Presentazione del Rapporto SVIMEZ 2010 sull'economia del Mezzogiorno

Possiamo milizie allora se giunge anche sede quarantuno lire
Rappresentanti non prenderanno la parola non c'è una
Al tavolo scrive alla Presidenza ma man mano che arriveranno ecco questo
Presidenza del Molise
Quindi prenderanno
Posto
Sa
Allora non ci siamo tutti Palmanova chiameremo
In funzione del
Momento
E per me è un sia in questo momento
Dicemmo
Lavori di questo
Mattinata che ci chiede
Appunto ragionare
Attorno alla presentazione del rapporto Svimez due mila dieci
Quarto Svimez è un'occasione importante
Non quindi un rituale
Per
Fare il punto
Riflettere su le vicende del
Non sono congiunturali del dualismo italiano e quindi con particolare riferimento evidentemente
Hai problemi di operare
Del Mezzogiorno
E credo che quest'anno è particolarmente importante alla luce di tante cose che si stanno
Per così dire incrociando e che hanno particolari effetti non solo di breve periodo per
Il sistema Italia di cui al punto nord sud sono
Dei componenti
Dialetticamente presenti
Ora
Io
I lavori sono molto
Bensi quindi
Non porre sottrarre tempo
E prima e quindi di dare però la
Parola alla presentazione delle proprie del rapporto Svimez da parte del
Del direttore
Padovani del vice Direttore Luca bianche che si dicono e hanno il compito di illustrare
Le linee fondamentali del corposo rapporto che voi avete avuto
E dopo aver ringraziato tutti presenti non posso citare recentemente d'autorità tutti quanti per
Questa folta presenza
Do lettura di un telegramma anche nel quale come già da qualche anno il Presidente
Napolitano ci ha onorato della sua attenzione rottura di un telegramma che in qualche misura è una
Un'apertura dei lavori particolarmente significativa
Ci dice Presidente nella sua
Dare il patrocinio e quindi nel darci anche questo messaggio di buon lavoro
Ci dice quanto segue
La presentazione dell'annuale rapporto della Svimez sull'economia del Mezzogiorno fornisce una importante occasione di approfondimento e di confronto particolarmente utile in una fase economica complessa come quella attuale
La crisi che ha colpito tutte le aree del Paese non ha risparmiato le situazioni già di profonda difficoltà del Mezzogiorno che rischiano di risultare aggravate anche in prospettiva
L'obiettivo di ridurre gli effetti della crisi finanziaria nel breve periodo
è divenuto prioritario in presenza di un n ineludibile vincolo di contenimento del disavanzo pubblico
Si è operato uno spostamento di risorse di cui hanno sofferto le politiche di sviluppo come dimostrato dalle ricadute sul quadro strategico nazionale due mila sette viene tredici
A quale sono state sottratte ingenti dotazioni e che registra a metà del periodo di programmazione gravi ritardi
I risultati complessivamente insufficienti delle politiche seguiti in passato e la presenza di significative inefficienze rendono necessario un ripensamento
E possono anche spingere ad una profonda modifica delle modalità e dello stesso impianto strategico degli interventi di sviluppo
Ma è un fatto che il Mezzogiorno può contribuire attraverso la piena messa a frutto delle sue risorse
Alla ripresa di un più sostenuto e stabile processo di crescita dell'economia e della società italiana fondata anche su una strategia di reale e convinta collaborazione tra le Regioni e lo Stato
Il rapporto dello Svimez soffre un apporto importante sia all'analisi degli andamenti più recenti sia all'approfondimento dei principi Ali nodi da affrontare come l'attuazione del federalismo fiscale
Le politiche di coesione dell'Unione europea
La qualità dei servizi pubblici la formazione l'accesso al lavoro dei giovani il ruolo del sistema bancario
Sono certo che il dibattito sul rapporto che inizia oggi e la continuazione del lavoro di approfondimento condotto dallo Svimez concorreranno a rafforzare la consapevolezza del legame inscindibile
Tra sviluppo del Mezzogiorno e complessivo rilancio dell'economia italiana con queste riflessioni invio a lei da tutti i partecipanti il mio sentito augurio per un proficuo svolgimento dei lavori
Firmato Giorgio Napolitano questo ringraziamo
Ora l'agenda come dicevo è particolarmente denso quindi io passa immediatamente la
Parola allora
Direttore
Del
Svimez per la presentazione del rapporto punti direttore Riccardo Padovani e poi successivamente
Al
Vicedirettore Luca Bianchi prima poi di sentire le considerazioni introduttive al dibattito del Presidente emerito nell'arco
Prego
I dati e le analisi presentati nel rapporto Svimez di quest'anno documentano il processo di ditte realmente in atto nel Mezzogiorno a livello di capitale fisso sociale e produttivo nel Paese indebolito nel suo insieme sembra prevalere un atteggiamento di contrapposizione tra aree deboli aree forti
Che se da un lato di linea a rischio di un ulteriore allargamento del divario dall'altro condiziona anche le possibilità di ripresa dell'intera economia italiana
Il rapporto Svimez duemiladieci vuole invece richiamare l'attenzione sull'urgenza di un profondo processo di ristrutturazione dell'apparato produttivo meridionale
Che deve essere accompagnato da più efficaci politiche di sviluppo che pongano le condizioni per cogliere le sfide le opportunità del nuovo scenario che si aprirà all'uscita dalla crisi
In quest'ottica un approccio storico tanto più quest'anno che precede la celebrazione dei centocinquanta anni dell'Unità nazionale
Poi andare a recuperare l'abitudine persa da troppo tempo a sviluppare un'analisi di sistema nel quale il Mezzogiorno sia parte di un disegno complessivo di interesse nazionale dobbiamo tornare a ragionare
Sul se e su come da sud possa proporsi in analogia a quanto avvenne negli anni della ricostruzione postbellica
Una fondamentale azione di rigenerazione dell'economia e della società italiana
Questo si traduce per non il concetto del Mezzogiorno come frontiera del Paese verso il Mediterraneo verso le opportunità offerte dai nuovi settori di sviluppo legate innovazione competenze economia verde
Un nuovo progetto Paese in grado di valorizzare le tante energie inutilizzate soprattutto nelle sue aree deboli
La grave recessione che ha colpito l'economia mondiale si è abbattuta pesantemente sull'economia del Mezzogiorno provata da un decennio di forte rallentamento e dall'allargamento del divario di sviluppo con il resto del Paese
Dall'inizio degli anni due mila fino all'arrivo delle crisi Mezzogiorno ha registrato ritmi di crescita dimezzati rispetto al Centro-Nord e con la recessione del due mila otto e due mila nove il PIL è tornato in valore assoluto e livelli di dieci anni prima
In base a valutazione di preconsuntivo elaborati dalla Svimez nel due mila nove il PIL prezzi concatenati si è ridotto nel Mezzogiorno del quattro cinque per cento
Con una caduta molto più ampia di quella registrata nell'anno precedente nei cinque inferiore ma solo per un effetto di diversa composizione settoriale dell'economia di poco più di mezzo punto a quella nel resto del Paese cinque due
La crisi del biennio due mila otto due mila nove l'unica tra quelle vissute negli ultimi decenni in cui il PIL si sia contratto per due anni consecutivi il prodotto per sì concatenati tra il due mila sette due mila nove si è ridotto complessivamente del cinque sette per cento nel Mezzogiorno del quattro e nove nel resto del Paese
Ciò Spata l'ipotesi di un Mezzogiorno che subisce meno gli effetti del ciclo specie quello internazionale in quanto meno aperta agli scambi con l'estero
E in cui settori anticiclici come quelli di servizio non ruolo congiunturale determinante al contrario la maggiore debolezza dell'economia meridionale la rende particolar mente vulnerabile
Non solo gli sciocchi diretti provenienti dalla domanda estera ma anche sugli effetti indiretti tramite la domanda proveniente dal Centro-Nord
Recessione attuale aggiunta la bassa crescita comporta che il prodotto del Mezzogiorno risulti nel due mila nove ancora inferiore dello zero tre per cento
A livello raggiunto all'inizio degli anni duemila nel resto del Paese invece la migliore dinamica di sviluppo realizzata nello stesso periodo apportata una crescita accumulata nel decennio del due per cento un valore esiguo ma comunque positivo
In tutti i settori in cui sono stati regolati i conti regionale la flessione produttiva è stata maggiore di quella del Centro-Nord ed è soltanto la diversa composizione settoriale cioè con un peso strutturalmente maggiore dei servizi meno colpiti dalla crisi
Che ha determinato al sud risultato meno negativo
Tra le componenti la domanda la caduta dell'acquisto di beni capitali e la prima causa anche nel due mila e nove della recessione del PIL gli investimenti fissi lordi del Mezzogiorno sono limiti nell'anno del nove sei per cento dopo oltre il sette per cento nell'anno precedente
Nel Centro-Nord la fissione è stata anche più ampia meno tredici per cento assai più grave però è stata al sud la contrazione dei consumi in particolare la spesa finale delle famiglie nel due mila nove si è ridotta nel Mezzogiorno del due sei un punto percentuale in più
Rispetto al resto del Paese la contrazione dall'occupazione è stata nel due mila nove nelle regioni meridionale di intensità tripla meno tre per cento rispetto all'uno e uno del Centro-Nord
In termini assoluti ciò vuol dire che centonovantaquattro mila occupati in meno nel Mezzogiorno che si aggiungono i trentaquattro mila posti persi nell'anno precedente una riduzione dello stock di occupazione occupata
Che ha determinato dal due mila sette due mila nove un calo di circa due punti del tasso di occupazione dal quarantasei al cinquantaquattro e sette
Valore distante di quasi venti punti dal resto del Paese sessantaquattro e cinque solo un'ulteriore deciso incremento dello scoraggiamento a cercare lavoro ha limitato gli effetti di tale andamento sul tasso di disoccupazione
La perdita di occupazione registrata per effetto delle crisi economica risulta di estrema gravità nel comparto industriale in particolare la riduzione della manodopera industria nel Mezzogiorno sta assumendo dimensioni ma sperimentate
Nel corso del due mila nove si sono persi sessantuno mila posti di lavoro nell'industria in senso stretto meno sette per cento a fronte del meno tre sette nel Nord nel complesso del biennio due mila otto due mila nove la perdita occupazionale supera le cento mila unità
Andando così a ridurre ulteriormente il tasso di industrie lezione di industrializzazione di un'area che presentava già a livelli assai inferiori al resto del Paese
Ricordato a riguardo che nel due mila sette secondi da dell'archivio ansia gli addetti manifatturieri in rapporto alla popolazione erano trentacinque per mille a fronte di centocinque anni ad un terzo
I dati sul valore aggiunto confermano la lettura di una crisi che viene da lontano e che mostra elementi di debolezza strutturale che rischiano di andare oltre il ciclo congiunturale
Nel biennio due mila otto due mila nove l'output industriale è complessivamente di munito di poco meno di venti punti percentuali nel sud di quasi diciotto nel nord
Relativamente a ciò vi sono due considerazioni che preme evidenziare la prima è che dal due mila e quattro anno a partire dal quale la dinamica nazionale era tornata positiva fino al due mila sette la variazione
Cumulata del prodotto industriale è risultata pari al cinque nove nel Mezzogiorno al quattro S nel resto del Paese
Ciò implica che non senza di una consistente accelerazione del ritmo di crescita del prodotto industriale nella fase post crisi il recupero dei livelli di produzione del due mila e sette richiederà un arco temporale prossimi entrambi i casi al decennio
In secondo luogo diversamente di quanto debba quanto di solito avveniva in fasi recessive indotte dall'estero la crisi avviata si dalla seconda metà del due mila otto pare aver colpito con intensità maggiore industria del sud
Generalmente infatti dato maggior grado di apertura dell'industria del nord questa era coinvolte misura più ampia una contrazione del commercio mondiale il venir meno l'Afasici che la crescente di questo elemento può indicare la presenza del sud di una sciocca fortemente asimmetrico
La caduta di output industriale registrata nelle regioni meridionali del due mila nove è con l'eccezione di Germania e Finlandia quella di entità più ampia
Si è rispetta i Paesi di antica industrializzazione Francia e Regno Unito che soprattutto nei confronti dei nuovi competitors presenti in Europa a ventisette quali ad esempio la Polonia
La particolare intensità con cui la recessione industriale ha colpito il Mezzogiorno del due mila e nove fa seguito infatti ad un già forte ampliamento del gap ricrescita con il resto del Paese e soprattutto con gli altri Paesi europei nella fase antecedente la crisi caratterizzata da cui essi delle differenze
In termini di produttività a causa di una sostanziale inadeguatezza che i processi di riorganizzazione della struttura produttiva comparativamente più lenti nell'intero Paese hanno mostrato al sud
Nel complesso dell'arco due mila e quattro due mila otto la variazione cumulato del prodotto industriale risultato nel Mezzogiorno negativa meno due e quattro a fronte di un aumento del due otto per cento nel Centro-Nord
E in presenza di incrementi medi complessivi del nove sette per l'area dell'Euro del nove otto per la UE addotta ventisette Paesi
Nel complesso dall'analisi sui fattori determinanti la competitività e sulla dinamica dell'export sviluppate nel rapporto
Emerge un quadro in cui l'Italia perde terreno rispetto agli altri Paesi dell'euro e al suo interno religioni più ritardo subiscono un ulteriore peggioramento della loro posizione relativa
Un processo di polarizzazione degli squilibri che contrasta nettamente con la convergenza riscontrabili in decimi spanne soprattutto in Germania
Finanche nel pieno della crisi
La cronaca di questi mesi e settimane sugli stabilimenti FIAT di Termini Imerese Pomigliano d'Arco alquanto complesse diverso tra loro sono emblematiche mostrano che al di là di singole scelte aziendali a pesare sono i decenni di mancate strategie di politica industriale
La mancanza degli Rizzi chiari di politica industriale impedisce di affrontare i problemi posti dalla globalizzazione dall'irruzione delle economie emergenti sui mercati di prodotti ma i fattori ieri e penalizza in maggiore misura le regioni in ritardo proprio per queste aree ci sarebbe stato bisogno di definire perseguire specifiche politiche
Ancorate un disegno strategico di politica industriale che ormai è mancata la metà degli anni Settanta
Dopo di allora si assistiti in Italia un progressivo indebolimento dalla politica industriale tout-court verso la quale è cresciuta ormai da molti anni una versione spesso di marca ideologica
Le politiche di riequilibrio territoriale in particolare sono state travolte dalla convinzione di un basso rendimento economica e sociale delle risorse pubbliche impiegate nel sud
Dopo la scomparsa di importanti strumenti tra i quali in primo luogo la legge quattro ottantotto ma anche ad altre
Altri ad esse collegati finalizzato in particolare al sostegno delle RSA l'innovazione del due mila nove sono infatti rimasti non operativi tutti gli interventi di incentivazione
Anche quelli per i quali era prevista nell'anno l'attivazione come le zone franche urbane nuovi contratti di programma i contratti di sviluppo ancora in attesa di regolamentazione
In assenza di rifinanziamenti le risorse disponibili per i crediti d'imposta per l'occupazione si sono esaurite già nell'ottobre del due mila otto
Mentre le agevolazioni concesse per i crediti d'imposta a favore degli investimenti hanno assorbito l'intero stanziamento complessivo del due mila sette due mila e tredici
Riduzione del volume complessivo degli aiuti di Stato per l'industria servizi rispetto al PIL riguardanti invero nel triennio due mila sei due mila otto tutte le maggiori economie europee a ben vedere però una dinamica sostanzialmente omogenea sta portando a risultati sensibilmente differenziati
Il dato dell'Italia in particolare divenuto naturalmente inferiore alla media zero termico virgola trentacinque del PIL contro zero cinquantaquattro della quel ventisette ed è comunque al di sotto degli altri principali Paesi europei escluso il Regno Unito
Zero sei del PD in Germania zero cinque in Francia e Germania
Ora dal punto di vista normativa la legge sviluppo legge nove nove due mila nove ha delegato il Governo a riformare tutto il sistema degli incentivi compresi quelli destinati alle aree sottoutilizzate
Ma i tempi previsti per la presentazione del progetto di riforma sono lunghi nel frattempo è opportuno ribadire con forza le ragioni di una politica industriale specifica per il Sud
Solo con ripristino di un consistente apporto differenziale di politica industriale regionale coniugato con un più adeguato accesso del sud e gli interventi della politica industriale nazionale è possibile infatti porre le condizioni per un disegno strategico di sviluppo strutturale
Gli obiettivi guida di questa possibile politica industriale possono essere sommariamente così individuati riqualificazione del modello di specializzazione produttiva attraverso il sostegno alla ricerca all'innovazione tecnologica
E allo sviluppo delle attività più alta produttività relativa innalzamento delle dimensioni medie dell'impresa attraverso il sostegno alla formazione di reti di impresa un maggiore accesso al credito innalzamento del grado di apertura del sistema verso estero
Promozione da Chimento delle filiere produttive pieno inserimento delle agglomerazione di impresa in settori strategici per l'industria nazionale anche attraversi progetti di innovazione industriale di industria due mila e quindici rilancio delle politiche di attrazione
Quanto agli strumenti di questa politica industriale per il Sud un ruolo centrale dovrà continuare ad essere affidato anche agli interventi di incentivazione interventi per i quali al di là della forma tecnica di erogazione sarebbe però al momento di aprirsi
Ad un approccio più selettivo rispetto a quello seguito con la legge quattro ottantotto ancor più con i crediti d'imposta
Un approccio cioè mirata al perseguimento di obiettivi specifici che consenta di evitare la dispersione delle risorse tra un novero troppo ampio di finalità e su una platea troppo vasta di impresa
Un importante elemento dalla nuova strategia di politica industriale potrebbe essere costruito da una vera fiscalità di vantaggio intesa come fiscalità di in serata a favore delle Regioni meridionali nel loro complesso e non di semplice accentuazione a favore del sud di misure per il sistema produttivo nazionale
E sa dovrebbe costituire infatti una forma strutturale di diversificazione delle convenienze tale da mettere effettivamente in moto una capacità di attrarre risorse esterne nazionale internazionali
Quale quella di cui si sono avvantaggiati altri Paesi dell'area dell'euro contribuendo andare concretezza la già evocata possibilità per il Mezzogiorno di proporsi quale frontiera in una rinnovata strategia e sviluppo del Paese
L'ultima manovra governativa dl settantotto due mila dieci prevede una forma di fiscalità di vantaggio per le regioni del Mezzogiorno che con propria legge possono in relazione all'imposta regionale sulle attività produttive IRAP modificare le aliquote fino ad azzerarli
E disporre esenzioni detrazioni e deduzioni nei riguardi del nuove iniziative produttive in realtà è però difficile pensare che le regioni del Mezzogiorno tanto più dopo i tagli previsti dalla manovra stessa
E per alcune di esse con l'obbligo di fare ricorso alla leva fiscale per coprire i disavanzi fiscali
Abbiano risorse per avviare una concorrenza fiscale nei confronti delle altre aree per attirare nuove iniziativa
L'assenza di risultati soddisfacenti in termini di crescita e di convergenza del Mezzogiorno ha cause complesse che rimanda di larga parte del generale prolungato ristagno dell'intera economia italiana rispetto al resto dell'Europa
Tuttavia a frenare il processo di sviluppo concorrono problemi di dimensione nazionale che assumono per il Sud e gravità del tutto particolare tra cui l'impiego improprio di spesa pubblica ordinaria il deficit di qualità ed efficienza delle pubbliche amministrazioni regionali e locali ma anche nazionali
La presenza della criminalità organizzata il difficile avanzamento della liberalizzazione dei mercati
Sempre più condizionanti per innescare un processo di convergenza sono i gravi effetti di un disegno debole di politiche generali nazionali che in campi assai rilevanti per lo sviluppo hanno costantemente mancato di adottare intensità e strumenti di intervento
In funzione dei divari intercorrenti tra la ma creare quella forte del paese
Nel complesso intrico sia troppo tra ciò che deve essere ordinarie ciò che deve essere aggiuntivo preoccupa tuttavia l'emergere di una posizione che tende a dare priorità all'offerta dei servizi pubblici quale contenuto della politica regionale aggiuntiva
Ora settori come l'istruzione la giustizia la sicurezza sono decisivi per la creazione di condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo ma l'azione pubblica in questi settori non è certo mossa da finalità della promozione dello sviluppo dei territori più arretrati
Bensì destinata tutto territorio nazionale non essi aderiamo a dire che questi comparti dell'azione pubblica costituiscono un presupposto delle politiche regionali ma non possono sostituire gli elementi legati all'obiettivo precipuo della crescita economica che caratterizzano quest'ultimo
è un tema quello della decisiva rilevanza delle politiche nazionali per lo sviluppo del Mezzogiorno e per i risultati della politica regionale stessa che la Banca d'Italia di recente proposto con forza al centro della propria riflessione
E quanto affermato il Governatore Mario Draghi con una formula che non si presta ad equivoci nella sua relazione di apertura del convegno del novembre scorso dedicata al Mezzogiorno
Affermando ogni qual volta si disegna un intervento pubblico nell'economia o nella società occorre avere ben presenti i divari potenziale di applicazione nei diversi territori e predisporre ex ante adeguati correttivi
In definitiva la politica regionale di sviluppo deve aggiungersi alle politiche generali nazionali volta fornire beni collettivi essenziali assicurare il normale funzionamento dei servizi pubblici
Ed è proprio in quest'ultimo ambito legata all'azione ordinaria della pubblica amministrazione che è venuta a consolidarsi ed anzi in molti casi a radicalizzare il si il divario del sud rispetto al resto del Paese
Dall'analisi del rapporto al di là delle ben note Regione ed inefficienze delle responsabilità politiche dell'Amministrazione meridionali emerge la persistente mancanza scala nazionale di modello consolidato di gestione dei servizi pubblici degli enti territoriali
Una questione che si pone con forza nella prospettiva di un sempre più compiuto processo di federalizzazione i cui costi di cui gli effetti benefici potranno aversi solo a condizione che esso sia correttamente inteso
L'assunto fondamentale da noi proposto è che il federalismo non debba significare separatezza tra territori ma complementarità nelle responsabilità dei diversi livelli di governo
Nel quadro di una visione nazionale non debba significare il disimpegno dello Stato nella regolamentazione nel finanziamento dei servizi ne interpretare il concetto di sussidiarietà in termini strategici
Cioè soltanto come attribuzione di poteri a livello più decentrato di Governo bensì in termini dinamici
Ossia attraverso la costituzione di meccanismi di responsabilità tali da produrre l'intervento del livello di governo superiore in definitiva dello Stato come assicuratore di ultima istanza allorché un maggior decentramento comprometta le ragioni dell'efficiente ascia o dell'efficienza
Nella fase di attuazione in ogni caso occorrerà rilanciare le condizioni economiche il modello di finanziamento delle funzioni forti elementi di precauzione sulle disparità strutturale di partenza tra territori in cui su cui si insiste nel rapporto
Ma oltre alle cause appena richiamate al peggiore andamento del Mezzogiorno ha concorso a nostro avviso in misura decisiva anche una ridotta efficacia della politica regionale nazionale e comunitaria mirata l'obiettivo precipuo della crescita economica
La spiegazione da ricercare in primo luogo in una dimensione della spesa pubblica in conto capitale complessiva destinata al Mezzogiorno assai inferiore a quanto programmato
Più precisamente il dato per il due mila e otto dell'indicatore anticipatore della spesa in conto capitale elaborato dal Dipartimento per lo sviluppo e coesione economica
Conferma la localizzazione del Mezzogiorno di una quota pari al trentaquattro e otto del totale nazionale in progressivo declino dopo il valore massimo del due mila uno quando fu pari al quarantuno per cento dalla spesa del Paese
