Conferenza commemorativa della Giornata Mondiale del Rifugiato 2011 e del Sessantesimo Anniversario della Convenzione di Ginevra sullo status dei Rifugiati

E se sarà
Al salario perché
Grazie a tutti voi grazie di essere venuti grazie vi ringrazio particolare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ci ha onorato oggi siamo veramente onorati della sua presenza
E grazie tutte le autorità presenti e tutti voi che siete qui e che insieme a noi
Poggi celebreremo questa giornata mondiale del rifugiato
E di sessanta anni della Convenzione di Ginevra se lo Stato si è rifugiato
Ora
Siccome è giorno dei rifugiati volevamo cominciare subito e dare la parola subito I rifugiati
E mi farebbe senza troppe introduzioni
Cominciamo subito questa giornata dando dando questa parola se i rifugiati in un video che vedremo subito realizzato per questa occasione
E in questo Pd o si sentiranno si sentiranno se i rifugiati uno per ciascun decennio cominciando nel mille novecentocinquantuno ad ora
E questi rifugiati sono tutti qui con noi e torto avremmo anche l'onore di sentirli per un momento
Quindi senza senza troppo senza continuare a troppo Corey che incomincia sentito subito
è un
è un
Dibattito interno si porta
A Bresso per tutta la verità
Senza Roberta non avrei mai avuto il coraggio di affrontare questa avventura ma
Baggio e questo basta
Con lo udito al tuo paese per motivi politici artistiche quel paesotto pateracchio
Rafforzati libere
Ci ha fatto combattere
Tutta questa difficoltà
Mi chiamo assai età semmai
Nascondermi meno centottantanove vicino last tarda in Afghanistan
Con nove anni Condemi fratellastri mi dicono di seguirli per combattere con i talebani
Mia madre per salvarmi da quella sorte prepara la mia fuga senza dirmi nulla invece che adesso arriva una persona che ti porta nelle città per comprare vestiti
Inizia a piangere
E le chiedo perché sette argento non metà missione spiegazione
Per l'ultima volta che vedo mia madre
Quella persona è un trafficante che mi porta in Pakistan
Dove mi ha affidato a un altro uomo che mi fa lavorare nel suo ristorante e anche me fare studiare
O tredici anni corde né fratellastri riescono a trovarmi a Quetta
Quella stessa notte del mio amico ristoratore mi aiuta a fuggire verso l'Iran
Finiranno inizio a lavorare in una fabbrica
Demando per tre anni
Non posso ritornare nella mia città parlo con altri trafficante ce l'ha portato a testa buone Turchia
Carico in Grecia iniziò a lavorare
Campo di agricoltura a raccogliere le patate
Abito nelle baracche
Peggio della fabbrica iraniana
Il sito nuovamente di fuggire trafficanti nasconde sotto il tiro in partenza dal porto di Patrasso
Traghetto arriva nel porto di Bari
E io sono ancora nascosto sotto il io
Che non si ferma e prende l'autostrada
Fa caldo il motore rovente sento di non farcela più sto per morire
Tiro turco dell'olio
L'autista finalmente ferma
Sporco e sfinito
Scappo nella campagna
Arrivo non autolavaggio che li conosco proprietario di una pizzeria e che mi aiuta a portare nella città di Benevento
Sui senza conoscermi bene si è fidato di me perciò mi ha cambiato proprio nel destino
Ecco decise di rimanere in Italia
Grazie al suo comunista
Può diciott'anni quando l'Italia vi riconosce lo status di rifugiato
La Terra Santa Rita dalla
Che siete usano per pregare né accompagnato lungo il viaggio per l'Europa
Vediamo nelle
Nasconde le mille novecento sull'altra dal Congo sotto il regime di Mobutu insieme ai colleghi all'università Fondo regionale democratica
Beh così iniziale l'attività politica
No parti si può vale grande manifestazione studentesca è fermo perseguitato delle mie idee politiche
Senza dire nulla mia mamma e a nessuno vestito di lasciare il Congo scappare via lo devo fare per lei
E il nome della mia famiglia rischio a rischio quindi devo lasciare barese stabile nulla ma nessuno e il mille novecentonovantuno
Dell'Uganda mi accoglie
Prima dalla mia terra nella mia famiglia
Ritorno in Congo
Scopro di essere ancora rigettato questa poi nuovamente in Uganda
Con un passaporto nuovo con un viso futuristico bello vero per l'Italia
Arrivo a Roma
Dove basta una prima nota alla stazione
Dopo pochi giorni fa cerco le gli uffici delle Nazione Unite
Mille novecentonovantasette
E l'Italia mi riconosce lo status
Di rifugiato poi ci sono stati in italiano profilo di cinque anni e sono mediatore culturale
Il mio lavoro e
Aiutare prioritario vecchia storia senza il tavolo
Per fuggire
è il valore dell'aiuto
Fare
Siamo scesi
Pesca in Iran nel mille novecentocinquantanove tipo sotto il regime dell'uscita
Da ragazza partecipo alle manifestazioni contro il regime per questa sono costrette a fuggire
Vent'anni quando arrivo in Italia
Nel mille novecentosettantanove la rivoluzione iraniana in alcuni
Lascia i Persi HT
Durante le vacanze estive proprio dalla mia famiglia e niente e mi rendo conto che la situazione sta cambiando velocemente
Trovo un Paese diverso
Inizia nelle manifestazioni voglio rimanere ma mio padre è morto e mia madre non vuole che il resto perché è pericoloso
In origine cominciando stranissimo vero punto
