Il futuro è dei giovani. Catania può riscattarsi: legalità, sicurezza, cultura, innovazione, lavoro

E allora noi
Decisi andiamo ad iniziare immediatamente
Vi ringraziamo per aver accolto così numerosi il nostro invito a partecipare a questa Assemblea dei quadri e delegati della CGIL che cade in un momento così complesso e difficile ringraziamo la compagna Susanna Camusso segretario generale della CGIL
Carla sulla presenza a Catania
Ringraziamo
La compagna Mariella maggio segretaria generale della CGIL siciliano al banco essere con noi
Un ringraziamento ai graditi ospiti prima fra tutte la senatrice Anna Finocchiaro Capogruppo
Nel partito democratico al Senato della Repubblica
Che ringraziamo con affetto per la sua presenza fra noi oggi l'onorevole Giuseppe Berretta l'onorevole Concetta Raia
Il dottor Saro Condorelli segretario del Partito Democratico di Catania il dottor Angelo mattone segretario della UIL
Il dottor Pippo foresta segretario confederale della CISL
La dottoressa Polimeni vice prefetto vicario di Catania
Il dottor Alfio vinci di Confindustria
Il dottor Gian Siracusa della lega delle cooperative presidente della lega il dottor Fabio Scaccia
La dottoressa Cagnino Presidente di Magistratura Democratica
Mammano
Ma mano che vedremo arrivare altre vi ringrazieremo per la loro presenza
Ma
Saluto si anche Maurizio Caserta Professore Caserta che
Visto prima
Va bene
E allora
A questo punto diamo senz'altro la parola al compagno Angelo Villani il Segretario generale della Camera del lavoro di Catania
Compagne e compagni graditi ospiti
La presenza qui con noi a questa nostra
Iniziativa della compagna Susanna Camusso in un momento fra le più complesse e difficili per la nostra confederazione
è indicativa dell'attenzione che la CGIL nazionale riserva ad una grande città meridionale e della consapevolezza che la partita che si gioca qui e di fondamentale importanza
Di questa attenzione e consapevolezza il gruppo dirigente della nostra Camera del lavoro ed io in particolare vogliamo ringraziare Susanna Camusso
Per andare avanti abbiamo infatti bisogno di tutto il sostegno suo e dell'incoraggiamento di tutta la CGIL
Mentre svolgiamo oggi questa iniziativa le lavoratrici e i lavoratori della FIAT di Mirafiori
Sono chiamare atti a votare per esprimere il loro giudizio su un accordo firmato poche settimane addietro dall'azienda ed alcune organizzazioni sindacali senza il consenso della FIOM CGIL
Un accordo sbagliato
Che nega la rappresentanza
Che nega la rappresentanza alle organizzazioni sindacali anche se maggioritaria
Che non lo sottoscrivono
Cioè l'ente l'autonomia contrattuale del sindacato
Mette in discussione i diritti fondamentali indisponibili e non contattabile e che viene sottoposto a referendum sotto ricatto inaccettabile posto dall'amministratore delegato la FIAT dottor Marchionne
Che minaccia di non attivare gli investimenti promessi e di spostare la produzioni fuori dall'Italia in caso di un voto negativo sull'accordo da parte dei lavoratori questo è inaccettabile
Si vuole
Contrapporre in quella fabbrica il lavoro I diritti
Cioè si vuole cancellare uno dei principi essenziali della nostra Costituzione che sul lavoro e sulla sua dignità fonda la nostra Repubblica
Sia chiaro
Che per la CGIL questa contrapposizione non è possibile per noi il lavoro e i diritti rappresentano un binomio inscindibile
Per questa ragione che seppur in queste condizioni di ricatto la CGIL insieme alla FIOM ha chiamato i lavoratori della FIAT a votare no al referendum battendo così
Battendo sì perché quest'accordo venga bocciato
è però evidente
Che nel caso di una vittoria del sì che noi non auspichiamo si pone per la CGIL per la fio il problema della tutela dei propri iscritti l'azienda e la necessità di dare loro una rappresentanza
è questa la ragione che mi spinge con convinzione
A sostenere l'idea che in questa eventualità ma ha posto una firma così come è stato definito tecnica sull'accordo
Il modo tenda all'interno si comincino a riprendere le fila per garantire libertà e democrazia sindacale
Affermare i diritti del lavoro dentro la FIAT e tutelare appieno quei lavoratori
Non vogliamo già ricatto referendario si aggiunga un'ulteriore ricatto peggiori le condizioni di vita dei lavoratori in quella fabbrica
Ciò va naturalmente fatto senza rinunciare a tutte le azioni anche legali che possono sarà sanare questo vulnus e continuando a portare avanti tutte le iniziativa di mobilitazione di lotta
Necessarie per contrastare l'imbarbarimento delle relazioni sindacali
E questa deriva autoritaria basata su deroghe che progressivamente rischiano di cancellare il contratto nazionale e l'unità dei lavoratori
Queste
Sono per noi le ragioni per la quali la CGIL tutta la CGIL sosterrà lo sciopero generale indetto dalla FIOM per il prossimo ventotto gennaio
Ecco
E contribuirà alla sua organizzati azione e dalla sua piena riuscita
Quello sciopero richiama l'attenzione sulla democrazia e sulla rappresentanza sui diritti e sulle regole che la CGIL ritiene necessario salvaguardare
è evidente che le vicende che stanno riguardando la FIAT e le relazioni industriali che essa vuole imporre sta mettendo al centro del dibattito politico il tema del lavoro e dei suoi diritti
Il dibattito di questa settima dibattito di questa settimana di queste settimane né la prova
Ciò e dovuto e questo ne è innegabile alle posizioni assunte dalla CGIL per con rigore insieme alla fio apposto questa questione
Le pulci le posizioni irresponsabili
Assunte dal Governo attraverso il suo Presidente del Consiglio che Ciappazzi appiattisce sulla posizione di Marchionne in di Marchionne invece di assumere un ruolo attivo e positivo che diamo una soluzione condivisa al problema
Ha ulteriormente aggravato l'attenzione già altissima
Più regole meno deroghe più innovazione meno conservazione sono queste le linee guida che la confederazione vuole seguire
Per spostare in avanti il dibattito di questi anni e di questi mesi ripartendo da una nuova e più avanzata proposta sui temi della democrazia della rappresentanza
Proposta che sarà discussa nel comitato direttivo della CGIL già convocato domani
è stato il due mila e dieci un anno terribile per la nostra Provincia e di sindacato ha dovuto fronteggiare una situazione sociale che si configura sempre più come una vera e propria emergenza democratica
La crisi finanziaria economica e sociale
Che ha colpito duramente del Paese nel Mezzogiorno in Sicilia e a Catania a vedersi devastato un tessuto economico e sociale assai fragile degradato
Caratterizzato dalla presenza rilevante di attività illegale e mafiose
Centinaia di aziende piccole e medie sono state spazzate via settori importante trainanti della nostra economia come quell'agricolo industriale e artigianale conoscono una crisi senza precedenti
Grande e la sofferenza del settore farmaceutico e dell'edilizia
La caduta dell'occupazione e del reddito e dei redditi ha comportato una contrazione dei consumi tardi inciso pesantemente su tutto il settore del commercio e dei servizi
Basti guardare i dati sui tassi di disoccupazione registrati negli ultimi mesi nella nostra provincia per renderci conto della gravità della situazione
Infatti
Il dato generale della di Coop disoccupazione e di oltre il venti per cento
Ma se guardiamo al dato relativo ai soli giovani sotto i venticinque anni e a quello delle donne questa percentuale arriva a superare il cinquanta per cento considerato tra questi anche i cosiddetti scoraggiati
A questo si aggiunga un aumento della cassa integrazione guadagni dalla Cassazione detrazione straordinaria della disoccupazione e della mobilità
Che rispetto al due mila e nove atto registrato un aumento di oltre il cinquecento per cento se preso complessivamente
Ed un livello di tasso del tasso di povertà relativa che riguarda una famiglia su tre nella nostra provincia che arriva a riguardare una famiglia su due se guardiamo le famiglie dei pensionati e degli anziani
Di fronte a questo desolante panorama che ha visto le istituzioni di Governo incapaci di dare risposte che ho contribuissero a fronteggiare la situazione e di attivare politiche per la ripresa e lo sviluppo il protagonismo del mondo del lavoro
Ed è dovuta a e il sindacato ha deciso di mettere i campi in campo scusate il protagonismo del mondo del lavoro chiedendo il sostegno delle forze sane e produttive della società
Attraverso una grande manifestazione e mobilitazione con la quale si chiedeva di aprire una nuova fase a Catania
Per avviare la ripresa e rilanciare lo sviluppo del nostro territorio nel pieno rispetto delle regole e della legalità spesso assai carenti dalle nostre parti
La manifestazione contro la mafia per il lavoro costruita con grande sforzo unitario in un momento difficile nei rapporti dal tra i sindacati promesse promossa a Catania da CGIL CISL UIL lo scorso ventotto ottobre il due ottobre
Che ha e che ha visto la partecipazione di migliaia e migliaia di lavoratori di precari di anziani rappresentanti di forze produttive è stato il momento più significativo di questa voglia di riscatto del mondo del lavoro e dei catanesi
La piattaforma alla base di quella storia di quell'iniziativa e assolutamente attuale e valida e va perseguita con determinazione sapendo che le priorità che esista essa scaturite devono essere ancora realizzate
Ma purtroppo ad oggi dopo unici alcuna iniziale attenzione dell'istituzione ed una serie di incontri che facevano ben sperare registriamo una preoccupante battuta d'arresto
Tali priorità devono essere a nostro avviso rilanciate e vanno sostenute dall'iniziativa sindacale insieme ad una rinnovata attenzione di chi ha responsabilità di governo
Queste lo la sfida che dobbiamo rilanciare anche perché abbiamo il dovere e lo dico a CISL e UIL qui presenti di non disperderle né le energie di quella manifestazione che per quella manifestazione liberato
E di non verde re il legame che il movimento sindacale ha rafforzato con la Società catanese in quell'occasione
Il ventidue ottobre non può ridursi ad un episodio perché i temi della lotta alla mafia e dalla criminalità del rispetto della legalità e della sicurezza nel territorio e nei luoghi di lavoro
Sono quelli da cui partire se si vogliono dare basi solide a un nuovo modello di sviluppo che sia duraturo e innovativo della nostra economia della nostra società
Ed è importante che questa consapevolezza oggi sia patrimonio comune dell'immenso per un mondo del lavoro dai sindacati alla Confindustria
Questi temi sono il presupposto per qualsiasi possibilità di rinascita il di progresso e di riscatto di sviluppo del nostro territorio
Eppure
Siamo ancora qui a denunciare la mancanza di sicurezza e spesso di legalità in cui si opera in tanti troppi luoghi di lavoro di tutti i settori e segnatamente in quelle dire della Provincia e te ne ha dove addirittura registriamo qui a Catania il mancato rinnovo del contratto ad un lavoro a lavoratore il compagno Daniele Castro nostro delegato della Fillea
Che paga così
Il prezzo salatissimo un prezzo salatissimo per il suo impegno e la sua lotta per la sicurezza e la legalità in un luogo di lavoro cioè nel suo cantiere
La CGIL sosterrà con determinazione la Fillea in tutte le iniziative tese a ripristinare il diritto al lavoro per il nostro delegato
Solo qualche giorno fa due operai sono morti carbonizzati ed un altro in gravi condizioni in una fabbrica di Santa Venerina
E c'è
Una sorta di rassegnazione da sue fazione di ipocrita incredulità di fronte ad episodi tutti riconducibili alla mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro
A Catania abbiamo il triste primato per la Sicilia perché nell'anno due mila dieci abbiamo dopo dovuto piangere nove lavoratori morti sul lavoro è registrato un migliaia di infortuni di queste alcuni anche molto gravi
Un dato agghiacciante che rischia ulteriormente di aggravarsi nel due mila undici se non si mettono in campo tutte le misure necessarie di prevenzione di controllo e di repressione
La mancanza di sicurezza così come il lavoro nero ed irregolare che in Sicilia è presente in tutti i settori ed in troppe aziende raggiungendo anche punte del quarantasei quaranta per cento
Particolarmente preoccupanti in agricoltura in alcune aziende dei servizi del commercio dell'edilizia
Ci inducono perciò a chiedere con forza un impegno concreto e coerente sempre più deciso da del dal dal delle associazioni imprenditoriali per combattere questo intollerabile forme di legalità
Lo chiediamo ad associazioni imprenditori imprenditoriali che assumendo codici etici assolutamente necessari si sono schierati con coraggio e determinazione nella lotta alla mafia alla criminalità e dalla illegalità
E sappiamo anche che il loro impegno in questa direzione e se il costante e impreciso e devo dire con rammarico non sempre così
Rafforza l'azione del sindacato e della CGIL per della lotta alla mafia ha fatto una priorità e dimessa profuso da sempre il massimo delle Energia
Così come chiediamo il massimo impegno alle istituzioni proposta al controllo e alla repressione di questo fenomeno
Non è tempo di sottovalutazione o ammiccamenti
è indispensabile che tutte le forze politiche sociali ed economiche e tutte le istituzioni condividono fino in fondo e con un rigore assoluto il rispetto della legalità della trasparenza delle regole
E la lotta a tutte le mafie dico a tutte le mafie scorsi rafforziamo l'impegno generoso Bellasio a delle associazione antiracket delle forze dell'ordine della magistratura chi opera uno nel territorio
è
Parlo dorsale e preoccupante che mentre la CGIL e impegnate per il rispetto della RAI e legalità delle regole e dei diritti a tutela dei lavoratori
Un nostro dirigente il segretario generale della FIOM di Catania il compagno Stefano materia
A cui va tutta il nostro affetto il nostro sostegno
Venga condannato utilizzando una norma del Codice Rocco non applicata da oltre trent'anni
Per aver sostenuto legalmente e legittimamente la lotta per il salario e i diritti in una fabbrica che da mesi non rispettava il contratto e non pagava i lavoratori
Abbiamo assistito in questi anni ad un'azione costante pervicace del Governo e della maggioranza tesa a smantellare il sistema dei diritti gli a destrutturare il diritto del lavoro
E questa azione che pure noi abbiamo contrastato con forza e culminata nell'approvazione poche settimane fa del collegato lavoro di cui si compie in cui si concretizza la volontà
Di colpire la parte più debole dei contraenti rapporto di lavoro che sono appunto i lavoratori
Questo
è il contesto in cui opera il sistema giudiziario ed è innegabile che in questi in questo contesto in qualche modo il lo stesso sistema giudiziario ne risenta
Sempre in tema di legalità e della del lavoro e nel lavoro denunciamo con forza l'estendersi di forme di lavoro precarie per esempio nei molti troppi call center che nascono ed operano senza rispettare regole contratti
E denunciamo anche con grande preoccupazione
L'inquietante diffusione chiappare INEA inarrestabile dei centri commette mercenari e degli ipermercati che non si capisce come e c'è siano redditi
Si tratta per noi
Si tratta per noi e lo dico anche con preoccupazione
Di realtà opache su cui occorrerebbe fare luce con urgenza e decisione
Di fronte ad un quadro così desolante
Non possiamo chiuderci in difesa pietire assistenza piangerci addosso abbiamo il dovere perché siamo un sindacato e perché siamo meridionali dighe lanciare di raccogliere fare nostra la sfida dello sviluppo
Dove altri hanno fallito noi abbiamo la speranza anzi la pretesa di farcela
C'è una generazione Garri alzato la testa e che ha intuito la disponibilità e cercato l'appoggio della CGIL del sindacato
Una generazione su cui non ha fatto Presa la rappresentazione caricaturale di una CGIL conservatrice interessata solo alla difesa di occupati e pensionati
Questa generazione e per noi la vera risorsa su cui fare leva
Per questa generazione e insieme a questa generazione vogliamo impegnarci per un futuro il fatto di diritti di nuove tutele e di nuove opportunità
Conoscenza ricerca cultura e di innovazione sono gli assi su cui ricostruire un futuro in una prospettiva se vogliamo scardinare la ragnatela che imprigiona il nostro territorio
Ne mortifica le energie lo condanna la marginalità e dalla il ritiro le avanza lo taglia fuori dall'Europa
Conoscenza ricerca cultura e di innovazione sono per noi presupposti per il riscatto del nostro territorio per uno inedito protagonismo delle giovani generazioni
Scegliere questa frontiera assumere questa com'è la sfida del nostro tempo e conta Borranea mente affrontare l'emergenza per dare una risposta immediata i bisogni dei lavoratori e del sistema economico e produttivo
Non ci sono scorciatoie questa però la nostra proposta sono non ci sono scorciatoie da imboccare occorre costruire una inedita solidarietà un'alleanza fra generazioni e chiedere
A tutti con una sola voce il rinnovo degli Amato gli ammortizzatori sociali in deroga imitare le nostra provincia dove sono interessati migliaia di lavoratori
L'attivazione in tempi rapidi di tutte le risorse disponibili per la messa in sicurezza del territorio degli edifici pubblici scolastici e per interventi volti al recupero dei centri storici
Non chiediamo misure tampone non chiediamo Penice di assistenza pannicelli assistenziali ma una scelta per riqualifichi il territorio terrò renda appetibile che gli consenta di superare l'attuale Patto pesante dato infrastrutturale
E inoltre
è evidente che la nostra economia può avere una prospettiva di sviluppo duraturo se si basa su un rilancio e l'innovazione del suo sistema industriale e produttivo
Su questo argomento
Per
Nella prima decade di febbraio svolgeremo un'apposita iniziativa ancora una volta sostenuta dal contributo determinante della CIG generazionale
P per parlare appunto di sistema produttivo di Elettronica di fotovoltaico di tessile di farmaceutica e di tutte le possibilità di agricoltura di tutti i settori produttivi tesoro indispensabile per il rilancio della nostra Provincia
Lavorare quindi nel presente nella situazione data senza tutto valutarne mai la gravità ma lavorare per costruire il futuro
La grande manifestazione del ventisette novembre scorso promossa dalla CGIL che ha registrato un grande successo e che ha visto la partecipazione di mille cinquecento lavoratori precari pensionati catanesi
Ha avuto quale tema principale quello dei giovani e del loro futuro tema che noi qui abbiamo voluto riprendere
Bene ha fatto la nostra segretaria generale a cedere questa parola d'ordine perché oggi il futuro dei giovani e messo in discussione pesantemente
Oltre che dalla crisi grave economica affrontata in modo assolutamente inadeguato dal Governo anche dalle dissennate politiche che esso sta portando avanti sulla scuola e sulla università
Qui infatti
Con lo smantellamento della scuola pubblica e del sistema della conoscenza e dell'alta formazione
Oltre a mettere in discussione il diritto allo studio e con questo alla mobilità sociale si è realizzata una vera e propria o controriforma
Che nega le legittime aspettative del mondo universitario a comincia a cominciare dai ricercatori
Dei quali vengono ampliate le fasce di precariato così come lega agli studenti reali possibilità di accesso al sistema formativo ed alle facoltà universitario
L'ampio volontà di impoverire il sistema della conoscenza del nostro Paese e accompagnava oppio dai colpevoli tagli alla cultura che in Italia ha rappresentato e rappresenta un punto di forza non indifferente
Con la cultura non si mangia dice Tremonti ma noi rispondendo con le parole di Susanna Camusso diciamo non vogliamo tornare nelle caverne
La ripresa e rilancio della nostro Paese così come il riscatto della nostra realtà catanese non poté passare dal protagonismo dei giovani lo voglio ripetere
Dal rilancio della conoscenza della ricerca dell'innovazione del sapere e della cultura
Le manifestazioni studentesche di questi mesi pongono con forza la società alla società tutta una pressante domanda di futuro qualificato di diritti e di pari opportunità
Questa domanda non possiamo che farla nostra così come il Presidente Napolitano che lo ringraziamo per le parole del già Alphabet per alla fine dell'anno con il messaggio di fine anno
Dobbiamo farle nostre come ha fatto il Presidente Napolitano e non possiamo esimerci dal sostenerle questa domanda per dare una risposta che mi dà aggredire ai giovani in una società cambiata e rinnovata i diritti e le tutele dei loro padri
Lavorando per una unificazione su questo obiettivo di tutte le generazioni e di tutti i territori nazionale
Quest'anno ricorrono i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Questo occasione va utilizzata per rilanciare una nuova compattezza della nazione sia sotto il profilo territoriale sia sotto il profilo economico sociale e culturale
Rifuggendo da un federalismo Emilia dividere la nazione costruendo un'Italia senza solidarietà e contenitori a diversa velocità
Che rendono più debole il Paese nei confronti del resto d'Europa e del mondo
Catania a una delle più antiche università d'Italia la più antica della Sicilia queste TG istituzione oggi
Rischia una in Accettulli Necci inaccettabile impoverimento a causa delle misure del Governo e dei tagli che sta subendo
Il Rettore lo diciamo francamente non difenda questa indifendibile controriforma della Gelmini piuttosto
Piuttosto
Certi di contrastarne insieme a noi e le sue ricadute cercando nella fase di elaborazione degli Statuti e dei regolamenti di ritardato nell'applicazione
E si impegni di più per garantire tutti a tutti gli studenti meritevoli l'accesso all'alta formazione riprenda le fila di un nuovo e forte collegamento tra l'istituzione universitaria e il sistema produttivo catanese
Così potrà dare un contributo all'innovazione del sistema produttivo catanese mettendo indennità a disposizione le intelligenze i saperi dei nostri laureandi e dei nostri laureati
Bisogna partire dal territorio come si è detto nell'assemblea delle Camere del lavoro svolta questa settimana Chianciano attraverso la ripresa della contrattazione sociale e con il confronto serrato con tutte le istituzioni e gli interlocutori locali
Diritti di cittadinanza e diritti sociali troppo spesso negati nel meridione nella nostra realtà vanno riproposti con forza a tutela dei lavoratori cittadino per non può essere lasciato solo e indifeso nel territorio
Esemplificando
Bisogna Quirra forzare l'impegno per contrastare senza remore la dispersione scolastica
