"Riforme delle autonomie locali e governo delle grandi città'"

E
I senatori della riforma delle Autonomie locali considerando che il Senato era ormai un come dire un antesignano nella riforma aveva raccolto molte esperienze perché da dieci anni si occupava di riforma delle Autonomie locali sapeva tutto sembrava più opportuno che lì iniziasse
Non dico il secondo decennio discusso con l'uso del termine alla insomma il cammino legislativo per la riforma
In seguito le cose sono cambiate in Senato a come dire approvato un senso di difficoltà proprio quasi intrinseca dei di fronte a questo primo per la verità questo detto fra parentesi quadra quella che non si riproduce dei testi pubblicati i senatori hanno anche temuto che la camera affrontasse il tema del bicameralismo
Dal punto di vista di chi diminuisce le competenze del Senato e hanno chiesto che si scambiassero i compiti e quindi noi all'inizio ottantotto abbiamo iniziato abbiamo cominciato l'esame
Delle proposte di legge sulle autonomie locali aveva prima dato che io voglio ricordare questo
Non è esatto e non corrisponde al vero
Che la riforma che oggi è di fronte alla Camera
Abbia occupato a breve tempo di elaborazione e sia stata discussa quindi a tappe forzate
Perché la discussione in Commissione è cominciata il mese di marzo di quest'anno
Esattamente il contrario il dieci di marzo di quest'anno considerando che si è conclusa la fine di luglio voi comprendete che il tempo è stato sufficiente
A meno che non si considerino i tempi parlamentari di alcuni mesi come tempi
Troppo stretti ma allora presso corrisponda la concezione del Parlamento tipo parlatorio e invece non è così perché il Parlamento è il luogo dove si si decide e ci si assume la responsabilità delle decisioni
E cominciare a questa discussione secondo dato che voglio riferirmi perché anche questo al suo rilievo e penso che il ministro Gava quando sarà il suo turno di parlare a questo convegno ad ammetterlo lealmente
Discussione cominciata senza il disegno di legge del governo
Perché questo disegno di legge non era stato presentato
La nostra commissione ha sempre reagito con molto rispetto per i compiti del governo le sue responsabilità però non si è mai fatta fermare dal fatto che il Governo fosse presente con la sua proposta quindi noi siamo andati avanti e in una certa seduta e lascerò poi la documentazione completa ai curatori degli atti del convegno vocetta seduto
Abbiamo fatto sapere al Governo e che o governo presentava il disegno di legge più volte annunciato ma mai partorito o noi avremmo concluso l'esame facendo il testo senza tener conto dell'opinione del governo visto che questo premio non erano mai stante condensate in un testo ufficiale dopo questa dichiarazione dopo un paio di settimane è arrivata il testo del governo e quindi siamo potuti giungere alla conclusione
Della fase referente ma tra questi due episodi
Vi è stato un fatto di un certo rilievo che io devo ricordare però devo ricordare a me stesso e ad alcuni autorevoli colleghi che sono qui con noi a confrontare l'opinione su questo tema
Ne sei maggio avuto poco alla Camera e al Senato una brevissima discussione breve come tempo molto intensa e impegnata sulle riforme istituzionali
Conclusa al Senato dal Presidente Spadolini alla Camera dalla presidente Iotti
La presidente io che nel concludere il dibattito alla Camera sulle riforme istituzionali
Ha ricordato evidentemente d'intesa con tutti i gruppi parlamentari perché i presidenti delle Camere quando parlano verificano le loro opinioni con i gruppi che la principale è la culla della Costituzione repubblicana era proprio la nuova legge comunale e provinciale e che quindi questa dovesse essere la principale priorità della Camera non solo ma ha pubblicamente invitato la Commissione affari costituzionali a concludere l'esame iniziato in fase referente
Entro possibilmente disse alla Presidente otto entro il mese di luglio dall'ottantotto
E quindi noi ci siamo mossi con questa autorevolissima
Parola incoraggiamento non voglio dire di ammonimento per l'incoraggiamento per i nostri lavori
Da questo lato ci siamo mossi quindi con lavarlo più autorevole che la Camera dei Deputati possa esprimere che quella parola sul presidente confortati poi dalla nostra convinzione che questa era ed è effettivamente una priorità assoluta
Nelle decisioni di un Parlamento
Repubblicano ha pochi anni di distanza dal due mila che ancora nella sua struttura istituzione questa nostra Repubblica una legge comunale e provinciale
Chiedi saputo non di questo secolo che sta finendo ma nel secolo che lo ha preceduto secondo la procedura
Naturalmente si sono dovute superare alcune difficoltà
Vi sono stati i partiti che hanno preannunciato per loro proposte chiedendo che si attendessero queste proposte per concludere l'esame
E non abbiamo atteso un tempo ragionevole ma poi abbiamo dovuto concludere
E per la verità ancora oggi queste proposte non sono state non sono sono preannunciati io mi auguro che avvengano prima dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge perché terzi saranno solo un contributo pro memoria come si dice
Abbiamo voluto affrontare difficoltà che venivano dal fatto che
Disegno di legge governativo scelto come testo base era l'espressione di una cultura tipicamente ministeriale e questo lo dico nel modo più obiettivo possibile perché è giusto che sia così
No questo doveva essere considerato
Con la necessità di tener conto che la legge comunale e provinciale serve alla comunità civile deve avvalere sì dell'operato degli organi dello Stato dei prefetti degli amministratori
E lo dico in modo assolutamente convinto
Ma non deve essere fatta per questo
Deve essere fatta per esprimere gli interessi della comunità civile
Io credo che
Il risultato che si è raggiunto è un ottimo
Come dire
Documento di lavoro per la decisione della Camera
Altri lo saranno meglio e più ricco io potrei fare
Sotto il profilo scientifico e sotto il profilo operativo quelle che sono le trame specifiche nel disegno di legge sulle autonomie locali io vorrei però ricordare alcuni punti
Che sono frutto
Del lavoro parlamentare
Lavoro che non è stato un lavoro
Come dire
Diverrà discussione e di mero confronto fra le contrapposte tesi
è stato un lavoro che ha prodotto decisione politica
Spesso associando gruppi superiori che sono fuori dalla maggioranza di governo
Tanto da modificare profondamente il disegno di legge governativo di partenza
Dal confronto
Tra il disegno di legge del governo e il testo che si è poi alla fine ha definito e che ora a gennaio sarà discusso dall'Assemblea dalla Camera voi potrete misurabile il cammino che se il percorso
Cammina notevole e io qui desidero dare atto
Al ministro degli interni di non avere ostacolato
Questo cambiamento
Devo dare atto al ministro degli Interni
Di non avere quasi mai opposto un rifiuto
Ad accettare che le sue proposte venissero modificate in base a vedute diverse che prevalevano dalla commissione
E credo che questa disponibilità del governo nel suo insieme vi sarà nel dibattito parlamentare e ad ogni modo è compito della commissione che sarà presente nel dibattito parlamentare
Che era come se no non è un ufficio studi è un organo politico dalla Camera quindi sarà presente nel dibattito parlamentare alla riscossione della decisione
E garantiva che questo tipo di impostazione continui
Anche perché
Con la recente riforma dei regolamenti parlamentari con la introduzione del voto palese
Parlamento su queste questioni il dibattito è molto più franco libero limpido di quanto non fosse all'epoca in cui si votava con la mano sotto il tavolo questa credo che quando seduto con la mano sotto il tavolo
Addio alla ventura che vanno decisione politica non al confronto delle quali sono i punti sui quali io mi permetterei raccomandare l'attenzione dei partecipanti a questo convegno riguardo alla nuova legge comunale e provinciale e il primo punto
è una forte rivalutazione
Dell'autogoverno dei comuni
Dell'autogoverno economico
Le giunte provinciali amministrative ed eliminando i giovani sono trentun ricorda antiquario
Il Comune anche la possibilità dico Vernarelli sulle norme cosa che non era mai avvenuto prima
Poi torniamo parate
Alla democrazia comunemente che è stata la prima e solitaria Formai democrazia del nostro Paese ai tempi in cui il concetto di rappresentanza nemmeno esisteva
Comunicando una larga potestà statutaria e questa larga potestà statutaria inciderà moltissimo sulle opportunità naturalmente questa è una sfida
è una sfida che io
Vi assicuro mi auguro con tutto il cuore che i comuni del nostro Mezzogiorno sapranno raccogliere bene
Perché vi è stato un argomento che io qui a Napoli voglio ricordare che è stato apposto
Al questa concezione che poi è prevalsa di larga autonomia statutaria facendo così aumenta lo scalino tra nord e sud si è obiettato si è tentato di obiettare perché nel Nord sapranno
Governare bene i loro poteri di autogoverno e procacciarsi ottimi strumenti per tutelare i propri interessi istituzionali mentre nel Sud le cose non andranno a questo modo
E quindi il rischio è di avere un doppio regime
Avanzato e forte in certe zone del Paese più debole e più recessivo in altri e quindi è una sfida
è una sfida che io sono convinto questa città suoi amministratori tutte le altre municipalità del Mezzogiorno sapranno raccogliere bene
Non questi argomenti l'abbiamo scacciato dal tavolo dalla commissione Affari costituzionali quell'orrida scacciare poi dal tavolo dalla realtà sociale del Paese quando la legge andrà in porto
Un secondo elemento che voglio ricordare la non razionalizzazione ma
La concezione profondamente moderna delle funzioni degli organi del Comune
La Giunta sindaco la Giunta consiglio comunale liberando da dire liberando condizione diversi organi di quelle che sono le attuali regole che ne imprigionano quasi interamente le effettive capacità di decidere
Una volta una profonda modifica del regime dei controlli
E un quarto elemento io vorrei ricordare
Un rafforzamento indiretto ma non meno sensibile per questo fatto della posizione del Comune rispetto all'ordinamento regionale
Come molto più forte che nasce dall'idea di questa legge saprà non voglio dire difendersi l'invadenza della Regione ma cooperare meglio con la Regione per l'espressione dei suoi interessi e per la valorizzazione delle sue opportunità e badare questo non è un problema secondario rispetto a tutti gli altri problemi che pesano e pesano sulle autonomie locali
Aggiungo subito prima di conclude sperando di aver abusato troppo del tempo dalla presenza di tutti noi
Che
Noi lasceremo aperto
Il confronto durante il dibattito per la
Non solo questo convegno ma tutte le altre iniziative che si pongono infine di entrare nella discussione
Dal Parlamento saranno bene accolte anzi noi più indolore invitiamo tutti quelli che hanno qualcosa da dire di giusto ed interessante di dirla perché saranno ascoltati dovremo in modo uniforme le occasioni
Invece le circostanze utili perché tutto questo sì Ravasi dentro la DC sono dalla mente quando parliamo di posizione aperta su questa legge non intendiamo affatto che questa apertura si canta
Nel palazzo di Montecitorio tra i gruppi parlamentari e basta noi siamo interessati invece a tenerla aperta nei confronti del Paese e delle sue istituzioni più rappresentativa tra le quali certamente un posto di primo ordine occupa il consiglio comunale
Che si riunisce in questa splendida sala dei baroni
Questa splendida sale
La seconda non senza voler fare questo
E badate anche qui centrata dalla vicenda politico parlamentare anzi io direi che è entrato in modo sputo forte
A tutto quello che abbiamo ricordato molto rapidamente per cenni
Che cospira giudicare non rinviabile la riforma la nuova legge comunale e provinciale
E che riguarda l'intero Paese evidentemente io vorrei aggiungere
Io vorrei aggiungere una elemento che invece specifico del Mezzogiorno
La crisi
Che in quarant'anni abbiamo visto crescere paurosamente tra il corpo di vestito
Tra la comunità civile e la sua legge
Regolatrice
Tessuto si è fatta molto più acuta
Non solo perché il Comune destinatari i maggiori domande per la condizione sociale in cui ci troviamo tutti nel suo
Ma anche perché
I peccati mortali del politica meridionalista di questi quarant'anni
E tutti sono stati e sono peccatori
Tutti nessuno escluso
Sono stati pagati in termini molto salati proprio
Dalle comunità nel Mezzogiorno
Mentre noi discetta mammo
Nel decennio
In cui i padri senatori
Non voglio non voglio avere voglio fare incidenti diplomatici con colleghi senatori Enzo
Qualche volta è capitato anche a me deputati di scambiare l'aula parlamentare per una tavola rotonda
Cantù questo peccato mortale
Ma dico in quei dieci anni in cui si dice è stata senza concludere
Nel frattempo
La politica meridionalista continuano a macinare intervento straordinario su un intervento straordinario
Di lasciava decadere lo Stato
E faceva crescere
Il surrogato dello Stato noi napoletani sia Boni bevitori enti Di Turi di caffè possiamo capire quanto e insufficiente scoraggiante deludente surrogato rispetto a un buon caffè
Ristoro il corto ecco questi dieci anni questo è successo e in questi ultimi mesi mentre
Noi stavamo al tentare disegnato al meglio la fisionomia dell'autonomia locale alcuni scellerati decreti
Si sono abbattuti su importanti aree metropolitane meridionali
Giocando sui anche dal fatto
Che le strutture istituzionali di quelle autonomia locale non reggevano
E io l'ho definito in Parlamento scellerati decreti quindi sono legittimata ripetono anche qua
Celebrati i decreti c'è stato il sindaco di una grande città meridionale
Che è venuto in Parlamento a chiedere quel decreto
Il quale decreto toglieva quel comune importanti poteri importanti responsabilità abboccando nel governo
E quindi togliendo a quel comune
Dopo che lo stesso corridoio ceduta
Il potere di decidere questione fondamentale per la condizione del territorio e quindi per la sua realtà politica perché quando un Comune dona
A Briga volontariamente chiede che gli si tolgano poteri di governo del proprio territorio ma che comune e più che Comune e più serve solo a a regola qualche questioncella del personale o per le cerimonie pubbliche
Ed era una condizione quasi obbligata perché quando le strutture le leggi la condizione in cui si trovano i municipi è quella che può anche essere obbligatorio chiedere
Un intervento sostitutivo ecco perché c'è un motivo supplementare drammatico
No tra l'altro
Continuando nata nel dissi questo comune era immerso è immerso in una realtà di regione a statuto speciale in cui poi i poteri sono particolarmente penetrante decisi
Allora quando questo avviene non credo che siamo al di là del segno in termini di compatibilità democratica delle istituzioni ecco perché e concludo
Io sono convinto che il mezzogiorno a tutti i motivi che adesso d'Italia che chiedere subito
La nuova legge comunale e provinciale e qualche grave motivo in più che è legato alla propria condizione e alle proprie difficoltà di parte importante decisiva e vitale dell'intero Paese grazie
Grazie onorevole il presidente della commissione Affari costituzionali professor Labriola desidero rivolgere un pubblico ringraziamento al dottor Persico capo di gabinetto del sindaco
Per lavoro che ha svolto in fase di elaborazione in fase di realizzazione questo convegno desidero salutare il segretario generale dottor Martino il ragioniere capo del comune Tor Bassolino la dottoressa Mazza il direttore generale del personale dottore spagnolo desidero comunicare la presenza dell'assessore
Limato la la parola ad Andrea Jeremy onorevole Andrea Jeremy ecco per lunghi anni amministratore della la città di Napoli
E da sempre credo impegnato nel movimento operaio quale militante del Partito comunista italiano
Beh sì come si sana le norme relative al governo delle aree metropolitane sono state stralciate
Dal testo del disegno di legge sul nuovo ordinamento delle Autonomie che la Commissione affari costituzionali della Camera al licenziato per l'Aula quest'estate
Con l'intesa di riesaminare la questione nel comitato dei nove
E queste già a mio avviso il segno preoccupante di una difficoltà seria
Se tuttavia nel comitato ristretto in Aula dovesse prevalere la crisi
Che circola insistentemente di accantonare definitivamente questa materia per affrontarla in tempi diversi
Con un altro strumento legislativo
Allora per quanto ci riguarda ci troveremmo di fronte ad una decisione grave
Che svuoterebbe il significato di una legge già per molti versi inadeguate insoddisfacente
D'altronde la proposta di cito testualmente porterò come elementi documentazione una serie di altre citazioni di valutazioni d'altronde la proposta di rinviare una più articolata definizione della forma di governo dell'Area metropolitana ad una legge ad hoc
Limitando per uno lo sforzo del Parlamento ad indicare le caratteristiche generali dell'Area metropolitana
è stata avanzata formalmente dall'onorevole soldi tutte la Democrazia Cristiana nella seduta conclusiva della Commissione affari costituzionali di mercoledì ventisette luglio
Perché a suo avviso l'elaborazione della cultura giorni giuridica e politica non appare ancora adeguata al bisogno di riordino delle aree metropolitane
E la Democrazia Cristiana e consapevole che ogni soluzione che venisse prescelta adesso non potrebbe che apparire provvisoria inoltre secondo il relatore Ciaffi
Sempre testualmente il disaccordo sulle soluzioni da adottare nella materia delle aree metropolitane totale e allo Stato si rischierebbe di risolvere il dibattito in una nera schermaglia procedurale
L'esistenza di punti di vista assai diversi all'interno della stessa coalizione di governo è confermata dal fatto io credo che a questo si riferisse Silvano Labriola
Che il Partito repubblicano dopo aver presentato una propria proposta di legge sul governo delle aree metropolitane
L'altro giorno ha preannunziato addirittura la formalizzazione in Parlamento di una organica proposta di riforma complessiva delle Autonomie locali e ciò a testimonianza del nostro dissenso ha dichiarato il capogruppo onorevole Del Pennino dal momento che quella discussa nella commissione Affari costituzionali e arretrata e burocratica
La profondità del disaccordo lo stato delle cose è confermata dalla posizione del gruppo comunista
Che non riconosce alla proposta del governo e al testo elaborato dalla maggioranza in Commissione il valore di una legge di riforma
Per l'inadeguatezza o la mancanza di risposte alle esigenze delle Autonomie all'interno della legge e nei suoi dintorni per dintorni intendo dire il quadro complessivo politico e legislativo che si riferisce ai comuni alle regioni
Dall'ordinamento appunto delle aree metropolitane al superamento delle regole dei controlli e dei vincoli rigidi e indifferenziati che oggi soffocano le Autonomie alla tendenziale equiparazione del rapporto di impiego pubblico e del rapporto di impiego privato
Alla netta distinzione dei confini tra politica e amministrazione ad una riforma reale della finanza locale
Ad un nuovo sistema elettorale che consenta ai cittadini di scegliere preventivamente col voto la qualità sì uno il sindaco destinati a reggere i comuni io ho detto dentro nei dintorni perché per quanto mi riguarda
Riterrei sbagliato immaginare tutto questo dentro allora legge di riforma delle Autonomie questo è chiaro
A questi nodi ancora irrisolti fa riferimento la insoddisfazione critica dei comunisti peraltro il richiamo agli stessi punti appare anche in documenti e indizi concordati tra forze politiche diverse
Penso all'ampio ordine del giorno approvato al comune di Bologna il diciassette ottobre scorso dei gruppi della DC del PC del PRC e del Psi penso alle elaborazione dell'ANCI
Detto tutto questo va però ricordato che il gruppo comunista e la Sinistra indipendente mi riferisco sempre al dibattito della seduta conclusiva della Commissione Affari incostituzionali ritengono in ogni caso è anche qui apro virgolette
Le varie posizioni che le varie posizioni sono contraddistinte da un atteggiamento problematico
Da un atteggiamento problematico e per ciò stesso comporta l'assenza di una loro difesa rigida e accanita per facilitare la ricerca di una soluzione comune
In quanto noi riteniamo che occorra sollecitamente in Parlamento andare discutere e decidere su questa legge che a nostro avviso è uno dei cardini fondamentali di tutta l'impalcatura delle riforme istituzionali
Anche l'onorevole Labriola mi scuserà la citazione dal momento che
Come presidente la commissione ha svolto un ruolo fondamentale nella sua qualità di presidente appunto ha sostenuto che non si è stati in grado di assumere una determinazione non già per una contrapposizione tra le parti ma per un difetto di maturazione del problema
Lo stesso Ministro degli Interni onorevole Gava ha ricordato l'atteggiamento problematico l'apertura del dibattito assunto nella sua relazione sull'intero disegno di legge e in particolare sul tema delle aree metropolitane
La situazione rimane per noi dunque aperta
E confronti come questo di oggi promosso dal Comune di Napoli possono contribuire alla individuazione e all'adozione di soluzioni positive
E rapide possibilmente
Sapendo tuttavia che bisogna fare i conti con una corposa e pesante tendenza generale in atto nel Paese
E con una viscosa singolarità istituti istituzionale specificamente presente nell'aria napoletana e da tempo ormai lungo
Che oppongono resistenza e contrasto all'affermazione di una linea di innovazione di sviluppo dell'autonomia e dei poteri locali
Della democrazia e dell'efficienza amministrativa entro la quale si colloca appunto la ricerca di nuove forme di governo delle aree metropolitane
Mi riferisco per il primo aspetto riprendendo un'osservazione di Silvano al rapido e diffuso trasferimento del governo delle città e del territorio dal sistema delle Autonomie locali ai vertici dei ministeri e della burocrazia statale
