Seduta straordinaria dell'Assemblea del Campidoglio - Conferimento al Presidente Napolitano della cittadinanza onoraria di Roma Capitale

Va bene
Con il permesso del signor Presidente della Repubblica
La nostra missione di pace in Afghanistan assegnato una nuova pagina di dolore
Colpendo il nostro concittadino
Tenente Alessandro Romani
Militare parato dentista in forza alla nono Reggimento Col Moschin il quale
Sacrificandosi per ideali alti e solenni
E per difendere la libertà è caduto in terra straniera
Rendendoci orgogliosi
Di essere italiani
Questa Presidenza
Nell'esprimere
Il più profondo cordoglio
E né lo Stringer sia la famiglia del soldato
E dai militari tutti
Chiede
Che venga osservato un minuto di silenzio quale tributo
Al nostro concittadino
Signor Presidente della Repubblica
Onorevole Sindaco
Autorità presenti in aula onorevole
Colleghe
E colleghi
Il nove dicembre mille ottocentosessantasette Giovanni Lanza futuro capo del Governo insediando sia la Presidenza della Camera dei deputati nel suo discorso inaugurale dichiaro
Siamo uomini siamo unanimi a volere il compimento dell'unità nazionale e a Roma tardi opposto per la necessità delle cose e per la ragione dei tempi dovrà essere
Capitale d'Italia
Parole nette che nettamente replica con a quelle di poco precedenti del primo ministro francese che aveva garantito al proprio Parlamento
L'Italia può fare a meno di Roma e non si impadronita mai di questa città
Il giovanissimo Regno d'Italia non poteva invece
Fare a meno di Roma
La sua unità statuale costata anni di guerre accordi strategici e abilità politiche sarebbe stata perenne mi temo tirata senza l'annessione della città culla della più grande florida e importante civiltà dell'era antica
La decisione dello Stato italiano di intervenire militarmente il venti settembre mille ottocentosettanta
Richiese un'accurata preparazione diplomatica in un contesto storico mutato dalla caduta del secondo impero francese
E fu certamente sofferta per la consapevolezza di aprire una ferita con lo Stato pontificio che si sarebbe sanata solo cinquantanove anni dopo
A quasi due mesi dagli avvenimenti di Porta Pia
Io ero mani quindi furono chiamati a votare i loro sessanta rappresentanti che il ventinove novembre successivo insediare una il primo Consiglio comunale della cosiddetta terza a Roma
Capitale del Regno d'Italia conferendo la Presidenza il commendatore
Pietro rossa
Secondo i cronisti dell'epoca anche a causa della particolare congiuntura politico amministrativa
I lavori iniziarono nella disordine nell'assenteismo tra piccole personali polemiche che non trovavano a farlo riconoscere come genuino rappresentante di tutta la popolazione
A centoquaranta anni da allora questa istituzione ha saputo disciplina arsi
E volgersi aprirsi alla vocazione cosmopolita di Roma che ha portato in quest'Aula grandi temi e grandi battaglie nazionali ed internazionali
Ma soprattutto
Il Consiglio comunale ha garantito ai cittadini romani
Controllo e al rispetto delle regole
Tutela dei diritti ed una piena rappresentatività
A questo proposito colgo l'occasione per porgere il mio saluto e di ringraziamento per il decoro istituzionale che li ha contraddistinti
I miei predecessori Teodoro Buontempo Enrico Gasbarra Luisa Laurelli Giuseppe Mannino Mirko Coratti
Ebbene
Il Sindaco
Questa Presidenza la Sovrintendenza ai Beni culturali che ringrazio per
L'enorme impegno profuso hanno fatto sì che l'Aula Giulio Cesare conservando il cuore storico antico e tradizionale
Siamo andasse di una rinnovata veste per implementare nella funzionalità la tecnologia l'estetica
Un piccolo miracolo realizzato in soli quattro mesi e senza rallentare minimamente l'ordinario andamento della macchina amministrativa
Concludo il mio intervento esprimendo la grande comprensibile emozione che sento nella solennità di questo momento
Che conferisce a mente l'irripetibile privilegio di archiviare il Consiglio comunale di Roma di cui oggi cesso di esserne l'ultimo suo Presidente
Per dare il benvenuto all'Assemblea capitolina di Roma Capitale di cui mi onoro di esserne il Primo Presidente grazie
Do la parola al senatore Mauro Cutrufo vicesindaco
Grazie Presidente
Signor Presidente della Repubblica signor Sindaco signor Presidente del Consiglio comunale autorità civili militari ed ecclesiastiche presenti tutti
Siamo in quella che fu la capitale dell'impero
Capitale della cristianità
Per Cavour ineluttabile capitale d'Italia in questi ultimi dieci anni scritta nella Costituzione repubblicana con lo stesso destino
Ecco che la Quarta capitale oggi prende il volo con il decreto recentemente approvato appena pubblicato nella Gazzetta Ufficiale vocazioni immutata ma diversa della sua organizzazione
