Presentazione del Rapporto Annuale 2011 di Amnesty International

Sì
Gli investimenti
Cominciamo
Allora buongiorno
Tra tutte a tutti voi
E sono Riccardo Muti portavoce della sezione italiana di Amnesty International e vi do il benvenuto per la presentazione nostro rapporto annuale
Due mila undici ringrazio in primo luogo al professor Giuliano Amato che è il direttore dell'istituto dell'ICI proprio italiana fondata da Giovanni Treccani per l'ospitalità
Odierna come quel tavolo ci sono alla mia destra Christine Weise presidente e Giusy D'Alconzo direttrice dell'ufficio campagna e ricerca avrei sinistra della sezione italiana di Amnesty
International coloro racconteremo un anno di diritti ma
Il due mila dieci descritta questo rapporto
Nel mondo e in Italia
Vorremmo riserve da una storia che probabilmente una storia di quelle con la s minuscola piccolina piccolina però molto importante
E e delicata dolorosa è quella di una ragazza che situazioni di Torres Vergara quattordici anni del Dipartimento di supera in Colombia questa ragazzina stava scuola una mattina trenta marzo e in una pausa tra una
Un'ora e l'altra direzione acceso il cellulare ricevuto la telefonata minatoria con cui si minacciavano di morte l'attuale quanto sua mamma Ingrid indirizzare
A capo di un movimento che in Colombia si batte per ottenere giustizia per i crimini commessi dallo Stato colombiano insomma una difensore dei diritti umani a Ingrid che a sua figlia assenti alle migliaia di difensori dei diritti umani
Che sono persone comuni ma dal coraggio eccezionale nel cinquantesimo anniversario della fondazione di Amnesty International dedichiamo
Questo rapporto annuale ed evitiamo anche un sms solidale che è in corso il partito
Due giorni fa per rafforzare la protezione nei confronti dei difensori dei diritti umani l'sms solidale e questo numero che avete visto e che
Trovate anche nelle nelle cartelle stampa quattro cinque cinque zero sei
Amnesty International deve molto moltissimo
I difensori dei diritti umani sono le persone che ci consentono spesso di raccontare in modo più completo come oggi quello che accade nel mondo lo fanno rischio
Enorme dello loro per loro vita
Il rapporto annuale anche quest'anno ha pubblicato da Fandango Libri che ha deciso di celebrare
Il cinquantesimo anniversario di Amnesty International anche con un volume particolare che che questo qui che avete avuto in mente
Quando il segretario di partito all'ufficio stampa
Io manifesto per la diversa un volume particolare perché racconta attraverso venticinque lustro azioni venticinque contributi di outreach poli molto importanti cinquant'anni di storia riammesse presso le sue principali campagne
Siamo contenti di darvene una copia oggi lo presenteremo sabato al Salone del libro e poi da lì in avanti in tante altre occasioni
Fatemi ringraziare quasi in conclusione perché senza ridurre il rapporto annuale non l'avreste in mano oggi Beatrice mi assi parchi Querini Tiziana Trian Anna ondata Patrizia Carrera
Vi ricordo che questa conferenza stampa si svolge sotto embargo che termina all'una in un minuto di questa notte e abbiamo deciso di organizzare questa conferenza stampa sotto embargo e si svolge anche a Londra in contemporanea per
Consentire ci auguriamo di lavorare meglio preparare meglio i vostri i vostri servizi dall'una di questa notte tutto sarà pubblico lo sarà anche sul nostro sito a Mestre conflitti
Do la parola ora Cristina valide per la presentazione del Rapporto annuale grazie
Buongiorno atto tutte buongiorno a tutti si fa molto piacere rivedervi quindi ecco
Il Rapporto annuale due mila undici di Amnesty International
Il nostro rapporto vi offre informazioni come ogni anno sulle molteplici violazioni dei diritti umani commesse in tutto il mondo i dati che presentiamo quest'anno sono riferiti a centocinquantasette Paesi
Il due mila undici è l'anno del cinquantesimo anniversario di Amnesty mezzo secolo fa è stata accesa alla nostra Candela la candela di Amnesty International per fare luce sulle violazioni dei diritti umani
E per portare la speranza di libertà ingiustizia in tutto il mondo
L'idea di mobilitare le persone comuni con mezzi pacifici semplici per pretendere dai Governi di tutto il mondo libertà giustizia e dignità per le per le persone che ne erano private
Ha contribuito in maniera determinante
A quello che oggi possiamo definire una vera e propria rivoluzione dei diritti umani
Amnesty International ha contribuito non solo alla liberazione di numerosi i difensori dei diritti umani
Con il suo lavoro di ricerca di lobby di mobilitazione ha contribuito anche all'approvazione di numerosi trattati internazionali sui diritti umani
Per citarne uno solo uno dei più visionari e rivoluzionari lo statuto della Corte penale internazionale che fu firmato a Roma nel mille novecentonovantotto
L'opposizione alla pena di morte ha visto Amnesty International in prima linea dal mille novecentosettantasette l'anno in cui ammessi ricevette il premio Nobel per la pace
Questa pena disumana ormai è stata bandita dalla maggior parte degli Stati del mondo
Sono cambiamenti storici costruiti a piccoli passi da persone
Che hanno deciso di regalare parte del loro tempo e della loro Energia alla causa dei diritti umani insieme a persone che hanno dovuto lottare contro l'oppressione per la propria libertà e per la propria dignità
Oggi a cinquant'anni dalla fondazione di questo movimento internazionale per i diritti umani
Che ormai vede al fianco di Amnesty International numerose altre organizzazioni siamo testimoni di una determinazione senza precedenti
Nel confrontare la tirannia l'oppressione la corruzione
Ogni giorno riceviamo la prova del fatto che tutti i diritti umani sono interconnessi che sono interdipendenti oggetti di un bisogno universale
La lotta per la libertà e la dignità ha assunto una nuova dinamica grazie alla disponibilità di nuove tecnologie
Questa ondata di speranza ha il potenziale di cambiare il mondo per sempre
Ma è comunque fragile e cammina sul filo del rasoio
Il potenziale per un cambiamento epocale deriva in parte dalla velocità con cui le rivendicazioni di libertà e di giustizia si sono diffuse nel Medio Oriente e nell'Africa del nord
Si è fatta avanti una nuova generazione che mai dice basta basta paura basta repressione basta corruzione
Giovanni uomini e donne persone da tutti i settori della società sono scese in piazza
E hanno fatto sentire la propria voce nonostante le Pallotta del le pallottole le percosse i gas lacrimogeni e i carri armati
Queste persone hanno superato la paura e stanno costruendo un cambiamento positivo pagandolo spesso a caro prezzo