Di fronte alla crisi delle istituzioni e della pubblica amministrazione anziché procedere con celerità e determinazione sulla via della riforma e del potenziamento dei comuni e delle regioni
E alla sperimentazione di nuove forme come si dice di democrazia governante
Avanza un indirizzo politico e legislativo di surrogazione dei livelli decentrati dello Stato assieme alla deroga da ogni norma in regola di pianificazione e di programmazione
Partendo dalla domanda diffusa di risposte urgenti a bisogni concreti o da situazioni di più appunto disagio in particolari zone del Paese specialmente ai media il Mezzogiorno
Si è affermata direi una sorta di generalizzazione della legislazione straordinaria eccezionale e per singoli ambiti territoriali
Motivata con il preminente interesse nazionale di ogni problema anche piccolo e con la straordinaria necessità e urgenza delle soluzioni necessarie
A questo punto la mente corre ovviamente ai decreti per la Sicilia e la Calabria
Alla vicenda della costruzione in Campania e Basilicata
Alle sette gestioni fuori bilancio attualmente operanti nel Mezzogiorno ai tutte solo nel Mezzogiorno per l'amministrazione e l'attuazione straordinario di interventi il più delle volte assolutamente ordinari
Come il sistema intermodale faccio un esempio di trasporto nell'aria flegrea
Gestioni sulle quali la Corte dei conti ha steso una relazione di fuoco nel giugno scorso
Oppure alle a disciplina dell'intervento straordinario che nonostante le innovazioni contenute nella legge sessantaquattro
Continua a bypassare i comuni a limitare la competenza delle regioni e ad esaltare il potere assoluto del ministro per il Mezzogiorno titolare unico dell'autorizzazione per ogni minima spesa in queste regioni
E tuttavia non solo del Mezzogiorno si tratta
Perché gli interventi in sostituzione dei poteri locale in deroga alle norme di pianificazione e di programmazione hanno invaso ormai un insieme grande importante di leggi nazionali non meno di venti secondo i miei calcoli
Tra le quali quelle costitutive del Ministero delle a Lubiana e del ministero dell'ambiente i disegni di legge per il riuso delle aree industriali dismesse per i parcheggi per lo smaltimento dei rifiuti eccetera
Mezzogiorno e aree urbane non a caso qui sono più acute le difficoltà delle istituzioni dentro i tumultuosi processi di trasformazione dentro la massa esclusiva dei problemi irrisolti e qui è più accentuata la pressione di spinte accentratrici e anti autonomiste
E non si tratta solo di indirizzi neo autoritari che pure esistono e che vanno respinti con fermezza si tratta di orientamenti politici e culturali coi quali bisogna fare i conti in un confronto pacato e serio io vorrei proprio anche su questo terreno
Con stimolarlo questo confronto
Di orientamenti ecco il punto a mio avviso che considerano superato un sistema decentrato o pluralistico policentrico
Di fronte alla internazionalizzazione dell'economia della finanza dell'informazione e che presumono di governare la crescente complessità urbana e sociale attraverso la centralizzazione degli interventi
Io dico che invece no
Che il modello del governo fortemente accentrato del Bic il governo ne è in difficoltà dappertutto
Oltre una certa soglia dimensionale le grandi strutture si buca Tizzano tergo trasparenza ed efficienza
La società complessa a mio avviso non può essere capita Inter per tratte governata dal centro
La scomposizione delle domande sociali richiede risposte articolate e flessibili si impone la necessità di una programmazione decentrata scorrevole policentrica affidando al centro funzioni di sintesi di raccordo e di coordinamento
In questa ottica io penso che vada ricostruito un rapporto forte tra Stato e autonomie recuperando e sviluppando il concetto qui ci sono autorevoli ricercatori e scienziati in materia ripigliamo la questione
Recuperando sviluppando il concetto della direttiva e delle intesa presente nel DPR seicentosedici del settantasette e io dico prima ancora nel DPR otto due settantadue
E intuito addirittura a ben pensarci nel quarantadue per le materie urbanistiche territoriali nella legge
Mille centocinquanta
Un concetto smarrito e ribaltato in questi ultimi anni
Con il rifiuto della programmazione come terreno di verifica della collaborazione tra diversi livelli dello Stato e della pubblica amministrazione fondata sul consenso e sulla partecipazione nella distinzione e nel rispetto delle funzioni e dei ruoli
Ritengo che a costruire questo rapporto possa contribuire fortemente l'accordo di programma un istituti interessante e innovativo sperimentato in altre realtà europee a cominciare dalla Francia e dalla Germania
Introdotto in Italia con l'articolo sette della legge sessantaquattro sul quale ritornerò di qui a un momento
Il secondo aspetto col quale bisogna fare i conti e anche qua so di dire una cosa non solo scontata ma del tutto opinabile anche ai fini di un confronto culturale il secondo aspetto col quale bisogna fare i conti l'ha visto così viscosa singolarità dicevo
Viscosa singolarità istituzionale specificamente presente nell'area napoletana
Si collega strettamente al primo e si riferisce ai regimi commissariali previsti dal Titolo ottavo della legge duecentodiciannove per l'attuazione del programma straordinario di edilizia residenziale nell'area napoletana
E ancora aperta in Parlamento la vicenda del decreto legge giunto alla quinta edizione con alcune norme che dovrebbero avviare la conclusione del programma e non intendo riprendere qui il merito di quel provvedimento
Voglio solo ricordare ripetendo quanto ha già detto Silvano
Il giudizio pesante come un macigno espresso da Labriola nella commissione Affari costituzionali secondo il quale il decreto in questione si muove sulla via della completa deresponsabilizzazione delle Autonomie locali
E ripropone con particolare brutalità la cultura dell'intervento straordinario che ha prodotto forse da Hannibal maggiori dello stesso terremoto
Per quanto ci riguarda pur non avendo votato il provvedimento ne abbiamo sottolineato alcuni aspetti positivi relativi all'avvio di una traiettoria di rientro dai poteri straordinari ormai non più rinviabile
Dalla prescrizione dei pareri di congruità del consiglio regionale del consiglio comunale di Napoli su eventuali varianti dei programmi
All'interno tuttavia degli elenchi trasmessi a suo tempo al CIPE alla indicazione dei termini entro i quali queste variazioni sono consentiti al divieto di fare ricorso a varianti in corso d'opera che comporti omento dispensa e perizie suppletive eccetera eccetera
E però nonostante queste norme interessanti e queste cautele
è vivissimo in molti di noi il timore che a Napoli nella regione si possano dare alla istituzionalizzazione dell'emergenza e dell'assistenzialismo e alla eternit azione dei regimi straordinari
Questo vanificherebbe a mio avviso qualsiasi ipotesi di potenziamento dei comuni e di costituzione di un governo democratico dell'area metropolitana riflettiamo un attimo sulla speri in sa e la problematica di questi ultimi anni
Dopo una grande calamità una risposta eccezionale straordinaria anche per quanto si riferisce alle procedure ai poteri e spesso a mio avviso inevitabile e necessaria
Ma non può andare oltre la prima fase della effettiva emergenza
Nel Belice il periodo meno limpido e di maggiore confusione paralisi ha coinciso con la pienezza di poteri straordinari accentrati nell'Ispettorato delle zone terremotate dal sessantotto al settantacinque
E l'inizio di una svolta positive realizzatrice sì avuto nel mille novecentosettantasei con l'entrata in vigore della legge centosettantotto che ha reinserito i comuni nel processo della ricostruzione
Nel Friuli che rimane il punto più avanzato tra diverse esperienze della ricostruzione l'opzione il pieno funzionamento delle Autonomie dell'autogoverno addirittura sfiorato il rischio di una troppo orgogliosa teorizzazione del fare Dassi di quelle popolazioni
Nell'aria napoletana
E qui soldi aprire per esempio un fronte tra l'altro di confronto con lo stesso compagno amico Sindaco Lezzi lo voglio dire
Nell'aria napoletana la originale intuizione del legislatore di far coincidere la figura dei due commissari con quella dei vertici del Comune della Regione
Voleva richiamare l'origine elettiva dei titolari dei poteri straordinari e consentire la più rapida e fluida trasfusione dei programmi già elaborati dalle assemblee elettive nel programma straordinario e marcare il carattere trent'temporaneo e transitorio delle gestioni commissariali il loro funzionamento finalizzato al più sollecito reinsediamento dei poteri elettivi
Eppure col trascorrere degli anni questa felice intuizione si è risolta nel suo esatto contrario
Proprio l'unificazione dei due poteri questa l'elemento forse di differenza nella valutazione con Pietro Rizzi proprio l'unificazione dei due poteri quello ordinario e quello straordinario nella stessa personaggi volato il trasferimento degli interventi delle materie delle funzioni
Dagli organismi o ordinari a quelli straordinari nella convinzione
Che i limiti oggettivi la pesantezza e la lentezza dei primi potessero essere sostituiti dalla totale libertà di iniziativa di manovra dei secondi
Nel giro di qualche anno si è così ho avuto questo duplice aspetto
Da un lato lo svuotamento dell'ulteriore marginalizzazione delle assemblee elettive dall'altro la congestione delle strutture straordinarie al limite della paralisi mille venticinque dipendenti
Tra convenzionati e distaccati centinaia di collaudatori di ogni ordine e grado
Una massa crescente di opere forse anche utili ma certamente non funzionali al programma
Assegnate attraverso un sistema di affinamenti che ha provocato nuovi squilibri nel tessuto produttivo regionale ed ha sconvolto il già difficile rapporto tra pubblico e privato
Si ha la sensazione devo dirlo
Di rivivere la fase calante della Cassa per il Mezzogiorno con tutti i problemi e le difficoltà di allora
Io dico che è ora di chiudere questa vicenda di voltare pagina e qui vorrei segnalare un altro elemento di valutazione di riflessione
Considerando tuttavia l'esperienza delle gestioni straordinarie l'ingente patrimonio di procedure di strutture dico competenze e di professionalità accumulato in questi anni
Come una importante risorsa da utilizzare nella ideazione e nella costruzione dell'area metropolitana e di un suo governo democratico
Con urgenza
Fin quando si è in tempo prima che le spinte alla conservazione abbiano il sopravvento e trasformino questa risorsa in un rischio in un ostacolo per ogni prospettiva di cambiamento
Un'altra coraggiosi intuizione del legislatore quella di cogliere l'occasione della ricostruzione per l'apertura della città di Napoli sul territorio e la riorganizzazione civile produttiva della intera aria si è scontrata con la mancanza di qualsiasi riferimento D a sette di pianificazione comprensione alle regionale e si è sviluppata privilegiando la costruzione di grandi opere infrastrutturali
Specie viarie spesso casuali il luogo del recupero diffuso e della riqualificazione anche produttiva e il istituzionale delle piccole e medie città del comprensorio
Allo stato attuale queste città e innanzitutto i diciassette comuni direttamente coinvolti nel programma sono alle prese con problemi immani in totale solitudine
La loro popolazione in qualche caso si è quasi raddoppiata nel giro di pochi anni e non riesco neppure ad ottenere il riconoscimento dell'incremento demografico
I trasferimenti statali rimangono gli stessi non sono stati autorizzati ad adeguare le piante organiche i servizi bilanci alle sconvolgenti esigenze della nuova popolazione tutto ciò
E l'esatto contrario di una concezione responsabile dell'Area metropolitana eppure anche qui
Da qui bisogna partire per una riflessione sul governo possibile necessario di quest'aria
Perché questa è la realtà
E da questa realtà si possono ricavare esperienza in studi potenzialità uniche e originali
Così come si deve fare tesoro del ricco bagaglio di analisi e di riflessione prodotte in Campania nell'arco di molti decenni a cominciare
Lo dicevo prima con il professor palme con altri a cominciare se vogliamo individuare dei riferimenti istituzionali di questo periodo
Dallo studio per la formazione del Piano territoriale della Regione Campania discusso nella metà degli anni Cinquanta
E dalle ipotesi di sviluppo comprensoriale di Napoli contenuta nel piano Piccinato degli anni sessanta
Il dato di fatto a mio avviso è che oggi a Napoli non ci sono più i comuni e non c'è ancora un'area metropolitana
Non solo per le carenze i ritardi istituzionali ma per l'impianto strutturale dell'aria che si configura come una vasta e disarticolata conurbazione priva di caratteristiche significative proprie di un organismo metropolitano
Segnata dall'assenza di una gerarchia organica di centri di ruoli diffusi dalla persistenza di processi di terziarizzazione banale
Da delocalizzazioni produttive marginale casuali
Da una deboli integrazione tra sistemi di modalità e luoghi urbani dalla dipendenza dell'hinterland dalla zona centrale del capoluogo dal bisogno ancora insoddisfatto di servizi elementari
A questo punto ritengo superflua l'esposizione sistematica delle varie posizioni sull'ordinamento delle aree metropolitane così
Come risulta risultò dai progetti di legge presentati in Parlamento dopo per letti gli atti dai quali però chiaramente si può intendere che il confronto è realmente aperto io su questo insisto nessuno a soluzioni pronte e definite d'altronde i modelli realizzati in altri paesi europei dall'Inghilterra la Francia la Germania per citare i più noti vanno considerati ma non possono essere mutuati in modo acritico e meccanico
Necci si può esercitare con formule di ingegneria istituzionale costruiti a tavolino prescindendo dalla valutazione dell'impatto di una normativa nuova sulla concreta realtà delle diverse zone
Per cui c'è da parte di tutti un approccio alla materia esplicitamente problematico direi soft
Con molti elementi in comune e con una distinzione assai marcata io direi sui livelli istituzionali nelle aree metropolitane
Nella precedente legislatura la Commissione affari costituzionali della Camera della del Senato licenziò un documento direi di compromesso identificando nella provincia rafforzate dotata di potestà statutaria
L'autorità metropolitana nelle aree caratterizzate da particolari condizioni di cumulo Bazzi une e mantenendo inalterati i preesistenti livelli comunali e sub comunali salvo un certo potenziamento dell'autonomia e dei poteri delle circoscrizioni del comune capoluogo denominate municipalità da questo approdo aggiornate sviluppato prendono sostanzialmente le mosse nella presente legislatura il disegno di legge del governo e le proposte di legge della DC e del PSI circoscritta quest'ultima
Mastro Antunes è altro unicamente altri unicamente alla questione delle aree metropolitane
Un elemento di discontinuità rispetto alle precedenti elaborazioni uso un termine che ormai e in uso e io direi anche di rilevante e novità emerge dalle proposte del PC e del PRC
Anche quest'ultima circoscritta all'ordinamento delle aree metropolitane che individuano nel comune metropolitano l'organo di governo delle aree metropolitane
Non si tratta come è chiaro di una questione nominalistica perché in queste proposte la Provincia praticamente scompare e a tal fine è prevista una legge che modifica l'articolo centoquattordici della Costituzione
Il comune capoluogo viene suddiviso in più municipi cittadini e l'insieme di questi municipi unitamente agli altri Comuni già presenti nell'aria costituiscono alla pari le strutture decentrate l'articolazione del Governo metropolitano
In questa opzione apro virgolette c'è il rifiuto della coesistenza previste in altri progetti negli ultimi testi del Senato
Cito la lettera di quattro livelli nel governo delle aree metropolitane non si possono mantenere in piedi sullo stesso territorio metropolitano le municipalità il comune capoluogo e i comuni della cintura la provincia metropolitana e la Regione
Analoga è la motivazione del partito repubblicano che si incentra sempre tra virgolette sulla necessità di evitare la tradizionale politica fin qui seguita di sovrapposizione di competenze con l'aggiunta di nuovi livelli istituzionali senza le eliminazioni di alcuno di quelli preesistenti
Tuttavia e qui sottopongo un altro elemento di riflessione naturalmente di confronto come tutto il resto tuttavia è mia convinzione che se il confronto si concentra unicamente sull'ordinamento sulla forma governo dell'area metropolitana
Non andremo molto lontani
Tanto più che nella stessa relazione della legge pc viene esplicitamente detto che approvi il Colette questa parte il Progetto avviene proposta con beneficio di inventario
Nel senso che è del tutto aperta ad una verifica di merito rapida ma di merito è seria
Più fecondo può farsi il confronto se si allarga alle funzioni e alle competenze del governo metropolitano
è sufficiente una funzione di indirizzo e di coordinamento delle attività dei comuni assieme alla promozione di strutture consortili per i servizi sovracomunali forse sì
Bisogna però intendersi sui termini di indirizzo e di coordinamento
O forse si dovrà stabilire con più chiarezza che è del Governo metropolitano il potere di pianificazione del territorio metropolitano e di gestione dei servizi di aria vasta e che dei comuni o dei municipi cittadini il potere di gestione dei servizi alle persone
E di tutti quelli di ambito cittadino assieme alla competenza in materia urbanistica sociale e in ogni altro campo relativo alla qualità della vita e ai diritti dei cittadini
Su questo terreno il confronto può raggiungere sbocchi alti e positivi considerato che l'Hobbit l'obiettivo della ricerca in corso sono appunto i diritti dei cittadini
Da assicurare attraverso il governo democratico autorevole ed efficiente di aree dove particolarmente acuta e la crisi delle istituzioni della società e in molti casi della stessa civile convivenza
Quando questo governo democratico e debole inconsistente inefficace forte diventa la pressione dell'arbitrio della violenza e della criminalità organizzata della mafia e della camorra
Mezzogiorno e aree urbane
Non a caso anche sotto questo aspetto le due realtà si specchia me si sovrappongono in un intreccio esclusivo che spiega la tensione civile morale con la quale le forze politiche affrontano la problematica democratica e istituzionale aperte in queste aree
Concludendo
Se è vero che la legge di riforma delle Autonomie locali nel suo insieme non può che essere una legge di principi tanto più è vero per questo specifico atte aspetto
Una cosa è l'area metropolitana di Napoli e di Genova e altra cosa è quella di Milano o di Torino
Per dimensione per storia per caratteristiche economiche territoriali amministrative per cui può essere non solo opportuna ma necessaria una flessibilità e una diversificazione della forma governo a livello istituzionale delle diverse anime e una gradualità processuale delle determinazioni orga
E l'Area metropolitana occorre un insieme continuo di atti coerenti e concreti per costruire una dimensione programmatica politica e culturale oltre che fisica dell'area metropolitana
Qualcuno ha proposto come terreno di riflessione l'ipotesi di una autorità di transizione prima che nasca il vero e proprio governo dell'area metropolitana
Un'autorità non costruita ad hoc su figure di tipo commissariale ma inserita nell'istituto regionale
Altri insistono sulla sperimentazione di strutture associative consortile tra enti locali per la gestione di servizi a scala metropolitana
Dentro questa processualità all'accordo di programma al quale ho fatto cenno prima
Può costituire un elemento forte qualificante dithering intese di collaborazione
Fra enti locali amministrazioni statali per ideare ed attuale organici programmi e progetti obiettivo a livello di aria metropolitana in settori decisivi trattati nella conferenza economica come ricordava Lezzi
Dai trasporti all'ambiente al recupero urbano alle infrastrutture produttive
Coordinando su questa base programmi risorse competenze
I poteri pubblici potranno realizzare con maggiore efficacia e trasparenza un positivo rapporto con l'iniziativa all'imprenditorialità privata il cui apporto e assolutamente necessario per lo sviluppo di quest'area
Si tratta di un elemento importante sulla via della reale costruzione di una politica e una struttura di governo dell'Area metropolitana da solo certo non basta
Ma per quanto riguarda questa comunicazione questa relazioni in modo aperto abbiamo voluto proporre delle ipotesi e degli spunti altre idee altre indicazioni altri stimoli verranno senza dubbio da queste giornate di dibattito che sicuramente
Saranno ricche di interesse e di risultati per tutti grazie
Grazie onorevole termica
Vorrei pregare i signori relatori di tener conto dello schema che abbiamo predisposto do la parola al professor Salvatore Cattaneo titolare della carta
Grazie a tutti i presenti
Io cercherò di
Mantenermi in un tempo bene anche se non temo di non riuscire a mantenermi nel tempo prestabilito
Dal calendario dal programma dei lavori come del resto anche
Gli oratori che mi hanno preceduto
Non sono riusciti ma comunque cercherò di mantenermi in un tempo durevole per non darle per dare poi spazio ai a agli altri che mi seguiranno
Mi chiedo scusa a bordo se però
Data la vastità della materia
Non
Insomma mi giunga ero più di nel
Di quanto io stesso possa prevenire
Non ho fatto vari riflessioni su questa materia
Del resto ho avuto
L'occasione di fare un ente non da ora manda
Da molti anni
Ho avuto l'onore il piacere di
Collaborare col presidente voleva Labriola in anni
In anni lontani
Credo che si trattava forse di quattordici o quindici anni orsono quando quando ci si occupava vino progetto di riforma delle autonomie locali
Il
Quindi il tema è vecchio è vecchio