Roma è cresciuta demograficamente culturalmente economicamente e grazie anche alla sua formidabile forse evocativa ha degnamente rappresentato l'Italia nel contesto delle capitali internazionali
Oggi Roma è
Al di là della sua storia del suo prestigio internazionale una città viva e moderna unica e speciale con
Mille trecento chilometri quadrati di superficie il comune più Vasto d'Europa solo per fare un esempio basti pensare che il suo territorio e ampio quanto la somma delle superfici di due capitali mondiali Mosca e Washington
è di gran lunga la città più popolosa d'Italia
E la sua attuale popolazione di tre milioni di abitanti è in costante crescita sedere alla sua tradizione ecumenica e cosmopolita la cittadinanza romana rappresenta un mosaico di genti provenienti da tutte le regioni italiane
Che nel mille ottocentosettanta come oggi continuano a scegliere romana come patria elettiva
Nella quale le vecchie origini convivono senza contrasti con il nuovo radicamento sociale
Svolge al contempo una funzione catalizza attrice rispetto ai movimenti migratori provenienti dall'estero vi risiede infatti la più ampia comunità di stranieri presente e in Italia Roma il fulcro della vita politica del Paese gli hanno sede tra l'altro la Presidenza della Repubblica il Parlamento il Governo oltre alla Banca d'Italia le maggiori multinazionali chiunque
Abbia interesse ed esigenza di avere un balcone nella caput mundi all'interno del suo territorio interamente ospitato uno Stato la Città del Vaticano centro universale del cattolicesimo forte il suo rilievo internazionale
Culla dell'Europa unita
Nel mille novecentocinquantasette Roma è oggi la terza città al mondo per numero di organizzazioni ONU presenti sul suo territorio è il primo polo mondiale dell'Agra diventare ospita inoltre ben quattro rappresentanze diplomatiche oltre quelle presso la Repubblica italiana quelle presso la Città del Vaticano la FAO e il Sovrano ordine di Malta
Preponderante la sua capacità di rappresentanza culturale
Ha la più alta concentrazione mondiale di beni archeologici e monumentali e il suo centro storico e patrimonio UNESCO dell'umanità Roma anche la più vasta comunità universitaria del Paese più di duecento mila studenti
Tra italiani e stranieri e circa cinquanta atenei tra pubblici e privati tra i quali l'Università La Sapienza che per numero di iscritti e la prima in Europa
Sorprendente centro propulsore dell'economia italiana Roma il Comune con il maggior numero di imprese e quello che più degli altri contribuisce alla che
Ed è la ricchezza italiana
Nel suo PIL
Da solo rappresenta il sette per cento di quello nazionale più alto di ben quindici Regioni italiane
Prima in Italia per numero di turisti ogni giorno il suo territorio ospita anche pendolari uomini di affari
Politici studenti
Ed altre categorie che aggiunte alla popolazione residente la rendono una città di circa quattro milioni di persone a cui
O prive servizi ospitalità le sue strade sono percorse ogni giorno da circa tre milioni tra auto e motoveicoli e per la loro lunga se complessità circa sei mila chilometri doppia non triplicano qualsiasi consistenza stradale
In altre città italiane ed europee
Roma per questo
E tante altre motivazioni che per ragioni di tempo non elencherò in questa sede è una città produttiva operosa moderna
Ma anche mastodontica complessa articolata
Chiamata quotidianamente riscoprire il doppio ruolo di capitale della Repubblica italiana e di ente locale che rappresenta una vastissima e composita comunità territoriale
Perciò essenziale
Alla stregua di altre capitali mondiali che Roma sia dotata di poteri amministrativi potenziati che consentano la governance del suo territorio ampio e art
E che in concreto si traducano in servizi più efficienti offerti ai cittadini e in un miglioramento generale della qualità della vita e dell'immagine interna internazionale della città
Il Governo
Un anno fa accolto la richiesta di l'attuale Amministrazione comunale dato compiutezza al dettato costituzionale che riconoscendo l'unicità la specialità di Roma prevede una legge apposita per la sua disciplina
Grazie
All'approvazione nei giorni scorsi del primo decreto delegato su Roma Capitale per la nostra città questa commemorazione assume oggi un significato ulteriore Oggi festeggiamo Roma che divenne italiana nel mille ottocentosettanta
E contemporaneamente un nuovo inizio per la Città eterna siamo orgogliosi che il nostro Presidente
Diventi il primo cittadino onorario di una capitale rinnovata
Grazie alla sua nuove e più ampia veste giuridica negli ultimi cento quarant'anni da romani
Abbia ho sviluppato la consapevolezza che Roma non appartiene solo a luglio ma è un bene nazionale e mondiale e come tale va tutelato da italiani altresì