E la tecnologia digitale apre la finestra sul mondo e lo rende testimone e partecipe della lotta per i diritti umani
I mezzi tecnologici in particolare storce il media
Aiutano i difensori dei diritti umani e i giornalisti ad aggirare Lecce le censure e a denunciare i tentativi dei Governi di reprimere la libertà di espressione
Aiutano attiviste e attivisti ad organizzare manifestazioni di protesta
A comunicare oltre le frontiere e a tessere reti di solidarietà
I manifestanti ormai respingono l'idea che lo sviluppo e la sicurezza possano andare a scapito dei diritti umani
Chiedono la fine delle brutalità la fine della repressione e la fine dell'emarginazione chiedono opportunità economiche
A riprova del fatto che i diritti umani non possono essere messi in graduatoria non possono essere barattato in tutti i diritti umani sono interconnessi e interdipendenti
L'ondata di malcontento sia estesa ben oltre il Medioriente l'Africa del nord si fa sentire ormai dall'Azerbaijan allo Zimbabwe
Era dai tempi del crollo dell'impero sovietico e della caduta del muro di Berlino
Che Governi così repressivi non affrontavano una tale sfida al loro potere
Ma nonostante le coraggiose richieste di cambiamento in tutto il Medioriente nell'Africa del nord la risposta dei governi è durissima
Lo vediamo attraverso le brutali rappresaglie in Siria e in Libia e le repressioni delle proteste da parte dei Governi di Varenne viene Arabia Saudita
Altrove dunque governi repressivi come quelli di Azerbaijan Cina in Iran stanno cercando di impedire
Una rivoluzione
La libertà di espressione di associazione rimane minacciata in tutte le regioni del mondo
L'anno scorso il mondo ha esultato quando ha un Sanzo Ucci è stata rilasciata dagli arresti domiciliari in Myanmar
E ha assistito il mondo assets assistito alla consegna del Nobel per la pace al dissidente cinese Muggia Ugo mentre il Governo di Pechino stentava di sabotare la cerimonia
Persone come loro sono simboli internazionali della Resistenza contro le ingiustizie e le umiliazioni
Ma per molti versi la loro sofferenza non è stata e non è in alcun modo diversa da quella di migliaia di coraggiosi uomini e donne
Che difendono i diritti umani e che lontano dai riflettori internazionali vengono minacciati imprigionati torturati e uccisi
Il sostegno anche di ai difensori dei diritti umani e da sempre al centro delle attività di Amnesty International
è a sostegno di queste attività che la sezione italiana ha lanciato una campagna di sms solidale invitando tutta la società civile a sostenere il lavoro per i diritti umani
Con un sms al numero quattro cinque cinque zero sei
è un modo molto concreto per attivarsi
E un altro modo concreto viene offerto anche sul nostro sito www Amnesty punto it dove tutti possono firmare le azioni urgenti per la liberazione e la protezione dei difensori dei diritti dei diritti umani è un modo
Per contribuire al lavoro che Amnesty ha fatto in questi cinquant'anni e che ha dato i suoi frutti durante questi cinquant'anni
Torniamo al nostro rapporto annuale che documenta gli attacchi portati nel due mila dieci alla libertà di espressione e di associazione in decine e decine di Paesi di ogni parte del mondo
L'anno scorso almeno quattrocento giornalisti sono stati minacciati e aggrediti nelle Americhe
Molti governi asiatici hanno risposto ai loro critici con intimidazioni imprigiona menti maltrattamenti e persino con l'uccisione
La repressione ha molte facce il governo del Turkmenistan ha represso praticamente a ogni forma del dissenso
La Russia applicato un giro di vite nei confronti dell'attivismo sociale vietando l'OSCE o sciogliendo violentemente le manifestazioni
La Corea del Nord non mantiene neanche una parvenza di libertà di espressione
In Cina con la soppressione violenta delle critiche il Governo non ha neanche raggiunto gli obiettivi obiettivi che si era prefisso gli obiettivi del piano biennale di azione si diritti umani che il Governo stesso aveva promosso
Per quanto riguarda l'Africa in paesi come Angola benigna Camerun mettono Ugo sono state vietate manifestazioni pacifiche i manifestanti pacifici sono stati arrestati
Nell'Unione europea che vorrebbe essere un bastione della libertà di espressione abbiamo visto un clima di intolleranza nei confronti di lesti che gay bisessuali e transgender in Paesi come l'Italia e Lituania
La Francia ha adottato una legge che vieta alle donne di indossare il velo integrale come elemento di espressione del loro credo e della loro identità
In tutto il mondo la libertà di espressione altri diritti altri diritti sono finiti sotto attacco da parte di gruppi armati non certo da ultimo in Afghanistan dove c'è stato un crescendo di violenza da parte dei talebani e di altri gruppi armati
Che hanno ridotto a zero ogni forma di dibattito critico
Mentre
La lotta per i diritti raggiunge una nuova fonte frontiera digitale
è in corso una battaglia cruciale per il controllo dell'accesso all'informazione dei mezzi di comunicazione delle nuove tecnologie della Rete
Mentre i soci al network alimenta nuove forme di attivismo i Governi stanno cercando di il regimentare lei
Come si è visto in Tunisia e in Egitto i tentativi di bloccare l'accesso ad internet e ai servizi di telefonia mobile possono ritorcersi contro chi li promuove
Ma non di meno i Governi stanno cercando di riprendere il controllo dei media
Nel due mila dieci dei blogger attivisti in Paesi come anzi ARPAI Gian Cuba Cina e Vietnam sono stati imprigionati
Detto inutili isolamento posti a rischio di tortura e condannati al termine di processi gravemente inni qui
Molti Governi stanno investendo ragguardevoli risorse
Nell'uso dei nuovi mezzi di informazione per colpire direttamente gli attivisti per stroncare le loro attività on-line e per arruolare schiere di blogger filo governativi come in Cina è in Iran
La crescita esplosiva adesso c'è il Milvia e delle tecnologie dell'informazione comporta una responsabilità anche per le aziende per le imprese che forniscono queste tecnologie
Dobbiamo impedire che loro diventi no pedine o complici di Governi repressivi che vogliono reprimere la libertà di espressione e usare la tecnologia per spiare i propri cittadini dobbiamo ricordare ai Governi che non possono più giustificare il blocco di internet la chiusura dei servizi di telefonia cellulare o l'atterraggio delle pagine di Facebook
Come non possono giustificare la chiusura
Della carta stampata
La libertà dei mezzi di informazione comprende in media digitali
Allora come può la comunità internazionale cogliere l'opportunità e far sì che il due mila undici non sia una falsa Alba per i diritti umani
Gli Stati potenti hanno un ruolo chiave da giocare
