Meeting di Rimini 2011 - La sfida del Nord Africa: conciliare stabilità e diritti

Tra pochi giorni
Tra pochi giorni
Saremo costretti
A ricordare i dieci anni che sono trascorsi
Dall'undici settembre due mila uno
Costretti
Perché è una di quelle date insieme a qualche altra che vorremmo addirittura cancellare dal calendario
Sappiamo tutti che in quel giorno è cambiato qualcosa nella storia recente del mondo c'è un prima è un dopo quel giorno il decennio che si chiude
è stato segnato da guerre distruzioni e stragi in un modo o nell'altro tutte riportano a quell'undici settembre
è stato tutto molto difficile in questi anni le relazioni tra le religioni il dialogo tra le culture gli stessi rapporti tra gli uomini
Ma possiamo dire con certezza
Con immensa certezza che proprio il meeting ha continuato nella sua incessante opera di incontro tra mondi e persone
Persone differenti anche molto differenti
Ha continuato a favorire
L'opera di un guardarsi e parlarsi a tu per tu
Anche se davanti a migliaia e migliaia di spettatori attenti coinvolti anzi sicuramente grazie a questi spettatori attenti e coinvolti
E perciò abbiamo resistito qui al meeting a chi voleva e vuole chiudere le porte separare le diversità alzare un muro tra noi e loro
E contrariamente a quello che alcuni pensano forse molti pensano
La nostra esperienza di identità
Chiara e certa ci spalanca all'altro ed è sempre sempre la proposta di un cammino insieme un cammino libero paziente e aperto
La nostra esperienza di identità
Sa anche rischiare perché non impone non presume non giudica ideologicamente
E così con tenacia anno dopo anno abbiamo aggiunto tessuto al filo che ci lega all'altra riva del Mediterraneo
L'abbiamo tenuta più vicino a questa distanza siamo stati vicini ai nostri fratelli cristiani spesso in condizioni di grave persecuzione
Al grande mondo arabo alla religiosità islamica anche da questo è nata quella straordinaria esperienza chiamata meeting del Cairo
Alcuni mesi fa abbiamo assistito tutti stupefatti a quel che accadeva in Tunisia in Egitto e che poi ha contagiato via via quasi tutto il mondo arabo
Nessun economista o presidente di banca
Un ministro aveva previsto la crisi finanziaria o almeno non ce l'avevano detto
E analogamente nessun leader politico analista
Leader di organizzazioni internazionali aveva immaginato il venti che hanno cambiato per sempre il volto del Medioriente del Mediterraneo ed enti che sono in corso e che hanno preso strade diverse
Vediamo in questi giorni gli eventi in Libia in Siria e anche le tensioni che crescono un po'dovunque nella regione
Quel che accade è una sfida
E così infatti abbiamo voluto intitolare questo nostro incontro una sfida per la conoscenza
Una sfida per la politica una sfida per la ragione una sfida per il cuore
Dobbiamo questo nostro ritrovarci qui oggi al meeting all'amicizia storica con il Ministro Franco Frattini che accogliamo qui ancora una volta
Lo accogliamo qui ancora una volta
Con la stessa gioia e la stessa tesa di quando venne la prima volta anni fa e quindi benvenuto ancora Ministro Frattini insieme possiamo dire che abbiamo fatto un bel pezzo di strada proprio in questi anni e proprio su queste
Argomenti
Un pezzo di strada che abbiamo fatto insieme anche
Antonella Mullah Ronie Segretario di Stato agli affari esteri della Repubblica di San Marino in prima fila che tra poco
Si rivolgerà
Un indirizzo di saluto
Vorrei presentare ora un ospite che invece non era mai stato al meeting
E forse possiamo già considerarlo amico del meeting in questa prima occasione Tarak Ben Ammar non vuole essere chiamato nel dottore ma ingegnere né Presidente né professore nonostante
Che possa vantare
Tutte queste cariche nella sua biografia
è una figura
Una figura di primo piano del nostro mondo contemporaneo del mondo mediterraneo in particolare e tunisino vive a Parigi è un po'in tutto il mondo possiamo dire è un produttore televisivo e cinematografico è un imprenditore a largo raggio
Infine vorrei presentare ancora una volta agli amici del meeting professor While Faruk
Che
Che è vigente
è vicepresidente
Dei nostri cugini il meeting del Cairo e nella sua biografia vengono citate molte università ve le risparmio italiane e straniere americane europee
Attualmente insegna all'American University dal Cairo
Infine
Vorrei presentare un assente
Il Segretario generale della lega araba hanno abile variabili che non ha potuto
Presenziare al nostro incontro proprio
Per
L'evoluzione tumultuosa degli avvenimenti della Regione
Lo cito perché
Il Segretario della lega araba
è molto dispiaciuto di non poter essere qui con noi oggi per testimoniare questo dispiacere
Ma anche perché ha preso molto sul serio questo nostro incontro ci ha mandato il suo intervento che leggerà un intervento veramente importante ma ora iniziamo nostro incontro
Innanzitutto vorrei chiedere Antonella Mullah Ronie come dicevo Segretario di Stato agli affari esteri della Repubblica di San Marino
Il di rivolgerci l'indirizzo di saluto grazie
Signora presidente del meeting autorità signori e signore
Il Meeting per l'amicizia fra i popoli che di anno in anno è cresciuto anche nell'interesse del mondo politico internazionale degli intellettuali e più in generale di tutti coloro che hanno a cuore la cultura del confronto
E divenuto
Uno dei maggiori eventi culturali del dialogo a livello internazionale
La Repubblica di San Marino che fin dall'inizio è stata felice di essere a fianco del meeting ha sempre cercato di testimoniare gli stessi valori che qui si promuovono
E dunque con vero piacere che porto il saluto del Governo sammarinese e mio personale in questo incontro che affronta uno dei temi di maggiore attualità del periodo storico che stiamo vivendo
Il mio Paese probabilmente anche in ragione delle sue esigue dimensioni a nell'intero corso della sua lunga storia creduto nella forza del dialogo della democrazia e del rispetto degli altri
Senza mai perdere la convinzione anche in momenti storici in cui ciò poteva sembrare una follia che solo un percorso basato su tali valori potesse portare a risultati duraturi anche in termini di convivenza pacifica fra i popoli
Gli eventi epocali che hanno segnato gli ultimi mesi e che ancora caratterizzano l'attualità in molti Paesi del Nord Africa e del Medioriente
Hanno sorpreso tutti per la rapidità in cui il desiderio di libertà e di cambiamento esploso in tanti Paesi
Che gli osservatori esterni che agli osservatori esterni apparivano sino a poco prima poco interessati a conseguire livelli di libertà democrazia e giustizia sociale simili a quelli dei paesi dell'emisfero settentrionale
Quanto è successo e sta succedendo impone una forte presa di coscienza da parte dell'intera comunità internazionale
Della necessità ormai imprescindibile di considerare nella loro globalità e di cercare di trovare il migliore equilibrio possibile nelle problematiche che volente o nolente la riguardano
Il divario fra paesi ricchi e Paesi poveri e all'interno di molti Paesi
La necessità della promozione della democrazia quale regime da favorire si in tutti gli Stati e dunque l'accompagnamento di quelle più fragili verso un loro consolidamento il dialogo fra le culture le religioni
La parte del mondo che ha vissuto lunghi periodi di benessere di crescita di pace di democrazia oggi è chiamata a sostenere ovviamente se questi Paesi lo desiderano
In un cammino non sempre è semplice altre parti del mondo che hanno vissuto situazioni molto diverse ed hanno visto i loro cittadini privati per lungo tempo di tali valori e di tutti i benefici ad essi collegati
Oggi affiorano prepotentemente anche dove ieri ciò non avveniva istanze di autodeterminazione e di autentica democrazia
Che naturalmente si accompagnano alla speranza di una vita migliore e di una più equa ripartizione delle ricchezze
Per l'intero Occidente questo può forse apparire in ragione della profonda crisi economica un momento non particolarmente favorevole per affrontare le sfide che affliggono altre aree geografiche ma ciò è imprescindibile
è giunto il momento di condividere quell'immenso patrimonio ideale che permea le culture occidentali e mi ha consentito dal secondo dopoguerra di garantire la crescita reale sviluppo dei loro popoli
Di sostenere il primato del diritto e l'affermazione della democrazia quali unici autentici volani per far sentire tutti i cittadini parte integrante della loro comunità
La tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dei singoli e dei popoli quale strumento imprescindibile per garantire uno sviluppo vero ed armonico delle popolazioni
Solo in questo modo anche quella che nel titolo di questo incontro e denominata la sfida del Nord Africa potrà essere vinta
L'Europa in particolare a organizzazioni internazionali in grado di prestare un valido sostegno a questa sfida