Abbiamo dimostrato di aver compreso che il bene di Roma coincide con quello di tutta l'Italia
Grazie Senatore Cutrufo passo la parola all'onorevole Francesco SME dire Presidente dalla Commissione Consiliare Speciale per le riforme istituzionali di Roma Capitale
Ne ha facoltà
Signor presidente la Repubblica
Signor Presidente del Consiglio signor Sindaco
Ma lei
Vi ho fatto un'esperienza importante
In questo hanno
Che è trascorso
E ringrazio tutti i colleghi perché mi conservi un rumore oggi di rappresentare
La
Questa esperienza in quest'Aula in questo giorno
Signor presidente la Repubblica
Questo giorno non sarebbe stato lo stesso senza
La sua presenza qui
Perché lei rappresenta i valori della Costituzione
E in questo giorno questo primo giorno questo inizio di un nuovo percorso
Oggi è assolutamente caratterizzato dalla presenza dello Stato
Sono stati
Mesi difficili
Perché è difficile è sempre il cammino del cambiamento
Noi abbiamo avuto
Tantissimi incontri tantissimi documenti di confronto con il Governo
E siamo riusciti ad ottenere un bene prezioso magari
Non
La migliore riforma possibile ma è un bene prezioso a mio giudizio
Quando vengono modificate le regole
Delle istituzioni
Che è quello di un sostanziale ampio consenso sugli atti che sono stati portati avanti fino ad oggi di tutte le istituzioni regionali in modo particolare della nostra
E da ultimo
Quello del Governo
Io
Credo che questo sia un valore per proseguire in questo cammino
E sinistro
Vengo lì
Ci siamo
Le dicevo signor Presidente un'esperienza particolare
Un'esperienza nella quale abbiamo incontrato
Momenti molto positivi purtroppo abbiamo anche incontrato antipolitica
Purtroppo abbiamo anche incontrato qualche posizione strumentale
Questo non mi è dispiaciuto personalmente come credo sia dispiaciuto a tantissimi colleghi e come credo sia dispiaciuto anche al Sindaco
Però questo risultato
Non va perduto non va assolutamente smarrito nonostante alcune difficoltà io voglio citare
Le riflessioni della collega Cirinnà in questi giorni e le sue preoccupazioni sulla rappresentanza di genere futura
Rispetto
All'esito finale del decreto legislativo così come il coraggio della collega Mennuni che propose in Commissione
Un sistema di incompatibilità generoso e coraggioso forse ancora troppo coraggioso per il nostro Paese ma che un giorno magari
Proporlo troverà corpo e anima all'interno delle norme
Voi
Abbiamo cercato di di spiegare e di rivendicare
Che cos'è questa città
Riflettevo nei giorni scorsi sulla rappresentanza nel senso costituzionale del termine
E sono per successive fasi è arrivato anche a ragionare sulla
Sulla nostra rappresentanza quella non di tipo legislativo quell'amministrativa fondo noi siamo qui
Perché rappresentiamo un popolo presentiamo una miriade di cittadini
Cittadini particolari signor presidente la Repubblica perché i cittadini romani pagano un prezzo alto per essere cittadini della Capitale del Paese
Lo fanno spesso silenziosamente
Questa città ha dimostrato di saper accogliere momenti bellissimi momenti durissimi
Lo sanno bene i Sindaci che si sono succeduti quelli che da Consigliere anziano visto al lavoro
L'onorevole Rutelli l'onorevole Veltroni che
Il resto della platea mi perdonerà ho il piacere di salutare
Questi cittadini hanno bisogno assolutamente bisogno che il prezzo pagato per per essere cittadini della Capitale trovi
Una nuova prospettiva questa comunità signor Presidente della Repubblica ha bisogno bisogna di un'attenzione diversa non perché ci sentiamo la migliore delle città o assoluzione
Sentiamo però che ci sono ormai norme vecchie
Norme vecchie per amministrare una città non antiche perché quelle antiche magari andrebbero un pochino di più preservate che hanno bisogno di modernità
Io concludo signor presidente la Repubblica con un appello
Accettiamo
Il la decisione del Consiglio dei Ministri continueremo però a insistere perché
Con Roman abbia il massimo possibile di rappresentanza proprio per rappresentare tutte queste diversità che tutte le fatiche che giorno dopo giorno fa per essere accogliente disponibile
La Roma di tutti e soprattutto la capitale del nostro Paese il Presidente del Consiglio comunale
Ha chiesto un minuto di silenzio per il tenente Romani la cosa ci colpisce moltissimo io voglio concludere il mio intervento
Ricordando insieme a lui gli otto bambini che sono morti ieri in Afghanistan
Perché credo che quello giustifichi in qualche modo
Lavoro la morte del tenente Romani non siamo lì per quello siamo lì per impedire
E continuo avrà capire cose di questo genere
Grazie onorevole smentire do la parola
Al Sindaco di Roma
Gianni Alemanno
Signor presidente la Repubblica
Autorità civili militari ed Eric Joseph
Componenti Assemblea capitolina
