"Scritti e discorsi (1925-1953)"

Lesse per la ricerca storica
L'introduzione di Leo Valiani al volume ci restituisce con la precisione dello storico e con la passione degli amici
Dell'amico il quadro il clima di quegli anni dal venticinque al cinquantatré
Valiani delinea e pone in risalto tutte le caratteristiche del grande uomo politico dello statista così come avvertiranno in particolare quanti hanno avuto la fortuna di seguire più da vicino il suo modo di lavorare di agire di pensare
Valiani conclude la sua introduzione
Scrivendo per merito anche di la Malfa e naturalmente di dal di altri non pochi dei quali suoi compagni l'Italia è diventata ed è rimasta libera la riflessione sui suoi scritti indica che cosa l'Italia deve fare ancora
Per consolidare la libertà e accompagnarle realizzazioni
Di giustizia
Mi sia consentito un riferimento nel merito di queste pagine
Come spunto a una sola considerazione con riferimento alla relazione che la Malfa presentò nel mille novecentocinquantuno quale ministro senza portafoglio
Per riordinare coordinare le partecipazioni statali quelle che poi furono definite come tali
E la Malfa osservava che l'esistenza delle finanziarie quale l'aspetto e la Finmeccanica la filmare e così via aveva costituito e costituiva un momento di chiarificazione della gestione del rischio e aggiungeva in quella relazione
Occorre qui rilevare che recentemente il gruppo stette il gruppo Sipe annuali elevato l'intero pacchetto azionario dalla finanza italiana che era sotto sequestro in quanto proprietario germanica
Tale acquisto è stato giustificato con l'intendimento di assicurare il materiale telefoniche radiofonico prodotto da quella ditta definito la costruzione di nuovi impianti e so dimostra una tendenza alla creazione in seno all'IRI di particolari gruppi integrati mente la direttiva di assegnare le partecipazioni nel settore meccanico al controllo alla gestione da Finmeccanica era ritenuta ormai pacifica
Nel momento in cui ci accingiamo
A mettere ordine della presenza dello Stato nel settore sempre più strategico delle telecomunicazioni mentre la comunità europea ci richiama all'esigenza di sì parati separare fatti e soggetti di gestione
Dall'attività manifatturiera quel passo della relazione di la Malfa ci conferma le sue capacità di intuizione Hitachi per a di anticipazione dei problemi
La Malfa precede di decenni quanto mi trovo oggi di fronte nella mia responsabilità ministeriale
Ho citato quel passo perizie per esemplificare quanto sento come insegnamento di Ugo la Malfa una concezione della politica
Che risponda ha una grande ispirazione ideale ma che parta da i fatti dalle cose dai contenuti come egli amava dire
Una ispirazione della politica che ci porti fuori dalle parole vuote dette per non dire dalla retorica egli aborriva che ci porti lontano
Dai disinvolti tatticismi fine a se stesso per mero potere
La politica come capacità di previsione e di soluzione dei problemi
Come risposta viva e concreta all'esigenza della gente credo sia questo o perlomeno in questo sento l'insegnamento più importante del grande magistero politico di Ugo La io vi ringrazio cari amici per essere qui
Così numerosi questa sì
Per essere qui dopo un impegno è uno sforzo elettorale del partito che ha avuto una risposta positiva dopo tante preoccupazioni da parte della vettura
Per essere qui
A testimoniare la continuità di uno sforzo di uno io saluto qui al tavolo della Presidenza gli è che se i segretari del partito Oronzo Reale e Oddo Biasini
E desidero leggervi una lettera che il segretario del partito mi ha consegnato che gli è stata inviata da un altro amico che ha ricoperto la carica di segretario del partito e che anche gli cui presente nel nostro affetto
Caro la Malfa
Ricevo il tuo cortese invito a partecipare alla manifestazione del partito in onore di può fare credo che ormai riconosce che può immaginare qual è il mio dispiacere agli essere assente
Proprio perché ed i dissensi conto a padre avrei sentito più forte il dovere di essere presente la diversità delle origini intellettuali sulla ragione di questi dissensi
Ma sai bene che fui io a volerlo nel partito insieme con gli altri amici repubblicani del Partito d'Azione che combattemmo tante battaglie in comune che in definitiva Puno molte le cose fondamentali che ci unirono come lui stesso riconobbe alla fine alla sua vita più di quelle che ci divise
Leggerò i suoi scritti e discorsi e mi felicito che abbiate preso questa iniziativa consigliarmi fraternamente solidale
Le sue idee le sue azioni fanno parte del vario e complesso patrimonio ideale del partito repubblicano che della sua legittima eterna anziani coerenze di rinnovamento
Purtroppo il ventidue giugno la data dell'ascia di Mazzini e mi hanno chiamato a Genova per commemorare quest'anniversario ti prego di considerarmi spiritualmente comuni affettuosamente Randolfo Pacciardi
Cari amici do la parola all'amico Giovanni Spadolini presidente del senato dalle
Cari amici questo bellissimo volume
Gli scritti e testimonianze
Per i primi venticinque anni battaglie politiche
Di Ugo la Malfa che scioglie il voto
Da tutti noi formulato nel novecentottanta il primo di una serie che sarà sollecitamente completata
Mi riporta all'ultimo decennio dell'esperienza del grande statista
Quel decennio vissuto in forma quasi testamentarie
Rispetto a un'Italia che accentuava i suoi squilibri
Che aggravava alle sue secolare ingiustizie magari all'ombra di nuovi Messia nei cibi e di nuovi millenari insieme
L'esperienza del ministero del Tesoro
Durante il quarto governo Rumor a settantatré settantaquattro
Non era passata senza lasciare tracce profonde nella vita di Ugo la Malfa
L'insufficienza degli strumenti di azione e di controllo
Il tempo perduto nella mancata programmazione delle risorse un'impresa
Da sempre sognata
Ma già in quel momento impossibile
Le divisioni della coalizione le due anime del socialismo
I punti di debolezza e la maggioranza
Le sacche di interessi intoccabili dal punto di vista della spesa pubblica
L'alternarsi sistematico di civetteria demagogica e di arroccamenti visone insisti inadatti a guardare al di là della punta del proprio naso
Il Paese capace di rispondere all'appello per l'emergenza economica fu in quei mesi che nacque la parola emergenza sia nel lessico politico si era Lessico economico
E i partiti incapaci di assecondare quel moto di raccogliere con la tempestività e l'intensità necessaria quell'appello
Uscito dal governo nel marzo ottantaquattro la Malfa tra persona fase di pessimismo e di amarezza che superava i periodi precedenti
Nel sessantanove con Colombo presidente era stato incerto se assumere il tesoro
E mi ricordo una telefonata che mi fece quando dirigevo il Corriere il provino contro si bilanciano
Ma la vera rifiutato quella prospettiva li lasciava sempre la possibilità di pensare a qualcosa che si poteva ancora fare quando quell'ipotesi si fosse ripresentato
Oggi il quadro era completamente frantumato il quadro politico ed anche il quadro sociale
Il quadro è partito di fatto aveva cessato di esistere anche c'è un quinto governo Rumor
Dopo parecchie settimane di crisi aveva fatto finta di prendere il posto del quarto
I rapporti fra i due partiti socialisti erano arrivate al massimo dalla tensione
Chi aveva denunciato gli errori della scissione del sessantanove registrava solo l'esattezza
Delle sue previsioni
De Martino e Tanassi uscivano sempre da porte separate
Mancava un minimo di colloquio fra le forze che pure da Polonia Nella bandi c'erano mosse su un certo piano comune o almeno di dialogo
La crisi della sinistra non accennava a risolversi
Invano assunto alla segreteria padre pubblicano a metà degli anni Sessanta
La Malfa aveva proposto di abbandonare il discorso di schieramenti e sulle alternative
Per venire al problema di sostanze di fondo
Per stabilire sono sue parole cosa bisognava fare
Come condurci per incidere profondamente la società quale esse e non sulla società quale si credo si finge di credere che essa sia
E questo punto ha valore ipotizzato chiaramente a la Malfa mi riferiscono lettera aperta al Corriere la sera il tredici febbraio sessantotto proprio all'indomani della di assunzioni dall'edizione del giornale spetta soprattutto questo punto alle forze di sinistra
Se la sinistra vuole applicare la Società alla sua carica riformatrice deve sapere appunto come tale società è fatta
Qual è il suo meccanismo di sviluppo e come su di essa si deve operare per raggiungere il risultato riformatore cui seguirà
Il dialogo a sinistra sulle strutture le base la Società italiana era pari nella mappa della fine degli anni sessanta e dei primi anni settanta alla convinzione che il centrosinistra aveva esaurito il suo ciclo pur con le sue speranze generose
Non è senza significato che proprio Ugo la Malfa aveva utilizzato un governo dai liberali ai socialisti il pentapartito per la prima volta la crisi successiva alle elezioni politiche del maggio settantadue
Il no dei socialisti ad allargare la destra la coalizione con l'ingresso dei liberali si muoveva nell'ottica di quegli equilibri più avanzati che in realtà non pur non equilibri nel fattori di avanzamento e di progresso
In quei mesi La Malfa impiegò quasi sulla dice una valutazione storica degli anni che avente lesionato come leader repubblicano
Sempre teso a far coincidere l'interesse del Paese con quelle del partito incapace di concepirlo qualunque contraddizione fra gli uni e gli altri anche nelle cose minori anche la le cose di dettaglio
Guardava già una forma di distacco e di congedo dalla risposta direttive del partito quella che sia nell'isola un anno dopo il congresso di Genova
Ma dopo la svolta decisiva del bicolore
Che lo affianca come vicepresidente del Consiglio a Moro superando le incomprensioni e qui pro quo dei primi anni settanta
E in quel clima di ripensamento si rivolse abili verso maggio giugno propone di curare un'antologia dei suoi iscritti i suoi scritti politici ed economici dal sessantotto in avanti
Quella che poi si chiamò per sua volontà la Caporetto economica