Il Consiglio d'Europa ad esempio a tutte le carte in regola per accompagnare i processi di conseguimento di sempre più alti livelli di democrazia di Stato di diritto e di tutela dei diritti e delle libertà fondamentali
L'ausilio in questo cammino che negli anni Novanta fu dato dal Consiglio d'Europa all'emergenti nuove democrazie dell'Europa dell'est può oggi essere dato all'emergenti nuove democrazie di altri continenti
L'Africa in particolare che all'Europa è molto più vicina da tanti punti di vista
Di ciò si è recentemente parlato anche la ministeriale del Consiglio d'Europa di Istanbul del maggio scorso
Ove si è convenuto sull'importanza anche per l'Europa di fornire tutto l'ausilio possibile all'Africa
Per conseguire la stabilità e lo sviluppo che soli fra l'altro potranno evitare l'esodo di masse enormi da quel continente verso il continente europeo
Peraltro sono sempre stata convinta e di fatti che stanno interessando Nordafrica Medioriente lo confermano
Che l'autentica stabilita si Conte si consegue soltanto ove si raggiungono Standard quanto meno accettabili di libertà di democrazia e di rispetto dei diritti fondamentali
Ove stabilità ai diritti sono letti quali termini in contrapposizione ci si può anche illudere magari per decenni che i Paesi abbiano raggiunto un grado di stabilità utile a garantire gli equilibri geopolitici mondiali
Ma è appunto un'illusione
Perché prima o poi l'anelito delle popolazioni al conseguimento dei valori insiti nella tu nella natura umana prevale e tutti devono farci i conti spesso con costi altissimi anche sul piano delle vite umane perse
Signora presidente illustri relatori il mio vuole essere solo un breve pensiero a voce alta poiché saranno i qualificati ospiti di questo incontro a portare la loro esperienza diretta
L'esperienza di chi ha vissuto e vive nei rispettivi nei rispettivi ruoli e da dentro questo delicato momento storico in un'area in profondo mutamento
Colgo tuttavia in questa occasione questa occasione per ribadire l'auspicio di un impegno corale della comunità internazionale nel sostegno ai processi di democratizzazione in atto con tutto ciò che tale cammino comporta
Tutti auspichiamo ad esempio che tragedie quale l'immane catastrofe umanitaria che sta travolgendo il Corno d'Africa non abbiano più a ripetersi
Il continente africano deve essere sostenuto in un percorso positivo in assenza del quale i genocidi le carestie la progressiva desertificazione e le esplosioni delle tensioni sociali
Dovute all'iniqua distribuzione delle ricchezze nazionali
Continueranno purtroppo ad aver luogo
Con conseguenze estreme inaccettabili per l'intera comunità umana
Nell'augurare pieno successo a questo incontro voluto fortemente e dal collega ministro Frattini rinnovo il saluto della Repubblica di San Marino e confermo che il mio Paese continuerà a dare il proprio contributo al Meeting per l'amicizia fra i popoli
Con cui si è consolidato negli anni un rapporto di grande e sincera amicizia in piena condivisione degli ideali che qui si propugna no e degli obiettivi che tutti aspiriamo a conseguire per un mondo migliore
Grazie
E ora come dicevo leggerò intervento perché non si tratta di un messaggio di saluto
Ma proprio vero e proprio intervento da parte del Segretario della lega degli Stati arabi dottor labile la Rabichi come dicevo non ha potuto presenziare qui proprio in ragione degli avvenimenti
Consentitemi di affrontare questo argomento segnalando innanzitutto che il ventunesimo secolo influenzato dalla globalizzazione dalla rivoluzione delle telecomunicazioni
Avrebbe dovuto facilitare la strada in tutto il mondo alla diffusione di un sistema di buona governance molti paesi in via di sviluppo in Africa Asia America latina hanno raggiunto questo obiettivo o quanto meno lottano per la giungeranno
Una stridente eccezione è rappresentata dalla regione araba dove in molti Paesi dell'area i popoli dicevano sotto regimi politici di indubbia durezza
Rivolte popolari in Medioriente Nord-Africa hanno portato l'euforia della primavera araba euforia che però oggi ha ceduto il passo all'angoscia
Che cosa succederà in seguito
Come si evolveranno queste difficili fasi di transizione in Egitto in Tunisia
Come si concluderanno gli attuali e venti in Siria in Libia quale sarà il ruolo delle varie parti politiche liberali gli islamisti eccetera
I contorni della transizione in Tunisia Egitto dove presto si terranno le elezioni
Appaiono ancora oggi paghi i regimi repressivi corrotti autoritari dei Presidenti Ben Ali e Hosni Mubarak sono stati spazzati via
Grazie all'Energia la passione alla perseveranza delle generazioni più giovani abituati al potere dei social network
Tuttavia la costruzione di istituzioni democratiche e di nuove strutture non
Per la crescita il benessere economico l'istruzione lo sviluppo nonché di un reale stato di diritto rappresenta una grande sfida che richiederà tempo impegno e dedizione
I movimenti sfociati durante la primavera araba in Yemen Siria Libia non hanno avuto la stessa evoluzione di quelli nati in Egitto e Tunisia dunque in queste aree la transizione democratica non potrà avvenire a breve
In quanto tali movimenti dovranno dimostrarsi capace di essere permanenti nel tempo
In Libia
Abbiamo assistito importanti sviluppi successivi alla creazione di una zona di non sorvolo decretata dalla risoluzione delle Nazioni Unite
I manifestanti sono finalmente immeritatamente vicini alle esautorazione dell'oppressore degli ultimi quarant'anni della storia libica
è stato già affrontando le pesanti sfide legate al periodo immediatamente successivo alla liberazione del Paese
In Siria la situazione è diversa
La sua posizione strategica e la prospettiva di lotta ed estremismi di stampo settario
Richiedono l'adozione di una diversa impostazione
Quale quella di far ricorso sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti e sostenuta dall'Europa
A tal proposito occorre però registrare un fatto ulteriore
Le prese di posizioni più severe che sono state assunte da altri Paesi arabi dell'area
L'ingresso della primavera araba nessun ottavo mese di vita determina un impatto un confronto sia con importanti sfide sia con nuove opportunità non data democratica già cominciato mutare i contorni del panorama politico del Medioriente
Alcuni aspetti della primavera araba e le conseguenti implicazioni per la stabilità del Mediterraneo non possono essere pienamente colti se non vengono collocati in prospettiva storica
Sebbene le radici
Al fondino in un passato più remoto tra gli anni
Gli anni tra i quaranta civile novecentoquarantacinque mille novecentoquarantotto sono stati particolarmente critici proprio nel momento in cui la democratizzazione
Costituiva una forte aspirazione del mondo arabo
A onor del vero
Alcune potenze occidentali quantunque in modo diverso non hanno osteggiato il processo e tuttavia
L'Occidente ha fallito sotto tre punti di vista
Innanzitutto non si è rivelato sufficientemente attento le complesse dinamiche socio-economiche allora prevalenti nelle società arabe
In secondo luogo adottato un'impostazione cospiratori ha nei confronti della Palestina
E a tale riguardo è superfluo ricordare i noti eventi che hanno preceduto la creazione dello Stato di Israele nel mille novecentoquarantotto
E infine
La spinta occidentale a favore di un'alleanza militare in Medioriente è stata accompagnata da condizioni inaccettabili per i Paesi arabi impegnati sulla via delle riforme del progresso
La stagione rivoluzionario del mondo arabo è stata ribattezzata primavera araba
La prima vera in Egitto stagione delle tempeste di sabbia per questo motivo
E considerato una stagione tutt'altro che piacevole Comisso carico di problemi capaci di rallentare il progredire del processo ma impotenti nel bloccarne l'inevitabile flusso
Oggi stiamo assistendo alla rinascita del nazionalismo su base di un orgoglio nuovamente ritrovato lecita democratico riafferma era la sua influenza in quanto solido partner del Medioriente
Tale processo si manifesta in quanto parte di un risveglio politico globale
Movimento per il cambiamento reso possibile anzi accelerato dalla moderna tecnologia comparabile con altri periodi di trasformazione rivoluzionaria che hanno segnato la storia moderna
Il gioco che si svolge oggi nel mondo arabo si chiama cambiamento
E man mano che la primavera araba avanza anche se con velocità diverse nei vari Paesi i Governi dell'Area dovranno attuare autentiche riforme
Gli arabi meritano libertà sicurezza e prosperità accompagnate da giustizia sviluppo sociale
Lei era della democrazia porta con sé la promessa di dare al mondo arabo la possibilità di essere artefice delle proprie azioni
E permetterà altresì
Di sviluppare un nuovo paradigma nei suoi rapporti con l'Occidente basati sull'uguaglianza e il partenariato
L'Egitto
Svolge un ruolo particolarmente decisivo nel quadro complessivo
