"La nonviolenza dentro e oltre la politica"

Il programma
Seminario
Sulla non violenza che abbiamo collocato un seminario promosso dall'Istituto Togliatti e dalla Federazione giovanile comunista che abbiamo collocato alle soglie del nostro congresso straordinario
Sta da un'intenzione precisa sottolineando così l'esigenza di una riflessione sul tema della non violenza non violenza dentro e oltre la politica come abbiamo titolato
Quindi sottolineando così la volontà e l'obiettivo di aprire un filone di ricerca per quello che ci riguarda e di iniziativa
Ritenendo infatti che il tema le sue molte implicazioni pratiche concettuali sarebbe il caso di dire comportamentali di comportamento politico costituiscano elementi imprescindibili chiusa nella sinistra che ponga come obiettivo che abbia come obiettivo il rinnovamento di se stessa della riforma della politica
Rinnovamento della politica della sinistra non possono non fare della cultura e della pratica della non violenza un vero e proprio banco di prova il tema in postosi nel corso di eventi sconvolgenti di questi anni portato di culture e movimenti degli anni ottanta
Si ricorderà che fu posto con forza nel bagaglio culturale teorico del nuovo corso del diciannovesimo congresso di decimo Congresso muovendo
Da un percorso autocritico che svolgemmo rispetto a esperienze e tradizioni nostre e da un'assunzione che molto doveva che doveva ricerche del femminismo della Federazione giovanile comunista delle elaborazioni di altre culture cultura radicale cultura democratica del cattolicesimo italiano
Una ricerca che si affiancano ai processi pacifici e nonviolenti messi in campo dal pensiero della perestrojka dal concreta aprirsi di diversi e nuovi processi di transizione nella società e nei Paesi dell'Est
Esperienze ricerche percorsi che segnano dal punto di vista del nesso violenza politica cultura della non violenza una rottura una discontinuità teorico pratica sia con il pensiero marxista che con la tradizione comunista e quindi diciamo un bisogno di ridefinizione concettuale che vogliamo evidenziare in questo seminario aprendo un confronto fra culture politiche
Che muova a partire da un bisogno di nostra discontinuità rispetto alla tradizione discontinuità necessaria da vedere come elemento costitutivo
Per un approccio fondativo al tema della non violenza un contaminarsi e dunque ponendoci interrogativi problematiche Zandonà radicalità parzialità del pensiero delle pratiche non violenza dentro e oltre la politica superamento politico e superamento dell'orizzonte categoria Lessico linguaggio della stessa politica modalità di comportamento e di regole dentro e oltre la politica come condizione di rifondazione della politica stessa
Novità che vogliamo introdurre anche sul piano metodologico
Abbiamo costruito questo seminario coll'impegno della Federazione giovanile comunista
Chiedendo contributi diversi
Vogliamo avviare e ringrazio tutti perché sui banchi i nostri lavori e vogliamo all'ottava BR un un lavoro un percorso che prefiguri una ricerca fra l'istituto associazioni diverse laiche cattoliche da tempo impegnati sul tema solo parzialmente questo seminario riuscite a perseguire questo obiettivo
E non solo con lo scopo di un'apertura verso altri
Diversi dai comunisti ma ipotizzare un percorso un possibile percorso comune che dalle differenze degli approcci e della vendita di proposte sappia trarre arricchimenti e comunque fronti proficui
Dall'apertura di un seminario vorremmo indicare un obiettivo concreto di fissare vedremo poi come concluderemo i lavori di questo nostro seminario
Per un lauto unno
Un seminario costruito con questo criterio e tematizzato in maniera più precisa in cui risulti visibile il confronto delle varie voci le diversità di esperienze possibili itinerari comuni
All'avvio di questo lavoro ci è sembrato utile indicare proporre come risulta dall'organizzazione delle giornate tre ambiti di riflessione
Quello dell'impatto di un nuovo pensiero politico
Rispetta le culture dell'agire siano messe discontinuità teorico concettuali da individuare dentro il marxismo pure l'approccio ricerca femminile o ancora il nodo del confronto regole conflitto
O infine il tema assunto dal punto di vista delle soggettività dei principi costitutivi la tolleranza la solidarietà al bene comune e di come si sono espressi nella politica dell'ultimo come questi temi sono espressi nella politica dell'ultimo decennio
Temi che affronteremo nella giornata odierna in secondo luogo mattinata di domani quello della ricerca di una radice di un originale non come retorico il ferimento ma ha bisogno di riscoprire ragioni di un inizio tempo non può non essere individuata per la cultura italiana nel pensiero e nell'agire di Aldo Capitini un nuovo di turno
Non solo diciamo come omaggio dovuto bisogno dovuto ma che serva ad orientare a problematiche Zare la stessa ricerca di oggi per l'originalità di quel pensiero i ritardi e le autocritica di molti per la dimensione europea che quel pensiero quell'analisi hanno avuto non volendo fare dunque un convegno Succher nuovo convegno succubi Capitini abbiamo invece scelto la strada della testimonianza capace di fissare il problema di Zare l'attualità e centralità di quell'approccio infine le questioni dell'orizzonte mondiale dell'esperienza non violento orizzonte che pacifista
Ma non solo
Rispetto alle questioni che riguardano l'Est europeo questione palestinese rapporto istituzioni opinione pubblica questo l'insieme del per oggetto del nostro seminario ringrazio il partecipanti ringrazio tutti i relatori che abbiamo scelto fra personalità intellettuali che si sono cimentati con questi temi e quindi io do subito la parola Massimo Brutti
Per la prima comunicazione della mattinata le regole del conflitto sociale beh è un diritto della non violenza
L'acquisizione
Io affronto la questione dell'influenza in rapporto
In rapporto
Alle teorie del diritto alle teorie giuridiche
L'analisi del diritto
Dobbiamo muovere da questo da questa premessa può assumere due diversi punti di vista
Ho guardati alla struttura dei fenomeni giuridici
In questo caso i suoi modi di procedere dipendono molto dalla nozione di diritto che addotta e dai conseguenti schemi descrittivi
Che da quella nozione di diritto fa di scendere o che ad essa i colleghi
Oppure l'analisi del diritto può indagare le funzioni che in vario modo si ricollegano all'esperienza che viene individuato un esperienza giuridica
Questa dicotomia struttura funzione
Ha una sua tradizione
Nasce entro contesto culturale positivisti con in cui schemi
Usati per impiega impiegati per rappresentare e gli organismi naturali
Venivano riferiti alla rappresentazione della società e del diritto
La struttura della mano e questa che si può vedere
Analizzare
Nella sua posizione statica la funzione della mano è quella di prendere e si vede si rappresenta nell'atto dinamico ditte prendere una cosa
Quando parliamo di un'analisi delle funzioni
Del diritto del fenomeno giuridico dell'esperienza che viene individuata come giuridica
Possiamo riferirci esiti e conseguenze concrete di questa esperienza
In questo caso quando puntualmente
Un esito concreto un effetto
Del dato giuridico viene descritto ci troviamo di fronte ad un rappresentazione storiografica
Puntuale e concreta di una determinata funzione di un determinato effetto
Conseguito attraverso la struttura
Giuridica oppure possiamo parlare di funzioni intendendo per funzioni un modello di effetti producibili una rappresentazione ipotetica da una parte c'è la rilevazione empirica di una funzione concreta
Dall'altra c'è una rappresentazione ipotetica dei possibili funzioni
Del diritto
Abbiamo una serie di titoli e giuridiche che pongono al centro l'analisi delle strutture sì
Penso per esempio alle teorie normativi speaker che sente il quale descrive l'ordinamento giuridico
Come un complesso di norme ma un complesso di norme che sono legate insieme
L'ordinamento giuridico perché sembra quasi una macchina per la produzione delle norme perché ogni norma stabilisce le condizioni di produzione di altre norme
Al vertice c'è una norma fondamentale
La norma supposta dal dal giurista
Una specie di finzione
La quale stabilisce a quali condizioni
Insieme delle norme si producono una norma sulla produzione del diritto quindi le teorie norma di visti che rappresenta questo assetto normativo che il seme lo rappresenta in modo fortemente unitario senza preoccuparsi rimandando ad un altro approccio analitico indagine sulle funzioni
Che il semplice una rappresentazione monistico del diritto il diritto un solo questo ordinamento
Nell'ambito del quale le norme sono rigidamente concatenate e poi fuori dal diritto cioè l'agire sociale c'è la storia ci sono i conflitti i conflitti quindi sono all'esterno rispetto a questo macchinario normativo
Invece un'analisi funzionale del diritto è alla base delle teorie conflittuali istinti
Perché tenta di individuare nel fenomeno giuridico
Anzi si assume come unità di misura del fenomeno giuridico la norma nelle singole norme
Un referente esterno un collegamento con qualcosa che avviene al di fuori delle norme e della loro struttura
Questo collegamento è rappresentato appunto da conflitti
Che si svolgono nell'ambito dalla società e che in qualche modo influenza no
Gli effetti
Le funzioni
Che dato giuridico svolge in questo modo agendo anche
Sulla struttura del diritto
Poiché i conflitti determinano il prevalere di certe funzioni su altre un tipo di applicazione delle norme che si impone rispetto ad un altro genere di applicazione delle norme e poi in un secondo momento
Determinano anche una modificazione terreno
Possiamo richiamare tre teorie conflittuali Istica del diritto tre approcci all'analisi del diritto che sono di tipo conflitto sta
Il primo approccio conflittuali sta
Lo voglio richiamare
Per primo mai in un giurista
E cioè io
Io rivoluzionario di uno scienziato dalla società quale Marx il quale nell'ambito della
Sua
Indagine nel capitale a un certo momento ci propone
Un approccio conflittuali scrivo all'analisi di una forma giuridica di un dato giuridico
Questo dato giuridico e la regolamentazione alla disciplina della giornata di lavoro
Del tempo di lavoro
In Marx
Il conflitto
Tra
Il prestatore di lavoro e il detentore dei mezzi di produzione si svolge all'interno di una struttura di tipo contrattuale
Nel senso cioè che questi due soggetti sono entrambi liberi entrambi uguali
E pongono in essere con contratto di compravendita
Entrambi liberi entrambi uguali dal punto di vista delle forme giuridiche che regolano i loro comportamenti ad una libertà ed uguaglianza formale
Corrisponde poi lo squilibrio profondo una disuguaglianza nelle condizioni sociali in cui essi si trovano
Il possessore del denaro possessore dei mezzi di produzione paga la forza lavoro
A lui appartiene l'uso la forza lavoro durante tutta la giornata
Il capitalista come ogni altro compratore cerca di spendere dal valore d'uso della sua merce la maggiore utilità possibile
Egli cerca di prolungare il tempo di lavoro
Cercando di rendere più lunga possibile la giornata lavorativa e quando possibile cercando di farne uno due egli dice Marx sostiene il suo diritto di compratori
Dall'altra parte la natura specifica della merce venduta implica un limite al suo consumo poiché prestatore di lavoro l'operaio deve essere messo in condizione di tipo di poter riprodurre la sua forza lavoro
L'operaio afferma il suo diritto di venditore quando vuole limitare la giornata lavorativa di una grandezza normale determinati qui a dunque luogo un'antinomia tra la spinta e la pressione che viene entro questa condizione di parità formale entro il contratto da parte di colui che acquista la forza lavoro da parte del detentore di denaro e la resistenza che si manifesta da parte di colui che vende
La forza lavoro
E Marx dice qui ha dunque luogo un'antinomia diritto contro diritto entrambi consacrati dalla legge dello scambio delle merci fra diritti eguali decide la forza così nella storia dalla produzione capitalistica la regolazione della giornata lavorativa si presenta come lotta per i limiti della giornata lavorativa
Lotta per la limitazione del tempo di lavoro lotta tra il capitalista collettivo cioè la classe dei capitalisti e l'operaio collettivo cioè la classe operaia
C'è un diritto conflittuale dell'operaio che si
Legittima
Nel discorso di Marx in base alla forza che la classe operaia riesce a infondere dentro questo diritto collettivo che è un diritto alla delimitazione della giornata lavorativa operaio
Lavora un'intera giornata apprezzo dice Marzi di mezza giornata
E tende quindi a contrarre restringere il tempo del suo lavoro per avvicinarlo il più possibile
Al
Il lavoro che equivalente
Al prezzo che viene pagato dal capitalista sapendo che nell'ambito di un altro tema di produzione di tipo capitalistico
Non si potrà giungere mai ad una coincidenza
Bene lasciando da parte tutte le implicazioni di questa rappresentazione soprattutto per quel che riguarda la teoria del valore questa
In questa sede naturalmente non ci interessa
Noi siamo di fronte ad una rappresentazione di tipo conflittuali stinco della regolamentazione legislativa del tempo di lavoro
Questa regolamentazione legislativa è il risultato di uno sconto di due diritti o per meglio dire della affermazione da parte di due soggetti di
Una
Determinazione del rapporto che corrisponde a quello che ciascuno dei due sentenze serie come proprio diritto
La decisione non può che venire la determinazione il limite non può che venire da una
Dal prevalere di chi riesce ad infondere più forza nella propria aspirazione e nella propria ricchezza
Le relazioni produttive sono qui concettualizzare atte dentro
L'idea
Del contratto
Per questo i due soggetti dello scontro si presentano come formalmente giuridicamente liberi ed uguali se non ci fosse il contratto se non ci fossero loro libertà se non ci fosse la loro uguaglianza formale
Non funzionerebbe neanche il meccanismo dalla compravendita tra forza lavoro
La storia del diritto che regola i rapporti produttivi
E la storia della affermazione di questa contro attualità
E la storia della determinazione gli strumenti giuridici che consentano
Infondere forza nella pretesa operaia nell'aspirazione operaia nella rivendicazione del proprio diritto senza con ciò ricorrere alla violenza
Senza con ciò ricorrere ad atti che rompono la trama delle relazioni giuridiche
Adatti che rompono l'ordinamento che si pongono cioè come sostituzione di un diverso ordinamento all'ordinamento esistente
Diritto di sciopero la prima grande conquista ed è un po'lasse attorno al quale ruota questo
Graduale processo di organizzazione della forza senza il ricorso alla violenza
Di una organizzazione il più possibile e ragionevole della forza che faccia i conti con la necessità di muoversi entro un ordinamento dato
Senza ricorrere allo strumento estremo della rivoluzione politica cioè della sostituzione di altro ordinamento all'ordinamento
Una seconda teoria conflittuali Spica
Questa è di un giurista
Giurista si chiama ieri in un o meglio Rudolf von ieri Inge scrive nel mille ottocentosettantadue un libretto intitolato la lotta per il diritto
Qui lo schema conflittuali statico è applicato al diritto privato e al tema
Delle
Sanzioni di cui le norme giuridiche sono munite
Il che significa anzitutto il diritto penale anche tutto l'insieme degli strumenti coattivi di cui
Lo Stato dispone per garantire la attuazione del diritto in via coattiva cioè per garantire una reazione dell'ordinamento nel momento in cui non vi sia da parte di taluno dei consociati una adesione spontanea alle regole
Per quel che riguarda il diritto privato questa teoria conflittuali Istica sottolinea come tutto il sistema giuridico privatistico funzioni in quanto insiste la litigiosità dei privati cioè in quanto i singoli i privati perseguono con tenacia puntigliosamente
Senza mai rinunciare
La
Soddisfazione dei loro interessi e quindi l'attuazione anche in via coattiva ove l'altro non aderisca spontaneamente alle regole d'attuazione anche in via coattiva delle regole del diritto privato
L'altro aspetto quello delle sanzioni sottolinea come se c'è un ordinamento giuridico se c'è un diritto ciò significa che riguardo
Alla regolamentazione contenuta nelle norme e nelle consuetudini alla regolamentazione
Dettata da quel diritto non vi è una spontanea osservanza generale da parte dei consociati
Le prescrizioni giuridici giuridiche unite di sanzioni nascono proprio perché vi è una tendenza
Nei comportamenti dei consociati e discostarsi dalle regole questa tendenza
Non è generale
Ciò porrebbe un problema di non efficace totale delle regole e quindi ne metterebbe in discussione la permanenza la vigenza
Ma tuttavia esiste infatti è una tendenza dei comportamenti a discostarsi dalle regole di qui la necessità delle regole e la necessità che a queste regole siano connesse delle sanzioni
Sia connessa alla previsione di conseguenze afflittive
Derivanti dalla mancata osservanza delle regole
In questo c'è un conflitto
Il conflitto è tra il monopolio statale della forza
Il fatto cioè che l'organizzazione pubblica
Abbia nelle proprie mani
Di strumenti coattivi
Quindi la capacità fondamentale di influenzare i comportamenti
Dei soggetti e dei consociati attraverso la minaccia di una sezione
E dall'altro lato
La
Tendenza
Alla trasgressione quindi c'è un conflitto tra il monopolio statale della forza e la tendenza alla trasgressione la tendenza discostarsi dalle regole
In questi due elementi la conflittualità del singolo come
Fondamento
Del diritto privato nella sua applicazione del suo funzionamento e
Lo scontro la frizione la tensione tra monopolio statale della forza tendenze trasgressive c'è una rappresentazione realistica del diritto
Il diritto non è il risultato di un processo spontaneo non nasce dalle consuetudini dalla tradizione quello del diritto non è un processo indolore in questo ieri in via polemizza con la tradizione dello storicismo
Conservatore la tradizione di Santini dello storicismo conservatore
Degli anni trenta e quaranta dell'ottocento in Germania
Anzi queste critiche allo storicismo conservatore di Jenin che verranno riprese
Da filoni di pensiero
Che sono ai margini
Del pensiero liberale e del pensiero socialista tra la fine dell'ottocento e gli inizi del Novecento il Ring è un autore citato da Josh sorelle
Teorico dello sciopero generale la violenza come mito
Del sindacalismo rivoluzionario cioè di tendenze che si collocano da un lato a immagine del pensiero liberale perché riprendono concezioni
Nelle quali l'elemento della competizione molto forte quindi concezioni tipo liederistico e dall'altro riprendono concezione di tipo invece socialista l'idea dello sciopero generale i sindacati come centro di una progressiva sostituzione
Di poteri e cioè al potere dell'apparato statuale la sostituzione del potere che nasce dal sindacato dalle organizzazioni dei lavoratori
Anche la c'è una vi sono tutti Orio conflitto rischioso Rail c'è una
Rappresentazione conflittuali sta della politica e del diritto dove il conflitto tende però a proporsi come una sorta di molte volte con una sorta di conflitto simulato dove il conflitto nel quale si agitano uniti di lotta che viene presa in considerazione non per risulta per i risultati concreti che produce ma piuttosto per la funzione educativa che svolge c'è uno scarto fra queste teorie e quelle che poi saranno le applicazioni
Pratiche
Le quali naturalmente
Non tengono conto diciamo di queste implicazioni di questi aspetti emblematici e diventano invece poi
Scontro sociale spesso non diretto
Spesso legato a condizioni di e difficoltà abbia i settori della classe operaia o anche i settori delle organizzazioni contadine
Il sindacalismo rivoluzionario in Italia si diffonderà molto per esempio tra
Intellettuali socialisti e radicali meridionali
Un terzo approccio analitico al conflitto e al diritto
è quello di Google X ludico puntualizza che nel mille ottocentonovantadue scrive la idea sociologica dello Stato
Sì ci offre una rappresentazione conflittuali Stati della produzione giuridica e della politica lo Stato e gli dice è il prodotto di relazioni conflittuali instabili
è un conflitto
Costante
Che influenza l'essere
Il divenire dello Stato da una parte cioè il gruppo o meglio ci sono i gruppi che sono subordinati ad un gruppo più forte
E che si organizzano esercitano pressioni che tendono ad uscire dalla subalternità dall'altra parte vi è il gruppo dominante il quale crea un apparato lo Stato attraverso il quale esercitare il potere
Ma è l'apparato stesso che diviene sede di conflitti
E il diritto non è un meccanismo per regolare i rapporti tra liberi ed eguali qui evidentemente puntualizza pensa
A libertà ed uguaglianza in termini di autorità politica e di potere sociale non è un meccanismo per regolare i rapporti tra liberi ed eguali ma è il prodotto di una contrattazione fra ineguali
E sono Asha'cioè dalla pressione che i gruppi dominanti esercitano sui gruppi dominanti costringendoli a formulare delle norme generali che registrano fedelmente la linea di demarcazione sulla quale il conflitto per dominanti e dominati si è provvisoriamente fermato
Il diritto è insomma secondo cui Gorizia lo strumento che registrati verifica la reciproca posizione di potere e dei gruppi e la consacrazione legale di una ineguaglianza
Da questo questo immaginare il diritto come registrazione in norme generali in una condizione di disuguaglianza
Lo Stato il potere politico come una risultante instabile esposto a mutamenti del conflitto tra gruppi subordinati gruppo dominante deriva una relatività una instabilità di ogni diritto
Di ogni apparente ordine
Insomma la linea di demarcazione rapporto di autorità di potere tra gruppo dominante gruppi subordinati può modificarsi a seconda del conflitto tra i gruppi conduce a situazioni reciproche e a posizioni di potere diverse dalle attuali
Quindi vi è questa instabilità questo mutamento sta modificazione
Imposta dal conflitto
Si può immaginare come dicevo prima
Un doppio livello
Una modificazione nell'applicazione delle norme una modificazione che diventa riscrittura delle norme e che dipende dai livelli di volta in volta raggiunti nel rapporto tra gruppo dominante gruppi dominanti
Questi aspetti della teoria di Khun propizia sono stati riproposti recentemente in alcuni studi uno di poca nel viste Sociologia del diritto del mio novecentosettantacinque ne cito soltanto due ed uno che è un libro a mio avviso molto interessante ritto meno dal titolo il diritto come struttura del conflitto uscito nel mille novecentottantuno per la casa editrice angeli
Dunque il fenomeno giuridico e visto come struttura che registra in modo instabile assetti volta a volta funzionali a fasi diverse del conflitto
E i termini del conflitto sono semplici gruppo subordinato gruppi subordinati da una parte e dall'altra parte gruppo dominante allora vediamo meglio questa immagine
Di
Del rapporto fra conflitto il diritto
è una immagine di instabilità
Instabilità dell'ordine
Instabilità dell'esperienza giuridica la quale presuppone un mutamento in progresso un mutamento in divenire
In questa rappresentazione il conflitto non implica necessariamente sostituzione di strutture
Non implica necessariamente l'idea della rivoluzione politica anche se può giungere fino all'estremo della rimozione politica
Ma c'è un ampio spazio che è occupato dalla modificazione progressiva graduale di qui la continua instabilità
Delle strutture
In questo caso la modificazione progressiva delle strutture
Questo conflitto che influenza la regolamentazione giuridica e la cambia attraverso un processo continuo molecolare
Presuppone
Un consenso sulle modalità attraverso le quali avviene il mutamento perché o il mutamento e sostituzione drastica
Ma
Oppure il mutamento
Progressivo graduale in progress
Allora in questo caso deve esserci un consenso sulle modalità attraverso le quali avviene in mutamento
Definire il diritto come struttura del conflitto non esclude dalla descrizione le prassi rivoluzionaria nel senso che la rivoluzione politica nel senso che la sostituzione drastica di un ordinamento ad un altro
Ma implica anche uno svolgimento del conflitto alle condizioni poste dal diritto
Ecco in che senso quindi il diritto diventa espressione registrazione gli affetti dei risultati del conflitto
Ma è anche
Visto non soltanto come insieme statico di norme
Ma visto come Complesso di comportamenti di apparati
Come organizzazione insomma la sede il luogo entro il quale si svolge il conflitto
Quindi vi è uno svolgimento del conflitto alle condizioni poste dal diritto e teorie conflittuali istante
Tutti e tre gli approcci conflittuali 'sti che ho detto in particolare questo ultimo di puntualizza
Rendono possibile
Questa rappresentazione questa ipotesi il conflitto alle condizioni poste dalle regole giuridiche
Entro questo quadro di possibilità
Tra cui c'è appunto il conflitto che si sviluppa senza travolgere il consenso raggiunto sulle modalità di produzione del mutamento
Entro questo quadro di possibilità dicevo si determina una scelta di valori quindi noi abbiamo in sostanza una immagine del rapporto fra conflitto e fenomeno giuridico
Dentro questa immagine dei rapporti fra conflitto il fenomeno giuridico cioè
L'ipotesi di un conflitto che si sviluppa senza travolgere il consenso sulle modalità di produzione del mutamento
Quindi c'è una Area diciamo di consenso c'è una con sensualità sulla produzione del mutamento e poi c'è il conflitto per il mutamento
E qui vento questo quadro di possibilità che si determina una scelta di valore che la scelta
Della non violenza
Nel conflitto
Che significa
Che nel momento in cui si afferma in modo conflittuale il proprio diritto la propria aspirazione
L'affermazione conflittuale di cui parlava anche Max al tempo stesso
Ci si impegna a definire
Qual è l'aria di con sensualità
Entro cui l'affermazione conflittuale del proprio diritto si pone
Nel momento in cui si afferma in modo conflittuale il proprio diritto ci si fa carico di porre o di offrire alla controparte regole
La affermazione conflittuale del diritto regole per condurre avanti la propria lotta la scelta di valute la non violenza è questo
Presuppone una rappresentazione teorica del rapporto fra conflitto il fenomeno giuridico nella quale
Il conflitto non travolge il consenso sui modi di produzione del mutamento sul modo in cui mutamento si produce
Implica una scelta di valore dentro il conflitto io scelgo la non violenza
Ma scegliere la non violenza nel conflitto significa nel momento in cui io affermo
Con un atto di scissione di rottura di separazione un atto conflittuale il mio diritto
Mi faccio carico di proporre regole entro cui il conflitto dovrà svolgersi ma proporre regole tout-court conflitto dovrà svolgersi significa anche manifestare affermare il proprio diritto accompagnandolo con un atteggiamento
Mentale e culturale
Che un atteggiamento di
Autolimitazione
Di autodeterminazione
Di dominio della emotività
Gli scritti politici di Max Weber tra il mille novecento diciotto
Diciannove
Quelli che poi
Sono compresi
Sono stati compresi nella raccolta sul Parlamento e governo e poi di turno in economia e società emerge questa idea
Che
Max Weber propone in relazione alle politiche
E secondo me la socialdemocrazia tedesca dovrà seguire dopo la fine della guerra ed è l'idea del tenere i nervi a posto
E del il dominio razionale
Sulla emotività sulle aspirazioni
Sui desideri di trasformazione
Dominio razionale che tende appunto a prospettare gli esiti possibili e al tempo stesso a tener lontana dal affermazione dei propri diritti una violenza che diviene controproducente
La scelta della non violenza come ideale e giuridico come metodo di comportamento nei conflitti implica della rivendicazione la protesta nel momento in cui si affermano contengono anche una proposta
Un'offerta di accordo relativa alle regole del conflitto
Vedete che in queste settimane
Questo è un problema concreto del vissuto dagli studenti nella nella protesta studentesca qui abbiamo una protesta nuova
Che non ha
Una organizzazione un soggetto
Che ne esprime che la progetta
Ma è una protesta che si manifesta spontaneamente che produce una cultura un linguaggio per tanti versi nuovo inatteso anche se per molti aspetti riprende linguaggi tradizionali della
Delle proteste democratiche e quindi si riallaccia al linguaggio del movimento operaio linguaggio della sinistra però per molti aspetti contiene in sé anche elementi inattesi elementi di novità
Questa
Protesta si manifesta attraverso ma occupazione la presenza diciamo entro strutture che sono le strutture dell'università pubblica
Impone
La affermazione di diritti richiama l'attenzione dell'insieme della collettività dell'insieme dell'opinione pubblica sull'affermazione di diritti
Il problema della protesta studentesca
Quello di
Esprimere nel tempo nel momento stesso in cui si pone nel momento stesso in cui occupa strutture pubbliche una proposta un'offerta di accordo relativa alle regole entro cui la protesta si svolge si manifesta
Che in questo caso non sono
Regole
Meccanicamente formalisticamente derivate
Dalle regole giuridiche vigenti
Aggiungono qualcosa si costruiscono sulle regole giuridiche vigenti
Perché certamente in base ad una interpretazione così meccanica
Delle regole giuridiche vigenti
La occupazione di strutture pubbliche
Per se stessa dovrebbe implicare una sottrazione di queste strutture pubbliche ad altri e quindi porre un problema un problema di legalità
La protesta studentesca invece tenta di una operazione interpretativa di altro segno
Operazione interpretativa consistente nel dire attenzione le strutture pubbliche sono di solito negate a molti
Perché
Sono insufficienti e non funzionale
Quindi pensare che la occupazione implichi la sottrazione delle strutture pubbliche
Agli utenti
è una forzatura non corrisponde al vero
Da un lato
Dall'altro la occupazione di queste strutture pubbliche si modifica il loro uso non si
Traduce in una esclusione attraverso la forza di alcuno
Dall'ingresso entro queste strutture
Con questa duplice operazione interpretativa che implicita nei comportamenti e nelle posizioni assunte dal movimento studentesco in queste settimane
Si propone alla controparte anzitutto le autorità accademiche ma poi l'autorità politica una sorta di regola che si aggiunge Anna
Alle regole giuridiche vigenti e la loro interpretazione meccanica perché è una regola costruita attraverso atti interpretativi sia pure impliciti
Si propone questa regola entro la quale si
Propone di continuare a sviluppare il conflitto
In forme che sono non violente senza impedire a nessuno di ma di partecipare
Alla discussione e al lavoro comune ecco qui noi abbiamo quindi una protesta una rivendicazione che si forma è una rivendicazione della protesta di tipo nuovo rispetto alle forme tradizionali ed organizzate della posizione rivendicazione di diritti
E non può che contenere una proposta sulle regole se vuole essere non violenta
E naturalmente si tratta di vedere se le controparti considerano praticabile il consenso su queste regole che vengono proposte
Io credo che si tratti ma qui esprime una valutazione personale se le cose stanno come io ho detto se non Selmi rappresentazione non è una forzatura io credo che si tratti di regole del tutto ragionevoli e il rifiuto dalla con sensualità su queste regole come per esempio tanto per stare al alla cronaca la minacce venuta dai rettori nei giorni scorsi dichiarare
Decretare l'annullamento dell'anno accademico rifiuto di questa con sensualità insomma e il rifiuto di una proposta relativa Aldo svolgimento non violento conflitto
E quindi anche alla possibile produzione attraverso questo conflitto di un diverso assetto universitario di norme diverso e qui siamo di fronte ad un conflitto che si propone di intervenire nell'aria della determinazione giuridica
In una disciplina che riguarda il funzionamento dell'università e i diritti degli studenti
Questo conflitto nel momento stesso in cui si pone porta con sé anche una proposta dal
Da parte del soggetto che afferma il proprio diritto
Una proposta relativa alle regole
Vi sono due argomenti con i quali si può sostenere legittimare questa scelta della non violenza
Da quale implica che nel momento in cui si afferma la rivendicazione la protesta di sì anche un'offerta di accordo sulle regole
Due argomenti che legittimano scelta la non violenza anzitutto la continuità e la omogeneità tra il metodo dell'affermazione conflittuale del diritto e la forma del suo riconoscimento della sua tutela a metodo pacifico corrisponde direttamente senza difficoltà
Più facilmente la forma universale della tutela e del riconoscimento effettivo del diritto che si ha rivendicato e che si è affermato
Se l'affermazione conflittuale del diritto magari alla fine si io tanto sto per finire se l'affermazione conflittuale del diritto
Sì realizzano
Attraverso comportamenti non violenti e ciò è possibile nella misura in cui si riesce a stabilire con la con sensualità che dicevo prima cioè il conflitto riesce a farsi anche portatore delle proprie regole
è evidente che vi è una continuità non Moggi Anita tra la fase dell'affermazione conflittuale la fase del riconoscimento della tutela effettiva
Del diritto al metodo pacifico corrisponde forma universale del riconoscimento della tutela del diritto o comunque una forma di che che si universalizzazione per della quale è più facile la effettività
E l'altra l'altro argomento quello della utilità della scelta non violenta poiché la scelta non violenta e quella che meglio garantisce
Momento storico dato
Che meglio garantisce il conflitto e la sua ti produzione
Io per concludere viva voglio richiamare un esempio
Che un esempio
Che sta dentro la storia
Della cultura
Si ponesse la questione della violenza
Della resistenza all'arbitrio
è abbastanza interessante questo esempio perché ci consente di vedere quali sono le distanze e quali sono le differenze rispetto all'oggi
L'esempio è tratto da il discorso parlamentare di Togliatti
E il primo aprile del mille novecentocinquanta
In quei giorni il Consiglio dei ministri si era riunito per varare misure eccezionali in materia di potenziamento dalla difesa del Paese questa era la dizione allora ministro degli Interni era Mario Scelba
E tra queste misure eccezionali vi era la facoltà concessa ai prefetti e questori di sospendere per tre mesi comizio detto Dini comizi cioè le manifestazioni politiche pubbliche
Qualora nella zona si diceva si verifichino gradi violenze o atti di intolleranza politica naturalmente questa espressione atti di intolleranza politica molto vada ed ampia e quindi dava la possibilità ai prefetti di intervenire
Imitando restringendo i diritti politici cioè il diritto di riunione
Che è una manifestazione essenziale della libertà di associazione
Poi il ministro degli Interni dava disposizioni ai prefetti affinché attentati terroristici manifestazioni violente intolleranze di carattere politico e sindacale siano seguite da immediate perquisizioni nelle sedi dei partiti nelle sedi dei sindacati
Di altri enti e nei domicili dei dirigenti
Quando si parla di partiti si tratti parlo naturalmente del Partito comunista del Partito socialista
E quando si parla di sindacati si parla della CGIL ma si parla anche di altri enti che possono essere le associazioni dal dall'Alleanza Contadini ad altre associazioni e nei domicili dei dirigenti il tutto legato ad una previsione molto generica ed ampia che è quella
Di intolleranze di carattere politico perché ci sono sì gli attentati terroristici se ci sono le manifestazioni violente ma c'è anche la previsione di intolleranza di carattere politico e sindacale come potrebbe essere per esempio il picchettano gioco come potrebbe essere l'occupazione di un di un fondo in incolto di un fondo abbandonato dai dai proprietari dei latifondisti e in effetti nei mesi precedenti che erano stati occupazione delle terre in Calabria
E questi diciamo questi atti vengono presi a
Pretesto e giustificazione di
Attività poliziesca che giungono fino alla perquisizione domicili dei dirigenti insomma interventi che comprimono la libertà
Anzitutto la libertà di manifestazione del pensiero la libertà di associazione
Nascono sì certo la protesta ma giungono ad una compressione delle libertà
La situazione nella quale questo questi atti vengono compiuti e nella quale Balletto anche il discorso di Togliatti è una situazione in cui le classi possidenti si oppongono tenacemente alla democratizzazione
Vi è una disuguaglianza sociale stridente dice Togliatti e e vi è la volontà di un ceto privilegiato il quale non capisce che cosa è cambiato nella situazione italiana dal mille novecentoquarantadue sino ad oggi
Non capisce che si è attuato in Italia un tale risveglio delle masse lavoratrici per cui se non si cambia qualcosa nella struttura economica del paese la pace sociale non può più essere conservato
E il problema del Togliatti pone più volte di un della necessità di una democratizzazione dei ceti dirigenti
Che significa accettare mutamenti nella struttura economico sociale e quindi ceti dirigenti ai quali pensa se pensiamo di agitazioni ai moti che vi erano stati dei mesi precedenti sono quelli della grande proprietà agraria anzitutto
E si non accetterà una un processo di democratizzazione ma non si rendono conto che senza questo processo di democratizzazione la pace sociale sempre più problematica quindi il punto di vista dal quale Togliatti si pone quello delle condizioni entro le quali è possibile mantenere una pace sociale una convivenza organizzata rispetto generale da parte di tutti e due norme dell'ordinamento giuridico
Egli in sostanza sostiene che misure come quelle varata dal Consiglio dei ministri sono in contrasto con la legalità costituzionale
E che giustificano questo è il punto
Più delicato
Complesso del suo discorso perché anche il punto che serve politicamente a sostenere la validità
E il Monti
Popolari dei movimenti popolari
Per lo meno giustifica legittima
Questi atti che si collocano fuori contro la legalità costituzionale giustificano egli dice un diritto di resistenza
I egli ricorda la tradizione storica e letteraria che Fini dal mondo antico
Indica questa diritto profondo legato alla natura dell'uomo i resistere contro il tiranno
Il poeta greco Armodio nascondere o la spada in un ramo di mirto
