Vittorio Foa: sindacalista, politico, scrittore

Buongiorno al muro grazie per essere qua
Ringrazio
In particolare
Familiari
Di Vittorio Foa gli amici e difficile
Nel caso di Vittorio Foa anche nelle ringraziamenti fare una qualche gerarchia tutti
è stato da questo punto di vista fortunato nella sua vita
Avendo accanto a sé grandi
Interessi passioni
Affetti amo
Ringrazio molto
Il Presidente della Repubblica
Non potendo essere presenti
Ci ha fatto pervenire questo messaggio che all'epoca vi leggo caro Presidente desidero farvi giungere nell'impossibilità di partecipare direttamente all'incontro di questa mattina
Il mio apprezzamento il mio augurio per la significativa scelte della Fondazione della Camera dei deputati
Noi che abbiamo conosciuto da vicino potendo cogliere tutti gli aspetti della sua ricca personalità Vittorio Foa sindacalista
Parlamentare appassionato combattente politico è straordinario protagonista della resistenza al fascismo
Ed era rotta per abbatterlo sappiamo quanto il debba la Repubblica
Quale risorse preziose che egli abbia rappresentato per la democrazia d'Italia
Egli è stato sempre portatore di posizioni indipendenti no fra chiudibili ristretti schemi di partito
E ha conosciuto anche le prove di atteggiamenti solitari
Desidero rendere ancora una volta commosso a maggio in nome dei rapporti di amicizia
E di solidarietà ideale che al limite gravano alla memoria di Vittorio Foa come figura intellettuale e morale tra le più alte del Novecento italiano con viva cordialità Giorgio Napolitano
Prima di
Incominciare i nostri lavori
Per ricordare anche in un altro modo Vittorio Foa
Vorremmo presentarvi pochi minuti tratti dal film documentario organizzato dalla Fondazione Di Vittorio dal titolo
Per esempio Vittorio Di Pietro me Dioli richiedo quindi qualche minuto di attenzione a questo documentario che credo davvero di grande interesse prego
Votiamo anche importante per lei
è stato il diritto derubato mondiale con voi avete già molto lavorano futura o no
Bracciante pugliese che non aveva fatto la barba va proposto su gomma
Ma mi pareva che avesse una raffinatezza politica superiore ai grandi poli Picierno mi pareva che voi perché
Per i grandi Bontempo bere per devono poco le stesse cose davano per scontato perché posso disegno da adempiere da ben definito dell'editoria dei cercava vie nuove bandire avere i limiti culturali molto forte rispetto alla modernità
Però quello che
Che vinceva tutto della ricchezza della sua umanità della sua straordinaria
Capacità di comunicazione umana
Aerea
Ma
Io ero molto il clero Muggiò fare quando sono andato a costituente all'Assemblea Costituente al mattino si discuteva dalla politica corrente e Piero alle riunioni di agitazione tremenda adesso
Ci scandalizziamo se vediamo volare dei pugni e qualcun altro anche allora Criscuoli succedevano annuo del fino al pomeriggio insieme facevamo la costruzione
Eccetera un'atmosfera di rispetto reciproco quando si facevano le regole che non c'era quando si ci si dibatteva perché se io se fare la riformata la mezzadria nel vero o o o intervenire contro dei licenziamenti industriale allora ci si lacerata
Ho lavorato molto con il comune interesse d'accordo
Però non sono stato iscritto per teorica perché
Mi pareva che comunisti avessero già un disegno compiuto del futuro mentre a mio giudizio bisognava cercarlo
Noi
Lo stavamo non solo per essa Dario lo stavamo per lo sviluppo di tutti
Noi stavamo per noi e per lo sviluppo di tutta la società italiana questa istanza altrui
La cosa riguardare questo è stato fatto in un momento di grande difficoltà perché uscivamo dalla guerra ma è stato un falso e Istat sul principio che ne abbiamo seguito per tutta la nostra vita sindacale
Si lavora per il nostro salario per il nostro orario maschi lavora anche per lo sviluppo di tutti per la civiltà di tutti per fare andare per la cultura e di tutti per l'istruzione per la salute di tutti
Per la libertà a me pare questi doni cioè che quando uno viene al mondo e poi condizionato dal mille cose vedere condizionato dallo Stato dalle dalla data
Struttura religiosa poi quando legge anche dei libri fondamentale dal varie autorità che ci sono però ci sono certamente dei margini
Adesso possa decidere almeno in parte il suo future la libertà è la capacità del dell'uomo della donna mi
E contribuire in qualche modo a decidere il loro futuro e ha realizzato
Sia paritaria
Ricorda Vittorio Foa
E per me è una cosa molto gradita
Seppure somma consapevole della grande difficoltà
Nel farlo
Affiora l'emozione di chi ha avuto la forma la fortuna di conoscere Vittorio Foa
Affiorano io ecco ovvero abbiamo sentito adesso il timore di una voce il movimento di delle mani
Che accompagnavano quella voce sempre sembravano dare ecco POR le parole
E c'era tra abitazioni e per
L'impossibilità di dare conto
Di una straordinaria personalità
Tra le più originali
Singolare ricche
Della sinistra italiana della Repubblica italiana
Lo ricordiamo qui giustamente nella sede del Parlamento
Che lo ha visto protagonista dunque sede certamente appropriati
Ma non più appropriata di quelle che sarebbero cento altri luoghi del Paese una fabbrica una scuola
Una piazza
Una strada persino un carcere
I luoghi di frequentazioni segnati da una traiettoria da un percorso
Che lo ha reso protagonista tra gli altri nelle vicende
Più importanti e più ricche di questo Paese sedi di partiti di sindacati
Grandi e piccole
Luoghi GRA inutili partecipazioni e qualche volta anche fatti citati
Nella difficoltà
Della ricostruzione dopo una sconfitta
Sono molti gli aspetti che meriterebbero di essere presi in considerazione
A partire da questi tanti luoghi in cui si è
Espresso un magistero molti aspetti
Di una personalità molteplici
Politico
Pienamente politico come dice in molte delle sue testimonianze seppure sempre avvertita mente critico del mestiere del politico
Scrittore
Di una scrittura straordinaria storico economista studioso di uomini donne e società
Grande intellettuale uomo d'azione dirigente militante
Ma se dovessi scegliere tra tutte una definizione sceglierei quest'quella di maestro
C'è una un un ricordo di quando Vittorio Foa si accinge a insegnare universitarie
E si chiede ma come fa insegnare e Andrea Ghezzi bottiglie gli viene in soccorso gli dice mai insegnato per tutta la vita perché dovresti temeva di farlo adesso in un'aula università appunto il segnato per tutta una lite
Nelle forme molteplici di espressione di Vittorio Foa c'è una cosa che a me almeno sempre particolarmente colpito e che è stata la conversazione
La conversazione c'è un elemento fondamentale per poter essere efficaci
Ed è assume un atteggiamento dialogico di ogni sospetto per per l'atto per il proprio interlocutore
E questa forma di rispetta che da una parte da una circa particolare la padrona la costruzione
Del dell'espressione del pensiero nella conversazione credo Vittorio Foa
Abbia espresso un uno straordinaria capacità di fascinazione
Di di
Di capacità di porgere le argomentazioni con una efficacia davvero straordinario
Ora questo insegnamento non è racchiude se non erro chiudibili in uno spazio come abbiamo visto Nando qualcuno dei luoghi di vocazione della sua azione non lo è neppure nel tempo
Vittorio Foa è stato maestro di più generazioni
E ogni volta a guidare come un passaggio di testimone è stata sempre da
Generazione emergenti la nuova generazione
Che diventa ancora destinataria privilegiato della sua ricerca e della sua comunicazione
Un modo anche per rispettare le generazioni che passavano e il farsi della storia
Ha insegnato imparando così
Ha insegnato entrando proprio anche per questa destinazione
Del dialogo
E così ha potuto essere indubbiamente un nuovo del novecento
Senza tuttavia essere imprigionato nel paradigma del Novecento
Realizzando
Spesso oltrepassa mento dello stesso in una ricerca aperta
Effettuo cause
Di questo atteggiamento è stato lo spiazzamento al fine
Spesso produceva
In tanti suoi interlocutori e anche nei processi politici viene in mente appena si parla di spiazzamento
Una definizione che Vittorio Foa usato spesso a ispirare l'azione della politica la mossa del cavallo
Una un movimento imprevisto con la quale
Per riaprire uno spazio tale iniziativa
Proporrei di non utilizzare una lettura semplificata di superficie
A questa ipotesi di guidare l'azione con la mossa del cavallo la mossa
Sembra ridurre
La la questione a un gioco a una manovra un'abilità tattica che indubbiamente c'è c'è anche uno specifico della manovra tattica
Ma qui viene concepita per rimuovere uno stallo
Per aggirare un ostacolo per liberare un potenziale che invece in profondità fatto di partecipazioni di energie
Per i possibili età di agire di tante donne e degli altri uomini che senza quella mossa non sarebbero in grado di produrre azione e iniziativa
Così vale
Questa circa
Non solo nell'agire ma anche nella conoscenza
Quando conobbi Vittorio Foa per la prima volta nel suo ufficio della CGIL
Ed è difficile
Trasmettere ora cosa voleva dire però una giovane sindacalista
Incontrare Vittorio fuori incontrarlo nella sede della CGIL sembrava l'una una cattedrale
è il primo diciamo una sorta di monumento seppure non li avesse per annullare l'atteggiamento
Mi dice fosse una sola cosa
Di non smettere mai di leggere e di studiare altrimenti il mestiere
Anche il più alto dei ministri mestiere in appendice in burocrazia
E impedisce di guardare di leggere ed interpretare e di agire la ricerca
La ricerca come cambiamenti di se stesso del proprio punto di vista
Di fronte alla realtà che cambia e nella realtà che cambia
Cambiamento anche disse
La dotazione che a me è sembrato sempre proporsi Vittorio Foa non è stata quella di un autista
