Scelte strategiche e priorità operative per lo sviluppo di Napoli e delle grandi aree urbane del Mezzogiorno

Signori buongiorno scusate il ritardo
Consentire di dare il benvenuto a tutti i relatori a voi trarre il convegno di questa mattina il seminario che insieme Svimez abbiamo organizzato
Io faccio una brevissima introduzione brevissima mica tanto vano preparato quattro cinque fogli però circo di essere quando più veloce possibile sui lavori che abbiamo questa mattina
è noto ormai a tutti il nostro profondo
E convinto interesse ai rapporti fra le dinamiche economiche gli assetti Urbani lo abbiamo indicato quale linea strategica dei nostri indirizzi programmatici sin dalla mia elezione a Presidente di questa associazione
è al centro del nostro impegno associativo e purtroppo spesso causa anche
Involontarie involontari da parte nostra polemiche con gli amministratori locali
Il seminario di oggi nell'ulteriore evidenza costituisce una qualificante occasione per continuare a tenere alta l'attenzione sul tema per focalizzare gli obiettivi
Per discutere approfondire approfondire l'adeguatezza della strumentazione disponibile per mantenere la barra al centro sulle finalità di un impegno che noi riteniamo ineludibile
Questo impegno lo voglio ricordare ancora una volta iscritto nel DNA della storia di questa associazione
Il Piano Piccinato il trentanove ritenuto il primo effettivo Piano regolatore estesa a tutta la città fu redatto a cura dell'Unione degli industriali di Napoli e della Fondazione Politecnica del Mezzogiorno
Già allora gli orizzonti nuovi erano concentrati sulla politica di contesto e sull'abitazione onorevole ai processi economici che allora e in parte anche oggi miravano all'undici all'industrializzazione del Mezzogiorno
Oggi
Quell'impegno e riproposto nel contesto dell'economia globale ben consapevoli che sollecita e i territori altamente configurati svolgono un ruolo attivo nei processi di crescita mondiale
L'economia posto fordista creato vuoti nella cinta urbana a smetta di a Rizzato l'economia ammesso a valore il terziario avanzato ha posto in crisi
Un modello insomma un modello che aveva caratterizzato lo sviluppo economico del Novecento
Ma non per questo lascia privo di prospettive il futuro tutt'altro
Partendo proprio dalla trasformazione economiche che hanno profondamente inciso un tessuto urbano abbiamo la concreta possibilità finanche di correggere ciò che è rimasto compresso forzatamente posta ai margini nella convulsione di uno sviluppo spesso caotico
Vengono in evidenza quali indirizzi prioritari l'utilizzo produttivo in termini di sviluppo dei siti industriali dismessi
Il recupero integrale dei centri storici la proiezione verso il mare il pieno inserimento nel disegno complessivo della
Con Ourbat Sirone l'utilizzo di nuove fonti energetiche la reingegnerizzazione dei servizi la implementazione di nuovi modelli di gestione la Rete tra sistemi
Inoltre
Leo priorità operativi per realizzare la strada è una scelta strategica sono di riposizionamento riposizionare effettivamente Napoli la più grande città del Mediterraneo
Quali città europea che guida i processi e la piena coesione del Mezzogiorno e della ripresa vitalità del Mediterraneo di riorganizzare
La rete delle città medie Metroweb meridionali quali centri di una nuova visione del più e lo sviluppo del Mezzogiorno
Ci sono dei fatti positivi che non lasciano incolto il terreno della speranza lo sviluppo delle vie del mare
L'aggiornamento tecnologico e l'ampliamento dei percorsi ferroviari intermodali
La messa a sistema dei centri di ricerca la crescita della produttività nel settore privato manifatturiero l'affermazione a livello di eccellenza di diverse significativa attività imprenditoriali
Queste cose si affermano quali moderno menti fondamentali una valutazione che incita fare di più
Ciò che ancora manca e la realizzazione di un disegno organico che dia certezza e celerità i processi di trasformazione
Non si tratta solo di indicare interventi puntuali spesso importanti e urgenti
Piuttosto il compito attuale di tutta la classe dirigente è di corrispondere con l'attuazione di un disegno complessivo da noi questa visione è presente nella consapevolezza diffusa
Si afferma però solo attratti e alcuni settori particolari e non riesce ancora come dovrebbe Accor maturare l'intera convivenza civile i percorsi progresso
Eppure sullo sviluppo della città si gioca la vera partita dell'economia moderna e del progresso
Oltre l'ottanta per cento del PIL e ha realizzato nelle aree urbane e la catena del valore anche per le imprese classicamente industriali non è più sviluppabile nell'ambito delle mura aziendali
Rispetta questi nuovi cardini della competitività spesso abbiamo lamentato l'assenza di strumenti adeguati e l'insufficienza di un quadro giuridico stabile
Oggi credo che possiamo vantare una indicazione di sviluppo che si presta senza dubbio a essere migliorata ma che di per sé impegna la classe dirigente dei prossimi anni e consente di recuperare parte del tempo perduto almeno speriamo
L'Unione europea è ormai convinta della centralità delle aree urbane quale volano di sviluppo le ha poste quali priorità della politica di intervento per la coesione superando la logica di progetti pilota della fine degli anni ottanta
E quella dei programmi specifici Urban degli anni degli inizi degli anni Duemila
Il quadro strategico due mila e sette due mila e tredici presentata a Bruxelles lo scorso tre marzo dal Governo nazionale da importanti indicazioni circa il forte legame tra economia e sistemi urbani
La competitività delle città e l'attrattività sua componente fondamentale sono i macro obiettivi per potenziare le filiere i servizi e la concorrenza la finanziaria due mila e sette aperto il capitolo sulle zone franche urbane
Consentitemi di dirlo proprio da questa associazione du anni fa
Io stesso porta esempio le zone franche urbane francesi approvate da Bruxelles senza nessun problema l'abbiamo chiesto con forza i due poli durante l'ultima campagna elettorale
Appoggiati da Confindustria nazionale
C'è l'introduzione del livello di governo delle città metropolitane abbiamo da sempre spesso il nostro vivo interesse avendo la proposta per la legge obiettivo per le città
Rinveniamo nei piani strategici un armamentario per coinvolgere le forze attive della trasformazione superare le incertezze che creano confusione
Accogliamo con favore questa nuova generazione dei contratti di quartiere che interessa la sessantuno comuni del Mezzogiorno
E sulla certezza dei percorsi che molte volte abbiamo spinto la nostra critica
Lo abbiamo fatto lontano dalla volontà di polemica come dicevo prima per sottolineare che il tempo e il coinvolgimento sono parte integrante delle innovazioni
Ritrova alcune di queste nostre critiche di proposte quale fattore comprime ente dello sviluppo nelle pagine presentazione degli indirizzi del quadro strategico due mila e sette mila e tredici
L'assenza della certezza dei tempi è un limite oggettivo alla crescita ed inficia la credibilità di processi
Il ritorno alla la credibilità dell'azione pubblica che riduce l'incertezza e promuove apertamente i cooperativi orientata allo sviluppo
Non è quindi una condizione metà economica è invece un presupposto fondamentale delle necessarie azioni di trasformazione
Viceversa
La mancanza di regole la non certezza dei tempi dei processi provoca apatia malcontento e abbandono
Ritorna con enfasi nel dibattito di questi giorni soprattutto qui a Napoli il problema del coinvolgimento delle diverse compagini sociali a un'azione attive condivisa per rivitalizzare i processi di riposizionamento della città
è il tema del ruolo della classe dirigente complessivamente intesa e non solo della classe politica sul quale a Napoli nel Mezzogiorno d'Italia si avverta la necessità di una costante riflessione che ci coinvolge tutti
è compito della classe dirigente programmare il futuro e sfuggire all'Eurizon all'egoismo del presente
C'è quindi alla necessità di affermare un diverso modo di confronto e coinvolgimento che superi lei personalizzazione l'individualismo
C'è l'esigenza di affermare un più alto e coinvolgimento a livello di governance nella quale le prerogative decisionali dei Governi trovino consenso e collaborazione attiva
In questo contesto personalmente colloco la fondamentale innovazione di Napoli delle città meridionali di affermare un diverso rapporto tra pubblico e privato
Non si tratta solo di rivendicare spazi con necessari per accrescere il tasso di imprenditorialità e attrattività di città meridionali