E poi riversi di un poeta italiano che diceva il ferro per uccidere i tiranni il meeting per festeggiare il funerale ci son ad alcuni riferimenti letterari che gli farà questa componente
Di libertà e democratica che attraversa il pensiero occidentale e che rappresento
Un punto di resistenza estrema nei confronti dell'invadenza del potere politico
Quando si nega la libertà del singolo a c'era un certo momento il diritto del singolo a resistere
E quindi anche disobbedì
In questo caso
Proprio di un diritto di resistenza si deve parlare dal punto di vista della teoria giuridica detto gli attici territorio ma voglio Orlando il quale diceva è un maestro dello scoop cistica italiani Indirizzo liberal-conservatore il quale diceva che il fondamento ultimo del diritto di libertà poi alla fine proprio questo cioè ella il diritto del singolo di resistere
Autorità politica quando l'autorità politica si imponga con l'arbitrio altra parte l'articolo due della dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino parla di diritti naturali prescritti bili dell'uomo
E tra gli altri ci mette anche la resistenza all'oppressione dobbiamo ricordare che c'è anche la proprietà tra i diritti inviolabili prescrittivi dell'uomo di cui parla l'articolo due dalla Dichiarazione diritti del cittadino dice la libertà la proprietà la sicurezza e poi da ultimo la resistenza all'oppressione
E qui c'è un capoverso del discorso di Togliatti che mostra bene quale sia poi il rapporto fra questa prospettazione ideale il mondo empirico dei fatti in quelle settimane di quei mezzi
Perché Togliatti dice l'onorevole Scelba non si rallegri però non creda che per il fatto che noi rivendichiamo ai lavoratori ai democratici e ai cittadini italiani tutti il diritto di resistenza ai suoi soprusi non creda contro questo non siamo disposti a cadere in qualsiasi sua provocazione
No sappiamo qual è l'ampiezza della lotta quale nella posta come in una botta simile bisogna convulsi per poter riuscire vittoriosi vedete qui l'argomento quello dell'utilità dei mezzi ricorriamo ai mezzi di lotta che sono più utili per riuscire vittoriosi
E di certo gli atti respingiamo le forme di violenza individuale gli attentati esasperazioni le risse domenicali qui c'è un'espressione che ricorre spesso in pediatriche staterelli se domenica e c'è un po'di disprezzo
Diciamo così nei confronti di azioni scoordinate che nascono dalla rabbia ma che non vanno al di là della rabbia che non riescono a diventare progetto politico quindi che non si danno una
Al collo non riescono a produrre un calcolo circa il rapporto tra mezzi e fini quindi respingiamo le risse domenicali e diciamo ai nostri di non cadere
Nelle provocazioni
Questo significa che da un lato c'è la prospettazione ideale del diritto di esistenza dall'altro c'è una situazione di conflittualità anche aspra che può diventare anche rissa scontro violento
E ricondurre all'idea del diritto di resistenza questa conflittualità spera che bisogna controllare
Egli propone sostanzialmente una via ed è la via dell'organizzazione politico-sindacale in Togliatti la questione del governo del conflitto si risolve nell'organizzazione politica sindacale
Tenere i nervi a posto sic significa pensare anzitutto al criterio della utilità dei mezzi di lotta che cosa essi producono c'è un elemento di disciplina che è molto forte
Quindi come si governa il conflitto
In modo tale da raggiungere i risultati da impedire e la conflittualità aspra degeneri in rissa che diventi cedimento alla provocazione utili a strumenti nelle mani dell'avversario attraverso una forte disciplinata organizzazione politico-sindacale
E qui che non gli diamo da distanza profonda dall'impianto diciamo della scelta di valore che io indicavo prima
La scelta di valore della non violenza presuppone che il conflitto la protesta avvenga in una situazione in cui non c'è una ferrea organizzazione che governa e progetta la affermazione dei diritti
Che affermazione conflittuale dei diritti no presuppone invece una società civile nella quale questo movimento di affermazione dei propri diritti un movimento non regolato da una organizzazione disciplinata un movimento che emerge dalla società stesse si manifesta attraverso strutture molteplici informe pluralistica che ad opera linguaggi diversi
E e lo vediamo nell'esperienza italiana i conflitti di fronte ai quali ci troviamo soprattutto quando sono di tipo nuovo quando soprattutto quando sono in atti si utilizzano i linguaggi più diversi quanto conta per esempio nei movimenti studenteschi di questi mesi
Il linguaggio l'esperienza del movimento pacifista del movimento delle donne
Certe forme di esperienza cattolicodemocratica io ho sentito una volta che sono andato a un'assemblea facoltà di Scienze politiche di Roma parlare di training e non violento parlare di non violenza di pacifismo in forme che mi rappresentavano abbastanza in modo abbastanza concreto ed evidente una contaminazione di linguaggi diversi linguaggio tradizionale della sinistra con altri che vengono da letture
Varie ma che vengono anche dall'esperienza del volontariato cattolico democratico
Insomma noi siamo di fronte ad una società civile nella quale si manifestano attorno al diritti all'affermazione di diritti spesso negati o non tutelati o che si vogliono tutelare Formenti conflittualità non riconducibili ad una organizzazione
E quindi è evidente che il problema degli mezzi il problema del comportamento non violento la cultura non violenta tutto questo implica una scelta di valore che deve venire prima
Non è solo il tenere i nervi a posto non è soltanto l'organizzazione politico-sindacale che progetta sceglie i mezzi che sono più utili al conseguimento del fine
Ma è un'altra cosa e che l'affermazione del diritto l'affermazione conflittuale del diritto deve essere necessariamente qui la scelta di valore che dicevo prima deve essere necessariamente legata ad un atteggiamento di auto limitazione
Un atteggiamento di controllo dell'emotività
Ad un atteggiamento di cui
Diciamo culturale non violento per cui nel momento in cui si afferma il proprio diritto ci si fa carico al tempo stesso delle regole entro le quali si intende collocare il conflitto
Quindi la cultura della non violenza una cultura implica forte lavoro di mediazione concettuale di controllo razionale
Sugli interessi in campo sulle aspirazioni
Sul
Sui fini che si intendono conseguire
Sui diritti che si vogliono Affori afferma
E d'altro canto la scelta della non violenza implica che si in testa la società civile entro la quale diritto
Proprio viene affermato il diritto di un gruppo viene affermato in modo conflittuale che questa società civile sia come investita dal problema ogni volta investita dal problema della definizione delle regole del conflitto così evidente del movimento degli studenti prova potrà dire un'uscita messi toppa sci fico
E se possibile anche un esito vittorioso ma questo legato alla diciamo all'andamento della relazione
Nella misura in cui l'insieme dell'opinione pubblica di una società civile circostante sarà investita di questo problema che la definizione al di là delle regole giuridiche di gente di una loro interpretazione meccanica di regole per lo svolgimento pacifico del
Diventano quindi molto importanti per per il successo della non violenza perché la non violenza funzioni ed abbia sbocchi pratici
Utili tutti gli strumenti di comunicazione della società civile
Diventano importanti le associazioni entro le quali si può affermare far passare una cultura della nonviolenza
Diventa molto importante l'informazione se il problema delle regole di un conflitto diventa problema collettivo attraverso l'opinione pubblica e attraverso l'informazione
è evidente che ci sono maggiori probabilità che vinca la scelta di valore della non violenza che produca anche risulta
L'altro capitolo di un discorso sul diritto che la non violenza e quello Della positivi zero azioni del diritto di resistenza
E la categoria concettuale dalla quale parlava Togliatti e nel nostro ordinamento vi sono una serie di norme che lo positività
Cioè che
Garantiscono il diritto del singolo disobbedire al doping l'autorità pubblica quando questo ordine dell'autorità pubblica sia in contrasto con la Costituzione col dettato costituzionale anche nell'ambito della disciplina militare e garantito il diritto alla disobbedienza
Credo che questo sia una
Capitolo del discorso sulla non violenza e sul diritto dalla non violenza approfondimento e la definizione di tutti i casi di tutte le ipotesi e forse qui c'è un lavoro
Di definizione concettuale di produzione normativa ancora da compiere i tutti i casi di tutte le ipotesi in cui garantito il diritto alla disobbedienza
C'è una una dialettica una tensione tra i valori e la fedeltà alla Repubblica e il diritto del singolo disobbedienza si manifesta per esempio nella regolamentazione legislativa relativa all'obiezione di coscienza
Eccone la regolamentazione legislativa sull'obiezione di coscienza noi abbiamo una forma di positivi azione del diritto di resistenza che giunge molto in ma cioè io posso non adempiere ad un obbligo che richiesto a tutti i cittadini
Manifestando la mia disponibilità nei confronti da la Repubblica in altro modo
Quindi con con un obbligo sostitutivo che sulla base di una scelta morale che mi impedisce di un di porre in essere determinati comportamenti che pure alla generalità dei cittadini sono richiesti dalla rete
Questa anche è una strada lungo la quale può camminare il diritto che la non violenza ma più in generale il diritto dalla non violenza e insieme di quelle regole che garantiscono il conflitto e di cui deve farsi carico di cui deve farsi carico la parte il soggetto che apre il conflitto per il soddisfacimento per la tutela effettiva di diritti negati
Allora noi procediamo così come definito all'una noi interrompiamo per il pranzo e penso che possiamo programmare per la ripresa un tre quarti d'ora di domande sull'insieme delle ci sono ben mettere in comunicazione li consentiamo anche gli aveva uno spazio di dibattito
Allora la parola Eligio Resta beni collettivi Beatle libertà degli individui
Voglio ripartire dalle ultime cose di Massimo Brutti
Questa relazione molto ricca analiticamente
Piena di di Coblenza
Devo però
Proprio gli inizi manifestare un piccolo dubbio
Che in fondo l'affermazione di Massimo Brutti che costituisce un po'tutto il nocciolo questa sua ricostruzione
Possa anche essere letto quasi come un paradosso questo paradosso è diritto a mio parere della non violenza mi piace considerare in questo aspetto paradossale di un'affermazione molto densa come quella degli di Massimo Brutti
In che senso un paradosso nel senso che dove si manifestasse una pratica
Di non violenza probabilmente ci troveremmo in questa sfera di non contratta abilità delle regole che non ha bisogno di diritto ecco questo è un pochino il punto paradossale su cui mi piacerebbe ritornare
L'affermazione di Massimo Brutti secondo cui fondo il il conflitto attraversa tutta la storia del diritto come se fosse una un'anima segreta
Quest'anima delle FIAT hanno diffusi di cui parla Franco
A mio parere e un
Negazione della della possibilità di una struttura in cui ci sia spazio
Assoluto
Per la non violenza
Secondo me sarebbe una via per reimmettere
Violenza all'interno dalla contrattazione delle regole
L'idea di uno spazio neutro probabilmente negata dall'esistenza dalla dalla dalla necessità delle regole
E c'è anche un altro aspetto che in fondo può farci ragionare
Un po'più dentro questa questa questa storia non c'è soltanto un rapporto molto stretto fra diritto il conflitto ma nella storia della modernità
Dei sistemi giuridici occidentali il rapporto che corre un rapporto ancora più solido fra diritto e guerra
Più che soltanto fra diritto al conflitto
La guerra attraversa la storia del diritto moderno la traversa finanza questi sono alcuni punti su cui mi piacerebbe ritornare a discutere con Massimo
E voglio le per ripartire in questa breve ricostruzione in cui la mia idea che diritto della non violenza un contenuto paradossale ecco questo il punto da un'affermazione di un giurista che Massimo accettarlo
Questo giurista e Hans Kelsen che può essere giustamente classificato all'interno di quella partizione all'interno di una teoria strutturalista diritto Hans Kelsen è un formalista ma qui mi piace ricordarlo per un pacifista
Hans Kelsen è stato un pacifista
In un saggio molto bello del mille novecentoventi che si intitola il problema della sovranità in un capitolo non a caso intitolato imperialismo e pacifismo
Hans Kelsen afferma dice solo temporaneamente e niente affatto per sempre l'umanità si divide in Stati formati del resto in maniera più o meno arbitrarie
La sua unità giuridica questa Civitas Maxim come organizzazione del mondo questo è il nocciolo politico del diritto internazionale
Che però al tempo stesso l'idea fondamentale di quel pacifismo che nell'ambito della politica e l'immagine rovesciata dell'imperialismo su questa idea della Civitas Maxima in cui la sovranità degli Stati non abbia più ragion di essere Hans Kelsen torna più volte è un punto fondamentale tanto della teoria del diritto internazionale quanto nella teoria dell'ordinamento interno dallo Stato
E aggiunge col superamento del dogma della sovranità si affermerà anche l'esistenza di una civitas Civitas Maxima di un oggettivo ordinamento giuridico internazionale al di sopra dei singoli Stati e che non dipenda da nessun riconoscimento
Senza dubbio il concetto di sovranità deve essere radicalmente rimosso
Questa raccomandazione di Kelsen io lo la prendo sul serio
Questo il compito infinito in tedesco l'affermazione di creazione di un & lisce auspicabile questo il compito infinito
Che deve essere posto ad ogni sforzo politico questo stato universale come organizzazione universale
L'idea del compito infinito di questa
Quasi in missione Tiziana
Che il giurista il politico si devono dare
E centrata sull'idea dell'allontanamento dei legami della sovranità che sentenza alla sovranità come il luogo in cui ritorna elemento non soltanto del conflitto ma anche della guerra il diritto internazionale e il luogo in cui non non ci sono tanto regole procedurali alla guerra ma c'è soltanto la sublimazione l'idea dello sconto il diritto è un problema linea di profonda continuità con con la guerra e c'è in questa ricostruzione di perché sempre la vecchia idea del cosmopolitismo illuministico della Rivoluzione francese in cui il termine fraterni Terek
Stava ad indicare esclusi talmente un legame di solidarietà fra i popoli che fosse capace di saltare il confine il confine della sovranità dello Stato ecco che sentenza alla idea di una comunità come un'idea che Bossa e debba fare all'interno del concetto di sovranità dello Stato
Sovranità è l'elemento della violenza l'elemento della violenza legittima
Io prendo seriamente questa affermazione ricchezza ma credo che ci sia uno spazio di discussione norme oggi per una teoria del pacifismo se
Noi assumiamo il problema della pace come un problema oggi costantemente negato il misconosciuto da questa struttura che anche una struttura procedurale che il tema della sovranità interna e internazionale degli Stati
E se l'affermazione di Jorgensen del mille novecentoventi questa idea del compito infinito che il politico e giurista si devono dare e un'idea lungo la quale tutto il pensiero
Contemporaneo si è
Cimentate
Devo dire che questo compito infinito ha avuto una certa dose di in effettualità probabilmente non si è mai cominciati a pensare seriamente a questo questo abbattimento della sovranità se nel mille novecentosettantasei uno studioso interessantissimo per il nostro tema anche Michel Foucault scriveva in una bellissima lezione al Collegio di Francia del set mille novecentosettantasei che in fondo
Il pensiero occidentale pensiero giuridico e politico occidentale e ancora un pensiero fortemente ossessionato dalla sovranità
L'ossessione della sovranità si manifesta come il tentativo costante di trovare il posto del re di individuare il posto d'arte
E questo tanto ex parte principis cioè dalla parte di chi difende l'assetto della sovranità quanto ex parte populi di chi contesta fortemente questo assetto della sovranità per sostituire quel sovrano con un altro sovrano
Il posto del re e l'ossessione che non aiuta a far capire quanto siamo ancora circondati da un linguaggio siamo parlati da un linguaggio dal quale non riusciamo ad uscire
E invece come quello che attribuisce a questa idea della sovranità una forte continuità di politica e guerra nella stessa lezione che sto citando che fu corre parte dalla inversione del del noto aforisma di Clausewitz secondo il quale la guerra la continuazione dalla politica
Fu con inverte questa teoria di clausole se dice che la politica e la continuazione della guerra con altri mezzi proprio perché costruita su questa idea della centralità del posto dal CIPE
E quindi ci troviamo di fronte a questa
Da questo insuccesso di questo compito infine
Io credo che in questa lettura anche se un po'lo dico francamente forzato
Ci sia una grande quota di verità questa verità e da cercare in un puntuale e puntigliosa ricostruzione del concetto moderno di sovranità
Io penso che ragione Massimo Brutti quando ricostruisce questa storia del del diritto e del conflitto all'interno di una idea del monopolio legittimo dalla forza fisica e li legame forte fra sovranità e violenza
La tradizione moderna e quella che nasce con un una scommessa
Nel tentativo di produrre una regolarizzazione della politica di dare regole alla politica e pensiamo a quella a all'immagine dello stato di diritto che direttamente deriva da quella tradizione lo Stato di diritto laggiù riedificazione delle regole della politica
Ecco quella regolarità della politica era stata pensata all'origine del pensiero moderno come una risposta ad un problema
Al fallimento dell'etica
Dell'etica
Il ragionamento era semplicissimo il ragionamento da cui nasce l'idea dello Stato moderno il ragionamento basic hanno e che in una società in cui non siamo più a Gattoni non siamo più uomini buoni ma siamo attraversati internamente dalla guerra dal conflitto c'è la necessità di un sovrano che si tiri fuori da questo conflitto Hello regoli dall'alto
E c'è una pagine molto bella che mi piace richiamare che la introduzione alla Belmonte allungo Parlamento
Come se scrive che chi guarda la storia dell'Europa che veniva fuori dalla guerra dei trent'anni con l'occhio attento dell'analista beh si troverà di fronte a una concezione molto bassa
Dell'etica si troverà di fronte a ipocrisie menzogne assassini
Bisogna osservare dice il concorso questa storia dall'alto della Montagna del diavolo
In questa metafora della sovranità del sovrano che si deve tirar fuori dalla storia riguardare questa stessa storia dall'alto della montagna del diavolo cioè l'idea di questo tentativo moderno di regolarizzare la storia che ha registrato il fallimento dell'etica quindi quel diritto moderno nasce come necessità di un sovrano che sappia usare la stessa violenza te la guerra ha determinato in una maniera differente
E qui dentro c'è tutta la storia una
La fine del mito della polis
Che si è costruita sull'idea della virtù
E non è un caso che la sovranità nasca fin dagli inizi come il tentativo di una violenza che si autodefinisce che si auto pone come una violenza legittima
è singolare che la teoria dello Stato moderno questo lo ricorda Carlo mette in un saggio molto bello
Nasca
All'interno di una discussione
Che qui dobbiamo determinare che la discussione che avveniva intorno il PCI alla metà del Cinquecento fra i teologi e i giuristi nell'ambito della guerra giusta
E Alberico Gentili e proferisce quella quella quell'invito ai teologi a star zitti in materia di guerra giusta
Lui che dice si lette teologiche munere alieno e questa discussione sulla sovranità nasce non è un caso nell'ambito delle discussioni sulla guerra giusta non è più un affare di teologia la guerra giusta è un affare di politica lasciate parlare i politici e di giuristi
Ed è altrettanto singolare che poi alla fine di questo cerchio della modernità
Quello stesso invito a tacere venga rivolto
Non più e teologi ma a quegli stessi politici giuristi che avrebbero dovuto sostituire teologi cioè questo cerchio dalla modernità si chiude con un altro divieto e il Silletti iure consunti in munere alieno
Cioè il problema della guerra giusta non è più un problema di regole ma è un'altra cosa
Quindi quella sovranità nasce fin dagli inizi come il tentativo di una differenza della violenza di una differenziazione
Come il tentativo di prendere legittima la stessa violenza che abbiamo letto dentro la guerra dal dentro la guerra brasiliana un tentativo ahimè un po'romantico come e mi sforzo di dire da un po'di tempo quella differenza con una differenza malata nasceva come qualche cosa che si doveva auto trascendere rispetto alla alla violenza da guerra
E nasce con questa colpa originaria avrebbe detto Hans Kelsen io ho scritto molto bello sulla circolo già delle masse e analisi dell'Io fra Oriente
E non è un caso che il pensiero critico moderno il pensiero del Novecento quello che giustamente risale al periodo richiamato lo Massimo Brutti il diciannove e venti
Sia un pensiero che comincia a praticare la critica per la violenza
A partire dal diritto il saggio fondamentale che noi non possiamo non ricordare esatto di Walter Benjamin in raccolto poi in autobus nuovo schema e per la critica della violenza il saggio per la critica dalla violenza nasce commette il tentativo di capire qual è il punto a partire dal quale un'idea della violenza possa essere contestata e criticata Walter Benjamin che parte da una idea della violenza legittima della violenza dello Stato
Il libro un po'più recente di René Girard un libro su cui ho lavorato abbastanza
è un libro che riparte da questa stessa idea
E che contrariamente a quanto il pensiero giuridico c'ha fatto credere
E un libro che rimette un giusto rapporto fra diritto tende
Il diritto non è il contrario della vendetta dice René Girard il diritto e l'ultima parola sulla vendetta
E qui il problema dello spazio comune delle regole da sottrarre al gioco della vendetta è soltanto rimandato
Il diritto è il luogo della guerra il diritto e il luogo della vendetta ci dice necessità io sono dell'avviso che questa idea della necessità di non misconoscere la violenza che attraversa il diritto come nella nel tono del saggio di Walter Benjamin debba ancora essere preso sul serio
E che questo questa necessità dell'auto trascende mento della violenza dello Stato questa sua autodefinizione di legittima contro un'altra violenza
E che costituisca un po'il problema della teologia politica moderna su cui bisogna ritornare adesso
Quella sovranità e la sovranità che parla il linguaggio della violenza ma è la stessa sovranità che si pone come auctoritas come decisione sui fini collettivi
E su una idea di Benetton
E quella che decide sui valori comuni e nello stesso momento se ne fa garante con la forza e quella che trasforma la violenza in violenza amministrata
C'è un saggio
Di Franco Cassano
Spero che ne parli anche qui in questo seminario in cui lui legge la storia della morte dei beni pubblici cioè di questa crisi dell'idea di comunità
Che attraversa uno stato
In maniera singolare come storia dell'idea della morte di Dio
Un vecchio tragitto Pascali è
La sua idea è che c'è uno strano parallelismo fra l'idea fra la morte dei beni pubblici nella secolarizzazione infinita
Ecco se io leggo l'idea della morte dei beni pubblici come morte di dirlo
Vedo che Dio ha tanti equivalenti e che l'idea per la morte dei beni pubblici oltre che morte di undici e poi quale io avrebbe detto avrebbe detto Bobbio
Beh e la stessa sorte io vedo riscontrarsi all'interno dell'idea della morte del contratto sociale
Cioè la violenza c'è perché non c'è il contratto sociale perché è finita questa secolarizzazione cioè questa secolarizzazione del contratto sociale una secolarizzazione artificiale ideologica che rimette ancora una volta tutto in discussione
Ma anche ex parte popoli il problema della sovranità come violenza ritorna
Ed è qui secondo me il significato giustamente richiamato da Massimo e l'importanza della centralità del diritto di resistenza
Ex parte popoli una critica della violenza nella tradizione della sinistra e io sorridevo perché mentre Massimo leggeva il il discorso di Togliatti quando Togliatti richiamava la idea del diritto di resistenza sotto il il commentatore degli atti parlamentari aggiungeva applausi della sinistra
Quando parlava della violenza della della violenza del diritto all'esistenza sotto c'era scritto applausi della sinistra e qui il problema è questo quanto una tradizione della sinistra e fuori da una mimesi della violenza
Questo il punto quanto dell'anno del nostro per la nostra tradizione di resistenti al tiranno
E fuori da questa logica
Io ho l'impressione è una tradizione autorevolissima
Che lega fortemente il diritto di resistenza alla pratica di una fonte o lenza sia pure la più generosa seppure quella diretta affini buoni non fuoriesca dalla logica della guerra
Perché
Basta smascherare la violenza dell'altro come ingiusta e porre la propria violenza come giusta
Ma la auto posizione della propria violenza come giusta non è lo stesso schema della giustificazione della guerra che cos'è una guerra giusta una guerra giustificata come tale in cui c'è un'eccedenza del mezzo rispetto al fine
C'è una perché equivalenza dei meccanismi tra una violenza come resistenza ad una violenza come conservazione come imposizioni anche qui
L'idea Licciana del risentimento che guida questa questa forma del diritto di resistenze è semplicemente una mimesi di una violenza che imposta ad altri di linguaggio che viene imposto
Ad altri e del resto basta riparte ripercorre la storia dei
Della rivendicazione dei diritti all'interno presenta della storia italiana di questo quarantenne gli anni Settanta che sono stati gli anni e il massimo allargamento della della sfera dei diritti hanno lasciato un problema ancora irrisolto quella tutela dei diritti era tutta legato ad un'idea in cui bisognava essere forti per far valere i diritti
Io credo che questo schema sia prigioniero di una logica della modernità che ancora non ci dà la possibilità di capire quale sia la portata veramente innovativa del linguaggio della non violenza
Ma penso che il il diritto di resistenza ampia una forma
Più moderna non tanto il vecchio modello di Antigone
Te oppone le proprie ragioni alle ragioni di tremante questo schema ed ancora una volta lo schema della guerra
Certo che la ragione di Antigone e più giusta fra virgolette di quella di Creonte ma lo schema attraverso il quale viene fatto valere la Regione viene fatta valere la ragione di Antigone contro la ragione
Del
Il colui che pone la legge
Il numero poi età Creonte è uno schema guerresco oggi mi sembra che il carattere del ribellismo moderno stia piuttosto dalla parte di sottratte e non di Antigone di Socrate che accetta tutta l'ingiustizia della legge per mostrare l'ingiustizia della legge cioè lì il carattere esemplare di una forma di ribellismo moderno non credo che oggi sia fuori dalla logica della guerra uno schema alla maniera di Antigone cioè del vecchio giusnaturalismo di carattere ottocentesco che Mancini CD ritroviamo ancora
Ecco l'unilateralità
Il modello di Socrate ha come caratteristica di un diritto di resistenza che non accetti perse il modello della violenza e il modello dell'unilateralità
C'è un
Beh la ricostruzione che alcuni politologi americani hanno fatto usando la la teoria dei giochi
Che e la ricostruzione del gioco della politica fatto attraverso un un gioco che si chiama il città in
Il ci tenga ahimè il gioco del pollo
In che cosa consiste il Polo colui che defezione
Ci sono due soggetti che minacciano di scontrarsi
Ora
L'idea della minaccia dello scontro può portare a esiti catastrofici
Come si può uscire da questa idea della minaccia dello scontro soltanto attraverso la defezione di uno la defezione gratuita incondizionata decisiva di uno l'assenza di scontro di sottrarsi unilateralmente l'idea della minaccia ecco la non violenza
Porta a dei cantanti enormi
Se applichiamo questo schema ad una idea ad un modello banalissimo di fine dei beni pubblici per esempio l'idea della contribuzione fiscale B capiamo quanto questo modello non sia banale
Che cosa significa scegliere unilateralmente la defezione dallo scontro nella politica fiscale continuare a pagare pur sapendo che altri non lo fanno
Perché il vantaggio che collettivamente produce l'idea della defezione proprio dallo scontro è incomparabilmente maggiore dello scontro stesso
L'unilateralità come ci ha insegnato Franco Cassano in questo bel libro su
L'idea dell'altro una unilateralità che non ha bisogno di essere fondata da nessuna parte sta lì come modello esemplare
E quindi è un invito a leggere
Questa propria posizione di antagonismo nella forma del pollo nella forma della defezione
Il movimento studentesco movimento che prende botte dal dai carabinieri dalla polizia perché si limita a far vedere il filmato che le proprie porte non c'è bisogno di commento sta lì nella sua unilateralità
Ed è qui che secondo me c'è anche un elemento di forte novità nella teoria poi
C'è un un vero e proprio cambiamento di semantica rispetta
Alla vecchia tradizione della modernità
C'è un passo molto bello perché non sto a leggerli
Di ampi Hans Georg Gadamer in un saggio che si chiama l'idea di tolleranza
In cui Gadamer conclude dicendo oggi ci troviamo in una situazione in cui c'è la pluralità dei dialetti c'è
Se volete anche un certo nichilismo di tutti i soggetti di tutte le ragioni
Ma mai come in questo momento c'è una esigenza di tolleranza
Ma come realizzare questa esigenza di tolleranza dice beh teniamo presente una cosa nessun diritto nessuna legge nessun editto potrà proclamare la tolleranza
Ne la solidarietà
Io in questa frase di Gadamer ritrova tutta l'idea di questa
Questo sforzo immane ed inane del compito infinito di cui parlava che se non c'è diritto che posso affondare non c'è costituzione e posso affondare
L'idea della solidarietà della tolleranza va cercata altrove in altri giochi va cercata in altri linguaggi bisogna fuoriuscite da quel linguaggio parte quel tipo di tolleranza si realizzi
Beh io vedo nella teoria politica contemporanea una sorta di grande ricerca a cui sono molto interessato e da cui sono molto colpito una grossa ricerca di una normatività diversa
Che fuoriesca dal gioco del conflitto della logica della pure
Questa normatività riversa
Ho l'impressione che si stia incamminando verso una una strada che la riscoperta dell'etica dell'etica contro la politica
Mentre pensate l'inizio della modernità il diritto veniva giustificato il diritto e la politica venivano giustificati come fallimento dell'etica
Cioè ci troviamo al poi un terzo del del grande cammino della modernità
E ma la riscoperto dell'etica
è una cosa che non possiamo giustificare ancora una volta con il vecchio armamentario seppure più raffinato e il più mastodontico con una deduzione kantiana
Di valori
Con una deduzione dall'idea di un agire comunicativo alla Faber Massimo o dalla idea neo contrattuali stadi Romulus
Ma io credo che
E quella strada si è impraticabile
C'è invece un'altra strada che qui voglio soltanto indicare che secondo me da deve essere discussa da un da un un movimento perché che si ponga questo problema
Se
L'idea della non violenza è il riconoscimento di uno spazio di non contratta abilità delle regole
Se e l'idea di una individuazione di un luogo della solidarietà
Beh questa solidarietà
Può essere fatta discendere esclusivamente da qualcosa di non arrogante
Questo non arrogante e ricominciare a pensare come fa il pragmatismo americani
Cominciare a pensare una idea della solidarietà rovesciate
Della solidarietà come costruita su una idea semplice
Di lui Intentions di intenzioni del nove
Del nove di giovedì questa di questa di questo gruppo che accomuna senza poter discendere da nessuna idea fondamentale
Da un'idea fortemente empirica che si costruisce con un consenso mano per mano e problema sul problema
E che consiste non tanto non tanto nel
Porre l'accento la invasi su una idea arrogante di identità cioè siamo questo tipo di tradizione siamo questo soggetto
Ma che si costruisce sulla sulla su una pratica totalmente negativo della di delegittimazione di differenze e sono di tipo tribale
Per esempio la differenza di razza la differenza di sesso la differenza di lingua la differenza le le differenze di cui parla la nostra Costituzione che cominci cioè a delegittimare come insensate
Queste fu
La retta piante limpidi o del luogo comune pesante il luogo di una tra virgolette ma ha bisogno di essere posto per essere condizioni grazie
Franco Cassano tolleranza non violenza
Prelazione consecutive
Sì appunto insomma e la prima battuta che viene in mente
Io spero che questo sia
Uno spazio libero dal dominio del sì e del no e che qui si possa discutere
Del problema
Ma questa non è una battuta perché poi è un problema avvocato vuole incominciare
Io credo che l'intersezione della
Movimento operaio caso specifico momento per Alitalia
Con il tema della della non violenza
Sia qualcosa che se non si pone in termini facili non lo si risolve come problema si fa finta di affrontare quindi opera difficile complicato che implicava una radicalità di riflessione della portata di quella che diceva
Adesso resta
Quale sono molto molto d'accordo
E siccome qualcosa di complicato e difficile perché
Ci sono anche dei dilemmi non non è che c'è un entusiasmo dei complicato e difficile perché qualcosa che ci cioè Piva
Ci fa sentire importanti no credo che sia oggettivamente contengo laceri passaggi estremamente
Delicati dei passaggi sul sentiero stretto
Perché quello che è sicuro è che se uno crede senza nessun volontari e sentiti sicuramente con nessuna intenzione polemica nei riguardi del titolo di questo libriccino di tutti quanti abbiamo Mancino
Diciamo non è soltanto un insieme di tecniche la non violenza anche perché appunto Capitini ha parlato di te che non violenta ma c'ha dedicato qualche cosa anche perché più o meno la sua vita e quindi e tecniche hanno il significato in un quadro più generale
Che di opzioni complessive
E così si pensa di poter addizionale
La non violenza come un insieme di tecniche a qualcosa che sta prima un addendo che si aggiunge Baudo indolore a tutto quello che c'è prima si fa un'operazione trasformisti che è meglio non fare
Cioè o è un impegno forte
Nel quale ci si si mette in discussione il mondo complessivo radicale oppure perché si deve diventare come si può dire
Una cornice più adeguata da alcuni elementi non ho nessun disprezzo per il senso comune anzi il contrario lusinghe comunque incontra un di più il senso comune cioè una una pagina Pelloux
Oppure se invece ecco la non violenza è un'opzione
Condizionato dalla situazione spaziale e temporale della quale siamo nel senso che poi c'è una validità puramente relativa tattica per cui non appena alcune di queste situazioni cambino
E allora la si lascia andare quando si ha un rapporto di questo tipo contemplato violentemente non averlo perché al fondo
Ci si inganna e si ingannano gli altri
Io credo che richieda un mutamento il confronto con questo tema
Io e ovvio che abbia anche individuato le linee di una risposta positiva
Richiede un mutamento del linguaggio per certi versi e anche della bibliografia
Tutti noi veniamo dentro la bibliografia maggiori o minori a secondo dell'età del
O del mestiere e quindi delle biblioteche ricco le persone si conosce anche entrando in casa loro guardando le biblioteche
Tutti quanti o la maggior parte troviamo da qualche parte l'opera intera di Leni nello
E quindi uno si capisce che cosa faceva un negli anni settanta in qualche modo chi negli anni settanta per ragazzi Lo Piccolo non c'è questa cosa
è qualcosa che incide anche nel nel nostro modo di
Nel rapporto con gli altri nel rapporto nella vita quotidiana nelle forme di vita e nel rapporto tra forme di vita e forme dell'impegno collettivo formula d'impegno politico
Nella misura in cui è comunque connessa a una di valorizzazione delle dimensioni etiche
Si viene a creare
Una zona di riflessione che sostanzialmente non è stata presente o non perché l'etica non fosse presente sembrano travisamento Brema prima tutta assorbita dentro a un altro linguaggio col funzionava ma dentro un altro
Questo non vuol dire che e e sei lì prendere o lasciare perché nel momento stesso in cui si dovesse costituire questo impatto questo incrocio tra una tradizione
Qual è quella del movimento operaio è la non violenza e anche ovvio che la non violenza subirebbe non sviluppo delle modificazioni però l'importante è che la partita come si può dire sia leale e cioè disposta a mettere in discussione
Devo dire che tutto sommato non è sostanzialmente panorama perché se c'è un protagonismo per esempio riferimento più ovvio più confortante ma allo stesso tempo diciamo anche più problematico e quello al movimento degli studenti devo dire anche che tutto sommato al
In gran parte anche della cultura della sinistra sembra che la riflessione abbia preso altri
Altri altre direzioni
Io vedevo recentemente il dibattito gettato dibattito questo dialogo tentativo di dialogo Samarcanda cui mi studio c'erano Palummieri Paolo
Paola Paolo Flores d'Arcais e devo dire che tutto sommato le domande che fece mente proprio dal casco Neva sul testimoni più la della sua storia
Il suo modo di arrivare monete gli studenti la riflessione sul rapporto democrazia diretta delegata rompe che questo non sia un problema degli studenti oggi
Che non diciamo una percezione di quello che e il fenomeno di fronte quindi già impormi dei compiti e questi compiti vengono un poco definiti sulla base e la propria storia
E devo dire perché io questo lo voglio dire perché questa non è una sede
Accademica
E che questo congresso da questo punto di vista è anche un'occasione perduta rispetto a questo tema
Perché
Il tema è la non violenza è stato uno dei punti importanti del precedente il congresso e secondo me è la dinamica dello scontro ha lacerato quelle parti
Le ha contrapposte inni schieramenti che si definiscono per parametri sostanzialmente altri quella parte che avevano interesse a uno sviluppo e che le quali adesso magari
Sono un po'attraversate da questa scissione
E secondo me nonostante molti ne parlino è sia facile cioè in qualche modo