Catania a percentuali alte molto alte ed in alcuni quartieri più a rischio supera anche il venti venticinque per cento un bambino un ragazzo su quattro non va a scuola
Restituirà questi ragazzi il diritto all'istruzione è una priorità irrinunciabile se non vogliamo che si rischia di farla diventare manovalanza a basso prezzo della criminalità
Dobbiamo ottenere l'apertura pomeridiana così come è stata prevista io non l'ultima finanziaria del Governo regionale delle scuole specie in quartiere a rischio in modo da farle diventare anche luogo di integrazione sociale e culturale con il territorio
Per noi questo e un obiettivo fondamentale
E ancora inoltre Anzio anni annota diritto alla sicurezza e diritto a servizi adeguati ed ad un sereno e attivo invecchiamento su questa questione va impostata la contrattazione sociale
Ma Catania non è solo dei grave sofferenza
è una città molto vivace sotto il profilo culturale artistico teatrale con una tradizione importante che non deve essere dispersa con una forte propensione all'innovazione
E in tutti noi ancora vivo ricordo di una stagione
Cui in cui Catania era una città in cui per dirla con Franco Battiato che il non è il nostro progetto Battiato ma che cioè il cantante
Per insistere un istante ritorno la voglia di vivere a un'altra velocità in cui i giovani e la musica si presero la scena fecero cultura e fecero impresa
Che cosa resa possibile quell'esperienza
Certo il mecenatismo generoso di Franco Billings a cui va il nostro commosso ricordo la genialità creativa di Carmen Consoli di tanti altri artisti del cui impegno civile siamo certi
Ma quell'esperienza fu favorita da una visione culturale non provinciale della città della città tutta apprezzo e valorizzò quando Di Bello di vitale giovani artisti catanesi seppero produrre
Manco invece alla classe politica e lo diciamo con Amedeo con amarezza la lungimiranza necessaria per dare un seguito duraturo a quella stagione
Noi
Oggi
Pensiamo che sia possibile innovare un modello culturale capace di vivere nel dal della sinergia tra innovazione creatività ed istituzioni
Non pensiamo né ad una cultura assistita né una politica dei grandi eventi o dell'effimero poi nel nostro Paese hanno in qualche modo caratterizzato un passato non più ripetibile
Abbiamo un'idea che si per vi sottoponiamo fin da ora che vogliamo verificare con rigore con tutti per precisarle per valutarne le ricadute positive
Senti ritrovassimo nel centro storico nei quartieri della città capoluogo della città poco capoluogo i maggiori Comuni della Provincia
Spazi da attrezzare ed offrire ai giovani perché ne facciano veri e propri laboratori dell'innovazione
In cui sviluppare idee mettere appunto progetti che favoriscono nel territorio una forte integrazione tra generazione saperi
Forse vedremmo nell'immediato una rigo dovuto cupa zonale non in non grande ma avere una ruolo una rete di luoghi e di occasione in cui si produce ricerca ed innovazione
Ci pare possa concorrere a costruire nel tempo progetti concreti di sviluppo
E una politica diversa rispetto a chi ha pensato di smantellare le poche esperienze di Cittadinanzattiva presenti a Catania
Le istituzioni di quartiere
Gli edifici inutilizzati da recuperare nel centro storico e nei quartieri a rischio a partire dall'ibrido di beni immobiliari confiscate alla mafia le tante sedi del volontariato e delle organizzazioni sindacali
Possono essere i luoghi principale di questa rete di impegno
Alle pubbliche ma amministrazioni ai sindaci al Presidente della Provincia della Regione chiediamo solo di sostenere questa voglia di innovazione di renderla possibile
Per rendere possibile una scommessa in prima persona dei giovani magari eviterà evitando di alimentare pericolose illusioni con nuove e poco credibili forme di precariato
Si tratta di utilizzare le migliori risorse della società persone giovani da avviare la rinascita della città di far progredire la nostra Provincia di rendere protagonisti i giovani del riscatto della loro terra
Di riprendere la strada dello sviluppo produttivo economico e civile di Catania
Per fare ciò bisogno utilizzare tutte le risorse disponibili per costruire ed attuare questo progetto noi siamo in campo e ce la metteremo tutta
Non si tratta di vedere la cultura le sue istituzioni come realtà effimere al contrario si tratta di sostenere e valorizzare le istituzioni culturale presenti e permanenti
In questo quadro i tagli continui al Teatro Stabile al nostro al Teatro Massimo Bellini e al liceo musicale rappresentano una arretramento inaccettabile
Chiediamo qui
Alle istituzioni tutte un rinnovato impegno finanziario per il Teatro Stabile il teatro messi Massimo
In modo da garantire un Prunas programmazione degna della loro storia ed all'altezza con le aspettative dei cittadini catanesi e del mondo artistico e culturale
Per ciò che riguarda liceo musicale che rappresenta una tra le più importanti visti soluzioni musicale d'Europa e del nostro Paese
Chiediamo che se ne preveda la trasformazione in Conservatorio statale
Per rilanciarne la sua funzione di un luogo della musica capace di garantire l'accesso e l'alta formazione a tutti quei giovani TEM vogliono metter approva dunque il loro talento e la loro vocazione musicale
La nostra idea di cultura è un'idea ne pensa sia necessario rilanciare beni culturali artistici salvaguardare il patrimonio ambientale paesaggistico architettonico e storico in modo da renderlo fui bile e valorizzarne la capacità attrattiva per intricata per integrarlo allo sviluppo della nostra Provincia non solo turistico non solo uno per uno sviluppo turistico cosa questo imbosco importante
Ma anche uno sviluppo produttivo del sì e del sistema territoriale
Questo sviluppo è possibile se la ricerca e l'innovazione in tutti i settori diventa la stella polare delle politiche che si vogliono attuare da parte delle istituzioni
Per uno sviluppo per uno sviluppo duraturo tre che che crei occupazione produttiva e garantisca prospettive per i giocare le giovani generazioni della nostra terra
Così
Si promuove riscatto e di progresso della Sicilia e di Catania attraverso la valorizzazione delle sue risorse umane a partire dai giovani e dal territorio
La CGIL chiama tutte le forze sociali del mondo del lavoro del mondo della produzione dei giovani del mondo universitario della scuola della cultura delle arti dell'associazionismo a questo impegno che per noi un impegno prioritari
Mi piace
Chiudere citando una Frosio una fase molto importanti di Marcel Proust che è alla base dell'iniziativa promossa dal mondo della cultura il prossimo cinque marzo due mila e undici
La vera Terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l'arte ma quella che disseminata di capolavori non sa né apprezzate
Né conservarli grazie
Ringraziamo Angelo Villari per la sua analitica introduzione
Ringraziamo e salutiamo il sindaco di Catania senatore Stancanelli per la sua presenza
Ringraziamo
Essa ringraziamo il il questore di Catania di appassionata salutarci ringraziamo il presidente di Confindustria Bonaccorsi dirle Burtone e adesso continuiamo i nostri lavori dando la parola al Sindaco per un saluto
Per favore prendete posto e continuiamo i nostri lavori con calma grazie
Ringrazio
Ora
Per favore silenzio
Per favore si la reggenza
Per favore sia ed ai nostri ospiti Fini interrata siete i nostri ospiti comportatevi educatamente
Ci scusiamo con il sindaco un attimo di pazienza per favore
Cortesia delicatezza siete nostri ospiti
Allora
Per favore prendete posto e continuiamo la delusione per favore
Per favore compagni prendete posto grazie
Signor Sindaco la prego
Ringrazio
Il Segretario
Angelo villa richiamiamo voluto invitare a questo vostro incontro ho aderito compiacere all'invito
Per portare il saluto della città alla manifestazione di una grande organizzazione sindacale
E lo faccio con piacere non soltanto
Per un fatto formale istituzionale
Ma perché ritengo di avere i titoli per dire
Che se in questi due anni e mezzo di lavoro qualcosa è stato fatto a Catania è stato fatto perché abbiamo saputo creare rapporti
I collaborazione anche di confronto anche di confronto duro spesso per affrontare assieme i problemi della nostra città
Lo dico in un momento sicuramente non sospetto
Perché tutte le occasioni che mi sono state date dalle organizzazioni sindacali di partecipare alle loro assemblee hanno visto questo incontro questa pur sì bili da di dialogo questa necessità di dialogo nella nostra città ecco il perché ho aderito all'invito e sono qui con voi per augurarvi buon lavoro ma
Farei torto
A voi e a me stesso se non facessi una considerazione in presenza del vostro Segretario generale
In relazione alle ultime vigente che sono che sono la conseguenza di una accordo sindacale
Tra
I lavoratori rappresentati da tutte le sigle sindacali da tutte le sigle sindacali
Presenti al Comune di Catania e l'Amministrazione comunale avvenuto nel luglio del due mila otto alla pena un mese dal mio insediamento in cui abbiamo concluso una di Genta che si protraeva da vent'anni ha comune di Catania in relazione al riconoscimento della dignità di lavoratori di oltre cinquecento persone che negli anni alla fine degli anni Ottanta agli inizi degli anni Novanta erano stati assunti dal Comune di carta la mia nelle situazioni di precariato che tutti conoscete abbiamo risolto questo problema ci siamo assunti lui la responsabilità di risolvere questo problema e a distanza di due anni il sindaco di Catania
Assieme alla sua Giunta e indagato per avverte adempiuto ha un obbligo morale e giuridico edilizia adempimento ad un accordo sindacale che
Io oggi il rifarei
Così come ho fatto due anni fa e io sento il bisogno ve lo dico con tutto il rispetto che io ho per la mia tradizione nei confronti della magistratura o sento il bisogno in un'assemblea sindacale dir vive indicare il ruolo dell'amministrazione della politica dei rapporti sindacali che non possono essere oggetto di interventi e della magistratura se non ci sono reati evidente e lo voglio dire qui lo voglio guidare con forza perché essere coinvolto il le atteggiamenti o indigente che non appartengono a Cuesta categoria di precari che per anni sono state al Comune in maniera assolutamente indegna oggetto soltanto di spostamenti per altre valutazioni oggi mi indigna e lo dico qui in questa assemblea sindacale tua perché
Ecco perché quanto o si dice che c'è un ingiusto vantaggio patrimoniale da parte di lavoratori che svolgono il proprio lavoro corresse il lavoro non dovesse essere attribuito mi fa
Rabbrividire lo dico qui stamattina lo dico con calma l'ho detto l'altra sera convocando e dialogando con tutte le organizzazioni sindacali dell'impiego pubblico per farsi che non possa succedere che sulle scelte della pubblica amministrazione che vanno incontro alla esigenza e della organizzazione ci possono essere interventi della magistratura penale
Sto dicendo apertis verbis e mi assumo la responsabilità di quello che sto dicendo sarò vicino ai lavoratori al e cinquecento famiglia dei lavoratori perché questa vicenda si chiuda al più presto ed Vitiello non solidarietà me
No non solidarietà May chiedo alla solidarietà PRI i lavoratori perché se avessero fatto caso se avessero valutare o di come avendo riconosciuto alla dignità dei lavoratori che era vent'anni e la ora non al Comune di Catania avendo riconosciuto quella dignità siamo riusciti a creare le condizioni per il risanamento perché avendo mandato invenzione oltre mille persone siamo riusciti a motivare chi all'dall'Amministrazione non era motivata noi abbiamo ottenuto dei risparmi che ci hanno permesso nel giro di due anni di ridurre la spesa per il personale di oltre dieci milioni di euro vorrei Chechi non studia queste cose
Hanno nelle mani la dignità delle persone le andasse a studiare vi chiedo scusa per lo sfogo ma siccome questa è la prima occasione io in cui io sono uscito ufficialmente in una grande manifestazione ho sentito il viso ogni o di questo sfogo perché esso che rivolgendomi a voi al di là delle appartenenze delle ideologie delle tradizioni di ognuno di noi so che posso dire queste cose in questa Assemblea vi ringrazio per l'accoglienza vi auguro buon lavoro
E mi auguro che assieme
Si possa continuare in questo lavoro per Catania nessuno
Nessuno immagini che ci può affermare nel risanamento Alicata aria grazie
Ringraziamo il Sindaco diamo la parola per un saluto alla senatrice Anna Finocchiaro Capogruppo del Partito democratico al Senato della Repubblica
Grazie accompagna le compagnie
Della CGIL
Per questa occasione di oggi e grazie a Susanna Camusso benvenuta
In questa città
Io non voglio prender tempo
Voglio però segnalare due questioni che sono al centro della vostra giornata di riflessione di oggi
E che sono al centro io credo che dovrebbero essere assai di più al centro del dibattito politico nel Paese
La prima è legata non solo i numeri tragici spaventosi per molti versi di cui ci ha parlato Angelo Villari all'inizio
Ma anche all'assunzione della questione dove si va su misure in maniera
Più evidente e che altrove la disparità che attraversa oggi la società italiana
Perché se dispari e questo Paese di insistere nelle opportunità di accesso al lavoro dispari tra giovani e vecchi disparità
Donne e uomini dispari tra nord e sud dispari tra chi sai chi non sa
Io credo che ci sia un versante sul quale questa disparità su home
Connotazioni drammatiche del versante dei giovani del Mezzogiorno i ragazzi e le ragazze del Mezzogiorno d'Italia
Angelo Villari ci parlava dei tassi di disoccupazione giovanile e io vorrei che noi fossimo in grado di governare con maggiore dimestichezza
E la politica fosse in grado di maneggiare con maggiore dimestichezza dati allarmanti ISSI mia ne cito soltanto uno
Con il Trattato di Lisbona si decise che entro il due mila e dodici sarebbe stato appartato all'indice del quattordici per cento
Quello relativo alla capacità dei quindicenni di leggere un testo scritto di comprenderne il senso e di mettere in relazione quel testo con la propria esperienza di vita
In Italia negli ultimi anni quell'indice invece che avvicinarsi al traguardo di Lisbona è aumentato quasi il venti per cento dei era sì italiani quindicenni non è in grado di leggere correttamente un testo di comprenderne il significato e di metterlo in relazione alla propria esperienza di vita
Questo dato e tragico nel Mezzogiorno d'Italia perché sì
Che proprio qui che matura non soltanto l'ingiustizia dell'oggi ma la tragica ingiustizia del domani in un mondo che cresce verso la co la scienza e dove il sapere e la chiave per accedere al futuro e anche alla dignità dell'esistere perché questo il punto
Io voglio dire solo due cose la prima
Come gruppo parlamentare la CGIL avrà fra qualche giorno all'inizio della settimana prossima un testo che è stato elaborato dal mio gruppo parlamentare esattamente su quel queste questioni sulle questioni che riguardano l'autonomia finanziaria e la libertà delle giovani generazioni italiane
Ed è un testo che comprende misure diverse che vanno dall'accesso allo studio al sapere alla conoscenza alla formazione alla ricerca a misure che riguardano la dimensione della dignità dell'esistere autonomamente
Per aiutare i giovani italiani ad avere una propria casa un proprio lavoro un aiuto per una propria iniziativa imprenditoriale a il generale di studio di ricerca che comprende una serie di misure che assume questa questione come la questione discriminante a mio avviso
Della
Dibattito e dell'impegno politico dei prossimi
Anni
Non posso non dire una parola sulla questione
Che ovviamente sta tenendo l'attenzione di noi tutti ed è quello che
Avviene in queste ore tra gli operai
Della FIAT a Torino chiamati a un referendum non molto difficile e rispetto al quale mi permetto di dire
La politica deve mostrare un'enorme straordinario rispetto
Comunque
Importo
Degli operai qualunque essa sia
La scelta che verrà fatta ma io credo che la politica non possa ignorare un dato che è un dato strutturale
Ed è il dato che dopo questo accordo comunque vada il referendum niente sarà più come prima
Si chiude una fase che è una fase che è stata importantissima per lo sviluppo democratico del Paese la fase
Lo dico per capirci segnata dal contratto nazionale del lavoro e della ricerca di una libertà sindacale e di un
Assicurazione di un'assicurazione pie bene ha dei diritti sul lavoro se ne apre una che rischia di essere una terra incognita se non saremo in grado di cattive quello che sta accadendo
Cosa accade nella relazione tra capitale e lavoro cosa accade nei luoghi sempre più remoti in cui matura la decisione imprenditoriale cosa accade nella capacità
Di
Studiare in un Paese in crisi i modi e le forme con le quali assumere una responsabilità collettiva
Cosa succede nella necessità di riempire parole che sentivamo pronunciare a Marchionne qualche mese fa e che ad esse sono sparite dal suo lessi co e sono le parole responsabilità sociale dell'impresa
Io credo che su tutto questo la politica abbia il dovere di misurarsi
Prendendo piena consapevolezza delle responsabilità che sono in gioco anche rispetto al diritto al lavoro da una parte allo sviluppo e alla competitività del nostro paese e credo che dovremmo farlo
Cercando di
Uscire anche un po'da un dibattito lasciatemelo dire che passo anche molto
Molto povero rispetto alla qualità della questione io ho visto fiumi di inchiostro il fiume di parole sui dieci minuti di pausa piuttosto che
Sul giorno di malattia
Mi pare che la grande questione che sia la questi che è la questione del fatto che bisogna trovare un nuovo modello è anche rendersi conto dei limiti che derivano dal fatto che non si può una forza nazionale come sindacato nazionale essere chiamato a gestire compiutamente una questione che dall'altra parte agilità su terreni e con forze che non sono più quelle tradizionali e che spesso i superano rispetto
All'ambito nazionale questo è il tema della politica questo deve fare la politica non come dire a se schierarsi da una parte e dall'altra secondo di come pare in quel momento utile rispetto al posizionamento proprio
Di queste questioni si deve occupare
Io vi ringrazio e vi dico anche che
Insomma non è piaggeria io credo che la CGIL che ha sempre avuto una grande tradizione abbia oggi con Susanna Camusso anche
Una straordinaria opportunità
Quello di avere alla guida una donna che ha insieme la capacità della elaborazione teorica la grande concretezza
Della grande sindacalista e che lasciatemelo dire anche una donna italiana io credo
In questo momento della politica
Rafforzare il valore delle donne italiane possano essere debbano essere completamente messe a disposizione del Paese
Ringraziamo la senatrice Finocchiaro e adesso diamo la parola alla dottoressa cagnolino di Magistratura Democratica
Buongiorno a tutti non possono non ringraziare la CGIL per avermi invitato innanzitutto perché mi fa piacere essere qua
Essere qua con persone che sento solidali e unite in un progetto giusto per la nostra città
Io sono catanese come penso gran parte di noi e quindi per noi è importante che ci sia il segretario generale della CGIL qui a Catania perché abbiamo bisogno di un'attenzione particolare in questa città
E in particolare anche a bisogno la giustizia dell'attenzione di tutti
Viale Africa il Palazzo delle Poste le condizioni in cui è oggi viale Africa
Sono simboliche
Dell'attenzione che la città da ai problemi della giustizia
Non mi trasferirò sicuramente nonostante ne magistrati fino a settantacinque anni possiamo restare in servizio
Non mi trasferirò in viale Africa e probabilmente neanche i miei figli vedranno viale Africa trasformata in un ufficio giudiziario e pure continuiamo a pagare i soldi con affitti per immobili che non sono del Comune che non sono pubblici
Con disagi per tutti i cittadini per gli operatori del diritto e ovviamente per un'amministrazione della giustizia che ne risente
E a fronte di queste o vedo tanta rassegnazione
Spesso mi capita di andare nelle scuole a parlare coi Giordani a Catania in Provincia
E li vedo come era assegnati a un presente che non una che non ha futuro
Li vedo privi di una progettualità e quando si parla di legalità sembra che ci sia una contraddizione fra le parole e la realtà
E questa contraddizione Lamberto purtroppo anche nell'intervento del Sindaco
Sì è giusto regolarizzare i precari ma quali regole sono state rispettate
La pubblica amministrazione così come tutti quanti noi dobbiamo rispettare le regole dobbiamo rispettare la legge non ci si può lamentare di un controllo e di un intervento della giustizia di una richiamo alla responsabilità penale quando nell'amministrazione della cosa pubblica non si rispettano le regole questi precari
Questi precari che giustamente chiedono di essere regolarizzati che giustamente hanno diritto ad avere una lavoro stabile come sono stati assunti
Quali garanzie abbiamo noi da cittadini che questi soggetti che sono poi quelli che offriranno i servizi a noi
Hai
Che a cui noi ci rivolgeremo erano quelli che avevano diritto ad essere assunti ad avere quel determinato posto purtroppo oramai le regole sono state completamente sovvertito e non ci sono più sistemi di selezione che garantiscano il merito che garantiscano che soggetti che svolgono certi funzioni abbiano il diritto a loro stessi di svolgere quelle funzioni
L'insofferenza alle regole l'insofferenza il principio di legalità e quello che ci ha portato alla situazione in cui noi attualmente siamo a un'assoluta deregulation e non ad un'assoluta incapacità anche da parte dei giovani di potere project dare qualcosa accadesse loro studi attraverso il loro impegno attraverso il loro sacrificio mi dicono bene a noi interessa noi studiamo ci prendiamo i diplomi e poi poi tanto lo sappiamo come vanno avanti e se in Italia lo sappiamo che se non passiamo attraverso la raccomandazione di Tizio di Caio noi non riusciremo ad avere nessun occupazione cosa dobbiamo rispondere a queste persone io che amministro giustizia
Che cosa ministro giustizia o disuguaglianza
Quel dei principi sulla base dei quali io devo fare il mio lavoro mi richiamo all'articolo tre della Costituzione che il principio di uguaglianza ma questo principio Senato nella realtà di tutti i giorni quel locale
E Mugabe legislatore che guida dell'interpretazione della giurisprudenza spesso no lo devo annettere
E anche quando ci troviamo di fronte a delle condizioni di oggettiva illegalità abbiamo spesso strumenti che sono spuntati addirittura i no io no ancora più indebolire Acone
Con le paventate riforme che però ora per fortuna sono rientrate
Sulla limitazione dell'uso delle intercettazioni telefoniche
Ebbene