Mi permetta signor Presidente
Di cominciare questo mio intervento non solo salutando alla ma ringraziando dal profondo del cuore per essere qui oggi in mezzo a noi
Lei sta confermando con questo gesto quella profonda sensibilità istituzionale che tutti gli italiani è sempre più le riconoscono
Anche l'Assemblea capitolina che ha voluto riconoscere questa sensibilità
Unità un profondo e fecondo rapporto con la città di Roma portando all'unanimità la cittadinanza onoraria che operò l'onore di conferirle al termine di questo mio intervento
Mai
Come nella celebrazione di questi centoquaranta anni di Roma Capitale passato e futuro si compenetrano profondamente
Carraro che come accade oggi una commemorazione diventi un atto politico così determinante per il futuro di una città e di tutta una comunità nazionale
Oggi Roma ricorda l'atto storico con cui centoquaranta anni fa attraverso Porta Pia e diventata capitale d'Italia
Contemporaneamente possiamo annunciare la trasformazione del Comune di Roma nell'ente locale speciale Roma Capitale
Trasformazione sancita con l'approvazione del decreto legislativo numero centocinquantasei approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso venerdì diciassette settembre
Un decreto che ritroviamo oggi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Repubblica italiana grazie alla sua tempestiva firma di cui ancora una volta la ringrazio
Questo importante atto legislativo si inserisce nel più ampio disegno da riforma del federalismo fiscale destinato a trasformare compiutamente la nostra nazione in una Repubblica federale
Non si tratta di inserimento casuale perché scaturisce da una logica molto chiara
E naturali bilanciamento c'è una capitale più forte riconosciuta esercita sul decentramento federale secondo quanto previsto nel Titolo quinto della Costituzione italiana
Naturale bilanciamento che non può essere tradito senza snaturare rendere inaccettabile tutto il disegno della riforma federale
Ecco perché suono non solo dissennate ma addirittura autolesioniste le invettive politiche che puntano a depotenziare il ruolo di Roma Capitale
Impensabile
Distribuire le sedi centrali dei ministeri su tutto il territorio nazionale
Non solo per i gravi danni organizzativi economici che questa disgregazione comporterebbe ma perché verrebbe così colpito il simbolo più importante dell'unità nazionale
Roma Capitale d'Italia è prevista la costituzione e il compimento all'opera unitarie del Risorgimento appartiene alla coscienza la maggioranza di italiani come simbolo dell'unità nazionale
D'altra parte il non riconoscimento di Roma Capitale deriva da una riforma ampiamente condivisa sostenuta appare mi unanime del Consiglio comunale di Roma del Consiglio provinciale della Regione Lazio
Una riforma approvata all'unanimità dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Calderoli saluto il Sottosegretario letta e rappresentanti del Governo qui presenti e votata anche in Parlamento da maggioranza e opposizione
Per questo voglio ringraziare ancora una volta l'opposizione di centrosinistra che in quest'Aula parlato attraverso l'intervento al Presidente SMI dire per aver voluto partecipare positivamente attivamente all'iter di questa legge
Signor Presidente credo che sia corretto interpretare la sua presenza in questa cerimonia come ulteriori invito a procedere sulla strada e riforme condivise per inviare Roma capitale
Conferente nuovi poteri previsti dalla legge delega
Ma è evidente che i poteri speciali per Roma capitale non sono soltanto riconoscimento simbolico
Sono uno strumento necessario per equilibrare la dimensione cittadina la funzione nazionale
E la vocazione internazionale dell'Urbe come ha già ampiamente illustrato il vicesindaco Cutrufo nel suo intervento
è necessaria però ulteriore messa a punto non esiste affatto la Roma ladrona che alcuni si ostinano a stigmatizzare
Per rendersene conto basta confrontare i dati del gettito fiscale verso lo Stato prodotto la nostra città con i trasferimenti statali che anche attraverso la Regione arrivano ad essa
Nel complesso tra IRPEF IRES e IVA la nostra città offre un gettito fiscale di circa trentacinque miliardi di euro di trasferimenti statali
A fronte dei trasferimenti statali di poco superiori a un miliardo e seicento milioni di euro
C'è un rapporto di uno a ventidue trust trasferimenti e gettito fiscale di Roma
è chiaro che bisogna fare alcune tare rispetto a questo rapporto ma è altrettanto evidente che qualsiasi forma di federalismo fiscale non può non portare a Roma ben altre risorse di quelle che oggi noi riceviamo
Roma è largamente e generosamente creditrice rispetto al resto della comunità nazionali
