Vive voci. L'intervista come fonte di documentazione - Presentazione libro a cura di Massimo Pistacchi

Un po'massimo sette uguale va bene
Allora buonasera se
Se siete d'accordo
Potremmo cominciare
La nostra conversazione di oggi che appunto per presentare
Vive voci
Intervista come fonte di documentazione
Prima di tutto un lavoro collegiale e quindi come tale
Oggi presentato appunto da più voci secondo le le varie discipline perché questo è valore aggiunto secondo me di questo di questo lavoro e credo per il per questo venga apprezzato soprattutto
Allora io la doppia veste di
Moderatore poi farò anche un breve intervento però prima di
Cominciare
La nostra conversazione che poi mi piacerebbe fosse anche
A più voci appunto quindi anche la vostra alle vostre domande io vostre osservazioni
I vostri dubbio o domande
Vorrei pregare il professor Giuseppe Benelli consigliere scientifico del Ministro Bondi di portare il suo saluto è appunto quello del ministro grazie grazie grazie
Sì io porto molto volentieri saluto del ministro Sandro Bondi che non è qui stasera per impegni di carattere istituzionale perché credo che questo libro
Faccia riferimento a elementi importanti della cultura contemporanea
Non c'è dubbio
Che
Gli archivi sonori e audiovisivi sono materiali preziosissimi
Io che ho passato i miei anni a studiare e che il
Un autore da un linguaggio difficile avvolti sottende ricco
Tutte le volte che
Ricevo che i suoi Allulli erano incantati al punto che le elezioni di Arthur Schopenhauer
Che scrive benissimo erano totalmente deserte mentre quelle chimiche erano
Pieni di studenti
Dicevo poterle risentire oggi queste elezioni
Ma se ripenso al mio maestro Michele fidi ricco Sciacca
Questo siciliano
Che ha scritto tantissimi libri macchine su una pagina di questi libri riesce a dare l'emozione delle sue lezioni
Poterli avere oggi
Filmate cosa rappresenterebbe per metter tutti i suoi alunni e per la cultura
Credo che questo sia un tema importante perché non è soltanto il tema della documentazione dell'intervista o il tema di come si fa un'intervista
Come deve essere condotta un'intervista come tra l'intervistatore intervistato ci deve essere una correttezza
Che proponga cioè
Materiale di documentazione interessante per lo studioso per lo storico
Ma la cosa per me
Importante rimane sicuramente il grande tema della documentazione in generale
Non c'è dubbio che il filmato di questo incontro di stasera è diverso dal libro che presentiamo
Non c'è dubbio che diverso come comunicazione ma anche come contenuti che possono emergere e sotto questo profilo quindi la documentazione scritta
Di cui non possiamo fare a meno e che rimane sicuramente una frequentazione fondamentale possa essere a correre accompagnata dalla documentazione
Picchio darà comunicazione a occhio
Allora
Il fatto che questo volume sia curato da Massimo pistacchi
Che è
Il direttore dell'Istituto Centrale per i Beni sonori audiovisivi ed è direttore della discoteca di Stato diventa un'occasione importante
Perché per potere mantenere questo materiale per poterlo conservare per rendere fruibile alle persone interessate sì deve affrontare una grande sfida
Ed è la sfida a mio parere della cultura contemporanea lo dico perché non perché la Sociologia lo Antropologia o certe scienze possono indulgere a questo
Ma perché rimane nel senso più ampio
Una archivio di documentazione che bisogna assolutamente salvare difendere e consegnare alle nuove generazioni
Grazie
Grazie
Professore allora possiamo cominciare la nostra conversazione di oggi i nostri ospiti li conoscete tutti
La professoressa ma Ciotti
Il dottor Sinibaldi
Del professor Gian Arturo Ferrari e naturalmente Massimo pistacchi
Io un breve intervento soltanto introduttivo
Che
Ovviamente si rifà anche anzi forse soprattutto
Al mestiere che faccio è quello di di giornalista da
Da molti anni
Io devo dire che da questo
Convegni e ho imparato molte cose
Cosa che perché non sapevo
Per questo dico l'apprezzamento
Va prima di tutto al metodo di questo lavoro che è un lavoro
A mio avviso di notevole spessore scientifico
E non è una banalità ricordarlo perché poi oggi la
La critica che spesso viene viene fatta al momento in cui stiamo vivendo in senso lato sia dal punto di vista politico sociale e culturale
E quant'altro è quello che appunto non si riesce mai
Anche per la velocità ormai che ha acquisito l'informazione
Nel nostro Paese non solo anche attraverso la moltiplicazione esponenziale dei dei mezzi di comunicazione le centrali importanti
L'intervista
Ed è la prima cosa che ho imparato
Ascoltando nel corso del convegno
Il punto di vista delle relazioni
Negli altri relatori nell'intervista come
Strumento come patrimonio da tutelare
Ecco questa era una
Considerazione che francamente mi era totalmente estranei sfuggita nella mia attività professionale che utilizzano naturalmente come tutti i giornalisti
Lo strumento dell'intervista
Ai fini della mia professione dunque
In un quotidiano e però non avevo mai fermato l'attenzione sul fatto dell'intervista potesse essere o diventare nel corso del tempo una fonte preziosa di documentazione quindi come tale
Addirittura da una nobiltà diversa pure al lavoro che
Che cerchiamo di fare noi
Molto spesso a fatica quindi prima cosa assolutamente apprezzamento sul metodo interdisciplinare del convegno che ovviamente si ritrova nel libro e dunque penso che sia condiviso
Io o semplicemente pochissime cose da aggiungere anche a quello che poi l'ho scritto nel mio breve
Saggio che che nel libro
Che riguarda se volete poi su questo potremmo acquisire il vostro punto di vista riguarda una riflessione che farei sullo stato molto velocemente sullo stato dell'informazione nel nostro Paese oggi
Io ricordo spesso quando vengo chiamato a discutere di questi temi
Che non a caso lei e il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel corso del suo settennato che si è concluso nel due mila sei
Utilizza una sola volta lo strumento del messaggio alle Camere
Che è uno strumento diciamo che
Discrezionale
Sempre Presidente Napolitano mi sembra
Mi sembra poco propenso a farne uso ma un approccio di tipo diverso allora
Presidente Ciampi
Fece un solo messaggio alle Camere
E se non ricordo male nel luglio del due mila due
E state e e non a caso il messaggio era sulla
Pluralismo
L'imparzialità dell'informazione allora
Ricordo perfettamente il contesto perché si discuteva appunto allora la legge Gasparri che poi
Avrebbe avuto un iter travagliato eccetera
Però il fatto stesso che il Presidente Ciampi
Ponesse l'accento su questa questione fondamentale
Nel nostro Paese la nostra democrazia non è un caso poi
Ovviamente quel messaggio
E è passata alle cronache non non ebbe una grandissima eco in Parlamento mi ricordo la discussione di quel messaggio
Non suscitò grandi dibattiti
E però qualcosa poi si è messo in moto nella riflessione sulla qualità dell'informazione nel nostro Paese
L'ora
Io credo che
Ragionare sull'informazione del nostro Paese sia per tutti noi fondamentale inutile dirlo lo sottolineo con forza da
Da tempo credo che su questo saremo
Tutti d'accordo tanto che io riterrei
Utile importante che si aprisse
Nel nostro Paese
Forse in una fase politica almeno
Turbolenta di quella attuale comunque una grande discussione
Un grande dibattito pubblico sulla funzione che un'informazione libera e corretta svolge per la tenuta della democrazia
è una discussione che io immagino debba essere anche in cui coinvolgere tutti i soggetti
A partire dagli operatori di formazione
E per voi
Coinvolge tutti quella che oggi si chiama la società civile e perché è inutile nascondercelo
L'informazione oggi
Nel nostro Paese vive una fase di estrema criticità non voglio
Citare le solite classifiche internazionali che francamente poi finisse finirebbero per deprimere ci ulteriormente
Però obiettivamente non siamo
Messi benissimo in
Appunto qualità dell'informazione impegni imparzialità ovviamente all'interno di questo discorso ci sono moltissime e validissime eccezioni
Che
E che però appunto ci confermano
Che un un giornalismo di valore un giornalismo vero basato poi
Io spesso cito
Quello che diceva Montanelli che per il giornalista e non solo credo
Il punto di riferimento essenziale debba essere il lettore
Io mi chiedo quanto oggi i giornali in genere i mezzi di informazione abbiamo ancora
In mente questo principio io penso che abbiamo un po'tutti smarrito
Il la consapevolezza che il lettore o
Chi ci ascolta
è esattamente colui al quale ci dobbiamo rivolgere ormai l'informazione generali Zoff volutamente
E altro
Molto spesso appunto è informazione
Fatta per compiacere uso dei diplomati ISEF mi
Volutamente credo che si sia smarrito anche
Il senso dell'esatta di ripartizione dei poteri e delle competenze
Nel nostro Paese e quindi
Come dire c'è una
Una sorta di miscellanea per cui in cui
Tutti si sentono di dover parlare al posto degli altri invece degli altri è io credo che invece si sarebbe più opportuno
Che ognuno nel proprio ambito
Facesse sentire la sua voce ecco perché è qui mi avvio rapidamente a chiudere le mie riflessioni ecco perché normalmente questo questo libro
E è un contributo importante
La lettura di questo libro
Ci consenta di avere quantomeno
Una una percezione a tutto campo di una questione di un problema
Dell'importanza di uno strumento
Che visto dal dall'est dei singoli angoli
Visuale di ognuno di noi può avere una dimensione settoriale invece
Messe insieme
Tra i sociologi gli antropologi
Gli storici
Degli storici orali professor Portelli
In questo senso è un
è un esempio
Grandissimo per quello che ha scritto per quello che ha detto anche mi ricordo nel convegno è cita un una dimensione