La sua popolazione rappresenta circa il venticinque per cento della popolazione totale del mondo arabo e per gran parte del ventesimo secolo è stata il motore della modernizzazione dell'area
Se la democrazia riuscirà a imporsi in Egitto
Anche altri Paesi seguiranno la stessa strada
Se invece l'esperimento democratico dovesse fallire per opera delle forze antidemocratiche allora la rivoluzione non sarà riuscita a raggiungere il suo scopo dar vita a un sistema democratico
L'Egitto possa rivoluzionario ha urgente bisogno di rafforzare la sua economia e ripristinare la sicurezza generale entrambe le esigenze sono vitali per un successo durevole della rivoluzione
La primavera araba in Tunisia Egitto negli altri Paesi continuerà a dover affrontare problemi scottanti
La Libia allo Yemen la Siria rappresentano sfide uniche
Ma la strada verso le riforme sembra inevitabile ciascuno di questi Paesi
Si muoverà secondo i propri ritmi ma tutti avranno bisogno di una politica economica internazionale che dia sostegno alle loro aspirazioni politiche in questa fase di grandi tra azioni da qui
La necessità di una nuova partnership euroaraba per una democratizzazione fondata sul sostegno alle loro rivendicazioni
Nella fase di progressiva costruzione ed istituzioni democratiche la comunità internazionale può sostenere la primavera araba scegliendo rispetto al conflitto arabo-israeliano in essere
Di contribuire agli sforzi per risolverlo piuttosto che impegnarsi per gestirlo
Oggi
è imperativo farlo cessare in modo che israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza
Per circa vent'anni gli sforzi negoziali tra israeliani palestinesi sono stati frustrati del rifiuto categorico di Israele di recedere dalle sue posizioni su questioni fondamentali
Riprendere il negoziato partendo dallo stesso punto iniziale significa esporsi a un fallimento annunciato la strategia israeliana consiste nel perdere tempo guadagnavano secondo i punti di vista
Per cambiare sistematicamente i dati di fatto violando il diritto internazionale e rendere così la creazione di uno Stato palestinese sostenibile praticamente impossibile
La primavera araba acceso i riflettori su una nascente opinione pubblica araba che è riuscita a liberarsi dal giogo dei suoi governanti
Soltanto una soluzione equa durature globale del conflitto arabo-israeliano potrà calmare la sua crescente rabbia e soddisfare la sua ricerca di pace
L'accordo di riconciliazione nazionale raggiunto in Palestina tra Fatah e Hamas firmati in Egitto il tre marzo è uno dei principali risultati in questa moltitudine di cambiamenti
Altri sviluppi sostanziali certamente seguiranno
Ai palestinesi deve essere offerta una nuova opportunità capaci di ricondurre a un tavolo negoziale realmente finalizzato alla composizione del conflitto in essere sulla base di una soluzione che prevede la creazione dei due Stati
La comunità internazionale
Deve sostenere e riconoscere la richiesta palestinese rivolta alle Nazioni Unite che aprirebbe la strada una soluzione accettata a livello internazionale la creazione di due Stati nati lo stesso giorno ventinove novembre mille novecentoquarantasette
Data della risoluzione centottantuno dell'Assemblea generale dell'ONU
Cercare di risolvere il conflitto arabo-israeliano potrebbe sostenere la primavera araba nel suo sforzo di democratizzazione e costituire un modello di democrazia da spostare in tutta la regione araba
Il mondo arabo ribadisce fermamente la sua offerta di pace come del resto si evince dall'iniziativa araba di pace grazie
Bene ottenuto
Abbiamo tenuto a leggervi questo intervento come se l'avesse fatto effettivamente il Segretario generale della lega araba data la sua importanza suo spessore la sua
Richiesta di
Essere approfondito meditato ma ora vorrei invitare il nostro amico il Ministro Franco Frattini a prendere la parola grazie molte
Certamente
Certamente ancora una volta un
Comunque un grande piacere essere qui io
Penso e l'ho detto molte volte ne abbiamo parlato in tante occasioni abbiamo presentato meeting insieme con la professoressa Guarnieri con Roberto Fontolan insomma il meeting ormai
Quell'appuntamento di eccellenza del sistema Italia che ci permette
Una volta l'anno diciamo così di parlare veramente con distensione con moderazione
Con profondità di valori di ideali di principi che ruotano intorno alla persona umana e quindi
è una risorsa per il Paese che io personalmente vi ringrazio di tutto cuore perché questa esperienza continua ogni anno più importante più forte e anche quest'anno parlare di primavera araba parlare di
Sfide nel Mediterraneo abbiamo ascoltato il testo che ci ha mandato il nuovo segretario della lega araba ascolteremo Tarak Ben Ammar e il professor Faruk
Certamente
è un'occasione in più per poter parlare
Di un tema
Che sarà evidentemente non per le prossime settimane ma per i prossimi anni
Una
Delle sfide cruciali per il mondo intero in questi giorni noi ovviamente viviamo con trepidazione le ultime battute
Della crisi libica lo facciamo con l'intento di scongiurare un bagno di sangue
Una
Azione
Sconsiderata di guerra civile per le strade lo facciamo affinché
I responsabili di crimini contro l'umanità siano
Catturati e consegnati al tribunale penale internazionale ma nel frattempo cari amici
Scopriamo giorno dopo giorno gli orrori
Di questa crisi drammatica scopriamo le notizie che ci parlano di ventimila civili sterminati dal regime scopriamo le fosse comuni scopriamo
Delle strategie
Ben organizzate permettere
Migliaia e migliaia di disperati sulle barche verso l'Europa come rappresaglia del regime
Contro di noi e scopriamo con i volti terrorizzati di bambini i tredici e quattordici anni
Il reclutamento come mercenari da parte di Gheddafi di bambini soldato da Paesi poverissimi dell'Africa che andavano lì
E sono andati lì e sono morti in alcuni casi in altri casi per loro fortuna sono stati arrestati
E saranno ovviamente risparmiati bambini terrorizzati che andavano lì per pochi dollari a sparare perché il regime così voleva continuare l'eccidio del suo popolo
E pensiamo forse in queste ore
Con
Un po'di lucidità in più
Che
La risoluzione delle Nazioni Unite
La missione internazionale ci permette oggi di parlare
Delle prospettive di una Libia in cui
I diritti vengano finalmente garantiti
E non di una Libia in cui
Bengasi Misurata non esistono più perché sono state rase al suolo dai carri armati e dall'aviazione
Del regime possiamo riflettere oggi su tutto questo
E possiamo ora pensare forse meglio
A quella che
Potremmo chiamare con la primavera araba una epidemia positiva di speranza questo entusiasmo che ha contagiato milioni e milioni di giovani
I cui effetti non si sono ancora compiuti bene ha detto inabile alla rapida il suo intervento come dimostra ad esempio
La situazione siriana su cui dirò una parola
Le ultime fasi della crisi della crisi libica ma certamente
Anche questo primo momento di entusiasmo ha segnato la fine di un ciclo un ciclo che pochi pensavano si potesse
Addirittura aprire
E io voglio ricordare che
Il il momento la scintilla che lo sa meglio di ognuno di noi Tarak Ben Ammar la scintilla di questa primavera araba è stato un gesto senza precedenti
Dieci anni dopo l'eccidio dell'undici settembre
Un giovane tunisino povero
Invece di
Farsi saltare per aria e uccidere gli altri
Si è ucciso lui per protestare contro l'ingiustizia per dimostrare questo gesto di disperazione
Per fare un appello al popolo dei giovani e dei meno giovani del suo Paese un appello ai diritti un appello alla dignità
Questa era la parola
Che ha probabilmente motivato quello sfortunato ragazzo a compiere questo gesto estremo un appello per il suo diritto alla dignità
E per il suo diritto ad essere felici ad avere una vita normale Luigi e la sua famiglia
Non ha protestato uccidendo gli altri ha compiuto un gesto drammatico contro se stesso questa è stata la scintilla
Che ha fatto esplodere nel mondo arabo milioni e milioni di giovani
Molti di essi istruiti beneducati che chiedevano e chiedono
Una
Diversa
Qualità della vita ebbene
Tutti noi ci siamo trovati in un momento in cui diciamo la storia sia rimessa in moto con dei fatti con degli accadimenti che nessuno aveva previsto
Avevamo un quadro di certezze
Quante volte le persone gli esseri umani hanno delle certezze e poi queste certezze sono improvvisamente perturbante improvvisamente sconvolte vedete
Qualcuno nell'Occidente aveva
Persino pensato
Che vi fossero Paesi
Che vi fossero popoli destinati per ragioni storiche per ragioni
Culturali ad essere forse per sempre escluse
Dagli stessi benefici di quel progresso e di quella democrazia
Di cui noi
Fortunati europei abbiamo goduto qualcuno nell'Occidente pensava persino
Che per quei popoli regimi non democratici potessero essere l'unica alternativa possibile
Questa è stata a mio avviso una grave colpa
