dire
E questo lo diceva soprattutto agli accusatori a quelli che facevano i processi sommari in quell'occasione che nel nostro ordinamento i processi politici si fanno con il voto
I processi penali sono affidati alla magistratura
E le responsabilità sono sempre personali e documentati
Confondere i processi politici con i processi ponte navali dice Morin questo grande discorso vuol dire imboccare strade che sono fuori dall'ordinamento costituzionale
Italiani ma in questo discorso degli anche sottolinea un aspetto importante lui dice si parla di regime democristiano
Orbene dice questo regime e riuscito conciliare due cose che sono spesso inconciliabili
L'esaltazione del e la difesa della persona umana e il senso della comunità la libertà e la solidarietà e dice forse in alcuni momenti
Abbiamo favorito l'uno e sfavorito l'altro però dice nessuno pensi anche questo profetico guardate cosa capita nel mondo
Di potere prescindere da queste due cose insieme
Di poter prescindere cioè dallo spirito
Comunitario da un lato dalla solidarietà verso gli altri e nello stesso momento della difesa della libertà e della e della persona umana così potrei andare avanti
In questi in questi discorsi ma voglio arrivare chiaramente alla conclusione
Nell'ultimo discorso Moro affronta il tema del governo che allora
Fu l'ultimo discorso prima del suo rapimento e della sua e della sua uccisione
Egli
Riesce a portare tutta la Democrazia Cristiana
A sostegno dell'ipotesi di governo Andreotti programmatico senza la presenza del Partito comunista nel governo ma nella maggioranza parlamentare
Egli sa che si trovò di fronte a due grosse incognite
L'una è rappresentata dal ancora dice dal partito comunista
E cioè da un partito
Che rischia di compromettere le cose più importanti dice del patrimonio ideale che noi vogliamo d'ogni costo preservare patrimonio di pluralismo
E poi si interroga in maniera significativa che cosa sia la terza via anche senza nominarla tuttavia questo e il pensiero di Moro che viene proclamato dal pc perché gli si chiede
Quale sarà la democrazia socialista che potrebbe coinvolgerci al termine di un inevitabile processo storico
Quale sarà lo sbocco
Di questa fantomatica soluzione che volesse equidistante
Sia dalla socialdemocrazia sia dal socialismo reale dei paesi dell'Est questa la grande incognita di fronte alla quale si trova mo'l'altra seconda incognita e quella rappresentata dai partiti intermedi
Che da un lato sono attratti dal nuovo polo egli dice testualmente questi hanno visto emergere un altro polo di presenza nella vita politica di segno diverso di fronte al quale hanno alcuni elementi in comune
Una certa tradizione laica
Senso di novità desiderio di immaginare di sperimentare qualcosa di nuovo in un'esperienza che corre da tempo su alcuni binari anche se ciò non è stato certamente di danno al Paese
Sente che vi è questa sorta di attrazione irresistibile da parte di partito socialista da parte del partiti intermedi nei confronti
Puglielli non vuole andare alle elezioni anticipate notate la delicatezza anche dello sci e la finezza dalla sua posizione perché di sì
Se andiamo d'elezioni anticipate aumentiamo la polarizzazione tra democrazia cristiana e Partito Comunista facendo dire ai scomparire
Quelle forze intermedie
Che tutti conveniamo essere vitali nel nostro sistema e allora raggiunge quello che io ritengo sia stato il capolavoro e concludo veramente
Di Moro per salvare la continuità delle istituzioni democratiche
Quello di essere riuscito in un momento del massimo forse isolamento della democrazia cristiana in un momento in cui il Partito comunista aveva raggiunto il trentaquattro per cento non dimentichiamo in costante ascesa dal mille novecentoquarantacinque per cui si poteva prevedere che questa ascesa continuasse nel momento in cui i partiti intermedi vengono attratti da questa nuova Polo emergente di essere riuscito fare un governo di solito mo'Cristian
Raccordati però con tutte le altre forze politiche non perché questo portasse degli sbocchi
Obbligati per lo dice non porterà a sbocchi obbligati ma perché questo potesse consentire la salvaguardia e la continuità delle istituzioni democratiche del nostro Paese grazie
Presiedere Mancino PC ci deve lasciare
Prima di di pregare l'onorevole Bodrato di concludere un collega ma chiesto che mettendo in dubbio un giovane collega se qui che Moro affatto l'ultimo Edison oggi non è non qui dava è in e alle riprende l'avrete arrivò siccome l'aveva chiesto mi sembrava
L'onorevole Bodrato commerciavo grazie
Qualche considerazioni conclusive intanto anch'io ringrazio Dio
Rossini e Cinque Lune per
L'impegno che ha portato a concludere con questo volume la pubblicazione descritte discorsi di Aldo Moro
Mi pare che questi sei volumi permettano una lettura