Facilita anche di una serie di passaggi non violenza chi ci crede ancora
In minoranza
E non voglio entrare nel merito del giudizio specifico
Sull'emozione però credo che diciamo questa contrapposizione su parametri altri abbia relativizza per il doppio in campo il tema con violenza in uso rappresenta in qualche modo
Però
Secondo me è spaccata
Nei punti essenziali
Credo che questo sia importante e qui dentro nel merito
Tanto più sullo sfondo di ciò che sta succedendo
Un criterio fondamentale di auto periodizzazione per la scelta non violenta per quello che riguarda l'Europa
E l'impedimento a che cosa possa essere un pensiero politico
Ho un pensiero che intreccia etica politica dopo Auschwitz dopo Hiroshima queste lo luogo classico lo
Il problema anche di riuscire a riflettere su che cosa significhi
Pensare alla violenza e alla negazione della violenza senza necessariamente qualificare con gli aggettivi la parola violenza
Bene passaggio molto bello di un brano che si intendeva di linguaggio Roland Barthes quale diceva che una delle gli slittamenti più significativi che è avvenuto il fatto che la violenza
In qualche modo inventata sola senza nessun aggettivo e elemento di una critica di pura riflessione critica non la violenza borghese non la violenza con quell'aggettivo ma la violenza senza aggettivi questore qualcosa che secondo me è cambiato
In primo luogo nel senso comune
Anche perché io ho un contratto che li quali quando si guardano attorno oggi mi pare che sia un'accusa che bisognerebbe fare con maggiore articolazione intellettuale vedono un mondo violento
Top compattamente più nel secondo me ci sono tante dimensioni che dovrebbero essere ricostruite nella loro analiticità
Specialmente per quello che riguarda anche l'Europa però credo che
Non veniamo da molti meno violenti
E che quindi molte delle violenze che si vedono abbia un altro significato per esempio
Si vedrà la violenza sulle donne la violenza sui bambini come parte di un crescita della consapevolezza dei propri diritti da parte di questi soggetti quindi è un nome che noi diamo a fenomeni che precedentemente non c'era ma non dobbiamo pensare che quindi ha un venti la violenza è un processo più complesso nel quale le dimensioni sono tante secolo si è letto
Quel libricino che voglio dire è un pamphlet ma che e comunque curioso Massimo Fini elogio della guerra si è reso conto come
La guerra sia stato molto spesso un meccanismo anche perché lì ci sono
Utili riferimenti di ricostruzione di grande solidarietà
Ovviamente legittimata da un enorme macello generale la storia come mattatoio come dice
E che le che quindi prima di leggere in modo catastrofico il mondo nei quali siamo inseriti dovremmo avere categorie un po'più meno soffocate da
La dimensione soggetti
Qui possiamo dare ulteriori connotazione questi passaggi
Uno e diciamo qualcosa che ci spinge in direzione la non violenza è anche diciamo non solo dopo Auschwitz dopo Hiroshima e io direi anche il dopo Dresda
Perché bisogna vedere tutte le violenze
Ma anche il dopo Cernobyl e via dicendo
E che oggi ma cosa poi ha un significato ancora più importante dal momento stesso in cui si intrecciano una crisi del marxismo che per certi versi era stata annunciata la crisi evidente del socialismo reale
E quindi secondo me
Una riflessione sulla violenza e sulla non violenza è una riflessione necessaria ed ha condotta con la radicalità che questa cosa comporta cioè
Così possono avere sconti su questo piano ripreso sulla violenze anche una riflessione sul male
Sono sono categorie che occorre vive diciamo
Quasimodo riprendere con le quali misurarsi anche confrontarsi con lo scetticismo che questo tipo di riflessione radicale
E allora io vengo subito scusatemi questa premessa ma era un pochino per relazionare le altre
Alla situazione
A qualcosa che forse qualcuno ha già sentito e che quindi o magari
Scudo perché ripeto ma
Un mondo classico nel quale questo tema secondo me è stato affrontato ieri principio
Nella
Proprio per lungo periodo
La tradizione italiana ha una sua specificità però
Bisogna evitare di pensare tutto sub specie in Italia
Comunico il tema violenza è stato affrontato all'interno del commento Pera
E che in greco prenderei sul versante più alto delle figure
Di alcune figure classiche più suggestive io qui scusatemi ma cinto da
Una di queste figure è una figura che sembra almeno se ho ben capito ritornare nell'attenzione del giovane che quella di ieri di Guevara
E un altro invece un'eccitazione da Brecht
In queste voglio leggere queste due brani di Guevara sono molto semplicemente dice Che Guevara ebbero rivoluzionare guidato da grandi sentimenti d'amore impossibile concepire un rivoluzionario autentico privo di questa qualità
Questo è una dimensione importante della identità della legittimazione alla violenza il fatto che in buona misura ad esserci ci arrivi sulla base di una grande dedizione a scopi Colletti su cui l'altro cioè come sullo sfondo come motivo fondamentale dell'essere chiamati nel nell'essere convocati sono legge lettere Che Guevara ai genitori
Presidente cioè proprio questo conflitto tra l'attaccamento alla famiglia e invece lo scegliere il ruolo rivoluzionario che riproduce una tipica tipico dilemma tragico di ogni sequela perché voi ricorderete che Gesù diceva agli apostoli lasciata la famiglia odiate la famiglia se volete al mare Dio
Sono dei dilemmi che un grande amore radicale pone
Su questo sfondo che per me rimane sempre degno di ammirazione
Che Guevara poi arrivava eventi con l'altro bravo non lo stesso brano proprio lontani
Romanticamente poi occorrono coltivare l'odio come fattore di lotta
Lori intransigente contro il nemico che spinge molto oltre i limiti naturale dell'essere umano
E lo trasforma in un'efficace violenta selettiva e fredda macchina per uccidere
Ora io credo che magari forse qui c'è anche un elemento di di eccesso di concessione
Così volontà di mistificazione di offendere un idealismo facile
Però al di là di questo dimensione psicologica sono affermazioni pesanti anche infatti una persona oltretutto queste cose non le ha dette ma nello se n'è andato altrove ma è andato proprio il posto dove bisogna avere sia
E quindi io mi ci voleva legare perché questo tipo di connessione un tipo di connessione si trova anche in un altro un altro classico se vogliamo della marxismo anche se è uno che si è occupato di teatro e molto
Irregolare
In breve il quale dice chi lotta per il comunismo non ha che una virtù tra tutte quella di lottare per il comunismo acché bassezza non ti degli arresti per distruggere la bassezza
E se uno ha presente una parte teatri brezza che proprio è un teatro didattico proprio su questi temi pone questo tipo di dilemmi
Sa benissimo la la polemica nei riguardi la morale la polemica nei riguardi Dell'Atti il tuo
Che c'è in Breaks
Ora ci sarebbe una via di aggressione a questa posizioni Brecht dicendo che forte la vettura praticato poco colui in una sede occasioni decisive ma queste sono vie minori
Magari possono valere il Manzoni
Problema rilevante che ci viene posto da queste in un solo il fatto che qui abbiamo Fini allevati condivisibili almeno in parte almeno in parte vuol dire che poi anche la riflessione sui fini secondo me deve ricominciare
Si ritiene che la definì elevati riscatti dove i mezzi
Ora il problema fondamentale e che io ritengo che questa connessione
Rispetto alla quale
Io credo di aver trasmesso anche sentimenti anche di
Di vicinanza
Agli autori e credo che questa connessione debba essere rivista perché sbagliare
Per questo il meccanismo non funziona
E perché ogni generosità ed è fuori discussione che ci sia generosità in
Problemi Che Guevara sicuramente
Ogni giorno cita produce il suo stalinismo
A un punto nel quale questa intransigenza delfini si rovescia questa forte deficit dove esce in una
Confesso secondo me è la forma statale dei Paesi del socialismo reale nasce esattamente da questo
Da questa imbattibilità a un certo punto da da questo essere risucchiati usava proprio questa espressione poco fa leggerezze nell'INPS dell'insidia mimetica
Questo è l'espressione di Chirac
Vi cito un brano girate che secondo me è quello il punto fondamentale non si può fare a meno
Della violenza per porre fine alla violenza ma è appunto per questo che la violenza è interminabile un minuto vuol proferire l'ultima parola della violenta e si va così di rappresaglie rappresaglia senza che intervenga mai una vera conclusioni
Sì ci si inserisce in quel vortice in quella danza senza fine dei capri espiatori
Se ne producono continuamente
Che nasce questa inserimento nasce proprio dall'idea presuntuosa di possedere la violenza giusta
Fa anche un esempio
Gira bambino che picchia un altro
Non pensa mai di fare violenza perché sedici pacchi epici ma io non ho cominciato io stato luce
E quindi io non faccio che ristabilire la misura che ristabilire la giustizia che retribuire una violenza precedentemente
Subita oppure andiamo anche nel quotidiano a vedere una coppia che ci separa vediamo di chi è la colpa e che tipo di definizione è stata
E da questa simmetria nel pensiero cioè dalla simmetria che nasce dal fatto che pensare di possedere la violenza giusta
Che nasce un potere che distrugge una forma di potere altra solo costruendo contemporaneamente un'altra che non ammette critiche si costruisce fuori della visibilità e che quindi costruisce nuove oppressioni contemporaneamente
Il potere il partito sulla società del gruppo dirigente sul partito della fazione dominante tutto il gruppo dirigente e mi dice
Tra tra le altre cose anche costruendo specialmente per chi si è impegnato l'eguaglianza forme nuove e innominabili diseguaglianze dal momento che diseguaglianza cioè quando sono pochi che decidono
E anche molti e pochi che escludono
Allora se questo e il punto di partenza quanto meno un attimo
Come si può cercare di andare oltre la riflessione prudente sollevando più problemi di quanti non se ne risolvano però francamente
E l'unico modo per andare avanti e partirono da questo tema questo rapporto forte che c'è tra il marxismo e il tema dell'altro questo è stato anche riconosciuto da parte di un filosofo il quale mi riferivo perché poi
Dice e massima preso molto sul serio l'altro
Però a un certo punto questi intenzione generosa si trasforma in stalinismo
E questo nasce dal fatto che c'è un problema perché l'intenzione è generosa a il problema di trasformarsi indicazione pratica non può rimanere chiusa nell'astratto come una purezza dice lo stesso veniva
Bisogna battere l'angelo perché l'Angelo e la perfezione che non è entrata
Nel mondo o che non ha fatto questa prova e la purezza dell'Angelo è una purezza
Che non risolve alcun problema è un pochino se vogliamo il corrispondente la polemiche hegeliana nei riguardi delle anime belle cioè c'è la generosità nel momento stesso in cui si impegna vede corre il rischio non può rimanere chiusa nell'ambito delle buone intenzioni e quindi questo è il problema col quale ci misuriamo
Lui doveva ritenere che la generosità sia importante ma che il punto sul quale tutto questo è venuto il momento nel quale la generosità cercato di
Intervenire la realtà momento in cui abbiamo combattuto contro l'Angelo Izzo azione
Di tutte le buone intenzioni che non diventerà mai realtà
Solo che però quando
Sì si entra nella sfida la realtà questo rovesciamento
Dei mezzi
Il pericolo più forte
Il momento nel quale
Si corre il rischio di essere stritolati quindi è un dilemma complicato perché ritrarsi significa rimanere chiusi nell'ambito delle anime belle pur nella sfera della legge deismo
Impegnarsi e continuamente confrontarsi con questo problema del rovesciamento di mezzi infine
Nella misura in cui non si sorveglia questo problema la mia idea queste molto soggettivo io ritengo che la storia si afferma e che quindi l'idea di essere andata avanti laddove ci sono fatti alcune cose è soltanto la pericolosa illusione presunzione di qualcuno
Che permette che pensa di essere fuoriuscito da una storia precedente e la sta riproducendo in un'altra forma ecco perché non trasformarla riconosce ma
Ora il problema fondamentale proprio questo che invece l'aspirazione alla nuova società iniziata subito e la sua possibilità è data solo e da nient'altro se non dalla novità del mio comportamento
Solo questo e non è non successo dei miei Fini e garanzia della nuova società quindi non è garantito né da una filosofia della storia né tanto meno dalla decisione di un un'è lite
L'obiezione che si fa ma la non violenza si scontra con nella realtà non vince certo questo è un problema che in tanti casi alcune ma la violenza che vince è solo la vecchia storia che si ripete
E la storia che non fa un passo e l'illusione ottica del progresso e non a partire dalla storia etico politica dei comandanti della storia della grandezza l'antica religione pagana dei successi e dei suoi signori
Una storia rispettabile ma che non hanno nulla a che fare con quell'idea di là ribaltamento della storia stessa a partire dagli ultimi da tutti gli ultimi anche dardi ai nuovi ultimi che è la parte più alta
Quella che in un secondo me non può essere messa mai in discussione non sarà mai falsificato della tradizione socialista
Alla fine tipo di riflessione sul potere
E quella che dobbiamo adesso
E che quindi vedete che ci si muove tra Scilla e Cariddi tra un'interiorità cura e non effettuare promette qualità che continuamente si rovescia in una perversione del figlio
Qui c'è una riflessione
Sulle virtù incompatibili che di sicuro mai la quale scusate penso che siano brani che reggono alla lettura nel senso che la simmetria tra chi legge che non sia così grande
Dice Simone Weil le disposizioni d'animo che inclina ad amare un certo fine sono diverse dalle disposizioni che permettono di impiegare i mezzi necessari per realizzarlo
E molto spesso le une sono del tutto incompatibili con le
Cioè alcuni sono quelli che amano infine altri quelli che sono più capaci di realizzare questo film così per la cura quelli che sono sono diventati capace di servire una causa non sono o non sono più uguali a quelli che sono capaci di amarla
Di conseguenza quelli che la servono servono sotto questo nome qualcosa d'altro
Così non è il bene che si serve né Lo Sicco
E qui però è arriva ancora più più con maggiore precisione
Se non si possiede usa questa parola la capacità soprannaturale delle virtù incompatibili
Può ben a cadere portandosi ad una causa e mettendosi in grado di maneggiare i mezzi corrispondenti che si divenga entro un certo tempo incapaci di amare questa causa
Per esempio un comunista e la giustizia
Dice insomma
Ci sono
Molto bravo
Ogni bene a utente Codice Simona comporta condizioni contraddittori e quindi è impossibile chi mantiene la propria attenzione veramente fissa su questa impossibilità
E agisce farà il bene vedete che va sta andando in una direzione che anche un po'angosciante che sembra che quella
Dilemma tragico sia assolutamente privo di uscite
Dice proprio un riferimento alla se quella che dicevo prima l'attaccamento a una cosa particolare può essere distrutto solo con l'attaccamento che lei compatibile così amate i vostri nemici
Viene contrapposto a l'altra affermazione chi a causa mia non odia suo padre e sua madre e la propria arriva cioè questo amore di più
Sul largo capace di farmi odiare pernici richiede per poter essere possibile che io contemporaneamente paludi
I legali quindici
Le io non voglio
Prolungare questo tipo di citazioni vale la pena però ecco di farne subito
Altro tentativo che fa di risolvere o l'Albini la linea che essa indica ed è
Un brano nel quale c'è anche un riferimento a Socrate che faceva prima
Resta Socrate quindicesimo ma anch'io decidono non essere né autori né vittima dell'ingiustizia ma preferisco essere vittima
Di fatto non si può essere che l'uno con l'altra presso queste viene visto come quello al quale piuttosto che fare l'ingiustizia preferisce esserne vittima
Dice anche se non vai altrove
Dal momento che ogni bene e connesso al male l'espressione che usare il male e come l'ombra del bene che si fa e quindi quasi insuperabile se si desidera il bene
E non si vuole diffondere intorno a sé il male corrispondente si è obbligati
A concentrarlo su di sé
E questo l'unico modo nel quale la contabilità o subire questa contabilità che porta continuamente ad avvitarsi nella riproduzione del male del potere
E l'unico modo nel quale possibile interrompere questa cattiva infinità della violenza soltanto attraverso una esposizione personale un atto unilaterale è una sottoposizione ha dei costi
Quindi da questo sospetto nei riguardi dell'immagine visse come coloro che posseggono il bene
Questo problema come soluzione cioè la capacità di sopportare dei costantemente fa addirittura il parallelo con la croce
Sembra un messaggio disperato
Un messaggio né quale fondamentalmente solo i santi si troverebbero a loro agio e rappresenterebbero l'unica forma di ebbene sarebbe impossibile oppure coincidente con l'anno un'azione
Estenda quindi destinato a
Sollecitare tutte le perplessità che la non violenza produce
Ma non è questa nella direzione DC Mumbai anche se
Beh la direzione
Intende seguire
L'indicazione è invece quella cento di uno sforzo che per certi aspetti potrebbe essere chiamato contro natura o come diceva con quell'aggettivo
Soprannaturale soprannaturale
Ma è una direzione precisa quella del diminuire sì per produrre questo lato espressione di cinque l'energia che non allargherà il suo potere ma che consentirà ad un altro essere diverso da lui di esistere indipendente
Altrove dice ancora sull'onda non siamo tutti vittime dell'illusione prospettica
Quella che ci fa
Credere di essere al centro del creato e che man mano che ci si allontana da noi si vada verso la periferia del Creato laddove perde di qualità
Crea
Bisogna rinunciare alla morte in visione
Distaccarsi dalla propria falsa di B divinità negare se stessi rinunciare immaginare di essere centodue create riconoscere che tutti i punti del mondo allora uguale dignità e questa è anche collegata una riscoperta dalla bellezza
Attraverso una riflessione che non voglio proporre qui
Ancora l'altro testo più politico più esplicito che è la prima radice elettorale prassi romano
E una proclamazione dei doveri verso la creatura umana
E la prima parte di questo libro la prima radice e di comunità Simone Weil parte dall'adozione di obbligo da la nozioni doveri verso la creatura umana i diritti e gli altri partono e sono preceduti dall'obbligo migliore dal mio obbligo
E ciò che mette in movimento i diritti degli altri la mia capacità di obbligare
Ed è di qui che parte le dinastie il filosofo di cui parlavo prima
E anche lui insiste sulla necessità di un gesto unilaterale ed usato una parola che uso provocatoriamente perché è una parola bandita dalla lessico politico cominciare da Machiavelli e che la parola di bontà
Perché come voi ricorderete Machiavelli dice
E l'uno un punto rovina
E quindi ci vuole cambiar le cose deve lasciare fuori Della Porta la bontà secondo me ha ragione Machiavelli perché un uomo di grande lucidità però
Così si riproduce sempre la stessa storia la storia dei successi e non la storia delle liberazione
La bontà dice nevicate altro dall'essere e se non tiene più conto dell'essere perché la bontà dice distrugge senza lasciare ricordi non ha né memoria né contabilità diceva anche Simo mai perdonare e dimenticare il passato
La bontà è l'essere che si rivelerà un volto scusate queste un collage di citazione
La definizione quindi che noi possiamo dare di violenza perché è anche giusto che questo punto uno dica
Io la riprende le prove delle Rina dice delinea e violenta quell'azione in cui si agisce come se ci fosse i soli ad agire come se il resto dell'universo non fosse lì che per ricevere l'azione
E violenta quindi anche ogni azione che noi subiamo senza essere in ogni punto i collaboratori
Quindi che cosa vuol dire non violenza e non violenza in primo luogo non pensare che l'universo che ci circonda che comprende gli altri che comprende anche la natura perché io poi con questo pure finirla
Sia lì a nostra disposizione
Perché la prima violenza è quella che parte da questo assunto che nel mondo sia lì per ricevere i nostri progetti la non violenza in primo luogo muoversi in un mondo di volti cioè di coloro che mi guardano di poche non devono essere neanche soltanto conosciuti visti
Che è anche importante
Ma in primo luogo riceverà salutati
E che non è solo conosce
Il salutare e un impegno un riconoscimento della sa certa dell'altra è un aprirsi all'altro salutarti valutare l'augurarle Salute all'altro
Lavorare salvezza lavorare benessere l'azione non violenta è tutto qui
Accettare e Mina e quelle in cui la gente ha rinunziato a ogni dominio a ogni sovranità si espone già l'azione dell'altro nell'attesa della risposta
Il volto e quindi e in primo luogo quello è il contrario dell'accusa
Bice le dica alle cose si applica la violenza perché se ne dispone ha e le si afferra le cose danno Prince
E se non offrono avviso solo esseri senza avviso
E quindi questo e non violenza in primo luogo vedere divisi e nove le cose
Quindi all'inizio c'è questa riconoscimento dei volte quindi c'è l'esposizione volti stesse cioè il saluto dicevamo prima ci deve essere anche il coraggio di rischiare con una scelta unilaterale non incomincia se uno aspetta tutte le garanzie la nessuna chance di aspettare che esistono le condizioni perfette per poter
Io voglio leggere scusate se approfitto ma è anche giusto che in qualche modo
Alcuni brani io almeno reputo belliniana
Nel frattempo in questo momento sto parlando di ciò questo minimo di potere di poter infliggere Branca che mi piacciono scusate se vi leggo dei brani di Canetti tanto per trovare un altro autore
Il quale dice
Nei momenti migliori della mia vita credo sempre di fare posto sempre più posto dentro di me
Qui spala la neve la sollevo un pezzo di cielo fondato ci sono mani sovrabbondanti rifaccio scorre via i pesci di Salvo foreste in fonti che vi caccio schiere di nuove scimmie
Tutto è pieno di movimento ma il posto non è mai sufficiente comunque non chiedo mai a che scopo
Non mi sento mai di dire a che scopo devo solo continuare a fare sempre più posto
E finché è riuscito a farlo mi guadagnerò l'ambiente ecco quindi già qui
C'è un dimensione importante
Importante il fare posto
All'altro
Il percepire questo come comandamento dal quale si parte dice ancora Canetti questo bisogno di essere buoni
Quando ci si sente colpevoli bisogno violento cocente quando si è soli a conoscere la propria colpa quando nessuno a cui la sottoponesse saprebbe riconoscerla
Quando gli altri ci considerano buoni proprio nelle cose dopo lo siamo di meno questo bisogno di ha polemicamente tormentoso di essere realmente buoni
Come se ogni vita ogni cosa dipendesse solo da noi
Questo significa vedere i volti
Sentire la responsabilità capire di dover rispondere perché da questo deriva la parola responsabilità
Come su ogni cosa dipendesse solo da noi da nessun altro anche la vita di chi non conosciamo di chi non conosciamo affatto per il tramite della vita di chi conosciamo come se non avessimo fatto altro che uccidere e fallire fallire e uccidere come se potessimo ancora quando già si è passata più di metà della vita diventare realmente bontà e gli dice
Sta parlando di se stesso ma che intende dire non potrebbe dire qualcosa di più preciso e generica questa parola è sospetta quanto è volte ho sentito parlare male egli intende una vigilanza che non si lascia illudere e non illude
Egli intende un'acuta diffidenza verso ogni uso dell'uomo per scopi che sembrano essere più alti ma sono soltanto quelli di altre egli intende apertura e spontaneità un instancabile curiosità per la gente che la include e la comprende egli intende riconoscenza per quelli che non hanno fatto assolutamente nulla per noi ma ci vengono incontro ci vedono e hanno parole per noi
Egli intende ricordo che non trascura nulla e non omette nulla egli intende speranza nonostante la disperazione speranza che però non tace mai la disperazione egli intende anche gli animali anche se li mangiano
Egli intende specialmente tutto quello che più stupido di voi stessi egli intende l'impotenza in ma il potere chi è buono verso il potere che gli si piegò la culla per proteggersi e cattivo
Egli intende la passione che ammette anche quello degli altri egli intende lo stupore ma intende anche la preoccupazione non intendo i grandi sentimenti la boria la pomposità l'auto idolatria la durezza dell'ordine con cui ci soggioga non gli altri
La bontà che egli intende spiritualmente dinamica e dubita di tutto
Egli non intende la bontà che riesce in qualcosa ma quella che improvvisamente rimane con le mani vuote
Egli intende la capacità di sorpresa anche nell'età più avanzata la capacità di accusare adirarsi ma soltanto se non apportano potere ha ritirato all'accusatore
Intende anche il linguaggio sicuramente non intende il silenzio intende sapere ma non ufficio il posto la paga
Intende la preoccupazione per gli uomini qui non in suffragio per le loro anime spaventate adesso spero proprio che non ce ne siano più questo perfido
Che cosa vuol dire tutto questo
E che è fuori discussione che sia difficile questa scelta quando la
La si fa
Ma in primo luogo si si vuole impegnare se ci vuole impegnare per la liberazione degli uomini non disgiunta da nessuna esperienza che la si sia tenuta a bassi costi
In secondo luogo
La possibilità di mantenere la conflitto la forma non violenta esibisce
Comunque già nel momento del conflitto la possibilità di una società diversa non rimuove mai questa
Caratteristica mense la lotta violenta per una società giusta esibisce subito l'inganno il falso movimento nel momento stesso in cui mette da parte la relazione non violenta con l'altro
Inizia certo sopporta costi più alti ma il coraggio necessario è inversamente proporzionale al numero
Cioè quanti più uscire tanto meno coraggio ceppi sono
E senza nubi sopra a questo punto di partenza non si costruisce nulla è qui che c'è la differenza tra loro tolleranza alla non violenza tolleranza e il lasciar sussistere l'altro per come esso è la non violenza è un impegno radicale in direzione della
E allora io cerco perché ho preso troppo tempo e quindi
Devo cercare un attimo di chiedo scusa finire rapidamente
Che qui
Cioè deve essere quindi come punto di partenza il coraggio di scommettere sull'uomo
Sapendo anche che c'è una differenza tra la bontà il bene il bene in giro è qualcosa che che si ritiene di poter possedere che in genere se possediamo ci mette sopra gli altri e ci consente di tornare a trattarli come cosa la bontà impedisce dal di uscire da una condizione in cui l'obbligo e centrale
La bontà è tale se sospetta della propria potenza nella misura in cui la forma pura puntare molto spesso con espressioni molto bello che lo scrittore russo era punta
Molto spesso finisca per essere bellissima impotente come la bugia
Però qui non si tratta di far cadere il tema della giustizia perché questa è la parte fidanzamenti si tratta di vedere in questa Radice la passione per il tema dalla giustizia
Anzi e il tema proprio dell'apertura dell'obbligo nei riguardi dell'altro che fonda il tema della giustizia perché la bontà non può essere conciliazione
E qui c'è il punto più rilevante
C'è una parte della sofferenza degli uomini che non può essere evitata
E in genere anche questa sofferenza merita attenzione specialmente Sessa ingiusta cioè si può essere colpiti dalla malattia giovanissimi
E questa sofferenza nota diamo come ingiusta
E poche cose danno più fastidio in chi fa politica
Del mondo nervosi in cui Cisco si spostò da questi momenti questa disattenzione che certe volte si vede per quella parte della sofferenza per la quale la politica non è il rimedio
E qui c'è una dimensione importante l'accettazione della finitezza
Il senso del limite dei propri limiti e di quelli che ci sono vicini
Quel momento nel quale si capisce che si sta finendo costati nello qualcuno molto vicino androni
E questa finire per certi versi diventa difficile da sopportare sembra
Però
Anche nei riguardi questo tipo di finitezza se non ci troviamo in una posizione lo possiamo fare abbiamo responsabilità
Però c'è un'altra parte della sofferenza per la quale siamo responsabili ancora è molto maggiore perché noi possiamo evitarla perché gli uomini possono evita e quella sofferenza che gli impegni degli uomini o togliere
Perché non si tratta solo di lasciar sussistere l'altro di tollerare nell'esistenza cioè talvolta l'esistenza che soffre e che ci chiama
E alla quale bisogna rispondere perché questo è responsabilità l'impegno per la giustizia che nasce dal prendere sul serio la giustizia approprio esattamente questa radice idea che c'è una quota della sofferenza degli uomini che è possibile togliere e l'impegno
E da questo punto di vista l'amore può non bastare
Se non accetta di vedere come proprio prolungamento la giustizia se non rifiuta l'anno resistenza al male
Se non si vede che c'è qualcuno che produce anche la sofferenza altrui perché non tutti gli altri sono uguali alcuni ostacolo la riduzione della sofferenza degli altri
Qui però bisogna avere equilibrio perché c'è un uso di questo tema che talvolta
Finisce per essere scorretto perché la sofferenza che ci circonda
Se la si tratta tutta come evitabile
Si cade nella paranoia perché si pensa che essa sia il frutto di una qualche cospirazione a cominciare dalla più grande cospirazione di Dio che ci ha fatto essendo finiti è morta
Sì e questo è un rischio che talvolta corriamo c'è l'altra quell'opposta il rischio opposto quella di ritenerla tutta inevitabile per cui e qui il limite di una Murone come interiorità oggi una bontà la quale non riesca a capire che c'è una parte di questa sofferenza che si può togliere che attiene dal fatto che alcuni hanno respinto su altri la propria finitezza nel senso che hanno imposto ad altri di essere più Brady più piccoli più corti perché loro si sono estesi vi e
Diciamo la radice fondamentale della non violenza
Perché la non violenza è un atteggiamento conflittuale
Ma che ha alcune caratteristiche che ha come si può dire messo in memoria qualcosa di decisivo
è una lotta contro la violenza io qui sto citando le dinamiche senza languire della loro resistenza al male possa evitare l'istituzione della violenza a partire da questa stessa
La guerra la guerra non perpetua forte ciò che essa è chiamata a far scomparire per consacrare della buona coscienza la guerra e le sue virtù virili e cioè
Il problema è di una lotta intransigente per le ingiustizie per la giustizia evitando di riprodurre la vecchia storia di rimanere risucchiati nella riproduzione perché l'unico fondo per mantenere in campo la lotta per la giustizia senza che essa dei geni che su contrario della non violenza
La decisione unilaterale per mantenere al conflitto una forma umana una forma che ricordi sempre qual è il fine della lotta quello di una comunità in cui entrano tutti gli uomini
E quindi punto essenziale la scelta unilaterale di obbligarci e anche rischiare di perdere perché solo se si rischia di perdere si può vincere veramente si può uscire da quel falso movimento da quell'apparenza del progresso
E farsi carico dell'altro e di quegli altri che patiscono l'ingiustizia rispettando però anche quelli che difende un'ingiustizia
E questo e su un terreno comune a quello individuato Massimo Vari perché
E quello di addossarsi porti ma un terreno più in positivo
Perché qui non c'è l'angoscia di una purezza così radicale per cui
Finisce per avere una sua perfezione soltanto nel rapporto verticale con Dio ma è invece il rapporto con i volti degli altri e quindi fu la solitudine
Non c'è questo rapporto con Dio un po'solipsistica o perché
Al fondo la trascendenza è data dagli altri che con i quali entro il rapporto e il gesto iniziando a creare e sicuramente un'avventura ed un impero
Non occorre rivedere contrari
Allora anche se non siamo tutti seduti noi ugualmente cominciamo non manca chi Cassano
Aspettiamo per fare
Sì che
Allora anche c'è questa luce insomma
Sì questa è la possiamo spendere mi sa tanto di riflettore non è una cosa
Allora Franco Cassano sta per arrivare il dire comunque di a iniziare il dibattito proseguire così il ragionamento avviato questa mattina tra l'altro di spunti secondo me almeno personalmente mi sembrano
Tantissimi ricchissimi e anche profondamente così interlocutori mettono in crisi non è soltanto un ragionare
Abbiamo già le disponibilità che io chiamo in causa anche perché alla disperata ricerca di interventi di Nanni salario del Centro di documentazione Domenico Sereno Regis di Torino e e di Bandinelli del partito radicale a così contribuire con un serie di riflessioni con un interesse e chiaro che vogliamo anche dare spazio ad altri interventi perché gli spunti avviati questa mattina
Arrivino anche successivi all'altra parte della giornata Montanari ardua Simeri lì
Con uno svolgimento logico interlocutorio ampio ecco senza fare semplicemente una scaletta sequenziale di relazioni con un mare di spunti e di proposte per cui ritengo che il discorso della dello spazio al dibattito sia molto importante insomma già crea disponibilità concrete a verificare poi quello che implica questo avvio di di ragiono questa scaletta così questa traccia che c'hanno offerto questa mattina i nostri relatori
Io darei a questo punto subito la parola a chi chiede di intervenire
Potrebbero essere già agli i nostri eroi che si sono offerti per avviare e la giovane
Allora Nanni salii e del Centro di documentazione Domenico Sereno registi Torino dove vuoi
Io vorrei fare due ordini di o riflessione
La prima
Serie di considerazioni riguarda ciò che è stato detto stamattina
Sarà una serie di flash che sono rivolti ai relatori in parte per commentare ciò che è stato detto in parte per suggerire
Anche percorsi futuri di ricerca perché
Immagino come è stato più volte detto che non tutto si esaurisca in questo seminario e quindi importante
Suggerire chiedersi come poter continuare questo no
Secondo l'ordine di riflessione invece riguarda un modo particolare di integrare ciò che è stato detto
Tenendo conto di un discorso che mi sta particolarmente a cuore che svilupperò dopo senza bisogno dei sovietici
Come cominciate con la categoria del conflitto che certamente una categoria centralissima dentro la cultura della non violenza che stamattina è stata posta in evidenza nel rapporto diritto conflitto più in generale diritto Stato sovranità conflitto
E che richiederebbe però approfondimenti ulteriori
Tenendo soprattutto presente la nave Cicchetti questa categoria e della dinamica dell'azione non violenta e quindi della dinamica con cui si può portare a Risoluzione conflitto
L'analisi che è stata fatta da autori DiVersi
Ne cito alcuni Galton bah un durante
Che hanno analizzato
Conflitti che si sono presentati in vari momenti nel corso della storia si potrebbe aggiungere anche Sharp
Cercando di individuare quali sono le dinamiche che si sviluppano stamattina ne sono stati accennati alcun però vorrei limitarmi ad attrarre presente che la dinamica non è mai solamente quella del rapporto oppressore oppresso ma una dinamica più complessa in cui il ruolo delle terze parti essenziali è fondamentale
Molto spesso sono proprio le terze parti quello che possono far propendere la soluzione del conflitto verso l'una con l'altra delle parti in gioco
E quindi quando si parlava tutti
Capacità dell'azione non violenta gli promuovere regole diverso nella conduzione del conflitto bisognerebbe anche tenere presente che uno degli obiettivi è quello di coinvolgere le terze parti chiedersi chi sono innescare quella dinamica
Kesha chiamate il giudizio su politico cioè una dinamica che essendo consapevole che nel corso del conflitto può scatenarsi la repressione della da parte dell'avversario
E in grado di affrontare la repressione mantenendo in modo coerente la disciplina non va bene
Se questo avviene la repressione finisce di svolgere un ruolo di boomerang nei confronti di coloro che la attuano e questo significa che per esempio una condizione dell'azione non violenta che è stata parzialmente illustrata anche in altri momenti in altri interventi questa mattina non esplicitata forse esattamente nei termini con cui oggi adesso la pongo e la disponibilità al sacrificio da parte di coloro che si muovono secondo questa dinamiche secondo questa modalità dico
Mi limito a queste poche riflessioni perché l'argomento si presterebbe a molte altre considerazioni ma sono dei dei flash e per quanto concerne poi il tema più specifico del diritto bisognerebbe interrogarsi su una categoria che è diventata centrale
In tutti questi ultimi anni ed è la categorie dei diritti umani
Che è stata un delle degli elementi è stato uno degli elementi cardine che ha portato ai cambiamenti anche nei Paesi dell'Est attraverso una strategia che è stata realizzata prevalentemente dalla Finlandia cosa forse meno no totale ai più
In modo molto intelligente ecco però a questo proposito bisognerebbe richiamare alcune cose e cioè che i diritti umani appartengono a tre diverse generazioni di cui solo la prima solitamente viene posto in evidenza cioè quelli a dei diritti politici e di libertà la seconda categoria quella della giustizia sociale solitamente e trascurata almeno nel nostro dibattito cilentana mentre invece assume un ruolo fondamentale la terza categoria ogni fine
Non pienamente riconosciuta Ciaccona non è stata nemmeno ratificata dagli Stati Uniti
E quella dei diritti alla pace l'ambiente e lo sviluppo che solo adesso trovano cominciano a trovare alcuni momenti di
Di
Riconoscimento all'interno del diritto internazionale ma ancora in una fase troppo preliminare
Degli interrogativi che però bisognerebbe poi sono questi oltre a ciò che già è stato detto sulla natura potrebbe essere sembrare o essere qui discutibile ma certamente c'è una misura
Aspetto che potrebbe per pensare di diritto come intrinsecamente violento mia dove interrogarsi sulla natura euro Centrica del diritto e sulla pretesa viceversa che non abbiamo che alcuni diritti compresi quelli fondamentali in cui crediamo
Che riteniamo positivi direi la stragrande maggioranza di noi forse ritiene tale sulla loro sulla pretesa che abbiamo che questi diritti siano universale
è stato proprio Johan Galton a interrogarci su questo aspetto per mettere in evidenza alcuni possibili