Lo diceva poco fa
Riferendosi al confronto con i comunisti piuttosto di una bussola
E io credo che anche l'uso delle parole rivelava questo atteggiamento
Questo rapporto sempre cercato tra
Il momento della dell'esperienza della pratica nella ricerca teorico culturale
Paolo e molte delle parole usate ne davano conto
In alcune
Veniva nesso in luce
Ciò che c'era da scoprire che era nascosto
In altre addirittura
Parole venivano ha chiesto di essere apprezzate laddove sembravano essere condannati a dimensioni negativa
Tali nel di svelare
Ma ricordo un una riflessione sulla fedeltà e la coerenza
Termini assai impegnativi nella vicenda politica
Fedeltà
E coerenza che sembrano alludere a un elemento come dire al granitico della propria personalità
In una univoca interpretazione come ipostatiche Zanatta
C'è un confronto immaginato tra Vittorio fuori Giancarlo Paietta
Suo compagno di una lunga vita compagni fin dei tempi
Del liceo entro i quali correva
Ovviamente un grande rispetto anche nella assoluta diversità
E interrogandosi su quella sul modo diverso di intendere fedeltà e coerenza punto sei con Giancarlo Paietta
Vittorio Foa diceva che ce ne sono due anziché gestanti coerenza
L'una è come dire una un
Fedeltà
Verticale
Una fedeltà alla causa
In cui si è impegnati attraverso l'organizzazione che la interpreta
L'altra è una
Fedeltà una coerenza orizzontale perché è rivolta all'obiettivo allo scopo
Si manifesta allora nell'esperienza
E popol due ossia anche nel cambiamento di partiti a cui ha già riterrà di organizzazioni
In un appunto molteplicità di esperienze
Oppure
In un altro caso una parola da rivalutare
Sganciando la dà il segno negativo che l'aveva perseguita ambiguità ambivalenza
Nel senso comune considerata un disvalore
E invece rivalutata come spazio quello dell'ambiguità di una pratica sociale e intellettuale nel corso della quale sciogliere insieme agli altri
E in un processo attivo senza DOC commi i problemi che vengono consegnati dalla realtà alla ricerca ambiguità non
Il regno dell'indifferenza
Del io del relativo ma il regno dell'impegno e anche della presenza artigiana
Ma appunto ispirata alla ricerca e al confronto
Così Vittorio Foa è stato protagonista di una lunga
Straordinaria
Affascinante e terribile storia
Senza diventarne mai schiavo essendo semmai il fac-simile scudo per all'Autorità e l'autorevolezza guadagnata in quel lungo e difficile percorso storia straordinaria non è il caso e quindi a ricordarla male
Almeno per avere un'idea di un percorso davvero
Che il nostro tempo sembra impossibile
Nato e cresciuto nella Torino accolta democratica dell'advisor torinese
Frequenta quella da Zevio che viene
Sembra essere un luogo che
In cui covano intelligenze straordinaria come per un caso assolutamente fortunato ha chiusi non solo in una scuola ma addirittura in un'Aula
Poi
Nel trentatré
Ingiustizia libertà
Poco dopo nel trentacinque condannato a quindici anni di carcere quindi sconta molti riesce nel quarantatré entra nel Partito d'azione
Il Partito d'Azione sardi Vittorio Foa dice dei tanti partiti che ha attraversato con con grande rigore
L'unico in cui si è sentito totalmente identificato con la sua sorte la Resistenza deputato alla Costituente con quello spirito che abbiamo sentito
Deputato socialista tratta registratore
Nel quarantanove entra nella segreteria CGIL poi di Alice la CGIL la FIOM
In uno dei passaggi più importanti della storia del sindacalismo italiano forse quello fondativo del sindacato contemporaneo in Italia
Poi
Ancora tra le figure più importanti della sinistra italiana e dal settanta in poi nelle formazioni della nuova sinistra
Puoi protagonista di un'azione straordinaria nella politica
Quell'articolo
Di ritirarsi volontariamente
In un silenzio scelto per quattro anni
Per poi tornare indirettamente all'impegno politico attraverso l'insegnamento all'università
E poi ritorno al Parlamento nell'ottantasette per aver poi lasciato alla politica attiva in una continua nuova
Seppure informale cattedra dell'intelligenza e della curiosità
Con cui
Ha concluso la sua vita storia eccezionale
Dentro una storia straordinaria
Di lotta di classe
Di partecipazione di massa
Gli organizzatori storica del movimento operaio
Incontrando uomini e donne
Con cui
Realizza un legame profondo
Uomini e donne dal nome famoso e uomini e donne
Senza nomi conosciuti
E nota la sua ammirazione mi ha scritto più volte tra Palmiro Togliatti
E noto il solidale negando il fatto di stima forte di amicizia con uomini come Lombardia santi
E nota la sua fraterna vicinanza con un altro grande dirigente della CGIL piegando intellettuale come Bruno Trentin
Ma io trovo particolarmente significativo l'abbiamo sentito poco fa nelle sue parole
Lo straordinario straordinaria considerazione e lo straordinario legame di Vittorio Foa con Giuseppe Di Vittorio
è un elemento che fa molto riflettere
Vittorio fuori intellettuale raffinato
Spregiudicato intellettuale dal punto di vista dell'organizzazione del pensiero del concetti
Ha sempre avuto mille manifestato nei confronti di Vittorio
Una se posso dire così devozione
Politica
Per la sua intelligenza politica
Per la sua capacità di suscitare emozioni nelle tavole di Vittorio Foa poco fa ci ha tutto questo quando diceva
Il c'era in diritto io una umanità
Ma questo umanità non era soltanto una dote della persona
è un elemento che attraversava il caratterizzava disse la politica il modo di fare la politica il modo di intendere i processi politici a quella forza
Che poteva consentire a un dirigente per la sua forza nella sua solennità
Di potersi affacciare i lavoratori e dire ho sbagliato no abbiamo sbagliato ma o sbagliato
Queste
Questa straordinaria diciamo
Connotazione
Ha fatto sì che un ex bracciante autodidatta
Potesse costituire appunto forse l'uomo anzi senza forse uomo
A cui è stata rivolta a una maggiore attenzione la maggiore rimozione pertanto invito il fornitore for conta
Una cosa a questo punto di vista molto significativo il congresso della svolta sono la metà degli anni Cinquanta dopo una grande sconfitta come quella la FIAT sulla come silenzio in Commissione interna
C'è un dibattito nella CGIL di grandissimo peso ribatto che appunto segnatamente la storia ci dice
E si contrappongono due tesi
Entrambe diciamo oggi caratterizzato da una forte spinta politica l'ipotesi di continuismo centralistico dalla contrattazione
In nome della preoccupazione assai legittima
Il fondo ammonta di classe
Difenda le più deboli
Che potrebbero
Diciamo così spiazzati dalla modernizzazione ed all'inseguimento della modernizzazione
è un'altra tesi che invece scontate diciamo un versante su cui
Con tutt'altra cultura stava impegnandosi Vacis che quello diciamo della contrattazione articolata cioè
Del del frate del luogo di produzione il centro dell'iniziativa sindacale
In seguito inseguendo e contrastando così il processo di modernizzazione attraverso una partecipazione dei lavoratori su questi punti a alti e inediti che si sarebbero potuti nello nello scontro
Vittorio forti confessa con grande dolore
Che a pochi giorni dal dall'unica riunione decisiva degli organismi dirigenti con la CGIL la partita che sembrava persa
Perché in una lunga riunione della segreteria dalla CGIL
Gli era sembrato che Di Vittorio difendesse come aveva difeso fin lì la prima delle due tesi
E quindi
Con grande sofferenza Vittorio fondersi
Del
Assegnava
Hanno il
Al corso che avrebbero preso gli eventi
E
Conta che mi che Di Vittorio leggere una relazione sostanzialmente scontata una lunga relazione sostanzialmente scontata in cui
Afferma sostanzialmente le tesi della tradizione della storia movimento
Scale per la Sicilia
Alla fine della quale tuttavia depone
I fogli della relazione
E dice
Che non si può rimanere fermo
Che bisogna esplorare il nuovo terreno di scontro che bisogna scegliere con grande determinazione e l'innovazione per riportare la centralità dell'iniziativa sui luoghi di lavoro laddove si produce olio
L'innovazione
Vittorio Foa contro questo fatto e dice e non parlo della condivisione
Ma parla della emozione dice ho pianto
E io credo che in quel ho pianto ci sia come dire quasi una sintesi
Di questa combinazione di politica umanità che configurato alcuno apporto straordinario l'organizzazione
è dunque importante nella vita di Vittorio Foa di questo
Intellettuale dirigente politico come diceva il Presidente della Repubblica poco fa indipendente
Ma questa indipendenza viene guadagna
L'organizzazione
E uno dei tanti vincoli opportunità i vincoli che ci si presenta una nazione
Anche un vincolo
Con un vincolo esterno e quello dell'economia
Il punto è indagata se quel vincolo determina l'attuazione o esista una possibilità
Di
Come dire fa i conti con il vincolo fare i conti ma per trascendere per superare
E come sopra
Ricordo che
Assistetti ad una lezione all'Università di Modena Di Vittorio Foa
E in cui affrontare questa questione delle piccole stelle vincolo esterno si discuteva allora come molti ricorderanno delle tazza
Rispetto
A una tesi sul salario che era di derivazione sappiano se ci poteva avere un'iniziativa totalmente autonoma o no e nasceva questo problema del vincolo Vittorio fuori
Propose diciamo come una metafora il racconto di un episodio
Che fosse contiene un eccesso di leggenda insomma solo uso assai significativamente poi entrato nei racconti ecco
E l'episodio nel quale vieni in campo la questione dell'opinione
Una fabbrica in Toscana che stava per essere chiusa con una vicenda che rischiava di essere drammatica per i lavoratori Gandhi nostra del sindacato