Del tutto diversa rispetto a quella che possiamo immaginare vedendo l'intervista realizzata in televisione domanda risposta
Ho quella realizzata su un giornale che magari corrisponde ad altre logiche
Il problema come sappiamo tutti che soprattutto nel mondo del
Del giornalismo scritto
Non esistendo più gli editori puri quelli nota si chiamavano così che facevano questo per mestiere si è creato una commistione
Che però ha prodotto lo stato di estrema criticità nel quale ci troviamo poi a tutto questo ovviamente si aggiunge
Tutti gli argomenti che conosciamo
Io appunto esso
Nel dare la parola dagli altri relatori di oggi
Credo che sia opportuno
Almeno per chi fa questo mestiere
E anche perché chi fa altri mestieri
Ricordare
Non non l'ho citato anche nel libro non a caso e però mi piace rifarlo anche qui con voi
Alcune delle parole
Con le quali il Presidente emerito della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky
Chiuse nell'aprile del due mila nove
La sua lezione a Torino nell'ambito di quella che
Si chiama Biennale della democrazia
La sua considerazione
Più che altro una domanda
Cosa vale la democrazia se i cittadini non sono nelle condizioni di istruzione e cultura per comprendere la natura dei problemi su cui si esprimono
E i contenuti delle proposte sottoposte a loro giudizio io credo che ad esempio
Chi fa il mio mestiere debba avere questo
Questa domanda ferma nella sua testa minuto per minuto perché evidentemente
Non fare correttamente però mestiere
Produce
Esattamente il rischio che
Segnala Zagrebelski
Vi ringrazio io darei la parola subito la professoressa ma Ciotti per il suo intervento grazie
Allora
Anch'io unisco i miei ringraziamenti a quelli del nostro moderatore
Rispetto a l'opera che è uscita e rispetto al convegno che l'ha preceduta
Tra l'altro devo dire che la seconda volta che
Questa istituzione si cimenta con il tema
Della intervista perché già in passato molti anni addietro
Aveva fatto un'iniziativa analoga
Quindi questa continuità di interessa è una cosa veramente molto importante e vorrei sottolinearlo non siamo abituati in Italia
In genere si fa una cosa una volta questi va avanti specie quando c'è un ritornare coscientemente volutamente su un tema
Pur cambiando un po'l'approccio perché per esempio nel primo momento la sociologia non c'era qui invece ha un suo ruolo e un suo spazio
Quindi la prima cosa che vorrei dire che ho molto apprezzato la continuità di interesse l'essere ritornati su questo tema e l'aprirlo approfondito ulteriormente
Fra l'altro apprezzo molto che questo venga da una istituzione un fatto abbastanza straordinario anche questo
Perché voi sapete non so c'era per esempio
Un sociologo molto conosciuto che si chiama due uffici che diceva che le istituzioni sono aspetto cadavere ricco della realtà tendono solo alla sua alla loro sopravvivenza ecco quando abbiamo invece un'istituzione
Che si sforza al contrario di venire incontro all'esigenza del sociale che mette insieme studiosi
E persone di varie
Di vari orientamenti di varie preparazioni culturali quindi mi pare veramente un fatto importante che vorrei dire
Può neanche dire una parola su come si presenta il libro
Che molto accattivante molto bello non so chi abbia fatto la copertina ma certamente è molto gradevole c'è un ci sono dei colori
Vivaci che attirano l'attenzione ci sono delle belle punte di matite robuste neanche andranno avanti a lungo immagino
Certamente non vorrei che questo però inducesse un fraintendimento cioè non è che la storia di vita si lega necessariamente
A un mondo pareri diciamo macchina da scrivere copre il computer questo non è così evidentemente ma certamente secondo me invece la matita può richiamarci
Un momento di meditazione ulteriore ponderare più a lungo le cose un po'riflettere uno scriverà a mano e quindi uno stare sul tema con tutta la nostra attenzione credo che in questo senso
Vada preso questo messaggio
Il testo si chiama vive voci e a me pare molto bella questo titolo non so se ci avete fatto caso
Vive voci vuol dire appunto voci che sono ancora vive va bene è un compito istituzionale il loro di conservare le voci quindi potrebbe essere un fatto quasi scontato
Ma invece io credo che qua ci si richiami all'importanza delle voci dei singoli delle voci dei protagonisti siamo parlando di interviste le interviste di cui si parla in questo libro
Non sono le interviste ai potenti del momento non sono le interviste ai grandi nomi della politica per fortuna non mostrerà sono interviste invece che hanno come soggetto che hanno il centro
La vita quotidiana la gente così come noi la vediamo la frequentiamo e la rinviamo e
Cioè la base della piramide a potremmo dire in un altro modo in un'altra maniera
E credo che sia questo che è molto importante perché
Voglio dire il grande politico il grande intellettuale hanno comunque tanti modi per farsi ascoltare
E sono anche troppo ascoltati alle volte no ma la gente che normalmente è la pura tira avanti
Le proprie famiglie le proprie cose non sempre ha voce in capitolo non sempre l'ascoltiamo veramente
Quindi credo che sia molto importante l'aver dato spazio in questo testo e nei lavori che qua sono presentati
Agente diciamo così fra virgolette se mi passate l'espressione normale
Un'altra cosa che vorrei ancora dire e che mi ha fatto molto piacere di leggere e prima di ascoltare
Degli interventi di altri
Di altre discipline
Perché la intercultura e molto difficoltosa mai proclamiamo sempre che vogliamo fare ricerche interdisciplinari
Ma poi nella realtà dei fatti questo è molto difficile è molto difficile per l'esiguità dei fondi che di regola arrivano alle università
Prima ascoltavo lutti così in qualche modo metteva in causa un certo tipo di giornalismo mi veniva da pensare per fortuna che invece l'Università Statale sta tanto bene in questo periodo nel
Perché altrimenti come saremmo qua
Ad ogni modo diciamo che quindi nelle tante difficoltà dei nostri giorni certamente è difficile realizzare una ricerca fatte bene con una équipe interdisciplinare avendo una dotazione di tipo minimo
E perché perché non possiamo diciamo muoverci bene non possiamo rubare tempo i colleghi esigere attenzione etica punto dedizione ha un lavoro comune quindi quanto abbiamo invece appunto voci di diverse ottiche discipline questo mi pare una gran bella cosa
E una realizzazione del fatto di un incontro lo fa approcci diversi
In realtà diciamo io credo che per esempio l'intervista sia un fatto importante per tante persone per tanta gente certamente per le scienze sociali moltissimo
Non essendo io una storica diciamo che il cuoco meno agli archivi di quanto non lo facciano per esempio di storici di professione
Anche se certamente anche un sociologo se vuole fare una cosa decente
In certi casi deve ricorrere all'archivio
Perché la memoria può essere labile diciamogli delle interviste possono venire fuori dati che vanno controllati riferimenti storici che vanno rivisti per esempio non so accenni a stipendi a contratti cose del genere che vanno ricontrollate evidentemente
Non parliamo poi di ricordi storici voi sapete che il tempo viene vissuto in maniera molto diverso a seconda delle persone delle circostanze quindi senza alcuna diciamo
Alcuna idea di volere dire una cosa per un'altra ma noi alle volte sbagliamo possiamo dire che è una cosa è avvenuta non so due anni fa e invece erano tre guerra uno e mezzo questo a me capita spesso non so voi
Quindi anche noi dobbiamo ricontrollare i contenuti di certe interviste evidentemente però diciamo che l'archivio non è la nostra primaria fonte di documentazione
I sociologi come molti altri scienziati sociali se le vanno a cercare le loro fonti
E diciamo così fra virgolette le inventano cioè vado intervistare qualcuno creo un materiale che prima non esisteva
Creo una registrazione e poi uno scritto e quindi o del materiale che prima non c'era né io né le persone esistevano anche prima evidentemente ma non erano delle fonti
Se non impotenza affinché
Qualcuno al fondo a farle parlare o finché qualcuno non legge per esempio i diari o non legge non so in che TG e le persone che rischiano di non vedere valorizzato quello che è il patrimonio culturale di cui sono portatrici
Perché ognuno di noi in realtà e al centro di una rete molteplici di relazioni quindi Center visto una persona
Vuol dire che l'ente il visto perché in qualche modo riassume in sé un certo contesto sociale e quindi mi dà uno spaccato sociale importante
Allora per noi è molto di rilievo il fatto che si facciano interviste fatte bene fatta in profondità senza fretta
Con persone che sono disponibili a essere intervistate che non vanno di fretta e non ci dicono delle risposte tanto per levarsi di turno questa seccato Mura ma che acconsentono davvero un incontro a due che richiede diciamo comunque comprensione reciproca tempo
In qualche modo un incontro fra persone è sempre problematico no e quindi tanto più se io intendo andare in profondità su certi temi
Che possono essere anche delicati evidentemente ecco quindi io credo che questo testo sia un testo importante che mi auguro e penso che farà strada anche nelle università italiane
Proprio perché la materia che tratta è una materia rilevante e importante
Certamente lo è per la sociologia abbiamo sentito che forse lo è anche per il giornalismo io credo che
Sull'interesse di questi contenuti possiamo trovare un punto d'accordo al di là delle divergenze
Con tutte quelle che sono le scienze sociali contemporanee
Auguriamoci che la situazione sia tale da consentirci di lavorare ancora in maniera
Approfondita e ampia con questi strumenti grazie
Grazie professoressa l'intervista vengo al punto da