Per me ma credo che vecchio un po'per tutti i nomi
E io qui dicevo o
Una serie di riflessioni che sono poi
Riferite in modo specifico
A questo attuale iter
Che certamente giustifica
La convocazione di questo convegno va di attivazione del dibattito
Specialmente nella nostra città specialmente a Napoli
Che è una città che
Ha veramente bisogno di una di un profondo riassetto
Delle sull'istituzione di governo locale
Quindi credo che sia opportuno che Napoli anche se
Anche se il Comune quale istituzione non è certamente una parte in causa nel procedimento legislativo
Tuttavia è opportuno che Napoli faccia sentire la sua voce nel momento in cui si discute un problema che la riguarda molto direttamente molto da vicino
E può coinvolgere i suoi destini in modo
Davvero
Davvero fondamentale
Io non mi propongo di legge delle mi era un tempo
Vorrei per quanto possibile fare un'esposizione che risulti anche meno
Noioso ad ascoltare ma sarò costretto di tanto in tanto a leggere per ragioni anche di di brevità
Del tempo concesso mi
L'argomento
Può essere trattato con
Un duplice approccio
Con un approccio
Che possiamo dire storico è un approccio che possiamo dire teorico
Qual è l'approccio storico
Approccio storico è è presto detto
Noi ci troviamo in un paese che in centoventicinque anni di vita
A
Mantenuto ferma
Fermo lo stesso impianto di legislazione
In materia di enti locali
Siamo il quinto Paese industrializzato
Dal punto di vista economico ma dal punto di vista delle direttivo molte volte siamo abbastanza arretrato
è è facile
Ricordare i precedenti
è facile ricordare
Ricordare
I tentativi di di di di Minghetti per creare un ordinamento autonomistico i tentativi che ebbero ben presto
Ben presto furono dovettero cadere Minghetti dovette dimettersi
Il governo di allora il Governo Ricasoli fece estendere all'intero territorio nazionale le leggi Lattanzi
Cioè e leggi che avevano regolando l'ordinamento dei Comuni delle Province
Nello nello nello Stato piemontese
E questo su e questo è stato l'impianto della nostro ordinamento comunale provinciale
Ci sono state una serie poi di successive evoluzioni successive modifiche successivi allevamenti però l'impianto è rimasto quello l'impianto della legge Rattazzi
Nove
Nella sua struttura attraverso naturalmente una serie di modifiche che non sto qui a ricordare perché altrimenti sarebbe propongo ma l'impianto resta quello è aggiungerei aggiungerei che in fondo questo potrebbe non significare nulla
Perché dire che sia applicato una certa legge potrebbe anche essere stato una buona legge
Però però nel caso dell'ordinamento comunale provinciale
Ciò che fu accusato e suo fu accusato soprattutto nella letteratura meridionalista
Fu proprio questo fu proprio il fatto che le autonomie locali venivano mortificante
Prima di tutto in questo nel fatto stesso che si imponeva avesse un modello uniforme al quale tutti i territori dell'allora Regno d'Italia dovevano uniformarsi un modello Dini ordinamento comunale provinciale al quale tutti gli enti locali dovevano uniformarsi quali che fossero le loro dimensioni la loro collocazione geografica le loro esigenze specifiche economiche sociali e via discorrendo questo è stato è stata l'impostazione che noi abbiamo avuto fino ai giorni nostri è l'impostazione che abbiamo ancora adesso giustamente il presidente Labriola ha parlato di un letto di Pro Busto e se non se non ricordo male
Di fronte a questo dato
Che cosa c'è di nuovo il l'iter dei progetti di riforma che sono venuti via via
Presentandosi negli ultimi dieci o quindici anni forse quindici anni
C'è
Il tentativo di una apertura verso una diversa concezione della dell'ordinamento locale
Tentativo in gran parte in gran parte
Chiedo scusa non riesco a parlare
Tentativo in gran parte in gran parte in gran parte
Diciamo alterato da non poche
Non pochi vizi non pochi difetti di queste proposte tuttavia tuttavia si è assistito ad una articolarsi cioè di fatto cioè di fronte a questo vecchio impianto
Si è detto facciamo l'impianto finalmente luogo l'impianto nel quale si possa dare spazio alle diverse esigenze ai diversi
Diversi ambienti alle diverse entità dei comuni italiani
Grandi o piccoli o medi
Ho dell'una o dell'altra
Opaco con l'una con l'altra caratteristica
Di qui
Una serie di istituti di figure come il decentramento in fra cittadino come le varie possibilità di collaborazione tra enti locali in forme diverse che
Nel passato errori note all'unica esplosiva
Ormai
Del consorzio con delle caratteristiche molto tipiche e limitate
E in questo contesto
Viene fuori anche quella nuova coordinata come è stato detto con
Felice espressione al professor Palma dell'aria dell'autorità metropolitana la nuova coordinata come abbiamo battezzata
Battezzata però direi forse diciamo incautamente
Visto e considerato che da quello che si sente dire questo tema è un tema che sarà probabilmente oggetto di rinvio io non dico che questo sia assolutamente un male perché indubbiamente indubbiamente anche lo stesso discorso autorità metropolitana Roma
E ha difficoltà a reggersi da solo al di fuori del contesto della riforma questo bisogna riconoscerlo è vero però non si può a mio avviso non sottolineare che questo rinvio
Nella sua
Sì pur riconoscendosi da oggettività delle motivazioni che lo
Che lo ispirando se ci sarà ecco sarà un fatto a mio avviso grave per la città di Napoli
Per una città che
Sin dalla prima dell'unità italiana
Ha conosciuto
La chiusura della popolazione
Nelle sue mura
Dettata prima dal governatore spagnolo e poi e poi tramandata dai sovrani borbonici di una città della quale
Non oggi ma
Novant'anni fa Francesco Saverio Nitti diceva
Che
Il problema più grosso della città di Napoli
Era è il problema di avere queste entità
Locali separate che sono falsamente posta in contrapposizione fra di loro e che abbisognano invece di un nuovo ordinamento amministrativo l'ordinamento di quello che egli chiamava la grande Napoli
La parola grande Napoli poi è stata molto usata ma
Io ricordo quali sono state le sue diciamo migliori originarie
Utilizzazioni
E allora
Di fronte a questa situazione
Io
Credo che
Bene abbiamo fatto coloro i quali hanno presentato
Una proposta di legge
Sulla autorità metropolitana
Indipendentemente dal contesto della della della riforma
Penso che abbiano fatto bene perché si tratta di un problema veramente secolare
Di un problema che per quanto riguarda Napoli
A mio avviso può pregiudicare
Le possibilità di realizzazione
Di quelle idee di sviluppo che sono state così bene illustrate nella recente conferenza per lo sviluppo
E allora a questo punto io
Per limitare
Il discorso passo all'approccio che vedo definito teorico
Allora qual è il
Problema teorico
E forse ebbene approfondirlo bene chiarirlo perché a mio avviso c'è una
Se lei gli equivoci o c'è comunque una in completezza dell'esame di questi di questo retroterra
Culturale
Che si sta sullo spread sta sullo sfondo
Delle attuali controversie politico legislative
è a mio avviso per esaminare questo retroterra teorico bisogna uscire anche scusatemi ma bisogna uscire anche
Dal Progetto di legge di riforma delle autonomie locali
E perché bisogna e uscire perché a monte di questo progetto
Vi è il discorso
Che contrappone dire la contrapposizione fra fra due culture fa una cultura che potremmo chiamare
La cultura strutturalista quella quella di quella che quella che che che caldeggia oggi le soluzioni classiche dell'autorità metropolitana è una cultura che potremmo chiamare una cultura funzionalista
Che cosa si intende che cosa convoglio intenderò intendere che cento
Una
Parte considerevole
Degli studiosi
I quali ritengono che
Il problema dell'area metropolitana non sia un problema
Di autonomia locale non sia un problema che si inserisca nella riforma delle autonomie locali
Il che lo avverto subito contraddice quello che poc'anzi dicevo dal punto di vista dell'approccio storico ma in ogni caso
Questa
Opinione
Questa opinione
Sì basata non altro anche in modo particolare sulla nostra città anche sul Napoli in particolare
Perché Napoli come Roma solo indicate come gli esempi
Di una
Formazione di territorio urbano viale urbana
Talmente caotico talmente risorgive tanto talmente ricco di sovrapposizioni fra usi diversi del territorio fra i diversi interessi
Storici economici industriali terziario e via discorrendo
Dal rendere
Non Govoni non trattabile non i possibile mi l'intervento
Attraverso strutture di governo locale
Anzi si dice espressamente da parte di questa corrente di pensiero si dice espressamente badate che per definizione non può trattarsi di un governo locale perché
E inevitabilmente è legato a interessi locali che impedirebbero
Impedirebbero che cosa impedirebbero quegli interventi
Si dice di portata inaudita perché testuale questa espressione lascito di queste odori di bordate inaudita che devono essere fatti necessariamente senza ricorrere al governo al governo locale
E questa
è la cultura
Del funzionalismo
Una cultura che avuto di motivi di incoraggiamento nel fatto che recentemente il governo
Della signora Thatcher ha deciso di sopprimere le contee metropolitane
E
è sembrato quindi che fosse un passo proprio in quella direzione e quindi è stata incoraggiata questa questa questa corrente da questo appalto
Però da altri Abalti si è opposto un un rilievo
Che a mio avviso non è infondato è il rilievo del fatto che
Le contee metropolitane era lo guarda caso tutte a direzione laborista
Mentre il governo centrale è a direzione del partito conservatore eh
I governi locali di livello inferiore a quello metropolitano sono anche molti di essi ha direzione del partito conservatore
E allora forse forse non
Valevano tanto quei motivi di risparmio finanziario che furono che sono stati addotti dal governo conservatore per questa soluzione quanto piuttosto questi motivi
Di partito
E devo dire che nell'ambito della cultura
Localistica urbanistica della Gran Bretagna vi è stato la vivace reazione contro questo fatto
Che d'altra parte non ci deve far dimenticare che la Gran Bretagna è un Paese nel quale poi le strutture ricorrendo locale sono comunque già molto diverse dalle nostre indipendentemente dal dalle contee metropolitane
Ma c'è stato né di pace reazione è
è
Reazione puntata sul
Rilievo che a differenza di quanto ha fatto la Thatcher in tutti i paesi europei si tende invece a creare delle forme di governo metropolitano
Ma io vorrei soffermarmi ancora se me lo consentite
Su
Questa problematica
Si dice che questi interventi di portate inaudita
Non possono essere
Interventi di un'autorità locale
Però io mi chiedo
Se veramente
Questi interventi
Che devono essere rivolti a a razionalizzare
Questo contesto di area metropolitana così formatosi che ha caoticamente così disordinato disordinato il Comune irrazionalità paura Osama Rispetto
A aree delle quali vi è una maggiore una razionalità o almeno le migliori razionalità se questo è e lo scopo di questo intervento ecco io mi chiedo
Sì questo intervento potrà avete effettivamente successo se può effettivamente essere efficace
Se non è accompagnato
Dall'esercizio di poteri decisionali
Che siano veramente idonei ad aggredire
Quella realtà che essi definisce caotica
Dei poteri decisionali effettivi
Che impongono che devono aggredire quegli aspetti di questa realtà caotica
Che assumono rilevanza rispetto a quegli obiettivi da raggiungere
E a questa domanda io aggiungerei un'altra
Si può pensare che simili interventi abbiano senso effettivo se vengono compiuti isolatamente e non in un quadro di azione organica
Ma a questo punto proseguo nel domandarmi
Se gli interventi
Sono sorretti da una trama di potere decisionale di effettivi e se al suo carattere organico non sia forse con ciò stesso restaurato di fatto un governo dell'area metropolitana
Non sarà il governo dell'autorità locale ma sarà pur sempre un governo di fatto dell'area metropolitana
Perlomeno per un periodo di tempo che non è mai un periodo di pochi anni L'Espresso ce lo insegna un periodo sempre i decenni
E se poi questo periodo di tempo
Finirà e finita perché è quello interventi ieri
Hanno sono stati efficaci e si sia avuta una razionalizzazione del territorio
Non si è allora eh faccio ancora una domanda non si è anche verificata la condizione in cui anche secondo che sostiene la tesi quindi esame sarebbe ammissibile la formazione del governo metropolitano e allora
Noi ritorniamo
A che cosa
Torniamo a constatare
Che ci si trova di fronte a un livello di governo
Che potrebbe non essere in ipotesi un livello di autonomia ma certamente a un livello di governo
E queste domande assumono particolare valore se rapportate alla situazione italiana
Grazie sede reale si parte dall'accordo di programma di cui ha parlato
L'onorevole genica
Concepito in più sedi come la base ottimale per gli interventi sia in quanto stipulato tra organizzazioni locali sia in quanto stipulato tra queste ed organi statali o enti pubblici nazionali
La presenza degli organi statali o degli enti pubblici nazionali servirebbe
Secondo la tesi funzionalista
A togliere quel condizionamento nell'interesse locale che si fa e che si è paventato del quale dicevo dicevo in precedenza
Ora qui
Voglio dire non è mia intenzione discutere in generale dell'accordo di programma è sua validità di questo strumento che è uno strumento che forse ha detto bene l'onorevole già mica gruzzoletto che potrà rendere anche degli utili servigi però
Io credo che
Bisogna considerare
Questo accordo di programma
Dal punto di vista e qui ci poniamo dal punto di vista del problema dell'inseguimento o non dello sul discorso nel contesto della riforma del potere locale
E qui e questo è il punto sul quale si vuole fermare l'attenzione
Anzitutto va precisato
Che l'accordo di programma nonostante il nome non è affatto in un accordo volontario
In quanto ai questo ha avuto occasione di sostenendo anche in qualche precedente convegno
In quanto ai soggetti pubblici interessati sono obbligati ad aderire alla rete all'accordo quindi non pensiamo all'accordo di programma come un fatto consensuale
A parte ciò poi l'accordo di programma potrebbe essere considerato uno strumento razionale
Di composizione tra gli interessi e le funzioni di amministrazioni diverse in una realtà in cui quegli interessi e quelle funzioni fossero oggetto di corretta imputazione
Una realtà che però non è la nostra
Una realtà che non è la nostra visto il disordine con cui gli interessi sono distribuiti
E vista la frantumazione di moltissime funzioni cui si continua ad assistere dalla scuola alla salita tanto per fare degli esempi
In queste condizioni l'accordo di programma
Pur se formalmente valido rischia di non esserlo sostanzialmente
E i soggetti che vi partecipano
IMI specie le amministrazioni locali pur se hanno la formale competenza stipularlo
Sono però privi della sostanziale legittimazione della legge internazionale cioè rendessi partecipi non di una qualsiasi azione ma di un programma
Migrato al conseguimento di concreti risultati nell'interesse di una determinata collettività
A questa situazione
L'attuazione dell'accordo in sé non può portare alcun rimedio poiché tale attuazione comporta l'avvicinarsi e il collega anzi di strutture organizzative diverse ma non la loro unificazione
E d'altra parte l'accordo di programma interviene in un sistema come il nostro che a differenza di altri conserva ancora il principio di rigidità delle competenze
Ma
Se le cose stanno così
Se cioè noi non possiamo fondare sull'accordo di programma all'idea dell'intervento sull'area metropolitana
Allora
La forza effettiva di questo accordo riposa tutta in sostanza su che cosa sulla imposizione che ne venga fatta dall'alto
Su quella figura che si prova dello sfondo come figura eccezionale ma poi non non più tanto di quel commissario nominato dal governo centrale ove venga meno l'accordo
Con i poteri necessari per l'attuazione del programma
A questo punto però
Se noi riprendiamo
Il richiamo fatto in precedenza alle condizioni necessarie per dare efficacia gli interventi programmati
E ove tale condizioni esistano è lecito chiedersi se non si sia di fatto pervenuti anche in questo caso alla instaurazione di fatto nei termini sopra descritti un'autorità metropolitana che sarà il commissario o chi
Può ha dei poteri sul commissario ma sarà un a livello di governo che si sarà di fatto instaurato
E quindi torniamo
Alla proprio a quella figura che quella tesi funzionalista voleva respingere
Figura questa del commissario autorità metropolitana
La cui rappresentatività per giunta non è in alcun modo collegata al consenso elettorale della collettività che divenne l'aria e faccio questo rilievo
In modo del tutto asettico direi insomma senza commenti perché mi pare che non ce ne sia bisogno
Pertanto da questa
Sedi di rilievi mi sembra che l'autorità metropolitana torni all'emergere come la necessaria coordinata
Se non di ogni progetto di riforma delle autonomie locali certamente di ogni progetto di riforma del governo locale
Essa si situa
A quel livello di governo che si presume debba essere occupato
Dal cosiddetto ente intermedio
Un uno di quei nomi che ne abbiamo sentito molte volte nel passato quell'ente intermedio che per anni ci si è affannati a cercare come l'Araba Fenice
C'era chi voleva provarlo del comprensorio e chi voleva provarlo nella usura dall'Unità sanitaria locale
La Costituzione dice
Che l'ente intermedio si chiama
Provincia
Ma questo nome non piaceva era ancora non piace
Non
Perché perché evoca
La realtà di un ente
Che ha vissuto nel passato non per sua colpa periodi di declino e di discredito sino alle scale l'abolizione
Non si pensava però o non si è pensato abbastanza che nel nuovo disegno istituzionale ciò di cui si tratta non corrisponderà
Non dovrebbe corrispondere alla entità precedente mai emergerà da un processo di trasformazione e coinvolgente sia il territorio e la popolazione sia le strutture di governo
E qui non
Mi fermo a descrivere in che modo sì dovrebbero andare a fare le Province metropolitane
Qual è il compito all'onorevole genica parlava della delle funzioni
Io devo dire che non sono d'accordo
Con l'idea che possa bastare una funzione di indirizzo e di coordinamento sono invece d'accordo con l'altra
Linea che mi sembra indicasse
Havelange mica quando diceva pianificazione sì pianificazione ma pianificazione però
Non nella accezione di mela formulazione dei piani
Accezione
Purtroppo diffusa
E alla quale si ricorre per distinguere il pianificare dall'amministrare
Pianificazione va intesa come azione trasforma attrice razionalizzata
Della realtà
Di fronte alla quale ci si trova
E allora Torrita pianificante
Devono imputarsi non solo i piani ma anche i loro risultati
Ciò vuol dire
Che a questa autorità compete disporre
La messa in opera dei mezzi necessari per raggiungere gli obiettivi del piano
Mezzi che possono essere sia diretti e consistere in azioni concrete ad esempio la costruzione di un'opera pubblica
Di importanza strategica e trainante sia e indiretti e consistere dell'esercizio di Pozzilli nei confronti di altri soggetti pubblici o privati
Che in forme giuridiche varie naturalmente anche consensuali sono chiamati a concorrere al perseguimento degli obiettivi del piano
Il compito di amministrare su scale più ridotta competerà agli enti del livello inferiore agli enti cioè dei livelli inferiori nell'ambito dell'area metropolitana
Quindi io riassumo molto brevemente
Se noi riteniamo che ci si trovi di fronte a un governo a un livello di governo locale questo livello è il livello della pianificazione
è il livello al quale ballo canta
Fa allocata una autorità metropolitana e questo si iscrive di diritto direi sì signor Tanzi una legge costituzionale mi perdoni presenterà presidi balla materie costituzionali ecco qui non si può dire la materico Susan la materia è di riforma delle Autonomie locali a mio avviso è una materia che quindi può essere stralciata dal progetto ma resta come materia della governo locale che ha attende attenderà pur di essere trattata di essere di essere di essere di essere definita postura era di essa è finita e la città di Napoli deve insistere perché questo avvenga effettivamente al più presto
Tornando alla pianificazione e cerco di conclude
E solo un siffatto forte potere di pianificazione che può qualificare
Quegli interventi razionalizzatore direi inaudita portata di cui aree metropolitane come quelle di Napoli hanno bisogno
Potere che è questa vorrei mettere particolarmente in risalto potere che dovrà Emma insistito nel nostro ordinamento
Non c'è la dei comprensori come non c'è alla legale chiacchierare di coordinamento della legge duecentoquarantadue e così come non l'aveva la Regione gli aveva fatto nulla per procurarsi un potere di questo genere
Ed è quindi questo potere che del nostro ordinamento deve essere introdotto non è solo un problema di strutture anche un problema di funzioni sono d'accordo in questo Kodori vuole
Termica
Direi che a questo punto mi sembra di a vere delineato
Diciamo il punto quello che quello che credo che dal punto di vista diciamo teorica e culturale sia centrale
Per il discorso d'autorità metropolitana dire poi il discorso ristabilire assente deve trattarsi di una provincia metropolitana o di un comune metropolitano
Però stiamo attenti
La provincia metropolitana
La provincia metropolitana
E un ente all'interno del quale e possibile pensare a vere e proprie autonomie comunali
Io devo dire che non sono favorevole alle municipalità così come sono state introdotta nel progetto le municipalità possono andare bene per i comuni di altra fascia non delle fasce metropolitane a mio avviso in quelle fa aree metropolitane le municipalità sono delle figure larvali che sono fonte a mio avviso di complicazione
Solo per concludere
Voglio semplicemente vivente voglio semplicemente dire
Che la scelta fra Provincia metropolitane comune vedo collega non è l'unica scelta possibile ci sono anche altre soluzioni c'è per esempio la l'associazione di Comuni come
