"Etica e politica alle soglie del XXI secolo"

Faccio ben volentieri ringrazio voi tutti per essere qui con noi questa mattina
Nonostante la pioggia e nonostante la difficoltà di traffico e nonostante l'orario
E nel fare questa opera che saluto mi preme dire che con questa iniziativa il club dei club
Riprende la sua attività sospesa per qualche tempo ma un'attività precedente che noi abbiamo ancora presente la nostra memoria è un'attività forte che ha dato grande grande impulso alla alla politica alla tutto quello che e individuazione e dibattito della politica se pensiamo anche all'ONU che possono avvenire questi club il club dei club e tutti gli altri club associazioni fondazioni istituti che nella loro attività quotidiana hanno questo grande compito di essere un po'il tramite tra i partiti e tra la società dei centri di aggregazione dei centri che dei quali viene fuori vengono fuori proposte concrete
Sulle quali ci si misura ci si confronta e si dibatteva per arrivare poi a proposte
Da fare nella loro complessità e che tengano conto che vogliono tener conto delle tante intelligenze dei cervelli e soprattutto del contributo o della società nelle sue varie cessioni
Questa iniziativa che oggi si apre e sulla tema che voi sapete etica e politica
Della dare la parola alla Bruno Pellegrino presidente del club del club io vi vi auguro buoni lavori a noi tutti convinti che da questo incontro nasceranno dei grandi contributi grazie
Il il club dei club
Riprende oggi
Il proprio cammino come adesso detto Anna Maria Mammoliti
Anche in questa seconda stagione di attività
Intende confermare i caratteri di una libera associazione di centri culturali di club
Di istituti di ricerca di fondazioni di individualità anche
Che si richiamano ai valori liberaldemocratici e socialisti riformisti
Il club dei club è una struttura aperta una struttura di servizio di raccordo fra esperienze diverse di Progetto come è stato detto
Il club dei club quindi come tramite possibile come canale di comunicazione di influenza fra l'eccellenza scientifica professionale economica e culturale
La politica
Alla base della nostra riflessione teorica iniziativa politica
C'è rimane
Il problema di porre mano concretamente alla riforma della politica nel senso della sua modernizzazione
E di una più forte integrazione fra momenti istituzionali e società civile
Il dibattito sul rapporto tra etica e politica al quale ci apprestiamo rappresenta per noi quindi un ulteriore passaggio in questa direzione
Forse utile chiarire subito che il convegno non insiste immediatamente sui comportamenti morali sul dover essere etico dell'agire politico
Non intendiamo sfuggire al tema della moralità della politica o della sua moralizzazione
Questione importante a cui deve essere data una risposta tempestiva è categorica e di cui e generalmente avvertita l'urgenza
Ciò che si intende qui evitare un approccio puramente esortativo al problema
Quella che è stata definito più o meno appropriatamente la questione morale va inquadrata in una dimensione più ampia che investa profondamente il rapporto bidirezionale
Fra etica e politica tra codice di valori e capacità di governo della società
Complessa
Abbiamo assistito in questi anni un'eccessiva invasione della politica in molti e impropri ambiti della società se ciò è potuto accadere le cause vanno ricercate nella malformazione nella condizione di blocco del sistema politico Italia
Proprio la ricerca di ulteriori e concrete intuizioni utile alla politica riformista stanno alla base del convegno di oggi
Forse è utile richiamare qui per la nostra discussione i due filoni principali di ricerca
Di proposta seguita dal club dei club in questo decennio
Il primo
Il primo ha riguardato una ricognizione a tutto campo dei mutamenti prodotto prodotti dall'impetuoso sviluppo dell'innovazione della società dell'informazione della complessità sociale
Il secondo sulla ceneri dell'assolutismo ideologico è stata rivolta alla ricerca la ridefinizione di un più moderno metodo riformista per l'agire della Sinistra democratica nel nostro Paese
Il rapporto della sinistra italiana non riformista con il cambiamento è sempre stato difficile
è impossibile dimenticare i profondi guasti i ritardi prodotti dalla stagione del consulting consociativismo dell'austerità della crescita zero della paralisi del sistema delle decisioni
E tutto questo quando l'integrazione del Lario occidentale era tale da premiare sul piano mondiale chi innovava
E penalizzare chi non sapeva e non voleva vedere il proprio essere in una realtà planetaria in mutazione
Una società cosmopolita resa integrata interdipendente resa veloce dall'informazione dalla microelettronica dagli scambi tecnologici e commerciali
Con la mondializzazione dell'economia ad esempio in Occidente alla metà degli anni Settanta l'impresa si sono trovate di fronte a un mercato comune composto da seicento milioni di individui con domande modelli di consumo
Dinamiche sociali sostanzialmente simile
In meno di dieci anni
L'intero sistema produttivo si è riorganizzato e riadattata a questo mercato
L'internazionalizzazione ha sostituito il modello delle multinazionali il capitale finanziario ha sostenuto la crescita della dimensione di impresa è necessaria ad essere competitive su di un mercato così vasto l'innovazione tecnologica
Ha garantito l'aumento della produttività e la possibilità di essere appunto competitivi
Il protezionismo e le barriere autarchiche sono così divenuti sempre più un vincolo e sempre meno un'opportunità
L'incalzare delle mutazione arreso la categoria di velocità
Come una categoria culturalmente oltre che politicamente imprescindibile
Mentre il nostro sistema politico le nostre procedure parlamentari ed amministrative lo stesso sindacato registravano e continuano a registrare continui inaccettabili ritardi
La contraddizione tra i tempi del villaggio elettronico nel villaggio globale dell'interscambio telematico e i tempi della politica si è rivelato sempre più vistoso e stridente re il nostro Paese
Questa contraddizione tanto più pericolosa in quanto il sistema della politica
Deve poter continuare a mantenere la propria funzione di regolatore fondamentale dell'evoluzione sociale ed economica
E vero come è stato osservato la scienza e l'economia camminano più velocemente per fatti strutturali
Infatti le conoscenze scientifiche il sistema economico-produttivo vivono il presente proiettati linearmente verso il futuro la politica invece è retta da procedure rituali che richiedono tempo perché collegata in modo del tutto speciale al linguaggio
E non può fare a meno della memoria da cui trae simboli significati ispirazioni motivazioni quindi la politica
La politica intesa come il campo delle TG cessioni valide per la collettività bisogno per governare la complessità
Ha bisogno di un sistema circolare
Di esercizio del potere
La sovranità del della politica
Del popolo sulla politica cioè il consenso
Il potere della politica sull'amministrazione cioè il governo il potere dell'amministrazione sulla collettività cioè lo Stato ma se il problema può essere visto come un tratto fisiologico delle società complesse il caso italiano segnala tuttavia una condizione di patologia
Infatti l'eccessivo scarto di velocità tra politica scienza ed economia indebolisce il nostro sistema politico che perde incisività capacità di indirizzo perde cioè la funzione di regolazione di controllo tele proprio un differenziale di velocità che non fa bene neanche al nostro sistema scientifica le nostre la nostra economia che fuori da una verifica sistematica rischiano di allontanarsi
Di allontanarsi dal Coni dal consenso sociale un consenso sui valori sui mezzi e sui fini dello sviluppo
Dunque la politica democratica il riformismo oggi sono alle prese con due ordini di questioni il primo è l'allargamento del consenso un consenso che sia adeguato alla terziarizzazione della società
Quindi un consenso interclassista rivolta alle nuove professioni ai nuovi saperi ai soggetti propri di una società che sta mutando ma che vuole mutare secondo equità e giustizia perseguendo cioè l'equità tanto quanto le pari opportunità e il conosci menti differenziali
Secondo
Il governo dell'innovazione
Tratto distintivo delle economie avanzate che pone sempre nuove questioni etiche e prefigura la possibilità di superare i limiti finora ritenuti invalicabili per la libertà
La vita e il progresso degli individui e dalla società
Lo sviluppo delle tecnologie ha già determinato condizioni nuove e per le nostre società
Si pensi a un maggior dominio che sia sulla scarsità delle risorse fondamentale grazie alle energie rinnovabili ai nuovi materiali alle biotecnologie alla cronica
Si pensi alla perdita di centralità della forza e della fatica in relazione al lavoro tramite l'automazione la robotica la meccatronica la telematica negli uffici
Si pensa al progressivo superamento dell'ignoranza inteso come concentrazione nelle mani di pochi della conoscenza e della capacità di elaborazione e comunicazione
Si pensi infine alla sconfitta della malattia nel senso delle grandi malattie sociale della durata della vita grazie all'impiego nella ricerca scientifica nella farmacologia nella medicina di intervento dell'Elettronica dell'Asa della bioingegneria
Quindi il passaggio dalle potenzialità le possibilità straordinari del cambiamento per effetto dell'innovazione comporta spostamenti
Rischi e costi umani e finanziariamente comprendere selezionare governare e solleva grandi interrogativi etici sui quali riflettere
Riflettere come noi oggi vogliamo fare sulla base di un lavoro di ricerca che il gruppo di Politeia ha già impostato da qualche anno con profondità e scientifica è forte sensibilità culturale e civile infatti sono i nostri amici di Politeia che svolgeranno
Detrazioni di base per le quattro sessione della nostra discussione
Consenso democratico e governo dell'innovazione a questa prova e atteso il riformismo alla soglia alle soglie del terzo millennio
Si tratta di accettare una sfida che si è fatta
Ineludibile battendo la pigrizia intellettuale lo scetticismo l'opportunismo l'abitudine a ripiegare sulla gestione dell'esistente
Il problema è che la sinistra si è trovata e si trova di fronte in questa fine di secolo e quello di connettere i propri valori con la modernizzazione sempre più veloce diffusa e promette propri forme della scienza dell'economia e della società
Il tratto distintivo il patrimonio di ideali fondante della sinistra democratica conserva tutta la sua validità e la sua appresa sulle nostre coscienza
I valori di tolleranza di libertà di uguaglianza di fraternità solidarietà giustizia e sicurezza costituiscono si potrebbe dire il nostro DNA la nostra identità morale politica e culturale
Ma la complessità della Società la trasformazione dei bisogni e delle aspirazioni degli individui le innovazioni che mutano mutano in modi di vita e le scelte dei soggetti continuamente mettono in crisi i modi con cui storicamente la sinistra ha cercato di dare concretezza ai propri ideali molti strumenti tradizionale basterà pensare per esempio allo statalismo
O all'egualitarismo si sono rivelati talora non solo inefficienti ma anche ingiusti giochi a somma negativa per la maggioranza degli individui e per il benessere della nazione
Per questo abbiamo dovuto ripensare in questi anni a quei valori ha come quei valori potessero effettivamente trovare attuazione oggi e domani
Si è trattato di un novazione di valore di metodo prima ancora che di contenuti e di scelte politiche per la nostra cultura per la cultura riformista e liberaldemocratica
La società in cui dobbiamo agire conta cioè riconoscibile e accettabile solo se concepita come un universo di individui liberi
Se ciascun individuo è in sé un valore
L'individualismo riformista ha riportato l'attenzione ai problemi
Ai diritti di libertà opportunità e dovere dei singoli
Una visione che riconosce e accetta il bene e l'utile per ciascuno solo e sei in quanto gli altri lo riconoscono a loro volta bene è utile per se stessi
Uno sforzo di costruire continuamente forme di cooperazione sociale
Giochi a somma positiva verso una società altruistica solidale e gentile in cui operino concetti regole di fiducia e di lealtà
Questo comportò una conoscenza grado a lista passo dopo passo positivamente razionale
In quanto applica la logica dell'esperienza che persegue il bene e il meglio oggi ed è sospettosa delle tentazioni massimalisti che ero a ricercare l'ottimo per questo siamo andati in cerca delle libertà delle disuguaglianze delle solidarietà delle diversità
Abbiamo parlato allora di efficienza efficacia decisione garanzie abbiamo parlato di meriti e di bisogni di pluralismo innovazione velocità
Parametri nuovi valori che hanno reso più ricco più ricco di frecce l'arco del riformismo italiano
A questo lavoro difficile e impervio di Rifondazione
Alla ricerca delle radici più vere della nostra storia politica e di fronte alle novità più dissacrante hanno contribuito tante intelligenze
Tante sensibilità tanti talenti molti di questi sono anche oggi con noi e nei prossimi giorni lavoreranno discuteranno insieme
Ma credo che si debba dare atto qui e pubblicamente fuori
Da ogni retorica e anche al di là della mia
Profonda amicizia
A Claudio Martelli che e qui con noi che io saluto
Che questo lavoro ha ispirato e portato avanti nel nuovo corso socialista di Craxi con grande rigore e coraggio intellettuale e politico
Molto spesso districare indossi tra i rovi di una sinistra pigra
Neghittoso più pronte a reagire col dileggio che col dubbio o col gusto della discussione il piacere di un confronto documentato
La discussione sui valori che abbiamo posto al centro del nostro riformismo ci ha portato in questi anni a dialogare con passione intellettuale e politica oltreché etica anche con i movimenti cattolici
La riproposizione degli insegnamenti morali Cristiani ci sembrano importanti in un'epoca anche come è stato osservato e priva di fede ma terrorizzata dallo scetticismo
La nostra via e la ricerca di un'etica pubblica moderna e aperti tanti in cui i criteri laici coesistano e collaborino con i valori cristiani in un mutuo scambio di intelletto sentimento e pratica politica
Per valori laici diversi anche se non alternativi a quelli cristiani intende intendo innanzitutto il grande campo dei diritti e dei doveri
Che afferiscono alla libertà e al valore dell'individuo alla tolleranza e alla difesa della diversità ai concetti di dignità personale di responsabilità dei singoli verso il bene collettivo e la virtù pubblica
La riflessione di queste giornate riguarda i campi della conoscenza e dell'agire che maggiormente richiedono oggi
Una valutazione delle questioni etiche ad essi connesse
Alla nostra impostazione riformista e pluralista non basta un'enunciazione di principi generali
Che regoli una volta e per tutte i rapporti tra etica le politiche
Ci serve uno scandaglio che vada più a fondo in progressione per cogliere i punti critici in cui questa relazione si manifesta con contraddizioni e conflitti
E tra dinamica dell'innovazione stabilità dei valori fondamentali sta il compito della politica riformista
E la politica riformista di oggi
Sostituire cioè al monoliti Isma'la la sacralità delle ideologie forti linee mobili di criteri parametri di analisi e valutazione capaci di governare regolare contraddizioni e conflitti che nascono nell'attrito tra etica e scienza
Tra etica ed economia tra etica e stato sociale vorrei aggiungere tra etica e informazione tra etica e istituzione
Le prospettive del riformismo italiano e sono affidate principalmente al coraggio di cogliere e interpretare governare il cambiamento
Non c'è nessuna certezza di successo per la sinistra italiana che non dipende dalle proprie capacità di progettare il futuro
Accettando la sfida della modernizzazione dell'innovazione affermando al tempo stesso un sistema di valori dalle radici antiche e capace di interpretare dare risposte nuove di meriti ai vecchie ai nuovi bisogni
Un riformismo capace di verificare le parole sui fatti
Cadono antiche certezze ruoli prefissate rendite di posizione si sono consumati i miti dello statalismo e del mercato
Gli automatismi che vedevano nel mercato ad esempio la garanzia dell'efficienza e dell'efficacia e nella gestione pubblica l'arrancare anzi e dell'equità
In questi anni emerso con straordinaria evidenza soprattutto nei Paesi anglosassoni che il cambiamento non è necessariamente monopolio della sinistra
E che il conservò ora il conservatorismo non è necessariamente sinonimo di immobilismo
Anche la destra conservatrice accetta il governo secondo criteri suoi propri la sfida dell'innovazione
Ma la connota spesso di valori autoritari di egoismi indifferenza i bisogni della parte più debole indifeso e meno protetta della società
La cultura conservatrice che attraversa è articolato diversifica
Anche le nostre forze politiche laiche dividendole in progressisti laici e in conservatori laici con tutto quello che ne consegue sul piano degli schieramenti delle forze politiche
La sinistra gioca così
La sua partita a tutto campo
Per questo deve disporre di buoni valori qui ispirarsi valori comuni condivisi e condivisibili
Per questo deve disporre di buone ragioni da argomentare per la ricerca del consenso
E deve disporre di buoni programmi per il governo della complessità
Migliori valori come marce in più per la sfida riformista
Sicché il confronto in atto sulle forme e le architetture da dare
Alla Casa della sinistra italiana che procede procederà fra sussulti arretramenti e progressivi assestamenti per scomposizioni necessarie ricomposizioni possibili non poco eludere la questione dei valori come questione fondamentale
L'assunzione piena e convinta del tratto liberaldemocratico socialiste riformiste il passaggio non aggirabile per realizzare in tempi storicamente possibili una unità sostanziale del socialismo italiano
E ciò contro ogni tentazione mimetica e continuista
Cambiamenti puramente nominalistici che non corrispondano a una trasformazione profonda
Dell'identità culturale e politica dei partiti rischiano solo di alimentare confusione e caricare di ulteriori ambiguità il cammino e le prospettive della politica in generale della sinistra in particolare
E importante che il PC dopo un lungo travaglio revisionisti coro peraltro non ancora concluso lasciate le sponde rivoluzionare approdi al riformismo
Ciò che non convince che non mi convince e il fatto che il riformismo per essere accettato dal Pcb debba essere forte quasi a lasciare intendere che riformismo dei riformisti non piace al Partito comunista perché inadeguato e debole
Con richiamo evangelico si potrebbe insomma osservare che l'ultimo vogliono essere i primi la verità è che siamo ancora alle prese con un partito comunista a metà del guado alle prese con complessi problemi di ambiguità e di continuismo
Infatti io giudico che l'idea di riformismo forte
Non indica una scelta di campo chiare reversibile quanto segnala più tosta un'assorta di senso di colpa il bisogno di succedanei di un'identità rivoluzionarie debole
Vorrei concludere proprio qui
Dicendo che nostro sforzo di club centri culturali di organizzatori della politica e della cultura
Noi che amiamo Viridea
Libera e amiamo il riformismo
Quando pensiamo alla nostre Radice la nostra cultura noi pensiamo al riformismo
E in difformità o per noi è soltanto il riformismo e se proprio dobbiamo accompagnarlo con specificazioni e aggettivi noi lo vogliamo ecco razionale
Moderno e gentile io penso che anche l'incontro di oggi possa contribuire a questo
Grazie a Bruno Pellegrino questa mattina si affronterà il tema etica e scienza introduce i lavori
Paolo Martelli che direttore del Centro di ricerca Politeia di Milano occuperà
Gli avversari
Assumere l'esistenza di un nesso tra politica e etica come implicitamente è stato fatto intitolando
Questo convegno è una scelta che richiede di essere argomentata
E questo specialmente in Italia nel nostro Paese
Dove sono sorte da un lato illustre tradizione di teoria politica
Del tipo del realismo descrittivo
Di Machiavelli Auteuil esiti Istria come quelle di Mosca baretto e così via
Che hanno il loro punto di forza in un approccio puramente interpretativo dei fatti che prescinde da ogni elemento valutativo
E dove dall'altro è solitamente presente
La dottrina morale della Chiesa
La Chiesa cattolica
Che si prefigge di descrivere e prescrivere comportamenti conformi a principi
Dogmaticamente assunti ancorché in molti casi aderenti alle comuni intuizioni morali e riguardanti prevalentemente l'essere private il comportamento
Conviene quindi in primo luogo
Esplicitare la particolare concezione della politica che io ritengo porta affermare l'esistenza di un nesso necessario con l'etica
E questa è quella che deriva da una interpretazione della società come costituita di individui
Che interagiscono intenzionalmente razionalmente
Allo scopo di realizzare interessi desideri bisogni propri
Essendo ciascuno dotato di un insieme di diritti che lo definisce in quanto individuo
Pure nella molteplicità
Delle relazioni che gli danno potere e autonomia
Nelle varie sfere istituzionali sociali economiche scientifiche religiose in cui spende le proprie risorse
Per quanto questa concezione individualista sia stata elaborata in termini astratti e generali
S particolarmente adeguata trattare la realtà delle moderne democrazie liberali e quindi anche della nostra realtà politica
Dove appunto individui gruppi Haute interessati cercano di realizzare interazioni che siano reciprocamente fruttuosa
Questa concezione individualista e razionale della politica contiene un potente elemento descrittivo
Nella considerazione in cui tiene l'auto interesse degli attori che si muovono sulla scena sociale
Rifiuta
Le in rappresentazioni Ilia liste The perfezionista della democrazia descrive un mondo particolaristico
L'opera preferenze personali agli individui non coincidono con i loro giudizi sociali ponderati
E pertanto può essere considerata a giusto titolo erede di questa tradizione del realismo descrittivo
Dette o Ricci del potere ricordati prima
Ma d'altra parte essa contiene forti implicazioni di natura etica
Perché nel descrivere la politica come sistema di interazioni razionali assume che l'equilibrio sociale sia un problema
E che può essere esso risolto a partire dalla considerazione delle norme
Che potrebbero essere accettati da tutti come e Cobas e di cooperazione
In altri termini questo approccio
è interessato la selezione di sistemi di regole la cui giustificazione sta nella loro capacità di produrre aggregazioni
Virtuosa delle preferenze dei singoli quando i comportamenti si conformi da queste stesse regole
Ne deriva una funzione persuasiva
E pratica dell'etica
Che sorge in risposta alle critiche che gli uomini si rivolgono null'altro
Sui loro modi di vita adducendo ragioni di d'interesse generale
E quindi emerge da un lato il carattere normativo razionale dell'etica
Che comprende un confronto tra sistemi di principi
E che concerne riguarda anche il controllo della coerenza logica degli argomenti dall'altro emerge in carattere descrittivo di evolutivo dato che i comportamenti possono mutare in relazione all'opportunità
E che queste opportunità influenzano la concezione che gli uomini hanno di se stessi
E della buona vita
Ci può indicare variamente questa concezione dell'etica col nome di laica o pubblica
Ma dalla sua adozione non segue affatto delle prescrizioni che questa suggerisce siano sistematicamente in contrasto con quelle fondate su un puro rispetto di una tradizione come le etiche religiose per esempio
Anzi si può ritenere che data la lentezza dello sviluppo della conoscenza pratica sul significato della vita e sulla natura del vivere bene
La situazione è normale che concezioni morali acquisite da tempo appaiono soddisfacenti
Ciò non di meno
Quando le insoddisfazioni si manifestano
Le perplessità morali che ne derivano possono essere affrontate solo con ragionamento morale
Attraverso la ricerca di principi giustificativi della condotta effettiva che siano di interesse generale
Circa tre anni fa in una precedente iniziativa organizzata dal Politeia abbiamo chiamato un'etica pubblica per la società Berta questa prospettiva che insieme interpretativa prescrittiva
Ed empirica
All'analisi delle questioni concernenti il funzionamento virtuoso di una democrazia liberale
Abbiamo cercato di dimostrare che la sua sostanza potrebbe essere catturata
Da una proposta politica di sintesi
Tra la tradizione liberale di difesa universalizzazione della cittadinanza era spinta socialdemocratica
Volta estendere
La ricchezza nella pienezza delle attribuzioni
Ovvero si potrebbe dire tra rispetto dei diritti e la ricerca del vivere bene
In quell'occasione
Ho avuto modo di segnalare di indicare le ragioni politiche culturali dello spegnersi
Nel nostro Paese di quella tradizione di studi e quell'impegno civile
Negli ultimi cinquanta sessanta anni
Però oggi sono in grado di osservare come particolare soddisfazione che questa prospettiva sta riprendendo vigore si sta consolidando nel panorama delle scienze sociali in Italia
Prime testimonianze l'avvio d'una riflessione metodica
Che sembrano esistere
Ai flussi delle mode culturali
E comincia a trovare spazio la discussione accademica e scientifica e anche i suoi strumenti di comunicazione
Ma anche il fatto come ricordava prima Bruno Pellegrino che alcune sue formulazioni sono entrate nel linguaggio comune della politica
Lo stesso invito appunto fatto a noi attenere in questa sede relazioni introduttive
E anche il fatto infine che la società civile mostra interesse per le sue potenzialità esplicative prescrittive come testimoniano recenti interventi gli autorevoli esponenti del mondo economico del mondo sindacale
Senza pretesa di risposte univoche
Immediate quindi la discussione di questo convegno riguarderà la natura degli interventi politici
Adeguati a realizzare risultati che concilia i nostri bisogni interessi soggettivi con le nostre credenze morali
Non che la natura degli assetti istituzionali
Adeguati a realizzare quegli interventi entro un sistema politico che anche esso è mosso da passioni e desideri dei singoli
D'altra parte nella prospettiva razionale adottata tre requisiti d'una buona vita se la protezione
Dal azioni altrui che possono attentare a nostra integrità la nostra sicurezza e ciò induce non la virtù della prudenza del rispetto dei dettami ginnico contratto sociale
In altri termini a tutti conviene
Un certo grado di benevolenza mediazioni
Sicché comportamenti deontologici e altruisti spesso invocati dei principi fonetiche religiosa non contrastano in generale
Con la prospettiva razionali mitica
D'altra parte esistono situazioni
Entro le quali l'etica pubblica maxi donarle laica e maggiormente in grado di interpretare credenze comportamenti
E queste sono precisamente quelle dove c'è una rapida spinta dinamica
Che fare evolvere l'insieme delle opportunità disponibili e tende a modificare seppure lentamente prudentemente le credenze che soggiacciono le scelte possibili
Questo
In generale a completamento di quanto
Detto dall'oratore che mi ha preceduto sul tema
Dell'etica e della politica
Ma entrando più direttamente nel merito nella discussione programmata per questa mattina una prima questione quella della natura della conoscenza che si ricava dall'esercizio del ragionamento etico come di anzi prospettato cioè laico razionale
Ma
Corriere
Né ai fini abbiamo ma
Sono sempre
Senza
O una riunione dedicata alla cronologia perché la scienza questo è un problema
No che non poteva non manifestarsi
Per quanto già detto ritengo si possa affermare che la riflessione sulla buona vita può essere un esercizio razionale che porta ad una conoscenza obiettiva
E ciò è vero senz'altro per quanto riguarda la selezione delle regole decisionali che devono affermare certi criteri normativi
Ora
Ma
Scusami perché l'abbia notiziata tutto guizzi sono a posto
Ciò è vero ripeto senz'altro per quanto riguarda la selezione delle regole decisionali che devono affermare criteri normativi
E questo è il caso per esempio della teoria dei comitati e delle lezioni
Dove ci sono risultati analitici che hanno una cogenza di proposizioni scientificamente dimostrate teoremi
Ed è vero in larga misura anche per quanto riguarda l'attività persuasiva che pressi della selezione di principi morali
Almeno nella parte che svolge l'analisi delle proposizioni riesamina la coerenza dei loro insieme
Ma
In modo diverso è vero anche per le restanti attività di persuasione
Che fanno appello la nostra sensazione la nostra immaginazione i nostri sentimenti e che sviluppano quella che i filosofi morali chiamano conoscenza pratica
Perché questa pur non essendo rigore attività scientifica rimane attività umana che produce risultati obiettivi che i più considerano attività razionale
D'altra parte negare questo
Significa negare razionalità e obiettività allo sviluppo delle scienza e i modi della selezione delle delle teorie scientifiche rivali
Che come insegnano appunto gli storici e metodologia della scienza
Non seguono il paradigma della conoscenza teorica almeno non lo seguono in grado in cui questo si dispiega all'interno delle singole teorie scientifiche
Tuttavia non intendo parlare delle commissioni tra conoscenza pratica e teoria della scienza ma solo dire qualche parola
Sulle conseguenze tra
Quella versione della conoscenza in parte teorica in parte pratica con chiamato etica razionale e laica
E quanto normativamente si può produrre sulle politiche della ricerca scientifica e tecnologica
Cercando quindi di riferire le considerazioni è un caso particolarmente ma estremamente significativo per il nostro Paese
La questione può essere posta nei termini di ricercare i criteri che l'etica pubblica per la Società aperta suggerisce di adottare quando si pongono problemi decisionali di scelte
Circa il sostegno dei programmi di ricerca scientifica
La prospettiva
Dell'etica razionale e laica
Implica che questi criteri tengono conto di principi di giustificazione delle iniziative
Che possono essere condivisi dei cittadini di una democrazia liberale
Questo significa che accanto a obiettivi quali la ricerca della verità la soddisfazione professionale degli scienziati successo scientifico
I programmi di ricerca che utilizzano le risorse collettive di un sistema democratico dovranno attendere al soddisfacimento della domanda sociale di conoscenza
Così come questa si manifesta nella gente
Attraverso modalità che includono i normali canali della rappresentanza politica
Infatti l'idea che la scienza ha un impatto sulle condizioni di vita della gente antica
E corrisponde oggi hanno comune intuizione
Soprattutto in relazione al fatto che i giorni nostri esiste un sistema di istituzioni dove scienza e tecnologia
Sono districa abilmente connesse generando conseguenze non solo sull'economia ma sull'intero sistema sociale
Tuttavia non è facile stabilire in che misura l'impatto complessivo del sistema sociale della conoscenza se governato eticamente
Dato che nei processi decisionali che soggiacciono alle politiche per la ricerca
Le preferenze dei cittadini sono mediate da numerosi e forti interessi di gruppo
In misura ancora più accentuata di quanto non avvenga per altre politiche pubbliche
Con la sola forse possibile eccezione delle politiche militari
Di solito vengono fornite per questa situazione giustificazioni assommanti al fatto che la valutazione dei programmi di ricerca richiede conoscenze ignote ai comuni cittadini
Ma io credo si possa rispondere a questa obiezione che
La definizione dei fini collettivi della ricerca quelli che richiedono valutazioni morali non necessitano più di una generale conoscenza della frontiera delle possibilità della scienza della tecnologia
La formulazione da parte dei cittadini giudizi morali al riguardo costituisce invece un prerequisito uno dei prerequisiti delle scelte strategiche e operative dei tecnici e degli scienziati
E precisamente il prerequisito che caratterizza la democrazia liberale nella produzione di beni pubblici come la ricerca scientifica e tecnologica
A questo scopo la più importante competenza richiesta al cittadino e quella etica
E questa consiste nella capacità
Di interagire criticamente ma cooperativa mentre nella formulazione selezione di criteri giustificativi dell'azione che abbiano le caratteristiche di personalità proprie dei giudizi morali
D'altra parte l'esercizio di questa conoscenza pratica
Non esclude la disposizione dei cittadini a pesare con particolare intensità i giudizi dei gruppi sociali informati
Nelle spire dell'attività umana che producono specifici beni pubblici
E anzi questa disposizione può essere considerata di un contributo essenziale
Dell'educazione morale per i buoni cittadini di una democrazia
Da un punto di vista normativo
Quindi il giudizio ponderato dei cittadini costituisce il fondamento di etica pubblica di programmi di ricerca
Ripeto che questo non esclude la presenza di altri aspetti della valutazione derivanti sia da nel deontologici e professionali