Aspetti equivoci di questa perché nel senso cioè che questa riflessione che noi stiamo facendo dovrebbe trovare la capacità la possibilità di svilupparsi
Confrontandosi anche con altre culture quindi non solo con le categorie che sono proprie della cultura filosofica e giuridica occidentale e questo comporta tempi
Difficoltà ulteriore
Per quanto riguarda l'altro tema diritto di resistenza in un intervento che fu presentato da Giuliano conterrà se ricordo bene nell'ottantadue in un convegno
Che si tenne a Lavinio promosso componenti radicali della e anche della sinistra liberale
Contare teorizzate il dovere di resistenza mentre proprio riprendendo un pochino la la critica la che alla categoria di diritto che comporta il riconoscimento dello stato come momento di istituzionalizzazione delle violenza sosteneva che probabilmente da un certo punto di vista non serve tanto
Importante e diciamo lecito teorizzare il diritto quanto sottolineare il dovere
Su questo tema poi dibattito sviluppato molto negli anni ottanta per proprio in corrispondenza alle alla comunque pretesa che i movimenti per la pace avevano in Italia e in Europa e più in generale di opporci
La strategia della corsa agli armamenti abitazione degli euromissili proprio in nome di questa che ha
Non è proibito dire appunto questo aspetto che è stato più volte anche citato di progettualità della non violenza cioè di contenuto di proposta ad esempio veniva
Fatto partendo anche dal caso del movimento degli studenti sebbene nel caso specifico elemento degli studenti a parte il contenuto di proposta costruttiva che certamente in una certa misura c'è quanto poi sia sviluppato e quanto sia dal tetto del compito discutibile forse un elemento che non è chiaro e anche questo fa parte della dinamica dell'azione nonviolenta cui prima mi riferivo e la chiarezza e la precisione nell'indicazione degli obiettivi
Siccome
Individuare degli obiettivi soprattutto da parte di un movimento che e spontaneo che non la direzione precisa che come tutti i movimenti studenteschi a certe difficoltà non sempre e facile
E invece importante capire che gli obiettivi vanno individuati con estrema chiarezza che l'avversario deve sapere quali sono che non devono essere modificati nel corso della conduzione della lotta e che all'avversario devono essere lasciate delle possibilità di mediazione questo fa parte proprio della dinamica ma per quanto riguarda la progettualità un aspetto estremamente importante secondo me è quello del del pensare in termini di progettualità di una società non termine società non violento è un termine molto impegnativo
Il termine società è già qualche cosa che prefigura
In sé un superamento dell'idea di Stato di sovranità cioè e e questo apre però due grosse aree di ricerca che non sono sviluppate in questo seminario in modo preciso ma vivente ogni ogni occasione hanno i suoi limiti e quindi non è questo che voglio sottolineare ma voglio sottolineare invece possibilità futura che sono comunque la necessità di esplorare il problema della difesa non violenti con tutte degli interrogativi che questo comporta
Non posso adesso dilungarmi su questo aspetto però quando prima si suggeriva nell'intervento per esempio di Eligio la possibilità di superare l'idea di sovranità di superare l'idea di Stato di andare verso un ipotesi sovranazionale eccetera questo non e
Lo dice che compito possa risorge
E The Nieri diverse e quindi la necessità di non ricorrere a modalità tradizionali perché altrimenti il circolo diventa vizioso e se non abbiamo delle alternative da proporre per affrontare conflitti anche su larga scala c'è veramente il pericolo che la semplice idea per quanto generosa di superamento di questi limiti posti dall'dall'idea di Stato dall'idea di sovranità non vada importo versione dei
Sulla seconda linea di ricerca riguarda quella che potremmo con un termine molto preciso definire ricerca di una economia non
Con un termine più generale che che fa parte di un linguaggio comune certamente utilizzato in tanti altri contesti
E quello della critica del modo
Senza la quale è molto difficile veramente
Stranamente improbabile poi
Dare a tutte queste riflessione che siamo andati facendo un contenuto
Ma politico anche nel senso che dopo
Il terzo aspetto della progettualità è quello di creare un immaginario
Molto spesso si in alcune delle
Varie citazioni
Di Simon Weil
è stato sottolineato questo aspetto quasi disperata
Un
Considerazioni che andrebbero
Cioè e che senza un immaginario positivo
è difficile che i puri e semplici
Rimandi alla paura qualunque essa sia paura tenute la catastrofe nuclei catastrofe ambientale possano essere delle immonde che siano capaci di far muovere
In direzioni costruttive
Tutte quelle persone di cui c'è bisogno non solo delle minoranze
Non solo soprattutto nei confronti dei giovani molto spesso la società non violenta viene presentata come qualche cosa di poco deciderà
M'è capitato in occasioni di avere proprio questa osservazione porta direttamente da dei giovani studenti cristiano ma la società che voi descrivete una società noiosa poco desiderabili poco diversa
Non posso decentrare ulteriormente nel merito ma e certamente un problema da un lato percettivo di percepire nuovi valori e interiorizzate ma dall'altra anche di essere capaci di costruire effettivamente questo immaginario
Due ultime osservazioni sugli interventi che faceva Franco Cassano cioè una è proprio
Un completamento che però ritengo interessante perché proviene da un autore
Notevole detto sono fa notare come la difesa
Sia un elemento che crea informazioni e quindi a completamento di ciò che veniva detto teniamo presente che se non c'è differenza noi stessi non percepiamo nostro corpo come organismo percepisce le dice intensità sono alle differenze di intensità luminosa e così via
è un elemento fondamentale quindi di comunicare per creare informa
E il fare posto come giustamente sottolineava non solo ci richiama tante considerazioni che Capitini ha sviluppato attraverso la compresenza dei vivi e dei morti attraverso un diverso atteggiamento nei confronti del mondo naturale del mondo animale e vegetale cose che probabilmente verranno affrontate domani ma
Richiama
Degli aspetti che sono stati affrontati appare minori in modo molto interessante Napoli poi subito
Cerca di
Sgomberare il campo da alcuni equivoci
In una corrente di pensiero all'interno
Dell'ecologia che va sotto il nome di di ecco oggi ecologia profonda che però per ragioni che sarebbe il suo lungo spiegare e sono state dieci b viene presentata in Italia in particolare anche altrove
Esclusivamente banalmente come una posizione di fondamentalismo in negativo
Voglio dire cioè che il fare posto a a tutti gli altri esseri viventi comporta effettivamente un cambiamento molto profondo
E che ciò che in parte viene teorizzato nelle posizioni del dio centrismo dell'economia e sono posizioni delicate perché no tendenzialmente apparteniamo quasi tutti chi più chi meno a posizioni etiche antropocentrica e qualcuna forse qualcuno debole e passare ha una posizione più eccentrica viene da alcuni visto prevalentemente come una operazione appunto di tipo fondamentalista ritengo che questo
Audizione sia sbagliata ma è molto diffusa anche nella cultura
Nella cultura ecologista ed era
Italia
Passiamo adesso più brevemente possibile al seconda serie di riflessione vorrei fare osservare
Partire soprattutto da questo riflessioni da questa considerazione io sono dell'opinione che molte delle considerazioni che sono state fatte
Possano essere ulteriormente avvalorate da partendo da un punto di vista che quello della cultura scientifica
Dove per cultura scientifica intendo la cultura delle scienze naturali ecco non perché l'altra non sia scientifica ma perché questa e l'accezione un pochino tradizionale non c'è dubbio che molti dei problemi che vengono affrontati nell'ambito delle questioni della pace ma aggiungerei dell'ambiente e dello sviluppo sono problemi che sono stati posti all'umanità
Dallo sviluppo delle nostre conoscenze scientifiche delle applicazioni tecnologiche che ne abbiamo
A tavola qualcuno giustamente faceva osservare che se non ci fosse stato l'avvento delle armi atomica un fatto risaputo noi forse non saremmo qui a riflettere
In modo adeguato
Su questi problemi non saremmo stati posti di fronte a questo imperfetti cioè c'è un aspetto da parte nostra certamente un po'strumentale cioè ci troviamo a dovere fare i conti siamo obbligati sarebbe stato certamente preferibile che ci possiamo arrivati senza questo
Senza questo questa condizione
Ed allora io sono dell'opinione sulla base di una serie di riflessione che le società di sviluppare in modo molto preciso anche se un po'stringato che la cultura scientifica oggi una cultura critica ci metta ci ci offra un argomento razionale
Da aggiungere agli altri argomenti che sono più di natura etica filosofica non di questo argomento non abbia anche su un contributo a sua volta filosofico e ed etico ma parte da alcune considerazioni di ordine più strettamente razionale
La Federazione sono fondamentalmente queste tutte le volte che noi dobbiamo decidere in termini generali sui grandi problemi dell'ambiente della pace dello sviluppo ci troviamo sempre decidere in condizioni che gli analisti che hanno hanno condizioni di ignoranze
E non abbiamo mai preso coscienza in modo adeguato ma quando prima venivano fatte credo le splendide citazioni sul rapporto perverso tra violenza
Che dovremo definire Diretta e violenza che dovranno definire strutturale
Per precisare meglio le due categorie
Che sono perverse perché Luna richiama l'altra in una una spirale che porta o sembra portare insomma a qualche cosa d'inarrestabile
La giustificazione del ricorso alla violenza dirette di solito viene data con questo tipo di argomentazioni pagamento diretto si utilizza per eliminare la violenza strutturale
Non solo ma cioè addirittura chi si spinge più in là e cerca di quantificare la violenza diretta con una argomentazioni tipo utilitarista e dice la quantità di violenza diretta che impieghiamo sarà minore della quantità di violenza strutturale che comunque dovremmo subirlo
Questo è un tecnico tipico argomento che viene portato per giustificare la violenza Diretta
Perché mi sembra essenziale come ulteriore
Suggerimento non utilizzare in termini indistinto il la parola violenza
Non avevo sfuggito un passo dell'intervento di Cassano non sono sicuro di aver interpretato se lo scivolamento nel linguaggio che che lui
Citava cioè l'uso della violenza senza aggettivi venisse considerato un fatto positivo o negativo non ho capito nella nella riflessione che si fa nella piselli Sorce comunque si preferisce continuare a separare la violenza diretta dalla violenza strutturale non è da una definizione precisa perché immagino che a grandi linee possa essere intuitivo che cosa significhino i due termini che una differenza però fondamentale che adesso vorrei mettere in evidenza allora se noi decidiamo sempre in condizioni di ignoranza c'è questa pretesa di prevedere l'esito delle nostre azioni non ha fondamento razionale
Klaus soffre recentemente intervenendo proprio sul sulla questione della dell'ambiente diceva che oggi nessun decisore politico è in grado di possedere tutte le variabili che sarebbero necessarie per poter prevedere l'esito delle proprie azioni
Cioè secondo le classiche categorie dell'etica della responsabilità riprese ad Hans Ionas certamente ma che risalgono a Max Weber anche a seguito di sviluppo in maniera diversa
Oggi non si può essere responsabili perché non siamo in grado di prevedere l'esito delle nostre azioni
Allora c'è una sorta di dicotomia che noi dobbiamo risolvere tra etica della responsabilità etica dei principi
L'etica della non violenza veniva bollata da Weber e da molti altri studiosi come un'etica dei principi che insensibile alla l'esito a cui portano le nostre azione questo per mio è infondato però rimane un aspetto che da un punto di vista teorico la Regione
Ecco allora come viene risolto questo problema all'interno della conoscenza scientifica quando si affrontino questioni come il problema energetico come problema ambientale su argomenti molto circoscritti c'è un motore dei piccoli in gara
I cui lavori sono stati pubblicati dagli Editori Riuniti il primo è controllo sociale della tecnologia e l'altro
Un testo che continua ma il primo e più importante continua questo argomento
Questo motore suggerisce appunto e lo si può estendere suo suggerimento anche i temi di cui ci occupiamo suggerisce che la decisione razionale
è un suggerimento che proviene anche da altre fonti e quella decisione che consente di rendere correggibile e possibilmente reversibili gli errori
Cioè contrariamente a quanto solitamente facciamo e cioè
Ragioniamo in termini di certezza e difendiamo la certezza delle nostre tesi rivoluzionarie colui che difende la certezza della propria te è sicuro di raggiungere l'obiettivo che vuole ragioni e colui che si innamora delle proprie idee però l'innamoramento è un processo che fa perdere la razionalità fa perdere la ragione anche di fronte a degli eventi dei fatti che dovrebbero parlare da sé
Si potrebbe continuare lungamente su queste strade solo per brevità che non porto altri esempi di posso semplicemente dire che questa argomentazione nasce dalla riflessione critica che la scienza a tasso fisso se cioè che la scienza sviluppa studiando casi storici in cui gli scienziati medesimi si sono comportati in questo modo ci sono innamorati delle proprie idee perdendo per così dire il lume della ragione
Allora se noi non siamo in grado di compiere queste dimostrazioni e se dobbiamo operare in termini razionali in modo tale che gli errori che commettiamo che sicuramente commettere siano correggibile nasce una condizione necessaria per la non violenza a condizione necessaria e la rinunzia alla violenza diretta
è una condizione necessaria ma non sufficiente la condizione sufficiente però dico subito non la conosciamo
Non la conosciamo in modo integrale abbiamo degli elementi molti dei quali sono già stati esposti per passare dalla condizione necessaria quella sufficiente condizione sufficiente vorrebbe dire che noi siamo in grado di prefigurare tutta una serie di passi nelle nostre azioni di organizzazione della società futura che porti alla eliminazione totale della violenza strutturale
Ma la ringrazio strutturale rispetto a quello diretto in linea di principio correggibile anche se ci possono essere dei casi in cui raggiunge livelli talmente grande che può diventare anch'essa non correggibile
Nel senso cioè che la morte per fame di di milioni e milioni di persone come viene ancora oggi e qualche cosa che non facilmente dimentichiamo ma in linea di principio corrosivo non comporta un costo immediato è un costo
Differito nel eccola questo mi sembra un elemento di razionalità forse poca cosa per alcuni qualcuno pretenderebbe di avere argomenti molto molto più sviluppati ma non è un elemento banale nemmeno un elemento che se insufficiente per costruire delle argomentazioni più rigorose che si possono glielo pare ulteriormente
Proprio Gata nero già citato questa mattina in una articolo recente diceva proprio testualmente noi dobbiamo imparare
A riconoscere di avere torto imparare a riconoscere di avere torto in altre parole vuol dire proprio questo cioè vuol dire imparare a riconoscere che possiamo sbagliarci non solo che possiamo ammaliarsi ma anzi questa è è una
Un elemento costante nella nostra nella nostra nel nostro procede
E dalle buone intenzioni dalle migliori intenzioni possono nascere effetti perversi e ciò che viene regolarmente nel corso della storia
Per questo elemento che è stato ampiamente sviluppato su casi di studio specifici
Da Colin gregge che riguardano questioni scientifiche apparentemente più circoscrivibili ma solo apparentemente perché quando voi assistette a un dibattito tra esperti che di rendere immediatamente conto che c'è una gamma tale di posizioni che si va dalla posizione a alla posizione che nega a alla posizione non ha e quindi c'è sempre questo elemento di indecisi Vilita di decisione in condizione di ignorare
Ecco allora quello che io volevo suggerire come ulteriore elemento di riflessione che andrebbe ripreso io sono concludo con questa ultima proprio osservazione e questo cioè in questa dicotomia apparente che in parte esiste tra etica della responsabilità etica dei principi
Può essere
Superata sviluppando quella che potremmo definire etica dell'errore o etica del dubbio come suggerisce qualcun altro comunque un'etica centrata sull'assunzione Dello ruolo che l'errore ha avuto storicamente sia nello sviluppo dell'umanità nel nello sviluppo addirittura
Dell'evoluzione degli esseri viventi che hanno imparato secondo alcuni attraverso gli errori attraverso prove
Un processo di adattamento di prova ed errore e su sono stati
Sterminate come ora individuiamo Eugenio in genere non gli individui ecco però anche ingegneri in alcuni casi non hanno imparato e alcuni degli evoluzionisti ovviamente dobbiamo prendere sempre queste considerazione anche con un minimo di elasticità suggeriscono che appunto quando non hanno imparato sono stati sterminati ci sono degli esempi sto
Credo che sviluppare degli elementi minimi non sui diritti come qualcuno potrebbe forse obiettare
Diciamo avvalorare una sorta di pensiero debole generalizzato
Significa individuare degli elementi che
Su cui possiamo sviluppare un'argomentazione razionale
La non violenza come ho accennato prima a delle altre condizioni oltre che le condizioni necessarie minime che sono le condizioni forti invece e concludo con questo richiamando quanto già detto cioè la disponibilità sacrificio e certamente una condizione forte con questa ce ne sono altre ma vorrei ribadire soprattutto questo
Grazie
Ringraziamo Nanni
Non so se qui
Bandinelli
E quindi
A se vuole intervenire adesso
Intensità qui
Ma
Debbo dire che ho trovato estremamente interessanti questa mattina alle tre in relazione per due motivi fondamentali la prima per il fatto che il dibattito era su diversi piani e questi diversi piani non pretendevano ad avere un monopolio della verità diciamo il che significava di fatto una rottura con uno schema tipico della cultura di sinistra potrà cultura partitica sinistra per cui oggi qui stiamo a discutere
Con una polifonia di voci e su diversi piani non tutti necessariamente utili in questa sede ma è importante che ci sia questa rottura
Creando così quello che si chiama in termini partite mi pare un elemento discontinuità
Questo è il primo dato fondamentale ed è stato detto stamattina mi pare l'arredatore
Che la sinistra che forse un guaio che in occasione del congresso sia stata perduta per questo argomento su quel per questo termometro sede congressuale prossima
Perché mai con una sede di partito questo tema poteva diventare grande tema di discontinuità di rottura di rinnovamento profondo
Le concetto l'immagine della non violenza come minoranza necessaria e assolutamente da battere
E Concetta ad affermare politicamente quello di non violenza che si afferma come maggioranza
E qui il l'altra il motivo d'interesse delle relazioni aveva del comunque mantenere il fuoco del dibattito non della verità sui temi istituzionali giuridici di diritto
Perché altrimenti non andiamo
Fu una cosa estremamente importante che appunto il dibattito sui la quantità di valore della non violenza ma ci dimentichiamo del fatto che siamo in una sede politica e che questa un privilegio che il privilegio nel dibattito politico io
Parlerò d'una esperienza di di non violenza politica che ha più di venticinque anni
Di lotte e di impegni politici su obiettivi politici determinare
E non sui valori dell'etica estremamente importanti ma io ritengo che nel dibattito politico e il diritto che conta non l'etica
L'etica stranamente con la e maiuscola e molteplice il delitto il punto d'incontro del Duomo
Il diritto al dialogo degli uomini non letti perché nell'etica non abbiamo diversità profonde di concezioni e quindi stranamente non potrebbe sui valori supremi sono
I due differenti labirinto imbroglione cinquantuno e il diritto universale non è limitato naturale naturalisti come un dato che si afferma concretamente attraverso l'iniziativa della polis nella polis
E quasi universalizzazione diretto e come realizzazione di valori più ampio come affermazione dell'assolutezza del diritto in quanto senta in quanto struttura stessa della polis
Questo è la non violenza che a mio avviso deve interessare e quindi ad esempio occhio conosciuta bellissimo capiti ho lavorato a lungo con lui in un dibattito che era fraterno lo scontro quotidiano mai sottoscriverò la frase da putiniana che il sacrificio supremo della croce significa per sempre l'incontro della dura stoltezza del mondo e della testimonianza massima della non violenza
La testimonianza della non violenza il fondamentalismo non violenta è un fatto importante nella storia della cultura etica ma appartiene a destra e a sinistra tutti
Il problema politico della non violenza e probabilmente la vittoria
Della non violenza della formazione del biglietto sempre più avanti e più non violento per la costruzione della città che gli uomini di diritto di di no e insegno continuamente a stratificare riconosce
Mai avrei e ma io quel mi amici radicali sottoscritta questa tesi
Come per esempio questa stessa logica nel la disponibilità al sacrificio non mi appartiene deve appartenere alla logica però non violenza in quanto l'ottica della di Roma
A disponibilità sta in ufficio e altre testimonianza di valori importantissimi
Ma nel momento in cui gli uomini si aggregano
Per fare l'iniziativa non violenta devono saper vincere non violento vinto non quanto è sconfitto non quando della sconfitta diciamo sette unica meta quando non riesce a conquistare tanti l'uomo del Satyagraha eravamo che esercitava con estrema prudenza politica iniziative non violente
E l'esercito a quanto realmente disposto le condizioni politiche per la vittoria o per la sconfitta la testimonianza
Quando era sconfitto questa testimonianza diventava valore ma era sconfitta politica che il problema era creare un nuovo diritto e su quello Gandhi spesso timori e non dimentichiamo che Gandhi
La non violenza del piano è ambivalente perché vivendo in India per una serie di valori Satyagraha eccetera ma grandi in parola non violenza
Dai socialisti prefabbricati in Inghilterra dove il giovane studente si era recato a studiare in controllo di società la società
Se i socialisti utopici
Presa avviando culminato con la Società Fabiana la London School of Economics nasce in quegli ambienti dovuto imparare un violenza
Quindi è un dato estremamente positivo importante questo di riaffermare questo diciamo che il primo dato di questa non violenza politica quanto creatività del diritto e capacità di creare diritto è non so se
Contraria differente dalla
Da una cultura o da una marxiana ma sicuramente leninista si
Perché afferma un diverso modo di concepire creato il delitto rispetto non solo al velinismo ma una cultura europea negli anni trenta in più del precedente gentile quella parte che ha avuto a sinistra niente gentilissimo niente è stato dormiente nel mille cinquecento concezione dello Stato
è questa qua questo è un dato che ho tutto politico da affermare e concerti dubbi
A proposito di origine la non violenza dello Stato in quella sua interessantissima relazione stamattina che mi ha trovato al novanta per cento consonante l'ex
E lo stato nascente con quelle caratteristiche della modernità rischi contrappone all'etica ma all'inizio dello Stato moderno c'è Tommaso Moro creature del diritto moderno non dello Stato assoluto l'uomo che misure crea come ministro lo Stato assoluto lavora per questo ma nel momento in cui questo Stato assoluto che Lou disegno ma contro i principi della coscienza ma ammonire il minore perché il limite invalicabile a questo Stato assoluto in questo testo lo riaffermo tanta morire ed è un dato impressionante valore teorico questo qui no non so avrebbe ma Socrate ma Tommaso Moro nel dibattito con la nascita dello Stato moderno queste un esempio interessantissimo
Ora consentitemi non fosse stato troppo lungo ditemi tirargli la giacchetta ma qui ci sarebbe doppio onore se mi consentite venticinque anni impegno sarò brevissimo d'accordo
Quando un gruppo di più di radicali con i capelli neri come i vostri oggi definisce il più di venti anni fa all'Init prima degli anni sessanta di rompere col vecchio partito radicale
Era perché quello era un partito liberaldemocratico
E si contrapponeva quel radicalismo sia una concezione leninista sia una cultura liberaldemocratica concepite come valore dello Stato neutro il problema di affrontare riappropriarsi di una nuova modernità della politica
è ci fu una serie di battaglie
Divorzio l'obiezione di coscienza con i rischi che ha avuto e che oggi di corporativi già azione
Ah non violenza l'obiezione di coscienza non si afferma su una particolare legge ma sulla creatività continuo di leggi più avanzate e quindi oggi l'obiezione di coscienza è un dato persino reazionario
Ma andiamo avanti punto sul dibattito reale
Io sarei lontano non consenta
Il relatore del curatore che ha parlato di ha fatto una serie di schermi contrattuali istmo
Perché perché in un momento in cui si innesta il dibattito nel la diciamo così la il confronto con trampoli esterno abbiamo letto
La presenza di due diritti che si confrontano con la cipolla due soggetti che affermano i provveditorati almeno che c'è bisogno poi uno spazio neutro nel quale si debba fermare almeno una convivenza di regole per poter cioè il non violento in realtà
Non si appella un suo diritto perché sarebbe a questo a questo punto ritornerebbe il problema della guerra giusta dell'affermazione del diritto proprio come quello buono confronta cattivo il non violento e questo le lotte di Berkeley rotte
E venne l'idea dei neri americani Travers talmente importanti si appella al diritto dell'avversario
Tutti di affermare devi realizzare entro nei promuove il portato di classe dominante e minoranza ebrea da io li metto in contravvenzione perché ogni volta che Antonini una classe un cieco un gruppo dominanti crea diritto e non governa solo sparando ma in quel momento quindi è diritto
E in quel momento la stessa violenza della del dominante tengano infanga il Totip mettono in contraddizione con questo con il diritto di lunedì questo crea infranto questo è la realtà
In cui si muove l'azione non violenta
Noi affermando badate questo divario fondamentale non è il non violento non è che si auto giustifica sedici io sono non violento
Lo farà questi in termini etici moralistici spirituali a me non interessa e nell'altro che deve riconosce la sua non violenza
E non violento chiedo all'altro che dallo Stato
Nel momento in cui lo infrange il suo diritto il peggiore dei diritti ma il suo diritto in amianto dice io no di voglio che tu mi riconosca per quello che sono uno che ti mette in contraddizione qui è il nocciolo vero e allora davvero si può chiamare i terzi l'opinione pubblica l'informazione aggiudicare
No però in quel caso diventa grande maggioranza popolare la non violenza capace di incidere sulle istituzioni perché il detentore del diritto è in ginocchio
E viene riconosciuto come colui che infrange il diritto non la giustizia la non violenza non cerca di notizie su questa terra sarebbe Cristo sarebbe all'ambiente perché il diritto e avanza nel diritto nello Stato nella società
Non violenza politica si appella alla legge
Dell'avversario al momento in cui lavora cambiare e allora si va in galera e allora si
Si fa picchiare o anche riconosce il sacrificio mai non violento quando fa digiuno non lo fa per l'intenzione di morire ma perché vuol vivere e vuole vincere ugualmente arrivare a determinate condizioni per mettere in contraddizione l'avversaria farlo cascare e non violento devi diede almeno il Prokom suo Progetto politico reale la vittoria non la sconfitta dei di testimonianza
E quindi
Il problema è
Appunto creazione di diritto creazione di Stato e questo avviene in contraddizione con quello che ha detto prima quello mio apprezzamento con la relazione diretta con quelle importantissima determinazione del no
Alla sovranità commetterne della modernità degli stati e questo è un dato centrale
E non a caso ne abbiamo sempre parlato di conto di gli sviluppi federalisti perché
Perché il federalismo la costruzione dello Stato il meno Stato possibili in cui fedeltà sono plurime queste grosso problema il la modernità e nella pluralità delle fedeltà in cui ciascuno come come sempre la sua contraddizione esistenziale ecco ricco
E quindi la federalismo costituzionale costitutivo delle realtà in cui si muove l'uomo e la creazione di Stato allora quale il problema il problema io credo che oggi storicamente non nell'eternità della io sono antropocentrismo mi dovete scusare
Sono un po'scettico non lo
Perché perché credo che il problema dell'uomo sia quello di creare sempre diritto più avanzato e allora qual è il problema storicamente oggi il problema è il superamento dello Stato nazionale per esempio per l'Europa e nella creazione di realtà sovranazionali che contento il superamento dei problemi etici
No l'arricchimento delle fedeltà mie a livelli regionali nazionali ma sovranazionali
E qua io credo che noi possiamo trovare il punto di di di forza politico determinata negli anni e nei tempi in cui viviamo nome la filosofia
Rottura dello schema sovranazionale nuovo diritto ma allora cos'è il nuovo giusnaturalismo ma neppure questo credo che storicamente noi viviamo una condizione particolare Bobbio me lo ha insegnato a me in cui
Noi abbiamo la creazione attraverso sta strutture già sovranazionali non funzionanti non efficiente i diritti dell'uomo tutte le categorie delle varie Fondazione di Telepiù affermazione di diritti l'uomo che dopo questa guerra con diventate terreno tu che cosa che mostra in realtà del Terzo Mondo
Ieri in America la rivendicazione dei diritti dell'uomo di diritti del cittadino dei diritti fondamentali che ormai sono storia un tono più giusnaturalismo punto etica astratta ma sono realtà politiche diritti negati affermare che noi dobbiamo continuamente riaffermare evitare i loro struttura di Stato
Il meno sovrano possibile il più possibile federale possibile aperto alle diverse fedeltà ma sempre in questa ottica che fa sì che la non violenza sia gestibile e non sia semplicemente quella dica dei gadget declaratoria delle anime belle qualcuno ha parlato
Che è estremamente importante ma che appartiene all'umanità
Perché c'è destre e sinistre dovunque c'è sopraffazione dovunque c'è richiamo all'etica richiamo all'anima bella che è anche un dato della struttura in politica le cose si misurano politicamente e sul piano per la costruzione più razionale possibile progressiva possibile il diritto sempre più avanzato scusate la lunghezza
Grazie
La linea
Fax insiste io mi chiamo del più vasto e stavo salutando Bandinelli perché lo ricordo riguardo l'ordine giacchette pantaloncini rossi aiuterebbe anche i pazienti lavarsi da Milano vicenza eccetera che oggi ricorda seguite ci siamo conosciuti noi del pregiudicato io ero nel nel mio momento non violento dove salgono e sono rimasto primo piumino dal la posizioni che continua rimanere in dialogo cordialissimo anche se non identificandosi insomma conoscendo però la la ricerca dell'alleanza con un punto di grande significato
Per il quale appunto abbiamo speso una ventina d'anni in qualche modo
Credo che sia una porta aperta quella che ha sfondato Angelo in riferimento a ciò che diceva prima Nanni quando diceva evidentemente il sacrificio gratuito spirito fine a se non ha non non è quello che nessuno abbia mai pensato come
La cosa
Da proporre ebbe ingiusto che l'osservazione che faceva Aldo Bandinelli che Gandhi aver prima di proporre qualunque qualunque iniziativa campagna eccetera vedeva seguirà uniti da cioè vittoriosa politicamente ed è evidente che uno deve disporre per quanto gli è possibile con la possibilità di previsione limitata sia l'uomo ma con tutta l'attenzione analitica possibile che queste condizioni si mi soddisfa
Il più possibile perché evidentemente il servizio gratuito il mandato allo sbaraglio società non è parte di nessuna proposta non vi è
Io adesso però non volevo entrare avevo rispetto alle interessantissimi anch'io ho ritenuto estremamente importante relazione di questa mattina rientrare un istante ponendo soltanto due questioni limitati particolare
Ho trovato di valore veramente delle decisivo questo discorso che è stato ripreso anche da da tutti noi in definitiva già adesso nel dibattito di resta quando parla del superamento della sovranità
Effettivamente chiunque di noi non può non sentire mostruosa questa pretesa dello stato di farsi il giudice dall'alito di uomini in rapporto alla sua appunto alla sua pretesa di di sovranità assoluta che è sopra le leggi sopra la vita e dunque pericolo effettivo né pericolo terribile
Credo che un un impegno non violento fondamentale sia quello del superamento della della sovranità dello Stato perciò le prospettive Federalisti Europei e Mondiali viste come una istanza immediata già da portare avanti adesso
Penso peraltro ecco l'aveva forse già accennato nani o qualche d'un altro che questo è un progetto storico è un progetto che impegna da adesso senza rimandare a nessun domani da adesso ma che non possiamo illudersi di concludere
Ecco a meno di avvenimenti che finalmente la storia sorprendente il muro di Berlino non ho pensato che forse un superamento che comportava e invece con l'atto improvvisamente totalmente ci sarà un esaurimento io non so se veloce o lento della sovranità dello Stato ora dico che anche nella prospettiva anche nella prospettiva meno favorevole
Dell'esaurimento lento della sovranità dello Stato e dunque di soggetti che parziali che pretendono alla sovranità e dunque d'essere legibus solutus qualche modo pure in questo contesto non favorevole
Dico che è interessante un discorso una prospettiva non violente che ammetterà parzialità S e stando siccome necessità storica
Al accetta come dato di fatto come Baggio in cui vive la parzialità e ciò nonostante non legittima la pretesa della sovranità al violenza cioè alla vita sul luogo
E questa cosa che salda la parzialità che è risultato dell'inerzia della difficoltà della storia procedere e istanza ai non uccidere
A questo fondamentale bisogno poi bisogno della sorprendente la possibilità di esistette umanità questa cosa qui è quella che accennava Nanni e che io chiamo la difesa popolare non violenta
Che cosa vuol dire difesa popolare non violenta vuol dire che l'ammissione della parzialità dello stato del della comunità in cui vivi
Che può avere delle legittimità ad esistere in rapporto ad altre parzialità sopra fattrici poniamo che potrebbe potrebbero comparire non viene non fa venir meno l'attività primaria l'uomo la l'essere cittadino del mondo l'essere cittadino dell'umanità in primo luogo
Penso dunque che la proposta della difesa popolare non violenta come storicamente importante e anche
Concretamente fondata
Io vedo la vedo come una proposta a quattro specifici fondamenti la proposta della difesa popolare non violenta come proposta fondata non nel luogo ed è avrei interessa il definitivo forse neanche la preparazione sufficiente aderente ad entrare nei particolari
Mi interessa che il discorso sulla difesa popolare non violenta e sia inteso come discorso fondato e lo dico fondato il primo sul piano giuridico che giustamente interessa molto ad Angiolo Bandinelli ma interessa tutti
Fondato sul piano giuridico laddove la stessa Costituzione all'articolo cinquantadue parlando di difesa della patria non convince difesa amarti
E dunque in qualche modo possiamo già dire attore ad una prospettiva che non è necessariamente la difesa armata la difesa che noi chiamiamo popolare campione dunque c'è un fondamento giuridico a livello costituzionale
C'è un fondamento etico evidente ed esplicito nel vano uccidere nel nel riconoscimento che se è possibile qualunque etica umana formulata Est-Ovest recente quantità questo lo assume come dato portante della sua caratterizzazione
è fondata terzo strategicamente cioè ha un fondamento è una proposta che ha un fondamento strategico quale questo fondamento strategico e questo che in tirare che cessa d'essere obbedito cessa con ciò dev'essere tira
Dunque si tratta di un tipo di difesa che ha come asse strategico la disobbedienza civile
La capacità è chiaro ma una parte improvvisate perché evidentemente il singolo sarebbe colpito mortalmente dal privato e quindi approdasse pestaggi danno sia l'esempio del dell'eroe del dell'uomo che ha dato un contributo ma che non non salva la situazione storto noi vogliamo anche salvare la storia in qualche modo allora dico che non è affatto improvvisando le dico che non si tratta di sparare nessuno a fare il martire ma certo abbiamo bisogno di abbiamo la possibilità di indire un asse strategico come appunto
Fondato sulla sulla disobbedienza civile
Ecco questi sono delle dei fondamenti precisi a e infine fondata storicamente una proposta fondata storicamente laddove appunto la storia ha cambiato il diritto hanno ha dimostrato possibile con grandi movimenti basate su avvenimenti attività sulla non violenza dei cambiamenti sto ecco delle capacità di respingere delle aggressioni o delle occupazioni nato
Questa capacità di difesa e di lotta
Ho finito questo primo cenno accenno un secondo punto e ho concluso mi poneva dei problemi rispetto ad una cosa molto importante che ha detto Cassano a conclusione della sua relazione stamattina
Ricchissima di cose belle e di accenni che alcuni dei quali non conoscevo
E mi ha stimolato dal cardinale
In questo senso è anche molto interessante
Sera una citazione se non sbaglio di Canetti
La quale dice
Ieri non violento Guido riferisse al al impersonalmente ma può essere inteso serbo diciamo al non violento
E con lui dice ad un certo punto che denuncia cui c'è si fa voce di denunzia
Una denuncia che non trae potere perse
Se non ho capito ecco
Questo mi pone dicevo una una difficoltà mi piacerebbe che lo diciamo capi d'accusa replica ma soltanto sanno ottavo potere arrivato ecco
Questo è una questione che appunto mi piacerebbe poi con cassa che Cassano diventerà riprendesse svilupparsi
Perché mi sembra che abbia un'altissima legittimità altruismo al di fuori appunto di dinamiche personalistico di queste mette subito fuori da questa cosa dall'altra parte