è stata fatta Barcellona funziona benissimo la corporazione metropolitana di Barcellona però
Riusciremo a farla in è era nella precedente legislatura era stato previsto una cosa del genere ma era da chiaro a tutti che sarebbe stata una cosa fallimentare ecco
Il comune metropolitano il che significa significa grande comune ingrandire il Comune assorbire tutti i comuni dell'hinterland ridurle a questo punto necessariamente a municipalità se si vuole
Fare l'Opera nazionale però a questo punto veramente non so se siamo nel contesto di quell'autorità dei grandi interventi che volevamo fare
E allora non resta a mio avviso che questa famosa provincia metropolitana media
Diciamo di il solo torto altresì soltanto di non di non essere straniero il solo torto di non avere un bel norme ecco questo questo io chiudo
Riesplode
Il tema che io ho scelto cioè quello che riguarda la struttura organizzativa dell'ente locale
E non a caso stato scelto perché io sono d'altronde profondamente convinto che quando noi vogliamo esaminare una istituzione e porla in maniera speculare rispetto ai principi che la stessa
Vuole attuare
Dobbiamo inserire questa istituzione i sono due da due dobbiamo affrontare questa istituzione da due punti di vista una lei rapporti con le altre istituzioni e questo credo che sia il compito del collega Balma che parlerà subito dopo di me e l'altro invece dal punto di vista degli organi che e strutture uno all'interno questa istituzione
E e il loro funzionamento e le loro attribuzioni perché ritengo che in questo modo
La istituzione e Possa chiarire all'esterno se e atta a rispondere alle attese o se invece e completamente fallita da questo punto di
E noi parliamo di un nuovo ente locale ingiustamente il presidente Labriola ha ricordato che quello che attualmente è modellato non nella realtà sociale e politica nella quale noi viviamo mai modellato nelle nella imbriglia Tura legislativa è un ente locale vecchio di oltre un secolo
Per cui già quando nel mille novecentotrentaquattro pure il periodo
Di regime dittatoriale fascista se ne fece una nuova regolamentazione già allora questo ente così come era stato pensato ideato inserito nella realtà
Strutturale e legislativa italiana era già superato
E purtroppo diceva giustamente Labriola ancora oggi di permangono
Alcune alcuni aspetti di questa strutturazione l'idea del podestà non è stato completamente
Strappata dalla dalla dal dal contesto non che il Podestà si identifichi negli organi attuale di gestione del Comune ma che la struttura podestarile nel suo complesso giustamente diceva il presidente Labriola continua ancora aggravare nell'ambito di questi rapporti fra istituzioni e i cittadini allora dobbiamo vedere se e la risposta che il testo legislativo così come è stato licenziato dalla accade dalla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati dia una risposta effettiva alla acquisti questi principi che ai quali ne facciamo riferimento alcuni dei quali in maniera molto egregio sono stati ricordati appunto da Labriola e da Geri Micca prima e ai quali io vorrei aggiungere qualche altra considerazione che mi paiono anche mi pare abbastanza importante innanzitutto questo è già stato detto bene e vi è il il principio della autonomia statutaria il nuovo principio che dirompente direi proprio della concezione dell'ente locale attualmente poi dobbiamo insistere su questo principio
Che torna erri sì li allontana che emerge nel dibattito politico e poi se ne allontana continuamente però dell'autonomia finanziaria dell'ente locale
Poi c'è l'altro principio della piena trasparenza abbia Parenza che significa efficacia di azione e di risposta alle istanze della collettività
Poi c'è il principio della netta distinzione tra funzioni politiche e amministrative
C'è il principe dei controlli di efficienza di efficacia e produttività
E di una radicale riduzione dei controlli preventivi di legittimità
Vi è un'altra un altro passaggio
Un altro punto da delle presa in che a mio avviso estremamente importante per lo meno nella tematica che è emersa fuori dal dibattito in Commissione e chi ha costituito uno dei dei terreni maggiore sconto quello dell'assoluta necessità oramai del passaggio dei segretari comunali nei ruoli degli enti locali
E poi vorrei suggerire un altro punture rilevante chi mi pare pure sia stato oggetto di considerazioni in sede politica e che a mio avviso estremamente importante per la risoluzione di un punto fondamentale di tutta questa vicenda
Secondo me noi dovremmo batterci
Per un trasferimento alla Presidenza del Consiglio dei ministri di tutti i poteri del ministero dell'interno in materia di enti locali
Questo a mio avviso e sul piano scientifico ma anche sul piano politico ritengo uno dei presupposti fondamentali per potersi attuare quella disciplina complessiva di tutto il sistema delle Autonomie
Che vada a ricomprendere anche le l'ente Regione nel dibattito parlamentare lamentare ricordo gli interventi degli onorevoli Russo degli altri eccetera
Specifici e molto al di Gavino Angius Ubu
Do aspetto cioè da della necessità che una legge delle Autonomie che veramente sia degna di questo nome
Non senza ragione ritengo il presidente Labriola a ristretto il termine a legge comunale e provinciale perché se la la legge deve servire soltanto per
Ridisciplinare questi enti locali indubbiamente diciamo il termine di riforma delle Autonomie diventa un po'ampolloso e perché dovrebbe ricomprendere anche
La Regione come momento fondamentale nella sistema autonomistico della nostra Repubblica
Per cui diciamo il passaggio dei poteri dalla ministero dell'interno alla presidenza del Consiglio
Ritengo che sia un passo fondamentale sulla sulla cammino per arrivare ad un riordino complessivo di tutte le Autonomie locale
Per un un vero modello di ente locale che risponda acquisti principi
Cioè quelli che sono inseriti nella Costituzione i quali dai quali noi non dobbiamo assolutamente prescindere chianche dobbiamo sono anzi dobbiamo sottolineare sempre con maggiore forza qui del decentramento e della autonomia un modello di ente locale che attui questi
Questi principi del decentramento e dell'autonomia sono è uno diventa un presupposto indispensabile per realizzare nel nostro Paese più democrazia e più efficientissimo
Con il l'avvertimento però che l'efficientismo
Non vede in ogni caso diciamo superare comprimere il momento democratico perché io ritengo e lo ritengono con me tutte le associazioni autonomistiche del nostro Paese
Che entrambi questi due principi della democrazia e dell'efficientismo siano componenti indispensabili della esigenza autonomistica dei principi autonomistici
Ciò significa in sostanza che alla base della riforma sono due punti fondamentali di riferimento e cioè i diritti dei cittadini da una parte e il principio di responsabilità dall'altra parte
Come ha avuto modo di sottolineare durante il dibattito parlamentare Augusto Barbera
Perché venga pienamente attuato quest'ultimo principio cioè quello della responsabilità
E non si può prescindere da una modifica delle forme e dei modi della politica
Da una definizione del soggetto chiamato a decidere e dei relativi processi
E dalla ricerca della trasparenza nella linea di evitare la dissociazione tra potere e responsabilità
Ecco perché assume rilevanza il nuovo sistema autonomistico
Il riconoscimento del diritto dei cittadini a scegliere tra programmi e schieramenti alternativa
La qualcosa deve rappresentare il cordone del nuovo sistema elettorale
Perché effettivamente è stato detto ed è importante che una legge di riforma delle Autonomie la quale voglia esternare tutta la sua possano insomma
Non può prescindere da una legge di riforma del sistema elettorale che ad esse si accompagni che vi sia di contorno
E come giustamente ricordava prima Andrea germi che ci sono una serie di leggi e di contorno a una di queste indubbiamente la legge elettorale
Ciò rappresenta il banco di prova a mio avviso sul quale valutare se vuole effettivamente procedersi
Alla costruzione di un ente locale all'altezza dei tempi conforme ai canoni autonomistici e rispondenti ai principi che si dichiara di voler attuare con la legge di riforma ovvero se si vuole costringere l'ente locale in certe logiche deteriori di potere
Nell'esame degli organi io ritengo essenzialmente importante e
Cioè far precedere questo esame da un una disamina delle disposizioni che il disegno di legge riserva alla disciplina degli organi
E e quindi formulare alcuni accenni al fatto che detti organi per la previsione che lo stesso disegno fa sono assoggettati a disposizioni contenute in fonti di natura diverso
Nel disegno di legge vengono enunciati come espressione di autonomia e potestà degli enti locali lo statuto e il regolamento negli articoli cinque e sei
Ora la flessibilità del nuovo ordinamento trova così un momento qualificante nell'autonomia statutaria e nella potestà regolamentare
Quest'ultima generatrice di fonte indubbiamente minore rispetto a quello statutario
Quella statutarie manifestazione di autonomia degli enti che per la prima volta troviamo nella legislazione
Ad autodisciplina Rimini l'organizzazione e le attribuzioni
Il secondo comma dell'articolo cinque in particolare prescrive che
Lo statuto nell'ambito dei principi fissati dalla legge stabilisce le norme fondamentali per l'organizzazione dell'ente ed in particolare determinante le attribuzioni degli organi
L'ordinamento degli uffici e dei servizi pubblici
Le forme di collaborazione fra Comuni e Province della partecipazione popolare del decentramento dell'accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi l'esigenza della disciplina attraverso lo statuto e ormai universalmente avvertito tant'è che lo troviamo in tutti i disegni di legge lo ha ricordato ben sottolineato anche il presidente Labriola
Come ho già detto ed è opportuno ancora sottolineare l'autonomia statutaria rappresenta uno degli aspetti più esaltanti del momento attuativo costituzionale
Vi sono poi dopo i regolamenti la potestà regolamentare è una potestà più antica
Perché essa sorge con la prima disciplina legislativa degli enti locali anche se nel sistema del vecchio testo unico della legge comunale e provinciale trattavasi di regolamenti eventualmente anche in parte autorizzati ma venti generalmente i caratteri di regolamenti indipendenti
Tali regolamenti quali fonti secondarie trovavano in quel sistema la loro fonte sovraordinata unicamente nella legge
Per l'articolo sei del disegno di legge così come licenziato dalla commissione affari costituzionali della Camera
Tali regolamenti dovranno raccordarsi non solo alla legge ma anche allo Statuto il che conferma la loro posizione deteriore rispetto anche a quest'ultima fu nella nuova previsione legislativa vengono finalmente riconosciuti come autorizzati quei regolamenti che da alcuni anni a questa parte gli enti locali avevano cominciato a produrre per disciplinare il funzionamento dei propri organi la terza fonte di cicatrici naturalmente rimane la legge
Ciò posto vediamo in particolare cosa costituisce oggetto di disciplina delle tre fonti normative ora ricorda
Diritti poteri posizione giuridica dei componenti degli organi sono disciplinati dalla legge
Vi è chiaramente una riserva di legge nell'articolo ventisei primo comma del di del disegno laddove è detto che l'elezione dei consigli comunali e provinciali
La loro durata in carica il numero dei consiglieri e la loro posizione giuridica sono regolati dalla legge
Sì che modalità di accesso alla carica durata della stesse composizione dei consigli saranno determinate da apposite disposizioni di legge e cioè dalla legge elettorale alle stesso modo come fa oggi la legge elettorale amministrativo
La posizione giuridica dei consiglieri vale a dire il loro status conseguito a seguito dell'investitura elettorale
E comprendenti i diritti ed i poteri dei componenti il Consiglio trova indirettamente discipline invece nel disegno di legge
L'articolo ventisei secondo comma del disegno prevede che i consiglieri entrano in carica all'atto della proclamazione ovvero in caso di surrogazione non appena adottata dal rispettivo consiglio la relativa deliberazione
Vieni in tal modo precisato e ribadito che la funzione di atto costitutivo dello status di eletto e perciò stesso di componente dell'organo nel caso di surrogazione viene assolto dalla delibera consiliari
Tale delibera e quindi in tutto equiparata all'atto di programmazione effettuato dal capo dell'ufficio elettorale centrale quale altro termine attivo del procedimento i elezione
Sembra la legge poi Hutter riconosce dei diritti ai consiglieri comunali uti singoli perché così possono per esempio attinge riottenere notizie ed informazioni non soltanto dall'ente locale ma anche da aziende ed enti acquisto sulle dipenda questi dipendenti
E hanno inoltre un potere di iniziativa dei consiglieri comunali cioè quella di proporre materie da sottoporre all'esame del Consiglio comunale possono infine presentare queste per la prima volta vi è una disciplina normative in questo in questo senso perché piano sino ad oggi questo potere per invece riservato soltanto ai parlamentari possono presentare
Interrogazioni emozioni
Questa è stabilito nella legge
L'ultimo comma dell'articolo ventisette fissa queste molto importanti a mio avviso nella quinta parte dei consiglieri il potere di iniziativa per la convocazione del Consiglio comunale provinciale
In tal modo si abbassa il quorum di un terzo che richiesto invece attualmente dall'articolo centoventiquattro della Testo Unico del mio Novecento il quindici
Questo è molto importante perché in questo modo si dà la possibilità alla minoranza
Di chiedere la convocazione del Consiglio specialmente in quei comuni dove per effetto del sistema maggioritario la maggioranza generalmente con la minoranza generalmente coincide con il quinto con la quinta parte appunto dei consiglieri
Del delle sicché mentre la legge disciplina direttamente la formazione degli organi
Allo stato unto sono riservati l'organizzazione dell'ente le attribuzioni degli organi e l'ordinamento degli uffici e dei servizi pubblici
E dal Regolamento sono riservati l'organizzazione ed il funzionamento di istituzioni di organismi di partecipazione e degli organi e degli uffici
Riassumendo ed in particolare per quanto riguarda organi d'uffici lo statuto ne disciplina le attribuzioni e l'ordinamento è il Regolamento il funzionamento
E l'espressione tipica della potestà statutaria e regolamentare l'articolo ventisette primo comma
Del disegno di legge che lascia Allo Statuto il prevedere se il Consiglio debba avvalersi di commissioni costituite nel proprio seno e dal Regolamento la determinazione dei poteri tali Commissioni disciplinandone al contempo l'organizzazione e le forme di pubblicità dei lavori
La legge anche qui interviene per indicare che queste ecco commissioni devono avere una composizione proporzionale alla Assemblea
Altre disposizioni innovative quella dell'articolo ventisei
Secondo comma
Che ha disposto il mantenimento in carica dei consigli
Fino all'elezione dei nuovi con l'unica limitazione della potestà deliberativa ai soli atti urgenti ed improrogabili dopo la pubblicazione del decreto dei comizi elettorale
La vigente legge elettorale l'articolo otto come come sapete è prevede che i consigli comunali cessino dalla loro funzioni quarantasei giorni prima
Della data delle elezioni nel frattempo funziona la giunta la nuova disposizione invece mantiene la gestione dei del Comune
Sì e pure per gli atti urgenti in mano al massimo organo collegiale rappresentante di tutta la comunità amministrata
D'altra parte poi il terzo comma dell'articolo ventotto
Dieta alla Giunta di adottare provvedimenti in materia altrimenti di competenza del Consiglio tranne per quanto riguarda i provvedimenti attinenti alle variazioni di bilancio
Per i quali poi è prevista la sottoposizione al comune al consiglio comunale modifiche nei sessanta giorni successivi a pena di decadenza
La impossibilità di funzionamento del Consiglio priverebbe lente del potere di provvedere in ordine a questioni anche di grande rilevanza per un lungo periodo di tempo con il pericolo di incorrere in decadenza
Organi del Comune della Provincia rimangono quelli tradizionali per l'articolo venticinque
Nessuna innovazione e prevista per quanto riguarda invece la presidenza del Consiglio questo voglio sottolinearlo in particolare all'attenzione del presidente della Commissione affari costituzionali
Innovazione che da più parti era stata invece auspicata
E diretta a garantire piena autonomia del Consiglio dall'esecutivo
Nella proposta di legge comunista presentati il quattro luglio mille novecentottantotto se non ricordo male furtivo proposto due mila novecento cinquantadue c'è una la presenza del presidente del Consiglio seppure subordinata ad una previsione di un'esplicita previsione statutaria ma comunque vi è questa menzione non vi è invece nel testo
Licenziato dalla commissione affari costituzionali
Il disegno di legge esitato dalla Commissione affari costituzionali punto prevede invece di riaffidare la presidenza e la convocazione a vicenza il Consiglio rispettivamente al Sindaco al presidente della provincia
E poi ecco affida i compiti di presiedere i rispettivi consigli
Acqua con alzino Galan presidente la Provincia beh assegna anche al consigliere anziano
In ciò almeno ecco sciogliendo un'antica polemica fra presidenza del consigliere anziano presidente senza dell'assessore anziano e affidata appunto approva la l'assessore anziano i compiti appunti convocare di presiedere i consigli per l'elezione del sindaco e del presidente della provincia
E per quanto riguarda le attribuzioni degli organi e di immediata evidenza l'unificazione che il disegno fa tra gli organi del Comune e quelli della Provincia relativamente alle competenze
Sì che l'elencazione delle competenze attribuite dall'articolo ventotto del disegno sostituisce in pieno l'elencazione fatto dagli attuali articoli della legge del mille novecento quindici
Ho può avere fatto dall'articolo ventotto diciamo i consigli comunali costituiscono innanzitutto organi di Indirizzo e di controllo politico amministrativo
Lo stesso articolo ventotto nel secondo comma coi elenca tutte le materie e sono a mio avviso numerose di competenza del consiglio comunale voglio sottolineare una aspetto di queste elencazioni cioè l'ultima materia che riguarda la nomina e la designazione dei rappresentanti della dell'ente presso enti aziende ed istituzioni operanti nell'ambito del Comune o della Provincia
Ovvero Daizee dipendenti ho controllato
Per i quali la legge disponga che decadono contestualmente alla cessazione lo scioglimento del consiglio
La nomina delle designazioni devono essere effettuate entro sessanta giorni dall'elezione della giunta comunale e provinciale altrimenti ecco si provvede ai sensi dell'articolo trentaquattro comma quarto questo
Sì e previsto uno speciale procedimento secondo il quale in mancanza
Del del consiglio poi provvederei il sindaco o il Presidente dell'amministrazione provinciale sentiti i capigruppo consiliari e poi la il provvedimento così adottato dei verrà successivamente sottoposto all'esame dei consigli
Struttura
Rendo conto
Comprovi
Dalla normativa richiamata appaiono con evidenza due elementi importanti ed innovatori
Il primo e che la Giunta esce a mio avviso che su questo io credo che il dibattito dovrà essere estremamente approfondito
Esce dallo schema tradizionale di organo prevalentemente deliberativo queste la lettura che io dò delle norme del della legge relativi licenziato dalla commissione affari costituzionali
Con una potestà decisionale limitata agli affari minori dell'ente locale com'era prima
Per assumere invece in maniera più netta il profilo di organo di gestione e propositivo con compiti di impulso nei confronti del Consiglio pur dovendo lo stesso riferire annualmente della propria attività tali compiti di proposizione di impulso ovviamente sottraggono al sindaco
Il potere di proporre le materie da trattare all'esame del consiglio comunale così come previsto attualmente per cui alla Giunta riservato soltanto il compito di fissare la data dell'adunanza del consiglio
Il secondo è che la Giunta in gran parte che le giunte in gran parte perdono i poteri sostituto ori per l'urgenza di cui all'articolo centoquaranta all'articolo duecentocinquantuno del testo unico del mille novecentoquindici
Questione che già ho avuto modo di sottolineare
Ritengo che uno dei nodi fondamentali del nuovo sistema delle Autonomie sia rappresentato proprio dalla configurazione delle giunte perché dall'inserimento d'Italia organi nell'ambito delle della struttura dell'ente locale
Inserimento in termini di attribuzioni di attribuzione di operatività che dipendono a mio avviso le soluzioni di una serie di problemi connessi tra l'altro alla programmazione alla trasparenza ed alla stabilità
A seconda che le Giunte vengano a qualificarsi come organi di gestione
E sotto certi aspetti di programmazione o rimangano inquadrati nello schema ormai superato
Di semplici organi del big deliberanti dipende la soluzione dei problemi connessi ai temi della organicità di Indirizzo e di responsabilità politica prima ancora che amministrativo
E diciamo vogliono rapidamente sottolineare due altri aspetti che a mio avviso sono estremamente importanti
Il primo è quello diciamo della
Del del programma perché la elezione del sindaco e della giunta viene effettuata secondo la previsione legislativa contestualmente alla presentazione di un programma che Dini preventivamente illustrato dall'aspirante sindaco all'Assemblea
C'è un quorum previsto per la presentazione
Che fai in modo che possono essere presentate contestualmente più proposte del genere cioè più compagine di giunta più compagini più più programmi contestualmente