Incanta impegno del Sindaco di Firenze che alla pigliava per poter salutare i lavoratori della Pignone e naturalmente la Pignone medesima per poter salvare i lavoratori ma
La lotta sembrava destinata ad una sicura sconfitta
Quando
Sembrava che tutte le porte fu fossero chiuse cioè il si racconta di una telefonata di la pietra
A
Al grande capo dell'ENI Enrico Mattei
E la conversazione secondo Vittorio Foa sarebbe si sarebbe svolta pressappoco così La Pira dice amante riguardo degli assolutamente prendere opinione
E maltese va non ci penso neanche ricche non so se tu hai ben presente dicevo cedo sia nel privato si intende molte cose ma forse non d'impresa le imprese hanno una missione hanno una vocazione anche le imprese siccome le persone
Nella missione dell'ENI che se non ti sfugge fa idrocarburi
Non ci può essere l'appiglio non è inutile che tu insista non c'è ragione sociale e umana non ce l'ha sottoscritta non ci posso fare niente perché l'ENI fa un altro mestiere
E questo mestiere incompatibile capisco bene che tu mi proponga le ragioni sociale dell'impresa ma non ci posso far niente perché la missione è consolidata ed è questa
Vittorio Foa racconta che a quel punto
La soluzione fila controversie viene risolto come viene sciolta io ne so terapia che dice io ho capito benissimo tutto quello che tu dici
Ma
Quello che tu dici non conta quasi nulla
Perché io questa notte ho sognato la Madonna e la Madonna mi ha assicurato che Enrico Mattei con lei mi a balbettare sull'opinione e così accadde
Ora il problema della politica nel secolo e
Chiedo che cosa si traduce la Madonna questo è il punto diciamo per superare il vincolo devi
Diciamo così spero di non essere blasfemo secolarizzata della Madonna di la Pira
Ed è questo diciamo il senso della ricerca che io credo vi toglie o fora prodotto al punto più alto del suo pensiero il suo pensiero politico
E questa e questa ricerca diciamo della secolarizzazione della Madonna e l'impegno impegno condiviso con gli altri
Cioè io penso
Nel pensioni vettori a fuoco
Un rilievo straordinario della persona della sua io feci lucidità di donna e di uomo lascio irriducibili tutta anche quando
Glielo diciamo fortemente connessa in un legame sociale
Con la classe senza le quali non li spenderebbe la sua storia ma dentro questo ambito sociale bisogna sapere che c'è una deducibilità delle persone e pur
La rete sociale decide
Di molto decide della politica
C'è quindi un insegnamento che io credo ancora importante
Vittorio Foa fa spesso una polemica con la centralità
Vittorio Foa non ha mai amato regolarci accentrare tant'è che non amava le gerarchie neanche nelle la tematizzazione
E dunque diciamo al
Al nostro di allora tanto troppo a della centralità della fabbrica guardava con qualche sospetto
Ma
Ma se si può parlare di centralità ripeto con un'approssimazione perché nella scelta tra centrali tra centro e periferia vittoria Flaubert sempre scelto la periferia lecca riferiti
Tuttavia se si può parlare di centralità in un qualche senso allora la centralità degli uomini e delle donne che lavoro
E qui c'è data dice del suo impegno di un'intera vita
Quella di contribuire alle donne agli uomini che lavorano individualmente e collettivamente
A impadronirsi del proprio destino
Ci sono da questo punto di vista pagine straordinarie io per dai ritardi leggo solo qualche pezzo ma perché io penso
Che qui siamo al privato la questione della bussola qual è la bussola di orientamento di una vita intera
Nella dimensione nello spazio pubblico
La radice di questa straordinaria
Ma dice degli uomini e delle donne che largo scrive Vittorio Foa
Il cavalierato
Gli uomini sono gente come tutti gli altri
Sono coraggiosi e paurosi onesti e disonesti con tante virtù e tanti vizi
Ma come scrisse una volta Giuseppe Dossetti i vizi dei poveri
A differenza di quelli dei ricchi sono socialmente irrilevanti
Chi si trova nella condizione di non potere e quindi di non volere avanzare sulle spalle degli altri che non confondo insuccesso col mi ha detto che è consapevole della fatica del vivere fornisce di sé un connotato mò
Ho pensato molto continua Vittorio Foa a queste cose negli anni ottanta quando si negava l'esistenza stessa della classe operaia e si è esaltava la scalata individuale senza freni
Quand'anche ma non è così
La classe operaia non mostrasse più un carattere economico e sociale
Resterebbe intatto il suo contenuto morale
Per
Io penso
Che in questa
Formulazione
Ci sia il senso di una ricerca di un lavoro per averne conferma possiamo leggere un altro passo ancora
Del cavallo e l'attore dice così i lavoratori sono costretti a concepire la loro vita il loro futuro come frutto di sacrifici e di impegno
Fino ai primi anni Sessanta le loro condizioni erano molto misero
E la loro morale esenti da qualsiasi sogno di facilità sia in piena luce
Quella gente lavora perché vi è costretta
Per vivere e fare il ricarico precario deve cedere un pezzo che la propria né agire potendo vitale una costrizione
Il lavoro può naturalmente essere gratificante può essere strumento di identità e veicolo di rapporti sociali ma il dato fondamentale e che quella costruzione un pezzo della ditta
Gli operai non sono genericamente più virtuosi dei borghesi ma la loro condizione di fatica fisica e mentale e comunque di scambio appaga e tempo di vita
I luoghi siccome ho più volte ricordato non sono socialmente rilevanti
Questa è la diversità dai vizi del potere
Io penso che non si potrebbe dire meglio e penso che possiamo interrogarci ho finito se questa fattispecie
Della propria bussola cioè la fatica delle donne e degli uomini che lavorano
Sia anche in grado oltre all'esperienza di illuminate una prospettiva di società
Io penso
Che senza una
Degna di società la politica deperisce e nuovo
In questo senso
Vorrei proporvi
Questo passo di Vittorio forme dell'eterna giovinezza
Nell'impegno sindacale o senza visto nella rivendicazione del lavoro accanto e dentro le motivazioni egualitaria il bisogno di esserci di contare
Il bisogno della libertà
Nella storia del socialismo non vi sono stati solo il comunismo alla socialdemocrazia
Vi è stato anche
Sempre represso da due grossi concorrenti un socialismo libertario che rivendicava democrazia era distribuzione di redditi di risorse
Ma poneva
Centro del quadro l'autonomia del lavoro l'autodeterminazione dell'aborto la sua possibilità di intervenire sul suo lavoro e sulla sua vita
Il socialismo dell'autonomia non è mai riuscita ad affermarsi come sistema
Forse era inevitabile
Comunque il problema è un problema a teatro lo sia sconfitti non si è riusciti a cancellarlo
Dopo il comma il declino delle sue grandi correnti storiche il socialismo puoi apparirle come
Con
L'autonomia
Io penso
Che non sia semplicemente
Un sogno e penso che questa idea di società
Possa essere comunicata
Penso che la lezione complessiva Di Vittorio Foa sia una lezione che possa parlare ancora oggi a cui già a quei giovani in cui si è indirizzato per tutta la sua visita
I giovani
Il non
Intervento
Sull'elezione di Camerino sconti fascismo il sindacato organizzato dalla CGIL parlando dei giovani Vittorio Foa così disse
Perché mai devo pensare che un giovane che non si occupa più di politica debba essere un sottosviluppato
Non è vero
Un giovane che non si occupa più di politica forse dentro di sé
Delle potenzialità Pian delle politiche diverse e nuove
Se io non parto da questo mi condannò all'impotenza e dico che tutto è finito
Personalmente sono abbastanza vecchio per pensare che non è vero che tutto è finito e pensare invece che l'umanità dentro di sè grandi possibilità di crescita materiale e morale
Come si trasmette
Questa visione del mondo questa esperienza questa storia dei giovani e può ci si chiedeva Vittorio Foa un vecchio
Ma sto
Possiamo dire parlo di tutti
Trasmettere questo ai giovani
E Vittorio Foa ci dà un'indicazione che io credo molto utile dice si può fare solo se tu non pretende di trasmettere la tua storia ma le emozioni le paure
Le preoccupazioni e i sogni con cui tu hai compiuto quell'esperienza
Questo consente la trasmissione tra generazioni
E io penso
Che quello spirito dei costituenti che abbiamo sentito chiamato qui da Vittorio Foa quello spirito
Quella modalità di intendere la politica lo spazio pubblico alla vita e persone sia l'insegnamento che Vittorio Foa è ancora in grado di trasmettere a noi e a chi verrà domani grazie
Della Consulta
Scusate espressione
è una cattiveria di Di Pietro che non vi è il CNEL non vi propongo e do la parola invece ringraziandolo per essere qui Guglielmo Epifani prego
Grazie Presidente
Vorrei dire che
Ancora oggi riflettendo sulla sul tema di questo incontro
Tanto più in questo luogo
Mi sembra assai complesso lo voglio dire
Con grande franchezza innanzitutto Sesa alle figlie
Ricostruire
Facilmente i fili di una vita di un impegno di una scelta così complesse e così via
Metterei anzi in guardia
Dalla facilità della ricostruzione di un percorso che come sappiamo attraversato tutto il Novecento e anche dopo
Vorrei dire però
Che proprio per questo
In qualche misura
Vittorio Foa è stato il Novecento
Nel senso che
La sua vita
Può essere vista anche come lo specchio
Dei processi storici e politici e sociali di tutto il secco
Vale per le sue origini
Vale per la sua scelta democratica antifascista
Vale per il periodo
Che passo in carcere
Vale per la sua adesione al lavoro a partire da quell'operaio alla sua scelta per la CGIL e per la politica
Vale
Per le formule per la ricerca l'insegnamento la scrittura vale per la sua curiosità
Per le domande che si poneva
Sul mondo e sulla condizione contemporanee
C'è da dire in questa complessità
Che sicuramente si trovano in tutta la sua vita dei valori e delle coerenze di fondo il presidente Bertinotti