Si tratta di un valore non solo ben lontano dal quarantacinque per cento del totale nazionale originariamente fissato è ormai cancellato in fase di programmazione
Ma che come accade ormai da qualche anno non riguarda neanche il peso naturale del Mezzogiorno in termini di popolazione territorio che è di circa il trentotto per cento ho i dati relativi alla spesa servono dunque a smentire l'idea purtroppo asse diffusa anche nell'opinione pubblica di un sud inondato da un fiume pubblico di risorse
Ma sta anche indicare come la spesa in conto capitale aggiuntiva comunitaria e nazionale in tale area sia valsa negli ultimi anni sulla compensare il deficit della spesa ordinaria
Quest'ultima è stata pari infatti al nell'ottantasette ultimo anno per cui ci sono dati al ventuno e quattro del totale nazionale anziché al trenta come previsto
A deprimere l'efficacia delle complessiva politica regionale nazionale ha però a concorso anche la scarsa qualità del dipendente degli interventi
Le carenze di fondo come la Svimez ha più volte segnalato sono state la dispersione delle risorse aggiuntive da finalizzare all'accelerazione dello sviluppo sul territorio in un'eccessiva moltiplicità di interventi rispondenti troppo spesso a domande localistiche
Le lentezze di scoordinamento in una concezione progettazione e realizzazione degli interventi stessi tradotti si spesso nella formazione di flessibili
L'analisi condotta nel rapporto sugli indicatori di contesto chiave identificati dal Cucci S due mila due mila e sei evidenzia che gli interventi realizzati non hanno modificato sensibilmente le condizioni competitive del territorio
Con una quota maggioritaria di indicatore rimasti al di sotto dei valori target individuate inizio programmazione
Anche le variabili di rottura del modello tradizionale del Mezzogiorno presentano dal due mila e alcuni del due mila otto un profilo sostanzialmente piatto è perfettamente sovrapponibile a quello delle regioni non destinatarie di specifiche risorse con finalità di riequilibrio
Riflessione sulle criticità identificate con riferimento al passato ciclo due mila due mila e sei rappresenta purtroppo ancora oggi un tema di attualità
L'impostazione del nuovo quadro strategico nazionale due mila sette due mila e tredici si è mossa infatti all'interno di una sostanziale continuità con il precedente periodo di programmazione
Riguarda l'avanzamento degli interventi si confermano difficoltà attuative a tre anni e mezzo dall'approvazione dei programmi livello di attuazione complessivo al venti fino al febbraio due mila dieci per l'Obiettivo convergenza
Si attesta in relazione a impegni e pagamenti rispettivamente al quattordici e sei e sei e due del contributo assegnato basse anche l'avanzamento dei programmi regionali che si ferma in relazione al contributo al tredici e due per l'impegno al cinque sette per i pagamenti
Performances leggermente il solo solo leggermente migliori riguardano i programmi nazionali che in relazione al contributo assegnato fanno registrare il venti per l'impegno il sette sette per i pagamenti
Ma i maggiori ritardi si sperimentano per i due programmi operativi interregionali
Alla luce delle valutazioni critiche riguardanti il passato ciclo di programmazione attualmente la principale preoccupazione riguarda non tanto e non solo il raggiungimento dei target di spesa che si richiede per evitare di restituire parte delle risorse comunitarie
Ma soprattutto la necessità di un'immediata verifica dizione concentrazione delle priorità di intervento nonché la riqualificazione delle procedure dei meccanismi di progettazione di attuazione
Il questi sei anni e due mila sette due mila tredici delineato con la finanziaria due mila e sette voleva rappresentare una sede privilegiata della programmazione unitaria in grado di ridurre l'eccessiva articolazione tra diversi strumenti finanziari a livello nazionale
Comunitaria e regionale
Il fondo per le aree sottoutilizzate inserita nel quadro unitario doveva avere un ruolo chiave di strumento generale della politica regionale nazionale nel corso del due mila otto e due non due mila e nove della prima parte del due mila dieci invece
Il registratore anticipando l'opera di ripartizione del CIPE intervenuto con rilevanti utilizzi dell'adozione FAS per impieghi sovente senza rapporti con le finalità proprie del fondo
Che erano e che avrebbero dovuto restare finalità meridionalista e di sviluppo territoriale verso la coesione nazionale
I tagli e le prenotazioni operate sono stati pari a circa diciannove miliardi di euro a ciò si sono però aggiunti numerosi interventi che hanno finito per dirottare risorse del FAS e verso indirizzi dispersivi rispetto alla sua missione originaria
La quota delle risorse nazionali del FAS compito sicuramente dirottata verso altri indirizzi secondo le stime del CNEL raggiunge circa ventisei miliardi di euro
Questa implicazioni rilevanti non solo sul finanziamento degli interventi previsti dalla legislazione nazionale per le aree sottoutilizzate
Ma anche sul quadro strategico nazionale indebolendo le significativamente la componente nazionale il questi cenni preveda infatti come richiamato una pro la nazione coordinate contestuale dei fondi nazionali ed europee destinati alle politiche regionali costituiva pertanto la sede unitaria
Per il finanziamento delle priorità individuate a seguito di un lungo negoziato tra amministrazioni regionali centrale e comunitarie
Anche nella manovra due mila e UDC con il DL settantotto due mila e dieci tuttora all'esame del Parlamento ancora una volta si interviene con severa di decurtazione delle risorse del FAS essenzialmente in funzione di stabilizzazione finanziaria dei conti pubblici
è il taglio della missione svilupperà equilibrio territoriale del Ministero dello sviluppo economico che circa due virgola quattro miliardi di euro
La mancanza di strategicità non deriva dunque solo da fattori interni e la programmazione degli interventi come la frammentarietà ma emerge dalla crisi stessa dell'impianto complessivo del QSN
Il recupero di strategicità della politica regionale passa per una revisione tecnicamente possibile del quadro di programmazione che concentri gli interventi su poche priorità strategiche tenendo conto del mutato scenario economico
E delle accresciute esigenze cooperative tra diversi livello di Governo
Questa rinnovata visione strategica delle politiche di sviluppo per le aree deboli tuttavia sarà difficile da perseguire senso mutamento istituzionale
In cui l'interesse complessivo della macroarea possa trovare alta espressione modalità di relazione confronto più proficua ed efficaci con l'azione del Governo nazionale
Per la Svimez il luogo di una rinnovata programmazione degli interventi strategici per il Mezzogiorno non può che essere una Conferenza delle regioni meridionali in costante rapporto con la Presidenza del Consiglio che come previsto dal DL settantotto due mila dieci
Requisita ora una centralità nelle politiche regionale di sviluppo
In sede congiunta una sorta di Consiglio per la coesione nazionale Conferenza delle regioni meridionali e Presidenza del Consiglio dovranno assumere impegni vincolanti
Nella scelta di pochi grandi progetti strategici prioritari su cui appostare risorse nazionali e regionali frutto del riordino degli interventi e del reintegro dei fondi nazionali
Certe e vincolate sino al completamento del progetto
La Conferenza poi sarà il luogo di un coordinamento istituzionale tra Regioni per ovviare alle criticità emersa al fine di rendere coerenti gli interventi regionali con il disegno strategico di politica di sviluppo per l'intera macroarea
A questo luogo di coordinamento strategiche necessarie affiancare una struttura tecnica un'agenzia indipendente che nell'ambito del Quai se ne della normativa del comma quinto dall'articolo centodiciannove dalla Costituzione si occupi della progettazione
Su cui in tutti questi anni si sono registrati le maggiori deficienze e sia di supporto all'attuazione dei grandi interventi prioritari per il Mezzogiorno definiti dalle conferenze dal Governo
Frutto di una pianta legittimazione istituzionale di impegno politica se è più vincolante della semplice contrattazione bilaterale tra Stato e singole regioni
L'agenzia in virtù dell'alto grado di competenze tecniche di indipendenza dovrebbe consentire oltre alla valutazione e selezione dei progetti loro monitoraggio in itinere ed ex post facendo venir meno quella sostanziale auto-valutazione che ha condizionato fortemente le politiche
Sulle prospettive della politica di coesione per gli anni successivi al due mila e dieci la Svimez ribadisce l'esigenza di mantenere e rafforzare nei prossimi anni una politica di sviluppo europea per i territori
E la forte critica con approcci euro burocratico che si concentra più sulla correttezza delle procedure che sulla valutazione degli obiettivi perseguiti
In quest'ottica appare condivisibile l'impianto del rapporto indipendente promosso dal commissario per le dico regionali curato Fabrizio Barca l'agenda per una
Politica di coesione riformata che punta alla concentrazione ex ante delle risorse su alcune precise priorità strategiche
Infine sarà decisivo rafforzare il ruolo delle decisioni del bilancio europeo nell'indirizzare monitorare e verificare gli obiettivi di sviluppo e coesione gli strumenti e le risorse messi in opera dall'età nazionali e territoriali
A partire dal prima richiamato principio dell'addizionalità delle risorse
è da ritenere che la responsabilità europea non possa esaurirsi sul piano delle quantità di risorse i fondi del bilancio UE non possono essere visti come trasferimenti globali agli Stati
Da destinare a compensare situazione di difficoltà di cittadini e imprese di una certa aria geografico tanto meno come elemento di sostegno temporaneo della domanda
E invece obiettivo dichiarato nelle norme costitutive dell'Unione quello dello sviluppo nella sua realizzazione l'Unione deve impegnarsi non solo destinando risorse ma anche validando finalità efficacia e priorità delle azioni proposte da ciascuno Stato membro interessato
Insomma concludendo per la Svimez nuovo modello di governance della questione implica il rafforzamento della capacità di indirizzo e di controllo da parte dell'Europa
Ciò vuol dire prevedere ex ante la scelta delle poche priorità da finanziare la definizione di obiettivi quantitativi del raggiungere per mantenere le risorse un sistema di valutazione indipendente l'aumento della forze cogenza dell'azione esterna attraverso un rafforzamento del ruolo della Commissione e del suo sistema di condizionalità
Sono questi strumenti e proposte che dovrebbero orientare anche il versante nazionale del politiche di sviluppo le proposte avanzate infatti mira non solo aumentare la coerenza dell'Inter ti nessun atto da una pluralità di interventi di di livelli di governo ma attraverso un meccanismo più trasparente di responsabilizzazione semplificazione della filiera decisionale
Aumentando così la stessa sostenibilità dell'impegno aggiuntivo per il superamento del divario grazie
Grazie
Direttore padovani quindi
Passerei la parola dottor Bianchi per
Completamento dell'esposizione rapporto e approfitto per dare il benvenuto al Ministro Ferrero rapporti con le regioni Raffaele Fitto che ci ha raggiunto punte direttamente all'aeroporto
Prego dottor
Grazie buongiorno il mi soffermerò appunto dopo l'esposizione del dottor padovani un po'più
Di carattere macro economica su due aspetti in particolare uno e sull'impatto sociale la crisi nel Mezzogiorno cioè abbiamo visto che il Mezzogiorno
è il centro nord sono est entrambe le aree hanno subito pesantemente gli effetti la crisi internazionale quello che sembra manifestarsi però è una maggiore
Impatto sociale proprio al Mezzogiorno nella crisi in qualche maniera e e vi si evidenzia da un lato
Le debolezze di un sistema di welfare e di ammortizzatori sociali che mostra un elevato grado di copertura del centro nord e una minore copertura del Mezzogiorno e dall'altro nel sud inevitabilmente emerge che il minor tasso di sviluppo
E la minoranza cumulati sessione di risorse da parte sua tutto delle famiglie impediscono ritenere nei momenti di crisi così difficili quindi con loro
Scaricando su alcune categorie le più deboli diciamo del sistema
Molto i costi di questa crisi in particolare ci soffermiamo
Sulla condizione dei giovani e su quando diciamo troppi senza paracadute vuol dire proprio quello che dicevo prima riguardo alla debolezza del sistema di ammortizzatori sociali per molti e agli effetti sulla povertà
Vediamo innanzitutto i dati sul mercato del lavoro
La crisi ha pagato l'hanno pagata soprattutto i giovani sotto i quelli coloro con meno di trentacinque anni serve dei dati relativi alla variazione dell'occupazione
Per le classi giovani era dovuta dal due mila otto del due mila nove vedete come il tasso di variazione sia negativa soprattutto e nel caso del mezzo del centro nord esclusivamente per la classe quindici trentaquattro anni
Dove sta il la la la variazione
Del circa il nove per cento in meno nel Mezzogiorno e del sei circa nel centro nord quindi la concentrazione molto forte di tale affetti ciò avviene ancora più con forza se analizzando i dati elefante delle forze di lavoro
Abbiamo distinto l'andamento di coloro che erano già occupati l'anno scorso e coloro che invece erano diciamo hanno trovato lavoro nel corso dell'anno confrontando euro all'anno precedente
Vedete che i già occupati realtà mostrarlo riduzioni abbastanza contenute
Esclusivamente nel mezzogiorno meno uno virgola quattro per cento
E qui si vede come al nord soprattutto il sistema la cassa integrazione abbia consentito di rimanere sul mercato del lavoro
Macché in realtà tutto l'affetto e la crisi si è scaricata su coloro che devono ancora entrare sul mercato del lavoro parliamo i dati di almeno quindici virgola cinque per cento al Mezzogiorno addirittura meno diciotto per cento del nord
Ciò vuol dire che in quel nell'rispetta la contigua alla condizione giovanile non c'è protezione territoriale
Sia nel Mezzogiorno nel Centro-Nord gli effetti sono stati quelli di una chiusura del mercato rispetto ai nuovi ingressi parliamo di una riduzione di circa trecento mila nuovi ingressi in meno nel corso del due mila nove
Quindi particolarmente rilevante Liccardo ha riguardato soprattutto la componente più qualificata e questo anche riguarda sia il Mezzogiorno del centro nord abbiamo una riduzione della
Dell'occupazione dei laureati che dovrebbe essere insomma la componente più dinamica e che che è la componente in maggiore crescita
Del meno cinque virgola uno per cento del Mezzogiorno e del meno cinque virgola sette nel centro nord questo ovviamente ha impatti diversi nelle due aree perché partiamo a tassi disoccupazione ben diversi
è perché parliamo del cinquantatré virgola uno per cento dei laureati venticinque trentaquattro anni al Mezzogiorno rispetto al settantacinque per cento ciò avviene nel sud ancora circa la metà
Dei laureati che non hanno l'occupazione rappresenta un dato
Quantitativo e qualitativo di estrema rilevanza che triste di pregiudicare peraltro i forti investimenti fatti alle famiglie dalle istituzioni meglio dall'in questi ultimi anni
Passiamo appunto al sistema scolastico senza se ne è parlato molto in questi ultimi anni gli ultimi dati
Dell'INVALSI confermano che sarebbe l'istituto di valutazione
Del ministero alla pubblica istruzione confermano ancora un divario di competenze del mezzo giudei giovani meridionali rispetto al resto del Paese questa è un'analisi interessante perché la prima volta che è stata fatta
Un questionario distribuito a tutti i ragazzi che hanno svolto l'esame di terza media
Nel due mila nove
Avendo standardizzato i risultati risultava un differenziale di circa il sei virgola tre per cento negativo nel Mezzogiorno rispetto a più quattro uno italiano
Nel centro e nel nord e un divario ancor più forte nella matematica
Questo induce una riflessione sempre sul sistema diciamo anche di politiche pubbliche nazionali
Non riteniamo lo diciamo chiaramente Elia introduttiva che
Lo sviluppo del Mezzogiorno è legato sia all'efficacia delle politiche specifiche
Sia alla coerenza delle politiche nazionali e tra le politiche nazionali senz'altro il tema dell'istruzione rimane uno dei temi fondamentali nel determinare i processi di sviluppo
Analisi di carattere internazionale hanno peraltro rilevato che questo divario
Che si registra dare non è necessariamente interno al sistema scolastico nel senso che i fattori di contesto e sterno unica debolezza e le famiglie minor grado in più di istruzione dei propri genitori
Senz'altro incidono sulle consulenze utenze acquisito dei ragazzi quindi dovrebbe servire proprio nel Mezzogiorno uno uno sforzo aggiuntivo
Nel sistema scolastico e formativo
Questo perché è se riteniamo veramente che la regolarità del capitale umano una componente essenziale voglia di sviluppo dobbiamo denunciare un dato che a me pare di particolare rilevanza e
Potenzialmente molto pericoloso abbiamo testimoniato negli ultimi anni anche del rapporto Svimez delle elevatissima crescita
Della scolarizzazione del Mezzogiorno che ha riguardato sia la scuola secondaria superiore e poi anche l'università
Negli ultimi anni c'è in qualche maniera una forma di riflusso auditor ritornare indietro in questo grafico viene presentato sia preso cento alla perché al Mezzogiorno e il tasso di passaggio dalle scuole superiori diversità
Cioè sarebbe il rapporto tra iscritti all'università e immaturi l'anno precedente
Dopo una crescita fortissima fino alla metà degli anni due mila fin dall'inizio degli anni due mila che ha portato a
I livelli del settantatré virgola otto e del settantadue per cento del Mezzogiorno del centro nord
Siamo in altri in presenza di un calo molto molto rilevante delle istruzioni università le iscrizioni all'università
Cioè in qualche maniera le crisi sul mercato del lavoro italiano che come abbiamo detto e è quantitativa soprattutto negli ultimi anni al Mezzogiorno ma è anche qualitativa
Dato l'incapacità di offrire
Diciamo occasioni di lavoro adeguato a quanto uno ha studiato rischia di innescare processi tipici dei poteri dei paesi di sottosviluppo CEOD process in cui
La quota di popolazione che svolge che vale università che quindi punta sull'istruzione si riduce piuttosto di crescere
Questo dato si riflette anche in un altro elemento che appare di una certa gravità e di in forte aggravamento nel corso dell'ultimo anno
Che questo fenomeno di cui su cui si è soffermato anche l'Istat dei cosiddetti mette cioè ragazzine inerme induciamo ne esco informazione messe sul mercato del lavoro
I cosiddetti esercito degli invisibili cenno studiano e non lavorano
Cosa fanno senz'altro cioè
C'è un qualcuno che sta a casa cioè cioè lavoro nero sono cioè varie componenti interne parliamo di un esercito di circa due milioni di persone concentrate soprattutto nel Mezzogiorno dove abbiamo quasi due milioni di individui di ragazzi perché parliamo di classi quindici ventinove anni che lo studio era un lavoro
In termini percentuali abbiamo un'incidenza doppia
Nel centro nord è un fenomeno riguarda il quindici per cento quindi in qualche maniera appeal e più naturale in qualche maniera riguarda
Buona parte anche
Persone che rimangono in famiglia che non misurino svolge attività lavorativa nel Mezzogiorno assume assolutamente un carattere
Patologico il trenta per cento
Se vediamo per la componente femminile questo trenta per cento a supera il trentacinque per cento ciò vuol dire che è una ragazza su tre nel Mezzogiorno attualmente è completamente fuori sia dal circuito formativo sia dal mercato del lavoro
Questo diciamo progressiva fuga dal mercato e lavoro formale si riflette con chiarezza anche sui dati relativi agli inattivi
I dati degli ultimi anni al Mezzogiorno rappresenta un'anomalia assoluta in tutta l'Europa
Cioè noi siamo abituati avere contesti in cui occupazione e disoccupazione sono legati sostanzialmente in termini inversa in versi
Nel mezzogiorno invece l'unica area in cui negli ultimi anni anche quando cala l'occupazione cala contemperamenti anche la disoccupazione questo perché perché c'è una crescita esponenziale dell'inattività
Tra il due mila tre e il due mila nove abbia avuto più settecento mila mila inattivi
Cioè persone che non solo non lavorano ma lo svolgono attività di ricerca questo pone un problema di esclusione
Molto forte dal mercato del lavoro dei ragazzi pone anche un problema di istituzioni al mercato del lavoro nel senso che la definizione di persone in cerca di occupazione
Presuppone un'attività di ricerca attiva e codificata
Cioè avere avere otto ha mandato un curricolo ma aver è fatto un colloquio
Diciamo modalità di ricerca di occupazione che purtroppo nel Mezzogiorno non sono così diffuse cioè troppo spesso magari l'anticamera o il sistema diciamo di amicizie vale molto di più non è codificato
Quindi in qualche maniera molti ragazzi o sono scoraggiati a cercare lavoro o la cercano per vie informali diciamo indebolendo quello che gli economisti capitoli caricavano il capitale sociale dell'area
Parliamo di dimensioni molto rilevanti tant'è vero che se noi considerassimo disoccupati
Una quota di questi inattivi cioè coloro che pur dichiarandosi inattivi solo si dichiarano disponibili a lavorare aveva saremmo in presenza i tassi di disoccupazione i ben diversi da quelli che leggiamo alle statistiche
Una nostra stima in parte coincidente con la Banca d'Italia
In cui inseriamo oltre agli questa qua dagli inattivi anche le persone in cassa integrazione
Porterebbe al Mezzogiorno ha un tasso di disoccupazione quasi al ventiquattro per cento cioè parliamo a quei livelli intorno al venti per cento di cui parlavamo oltre quindici anni fa
Credo che sia una stima e la disoccupazione è più prossima
Alle reali condizioni del mercato del lavoro se vediamo la composizione di questa disoccupazione corretta
Vediamo che in realtà i disoccupati quelli diciamo Istat quelli codificati sono circa il cinquanta per cento al Mezzogiorno
Il resto è soprattutto questa pur questa enorme esercito di persone che cercavano attivamente è una quota abbastanza minima di persone in cassa integrazione nel centro nord IRAP Porto solo completamente diverso cioè la quota più rilevante di coloro che non svolgono attività in questo momento oltre ai disoccupati normali si divide tra i nativi ma soprattutto su persone in cassa integrazione
Questa diversa tenuta
Del sistema di ammortizzatori sociali è diciamo l'abbiamo sintetizzato in questa slide è che al difetto di mettere insieme
Cosa abbastanza diverse ma credo che renda un Badia una fotografia efficace abbiamo messo vicino alla riduzione dell'occupazione nel corso del due mila nove e il numero di occupati equivalenti in cassa integrazione cioè come se tutte quelle coloro che fossero in cassa integrazione fossero a tempo pieno vediamo quanti sono gli occupati
In qualche maniera sotto il sistema di protezione vediamo che nel sud a fronte di circa duecento mila
Che perdono il lavoro qui sono stati espulsi ne abbiamo circa cento mila che sono protetti sebbene abbiamo un rapporto di due esclusi è un protetto
Nel centro nord l'abbiamo l'aspetto assolutamente opposto abbiamo circa centottantasei mila persone che sono espulsi dal mercato e lavora a fronte di queste quattrocentotrentotto mila sono in cassa integrazione
Questo vuol dire che la crisi colpisce entrambe le aree
è molto pesante entrambe le aree ma senz'altro le caratteristiche del sistema produttivo e il centro nord garantisce una
Protezione diciamo A due A quattro persone ogni due est è sesto nel centro nord e appena una su due nel Mezzogiorno quindi una riflessione su questo credo vada fatta anche perché gli affetti
Potenziali Vieste Dieye diciamo di espulsione dal mercato del lavoro di
Di giovani ma anche di meno giovani sono molto pesanti in aree caratterizzate da un tasso di povertà diciamo
Stabilmente superiore questi sono dati diciamo pre-crisi sostanzialmente abbiamo ancora il quattordici per cento delle famiglie nel Mezzogiorno che emergono
Devo vivono con meno di mille euro tre volte quello che accade nel centro nord e chiaramente una quota di famiglie con più di tre mila euro che circa la metà
Queste caratteristiche di debolezza del della famiglia meridionale si riferiscono anche alle condizioni del breadwinner cioè diciamo del principale percettore di reddito
Il dodici per cento delle famiglie dei diciamo dei percettori di reddito del centro del Mezzogiorno hanno almeno tre persone a carico
Pensate agli effetti economici sulla famiglia in cui l'unico breadwinner con tre persone a carico perde il lavoro va in cassa integrazione