Ho ventidue anni e qui la prima volta mi confidano anche fare un impegno
Ma io
Mi rifiuto
Alla fine degli Stati Uniti entra in Italia
E mi unisco anche altri enti gli stipendi
E il mille novecentottantuno e partecipa alle manifestazioni contro comune
Fa
Incancrenire ogni giovani attivisti con minori vengono incarcerati torturati e uccisi
Prini che anche i servizi segreti Ranieri ci scrive
Della nostra attività contro il regime
Da quel momento tutti noi attivisti non possiamo più tornare in Iraq
Arriviamo a sentirci in pericolo anche in Italia
E per questo che nel mille novecentottantatré chiedono e ottengono protezioni Taranto consegnati Nazioni Unite per i rifugiati
O decide di rompere il silenzio e di raccontare la mia storia
Poi decide Tiffany senza voler fare il mio voto
Non perché io abbia paura per me
Ma perché temo che la mia famiglia
Ma sono anche convinta
Che sia importante ma anche in maniera insieme sia
E spero che l'amianto uccide rappresenti la voce di molti al fine ogni
Diciamo
Nascono in Romania nel mille novecentoquarantaquattro una famiglia pubblici
Nell'estate del mille novecentosettantadue
Ho ventotto anni
Tenuti a stare qui suolo viene chiamata a fare un atto di vendita
Lavoro come braccio
Un giorno pratico la brutta notizia d'Italia Mondini soggiorno
A rimanere in Italia nel campo profughi di Milito la cresta altrimenti sono disposte ad accoglierli
Ma io mi sento di europeismo
Decide di andare in Germania e clandestinamente
Dove ci sono più possibilità di lavorare
L'otto dicembre del mille novecentosettantadue
In questa avventura militare Roberta la figlia del mio impresario
Avevano Germania quel violino Ecolando alla che diventerà la mia moglie
E quel che ottengo protezione e finalmente
Iniziò a lavorare come musicista
Io ero Berta decidiamo di sposarci contro la volontà della sua famiglia anni dopo tornò in Italia dove faccio un'audizione irreali sembrava un sogno
Dopo pochi anni divento primo violino dell'Orchestra Sinfonica del
Mi chiamo visto come già
Sono ebreo nasca a Tripoli in Libia nel mille novecentocinquantasette mio padre l'imprenditore anche un cinematografo cinema Rex
Nel mille novecentosessantasette scosta la guerra dei sei giorni
Israele da un lato
Dall'altro Egitto Siria Giordania Iraq Arabia Saudita
Anche la Libia sostiene la guerra contro Israele per questi libri libici vengono perseguitati il pochi giorni se mila ebrei sono costretti a fuggire
Come l'Italia accoglibile mila profughi
Nella fuga riusciamo a portare con non poche cose esterne
Confermino che usano pane per riconoscere varcarono non erano i clochard sulla riviera al giorno decimo compleanno
Spero abbastanza disperato perché sapevo quello che lasciando una città che non ci sono e di luce vigente di gabbiani di mare
Atterrano porti Fiumicino e mi trovo ad essere un profugo polizze
Non ho più una cittadinanza
Per la Libia non esistono per l'Italia in seguito le leggi razziali del mille novecentotrentotto e alle politiche postcoloniali
Sono un turista
Grazie a come si decideva l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ci concede lo status di rifugiati e l'Italia ci concede il permesso di soggiorno
Nel mille novecentosessantasette Roma città aperta accogliente
Nuovi amici studio lavoro suono ma ogni anno per venti anni ho dovuto rinnovare il permesso di soggiorno
E a vivere con uno straniero infatti
Nel mille novecentottantasette mio padre vince una causa contro lo Stato italiano
E vengo riconosciuto italiano sin dalla nascita
Mi spiegano che posso fare anche Presidente della Repubblica
E inizio il mio impegno politico e sociale
Oggi è questo il mio lavoro solidarietà e cooperazione internazionale
Per regalare un po'della mia esperienza ed è la mia fortuna perché in definitiva sono stato un ragazzo fortuna
Mi chiamo rozza e sono di religione ebraica
Nasco nel mille novecentoventidue
Andrea in Polonia
O una sorella e tre fratelli
Nel mille novecentotrentanove
Scoppia la seconda guerra mondiale
I tedeschi invadono alla Polonia
Dove nel mille novecentoquarantuno
Cirio interno dove non è
E hanno separato da mia famiglia
Ancora molto giovane
Inesperta relativi
Se no non sopravvissuto all'Olocausto
Però son diventata uno scheletro
E non avendo nessuna notizia
Invia fanno
Nel mille novecentoquarantasette
Vengo a sapere il mio fratello in Italia è sopravvissuto richiede di raggiungerlo
In Italia
Mille novecentocinquantuno
è l'Italia a firmare la convenzione di Ginevra
Il mille novecentocinquantadue
E io lo tengo lo status di rifugiato
Ma
Ecco ci sembrava giusto cominciare cominciare con la voce dei rifugiati
Adesso però vorrei dare la parola al
Alla persona che in effetti padroni di casa nostra oggi
Idee del signor Antonio Guterres che l'Alto commissariato l'Alto Commissario dei rifugiati dell'ONU
Mi seguite
Signor presidente la Repubblica amici
Al momento specifico Brescia foci
Consentitemi di parlare l'inglese perché purtroppo non sono in grado di parlare italiano siamo molto felici di poter celebrare la giornata mondiale del rifugiato quando
