Intervento di Pier Franco Quaglieni in occasione dei 45 anni del Centro Pannunzio

Amici del centro
Credo
Di dover parlare questa sera anche a nome Di Camillo Olivetti presidente del Centro Pannunzio
Che
Seguendo le orme della famiglia Olivetti
Che hai marea ha creato una grande industria italiana e internazionale
Non ama le chiacchiere mamma i fatti
Questa sera e comunque una sera particolare
Perché io che mi sento
Innanzitutto e soprattutto un uomo di scuola
Mi sento turbato e offeso e indignato
Di fronte all'atto di follia di colpire una scuola e una giovane studentessa
Cosa che non era mai accaduta in precedenza
Mi rifiuto ovviamente
Di fare
Delle anticipazioni come molti giornali a mano fare
Lasciamo che siano le forze dell'ordine e la magistratura a indagare
E non approvare come è stato scritto spesso su internet subito e presto i colpevoli
Perché noi che siamo dei garantisti
Riteniamo che innanzitutto la vera giustizia si fondi sulla ponga all'altezza delle indagini e non sulla ricerca di capri espiatori comunque essi siano
Ma certo io mi sento
Turbato profondamente così come credo tutti noi siamo turbati profondamente dalle vittime del terremoto
E ha colpito
Due città importanti bella Romania
Io ho voluto
Che si dedicasse il concerto alle vittime del terremoto e alla giovane studentessa
Proprio perché
Altrimenti
Noi avremmo commesso un grave errore in termini proprio di superficialità
A fare una festa questa sera tra virgolette
Malgrado questi avvenimenti drammatici
Ma noi la festa nulla
Volevamo fare
Anche se
La musica gioiosa dimostrarlo così bene illustrata da Loris Maria Marchetti
Ci porti alla gioia
Ma è una soglia che guarda al futuro
Che guarda al futuro non certo al presente
Io
Voglio salutare e ringraziare con grande affetto Gianni Romeo perché
Ormai da alcuni anni abbiamo stabilito un rapporto di collaborazione molto intenso ma credo che abbia
Un senso questo ringraziamento che io ritengo affettuoso proprio perché con Gianni Romeo c'è un idem sentire su alcune cose fondamentali
E che
Si trovano perfettamente in sintonia
Circolo dalla stampa
E innaturali terra
Io lei un interlocutore
Da tanti anni
I un centro come il nostro che si intitola un grande giornalista come fu Mario Pannunzio
Io ricordo
Molti anni fa
Forse la prima manifestazione in cui con lavorammo insieme fu quella la prendo l'azione di un libro di Giovanni Spadolini
Sull'opposizione cattolica
Avendo come presentatore
Carlo Casalegno al quale io voglio rendere omaggio questa sera
Perché Carlo Casalegno non è stato solo un grande amico del Centro Pannunzio ma è stato il simbolo
Di un coraggio civile
Nel mantenere ferme le proprie posizioni
Anche di fronte alle continue minacce che il terrorismo
Cioè dice
Quel terrorismo che ha insanguinato questo nostro città
Olio ovviamente a ringraziare
Il dottor
Pongo
Che e
Il l'amministratore delegato dal centro congressi dell'Unione industriali per essere qui
Perché
Anche col centro congressi
Si è ripresa una collaborazione che c'era già stata negli anni io ricordo un massimo mila che vende ricordato insieme
E tante altre iniziative lo stesso Mario Soldati lo stesso Mario Soldati
Bene ricorda anzi venne festeggiato i novant'anni
Nella sala congressi ovverossia voglio solo salutare il Governatore deroga del Rotari che
E
Un rapporto recente ma un rapporto importante al quale noi teniamo in modo particolare
Voglio
Ovviamente
Salutare tutti i soci dal Centro Pannunzio io qui nemmeno tantissimi vedo degli amici da tanti anni fedeli soci del Centro polifunzionale
E vedo
Per le persone di più recente acquisizione
Ma tutti li voglio ringraziare non voglio nominarne nessuno per non dimenticare nessuno
Pertanto vedo dei delle figure dei volti
Che mi collega non nel corso degli anni
A battaglie a iniziative culturali a convegni