Si pensi a quanto detto e scritto sulla responsabilità degli scienziati per la produzione di nuovi tipi di armi Vieri quelle nucleari oggi quelle chimiche biologiche
Sia dalla considerazione di altri fini pragmatici
Della scienza
E con l'insieme di questi valori si confrontano le interpretazioni descrittive del funzionamento della Rete di istituzioni e delle singole strutture decisionali preposte alla selezione dei programmi di ricerca
Sia nella parte di quelle teorie che considerano gli interessi degli attori coinvolti nella ricerca scienziati agenzie pubbliche imprese private ceti politici amministrativi sia per quei modelli che indagano
Sugli effettivi processi interattivi che portano ad allocare
Le risorse e ad attuare i progetti
Queste interpretazioni in generale confermano che anche in questo campo sono presenti
Il notti dilemmi dell'azione collettiva
E che per questa ragione esiste la necessità di individuare un sistema di incentivi adeguato a ottenere la cooperazione ai soggetti razionali che collaborano l'impresa comune
Ed è evidente che a partire dall'insieme di queste indagini può essere colta una
Dida divaricazione tra il sistema istituzionale che governa le attività di ricerca e la cattura dei benefici sociali della stessa
E questo può condurre ipotesi di riforma che in generale considerano aspetti come la proprietà pubblica o privata delle organizzazioni che fanno ricerca la definizione del rapporto contrattuale tra chi finanzia i progetti e chi realizza
Il ruolo dell'attività di controllo sia di conformità alle regole o agli standard fissati
Tuttavia considerazione generale che dall'insieme di tutti questi valori e modelli Cartesio di tener conto dei giudizi dei cittadini è quello che ha contenuto etico nel senso razionale pubblico
Di Enzo è precisato si potrebbe ritenere
Che la soddisfazione sia garantita
Il suo soddisfazione se garantita dei normali meccanismi della rappresentanza politica
Tanto più
Che i contenuti specifici di questo campo dell'azione umana suggeriscono di ponderare con prudenza il giudizio della gente
Il che di fatto già avviene fra l'altro nella realtà del pluralismo organizzativo delle grandi democrazie moderne
Tuttavia se si considera la pervasività
E la rilevanza delle conseguenze per la vita della gente delle decisioni
Scientifica e tecnologica
Si potrebbe ritenere che i normali canali di comunicazione tra cittadini e decisori pubblici non siano sufficienti
Soprattutto nei casi in cui emergono fatti nuovi e percezioni nuove circa le conseguenze che lo sviluppo scientifico e tecnologico
Potrebbe avvenire
Personalmente ritengo che in questi casi sarebbe opportuno
Affinare la comunicazione per così dire orizzontale tra cittadini attivando sedie istanze del prodismo democratico per il confronto dialogico tra punti di vista diversi tra ideologie diverse
E anche la comunicazione verticale discendente diciamo dal sistema
Di governo della ricerca i cittadini in modo che la gente si predisponga a lasciarsi influenzare l'opinione argomentate da un maggior numero di informazioni
E con un più alto livello di coerenza
Ma ritengo soprattutto importante istituzione di canali di comunicazione verticale discendente cioè dei cittadini e decisori pubblici
Per la registrazione delle richieste sociali e la ricerca scientifica e tecnologica ipoteticamente in grado di soddisfare in modo da poterne tenere conto nella costruzione dell'agenzia delazioni dell'agenda pubblica
Sia la conoscenza dei bisogni sociali
Sia la ponderazione dei giudizi di coloro che esprimono sono infatti necessari
Per la disposizione di progetti secondo un ordinamento che tiene conto dell'etica
Percentualmente vorrei osservare che sono anche un prerequisito perché il criterio dell'impatto sociale
Opportunamente adottato dal Consiglio nazionale delle ricerche per la valutazione dei progetti strategici in luogo di quello strettamente economico
E questo criterio dell'impatto sociale possa diventare effettivamente una metodologia per indirizzare eticamente la politica della ricerca
In conclusione vorrei fare qualche considerazione intorno alle questioni morali emergenti dagli sviluppi della ricerca pura è applicata in biologia e medicina che sembra essere oggi di particolare importanza e rilievo
I progressi compiuti in questo settore negli ultimi cinquant'anni hanno infatti non mente è cresciuto come no Torre capacità di mano manipolazione dei processi vitali delle specie animali compresa quella umana
E in un quadro di apprendimento morale che
Offre oggi nuova possibilità di scelta individuale si pone il problema per la valutazione dei comportamenti relativi
La specificità di questo settore
Di ricerca dipende dal fatto che le nuove possibilità di comportamento si aprono intorno a questioni attinenti sfere tradizionalmente ritenute
Il migliorabili dalla definizione dell'identità
E proprio per questa ragione un prudente e calcolatore opportunità per realizzare una buona vita
Può consentire all'etica razionale e laica di utilizzare una metodologia a termine di principio a valutare l'impatto sociale di interventi pubblici su tutta questa serie di questioni morali che riguardano l'ingresso e l'uscita dalla vita per costituire
Dall'insieme di questi degli strumenti concettuali e pratici messi in campo
Dall'analisi dell'impatto sociale può diventare possibile ad esempio
Comparare gli effetti complessivi di una politica abortiva verso una politica contraccettiva
O le scelte tragiche relative impieghi alternativi di risorse mediche scarsa
Oppure può essere valutato l'opportunità di istituire o meno
Lo screening genetico di popolazioni soggette al rischio di malattie ereditarie
O anche di attribuire status giuridico
Ed eventualmente quale
Agli embrioni umani
Che possono oggi essere conservati difatti sono conservati con tecniche di refrigerazione
In tutti questi casi in altri ancora il metodo del confronto dialogico
L'elaborazione di giudizi ponderati e l'indagine empirica dell'opinione della gente possono offrire decisori pubblici gli elementi per valutare gli aspetti etici dell'impatto sociale delle alternative possibili
E possono offrire agli operatori che affrontano nuove spesso drammatiche situazioni di Scelta argomenti per strutturare e di antologie professionali
Sono d'altra parte è convinto che la rinuncia a questa prospettiva di etica razionale e laica conduce a due diversi esiti che mi sembrano entrambi penosi
Se le scelte pubbliche aderiscono ai dogmi di un'etica rivelata ciascuno può vedersi vietata la possibilità di comportarsi in modo da conseguire soddisfazioni morali che ora sono alla portata ma che finora erano legate poniamo dalle avversità del caso
E questa mi sembra la situazione delle coppie sterili
Anche di fede cattolica
Quelle decisioni pubbliche correnti vietano in Italia di accostarsi a molte delle nuove tecniche di fecondazione artificiale
E quindi in molti casi alle gioie e alle responsabilità della maternità e della paternità che pure sono apprezzate dal comune sentimento morale
Ma se d'altra parte i decisori pubblici non sanno o non vogliono connotare eticamente le scelte relative alla ricerca e all'applicazione biomediche
Ne possono conseguire serie sofferenze sociali
Voi perché la gente non riesce a giustificare moralmente alcune pratiche
Dalle quali suppone pure di trarre vantaggio questo potrebbe essere il caso della vivisezione
Vuoi perché altre pratiche distribuiscono in modo diseguale soddisfazione i produttori
E agli utenti dei servizi lasciando ad altre sofferenze fisiche e psichiche
E questo potrebbe essere il caso che la sperimentazione umana di nuovi farmaci
Otto che questo sia tollerato diciamo dall'importazione dai Paesi poveri di organi umani per il trapianto
O ancora perché possono essere scaricati sulla collettività i costi dei servizi che non sono ancora del tutto giustificati comunque creano problemi di giustificazione nella comunità ed Enzo morali e questo è il caso che è stato fatto
Degli interventi di chirurgia estetica ove poniamo di cambiamento di sesso per cui si richiedesse la sovvenzione pubblica
O infine perché il diffondersi
Dello sgomento morale può essere particolarmente elevato come in parte avvenuto ad esempio per il caso della sentenza di qualche anno fa dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che ha consentito di brevettare
Nuovi organismi viventi ottenuti in laboratorio con la tecnica del DNA ricombinante
Ecco con i quesiti posti indirettamente da questa semplificazione ritengo di poter chiudere il mio intervento
Che l'appunto volto a saggiare la Presa dell'etica razionale e laica per orientare le scelte pubbliche in particolare quelle dei responsabili delle politiche di ricerca
In modo da conseguire un equilibrio difficile tra gli interessi immediati degli uomini
Il loro giudizi ponderati sulla buona dritta
è mio convincimento che alle difficoltà in cui si dibatte il nostro sistema pubblico non è estranea
La scarsa abitudine la discussione razionale sui valori
E in definitiva la debole tradizione di studi in campo etico
Che io considero un aspetto serio della nostra questione morale nazionale
Così ha rilevato la presenza di segni di ripresa negli studi negli atteggiamenti politici e civili
A questo proposito
E concludo affermando che l'iniziativa che si è aperta stamane una conferma che le grandi energie sparse nella nostra società
Si stanno disponendo secondo direzioni più efficaci
Per delineare conseguire risultati sociali più efficienti più giusti
Grazie Paolo Martelli per la bella e ampia relazione introduttiva piena di grande diffusione di spunti utilissime al dibattito e adesso diamo la parola al professor Umberto Colombo presidente dell'Enea
Anche se le interazioni fra scienza e tecnologia da un lato ed è etica e vorrei dire anche cultura sono sempre esistite con contrasti rotture necessità
Di rivedere il modo di pensare di essere dell'uomo oggi il problema si pone in termini drammatici
Come non è mai stato in passato proprio per l'eccezionale ondata di innovazione
Che la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo porta avanti per la sua portata e la sua straordinaria pervasività
Ciò detto è necessario subito aggiungere che il dibattito e da tempo in atto
Nei campi più disparati a cominciare dai noti problemi dell'informatica
Con gli aspetti della possibile schedatura di informazioni personali del diritto e della facilità di accesso alle informazioni e della discriminazione e quindi tra gruppi diversi e tra cittadini
Informatica e microelettronica modificano i rapporti di forza
Anche quelli che si sono consolidati nel tempo all'interno della società fra individui istituzioni in prese in tutti i loro possibili intrecci
Si tratta di aspetti nei quali il problema del controllo e della trasparenza è importante e coinvolge tutti dato che qualsiasi attività
Economica e sociale richiede la raccolta il flusso la distribuzione dell'informazione
Il problema della privacy che è stato evocato con grande preveggenza da Orwell nel famoso libro mille novecentottantaquattro che è stato scritto nel mille novecentoquarantotto rovesciando cioè le due ultime cifre è stato poi per la prima volta discusso in modo organico nel rapporto sulla vulnerabilità della società informatica preparato per il governo svedese nel mille novecentosettantotto
Il modo in cui vengono raccolti e gestiti i dati individuali il modo in cui questi dati vengono organizzati i canali scelti per la loro circo
L'azione
Non che le chiavi di accesso ai dati stessi rappresentano tutti elementi cruciali rispetto alle libertà individuali
La crescente diffusione delle applicazioni dell'informatica della telematica aumenta le possibilità di penetrare negli archivi più segreti da quelli della difesa della sanità della finanza
Ottenendo dati molto precisi sui singoli individui sulle imprese sulle banche e così via
E per giunta e oggi possibile le lavorazione incrociata di tutte queste informazioni per ottenere profili dettagliati dei cittadini e delle imprese utilizzabili poi per finalità diverse da quelle per cui sono stati raccolti
Le implicazioni sono tante a livello commerciale col furto di liste di clienti lo spionaggio industriale e così via
Ma anche a livello privato con i diritti dei cittadini potenzialmente minacciati dato che in nome di un preteso perseguimento di ordine si potrebbe invece arrivare a un ingiustificato controllo dei cittadini e quindi a provocare un irrigidimento
Se non un conflitto di poteri tra questi e lo Stato
Si tratta quindi di un problema serio con forti implicazioni politiche che i legislatori in tutto il mondo e anche in Italia stanno da tempo considerando
Un altro rischio legato all'informazione dei sistemi complessi e quello dell'accentramento delle conoscenze e della gestione nelle mani degli esperti
Ciò lascia gli utenti le imprese le banche le istituzioni pubbliche alla merce non solo dei loro errori ma anche della loro eventuale mala fede
Vorrei ricordare anche i problemi che suscitano gli sviluppi delle biotecnologie e della genetica in particolare
Con gli interventi sull'embrione umano la invenzione di nuove specie la loro immissione nell'ambiente aperto e le possibili interazioni con la natura la brevettabilità di organismi viventi e così via
La biologia è rimasta sostanzialmente una scienza pura fino al momento in cui è esploso il primo grande dibattito sulla responsabilità morale
Della scienza come tale con la conferenza di asilo Omar nel mille novecentosettantatré
In occasione della quale alcuni fra i più illustri biologi decisero di sospendere le loro ricerche fino a quando non fossero accertati rischi per gli addetti e per la popolazione che scaturivano dal loro lavoro
La moratoria sugli esperimenti dura solo due anni
Da allora quello che sembrava un mito il Frankenstein genetico come lo chiamò Robert Siniša Emer
In un articolo che ebbe grande risonanza si è trasformato prima in una realtà di laboratorio poi in un'attività economica notevole
Oggi anche se molti dei rischi potenziali sono stati ridimensionati e molti problemi della sicurezza sul lavoro risolti molti interrogativi sussistono ancora e non vanno sottovalutati
C'è chi sostiene che nel corso del ventunesimo secolo l'uomo arriverà a controllare la natura le sue specie vegetali e animali fino alla propria natura e al proprio io
Le implicazioni per la vita sociale per la stessa sopravvivenza dell'umanità sono notevoli
Ad esempio
La selezione da parte dell'uomo
Delle specie vegetali più produttive ed economicamente vantaggiose la produzione da parte di strutture specializzate delle sementi spesso di varietà ibride esteri e che comunque i contadini non sono più in grado di raccogliere
Vanno a incidere profondamente sui processi di selezione naturale e determinano
Una fatale erosione del patrimonio genetico
Questo processo di erosione anche molte altre cause come la distruzione delle foreste tropicali di cui si è tanto parlato in questi giorni
Il fenomeno di erosione genetica assai pericoloso in quanto le differenze fra le specie riflettono la capacità naturale di resistenza ambienti diversi
Sì è un flagello distruggesse una specie vegetale e basti pensare alla crisi e della alla crisi della vite in Europa nel secolo scorso
La natura con la sua ricchezza genetica sarebbe in grado di offrire altre specie capaci di sopravvivere
La scelta di piante ideali identiche in tutto il mondo rende invece qualsiasi infezione una vera e propria minaccia per l'umanità e per l'ambiente
Tutto questo avviene indicazioni etiche che si possono sintetizzare nella domanda se sia lecito all'uomo distruggere un patrimonio naturale che non è suo mettendo a repentaglio se stesso e il resto della natura
O se non bisogna invece pensare a uno sviluppo più equilibrato e indirizzare la ricerca scientifica e tecnologica in questa direzione
Altri gravi problemi di natura etica sono posti dall'introduzione di geni umani in battelli come si è sentito in questi giorni o in cellule umane cresciute in colture
Qui siamo però nel campo dell'ingegneria genetica umana sul quale non mi soffermo dato che altri oratori e penso soprattutto a Siniscalco Veronesi ma anche per certi versi a Baget Bozzo sono assai più competenti di me
Vorrei invece dire qualcosa sui problemi dei grandi rischi da quello nucleare a quello degli impianti chimici
Dei trasporti di prodotti pericolosi per non parlare delle piogge acide dello strato protettivo di ozono che ci difende dalle radiazioni ultraviolette dell'aumento di CO due nell'atmosfera e delle possibili conseguenze negative sul clima
Molti di questi rischi riguardano allergia ossia lo strumento essenziale per la vita dell'uomo sul pianeta per dargli cibo vestiario abitazioni per le macchine con le quali egli ottiene i suoi beni per i suoi spostamenti
I bisogni energetici del mondo sono in continua crescita anche se oramai lenta nei Paesi industriali dove la popolazione si è stabilizzata praticamente
Dove i consumi primari sono spesso la saturazione e dove la crescente efficienza nell'uso dell'Energia potrà presto compensare la residua crescita della domanda
Ma in questi Paesi il livello di consumo pro capite di Energia e di dieci volte superiore a quello medio nei paesi in via di sviluppo un quarto della popolazione terrestre consuma quasi quattro quinti dell'energia commerciale del mondo
Anche se i Paesi del Terzo Mondo potranno seguire modelli di sviluppo meno energivori rispetto a quelli che noi siamo stati costretti a seguire quando non erano a disposizione la scienza e la tecnologia di oggi
Il loro consumo energetico pro capite dovrà crescere sostanzialmente
Se vorranno raggiungere uno standard di vita accettabile con una popolazione destinata a raddoppiare nei prossimi cinquanta o sessant'anni tali Paesi assumeranno un peso determinante
Nel modo
Per il modo in cui l'Energia sarà prodotta e consumata nel ventunesimo secolo
Questo fa bisogno crescente di Energia imporrà un carico sempre maggiore sull'ambiente sarà l'ambiente in grado di sopportare tale pressione
Si riuscirà prima o poi a raggiungere un nuovo equilibrio accettabile che cosa dovremmo fare per preservare o per ripristinare le qualità essenziali dell'ambiente
Oggi la dimensione dell'intervento umano e ogni intervento richiede energia per essere attuato
Deve essere tale da rispondere adeguatamente a un insieme complesso di esigenze diverse certamente economiche e anche tecniche
Ma anche ambientali
E questo vale per l'uomo di oggi
Ma deve anche essere in grado di considerare le condizioni di vita
Dell'uomo e della donna di domani ai quali dobbiamo lasciare un pianeta sanno ricco vivibile
Ecco allora che
Anche le problematiche energetiche diventano più complesse e assumono spessori culturali ed etici rilevanti
Questo pone l'esigenza di rendere equilibrati gli interventi per tener conto di una miriade di aspetti che possono anche sembrare contraddittori
Ecco la necessità di approcci pluralisti ci che non penalizzino certe soluzioni favorendone soltanto poche altre
Cercando con l'intelligenza la creatività la ricerca di renderle compatibili con i problemi della sicurezza della salute della tutela dell'ambiente e della conservazione del clima della validità economica
Nella nostra epoca di cambiamento continuo e convulso e quindi di incertezza occorre disporre del ventaglio più ampio possibile di soluzioni per non rendere vulnerabili la nostra società
Per avere pronte le risposte a qualsiasi problema si possa domani porre al nostro operare
E anzitutto necessario studiare per capire i fenomeni per trovare le soluzioni
Per esempio per quanto riguarda l'effetto Serra la crescita della concentrazione della anidride carbonica nell'atmosfera è un fatto accerto e misurato con precisione
Sull'aumento di temperatura degli ultimi cento anni
Alcuni parlano di zero sei gradi alcuni di zero quattro alcuni altri è uscito un articolo sul New York Times di ma di gennaio dicono che questo momento non c'è stato quindi le Conte vorrei dire i dati sono molto più discutibili
E poi molto discutibile certamente non noto con precisione quanto della crescita di anidride carbonica sia dovuto all'uso dei combustibili fossili
Quanto alla deforestazione quanto ad altre attività umane anche se circolano tabelle dati
Con numeri molto precisi che non so
Come possano essere
Stati ricavati con tale precisione date le incertezze al contorno
E vorrei dire anche che non me è del tutto nota
In termini proprio dei fattori determinanti dei processi la funzione precisa del mare come accumulatore e come variano le capacità di magazzini Into del mare
Per accumulare la l'anidride carbonica e quindi per immagazzinare l'arietta odierna toglierla di mezzo
E non si sa quali sono le possibilità che si accresca il ritmo con cui l'anidride carbonica viene fissata sul fondo del mare i meccanismi di interazione tramutata concentrazione della CO due il suo assorbimento nelle piante negli organismi marini
E tutto questo genera incertezze
Sulla previsione qualitativa e quanti sorpreso quantitativa della variazione di temperatura sulla terra sulla sua distribuzione regionale sul conseguenze innalzamento del livello del mare e così via quindi sull'agricoltura e così via
Mentre si misura si studia si cerca di capire è però necessario non perdere tempo e quindi agire per prevenire e ove possibile per riparare
L'elevato grado di incertezza in cui ci muoviamo per quanto riguarda la spiegazione dei fenomeni e la previsione delle loro conseguenze non ci esime dalla necessità di prendere presto delle decisioni e questo è un imperativo etico
Se aspettassimo di aver perfettamente compreso tutti gli elementi in gioco
Di aver chiarito tutti i dubbi rischieremmo di rinviare l'azione a tempo scaduto a quando cioè non avremo più margini
Per cercare di evitare effetti disastrosi e forse neppure per adattare le nostre strutture la nostra economia a sopportare l'impatto dei fenomeni in gioco
In questo quadro occorre spingere fortemente le prospettive del risparmio energetico deluso razionale dell'energia allo sviluppo delle nuove fonti quelle rinnovabili dal solare al fotovoltaico all'eolico alle biomasse
Il nucleare da fissione coi reattori intrinsecamente sicuri la fusione nucleare e tante altre ancora
La superconduttività per la generazione lo stoccaggio il trasporto l'uso delle tre città i nuovi combustibili chimici per le celle a combustibile per l'economia dell'idrogeno
Ma il discorso delle energie dei problemi etici che pone non si esaurisce con l'ambiente il clima
Le varie fonti presentano tutte rischi più o meno rilevanti uno di questi che ha particolare Presa sulla sull'opinione pubblica specie in Italia ma non solo in Italia e il rischio nucleare un rischio peculiare
Perché si riferisce incidenti che nelle condizioni prevalenti in Occidente hanno bassissima probabilità di accadimento ma effetti ambientali disastrosi
La società e assai poco disposta ad accettare questo tipo di rischi e di questo tutti dobbiamo tener conto
Perciò e importante
Esplorare fino in fondo la strada dei reattori cosiddetti intrinsecamente sicuri insistendo sull'importanza non tanto di ridurre la probabilità già molto scarsa di eventi incidentali
Ma di limitare mitigare la gravità del massimo incidente possibile in modo che non abbia a diffondersi nessun
Elemento radioattivo nell'ambiente circostante all'impianto
Ecco nel mio intervento ho inteso ricordare soltanto alcuni dei problemi che toccano in forme diverse l'uomo e il suo essere etico
Dagli aspetti di libertà individuale a quelli di responsabilità collettiva
è chiaro che come già accaduto in passato tutto questo porterà e del resto sta già portando a un cambiamento dei valori a un'enfasi diversa rispetto a problemi e comportamenti sociali e individuali
Credo che vi saranno spinte da un lato verso una maggiore libertà e autonomia dell'individuo e quindi di una sua crescente responsabilizzazione
Dall'altro verso una più coinvolgente responsabilità collettiva che per certi problemi dovrà superare i confini tradizionali della famiglia della comunità dei gruppi sociali delle imprese delle nazioni per diventare addirittura planetaria
L'esempio della fame e quello di una più equa ripartizione del benessere nel mondo è illuminante oggi che scienza e tecnologia consentono di affrontare tali aspetti per renderli meno drammatici
La coscienza collettiva pretende allora sempre più che scienza e tecnologia vengano indirizzate e utilizzati a tale scopo
Ma è ovvio che un processo di evoluzione dell'etica umana non può che andare di pari passo con l'evoluzione culturale dell'individuo e dei gruppi di qui l'importanza e con questo concludo dell'istruzione e della formazione
Che deve essere tale da mettere sempre più individui in grado di comprendere le proprie ma le problematiche globali e di gestire la Società del cambiamento e questo è necessario
Se si crede che democrazia significhi partecipazione spinta dal basso
Rigetto di autoritarismi che potrebbero venire alla ribalta sotto la spinta di emergenze che tutti dobbiamo cercare di evitare grazie
Ringraziamo il professor Colombo e prima di dare la parola al professor Umberto Veronesi vorrei salutare insieme a voi il premio Nobel Rita Levi-Montalcini che qui con noi questa sala
Forte che darle un grandissimo abbraccio mio personale a una grande prestigiosa amica mi farebbe piacere nella se nell'arco della mattinata volessi fare un intervento grazie e adesso la parola al professor Umberto Veronesi
Credo che
L'aver affrontato un dibattito sul
Costruzione di un nuovo modello etico laico sia elemento importante un avvenimento importante quindi dobbiamo essere Grazia
Bruno Pellegrino e a Paolo Martelli per questa iniziativa
è un impegno enorme a mio parere in questo momento come ci ha detto Umberto Colombo pensare di avere davanti a noi un Progetto da costruire in tema di
Etica laica
Mi anzitutto per le norme diversità dei problemi che dobbiamo affrontare come stati visti
In secondo luogo per la rapidità dell'evoluzione delle conoscenze che impone continui rinnovamenti e revisioni
E infine per la difficoltà vere dei punti di riferimento
Chiaro il
Persistenti
Per non dire immutabili
Che possono regolare
Un disegno complessivo che deve affrontare temi così diverso
Per questo è urgente che Tissi
Immetta in questo dibattito
E Tyco
Che vede in questo momento prevalere a mio parere i principi di ispirazione
Cristiana
Che ha riassunto notevole vigore nel campo etico mi momenti più recenti anche mettendo a proprio vantaggio due elementi fondamentali il primo è quello di avere un punto di riferimento costante
Nelle grandi verità
Per quanto interpretate anche in maniera differenziata nella moderna critica dette però e neotestamentari Diana comunque nelle grandi verità della rivelazione
E secondo di a vere a proprio vantaggio le norme bisogna quasi alla fame
Di valori ideali o di certezze etiche da parte delle nuove generazioni che
Non sempre accettano di introdursi di immettersi nel processo
E nella logica produttiva nel mondo di oggi in un mondo produttivo quindi che spesso vedono regolato da leggi materialisti che anche spietate
Ecco quindi che è importante
Che invece si cerchi di costruire un grande edificio etico laico in cui inserire
L'enorme quantità di problemi e di aspetti
Che impongono delle regole etiche nella biologia genetica biologica dell'etica medica
E l'etica ecologica ambientalistica come Stato benissimo riaffermato da Umberto Colombo
Che però siano collegati coerentemente tra di loro ricorrentemente si colleghino grandi Comentini dell'etica sociale
Dell'etica economica dell'etica politica
Io credo che uno dei dilemmi in questo campo sia pur sempre quello tradizionale quello vecchissimo dire un'etica
Che spinga verso principini orientati al bisogno
Di Wonder le carte in principal s'
è un'etica
Che spinga verso principi orientati agli ideali
Quindi il dibattito tra un'etica utilitaristica
Sostanzialmente antropocentrica
è un'etica invece che si ponga dei valori
Superiori
Culturali educativi morali
E che quindi non sia necessariamente antropocentrica ma che possa essere anche i cui centri che un altro processo
Ho fatto questa premessa
Cioè della necessità di un edificio coerente
E ti Colaprico
Perché nel mondo medico e sanitario
Ben presto si dovrà affrontare la necessità di introdurre sempre più fermamente
Dei principi etici nella pratica
Medica dalla pratica sanitaria il mondo della ricerca
Biomedica clinica
E questo avverrà attraverso
La costituzione di questi comitati etici proposti già attuati in molte circostanze
Che dovranno diventeranno sicuramente sta sostanzialmente obbligatori in tutte le strutture sanitarie d'Europa prossima
Quindi noi dobbiamo aspettarci
Che anche nel nostro Paese ogni ospedale dovrà avere il suo comitato etico
E questa come terzo etico dovrà essere quindi regolato da principi che in qualche maniera devono essere ancora largamente costruiti abbiamo sentito i problemi che abbiamo davanti a noi ma dobbiamo ora invece rimboccarci le maniche per trovare una formula etica che risolva questi problemi in maniera coerente e logica
Molte proposte di comitati etici vengono soprattutto da parte cattolica
E questo in un certo senso
Dimostra la il fermento etico del mondo religioso
E non può che non può evocare che il nostro
Rispetta la nostra apprezzamento ma dimostra anche una certa
Si può dire hanno estetizzazione delle spinte etiche da parte del mondo laico io credo che non sia ancora resi conto all'importanza dell'ingresso dei comitati etici negli ospedali
è un fatto assolutamente nuovo una ridente solamente nuovo
Che avrà un enorme ripercussione sull'evoluzione culturale della nostra civiltà
La prima volta
Che un elemento di carattere etico si pone a livello decisionale
Comitati etici hanno già dove esistono avranno sempre di più
Potere decisionale perché avranno la possibilità di veto
O di approvazione
E quindi si sostituiranno lentamente al potere medico alla cultura medica avrà decisionismo medico
Avremo quindi per la prima volta un sistema importantissima per la collettività come quello assistenziale
Regolato nelle sue grandi scelte strategiche Rigolato nelle sue anche progettualità di ricerca
Non più dalla classe che poi seguirà queste ricerche o che fu somministra la medicina che sono i medici
Ma da un gruppo
Interdisciplinare espressione dalla collettività
Che fornirà di elementi etici su cui uniformare i nostri comportamenti
E quindi una rivoluzione
Nel modo di gestire
I fatti della nostra vita perché questi comitati etici oggi sono negli ospedali
O saranno prestissimo negli ospedali ma nulla vieta di pensare che domani possano esserne le fabbriche o nelle scuole o in un palazzo di giustizia e quindi si incominci a rivedere il modo di una
Di azioni di una società non più lasciato
Nelle mani di chi poi a l'interesse naturale a svolgersi e stazione ma
Specie di feedback automatico
Nel
Mani di chi invece si fa portatore di principi etici espressi dalla collettività
Io voto la con la ventura di creare il primo comitato etico in Italia a livello ospedaliero ancora quindici anni fa con Giulio Maccacaro
Che presiedo tuttora che ha lavorato moltissimo il mio istituto senza del quale il mio istituto non potrebbe lavorare ormai fatto è un fatto così integrato da noi nessun ricercatore immaginerebbe mai di proporre una ricerca senza passare attraverso l'opinione del Comitato etico
Abbiamo esaminato centinaia di proposte di ricerca
L'abbiamo scartata e molti abbiamo emendato e molte altre abbiamo suggerito
De di nuovi nuove linee
E questo comitato etico è formato da scienziati la medicina farmacologico statistici ma anche da magistrati
Da psicologi
La teologia
Dai Sperti di diritto da medici legali e quindi un organismo molte voci integrate
Che permette quindi di dare valutazioni che rispecchiano a mio parere abbastanza bene
I bisogni della collettività di avere
Qualcuno che difenda anche
I bisogni e gli aspetti del del paziente
Devo dire che questo comitato etico si è occupato prevalentemente di sperimentazioni sull'uomo perché questa aveva demmo il tema dominante ma spaziato anche in altri campi come l'assistenza malato terminale o l'eutanasia può recentemente la sperimentazione dei bambini proprio in questi giorni
Che sperimentare
Sull'uomo sia necessario per il progresso la medicina
Credo acquisito su è un tema su cui tutti siamo d'accordo
Perché quando un farmaco trattamento chirurgico radiologico di altro tipo biologico si dimostra teoricamente superiore quali convenzionali arriva il momento di sperimentarlo sull'uomo questo momento che sicuro ma mento
Carico di tensioni e anche di incertezze innanzitutto perché non siamo mai assolutamente sicuri che il nuovo trattamento non porti con sé qualche elemento tossico o qualche elemento inaspettato sfavorevole al paziente
In secondo luogo perché non siamo assolutamente sicuri che sia superiore al trattamento convenzionale
E quindi occorrerà un lungo processo di ricerca clinica per la sua validazione