La nostra convenzione celebrare il sessantesimo anniversario qui in Italia sono felici fanno qui perché siamo molto onorati di farlo qui in sua presenza signor Presidente la sua vita e il simbolo del valori democratici e della attenzione dei diritti umani
Che sono l'ambiente in cui la protezione dei rifugiati è diventata possibile il nostro mondo e lei rappresenta anche la meglio dell'ospitalità italiana a cui abbiamo potuto
Assistere nelle fantastiche testimonianza che abbiamo appena ascoltato a questa
Conferenza si tiene nel giorno in cui abbiamo il massimo numero di rifugiati e di sfollati sin dall'inizio del secolo di cosa secolo e ci si può chiedere perché così la Regione è molto semplice perché stiamo assistendo ad o modificazione di conflitti negli ultimi mesi a Costa d'Avorio la li via lo Yemen la Siria
E al contempo i vecchi conflitti sembrano non
Spegnersi mai l'Afghanistan in un arco di sei o sette più di vent'anni la Somalia anch'essa due decenni
Rep deporre democratica del Congo anche lì non trova un modo per risolvere sui problemi il Sudan che sta peggiorando attualmente
Per cui non solo abbiamo il più aeroporto numero mai
Ha avuto sia per quello che riguarda i rifugiati che gli sfollati ma siamo anche assistendo ad una tendenza
Laddove l'assillo diventa Sempre più
Complica complicato a sette virgola due prolungato sette virgola due milioni di persone oggi sono rifugiati da più di cinque anni e questa per noi è una grossa grossissima sfida
Al contempo quando si assiste a quello che sta succedendo e
L'idea che i rifugiati fuggono in massa verso il nord verso il mondo sviluppato verso l'Europa è necessario dire che quattro quinti di rifugiati del mondo vivono invece nel mondo in via di sviluppo il pachistana uno virgola nove milioni di rifugiati afgani il Kenya quasi mezzo milione di rifugiati dalla Somalia e dal Sudan
Semplicemente non è vero che la maggior parte dei rifugiati si sposta si muove verso il nord più di un milione di persone ha lasciato la Libia durante il recente conflitto meno del due per cento è venuto in Europa
Grazie
Ed è assolutamente essenziale creare le condizioni e per quegli stati generosi che hanno ospitato e ospitano grosse comitati rifugiati fornendo loro
La migliore ASPI Talita che possono dare loro magre risorse quindi è molto importante aiutare questi Stati e
Rispettando la dignità di coloro che cercano protezione all'interno euro Cofide questo motivo per cui Dessì Piero lanciare due brevissimi appelli uno a tutti gli Stati del mondo l'il contributo più importante che lo Stato può fornire alle persone che fuggono da un conflitto è mantenere le frontiere aperti a tutti con l'o che cercano protezione potete immaginare cosa sarebbe successo senatori si è legittimo avessero chiuso i le proprie frontiere con la Libia quando un milione di persone che attraversati questi confini potete immaginare cosa sarebbe successo
Agli ivoriano anni se la Liberia è il Adriana avessero chiuso i confini costruzione costringendo a duecento mila persone a rimanere all'interno del Paese in guerra potete immaginare cosa succederebbe adesso in Siria se la Turchia il Libano avessero chiuso le frontiere fortunatamente tutti questi Paesi hanno mantenuto aperti i confini e poi le frontiere e abbiamo visto durante la crisi libica abbiamo visto persone arrivare in Italia e sono e essere ricevuti alle interno dei confini italiani mantenere le frontiere aperte è l'aspetto più importante che va conservato nei momenti difficili in cui ci troviamo a adesso per poterne proteggere i rifugiati il secondo appello eh un appello ad un vero e proprio dire alle per quello che riguarda la condivisione delle responsabilità la condivisione del
L'onere fa il mondo sviluppato il modello di sviluppo e Paesi del mondo e via di sviluppo sono stati un esempio di già visita ma hanno bisogno del nostro sostegno avrà bisogno del sostegno del mondo sviluppato al fine di poter andare avanti con la loro missione al fine di poi R. continuare a condividere le loro risorse che purtroppo data la crisi finanziaria e con difficoltà economiche che cita per affrontare stanno diventando sempre più grandi contiamo sull'Italia contiamo su di lei signor Presidente affinché questi appelli
Vengano ascoltati in maniera efficiente ed efficace nel mondo odierna per la protezione dei rifugiati affinché la convenzione del cinquantuno continua a essere bivaccare prossimo decennio grazie mille
Se anche i farmaci Grazie Mille Alto Commissario
Chiedere al Presidente Giorgio Napolitano
Biglie accomodarsi al podio per un saluto
Ringrazio vivamente
I rappresentanti europei italiani dell'UNHCR per l'invito che mi è stato rivolto e che ho accolto ben volentieri
Desidero anche esprimere il mio caloroso apprezzamento per la scelta dell'Alto Commissario
L'amico Potì RSA di celebrare in Italia a Roma e all'indomani della sua visita a Lampedusa la giornata mondiale del rifugiato
La sua presenza tra noi è un segno di attenzione che accogliamo con compiacimento ed è una preziosa occasione di chiarimento sul tema generale dell'asilo e sulle vicende che di recente hanno in modo particolare coinvolto l'Italia
Va innanzitutto riconosciuto e sottolineato il merito storico che l'Alto Commissario dell'ONU per i rifugiati acquisito nei decenni