Dell'Occidente una colpa di tutto l'Occidente commessa
Qualche volta per miopia
Talvolta
Purtroppo per un calcolo
Diciamolo con franchezza con quell'autocritica che possiamo e dobbiamo tutti noi occidentali esercitare in momenti come questo
Abbiamo
Troppe volte
Preferito seguire dei partenariati di convenienza piuttosto che dei partenariati di autentica convivenza
Abbiamo pensato che regimi autocratici ci avrebbero difeso meglio dal terrorismo avrebbero bloccato meglio i flussi di immigrazione clandestina
Avrebbero garantito meglio la cooperazione e la collaborazione con l'Occidente
Ci siamo svegliati un giorno con quel giovane tunisino che si uccideva
E abbiamo capito che quelle dittature avevano i piedi di argilla
L'abbiamo capito e paghiamo oggi
Il prezzo di non avere compreso
Che quella voglia di libertà che quella voglia di diritti era una voglia che esisteva e c'era già
Dentro milioni e milioni di giovani che non avevano soltanto avuto la possibilità
Di esprimere la
Liberamente io credo
Che
Anche solo per questo fatto anche per
Riparare l'errore compiuto e la miopia dell'Occidente noi dobbiamo senza se e senza ma essere affianco di questi giovani delle rivoluzioni arabe
Lo dobbiamo fare
Anche solamente per questo
E forse loro
E forse loro se saremo sinceri capiranno
Ecco questo risveglio
Ha inciso anche
In grande profondo con grande profondità su delle convinzioni che si erano radicate
Negli stessi Paesi
Interessati pensate alle convinzioni di dittatori
Che danzano vano sulla bocca di un vulcano pochi giorni prima della caduta dei loro regimi
Pensando che in fondo la vere combattuto il terrorismo che era ovviamente anzitutto interesse loro fare
Li potesse riparare
Dalla rivoluzione di popoli che chiedevano non certamente
Di aiutare il terrorismo ma chiedevano di combattere il terrorismo ma insieme di dare diritti e democrazia
Quei dittatori erano convinti che mai mai il loro potere sarebbe caduto vedete
Anche
Questo
è stato rimesso in discussione talvolta in pochi giorni
Talvolta i lunghi mesi di dolorosi scontri e di perdite di vite umane innocenti però io posso dire
Quello che a me è capitato
Avendo compreso presto
Alcuni amici arabi mi dicono tu sei Caliano comprendi meglio di altri
La realtà del mondo arabo e Mediterraneo io ero lì a piazza Tahrir agli inizi di febbraio primo tra i miei colleghi occidentali per capire
Per guardare davvero questa piazza Tahrir e in Tunisia addirittura qualche giorno prima di incontrare il Governo transitorio e bene
Io in quel
In quelle città in quei Paesi che conoscevo tante volte ci ero stato
Ho incontrato giovani meno giovani professori universitari scienziati
Che non chiedevano qualcosa contro chiedevano dignità
Diritti condizione di vita democrazia sviluppo economico vedete in quella piazza Tahrir né io
Né nessuno di voi dalle televisioni di tutto il mondo ha visto bruciare
Le bandiere americane le bandiere israeliane nessuno di noi ha visto proclami contro l'Occidente quei ragazzi e quelle ragazze di piazza Tahrir
Io ci sono stato quando la polizia del regime non c'era già più
Ho visto con i miei occhi il professor Farouk lo sa dove di che cosa parlo quella sinagoga che si affaccia su piazza Tahrir
Che non era più protetta non perché non c'era la Pop quella sinagoga che si affaccia su piazza Tahrir
Che non era più protetta non perché non ha durante il regime era difesa perché c'era il pericolo dell'estremismo quando è arrivata la rivoluzione di piazza Tahrir la sinagoga ebraica è stata aperta
Io l'ho visto con i miei occhi
E qui sto
Mia
Colpito
E questo mi ha colpito profondamente vedete ora lo diceva assai bene il Segretario generale della lega araba
La primavera araba sta
Aprendo la strada a un'estate a un autunno di domande
Di incertezze di grandi problematiche riusciranno questi Governi transitori a traghettare il Paese i Paesi verso un autentico modello
Aperto democratico trasparente
Sapranno quei giovani
Cogliere il frutto politico della loro rivoluzione oppure no queste sono domande importanti che valgono per paesi che l'Italia considera
Amici
Che hanno con noi un partenariato privilegiato da sempre non solo perché siamo
Il primo partner economico ma perché penso all'Egitto
Abbiamo una storia millenaria in comune abbiamo una cultura una storia che dall'antichità lega l'Italia e l'Egitto e che ci porta a dire
Ci sentiamo noi italiani direttamente interessati acché il nuovo Egitto fio rischia nella democrazia una democrazia in cui
L'estremismo sia emarginato
In cui tutte le componenti della società siano rispettate
In cui
Quelle ragazze che io ho visto a piazza Tahrir
Abbiano un ruolo come donne protagoniste della società egiziana del prossimo futuro
E
Permettetemelo da cristiano dove i cristiani d'Egitto abbiano la libertà di professare la loro fede
Sempre comunque
Questa
è la volontà
Che noi rappresentiamo
E per la Libia la Libia a cui ci ha unito un passato
Di dolore
Un passato di colonialismo che ha fatto male al popolo libico e che un trattato di amicizia tra il popolo libico e il popolo italiano
A
Chiuso per sempre un passato di dolore
Un passato di colonialismo italiano per cui bene ha fatto l'Italia a chiedere perdono non ad un dittatore ma al popolo libico ai figli ai nipoti ai pronipoti delle vittime di quel colonialismo oggi noi
Siamo obbligati
Con la nuova Libia ad essere vicini a loro mi fanno davvero sorridere
Quelle esercitazioni giornalistiche adesso c'è la corsa tra Italia e Francia alla Libia
L'Italia è sempre stata in Libia non facciamo la corsa con nessuno noi saremo in Libia quello che abbiamo voluto essere sempre un amico rispettoso serio che aiuterà
Il popolo libico quando il popolo libico soffre ma che lo aiuterà anche
Accresce nei diritti nella democrazia dello sviluppo economico noi
Pensiamo
Che gli accordi
Che abbiamo già stabilito con il Governo transitorio della nuova Libia sia né il pilastro su cui il lavoro comune dell'Italia della Libia potrà continuare che ancora la Tunisia
Paese bellissimo tanto vicino alla nostra Italia da essere raggiungibile con poche miglia di mare anche da gente disperata che scappa dalla povertà
E questo
è un elemento dirò una parola anche su questo ovviamente
Ma vedete
Quando ero in Tunisia diciamo ci sentiamo obbligati moralmente
Ad aiutare la Tunisia ad arrivare rapidamente ad un'evoluzione positiva dopo che le prime tappe sono state compiute
Questo vuol dire impegno economico impegno culturale impegno politico impegno per portare lo sviluppo in quel Paese
C'è un punto
Dolente ancora un punto gravemente dolente la situazione in Siria in Siria abbiamo visto i carri armati del regime
Sparare sui civili innocenti e abbiamo sentito
Un lato forse il lato più crudele
Del regime parlare
Di un baratto con l'Occidente voi garantite la stabilità a questo regime
Lasciate andare e noi in cambio contribuiamo a garantire la stabilità del Medioriente che è ovviamente interesse
Di tutti noi allora
Come ha detto né abile alla Rabi
La nostra risposta è e sarà una risposta di fermezza o si difendono i diritti umani senza assegni e senza ma dovunque siano violati
Oppure lasciamo perdere rinunciamo ritiriamoci abbiamo scherzato non possiamo continuare ad assistere senza che un meccanismo internazionale di sanzioni reali
Costringa all'isolamento internazionale un regime
Che finché non promuovo promuoverà
Una vera strada di riforme non può essere in nessun caso un interlocutore per nessuno dei Paesi democratici dobbiamo essere chiari su questo perché vedete
Quando
Quando
L'Italia
Quando l'Italia per prima
Decide di richiamare il proprio ambasciatore a Damasco e c'è pure qualcuno che arricchisce il sopracciglio e dicendo ma come avete ritirato l'ambasciatore certi toni
Noi non pensiamo e non pensavamo
Che nel momento in cui i carri armati
Sparavano sull'affollare le strade di Damasco
Il nostro ambasciatore dovesse essere lì nell'anticamera della Cancelleria della dittatura questo abbiamo ritenuto che l'Italia non lo dovesse fare ma
è chiaro che è un punto dolente ancora
E la lega Araba lo so
è impegnata per trovare anche su questo
Una soluzione
Verso il rispetto assoluto dei diritti umani cosa allora per il futuro
Dopo questa primavera araba
Beh io credo
La prima parola d'ordine è accendere un obiettivo sulla
Vero scopo di queste rivoluzioni arabe il ruolo della persona umana io credo che se c'è
Un Progetto un filo comune
Che lega queste rivoluzioni arabe il filo comune si chiama dignità della persona umana dignità dei suoi diritti dei suoi valori delle sue aspirazioni io credo che il diritto di ognuno a partecipare alla vita politica a godere dei diritti fondamentali a partecipare dello sviluppo economico ecco questo
è l'obiettivo il focus principale su cui nel prossimo futuro ne dovremmo concentrare il nostro sostegno ai giovani rivoluzionari i ai Governi transitori