E in terzo luogo perché dobbiamo in un'ottica e etica assolutamente attuale trasparente informare il paziente che stiamo provando su di lui un trattamento che non è mai stato provato sull'uomo
Ora già quest'ultimo elemento che implica quindi un rapporto col paziente molto delicato perché per arrivare a queste informazioni bisogna anche svelare il paziente la natura della sua malattia gli aspetti della sua prognosi
E quindi l'aspettativa di vita
Che ha davanti impone come potete immaginare
Un travaglio
Considerevole profondo da parte di chi deve interagire in questi termini
Questo è uno dei temi
Dei comitati etici forse quello più comune più quotidiano
Ma ve ne sono molti altri che son già stati anche brevemente accennati che vanno dal dagli aspetti garanzie contazione in vitro dall'eutanasia alla trattamento al malato terminale
Qua la manipolazione genetica
E quindi è chiaro che queste grandi responsabilità non possono pesare su una persona sola
Su un ricercatore solo
Ma devono essere sottoposti a un'analisi dialogica tra componenti
Di discipline diverse
Ecco quindi l'importanza dei comitati etici su cui noi spingiamo
Ma che devono essere sì saranno prodotte in grande quantità regolati anche oggi indirizzati da fondamenti etici come dicevo che non siano solo quelli
Di ispirazione religiosa
Io credo che potrei riassumere il senso di un comitato etico dicendo che questo comitato etico deve innanzitutto assicurare sì che la scienza sia il servizio tra medici
In un certo ambito dei terapeutico
Ma all'opposto anche partecipare a quel percorso fondamentale di vedere anche con tutte le garanzie che la medicina sia servita dalla scienza
Io credo anche che
Questi comitati etici non debbano anche o limitarsi ad essere
Regolati da principi di etici ideologici ma debbano in qualche maniera integrarsi
Con le scienze umane
E di queste scienze umane
L'etica solo una delle componenti
Etica
Antropologia
Sì con logica
E soprattutto epistemologia
Saranno le quattro grandi componenti dei comitati etici se vogliono avere un livello culturale sufficiente ad affrontare le grandissime proposizione che ci vengono
Dalle ricerche sperimentali per un trasferimento sull'uomo saggio e medita
Io credo che l'orientamento principale del
Comitati etici deve essere quello diretto ai bisogni integrali del luogo
Se questo orientamento nei comitati etici verrà a mancare c'è il grande rischio
Che il comitato etico sia vissuto si è sentito come una specie di corpo estraneo
Imposto in maniera palese o subdola morbida o dura da una
Comunità medica
Riluttante o recalcitrante
Ma vorrei anche dire che il comitato etico a un enorme teso o potrebbe avere un enorme peso educativo
Perché si pone in fondo come un laboratorio
Per la formazione di giudizi etici
E io penso che se in questi comitati etici
La riflessione si svolgerà in un'atmosfera di
Tolleranza non lo spera di ricerca e di reciproco ascolto
Allora possono diventare uno strumento pedagogico importante
Prove di formazione della coscienza e quindi possono diventare
Un autentico fattore di umanizzazione
Come vedete un tema abbastanza circoscritto che ho voluto affrontare ma è concreto reale davanti a noi
Dobbiamo nei prossimi anni
Serenamente
Viverlo come un evento culturale nuovo in una società in in divenire
Per questo io penso che o mi auguro che questo primo convegno sia il punto di partenza per un
Quantità di lavoro ancora da svolgere ma non solo lavoro
Teorico ma anche fatto di proposizioni concrete
Proprio per rispondere ai bisogni
Di una
Società in evoluzione di una scienza
In rivoluzione
Ringraziamo il professor Veronesi per questa proposta concreta che ci ha fatto e prima di dare la parola al professor Marcello Siniscalco che il professore di biologia molecolare a New York può richiedere di contenere interventi almeno quindici minuti perché così riusciamo a far parlare veramente tutti grazie
Sesso
E tutto per l'invito a questo convegno che in un certo senso mi ha dato dei sospetti forse mi avete invitato che tutti come imputato per ci lavora in genetica che che come chi possa trovare una soluzione
E per la verità mi son cercato un alleato per introdurre quello che voglio dire e Dante che nel di sempre
Non mi ricordo più quale canto del Paradiso forse il nono dice che se il monitoraggio ponesse mente al fondamento che natura pone seguendo lui prima buono la gente
Ma voi Toso ceti alla religione talché sia nato dal Signore la spada e fate eredità che da sermone Conde la traccia vostra forti strana tra genetica e questo è quello che fa in banca il fondamento che natura pone il famoso progetto della costruzione
Te la mappa del genoma umano non è altro che uno dei tanti modi con i quali si può studiare il fondamento che natura pone e cercare di fare delle correlazioni tra quello che siamo e quello che ci succede in un ambiente con un altro perché bisogna molto spesso si dimentica
Che non c'è niente che tutto ereditario non c'è niente che tutto ambientale tutto quello che noi siamo in Procura come vediamo l'interazione tra da una parte ciò che abbiamo ricevuto in eredità e dall'altra l'ambiente nel quale questa eredità si è estrinsecata
Per cui ci sono modi e modi di intervenire non soltanto sui genio per esempio
Sull'ambiente
C'è una ipotetica che si definisce come tale proprio per migliorare l'ambiente e e quindi rendere possibile
Contenere l'espressione meno conveniente delle nostre caratteristiche ereditarie e facilitare quelle più convenienti poi c'è un Eur genica e c'è un evoca indica le ugelli che è quella che tutti conoscono quella che purtroppo ha dei dei
Come dire delle dei ricordi
Che fanno rabbrividire ma quando è nata non era nata con questa intenzione Francisco Torchia nello nel nel la fine dell'Ottocento creato questa questa scienza aveva tutte le le migliori intenzioni di questo mondo erano intenzioni sbagliate non erano buone intenzioni era voi era la scienza del bel nascerà la era quello di cercare di favorire il bel nascere la e un Senica e la gente e Iris e invece e la e la scienza del venti venire non importa come siamo nati cerchiamo di di divenire e il meglio che possiamo
La
Il l'argomento principale che volevo sottolineare appunto come esempio di questo studio dell'affondamento che natura oppone e quello di cui tanto si parla e si si parla il progetto del genoma umano tutti sanno ormai che c'è scritto quasi quotidianamente sui giornali che portiamo in ciascuna Chéreau del nostro organismo ben tre miliardi di nucleotidi questi mattoni che compongono la doppia elica
Che conserva tutta l'informazione genetica e la trasporta da una generazione all'altra
Tre milioni di nucleotidi dovrebbero essere da questo progetto allineati in sequenza per sapere appunto quali sono nel massimo per nell'intimo la nostra struttura genetica
Le le le sequenze importanti e cercare di correlare queste con i fatti della vita
Ora
Naturalmente a chi non sa come stanno le cose questo sembra capovolto un'intrusione un rischio di intrusione nella nella storia di ognuno di noi ma innanzitutto cominciamo a a precisare il problema
Quant'è questa informazione tre miliardi Lucretili si sono tanti a dirsi ma forse pochi si rendono conto che per esempio il dizionario tutti conoscono il Webster International che è un dizionario della dello spessore di circa dieci centimetri e che in ogni pagina contiene circa venti mila caratteri che bisogna leggerlo con con il ingrandita lente d'ingrandimento
E se si volesse riempire a quel modo in quella maniera lì raccogliere tutta l'informazione l'attimo nostro genoma
Dobbiamo avere cento di questi volumi che messi l'uno sull'altro farebbero la una una pila di dieci metri
Di informazione questo per descrivere le caratteristiche generico di un solo individuo perché quando si è fatto questo e tutti sanno che ci vuole qualche cosa con una decina d'anni essere ottimisti avremo descritto le circostanze dei genetica di un solo individuo e non sono quelle che le che ci interessa quello sarà un punto di partenza
E dalla correlazione tra la variabilità
Della struttura genetica e quelle e quello che succede a ciascuno di noi nella rito quello che ci può succedere che ci diano informazioni che ci interessa che possiamo capire l'evoluzione non soltanto nell'ambito della nostra specie ma tra le specie che possiamo adattare quello che impariamo
A finalità pratiche come la terapia o la prevenzione della malattia
E a questo proposito a proposito della della precocità e della necessità di far questo il più presto possibile prima talmente ricordo che uno dei principi essenziale della medicina di fare appunto la diagnosi più precocemente possibile perché si faccia il trattamento questo è il vero motivo dalla diagnosi prenatale
Non di fare l'apporto quando è necessario questa è una questione è una scelta che di individuo e individuo ma il vero motivo perché e necessario il più riuscire a identificare il più presto possibile
Lei circostanze che ci caratterizzano è perché in questo modo si può appunto badando a fondamento che natura phone riuscire a suggerire a in una circostanza in un altro qual è la maniera migliore per per uccidere una vita compatibile con la con la con le migliori città di circostanze
Ma certamente questo non è neppure il la motivazione il movente di questo enorme interesse verso la la la lo studio era generico lo studio delle differenze
E ma conviene sottolineare che molta gran parte delle strutture gli interventi di di genetica molecolare di cui si parla sono interventi che non saranno inevitabili perché verranno effettuati a livello delle cellule
Insomma delle cellule che non sono le cellule germinali quelli che non possono trasmettere nulla per generazioni successive cioè una maniera più raffinata di fare quello che ha sempre fatto la medicina
è una volta si faceva l'incubazione nei templi poi si faceva la immunoterapia e domani si farà nella sulla variazione
Nella cellula del tessuto malato neppure nella serra di tutto l'organismo
E nell'ambito della del del ambiente dove l'individuo vive si sarà la correzione del difetto genetico nella maniera medica come si possono fare gli interventi medici
E appunto non è mai una decisione univoca che si fa dappertutto se si nasce si sia la sventura di nascere senza le ghiandole sudoripare c'è una malattia ereditaria
Che comporta questo sintomo e e addirittura una fortuna se si vive tra i lamponi ma naturalmente una disgrazie si vive in in in in Africa
E e Molteni Ka mentre in quel caso si crea un ambiente che possano essere compatibile con chi ha la sfortuna di vivere un ambiente caldo oggi questo si fa con questa malattia sono dei pazienti che che hanno gratuitamente
La il sistema l'aria condizionata per esempio per resistere alla quando sono primi temperate come il nostro
Ma
Dove dove voglio arrivare
Per a me sembra che la cosa più importante in tutto questo prima di discutere e che prima di programmare che cosa fare che cosa non fare
Dove insistere il e favorire la ricerca genetica le applicazioni biologico Sirietto per non farlo limitarlo una cosa importantissima e appunto come diceva qualcuno dei gli autorevoli Ettore persone che mi avete venuto e quella della disseminare l'informazione
In America questi praticoni di cugini americani che sanno sempre indovinare la cosa da fare per prima
Una una
Iniziativa di questo genere di fatto di genetica è già stata appresa stata presso proprio dalla persona
Che ha aperto questa questo vaso di Pandora il dottor James Watson che direttore del del cosa in capo laboratorio uno dei più famosi laboratori di biologia molecolare al mondo
Lui ha creato nella cittadina di costringa hardcore
Perché una volta sei venuto a trovarmi ha creato un centro che si chiama il DNA leone in Central che non è fatto per gli scienziati né per gli studenti hai fatto per tutti
Chiunque in quel Paese e da qualunque parte d'America può andare a visitare questo museo che Point è stato organizzato in collaborazione con spezzoni all'Institute e andare a fare un corso di pomeriggio di sera di una settimana
E di sul DNA e imparare a a a replicare i plasmidi o imparare a crescere i batteri rendersi conto perché cose la così nel così detto finger print del DNA umano che si usa largamente oggi in in problemi di individuazione dell'individuo in tante circostanze di ordine legale B e questa mi sembra una cosa estremamente importante
E sulla falsariga di questa iniziativa in effetti i miei colleghi ed io con l'aiuto del CNR
Del ministero la ricerca scientifica messa nel Mezzogiorno ne cerchiamo di fare qualche cosa di questo genere in Sardegna dove accanto ad un centro di programmato appunto da questi enti che si occuperà della ricerca e la formazione ad alto livello ci sarà un museo e un dire nell'anno in senso per la gente comune anche perché la genetica non si può studiare senza tutti non è possibile riuscire a fare e a capire la le i fatti di biologia e generazionali senza la partecipazione voluttà degli individui perché la genetica si fa con le famiglie si fa con le popolazioni si fa con con la partecipazione di tutti
E quindi naturalmente bisogna a spiegare a tutti che cosa significa tutto ciò
Il il motivo della della mia del mio intervento non poteva anche essere molto superficiale però pertanto lei chiudere dicendo perché sempre gli stessi cugini d'America che fanno sempre presto a trovare delle delle cose
Degli aspetti pratici come come iniziativa di asilo mare che rende dottor Colombo ha ricordato sono venuti hanno formulato un decalogo questo decalogo è stato appena pubblicato in un libro
Di DeWitt Suzuki che non è ancora inventa Maneggio gentilmente me l'ha dato io francamente avrei voluto che fosse noto lui lì a fare qui a fare questa discussione etica
Etica e genetica tra l'altro in inglese genetica scrive Genetics che non ha niente a che vedere con l'etica come in italiano genetica
Etica e dentro la parola ma non c'è nessun h è da Genetics diventata genesi Xfce e al fine di questo suo interessante escursione sui rapporti tra biologia molecolare e infatti
Sociali ed etici lui a sottoscritto questi dieci punti ve li dico brevemente in italiano
E riassunti e per comprendere ivi in lei motivazioni etiche che possono essere legati alla genetica moderna uno deve in innanzitutto capire l'origine dei geni la loro natura il loro ruolo nei processi ereditari e le possibilità di controllarli
Due la gran maggioranza delle differenze ereditario umane sono pochi geni che ovvero non condizionate soltanto da una coppia di geni che ma da molte coppie di gente
E involgono l'interazione di molti geni quindi dannoso proclamare come qualche volta si fa una reazione correlazione causale
Per esempio tra il comportamento umano e dei cosiddetti singoli difetti ereditari
Tre
L'informazione sulla costituzione genetica di un individuo dovrebbe essere usato per informare costui o costei piuttosto che imporre delle decisioni ha costruito accostati
Quattro
Mentre la manipolazione della genetica delle cellule somatiche è un problema di scelta personale che avete a che vedere con l'individuo
Il giocare tenteremo non esattamente giocare ma il giocare con le cellule germinali non lo è la terapia delle cellule germinali senza il consenso di tutti i membri della società dovrebbe essere assolutamente proibita
Cinque lo sviluppo di armi biologiche sulla base di
A Bossi te l'applicazione dalla genetica è moralmente inaccettabile così come l'aria di segretezza che circonda queste iniziative sei l'informazione contenuta nelle molecole genetiche e vulnerabile attraverso le cosiddette mutazioni per l'effetto del sole la radioattività di sostanze chimiche e altri agenti ognuno di noi ha la responsabilità di sviluppare una howe runners significa una una coscienza del potenziale valore mutanti Cino delle circostanze ambientale che ci circonda
Sette fino a che avremo un migliore completo
Comprensione
Del possibile dei possibili della natura dalla biologia degli scambi genetici tra specie distanti tra di loro in natura noi dovremmo Consip con Turandot rispettare molto strettamente i limiti delle speci
E almeno provvisoriamente fino a che non sa non avremmo saremo capaci di nel comprendere ciò che la genetiche ricombinante può le frettolose Nereo Rocco ricombinante può avere sa a questo livello
Otto le differenze ereditarie Enti sia quelle umane che quelle di specie non umane sono una risorsa planetaria preziosa la variabilità genetica in altri tempi
Ed è nel nostro migliore interesse di conservatrice la cioè di non far nulla per eliminarla come diceva poc'anzi peronisti
Nove l'accumulo di conoscenze genetica da sola
Non garantisce la saggezza e la capacità di utilizzare questa informazione
Se questa conoscenza si miscela ad altri ad altre premesse
Extra scientifica indicativa natura ci può portare alla follia
E dieci
La ricerca di principi etici che Possa aiutarci a in questa queste scelte così difficili personali e collettive della genetica della scientificità scienze biologiche in generale è un processo molto lungo e difficile
Per arrivare a concretizzarono dobbiamo convincersi di andare al di là dei limitatissimi delle dei limitatissimi confini della scienza occidentale
Ed è la filosofia occidentale da soli deve essere uno sforzo globale
Grazie
Ringraziamo il professor Siniscalco e diamo adesso la parola alla professoressa Rita Levi-Montalcini
Io ringrazio ma mi sembra alquanto imbarazzata io sono arrivate in ritardo perché era un'altra conferenza con Renato Dulbecco proprio sul problema del genoma
Quindi non ho potuto sentire le prime relazioni sono arrivata quando parlava e parlo molto bene l'amico il professor Umberto Colombo il professor Veronesi e attualmente più risorse uniche Scalco
Posso solo fare qualche genere secca osservazione lunare all'aspetto più storie purtroppo veronese ha dovuto partire la domanda la faccio in via generale splendida
Questa idea dei comitati etici ma chi gestisce il gestore
Cioè con e si comporteranno questi comitati che noi consideriamo eccellenti quali saranno in principi che indirizzerò hanno nei bar ospedali saranno ognuno autonomo impropria perché noi siamo sicuri della buona fede del desiderio anche della competenza
Ma noi dovremmo per qualcuno che li gestisce
Cioè non possiamo lasciare nei vari ospedali nei vari centri come diceva
Anche di altro genere scuole o fabbriche chi sarà quello che darà la piccola eccome comportarci Nuccio troviamo di fronte a un potrebbe problemi molto seria come è stato detto
Delle etica del DNA ricombinante ed altre così io vorrei sapere ed accuse dipenderanno eccellente
Gli diedi introdurle che anche nel nostro Paese ci siano delle persone che si che considerano questo grave problema del quale facciamo di fronte di queste immensi aumenti di potenzialità di agire se tuttavia questi non sono venti
Dirette il possono far del male
Altra cosa che non ha molta importanza e molte conseguenze con quanto gli ho detto ma non so se è stato già trattato è un problema serio quello della vivisezione che dovrebbe rientrare tre problemi da considerare proprio ieri ho ricevuto dagli Stati Uniti un'idea foglio nata in fretta
Diretto dalla più bel vinse il premio Nobel di neurobiologia di anni fa dove molto si preoccupano degli Stati Uniti di questo problema della vivisezione la prima cosa che dice di un bel mandando in giro questo foglio indicativo
è che noi potremmo dire a tutti i malati in tutti gli ospedali tu non saresti qui non saresti Benito se si fossero applicate le leggi oggi restrittive cioè giustissimo
Anche qui una regolamentazione che noi non abbiamo in Italia
Ma la prima cosa che io vorrei proporre aboliamo il nome sinistro diffide sezione
Perché vivi sessione implica un Assad col desiderio di sofferenza
E nessun scienziato che io conosca anch'essi Tertius tuttavia noi conosciamo che ci sono stati degli abusi degli usi illeciti degli animali insomma amo gli animali fortemente però questo non dovrebbe portarci all'impedimento di quegli esperimenti per il quale tutti noi praticamente porci under grazie negli Hubert Wieser diceva la prima cosa è il primo obbligo dite a tutti i malati tutti quelli che si presentano poi tu non saresti qui oggi se non avessimo condotto seppure con le regole che purtroppo non ci sono ancora debbono esserci quella quindi la mia
Finale di questa breve non voluta che non immaginate introduce brevissimo intervento e questo io chiederei che la parola vivisezione così sinistre e chiave gliele dei toni così oscuri sia abolita nella nostra modo di parlare non si palle di vivisezione si parli di esperimenti secondo siano regolamentati non si facciano sperimenterà caso sappiamo che purtroppo abusi ci sono stati e gli animali hanno sofferto indici pendente in base al desiderio che oggi per fortuna non c'è più di avere la libera docenza io considerato splendido che si abolisse la libera docenza che era la ragione di tante pubblicazioni inutili
Tuttavia arrivati questo punto permettiamo
Che si facciano esperimenti per regolamentati sugli animali salvando al massimo ricordando che noi dobbiamo rispettare la loro sofferenza ma stiamo attente nel non dare al estremo opposto cioè impedire la possibilità di ricavare informazioni indispensabile per il progresso della medicina grazie
Grazie al premio Nobel Rita Levi-Montalcini adesso la parola Gianni Baget Bozzo
Appare chiaro
Che esiste un timore verso la scienza e la tecnica
Proprio perché le proposte che che abbiamo ascoltato cioè poi di stabilire per dir così un istante ulteriore Rispetto
Gli scienziati tecnologi che possano apprezzare le loro conclusioni
Dal caso di Galileo in poi
Si è pensato che la scienza e la tecnica fossero solo produttrici i vantaggi
Da questo momento in poi si pensa che non sia così
Campagna degli interventi qui svolti tendo proprio in qualche modo a garantire un soggetto alieno a alla scienza per in qualche modo giudicare il tipo di processo che ha il sapore in qualche modo questo riguarda anche la democrazia può la democrazia nella sua piena
L'impiego sviluppo il dibattito possano in qualche modo essere il luogo in cui gli uomini come collettività umana sia proprio no delle prospettive che la scienza come scienza pone se guardiamo infine questo problema
E diamo che esso è
Già così di grande complessità dire che non è nemmeno questioni di etica laica
Che in realtà
Il problema così imposto riguarda tutte le posizioni possibili
Ovviamente a quelle religiose fondamentalmente
è un problema nuovo
L'Airco nel senso che obiettivo e azionare
Non nel senso tradizionale in qualche modo una differenza religiosi temi fondamentali
Del società
Dispetto il pensiero comune oggi non esiste secondo i punti in punti determinatissimo
Quindi ne ho qui un problema nuovo che è quello di come governare politicamente la fine lo sviluppo scientifico e tecnologico
Quando si pensa è etica
La si pensa ora in questo senso ultimo quella di non un atteggiamento groppo in gola punti qual è il problema che abbia questa capacità introdurre un elemento alieno nel governo del processo di sviluppo
Che altrimenti queste governato interessi finanziari economici militari e così via
Ma
La difficoltà ulteriore
è che Point
Molti problemi di quelli che sono oggi il postino
Non sono facilmente solubili nei cui del terzo mondo ne quelli la bomba demografica né quelli Energia
Nessuno dei problemi e colomba qui elencato oggi una evidente facile soluzione la complessità
è tale che in realtà la previsione
è obiettivamente difficile e quindi anche diciamo così ritiro riportare laicamente ai soggetti politici la decisione non è poi facile perché di questi problemi noi non abbiamo una conoscenza piena
Dunque se è questo il problema fondamentale mi sembra e di capire però questo importante che i problemi etici importanti oggi sorge livello collettivo
Perché appunto
Commedia guardando il Primo Mondo quel terzo mondo
è un problema etico è enorme
E Roma collettivo che l'umanità Sylar praticamente concentrando un mondo unico e i problemi che essa avverte sono conseguentemente premi collettivi
Tutti e soggette in qualche modo eh
Va be'appare anche dal dal interventi Paolo Martelli in fondo
La sua opinione suo sensato dibattito
Rispetto a questo ho dei problemi
Ecco
A questo punto
Sorge la domanda che cosa ellittica
Perché ci aspettiamo tanto da lei
Che cosa il giudizio etico quale forza perché occorre ritrova di comprare
Li attraversiamo connetteva chiamato della secolarizzazione
Una grande crisi dell'etica
Tra l'altro litica tradizionale era rivolta fondamentalmente all'individuo
Mentre qui per problema etico è sempre apparso un problema collettivo
Che cos'è dunque l'etica perché possa sopportare questo peso
La crisi che abbiamo vissuto
è fondamentalmente la crisi del grande Concetto che ha dominato ucciso accidentale che quello di legge è il concetto ebraico Vito trapassato ha perso cristianesimo
E che ha qualificato poi di fatto col nome di legge naturale un tutto il pensiero
Europea dal segugio sesto in poi e quaestor
Concetto di legge
Come un qualcosa di obiettivo che sta innanzi a noi
Siamo quindi un volto è terminato temuto passarlo al mondo Giosa al mondo ebraico
Come un insieme di precetti questo è più innanzi a noi
E nemmeno la laicizzazione della grande categoria avrai di profezia Turani doppia rivoluzione dettavano criteri a rivoluzionario per come agire
Sono oggi
Più praticabili
Quindi e viviamo in un momento in cui i propri Dior
Le grandi idee di legge medievali borghesia in forma diversa e idea di rivoluzione che dava agli atti un ordine non solo più
Proprio nel momento in cui poniamo così forte l'accento sull'etica
La dimensione di individuale dell'etica carte peccando che quando accadono così dei valori di civiltà
Chi viene colpito immediatamente è in fondo l'individuo che non ha più singolo che non da tutti i punti di riferimento
E viviamo oggi in cui
Un tema fondamentale è la ricerca del senso mai
Abbiamo vissuto questi epoca chi ha memoria per ricordare altre epoche essa che mai un mondo è stato dominato dal ricerca del senso quanto il mondo in cui attualmente viviamo
E e cioè che nel senso e per auto è un interrogativo che ha di fronte appunto
Un fecondo nulla uno un nulla carico di possibilità una grande incertezza
Ma no una risposta
Quando risposte vengono date oggi in chiave religiosa per esempio essi divennero facilmente integri il mio stette e fuggono dal reale problema cioè la tendenza che il timore genera nel nostro tempo a usare il fatto religioso come fuga dal problema del Governo
E ittico democratico del mondo
E questo è un po'e questo è una grande complicazione
Dell'arbitro il terreno per il giorno di oggi che si svolge tutto in fondo gran parte una grande fuga da questo tipo di problemi Maletti appello ha davanti appunto
è anche che cosa può dirci che cos'è dunque critica a livello individuale o più questo è il problema più e devo rispondere perché la litica come tale
Se però fossi dire morale perché gel per etica si intende la biografia della morale e per il morale amorale vissuta
L'orale vissuta del singolo a questo punto può essere dominata da esperienze anche esperienze collettive
Credo che oggi dobbiamo far riferimento a una facoltà umani percepire i valori e di uniti gli espedienti
Dico questo pur divisa individuale perché se non comprendiamo chi all'individuo investiamo pensare a un'etica politica e regoli democraticamente i conflitti culturali e sociali
Perché le pubblica in fondo era appunto un insieme di individui
E rendendo individuali oggi sono fortissime è anzi di aumento di forti fortissime a un tutte affermazioni individuati quindi credo che arriverà individuare oggi possiamo dire che esiste una domanda di senso e possiamo abita anche pensare che possono essere elementi apparsi due elementi che possiamo chiamare riferimento i valori poiché l'individuo sempre si riferisce a un valore l'uno né quel né essere che guardi solo al a cosa l'avesse nonché guarda e qualcuno che guarda al valore un valore indefinito l'orizzonte incerto
Che molte volte John riempito che ora rimane interamente Scopeto ma e infine matte insieme fondamentale dell'uomo il valore oggi come si ponga incardinare non infidi immediatamente
Diverse
E immobile sale ma in esperienze di Corioni fedi perché in realtà rispetto al problema che questo che viene viene offerto oggi non vi è differenza tra credente Dio non credente la stesso questo sì lo stesso prima che noi tutti in quali esperiente esodi significative fino in fondo che Locci uomo ostentare
Potrò comprende anche il mondo sovietico in questo termine
Abbia raggiunto in questo drammatico se entro due esperienze fondamentali esperienze e valori cioè esperienze reale consentono internare Maroni uno è il valore assoluto della persona
Il
Questo mi pare olio un elemento che chiamerei previamente e Chicco
Tant'è vero che oggetto dichiarazioni dei diritti
Do evento etico che insegnamento che perché è un è un punto che cresce nel mondo di al visto il mio inno sovietico ma anche in Africa è possibile una introdurre temi i diritti umani
Questo e non è ancora un tema istituzionale ma è un grande tema di consenso morale i diritti dell'uomo questi sì
E Cuba del singolo uomo non dell'umanità come tale all'utopia d'umanità rivoluzionarie proprio del del singolo
Secondo elemento è ugualmente sperimentate con altre esperienze ad a Malpensa ecologica anche che noi siamo un corpo notare che esiste un mondo unico e i cui natura anche parte questa seconda esperienza di valore incarnato in esperienza pur quindi secondo me sui due noccioli e ICI morali ore di spero di questo per morale oggi su cui è possibile costruire non dirò solo un pensiero etico ma anche politicamente un comportamento
Perché appunto morale vuol dire qualcosa in uno un sentimento di valore incarnato negli uomini della prassi in modo che il si possa contare sulla loro risposta e quindi sia politicamente vitale nel senso anche le prospettive indicate da Paolo Martelli
Quindi in questo questo mi pare il fatto positivo di oggi io ritengo che dietro nuovo filone di cultura agli che implode
Che ha forme poi svariate che Dari fino a sinistra comunista in Graglia che vede in questo mondo
Un nuovo di perdizione
In fondo la filosofia ha in fondo scomunicato insieme a questo
Monte non logico al motel vale
Credo che invece qui si ci voglia qualcosa come
Un'estensiva Lore
E di fede speranza cioè il fatto di non accettare questo pensiero e di credere che il non accettarlo il respingerlo sia un atto creativo giacché esattamente accettare questa avventura come tale sia quello che lo con le consente di andare a buon fine
Cioè di è la parola quel fatto spirituale proprio esattamente spiritualità causalità che l'uomo può avvenire desiderando
E impegnandosi conseguentemente in un processo che fonda le sue esperienze e sui valori incarnati esperienze
Cioè il anch'io certo progettualità nasce questo luogo in questa forma oggi perché chiude oggi nessuno può produrlo
Nella chiesa distaccato nessuno oggi può educare veramente le persone Nella complessa vizi del nostro tempo
Era esperienza stessa che dietro quindi dobbiamo contare sulla Materazzi uno diverso l'esperienza umana
Come fa e come forza politica anche forse perché e importante fare riferimento ad esse
Come un il il momento in cui è possibile a vere un sussulto di partecipazione ora prospettiva globale in realtà Duomo cominciano a essere mondialmente va notato anche giovani palo seconda sentita sociale e questo cambiamento a livello morale significativo per cui pensiamo e crediamo che dentro la grande Ventura tecnologica maturi una condizione umana diversa che posa Jack gettare dividere un progetto collettivo di mondo poiché se proprio bisogna giusto individuare quello che occorre è un cambiamento così individuale sino a questo punto
Questa è la morale
L'altra certamente questo sì
Per due ragioni uno per in realtà
Non esiste USA motivazione specificamente cadente in questo senso lo potrebbe crede anche la fine del mondo
Il Papa no detto l'articolo tredici gaudente Poli crede che la Caven trovare finisca bene ma di vista ridurre perché se anche alla alla catastrofe finale all'Apocalisse
E inoltre perché i in fondo le sue nessuna fede come tale ha qualcosa di rispetto a questo atteggiamento
Che sia conforme posso pensare che esso sia conforme al cristianesimo e al primato della carità Kerpen il cristianesimo rispetto al primato e la legge capo dell'ebraismo
Ma debbo dire che questo è un motivo aggiunto in realtà la speranza è che ci sia diciamo così un popolo che vi ha sede in questi valori e conseguentemente di nuove
Tenga conto che
Sempre di più si troverà di fronte a esperienze a fatti ignoti a problemi nuovi da sempre più coinvolto in quel questa prospettiva di cambiamenti che e il come tali non non ha previsto questo proprio accade
Che l'uomo
Che crea il suo mondo proprio perché lo crea non lo conosce in questo dico è falsificato non è che li conosciamo quello che facciamo noi non conosciamo con il facciamo ma la mente non abbiamo nessuna sicurezza
Che questa nostra avventura non sia perduta che la scimmia nuda non sia il caso di un universo
Invece
Di questo non abbiamo nessuna razionale un po'strano se uno dimostra che non possa essere così lato occorre evidentemente un altro elemento di credere che non sia così