Ma anche a momenti di vera amicizia perché al Centro Pannunzio
Noi non ci troviamo solo perché come diceva uno slogan felice coniato da Mario Soldati non solo perché
Sì sentiamo titolari del nostro cervello
Ma anche perché aggiungerei io abbiamo un cuore che sente i valori dell'amicizia come valori importanti quindi intelletto e cuore
Non vado errato era un qualcosa che li accarezza mi corregga l'amico Ramella
Riecheggia qualcosa ditte amicissimo e non vorrei scadere in una
Visione troppo sentimentale o sentimentale ho idea alla maniera di De Amicis
Voglio anche ringraziare mia moglie
Perché
Ha avuto la pazienza in tanti anni vi sopportarmi e di sopportare tutele iniziative che io
Ho svolto
E che
Hanno fatto sì che la vita privata sia stata sacrificata
All'impegno
Per centottantuno
Domando di Spadolini in una sua
Lettera che ho ripreso in mano in questi giorni
Mi scriveva in occasione dei venticinque anni del centro
Quali erano secondo l'Ulivo punti fermi del centro
Io quel tendo di dover attualizzare
Quello al lettera che ho ripreso in mano
E che
Riprenda in qualche misura i punti fermi come diceva Giovanni Spadolini
Che fu tra gli amici
Vicine al centro poi
Innanzitutto io evidenzia lei ma ripeto
Con un giudizio di
Attualizzati è chiaro ma che
Riprendono quella letta o di Spadolini Lalli atterrita io riprenderei ed sottolineerei l'alterità del centro
Rispetto a buona parte della cultura torinese e italiana
Alterità rispetto
Alle culture egemoniche
Fondate su arroganze ideologiche che
Noi rifiutiamo
Oggi
E abbiamo rifiutato a maggior ragione
Nel clima infuocato del sessantotto che in Italia e Stato non dico un anno ma è stato di venti trent'anni e ha devastato la nostra università e la nostra scuola
L'altro ieri
Però a un convegno in Sicilia
Sulle Lonardo ci ascia
Bene
Un amico dell'università palermitana
Ha detto citando si Asia
Che i siciliani sono sempre
Fuori misura ebbene io riprendo la frase dici ansia e la data col Centro Pannunzio il Centro Pannunzio e e vuole rimanere sempre fuori misura
Le ammucchiate ideologiche il comporre un mese di saltare i non ci appartengono li lasciamo a tutti coloro i quali
Vogliono in truppa anch'essi
In quello
Che
Eugenio Montale
Per i fini IVA
Il serraglio
Il serraglio
Tesi
Per il
Pecore laureate
Il serraglio delle pecore laureata ebbene noi non vogliamo appartenere né alle pecore
E non vogliamo soprattutto essere prigionieri di sandali di nessun genere a costo di pagare dei prezzi altissimi
E di essere anche magari ignorati
Come
Ci può vedere ante questa sera
Dicevo l'alterità del Centro Pannunzio
Io faccio alcuni esempi di questa alterità
L'attività editoriale del centro ad esempio che un'attività editoriale ricca basta consultare il nostro ciclo per vedere
Quante pubblicazioni
A
Prodotti il Centro Pannunzio
Ma
Fiore all'occhiello
Queste pubblicazioni solo gli annali
Sono gli annali che anche quest'anno malgrado l'estrema difficoltà di un momento terribile come questo usciranno prossimamente
Usciranno prossimamente
E rimarranno come sempre questi animali
Con una caratteristica quella di
Mettere insieme grandi firme dell'università e del giornalismo
Insieme a giovani firme
Ai giovani cosiddetti promettente
Bene questo e proprio nello spirito che fu di Mario Pannunzio perché se voi andate a rileggere o a spogliare le annate ingiallita dal Mondo di Pannunzio ebbene voi vi accorgete
Di vedere
Grandi firme quello di Croce di inauditi di saldare minimi dire Rossi di tanti altri di Tommaso mai
Il Thomas Mann
Ebbene voi vedete queste grandi firme appaiate a persone del tutto sconosciute
Mi diceva il mio amico Giovanni Arpino a cui voglio rivolgere un pensiero questo sera
Perché è stato un grande amico personale ma anche del Centro Pannunzio in tante occasioni bene Giovanni Arpino mi raccontava che faceva il militare