Questa a mio avviso è un punto estremamente qualificanti perché quando si va a votare si vota con un'unica votazione per la Giunta per il sindaco e per il programma quindi da questo punto di vista ecco si va ad un confronto e quel principio dell'alternatività alla quale al quale io prima accennato estremamente importante dal punto di vista politico
De Mita e autonomistico mi pare che venga in questo modo estremamente e se non se non altro sottolineato anche aziende diciamo la normativa a mio avviso non è completamente esausto
L'altro punto è quello estremamente qualificante della sfiducia della sfiducia costruttiva
Anche qui diciamo la legge prevede un meccanismo a mio avviso estremamente interessante perché e previsto che la proposizione di una mozione di sfiducia costruttiva
Prospetti alternativamente una soluzione politico amministrativa al Comune
In questo modo diciamo eccome così come a con altri accorgimenti alla quale la legge pure ha fatto riferimento tempi brevi per la formazione degli organi di gestione dell'amministrazione comunale
Si cerca di spezzare non soltanto i tempi morti lunghi
Di a assenza
Della di di un'effettiva direzione dell'ente locale ma si si tenta di evitare diciamo che aspetti di di di divaricatori
Di ispirazione esprime squisitamente politica e poco rispondenti probabilmente agli interessi della comunità
Organizzata amministrata vengono ad inserirsi nel momento di gestione dell'ente locale
Il tutto per ricondurre l'ente locale ad una di ad una
Figura ad una visione che sia quando più rispondenti ai due principi dell'autonomia e del decentramento che prima mi sono permesso di sottolineare e poi
Perché che diciamo l'ente locale Possa inserirsi e a buon diritto
E in una nuova ristrutturazione dello Stato repubblicana che lo renda più avanzato dal punto di vista legislativo rispetto alle attese in questa società iniziamo sviluppo come ho avuto modo di ricordare ein principio l'amico Cattaneo questa società in pieno sviluppo si attende dalle dalle istituzioni io non voglio dilungarmi ulteriormente per lasciare spazio agli altri relatori
O o elaborato nel mio
Intervento scritto
Diciamo una serie di considerazioni che vanno sottolineate che mi auguro la commi le commissioni domani vorranno riprendere vi è per esempio e su questo non mi soffermo tutto il capitolo relativo ai controlli ai quali pure avuto modo di accennare i prima il presidente Labriola la rispetto lo il risentimento del controllo di legittimità da alcuni atti fondamentali controlli Esterni ridotti quindi al minimo lì il il discorso sul controllo interno sul quale vi devo dire qui
Prima di chiudere e io non sono assolutamente convinto che sia che si debba fare così come il disegno di legge ha previsto l'affidamento del controllo
Interno sugli atti della Giunta
Al segretario comunale mi perdonino i segretari comunali presenti in aula è mi pare un momento di compressione della potestà volitiva dell'ente locale delle decisioni che e gli amministratori devono devono prende mi pare è un voler a metti inserire nel disegno di legge un momento di sfiducia
E ed un giudizio di negativo nei confronti dell'enorme lavoro che migliaia e migliaia di un cittadini italiani in tutti questi anni dalla Liberazione ad oggi hanno effettuato dedicando il loro tempo migliore alla gestione della cosa pubblica a livello locale meritando enormemente da parte del Paese dobbiamo fornire a questi ed i cittadini a questi amministratori uno strumento che sia degno del compito che gli ho detto devono affrontare e della fiducia che noi dobbiamo ridurre il loro
Grazie avvocato Violante ho il piacere di annunciare che sono presenti in sala i consiglieri comunali Brera lombarde Cennamo Allodi mangia Pina Varriale Salvatore De Flaviis Pinto verde Mastro also Alterio del vecchio la dottoressa Mastrosimone del
Segretariato del comune di Napoli il magistrato dottor Marotti del TAR della Campania il segretario cittadino della democrazia cristiana Enzo diretto il segretario provinciale Giuseppe Riccardi
Do la parola al tenessimo professore Palma titolare della cattedra di diritto amministrativo all'Università di Napoli
Grazie grazie
Stabilire certe coordinate
Entro le quali
Si svolgerà o dovrebbe svolgersi domani il lavoro della terza commissione quindi sono soltanto degli appunti che vogliono sollecitate l'attenzioni critica del problema
O quasi la sensazione
D'essere nella stanzetta da tesa prospiciente una sala di parto
Sembra infatti finalmente chi sia per vedere vita la tanto sospirata riforma delle Autonomie locali
La soddisfazione sta soprattutto in ciò che il dibattito su questa riforma in corso ormai da tempo da troppi anni aveva assunto i livelli di una propositività starei per dire quasi scale l'ottica
Peraltro da buon Napolitano con l'approssimarsi del lieto evento vorrei conservare ancora un'opportuna dose di scaramanzia
La fase di approvazione da parte della prima Commissione permanente della Camera infatti si è conclusa non senza incontrare ostacoli
E non può essere sottovalutato che una parte del disegno di legge risulta estrapolata
Non vorrei allora che questi ostacoli diventassero insormontabili finendo per pregiudicare ancora una volta Imbaro dell'intera riforma
Un tale esito va scongiurato ad ogni costo
Stante la mia ferma convinzione chi sia da considerare definitivamente tramontata
La stagione di dibattiti spero che questo sia veramente inutile
E si possa così passando all'azione verificare in concreto li soluzioni istituzionali della riforma
E tempo di abbandonare la presi in tu osa convinzioni chi si debba ad ogni costo pare confezionare un modello teorico perfetto in ogni dettaglio e durevoli per gli anni a venire
E di convincersi molto più umilmente che è preferibile conseguire l'assetto definitivo del modello suddetto attraverso una fase per così dire di intelligente sperimentazioni operativa
Una siffatta metodologia del resto si presenta assai stimolante anche sul piano democratico
Perché costituisce un efficace strumento per suscitare il più ampio concorso di tutte le componenti del complesso e variegato universo delle Autonomie locali
L'augurio quindi che il disegno di legge Gava venga comunque approvato dal Parlamento ciò nonostante
Mi sembra necessario avvertire del rischio che si corre di una per così dire malformazioni genetica
In altre parole
Essendo il governo delle conurbazioni uno dei problemi centrali della riforma una legge che fosse varata stralciando la disciplina delle cosiddette aree metropolitane sarebbe come una creatura menomata
Sono fin troppo noti i mali le contraddizioni che affliggono le grandi aree urbane perché io mi di lunghi più di tanto a parlarne
Basti solo por mente agli insopportabili di saggi ed ai gravi squilibri socioeconomici che insieme determinò l'integrato netto della qualità della vita in dette aree dall'elevato tempo medio di percorrenza ritratti stradali
All'insufficiente servizio di trasporti pubblici dalla problematica di mozioni di rifiuti all'inefficiente gestione della sanità
Dall'escalation della violenza alla moltiplicazione inesorabile d'uso di droga e di là di lingue Enza specie minorile
Fenomeni questi ultimi causati senza dubbio da una società civile frantumata
Anche per la carenza di strutture di spazi da destinare a momenti di aggregazione sociale e così via
Inutile dire poi che tutto ciò risulta purtroppo amplificato nel tessuto urbano dell'area napoletana e non se ne voglia il sindaco vizi ove la rimozione di rifiuti diventa eventuale i tempi di percorrenza stradale imprevedibili la gestione in genere di servizi pubblici essenziali trasporti sanità disastrosa
La specificità dei problemi dell'aree metropolitane in particolare della grande città capoluogo di essa non deve tuttavia indurre a credere che sia necessario intervenire con leggi ad hoc
Con la filosofia per intendersi dell'intervento straordinario
Come pure peraltro è stato da qualche parte avanzata durante i lavori della Commissione affari costituzionali
Pur con le disfunzioni appena denunziante le aree metropolitane costituiscono nel bene e nel male
Le aree un dato fisiologico della civiltà urbana e industriale contemporanea
Come tale vanno presi in considerazione disciplinate nell'ambito del generale di assetto del governo locale
Bene aveva fatto dunque il disegno di legge a prevedere un campo espressamente dedicato a disse
Nello stralcio di questo capo effettuato dalla Commissione a causa delle divergenze registrate si sulle soluzioni approntate dal disegno di legge P. apparentemente insuperabili entro tempi ragionevoli
Deve considerarsi definitivo
Il mancato accordo mia infatti sembrato determinato più da dissensi formali e di ordine terminologico che inonda vedi contrasti sostanziali certamente non per merito del presidente tipiche sta svolto un ruolo
Senza dubbio direi uno dei più prestigiosi nella storia recente del
Del parente risma italiano
Vediamo dunque al disegno di legge
Come è noto la Provincia assume la veste di autorità metropolitana
Assommando alle competenze proprie competenze dei Comuni avessi afferenti
Nelle aree travi lei cito ripetendo la legge nelle aree con popolazione residente non inferiore ad un milione di abitanti costituite dall'aggregazione intorno ad un Comune di almeno cinque degli abitanti di quei comuni
I cui insediamenti abbiano rapporti di integrazioni in ordine alle attività economiche ed ai servizi essenziali alla vita civile e sociale
L'individuazione e la delimitazione territoriale di leali in parola sono rimesse sentiti i Comuni e le province interessate alla legge regionale
Qualche anno intento poi di rendere immediatamente operative le nuove soluzioni istituzionali per quelle zone ove già da tempo si segnala l'urgenza di provvedere per la gravità delle patologie urbane e comunque solo in via transitoria
Inattesa cioè che venga emanata la detta legge regionali decretone il disegno di legge individua ed attiva autoritativamente le Province di Roma Milano Napoli Torino e Genova
Quali autorità metropolitane nell'ambito delle rispettive circoscrizioni territoriali
Sempre nella previsione del disegno di legge fa da contrappunto alla provincia metropolitana l'istituzione delle municipalità
Ti tengono luogo delle circoscrizioni nell'ambito del Comuni capoluogo dell'area metropolitana
E se era un po'un l'anno dal comune metropolitano a seguito della ripartizione del suo il territorio in zone omogenee in modo da consentire il migliore svolgimento in forma decentrata dei servizi di base
Le funzioni delle municipalità sono fissate direttamente dal disegno di legge così come gli organi e le modalità della loro elezione
Tra la Provincia e le municipalità resta invita però il Comune così detto metropolitano
Su tale aspetto il disegno di legge sembra essere indeciso
Prova ne che esso non definisce compiutamente il ruolo del comune metropolitano
Che appare inevitabilmente compresso
Dall'alto ad opera della provincia metropolitana
Dotata di precise competenze su chi gestionali sua aria basta e dal basso dall'istituendi municipalità a tributarie chissà legge di proprie competenze gestionali
E potenzialmente aspiranti a ricevere deleghe dalla Regione in materia tradizionalmente riservati al Comune
Questa considerazione indurrebbe a ritenere che seppure disegno di legge lascia indefinita la natura giuridica delle municipalità
E di risolta quindi l'intera questione
In realtà tali municipalità costituiscono veri e propri nuovi comuni che potremmo convenzionalmente definire urbani
Ne risulta allora al di là di possibili equivoci o confusioni
La contemporanea sussistenza di quattro livelli di governo locale Regione provincia comune metropolitano nuovi comuni uno urbani o municipalità
Che potrebbe ho qualche dubbio porsi in contrasto con il dettato costituzionale
Il mancato accordo sulla soluzione del problema delle aree metropolitane mi sembra quindi
Ma ad attribuirle essenzialmente alla sorte da riservare al Comune Metropolitana
E la mancanza di chiarezza sul punto ad opera di disegno di legge ha consentito nella sede di lavori di Commissione un'ennesima discussione
Che probabilmente poteva essere risparmiata se solo si fossero accantonate le dispute meramente terminologiche
Comunque anche da lavori della commissione si vince una certa diffusa convergenza almeno su due punti
A
L'attuale comune metropolitano deve essere suddiviso suddiviso i municipalità
Be
Al di sotto di quello regionale devono prevedersi due soli livelli di governo
Volendo semplificare o si tende a spostare sul comune metropolitano di funzioni che nel disegno vengono normalmente affidate alla Provincia
Oppure si propende per il far confluire sulla provincia metropolitana le funzioni che invia fisiologica spetterebbero allo stesso comune metropolitano
Conseguentemente
O viene soppressa la Provincia nell'aria che si qualifica sul piano geografico economico come metropolitana
Oppure viene soppresso il comune metropolitano quello cioè intorno al quale gravità di tela conurbazione
Come di facile intuizione dunque il problema e di convenire in sui termini
Ma non è sostanziale né si può ammanettarlo di particolari valenze utilizzando gli argomenti più nobili della cultura giuridica sul punto
Quelli cioè relativi al significato peculiari di valori Autilia l'autonomia locale intesa nel senso che la massima espressione politica della collettività stanziata su un territorio
In altre parole a salvare il comune metropolitano non può valere invocare la cultura della città collegata alla civiltà comunale
Perché questa cultura e questa civiltà non sono più vive allo stesso modo e nello stesso senso di un tempo ma si sono profondamente trasformato
Diventa a questo punto indispensabile chiarire una volta per tutte il senso e la portata e che oggi possiamo ancora dare alla tanto vagheggiata autonomia del comune
Per fare ciò oppure sia pure brevemente ricordare le coordinate Novo istituzionali entro le quali la suddetta autonomia modo di sistemi esplicarsi
A tal fine vini in considerazioni innanzitutto la disciplina di essa contenuta nel decreto nel disegno di legge Garland
Il Comune rappresenta la comunità locale ne cura gli interessi ne promuove lo sviluppo si afferma dei principi generali
Coerentemente il Capo secondo del disegno di legge disciplina l'autonomia statutaria la potestà regolamentare degli enti
Comune e Provincia specialmente nel testo definitivo approvato dalla commissione le disposizioni in parola sembrano esaltare il valore più tradizionale dell'autonomia comunale
Anche qui ricordo lo statuto si dice si afferma lo Statuto nell'ambito di principi fissati dall'Adige stabilisce le norme fondamentali per l'organizzazione dell'ente ed in particolare di terminali attribuzioni degli organi
L'ordinamento degli uffici e dei servizi pubblici le forme di collaborazione fra comuni e province
La partecipazione popolare del decentramento dell'accesso di cittadini all'informazione a di procedimenti amministrativi e inoltre
I regolamenti del Comune disciplinano l'organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni di organismi di partecipazione il funzionamento degli organi di uffici l'esercizio delle funzioni insomma
Nel quadro che mi risulta il Comune dipinto come autentico rappresentante della comunità locale come l'unico vero curatore di suoi interessi
Tutto ciò dovrebbe e potrebbe autorizzare a riconoscere nel comune la natura tradizionalmente propria dell'ente politico
Ma una tale affermazione merita d'essere fatta con qualche cautela liquida Giuni cercherò ora di spiegare e credo e mi auguro di essere compreso
Per meglio saggiare le essenze la vitalità politica del Comune dobbiamo infatti inserirlo nel quadro complessivo del sistema delle Autonomie locali
Così come tracciato nel disegno di legge
Che rispetti a sua volta la Carta costituzionale
Detto disegno sembra recepiremo degli occhi attraverso la troppo lunga annusa stagioni di dibattiti delle riforme settoriali si era andato in via proponendo all'attenzione generale
Tale modello a tutti fin troppo noto e al quale pertanto va dedicato un sole fuggevole accenno vede il comparto dell'autonomia locale articolato nei tre livelli costituzionalmente previste
La Regione enti di governo con funzioni quasi esclusivamente programmatorio
Secondo l'ispirazione iniziale della carta costituzionale
La Provincia snodo della programmazione regionale soggetto essa stessa di programmazione di livello intermedio
Coordinatore della programmazione comunale ma anche i titolari di competenze gestionali seppure limitatamente a settori individuati dalla legge e con riferimento soltanto a vaste zone intercomunali
Il Comune infine quel competono tutte le funzioni amministrative di interesse comunale comprese prestazioni servizi ed opere
Che riguardino precipuamente la popolazione il territorio comunale di settori organici di servizi sociali
De La sette ed utilizzazione del territorio dello sviluppo economico salvo quando non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla leggi statali e regionali
In un quadro siffatto appare innegabile
Che il Comune vada considerato essenzialmente come un ente di gestione di servizi da rendere alla collettività
Il disegno segna quindi un ulteriore punto a favore di quel processo
Che già auto lui ha avuto modo di segnalare
Di languidi mento delle senza più propriamente politica del Comune
Intesa come capacità dell'ente di rendersi esponenziale degli interessi politici della collettività locale
In altri termini
Può ben dirsi che nella determinazione di l'intima essenza dell'attuale struttura comunale
Svolge un ruolo essenziale
Piuttosto che l'aspetto più propriamente politico inteso come vocazione originaria dell'ente di decidere l'individuazione di interessi propri della collettività locali
Lei sceglieva da soli non aveva bisogno di legge che individuassero
L'aspetto più strettamente tecnico relativo alla gestione di servizi già individuati e programmati ai livelli superiori
Ulteriore conforto a questa crisi viene dall'attenzione del disegno di legge alla ricerca di livelli organizzativi ottimali per la prestazione di servizi di competenza comunale
Pur se continuamente contemperata come sembra di poter notare dall'omaggio a distanze municipalista
Brevemente posso solo ricordare la previsione delle forme di cooperazione con altri Comuni con la Provincia convinzioni
Il ripescaggio riterrei io del Consorzio ad esempio di vecchia natura vera è stato ripescato nella riforma nonché e le forme di decentramento comunale
La norma che invita la legge regionale di istituire comuni con popolazione inferiore a cinque mila abitanti
La stessa politica di incentivazione alla funzione di piccoli comuni contermini
Spinta al punto di Previti a l'erogazione di contributi finanziari statali e regionali
Vive a facoltà di potere accedere all'istituto dell'Unione
Cina possibilità di salvaguardare l'istanza municipalista mediante la istituzione ad opera della legge regionale di municipi appunto retti da organi direttamente eletti dalla popolazione interessata
Non intendo essere provocatorio ad ogni costo
Nel tentativo di sfatare il mito secolare della cultura politica comunale
Vorrei solo invitare a riflettere sulle così profondamente diverse coordinate istituzionali
Che quindi otto videro fiorire ed attecchire nell'esperienza giuridica amministrativa della vita nazionale
Il Comune è riuscito ad essere un fattore determinante del processo politico nazionali in un periodo storico in cui esso brillava come un astro solitario di prima grandezza
Nell'ambito delle diverse località
E suo cioè poteva operare praticamente indisturbato sul piano degli individuazioni soddisfazione degli interessi o esigenze della collettività di differimento
In una situazione di tranquillante lontananza dal centro del sistema planetario rappresentato dallo Stato ancora indifferenti sul piano della politica economico sociale
E senza nessun altro contendente dopo la Provincia dopo che la Provincia privata del prefetto aveva visto scenari gran parte del suo prestigio della sua autorevolezza
E visto che la caratteristica di Moro funzionalità imposto ai Consorzi dallo Stato nel proprio interesse finiva per tutelare sul piano politico lo stesso comune
Il quadro di riferimento testé descritto si è tuttavia nel corso del tempo lentamente e negli ultimi decenni anche radicalmente mutato
Gli andate inesorabilmente formandosi attorno al comune a una sorta sa dei periti e di reticolo
Di nuovi ulteriori soggetti
Regioni comunità montane usura associazioni intercomunali eccetera che ha progressivamente risucchiato gli spazi più propriamente politici caratteristici della tradizione comunale
Questo reticolo istituzionale il disegno di legge nell'ambito di riassetto del governo locale ha inteso appunto razionalizzare
Ora non vi è dubbio che l'autonomia e quindi la capacità politica competa l'intero sistema di governo locale
Essa spetta pertanto sia pure in misura e qualità diverse a ciascun livello del sistema stesso
Va peraltro sottolineato che la complessità dell'odierna vita associate tale per cui il momento più squisitamente politico di giudizi e valutazioni baloccarsi direi quasi per vocazione spontanea
A livelli istituzionali superiori
Al comune
Quello intermedio e quello regionale
Prende la sua più intima natura democratica consacrata dalla carta
Si vuole invece semplicemente sostenibile che ciò che appare mutato e l'oggetto di tale capacità nel senso che essa riguardo non più alla individuazione degli obiettivi che l'attività del Comune bensì alla gestione di servizi ad esso affidati
E se da un lato non deve preoccupare il processo appena descritto di trasformazione dell'autonomia comunale giacché i valori politici dell'autonomia locale vengono garantiti dal sistema nel suo complesso
E ciò probabilmente addirittura ancor più che nel passato
Dall'altro lato non bisogna trascurare il valore della politicità della gestione sottolineo gestione di servizi essenziali e ciò indipendentemente dalle dimensioni del Comune