E il ventidue per cento quindi quasi una famiglia su quattro nel Mezzogiorno ha il breadwinner che non è né occupato le pensionato ed abbiamo una di una diciamo un'incidenza diversa sia dell'occupazione ovviamente ma sia anche in termini pensioni
Qui debolezze strutturali che rischiano di incidere pesantemente nelle fasi di crisi anche i dati Istat relativi agli indicatori deprivazione le famiglie cioè indicatori indiretti e la povertà mostrare un aggravamento
Nel Mezzogiorno nel corso degli ultimi anni il quale quasi la metà delle famiglie meridionali non può affrontare una spesa imprevista di otto settecentocinquanta euro il venticinque per cento arriva con difficoltà a fine mese
Sono sempre dati tra due volte o tre volte quelli relativi al Centro Nord difficoltà con spese di Avvenire di abbigliamento
Questo dato che sembra piccolo ma in realtà all'otto virgola tre per cento alle famiglie che ha difficoltà con le spese alimentari rappresenta oggettivamente un dato di grandissima rilevanza
Che se la confrontiamo quanto detto al dottor padovani in precedenza dei calo nel due mila otto e due mila nove anche dei consumi
Viesti dei beni essenziali alimentari in primo luogo nel Mezzogiorno mostrano appunto questa minore gravità passività di tenuta
Cioè nella crisi è come se il Mezzogiorno avesse un diciamo può stare in apnea un tempo molto più breve perché le diciamo la la scorta di ossigeno nel Mezzogiorno è molto minore che il resto del Paese
Questa crisi ha rallentato ma non ha fermato i flussi di emigrazione
Come vedete il numero di noi come come degli altri anni abbiamo due modi per stimare le migrazioni un è rappresentato dai cambi di residenza che è una diciamo indicatori
Classico
Cioè quanti gamberi senza il Mezzogiorno nel centro nord e l'altra dato riguarda i pendolari di lungo raggio cioè coloro che pur risiedendo del Mezzogiorno svolgo un'attività lavorativa del centro nord né di fatto di fatto solo degli emigranti anche loro perché
Oggettivamente lavorando Veneto vivendo a Napoli certamente come quando a Milano tutti i giorni quindi sono persone in fase di transizione equamente le caratteristiche pregare del lavoro gli impediscono anche di
Trasferirsi totalmente abbiamo da riduzioni reali siamo passati a centoquattordici mila cambi di residenza nel corso del due del due mila nove
Meno otto mila e centoquarantasette mila sono le persone che ricevendo l'atto risalendo al Mezzogiorno lavorano nel centro nord quindi già un flusso
Siamo sentiamo parliamo complessivamente di uno stock aveva molto rilevante oltre duecentocinquanta mila persone la crisi si è riflessa soprattutto sui pendolari lungo raggio
Peccato del sei del quindici per cento quindi come dicevo pesano molto fortemente le caratteristiche di precarietà
Del lavoro svolto nel Centro-Nord perché dalle nostre statistiche risulta che moltissimi hanno contratto i loro a termine o di carattere interinale
Per qua anche qui l'elemento più rilevante quello qualitativo se vedete nell'ultimo anno nonostante la riduzione complessiva è cresciuta la quota i laureati
Pendolari lungo raggio che hanno son passati dal ventitré al ventisei per cento però accolto
Contemporaneamente è calata la quota di impieghi ad alta qualificazione del Centro-Nord quindi sempre più i ragazzi nel Mezzogiorno
Si adattano svolge nel centro nord anche attività per cui non serve il titolo di studio che hanno conseguito
Qui si dà per letta e di una migrazione che riassume
Come nel passato elementi diciamo di forte criticità e di diciamo forte legame con condizioni sociali veramente difficili
L'emigrazione è forte anche in termini cast di cambi di residenza e riguarda sia un flusso di sedici mila persone l'anno
Laureati l'Hannover vanno al centonove più altri mille trecento persone estero il dato della crescita verso l'estero dell'emigrazione italiana i laureati a un dato rilevantissimo a livello nazionale sia nel Mezzogiorno nel Centro-Nord su cui andrebbe sarebbe utile rafforzarsi
Avendo quasi esaurito il mio tempo vado rapidamente noi dedichiamo all'ultima parte della nostra rapporto
Nell'introdurre dell'introduzione alla definizione di una nuova visione di sviluppo alla ricerca di prospettive di crescita per poter spezzare questa diciamo
Questa fase di grande difficoltà riassumiamo a termine in qualche maniera la frontiera sud
La frontiera sud vuol dire in qualche maniera recuperare come è accaduto in anni lontani ormai in cui il Mezzogiorno era veramente un elemento determinante le politiche di crescita del Paese
Una visione dello sviluppo nazionale un Mezzogiorno che esca dalla crisi puntando sullo sviluppo non reso di viale dobbiamo riuscire a convincere il resto del Paese che ha un vantaggio anche per il nord
Il sud guiderà essere battistrada e nuove vie per l'internazionalizzazione attiva del nostro Ministero economico e non solo all'inseguimento di un modello di sviluppo settentrionale
Abbiamo identificato alcuni primi elementi uno è senz'altro il Mediterraneo
Terra di possibile integrazione soprattutto economica non solo oggi Istica e poi le nuove prospettive ufficio da ricerca innovazione capitano manovrine con Roma green economy salto rapidamente solo alcuni dati
Qui si stava muovendo qualcosa nel Mediterraneo questa è l'afflusso di esportazioni
Verso le aree Med extra UE del Mezzogiorno tra il due mila due due mila tre e il due mila otto amo raggiunto più che un raddoppio
Del valore delle esportazioni quindi vuol dire che in qualche maniera le imprese del Mezzogiorno avevano colto
Pur senza un'adeguata accompagnamento e le politiche che in quelle aree c'era la potenzialità di sviluppo la crisi ha rappresentato un arresto
Però crediamo dall'analisi condotta che processi di integrazione anche economica lo siano possibili altri eventi riguarda il capitale umano
Come dicevamo la crescente laureati ha riguardato soprattutto i laureati in materie scientifiche abbiamo alcune regioni del Mezzogiorno con una quota e laureati in materie scientifico ormai pari quasi a quelle del centro nord
Cioè riguarda anche la spesa in ricerca e sviluppo cioè ci sono aree in cui i progressi realizzati negli ultimi anni al Mezzogiorno sono importanti
Non riescono a raggiungere una dimensione quantitativa un effetto sullo sviluppo rilevante ma sono senz'altro a non sottovalutare
Un unico dato anche qua la quadra che imprese che investiranno nel due mila dieci in prodotti e tecnologie green
Cioè di risparmio ambientale dagli ultimi dati Unioncamere ha detto alla quater mezzogiorno e il trentotto virgola quattro per cento cioè le imprese nel Mezzogiorno hanno pienamente hanno piena consapevolezza delle prospettive che la green economy
E il risparmio ambientale può offrire
Perplesse il problema è accompagnare questi processi tutto ciò e chiudo rappresentano condizioni difficili da realizzare vale come Svimez intenda intendiamo interi intanto dare un contributo più UDC a moralizzare ab breve periodo
Crediamo che comunque rimane un problema di rompere il persistente isolamento se veramente vogliamo riempire di contenuti questo concetto di frontiera sud come cerniera per il Paese
Nella nuova giurati nello sviluppo post crisi abbiamo ancora da completare innanzitutto il sistema di infrastrutture di trasporto
Non abbiamo fatto lavorando sui dati CIPE una prima selezioni di alcune opere strategiche collocate nel Mezzogiorno strade autostradali
Abbiamo messo anche il ponte sullo Stretto e le reti ferroviarie Salerno Reggio Calabria Catania Palermo e l'Alta velocità Napoli-Bari
Siamo in presenza risolve in base ai dati fiche CIPE di un costo previsto che si aggira intorno ai cinquanta miliardi di euro
è o c'è una copertura attuale abbastanza bassa circa undici miliardi
Rimangono trentotto virgola tre miliardi si tratta di una cifra consistente oggettivamente molto consistente però assesta armata in un arco temporale ampio come quello che si presenta per i prossimi dieci anni
Rappresenta un investimento non impossibile se
Vediamo la dimensione degli stanziamenti per il Mezzogiorno e anche le pare sempre dei tagli definiti e il corso degli ultimi anni e si tratta di una di una selezione di opere queste segnata in rosso che permetterebbero
Lo vedete chiaramente un un sostanziale riavvicinamento
Del Mezzogiorno
Diciamo proiettato verso il sud verso il Mediterraneo e collegato connesso adeguatamente sul centro nord
Questo progetto per noi rappresenta il primo campo su cui procedere con lo sforzo di concentrazione e riorientamento dei fondi per lo sviluppo e per sperimentare quel necessario mutamenti istituzionale che prevede la suddivisione di obiettivi strategici
Tra Governo e Conferenza delle Regioni meridionali
Vincolando quote significative delle risorse del Fondo infrastrutture strategiche e degli stessi fondi strutturali nazionali e regionali al completamento di quest'opera non riteniamo che possa essere un obiettivo
Ambizioso ma realizzabile su questo spero che il dibattito di oggi ci possa dare prima risposta grazie
Grazie dottor Bianchi ora
Per questa
Completamento di presentazione del rapporto nelle sue
Articolazioni principali rapporto estremamente corposo quindi diventa uno strumento di lavoro al di là del
Il messaggio che invece sia
Dottor Padovanello entro bianche ci hanno dato il riso sulle grandi linee e sui grandi problemi che quest'anno emergono
Ora passare la parola Presidente emerito Ino Novacco per le sue considerazioni di apertura poi dal dibattito che seguirà
Sul
Sul tema e consentitemi anche qui pubblicamente di rivolgere
Affettuoso ringraziamento alla Presidente Novacco per la sua opera negli anni in anni molto difficili no sappiamo bene per
L'istituzione la Svimez associazione
Chiara appunto consentito con la sua
Caparbia costante
Che come dire
Senza sconti
Richiamo al tema del dualismo del
Del Mezzogiorno dei problemi delle politiche di sviluppo della identificazione
Politiche di sviluppo
Di mantenere come si suol dire la barra dritta una barra CA acconsente rimesse di rappresentare
Ancora oggi speriamo ancor più nel futuro un elemento di costruttiva
Costruttivo apporto
A
Le difficoltà al superamento delle difficoltà che il sistema Italia si trova a dover
Fronteggiare passo quindi la parola al Presidente
Grazie ci troviamo
Oggi con sei regioni meridionali qui rappresentate
Col ministro per il Mezzogiorno è tra Regioni è diventato dopo il momento in cui faremo riferimento cade in qualche modo venissero responsabile delle politiche di sviluppo del Mezzogiorno in qualche modo dalla coesione
E mi pare importante dare alcune brevi considerazioni introduttive
Il meridionalismo politico ma soprattutto quello economico dalla Svimez si batte da decenni con determinazione
Contro i divari e contro ogni differenza fra nord e sud
Cioè per regioni avanzate da dei deboli tra territori industrializzati e territori no
In tale squilibrata situazione certo che occorre tenere fermo il timone garantire alle scelte di una necessaria regia nazionale
Sul valore determinante delle politiche pubbliche finalizzate all'accelerazione dello sviluppo nelle aree deboli del Mezzogiorno come condizione verso la convergenza e la finalistica coesione
Mai rinunciando alla documentata contestazione dei limiti sempre più inadeguati della spesa in conto capitale da riservare allo sviluppo meridionale
Che non sarà mai tale se non vi è lavoro ed occupazione di impresa
E se non si riesce a combattere al sud disoccupazione e di inoccupazione
Le politiche per il Mezzogiorno richiedono di essere valutate con riferimento per un verso alle grandi opere strategiche essenziale all'unificazione infrastrutturale del dita
E peraltro verso al sistema delle reti e alla qualità dei servizi e da rendere funzionale sia nelle singole regioni meridionali sia tra di esse
Fino ad oggi poco e balle interconnessi
I tagli apportati in questi ultimi anni all'altezza in tali campi al sud
Utilizzando talvolta il FAS come un bancomat dal Governo hanno dato luogo a una situazione che sarebbe non improprio definire di sacrificio delle aree dei territori deboli
Il fatto poi che siano scomparse in sede di governo di riferimenti a suo tempo introdotti in ordine agli obiettivi di spesa di investimento da garantire al Mezzogiorno
Vi ricordate il quarantacinque per cento dalla spesa complessiva il trenta per cento dalla spesa ordinaria in conto capitale come era stato promesso dal DPS Di Carlo Azeglio Ciampi e di Fabrizio Barca
E la controprova del progressivo disimpegno delle politica nazionale e di quella degli enti gestiti erogatori nazionali che salvo eccezioni tendono a collocarsi addirittura al di sotto
Del peso Aldo Ralli assunte che circa il trentacinque per cento di popolazione superficie Dell'Atti trentotto per cento
Valore essenziale da rispettare se non si vuole accentuare il declino del Mezzogiorno rispetto al resto del testo
E tuttavia venuto forse il momento di dire
C'è altrettanto gravi ed inaccettabili dei divari economici e d'informazione di capitale
Sono i differenziali territoriali relativi all'esercizio della gestione del fare e del governare cioè dell'amministrare
E quindi le differenze ingiustificate fra le forze vitali
E ciò sia in senso monetario sia il senso organizzativo
Impiegando nei diversi territori le necessarie risorse umane cioè un adeguato ma non eccessivo numero di addetti che siano però veri dipendenti produttivi
E non soggetti burocratici lenti
Indecisioni siti che di fatto poco efficienti incapaci di garantire i risultati del servo Valducci sud che diventi soggetto di modernità
Mentre è evidente l'artificio dialettico di chi pretende strumentalmente di ignorare
Le differenze strutturali fra macro comunità territoriali italiane che si trova a diversi livelli di sviluppo resta vero che non si può prescindere dalla doverosa presa in considerazione
Delle grandi differenze di costi e risultati situazione diverso ed in un clima in cui le denunce in ordine alle diversità dei corsi tra territori
E ho amministrazioni viene presentata come colpa cioè come effetto di inefficienze e di incapacità se non addirittura di imbrogli e ruberie considerate quasi tipica del Sud
è chiaro che in questo quadro e pronti meridionalisti ad ogni autocritica
è importante non lasciare alla sistematica e strumentale retorica leghista
E tanto meno alle generiche accuse il cialtrone di via rivolte a le amministrazioni meridionali il diritto di sventolare la bandiera della responsabilità dei politici e degli amministratori del Mezzogiorno
Sarebbe perlomeno necessario evocare questa responsabilità in parallelo alla denuncia delle colpe storiche dei Governi nazionali degli ultimi venti anni
Colpe che non potranno non accrescersi nel quadro di un federalismo che sembra l'intesa
Rischia di divenire fattore di sicura che autore
Fonte di a
Di aspirazioni a progressive
Devoluzioni cioè l'ho fatto l'esatto contrario del sei d'uso cioè del patto che nel disegno di capitali o doveva servire a rendere più forte saldo l'intero Paese
Non hanno purtroppo trovato affida ad oggi una costruttiva soluzione i problemi aperti neppure dai mutamenti costituzionale apportati dal due mila uno in Italia alla saggia costituzione autonomista del mille novecentoquarantotto
Quei mutamenti ridimensionando il ruolo dello Stato nazionale in favore a parole i più ampi poteri a Regioni Province aree metropolitane e comuni
Dico non stravagante intreccio tra poteri proprie poteri condivisi non hanno certo contribuito a fare chiarezza sulla disponibilità e sull'uso delle risorse sia umane sia finanziario
Si tenga presente in proposito quanto in termini di materie prevede oggi la Costituzione all'articolo centodiciassette comma due a titolo di legislazione concorrente prestato dei suoi territori
Finora tale situazione come si riuscirà a mettere ordine dallo spezzatino che si è
Irresponsabilmente creato
E sarà possibile farlo corona amministrazione burocratica tradizionalmente cartolare formalista con polenta come la nostra
E se è già un rebus quello della identificazione federalista dei costi standard per la sanità e per quant'altro
Imporrà a mano a costi standardizzati per lo sviluppo
Per l'industrializzazione per il capitale sociale e ciò anche a prescindere ovviamente da quel sempre più spesso evocato capitale civico
Accumulato e fin secoli di storia ed esperienze prove in alcune delle zone più avanzata d'Italia centro-settentrionale
E la cui assenza nel Mezzogiorno viveva ricondotta colpa odierna dei soli amministratori del sud
E non ad effetto dei modi storici dall'unificazione piemontese dei differenziali che lo sviluppo produttivo e occupazionale avuto del sud
Macroregione nazionale più debole così diversa rispetto ad altre e godono degli articolati vantaggi del nord
Un nodo assai difficile problematico per il Mezzogiorno specie assieme alle iniziative necessarie per lo sviluppo produttivo determinanti come nel caso FIAT per Termini Imerese per Pomigliano d'Arco
E oggi è senza dubbio quello relativo al federalismo
Un groviglio da sciogliere con una certa urgenza benché l'attuazione del federalismo fiscale non è affatto detto che possa
Procedere dei tempi e dei modi pretesi dalla lega
Per il frettoloso e determinazione già intervenute in materia di federalismo demaniale
Non possono non rendere evidenti i rischi di una devoluzione del demanio
Che testimonierebbe comunque un esplicito disinteresse al fatto che si faccia pezzi del patrimonio storico e Potì e condiviso dall'azione
Con effetti evidenti sui territori deboli le cui amministrazione verso noi più difficili condizioni finanziarie e che saranno incentivati a svendere anche solo per esigenze di bilancio vorrei
Ecco perché la sfida dell'autonomia dell'autogoverno del Mezzogiorno
Può essere vinta solo se coniugata con l'urgenza di elaborare
Un disegno nazionale di politiche pubbliche generali tendente al superamento del divario come via per rendere sostenibile la solidarietà nazionale illusi parte sesta del Paese
Difficile situazione quella attuale del Mezzogiorno
Ma quanto peggio e sulla Regione si troverebbero oggi se a metà degli anni Quaranta quando avrà quella scriverci e poi dal cinquanta difendendo per un quarto di secolo la Cassa per il Mezzogiorno all'intervento speciale e straordinario per il Sud
Non fosse nato a destinazione
E si è sforzata con Morandi e Saraceno come Michielli e quanto rubano concentrata con tanti altri italiani
Da Rossi Doria la Malfa la Cifarelli accompagna danni sia alla Camera citato quest'ultimo da Emanuele Macaluso ricordando anche il meridionalismo di Giorgia Vendola e Di Giorgio Napolitano
Italiani e tutti allora e poi sensibili al dissi al destino
Unitario di un'Italia che uni fosse uniformemente industrializzata ed omogenea della disponibilità di dotazione produttive civile
La sinergie che si è sforzata dicevo
Io SI strumento per il progresso della parte non trascurabile alla nazione all'Europa
E quanto più preoccupate dovremmo essere oggi c'è a contrastare chi nega addirittura opportunità di avviare fra poche invece le celebrazioni dei centocinquant'anni dall'unità pur non ancora economica dell'Italia
Non ci fosse per un verso il rigore e l'impegno del Presidente La Repubblica Giorgio Napolitano
E per un altro verso l'impegno che la Chiesa italiana sta mostrando per il necessario porre solo del sud come condizione per la crescita la coesione del ritardo
Il richiamo all'orgoglio
Dall'appartenenza alla tradizione dal vedi Ora il divismo e al contributo che la seguirà già dato per mantenere Aldair viva l'attenzione all'unificazione economica produttiva e sociale del Paese
Occorre sia reso esplicito la sua attualità ed urgenza
Concerto meridionalismo meridiano
Ha avuto il difetto è la colpa di non cogliere il profondo legame tra la modernizzazione del Mezzogiorno e quella del Paese nel suo insieme
Ed è stata incapace di elaborare una politica del sud e fosse funzione dallo sviluppo nazionale e internazionale
In questo senso occorre inquadrare la questione dello sviluppo del Mezzogiorno alla cornice nazionale e internazionale
Individuando la Libia e linee di espansione in settori capaci di competere sul nuovo scenario globale
In fondo e quello che si tentò con alterne fortune di fare in passato nel sud
Con l'industria dell'automobile dell'acciaio del petrolio della chimica e comunque con stabilimenti produttivi che ancora oggi hanno un peso della rilevanza
Determinante nell'economia meridionale
Le ricette per il sud che si sono ispirate ad un liberismo estremista
Si sono rilevate fallimentari e oggi con la crisi in corso sono ovunque messe in discussione
E così anche localismo
Figlio innaturale lo stesso pensiero dominante è stato ed è del tutto inadeguato a cogliere i vantaggi competitivi del mutato scenario dell'economia globale ecco perché occorre tornare a riproporre due giorni
Nel suo insieme
Non come problema ma come occasione nazionale ben al di là delle contingenti motivazioni
Che nel luglio dello scorso anno ebbero a segnare qui il ritocco dei problemi regionali nel dibattito pubblico dalla stampa e del Paese
Solo la diffusione dalla comporta avevo Lezza e compito dalla cultura ma anche dalla politica
Di una reale occasione mezzogiorno potrà rimetta al Paese l'immagine di un sud utile all'Italia e non soltanto folle Rapallo al nord
A titolo di una evocato la solidarietà nazionale su cui giraffe alta non pare si possa fare sempre affidamento
Lasciate che ho consessi capestro Nadia tristezza quando penso che oggi
Noi dalla civili oggi
Con il Presidente della Repubblica con la Confindustria con la Conferenza episcopale italiana appariamo tutti a diverso titolo paralizzati
Dalla verbosità e fantasia capziosa dei personaggi maggiori è no del leghismo italiano e della sproporzionata influenza che nelle che Subalpina esercitano sul futuro dell'Italia
Come la lotta nazionale contro il cancro mafioso
Non sarà vinta in Italia senza una condanna morale e civile che non conceda attenuante giustificazioni pur indirette al potere delle vasche diffusa e che ormai
Nell'economia nella società dell'Italia intera
Così la posizione dalla chiesa italiana resteranno risolutiva senza la formalizzate esclusione degli addetti mafiosi è figlio alle loro famiglie dalle comunità ecclesiali oltre ovviamente da sedia occasioni aprire Joseph
E senza che si affermi ovunque e specie nelle istituzioni amministrative
Il valore di un massimo di pulizia di rigore nell'amministrare estendere consentire come fossero normali gli eccessi di eccezioni
Finti forestali affitti malati ad esempio inventati coinvolti e strumentalizzati PATI dalle vacche in sempre più estesi territorio canti
Allo stesso modo è partito la meritoria battaglia di alcune Confindustria medico annali contro i comportamenti mafiosi e malavitosi di tante imprese di costruzione
Non sarà vittoriosa finché ognuna di esse guarderà prioritariamente al proprio orticello e l'appalto
Lasciando che risulti vincente il cinico realismo di quelle altre imprese spesso grandi alle maggiori
E accetta però logica del compromesso la passi dalla convivenza come fattori di porre anomala competitività
Specie quanto a qualità delle opere relative a grandi anche piccoli lavori pubblici e più in generale scadente qualità dell'immobile De Marco e dei manufatti per non parlare delle troppo ampia libertà di una struttura
Di protezione civile divenuta di fatto una S.p.A. senza regole e senza vincoli
Senza voler formulare giudizi di né di politica né di politica economica
Determinante sarà uno stato d'animo che il medio a ritmo tra capace di al superabili confronti prescelte dei poteri pubblici nazionali a proposito dell'allocazione territoriale insomma
Fino a quando esce non divengano trasparente mente e stabilmente corrispondenti come era sembrato si volesse fare quando è nato il DPS
Dipartimento per la promozione dello sviluppo di Ciampi e di varcare esigenza regioni meno avanzate e più deboli
Il progresso dei tali regioni infatti una condicio sine qua non essendo vero come anche alla Confindustria prelevato per celebrare il proprio centenario
Che l'Italia non crescerà se non crescerà adeguatamente l'intero Mezzogiorno
In effetti l'obiettivo di lo sviluppo rapido e competitivo e per l'Italia quello prioritario e l'obiettivo che l'ora altre ragionevoli alternative
Perché a che si era appeso improponibile anche per l'indebolimento del Ministero dello sviluppo economico
Quella è stata affidata impropriamente la delega per le politiche di sviluppo già in carico al Ministero dell'economia
E divenuto ora competenza opportunamente assegnato al Presidente del Consiglio delegata al Ministro degli affari regionali
Siamo forse al tornante di una necessaria svolta nella quale tutto si tiene e conta comprese ecologica ho detto all'inizio le gravissime di insopportabili inefficienze Finco Fuzio
Per gli amministratori responsabili dei Governi locali per i giornali