L'obiettivo è anche
Di ricercare un equilibrio più alto laddove le funzioni pubbliche e l'attivismo dei privati possono sviluppare integralmente la loro ragione d'essere
Ritrovando appieno le ragioni delle proprie rispettive missioni e colorando miglia mentre in quella zona grigia che oggi sia si presta ad equivoci e strumentalizzazioni
Dobbiamo superare le ataviche diffidenze i pesanti pregiudizi le incomprensioni perché tra mali storici risolti e sfide epocali della globalizzazione nessuno si può sentire singolarmente attrezzato
Insieme invece possiamo affrontare tali sfide con meno solitudine ed esercitando fino in fondo il coraggio di cui siamo dotati
Nel collegamento a rete tra i territori e le rafforzamento dei sistemi territoriali rinvengo le linee strategiche devono caratterizzare la nuova frontiera di una visione più aperta
Questi processi si avvalgono oggi di nuova procedura naturale nel sistema dei del reale meridionale e in particolare nelle rappresentanze territoriali di Confindustria
Si esprime questa nuova cultura nel sostenere le imprese nelle macro tendenze dell'economia internazionale e
Nel contempo
Impegnarsi a migliorare il contesto operativo locale come dire vogliamo essere come quei soldati
Che con una mano combattono verso il nemico esterno rappresentava la spietata concorrenza internazionale internazionale e con l'altra mano costruiscono la città
Sappiamo che lungo questa strada incontravo la speranza di tanti meridionali e l'incitamento carismatico di tanti eminenza eminenti personalità ad iniziare ed in prima persona dal Capo dello Stato
Vogliamo proseguire senza esitazione pur non sottovalutando i problemi da affrontare
Chiudo questa mia introduzione sottolineando le aspettative che riversiamo nei lavori di oggi
Sono certo che lei sia dei lavori io ci sarà l'arricchimento dei temi col quale affrontare questi complessi argomenti sappiamo del resto è queste aspettative sono un bel riposte
Ah professor Paolo Baratta e gli altri relatori quindi rivolgo il mio più sentito ringraziamento come anche a Diego Guida Responsabile Centro studi di questa associazione
Non che i componenti del consiglio amministrazione dello Svimez che ha voluto fortemente che si tenesse qui a Napoli presso la nostra sede questa qualificato iniziativa
A Presidente mio Novacco
Alcol pesci di passare la parola la mia personale gratitudine per aver voluto insieme a noi organizzare questo seminario e per i lavori puntuali e preziosi che da sempre Svimez effetto autori nostro territorio
A tutto rinnovo i saluti e lavoro di un buon lavoro
Grazie Presidente
Grazie anzitutto per l'ospitalità
Stamani abbiamo davanti a noi un programma
Di grande impegno culturale
Che verrà sviluppato e articolato con importanti contributi di impostazione di specificazione di approfondimento in ordine al destra di GE
E alle priorità per lo sviluppo di Napoli e più in generale delle grandi aree urbane del Mezzogiorno che ne costituiscono una parte determinante
Poiché il tempo è sempre fattore scarso di cui tuttavia troppo poco generalmente civile a carico della società nell'economia e delle politiche spetta chiamerò vedrete nei convegni
Quasi che non ci trovassimo qui a parlare oggi di divari e finti dualismo e comunque di necessario sviluppo dell'economia e del lavoro a quasi un secolo e mezzo sancita unità politica dell'Italia
Non vorrei che il tempo lo sul passivo per scambiarci convenevoli che do per scontati cioè per complimenti pronunciati e per complimenti ricevuti
Avendo ciascuno di noi dedicato un qualche impegno reale a individuare prospettive scenari che servono e di cui il Mezzogiorno e la Campania e Napoli hanno strutturale bisogna
Io stesso l'ho fatto comma Aldo Rossi Doria negli anni Cinquanta lavorando ad un piano per la Campania nato sull'onda dello schema Vanoni
E poi l'ho fatto con Francesco Compagna ragionando insieme a Salvatore Cafiero di aree metropolitane di città regione fra Roma e Napoli
Oggi è l'amico ingegner Paolo Baratta
Un collaboratore dalla Svimez fin dall'Ontani decenni poi autorevole esponente di Governo
E lavori pubblici al commercio estero alle privatizzazioni all'industria
Nei primi anni Novanta e con i Governi amate Ciampi per la undicesima legislatura e da tempo nuovamente con noi nel consiglio di amministrazione la Svimez
Pedicini Mita ragionare sul territorio e sullo sviluppo se riusciremo a seguire i fili dell'approccio che la sua relazione rende evidente spese ricorso riusciremo a costruire a partire da questi fili
Vorrei dire scherzosamente quelli
Quello il filo verde dalla speranza quello bianco della linearità dei propositi quello rosso dell'impegno che occorre metterci
Se riusciremo a far questo
La trama che egli stesso ha definito pochi anni fa col necessario Progetto per Napoli e che lo induce oggi a parlare
Per la necessità di creare ed esaltare è una grande metropoli Napol previsionale e coerentemente con le esigenze della convergenza in Europa valori urbani in cui i privati non si sentano estranei
Allora forse si riuscirà finalmente avviare
Chiuso questo seminario e con le persone qualificate che si sono spesi e per darci determinanti contributi un lavoro importante nel quale spero di vedere impegnati e coinvolti ancor più di oggi
Il responsabile di questa grande Regione città e quello delle istituzioni
Che potremmo chiamare a Regione o Provincia oppure are autorità metropolitana senza le quali
Specie dopo aver intervenuta modifica la Costituzione del mille
Novecentoquarantotto
E a otto assai moltiplicato con non è ancora verificato profitto gli spazi delle ottica locali emergente dal territorio nulla potrà concretarsi di ciò che serve a costruire un migliore futuro
Fiducioso che l'Alitalia riflessione possibile a partire dalla relazione di Paolo Baratta e dei contributi di qualificatissima personalità potrà trovare nel prossimo futuro sue costruttive coordinate
Sono lieto di concludere dicendo sin da ora e di assicurare tutti voi che in tal caso la Svimez sarà ancora una volta vicina a Napoli al Mezzogiorno per una Italia che deve divenire migliore
Prego Paolo Baratta di svolte dalla sua relazione
La mia relazione comincia con il parlare della questione
Fondi europei i fondi nazionali e la convergenza tra le Regioni europee
Stiamo parlando in questi giorni cioè il
Destinazione dove che ha dovranno avere i fondi del tre per il periodo due mila sette due mila tredici
E si stanno creando le conquiste conclusioni su come sono andate le cose nel periodo due mila due mila sei
Quanti ne sono risorse sono ventitré miliardi di euro sono messi a disposizione dall'Unione europea
Ventitré miliardi di euro saranno messi a disposizione dal Governo italiano perché esattamente la stessa cifra voce cofinanziamento
A questi si sommano le fondi fondi per le aree sottoutilizzate recentemente annunciate per una somma per per
Una cifra pari a cinquantatré virgola sette miliardi in sostanza si tratta di una somma come è stato detto
Che per quanto riguarda il Mezzogiorno sale a cento miliardi di euro da impegnare nel corso dei prossimi anni seppur con qualche scadenza dilazionata
Se prendiamo cento miliardi di euro
Supponendo che si possono assumere quindi potenzialmente impegni anni per quattordici miliardi di euro
Quindi
PIT sette anni fa la cifra
Pari al quattro per cento del reddito del prodotto interno lordo del Mezzogiorno
Una cifra di tutto rispetto una cifra della sulla sulla quale
E sul modo come si era spesa si gioca un'intera classe né in terra
Come dire l'intera classe dirigente un'intera generazione di amministratori politici e di armi di pubblici amministratori
Su questo pervenire
Guardiamoci pure in faccia perché qui la nostra ottantasette anni tireremo le somme le generazioni che verranno ci chiederanno ragioni cosa abbiamo fatto di una cifra di queste dimensioni
Si è ben vero che qualcuno aggiunge ma effettivamente però le somme
Ordinarie
Sprint nazionali data al Mezzogiorno sono un po'più basse del passato
Pertanto in parte queste somme sono un ristoro rispetto a quello che dovrebbe toccare Angiolino riparto più equo
Sarà benissimo questo va bene ma resta il fatto che qui c'è un impianto programmatorio su queste somme sulle quali le volontà istituzionale le volontà espresse dai singoli livelli decisionali sono molto importanti perché organizzate in un sistema di decisione
Per questo dico qui si gioca un'intera classe dirigente un'intera come dire generazione
Si è detto che del passato nel periodo due mila due mila e sei le spese sono stati tipo disordinate sono state come dire i progetti sono state molte critiche