E questo mi pare elemento fondamentale ti possiamo introdurre proprio qui
Come evento di una anche elemento di un morale c'è una morale della speranza
Uso queste parole perché non credo che sia perché anche etica morale son cose diverse
Che si debba dire che sia solo proprio
Diciamo così della morale religiosa di usare parole come Fede Speranza e parole valore di questo tipo
Credo che nella visione globale dell'uomo comunità al di sopra Rizzo di religiosi parole queste che speranze sull'essenzialità sia essenziale per esprimere l'atteggiamento creativo verso i Grande Progetto svenimento ma
E questo mi sembra il
Se da questo punto nascerà sempre sull'odio nasceranno poi organi deputati a ciò bene debbo dire però che io temo anche un pullulare di una dico un po'lunare dieci cinismi potrebbe essere pericoloso moralismo altamente pericoloso
Quindi anche su questo bisogna fare attenzione
Non so se sia sempre giusto espropriare l'operatore della sua qualifica in quel momento
Non credo cioè che l'uso del problema avvenga con i comitati etici soltanto e così via sempre la certamente più complesse sono di questo non è soltanto tuttora in licenziati di governo dell'opera che è possibile garantire che ci sia buona
Viviamo avete su questo punto diciamo così anche potenti minzione empirica comprendiamo che esiste un momento più grande ma devo capire che se non si realizza solo con una struttura è certo però molto importante che oggi dopo lo Stura lirismo topo tutte le le ondate gli Petrassi canali toglieranno distrutto il nucleo vitale dell'uomo proprio glielo hanno spezzato in campi sapere proprio di proprio in queste realtà di oggi emerga invece il concetto di un uomo che sa impegnarsi per il futuro e quindi tende a dare delle regole di comportamento a una società mondiale questa sua mondializzazione è certamente un grosso evento
Poi politico storico culturale
è quello tipico intendiamo come etica sono semplicemente le regole di questa confidenza che possono fondarsi non sull'imposizione ma se esperienza umani comuni legati a valori già la scommessa sta nel fatto di dire che c'è veramente oggi l'esperienza umana comune legata a valori che sono il valore del singolo e quello di romanità come corpo di insieme grazie
Grazie Baget Bozzo adesso la parola al professor Maurizio Mori responsabile dei programmi di bioetica la cento di ricerca Politeia
Grazie io inviterei
L'ha detto a portare magari la lavagna che vuol dovevo fare qualche schema se se si si si può per contenere per facilitare la comprensione di quanto verrà dicendo
E nel mio intervento intendo cercare di chiarire che cosa e lavoretti esclusi
Maurizio Mori volevo un attimo avvisare per il pubblico che vede se ne andò via che dopo l'intervento del professor morì e chiuderà la mattinata il ministro Ruberti i pregherei pertanto di fermarvi con noi alla fine che la mattina grazie
Allora io cercherò di dispiegare in dieci minuti che cos'è la bioetica di presentare alcun i principali problemi in proposito il termine bioetica è ormai diventato termine comune
è stato introdotto nel linguaggio nel mille novecentosettanta mille novecentosettantuno
Il partito e quindi vent'anni fa circa vent'anni fa
è stato introdotto da un oncologo
Certo Potter
Il quale concepiva la bioetica come una nuova scienza la scienza della sopravvivenza lui diceva circa da un collaudo si chiedeva se l'uomo non sia come per la natura quello che il cancro è per l'uomo
E ha osservato che fino ad oggi un problema che è stato già discusso più volte
Fino ad oggi il la sopravvivenza dell'uomo è stata garantita dall'istinto ma diceva pozzi diceva Potter oggi c'è bisogno di una nuova scienza ecco la concezione e di poco di Potter secondo cui la bioetica è una scienza è una nuova scienza appunto biologica
E normalmente criticata perché si osserva la cosa è stata detta più volte anche stamattina che la bioetica i la scienza non da valori la scienza descrive ma non prescrive
Pertanto si dice e questa è la definizione che ne dà la Insight sottratte la visione di un pigia o Baio Ethics
La bioetica si dice etica applicata etica applicata ad un particolare campo di indagine in particolare come l'etica medica è l'etica normale applicata alla campo medico la bioetica elettrica applicata ad un campo più ampio che comprende non solo l'etica medica ma anche altri fattori
A questo punto il grosso problema è decisione chiesto già Baget Bozzo me lo chiedo anch'io che cosa è l'etica
Ed in proposito io cercherò di spiegare che cosa eretiche di far vedere come mai è sorta la bioetica e forse cercare di fare incentra il suo cinque sei minuti
E mi scuso nella brevità con cui devo sintetizzare tutti i passaggi ma cercare di dare quella prospettiva globale che il professor Veronesi chiedeva e forse anche una risposta al problema che ha posto la professoressa Rita levi Montalcini almeno in linea tentativo
Allora che cosa elettrica per fare questo mi sposto lì davanti
No
Si arriva allora che cos'è l'etica per dire questo è un quadro una cosa molto semplice
Cioè tutti noi abbiamo delle intuizioni cerca ciò che è giusto o sbagliato
Allora abbiamo l'insieme di intuizioni ad esempio noi riteniamo che sia giusto essere vestito in una certa maniera per certi colori eccetera alcune di queste intuizioni sul giusto sul vagliato hanno una caratteristica fondamentale
E cioè quella di essere di avere una forza preminente
Cioè queste sono le intuizioni morali allora
Le intuizioni morali sono alcune delle intuizioni su ciò che è giusto è sbagliato e sono quelle che è una carezza internistica preminente ad esempio noi possiamo ritenere che andare vestiti con una cravatta di un certo tipo non sia giusto dal punto di vista estetico ma possiamo ritenere che Marie vestiti in un certo modo non sia giusto dal punto di vista morale e perché questo a una forza preminente l'estetica si può dire magari cambia conosce questa è la moralità di senso comune cioè l'intuizione su ciò che è giusto o sbagliato in senso comune
Tra queste intuizioni e qui sta il punto fondamentale sono distinte in due sensi riversi cioè alcune intuizioni sono più generali e più forti
Cioè altre sono più specifiche e particolari allora sì sia sale che distinguere tra principi
Enorme derivate o intuizioni particolari enorme
Ecco l'etica in che cosa consiste consiste latte il compito dell'etica consiste nell'individuare quei principi particolare che sono i più generali
In base ai quali noi partendo possiamo giustificare poi partendo da queste intuizioni non intuitivi deriviamo alcuni di questi intuizione che sono più generali i principi
Sono di un certo tipo e qui abbiamo la differenza tra le varie teorie etiche in particolare abbiamo due teorie etichette
Etica una si chiama etica deontologica
In quanto dirigente per riuscire a rendere conto di tutti i vari levare intuizioni adesso quasi troppe quasi finendo il suo modesto uno quando noi abbiamo per rendere conto risulta questa intuizione abbiamo bisogno di diverso i principi etici ad esempio il principio fare il bene e la dall'altra parte il principio sia equo sì giusto
E dall'altra parte invece abbiamo Retiche utilitarista
Secondo cui c'è esiste solo un principio solo fare il bene
Problema complicato e che nelle etiche e deontologiche spesso i principi confliggono nel caso dell'etica medica lo citava professor Veronesi quando si toglie si tratta di dover fare il bene di una persona si scontrano due principi a volte bisogna mentire per fare il bene di una persona è che i principi che si scontrano il punto di fondo e questo la bioetica sarebbe o meglio la discussione sui problemi etici a partire da tutti questi principi
Cosa servono i principi questo punto fondamentale i principi servono per giustificare le varie intuizioni morali che noi abbiamo esempio concreto servono all'intuizione morale che sia in ingiusto
Andare vestito in una certa maniera ad esempio con le donne più o meno lunghe nel caso nella moda femminile ci si chieda giustificato non è giustificata questa moda
Noi andiamo a cercare il principio e dal principio vediamo se il principio riesce a giustificare l'intuizione se l'intuizione giustificata la possiamo mantenere nella moralità raffinata se non è giustificato dobbiamo abbandonarla come intuizione superstiziosa e così via
Il problema è che noi abbiamo diversità di opinioni riguardo a quali sono i principi e il dibattito bioetico
Che vale sempre e dovunque quasi presupponendo che queste intuizioni del senso comune che noi abbiamo siano di per sé immutabili nello spazio e nel tempo
A me pare che questa soluzione non è non riesce a spiegare come mai
La bioetica
Discuta non solo i problemi nuovi che sono stati citati cioè quello dell'energia quello dall'ingegneria genetica ma che gran parte dalla bioetica sia su problemi vecchi cioè il problema dalla porto Petronella contraccezione il problema l'eutanasia cioè problemi che sono di di lunga tradizione ci bisogna chiedersi come mai
La bioetica sia anche questa vecchia discussione cioè
Abbia a che fare con questa vecchia discussione allora la mia risposta semplicemente questo secondo il mio parere
Oggi è cambiata sono cambiate alcune intuizioni fondamentali nel senso comune
Cioè infatti è cambiata un'intuizione fondamentale che è quella che riguarda la qualità della vita che io chiamo la qualità della vita e o o per lo meno è entrata in crisi quella che si dite chiamo sempre la sacralità della vita umana
Oggi non seri che si ritiene che fondamentale per l'uomo sia la appunto il benessere la qualità la dignità della persona e dell'individuo
E non tanto la sacralità nella vita come legge oggettiva e stabile pertanto è così farei una breve una breve questione un nuovo preda schema lo schema finale
Oggi noi ci troviamo in questa situazione
Da una parte abbiamo Lettica principio di sacralità dalla vita
Era tra l'altro abbiamo il principio di qualità dalla vita
Ora qui abbiamo poi i vari principi etici qui abbiamo le teoria deontologiche
E qui abbiamo l'utilitarista
Ecco voglio solo sottolineare questo le teorie deontologico sono quelle appunto che hanno vari principi voglio sottolineare questo che la grande divisione oggi sta tra principi di qualità ai principi sacralità della vita perché perché e con questo concludo davvero quando noi ci troviamo di fronte a un conflitto di doveri nel caso in cui te l'ho detto prima mentire o fare del bene
Per risolvere il conflitto di doveri noi dobbiamo fare avere un un metta criterio un criterio in base al quale comunque risolve il conflitto di doveri
Ora questo criterio di solito è sensato che sia un criterio di tipo utilitaristico cioè comunque principio del tipo file venne e pertanto quando si ammette che ci sia un conflitto un del conflitto sia risolvibile con l'eccezione al principio allora noi abbiamo un etica la qualità della vita l'etica la sacralità dalla vite invece determina è caratterizzata dal fatto che il principio sacralità è un principio assoluto
Cioè che non ammette mai sazio
Per cui noi abbiamo sempre il conflitto specifico se volete un esempio
Esemplificativo nel caso valutano Silvia caso eutanasia e tipico perché circa talvolta l'unico modo per risorse per far del bene alla persona per ucciderlo cioè un conflitto
Se noi mettiamo o anche una sola eccezione una sola eccezione a bordo diciamo che il principio non uccidere non è assoluto se invece ridenti crediamo il principe sacralità dalla vita dobbiamo ammettere che sia giusto
Consentire che una persona soffra fino alla fine anche inutilmente ecco questo il principio e allora e con questo concludo davvero
La differenza il problema quello e oggi ci troviamo di fronte proprio quello di uno scontro tra due tipi di etiche l'etica dalla sacralità eretica la qualità della vita
Probabilmente questo tipo di contrasto e quindi problema molto opportunamente posto la tipo dalla professoressa Montalcini chi custodisce cinque scusa
Custodia costosa Nokia che che governa il Rugby come amanti questo è un problema importantissimo ma è un problema
Esattamente
Simile a quello che ci si chiedeva nel Seicento
Chi è che governa chi è che governa i governanti dallo Stato
E forse a questo punto io direi che la nascita la bioetica segna un un inizio di una nuova questione la questione biologica perché l'uomo nel Seicento ha cominciato ad estendere la volontà di dominio
Sulla vita politica oggi pian piano vestendo la capacità di dominio anche sulla vita biologica e proprio per questo non abbiamo bisogno di nuove armi dal punto di vista la riflessione etica e credo che il modello elaborata dal professor Martelli
Si collochi esattamente come un tipo discussione per cercare di conciliare un'etica della qualità dalla vita con questo ho concluso che ringrazio e mi scuso perfetto
Grazie al professor per morì Pericle brillante bello affascinante intervento molto affascinante
E adesso chiuderla mattinata ai lavori di questa mattinata il ministro Ruberti
E siccome i lavori ricominceranno praticamente subito
No abbiamo detto è Riccardo interveniente viveva prima vinceva
Siccome i lavori riprenderanno praticamente dopo un'ora di intervallo in questo breve intervallo si può mangiare qualcosa qui direttamente al CIPE grazie
Anzitutto vorrei aggiungermi a quanti hanno sottolineato l'importanza di questo convegno che non è usuale vedere cioè discutere di problemi etici collegati questioni generali in particolare oggi per la scienza
Prima di queste riflessioni finali vorrei dire due questioni che in qualche modo mi mettono in difficoltà
Anche perché mi permetta di chiarire di ieri il alcune questioni
La prima è che mi sembra evidente
Anche sulla base di quanto è avvenuto prima negli Stati Uniti e questa avvenendo negli altri Paesi
Che ormai si è creato un filone di pensiero filosofico
Che intende affrontare le questioni pratiche e si è creata diciamo si sono creati dei centri di studio degli e Sperti
I quali affrontano questi problemi cercando io osservare certi criteri certe metodologie per esempio tipico in questo caso è stato l'intervento di apertura di questo convegno di Paolo Martelli
Che si dedica a questi problemi
Io rispetto a questi interventi di persone che coltivano questo filone di pensiero non posso che sentirmi come uno sprovveduto di metodologie di criteri generali posso al più essere testimonianza di sensibilità di problemi che non diciamo possessore di un metodo generale per affrontare la varietà delle questioni che abbiamo di fronte
Che qui poi si sono concentrati sulla bioetica e non riguardano solo la Pirelli che riguardano l'ambiente e per essere più vicini o anche questioni più eccetera
E qui in effetti se si riflette vengono poste fino alla relazione generale poi sono stati ripresi in alcuni interventi alcune scelte fondamentali Carmelo vengono proposte
Cessi parliamo di etica
O di metodi per affrontare problemi etici
Cioè delle metodologie che permettono di fronte alla complessità e alla varietà delle questioni che insorgono per affrontare i singoli problemi
Sono scelte abbastanza radicale
La seconda la questione sì a un punto di vista individualista un punto di vista collettive di di tipo collettivo come veniva ricordato a Baget Bozzo privato o pubblico ecco quindi si recupera si recupera forse una sensibilità alla alla necessità di affrontare certi problemi da un punto di vista collettivo da un buddista pubblico visto che poi si devono trasferire alcune cose anche delle leggi delle normative che regolano i problemi
Quindi mi pare che sono sul tappeto questioni importanti
Che richiedono anche una diffusione
Delle degli studi e delle ricerche su questo campo oltre che il dibattito per raccogliere testimonianze Problemi punti di vista e certamente coloro che operano sul campo possono essere possono portare un utile contributo
La seconda questione che volevo dire la seconda difficoltà in cui mi trovo e che concludo
Nei lavori di questa mattina dove quasi tutto è stato già detto e quindi il rischio della ripetizione e molto molto importante
Io farò qualche riflessione farò qualche riflessione partendo
Anzitutto da i fenomeni che caratterizzano lo sviluppo della scienza
Per poi vedere come si pongono rispetto a questo sviluppo in maniera sempre più consistente problemi etici beh nel sessantatré fu pubblicato un famoso libro Little Saëns big science
Quale dimostrava che oggi se si fa il conto degli scienziati che vivono sulla Terra
Si trova che l'ottanta novanta per cento di tutti gli scienziati che siano mai vissuti sulla Terra dicono ci e che l'ottanta novanta per cento del prodotto della conoscenza viene osservato da un ricercatore che inizia a vivere oggi
Cioè un ricercatore che oggi si introduce nella carriera durante la sua vita sarà osservatore dell'ottanta novanta per cento ciò che produce la scienza nel mille ottocentotrenta c'erano cento riviste oggi ce ne sono cento mila
Sei milioni all'anno di pubblicazioni scientifici con un aumento di mezzo milione alla quindi una crescita dimensionale e noi
Secondo fatto uno interazione sempre più profonda tra scienza e tecnologia
Tra scienza e la sua applicazione applicazione sia che incide praticamente in tutti i momenti della vita dell'uomo perché incide nell'apprendimento nel lavoro nel tempo libero quindi trasformazioni obiettivamente radicale
Però ecco accanto a questa crescita quantitativa secondo me ci sono tra i fenomeni
Di tipo nuovo due addirittura nuovi qualitativamente
E sono dopo questi che fanno nascere in maniera drammatica e problemi etici
Il primo il primo a una data e il mille novecentoquarantacinque
Non dobbiamo dimenticarci le bombe di Hiroshima e Nagasaki
Era la perdita dell'innocenza della scienza
Creò la crisi nel campo della fisica
Una crisi mai superata
Mai superata e che viene descritta molto bene da Paolo Rossi nella sua enciclopedie di storia della scienza con
Con l'indicazione della Bindo di Dedalo
Vedo lo aveva costruito contemporaneamente
Sia il labirinto per difendere il Minotauro
Che uccideva i giovani sia il filo per uscirne
Quindi aveva sia lavorato per il male e per il bene quindi in effetti c'è nella scienza e della tecnologia sempre questa ambiguità di utilizzazione della scienza
Questo certo poiché e questa ambiguità non è risolubile non è risolubile molti scienziati Boy hanno pensato che con la scelta personale possono sfuggire a questa ambiguità voglio ricordare un celebre Brindisi
Che fu fatto a prima acché embrici
Da matematici in cui Brindisi diceva alla matematica pura e che non serva Hannes
Uno che secondo me è una suggestione un po'ottimistica perché è difficile pensare che quei risultati della scienza non possono essere utilizza
La seconda questione secondo fatto nuovo secondo fatto nuovo
è legato alla possibilità della manipolazione genetica
è un fatto che mette in discussione come è stato ripetuto più volte stamattina
La possibilità del controllo della specie non solo del singolo
Questo è un fatto che l'umanità nona mai potuto fare in maniera così importante e incide su due momenti importanti che sono quello dell'ingresso nella vita e della morte ecco perché è nata la bioetica
Qui è stato ricordato quand'è nata è nata negli anni settanta negli Stati Uniti ed è nata insieme proprio con quel filone di pensiero che si dedicava abbia
Misurarsi in sede filosofica con le questioni pratiche con le questioni concrete
è stata trasferita stata comincerà avessi una certa eco in Italia negli anni ottanta e anche in altri paesi
In Italia in verità i centri che si occupa di questo sono molto pochi
C'è stato un centro
Nato mi pare che la prima volta che se ne parla da su riviste italiane su riviste italiane Rivista di Filosofia e un fascicolo del mille novecentottanta che fu dedicato alle questioni di bioetica
Poi c'è stato il centro di bioetica di Genova la cattedra l'unica finora esistente ragazza di bioetica
Nello ottantatré ottantaquattro sulla Cattolica con il relativo centro di bioetica e indenni da un comitato di bioetica nazionale fu fatto nell'ottantaquattro completo ai lavori nell'ottantasei questi lavori giacciono in qualche luogo inutilizzate
Ecco questo è un altro punto fondamentale e cioè rispetto a questo secondo fatto nuovo della biologia moderna dell'ingegneria genetica nasce la esigenza di studiare questi problemi
Terzo fatto terzo fattore importante secondo me sul dal punto di vista delle questioni che pone è quello della crisi
Del modello che pensava all'Islam inesauribili da delle risorse dell'attesa cioè in cui la natura veniva considerata come
Una risorsa
E ci e fu nel mille novecentosettantadue la messe in crisi di questo modello con il rapporto del Club di Roma preparato dal Massachusetts Institute of Technology
In cui si fece emergere questa contraddizione profonda tra risorse limitate le possibilità di utilizzare la natura e nacque anche qui sempre negli Stati Uniti
Un filone di pensieri legato alla difesa ambientale
L'etica dell'ambiente l'etica della terra
E in questo
Poi con varie con varie con vari filoni secondari gli animalisti perché l'allora difesa non solo dell'uomo ma anche del senziente in generale
Di qui il problema della vivisezione quindi i problemi che pongono in questo senso il problema cioè di far crescere un valore che pensa non alla
All'individuo ma alla valore dell'ecosistema ecco questi mi sembrano i tre grandi fatti nuovi
Cioè l'energia atomica
La biologia
La limitatezza delle risorse e quindi diciamo i problemi di rispetto dell'ecosistema per la sua influenza diretta tra l'altro sulla vita del anche umana
Ora rispetto a questi problemi si pone ed è quello che io vorrei affrontare che cosa come collocarsi rispetto al problema della ricerca scientifica e della dello sviluppo della scienza
E della utilizzazione dei risultati fascinoso
Ecco io sarei portato e questo è il contributo che però sottopongo un po'a avrei voluto sottoporre alla discussione uno sottopongo soprattutto alla riflessione di chi si dedica a questi problemi
Mi pare che empiricamente sia veramente importante fare una distinzione netta
Tra libertà della ricerca libertà della scienza e uso per i risultati della scienza sembra banale ma è abbastanza importante perché
Perché la storia ci insegna che tutte le volte che si è voluto limitare la libertà della scienza la libertà della ricerca non è venuto niente di bene quindi hip le preoccupazioni che nascono dai grandi problemi che la scienza solleva perché non circa solleva
Non dovrebbero indurci più diciamo
A apporre ostacoli alla libertà della scienza voglio ricordare qui qui è stato ricordato da Baget Bozzo il caso
Il primo grande contrasto quello di Galileo sulla questione della modello del modello andrò diciamo dei dei modelli astronomici però dobbiamo ricordare anche il darwinismo
Quindi quando ci fu gli ostacoli perché si perdeva una certa concezione della dell'uomo rispetto agli altri esseri viventi e poi dobbiamo ricordare durante il nazismo la fisica Arianna con il premio Nobel che considerava la teoria di Einstein un imbroglio giudaico
Oppure durante lo stalinismo il rischio di una biologia socialista insomma cioè che abbiamo avuto esempi storici in cui si sono avuti influenze
Negative a proposito dello sviluppo della scienza e allora il problema un primo problema secondo me importante quello di affrontare il problema della libertà della scienza
In libertà della ricerca e questo non è un problema si
Non è un problema semplice società moderne e complesse industrializzate
Perché nelle società complesse esistono due obiettivi seri
Esiste questo desiderio di far crescere la conoscenza di indagare ma esiste poi l'interesse collettivo di concentrare le risorse su grandi problemi di interesse per lo sviluppo del sistema
E allora qui ecco bisogna porsi il problema di come intervenire
Nella scenetta
Dei la concentrazione di risorse sui grandi obiettivi finalizzati però assicurare e garantire uno spazio per la ricerca libero e questo mi sembra un problema fondamentale ed evitare per evitare di essere poi travolti storicamente ai fatti si si consolidano
Tentativi di ostacolare la libertà della DC
Problema molto diverso è quello dell'uso dei risultati della ricerca questo è un problema invece molto importante
Ho trovato in un libro io non lo voglio farmi io perché può essere una battuta che diventa troppo popolare che la guerra è troppo importante per farla fare ai generale
La scienza troppo importante per lasciarla solo nelle mani degli scienziati cioè l'uso della scienza e anche un uso che deve essere controllato dalla società
Perché i problemi che ci sono relativamente alla possibilità di influenzare lo sviluppo del sistema produttivo
E quindi e avere impatto con costi sociali che debba hanno valutati di agire sull'ambiente di agire sulla vita dei singoli sono questioni che devono essere controllate
Questo come si fa
Come oltre che con i meccanismi politici io credo che dal punto di vista della scienza della cultura occorre anche attrezzarsi a fare e quindi occorre alimentare anche da noi lo sviluppo
Ti ricerche studi su questo argomento perché così avviene altrove
Cioè io credo che abbiamo un appuntamento del nostro Paese questo settore di studi e di ricerca nona sostegni adeguati
In effetti diciamo abbiamo come ricordava poco fa una sola cattedra di bioetica nelle università
Abbiamo solo qualche centro di ricerca occorre in qualche modo che cresca
Crescono istituti i centri i luoghi di ricerche di approfondimento del modo in cui può essere affrontato
La complessità delle situazione e quindi anche offrire poi a coloro che devono prendere decisioni in questo campo o alla
Comunità
Alla
Diciamo a un pubblico più largo la possibilità di partecipare consapevolmente le scelte però non ci si può non si può diciamo rimanere in una situazione in cui le questioni vengono affrontati di volta in volta singolarmente
Perché ormai sono così numerose così frequente cresceranno che attrezzarsi del avete anche degli strumenti metodologici è una questione importa la seconda è quello di far crescere la conoscenza
Di far crescere la conoscenza non solo con dibattiti di questo tipo ma anche in altre forme cioè in sostanza io credo che ci sia un largo spazio
Affrontare in maniera laica in maniera
Aperta i problemi che ci sono di fronte anche perché il problema vero è che ci sono sempre ormai sempre più spesso conflitti di valori conflitti di interessi
Non me esatta valutazione del consenso delle opinioni comune su un certo problema
E si e e e e chiaramente in sede pubblica non si può pretendere di risolvere questi problemi e facendo prevalere un suo motivo di orientamento ideologico un solo tipo di interesse oppure una valutazione del tutto approssimata di qual è il consenso medio diffuso ecco quindi
Ricerca da un lato e approfondimento di queste tematiche per attrezzarsi metodologicamente ad affrontarli in maniera sistematica diffusione della conoscenza io credo che sono due appuntamenti
Essere in questo campo presenti in maniera molto più concrete devo anche dire a proposito di comitati etici mi rendo conto della difficoltà che diceva di cui parlava
Tra professoressa levi Montalcini e però noi non possiamo sfuggire a questa funzione
Il nostro Paese è l'unico forse ormai i Paesi della Comunità europea che non ha un comitato etico nazionale
Ultimamente tra l'altro in febbraio proprio sia il Consiglio d'Europa sia la comunità europea hanno invitato a costituire comitati etici nazionali
Su certe tematiche per esempio la sperimentazione sugli embrioni si sta elaborando in sede europea la normativa non si capisce perché l'Italia non debba partecipare a questo processo di elaborazione la normativa in sede europea attraverso un comitato etico dico nazionale costituito in modo pluralista sia scientificamente si è io logicamente che faccia da osservatorio in questo processo permetta di partecipare nelle assist internazionale
Al dibattito e al confronto che è in corso e viceversa
Questa questa alibi dell'atteso che lascia spazzini dieta iniziative solo personali penso che sia obiettivamente pericoloso grazie
Chiudiamo i lavori di questa mattinata che riprenderanno a tra un'ora circa la presidenza è stata presa dagli sette Garessio e
E adesso buon appetito grazie
Questa tremato fino
Sì ma non
Riprendiamo
Il nostro convegno
Oggi pomeriggio discutiamo di
Etica ed economia
L'introduzione discussione
Affidata a Francesco Forte che ha la parola
Molte grazie grazie agli intervenuti in particolare
Agli amici che discuteranno dopo di me arricchendo questo dibattito
Io ho voluto anche dare un titolo particolare a questa introduzione che basi e legami etnici dell'economia del mercato
Per chiarire che in questo vasto tema si sceglie questo argomento peraltro già di per sé anche Luís molto vasto
Il sistema di mercato il modello portante delle relazioni economiche nella società contemporanea
La produzione dei mezzi economici domina la nostra civiltà anche se per alcuni è un fine mentre per altri è un mezzo per alcuni è un obiettivo da massimizzare e per altri un vincolo
Però elevato e crescente da rispettare
Qui grandi protagonisti del potere nella nostra società non sono gli eserciti ma le intese non i generali ma i capitani d'industria e finanza quando si pensa alla sfida del Duemila
Si pensa soprattutto ciò che nella produzione innovazione tecnologica allora riusciranno a fare le grandi multinazionali sia pure con la moderazione con la guida dell'intervento dello Stato
E forse sotto il condizionamento delle scelte dei lavoratori o dei loro rappresentanti chiamati a partecipare all'impresa
O a consumo vivamente partecipare all'impresa e dopo che mediante il voto universale furono chiamati a partecipare le scelte politiche il fatto stesso che si discuta tale tema della democrazia di impresa fa comprendere ove sia il cuore del potere nella nostra società
Dovunque vi è un problema di potere vi è un problema giuridico ed etico di giustificazione di quel potere e di confine a quel potere nei confronti degli altri tipi di poteri e dei valori
E nei confronti delle altre specie dello stesso potere la giustificazione etica delle relazioni di mercato in un regime di proprietà privato
E la giustificazione etica dell'impresa e della grande impresa di mercato
Cioè di quello che comunemente viene chiamato il capitalismo sta nel fatto che non vi è altro sistema che riesca a produrre con efficienza il benessere economico globale e che consenta la democrazia questa una volta era un'affermazione
Chiamiamola di parte oggi è condivisa da tutti compresi paesi che si trovano in altri sistemi economici che guardano ai nostri sia per la produzione con efficienza sia per la democrazia
Ma a ben guardare ciò discende dalla gara dalla competizione surrealista dal fatto che il mercato competitivo di per sé limita il potere e dà luogo a risultati oggettivi indipendenti dalle decisioni dei singoli
Prese come dice Hayek a razionalità limitata
Il mercato competitivo genera cioè tramite la concorrenza l'equilibrio fra l'offerta e la domanda senza oppressione della domanda la famosa benevolenza forzata del birraio e del macellaio di cui parla Adamo Smith e dà luogo a pagamenti commisurati ai meriti economici quali emergono nella gara dunque abbiamo un tema pregiudiziale di etica economica che condiziona la legittimazione del sistema di mercato
E la legittimazione della crescita dell'impresa dalla crescita del profitto della crescita del potere dei managers e dei proprietari
Il rispetto delle regole di lealtà
Della concorrenza la concorrenza come gioco equo ha un valore etico perché assicura risultati giusti in quanto corrispondenti al fine per cui si giustifica il mercato con la proprietà privata
Che è quello come si diceva poco fa della produzione di benessere economico generale secondo le esigenze della domanda e del conseguimento di mezzi economici come si diceva poco fa
Commisurati allo sforzo o al merito per chi dà un apporto al benessere economico generale tramite il nesso del mercato
La teoria etica della Chiesa cattolica in genere quella cristiana mi sembra dovrebbe cercare di fornire un contributo in questa direzione collaborando in questo compito coll'etica laica
La Chiesa cattolica affermando il diritto di proprietà come attributo della persona e il diritto al benessere non potrebbe oggi assumere le posizioni anti economica di un tempo non solo quelle che assunse nei primi secoli dopo Cristo
E dalle quali si è via via liberata dei molti secoli successivi ma anche quelle del giusto prezzo del giusto tasso di interesse passare dalla negazione del valore etico del denaro alla dottrina del giusto prezzo e dalla negazione della legittimità del prestito a interesse alla teoria che l'usura
E illecita in quanto implica o consiste di un tasso di interesse eccessivo comporta di voler stabilire non già le regole etiche del gioco ma i risultati del gioco
Considerati etici in viso in virtù di un giudizio esterno
Che si sovrappone al mercato il che è contraddittorio se si vuole il gioco del mercato
E alla lealtà all'equità del gioco che bisogna invece prestare attenzione