Per anni hanno chiuso gli occhi di fronte alle torture e alla e alla brutalità dei regimi del Medio Oriente e dell'Africa del nord in nome dei loro interessi ed è la convenienza politica
Sono stati colti di sorpresa dagli eventi in Tunisia è in Egitto e imbarazzati dalla propria ipocrisia
Come per esempio la vicinanza degli Stati Uniti all'Egitto di Mubarak nonostante le sistematiche violazioni dei diritti umani che vi si verificavano
Quei Governi quindi quei Governi dovrebbero aver imparato la lezione ma siamo distanti dal poterlo affermare
I Governi occidentali da un lato si sono schierati a favore dell'azione militare contro la Libia di Gheddafi
E dall'altro insistono però a promuovere la stabilità più che i diritti umani in altri Stati repressivi come in Bahrein
Un Paese che di notevole importanza che è di notevole importanza geopolitica e militare per l'Occidente e soprattutto per gli Stati Uniti
L'assenza di qualunque azione concertata in risposta alla soppressione del dissenso pacifico in Barenghi in Vienna
è vergognosa e suona come un insulto di fronte alle pressanti richieste di cambiamento che arrivano da quei Paesi
I Governi potenti devono stare dalla parte delle riforme
E lo devono ai popoli di cui hanno venduto i diritti umani
Il vero banco di prova per l'autorevolezza di questi Governi sarà il sostegno
Alla costruzione
E alla ricostruzione di Società fondate sulla sui diritti umani a prescindere dalle alleanze
Un altro banco di prova sarà il loro impegno verso la giustizia universale
L'azione senza precedenti del Consiglio di sicurezza che ha votato all'unanimità per deferire la Libia alla Corte penale internazionale qualcosa di impensabile prima è stato un fatto storico da cui prendere slancio
Nel momento in cui il Procuratore generale Moreno Ocampo sta sollecitando i mandati d'arresto nelle sue indagini relative crimini contro l'umanità contro i crimini i crimini contro l'umanità in Libia
E mentre vi sta parlando solo sono in corso probabili crimini di guerra a Misurata
è fondamentale che la comunità globale dimostri di essere determinata nel chiedere nel fare giustizia
Il bagno di sangue e la violenza di Stato in Siria evidenziano quando ci si quanto ci sia bisogno di una politica coerente di tolleranza zero rispetto ai crimini contro l'umanità
Quando ogni altro rimedio giudiziario viene meno i responsabili dei più gravi crimini devono essere deferiti alla Corte penale internazionale
Purtroppo
Non sono solo i potenti Governi occidentali a non stare al passo con la gente
Che chiede giustizia e accertamento delle responsabilità è scandaloso il rifiuto reiterato dell'Assemblea dell'Unione africana
Di cooperare con la Corte penale internazionale per arrestare il presidente sudanese Omar al-Bashir
Nonostante sia stato spiccato contro di lui un mandato di arresto per crimini di guerra crimini contro l'umanità e genocidio
La giustizia internazionale non deve rimanere un fatto eccezionale per la comunità degli Stati le vittime delle violazioni dei diritti umani in Siria si Blanca
In Colombia in Afghanistan in Iraq in Somalia a Gaza in Israele meritano che sia fatta giustizia tanto quanto lo merita la popolazione della Libia
Oltre al bisogno di giustizia lungo illuso illegale delle armi contro i manifestanti pacifici in Libia ha dimostrato ancora una volta quanto siano urgenti e necessari rigorosi controlli sul commercio internazionale di armi
Un trattato in questo senso è essenziale
I Governi del Medioriente dell'Africa del Nord devono avere il coraggio di assecondare e favorire l'attuale scenario di cambiamento di sostenere la libertà di espressione e di manifestazione pacifica
E di perseguire riforme a tutto campo
Devono assicurare l'uguaglianza di tutti i loro cittadini esistenti concreto rischio che l'uguaglianza delle donne venga rimessa da parte le donne meritano di meglio e la loro uguaglianza deve essere una priorità
Le forze di sicurezza le polizie segrete devono essere tenute sotto controllo
La violenza deve avere fine e devono essere pienamente accertate le responsabilità per le violazioni dei diritti umani
Anche dove la situazione lasciamo a gioire speranza come in Egitto e Tunisia ci vorranno tempo e determinazione per garantire il rispetto dei diritti umani dopo decenni di repressione
Abbiamo già visto come il Governo poste Mubarak abbia fatto arrestare le donne che manifestavano nella piazza Tahrir del Cairo
Come le abbiano poi sottoposte ha testé di verginità e le abbiano minacciate di incriminarla ed del reato di prostituzione
Il periodo di è un fuori Yaki accompagnerà la caduta dei Governi dittatori si scontra quindi presto con la realtà
Cacciare un dittatore è solo il primo passo per porre fine all'oppressione
Meglio accendere una candela che maledire l'oscurità
Questo è ormai il motto di Amnesty International cinquant'anni fa nel maggio del mille novecentosessantuno il fondatore di Amnesty Peter bene anziana trasformato questo antico proverbio cinese
Ripeto meglio era meglio accendere una candela che maledire l'oscurità
In una chiamata a raccolta per persone che vogliono difendere i diritti umani
In questo mezzo secolo è avvenuta una vera e propria rivoluzione dei diritti umani un mutamento profondo di natura politica sociale e culturale
La rivendicazione di giustizia di libertà e di dignità è diventata una domanda globale chi diventa ogni giorno più forte
Le comunità più colpite dalle violazioni dei diritti umani sono la reale forza motrice di questa rivoluzione ma attraverso movimenti di massa per il cambiamento sociale come Amnesty International
Le persone in tutto il mondo possono dare un contributo decisivo
Amnesty International iniziò come un movimento internazionale
I cui soci le cui storce motivate dalla solidarietà internazionale scrivevano lettere e svolgevano azioni in favore dei prigionieri di coscienza
Persone imprigionate nei vari Paesi solo a causa delle loro opinioni pacifica
Oggi
I soci al Milia stanno amplificando ulteriormente questo senso di solidarietà e di appartenenza globale la consapevolezza di essere cittadini del mondo
E il coraggio di parlare chiaro al potere
Oggi è più evidente che mai che un cambiamento è possibile
Il genio è uscito dalla bottiglia e le forze della repressione non potranno ricca Ciarlo dentro grazie
Grazie Christine Weise ci sono per Lele colleghi colleghi sono in piedi in fondo se voglio ci sono dei posti qui davanti la che qui di fianco e si può seguire anche nostre spalle dagli schermi e qui mi dispiace vedere un po'di persone in piedi
E se volete c'è posto grazie
Allora diamo la parola adesso a
Giusy D'Alconzo direttrice dell'ufficio campagna e ricerca della Sezione di Amnesty International per