Mette anche il dubbio in me di una posizione diciamo un po'astratta
Nel senso che la protesta
La edizioni la capacità dunque di i Rams di orientare il dato di accusare
A me pare che sia perfettamente legittima in chi è sottoposta al sopruso in chi è sottoposto all'ingiustizia
E come può essere colui che è sottoposto a questa situazione
Capace di difendere il diritto al trono ogni se non se non a partire dal diritto se non a partire dalla fine diventerebbe l'assicurato del bisogno che sia rispettato in partenza esistente del suo diritto
Allora questo mi sembra che Silvia Razzi certo con qualche problema che avete eccetera che va discusso e capito bene con quella grande lezione cambiano e che lo fa a pezzi
Che si fa vuol dire essere svedesi all'economia alto e centrata ma potremmo dire il partire adesso
Il contare sulle proprie forze inserti in tempi di Morandi politici anche economici perché accadesse ha un senso anche profondamente economico ma che comunque che pone l'attenzione a partire da sì
Questo è un problema che mi piacerebbe lentamente che Cassano se vuole lo riprende in un'altra grazie
Alle gliela la parola a quello che potrebbe essere l'ultimo intervento se vogliamo Faresin che nostri relatori repubblichino quindi si chiude anche un po'che se ne apra anche un'altra delle parti di questo ragionamento e quindi ti presento Mrs sei passi
Gabriele Bariletti della federazione il PC di Rieti è una cosa estremamente semplice sintetica una domanda che vorrei rivolgere alle professor Cassano con magari a chi mi vorrà rispondere
Una cosa che diceva il professor Cassano alla fine del suo intervento quando ha detto che la vera non violenza se non ho capito male si realizza
Quando finalmente sono rotti nessi di reciprocità quindi addirittura estere non violenti verso chi ancora non esiste
Verso di avrà da venire ci alle generazioni future anche questo si riallaccia col tema ambientalistico tra l'altro io la l'ho già ascoltato relazione azionario per l'ambiente conoscevo
Il suo pensiero anche attraverso ciò che legge resta in altra sede di Stellini non vorrei entrare in altri in altri campi che in parte condivido
Ma mi ha fatto venire in mente una cosa una proposta di azione concreta nel campo della non violenza e qui chiamo in campo anche il fatto di essere un cristiano
Relativa a quella che potrebbe essere l'atteggiamento del non violento di colui il quale si proclamo desidera essere non violento
Nei confronti dell'aborto dell'embrione intendendo per l'embrione colui che in qualche modo non è ancora esistente quindi che si richiama a coloro i quali sono sono diciamo i nostri
Diciamo ai nostri futuri i futuri abitatori abitatori del mondo i futuri esistenti quelli verso cui abbiamo in qualche modo un baby morale ma che in qualche modo è addirittura esistente quindi diciamo prima una prima possibilità pratica di azione
Non violenta che quindi dovrebbe essere da parte di coloro che si richiamano violento simile l'atteggiamento nei confronti di questa pratica di questo cosiddetto diritto simile a quello che hanno i migliori tra i cristiani non certo volendo in questo fare l'apoteosi del fanatismo religioso
Ho terminato
Grazie anche a Gabriele allora le repliche in modo che ci sarà tempo per rispondere un po'a tutti
Io dico alcune cose sparse su
Sugli argomenti che sono stati sollevati
Soprattutto dagli interventi
Mi pare che vi sia stata una convergenza
Su un punto proposto questa mattina da Eligio Resta la questione del superamento do la sovranità dello Stato
Quindi la formazione di un complesso di regole ed anche
Di figure che possano svolge una funzione terza di terzietà per così dire in conflitti su un piano che è sovranazionale
Sopra statale
Quindi
C'è il problema nella formazione di un
Diritto internazionale che sia sempre di più dotato di efficacia
è la prospettiva per usare una formula negli ultimi tempi corre di più anche nel nostro linguaggio nella prospettiva di un Governo mondiale
Si può fare un'analogia storica tra la formazione del diritto
Dei rapporti produttivi delle relazioni industriali
Forte valore la astensione dal lavoro
Pacifica ed entro regole che la garantiscono a nella storia del conflitto sociale
E la formazione di un diritto sovranazionale che allo stesso modo garantisca il manifestarsi di conflitti tensioni che sono ineliminabili
In un quadro qual è quello della convivenza
Di diversità di etnie diverse soprattutto nel nel contatto nel rapporto che si crea tra comunità diverse
Governo mondiale significa quindi diventa possibile quando si forma un diritto internazionale nell'ambito del quale sia garantita la regolazione dei conflitti
Sia garantito il fatto che i conflitti si svolgano in modo pacifico nulla
Formulo diciamo questa possibilità nel modo più semplice più semplice possibile
Allo stesso modo
Il diritto delle dei rapporti produttivi quando garantisce la rivendicazione l'affermazione
Di aspirazioni di domande da parte dei gruppi subordinati
Quando garantisce quindi il conflitto e il riconoscimento di un diritto come risultato del conflitto
E introduce condizioni di pace in una situazione che dall'inizio si proponeva come situazione di lotta di scontro di contezza e talvolta anche di contesa violenta
Quindi la formazione di regole la formazione di un diritto
Che implica necessariamente
Intervento di un terzo
Nel conflitto
è un
Passaggio necessario
Per la determinazione di condizioni ovunque
La affermazione di un'aspirazione di una domanda
Conflittuale possa proporsi in forme pacifiche
è vero che c'è un paradosso nella formula di rito dalla non violenza
Perché siamo abituati a considerare il diritto come necessariamente implicante un monopolio della forza monopolio dell'occupazione ma anche un assoggettamento della coazione
Ad una
Ragionevole convivenza di sfere di libertà
Che cui Sisto perché si quindi si rispettano reciprocamente
C'è una un passo listato rivoluzione diventi ricordo a memoria
Nel quale Leni prospetta di condizioni della cui esistenza tra i soggetti nella fase successiva alla distruzione dell'apparato statale
E le prospetta in termini che sono noti alla pensiero giuridico europeo perché sono la equivalgono diciamo coincidono con la categoria del diritto consuetudinario del diritto che si forma attraverso la spontaneità dei comportamenti
Una volta distrutto l'apparato dello Stato dice Helene in noi andremo ad una società senza Stato nella quale il diritto è dato dalla spontaneità dei comportamenti perché non c'è
Un
Un apparato di potere non c'è una differenza fra dominanti e dominati
Ora questa idea del non diritto
E quindi delle regole che nascono spontaneamente dalle consuetudini non hanno bisogno di essere fissata in prescrizioni e non hanno bisogno di un apparato coattivo
è una idea assolutamente in verifica nella storia moderna
Prospettata un po'un mito logicamente come caratteristica di comunità antiche
E comunque poi tragicamente smentita è contraddetta dalla storia dell'esperienze rivoluzionarie di tipo socialista o che si ispiravano ai chiarita comunisti che in realtà
Affermare come oggi sulla base di una attenta
Severa valutazione delle esperienze storiche la necessaria universalità della democrazia
E significa proprio porre come obiettivo la determinazione di regole che garantiscono una ragionevole coesistenza degli spazi di libertà individuale delle sfere di libertà individuale
Il problema è rappresentare questo questo diritto costruirlo
Questo diritto che regola in modo ragionevole gli spazi di libertà individuali che quindi presuppone un certo monopolio dalla quotazione
Presuppone l'esistenza di apparati rappresentare e costruire questo diritto in modo tale da garantire al massimo il dispiegarsi di conflitti che tendono al mutamento
Il diritto democratico che poi deve essere anche deve diventare anche vediamo che condizioni diritto dalla non violenza
è un diritto che garantisce il mutamento
Che determina spazi di libertà per la produzione del mutamento io dentro questa prospettiva vedo l'affermazione non violenta
Dei diritti degli individui e dei gruppi sociale
Non non mi convince molto e non mi basta leader non violento debba appellarsi al diritto dell'avversaria e debba come
Denunciare smascherare il fatto che l'avversario viene meno al al diritto da lui stesso accettato posto perché il mio problema e andare al di là di questo rispetto delle regole esistenti
E garantire entro le regole esistenti a partire dalla situazione attualmente regolata
La possibilità di un mutamento e la possibilità di un mutamento attraverso il conflitto attraverso l'affermazione del proprio diritto che contrasta con il diritto già affermato di altri
In fondo nel rapporto di lavoro e nella lotta per comprimere per restringere il tempo di lavoro esempio tratto dalle pagine de il Capitale di Marx
Io due diritti che dentro lo schema liberale del contratto o valgono uno quanto l'altro
E si tratta di vedere quale struttura assume la
Concorrenza di questi due diritti
E quali sono le diverse funzioni a cui le strutture di concorrenza dei due diritti possono assumere se la struttura Della mano è questa che si crede staticamente Sella fu la sua funzione è quella del prendere
Una legge che regola la giornata lavorativa e che estende al massimo la sua durata è una legge fatta in modo tale da prendere più vita più esistenza più tempo di lavoro più energie all'operaio è fatta in modo da spremere il massimo della forza dell'erogazione di energia e dell'operaio potare comprimere i suoi bisogni restringere la sua vita
Questa è la funzione di una regolamentazione giuridica che nasce da un certo modello da una certa struttura di concorrenza dei due diritti che valgono uno quanto l'altro
A questo punto l'operaio si rifiuta di farsi prendere fino in fondo così intensamente da rimanere con un margine ristrettissimo di vita si rifiuta che afferma in modo conflittuale ciò in contrasto con il diritto dalla controparte afferma proprio di Marx dice che i diritti due diritti valgono uno quanto l'altro
E che fra i due diritti nella determinazione della struttura normativa quindi anche nel tipo di funzione che questa struttura normativa svolgerà vale quello che riesce a darsi più forza
E qui comincia il problema da questo punto in poi comincia il problema
Ora in cui il discorso non stiamo tentando di mettere in piedi oggi a che cosa punta a stabilire fissare le condizioni
Alle quali
Il diritto che si afferma in modo conflittuale riesce a darsi forza e quindi riesce ad determinare alla fine una struttura normativa più vantaggiosa
Una struttura normativa tale da lasciare più vita ed hanno ma prendere da non comprimere tutta la vita e la libertà di uno della parte più debole
Insomma senza ricorrere nel conflitto almeno a metodi e comportamenti che siano violenti
Quindi garantire il conflitto
Garantire che il conflitto possa raggiungere un risultato di tutela di affermazione di migliore tutela del diritto che prima era negato ho compresso e garantire anche che questo si svolga attraverso un metodo non violento
Perché richiamato il quel passo del discorso parlamentare di Togliatti nel mille novecentocinquanta perché a me sembra abbastanza esemplare
Di una utilizzazione della categoria tradizionale liberale del diritto di resistenza
Il diritto di esistenza di cui parla
Togliatti respinge da sé lì disse gli atti inutili di violenza quelli che possano prestarsi alla provocazione poliziesca
Tutto ciò che è controproducente rispetto all'obiettivo riformatore che in quel momento sta proponendo ma non implica una scelta non violente
Questo questo discrimine non c'è
Nel discorso di Togliatti
E quando si dice
Che occorre tenere i nervi a posto
Beh tenere inerti apposta in base ad un principio di utilità
Non adoperare strumenti che siano controproducenti
E alla fine chi è che
Diventare arbitro del conflitto e anche della moderazione necessaria nel conflitto perché c'è questo nella prospettiva togliattiana una necessaria moderazione conflitto anche per
Coinvolgere
Quello che anni salì diceva le parti terze la politica delle alleanze e poi questo coinvolgere altri in modo tale da isolare i gruppi dominanti
Da metterli in condizioni di non avere loro alleanza di non poter far passare la loro linea il loro progetto come interesse generale
Ma che cosa che garantisce chi chi è alla fine l'arbitro di questa moderazione di questo conflitto e l'organizzazione politico-sindacale centralistica disciplinata e in fondo al gruppo dirigente interpreti di una tradizione del rappresentante dell'organizzazione di massa
Ora la discontinuità ecco che in questo rispetto al modello togliattiano nel discorso stiamo tentando di mettere insieme la discontinuità è in primo luogo che
La scelta non violenta introduce un discrimine ignoto quella prospettiva
Perché li abbiamo detto che certi mezzi vengono respinti in quanto non sono utili sono controproducenti
Le risse domenicali e qui c'è questo disprezzo nei confronti PBS del plebei Smoke e visse domenicali cioè lo scontro nei nei miei paesi e villaggi contadini che vanno a bruciare il municipio e e inutile dannoso e quindi non è un mezzo di lotta aveva praticato tra l'altro è dannoso perché non consente di allargare le alleanze ma in tutto questo non c'è la scelta non violenta e alla fine chi decide
Del dei metodi nel conflitto e l'organizzazione politico-sindacale disciplinata e il gruppo dirigente
Oggi quindi
Siamo ad una proposta un tentativo di discorso del tutto diverso primo perché non c'era disciplina dell'organizzazione politico-sindacale come ragione garanzia
Nella scelta dei mezzi
E se deriva da una scelta di tipo etico
Che prioritaria rispetto al calcolo politico questo è un altro elemento di forte discontinuità quindi il diritto di resistenza
E compatibile con il discorso che stiamo facendo in quanto questo implichi una scelta non violenta con tutti i problemi che questo pone e che sono stati qui ricordati qualcuno mi diceva prima nei corridoi che c'era una una divaricazione una differenza tra le cose che io avevo detto e le cose dette da restai da Cassano in particolare quelle dette da Cassano perché è il punto di vista
Della scelta individuale del mettersi in gioco nella scelta della non violenza era molto più forte nelle prospettive e le altre due relazioni tutta una prospettiva di Cassano anche il mio discorso era invece un discorso che
Prescindeva da questo tendeva piuttosto Orsi sul piano delle scelte collettive e anzi della definizione di un impianto contrattuale nelle scelte collettive e nella forma non violenta da dare ai conflitti
Ecco io credo che se come ho detto la
Il la scelta della non violenza le regole della non violenza si costruiscono nel conflitto
In quanto chi la parte che rivendica il proprio diritto e lo rivendica in modo conflittuale si fa carico nel momento stesso in cui rivendica in modo conflittuale il diritto di fare una proposta un'Offerta diciamo così
Relativa alle regole del conflitto
Ebbe ma questo non è possibile e non diventa forte e non riesce ad esercitare un ruolo di guida di attirare insomma di imporsi nella società civile
Se non se non si ispira ad una scelta etica e se non comunica questa proposta
Con gli strumenti del linguaggio etico
Insomma pensare alle regole di un conflitto non violento non è possibile senza una forte e diffusa cultura della non violenza cioè senza una comunicazione
Di un immaginario positivo come diceva sale di una delle ragioni di una etica individuale della non violenza
La non violenza ecco comunicazione immediata ed ha possibilità di riconoscimento dell'altro anzitutto attraverso un rapporto dialogico e quindi passa attraverso gli individui
Tutto questo mondo di valori è necessario se si vuole dare forza all'ipotesi di un conflitto per il mutamento non è soltanto stai alle tue regole no e anche la formazione di nuove regole di regole che facciano emergere interessi non tutelati e che gli garantiscano e che quindi tolgano a qualcuno
Per dare ad altri
Questo è possibile in forma non violenta in quanto nel momento stesso in cui il conflitto emerge si determinano anche regole condivise ecco questa necessaria Area di con sensualità che deve esserci intorno al conflitto
Si determinano anche regole condivise per l'affermazione conflittuale del proprio diritto
La società contemporanea conosce
Forme nuove di esclusione ed è intorno a queste che nascono e nasceranno conflitti che possono essere anche conflitti molto aspri
E è un pensatore
Tutt'altro che catastrofico come Dahrendorf a sottolineare
Che la ristrutturazione degli anni ottanta
Ha avuto l'effetto di consolidare la disoccupazione di introdurre nei soggetti più esposti al rischio una certa sensazione di declino anche laddove non c'è giustificare questa sensazione di declino una vera riduzione dei redditi reali
Molto della conoscendo il disagio che è stato manifestato perché c'è anche questo dal movimento degli studenti in questi mesi
Esprime anche una sensazione di di declino di esclusione pensate agli studenti degli atenei del Mezzogiorno
E Dahrendorf dice al di là del fatto economico quelli che si trovano al margine della società hanno sviluppato un curioso magnetismo che agisce soprattutto sui giovani la loro cultura
La cultura dei della di questa esclusione se possiamo così chiamarla comincia ad avvolgere il resto come il sound della discomusic
C'è una dilatazione una estensione di questo clima che segnato profondamente dalla consapevolezza che esistono esclusioni che esistono diritti negati insomma dalla consapevolezza dell'ingiustizia ora da una situazione del genere non si esce attraverso una estensione graduale indolore della cittadinanza
La cittadinanza si estendo soltanto io credo in forma conflittuale in un quadro di questo genere discussi non possono che pure in modo conflittuale l'affermazione dei loro riti e allora diventa capitale costruire una cultura delle regole e della non violenza che vada di pari passo con l'affermazione conflittuale dei diritti
Ma io sono soltanto
Veramente tanto da dagli interventi avrei voglia di cominciare a discutere
Devo fare alcune
Correzioni alle cose dette da me
Perché probabilmente c'è la possibilità di scivolare da un tema d'un altro
Sono partito da da questa lettura di anziché che ritengo singolare perché non solo che il Sun e il rappresentante di quel formalismo che spesso è stato demonizzato
E che invece andrebbe andrebbe capito studiato di più
Ma perché chiese ma del mille novecentoventi e una prime opere questo da scopi Mendes
Nel mille novecentoventi comincia a ragionare su una idea che non abbandona mai
Che questa del doversi mettere a tavolino ma nello stesso tempo osservare bene che cosa succede nel mondo capire gli elementi di novità intorno a questo compito infinito non è un caso che parli un compito infinito
Perché infinito perché non soltanto perché abbiamo alle spalle una tradizione che pesa che quindi misconoscere la propria storia significa andare incontro in una gratuita ad un gratuito futuro ma perché e difficile superare l'idea che dentro la comunità ci debba essere una un decisore che sta sempre lì per diventare sovrano
Ciò è impossibile separare queste due figure che io in questa in questa questo giù giusto gioco delle differenze terrei distinte il decisore di cui sia necessità tanto è vero che nella nostra società molto spesso le nostre critiche si limitano alla come dire alla ricerca di una trasparenza del decisore da quella del sovrano che è un'altra cosa che carica di quell'idea auctoritas violenta
Questo compito infinito che io non a caso ripeto perché io l'ho accettato tanti di conseguenza ripeto ben presente in un un autore diversissimo da Hans Kelsen che Michel Foucault
E la tesi di Michel fu come è noto a tutti micetto con un intellettuali interessantissimo dal nostro di questi anni
Che forse abbiamo studiato poco o di cui abbiamo avuto una versione un po'troppo
Da senso comune cioè se letto fu con soltanto Commenda il critico del carcere in maniera un po'troppo leggera
Michel Foucault è uno che ha parlato dei meccanismi del del potere come di micro fisiche che sono formazioni discorsi dalle quali non si può uscire su collo e un un un intellettuale fortemente pessimista che non assomiglia però al pensiero debole
è un un intellettuale che profondamente cosciente del peso delle categorie del linguaggio dentro dentro le quali opere da cui è difficile uscire
Ma nello stesso tempo e colui che indica la strada
Attraverso la Prammatica del linguaggio cioè facendo la critica del carcere facendo la critica dei manicomi facendo la critica delle formazioni di potere che sfuggono a questa idea centralistica della della della sovranità cioè colui che attraverso il proprio linguaggio questa pragmatica del linguaggio esce dal linguaggio come vincolo come penso
E sintomatico citare succo non tanto perché o non soltanto perché parla dell'ossessione della sovranità ma perché tutto il suo discorso è un discorso che un tentativo pragmatico pragmatico di uscire dai meccanismi di un linguaggio consegnato al posto da tre
Voglio dire citare Foucault esemplare per l'esempio che da e per il modo in cui si può costruire all'interno di una tradizione che parla il linguaggio per la guerra io questo non ho paura a riconoscerlo la nostra tradizione e pieno del linguaggio che la guerra anche quando non ce ne accorgiamo la possibilità di sperimentare discorsi nuovi
E io sono profondamente con coinvolto trenta questo dentro questa tradizione il mio linguaggio quello che ho parlato quello che che che leggo che studia un linguaggio pieno di questa tradizione pesante prepotente
Qui non violenza significa cominciare
A praticare esattamente come faceva fu con rispetto agli ai suoi obiettivi ai suoi antagonismi cominciare a praticare un linguaggio capace di fuoriuscire da questo da questo vincolo da questa tradizione
Perché
Meccanismo della non violenza
E un meccanismo che non accetta il tranello della mimesi su cui
Ha parlato anche Franco Cassano strana
La mimesi della violenza è un discorso che nei giochi di reciprocità che rappresenta in cui non c'è soltanto ego e alterna ci sono i terzi che a seconda dei casi sono Intersos miserabili S ho Intersos Gardens è che bisogna vedere bisogna distinguere
La non violenza stabilisce giochi di reciprocità in in cui non conta più un meccanismo semplicissimo che è alla base del della descrizione obesi hanno dello stato di natura questo meccanismo semplicissimo io me lo rappresento con ricorrendo a un vecchio sentimento il sentimento dell'invidia
Del resto Homes richiama questo sentimento dell'invidia commosso dice in uno stato di natura il meccanismo della della violenza
è un meccanismo reciproco è simmetrico
In cui funzione questa regola io ricordo alla violenza
Perché altri ricorre alla violenza
Per evitare questa regola infinita del ricorso alla alla violenza attraverso l'invidia in cui la rappresentazione dell'altro avviene attraverso la proiezione della propria della propria paura e dalla della propria minaccia devo record all'idea del sovrano
E non crediamo che questa immagini sia un'immagine consegnata ad uno stato tre moderno quando parliamo presenta una corsa agli armamenti io vedo questo schema obesi hanno profondamente conferma che cos'è la corsa agli armamenti
Se una potenza dice io corro agli armamenti perché l'altra copia gli armamenti con la logica dell'invidia
Si innesta un processo di reciprocità all'infinito in cui non c'è più spazio per la defezione bisogna sempre più correva agli armamenti
E cosa crediamo che la logica del disarmo così come viene proposta sfugga a questa a questo modello no
Perché la logica del disarmo finora ha funzionato come io io disabili in quanto disarma l'altro
La diversità la fuoriuscita dalla logica dell'invidia sta nel fatto di essere unilaterale cioè il gioco di percezione il gioco del pollo io scommetto sul minimo disarmo in maniera del tutto unilaterale cioè esco dalla logica dell'invidia
E c'è un uovo ancora più forte ancora teoricamente ancora più fondato di questo che vi racconto
è un passo bellissimo mi dispiace non averlo qui della Gaia scienza divide i cardini cioè e di così parlò Zarathustra ancora meglio intitolato la spelonca della tarantola
Che cosa è questa Tarantola di cui parlano sul è quel quell'animale che punge mette stelle non dentro stranamente in greco per lei per farmaco assunto con lo stesso farmaco secca dosi giuste diventa antidoto
La tarantola punge e appena fa diventare i rossi
Dice micce prendendo sola con gli egualitario insetti
Dice ah ecco guardate dei guadi tristi che vogliono che tutti siano uguali sono stati morsi dalla tarantola ecco Giuni cioè indicare tutti gli artifici tutti gli argomenti sbagliati delle qualità artistiche ma alla fine viene preso anche lui dall'Iran e dal morso della tarantola
Viene preso da assenti ma da questo sentimento della vendetta nei confronti delle quali testi
E dice a ahimè sono stato morso anch'io dal morso dalla tarantola il meccanismo è un meccanismo per cui rapportare la propria posizione è quella di che cosa fa l'altro significa produrre una simmetria senza sbocco la simmetria senza sbocco della simmetria rappresentata da una particolare forma di violenza che la vendetta
Io penso ad una logica della non violenza che operi a livello della micro fisica vede relazioni fra i soggetti e a livello macro fisico delle relazioni fra Stati fra comunità in cui questa auto relativizzazione funzioni sempre
E non non c'è bisogno di arrivare alla alla tragedia del sacrificio
Cioè io non credo che l'alternativa a questo modello sia lenta ed oltre di il quale dopo aver combattuto contro i tiranni
Viene acclamato dalla sua città che Siracusa come il nuovo tiranno
E intendo tre nel dramma di renderli come è noto si getta nell'Etna in cerca di una benessere Lebed di una vita migliore
C'è anche la parabola ad Angelica del Mercante di perle che vuole vendere tutte le sue perle per acquistare la perla del regno del Regno di Dio non credo che sia la logica del sacrificio Vitti Mario ancora una volta nasce avrà avrà ragione pronto a girarsi su questo
L'etica della rinuncia significa la possibilità di sottrarsi ad un linguaggio e non c'è nessuna giustificazione razionale anche se si può comportare una giustificazione razionale di tipo strategico di tipo etico di tipo di tipo giuridico una me ne veniva in mente
Ed è una vecchia giustificazione che porta il quello che viene fatto passare ha torto come il teorico dell'assolutismo e Tommaso s'il quale costruisce un'idea del diritto di resistenza che singolare lui dice l'unico diritto di resistenza all'autoconservazione mi dice
Il vero diritto all'esistenza e il diritto alla fuga in guerra
E in una teoria dell'exit del dell'uscire dalla logica dalla guerra che non è stata mai studiato abbastanza qui concertista indicando come un meccanismo andar fuori dal gioco della della tirannide
Cominciare a parlare un altro linguaggio io ripeto una grande modernità in questo rivedo per esempio la storia nel muro di Berlino che è crollato per questo gioco del Polo della defezione e non per una potenza contro un'altra potenza per una forza che combatte contro un'altra forza
Sono segnali
Guai a farlo una grande teoria sono elementi episodici
In cui basta come dire registrato esemplarmente
La novità che con che può che può esserci
Ha una forma molto belle quando come l'UDC e si applica non l'idea che il diritto corrisponda ad una forma di potenza originale che ogni a ogni singolo individuo ma quando si applica a se stessi il diritto dell'avversario è il contrario cosa voglio dire che se noi applichiamo nel nostro sistema giuridico positivo le regole che il sistema giuridico positivo onde per se stesso
Non è consentito alcuna vittima se facessimo funzionare le garanzie così come dice il sistema del diritto beh tanto per incominciare l'eguaglianza non sarebbe più Antoine soltanto ma sarebbe un'uguaglianza di fatto come ci ricorda l'articolo tre della nostra Costituzione se noi applicassimo al diritto il diritto
L'artificio ci spetterebbe tesori questo è il garantismo ma perché non può essere perché quella forma nasce né in questa modernità come una forma che sta soltanto a sublimare la guerra cioè nasce per una cosa diversa
Nasce per una sorta di sostanziali Isma'etico in cui e la forza di soggetti ancora una volta ha detto nominale come diceva giustamente Franco Cassano ha detto nominare il contenuto di un di un diritto
Questa forma del del diritto moderno grandi una grande costruzione
Che ha
Una singolare qualità
Quella di rappresentare sempre un mondo al di là del quale sembra impossibile uscire
Se mi consentite un una un'analogia un po'troppo forte il sistema giuridico assomiglia un pochino al a quello che Colombo pensava degli degli indiani così come ci descrivesse vanto d'Oro
Quando Colombo ed è un esempio del piace Franco Cassano
Quando quando Colombo incontra gli indiani comincia a riflettere sulla loro differenti
Quando arriva a concludere che gli indiani sono degli esseri umani come noi assimila quella differenza asse a quella identità
E quindi
Radicalmente la la loro particolarità
Se non crede
Alla eguaglianza degli indiani rispetto ai gli europei conquistatori né da una dimensione di inferiorità
Ce lo dice sono degli esseri con una cultura non sviluppata io credo che la forma dei diritti moderni assomiglia moltissimo a questa a questo nascosto etnocentrismo
E che là dentro ci sia una delle violenze simbolica
Che fanno da sfondo ad un'altra violenza che molto più visibile anche la violenza ancora legata idea dell'auto facendo il mento dall'appaltatore diventa viene denominata come violenza
De Gitti
Io credo che c'è molto da studiare
Che non ci sono certezze ma che cominciare a pensare
In termini di possibilità diverse da queste
Credo che sia un esercizio utile a
A favore dei propri indirizzi posto terreni in cui parlava Resta e che despotato ripreso io con la grave semplificazione di frode io credo che il re contenga anche il principe
Quindi diciamo
Contenga anche un'altra parola del sicuro uniche oncologo
Quindi diciamo anche che una non soluzione quella di farsi consiglieri del principe
E magari
Così
Di proporre continuamente
Decisioni darei da principe
Va be
Io sono completamente d'accordo con l'intervento di
In anni sani quindi diciamo sapendo che i punti che lo ha sollevato cioè l'ottantenne perché fossero punti
Che si intersecano ad un lavoro
Il lungo periodo
Quindi mi rendo conto che anche un po'difficile rispondere
Compiutamente diciamo ai problemi che il rapporto voglio anche dire che diciamo mi convince di più
Mettere come sul fatto che poi su questo tema si può arrivare con strumenti con percorsi anche
Diverso io trovo veramente suggestiva interessante da parte finale con la relativa logica dell'azione irrazionale l'etica terrore dicendo
Etica del dubbio mi sembrano vividi di grande interesse
Voglio
Anche vile
Che uno dei motivi per i quali
Non mi sono rifatto va be'insomma ben non è che io abbia bisogno giustificati perché ho già citato troppe persone
Quindi
Peccato per eccesso o per difetto e che su alcuni punti ora una qualche forma di desiderio di capire meglio
Il dei suoi passaggi e cioè di come si pone
Un problema che
Che problema della libertà
Che diciamo in modelli olistici tendono talvolta relativizzare
Troppo rapidamente cioè a dare come diciamo legato a condizioni
Che rischi e Gallo in un altro mondo con altre categorie che trascendono questa parola
Che io mi rendo conto che può avere un significato anche noi giganti hanno che però prendo ancora sul serio
Ecco io diciamo per non riguarda soltanto Bezzon riguarda una serie approccio quell'insieme di diffidenze che credo che siano utili da proporre di fronte un certo tipo di approccio detto questo io solo diciamo sono convinto che ci sono una serie di stimoli estremamente interessante importante non si possa ridurre il rapporto con ben sulla questo a questa preoccupazione
Perché questo è un tema che riguarda il lodo fondamentalismo eccetera che è un punto sul quale credo che sia difficile discutere in questa sede che invece possa essere un tema di uno degli ulteriori passaggi che noi dovremo affrontare come
Come si collegano insieme alla non violenza al tema delle Cugia
A tutte le correnti che si sono sviluppate su questo piano sulle quali sarebbe anche importante utile che avessimo un
Momento magico
Ci confronteremo con la complessità di questo Panorama
Qualche modo
Proviamo a fare da coprire qualche commissione
Vuole anche dire rispetto al tema del sacrificio
Che
Io non credo di averlo messo da parte Edipo al fondo come si può dire o anche novanta usata la parola anche se non ho letto il brano nel quale Simon's bandisce e bisogna unico modo se si desidererebbe non si vuole diffondere intorno a sé il male corrispondente se obbligati a concentrarlo su di sé che è un po'pesante albero che subito dopo poi c'è implica l'accettazione per sé dell'Esselunga di sventure della croce
Questo riferimento alla croce celtica Pittini
Si riferiva polemicamente diciamo Bandinelli
Questo riferimento c'è anche un pensatore che arriva per tale completamente altre e che in buona misura propone di Battipaglia ma viene poco letto in questa chiave come gira c'è proprio un riferimento a una lettura
Della soluzione del problema la violenza di cui parlava resta attraverso un riferimento ad una lettura una rilettura non sacrificale del testo evangelico quindi nel quale
Io non condivido molto l'interpretazione che l'unità
Che cosa voglio dire io credo che ci sia la dimensione dell'uscire dalla spirale dell'inseguimento delle violenze e quindi diciamo di non giocare il gioco però io aggiungerei a questa dimensione quella tenuta a quella dell'uscire dal gioco fondamentalmente il
L'accettare che tutto questo può e deve comportare anche dei costi che non vuol dire sacrificio non vuol dire necessariamente anche perché poi non ho l'ottica il costui sono quel qualcosa che io definisco in questi termini per paragonare un comportamento che un comportamento fondamentalmente utilitaristico ma
Per esempio l'agitazione al rispetto al valore di Max Weber
Che il secondo dei due di quattro tipi di agire dice Webber che la generazione aspetta valore quello nel quale una serie di il comportamento non viene commisurato rispetto alle conseguenze al calcolo delle conseguenze perché c'è evidentemente un Codice di commutazione che la coerenza col valore che abbassa i costi e quindi evidentemente perché ci sono delle ricompense particolarmente significative
Da questo punto di vista credo che quindi ci siano per le possibilità di affrontare i costi i ritenendo essendo come si può dire scoprendo un mondo in questa direzione non semplicemente con un'ottica pesantemente sacrificale ci sono dei costi che sono fanno parte anche addirittura
Di una scoperta dimensione della vita di la capacità di appunto di il ricostruire i volti negli altri secondo me è una straordinaria ricchezza e appunto l'apertura anche una dimensione e la bellezza la questi non sono temi che voglio affrontare
Quindi per quello che mi riguarda penso che quello dei costi sia però un problema ecco cioè diciamo non è possibile uscire dal gioco senza
Stabilire una connessione col tema dell'obbligo
E allora ecco qui è il problema che in buona misura veniva posto interventi Bandinelli preventivi ma io voglio dire che
Con grande rispetto per la grammatica dei diritti non mi dimentico neanche che cambi oltre a essere stato influenzato da una serie di gruppi intellettuali d'Europa è stato anche avvocato
E quindi a conosciuti il diritto questa costruzione europea e quindi la sua sensibilità è passata anche per questa dimensione voglia anche dire che però Gandhi è stata avvocato ma come è stato Gambino gli avvocati ce l'abbiamo tanti Madigan ce n'è uno
Non tutti i nostri avvocati ahimè sono grandi
E quindi c'è un di più
Che introduce dalla particolare combinazione di fattori nei quali c'è secondo me sicuramente è vero che c'è una radice europea però non bisogna neanche sopra valutare e fate voi cioè la combinazione di più culture perché le sue definizioni fondamentali sui progetti John violenta di verità su uno cose che noi con le nostre categorie avremo una qualche difficoltà ad accettare ma che pur perciò è interessante studiare e vedere esattamente come possono agire
Su di noi
Per quello che riguarda specificamente il diritto c'è un testo di di De Rita su che si chiama ammirazione di Nelson Mandela
E dedicato a Vivenzi capisce a chi ed è insiste sul fatto che una delle grandi forze di Nelson Mandela è quello di aver preso alla lettera il diritto e la rivendicazione dei diritti tanto da rivolgere contro lo Stato discriminatorio
Quindi diciamo c'è anche una grammatica dei diritti che fuoriesce dai limiti dell'ordine costituito e ti si rivolta contro coloro che in qualche modo hanno imposto questo linguaggio nemmeno in quanto che viene usato solo dal potere ma
Guarda che e usabile anche da chi lo combatte quindi non meno una visione
è anche vero che poi è molto bello questo saggio dice io almeno Nelson Mandela il quale anni dalla legge
Dove l'elemento fondamentale che si capisce che tutto questo è questa problema dell'ammirazione et problema del tenere duro su alcuni valori questa capacità di rappresentarle anche con con costi molto alto e parliamo di Nelson Mandela
Perché uno che ha sopportato costi straordinariamente al piccolo anche se l'ha fatto partendo molto soltanto da questo ma partendo dalla nozione di diritto
Qual è il problema ecco il problema che la nozione di diritto non ci fa sicuramente affrontare e scusabile ripropongo lo stesso brano viola spero che è un un è un brano nel quale se si cambiano le parole al posto di pretesa si mette il diritto si chiarisce quello che voglio dire
Qui dice
E il brano sulla eliminazione della reciprocità sul fatto che c'è un elemento di unilateralità
E qui dice pretese può avere soltanto ciò che avanza pretese ciò che potremmo dire diritti può avere soltanto ciò che avanza diritti cioè ciò che ogni vita solleva la pretesa la vita e questo è forse un diritto che va rispettato immune esistente però non tollera nessuna pretesa
E perciò non può neppure subire una violazione dei suoi diritti può avere dei diritti se esiste ma non gli ha già soltanto in vista della possibilità di esistere
No il problema fondamentale è che il diritto è legato alla presenza di un soggetto titolare la capacità di esercitarlo di far pressioni spesso e che quindi sia forte e che quindi in qualche modo si sappia rappresentare se non già tutto dentro l'universo del diritto abbastanza vicino alla condizione per l'esercizio del diritto