Una delle introduzioni del libero è una cosa da artigiani che con i loro attrezzi microfoni cuffie registratori videocamere creavano racconti e storie artigiani di storia orale
E vorrei proprio chiedere a Marino Sinibaldi direttore di RAI tre che
Inventato quella bellissima trasmissione radiofonica cui tutti conoscete che farei mai
Se lui si riconosce
Come io credo in questa
Definizione artigiano di storie orale Marino
Papà può andare avanti
Pensava artista ma non deve e di più di altri ma non della l'artista nell'intervista l'arte realtà quella dell'ascolto quella mente Rezzan poche
Che è un'arte molto raramente nel nostro lavoro naturalmente ma insomma dato comune rara nella vita quotidiana contemporanea d'arte l'ascolto invece diciamo l'intervista dovrebbe nascere dalla passione di ascoltare qualcuno
è un da una vita di quindi uno che poi come me ha finito per fare soprattutto interviste nella vita
A
Dovrebbe nascere dall'idea che ci ha sia piacere e si pensa ci sia qualcosa di
Che arricchisce insomma ad ascoltare le le persone
Come è successo che
Uno dei primi lavori che ho fatto era una specie di sistematica e enorme nella quantità intervista nel senso che si intervistano per mi sembra una decine quindici venti ore di film spazzare in varie giornate
Tutta una generazione che Aimi è tutta in quegli anni poi è scomparsa che era Eugenio che era in Vittorio Foa Natalia Ginzburg pochi Scialoja Mario Luzi Goffredo Petrassi insomma dei primi lavori che ho fatto era fare proprio lunghissima intervista queste persone quindi anche se non avessi avuto
La naturale inclinazione verso questa questa attività alla scoperta insomma della ricchezza che c'era nel racconto non solo pubblico diciamo ma anche privato di quella generazione è assegnato poi diamo di non non è che io quell'esperienza sempre ma è più di me ripetuta in meno nel senso che c'è stata proprio anche una
A me quello che io vorrei
Insomma
Forte questa risposta alla domanda Gentile di Dino ringraziare per l'occasione perché per me
Punto stando uno che ne fa molte balla fine in Fahrenheit ed è stata l'ultima delle audizioni ho fatto a interviste di me di varie dimensioni ce ne sono penso tre quattro al giorno quindi vuol dire che
In modi frettolosi a volte ma a volte no perché la radio consente ancora delle dimensioni di
Di colloquio di Condi conversazione quindi intervista più ampie uno intervista non sono io
Cento per non so cinquanta personalmente salutammo sono importanti conto insomma che in un anno normale di lavoro
E e però non ho mai riflettuto su cosa era un'intervista effettivamente diciamo nell'occasione del convegno il breve testo che nasce anche delle cose che abbiamo continuato a fare la radio nascono appunto dalla dal invito a riflettere su una cosa che uno fa anche in maniera molto appassionata rammento ma insomma molto automatica anche un po'tutti i giorni e come il civilista quello che va in bicicletta quello usciva
Magari gli piace magari vince pure qualche tappa non proprio il Giro d'Italia ma
Incedere date però non
Non non gli capita di pensare a cosa sta facendo mentre intervista le persone invece
Il convegno può leggere gli interventi degli altri e è stata una cosa talmente utile che ha generato nel nostro lavoro cioè Radiotre una piccola riflessione sull'intervista nella nostro bollettino interno cui qualcuno molto più ironico distaccato
Domanda regime sovietico di mi ha chiamato Prato danno che abbiamo un intranet che si chiama parassita non l'ha battezzata io nonostante ne passa di gusti
Geografici diciamo
E lì c'è tutto un testo sull'intervista una specie di manuale su che porta che identità interno perché contiene delle dei rilievi che non possono essere resi pubblici che nasce un po'dal fatto che in quei giorni io e poi le persone lavorano con me
Quando insomma devo perché già questo come li abbiamo comincia a pensare a cosa che facciamo quando intervistiamo una persona
Appunto esercitiamo l'arte dell'ascolto io dire chiusi perché
Così la chiama Marianella scariche una credo antropologa Tonolo che ha una cosa a cavallo tra quelle confusa discipline che arricchiscono
L'Accademia che a interprete la messa una cosa che ha fatto molti anni fa ha avuto una circolazione infinite anche se nascosta una specie di e tale Ugo sono sette regole
Dell'arte dell'ascolto che secondo me sono costituite dell'intervista il problema è che se l'andare a vedere le trovato un po'da per tutto basta dire Marianella scavi arte l'ascolto esco un sacco di sci di siti di questi di autoformazione
Non solo professionale dei giornalisti che una volta l'abbiamo portato a un convegno di giornalisti a raccontare queste cose i giornalisti sono svenuto i perché
Viola hanno tutte e sette le regole con una tenacia maggiore quella faticosa con cui riusciamo a volte atta a violare il più famoso decalogo nel senso che proprio tutte le dimensioni di ascolto che lei
Prevede sono ampiamente contraddette dalla pratica quotidiana del giornalismo raggiungere una bellissima che lei dice che le conclusioni sono
L'ultima cosa dell'intervistano ogni giornalista sa che deve arrivare prima possibile le conclusioni che quindi un riesce a dirlo alla persona che interviste oppure sa che tanto può si taglia tutto quello che viene prima tutto il famoso contesto che per Marianella scagli assolutamente decisivo
Ora nel lavoro della radio e anche in alcuni particolari lavori che fa e soprattutto in cui mettere ordine usciamo hanno un
A non cancellare il percorso con cui si arriva
Alla altri alcun calcolo cosiddetta con questa intervista questo se non è molto importante
E lo stesso potere dire delle altre regole che Marianella scali enuncia sono tutte regole violate il lavoro quotidiano questa è la vera dimensione che due la vero problema anche di questo il bello parliamo di intervista cioè di un genere
Con una sua nobiltà che nella concezione corrente quindi penso nell'uso questa parola nella ricezione via dei questa parola è degradato e degradata una spinta dal fatto che l'intervista in realtà serve a sapere la cosa che già assai
E in più c'è un sistema dovuto non solo alla pigrizia duro più alla pigrizia intervistatori che non ha l'obbligo della cosiddetta par condicio che poi non esiste finché non la scoprono per
Far tacere il nostro Saviano la la l'intervista fatta doppia nuova for famosa intervista doppia che la via di uscita di ogni
Di ogni discussione pulirli da Tripoli la più inutile dei generi le
Solo dei geni giornalistici più inutile geni giorni si sono generi in cui intervistatori stanno lì come manichini a rappresentare due posizioni
Già predefinito e che non sono soliti ma le devono rappresentare io ho visto interviste rifatte perché l'intervistatore sulle pensioni non ha detto esattamente la cosa che serviva per creare la la non artificiosa reale ma inutile contrapposizione ecco cito questo perché un gene molto diffuso il nostro lavoro quasi obbligatorio un intreccio di obbligo per così dire politico di pigrizia
Professionale che secondo me genera la discredito assoluto di un genere che appunto l'intervista che a me
Sembra invece molto nobili a me sembra l'un il PIL più nobile di tutti è l'unico nel col quale riesce a sapere qualcosa naturalmente l'intervista a un mio alte facciamo intervista
Noi ci poniamo due due questione pre inter ente semplici ma radicali perché investono qualcosa di più ampio il nostro lavoro ma c'è qualcuno c'è davvero qualcuno che ha qualcosa da dire
E c'è davvero la per qualcosa che pare la pena di trasmettere
Doppio senso del termine quello appunto della comunicazione P.O. quello per me fortissimo della trasmissione radiofonica queste due domande banali di realtà sono quelle l'intervista in questo è come cerco di dire nel
Nel piccolo testo che poi è stato generato tutte queste riflessioni
Un genere difficile perché presuppone che ci sia davvero qualcuno che ha qualcosa da dire che quel qualcuno quella cosa la vuole dire che ci sia qualcuno fanno di riusciamo a toglierla estorcergli a a
Estrarla e poiché ci sia qualcuno che vuole ascoltare
Ora questa piccola catena che un'intervista diciamo giornalistica ma non socialisti a crea e realtà fragile tanto una specie di relazione a tre quindi come è noto la più difficile
Più difficile dei modelli relazionale tenere in piedi presuppone uno che ha qualcosa da dire è uno che vuole ascoltare e poi la nostra capacità di stare in mezzo
Mi piace l'intervista proprio questo elemento relazionale come il fatto di trovarsi in mezzo una catena stare nel punto centrale della catena
Piace il fatto apparentemente umile bisogna avere
Insomma meno narcisismo della media per fare l'intervistatore naturalmente si alla bella
Piccola necessaria dose né accise in opera dei essere uno che tende se non a scomparire a consentire il passaggio se insiemi conduttore se praticamente uno di quei materiali
Signor tenente di che genere appunto i transistor la comunicazione cioè uno che sta in mezzo agli esce ha affatto trasmettere qualcosa da dire a qualcuno che ha qualcosa ascoltare però questi due nodi della catena questi due e anelli della catena sono sempre più fragili sempre di difficile trovare qualcuno francamente che ha qualcosa da dire sempre più difficile stare noi stessi e trovare qualcuno nell'atteggiamento
Ricettivo di volere di voler ascoltare per questo dico e l'intervista è una cosa un'arte facile molto delicata molto fragile pure un'alta e molto nobile
A me piace quella fu quella
Diciamo che nasce la figura di Lauzi come insomma descritta nella leggenda reputo Albrecht attratto quella pelli stima voi sia nella quale appunto l'OCSE DOC e come sapete come sapete no capissimo pensatore caute cinque