In trasparenza ma molto chiare ed obiettiva non solo della storia della Democrazia cristiana ma a me pare della storia politica italiana e anche delle trasformazioni della nostra società come già gli altri colleghi hanno ricordato
Perché
Parole di moto anche se hanno sempre un obiettivo politico molto preciso sono
In genere dedicate
Più di quanto non facciano solitamente i politici a delle analisi a delle motivazioni
Che precedono le indicazioni che in generale contengono una descrizione molto puntuale della situazione sociale e politica del nostro Paese e qualche volta anche come riferimenti più vasti di ordine internazionale
Vorrei notare come questo sesto volume è particolarmente pesante lo dico perché
Proprio la quantità delle pagine che sono state pubblicate
Dimostra come le negli ultimi anni della sua vita Moro abbia svolto un'atterrita straordinariamente intensa teniamo conto del fatto che i primi due anni lo vedono ancora Presidente del Consiglio
E quindi il tempo dedicato al dibattito politico e inevitabilmente più ridotto
E a me pare che basta scorrere l'indice vedere e quali sono le occasioni e gli argomenti affrontati per riconoscere che si tratta di una attenzione
Molto vasta problemi molto diversi a situazioni di le più complesse della vita politica italiana
Sono stati indicati già i problemi che hanno caratterizzato quella fase politica
E mi pare che ricordandoli emerge subito la grande difficoltà di quel periodo politico
Sono gli anni della democrazia difficile
Il mille novecentosettantaquattro è l'anno del referendum
Di un referendum le che Moro non avrebbe voluto
Che cerco di evitare
Che riuscì anche a rinviare
Evidentemente non non operando di proposito in questa direzione ma le vicende politiche gli scioglimenti delle Camere
Portarono un rinvio di questo referendum ma quando questo referendum sia svolto Morossi e impegnato senza forzature polemiche ma in modo molto chiaro perché
La democrazia cristiana lo affrontasse con il massimo di unità
Possibile
Anche se vale la pena di ricordare che in quella occasione
Sì verificò per la prima volta quanto fosse difficile
Conservare unito il voto cattolico attorno alla Democrazia Cristiana
E si verificò anche come in certe situazioni si potessero determinare alleanze così vaste da isolare la Democrazia Cristiana
E in questo modo da individuare gli spazi per una alternativa politica che all'ora non si realizzò
In modo pieno ma parzialmente si è realizzata nel mille novecentosettantacinque
Quando si dice che la situazione italiana dopo il diciotto aprile del quarantotto è stata bloccata
Si dimentica nostro show si sottovalutano tantissime cose
Che riguardano l'evoluzione economica l'evoluzione sociale la modificazione dell'orientamento politico dei partiti
Ma sì sotto l'alto anche il fatto che in concreto nel nostro ordinamento politico situazioni di alternativa praticata ci sono state dopo settantacinque
I grandi centri
In quasi tutti
I capoluoghi delle regioni in quasi tutte le grandi città
O forse in tutte credo in tutte
E anche se in qualcuna per periodi più brevi e in termini di governi regionali
Nel sessanta settanta per cento
Della popolazione italiana come popolazione governata da situazioni di alternativa
Vive poi questa stagione alla quale ho accennato il voto del settantacinque con le conseguenze
Che si determinano all'interno della Democrazia Cristiana
Con Moro che acquista in quella fase
Un un ruolo
Di grande regista della unità del partito che aveva avuto anni precedenti
E chi egli ritorna proprio in conseguenza delle straordinarie difficoltà e tensioni
Che si erano determinate del paese che si riflettevano nella Democrazia cristiana
è il periodo del del processo politico alla democrazia stia
Non è soltanto il discorso parlamentare sulla Lockheed che lo testimonia ma ci sono numerosissimi altri interventi e gli articoli raccolti in questo volume a difesa della democrazia cristiana
Di ciò che ha rappresentato e di ciò che rappresentava e contro il tentativo come dire di liquidarla prima moralmente che politicamente anzi contro il tentativo di liquidarla moralmente per liquidarla politicamente
Che poiché la strada
Che in genere seguita non solo in Italia ma in un po'in tutto il mondo per liquidare una forza politica
Normalmente più facile liquidare l'avversario sul terreno della sua immagine che non fu terreno di ciò che rappresenta
E della forza che ha democraticamente questo accade anche delle grandi democrazie cade anche negli Stati Uniti
Grandi presente Stati Uniti sono caduti in genere non per la politica che hanno fatto mattanze rovine
Che possono avere compiuto per debolezze da questo punto di vista il tentativo è stato è stato questo in quegli anni
Ed è stato anche utilizzato per costruire su questo non essendoci l'elemento politico sufficiente a motivarla una alternativa in negativo contro la democrazia cristiana
Sono gli anni