Purtroppo queste a è la nostra città ma anche per fortuna questa è la nostra città oggi venendo qui alla scena ton ho fatto come tanti di voi il lungomare e abbiamo visto quanta bellezza c'è nella nostra città quante opportunità ci sono anche in tutte queste persone che siamo qui riuniti quanta voglia di riscatto Cinzia
Quand'è che questo funzione quand'è che questa voglia diventare alta quando c'è una solidarietà quando c'è una corrente che funzionerà io attualmente mi occupo di giustizia minorile e gli unici casi di ragazzi che siamo riusciti veramente a recuperare a rieducare sono quelli che hanno avuto non tanto una
Una ante
Repressione forte una detenzione che sia durata a lungo
Ma sono quei ragazzi che hanno avuto il sostegno di un istituto benché penale minorile che funzione ha di un servizio sociale che funzione e di un servizio a territori tale che è stato capace di elaborare per loro un progetto di reinserimento assedio quindi soltanto a tre adesso il funzionamento di tutto il sistema
Associazioni istituzioni e anche il sindacato ci potrà essere un riscatto a Catania grazie
Ringraziamo la dottoressa Lino
Ribadendo la piena e assoluta fiducia della CGIL nell'azione della magistratura come presidio di legalità e di giustizia la nostra città e in Italia
Diamo adesso
Ringraziamo adesso la dottoressa Lombardo della Confesercenti il dottor Tino Bulla dia sottile per la loro presenza e diamo la parola al professor Maurizio Caserta ordinario di Economia all'Università di Catania
Grazie
Grazie alla CGIL per questo invito
Rende particolarmente lieto quando il presente incombe difficile parlare di futuro perché sembra
Dicevo
Quando il presente incombe è difficile parlare di futuro perché sembra troppo lontano e i problemi di oggi sono troppo pressanti
Però credo che bisogna parlarne
Uso due citazioni una famosa una un po'meglio
Quella famosa è quella di magna Case che diceva che
Nel lungo periodo quindi nel futuro non ci siamo quindi perché occuparsene
Ma ce n'è un'altra di un economista altrettanto bravo un po'meno famoso che era ormai col calesse che un socialista
Che diceva che il lungo periodo è una somma di brevi periodi
Questo significa che il la tendenza il benessere nel prospettico futuro si costruisce
Pezzo dopo pezzo allora intervenire sul breve periodo oggi none pensando al futuro non è
Astrazione non è chiacchiera perse ma è costruire appunto quel lungo periodo che si può fare soltanto passo dopo passo e quando si parla di futuro ci si chiede quali sono le prospettive
Io ho visto ieri sera
Le stime per il due mila e venti quindi lontano
Fatte dalla Commissione europea su alcuni parametri significativi per la Sicilia
Sembra che
Siano i parametri di oggi ora non lo so se la Commissione europea sono particolarmente pessimisti o gli statistici di cui dispongono sono non sono particolarmente bravi però Unicredito glielo dobbiamo dare
Il il due mila e da enti sembra oggi
Perché in il tasso di occupazione sempre più basso del cinquantacinque per cento il tasso di disoccupazione è sempre più alto dell'otto e quarantatré per cento
Il numero dei laureati sulla popolazione tra venticinque sessantaquattro è sempre più basso del quindici per cento
Il numero del dei soggetti con una bassa
Istruzione sempre più alto del del trentacinque per cento
Queste sono
Cartine molto divertenti da osservare perché è perché fanno vedere immediatamente dove sta la Sicilia ora
Cervi pensando che gli statistici di Bruxelles c'è una particolarmente
Pessimisti noi non abbiamo il dovere di non esserlo e quindi Brendola
Una delle parole chiave
è stata prospettata cioè l'innovazione
Prospettando che molto brevemente un un mezzo tra
Innovazione lavoro e sviluppo
Ora l'innovazione può essere definita in tanti modi uno di quelli che io preferisco fare tutto quello che serve a risolvere un problema
Che prima non poteva essere risolto quindi l'innovazione per sua natura una cosa utile e deve essere tale quella
Soluzione quell'idea quel quello stratagemma quel teorema se volete poi può essere utilizzato da da un soggetto pubblico nell'offerta di servizi collettivi può essere utilizzato da un soggetto collettivo privato di nuovo nell'offerta di servizi collettivi può essere interesse può essere utilizzato da chi
Un giovane possibilmente ha un'idea a un finanziamento bancario e mette sul mercato quella quelle idea
Da qui deriva
Se questo è un comportamento diffuso e cioè se non è isolato deriva la
L'effetto positivo sull'occupazione ma c'è anche l'effetto positivo sullo sviluppo perché creando conoscenza utile non
Come qualcuno utilizza in modo improprio il termine Filosofia creando filosofia voglio fare la filosofia una cosa serissima di cui abbiamo molto bisogno ma creando cose utili
Questo significa che si accumula e stessi accumularsi dà un contributo allo sviluppo nel senso che domani riusciremo ad essere un po'più produttivi di oggi è se siamo un po'più produttivi di oggi significa che stiamo
Che stiamo meglio ora lo spazio dell'innovazione non è
Neutrale rispetto ai diritti nel senso che
Si intreccia con la questione dei dei diritti perché creare lo spazio dell'innovazione significa consentire a tutti di sperimentare e questo si intreccia e questo è un tema so caro alla dirigenza della CGIL con il diritto allo studio
Perché una università una scuola che non crea le condizioni perché si possa sperimentare
Dalla sperimentazione venir fuori con un'idea brillante è una scuola che non svolge la sua funzione principale non è è un'università che non svolge la sua funzione fondamentale quindi
L'innovazione lo spazio per l'innovazione significa anche spazio dei diritti
Il diritto e
Il diritto di progettare la propria vita e individuare soluzioni diverse da quelle precedenti più utili perse e per gli altri
Da questo deriva un'
Una prescrizione di politica locale secondo me sì Sindaco ne abbiamo parlato tante volte
Questa è una città che ha bisogno tutta non a pezzi non frammentata di spazi per l'elaborazione lavorazione culturale ovviamente ma anche elaborazione di chi
Sta nelle botteghe artigianali perché anche l'artigianato ci può stare l'innovazione così come l'innovazione sta in fabbrica ma questo è ovvio e sta nelle università e sta nelle scuole e allora la la chiave
Riprendere gli scambi e la mobilità interna
Il riscatto della città questo è il tema della nostra discussione passa da una inversione della tendenza alla disintegrazione e che
La tendenza all'integrazione ma l'integrazione significa creare le condizioni perché le parti della città possano
Scambiare innanzitutto merci
Cosa che facciamo molto molto poco e poi idee e poi esperienze e poi relazioni ringrazio
Ringraziamo il Professore Caserta e salutiamo lavoro senza Carlazzo a prorettore vicario Donolo statica tale per la sua presenza e adesso diamo la parola
è Antonio Leonardi Presidente della costituenda Consulta giuridica della CGIL si prepari subito dopo una teoria Nitti
Ancora di recente
Nicola filosofo del diritto inglese è chiamato a
Definire
Cosa cosa possa essere dinanzi a una platea di giovani
Cosa possa essere un diritto come si possa definì un diritto
Ha dichiarato che il diritto
Il riconoscimento di un bene della vita contenuto nella sentenza di un giudice
Per indicare
Come in realtà nel complesso mondo dei diritti dei conflitti
Che sia giusto in generale che si è agito in particolare
In una seduta come per la nostra il ruolo e la giurisdizione diventa un ruolo essenziale
E
Sul terreno la giurisdizione si conduce oggi una battaglia di culture politiche di culture giurisdizionali
Cosa
Accade oggi nel diritto del lavoro
Quale orientamenti e quali elementi fondamentali si colgono
Nel decisione dei magistrati
Di un grande elemento di disorientamento crescente
Vi è uno smottamento la giustizia e lavoro verso valori nel bilanciamento degli interessi come si dice oggi che tende a restringere anche all'interno di quella che si chiamava il giudizio del lavoro la tutela i lavoratori
Capita di leggere
In sentenze pronunciate da giudici nel caso di Napoli
Che le norme del diritto al lavoro né se interpretata nel senso di garantire alle imprese il massimo dei profitti possibili e il massimo di flessibilità in una situazione internazionale nella quale l'impresa e competono a livello internazionale
Voi capite perfettamente che un orientamento di questo genere pretendendo che in qualche modo
Affronto buonismo interpretativo per cui anche all'interno al giudice del lavoro così come nella sua e da qui in generale si tende a ridurre lo spazio lo spazio
A Catania netta rilegge una sentenza la quale un giudice del lavoro di Catania rispetto alla donna mobilizzato a gravemente
Dichiara che il fatto che questa donna abbia potuto presentare
Una denunzia all'autorità giudiziaria in sede penale e la prova che poi
Questo mobili non era davvero così grave e te non era in grado di attentare alla sua autonomia pezzo e come si gioca su questo terreno una battaglia
Alla quale il sindacato
Confederale a Catania sindacato regionale il Sindacato nazionale deve prestare sempre una maggiora tanta attenzione
Formazione
Reclutamento
Orientamento dei giudici
Sono decisivi
Anche nelle partite che si giocano laddove la battaglia
Sta diventando così importante rilevante come testimonia anche oggi le questioni che riguardano la FIAT
Il giudice arrivano sempre più tardi
Alla carriera
Ad entrare in carriera ed entrò sempre di più il figlio la borghesia
Può sembrare una cosa singolare
Il figlio di un operaio oggi difficilmente si laurea quasi raramente arriva a fare il magistrato
Credo allora anche da queste piccole cose
Si misura
Il cambiamento che poi questo elemento che apparentemente esterno produce all'interno poi perché ciascuno poi si porta dentro le proprie culture e le proprie ideologie
Ed allora attenzione a queste cose
Attenzione ai tempi della giustizia
Ma lo slogan che voi avete qui si comincia con la legalità io mi sono chiesto perché non si comincia con lavoro
Perché in realtà oggi nella nostra son società la legalità e condizione essa stessa del lavoro
La legalità nel rispetto dei diritti la legalità per la difesa e la salute e dell'ambiente la legalità esterna grazie per condizionare quali aziende ormai depositi produco anche all'interno della stessa società dalla stessa azienda ed allora
L'attenzione
Alla
Cioè dissoluzione
Di un modello di cultura giurisdizionale che in qualche modo sto notando sotto i nostri occhi e
Una cosa sulla quale dobbiamo prestare una grande attenzione perché poi
Quando avanza
Rispetto alla crisi alla giustizia un modello di giustizia privata
Quando si dice no siccome l'agenzia pubblica non funziona facciamo gli arbitrati un certo modo facciamo irrituale vi consegniamo il conflitto
Ad altri soggetti si tenda chiude un cerchio semicerchio già una enorme impatto sulla vita di ciascuno di noi sulla vita di ogni giorno
Ecco allora che credo che bisogna
Su questo fronte come
Consulto giuridico la CGIL come organizzazioni sindacali riprendo in mano un terreno che non è un terreno
L'estraneo sconosciuto
Io pensando da questa Assemblea questi ragazzi al futuro
Ciascuno ripercorre voi anche la propria esperienza Irone sessantanove o poco più di un ragazzo
Ho avuto la fortuna di partecipare al congresso di Livorno la CGIL congresso che poi preparava il cambio Ancona volto e fa un grande Segretario novella un grande Segretario sull'arma
E in quel congresso avendo ministro esso stesso dirigente sindacale la CGIL terrà Brodolini
E illustro atte punto era lo Statuto dei lavoratori
Io non a caso venivano questa terra in questa terra negli anni Sessanta le cose non erano
Diverso è per certi aspetti migliori di quel che affrontiamo anche oggi io ricordo la sera lì per l'autunno e sessantotto quando insieme ai dirigenti si terrà dal del dal dei braccianti o facevo dirigente slegato i braccianti andammo a tavola
C'era una
Una sorta di percorso di guerra all'accesso al Paese i muri divelti una situazione di certo di buona nel paese c'era un grande fermento stati uccisi alcuni operai all'Aula
E badate in quel momento e su quel terreno lo scontro politico e sociale nel Mezzogiorno dello scontro durissimo
Per la prima volta dopo dieci anni con cui sta ammalati negli anni Sessanta il contratto provinciale dei braccianti una realtà come quella catanese e poi anche siciliana che
Dove l'agricoltura allora aveva ancora il ruolo
E poi abbiamo avuto la stagione della dello dello Statuto dei lavoratori e poi abbiamo avuto la riforma del processo del lavoro e poi l'abbiamo conquistato una serie di cose che sono state così importante che oggi vengono messe in discussione
Si potrebbe dire quello che un altro mondo no non era un altro mondo
Per chi si impegna sul terreno del sindacato
Per chi si impegna sul terreno
Della dalla continua
Battaglia su fronti che sono sempre mobili e ogni giorno un altro modo io non credo bisogna essere preoccupati
Più di tanto bisogna analizzare si diceva stamane con grande attenzione alle condizioni oggettive
Nelle quali oggi la battaglia si porta
Ma la CGIL il movimento sindacale italiano hanno un'esperienza produce una forza che possono come hanno fatto nel passato consentire dire
Conosciate momento anche di difficoltà in grandi conquiste gli anni Sessanta avete negli anni Sessanta nel Mezzogiorno d'Italia vale difficilissimo
Ci fu un certo momento gli studenti ci fu il grande sessantanove le fabbriche in quegli anni ma cambiano alla società italiana si conquistano certe cose ma si conquistarono a partire ad una condizione di difficoltà non spaventiamo c'è una difficoltà ogni giorno per noi è un altro mondo
Ringraziamo
Antonio
Per il suo intervento diamo nel dare la parola materiali liti che invito a salire odio
Sì volgiamo ricordare a tutti che la CGIL continua le sue lotte e le sue battaglie con i tempi e i metodi che decide autonomamente senza pressione ad alcuno grazie
Allora innanzitutto io ringrazio
La CGIL tutta per lo spazio che è stato dato al movimento studentesco catanese che
Sono onorato di rappresentare oggi
Un segnale forte che ha voluto dare la CGIL per questo la ringraziamo perché in un momento in cui si dice
Il future dei giovani bene ci permettiamo di venire qui e ci permettiamo anche di prenderci un piccolo spazio insalata se ci dobbiamo prendere il futuro penso che sia almeno un buon inizio
Future dei giovani è un gran bello slogan sono ribadisco qui non per attaccare
O criticare non lo è nessuno qui del movimento studentesco in o con un segnale di contrapposizione al sindacato e alla CGIL anzi io credo che un sindacato come la CGIL debba essere contento almeno
Che sia concepito come interlocutore politico dagli studenti che potrebbero anche farsi i fatti loro
E invece siamo qua perché riconosciamo un lavoro importantissimo che in Italia fa la CGIL e per questo non siamo qui per attaccare nessuno ma siamo qui per fare delle richieste perché ci sentiamo legittimati a farlo
In un sindacato che a Catania c'è sempre stato vicino e ricordo gli ultimi anni della SLC-CGIL quando c'è stata accanto tanto nell'occupazione del Provveditorato
Tanto nell'occupazione delle scuole tanto nell'occupazione delle facoltà
Non siamo contro la CGIL ma siamo qui per dare un nostro punto di vista
Il futuro dei giovani giovani in questo momento non hanno futuro
Vivono il dramma della precarietà esistenziale che parte dalla scuola e arriva alla pensione anche fra precaria
Vivono il dramma della disoccupazione
Vivono il dramma dell'emigrazione vivono il dramma forse più grave che è quello dell'esercito sì perché nella nostra terra
L'unica speranza per chi
Non può trovare un lavoro è entrare nell'esercito non per passione non per patriottismo ma per soldi
E sono gli stessi ragazzi che poi sentiamo i telegiornali morire colpiti dai cecchini dalle bombe in Afghanistan il futuro nostro non è solo di precarietà ma spesso ebbi morte
è anche la disoccupazione si parla tanto di giovani in questa città si parla tanto di legalità ma quale legalità ci può essere in una città nella quale se lavori in un locale prendi venti euro a serata per farti otto ore tutte in nero
Ma se fa il piantone
In un quartiere popolare
A Librino come a San Cristoforo per controllare gli spacciatori a controllare che non arrivi una macchina della polizia prendi cinquanta cento euro a serata ditemi dica illegalità si può parlare
Abbiamo bisogno di un altro sviluppo abbiamo bisogno di un'altra legalità che noi
Che hanno e non piace
Chiamare legalità ma ci piace chiamarla giustizia sociale perché il nostro Paese forse
Ha trovato poco bisogno di una legalità tutta scritta ma ha bisogno appunto di giustizia sociale
Il future dei giovani
Ma stiamo attenti anche qui i giovani li abbiamo incontrato in questi mesi nelle piazze nelle strade della nostra città nelle facoltà in quei cinque facevano le occupazioni si facevano contro corsi si creavano quei laboratori culturali di cui tanto si è parlato
Erano nelle scuole a fare le lotte ma ci sono non basta richiamarsi a un rinnovamento generazionale per cambiare tutto perché purtroppo anche nella nostra generazione ci sono coloro che non danno una carica di positività
Non danno una carica di innovazione
Ma si limitano a scimmiottare comportamenti degli adulti noi dei giovani che si fingono dirigenti di partito dirigenti sindacali non abbiamo che farcene abbiamo bisogno dei giovani che hanno ancora in mente la voglia di cambiare questo mondo
Oggi
C'è un conflitto sociale in questo Paese è rappresentato e lo dico oggi non a caso lo sappiamo tutti è rappresentato dalla FIOM CGIL che ha avuto il coraggio
Di non accettare un ricatto mafioso che veniva dato
Da Marchionne dalla Confindustria dal governo di questo Paese
E dalla
è da un'opposizione parlamentare troppo timida perché il fatto che non ci sia una posizione è un problema di tutti
Ma c'è un conflitto sociale nel nostro Paese
Che è rappresentata dalla finiamo come dai sindacati di base che hanno convocato per giorno ventotto come lo sciopero della FIOM uno sciopero generale è dato dal movimento degli studenti questo movimento degli studenti vuole incontrare la CGIL lo sta facendo oggi
E per questo noi ci permettiamo di chiedere oggi
Lo sciopero generale
Uno sciopero generale che reputiamo importante perché è facile dire
Armiamoci e partite
Andate voi avanti
Andate a voi agli studenti voi occupate le scuole le università voi io ma fa dei referendum mandate in piazza fate la manifestazione del sedici ottobre noi dobbiamo trattare
Io credo che l'unica trattativa non sia con CISL e UIL mi permetto quest'atto d'arroganza ma sia con chi ogni giorno non arriva a fine mese con chi è cassa integrato con chi è disoccupato quella è l'unica trattativa possibile
Per il sindacato
Anche perché c'è un fatto e la faccio breve per non rubare altro tempo la crisi ci isola la crisi ci mette sempre di più l'uno contro l'altro lo fa al nord Italia più che qua sul problema dei migranti laddove il migrante
è un nemico da abbattere
Forse è crea razzismo perché tu lo devi cacciare perché ti ruba il lavoro
Perché
Appunto è è altro da fare
La crisi Cisolla quando dobbiamo concorrere l'uno contro l'altro per un lavoro da seicento euro al mese quando bio dobbiamo concorrere l'uno contro l'altro per entrarono un'università con i numeri chiusi quando dobbiamo concorre all'uno contro l'altro per fare un esame
La crisi ci isola e abbiamo bisogno
Di
Sentirci meno soli in questa fase
Abbiamo bisogno di ritrovare l'orgoglio di dire che magari siamo sfruttati magari non arriviamo a fine mese ma abbiamo l'orgoglio di dirlo a voce alta perché la colpa non è la nostra
La colpa è di un Governo che non dà risposte la colpa è di un'opposizione parlamentare che non dà risposte di un'alternativa che non esiste
E se noi usciremo dall'isolamento forse riusciremo a vincere qualche battaglia ed è per questo che chiediamo alla CGIL
Lo sciopero generale perché troppe volte noi ci sentiamo troppo soli e allora
Proprio in per eliminare questa solitudine ma chiediamo che si unificano le battaglie si unifichino le lotte
Se non ora quando
Se non ora quando ma pensiamo che ci potrebbe essere un momento di crisi maggiore
Pensiamo veramente che la vita potrebbe andare peggio di così lo possiamo vendere ma speriamo di no è ora il momento di reagire contro l'attacco al contratto collettivo nazionale contro l'attacco al sapere pubblico contro l'attacco che si sta facendo a tutti i giovani di questo Paese
Chiudo su questo
L'amico
Di un po'di gente in sala
Diceva
La pazienza è finita in dei manifesti giganti piazzati nelle nostre città la pazienza è finita davvero
La pazienza è finita perché non possiamo sopportare più di eleggere dei governatori dei sindaci che poi due mesi dopo sono indagati come il Presidente della Regione Raffaele Lombardo indagato per mafia supportato da tutto
Lo scenario politico siciliano
Più il Sindaco che era qui presente anche lui sotto inchiesta
Allora
Noi diciamo che è veramente la pazienza è finita non lo attacchiamo nei manifesti ma lo diciamo qui in sala la pazienza è finita sciopero generale generalizzato immediatamente
Grazie ancora la CGIL per questo fatto
Ho
Abbiamo
Adesso
Diamo adesso la parola
Diamo adesso la parola
Ha fatto io affidato
Presidente dell'UPI era responsabile delle politiche giovanili della CGIL
Care compagne e cari compagni
Ribaltare una metafora prese in prestito da un famoso film ci fornisce una chiave di lettura del nostro Paese
L'Italia non è un Paese per giovani
è un Paese bloccato incapaci di indicare prospettive di crescita e di sviluppo per il futuro in cui mancano politiche di investimento sui giovani che anzi subiscono più di altre categorie i costi della crisi
Ed è proprio sui giovani che la politica scarica tutte le contraddizioni di una crisi sistemica che sta sconquasso Sando gli equilibri circa gli equilibri economici sociali culturali del nostro Paese
Operando le nuove generazioni di un enorme debito pubblico e pensionistico relegando le ai margini del mercato del lavoro
è un Paese il nostro che subisce la crisi della politica inteso ormai come potere per il potere semplice gestione dell'esistente
Una politica che ha abdicato alla sua funzione di regolazione delle tensioni sociali e di definizione di nuovi percorsi per il futuro
Un Paese compagni guidato da un blocco di potere che ne impedisce l'ostacolo alla crescita
Da un Governo che colpisce le fasce meno tutelate della popolazione
Studenti precari donne giovani
Ma che non intacca le rendite finanziarie
Che rappresentano il principale ostacolo allo sviluppo agli investimenti all'innovazione