Prima di concludere
Occorre proiettare il discorso sullo schermo del comune capoluogo di aree metropolitane
Non vi è dubbio che le considerazioni svolte sul comune in generale vanno le stesse a grandi Comuni centro di conurbazione
Anzi le caratteristiche socio economiche tutt'affatto particolari delle aree di questo tipo
Rafforzano la convinzione che ormai il ruolo del Comune è essenzialmente quello di enti di gestione i servizi essenziali
D'altronde il comune metropolitano sembra proprio aver perduto la sua stessa capacità rappresentativa si è sfaldato ciò e quel tessuto connettivo della cultura municipale che costituiva il sostrato essenziale del comune di memoria storica
In altre parole per fare un esempio a noi vicino
Non pare che l'omogeneità o il legame socioculturali tra i cittadini di Barra e quelli del Vomero entrambi circoscrizioni di Napoli
Sia maggiore di quella che viene tra i primi e quelli del comune di San Giorgio a Cremano che confina con la circoscrizione di Bari
Una riflessione si fatta da un lato costituisce il fondamento sociologico dell'opinione secondo cui le istituendi municipalità siano veri e propri comuni urbani
Dall'altro conferma l'inconsistenza delle ragioni di coloro che in sede di commissioni hanno alzato a difesa della sopravvivenza del Comune grandi città il vessillo della cultura municipale
Siamo giunti al punto di richiamare conclusivamente le linee del discorso fin qui condotto chi mi auguro sia risultato chiaro e comprensibile
Soprattutto in relazione ai valori che ormai da tempo vado maturando in materia di autonomia locale
A mio modesto giudizio una verità si configura a tutto tondo sul proscenio della storia comunale e di disegno di legge qui in esame la posta intelligentemente in evidenza
Riprendendo l'immagine proposta del Comune un tempo astro di prima grandezza nell'universo delle località ben si potrebbe dire
Che proprio per quello metropolitano si è verificato il collasso dell'ASPI
Nell'ambito di quel processo secondo cui il Comune sempre atteggiarsi sempre più come ente di gestione
Il Comune dilagante città nella sua terza età e spinto verso la frantumazione in strutture organizzative di minore entità
Ma più idonei ed adeguati all'esercizio di attività gestionali
Poiché lo spazio di politicità tradizionale in diavolo di essere stato ben compreso in questa tematica
Per naturale vocazione vada allocarsi a livelli superiori
Cosicché le fortune future del governo della grande città possono essere di Poste sono nell'ente di livello superiore
Sia esso il comune metropolitano
Che per tale ragione conserverebbe soltanto un'immagine assai sfocata del Comune storico
Sia i sola provincia metropolitana
Alla quale alla quale va la mia simpatia personale
Ed in ciò l'accorato appello che mi sento di rivolgere in questa sede alla classe parlamentare
Di rimeditare sull'opportunità e per quanto si è detto necessità
Il nuovo reticolo istituzionale locale non sia privato di un adeguato livello di governo intermedio
Su cui io penso fondata venti si radica la buona gestione del governo comunale metropolitano
Massari per dire anche un rinnovato ardore di funzionamento regionale grazie
Almiento
Manovali
Benissimo io sono dulcis in fundo quello che dovrebbe in qualche modo interessarsi di alcuni degli effetti che questi dissi questo disegno di legge statale dovrebbe apportare in merito
Ad un aspetto fondamentale che è quello della pianificazione del territorio cioè al problema della pianificazione sia a livello comunale che a livello sovracomunale
Certo gli aspetti di questa tematica che sono stati dibattuti in questo pomeriggio sono stati molto vari e interessanti estremamente specifici
I colleghi che si interessano di diritto amministrativo hanno caratterizzato il loro discorso con molta attenzione su questa nuova realtà che in qualche misura si va realizzando estiva attivando attraverso il disegno di legge di cui è stato parlato
Io voglio toccare un argomento cioè che cosa accadrà o che cosa può accadere e come potrà cadere allorquando questa legge questo disegno di legge divenuto legge andrà in qualche modo a determinare in qualche misura la programmazione lo sviluppo delle aree urbane
Che sappiamo tutti essere fortemente correlati con gli strumenti che sono necessari per governare questi particolari aspetti dello sviluppo
Esiste una brutta parola territorializzazione sappiamo tutti chi qualsiasi scelta o gran parte delle scelte che vengono fatte anche in campi che non hanno propriamente a che fare col il tridimensionale della città
Finiscono poi io primo dopo bene o male per avere un effetto su quelle risorse territoriali e quindi sul ring
Attivare in maniera maggiore o minore mi migliore o peggiore i rapporti tra il territorio e la popolazione che insiste sul territorio
E in realtà ogni azione di pianificazione se vogliamo è riconducibile altri momenti fondamentali il riconoscimento dei problemi la definizione degli obiettivi da conseguire
E in qualche misura se volete l'approntamento della strumentazione che può essere necessaria
Per potere programmare e pianificare e forse anche gestire e realizzare così gli obiettivi che si sono in qualche modo predeterminati
Se riteniamo corretta questa ipotesi formulata allora dovremo con molta attenzione a mio avviso cercare di comprendere cosa intendiamo quando facciamo riferimento alle grandi città e alle aree urbane il mio intervento non vuole essere altro che un modesto intervento in questa direzione
Noi oggi usiamo indifferentemente molte parole per esprimere se volete qualche cosa di nuovo che sta accadendo cioè usiamo il termine metropoli Area metropolitana città regione qualcuno ha usato anche il termine megalopoli ma sicuramente non è la dimensione di Napoli
Ma riteniamo questi termini molto spesso da usare come sinonimi
Ma ce ne serviamo più o meno direttamente per i i diciamo indicare un modello insediativo di uomini attività produttive servizi accedere eccetera che oggi appaiono fortemente diversificati da quelli di pochi anni orsono
Cioè sicuramente noi parliamo di aree metropolitane impropriamente cerchiamo di usare lo stesso termine mi pare sia venuto fuori qui anche stamattina
Diciamo l'area metropolitana di Milano è quella di Napoli l'Area metropolitana dei paesi sviluppati quindi congestione ma sviluppo e l'aria di concludere metropolitana dei paesi sottosviluppati forse anche nel Mezzogiorno
Non con non sviluppo ma congestione basta guardarsi intorno per vedere la molto probabilmente ora è un fenomeno questo sicuramente di tipo nuovo da un lato può essere anche inteso come risultante se vogliamo di scelte economiche e politiche
Molto complesse molto spesso esterna alla realtà che Luís prendiamo in considerazione e che cambiano con ritmi molto più veloci di quello che hanno trasformato le società del tempo recenti
Ora la presa di coscienza di questo nuovo fenomeno sicuramente ha condotto barili studiosi a interessarsi di questo di questo argomento
E ci sono stati biografi sociologi demografi economisti storici con un rischio fondamentale a mio avviso cioè che il Natale è stata analizzata la città all'Area metropolitana del geografo
La città e l'area metropolitana dell'economista la città e l'area metropolitana dello storico ma molto probabilmente anche andando a fondo in questo tipo di analisi
Si è forse persa la capacità di cogliere il senso complessivo di unitario dei processi di trasformazione che hanno fatto diventare la città qualche cosa di diverso
E queste trasformazioni sono quelle che oggi hanno generato in qualche misura questo quadro diverso questo quadro anche di tensioni come accennava prima in qualche misura Palma
Che rappresentano Lene così la realtà di queste aree investite da un processo di urbanizzazione che merita un'attenzione particolare perché a connotazioni sostanzialmente diverse da quelle tradizionali
Molte città e penso che Napoli sia anche tra acquisto e mute dei comuni circostanti hanno visto se volete
Con questo fenomeno di crescita dell'inurbamento perdere i loro confini tradizionali laddove la periferia che cresce che cresciuta si contrappone sempre più decisamente se volete anche in termini dimensionale al centro storico al centro antico della città
Io qui non vorrei forse usare una battuta scontata ma credo che Napoli oramai è sì una città che ha due periferie cioè il suo centro storico che si è svuotato completamente delle funzioni se volete direzionali altamente direzionali che una volta erano nel centro storico
E una periferia tradizionale che si è estesa al di là dei comuni Fini comunali
E che si è mescolata con le periferie degli altri piccoli comuni cresciuti sotto una serie di spinte di processi di trasformazione che molto spesso sono estranee a loro stessi e che sono sopravvenuti per una serie di fenomeni che in qualche misura sono tutti riconducibili a scelte che sono avvenute essenzialmente altrove
Possiamo dire che siamo nel caso di Napoli e della sua provincia quindi di fronte ad una struttura territoriale che non costituisce un sistema interrelate
O di nuclei urbani un sistema connesso incardinato a scala regionale ma siamo in presenza come dicevo prima di nuclei urbani che sono cresciuti al di fuori di ogni regola urbanistica molto spesso voglio solo ricordare che portici e San Giorgio a Cremano che sono credo tra le più grandi città dell'area metropolitana di Napoli sono prima di strumento urbanistico
Se portici volesse fare suo piano regolatore trovare le aree degli standard urbanistici non ha più spazio per farle sarà costretto a scaricarlo sui Comuni contermini cioè possiamo dire che questa aria metropolitane e uso questo termine tra virgolette di Napoli può essere definito mi sembra che con l'abbia fatto qualcuno se ben ricordo Corrado benino come Arcipelago cioè ci sono dei voti all'interno di questo territorio di questa congestione della diffusione urbana
Dei vuoti che non hanno più nessuna funzione non sono più aree agricole sono diventati o depositi di immondizia Ovo depositi di macchine vecchie o sono malamente utilizzati in termini agricoli volevo dire ancora che la perdita dei confini se volete non solo amministrativi ma anche figurativi la contrapposizione città campagna che un tempo consentiva anche in qualche misura di leggere dov'era la città e dove finiva la città sicuramente a questa trasforma questa perdita dei confini si aggiunge la trasformazione e la comparsa di altri
Confini sei puliti derivanti da un lato da nuove fortemente incisive trasformazioni strutturali si pensi alle funzioni che hanno assunto le unità sanitarie locali distretti scolastici
Se volete ambiti di bacini gestionale di servizi particolari
L'istruzione la sanità che si sono sovrapposte alle tradizionale i tradizionali confini degli enti che ricordava prima Palma la Regione la Provincia e il Comune e oggi c'è una commistione i tempi esce difficile leggere
Anche in termini di sovrapposizione
Da un lato però il Comune resta ancora l'unità elementare di base per gli strumenti urbanistici generali
Ma lo strumento urbanistico generale fatte salve le scelte contenute nei programmi cui l'attuazione e atemporale cioè io faccio un bel piano regolatore se ne sono capace
E quando non sono tenuta a dire quando realizzerò o prevedo di realizzare questa immagine finale complessiva
Dell'assetto del territorio comunale
Ma quello che è peggio a mio avviso che questa pianificazione che mira a controllare quasi solo l'aspetto tridimensionale l'attività edilizia all'interno di un comune a localizzare i servizi ma diciamo al di là non ha se volete un contenuto proprio programmatori al di là di quelle che possono essere l'indicazione emergenti dei programmi con le navi d'attuazione in realtà non si è tenuti a specificare quando e attraverso quali fasi con quali priorità sopra sto realizzare quel modello urbano ora che cosa vogliamo dire che laddove la pianificazione economica la pianificazione urbanistica la Pro cremazione economica
Sono disgiunte da quell'urbanistica territoriale e abbiamo ancora una volta e mi scontro tra la rigidità dello strumento urbanistico così come prevista dalla legge del quarantadue a fronte di un'estrema flessibilità che in una società che cambia con ritmi molto accelerati sarebbe opportuno aprire sempre con estrema disposizione
è ben vero che gli è stato ricordato prima la legge urbanistica del quarantadue prevede la possibilità di piani regolatori al di là di un solo comune il Piano regolatore generale intercomunale lo prevede la legge urbanistica del quarantadue
Ma laddove è stato sperimentato su grandi aree la ricordato prima anche qualcuno piano intercomunale milanese il Piano intercomunale torinese roba della fine degli anni sessanta
Be possiamo dire che il all'interno del dettato della legge c'è la motivazione stessa del fallimento di queste iniziative e un solo comune che pianifica per tutti gli altri e un solo Comune di Sovico quello più grande il capoluogo
Poi intestato Milano è stato Torino il quale scarica molto spesso sui Comuni contermini le difficoltà che sono interne di un proprio comune e questo naturalmente finisce poi col ripercuotersi nella fase di adozione di approvazione del piano per cui questi piani non sono mai giunti a conclusione
Ora esiste un altro problema il problema della definizione e della di eliminazione di quel continuum territoriale che l'aria metropolitana di Napoli
Beh appare chiaro che oggi se guardiamo una qualsiasi carta aggiornata a fine una molto bella la provincia di Napoli una foto aerea del dell'ottantasette beh oggi vediamo che questo continuum urbanizzato interessa la provincia di Caserta comincia a interessare la Provincia dice addirittura di Salerno girando le spalle del Vesuvio verso l'agro nocerino sarnese
Quindi diciamo
Densità demografica regime dell'uso dei suoli gravi e tipo di industrializzazione o di terziarizzazione più o meno avanzata morfologia degli insediamenti
Non sembrano essere più gli elementi sufficienti per potere in qualche misura cercare di delimitare questo che chiamiamo aria metropolitana
Ora è chiaro che il passaggio se volete alla Dimida la dimensione urbana dei singoli centri a quella metropolitane avvenuti avviene soprattutto sotto o se volete la spinta della crescita dimensionale e della trasformazione dell'ampliamento
Delle attività proprie della città cioè comunicheranno comuni agricoli oggi direttamente o indirettamente in base a piani speciali a piani di settore Omouwa iniziativa spontanea
Sono sto divenuti allocazione di funzioni che una volta erano funzioni proprio della città quindi hanno cambiato non sono più centro di servizi per un'attività agricola che è scomparsa ma si sono caricati di significato e a mio avviso compare qui un nuovo concetto una nuova idea
Che potrebbe servire per definire questo problema dell'area metropolitana e del relativo tipo di pianificazione da qui da fare
Cioè comincia a emergere il ruolo che certe città che possiamo chiamare in qualche misura centri intermedi città intermedie
Può essere chiamata a svolgere all'interno di un'organizzazione di una pianificazione di una programmazione all'interno di un'area vasta quale quella della metropoli per me dell'area metropolitana di Napoli
Questo problema dell'area metropolitana di Napoli un problema che tu ha toccato da lungo tempo voglio solo qui ricordare l'istituto studio di Antonio row sull'aria di influenza di Napoli del sessantasette quindi tocca ben ventuno anni fa questo cominciava ad essere avvertito
E naturalmente sono stati fatti ulteriori di studi di capire Bourousis e Brusca sullo sviluppo metropolitano in Italia l'ultimo indagine fatta per conto dall'Italtel Ital Tecna
Sul l'indagine conoscitiva sugli interventi su nell'area metropolitana di Napoli dove da tavole che sono allegate si capisce
O per lo meno si riesce a comprendere in quali siano stati i fattori e in parte hanno determinato questa crescita e questo sviluppo
Ora è vera anche un altro aspetto che la dinamica insediativa sembra orientata verso l'abbandono dei grandi centri urbani a vantaggio dei centri urbani intermedi le motivazioni sono molteplici a Napoli diciamo c'è poco spazio
Il costo degli alloggi è diventato molto elevato e naturalmente una selezione che passa tra anche attraverso chiari livelli di reddito cioè quindi questo spiega in parte ma non giustifica l'abusivismo e spiega anche un po'lei sotto il livelli e di gruppi sociali dall'aria napoletana del comune di Napoli verso i comuni confermi appare evidente quindi che alla e alla scala dell'ente territoriale intermedio il piano non potrà più avvenire i contenuti della tradizionali dell'attuale strumenti urbanistico generale
E questo è quello che mi veniva in mente sentendo gli apporti diciamo i contributi dei colleghi che hanno parlato prima
La legge urbanistica vigente quella del quarantadue sappiamo tutti qual è il contenuto del piano regolatore
Ma affrontiamo una realtà e cambia con una dinamica molto più veloce accentuata di quella di quando fu redatta la legge urbanistica del quarantadue
Questo strumento generale che finisce in qualche modo per cristallizzare una forma e sappiamo tutti e lo sa meglio di me il sindaco quale sono lì lunghe faticose le procedure di variante
Per introdurre una modifica all'interno del contenuto del piano regolatore quando c'è una spinta forte in questa direzione sicuramente resta un problema da vedere resta cioè d'andare a individuare in che misura questo nuovo ente territoriale intermedio che è la provincia sia essa Province ordinario provincia metropolitana
Potrà in qualche Miku misura svolgerà un ruolo alternativo rispetto a quello che è lo stato attuale della pianificazione urbanistica non dimentichiamo che la legge urbanistica del quarantadue prevede tre livelli di pianificazione
Il Piano territoriale di coordinamento non è detto quale sia all'articolo cinque della legge del quarantadue la dimensione territoriale di riferimento si cerca si tenta si è portati a farla coincidere necessariamente con quello dell'ambito amministrativo della regione
C'è poi questo se volete un piano regolatore generale e a livello esecutivo i piani particolareggiati di esecuzione ma a mio avviso visto e considerato che manca il Piano territoriale di coordinamento possiamo dire che la Regione Campania e in qualche modo l'iter iper pianificata
Un titolo ottavo con la sessantaquattro con i progetti speciali
Oramai ci sentivamo di fronte a un territorio che e ci ha pianificato bene o male che sia trova già dei grossi segni di riferimento per la pianificazione ad ampia scala
Possiamo anche fare un'altra riflessione molto probabilmente lo straordinario ha finito col prevalere sull'ordinario laddove le procedure erano forse più rapide è stato visto prima interessavano un minor numero di livelli decisionali possiamo dire ancora che ogni ulteriore piano programma non potrà sottrarsi in una realtà come quella dell'Area Metropolitana napoletana ad un adempimento a mio avviso fondamentale di Kerry ammaliare attenta a mente
Il territorio fisico geografico
E i settori dell'economia o che singolarmente si sono se volete e per parti parzialmente correlate non sono stato oggetto di pianificazione programma ricusazione e realizzazione separata
La finalità del coordinamento degli interventi dovrà conseguire un modello di sviluppo per i realizzi l'integrazione di tutte le attività economiche non in maniera settoriale autosufficiente
Bensì con un complesso sistema di relazioni intersettoriali fra le attività locali e tra queste quella esterna al sistema territoriale considerato ancora io sto tagliando perché credo di dover lasciare spazio in qualche misura gli altri c'è anche la necessità di superare se volete la dimensione meramente amministrativa del Comune
Negli ambiti di pianificazione e questa interessato se volete in qualche misura anche il disegno di legge sulla riforma degli enti locali di cui si parla voglio solo fare una correlazione il ruolo che la Provincia è chiamata a svolgere dal disegno di legge Gava
In termini di pianificazione e di programmazione urbanistica è in qualche modo previsto più o meno nella stessa maniera anche se con qualche piccola sfumatura dal disegno di legge regionale sull'uso la tutela del territorio regionale
Quindi praticamente ci troviamo di fronte alla necessità di dover prevede ire un sistema di pianificazione un livello di pianificazione intermedio tra la Regione e l'ente comune io qui esprimo una grossa perplessità che è un po'la perplessità finale in questo momento
L'ho detto prima sicuramente sì vogliamo riformare gli enti locali se vogliamo attribuire alla Provincia ordinaria la provincia metropolitana all'aria metropolitana
Un un ruolo di coordinamento di programmazione e quindi individui a questa scala delle grosse invarianti territoriali attorno alle quale gli enti locali Comuni possono poi dettagliare le loro scelte
Invarianti territoriali che possono essere scelte localizzative di grosse attrezzature e servizi di grosse infrastrutture urbane di scelte zonali biliare
Di particolare interesse da tutelare da assoggettare a localizzazioni speciali di un terzo di un certo tipo a mio avviso però con la legge urbanistica del quarantadue questo noi non riusciamo a farlo
Quindi la perplessità che mi attanaglia e che venga fuori qualche cosa di nuovo nel settore dell'amministrazione delle organizzazioni degli dei degli enti locali e che cerchiamo poi sotto il profilo della pianificazione urbanistica cerchiamo di infilare questa novità questo nuovo modello all'interno di una camicia di forza
Lei sia oramai ho soletta e quello della legge urbanistica del quarantadue
Quindi diciamo la preghiera che posso rivolgere attivi decide in questo momento e di pensare non subito oramai dal mille novecento sessantasette che si parla di nuova legge urbanistica ancora questo è un discorso oramai obsoleto
Ma si non si porre attenzione a questo aspetto