Affrontare la situazione dei diritti umani in Italia
Può interna
Nell'anno in cui il mondo si è stupito per le desiderio e anche per la capacità di cambiamento di popoli che sono stati oppressi e violati impunemente
Per tanto tempo che poi
E anche l'anno del cinquantesimo compleanno di Amnesty International né vogliamo ricordare che anche in Italia
Una nuova stagione per i diritti umani è possibile
è possibile
Ed è meno irraggiungibile di quanto sembra se soltanto accanto alla lista alla lunga lista di decisioni dannose per i diritti umani che sono state prese dal presente governo
E dai Governi che si sono succeduti negli ultimi anni e così accanto a queste decisioni non guardiamo
E riconosciamo la voglia di cambiamento che invece c'è nella società civile e ci impegniamo ad ascoltarla questa voglia di cambiamento di cambiamento a sostenerla al contrario di quanto si non hanno fatto le istituzioni del Paese
La situazione dei diritti umani in Italia come la potete leggere nel capitolo del nostro rapporto due mila dieci e come appare poi dai documenti che
Nei primi mesi di quest'anno abbiamo preso noti è una situazione che vede l'Italia molto che accada da appunto da anni di di decisioni che sono state lesive della dignità dei diritti di molte persone
E di decisioni che sono state peraltro davvero poco lungimiranti nel senso di aver guardato troppo poco lontano sia nello spazio geografico che nel tempo storico
Il due mila dieci si è aperto Coco Sarno
E ha visto
Consolidarsi
Definitivamente a causa di tanti ripetuti commenti dispregio attivi da parte di rappresentanti politici e istituzionali quella coltre di pregiudizio che ormai investe ampie categorie di persone
Gli sgomberi a ripetizione dei bambini Rom e delle loro famiglie anche quando sono svolte a discapito dell'incolumità di queste persone sono un effetto estremo di questo approccio
Sono approccio che e un approccio che ha alimentato un clima di intolleranza che ha messo a repentaglio la sicurezza di centinaia di migliaia di persone migranti rifugiati e rom italiani di origine straniera persone lesbiche gay bisessuali e transgender
Le politiche che hanno prodotto questa sì ma situazione stanno peraltro mostrando la loro scarsa efficacia anche in termini di governo dei fenomeni e ci sembra come movimento di difensori dei diritti umani di non essere gli unici ad essercene accorti e di poter adesso aspirare con una forza sempre maggiore a una inversione di rotta
Perché ci sono ampie fasce di popolazione che non si riconoscono affatto non si dice sentono affatto di specchiata in queste scelte
Amnesty International lo avete sentito
è un'organizzazione un movimento che aspira al cambiamento non ci piace guardare i problemi di invitarci a descriverli vogliamo cambiare le cose
E sappiamo che è possibile farlo lo sappiamo perché ci siamo già riusciti anche quando sembrava in polizia impensabile anche quando sembrava impopolare
Qui non sto movimento in questi cinquant'anni si è fatto più volte carico di sfide davvero difficili avanzando delle richieste che all'inizio erano sgradita la maggioranza delle persone un esempio tangibile è la lunga marcia contro la pena di morte
Oggi ci stupiamo nel ricordare che solo pochi decenni fa la maggioranza degli Stati applicavano o prevedevano la pena di morte
E anche l'impegno per la giustizia internazionale che avrebbe mai pensato che un giorno un Capo di Stato avrebbe dovuto rinunciare a un viaggio all'estero per il timore di essere incriminato di crimini di guerra era così non è più così
Quindi forte di questi risultati non sappiamo di essere capaci
Insieme alle persone che sono al nostro fianco alle persone che
Credo non i diritti umani come dicevo sono tante di fare in modo che molto prima dei prossimi cinquant'anni la stragrande maggioranza delle persone in Italia
Trovi intollerabile che un bambino Rom è un bambino non rom vengano trattati in modo diverso quando in ballo c'è il loro futuro la loro casa e la loro reputazione
E che un giorno la stessa maggioranza di persone si chieda se davvero c'è stato un tempo in cui questo concetto così semplice così pulito abbia fatto tanta paura
Con la stessa fiducia quindi nel potere degli attivisti per i diritti umani oggi accanto appunto alla lista delle violazioni che l'Italia
Ha realizzato nel due mila e dieci e nel due mila undici vogliamo dire vogliamo segnalarvi che ci sono migliaia di persone
Che hanno già detto no a queste violazioni in Italia ma vediamo cosa accade nel dettaglio la situazione dei rom in Italia lo dicevamo continua a essere caratterizzata da sgomberi da discriminazione nel due mila e dieci
Alcune famiglie hanno subìto sgomberi a catena nel senso che la stessa famiglia è stata sgomberata
Più volte detto del resto il due mila dieci è l'anno dell'avvio del Piano nomadi a Roma ed è anche l'anno dell'Aler rifiuto delle case popolari comma a Milano
Ma per Amnesty International e per i difensori dei diritti umani due mila dieci è stato anche l'anno in cui decine di migliaia di attivisti
Hanno marciato da Perugia ad Assisi nel tradizionale corteo della pace che è stato aperto dalla nostra busta una ruspa simbolica ma vera quella quale dicevamo che i diritti umani non si sgombera no il due mila dieci anche l'anno in cui noi abbiamo consegnato al sindaco Alemanno quindici mila firme
E centottantotto disegni centottantotto disegni che erano stati realizzati dei bambini delle scuole elementari in Italia che dicevano ai loro coetanei comma che anche loro anche locale un diritto hanno il diritto alla casa
Ognuna di quelle firme ognuno di quei disegni è una persona che non si riconosce in queste politiche
Che ci dispiace molto di notare con quanta disattenzione le istituzioni si pongano verso tutte queste persone il fatto che a Roma si continua a presentare gli sgomberi come una soluzione delle preoccupazioni per la sicurezza delle persone no come in questo momento sono in corso soprattutto sgomberi dei cosiddetti micro campi
Ed era in un unico campo che vivevano Raoul Fernando Sebastiani e pattizia bambini Rom rumeni che avevano tre quattro agli undici anni che sono morti il sei febbraio scorso tra le fiamme della loro abitazione di fortuna
Una delle cinque abitazioni che erano presenti in un campo non autorizzato per le autorità avevano demolito diverse volte senza che a questa famiglia venisse mai offerta alcuna alternativa di alloggio non li abbiamo ricordati a un mese dalla loro scomparsa
A piazza degli zingari a Roma abbiamo organizzato un piccolo Memorial
Eh ma non eravamo soli
Piazza degli zingari era un tappeto di fiori bianchi che erano arrivati da tutta Italia