Un Governo di alimenti delicato sociale di Marchionne e la resa per farne degli operai di Mirafiori di fronte alla perdita dei diritti
Soffiando cinicamente sul fuoco della guerra tra poveri invece di dare un contributo alla mediazione attraverso l'iniziativa politica
E chiaro compagni
Su questa strada il Paese torna pericolosamente indietro di decenni
Una politica che
Come già detto colpisce con durezza e più deboli a cui taglia diritti e risorse che allarga sempre di più la forbice tra ricchi e poveri riducendo notevolmente le prospettive di promozione sociale per intere categorie
E i più colpiti sono i giovani siamo noi giovani
Siamo noi a rappresentare oggi meglio la gravità della situazione e a pagare il prezzo più alto
Lo ha sottolineato rigorosamente il Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno
Lo ribadisce con forza la CGIL
Loro li hanno con rabbia studenti precari disoccupati decreti nelle facoltà e dalle piazze da Ivano venti
Dalle assemblee
Lo urla la mia generazione
Una generazione tradita
Tradita dalla scure che si è abbattuta sui finanziamenti a scuole università
Tradita dall'idea di flessibilità che si è tradotta nel più barbaro precariato
Tradita dall'onerosità di un debito pubblico spropositato e da un sistema pensionistico dei cui benefici non potremmo mai godere
La scuola e l'università
Non rappresentano più un volano per la crescita culturale ed economica del Paese
Ne è uno strumento per la promozione sociale degli studenti più poveri
Gli otto miliardi di tagli della riforma Gelmini metteranno in ginocchio il sistema culturale del Paese colpendo la ricerca e il sistema già fortemente precario di welfare studentesco in maniera molto più pesante qui al sud
A Catania
Dove lei al suo finora è stato in grado di coprire in media solo il sessanta per cento delle borse di studio degli assegnatari e chi ha già annunciato l'impossibilità di coprire anche una sola borsa di studio per il prossimo anno
Dove mancano le residenze per coprire il numero di assegnatari posto letto esistente vola costantemente sulle famiglie per i posti letto degli affitti
Dove manca un servizio mensa efficiente
Dove i numeri chiusi sono a regime tutte le Facoltà e impediscono l'accesso al sapere libero già prima della
Siamo carriera universitaria degli studenti
è un taglio indiscriminato al mondo della cultura quello sotto i nostri occhi
Esemplarmente giustificato dall'affermazione nobile di Tremonti che la cultura non si mangia
La cultura rappresenta il valore del capitale umano di un Paese che si rimangia eccome
E la cultura fa molto di più
La cultura fa paura
E la carta la cultura fa paura parafrasando il Segretario generale Camusso perché rende liberi ed è questo che temono
Il questo Governo e i nuovi dirigenti dirigenti che si
Che sono identici temo non nuove generazioni libere nuove generazioni che possano leggere con chiarezza lo scempio a cui ci sta portando il Governo Berlusconi
Scuole università vanno riformate partendo da un corposo investimento
Non da un'accozzaglia di tagli
Il nostro Paese deve puntare sull'innovazione
Sulle competenze dei giovani
Incentivando le imprese che investono in ricerca altrimenti continueranno a formare giovani intellettuali destinati alla frustrazione alla disoccupazione e all'emigrazione
è infatti sono allarmanti le percentuale di laureati che lasciano l'Italia e che lasciano il Meridione è che lasciano la città di Catania
Come posso chiaramente testimoniare il dato della
Dell'esibizione limite per e immatricolazioni alle lauree magistrali
Con un crollo vertiginoso degli iscritti perché gli studenti presta la Triennale
Fanno i bagagli e se ne vanno da questa terra perché non hanno niente da chiedere a questa terra
Un brand frame
Una perdita di risorse intellettuali a beneficio di altri Paesi
Dovuta il larga parte ad un mancato inserimento a pari condizioni nel mercato del lavoro
Ed è proprio l'inserimento nel mondo del lavoro a dare contezza del dramma delle nuove generazioni
Più precari
Più disoccupati e meno diritti
Il trenta per cento dei giovani compresi dei quindici e diciannove anni sono senza lavoro
Una percentuale che arriva oltre il quaranta per cento nel meridione
La diffusione di contratti atipici gli atipici specie tirocini inserimenti a progetto nati all'insegna della flessibilità per rispondere alle esigenze del mercato
Sa condannando l'intera generazione alla precarietà con tutte le conseguenze che ne derivano sul piano sociale
La ritardata emancipazione dei giovani dalla famiglia sono io il primo
Che
Benché lavori in un locale sono costretto a chiedere i classici dieci euro e i miei genitori per la benzina e la famiglia ormai diventata una vera e propria forma di welfare
Forse l'unica forma di quel far per i giovani
La percentuale sempre più basso di coppie sotto i trent'anni che vanno all'uso un figlio una povertà sempre più diffusa tra i giovani aggravata dalla mancanza di ammortizzatori sociali per i precari sempre meno tutele per i lavoratori precari atipici
Nessuna ovviamente per chi come me lavora in nero
Compagni recita un proverbio indiano che la terra non è ereditato dei pali ma Presa in prestito dai figli
Ebbene
L'immagine che salta agli occhi confrontando la generazione dei padri con quella dei figli e che saranno questi ultimi a pagare il conto per tutti
E il conto sarà salato
Comprenderà i benefìci di una pensione che sarà molto inferiore rispetto a quelle pagate ora
Comprenderà i tagli all'istruzione la precarizzazione del lavoro e la riduzione dei diritti
Compagni non è questo il futuro che vogliamo non siamo più disposti ad accettare tutto questo
è necessario riportare tutte le forme del lavoro all'interno dei contratti collettivi
Limitare l'uso degli stage e venti ed e dei tirocini che rappresentano nuove forme di sfruttamento del lavoro non retribuito
Riformare finalmente il sistema degli ammortizzatori sociali garantendo l'indennità di disoccupazione a tutti i giovani precari
Riformare gli ordini professionali eliminando né la corporativi da
Sono queste le sfide che al di là della Mogol della demagogia spicciola aspettano le nuove generazioni
E dei giovani il compito di farsi nuovamente largo con forza all'interno della società di conquistarsi spazi per costruire un futuro di lavoro solidarietà
E diritti
Ora più che mai
C'è bisogno di tutela
Ora più che mai c'è bisogno di rappresentanza
A tutti i livelli sia dentro le fabbriche sia nelle scuole sì all'università sia in tutti gli strati della società il grosso deficit che subiamo noi e di rappresentanza e su quello dobbiamo lottare
C'è purché maiora bisogno compagni di sindacato e di CGIL
Prima di ritrovarsi sempre meno giovani e costretti a tutto
Ringraziamo Fabio Tosi nato per la sua puntuale
Analisi della situazione giovanile diamo adesso la parola al compagno Claudio Longo segretario generale della Fillea Sipra vada la compagna Antonella Di Stefano
Prima iniziare questo mio intervento voglio ringraziare
Veramente di cuore Angiolo per il passaggio della sua relazione che ha voluto dedicare al compagno
Daniele Castro ringrazio tutta la Camera del lavoro per il supporto importante che in questa simbolica vertenza ci stanno
Legalità cultura sono temi sicuramente su cui si può puntare per rilanciare il futuro del nostro territorio
Occorre però care compagne e cari compagni avere la consapevolezza che questi obiettivi si possono raggiungere attraverso le nostre battaglie per il lavoro che manca
è quello che in prima istanza ci chiedono le migliaia di lavoratori disoccupati chi ogni giorno mai affollano le nostre sedi
Quindi bisogna trovare il modo affinché si possa coniugare la necessità di un rilancio occupazionale a quello legato ad un futuro presentato sui temi della della nostra Assemblea
Come non è certo facile
Potremmo cominciare in cui cercando gli enti locali una cultura di vere diversa proiettata piuttosto che al costruire al ricostruire
A recuperare a riqualificare a restaurare e in quest'ottica merita particolare attenzione la valorizzazione del nostro patrimonio storico artistico
Che purtroppo il più delle volte abbandonato al degrado basti pensare che la Regione Siciliana stanzia solo lo zero trenta per cento del proprio PIL Angelo al recupero dei beni culturali eppure il nostro territorio ricco di siti archeologici edifici obolo mentale di assoluto valore
Riconosciuti anche dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità
Tra tutti il palazzi del tardo barocco della Val di Noto che si estende buona parte nella nostra provincia
E ancora sono oltre seicento le chiese della nostra Provincia anche se di assoluto valore artistico che sono totalmente abbandonate a loro decadimento
Insomma non è più possibile assistere inermi allo spinello da me allo sgretolamento dei beni storici e culturali proprio per questa prezzi amo l'iniziativa simbolica dell'ordine degli architetti della provincia di Catania ad adottare di adottare ciascuno di loro una chiesa
Occorre un lavoro attento di valorizzazione e monitoraggio del patrimonio monumentale
Ciò consentirebbe l'avvio di una fase dedicata al recupero e restauro dei beni culturali che può dare contributo importante in questo particolare momento di crisi all'occupazione in un primo momento
Ma la fase successiva diverrebbe strategica importante anche sotto il profilo del rilancio economico attraverso la via la piena fruizione finalmente esiti arditi gli esiti artistici portuali
Ciò consentirebbe un incremento di tutte quelle attività legate al turismo
Che negli ultimi anni hanno toccato i minimi storici per il calo di presenze nella nostra Regione nonostante possediamo un patrimonio artistico che il mondo intero ci invidia
Il tema della sicurezza non lo si può discostare anche dalla messa in sicurezza delle scuole
Più volte abbiamo già avuto modo di denunciare lo scarso interesse delle istituzioni per la messa in sicurezza del patrimonio pubblico e in particolar aree degli edifici scolastici lo stesso Bertolaso ex capo della Protezione civile calcolo a suo tempo che la somma necessaria
Per mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici dell'intero territorio e di ben tredici miliardi di euro ne sono stati stanziati nell'ultima delibera del CIPE solo trecento milioni una somma certamente esigua insufficiente
Ma anche qui occorrerebbe stabilire delle priorità di intervento la Sicilia e in particolare la Provincia di Catania necessitano tempestivi interventi considerato che viviamo in un'area ad alto rischio si dico tra i più alti in Europa inoltre alla mia la maggior parte delle nostre scuole sono state costruite più di cinquant'anni fa cioè quando non esistevano gli attuali criteri antisismici
Desta forte preoccupazione anche il delicato fenomeno del dissesto idrogeologico che meriterebbe sicuramente più interesse con un'attenta programmazione tempi tempestivi interventi volti
Ad un'accurata fase di prevenzione attraverso l'incremento della riforestazione consolidamento del suolo salvaguardando l'impatto ambientale con interventi di bioedilizia bioarchitettura
è sin troppo ovvio che anche queste ultime attività creerebbero occupazione sì insomma lavoro ma lavoro sano altro che le costruzioni dei centri commerciali
Che stanno bollato devastando il nostro territorio e dall'altro strano distruggendo l'amico economia delle piccole attività commerciali
Creando delusione risvolti occupazionali ma in realtà producendo sacche di precariato e di lavoro sommerso
Eppure i poteri forti di questa città in continuità con la mafia continuano a costruire queste norme cattedrali della grande distribuzione
Basti pensare che la Provincia di Catania
Detiene il primato in Europa in quanto citato la tratta concentrazione i centri commerciali domanda ma in un momento di crisi economico così grave da dove arrivano tutti questi denari e ancora
Come mai vengono rilasciate tutte queste concessioni edilizie per realizzare questi mostri di cemento il più delle volte o ben più delle volte scusate sono realizzati guarda caso
Aziende edili in odor di mafia
Per non parlare dei terreni agricoli che con qualche aggiustamento di carte mi ricordo mi ricordo miracolosamente divento roba terreni agricoli terreni edificabili attendiamo fibre ciò si che la magistratura di questa città prima poi faccia chiarezza nell'attesa che ciò avvenga non c'è altro che rimanere indignati davanti a questo scempio della legalità
Tornando solo per un attimo al capitolo occupazionale occorre
Dire che finora siamo stati ci siamo limitati a promuovere incontri con gli enti
Locali per sporcare inchiesta mentre investimenti nel settore della spesa pubblica ma non è bastato e non è bastato perché occorra avere la consapevolezza che
Non abbiamo interlocutori politici pronti ad ascoltarci a darci risposte concrete
In particolare mi rivolgo a quella politica che governa ma non solo fatti recenti dimostrano quanta confusione e incoerenza ci sia anche nelle cose dette forze politiche di opposizione
E lavoratori purtroppo se non ci sarà un'inversione di tendenza terranno anche conto di questo
Considerato come già detto che i Governi a qualsiasi livello da quello nazionale fino ad arrivare a quello della nostra città della nostra Provincia sinora non ci hanno ascoltato in seno agli incontri che abbiamo avuto dovremo tornare alle vecchie sane forme di lotta
Formeremo ci auguriamo se fosse possibile unitariamente a CISL e UIL coordinamenti di lavoratori disoccupati
Parte per dare vita in tutta la Provincia e soprattutto nei Comuni più importanti I vecchi ma pur sempre a valle di sit-in e presidi permanenti
Sotto le pubbliche amministrazioni locali affinché finora chi non ha voluto ascoltare la disperazione della gente sia costretta con le forme democratiche della lotta civile a dare risposte
Legalità
Cioè rispetto della legge quella legge che è sempre più spesso viene calpestata come la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
L'ultima in ordine di tempo si chiama testo unico sulla sicurezza o meglio decreto legislativo ottantuno del due mila otto che malgrado la sua complessità potrebbe funzionare se fosse correttamente applicato
Purtroppo troppo il più delle volte non lo è
Le cause sono tante da una mancanza di cultura sulla sicurezza la macchina dei controlli che purtroppo funziona malissimo
Ciò è dovuto ad una mancanza di mezzi di personale degli ispettorati del lavoro basti pensare che in Sicilia operano duecentoventi ispettori per tutti i settori produttivi ne occorrerebbero invece altri cinquecento nuovi per rendere efficace
Gli organi ispettivi
Ma spesso ci diffuse si ci si Fucci si rifugia scusate la premura perché i tempi sono molto stringati
Spesso ci si rifugia dietro le difficoltà della mancanza di risorse economiche da investire e le attività di controllo ma è solo questo oppure c'è una precisa volontà politica di lasciare tutto così com'è
Basterebbe ad esempio che la Regione destinasse il dieci per cento delle entrate che arrivano già le casse regionali attraverso le sanzioni e lavati elevate dagli stessi ispettori per arrivare senza costi aggiuntivi ad una forma di autofinanziamento
In buona sostanza si metterebbe in moto un circolo virtuoso capace finalmente di garantire un'efficacia del sistema dei controlli sia preventivi che repressivi
E ovviamente ne risentirebbe ero bene ne avrebbero beneficio anche le casse regionali per le entrate che chiaramente si andrebbero a recuperare dalle pressione fiscale
Sicurezza
La pretende chi si vuole bene e lo slogan della campagna per la sicurezza nei luoghi di lavoro voluta dal Governo quello che invece purtroppo come ricordava Angelo è accaduto a Daniele Gastronorm nostro RSA
In un cantiere della nostra città e che si è permesso di chiedere più sicurezza per se stesso e per i propri compagni di lavoro ed è stato mandato a casa
La vicenda di Daniela veramente emblematica
Perché entra molto in modo pregnante nel cuore del problema legato alla sicurezza sul lavoro e alla precarietà Daniela aveva un contratto io lavoro a tempo determinato ciononostante ha deciso comunque di fare la sua battaglia con il sostegno della Fillea in un cantiere dove di sicurezza
Ce n'è talmente poca che si sono verificati già del G venti gradi in quanto si sono ribaltati due mezzi pesanti è stato solo per un miracolo sfiorata la tragedia
Ed è proprio per questo motivo che tempestivamente spinti da quanto era accaduto
è fortemente preoccupati per vincoli metà dei lavoratori che operavano nel cantiere che abbiamo deciso di avviare un esposto con richiesta di sopralluogo all'Ispettorato provinciale del lavoro
La reazione della ditta titolare di quell'episodio perché quell'appalto come detto non si è fatta attendere il contratto di lavoro di Daniele Castro è stato l'unico a non essere rinnovato
L'unico una forma di ritorsione diretta nei confronti del Daniele e nei confronti dalla Fillea
Il caso di Daniele si sono già occupati i mezzi di informazioni locali e regionali
Per quanto ci riguarda
Andremo avanti con le azioni legali coinvolgeremo le istituzioni affinché si possano evitare in futuro altri casi del genere tre anche se abbiamo la consapevolezza lo ricordava qualcuno che con l'ultimo collegato lavoro purtroppo tutto si è complicato
Proprio per questo ci sentiamo profondamente offesi da quello slogan che sembrerebbe declinare la responsabilità degli incidenti sul lavoro agli stessi lavoratori che invece pur di non subire il ricatto del licenziamento sono costretti ad accettare di lavorare in condizioni di lavoro pericolose e disumane oggi
Intanto
Il tributo di vite umane anche nel due mila dieci e due mila dieci è stato altissimo del mille ottanta morti nei luoghi di lavoro
In tutto il territorio nazionale
Di cui cento settantasei solo in edilizia che ero mai detiene questo triste primato avendo superato per numero di incidenti mortali l'agricoltura
In Sicilia le vittime sono state quarantadue di questi nove solo in edilizia due in provincia di Catania
Per noi e lo dico a quel giovane studente che ha parlato poco fa sono eroi anche loro sono eroi anche loro
Anche se nessun ministro parla di nuovo
Mai le loro parole sono avvolta nella bandiera del tricolore
Ringraziamo Claudio Longo e ribadiamo alla vicinanza dalla CGIL la battaglia di Daniele Castro che conteneva il fare insieme con la Fillea come Camera del lavoro
Adesso diamo la parola al compagno alla compagna Antonella Di Stefano Segretario generale della Lecce CGIL
Lontana Totti è colgo anche l'occasione per ringraziare ai nostra segretaria generale della CGIL di Catania per lo spazio veramente che ha riservato a tutte le problematiche della conoscenza
Non vi nascondo la mia emozione compagni e compagne intervenire in questo importante appuntamento per la CGIL di Catania per tutte le categorie io penso anche per tutta la comunità catanese
Parlare di legalità ma di sicurezza di innovazione lavoro e di cultura
Significa parlare alla comunità sociale alla politica alle STU c'erano i catanesi ma anche alla speranza delle giovani generazioni e ai progetti di vita delle lavoratrici e dei lavoratori
Hai pensionati agli studenti di questa Provincia
La presenza autorevole del Segretario generale della CGIL
Testimonia la giusta attenzione che abbiamo per temi che parlano alla democrazia alla solidarietà alla legalità all'uguaglianza
Quali valori costituzionali e punti di riferimento per la Confederazione
Nel poco tempo che ho a disposizione scuso se rubo qualche secondo in più ma le problematiche sono veramente tante voglio rappresentare la gravità
Delle condizioni sociali che già si è determinata nella nostra Regione e in modo particolare a Catania
Per le sue complessità diaria metropolitana che vive il disagio sociali e delle crescenti povertà aggravato dalla sempre più evidente dequalificazione
Nell'istruzione con conseguente blocco di quella mobilità sociale che ha caratterizzato la nostra generazione migliorando le condizioni di vita dei nostri genitori
Le misure adottate dal Governo sull'istruzione oltre a provocare un dramma occupazionale con migliaia di precari che hanno perso il posto di lavoro dopo anni e anni di lavoro
Stanno già determinando un aumento delle disuguaglianze tra le diverse aree attraverso una riduzione del tempo trascorso a scuola dagli studenti siciliani
Più che al nord del Paese e con una rete di enti locali che non vorrei con i servizi essenziali alla scuola dall'assistenza specialistica per i disabili alle mense ai trasporti all'edilizia scolastica come diceva prima il collega della file
La scuola è diventato un'emergenza sociale in Sicilia senza una scuola pubblica adeguata a fornire pari opportunità il futuro sarà sempre più ingente scuro per i giovani siciliani
è per questa ragione l'istruzione l'alta formazione universitaria devono diventare ancora di più una priorità politica e programmatica di tutta la CGIL
La vertenza della scuola pubblica e per certi versi la madre di tutte le vertenze perché l'istruzione il sapere e costruiscono la convivenza democratica
La comunità sociale lo sviluppo economico del Paese
E naturalmente il pensiero va necessariamente ai tanti giovani hai tanti studenti ai tanti precari
Che in questi mesi hanno protestato con noi o autonomamente
Come i giovani sanno fare condotta la passione propria dell'età ma anche con una consapevolezza forte che viene dall'angoscia di non vedere più tracciato il proprio futuro
Su binari sicuri e sulle strade percorse più o meno agevolmente dalle generazioni che li hanno preceduti
L'ingiustizia è evidente clamorosa ENEL vagliata la lotta alla crisi si sostanzia con la guerra agli studenti ai precari agli immigrati ai pensionati
La crisi radicale della fiducia nelle istituzioni si intreccia così con la disperazione sociale alimentata dalla crisi economica
E in tutto ciò i giovani deboli stanno pagando largamente il conto
Come diceva bene prima Fabio la disoccupazione giovanile che al ventotto per cento
Sul territorio nazionale hanno nel Mezzogiorno raggiunge cifre del trentanove quaranta per cento ed è una situazione d'azione esplosiva che contribuisce ad accrescere nelle nuove generazioni una Couto sentimento di ingiustizia
Quale futuro quale società quale scuola quale università quale lavoro questo sistema sta offrendo ai giovani molti di voi qui presenti ed io stessa apparteniamo ad una generazione che ha creduto fortemente nelle pari opportunità
In una giustizia sociale per tutti in una scuola pubblica per tutti una scuola che appena se gli svantaggi culturali e sociali di partenza e crearsi pre requisiti all'apprendimento per la totalità gli alunni una scuola inclusiva in cui disabile avevano gli stessi diritti all'integrazione nella scuola in cui le diversità anche linguistica e di religione costituivano un arricchimento e non un peso