Il libro uscì alla fine dell'anno ma che in realtà voleva anticipa lo sapete disperata di vecchio patriota risorgimentale nella vittoria per l'economia ricordo che la Val fermando a Castiglioncello dove passare qualche tempo delle Stato non meno di sei o sette casse piene di articoli un numero immenso egli scriveva sua voce quasi ogni giorno cose brevi e cosa lunga raccoglieva tutto ma col distacco che gli aveva sempre verso le cose proprie
Volevo un'antologia essenziale che non superasse le duecentocinquanta pagine
E che fosse preceduto da un'introduzione storica sull'intero periodo di crisi avanzante della Società italiana dalla contestazione all'ormai incipiente terrorismo
La Malfa con la grande fede alla parola scritta
E amava anche le sue battaglie politiche fossero testimoniato dei documenti del suo magistero civile
Dopo la Caporetto economica pur avvolto dall'altro l'Italia un anno dopo la raccolta completa delle quattro nazioni come segretario del partito anziché Rizzoli Mondadori lo stesso rigore di oggi
Al posto mio quello il più grande amico che ci ha lasciato
E di cui servo fedele costante ricordo
Rosario Romeo che avrebbe dovuto poi curare il secondo volume dell'opera che oggi si apre al posto della Caporetto economica l'altra Italia
Ed era già un titolo correttivo del momento di pessimismo e quasi di disperazione
Una pena illimitata nella prova scritta
Un culto risorgimentale del giornale come strumento di battaglia
Una vis polemica ineguagliabile
Una capacità di sintesi spesso lampeggiante
Nessun timore di ripetersi
Constatai leggendo quelle centinaia di articoli esche dandogli quanto fossero Costantini torni sulla stessa immagine o su immagini simili evocative in modo diverso lo stesso concetto
L'insistere con quasi disperata volontà sulla stessa tematica il denunciare gli stessi pericoli di richiamare le stesse minacce non era oratoria
La Malfa non fu oratore nel senso classico del termine
Non era neanche quasi la Malfa scrittore asciutto tutt'altro che è un patito rifuggendo era un'inclinazione estetizzante
Non era neppure mancanza di senso la promozione
La Malfa da una visione europea dei problemi italiani non cadeva mai nel provincialismo nel municipalismo
Era quel fondo Salvemini hanno concreti lista quasi pragmatici sta che lo portava a replicare l'esempio a raddoppiare il monito
Era quella reazione immediata al fatto come violatore di un certo ordine morale o civile quell'intelligenza illuminista
Che non poteva accettare nel verde leggo dalla potenza o della prepotenza il sonno della ragione
Era quel richiamarsi all'esperienza degli altri Paesi
Per contrapporre agli errori di casa nostra
Era quel guardare sempre oltre il recinto di casa propria per nutrire la propria fede la democrazia di quello spirito occidentale che l'aveva animate sorretta fin dagli anni de la lotta antifascista
Dopo il trasformare il prezzo partito dopo essere diventato il leader indiscusso La Malfa sapeva sento di rappresentare un filo dalla storia d'Italia
Che si identificavano male culturale politica assai più vasta di quelle in cui si era mosso storicamente il glorioso Partito Repubblicano
La sua derivazione dal Palio d'azione rimase in questo senso immutata
La sua visione del partito repubblicano come partito democratico italiano nel senso in cui abbia voluto che si chiamasse il Partito d'Azione fin dall'alba del quarantadue
Non subì mai svendite da quella che è pura valutazione conseguente delle grandi forze in gioco i cattolici i comunisti i socialisti
La valutazione di equilibri politici cioè indispensabili per il Paese
L'avvenire che ho voluto fu l'ultima dell'antologia invita
I cui curare la prefazione ma più malinconica
Quella cavallo fra la sua opera di vicepresidente del governo Andreotti e la morte
Stabilità prima uscita qualche mese dopo la sua scomparsa
Difendiamo la Costituzione sarà l'ultima delle antologie che curano ma in quel caso Zaghen ho avuto il consenso
Nel mille novecentottanta in mezzo ai primi temporali alle prime avvisaglie di un riformismo istituzionale che poteva andare ben oltre la soglia del rispetto della Costituzione sulla quale egli fu sempre intransigente mentre fermo
Ho revocato questi momenti dell'addio incontro intellettuale con la Malfa
E dell'aiuto che ho potuto anni nel campo dell'ordinamento non iscritti solo per dire che l'opera omnia
Così come è stata concepita e realizzata in questi anni con questa spendere introduzione
Di Leo Valiani a cura di Giancarlo Tartaglia che meritano i nostri gratitudine
è esattamente quello che gli avrebbe voluto che fosse una raccolta puntuale scrupolose rispettosa dei suoi iscritti
La riprova di un pellegrinaggio singolare nel mondo delle idee
Che diventa ed è idea azione politica
Il costante l'impianto del magistero universitario
Che pur tra luce attraverso il vigore delle analisi e la potenza dell'impegno intellettuale
Sì perché la Malfa punizioni intellettuale e politico
è difficile separare in lui l'intellettuale e politico difficile scindere lo studioso dal profeta l'unità del suo pensiero politico sta del fondo stesso della sua concezione unitaria la storia italiana
Egli obbediva a una certa idea dell'Italia
Quelli da Italia partiva la giovane Amendola non a caso Ugo la Malfa si è formato alla scuola di Amendola fra il primo mondo e l'Unione Democratica Nazionale
E con un articolo che si colloca nel giugno e ventisei proprio sul giornale amento Aviano La Malfa leader dei giovani dell'Unione
Alle soglie dell'integrale soppressione la libertà di stampa e di associazione da parte del fascismo invita la borghesia industriale
Con accenti che sono insieme Gobetti ANIA vendoliani a non cedere a tentazioni funeste dell'autodichia e del nazionalismo
L'articolo è scritto il ventinovesimo ventisei sono già scomparsi a Vendola Gobetti oltre Matteotti la democrazia non è morta e le dice come non è morto il socialismo queste correnti politiche vogliono spingere la borghesia ad un miglioramento dell'apparato produttivo
Intenda la borghesia l'ammaestramento ed esplichi la sua funzione classe dirigente non parassitaria
La malta un patriota di stampo risorgimentale moderno il suo maestro a caposcala Venezia è stato non a caso il saldo Emiliano Gino Luzzatto
Conosce tutti i drammi del Mezzogiorno con la stessa freddezza impossibilità di Giustino Fortunato con lo stesso implacabile rigore di analisi
Con la stessa opposizione a retorica compromissorio indulgenti il meglio l'arrivo non a caso il tema centrale del suo impegno politico e civile
Ma guarda al Nord Alitalia europea contro tutte le tentazioni mettere son viste che attendevano il suo quasi coetaneo Piero Gobetti
è un'Italia inserirà profondamente all'Europa
Nella civiltà industriale con la sua logica di avanzamento di progresso ha scritto sul mondo di Amendola
La lotta sociale potrà assumere un tono più alto in Europa quando la borghesia non si attarda era più a difendere posizioni parassitarie statiche opprimenti
Ma riprenderà il suo sforzo laborioso borghesia e proletariato troveranno allora un campo per conto di lotte e di conquiste sociali
La lotta al fascismo perseguo negli alle politiche immutabile
Che si riassume la sua esperienza determinante nel Partito d'Azione
Prefigurano a forza di democrazia laica
Riformatrice in senso europeo meglio anglosassone radicale capace di in primo sviluppo decisivo alla trasformazione sociale del Paese al di fuori di schiavi del liberismo classico non meno che del paternalismo dirigista o assistenziale
Crederà sempre all'esistenza una via democratica accanto alla via socialista
Non contrapposta meccanicamente ad essa ma dialetticamente intrecciata in spazi politici ed elettorali diversi per costruire un Paese moderno ventitré gennaio mille novecentoquarantacinque
Dalle colonne dell'edizione romana dell'Italia libera il giornale il Palio l'azione e la Malfa lancia una clamorosa proposta di dar vita a un raggruppamento democratico con aspirazioni maggioritarie
Cementato da pochi ed essenziali punti programmatici
Tale da assicurare autentiche riforme strutturali un reale avanzamento democratico del Paese
è una proposta di rottura fra partiti della coalizione antifascista volta isolarla destri liberali i liberali di allora e a sinistra i comunisti
Avvicinando democratici e socialisti
In funzione l'equilibrio del nuovo vagheggiato schieramento azionisti repubblicani i pochi seguaci alla democrazia lavoro ombra del vecchio consunto radicalismo nuovi equilibri e il titolo di quell'articolo appare sul giornale azionista sento un annuncio di tempi nuovi ma c'è soprattutto la critica spietata delle giornate che si stanno vivendo
I la Malfa non c'è nessuna indulgenza verso dei dò ladroni allora imperanti
E l'intuisce la che volano situazioni se lo spillo alla resistenza ancor prima della rivelazione del Nord ancor prima delle storiche giornate di Milano
Insiste sulla necessità di impedire con nuove e originali soluzioni il ritorno al passato il prevalere delle forze conservatrici sui fattori del nuovamente
La rivoluzione democratica che in taluni si tinge dimessi ennesimo è per lui fattore d'impulso di progresso ma nell'equilibrio Complesso dura Società squilibrata dal dittatura
Creare il già allora anticipando di un ventennio la storia un saldo blocco di centrosinistra sottrarre i socialisti ai condizionamenti dell'alleanza con il partito comunista italiano legato allora l'Unione Sovietica
E inserirli nel metodo e nelle regole la democrazia parlamentare fu questa la vera autentica occasione mancata della Resistenza occasione che leader politico siciliano avrebbe sempre ricordato con rammarico
Quella proposta cadde nel gennaio quarantacinque sul nascere di fronte al no di Nenni a rompere il patto d'unità d'azione coi comunisti
A trattare da solo con De Gasperi e il no di Nenni si spiega con l'esigenza destinata a proiettarsi dei decenni successivi anche se in forme e modi diversi di giocare a sinistra la partita storica del socialismo italiano
Dalla scelta frontista nel quarantotto la vita autonomistica che ha attraversato l'intera esperienza del centrosinistra il Partito socialista pur sempre seguito una costante schierarsi sulla sinistra in un rapporto di competizione e depurazione col Partito comunista che dura ben novecentoventuno cioè dalla scissione di Livorno