Troppo influenzati da storici condizionamenti familistico IPAB e parentali amicali oltre a quelle affaristici professionali mafiosi e Mastrolia
Tutte determinanti perché tutti a vario titolo diretti a vari livelli burocratici economici intrecciati fra loro e spesso con la politica
Una svolta che se non si tradurrà presto infatti positivi ci vedrà inevitabilmente condannati a negativi destini
Dal venir meno del prestigio di cui il made in Italy gode ancora sui mercati maggiore di quello riconosciuto all'Italia con la politica internazionale
Al sicuro declino economico dell'intera nostra nazione rispetto a Bari che
Brasile Russia India e Cina e non solo adesso
Ma tanto i nove paesi emergenti del mondo PCB allontana
E da molto tempo ormai che si parla di un piano per il Mezzogiorno come già in passato si osato parlare di un piano ma
Per il sud
Vi è quindi la necessità di un forte progetto nazionale e di realizzazione straordinariamente impegnative anche proprio per il progresso ambientale e produttivo meridionale
Capaci di perlustrare di
Di contrastare la perdurante disunita del sistema Italia
Questa appare ormai la sola speranza nazionale per i prossimi anni e di essa sarebbe grave ripeto
A voler rendere colpevoli di soli governatori del sud
Vecchi e nuovi ADI alterno colore politico gravati da tanta responsabilità ma anche da tanti storici problemi irrisolti ed asistematici condizionamenti alle risorse
E creano concrete incertezze
A progetti di programmazione di tal fatta ispirate alla geografia volontaria che serve e che riprenderò gli aspetti positivi di ciò che nel corso degli anni migliori
Dell'intervento straordinario la cassa dal mille novecentocinquanta al settantacinque ce l'ha saputo fare
Di fatto sotto la guida di Gabriele Pescatore ispirandosi alle autorità americane degli anni a procedere piani dopo la grande crisi
La Tennessee Valley imposti Colombia arriva altre come più tardi all'esperienza dall'Appalachian Commission
La Svimez e sta ora lavorando attraverso lo sforzo per la lavorazione dalla proposta di una specifica
Agenzia per lo sviluppo del territorio al Mezzogiorno
Su cui troverete nella documentazione
Offerta un apposito quaderno Svimez numero ventisei
E per altro verso grazie prospettati servizi di un osservatorio economica sociale del Mezzogiorno e sei capace di offrire e l'ha offerto a basso costo all'opportuna Conferenza delle Regioni meridionali
Si potrebbero confidare concreti contenuti positivi alle troppo vaghe previsioni dell'articolo centodiciannove comma cinque della registrazione
Dalla Costituzione con cui il legislatore volle nel due mila e uno annacquare il riferimento di fatto al solo Mezzogiorno quale esso era contenuto al comma tre
Dall'articolo centodiciannove della Costituzione autonomista del quarantotto e allora vende concerna
C'è inesistenti Uribe eludibile bisogno di strutture
Che assicurino forme di coordinamento efficaci
Per interventi che siano connessi alla qualità degli ambienti produttivi e ad una efficace gestione regia dalle politiche e degli interventi mi Ricciati alla strategia di localizzazioni
Che guardino anche a scalare in ottica mediterranee alle potenzialità del Mezzogiorno nel nuovo scenario che potrà aprirsi con la ripresa
Del resto le posizioni di questi ultimi anni
Figlio di un pensiero economico mediamente al declinato in Europa fin nelle forme estreme alianti statalismo liberista emerse e nella esaltazione di un localismo senza orizzonti
Hanno rivelato tutta la loro inadeguatezza
In questo quadro idea che noi dalla Svimez coltiviamo
E la bussola cui guardiamo e che riteniamo possa e debba guidare l'Italia
E quella di ripensare al ruolo di organismi promossi dallo Stato ma comunque gestiti con risorse al Paese effettivamente disponibili per le regioni meridionali
Che tra di loro si consorzi no operanti nel quadro di un finalmente prossimo Piano per il Mezzogiorno attento anche al campo dei servizi reali alle piccole e medie imprese
Conta al tipo di organismi e con la valorizzazione produttiva degli immobili industriali oggi non più utilizzate nelle ASL nuclei industriali per colpa della crisi chiedeva al Governo di troppi
Sarebbe possibile dare un'efficace supporto per il futuro al diniego alla individuazione di localizzazioni strategie e strumenti per accelerare i processi di sviluppo delle aree deboli per il Sud
Processi senza i quali non ci sarà unità nazionale e permarranno ancora e troppo a lungo di varie squilibri nemici da sempre dello sviluppo complessivo dell'Italia
Ci sentiamo impegnati come si vive
Attraverso anche le limitazioni pubblicazione ed è emersa di programmi e progetti che sono state vengono approfonditi
Affinché politica di tal fatta enorme Nisticò solo declamate e lontani programmi elettorali ora i frequenti comunicato alla stampa e soprattutto
Alle TV possono aiutare concreto il Mezzogiorno e con esso l'Italia
Grazie
Grazie Presidente Novacco reca con questo abbiamo concluso diciamo la parte illustrazione e
Contemporaneamente anche aperto a
Diciamo al dibattito
Alle
Agli interventi oggi come si ricordava prima abbiamo
Credo una cosa molto importante a questo tavolo cioè Presidenti delle Regioni meridionali che
In qualche misura si confrontano con i temi che abbiamo
Espresso
Diciamo questa partecipazione è stata fortemente voluta Svimez
Proprio nell'ottica che ricordava ora Presidente Novacco la Svimez da anni da
Sempre si è
Come dire
Adoperata per
Essere
Supporto alle realtà
Del Mezzogiorno così diversificate ma contemporaneamente con un'idea che
Diciamo nella natura dell'associazione stessa
E cioè di una costruzione di un sistema
Ti una grande regione d'Europa come deve essere il Mezzogiorno nelle sue diverse articolazioni
Per per così dire
Suggerire proficuamente
Favorire
Una strategia che rimetta
Il Mezzogiorno
Di nuovo inserito in un circuito di sviluppo come elemento attivo e questo è un processo lungo complesso e difficile
Rispetto al quale qualche risulta primo risultato a nostro avviso
Si sta
Verificando
E allora la presenza oggi
Questo tavolo né i rappresentanti dei presidenti e di alcuni rappresentanti di alcuni Presidenti non sono potuti venire per
Loro ovvi motivi istituzionali
è per noi un grande risultato e anche un grande momento di confronto di apprendimento e di sollecitazione
E anche di conforto rispetto
A quel
Diciamo linea strategica che a nostro avviso è importante in questo momento affermare proporre al Paese
Quindi io
Mi asterrò dal fiori interventi
Perché
L'agenda come dicevo in città
E mi duole dover chiedere i nostri illustri ospiti
Una diciamo interventi tra i dieci e quindici minuti sostanzialmente in modo da poter
Realisticamente sentire tutti con
Relativa calma attivo aggio
E quindi darei subito la parola al dal Presidente della Regione Campania onorevole Stefano Caldoro dal suo intervento
Grazie
E i
Utilissimo come sempre
Molto di più di una
Aiuto di carattere tecnico ma di analisi di proposta dello Svimez
Dell'associazione
E partendo di queste considerazioni di carattere generale che sono state esposte
Voglio arrivare a fare tua toccare due-tre punti stare nei dieci minuti che sono legate al contesto nel quale stiamo e viviamo questa stagione e alcune proposte operative
Mi auguro innovative per alcuni versi possono sembrare delle forzature ma credo che sia necessario affrontare questa nuova stagione con sufficiente coraggio
Evidente guardando i numeri dati quelli che impressiona di più sono qui legate alle competenze l'esempio di giovani dell'attività delle future generazioni il divario che le competenze commenta nel nostro Paese sarebbe opportuno dirlo comparato anche in sede europea
L'effetto del ciclo economico negativo a
Soprattutto nel Mezzogiorno nelle aree deboli evidentemente una
E setto maggiore
E ma il dato di contesto quale è un dato di contesto particolare nel quale questa affetto ciclico negativo non è compensato diciamo la verità con azioni sostitutivo compensativi di carattere generale
Perché dico questo perché basta vedere alcuni dati
Anche la vicenda che è nata all'interno delle Regioni che è sembrata una divide una diversificazione una diverso approccio alla manovra economica è evidente che ci sono alcune regioni in particolare con regioni meridionali
Che sono sotto l'effetto sanzionatorio dei cosiddetti piani di rientro quindi piano vinto per il patto della sanità
Dentro il Patto di stabilità interno la nostra mia regione come nota il record in Italia nel senso che ha sforato entrambi Titti quindi
Ha in piano di rientro sani salute in piano di rientro in quanto i quadri patto di stabilità
Ha un effetto in questo momento ciclico di una serie di azioni sanzionatorie ne faccio un effetto nei cito una che quella più importante che quella dell'aumento delle addizionali
Quindi altro che fiscalità di vantaggio che tra l'altro una parole quando si usa in Europa rischiamo grosso ma almeno compensativa almeno sostenibile che non viene fatta proprio perché
Le sanzioni che sono state in un accordo Governo-Regioni quindi non è un'azione della mano centrale verso le regioni oppressiva ma è un'intesa
Beh questa intesa prodotto questo mentre addizionale che hanno i fanno arrivare praticare dizionario alcune Regioni tre su quattro in particolare del Mezzogiorno
C'è il Molise la Calabria insieme alla Campania
Del quindici venti per cento in più rispetto ad alterare del nostro Paese
Quindi evidente che se quello è il contesto ciclico l'effetto di un aumento dell'addizionale di una sperimenta stanziamenti e dei
Della imposizione fiscale cetra produce ulteriormente quei dati interni di peggioramento
In più aggiungiamo città invito sempre l'azione di contesto che
Questi sono fatti stupidi
C'è la fissazione dei Titti ed i piani di rientro sono rigidi non flessibili
Stabiliti in maniera di uno scontro anche tra le Regioni le Regioni più capace io faccio sempre l'esempio della straordinario virtuosismo della Basilicata della magia del mio amico Vito De Filippo
Che è riuscito a raggiungere un effetto straordinario di determinare sul tetto di cassa
Il suo tetto limite di cassa del Patto di stabilità che praticamente e la metà di quello dalla Puglia
Pur la Puglia avendo cinque volte gli abitanti della RAI Basilicata oppure Calloway di un quarto la Regione Campania
E la Campania dieci volte la popolazione della Regione Basilicata queste merito chiaramente in una trattativa
Che viene fatta attraverso un patto rigido che quando c'è un patto rigido il primo che arrivi il più bravo riesce chiude una partita
E quindi evidente che non abbiamo neanche una capacità uniforme di azione sulle elezioni milionari perché siamo vincolati a dei patti rigidi
Che io dico PTCP stupidi dal punto di vista proprio della dinamica della potenzialità di crescita delle regioni perché i patti sono legge e senza il superamento di violazioni norma contabile scatole di ordine scattano lì una serie di sanzioni obbligatori c'è poco da fare non c'è flessibilità non c'è copertura in deficit
Quindi questo il contesto molto difforme anche le regioni meridionali e credo che un'analisi dovremmo farla
Anche di questo diverso approccio in un momento soprattutto di chi secondo e quando le cose vanno bene c'è da ridistribuire in termini di riequilibrio si fa un fondo si riequilibri a quando non ci sono i fondi di riequilibrio chiaramente la situazione
E viene da questo punto di vista
Credi fornita anche all'interno di un sistema regionale che dovrebbe essere uniforme quello come potrà maculare del Mezzogiorno due questioni velocissime finali la prima evidente che tutto questo non possiamo non affrontarlo con su due sfide
La prima è quella del federalismo è stata accennata devo dire più in chiave politica e non solo in chiave tecnica
Il federalismo fiscale
Ma io sono rassicurato
Dall'impianto complessivo della norma quadro
Abbiamo discusso buonafede Fitto in più di un'occasione a norma quale tutelante norma quando dice passiamo dalla spesa storica al costo Standa non sarà facile definiti costi stante questo ce ne rendiamo conto
E nello stesso tempo i livelli essenziali delle prestazioni la qualità dei servizi sono il punto di riferimenti di equilibrio
Attorno a questo ci sono i sistemi compensativi cosiddetto fondo perequativo che non è una non è bene forse parla proprio di fondo perequativo ma sarebbe opportuno di
Chiamarlo diversamente no non è che la viva si va attingere
In e momenti di difficoltà no bisogna creare dei sistemi perequativi azione attori sua azione di sistema
Che la vecchia e la polemica di questi giorni trazione tra Regioni virtuose
E
Comportamenti virtuosi che una battaglia che va fatto alle Regioni una cosa il comparto mento virtuoso non è da due parto come miglioro
E quella per Fonsai la performance in miglioramento che va premiata mai questi in economia è così
E così in tutto nelle aziende nei sistemi che funzionano di più la logica della spesa storica vincolata alla virtuosità
Quando nel nord si trasferivano risorse sistema dell'impresa assunto sintesi trasferivo nell'arco dell'assistente la del pubblico impiego e la regione campana si trova con otto mila dipendenti la Regione Lombardia Cottrer mila se partiamo da questo la virtuosità Nola costruiremo mai
Perché Lazio Lombardia si siederà in attesa che diventerà virtuosa la Campania e ci sono trent'anni non credo che ci diventerà
è quindi evidente che lo dobbiamo azionari un sistema nel quale partiamo tutti da un punto stabiliamo degli indici che ormai
Dal punto di vista scientifico sono riconosciuti quindi possiamo manovrare Condi mistiche Ezio riconoscendoli e questi ci possono attivare un sistema di virtuosità
Ultimo argomento veramente concludo che l'altra grande sfida
è quella dei l'utilizzo delle risorse
Abbiamo visto delle cifre incredibili io dalla mia esperienza di studio
Vengo dei fondi strutturali quindi voglio dire ne capisco tutto ma forse la debolezza vengo dalle sovvenzioni globale la mia Capra si occupava all'inizio proprio di questi argomenti proprio dall'inizio agli albori
Deve dei fondi dei fondi e però la quello che ha generato dopo né a temi a distribuzione delle risorse lo sappiamo tutti c'è assoluto in Italia una parcellizzazione eccessiva un centralismo oltre giornale che sostituisca al centralismo nazionale
Una parcellizzazione una ripetizione interventi e il l'effetto qual è stato non produrre nel ricchezza né Pilloni occupazione
Altro che intervento strutturale ha sostituito prevalentemente ordinari allora su questo noi dobbiamo per seppe sente che ci sono circa sessanta miliardi di euro abbiamo visto più o meno i calcoli
Senza aggiungere i FAS no questo che vediamo di Comuni miraggio i fondi FAS soprattutto i nuovi
Quello che c'è lo dobbiamo e questo importante prorogata Raffaele Fitto dal la coordinamento di questa azione perché noi dobbiamo uscire dalla logica della distribuzione a pioggia però è pur vero che un salto di qualità alla fede lo dobbiamo fare
E dobbiamo ed il coraggio di farlo voi come Regioni per dire condividiamo grandi progetti strategici
Allora energie logistica una grande operazione sul welfare
Sul capitale umano
Quattro grandi obiettivi che guardi nel Mediterraneo se guardiamo i dati ammireranno sono stato tirato in Nordafrica più cinque per cento di più per i prossimi sei anni sono previsti
Quindi sono Paesi che diventano che iniziano a produrre ricchezza inizieranno a comprare comprare tecnologia compare prodotti a comprare capitale umano a avere una capacità di dinamica il bacino del Mediterraneo il Mar Mediterraneo durante al mare più ricco di tale il picco del mondo nei prossimi dieci anni quindi è una straordinaria occasione la Merkel ha dovuto girare la propria testa sub quando avuta sempre al nord e quindi guardarono sviluppo il Mediterraneo che lo guarda che la Germania la Francia abbiamo dei competitor noi siamo lì
Dobbiamo attrezzare questa grande prospettiva non possiamo nella logica regionale in cui l'Interporto o il porto si fa solamente in Calabria in una logica regionale addirittura provinciale
E non condividiamo nella macroarea una politica portuale una politica interportuale una politica delle grandi infrastrutture
E lui destinare il grosso delle risorse dei fondi strutturali invece di parcellizzare perché oggi siamo parcellizzando però voglio dirti la fede non sarà facile perché io che vengo da questa esperienza ti dico che siamo diventati in Europa in Italia degli esperti nelle procedure
Lei procedure sono una cosa terribile non abbiamo ormai furti non voglio esperto in procedura che vivono di procedure di meccanismi di rigidità tali dove lì non c'è la funzione
Dello sviluppo ma quella del Regolamento cioè non ha si siede e non discute che cosa vogliamo fare per lo sviluppo ma cosa dobbiamo fare per garantire che il Regolamento sia rispettato
E se non usciamo da questa macchina che chi chiede andare in Europa l'abbiamo fatto per la Grecia abbiamo rivoluzionato l'Europa con l'azione sulla Grecia faccia molo anche per vitale per il Mezzogiorno lavora mi ma creare ritiriamo tutti i fondi condividiamo lì con le Regioni non è che li dobbiamo togliere alle Regioni
Però non posso le Regioni continua spendi così perché
Se no andiamo in disimpegno e sia meno mi si dice
Lavoriamo questa grande strategia io sono costretto a lavorare come nel passato perché devo spendere si spende possibile migliorando quello che si può
Ma non si farà una grande rivoluzione in termini di prospettiva questo momento proprio difficile momento di crisi credo che bisogna
Reagire con maggiore coraggio ecco questo coraggio se non lo mettiamo ora in campo rispetta la grande esperienza
Anche del passato c'è stato assicurata anche da una serie di
Dalle relazioni che abbiamo ascoltato questa mattina in particolare fa loculo Svimez SCO tutti quelli
Che amano il Mezzogiorno ha meno questo Paese in generale sanno che senza la crescita di questa aria così importanti per il Paese non riusciremo a crescere con questa è la grande sfida
E credo che la dobbiamo vivere
Non solo con una grande stima se necessario anche con una provocazione forte e decisa in chiave anche politica
Grazie Presidente Caldoro anche per
Credo
Coraggio con cui
Ci invita a confrontarci con il problema e credo che i problemi
Gli apporti con molta
Con chiarezza e determinazione questo del coordinamento di una strategia che
Per certi versi è un po'rivoluzionare le regole
Dice
Ora
Che hanno al tavolo
Il professor Centorrino che forse c'è già raggiunto soste
Ecco allora
Scuse Mario Centorrino che Assessore istruzione e formazione professionale della Regione siciliana e che in rappresentanza dell'evidentemente della Regione Siciliana e
Che
Sempre impegnata sui temi
Mezzogiorno e sviluppo regola
Grazie Presidente io porto i saluti del Presidente della Regione Siciliana Onorevole Raffaele Lombardo e anche le sue scuse per non essere presente
A questo evento un impegno istituzionale precedentemente assunto come si dice in questi casi mi ha impedito la partecipazione
Però il Presidente Lombardo e particolarmente interessato i lavori
In questa giornata
E diciamo in un certo senso
Espropri in Sicilia due anni fa lo ricorderanno
Alcuni partecipanti di questa stessa tavola ed altre persone che sono qui intervenute che fu lanciata l'idea Presidente Caldoro di questo coordinamento tra le regioni meridionali
Allora c'erano diversi rappresentanti ma io credo che questo coordinamento che tra regioni meridionali si imponga al di là di ideologia si imponga al di là di
Posizioni di partito ma
Rappresenti una necessità soprattutto anche il riferimento
Alle cose che lei ha detto molto bene che dipendevano anche tanti spunti delle analisi della Svimez cioè la necessità di una decisione di spesa che sia concentrata su grandi obiettivi
Piuttosto che polverizzata e forse anche a cerata per paura di questa sindrome per la percentuale e quindi senza alcun effetto ce lo ha mostrato la bellissima analisi di bianca e di Luca Bianchi sulle variabili di forniture
Io o vorrei concentrarmi sul tre cose ho apprezzato molto questa sorta di parola d'ordine per la Svimez la frontiera del sud
Questa preghiera terzo dovrà intanto ha bisogno di un patto di coesione di un patto di conciliazione
Io veramente faccio fatica a
Confrontarmi con
Parole con messaggi con simboli del tipo tutti gli amministratori del tessuto sono già altrove
E penso che questa parola finisca col non essere la sintesi di una sorta di filosofia perversa che sta accompagnando con l'applicazione del federalismo
E da Presidente Caldoro lei ha ragione a dire che il federalismo è una questione che si può affrontare con molta serenità però se il federalismo addietro questo tipo di Filosofia sono stati dati troppi soldi al sud e non è vero
Il sud questi soldi li ha totalmente sprecati ed è parzialmente vero
Adesso non bisogna avere più soldi al sud non bisogna evitare ogni spreco bisogna imporre al sud il federalismo fiscale con una sorta di punizione come una sorta di sanzione
Come un bicchiere di olio di ricino che bisogna bere proprio per espiare queste cose
Ebbene io credo che pensare al federalismo con questa filosofia e non so non è solo non è il solo di alcuni partiti particolari questa filosofia ma credo che sia una filosofia
Molto pervasiva che taglia ideologicamente anche i grandi partiti questo sia qualcosa che bisogna assolutamente respinge
Io vorrei fare un esempio di cialtroneria e vorrei chiedere a voi se dice altro né via si parla o se si parla di
Una sorta di emergenza quotidiana che bisogna fronteggiare ogni Regione ha già un suo problema e abbiamo il problema dei precari
Ventiquattro mila persone che diciamo dall'ottantacinque in poi hanno avuto sempre un rapporto di lavoro precario e per ragioni varie non hanno mai raggiunto la stabilizzazione
Ogni volta che si parla del finanziamento di questi precari c'è sempre appunto questa sorta di accusa di cialtroneria nell'arte perché divise pagati precari dovreste
Diciamo mettere questi soldi a disposizione degli Investimenti dovresti mettere questi soldi a disposizione per le indubbie sulle infrastrutture così
La Sicilia accetto e precarietà Calabria i forestali la Campania credo abbia altre categorie magari con nomi diversi ma credo che il problema sia sostanzialmente uguale seppure diversamente articolato sì certi
è un problema ma io oggi diciamo mi chiedo intanto
Diciamo questi precari
Se vogliamo li possiamo assimilare alla cassa integrazione
Così come la cassa integrazione nel nord finanzia quattro disoccupati strutture licenziati così il sud che non ha cassintegrazione per mancanza di industrie in qualche modo finanziare una sorta di cassa di integrazione occulto una cassa integrazione
Maschera ma a parte questa giustificazione economica io vorrei chiedere
Queste ventiquattro mila persone che bisogna reali ridurre che bisogna
E bisognerà inserire in azioni di accompagnamento che bisognerà palo Rizzato non è che da un giorno all'altro possono essere assolutamente limpida
Non sono sono carne e sangue sono persone sono uomini nelle quali ci sono famiglie tratteggio tra le quali ci sono padri
Insomma non non non non sono pezzettini di carta che si possono ridurre a piacimento
Quindi è evidente che di fronte a questo parlare di cialtroneria doppiamente pericoloso è doppiamente pericoloso perché intanto è ingiusto
E perché ingenera poi questa sorta di appunto sconnessione questa sorta di
Secessione silenziosa che pone difficoltà per esempio
Queste politiche che auspicava la Svimez
E che
Delle quali io mi ritrovo
Non parlo del patto di rilancio per non ripetere appunto un'altra nostro
Una serie di azioni operative che la
Rapporto per la Svimez
Esprimo il mio compiacimento aperto il Presidente Novacco che
Ancora una volta
Ci ha mostrato il suo impegno la sua lucidità
Ha detto bene vorrei soltanto ricordare un aspetto che a mio parere è importante
E del quale si parla poco nel sud c'è
Una forte azione di recupero da operare
Non c'è soltanto la necessità di fare cose nuove c'è la necessità Presidente dir recuperare enormi capitali investiti
Che sotto il nome di incompiute sotto il nome di opere che attendono ancora l'ultimo stralcio
Sotto il nome di ponti che non hanno avuto ancora il collaudo sono disponibili e che secondo me rappresenta una grande azione di ricchezza che si potrebbe valorizzare
Tutto sommato con una spesa non eccessiva
E che permetterebbe anche
Non so una azione proprio in questi termini di comunicazione che finalmente a togliersi al sud quest'aria secondo me ingiustificata di localizzazione di
Di sprechi
L'ultima cosa anzi la penultima che vorrei affrontare va un po'controcorrente io dovrei fare
Mi sento di fare un discorso che potrà apparire politicamente scorretto
Il discorso politicamente scorretto e quello relativamente I giochi
Non c'è oggi discorso non c'è oggi discorso politico non c'è oggi analisi e così via che non fissi questo punto che evidentemente un punto molto importante
I giovani nel Mezzogiorno partono
Bene io mi