Abbiamo creduto ad un'università pubbliche di qualità che potesse costituire il volano
Per la progressione sociale
Anche di Chimenti di partenza non ce li aveva e però aveva le capacità e la volontà di dare il proprio contributo professionale e culturale ad una società che prefiguravano più meno classista e più equa
Invece ci ritroviamo in un invernale macchina del tempo che annulla tanti anni di battaglie di studi di pianificazione e di diritti il quattordici dicembre si è scritta nei confronti dei giovani e degli studenti una delle pagine più gravi del nostro tempo
La negazione del diritto di manifestare pacificamente con i mezzi che la democrazia ci ha consegnato in quasi settant'anni dalla sua storia
No e non possiamo consentire a nessuno di criminalizzare il sacrosanto diritto alle manifestazioni per le rivendicazione dei diritti ma occorre marginale alla violenza che rischia di offuscare le giuste manifestazioni vendicative
E continuare a crescere nella consapevolezza della nostra forza
Per la prima volta danni infatti alla grande manifestazione della CGIL del ventisette novembre è in tutte le manifestazioni eletto locale a cui abbiamo partecipato
Siamo stati tutti assieme tutti assieme lavoratori studenti ricercatori precari disoccupati terremotati e tanti altri insieme in piazza
Il
Il massacro dei settori della conoscenza è sotto gli occhi di tutti nella cosiddetta riforma è facile riconoscere il disegno autoritario verso cui il Paese si è incamminato
Complici le campagne mediatiche orchestrate volutamente misti ficcanti
Sul fronte dell'università l'attacco è durissimo con la legge Gelmini il governo punta a un processo di crescente privatizzazione con una riduzione della partecipazione di tutte le componenti dell'università
E degli studenti alcuno l'accentramento dei poteri sui Rettore sui consigli d'amministrazione nella logica unilaterale autoritaria che caratterizza tutta l'azione di questo Governo
Insieme agli studenti e ricercatori la FLC ha costruito un movimento di protesta importante nel Paese che continuerà per bloccare modificare i decreti attuativi
E così con i fatti di Mirafiori e Pomigliano stanno determinando una rottura delle relazioni sindacali segnando una svolta autoritaria nelle relazioni fra imprese e sindacato
E altresì segnando un arretramento delle condizioni di vita dei lavoratori con la cancellazione del contratto nazionali
Nazionale di Bari portata e la gravità della situazione in cui si trovano i lavoratori della conoscenza con un contratto bloccato per quattro anni e con un rinnovo tutto in forse anche per il dopo
Quindi con conseguente riduzione delle condizioni di vita dei lavoratori ma ancora di più le politiche nazionali sulla conoscenza stanno determinando condizione di disuguaglianza sociale
Che non hanno precedenti è stata ed è
Per tutti i settori della conoscenza la politica dei tagli
Tagli di cui fanno le spese soprattutto i lavoratori precari che per primi ne pagano le conseguenze
Relativamente alla questione precariato Leffe le ci ha avviato la fase di diffida relativa alla vertenza promossa dalla Segreteria nazionale e che coinvolge tutto il territorio nazionale
Vertenza che assume un valore politico alto e si collega direttamente con l'operazione centomila promossa sembra a livello nazionale dalla FLC per la stabilizzazione di almeno cento mila precari
è chiaro come continua ad essere fondamentale il ruolo del sindacato in tutto questo
Quale interlocutore privilegiato il sindacato non può essere ha snaturato Henry legato a ruoli che non gli sono propri esso costituisce parte fondamentale dell'equilibrio su cui si basa la democrazia
La fine della contrattazione caparbiamente voluta da Brunetta rappresenta un arretramento dal punto di vista culturale del rapporto con il lavoro nella sua qualità
Si vuole ritornare a regolare per legge il reclutamento la carriera la valutazione in merito alle sanzioni disciplinari in un bel rigoroso percorso unilaterali unilaterale che vanifica l'azione sindacale
E la relega in un ruolo marginale la contrattazione era è e resta la molla del cambiamento condiviso dell'organizzazione del lavoro dentro una cultura delle relazioni fra le parti all'interno di
Quadro di sviluppo permanente della democrazia proprio per dare forza al valore della contrattazione
La FLC sia impegnata ancora di più di prima
A chiudere i contratti d'istituto entro il trentuno dicembre ottenendo ottimi risultati grazie alle sue strutture provinciali al lavoro delle sue RSU i novantacinque per cento dei contratti è già stato chiuso
Uno smacco per chi pensava di limitare la contrattazione i diritti dei lavoratori emerge con evidenza una forte e diffusa bocciatura del tentativo del Ministro Brunetta di soffocare le contrattazioni integrative
Il ruolo delle RSU e diritti dei lavoratori nelle scuole
Alla luce di tutto questo risulta ancora più urgente è necessario procederà alle elezioni per il rinnovo delle RSU
Elezioni che invece il Governo continua a rinviare col chiaro disegno di eliminare questi importante presidio della democrazia nei luoghi di lavoro e marginalizzare così la CGIL
Insieme alla CGIL e continueremo ad impegnarci affinché nel più breve tempo possibile si giunga alla definizione di date certe per il rinnovo delle RSU nella scuola nell'università e negli enti pubblici di ricerca
La F le cinque sti due anni e mezzo ha dimostrato tenacia nello stare in campo con un numero di iniziative senza precedenti abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare
Per contrastare i provvedimenti sbagliate fuorilegge nella scuola nell'università contro il decreto Gelmini contro la condizione di degrado della formazione professionale contribuendo ad evitare corporativismi sempre presenti
Gli allargando in maniera sempre più evidente il fronte della protesta
Insieme alla CGIL e a tutte le categorie della CGIL con crescente convinzione consapevolezza occorre continuare la mobilitazione con e per i settori della conoscenza
Perché la democrazia di un Paese come dicevo prima passa dalla scuola pubblica e dall'Università pubblica
Perciò la vertenza della conoscenza e la vertenza di tutto il Paese non solo dei lavoratori dei comparti per queste lo stiamo costruendo
Per questo stiamo costruendo in questi mesi del due mila undici con la Confederazione
Un grande appuntamento gli stati generali della conoscenza per dire discutere sull'importanza della conoscenza per il nostro Paese per il nostro futuro
E qui lancio un appello a tutti voi affinché tutti ci possiamo attivare
Perché perché è l'appello possa essere firmato sugli Stati della conoscenza generale da più persone possibile infine e veramente concludo è importante che noi continuiamo a cercare risposta alle tante domande che sappiamo proporre mobilità azioni provando a riannodare fino alla fine i fili di un rapporto unitario con le altre organizzazioni sindacali e sappiamo anche fare alleanze con le famiglie con gli studenti dentro i coordinamenti in difesa della Costituzione e della scuola e dell'università pubblica
Perché siamo tutti consapevoli che al momento storico che stiamo vivendo estenda precedenti con un Governo che vede nel sindacato in i lavoratori la propria controparte come dimostrano le del recenti dichiarazioni di Berlusconi in cui viene avallato il trasferimento della produzione di un'azienda come la FIAT fuori dal Paese ecco perché è il momento di stare uniti e superare i particolarismi per guardare al pro metto politico della CGIL e per rafforzarlo ce lo chiedono le lavoratrici i lavoratori i giovani di questo Paese grazie
Ringraziamo Antonella entriamo la parola poppa gli ostentano materia Segretario generale della FIOM
Dal dato la parola ascoltano
Ancora una volta che speriamo
Il nostro affetto e la nostra vicinanza quello che gli è accaduto
Siccome però di Giuseppe tardiva
Grazie grazie a tutti ma vorrei allo stesso modo
Rivolgere questa nostra come dire
Questa nostra sensibilità questa nostra
Questo nostro calore nei confronti di quei lavoratori quelli dell'acino quelli per la quale la vicenda è sorta e che manifestavano per un diritto sacrosanto quell'area alla retribuzione
Perché loro sì che hanno bisogno di solito solidarietà il sostegni o Rossi che hanno subito più volte la la beffa
è l'ennesima beffa nel momento in cui
Dopo aver perso il posto di lavoro e parte delle retribuzioni sono stati addirittura condannati a due mesi di carcere a loro va l'applauso più caloroso applauso della CGIL non può assolutamente mancare e dimenticare
Non posso fare a meno oggi corto come è ovvio che sia che aprire questo mio intervento rispetto alle vicende FIAT rispetto alla referendum sull'accordo separato di Mirafiori che si concluderà
Oggi
Partendo dalla vicenda FIAT si è consumato lo strappo nel mondo dei diritti uno strappo ad opera di una controparte che ha deciso di improntare tutta la sua strategia imprenditoriale su un'equazione
Meno diritti uguale lavoro e di un sindacato aziendalistico diventato aziendalistico e lo ribadisco aziendalistico solo aziendalistico
Che ha perso il senso dell'orientamento in nome di non si capisce bene che cosa
Questo ha consentito a Marchionne insieme all'assenza totale del nostro Governo di costruire una sua strategia
La strategia dell'esclusione nei confronti della FIOM e della CGIL
Non entro tanto nel merito dell'accordo di Mirafiori perché credo che ormai chiunque dopo queste settimane di campagna rispetto ai contenuti dell'arco ordine rispetto alle questioni che lo stesso accordo mette in discussione non abbiamo bisogno di sentirci ridire quali sono le cose che mette in discussione le abbiamo chiare le abbiamo chiarissime
Oramai ne sappiamo tutti
Mette in discussione i diritti come quello della rappresentanza come quello allo sciopero dimensione o solo perché questi sono quelli che hanno per esso per primi al nostro sindacato di poter rappresentare di conquistare i diritti di essere libero e confederale
Diritti che hanno permesso di occuparsi dei più deboli conquiste che hanno permesso pari dignità nel confronto con i più forti diritti che hanno reso civile e più equo il nostro Paese e che non possiamo permetterci di dimenticare assolutamente
Il no a quell'accordo
è arrivato a da tutta la CGIL io
Ci tengo a sottolineare questa cosa il no al quell'accordo arriva da parte di tutta la CGIL ed è uno che va sostenuto fino alla fine va sostenuto per tutte le ragioni che in questi giorni sono state dette è uno nei confronti
Di uno che viene dirittura definito rivoluzionario il signor Comacchio Marchionne per i metodi e gli argomenti che usa uno che è convinto che la propria fabbrica possa andare meglio se si trattano male proprio operai e io sono un operaio prima di essere al Segretario che la FIOM
Quello che è convinto che se non se ne peggiorano le condizioni di lavoro e di vita se li si tiene sotto ricatto con la minaccia della perdita del posto di lavoro l'altra fabbrica può andare meglio illusione ed è solo ed esclusivamente illusione un'idea questa
Che oltre ad essere autoritaria e antidemocratica mette in evidenza un limite un limite di una struttura che ha come obiettivo quello di far quadrare i conti
Di una società che ha solo quello come obiettivo e non quello di innovare di sviluppare per rendere i propri prodotti redditività di qualità
Uno che ha basato la propria attività pensando che al mondo che il mondo del dalla crisi non uscirà più
E anzi che questa crisi in questo mondo forse l'abbiamo provocate lavoratori si sbaglia di grosso la crisi in questo mondo la provocata la finanza l'azione dei mercati e non dei lavoratori e quindi ha speculato sul danaro i ha speculato sulla pelle della povera gente
Per lavorare
Facile così fare referendum troppo facile fin troppo facile
Per questi motivi la battaglia per intorno a quell'accordo promossa dalla CGIL indispensabile così come indispensabile ristabilire un nuovo modello di regole per la rappresentanza per riconquistare la possibilità di costruire un nuovo modello contrattuale altrimenti
è veramente la giungla altrimenti non avremmo più opportunità di
Gestire questa grande passione che oggi è emersa che la grande passione che contraddistingue questa organizzazione sindaca a me ma che va canalizzata nella direzione di avere tutti delle regole di avere tutti dei punti di riferimento altrimenti a ritornare a conquistare diritti ci verrà difficile assolutamente difficile
Per questi motivi
Non si può pensare che lavoratori della FIAT possano essere lasciarvi da soli e quindi dico con molta chiarezza che c'è un problema da affrontare
Su come garantire la libertà sindacale lavoratori e io con coraggio vi dico che per me non ha tanto interesse e dire che oggi è la soluzione nella firma tecnica o non la mia firma non tecnica
Il problema è poter garantire a questi lavoratori la presenza del sindacato poter garantire ai lavoratori la possibilità di essere rappresentati questo il tema è su questo tema Sisino avrà confrontare per forza
Altrimenti mettiamo agli studenti perché io cardiaco lavoratori sopprimere la fabbrica a tutti i giorni
So che non possono fare a meno dalla nostra presenza costante non è possono fare almeno la soluzione non c'ero dopodiché il fatto sicuro è
Che bisogna parlare
Quindi combattere questo modello che alla base ha un'idea sbagliata del mondo del modo di fare impresa al nostro Paese un'idea che ha le gambe corte a cui noi dobbiamo dare una mano
A non rimanere in piedi se si pensa che il modello che FIAT intende ATO adottare è quello di basare la competizione dell'impresa sui mercati internazionali
Solo sul costo del lavoro e a e soprattutto se dovessero pensarlo le altre imprese
Allora sì che saremo destinati alle sorti dello stabilimento FIAT di Termini Imerese allora sì che la fa l'industria e lavoro in genere sarebbe destinato
A un limite sottile che basterebbe solo ed esclusivamente a dinamiche
Di risparmio allora sì che si indebolirebbe il sistema le cui sorti sarebbero affidate di volta in volta al ricatto e all'egemonia
Del più forte allora si sarebbe la fine del sindacato confederale e di conseguenza della solidarietà tra i lavoratori che non può mancare non deve mancare credo invece che è giusta la Bat taglia che l'abbia che fa la FIOM insieme alla CGIL che combatte questa impostazione poiché altri fattori determinanti per la convivenza serena delle imprese in un mercato globale
Che purtroppo risponde sola regole finanziarie sono necessarie
Bisogna che le imprese
E questo
Come dire
E sarebbe la parte che spetterebbe al Governo che purtroppo dicevo prima non l'ha fatta credo non sarà in grado di farla ma bisognerebbe dare agli atti alle imprese la possibilità di accedere ad infrastrutture adeguate
Basterebbe guardare la zona industriale di Catania per capire di cosa sto parlando non è la solita cosa che si dice tanto per dirla abbiamo un problema siamo una grande terra abbiamo una posizione geografica man gli OSA dopodiché usciti dall'aeroporto oddio le mani e ci vuole veramente ci vuole veramente pensiero per pensare di poter recarsi in luoghi della città
Così come la zona industriale in maniera semplice in modo semplice non solo per quello ma anche per i trasporti ma anche per la logistica interna per la sicurezza per la legalità
Facilitare l'accesso ai mercati nazionali le collaborazioni con i centri di ricerca le università tutte cose che oggi sono all'ordine del giorno e che fanno parte dello proposte complete della compagnia completa della CGIL di Catania
Alla base di tutto ciò devono esserci ovviamente la politica industriale perché è vero che questo Governo non in grado di farle ed è altrettanto vero che molto probabilmente dopo le dichiarazioni del nostro caro Presidente del Consiglio non ne hanno la più minima intenzione di farlo e di politiche industriali serie ma una soluzione in questo Paese va trovata un'alternativa a questo Governo Parri costruita e questo è quello
Che oggi il sindacato assume come ruolo e come compito rispetto alla vicenda politica per renderci conto che questa nostra battaglia va sostenuta basta prendere esempi concreti
Che conosciamo in Europa ma anche quindi Sicilia alle altre case muta automobilistiche ad esempio riescono per tutta una serie di cose a competere non soffrono così come la FIAT
Anche in casa nostra e parto da Catania abbiamo avuto un disastro negli ultimi anni a causa della crisi e conseguente chiusura di molte aziende del settore metalmeccanico che non hanno retto non ce l'hanno fatta
Mai la causa però è stato l'elevato costo del lavoro e questo bisogna ribadirlo mai un'azienda nel settore metalmeccanico a Catania ha chiuso per l'elevato costo del lavoro mai a me non è mai capitato
I sentieri mi viene dall'altra parte abbiamo l'elevato costo del lavoro dobbiamo chiudere l'impresa per questo motivo anzi forse il contrario
Una per tutte
L'emblematica pretesa dell'ASAP che pur avendo sviluppato la propria attività nel settore della microelettronica a causa del disinteresse dell'incapacità dell'imprenditore nel caso specifico di scelte sbagliate poco lungimiranti
Non è stato capace di innovare con la conseguenza della chiusura della fabbrica la perdita di quasi centosettanta posti di lavoro
E dico io e aggiungo io e grazie anche a delle alla legislazione italiana che consente agli imprenditori che quando hanno difficoltà possono presentare per tramite delle procedure concorsuali quali concordati preventivi procedure che gli consentono di chiudere le imprese è vero senza
Come dire mettere in discussione le spettanze dei lavoratori dipendenti ma creando dall'altro lato un canale che è possibile utilizzare anche quando l'impresa non la devi chiudere perché va male o perché
Non ha
Possibilità di rimanere in piedi ma dando l'alibi rispetto a quello che può essere un come dire una volontà di andare così come nel caso della Sat
Ab il sospetto che quell'azienda si sia chiusa per poter portare all'estero i macchinari per portare all'estero quello che poteva essere come dire un reimpiego delle macchine
Comprate acquistate con soldi pubblici soldi nostri siciliani per poter
Come dire riprendere l'attività imprenditoriale altrove e questo non va non credo debba essere questo il modello abbiamo avuto comunque momenti in cui a fare la differenza sono state delle politiche industriali
Nazionali insieme alle risorse sulla ricerca e al rapporto con l'università hanno consentito di rendere possibile questo terreno in quei appetibile in queste questo territorio
Non per i cervelli a basso costo come qualcuno inneggiava qualche anno fa ma per l'eccellenza che a questo territorio in grado di di offrire per l'eccellenza che ancora oggi questo territorio in grado di offrire
Anche questa impresa devono però ritornare a fare investimenti prima si parlava ho sentito intervento dall'onorevole Finocchiaro che tirava in ballo
La responsabilità sociale delle aziende dobbiamo metterci in testa che il modello deve cambiare ma deve cambiare anche da quel punto di vista deve esserci una responsabilità sociale da parte delle aziende
Esempi positivi a Catania ne abbiamo diversi
A differenza diciamo di dei di quello che se ne potrebbe dire uno per tutti esempio in cui l'innovazione acconsentito ad una fabbrica di svilupparsi e di crescere gli consentirà di crescere in questi anni nei prossimi anni ha e di assumere ha già assunto
Quella delle acciaierie di Sicilia azienda in cui il sindacato ha contestato per anni diverse problematiche anche in termini di sicurezza abbiamo fatto le ossa lotta le nostre battaglie o gira Celli e di Sicilia dopo aver sborsato soldi dopo che la società ha deciso di investire e di rimanere nella nostra terra ha fatto in modo che un investimento
Che alla fine ammonterà a circa un milione seicento mila mila
Euro
Porterà in aggiunta alle linee di produzione un aumento della capacità produttiva che consentirà non solo il fatto di stabilizzare i vecchi così come già avvenuto oltretutto i vecchi contratti in the rimane quindi spariranno sparirà la precarizzazione ma addirittura di aumentare la sua forza lavoro questo esempio di fare impresa dopodiché le condizioni si creano dopodiché sappiamo come fare
In modo da tenere dentro le attività imprenditoriali
A tal proposito ritengo che la più grande azienda presente nel territorio catanese la ST Macro Electronics oggi in un momento molto favorevole è stata in passato l'esempio che ho descritto di ciò che ho descritto prima
Ha basato su una forte pesante attività di ricerca interno al proprio sviluppo che insieme INVIM a ingenti finanziamenti pubblici hanno prodotto la necessaria miscela per poter alimentare il proprio sviluppo
Oggi il piano industriale presentato dalle sedi indica che pur trattandosi di un'azienda che si muove in un settore strategico importante zone e lo dimostrano i numeri esista un disequilibrio tra imprese investimenti previsti al nord e investimenti previsti al sud
E alla base crediamo ci sia appunto una mancanza di politiche industriali nel nostro Paese e di interesse e conveniente e convenienze aziendali e in generale di porti a pensare che alla lunga la microelettronica Catania dovrà essere sempre più marginale
La prova è proprio quella che in luoghi di lavoro dove il costo del lavoro e addirittura più alto la SP continua programmare investimenti ingenti a testimonianza del fatto
Che quasi mai il costo del lavoro e la variabile determinante per chi fa impresa
Dico questo sapendo che se chiedessi alla e sentirci risponderebbe che stanno per costruire insieme alla a sciarpe ed ENEL il colosso della produzione di pannelli fotovoltaici in Sicilia
Questo per quanto ci riguarda è un evento assai positivo e benvenuto nella nostra terra una terra che ha bisogno di investimenti che ha bisogno di imprenditori e vengono a spendere i loro quattrini mettendosi su attività imprenditoriali che creano posti di lavoro ma non risolve le preoccupazioni che manifestavo prima poiché crediamo che le nuove attività debbano essere aggiuntiva rispetto alla microelettronica
Il rischio sarebbe
Che oltre il calo di occupati che dal due mila sette ad oggi ha visto la forza lavoro di assetti passare da quattro mila settecento dipendenti a circa tre mila ottocento dipendenti attuali la chiusura di un pezzo di stabilimento così come previsto dai piani industriali in futuro
Quello dei sei pollice per intenderci per gli addetti alla in materia senza la prospettiva di controbilanciare con nuovi investimenti adeguati possa comportare un'anomalia irreversibile ulteriore riduzione delle potenzialità e della forza lavoro dello stabilimento di melatonina Catania