Delle grandi tensioni sociali dell'emergenza e poi del terrorismo
Ed è rispetto a queste grandi trasformazioni che quindi Moro non interpreta soltanto per gli aspetti negativi che erano quelli che immediatamente risultata mucche Moro dice che di crescita si può anche morire cioè interpreta in fondo questo grande rimescolamento
Come un segno anche di vitalità anche di trasformazione anche di evoluzione però ne comprende subito
Le contraddizioni e gli aspetti involutivo finché ci sono che altri non vedevano la letteratura
Di esaltazione
Degli aspetti come dire di tensione e di violenza connessi con i mutamenti una letteratura amplissima anche se tutti cercano oramai di liberarsi
Di censurare nulla
Moro non appartiene
A questo filone ma non appartiene nemmeno al filone di chi demonizza il mutamento cerca di per tentare di capire cosa accade di cogliere i segnali positivi
Dovuta questa l'attenzione movimento dei giovani che era peraltro precedente a questo periodo quello delle donne ma in questo periodo anche al agli sconti al conflitto come rivelatore di una evoluzione complessiva della nostra società
Pur con tutti i problemi che ne derivano quindi una fase piena di problemi
E in genere di problemi che mettono in difficoltà la presenza politica della Democrazia Cristiana
Mi pare che se vogliamo cercare un'attualità in un momento nel quale
L'orizzonte politico è cambiato il modo profondissimo
Quindi diventa molto difficile ricercare
L'attualità delle porte nelle posizioni di concreti assunte
Mi sembra che però alla ritroviamo
Del fatto che a mio parere i discorsi di Moro ma un po'tutto il suo
Suo parlare di politica
Sì svolge a due diversi livelli che sono sempre presenti
Un livello che esprime
La riproposizione
Di un certo modo di vedere la politica di un certo modello di partito che è presente in Moro
E se vogliamo anche di una certa metodologia nel fare politica
Livello che lo porta continuamente a a mettere in evidenza
Cosa si esprime dalla società verso la politica
Quali sono i limiti necessari nella politica
Qual è l'importanza dell'unità del partito è un aspetto di metodologia della politica questo a mio parere non soltanto di opportunità
Perché l'unità Moro non esclude ma dibattito anche molto vivace
Quindi non è un fatto disciplinare non è un fatto organizzativo
E in qualche modo connesso al ruolo che alla democrazia cristiana
Nella situazione storica del nostro Paese
Ecco questo è è un livello è un livello del suo ragionamento politico
E poi c'è anche certamente
In ogni caso un altro livello al quale poi scende Moro
Rispetto al quale dimostra in genere la sua straordinaria capacità di tessitore di mediatore
La lettura della società dei problemi che emergono
E a questo livello certamente è vero che Moro persegue specie in questi anni in primo luogo
Oltre a difendere
Il significato storico della Democrazia cristiana e la sua immagine morale
Anche a conservare la democrazia cristiana al centro del gioco politico
Siccome poi questo centro è quello che tutti i partiti vogliono conquistare mi sembra difficile che si possa risolvere la questione dicendo che in questo atteggiamento di Moro Cestari una una mentalità da conservatore si esprime la consapevolezza che da quella posizione che si svolge con più efficacia
L'azione politica della Democrazia Cristiana
A questo livello si colloca anche la sua attenzione verso non solo società all'evolversi
Delle posizioni politiche l'attenzione in questi anni verso il Partito comunista verso la sua evoluzione
Anche se il Partito comunista resta dei primi discorsi in modo più chiaro polemicamente più forte antagonista della Democrazia Cristiana ma allora è stata anche alla fine
Anche quando Moro
Consapevole che la politica non è solo fatta di conflitti ma anche di composizioni
Questa parola ritorna molte volte e d'altra parte tutto il dibattito sulla riforma istituzionale che si sta facendo non è in funzione della composizione della politica se no non avrebbe senso non è il punto
Tutto il discorso la governabilità questa nuova parola è in funzione della politica come composizione dei conflitti teologo di conflitti devono concludersi ci solo nella politica ma poi c'è l'elemento della composizione
Rumore avrebbe detto della sintesi
Moro era più complesso nel suo linguaggio ma la sostanza non è diversa
Diciamo che nella composizione c'è anche il problema dell'alleanza tra forze politiche che sono state prima in conflitto tra di loro e non soltanto la ricerca della mediazione tra gli interessi ma anche nella fase della composizione
C'è la consapevolezza delle diversità
Che sopravvivono ai mutamenti che ci sono stati che sopravvivono da un lato ad un certo indebolimento evidente nella forza della democrazia cristiana nella sua centralità ma dall'altro anche alla evoluzione alla revisione allora in atto del Partito comunista l'ultimo articolo pubblicato cioè si riferisce al conflitto di generazioni che nel partito comunista