Che uno che
Secondo la leggenda era nato dopo mi sembra quarant'anni di gravidanza tanto era saggio era nato già calvo ENEL ma anche su
Soprattutto molto saggio
Luglio parere infinitamente pensato hanno scritto nulla parte annoiato insomma dalla terra che va sempre davanti agli occhi questa è la leggende queste il testo che io parafrasi sotto
Quindi sarebbe meglio ricitarlo della polizia di Brecht e passa col suo servo un cava all'un asino ricordo una bisaccia poveri come erano i filosofi di un tempo
Passare passa la dogana come incide e lì viene fermato al doganiere diciamo alla qualcosa dichiarare già noioso sempre stato un pensatore nulla dietro il serbo diciannove al nulla c'è ma pensate cosa ha concluso vent'anni fa
Che la dura pietra viene violata dall'acqua eccetera nulla da dichiarare se ne va mentre se ne va al doganiere lo richiamo incessante ma questa cosa della pietra me m'interessa sta cosa bella
Della l'acqua che viene da dire ma non è che le scriverebbe le cose che ha pensato qui c'è una capanna Lillo l'acqua da bere
E così l'OCSE si mette lì scritta o decine tra questo libro meraviglioso un po'enigmatico bellissimo superiore a tutti i testi religiosi che circola nostre parte poi glielo consegna finalmente doganiere lascia andare a me piace
Agli distico la frase finale con cui Brecht guiderà voi siano dice sì allo dall'azienda siano da anche al doganiere
Perché mi sembra che insomma il lavoro dell'intervistatore un po'quello il doganiere dovessi capire che c'è qualcuno che passa di lì tra i tanti che passano di lì che qualcosa da dire ce la dovesse avere la pazienza
Di fargliela scrivere o almeno di fargliela vi faglia dire poi trovare qualcuno che ha
Che appunto ho voglia di ascoltarla quella cosa nel caso di
Tinozze così è successo
L'ultima cosa e vorrei dire è che
Punto
Nel nostro lavoro possibilmente entra un lavoro che io sono imbarazza definito perché non è proprio giornalisti o le facciamo a Radiotre una specie di giornale diciamo a specie sarebbe giornalismo culturale quindi un ossimoro parliamoci chiaro specifico clamorosa contraddizione interni
C'è una cosa in cui gli il tema è il dato dall'oggetto dell'informazione sono delle cose in genere alte del mondo un po'belle diciamo almeno intelligenti insomma dovresti maneggiare quelle cose là quindi l'intervista non ha carattere via
Nella media normale quotidiana faticosa del lavoro del lavoro giornalistico però ecco
Il kilt come decisivo
Il come Umberto va bene magari
Faremo circolare questo decalogo interno che abbiamo fatto abbiamo scritto su come si fa un'intervista perché molto divertente nasce pure da molte esperienze concrete il chi per me molto di più significativo io penso ero molto colpito
L'ha fatto ventinove penso l'abbia voluto cominciare parlando della crisi del giornalismo perché io penso che per esempio che una non fondo perché è un sintomo della crisi giornalismo un indice che se giornalismo
Sta per esempio nel fatto di chi viene fatto parlare ci a chi si chiedono le cose cioè per usare insomma
Alla parola chiave di questo come i giochi viene intervistato io ben più penso che uno dei problemi della nostra informazione che è diventato uno dei problemi della nostra opinione pubblica e quindi è diventato uno dei problemi della nostra vita collettiva diciamo uno dei problemi nostro Paese
E che ci sono su ogni problema
Delle voci medie
Cioè delle mie possiamo pure dire delle medietà possiamo le delle mediocrità cioè che vengono rigorosamente abbastanza istintivamente per cui non è una cosa escluse dalla conversazione pubblica due due due aspetti due anelli di questa catena chi ha le vere
Esperienze di mio le esperienze e che alle vere competenze
Cioè
Io vi sfido a provare a misurare la qualità e su ogni tema
O noi abbiamo delle voci medie non parla mai chi ha un'esperienza concreta da raccontare una testimonianza concreta un'esperienza è un cane
E questo potremmo dire alla voce comune come diceva prima
Sì professoressa ma ciò dire quella
Persone che aziende spesso non far parlare ma nemmeno parlo le competenze reali uno dove è più su un tema è quello della scuola
Sulla scuola è proprio così cioè ad Ascona nessuno fa parlare chi ha davvero l'esperienza di cos'è la scuola e nemmeno di alle competenze teorico di ricercatori che ci sono perché c'è in questo Paese nonostante proviamo e spostarli
Con molta ieri i ricercatori esistono esistono ci studi ricerche esistono persino dentro i Ministeri vorrei dire
Ringraziando come in questo modo mi inusuale luogo che ci ospita c'è pure lì esistono i non parlano mai la scuola una serie di temi sociali tematiche sociali e culturali lo papà ma le spese lo dico perché
Una cosa che a me sta molto a cuore dopo aver intervistato quelli che le grandi figure del la cultura che a me capita di incontrare dover intervistato la lunga sequenza di scrittori Contri sataniche secondo me ha già deciso Rosa decisiva sarebbe far parlare lette
L'esperienza e far parlare le competenze provare ad aggirare questa specie di medietà che c'è nell'informazione contemporanea riportando al centro
L'esperienza concreta dire di chi le cose le vive ma anche
Rara la conoscenza non dirò teorica ma insomma
L'elemento del della ricerca non lo dico
Non per fare pubblicità Radiotre ma colgo l'occasione per farla perché abbiamo un anno
Tentato di mettere in piedi un meccanismo il gene che molto significativo al punto che se l'intervista da noi la la trasmissione di di di attualità di informazione che insomma tutti devono fare la mattina una specie di
Metaboliti Bird metabolismo dell'ascoltatore che si aspetta una cosa del genere adesso nasce da una telefonata che fa un ascoltatore qualunque non sono anonimi perché a Radiotre hanno tutti insomma una certa
Loro peculiarità in genere appunto di esperienze di competenza una trascrizione dei siamo la prima pagina dove c'è una massa di persone che chiamano a partire dalla lettura dei giornali eccola trasmissioni facciamo
è un'altra dicendo interviste sia ma tutta la città ne parla che però parte da quello che è stato detto una telefonata di quelle a mente
Sembra un meccanismo interessante lo posso dire perché non lo faccio io poi insomma abbiamo ideato ma poi lo fanno persone molto brave che tutte le mattine affrontano questa sfida perché quello mi sembra un bel modello di
Di conversazione dunque l'intervista contemporanea c'è partire dalle competenze far parlare sul far partire dall'esperienza e fa parlare su quello le competenze
Questo dico e questo perché mi sembra punto che quella interna loro descrivere che quella del dell'intervista e e dei problemi che implica un po'una sfida quotidiana per chi fa informazione ed è una sfida che
Deve passarsi ogni volta su su questa su questa sorta di fiducia che qualcosa da dire e qualcuno che ha
Qualcosa degli decisi ancora e poi la fiducia tiene sempre
Necessario mantenere che ci sia qualcuno che voglia ascoltarla siccome l'intervista mette proprio in discussione questa relazione continua a essere da ormai datti da ascoltatore che da intervistatore la cosa le cose che preferisco fare grazie
Grazie a lei una Sinibaldi anche per aver citato più volte termine che a me personalmente molto caro cioè competenza
Competenza io aggiungo anche da parte degli intervistati questo distingue nettamente una buona da una cattiva intervista
E quindi ci riporta anche a quello che abbiamo detto prima cioè
Il ruolo fondamentale di dell'operatore nel
Nel pilotare un'intervista perché è ovvio che in un'intervista meno di tipo giornalistico il pallino c'era in mano l'intervistatore e quindi come riesce poi
A
A far sì che a stimolare le domande
è l'esatto
Presupposto di un buon prodotto quindi competenza fondamentale io vorrei pregare il professor Gian Arturo Ferrari nei dieci minuti la sua su questo argomento
Anche alla luce della sua
Importante lunga esperienza è stato anche professore
Di storia della scienza e quindi
Mi piace
Come dire
Suscita alla anche in questo in questo senso la sua riflessione
Forse bisogno di un microfono
Per non ce la
Funzione esistente grazie
Ma dunque in primo luogo io voglio ringraziare
Molto caldamente
Massimo pistacchi perché mia invitato a presentare questo libro
Facendo questo mi ha dato l'occasione di leggerlo
Di imparare
Moltissime cose che non sapevo
E di muovermi su un terreno che non è il mio usurare il mio abituale
Purtroppo temo che le mie competenze questo caso non ci siano quindi dichiaro in partenza un'assenza di competenza
Ma invece proprio perché non è il mio
Il mio terreno abituale l'ho trovato
In più come dire più interessante più ricco di
Stimoli e che mi permetterò disordinatamente di infilare qua
Un po'uno dietro l'altro innanzitutto ho trovato dentro
Due cose personali mie qua dentro niente correlate alla mia
Vita la mia esperienza che mi ha fatto molto piacere rivedere in questo libro uno e
La menzione un paio di volte di un mio amico carissimo
Morto tantissimi anni fa che Giorgio Raimondo Cardona era un
Uomo
Eravamo coetanei molto molto amici
Scomparso venticinque anni fa cosa di questo genere insomma
Però fa piacere vedere che è un una
Una persona che si è molto amata
E che si è ritenuta essere una
Una figura di una statura intellettuale non comune qualcosa rimane
Questo è una cosa accade somale
Ne ha fatto molto piacere una seconda cosa è una cosa che ho trovato invece
Nella
Nell'intervento della professoressa ma Ciotti
E cioè la menzione come caso di intervista vorrei dire sublime altissima
Di ciò a dentro un altro sulla stima
E questo è ecco mi ha legato personalmente perché io parte il fatto che conosco bene
L'ultima sua squadra