Di fronte a questa partita sinistra che dura da oltre un sessantennio i repubblicani collocati sul versante della sinistra democratica nell'area centrale della democrazia italiana hanno sempre combattuto una battaglia per l'occidentalizzazione dell'intera sinistra italiana di tutta la sinistra compresi i comunisti
Naturalmente la prospettiva dalla forza che appartiene all'area una democrazia non socialista
Basta ricordarsi giudizi valido di Bobbio l'assunzione anche formale
Da parte del PSI di compiti terza forza fra i due blocchi nella realtà italiana significherebbe consacrare per sempre l'egemonia comunista sulla classe operaia
Rinunciare alla competizione che pur dura con Pasi alterna congresso di Livorno e cioè dal mille novecentoventuno col Partito comunista in vista dello stesso obiettivo perseguiti e bordi diversi e magari opposti proprio la sfida socialista pregevoli la sinistra sembra destinata ad estendersi ovvio crescente sia pure parziale voto amministrativo di pile maggio
Lo stesso progetto l'alternativa di sinistra non può non assumere un significato diverso rispetto al passato nel momento in cui ha avviato un riequilibrio di consensi elettorali all'interno della sinistra italiana fra socialisti e comunisti
Ma proprio l'apertura di una fase di transizione alla politica italiana
Con la prospettiva di un partito socialista impegnato a caratterizzarsi tendenzialmente come seconda forza
Il nome Cesare un accordo a sinistra col Partito comunista rende più che mai essenziale la presenza di una forza politica capace di riassumere per intero il pilone alla democrazia non socialista e non marxista
Filone che conquisti la sua posizione centrale fra il mondo cattolico il mondo composito complesso e variegato e la sinistra di erigere classista
E che sia capace di interpretare le esigenze dei ceti nuovi delle nuove classi dei nuovi strati tecnici e professionali c'è oggi una distinzione
Fra l'area democrazia repubblicana e l'area socialista che non ha nulla ma rafforza le ragioni di una collaborazione tra repubblicani socialisti nelle scelte decisive per la democrazia italiana
Partiti che possono rafforzare arricchire il pluralismo politico la Repubblica nella misura in cui contribuiranno operando su fondi differenziati
A quella trasformazione la geografia politica del Paese avviata dal delfino il bipolarismo ormai superato dalla secolarizzazione ed alla laicizzazione della società italiana
Il ruolo del più lì
In linea di continuità con l'insediamento e con l'esperienza di Ugo la Malfa quello di partito democratico garante della frontiera europea e occidentale a sinistra
Partito di frontiera cui si richiedono scelte coraggiose come a tutti i partiti di frontiera
L'amico Adolfo Battaglia ministro dell'industria e a Lussemburgo per il Consiglio dei ministri della Comunità europea e mi prega di esprimervi il suo rammarico per non essere qui tra noi la parola
All'amico Antonio Maccanico ministra per le regioni e per le riforme istituzionali
Carissima Luisa carissimo Giorgio cari amici repubblicani l'apparizione di questo primo volume di scritti di Ugo la Malfa ha suscitato in me un sentimento quasi di commozione
Al di là dell'eco dei ricordi e dei rimpianti vivissimo in chiunque abbia avuto consuetudine con Ugo la Malfa
Le pagine qui raccolte evocano argomenti ragionamenti sui quali la nostra generazione si è formata ha fatto le sue scelte magari sui errori ha combattuto le sue battaglie certo non tutte vittoriose ha cercato forse non sempre riuscendo Vito di essere degna delle sue responsabilità si parla tanto oggi di crisi delle ideologie
Ma la crisi delle ideologie non implica ne deve implicare crisi o appiattimento appannamento degli ideali
Non fu affatto così nell'Italia fascista per il ventiduenne Ugo la Malfa
Il suo entusiasmo morale la sua intelligenza politica gli valsero allora l'apprezzamento di Giovanni Amendola che lo volle con sé nella direzione nazionale del suo movimento
Proprio con un articolo del due dedicato a il primo congresso dell'Unione pubblicato su il risveglio rassegna della vita Bruzzese il ventisette giugno del mille novecentoventicinque si apre questo volume ma non è per questo almeno non è soltanto per questo che il rapporto con Giovanni Amendola può considerarsi a mio giudizio fondamentale nella ricostruzione di una biografia intellettuale e civile di Ugo la Malfa
C'è qui un significativo ricordo di Giovanni Amendola scritto da la Malfa in un momento estremamente importante siamo nel novembre del mille novecentoquarantacinque che vorrei richiamare
Ho conosciuto Giovanni Amendola scrive la Malfa quando avevo poco più di vent'anni e nel momento più difficile della sua lotta politica questa conoscenza degli avvenimenti hanno lasciato le tracce tracce troppo profonde nel mio spirito perché potessi fin qui parlato
Rievocando Giovanni Amendola del quarantacinque lo dice assai bene Leo Valiani nell'introduzione La Malfa caratterizzava anche se stesso
Amendola era stato sconfitto quasi fatalmente ma non per questo era fatale che i suoi conto continuatori lo fossero in tempi più propizi alla battaglia democratica
La lotta di Giovanni Amendola precisa la Malfa ebbe carattere tragico
Giovanni Amendola fallì ma appunto perché fallì appunto perché non potete contrapporre una enorme forza morale ad avvenimenti terribili noi non dobbiamo fallire
La lotta è sempre quella ma dove Amendola sentiti quasi di mirto abilitato il risultato finale di quella lotta noi dobbiamo sentire la possibilità di uscire finalmente dalla crisi
Lo stato della democrazia
Che Amendola un uomo di Stato dell'Ottocento sognò per il ventesimo secolo e ancora da creare
L'obiettivo politico di la Malfa negli anni della ricostruzione
Era ad un tempo estremamente semplice ed estremamente ambizioso
Ancorare letale d'un modello di democrazia politica garantito da una democrazia economica teso verso l'integrazione nel mondo occidentale
Di scritti deperire azionista rileva Giancarlo Tartaglia nella nota del curatore sono volti tutti ad affermare questa concezione politica dando al termine democrazia un significato propulsivo mai confondibile con un su una esperienza per fascista
Questo è certamente vero ma non per questi rapporti di la Malfa con Italia pre fascista può dirsi come si è visto a proposito di Amendola un rapporto di radicale rottura e tanto meno di facile schematismi
Nei confronti di Benedetto Croce ad esempio la Malfa sentiva una straordinaria dedizione infinitamente più forte più importante di quel che dal suo liberalismo divideva nella contingenza politica gli uomini del Partito d'Azione
Netti Monster Stephani Ansa uno scritto del mille novecentoquarantatré conservate nelle carte la Malfa qui riprodotto a pagina centotrentacinque
Benedetto Croce osserva la Malfa è considerato spirito conservatore
Noi non sappiamo dirlo
Sebbene abbiamo conosciute conosceremo ancora isolate nelle sue scomuniche
Sappiamo solo che molte coscienze rivoluzionare comprese gli uomini del Partito d'Azione e forse anche i reprobi dell'estrema sinistra devono alla meditazione delle sue opere la forza di molti loro convincimenti
Non meno che per Croce pure per la Malfa la religione della libertà affondavano in tale le proprie radici nel Risorgimento
Irrinunciabile scelto occidentale moderna che il fascismo per dirla con Sergio fino al tema aveva calpestato prima rinnegato dopo
In uno scritto Italia pre fascista sull'Italia libera del gennaio quarantacinque la Malfa ricavava dall'esempio della classe politica che aveva governato l'Italia fino al fascismo insegnamenti di di rottura
Onestà capacità amministrativa amore del proprio Paese
E più volte negli anni successivi la sua incessante attenzione attenere nitidamente distinte le prerogative della responsabilità politica e quelle della responsabilità amministrativa lo avrebbero indotto a citare non solo Amendola ma anche spaventai Minghetti
Esiste a mio giudizio una spiccata sensibilità istituzionale in la Malfa mai disgiunto dal suo discorso di politica economica generale indicativa in questo senso la relazione svolta il diciassette dicembre cinquantuno a Milano al convegno di studi organizzati del PRG sul tema fondamenti di una politica economica sociale e democratica ripubblicata in questo volume A pagina settecentoquattordici una grande politica di investimenti pubblici F & afferma la Malfa per combattere la disoccupazione
Una politica di compressione dei consumi voluttuari privati non è concepibile senza un'amministrazione oculata e parsimonioso
La riforma della burocrazia del costume pubblico il Po funzionamento degli istituti parlamentari la divisione di compiti e di responsabilità sono elementi decisivi di una politica democratica
E ne arricchiscono il compito di Fabiani laburisti hanno operato così i mazziniani non possono che operare così
Se un incontro è possibile al di fuori di ogni astrazione ideologica salutiamo lo come nel momento che salvò movimento che salverà l'Italia dal massimalismo rivoluzionario e totalitario come dal feudo Alis mo'dal privilegio l'intuizione di incontro fra laburiste mazziniane e quindi di una collaborazione su comuni contenuti riformatori fra socialismo e repubblicanesimo & la Malfa come si percepisce dal fatto che egli ne parli già nel cinquanta
L'intuizione di un'esigenza della nostra democrazia non riconducibili a semplici logiche di schieramento così può dissi anche per il suo regionalismo il suo meridionalismo fra loro strettamente complementari che sono di gran lunga per tanta parte anteriori alla stagione del centrosinistra
Il separatismo siciliano appariva la malformati massimalismo politico nelle regioni deve dove dovevano essere strumento di frammentazione della sostanziale unità della questione meridionale
Alla Costituente parlando dello Statuto siciliano il ventisei febbraio quarantasette Ugo la Malfa ebbe a dire
L'autonomia è un mezzo per risolvere alcuni problemi ma l'autonomia essa stessa dei limiti dando vita all'autonomia come mezzo di sviluppo di energie locali
Credo che se sarà risolto solo una parte del grande problema economica e sociale che stava di fronte Alitalia nei prossimi decenni
Il problema del Mezzogiorno sulla spetti di questo problema che sono uguali che si si è che si pongano a Palermo a Cagliari o a Napoli
Nei giorni scorsi