E non si confonda la città di Roma con le zone opache che spesso si manifestano i margini delle istituzioni statali e locali e dei diversi livelli della rappresentanza politica
Queste zone opache non sono un frutto diretto nostra città ma risulta dopato logico della difficoltà di costruire istituzioni e forme politiche adeguate alla forza della nostra economia e della nostra società civile
Tutti dobbiamo contribuire a rigenerare queste istituzioni e questa politica con le riforme la tensione ideale
E la consapevolezza culturale Roma farà la sua parte cercando di combattere ogni forma di parassitismo di assistenzialismo e di legalità
D'altra parte i problemi strutturali di Roma sono ben conosciuti da tutti
C'è innanzitutto un problema di sostenibilità finanziaria
Legato alla difficoltà di gestire le funzioni di Capitale nazionale e di custodire enorme patrimonio storico artistico e archeologico con i normali trasferimenti di un Comune sia pure di grandi dimensioni interi popolazione i territori
Tutto questo ha contribuito a generare un deficit strutturale è un grave debito che è stato fronteggiato al Governo nazionale attraverso un'apposita gestione commissariale
C'è poi lo storico squilibrio lo sviluppo urbano che ha provocato una grave frattura fra il centro a deferire la città con pesanti problemi di mobilità di degrado e di sostenibilità ambientale
La frammentazione poteri istituzionali e la conseguente lentezza le scelte politiche i faticosi e ripetitivi iter burocratici
Hanno posto la programmazione amministrativa urbanisti alla Capitale in costante ritardo rispetto lo sviluppo effettivo sul territorio
La necessità di trovare un giusto equilibrio tra solidarietà sociale sostenibilità ambientale e crescita economica
Tra integrazione comunità immigrate rispetto alla legge del diritto impongo una diversa capacità decisionale con maggiore autorevolezza istituzionale
Roma può e vuole essere una città realmente competitiva in cui il suo potenziale culturale non solo storica il Polo e archeologico ma sostanziale alle ventitré università presenti nel suo territorio
Si è trasformato in una grande fattore di creatività di sviluppo economico e imprenditoriale di crescita civile
Poi è una città
Con un massimo di tradizioni di tutela nel suo centro storico patrimonio dell'UNESCO e con un massimo di modernità di proiezione al futuro
Nelle sue periferie ricche di giovani generazioni il tutto unito l'al filo conduttore di un'identità cittadina unità nel mondo
Altre capitali europee si sono trasformate affermate su queste polarità
Anche Roma può e deve farlo per inserirsi nel network competitivo delle grandi aree metropolitane che oggi guidano realmente lo sviluppo la globalizzazione
Per questo e ne parleremo oggi durante l'incontro le parti sociali stiamo lavorando da tempo a quella che abbiamo chiamato il progetto Millennium
Avviato sin dall'inizio la consiliatura con la scelta di istituire la Commissione per il futuro di Roma Capitale presieduta dal professor Antonio Marzano
L'insieme dei processi di partecipazioni e delle scelte di programmazione contribuiranno a definire il primo piano strategico di sviluppo che sarà presentato agli Stati Generali la città nel prossimo mese di novembre
Non è certo un mistero che uno dei fattori trainanti di questo processo e la candidatura di Roma come sede i giochi olimpici del due mila e venti
Candidatura che ha trovato il suo autorevole sostegno signor Presidente durante le celebrazioni del cinquantenario delle indimenticabile Olimpia del mille novecentosessanta
Anche sulla strada lo sviluppo come su quella del riforma istituzionale vogliamo perseguire per quanto possibile
Il percorso e le scelte condivise partecipate sostenute tal senso di responsabilità di tutti coloro che hanno a cuore in futuro la nostra città
Siamo convinti che su questa strada si possa trovare una feconda sinergia tra la funzione nazionale di Roma il suo ruolo europeo mediterranea internazionale uno la cui tutta l'Italia si può agganciare per proiettarsi verso le nuove sfide epocali
Vincendo lo spettro del declino
Le identità nazionali per non essere cancellate la globalizzazione devono trovare un respiro internazionale riconoscerci inciviltà universali
Ci state da noi italiani non può essere quella del mercato e dell'utile ma deve essere quella del riconoscimento dei valori più profondi della persona umana
Perché c'è questa sfida
Roma deve ritrovarsi una cultura capaci di tessere insieme storia risorgimentale eredità cattolica vocazione universale e funzione nazionale
Ecco perché conferiamo un particolare valore
Alla cerimonia che si è svolta questa mattina Porta Pia
Con la presenza segretari stato Cardinal Bertone insieme al presidente la Repubblica
Non si tratta più di rimarginare la ferita storica del conflitto tra Stato italiano e Santa Sede