Feci pubblicare ero edile ed editore in sostanza che fece pubblicare Shoah e in Italia per la prima volta nel mille novecento
E ottantasette due anni dopo che era uscito in Francia nel mio centottantacinque
Da Rizzoli io allora lavoravo capezzoli puro pubblicammo da Rizzoli retoriche recuperammo recuperai
Questi il testo scritto lo pubblicano i pubblicati da Einaudi insieme con
Lunghissimo come sapete finché a mio
Modo di vedere
Conoscendo anche qui dal campo delle competenze
E va bene le competenze possono destabilizzare competenze un dialogo tra sordi
Facendo il mondo si trasforma
A testimonianza ecco testimonianza testimonianza lo ha fatto il testimone oppure
Che è meglio ma no dicevo il il abbiamo pubblica ma insieme il
Il testo e questo film
E devo dire a mio modestissimo modo di vedere uno dei grandi capolavori veramente grandi capolavori della cinematografia c'era cosa
Di una
Forza emotiva straordinaria essendo
Tutto il film integro
Che dura
Se non mi sbaglio nove ore circa nel suo insieme uso notturno
Tutto fatto solo di interviste penso non solo che sono testimonianze testimonianze di sopravvissuti
Ma
La sbancare con me un grandissimo artista
E quindi queste due ricorrenze personali mi hanno disposto molto favorevolmente nei confronti di questo libro
Che poi molte volte uno i libri diamo non li ama non solo per motivi di contenuto per motivi ma perché poi ci ritrova si ritrova qualche qualche eco qualche
Qualche sua
E mi han portato a dovrà pensare a riflettere riflettere insomma pensare un po'a questo tema
Nell'intervista
Vorrei uscire un attimo solo dalla
Ci torniamo subito ma dal dall'aspetto giornalistico dell'intervista che mi sono mi sono chiesto perché le interviste è diventata così diffusa popolare
Ad esempio
Quando io ero giovane adesso io sono vegliardo ma non proprio Matusalem mezzo e comma quasi ma anche lui pezzi bugie
Quando noi eravamo giovani le interviste a giornali come strumento giornalisti per enormemente meno meno diffusa era assente
Non esisteva intervista come genere da un certo punto in poi ha cominciato a essere ampiamente usata prendere piede crescere sempre di più
Lasciamo stare il perché questo è avvenuto nella storia del giornalismo ma interessa di più capire perché è avvenuto in generale avvenuti in generale io credo
Perché l'intervista è una illusione di verità
Intervista è
Una forma retorica della verità una Rettori trazione della verità attraverso l'intervista
Io lettore
Ho l'impressione che mi viene data da chi confeziona l'intervista di entrare in contatto diretto c'è una
Cioè l'eliminazione ovvia provvisti ma mente di una mediazione di uno schermo in più
Che questa sia una retorica della verità è un'illusione di verità e non la verità
E mi pare
Un tema che corre attraverso tutto questo libro e tutti gli interventi l'anno per vari aspetti sottolineato d'altro canto
Visto che noi sappiamo benissimo
Che i nostri stessi ricordi personali
C'è
Costruttrice
Della nostra memoria la quale non è
Una specie di
Scaffale su cui vengono ordinati difatti della nostra vita ma è molto più simile viceversa una macchina
è una serie di complicati ingranaggi che questi medesimi fatti di stravolgono li montoni rimontano ricostruisco recepirli dannosi tutti diversi da come le cose sono realmente state la nostra personale memoria
Immaginiamoci quando
Il colloquio non è con se stessi ma è con una
Persona estranea alla deformazione assolutamente immediata quindi
L'intervista anche quando si riferisce perché al di là adesso dell'aspetto giornalistico il tema vero di questo libro e l'intervista non giornalistica bensì è l'intervista storica o sociologica eccetera
Anche questo genere di intervista la testimonianza indiretta su ciò che è avvenuto assolutamente
Assolutamente voglio dire una approvare un elemento di
Verità
Apro e chiudo subito la brevissima parentesi sul giornalismo io sono stato come molti sono sottoposto in certa misura interviste sono certa quantità di interviste
Allora mi faceva un po'il feto sentire Marino che io amo moltissimo
Parlare prima queste belle cose dell'ascolto l'alza e così via quando uno viene intervistato e molto più simile alla seduta di un dentista ha un'estrazione dentaria altro che l'ascolto
Ma voglio dire il
Intervista consiste nel fatto che l'intervistatore chi vuole estrarre qualcosa da mettere nel titolo
Questo è ciò che interessa l'intervistatore non la verità non l'ascoltare quel calda da dire tu ma fare il titolo
La la la triste non so se è triste ma la verità dell'intervista giornalistica lascerei stare adesso il giornalismo e invece Ray a quelle altre forme che sono io trovo
Non più interessanti veramente non più interessanti ma però insomma sono
Meno immediato e cemento nella dinamica dell'intervista giornalistica e questo è assolutamente evidente l'intervista che ha
Al suo sfondo la storia o la sociologia vola su e sono sicuramente molto più molto più
Complesse a me sembra che la cosa fondamentale di questo libro ossia
Un ampio
Come dire cambiamento di prospettiva e un passo in avanti
Che io ho definito tra i
Cercare di dire così il passaggio
Dell'intervista tasto aumento di indagine a oggetto di indagine questo è il cambiamento effettivo
Cioè
L'idea diciamo così naïf
Spontanea primitiva dell'intervista quella dentro tutta l'ottica dell'illusione della verità della retorica per la verità e quelle che l'intervista sia uno strumento di indagine sia una specie di
Lente d'ingrandimento una specie di cannocchiale una specie di uno strumento scemo maggiormente scientifico con il quale ci si avvicina
Nel nel libro ricorre molte volte la polemica ma senza nessun intento polemico la polemica o culturale cioè la polemica contro l'impostazione positivista che è quella che immagina un osservatore scienziato l'intervista originariamente soprattutto in antropologia
Immaginato con una specie di individuo con un ma con un con un casco coloniale in testa
Sì Agip tra
Is selvaggi e
Osserva minutamente regista no questo è il è un po'il la dimensione originaria questa critica al positivismo una critica a mio modo di vedere assolutamente fondata e piena di
E piena di
Ricchezza mi pare anche però che cioè però in aggiunta che
Il convegno del mille novecentottantasei di cui questo è un ideale seconda puntata questo del due mila nove se non capisco male ma Massimo ecco
Abbia proprio questa differenza nel convegno del mille novecentottantasei l'intervista viene vista come strumento di indagine e si ragiona sull'intervista come strumento di indagine
E si osserva per l'appunto che è uno strumento di indagine non positivi stico e che quindi l'intervistatore
Coinvolto all'interno della dinamica dell'intervista alla pari dell'intervistato
Tant'è che c'è poi tutta una disquisizione terminologica non solo su come
L'informatica dell'informatore rifiutano giacciono tutte queste
Ci sono tutte delle delle delle finezze lessicali che
Che
Che che ruotano intorno a questo perno mi sembra invece che il baricentro di questo
Ideale seconda puntata secondo volume degli atti di questo convegno sia quello dell'intervista come oggetto di indagine cioè
Si immaginano le interviste già fatte
E si pensa che cosa ci dicono queste interviste una volta che sono state fatte come si può utilizzarle come si possono leggere
Che è un po'tema è un problema non è un ordine di problemi diverso da quello che veniva affrontato del mille novecentottantatré era mi pare settantasei se il Corvaglia nel mille novecentottantasei un ordine
Completamente diverso
Le interviste prima di tutto la la la prima cosa che io credo
Che a me è venuto spontaneo pensare leggendo questo libro ripeto molto bello molto bello
E mi
Congratulo se posso conto sia con il curatore che con tutti coloro che già hanno scritto dentro perché libero davvero molto bene la prima cosa che viene in mente da dire è che bisogna farne di più
Cioè bisogna fare delle interviste e archiviarlo
E averne tante cioè riuscire a disporre di una grande base di materiale uno dice ma su cosa su tutto su tutto quello che noi giudichiamo interessante importante fare
Il mondo è velocissimo nel senso anche dell'eliminazione della memoria la cancellazione
Le cose si cancellano con una rapidità che noi oppure ci immaginiamo non si riesce a recuperare
Il passato a distanza brevissima ma veramente a pochissimo tempo dopo non c'è più niente tutto scompare
L'introduzione dei mezzi elettronici questo è un tema io faccio circa un un dibattito due la settimana sugli buco
Io ormai qui si posso anche farlo ben bene impatto il mutuo perché penso soprattutto
La mimica ma una delle cose fondamentale dei mezzi elettronici
è che questo processo si accelera anziché diminuire
Il mezzo lo strumento elettronico perisce con il suo contenuto
Noi il vero problema Dellai Pato di queste cose qui è che quando lo butteremo via butteremo via non solo lo strumento lo so però che c'è dentro
Quindi la come dire il il nostro mondo come il minatore della memoria non è una cosa secondaria e quindi
Quello la prima cosa che viene da pensare che bisognerebbe fare intensive ed estese Campania ed interviste ma davvero e non è una
Per
Per conservare
Per riuscire ad avere queste cose mette metter sedervi
La seconda osservazione che certo
E che certo è verissimo quello che viene più volte ribattuto dalla ribadito dalla professoressa marciato in moltissimi altri
Intervenuti a questo a questo convegno e ora all'interno di questo libro appunto sul fatto
Che l'intervista non è quella cosa positivista ma è una
Interrelazione tra l'intervistato e l'intervento attore e che è interessante in quanto tale e ci dice molte cose
Da questo punto di vista c'è un episodio che voglio citare non so se ce qui Alessandro Portelli