è la conseguenza di questa evoluzione nel qualche aspetto diventa poi anche la calda tipo diventa difficile distinguere le due cose
E anche se in quell'articolo Moro vede e più disponibile a interpretare i mutamenti un anziano come Amendola che i giovani che vengono dal sessantotto e quindi non è poi nemmeno detto che le giovani generazioni siano sempre di più a avvertite nel capire davvero ciò che cambia perché qualche volta si portano dietro insieme all'entusiasmo della giovane età anche quel tanto di settarismo che l'entusiasmo può comportare
Quindi c'è questo elemento ma vorrei concludere dicendo che anche in questa fase di composizione riprendo cose dette già prima da Mancino
E anche quando Moro e tutto impegnato per portare la democrazia cristiana su una linea politica
Che registra questa composizione per affrontare la straordinaria emergenza che c'è nel nostro Paese anche come ricordava Fontana
Per evitare un ricorso immediato nuove elezioni anticipate che avrebbero polarizzato ancora di più la situazione politica inevitabilmente
Avrebbero distrutto le forze intermedie perché nuove elezioni in autunno del settantasei sarebbero state sostanzialmente questo ma rischiano di esserlo anche nuove elezioni qui all'inizio del settantotto
E questo dice per ai tanti interpreti superficiale di quegli anni che in fondo coloro che hanno avuto i più grandi benefici dalla politica di solidarietà nazionale
Sono coloro che più la criticano quelli che si sono sentiti scavalcati se la DC avesse riportato nel settantasei gli orsi avesse rivotato subito nel settantotto probabilmente sarebbero stati schiacciati proprio ripartiti intermedi e lo stesso Partito Socialista
Ma al di là di questo che lasciato l'interpretazione che certo che io voglio ricordare questo
Come una delle preoccupazioni che Moro aveva insieme a quella di non essere trascinati
Da scelte comuniste che i comunisti nella sua nella loro logica del mutamento delle condizioni avrebbero potuto poi anche all'improvviso cambiare
Ci auguriamo che questa cultura leninista sia davvero su ceramica
Ma è stata per tanto tempo la cultura di fondo sono cambiate le condizioni e quante volte l'abbiamo sentito dire per cui gli accordi non ci son più le strati d'sì e cambiano perché son cambiate le condizioni vero per le condizioni cambiano ma troppe volte cambiano per giustificare delle operazioni tattiche
Ebbene in questa logica io vorrei ricordare che la sua produzione era questa ed è un linguaggio classicamente molo tecnico coinvolgerà i comunisti senza essere coinvolti dai comunisti
Cioè ma non mi era un'operazione trasformista era coinvolgerli un'operazione visti di Lisa Azione democratica e quindi nel senso di un'operazione di interesse generale
Ma non essere coinvolti da un interesse di partito che avrebbe potuto non corrispondere agli interessi generali del Paese è come sembra che questo libro di e a la prova di questo grande sforzo di riflessione che Moro ha fatto in un momento nel quale sia il futuro non è assolutamente chiaro non si sapeva bene come si sarebbe usciti da quel tunnel e quel turno era così scuro scuro e così drammatico che Moro da quel tunnel poi personalmente non è uscito
Credo che ci dobbiamo
Piacere per la testimonianza che abbiamo dato stasera vorrei vorrei dire una parola ancora
Intanto vorrei ringraziare Fontana contratto Scotti Mancino che Rossi qual è vorrei dire che la giornata di oggi la giornata di oggi il rapporto a quello che accade e per per noi carica di ricordi ognuno di noi sentenza a il giorno a dodici anni fa e e cioè e ci sono insomma per noi è è un credo che ci sono molti ricordi anche ricordi personali e ricordi molto molto toccanti questo parlandone anche con la vicenda ho detto che non volevamo fare la raccolta delle testimonianze di di quello che accadde quel giorno
E dei nostri ricordi il rapporto appare alla alla tragedia che colpì un partito una famiglia e e una ecco però consentitemi fanno ha compiuto girone siccome il ricordo perché i ricordi personali sentimenti hanno anche una grande una grande importanza qui ci sono non riuscito e ci sono persone che che con la loro presenza con la loro con la loro testimonianza potrebbero dirci un giorno speciale e particolarissimo della loro anche nella loro vita una parola sola ore ancora molti hanno chiesto di anche che serve per avere il volume io se mi consentite vorrei dare e un questo volume a una persona che che disse
Forse come gli altri ma in maniera particolare questa vicenda questo giorno ed edicola Rana che qui e mi trovo più a mio
Poi c'è la fedeltà a un amico c'è anche la la sofferenza di quello che certamente ha trovato l'ultimo il giorno in e mi pare l'unico per tutti tosaerba senza permesso
E con questo credo adesso siamo calmati