Avverrà
E
Mandò un racconto
Ah Pannunzio era giovanissimo mandò un racconto a Pannunzio
Nel giro di pochi giorni che ricevette una cartolina postale come si usava in quell'epoca
In cui Pannunzio gli scriveva nel numero prossimo del mondo uscirai sulla raccolta
Ecco questa capacità di Pannunzio di capire i giovani e non solo i giovani perché ad esempio c'erano scrittori che provenivano dalla Provincia italiana
E che erano del tutto sconosciuti o sottovalutati nell'ambito della leader la loro realtà locale che trovava una il Mondo di Pannunzio la possibilità
Di
Farsi conoscere di farsi apprezzare
Quindi le attività editoriali un secondo punto
Che
è un punto fermo fermissima
L'abbiamo ribadito a centocinquanta anni la l'unità nazionale
Lo scorso anno ma lo riconfermiamo oggi
Perché
E un altro dalle costanti del Centro Pannunzio
Cioè il valore nazionale della cultura
Quindi nessuna visione localistica nessuna visione regionalistica nessuna visione separati Istica
Perché è per noi il valore dell'unità d'Italia è un valore da difendere
E da considerare irrinunciabile
Insieme al valore del Risorgimento
Come Adolfo Omodeo noi ripetiamo difendere il Risorgimento
Da chi
Lo ha criminalizzato a sinistra e da chi lo ha criminalizzato a destra
Perché la grande tradizione risorgimentale cavouriana va difesa
E se il Risorgimento non viene riuscito come forse meritava di riuscire
E perché il Conte di Cavour Morris cinquantenne
A pochi mesi di distanza dalla proclamazione del Regno
Nel mille ottocento e sessantuno se noi avessimo avuto il Conte di Cavour certamente per altri dieci anni la storia italiana avrebbe preso una piega differente
Il terzo punto e il valore europea o della cultura
Il cervo che sul mondo scriveva Thomas Mann
Ma
Si scrivevano
Einaudi
Spinelli
Rossi
Spinelli arrossire autori del manifesto di Ventotene il quale in piena Seconda guerra mondiale si guardava al federalismo europeo
Pertanto l'Europa di Rossi
E si spinga ai piedi Einaudi
Poco conosciuto sotto il profilo del pensiero federalista invece
Addirittura e maestro di Ernesto Rossi nell'idea europea
Ebbene
Questa Europa
Non ha nulla a che vedere con l'Europa di oggi
Non l'Europa
Per i cosiddetti poteri forti
Ma è un'Europa della cultura della civiltà europea
Nel radici laiche e cristiane perché
C'è un'endiadi indiscusso un gentile che lega le origini dell'Europa al cristianesimo i valori della laicità dell'umanesimo e dell'illuminismo
Altro punto irrinunciabile
A cui
Credo siamo rimasti fedeli
E quello della laicità
Che non è irrisione nei confronti di chi ha sede
Che non è Miss credenza come giustamente un maestro nostro che fui sia presidente del Centro Pannunzio Alessandro passano nel non tre al quale rivolgo un pensiero
Affettuoso
E commosso
Ebbene
Non vieni scadenza la laicità
E ci certo separazione di Stato e di Chiesa
In una logica cavouriana
Cui la Chiesa è autonoma e libera in uno stato altrettanto autonomo e libero laico perché deve garantire le fedi e le convinzioni tutte
Guai se lo Stato diventa uno Stato etico
O di natura che Agliana o di natura reso interreligiosa non ha importanza ogni forma di Stato etico e la negazione
Dei valori della libertà di coscienza che sono valori irrinunciabili anch'essi
Ma la laicità così come l'abbiamo intesa noi nome solo in questo senso
E la laicità come chiave
Il dura
Delle semplificazioni ideologica
Dei in maniche ismi ideologici
Per il
Della violenza anche
Delle ideologie della presunzione delle ideologie che vogliono semplificare alla realtà e a ridurla loro immagine e somiglianza la realtà è molto più complessa
Della ideologia e trionfanti
Nel sessantotto
E che ancora covano sotto la cenere di questa
Povera cultura italiana che è ancora in larga misura schiava delle ideologie non riesce a guardare più avanti
Rimane lì legata a quella visione