Affrontando drammatiche crisi ed emergenze operando in circostanze ambientali diverse e difficili
Compiendo sforzi straordinari per alleviare le sofferenze umane e prendersi cura
Di un così gran numero di persone e in particolare di donne e bambini che avevano bisogno di ogni specie di soccorsi e chiedevano asilo
La missione dell'Alto Commissariato è ben lontana dall'esaurirsi perché resta purtroppo assai Jarua
La prospettiva di un mondo di pace e di libertà non più segnato da conflitti persecuzioni e discriminazioni che anzi come ha ben mostrato
L'Alto Commissario Gutierrez sono in allarmante aumento
E dovunque anche in Italia si deve prendere più largamente coscienza
Della persistenza della possibile ulteriore estensione del flusso dei rifugiati della dimensione mondiale del fenomeno e della responsabilità cui nessun paese civile può sottrarsi
Nessun paese fedeli e i principi delle Nazioni Unite e in particolare nessun paese ricco
Progredito economicamente e socialmente e dotato di un'autentica cultura dei diritti e della solidarietà
Non è immaginabile che ci si possa ad aggirare o attardare linea egoistiche chiusure nazionali
Che ci si possa illudere di esorcizzare così la realtà che premi alle nostre porte la pressione che si trasmette da un continente all'altro
Per effetto dell'aspirazione alla pace alla vita che muove tanti diseredati
Questo è il significato della giornata mondiale del rifugiato e ciò che essa dice anche al nostro Paese
L'Italia si sta misurando
Con le ricadute dei movimenti liberatori dei veri e propri moti rivoluzionari che da mesi stanno scuotendo il modo il mondo arabo il Nordafrica il Medio Oriente
E sa di cento non poteva guardare con indifferenza o distacco agli avvenimenti in Libia un paese hanno i così vicino al col quale abbiamo nel tempo stabilito rapporti così intensi essa non poteva rimanere inerte innanzi all'appello del Consiglio di sicurezza
Perché si proteggesse una popolazione che chiede libertà autonomia giustizia perché la si proteggesse dalla feroce repressione del regime del colonnello Gheddafi e le si aprisse la prospettiva
Di una pacifica evoluzione politica e civile
Verso forme di reggimento democratico
E il nostro impegno sancito dal Parlamento restare schierati con le forze e gli altri Paesi che hanno raccolto l'appello delle Nazioni Unite
L'afflusso sulle nostre coste in particolare su quelli di Lampedusa
Più vicini alla Libia e alla Tunisia di rifugiati e richiedenti asilo di varie nazionalità africane pone problemi non lievi alle nostre istituzioni e amministrazioni
Problemi non lievi perché si tratta di un afflusso improvviso intenso giorno dopo giorno e perché esso si è aggiunto io ad un afflusso anch'esso bruscamente intensificato sì di immigrati illegali provenienti dalla Tunisia
Non si deve perdere da parte dell'opinione pubblica italiana la distinzione tra i due fenomeni
Bisogna affrontarli insieme ma su piani anche giuridicamente diversi secondo le rispettive regole quali finora definite in sede di Unione europea
è giusto in questa occasione sollecitare attenzione collaborazione innanzitutto a livello europeo
Per le prove e qui sta facendo fronte d'Italia considerando che essa rappresenta agli occhi tanto dei migranti in cerca di lavoro e di vita migliore quanto dei richiedenti protezione e asilo la porta dell'Europa
Nello stesso tempo per quel che riguarda il problema dei rifugiati noi italiani dobbiamo sapere o ricordare
Che altri Paesi europei tra i quali la Germania il Regno Unito la Francia i Paesi Bassi e quelli scandinavi
Hanno
Otto integrato un numero di rifugiati in rapporto alla popolazione molto superiore a quello registrato in Italia
Il problema che ci si pone piuttosto quello di colmare i vuoti che ancora presentano la nostra legislazione nazionale è il nostro sistema di accoglienza protezione e integrazione
Va però positivamente sottolineato come sia stato importante il recepimento in Italia delle direttive euro vede il due mila tre due mila quattro e due mila cinque in materia di asilo e come proprio di fronte alle recenti emergenze
La nostra Guardia costiera e la nostra Marina militare si siano oggi vedo solamente impegnate per il salvataggio di profughi diretti verso le coste siciliane imbarcazioni a rischio di no coraggio
E a ciò hanno cooperato cosa lancio e abnegazione specie a Lampedusa tanti cittadini autorità locali e forze di polizia
Purtroppo non si è riusciti ad evitare orribili sciagure vere e proprie stragi di innocenti vittime di un
Di un turpe crumiro criminoso traffico di esseri umani che richiede ben più energici interventi
Della comunità internazionale
Questo è lo spirito questi sono gli intenti secondo i quali signor Alto Commissario il caro amico Potì e il resto confido che l'Italia la farà la sua parte contando su un più efficace e coordinamento e coordinato impegno comune grazie
La ringrazio signor Presidente per queste parole così importante che ci fanno riflettere
Vorrei chiamare in questo giorno molto speciale per noi anche il
Professore Stefano Rodotà
Professore
Il diritto esperto di diritto e civile