La nozione di obbligo secondo me invece intende rappresentare quei diritti nei quali i soggetti ancora non hanno questa capacità prima dicevamo solo i diritti delle generazioni future le quali non sono per definizione è presente
Che possiamo anche dire i diritti di coloro che non fanno parte della nostra comunità nazionale e che sono altrove e che in qualche modo e anche problema di una politica di sinistra almeno spero che questo non sia una delle cose
Sulle quali si ritiene che
Appartengono al passato c'è il problema di rappresentare anche questi altri dentro alla mia idea di sinistra tanto per essere chiaro
C'è un problema che si può leggere anche da quest'altro da quest'altro versante cioè io prima vi dicevo di questo articolo proprio da Società ripetersi
Di Goffredo Fofi che condivide non sempre condivido l'eco di costi dopo prima questo lo condivido al duecento per cento
E quando parla della Società dei due terzi e che dice che nei nei due terzi quelli più garantiti ci si allena ai diritti
C'è diritti ripetersi più forti tendono a schiacciare quelli di un terzo più debole i due terzi privilegiati penso di avere solo dei diritti e sono stati cresce in questa convinzione dalla storia degli ultimi decenni in particolare gli ottanta così fortemente impregnate di corporativismi l'assetto del classe cominciato
Ha scompaginato e via dicendo la nostra società è costituito dall'insieme di gruppi in costante tensione tra loro che legale per fini legale hanno raggiunto solidità intende potere e che sono forti e protetti che metro tra loro un precario equilibrio
Culturalmente e antropologicamente ci si trova così a far parte di un unico dilagato ceto una piccola borghesia che a modelli di vite comportamento assai simili
è molto importante e sono convinto rendersi conto quel di questo per affrontare come medico hanno problemi gravi come quello del rapporto tra noi e gli altri
L'un terzo del privato cioè quelli che stanno fuori e che questi problemi coinvolgeranno sempre di più il rapporto tra di noi eccoli sonante perfino dentro ciascuno di voi
Se andrà incontro ad una rivoluzione culturale
Alla quale ripeto l'educazione ai diritti lo scarsissimo senso dei doveri l'assenza dei sensi di colpa de di confronto e di chi non ha e qui è sottolineato di chi non ha come conseguenza del nostro avvenire
Non ce l'hanno preparata fatti dall'interno che la piccola borghesia generalizzate privilegiata che con i due terzi e forse più dalla società non possono che nascere opposizioni anche durissime alle novità di una responsabilizzazione sociali nei confronti dell'altro terzo
E insieme dei due terzi del mondo che significò Peter obbligatoriamente l'appello di qualche privilegio dal ritrovamento del livello di consumo
Ora questo tipo di altri del mese sono degli altri che in qualcuno d'adozione di obbligo consente di configurare
Specialmente per il fatto che non hanno nessuna chance molto spesso di e questo è un'apertura che la nozione di diritto non Mita non riesco neanche a concepibili questi diritti degli altri se compatte in traduzione
Questo è tanto più importante e concludo se si accetta come prospettiva quello che proponeva
E resta di una messa in discussione della mozione di sovranità cioè di una superamento infinito se vogliamo della sovranità
Perché se questo è vero
Allora il punto fondamentale
E che
Bisogna vedere cade la sovranità malcapitati della sovranità potrà avere in tanti modi la sovranità statale può essere anche un aumentare degli egoismi privati
Non solo perché queste abbastanza intuitivo per certi versi perché ci può essere un deperimento dello Stato
Che significa semplicemente l'allargamento del mercato ma perché io qui scusate un'altra citazione ma tutto poi in fin dei conti questi casi la DC più giusta di altri contemporanei i nostri
Dice viscido parve a proposito del superamento dell'amor di patria
I ciclisti anche questo supera il dono di padre che si dice si debba fare in funzione di un amor di patria più vasto invece produca
La moltiplicazione delle pazzie per cui le pazze sono individui singoli per cui alla fine l'unica nazione di parte che sia io individuo e e basta
Allora il punto fondamentale che secondo me l'anno l'adozione di sovranità la si riesce a mettere in crisi proprio nella misura in cui si trascende questa nozione degli egoismi individuali e si mette in campo
Qualche cosa che è un riferimento alla nozione dell'obbligo alla nozione cioè di una capacità unilaterale riprendere l'iniziativa il che significa abbassare una serie di costi significa tutte le cose che abbiamo detto abbassare i costi degli altri
In modo che poi abbassando i costi degli altri rispetto certi tipi di azioni si abbassano anche i nostri costi quindi in questo senso e possibile anche costruire attraverso una decisione una finalità che non ha un circolo virtuoso di sostituirlo al circolo vizioso che è quello della della sicurezza e quindi da questo punto di vista
Credo che la nozione di diritto sia indispensabile ma il trascende la e dimensione essenziale per riuscire a
Diciamo ad andare in un così laddove mi sembra che tutti quanti abbiamo l'intenzione di andare io non so ecco cioè dall'ultima domandava di Gabriele rispetto a questo tema questo è un problema che mi rendo conto che al momento stesso in cui si dice che ci i diritti di altri che non esistono si pone anche quel problema cioè proprio a Botto per intenderci
E questo è secondo me anche un problema che è bene che ci si ponga come si fa su questo piano a cercare di
Costruire un atteggiamento nuovo su questo problema rendendo tutto questo compatibile con le libertà cioè evitando che tutto questo significhi di fatto una forma di controllo surrettizio del comportamento della donna però il problema esiste cioè il problema è è fatto che stante che le libertà solo da conservare il problema del evitare che l'esercizio delle libertà avvenga in quella forma è un problema che bisogna mi son non credo che la linea sia quella di Giuliano Amato per intenderci cioè di un ripensamento diaria
Però il problema esiste e non la molto significato
Non sottolineare che non si di condivide quella posizione pensando che quel problema possano essere risolti è un problema anche quell'altro e un altro che ci interessa e rispetto al quale occorre che tutti quanti non solo le donne ma tutti quanti troviamo anche strumenti attraverso i quali affrontare USA è molto abbreviato qui a proprio di fare posto ci sono al relatore Hans ribatte di altre
Allora è inutile dire grazie vedo le vostre facce sconvolse il che mi fa capire che anche se facciamo un grande io visto Giampiero che è arrivato e anche Marcello Montanari che pazientemente sono stato alzati rispetto all'orario ingiustamente scrostate rispetto all'inizio della delle relazioni nel pomeriggio io direi di potere chiedere a tutti uno sforzo di qualche minuto di pausa però con l'impegno di tornare alle diciassette e trenta qui
In modo da ricominciare
Subito
Si tratta
Organizzato
Cioè
Questo
A
Ecco
Quindi
Non solo
Di
Dicevo che la logica sacrificale in realtà poi la
Forti
Cominciamo a riceverci per piacere
Pongo sembra
Meccanismo infernale
Dei cittadini voi
Non so
L'ordine possiamo tenerlo così com'era considerato certezza pubblica bene
Allora se anche chi è fuori entra e si accomoda
Anche perché la pazienza di dirà sì medie di Montanari credo che è stata messa a dura prova oltre alla nostra insomma tra l'altro da stamattina
Allora diamo il via iniziamo facciamo questo gesto unilaterale insomma anche se gli altri non sono disponibili
Io credo che ci sia una profonda continuità tra le provocazioni che brutti resta e Cassano hanno rivolto questa mattina allo giuramento su non violenza cultura politica
E le relazioni i contributi che questo pomeriggio rasi Méliès Montanari Francesca Izzo non è presente questa devo dire senza far torto ai relatori però con mio grande rammarico nel senso che la presenza il contributo anche di un di un pezzo de la riflessione delle donne
Mi sembra ineludibile se vogliamo che l'altro abbia molto maschile femminile insomma apriamo e chiudiamo una parentesi ne faremo tesoro per il prossimo momento in cui saremo maggioranza di donne spezzino anche a dare un contributo e come mi pare si ponga in continuità e anche renda più concreti i temi l'apoliticità della non violenza negli anni Ottanta queste il tema di Gianpiero la si Melli
E marxismo e pensiero della non violenza che tratterà Marcello Montanari l'Università di Bari io non voglio aggiungere più nulla
Vorrei se qualcuno già in piedi pregata se chi è fuori di il primo sì di entrare o comunque di fare silenzio se rimane fuori
Grazie diamo la parola Pasimeni
Io vi racconterò cose
Più che altro mi recitava cose già scritte
Scusandomi
Di non aver aveva approfondito una scaletta più preciso per questo incontro di utilizzare cose già dette
Ma così credo che facciamo prima forse si riesce ad essere più comunicati
Vorrei però fare una premessa perché
Credo che non dobbiamo nemmeno discutere pensando di stare sulla Luna anche se stiamo in un
In una serie di riflessione commovente appartata
Nostro istituto
E c'è bisogno
Invece di far in riferimento al alle condizioni nelle quali svolgiamo questa nostra
Discussione
Le condizioni sono quelle di una riflessione aperta
Nel nostro partito che
Al suo fondo
Una ricerca
Fortemente travagliata
Che non è semplici semplicisticamente se si preferisce semplicemente
Racchiude Sibille
Nell'atto politico come si dice dar vita ad uno sviluppo diverso il nostro
Futuro politico
Ma che io voglio prendere sul serio questa affermazione una
Ricerca anche nuove identità
Che coniughi vita nostra tradizione politica e culturale con una
Nuovi valori e ricostruisca l'identità la dimensione politica di una forza come la nostra
Politica e culturale non solo politica nel senso
Organizzativo del termine
All'altezza della
Della fase storica che stiamo vivendo
Da questo punto di vista credo che
Noi siamo in questa fase molto il termine non violenza
Certamente questo fatto straordinario
Contratto abbiamo fatto tante chiacchierate
In tempi di
Tra i morti non remoti
Diciamo nel corso degli anni
Tutto sommato
Una vita di ognuno di noi quel carattere di brevità che non sopporta questo aggettivo remoti dal punto di vista politico siano passati entrambi quella cioè pare che siamo passati veramente delle profili
Si discute di non violenza
Ma a me pare che non sia fondi ancora la nostra discussione
Attorno alla pregnanza politica culturale filosofica
Io userei diretti Orrico politica che questo che l'assunzione di queste categoria
A il potere nella nostra riflessione non soltanto nella nostra riflessione
Ho letto da alcuni appunti che Franco Cassano diceva introducendo la non violenza non è soltanto questione di tecniche ma di opzioni complessive
Appunto
Stiamo discutendo delle opzioni complessivo
E io credo che dobbiamo assumere come dato di partenza è il fatto che la riflessione sulla non violenza
Va in direzione della definizione di un carattere fondante di un nuovo progetto della sinistra
Non violenza come si dice io non ripeterò tra un momento non è pacificazione del conflitto annullamento del conflitto
Ma descrive disegna una nuova dimensione della conflittualità una nuova qualità del conflitto e della democrazia cioè a mio modo di vedere
Anticipo qui qualche conclusione ovviamente
Definisce una nuova razionalità una nuova coscienza del mondo che quindi una nuova fonte di produzione della politica
E siccome stiamo
Avviando una discussione su quello che definiamo un programma fondamentale
Io credo che non si possa rimanere in superficie
Nel discutere questo tema in questi tempi
Bisogna andare più dentro le cose più dentro le parole
Questo congresso che stiamo facendo da questo punto di vista io lo ritengo un
Sufficientemente insufficiente
Mi capita di discutere con tanti compagni
In questi giorni
E quando
Si discute per esempio delle posizioni di alcuni compagni del no
Tanto per intenderci
Si dice ma questi discutono dell'orizzonte noi abbiamo problemi
Più concreti
Io invece vorrei prendere sul serio questa questione dello Rizzo
Discussione sull'orizzonte
Perché a me pare che noi dobbiamo guardare dentro ed oltre questo orizzonte
Perché se non facciamo a fondo questo questo tipo di operazione
A me pare che rischiamo in un modo o nell'altro di
Rimanere un po'ipnotizzati dall'orizzonte che conosciamo per restare fermi
A guardare su quella linea
E siccome io ritengo
Ritengo
Nella mia formazione culturale nel mio codice genetico culturale
Ho acquisito l'idea
Che il comunismo non è un'ispirazione religiosa ma un'idea di sviluppo della storia
Oltre che il percorso di affermazione dei valori di liberazione di giustizia
Di solidarietà tra virgolette
Una Giunta
Debba confrontarsi con questo percorso vedere bene le gomme
Si intreccia
La nostra riflessione oggi con il patrimonio che ci portiamo alle spalle
E come e se realmente
L'affermazione di questo valore di riferimento giusto valore fondante
Posso realmente valorizzare dare sviluppo
A ciò che noi siamo che noi siamo stati tutto nostro dimensione
Politico-culturali
Altrimenti io credo che
Possiamo trovarci di fronte al rischio
Appunto ad una i Pozzo IPO statizzazione della
Dell'orizzonte di cui parliamo o dall'altra parte
Ci si può ridurre cito testualmente l'espressione di un compagno passa in un'intervista
Ad un'idea che
Diciamo i fermenti antagonisti ICI
Che oggi noi viviamo quelli nuovi e quelli più tradizionali che si manifesta in forme nuove diano luogo ad una sorta di anticapitalismo conflittuale che non può trovar posto in un moderno partito riformista
Credo insomma che dobbiamo un po'meglio precisare terreno della nostra discussione siccome sento
Sento perché ascolto altri sento anche dentro di me
Che la discussione sulla non violenza c'entra molto con tutte queste cose
Io credo che si debba lavorare
Adesso ed in futuro
A trovare più serie di di confronto e di discussione come queste
Se di nobili è meno nobili ma insomma che si tratti di aprire una discussione di Bartolo di vasta portata su questo su questo
Come si può definire la discussione
Sulla non violenza
Per me
Tocca il tema in qualche modo mi sono scelto mi sono proposto il tema del
Politicità
Della valenza politica che la testimonianza di non violenza
I movimenti che questa che questo valore si sono più direttamente richiamati
Hanno avuto in particolare negli anni ottanta ma comportato esperienze più
Sedimentata e come espressione nuova di nuove esigenze che si sono manifestate
Negli anni ottanta sì appunto incrociato con
La discussione
Politiche con
Espressioni della teoria politica con il confronto politico in senso più generale
Si tratta di verificare se questa discussione sia in definitiva
Un insieme di riflessioni di analisi sulla crisi della politica sul declino dell'IVA dell'ideologia di ogni pensiero forte sulla cultura del postmoderno sulla morte della rivoluzione
O se invece sia il tentativo di dare fondazione a nuove categorie di interpretazione del reale della dinamica storica
Andando per questa strada poi Montanari potrà da diverse bacchettate sulle dita
Però io ci prova e ci provo soprattutto
Ad esprimere
Non dico che sia un sentimento diffuso ma insomma un'esperienza che sicuramente matura nata si è sviluppata nella vicenda politica
Dei movimenti di questi anni e alla quale io tendo a dare come dire
Una dimensione dissi di forma più compiute tentativo unilaterali
Da questo da questo punto di
A me pare che la coppia nella coppia violenza o non violenza si esprima un'autonoma forza interpretativa del realtà di fronte alla quale non ci sia qual è questa realtà dirle soltanto con dei titoli
Da un lato
Quella che definirei con Bobbio nella direzione in cui Bobbio l'ha definita la crisi della democrazia liberale
La contrazione la contraddizione tra prassi e Progetto insita in questa crisi
Della democrazia liberale dall'ANPANA pensi
Del socialismo autoritario deformato dal dogmatismo dal burocratismo
Dal suo esito di militarizzazione della società
La crisi dell'industria lirismo intesa come punto critico del rapporto tra uomo e natura tra sviluppo e biosfera ma anche della soglia raggiunta nella formalizzazione della separazione tra produzione e vite
E qui non non vada ulteriormente all'interno del tempo voglio dire soltanto che anche che in questa formula voglia anche comprendere
La dimensione della contraddizione di sesso e
Seppure esprime diciamo una sua autonomia
Non c'è dubbio che non lo sviluppo storico si manifestò dentro questa dimensione
L'insostenibilità della frattura prodotta si tra nord e sud del mondo esito
Dello sviluppo storico dell'umanità anche qui bisogna
Essere come dire precise definizione
Ma in particolare certamente dei processi azionati dalla razionalità dello sviluppo moderno sul disco sugli equilibri precedentemente stabiliti
L'accelerazione che l'industria Lisma dato in questi due secoli nello sviluppo del mondo
E assolutamente incomparabile Renna precedenza anzi dai dati che abbiamo ma accelerazione che è stata data dall'industria lirismo allo sviluppo del mondo in questi ultimi cinquant'anni molto assolutamente incomparabile
A a quella dei secoli precedente
Ecco ognuno di questi punti a mio modo di vedere segnala l'innalzamento della soglia critica di accettabilità del moderno così come l'abbiamo conosciuto e così come si è strutturato
O per lo meno io parto da qui da questa
Dalla fissazione di questo punto
E così nella linea che conduce appunto
Tra i due forni della coppia violenza o non violenza
Mi pare che si esprime una linea critica della razionalità del moderno il progetto di una nuova Antropologia l'affermazione di nuovi valori riferimenti di riferimento
Non violenza infatti innanzitutto espressione di una coscienza dei limiti anche di questo santo moltissimo parlare adesso si è diffusa no nella nostra discussione questo concetto della coscienza del limite
E secondo me appunto non violenza espressione di una coscienza del limite nel rapporto tra individui tra i sessi tra individuo e comunità
Come dicevo prima tra forme astratte aveva produzione della riproduzione sociale tra gli Stati tra uomo e natura
La coscienza del limite è un nome a dei cognomi
Che identificano
Specifici tutti di di riflessioni di analisi
Mi pare si possa dire che ogni società storicamente stabilito per se stesse per la sua vita una soglia di sopportabilità della violenza
Credo che forse anche Cassano stamattina dice sì una cosa di questo genere non veniamo da una società meno violenta
E questo questa soglia di sopportabilità Pons progressivamente accettata per lo sviluppo della società a è venuta configurando una evoluzione antropocentrica della biosfera
Così come la intende Bandinelli se ho capito bene
A me pare che oggi siamo ad un punto limite per le cose che dicevo prima di questo processo evolutivo
Di limite per la sopravvivenza stessa del genere umano e del pianeta
In alcuni recenti discorsi
Occhetto riprendendo
Varie discussioni anche un'evoluzione della razionalità scientifica eccetera eccetera mi pare che venisse esprimendo anche lui una direzione
Di questo genere
Ma se tutto questo è vero la coscienza di questo limite apre all'affermazione della non violenza informa di sé l'intero con con testo delle relazioni umane tra compiuto
Perché l'espressione della volontà di potenza del processo di autoaffermazione dell'uomo nell'ambiente sociale natura l'effetto di padronanza che ne consegue e guida la prassi dell'agire umano sono oggi a confronto con questa dimensione storica
Anche qui mi pare ed è incide i miei comportamenti
E qui la coscienza del limite si si misura no
Diviene una misura
Di tutto ciò
Ecco a me pare che la cultura dei movimenti negli anni ottanta
Si è espressa
Tutta dentro dietro questa dimensione politico-culturale
Se menisco pacifismo ambientamento ambientalismo descrivono in modo diverso questo movimento della storia e diviene allora per questo fondamentale legge nelle matrici fondamentale
Il rapporto con i movimenti
A me pare che debba essere questo
Se non vuole essere appunto
Un ridurre la questione a un problema di tattica politica
Mi pare che sia questo il modo col quale confrontarci
Ed è un processo estremamente difficile da un fatto
Faticoso da
Da fare avanza
Per diverse ragioni la prima delle quali è che
Le forze antagoniste del sistema capitalistico
Sì sono essenzialmente mossa dentro una linea figlia dell'industria lirismo
E ovviamente le forze capitalistiche innanzitutto
Ma anche coloro che hanno condotto come dire i processi rivoluzionari che hanno dato vita al momento al movimento di liberazione
Poiché le rivoluzioni socialiste hanno sinora dato luogo
A modelli sociali autoritarie fondati sull'industria
E anche l'esperienza socialdemocratica tutto sommato si muove dentro questa realtà
Mi pare che come dire di venerare distribuzioni Guido poi modello socialdemocratico non si discosti per questo versante
Dal
Dipendenza nei confronti di quella che dice Nico la razionalità del moderno di cui
Di cui ho parlato
C'è quindi una crisi della politica che investe duramente queste forze che dichiara un improduttività sul terreno dell'egemonia del loro progetto politico
Incapace di interpretare queste domande che provengono dalla coscienza del limite
Non del tutto capaci d'interpretare queste domande che provengono
A questa coscienza
Il secondo punto di difficoltà e la frammentazione dei nuovi movimenti
E anche in qualche modo delle culture
O comunque delle espressioni culturali di questi movimenti
Che esprimono massimamente
Se stessi nella critica della
Pervasiva istituzionalizzazione
Delle relazioni sociali
E affermano che affermano invece la loro la loro critica nella nel esprimono la loro critica nell'affermazione della loro finitezza e parzialità
E costituì e costruiscono essenzialmente sul presente il loro il luogo di esercizio della loro capacità critica e di espressione della contraddizione di cui sono portatori
E tendono per questa via d'una destrutturazione delle forme classiche dipende il pensiero e per questo verso del marxismo anche
Quindi mi pare che abbiamo quest'queste due difficoltà di fronte
E allora il punto
E che la grande esperienza di liberazione condotta dal movimento operaio deve approdare
Dicevo all'inizio a nuovi orizzonti capaci di dare prospettiva alla sua
Dimensione storico-politica
E i nuovi movimenti per altro verso debbono incrociare la politica sul terreno della trasformazione sociale ed esplicitare la dimensione storica del loro antagonismo
Per dare un uno spessore un un reale spessore
Storico politico alla sfida non violenta
Che diventa così uno dei terreni principali sui quali giocare la capacità egemonica delle forze antagoniste di progresso e di trasformazione
In questa fine in questa fine di secolo
Come
Sì
Sì certo certo
Però mi pare che diciamo dal campo di di di
Delle contraddizioni delle forze in gioco
Per dirla con termini questo sì veramente classico
Mi pare che noi arriviamo ad un nodo di questo genere col quale io cerco di
Di spiegare a me stesso che cosa vogliamo dire quando parliamo di
Appunto di rapporto tra cultura politica del movimento operaio tradizionale del movimento operaio è forse di sinistra oggi e l'esperienza dei nuovi movimenti e la realtà né cultura dei nuovi movimenti mi pare che parliamo
Di questo punto sostanzialmente
In questo quadro mi pare molto originale
L'esperienza del movimento pacifista
E della cultura pacifista
Qui in particolare noi siamo di fronte ad una dimensione storica nella quale queste cose anche queste sono state
Già dette stamattina lo spirito rivoluzionaria contemperato inizio in violenza liberazione
E quindi da un lato
Diciamo il pacifismo
O la testimonianza non violenta espressione del pacifismo in varie fasi storiche
Sono diventate o una sorta di una scelta di compromesso tattico
Del movimento
No operaio
Oppure una variante utopica un'aggiunta in questo caso
Vera vera e propria
Ma questo percorso è stato così faticoso
E così travagliato
Perché si è prodotto in un quadro nel quale predomina
La razionalità classica del moderno
E io qui
Poi io richiamare ho richiamato
Tre tre punti venti
E gli hanno come dire particolarmente adesso sintetica la dimensione di questo moderno nel quale si contrappongono
Le esigenze del mondo di oggi aperta del mondo di oggi
Ovviamente si potrebbero prendere a riferimento tante altre cose ma questo mi pare che anche
Per perciò che esprimono siano particolarmente efficace
La prima
La descrizione del una
Descrizione dello stato
Che dare del
Nel dominio della politica
Non la leggo tutto ma alla fine dice
Commenti naturale si comportano gli stati commenti naturali si comportano fra loro in base alla violenza nel senso che se si mantengono da sé nel loro diritto devono farsi ragione da sé e dunque per questo motivo entrano fra loro in due
In cui diciamo una delle caratteristiche fondanti dello Stato e questa sua capacità di dar guerre
Questa sua autonomia nel dei decidere di far guerra
L'altra citazione riguarda
La descrizione dell'espansione capitalistica che Marx Engels fanno nel Manifesto del partito comunista dice una ragione evidente
Scelgo il Manifesto per decrepito comuniste
Con il rapido miglioramento di tutti gli strumenti di produzione con le comunicazioni infinitamente agevolante figuriamoci oggi la borghesia trascina nella civiltà
Tutte le nazioni anche perché i barbari i bassi prezzi delle sue merci sono all'artiglieria pesante con la quale essa spiano tutte le muraglie cinesi
Con la quale costringe la capitolazione la più tenace xenofobia dei barbari
Costringe tutte le nazioni ad adottare il sistema di produzione della borghesia se non vogliono andare in rovina li costringe ad introdurre in cassa loro la cosiddetta civiltà cioè a diventare borghesi in una parola essa si crea un mondo a propria immagine e somiglianza ripeto
Si potrebbero
Trovare vinte altre citazioni descrivere i caratteri dell'espansione capitalistica ma nel Manifesto del partito comunista e si esprime il contro chi in questo modo
E poi conclude il manifesto dei comunisti
I comunisti dichiarano apertamente
Che i loro figli i quali sarebbero sempre dal manifesto come ben sappiamo alla vecchia società borghese con le sue classi suoi antagonismi fra le classi subentra un'associazione in cui il libero sviluppo di ciascuno e condizione del libero sviluppo di tutti
I comunisti dichiarano apertamente che i loro figli che sono questi possono essere raggiunti soltanto con rovesciamento violento di tutto l'ordinamento sociale fino resiste le classi dominanti tre Mino al pensiero di una rivoluzione comunista
I proletari non hanno da per perché le loro catene hanno un mondo da guadagnarci
Mi pare che sia
Come dire
E chiara espressione di una
Razionalità del moderno di tipo ottocentesco
Una
Ma una serie di prescrizioni definizione di
Di definizione storiche
Dei processi politici della dimensione dei processi politici della dimensione dei processi di liberazione
E mi pare che con questo tradizione dobbiamo confrontarci che quella dalla quale
Quella dalla quale noi vediamo un veniamo è quella della alla quale fa riferimento il Complesso del pensiero moderno di cui di cui discutiamo
E mi pare forse un po'dicono plasticamente
Che si debba considerare l'orizzonte di sempre maggiori inattualità
Che queste definizioni
Descrivono o quanto meno l'esplicita contraddizione che rivelano rispetto alle condizioni di oggi di convivenza dell'umanità
E delle nazioni di sopravvivenza del pianeta
Cominciamo senza nulla togliere alla
Come dire alla
Alla complessità alla strutturazione alla magnificenza di questa costruzione teorica di questo di questo pensiero di questa razionalità
Ma
Punto se parliamo
Di coscienza del limite ci arriviamo al percorso cui facevo riferimento precedentemente credo che dobbiamo misurare il livello
Distacco
Che oggi possiamo rintracciare sul quale dobbiamo fondare
La riflessione sull'orizzonte
Almeno a mio modo di vedere
Un processo di ulteriore evoluzione e trasformazione della società umana non potrà avvenire su queste basi mi pare
A partire da queste concezioni che pure hanno segnato nella storia grandioso degli ultimi due secoli cioè del periodo appunto di più accelerata espansione del genere umano e del fattore umano sulla vita del pianeta
Diventa sempre più evidente meno opinabile alla fine degli anni Ottanta che non sarà certo un'idea giusta naturalistica del diritto internazionale
Che non sarà certo
L'affidarsi alla cecità della libera concorrenza capitalistica o meglio la sua falsa rappresentazione
E nemmeno ad una violenza rivoluzionaria delle masse popolari
Ciò che ci consentirà di costruire il futuro di questa umanità
L'impossibilità della guerra il limite posto all'industria lirismo dalla possibilità della vita sul pianeta cambiano
Il parlare in il paradigma dello sviluppo sociale e della rivoluzione
Attenzione io non voglio fare con disinvoltura queste affermazioni
Assolutamente a me ne assumo
Il rischio nel senso che
è vero che ve la cecità per esempio per la libera concorrenza capitalistica oggi ci vengono
Punto
Dopo su su questo tema ci vengono
Dotti critiche da Bobbio a De Benedetti
Tra virgolette
Ho molto lateralmente
Ed è anche vero per esempio che
In una discussione con alcuni compagna africani immigrati
Che popolano spesso l'Arci
Discutendo del sì e del no
Famosi schieramenti congressuali gruppo di prestiti
Dopo una discussione mi hanno mandato una lettera
Nella quale mi hanno detto che siamo per il no
Dice perché siamo per il no perché
Noi riteniamo questa discussione
Assolutamente uno eccentrica
Dice perché una volta che è caduto il comunismo
Noi del sud del mondo il mondo con chi parlo
E certamente qui
C'è un nodo che noi dobbiamo affrontare che dobbiamo vedere
Io non voglio risolverlo qui voglio discuterne qui ma non voglio nemmeno fare a fare queste affermazioni con assoluta disinvoltura
Voglio cercare disegnare un percorso della vostra
Della nostra discussione
In questo senso se la mia tracce giuste
Pacifismo e nonviolenza allora diventa no
Nella vicenda storica dei movimenti di questi anni da nobile testimonianza individuale i gruppi
O da nobile compromesso tattico
Divengono categoria politica movimento politico trasversale
Infatti il pacifismo post bellico
Da Russell a Capitini a tagliare
In questo pacifismo posposto bellico c'era un'istanza etica diciamo pure appunto pacifica e non violenta e una politica la ricerca di un equilibrio di fare di pace di coesistenza tutto
E questo teneva insieme espressioni e tendenze diversissime tra di loro perché a quei tempi la scelta di campo c'era per davvero freschezza
Eppure vi erano dimensione unitaria di movimento nelle quali si tenevano insieme cose molto molto diverse diversissime tra di loro
Ma venivano tenute insieme da questo compromesso sull'equilibrio di pace l'equilibrio della insiste
Già allora in alcuni settori e in alcuni suoi scritti anche Capitini per esempio
Mi pare che però venisse maturando una riflessione oltre la con la coesistenza pacifica
La domanda già allora di un diverso assetto federale delle relazioni internazionali fondate sul disarmo e la smilitarizzazione dei rapporti tra gli Stati e su un diverso rapporto questa è la cosa più importante tra Paesi ricchi e Paesi poveri
Che a quell'epoca era
Come dire un un fatto assolutamente decisivi insomma se noi pensiamo al senso e il significato del rapporto tra l'Unione Sovietica eccesso
Deliberazione dal comunismo
E se ne consideriamo appunto il il la questione delle
Delle scelte di campo
E di come queste si ieri comprendevano nel compromesso tattico sull'equilibrio di pace l'equilibrio della queste Enza pacifica
Credo che oggi vada valutato fino in fondo TwinAir la pregnanza di coloro che giallorossi spostavano oltre
Oltre questo assetto guanti guardando ad una
In realtà più complessa della vicenda internazionale
Ma questo era solo induce
Si doveva
Oltrepassare non soltanto il sessantotto ma appunto la teoria delle notti antimperialiste nel Terzo Mondo assisterà crollo definitivo del socialismo staliniana o alla crisi definitiva del socialismo staliniano far fronte
All'inaudita corsa al riarmo degli anni ottanta
O meglio degli anni se sbagli anni sessanta negli anni Ottanta quella quell'accelerazione finale
Che ha portato le spese militare perché livelli che conosciamo
E infine raggiungere una nuova livello di coscienza europea o mondiale di fronte ai problemi del pianeta
Rompendo affermando i valori dell'indipendenza e rompendo il compromesso tra
Come dire
Spinta alla liberazione umana e culture dell'industria di Smith quanto tale
Per arrivare appunto alla fine del decennio Ottanta nel quale in qualche modo il pacifismo di studi di svela non soltanto la paura della guerra
L'orrore delle armi atomiche quindi la ricerca della coesistenza
Ma in qualche modo di svela la crisi
Della democrazia incarnata dal sistema di relazioni internazionali
E abbiamo che abbiamo conosciuto
Che oltre la coesistenza indica il futuro della cooperazione come garanzia della sicurezza
Sì pensiamo a tutta la discussione sulla sicurezza
Come partnership
Vediamo l'avanzare di questo
Di questa di questa idea non violenta di questa di questo pacifismo che scardina la regola delle relazioni internazionali ed altri attorno sette ad una trasformazione
Del delle relazioni internazionali
Ma non soltanto questo
Perché in queste in questo percorso appunto afferma la logica del superamento dei blocchi
Denuncia l'incompatibilità di un nuovo equilibrio di pace del pianeta
Con un nuovo equilibrio di pace perché vedo che la condizione del sud del mondo fonte di instabilità per l'insieme dell'umanità della biosfera States
E dichiara infine
La crisi della logica cieca sregolata dello sviluppo
Capitalistico attraverso la critica del modello militare industriale
E attraverso la critica del sistema bipolare per come esso si è costruito poi nella sua dimensione di relazioni economiche
Succede a livello internazionale
Ma anche questi sono
Soltanto affreschi per dire che il pacifismo in questa sua esperienza incrocia concretamente la politica in una domanda generale di trasformazione della società questo mi preme
Mi preme dire
E
Per questa via
Prende corpo dentro queste esperienze anche
La spinta reattività
Ad attualizzare
Un progetto ti democrazia radicale capaci dire dare pienezza di sé dalla consapevolezza degli individui ordine e prospettiva alla complessità sociale del mondo di oggi
Dico anche e per questo qualche volta litigo con qualcuno sui compiti
Che per le ragioni dette sin qui
Questo rapporto
Tra un movimento lo tra la cultura che in questo movimento si espresse una con Alesi complessa del sistema della politica
Questo rapporto con la memoria storica di questo secolo può risultare è risultato a mio modo di vedere più diretto nell'esperienza del pacifismo rispetto a quella di altri movimenti
Secondo me anche il femminismo ma certamente l'ambientalismo dove la visibilità della delle contraddizioni e più legata all'espressione della coscienza di sé e dell'individuo
Nel proprio rapporto con l'ambiente con l'organizzazione della società
Questo è soltanto uno
Votazione
Collaterale secondo me non priva non priva di senso ai fini del
La discussione più generale
Pacifismo e nonviolenza possono divenire la coscienza storica quindi di questa più generale diffusa di domande di trasformazione sociale
E in qualche modo con con il problema di come realizzare alla fine del Novecento come ritrovare la strada alla fine del Novecento per dare realizzabilità
All'interrogativo del come costruire un mondo in cui libero sviluppo di ciascuno sia condizione dell'intero sviluppo di tutti
Ecco a me pare che
La sinistra per diverse strade al percorso
La strada che l'ha portata ad inseguire questo questo ideale questo valore forte
Oggi questa ricerca può essere attraversata dall'affermazione della non violenza come valore costitutivo della radicalità della nuova fase storica per la democrazia
Quel mondo interdipendente via deve dar luogo se vuole sfuggire a quel limite
Alla all'oltre all'oltrepassa mento di quel limite di cui oggi
Diciamo di avere di avere coscienza
Il pensiero di questo genere per rifarmi ad una discussione estiva sulle questioni della non violenza anche Franco con grande
Qualità del suo intervento partecipato
Mi pare l'espressione di un pensiero forte non di un disarmo unilaterale
Quindi non di una rinuncia alla conflittualità
Ma forse per la formazione invece di una
I maligni in orizzonte
Di rinnovato antagonismo
Capaci di
Di rianimare l'attenzione democratica il conflitto democratico l'orizzonte di sviluppo
Della democrazia
Il disarmo di per sé non si risolve nel neutralismo nella neutralizzazione se non come passaggio di fans
Ma come si è detto nella costruzione di un nuovo ordine mondiale
In cui il rapporto con la natura non è semplicemente un ritorno a condizioni originarie
Che non potranno ricrearsi ma il progetto di un nuovo equilibrio compatibile e sostenibile tra sviluppo del fattore umano integrità della natura
A me pare che questa idea può avere una grossa influenza e concludo
Trasformati Iva sulle sulle culture della sinistra sulla cultura della sinistra
Però credo che dobbiamo affrontare affrontare un un ultimo punto
La fronte il riferimento alle discussioni delle quali otto nove otto credo ascoltato fino adesso
Discutendo di di non violenza come
Come dire
Autonomia del comportamento comunque
Come separazione tra Fini
Da perseguire comportamento o comunque Russo o come intreccio tra questi due
Tra queste due sfere
Senza che la giustizia della giustizia del fine la la giustezza del fine
Diventa insomma l'anima della guerra giusta
Per essere più concreti
Il rapporto tra Fini e comportamento
Disegna
Una radicale mutamento
Dell'agire politico
E del modo di pensare la politica
Oggi noi parliamo di cultura della differenza di riconoscimento riaffermazione del valore della differenza
Parliamo e del vivente non umano come
Come il soggetto
Ecco il problema è capire se noi intendiamo rapportarsi alle domande che vengono dall'affermazione di questi nuovi valori
Secondo uno schema classico tradizionale
Della politica
Che secondo un'idea tradizionale di progresso
Da questo punto di vista a me pare che
La non violenza
L'ispirazione non violenta il valore della non violenza
Possa configurarsi in qualche modo come
Una sorta di pensiero sistemi
Che cosa voglio dire