Non c'è purtroppo classe il BTP sul pezzo di Alessandro Portelli uno dei più belli di questo di questo libro io veramente mi sono molto divertito imparato molte cose leggendolo veramente scritto benissimo molto belle
Però c'è una cosa strepitosa perpetrati citarvi a proposito appunto del fatto che nel
Interrelazione e del fatto che
L'intervista sta dice molto sull'intervistato ma dice molto sull'intervistatore Portelli si trova
Mille novecentottantatré racconto l'unico dentro nel Kentucky
Negli Stati Uniti d'America dove intervista una vecchia una vecchia signora di colore nera
Sulle sue vicissitudini sulle terribili tale la sua vita queste pronipote di schiavi
è una una bisnonno schiavo lei ha molto pudore non riesce a dire la parola schiavo perché ci sono e che in tutto questo ci dice moltissimo sull'America ma ci dice anche quel costo sporte
è un certo punto tre questa cosa ripeto che io trovo fantastica assolutamente fantastica e racconta luglio non è che si deduce attraverso un'altra parte
E dice a un certo punto
Nel nel dialogo tra luglio e che questa
Signora Nera anziano interviene il marito di lei nero anche lui cieco
L'uomo c'è ecco
Uno dice Portelli cito direttamente dal libro
Comincia
Con suo marito predicatore attivista dei diritti civili leader del sindacato dei minatori queste sono famiglie di minatori neri in questo angolo remoto del Kentucky
E questo leader del sindacato dei minatori fa una domanda a me
Ludiche cieco il nero circoli dice
Queste questa cosa ieratica sei iscritto al sindacato dei minatori dice il il
E io cioè Portelli un posti tutti turbante dico no però ho la tessera della CGIL scuola che un pezzo strepitosa Bosco
E il credito accuso perché ci dice moltissimo sull'Italia
Indica fatturato dell'America attività migratori ci dice moltissimo di come fatto all'Italia di come lo fa per l'Italia degli anni ottanta
Questo dialogo immaginate non perché
A chi e l'UE io lo dice effettivamente questi due elementi grazie Scotti scritta Patrizia
O
Però il Giorio approvato questo questo questo scorcio meraviglioso e da esattamente l'idea di questa cosa interrelata
Che la
Intervista
Voglio dire che c'è anche ovviamente una piega non ideologico badate bene ma storica nella scelta dei temi delle interviste basta vedere come sono state organizzate cioè non qui all'interno del librone ma
Tutto il patrimonio di interviste di cui si parla la storia uguale è stata principalmente o
E tutto quello che ne deriva è stata principalmente orientate in Italia intorno a due temi
Macro temi una è stata la guerra
La guerra è quello che ne è conseguito la guerra resistenze
Stragi naziste tutto quello che c'è stata la guerra e il secondo sono le classi subalterna
Nell'idea per l'appunto originata dal fatto che l'intervista è la voce della verità
E quindi essendo l'intervista la voce della verità attraverso l'intervista io recupero la verità di coloro che non hanno potuto scrivere libri due eccetera eccetera e li faccio parlare direttamente loro
Ma al di là di questa Angola
Non è che fa parte della storia della nostra cultura queste qui non è questione ideologica questione della storia della cultura italiana nostra
Lo strumento si rivela assolutamente fondamentale questo qui ripeto io incidere
Anzi direi a pistacchi il quale
Governa quel meraviglioso istituto che ho nuovo incomprensibili per come si pronuncia
L'istituto
Centrale per i Beni sonori ed audiovisivi l'idea di un bene sonoro anche stampa per le dette qua anche un sonoro bene turismo
Qualche possibilità di movimento comunque
Di promuovere una
Larga ed estensiva campagna veramente di interviste di questo va fatto è una cosa vera che non ha un costo terrificanti Simo perché non ha costi così terrificanti ed è un patrimonio di documentazione
Assolutamente straordinari infine
Io che sono un pignolo e sono un vecchio prof professore faccio due
Chiellini piccolini però mi corre l'obbligo fa alti
Manca la biografia del suddetto Portelli io quando ho letto questo pezzo di Portelli che ho trovato veramente molto bello volevo io non lo conoscono sapere chi era stata vedere alla fine nell'elenco delle biografie
Occorre dire mi rivolgo al mio caro amico Carmine Donzelli editore fortunato il servizio editore di questo libro che purtroppo da pistacchi
Si dovrebbe passare a Portelli invece si passa Sinibaldi ciò non fa perché
In secondo luogo mi permetto di fare un piccolissimo rilievo anche un illustrissima grande figura nostro produrrete professor Ferrarotti
Facendogli notare che questo perché io sono un vecchio grecista
Che glaucoma piste nome Venere
Come dice lui bensì pallate Atena
Che comunque anche se fosse stato bene perché era Afrodite implica
Comunque era palla del tema grazie
Io sono certamente l'ultimo dei vecchi Pio Nieri laterali della frontiera
Mi chiamo a voi certi crea
E ci sono l'unico pian poco sopravvissuta della battaglia delle caldeggiare
Conosciuta come l'ultima battaglia di casta
Sì certa Filarete crepe io vorrei
Soprattutto notizie sulla vita primitiva degli indiani della prateria
Educarli interessano le solite leggende sul generale Custer
Lei chiede dieci
E l'allora assessore omaggiare il dottor Finocchio ora mandato che il fatto è
Che a me interessa soprattutto il noto dividerei degli indiani dal punto di vista tecnologico e non più diciamo così avventuroso enti Lucarelli sia la battaglia diventerà riguarda sia
Sì
Sia stata una lettura
Poiché il vecchio si può dire un episodio rappresentativo dell'incontro tra i bianchi è il popolo indiano signor prefetto lei capisce il quasi totale che docenti o degli imbianchini
Il quasi piene ottetto ingegno CTO
Significa
Il totale sterminio
Ossia all'annientamento completo di un intero popolo
è quello che è in pratica abbiamo fatta con l'India
Ma certo lei ha i suoi tempi era un cacciatore di indiani etnico essere d'accordo con me su questa
Aggirare a qualcosa Peppe come ha detto scusi piazzetta fa girare qualcosa è stato setta
Mettiti seduto lì adesso impara lei qualche
Io ho conosciuto e il generale Cialdini arma nessuno cassetta
è quello che era
E ho anche conosciuto inviati
Quello che era
Ecco darei la parola al regista tutto questo
Massimo pistacchi prego
Grazie
Non so il regista di questo sparirà sequenza che
Sì esatto assieme devo estremista
Ma era questo il senso profondo che ne anticipa cioè nel senso
è una citazione
Da uno splendido film di Arthur prende il via novecentosettanta con la ricostruzione dell'intervista al famoso Jack cioè Celli l'unico
Superti dalla battaglia iter dico ma è anche una citazione del testo di Portelli perché in realtà Portelli lo cita nel suo testo e lo cita
Come dire indicando un esempio di quello che non è una buona intervista
E come avete visto l'intervistato prende subito le distanze all'intervistatore non lo reputa adeguato lo fa accomodare e si riferisce direttamente registratore allora fatte le debite differenze
Mutamenti di tutto devo dire che
Quando assunse la direzione della discoteca di Stato oggi istituto dal nome il riferibile
è anche vero che
Mi trovai di fronte alle competenze uniche non esiste in Italia nessuno istituzione pubblica che ha la competenza di
Raccogliere le testimonianze di storie orale
Però mi trovai di fronte a questa competenza con le con i disagi del nostro amico cioè non veniva dal mondo giornalistico o non avevo tecnicamente c'entra il patrimonio della della della dallo discoteca di Stato in questo senso era
è
Ma era allora davanti a ignoti preziosissimo perché pensate che in fin dei conti qua ad una sorta di
Raccolta di interviste
Va scritta la propone il suo Trio la sua prima il primo patrimonio la raccolta della voce dei grandi
Poi da quella da quella serie di di raccolte ci furono tutte le interviste fatte dei successivi direttori a partire dal ventotto trenta in poi
Sono
Interviste che si sono accresciute nel tempo con i rapporti con il SIT con la storiella sui centenari storie orale con l'archivio della Camera dei deputati
Nel novantanove con Radio tre che abbiamo fatto istituto fece moltissime interviste sono un patrimonio ricchissimo
Mio compito era naturalmente conservarlo ma anche implementarlo
Con questo atteggiamento feci la mia prima intervista nel due mila e sei a Diodoro Gabriel cioè il figlio del primo direttore dell'istituto della discoteca di stato il primo vero direttore
Molto importante poi ce ne furono molte altre fino al due mila sette quando proprio in collaborazione Condino peso alle
Cominciamo poi un'intervista di una serie di interviste ai nel se senatori a vita
Poi aggiunge molte interviste diverso in un Massimo Rendina Roma De Gasperi Gabriele De Rosa prima della morte quindi io mi trovai di fronte a questo grande patrimonio da implementare
D'altro canto abbiamo ricordato e che l'Istituto aveva promosso questo convegno del mille novecentottantasei
E l'idea fu proprio quella di
Vedere forti di questa esperienza che conducevamo riconduciamo poi di fatto nell'istituto
Di vedere come erano cambiate le cose dare il senso e la misura di un cambiamento allora grazie al nostro al mio amico caro amico Piero Cavallari che mi ha molto stimolato e
Sostenuto anche in questa
In questa operazione siamo come dire andati a misurare questa questa mutazione vent'anni circa poco più di vent'anni dal mille novecentottantasei ma oggettivamente semmai è il doppio
Ci sono sul considerate che nell'ottantasei ad esempio solo da un punto di vista tecnologico mai si era all'entrata la relazione appena avviato il digitale
Non nessuno di noi possedeva un telefonino poi primi grandi cassettoni per dire
Anche
Tecnologicamente realizzare un'intervista