Che ci parlerà
Barrera devono essere
Signor Presidente della Repubblica signor Alto Commissario signore e signori
Rifugio è parola antica nella quale si rispecchia nomini una esigenza individuale è una responsabilità collettiva
E proprio il difficile intreccio tra questi due piani ha sempre reso arduo il riconoscimento del rifugiato con la mai vinta prepotenza dell'escussione contro l'accoglienza
Rifugio e il luogo dove si trova di proroga avversità violenza ingiustizia persecuzione
Rispondo un bisogno profondo dell'uomo e tutto può essere rifugio in un mondo senza cuore parole di Christopher lascio che così definisce la famiglia
Prima ancora ad essere affidata la norma giuridica il tema del rifugio attraversa le culture trova ecco nelle religioni che ne catturano la virtù
Assillo per i romani era un dito
E leggiamo il le viti co lo straniero che vive tra voi lo tratterebbe come chi è nato tra voi
Un'accoglienza senza condizione che si fa offerta generosa quando tra gli attributi della Vergine compare il re fuggì un peccatorum
Si giunge così alla radice della condizione umana questo ha portato ad uno Statuto dei luoghi di culto per esempio come luogo di rifugio dove si era al riparo dalla persecuzione si diventava immuni
Ed era così anche per luoghi dell'organizzazione civile come avveniva per consuetudine non scritte alle università che ora hanno perduto il privilegio di essere spazi nei quali non penetrava la polizia
Ricordo questi fatti non per un vano esercizio di retorica ma perché proprio da questa consapevolezza profonda buona condizione umana ha preso le mosse la convenzione sullo Statuto dei rifugiati
E la medesima consapevolezza deve guidarci oggi nell'interpretare e applicare quel testo generoso senza chiuderci in grettezza
Senza organizzate meschine difese che impediscono di dare allo statuto del rifugiato il suo significato vero quello di restituire alla per la alla persona la sua pienezza in libertà e dignità
Invocare la dignità non è formulata Dettori
L'Europa ormai deve essere sempre guidata da quel che è scritto nel primo articolo della sua carta dei diritti fondamentali la dignità umana è inviolabile essa deve essere rispettata e tutela
Rispetto e tutela degli Stati europei non devono soltanto ai loro cittadini ma ad ogni persona come detto esplicitamente nel preambolo della carta
Dove si parla di responsabilità e doveri nei confronti degli altri come pure della comunità umana e delle generazioni future
No dunque ad una bara fortezza Europa che chiude le sue frontiere invece di aprile come ci ha ricordato poco fa l'Alto Commissario
Poi che sessant'anni dalla convenzione si intrecciano con i centocinquanta della nostra storia nazionale
Conviene riandare per un momento al mille ottocentosessantacinque al tempo in cui si scrisse l'articolo tre del Codice civile così concepito
Lo straniero è ammessa godere dei diritti civili e riconosciuti al cittadino
Una rivoluzione per quel tempo perché scioglieva il godimento dei diritti dalla condizione di reciprocità proprio come fa oggi l'articolo sette della convenzione sui rifugiati
Quella previsione lungimirante fu poi cancellata dal fascismo
Ma il suo spirito dovrebbe tornare a illuminarci oggi insieme alla memoria dei tanti italiani antifascisti ebrei che poterono continuare ad operare grazie al riconoscimento dell'asilo politico
Gaetano Salvemini negli Stati Uniti Filippo Turati e Sandro Pertini in Francia Tullio Ascarelli in Brasile
Renato Treves in Argentina e Carlo e Nello Rosselli che il rifugio in Francia non sottrarsi alla con la condanna a morte pronunciata da Mussolini e con essi morti messi al riparo dai nazisti
Grazie al rifugio incombenti e altri luoghi sacri
Questi ricordi ci parlando di un tempo in cui il diritto d'asilo era quasi tutto politico riconosciuto soprattutto ad una élite intellettuale
Ma sappiamo che non è più così che siamo di fronte a un fenomeno di massa
Che dilata le ragioni del rifugio al di là dello stesso elenco contenuto nella convenzione
Che parla di timore di essere perseguitati per razza religione e cittadinanza
Appartenenza a un gruppo sociale opinioni politiche sono gli stessi riferimenti che ritroviamo in Costituzione dichiarazioni dei diritti a proposito dell'eguaglianza
E che così coinvolgono il rifugiato nell'Universale promessa egualitaria
Ma quell'elenco nei fatti si è allungato lo mostrano l'articolo ventuno della Carta europea dei diritti e le decisioni con le quali è stato riconosciuto l'asilo politico
A donne che ritornate in patria avrebbero corso il rischio di mutilazioni sessuali lo dice un documento con la dichiarazione di carta che è una dove la condizione del rifugiato riferita a chi fugge dal proprio paese perché violenze generalizzate minacce novità sicurezza libertà perché pur si può essere visto immediato dimissioni straniere conflitti interni
Violazione dei diritti umani
Davanti a noi in questo anniversario non celebrativo sono due questioni ineludibile bisogna anzitutto essere consapevoli che la nozione di rifugiato si allarga
Lo spirito della convenzione certamente lo consente