Da tutti coloro che non dimentichi non hanno dimenticato e sono sicura non dimenticano tuttora la morte di quattro bambini rom e chiedono con urgenza politica e di vera integrazione abitativa perché queste tragedie non si ripetano
Purtroppo anche durante la settimana di Pasqua invece queste queste decisioni sono state reiterate ci sono stati altri sgomberi però abbiamo notato confortati quante associazioni piccole e grandi sono state a fianco dei rom
E non gli hanno lasciati soli
Ventisette mila persone in tutta Europa nel giro di di una settimana hanno inviato firme al Prefetto Pecoraro e a e al Sindaco Alemanno per chiedere di fermare questi sgombri che abbiamo
Ottenuto una a una sospensione abbiamo chiesto anche al Prefetto un incontro urgente l'abbiamo che ha chiesto il tre maggio purtroppo però ancora una volta le istituzioni hanno marcato l'indifferenza verso la volontà di tutte queste persone che dicono
Che gli sgomberi non sono fatti in gioco il loro nome
E
Ci sembra no politica ad al respiro molto corto oltre che profondamente ingiusta dal respiro corto perché non non include nessun investimento sul futuro
E
Cambiando aria invece c'è un settore dove le politiche messe in campo ci sono già dovute confrontare con l'Astoria all'Astoria quella che usiamo chiamare con la s
Maiuscola quella storia che si era ritenuto di poter recintare fuori dal Mediterraneo assieme alle migrazioni che invece immigrazioni proprio dei momenti più dinamici e drammatici della storia fanno sempre parte
I sommovimenti della primavera nordafricana e mediorientale hanno mostrato tra l'altro ecco tra le altre cose che l'umanità intera
In tale
Nel nel nei confini molto ad un bustino come quelli di un trattato internazionale quello tra Italia e Libia
O nei confini delle delle leggi delle leggi nazionali che criminalizzano emigranti di criminalizzano a tutto tondo diciamo una politica molto remunerativa in termini di voti
Nel breve termine ma completamente vuota di significato nel lungo termine
Nel due mila dieci gli accordi tra Italia e Libia e poi i respingimenti che erano iniziati nel due mila nove hanno un po'hanno mostrato il chilo perfetti effetti nefasti
Sono ancora più calate le domande di asilo questo il vero affetto della della collaborazione tra Italia e Libia non sono assolutamente diminuiti migranti irregolari in Italia
Al
è stato impedito e rifugiati di giungere di giungere in Italia e quindi queste persone sono state
Per un anno
Lontane dalla nostra vista nel due mila e dieci non vedevamo più i bambini che arrivavano a Lampedusa e neonati le donne incinte alle persone del del Corno del Corno d'Africa erano lontane dalla nostra vista ma evidentemente non erano scomparse dalla faccia della terra
Erano solo prive di sbocchi diverso verso la salvezza e quindi si trovano in Libia intrappolate esposte a tanti rischi come ad esempio è successo oltre duecento di queste persone che sono state detenuti a Braque nel sud della Libia nell'estate del due mila dieci duecento rifugiati per la cui liberazione anche in questo caso si sono uniti a noi in in protesta migliaia di persone in Italia
La rivolta abbia temi del diciassette febbraio che tutto quello che ne è seguito ha scompaginato le carte
Ha svelato definitivamente la linea politica tenuta dalle autorità italiane che per quanto abbiano cercato di nasconderlo sono in realtà state sempre completamente consapevoli della situazione dei diritti umani in Libia mentre gli accordi venivano
Elaborati firmati ratificati ed eseguiti e si è trattato di molti anni
Il diciassette febbraio ha lasciato completamente smascherata e le forze politiche di entrambi gli schieramenti che si erano seguite al al Governo smascherate Elia rinfacciarci reciprocamente bacia mani strette di mano
Quelle forze politiche che in questi anni hanno trascinato il Governo il Parlamento e purtroppo anche l'Unione europea in un'avventura libica quella degli accordi che oggi appare in tutta la sua vergogna
Quelle stesse autorità politiche
Che soltanto pochi mesi fa rinnovano le poche parole di elogio in chi in questi giorni come veniva ricordato stava ordinando attacchi rischia indiscriminati contro civili a
A Misurata
Ora vigente anche capire cosa l'Italia all'Europa abbiano intenzione di fare per garantire
Finalmente l'accesso alle
Alla protezione a queste persone che restano intrappolate in Libia proprio oggi dodici maggio c'è un importanti meeting a Bruxelles e ed è uniti in cui il contro il Consiglio affari interni giustizia affari interni discute appunto questo qual è l'atteggiamento che l'Europa vuole vuole tenere Amnesty International stati guardando all'Europa che la maggior parte delle persone
Che sono
Fuggite dalla Libia si trovano in realtà nella regione ci sono oltre settecento dieci mila persone in Egitto e in Tunisia sapete quali stante sono le persone che sono arrivate in Europa in Italia nello stesso periodo meno di trenta mila
Meno di trenta mila persone non possono mettere in crisi il sistema di accoglienza europeo meno di trenta mila persone non giustificano quel panico in sala isolazionista che ci sembra essersi
Impadronito degli Stati europei che invece si stanno dimenticando quanto sia possibile mettere in campo misure
Misure di solidarietà se guardiamo a quante persone sono state era insediato il mini rifugiati re insediati in Europa nel due mila dieci una cosa che l'Alto commissariato per le Nazioni Unite per il delle nazioni che per i progetti chiede con forza
Ebbene si tratta di solo cinque mila persone
Il ventidue marzo abbiamo incontrato il Ministro degli esteri Frattini proprio perché elevato azione delle persone a rischio in Libia anche in questa occasione eravamo forti di tredici mila firme
Raccolte in meno di una settimana in tutti Italia solo in Italia molte più firme sono state raccolte nel mondo dei nostri attivisti persone che chiedono appunto l'evacuazione
Dei rifugiati dalla dalla Libia il ministro in tale occasione c'ha garantito pubblicamente collaborazione crediamo
Che sia arrivato il momento appunto di di trasformare queste parole infatti perché al momento le persone che vogliono fuggire dalla Libia devono scegliere
Tale rischio di morire in guerra e il rischio di morire nel Mediterraneo come la conta dei morti e dei dispersi purtroppo ancora testimonia
E invece oggi la risposta più evidente delle nostre autorità alla crisi in Medio Oriente la crisi umanitaria che è stata convocata a Lampedusa
A marzo
Dov'è una missione internazionale di Amnesty International si è recata proprio per per comprendere quali fossero le cause di quello che stava accadendo in poche settimane la popolazione la densità di popolazione