Del resto una parte della dottrina del giusto prezzo dell'usura come si sviluppò agli albori del capitalismo
Anche tra i teologi alato della discussione dei giuristi aveva a che fare con il G inganni e con gli abusi di posizioni di potere quindi con le regole del gioco
E non con i risultati del gioco
Ma mentre i filosofi etici cattolici del passato né cercato la difesa del mercato mediante regole no la difesa dal mercato mediante regole di protezione come quelle corpo riti corporative
Ciò che occorre è di difendere il mercato plurale leale mediante regole di protezione dalle corporazioni e mediante i due grandi principi regolatori della gara leale
Quello della divisione dei poteri e quello della parità di accesso in regime di trasparenza a una pluralità di giocatori che operano in condizioni di parità di diritti all'informazione senza ingannare e rispettando i patti sono clausole elementari ma fondamentali
Del gioco e può parità di accesso in regime di trasparenza pluralità di giocatori parità di diritti all'informazione
Non ingannare rispettare i patti
Le regole del gioco della finanza internazionale quale si va determinando in questo periodo non paiono granché ispirate a questa concezione
La costruzione del grande mercato del novantadue non sembra essere granché permeata da questa preoccupazione se si leggono i discorsi
Prevalenti tra gli operatori economici e anche politici e soprattutto ispirata al principio della deregolazione che a volte via invece le regole etiche del gioco ecco di cui sopra
Il mercato leale plurale bisogna però avere il coraggio di affermarlo morale
Il mercato reale plurale
Morale e introdurlo nel settore pubblico dalla sanità alla previdenza i trasporti e i servizi locali all'istruzione vuol dire moralizzatori
Cioè il ragionamento che ho cercato di fare in questa introduzione e che invece che fare una critica esterno al mercato bisognerebbe o i suoi risultati occuparsi di porre con cura e di far rispettare con cura le regole del gioco leale e paritario e plurale
E poi accettare i risultati e bisognerebbe convincersi che ciò è una importante conquista morale rispetto ad altri modi di organizzarsi e di comportarsi nella società
E che in particolare ciò implica se svolto in questo modo ove introdotto anche nel settore pubblico
Dalla sanità alla previdenza i trasporti e i servizi locali all'istruzione una grandissima moralizzazione
Ma il buon mercato produce bene i beni non fa il bene l'imprenditore che giustifica il suo profitto
E quello che dagli azionisti ai premi che dagli addetti più produttivi sulla sola base del mercato non provveda alla giustificazione etica del suo potere bensì a quella dei limiti
Relativi Inter soggettivi al suo potere
Abbiamo visto poco fa le regole del gioco queste sono regole di giustificazione
All'esercizio del potere non regole di giustificazione del potere non è la base etica del mercato ma la base etica del potere nel mercato
La giustificazione etica del mercato non nel mercato sta come si è detto prima nella sua capacità di produrre benessere generale
Quindi non l'equità del gioco ma nel fatto che il gioco ecco produce benessere generale quindi in definitiva sta nella capacità di portare a piena occupazione
Tutti coloro che desiderino o si diano da fare per essere occupabili Stein una spesa pubblica
E qua mente ampiamente diffusa per l'istruzione che da equità la gara economica in quanto basata sulla regola di pagamento del gioco in regime di mercato concorrenziale leale a ciascuno secondo il suo lavoro
Stanno alla spesa pubblica per il
Benessere sociale che consente di realizzare la cooperazione sociale come mutualità fra soggetti normali nelle varie vicende della vita
E come altruismo verso i meno favoriti
Se dunque il principio di Rawls per cui le disuguaglianze prodotte dal sistema economico si giustificherebbero soltanto qualora i frutti
Badano soprattutto a vantaggio dei meno favoriti appare unilaterale in quanto è in effetti un maxi mentre peraltro la giustificazione etica del potere del mercato sta nello stato del benessere nella sua triadi occupazione iscrizione sicurezza sociale
Nessun'alternativa razionale in termini economici in termini economici troviamo al mercato
Un economista dirà e dirà bene che per arrivare alla frontiera di Pareto la Soro organizzazione economica possibile è quella del mercato ed è il capitalismo di mercato
Ma il benessere economico non è tutto la frontiera di Pareto e mono dimensionale
Anche nel pensiero del suo otto guarda agli interessi dell'uomo alle decisioni dell'uomo è una griglia di efficienza per l'attuazione dei diritti dell'uomo che trascura i diritti della natura
So bene che pronunciare il termine diritti della natura appare ad alcuni in contrasto con la morale laica cioè razionale liberamente costruita in quanto ammette un soggetto esterno a noi ciò che contrasta con il postulato che noi ricaviamo ogni regola con la riflessione della ragione che è in noi individui umani
Ma è proprio questa riflessione che ci fa capire che noi siamo una parte molto importante ma non gli arbitri della natura che ci circonda e di cui siamo costituiti
La natura il nostro ambiente e anche il nostro essere individuale fatto di natura e non solo di ragione
Riconoscere i diritti della natura come Codice etico invalicabile implica due principi etici e pratici fondamentali
Il primo è che nessuno è proprietario di ogni cosa che nessuno perciò può cedere il diritto a inquinare distruggere quella parte di natura che è indisponibile per la sopravvivenza globale della natura
Non si tratta dunque di sapere come nella versione di calabresi del teorema di cose
Se sia più efficiente assegnare i diritti di proprietà sui beni ambientali ai potenziali inquinatori o i potenziali inquinati
Lasciando poi che siano i secondi a indennizzare i primi perché non inquinino
Se ne hanno convenienza o i primi a indennizzare i secondi per il diritto di inquinare c'è il beneficio che così ottengono con la produzione supera i costi dell'indennizzo e decidere su questa scelta
In base alla osservazione di quale sia il punto di vista più efficiente per favorire questi accordi così detti con di sviluppo verso la frontiera di Pareto
Si tratta di riconoscere invece che la natura il diritto all'esistenza come assieme di specie viventi
E come assieme di componenti in organiche naturali ha il diritto che le sue leggi
Siano fondamentalmente rispettate allora non c'è questa scelta tra l'inquinato ore inquinato chi dispone dei diritti di proprietà diritti di proprietà in questo caso se si parte da questo punto di vista non sono disponibili a nessuno meglio appartengono alla natura come tale questo è il primo principio che si ricava dall'enunciazione apparentemente metafisica che la natura i suoi diritti
Il secondo principio ancora più importante del primo che gli arriva dal riconoscere i diritti dalla natura cioè la natura come soggetto ha chiesto in tal modo ci appare come un giocatore che ha diritto ai frutti della cooperazione a cui partecipa con i suoi fattori produttivi dunque quando si svolgono le attività economiche non basta rispettare l'ambiente e compensare i danni che si fanno adesso con azioni era integrative applicare cioè alla natura un principio paretiano Devole esteso
Di compensazione dei danni occorre sopra compensarla agire per avvantaggiare la natura dare adesso a una parte dei frutti del benessere
Per migliorarla applicare un criterio paretiano forte di partecipazione della natura i vantaggi della creazione di mezzi e di progresso tecnico che a bene anche con i suoi fattori produttivi in pratica per esemplificare in base a questo principio per cui la natura è un soggetto e quindi un soggetto che partecipa al gioco economico e ha diritto alla sua equa parte dei risultati
Non basta a risparmiare le foreste bisogna farle ricrescere
Ciò comporta di accrescere a favore delle generazioni future il patrimonio naturale anziché di farlo decrescere
Noi siamo partiti nella vita con una dotazione di beni
Equo che lasciamo agli altri futuri esseri umani non gli stessi ma maggiori beni poiché è la nostra cooperazione con il passato che ci consenta di nostro di che ci consente di produrre il nostro benessere attuale
Il debito con i giocatori del passato è un credito dei giocatori non nati del futuro verso di noi debitori
Il potere che viene esercitato sul mercato così non solo una sua delimitazione nel mercato ma anche al mercato
Occorre rispettare i diritti dei soggetti che non sono presenti sul mercato la natura e i futuri
Riconoscere il carattere strumentale del mercato come gioco cooperativo fra soggetti la cui dignità va tutelata
Non è suscettibile di mercato
Ovviamente il rispetto dei diritti dei futuri pone un grosso problema etico per l'economia pubblica in relazione al debito pubblico palese e a quello occulto
In cui fa spicco il debito degli istituti di previdenza sociale verso i più i futuri pensionati che pagano oggi dei contributi ma per fortuna mia questo tema esorbita dalla trattazione di etica pubblica che stiamo svolgendo
Etica pubblica che riguarda il mercato e non la costituzione monetaria e fiscale
Andiamo avanti la divisione del lavoro eleggono è puntigliosa la divisione del lavoro e l'economia di scambio hanno nei confini e sulle basi che si sono viste una giustificazione etica
Ma questo non appare sufficiente per dare loro oltreché utilità dignità
L'economia è un regno dei mezzi ma può anche essere e deve essere un regno dei fini anche qui l'etica tradizionale ha peccato spesso di miopia il detto chi non lavora non mangia si riferisce al valore etico dell'economia come mezzo
Ma il lavoro è anche fine e lo scambio basato sulla divisione del lavoro come dice Durkheim in pagine appassionate e anche fine
Da qui nasce l'etica delle professioni al di là del Codice etico dello scambio leale pur plurale rispettoso dei diritti della natura e dei doveri contributivi verso lo stato del benessere a cui mi sono riferito prima
Cioè nasce dal fatto che lo scambio sia non solo mezzo ma anche un fine che il lavoro non sia solo un mezzo ma anche fine
L'etica della dignità delle professioni ed ai lavori in senso ampio come attività svolte a regola d'arte e creative
Vissute soggettivamente e come relazioni di simpatia con gli altri il marxismo ha molto contribuito denigrare questa prospettiva concependo il lavoro come un incidente di percorso
Un precedente etico importante invece lo troviamo nell'etica religiosa e in questo caso quella della Regola di San Benedetto con il suo motto ora la bora
La partecipazione dei lavoratori all'organizzazione del lavoro l'informazione la partecipazione consultiva dei lavoratori dell'impresa alle sue scelte
Fanno parte di questa concezione del lavoro come fine e non solo come mezzo per guadagnare del lavoro come arte della fatica o come esercizio del lavoro come l'attuazione di un progetto dell'uomo come Ulisse
Però Ulisse non basta nella società di oggi in cui gli scambi umani sono quasi tutti economici e in cui non si vive senza divisione del lavoro e senza scambio continuo
Vi è un'etica della simpatia che preme affermare e ritrovare Adamo Smith argomentava che il macellaio il birraio il marcia Yo ci danno la carne le bevande la stoffa che ci occorrono servendoci con premura non per simpatia ma per il gioco della concorrenza guidato dal tornaconto
Però proprio Adamo Smith scrisse un trattato dei sentimenti morali fondato sulla simpatia et io un che poco prima ispirò queste tematiche
Che è il fondatore a mio parere dell'economia politica classica
Ha dimostrato che le grandi convenzioni sociali come quella del diritto di proprietà della moneta del linguaggio nascono dalla convinzione che essi avvantaggi non tutti il che implica il sentimento di simpatia per il prossimo
Dunque alla base dell'economia vi è la simpatia questo sentimento questo almeno è il ragionamento dei fondatori della teoria
Della concorrenza dei fondatori della teoria etica della proprietà privata
No l'egoismo petto e scritto l'uomo è un animale sociale la divisione del lavoro lo scambio non ci porta non solo la frontiera di Pareto
Ci portano al mercato come Agorà come incontro umano
Il sorriso del commerciante o del professionista o dell'artigiano del bancario al cliente non è ci auguriamo solo un sorriso interessato
Allora sarebbe ipocrita come il suo buon giorno quando entriamo il suo arrivederci e grazie quando usciamo
Ma sentiamo che non è così
In ospedale dal medico e dall'infermiere
Sul treno dal controllore a scuola dall'insegnante
All'ufficio postale o di polizia dal funzionario e all'uscio di casa quando suona il postino
Ciò che noi desideriamo è anche un sorriso rassicurante un rapporto umano di simpatia non solo un rapporto burocratico contribuente funzionario
Pino ufficio in fabbrica ci vogliamo salutare con cordialità e scambiarci un piccolo aiuto quando possiamo non solo vivere un rapporto gerarchico e funzionale del resto l'economia non funzionerebbe di continuo converrebbe attuare il paradigma del dilemma del prigioniero e del libero pascolo attore se dovessimo fare il nostro lavoro esercitare la nostra professione
Unicamente per il calcolo utilitaria del tornaconto perché quando non siamo visti ci converrebbe non lavorare
Quando non siamo controllati ci converrebbe non rispettare i patti mentire e così via famoso anello di Gige
E allora invece noi rispettiamo i patti non mettiamo lavoriamo anche quando non siamo controllati
E non anche per la convinzione che invece ci motiva che il lavoro ben fatto un dovere e per la motivazione che abbiamo per le controparti con cui collaboriamo un sentimento di simpatia
E allora i problemi che noi ci dobbiamo porre non sono solo quelle di circondare il mercato l'impresa il gioco del capitalismo con una corona Etica affinché la nostra società sia vivibile
Ma anche quelle di porre un movente disinteressato un legame etico nelle attività per il mercato e di mercato
Il mercato l'impresa alla professione servono non solo per chi in termini di denaro via Successo ma anche per gli altri che a causa di ciò riescono davvero abbastanza denaro per vivere in un modo per loro appropriato
Una parte di questi è costituito dai giocatori meno fortunati nella caccia al denaro che lo stato del benessere riesce ad aiutare coi contributi degli altri più fortunati
Ma un'altra parte la maggiore non è al vertice del successo pecuniario della propria attività perché non si muove secondo queste direttrici di massimizzazione
Non è al vertice per altre ragioni
Perché invece che massimizzare il denaro con un minimo vincolo etico molti esseri umani vivono per un massimo etico vincolato da un minimo per quanto alto e crescente di ricerca del denaro
Per massimizzare il benessere economico generale è sufficiente che il vincolo di questo minimo sia alto
Dato che la massimizzazione economica s'avvantaggia del Rispetto volontario di regole che deriva da convinzioni etiche al di là del tornaconto
Ma per massimizzare la felicità della società umana presente e futura e della natura
Occorre un massimo etico o un altro vincolo etico ricco di spirito di ricerca di amore del lavoro ben fatto e partecipato e ricco di simpatia
Il mondo immaginativo e creativo il mondo pieno di simpatia la cui felicità in una natura felice noi cerchiamo non ce la può dare a pagamento il Club mediterranee per quanti sforzi facciano i suoi simpatici animatori
Grazie
Se n'era Francesco eclettico come sempre
L'ingegner De Benedetti
Vorrei dire che ora
Apprezzato moltissimo la il contenuto la fantasia
Della relazione del professor forti in particolare questo
Questa affermazione che il mercato nasce da un concetto di simpatia trova il concetto totalmente nuovo almeno per me deve estremamente efficace estremamente
Appropriato
Ecco la ragione per la quale io sono qui a me prima di tutto perché sono stato invitato evidentemente ma la seconda è quella perché penso che quello che mi si chiede sia una testimonianza su questo tema
A mio parere alquanto abusato
Almeno negli ultimi negli ultimi tempi uno di quei temi che è diventato di moda la testimonianza di imprenditore
Devo dire che la necessità
Di ricercare una nuova etica
Pubblica razionale e laica mi trova pienamente d'accordo
E devo dire come mi trovo d'accordo la più parte delle conclusioni che in questo e i precedenti convegni Politeia a raggiunto su questo argomento tanto che poi sentendo parlare professor forte pensando a le cose che avrei detto io circa le regole mi sembrava in un certo senso inutile la mia presenza ma forse è utile proprio per riprendere in un in qualche modo cose molto simili
Io vorrei però riferirmi al concetto e al termine di etica
Ancora di più che al termine etica degli affari
Su quest'ultimo termine cioè etica degli affari coi esprimerli con molta parsimonia perché come dicevo prima ritengo che sia un
O un termine di cui si è molto Busato uno di quei termini che è diventato di moda e che quindi induce facili e ambigui moralismi
Per non cadere in equivoco vorrei subito dire quale a mio parere il problema dell'etica in economia io credo che sia essenzialmente un problema di intelligenza dei comportamenti economici e delle regole del gioco di una collettività deve fissare per attuare gli obiettivi che si è proposta
Oggi come diceva prima il professor forte la il capitalismo non è più in discussione lo è stato per un lungo periodo specialmente nel nostro Paese un periodo che ha prodotto conseguente per conseguenze pesanti che ancora ci portiamo dietro
Che ha impedito l'allargamento della base strutturale del nostro sistema industriale
Che ha favorito la crescita delle non imprese parassitarie la dilatazione norme dello stato sociale la corruzione mafiosa alimentata da una gestione della spesa pubblica deliberatamente incontrollata
Oggi credo che il capitalismo e profitto non sono più messi in discussione
Io credo che ci giunge persino all'eccesso di nascondere sotto l'etichetta di capitalismo iniziativa che sarebbe più corretto definire come abuso e sfruttamento
E si confondono con il profitto quelle che sono rendite più o meno parassitarie
Io non penso che sia capitalismo e non penso che sia profitto quello che ho ottenuto a spese della collettività presente e futura in questo rivolgono accenno che mi ricollego a quello che ha detto forte prima circa quello che noi lasciamo le generazioni future
Cioè quella quel capitalismo e quel profitto che sottraggono risorse per il futuro che distruggono senza creare che non sono il risultato di un impegno innovativo dell'imprenditore
Ecco sull'onda di questa rivincita del capitalismo cioè dei concetti di capitalismo di imprenditorialità di mercato dopo la fase di oscurantismo degli anni settanta oggi a mio parere si è dato troppo spazio ai falsi valori del mercato senza regole
Il capitalismo ha bisogno di basarsi su regole precise e non sulla legge della giungla dove chi è più forte arraffa di più a spese di chi non ha modo di difendersi e cioè a spese della collettività dei cittadini
Dobbiamo dirlo chiaramente la rivincita del capitalismo io penso al capitalismo vero ovviamente in questi ultimi anni terriera ho fatto molto concreto cioè che il capitalismo si è dimostrato la più efficiente macchina economica per l'accumulazione di ricchezza e per lo sviluppo
Tutte le altre macchine che sono state inventate dall'uomo hanno dato risultati che con l'andar del tempo ci sono rivelati più o meno fallimentari
Ma non dimentichiamo però queste cioè che il capitalismo è solamente una macchina
E cioè uno strumento che come dicevo in un intervento su MicroMega che feci nel mille novecentottantasei al servizio della crescita del sistema economico e sociale e non per lo sfruttamento di molti da parte di pochi
Tocca alla collettività fissare gli obiettivi di sviluppo e creare le condizioni perché lo strumento capitalismo sia orientato nel modo più efficace raggiungimento di questi obiettivi
Oggi da parte di alcuni
Si tende nei fatti a considerare il profitto come un fine
Mentre in realtà io nego totalmente questo questo concetto perché penso che il profitto sia solo una misura indispensabile e un vincolo inderogabile
Il profitto non è e non deve essere mai ritenuto infine l'obiettivo primario dell'impresa che invece quello di produrre beni e servizi a costi competitivi creando nuova ricchezza
Se il profitto si considerò fine si cade in una logica perversa per ottenere il profitto si rischia di ignorare e distruggere la prospettiva di sviluppo futuro dell'impresa
Talvolta in modo più ambigue pernicioso nel nome del profitto si provocano incommensurabili danni alla collettività e alle generazioni future
Se invece peraltro verso il Qdisc profitto non è considerato né un fine ne è una misura né un vincolo si corrono altri due seri pericoli
Ho crescono in modo abnorme le imprese assistite
Oppure prosperano grandi public campane is più simile a fondazioni che ha in paese e come tali strumenti di conservazione e immobilismo imprenditoriale
L'impresa è un bene sociale prezioso che va lasciato libero di esprimere la propria carica vitale non ha tutelato e orientato attraverso regole definite dalla collettività in funzione dei suoi obiettivi primari
E non penso affatto che vi sia contraddizione fra l'esigenza di libertà dell'imprenditore e la definizione di regole del gioco da parte della collettività
La condizione che l'imprenditore sia un vero imprenditore e che la collettività sia in grado di interpretare effettivamente le sue esigenze le sue finalità evitarsi regole conseguenti e serio
Però la definizione di queste regole è un compito primario dello Stato e della classe politica
Ma per stabilire regole chiare per il mercato e per il comportamento delle imprese bisogna ovviamente avere chiari quali sono gli obiettivi
Io personalmente sono convinto che la confusione la fatica con cui nel nostro Paese si cerca di definire delle regole mi pare che un esempio su tutti sia Valtravaglia Tissi travagliati suo percorso della legge antitrust
Sono frutto di una capacità incapacità di definire gli obiettivi reali del sistema
E questa incapacità di Rai che è particolarmente grave oggi in un momento di radicale ripensamento in Europa degli obiettivi e delle regole necessarie per affrontare la competizione mondiale
Ho sentito sovente in Italia in particolare i nemici
Che del di qualsiasi stabilimento di regole dire ma aspettiamo che la c'è uniformiamo ci alla c'è o vediamo prima che cosa farà certo
Adesso sono è un atteggiamento assurdo l'ho espresso quando sono stato a testimoniare alla Commissione industria
Al Senato per una ragione molto semplice
Che le nuove regole che la Ceva definendo in vista del novantadue non sono necessariamente la migliore soluzione possibile per l'Italia
E questo per una ragione altrettanto semplice cioè che queste regole sono il risultato di una contrattazione tra coloro che già dispongono dichiarare normative nazionali
E intendono imporre a livello comunitario per avvantaggiare nel proprio sistema economico industriale
E non credo dunque che chi è è assente da questo gioco come in realtà è l'Italia
Si troverà poi ad accettare quanto deciso da altri e non penso dico che sia la migliore delle soluzioni
Nell'assenza di obiettivi di regole esplicite si sviluppano le regole mafiose gli abusi del potere e la corruzione che sono un grave ostacolo all'imprenditore che non intenda rinuncerà al suo ruolo
In un sistema così costruito diventa quindi assai più difficile lo sviluppo di un capitalismo intelligente mi si creano invece condizioni che vanno a tutto vantaggio di modelli distorti di pseudo capitalismo grezzo grezzo e parassitari
Chiamo capitalismo intelligente quello che considera obiettivo delle imprese non il profitto ma la potenzialità di sviluppo attuale e futuro
In un'ottica di bilancio allargato di costi e di Riccardo
Mi sono apparentemente tanti bilanci sani che in realtà sono truccati perché non includono i costi collettivi che l'impresa ha determinato e che in tempi successivi ricadranno sulla collettività sull'impresa stessa
Oggi la responsabilità di costruire un sistema economico eticamente corretto e lasciata in troppo larga misura alle imprese io credo che in questi ultimi anni gran parte dell'industria dell'industria italiana ha dimostrato una intelligenza imprenditoriale tanto più sorprendente perché congiunto ad una situazione di pesante rigidità il ritardo del sistema istituzionale
E credo che l'industria sia stata capace di cogliere il senso dell'innovazione tecnologica il senso della globalizzazione dei mercati il senso di validi
Ripensare in funzione delle nuove tecnologie della nuova dimensione dei mercati a strategie strutture organizzative
E vi è stata una positiva evoluzione della cultura nella mentalità aziendale di molte imprese che le ha portate ad autodistruttive delle regole di Ford comportamento lei questo insisto su questo concetto dell'auto di finire cioè sono regole che le imprese si sono auto imposte e che spesso vanno nel senso del rafforzamento del mercato del capitalismo talvolta sono regole che innovano significativamente che aprono la via a nuovi sviluppi
Voglio citare un caso personale penso che la proposta di nuove relazioni industriali che è stato elaborato in Olivetti e concordata con il sindacato in materia di informazioni di collegamento delle retribuzioni per risultati economici dell'azienda
Sia un modo che tiene conto di questo spazio da dare nuove sviluppi non solo delle relazioni industriali ma obiettivamente della creazione di ricchezza che deve basarsi inevitabilmente su un consenso all'interno dell'impresa e più penso che questo accordo sia un esempio di intelligenza economica
Da parte dell'impresa da parte del sindacato perché mira lo sviluppo tenendo conto di una situazione che è profondamente mutata nell'organizzazione dell'impresa ed in particolare in organizzazioni di imprese che si occupano di tecnologica
Si può ancora ricordare che oggi vi è una preoccupazione nuove reale in molte imprese circa la necessità di una maggiore responsabilizzazione in tema di inquinamento dell'ambiente anche in caso di assenza o confusione delle regole in materia e quest'ultimo mi pare un punto significativo l'ha toccato prima anche il professor forte è chiaro che l'intelligenza spuntare delle imprese non può andare oltre certi limiti
La competizione diventa leale solo se c'è un'uniformità di regole da rispettare per tutti di costi addizionali da sostenere per ridurre l'inquinamento
Se non ci sono regole oppure se queste regole non vengono fatte rispettare
La protervia di chi è insensibile ai costi sociali ed economici di lungo periodo scardina il sistema della competizione leale e in modo ancor più grave dissuaderli iniziative intelligenti da parte di altri interessi
Il risanamento etico dell'economia italiana deve basarsi su un sistema Stato è un sistema delle imprese che procedono in sintonia
L'uno lo Stato definendo i grandi obiettivi collettivi fissando le regole per il buon funzionamento del mercato verso questi obiettivi
L'altro fornendo il potente motore dello sviluppo intelligente e della sistemazione della ricchezza
Finora questa sintonia è mancata e il paese ha sofferto del crescente divario fra il rinnovamento del sistema imprenditoriale da un lato e l'arrancare delle istituzioni dall'alto
E questo divario che frena lo sviluppo di un capitalismo saranno
Non c'è intelligenza economica quando lo Stato non è in grado di rimettere in ordine i suoi conti
Quando continua a creare voragini nel proprio bilancio vuoi per l'inefficienza di tanti enti pubblici vuoi per l'incapacità di definire chiari obiettivi per il sistema Paese
Quando i larghi strati sociali rafforza la presenza per la vendita del garantismo quando premia il non cambiamento il nonno rischio il non lo sviluppo
Non possiamo farci illusioni
Non è con un generico appello a comportamenti eticamente più corretti che sistema italiano si rinnova occorre una svolta nella cultura del Paese a livello di istituzioni e di sistema politico
Occorre dare una risposta chiara interrogativi del tipo verso quali obiettivi collettivi
Presso quale società Alitalia si muove quali sono i valori prioritari quali sono le regole da rispettare
Ecco nell'attesa di una risposta a questi interrogativi da parte della classe politica imprenditori hanno dato essi stessi né i fatti nella principale nella maggior parte dei casi alcune risposte concrete
Ma obiettivi e regole sono una responsabilità primaria della classe politica perché lo Stato che deve modi mediare tra la molteplicità degli interessi delle imprese e delle classi sociali
Ed è una responsabilità pressante perché si tratta di tradurre in un sistema articolato e coerente quei principi che il Paese nelle sue componenti più vitali siano essi imprese o cittadini sta indicando sempre più esplicitamente
Questa mi pare sia la sfida che sta davanti alla classe politica
Una sfida enorme ma anche affascinante
Perché offre l'opportunità di costruire qualcosa di radicalmente nuovo
Introdurre finalmente intelligenze razionalità
In un sistema che oggi nelle sue strutture di base è certamente inadeguato lo sviluppo degli anni novanta e alle esigenze di un capitalismo più sano più intelligente eticamente più corretto
Grazie Benedetti ha ora la parola De Rita
Credo che l'invito che mi è stato fatto di fare una riflessione su questo problema dell'etica
L'economia l'etica degli affari
Si ricolleghi non tanto professione di economista che non ho ma quanto quella di ricercatore sociale
E da questo punto di vista la cosa che mi colpisce di più in quest'ultimo periodo in questi ultimi anni
Non è tanto la moltiplicazione delle chiacchiere sull'etica e sull'etica degli affari
Quanto la moltiplicazione delle etichette
Noi usiamo troppo a mio avviso la parola etica al singolare né ai fatti ci troviamo di fronte a una sorta di rottura
Degli schemi unitari di riferimento da la parola etica la parola etica
Qualcosa che in qualche modo andata perduta al singolare
Perché la parola etica appartiene a una cultura del sistema
Ha un'idea di un sistema all'idea collettiva di una collettività di una comunità
è un'etica per tutti non un'etica per i singoli o per i singoli gruppi
Lei dica al singolare infinite
Possiamo anche piangere di questo ma certamente non c'è più
La stessa in fondo dimensione culturale della della morale cattolica ad esempio portata alle ben S o alla vita buona di porri che
è stata travolta da una certa
Dose di viver bene invece che il benessere
Oggi invece di aprire un'idea collettiva globale morale della propria vita
La stessa cultura
Mitica dello della rivoluzione che ha portato tanta etica pensate quanto sono stati etici i comunisti per molto tempo
Anch'essa finita non c'è più etica della rivoluzione o non c'è più etica da un modello rivoluzionario della società comunque unita lei è la più antica conservazione della società cioè la religione cattolica nella più recente delle utopie rivoluzionarie
Sono riusciti a mantenere la parola etica al singolare come riferimento collettivo per tutti quanti noi
Per darci un'etica che fosse comune a tutti
Devo dire che neppure negli ultimi anni mi perdoneranno gli imprenditori
Questa idea dello sviluppo che pure sembrava di fronte alla conservazione di fronte alla rivoluzione un modo diverso di fare etica un'etica dello sviluppo credere nello sviluppo come posso come grande epica di questo
Secolo è finita tutto sommato bene
Pensiamo all'etica dello sviluppo che sta dentro una grande enciclica curato Populorum Progressio
E tutti i testi che erano preparata dibattere Brady Sebregondi di Balbo
In venti oggi a distanza di tanto tempo nessuno più neppure il Pampa attuale riscrive pezzi degli artigiani
Della Populorum Progressio Zippo chi fa sviluppo chi partecipa la trasformazione del mondo partecipava trasforma alla creazione del soprannaturale
Dove lo sforzo umano veniva associato alla creazione soprannaturale di TG oggi chi parla di sviluppo parla di crescita di PIL di trasformazioni di industrializzazione
Oppure Parla con me posso con un'epica ancora tutto sommato grezza di Teologia della liberazione di rivoluzione sudamericana l'ultimo tratto di mondo in cui l'etica e l'etica restano ancora
Legate insieme quindi danno moralità comune alla gente forse il Sudamerica della teologia della liberazione con tutti i guasti con tutti i problemi che esso comporta
Di fatto oggi la cosa di cui ci dobbiamo render conto che non possiamo più usare la parola etica al singolare
Perché la parola etica al singolare cioè come norma di riferimento come criterio di riferimento
Dei comportamenti di tutti
E una parola non più sanabile perché sono finiti i sistemi culturali ideologici religiosi o sono in crisi i sistemi culturali ideologici religiosi che davano valore alla dimensione
Posso ricordare non per i rudi tensione che il capitalismo quando nacque si trovò di fronte alla teologiche
Ha ricordato forte il problema dell'usura il problema dell'accettazione dell'Inter e del pagamento di interessi
E quando nella alla fine del mille quattrocento i cappuccini si decisero a fare i Monti di Pietà dare i soldi non a usura ma interesse