Mi chiedo diciamo avendo anche un'esperienza universitaria se veramente noi possiamo pensare che tutti i giovani laureati del Mezzogiorno professore Bianchi possano trovare posto oggi nel Mezzogiorno con condizioni adeguate al loro status di laurea
O se non c'è bisogno invece di cominciare a parlare di questo discorso non più come un discorso di fallimento di Stati
Ma come un discorso di fallimento di una serie di politiche chiamiamoli di globalizzazione di sostegno di supporto
Che potrebbero permettere a questi giovani si dica
Leonia
Di trasferirsi
Di trasferirsi in
Rapporti
In maniera tale che questa
In un momento in cui la pubblica amministrazione ha bloccato tutti turno
Non momenti
In un momento in cui il settore terziario va avanti attraverso contratti molto attivi
Per poter fare
E così via secondo me
Qualcosa del quale ci dobbiamo fare carico quale sicuramente ti dobbiamo come dire venti
Ci dobbiamo ha rammaricato ma volerlo esprimere politicamente come sette questo fossero ad abbassare ad una sorta di mano invisibile che attiva che ci pone a queste condizioni a mio parere è un discorso che andrebbe fatto con
L'ultima e finisco riguarda problema per la legalità
Non c'è stato a volte in cui parlando del Mezzogiorno non ci sia stato bisogno di
Accennare a questo problema per la legalità e di accennare a questo problema per la legalità come una variabile che impeditiva
Lo sviluppo del metodo come una sorta di Preah perquisito che impediva lo sviluppo del Petriccio
Ora
Insomma
Bisogna stare molto attenti diciamo fa continuare a parlare di questo tema ma
Io ho l'impressione che chi parla oggi di criminalità nel Mezzogiorno
Abbiamo anche un riferimento
A un tentativo di trasformare il Mezzogiorno proprio per questa sua criminalità in un'area in cui i salari possono essere bassi perché i prezzi sono bassi il federalismo può esprimersi Presidente Caldoro senza molta attenzione a questo fondo
Perequativo
Che io vedo con una sorta di difficoltà perché se il fondo di per di perequazione automatica un significato se il fondo di perequazione deve essere contrattato c'è un altro significato
Diventa con gli esempi che abbiamo particolarmente accidentale
E qua di trasformare il Mezzogiorno in una sorta di
Correa d'Italia dico Area di seria in cui si possano effettuare certe cose si possano effettuare certi Investimenti si può o
Pensare ad esempio ad un modello Pomigliano senza che ci sia una grande reazione perché tutto questo viene ad essere in qualche modo naturale
Rispetto ad una sorta di capitalismo sudicio Presidente Caldoro che ci vogliano in qualche modo affibbiare
C'è un capitalismo dove c'è l'evasione un capitalismo dove c'è il sommerso un capitalismo dove c'è il precariato e quesiti ecco allora mi sembra che gli ultimi avvenimenti a cui stiamo assistendo ci fanno capire che la corruzione non è più un problema aperto sud
Che l'evasione non è più un problema del sud che un certo tipo di capitalismo sudicio insiste nel Mezzogiorno ma esiste anche in Italia
Per cui ritorno al termine cialtroneria evidente che se ci fosse un tribunale di Varin Verga
E facesse un'indagine sul gli sprechi che al sud
Ben pochi riuscirebbero ad essere assolti cioè ognuno di noi siamo le sue colpe però attenzione perché lo spreco dal sud non è stato uno spreco per le classi dirigenti del sud in molti casi è stato anche uno spreco dello Stato
Ed è questo lo Stato azione dovrebbe trentatré conto che ringrazio
Parto credo che accogliere
Sicuramente c'è un invito credo non è tanto
Come
Valutare sul tema dell'immigrazione le prospettive del laureati meridionali sono perfettamente d'accordo
Ma un invito ad avere allora una politica per la dichiarazione un invito che
Sul tema immigrazione sempre è stato evaso poi
Negli anni Cinquanta negli anni Sessanta oggi in forme diverse
Che si ripropone il tema probabilmente è una riflessione
L'importante è il
Da aprire fare
Quella
Passo indizione appunto a fare il suo intervento dall'onorevole Vito De Filippo del Presidente della Regione Basilicata che
Ha già avuto ampie riconoscimenti la capacità come Regioni virtuose quindi
Prego
Se grazie alla
Presidente Novacco grazie al
Professor Giannola graziosamente alla Svimez
Per questa occasione
La brevità dell'intervento mi consente di utilizzare anche un tono come dire consono alla battaglia quindi io vorrei essere semplice spero abbastanza chiare nella opinione
Che questa
Iniziative assume almeno nella nella mia testa è come dire io spero anche nella testa di molti meridionale
Sin dall'infanzia della mia attività amministrativa diciamo così che non è molto non è lontanissima
Mi consentirete io ho vissuto questo giorno come una sorta di
Nostra Pontida rigorosa diciamo parlerà la Svimez
L'Italia si accorgerà
Di quante iniquità di quante ingiustizie di quante approssimazione
In un Paese troppo sbrigativo troppo frettoloso
E nella vita pubblica nella vita amministrativa
Un Paese troppo sbrigativa troppo frettoloso mi consentirete rischia di diventare addirittura
Poco democratico perché di questo si tratta anche nella nostra
Valutazione la nostra Pontida rigorosa io spero che domani diciamo i mezzi di comunicazione di massa planetaria
Si occuperanno del rapporto della Svimez
Che mette a disposizione dei dati
Io voglio mi consentirete proprio in tre minuti ride Clean averli questi dati che
Questo rapporto almeno nella sintesi nella veloce anche consultazione che abbiamo potuto fare in questi giorni mette a disposizione
Forse in questo caso
Diciamo dobbiamo essere ostinati repetita iuvant speriamo Presidente
Caldoro
I dati sono uno non è vero che il Mezzogiorno è stato protetto in questa fase di crisi perché un assetto
Produttivo sociale
Meno soggetto alle incursioni di una devastazione planetaria che stiamo misurando giorno per giorno
Il prodotto interno ride i dati diciamo gli elementi macro economici più importanti e ci segnala come in sessant'anni c'è stato una sorta di fissità diciamo in questo Paese eravamo così sessanta anni fa la differenza del divario
La più sicura di sé unitaria di questa parte dell'Italia permane dopo sessant'anni esattamente con le stesse cifre
Non ne parliamo dell'occupazione diciamo che sotto gli occhi di tutti se poi andiamo a scavare come ha fatto
Luca bianche ma come anche riferito il Presidente Caldoro
In alcuni mondi nuovi che dovrebbero essere il sinonimo del futuro e quindi giovani università scuola
Che nel rapporto esistono questi elementi sì andiamo a scavare dentro a questi mondi nuovi che sono la possibilità il futuro la speranza eccetera eccetera
Ci rendiamo conto che questo Paesi ancora di più diciamo diviso con meno opportunità con meno
Difficoltà il più antico divario del pianeta io penso ormai
La Spagna l'Inghilterra la Germania
Una permanenza è una fissità che ci dovrebbe far riflettere molto
Gli altri dati che mette a disposizione questo rapporto
Ripresi Pera per la verità anche in documenti istituzionali qualche giorno fa il Ministro Fitto ha presentato il rapporto
Sulla questione che è stato secondo me ovviamente il ministro ha un'altra opinione ma è stato secondo me è la più grande smentita dalle parole che ha detto Tremonti no
Non si spendono i fondi comunitari sono cialtroni al Mezzogiorno
E lo stesso rapporto c'è scritto faccio solo due esempi il ministro mi consentirà
Il bomba Programma operativo nazionale attrattori culturali il PON Energia rinnovabili che sono di competenza di questo gloriosi sì uno Stato dove aleggiano solo angeliche virtù
A un
A trentuno aprile di quest'anno zero e impegna il primo di pagamenti al sei per cento soltanto
Ovviamente sfigura palesemente alla vista della mia regione che sta diciamo molto avanti rispetto alle marche molte altre regioni anche del nord
Ma non è su questo diciamo aritmetiche soddisfazione che ne dobbiamo costruì il rapporto della Svimez di ci dice
Che
Trenitalia
Vi parlo dalla dalla Regione meno Trenitalia Zatta d'Italia diciamo così insomma la Basilicata e la Regione meno tradita alzati tal non so se compete col Molise ma insomma
Nel senso che penso che l'unico capoluogo di provincia senza collegamento alla Rete ferroviaria dello Stato e Matera
Qualche anno fa l'amministratore delegato di
Di Trenitalia ha fatto una pubblicità che era Dateo in onda su tutte le televisioni nazionali dove c'era un nipote che andava a trovare il figlio a Matera col treno questa era la io chiamai l'amministratore di guardate diciamo da mesi dice diciamo so poco otto pallavolo dice si dice diciamo da essere spot tutti anche
è una cosa veramente un po'irriguardosa
Trenitalia investe
Niente
ANAS nella mia regione non sembri provocatorio diciamo perciò diciamo il tono giusto alla battaglia ANAS investe nel due mila dieci in Basilicata zero lire ma mica è una battuta diciamo zero lire
I cittadini Maratea
Sulla quale
Gloriosa città turistica la Basilicata si chiude la SS diciotto la strada statale diciotto
Contesta no e allestiscono luoghi per bruciare il Presidente della Regione hanno cancellato la parola Stato perché nonostante la strada statale quindi ANAS di competenza se non investe il Preside della Regione se non caccia i soldi presa e la Regione quella strada non si riapre si è riaperta con
I nostri soldi
Una volta Reggiana nel dibattito politico istituzionale una cifra il quarantacinque per cento delle risorse
Ordinario di questo Paese dovrebbero essere riconsegnate poi vediamo diciamo questo tema di come si spendono io porrò dire proprio due minuti anche su questo argomento
Il quarantacinque per cento era la cifra
Una cifra diciamo
Sufficiente perché se c'è un divario
Ci dice la Svimez che
Il sud pesa demograficamente geograficamente con questi due parametri che dobbiamo mescolare almeno il trentotto per cento
Se dobbiamo produrre diciamo un avvicinamento una riduzione del divario bisogna fare un po'di più per un potere come ha fatto la Germaneto ma non voglio fare citazioni ovviamente che sono abbastanza note in questa circostanza
I conti pubblici territoriali da qualche anno c'è un lavoro
Che fa il Ministero dello sviluppo economico questa volta positivo
Con dei nuclei che lavorano regione per regione dossi erano approfonditi articolati puntuali precise
Sui conti pubblici territoriali scelti gli investimenti in conto capitale i soldi diciamo di tutte le amministrazioni a favore delle Regioni a favore dei territori
Da quei dati citato nel rapporto sulla coesione nei citati nel rapporto sulla Svimez
Si evidenzia palesemente che non solo non ce lo straordinario innanzitutto non c'è l'ordinario diciamo così che dovrebbe
In qualche modo abbattere questo Paese che troppo poca testa in giù una fra le la frontiera
Mediterranea che è una cosa del
Ovviamente
Perché ha letto anche e ha studiato di Filosofia una cosa straordinaria ci sono diciamo sociologi filosofi che negli ultimi cento anni hanno scritto pagine memorabili
Su questo contesto è su questo scenario ma insomma se non siamo un Paese a testa in giù che investe
Un solo esempio i due porti che hanno un movimento di merci più consistente nel nostro Mezzogiorno sono Taranto
E Gioia Tauro ne facciamo il ponte sullo stretto e prioritario rispetto al transhipment che c'è in questi due porti dove c'è un'economia retroportuali straordinaria se vogliamo andare verso il Mediterraneo eccetera eccetera forse non si dovrebbe fare un investimento in questa direzione
Non c'è l'ordinario
Sto concludendo sui dati e poi la conclusione diciamo politiche la mia valutazione politica
I FAS sono diventati una chimera
Come ha detto anche il mio amico Presidente Caldoro che ovviamente sta in una regione
Straordinariamente complessa io al di là della politica dei coloni mi auguro veramente di fare una grande attività una grande missione a favore e la Campania per noi che siamo
Meridionale
La campagna ci appartiene un po'a tutti siamo tutti al Regno di Napoli quindi insomma io mi sento
Ampiamente rappresentata dalla Campania da Napoli come dimensione nel frattempo tutta questa operazione di non comunicazione ufficiale dei dati
Viene accompagnato con parole sprechi inefficienze scelte cialtroni insomma che sono cose
Che ci sono probabilmente nessuno si preoccupa e forse ci dovremmo preoccupare un po'di più l'hanno detto che da quelli che mi hanno preceduto che forse la gestione dei fondi comunitari la gestione dei fondi FAS precedente partita due mila due mila e sei futura partita due mila sette due mila e tredici la programmazione unitaria
Tutte le cose che avevamo elaborato per un lungo periodo io penso in maniera approfondita
Avrebbero bisogno di una nuova forse governance che non ci sono soltanto incapacità o stupidaggine gli amministratori
Ci sono meccanismi faccio l'esempio dei fondi FAS precedenti le Regioni fanno gli accordi di programma ma gran parte delle realizzazioni quei fondi FAS sono nelle mani di amministrazione dello Stato
ANAS Trenitalia soprintendenze noi abbiamo scelto loro come enti attuatori quindi c'è da discutere
Probabilmente su questi temi in maniera più approfondita
Invece cialtroni c'è una via sbrigativa frettolosa antidemocratica che ovviamente in questo tempo di crisi si stalla in maniera ancora più precisa nella testa di molti italiani
Perché se manca l'opportunità al nord è evidente che il pregiudizio la scappatoia e l'alibi del sud serve anche
A
Come dire a moderare quelle difficoltà che ci sono in un'altra parte del Paese
Banca del sud non abbiamo capito cos'è Piano del Sud non abbiamo capito cos'è politiche industriali
L'anno scorso è stato fatto una provvedimento legislativo che
La la legge novantanove del due mila e nove che è una legge sullo sviluppo Svimez
Misure in maniera puntuale che abbiamo superato la quattrocentottantotto non va bene il credito d'imposta non va bene questo non va bene quest'altra assistenza sprechi inefficienze
Siamo passati da questo vocabolario a niente non c'è una politica industriale e in questo Paese nel tempo della crisi le nostre politiche regionale che sono sicuramente utili e necessarie ma è evidente che gli sono insufficienti se non c'è una strategia forse europea di campioni europei rispetto a questa dimensione
Zone franche
Che appaiono e scompaiono nell'ultimo provvedimento della dalla manovra finanziaria sono diventate zone accosto burocrazia
Fino allo sfoltimento diciamo mi consentirete con molta franchezza ho detto prima devo avrei voluto utilizzare
Abbassate l'IRAP io vi faccio l'esempio della mia regione per Ministro Fitto
Io sono una regione così dettare virtuosa perché ha sempre rispettato il patto di stabilità non ha debiti in sanità ha un rapporto
Equilibrato di tutti i conti
Lire a pareggio male nostra abbassateli da palle impresse lira previsionale della Basilicata
Mi garantisce entrate per duecento miliardi duecento milioni di euro all'anno
Ovviamente si è anche ridotte nel corso degli ultimi anni perché la crisi incide anche su questi
Su questo gettito come evidente cento solo di parte pubblica e cento sono di parte privata cioè io
Che non ho mai elevato l'IRAP padre a livello basso quattro virgola
Venticinque
Dopo lei abbassare o potrei abbassare diciamo secondo quello che dice la Finanziaria l'IRAP per favorire
Gli investimenti e come sostituisco queste entrate che nel frattempo mi sono state tagliate
In lungo e largo su altri fronti dai trasporti alla non autosufficienza alla edilizia residenziale la manovra contiene questo non è che tagli agli sprechi le auto blu sarebbe buona cosa utile diciamo
Ognuno di noi sta facendone che toglie tagli agli stipendi né in Basilicata stiamo tagliando gli stipendi e consigliere abbiamo già
Provveduto abbiamo fatto un Regolamento rigorosissimo sull'utilizzo alle auto blu se non mi devo spostare io vado a piedi in ufficio io che sono il Presidente la Regione ma mica uno scherzo è la verità insomma ma tutto ciò non è c'è scritto nella finanziaria
Proposta e concludo
Il nostro non è un Paese più policentrico questa la mia preoccupazione quindi io spero veramente che
Le regioni del sud il Ministro Fitto
Gli uomini di buona volontà in questo Paese facciano contro informazione come dice Giannola in alcuni momenti perché
Innanzitutto la partita non è chiara e se non è chiara ovviamente sulla cosa su una tavolozza imbrattata di vari colori si può fare di tutto UDC
Anche il colpo scuro che un Ministro della Repubblica Cipo in qualche modo assestare dicendo che sono cialtrone evidente che quando un ministro che all'autorevolezza che anche la sagacia la capacità che ha
A assesta in un'Assemblea e in una
Comunicazione nazionale una parola come quella cialtroni
C'è un ribaltamento delle visione della comunicazione che incide profondamente nel corpo nello stomaco di questo paese io sono molto convinto di questo il nostro non è il Paese delle autonomie
è un Paese non più che policentrico stabile in tanto sta diventando poli anarchico
Qui sta passando la regola che ognuno ognuno pensa per sé
Il federalismo fiscale
Abbiamo
La legge delega sul federalismo fiscale a quarantadue è stata approvata come sa ancora una volta presa nella Conferenza Ministro Fitto perché c'è una grande collaborazione delle regioni c'è stata
Ma non è possibile
Uno non è calcolabile secondo me che si può fare a costo zero perché se va bene al nord e va ben al sud alle isole al centro c'è qualcosa che non torna in un Paese che non ha soldi
E non a cassa abbiamo detto certe volte una sorta di maiale tutto prosciutto questo federalismo fiscale faccio l'esempio della Basilicata conclusivamente io non sono mi consentirete con molte riverenza per le grandi Regioni io sono una grande Regione rispiego perché
Io sono il doppio della Liguria cinque mila chilometri quadrati la Basilicata di a dieci mila
Sono più grande nelle Marche nove mila seicento chilometri quadrati e le Marche diecimila la Basilicata sono più grande solo grande quando l'Abruzzo
Sono più grande dell'Umbria sono grande quasi quanto la campagna dodici mila e cinquecentododici mila settecento chilometri quadrati diecimila la Basilicata
Allora il trasporto pubblico locale la sanità i servizi scolastici
Io cederò diciamo al Commissario di Tremonti se capace luce dobbiamo garantire a tutti i cittadini che abitano anche nelle contrade più disperse gli stessi livelli essenziali di assistenza gli stessi livelli essenziali di servizio
I costi Standard conterranno al di là del fondo perequativo conterranno questa possibilità io che sono una grande regione perché di questo si tratta perché la sfida dell'efficienza dei servizi in Basilicata
è una sfida titanica non è la sfida di una grande metropoli perché le
La continuità assistenziale le guardie mediche a me costano tre volte di quanto costa alla Provincia di Milano
Ma mica uno scherzo è questa la verità quindi
In questo Paese porgli anarchico
Noi dobbiamo fare un'operazione lo dico
Via il collega del Mezzogiorno
Se l'Italia non ce l'ha fatta con uno semplicistico declinare delle questioni in termini duale nord-sud
Per cento cinquant'anni
Per incapacità per le Marche per stupidaggine a risolvere questo divario
Io mi domando e chiedo la Svimez con tutti i meccanismi che ovviamente condivido Conferenza delle Regioni un'agenzia che controlla mucche viene a fare l'investimento è se siamo cialtroni Mauro
Purché si faccia ferrovie strade autostrade aeroporti porti scuole università parlerà il Rettore di una piccola diversità che rischiano di essere cancellate
Dal combinato disposto di alcune
Manovra se non ce l'abbiamo fatto quando eravamo duali dice nell'accomodato collocazione duale pensate che in un Paese poli anarchico non riusciremo
La nostra Pontida quante persone lo ascolteranno da domani in poi lo sarà liquidato come una sonnolenta e inutile
Valutazione di dati che
Alcuni autorevoli personaggi dell'economia dell'intellighenzia meridionale con qualche cialtrone intorno hanno comunicato questa mattina al Paese
Domando
Allora
Io penso che ci vuole un
Vi consentirà diciamo
Una rivoluzione sociale culturale e politica
Noi non dobbiamo noi del sud non dobbiamo dare l'alibi a nessuno
Perché al nord ci potrebbe utilizzare questo una non il nord nord
E un po'e l'Italia come noi quelli che vogliono interpretare così fintamente nel nord diciamo così potrebbero utilizzare il sud come un grande alibi
La legge finanziaria approvata dice che le Regioni che saranno premiate solo le Regioni virtuose con le hanno rispettato il patto di stabilità
I conti nella sanità e hanno un rapporto dipendenti pubblici popolazione solo io
Visco mettete tutto quello che c'è in questa sala che io non sarò favorito per questa provvedimento legislativo
Allora io concludo ci vuole una grande rivoluzione nella cellula diciamo dell'iniziativa di Svimez può essere una grande occasione per fare i conti informazione costante ma dipende molto da noi non c'è dubbio i nostri comportamenti
Ma l'Italia si deve rendere conto che senza sud non è l'Italia non non ce la fa l'Italia non è che non ce la faccio tornano
Io farò di tutto perché sono una piattaforma energetica internazionale
Garantiamo il dieci per cento del petrolio a questo Paese vogliono fare impianti di stoccaggio che sono diciamo la formula leggera della dei rigassificatori di dimensioni enormi nella nostra Regione vogliono un ruolo nazionale della Basilicata
Noi diremo di sì a certe condizioni Scanzano dolce come dire
Io sono
Sono convinto che non servono questi
Questi ricatti e queste minacce serve una rivoluzione culturale di tutti gli uomini
Per bene in questo Paese che comunicano con chiarezza con serietà e con verità perché nella chiarezza nella serietà nella verità si capisce che chi spreca che inefficiente chi è delinquente chi non lo è
Grazie
Grazie Presidente De Filippo ha introdotto credo elementi di discussione ma morto rilevanti
E anche ricordato alcuni dati
Se io non è che noi tendiamo a dimenticare
Non fosse ultimo questo del un ruolo
Nel caso specifico dalla Basilicata che fornisce il dieci per cento del petrolio
Consumato in Italia in prospettiva
E
Delle risorse naturali che fanno tra Basilicata nel caso specifico ma del Mezzogiorno in generale
L'area alla Riserva fondamentale di un discorso di sviluppo e dire riqualificazione produttiva di tutto il sistema Italia cioè quelle rare avocata c'è poco da fare
E quindi questo pone un problema l'altro problema che mi permetto di sollevare
La fiscalità di vantaggio dal
Onorevole De Filippo ci ricorda come
Può essere quasi ironico dire va potete siete liberi di abbassare l'IRAP quanto volete quando la Banca d'Italia ci dice
Questo credo che lo conoscono tutti che il Mezzogiorno proprio contraddicendo un'idea generale anche qui contro informazione stavolta se viene dalla Banca d'Italia viene immediatamente
Come dire recepita in forme più
Così
Nemmeno criticate
Il Mezzogiorno errare nel quale gli amministratori locali
Impongono necessariamente a una maggiore pressione fiscale perché è una base una capacità fiscale molto inferiore del resto del Paese quindi dove c'è autonomia
Per forza di cose nel Mezzogiorno c'è maggiore pressione fiscale data il divario territoriale di qui l'esigenza
Residenze compensative corri quindi quadro è molto complesso informazione importante la discussione di lentamente come
Abbiamo appena visto e può essere molto vivace ma credo molto fruttifero
Scusatemi
Ora
Che quindi all'onorevole Michele Iorio che il Presidente della Regione Molise di fare il suo intervento n superiori anche vice presidenza della Conferenza Stato-Regioni quindi a un
O lo doppiamente importante questa Sauro prego grazie
Operò un handicap quello di non essere come nel mio amico De Filippo una grande regione ma deve essere
Presidente invece di una
Di una piccola regione per
Per giunta meridionale e quindi il doppio handicap è di difficile l'ostacolo si supera con una certa difficoltà
Una regione peraltro inserita
In maniera ritengo ingiusta
Tra le Regioni poco virtuosa di questo Paese secondo logiche ragionieristica che vanno di moda in questo periodo nel nostro paese per la misurazione di alcuni standards di livello
Che devono essere a mio giudizio interpretati e non valutate asetticamente una Regione però che porta un'esperienza da regione meridionale
Di una cosa che io credo sia giusto far rivalutare anche alla luce del dibattito di oggi
Io non credo che ci sia stato un fallimento delle politiche di investimento dei fondi strutturali nel Mezzogiorno
C'è stato sicuramente non il risultato atteso
Ma io credo che ci sia stata una una
Certa vivacità anche molte aree del del Mezzogiorno che ha portato avanti degli esempi di politiche
Di sviluppo che sicuramente sono incoraggianti per quanto riguarda il futuro
Vorrei testimoniare sembra ritornando alla mia regione che
è uscita fuori dall'Obiettivo uno
Europeo e nell'Obiettivo competitività prima di noi c'è stato l'Abruzzo che ha avuto lo stesso destino la prossima volta lo questa volta lo ha avuto la Basilicata
C'è stato quindi in qualche modo