Ne ha citati
Non c'è dubbio l'esempio che il tema della libertà
Intesa come principio scelta di autodeterminazione attraversato tutta la sua vita e ha dato il senso fondamentale alla sua esperienza
Insieme al tema della libertà come autodeterminazione la sua adesione morale e intellettuale ancora prima che politica
Al lavoro alla condizione dei lavoratori e la condizione concreto del lavoro che da identità anche quando
Passa attraverso cambiamenti epocali
In questo
Si riassume
Il suo amore per il sindacato e per la CGIL
Mi ha molto colpito negli ultimi anni
Quando
Lui parlando di essi si definiva un organizzatore sindacale
O quando disse
Cioè la parte più bella importante della sua vita c'era stata quella che aveva vissuto in CGIL e nel sindacato
Eppure
La sua storia in CGIL non è una storia lunga
Dura poco più di vent'anni
Dal suo inizio l'Ufficio studi della CGIL di Di Vittorio
Fino al suo abbandoni
Dopo il congresso di Livorno dopo sessantanove
Quando la ma diventa un segretario in sostituzione di Agostino Novella
Riprese poi
Un rapporto con la CGIL
Negli anni Novanta
Quando fu chiamato a dirigere
L'IRES CGIL
E la prima cosa che fece da presidente dell'IRES
Fu di chiedere a Franco Momigliano detenere una lezione su quello che rappresentava
La ricerca per un sindacato
E Momigliano visse
Bisogna tenere assieme i due livelli
Quello della condizione del lavoro e quello del contesto sociale generale
I due piani esatti della sua ricerca e della sua attuazione
Così come
C'è una parte che riguarda il sindacato e la CGIL
Che valgono nella parte finale casualmente
Quando guarda
Compartecipazione compresenza senza distacco ma da lontano alle vicende della CGIL del lavoro nell'ultima parte del Novecento
E al suo amore verso i giovani i precari la difficoltà dell'occupazione
Quando in fondo riconobbe con una straordinaria onestà
La seguente cosa
Se penso alla diversità dei miei vent'anni da quelli che sono i vent'anni dei giovani di oggi io provo uno stato di angoscia
Perché mi sembra
Che il mio passato
Che non è stato facile
Sia molto più semplici perché la lotta per la libertà gli ha dato un senso diverso
Ogni fase del suo lavoro in CGIL può essere visto attraverso un periodo di svolto
Gli anni all'Ufficio studi sono gli anni dell'elaborazione del piano del lavoro a cui Vittorio Foa dà un contributo fondamentale Ufficio studi a cui è forte a chiamare il giovane Bruno Trentin
Il piano del lavoro
Che abbiamo studiato declinato è conosciuto in tutti i modi non è soltanto
Un'idea ancora molto moderna delle condizioni dello sviluppo del Paese
Era anche la risposta ha un'idea
Di sviluppo tutta fondata sulla domanda e l'investimento internazionale
Ed era a suo modo un'originalissima idea
Di riproporre uno sviluppo in cui le componenti dalla domanda interna al Paese fossero altrettanto importanti di quelle internazionale
Così come
Fu una svolta al suo passaggio la FIOM
Dopo la sconfitta della FIAT da CGIL manda dirigere la FIOM Agostino Novella e Vittorio Foa con lui ci sono nella storia della CGIL questa storia i binari
Una riguarda costino Novella e Vittorio Foa insieme alla FIOM e dopo due anni insieme in CGIL
Un'altra riguarda Luciano lama e Piero Boni
Insieme chimici insieme meccanici insieme in CGIL
è il segno della storia binaria di quella CGIE la storia è fondata sulla componente di ispirazione politica quella comunista e quella socialista
Vittorio foresta pochissimo per questo
Alla FIOM spesa talmente due anni
Tra la sconfitta del cinquantacinque e la morte di Di Vittorio nel novembre cinquantasei
I due anni però fondamentali Carrick costruire
Una svolta rivendicativa nelle scelte del più grande sindacato metalmeccanico
Quando la centralizzazione esasperata
Fatta nel nome del bisogno di tenere unita la classe cioè i lavoratori non faceva più i conti
Con la complessità e diverse velocità di trasformazione dell'organizzazione del lavoro che la crescente nascente rafforzamento dell'industria metalmeccanica proponente
E non consentiva di creare forza laddove
Vale per un sindacato
Dove la prestazione di lavoro e la condizione di lavoro si esprimono e chiedono di essere rappresentanti
Erano gli anni in cui for con novella contribuì a questa svolta
E dietro questa svolta anche se talvolta poco ancora oggi la si nota ci fu immediatamente un richiamo al bisogno di ricostruire a riconquistare L'Unità sindacale
C'è un discorso del mille novecentocinquantasei di Novella
Ecco i fa seguito un discorso ordini Vittorio Foa in cui il tema dell'unità sindacale viene visto per i dirigenti della FIOM come il problema più grande di fronte alla categoria
Come ho detto molto Di Vittorio novella viene chiamato a dirigere la CGIL
E forte entrare nella sua segreterie
Ci resta praticamente per tutti gli anni sessanta periodo più lungo di azione sindacale
Lascio come amava dire appena compiuti i suoi sessanta anni e lascio nel momento in cui
Luciano lama di vento segretario della CGIL
Di quegli dieci anni dodici anni non è facile ricostruire il figlio mi pare più importante ricostruire il metodo del suo lavoro
La costante della sua ricerca
Innanzitutto partendo da una premessa
Chi ha conosciuto Vittorio soprattutto negli ultimi vent'anni ha in mente un Di Vittorio uomo saggio vuoto rigoroso
Indulgente comprensivo verso le ragioni degli altri
Il sindacalista Vittorio Foa è stato un anno duro un uomo rigoroso spesso spigoloso
E però e però
Proprio questa sua caratteristica
Si è sposata poi sempre sempre sempre
Con quello che è stato l'identità più forte che ha preso
E ha dato la CGIL idea di confederali abbiamo visto nel filmato
Non solo come lui dice combattere per un salario la riduzione dell'orario e pensare al lavoro l'occupazione ma insieme sindacato confederale quello che pensa te e pensa anche agli altri
E gli altri possono essere distanti per tempo e per luogo
E purtuttavia devono far parte di un orizzonte di un sindacalismo confederale
Fa parte di questo costante di questo metodo cosa che difficilmente se non sarebbero comprensibili se unite
Alla spigolosità e spesso anche la durezza del suo essere sindacalista
Quando lui diceva ripeteva dobbiamo cercare insieme la strada
Quando lui diceva
E lo disse nel suo Congedo Livorno
Non si può imparare a nuotare
Correndo su
E giù per la spiaggia perché bisogna cominciare a buttarsi a mare
Oppure ancora
Quando lui disse è cambiato tutto così velocemente anche così in profondità e lo diceva rivolto a sé non rivolta agli altri
Che sarei uno strano tipo
Se non fossi cambiato in Consiglio
Furono gli anni quelli delle grandi trasformazioni economiche industriali il boom economico il cambiamento epocale dell'Italia che da contadina si ritrovava i tagli operati
E Torino la sua attori era il cuore di questa trasformazione
Ho preso tre interventi suoi di tre anni diversi per segnare
Tre elementi di attenzione nel suo lavoro sindacale
Il primo
Quando nel cinquantasette appena entrato in CGIL lui osservava che c'era troppa contraddizione troppa distanza tra lo sviluppo dei profitti della stagnazione dei salari dell'azione sindacale
E quando chiedeva di restituire integralmente il sindacato dei lavoratori
Perché decidono di organizzarsi gli obiettivi le lotte al di fuori delle pressioni dei partiti per ricostruire democrazia e unità nelle condizioni di lavoro
Comunità verso il patronato al di sopra delle divergenze politiche e religiose
Oppure sessantuno un'altra persona
Quando propone di guardare ai problemi del Mezzogiorno uscendo dagli schemi solo protesta TaRi
O da alleanze
Para federaliste
E di lavorare invece per una selezione attenta negli investimenti
E di un'oculata amministrazione della spesa pubblica
O ancora
Quando nel sessantatré in aperta polemica con un altro grande
Del sindacalismo del riformismo italiano con Giacomo Brodolini
Apre una polemica
Sul tema del rapporto tra programmazione e salari
Non scambiare in mare
Dice polemizzando con Brodolini Vittorio Foa
Una moderazione salariale per un piatto di lenticchie o di sole parole
E però aggiungendo
Ma una lotta sindacale assente dei limiti
Il miglioramento dei salari la stabilità dell'occupazione la riduzione del tempo di lavoro su ognuno di questi tre aspetti rime indicativi un sindacato deve sapere
I limiti con i quali
Fare dico
Infine come ho detto il Vittorio Foa più recente
Quello che si interrogava sulle trasformazioni del lavoro che si domandava che cosa avvenisse nella classe operaia in Cina
Di quello che continuava a battersi contro ogni idea corporativa chiusa
Vittorio Foa che ogni volta
Continuava ad ammonire ci di stare attenti ai problemi dell'unità
Oppure
A non disperdere la fiducia e la speranza nel cambiamento
Detto dall'uomo ci aveva passato i suoi primi anni nelle condizioni in cui come conosciamo era anche il segno di un'esperienza è una testimonianza personale che valeva il doppio
Ma anche
E questo secondo me
E la parte che
Anche io ho amato di più vittoria
Era la sua problematicità
Quel dubbio che spesso avveniva e che probabilmente aveva risolto dentro di sé ma non ti darlo a vedere e che lasciava sospese
Oppure
Quella frase straordinario
In cui lui diceva le mie riflettendo anche sulla sua storia non sono contraddizione
Ma sono compresenze disposizioni
Diverso
Nessun sindacato di oggi
Lui si accorgeva c'eravamo in una fase di passaggio che produce divisioni
Ma ci diceva anche che le divisioni non sono un momento di debolezza ma possono diventare un momento di vitalità
Credo fermamente nell'unità come processo non come una realizzazione che si conquista una volta per tutte ma come un processo continuo che dobbiamo svolgere per essere insieme non solo noi stessi