Mi pare che noi dobbiamo detenere profondamente
La radicalità
Lo spazzamento di piani rispetto al quale
Noi dobbiamo e possiamo operare per poter produrre
Un pensiero ed una prassi che ci consentano di affrontare oggi
Le domande e le emergenze
Che
L'orizzonte del mondo all'orizzonte del mondo concreto dentro il quale noi siamo chiamati ad agire
Ci propone
E concludo veramente con due sedi
Sperando di essere di di di aver comunicato ciò che penso
Primo Franco
Nelle sue
In ciò che dice
Torno a mente continuamente torna
A parlarci del
Atto dell'atto unilaterale
Nella relazione tra individui
Come dire diminuire sì
Non e tende a sottolineare come dire
Il fattore propulsivo di questa di questa diminuzione
Ecco ma
Detto così è chiaro
Quando si pensa per esempio ad un concerto come quello dell'austerità tessuti false Berlinguer
No
Appunto ecco che vuol dire
Come come si traduce come diventa politica
Come si produce politiche a partire da questo diminuiti si
No
Come diventa prassi
E
La seconda questione è il secondo sì che la questione dei diritti
Certo non violenza significa anche saper usare il diritto dell'avversario
Significa anche
Produrre nuovo diritto attraverso l'emergenza
Dell'esigenza di i sogni che
Chiedo né tutela chi è l'uomo
Rispetto
Ma ci sono anche
C'è una produzione di diritto di innovazione politica più generale alla quale oggi noi siamo chiamati a rispondere in tempi che forse non non prevedeva
Per esempio
Parliamo di governo mondiale che vuol dire
Scherzo ed è di quante cose concrete stiamo parlando
Di quali innovazioni reali del sistema politico stiamo parlando
Già quando parliamo di superamento dei blocchi militari che pure una cosa come dire già c'è più già c'è più vicine che già noi stiamo affrontando per sempre la sua discussione
Sulla riunificazione della Germania
Sul procedere del processo di risanate già ampiamente avviato
Per lo meno nella nostra euro
Abbiamo un blocco
Abbiamo una difficoltà di immaginare
Approva durò due un fatto politico
Ecco quando pensiamo ad una dimensione di questo genere
Ma quale entità giuridica nel rapporto fra gli stati nella convivenza internazionale
Ecco mi pare che la cosa ci spinga più a fondo vale per questa riflessione
Che io faccia derivare dalla dalla discussione sulla non violenza perché se diciamo che non deve essere soltanto testimonianza individuale
Diciamo che deve essere qualcosa che in fondo a un nuovo progetto
Antropologico
Se diciamo che deve essere qualcosa che appunto non esperto esprime una nuova politicità che produce nuova politica nuova teoria politica
Dobbiamo essere in grado anche di delle deriva nelle domande domande più grandi che riguardano
Che riguardano la capacità di governo di questa coscienza dei limiti che non si esprime semplicemente dentro la nostra coscienza ma che si esprime nella storia concreto del mondo di questo mondo sempre più interdipendenti di questo villaggio
Di questo villaggio globale del male
Del quale parliamo
E dico questo finito perché appunto da questo punto di vista attorno all'osservazione che facevo all'inizio
Mi pare che dobbiamo dare
Maggior corpo nonostante inflessione sulla non violenza
Dobbiamo estenderla in tutti i campi
Ai quali essa in grado di parlare direttamente quali questo concetto questo valore in grado di parlare direttamente
Dobbiamo farlo vivere concretamente nella nostra
E lavorazione
E per far questo noi che siamo
Forza politica che abbiamo addirittura in questi giorni stiamo discutendo costruire una nuova formazione politica che anche leggi la sinistra le forze della sinistra che abbia
Una sua capacità di aggregazione di collocazioni in un quadro europeo di sviluppo della per la prevenzione delle forze della sinistra e dobbiamo farne derivare anche un
Una ricaduta politica nostro
Nel nostro programma nelle nostre idee nel nostro modo di vedere
Di vedere il mondo mi pare che da questo punto di vista c'è molto
Da costruire e da questo punto diverso di diversa non sarebbe soltanto un'occasione persa quella firma approfondire questa questa direzione ma mi pare che in qualche modo sarebbe proprio una contraddizione ciò che noi andiamo dichiarando con lo sforzo che stiamo facendo dello stesso per lo stesso arricchimento della nostra della nostra cultura politica inveendo contro che non è un'operazione facile perché
Come dire
Per un verso c'è
Un fatti colosso un una fatica della riflessione
Teorico politiche culturale
Sui valori
Dall'altra parte c'è un'urgenza spietata della politica della della storia come vicenda storica che
Che ci preme
Ma non riesco a vedere una
Una separazione compatibile per troppo tempo tra queste due sfere chiedo che quindi questa crescita nella è una delle sfide più più più grosse che abbia che abbiamo di fronte io l'ho affrontato ovviamente soltanto su un terreno
Che mi è più congeniale per per la mia esperienza ma evidentemente la consistente ad altri campi ad altri settori scusate se sono stato un po'nebuloso un po'recitativo
Simpatie perché va
Ecco io sono condivido poi ciò che Franco Cassano ha scritto di recente su rinascita e cioè che il bolscevismo in qualche modo presuppone già la guerra
E quindi in questo senso non
Difficilmente può essere torto in direzione di una di un pensiero non violento
Trovo che l'espressione più alta di questa cultura
Della cultura diciamo del comunismo della Terza Internazionale si appunto è un autore che Cassano citava anche stamattina cioè in Bertold Brecht
E in particolare mi riferisco quella splendida poesia che ai posteri
In cui appunto Brecht recita più o meno così dico a memoria nove che attraversa mo'Nuti cambiamo più spesso Paesi che scappino e che volemmo essere amorevoli noi non lo potemmo essere ecco il sentimento diciamo del comunista del terzi internazionale nelle sue forme più alta è sostanzialmente questo va nove che volemmo essere amorevoli non lo potevamo essere
E dico questo perché Pato rapidamente se permettete
Dico questo perché al fondo del Progetto
Della Terza Internazionale del leninismo
C'è un errore di fondo
Appunto c'è un errore
Importante
Ecco io non sono affatto convinto del ciò che ingegneri si dice e le intenzioni erano buone i mezzi che sono stati adoperati erano cattivi no il Progetto dirà sbagliato lo dico permettete in maniera netta era sbagliata era sbagliata l'idea della dittatura del proletariato questo e il punto era sbagliata e cioè l'idea che una classe anche se in maggioranza potessi imporre la sua il suo indirizzo a altri soggetti sociali
Faccio ne sei più anche per preparazione di questo principio di maggioranza comunque un principio irrinunciabile dentro queste regole
Del gioco noi possiamo anche decidere a maggioranza qui dentro che la violenza è giusta e menare per esempio Fracassa
Ma il principe
Voglio dire questo è vero meglio il principio di maggioranza non giustifica affatto come avviene invece state rivoluzioni lei il fatto che vada usato una repressione confronta la minoranza anzi in realtà PG presenziare la democrazia e la difesa delle minoranze
Conto della vita e della libertà Pellegrino la stessa
Sì repressa unanimemente di no io direi che da beh questo mo'vediamo un po'
Qui è che in questo senso c'è una dimensione di necessita di sottrarli valori alle regole del gioco ecco io se volete aree dico subito a conclusione del mio discorso
Non sono convinto il discorso che fa brutti mi capita sempre di fare polemica complotti quanto brutti non c'è
Non sono convinto diciamo nello schema diciamo di di Massimo c'era questa subordinazione dei valori alle regole del gioco mi sembra che il il
Per così dire laico si scrivono al contrario le regole del gioco funzione non si sono fondate su dei valori i valori funzioni non si sono fonda si sono separate dal
Meccanismi con
Principi maggioranza e minoranza
D'altra parte voglio dire chiude su questo punto questo tipo di critica della dittatura del proletariato desideri lettura del proletariato era già e ampiamente è stata sviluppata nello scritto di Cats su socialismo
Lo stato anche quello degli anni
Venti
Ecco il problema è secondo me che non è riducibile il marxismo e lei al leninismo
è soprattutto non è riducibile Gramsci a questo a questo schema chi ha parlato del velinismo di Gramsci a fatto un cattivo servizio a crack ne ha ridotto la portata tematica
Io vengo soltanto alcuni temi gramsciani che mi sembra che possono costituire un terreno di confronto di mediazione che siano traducibile pochi io un pensiero non più lento
E il tema della libertà di tutti
O per dirla con un'espressione di uno storico liberale della libertà liberatrice non della libertà per coloro che ce l'hanno già ma per dalla lotta per la libertà di della libertà che libera coloro che non sono libere
La riforma morale tono morale intellettuale che presuppone una modificazione dell'uomo una trasformazione
Dell'uomo una tematica che per esempio è assente questa di un filosofo che tutto sommato tutto sommato prima ancora che i liberali uno scettico ed un esistenzialista come Norberto Bobbio
Bobbio cioè pensa che sia pericoloso pensare a una trasformazione sia illusorio e pericoloso pensano trasformazione antropologica dell'uomo
Questo punto vuol dire che non non ritengo che sia possibile pensare che ecco i movimenti di liberazione dell'estate
Annuncino un tranquillo approdo alla democrazia se fosse così potremmo anche cominciare a chiudere l'istituto togliamo e andare tutti a casa
Consegneremo
Non solo riforma intellettuale morale qui un breve cenno c'è un testo di Gramsci in cui Gramsci tenta di mettere in correlazione la figura di Machiavelli e di Savonarola
Affermando che il problema è che queste due figure vero stanno insieme e stanno insieme non nella misura in cui si parla di un dover essere fumoso
Ma nella misura in cui si opera e quindi si opera in un rapporto critico con la realtà
Il nonno tentativo di superare la dimensione stessa della realtà verso un dover essere in questo senso il rapporto mezzi fini anche in Machiavelli è quello di un rapporto di diciamo non i mezzi che giustificano i fini e questo insomma e machiavellismo del seicento non è tanto
Machiavelli cioè ebbe l'adeguatezza di un mezzo un determinato fine
Se voglio che spunti una vigna
Non non non semina del grano
Questo è il problema
E quindi questo è il problema modo in cui cranici pone questo messo tra Mezzi filtra Machiavelli e Savonarola
Ancora il principio dello sviluppo della ditta
Il problema di Gramsci e a me pare che sia il concetto centrale in qualche modo della repressione gramsciana è quella di vedere in che modo
è possibile che il genere umano si ricomponga nella sua unità e nessun ricomporsi produca un'idea più alta ditta
Ora io ritengo che questo concetto sia fondamentale perché qui trovo il nocciolo appunto per una fondazione etica della politica
Sono molto d'accordo con ciò che diceva Eligio questa mattina il moderno si costituisce nella scissione tra etica e politica anche se poi Filocamo Machiavelli o o Guicciardini
Io penso come De Sanctis che siede Guicciardini non
Appunto
Voi una fondazione etica della politica in moderno si è costituito in questa scissione del rapporto tra etica e politica
Paure al centro la necessità di una fondazione etica della politica e di un principio allora che in questo senso è sottratto qualsiasi possibilità di discussioni di decidi bibita possiamo dire a maggioranza o meno degli individui stessi
Io mi rendo conto di stare sfiorando di perimetrare diciamo fondamentalismo ma sono molto più affascinato devo dire dal fondamentalismo che non dal relativismo
Personalmente sono convinto che Khomeini o il
Il segno del fallimento del dello sviluppo industriale
E quindi l'altra fa secoli ma in qualche modo c'ha una sua ragione
E quindi su questa idea della fondazione di una fondazione etica della politica è possibile e immaginabile una riforma della Puglia
Parliamo tanto di riforma della politiche voglio capire su quali principi riformiamo la politica secondo quali lingue
Sono convinto cioè che nel moderno laddove la politica si è scissa dall'etica abbia avuto la politica come scambio
Come mercato politico diciamo la politica come minaccia come guerra come violenza sostanzialmente
Principio dunque lo sviluppo del Concetto utilità ecco qui una parentesi che mi conduce a Marx la difesa di Marx della forza lavoro
E avviene beh aprite la critica del programma di gotta e vi legge vi leggeri come primi righi
Non è vero che il lavoro che produce le ricchezze
E la natura
Dice Max la difesa della forza lavoro così come sviluppate in Max e la difesa di una forza naturale l'energia naturale che di una forma di vita che quella che è data dall'ONU
Che la capacità costruttiva del vuoto
Il lavoro non produce ricchezza
Perché l'amore mercifica perché questi l'illusione del capitale eccetto che Capital deve credere che lavoro produce ricchezza se lo scooter cioè è la natura che produce ricchezza perché le nostre ricchezze sono ricchezze naturali anzitutto non Bindi non denaro non mi
E allora la difesa del tipo di lavoro della classe opera in Marx essenzialmente il modo come un determinato eccetto una cultura dell'Ottocento si definisce il principio della difesa della vita
Questo diventa un altro quanto poi diventa la difesa corporative classista della classe ovvero quando cioè il movimento operaio non vede più su che cosa si contava su che cosa si costituita
Non so se è chiaro in questo
Questo processo per cui diventa la difesa degli interessi del movimento opera e non è detto appunto Dell'Acqua spera non è detto appunto che si possano giungere un momento in cui la classe operaia entra in contraddizione con l'interesse della difesa della vita con l'interesse del sviluppo della vita su e qui io sono convinto che per usare una terminologia marxiana la contraddizione fondamentale tra capitale e lavoro classe operaia si è spostata sul terreno di una contraddizione fondamentale tra sviluppo della vita
Su questo Pianetta e sviluppo industria e sviluppo capitalistico porno più capita
Ora io credo che su questo terreni non sul terreno cioè del superamento della scissione tra etica e politica sia possibile un confronto un incontro tra la prospettiva di un
E più in
La prospettiva marziane quell'appunto per esempio di un teorico della non più lenza come Capitini
Sbadati Bicocca Capitini specificamente capiti in certi aspetti Ganz ma non conosco molto bene pensiero Libia ma dall'i primi assaggiato avuto mi pare che sia contingente non dico Calogero
Non dico Bobbio
Proprio perché il terreno dentro cui si muovono sia Calogero che Bode quelle del terreno diciamo del
Sì al massimo del dialogo
Ma il dialogo esclude
Anzi tutti coloro che non parlo
Coloro che non parla non sono solo le generazioni future ma anche chi limiti non vuole parlare
Chi si esprime con il silenzio chi ha un altro linguaggio che non sia un linguaggio logico
Esclude anche falsi perché esclude
E quindi questo tipo di fondazione etica della politica è possibile solo su un principio ecco che lo sviluppo della vita sul principio che Capitini teorizza e come apertura verso l'alto
O come teoria dello Grazia appunto cioè come libertà di tutti potete di tutti e potere in momenti in cui il potere viene eliminato mai potere di tutto non il potere che la classe operaia con la dittatura del proletariato lei
Perché appunto da quel quella che è una strada un vicolo chiuso
Speriamo per sempre
Ecco io credo in questo senso dicevo forse sfiorò il fondamentalismo ma credo che questo principio etico sia un principio che non possa essere compatta
Non possa essere sottoposto una discussione su in alcun modo
Impossessi definito verso regole e giù
L'unico obiezione che posso pensare a queste e che io posso scegliere come non come principio fondativo la vita Malan
E allora il dare la morte e il principio
Diciamo costitutivo di una determinata
Azioni ma qui appunto siamo punto agli strenne punti estremi di un confronto io ritengo
Mi avvio rapidamente alla conclusione e ritengo che nella cultura occidentale
Che ci sia una linea da
Che possiamo dire che fondo in qualche modo motivi una una filosofia della vita
E secoli
O questa rifondazione etica del
Politica
Ma io ritengo molto importante
Una riflessione che faceva lei Vettel su micce
Lei che scrive in quello spirito libero che appunto da lei che la micce
Il problema fondamentale che o che si pone oggi e quello che pensare se e in che misura dopo ogni c'è e possibile una nuova forma di spiritualità
Cioè mi c'è nel fosso questo
Di religione sarà Bacco
Dice è colui che distrugge critica il cristianesimo e distrugge una forma terminata di spiritualità problema che si pone le ricche di commi ricostruire una forma di spiritualità
Detto diversamente
E possiamo dire con termini teologici Kennedy un mondo da cui è scomparso di
Ecco e qui appunto ritorni ritorniamo ad un autore che parte appunto dalla scomparsa di di
Bene Pascal e colui che pensa per primo la possibilità di un riscatto quindi di una mutazione antropologica anche nel genere umano di un trasformazione di una rifondazione etica tra politica e produciamo in queste usato
Che non è una certezza ma è soltanto una scommessa
Ora però così facendo ecco ecco in che senso poi questo non è secondo me fondamentale fondamentalismo trascendentali Isma'così facendo cioè affidando facendo di questa possibilità della redenzione siamo questo termine
Della trasformazione dell'uomo ad un scommessa radica
Il sentimento religioso diciamo il senso di Dio la speranza di una trasformazione della società radica questa speranza nella storia mondana del luogo
Nella sua attività la possibilità stesse cioè non di una redenzione all'ultimo momento ma di una redenzione che illeggibile quotidiani specifico continua del dell'intuito
E cioè dell'individuo che ad ogni attimo si gioca la sua possibilità di salvezza
C'è un altro passaggio cui mi piace fare riferimento
E che troppo
Trovò nella Prima lettera ai Corinzi di Paolo in cui Paolo dice
Criticando la posizione dedotti
Dice appunto loro dicono che la nostra X tolte sa
Bene la nostra Estoril pezza ma appunto
La e questa scorrettezza che ci consente in qualche modo di andare oltre la sapienza
Di andare oltre le forme costituito il modo di essere di vedere le radici stesse del
Pensi e in questo ricomporre andare oltre le forme ritrovare il senso profondo della
Della vita
E ci su queste linee si possono trovare in un una serie di altri testi
Mi riferisco soltanto a un ultimo che Eligio ricordava stamattina quello della dell'Antigone
Del contrasto Cantico né Creonte
Le corse si è di moda ora stare dalla parte di Antigone
E ci sto anch'io però
Queste sporco
Però il problema è complesso
Perché Creonte non è semplicemente colui che sta dalla parte dello Stato
E lo Stato il primo
Creonte colui che sta dalla parte delle leggi scritte
Contro coloro che stanno dalla parte dei leggi non scritte
E cioè Creonte colui che difende i deboli in quella situazione
Perché differenti una legge scritta
Cui a cui deboli possono appellarsi mentre rispetto alla legge non scritta i deboli non possono appellarsi salvo poi vedere espropriate della loro Sapienza appunto il ruolo sapere
Problema di Antigone per cui Antigone più forte
Per questo poi una tragedia perché punto soffre non c'è in realtà tra queste due etiche
Problema che Antigone più forte perché enti pone al di là delle forme
Recupera la recupera queste dimensione della vita che è il fondamento punto delle forme rispetto alle quali e qui uso una citazione di Lukács rispetto alle quali la vita spesso sia in Francia
Spero di essere stato
Allora io non so se l'orario che è previsto Franco scusami se anche l'orario previsto per la cena qui ci ah va bene allora abbiamo mezz'ora piena di tempo sta facendo i conti anche con energie con gli sguardi vista che la logica del Volta Teresa aumentare quelle regole e quindi anche delle regole di una scorta di una replicante
Ecco sei volti da consenta noi decidiamo di poterlo fare
Di rivolgere domande insomma di avere un attimo di di confronto di dibattito di consentire sia a Giampiero che a Marcello di potere replicare dare così un contributo e di chiudere così questa pressione di oggi veda già la tua alzata e quindi
Forma
No del cosmo quel capitalismo industriale gruppo volevo dire queste sostanze la forma dello slogan
Un no no non
Indicare guardate
Va
No volevo che questo benché le due cose sono distinte vanno mantenute distinte ma volevo
Indicare il la forma attuale di sviluppo industriale cioè quello capitalistico
Parte il fatto che ancora non ho visto sviluppi industriali non capitalisti
Non si può anche pensare che ci possa essere cioè non credo che bisogni ingegno dal distruggere
Le industrie ma certo
Bisogna pensarci bene
A
Che cos'è le
Prego
è una forma bitrate di distribuzione delle risorse
Non è cioè e qui apriamo un altro terreno sul cui io ho delle difficoltà risponde su cui penso che dovremmo si dovrebbe anche discutere allungo la convinzione che mi sono fatta io e
Lo dico a soldoni e io un partito in particolare forma di
Indusse di sviluppo industriale che non è tanto caratterizzata dal mercati quinto dal da ciò che connesso almeno in Occidente dallo sviluppo capitalistico quanto da una forma arbitraria di distribuzione delle risorse per usare una categoria ancora Caramuscia né una forma di bonapartismo più che i sviluppo
Cosa
Arbitrare perché per fare un esempio dicevamo la divise in macchina con Cassani quando Stalin decide arbitrariamente appunto che un rublo deve valere quattro dollari no come dai calcoli economici era previsto quattordici dollari decide
In maniera arbitrario in realtà non opera in secondo la razionalità economica capitalistica ma secondo un
Come dire un principio di pura autorità
Sopra non arrivo a dire fascista
Insomma e nel gioco
A
Ora
Avvenuta
Il
E allora
Però
Prezzo
Una arriverà
Allora
Da
Ora
Allora
Dove in primo luogo
Noi possiamo
Questa allora
Grandi
Lì così
Sì dicevo
Di
Pubblico ministero
Cioè
E
Finale
Sì
Ma
Si pensa cioè
Se fatica
Va mica quella di quelle che li hanno
è infatti la prima violenza delle Alpi della dittatura del proletariato con con l'acqua sporca di
Ecco
Lo so eccetera
Se non ci sono altre domande da parte della Vittorio AGEA c'erano Eligio
Dobbiamo tornare
Rivela ma in macchina infine
Va bene comune particolare
Altrettanto persino prepara
In gergo
La faccenda formale breve anche se ritengo che sia un punto che vale la pena affrontare seriamente Marcello afferma in questa relazione peraltro molto bella a un certo punto accenna a regole son sottratte alla contrattazione
Questa proposizione mi crea un sacco di problemi sopra tutto il riferimento ad un esempio su cui poi siamo tutti d'accordo che il diritto alla vita
Io credo che fuoriuscire dalle logiche che ci accompagnano qui dentro sia una cosa un po'complicato quindici il diritto alla vita contrapposto al diritto alla morte giustificabile razionalmente
Questa è la via nota mercantilismo in cui il bene comune dedotto da valori la cui razionalità sta in un luogo che non sto qui ad indicare ma che tre giudiziale
Io
Ritengo che sia il luogo in cui tutta la teoria politica la non violenza finisca per capirlo
Per capire
Una una fallace di cui ha parlato più lo schema è questo quindici diritto alla vita vince sul diritto alla morte
La regola del diritto alla vita è una regola fondamentale che deve essere sottratta ad ogni contrattazione questo il vecchio argomento questo lo pongo come problema neanch'io so risolverlo vecchio argomento della fallaccio Dea olimpica di cui parlava Young cosa vuol dire che la norma sul diritto alla vita sopravvive anche di fronte ad una vita uccisa da un altro di un assassino al contrario di questo argomento della fallacia dell'ottica cioè la fallacia naturalistica quella per cui si dice siccome ci sono tanti morti il diritto alla vita non esiste più
Io credo che la l'oggetto della deduzione di valori fondamentali valori comuni
Da uno schema della razionalità kantiana vada incontro a questa fallacia Biamonti capi uno e non ci aiuta a fare un passo qui bisogna cominciare a sperimentare forme non violente diverso
Uscire da una deduzione dal fatto di valori che sono la pronti in nome di questa molte di tiglio a essere costantemente contraddetti
Qui bisogna rimettere fantasia istituzionale bisogna fa piazza pulita dalla propria tradizione bisogna cominciare a pensare il nuovo è diverso altrimenti la logica è quella mi sento ancora più chiaro nemmeno drammatico se in Italia ci sono quattro mila rapine all'anno il fallace dal punto di vista dell'antico dirà che la norma sulle rapine sopra ride il fallace nel senso naturalistico dirà che la norma sulle rapine abolite perché abolite perché ci sono quattro mila rapine all'anno
Il gioco della violenza continua a perpetuarsi anche all'ombra di una deduzione irrazionale dei valori razionali
è un problema
Grazie
Toccare
Dico
Cosimo
Ecco
Ma
Sì ma
Ma
Dunque
Non
Consentitemi rapidamente
Perché i problemi sono complessi
Io cercherò di rispondere
Innanzitutto partendo da questo problema dell'atletica e che è stato sollevato io non l'ho voluto mettere in mezzo perché è un problema enorme
E cercherò di rispondere
Dicendo le cose che ho già detto in questa sa la
La proposta della dell'etica sia col Signore in e
Io ho la sensazione punto che una certa letture Kilian
In particolare quella francese dico diceva eccetera abbia letto la dialettica serbo signore
Nel senso appunto di un riconoscimento della reciproca funzionalità e del
Del fatto che poi il serbo diventa più forte delle signore che siano
Ora perché il segreto diventa più forte
E che dice più o meno testualmente il signore e colui che non ha tremato di fronte alla morte
E perciò diventa Signum
Il serbo si passi perché in una paura il perché ha paura di Coppa
Di combattere
Eligio stamattina faceva riferimento alla definizione
Dallo scontro serve colui che commette diciamo
Questo atto di viltà
Bene io mi sono chiesto è un atto di viltà
O è un atto d'amore nei confronti della
Voglio dire
Chieti giù qui
Il signore colui che metti in giù con la sua vita
E quindi si fa il gioco della vittima
Il serpe colui che non ha il coraggio di mettere in gioco la sua vita
Allora il più forte perché non mette in gioco la vita e quindi propone come valore la Vitti
Ora è chiaro che questo è un meccanismo comincio a rispondere
è un meccanismo che radicato secondo me nella storia
Ma che in qualche modo non omesso leggere con le leggi della contrattazione e qualcun so qualcosa che
E così non so dire altro
Ma e qui si perché nella vita e nel mondo della dell'etica della storia
Per cui io eh ma e
Perché nel mondo nella storia questo con il cercare di dire quanto mi riferisco a voi a Pascale
Cioè nel senso che questa corsa che di cui non posso nemmeno dire che che cos'hai ma è e qualcosa che sottratto alla mia possibilità di decidere perché nel meccanismo stesso del
Della
Del della storia del del dello sviluppo della vita stessa dell'individuo la morte che compresi nella ditta stessi in questo senso
Sento molto vicino la la dimensione di Capitini quando parla della compresenze dividete la morte
Della morte che dentro la vita in questo senso oppure se volete possiamo fare un altro riferimento Dotto ed è questo romanzo diciamo discenti partito di Clare
Cioè sul rapporto tra sulla comunione degli spiriti con la natura e con la morte stessi ecco io ciò che volevo tentare di dire non so accusa
Se ci sono riuscito se poi tranquilli giudice Van questo testo in qualche modo post cercherà vedranno in maniera sortito scritto in maniera più organica forse questa questa
Questa idea
E in questo direi anche che
Non è detto che la vita vinca
E se volete proprio la scommessa è questa
La scommessa più grande sicuri che l'utopia più grande soprattutto in un'epoca dominata dalla bomba atomica esattamente questo pensare che la vita possa vincere
Non è detto ma è questo il conflitto che il torrido nel mondo questo è il punto
Io non so dire altro su su questo ordine di problemi
Credo che la prima parte dell'osservazione che faceva Cassano sia giusta che tipo di di fronte a queste cose posso dire ci devo pensare a me
Forse in macchina fu possiamo pensarci in questo momento non so dare una risposta è vero c'è questo questo slittamento che tu dici nel mio discorso
Cercherò di riprenderlo in questo senso ecco
Chiudo rapidamente su altre due obiezioni
Quello della della lettura di Marx che fornisca verso la dittatura del proletariato B se è vero questo beh ci sono tante frasi di Max possiamo fare l'elenco di Max su tutta la critica del Dall'Armi della critica la critica delle armi e la violenza
Levatrice della storia
E però c'è anche lì anche in questa espressione della violenza di matrice della storia Livieri Max che e la storia così come si è oggi Sviluppo e si noi oggi sviluppate una storia della violenza
La violenza la commette chi separa il proletariato la forza lavoro dei suoi mezzi di produzione
Che sono anche sui mezzi di vita
E quindi il primo atto di violenza no non di cui prima sono già un atto di violenza che diciamo costitutivamente
Origine moderno e questo
Non c'è dubbio però che la lettura che forniscono che cerco di dare di Marx è una lettura molto diciamo se volete chiuse schiacciata dentro questa dimensione che ho cercato di definire per prima e quindi ritengo che quelle idea della dittatura del proletariato anche se in maniera frammentaria e Max non non c'è una vera organica teoria della dittatura del proletariato
Quell'idea in qualche modo è presente anche Imma se e di quell'idea dobbiamo libera
Ora qui se non perché non
Come dire
Allora era giusto che questi proletariato stesse fosse sfruttato scopo dalle dalle forze conservatrici no
La riproduzione del diciassette la riduzione dell'otto diciassette si sviluppa storicamente perché le promesse diciamo che la rivoluzione di febbraio non sono state mantenute
Cioè quella che la porre fine alla guerra di porre fine al e di soddisfare le esigenze limitati il porre fine alla fama questo che la moglie costruisce la molla della rivoluzione del diciassette problemi e subito dopo e Rosa Luxemburg per esempio lo vede benissimo
Cioè quando questo stato questo tipo di regime dittature comincia a togliere le libertà agli altri allora corso cos'è diventato
Credo che nella repressione lutulento ci sia qualcosa in questo in questa chiave di ripensamento
Su ciò che era accaduto
Sul fatto cioè che non era stata garantita la difesa della il rispetto delle vite dei la e quindi in questo modo di aver tentato di togliere la violenza con la violenza
Cioè di usare dei mezzi che negavano di per se stessi il raggiungimento di un vinse il fine era quello di costruire il potere del proletariato e ha fatto bene così così bisogna fare così bisogna continuare a fare
In in Russia se il problema invece di costruire una società diversa Cento Città Nuova e allora
Dobbiamo pensare altri mezzi altro strumenti
Non solo CEO
Sì palla riduzione del piedi otto dell'ottobre o del novembre
Il sette novembre ma era tutto
Con la parola torrente la terra ai contadini e la prima classe sociale che viene vita penalizzata sono proprio periti non so se questo molto più corretto terrà come dire costruire un blocco di consente io ho risposto velocemente spiega risposta perfetto esaurientemente
Fa
Allora Giampiero anch'io alcune rapidissime osservazioni ma io francamente non mi pongo nemmeno il problema se il marxismo sia un pensiero nonviolento no quale grado
Di non violenza si posso si debba ricercare nel marxismo
A me pare che innanzitutto c'è un punto essenziale
Il marxismo è una delle forme più altre
Di pensiero attraverso le quali si esprime lo sforzo la spinta di liberazione umana
In particolare nella dimensione del marxismo
Diciamo attraverso l'analisi del modello capitalistico della centralità della categoria dello sfruttamento vengono alla luce alcuni alcuni problemi
Che essendo come dire la la leva la chiave interpretazione di un processo di liberazione umana certamente riducono il livello di costrizione umana quindi da questo punto di vista non c'è dubbio dice un'istanza
Di riduzione della violenza no
Il problema è che
Questo pensiero
Si svolge con il pensiero di Marx non è semplicemente una costruzione sto una costruzione teorica e anche
Un pensiero carico di intenzionalità
Carico di volontà soggettiva di agire Dini
Carico di rivoluzione
Appunto
E e questo si esprime questo questo pensiero è questa carica e si esprimono
Nell'Ottocento
E si esprimono dentro le categorie che costituiscono la storia del pensiero ottocento
Altro problema è la questione
Poiché lo sviluppo storico che l'esperienza socialista comunista e così via dicendo
Ma io però vorrei
Capire bene il punto di partenza
Quando noi discutiamo oggi del valore della non violenza
Perché oggi noi discutiamo di non violenza avendo alle spalle due guerre mondiali
Che non sono scaturite dai regimi socialisti
Poi abbiamo un e
E poi abbiamo abbiamo una esperienza certamente un ecco verso dice lui di tentativo di
Realizzazione di una istanza socialista di un'esperienza socialista che ha avuto i caratteri che abbiamo detto che conosciamo sui conti
Ma ben tornata
Ma soprattutto discutiamo di non violenza perché siamo nel mille novecentonovanta appunto
Siamo arrivati ad una contraddizione tra
Stoccaggio degli armamenti no
Crescita tecnologica della qualità degli armamenti capacità distruttiva degli armamenti e concetto l'idea della difesa nel mondo perché siamo arrivati ad un livello di contraddizione tra nord e sud del mondo riassume voglio dire cose che dicevo prima ma insomma voglio sottolineare che si di che parliamo di non violenza
A diciamo in a questa data storica con con queste ecco con queste con questi continenti sotto i piedi
Seduti su questa settimana
E allora
Mi domando vero che Dio mai nel mondo nella storia ma chi è Dio in questo il punto
C'è vorrei ben capire chi è Dio che il principe c'è un Dio un principe possibile come possiamo ripensare la politica
La forma della politica
Dentro questa dimensione storica
Perché appunto non è detto che la vita finché e e e questo è il punto di da cui parte la riflessione non violenta il punto che afferma oggi
La necessità di un pensiero nonviolento la positività di un pensiero
Di un pensiero nonviolento non so se
Segreto serrande ragionamento perché altrimenti e credo che anche noi corriamo possiamo correre il rischio di come dire ricercare un o la genesi del valore non violenza
Nella nella dimensione del pensiero classico di ricercarlo all'indietro
E non c'è dubbio che in molti testimoni anzi del pensiero la storia tra filosofia e poi troviamo indirizzi cent'direzioni
Che che che ci portano a scoprire in vari momenti dell'evolversi del perito del pensiero la storia del pensiero nell'umanità la dimensione della non violenza o meglio io preciso che lei ha fino a questa fase
La dimensione della riduzione della violenza
Il punto è come si afferma oggi un incrocio
Tra l'affermazione della non violenza come il valore fondante della democrazia e le forme politiche che questo dovrebbe vede può assumere
Perché qui vedo una contraddizione ricitazione brevissima Bobbio
Bobbio da un lato ci dice crisi della democrazia liberale no e abilità la condizione del sud del mondo come lo scacco
Della libertà e la democrazia liberale come si come si è costruita dei famosi articoli alla stampa eccetera eccetera
In un altro articolo tre semplici critica dicendo voi avete fatto tutte le revisioni possibili ma ne rimane una ancora non l'avete detto che voi non siete per una che che voi non siete più per un'idea di trasformazione radicale della società
E questo
In uno di questi articoli alla stampa Bobbio si critica per questo per questo fatto
E vorrei capire come si vorrei vorrei capire come si connettono questi due
Questi due diversi questi due diversi scenari cioè come come si va oltre la crisi della democrazia liberale come si afferma la radicalità
Del valore della democrazia senza una radicale trasformazione della società che assuma a a assumo parametro determinante l'affermazione
Io adesso per situazione per semplificare anche qui faccio una battuta ironica insomma di una sorta di individualismo compatibile dice che riunisca che che che che affermi
L'unicità dell'individuo che affermi la differenza
Che riconosca una società delle differenze ma che nello stesso tempo riconosca in tutto questo la necessità della compatibilità che il limite a cui siamo raggiunti detta al complesso dell'organizzazione sociale e alle forme della politica perché tutto finito sì poi noi abbiamo le grandi parole il potere di tutti lo maniche razzia diciamo abbia abbiamo questi questi aneliti queste speranze e queste queste utopia alle quali possiamo e vogliamo riferirci non nel nel guardare le elaborazioni Andrea alle idee di diversi di diversi pensatori ma ma come si costruisce poi la forma della politica che è compatibile con questa
Con questa spinta con questo spazio teorico che noi individuiamo mi pare che da questo punto di vista degli onori sotto altra volta allora siamo in deficit di progettualità siamo in forte da città di progettualità c'è un ritardo della storia del mondo rispetto alla coscienza dei limiti al mondo che non possiamo avere questa frase
E credo che per questo noi dobbiamo prendere sul sul serio l'affermazione del valore della non violenza ed eteree come CIPE i settori nella nella ricerca teorica politica nella ricca in quella che chiamiamo la riforma la politica sanno che credo che che sia presto l'orizzonte concreto al quale dobbiamo guardare
Mi pare che in questa discussione diciamo io ho fatto di più il guardiano di un esperienza che che si muove nelle cose che cerca
E e che incontra un ostacolo in cui giustamente di più invece avete cercato un ostacolo cerca spunti individuare lo Stati Uniti definirlo nella sua
Nella sua pregnanza dobbiamo cercare di via di di stringere avvicinare quanto più possibile i diversi processi della nostra riflessione perché altrimenti non è detto che si vinca io ne sono assolutamente convinto
Allora la conclusione è anche dettata dalla Campania adesso Morè che avverte che chi risiede qui che è ora di andare a cena
Conclude questa giornata e ringraziamo il Signore relatori era la disponibilità
Il contributo arrivederci a domani interno è chi si ferma qui che
Citazione citato le cose Michele storico c'era aperta riconosciuto del teste anima
Dunque
Sopra i testi quindi può decidere
Nicola oppure predisporre senza modifiche
Subito dopo
Compreso raccogliere pezzi sì inserita ieri quindi lo conoscevo si offendono sei sul
