Lo stato di democrazia in Italia: intervista a Pino Pisicchio

Con Pino Pisicchio di Yapi parliamo parliamo di riforme partendo poi da un diciamo da un discorso più più alto es e cioè lo stato di democrazia attuale nel nostro Paese perché
Con il Governo Monti con questo governo tecnico sono venute fuori
Tutta una serie anche di
Fragilità del sistema parlamentare ad esempio lo stesso
C'è questo gruppo di lavoro di cura e fa parte
Che sa appunto affrontando temi quali la la riforma elettorale trova si discute intorno a tematiche così alta
Ma guardi il fatto che si discuta di questo un buon segnale diciamo che questo potrebbe essere considerato un effetto collaterale virtuoso del dall'avvento del Governo Monte perché rende possibile uno spazio dialogante tra tra partiti
E devo dire che rende possibile ad un clima che nell'ultimo ventennio sembrava dileguato da queste aule dalle aule parlamentari quindi
La prima considerazione cose sono del tutto positiva nel merito
Si è lavorato intorno alla manutenzione della dell'impianto costituzionale non ci sono strappi non ci sono
Ribalta menti non c'è come dire una presa di distanze rispetto alla forma Stato all'accordo alla sua organizzazione così come è stata divisa tra dei nostri costituenti ed devo dire ringraziando il cielo perché
I nostri costituenti
è vero una visione chiara e coerente
Che nell'ultimo come dire dalla costituzione dell'avvenuta costituzione in poi tutte le manomissioni fatte soprattutto quelle organiche non sono state
Con diciamo un esempio di di di di particolare nitore pensiamo
Al al due mila e uno al due mila e pensiamo al al due mila e cinque vedo l'intervento anche fatto dal centrodestra quindi
Questo clima è un clima buono la manutenzione prevede un adeguamento sostanzialmente all'esigenza nuova che si va manifestando nel
Nel nostro Paese nella politica con una da prima domanda servono due camere
Perfettamente simmetrica e che fanno entrambe la stessa cosa e riproducono lo schema della lettura nella stessa maniera di ogni provvedimento la risposta è probabilmente no quindi
Una dimensione che preveda un percorso autonomo di ogni camera
Su provvedimenti legislativi salvo la possibilità di un richiamo nell'ipotesi in cui un numero
Di parlamentari diciamo piuttosto importante lo richieda qualche potere diciamo rafforzato poi nei confronti
Va riconosciuto al Presidente del del Consiglio se il Sindaco può revocare i suoi
I suoi assessori forse il Presidente del Consiglio sarebbe giusto che
Possa anche indicare al Capo dello Stato la revoca di un
Di uno dei suoi Ministri
Fiducioso il numero di parlamentari
Ecco per esempio su questo ma la riduzione del numero dei parlamentari diverse
Non è né un risparmio a e corre poi un rischio serissimo come dire di contrazione della rappresentanza
Guardi lei sta parlando con uno che ha sempre messo l'accento molto forte sulla sul dovevi rappresentanze sulle ragioni una rappresentanza d'altro canto quando
L'onorevole Natale Pisicchio il mio defunto padre mise piede in Parlamento eravamo nel sessantotto erano quaranta milioni di abitanti e la rappresentanza era questa e quindi lo sa adesso che abbiamo venti milioni deve in più
E la rappresentanza la si può ridurre il punto quale il punto è che all'interno di uno schema
Che diversifica
Le le competenze o comunque le modalità
Di
Di rapporto di di ecco
Di prosecuzione dell'itinerario legislativo fra l'una all'altra Camera probabilmente
Una di riduzione che va nel senso
Dell'adeguamento alla a quello che poi l'assetto negli altri
Negli altri Paesi di simile
Diciamo grandezza demografica probabilmente ci sta pure
Non credo che debba essere considerato un tributo alla richiesta di sangue che viene da
Da parte della Pubblica opinione invece Sanna questa parola
Credo che la lettura che debba essere fatta vanno
Debba andare più nel nell'idea che
Ogni ogni Camera
Mantenendo un un percorso di lavoro più compatto possa tutto sommato farlo con
Un numero meno
Meno ampio quindi contro la pletoricità punto fondamentale poi sarà quello di legare le riforme costituzionali
Anche e alla legge a alla riforma elettorale e
Alla riforma dei regolamenti parlamentari perché
Parlo da microfoni di una radio che è sempre stata molto attenta a questi profili
Noi abbiamo un assetto regolamentare ed Camera e Senato che risponde alla riforma del mille novecentosettanta
Una riforma fatta da un grande Segretario generale Cosentino
Nulla a che vedere con
Omonimie successive il quale aveva
Costruito uno schema che rispondeva alla di democrazia consensuale sostanzialmente dato che il PC non poteva essere associato alla atti dal Governo
In qualche modo dissi consentiva essendo il più grande nel partito posizioni ci consentiva di partecipare al processo legislativo con un regolamento parlamentare molto mirato in questa direzione bene i regolamenti sono rimasti quelli
E il Paese
E soprattutto la politica si è modificata in modo
Direi sostanziale cioè ha ribaltato lo schema del
Nemmeno centosettanta c'è stata una piccola riforma del novantasei fatta da dal Presidente Luciano Violante però non è riuscita a modificare sostanza ecco noi dobbiamo mettere mano a fare questo
Emma Bonino dice che però questo modo di procedere specialmente per quanto riguarda la riforma elettorale a
A un che di gattopardesca con diceva ieri proprio i nostri microfoni
Lei ha lamenta il fatto che comunque
Non ci siano incontri pubblici non ci sia un confronto allargato
Su tematiche come queste per fare un esempio la lega per l'uninominale etico comunque radicali sono promotori ha svolto il suo passo Assemblea annuale in un teatro aperta a tutti