Divenuto titolare del dicastero di Piazza della Minerva le parole di Ugo la Malfa ho voluto ritrovare rileggere si ricava da esse la grande passione morale e civile con la quale fin dall'immediato dopoguerra egli guardava l'autonomia regionale
Doveva essere momento emotivo profondamente nazionale della Costituzione repubblicana dello Stato risorgimentale
E la Malfa il regionalismo era vissuta sentite sentito come l'altra faccia del meridionalismo
Oggi visto e viceversa sia troppo spesso la sensazione che le Regioni siano nell'ordinamento democratico non meno che nella vita concreta del Paese strutture sopravvissute alle idee da cui erano sorte
Fino a considerarle non più un riferimento istituzionale de la Repubblica ma una sorta di elemento tutto interno al sistema dei partiti strumento di distribuzione di potere slegato da una pentita dimensione politica
Nell'intervento dei diciassette geniale quarantotto al ventesimo Congresso nazionale del PRC a Napoli la Malfa avrebbe ripreso il tema delle regioni del Mezzogiorno io so avrebbe detto che sono presenti qui i nostri colleghi dell'Assemblea regionale siciliana
Ricorda questi nostri amici raccomando all'Assemblea regionale
Per carità non fate politica perché i pericoli di questa Assemblea regionale che diventino dei Parlamenti politici in cui si parla di marxismo di liberalismo di qualunquismo e via dicendo invece di occuparsi di problemi effettive concreti della regione
Il senso che abbiamo data l'autonomia arginale quella di essere aderente alla necessità amministrative altrimenti l'autonomia regionale divento un trust urlo di politica è una fiera di vanità
Se ne potrebbero fare tantissime altre citazioni di questo volume tutti di bruciante attualità in vista delle responsabilità che incombono sul futuro economica ed istituzionale del Paese
La vorrei aggiungere anche una considerazione per un verso di te o reale per l'altro storiografico
La pubblicazione di questo volume mondadoriano è stata resa possibile dalla collaborazione instaurata sì a tutti i livelli fra Archivio centrale dello Stato Istituto di Studi Ugo la Malfa
Tale collaborazione si avviò proprio con il deposto voluto dalla gara indimenticabile signora Orsola dell'archivio personale di Ugo la Malfa
Presso l'Archivio centrale
Un modo sia detto senza enfasi ma con legittimo orgoglio di essere ancora ad esempio agli uomini politici
Ora questo libro
Che si arresta cinquantatré si indica per fare perfettamente con i due volumi della Camera dei deputati curati da Massimo Scioscioli dei discorsi parlamentari e contribuisce benissimamente alla struttura di via dell'Italia moderna per la Malfa dice Adolfo Battaglia nella prefazione discorsi l'aula parlamentare
Fu sempre per eccellenza la tribù la scena nella quale si svolge a dignità il dramma politico di un Paese
E qui che il mondo occidentale aggiunge Bartók battaglia sia riconosciuto nella politica per la prima volta l'agorà greca il Senato romano rappresentano gli archetipi della voce della politica e dell'ascolto pubblico
Di un di un momento dunque ineliminabile supremo Della lotto democratico
Come ormai vecchio funzionario parlamentare posso confermare che la Malfa aveva una concezione altissima del Parlamento e del ruolo e del prestigio del Governo in Parlamento
E da questo non può prescindere la ricostruzione della sua personalità
I due volumi della Camera offrono una documentazione completa idonee a suscitare una riflessione globale su Ugo la Malfa
Se si considera che a nove anni dalla sua scomparsa sono avvenuti sul piano interno e internazionale mutamenti e trasformazioni di tale portata da fare apparire quell'epoca assai più remota di quanto con logicamente non sia si può affermare che esistono oggi tutte le condizioni per un giudizio che abbia un respiro storico sulla personalità di fama
L'amico Spadolini storico vero ha più volte saputo tracciare di la Malfa un profilo intelligente appassionato e credo che in sede storica tale profilo sia un decisivo punto di riferimento e di orientamento
Questo primo volume mondadoriano consente di distinguere tre fasi la prima vada la formazione del Partito d'Azione e dalla resistenza fino all'elezione l'assemblea costituente
La Malfa fu uno dei fondatori del CLN e quindi del sistema dei partiti fu un protagonista di quell'apparente sia a suo modo oligarchica che sotto l'occupazione alla Lega alleata portò alla Repubblica e alla Costituente
La sua strategia per la fondazione della Repubblica appare a tanti anni di distanza un capolavoro politico quasi un miracolo realizzato nonostante la crisi del Partito d'Azione l'incertezza della DC e la presenza di Togliatti del PC che in cerca di legittimazione di legittimazione si avvicinavano pericolosamente alla monarchia con la cosiddetta svolta di Salerno
L'incontro al Grand Hotel dopo la liberazione di Roma del Presidente Consiglio Badoglio che aveva accanto Togliatti con i rappresentanti del CLN tra i quali erano la Malfa Pertini e Nenni è uno degli episodi chiave di quel periodo
Le dimissioni del governo Badoglio era nascita del Governo Bonomi primo governo dei CLN
Fu un grande successo delle forze repubblicane dovuto alla determinazione al coraggio del Partito d'azione del Partito socialista fu quella unità dei due partiti che impose la svolta decisiva nella lotta per la Repubblica
La nuova fase dell'opera di la Malfa si svolge nel periodo della Costituente con l'inizio della tensione Est Ovest l'uscita dal governo dei comunisti e dei socialisti
Egli si sforza di ristabilire un legame con i socialisti di staccarli dai comunisti per creare un rapporto qui e qui il più equilibrato tra democristiani e laici nella sfera del Governo
La preoccupazione fondamentale quella di dare stabilità agli equilibri democratici della nuova repubblica afflitta da tanti problemi
In questo sforzo la Malfa e sconfitto
La presentazione di liste uniche comuniste socialiste per elezione da prima legislatura repubblicana la nascita e Partito socialdemocratico di Saragat sanciscono una nuova realtà che non era quell'auspicato dalla madre
La terza fase quella del governo centrista di De Gasperi la più creativa di quel primo dopoguerra ma quella che sancisce anche l'egemonia della DC dopo l'elezione del quarantotto
L'opera di governo di la Malfa in questo periodo e mirabile egli era artefice della liberazione degli scambi contribuisce alla creazione della Cassa per il Mezzogiorno al piano siderurgico alla creazione della cieca all'adesione al Patto Atlantico alla riforma agraria
Il volume si chiude col bel discorso di Milano e a conclusione dalla campagna elettorale cinquantatré che portò al mancato scatto della legge manto di mal maggioritaria e apre un periodo di instabilità quasi decennale
Fino ai primi governi di centrosinistra del sessantadue del sessantatré
A partire da quell'elezione del cinquantatré inizia per la Malfa un'altra stagione
Quella dell'apertura a sinistra e si concluse poi con il periodo della solidarietà nazionale
La Malfa vinse sul piano della battaglia degli schieramenti riuscì a costruire gli equilibri parlamentari che desiderava ma fu sconfitto sul piano dei contenuti
Che rimasero per lui gli stessi in tutte le stagioni
Politica dei redditi politica per il Mezzogiorno programmazione sulla base della compatibilità tra investimenti pubblici e livelli salariali
Politica delle istituzioni centrata sulla distinzione tra governo ed opposizione sul rafforzamento dell'istituto governo sulla separazione tra responsabilità politiche responsabilità amministrative sulla reiezione del metodo delle lottizzazioni dei centri dell'economia pubblica
Mai dare degli anni settanta e della sua rivoluzione culturale che respinse questa impostazione avemmo anche noi la nostra banda dei quattro che forse furono molto più di quattro
Nel nome dell'egualitarismo esasperato della deresponsabilizzazione dell'appiattimento del consociativismo furono aperte le porte di una crisi grave
Oggi di fronte alla ripresa degli anni Ottanta questo passato sembra sepolto per sempre
Oggi le indicazioni la mafia ne costituiscono un patrimonio cui si richiamano le forze di governo ma in certa misura anche dell'opposizione
La crisi delle ideologia aperto nuove Rizzon dagli stessi partiti di massa dei quali fino a ieri l'arroccamento ideologico è il fondamento della loro forza
Sì che gli argomenti e le posizioni di politica economica di politica istituzionale di politica internazionale che spesso condannarono la Malfa ad una solitudine lirica e tragica sembrano ora poter Visco sembrano ora poter riscuotere un credito è un'udienza maggiori economisti e politici non contrappongono più come un tempo l'esaltazione della domanda globale alle preoccupazioni la massa dobbiamo Hafiane in materia di bilanci pubblici ma chiedono restrizioni drastiche della spesa pubblica
Non si scrive più lo Statuto dei lavoratori ma uno schema di legge per di regolamentazione dello sciopero nei pubblici servizi
Anche i comunisti su quel Kaga attacca avvenuti in Ungheria del cinquantasei dichiarano di aver cambiato idea
Eppure i danni di quel che la Malfa definire una volta il lungo omaggio strisciante del nostro Sessantotto e dei nostri anni settanta hanno ferito profondamente le strutture dello Stato in tutti i suoi aspetti e minacciano di soffocare il futuro del Paese
Le disfunzioni istituzionali il livello insostenibile del debito pubblico
Inefficienza della pubblica amministrazione la caotica situazione dei pubblici servizi la paralisi che colpisce alcune strutture pubbliche essenziali hanno radici in quel passato
E possono trovare correzione rimedio nelle indicazioni che la Malfa detto a suo tempo quel che occorre soprattutto una determinazione analoga a quella che ispirò la sua opera
E in agguato nuovo massimalismo che presenta li ha mediamente diversi ma non per questo meno pericolosi per la democrazia
Questo nuovo massimalismo la spinta ad anteporre alla soluzione di problemi concreti perseguimento di nuovi schieramenti quasi che gli la sfida dei problemi e le soluzioni da offrire non siano il terreno migliore su cui far valere ad accrescere la propria forza la propria credibilità nuovo massimalismo e presente in termini manichei né presentare in termini manichei rinunziando a prospettare le priorità e le compatibilità ignori i problemi dell'ambiente delle energie dell'informazione del garantismo delle Autonomie locali dell'autorità dello Stato