è stato apprezzato non solo il fatto che
La velocità di spesa è stata maggiore perché nel seguire le procedure europee insomma si è dovuti stare al passo con quelle che sono le richieste che la Comunità europea fa
Per potere erogare quattrini
Ed ora abbiamo davanti il quadro che si va componendo il quadro comunitario di sostegno di progetti che si vanno delineando e qui cominciamo a chiederci ma che cos'è il tutto questa cosa di che si tratta
A che fine a che fine mirati che logica tiene insieme tutte le cose che sono state dette enunciati in termini generali e specifici
Vorrei osservarla per ricordo molti di voi sono sa benissimo insomma sembrano sempre appena ricordati che le risorse europee sono destinate in prima primo luogo I concentrati in primo luogo
Nelle aree nelle regioni europee il cui prodotto interno pro-capite e inferiore al settantacinque per cento della media europea
C'è naturalmente chi critica e dice il prodotto interno pro-capite non è un parametro perfetto per indicare il grado di sviluppo di arretratezza
Un parametro va scelto qualsiasi parametro avrebbe presenterebbe degli elementi d'imperfezione
Prendiamoci il prodotto interno lordo e tutto sommato pro capite che tutto sommato le cui tendenze non sono affatto insignificanti per quanto riguarda
Il giudizio che si può dare sulla posizione di una
E
Lo scopo
A attribuito ai fondi europei per le aree che il cui prodotto interno pro capite sotto il settantacinque per cento alla media europea
Però compito specifico obiettivo specifico è la cosiddetta convergenza ovvero che il prodotto interno bloccati delle Regioni che stanno sotto se dal cinque per cento
L'obiettivo è quello di portarle
Accrescere ad un tasso superiore a quello di arresto europeo
E quindi era per realizzare appunto la convergenza all'interno europeo tra le diverse aree di per tra le condizioni presenti nelle diverse
Coloro cioè cominciamo a domandarci Marco dove stiamo andando per al momento dove siamo
E la risposta purtroppo negativa
Nel corso degli anni passati previste in effetti l'intera economia italiana che è divergente rispetto alla media europea
Che il valore del prodotto pro capite che si collocano intorno ai cento quindici per cento della media europea
è sceso al centotre per cento
E quello del Mezzogiorno che si collocava già intorno al settantacinque settantasei per cento è sceso al settantatré per cento
Quello che la Campania che si collocava settantaquattro sta oggi intorno al settanta per cento
Per come sta do dove siamo in mezzo a questo continente come si muove il continente del quale facciano parte di varie i vari suoi vari suoi territori
E nessuno grava uno sguardo alla carte d'Europa degli ultimi anni vede che le aree centrali in Germania Italia penare di antica i più
Consolidato industrializzazione del centro
Arretrano relativamente rispetto al resto d'Europa
Mentre avanzano levare come dire che a Pavanello stanno tutti intorno a queste aree circa
Irlanda
La Spagna si badi bene tutte le regioni spagnole
Tutte le Regioni dei Paesi dell'est l'Inghilterra in queste aree si manifesta una sviluppi più elevati
Per queste aree è in corso un processo un processo di convergenza verso come dire la media europea per alcuni si tratta in realtà di crescere che come dire di di crescita e che già partono da livelli molto
Purtroppo queste tendenze positive dalla parte per così dire periferica del continente non partecipa al Mezzogiorno d'Italia
E tutte le sue ragioni nel Mezzogiorno rappresenta un caso estremo e praticamente l'unica grande area dove si verifica sia un livello del reddito pro capite inferiore al settantacinque per cento della media europea
Sì è un ulteriore arretramento della posizione relativa
Quante domande sorgono cui sarebbe opportuno dare risposte
L'andamento dell'economia del Mezzogiorno si osserva che appare dipendente molto dall'andamento dell'economia italiana
Se questa cresce il Mezzogiorno segue se questa arretra Mezzogiorno arretra
Se
Constatando questo dato col teatri tutte concluso il triangolo che dobbiamo stare qui seduti aspettare tranquillamente che ci sia un po'di ripresa dell'economia italiana
E la convergenza con resto d'Europa per il Mezzogiorno un'utopia
Mentre non lo è per le altre aree periferiche vuole europee
è ormai da considerarsi Mezzogiorno un'economia periferica dipendente
Come si è ancora fossimo in un'economia chiusa
O può il Mezzogiorno esprimere una propria una propria capacità di crescita nel mio di crescita nell'economia europea e internazionale
E andamenti storici ci suggeriscono che è vero che prima o poi un certo divario tra aree sviluppate e aree meno sviluppate può stabilizzarsi
Potremmo chiamarla questa la teoria del dualismo permanente
Ma questo cammino di recupero è già finito per il Mezzogiorno
Nonostante siamo ancora sotto il settantacinque per cento della media europea dobbiamo gettare la spugna e adagiarci sull'andamento della congiuntura nazionale
E su politiche di spesa pubblica puramente di sostegno
La domanda più delicata che io porrei a questo riguardo è questo ma è possibile adottare questa prospettiva ieri non c'era la convergenza in una riga in un'area che è periferica non è
Tel perché al suo interno sono presenti importanti agglomerati urbani come il caso di Napoli
Concetto che area periferica ricco e la presenza di grandi centri urbani sono due concetti che non stanno insieme
Sì un'area periferica può benissimo permettersi anche il lusso di arretrare a trova in altre attività in altre possibilità sostegno e possibilità di risolvere i propri problemi
Curare Acco periferica tra virgolette come all'interno una colossale area urbana non può permettersi questo lusso
Possono mai questa domanda grandi aree urbane
Vivere in bilico tra crescite arretramento o si tratta di una prospettiva la lunga di instabilità o peggio tale da rendere sempre più difficile loro Governo
Molte città europee non solo europee trovate si in crisi sono forse questo problema e hanno reagito con forti innovazioni urbane che sono divenuti gli strumenti per l'avvio di fenomeni cumulativi di crescita
Ora ci siamo chiesti se questa ridotta crescita del prodotto pro-capite
Sia da scrivere ad un tasso di accumulazione interno inadeguato fatto mandati Assisi comunista e si pone come prima
In lista
Ebbene l'ammontare degli investimenti lordi fissi rispetto al reddito risulta nel Mezzogiorno dell'ordine diciannove predice nove cinque per cento
Inferiore alla media europea che è del venti virgola due ma non tanto inferiore
Molto più bassi invece sono i livelli degli investimenti pro capite
Ora si tenga conto che da una regione che parte da un livello della produttività più basso ci si attende che presenti margini più significativi di recupero di produttività a parità di investimento come qualsiasi azienda come qualsiasi complesso cono
Ma allora il problema è doppio
Carenza di investimenti sim ma probabilmente anche minore effetto sulla crescita del prodotto lordo degli investimenti che vengono effettuati
Emerge un problema noi noto già anni fa in uno studio e la Svimez che mi vide impegnato
Professore ammenda Valiera limitato settore industriale analizzammo al fatto che nel Mezzogiorno elevati investimenti fissi non corrispondeva altrettanto elevata crescita del prodotto della produttività
La risposta fu che era in corso una industrializzazione interi impianti e non per diffusione d'impresa
All'investimento primario dell'impianto che assorbiva la parte maggiore degli investimenti fissi non si accompagnava una simmetrica diffusione delle attività terziarie interni alle imprese
Ne delle restanti attività che normalmente accompagnano lo sviluppo quando è compiuto persone pervasivo e diffuso
Ci troviamo di fronte a una situazione simile
Che ci porterebbe a concludere una volta che la questione sta anche nella minore efficace in termini di effetti indotti degli investimenti che hanno luogo sul territorio rispetto a quanto riguarda accade altrove
Quanto sopra suggerisce nella prospettiva dei prossimi anni di dare prioritaria attenzione all'efficacia degli Investimenti e di dare priorità a quelli del quale ci si attende effetti indotti più ravvicinati dei più elevati
La questione appare ancor più rilevante per le aree urbane e qui infatti che gli investimenti possono consentire recuperi di efficienza e attivare effetti moltiplicativi importanti oltre che recuperare dei canali
La città così molto studiata da economisti dello sviluppo e dai sociologi come organismo vivo presente al suo interno due tendenze contrapposte
Il linea di principio I luogo adatto per moltiplicare gli effetti positivi dello sviluppo