I domenicani con Sant'Antonino tra da Firenze dissero che era un peccato mortale
E la frase modernissima
Fu che non tu non puoi vendere il denaro
Perché non vende il denaro quindi il tempo il tempo non è tuo mai di Dio
Che la risposta dei cappuccini con San Bernardino da Feltre fu altrettanto moderna
Perché rispose il denaro potestà S Weller Ray Sergio cosa venti si movimentata Ester capita
La prima volta che la parola capitale entra in questa logica Della Monica movimenta
La teologia allora veniva questa capacità
Di ragionare sulle cose del mondo e di darci una cultura di padroneggia mentono etico unitario delle cose del mondo oggi forse non c'era più parteggia magari per qualcuna delle etiche specifiche
Annuncia più questa dimensione forte del venti
Probabilmente è finita la coltura Medieval
Come dice Del Noce che io non amo
Abbiamo avuto la la tragedia che da Cartesio si è andati a Niceta Cartesio se andate a Rosmini ma abbiamo confuso le due cose e la cultura moderna non ha più nulla su cui far riferimento è un mix di carattere si unisce eroismi ed ente
Non abbiamo più riferimenti unitari di etica
Io mi rifiuterei onestamente di parlare di etica al singolare
Che cosa quindi è successo su che cosa quindi dobbiamo ragionare
Dobbiamo ragionare su due processi
La prima il primo e che sul piano dei comportamenti individuali siamo passati dall'etica collettiva alla proliferazione di etica individuale alla molecola Rizza dazione merletti
Ciascuno di noi ha diritto ad avere un'etica personale
Il corpo è mio e lo gestisco come voglio
Non è soltanto uno slogan femminile è un'affermazione etica
Il figlio del mio lavoro fisco quando vogliono non è soltanto una provocazione intellettuale e anche un'affermazione etica
Il marito al mignolo moglie mia almeno cambio quando vuole
La riduzione alle per alla singola persona della etica diventa una moltiplicazione etica singola
Proliferare
Allora certamente allora possiamo usare la parola etica come con ai e minuscola come un riferimento personale in cui ognuno decide e decide in piena coscienza individuale decide poi al lo specchio di fronte allo specchio guardandosi negli occhi se ha fatto bene o ha fatto male ma non c'è più ragionamento sociale
C'è soltanto l'accettazione non accettazione della moltiplicazione delle dell'etica che diventa fatto individuale personale coscienza sia l'altro processo più interessante per il tema di oggi invece la moltiplicazione delle etiche che viene da una diversità dei processi economici
Oggi in economia c'è un'etica non c'è un'etica del mercato come si con siccome non c'è un'etica del dello Stato non c'è un'etica complessi
Ogni gruppo ogni processo economico finiscono per avere una loro etico
Il sindacato ha avuto un'etica e legalità aria per esempio per tanti anni e l'ha portata avanti con determinazione forse con qualche piccola demenza ma certamente con determinazione e sincerità
L'etica del sindacato insiste ed è un'anima e ha un'anima legalità esiste un'etica solidaristica possiamo sghignazza are più o meno laicamente sul solidarismo cattolico ma è certo che esiste in questo Paese una forte anima di solidarismo di cui alcuni tipo Martinazzoli sono i migliori rappresentanti
Quindi c'è un'etica delli capitalismo del sindacato un'edicola M un'etica del solidarismo di tutto un minuto mondo cattolico dal volontariato cattolico
Alla al piccolo assistenzialismo forse anche un po'di becera spesa pubblica di tipo assistenziale
C'è un'etica della dell'ambientalista
Perché l'ambientalista nega che ci sia un problema che si possa far prevaricare l'uomo sulla natura e che quindi c'è un'etica della natura ne conta difende nei confronti della della ampio risalto
Tecnologico dell'amplissima ma c'è dall'altra parte un'etica dell'imprenditore che dice no siamo qui per per
Giocarci i nostri talenti per rischiare per padroneggiare la natura naturale stata qualcosa che c'è stata in marzo data in mano per poter essere padroneggiare
Abbiamo un'etica del profitto ormai abbastanza chiara più o meno esplicita ma abbiamo anche un'etica della ristrutturazione dura chi ha fatto ristrutturazione nelle imprese italiane negli anni i primi anni Ottanta ritiene ed ha ragione di aver fatto un'operazione eticamente di alto profilo
C'è un'etica del riequilibrio fra nord e sud che magari ASP ha fatto spendere tanti soldini più o meno assistenziali al Sud mandate a parlare
Al sodo ai deputati meridionali e troverete che escono fuori con atteggiamenti magari Bolt si di retorica bolsa ma profondamente etici in difesa del del Mezzogiorno e del riequilibrio come fatto morale
L'economia oggi non ha più un'etica e sarebbe veramente sbagliato a mio avviso pensare di andare alla ricerca di una nuova etica per l'economia
L'economia tante etiche quanti sono gli operatori o i gruppi di operatori o le professioni interne alla vita economica
C'è un'etica degli imprenditori c'è un'etica dei degli ambientalisti c'è un'etica dei provviste
Premi di coloro che devono provvedere almeno alla al fabbisogno energetico c'è un'etica dei dei dei meridionalisti c'è un'etica di tutti
E questo che rende il la dimensione della nostra del nostro dialogo su etica ed affari particolarmente cattiva
Perché in fondo non gli facciamo un discorso un po'di Soho da Sordi
Da Sordi in due direzioni
Da una parte non capiamo che ragionare in termini di etica frammentata all'interno dei processi economici non si risolve non risolve il problema perché non si può risolvere all'interno dei processi economici o ci si ricollega all'etica individuale o all'etica di sistema o se no galleggiare lì in mezzo fra un discorso di etica individuale proliferanti e molecola Rizzato
è un discorso di etica di sistema ormai in crisi
Non ci si fa
E la seconda prigionia e che all'interno della discussione fra tante reti che alla fine potrebbe vincere
L'etica della componente più forte
La componente più forte per alcuni anni è stato il sindacato ha vinto l'etica del sindacato per altri anni è stato lento nel capitalismo imprenditoriale sarà il capitalismo imprenditoriale a vincere magari dieci o quindici anni fa era l'assistenzialismo solidaristico
Interclassista democristiano vinceva allora ma
Ecco ragioniamo allo in termini storici non in termini teorici
Ogni ciclo ha il suo vincitore e alla sua etica oggi il ciclo ha il suo vincitore che il capitalismo imprenditoriale all'etica del capitalismo imprenditoria
Ma questo non è fare un discorso e dico questo e fare un discorso di banale storicismo di banale adattamento alle cose
Il problema è di capire se questo tipo di realtà da questo tipo di realtà di successione di vincitori e di successioni di etiche si possa sfuggire
La frase più classica che si dice a questo proposito credo l'abbiano già detta sia forte che De Benedetti è che nel pluralismo delle etiche ci vogliono le
Le regole
Per poter regolare i vincitori o per poter dire che non ci devono essere poi troppo dei vincitori troppo forte
Io devo dire che da da da vecchio studente di di di legge ho sempre saputo che le regole le fanno i vincitori
Che non ci sono regole astratte che valgono per tutti
Che chi vince poi stabilisce il codice
Quindi questo discorso sulle regole non a caso non l'abbiamo mai fatto
Perché il vincitore non è mai vincitore definitivo
Sarebbe un errore forzare gli stessi imprenditori pensare che la loro cultura del vincitore di questi anni ottanta sia una vittoria definitiva così come è stato un errore per il sindacato pensare che la cultura delle capitalismo negli anni settanta era una vittoria definitiva
La verità è che il discorso sulle regole è bello ma è inadatto
A una realtà quale quella italiana dove i vincitori durano un periodo duro un ciclo ci sono i cicli dei vincitori Cichlidae letti
Il vero problema onestamente e quello se questa segmentazione delle etiche economiche
Possa essere ricondotto a un discorso generale o possa esser lasciato al discorso addirittura ancora più molecola Rizzato che ognuno sa all'etica e combatté con prodotti cioè diventare anche nell'economia come nella società ciascuno cerco orto suo ciascuno fa l'interesse suo e se lo difende come loro
Il corpo è mio e lo gestisco come voglio l'interesse reale è mio e lo gestisco come voglio con la lobby con la mafia con con un quello che vuole
Io ho l'impressione che non possiamo andare in quella direzione
Che la sedimentazione delle etiche non si risolve né ecco il discorso delle regole perché non abbiamo vincitore
Definitivo né col discorso di rinviare tutto alla ulteriore segmentazione ognuno si pratichi il proprio interesse il proprio modo di essere il proprio il proprio profitto la propria etica in modo il più pluralistico gossip
Io credo onestamente credo che sia l'unica testimonianza del posso dare qui e che invece bisogna ricominciare mi è sembrato molto bello la chiusura di De Benedetti bisogna ricominciare ragiona in termini di corpo rossa
Bisogna ricominciare a dire che noi non non abbiamo diritto di parlare d'etica se non riusciamo a parlare in termini di soggetto
Dell'etica di un soggetto collettivo di etica se il corpo sociale complessivamente senza rivoluzioni senza teologia ma complessivamente ha una coscienza di sé a una consapevolezza della sua essere strutturale ha una sua capacità di darsi cultura ed etica dal profondo
Forse don Gianni Baget potrebbe dire cose più belle di me sull'argomento però ricordo sempre che i miei maestri di tanti anni fa
Valvole Sebregondi parlavano di ente storico di società come ente storico e di società come su come soggetti storicamente determina se noi non riusciamo a riprendere in mano quel filo logico in cui si parla di etica soltanto dedica al singolare
Soltanto in quanto il corpo c'è un soggetto dell'etica e quel soggetto dell'etica e il corpo sociale e la società nel suo complesso è la società ente storico e la società
Storicamente determinata se non riusciamo a ritrovare a ricentrare un pochino il discorso su problemi di sistema
Credo che andremo tutti verso un'ulteriore frammentazione segmentazione disperazione dell'etica
Mi rendo conto che ad esempio in una cultura che tutto sommato liberaldemocratica quale quella di questa sala
Attira di più
La tendenza a portare le tante etiche sette economiche verso la ulteriore frammentazione personalistica dei singoli diritti dei singoli interessi delle singole lobbies delle singole battaglie individuali
Individuali come singoli come in prese come famiglia
E che in fondo può essere vetero sinistra riprendere un discorso di corpo sociale di cultura collettiva di autocoscienza della società di auto domenica della società
Di autodeterminazione di quelli che sono di quella che può essere un'etica di sistema
Mi rendo conto che di di può avvenire anche in brividi no alle spalle
Ecco il tre ecco il il cattolico romano qualcuno di voi può guarda direzione guardandomi sospettoso
Vero mille e la storia di questi ultimi secoli questa dimensione collettiva è una dimensione che è stata forte deve essere forte
La frammentazione fino all'esasperazione non rende
Praticamente forte una società la rende vitale una cosa diversa
Rende proliferanti è una cosa diversa io che ho cantato la vitalità e la proliferare per la proliferazione all'interno della società devo dire che oggi sento molto di fronte a questo bla bla bla su
L'etica un sulle etiche questa esigenza di ricominciare a pensare in termini di soggetto dell'Etna il soggetto sociale dell'etica non del soggetto individuale
Non c'è etica senza soggetto non c'ho etica complessiva senza un soggetto complessivo non cioè etica collettiva senza un soggetto collettivo
Se non c'è questo cade il soggetto se non c'è il soggetto sociale cade l'etica capì l'epica cade il Progetto
Sono state dette cose straordinarie su questo rapporto fra Progetto epica ed etica
Negli ultimi anni proprio perché tutti e tre la crisi tutte e tre la crisi del Progetto la crisi dell'epica la crisi dell'etica derivano dalla crisi del soggetto che è stata tipica della società moderna anche soggetti individua proprio per questo io la mia testimonianza la mia provocazione
E quella di stare attenti a questa frammentazione delle etichette acquista diversità genetiche se vogliamo starci dentro allora parliamo di tante reti che a confronto militante etiche che che sia autorevole o no si autoscontro hanno fanno feedback continua
Se invece vogliamo continuare a mantenere come nell'angolo di ciascuno di noi c'è l'affezione all'etica al singolare allora poniamoci anche il problema che soltanto un ritorno al soggetto corpo sociale ente storico società storicamente determinata dell'Italia d'oggi ci può creare sentiero difficile di oltrepassa mente grazie
No c'era De Benedetti voleva farti una domanda magari rimane
Da cinque a livello dell'ingegnere io volevo ma io volevo fare una domanda perché a me pare che ci sia una contraddizione
Ma è da un lato dice che gli obiettivi sono l'obiettivo il progetto quello a cui diciamo dobbiamo fare riferimento dobbiamo stabilire per primo
Poi rispetto a una volta stabilito l'obiettivo generale stabilire delle regole per raggiungere questo obiettivo e lei gli dice le regole le stabilisce solo vincitore per cui è inutile pensare che cosa sta nelle regole
Ma loro scusi anche l'obiettivo lo stabilisce solo vincitore riesce a capire come lei da un lato conio di ritenga possibile avere un obiettivo collettivo e poi quando viene alle regole dice la regola stabilisce sollecito mi sembra una contraddizione scusi
Cercherò di spiegarmi un po'meglio io sono
Convinto che nel corso degli ultimi anni non abbiamo avuto dei vincitori che avevano avuto un project
O che almeno avevano avuto un'intenzione
Io sono un grande cultura dell'intenzionalità
Non un grande cultura del progetto
Nella società moderna tende a vincere chi ha una forte intenzionalità
Il sindacato degli anni Settanta da una forza intenzionalità
Se voi vi riguardante i testi preparatori Codice di Camaldoli precedenti della democrazia cristiana c'è una forte intenzionalità
Così come nella grinta imprenditoriale degli ultimi quindici anni anche contro gli anni Settanta c'era una forte intenzionalità una forte intenzione di sopravvivenza
Questa intenzionalità che Bonhoeffer diceva essere la vera virtù medievale da conservare per sé questa nel forte intenzionalità che invece noi non vi sembriamo metter da parte della società moderna perché in fondo galleggiano nella società moderna siamo più spontanei stili intenzionalità non ci piace però dobbiamo riconoscere nel corso degli ultimi anni chi ha vinto e chi ha esercitato intenzionalità
Naturalmente siccome le intenzionalità sono collocate nella storia
Queste intenzionalità non è e e che non diventavano progetto complessivo finivano per fare sì la vittoria del gruppo che in quel momento aveva intenzionalità ma non una vittoria così complessa
Relativa a un progetto quindi relativa a un'idea di società relativa a un modo di pensare il mondo relativo al modo di pensare a società e quindi di regolarla una vittoria non così complesse definitiva da permettere la regolazione successivo
Quindi noi abbiamo avuto onde di intenzionalità senza progetto onde di vittorie e mai un'onda di regolazione
Queste quello che ho imboccato
Se io devo indicare una mentre una prospettiva in avanti quello che stavo dicendo prima non da ripropongo una logica di Progetto so benissimo che non c'è e posso in questo momento per fare un progetto non c'è soggetto capace di fare progetti
Ripropongo invece una intenzionalità collettivi
Cioè un moto della collettività di ripensare se stessa di ripensare nel il proprio modo di essere di Grigor di ridefinire alcuni obiettivi perché non è detto che siano oggi
Quelli dei singoli intenzione allestito dei dei singoli intenzioni che si sono succeduto
Questo personalmente è una una mia vecchia illumino il mio vecchio schema mentale da trentacinque anni a questa parte cioè che l'unico vero problema di una società moderna vere autobot continuata avuto coscienza di sé continuata auto propulsione diesel
Questo permette che la la la intenzionalità sia un po'di tutti e non sia soltanto del gruppo che in quel momento si trova in una condizione o di rendita o di partenza giusta che gli permette di affermare il suo dominio all'interno di una di un diecina d'anni o di una quindicina d'anni io ritengo che ci sia un problema molto più difficile molto più faticoso di creazione di un corpo sociale collettivo sempre più Complesso sempre più unitario e che si cerca lentamente la sua coscienza e la sua nella sua determinazione di obiettivi altrimenti resterà prigioniera la società delle ondate diverse di interessi di intenzionalità di volontà
Grazie verità
Achille Cutrera
Ecco io ringrazio gli amici del club dei club che mi hanno invitato dato l'occasione per questo intervento che sarà breve
E che fin dall'inizio per essere breve e tentare di essere producente porta un titolo così come l'amico Francesco Forte dava un titolo al suo intervento
Titolo che poi utilizzeremo per
Il seguito
Il mandato conferito dalle future generazioni per la gestione dell'interessi ambientali io mi portavo mi son portato
Presidente a questo quiz che voi avete posto alla nostra attenzione per questo pomeriggio una domanda importante voi avete chiesto se l'etica dell'ambiente possa configurare
Doveri dell'uomo ovvero diritti delle generazioni future e della natura
E di fronte a queste domande
Francesco Forte già si è schierato per i diritti della natura
E ha recuperato su questo schieramento una serie di affermazioni
Che tutti noi abbiamo ricevuto con interesse devo dire che da queste mi distacco
E
Posto invece attenzione
All'ipotesi che sia Jama Turazza nel nostro ordinamento in questo paese ma in tutti i Paesi ordinamentali
Una realtà che ci permetta di affermare
Che esiste perché possa essere dichiarato
Un dovere di rappresentanza nostra fra virgolette
Vedremo poi di chi nei confronti delle generazioni future per la questione ambientale
E vado all'indietro all'antico
Per dire che il nostro ordinamento
Quando recupera istituti di tradizione romanista mostra un complesso di situazioni di disposizioni fino me
Che affermano la capacità di soggetti non portatori di un interesse diretto e personale
Ad essere titolare di azioni che tutelano gli interessi che fanno capo ad altri soggetti
Distinti in due grandi campi il primo campo quando si tratta di soggetti che vivono
Ma che non sono in grado o non valuta l'opportunità di esercitare l'azione che ad essi spetterebbe
Così nel caso che la cosiddetta gestione di affari altrui
Ovvero di soggetti incapaci di intendere e volere rispetto ai quali il sostituto mandatario opera per curare assumere decisioni in luogo nell'interesse di situazioni future
Così è nel negozio fiduciario nel quale un soggetto attribuisce ad altri determinati beni affinché li gestisca fiduciariamente per poi restituirli trascorso un determinato periodo di tempo
L'etica dell'ambiente impone nuove riflessioni
E sotto l'aspetto del diritto
Appare a me pare nuove suggestioni di indagine e di rappresentazione istituzionali anzi ce le impone
Non si tratta più soltanto di valutare il rapporto del quale parlavamo negli anni settanta che ancora oggi domina la nostra attenzione
Fra l'organizzazione della produzione nell'industria
Nell'agricoltura negli scambi commerciali e i doveri genericamente affermati per la salvaguardia del bene comune ovvero per la tutela di quei valori
Di sopravvivenza che noi chiamiamo attenere diciamo attenere alla qualità della vita
Questa era la frontiera degli anni settanta
Questa era la frontiera degli anni settanta quando si affermava che la nuova filosofia dei problemi ambientali
Deve tener conto delle grandi mutazioni tecnologici e del lavoro in una società è entrata in una fase di evoluzione postindustriale
In questa concezione e determinanti il convincimento che l'uomo non può più immaginare uno sviluppo economico se non nella compatibilità con il razionale sfruttamento delle risorse naturali
E noi sentiamo ripetere oramai con concordanza
Da quasi tutti i punti di vista è un concetto acquisito
Quelle proposizioni erano degli anni settantadue
Facevano perno intorno le conclusioni della conferenza dell'ONU
Rassegnati a Stoccolma oggi
Quelle conclusioni diciassette anni dopo sono patrimonio comune si dice che si deve investire sulla prospettiva dello sviluppo e su quello della qualità della vita
Che agli occhi di tutti è chiaro che è impossibile raggiungere traguardi validi sul piano produttivo
Se non si soddisfano contemporaneamente gli standard di qualità pretesi dalla mutata coscienza sociale e si dice anche che la conservazione a questo punto questo è un concetto importante
La conservazione a questo punto non si contrappone alla produzione
è diventata un elemento di quest'ultimo
E direi
Che una serie di affermazioni rese quest'oggi attengono a questa impostazione della compatibilità fra produzione utilizzo delle risorse
Diversamente a mio parere si pone la posizione del pensiero attuale nostro
Quando ci poniamo a valutare una prospettiva diversa e che ci porta a tempi futuri dal prossimo al prossimo futuro
E che i fatti che maturano intorno a noi nel nostro ordinamento nella nostra vita in questi tempi ci portano a renderci convinti che sono fatti consistenti coi quali dobbiamo fare i conti occorre muovere oggi per valutare il rapporto fra l'uomo la ricerca scientifica e tecnologica della quale stamattina così a lungo si è parlato le tecniche applicate nella produzione
Gli effetti che queste tecniche producono sul sistema naturale e ancora valutare tutto questo insieme di rapporti nelle attese delle generazioni future
E qui e da tener presente che il rischio ambientale del quale noi parliamo e che gioca sugli aspetti evolutivi del sistema dell'economia a due caratteri fondamentali
Anzitutto è transfrontaliero come si dice
Nel senso spaziale della parola in una dimensione che abbraccia investe l'intero sistema planetario di questo siamo tutti convinti dopo alcuni mesi di bombardamento improvviso
Scoperte che risalgono a decenni di anni fa diventano attuali
Si parla di ozono ma le ricerche lande settantaquattro si parla dell'Amazzonia ed è vero che ogni anno scompare una fetta foreste apparire o superficie come quella dell'Austria ma questo avviene e procede da anni tutto quest'anno emerge alla nostra attenzione insieme al problema dell'effetto serra coincidente per ragioni che non so valutare intorno effetti climatici che attaccano e toccano anche il nostro Paese e tuttavia tutto questo complesso di elementi ci porta a rendere convinti che il problema ambientale cioè e che investe il sistema planetario ma è un altro elemento sul quale io volevo riflettere in questa Preve sul comunicazione
Considerando come gli effetti dannosi possono prodursi anche a distanza di anni e di decenni dal verificarsi dell'evento
O dopo anni e decenni di utilizzazione delle sostanze nocive e del loro inserimento in un ambiente degradato
In alcuni casi possono prodursi e noi lo veniamo a sapere anche a carico di generazioni che seguono quella nella quale l'evento si è prodotto la principale conseguenza di questa frontiera del tempo e l'imprevedibilità delle conseguenze dannose nel momento in cui si produce l'evento che le cause
Nella Repubblica Federale di Germania un gruppo di filosofi e di ambientalisti
Ha proposto di costituire presso il governo federale
Una commissione consultiva per la tutela dei diritti delle generazioni future
Questa ipotesi è quella che io vorrei insieme a voi esamina e valuta
Considerando da un lato
La rilevanza delle considerazioni che questa mattina il professor Veronesi ha svolto a proposito dei comitati etici come organismi di consulenza permanente e in alcuni casi decisionale
Oggi esistenti in alcune strutture ospedaliere
E destinati nel prossimo futuro ad essere in tutte le strutture ospedaliere uno degli organismi per valutare sotto una serie di profili di tipo interdisciplinare ma la parola non è esatta dovrebbe essere più ampia quali elementi etici possano essere accolti o negati
Ho contraddetti nelle scelte che in te attendono l'esercizio della medicina in quell'unità ospedali
E ci si può domandare sì questa situazione caratterizza da un punto di vista istituzionale il nostro rapporto nei confronti delle future generazioni soltanto da un punto di vista etico
E io la parola etico do ancora il significato banale di coerenza con un costume che attiene a ciò che comunemente si ritiene essere proprio nel corpo sociale come valore dominante
E se questo attinenza possa essere rivendicata anche in termini giuridici cioè al di là quello che un aspetto meramente
Astratto
In termini di sanzione e di applicazione
è un discorso che potrebbe apparire un po'futuribile
Ma se voi e noi insieme pensiamo riflettiamo
A quanto avviene
Per la tutela che il nostro ordinamento assicura
Dicevo prima
A chi non gestisce un proprio a fare ciascuno di noi
Può sostituirsi al gestore dell'affare ci deve sostituire coscientemente
Per riassumere l'obbligazione dell'altro può portarla a compimento l'ordinamento la riconosce
Può essere un mandato fiduciario
Il mandato fiduciario può essere svolto nel tempo per restituire quel bene che nel momento in cui ha assolto alla propria cura era un bene meritevole di tutela
Ci si può domandare
E qui richiamo in cui una domanda
Che eletta come affermazione nel programma fondamentale della socialdemocrazia tedesca
Se vi sia tecnici dice che viene il dovere di contrastare decisamente la manipolazione del patrimonio genetico umano
E ancora in quel programma si afferma che ove si possono produrre conseguenze eccezionali di danno imprevedibile
E comunque tali da ipotizzare una modifica la successione della specie lì e da porre un limite alla libertà della scienza che pure noi consideriamo valore fondamentale
E questo è l'ultimo dei programmi della socialdemocrazia tedesca
Con il quale si affronta il problema delle manipolazioni genetiche e quindi i temi che quest'oggi sono stati toccati intorno al processo di inserimento biologico
E della scienza biologica nel nostro
A quale sto punto
Si pone un'altra domanda
Sì si può ritenere che vi siano dovere di rilevanza normativa quando si tratta ci troviamo di fronte ad effetti dannosi
Riferibili ai venti destinati a prodursi a decenni
Di distanza
Soprattutto i sistemi di produzione quali quelli che ci coinvolgono nei quali oggi secondo l'etica della quale verità parlava prima del settore
Anche questo è un concetto da vedere se un'etica la possiamo sumera detti che un'affermazione di questo genere ossia piuttosto
Un modo di operare l'etica di settore sollecita il sistema produttivo verso produzioni che tendono a esasperare nella resa quantitativa e risultati del lavoro
E allora
C'è da domandarsi
Se non avesse
Dato risposta stamattina il richiamo un po'a questo continuità di convegno e mi sembra nella successione delle sue fasi mostro approfondimenti di grande interesse
Il professor Siniscalco insegna New York genetica
Quando
Dichiarava che le conclusioni a cui Luís è pervenuto d'intesa con alcuni scienziati americani si possono raccogliere in dieci punti di un Degas decalogo dei quali io ne porgo la vostra attenzione soltanto tre ma che attengono Alice Nicchio avanza
Si deve e si afferma proibire le malformazioni delle cellule terminali dei processi Genet
Si deve condannare la segretezza della ricerca sul processo
Genetico
Si deve rispettare i limiti della specie
Almeno sino a quando non sono conosciuti non soltanto valutarli gli effetti prodotti dalle la parola che lui ha usato Rick combinazioni alle quali
Quei limiti sono soggetti
Ecco
Di fronte a una serie di elementi di questo genere il diritto non è indifferente
Non è astratto non è lontana
Siniscalco parla di doveri doveri che attengono a carico di chi alla responsabilità dell'adozione dell'assunzione di azioni e quindi quando io dicevo
Nostra responsabilità
Alludevo alla responsabilità di ciascuno ma la responsabilità del corpo sociale e quindi delle istituzioni che rappresentano il corpo sociale
E allora si passa all'attualità di ogni giorno
Si passa a considerare si sia di poca rilevanza quanto in questi giorni si discute in Parlamento il governo a proposito del rischio industriale chimico
Ci si domanda e si pone interpellanza per ora senza risposta per conoscere per quale ragione il Presidente del Consiglio non
Dai via
Alla normativa per l'adozione della direttiva comunitaria sul rischio ambientale
La legge varata mancano i
Regolamenti di attuazione ma secondo una regolamentazione che noi conosciamo nel nostro Paese si sa che il passare al regolamento di attuazione spesso significa porre ragioni di ritardo e di decelerazione a leggi già introdotte e ancora il dibattito in questi giorni pienamente il mio svolgimento intorno alla tra asina
E agli altri pesticidi di cui parliamo per la loro capacità di accumulazione di ai loro affetti prodotti nel tempo alle difficoltà di recuperare situazioni di degrado create situazioni che noi non soltanto ecco la tesi dobbiamo immaginare per noi e per il prossimo nostro futuro ma io dico specificamente in questi casi per la prevedibilità di danno nei confronti di generazioni future di soggetti che non sono ancora nati
è qui è un dovere nuovo è un'etica ambientale diverso da quella di cui parlava De Ritter rinunci grazie ed è diverso da quelle cui parlava il mio amico offro forte qui non si tratta dell'etica della natura qui non si tratta di diritti dalla natura
Io qui su questa visione che mi richiama alcune concezioni almeno così al primo perire di tipo panteistico sono sempre
In fuga
Io la natura la vorrei vedere lì utilizzata dall'uomo in ogni sua parte utilizzati in modo corretto e coerente vorrei immaginare che i siti i diritti spettino a soggetti e non a elementi ma quei soggetti ecco che si devono caricare di una grande espansione di titolarità di responsabilità
E cioè delle responsabilità delle quali facevo cenno che non sono più le responsabilità dirette e personali interpretate in termine limitato Matthias tenendo a uno sviluppo tecnologico
E tecnico di grande respiro che oramai porta noi a vedere i problemi svolgersi dei tempi
Con prospettive risultati che la nostra immaginazione deve cominciare a profilare
Ecco e prospettare ecco che noi di fronte a questa situazione il problema della responsabilità individuale possiamo concepirlo interni più ampi di quelli tradizionali
La responsabilità dei soggetti la responsabilità del corpo sociale la responsabilità delle istituzioni ciascuno per la sua parte di fronte e di a diritti di soggetti non nati
Lei nel ventre della madre ma già c'era il curatore Petris
Nel diritto romano che dava la facoltà di curare le attese del nascituro ancora non vivo per gli interessi facenti capo quel nascituro
Ecco io volevo ricordare ancora un elemento che a mio parere riflette ricade sulla nostra
Al di là di questa riflessione che lega né documentazione
Sui progetti del partito socialdemocratico tedesco a quelle conclusioni che stamattina fa sono apparse stranamente singolarmente ma opportunamente convergenti con quelle quelle conclusioni attraverso il richiamo a un obbligo previsto nel nostro ordinamento
A proposito di quell'utile gestione degli affari altrui della quale facevo cenno in partenza nostro Codice civile che richiama qui disposizioni di mille e mille anni fa con una formulazione che recupera integralmente quella tradizione
Dice che
Il titolare della gestione degli affari altrui ha l'obbligo di continuare la gestione anche se l'interessato non è ancora venuto a Resistenza è quell'obbligo dura nel tempo così letteralmente finché l'erede Possa provvederei direttamente
Grazie tutto nella alla parola un franco Turci
Ma nell'attuale dibattito su etica e affari sovente riemerge implicitamente
Ho esplicitamente il grande topos della contrapposizione
Di interesse economico e interesse sociali di profitto privato e moralità pubblica quasi che ci trovassimo di fronte a due sfere separate e distinte per cui dovremmo stabilire quale delle due debba contenere all'altra prevalendo su di essa
Sta entrando tornando in voga anche una versione edulcorata e mio padre in volgarità la quale assumendo la contrapposizione delle due sfere
Assegni e tacitamente la priorità al profitto e alla regione economica ma con l'intento di disegnare una sorta di etica aziendale
Cui buon capitalista il manager illuminato dovrebbero adeguarsi per frenare le punte anomale nei comportamenti volti alla massimizzazione del profitto e alla ricerca della maggiore competitività sul piano filosofico l'atteggiamento economico ecologico pur avendo una base comune nell'operazione di assegnazione di volevo di valore sono ben distinguibili ponendosi all'origine del primo la relazione quantitativa fra mezzi Escoffier
All'origine del secondo l'ordinamento gerarchico degli scopi indipendentemente dalla considerazione di costi e di impiego delle risorse
Da questa distinzione quotidiana del tutto legittima nasce probabilmente l'equivoco della giustapposizione dell'etico ed economico quando ci poniamo di fronte problemi sociali compressi