Allan pensare a doppiata perché oltre sei mila persone soprattutto di di cittadinanza tunisina
Erano state bloccate sull'isola ebbene è stato subito chiaro infatti non abbiamo avuto difficoltà ad anticipare i risultati della missione quando ancora ci trovavamo
Sull'isola era chiaro che quella crisi umanitaria parla abbiamo parlato di crisi umanitaria per la c'è un problema di accesso
Alle alle cure mediche al cibo all'acqua
Quella crisi umanitaria era stata provocata dalle sette dalle scelte italiane
Ebbene però quando abbiamo presentato i risultati della missione di Lampedusa
Abbiamo detto che andando a Lampedusa c'eravamo anche accorti o meglio come ho avuto anche la conferma di un'altra cosa altrettanto importante
Ossia il valore della solidarietà delle persone di Lampedusa la loro enorme capacità di adattamento
E
Dal due mila e sei che più volte abbiamo segnalato come appunto il valore di questa solidarietà abbia avuto negli anni degli accenti molto forti molto che coraggiosi perché
Non è una solidarietà fatta di parole chi è Lampedusa deve concretamente fare qualcosa se vuole essere solidale ad esempio salvare delle persone perché anche questo è successo
Di recente ripeto lo segnaliamo da molti anni siamo stati tante volte a Lampedusa in questi anni abbiamo realizzato o un progetto di educazione diritti umani nelle scuole di Lampedusa siamo andati a partecipare a
A molte occasioni di sensibilizzazione
Sui diritti umani e oggi possiamo dire con estrema convinzione che sono stati proprio loro i cittadini di Lampedusa ad avere sinora offerto un buon un ottimo esempio italiano e i Paesi europei
A quegli stessi Paesi europei che sono spaventati da numeri di arrivo di archivi che appaiono incommensurabili se paragonate la popolazione complessiva come lo stesso Presidente del Consiglio Berlusconi ha recentemente ricordato
E voltando pagina un netto segnale di successo per i difensori dei diritti umani è stato invece il verdetto messo in appello la fine dell'anno al Milano per il caso di Abu Omar
Questo verdetto oggi resta l'unico caso di riconoscimenti tuo per una rendition per un
Un sequestro appunto nel realizzato nell'ambito delle politiche antiterrorismo nel mondo
Anche se sappiamo che la magistratura sarebbe potuta arrivare molto più lontano se il Governo non avesse
Fa posto l'ostacolo del segreto di Stato
è alcuni segnali positivi sono arrivati anche dei vertici della polizia
Che è in risposta alle ripetute aggressioni omofobia e violente che si sono verificate purtroppo anche nel due mila dieci hanno istituito avviato un osservato che per la sicurezza contro gli atti discriminatori
Che è inteso come uno strumento che dovrebbe servire a incoraggiare le le denunce da parte delle vittime di crimini di stampo discriminatorio ora
Questa scelta per me rappresenta da un lato la riprova che in Italia effettivamente esiste un problema di violenza discriminatoria altrimenti la polizia non avrebbe
Dovuto fare una scelta così importante e dall'altra evidentemente è un'assunzione di ruolo di responsabilità nella protezione dei diritti umani che che che la polizia ha scelto
E ci piacerebbe che in questo solco potesse proseguire un ripensamento del ruolo della Polizia difesa dei diritti umani in Italia e quindi la necessità di meccanismi dipendenti di monitoraggio sull'operato delle forze di polizia
Le forze di polizia lo abbiamo detto molte volte hanno in ogni Paese un ruolo chiave per la protezione dei diritti umani assicurare il corretto svolgimento delle manifestazioni
Ricevono le denunce delle vittime degli abusi contino indagini sulle violazioni appunto dei diritti umani gestiscono delle fasi a monte fasi molto delicate
Della presenza dei migranti sul territorio e quindi ci sembra
Dopo le sentenze in appello che nel due mila dieci hanno fu confermato i verdetti di condanna per i casi di maltrattamento Bolzaneto e alla scuola Diaz nel due mila e uno a Genova
Che
Quest'anno nel due mila e undici l'anno in cui ricorre il decennale del G otto del due mila uno la polizia abbia una grande occasione di riflessione
La mancanza del reato di tortura che l'Italia tuttora chi fiuta di introdurre nel codice penale nonostante le raccomandazioni pervenute essere di revisione periodica universale
La mancanza di questo reato rende tuttora non punibile adeguatamente i singoli responsabili dei maltrattamenti e crediamo che questo non sia un bene della polizia
Nel suo complesso perché non è aiutala la
La reputazione l'impunità dei singoli mai aiutato la reputazione del corpo
A cui appartengono
Dato tanto il fatto di non avere ancora Organismo Indipendente di tutela dei diritti umani e di monitoraggio sui luoghi di detenzione continua a far mancare una voce molto importante sul dibattito dibattito sui diritti umani sulla sicurezza la voce delle vittime
La voce delle vittime o delle loro famiglie con delle vittime non ci sono più
Uno dei maggiori effetti della mancanza di uno scrutinio indipendente che le indagini in caso di maltrattamenti di cui nessuno sospettate forze di polizia stentano a partire se non c'è una famiglia che nonostante il dolore per la perdita
Si fa carico di organizzare una vera e propria campagna per rivendicare il proprio diritto alla giustizia crediamo che sia necessario che la società civile non lasci sole
Queste famiglie e che
La polizia interpreti ogni contatto con la società civile anche quando è la società civile critica come una grande occasione di cambiamento
Noi lo chiederemo
Con costanza con perseveranza come continueremo a chiedere che le se cambino per i rom ma per i migranti per le persone lesbiche gay bisessuali e transgender che cambino
Per tutte queste persone quindi inevitabilmente per la società in cui viviamo e quindi per tutti noi
Potete segnarli sin d'ora ai prossimi appuntamenti in cui ancora
Sentirete parlare di ammessi dei diritti umani in Italia in Europa saremo presenta la parata dell'Europride che si terrà qui a Roma l'undici giugno
E per tutto il periodo di iniziative che vanno dall'uno al dodici per festeggiare con la comunità eligibilty l'orgoglio dei diritti umani
E poi saremo a Genova e con Genova al buio per ricordare che son passati già dieci anni e purtroppo non possiamo ancora essere sicuri che quanto è successo nel G otto del due mila uno non possa più ripetersi e saremo a Lampedusa saremo alla Ragusa a fine luglio con un campeggio aperto a tutti gli attivisti dei diritti umani che vorranno parteciparvi per conoscere da vicino questo posto meraviglioso in cui in cui così tante migliaia di persone in questi anni si sono viste letteralmente restituire la vita