Nuova stima risme l'arroccamento crescente nel particolarismo nella chiusura corporativa del settore anche su questo terreno il pensiero di Ugo la Malfa può essere carico di Avvenire
A chi gli è sopravvissuto il compito di far vivere la sua battaglia politica con la stessa energia morale con la quale egli si volse in questo dopoguerra alla memoria di Giovanni Amendola grazie
Al presidente del partito Bruno Visentini
Agli amici
Il volume
Sia prove
Con scoprirsi
Di Ugo la Malfa
Poco noti
E certamente per lui
Anzi fascista
Con un fiuto e noto in quel periodo anche di difficile pubblicazione
Perché oggi è difficile rendersi conto che cos'era l'Italia di allora
Non soltanto
Divieto di stampa divieto di parola nessuna libertà di espressione scritta orale ma anche estrema difficoltà tempi stessi scritti di tipo scientifico
Otto Twin Aloisio temo che non apparteneva al fascismo di trovava e pubblicazione nelle maggiori riviste ed è stata certamente ed è stato certamente l'eccezionale valore dello scritto
Oltre che la presenza di una persona degnissima
O di persone degnissime come Bacchi è morta
Che consentiti allora la pubblicazione nel Giornale degli economisti del mille novecentotrentasette
Dello scritto sui presupposti e limiti della scienza economica
Io sarei e potrei essere portato a soffermarmi fosse a lungo e con commozione sugli iscritti
Premi di la Malfa e poi su quelli del periodo clandestino della Resistenza la preparazione del Partito d'Azione i primi numeri dell'Italia libera esporli Italia libera durante l'occupazione
Anche perché allora io mi occupavo in una certa fase della stampa clandestina
Durante l'occupazione tedesca
Ho finito in prigione
Uscì il venticinque luglio del quarantatré popoli opero che stavo cercando di stampa aveva come in una tipografia di via Monserrato numero clandestino dell'Italia libera
E sarei preso fosse anche da commozione nello ricordare quei momenti
Non siamo più in molti a poter liti apertamente a ricordare e questo me ne dispiace anche perché io stesso mi avvicino a non essere più spero il più lontano possibile tra quelli che li possano ricordare ma ho visto entrando e mi ha fatto piacere
Giannino Parravicini che col quale nel novembre del mille novecento e trentacinque dopo l'arresto di presenti e dopo che ogni altro collegamento era scomparso
E attraverso dei luglio vi stabiliti i contatti con l'antifascismo attivo di Milano e di altre città d'Italia
è il nostro Consob reale che in una certa giornata sempre presente e attivo in quel periodo come prima e come dopo
In una certa mattina scappava per i vizietti dalla sua casa mentre la polizia entrava a casa sua ma riusciva ad essere puntualissimo alla riunione dell'esecutivo del partito d'azione Circuit cercavamo
Questo è il tema dottrina
Sono importanti e lo sono come tali e sono Twins in via principale la recensione al libro di Morandi
La grande industria in Italia una polemica metodologica con Ugo Spirito economista il filosofo del o dottrinario del corporativismo
E poi ho scritto che ho ricordato sui presupposti e limiti del scienza economica
Non rispondono in parte specialmente gli ultimi due alla medesima concezione entravano in pieno specialmente quello pubblicato sul Giornale degli economisti dal trentasette su una disputa che in sede internazionale si stava svolgendo e si dimostrano tra l'altro la piena conoscenza di la Malfa della scienza economica all'ora più moderna inglese austriaca tutta la scuola ostruita carico ante importanza e americana
E la discussione che lei svolge riprende in modo originale dando un contributo originale
E che la scienza economica siccome scienza teoria ematica
è possibile nel presupposto di un'economia libera cioè che i singoli individui abbiano le scelte non si possono Fava e attività descrittive di testa Massa infinita di operatori
E la scienza economica fissa delle cosiddette leggi e cioè le conseguenze che derivano da determinati modi di operavamo ed a determinati modi di intervenire
Questo presuppone dice La Malfa e con lui poi altri economisti devo dire successivamente
E che è un periodo in cui questa disputa si svolgeva e questo non esiste e non è possibile dove invece c'è un'economia accentrata
Gli economisti stranieri pensavano soprattutto all'economia collettivistica russa evidentemente
La Malfa coinvolgeva la sua critica se così è metodologica alla situazione dell'economia accentrata statalisti che italiana
Non è possibile diceva perché in questi casi
Essendo l'unico operatore finale o diversamente otto va verso vincoli obbligatori corporativismo eccetera che poi tutto funzionasse male questo
Fu detto che il tifa cinismo è una dittatura attenuata dal disordine
In Germania dove non è un'arte nata dal disordine fu estremamente più pesante evidentemente
Ma da un punto di vista metodologico non è una possibile una scienza economica perché c'era solo da descrivere l'attività dello Stato
E da valutarne o o o o da prenderne atto meglio delle conseguenze ma dov'è il punto politico che sotto tutto questo
è che nel primo sistema cioè in quello dell'economia libera c'è un controllo di efficienza automatico
Anche attraverso le cosiddette leggi che le lo studioso indica cioè i le gli effetti dei modi di comportamento nell'altro sistema l'altro sistema sfugge ad ogni controllo di efficienza e di per sé Sedai cavata
E questo è il contenuto politico di libertà e di critica alla al fascismo e all'autarchia che attraverso la lo studio scientifico e la valutazione di scienza economica di questi problemi Eva in questi scritti di la Malfa che anche per questo e per questi aspetti sono importanti
Sia il secondo sia più di apertamente quello in polemica con Ugo Spirito
Che in un certo senso ci può anche meravigliare che la direzione della rivista di allora abbia consentito di pubblica e c'è poi in quello con Morandi ma ci sono accenni anche negli altri a un punto
E cioè quello comandi in particolare la politica protezionistica dell'Italia dopo l'unità d'Italia in poi come elemento che imponeva il Paese e che danneggiò gravemente impoverire il Mezzogiorno d'Italia
Dove trasparente che la critica storica a quello che avvenne dopo l'unità Eva una critica politica alla ottavo chi è esasperata che in quelli anni il fascismo stava attenuando
Stava attuando
Se questi sono gli iscritti poco conosciuti ed è bene io ebbi occasione uno di ricordarlo due anzi commemorando la Malfa proprio nel settantanove perché li ricordavo ancora dal loro egli vi lessi
Poi cominciano quelli del periodo clandestino a cavallo tra lotta quarantadue quarantatré
Storicamente è di grande importanza lo scudetto mandato a Washington
A Sforza
In cui descriveva la situazione dell'Italia e i pericoli della situazione in Italia quello che si preparava il colpo di Stato con un'analisi finissima approfondita
Scritto che fu anche pubblicato dal in America non mi ricordo se dal New York Times o dal o dal dal New York Times
Scritto che mi piace ricordarlo venne portato all'ora destinazione assuma verso l'ambasciata americana in Portogallo
Dal carissimo Enrico Cuccia che aiuto tutti in quel momento importante e che non solo in questo caso ma anche successivamente in tante occasioni Penny contati
Con la Svizzera e e con altri paesi liberi nei quali il Portogallo di per sé non era libero ma c'erano le ambasciate americane che servivano
E e lì che allora era direttore centrale per i rapporti esterni della Banca commerciale aveva fortunosamente cosa ho fatto il passaporto che gli consentiva ancora di andava appunto nei paesi evidentemente non nei Paesi nemici e che con grande abnegazione e coraggio
Fu uno dei tramiti con cui la Malfa chino che tutti il Partito d'Azione e prima del Partito d'azione di gruppi antifascisti e tende i contatti con le poi cominciano gli iscritti più chiaramente politici quelli clandestini
E dovrei molti indicarmi il Congresso e il il discorso importante al congresso semiclandestino
Clandestino nel periodo di quaranta giorni badogliani a Firenze che certamente Consob ricorda come me nella sua comanda e vivacità e e e anche nelle dispute che cominciavano tra l'ala cosiddetta socialista del Partito d'Azione e l'ala democratica di cui la Malfa e noi con lui facevamo parte ma qui si apre subito proprio uno dei poemi scritti clandestini del quarantatré all'inizio
Con una bellissima affermazione bella che tutta la la sua indicazione cioè
I problemi di massa
I problemi di massa
Spesso è del quarantatré sono soldi dagli avori di ordinamento e di indirizzo della società moderna
E la massa quando l'abbia conseguito dignità e sicurezza di vita materiale e spirituale non è più un Massa non è entità indistinta e confusa ma è un mondo di individui
Un mondo morale distinto e articolato
E questa e la democrazia di fatti il titolo è democrazia ma è una democrazia che battaglia va conto quelli che allora già si prevedeva che si sarebbero qualificati che erano i partiti di massa
Che non era soltanto il Partito Comunista ma è una anche il partito ex popolare e non ancora diventato che stava per diventare Democrazia Cristiana cioè che si basavano su delle masse indistinte e non sul complesso di individuo più individuo più individuò come artefici come in un altro punto che lei dice della propria storia eccome attori della propria storia
E qui il continuo richiamo alla realtà cioè all'operare e io non posso nel ripetere cose che sono state dette né e e che io stesso in altre occasioni né portar via troppo tempo
Ma veramente la concretezza con la quale si attuò il passaggio al regime provvisorio cioè quel fatto però cui dal giugno mille novecento e quarantaquattro l'Italia non ne avrà più ancora Repubblica ma non era più monarchia
E che si espresse tra l'altro col mutamento della formula del giuramento che non è una più per il bene indissolubilità del nome della patria come diceva lo Statuto è come Togliatti avevo giurato a Salerno
Ma era per l'interesse supremo della nazione e questo esprimeva una grande conquista politica che in Italia e dovuta a Ugo la Malfa testo lo abbiamo affermato perché lo l'abbiamo vissuto e perché lo sappia