Una possibilità di utilizzare gli investimenti in maniera tale da
Avanzare sul piano del sul grado dello sviluppo almeno su alcuni
Indicatori che poi le cose non hanno funzionato al cento per cento questo è un altro dato certo
è sicuro
Non vorrei cioè arrivare alla definizione che sostanzialmente
Oggi qualcuno va anche affermando in qualche commento che i fondi dati al Mezzogiorno non servono o non serviranno per il futuro che bisogna
In qualche modo demonizzare tutto quanto
è accaduto
Credo di voler esprimere oltre a questa considerazione un altro concetto riprendendo sempre l'intervento che condivido in gran parte in gran parte di diritto De Filippo
Sulle problematiche comunicative del Mezzogiorno no avuto occasione anche di
Di farlo quando ci siamo incontrati all'interno dello Svimez di fare qualche riflessione di questo genere
Io vivo da molto tempo l'impegno politico lasciato la mia professione di chirurgo vent'anni fa e quindi
Mi sono dedicato all'attività
Politica o quindi una lunghissima esperienza di amministrazione regionale e posso testimoniare in questa sede come ho fatto in altre occasioni che ho vissuto pienamente il declino
Della
Parola meridionale della parola mezzogiorno della politica del Mezzogiorno via via sempre più evidente nel corso di questi ultimi anni mi riferisco almeno agli ultimi dieci quindici anni
Fino al punto che parlare di porre la questione mezzogiorno nelle nostre persino nelle nostre assemblee e nelle nostre
Riunioni delle Regioni è diventato inusuale
Poco alla moda e in qualche modo
Devo dire non vorrei usare il termine Rita lente ma insomma quasi quasi siamo a quel livello perché Mezzogiorno il sud diventato sinonimo
Di spreco è diventato sinonimo di assistenzialismo parlare introdurre la parola Mezzogiorno in qualche C&C provvedimento suscitare ilarità
Di qualcuno o addirittura suscita la reazione di qualcun altro credo che questo sia un problema di comunicazione importante
Che non ci dobbiamo porre e che lo Svimez peraltro
Si è proposto come abbiamo anche ascoltato oggi nelle nelle relazioni comunicazione significa dire le cose come stanno dire le verità
Testimoniare i propri difetti
Le proprie insufficienze ma
Denunciare comunque questa politica della disattenzione nei confronti del Mezzogiorno che sta aggravando la situazione di divario e di disagio che c'è nel Paese
In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo sicuramente ci sarebbe bisogno di una politica
Di attenzione alle situazioni più povere e più in difficoltà
Come si fa in tutte le buone famiglie come si fa in tutte le buone
Amministrazione e non mi pare che si stia andando in questa direzione per cui
Io peraltro ho salutato con molto piacere devo dire anche sul piano personale
L'incarico del Ministro Fitto su le politiche di sviluppo che ha avuto di recente perché credo ci sia e ci possa essere sicuramente la sensibilità giusta per
Riallacciare un discorso ed un rapporto che possa in qualche modo invertire la tendenza senza con questo ritenere che ci sia
Una una sola soluzione per il Sud o una sola soluzione per il Mezzogiorno credo sia un problema culturale bisogna riportare all'attenzione della politica
Di questo Paese il problema del divario come un fatto da risolvere non come un problema da eliminare semplicemente dall'agenda dall'agenda politica
Mi sorprende morto l'ho detto contando rammarico facendo parte dello stesso schieramento di governo
Che nella nella manovra approvata
Ci sia stata in qualche modo la impossibilità di
Di trovare una qualche intesa con le regioni soprattutto le regioni
Le Regioni del del Mezzogiorno anche se il dibattito e il dialogo si riaprirà
Prossimamente però vorrei fare una semplice annotazione per la prima volta devo dire per la prima volta nella storia di questo Paese si è operata una
Riduzione notevole del finanziamento dei servizi in campo nazionale cioè
I tagli diciamo i decreti
Bassanini
Io credo che dovremo lavorare anche con attraverso il confronto la riaprire con il Governo perché in questa logica di taglio dei servizi
Avviene lo ripeto per la prima volta e i servizi sono quelli dedicati ai cittadini in termini di mobilità di di sicurezza sociale di manutenzione del territorio ci sia la parola riequilibrio
Ma non riequilibrio dei virtuosi
E cioè di chi ha di più riequilibrio dei servizi per garantirle laddove i servizi
Non se ne sono già oggi a garantire al nella stessa qualità di altre aree del Paese quindi
Questo sarà un obiettivo
Che per quanto mi riguarda proporrò alla Conferenza dei Presidenti che speriamo di poter
Avere anche con il Governo
Una
Condivisione su questo su questo aspetto
Chiudo e lo faccio con volontà comunicativa sperando di
Di raggiungere un'altra un altro obiettivo quello di ripetere un concetto che questo oggi è stato detto in tante occasioni e che a me sembra
Assai fondamentale per un ragionamento né per il futuro
Sono stati
Nel corso di lunghi anni senza responsabilità specifiche di Tizio di Caio ridotti i trasferimenti ordinari nel Mezzogiorno
Questa verità non appartiene alla coscienza di questo Paese non è conosciuta da nessuno eppure è un dramma
Eppure un torto al di là dei buoni cattive degli sprechi di chi è capace o di chi non è capace qualcuno mi dovrebbe spiegare perché lo Stato
Riduce i trasferimenti ordinari dovuti cioè dovuti per effetto del pagamento delle tasse che si pagano sia al nord che al centro che al sud lasciamo perdere i fondi straordinari
Che hanno le problematiche che sono state analizzate ma perché sono stati ridotti da molti anni forse qualche decennio
Il trasferimento dei fondi ordinari
Questa questa questione credo che meriti una qualche risposta a qualcuno ce la dovrebbe dare prima o poi e poi credo che questa sia la questione per la quale molto spesso
I fondi straordinari vengono usati male
Perché i fondi straordinari non sono più straordinari e quindi legati ai grandi progetti di sviluppo che tutti condividiamo secondo una logica giusta di discetta non in interventi a pioggia interventi di grande
Consistenza per rilanciare territori anche più ampi delle nostre singole regioni ma se l'intervento straordinario
Deve sopperire alla carenza dell'intervento ordinario significa che con questi fondi non ci puoi fare grandi progetti decide di fare la manutenzione dei marciapiedi
Dei comuni dei Ponticelli e la verifica della sismicità delle scuole e ci devi fare tutto quello che il fondo ordinario non di consente di fare perché comunque è stato ridotto io credo che questo concetto meriti una qualche osservazione in più lo ripetuta di proposito l'ho apprezzato molto della relazione dello Svimez grazie
Grazie il Presidente Iorio se
Credo che quest'ultimo richiamo
Alla dinamica dei trasferimenti ordinari che altro non sono che l'applicazione dell'articolo cinquantatré della Costituzione quindi è una
Come dire una
Redistribuzione dovuta in termini
Tra
Cittadini che pagano le tasse che hanno diritto gli stessi servizi a parità
Tutto il resto e questo purtroppo
Viene considerato trasferimento d'accordo sul alla pari di un qualsiasi altro politica di sviluppo questo volevo dire sul poi non ha nulla a che fare ed è vero e certo che dal novantadue in poi
Con la fine dell'intervento straordinario con la crisi finanziaria
E con le politiche virtuose per rientrare in Europa
Nella moneta unica
Hanno imposto un costo notevole proprio alle Regioni meno attrezzate e questo è un tema di riflessione che
Strategicamente è interessante e importante
Avere presente passo ora inviterei la onorevole
Antonella Stasi che vicepresidente della Regione
Calabria che appunto
Non essendo qui il presidente Scopelliti dove
Ci
Appunto offra a nome del presidente suo appunto un intervento
Da parte della Regione Calabria Calabria che è una Regione
Particolarmente
Problematica diciamo sotto molti versanti e che quindi siamo
Molto
Lieti che sia qui rappresentate a questo tavolo grazie
Porgo i saluti del presidente Scopelliti purtroppo assente per motivi istituzionale a questo importante incontro della Svimez rimesse che da sempre sono anni e anni ormai che ci conforta con I numeri purtroppo
Sempre ogni anno negativi sul sul Mezzogiorno
Belle reggente arabi e purtroppo non è una Regione virtuosa come la Basilicata sicuramente tra le regioni meno virtuose soprattutto in termini economici e quella che in questo momento spicco pervenuto problemi particolari però posso dire che la legge che era bene una di quelle regioni mi sento di dirlo ampiamente che ha avviato un percorso virtuoso insieme con alcune nuovi governatori che in questo momento governano le nuove regioni
Sicuramente i problemi sono tantissimi sono annosi e oggi più che mai in questo momento di grande crisi internazionale si può dire che la Calabria continua purtroppo la sua recessione
Così come gran parte del sud e i problemi e sono tanti ma il male dei mali lo sappiamo bene purtroppo per noi della regione Calabria la sanità
Sanità che purtroppo proprio oggi le croniche giornali portano ancora un non grave caso di malasanità
Che purtroppo ho ancora è un percorso tutto da sperare governatore Scopelliti ha avviato un un grande lavoro
Un lavoro fatto di tali fatto di sacrifici però non lo dimentichiamo spesso troppo spesso la sanità sul lotto in Calabria ma soprattutto nelle regioni del sud ha rappresentato un grande ammortizzatore sociale
E questo probabilmente il grave e il più grande dei mali
Il percorso avviato le regioni Calabria è assolutamente nella direzione di ridistribuire
Il
La le specialità sanitarie un'ottica di eccellenza dividendo quello che sono i grandi centri ospedalieri importanti individuati in quattro unità particolari nella regione Calabria
E poi portare probabilmente il piano porterà a una riduzione di piccoli ospedali oggi se ne contra dirittura venti
Probabilmente i cinque saranno chiusi immediatamente gli altri siederanno alla riconversione di conversione importante be'pensate bene questa dovrebbe e potrebbe essere una rivoluzione grande nella regione Calabria
Però non basta sapeva bene che non bassa perché ai problemi insiti nella regione Calabria parallelamente dobbiamo fare i conti con quelle che sono le recessioni problemi dovuti proprio a alla crisi nazionale e internazionale
è quindi a problemi rilevanti come ce ne accennava anche il Presidente Iorio aveva ai tagli
Provocati proprio dalla manovra solo per la Regione Calabria il taglio dovrebbe costare circa trecentosessanta milioni di euro che si aggiungono età i duecentocinquanta milioni
Del Piano di rientro sulla sanità
E chi si aggiungono anche a eventuali ad altri tagli che la Regione proprio spontaneamente sta facendo proprio dall'interno con una piccola manovrina regionale
Approvata proprio qualche giorno fa abbiamo ridotto per il primo anno le spese interne di tipo burocratica e proprio organizzative della Regione di quindici milioni
E per l'anno prossimo abbiamo già previsto altri quaranta milioni
è poca cosa sicuramente però il problema un po'ieri come andare avanti come continuare soprattutto come fare sviluppo
Perché fare i tagli d'accordo e ci siamo è non è facile costa sacrifici ma parallelamente necessario indispensabile fare sviluppo
Ed è per questo sicuramente determinante sarà il supporto dello stato dei fondi
Nazionali i fondi FAS i fondi POR o che come diceva il Stefano Caldoro
Purtroppo oggi vivono una stagione poco felice perché sono poco utilizzati è vero ma probabilmente lo continueranno a esserlo utilizzati male se non vedranno finalmente una stagione di rinnovamento di riprogrammazione in un'ottica
Assolutamente diverso ed è questo che ci aspettiamo dalla dal Governo Berlusconi a supporto al Ministro Fitto che ha preso a cuore la questione delle Regioni
Soprattutto delle Regioni vissuti in quest'ottica di riprogrammazione dei fondi comunitari
Io mi fermo qui e affermando soltanto che ci sono tante cose da fare ci sono molte cose da fare sarebbe impegno la Regione Calabria una regione che in questo momento vuol dimostrare un grande dinamismo
La Regione fondamentalmente giovani fatte dal Governo da un Governatore giovani con una squadra giovane
Ha tanta voglia di fare
E sappiamo bene che ci sono molte cose di fare c'è da fare in fretta e questo che chiediamo anche al Governo e sicuramente il Ministro Fitto sa avrà modo e possibilità di portare all'interno del Governo queste necessità assolutamente indispensabili grazie
Ringrazio l'onorevole Stasi per questo
Appunto testimonianza su un momento di grande cambiamento in grande difficoltà quindi credo che di questo dobbiamo essere
Molto consapevoli e quindi anche molto frontiere collaborare
Passo ora la parola l'onorevole Nichi Vendola punto il Presidente Regione Puglia insomma prego
Dobbiamo essere molto grati allo svilimento
Che da sempre rappresenta
L'osservatorio sul Mezzogiorno che fa vivere una cultura in meridionalismo democratico che il contrario del fu di fermo
Che non è la rappresentazione di un Mezzogiorno con il cappello in mano
Che rifugge da qualunque stereotipo di pietismo sociologico
E che non ha nell'assistenzialismo il proprio paradigma
Ma
Questo è un luogo in cui ragionare del sud significa ragionare a partire da un Codice di etica pubblica
Pensando all'autoriforma della società meridionale
Alla riforma delle sue classi dirigenti
E quindi un luogo che consente di fare una discussione libera dagli stereotipi
Io devo dire la verità è un luogo oggi indispensabile per uscire dal silenzio
Il sud da trent'anni e precipitato in una vera e propria sindrome di afasia
E se comparso dalla sua capacità di autorappresentazione
Ad andare in libreria era per un meridionalista progressivamente sempre più mortificante
Per la per il dimagrimento degli studi per la loro circolazione elitaria e perché erano gli anni in cui
Mentre declinava mestamente la questione meridionale faceva la il suo ingresso sulla scena pubblica la questione settentrionale
Non era gemella della questione meridionale la questione meridionale in tutti i filoni democratici è sempre stata il tema dell'unità del Paese e del rapporto tra Mediterraneo d'Europa
La questione settentrionale è nata come pulsione la separazione
Con me
Cingere
Con un cordone ombelicale le aree più industrializzate più protette del Paese
A partire da una retorica che si è fatta strada ed è diventata senso comune influenza tutti gli schieramenti politici è diventata il linguaggio di una classe dirigente
Quando si racconta il sud alla maniera in cui lo si fa
A Palazzo Chigi oppure nei principali organi di informazione con una malevolenza talvolta truffaldina
Si sta cercando diciamo così di giustificare questo esodo del Paese dai suoi doveri di costruzione dell'unità nazionale
L'anno scorso mi è stato un dibattito
Riguardante lo scarso livello delle università meridionali
Questo dibattito si è concentrato su delle comparazioni che erano delle truffe
Comparare una triennio del sud a un ateneo del nord lo dico guardando Tizio chi si intende di queste cose facendo data al due mila e tre
Senza spiegare che l'Ateneo del sud nella fattispecie l'Ateneo di Foggia nel due mila e tre non aveva ancora compiuto tre anni di vita
E che l'Ateneo del nord aveva circola circa tre secoli di vita e costruire una comparazione per dire guarda quanto scarsa l'attività scientifica e l'attività accademica nel sud e su questo far crescere
Diciamo la proliferazione degli stereotipi
Raccontare di un sud che vive parassitaria mente sulle spalle del nord produttivo
Badate
Nel dato che è stato offerto prima a proposito di coloro che sono residenti formalmente al sud ma lavorano al nord sapete che
Noi paghiamo l'assistenza sanitaria
Una delle forme con cui finanziamo
Il sud finanzia il nord perché
Difficile a volte capire che
La lamentela sui lavoratori del Sud che sono collocati produttivamente al nord dovrebbe essere capovolta perché noi altre volte abbiamo investito risorse per formare quel lavoratore che produce e PIL e ricchezza da un'altra parte del Paese
Ma
La stereo tipizzazione è giunta fino al punto della criminalizzazione del sud
Lo scorso anno
Uno illustre editorialista del Corriere della Sera Angelo Panebianco un giorno ha fatto un editoriale era intitolato così
Questione morale emergenza nazionale emergenza scusatemi ecco avrebbe dovuto essere questo l'editoriale invece si intitolava emergenza meridionale
Quel giorno era accaduto che la magistratura è intervenuta per le vicende di noti politici nei dintorni di Ceppaloni in Campania ma contemporaneamente era intervenuta per vicende gravissime
Che riguardano la Regione Lombardia e che hanno avuto nelle ultime settimane uno sviluppo abbastanza eclatante
Immaginare che la questione criminale e la questione meridionale siano quasi delle caratterizzazioni etniche
Ha consentito al nord di diventare largamente omertoso e oggi scoprono ma con un certo ritardo
Che la 'ndrangheta riesce a diventare persino una 'ndrina regionale chiamata Lombardia ma bastava all'inizio degli anni ottanta andare alla Camera di Commercio di Milano
E lavorare sulla compravendita delle licenze commerciali per capire lui che cosa stava diventando la penetrazione ndranghetista del tessuto economico imprenditoriale del Nord
Dico
Che questa stereotipi distrazione del sud una un danno non solo per il Sud è un danno per il Paese
Non gratifica le forze sane ciò che nel sud si muove ciò che nel sud punta sui talenti
Ed è per noi motivo di rabbia e possono aumentare non un meridionalismo responsabile maturo ma forme di suddiviso MO diciamo
Che si identificano con tutto il Mezzogiorno incluse le sue tare e le sue patologia
Ma viene rabbia perché dico ma
Sono in quale colonnina devo essere collocato tra i virtuosi o tre viziosi
Nella mia regione far funzionare le cose significa avere una pubblica amministrazione formata una pubblica amministrazione selezionata per meriti sono virtuosa sono vizioso c'ero io
Per la prima volta nella storia dell'Ente Regione bandito i concorsi pubblici per gli ingressi e per la progressione di carriera
Cosa sono anomalo lo lo chiedo perché
è un punto è un punto necessario quando si valuta a valle la qualità del lavoro prodotto bisogna sapere a monte qual è il modello produttivo e quali sono i saperi produttivi nella pubblica amministrazione
Ho
Noi a volte veniamo
Valutati per quello diciamo che toglieremmo al nord
La mia regione regala al sistema Paese l'ottantasette per cento dell'energia che produce e in tre anni ha deciso di diventare il primo produttori di energie rinnovabili
Siamo virtuosi e viziosi pensate l'abbiamo fatto con un doppio salto mortale
Imponendo la moratoria per un anno sulle energie rinnovabili perché volevamo darci delle regole siamo ancora in attesa che il Governo vari le linee guida
E poi invece abbiamo cominciato con un quadro di regole certe accorrere per evitare incidenti che si stanno verificando in altre regioni abbiamo posto il problema del rapporto Ambiente e lavoro
Il più grande impianto siderurgico d'Europa e nella mia regione Lillo fa li abbiamo imposto una legge con la quale nel giro di due anni doveva portare le emissioni di diossina
Da nove nanogrammi per metro cubo a zero virgola quattro nanogrammi per metro cubo abbiamo difeso l'industria imponendo un processo di ambientalizzazione
Siamo virtuosi o siamo viziose quali sono i parametri su cui si costruisce
A il parametro e quello che viene contestato oggi in tanta parte del mondo che non in Italia perché il dibattito economico italiano è un po'più provinciale
Il poco tempo
è stato detto
Tra le righe in tutte le relazioni che hanno aperto questa mattinata
Il
Tolte Emma del contenimento del debito che badate è un bel tipo importante e della stabilità dei bilanci
Ma in una condizione nella quale
I sacrifici per la prima volta nella storia italiana
Non hanno
Quelli che vengono non solo richiesti ma imposti non hanno nessuna prospettiva di crescita
Nessuna prospettiva di crescita economica siamo
Pensate il mio stupore
Perché alla vecchiaia avevo cominciato a leggere liberi
Un po'estremisti di ambientalisti che parlano di decrescita dolce
E siamo nel mio Paese alla sperimentazione di una decrescita amara come dicono illustri economisti avversi a me
Politicamente e culturalmente l'anno prossimo un punto il PIL in meno e cento mila posti di lavoro in meno a causa di questo modello di manovra
Allora
Lo dico perché avete
Tutti quanti
All'uso al tema del federalismo fiscale
Il federalismo dovrebbe essere l'evoluzione diciamo dell'autonomismo regionalista dico
Ma come si fa a fare il federalismo con il morto
Io gestisco al netto della sanità all'incirca un miliardo di euro
Se mi tagliano quasi quattrocento milioni di euro dopo che ho pagato tre mila stipendi cosa mi resta per fare le politiche per la famiglia e gli incentivi alle piccole imprese che vengono
Da questa manovra economica e finanziaria diciamo
Battute fuori dall'orizzonte degli interlocutori decisivi della costruzione del futuro
Come faccio a fare le politiche del trasporto pubblico locale le politiche ambientali i diritti che mettono in moto anche l'ossigenazione del mercato dell'economia
Siamo
Ne hanno parlato i miei colleghi con una passione tale che non ritorno sulla violenza verbale che talvolta lede il principio della leale collaborazione tra diverse parti dello Stato
Ma
C'è un luogo in cui si può discutere di alcuni problemi che io voglio porre
Dice il Ministero dello sviluppo economico nel suo sito
Che in Italia per un'opera pubblica grande occorrono tempi medi di dodici anni
Come si fa allora a ragionare su questo sadismo dei governatori che non spenderebbero
E non spendono perché corsa se come ha spiegato De Filippo noi non siamo quasi mai stazioni appaltanti e le stazioni appaltanti annaspano perché nonostante la retorica inflazionata sulla semplificazione
Mettere in piedi un Progetto renderlo esecutivo aprire un cantiere realizzare un'opera pubblica è veramente
Un'odissea quando discutiamo di questo seriamente
Aggiungo
Rischia di diventare comica la discussione sui governatori per esempio delle Regioni dell'Obiettivo convergenza che non spendono perché vi annuncio io non posso più spendere non potrà più spendere
Due mila e undici ho da spendere da rendicontare un miliardo duecento milioni di euro
Dovrò fermarmi all'incirca duecento milioni di euro e poi a fine gennaio convocare
Il Comitato di sorveglianza e dire restituisco già ora un miliardo di euro a Bruxelles perché se restano vigenti le attuali norme sul Patto di stabilità
Siccome vengono in incluse nella base di calcolo anche i cofinanziamenti per la spesa comunitaria io non posso più fare
Spesa comunitaria eccome se ho
Diciamo da decidere con quale corda impiccare mi sente Carmi con la violazione del patto di stabilità o se impiccare armi invece restituendo a Bruxelles
Soldi e quando ci è stato detto che questo non può diventare un alibi
Dal punto di vista della necessità di contenere la spesa corrente noi abbiamo detto siamo ben disponibili a mutare
Le norme e vincoli sul patto di stabilità mettendoli in relazione a una per a un rigore contabile appunto di contenimento della spesa corrente
Abbiamo un luogo per discutere di queste cose
Avete detto voi dello stabilimento che in Italia non c'è una politica industriale e non c'è per il Mezzogiorno una politica industriale specifica dove ho io è un luogo nel quale discuto per esempio di automobile
Visto che posso portare anche qualche esperienza qualche idea abbiamo messo quattrini con affiliato con la sua consociata Magneti Marelli abbiamo assunto l'occupazione in Puglia nel momento in cui c'era la crisi
La planetaria perché abbiamo finanziato progetti innovativi
Dov'è un luogo in cui posso discutere della chimica di base un luogo in cui posso discutere del settore aerospaziale
Va beh è un luogo in cui posso discutere del tessile dell'abbigliamento del calzaturiero del salotto imbottito dove sono i luoghi in cui avvengono discussioni informate capaci anche di fare una comparazione su quello che accade nei mercati mondiali
Oggi la crisi del TAC deve tener conto di quello che sta accadendo in Cina
Dove in questi giorni diciamo
Vertenze operaie che stanno dilagando per il Paese si concludono ovunque con il raddoppio dei salari in un anno stanno aumentando gli stipendi più di quanto non siano
Non sia accaduto credo negli ultimi cento anni
Però
Di cosa parliamo
Se non parliamo di questo sistema industriale significa l'avete detto voi
Con la vostra straordinaria esperienza incentivare i processi di innovazione incentivare i processi di crescita dimensionale incentivare i processi di internazionalizzazione scusate sono stato a Shanghai
è un penso che sia un crimine
Ho portato delle imprese ho firmato ho firmato un accordo di programma con una Regione che si chiama quando ancorché a cento milioni di abitanti e che per la protezione ambientale ha messo sul tappeto sessantaquattro miliardi di euro da spendere