è imparare proprio dalla gente di Lampedusa come si fa a non aver paura anche quando le persone che arrivano sembrano così diverse da noi
Noi continueremo a essere lì dove i diritti umani vengono violati e continueremo a essere dovunque ci sia qualcuno che ha il coraggio di manifestare il proprio dissenso
E di puntare sul fatto che quella che abbiamo davanti agli occhi in questo momento sicuramente non è l'unica storia possibile grazie
Grazie a Giusy D'Alconzo prima di passare le vostre eventuali domande cui saremmo contenti di rispondere
Volevo intanto salutare Mauro Palma che certo giunto il cui ruolo meritorio nel contrasto la tortura a livello europeo è noto ed è altrettanto noto anche l'importante ruolo che è qui con questa
Sarà sala che ci ospita grazie per la la sua presenza
E e
Vorrei brevemente a Luca annunciarvi alcune delle iniziative riguardanti il cinquantesimo anniversario
Di Amnesty International intanto proseguiranno perché Amnesty quello fa da cinquant'anni
Le nostre campagne internazionali per l'abolizione della pena di morte per i diritti sessuali e riproduttivi delle donne
Per chiamare le aziende a rispondere del proprio operato in tema di violazioni dei diritti umani con un riferimento specifico per quanto riguarda il nostro Paese all'azione di ENI in ingegneria nel Delta del Niger
Un'altra campagna sarà relativa alle persone
Rischio con particolare attenzione rischi cui vanno incontro coloro che esercitano il loro diritto alla libertà di espressione io a loro
Come già avete sentito dedicato l'sms
Solidale che ancora avanti fino al al cinque giugno
Anche quest'anno nonostante alla fine del due mila dieci sia stato corso il rischio della sua cancellazione sarà possibile devolve il cinque per mille a favore di Amnesty International restano Gassman sarà nuovamente testimonial della campagna di promozione
Uno degli obiettivi del cinquantesimo anniversario e anche quello di rendere più solida la base economica in movimento che come sapete autofinanziato
Per questa ragione a giugno partirà una campagna di donazioni con carta di credito attraverso il numero gratuito ottocentonovantanove settantanove novantanove
Poi ci sono altre cose ancora importanti a fine giugno inauguriamo in partnership con il Campus degli studi delle delle università di Pomezia il centro di formazione che abbiamo deciso di intitolare il nostro fondatore Peter bene insomma
E sempre insieme al Campus degli studi e delle diverse di Pomezia di cui abbiamo autorevolissimi rappresentanti che ringrazio ripreso il Preside sui cicli altre persone Stefano pensava
Dicevamo sempre con loro dal dieci al diciassette settembre si terrà un festival dei diritti umani titolato cui approvare una settimana dedicata master class conferenze ed eventi artistici con ospiti di livello internazionale
Che avranno lo scopo di individuare processi che possono influenzare l'attività politica e giuridica definire nuove efficaci strategie di tutela dei diritti umani
Cosa accadrà il giorno esatto il compleanno il ventotto maggio avete iniziato a vederlo in anteprima
Perché sabato ventotto maggio più a Roma le Poste di San Silvestro parlavo con cerimonia diamolo per francobollo realizzato in tre milioni seicento mila ecco esemplari da Poste italiane per Amnesty International e veramente ringraziamo molto Poste italiane
E la dottoressa Giannini si se qui in sala per la sensibilità per questa decisione che è stata presa lo vedete questo francobollo
Molto
Molto bello
Altre iniziative sono elencate in un documento che trovate nella cartella stampa in particolare le giornate dell'attivismo del ventotto ventinove maggio
Tutte le occasioni qui quelle quarantotto ore faremo una cosa bella e speriamo molto partecipato c'è un brindisi alla libertà
Ricordando perché ne avranno infine un brindisi in una città del Portogallo con un bicchiere di vino che incrocia Dino Russo che gli studenti portoghesi presero in mano per fare un brindisi alla libertà e di costo caro perché vennero arrestati per quel gesto
Io non ventotto maggio faremo tanti Bringheli le paritarie contanti bicchieri che essi
Finiranno celebrare il cinquantesimo compleanno di Amnesty a Roma in particolare al Carrobbio Ambra Jovinelli ci sarà
Un brindisi con alcuni degli autori delle autrice del libro io manifesto della libertà
Questo più o meno all'essenziale e nella cartella stampa cioè c'è tutto tutto quello che gli abbiamo detto e anche quello che noi vi abbiamo detto che sul sito Nesti punto it e ora se ci sono delle domande
Le vi ascoltiamo rispondiamo molto volentieri
Guardate alle spalle
Se se tutto
Assolutamente
Chiaro ma c'è qualcosa che può essere ancora più chiaro la se potete anche presentare
Quando da
Grazie
Sì sono Angelo invece dell'ANSA mi è sembrato di capire dalla nell'azione della Sinatra insetti la voi siete considerate
L'etichetta in Francia il velo integrale burqa insomma per le donne una violazione dei diritti umani
Consideriamo in questo divieto
Non è per niente di favore in favore delle donne e dei diritti umani delle donne anzi
Vietando alle donne di portare il vero innanzitutto
Una restrizione della loro libertà di espressione del proprio credo religioso e della propria identità culturale in più
Molte donne non potendo portare il velo non non vanno più fuori cioè questo questo divieto
Che viene
Promosso da alcuni come una
Una cosa che va verso la liberazione delle donne invece viste restringe poi le donne in casa c'è
Non
Non colpisce quello
Che è una discriminazione delle donne c'è il fatto che qualcuno può costringere una donna di portare il velo perché non viene colpito un'eventuale marito violento che costringe la donna a portare il velo viene colpita la donna nella loro nella nella sua espressione
Quindi riteniamo che gli Stati
Debbano assolutamente fare in modo che nessuno
Abbia il diritto possa costringere una donna apportare un velo o a restringeva in casa insomma se non si adegua a certe a certe regole
Però il divieto del velo non è lo strumento giusto non colpisce la persona giusta anzi colpevolizzato le donne che in in molti casi scelgono liberamente di portali la
Pranzo Biondi dal quotidiano Europa
Mi è sembrato di sentire nella nell'introduzione nel discorso sulla primavera araba un accenno a positivo all'intervento in Libia in difesa dei diritti umani
Mi chiedevo se amnistia in quanto organizzazione sarebbe favorevole a interventi in difesa dei diritti umani in altri Paesi Siria Yemen Barenghi
A me Sting non ha preso posizione per un intervento
Li abbiamo visti ha chiesto come dicevo all'inizio al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di prendere provvedimenti per portare alla giustizia i responsabili dei massacri in Libia