Nella grande città si concentra le funzioni direzionali economie di scala del terziario i mercati di risorse umane più qualificati
Dall'altro lato essa presenta anche le condizioni negative per moltiplicare il degrado in caso di sviluppo insufficiente e per accumulare diseconomie da congestione da sottosviluppo
E conseguentemente in Feltri paralizzanti contrapposizione di interessi locali superabili su
Immaginando soluzioni innovative
La città è un organismo vivo non un'infrastruttura passiva
Il cammino di una città è segnato dall'intensità che possono assumere le forze positive rispetto al lavoro corrosivo e contrario che può essere svolto dalle funzioni dalle dalle tendenze contrapposte
E confermiamo che ancora una volta quello che dicevamo all'argine se già da molti anni già molti anni fa
La questione meridionale sia avviata dicevamo allora ad essere sempre più una questione essenzialmente urbana
E furono queste considerazioni alla base dell'impegno di analisi della Svimez
Sulle aree metropolitane condotte da Salvatore Cafiero dei suoi collaboratori di cui c'è una ampia
Bibliografia allegata a queste mostra nel nostro dossier
Per contro devo dire papà una parentesi del tutto
Io non non ritengo che gli incentivi possono essere più misura adatta a compensare condizioni locali insufficienti
Incentivi che personalmente ho difeso per Annico dedicato anche parte della mia attività di
Di ricercatore e sui quali auspico riflessioni approfondite come quello che stiamo facendo oggi
Nella nuova realtà internazionale appaiono sempre di più un semplice strumento addizionale di ulteriore per
Lutti ulteriore concorrenzialità tra aree ma tra territori che sono già adottati su tutto il resto
Non si pochi affidare a un incentivo il potere di sostituire carenze gravi delle realtà locali
E su questa materia non mi dilungo perché
Tenderei a conclusioni piuttosto drastica
Da parte di uno che ha agli incentivi ha dedicato molto non ognuno di noi sono sono non non sono un editorialista di ventiquattro ore di quelli che si usano oggi che vogliono cacciare a casa tutto però debbo dire che qualche problema in questo senso l'avrei anch'io
Il ruolo delle istituzioni locali abbiamo detto che l'obiettivo affermato dall'Unione europea è quello della convergenza
E da subito chiarito
Che il suo perseguimento e essenzialmente sulle spalle delle autorità locali
Così dice il quadro istituzionale dopo le devoluzioni di compiti delle competenze sui temi del governo del territorio ma così dice anche il quadro istituzionale europeo su questo mi permettete una piccola digressione
L'azione europea a favore delle aree meno favorite è stata confermata e recepito dal Trattato
Si tratta di un passaggio importanti resta fermo che l'Unione europea ha come suo fondamenta fondamento principale il mercato unico il mercato libero la regolazione generato dalla concorrenza
La visione centrale che ispira il Governo dell'Europa e che è il mercato a decidere doveva lo sviluppo sia quello delle imprese sia quello delle aree geografiche
E che il mercato in ultima istanza che decide i vincitori e perdenti che avanza e chiarezza
Sulle politiche atte a realizzare il mercato unico e la libera concorrenza l'Unione esplica un'azione diretta con strumenti diretti
Consapevole peraltro dei problemi che lo sviluppo del mercato può generare per le aree meno favorite
L'Unione ha affermato la opportunità di un'azione volta la coesione e possibilmente a promuovere la convergenza delle aree meno sviluppate verso le altre
Ma la norma inserita nel Trattato dice chiaramente che a tal fine l'azione della comunità sarà essenzialmente indirette
Dice dicono gli articoli centotrenta a e b del Trattato recepite gli ultimi entrati
Che gli Stati membri conducono la loro poli Stati membri conducono la loro politica economica anche al fine di raggiungere gli obiettivi di sviluppo armonico
E che alla comunità appoggia quest'area le la realizzazione anche con fondi strutturali
Nell'attivare questi interventi e queste risorse finanziarie l'Unione preoccupata che esse siano spese una qualificata procedure amministrative
Dimostrata anche da una certa velocità nella spesa e secondo criteri di destinazione ragionevolmente connessi allo sviluppo di genere
Ma non può certo peccare di dirigismo
Dovesse ma deve semmai assicurarsi il consenso esterno tra i Paesi membri e interno tra le aree interessate
Non potrà dunque mai essere l'Unione europea al suggerire iniziative che rendano Napoli avvantaggiata nella concorrenza con altre città del Mediterraneo
Napoli che deve scoprirlo deve combattere con l'Est altre città che hanno la di se stesse
Stanno analoghi problemi e sanno che devono
Per poter affrontarlo competere con altrettante realtà
La preoccupazione del consenso esterno e interno fanno sì che l'Unione abbia inevitabile propensione per una certa maglia larga nella definizione degli interventi sperare per scopi
Anche per ciò che a maggior ragione stare autorità locali
Indirizzare le somme verso iniziative più efficaci non indulge in interventi troppo genericamente collegati al miglioramento delle condizioni ambientali
A scapito della efficace in termini di effetti immediati indotti
Sarà dunque alla volontà e la capacità delle istituzioni locali trasformare la disponibilità europea e nazionale ad una redistribuzione di risorse
A trasformare questa disponibilità ed una pregnanti azione rivolta alla convergenza e a realizzare quindi un'azione pubblica orientata ai risultati
Non alle agli Stati intermedi per raggiungere
Ti esaminando i documenti programmatici per il prossimo periodo
Io no ricevuto l'impressione di una chiara affermazione dell'Obiettivo convergenza e lo dico francamente
Come riferimento primario dal quale poi far discendere per processo deduttivo la scelta delle azioni da compiere nel periodo al fine di ottenere dei risultati identificati di convergenza
Sia piuttosto l'impressione che il complesso dei programmi sia apprezzabile per un giudizio compiuto solo se lo si legge da un altro punto di vista
E cioè sono corsi considera come il conseguente risultato del procedimento adottato per la selezione dei programmi stessi
Si è partiti dal riconoscimento della struttura istituzionale con i suoi diversi livelli decisionali dalla governance delle realtà geografica
Il riparto delle somme per aree geografiche avvenuto sulla base di criteri statistici
La dimensione regionale corretta con un indice della gravità delle condizioni di svantaggio relativo
A sua volta l'indice di svantaggio relativo è stato costruito su tre indicatori prosperità regionale prodotti interno per la vita potenziale tre del mercato del lavoro tasso di occupazione maschile e femminile
Dietro disponibilità di servizi collettivi percentuale dei giovani in età dieci ventiquattro con almeno una qualifica di istruzione secondaria superiore
Le grandi aree poi tematiche indicativi ci gli obiettivi generali e settoriali hanno svolto la funzione di coordinatore dei progetti ammissibili nell'individuare le grandi aree tematiche si è avuto cura di definirle in modo ampio
Preoccupate di non dimenticare nulla
L'ambiente le risorse umane la cultura l'economia della conoscenza eccetera eccetera
Mi sono soffermato su questi aspetti per sottolineare come il modello seguito
E mi domando se era possibile fare diversamente e ce lo dobbiamo domanda
Quello cioè che parte dai bisogni
E dalle istituzioni rappresentative
E su queste premesse costruisce il complesso delle destinazioni
è il modello tipico con cui di uno Stato democratico fondato sul decentramento delle sovranità
Si perseguono le politiche di distribuzione del reddito
Esso porta come conseguenza implicita l'affermazione di indirizzi perequativi nell'attribuzione di risorse pubbliche
Che svolgono così la funzione compensativa tipica della giustizia sociale
Ma dotare procedimenti perequativi vuol dire partire dai bisogni determinati dalla carenza di sviluppo non dall'individuazione delle opportunità immediato e per la sua sollecitazione
Vuol dire seguire un'ipotesi molto vaga sui tempi e sui modi dello sviluppo che si dovrebbe invece accelerare da subito
Ma la governance il sistema decentrato è un dato ineludibile
Qui
I leoni qui si discute qui stizziti giochi
Siamo di fronte ad uno dei problemi tradizionali della politica economica dell'economia politica se vuole
Che ha interessato molti studiosi da sé e cioè se vi possa essere ma in contraddizione
Tra il modo di procedere di una società fondata sulla democrazia rappresentativa e la sovranità decentrata e il tipo di scelte che occorre compiere per favorire una accelerazione dello sviluppo