Questa preoccupazione nasce da una considerazione che la stessa azienda in passato ci ha evidenziato
Fattore quello della competizione interna tra gli stessi siti ma anche con le altre concorrenti è sempre stato determinante per la sopravvivenza di uno piuttosto che un altro sito nella stessa multinazionale quindi qui il sindacato fa una proposta precisa e avverte l'azienda ho oggi avviene il miracolo e decidiamo di
Faresti il fotovoltaico ma mantenere livelli occupazionali che abbiamo in effetti senza ridurne
Di un solo uomo e è dentro le mura di assetti o per noi il progetto della microelettronica qualche modo sta prendendo una piega diversa
Non è più possibile che da mesi e mesi abbiamo che richiesto incontra governi regionali e nazionali ancora aspettiamo risposte l'auspicio è che arriviamo presto va ad averli questi incontri e chiudo
Chiudo dicendo che il nome di quel riscatto in cui ancora tutti noi crediamo in questa terra praticare legalità per il lavoro per i giovani per la sicurezza vera nel lavoro per la cultura rinnova pone per i diritti e per lo spirito che muove giornalmente la nostra grande ebbe l'organizzazione ed unica organizzazione non solo grande e bella ringrazio dell'opportunità che mi è stata concessa
E dico Marchionne non ci riuscirai e mi auguro
Che non ci riuscirei sul serio perché questa nostra CGIL sarà sempre punto di riferimento per tutti i lavoratori per i giovani per i pensionati e vi invito a partecipare allo sciopero generale nelle metalmeccanica dei metalmeccanici che si terrà a Palermo giorno ventotto
Per compiere un primo passo verso la riconquista dei diritti considerato tutte a tutti
L'ex uomo
Composti da parte degli editori
Che
Salutiamo il dottor Fausto piazza Direttore dell'Ufficio del lavoro il dottor oppure optare responsabile dalla task force provinciale la dottoressa Di Caro bello d'ufficio del lavoro che sono con voi
Vogliamo ringraziare
I compagni dei cow dollaro di acquisto rio che hanno rinunciato ad intervenire per favorire i nostri lavori
Diamo prego di prendere posto perché stiamo dando la parola alla compagna Mariella maggio Segretario generale della CGIL siciliana prendete posto grazie
Amia
Io credo che e oggi meno a partire dai dati al titolo
Che è stato dato questa manifestazione
Il dibattito tutto le questioni rappresentate sono pali che paradigmatiche di ciò
Che stiamo vivendo all'interno di questo Paese
Del paradosso che vive il nostro Paese nell'assenza
Totale di un progetto di riscatto complessivo per i cittadini n la presenza di interessi sempre più particolari che hanno riguardato
Pochi soggetti è in questa assenza si sono scaricati all'interno della crisi ignoti non riso molti e le contraddizioni Teramo capitale è il lavoro terrà profitti e diritti dei lavoratori
Che hanno determinato poi in definitiva quegli squilibri quelle divisioni che sono intervenuti su tutti i tratti della vita dei cittadini e dei lavoratori un esempio fra tutti
Qua e l'ho ben
Dello scontro intergenerazionale che è presente in tutte le proposte che ha fatto parte che è stato principe della banca l'azione di novembre a Roma tenuta dalla CGIL perché la CGIL convinta che è il futuro di questo Paese non può non passare attraverso i giovani
Perché loro devono essere
Gli artefici attraverso gli strumenti che li dobbiamo fornire
Del futuro del nostro Paese
E allora se così è
L'assenza
Della di una qualsiasi proiezione futura
Nel nostro Paese cari è chiaro che si scarica l'interno delle loro angosce né all'interno dell'angoscia dei loro padri all'interno dei chi non vede nell'abilità quotidiana la possibilità di un riscatto opera però la famiglia e per per se stessi è chiaro che tutto ciò poi viene assolutamente convalidato giorno dopo giorno dalle scelte scellerate che invece il go Berno mette in campo una fra tutte perché era al centro e con forse perché è determinante nella relazione di Angelo Villari la scuola l'università la ricerca cosa significano
Le scelte che il Governo ha messo in campo significa ancora una volta sentimentale frantumare non consentire Pari opportunità ma anche dal punto di vista sociale per quel riscatto per quella mobilità sociale che verrà a mancare ai giovani di questo Paese significa che non c'è
Nell'assenza di un'idea di un progetto Paese di che cosa significano la cultura per un certo verso nella forza che esita chi domani dovrà essere classe dirigente di questo Paese che dovrà essere le nata è data solo in mano ai pochi e anche lì c'è
La volontà forte ancora una volta di rideterminare un processo democratico che all'interno del nostro Paese continua all'ambire continua per tele i connotati tende a leggere con forza c'eravamo conquistati negli anni precedenti e cene l'assenza
Di o Progetto per questo Paese nella mancata necessita di interventi forti per recuperare l'apparato produttivo e in questi l'apparato industriale
La forza che invece l'università e la ricerca devono avere nel rapporto anche ai colleghi prese che devono cominciare a capire cioè per competa rendevano innovativa in progetti e prodotti Lozzi compete sui tagli dai diritti ai lavoratori
No la par metteremo non lo possiamo
Non la possiamo consentire e allora il percorso che ci consegna le difficoltà in cui viviamo oggi accentuato dall'accordo scellerato del ventinove gennaio non sottoscritto
Dalla CGIL fa parte invece di un progetto altro da parte di questo Governo di continuare nelle divisioni di continuare nelle
Piantumazioni unità tra tutte quella tra sindacati perché dividere il sindacato significa anche per certi versi divi intere i lavoratori ma quello era un accordo che non si poteva fermare un accordo che non incideva su quello che noi dando spazi reali
Alla fonte alla contrattazione vogliamo ancora perseguire un obiettivo forte di redistribuzione verrà editi all'interno di questo Paese di la distribuzione dei profitti perché assistiamo ancora è sempre di più a la concentrazione del capitali le mani di pochi della richiesta nei panni di porti ed un disagio sociale sempre più grande sempre più forte e chiara non sa della discriminazione di riunirci che pagano le tasse che sono i lavoratori dipendenti e pensionati è di questo Paese e nella nostra Regione lordo
Chiari vanno in maniera forte dirompente ai dati che erano presenti nella relazione di Angelo questo disagio sociale appartiene a grandi fasce della popolazione eppure anche qui all'interno della nostra Regione non c'siamo finora riusciti a tirar fuori l'iniziativa proposte attivi che ci permettano di uscire da questa dimensione ma il sindacato e la CGIL anche qui nella forse nella valenza che ritiene abbia no la contrattazione territoriale la contrattazione sociale come elemento dire quel pure il cui pararsi onde di quelli
Redditi mal distribuiti a livello nazionale vuole stare ai tavoli vuole cercare con la forte fatela e soprattutto con il ruolo che appartiene al sindacato di contrattare di cercare di trovare soluzioni che ci facciano undici dal cono d'ombra dove sono caduti dignità per il lavoro dove sono caduti i diritti dove sono cadute tutte quelle
Questioni che per noi sono importanti e fondamentali per il sindacato è perplesso guardate
Il binomio inscindibile che affermava Angiero della sua relazione lavoro i diritti però un binomio inscindibile trasversale a tutte le categorie di reati
A tutte le categorie dei lavoratori alla forza grande che è nel respingere l'attacco di Marchionne con due aggettivi forti che hanno accompagnato la presa di posizione della compagna Camusso noi siamo là
Anch'
No all'accordo
Che Marchionne vuole a Mirafiori no all'accordo scellerato che vuole rideterminare i diritti dei lavoratori per fare da aprire al tempo s che non è qua è questo il modo di competere per farlo capire ad una FIAT che all'interno di questo Paese è sempre stata destinataria
Sicuramente di risorse provenienti dal Governo in assenza di investimenti di una capacità di comprendere che la portano a dire che voglio uscire fuori da Termini Imerese eppure noi non diamo non dobbiamo cadere in questo gioco è pure noi nel momento in cui
L'accordo
Dovrà essere purtroppo nel ricatto per il lavoro a essere accettato dai lavoratori di Mirafiori stiamo lì a dire che dobbiamo restare accanto ai lavoratori perché è quasi al nostro ruolo quei lavoratori che non possiamo lasciare soli che non possiamo lasciare soli a Mirafiori è che al nord facciamo mai
Soldi ovunque perché la CGIL c'è
è c'è tutt'altro
C'è tutta con le sue categorie e molto probabilmente verosimilmente lo dico a chi continua a ripetere ed è affascinato anche pezzi della politica al dibattito interno
La CGIL se lo sciopero generale sì o sciopero generale no cioè molto verosimilmente andremo se non dovessero cambiare le condizioni di questo Paese ad uno sciopero generale
L'altra allora soprattutto a quello che accade all'interno di questo Paese
Per la riforma Gelmini
Per un
Contenzioso che riguarda il diritto al lavoro per la rideterminazione di quei diritti per quello che accade a tutti i lavoratori cioè sono presenti dei posti di lavoro perché la CGIL sa tenere uniti in maniera trasversale e diritti di tutti perché la CGIL continua a porsi
Obiettivi che riguardano l'interezza del Paese e lo ha riaffermato in maniera forte in questi giorni a Chianti l'anno perché parlare di contrattazione territoriale di contrattazione sociale significa appunto qua il testo
Parlare di riequilibrio ieri Tesolat verso la contrattazione territoriale e sociale possono essere rimessi in campo di riequilibrio e purtroppo diventa lo sempre difficili e forti nella limitatezza delle risorse quando parliamo di confronti con i Comuni quando parliamo di servizi e di prestazioni essenziali per i cittadini di comuni quando parliamo di battaglie che riguardano impegni comuni come l'acqua
Una battaglia forte che la CGIL ha ingaggiato anche all'interno della Sicilia è che oggi vedrà l'iniziativa a Palermo
A sostegno della legge della l'iniziativa di legge regionale che insieme agli altri comitati ha messo in campo
Detta un'alta
Compagne e compagni
E ad Atene
Il portarsela chiesi l'acqua è un prezzo altissimo visti circa
è propria partiamo ma è un po'Tarzia difficile vorrei
Dire agli studenti che qui hanno fatto con l'intervento che la CGIL non può isolarsi teso a farsi significa uscire fuori dalle fabbriche
Perché domani sarà ancora più difficile rientrarci la CGIL e deve cercare di riprendere quel grande percorso di democrazia che significa necessita di una legge di un atto do sulla rappresentanza una rappresentanza che in maniera forte possa fare di tornare i lavoratori protagonisti delle scelte che li riguardano
è per guasto
Abbiamo bisogno di riprendere un cammino pur nella contraddizioni che sono evidenti e che ci appartengono con CISL e UIL ma anche con le impresse
è possibile pensare ad una legge sulla rappresentanza che riguardi solo la CGIL è possibile pensare ad un accordo che riguardi solo
La CGIL su questo dobbiamo lavorare perché è importante è uno dei percorsi fondamentali che riguardano purché poco una dimensione che è quella della dai la democrazia negata ad una democrazia negata partire dai diritti del lavoro
Guardate
A centocinquanta anni dall'Unità d'Italia lo diceva bene Angelo e io voglio riprendere un'immagine che appartiene alla nostra Sicilia
Ad un assist Silvia c'è all'interno un'antenna questione che riguarda il Mezzogiorno la CGIL
In maniera forte
Da alcuni anni ha ripreso a mettere al centro del dibattito e voglio sostituiranno la CGIL perché non ci pare
Che segnali diversi vengano da ceto politico che ha impegnato solo ad un dibattito che all'interno della nostra organizzazione
Vive ed è forte un ceto politico che non è stato capace di dare
Dice poste alla gente che oggi
Ieri ed oggi si trova a votare all'interno di quella fabbrica nei una dimensione delicato per il lavoro dico essa bisogno la gente i cittadini i lavoratori che si ritorni soltanto i nodi non sciolti dei guai sta politica ha bisogno non di una politica che non è capace di fare proposte di una politica che di cui ha bisogno anche il Sindaco ATO tempi sempre più frequentemente nel corso degli anni si è lamentato di quella sponda all'interno del Parlamento che fa diventare esigibili d'Dante percorsi legislativi i diritti dei lavoratori e io dico in questo percorso noi continueremo e continueremo perché siamo
Convinti
Che c'è la necessità di un riscatto per questa terra a centocinquanta anni dall'Unità d'Italia che lo hanno i porti allo splendore dei primi del Novecento
Guardate nelle ultime settimane i mass media si son affaccendati e avvicendati nel dibattito che riguardava Milano capitale di esposizioni mondiali di internazionali
Ma io non posso non ricordare al poi come agli inizi del Novecento da Catania a Palermo tela un fiorire di queste prese grazie come le nostre università la cultura della nostra Regione faceva a scuola e anche lì la Sicilia
Peraltro c'è via
Atroce e via di cultura per questo dobbiamo lavorare per riscattarsi da una condizione in cui i nostri giovani formati non siriano e lo continuino ad essere il nuove migranti non più
Con la valigia di cartone e mai lo vive migranti dei saperi che nella nostra Regione nostra università hanno saputo
Fornite non mi vanno nell'angoscia del domani ed ancora dobbiamo lavorare per quel riscatto che
Ci porti al centro anche della nostra Regione dove si afferma sempre di più
La necessità di legalità di legalità partire dalla pubblica amministrazione di una giustizia chiara
Di una legalità che faccia sentire tutti quanti liberi liberi perché i lavoratori e cittadini ancor di più nella nostra Regione
Come diceva Di Vittorio non hanno solo bisogno di pane e libertà hanno bisogno di garanzie democratiche hanno bisogno
Di
Legalità hanno bisogno di cultura di quella cultura che gli permette di essere autonomi autosufficiente di essere coscienze critiche ed ancora visto che qualcuno in questi giorni
Ha recuperato
Fortemente di vittoria noi siamo la CGIL di quel Di Vittorio che diceva anche il lavoratore non deve togliersi il cappello
Se il cappello non lo toglie anche il padrone sì ma siamo anche
Lasci TLN
Cioè nel togliersi il cappello vecchietta esattamente a chi farlo togliere lavoratori per quanto dobbiamo arrestare accanto al loro
Per quanto lo saremo e continueremo ad esserlo il ventotto nella battaglia terrazzino malmessa intanto e dovrà Botta vuole tornare ad esserci vento quella fabbrica per impedire che si consumino atti scellerati grazie
Allora ringraziamo l'accompagna Mariella maggio per il suo intervento adesso io chiederò ai prossimi quattro lettere b e nove che chiuderanno
Chiederò di parlare cinque minuti ciascuno perché toglierò la parola
E
Tutto dove
Euro
è vivo
Scusate in questo modo all'una e un quarto porremo la parola alla compagna Susanna Camusso adesso attacchi la rinuncia dati la denuncia lo ringraziamo
Ha la parola
Il compagno Giuseppe Oliva Segretario generale dell'ed il
Buongiorno a tutela tutti
Sarò brevissimo la mia relazione oggi è giusto che vi dica che è frutto della collaborazione della competerà l'IVA che c'è tra il anni vive il percorso che si è fatto tra le diverse leggi che la categoria delle telecomunicazioni
Inizia con una citazione che pare importante visto che oggi parliamo di culture di giovani
è quella del Presidente Napolitano nel suo discorso del di fine anno del due mila e dieci dice che investire sui giovani scommettere sui giovani chiamarla quale la propria parte dalle loro adeguato opportunità
Che questa sia la strada giusta e ho potuto verificarlo in tante occasioni
Ma per la CGIL non arriva perché il ventisette di novembre abbiamo manifestato a Roma proprio con uno slogan che avvicinasse giovani alla CGIL non vi annoio con i numeri vanno fatti i compagni che mi hanno preceduto volevo solo darvi un dato che è fondamentale
In Italia la percentuale la preoccupazione è elevatissima ma Catania scuola sfiora il trentanove per cento Vendola media nazionale del ventotto virgola nove per cento
Oggi abbiamo parlato sempre di esempi poco virtuosi ed esempi negativi
Volevo cambiare la l'ordine del del mio intervento è parlarvi di un intervento di una
Una
Un'esperienza molto positiva che si sta verificando a Catania
E mi riferisco alla esempio virtuoso di Almaviva contatta che si occupa di information comunica e sulle technology quello che per capirci è quello che
Conosciamo tutti a Catania come uno dei più grandi call center che aveva ottavo e radicato in tutta Italia
Il ventotto di luglio del due mila e dieci è stato poi leggendo un accordo dove si prevedeva circa la stabilizzazione di settecento lavoratori che adesso sono in regime di somministrazione
Per cui visto che molti di noi siamo andati che i giovani e precari non vengono ascoltati in questo unico accordo che era ora che è un raccordo diciamo esemplare per quello che riguarda
La nostra realtà rapportare al compimento l'assunzione di settecento lavoratori leggine somministrazione ma questo ahimè viene messa importi espulsione
Perché
Ali cose che una delle componenti di Alitalia ha svalutato a causa dei sette milioni di euro che non sono stati riconosciuti come debito di Alitalia
Il capitale sociale dell'azienda e questo farà sì che Ali costo potrà continuare a utilizzare come meccanismo per
Il flusso delle chiamate a dei colleghi la delocalizzazione questo già avviene in molti Paesi soprattutto in quelli che sono diciannove che all'Albania
Deborah ogni chiamato un lavoratore a un guadagno di un euro che per loro una quantità incredibile poiché stava realmente dovrebbero guadagnano e cinquanta centesimi
Si parlava di cultura sarò velocissimo reco perché vi dicevo la contrarietà del mio discorso di oggi
Mi dispiace che il Sindaco non se ne sia già andato perché è importante capire un po'di cose
Qui voglio fare due esempi su tutti il primo la casa di produzione film Commission e che in realtà è un Ente regionale
A un niente acqua Sicilia a riversato una grandissima quantità di danaro per la produzione di una fiction anche Agrodolce agrodolce il vantaggio di avere voce da quello che va a valorizzare il territorio siciliano
In realtà la produzione di allogeni fatta in degli studios cinque cosa che abbia artificiale non valorizza
Il territorio regionale e soprattutto gli enti che sono alla base di film Commission e che sono gli enti provinciali gli indico un alibi non fanno altro che fare piccole produzioni cinematografiche che spesso sono finalizzate semplicemente a fare il corso pagare il corso
E a nulla in più perché i corti non vengono quasi mai alla luce non vengono prodotti
Ultimo esempio non virtuose quello riguardante il FUS che è il punto il fondo unico per lo spettacolo appaiato al trentasei per cento i fondi dell'ultimo anno che sono passabile quattrocentoventiquattro milioni duecentottantotto milioni di euro per il due mila undici
Il problema più grave che noi siamo afflitti e dei grandi teatri alla città che sono lo stabile e al Teatro Bellini
I teatri si trovano in una grave difficoltà soprattutto lo stabile perché ha visto ridimensionato il suo capitale annuo di circa il sessantacinque per cento
Per cui molta produzione che oggi deriva investiti i giovani che non è che in appoggio lavoratori giovani precari stagionali perché lavorano alcune stagioni dell'anno
Oggi non solo non rischia di non avere più il loro lavoro ma non vedranno più la produzione culturale di tutto ciò che la Catania che era fino all'occhiello e la produzione culturale perché lo stabile non produce solo
Commedia coproduzione culturale apologia spesso tutto ciò che ci sta dietro le altre produzioni culturali
Chiudo facendo un piccolo omaggio a quello che a quello che il mondo dei centri commerciali a Catania e spiego perché un omaggio
Perché spesso ci ha rimproverato oltre come diceva di avere la percentuale massima di centri commerciali a Catania e questi centri commerciali in realtà vanno occupazione
Allora ho deciso di fare una verifica capire in che modo e ci danno occupazione è vero che l'anno scorso hanno lavorato in regime di somministrazione in Italia
Diciassette anzi a Catania scusatemi diciassette mila novantasei lavoratori e che per il due mila undici c'è un aumento del nove virgola due per cento perché questa di Fini apro una preoccupazione beccato che la grande maggioranza delle missioni che sono state fatte sono state fatte nei centri commerciali e che la durata sia meno di una settimana
Per cui lavoro c'è sicuramente bisogna dire quali produttiva
Concludo innanzitutto devo ringrazia il Segretario generale la segreteria per averci dato la possibilità di parlare di cultura e non è una cultura in senso lato perché oggi quando si parla di insignificanti e non del significato di cultura siamo sembra attaccati
Non posso che ricordarci a tutti noi che la cultura è fondamentale che deve fare diventare centrale nella vita dei lavoratori il concetto di lavoro e cultura del lavoro
E questo è fondamentale per la semplice cosa perché la nostra Repubblica Luigi dalla Costituzione visto che siamo in onore del centocinquantesimo anno la costruzione è fondata sul lavoro
Grazie
Grazie al compagno Oliva la parola e Gaetano agli otto segretario generale di funzione pubblica con la raccomandazione della brevità
Ma
Sarò molto breve anche perché capisco sono anche dell'esigenza organizzativa purtroppo i tempi si sono allungati
Io dirò pochissime cose
Anche perché
Sono in sintonia con la relazione del Segretario
Beh mi convince una prosecuzione un po'di quello che lo slogan di oggi che una continuazione un po'della manifesto della grande manifestazione nazionale la CGIL del ventisette
Che mette assieme ecco tutti temi che
Poi alla fine a ricadono un po'su quella che la situazione di questa città il tessuto produttivo di questa città ha messo in ginocchio dal forte degrado economico e sociale
E del patrimonio pubblico
Voglio dare anche un un plauso anche alla dottoressa Cagnino che ha avuto il coraggio davanti al Sindaco di denunciare un po'questa situazione di viale Africa di questo degrado
Da tanti anni se ne parla ma non si riesce a trovare una via di uscita
Quindi si continuano appagare immobili a spese del Comune senza trovare delle soluzioni idonee e adeguate per allocare tutti gli uffici pubblici quindi non c'è una politica seria un po'
Di gestione del territorio di gestione degli immobili che certamente farebbero un po'
Recuperare a questo Comune
Il buco di bilancio in cui si è che si è venuta a creare all'interno di questo io credo che sia importante dare piena solidarietà e