Ne derivano due atteggiamenti simmetrici e contrari che a seconda del primato ideologicamente accodato a una delle due sfere o all'altra sfociano in una visione economicistica o moralistica
Facciamo qualche esempio di questioni che vengono spesso poste retoricamente secondo questo schema
è lecito restringere la libertà degli individui del lavoratore degli dei diritti individuali del lavoratore per ottenere una maggiore efficienza aziendale
Per salvaguardare l'eguaglianza sociale e l'ambiente in un Paese in via di sviluppo accettabile la morte per fame di migliaia o milioni di bambini che potevo deve cessare salvati dalla crescita industriale incentivata col profitto
E accettabili che per ottenere la crescita industriale se critichi l'ambiente o si condannino alla miseria disoccupazione milioni di persone
Se contrapponiamo meccanicamente etica ed economia ciascuno di tali quesiti diventa dire inibire solo in base ad opzioni ideologiche
Solo faticoso processo storico per nuove e terrore ed errori spesso a costi inumani consente nel lungo periodo un qualche chiarimento dei termini
Ma proprio per questo non dovremmo trascurare ciò che possiamo apprendere da un approccio che sappia porre a confronto termini etici e termini economici senza considerati a priori irriducibili l'uno all'altro
Una delle lezioni che dovremmo acquisire e che in campo sociale ragione etica e ragion economica non si lasciano separare
Negli ultimi decenni lo sviluppo teorico dell'economia e di discipline come l'etica pubblica nate dall'interazione dell'economia conoscenza politica classica ha permesso di chiarire che molti dei quesiti prima esemplificati vengono spesso mal posti
Se non possono essere risolti a tavolino da un calcolo razionale e si sono però analizzabili in termini razionali unificando in un medesimo quadro concettuale problemi economici che pure mi etici o etico politici
Semplificando molto i termini si può dire che le istanze etiche non possono essere sovrapposte con una sorta di abbellimento ad un meccanismo economico che di per sé sarebbe comunque in grado di conseguire l'efficienza come ha detto un teorico contemporaneo qualunque problema economico nasce da un problema politico risolto io aggiungerei che nasce da un problema etico liscio risolto colombe transazioni economiche le chiedo un livello minimo di fiducia sui temi dello scambio
Finché è stato per anche la convenzione che sa che c'è un popolo una città era più conveniente che scambiare con essi i propri prodotti il commercio doveva rimanere necessariamente un fenomeno marginale della civiltà impedendo così quell'ordine cooperativo esteso di cui parla agli se la competizione economica mettesse fra i propri mezzi
L'eliminazione violenta dei competitori o la corruzione dei tribunali quali si avrebbero in un contesto di totale autonomia politica ed etica
Difficilmente un sistema di mercato potrebbe conseguire i livelli di efficienza che sono conseguibili in un quadro di regole comunemente accettate per soggetti economici
Questo tema è particolarmente attuale nella politica italiana di oggi
Se il confine tra regole arbitri una spesa pubblica perdeva con Cavazzuti non è stabilito con le necessarie nettezza non è soltanto la modalità civile individuale rimanere danneggiata
Vi è un costo economico che inizialmente sommerse poco quantificabile si rivela via via nel bilancio del Pubblica amministrazione ma non si esaurisce affatto nelle cifre della finanza statale
Alcuni studiosi si sono dati la pena ad esempio di stimare il costo della corruzione pubblica in Italia
Ben più difficile quantificare l'insieme dei costi fiscali organizzativi disincentivanti e così via sopportati da un sistema economico operanti in un contesto di elevata incertezza sulle regole
Guido Rossi cioè centimetri ha ricordato che sistema tributario del Padre nostro paese è congegnato in modo tale da orientare gli investimenti più in funzione dello sfruttamento dell'inizio e fiscali che delle convenienze espresse dal mercato
Forse nessuno ancora ha tentato una stima dell'onere che ciò comporta per la collettività
Ma non credo di sbagliare ritenendo che si tratti di un costo enorme del tutto paragonabile costi diretti dell'evasione fiscale della corruzione politica dell'inefficienza burocratica e clientelare
Dalle precedenti considerazioni potremmo alzare la conclusione che qualsiasi forma di competizione evolutiva richiede come precondizione una qualche forma di cooperazione sociale di etica pubblica comunque operante e istituzionalizzata
L'etica non si contrappone l'efficienza economica ma sta alla base di essa ne ricevesse possibile posti in modo appropriato problemi di giustizia sociale o di salvaguardia della persona umana in un contesto dove siano scarse le risorse per soddisfare i bisogni elementari
E dove il valore economico di un essere umano o di un bene ambientale non possono esprimersi pienamente
Queste considerazioni potrebbero apparire a taluni ancora troppo astratte rispetto al mondo degli affari
Ma non appena ci addentriamo nell'analisi dei problemi dell'organizzazione di impresa dei cosiddetti fallimenti di mercato delle istituzioni aziendali e politiche leve troviamo di fronte a noi
Come fa osservare Lorenzo Sacconi novecento ed ancora inedito studio
Condotto all'interno di una vasta ricerca di Politeia in collaborazione con la lega delle cooperative la considerazione dei fallimenti del mercato spesso portato a una sorta di separazione tra territorio economico e territorio etico là dove il mercato fallisce inizia l'intervento dello Stato o l'azione delle gerarchie aziendali insomma degli agenti di una qualche etica
Se essa pubblica o dettata da un'autorità privata nell'ambito proprietario lo spazio dell'etica applicata all'attività economica e scrive ancora Sacconi viene tradizionalmente inteso come delimitato ai canti e ai quali non si applica la teoria economica neoclassiche
I territori dell'economia sembrava quindi confinato all'esterno dall'offerta di beni pubblici cosiddetti indivisibili per esempio quelli ambientali all'interno dei meccanismi organizzativi dell'impresa che Dotti conosceva Sacconi al meccanismo elementare della scatola nera
Vorrei sottolineare soprattutto quest'ultimo aspetto in effetti l'azione delle imprese nel mercato in conto dei costi noti come costi di transazione che sono del tutto comparabili con i costi organizzativi poniamo di un ente pubblico o di un oligopolio privato
E quindi possibile ricondurre entrambi ad un calcolo fra alternative nazionali togliendo una linea di razionalità amministrativa della cosa pubblica o i sostenitori del mercato come nuovo far west
Mi sia permesso un cenno al cosa più proprio rappresento del movimento cooperativo spesso si considera l'azienda cooperativa
Come l'organismo intatto fini etici non guidato dal desiderio di conseguire un profitto per i soci
E frequente perciò che esplicitamente o inconsciamente si consideri l'azienda cooperativa come una forma inferiore di organizzazione economica
Più inefficiente proprio perché nella sua azione interferiscono finalità etiche e quindi classiche necessariamente dovrebbero disincentivare i comportamenti volti alla massimizzazione dell'utile
Non è questa la sede per discutere se l'attuale forma legislativa della cooperazione in Italia sia tale da favorire una simile se non volevo CIA studiata da una vasta letteratura teoriche da molti studi empirici
Vorrei però troppo della vostra attenzione uno dei risultati teorici dello studio cui prima mi riferivo
Là dove si sostiene l'infondatezza della tesi secondo la quale un'impresa in cui il diritto di proprietà si allocato ai lavoratori dovrebbe andare incontro insostenibili costi di governo in alcuni casi particolari anzi di valore generale la forma democratica di governo dell'impresa e di espressione dell'autorità che prevede la partecipazione dei lavoratori alla proprietà dei lavoratori
Ha un vantaggio sull'esercizio dell'autorità garantita dal diritto di proprietà di tipo capitalistico
Personalmente sono convinto che la cooperazione contenga un plus
O ci giuridici contingenti ciò comporti necessariamente un contrasto con l'efficienza economica penso piuttosto che tale superiorità etica se posso usare un termine così forte
Possa e debba tradursi anche sul piano economico in quanto espressione di una nazionalità profonda che deve trovare il modo di tradusse anche sul piano economico sia in termini di sistema sia in termini di business di maggiore competitività imprenditoria
La mia condizione si basa sulla considerazione derivante dalla diversa struttura proprietaria
Una struttura proprietaria aperta più socializzate almeno escludente e potenzialmente più competitiva
Proprio perché capaci di spendere più la funzione propriamente impronte imprenditoriale piuttosto che la funzione di mera conservazione proprietaria di mantenimento di una vendita di posizione
So che molti teorici dell'impresa gestita dei lavoratori fra cui lo stesso Mad hanno sostenuto che l'azienda cooperativa pura tende a sua volta ad essere esclusiva a precludere l'ingresso di nuovi lavoratori
Ma ritengo che ciò indichi semplicemente la necessità di rimuovere alcuni ostacoli
Che nell'attuale assetto della proprietà cooperativa sono tuttora presenti in altri termini diciamo coerentemente nel dibattito se però dopo che in queste settimane sulla riforma decisa azione cooperativa riconoscere una quota di diritti del capitale
All'interno del movimento cooperativo
Se tali ostacoli potessero essere rimossi allargando il concetto di cooperazione anche in ambito extra aziendale interaziendale come abbiamo fatto proponendo il fondo di promozione delle imprese cooperative sostenuto con una quota degli utili delle singole cooperative
Allora l'elemento etico di mutualità che sta alla base della prassi cooperativa potrebbe risultare in un incremento netto di accesso al rischio e alla dimensione imprenditoriale
Ben al di là dei ristretti limiti che gli attuali diritti proprietari di capitali impongono la diffusione dell'imprenditorialità
In un recente documento
Della sinistra indipendente siglato a Cavazzuti fori Giolitti se posta al centro dell'attenzione il tema dei diritti dei cittadini utenti nei confronti dei servizi pubblici in quanto è stato lì così presentato queste due di eticità intento in quanto diritti di proprietà
Collettivamente conseguiti dai cittadini come contribuenti e quindi azionisti del servizio pubblico
In un articolo per il Manifesto provato dispone alcuni strumenti che poteva essere utilizzati per trasformare tali diritti dei cittadini in diritti operanti attraverso titoli validi dispensa e di scelta
Tra offerte alternative poi nell'ambito pubblico o in un ambito di economia sociale per rubarlo fuoco l'entrata nell'uso francese a me pare che la questione dei diritti di proprietà in tutta la gamma delle organizzazioni economiche politiche sociali stia emergendo come uno dei temi veramente centrali del dibattito sia in Occidente sia nei Paesi dell'Est
I diritti proprietari sono anche uno dei legami profondi tratteremo dell'organizzazione economica e terrene dell'etica pubblica
Attorno ad essi sono date molte questioni come quella della partecipazione dei lavoratori nell'impresa quelle dei diritti degli utenti nei pubblici servizi quella dei diritti di informazione dei consumatori
Per non dire nulla del problema cruciale dell'assetto fiscale deregistrazioni patrimoniale ed ereditaria è questo il terreno fosse più concreto che vedo per una focalizzazione del rapporto fra affari ed etica
Non vorrei chiudere senza un accenno alla questione dei beni ambientali destinato ad avventarsi sempre più nei prossimi anni è un caso classico per molti di conflitto fra obiettivi economici di sviluppo profitto e beni pubblici da salvaguardare
I costi dell'inquinamento rimangono in gran parte occultati finché lo stabilirsi di standard ambientali non pone in luce in luce i costi dati sin qui del disinquinare
Ma i costi dell'inquinamento esistevano già prima si esprimevano in termini di vite umane di costi sanitari o di degrado dei beni ambientali
L'azione civile politica in difesa dell'ambiente spesso mediata dalla scienza non fa che portare alla luce molto faticosamente una parte dei costi economici precedentemente occultati
Ecco un paradigmatico esempio dell'interazione fra etica ed economia dove uno schema di mercato questo schema di mercato con l'attuale non riesce ad esprimere a contabilizzare il capitale umano e capitale ambientale
L'etica deve subire a tale carenza ma io non credo che l'azione motivati eticamente potrà essere efficace finché non riuscirà ad integrarsi con il nuovo schema economico con una nuova Lazio economica ponendo fine ad una supplenza unilaterale da parte delle Tica
è plausibile che ciò richiede una ridefinizione dei diritti proprietari tradizionali da una parte in direzione di una maggiore socialità dall'altra abbandonando la definizione dei beni ambientali come beni pubblici che l'esperienza dei paesi dell'Est insegna troppo spesso diviene sinonimo di beni di tutti e di nessuno
Se la General Motors facciamo un caso assurdo e indesiderabile fosse proprietario dello strato di ozono da cui dipende la nostra vita
Io credo che l'uso del fare non sarebbe stato bandito da tempo e non solo nel limite di venticinque del cinquanta per cento certo sarebbe meglio sullo stato di ozono fosse di proprietà di una cooperativa di tutti i suoi utenti
Ma non vorrei spingere troppo oltre questo esperimento mentale che pure ritengo utile come invito a ripensare il rapporto fra alcune categorie di beni pubblici cosiddetti indivisibili e diritti proprietari tradizionali
Spero che serva a condensare in un'immagine la mia scarsa adesione all'idea per dire appunto con Sacconi che la motivazione etica e quale economica rispondono schemi di razionalità non compatti sul grazie
Antonio Pedone scusate
A conclusione di una sessione così densa di interventi
Si corre il rischio svolgendo l'ultimo intervento o di cadere nella disattenzione perché quasi tutti gli argomenti interessanti sono stati trattati molto meglio di come io potrei trattarli
Ho di essere tentato di replicare a spunti molto interessanti ma che provocano un po'discussione sollevati nei precedenti interventi
E a tutte e due questi rischi credo che andrò incontro sia di ripetere in maniera molto meno interessante quanto già è stato detto sia quello di cercare sia pure incidentalmente di replicare a qualche affermazione che è stata svolta
Era mia intenzione occuparmi soltanto del problema del ruolo dell'economista nei confronti dei problemi posti dall'etica
Per sostenere la tesi che non sarebbe giusto come alcuni propongono forse cercare di abbandonarlo l'economista da solo si sentirebbe un po'di saggio in che senso nel senso che te
Nell'ambito di discussioni recenti si cerca di direbbe chi si occupa di analisi dei problemi dell'etica
Discute delle azioni dei comportamenti
Spesso non occupandosi interessando Siponto dei risultati e l'economista quello che calcola i risultati e le conseguenze vorrei citare due affermazioni di diciamo maggiori studiosi di etica pubblica recenti
Uno è dal libro di Elena Granata già
Che dice in fondo
Nell'ambito diciamo andiamo definizione di etica pubblica ti compito dell'economista sarebbe non solo quello di valutare all'interno di un medesimo quadro concettuale costi-benefici delle singole politiche in termini di soddisfazione o meno di preferenze
Relative al alla gente comunque definito minate le preferenze in vari modi è possibile farlo
Ma anche quello di verificare costantemente nel mondo in pirico quindi sporcando sì le mani è una cosa che deve fare ovviamente l'economista la rispondenza tra obiettivi auspicati e risultati raggiunti
Perché nulla garantisce che ha finalità verbalmente invocate corrispondano dei fatti esiti ad essi coerenti
E recentemente un po'in questa distinzione di compiti
Amartya Sen ne che certo uno dei maggiori economisti in un'intervista rilasciata recentemente riprendeva dei temi che ha trattato ampiamente anche in alcuni libri
E distingueva questo modo la letteratura Etica contemporanea e abituata a considerare la bontà delle azioni umane indipendentemente dai risultati
L'analisi economica al contrario insiste sulla valutazione delle conseguenze cioè economista calcola le conseguenze di alcune azioni poi
E diciamo chi si occupa di problemi di etica classifica dice questa va bene o meno comparsa certi criteri ecco io direi che questo
Mi sembra una distinzione di compiti molto pericolosa nel senso che mi sentirei molto a disagio nel senso che oggi soprattutto come si dice qui
Economia e politica alle soglie del ventunesimo secolo esistono anche alcune novità
Nelle strutture sociali nei rapporti tra società e qui vero poi è una tema che ha sollevato verità che e rendono forse diverso che in passato o meno facile che in passato questa distinzione di compiti
Non perché non ci siamo detti difficoltà tradizionali che l'economista sa
Di dover affrontare quando calcolarli Effetti di qualche cosa gli effetti dell'aumento dei tassi di interesse lamenti
Quindi degli effetti di una variazione di imposta di di una riduzione di un momento di pensioni e così via di tutto quello che si può fare in materia di politica economica
Il problema non è tradizionale vorrei accennare ad alcune difficoltà siamo messe in luce recentemente o da sviluppi recenti o nei fatti o nella letteratura teorica
E da un autore di valutare appunto perché e nata di nuovo si è diffusa tra gli economisti questa
Esigenza o preferenza per avere regole
Tra virgolette regole ben definite nei in parte per esempio a livello di analisi macro economica questa risale
Qualche misura alla letteratura cosiddetta sulle aspettative razionali o su un fatto che in sostanza se il mercato funziona bene se gli operatori sono in grado di anticipare al è quello che faranno
I politici chi decide in materia di politica economica in fondo
E e difficile ottenere risultati sia pure quelli desiderati e su questo io ho preparato un appunto un po'lungo e poi magari lascerò pacchetti di alcune passaggi vorrei riprenderli
Cioè la la critica alla prendere decisioni a compiere azioni di politica economica
E deriva dal fatto che diciamo estendendo quanto qualcosa che già era stato osservato ricorda fritti vanno da altri sì c'è in fondo non si può ingannare permanentemente del mercato gli operatori e quindi gli operatori le imprese i lavoratori i risparmiatori
E una volta scottati una prima volta cominciano ad anticipare gli avvenimenti quello che accadrà e annullano in questo modo
In breve tempo in qualche caso istantaneamente l'efficacia degli interventi di politica economica che non li colgano di sorpresa
E anche la sorpresa è possibile un numero di volte non si può giocare Monte pronte a cogliere di sorpresa gli operatori eccoli sviluppi molto elaborati con formule molto complesse di questa osservazione di buonsenso
Hanno suscitato delle manifestazioni direi quasi di entusiasmo e che ha visto in questo una specie di resurrezione o riapparizione della mano invisibile di Adamo Smith esiste già una memoria che metterà tutto a posto senza bisogno che qualcuno si scomoda asse
E della nozione commessa che l'operare di soggetti intelligenti e informati i mercati perfetti porta migliori risultati possibili senza bisogno di alcun intervento pubblico
Questo si basa su tutta una serie di ipotesi e direi che quest'entusiasmo ora sembra in via di attenuazione cioè a dire lasciamo fare appunto tutto al mercato ma è stato di moda sino a poco tempo fa e qualcuno ancora
Cioè
Rettore campo direi della finali si economica ancora negli Stati Uniti a livello accademico ancora prevalente questa impostazione
E direi che forse ventosa ad oggi giustificato solo da chi richiede che già analisi anche complicate gli economisti siano semplici esercizi di ginnastica intellettuale ettari vero poi dopo dire perché ritengo che così non sia
Se è vero che questo entusiasmo si è ridotto
Che è anche vero però che ci ha lasciato alcune riflessioni da fare
Che sono abbastanza importanti poi per la politica economica e quindi per la condotta dei governi che poi il passaggio della politica attraverso l'amministrazione influenzare le decisioni e le scelte di ciascuno di noi
Nel senso che
La corsia considerare operatori in grado di anticipare largamente le decisioni governative e che siano immuni da forme sistematiche di illusione e cioè che non possono essere illusi presi in giro sistematicamente e permanentemente
Questo è chiaro che limita notevolmente l'efficacia di politiche economiche poco credibili o facilmente prevedibili
Quindi ha posto in primo piano il problema della credibilità delle politiche economiche quindi ai vecchi requisiti
Per ottenere politiche economiche efficaci si aggiungono se ne aggiungono altri quello relativo al grado di prevedibilità da parte degli operatori
E alla possibile adozione da parte o di comportamenti compensativi e quello relativo alla credibilità della politica economica complessiva
Sarebbe da discutere a lungo a che cosa dipenda la credibilità della politica economica di un Paese
Vorrei dire che questo fatto riporta l'attenzione sugli aspetti istituzionali che regolano la formulazione e l'attuazione della politica economica e quindi appare l'esigenza della reintroduzione di regole
Perché è chiaro che Monte delle ricerche appunto basate sull'ipotesi delle aspettative razionali o di comportamenti di operatori che si basano su aspettative razionali ripropongo il problema della politica economica come un problema della scelta di regole stabili e prevedibili
Ora questa ricerca di regole stabili e prevedibili direi però che è particolarmente evidente in due campi in cui si sono manifestate
Le
Evoluzioni cambiamenti più forti anche la situazione di crisi più grosse nei rapporti economici e finanziari internazionali e nelle politiche di bilancio Queen problema delle regole appare con maggiore evidenza
Nei rapporti economici internazionale e nella politiche di bilancio in perché è abbastanza ovvio
L'interdipendenza tra le varie economie nazionali i vari mercati tra Sacchi è andata crescendo è andata crescendo perché si spostano più rapidamente le persone
Si spostano più rapidamente e più facilmente le merci si spostano ancora molto più facilmente i capitali e soprattutto le informazioni
Le comunicazioni internazionali ormai rendono monto DC nei vari Paesi
Questo ha creato siti anche i mercati prevedendo delle merci mercati finanziari soprattutto internazionali siano diventati favoriti da queste nuove tecnologie della dell'informazione anche dall'abbandono di alcune restrizioni o comunque dal fatto che ormai le restrizioni vincoli venivano girati di fatto sono diventati dei mercati per così dire undici molto più di prima
Ora il diciamo questo
Sviluppo della interdipendenza internazionale
Ha creato delle condizioni di instabilità si può anche spiegare perché comunque ha cresciuto le condizioni di instabilità e aumentato i costi del mancato coordinamento delle politiche economiche nazionali
Che è proprio un problema di economia pubblica diventa e ora questo problema è stato affrontato nell'ambito di gruppi di Paesi Rent il Gruppo dei Sette bene o male tenta delle politiche di coordinamento ma non esiste ancora alcuna forma di corte
Coordinamento di tentativi di coordinamento tra per esempio il gruppo dei Paesi industriali e i paesi in via di sviluppo
Per cui accade che quando appunto si aumenta un tasso d'interesse
In Italia o la fede lamentato recentemente negli Stati Uniti e poi tutto anche gli altri lo meritano
Ci si preoccupa e si cerca di coordinare o si valutano gli affetti gli economisti cerca di calcolare gli effetti di quello che accadrà in Italia in Europa un i Paesi industriali gli Stati Uniti e Giappone
Però nessuno si preoccupa di calcolare anche perché sarebbe forse un calcolo in qualche misura inutile quanto questo aggravi la situazione
Della posizione debitoria dei paesi prevedo dell'America Latina o di altri Paesi che sono conseguenze estremamente rilevanti ripeto sulla stabilità del sistema e sul problema della diciamo dello sviluppo economico internazionale
Questo vuol dire anche che pone poi dei problemi
E quando facciamo riferimento come faceva definita alla intenzionalità nelle società perché e pone un problema di vedere come delimitata la società territorialmente a cui De Rita fa riferimento
Ecco ha più senso in queste condizioni riferirsi alla società nazionale Italia ho lo estende a quella europea lo estenda quella del complesso dei Paesi industriali presenti appunto Paesi industriali ma anche i Paesi prendo in via di sviluppo
Che certamente ormai hanno un legame sostanziale con questi quindi ecco solleva una serie di problemi di questo e un primo aspetto per quanto riguarda la
Diciamo
Questa maggiore interdipendenza che abbiamo oggi alle soglie del ventunesimo secolo e quindi questi stessi problemi forse vanno riproposti a livelli diversi da cui a quelle eravamo abituati a
Apporli prima ma quello vorrei dire a me che la reintroduzione di regole a livello internazionale e il rafforzamento di regole che pure ci sono a livello nazionale in materia per esempio di bilanci pubblici o di politiche fiscali o monete
Presenta però molti ostacoli e molti pericoli non voglio elencarvi tutti però da alcuni voglio far riferimento gli ostacoli e il primo ostacolo e la reazione dei centri di decisione ai quali
Oggi
Diciamo e dato un potere discrezionalità quasi incontrollata faccio due esempi
E accaduto in passato ma anche non troppo lontano che la semplice richiesta che la banca centrale di un Paese renda
Pubblicamente noti i suoi obiettivi monetari e renda periodicamente conto degli scostamenti verificatosi viene considerato un tentativo di limitare l'autonomia delle banche centrali cosa che mio padre non è ma è solo un modo per controllare la discrezionalità che deve a mio parere usare la banca centrale non è imporre regole automatiche imporre regole di trasparenza di lo stesso analogamente anche qui anche di recente ma
è considerato un tentativo di limitare l'indipendenza del Parlamento la proposta di modificare i regolamenti parlamentari per rendere meno imprevedibile ma non per determinare l'esito complessivo del processo di bilancio ora anche questo sarà comprensibili dal punto di vista le relazioni dei Parlamenti europei il congresso nei vari Paesi però chiaramente e una reazione un ostacolo notevole i pericoli esistono anche i pericoli e i pericoli possono derivare da un lato da una eccessiva pretesa di adottare regole rigidamente fissate ed eternamente immutabili
E ne ho sentito parlare prima anche qui da qualcuno dei precedenti interventi ed
Io credo che tra gli scopi principali oggi delle politiche di bilancio aprire monetari sia anche quello di fornire indicazioni stabili e prevedibile agli operatori privati
Ma non bisogna dimenticare che nell'economia e contemporanee rimane sempre con qualche grado d'incertezza intrattabile o ambientale
Gli esempi che Kane si faceva cioè approvate a immaginare dicevano in trentasette se ci sarà una nuova guerra europea quanto durerà chi la vincerà in trentasette
O quale sarà il prezzo del rame o quale sarà lo stato dei rapporti sociali nel mille novecentosettanta coi tassi di interesse
Tra dieci anni dice su questi temi noi semplicemente non sappiamo quindi rimane in grado d'incertezza ambientale del quale dobbiamo tener conto
E quindi non pretendere queste regole rigidamente fissate eternamente
Perciò
Le regole da introdurre o da estendere
Dovranno avere caratteristiche di essere chiare inequivocabili ma anche condizionate e con qualche margine di flessibilità qualche sento l'abbiamo capito il Sistema monetario europeo che bene o male
Cerca di funzionare adottando delle regole ma col qualche grado Office
Il problema però non è solo quello di definire regole vengo qui all'ultima difficoltà nuova che io vedo appunto
Nei sistemi economici contemporanee il problema non è quello di definire le regole si tratta poi di applicare le regole
E se dobbiamo passare poi in base ai risultati spesso l'applicazione di regole diverse può dar luogo a risultati identici uguali
Sono state citate prima posizioni da parte credo l'ingegnere De Benedetti per quanto riguarda appunto certe regole che si vorrebbero sui mercati finanziari è stato ricordato e posizioni dal professor Rossi
Questo lo dico naturalmente
Occorrono certamente le regole
Il problema principale e nell'applicazione delle reti
Perché l'applicazione delle regole richiede che sia possibile verificare se le regole sono applicate per verificare se le regole sono applicate bisogna controllare gli operatori controllare chi dovrebbe applicarle
Ora Heaney sistemi moderni sistemi appunto di massa in cui non si può tenere sotto controllo tutti e tutti nella stessa misura tutte lo stesso tempo
Si pongono due problemi delicati uno è quello di definire i criteri in base ai quali selezionare i soggetti da sottoporre a controllo
Se deve essere Tizio o Caio per fare un esempio con riferimento qui problemi del sistema tributario
E l'altro è quello di definire i contenuti del controllo cioè una volta che ho selezionato Tizio Caio con che cosa cerco di verificare sia applicato meno le regole che andavano applicate
Ecco un esempio appunto applicabile al sistema tributario anche perché su questo poi forte ha dato sia un contributo teorico che pratico in qualche misura
E porta ad affrontare alcune difficoltà la prima che chiaramente in tutti i sistemi tributari
Ma anche nell'analisi che fanno gli economisti ci si deve basare su grandezze misurabili
E purtroppo quelle che usano
Chi si occupa dei problemi
Di Etica in genere non sono grandezze misurabili e sono il benessere qualcosa del genere preferenza
Le imposte vanno applicate a bassi definite misurabili anche quantitativamente e quindi il reddito la ricchezza e allora c'è un primo problema che
Dipende dal fatto che Monti delle nozioni adoperate nell'analisi
Di filosofi per così dire non sono traducibili immediatamente interne e questo pone un problema pone un problema enorme se può appunto può vogliamo arrivare a definire poi il reddito che dovremo presento prenderà base dell'imposizione persone
Ma oltre questo si pone il problema di selezionare i soggetti da sottoporre a controllo
E poi di effettuare i controlli con dei parametri con l'indicatore di reddito perché in molti casi non possiamo arrivare direttamente ad una definizione di reddito che valga per tutti i tipi di reddito possibili
E questo impone di far ricorso a delle approssimazioni a del le azioni che possono essere possono apparire non teoricamente
Le più raffinate corrette ma che sono le uniche applicabile o che ci
Consentono di ridurre le disparità di trattamento in un sistema
Di
Tributario di massa cioè in cui i soggetti da controllare sono alcuni milioni decine di milioni negli Stati Uniti sono oltre cento milioni l'Italia credo un po'più di venti milioni e quindi che richiedono delle diciamo di dare risposte a questo non soltanto di chiedere la definizione di regole richiedono l'applicazione di regole richiedono quindi l'esecuzione di controlli per verificare la a terra rispetto delle regole richiedono la selezione
In qualche misura discrezionale arbitraria per
Selezionare i soggetti da sottoporre a controllo richiedono anche in sede di controllo
Delle forme di approssimazione e tutto quel tutti questi passaggi e quindi anche il valutare perché dipendono dalle risposte punto che noi diamo a questi passaggi sciita come si configura concretamente questi passaggi risultati che l'economista poi cercare
Di dare una certa risposta in ognuno di questi passaggi
Non è possibile mantenere una per così dire piena neutralità o separazione da alcuni
Siamo criteri di valutazione se non si vogliono chiamare i valori che vanno presi a base in questi passaggi per tener conto di queste
Cioè almeno di queste due per cui vi è novità o novità di mente come dimensione come importanza
Della interdipendenza che ho detto prima a livello internazionale e quindi di queste regole che dovrebbero essere adottate a livello internazionale e poi applicate verificate analogamente credo che accada in materia di ambiente perché ormai anche lì distinguere
Una società nazionale o locale da quella punto internazionale credo che avrebbe scarso senso almeno per nei casi di attività che possano produrre inquinamento diffuso e consistente
E lo stesso accade quando si debbano poi applicare le regole a sistemi di massa cioè sistemi che comporta un numero più elevato di soggetti quindi in questo campo serve un aiuto della
Diciamo de di chi si occupa di Etica per l'economista allora che cosa invece qual è il contributo che può dare l'economista e stamattina leggendo quello che è scritto lì in alto mi è venuto in mente una cosa che poi ho ritrovato di picco nell'economia il benessere di sessanta anni fa in alto mi pare che ha scritto la luce della scienza cerco il beneficio
Nell'introduzione all'economia il benessere in sessanta anni fa Picos scriveva adesso cerco di tradurre