Cioè tra l'ineluttabile propensione di questo ordinamento politico istituzionale alla giusta redistribuzione delle risorse
Sulla scorta dei bisogni
Rispetto alle scelte più squilibrato
Che occorre compiere da parte di una strategia che voglia
Accelerare sviluppo produttività investimenti
Nel nostro caso
Si trattava invero non della distribuzione di risorse prodotti all'interno delle realtà locali rappresentate
Ma di risorse di provenienza esterna e per di più finalizzate proprio l'accelerazione dello sviluppo
Ma il tutto è stato gestito in modo politicamente corretto come se si trattasse di risorse prodotte internamente sulle quali le realtà territoriali potessero vantare
Una diretta sovrano
Se dunque esisteranno all'interno di questi programmi
Progetti capaci di generare effetti indotti in tempi ravvicinati sarà casuale
Ho frutto della particolare diligenza dei soggetti o delle istituzioni che gli hanno concepiti e presenta
Non dell'impianto programmatorio adottato
E però siamo di fronte a due visioni del futuro
La prima avete il beneficio atteso da queste risorse nelle risorse stesse
Tale visione porta con sé la speranza
Che il mondo esterno nazionale ed europeo continui a farsi carico del problema negli anni nei decenni a venire
E continuo a mettere a disposizione queste risorse
La seconda visione vede in queste risorse uno strumento per fare emergere in tempi ravvicinati una maggior crescita tale da consentire domani la produzione interna di queste risorse in sostituzione degli aiuti che ci vengono dati oggi
Sì usando un'espressione ad effetto per descrivere le due visioni si potrebbe ci si potrebbe chiedere convergenza o assistenza
è stato detto che anche le risorse del fondo interno aree sottoutilizzate saranno gestiti in armonia con gli indirizzi seguiti per le risorse del cofinanziamento europeo
Ad un tempo si è deciso di accantonare una quota del trenta per cento come riserva di programmazione per progetti da definire il prossimo
Ci si chiede
è possibile che una parte consistente dei progetti siano caratterizzati da un più immediato effetto positivo indotto
Cioè da un effetto positivo maggiore sugli investimenti privati
Ricordiamoci ancora una volta già in miglioramento delle condizioni ambientali rilevante Ai fini dell'accelerazione dello sviluppo è quello che si ottiene dallo sviluppo stesso
Ovvero sia dalla diffusione degli investimenti privati che fanno seguito a un intervento pubblico
Sono questi ad alimentare effetti di moltiplicazione sul miglioramento delle condizioni ambientali per lo sviluppo
L'efficienza dell'impresa l'efficienza del mercato economie di scala diffusione dei servizi occupazione qualificata
è stato sottolineato che più che una serie di interventi diffusi sia per il territorio che per scopi sarebbe preferibile concentrare intervento in alcune dotazioni infrastrutturali
Ci sono individuati e tra queste quelle infrastrutture di trasporto e di scambio che potrebbero fare del Mezzogiorno un'importante base logistica per i nuovi traffici di merci tra Oriente ed Europa in forte espansione
Una parola sulle infrastrutture
Circa le infrastrutture in generale abbiamo presente alcune situazioni critiche nel Mezzogiorno ed utile che le ripassiamo
Ma anche realtà locali come la Campania che appaiono mediamente dotate di infrastrutture almeno ad un certo tipo di infrastrutture
Questo dicono le statistiche
Che però pagano viziate dal fatto che esse rilevano prevalentemente infrastrutture interurbane e non quelle di interesse interno alla città
I dati ignorano le gravi carenze di spazi pubblici infrastrutture servizi collettivi delle grandi città che invece il tema centrale a tutti gli effetti
E sul quale una moderna ricerca sulle aree urbane e metropolitane dovrebbe oggi concentrarsi
Con metodologie diverse da quelle condotte un tempo sulle aree metropolitane che non è essenzialmente su una popolazione di usi diciamo tra statistico economiche sociologico qui si tratta della fisicità della città come problema centrale che ha ignorato dalle statistiche quale dico una campagna piene di autostrade raccoglie non rilevano sotto i sottopassi urbani per esempio non solo non sono considerati infrastrutture rilevate
L'obiettivo di fare del Mezzogiorno un punto d'interesse per i nuovi traffici merci est-ovest è stato inserito nei provvedo commenti programmatici e studi più approfonditi ci considerando di accertare se e in che misura siamo ancora in tempo per catturare una quota rilevante di questi nuovi traffici
Cosa va fatto e con quali costi e su questo dico soltanto una breve corsa
Dati a nostra disposizione qui c'è una
Ricerca che sta per essere pubblicata sulla rivista economica della Svimez condotta da detto Miotti tutto bene
I dati ci dicono quanto segue soltanto un flash per darvi una misura del proprio
Innanzitutto che il Mezzogiorno entrato con qualche peso nelle statistiche sul traffico containers parlo del traffico intenso
Grazie alla conversione del porto di Gioia Tauro
Che da solo rappresenta con tre mila centosessantuno tornato equivalenti quasi un terzo del traffico di tutti i porti italiani
Che si badi non è particolarmente elevato
Gioia Tauro non rappresenta un terzo
Possiamo subito trarre la conclusione
Che la seconda considerazione che la crescita dei traffici e negli ultimi anni è aumentata sensibilmente in in molti porti minori mentre risulta modesto l'aumento dei porti maggiore
Che in netta controtendenza il porto di Napoli è stagnante nel traffico container a livelli relativamente modesti trecentosettantaquattro tonnellate prima
E dal due mila due mila cinque si è registrato introducano
Che altri porti del Mediterraneo hanno sviluppato invece grandemente loro funzione di porti e Fabio come si usa dire
Che porti spagnoli hanno occupato una posizione via via maggiore Al Jazeera scontra mila centottanta tonnellate Barcellona due mila settantuno Valencia due mila quattrocentodieci
L'incremento dei porti spagnoli andrà di pari passo con l'ammodernamento dei servizi della rete ferroviaria dalla Spagna da sul continente europeo
Che l'investimento necessaria consistente per le altre per la necessità di interventi nelle realtà portuale fondali spazi magazzini eccetera e che vi è rischio che si procede in ordine sparso ciascun porto fa una piccola cosa senza raggiungere i livelli necessari
Che occorre una progettazione complessiva svolta con grandi capacità logistiche
E che il nostro sistema produttivo non abbonda di grandi compagnie nel settore della logistica
Chiudo con queste provocatorie piccole immagini
Per per
Con dicendo semplicemente che mi auguro perché dalle riunioni come queste esca una sollecitazione viva forte a che si esca dal vago su questo tema
Con verifiche progettuali concrete credibili
Mi avvio alla conclusione ma anche la più importante iniziativa in campo infrastrutturale necessita di un rinnovato contributo della città alla vita del territorio in particolare delle grandi aree urbane come NATO
Un obiettivo di convergenza non può non preoccuparsi del ruolo della grande città e di quanto sia importante che essa possa offrire Conte la stizzita le condizioni utile a catturare tutti i possibili sviluppi della domanda locale che testé
E nuove opportunità per il miglioramento della produttività delle attività già presenti
Per una città Songs ciò significa una progettualità imprenditoriale per se stessa
Che sappia sviluppare azioni di qualificazione ispirati al concetto del creare valore urbano
E accrescendo cioè le possibilità di incontro tra domanda e offerta e sull'uso del territorio superando le rigidità fluidificare andò chiusi si degenerare diffusione di efficienza e nuove opportunità
Possiamo qui richiamare in linea generale le azioni che possono essere svolte delle autorità locali per dare nuovo impulso all'organismo città in particolare i suoi assetti partendo proprio dalle rigidità rappresentate
Dalla presenza e dall'utilizzo e dall'utilizzo da parte di attività per così dire tradizionali in alcuni casi obsolete in alcuni casi chiuse i suoli che potrebbero essere offerti ad attività nuove o utilizzati per una migliore espansione di attività esistenti o per soddisfare domande già latenti mal soddisfatte dall'offerta attuale costretta e l'intera
Nei documenti predisposti dal quadro comunitario è stato inserito un capitolo città
Nella finanziaria un capitolo pare metropolitana
Ma le cose devo dire
Con tutto rispetto se uno Stato dedicato a questo il sette virgola due per cento delle risorse le compiaciute in considerazioni che sono state che sono sempre che accompagnano il fatto che questa volta ci abbiamo pensato