Ma anche gli altri per vedere capire anche le loro buone ragioni
Pensare con la propria testa lottare contro il conformismo non aver paura dell'indisciplina
Vittorio diceva
Questa cosa si chiama autonomia non nascondere a se stessi il giudizio sulla realtà
Così forse
Si può spiegare perché a novant'anni
Foa diceva disse
Quando si è vissuto così a lungo e così bene non si può abbandonare
Devo darmi un progetto
Una soltanto un'ultima notazione
In questo progetto
Cioè si era dato per sé
Vittorio Foa era particolarmente attento alle condizioni delle trasformazioni economiche del lavoro e produttive del mondo di oggi
Parlava con un termine che normalmente non viene mai usato di insicurezza dell'impresa oltre che di insicurezza dei lavoratori
E trovava
Delle somiglianze crescenti
Tra l'Inghilterra di Riccardo
Quella
Di metà Ottocento fatta di sbagliasse i salari di profitti medi e di grandi ricchezze finanziarie e patrimoniali e di rendite
Con l'Italia e con il mondo di oggi
Queste cose le diceva prima della grande crisi prima che la grande crisi scoppiasse
A suo modo aveva centrato esattamente il problema che ha originato la crisi e che resta intatto per
Il dopo crisi
La distanza che cresce tra il valore del lavoro la sua dignità
Il valore della ricchezza legata
Ai mercati finanziario
Il tema di oggi e il tema di domani che va oltre
Le discussioni e i problemi di come cambia il lavoro di come si rappresenta il lavoro che cambia
E che investe il grande tema di come ridare al lavoro una nuova cittadinanza fatta di libertà
Dignità e di irresponsabilità
Ho detto che Vittorio Foa è stato un uomo del Novecento ed è stato il Novecento
Ripensando a quella lezione sull'Inghilterra e al punto fondamentale che c'è di fronte a noi
è evidente anche la conclusione del mio ragionamento
Non possiamo consegnare
E il superamento del Novecento ci riporti all'ottocento a quelle condizioni di acque
Mondo
E non sarebbe solo un destino insopportabile per di più mio Pitelli evoluzionista
Ma sarebbe soprattutto una beffa straordinaria per quelle generazioni per quei movimenti e per quelle intelligenze che hanno dedicato la loro vita
All'uguaglianza alla libertà dal burocratica sta nella contro a coloro che hanno costruito e difeso la nostra democrazia
Grazie
Allora
Allora parola Pietro Marcenaro prego
Pochi mesi prima
Di morire
Ricordando suo padre
Renzo Foa scrivere
E poi mi accorsi del cambiamento avvenuto venditori
Da una critica o di sinistra dal partito nel quale militavo
Nella passata una contestazione moderata oggi si direbbe riformista era un'altra persona
Io ho pensato lungo questa frase non so sulla condivido del tutto ma certamente allo stesso modo reagirono
In molti di fronte le posizioni politiche che via via
Vittorio Foa assunse a partire almeno dall'inizio degli anni ottanta
Forse conviene ricordare le più importanti
Dalla revisione autocritica della cessione del PSIUP del giudizio sul centrosinistra alla netta ed esplicita con tre retta reperendo sulla scala mobile del mille novecentottantaquattro
Nel convinto sostegno alla svolta della Bolognina fino all'iscrizione del PDS
Dalla posizione favorevole l'intervento militare in Iraq nel mille novecentonovantuno all'approvazione dell'accordo che nel novantatré come protagonisti Ciampi tenuti avvio alla fase della concertazione
Dal sostegno della candidatura di Valentino Castellani contro quelle devono venga sindaco di Torino nel novantatré all'incoraggiamento a Gianfranco Fini a gennaio novantacinque svolta di Fiuggi
Per continuo richiamo l'unità sindacale come priorità politica e culturale all'interesse la speranza per l'Ulivo prima per ANAS del Partito Democratico poi nella speranza mi lasciarsi alle spalle le vecchie divisioni del Novecento
Mi fermo qui limitandomi richiamare i punti principali
Di una posizione che ha riguardato le questioni politiche essenziali sul piano sociale sul piano politico su quello della politica estera della collocazione internazionale su quello dei principi
Tutti questi esempi vanno nella stessa direzione quello della battaglia per una sinistra capace di liberarsi dei propri tic dei propri stereotipi delle proprie rigidità e dei propri feticci
In tutti questi casi ciascuno di voi è in grado di giudicare da sei come questa battaglia se sia collocata quali interlocutori abbia trovato nella direttiva che ha attraversato e attraversa la sinistra Italia
E si tratta lo voglio sottolineare di un'opposizione che non è durata lo spazio di un mattino
Ma che Foa sostenuto con continuità lungo circa un trentennio quello della sua fantastica vecchiaia una vecchiaia che per usare ancora le parole di Renzo da sola vale una vita
A meno che naturalmente non si voglia prendere in considerazione l'affermazione che io ho trovato poco rispettosa che nella vecchiaia
Comunica alternativa l'esilio in una cronologia impazzita fuori abbia scelto di seguire il tempo anche nelle sul modello iscritti che abbia finito così per civettare
Inconsapevole forse ma certo compiaciuto con una sinistra che cercava una risposta alla sua crisi preoccupazione dell'istituzione dei palazzi
D'altronde
Si una persona mite ed amica
Come Stuart Ulf come fuori corpo in passaggi si lascia sfuggire durante una discussione l'espressione fascismo qualcosa di importante deve pur essere Kakà tutto
Quello che vorrei
Provare a fare non è discutere quanta continuità che quanta rottura ci sia stato nel pensiero nell'azione politica di fondo
Credo difficile su questo punto arrivare fin là
Di dove arriva toccando tutti gli ismi nel suo dialogo e di quello che Vittorio spesso direttamente scritto a questo proposito
L'unica cosa che posso aggiungere
Siamo io diciamo così da non avere un dibattito virtuale con Pajetta l'ho visto era un dibattito che è avvenuto durante le poste di Mirafiori Corso Tazzoli durante una campagna elettorale
Era un dibattito sulla coerenza e rispondendo a Pajetta che il giorno prima aveva detto che
Fora
Dopo averne
Tessuto gli elogi però state attenti quante partite è cambiato Vittorio disse davanti al porto di Mirafiori ciechi per essere fedele un partito ha cambiato spesso idea
Chi per essere fedele a un'idea cambiato spesso il partito questo format discusse
Vorrei semplicemente dire che
O a a effettivamente praticato ciò che ha più volte sostenuto
Cioè egli nonostante fosse un uomo la cui vita è stata occupata interamente dalla politica non ho mai anche posto una domanda cosa è di sinistra e cos'è di destra alla domanda cose giusto e cosa sbagliato
Di quello che pensi sia giusto dire fai quello che penso che sia giusto fare se di destra o di sinistra lo diranno gli altri
Ma mi chiedo non è stato così anche in passato
Se facciamo un passo indietro e torniamo se n'è parlato qui tra metà degli anni cinquanta
Agli anni Sessanta la svolta del direttivo della CGIL del cinquantacinque
All'analisi del neo capitalismo la scelta di ripartire dalla condizione operaia dalla contrattazione aziendale alla battaglia per l'autonomia l'unità sindacale siffatto di scelte che come è stato ricordato comportano
Uno scontro molto forte dentro la sinistra dentro movimento operaio per affermare una linea che era molto distante
Della tradizione dall'ortodossia comunista prevalente e molti sostenevano che in questo modo si mettevano in discussione i principi scelte fondamentali che si abbandonava una visione
Del movimento della sua organizzazione per correre dietro alla sociologia Borghello sindacalismo americano al moderatismo della CISL della UIL
Chi poteva sostenere prima che si trattava di scelte
Di sinistra
Eppure se guardiamo con gli occhi di oggi possiamo convenire che coloro che come
Vittorio Foa come Bruno trentine come tanti altri sono stati protagonisti di questa battaglia
Hanno preparato quella stagione che a cavallo tra gli anni Sessanta gli anni Settanta
Ha determinato una trasformazione profonda della Società italiana con la trasformazione che ha reso possibile per un normale operaio comprarsi un'automobile per un cittadino di potere divorziare per una donna devono essere costretta
Essere persone perseguita penalmente se costretta ad abortire probabilmente cioè la cosa più di sinistra avvenuta in Italia nel secondo dopoguerra
Ecco cioè arrivato sappiamo in qualche modo allora
A compimento il cammino che era iniziato con la vittoria
Sul fascismo per la fine della guerra approvazione ostruzione io ogni tanto mi stupisco del fatto che
Di forte ricordato tra i padri della Costituzione venga dimenticato il ruolo di protagonista in questa che è stato una vera e propria seconda fase costituente italiana
E per rompere quei muri che impedivano che il lavoro fosse riconosciuto per quello che effettivamente valeva nella società italiana furono necessari forse radicalità ma quando la situazione cambia anche per merito dell'attuazione
Davvero si può pensare di rispondere tre minori che contribuito a determinare ripetendo parole che la realtà ha reso vecchie inefficace addirittura talvolta dannose
Quando si nominava mossa del cavallo si pensa Vittorio Foa ma cos'è la mostra del Papa
Ne ha parlato Fausto una furbizia tattica per spiazzare l'avversario
Movimento inaspettato che ti dal vantaggio della sorpreso un escamotage politicante alla fine
O invece qualcosa di più profondo il prodotto di un'intelligenza capace di sottrarsi al meccanismo della replica della consigliera ripetere il risultato do di un atteggiamento critico che e questo è che tale solo se rivolta verso se stessi non meno che verso gli altri
In altre parole l'espressione creativa di una straordinaria libertà della mente riguardare oltre degli schemi e questo non deve valere in particolare per l'azione politica e