Proprio in presenza della nostra segretaria generale a questi lavoratori
Precari del Comune stabilizzati da qualche anno che sono piombati di nuovo nell'incertezza
Di un lavoro stabile per il futuro io credo che
Massima
Garanzia da parte della magistratura debba essere quello di fare presto chiarezza su questa vicenda noi come organizzazione sindacale abbiamo sottoscritto un protocollo nel due mila otto che prevedeva l'innalzamento
Da ventiquattro a trentasei ore dell'orario di lavoro
Data la situazione è veramente precari anche di organico e che questi lavoratori già erano immessi in ruolo erano immessi nei ruoli del Comune di Catania da più di quindici anni
Io credo che prima facciamo chiarezza con questi lavoratori e prima diamo un servizio alla città e garantiamo a questa macchina amministrativa di funzionare
Le cose che voglio dire anche perché se io non ero anche non sono stato a Chianciano però ho ascoltato molto attentamente dalla stampa e della diretta televisiva
Quanto affermato perché voglio tornare nel tema
Del pubblico impiego quanto detto da Susanna sub Lunetta che c'è un'idea opposta di una politica pubblica efficiente e qualificata
Di quello che predica la riforma del le proprietà che è quella proprio di smantellare il lavoro pubblico quindi io credo che sia importante per seguire
Con l'impegno a banche dalla funzione pubblica quello che
Sta mettendo in campo questo Governo che non rinnovando i contratti chiedendo sacrifici a tutti i lavoratori del pubblico impiego
Toglie le risorse i Comuni toglierla risorse i contratti
I Comuni e le Regioni sono costretti ad operare tagli alla spesa sociale e sanitaria con pesante ricadute sulla
Su tutti i suoi lavoratori e sui cittadini che
Pretendono i servizi da questa Amministrazione io credo che sia importante mantenere un po'questa barra e quindi io credo che
La CGIL debba svolgerà appieno questo ruolo qua intrapreso
Con le grandi manifestazione con la presenza dei posti di lavoro e nei territori noi come funzione pubblica
Nelle prossime settimane organizzeremo dei presidi all'interno e fuori lei amministrazione pubblica proprio per
Portare
All'opinione pubblica
Quel sistema di Belgrado a conoscenza che è la pubblica amministrazione
Dopo la riforma Brunetta quindi non è ma
Non è migliorato niente il personale e ha dato invenzione Stato rimpiazzare i servizi sono cattivi perché c'è una cattiva distribuzione del lavoro io credo che
Coniugando queste battaglie
E
Dialogando con i lavoratori di cittadini io credo che da questo punto di vista
Riusciremo sicuramente a fare capire anche all'opinione pubblica che il mondo del lavoro pubblico non è fatto solo di fannulloni mai fatto di i laboratori
Che hanno sicuramente una dignità ecco contribuiscono stante il mancato rinnovo dei contratti
E taglio alla professionalità ad andare avanti questo sistema paese e tutta la pubblica amministrazione grazie
Compagno altro mandino segretario generale dell'acqua
Subito dopo
Le conclusioni della segretaria Camusso
Io
Non sarò estremamente breve anche perché
Non voglio rubare altro tempo allora accompagna comunali
La Sicilia non può avere a mio avviso nessun modello di sviluppo che prescinda
Dal rilancio sul piano economico e sociale che Pippo che possa dare alla Sicilia uno sviluppo sul piano economico e sociale che prescinda dalla crescita del settore agroalimentare
E dal governo del territorio
Sia per la varietà che per la tipicità dei prodotti
Che ci sono in Sicilia sia per le bellezze naturalistiche e ambientali di cui la Sicilia è dotato
Purtroppo il settore agroalimentare attraverso una crisi
Che non è congiunturale ma strutturale in Sicilia
E che può rimangiarsi puntando sull'innovazione e l'approvazione razionalizzazione della filiera sulla qualità dei prodotti
Ma anche attraverso una maggiore dignità e qualità del lavoro
Purtroppo vista va confermato quello che noi
Denunciamo da anni cioè che il divagare porta del lavoro nero listato qualche settimana fa ci ha detto che si è passati dall'undici facciamo del due mila e quattro Aldo
Ad oltre il quattordici per cento nel due mila e nove e questo fenomeno ha colpito fortemente l'edilizia e l'agricoltura
Noi abbiamo lanciato l'allarme anche in questa nostra Provincia sul fenomeno divagando nella via del lavoro nero abbiamo subito l'avverbio di oltre sette mila lavoratori in questo settore che sono fuorusciti da questo comparto cioè dovuto sì
Dalla
Crisi che attraversa il Paese ma soprattutto
Dal fatto che oggi molte aziende purtroppo si affidano al lavoro nero in questo settore
E anche nella nostra provincia l'alta incidenza delle irregolarità si combina volte con lo sfruttamento e con il sotto sono arrivate anche con la Ford sovrapposizione di fenomeni connessi alla crimini per avere proprio
Il Governo aveva annunciato una forte campagna ecco per contrastare il lavoro nero in agricoltura e nell'edilizia purtroppo ad oggi non siamo riusciti ancora a capire quali sono gli strumenti che l'emendamento era in campo per contrastare fortemente questo fenomeno
In agricoltura vi è un mercato del lavoro che assomiglia a una sorta di Gerolimetto Invesco in cui spesso chi cerca lavoro per fare purtroppo i fondi PON
Caporali e con moderni Negri
Per mettere ordine a questa voglio ci vogliono si peggio dei quadri l'efficienza degli END proposto ad applicarle ma occorre anche la volontà condivisa delle istituzioni delle parti sociali per riportare sul territorio diritti legalità
Noi riteniamo che sia necessario tre cose aumentare la quantità la qualità dei controlli
Che il Governo recepisce o quello che più volte noi abbiamo proposto e cioè l'abolizione delle norme relativa al lavoro occasionale in agricoltura includere nel reato di associazione a delinquere intermediazione illegale di manodopera
Ed inoltre ma riteniamo anche visto il ruolo che gli enti locali debbono svolge anche in questo campo
Comunità in questa Provincia si istituisca finalmente la Commissione tripartita come ha già abbiamo chiesto unitariamente
E con apposto agitazione datoriale che veda
La Provincia per fasce di questa
Assume questo impegno del istituirà appunto questa Commissione tripartita perché oggi
La legislazione di assegni un ruolo importante nella gestione del mercato del lavoro
Questa proposta che ha subito un ruolo significativo però alle parti sociali alle istituzioni territoriali nella gestione del mercato del lavoro ovviamente va supportata anche da una normativa nazionale e regionale di riferimento
La Francia ha deciso di dedicare il due mila e undici alla lotta al
Al lavoro nero all'illegalità noi anche a Catania assieme
Alla CGIL metteremo in campo nel corso di quest'anno iniziative tali per contrastare fortemente questo
Fenomeno
Ogni giorno molti lavoratori per per lavoro Indro nel mercato del lavoro nero molte aziende faccendieri pratico l'illegalità
Dobbiamo
Associazioni sindacali e datoriali istituzione locale riproposti lavorare tutti insieme da subito affinché si inventa questa tendenza
E contribuire a dare un segno un futuro qualificato come ha detto Angiolo alle giovani alle generazioni ai quali vanno garantite una società ha cambiato e rinnovata di diritti e le tutele che hanno avuto i loro padri
Compagnie
Compagne e compagni diamo la parola per le conclusioni alla Segretario generale della CGIL compagna Susanna Camusso
Care compagne e cari contabili
Mi scuserete se inizia scusandomi con i giornalisti
A molti ho detto di no
Io ho manifestato qualche evidente insofferenza
Rispetta la pressione con cui
Ci viene regolarmente chiesto di rispondere a delle domande che forse servono i loro giornali ma che sono sempre disattenti alla discussione che si sta facendo
Ma siccome dobbiamo essere rispettosi del lavoro degli altri e come chiediamo di essere rispettosi del nostro capisco che è un problema per loro
Però io vorrei anche dire che noi non vorremmo indulgere
Ha una moda ormai troppo frequente
Per cui ci sono i singoli che si fanno partito e leader di qualunque affermazione e lo spettacolo che è l'unica notizia
Questa è la ragione per cui io credo lo chiediamo davvero
Ai giornalisti alla stampa a tutti provate a guardare la CGIL per quello che
Per la sua ricchezza per le tante persone che la compongono e non per qualche immagine per qualche spettacolo
Perché
Perché noi che siamo molto preoccupati per questo Paese
E che continuiamo a usare una frase che forse appare strana ma noi vogliamo bene al nostro Paese e abbiamo sempre in mente che il futuro di questo Paese la ragione la risposta ad ognuno di noi ogni giorno
Vorremmo anche che in questo Paese SD considerassero le persone
Nella loro collettività nella loro solidarietà e si ricomincia asse a pensare che le grandi organizzazioni collettive sono una risorsa straordinaria per poter disegnare il futuro
E anche per usare le parole
Con il significato che hanno io vorrei dire a quei ragazzi
Che legalità e per noi una parola chiave un valore straordinario e preziosissimo
E non la scambiamo con nessun'altra
Perché nella legalità c'è la condizione di ognuno di poter avere giustizia ma non c'è giustizia sociale se non c'è la legalità come pure boh punto di riferimento
E allora come ha fatto Angelo parto anch'io
Dal tema della legalità
Della corruzione
Del lavoro sommerso e dell'evasione fiscale come del grande male che attraversa oggi il nostro Paese ma contemporaneamente
Come le grandi parole chiave alle quali se guardiamo
E se facciamo le cose che vanno fatte potrebbero essere anche la soluzione dei problemi di questo Paese
Dice la Corte dei conti dice Banca d'Italia dicono le statistiche che ne siamo un Paese che c'era mediamente centoventicinque miliardi di evasione sessanta miliardi che si perdono in corruzione
Vorrei dire che delle undici manovre fiscali che ha fatto questo Governo da quando è in carica abbiamo parlato di cifre inferiori
E non si è fatto nulla per intaccare seriamente i centoventicinque miliardi più sessanta che rappresentano il male non oscuro ma il mare è ormai evidente di questo paesi
E che se si parte da qua
Qui c'è e non solo riscatto del Mezzogiorno
Ma c'è il riscatto dell'unità di un intero Paese che restano per noi il punto fondamentale
E siccome a differenza di un Governo che si rifiuta di discutere in Parlamento del nuovo patto di stabilità europeo noi ci siamo andati a leggere che cosa vuol dire quel patto di stabilità noi sappiamo bene
Che il Governo in questi giorni fa finta di niente anzi il Ministro dell'economia scopre improvvisamente la crisi ci ha messo solo due anni e mezzo ben venga scopre improvvisamente la crisi e non dice
Che per ciò che loro hanno sottoscritte d'Europa è inevitabile immaginare un'ulteriore manovra
E allora noi vorremmo dire oggi non domani
Oggi al Governo che noi non accettiamo e non possiamo immaginarci
Una nuova manovra che scarichi sui lavoratori pubblici e privati i costi di due anni di gestione di un Governo che hanno fatto crescere l'illegalità la corruzione e l'ingresso della criminalità organizzata nell'attività economica questo
Tali ordinata
L'abbiamo detto nel direttivo prima di Natale noi chiediamo al Governo di fare la patrimoniale subito e di fare
La patrimoniale subito per costruire quel po'di risorse necessarie
A immaginare che non c'è una manovra correttiva per difendersi dalla speculazione ma c'è un Paese che prova a risanare i suoi conti
Non rendendo il lavoro pubblico lavoro privato la condizione dei pensionati e le risorse delle amministrazioni locali la vittima di una politica sciagurata che non ha voluto vedere la crisi
Da qua noi vogliamo parti
E lo dico
A questo Governo ma lo dico anche ai tanti purtroppo che pensano che è più importante discutere di formule politiche che non di che cosa bisogna fare per il Paese
Grazie offerta prendendo un po'troppi
E che fa parte dello stesso schema
Quello che dice I giovani nel nostro Paese fa dire ai giovani del nostro Paese una frase sulla quale bisogna meditare
Perché se un'intera generazione ci dice
Che per loro non c'è futuro e che loro non hanno speranza di avere un futuro
Si fa un danno al Paese che nessun Paese io credo possa permettersi
Perché non possiamo pensare all'oggi
Alla nostra condizione hai mille problemi che ognuno di voi in questa stanza sala può raccontare che hanno tutta la dimensione la tragicità
Della crisi del nostro padre il nostro Paese della crisi economica delle grandi diseguaglianze sociali
Ma se chi arriva adesso agli studi al lavoro pensa che per lui non c'è futuro è destinato in realtà a rappresentare la regressione di questo Paese e una deriva politica pericolosissimo
E per questo che non possiamo permetterci di non considerare
Che il destino dei giovani di questo Paese è il nostro destino
E che il nostro quotidiano che deve interrogarsi su cosa gli stiamo producendo
E allora è per questo che noi diciamo bisogna pensare a qual è la manovra che si fa
E a come si interviene sull'evasione sulla corruzione
Perché l'alternativa a fare quello e ciò che si sta facendo cioè costruire un grande debito sul futuro dei giovani
Un debito che è fatto del del Paese che non è risanato ma non solo nella
Teorico rigore dei conti pubblici di cui ha mappa tanto parlarci Ministro dell'economia
Ma un paese che ogni giorno decide il debito sul suo futuro perché è un Paese che si alluvione anche frana in cui la cementificazione grandi centri commerciali hanno preso il posto
Del risanamento della prevenzione e della vivibilità collettiva delle nostre città e delle nostre periferiche
E risanare costa tanto
Prevenire costa molto meno se noi avessimo un po'di seria prevenzione del territorio ci costerebbe molto meno che pensare che scarichiamo quel risanamento sui giovani che lo dovranno fare
Così come dico che dare la quattordicesima i pensionati
E non costruire diseguaglianza del sistema previdenziale costa meno che doverci immaginare un Paese che dovrà mantenere in termini di assistenza tutti coloro a cui già da oggi stiamo negando la prospettiva dalla pensione
E bisogna farlo oggi
Perché se no saremo il Paese e voi lo sapete bene che dovrà tornare all'idea dell'assistenza e non invece i servizi sociali come il diritto costituzionale dei cittadini
Di avere di fronte a sé la libera scelta della propria ditta
Sono questi nodi che abbiamo e il tema dei giovani del futuro l'abbiamo detto nella piazza del ventisette lo diciamo ogni giorno è esattamente fatto di questo
Del fatto che per decidere che loro hanno un futuro bisogna fare delle politiche oggi
Del fatto che per decidere che loro hanno un futuro dobbiamo essere in grado di consegnargli un Paese in olio lo consegneremo tra vent'anni che lo consegniamo come dire
Già attualmente dove di consegnare un Paese in cui loro possano immaginarsi che cosa progettano perse
Perché se non possono progettare la loro esistenza in realtà non gli stiamo dicendo che non hanno cittadinanza
E questo mai
Ed è la ragione per cui quando noi pensiamo ai giovani
Non pensiamo solo ai giovani cosiddetti italiani
Noi pensiamo a tutti quei ragazzi e ragazze a quei bambini che sono nati o venuti piccolissimi del nostro Paese a cui continuiamo a negare il diritto di essere cittadini italiani
Per non ci sono i giovani
Quelli che conosciamo abbiamo visto nelle piazze quelli con cui siamo stati nelle piazze
Ma ci sono anche la cosiddetta G due e cioè quei ragazzi che nel nostro Paese sono cresciuti e che del nostro Paese chiedono di essere cittadini
E guardate che
Quando si dice
E noi lo diciamo che il tema la libertà la democrazia di questo Paese
Bisogna non indulgere mai
Ad accettare le divisioni che invece questo Governo ci propone quotidianamente
Non separiamo il futuro dei nostri giovani dal futuro delle giovani generazioni migranti perché se no continueremo a costruire un Paese diviso e continueremo a dare fiato
A chi ci ha continuato a dire sta dicendo in queste ore che dovrebbero essere quelle
Che preparò il centocinquantenario dell'Unità d'Italia stiamo dicendo a questo Paese che si può cacciare un migrante perché questo dà una risposta un italiano
In realtà cacciando quel migrante non diamo una risposta all'italiano ma stiamo contemporaneamente dicendo che dopo il declino il degrado e il nostro unico Rizzo
E democrazia e libertà
Sono molte ma per cui per noi
Tra le tante scelte sciagurate che ha fatto questo Governo cioè quella dei tagli all'istruzione e della controriforma dell'università
è una politica sciagurata
Perché non solo nega i giovani al futuro
Ma perché in realtà dice a noi dice al nostro Paese che la nostra prospettiva è quella di assalto di fuori esclusi dal mondo dello sviluppo della conoscenza della crescita
Perché non c'è conoscenza di un Paese se i ragazzi devono ricominciare andare a lavorare a quindici anni
E non parlo solo della scuola parlo anche di un collegato al lavoro che doveva parlare d'altro e poi reintroduce lavora quindici anni arretrando sul tema dell'obbligo scolastico
E vorrei però che noi ieri pigliarsi mulini Quaggio compiuto
A noi non basta dire solo scuola pubblica
Noi abbiamo bisogno di dire che la scuola deve essere pubblica nazionale e laica
Queste
Perché è il segno
Del rifiuto della divisione
Ed è anche il segno del rifiuto che questo Paese non abbia una sua propria cultura e abbia bisogno di assumere quella degli altri o di una parte per farne il tutto
E ovviamente a scuola pubblica nazionale laica e istruzione come bene fondamentale per i giovani del nostro Paese vuol dire a risorse non vuol dire anche impegnarsi su qual è la qualità dell'istruzione
E anche provare ad interrompere
Un circolo preoccupante
Che è quello per cui in troppi controparti solvenza
Dicono giorno per giorno che in fondo sei ragazzi studiano un po'meno e stanno un po'più dei luoghi di lavoro con gli stage sotto retribuiti
Facendo questi percorsi ne guadagneranno no perderanno nella loro capacità
Di avere le risorse per difendersi in un mercato del lavoro complicato
In cui la conoscenza sulle è fondamentale
No e l'istruzione non è solo quali sono i programmi che si fanno nelle scuole e quante risorse ci sono per noi l'istruzione il perno su cui
Si decide l'innovazione la qualità del Paese stesso
E non è un caso che i giovani universitari stavano nelle piazze con i ricercatori
E che
La battaglia per dire istruzione lo diranno lo stanno già dicendo i compagni delle felici insieme la confederazione preparando gli stati generali della conoscenza per noi c'è un legame stretto
Tra la capacità di un Paese di ricercare il suo futuro la qualità dell'istruzione
E c'è un legame stretto tra la civiltà di un Paese e le risorse che investe in ricerca conoscenza e distruzione
E se dobbiamo guardare alle risorse investite oggi CdA in che dire che siamo un Paese verso l'inciviltà e non verso la civiltà
Ma per noi italiani istruzione sono illegittimi altrettanto dei tagli alla cultura
Non solo perché come ci potrebbero dire i lavoratori e lavoratrici di quel settore nei tagli alla cultura c'è il taglio del lavoro quello materiale e concreto che fanno le persone
Ma perché come per l'istruzione
Un Paese che tagli alla cultura è un Paese che riduce gli spazi di democrazia e di libertà
E se si accetta che si spacca si taglino gli spazi di democrazia e libertà poi saremmo tutti un po'più in difficoltà a dire la parola d'ordine per noi fondamentale
Che la dignità delle persone è data dal fatto che annuncia volo e che quel lavoro è corredato dai suoi diritti
Perché anche
La democrazia la libertà sono parte di quella
Condizione che permette anche di dire che il lavoro non può perdere i diritti se non c'è democrazia e libertà non c'è neanche la possibilità di dire che vogliamo i diritti sul lavoro
E allora da queste due parole
Bisogna avere il coraggio di parole di partire e bisogna avere il coraggio di pigliare le cose per quello che sono nella fase in cui si è
E-mail sapere
Lo ridiciamo perché l'abbiamo detto molte volte in questo periodo la politica abbiamo spesso la sensazione di non essere ascoltati
Noi non siamo un'organizzazione conservatrice
Ma noi non crediamo nemmeno
Che dire modernità basti per disegnare un progresso
Perché della modernità e della parola modernità se fatto in questi anni un uso Kenia travisato il senso e che dà per scontato che se è moderno e positivo
Eppure intorno a noi c'è tanta modernità che è un regresso culturale e della civiltà
Ed è ed era tanta modernità che è un regresso ci sta un'avvertenza che a noi ovviamente
Sta molto a cuore ed è nelle cronache
Se l'accordo FIAT moderno ben venga la conservazione
Perché dentro quell'accordo non c'è nessuna modernità c'è l'idea
C'è un'idea antica che noi conosciamo bene che queste terre conoscono bene
E cioè c'è l'idea del comando autoritario e del rapporto puramente gerarchico tra il lavoratore e l'impresa queste l'idea che c'è in cui il cosiddetto accordo moderni
E quelli ideali viene utilizzata e bisogna dirlo con forza
Per non a vere la voglia un coraggio
Di dire a questo Paese qual è la prospettiva industriale di quel gruppo e quali investimenti davvero si vogliono fare
E se l'Italia è diventata il serbatoio per poter pagare la propria presenza in Chrysler oppure se l'Italia ha un futuro produttivo dentro la produzione dell'automobile
E che si debba usare
Il sistema del comando sui lavoratori per nascondere tutto ciò dice della povertà di conoscenza economica di capacità di intervento che ha il Governo italiani
Perché non esiste Paese al mondo
Dove di fronte a un grande gruppo industriale che dichiara di avere un piano industriale
E che dichiara che bisogna cambiare l'organizzazione di tutte le fabbriche si mette alla finestra e parcheggia per quell'impresa senza sapere neanche quell'impresa cosa
Non commento più
Poiché le dichiarazioni del Presidente del Consiglio
Che vorrei sapere
Se per caso
Sarebbe disponibile al fatto che noi delocalizzarsi momenti asset e decidemmo così decidessimo così
I suoi interessi imprenditoriali
E allora c'è una questione di democrazia dentro quell'accordo ma non in astratto
Di quella democrazia che noi abbiamo costruito
Che i nostri nonni i nostri padri hanno costruito
Quella per cui
Il cancello di una fabbrica al portone di un edificio
La porta dell'ingresso in un ufficio non sono mai la cesura tra luogo di lavoro e diritti costituzionali del Paese
E non c'è extra terrò tale gravità dei luoghi di lavoro rispetto alla cittadinanza del Paese perché queste allo Stato
E avere sancito che se ci sono dei diritti quei diritti sono in capo alle persone non al luogo in cui sei
Ed è esattamente questa la ragione per cui noi continuiamo a dire al ministro del Welfare
Che non è un problema terminologico dire Statuto dei lavoratori o statuto dei lavori