Dopodiché sembra in realtà più come dire è un excusatio non petita per aver prassi dimenticato il problema è la volta precedente che non
L'annuncio di una iniziativa come dire di una dimensione data al problema adeguato alla natura del problema stesso
Mentre a nostro avviso appare prioritario un impegno particolare nella riqualificazione urbana
Una moderna concezione del governo degli sviluppi urbani diffusa se negli anni passati le innovazioni legislative introdotte in materia urbanistica le esperienze già compiute offrono un bagaglio di riferimenti e di nuove possibilità
Trattasi essenzialmente di una diversa sistematicità e di una più fluida e gestione delle concessioni per le trasformazioni urbane
Tale da consentire Anco in capo agli investitori
L'accollo di oneri per la realizzazione di interventi di interesse pubblico che possono andare dalle opere di urbanizzazione alla realizzazione di iniziative riconosciuti di pubblico interesse anche altrove rispetto alterità al terreno di cui si parla
Per queste vie si sono incamminate altre grandi città europee che si sono trovati di fronte alla sfida rappresentata dalla scomparsa di attività obsolete assai rilevanti o comunque di fronte alla sfida del dover creare nuove opportunità per nuove funzioni
Per realizzare nuovi equilibri avanzati per offrire occasioni di miglioramento all'offerta locali in generale
Queste tendenze sono già così diffuse da indurre alcuni studiosi ce l'abbiamo questo tavolo uno molto qualificato
Che riconoscono la validità e l'efficacia della nuova urbanistica a richiamare la nostra attenzione addirittura sui limiti di un Governo urbano esclusivamente condizionato da scelte privatistiche disseminati in alcuni luoghi siamo già a questo punto
Ci preoccupiamo che stiamo andando troppo veloci su quella strada
Non mi pare di poter dire che
Si possa dire per tutte le aree urbane d'Europa
Queste tendenze sono già così diffusa a Torre Spaccata un tempo queste nuove opportunità ci dovrebbero portare ad una rilettura delle realtà urbane metropolitane secondo modi diversi da quelli usati in passato
E più orientati a individuare le risorse male utilizzate
La geografia delle opportunità di sostituzione di vecchi utilizzi con nuovi a più alto valore aggiunto nonché i nuovi fabbisogni di servizi e spazi per uso pubblico su queste vie credo che la ricerca debba essere
Con il continua funzionalmente approfondite
A parte del bagaglio di cultura delle anni del amministrazione
Ma emergono alcuni quesiti
L'uso di questi strumenti e non innovativi del governo delle trasformazioni urbane può tenere infetti importanti laddove il valore aggiunto del nuovo intervento può essere tale da consentire un'autorità pubblica di ottenere dai privati degli interventi di interesse pubblico
Chiedo ma ti paghi
Per interventi più complessi temperare urbane più congestionati per realtà meno ricche molto probabilmente le risorse ottenibili dai privati in cambio delle concessioni a costruire possono non essere sufficienti
A favorire io a sopperire ai fabbisogni di spazi e servizi pubblici né agli interventi complementari che un programma di ristrutturazione urbana richiede
In questi casi è pur sempre necessaria una dotazione di risorse pubbliche tale da consentire all'autorità locale ti impegnarsi iniziative di rinnovamento di portata sufficientemente ambiziosa
E per tutti questi casi l'attuale mancanza di adeguate dotazioni finanziarie delle autorità locali si staglia all'orizzonte come il principale ostacolo a che questi processi di rinnovamento abbiano luogo
Per contro è vero che di fronte alla sfida della convergenza o meglio di fronte alla necessità di fermare la deriva una gestione della politica di rinnovamento urbano atta a generare valore si impone sei non consente ali
La politica del territorio il governo delle trasformazioni urbane necessitano di soggetti pubblici protesi a interventi innovativi
Ma la disponibilità di risorse per progetti speciali l'ampia disponibilità di risorse come ben visti per singoli progetti speciali
Contraddice oggi con la carenza di disponibilità delle istituzioni locali cui sta il compito di attivare il rinnovamento urbana
In queste circostanze
I progetti del cofinanziamento
Rischiano di essere solo un gran pavese
Innalzato sugli alberi di navi che procedono a velocità ridotta per mancanza di carburante
Abbondanza di risorse da un lato
Carenza di mezzi dall'altro
Siamo di fronte ad una vistosa asimmetrica
Si può immaginare un quadro meglio coordinato nel governo delle sedi sorsi di varia provenienza
E a questo problema che pensavo quando anche tre anni fa mi permisi di sollecitare anche un progetto speciale fermato inteso come disponibilità aggiuntive espressamente finalizzate a promuovere iniziative specifiche di rinnovamento
Può questa simmetria essere presente considerata nell'affrontare le destinazioni di quel trenta per cento della riserva di programma
Vi può essere nuova intesa su questo punto tra le diverse istituzioni locali
Quelle che interloquiscono nella formazione dei programmi e quelle che hanno la responsabilità primaria della gestione delle grandi città
Nel frattempo occorre cosa che faremo oggi accertare quali sono i progetti più significativi da questo punto di vista e in che modo gli interventi individuati per il cofinanziamento europeo e per i fondi nazionali si integrano con la politica di governo della città
L'insieme delle considerazioni che ho raccolto in questa relazione mi hanno portato a formulare molte domande
Alcune delle quali possono aver risposto subito altre necessito di approfondimenti
Ho inteso anche così interpretare il ruolo proprio della Svimez che ancora una volta vuole essere di stimolo senza concessioni né al pessimismo né al compiacimento
Che vuole essere incalzante ma scevra discussi e così tra
Orgogliosa della propria autonomia e indipendenza di giudizio da sempre convinta che solo così può continuare a svolge una funzione utile a chi ha responsabilità politica e amministrativa in Italia nel Mezzogiorno e a Napoli grazie
L'intendimento di ringraziare Paolo Baratta
Non entro nel merito ovviamente che non rispetta
Rilevando il ritardo in affrontiamo la discussione sulla parte cioè due relazioni
Sulle strategie urbane per il Mezzogiorno dando la parola al professor Paolo Costa
Che dà il caso dell'opera ai temi proprio delle città del Mezzogiorno viste dall'ottica europea
Tema su cui nella parte conclusiva l'azione varata si è riferito
Sì sì no io ringrazio
Ringrazio anzitutto per
Questa occasione di
Riconsegna TIR mi riflettere
In un luogo che su temi
Come dire sui quali mi sono formato nonostante
Nonostante il fatto che
Appunto riesce cresciuta una città lontana ma non
Consentitemi di dire
Chi ha avuto la fortuna atti cresce Università in un periodo in cui
Tutti is venerdì pomeriggio sabato degli altri giorni non aveva tempo da perdere Pasquale Saraceno passata a Ca'Foscari
E ci racconta cosa ha fatto durante la settimana
Per cui quando io mi sono realtà mi ha detto il minimo che devi fare edizione le spese della destra detto sino prima di andare
De linearità veramente di dare un anno e mezzo giorno per ogni mese quando era all'estero poi abbiamo barattato per il contrario c'è un mese nel Mezzogiorno per ogni anno volevo andare all'estero
Questa
Ha prodotto soltanto un esito che nella biografia
Un lavoro sua come l'azione urbana ripensando sta nel Mezzogiorno dello tanta tre che
Come dire che sto il mio tentativo di rileggere il tutto va chiusa questa
Questa parentesi perché giustamente voglio rispettare il tempo che mi è stato dato faccio anche un'altra piccola innovazione tecnica
Non adoperò una presentazione POR poiché ero preparato che vi
L'ha distribuita quindi non
Non perdiamo nulla ma preferisco concentrarmi su quattro punti che cercano di di
Come dire di sottolineare in qualche modo di
Dal piccolo contributo le cose
Che Paolo Baratta ha già evidenziato questo perché sono convinto anch'io che
Il l'obiettivo che dovrà vere
A partire da oggi o comunque già in questa occasione
Vi è quello di tentare
Non tanto di giustapporre una serie di discorsi tra virgolette sul Mezzogiorno su Napoli sulle grandi città ma di vedere se
Una
La rilettura come dire appunto tranquilla ma allo stesso tempo che non concede
Che non Lusi che non si permette lusinghiero o preoccupazioni possa dare qualche contributo per le cose da fare ho detto anche troppe cose iniziali nei quattro punti sono
Il