Questo è il passaggio indispensabile perché alla Convenzione stessa non venga confinate in ruolo parziale mantenga la sua essenziale funzione di garanzia e universale comprenda la drammatica realtà
Di un mondo attraversato dai conflitti dai quali fuggono quelli che chiamiamo gli opporrò fonti la condizione origine pure nel rapporto distorto però il mondo delle persone il mondo dei beni consegnato troppo spesso alla sola logica di mercato
Bisogna poi rispettare rigorosamente le garanzie previste dalla convenzione
Ignorando le quali si chiaro si cade nell'indifferenza per le concrete condizioni umane e nella violenza inammissibile dei rischi dei respingimenti la cui il Titti Mita e chiara e diventa violazione clamorosa quando avviene in acque internazionali visto che l'applicazione della Convenzione non conosce limiti geografici
Altrimenti come ci ha ricordato lei signor Presidente della Repubblica si supera una soglia che non può e non deve essere varcata
Non possiamo farlo non solo perché così vuole il rispetto dell'umanità di ciascuno ma perché così vuole la nostra Costituzione che con l'abituale sua lungi mi Ranza ha usato la formula larghissima della concessione dell'asilo a tutti coloro che nel loro Paese non possono esercitare le libertà democratiche a questo si aggiunge il dovere degli Stati di non fermarsi al riconoscimento formale dello Statuto di rifugiato disinteressandosi poi della sua situazione materiale non solo asilo si è detto
Questo porta anche alla nascita di nuovi diritti come l'anonimato di cui ci ha parlato prima quella donna che non ha voluto
Strade il suo volto condizione necessaria perché il rifugiato possa continuare a manifestare liberamente alle su opinioni
Senza esporre a rappresaglie se quale
Così la condizione dei rifugiati una par una volta di più ci parla della condizione di tutti noi della impossibilità di separare il nostro dal loro destino
Grazie professore
Posso chiedere al
Signora Monica Guerritore dice raggiungerci ci leggerà due brani Celti apposta per questa occasione grazie
Da lontano
No no do la somma ora ecco degli antenati
Né il rullo di tamburi
Lei gioiosi trilli delle mie madri
Sono nomi saranno una mi chiama farle compagni
Nella terra della mia infanzia
Di recarsi Pato nata in Eritrea paese da dove è stata costretta a fuggire molto giovane si è laureata in Lingue e letterature moderne presso l'Università La Sapienza di Roma
Ricca ha pubblicato due raccolte di versi
Gli esuli
Sempre ho trovato falso il nome che ci hanno dato emigranti
Questo vuol dire che siamo espatriati ma noi non siamo espatriati volontariamente
Noi non abbiamo scelto un altro Paese
Non siamo mai stati creati in un Paese per restarci possibilmente per sempre
Siamo fuggiti invece
Espulsi
Banditi ecco cosa siamo
E non casa mai esilio deve essere il Paese che ci ha accolti
Così stiamo impazienti nei pressi della frontiera aspettando il giorno del ritorno
Qualsiasi minimo cambiamento oltre il confine spiando
Ogni nuovo venuto febbri mente interrogando nulla dimenticando annulla rinunciando a nulla donando di quello che è successo nulla tornando
A
Il silenzio delle ore non Ching Anna
Votiamo fin qua
Le grida provenienti dai loro campi
Noi stessi siamo come i rumori dei loro misfatti
Che barchino le frontiere ognuno di noi che va attraverso la folla con le sue scarpe consunte
Testimonia la vergogna che ora macchia il nostro Paese
Poi
In città
Si presenta un giorno la difficile decisione
Restare
Partire
Bertolt Brecht
Grazie
Chiederei un attimo di pazienza perché Presidente sta partendo
Un minuto e ricominciamo con i lavori
Grazie
Allora chiedere adesso ma Maria quinto della Comunità di Sant'Egidio come rappresentante del tavolo nazionale asilo di accomodarsi
Signori e signore sono rata di portare
Oggi qui il saluto del tavolo sito che raccoglie sotto il coordinamento della Nurra associazioni laiche religiose tenti di tutela
Le ACLI le ARCI da Federazione delle Chiese evangeliche la Carta dei diritti sociali il Centro Astalli il CIR Amnesty International Save the children senza confine e da Comunità di Sant'Egidio cui appartengo
Quest'anno come abbiamo ascoltato i conflitti che si sono svolti nel Nordafrica nono provocato flussi di profughi in parte giunti in Italia
Alto il prezzo di vite umane pagato da bambini donne e uomini nei primi cinque mesi del due mila e undici si registrano già Miliotto centoventi morti in tutto il Mediterraneo
Di cui mille seicentotrentatré in viaggio verso l'Italia provenienti sia dalla Tunisia che dalla Libia il Bilancio e probabilmente più tragico ancora rispetto a quello che ne conosciamo
L'Italia e l'Europa si trovano dunque di fronte a una sfida epocale a cui non è sufficiente rispondere con un'ottica emergenziale e spaventata
Occorre rimanere legati ai principi fondanti delle costituzioni dei Paesi europei e dell'Unione europea
La risposta a queste morti come si interrogava Magris non può essere l'assuefazione della cronaca consueta che non scandalizza non turba più
Ringraziamo pertanto il Presidente della Repubblica per le parole che oggi anche ci ha ripetuto e che ha avuto nell'occasione