è un problema di grande sostanza politica perché in un caso i diritti sono in capo alle persone nell'altro sono in capo al luogo in cui sei direi che possono essere solo in capo alle
E perché
A chi ci ha tante volte ha rimproverato di difendere i diritti dei padri
Noi diciamo che la difesa dei diritti di quei padri e l'unica garanzia per dare quei diritti anche ai fini perché chi ci ha detto
Chi ci ha detto che bisognava rinunciare a qualcosa
Per dare un orizzonte ai giovani e chi ci produce regolarmente il collegato al lavoro lo statuto dei lavori e il taglio dei diritti per chi li ha e per chi ancora non c'è via e questa non è un'idea
E vorremmo anche direi tanti che ogni tanto ci raccontano le loro teorie sulla fine del mercatismo che forse
Dal due mila sette due mila otto c'è una lezione per tutti
E quella lezione dice che il modello economico finanziario del liberismo
Che faceva della crescita delle diseguaglianze il successo di pochi e che presupponeva per far crescere diseguaglianze far crescere la finanza
Che si poteva diffondere la precarietà come il nuovo modello di sviluppo quel modello è fallito in tutte le sue caratteristiche e non è che è fallito un pezzo e il precariato rimane
Perché se bisogna cambiare modello e bisogna cambiare modello bisogna sapere che non si salva una parte di quello per dire che c'è quello nuovo ma che bisogna cambiarne i paradigmi fondamentali e se c'è una cosa che ci preoccupa
E che il nostro Paese appare del tutto estranee lontano da un dibattito che invece nel mondo cioè
Proprio sulle conseguenze di quella crisi
E così come nel mondo c'è oggi una tendenza molto forte a tornare a prima come se nulla fosse successo noi rischiamo di essere il Paese che torna prima senza neanche aver guardato discusso di quello che era successo
E questo non va bene
E il perché non questo Uto questo non succeda noi dobbiamo continuare
A insistere a mettere al centro la grande questione del lavoro come l'unica questione dei rimedi te per avere un'altra politica
Perché se non si riparte da lì avranno ragione i nuovi finanzieri di turno e i nuovi banchieri di turno perché in assenza del lavoro come produzione della ricchezza la carta verrà riproposta come il produttore del futuro
E allora bisogna partire da noi dalle nostre condizioni
E anche dalle nostre contraddizioni
Perché quando un'organizzazione come la nostra
Con la sua tradizione la sua forza
Si trova esclusa
Per accordo di altri sindacati con un'impresa
Noi dobbiamo pensare a cosa sta succedendo
E dobbiamo decidere due cose
La prima come facciamo a essere quell'organizzazione che comunque sta sempre insieme ai lavoratori e mai lontana dai lavoratori e guardate che dire che si sta insieme ai lavoratori non vuol dire declamato
Vuol dire essere concretamente con loro dentro i luoghi di lavoro per difenderli giorno per giorno e perché il giorno per giorno costruiscano le condizioni
Perché passando
Conquistare i loro diritti da fuori non si fa
Perché purtroppo ce lo insegna la nostra storia
Turi esce a riorganizzare dei rapporti di forza in un luogo di lavoro se sei con quei lavoratori e riesci a convincerli che ci sono le condizioni per riprendere a lottare e cambiare la propria condizione
Questa è la prima sfida che noi abbiamo davanti
Che è una sfida guardate che noi abbiamo alla FIAT ma non solo alla figlia
Perché intorno a noi
I luoghi frantumati dispersi del sommerso dove noi non riusciamo ad andare e dove non riusciamo a parlare con i lavoratori parlano della stessa cosa
E cioè di lavoratori che non riusciranno a ribellarsi alle loro condizioni perché non hanno insieme a loro l'organizzazione che gli garantisce la tutela e le forme per potersi ribellare
E non è una tragedia della modernità e la tragedia della crescita delle diseguaglianze e cioè di un modello di sviluppo sbagliato che ha scaricato su quei lavoratori le conseguenza dell'arricchimento tipo
Ma la seconda sfida che noi abbiamo davanti
E come si ricostruisce l'unità dei lavoratori
Non siamo in una stagione credo che non abbia precedenti in termini di divisione sindacale
E non ha precedenti dal punto di vista della dimensione della divisione nazionale e delle contraddizioni che invece si esercitano nel territorio nei luoghi di lavoro
Angelo ci diceva nella sua relazione della marcia del ventidue ottobre della manifestazione unitaria
In tanti luoghi d'Italia stiamo preparando iniziative unitarie
In tanti possono raccontare degli accordi aziendali per contrastare la crisi che abbiamo fatto insieme
In tanti possono raccontare delle lotte anche sulla gru e sui tetti che insieme abbiamo fatto per difendere l'occupazione quei luoghi di lavoro
E poi quando si arriva di fronte ai temi grandi
Le politiche del Governo le scelte di una grande multinazionale come la FIAT improvvisamente ci si divide
Ma il momento in cui ci si divide noi siamo per quei lavoratori e per il contrasto di quelle politiche un po'più deboli di prima
E questa domanda noi dobbiamo continuare a farci
E uscire
Da una logica che ahimè vedo tornare
Che quella che si pensa che da soli siamo più autosufficienti più forti e più in grado di fare tutto
A.N. nude vero se fosse così vero
Forse è così vero il mondo avremmo già cambiato tante volte e invece stiamo faticosamente giorno per giorno provando a cambiarle dei pezzettini
E allora dobbiamo impegnarci giorni
Per domandare a noi stessi prima
E a CISL e UIL non minuto dopo
Come si fa
A tornare a dare ai lavoratori la prospettiva della loro vita
Perché io sono poco affascinata dell'unità dei gruppi dirigenti sono molto affascinata dal fatto che bisogna ridare ai lavoratori l'idea della loro vita e della loro forza
C'abbiamo molto pensato abbiamo sentito tante Sirene soprattutto in questo periodo
Che dicevano
Basta tornare a firmare gli accordi separati
Basta rinunciare alle cose che abbiamo detto e si torna insieme
La situazione è molto difficile ma quella strada non esiste
Quella strada non esiste perché quegli accordi separati sono esattamente la ragione della nostra difficoltà a cambiare questo Paese perché esattamente quell'idea
Che si possono fare le regole su misura di chi le vuole esattamente quell'idea che esistono le sanzioni sul lavoro ma esiste l'impunità degli imprenditori
Esattamente quell'idea che dai diritti si può derogare perché sia nel Mezzogiorno perché sia in una piccola impresa
Perché si è magari alla FIAT esattamente quell'idea che rende debole e lavoro e non gli permette di riscattare la sua condizione
E allora quella non è la strada
Bisogna trovarne un altro
E noi pensiamo che l'unica strada possibile
E la strada in cui e lo diciamo serenamente CISL
Ci si renda conto di una cosa e se ne faccia immediatamente dopo un altro
Ci si renda conto
Che quando si consegna a un Governo a un imprenditore il diritto di scegliere qual è il sindacato con cui si discute si sta preparando la progressiva esclusione del sindacato da quel luogo di lavoro
Perché
Perché oggi tocca a noi tocca una nostra categoria masse quello dello schema non c'è nessuno che si salti perché ci sarà un giorno in cui anche un altro sindacato
Potrà avere un problema sulla condizione di lavoro su un turno sugli orari e proverà a ribellarsi e varrà per lui la stessa legge che oggi vale per noi e cioè chi dissente deve andare fuori
E allora io credo che CISL e UIL innanzitutto
Debbano provare a pensare
Se c'è una competizione tra i sindacati tale
Che può essere risolto attraverso l'esclusione di un interlocutore
O se c'è la straordinaria tradizione del nostro Paese di un sindacato plurale che però in grado di ricostruire ogni volta
Il punto di vista comune per difendere i lavoratori e dentro quella difesa c'è innanzitutto la libera scelta dei lavoratori di a quale sindacato possono e vogliono appartenere
Questa domanda bisogna farsi
E bisogna che se la facciano CISL e UIL
E che se la faccia non sapendo che la cosa che noi vogliamo e che continuiamo a proporre
Non è una nostra astratta supremazia
Ma è la misura concreta
Della rappresentanza di ogni organizzazione sindacale e il diritto di mantenere quella rappresentanza in ragione del consenso che gli danno gli iscritti e il voto dei rappresentanti sindacali aziendali in ogni Luo
E ognuno esercita responsabilmente
La sua rappresentanza e ha anche credo
Il senso dello scopo di non giocare accolti di maggioranza degli uni e degli altri ma provare a costruire il livello maggiore di unità e rappresentanza che si possa costruire
Perché lo diciamo con qualche serenità
Se si accetta la logica dell'esclusione si balcanizzazione x essi Balcani Inzaghi luoghi di lavoro
Perché ci sarà un punto in cui come è successo alla FIAT senza misure senza certificazione si decide che è rappresentante
Ma ce ne saranno tanti altri
Lo diciamo con la serenità e la calma di una grande organizzazione in cui noi siamo maggioranza da solo
Ma noi non vogliamo esercitare una logica per cui essendo maggioranza da soli escludiamo CISL e UIL dalla presenza in quelle fabbriche e dal diritto a contrattare
Perché noi pensiamo che il pluralismo è una straordinaria ricchezza di questo Paese
E che il sindacato il federalismo
Perché il sindacato confederale si difende anche così
Sapendo che la forza del sindacato confederale di questo Paese della nostra
E di quella delle altre organizzazioni anche data
Dall'esperienza plurale e dal fatto che abbiamo provato a ragionare di unità e rappresentanza dei lavoratori e non di rappresentanza delle singole organizzazioni
Ed è questo il tema
Che abbiamo oggi all'affiata ma che abbiamo in generale del Paese cioè come noi cambiamo
Di fronte alle cose che sono intervenute una condizione che aveva
La quale in fondo ci siamo un po'tutti rassegnati
Che era quella che la pratica delle relazioni funzionava così che più o meno alla fine ci si metteva d'accordo si è rotto qualcosa di molto profondi
E insisto a dire a Confindustria non c'ero otto con l'accordo di Mirafiori se rotto del gennaio del due mila nove quando si è pensato che si potevano fare delle regole separate per governare l'insieme della contrattazione
Ed è esattamente allo stesso modo che si è rotta nel Paese nel momento in cui qualcuno pensa che le grandi regole di un Paese possono essere decise a maggioranza e contro l'insieme la pluralità dei soggetti
Perché questa è una delle cose che dobbiamo sempre ragionare
La convivenza è dato dal fatto che le regole sono condivisi perché se non condividi le regole hai già deciso che qualcuno non ne fa parte
E se in un Paese come in una zona un luogo di lavoro come della democrazia sindacale tu decidi che qualcuno non fa parte di quelle regole hai già deciso che non ricostruisce la questione di questo Paese la sua prospettiva
E allora da lì partiamo lo faremo domani nel direttivo e da lì partiamo per dare innanzitutto una risposta ai lavoratori della FIAT l'unica risposta che io credo vogliano dallo da loro
Che quella che noi siamo rispettosi del loro voto siamo rispettosi della sofferenza con cui loro oggi devono decidere come votare e che la CGIL continuare a essere insieme a loro e non li lascerà mai da sole
è la stessa risposta che vogliamo dare ai giovani
Ora noi l'abbiamo detto con i giovani non più disposte a tutto con la compagna con la campagna che faremo
L'abbiamo detto ai ragazzi che sono venute durante le manifestazioni
Prima di Natale a incontrare la CGIL
Lo diciamo ai ragazzi che sono venuti oggi
Noi siamo
Per ciò che compete a noi
E cioè nel nostro essere un sindacato
I primi soggetti che hanno interesse voglia che ci sia un futuro per loro una prospettiva per loro
E siamo i primi soggetti che in tante occasioni
Hanno detto che uno dei problemi del nostro Paese che i giovani non erano protagonisti
E i giovani non sono protagonisti per tante ragioni
Un anche quella che lo scenario pubblica un po'occupato da quelli non proprio più probabilmente giovani e questo indubbiamente è un problema che noi affrontiamo con tutte le difficoltà che ci sono
Ma io credo che bisogna riflettere su un altro problema per cui i giovani non sono protagonisti del nostro Paese perché noi facciamo un favore a semplificare tutto
E a non vedere dove sono le contraddizioni e che profondità
è una delle ragioni per cui i giovani non solo protagoniste di questo Paese che questo è un Paese che continua a essere fondato su un'idea di famiglia che tutto è tranne che moderna e soprattutto tutto è tranne che paritaria
Perché l'idea che c'è e che si continua ad a vere e che il futuro dei giovani e affidato alle scelte alla responsabilità della famiglia e al suo reti
Tant'è che non c'è un welfare per i giovani e non c'è un welfare per le persone ma perché questo lo fa la famiglia
Tant'è che non c'è un'idea di cittadinanza per i giovani perché tanto che la risolve la famiglia
Tant'è che non c'è un'idea di quali esso dovrà essere percorsi culturali di conoscenza di partecipazione perché tanto deve risolverli o la famiglia
E allora su questo dobbiamo interrogarci anche noi
Perché in realtà
Ci hanno costruito un'idea
Che è sempre quella fatta
Che
La funzione dello Stato del pubblico arriva a certo punto poi c'è la famiglia egli ci pensa lei
E se ci pensate
Quando qualcuno dalla maggioranza di Governo in questi giorni ha pensato che si poteva scambiare il federalismo fiscale con il quoziente familiare stava esattamente dicendo ci questo
E cioè si può dividere il Paese mettere le amministrazioni locali e le regioni nelle condizioni di non garantire più i servizi ai cittadini
E contemporaneamente dire sapete che c'è
Diamo qualche soldo in più alle famiglie che hanno figli perché in questo modo continueranno loro a essere quelli che provvedono agli atti cittadinanza dei loro figli alla loro prospettiva
Peccato che dentro quella cosa lì si dica anche e se le donne tornano a casa e meglio perché così c'abbiamo
La famiglia
E allora
E allora noi vorremmo dire ragazze le ragazze
Che quando pensiamo al loro futuro pensiamo davvero a un futuro
Che liberi di questa condizione
E che per noi non c'è un futuro dei ragazzi senza al futuro delle ragazze
E che noi vorremmo che si discuta con la stessa serietà
Del ventinove per cento di disoccupazione giovanile e della progressiva crescita dello scoraggiamento delle donne meridionali dalla ricerca del lavoro perché non ci sarà
Una risposta per quei ragazzi e per quelle ragazze se si continua a considerare che in fondo al mondo del lavoro è quello degli uomini
Con una certa condizione e con le famiglie che mettono al riparo dalle grandi complicazioni sociale
Lo so che è faticoso di ieri
So bene che in fondo è più facile pensare che ciò che già abbiamo alle spalle si può riprodurre così
Perché avevamo un po'più di sicurezza
Ma se vogliamo tra di noi non raccontarci delle storie
E vogliamo dire davvero che tracciamo un futuro
Abbiamo bisogno di tenere insieme due grandi questioni come non creiamo il debito e come quindi decidiamo da oggi di fare politiche che consegni in un futuro e dall'altro come cambiamo anche noi stessi perché i giovani siano davvero protagonisti
Del loro futuro invitandoli a esserlo
E invitandoli a essere i soggetti della loro iniziativa perché guardate
Io ho incontrati a Roma li abbiamo trovati qui stamattina
Io lo dico con grande serenità e ragazze la ragazza non vi dette nell'illusione
Che basta chiedere alla CGIL di fare lo sciopero generale e questo cambierà i destini del mondo perché non è così
E vorrei anche dire
Vorrei anche dire
Che bisogna avere un grande rispetto per lo sciopero generale
E che più se ne parla più lo si svilisce
E lo sciopero generale per chi non ha memoria non l'abbiamo utilizzato tre volte negli ultimi mesi
Tutto ci si può dire tranne che non si sia grandemente utilizzate
E ogni volta l'abbiamo fatto pensandoci perché ogni volta lo usavamo da soli senza CISL e UIL essenza la pluralità del mondo del lavoro che dovrebbe fare
E abbiamo detto e continueremo a dirlo
Noi continueremo a utilizzare quando riteniamo utile lo strumento dello sciopero generali
Mastai lavoratori al sindacato decidere quand'ecco il momento
Perché è uno sciopero generale chiede innanzitutto
Di svuotare le fabbriche prima che di riempire le piazze
E per svuotare i luoghi di lavoro bisogna che i lavoratori e lavoratrici sappiano che quello è il momento in cui farlo e che gli sia chiaro perché lo stanno facendo
E bisogna avere uno straordinario rispetto
Dei lavoratori e delle lavoratrici italiane
Che in questi due anni hanno attraversato sacrifici difficoltà paura della perdita del posto di lavoro la cassa integrazione la disoccupazione
E noi non saremo mai un sindacato che gli chiede a cuor leggero di scioperare se non c'è è chiaro in che contesto è perché cosa lo stiamo facendo
L'abbiamo fatto in questi due anni
E vorremmo che si giudica asse perché sono anche noi saremmo un po'strana
Che averlo fatto in questi due anni è stato ogni volta utilizzato quando può e abbiamo segnato un avanza mento piccolo piccolissimo rispetta i problemi della crisi ma ogni volta abbiamo segnato un avanzamento
L'abbiamo segnato quando abbiamo generalizzato gli ammortizzatori in deroga come lo strumento che guardava tutti i lavoratori
L'abbiamo segnato quando siamo riusciti nella contrattazione in tutti i Comuni a difendere i lavoratori che hanno in cassa integrazione al nuovi disoccupati rispetto alle tariffe rispetto alle integrazioni
L'abbiamo fatto un piccolo avanza mento quando almeno in parte sia riuscita ricontrattare i mutui
E cioè quando abbiamo segnato il fatto che anche di fronte a un Governo che della crisi non si occupava
Riuscivamo nel territorio occuparci della condizione delle persone e dare delle risposte
E lo dovremmo utilizzare nei prossimi mesi quando la realtà dei tagli dell'ultima manovra nell'amministrare la cosa che abbiamo discusso a Chianciano per due giorni nella realtà dei tagli che è stata fatta quella vera non quella delle parole
Scopriremo in ogni Comune nelle Province nelle Regioni
Che rischiamo di mettere ogni soggetto l'un contro l'altro perché non ci sono più le risorse per garantire i servizi che c'erano precedentemente e noi non vogliamo far parte di chi
Scegli era il più forte il più corporativo contro i più deboli perché questo è il rischio che noi abbiamo di fronte
Ed è esattamente di fronte a questo rischio del vogliamo costruire la nuova sintesi
E dentro quella nuova assente se c'è un nuovo soggetto prepotente che normalmente non c'era dentro la contrattazione di cui noi dobbiamo tenerne conto
Che si chiama cosa può fare il territorio per sostenere comunque i giovani nella loro voglia di continuare a studiare e di non rinunciare all'istruzione come bene primario
Ma questo è il lavoro che abbiamo di fronte su questo ovviamente noi faremo la mobilitazione così come la faremo
Per dire che il Paese non può permettersi di Balcani zero il sistema delle relazioni industriali e deve trovare rapidamente a una risposta in termini di democrazia di rappresentanza di riconoscimento delle relazioni
Lo stiamo dicendo tutti i giorni lo diremo insieme alla FIOM nelle piazze del ventotto
Perché noi stiamo con la FIOM a preparare lo sciopero generale e saremmo con la FIOM nelle piazze del ventotto e quelle piazza
Devo dire a tutto il Paese non solo ciò che noi pensiamo dell'accordo FIAT
Ma devono chiamare il Paese ha la responsabilità che di accordi FIAT non ce ne siano più e non si ripeta più quella condizione perché questo è il senso di uno show
Senso dello sciopero per noi è sempre dire no una cosa perché se ne deve invece fare un'altra perché non basta dire che non vogliamo una cosa ma che ne dobbiamo fare un altro
E l'ultima cosa che voglio dire perché credo che sia
Quella che poi attraversa tutto il filo di questo ragionamento
Il bisogno di democrazia il bisogno di libertà e il bisogno di democrazia di libertà che passa
Dall'istruzione dà riconoscimento e che passa soprattutto dal lavoro come priorità generale e quindi dall'idea che bisogna creare lavoro insieme alla difesa di quello che c'è
L'ultima cosa che voglio dire la dico alla politica
Io penso che noi siamo in un crinale pericolosissimo
Perché quando i giornali dicono che non hanno fiducia nella politica nelle istituzioni
Quando la nostra discussione troppo spesso
Dà per scontato che tanto non c'è l'alternativa non c'è una politica che ci viene in soccorso
E quando ognuno di noi purtroppo vende
Che siamo ormai al prevalere della frantumazione dei partiti personali invece che dalla politica come senso collettivo si rischia di avere un effetto
Che è quello che l'antipolitica che tanti danni in questo Paese ha già prodotto diventi il sentire comune anche dei lavoratori delle lavoratrici e dei nostri militanti
Noi
Possiamo dare tanti consigli ma i consiglieri
Fanno parte di reciproche relazioni non sempre utile
Dobbiamo interrogarci su cosa dobbiamo fare
E allora credo che la prima cosa che noi dobbiamo fare non cedere mai all'idea dell'autosufficienza
Non cederci mai noi non possiamo diventare partito politico non lo siamo e non solo possiamo
La seconda cosa
Che dobbiamo pensare
E che siccome noi abbiamo in mente un'idea di Paese
Abbiamo in mente un'idea di fisco abbiamo in mente un'idea del lavoro che non c'è che bisogna creare abbiamo in mente un'idea di lavoro pubblico come lavoro fondamentale che va rivalutato per garantire i diritti abbiamo l'idea di cittadinanza
Abbiamo cioè quell'idea di una società che parte dal lavoro dalla dignità del lavoro dal suo riconoscimento
Ciò che noi ogni giorno possiamo fare e dire alla politica noi saremmo con voi il giorno in cui rimettere del lavoro al centro e avrete un'idea di come si immagina la sua cercato
Che ciò avvenga
E perché ciò avvenga vi chiediamo
Non discutete delle nostre posizioni
Discutete con noi di ciò che vi immaginate di poter fare e sappiate che ogni giorno noi saremo pronti a mettere il nostro mattoncino perché questo Paese sia un po'meno
Questo è quello che noi vi vogliamo chiedere lo chiediamo i nostri militanti
Ai nostri iscritti non ci ha detto all'antipolitica non cedette all'idea
Che si può ogni volta essere un po'più minoritari perché questo ci darà più voci
La nostra vocazione è una grande vocazione di riforma e di prospettiva
Un sindacato per definizione non è minoritario un sindacato ha l'ambizione di trasformare la società
E il sindacato sa che per avere un'alternativa bisogna che ci sia una politica che la propone
E allora noi non ci sostituiamo vi sfidiamo ogni giorno a costruire quella linea politica e se lo farete noi ci saremo nelle amministrazioni locali nelle Province nel Paese
Ma non accettiamo e non ci rassegniamo che non sia possibile averlo