Diciamo questa domanda
Per la domanda che naturalmente
Fino all'ultima domanda che è stato attualissime tutte le discussioni con forte
Questa condizione fondamentale della libertà si confronta con un sistema politico nel quale invece
Della dipendenza e non l'indipendenza
Ad essere apprezzato un sistema che premia il conformismo e mostra fastidio insofferenza verso un atteggiamento critico e pretende
Addirittura di esercitare dentro per ciascuna corrente cogente centralismo democratico che nega al partito in quanto tale
Ecco si è molto parlato
Del primato della libertà nel pensiero di fosse ricordata la stretta affinità su questo punto con Bruno Trentin se ricordata la discussione con Norberto Bobbio che sosteneva invece
L'uguaglianza come fondamento dell'identità della sinistra
Forse
Vale la pena di sottolineare che la libertà di forte innanzitutto la propria
E che la libertà della mente la prima delle libertà
Non c'è mai una sola possibilità
Una sola soluzione di problema non c'è mai non solo sguardo c'è sempre un altro lato possibile delle cose che bisogna cercare che la retorica col suo ad Jersey sullo stereotipo nasconde impedisce di vedere
Ricordo la discussione del libro di Franco da me e il
Terrete Lai
Tra me e la documenti o notizie regolamenti di disciplina nelle manifatture tessili biellesi alla fine dell'Ottocento le molte le punizioni degli operai che ci dobbiamo il santo lunedì
E non si presentano al lavoro all'inizio della settimana ci parlano di un sistema di fabbrica che afferma il proprio dominio sul tempo
Ma quegli stessi regolamenti di disciplina con l'elenco di provvedimenti disciplinari
Sono al tempo stesso l'evidente documentazione di comportamenti che il nuovo regime industriale nascente fatica a controllare era da trattare alle proprie esigenze ci parlano
Di spazi
Più o meno grande di libertà e di autonomia e del lavoro che forse possono avere una proiezione nel futuro
Lo Gerusalemme rimandata che nello stesso tempo un'autobiografia politica un trattato di epistemologia ci parla dello stesso problema
Attraverso i marinai che rischiano la vita contro i sommergibili tedeschi scioperano contro il tentativo di Cerciello di imporre nella flotta civile
I regolamenti disciplina militare o attraverso le sorelle PAN questo radicali nel loro femminismo ero volate come volontaria immediatamente allo scoppio della guerra
Emerge attraverso tutti questi esempi il tema della compresenza di una pluralità di identità di culture di comportamenti
La stessa vicenda
Lo stesso problema possono essere guardati in modo diverso tempo emerge una realtà del tutto impreviste delinearsi soluzioni possibilità nuove
Questa libertà questo mobilità della mente questo continuo esplorare diverse possibilità e non ritrarsi dalla ricerca anche quando essa può portare a conclusioni scomodo e minacciare
Le proprie coerenze comportano non sembri contraddittorio paradossale e mi scuso linguistici una straordinaria coerenza o forse meglio uno straordinario moralità
Una moralità che fono ha mai avuto bisogno di proclamare o di rivendicare una moralità che è testimoniata semplicemente dalla propria vite
Vittorio forti aveva una certa avversione per la retorica della moralità non aveva bisogno per dimostrare la sua coerenza di ripetere le stesse parole pronunciate nella riunione precedente questa versione
Alla retorica della moralità radici lontane basterebbe rileggere quello che scrive
Dal carcere nell'ottobre del mille novecentotrentasei
A proposito di Cavour e della moralità della politica e qui vorrei dire tra parentesi che
A tutti coloro che pensano che
Diciamo a Vittorio come un uomo diciamo tutto interamente assegnato dal radicalismo
è arrivato solo in tarda età alla moderazione gradualismo di provare a vedere chi sono le due le grandi figure che Vittorio continuamente richiama come i suoi punti principali di riferimento Cavour nel Risorgimento e non Mazzini
E Giolitti come le due grandi figure due grandi punti di riferimento
Ancora
Chiuso questo apparente dove vi è che ancora negli ultimi anni forse valutato il problema della moralità della politica attraverso la critica all'irrilevanza del linguaggio
Chi governa può dire qualsiasi cosa il suo posto a seconda delle convenienze immediate
A seconda di chi ascolta e del momento in cui ascolta ma quando le parole diventano irrilevanti cade un impegno etico che non c'è più bisogno di rispondere alla parola data
L'impegno a ridurre entro limiti accettabili la distanza tra le parole i fatti comincia misurando il porto d'in guardia su quante volte abbiamo letto e sentito da Vittorio che il realismo dell'analisi
Non è solo un problema politico ma un vero e proprio problema morale quante volte abbiamo sentito questa cosa
Come vedete spuntano tanti fili che bisognerebbe tirare svolge che rapporto c'è tra questo bisogno di realismo e la consapevolezza delle possibilità limitate della politica
Come il tempo più breve della politica per quanto essa possa essere lungimirante sta con il tempo più lungo del cambiamento culturale
Non è solo e non solo l'influenza più recente degli storici degli annata udito intonso
Che lo influenza inclusi io penso che sono ancora a me forzato leggere la storia delle Tabaro cari croce come un libro diciamo che ci andava nella stessa direzione
E cosa vuol dire che la politica non è
Diciamo né come Vittorio dice nella conclusione dell'interruzione Gerusalemme rimandata che la politica non è come in genere si pensa solo Governo della gente politiche entrare la gente governasse diverse che significa una politica
Che non pretenda un ruolo di sostituzione
Ma guardi processi sociali in corso e sulla base dei propri valori e delle proprie scelte ne sostenga alcuni nei contrasti altri e abbia lo sviluppo dei fenomeni sociali e culturali come la bussola del proprio agire
Qui è un fondo a mio parere la radice del concetto dell'autonomia e del suo valore
Nella convinzione che la libertà non può essere totalmente sottratta sono a chi vi abbia rinunciato anche nel carcere si può vivere come le persone più libero e del mondo
Non c'è Moro Coppa notti con che possono annichilire l'individuo
Io ricordo una conversazione con Primo levi su era appena uscito intellettuale dava FI.L.S.E. di Luciano Neri io
Mai sull'impossibilità per le vittime dell'ATER
Di sottrarsi al contagio moralmente devastante del rapporto con il male assoluto e invece
La la forza con la quale
Primo e anche Vittorio difendevano l'idea che
Di una di uno spazio di una possibilità di resistenza umana anche in una situazione estrema ma anche in questo caso
Si tratta di collaborazione che comincia già a formarsi negli anni del carcere
Penso fra il giudizio è bruciante sul mangia formaggio olandese su
Cui zingaro autore della crisi della civiltà
Che alla derisione nei confronti dei lagni del Pellico come protocolli segmentare del vittimismo
Nella sua recensione sulle sette delle lettere della giovinezza Norberto Bobbio riporta un passo di una lettera del mille novecentotrentotto
Che vi leggo
Invece scrive Vittorio in quella lettera fra i piani ogni e noi corre un abisso ed è un abisso formato per i nostri Comuni avversari
I piani ogni
Li precedono noi li seguiamo
Non si tratta evidentemente di anteriorità o posteriori tatto erano logiche ma puramente ideali i piagnone si lamentano del loro piccolo mondo crollato
Noi facciamo nostre l'esigenza che i nostri avversari si sforzano di servire e le arricchiamo di nuove e più alte più complesse esigenze
I piani non incontra pongono Rollo alla storia il loro modello astratto di civiltà noi per conto ci sentiamo parte integrante ed attiva del nostro tempo e non possiamo ripudiare
Anzi lo sentiamo tanto più nostro quanto più in apparenza sembra darci torto
La materia prima dell'autonomia
A me pare questo un po'dura non è un prodotto della politica
La materia prima dell'autonomia vive nella società nel lavoro anche in quello pubblico alienato eterodiretto
O se no non vive vale questo per il lavoro parcellizzato dalla catena di montaggio
Così come per la dipendenza dei sistemi di comunicazione e informazione non c'è spazio per la democrazia se non sia fiducia nelle persone anche questo non è solo un tema della vecchiaia su questo punto ad esempio
Significativo vedere la polemica su cui for più volte torna nel suo lavoro sulla differenza tra Gobetti Rosselli
Sulla
Differenza che in particolare su questo punto
Ebbene
La democrazia a pretendere che nel tempo della politica sia il presente perché solo nel presente possibile l'esercizio della responsabilità e la sua verifica
Eppure
Come si vede da una bellissima fotografia
Cui si vede l'Italia con la mano così che guardare lontano che molti di voi credo verranno visti
Vittorio anche da Cecco guarda lontano siccome la vecchiaia gli ha rubato la possibilità di guardare lo spazio è evidente che lui sta guardando il tempo
Che il suo uguaglianza sguardo si protende nel tempo e quando gli viene chiesto cosa sia la sinistra risponde
Non solo io ma gli altri non solo qui ma altrove non solo oggi ma domani
Ma forte a questa forte proiezione nel futuro a una profonda diffidenza per l'utopia e una versione una condanna senza appello della categoria della transizione
Direi che fora cerca di
Bucare quell'identificazione che comune che in ciascuno di noi per cui il futuro è il dopo
Ecco in futuro può non essere intoppo questure e può essere portato a vivere interamente nel presente illuminante dando senso alla strada orientando nelle scelte contribuendo a determinarne la priorità
Vorrei toccare un ultimo punto
Riguardo a proposito del sindacato il rapporto tra autonomia e unità