Diceva occorre scongiurare il rischio di ogni scivolamento nell'indifferenza occorre reagire con forza moralmente e politicamente all'indifferenza
Oggi e in concreto rispetto all'Odissea dei profughi africani in Libia o di quella parte di essi che cerca di raggiungere le coste siciliane come porta verso l'Europa
Per questo con diverse organizzazioni cristiane ci ritroviamo ogni anno per ricordare e fare memoria dei nomi di coloro che hanno perso la vita mi viaggi della speranza
Occorre agire moralmente politicamente se vogliamo difendere la democrazia e l'umanità
Dobbiamo difendere i diritti sanciti dalla Costituzione dalle convenzioni internazionali e quindi difendere il dovere all'accoglienza e consentire l'accesso dei profughi a Paesi dove sia tutelato il diritto di asilo
è stato questo l'impegno di tutti noi in collaborazione in tutti questi anni con gli uffici dell'UNHCR
Per evitare le politiche di respingimento di esternalizzazione di riduzione dei diritti sanciti dalla Convenzione di Ginevra
Scritta come abbiamo ascoltato da uomini e donne che avevano negli occhi gli orrori delle guerre europee
Italia e l'Europa invecchiate impaurite sono ancora capaci di accoglienza e se ascoltiamo i demografi hanno anche necessità di essere accoglienti
Questa indignazione morale ed etica si accompagna a una lettura della realtà rigorosa e i dati ONU ci dicono come ha
Che il recente conflitto libico
In realtà ha portato solo due per cento dei rifugiati in Italia
Va ricordato che l'Italia ha visto in altri tempi flussi consistenti ed è stata capace di accoglierli accenno solo dal uniti nell'agosto del settantanove in un'Italia più povera di oggi in chi in crisi petrolifera e colpita dal terrorismo interno
Furono inviate delle navi militari nell'Oceano Pacifico per soccorrere alcune migliaia di profughi vietnamiti erano i boat people che furono accolti nel nostro Paese nel novantuno in Puglia cinquanta mila albanesi
Nel novantadue dodicimila somali fra il novantadue al novantasei ottanta mila dall'ex Jugoslavia e ancora kosovari curdi iracheni per arrivare ai giorni nostri
La protezione dei civili in fuga da un'aria di guerra specie se si tratta di cittadini stranieri già bisognosi di prima di protezione internazionali
Costituisce un obbligo inderogabile a cui soprattutto i Paesi europei dovrebbero assicurare il rispetto con tutti i mezzi a loro disposizione
Nello spirito della Convenzione di Ginevra del quarantanove sulla protezione dei civili e i successivi atti internazionali chiediamo quindi che sia data assoluta priorità
Agli interventi di soccorso delle vittime del conflitto e dei civili in fuga dalla Libia
Responsabilizzando le unità navali e ogni altro mezzo di soccorso disponibile perché intervengano con maggiore prossimità possibile ai luoghi di partenza in Libia conducendo li verso approdi sicuri
Si deve quindi prevedere la creazione di un canale umanitario
Verso i Paesi europei
Chiediamo che si ha predisposto un programma europeo di resettlement dei profughi provenienti dalla Libia con condizioni di ammissione uniforme assicurando i dovuti Standard e accoglienza
Vogliamo inoltre oggi porre l'attenzione sulla necessità per l'Italia di dotarsi di un testo unico sull'asilo che preveda norme dall'accesso alla procedura di assistenza e all'integrazione dei rifugiati
I flussi migratori dalla Tunisia dalla Libia negli ultimi mesi hanno messo a dura prova il sistema di accoglienza del nostro Paese
Da qui però si può ripartire per ripensare un sistema di accoglienza e di integrazione uscendo darà
Da una solita gestione emergenziale investire oggi sui rifugiati vuol dire anche investire in parte sul futuro del nostro Paese
è necessario perciò che i diversi attori istituzionali nazionali e locali si confrontino con il vasto mondo dell'associazionismo e della società civile di cui come abbiamo visto per la popolazione di Lampedusa da cui escono energie di accoglienza e di solidarietà
In quest'ottica va garantito l'accesso i centri di accoglienza di vario tipo di vario livello alle associazioni e i territori in particolare chiediamo attenzione
Al per la tutela alle persone maggiormente vulnerabili alle vittime di tortura alle donne ai minori che ancora in centinaia non hanno trovato un'accoglienza adeguata
La capacità di accoglienza ed integrazione crediamo che siano l'indicatore del livello di democrazia di una società e indicano quindi pure la sua capacità di pensare e di progettare il futuro grazie
Va bene
Ora vorrei chiedere all'Alto Commissario di raggiungermi qui sul podio
E
Daremo una placca di
In ricordo
Il ricordo degli di questa cerimonia in ricordo di questi sessanta anni alle hai sei rifugiati che abbiamo visto
Nel nel non film
Allora vorrei chiamare prima
Solo miliardo anche deciderò
Chiedere al mio
Alla mia cara collega Josette Sheeran e tu
Inizia a me partecipare a questa consegna ogni volta che vedete l'UNHCR agire nel mondo nei campi profughi nel contesto bandi cubana insieme a noi c'è sempre il Palma nessun'altra istituzione al mondo ha fatto più per i rifugiati e sarei felice se è già setta potesse ogni SM
Potrei chiamare la signora Rosa Co.