Abbiamo un di tubi che effervescente in questo momento tre nostri sistemi di impresa sono stato virtuoso o vizioso e tempi io penso che faremo bene
A ricostruire il coordinamento tra le regioni del sud
Ad appoggiarci all'autorità morale ascientifica dello Svimez a chiedere
Un colloquio e anche un luogo permanente di collaborazione con
Il Governo centrale
Faremo bene perché oggi siamo
Allo snodo decisivo
Io sono molto pessimista perché penso che quello che sta accadendo e una secessione nei fatti
E penso che la secessione non è soltanto nazionale continentale penso che l'Europa sta uscendo da se stessa ci sta ridirlo dopo diciamo mini autorizzandolo inversione mio caro linee già sta abbandonando parti disse
In maniera colpevole
Trascura il tema dell'allargamento alla Turchia
Penso che replica errori fatali che sono stati già fatti nel corso del Novecento
E l'Europa dovrebbe essere veramente ecco il mio pensiero la scena di un rilancio federalista oggi è il tempo della a fronte di questa crisi strutturale planetaria di una riforma fiscale europea
Di una riforma del sistema di difesa europeo di un sistema di tutele sociali di reddito di cittadinanza a livello europeo oggi sarebbe il momento di guardare più lontano di avere più coraggio
Purtroppo siamo invece dentro una condizione più nevrotica dentro una berillio anche
Definitivo
Non so cosa farà il dibattito sul federalismo fiscale
Se il corredo culturale che ha accompagnato la discussione pubblica in questi anni e ciò che ha predisposto diciamo l'ingegneria istituzionale io non sono ovviamente non ho motivo di essere ottimista eppure
Penso che io e tutti noi dovremmo fare la nostra parte per un sud che la pace di autoriforma principale critico delle proprie antiche e moderne stare però un futuro che orgoglioso di stare in piedi e tenere la schiena dritta
Grazie
Onorevole Vendola
Anche per
Richiamo
Condiviso credo tutti del l'esigenza di un coordinamento e di una
Confronto costruttivo diciamo tra
Regioni Area
Anch'io credo
A mezzogiorno con una grande regione d'Europa e quindi
Questa grande Regione il Governo e la dimensione dell'unione europea
Questa dimensione che a questo punto è molto un po'al di là delle cose di oggi però credo che
Un elemento
Nell'emergenza c'ero andato il salvataggio della Grecia
Aperto il fronte di un discorso finora
Estremamente
Tenuto
Fermo e nascosto cioè il fronte dei un debito federale europeo che è diverso dal debito dei singoli Stati europei per il quale non valgono i patti di stabilità
è l'idea di dello
L'idea di riprendere una
Un'ipotesi di sviluppo
Che vede un ruolo dell'Europa come
Appunto
Una federazione che penso allo sviluppo credo che questa dimensione dovrà essere necessariamente nell'agenda
In prospettiva come una grande questione che coinvolge il Mezzogiorno come Regione euro
Chiamerei ora
Al tavolo
L'onorevole Ranieri
Come responsabile appunto
Formez del giorno al Partito Democratico terrà
Di darci una sua
Intervento
E poi il Rettore Cannata che diciamo
Per il Forum delle università che è un'altra iniziativa del
Svimez che magari
Cosa
Brevissimamente illustrare per richiamarci a un tema che anche qui è intervenuto io vorrei ricordare al
Onorevole Satta Stasi che
Ci ha
Posto quel problema della
In grande difficoltà dalla Calabria però per ricordare una grande
Realizzazione in Calabria proprio relativo all'università e quindi quanto al confronto di cui si diceva
Veniva incivile scorretta esiste posto tra università che aveva tre anni è una che aveva trecento anni ecco la Calabria è una di quelle cattedrali nel deserto
Della cultura in cui è nata un'università si è consolidata in pochi decenni e oggi rappresenta un presidio per quella regione fondamentale e quindi
In questo un elemento positivo credo che qua necessari doverosamente ricordato
Prego grazie presidente Giannola
Ma come sempre rapporto Svimez fornisce un quadro di riferimento importante per
Comprendere come stanno le cose nel Mezzogiorno e per lavorare per
Per
Riaprire una prospettiva di DTT crescita di sviluppo
Per le regioni meridionali
Dalla lettura del rapporto e dalle introduzioni che ho ascoltato un punto emerge con molta chiarezza
Che il Mezzogiorno
Sta pagando un prezzo elevato alla crisi
Che le maggiori vittime stanno
Nella popolazione di età compresa tra i venti e i trentaquattro anni
I tassi di disoccupazione che sono stati ricordati
Una ripresa dell'esodo con i giovani di quella fascia di età che in percentuale consistente lasciano
Il Mezzogiorno
Insomma le cifre sono solo preoccupanti a dir poco in dieci anni
Settecento mila persone hanno lasciato il sotto
La principale spinta all'emigrazione e la carenza di
Domanda nel sud di figure professionali di medio alto livello
E come è stato scritto e la
E la classe dirigente di domani che se ne va
Il rapporto
CP barra anche delle cause si cerca di individuare alcune delle cause dell'aggravarsi della situazione nel sud
Certo i problemi vengono da lontano non c'è dubbio
Però
C'è da chiedersi perché malgrado i guai in cui si dibattono le regioni meridionali
Stenti a venire avanti una politica per il Sud
Il Piano di cui si sono sprecati gli annunci
Non ha mai visto la luce
Non solo e io credo no sia il caso di ricordare non voglio infatti dosare le cose tuttavia
è accaduto nel corso della crisi qualcosa di paradossale perché credo sia perlomeno da definire tale il fatto che
Dal maggio del due mila otto
Quando si manifestava
Si distinti la crisi e le sue conseguenze anche sull'economia meridionale belli tagli alla spesa per investimenti al Sud hanno raggiunto
Una cifra stratosferica oltre venti miliardi di euro
Per finanziare altri interventi non per il Sud
Il mio timore è che ad un
Insieme ad un generico Progetto di banca per il sud sia il federalismo fiscale il il tema su cui
Si insista da parte del del Governo anche se allo stato attuale
Manca una base aggiornata di dati
In grado di quantificare gli effetti del federalismo in termini di redistribuzione territoriale delle risorse
In questo quadro mi preoccupa ed è fondamentale la battaglia politico-culturale che conduce la Svimez mi preoccupa
Il riemergere di di vecchie idee sul Sud
Vecchie idee spacciate per per attuali io moderne
Io penso all'idea secondo la quale
Lo sviluppo del nord mi pare che questo poi sia il succo delle versioni più oltranziste del del del leghismo diciamo lo sviluppo del nord
Potrebbe dispiegarsi pienamente se solo si liberasse del peso frenante del Mezzogiorno
Mi pare una vecchia idea contro cui
Contro cui si battevano meridionalisti classici possiamo dire
Le cose stanno diversamente la storia economica del Paese lo dimostra se l'Italia stenta a tenere il passo dei Paesi dell'Unione europea
La responsabilità non va imputata al sud ma le conseguenze delle riforme mancate in cui si dibatte il sistema Italia nel suo complesso
E l'idea più vecchia
Che riemerge infine e quella che ha sempre fatto capolino nei momenti di crisi nelle nelle scelte
Nella cultura economicamente
Dominante diciamo che insomma basta far ripartire la locomotiva del nord per rimettere in moto il Paese
Ora ai sostenitori di questa tesi o pro suggerirei di leggere il rapporto Svimez ma anche gli interventi recenti del governatore della della Banca d'Italia
Io penso quindi che occorra parlarsi con chiarezza e la sede
Svimez forse credo sia la più autorevole per farlo insomma se il nostro Paese se l'Italia vuole essere pienamente competitive in Europa
E nel mondo non può più trovarsi con un terzo del proprio territorio della propria popolazione in condizioni di sottosviluppo
Con una disoccupazione che è tre volte maggiore del resto d'Italia con un lavoro irregolare che coinvolge oltre un quinto degli occupati questo è il punto
Ecco perché è una nuova politica per il Sud è sempre più necessario
Io credo però che va mo'politica per il Sud
Debba partire da un riconoscimento che il recupero allo sviluppo delle regioni meridionali è la condizione di un avanzamento economica e civile dell'intero Paese
Perché senza di esso questo il punto che vorrei sottolineare
E come la Svimez ha sostenuto a più riprese
Elevare il tasso di crescita dell'economia italiana uscire dal ristagno dell'ultimo decennio appaiono obiettivi del tutto velleitaria quindi
Il problema l'alternativa non c'è alternativa al crescere insieme di di nord e sud
Ora io credo che non sfugga a nessuno quanto sia arduo fare avanzare questa impostazione in una fase in cui
Sembrano essersi spezzati
Quello
Ilo che teneva legato alle due realtà territoriali del Paese
E quell'insieme di equilibri geografici politici culturali che le rendeva necessariamente unite
è difficile fare avanzare quella strategia in una fase in cui la parte più ricca dell'Italia
Sembra essere diventata egli indifferente ai destini di quella
Meno sviluppato qual è la risposta
A me pare che occorra muovere in due direzioni su cui il
Svimez se insiste da tempo la prima è la dimensione europea
Solo ponendo uscì dal punto di vista europeo possiamo mettere in campo un progetto di sviluppo credibile
Basato sull'idea del Mezzogiorno come
La piattaforma del vecchio continente verso il mediterranea ricordandosi che i paesi della riva sud di questo mare sono in grande crescita
E un terzo del commercio mondiale transita tra sua ex e Gibilterra
E l'altra direzione o credo possa essere
Mi è sembrato di cogliere una sottolineatura nel nelle nelle coste nel nel rapporto
Quella di accrescere la dotazione di servizi pubblici di base nel Mezzogiorno
In modo da migliorare la qualità della vita delle persone
Luca Bianchi lì in me e ha parlato nel suo intervento
Io credo che insistere su questo aspetto accrescere la dotazione e la qualità dei servizi pubblici di base favorisca anche là la crescita economica
Servizi migliori qualità della vita migliore e
Per promozione che la crescita economica sono
Due aspetti non in conflitto tra di loro
Quindi occorre ampliare i servizi offerti direttamente dallo Stato sul territorio in alcuni campi in particolare l'istruzione
La giustizia la sicurezza l'istruzione come è stato detto è fondamentale per incoraggiare
La mobilità sociale per combattere l'illegalità e il lavoro sommerso per diffondere i valori civici
E il buon funzionamento dello Stato di diritto e cruciale per alimentare rispetto fiducia nei confronti della collettività e in questi campi le regioni meridionali sono svantaggiate
In questo contesto io credo che occorra anche sulla base della proposta che avanza la Svimez sa
Accrescere e stringere i tempi di realizzazione di alcune infrastrutture cruciali per il futuro del sud materiali e immateriali
Io condivido del tutto la proposta che avanza il rapporto
Per stabilire non solo un coordinamento tra le regioni meridionali e i vari livelli di governo ma anche per dare vita a questa Conferenza delle regioni meridionali che può diventare il luogo in cui il confronto su quei temi su cui sia Caldoro si avendola sia definito sia gli altri Presidenti di Giunta
Intervenivano possa avvenire il la Conferenza delle Regioni meridionali occorre una decisione
Legislativa
Io credo che
Sia indispensabile combinare insomma centro e periferia il livello nazionale dovrebbe fissare una cornice politica nazionale in cui sono indicati
Grandi obiettivi per rilanciare la crescita produttiva del Paese le regioni meridionali dovrebbero
Fare la loro parte stabilendo in coerenza con la visione nazionale la priorità di progetti interregionali a cui destinare le risorse
I trasporti il sistema idrico le energie rinnovabili lei nuove
Tecnologie
Ambientale insomma in questa direzione io credo che
Si possa lavora questo mi pare
La strada per rimettere su nuove basi lo sviluppo del Sud e anche la strada per attirare nel sud e concludo nuove risorse private
Qui forse andrà approfondito anche sulla scorta delle considerazioni che svolge il rapporto la questione della
Possibilità e opportunità di condurre a Bruxelles un confronto per l'introduzione di una
Effettiva in quel caso fiscalità di vantaggio per
Nuovi investimenti nel sud in settori innovativi e che producano occupazione questo mi pare il contesto
In cui io porrei il tema del federalismo e concludo
A me pare che
Opporsi ad una innovazione istituzionale che introduce un principio di responsabilità
Di politici e burocrati a fronte dei cittadini e dell'opinione pubblica nazionale sarebbe stato un drammatico
Io credo che la sfida del federalismo al Mezzogiorno non può non accettarla e
In fondo il federalismo può rappresentare come ha scritto il Presidente della Repubblica un banco di prova della sua capacità di autogoverno
Nella migliore tradizione del meridionalismo c'è l'autogoverno responsabile delle popolazioni
Il richiamo d'obbligo e a Salvemini a Sturzo i quali partendo da tradizioni ideali diverse liberal socialista cattolica parlavano entrambi di autogoverno e di un federalismo solidale
L'accentramento della malattia dello Stato scriveva Salvemini e la spesa pubblica e strumento nelle mani di un pugno di affaristi e parassiti
La sfida del federalismo ha quindi accettato però bisogna parlarsi con chiarezza anche su questo insomma se il federalismo si risolvesse
In servizi
Impoveriti alle popolazioni meridionali o in nuove tasse o in un mix di servizi impoveriti a nuove tasse il Mezzogiorno non può accettare e deve battersi contro
Noi dobbiamo
Contribuire a delineare concretamente perché fino a questo momento
I conti non ci sono ancora che cifre ballano lo dobbiamo contributi Mezzogiorno deve contribuire a dei limiti e non si sottrae a quella sfida
Deve contribuire a delineare un federalismo diciamolo con la formula invalsa ormai da tempo equilibrato responsabile solidale di questo ha bisogno l'Italia
Solo in questi termini può prendere corpo una riforma
Federalista è evidente che
Occorre essere chiari anche su questo punto solo un Mezzogiorno con le carte in regola può contrastare
Una versione capestro del federalismo o le versioni leghiste oltranziste del federalismo ostile al Mezzogiorno solo un Mezzogiorno che le carte in regola
Non può essere certo il sud ISMU
Kerry si risolve in una richiesta di soldi per mantenere in piedi un sistema di potere da cambiare radicalmente
E la battaglia per rilanciare il ruolo la funzione del sud
Una prospettiva di crescita è una riforma federalista equilibrata e responsabile può Contu e per ricostruire un rapporto con il nord
Per farsi intendere dal nord da un nord che anch'esso in a problemi seri
E difficoltà ma per ricostruire una
Una una una intesa ben e necessario un mezzo una classe dirigente meridionale non solo quella politica che
Sappia anche riflettere criticamente su su su errori
Sui mutamenti necessari nel proprio
Stile di governo dei propri metodi di governo questo è indispensabili Mezzogiorno a tutte le ragioni per combattere questa battaglia ma per affermarsi questa battaglia deve essere condotto da un Mezzogiorno consapevole della necessità
Dei dei mutamenti e che forse nel rapporto Svimez
Noi non c'è e non poteva esserci questa parte ma forse qui la si può questo aspetto della questione che qui si può dire c'è la necessità anche di una riforma dell'agire politico nel sud
Perché il sud abbia le carte in regola per combattere le sue sacrosante battaglie i vincerle
Occorre nel sud una politica più orientata all'interesse pubblico agli interessi collettivi liberando la politica nel sud da chi invece mi fa un terreno
Di affarismo
E di complicità con settori con settori oscuri della società meridionale ecco questo volevo dire vi ringrazio
Ranieri e
Abbiamo problemi di contingentamento dei tempi quindi inviterei
Il Magnifico Rettore Cannata che
Fa parte del foro nel Mezzogiorno iniziativa
Della Svimez che appunto così come
Mira a proporre sì
Forma di coordinamento di supporto alle
Regioni del Mezzogiorno
A
In questo caso di l'obiettivo di realizzare
Una collaborazione una Rete delle unicità del Mezzogiorno che o violentemente sui proventi alla formazione del capitale umano e della ricerca hanno particolare urgenze ed emergenze prego
Grazie vista l'ora tarda vista che l'interesse suppongo della sala di
Ascoltare il Ministro Fitto nelle contraddittorie ciò nel dialogo anzi con le regioni proverò a mandare solo qualche sms così siamo più più veloci
Allora punto primo e vorrei ringraziare ringrazio
Ringrazio il nuovo il presidente bis della Svimez per questa opportunità di quest'oggi ringrazio e gli auguro buon lavoro ringrazio Novacco per la sua continua opera la sua bella continua opera credo che tutti noi gli odori dobbiamo questo ringraziamento
E vengo a un
Ultimo ringraziamento
Quello di aver messo questo oggi in questa iniziativa che era essenzialmente un'iniziativa che vedeva coinvolti i presidenti di regioni e di e il ministro Fitto questo brevissimo intervento del del sistema universitario
Il sistema universitario
Si è ritrovato il questa
Occasione insieme e il la Svimez ha dato una opportunità
Ognuno cerca sedi luoghi questo è uno dei luoghi nei quali discutere
Di alcuni problemi dell'università però lo voglio dire con molta chiarezza ora adesso subito
Dopo potrebbe essere troppo tardi lo dico chiaramente anche al Ministro Fitto che essendo persona giovane e dinamica coglierà questo sa a ottobre potrebbe essere tardi e non è un problema di disegno di legge
Non è un problema di disegni di legge c'è anche un disegno di legge
Ma c'è anche un'emergenza che quella sulla quale e NATO questo nostro stare insieme
Ventotto università nell'inaugurazione dell'anno accademico
Del dell'anno scorso ha a Campobasso l'ho sottoscritto un documento documento che è stata inviata al presidente la Repubblica che ha reagito i presidenti delle Camere al ministro
Stefano Caldoro allora svolgevo un altro ruolo ha visto questi qua l'abbiamo inviato alla Conferenza Episcopale conferenze episcopali
Perché volevamo far comprendere che rispetto a questo ragionamento università e Mezzogiorno se crolla l'università crolla una sola altro che ponti
Crolla una delle infrastrutture cruciali del Mezzogiorno l'Università nel Mezzogiorno fa formazione ricerca
Trasferimento tecnologico servizio istituzionale
Io sono lieto che a questo tavolo succo di vita come il tavolo il Presidente della Regione nella quale io opero ma la conoscenza la frequentazione di altri presidenti di regione sanno esattamente questa è la linea sulla quale noi ci muoviamo
Quel documento diceva quel documento sapete come nacque
Nacque ancora una volta per un
Sovrabbondanza di comunicazione di pessima comunicazione istituzionale della quale questo Paese non ha bisogno
Il termine non virtuosi stato coniugato è stato negato per noi rettori
Noi elettori prima ancora che voi ci alla quattordici risorse pubbliche eravamo sottoposti a un giudizio critico
E abbiamo deciso alcuni di noi che non era possibile accettare impunemente questo noi siamo amministratori pubblici io quest'anno
Come dire ho gestito con correttezza e l'università nella quale ha ragione Stefano Caldoro che l'ha richiamato forse l'ha ricordato il punto vero è che
Non confrontarci valori assoluti tra di noi
Ma confrontarci della capacità
Dinamica di evoluzione
Questi ventotto di voi
Che esprimono
Voi
Quei diciotto mila laureati che sono andati a lavorare altrove
Dei quali vi porto il saluto e ringraziamento perché sono partiti questa volta senza la valigia di cartone ma con il
La valigetta del computer e quindi quanto meno qualche cosa abbiamo fatto nel frattempo
Vede
Queste istituzioni alle quali noi delle quali noi facciamo parte hanno deciso di
Shaari insieme si sono ritrovati grazie anche all'ospitalità del Formez del dell'ospitati della Svimez
Hanno deciso di procedere insieme
Hanno però deciso di ragionare insieme intorno alcune cose perché inutile facciamo discorsi molto molto aulici amici miei
Il radicalismo abbiamo parato varati anni io ricordo e lo stesso un pugliese ricordo la giornata della del mezzogiorno alla Fiera del levante
E la ricordo con attenzione di studente del Mezzogiorno
Gli studenti del Mezzogiorno che ha fatto tutte le i suoi percorsi di carriera dentro e fuori del Mezzogiorno
Oggi noi siamo in una situazione alla quale o si danno alcune risposte operative al Mezzogiorno
E queste risposte Ministro Fitto nei deve avere una chiara consapevolezza di queste non possono passare attraverso
E non voglio fare la
Questione
Continua delle dei quattrini delle risorse
Ma non possono passare attraverso le operazioni di ulteriore riduzione di tagli lineari l'avete ricordato l'ha ricordato De Filippo del suo intervento prima
Ricordando vedi le specialità della sua Regione la specialità
Qui non è possibile fare un lavoro di sanatoria su modelli acquistabili alla Standa magari per far contento qualcuno se esiste ancora la Standa
Qui occorre fare un lavoro attento di sartoria
Come facevano i vecchi sarti del nostro Mezzogiorno
Perché dico questo
E dico perché
Se
Avranno luogo gli ulteriori tagli peraltro annunciati ebbene che il Paese abbia la consapevolezza che si chiuderanno
Corsi di studio
I seggi alcuni amministrazioni ministro ci vengono a chiedere
Io adesso mi voglio intrattenermi a lungo su questo ci vengono a chiedere di attivare altre iniziative non per amore della di attenuare altre iniziative ma peraltro per incrementare la qualificazione
E noi dei territori siamo previsivi per la legalità un mio amico colleghi il mio collega ha ricordato a lungo il ruolo che ha riversato svolgono anche come presidi della legalità
Ma questo o avviene adesso ora subito o viceversa la partita è persa
Taglio tutto quello che avevo preparato avremo un altro caso di discussione
Però voglio
Soltanto ricordare un aspetto
Quando il mare in tempesta non si sta sotto costa si va all'Argot la citazione e di era i lavori elogio della futura
Io son pugliese dovrei occuparla dal mare a Savelletri quindi dicevo gli scogli mi potrei far male so che il mare in tempesta devo andare a largo
E mi piace anticipare che anche per effetto
Di questa
Assalto che c'è stato mediatico profondamente ingiusto nei confronti delle istituzioni siete invitati a spese dei dei professori essere ospiti della mia università che siano graviamo sul bilancio pubblico
Dobbiamo essere in grado di avere un'idea progettuale che ci porti avanti
Noi siamo
Salvatore Rossi di Banca d'Italia scritto questo libro oltre la crisi oltre la crisi ci va con un progetto
Eccolo un progetto si va
Avendo anche un progetto istituzionale di governo noi stiamo lavorando i Presidenti di Puglia
Basilicata e Molise sanno che a me stiamo lavorando intorno all'idea di un meccanismo federativo che ci metta insieme per fare dei passi avanti e questi organi e filosofia istituzionale organizzazione
E questo esercizio del buongoverno
Noi abbiamo fatto questa
Ci siamo ritrovati in un alla Svimez siamo lieti di questa
Opportunità di incontro
Stiamo lavorando
A un ragionamento che ricordi quale è stato il valore perché di questo si parla quanto vale l'università italiana
Quanto vale l'Università nel Mezzogiorno
Per celebrare con questa maniera i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia
Questo la cosa che facciamo cose Limes mi piace dirlo Sandro Bianchi avuto il merito di spingere su questa iniziativa e noi ci stiamo su questo
Però permettetemi di di concludere
Veramente con una considerazione
Ho ascoltato in qualcuno degli interventi
Io vorrei che
Ma non da noi perché se siamo qui vuol dire che siamo mediamente degli addetti ai lavori
Fuori
Passi un messaggio più forte e più chiaro più netto l'Università del Mezzogiorno non è
Un problema università mezzogiorno è un'occasione nazionale
E quest'operazione mi consenta onorevole Ranieri deve avvenire
Ora
Adesso subito non può avvenire fra molti anni a ottobre noi non sappiamo cosa saranno le università italiane
Non è questa una minaccia è una preoccupazione che noi come attenti amministratori delle università italiane abbiamo il dovere di rappresentare ai nostri amici governatori e se mi consente il termine anche all'amico Presidente della Conferenza Stato-Regioni grazie
Grazie
Ah magnifico rettore Cannata e
Passo direttamente la parola Raffaele Fitto il Ministro per i rapporti con le regioni e particolarmente attento evidentemente oggi alle argomentazione dei Presidenti
Per le sue considerazioni conclusioni quello che volevo dire mi auguro che questa sia anche
L'occasione di un inizio di confronto
Che può essere evidentemente
Dialettico polemico ma credo come ogni confronto deve essere costruttivo grazie
Sì grazie presidente Giannola al quale auguro evidentemente gli auguri di un pericolo boro nel solco della continuità del Presidente Novacco io ho avuto modo e piacere in diversi ruoli di essere presente qui
Alla presentazione di questo rapporto e una collaborazione utile positiva il lavoro che lo Svimez fa va sottolineato e un contributo a un dibattito più ampio ritengo che
Nelle forme dovute anche nella impostazione che porteremo avanti