Il Mezzogiorno come aree in cui si esercitano politiche anche europee di a dopo le parole di Paolo nelle tre le a modo mio di assistenza per la convergenza
Il
Qualche
Riflessione sulla debolezza strategica anche della
Proposta principio che abbiamo di fronte
Qualche riflessione su qualche metafora strategica che potrebbe forse rendere più
Più appealing le proposte che siano formulando magari raccogliendo ancora la sua provocazione
Destinando a queste alla convergenza meno quel trenta per cento riserva se non è settanta spezzata finché come che si sa in qualche modo compromesso
E alla fine
Facendo un'affermazione un posto che può sembrare un po'forte ma l'unica cosa di cui
Non ci sente nessuna carenza sono le risorse
Di soldi per cose strategiche che funzionano che farà bene ce ne sono sempre da per tutto il problema è di riuscire a creare le condizioni
Normative
E di convergenza di obiettivi perché esse possono essere
Primo punto
Chi questi giorni
Queste settimane qua abbiamo celebrato il cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma
Mi sarebbe venuta voglia anzi vi invito a farlo e andare a vedere gli allegati di per primo trattato
E suo delegato inoltrata lo troverete che la politica che oggi chiameremmo di coesione o di assistenza per la convergenza la già delineata e dedicata una solare in Europa il Mezzogiorno d'Italia
Quindi non è che come dire sia
Stata scarsa attenzione europee proprio per un certo numero di anni anzi decenni direi per tutta la sua vita a ogni volta riproposto l'occasione
Ha detto ecco delle risorse delle norme nel delitti assistenza gli interventi e così via
Perché devono appunto essere assistenza per la convergenza intendendo per l'assistenza l'uso di risorse non prodotte localmente perché la le condizioni perché poi questi si potessero riprodurre maniera superiore
In
Successivamente
è evidente e non è qui il momento che motivi più diversi più disparati non hanno fatto produrre quegli effetti che saremmo attesi
Ne quegli affetti e per molto tempo abbiamo imputato
A ma condizione le più diverse le più disparate
Che la convergenza non fosse realizzabile che si fosse una un meccanismo di
Sviluppo squilibrati implicito che non fosse possibile che l'Europa crescesse se non
A scapito delle aree periferiche tutte cose che sto sempre purtroppo tutto contraddetto da quando è successo
Nelle aree periferiche che hanno
Come dire
Ottenuto lo stesso contratto di assistenza per la convergenza qualche anno dopo in modo diverso casi l'Irlanda la Spagna sto gli occhi di tutti
I casi di nuovi Paesi dipese largamente o sarà nostro gli occhi di tutti cioè i prossimi sette anni noi avremo il confronto tra l'efficienza della spesa anche nel Mezzogiorno e l'efficienza della spesa in Polonia in Ungheria in Cechia
In Bulgaria e Romania
E vi assicuro che non sarà facile vincere la sfida
Per un semplice motivo perché adesso me capita di girare un po'quei paesi per per motivi d'ufficio e l'energia la voglia la la la
La cattiveria con cui si spera di di di
Di rimettersi appunto di Meter cerca di convergenza
Incomparabile rispetto atteggiamento complessivo del nostro Paese mole mente adagiato sui suoi pretesi sui diritti sulle sue cose in in questa maniera
Quindi non c'è dubbio che
Come dire da a partire da questo fatto la strategicità o meglio la crucialità del ciclo strategico di assistenza per la per la convergenza abbiamo di fronte
Come dire l'uso intelligente del tesoretto dei cento miliardi per il Mezzogiorno per i prossimi anni
E diventa una discussione non accademica non banale non che non si può
Come dire mantenere o lasciar condurre né i modi dati
Attenzione perché saturare quello che ha vinte rese foro ragionamento serio
E qui c'è un problema
Come dire che
Sicuramente a a che vedere con quella anomalia
Nella governance del processo istituzionale che ci
Caratterizza che ci mette in evidenza l'anomalia che i confidi consento Statuto acqua
Sta che
L'Unione europea i soldi li metterei limite con qualche fatica ma insomma un po'di mente
Li mette come dici come veniva ricordato
Perché la coesione il correttivo al mercato interno l'efficienza dello stesso cioè si immagina che l'accesso al mercato unico siccome scatena un agone in cui i più forti prevalgono bisogna proteggere quelli un po'più deboli quindi la politica di coesione e coerente e funzionale
E funzionale a questa
Ed è improntata
Ah o i concetti di sussidiarietà sul quale credo che meglio di me posso intervenire altri ma la serietà che però nel gergo europeo è un rapporto all'unione di Stati membri punto
C'è dal punto di vista europeo la società e ampiamente soddisfatta quando lo Stato membro si assume una qualche responsabilità
Il fatto che noi
Per una fase storica attraversiamo per motivo nulla che vedere queste politiche
Abbiamo costruito invece un sistema
Che
La sua serietà la fa coincidere di fatto come con lo strumento per l'affermazione della democrazia di prossimità che assolutamente cosa perseguibile ma che nulla che vedere con lo sviluppo
E questo fa sì che oggi noi siamo di fronte un meccanismo una specie di macchina celibe
Con cui noi costruiamo le priorità a partire dal basso
E come se un imprenditore dovesse spero presto in banca però vorrei fare un po'di cose in case comincia che dei bambini là dove si deve spendere bambine dicono caramelle quell'altro dice
La sorella di sé che vuole andare a proprio agio con l'altra regola e così via etiche e prima di arrivare al nucleo di sì sì va be'sì va beh d'accordo ma se si dopo i soldi perché non ma che queste cose
Bene noi siamo
In questo in questo tritacarne
In cui non c'è nessuna deresponsabilizzato tale lo dico dal punto di solo per
All'Europa che peraltro si sta assumendo qualche risalita in più di quella che come dire
In questo momento perché e noto a tutti che siamo sotto bacchetta mentono sessista di bacchettati sulla scarsità di contenuto strategico della proposta del Progetto italiano del utilizza i fondi strutturali
L'asta eccessiva dispersione appunto la il riconoscibilità di un
Di un dove vogliamo andare questi soldi se vogliamo comprai caramelle tutti i bambini oppure pensioni ma di poter cambiare la macchina
Utensile che serviva in officina per riuscire a fare delle cose diverse domani in modo tale che poi le caramelle le pagheremo conosciamo venduti il i chiodi o le viti che faremo con la macchina
Bene
De però da questo punto di vista l'Unione europea
Grazie come dire guarda come si costruiscono le priorità
Guarda con erogati fondi Paesi e poi controlla che vengono spesi che sarà un controllo burocratico sono controllo che per carità utilissimo perché spinge tiene non ci consentirà o ci costringerà a rispettare più o meno i colpi tempi e più o meno le procedure
Anche su questo dato è troppo da dire non è questo il caso non è questa la sede una questo momento
Per dire in questa maniera però quello che conta è che al di là di qualche osservazione generica
La Commissione non può altro che dire ma insomma mi si mi sembrate un po'sparpagliati un po'svincoli e qui sta il punto
Allora mi pare che
Noi possiamo come dire problème de la macchina
Però non basta ancora
Perché
Anche in una macchina così contorta come la nostra nel senso che quindi noi ci apprestiamo a giocare la partita Cetera Peniscola mano legata di trattiene
Però nulla vieta che anche la macchina come a questa produca
Un insieme di metafore
Di deve strategiche complessive che conducano che che che facciano riconoscere un progetto
Mi pare che il punto stia qua il punto Stacche al di là di una sola qua ritornano e purtroppo non credo che sia la più
Per forte non siamo di fronte a questo siamo di fronte come diceva nella relazione generale
Paolo Baratta più riconoscimento di bisogni che non di opportunità
Ma soprattutto
Quale
Il destino ruolo la strategia
Il il punto che vogliamo far giocare al Mezzogiorno
Anche attraverso che la la tesi che di fatto qui ci sostiene questa mattina soprattutto attraverso le sue grandi capitali Napoli Palermo e Bari
Prima in tante come luoghi
Di
Centralità e di eccellenza urbana che rimettono in funzione l'intero territorio
E dove lo si legge questo dolosi fa quali sono le metafore che si possono esserlo a me sembra che il punto fondamentale che fu su quale quindi e ancora recuperabile voi che ragionamento si può fare oggi
Nel senso che è inutile che se dovessimo dire beh aspettiamo che l'Italia riconosca che meglio fare come la Spagna per l'asserita sistema a livello statale e le regioni pesato a sua volta discuteremo per un'eternità mandiamo fuori quindi preme come nella condizioni date
Riusciamo a fare emergere un insieme di