Già nel mille centosessantuno in Campidoglio quando era ancora cardinale il futuro Papa Paolo sesto affermò
La provvidenza quasi giocando drammaticamente agli avvenimenti tolse al papato le cure del potere temporale perché meglio potesse adempiere alla sua missione spirituale nel mondo
Abbiamo un compito ulteriore e più importanti
Fare interagire sempre più profondamente la storia risorgimentale l'amore patrio le virtù repubblicane con la cultura cattolica e tutto ciò che essa laicamente rappresenta per quel nuovo umanesimo più volte invocato da Papa Benedetto sedicesimo
Nel Risorgimento riecheggiano i valori e le virtù civiche da la Repubblica romana quell'antica quella moderna della sfortunata avventura del Milano mille ottocentoquarantanove
La libertà la partecipazione democratica il valore della legge del diritto il senso dello Stato e della cittadinanza la sobrietà e lo spirito di servizio con cui si interpello le cariche pubbliche
Nella cultura cattolica ritroviamo la più profonda radice dalla dignità alla persona umana il rispetto dei valori della vita della famiglia della comunità l'autonomia sulla civile e la sussidiarietà come base di ogni autentico federalismo
Permettetemi anche di aggiungere un pensiero la Comunità ebraica di Roma la più antica del mondo per la quale la celebrazione del venti settembre rappresenta la memoria dell'inizio del suo lenta travagliato percorso di piena integrazione la comunità cittadina
E ancora voglio ricordare le tante comunità di immigrati in quest'Aula rappresentate in quattro valenti consiglieri aggiunti che portano un valore la nostra città
L'orgoglio identità dei propri paesi di origine la speranza è l'integrazione la cittadinanza italiana
Queste culture non si devono semplicemente tollerare tra di loro devono interagire per trovare punti d'incontro fecondi al servizio di ogni persona umana questo il messaggio che viene da Roma queste l'idea di Roma che noi vogliamo proiettare verso il futuro
Il mio discorso signor Presidente non potrebbe essere completa se non concludesse con un ricordo del tenente Alessandro Romani un ragazzo nato e vissuto a Roma scelse con tenacia e determinazione di servire la Patria in armi
Un soldato di Roma che ben dimostra quello che sono e quello che valgono le nuove generazioni della nostra città
Signor Presidente e anche il ricordo di Alessandro Romani che la nostra città si impegna di fronte a lei e a tutte le autorità qui presenti a migliorarsi costantemente per essere degno del titolo di Roma Capitale grazie
Grazie
Permettetemi adesso di leggere la motivazione della città anzi onoraria al Presidente Napolitano
L'Assemblea capitolina
Nel giorno in cui Roma celebra il centoquarantesimo anniversario dell'evento che ha costituito il momento fondamentale nel processo di unificazione nazionale e la portata assume il ruolo di Capitale d'Italia
Considerato che la capitale esprimere senso l'unità nazionale grazie la presenza dei massimi istituzioni lo Stato delle quali Presidente Repubblica costituisce la più alta espressione a Roma Capitale attribuito un ruolo speciale unico l'ordinamento e Repubblica
Nell'opera del capo lo Stato Giorgio Napolitano è sempre vivo l'interesse per la Capitale singole nazioni sei delle sue istituzioni nel suo Governo fulcro dell'attenzione internazionale e custode la memoria delle storie che hanno formato la coscienza di italiani
Giorgio Napolitano ha scelto per decenni la nostra città con le propria dimora partecipando la vita sociale civile culturale e politica con una sensibilità che ha sempre superato gli obblighi conseguente su impegni istituzionali
Lei istituzioni cittadine trovano delazione quegli al presidente la Repubblica un sicuro punto riferimento per l'adempimento dei propri doveri che per lo sviluppo del ruolo nazionale internazionale Roma Capitale
Delibera di conferire al Presidente Repubblica Giorgio Napolitano Acilia Venanzo onoraria di Roma Capitale il riconoscimento del suo impegno nel campo la cultura della politica dall'amministrazione dello Stato
E la sua costante attenzione civile istituzionali e la nostra città al cui prestigio in Italia nel mondo ha sempre dato il suo significativo contributo Roma venti settembre due mila dieci
Abbiamo
Prende la parola il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Signori rappresentanti del Parlamento del Governo signor Presidente della Corte costituzionale
Autorità civili militari e religiose
Illustri partecipanti a questo solenne incontro signor Sindaco Alemanno
Non ha davvero nulla di formale o rituale
L'espressione della mia riconoscenza per la decisione del Consiglio comunale di Roma ora Assemblea capitolina
I conferiti mi la cittadinanza onoraria e per le parole della delibera signor Sindaco per le sue parole