Che se ne fanno portavoce che vedete insisto ancora una volta è un tema che mi sta
Troppo a cuore in questo focus sulla persona umana
Noi vogliamo chiediamo facciamo un appello forte ai nostri amici della riva sud
Del Mediterraneo che la libertà di professare ogni religione sia diritto fondamentale prioritario per questi nuovi governi e per i Governi che li sostituiranno
Noi
Lo sappiamo
E vedete
Pensavo anche a questo riflettendo sulle rivoluzioni arabe è un momento in cui in questi Paesi
La credibilità del futuro si gioca anche professor Carù Faruk carissimo Tarak
Sulla sfida che questi Paesi e questi Governi vinceranno sul ruolo della donna
Perché troppe volte tante volte si è parlato del ruolo della donna nel mondo arabo
Ne abbiamo cominciato a parlare quando
Lavorando con gli amici per definire i pilastri che loro hanno costruito di una
Costituzione afgana e di una Costituzione irachena abbiamo plaudito
All'introduzione in quelle costituzioni
Del principio
Dell'uguaglianza dei diritti del pieno rispetto delle donne
Io credo che
Un grande vento di libertà
In questo nord-Africa potrebbe potrà e dovrà
Mi permetto di dire portare ad analogo riconoscimento nelle nuove costituzioni arabe del ruolo della donna in questi Paesi
Sarebbe un bellissimo gesto
Il gesto
Che carri compenserebbe
Ricompense Rebeh
Quelle ragazze egiziane che io ho incontrato a piazza Tahrir alcune col velo altre senza velo che chiedevano la stessa cosa dignità eguaglianza un ruolo nella società
Anche questo è un punto su cui
Noi dobbiamo essere vicini
Con rispetto senza paternalismo senza imposizione con amicizia I nostri amici arabi
Della Riva sud del Mediterraneo e l'altro punto e ancora come dire
La crescita lo sviluppo economico
Non ci potrà essere un successo delle rivoluzioni arabe sia acquisto non si accompagnerà
Una rinascita delle economie dello sviluppo di quei Paesi io avevo parlato di un grande piano Marshall per il Mediterraneo l'avevo fatto tre mesi e mezzo fa
Molto tempo fa avevo lanciato un progetto le prime risposte sono arrivati alcuni miliardi di dollari da istituzioni finanziarie internazionali ma io mi permetto di dire
Ci vuole di più
Ci vuole un piano condiviso a livello internazionale di cui fortemente l'Europa prenda la bandiera noi europei siamo orgogliosi di potere aiutare Paesi che crescono e si sviluppano con chi meglio
Che con i Paesi della riva sud del Mediterraneo dovremmo farlo se vogliamo crescere insieme sul Mediterraneo e allora
Riprendiamo subito quei colloqui negoziali quegli incontri quelle opportunità offerti alle piccole e media impresa
Diamo ai giovani
Della riva sud del Mediterraneo la possibilità di trovare
Intorno a queste rivoluzioni arabe la risposta alla loro disperazione alloro appello per far
Superare la povertà
Questo io credo
Dovrebbe essere
Il secondo punto su cui
Tutta la comunità internazionale si mobilita per il bene dei nostri amici in questa parte del mondo e poi il terzo pilastro e partire
Ancora una volta dalle persone umane e dal concetto di dialogo dialogo interculturale
Dialogo interreligioso ecco lo dico a me stesso lo dico per noi europei
Non tiriamo il freno a mano non ci facciamo prendere dalla paura perché ancora non abbiamo avuto tutte le risposte che volevamo
Facciamo un investimento
In questi giovani in queste ragazze questi ragazzi che hanno pagato un prezzo anche di sangue per la loro libertà non facciamo prenderci non ci facciamo prendere da una
Paura a breve termine
E io dico lavoriamo in modo profondo
Per
Resettare
Completamente i rapporti tra l'Europa il Mediterraneo tra l'occidente il Mediterraneo è venuto il momento di farlo
E mi permetto di dire la chiave è quella di creare un nuovo umanesimo che guidi questo percorso di trasformazione profonda umanesimo
Che non viene quindi dalle élites
Che non viene dalle istituzioni che non viene nemmeno dai Governi viene dal basso un umanesimo che viene da i popoli noi abbiamo il dovere
Di incoraggiarlo questo
Non è vedente soltanto un appello morale
è l'interesse condiviso di tutti noi
Perché il fattore professor Farouk a mio avviso
Di
Massima destabilizzazione
Della Riva sud del Mediterraneo si creerebbe se il cui i giovani che hanno lottato vedessero oggi che non ci sono frutti dalla loro rivoluzione allora sì
Che ci sarebbe l'instabilità
Allora sì che il messaggio pericoloso dell'estremismo potrebbe infiltrarsi
Con un messaggio secondo cui solamente l'interpretazione teocratica può salvarli e non quella democratica allora sì
Che noi europei saremmo veramente nei pasticci ecco perché io credo ci vuole apertura vedete
Per fare questo
Per un Paese come l'Italia
Vuol dire soltanto ritrovare se stessi
Questa è la nostra storia da millenni
Non è qualcosa di nuovo per noi italiani guardare alla Tunisia la Libia all'Egitto all'Algeria e qualcosa che i nostri avi hanno fatto da generazioni
E generazioni e allora non temiamo neanche
Nel rispetto delle regole
Nei principi che stanno scritti nelle leggi non teniamo neanche l'accoglienza non temiamo l'integrazione non temiamo di aprirci a questi giovani
Che se vengono per lavorare rispettare la legge devono sentirsi come a casa propria perché per loro
Per loro
Vedete non è
Per loro
Non è bello e non è facile fuggire dalla loro patria non è bello e non è facile lasciare la Tunisia o l'Egitto per cercare fortuna in Europa
E nel momento in cui rispetteranno le leggi noi dobbiamo sapere che di persone umane stiamo parlando non di numeri
Abbiamo ovviamente
Anche noi qualcosa da chiedere il rispetto delle nostre leggi il rispetto dei nostri principi ma vedete se noi saremo
Generosi ed accoglienti con gli altri
Saremo anche più forti nella difesa della nostra identità ed è la difesa dei nostri valori non saremo più deboli saremo più forti io lo dico
Proprio
Perché sono tra quelli che più si è battuto
Per difendere nel mondo le minoranze cristiane allora sento di avere il diritto
A rivendicare come rivendico i diritti dei cristiani in giro per il mondo il diritto di chi fugge dalla disperazione a trovare accoglienza a casa nostra perché altrimenti
Scherziamo con il definirci cristiani giochiamo con le parole o lo siamo davvero oppure abbiamo scherzato
E quando
Proprio per la stessa ragione e proprio per la stessa ragione e concludo con questo pensiero noi dobbiamo essere forti nel rivolgerci a quei Paesi
Dove ancora i diritti che noi riteniamo essenziali non sono garantiti care amiche cari amici mentre noi parliamo
Vi sono nel mondo
Milioni di cristiani che non hanno il diritto per legge di professare la fede cristiana vi sono
Cristiani
Che debbono dire messa
Nei sottoscala dei palazzi e che non possono farlo in pubblico perché la legge lo proibisce ecco allora
Che mentre
Ragioniamo di accoglienza di integrazione di apertura
Dobbiamo essere chiari e cominciare finalmente a parlare a Paesi con cui abbiamo rapporti di amicizia di collaborazione la nostra idea
E che
Ogni persona umana in qualunque parte del mondo abbia il diritto di professare la sua fede
E non possa essere messo a tacere perché c'è una legge dello Stato che lo proibisce perché le leggi dello Stato
C'è dono dinanzi a una legge che è molto più importante di quella di tutti noi e della legge che fa scegliere a ciascuno quale fede professare ecco perché
Chiudendo queste mie riflessioni
Io dico la primavera araba è una sfida per l'Occidente è una sfida per noi europei ma è una grande sfida per noi italiani
Noi italiani abbiamo una storia di umanità
Abbiamo una storia di democrazia abbiamo una storia di cultura e di tradizioni che ci vedono come ponte naturale
Mi permetto di dire per una volta con orgoglio di italiano in questo noi non siamo secondi a nessuno grazie
Bene
Non voglio
Dispiace dover interrompere il giusto applauso e calore al Ministro Frattini per le tante cose così importanti che ha detto ma il tempo corre e voglio dare subito la parola a Tarak Ben Ammar
E molto bello sentire
Un rappresentante delle liti un Governo questo grande Paese
Essere in armonia con la sua fede
E con la politica che fa il nome del popolo italiano queste parole di saggezza e
Devono essere riprese da
Molti altri politici sia qua che altrove
E anche molto difficile per me parlare dopo uno come Franco Frattini sicuramente ognuno di voi lo pensa e
E
Cercherò
E questo matti questa mattina Franco ha avuto un premio su
La relazione del
Interreligioso e di tolleranza tre tra le civiltà credo
Che e meritatamente quando si sente ma non soltanto le parole
Anche l'attuazione difficile in Tunisia negli altri Paesi su temi spesso di grande
Polemica io cercherò
Essendo non un uomo politico
Né un professore di università
Ma un imprenditore della cultura di diritti da musulmano oggi
Nel mese santo per i musulmani che un mese dove uno deve chiedere il perdono deve avere un atto di sacrificio di comprensione
E di tolleranza perché l'Islam e
Come
La cristianità