Un altro punto
Magari controcorrente oggi
Ma che appartiene alla nostra tradizione culturale appieno piccolo
Il primato della politica
Così come ci ha insegnato Machiavelli il primato della politica
La politica è indispensabile
Come elemento di sintesi di interessi contrapposti
La politica ha un primato che va difeso rispetto alle tecnocrazia e di ogni tipo
Che non colgono
Il valore
Per il cittadino e dell'uomo
Che non possono
Ridurre il discorso a una questione di conti
Perché allora affideremmo
Le nostre sorti ad un amministratore di condominio
E avremmo più o meno
Risultato
Disposizioni
Certo
E parlando di primato dalla politica noi intendiamo la politica di chi ha dedicato la sua vita il fuori
Suoi anni migliori
Alla politica all'impegno civile
In tutti gli ambiti politici io l'altra sera al circolo ufficiali e ricordando Enrico Martini Mauri medaglia d'oro al valor militare
E eroi della resistenza dimenticata
Parlavo anche della figura alta e nobile di Giancarlo Paietta
Che aveva patito anni e anni di carcere e che serve per combattere fino in fondo la sua battaglia
In tutte le realtà politiche troviamo
Personalità che hanno saputo dedicare la propria vita i propri ideali a tutti questi
Noi ci riferiamo quando parliamo
Di rimarco bella politica
Primato della politica anche rispetto all'antipolitica più o meno spettacolare che caratterizza oggi la situazione italiana
Abbiamo mille è un motivo
Per rifiutare una casta di persone in Campania sia e disoneste
Ma non dobbiamo perdere il senso della politica intesa in maniera
Alta
Così come
Lo stesso Mario Pannunzio ha saputo testimoniare
Mario Pannunzio che nella clandestinità fonda un giornale che viene rinchiuso a Regina Coeli che per poco non finisce davanti al plotone di esecuzione alle Fosse Ardeatine
Ma quando qualcuno gli ricordava quell'episodio diceva cambiava discorso non voleva che si ricordasse quello che lui aveva fatto
Come fece martiri malore
Esiti mese dall'esercito
Si lavora e ogni legge
E torno al lavoro
Come fece
Arrigo diventi
Che venne seviziato
Dai nazisti
E non sentì impegno civile se no nel momento in cui
Tu insieme all'ambasciatore Carandini
Editore mecenate del mondo di Mario Paluzzo
Una battaglia culturale e politica un tempo ecco Giovanni Spadolini si insegnava a sentire come un'endiadi indice su incivile politica e cultura
Oggi c'è gente che si vanta dalla propria ignoranza culturale ricoprendo incarichi politici di primaria grandezza
Questo è un segno della crisi morale della crisi profonda in cui l'Italia è precipitata
Un altro punto che voglio ricordare
E quello della scuola
Centro Pannunzio
Ha combattuto grandi battaglie
Contro il Fazzi lirismo il permissivismo il sei politico il ventisette politico all'università
Ha premiato lo scorso anno la preside del liceo Cavour che abbiamo qui in sala
E che
Io ho rivelato il primo liceo
Loro invece la prima scuola torinesi in assoluto
Perché perché all'inizio Cavour si lavora seriamente
D'altra parte
Ci sono gli tema Gotti che spesso
Confondono la cultura con l'ideologia con la propaganda politica e degradano ulteriormente alla scuola
Una scuola che deve essere uguale dalle Alpi alla Sicilia
Nessuna concessione a ragionare rischi io a Palermo persiano scia il giorno dopo a Trapani per
Il centocinquantesimo dell'istituto Nautico di Trapani sono andato a difendere la riforma Casati sì la riforma Casati
Che non era una camicia di forza calata nelle altre realtà italiane Gabrio Casati era un uomo europeo
Era stato potestà di Milano sotto gli austriaci prima di essere un patriota del Risorgimento
Ebbene la riforma Casati erano a scuola migliore possibile nel mille ottocentosessantuno con Francesco De Santis a capo del Ministero della pubblica istruzione
E poi la difesa a oltranza che noi abbiamo fatto