Sono consapevole di essere stato chiamato a far parte di una grande galleria di personalità che hanno amato e ammirato Roma e mi hanno ricevuto l'omaggio più alto
E anche se so come l'omaggio attribuito oggi a me
Sia inseparabile dal ruolo che svolgo attualmente al vertice dello Stato
Sento di avere ugualmente
Qualche parola da dire sul rapporto stabilito si nel corso della mia vita con la città di Roma
Consentitemi di partire da un dato che mi è caro romani e appassionati di Roma sono i miei figli e i miei nipoti
E anche speciali visse a Roma e anni speciali disse a Roma da bambina mia moglie crio con la sua famiglia
Che nella fase conclusiva del fascismo e ancora nel pieno della guerra si era trasferita qui dalle Marche
Sempre vivo è rimasto in lei il ricordo di quei tempi difficili che coincise euro con la sua prima formazione nella scuola elementare ma nel segno della generare ansietà per eventi drammatici
Sempre vivo è rimasto in lei il ricordo luminoso infine della liberazione della città
Venne
Venne più tardi il tempo del nostro incontro e del nostro matrimonio spot sposati ci in Campidoglio cinquant'anni fa da quarantaquattro riserviamo qui stabilmente
Ma per perché riguarda mi
Fuda quando venni assai giovane
Eletto per la prima volta la Camera dei deputati che mi identificai con Roma
Come capitale delle istituzioni repubblicane alle quali andavo sempre di più dedicando la mia esistenza
Roma è stata per me innanzitutto Montecitorio il Parlamento è divenuto la mia prima e più grande casa
In questa meravigliosa città e lo è rimasto per lunghi decenni
Mai mi sono sentito a disagio pur senza dissimulare
La profondità delle radici e degli affetti
Che mi legavano e mi legano a Napoli ed è forse propria dei napoletani l'attitudine a integrarsi anche in luoghi ben più lontani
Così come propria di Roma è straordinaria e la capacità inclusiva
L'attitudine ad aprirsi ad accogliere altri ad abbracciare innanzitutto ogni italiano
Nello stesso tempo posso francamente dirvi che non ho mai creduto a reazioni più o meno sofisticate dirige letto di una comune eredità comune a tutti gli italiani quella della grandezza storica di Roma
Per nefaste che siano state le retoriche vedi scisse
E le pretese di Potenza innestate nel passato sull'occulto della romanità per fasce più ambigue che siano spesso divenute le mitizzazione della storia di Roma e del suo impero
Nulla
Può giustificare la sottovalutazione diffusa si incerti in periodi in alcuni ambienti dell'impronta incancellabile
E del fascino ancora percepibile ovunque anch'che molto lontano dai nostri confini di una così straordinaria costruzione di civiltà nei suoi molteplici contenuti e nelle sue espressioni di perenne bellezza
Civiltà cultura bellezza
Che ben oltre la crisi dell'impero e la fine del mondo antico
Attraversando le epoche della decadenza conobbero in Roma anche come centro della cristianità
Nuovi secoli di splendore nel secondo millennio dell'era in cui questa città comincio a fiorire
In conclusione
Nulla pur giustificare la mortificazione della consapevolezza di un retaggio che rimane componente essenziale
Della nostra identità e del nostro messaggio come nazione italiana
Non a caso d'altronde
L'idea di Roma fu tra le grandi fonti di ispirazione del Movimento per l'unità e l'indipendenza dell'Italia
E se è al nome di Giuseppe Mazzini interressa legata alla sfida eroica il Precorvi Trichet del mille ottocentoquarantanove pur destinata storica venti ad essere travolta il cui fine era fare di Roma
è retta in libera Repubblica il centro propulsore di una rivoluzione nazionale
Da oggi è ricordata anche a smentita di ricorrenti false rappresentazioni della trama del nostro processo unitario
La decisiva presa di posizione che all'indomani della proclamazione del Regno d'Italia vide Cavour raccogliere nel modo più decisi quel grande motivo ideale del moto patriottico nazionale il motivo l'impegno l'obiettivo di Roma Capitale
Nei suoi discorsi di fine marzo mille ottocentosessantuno quasi il suo testamento politico
Dinanzi al Parlamento nel quale sedevamo per la prima volta fianco a fianco i rappresentanti del Piemonte e della Sicilia della Lombardia e del napoletano Cavour affermò
Perché noi abbiamo il diritto anzi il dovere di chiedere di insistere perché Roma sia di unità all'Italia perché senza Roma Capitale d'Italia l'Italia non si può costituire
L'Italia ancora molto da fare per costituirsi in modo definitivo
Per i sciogliere tutti i gravi problemi che la sua unificazione suscita
Per abbattere tutti gli ostacoli che antiche istituzioni tradizioni secolari oppongono a questa grande impresa ora o signori perché quest'opera possa compiersi conviene che non vi siano ragioni di This siti di lotte ma finché la questione della capitale non sarà definita vi sarà sempre ragione dispari ieri e di disco ordine