Cioè considerazioni de Littizzetto amministrativa
Quindi ieri seguito
Perché il carcere sembra
Quattro
Va bene
Sostanzialmente
Angelo ecco
E l'ho
Capito compiti
Il
Si
Bene
Però
Con
Una
No
Io
No
Riportano le
Non mi ricordo
Riprese
Rilevanti
Mi
Pare
Siano
A a
Nuove
Ma affronta
Non sapeva niente
Ma eccetera certificato
Nel senso corruzione
Sì sì
C'è scusate scusate nata cedimenti insomma perché io adesso punti
Entro storici
Prima
Rita dove
Ebrei etiopi gli USA
Benissimo grazie
Quindi cinquanta abiti evolvere oppure
Va be allora quando mi scusi dove abbiamo del sfogo gusti antismog ministri assai
Fondamentale
E
Valutazione erede
In carcere
Risponde
Sia
A
Francesco
Seminario anzi pregherei compagni sono fuori di entrare un'aura male
Dunque come già sapete questa mattina abbiamo dedicato dedicheremo i lavori a una serie di testimonianze di rievocazioni attorno alla figura pensiero all'azione di Aldo Capitini intendendo come già ieri in parte è stato detto questo la dimensione di questo pensiero di questa riflessione sulla non violenza come una riflessione che ha un carattere di attualità
E in una dimensione punto politica e culturale non è solo italiana ma è quanto meno di livello europeo e vogliamo farlo insieme a tre amici e tre interlocutori che molto hanno in questo periodo riflettuto attorno a questo pensiero e hanno scritto
E che sono
Il professor Fabrizio Twinings che pubblicato mi pare un anno fa un libro su Capitini curato dalle edizioni per la edizioni cultura per la pace e e che è presidente del Centro interconfessionale per la pace
Con il professor Fabrizio Bracco dell'Università di Perugia e con Luciano uccelli che della presidenza della Fondazione Aldo Capitini che siede anche a Perugia molti materiali
Appunto sia della Fondazione che scritti su e di Capitini voi li avete visti ieri in parte li trovate anche oggi cose che non sono stati distribuiti contiamo di avere più tardi ma non ne siamo del tutto sicuri professor Zanardo direttore di critica marxista speriamo che riesca ad arrivare
Io credo che possiamo iniziare partendo da sottolinea poi gli altri due interlocutori e facendo più più avanti verso alla fine della loro situazioni un po'il punto sui lavori
Sulla prosecuzione dei lavori oggi come sapete questo pomeriggio dedicheremo la parte conclusiva del seminario ad una riflessione che riguarda prenderà in esame il cui carattere diciamo negli scenari internazionali attorno al pensiero tematicamente
E quindi più avanti vedremo un pochino di riflettere insieme su
La conclusione di questo seminario anche per consentire poi molti amici prontamente sono qui presenti di poter organizzare il loro ritorno ridare la parola
Grazie devo riti di gare un attimo non sono professore universitari avevo cominciato la diversità che poi mi son passato con la RAI e quindi non può non sono professore non aspettatevi da me e delle puntualizzazioni teoriche che non ci sono insomma sono però così come dire
Un amante del pensiero di Capitini io fatto anche dieci anni fa un piccolo video e e quindi ho sempre presente la sua tematica per quanto sta in te io la ripropongo continuamente l'ultima volta
Dico parlando Capitini è stato durante il congresso della mia sezione
Io non sono iscritto al partito ma sono sempre invitato quindi partecipo ai lavori del de Piccitto
E ho aperto appunto questa questo mio intervento appunto richiesto mi dalla segreteria della sezione dicendo appunto se io però avessi avuto diciott'anni
Mi sarei iscritto alla FIGC
E fra le due mozioni del sì e del no avrei scelto la carta programmatiche itinerante della FIGC proprio perché il tema della non violenza
E ampiamente presente in quella che non è una mozione ma è una casa
E naturalmente era un éscamotage veramente per non pronunciarmi non volevo pronunciarmi in quanto non iscritto
Catone avevo già detto però le mie preferenze è vero
Ricordando soprattutto un po'maliziosamente un passo di Shakespeare e del Romeo e Giulietta precisamente quel passo del quale Giulietta dice a Romeo
Così in fondo ricordo così a memoria site spesso tu sei Romeo
Rinuncia al tuo nome e prendi tutta ecco
Io avevo precisato non volendo intervenire nel dibattito prezzi del no che qui non si parla di un nome ma in effetti è un cognome Montecchi
Un compagno mi ha mentalmente interrotto dicendo mi ha per carità vedete come è andata a finire andata a finire malissimo perché Rocca è Giulietta sono morti entrambi
E ho detto no guarda io non accetto questa tua stoccata non mi sento ferito in questo duello perché è proprio il fatto di non aver preso di non aver respinto adesso andate via dalla città e di non aver respinto la contrapposizione delle famiglie per salvare una qualche rendita che poi le possono andare così questo almeno così io interpreto Shakespeare
Ecco ma questo per dirvi semplicemente che e ecco la carta programmatica itinerante della FIGC mi sembra molto molto presente io penso che voi la conosciate insolazione approfondito molto il dibattito rispetto a quello che è avvenuto sia in direzione sia al comitato centrale perché se è vero che già in direzione Occhetto
Aveva cominciato a parlare ha detto a dire noi abbiamo criticato radicalmente il rapporto tra fini e mezzi che è uno dei punti nodali della discussione sulla non violenza
E poi ripreso di nuovo al Comitato anche se è vero che in grado aveva detto nobile cosa alta parola non violenza
Ma resterà una nobile aspirazione ittica se non si caleranno nella politica se non riformerà la politica
Ed è parola che esige coerenza molto bello questo ad attenderlo ecco poi di fatto nella mozione del no c'è una
Una ricordo punto dalla non violenza quando si parla del superamento dei blocchi si parla poi della
Superare appunto all'inizio deboli e forti si parla della democrazia come il processo che tende a
Permettere ogni struttura superare intende la discriminazione tra governanti e governati
Ecco però tuttavia appunto l'elaborazione che c'è nella carta programmatica non c'è il punto negli altri due mozioni e comincia proprio una grande rivoluzione democratica non violenta
Ci spinge appunto a una nuova cultura politica questo così comincia la carta programmatica e poi via via rivoluzione un violenta nuovo umanesimo della politica democrazia di qualità
Ne so trarremo grazie socialismo umanizzazione dei conflitti e via dicendo quindi voglio dire io mi ci ritrovo in pieno cioè un'ampia convergenza di impostazione e di contenuti con quanto affermi in generale chi sostiene appunto la non violenza e con quanto diceva Aldo Capitini
Ecco mi sembra appunto che la non violenza sia l'asse portante di tutto il documento commi fonda costituito l'asse portante di tutta la vita e l'opera di feriti
Ecco io non non dirò niente di nuovo vorrei solo che quest'oggi noi ci conferma Massimo vicendevolmente sulla novità già conosciuta già in parte nuova anche se va approfondita
Della non violenza di questo che il nuovo nome della pace
Nuovo nome della pace
Perché al di là del pacifismo io dice era asinelli che parlava di pacifismo e nonviolenza e anche dei documenti
Io ho visto sempre accanto pacifismo e non violenza e già un bene distinguerli ma bisogna prendere coscienza che la non violenza
E qualche altra cosa del vecchio pacifismo pacifismo ancora fa parte dell'Ottocento
Definisce carattere proprio dell'Ottocento la non violenza secondo me definisce gli anni che stiamo vivendo diceva Capitini e il parto storico di questi anni e allora dobbiamo prendere coscienza di questa novità una novità positiva
Anche se espressa in termini negativi
è una così novità positiva quindi che esprime una grande ricchezza è un valore nuovo diceva Salvatore Veca in etica e politica
Abbiamo divenni perché abbiamo molti valori non perché ne abbiamo troppo pochi ecco la non violenza esprime questa ricchezza di valori perché secondo me unifica diverse dimensioni
Ed è solo il caso mai li minacce né Remo è una novità poi complessa che anche se si manifesta in modo negativo
E segnala appunto quest'epoca di transizione che stiamo vivendo nella quale abbiamo perduto i principi del passato
Non possediamo la certezza del futuro ma tuttavia direbbe Capitini conserviamo abbiamo la persuasione
Di questi tempi nuovi che si stanno aprendo
Capitini si riferiva sapete liberalsocialista importa anche un'altra cosa secondo me molto importante che anticipato anche qui
Post comunista ecco io vorrei un attimo e oggi punto fermarmi su questi due temi
E si situano appunto nel dibattito culturale che stiamo vivendo postcomunista
Scrive Edgar Morena nel saggio molto bello forse l'avete letto per uscire dal ventesimo secolo
La conoscenza del nostro tempo si manifesta con il prefisso informe e continuista di Poste postindustriale postmoderno o strutturale e con il prefisso negato ore non anti
Siamo nell'ambivalenza profonda di un'era agonizzante nella quale tutti i sistemi di morte possono essere
Nello stesso tempo sintomi di nascita dobbiamo free armarci intellettualmente imparando a pensare la complessità Pittini secondo me è un maestro in questo nel pensare la composita
E io credo che avremo fatto un grande passo avanti sulla via della pace e della non violenza se riusciremo a persuadere ci della novità di questo concetto
Lungi da me la tentazione naturalmente di ridurre la non violenza un problema semplicemente dottrinale a una semplice categoria concettuale
Ogni persona questo è secondo me il messaggio profondo di Capitini ogni persona tutta quanta l'intera umanità direi tutta la natura per l'aspetto vegetariano di Capitini
E che la non violenza
Ecco tutto a si trova quotidianamente Koch concretamente di talmente coinvolto quindi le forze biologiche e storiche esercitano su di essa un'influenza
Più decisiva delle sorelle le idee vengono dopo questo lo dico anche perché ecco io vedo anche nel dibattito a sudare molta molta retorica
Gli intellettuali sempre in primo piano c'è giusto che ci sia una ricerca intellettuale ma non dimentichiamoci che l'intellettuale deve scoprire cose che già ci sono
Deve fare emergere dice sempre dei cantieri la lettura con fatto poco tempo fa trovo veramente stimolante quelli pratiche politiche la filosofia politica non inventa valori li conosce li chiarisce li rende coerenti riassume ma non li crea
Le ricordo sempre
In questo cose quando stava all'università borsista ricordavo Aristotele le categorie di Aristotele
Perché non ha fatto il greco captata Boraso significa secondo la piazza secondo quello che si dice nella piazza
Bene dobbiamo subito dire che la non violenza però intanto può essere assunta come valore e siccome valore fondante che riesce a dare una visione unitaria del nostro convivere in quanto esso Sessa dà ragione della frantumazione dei valori del pluralismo dei valori come dice Benedetta in tutto quelli
Che l'elemento appunto caratteristico della nostra età e quindi in quanto
E senza così costituisce come asse teorico ma non totalizzante
Ma che in
Dico soli messi i puntini per connessione fra i diversi valori le interdipendenze delle varie dimensioni dell'essere e dell'agire riconoscendo le ed esaltandone le differenze
La funzione di questo incontro credo che sia proprio quella di prendere coscienza della situazione del momento storico in cui noi ci troviamo
Della struttura
Delle radici della realtà in cui oggi noi viviamo
E quindi ci sono insomma queste
Teoria e prassi che sono complicata nello sforzo di una nuova definizione di un nuovo nome appunto da dare alla realtà estrassi sviluppando sotto i nostri occhi
Ecco e permette un punto a stato detto ampiamente tutto l'odierno dibattito a una data il nove novembre del mille ottocento mille novecentottantanove il crollo del muro di Berlino della cortina di ferro che segna la rottura secondo me non solo di confini geografici con grafici ma la rottura di confini antropologici
Vorrei semplicemente ricordati il famoso carteggio intercorso fra due geni dell'umanità fra Einstein e Freud nel mille novecentotrentadue per proprio di accennare solo ieri se ne è parlato un pochino di di questa nuova visione antropologica
Fino a che punto incide sulla nostra coscienza sulla nostra realtà ecco ad acquistare
Interrogava pro sulla possibilità dell'umanità
Di dirigere
L'evoluzione a Previti seduzione psichica in modo da diventare capaci di
Di
In uno o più e di resistere alla psicosi dell'odio e della distruzione
Freud rispondeva nella forma che destinata ad assumere in futuro a causa del perfezionamento dei mezzi di distruzione la guerra notate che riscrive a me trentadue la bomba atomica ancora non c'è
La guerra significherebbe lo sterminio di uno forse di entrambi i contendenti
Se questo è vero le due funzioni tipiche degli incivili merito il rafforzamento dell'intelletto
E l'interiorizzazione dell'aggressività potrebbero anche trovare nella mutata qualità di conflitti armati punto di appoggio per una trasformazione definitiva
Della dialettica dell'inconscio che è la dialettica tra amore e morte
Dunque è possibile
Anche per il positivista frodi
Il predominio dell'amore ed è questo il significato profondo della non violenza
Cioè
Eros e thanatos non sono più amore morte non sono più sullo stesso piano
L'amore può avere la prevalenza
Io credo che il senso della svolta vada interpretato in
A questa profondità anche se adesso ho fatto l'accenno non ne parlerò più come anche un'altra cenno ma forse lo riprenderà
E la fine della modernità ieri se ne accenna un pochino
Capitini si diceva postcomunista ma si diceva anche post umanista
Intendendo per umanissimo
Tutto il senso della modernità tutta una cultura laica e positivista
Ecco non rigettando la naturalmente ma vedendo dicendo che andava supera
Quindi allora non siamo solamente alla fine della seconda guerra mondiale contro la caduta del muro di Berlino non siamo solamente alla fine del comunismo reale del velinismo ma
Le nostre prospettive sono ben più ampi
Del
Ma io vorrei semplicemente
Adesso dire impostare pochino problema da un punto di vista di etica politica appunto il liberalismo il posto umanissimo
E vorrei dire semplicemente che questo anno mille novecentottantanove siccome costituisce l'inizio
Di un di una nuova realtà di un abbozzo di una fase rivoluzionaria
Ecco io non perderei questo termine
Non lo perderei affatto dibattito attuale
E anche l'ultimo numero di Micromega ci ritorna sopra su questa senso nuovo da dare all'evoluzione
Ecco in cui ne certamente però vanno ripensati dei valori guida di libertà e di giustizia di fraternità che hanno costituito le utopia concreta delle due fasi rivoluzionari di questi ultimi due secoli in Italia era appunto
Fiorita la stagione promettente della della liberazione durante la quale più vive erano sembrate le speranze di una palingenesi
E coniugasse insieme Giustizia e Libertà
E in particolare il professor Bobbio rivendica alla formula del liberalsocialismo l'indicazione della giusta direzione verso cui occorreva muoversi anche se poi non ci si è mosso questa è la lettera di Anderson ad Anderson pubblicata qui questo volumetto Socialismo liberale passò unità subito prima del del nove novembre mi pare la settimana prima
Ecco
Certamente quel fiore diciamo così a passi presto
Era stato solo l'annuncio di una primavera
Ma come dicevano gli studenti cinesi nell'altra rivoluzione quella dei fiori vero si possono decidere i fiori ma non si può impedire l'avanzata della primavera e oggi sta di nuovo sboccia firmare
E quella stessa lettera Bobbio affermati restando fermi alla democrazia liberale non si arriverà mai al socialismo e percorrendo la scorciatoia Berti il socialismo non si è mai tornati ai diritti di libertà oggi dobbiamo riconoscere
E mentre in Occidente la democrazia liberale non è rimasta ferma e non è lo stesso capitalismo di allora perché basti pensare al suffragio universale diritti sociali riconosciuti dalle costruzioni di molti Stati eccetera
Ecco all'Est appunto il socialismo sta definitivamente abbandonando la scorciatoia della dittatura del proletariato abbandona
E della lotta di classe appunto cominciato a riprendere la marcia verso una maggiore libertà
Io dico dobbiamo domandarci che cosa ha permesso questa trasformazione che una vera transizione poca
Non si tratta di un semplice ritorno al passato alla vittoria del liberalismo nella giusta posizione con il socialismo e da condividere quanto po'afferma Cerroni sempre in questo saggio qui
Non penso che la novità del nostro tempo posta su disfarsi di una pura e semplice mediazione tra liberalismo e socialismo
Anche se è certo che l'uno e l'altro ci lasciano importanti materiale ricostruttiva
La nuova via
Non è un asse
Non è appunto una riproposizione dei vecchi percorsi tracciati nell'Ottocento ma è una sintesi ulteriore che certo non può mai non può essere
Rinvenuta solo rintracciato solo però nell'alleanza fra lavoro democrazia e scienza
Come dice secondo me un po'confusamente Cerroni alla fine di questo saggio
Qual è l'elemento appunto che poi ficcare rinnovare la democrazia liberale quella socialista
E io credo che punto per rispondere a questa domanda corre chiederci che cosa abbia permesso questa esplosione di libertà
Da noi prima con i Paesi c'è
Le popolazioni che l'hanno immediatamente la due popolazioni l'hanno immediatamente intuito quando al di qua e al di là del muro
Facevano risuonare il nome di Gorbaciov
è stato proprio il nuovo atteggiamento della leadership dell'URSS
Ad aprire spazi inediti di nuove possibilità politiche in Europa
Ma corre subito dire che alla nuova prassi
Corrisponde una nuova teoria un nuovo pensiero politico chiaramente assunto
Ed espresso da Corbaccio voi ormai conoscete bene poi dopo visti in Italia è stato il discorso delle del Campidoglio però non è inutile per riprendere rette affermazioni sue
Il principio fondamentale della nuova visione politica è molto semplice dice Gorbaciov la guerra nucleare non può essere un mezzo realizzare finalità politiche economiche ideologiche
E con queste affermazioni che che cosa viene a cadere viene a cadere il nesso proprio
Della tradizione marxista leninista tra guerre e rivoluzioni
Ma cade anche
Quanto dicevo prima
L'assioma di tutta la cultura politica moderna
Da Machiavelli applauso
Il fine che giustifica i mezzi ieri se ne è parlato
E dell'altro assioma i classici secondo il quale la guerra la continuazione della politica con altri mezzi
Ormai dice Gorbaciov questo detto va relegata negli archivi delle biblioteche il mondo ha voltato pagina
Ma vi è un'altra formazione di Gorbaciov perché supera fa cadere l'altro assioma su cui si fonda e si è retta alla politica
E che è espressa benissimo
Né in quel saggio il criterio del politico dica
Tra guerra e rivoluzione
Il nesso che c'era tra guerre e rivoluzioni
E l'altro poi di di classe
Il criterio del politico dicevo di Smith secondo il lucido appunto pessimismo il suo lucido pessimismo sulla distinzione tra amico e nemico
Corbaccio afferma bisogna rinunciare agli stereotipi che inducono a vedere negli altri Paesi e negli altri popoli dei nemici la politica si deve basare sugli interessi di tutta l'umanità
E fondamentali in questo senso dichiarazione di Nova dei dell'ottantasei nell'era nucleare gli uomini devono elaborare una nuova instabilità politica occorre cambiare la situazione internazionale
Le situazioni di conflitto siano risolte con mezzi politici pacifici senza ricorrere alle armi la non violenza mille novecentottantasei Nuova Delhi poi molti l'hanno scoperta adesso quando è venuto al visibilità a era dell'ottantasei la non violenza deve essere alla base della vita della comunità umana
La filosofia e la politica basate sulla violenza sono immorali e inammissibili negano tutti i valori umani
Ecco a suo tempo queste dichiarazioni sono sembrate essere delle buone intenzioni
Non sono state recepite dall'opinione pubblica mondiale in tutto lo spessore teorico operativo io oggi tutti scoprono con sorpresa che costituiscono la sostanza di una nuova politica il cui merito non va attribuito tanto ai grandi ai leaders
Ma la prassi storica concreta reclamata in parte attuata da interi popoli
E lo riconosce con grande onestà intellettuale lo stesso Gorbaciov
La grandiosità il carattere innovatore del nostro tempo consistono nel fatto che i popoli sono presenti in modo sempre più evidente è aperto sul proscenio della storia e si hanno oggi posizioni tali
Da costringere chiunque a tenerne conto
E non in ultima analisi ma direttamente
Io questo trovo
La trovo una delle affermazioni più singolari più importanti più originali di Gorbaciov
Sono i popoli che fanno la storia i leaders devono aprire le orecchie a quello che il popolo vuole
Dicevo appunto Capitini vedeva nella non violenza il parto della nuova umanità cioè di un nuovo soggetto storico appunto a grandezza naturale e punto per questo si diceva anche postcomunista
Riprendiamo il saggio di Bobbio
Nel saggio di Bobbio Socialismo liberale già citato Anderson ricorda il passato liberalsocialista di Bobbio e la sua vicinanza al gruppo nato per impulso di Capitini e Calogero
Mostra però di non conoscere la genesi di quel movimento e la posizione originale di Capitini
Fu suo infatti l'iniziativa all'autunno del trenta sei si parla di autunno del trentasei voi sapete che nel trentasei e l'apice del consenso degli italiani a Mussolini
Ebbene in quel frangente estese alcuni punti programmatici per la fondazione di un nuovo movimento politico che realizzasse diceva due rivoluzioni invece di una
Massimo socialismo e Massimo liberalismo
Aggiungeva no no una specie e Qward avesse non vale anche oggi questa
Questa affermazione non una specie di mezzadria tra liberalismo e socialismo una soluzione da moderati quasi che il lunotto interasse l'altro
Ma come l'uno stimolasse la
Io credo che questo sia veramente indicativo della sua opposizione
Ora io vorrei semplicemente Nando un attimo avanti leggeri qualche passo proprio di Capitini commentando lo brevemente
Dunque lui queste sue punti programmatici rimanda poi a Calogero insieme a Calogero
Nel spedire passo diversi anni vanno in carcere c'era si arriva fino al quaranta nel quaranta si stende un un manifesto al quale partecipa anche Bufalini fra l'altro lo stendono a Pratica di Mare
Vicino ecco lui
E già si mostra un attimo la posizione di Calogero è più una posizione
Vede un attimo da conservatore insomma ecco l'aspetto giuridico non lo persuade anche se tra l'altro c'era un'intuizione lì
Interessantissima quando diceva che portava l'importanza della corte col Siena lady una Corte costituzionale
Che
Praticamente sopra intendesse al mondo dell'informazione
Ecco un appunto che non è stato poi recepito dai costituenti ma che noia quarant'anni di distanza ce lo troviamo ancora fra i piedi questo questo problema
Ecco però lui quest'impostazione così un po'giuridica non
Non lo convinceva molto tuttavia aderì ugualmente comincio prende delle chiose certamente alla non violenza spari lui stesso non voleva farne un punto centrale perché in quel momento bisogna combattere il fascismo
E non voleva assolutamente indebolire la resistenza
Poi intervenne la Malfa
Giustizia e libertà eccetera il Partito d'Azione
E
E la l'amata cercava di persuaderlo liberalsocialismo deve diventare un partito c'è e lui a maggior ragione vedendo appunto un'impostazione molto borghese impariamo capitalistica si tirò si tiro indietro
E per questo in fondo Capitini scomparve
Guasti scomparve dalla scena politica italiana
Perché che la fase costituente
Chiaramente nessuno si ricordò più di Capitini aveva tutti i titoli probabilmente per diventare costituente senatore e via dicendo
E lui questo lo supporto e anzi certo qual senso lo benedisse perché dice così io posso rimanere fedele alla non violenza e degli incomincia lo sviluppo di una non violenza
Che non è una posizione semplicemente etica ma è una posizione immediatamente politica
Ed è chiaramente dopo la liberazione vediamo che ecco i problemi della pace per lui non sono dei problemi solamente di carattere internazionale ma diventano dei caratteri di politica interna
E mi ha questa grande iniziativa di cui voi avete senza più sentito parlare del letto
E la Costituzione dei centri di orientamento sociale
Ecco io credo che
Riandare a leggere alcune pagine di Capitini sui centri di orientamento sociale
Posso molto aiutarci nel dibattito odierno a proposito
Dibattito in casa pc ma non il solo in casa pc
Del nuovo partito di come ipotizzare la nuova formazione politica
Che io credo che la violenza come tutta la politica d'altra parte vada costruita dalla base e questo è l'altro grande messaggio di Capitini
Alla bassa e da lì che si comincia a costruire in fondo il rapporto politico
Sui cose si potrebbero dire tantissime tantissime cose ma io vorrei sorvolare perché già sto parlando da mezz'ora non vorrei poi caso mai possiamo ritrovarci sopra c'è capo uccelli che
Lui ha conosciuto Capitini e vicino quindi potrà dirci molte molte cose anche più puntuali di quello che non ho detto io
Ecco io volevo semplicemente fare una un'unica annotazione a proposito appunto di questo
Di di una frase solo
Quando dice che
A proposito dei comitati di liberazione nazionale in fondo è tutta una una riflessione
A partire dalla fallimento dei comitati di liberazione nazionale che erano punto sorti subito prima durante la guerra
Per dare una costituente una costituzione all'Italia
Ecco mi dice l'importanza dei comitati di liberazione nazionale specialmente per i loro moltiplicarsi nella provincia nelle città più piccole
Non è stata sufficientemente compresa dalla moltitudine degli italiani
Mai comitati di liberazione nazionale non potevano durare
Perché risultando da una coalizione dovevano approfondire la ragione stessa dell'Oro essersi costituita
Cessando l'antitesi al fascismo armato
E svolgersi in alto
E la ragione stessa era e non potrà non essere di autentica democrazia mai stata in Italia
Che chiami tutti il potere di tutti poi l'ultima opera politica chiami tutti cioè anche la Provincia anche le campagne troppo separate delle città le donne i giovani le persone senza partito che sono la maggioranza
Al controllo democratico alla responsabilità alla consapevolezza dei problemi alle esigenze di ogni genere
Ecco io direi che
Praticamente i centri di orientamento sociale che Luis di tuniche poi però entro pochi anni praticamente fallirono
Era un un po'in così un preannuncio di quelle scuole di formazione politica adesso attuale ma porti la scuola di formazione che ha sempre fatto un pochino qui PC era questo però estesa su tutto il territorio nazionale cioè e per questo lui
Non vedeva il partito e volevo movimenta
Perché voleva chiamare tutti a partecipare alla vita politica cioè c'è la soggettività politica deve essere quella diffusa tra la popolazione
C'è un punto importante la ragazza formali che io punto almeno segnalo nella carta programmatica dalla FIGC quando parla di rivali e rivitalizzare il tessuto delle case del popolo
Chiaro non si chiameranno più così saranno altre ma secondo me e d'altra parte tutto quello che sta succedendo oggi con i club con le varie secondo me manifestano queste esigenze
Anche se club forse sono un po'troppo da intellettuali io Antonio e Capitini penso amerebbe
Veramente invece strutturare ecco questo dibattito appunto ripeto alla base il popolo deve partecipare bisogna allargare gli spazi e che cosa sono d'altra parte tutti i movimenti in prevalenza cattolici ma non solo cattolici chiaramente
Del volontariato di tutti i movimenti che stanno sorgendo miti venir via
Se non questa rivendicazione
Di operare nel sociale con una soggettività politica
è a questo che secondo me intendeva meno io leggo così Capitini
Insomma è quello di accorciare il divario fra governanti e governati attraverso quella che lui chiamava ogni Grazia e la persona che avuto questo ardire addirittura dice violare
La parola democrazia la democrazia in fondo a Capitini non stava tanto bene perché signora significa una certa democrazia la democrazia liberale capitalistica come si è sviluppata quindi incidente
Appunto lui ha inventato quest'altro termine di per sé non bello almeno io dove però ecco va segnalato prima perché voleva essere la democrazia di tutti certo come se volete utopia concreta ma insomma in topi ecco una direzione deve essere di tutti
Sull'Europa ecco lui dice l'Italia l'Europa sono in uno di questi momenti disperati culminanti mi scriveva nel mille novecentoquarantasette
Dice io parlo le di Europa come l'Italia in grande
E perciò dobbiamo sempre parlare in termini di problema europeo anche se poi non approfondito ma le sue riflessioni sono tutti
Per l'Europeo anche se non in una chiave di ieri si è detto già ho sentito i relatori parlarne non una chiave euro Centrica ma appunto mondiale planetaria
Il problema europeo diceva nel quarantasette a questi due aspetti principali superare l'antitesi dei due blocchi mondiali di vede la compenetrazione dei loro principi sottoporre un piano l'economia fare una politica di pace
Ma tutte queste concrete cose vanno avanti malamente se non circola nella loro moltiplicità un suo più nuovo lo spirito di pare dell'Europa una nuova comunità una comunità appena
E apertura termine fondamentale per capire Capitini significa che non valga punte di violenza né contro le stelle contro l'Ovest ma consideri tutti i popoli come uguali nell'animo e nella collaborazione
Che si apra interiormente a valori sempre più alte in libertà sempre più produttrici di cultura facendo degli europei
Gli indipendenti maestri e compagni del mondo comunità aperta significa Massimo liberalsocialismo
Pace integrale
Queste può e poi ritorna in tutta la sua elaborazione sui diritti eccetera e cioè su tante cose non non voglio dilungarmi oltre se ci sono domande potremo poi approfondito qui il problema
Un accenno semplicemente però lasciatemelo fare perché ieri è venuta sono stato molto stimolante sta molto stimolato da una da quel dì piccolo dibattito mini dibattito che c'è stato sul problema di tiglio ieri inopinatamente insomma è venuto fuori
E che su questa mettici piacerebbe anche parlare ma in un'altra occasione il problema della religione
Fra l'altro c'è tornerò finché nell'ultimo suo libero
Non è che l'ho già peraltro adesso non ricordo bene dico e dice e rivolge un una un invito alla sinistra
Di non abbandonare la religione al monopolio del capitalismo
E di andare a leggere Capitini ecco io credo che sia importantissimo
Perché la non violenza proprio questo a unisce e non poteva essere diversamente se è partita da costruire da Gandhi unisce religione e politica
Credo che veramente bisogna ricominciare nella sinistra
A riparlare di Dio
Non del dio delle chiese neppure del giudichi visto ma di Dio di questo fondamento
Io ricordo sempre
E continuamente lo ripeto
La frase iniziale del Capitolo terzo del criterio del politico di cachemire
Che lucidissimo e dice
Che tutti i concetti politici sono concetti teologici secolarizzati
Secondo me c'è una forma tantissime ragioni in questa ma allora se questo significhi questo significa che bisogna fare i conti con Dio
Non bisogna non far e con la religione ecco in questo io trovo una novità profonda quelle novità che ci fa appunto di superare il moderno perché è una fondazione appunto etica della politica in questo nucleo religioso e ci fa ritornare a trovare le origini proprio il nucleo essenziale anche secondo me del pensiero cristiano
E del concetto di pace dell'est del con della cristianesimo che è collegato all'amore ecco perché dicevo prima per passo importante di ganci sull'amore
Tutte cose che vanno precisate che vanno di battute che vanno approfondite
Comunque medaglia di essere stato troppo lungo vi ringrazio per l'attenzione
Ma dopo
Il Bello intervento dei provini
Io ovvero così buttando giù degli appunti preparato una sorta di
Diciamo ricostruzione problema attrezzata
Del pensiero di Capitini concentrando soprattutto l'attenzione sugli aspetti politici del suo pensiero
C'è un pensiero che d'altra parte diciamo ancora sebbene sia stato in questi ultimi anni ampiamente scandagliato
Ancora credo che richieda molti studi per essere afferrato pienamente
Cuore degli scritti politici di Capitini si potranno rilevare i punti deboli gli aspetti poco chiari per una sovrapposizione Pizzi ricorrente di più piani come quello filosofico religioso politico come è stato sottolineato di recente ma come d'altra parte non sembra emerga dal dalla relazione dei provini non se ne Portis conoscerne la complessiva coerenza ed originalità
Temi come quelli della religiosità della socialità della libertà
Vivono come egli stesso ebbe ad affermare fuori dagli schemi tradizionali in un movimento moderno e più che moderno ecco questo riferimento al postmoderno
Ed è questa sua più che modernità che a mio parere ci spiega può spiegarci la difficoltà le le difficoltà e le incomprensioni isolamento stesso che segnarono la vicenda politica e umana di Capitini
Capitini e dunque uno Autore certamente intempestivo ma paradossalmente proprio nella sua intempestività se si vuole nella sua radicale inattualità si deve forse ricercare l'attualità
Di questo pensiero con il quale oggi almeno a vedere con quanta rapidità e complessità si sta arricchendo il numero di studi a lui dedicati si avverte l'esigenza di fare i conti nel giro di breve tempo sono apparse oltre a numerosi studi e testimonianze sospetti del suo pensiero
Per tutti ricordo qui accanto a un bel saggio di Ruggeri Ranieri sul ponte agli studi risolti o il recenti interventi di Goffredo Fofi su Linea d'ombra boh sul volume pacifismo e nonviolenza
E poi le tre biografie che sono apparse fra l'ottantotto e l'ottantanove
Cioè la biografia di Zanca laddove la biografia uno studio su Capitini di Francesco Atzeni per le edizioni si PMT Milano e appunto per ultima la biografia dei provini
Nella collana I maestri dell'edizione della cultura la pace che avete appunto
Ora la forma particolare dell'opera Capitini Anna il modo personalissimo con cui egli ha impostato il dialogo con gli autori dai quali attinto nella sua formazione
Che come ha fatto propria rielaborato e sviluppata
Le tante conoscenze assimilati ed infine la difficoltà stessa
Di chiudere un pensiero al sistematico informi in formule capaci di sintetizzarlo interamente ha fatto sì che spesso molti di questi saggi e dei libri su Capitini appaiono più libri di Capitini
Preoccupandosi soprattutto di far parlare lo scrittore perugino nel timore forse di alterarne il pensiero rinchiudendolo nella ricostruzione dello studioso
Con queste biografie però possiamo dire che una prima fase degli studi Capitini anni si è conclusa quella della divulgazione del suo pensiero e delle sue molteplici iniziative
Adesso credo che si tratti di andare avanti e di penetrare più a fondo i tanti aspetti appunto filosofico religioso pedagogico e soprattutto politico
Sulla scia dei fondamentali contributi già dati da Norberto Bobbio il quale intervenendo più volte sul pensiero di Capitini ha già indicato alcune direttrici di ricerca
Ora il primo problema che qui mi limito a segnalare perché ci i costringerebbe ad addentrarci su un terreno estremamente complesse e quello della formazione di capiti
I tratti salienti della formazione Capitignano sono noti come sono note quasi tutte le sue fonti
Tutti gli studi su Capitini in genere si soffermò no a delineare no cioè quali sono gli autori preferiti o il i pensatori e filosofici quale Capitini si è formato ma ancora resta molto da indagare sulla genesi di questa sua formazione e attraverso quale vive capiti inizi si è accostato a queste fonti sicuramente dicevo ragione Bobbio quando sottolinea d'altra parte la difficoltà di trovare nessi significativi tra la esperienza e la storia culturale e civile del nostro Paese e pensiero di capiti
In effetti lo stesso Capitini pur riconoscendo il proprio debito nei confronti di molte correnti della tradizione culturale
E religiosa italiana basti pensare francescanesimo il mazzinianesimo
La Phillip il pensiero cattolico modernista lo storicismo crociano l'attualismo centinaia no
Ha sempre però ha voluto sottolineare il distacco da questi presentando la propria particolare religiosità come un'esperienza che travalica e supera tutte le altre
E lì aveva vissuto d'altra parte la crisi dell'idealismo italiano e mentre molti contemporanei restavano bloccati nelle problematiche del soggetto oggetto dell'io depone il Nonino dello spirito che fa il mondo
E Calogero spirito cercavano di portare alle estreme conseguenze le novità dell'attualismo Capitini tra la fine degli anni Venti i primi anni Trenta cerca di Porto cerca appunto di sviluppare una puntuale critica dell'idealismo
A cui dedicherà qualche anno più tardi un testo fondamentale intitolato il saggio sul soggetto dalla storia
Che lo conduce alla completa Fondazione teorica della sua posizione di Libero religioso
Qual è la critica sostanziale che Capitini rivolge lo storicismo egli sostiene che lo storicismo non distinguendo realtà da realtà e cioè rinunciando o non sapendo individuare la realtà autentica scambiava spesso il reale per l'ideale
E gli elementi costitutivi della realtà presente finirono per essere assunti come insuperabile lo Stato la violenza la proprietà privata eccetera
Cereda così a suo parere una filosofia dell'appagamento sintetizzata nelle che gli Anna Razzi oralità del reale in cui era tutta intera espressa la soddisfazione del vincitore
Ma le esperienze di vita l'assidua frequentazione dei testi lo perdiamo sopra tutte la lettura di un volumetto che è stato fra l'altro di recente ristampato dall'editore Adelphi cioè la tesi di laurea di un giovanotto ore morto suicida ventitré anni in Carlo mi che spetta nero
Intitolato la persuasione latte storica lo mettono a contatto con non pochi temi destinati a circolare largamente sotto l'influsso della filosofia assistenzialistica i valori dell'uomo la tragicità della vita
La libertà è il caso in sintesi l'avvio no ad una drammatica ricerca di se stesso in se stesso dell'autenticità controllato di ottimizzazione la disse umanizzazione e l'alienazione del mondo contemporaneo
La polemica contro la retorica e infatti la polemica contro le soluzioni verbali o ideali
Dei problemi della vita
Ed indicando la via della persuasione ossia della libertà
Richiama la consapevolezza chiara della condizione di schiavitù all'analisi spietata di una situazione segnata dalla violenza dal bisogno della strumentalizzazione degli altri che conduce alla condanna di un'umanità e di una società