Come sapete il problema per l'unità sindacale assillato fortino agli ultimi giorni della sua vita
Forse
Dei lavoratori non non era un problema tattico non era un problema semplicemente di una valutazione politica contingente
Forse dei lavoratori
Possono aderire a sindacati divisi ma i lavoratori non possono costruire un sindacato diviso la costruzione di un sindacato è per sua natura un atto unitario
Nella divisione sindacale incompatibile con la costruzione da parte dei lavoratori del sindacato di cui hanno bisogno sia di quelli che non ce l'hanno sia di quelli che sentono il bisogno di rinnovare a Roma
Cioè
La divisione sindacale priva i lavoratori di un diritto di un diritto del diritto ad avere il sindacato di cui hanno bisogno
Per questo la
Divisione sindacale una lesione grave della democrazia e per questo non può essere considerata solo una questione sindacale
In particolare sport considerava la questione dell'unità una questione che avevo andavano solo la politica ma la cultura la stessa identità della sua CGIL
Non vedeva solo la mancanza di unità viva anche la mancanza di una lotta di una politica per conquistarle si chiedeva quali conseguenze avesse questo per la CGIL per la cultura dei suoi quadri dei suoi militanti francamente
Viene da sorridere ascoltando chi oggi invoca le differenze politiche anche profonde per rinunciare per la battaglia per l'unità al confronto delle montagne
Degli anni Cinquanta quando forte renting Garavini pugno cercavano pur di costruire sindacato la FIAT anche l'accordo con il Sita
Le differenze di oggi sembrano modesti rilievi collinari
Nel mille novecentottantasei
In un piccolo volume collettaneo lettere da vicino promosso da Laura Balbo e Vittorio Foa rivolto interloquire col P.C.I. alla vigilia del suo congresso Natalia Ginzburg scriveva
Vorrei che il Partito Comunista andasse al Governo
Vorrei però che andasse al Governo senza diventare mai un partito di Governo
Vorrei che nell'andare al Governo ci andasse non già con le caratteristiche dei vincitori ma con quelle dei perdenti vorrei che riuscisse governare senza Marra mai smarrire il bene supremo dell'incertezza e della fragilità
Quando ripeto queste righe veramente andata alla lezione sulla leggerezza la prima delle elezioni americane che Calvino avrebbe dovuto tenere a dare una autunno dall'ottantacinque con un po'il pubblicate postume
E in particolare la metamorfosi di Ovidio che parla di persone della Medusa
A lui per un quei cappucci Ferrandelle tratta Rena perché
Verdura roccia conferisca il capo Serpentino Valcu ora con la quale
Perseo del pone su un cuscino di foglie la testa mostruoso verrà Gorgona è all'origine della nascita di una cosa preziosa come il coraggio
Mi pare che ci sia molto in comune che l'idea che Vittorio aveva della politica del suo ruolo
Ecco questi mi sembrano alcuni aspetti significativi del pensiero Di Vittorio fuorché
Diamogliene atto nome morto avesse scelto
Grazie allora la parola Ernesto Ferrero prego professore
Desidero dirvi
Anzitutto quanto vi sia grato dell'onore di questo invito che mi porta ricordare con voi un grande italiano una delle figure perché ammiro di più alla quale mi lega anche se mi consentite
Un affetto quasi familiare per l'amicizia profonda che legata tifo a
Ai miei genitori
Apro
Delle virgolette
Puntare solo sulle cose difficili eseguito alla perfezione le cose che richiede uno sforzo diffidare della facilità della faciloneria del tanto per fare
Per combattere l'astrattezza del linguaggio che ci viene ormai da tutte le parti puntare sulla precisione
Tanto nel linguaggio quanto nelle cose che si fa
Questo precetto di Italo Calvino
Di cui ricordiamo proprio in questi giorni il venticinquesimo e non della scomparsa perché credo che nessuno sia vivo necessarie quanto lui ma come dire oggi si direbbe di una diversa presenza
Ebbene questa una sorta di lascito testamentario che mi pare corrisponda perfettamente al modus operandi Di Vittorio Foa nella sua lunga vita
Le grandi riuscite si ottengono si tentano puntando sulle cose difficili e puntando addirittura sull'impossibile
Scrivendo freddo e preciso per
Cercare di provocare una lettura calda
Come nella scienza anche nella scrittura
Gli strumenti sono e devono restare fra il tipo la passione intellettuale deve maneggiare strumenti freddi per accendere
Altre passioni intellettuali e civili
Del cavallo e dottor c'è una frase bellissima compito del sindacalista non è trasmetterei ma suscitare energie di pensiero di azione aiutare al Governo di se stessi per fini più alti e solidale
Anticipando una possibile conclusione arrivo a dire
Che phone è
Uno scrittore un autore nel senso dell'etimo latino colui che aumenta colui che accresce
Prestato agli altri
Soprattutto a quelli che hanno poco hanno meno o non hanno niente
O per meglio dire un appassionato cultore della polis che possiede l'abito mentale del vero scrittore
In tutto il suo operare
è facile trovare le manifestazioni di questo modus operante
Quello di chi conosce il porto di partenza mano
Quello d'arrivo e che applica una perplessità sistematica mai stanca di indagare di
Approfondire e soprattutto di confrontare
Come ogni vero scrittore Foà non impone risposta non è mai asseverativo e prescrittivo continua a formulare le domande che ci assediano ahimè ci consentiranno sulla storia sugli uomini
Sul presente sul futuro prossimo che tanto lo appassionava in modo sempre nuovo e diverso non si accontenta mai non dice questa pagina va bene così non la tocco più buona ma ci torno sopra la ripensa
La riscrive i filologi
Delle varianti andrebbero a nozze
Con voi il suo laboratorio resta
Appena appunto perché ogni giorno ci tocca di scrivere alla storia alla storia collettiva
E la nostra personale in scritta in quella tanto più grande dunque non spaccia certezze come sapete bene non lancia proclami non annuncia
Imminente rivolgimenti epocali i profeti lo irritano
Da un atteggiamento empatico nei confronti dei personaggi che descrive e questo gli consente di definirne i caratteri assai meglio che sulla base di banali suddivisioni di genere quanti schieramento l'interesse della curiosità
Istintiva perché gli altri persino per gli avversari e per i nemici
Come sapete un suo tratto peculiare si può si deve imparare anche da loro ogni storia altrui anche la più lontano ed estranea contiene gli elementi che se impiegati accortamente
Possono
Contribuire al dovere di costruite
E se è una simpatia istintiva motivare i suoi giudizi la dichiara ed ha contestualizza
Spiega la simpatia per Togliatti virgolette un uomo fortemente passionale ma con una grande capacità di controllo con il fatto di avere la debolezza di ammirare sempre l'intelligenza in Togliatti
Intelligenza era tale che bastavano poche parole per intendersi e si veda nel cavallo dottore
Pisogne molto divertenti in cui Togliatti spiega i pregi filologici di un'edizione dirige ma nella più agli atti che lui sembrava esemplare
E mi sembra degna del sottigliezze filosofiche di Robert Musil
La definizione che dà di Pajetta di cui connessi al Piano a ciò che era già stato compagno fin dai tempi del D'Azeglio la coerenza di paglietta la fedeltà ha un'idea mediata dall'organizzazione
Continua
Considerata la letteratura la la buona letteratura la ottima letteratura ovviamente
Non il semplice intrattenimento che tuttavia penso che Vittorio non disprezza sia fatto perché non disprezzava nulla è bene la considera una e
Attività eminentemente conoscitiva forse
La più efficace nella più capace di scendere
In profondità ebbene come ogni buon narratore fuori non giudica rappresenta
Rappresenta persino le ragioni degli avversari dei cattivi da Ifil rifiuta la logica della contrapposizione frontale non gli piace nemmeno
Come sappiamo la qualifica di antifascista perché gli sembra limitativa gli va stretta ambisce a qualcosa di più essere anti non gli basta
E con tutte le forze vuole essere per qualcosa e comunque un costruttore di relazioni
Nei primi capitoli del cavallo e la torre circola una rilevante un tono una musica che ci sembra di riconoscere immediatamente e quella
Di lessico familiare della pittoresca rumorosa famiglia del professor Giuseppe levi che
Sembra essere fatta apposta per la gioia di una ragione che di fatti sarà poi Natale io e della musica del Sistema periodico
Di Primo levi cugino alti Vittorio e Daloui
Guardato in un primo momento e ne fa fede una lettera come un tipico un timido angioletto Botticelli a hanno non ancora caratterizzato ma insomma sotto le ali dell'angioletto la la caratterizzazione
Stava maturando ecco il racconto Argon del Sistema periodico ci racconta della comunità degli operai torinesi tranquillamente e assimilati
Più di una ricerca storiografica classica e ci fa amare e di una
Nostalgica feroce
Quel piccolo mondo così civile così dignitoso è così intrinsecamente saggio raccolto così capace di
Sorridente auto ironia
Vittorio si è negato a lungo i piaceri dell'affabulazione autobiografica sedie concessi credo solo a ottant'anni come se prima ricevuto cose più urgenti da fare
Di fatto ne aveva
Il dovere della della riflessione storico-politica
Andava per lui prima di un piacere che poteva essere sospettato di
Esibizionismo narcisistico e in ogni caso sarebbe improprio parlare di affabulazione perché
Affabulazione
Presuppone sempre il mettere
In campo delle delle astuzie dei compiacimenti da attore pensate per esempio
Quale straordinario affabulatore era poteva essere Mario Soldati mentre invece l'UIC resta preponderante
L'abito dell'analista
Indagatore anche nelle pagine più aperti agli affetti privati forse
Avvertiva riparlare disse
Come un'evasione il che naturalmente non era e anche