Ma tutte le continue battaglie nel richiamo a quello che di volta in volta con le forze disponibili e muovendo le e non per prendendone atto e non muovendo le si può fare e quindi l'affermazione che si riassume in altra pagina e innalzano scritto
Contro coloro dice che scambiano i limiti per realtà attuale
E questo è un allora ancora più frequente di oggi anzi se oggi c'è un pericolo il co-diretto pragmatismo cioè che si può imbarcato di tutto quello che c'è non si può più modificare niente
Ma allora che si usciva dal fascismo in cui politica non ce n'era stata e l'antifascismo si distribuivano un po'di manifestini e si andava qualche volta dentro ma non è che si poteva fare molto di più la parte più importante nell'antifascismo fu di aver studiato e quindi è però di essere rimasti anche a un livello di una certa astrazione di una certa ideologia e la Malfa che aveva dodici anni o undici più di me e più di molti di noi è fu il maestro veramente che citiamo alla realtà cioè a vedere che la politica come continua costruzione
E non come indicazione di una meta e poetica azione di una mente inattesa che poi venga qualche cosa che per cui questa metà sì atto è questo il grande insegnamento che noi abbiamo vissuto e che sappiamo d'altra parte quella affermazione violenta delle masse individui si accompagna sempre e nella sua azione politica
Al contenuto di base oltre economico oltre che politico che deve venire dato alla libertà perché la libertà si attua
Non solo in sede politica ovviamente e non occorre che ce lo diciamo tra noi repubblicani ma creando anche all'individuo i presupposti economici di aveva una sufficienza libertà dai bisogni
Per cui poi l'economico non sia vincolo limite e oppressione in confronto alla libertà politica di qui il dissenso anche con Benedetto Croce
Che incredibilmente continuava a concepire la libertà politica a livello della libertà metafisica la quale tutti crediamo o meno alcuni di noi il libero arbitrio
Ma che su un piano completamente diverso evidentemente dalla libertà politica ex si deve con come tagliava i cui contenuti economici di qui la grande divisione con i liberali di allora
Oltre che sul problema istituzionale sul quale ricordiamo sul primo numero dell'Italia liberale sui dieci punti uscivano tanti che è inutile qui nominale che poi vi trovammo Tavanti anni dopo con ancora in questi scritti e la esigenza della azione concordata
Concordate in un certo senso dalla storica nel compito cotto che ciascuna delle diverse forze politiche
C'è un punto importante che
Lo scudetto
Che nello scritto
Sul di chi la lebbra che fu una polemica di una seria di articoli che si svolse con Nenni e con Togliatti
Cioè quello che la Malfa vedeva con gravissima preoccupazione ora che nel perseguimento di finalità di tipo diverso del partito comunista e anche nello schema marxista
Leninista e non ancora del tutto con l'ANCI hanno e comunque
Sempre insufficiente che lo animava
E si portasse si tenesse fuori di problemi reali dello svolgimento della società italiana e delle effettive possibilità e del Partito socialista che quel patto di unità d'azione diventava praticamente prigioniero del Partito comunista come l'elezione del quarantotto dimostravano perché ancora le elezioni del quarantasei socialisti ebbero qualche voto di più abbastanza del Partito Socialista quel del Partito Comunista quelle alla Costituente
Ma nel quarantotto con L'Unità e col blocco del popolo i socialisti furono travolti e i comunisti cominciarono da allora diventava e la grande forza numerica e politica dell'Italia che abbiamo conosciuto negli anni scorsi
E questa era la sua costante preoccupazione
Il che determina se poi tutto questo
Che ceti interessati alla libertà e al progresso per la paura
Di questi massimalismi o di queste astrattezza dei partiti della sinistra marxisti Opava marxisti e si buttassero nelle braccia della mediazione nelle braccia del fascismo che li aveva vissuto l'esperienza del ventidue
Noi da lontano e non abbiamo qui facciamo dei che l'ha vissuta teoricamente da vicino
E l'esperienza spagnola in cui tutti i ceti che teoricamente dovevano essere diciamo così con noi e noi avevamo dei ragazzi allora ma pensavamo evidentemente leggevamo queste cose riuscivamo a vedere qualche pezzo di carta dall'estero
Tutti quei ceti intellettuali professionali piccola media borghesia che era ad aspettare che fossero cui ove pubblicani in Spagna è una stati tutti con Franco e avevano determinato la ricorda la la vittoria di Franco per paura
Del comunismo della Russia del tutto il resto e il suo terrore acché questo si ripetesse in Italia e lo dice e lo dichiarava e richiama in tutte queste polemiche l'attenzione
E afferma A pagina quattrocento ettari
Educare e conquistare alla democrazia moderna i centri minori
Sganciavo leda le posizioni tradizionali questa è la finalità che possono dare ossi i partiti progressisti e lo scopo della loro azione politica
Questa finalità
Vuole compiti distinti articolarsi non solo tra il partito comunista e il partito socialista
Ma anche fra il Partito repubblicano e il Partito Socialista può tutte le forze politiche che debbono contribuire edificare la democrazia
Questo scriveva nella verso la fine del mille novecentoquarantasette
Questo mi pare ed è ancora oggi di grande importanza anche politica
Molti pericoli sono superati
L'evoluzione è stata molto più lenta di quella che sarebbe potuta essere se i partiti comunista e socialista avessero avuto diversi comportamenti in Italia avremmo avuto un'evoluzione democratica e un po'come esso sociale molto più rapidi
Il Partito repubblicano ha contribuito grandemente a quello che è avvenuto e non lo diciamo così con spirito di di avuto godimento diciamo di auto elogio a quello che è avvenuto in Italia impedire certe cose
Ma da solo nelle sue stesse dimensioni non aveva sufficienti in confronto a quello che poteva essere però i problemi cioè di una collocazione che ciascuno può a vere e deve avere che ciascuno ha nella vita politica italiana
Per far progredire e sviluppare la democrazia rimane a mio parere nei medesimi termini che allora indicava la mano
E questo e chiudo perché deve parlare Giorgio dopo di me e non voglio portarli via tempo e difatti mi mantengo nel tempo
In quella che era
E ripete avrei la la frase che ho riportato sulla democrazia
Ma quella che era la sua convinzione sulla centralità sempre dell'uomo
Questo si sente con particolare commozione
Quando lì commemora
Pilo Albertelli il nostro Caro dimenticabile indimenticato o quando commemora
I nostri amici caduti morti arrestati nella tipografia di via Basento in una certa terribile giornata del novembre del mille novecentoquarantatré mi pare diciannove novembre in cui peraltro aveva osso non connesso con quello arrestavano anche Stefano figlie Siglienti e lo portavano a via apparso e questi Amici di via Basento il tipografo Pintori
Leone chiese boh che era in quel momento lì a correggere le bozze di un numero dell'Italia libera perché oltre a tutto ciò che fa l'Italia libera clandestina
Avevamo la preoccupazione di farla corretta in italiano cioè scritta bene e con uno stile elegante e anche perché perché Gesù o oli altri non potevano dirmi ficcarsi
Pilo Albertelli e di quello che erano culturalmente furono arrestati furono presi che e muoiono e in questa
Commemorazione come nelle altre sempre con mosse e sempre sentite
Per tutto quello che aveva vissuto è sempre è ancora questa affermazione cioè della democrazia
E dell'azione politica di ciascuno come autocoscienza
Come un dovere di un popolo e di cittadini televisivo no
E che costi costruiscono le loro istituzioni con la loro libertà per la convivenza con gli altri popoli e per il loro comune progresso classe
La parola al segretario del partito a Giorgio la Malfa
Io non naturalmente
Non posso aggiungere nulla
Intendo aggiungere nulla
Alle cose che hanno detto
Su questo il volume
L'amico Spadolini amico Maccanico
Presidente del partito amico Visentini
Tuttavia nel
La direzione nazionale nel
Nel pensare a questa a come
Come presentare questo questo libro che nasce dalla collaborazione del nostro Istituto di studi
Dell'Archivio di Stato della casa editrice Mondadori
Ritenuto che noi dovessimo fare non soltanto alla presentazione di un libro ma dove si può fare una manifestazione politica
Perché trattandosi degli scritti di un di un uomo politico che nella vita del nostro partito
Ha avuto evidentemente un grande peso
Un'occasione come questa deve essere anche non solo una riflessione sul sul nostro passato banche un'occasione per dire
Qualche cosa sui problemi di oggi e su quelli di domani
Ed in questa in questo quadro ed è questa
Per questa responsabilità io prendo la parola anche se molto brevemente
Tra l'altro l'abbiamo voluto fare ne ho avuto aveva una manifestazione di partito anche per esprimere un un ringraziamento agli amici repubblicani
Di tutt'Italia del Lazio in particolare per lo sforzo che si hanno fatto nelle elezioni amministrative del ventinove maggio scorso
Che hanno segnato per il partito
Traguardo di grande importanza
Perché avere rimesso
Un cinque davanti alla percentuale davanti al numero il nostro voto
Significa per tutti noi un incoraggiamento ad andare avanti in una strada che deve portare il partito repubblicano è molto avanti dal punto di vista del suo peso politico e del suo peso numerico
Sembrava che
Nel interpretazione
Sulla stampa di un
E delle altre forze politiche a sembrava che il cinque per cento forse
Un risultato del mille novecentottantatré che non sarebbe potuto essere ricostruito
Dovuto alle circostanze particolari della
Nella grande simpatia che aveva accompagnato lo sforzo di Spadolini come presidente del Consiglio e non invece
Come la riflessione della forza e del peso che i repubblicani avevano acquisito nella vita del nostro Paese
Beh molto importante che dopo le elezioni del mille novecentottantasette
Le quali alla fine delle quale molti commentatori avevano annunziato che ormai la vita italiana poteva tranquillamente organizzarsi attorno ai tre protagonisti democristiani socialisti e comunisti
Molto importante anche in queste elezioni abbiano segnato
Il ritorno dei repubblicani sotto quel numero quella sopra quella soglia del cinque per cento