Era una cosa abbastanza impegnativa e divenute ed è oggi una maniera molto facile c'è tecnologia
Adatta quindi sostanzialmente
Siamo andati a rivedere
I contenuti abbiamo rinforzato
Il titolo ha come stato accennato e da intervista come strumento di memoria storica ma
Oggi intervista come fonte di memoria storia un cambiamento
Non
Secondario ma
Risponde anche a un dato di fatto oggettivo la storia del Novecento non si può più fare se non considerando anche tutti i patrimoni sonori audiovisivi che ci sono come fonti
Ora
L'intervista abbiamo visto è uno strumento è un dialogo di fatto e qualche nell'organizzare tutto questo materiale ho imparato alcune cose
In particolare che
Declini intervista si declina intanto in materia può essere la sociologia al giornalismo l'abbiamo visto l'antropologia
Però è anche vero che
Come dire si percepiscono alcuni elementi trasversali a tutte le materie
Più di un intervento
Diceva che in fin dei conti l'intervista è un dialogo tra due persone
C'era Ferrarotti anche che sottolineava mi piace molto perché che anche il nome di intervista no non ci stanti gli sta stretto dovrebbe essere chiamato interloquivo o interporsi insomma stoffa sono un po'capo fonici ma
Estesa
Però l'idea è quella
Basta che sia interni con il CONI però comunque l'idea è quella che non si esaurisce in una lista anzi
Soprattutto si esaurisce
E si determina se ci sono delle disponibilità narrare ma ci sono da anche delle disponibilità ad ascoltare
Dove
Abbiamo visto dalla sequenza anche dagli interventi l'intervistatore non è per niente una presenza oggettivo secondaria ma anzi
Poi come dire
Ho anche imparato che da queste capacità di ascolto e di narrazione
L'intervista è una materia
Che a secondo le varie discipline è possibile preparare forse
Qui gli esperti sanno meglio
Codificare un pochino insomma
Approcciarlo in maniera attrezzata ma è anche vero che poi l'intervista in qualche modo accade cioè è una
Realtà che che si forma al momento il timbro e poco codifica dire
E qui
Se accade qualcosa stracci e c'è un un arretrato di peso e c'è una capacità di ascolto attenta l'importanza della registrazione fondamentale perché veramente la fissa
Sia in forma audio o in forma di video più volte è tornato l'idea del concetto di patrimonio delle interviste del patrimonio della memoria da nel nostro mestiere è proprio questo secondo me cioè quello di
Assicurare
Questa questo patrimonio conservarlo e nello stesso tempo però in qualche modo
Farlo emergere trovare delle dimensioni di intreccio di contatto anche tematico di renderlo e di ridarlo alla fruizione in maniera più organizzata siamo molto lontani ancora da questo però
Questo libro e questo sforzo che abbiamo fatto serve anche a questo per chiudere volevo dire che
Il titolo a mie parso molto bello ma
Per me
Si riferisce al fatto che la intervista ciò che accadrà all'intervista una materia viva
è un accadimento fatto da di due voci che poi diventino nel Museo del tempo delle come dire delle figure registrate è di poco conto
Però appunto si tratta di di di materia che ha
Sangue respiro ed altro
Nella mia esperienza
Di come dire intervistatore peraltro questo l'ho anche sentito in maniera molto forte
Forse Dino peso lei mi può confortare in questo Amma la nostra esperienza col Presidente emerito Carlo Emilio Azeglio Ciampi è stata memorabile perché ci ha convocato più di una volta
Perché via via che raccontava i ricordi sì agganciavano il tempo non bastava però è stato un coinvolgimento ottenete professionale ovviamente ma
Personale
E tutto ciò mi ha rafforzato nell'idea che
Nel nostro Paese non è abbiamo dei patrimoni legati alle interviste
Enormi sono patrimoni che attualmente sono conservati in una pletora di istituzioni pubbliche e private non parlo della RAI naturalmente che
C'era un caso a parte ma penso tutte
Lì se le istituzioni culturali le università in particolare le cassette di Antropologia di Sociologia
Ed altro che secondo me è ora anche di valorizzare di tutelare
Ma come dire di integrare a livello catalogo grafico di darvi un senso
Tematico e generale io penso che
Oggi al di là di tutto le tecnologie ce lo consentono
Le professionalità non le abbiamo insomma un istituto che nonostante il nome sa il fatto suo in questo
Campa
Allora
Detto questo meglio devo fare ho il piacere di fare alcuni ringraziamenti e perché
La seduta I relatori di stasera è agli autori dei saggi
Poi devo fare un in un ringraziamento spianamento e sentito l'ho già
Detto a Piero Cavallari Antonella fischietti perché mi ha hanno seguito l'iniziativa con grande professionalità e conoscenza della materia
Un altro ringraziamento devo fare a Marco proietterà Maura Santoro sono i miei principali collaboratori per l'organizzazione di tutto questo lavoro che abbiamo fatto
Naturalmente al cento per il libro lettura la dottoressa Cristiana e al direttore generale fallace operativa
Ma vi invito diciamo a presentare questo libro e alla casa editrice Donzelli che ci ha creduto diciamo fin dal primo momento grazie a tutti
Grazie
Solo per aggiungere anche la mia
Finale
Impressione rispetto a questa incredibile esperienza che abbiamo e
Condotto insieme delle interviste ai grandi personaggi del nostro Paese
Scusate
Quindi mettere giù
Di quanto lo stesso Presidente Ciampi ma anche mi ricordo ad esempio Andreotti
Di quanto
Fu
Forte profonda l'intervista anche in considerazione del fatto che loro sapevano che quello che stavo dicendo
Avrebbe avuto uno sbocco diverso se fosse stato il giornalista io al Presidente Ciampi ha fatto molte interviste del giornale il Sole ventiquattro Ore ma sono
Tutt'altra cosa
Quindi questo ad avvalorare
Quello che tu dici pocanzi e cioè proprio un patrimonio diverso è per questo
E ancora più prezioso io credo che ne abbiamo circa dieci minuti un quarto d'ora che però dedicherei appunto vive voci alla vostra voce così lo vogliamo alle nostre vi pregherei di intervenire
Di darci il vostro punto di vista le vostre domande e le vostre riflessioni
Se volete
Venire qua oppure intervenire dal posto che siamo qua pronti prego
Dottor la volontà
Vuole venire qua
Venga venga
Ma insomma il libero io non non l'ho letto ancora quindi non posso dare un giudizio
Mi limito alle cose che ho ascoltato stasera
Intanto in grande ruolo non lo dico perché sono un invitato al padrone di casa è stato pubblicato insomma
Questa parte oscura della cultura italiana
E delle istituzioni culturali italiane insomma ogni tanto emergono si affacciano anche ad est è più che non è poco
Ma la prima considerazione e rifare essendo stato un giornalista
Che partito dal redattore ordinario fino al direttore quindi questo problema dell'intervista è sempre stata
Una specie di tormento
Di angoscia posso fare l'intervista non lo puoi fare chi la deve fare chi non come si fa un'intervista
Giustamente è stato detto ma intervistare perché per sapere cosa insomma
Non sempre chi fa le interviste sa di che si tratta perché viene chiamato all'ultimo finto discutono e a fare un'intervista ma che devo dire a breve di quello che
Insomma e quindi vengono interviste inutili spesso l'intervistatore diventa intervistato
Perché ritiene già dalle domande ritiene che sia lui il personaggio
Centrale non quello
Per il quale vi è stato mandato
Ma
Ci sono poi altre forme ecco io su questo vorremmo minuto soffermarmi brevemente
Le interviste fa su quel
Beh voi sapete che oggi nell'organizzazione dalla nostra società ci sono i cosiddetti addetti stampa
Che tenta no ogni giorno di vendere un'intervista
Del personaggio per il quale lavoro c'è qualche parola intervista ecco questa è la prima meta cioè avariata
Tentare di
Evitare
Perché sono interviste
Voi ecco qui entriamo nel Panorama internazionale
Che l'aspetto più più complicato
Intanto spesso
Intervistati
Quando si tratta
Di Capi di Stato insomma di personaggi importanti vogliono conoscere le domande prima
Addirittura è la precondizione
Tu vuoi fare l'intervista
Io devo sapere tutto cosa mi chiedi prima
Con l'intervista non si fa
Giornalista molto spesso
Si trova dinanzi a questo dilemma anche pochi insomma che pone problemi di onestà professionalità tocca a me ne vado
Insomma
Ciascuno di noi è capitato questo ecco questa cosa imbarazzante
Se no otto mi devi dire prima che cosa fa spesso l'intervistato
Sceglie chi diceva intervista questa è un altro aspetto
Che si trascura no quello non lo voglio
Perché quello fa domande impertinenti
No se viene quello che lo intervista non la facciamo
E questo è un altro aspetto
Poi invece cioè
Questo è forse il motivo per il quale sono
Ho preso la parola
I silenzi
E qui parliamo delle interviste come fonte di documentazione questore sacrosanto
Ma per esempio
Nei paesi tanto per chiamare le cose col loro nome nei Paesi che erano comunisti
Interviste non si potevano fare
La gente aveva paura a parlare c'era
Persona un cittadino normale
I dirigenti facevano solo propaganda
Allora in quel caso le interviste sono farsi ficcanti
Perché danno un'immagine totalmente diversa rispetto
A quella che la realtà del Paese
Questo è l'aspetto più più inquietante
Oggi abbiamo l'esempio della Cina
L'esempio dell'ARCI cioè viene attribuito il Nobel
Per la pace
Il personaggio che ha ricevuto il Nobel non sono un po'parlare basta in prigione
Allora
Che tipo di documentazione nel tempo noi abbiamo
Di questi Paesi dove si ha paura di parlare inerti alta si ha paura di parlare anche in molte zone italiane che se noi andiamo nei paesi
è dove c'era ma la vita la gente non ha visto non sa
No io non non conosco non non è una brava persona finisce lì la storia quindi c'è una parte dei silenzi
Che costituiscono una cosa insomma
Misteriosa che non ci consente di conoscere anche nel tempo