Alcuni dei dei di vincoli alcuni degli ostacoli che sono oggi presenti nella pianificazione ed organizzazione
Di corretti rapporti tra la popolazione e il territorio rimarranno ancora visibili rimarranno ancora presenti
Nel loro nella nella loro caratterizzazione principale
C'è un'ultima cosa che volevo dire noi siamo oggi in presenza di un rifiuto per un verso della pianificazione urbanistica c'è la negazione del piano
E dall'altra parte abbiamo per progetti per piccole parti della città la città di Napoli credo sia esemplificativa sotto questo aspetto sia gli interventi del Titolo ottavo della duecentodiciannove sia tutti i progetti che in questo momento
Sono stati esposti sono stati illustrati sui quali c'è un dibattito a mio avviso hanno due difetti
Da un lato cioè quello del piano regolatore che non può essere negato che ci deve essere sempre un riferimento di carattere generale il più ampio possibile sia esso riferito al singolo Comune a un insieme di comuni che abbiano caratteristiche omogenee
Di rapporti di ruoli di significato di situazioni
Ma se facciamo riferimento alla parte alle città per piccole parti a mio avviso facciamo un'operazione attenta di maquillage di abbellimento ma in realtà non riusciamo accogliere la situazione complessiva e a dare una situazione di carattere generale migliore di quella da cui partiamo
A mio avviso forse e per grazie
Il prezzo Coppa
Avvocato Antonio Russo
Poiché
Marchioro
Io portavo vostra conoscenza documento elaborato dall'Ufficio di presidenza dell'Unione delle Province d'Italia
Del Ufficio di Presidenza del quale sono competente componente eletto
Considerazioni generali
Si sottolinea in primo luogo all'assoluta necessità che il Parlamento pervenga con la massima sollecitudine e comunque entro la scadenza amministrativa del mille novecentonovanta
Alla definizione dei principi fondamentali che regolano la vita delle Autonomie locali cancellando dall'ordinamento giuridico della Repubblica d'ormai ultra cinquantenario testo unico della legge comunale e provinciale
Ed avviando un radicale lavoro di riordino della legislazione disorganica Mendel sviluppatosi in questi anni
Si auspica che il movimento autonomistico nel suo complesso regioni Anci UPI Uncem
Sappia ritrovare in questa circostanza una piena unità di intenti che valga a proporre al Parlamento istanza di modifiche volte a garantire il pieno ed equilibrato dispiegarsi del sistema delle Autonomie
Ai diversi livelli territoriali
Ed un'effettiva dei momento dei governi in fra nazionali alle mutate esigenze di sviluppo civile economica e sociale del nostro Paese
Lupi per quanto riguarda la disciplina dei d'Istituto provinciale ritiene che il testo della prima commissione della Camera dei Deputati contenga alcuni significativi elementi di novità
Quali la configurazione della legge come legge di principi sulle funzioni e all'ordinamento degli enti locali sostenuta dalla previsione della modifica solo in forma espressa
Il manifestarsi di una maggiore attenzione ai rapporti tra i diversi livelli di governo in particolare tra Regioni ed enti locali
L'avvio del superamento della tematica tradizionale che confinava l'ambito di intervento della legge di riforma intorno alle questioni degli organi delle competenze dei controlli tralasciando
Così nodi decisivi per la vita delle amministrazioni quali quelli attinenti tanto al loro rapporto con i cittadini alla società quando al loro funzionamento e dall'efficienza e all'efficacia dei loro interventi
Ciò nonostante i dubbi ritiene necessario introdurre modificazioni al testo approvato dalla commissione
Anche per colmare le lacune in in qualche caso gravi che essa ancora che esso ancora presente a tal fine giudica importante evitare in questa fase di riproposizione
Di un minuto elenco di emendamenti che avrebbero cupo principale conseguenza una presentimento debite risalivo per concentrare invece l'attenzione su un numero limitato ma significativo i grandi nodi problematici
Ruolo generale della Provincia
Mentre dubbi ritiene soddisfacente il metodo adottato di indicare le aree di intervento prioritario delle Province non giudica idoneo il modo in cui vengono definiti i duri dei due livelli di governo locale
Ancora eccessivamente affidata ad un elemento tautologico al Comune di interesse comunale alla Provincia quello provinciale che rischia di conferire alla legge regionale di attuazione un compito eccessivamente discrezionale
E chi non evidenzia la necessità di verificare anche la convocazione delle funzioni di amministrazione attiva attualmente svolto dallo Stato dalle sue amministrazioni periferiche o da altri enti territoriali per di più il Comune viene definito come ente rappresentativo della propria comunità
E pertanto a competenza generale mentre la Provincia risulto come ente ha competenze rigidamente preordinata da dalla legge vedi articolo sei e tredici rispettivamente
Lupi sottolinea in proposito che una tale distinzione chiaramente contraria alla costituzione articoli centoquattordici e centoventotto
Che pone i due enti locali su un piano di assoluta parità istituzionale la legge Obeng caratterizzare l'intervento delle province intorno ad alcuni funzioni prioritarie ma non può impedire ad esse vi svolgerà il ruolo di enti ho divisi generali esponenziale delle rispettive comunità e quindi in grado di assumere funzioni anche al di là dell'elencazione legislativa salvo il rispetto delle competenze di altri livelli di governo sempre al fine di meglio caratterizzare il ruolo delle Province gruppi ritiene necessario correggere alcuni Fo alcune formulazioni legislative la cui imprecisione potrebbe dar luogo a incomprensioni ha difficoltà applicative
Quale quella quelle dell'articolo tredici comma prima lettera g che non dovrebbe spostare in capo alla Provincia tutte le funzioni socio sanitario ma solo a quelle di coordinamento e quelli del relativo alla igiene ambientale e giudica inoltre inaccettabile
Le norme in materia di programmazione e pianificazione territoriale della Provincia articolo quattordici comma sesto
In quando appaiono ancora troppo generiche sul versante dei rapporti con la programmazione regionale ed inefficaci sul versante degli effetti giuridici risultando del tutto incomprensibile la norma secondo cui gli altri soggetti tra virgolette
Si limiterà a tener conto degli atti di programmazione provinciale
Terzo attuazione dei principi della riforma se si condivide pienamente la nuova impostazione di principio della legge va ribadito con forza che le relative disposizioni non possono restare inattuata
Anzi l'efficace di una legge di di principi si misura per definizione proprio sui sui meccanismi attuativi
E si si condivide poiché ma revisione della sterminata legislazione nazionale e regionale che disciplina gli interventi degli enti locali si realizzi anziché attraverso la delega al governo
Mediante l'attività legislativa delle Regioni per consentire che le diverse realtà trovino distinte dalle ed adeguate normative e necessario disciplinare questo processo in modo più preciso e con maggiori garanzie di quanto previsto dall'articolo tre
Occorre quanto meno che sia indicato un termine preciso o in alternativa termini specifici per le diverse fasi nelle quali potrebbe prevedersi l'articolazione del processo di attuazione decorso il quale per le materie e nelle regioni prive di normativa apposite dovrebbe scattare una vengono nazionali di funzioni da individuare nazionalmente invasa bere dava egizia di che risulti con la massima chiarezza la differenza esistente tra questa funzione di attuazione di una legge nazionale di principi e l'istituto della delega che per sua natura presuppone invece che nelle more della sua attivazione ovvero in sua assenza l'esercizio delle competenze spetti alla Regione
Che quindi l'esercizio diretto di funzioni amministrative possa essere svolto dalle regioni solo in quei casi davvero eccezionali in cui le esigenze di unitarietà
Non possono essere assicurate Mengoni né con lo strumento precisa vivo né con la funzione di indirizzo connessa all'attività di programmazione
Per le questioni finanziarie nel prendere atto della necessità di affrontare in separata sede il problema di una disciplina organica che sancisca tra l'altro l'ampiezza dei limiti da dell'autonomia impositiva degli enti locali
Non possiamo non rilevare che detta riforma è condizione imprescindibile di credibilità e di percorribilità della riforma istituzionale
Dinanzi al flusso di determinazioni episodi che dettate da specifici stati di necessità
Che ha caratterizzato la finanza locale degli ultimi anni
Si rischia in verità di alterabili Meriva irrimediabilmente alla stessa natura degli enti locali e Di Pietro neutralizzare preventivamente gli stessi esiti della riforma ordinamentale
Sotto i viene sottolineiamo pertanto l'indifferibile urgenza di un'organica riforma della finanza locale
E riteniamo comunque non eludibile il problema di affiancare ai principi generali attualmente enunciati almeno la previsione di un minimo di norme di garanzia
Inattesa della riforma finanziaria che leghino pentita dei trasferimenti in favore degli enti locali
A parametri certi quali ad esempio le previsioni di incremento delle entrate tributarie dello Stato
Aree metropolitana
L'UPI considera non sufficientemente medie meditata la decisione della Commissione di stralciare la normativa relativa all'ordinamento differenziato per le aree metropolitane
Va infatti sottolineato che all'interno delle aree metropolitane anche l'entrata in vigore della legge a nessuno schema ordinario produrrà modificazioni molto profonda dell'assetto del governo Potro puritani
Basti pensare al ruolo di programmazione e pianificazione territoriale e la Provincia
La cui attuazione pratica troverebbe troverebbe gravissimi ostacoli per la mancata di organizzazione funzionale e territoriale dei comuni dell'area metropolitana cioè Comuni capoluoghi e comuni minori
Si rischia cioè di creare le condizioni per un non governo delle aree metropolitane a causa delle divisioni e dei contrasti tra Regione Provincia e Comune capogruppo l'UPI ritiene necessario riprendere in sede parlamentare la problematica delle aree metropolitane prevedendo quantomeno una soluzione soluzione provvisoria e sperimentale
In merito si suggerisce di consentire alle leggi regionali di identificare nelle aree metropolitane funzioni aggiuntive per le province rispetto a quello delle aree non metropolitane
Innovazioni fu innovazione funzionale e operativa
L'Unione delle Province d'Italia richiama altresì l'attenzione del Parlamento e delle altre componenti auto moto non mistiche sulla necessità di affrontare anche altri problemi di carattere generale sui quali testo approvata dalla Commissione non fornisce risposte adeguate
E si incidono a vario titolo sul modo concreto di funzionale dei poteri locali
Ed attengono alle questioni di rapporti tra enti locali e tra questi di e gli altri soggetti alle risorse agli strumenti operativi all'organizzazione all'interazione tra istituzioni elettive partiti
Ai poteri che i cittadini possono far valere nei confronti dell'ente locale
Rispetto alle forme associative e di collaborazione tra soggetti locali suscita grandi perplessità l'inopinata riproposizione
Dei consorzi mentre sembra poi necessario potenziare anche gli strumenti che non implichino costituzione di nuovi organi intese accordi di programma eccetera
Su un versante esterno del rapporto con le amministrazioni centrali e periferiche occorre sancire l'efficacia delle determinazioni locali nel senso che queste una volta rispettati tutti i vincoli di competenza e di legittimità e superato tutte le istanze di controllo
Non possono non a venire a piena efficacia nei confronti di tutti i soggetti dello Stato ordinamento in merito alla strumentazione operativo le esigenze di un profondo rinnovamento appaiono particolarmente pressante
Il recupero di funzionalità e di efficacia
Deve passare anche attraverso scelte coraggiose che assumano i principi della libertà delle forme amministrative dell'autonomia contabile che puntino sul becco su Bacco conseguente deresponsabilizzazione degli amministratori e degli apparati
E a vino Igino amento radicale del rapporto di pubblico impiego
Il rapporto tra istituzioni elettive e partiti politici costituisce per unanime riconoscimento una delle questioni decisive del nostro ordinamento
La disciplina proposta per l'elezione degli ordine amministrativi del Comune della Provincia
Si preoccupa positivamente di dare maggiore stabilità ai governi locali ma ci sembra che finisca per squilibrare ulteriormente il delicato rapporto a danno dell'istituzione elettiva quando prevede che l'elezione del sindaco del gruppo del presidente avvenga contestualmente a quello della giunta contenne temporale giustamente rigidi e contrazione e con sanzioni giustamente pesanti
Mentre si potrebbe riflettere su soluzioni che abolendo questa contestualità rafforzino il ruolo del capo dell'amministrazione
Su un versante anch'esso delicato dei rapporti con i cittadini si sottolinea l'esigenza di definire effettivo devi di conoscenza
Di sollecitazione di intervento e si rileva l'inutilità della soluzione proposta per l'azione popolare
La disciplina dei controlli infine se intende positivamente ridurre i ridurre gli ambiti del controllo preventivo di legittimità
Non pare utile ed accettabile allorché promuove sul piano sostanziale un mutamento del ruolo del segretario comunale con la prevedibile attivazione di una sede naturale di contrattazione
L'obiettivo che la proposta può perseguire può essere meglio conseguite intestando facoltà di segnalazione di presunte illegittimità
O su gli stessi ed è più anche suo organi tecnici che non cui di anno cumuli no però anche compito di direzione degli apparati grazie
Orario
Trattore presidente lega autonomia
Poi signor Sindaco ma io credo che se le cose non cambieranno domani mattina cosa
Incontro che ci sarà da tavolo tondo se consentiremo novità domani mattina o crede che lei a lei sa molto fasce trarre delle conclusioni a questo di questo convegno perché mi pare che c'è un dato comune che sarebbe non un giusto secondo me non rilevare uno nel far rilevare l'opinione pubblica non dico sola poi data ma nazionale c'è poco da dire bisogna fare in fretta sia diritti certi che bisogna fare in fretta ma bisogna cercare di fine medio possibile
E da questo convegno viene fuori la cosa molto chiare che non si può rinunziare non si può rinunziare a tutto il capitolo che riguarda l'area metropolitana e quello che poi interessa particolarmente il comune di Napoli perché direi che ne potremmo dire a Gava ministro degli Interni quando era domani
Che e siamo d'accordo sul suo Progetto pure siamo d'accordo sul progetto modificato in Commissione abbiamo non c'è gli ho detto prima però questa lacuna questo questa valvola aperta
Tende e quasi lo dico inutile perché niente è inutile ma rende estremamente vacillante l'impostazione di ogni forma nuova
Tant'è che l'amico Labriola detto non citati in verità di una riforma generale dell'autonomia debba di una legge di modifica la legge vecchia dalla vecchia legge comunale provinciale e queste molto poco
Se no e poi pensiamo che manca anche il capitolo che riguarda l'area metropolitana diremo che allora scendiamo ancora più giù allora scendiamo al di sotto di quella legge elettorale che andava a che vale innovare quei del mille novecento trentacinque Ostia Matteo noi associazione autonomistica quei certamente lo ha bisogno di Dio anche a nome di Al amico tale danno abbiamo spinto moltissimo per questo convegno abbiamo addirittura fatto un documento che abbia fatto circolare in tutta l'Hapoel cedendo chiedendo che si facesse questo convegno e allora sarebbe un modo palesato secondo lei conclude o domani mattina a spostarsi obiettivo di questo come ai sensi tesi licenze che tutto va bene che è necessario approvare così come stanno per non ritardare perché questa questa tua voce vero amico Caldara a Torino qui qualche rappresentanti quattro padri qualche partita lettone manga mancano molte cose intanto approviamo queste poi si va avanti
E ma debba avere questa legge abbiamo aspettato cento anni
Ho Al Gore quando la vita si deve si deve realizzare il diciamo che si è stata eccessiva viene varata l'agenda e voi se ne discuteva anche alla Camera deputati
Questo ha deciso a riforme si farà sono passati cento anni che aspettiamo un'altra legge papale completi questa questo le possibili no io credo che questo convegno la prima cosa che deve dire le sue conclusioni
E che questo voto su aree metropolitane che riguarda Napoli che può riguardare diranno riposi guardare che poteva dare Roma otorino è un un un un una un punto importante che le grandi amministrazioni comunali non possono e non si e allora se non c'è queste qua disaccordo tra i partiti ed è questo verificheremo
La tavola tondi ovali matti
Allora perché non si fa perché si lascia questo vuol perché se questo vuoto si lascia io credo siccome tondo nell'ultimo intervento che c'è stato questo suo aspetto urbanistica Angola un'ennesima conferma di quello che vado a di resto con molta direi con molta diplomazia Madia Eghaghe Colombo di pertinenza mi permetterà al professore Palma ha detto per me riguarda una scelta personale mi piace di più così ma qui l'hanno detto tutti dal sindaco letizia
Saremo il portavoce di questo convegno vero Della Porta che quel tavolo che tutte le altre cose sola provincialismo OP copiosi autoplay già risma evidenze Comunardo Riggio
Sia ci sia una massima elasticità io ho sentito per televisioni battibecco simpaticissimo tra due persone note a Napoli per luogo verrebbe fare il nostro sindaco e quale mi risponda
Ma noi possiamo fa questioni di bottega io io solo per ora allega Napoli probatori sì oblige Aveto puoi dare che prevale la scelta di tutti quelli che qui hanno paura tutti
Io non credo che è una questione di botti si ha detto che Milano non vuole perché il Comune non si fa superare da Bari ma questo lasciamolo dire milanese ma questa padre giuristi
Napoli Abate giurista qua abbiamo dopo dove stasera di notevole entità di capacità che ci sono state quindi mostrate bene
Vogliamo fermarci sua queste vie dove morale grande possibilità dopo un progetto molto elastico lavorarono a volte elastico nega ad Abbadia che l'area metropolitana di Napoli sarà uguale a quello di Torino a quella di Milano
L'area metropolitana di Napoli sa quello che qui necessaria di più l'apporto concreto tra governi
Parlamento comuni
E regione certo non si può non si può o non si vuole eliminare Pavarotti può eliminare un'investitura di responsabilità da parte dei giochi che facciano questa legge diciamo ciecamente questo la Regione che fa poca tutto è pari a quattrocento a tutela tutti i buchi ci sono ecco su questa questione la Regione ed assume su esposti lo vedo
Mi pare molto sa lo vedevi sì e dimenticate invita ma non vedo Pironti che presidente questo presidente ogni potente la regione Campania ma non l'ho visto che anche l'assessore avete invitato quasi sola gli Enti locali della Regione
Anche per sapere sparizione come si orientare che idea Zacchetti che prospettiva già ritiene che è possibile oppure a Digione
Anche lei si fa da parte perché un po'prende spunto abita non vuole neanche Dio suo Paolo se però la soluzione metropolitana
O se non vai se per una scelta che va verso il comune di Napoli capoluogo la legione o va verso la Provincia Petrassi ormai siamo siamo stretto abbiamo detto con chiarezza lo sto finita dicono gli altri
Non ci siamo bruciati tipo Nunzio Lidia stasera qui a parte migliore diciamo appalti ed io la parte più scelta di quelli che sono
Il reddito civile hanno detto d'opinioni o dicono i politici o dicono o come alcuni poliziotti poi sono quelli che hanno parlato meno
Quando detto amministratori quando dette associazioni dolori fasi avevano detto anche illustri luminari dell'università be allora che cosa aspettiamo domani quando la Galgano diremo questo voi certamente più adeguati
I diremo a gara guarda su questo punto avanti davanti Twingo aiutiamo andare davanti perché anche il convegno per Napoli che noi abbiamo con voto si è pronunciato per questa esigenza di realizzare alle metropoli e con le altre metropoli o di fare una scelta che sia quello provinciale o
E noi presenteremo Tomasi ha voluto abbastanza belliche a questo convegno presiedeva domare economico tale danno speriamo anche con lo storico dei lupi nostro carissimo amico dell'UPI presidente Lupi pretendeva degli emendamenti e proposte in sede di Commissione porte valuterete spingere i dieci
Vedete sentiremo questa tavola rotonda ma non credo che i politici romani dalla cambiare le cose come Stato sono state dette qui dei io credo che questo lo potranno fare perché non si possono cambiare davanti a
Queste esigenze che vengono a passo un'ultima cosa Cousins ma perché io mi son posto questa domanda in questi quindici venti giorni un mese va be'chi si fa allattando nelle conclusioni la conferenza di sviluppo
Panda egregiamente preparate l'amministrazione
E non dà ancora siamo passati a fatti concreti a applicazioni concrete ogni tanto sentiamo il sindaco del servizio bisogna realizzare bisogna farne le scelte sono state fatte al compenso giù ma io mi sono dato una risposta
Situata a quella compreso lo sviluppo tutto bene ma c'è stato un una candela
Non ci sono inseriti quei problemi di una visione costituzionale
Una via un quadro giuridico costituzionale quali sono gli strumenti non avete dato una risposta certamente un pace comune i vari condizioni questa alloggi privati soltanto meno questo appalto allegro Tolomeo Cacioppo era
Queste queste grandi trasformazioni la città di Napoli non posso Lanza affidati ai privati o suoi privati
E allora bisogna
Capire che mancano strumento che tu pure UE