I libri successivi al cavallo alla torre che sono di un saggi sullo
Mirabile aperte insita il peso specifico che
Che sfugge accomunato ogni classificazione come spesso fortunatamente
Il se agissimo in Italia pensiamo in campi attigui confini
Alla capacità di scrittura di Croce di Luigi Einaudi di Longhi di Macchia ebbene
Questi questi libri successivi gli sono stati in qualche modo sollecitati a quasi estorte sia pure affettuosamente lui di queste richieste quasi si stupire
Per anni per decenni dunque Foa serie accanito in questa indagine che che comprendeva storia economia politica Antropologia in un impegno così
Così strenua così totalizzante che che vi confesso mi commuove ogni volta che lo riporta corro così come mi commuovono profondamente le le lettere della giovinezza nel loro
Anche tenero rovello auto costruttivo auto formativo nel pietra Russel familiare così ricca di
Di pudore di sensibilità di piccole
Affettuosi attenzioni poco più che bambino ha avuto modo di frequentare
A Diano Marina la casa dei suoi genitori ne conserva a distanza di sessanta anni non
Ricordo nitidi signor poiché ero bravino italiana
Ettore Foa bellissimo personaggio del capo della Torre mi invitava soavemente ma fermamente a mettere questa eventuale predisposizione al servizio degli altri dunque l'imprinting
è forte
Similmente non c'è
Non c'è pagina autobiografica
Nelle pagine autobiografiche non c'è riga in cui il privato rimandi al pubblico lì io agli altri il singolo allora collettivo in cui la testimonianza personale non diventi rappresentazione valutazione storica a tutto campo e questo naturalmente
Senza senza la voluttà di annullarsi negli altri Vittorio
Ha lasciato pensieri chiarissimi su questo punto lui ha spiegato che il privato quando come dire che buono quando è sanno non è nemico del pubblico e dell'impegno pubblico ma anzi lo Nuzziello corrobora aggiustamenti
Ma rifiuta anche le tentazioni elitaria che si nascondono nel modello del militante eroico che disinteressato
Così come avverte che la severità verso se stessi e gli altri può anche degenerare quindi moralismo
Molta letteratura novecentesca con me sappiamo si crogiolo data nella crisi nel nelle crisi nelle scissioni del Livorno nel crollo delle certezze ottocentesche nella derisione
Delle pretese conoscitivo del positivismo e avviato delle autentiche liaison vacilla riescono con l'abisso color catastrofi con ancora C maiuscola intinto
La propria penna negli inchiostri pionieri si ENEL si è compiaciuto ladri
Rappresentare caduti ad obiezioni come se questo potesse salvare l'anima qualcuno o segnare un superiore distacco dagli altri dagli incendi che credono ancora
Nel magnifiche sorti progressive bene Foa l'anti piagnone convenzione stati ho ricordato e lui che le catastrofi negli abissi
Gli attraversati personalmente pagando un prezzo che tuttavia tende sempre a minimizzare ai relativi Zare
Continua ad andare la vita fino alla fine anche da Cecco accoglierne alle potenzialità inesauribili la complessità crescente che richiede
Uno sforzo di indagine ogni giorno a più complesso dunque la difficoltà la sofferenza il dolore hanno irrobustito
La sua tensione progettuale
Ma la sua formazione non è stata soltanto libraria e libere esca molto a contatto per esempio il contesto familiare il vissuto
Dell'UISP esso a dirci che a chi lo interrogava del letture che avevano influenzato la sua scelta di campo perché poi si va sempre cadere lì era stato Gorky allo Stato Jack London
Rispondeva semplicemente no la la rossa la Rossa caso della Camera del lavoro devastata dai fascisti con i vetri rotti le finestre sfondate le carte sparse per terra quando dunque lui aveva
Dieci anni o poco più
La storia e l'oggi non gli bastano
Lo appassiona invece il tentativo di prolungare le linee di quello che sta accadendo per cercare di anti vedere gli sviluppi successivi
E lasciatemi qui citare un'altra celebre pagina
Casignana delle Città invisibili quella che dice che l'inferno non è qualcosa che Ferrara e qualcuno che attende i reprobi l'inferno esista il cui ora
Due quello che abbiamo costruito tutti insieme e l'unica cosa da fare e cercare di identificare quel che inferno norme
E dargli spazio e farlo crescere ebbene
è un pensiero storico che mi sembra raffigurare benissimo la strategia umana politica e scrittore via di Vittorio Foa e
Va di pari passo
Con un altro pensiero Carpignano dei primi anni Sessanta espresso in una lettera a un collega scrittore non vorrei essere un fautore di crisi
Vorrei stabilire una possibilità dividere i termini reali di ogni crisi mantenendo una linea qualcosa che non venga dalla crisi ma se ne arricchisca
Carlino e di tredici anni più giovane di forma l'approccio molto simili
E forse come Calvino anche fora può essere definito un autore cubista
Naturalmente il suo cubismo era una questione prospettica relazionale depurata del molto di
Provocatorio di esibizioni stico di compiaciuto che sta
Fatalmente nelle rottura che attrarli delle avanguardie storiche di cui francamente non ne possiamo più
Ma nulla di più lontano da forti al proposito circense di e parte
Le solo il fatto che il le dimensioni classica della pagina le due dimensioni classiche della pagina del latte ma non gli basta quindi gira
Intorno all'oggetto delle sue indagini per cercare di coglierlo dunque di angolare uno da punti di vista plurimi per cercare di renderne la moltiplicità e la ricchezza
Di poi dietro insomma mira
Come ci ha ricordato Epifani alla compresenza di posizioni difendersi
Ecco un altro tratto che Foa mi sembra dividere con Calvino l'immagine araldica la metafora della rette
Che riscontrabile anche qui in in tutta la sua attività così come Calvino pensa che
Ogni singola opera
Abbia senso solo se iscritta in un contesto più generale più vasto se è un anello di una lunga catena se è una rete sei il nodo di una rete molto più grande e allo stesso modo
Foa immagina il proprio essere nella propria scrittura come un in esausto
Sistema di connessioni vorrei dire di sinapsi
Einaudi sta per mandare in libreria un suo nuovo libro scelte di vita che raccoglie e ordine una serie di dialoghi con gli amici che gli erano più cari e più vicini
E che favola
Attenuto tra il dicembre del mille novecentottantaquattro il luglio dell'ottantacinque come preparazione
Libero autobiografico che gli era stato chiesto e che sarebbe poi stato il cavallo e l'atto ebbene credo che non sia mai capitata almeno
Non mi risulta le mie modeste conoscenze in alcuna letteratura che un volume autobiografico sia stato preceduto
Da un così intenso capillare vorrei dire maniacale
Lavoro preparatorio compagni
Di tessitura di di questa rette sono stati Giovanni De Luna Carlo Ginsborg Pietro Marcenaro Claudio Pavone
Vittorio Rizzi
Invitato a calarsi nei cantieri della memoria fora sa come nessuno che la memoria non è
Un dato oggettivo un archivio di Polaroid date una volta per tutte e di facile consultazione come se si trattasse di aprire un cassetto
La memoria fatto dello stesso materiale pressioni che è un elemento mercuriale instabile letterario nel senso più
Aperto più ambiguo fate voi è un'opera di riscrittura continue che fatalmente
La allontanano dal ricordo originale sino a farla diventare una filiera e propria feccia fondo anche le nostre memorie se ci fate caso
Anche nelle nostre memorie noi ci divertiamo senza saperlo e senza volerlo a fare della fiction di noi stessi dunque della memoria occorre diffidare occorre misurarsi duramente spietatamente connesse ebbene
Negli stessi anni forse negli stessi mesi Primo levi
Scrive uno dei capolavori del antropologica contemporanei sommersi separati
Mi spiace che la scuola sia sia detto così poco a scuola in una scuola perché credo che sia veramente il libro fondamentale per uno dei libri fondamentale per capire il Novecento è bene
Come sapete in quel libro capitale levi
Non solo non si perdona nulla sottoponendo si al più spietata e quasi crudele delle auto analisi ma scrive sugli inganni della memoria delle pagine definitive e allo stesso modo forma
Ci ha lasciato pagine da antologia sullo stesso tema sulla percezione del tempo in carcere
La vera autobiografia o di un autore andrà dunque cercata nella sua opera tutta intera nella sua scrittura lì nessuno può barare lì nessuno può mentire la pagina
Ti inchioda
Alle tue responsabilità è in questo
Aveva ragione il vecchio pronto
Affrontando il nodo capitale tra biografia e politica dunque fosse ente il bisogno di un confronto aperto con cinque soldati
E davvero sessantotto non poteva trovare titolo migliore e più pertinente e più illuminante per il suo scritto introduttivo raccontare raccontarsi
Attraverso gli altri
Dunque raccontarsi con gli altri per
Gli altri
A conclusione del suo scritto introduttivo Sesa scrive come si sa la storia per sua natura
Ci nega il lieto fine ma
Ci riserva a volte felici sorprese
Vittorio ci ha sempre contatto anche al buio di una prigione
Ebbene
Corroborati
Dagli iscritti né dal ricordo attivo di Vittorio
Nel buio di questi anni grammi
Possiamo
Dobbiamo contare sulle sorprese
Anche a noi cioè lavorare sopra come faceva lui collazione e con la penna perché
Le sorprese che non piovono mai del cielo si possono finalmente realizzare vi ringrazio
M. grazie a nome del presidente che si è dovuto allontanare improvvisamente della Fondazione tutta
La mattinata si conclude e vi ringrazio tutti nella presenza ringrazio i relatori l'appuntamento è per le ore sedici nella sala del Mappamondo al quarto piano
Dove continueranno gli interventi le testimonianze con la Presidenza del professor Giovanni De Luna a più tardi allora alle sedici l'ingresso è sempre quello principale di Montecitorio