Che ci sono dei vuoti potati
E quindi
Questo è un altro problema c'è poi il problema dei tempi mi pare è stato sollevato questo spesso dice no ed è questo lo deve dire in due minuti ma come in due minuti non sempre tutto un pensiero
Si può si può esprimere in due minuti questa e il tempo che è stato assegnate se no ma se poi parlo da lotta diamo
Lotta diamo questo ecco il giornalista è anche un grande sa italiani cucce
è insomma a sua c'è un modo di di vedere di sapere
Quindi questo storia dei tempi è un'altra storia che riguarda
Le questioni dell'intervista io portavo prima parlando con su questo sacerdote africano Ponte San cara mi ha detto una cosa molto bella
Riferita hanno esperienza mi pare di un sociologo non antropologo francese che è andato in una zona sconosciuta di un Paese africano ha posto una domanda capo del villaggio
E lui mi disse no ma io non ti posso rispondere forse fra cinque anni
Ecco questo questa risposta perché è una risposta questo fantastica perché
E la contrattista insomma mentre ne faceva dedito ora dove sta la radio alla per per telefono ma divertente misurarlo per telefono quindi non c'è neanche
Il tema insomma aver telefono io scusate il termine Stanlio col telefonino nostra alla stazione alla richiesto parte all'aeroporto sentori rumori di fondo e questa intervista insomma le volanti e cioè è quello di precetto normativo fra cinque anni penso tributi risponderete mi pare un elemento di grande interessa di grande curiosità per cui e concludo insomma l'intervista
Ecco anche come documentazione incerto però bisogna sapere che spesso ecco l'intervista nasconde tante cose
E non sempre ecco e la è uno specchio reale io non
Penso che questo è iniziativa presa al
Questo istituto debba proseguire affrontare
Ecco anche questa parte qui cioè del insieme per non farne un fatto corporativi giornalista in generale non amano questo tipo di riflessione perché significa andare in cucina insomma
E la cucina spesso anche atti più popoli poi in quello che viene
Portato nel piatto cosa diversa ma insomma Ucina passa di voto c'è roba è andata
Sta per andare cattivo odore insomma match io penso che proprio per superare il corporativismo insomma bisogna finale ecco ulteriormente anche ai fini della documentazione di quello che lasciamo agli altri
Ecco questo questo Padova abbastanza
Misteri col dire che l'intervista perché è un momento
Di difficile definizione dunque
Interagiscono tanti elementi che è opportuno conoscere per sapere grazie
Diamo spazio credo forse per un altro intervento essa dobbiamo chiudere con il Ministero
Uno due grazie
Qualche altro qualche altra riflessione
Vuole aggiungere qualcosa professor Belelli al suo intervento sua salute si il tema il tema che è emerso
Di grande interesse perché ci si rende conto che da un lato
L'intervista di per sé stesso un oggetto privilegiato come fonte di documentazione
E dall'altro ovviamente
Comporta come tutte le fonti più compiti documentazioni chiavi di lettura
Se qualcheduno pensasse che ci sono fonti documentazioni certe documentazione oggettive
Chi fa storia sa perfettamente che anche il documento va letto
Che anche la cronaca di un contemporaneo va interpretata certamente nell'intervista queste emerge più forte
Allora
L'intervista a mio parere diventa fonte importante innanzitutto perché i due interlocutori si vedono
Io colgo del PTR lo credo importante si guarda negli occhi
Dove il tema del guardarsi non è soltanto il tema della competenza sull'argomento sulla conoscenza di chi si intervista ma è anche
Il modo più spontaneo di farle emergere certamente non è un'intervista se
E chi ha intervistato vuole domande prima
Si perde proprio il senso del vivere cioè di quella spontaneità che all'interno della dell'intervista diventa fondamentale per poterla fare emergere
Ma nell'intervista a mio parere ci sono due aspetti che mano valutati in maniera immediata una è la documentazione cioè io chiedo a un personaggio che ha vissuto una certa esperienza cosa faceva
Dove era in quella battaglia così era in quel momento
Io ho fatto negli anni settanta per conto della Regione Liguria una ricerca
Sul resistenza
Inutili Curia la pubblicazione poiché bene uscire presso
La nuova Italia di Firenze
Una difficoltà enorme
Perché intanto
Intervistati
Erano molto restia parlare
Molto
Le persone che parlavano
E e si sentivano coinvolte da una parte sola e dall'altra parte non si riusciva a intervistarlo nessuno
Non si riusciva cioè a trovare chi non aveva avuto un ruolo cioè quella che era la zona grigia né tanto meno chi aveva chiarito alla Repubblica di Salò
Sì aveva cioè
Una
Una intervista di parte
Che diventava difficile poi
Come oggetto di
Adeguata interpretazione
E poi il gioco della memoria questa gente qui
Proiettava agli anni della guerra
Culture
E prospettive che aveva acquisito dopo la guerra
Di qui la necessità di potere
è
Guardare all'intervista con uno spirito più attento e più critico detto questo però ribadisco
Il vedere
Il personaggio che parla
Il quarto anno negli occhi
Di vecchie lire rughe
Il sentire il suo eloquio e certi per se stesso una fonte preziosa
C'è stato un personaggio a me molto caro Giacomo Devoto
Chi ha conosciuto Giacomo Devoto ha conosciuto uno dei grandi personaggi della cultura del ventesimo secolo
Sentirlo parlare
In una lingua italiana era di una musicalità una capacità semantica una scelta che aveva dei termini che il solo sentirlo parlare sentito risponde alle domande dell'intervistatore era motivo di una grande ricchezza
Ecco dico questo perché vi è capitato recentemente di rivedere un'intervista Giacomo Devoto a questo il personaggio che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca linguistica
Ebbene
è chiaro che aldilà dei contenuti stessi che un'intervista proporre nel senso di quella verità di cui al punto si parlava prima
E quindi
All'interno di quello che il gioco dell'intervista e non può essere con ciò con illusione perché c'è uno che gioca fa le domande è uno che gioca a far rispondere c'è sicuramente una ricchezza
Che credo che sia che emersa oggi sia indispensabile potere conservare sviluppare e mantenere ecco perché da questi incontro
Credo che noi dobbiamo veramente ringraziare Massimo
Pistacchi perché queste iniziativa e questa sua direzione diventa veramente qualcosa di importante per la nostra cultura grazie
Grazie
Vorremmo
Non assumermi l'onere io di chiudere questo nostro interessante convegno ma
Insieme a Bologna pregare Piero Cavallari di dire
In sintesi due cose
Il finale
Grazie taxi adesso
Purtroppo
Così va bene citato due minuti
Sono stato
Cooptato
D'Arpino Gallinaro di implodere
Vi racconto una storiella prima la storiella
Stavo esso ricordando
Punto una citazione del convegno dall'ottantasei di Lombardi Satriani che ricordava che il termine interviste lemma nel vocabolario del quarantasei non esisteva
Nell'ottantasei diventato uno strumento oggi è un oggetto finalmente insomma mi sembra sancito da conservare da valutare
Nel nel modo più adeguato una storiella non laboratorio svolto dieci giorni fa corinzio sull'intervista laboratorio anche di natura tecnica anche
Che prende in esame alcuni caratteri potremmo dire burocratici però fondamentali perché poi questo padre dovrà catalogarlo dovrà conservarlo intanto un aspetto che spesso viene dimenticato anche le storici i famosi
Veramente insomma di primaria importanza in questo ambito come Sandro Portelli spesso si dimentica dire dove si trova che sta intervistando una cosa un suo abbastanza
Importante delle ceda
Da tenere presente poi dopo
Viene
Per fortuna ripreso insomma però ecco c'è anche questa questo aspetto che va tenuto
In debito conto per esempio ma con un di ogni emersi da BBC anche
In in alcune insomma
Percorsi formativi spiega anche
Come si fanno queste cose che sono non solo formali
A Gorizia facciamo alla fine un laboratorio invitiamo una giovanissima ricercatrice appena laureata in antropologia è invece un ricercatore di più lunga il sommario di lungo corso a fare le due parti intervistatore intervistato
Ci interessava a far vedere come si mettano delle Camera come si possa registratore quali sono le migliori tecniche
Da utilizzare da questo punto di vista anche queste non solo formali insomma primo dire dicevo prima
Parte la ragazza intervista si dimentica subire cosa avevamo detto che era che non era dove stavate stop stop
Alla fine
Tutta questa parte burocratica diventa noiosa però una ragazza l'ultimo tentativo ragiona ricercatrice parte eletto ha tutto perfettamente
Avevamo detto l'intervista deve durare al massimo due minuti perché dovevamo coi digitalizzarla metterla su un serve per far capire tutte queste cose che si fanno adesso insomma per trattare questo tipo di documentazione
Parte il racconto ci dimentichiamo tutti dei due minuti chissà dove eravamo incassavamo perché prende subito quella magia narrativa Bobo la trincea che
Questo ricercatore comincia raccontato esperienza fra i monti lì confine italiano sloveno le cose che stava facendo azione prende completamente
Tutti noi che siamo lì a fare proprio a parte dei burocrati del tecnico il fonico della
Della Camera mentre
E lì è uscito fuori proprio quello che spesso
In effetti e poi mi sembra che oggi è stato
Veramente centrato tutti gli interventi veramente tutti interventi che hanno
Testimoniato che l'obiettivo che c'era un previsto è stato raggiunto nel giro di modi almeno io mi sento insomma di
Fare queste dichiarazioni
Che c'è una ricchezza proprio narrativa e di umanità in questo tipo di fondi che di fonti che va assolutamente tutelata e mi sembra insomma che il cammino ha preso la strada giusta grazie a tutti
Noi come organo
Fermate