Penso spuntando la in questa direzione della scuola classica del liceo classico
Questa battaglia noi l'abbiamo fatta citando
Concetto Marchesi citando Augusto Monti citando
Esempi
P. modernità e di classicità insieme perché anche qui monti ci ha insegnato
A unire insieme i due aspetto
Io amo Quarto impressi demerito del liceo D'Azeglio
Bene Augusto Monti in quel liceo a insegnato diceva il mio amico mugugni mossa Ivaldi che
Era stato suo allievo
Bene Moussa Ivaldi diceva che Monte insegnava ai suoi allievi a rispettare le proprie idee non le idee di Monti le proprie idee ecco questa è la vera laicità
Non quella di imbottigliare i cervelli con
Slogan frasi fatte luoghi comuni e via discorrendo
Un ultimo aspetto se mi consentite o almeno
Pura osservazione
Centro Pannunzio è stato tra i primi in Italia a denunciare il dramma delle foibe e dell'esodo dagli italiani d'Istria Dalmazia il fiume
Così come Mario Pannunzio sul Risorgimento liberale il suo quotidiano prima del mondo nel mille novecento e quaranta
Cinque quarantasei denunciava i crimini di quindicimila infoibati
E poi ancora se mi permettete anche il ciclo che stiamo svolgendo insieme al comando militare nord
Su resistenza e Forze armate ebbene
E all'insegna di un vecchio nostro discorso che noi abbiamo incominciato tanti anni fa
Che la Resistenza non è il monopolio di qualcuno in modo particolare ma la Resistenza è stata di cattolici di anarchici di monarchici di repubblicani di socialisti
I persone apolitica chi militari come Cordero di Montezemolo
Come Martin e Mauri
No per persone che sono state cancellate
Dalla storiografia perché la Resistenza doveva essere
Monopolio di un solo partito e di una sola ideologia
Un'ultima osservazione
Per la quale noi ci vantiamo in questo momento in particolare in Italia
Nel
Giugno il tredici giugno
Del due mila e dieci io scrissi al Ministro per i beni culturali
Però ritirando l'istanza per il centenario per il Comitato per il centenario
Per le onoranze a Mario Pannunzio
Erano stati fissati dal Ministero
Duecentotrenta mila euro
Io nella lettera scrissi
Che erano le prime avvisaglie
Per la Grecia e della possibile
La libertà e la possibile affinità di situazione dell'Italia io scrissi dicendo che rinunciava amo al contributo
Perché ritenevamo che la sobrietà dovesse prevalere su ogni altra considerazione e bene il Centro Pannunzio rifiuto
Il Comitato
Nazionale per le celebrazioni a Mario Pannunzio
Dicendo che ci voleva sobrietà
Altri non rinunciarono
Ma non riuscirono comunque a mettere le mani sopra il Comitato perché il Comitato non sì costituiti
Perché non poteva costituirsi in quanto il Centro Pannunzio era l'erede unico è autentico di Mario Pannunzio e dall'altra audizione Pannunzio
Io chiudo
Ricordando
Tutti i soci
E sono mancati in questi
Anni
Sono molti
Lustri
Meno illustri o sconosciuti
Ma tutti lì accomunò
In un unico ricordo
Non posso tuttavia
Non
Rivolgere il mio pensiero
Ad Arrigo libretti
Cioè entro il quale il Centro Pannunzio non si sarebbe costituito
A Mario Soldati
è stato straordinario presidente del Centro Pannunzio per vent'anni
E ad Alda croce
è stata Presidente
Del Centro Pannunzio prima Di Camillo Olivetti salvo un periodo ad interim del sottoscritto
Alda croce mancata a novant'anni
E che
Rappresenta
Io se non fosse un clima così austero quello di questa sera se non ci fossero dei morti
Vorrei chiudere con una battuta ma non lo faccio tra soldati è alta corruzione che si innamorano a Bardonecchia
Tanti anni tanti tanti anni
Mi sarebbe un episodio da raccontare ma non posso farlo perché mi sono imposto
Una ospitalità assoluta
Chiudo cari amici del centro balzando
A nome di tutti voi che credo sentiate
Il valore di questo Centro Pannunzio balzando Hill avaro che ci rappresenta ci rappresenta tutti e rappresenta soprattutto coloro che non ci sono più