Che poi rappresentano in un certo senso lo spartiacque fra le grandi forze politiche
Quindi questa manifestazione anche per ricordare a noi stessi questo risultato
Per sapere che da questo risultato il Partito repubblicano deve costruire
Una propria azione politica nei prossimi anni
Stabilendo con chiarezza che cosa deve fare
E poi portando avanti il programma delle cose da fare con con molta
Tensione con molta attenzione a non commettere errori ma sapendo che c'è la strada per andare avanti
Io desidero fissare
Quattro punti che riguardano
L'azione politica del partito in questi mesi e in prospettiva
Il primo è
Punto riaffermare
L'importanza di ciò che noi abbiamo fatto in questi mesi
L'azione politica che abbiamo condotto all'immediatamente dopo i due referendum non solo nelle nei due referendum ma l'azione politica sui problemi del Governo
Abbiamo avviato all'indomani del referendum
Quando abbiamo posto sul tavolo
Della discussione fra le forze politiche il problema di dare al Paese un governo più solido
Meno incerto in meno dell'assoluto del governo dell'onorevole D'Ovidio
All'indomani delle elezioni
Del giugno scorso
Nella difficoltà di formare un governo solido
Nel primo scontro con cui si era aperta la legislatura fra democristiani e socialisti molti commentatori avevano visto
La decima legislatura come una legislatura destinata sicuramente al susseguirsi di governi deboli
E quasi certamente destinata a vedere elezioni nuove elezioni politiche
Fra il mille novecentottantanove mille novecentonovanta
E allora sembrava che questa condizione fosse una condizione politica molto pericolosa per il nostro Paese
In particolare un Paese che deve affrontare una scadenza importante come quella dell'unificazione
Del mercato europeo alla quale non è preparato
Non poteva avvicinarsi a questa scadenza consentendo che prevalesse con gli scontri fra i partiti politici che già avevano sepolto la precedente legislatura lo scontro fra la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Ma che bisognasse trovare una via ed una formula per dare al Paese un governo stabile ed un programma di governo capace di affrontare questi problemi
Quindi abbiamo aperto noi
La strada alla sostituzione del governo dell'onorevole Gorizia
E non ci dimentichiamo che quel governo che
Negli ultimi giorni l'onorevole Craxi ha liquidato dicendo per un governo di cui non si sentiva non si sente io la mangusta regia nel ricordo ha detto parlando a Tolmezzo qualche giorno fa
è stato difeso dal Partito socialista continuando il Partito socialista diversi per settimane sette mesi che esso non vedeva la necessità di sostituire al Governo Goria che aveva un programma adeguato alcun'altra formula di governo
Io ho sempre detto scherzando vero basta aspettare con i socialisti non ci troviamo d'accordo perché si cambiano idea
Abbiamo indicato lui
La formula di affidare
La guida del governo al segretario della Democrazia Cristiana
E non perché abbiamo particolare simpatia per l'onorevole De Mita rispetto a qualunque altro esponente di quel partito che sia segretario della Democrazia Cristiana
Perché come ho detto molte volte i repubblicani riservano le loro simpatia ai repubblicani
Agli altri
Alle altre forze politiche
Riservando il dispetto cosa che non capita sempre alle altre forze politiche nei nostri confronti il rispetto l'attenzione per ciò che dicono ma l'affetto e la simpatia qualche cosa che nutriamo per i nostri compagni di partito
Abbiamo ritenuto però
Che l'unica possibilità
In questa condizione della vita italiana
Dias la contrapposizione fra la Democrazia cristiana e del Partito socialista l'unica possibilità di tenere in freno questa conflittualità che esiste e che continuerà a dominare la vita italiana nei prossimi anni
Era quella di imporre a questi due partiti una tregua delle armi
Edipo dalla Democrazia cristiana un impegno pieno nel sostegno del governo di cui essere espressione sostenga che la democrazia cristiana non riserva quasi mai ai governi che essa pretende di guidare
Ma che speriamo si senta più vincolata ad offrire a un governo che esprime la leadership del proprio partito ma abbiamo ritenuto che nello stesso tempo
L'affidare alla guida del Governo al segretario di uno dei partiti della coalizione potrà vere
Nella condizione della vita politica italiana gli effetti positivi che ha avuto il fatto di aver affidato precedenti coalizione alla guida del segretario repubblicano e alla guida del segretario socialista
Io ho osservato molte volte
E la ragione della longevità dei Governi Spadolini e del governo Craxi non era tanto per le capacità
Di questi esponenti politici
Che in quanto capaci esponenti politici trovavano i partiti della coalizione non molta simpatia non molto forti
Come anche
Si comprende nella vita della politica dei governi di coalizione che è una delle caratteristiche del dal nostro sistema politico
Ma la longevità di quei governi è vero che l'azione al fatto che i partiti della coalizione
Che avessero voluto sostituire
La guida di quei governi il partito che guidava quei governi si sarebbero trovati nella difficoltà di ricostituire la coalizione si sarebbero trovati ad affrontare il pericolo di elezioni anticipate
E difatti all'indomani
Della caduta del governo Spadolini indipendentemente da ciò che non abbiamo fatto perché noi siamo stati leali nei confronti dell'evoluzione successiva sono venute a elezioni anticipate
E all'indomani della caduta del governo dell'onorevole Craxi i socialisti hanno messo chiaro alla Democrazia Cristiana che essi non avrebbero accettato di sostenere altra formula di governo e lo si comprende altra formula di coalizione che non vedesse il partito socialista alla guida di quel governo e sono venuto alle elezioni anticipate
Ed è la stessa ragione
Per la è questa la ragione per la quale noi abbiamo insistito
Che fosse il segretario della Democrazia Cristiana guidare il governo
Perché è chiaro che fino a quando sarà il segretario della Democrazia Cristiana guidare il governo questa coalizione avrà difficoltà a cadere
E se cadrà dovrà essere sostituita da una coalizione diversa oppure sarà seguita da elezioni anticipate
Che siccome i repubblicani non hanno interesse all'instabilità del Paese hanno interesse a una stabilità delle istituzioni
Sapendo che le istituzioni democratiche sono solide si riescono a essere stabilì a risolvere i problemi del Paese la nostra posizione è stata acquisita
E gli attacchi dai quali siamo stati circondato in questi mesi
Gli attacchi che si sono svolti durante la crisi di governo
Gli attacchi ai limiti dell'insulto e ben oltre il limite delle il sunto non sono stati dando i raccolti non perché non sappiamo comprendere gli attacchi o non sappiamo rispondere agli attacchi in qualche caso anzi sappiamo anticiparli
Sappiamo tuttavia e c'è un grande interesse del Paese
Adesso è governato da adesso fino a verso la scadenza naturale della legislatura
Che ci sono problemi
Non sappiamo se il Governo sarà in grado di affrontare ma che sappiamo che un Governo fragile
Debole minato dalle lotte fra i partiti che lo compongono non sarebbe certamente in grado di affrontare e quindi vogliamo collocare il nostro partito come uno dei partiti che lottano per difendere gli interessi del nostro Paese e non vogliamo confondere gli interessi dei partiti
Con gli interessi del Paese
è il governo dell'onorevole De Mita sotto questo profilo è un Governo che i repubblicani hanno voluto rappresenta un successo di una battaglia del partito che assolutamente minoritarie
Perché è nato contro
L'impostazione di uno dei partiti della coalizione nel disinteresse di due altri partiti della coalizione giustamente dichiarati minori e con lo Stato l'ostilità di larga parte del partito di maggioranza relativa quindi è una posizione politica che rappresenta un successo del partito repubblicano un partito di minoranza anche ha diritto a ottenere dell'opinione pubblica il riconoscimento di ciò che ciò che esso per il che per questo si batte per cui il suo lavoro secondo punto
Riguarda i compiti che attendono il governo
Ma consideriamo con enorme preoccupazione la situazione economica la situazione sociale del Paese
Perché al di là dei discorsi che sono stati fatti in questi anni
Cioè grandi traguardi raggiunti
E sui miracoli che avremo generato nella vita del nostro Paese esistono problemi aperti
Esistono a condizione della finanza pubblica che è destinata a rendere impossibile la prosecuzione di un ordinato sviluppo della vita economica del nostro Paese
Esiste un peso
Sarà presentato dal dal costo dall'inefficienza delle strutture pubbliche che è destinato a rendere sempre più difficile lo sviluppo ulteriore del sistema produttivo italiano
Ed è destinato a condurre l'Italia
All'appuntamento del novantadue condizioni non di forza ma di debolezza è aperto l'altro giorno il ministro
Nel commercio con l'estero il ministro del Tesoro hanno chiesto insieme con la Francia alla Comunità europea di rinviare le prime misure di liberalizzazione dei movimenti di capitali che erano previste per l'autunno del mille novecento e ottantotto
Noi abbiamo detto che la nostra opinione se ci fosse stata chiesta dal governo come partito politico sarebbe stata contraria a questa richiesta
Prendiamo atto prendiamo atto
Prendiamo atto però che una condizione di squilibrio della finanza pubblica comincia già impone di rallentare i nomi che tutti i giorni ci riempiamo la bocca del nostro europeismo dirà lontani noi il basso dell'integrazione europea di cui parliamo
Ci sta un problema della finanza pubblica
Che va affrontato
Con molta rapidità ed io credo di poter dire
Che il giudizio sul governo dell'onorevole De Mita sull'onorevole De Mita come presidente del Consiglio
Non potrà attendere immensi
Non potrà attendere gli anni attende qualche settimana perché se da adesso alla fine del mese di luglio il governo non è riuscito
A chiarire con precisione i tempi nei quali la manovra di risanamento finanziario viene avviato
I fondamenti di questa manovra dal lato delle entrate dal lato delle spese se questo non avviene nel giro di qualche settimana
è chiaro che il problema della finanza pubblica e destinato a trascinarsi modi conclusivo pena ancora un anno cioè l'anno della prossima legge finanziaria e il paese è destinata a vedere aggravato ulteriormente i problemi