Quindi quando è stato deciso e attuato l'intervento militare amnistie a
Ribadito quello che ha fatto anche in altre occasioni che la tutela dei circa dei civili deve essere assolutamente al primo posto quindi Amnesty chiede con forza
Ai partecipanti a questo a questa azione militare
Di rispettare il diritto umanitario tutte le sue regole e di rispettare i diritti umani quindi questa è la posizione di Amnesty International sull'intervento Libia
Tuttavia in Calabria del Corriere della Sera un'ulteriore domanda sulla questione del burqa della Francia ma il problema diciamo facciamo già più volte sviscerata in Francia c'è un divieto di velo integrale Ubu Ur cantine rende impossibile l'identificazione della persona cioè collegato strettamente non tanto a una questione di estensione di diciamo credo religioso Amman di sicurezza
Del Paese mentre il MIBAC
Cioè gli agli altri forme di meno chi lasciano scoperte molto insomma fanno vedere una persona non sono vietate anzi c'è
Le ragazze normalmente erano all'università così eccetera il Cecco essa mi sembra discriminante fondamentale cioè non non non si può
Riteneva di un'azione di un diritto religioso il due
Insomma
No perché la questione
Il divieto così generalizzato che colpisce qualunque luogo pubblico sembra sproporzionato rispetto all'obiettivo però se c'è nel contesto di misure di sicurezza un legittima necessità di avere persone non travisata e questo vale anche per le manifestazioni in Italia
Così come per esempio non si può entrare in banca avendo il casco da motociclista e questo è ovvio e naturale ma riguarda specifici luoghi in cui la
La necessità di in un travisamento regolata da norme di sicurezza applicato in forma generale con un quel luogo nei confronti di una piccola minoranza di persone per cui è da un lato generalizzato dall'altro sproporzionato rispetto all'obiettivo e dall'altro anche inutile perché riguarda una percentuale irrisoria
Di persone fa pensare che l'obiettivo fosse di andare a colpire quel gruppo di persone questo mi pare mi pare chiaro giungo anche che
Cioè il mondo comincia a essere pieno di Paesi in cui ci sono leggi che puliscono le donne per indossare il burqa di leggi che unisco le donne perché non indossano c'è stato in Turchia
Il problema enorme dal punto di vista e forse il compito dei doveri che dovrebbe essere quello di ampliare le opzioni a loro disposizione piuttosto che restringerlo questo non vale solo per la Francia
Spero nel breve riscontro
San Venanzio mangimi dell'agenzia due domande specifiche sull'Italia e la prima risposta danno le autorità italiane al sollecitazioni di Amnesty durano da parecchio tempo rispetto alla strumenti di controllo e monitoraggio nell'operato dalle Forze dell'ordine
La seconda possibile avere qualche informazione ulteriore rispetto invece alla campagna su una responsabilità dell'ENI
Esattamente in che cosa si concretizza
La risposta
E sotto AN ossia milanista ste abbastanza alla qualità se non nulla alla richiesta di strumenti di monitoraggio
In Italia è un Paese che non hanno situazioni indipendente
Per il monitoraggio sui diritti umani in Italia un Paese che non ha
Un organismo che possa entrare nelle carceri metodiche tensioni
Il turismo nazionale ti posso aiutare senza preavviso
E potete immaginare non un luogo di detenzione tanto più equo e tanto più sicuro per chi ci sta perché è nelle mani dello Stato nella custodia dello Stato se le pareti
Di quello appassiona trasparenti se c'è un contatto tra chi è dentro e sia fuori la mancanza di testi di questi organismi che
Uno alte associazioni anche in Italia chiedono andava
Da anni continua anche lei imperterrita ancora peggio se voi pensiamo al reato di tortura in quel caso l'Italia
Ufficialmente detto di considerare non necessario questo questo e altro l'addetto al Consiglio dei diritti umani
Quindi annualmente siamo affatto
Affatto soddisfatti però lo diceva anche prima sei note passi lunghi guai se ci spera just in vacanza assetti tesse quei da quando e quando lo chiediamo in fallimento indovinate passano gli atti Castagneri lungo periodo possiamo dire di essere a inizio passa metà io si trovassero convinta ne siamo convinti che quante più persone fanno queste domande
è nazionale ma anche ai e alle autorità e quante più le tasse di quelli FIAT S.p.A. che quest'anno lo hanno fatto
Ma è stato in qualche capitale Venere e Marte esse invece ad essere
Quanto pagate perché coerente quando si è tanto la cui vengono fuori anche i comportamenti virtuosi ambulanza tanto hip avvenne anche accalcano
Ci riusciremo sarà sono certa che ci siano per quanto
Riguardano aste ma la nostra campagna sull'ENI
Non solo sull'ENI sulla scena sul totale anestesista
Ascoltando non soltanto e di Governi Manfredini dottoressa destini appunto multinazionali e perché le multinazionali atto molto forte nei destini del mondo e perché siano anche delle regole che li riguardano e diventano
A livello internazionale quello che stiamo chiedendo in particolare a queste multinazionali del petrolio è
Visto che siamo in Italia alla destinazione anche se in Italia dell'ENI è chiunque legga impegni chiari in incendia perché l'impatto sui
Licci umani della della popolazione dell'ente del Delta del Niger attraverso l'inquinamento attraverso il gas flaring queste torce cadono tutta la notte enormi
Che impediscono le persone di dormire è un impatto molto forte crediamo che le liste debba
Prendere carico abbiamo un dialogo colleghi incorso dal dal due mila nove e
Di recente abbiamo manifestato con questa stessa richiesta in occasione del cinque maggio in occasione dell'assemblea degli azionisti degli ai colleghi scoperto animano perché avere appunto
Anche agli azionisti dell'ENI che sono una parte importante
Della società di fare la stessa richiesta alla società ripulire elette del Niger e
Appunto attuale delle delle politiche si commerciali
Che però tengano conto appunto del dell'impronta che viene lasciata sui diritti umani delle delle popolazioni coinvolte
Altre domande
Va bene matura dire che possiamo chiudere qui grazie veramente tanto alla vostra presenza
Grazie soprattutto
A chi ha organizzato questa conferenza stampa in primo luogo in particolare la favola Negrelli
E rimaniamo a vostra disposizione qui per eventuali approfondimenti interviste eccetera ripeto che da domani da questa notte dall'una e un minuto tutto è pubblico
E speriamo di vedere qui molte altre prossime occasioni in particolare la sera del ventotto maggio perché a Roma che ho citato
Orgoglio Minelli per fare un brindisi alle libertà per il cinquantesimo compleanno riammessi grazie e buona giornata