Le analisi complicate che gli economisti affrontano o cercano di portare avanti non sono una semplice ginnastica intellettuale detto prima
Queste analisi sono strumenti per il miglioramento della vita umana
La miseria lo squallore che ci circonda
Il lusso sfrenato è offensivo di alcune famiglie molto ricche
La terribile incertezza che incombe sum molte famiglie povere
Questi sono i mali sono mali costa troppo evidenti per poter essere ignorati attraverso la conoscenza della nostra scienza che la nostra scienza cerca ricerca e possibile che questi mali possano essere ridotti i contenuti alleviati
Poi c'è una frase un po'retoricamente quella che mi ha collegato a quella lì
Dall'oscurità dalle tenebre la luce
Cercare per queste soluzioni compito cercarlo trovarle forse in premio che la scienza triste delle della economia politica
Offre a tutti coloro che affrontano la sua disciplina grazie
Grazie ancora il pedone Lorenzo Sacconi iscritto a parlare
è stato annunciato che era l'ultimo intervento dove mio padre mi dispiace di annoiare ordine che molte ah c'era ancora l'ora non son maggior responsabile dello
Sembra che il punto di vista etico posso costituire per un numero crescente di persone un approccio appropriato per la valutazione dell'economia degli affari
Dal punto di vista al quale io mi metto cioè del filosofo delle economie
Mi vorrei porre la seguente domanda
Esiste una prospettiva laica razionale tra avvicinarsi al problema dell'etica degli affari
Ovviamente non sarebbe difficile trovarne più di uno nell'ambito della abbondante letteratura di Business Ethics e di essi scandito Nomis cresciuta nell'alveo di quella stessa filosofia analitica che ci ha dato su un piano più generale
Contributi teorici come quelli di o di John Rawls tutte viene il nostro dibattito pubblico italiano
Un approccio analitico mi pare stenti ad affermarsi per tre fraintendimenti dell'argomento morale il primo liquidano molto rapidamente ma
Serve a chiarire il punto di vista dal quale mi pongo il primo è un certo moralismo antieconomico che si manifesta nel rifiuto dell'individualismo connesso con il calcolo economico razionale in ragione dei valori dalla società organica e dell'etica tradizionale il secondo è l'idea che l'etica degli affari sia un'etica fortemente differenziata in funzione del ruolo dell'uomo d'affari o del manager e come tale sarebbe costituita dagli imperativi
Funzionali al perseguimento degli scopi del ruolo
Ad esempio il successo di andare naturalmente è desiderabile
Oltre che possibile che essere morali consente di fare buoni affari
Ma ragionare in questi termini ovviamente non rispetta la precedenza che l'argomento etico dovrebbe avere nella giustificazione dell'azione
Il terzo figlio scritto nel parlato i due fraintendimenti ma oggi un punteggio fisso dopo aver sentito intervento di De Rita e la confusione tra etica
Se si vuole Antropologia culturale o se si vuol Sociologia delle idee e dei valori
Naturalmente questa seconda cosa è utile ma è tutt'altra cosa da un ragionamento razionale in ambito etico che si prende che considerate l'argomentazione in termini prescrittivi
E non descrittivi cioè non di descrizione di valore ma di costruzione di un sistema razionale coerente ad esempio per far stare insieme questo pluralismo di valutazioni morali che noi oggi di Viano
Dal punto di vista di un'etica laica e razionale
L'assunto individualistico Air rinunciabile
E l'individuo l'asse del valore morale sotto diverse discrezione che ce lo fanno apprezzare perché essere di diritti
O di interessi oppure di ragioni nella prospettiva che io prediligo la fonte del valore morale e la uguale natura di decisione razionale di ogni individuo basata sulle sue preferenze sulle sue opinioni che ne definiscono identità nazionale
Poiché tali preferenze opinioni possono generare conflitti l'idea di risolvere conflitti è cruciale l'etica pubblica nazionale assume un punto rivisto imparziale il punto di vista che i filosofi chiamano di Archimede o del cittadino chiunque
E cerca di definire un punto di convergenza tra interessi e valori in conflitto degno di uguale rispetto
Questa idea ha qualcosa a che fare con l'idea scientifica di equilibrio
Secondo la quale
Un diciamo un punto imparziale potrebbe essere il punto nel quale anche i sostenitori di un punto di vista parrocchiale o parziale un punto la quale essi non si possono discostare senza contraddire qualche cosa di essenziale della loro stessa posizione parziale e parrocchiale
Qualcosa diciamo così di stabile
Quando si entra nel campo dell'etica degli affari però il programma di un'etica razionale e laica per confrontarsi con un problema complicato che quello del disaccordo tra moralità auto interessa
O se si vuole tra moralità razionalità economico razionalità pratica
Naturalmente l'Haute interessino assunto esplicativo molto forte nell'ambito delle scienze sociali anche fuori dall'economia ma quando si tratta di affari veramente a una corposità del tutto particolare non sapremmo nemmeno descrivere
Una cosa come fare a fare senza usare il concetto di auto interesse
Ora
La un più interesse e la teoria della scelta razionale che vi è collegata pone seri problemi all'argomento etico tradizionale
Si dice abitualmente che dovere implica potere ovvero sia che non esiste possibilità genuina di prescrivere qualcosa moralmente laddove non esista possibilità e libertà di scelta
Tuttavia se ne assumiamo che il comportamento Bane eretto in maniera indefettibile dalla motivazione dell'auto interesse
Cioè qualcosa come una forza causale che determina le le scelte
Ci resta solamente la domanda se esista ancora qualcosa come un altro la libertà di scelta e che spazio rimanga la morale
Questo è il problema ben noto dell'utopismo come l'ha chiamato Tom Nagel delle teorie morali o dell'impossibilità della loro osservanza che c'è ben noto fin dai tempi di Thomas Hobbes
Un'etica razionale mi pare è in grado di dare una risposta a questo cruciale problema
La risposta è basata sull'idea della morale come accordo razionale ove la mozione di razionalità e quella stessa
Che usano gli economisti nella nella loro moderna teoria dalla scelta nazionale accordo nazionale
L'accordo nazionale protegge l'imparzialità in quanto protegge il valore dello uguale razionalità di ciascuno l'imparzialità
Espressa in un accordo nazionale dal fatto che tale accordo è invariante la permutazione del punto di vista di ciascuna delle parti coinvolte cioè qualcosa che razionale dal punto di vista di chiunque
Tuttavia contemporaneamente esso è anche quell'accordo e anche la soluzione
Del conflitto di interessi che ciascuno separatamente sarebbe disposto a riconoscere come razionale dal suo punto di vista particolari e ancora con l'idea di equilibrio cui facevo prima riferimento
Naturalmente non ogni accordo ugualmente buono bisognerà limitare diciamo così un sotto insieme degli accordi e ovverosia quel sotto insieme gli accordi che dipende soltanto dalla caratteristica di uguale deciso e razionale di ciascuno di noi che decide in base a preferenze opinioni e quindi eliminare elementi arbitrare dal punto di vista morale come il la forza il potere di minacce
Ora questa idea di moralità
Basata sull'accordo nazionale ovviamente si riferisce essenzialmente a prove di cooperazione sociale
Idea che attrae solo su una soluzione cooperativa dei conflitti di valore di interesse sia possibile generare un sarto sociale un miglioramento generale di benessere e di efficienza in mancanza di accordo invece
Tali aumenti di efficienza sarebbero resi impossibili
Ovviamente se la società fosse un giocoso a somma zero non vi sarebbe alcuna senso a parlare di cooperazione d'accordo nazionale ma io credo per fortuna le cose non stanno in questi termini
I sostenitori dell'irrilevanza della morale per l'economia tutta abbiano anche un altro argomento che io ritengo più forte diciamo della immagine un po'falsato della società come gioco a somma zero
Che non significa naturalmente che non ci sono conflitti macchinari conflitti stanno insieme ad un interesse alla cooperazione
L'evento più forte e che in un'economia di mercato perfettamente concorrenziale il miglioramento di efficienza può essere generato senza il bisogno di alcun accordo nazionale attraverso un processo di emergenza spontanea di coordinamento spontaneo
Degli agenti economici
Cioè risultare non intenzionalmente come effetto di composizione dell'azione individuale e la vecchia idea della mano invisibile che tuttavia mi sembra mantenere una forza anche per noi oggi nel senso che effettivamente quel tipo di società almeno per quanto riguarda il meccanismo che produce un sardo Sociale Cooperativo quella è una società moralmente neutrale
Ed è bene tuttavia ricordare che quando si parla di un'economia di questo tipo si parla di un mondo che è la realtà non è mai in grado di soddisfare di un modello che la realtà non è mai in grado di soddisfare il nostro mondo di fallimenti di mercato
E se ne ammettiamo che secondo il modello della motivazione economica
Ogni individuo persegua razionalmente il suo interesse ovvero massimizza la sua utilità personale e non esista alcun vincolo
Esterno a fare in modo che al di là dell'interesse economico otto in cui e del calcolo razionale vengano fatti rispettare accordi patti promesse
Benissimo i facciamo queste assunzioni sappiamo questi sono risultati ora mai abbastanza banali in nell'ambito della della teoria economica sappiamo che conseguiranno il pube notti paradossi del free rider il dramma dei prigionieri situazioni nelle quali fintanto che ciascuno si aspetta che gli altri rispettino un piano di azione cooperativo un patto una promessa avranno interesse a defensionale da questo cercando di risparmiare i propri costi in euro nell'azione comune
Ma poiché tutti sono ugualmente razionali sono in grado di prevedere ciò che gli altri faranno nessuno opera nessun servizio sarà prestato nessun aumento di benessere sarà ottenuto
Ecco
Questa classe di situazioni in cui l'interesse di benessere sociale divorzia
Rispetto alla razionalità individuale è il campo nel quale sembra più naturalmente applicarsi il ragionamento dell'etica razionale la
L'idea intuitiva naturalmente che viene immediatamente alla mente e che la morali la morale se un vincolo sul comportamento auto interessa
Se noi siamo disposti a sottoporre il nostro egoismo ha un vincolo
Siamo in grado di cooperare quindi di ottenere quei miglioramenti di benessere sociale che il comportamento di massimizzazione diretta dell'utilità sembra negarci tuttavia dal punto di vista genetica laiche razionale che prende sul serio il problema dell'egoismo o se volete lauti interessa le cose non sono così semplici
Il problema è naturalmente che cosa farebbe sì che la decisione di autori in con Lara la prospera ricerca del benessere personale venga effettivamente mantenuta nelle situazioni nelle quali non rispettarlo fino ad un vantaggio rispetto rispetto
Che cosa fa sì che rispetto all'impegno di Autori incollare il proprio comportamento
Quando si crea l'occasione Diego guadagnare de frazionando rispetto a questo impegno noi effettivamente osserviamo impegno su
L'idea del filosofo canadese dei lingotti è che
Che ispira molte delle cose che sto dicendo non foss'altro per il fatto che arrivo da un seminario dove abbiamo discusso il suo libro e quindi ho la testa piena delle opinioni degli ottiene e che
Una strategia di massimizzazione condizionale dell'utilitaria c'è una strategia che copra soltanto con chi è disposto a cooperare mentre defezione non coopera con chi non è disposto a cooperare
Potrebbe essere razionale accettata razionalmente osservata anche dal punto di vista di quell'individuo egoista auto interessato che viene dipinto dei teoremi classici del pensiero economico
Infatti ammesso che ne siamo sempre in grado di riconoscere un altro massimizzazione vincolato
Quando entriamo in affari con lui questa strategia consente di ottenere sempre
Gli stessi risultati almeno della strategia opposta e in qualche caso quando abbiamo a che fare con un nostro simile ottenere qualche risultato migliore
Non nego e questa idea che pure affascinante
Abbia serie difficoltà ad esempio essa implica che dovremmo cambiare la nostra disposizione ad agire ma nasce la domanda possiamo noi decidere quali sono le nostre disposizioni e se possiamo decidere quali sono nostre esposizioni perché non vogliamo cambiarla strategicamente ci sono dei problemi ma mi pare che la ricerca su questo fronte sia interessante e debba essere
Seguito proseguite
Ulteriormente
Naturalmente una volta che si sia messo che nei possiamo razionalmente vincolare il nostro comportamento rimane la domanda quali sono i contenuti di questo vincolo a quali condizioni saremo disposti a entrare in un accordo cooperativo con gli altri c'è limitare la nostra tendenza diciamo così naturalmente legata all'auto interesse a defezione avrà nelle situazioni in cui questo ci potrebbero fare un vantaggio
Ecco queste sono le domande tipiche della teoria delle giustizia sociale ora qui interessante dal punto di vista dell'economia e del rapporto con la filosofia al fatto che le domande relative
Alla giustizia distributiva cioè le condizioni alle quali e saremmo disposti a entrare in un accordo
Che sono cioè le condizioni di distribuzione del sarto Us quindi le domande che normalmente l'economia del benessere non si pone essendo prevalentemente interessate premi di efficienza bene queste stesse domande sulla distribuzione del Sanctus
Diventano precondizioni in quanto contenuto del vincolo né che dovremmo razionalmente auto imporci della possibilità stessa di cooperare quindi produrre un sarto sociale un aumento di benessere
Un miglioramento che efficienza in senso parecchie qui a livello teorico due discorsi si congiungono
Ma io vorrei invece abbandonare i discorsi diciamo di tipo filosofico e venire a mostrare come questi argomenti di etica laica razionale
Ispirati al contratto all'ISMU e forse a una in maniera un po'Ilio sincretica una particolare versione del Ratzenberger contratto ritmo cioè quel appunto del Sinni
Del già citato debutta ottiene del quale appunto piena delle qui devo china la testa purtroppo in questo momento o per fortuna ecco vorrei mostrare come questi argomenti possono essere utilmente applicate un tipico argomento di etica degli affari il problema dell'impresa
Naturalmente l'impresa e
Una soluzione questo il primo punto a un caso di fallimento del mercato
Non esisterebbe l'impresa se tutte le operazioni che oggi come oggi sono organizzate all'interno dell'impresa potessero esserlo Esselunga mediatica presso scambiato omicidi sul mercato tra i singoli con i singoli operatori che ho fonti capitali chi lavoro
Chi materie prime chi compra in in i beni e i servizi
Come ha osservato tra gli altri Oliver Williamson tuttavia il mercato atomistico genera costi di transazione
Collegati a due problemi il problema della specificità degli investimenti fatti che qualcuno si vincola a un altro e ha particolare e può trarre un benefici particolare solamente dalla scambi con questo particolare agente a causa degli investimenti specifici che ha fatto l'altro aspetto cioè dell'incompletezza dei contratti il fatto che i contratti non possono non sono mai in grado di prendere tutte le azioni
Che sarebbero necessari in tutte le contingenze per attuare effettivamente gli scopi intese
Del contratto
Ammettiamo ad esempio che ci siamo più operatori primo chiameremo al secondo lo chiamiamo Bindi
Che attraverso i i loro investimenti specifici negli scambi tra di loro possono realizzare un surplus cooperativo che non potrebbero rizzare scambiando con nessun altro
All'inizio si fanno un contratto che disse che sembra loro ragionevolissimo distribuire questo sale in seguito ipotizziamo che quello che fa l'impegno di rivestimento specifico effettivamente sia il primo anzi egli si lega in qualche modo i servizi di Bing
Poiché si aspetta da Bindi un vantaggio appunto maggiore che in qualsiasi altra transazione economica
Ora però a questo punto la situazione cambia in quanto a dipende da Bper realizzare il suo Sardos operativo liberalizzare i benefici del suo investimento
In altri termini ora via in grado di
Agire opportunisticamente nei confronti di A ed espropriare una parte del Sarkozy che gli era stato promesso
Chiedendo di ricontrattare i termini in queste condizioni
Cosa accade accade che è ovviamente se razionale in grado di prevedere quindi non si impegna nell'investimento specifico non si produce l'aumento di benessere
In queste situazioni ancora può essere razionale assegnare al primo agente a un diritto di proprietà e di controllo sulle decisioni e sulle risorse del secondo agente dB e cioè consentire a dadi comandare a Bindi fare ciò che deve fare
In qualche modo eliminando gli effetti di incompletezza dei contratti poiché nelle varie contingenze di spenderà dipenderà dalla discrezionalità via decidere cosa diversa questo nient'altro che un esempio assurda strato di nascita
Di un'impresa in cui un agente subordinato all'altro più in generale si può pensare a un'impresa come al luogo nel quale si stabiliscono relazioni contrattuali tra molti agenti lavoratori
I i prestatori di capitali of coloro che offrono materie prime e anche i consumatori che investono specificamente in fiducia nei confronti di un bene
E poiché l'investimento specifiche di tutti questi agenti aspecifico ciascuno di loro in queste relazioni contrattuali si offra l'opportunismo degli altri
In questa situazione si può pensare che affidare il diritto di proprietà a uno di queste parti quanto senta quanto meno di eliminare i costi di transazione che questa parte sopportare quindi l'impresa può minimizzare i costi di transazione
Eliminando almeno per una parte i costi dell'opportunismo che su porterebbe da relazioni contrattuali atomistico con tutti gli altri
Siccome così si dice
The allo scopo di consentire aumenti di benessere sociale eliminando i disegni e gli incentivi all'opportunismo
Occorre quindi Stingo almeno due tipi di diritti di proprietà perciò quelli che riguardano in qualche modo i le risorse i beni che ciascuno di noi è in grado di sfruttare indipendentemente dalla cooperazione con gli altri e invece quei diritti di proprietà e sono di questo secondo tipo i diritti proprietà sull'impresa
Che nascono diciamo come disegno ottimale di un'organizzazione ha lo scopo di consentire un mutuo vantaggio
Cioè sono finalizzati a a eliminare l'opportunismo e favorire
La cooperazione mutuamente vantaggio
Ora se si ragiona in questi termini nei confronti del diritto di proprietà
è chiaro che
Coloro che gestibile che hanno diciamo così sulla base della giustificazione precedente l'assegnazione del diritto di proprietà
Hanno anche una responsabilità nei confronti di tutti gli altri soggetti della grande impresa
In qualche modo la gestione dei territori probità deve riflettere quelle corde ipotetico che sta alla base della nascita stessa del diritto di proprietà
Occorre cioè pensare all'impresa come a una situazione di cooperazione che ha un suo equilibrio nel quale ogni parte
Avanza delle pretese sulla distribuzione delle del Sarrabus operativo in virtù degli impegni e degli investimenti specifici che ha fatto
E occorre
Diciamo
Considerare la gestione l'esercizio dell'autorità connessa al diritto di proprietà
Come qualcosa che
Riflette l'equilibrio che si creerebbe in questo accordo ipotetico
In questo contratto razionale tra le parti che danno vita all'impresa
Ora
Nella l'allocazione nella situazione diciamo tipica dell'impresa capitalistica in cui il diritto di proprietà e allocato ai prestatori di capitali
La situazione diciamo e tale per cui il management agisce come un agente in rappresentanza di un suo principal che il capitalista
E quindi la gestione dell'autorità
La quale decide discrezionalmente sugli aspetti non contrattati dell'apporto del rapporto di lavoro
Mette al riparo un una componente dell'impresa dall'opportunismo dell'altra ma non viceversa
Ora credo con contributo dell'etica degli affari consista proprio nel cercare di risolvere questo problema di rendere cioè completamente giustificata
L'assetto organizzativo istituzionale dell'impresa
In presenza del fatto che non tutti i costi di transazione sono eliminati in questo modo ci sono due soluzioni io credo possibili
La prima è quella dei codici di comportamento etico dell'impresa
Che stabiliscono cioè le modalità di comportamento dell'impresa nei confronti di tutte le altre componenti che hanno con l'impresa rapporti di tipo contrattuale e che vincolano la gestione della e l'esercizio dell'autorità a tali principi codici di comportamento etico dovrebbero era in realtà la stessa funzione che al vincolo morale nella teoria chiave che ho richiamato quella degli Ottieri
Cioè dovrebbero vincolare al rispetto di quel pacchetto iniziale i diritti naturali che ogni individuo deve veder rispettato perché sia rispettata la sua identità di di decisore razionale e insieme vincolare l'esercizio dell'autorità
Alla garanzia di quelle eque quote distributive che sono il risultato di un l'accordo nazionale
Che cioè consentono che l'impresa sia basata su una giustificazione razionale
Naturalmente i codici etnici
Vanno incontro un problema del tutto evidente che cosa garantisce che i codici vengano attuati essendo diciamo in qualche modo affidati alla cultura di coloro che gestiscono l'impresa
Questo un problema assai complicato di interiorizzazione del vincolo morale di formazione della cultura
Aziendale
Che in ogni caso indica la possibilità almeno di una strada alternativa cioè di una strada che modificando le organizzazioni degli assetti istituzionali tre gli incentivi
In termini di comportamento razionale individuale a fare sì che il comportamento corrisponda a quello che sarebbe previsto da un Codice di etica degli afferma
Questo a questo filone corrisponde l'idea della democrazia economica almeno io vedi in questo senso l'idea della democrazia economico e della partecipazione dei lavoratori al governo dell'impresa
Una spiegazione importante alternativa anzi complementare a quella precedente l'impresa capitalistica è che il l'impresa capitalistica il modo più efficiente di risolvere i clan dei costi di governo dell'impresa
Si sostiene che
Il la produzione nell'ambito di un'impresa
Genera un output che non è separabile cioè non è possibile vedere qual è il contributo individuale di ciascuno alla produzione del SAR Fusco per attivo
Ciò induce i singoli lavoratori membri della squadra a un comportamento opportunistico c'è una situazione di free rider dilemma del prigioniero che fa sì che si perdono dei possibili guadagni di efficienza l'idea i sostenitori di questa giustificazione del impresa capitalistica è che se l'assegnazione di un potere di monitoraggio al capitalista
Eliminerebbe una parte almeno di questi problemi di governo l'assegnazione di diritto di prelievo del Sahara plus o del residuo darebbe al capitalista vincenti o per fare un efficace monitoraggio un ulteriore sviluppo di questo filone di pensiero sulla teoria dell'impresa è stato che era alta e capitalista non dovrebbe monitorare controllare ma semplicemente mettere in atto un meccanismo di incentivi attraverso schemi di remunerazione idea molto semplice
Se i lavoratori descrisse al se un lavoratore defezione si rischia di non ottenere il livello ottimale di produzione si può porre il vincolo che la remunerazione elevata solamente a condizione che tutti producano livello ottimale ciò dovrebbe distruggere l'incentivo alla perfezione
Ora questa queste giustificazioni fanno sì che si pensi diciamo così alla recita di chiamare un agente esterno appunto il capitalista che avrebbe la funzione di attraverso l'esercizio dell'autorità di risolvere questi dilemmi pratici e questi paradossi della azione cooperativa nell'impresa tra coloro che lavora nell'impresa
L'errore dei democratizzazione di nell'ambito dell'azione oltre alle mio parere quello di non dare importanza sufficiente a questi paradossi l'eroe dei teorici di una diritto esclusivo del capitalista nella proprietà dell'impresa e quello di pensare che solamente la titolarità
Ho il diritto di proprietà assegnato al capitalista
è in grado di eliminare questi problemi nell'ambito di un approccio critica contrattuali sta ciò non è più vero nel senso che è possibile pensare a un processo endogeno interno di generazione dell'Autorità attraverso che cosa attraverso semplicemente un contratto sociale tra i lavoratori che partecipano all'attività dell'impresa
Naturalmente
Lo scopo il compito anzi di una approccio etico contratto lista di questa natura ex dovrebbe essere Prodi dimostrare che non soltanto è razionale
Entrare nel contratto che istituisce l'autorità nell'ambito del gruppo di lavoratori ma che anche razionale mantenere osservare questa autorità una volta che essa sia stata istituita
Ma questo non è nient'altro che a un altro livello lo stesso problema del vincolo morale già discusso in precedenza
Quindi ammettiamo diciamo così che questo problema possa essere risolto quale conseguenza da vengono tutti sta delle relazioni del diciamo il sistema d'impresa
O mettiamo diciamo questo problema possa essere risolto nell'ambito di un sottosistema importante delle economia come quello del sistema delle imprese cooperative
Ora disponendo di una ogni associazione operativa disponendo di un'autorità stabile
In grado cioè di effettuare meccanismi di sanzione e di premio
Tale autorità potrebbe attuare gli esattamente gli stessi meccanismi di incentivazione che la teoria economica ortodossa dell'impresa pone come compito precipuo giustificazione dell'impresa capitalistica
A questo scopo occorrerebbe pensare diciamo così alla possibilità che l'autorità nell'ambito dell'associazione cooperativa di lavoratori
Possano minacciare la sanzione di non distribuire dividendi
Se il livello ottimo di output non è raggiunto e ciò potrebbe essere fatto usando lo strato uno stratagemma diciamo così in qualche modo ovvero sia minacciando di destinare un fondo di solidarietà verso altre imprese cooperative che accettino sparando allo stesso gioco
I dividendi non distribuiti quando la cooperativa agisca il gruppo dei lavoratori si comporti in maniera opportunista al suo interno
Il risultato ripeto sarebbe che a fianco di un sistema imprese capitalistiche un sistema d'imprese cooperative di lavoratori potrebbe attuare esattamente gli stessi meccanismi di incentivazione
Che l'ente Harriet ortodossa prescriva Letras capitalistica e quindi far verrebbe meno in qualche modo la giustificazione del primato
In termini di efficienza di produzione di Sartre Sociale Cooperativo delle pratiche concludo e mi scuso per la lunghezza
Dal punto di vista di un'etica razionale e laica mi pare quindi che esistono argomenti a favore della condivisione dei diritti di proprietà tra capitalisti e lavorato
Il modello un modello ideale d'impresa potrebbe essere quello appunto di un a istituzione che è frutto dell'accordo nazionale imparziale
Nella quale i diritti di proprietà si suddividono in titoli validi in capo al lavoro in titoli validi in capo al capitale
Effetti si mila re i potrebbe essere ottenuti
Mediante l'introduzione di codici di comportamento morale nell'ambito di impresa capitalistica una volta che si è risolto il problema dell'osservanza del vincolo morale out imposto in termini di disposizioni o se volete di culture di Psicologia dei deciso
In qualche modo quindi un'etica laica razionale non prescrive soltanto una soluzione istituzionale organizzativa tuttavia conduce mi pare importanti conclusioni riformisti che dal punto di vista delle relazioni industriali
Mi preme di sottolineare che tali conclusione abbastanza radicale mi rendo conto non sono derivate da confuso proposizioni circa l'alienazione del lavoro da parte del capitalismo ma da assunti di comportamento razionale che l'etica laica razionale il cui
Ho cercato di parlare condivide esattamente con la stessa per economico ortodossa che sembra sostenere risultati opposti
Grazie Lorenzo saccone per questo grande sforzo di
Elaborazione
C'era il viso e dell'Uganda ma non so se molti
Un minuto perché per annunciare questa Progetto
E diciamo dopodiché dobbiamo chiudere i lavori perché diciamo avevamo un impegno lasciarla Sala per le cinque lasciamo per le cinque e mezzo chiedendo scusa ma troppo brevi siamo io avrei dovuto cercare di lustra
Di diciamo l'ideologia con cui sta partendo
Un associazione un nuovo gruppo di imprenditori e di manager diaria progressista costituita a Milano dal tipo
Sviluppo innovazione Milano due mila
Che coinvolge indubbiamente problemi di carattere culturali carattere sintetizzò in pochissime parole dicendo che mi troppo sconcertato rispetto alcuni discorsi che ho visto qui
Dove trovo continui sotterraneo Maggi diciamo al metodo o al modello neoclassico sostanzialmente in una società come la no Strada dominata in cui il mercato dominato dalla grande impresa dalla dalla ed all'operatore pubblico
Buona parte del progresso si costruisce buona parte dello sviluppo si crea all'interno di scelte che sono scelte di valori oltre che scelte di efficienza
C'è una una
Un complesso mi sembra che la legge continuamente dalla cultura un complesso di inferiorità verso l'efficienza il profitto quali siano tutto sommato
Dove le regole univoche in realtà a nostro parere e e credo che potremo trovare delle notevoli testimonianze esista all'interno d'una linea possiamo vedere gli esempi della della politica del mio soggiorno dopodiché l'ambiente tanti interventi di una riga di efficienza di profitto molte alternative esiste l'alternativa riduttiva e l'alter
La tirata allo sviluppo esiste cioè quello che noi intendiamo ad affermare un'etica dello sviluppo nell'ambito degli approcci del manageriali e imprenditoriali chi è un'etica estremamente qualificante che un'etica estremamente direi salone etnica che sta prevalendo che l'etica dell'efficienza introiettate in qualsiasi organizzazione del risanamento della dell'efficienza riduttiva ecco questa nostra Progetto cerca di portare avanti di sui Parsi in un discorso di etica dello sviluppo discorso di etica dell'epoca coinvolge impresa perché all'interno dall'impresa si può fare essi Popper perseguire l'efficienza il profitto badando la riduzione badando razionale amento badando lo sviluppo e esperienze mondiale confronti mondiali sono la dimostrazione come voi spesso o mangiamo un po'troppo l'attività riduttiva è un po'troppo poco l'impegno io imprenditoriale e creativo dello sviluppo è un discorso che coinvolge la pubblica amministrazione incorporarono coinvolge la politica ecco questo nostro progetto tenta di crea
Aree una un'attività operativa diciamo non è un non è un progetto di ricerca di studio soltanto ma è un progetto che cerca di implementa
Aree di accentuare l'innovatività e l'innovazione del territorio in questo caso diciamo il territorio il territorio di di di di Mila c'è portando i vari imprenditori portando i vari operatori ori a gestire assieme in un'ottica aperta il problema possiamo citare e finisco il discorso del Mezzogiorno certamente ormai diventa luogo comune su qualsiasi aggiorna alé l'accusa dei pochi dei molti soldi spesi con poco sviluppo per il Mezzogiorno e in parte è vero ma se andiamo a esaminare come noi tutti in prese sindaca atti politici ed è gestito questi investimenti sul Mezzogiorno dell'ambiente possiamo vedere che di solito io purtroppo sono impegnato in primo piano alcuni progetti imprenditoriale al Sud di solito esiste una
Ma proiezione esiste un atteggiamento che introiettato sostanzialmente ciascuno i propri interessi ciascuno i propri obiettivi manca quel filone di cooperazione ma quel filo di cooperazione generica che dettato Koch di cooperazione sinergica che data da un'etica del il lupo che troviamo invece in altre esperienze anche negli Stati Uniti troviamo più trovi soprattutto in Giappone ma anche in Europa ed è in questo discorso di collegamento di di di di e Proietti o non è più creativa più più di sviluppo che noi come associazione che abbiamo la collaborazione del management e dell'imprenditorialità soprattutto in quella di quella lombarda e riteniamo soprattutto che in quest'ottica un'azione culturale era soprattutto all'interno del movimento progressista del movimento di sinistra che ponga in enfasi la differenza fra un'etica dello Sri poi però la cultura dello sviluppo lo cultura della razionalizzazione alla cultura dell'efficienza per l'efficienza sia estremamente fondamentale e questa azione cultura Ale questa azione divulgazione debba in qualche maniera forse partire in qualche modo
Nando cultura per me andò Accademia per me andò management per menando istituzioni devo a partire anche da un convegno come questo grazie
Grazie mille chiudiamo qui riprendiamo domani mattina puntualissimi alle dieci perché ci sono moltissimi interventi sul rapporto etica è stato sociale
Relatrice puntuale
Grazie grazie
No per
Cento
Linciaggio