Populismo
Qualcosa
Ringraziamo l'alto pubblicitaria
Commissariato
Per rifugiati politici che mi ha permesso di rimanere in Italia
E che ma hanno dato lo status di
Rifugiata politica grazie
Il signor Dettori magia
Dove
Devo dire che per la prima volta in vita
Mi sono emozionato delle firmato solo emozionato per la prima volta in vita mia mi sono reso conto di essere stato
Un profugo rifugiato siccome sono anche un pazzo non ne sono mai accorto
L'altra cosa volessero tavole o anche ricordare la sua
Bellissima esposizione che nella Bibbia il comandamento più ripetuto in assoluto e quello del rispetto dello straniero che le ripetuto cinquantasette volte e che è compreso l'età vedrà legge perché e il primo comandamento solo sui costi
Solo se il ripudio che ti ha dato la libertà ricordo di essere stato scavo in terra d'Egitto credo che la civiltà nasca
Da questa considerazione di rispetto e si stesse degli altri grazie mi
Grazie
Non posso dire altro che grazie a a tutti i colori caldi mi aveva concesso di vivere in Italia
Grazie tutti quanti tetti sette emulsione mista rimanga perché c'è tante cose da dire ed è stata già chiesto pensando cosa devo dire vedevo
Spinelli
Ma se vogliamo estive c'era un libero ma adesso non mi viene proprio
Ma
Speriamo che
Tuttavia sebbene contraddetto anche questo passerà
Auguro a una
L'Italia faccia in sé i pasti
Hanno anche i miti quesiti iniziamo in andiamo anche i verdetti con letizia lavorando con i rifugiati vede che c'è tantissimo e difficoltà
Grazie
Io pure cioè vorrei ringraziare l'Italia
Perché mi ha dato l'accoglienza
Una spedalità cioè dopo che sono scappato dal mio Paese
Che non mi ha dato pacche summit Iran
Netto il tiene grezza cioè in che senso tutti questi Paesi ho sofferto per trovare una cosa è uno ricevute in Italia per questo c'è
Mi sento adesso di ringraziare veramente l'Italia che mi ha dato questa accoglienza
Spero per una legge che dia ha più
Più possibilità a integrazione protezione per i rifugiati per richiedenti asilo grazie
Questa è una targa che abbiamo dato il ricordo della giornata mondiale del rifugiato e l'abbiamo dato a queste queste sei persone
E ma intraprese in Tanzania e tutti coloro
Che in questi sessant'anni hanno ricevuto lo Stato si è rifugiato
E quindi loro rappresentano rappresentano tutti adesso vorrei chiamare signore Salvatore Marino che ci leggerà ancora due bravi
Cioè notte di geografia
Le coste del Mediterraneo si dividono in due
Di partenza e di arrivo però senza pareggio
Più spiagge più notti di imbarco di quelle di sbarco
Toccano Italia meno vite di quante salirono a bordo
A sparigliare il conto la sventura e noi
Parte di essa
Eppure Italia è una parola aperta piena d'aria
Erri De Luca
Morire di speranza
Questo corpo così
Assetato è stanco
Forse non arriverà fino all'acqua del mare
Non so ancora quale sogno mi riserverà il destino
Ma promette mi tiro
Che non lascerà ai finisca la primavera
Ho un mio caro
Che dolore riserva l'animo dell'attesa
Ma promette medio
Che non lascerà i finisca la primavera
Se un giorno in esilio
La morte deciderà di
Di prendersi il mio corpo chi si occuperà della mia sepoltura
Chi cucina il mio sudario
In un luogo alto sia preposta la mia bare cosicché il vento
Restituisca
Alla mia patria
Il mio Profumo
Zaia R Rezai questo che è un bambino afgano fuggito dal suo Paese è morto il dieci dicembre due mila otto a Mestre investito dal tiro al quale si era legato
E questa qui era Brambilla delle poesie trovato nel suo per cui va grazie
Ecco siamo quasi alla fine di questa di questa giornata ma prima di finire vorrei passare la parola tarda ora Polverini che ci illustrerà molte delle altre iniziative che ci sono oggi che non non non vediamo direttamente ma
Ma che sono tutte
Tutte state fatte in in come operazione di questa giornata lavora
E poi dopo
Ci sarà un rinfresco proprio nella sala qui vicino a cui vi invito tutti a partecipare saremo molto lieti di aver Vito
Sì
Buona sera
Beh intanto comincerei con verifiche siamo molto contenti che
Tante televisioni abbiano questa hanno accettato l'invito di mettere in onda il nostro sport per la giornata mondiale del
Del rifugiato e per il sessantesimo
Tra queste non potrò elencarle tutte se Raiuno Raidue e Raitre che dall'undici di giugno stanno mettendo in onda lo spot di trenta secondi che è stato ricavato dalla filmato di quattordici minuti
C'è anche la sette che ha accettato questo invito dal quattordici di giugno sta montando in onda questi sporto tutte le televisioni lo stanno facendo a titolo gratuito
C'è Sky
Mediaset i tre canali Mediaset
E anche TV duemila e queste programmazioni andando avanti almeno fino al venticinque giugno
Ora le iniziative d'Italia ma diciamo che nel mondo
Ce ne sono state tante ce ne sono tante andranno avanti fino
A luglio la data effettiva della firma della convenzione
In Italia ci sono state iniziative in ben diciassette Regioni quindi città più grande città più piccole in diversi Comuni
E le iniziative sono diverse sia data la proiezione di filmati le mostre fotografiche le tavole rotonde che ci vede multietniche le rappresentazioni teatrali concerti
Mi fa piacere menzionare l'iniziativa di Roma ringrazio il sindaco Alemanno perché ieri sera non so chi di voi e potuto passare al Colosseo al Colosseo era illuminato con il logo dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati
E lo slogan Chelli
La stessa la loro storia la nostra storia da sessant'anni al fianco dei rifugiati
Ma anche a Milano ci sono delle iniziative iniziativa organizzata dal Movimento per la giustizia Associazione nazionale magistrati insieme alla fondazioni culturali San Fedele
E questa sera organizzano la proiezione di un bellissimo firma soltanto il mare
Bologna anche imporci a Torino con altre iniziative ma vorrei anche dire che c'è anche una piccola città che ha fatto una cosa molto originale che vale la pena di menzionare e della città di Todi la Caritas di Todi
La Caritas di Todi ha voluto
Dedicare produrre un vino
Divino Masin donna alla sessanta estiva alla al sessantasei anniversario della Convenzione di Ginevra e la scuola l'antica scuola agraria di tordi
Insieme alla Caritas a che hanno voluto fare questo progetto vendendo le bottiglie del vino asilo finanzieremo delle
Delle borse di studio per giovani e rifugiati dunque vale la pena anche perché è un buon vino DOC e un Grechetto
E e quindi vi consiglio insomma di di magari considerare dei regali con il vino asilo io direi che possiamo concludere quindi andiamo a fare un Trinca con il viso asilo ed alla sessantesimo anniversario della Convenzione di Ginevra grazie