Fra le varie parti d'Italia e affermo ancora una volta che Roma Roma sola deve essere la Capitale di fare
Perché Roma sola potesse dovesse esserlo
Cavour in quel grande discorso disse subito dopo in Roma concorrono tutte le circostanze sto ho rincari intellettuali morali che devono determinare le condizioni della capitale di un grande Stato
Roma è la sola città d'Italia che non abbia memoria esclusivamente municipali
Tutta la storia di Roma dal tempo dei cessa di al giorno d'oggi è la storia di una città la cui importanza si estende in sé unitamente al di là del suo territorio di una città cioè destinata ad essere la Capitale di un grande Stato
Parole quelle di Cavour che non è superfluo richiamare in questo giorno del centoquarantesimo anniversario del ricongiungimento di Roma con l'Italia divenuta unità
E indipendente così come non è superfluo richiamare altre sensi adito a nove
Pronunciate nello stesso discorso dal massimo artefice del nostro processo unitario
Noi non cesseremo dal dire che qualunque sia il modo con cui l'Italia giungerà alla Città eterna sia che vi giunga per accordo o senza giunta a Roma appena ha dichiarato decaduto il potere temporale essa proclamerà il principio della separazione i attuerà immediatamente il principio della libertà della Chiesa
Sulle basi più larghi
A noi naturalmente non sfugge come quell'approccio cavouriano ispirato al principio della libera Chiesa in libero Stato non valse a scongiurare una fatale com'è la posizione che si protrasse per decenni a dispetto di molteplici tentativi
Di riconciliazione e di discreto negoziato
E proprio qui nella capitale si tradusse in varie occasioni a successive scadenze compresa quella del cinquantenario
L'Unità nel mille novecentoundici in clamorosi episodi di tensione tra Stato e Chiesa tra Quirinale infatti Carlo
Ma sappiamo tanta acqua sia passata da allora sotto i ponti del Tevere quale significato l'incidenza
Abbiamo avuto i Patti lateranensi nel mille novecentoventinove confermati dalla Costituzione repubblicana e la necessaria e lungimirante rivisitazione del concordato nel mille novecentottantaquattro e come oggi
Nell'avvicinarci al centocinquantesimo anniversario della nascita del nostro Stato al azionare nessuna ombra
Pesi sull'Unità d'Italia che venga da i rapporti tra laici e cattolici tre istituzioni dello Stato repubblicano e istituzioni che la Chiesa cattolica venendo re piuttosto conforto e sostegno
Meglio
Meglio doveroso impegno e l'assillo che non vengano ombre da nessuna parte sul patrimonio
Tale e indivisibile dell'unità nazionale di cui è parte integrante il ruolo di Roma Capitale
Un ruolo che non può essere negato contestato ostili lasciato nella prospettiva che si è aperta es sta prendendo corpo di un'evoluzione più marcatamente autonomista e federalista dello Stato italiano
Questa con il retto col
Oddio netto riconoscimento contenuto riformato Titolo quinto della carta e con la conseguente norma di legge del due mila nove
Questa questa trasformazione chiama piuttosto voi che rappresentate amministrate Roma a un nuovo impegno ordinamentale
Di intesa con la Regione la Provincia io ad una nuova prova di efficienza e modernità nell'esercizio di funzioni ben più ricche che nel passato
Portarvi all'altezza di questa prova e ciò che conta e che vi stimola non limbo Jones invocare formalmente il rango di Roma Capitale
Autorità signore e signori
Guardiamo lucidamente a quel che ci attende
Insieme o uno in Europa che ci auguriamo si integri più decisamente come necessario
E nel contesto di una competizione globale segnata da equilibri del tutto nuovi più compressi e difficili
La forza dell'Italia come nazione come sistema Paese sa nella sua capacità di rinnovarsi rafforzando e non indebolendo la sua unità
Sa nella scelta che dovremmo tutti condividere di rinnovare modernizzando ma non depotenziando lo Stato che della vostra unità in tutte le sue articolazioni necessarie eh istituzionali è essenziale
Tessuto connettivo
Mortificare o disperdere le strutture portanti dello Stato nazionale sarebbe semplicemente fuorviante
E il nome di queste convinzioni e-mail maturate sulla base di una lunga esperienza istituzionale e del conseguente impegno che mi guida nello svolgimento do del mio mandato presidenziale e il nome del mio attaccamento al ruolo di Roma Capitale quale posto come la storia e nella Costituzione
Che penso di poter cogliere signor Sindaco signori Consiglieri il senso del riconoscimento che mi è stato da voi genero se ha mente attribuito e vi ringrazio di cuore per il sostegno che ne traggo nel far fronte alle mie responsabilità