Una religione di pace contrariamente a questa piccola minoranza di gente che utilizzano le religione per fare delle guerre
Quando ho visto conosco questo convegno
Da trentadue anni
Polio ripercorso le persone che sono venuti qua e più vedevo le persone più mi sentivo piccolo
E l'esistenza diventa un'immensa certezza mi sono chiesto ognuno di noi riflette ma cosa vuol dire quella frase ognuno di noi avrà un'interpretazione
Intanto vedere quattro mila giovani
Che vengono dei dicono il loro istante a
Grazie gratis contribuire a questo convegno
E una dimostrazione
Di dare
E non sempre di ricevere ed io sono stato educato da una
In una famiglia dove mi chiedevano non chiedere sempre cosa ci daranno tanto dai poi Dio deciderà cosa chi deve
Dare attenta
Essendo nato in una famiglia musulmano ma di madre data cattolica sono cresciuto
Dalla tolleranza delle tre religione e la cosa incredibile è che io non ero praticante dalla mia religione musulmana la conoscevo superficialmente come quella cattolica
E all'età
Vi dico questo perché penso che l'espressione le esperienza personale alla fine la condotta dalla vita di un essere umano non importanti chi è
A tredici anni sono andato a scuola
Tredici anni sono andato a scuola da i prezzi l'unico ragazzo musulmano in una scuola cattolica
I miei amici musulmani mi hanno detto stai attento
Che cercheranno di convertirsi
Io non avevo paura perché ero curioso di capire
Questa bella religioni di Cristo
E mi ricordavo
Che di domenica mattina i miei amici mi dicevano beato te che non ti devi alzare
Per andare alla messa
Io da piccolo mi alzavo presto
E sono andato un po'per
Michele poniamo di essere l'unico a dormire andavo con loro alla messa
Però entravo in questa chiesa della scuola sulla via Aurelia che adesso diventato latte divisioni vaticana
E mi mettevo dietro
Perché ovviamente
Non conoscevo niente della religione cattolica e c'era una croce in fondo che era il Cristo
E quella croce mi guardava me io mi sentivo un po'come Maktoum qui cosa fai
E
Vi ricordate che c'era quella pubblicità all'epoca nella RAI che poi è stato levata perché c'era il piccolo
Io non sono un nero sono sporco nomi Riccardo era una pubblicità un po'razzista che può esserci
Calimero ecco
Mi sentivo di Calimero della situazione io
Ma vi devo dire che è una cosa che poi
Assegnato la mia carriera perché uno dei preti ha visto il mio imbarazzo
Quando pregavano c'erano un po'dei gessi da fare io mi alzavo mi sedevo dietro c'era il banco
E poi mi ha detto ma tu sei curioso sulle religione ha detto assolutamente sì
E lui mi ha insegnato la mia religione quella ebraica e ovviamente a vostra
E sono stato affascinante
Molti anni dopo
Dopo la scuola ho scelto di fare cinema
Perché attuato
Il cinema italiano
Il primo registro che incontro si chiama Roberto Rossellini
E l'Unipol fare del Messia
Guarda caso il mio primo film e il Messia
E porto sul sette il Messia il prete chi mi aveva insegnato a me la religione perché io non volevo fare errori
Sulla produzione di un film su di Messina
Questo film è stato girato in Tunisia
E abbiamo girato il Messia
Le scene più forte in un Paese musulmano la crocifissione la passione di Cristo e abbiamo girato
Nella grande moschea di Carew anche la moschea di che Air One e andare quattro volte Ackerman per un musulmano e come andare una volta la Mecca
E menomale che questo Paese tollerante la Tunisia e il Primo Presidente Bourguiba
Che aveva rispettato il diritto di colto per gli ebrei per i cristiani
Perché era eravamo e siamo tuttora un Paese laico ci ha permesso di girare e tutta la mia carriera rifaccio dei firma Gesù di Nazareth di Zeffirelli che ho prodotto in Tunisia
L'attore
Faceva il rabbino perché voi ovviamente ma io e i tunisini hanno sapevano che Gesù era un rabbino
Mi ricordo anche che amici americani hanno scoperto con la passione di Cristo che ho prodotto che ho distribuito da musulmano
Da solo contro tutti
Mi ricordo e mi sono ricordato dopo tutti questi anni ma ma come mai
Sono stato scelto io musulmano a fare mi sia
Gesù la passione di Cristo la Bibbia San Pietro Madre Teresa San Paolo Giovanni Paolo secondo
Con un grande uomo di televisione Ettore Bernabei
Che era un
Un signore che mi aveva aiutato a fare Gesù di Nazareth mi sono detto presso il destino essendo musulmano orientale credo alla strada che Dio ci prepara
Siamo noi a uscire di strada o a seguirla
Ma non l'acqua capiamo subito questa strada è questa l'esistenza di vento l'immensa certezza c'ho pensato
Io sono sicuro che sono stato scelto
Proprio perché sono musulmano e mi ricordo quando sono andato difendere la passione di Cristo di Mel Gibson che grazie al Santo Padre che ho avuto l'onore di conoscere
Noi abbiamo presentato la passione di Cristo pecche Mel Gibson è stato attaccato di essere antisemite
Che il film non era ma su
Una frase
Detta da un signore su internet con la globalizzazione il pericolo di una frase detta torto su un uomo si poco totalmente distruggere una visione
Sono andato in televisione francese perché non citavano le sale c'era un boicottaggio
In quindici Paesi le mie impresa e hanno distribuito in Italia era facile siete un Paese cattolico ma i francesi
Non volevano la passione di Cristo e posso dirlo oggi la Chiesa cattolica di Francia non c'ha appoggiato di paura di essere accusato di antisemitismo
I musulmani di Francia non mi hanno aiutato
Non parliamo delle minoranze ebrei che mi hanno attaccato in tribunale
E sono andato davanti a dieci milioni di francesi in televisione
E sono scioccati loro di vedere un musulmano che difende Cristo
E proprio per questo ho detto ma non avete capito niente
Cristo
Nel Corano
Noi crediamo in Cristo e in Maria
Certamente il Musil mani e non lo vedono come Dio o figlio di Dio e la trinità è un concetto molto difficile ma non soltanto per i musulmani
Però
Il profeta Maometto Cristo era wondo dei profeti per lui più importanti io fra un mese inizio un film su Maria
In Tunisia
Tutti questi film sono stati fatti in terra musulmane con giovani tunisini e dopo trentacinque anni di carriera sessanta firme mi ricordavo di questa frase di questo prete
Che mi aveva fatto vedere un discorso di un grande Presidente americano che diceva non chiedete sempre quello che il fosso Paesi vita ma chiedetevi quello che voi potete notare al vostro Paese
I quattro mila giovani qui
Lo applicano tutti i giorni Franco Frattini come ministro altri
Non importanza quale lavoro facciamo per il suo popolo per la sua terra per il mio popolo tunisino
Producendo sessantacinque fin grazie a chi Zeffirelli
Monicelli
Tornatore
E posso continuare registi tecnici e maestranze italiano che hanno insegnato
Ai miei giovani
Io ero giovane come loro novecentocinquanta mila posti di lavoro sono stati creati
Su l'industria della cultura che dirvi quanto il dialogo
Questo convegno e sul dialogo e della tolleranza sopra le religione che sulla pace
Circolo e bellissimo
Farlo e molto più forte
E ognuno
Nel suo lavoro e il cinema
Quando abbiamo distribuito la passione di Cristo
Era l'unico figlio perché voi sapete che c'è una tradizione del nell'Islam non è nel Corano che non si possono vedere immagini di
Di Dio o di profeti
E
Ho distribuito la passione di Cristo di Mel di Pistoia in tutti i Paesi ha ravvisato una prima e non è stato sentito ratto
I palestinesi e l'hanno interpretato come se fosse loro perché giustamente ogni arabo ha visto dalla sofferenza di Cristo nella passione
E mi ricordo di Excel mi diceva ma perché Tullo voi fare come questo film e gli ho detto amiche Sciuto il tuo messaggio dove i miei detto un giorno
Che se io uomo mini hanno uno può tutto far subire all'uomo più in innocenti di tutti noi Gesù
Quella violenza nella passioni allora i genus siti degli altri uomini
Sono avvenuti che il primo genus sito era questo
E mi piaceva molto questo senso dell'ingiustizia come altri uomini possono far soffrire un uomo innocente ma lo vediamo tutti i giorni nelle guerre civili nelle guerre in Africa le vendette
Dunque
Mi sono detto ma
Cosa posso fare per il mondo arabo al di fuori di film
E due anni fa
Ho deciso di lanciare una televisione
Che era basata sulla tolleranza e sulla sul dialogo interreligioso
L'ho chiamato nessuna Nesta vuol dire la brezza
La brezza Daria quando fa caldo ognuno di voi oggi una brezza non li farebbe male di mare
Ma
E la volevo basati in Tunisia per parlare a chi
Al nord Africa
Nord-Africa sono novanta milioni di persone al di fuori dell'Egitto altri novanta milioni
Libia sei milioni Tunisia undici Algeria trentanove Marocco trentanove morì Tania cinque più i venti milioni di nord africani che vivono all'estero
Francia e altri Paesi
Hanno una lingua che non è l'arabo e un arabo magrebino e mi sono detto con chi la faccio questa televisione con italiani petita Lignani ho sempre pensato sono gli arabi del Nord la mia testa
Grazie