In questo progetto di legge Gava è stata bombati c'è c'è questo dell'area metropolitana questo il Governo metropolitani perché signor Sindaco non si fanno certe cose la cittadina poi sul piano urbanistico ha detto adesso il volatori che ha parlato prima di me detto panche lui Como la diplomazia col professore Palma perché a Napoli ancora non siamo arrivati a questa questo stato superiore o chiamava questa realizzazione superiore a questo ente che riesca a unirle for
Se nel comune di Napoli con gli altri comuni la Provincia cognati quasi tutti gli altri comuni noi abbiamo detto che è un harem metropolitana oggi si può anche geograficamente delimita
Tolte le isole e tolte forse alcuni comuni da perito sorrentina per noi consigliamo di interno aree metropolitane attorno al comune rinunciato mania otto diciamolo e o provincia gettata vari però ci siamo
Siamo allo stretto per quelle diciamo se i problemi da convento giugulare hanno avuto io qui ho visto una miopia notevole per esempio degli industriali o di costruttore qua questa è la mia vocazione personale allegano c'è da pegni
Però che le compete come
Ma questi display che lo voglio dei quattrini voglio dei soldi voglio realizzare la nuova ma come peggio il Comune apostrofata solo questo mentre un momento unitario
Gli sforzi del comune di Napoli gli altri Comuni dopo in Cina poi può dare forse la possibilità anche perché di spazi ci sono da una dimensione nuova a questa città
C'è un problema Carosi
E qui viene la tua capacità politica la capacità devo maggioranza che governa la
Riuscire a togliere una serie di incertezze gli sci a smussare certi angoli riuscirà a superare le resistenze che ci sono dei comuni dell'indagato da voi tali che non vogliono i tombini a nel comune di Napoli perché sono stati sempre trattati questi comuni come servi come schiavi hanno sempre avuto timore gli ho fatto i neuroni con in altri a Salerno quando parla di questa cosa la metropolitana paiono a comando atleti salernitani mai col Napoli mai collabora c'è questo questo stato di a o di preoccupazione una forma di egemonia che Napoli non può esercita ma un'opera di aggregazione Napoli a porci esercita Napo può esercitare una funzione aggregativa o aggregante come volete dire ma questo dipende la capacità
Politica dell'amministrazione i suoi attuali dirigenti di questa amministrazione di realizzare una poi che porti ad aggregati io crede che i comuni dell'hinterland a voi non sono pronte a cosa da questa collaborazione mettiamo ad altro mettete Leonardo
Sono mille motivi che vi abbiamo indicato anche come regista e come ANCI permettervi permettere alla pioggia subito palato giustamente amico calda l'ha fatto una proposta picchiata accoglienza questa proposta quella cioè che nei casi in cui non si arrivò alla Costituzione lunare metropolitana con la Provincia governo metropolitano si faccia un primo passo in avanti una tesi soluzione-ponte viene offerto cioè si dia la provincia un bel
Come determinati poteri determinato ipoteche può esercitato comunità per portare i Comuni dalla provincia di Napoli a realizzare un nuovo disegno io questo volevo dire sindaco perché noi abbiamo fatto tutto allo Stabat abbiamo fatta fino in fondo siamo andati in giro comunica al Comune per sollecitare questo questo pronunciamento che stasera abbiamo avuto
Adesso si tratta agli organi esecutivi a quelli che hanno i mezzi di portare avanti questo discorso un'ultima questione pedofili io mi pare che la riunione del sette ottobre fatta dalla sala
Quando il sindaco da prima volta ci invitò chiedo il vostro collaborazione si parlò di una una relazione a tenersi qui sue funzioni dopo Grazia comunale Illy questi queste molti potrà ottimo persi col persico funzionale o di grande valore mite giustamente i padiglioni in in evidenza che bisognava pure trova il modo di di di aggregare in questo lavoro funzionava burocrazia comunale io credo che la burocrazia comunale condizioni in cui è quelle che poco poi assumersi molte responsabilità notavate lo Yamagata abbiamo
Ha detto che non accettiamo mai a funzione del segretario comunale così come previsto il progetto di legge segretario comunale o un compito preciso cosa con la il notaio della Giunta ed elaborata zia Hidalgo
Ma mica può dire sì o no e quindi sottomettono sua volontà i politici ma adesso le cose L'Abate che neanche i fascisti cioè vedi Pasinetti del danno di faticava su questo punto deve tornare indietro
Deve tornare presto indietro come diciamo che fa bere sua provincia metropolitana su quel siamo torna indietro
Perché neanche ai tempi vedete anche i tempi di Bocchini capo dopo Izzie d'epoca fascista puro fatte queste cose oppure fu indicato queste cose scala comunale e coordinatore la burocrazia comunale se gliela comunale rappresenta anche ministro chiede ma oltre questo no il segretario comunale un po'decide con un suo sia un colto no fine che fanno che fa degli atti amministrativi su questa età del noi andiamo avanti perché non poteva accettare determinazioni questo sì allora ci sono luci ed ombre come tutte le cose la vita resto Carosi e tu lo sai meglio di me sedendo su questa poltrona luci ed ombre che mi paghi paghi questa prima parte convenga messo bene in atto in uscita molte luci sono su questa volontà unitaria il tiranno stasera umili Politi siglando stasera amministratori che diano stasera il Casoria esperti in materia come di diretto e che si scelga si vada avanti su questa strada noi su questa strada seguiremo avesse
Prima o poi daremo il nostro consiglio in osso apporti nostro contributo tutto ciò che vorrete abbiamo messo tutta rossa carte a vostra disposizione adesso esatte che ricette fondamentale rapina fa il consiglio comunale
Dopodiché
Cioli entreremo sugli altri passi da c'è tua battaglia per e questa bisogna Hayato comune d'attualità Lezza mio vecchio amico Lezzi che ha avuto il coraggio di fare questo convegno modi Palagi farebbero del convegno sullo sviluppo fu una posso un un un impegno notevole a Bologna città Goretti discutono molte queste cose è stato il consiglio comunale ma poi è andato oltre il consiglio comunale ha investito e istituzione vestito tutti ebbe però poi siamo conseguenti a Bologna lo col così
Una fatto uno del giorno votato all'unanimità in cui queste più o meno queste così ho detto io ci sono adesso si applica a Napoli vado oltre il consiglio comunale dicendo a ministro degli interni però che
Va detto e che e chi abbia il coraggio necessario per portare avanti questa grande battaglia per dare una legge io dico mai più Silvano Labriola effettivamente si valuti un'intuizione molto felice Stasi
Una persona intelligente colta quasi e state attenti Papola tutti riforma dell'odore una presa d'atto di una nuova legge comunale provincia io credo che anche di questo il ministro deve deve prendere atto sì siamo tutti d'accordo per cui io chiederei
Umilmente al sindaco di Napoli su un documento finale preparato da lui gli diamo tutto ha fiducia che tutti quanti noi
Un documento è stringato col basterebbero tre o quatto però io ho detto per sintetizzare queste esigenze che si siamo venuti fino ad ora alla presunta perché te documenti di tre commissioni un po'
Dispersivo io ti consiglio di preparare un documento o una bozza di documento che sia abbia abbia questi concetti in maniera chiara sentiremo domani dedotti delle commissioni adesso io ho ricavato questa impressione stasera grazie
Canta dal
Presidente del Lazio Campania
Signor sindaco veramente difficile a questo punto del dibattito poter dare un contributo alla discussione
Sereno senza approfittare della pazienza dei pochi coraggiosi che ancora resistono in aula perché indubbiamente il dito a Tito è stato ampio e di impegnativo e diciamo sono stati un po'superati limiti di tempo che erano stati programma
Ma
Io quindi non voglio approfittare della pazienza dei presenti buttò alle ortiche lo schema di intervento che avevo approntato mi riservo poi di consegnano agli atti ma come presidente dell'Anci regionale non posso sottrarmi all'esigenza in maniera molto sintetica
Di sottolineare alcuni aspetti che mi sembrano particolarmente significativi che già peraltro sono stati in buona parte evidenziati nel corso dei qualificati interventi che mi hanno preceduto
In primo luogo desidero rivolgere un vivo apprezzamento al comune di Napoli in particolare al sindaco Lezzi per aver voluto questo convegno che al di là dei temi specifici che indubbiamente assumono una notevole rilevanza
Ha anche un valore di carattere generale sappiamo tutti quello che il Comune di Napoli rappresenta come importante punto di riferimento del sistema delle Autonomie della regione Campania e direi del mezzogiorno e quindi mi sembra che un conto mio come questo contribuisca positivamente anche ad una crescita di tensione di impegno sui valori complessivi delle autonomie locali che sono delle istituzioni di frontiera nel rapporto con i cittadini e con i loro pro la questione di fondo che si è posta già negli interventi di stasera che probabilmente si porrà anche nella
Per il domani e quella della esigenza di inderogabile di assicurare delle migliori condizioni di governabilità per gli enti locali
Oggi dobbiamo dire con senza autocritico che il sistema delle Autonomie locali così come il sistema pubblico in generale
Non riesce più ad assicurare delle risposte adeguate rispetto ai bisogni dei cittadini e delle esigenze e lì alle esigenze della società moderna in continua
Rivoluzione di allora come emerso anche nel recente
Convegno nazionale di Torino sostanzialmente si individuano tre questioni sulle quali è necessario che si e gli incendi a mio avviso il confronto tra gli operatori politici gli amministratori i rappresentanti del mondo della cultura del mondo scientifico
A dieci anni è stato da oltre dieci anni è stato detto si dibatte sul problema della riforma delle Autonomie ma finora alla fase del dibattito della discussione non siete usciti a dar seguito o la fase dei provvedimenti legislativi che sono necessarie
Vi sono tre questioni sul tappeto
La riforma dell'ordinamento la riforma della finanza locale la riforma elettorale
Lo ha detto lo colato lo poc'anzi
Vi è l'esigenza di fare presto
Ma fare presto non significa che bisogna comunque approvare qualsiasi tipo di provvedimento il dibattito però si trova ad una svolta di fondo perché c'è una linea di tendenza che vorrebbe affermare l'esigenza comunque di un provvedimento legislativo di di tipo complessivo che racchiude in sei la definizione delle norme per tutti e tre i problemi ordinamento finanza locale e riforma elettorale ma sappiamo che mentre per l'ordinamento e la riforma
Locale anche a livello di associazioni autonomistica di forze politiche sì da Giusi registro delle significative ampie convergenze per quanto riguarda invece i pro
Premi della riforma elettorale mi riferisco per esempio alle ipotesi di elezione diretta del sindaco le posizioni sono ancora notevolmente differenziate e allora
Un convegno come questo che diciamo
Consente di focalizzare il ruolo anche propositivo che il comune di Napoli può svolgere su questioni così delicate così importanti
Credo che debba esprimere un'indicazione precisa di Scelta di Campo
è necessario che in Parlamento si verifichi
Quale la migliore legge possibile e venga approvata nei tempi previsti senno imbocchiamo la strada di voler ricercare a tutti i costi un provvedimento complessivo che inglobi anche per esempio la soluzione del governo delle aree metropolitane
Noi corriamo il grosso rischio di far slittare a tempo indeterminato tutto diciamo il provvedimento legislativo che dovrebbe essere invece approvato in tempi brevi allora ecco come dice ma logorato lo
E questa è una proposta che come associazione autonomistiche cercheremo di presentare anche in Commissione e impegneremo anche le nostre rappresentanze nazionali
Una proposta che dovrebbe consentire qualora non si raggiunga un accordo sulla definizione precisa di nuovi assetti istituzionali per il modello di governo da adottarsi per le grandi aree mi
Danae si potrebbe intervenire attraverso dei provvedimenti legislativi che influenzino ruoli funzioni e competenze attraverso la ricerca di nuovi equilibri soprattutto per quando riguarda gli interventi di natura sovracomunale
Conservando in questa fase il ruolo e la funzione dei comuni capoluogo perché credo come è stato detto da qualcuno che allo stato non esistono ancora le condizioni anche di natura culturale e politica perché si possano ci vuol mente immaginare un superamento del ruolo dei Comuni capoluoghi nelle grandi città e quindi probabilmente in questa fase di fronte al non decidere forse sarebbe meglio una fase transitoria che proprio l'equilibrio tra la Confort la conferma del ruolo della funzione
Dei comuni il capoluogo e nello stesso tempo la crescita di alcuni poteri ruoli e funzioni delle province soprattutto per quanto riguarda una serie di questioni che oggi hanno una valenza prevalentemente di tipo sovracomunale
Quindi problema della governabilità problema delle nuove regole sono state evidenziate nel corso dei vari interventi regole dell'ordinamento regole per la gestione amministrativa regole per la finanza locale un dato credo che vada sottolineato
Rispetto all'attuale ordinamento degli enti locali non ci troviamo in una situazione di dicotomia tra Paese reale e Paese legale
Faccio un esempio noi sappiamo che oggi comuni specialmente quelli medi e grandi per poter amministrare
Per poter assicurare il normale funzionamento degli enti quindi una capacità di risposta rispetto alle esigenze della comunità locale debbono abusare folta di compiendo una forzatura procedurale dei poteri del consiglio
Io credo che oggi dobbiamo dire con molta chiarezza che abbiamo davanti due nudi da sciogliere
Vi è rispetto alla società che cammina in fretta l'esigenza di assumere più rapidamente le decisioni politiche in ordine ai problemi che l'ente locale si trova ad affrontare soprattutto dei medi e grandi comuni non si riesce facilmente a decidere anche se negli organi consiliari sulla carta esistono le maggioranze numeriche per poter decidere
E diciamo pure che quand'anche si riesce riesce ad assumere una decisione politica non sempre si riesce rapidamente in tempi reali a trasformare quella decisione politica infatti operativa
E allora credo che sia importante lo schema di riforma così come approvato dalla Commissione il Parlamento che rispetto a questo problema che a mio avviso rappresenta uno dei nodi fondamentali della crisi degli enti locali
Prevede una distinzione di funzioni tra la giunta e il consiglio comunale
La Giunta organo prevalentemente gestione amministrativa il Consiglio comunale ordinò di programmazione e controllo dei dell'attività della giunta si pone come diceva giustamente Violante un problema di fondo come coniugare in un sistema democratico
Condizioni di maggiore efficienza funzionalità decisioni dieci Sionismo dell'ente locale rispetto comunque a quelle esigenze di garanzie democratiche che debbono essere tutelate soprattutto nel rapporto fra le maggioranze e le migliora se questo è il punto di equilibrio delicate credo che la legge sotto questo aspetto abbia individuato una soluzione percorribile tant'è vero che da più parti sembra che vi sia un orientamento favorevole rispetto a questo tipo di impostazione un'ultima considerazioni e dicevo che a questo proposito lo vorrei ricordare come sottolineava lo Curatolo abbiamo presentato un secondo emendamento per il quale impegneremo lei nostri rappresentanti nazionali per che è chiaro che nel momento in cui venga verrà approvato
Questa legge di riforma con una distinzione netta delle funzioni tra le giunte e i consigli comunali
Nascerà il problema di di poter approvare una norma transitoria
Che approvi per legge ratifichi per legge tutte le migliaia di deliberazioni prese con i poteri del Consiglio delle quali è vero che si abusa ma probabilmente se non si abusasse sul piano procedurale si rischierebbe la paralisi totale degli enti
E quindi diciamo che è un esempio tipico di distinzione tra Paese legale e Paese reale sotto quest'aspetto io credo che Napoli Roma Bologna viaggino nell'ordine di alcune decine di migliaia di delibere da ratificare
I comuni di media grandezza dai cinquanta ai cento mila abitanti del poter funzionare debbono produrre come attività amministrativa ordinaria dai tre mila e quattro mila atti deliberativi alla se noi andiamo un attimo a considerare i meccanismi lenti che caratterizzano i lavori di tutti i Consigli comunali basta fare rapidamente dei calcoli per capire quanti anni sarebbero necessari solamente per normalizzare le situazioni pregresse
Senza pensare che voi comuni proprio per le loro funzioni di
Certo credo che sia più importante per i consigli comunali dedicarsi maggiormente con maggiore decisionismo ai problemi contemporanei che certamente sono urgenti e pressanti e quindi ecco la necessità che tutte gli atti deliberativi che abbiano perlomeno tenuti Rist i dai comitati di controllo e quindi non siano gravati da chiarimenti annullamenti che in sede di approvazione la legge si preda un emendamento che ecco senta appunto una ratifica automatica di tutti questi atti e credo che le associazioni autonomisti di questo senso hanno presentato un emendamento un'ultima cosa
Le associazioni autonomistiche esprimono una linea di impegno per l'attività trasparente della correttezza e del rigore amministrativo
Ma credo che il legislatore abbia il dovere di dare maggiore certezza del diritto agli amministratori comunali
Ancora oggi noi viviamo una stagione nella quale è difficile il rapporto tra gli amministratori locali e gli organi della magistratura
Rapporto sul quale spesso sì rischia di formulare delle generiche affermazioni
Sì generalizza con superficialità
Ebbene io cito un esempio e concludo
Oggi un amministratore quando commette degli errori
E si riesce ad individuare che ha commesso degli errori assumendosi delle responsabilità penali è giusto che paghi adeguatamente nei confronti della comunità dello Stato
Ma credo che si abbia il diritto di di chiedere per tutti gli amministratori comunali che ci siano norme più chiare e più certe
Mi riferisco per esempio ai reati tecnici contro la pubblica amministrazione il famoso problema del peculato per distrazione come reato tecnico e non di approfittamento di di profitto personale
Quindi nel discorso complessivo delle regole credo che vada anche inserito inserita l'esigenza di un'accelerazione delle procedure della mini riforma di cui si parla dei reati contro la pubblica amministrazione affinché
Nel nome proprio della questione morale si colpisca con rigore chi sbaglia ma si dia la possibilità a chi opera di avere riferimenti certi sul piano della norme sul piano dei diritti
Un caso nella provincia di Napoli vi è stato un episodio giudiziario per un comune della provincia
Che si è concluso con l'arresto nei mesi scorsi di quattro assessori
Questi quattro assessori in parte sono stati assolti con formula piena in primo grado
In parte sono stati assolti con formula piena in secondo grado cioè arrivati al secondo grado di giudizio
Tutto il di tutta la vicenda giudiziari che si era sviluppata in maniera certamente pesante con degli arresti si è risolta con assoluzioni con formula piena allora delle due l'una o sbaglia il magistrato mi rende o sbaglio magistrato giudicante e poiché per un principio fondamentale del nostro diritto prevale la decisione finale dell'ultimo grado di giudizio di far diventare la sentenza passata in giudicato
Questo rappresenta un caso clamoroso che quando meno richiede un momento di riflessione rispetto ai alle genera diciamo generica e superficiale affermazioni che spesso si fanno in questa delicata materia io concludo signor sindaco riservandomi di presentare agli atti lo schema di intervento con una considerazione vi è l'esigenza di una migliore governabilità i cittadini e le comunità locali giustamente
Si attendono dagli amministratori locali più positive e concrete risposte rispetto ai bisogni di tutti i giorni
Perché le amministrazioni locali siano in grado di svolge più efficacemente la loro funzione e necessario pervenire rapidamente al superamento della
Quale dicotomia tra Paese reale e paese legale nel settore degli Enti locali io credo che un convegno come questo può dare anche per l'ampiezza degli interventi per la qualificazione dei rappresentanti politici che saranno presenti può dare un contributo importante non solo sul piano politico e culturale ma credo soprattutto anche sul piano operativo
Perché mentre i rappresentanti del mondo della cultura e della scienza fanno il loro dovere sviluppando ipotesi teorie e dando indicazioni al mondo politico dal mondo degli amministratori comunali spetta dopo la fase del confronto
Di portare avanti una fase operativa che consenta veramente di avviare a soluzione i problemi delle comunità locali ovvero di in questo senso questo convegno poi
Se dare un contributo positivo grazie
A questo punto non May e resta che ringraziare caldamente a nome del Comune
Illustri uomini politici gli insigni docenti che allungo hanno lavorato per questo convegno insieme ai presidenti
Dell'UPI e della lega delle autonomie e dell'ANCI
Domani noi ci auguriamo che il dibattito nella a tavola rotonda e soprattutto il dibattito che seguirà successivamente
Nelle commissioni leggermente articolate possano essere elemento di ulteriore approfondimento si che le risultanze di questo convegno potranno essere oggetto di meditazione non soltanto per il comune di Napoli ma soprattutto per il legislatore al quale avremo modo di significare e mi riferisco non soltanto al ministro proponente ma anche agli autorevoli parlamentari avranno modo via profondi re e di trarre profitto da i lavori di questo convegno ringrazio tutti coloro che hanno avuto l'amabilità di seguire i lavori a bere invece a domani
Avere parliamo ma che
Il cameriere nervosi già Giappone rossiccia volevo stringergli la mano
Finora fra
Francia sì vado subito alla sua allo studio dell'avvocato che