Tanto per fare un esempio e dire di come il progetto l'idea
Che in questo caso per i radicali è legata all'uninominale da parte dei radicali venga affrontato con una tematica pubblica
Ma io credo che questa richiesta sia molto giusta d'altro canto un dibattito pubblico sulla legge elettorale non c'è ancora perché non c'è ancora un
Proposta organica di legge elettorale
Devo dire peraltro c'è un anteriorità logica sia del diciamo della prospettazione di un impianto di riforme costituzionali rispetto a quella
La riforma elettorale
E rispetto al dibattito pubblico c'è la un anteriorità logica legata ad una idea è un'idea forza su cui confrontarsi perché se no qui
C'è stato per San Piero e faranno ma che poi è stato tradito
Che riguardava proprio la possibilità appunto di di votare in un certo modo
Ma guardi
Se lei aprile il il complicatissimo libero dei referendum italiani potremmo intraprendere un dibattito piuttosto lungo e articolato io registro soltanto questo il
Il referendum del novantatré come tutti i referendum
Fotografa una situazione in un contesto storico peraltro io sono molto critico rispetto a quel referendum perché la proposta che viene formulata gli italiani fu la seguente volete cacciare
Craxi Andreotti e Forlani votate sì per il referendum la qual cosa non era evidentemente
L'oggetto referendaria alla sacralità invece la banca non tramato assolutamente assolutamente questo non sono radicale pur rispettando moltissimo per molte altre cose
Agli amici radicali cui va riconosciuta dare un po'di una coerenza straordinarie neve nelle nelle loro Bartali quindi
Credo che e in conclusione noi dovremmo immaginare una una proposta un'idea al proposta da mettere sul tavolo del confronto
E aprire un confronto pubblico certo aprire un confronto pubblico alla mia
Idea e quella di una legge elettorale che ripropongo allo schema tedesco e che sostanzialmente rappresenta
Il punto di riferimento più vicino da un punto di vista della storia da un punto di vista del
Della politica alla sensibilità del nostro Paese mi pare che su questo schema vi siano certo con diversificazioni con interpretazioni con sensibilità diverse ma vi sia una convergenza sono pronto siamo tutti pronti ad affrontare un dibattito pubblico
Secondo lei allora perché
Specialmente suoi media
Questa questa questione viene proposta con me già risolta già chiusa
Accorto fatto
Perché i media italiani da
Un po'di tempo a questa parte diciamo inducono negli delle negli angoli più
Pruriginoso si delle sollecitazioni così pare
In realtà esiste un un semilavorato esiste un
Un'idea su cui c'è un confronto ed esistono un sacco di sciocchezze che circolano sui media ieri ho letto autorevolissimo quotidiano forse il più autorevole paragrafo
L'ha detto lei perché potrei aver unico appiglio diverso sull'autorevolezza va bene in ogni caso netto su un autorevolissimo quotidiano un resoconto dettagliato sulla
Legge elettorale che sarebbe stata discussa
Dal gruppo di lavoro di cui io farei parte
E le posso assicurare che non c'entra assolutamente nulla quello che ho letto non c'è
Nel dibattiti ad affrontare per cui
Insomma
Va preso tutto con molta
Il comma con molte il PLIS bomba solo
Saltato una diciamo una battuta e non solo conclusiva ma ragionamento poi tanto sicuramente di grande attualità quindi lo riaffronteremo
Oggi essa fa Manzella di Andrea Manzella dice che il problema è il la cittadinanza democratica ieri salvati Michele Salvati diceva la questione sta
Nel fare attenzione a dove la nostra democrazia che è in pericolo può arrivare lei avverte questo clima oppure è semplicemente come dire una una sensibilità accolta dai colleghi
Sta andando in libreria un mio se oggetto che si chiama antipolitica e Costituzione
In questo saggio cerco di ripercorrere un po'tutte le come dire le
Le tutta la gamma possibile dell'antipolitica nella storia
Del nostro Parlamento ed anche un punto di frattura che si è stato a partire dalla metà degli anni Settanta
In quegli anni
Diciamo che hanno dato vita
Poi ha teorizzato sionista inviata al thatcherismo e al realismo
La deriva compete rianalizzare nel
Del pensiero economico e sociologico americano descrive una situazione di questo tipo
I partiti non servono più perché i partiti siccome hanno bisogno di
Di consenso alimenta welfare alimentando un welfare quindi sprecano i danaro di Stato
L'unica cosa che conta e il mercato e noi siamo in un mercato l'ideologia non servono più a niente e lo dicevano settantacinque molto prima
Che diciamoci fosse caduto il muro di Berlino quindi facciamo in modo che il popolo investa su un solo campo
E guardiamo all'unica cosa che conta
Le banche il mercato bene io in una roba del genere non ci voglio stare
Quindi la lo sforzo che ispirerà il mio come diciamola l'attenzione credo di di di molti sinceri democratici sarà quello volto ad evitare che l'egemonia della finanza che in Europa in Europa non è solo un fatto Italia
Si è manifestata attraverso
Molte delle forme che abbiamo imparato a conoscere I nuovi con grave nocumento di direbbero persone colte da parte
Della della gente normale ecco questo egemonica cessi e torni la politica a fare la sua parte però a politica un po'più credibile e soprattutto mi perdoni una politica che sappia di che parla perché
Il problema centrale della politica oggi ahi noi
E la mancanza di qualità
La alfabetizzazione darli affabile tizia azione della politica e questo credo che debba essere
La la nuova campagna cui spiego miri il presidente Monti possa fare da ispiratore