Il piano del ministro del Tesoro Amato si basa su un'ipotesi se ne consideriamo illusoria per quella di poter abbassare i tassi dell'interesse nel nostro Paese
Per poter abbassare i tassi dell'interesse nel nostro Paese è lì dunque per questa via
L'onere del debito pubblico bisogna che comincia a diminuire lo squilibrio della finanza pubblica cioè che comincino a essere tagliate le spese pubbliche improduttive che esistono e che sono ancora lontane dal fra
Ma insieme con questo problema si affaccia un'altra questione che è una questione di sociale di grande di grande vitalità
Non abbiamo assistito nel corso di questi mesi alla paralisi di un innumerevole serie di servizi pubblici essenziali
Ma la scuola i trasporti
Siamo stati favorevoli a che il governo chiudesse nel modo concreto e già anche generoso il contratto degli insegnanti
Secoli abbiamo ritenuto che potesse essere fatta
Per una categoria importante per il futuro del nostro Paese potesse essere fatta
Una politica in un PIL può in qualche modo generoso riportando questi livelli di di remunerazione
A condizioni più adeguate
Per una categoria a cui è affidato il futuro dei giovani di questo Paese
L'abbiamo detto insieme con questo del governo adesso Asoka l'onere e la responsabilità di chiarire che questo si tratta di un'eccezione che non potrà estendere
A tutte le categorie del pubblico impiego i benefici che in questa tornata contrattuale è stato deciso dalla maggioranza del del Parlamento di assegnare a una categoria che è stata giudicata in condizioni di particolare disagio
E che si dovrà resistere a eventuali richieste di estendere a tutte le categorie del pubblico impiego
Richieste che sono giuste fosse in sé ma che sono del tutto incompatibili con l'idea di riportare la finanza pubblica condizioni non dico di equilibrio ma di minore drammatico squilibri di quelle che si stanno manifestando è annunciata per i prossimi anni
E nello stesso tempo è intollerabile
Il fenomeno delle degli scioperi nel modo in cui essi si manifesta Miguel campo di tutti i pubblici servizi dando l'immagine di un Paese sostanzialmente disarticolato con illecite le ferrovie le gli aeroplani di traghetti la sanità prima la scuola ciascuno in condizioni di paralisi c'è una legge davanti al Parlamento che riguarda la regolamentazione del dell'esercizio del diritto di sciopero nell'ambito dei pubblici servizi il governo all'obbligo di insistere con la sua maggioranza perché questa legge venga approvata
E poi all'obbligo di ricorrere agli strumenti della precettazione se del caso per assicurare che il Paese non venga colpito da una paralisi sociale o da nuove forme di disgregazione che si stanno manifestando
Dietro le quali può darsi che un giorno all'altro ci si trovino anche gli interessi di forze politiche e non vorremmo essere indotte nuovamente a cavalcare come è avvenuto a molte forze politiche aveva la fine degli anni sessanta e settanta
La tigre del corporativismo sindacale pubblico e privato per creare condizioni di disordine per poi mettere S o direi in questo Paese
Terzo punto che riguarda le prospettive dell'alternativa di sinistra di cui tanto si parla in queste settimane
Si dice che le elezioni amministrative
Nel mese di maggio abbiano accelerato la prospettiva per l'alternativa di sinistra
A dire la verità non mi pare che il complesso dei voti della sinistra italiana non sia aumentato
E che quindi la prospettiva di una maggioranza della sinistra non esista
Ok comunque comunisti e socialisti dovrebbero raccogliere il consenso
Non solo di forze come la socialdemocrazia o come i radicali ma dovrebbero anche avere il consenso di una forza politica come la nostra che è politicamente
Qualitativamente e quantitativamente indispensabile a un'ipotesi qualsiasi ipotesi di alternativa di sinistra
Nelle condizioni attuali repubblicani non vedono la possibilità di dare un giudizio positivo di questi sviluppi
Prevediamo ancora troppe lontane le posizioni dei comunisti
Sulla maggior parte delle questioni che a noi appaiono fondamentali dalle questioni della politica estera a quelle della politica economica soprattutto ci domandiamo se il partito socialista
Come nel processo di avvicinamento verso il partito comunista che ha iniziato di cui sono conferma le parole spese
Dirigenti di quel partito dopo le elezioni dell'onorevole Occhetto alla segreteria del Partito comunista ci domandiamo dove si collocherà la maggiore intesa che si va profilando tra comunisti e socialisti
Su quali posizioni di politica estera di politica economica questi due partiti cominceranno a sperimentare la loro maggiore vicinanza
Quello che noi vogliamo dire che nei prossimi mesi repubblicani apriranno
Occasioni di discussione
Nel merito dei problemi con i comunisti e con i socialisti
Ma partendo da una condizione attuale
Che esclude la possibilità che da parte nostra possa essere accettato rispetto a queste due forze politiche di partecipare a eventuali iniziative coraggioso avventate che si dovessero prendere di creare nel Paese
Un'alternativa di governo per la quale oggi non esistono nemmeno le precondizioni necessarie dal punto di vista delle d'dei programmi che debbono essere portati avanti l'onere l'onere di convincere il partito repubblicano che vi sono queste condizioni spetta a chi intende promuovere l'alternativa di sinistra nel nostro Paese
E noi siamo pronti a discutere con i socialisti e con i comunisti con grande apertura cogliendo ma abbiamo parlando delle elezioni europee
Abbiamo detto che siamo disposti a discuterne anche se con grande cautela con forze che su tutti i temi dell'europeismo per esempio gli stessi radicali dell'onorevole Pannella su qualche tema come l'europeismo non sono così lontani dalle posizioni repubblicane
Siamo un partito che è disposto a discutere con tutte le forze politiche e che non ha intenzione di farsi chiudere in nessuna diretto
Quando non abbiamo intenzione di essere considerati nel partito moderato nel partito di destra siamo il partito repubblicano discutiamo pontici fare non abbiamo nessun ente
Ha un'altra storia dei alle nostre intenzioni vengo all'ultimo punto
Riguarda il sul futuro del nostro partito come organizzazione noi noi dobbiamo
Ricordare questa
Questa manifestazione di oggi che in qualche modo vado
Molto tenendole
Che tutti conosce diamo ricordare
Qual è il grande patrimonio di storia
Del quale i repubblicani sono fissi
Nemici che mi hanno preceduto la lunga storia del partito dall'Unità alla costruzione dell'Italia prima del fascismo alla lotta contro il fascismo alla costruzione della Repubblica ciascuno di queste tappe il contributo di idee e dei repubblicani è stato un contributo molto profondo vide in tutti i campi in cui si articola la vita politica del nostro Paese ai temi della politica e
Era a quelli delle istituzioni ai problemi dell'economia ai problemi del buongoverno della pubblica amministrazione noi ab
Di cui ha
Questo
Oggi presentiamo è solo l'ultimo capitolo uno degli ultimi capito bene un patrimonio di idee di questo genere non può essere rappresentato da altre forze politiche
Non ha no nessuna intenzione
Di accettare di altre forze politiche si dichiarino
Idee che sono state o sono nostri e che indicano nell'insieme abborracciato delle loro impostazioni programmatiche che essi rappresentano
Che il pensiero repubblicano perché di questo pensiero che
Dopo la politica dei redditi o la correttezza amministrativa o non so quale altro tempo e lei
C'è più che un contributo
Tu hai un suggerimento ad altre forze politiche che per diritto naturale sarebbe con le grandi forze politiche rappresentative della volontà popolare del nostro paese
C'è la consapevolezza che gli amici repubblicani e
Il potere al
L'ente una via per il nostro Paese cioè che se non avessimo avuto se avessimo domani
E il consenso di larghe masse di cittadini noi avremmo per l'Italia un modello
Dal modo in cui essa si dovrebbe atteggiare sui problemi della politica internazionale del modo in cui essa si dovrebbe atteggiare
Sui problemi della giustizia sociale del modo in cui è stato avrebbe scrivere e tradurre in concreto la Costituzione e il funzionamento delle sue istituzioni dove siamo partito di massa nei Castelli Romani via o nelle Marche noi non abbiamo mai avuto dubbio i poteri a rappresentare
Il bisogno di questa società
E che ci voglia ridurre a una forza che si limita a suggerire idee che possono essere utilizzati da altri cerca di sottrarre
Alia una componente che l'Italia ha visto all'opera nel corso della sua lunga storia e di cui ha potuto vede non solo la logica
Ma anche la giustezza
Per questo e lo voglio dire con molta chiarezza noi siamo irriducibili però nei rapporti con le altre forze politiche quando abbiamo detto in questi mesi che ne
Riteniamo che la democrazia italiana abbia bisogno di quattro forze politiche per costruire il suo futuro in una prospettiva di stabilità e di progresso e forze cattoliche le forze socialiste le forze comuniste e le forze che pubblica
Noi non ci siamo soltanto riferiti al fatto che lei no
Idee debbano essere parte del futuro della società italiana ci siano riferiti al fatto che amministratori comunali amministratori regionali ministri repubblicani siano chiamati fare concretamente questo nostro Paese e ad
Questo
Che noi consideriamo il cinque per cento la base di partenza la base di partenza di una forza politica che sia strutturata
Del partito insieme di opinione di massa che sappia raccogliere le voci che la società civile oggi
E ieri faceva sentire che i grandi partiti non riuscivano ad avevo a tradurre in concreto a che nello stesso tempo sappia nel suo costume interno nella sua capacità di lavoro interno nel suo modo più moderni e organizzato sappia rappresentare in piccolo un modello della società che noi vorremmo costruire
Di oggi e ne ho potuto nell'Italia di domani questo mici repubblicani è il significato
Io credo che dobbiamo dare a questa nostra manifestazione politica contemplare
La forza delle nostre idee nel
Sato è sapere i compiti a cui si chiama L'Avvenire e sapere bene le forze l'umiltà e la serietà di fare il nostro dovere
Manifestazione
Quindi