Lo dico anche alla luce della nuova responsabilità appunto che è stata ricordata del Dipartimento per le politiche di sviluppo sicuramente lo Svimez non potrà che essere un interlocutore importante rispetto al percorso che porterà avanti
E devo dire che rapidamente lo richiamerò molte delle considerazioni a delle conclusioni del rapporto mi vedono totalmente d'accordo
Se non è che da un punto di vista totalmente divergente dalla quasi totalità degli interventi da ascoltato ecco se può servire un po'a
Dare un taglio sono nettamente in dissenso con molte delle cose che ho ascoltato e però anche l'argomentare in modo totalmente alternativo perché temo che noi stiamo andando verso una discussione che si appiattisca su delle condizioni di rivendicazionismo che tende a individuare un avversario qualcuno contro il quale prendersela per nascondere sotto il tappeto una polvere e di polvere sinceramente ce n'è tanta
E fino a quando nel Mezzogiorno la classe dirigente lo dico
Doppiamente da meridionale non ha la consapevolezza di valutare una foto un forte autocritica anche i comportamenti e le condizioni negative
Che ci sono nel Mezzogiorno ma cogliere occasioni quale quello di Erna per raccontare che tutto va bene che la colpa di qualcun altro sinceramente io non mi iscriverò mai a questo partito e non sarò Kufa coloro i quali condividerà questa tesi è questa analisi se come ho anche ascoltato
Oltre agli interventi di merito anche alcune licenze politiche qualche licenza poetica mi consentirò consentendo anche a me di prendere qualche licenza politica che possa ah giusto ANCE anche dare un contributo al merito del dibattito che ne stiamo portando avanti su questo tema
Parto da una considerazione visto che il Rettore faceva riferimento a Savelletri visto che io sono pugliese visto che tutti siamo meridionali che tutti diamo a contatto con il mare
Io penso e sarà un dato tecnico che darà fastidio a qualcuno che la Grecia oltre ad avere uno splendido mare di fronte alla nostra Regione molto vicino al nostro Paese e tutto quello che sta accadendo
Nel contesto europeo a livello internazionale è un tema che
Non ci piacerà ma comunque dobbiamo tenerlo in considerazione perché giocoforza riguarderà il futuro di tutti quanti noi rischia di travolgere complessivamente l'economia anche nel nostro Paese un piccolo dettaglio che manca
Rispetto a molti interventi ma che mi consento di inserire in questa riflessione
Perché e lo dico senza polemica avendo io partecipato a tutti i rapporti negli ultimi anni alla presentazione del rapporto dello Svimez sarebbe molto utile cosa che io ogni tanto faccio
Anche leggere gli atti delle varie presentazioni dei rapporti perché potremmo trovare che alcune considerazione che puntualmente ripetiamo ogni anno in occasione della presentazione del rapporto
Possano trovare negli anni precedenti delle considerazioni di merito completamente critiche o alternative che poi puntualmente invece hanno trovato dei risultati amministrative dei piccoli grandi drammi
Dal punto di vista gestionale dal punto di vista dei risultati economici e sociale di un territorio sono tutte considerazioni che
Rompono il fronte dell'esercito
Che va a Pontida per condurre questa battaglia al quale io anche in questo caso non mi iscrivo perché penso che sia più opportuno invece ragionare ragionare bene sulle questioni di cui non stiamo parlando
Anche cercando di collocare nella valutazione i temi della virtuosità e della non virtuosità rispetto anche ai risultati rispetto anche a quello di cui parliamo perché se no in questa circostanza
Facciamo bella mostra di qualche risultato pur positivo è non parliamo per nulla di tante questioni che non vanno che sono alla base della negatività e dei numeri che vengono presentati in questo rapporto rischiamo di andare fuori strada
Perché ricordo e i rapporti presentati negli anni precedenti perché negli anni precedenti accadeva che in molti casi
Alcune alcuni amministratori individuavano nelle proprie misure di intervento elementi fortemente innovativi in molti casi sappiamo come andrà a finire e quindi io penso che la prudenza
Sia d'obbligo rispetto ai giudizi sulla prospettiva soprattutto perché
Lo citava il collega Ranieri soprattutto perché
è evidente che il tema complessivo e faccio questa considerazione generale sulla manovra va tenuto nella debita considerazione perché
Perché per alcuni anni non abbiamo ascoltato che uno dei modelli di riferimento che veniva riproposto talvolta anche in termini critici nei nostri confronti era quello del modello spagnolo cioè dei risultati del Governo spagnolo teneva
Oggi non è molto di moda citare quei dati però dire che la manovra del due mila otto abbia tagliato in modo indistinto le risorse non è corretto se non fosse altro perché se proprio da quella manovra lungimirante fatte al momento nel quale nessuno individuava il rischio che voi
Puntualmente accaduto di taglio anche la spesa pubblica ha consentito al nostro Paese oggi di fare una manovra altrettanto decisa di importante ma che ha messo al sicuro i conti del nostro Paese che ha allontanato i rischi
Quali quelli che sono presenti in altri Paesi dove le manovre che vengono presentati in questi giorni e che ancora per la verità sono state enunciate ma non approvate il che dà una marcia in più secondo me dal punto di vista della stabilità al nostro Paese
Dimostra in modo molto chiaro e molto evidente anche quali sono i rischi problemi e soprattutto il fatto di dover affrontare complessivamente tutto senza guardare invece in modo adeguato volta per volta la situazione va bene che ne abbiamo di fronte
Torno al rapporto dello Svimez per poi ritornare con qualche altra licenza di carattere politico e i temi oggetto della discussione di questa mattina
Rapporto dello Svimez non entro e non ripeto i dati e numeri pone sostanzialmente tre grandi questioni almeno prova sintetizzarle in questo modo la prima è quella
Di che cosa fare la seconda e quella del luogo dove farlo la terza quello dello strumento con il quale farlo e penso che queste tre questioni siano sostanzialmente il problema intorno al quale pur da posizioni differenti ci dibattiamo rispetto a temi del Mezzogiorno
Il primo punto che
Come affrontare questa questione quindi riuscire a individuare la modalità con la quale realizzare questo discorso io accolgo
La proposta della Conferenza delle Regioni meridionali dico però che la circostanza
La valuterete se positiva o negativa per la quale la delega del Dipartimento delle politiche dello sviluppo è stata attribuita recentemente al ministro
I rapporti con le Regioni trova un luogo naturale all'interno del quale anziché riproporle organismi che possono rischiare di chiudere le regioni del Mezzogiorno in un dibattito asfittico autonomo che sarebbe anche fuori
Dal contesto della vediamo perché siamo alla vigilia
Di un percorso importante che come Governo dovremo portare avanti che quello
Del futuro del bilancio l'Unione Europea quindi del futuro delle politiche di coesione e quindi delle politiche regionali
Che non saranno calibrate esclusivamente sulle regioni del Mezzogiorno ma che saranno calibrate sulle regioni del nostro Paese
Io penso che la Conferenza del Stato Regioni sia il luogo naturale per delineare all'interno di quell'organismo meccanismo di dialogo di confronto più specifico che con le regioni del sud deve essere attuato
Per una ragione molto semplice
Sia per la peculiarità delle regioni del Mezzogiorno ma anche e soprattutto perché all'interno
Di questo contesto noi abbiamo anche sulle cifre se vari programmi una disponibilità finanziaria totalmente e molto molto superiore a quella delle altre Regioni del nostro Paese quindi è evidente che la mole di risorse
Lei la i problemi che abbiamo di fronte l'esigenza di affrontarli in tempi rapidi non possono che portare in quel contesto individuare una prima formulazione secondo
Tema molto importante sul quale non ho una soluzione mediata proporre penso che sia giusto discuterne il tema
Le lo lo Svimez presenta
L'Agenzia dello sviluppo per il Mezzogiorno io dico che
Uno dei problemi principali se non il problema principale è quello della definizione degli interventi dallo progettazione dei tempi di realizzazione quindi il tema è assolutamente
Centrale importante e va affrontato con le modalità che verificheremo
Nel momento in cui si sceglierà
E questo posso già dire invece di condividono pienamente
La strada che dal rapporto emerge che è quella che per eliminare il divario per affrontare e quindi ridurre il divario
Che c'è fra le due parti e paesi del tema delle infrastrutture è un tema centrale il differenziale dal punto di vista della quantità delle risorse sotto gli occhi di tutti abbiamo la necessità evidentemente
Di trovare una modalità per affrontare questo problema negli incontri che pure abbiamo fatto perché si parlava dei luoghi e del fatto che non c'è da discutere invece
Non abbiamo avuto una serie di confronti stiamo compiendo un percorso comune se non ricordo male nel senso che abbiamo incontrato nei giorni scorsi tutti i Presidenti di Regione con le rispettive strutture abbiamo fatto un'analisi della situazione
Diciamo che un termine io non lo condivido ma i problemi ci sono e sono tanti e sono grandi perché se noi pensiamo che il FAS due mila due mila sei
Ha una percentuale di spesa ognuno metterà il suo dato uno dei suoi dati ma complessivamente il FAS due mila due mila e sei a una percentuale di spesa pari al quaranta per cento
Delle risorse questo dato è un dato che nel Mezzogiorno tocca anche punte molto più basse io penso che sia scusatemi non so se questo è
Una polemica politica ma un dato di riflessione dal quale non possiamo prescindere così come non possiamo prescindere da un'altra considerazione che è quella collegata all'utilizzo delle risorse della precedente programmazione comunitaria all'interno del quale legittimamente
Con il termine adeguato quello dei progetti coerenti ma sostanzialmente dei progetti sponda quindi rendicontazioni finalizzata abbiamo una cifra che
Viaggia intorno ai dodici miliardi di euro di risorse che sono da rispendere che non sono state spese precedentemente sostanzialmente utilizzando il meccanismo dei progetti sponda può essere utile alla polemica utilizzare il tema
Che la responsabilità è anche delle amministrazioni centrali io penso che non sia utile alla polemica perché
Per ribaltare il tema dire che è colpa anche l'amministrazione centrale non risolve il problema
Dire che c'è un sistema che fatto complessivamente che a queste criticità penso che sia un modo più corretto per affrontare questa questione però evidente che su questo tema noi non possiamo
Sottovalutare il fatto che se sul FAS e che abbiamo questa situazione
Se sulle risorse della vecchia programmazione comunitaria abbiamo una percentuale di risorse disponibili così alta quindi non spese che siamo altri nel pieno di un programma comunitario dove grazie
Alle le più due
Lo dico in modo più tranquillo e più commestibile comprensibile grazie allo spostamento della rendicontazione della gran parte del risorse al trentuno dicembre due mila undici non corriamo grandi rischi come Paese
Diversamente avremmo avuto grossissimi problemi e che siamo fermi ad una percentuale dal cinque al sette per cento sostanzialmente dopo il primo triennio della programmazione due mila sette due mila tredici se non vogliamo mettere sul tavolo questi problemi non vogliamo ripartire
Da questo punto rischiamo di
Discutere di tutta una polemica che può anche andare bene
Anche perché mi rendo conto che tutte queste cifre alla fine rischiamo di essere difficili da trovare una
Collocazione su un grande titolo
Giornalisticamente efficace quindi su una prima pagina mentre se andiamo su una contrapposizione
Che quella sulla quale ci sollecitano riusciamo a dare il meglio di noi polemizzando ma allontanando l'affronto il tema i temi che dobbiamo invece affrontare in modo serio e costruttivo su questo c'è
Anche il tema della
Ricognizione che stiamo facendo e che completeremo entro il mese di luglio una ricognizione che ci deve portare a capire
Perché non sono state spese una parte di risorse perché la stragrande maggioranza degli interventi e sotto i venticinque milioni di euro perché ci sono molti interventi che sono ancora fermi sotto il dieci per cento di realizzazione a distanza di tanti anni
Perché ci sono addirittura caso limita negli interventi non ancora programmati relative al FAS due mila due mila e sei
Vogliamo inserire che è un tema
La polemica sul FAS due mila sette due mila tredici facciamolo
Io penso che sia giusto entrare nel merito discutere dei tredici virgola sette miliardi di euro che dal FAS due mila sette due mila tredici sono stati tolti per una serie di emergenze ne cito alcune
L'Abruzzo il interventi per i rifiuti e della Campania e anche gli ammortizzatori sociali gli altri sono interventi inferiori discutiamo anche di questo ma non possiamo pensare di spostare il tiro dalla discussione
In una idea di semplificazione la quale attesta basta andiamo a polemizzare col Governo perché c'è la lega che contro il Sud e mettiamo tutta questa polvere sotto il tappeto un affrontando le questioni
Che invece dobbiamo affrontare in modo serio perché sono lì i problemi che si annidano e che pongono uno dei limiti fondamentale rispetto al Mezzogiorno d'Italia
Vogliamo parlare di quello che rapporto ci consegna e da anni sul livello di crescita dei i servizi al cittadino
Parliamo di questo
Parliamo di
Rifiuti parliamo di acqua parliamo di sanità te parlare alcuni di questi aspetti perché i comportamenti virtuosi e viziosi sono anche questi
Sono quelli per esempio di Regioni sulle quali oggi di impegno deve essere da parte dei Presidenti non invidio certamente Caldoro Scopelliti su questo fronte
Di insegni insegnare un percorso che degrado Regione piena
Di debiti rispetto ad una gestione dissennata
Così come penso che sia anche importante fare una riflessione quando parliamo di queste questioni sul fatto che alcune di queste regioni hanno sforato il patto di stabilità
Io non voglio fare una polemica gratuita ma il tema del patto di stabilità è un tema che dobbiamo affrontare in modo serio oppure lo vogliamo lasciar perdere tanto e
Uno psicologo se non è che non ci riguarda tanto poi si vede quello che accade vogliamo discutere per esempio sul fatto che
Questi comportamenti hanno portato alcuni Paesi ad una degenerazione e quindi ad una incapacità di gestione al default
In alcuni casi con gli interventi comunitari vogliamo porci il problema del perché
Oggi
Non possono essere utilizzati
Delle risorse per investimenti evidentemente perché nella prima parte dell'anno
Nel rapporto spesa corrente Investimenti lo sforamento del patto di stabilità è stato raggiunto perché la spesa corrente è cresciuta cresciuta per sulla cresciuta e oggi c'è poco spazio per gli investimenti
Serve mettere questo come tema di confronto io non penso che questo possa essere un tema serio sul quale confrontarsi
Se poi vogliamo discutere sulle modalità con le quali riorganizzare la spesa
FAS fondi comunitari e con la quale delimitare gli aspetti relativi al patto di stabilità
Possiamo e dobbiamo anche farlo ma partendo però da quei comportamenti virtuosi ai quali faceva riferimento Stefano Caldoro che sono indispensabili che sono non il dato di partenza di una Regione
Ma che sono dei comportamenti che devono mettere in condizione di una Regione di poter uscire dalle secche
Del dramma finanziario nel quale si ritrova perché di questo stiamo parlando o non vogliamo dire nulla sul fatto che nel Mezzogiorno d'Italia ci siano diversi diversi miliardi di euro di deficit sulla sanità
E voglio che questo è un tema che vogliamo affrontare oppure è un tema che vogliamo lasciare fuori dalle considerazioni che facciamo qui perché non ci conviene affrontarlo
Vogliamo dire che
Si è fatto riferimento all'aumento dell'IRAP che questi deficit vengono ripianati utilizzando ingenti risorse del bilancio autonomo delle Regioni
E con l'aumento della tassazione a livello regionale che mette in condizioni le imprese o i cittadini di quel territorio di avere
Questo deficit ulteriore sono questi i temi che sono sul tavolo e che ci possono dare o meno la credibilità per affrontare le questioni anche rispetto alla parte rivendicazioni sta ma se la mettiamo sul tavolo esclusivamente la parte rivendica azionista
Ritrovando una unità di intenti che serve a individuare una polemica io personalmente per quel poco che posso dare come contributo in questa direzione non ci sto non lo condivido perché nel Mezzogiorno abbiamo bisogno di una vera linea di demarcazione
Che possa stabilire realmente che cosa è come fare su alcune voci del bilancio pubblico che non sono più in alcun modo gestibili delle condizioni delle modalità che sono state gestite fino ad oggi questo è il tema
La quale dobbiamo partire come riflessione su questo tema c'è amico e Vito De Filippo la disponibilità a confrontarsi e a verificare queste questioni perché io capisco che tu ci porti i numeri positivi del Bilancio per attuare
Gione come elemento di riferimento ma se il ragionamento che tu hai rivendicato non lo attuassimo con quella chiarezza all'appalto è fatto
Ferimento io penso che gli altri Presidenti di Regione sui intorno a questo tavolo si alzerebbe esse andrebbero nel senso che non sarebbero nelle condizioni di poter rispettare
Quei parametri e quale tu hai fatto riferimento a questo lo dico perché
La entità della manovra
E la responsabilità che deve accompagnare questo percorso parte alcuni dati sento il tema del trasporto pubblico locale sarei interessato a capire
Quale regioni hanno rispettato l'accordo che con la Finanziaria Prodi nel due mila e sei due mila sette fu fatto che prevedeva un aumento di trasferimento finalizzato al settore del trasporto pubblico locale sull'accisa
Se poi dovessimo scoprire
Che molte Regioni opera buona parte di questa Regione l'hanno fatto questo tema è un tema che ci consente la polemica rispetto alla manovra o che ci pone un elemento di riflessione ancora più ampio
Rispetto a questo tema e i lati averlo o non aver rispettato il patto di stabilità per diversi anni è un tema di riflessione oppure è un tema che ci consente di poter rivendicare a prescindere e basta
Dicendo che non si possono utilizzare le risorse ecco io penso che
Tutti questi punti
Magari al netto di alcuni
E termine che io personalmente non condivido ma il concetto la riflessione potrebbe essere
Adeguata io cosa ho detto a Tremonti vi faccio una confidenza
Qualcosa ho detto Vitor della gli ha regalato un aggettivo dietro al quale faranno una polemica che proverà con la quale proveranno allontanare
Il merito delle questioni con al netto di questo aggettivo io penso
Di questo termine io penso che sia importante tornare al merito delle questioni e parlare di tutta una serie di situazioni sulle quali c'è bisogno di un confronto serio per evitare che
E veramente
Io invito
A farlo più di qualcuno che gli atti che lo Svimez molto diligentemente fa ogni anno possono essere letti come un paradosso negli anni successivi
Perché io ho partecipato ad alcuni dibattiti dello Svimez in alcuni anni e leggere oggi dai gli interventi di qualcuno in quella fase rispetto poi accomandata finire sinceramente
Lascia molte perplessità e molti dubbi io penso che sia molto utile e opportuno cercare di individuare realmente un percorso che trova
Anche questo lo dico in netto dissenso rispetto ad alcune cose che ho ascoltato nel federalismo un punto di attuazione concreto e positivo
Perché il federalismo non è vero così come è stato detto che stabilisce i principi generali il federalismo stabilisce in modo molto chiaro avendo collaborato a scrivere il testo
Che vi è in modo evidente la perequazione integrale in capo allo Stato e quindi verticale e non orizzontale fra Regioni
Al cento per cento per le tre materie fondamentali sanità assistenza e istruzione e c'è anche un trattamento quasi analogo sul trasporto pubblico locale questo mette insieme
Sostanzialmente la quasi totalità del bilancio della Regione se è vero questo noi dobbiamo cercare di comprendere che
Il principio di responsabilizzazione che viene attivato
In questo contesto deve essere poi realizzato anche nei comportamenti diversamente noi rischiamo di fare anche qui una polemica che non entri nel merito
Dicendo cose che voi non corrispondono alla realtà dei fatti quando verranno fuori i decreti di attuazione del federalismo su quello discuteremo perché
Si parla della manovra o si parla dei costi standard
Diciamo però
Che a fronte di centosettanta miliardi di euro circa di trasferimento che il Governo fa nei confronti delle Regioni
Cento e sei sono sulla sanità e diciamo pure che qualche mese fa il Governo ha integrato il fondo sanitario da centodue a centosei miliardi
Che non vengono toccati da questa manovra dico questo perché perché quando vengono individuati i rischi sui servizi dobbiamo anche ben centrali
Che poi la manovra sia consistente che la manovra intervenga in modo serio e responsabile sulle principali voci di spesa un altro fatto sul quale penso sia
Cessare o confrontarsi ma confrontarsi all'interno di un quadro che è quello che emerge in modo molto evidente dalle cose che abbiamo detto soprattutto e chiudo su questo
Insomma tutto su alcune considerazioni che sono state sinceramente fatti che io personalmente non posso in alcun modo condividere
Non si può ignorare il fatto come dicevo prima che si sfora regolarmente il patto di stabilità
Che si fa qualche miliardo di euro di deficit sulla sanità e che su questo poi si cerchi di ribaltare il tavolo creando una polemica al Governo centrale
Perché se i conti sulla sanità fossero in ordine molte Regioni almeno non sul pregresso almeno sulla gestione annuale non fossero di
Diverse diverse centinaia di milioni di euro annuali la soluzione rispetto anche alla manovra ci sarebbe perché anziché coprire quella
E quel deficit con risorse aggiuntive si potrebbe fare quel contenimento della spesa necessario che in termini sia di sprechi che è di interventi non necessari potrebbe essere portata avanti
La su questo penso che si giochi una battaglia che io penso nel Mezzogiorno pur nel rispetto delle posizioni vada delineata in modo molto chiaro dar battaglia e fra l'idea
Di volerlo non toccare nulla di tutto ciò che abbiamo detto e quindi difende dei totem che porta inevitabilmente allo sfascio dal punto di vista finanziario organizzativo così come già accaduto
In diverse realtà e l'alternativa di mettere una azione che punti in modo molto chiaro a un percorso di innovazione che non è semplice
Perché è chiaro che non è semplice percorso di modernizzazione ed innovazione
E molto delicato ed è un percorso che tocca sicuramente contesti e aspetti decisivi anche e soprattutto del consenso e qui penso che ci sia la necessità di stabilire una linea netta di demarcazione
Che nel Mezzogiorno può costituire una novità assoluta e che io penso sia la strada che dobbiamo insieme cercare di percorrere per poter dare quei risultati
Se c'è la volontà di affrontare le criticità nella doppia lettura e un conto se l'idea è quella invece di raccontare che va tutto bene salvo la parte delle risorse aggiuntive che non vengono dati in una ricostruzione
Che sarà anche utile in qualche convegno scientifico che dovremo fare nel prossimo anno per celebrare bene storicamente i centocinquanta anni
Per l'unità del nostro Paese ma senza mettere affianco una riflessione su come porci il problema di riallineare
Questa differenza che oggettivamente c'è rischiamo di fare un lavoro utile dal punto di vista retrospettivo ma molto meno utile dal punto di vista della prospettiva io penso che ci voglia non solamente una
Diagnosi profonda ma anche una terapia d'urto che nel Mezzogiorno superi anche quelle condizioni di contrapposizione strumentale che non ci aiutano e che invece devono essere
Viste con un'idea completamente differente su questo io mi auguro
Di poter lavorare positivamente con anche con lo Svimez in questo mese chiuderemo la fase ricognitiva delle risorse FAS
E comunitarie e nel mese di settembre passeremo alla fase propositiva questo lo faremo con le modalità di dialogo di confronto che abbiamo già attivato in questi giorni nel quale ho incontrato tutti i Presidenti di Regione
Singolarmente per avere con loro una verifica sulle peculiarità regione per regione della situazione e insieme con le Regioni troveremo le modalità per far sì che quei punti indicati nel rapporto dello Svimez
Cosa fare come farlo dove farlo possano trovare una immediata risposta penso che in questo modo daremmo anche
Una risposta positiva e interpreteremo almeno dal mio punto di vista al meglio il rapporto che oggi è stato presentato grazie
Grazie al Ministro Fitto e grazie a tutti voi per la partecipazione l'attenzione
Appuntamento
Al prossimo