Perché dovete sapere voi sapete quanto la televisione importante sessantacinque per cento dalla popolazione in questi Paesi a sotto i venticinque anni
Chi vi parla come sono ideali di vita
In questi
Voi
E occidentali
Basta statistica tre ore e mezzo davanti alla tv da noi si muore
Quale l'uomo che parla sei ore con un popolo l'uomo politico religioso è una forza incredibile Franco Frattini mi ha fatto l'onore
Di venire a parlare su questa ci fu e queste TV diventata numero uno
E stato la TV della riproduzione e finisco
Il diciotto il giovane il ragazzo che si ha bruciato
Mohamed Bouazizi non voleva morire
Perché da credenti il suicidio l'Islam il proibito
Lui voleva farsi del male e per
Aprire i nostri cuori il nostro egoismo la nostra indifferenza
Al malore degli altri
Lo so perché
La sua famiglia la sto proteggendo e sto preparando un film su Mohamed Bouazizi perché lui è stato scelto da Dio
Per
Aprire il cuore di altri e
In quella settimana la mia televisione il ventinove dicembre
Ha fatto una trasmissioni tipo Ballarò
O allo zero contro il regime ma con il regime di Ben Alì occorra in Tunisia
Abbiamo rischiato l'arresto non io ma i miei dirigenti
Perché di me
Avevano paura di toccare e questa tv è diventato la TV della libertà
Oggi grazie a questa libertà dei giovani ha ragione Franco
Hanno manifestato in Tunisia in Egitto chiedevano nelle strade libertà
Dignità lavoro a Foro in terza posizione
Ma se il lavoro non c'è traccia di sviluppo economico
Stomaco vuoto orecchio non sentì più la libertà e questo e fondamentale per quello che riguarda la donna più posso testimoniare per la Tunisia
Chi non lo sa siamo stato il primo Paese di dare la libertà la donna
Noi nel cinquantotto dopo l'indipendenza del cinquantasette
Di diritto dico di divorzio il diritto di proprietà sessanta per cento dei giovani sono delle donne nell'università
Siamo un esempio nel mondo arabo anzi proprio perché c'è questa libertà delle donne
Non ho paura di chi pensa che l'estremismo musulmano prenderà al potere su la gioventù
La gioventù araba
Sa essere musulmana come voi sapete essere cattolici ma anche democratici la musica laddove gioventù a Ravazzola non accetterà più una dittatura
Riccio cosa organica
Questo forse il mio sogno
Mio desiderio però noi dobbiamo aiutarli per dare i mezzi a loro di avere lavoro benessere e di non a vere scappare
Per andare a Lampedusa o venire da voi a cercare lavoro io sarò molto critico
Il petrolio della Libia
Il petrolio dell'Algeria
Il petrolio dalla represso utilità del Kuwait del Qatar dell'Iraq dibattere
Ma e normale che c'è povertà nel mondo arabo
Non esiste
Ma è normale che c'è
Dei giovani che sono pronte annidare senza niente quando abbiamo le ricchezza che Dio ci ha dato
Dunque la spartizione delle ricchezze la giustizia sociale
Questo
è il vero
Lavoro che i nuovi governi e dovranno fare i giovani tunisini con i soldi della Libia e dell'Algeria i giovani egiziani ci può essere benessere come in Europa
Non è normale che c'è miseria intere arabo quando Dio ha dato a loro non
Hai capiti stati al Governo ai popoli questo sottoterra
Vi ringrazio scusate se ero troppo
A volte
A volte ruolo
Il moderatore è un po'antipatico
Questa
Ente
Si vorrebbe stare volto a lungo ascoltare le persone
Questo applauso testimoniare
Ma
Ma dobbiamo procedere naturalmente
Questo ringraziamento al proprio il calore con cui abbiamo sentito le sue parole
Di questo nostro incontro ora ci immergiamo un po'
Nella musicalità fluente nel fascino della lingua araba perché
Nostro amico guai ci parlerà in arabo dopo alcune
Osservazioni in italiano però questo e questa è un'occasione molto bella per noi di risentire ancora guai in questi giorni al meeting quindi gli cedo subito la parola grazie
Grazie
Buonasera
Desiderio
Usando la lingua più cara al mio cuore
Vorrei esprimere la media felicità
Presentando un mio a voi come il titolo di veci Presidente del meeting Cagliero
Perché questo evento che altri nutro al Cairo due mesi prima del rivoluzioni grazie a voi e alla vostra amicizia
è stato un'opportunità per me di Zinzeri e i i più dei valori che si sono realizzati nella rivoluzioni libertà bellezza e unità
Tale maturo l'estrarre
La la parola stabilita era quella più
Ripetute nel discorso ed ex presidenti Mubarak
E in quanto mantenere la stabilità
Era l'obiettivo primario ed è il fine
Più elevato del regime
Per il quale toccava egiziane sacrificare i propri diritti
E libertà
Essi dovettero convivere
Per oltre mezzo secolo
Con la legge marziale di emergenza
Il decidente dei faraoni dovette rivedere il loro presente
Come fece il loro nonni mummie ferme dentro le bare della stabilità
Ogni idea nuova tonni legittima aspirazione o desiderio di cambiamento
Per Hera e interpretata
Come attentato o minaccia alla stabilità questa stabilità non era altro che una situazioni di stallo paralisi un differente Coman da morti in una totale assenza
Presso tale esiziali come se il tempo se fosse fermato
Senza alcuna azione e proprio a causa di questo genere de stabilita
Che contrasta la libertà e di diritti si è affermato anche il flusso del progetto di modernizzazione e Rinascimento arabo così sono inquinate le acque di questa corrente e con essa
Se ha bloccato il cervello arabo di conseguenza l'homo arabo
Ah pareva totalmente estraneo
Alla propria realtà
Ecco non Cetti
Di un discorso arabo moderno e contemporaneo
Che erano due fette ne esprime
La realtà araba attuale in quanto
Dette con scelte sono state spesso presi in prestito da un pensiero europeo
Che spero in un determinato concetto
Già verificato o da verificarsi
Oppure sono talvolta Concetta insperati al dessero arabo islamico moderato
Che avevano un concetto realistico
In entrambi i casi sono concetti che sono stati impiegati
Per esprimere realtà auspicata è mai avvenuta ed ha un senso molto vago e non
E specificatamente determinato
Una realtà oscura risultante le immagini utopistiche e mai esistite nella memoria e nella coscienza araba
Questa è stata la causa per cui si è interrotta la relazione tra il pensiero
Così l'arabo colto e che ha dovuto Brogio Niero di quei modelli originali
Ed è quelle avvocato Moro
Scusi
Al punto che sono alla pare sia i tradizionalisti che i modernisti in quanto entrambi la pensano allo stesso modo fondamentalista e standardizzato
I tradizionalisti nostalgici
A prescindere dal loro tipologia vorrebbero ritornare al tempo del profeta musulmano e all'epoca dei califfi Rachidi ti e abbassi i ticket oppure tentando di seguire le orme della RAI Cinema Valle salirebbero giuste
O le realizzi modi nel faldone oppure l'equilibrismo di ha lasciato il bis
Ma i modernisti invece nonostante la loro diversità vorrebbe revocare l'epoca dell'intera sci mentale classica o illuministica
Volendo imitare e la metodologia di di carte
Liberalismo di Voltaire lo storicismo linea Hegel
Opporre ma credo di Marx
Questa crisi evita di cui soffre l'homo arabo contemporaneo
è motivata principalmente
Dal fatto che gliele attivo nel suo ambiente
Quando invece dinamismo creativo le relazioni con un'altra che alta
Poco l'altra essenziale per comporre l'identità umana
Facendo trovare quell'armonia smarrita tra il passato e il presente e tra il luogo e i suoi dintorni
La mente araba soffre anch'essa una crisi perché non trova l'armonia tra tempo e luogo e non riesci ad sincrone distanze tra essi
Fondamentaliste dicono effettivamente nell'uomo ma solo come emigranti dal presente ed ha un passato glorioso sempre sognato
E seguaci del modernismo
Fino nel presente ma emigrati con la mente
Nel logo dove sono trasferiti i loro cuori e dove vorrebbero raggiungerli in Occidente
Destrezza alla dignità umana con relativi diritti e libertà nel nome della stabilità
E la minaccia reale della alla stessa stabilità
Perché oltre a frantumare a smantellare la società
Viene frantumato l'individuo
E l'essere umano
Molti Governi occidentali nel nome di questa stabilità hanno ha bocciato l'oppressione dimenticando che che durano occhio
Significa essere partecipi
Agli crimini compiuti e questo atteggiamento è molto più pericoloso
Quando non si comprende che l'interesse maggiore dei loro popoli e civiltà
Invece offrire un contributo nobile
E far valere sembra i diritti dell'uomo
Per realizzare le libertà auspicate
è il più grande appoggiati precedente può dare alle neo democrazie
è sincronizzare i valori della civiltà occidentale senza doppie misure
Poiché le strass Ida
Che pone oggi la primavera araba
Non è di tipo economico politico però politico ma è una sfida morale e culturale
Sì morale sì la morale perché la rivoluzione egiziana è stata un esperimento
Che ha dimostrato che crede nei valori umani nobili è una forza schiacciante che non può essere sconfitta a livello pratico
Non è più di Alison parlare oggi decimo morali neon una contravvenzione al della realtà si è vista infatti che milione dicesse anni
Scese le strade
Per contrastare lo Stato più brevemente e poliziesco nella religione nella regione
Credevano fortemente nel loro diritti e libertà
è stato scritto molto su questa rivoluzione egiziana sulla miseria solo pressione e sulla violenza
Che ha fatto scuola della rabbia della gente
Decidendo ogni limite ma
Io come ci si arrocca vissuta e ha vissuto il periodo accesa antecedente
So benissimo che il vero movente
è credere le proprie potenzialità e capacità di cambiare
E credere anche nella libertà e nella e giustizia
L'unica cosa che è cambiato egiziani ecco è cambiato questa delusione
Che hanno creduto alle loro forza di cambiare
All'esito delle libertà ed era giustiziabile
E questa che andrà a a ad è sconfitto migliore diede pulizia che hanno protetto Mubarak
E questo regime se visto crollare diciotto giorni
Perché questa volta non si tratta di affrontare un leader o un partito
Pone due ora l'ideologia
Ma i valori umani
E l'ha voluta collettiva
Dove i mezzi di antiterrorismo di oppressione e mistificazione delle realtà non funzionare più
E non c'è nulla da negoziare
Legge Siani hanno creduto nel loro diritto alla libertà e tutto ciò che esige non idealista
Verifica una realtà vissuta è toccata con mano e la fede
Ma come è successo tutto questo
Nei sei anni che hanno preceduto alla rivoluzione
Egiziani ardevano organizzato e più di tre mila scioperi e manifestazioni
Spese sono state proteste da parte di magistrati da operai
Docenti universitari studenti insegnanti dipendente statali e giornalisti
Inoltre gli abitanti dei tanti cortei Cairo
Elevare viaggi hanno sbarrato bloccato le strade
I mezzi di trasporto come segno di protesta contro ledesse ma questa rete alle vedo di politico è stata fondatamente chissà AIA
Nel due mila quattro che comprendeva personaggi pubblici e intellettuali esponente le produzioni e per la prima volta della storia d'Egitto o movimento poteva criticare il Presidente recitare la sua continuità
Ho lasciato il potere nelle mani del figlio
Tutte queste azioni hanno rafforzato il corso dell'evoluzione nella coscienza dicesse anni e questo a mio parere rende questa rivoluzione differente da tutte le altre rivoluzione nel mondo
Questo aiuta a conservare la dinamicità e l'efficacia per continuare a contrastare ogni ostacolo
Che possa impedire il cammino verso la democrazia
Questo sto comunque nessuno dice che la rivoluzione
Risultato tutte queste azioni
La risoluzione di cui parliamo non è il prodotto geologico o partiti
Poiché essa non proviene da dalle flusso fiala e che ne dà testé religiosi
E nemmeno dei riferimenti etici che sei il conto o del come ENI solo governatorato declino o sul Governo islamico
Neanche da quei riferimenti ideologici di
Di Time Tesini
Ho nastrato avete abusi verso l'evoluzione sul cambiamento reso progresso esso rovesciamento quale testato il momento di trasformazione che ha portato a questa rivoluzione maliziosa
La risposta a questa domanda seguita verso la seconda sfida che momento statale stand oggi e cioè la sfida culturale
Appare il momento del mondo oggi un nuovo attore l'essere umano digitale e comunicativo
Lo scenario del mondo ha subìto una trasformazione di strumenti dei concetti di valori e nelle forze se autostrada inoltre nella relazione dell'uomo che nei vari aspetti della sua esistenza
Uno di questi aspetti e la trasformazione del rapporto con la realtà
Entrando nell'era digitale e nel tempo simultaneo e nell'epoca della produzione Elettronica e delle società di informazione Sir formata una nuova realtà a relazionare virtuale e mediatica
Questa realtà straordinaria accelerata raddoppiata identificata
De ventata di realistica della realtà stessa
Per quanto la si è più in grado di amministrare le cose e dirigere i lavori senza fare uso di strumenti e delle état che facilitano la trasmissione dei segnali dei codici e dei contenuti che viaggiano alla faccia del fulmine
è del pensiero toni posto all'altro dei vari angolo della terra
è proprio questo che fa della Rosa egiziana
Una trasformazione culturali unica nel suo genere
Essa è stata il primo evento di questa portata
Nel mondo che rompe tutte le barriere tra gli è alta tradizionale è il mondo portuale e del De Luca in parole più esatta è stato il primo evento che ha costruito pontili tra i due mondi lasciare reale delle dente rivoluzionaria
Era un interagire continuo tra due mondi
Gli eventi inizieranno con un giovane rialzo
Che ha portato a conoscenza del mondo virtuale la corruzione di alcune Bozotti perché
Li ha spinti a tende Cars lui colpendolo fino alla morte della strada
Quindi è la reazione del mondo virtuale ha spinto un altro giovane qua e lo pone in
A creare una baggianata su Facebook intitolata tutti noi siamo fra le sai che il nome del giovane colpito a morte della polizia emerito mese hanno aderito a questa pagina
Più di seicentocinquanta mila persone e la prima volta nella storia del moderno e l'Egitto
Che è un numero così grande dei persone dialogano ascoltano e reagiscono tutti insieme
E con la loro uscita dal mondo virtuale di piazza Tahrir segnando la fine del regime di Mubarak era augurando alla nuova realtà che l'umanità di oggi una realtà dove l'uomo mette in pratica ogni giorno
E il tentativo di liberazione dalle ASL dalle restrizione del tempo e del luogo una realtà dove il logo il tempo si trasformano
Da un contenitore dell'azione umana a un argomento da mettere in pratica riflettendo sugli eventi della reclusione si conferma questo
Da lì con questa resistenza umana negata dalla dittatura stata possibile togliendo luogo il tempo ma sostituzione coscritti e facendo decollare
Il martirio decentemente giovani in difesa di piazza Tahrir
è servito a mantenere quello spazio simboli desistenza attraverso l'esaltazione del luogo
E così una superficie vitata come da esaltare irrigui Egitto si trasforma in un'entità e mensa desistenza e di azione umana
Inoltre durante i giorni della rivoluzione sono state diversamente cambiati i nomi di alcuni luoghi
Per distaccato di dall'epoca che
Riconnettere coniato di come le monete dando loro il nome deve registrare che solo il volto così
Così del possesso del luogo e del tempo era una permessa essenziale sì
Quindi l'unica parola era vattene esci dal nostro tempo dal nostro luogo dal nostro mondo ora siamo noi che è titolare del tempo del luogo rivoltosi hanno staccato il luogo e il tempo prima dei che l'elettore di andarsene
Ora delle prove più evidente che questa trasformazione e la liberazione del cervello arabo dall'Soni dello puramente giustiziere
Molti hanno criticato riduzione dicendo che non aveva un leader
Va proprio questo è il fattore che la distingue
Pick milioni di uomini e donne che sono scese per le strade sono stati guida dall'aria realtà dalla loro sede e da loro credo del libertà dopo aver capito che la loro forza proviene dalla loro unità
E questo ha introdotto il vocabolario devono essere horror termini milioni ecco
Proprio come nel mondo virtuale o una pagina se la forza dal numero delle persone che aderiscono ed è un da quelli che la dirigono e così per la prima volta andavano strati storia moderna
Se il carisma si trasferisce dalle individua la collettività
Guardando questo massiccio
Quando vedo è quella bandiera del gettone alzata nati all'azienda
Quando guardando questa massiccia presenza qui voi oggi
Sento fiducioso mi sento sudicio oso
Perché l'incontro è libero da pregiudizi e basato su terre solide
Dei nobili valori umani interrato qui a Rimini
Questo incontro ha cambiato la mia vita personale del personale
è uno dei momenti più importanti che ha vissuto la rivoluzione Genziana perché un conto tra le varie componenti e il popolo egiziano abbia settarie
Che poi esteso tutte l'Egitto quante licenziare sono scesi nelle strade per cortesia loro case alle loro famiglie
Questo
A buttato giù le barriere deve dubbio e della paura eh e la fonte della dello slogan una mano sola
Questa esperienza
Nel fare ripetere la parola debbo Giussani don Giussani la forza che è la forza che ha cambiato il
Nel cuore dell'uomo è la stessa che cambia la storia nel mondo
è il cuore dell'uomo e capaci di conti neri il mondo intero e diventa una immensa certezza grazie a me
Allora
Continua a essere un po'antipatico devo interrompere l'applauso perché
è molto tardi penso che oggi abbiamo compiuto nuovo grande passo del meeting innanzitutto per il piacere di avere trovato nuovo amico mi permetto di dirlo che ci ha ipnotizzato con il racconto della sua vita
E poi per le cose fondamentali i punti di un lavoro che ci riguarda tutti i cui non mancherà certamente il contributo del meeting che ci ha indicato l'altro nostro amico al Ministro Frattini e magari chissà
Alla prossima volta ci troveremo tutti al Cairo al meeting organizzato dal suo debito vicepresidente vuoi fare un
Grazie ai nostri ospiti di oggi