Ipotesi strategiche io le chiamo metafore perché la politica diversi tipi così
Voi o delle grandi idee etiche mi colpiscono la fantasia e poi producono fatti ma nostra la nostra politica purtroppo è una posa in metafora Masi metafore che rimangono sempre tali e oppure di fatti senza metafore
Che la cosa che quella che poi succede tutti i giorni come fare di queste metafore diventino fatti allora io non ho la ricetta non ho la lista di tutte le metafore sicuramente non non non ho la presunzione di vent'anni adesso però volevo esaminarne
Tre o quattro una che mi pare sia l'unica che emerge
Diciamo che negli ultimi tempi ultimi temi devo dire agli ultimi tre o quattro anni si è immaginato che Mezzogiorno possa essere questa piattaforma logistica internet intermediazione fra l'Europa faresti è fareste
Premura da questo
è una consigli ipotesi
Insisto su questa
Che non ha
Dei piedi solidissimo
Lo dico per un fatto molto banale primo sono i fatti
Veniva anticipato i risultati in Ostuni eccetera eccetera che dice che giustamente che è vero che già tavolo fa tre milioni di teu all'anno
Il solo Porto pubblico di Amburgo non quello privato ne fa nove punto cinque
Ma ma lasciamo pare stare questo
E che per ogni cento container che entrano da Suez
Ne escono da Gibilterra novantadue
Cioè tutto quello che noi controlliamo del rapporto col far East sono l'otto per cento
I porti dai egiziani ai turchi ai greci agli italiani agli spagnoli ci stanno Azzam Nando per trattare l'otto per cento
Il novantadue esce
Ma dall'altra parte e ci ritorna dalla grande triade di avversa prodotta dal Amburgo
Allora
Primo problema è benissimo la centralità del mezzo la centralità del Mediterraneo
E vera
Ma è una centralità che come dire più appariscente che è reale perché passa non non non si fermano non viene in qui in questa maniera qua
Ma anche scusate ed è ancora c'è ancora cosa fare in più
Dove sono i nuovi mercati di Greco dove rientro quell'emersioni in queste vengono sempre più ovviamente ne grande cuore dell'Europa e immani dura in maniera crescente verso i nuovi paesi
Amburgo a il porto in borghese avrà comprato una storia privata fino a donne sorvolo distribuisce le le merci verso una serie di cose però sul fronte con le torri e in tale facendo qualcosa in più
Sta succedendo
Che
E non Sebino cose avveniristiche
Ci sono come dire russi e cinesi stanno studiando un progetto di ferrovia
Che dovrà portare le merci via Strada dalla Cina alla alla Russia in ventuno giorni
Il ciclo attraverso in questo momento attraverso Amburgo di venticinque
Per cui non è che noi immaginiamo lo scenario che scopo però dico ripeto anche quel discorso complessivo è in discussione ma ciò perde vantiamo la
Immaginiamo che essi che questo non succeda che rimaniamo comunque che anziché l'otto per cento diciamo portarlo ai quindici che è però un po'di più
Siamo di più nel Mediterraneo che un secondo punto è questo c'è la centralità dell'Italia nel Mediterraneo
Al Jazeera sicché il punto estremo ma è quello più vicino alla fuga verso verso Gibilterra
Agli impieghi e sta incrementando i suoi traffici e a una prospettiva strategica di incrementali ancora di più per il fatto che assistita da una prospettiva non è una realtà da una metafora
Di politica trasportistica
Spagnola che l'unico
Paese europeo che sta
Costruendo le Ferrovie oggi anziché nell'Ottocento noi c'è le la Spagna sta costruendo sta fra gli atti con la scusa tra virgolette che erano scartamento comodamente diverso dal nostro quindi per inventarsi tutti ma sta costruendo una sistema di una grandissima efficienza
E sarà
Pur essendo il più lontana più disparati questa maniera Simone questo Ingri questo punto
Lezione
Sì si può essere candidarsi dall'eliporto importante ma se poi non c'è un sistema come dire che distribuisce le cose questo non ci sto non non ci siamo quindi l'Italia e la sua centralità nel Mediterraneo abbastanza discutibile terzo punto
Ammesso che l'Italia si conquisti una sua centralità a rispetto mediterranea eccetera eccetera
Il Mezzogiorno è in grado di essere il luogo di questa centralità
Guardi che in Italia e credo di poterlo dire con molto
Come dire facilità perché mi capita appunto di di di vederli tutti questi qua si stanno confrontando tre schermi
Di intermediazione per quello che resterà la capacità verità ed mediare i traffici o resto del mondo rispetto all'Europa
E sono quelli di un transhipment marittimo Gioia Tauro e Taranto
Oppure
Ma scusate ma io significa Nale suonare oppure di ipotizzare on transhipment nave ferrovia
Che si ipotizza a due livelli
Qualcuno sta pensando di lo intermedie che significa Livorno a Ravenna
Qualcuno di arrivare fino in alto e che si era mai Trieste se c'era a Trieste se già Telegenova soprattutto non stanno davanti per problemi in più
Come dire che ha a che vedere col fatto che il importo è incastrato una città e non riesce a funzionare i conti in quanto tale non è per carenze portuali e per carenza e la situazione allora questi tre schemi sono oggettivamente in corso
Nel senso che c'è chi lavora per uno chi lavora per secondo chi lavora per il terzo e chiaro che il nostro Paese non può sopportare tre schemi diversi contemporaneamente
Allora c'è poi il quarto punto
Che la gestione i grafici la distanza che lungo punto sono oggi gestiti da cinque o sei operatori logistici mondiali
Che mandano in aveva vogliono loro
Questo un problema tutt'altro che secondario tutt'altro che secondario perché se infatti serviti mi dite chi sono i terminalisti dei porti italiani europei dei contratti che sono trovati che SOSE vi stessi
Ed evidentemente il signor ma sport decidere DD di spostare di fare la sua Nava di far fermare di qua di là di SU di giù
Con una capacità di controllo monopolistico delle strutture portuali europee nei prossimi anni fondamentale è una delle per quanto mi riguarda io appartengo al fronte gli sconfitti dicono che non sono riusciti a imporre una
Direttiva o comunque una europea sul servizi portuali
Che sta che è stata fatta passare come una grande guerra contro il
I popoli toccasse che si difendevano non hanno a che vedere a che vedere col fatto che ci sono delle gente che il monopolio sui porti sui servizi portuali
Dice l'intera Europa se gli atti
E non so se ci sono attività collusivi tra l'evergreen Marx anche la Consip tanto per non farlo parlare solo degli altri insomma nove eccetera eccetera ma qui siamo
Non c'è mica molto di più e c'è una
Unica partita di ricatto sui porti retro porti le politiche generali che è tutt'altro che trascurabile e
Ho detto queste cose forse un po'dura un po'Brusca un po'
Perché queste possono provocare qualche dovrà far riflettere su quella che quella mi sembra l'unica metafora che finora è stata messa messe in circuito
Osservate che questa metafora altri due minuti poi mi fermo mi fermo subito
Non
Come dire nella potessi più favorevole a mezzogiorno cioè che si riuscisse a puntare seriamente sugli a tale e Taranto per a come dire
Per il luogo del transhipment europeo rispetto ai traffici
Del dell'Estremo Oriente da un lato ma anche del Brasile dall'altro eccetera eccetera le cose che ci
Che si possa nominare a che vedere col fatto che nel caso italiano ci troveremo di fronte a una non coincidenza
Prego vuoti urbani dell'area e i fuochi operativi della stessa
Cioè
Non siamo abbiamo
Napoli Bari Palermo ma che non sono l'uno nell'altro il luogo di questa cosa quindi noi dove immagina are una secondo
Comunque la intermediazione col far East non ha nulla a che fare
Qua poco a che fare con una rivoluzione
Diciamo su imperniata sulle citate ma immaginare noi quindi va benissimo ma è una cosa diversa quindi due parole soltanto invece sulla
Sulla cosa diversa cioè sulle città e sul loro ruolo
Ripeto io dentro lecita mi mi astengo non nonno o
O qualche pregiudizio di lettura da lontano sono ma non non non mi non mi azzardo a parlarne di Napoli di Palermo di Bari pur Schuman
Ripeto
Se sui pregiudizi ritengo li tengo per me però c'è un
Due cose che si possono dire
Che riguardano ancora il modo in cui l'Europa guarda questa attenzione Europa guarda queste cose e perché hanno preso la competenza riguarda Q le guarda solo al solito solo tra verso alcuni capitoli perché questi sono i capitoli non perché siano quelli più importanti
Va bene però alla fine rientriamo in questa idea
Che in una fase di sviluppo post-industriale o come chiamatela come volete in cui ci muoviamo in cui con una forte presenza di terziario avanzato o di in o anche di industria rinnovata che ridiventa tipicamente urbana
Che è estremamente bisogno nelle funzioni tutte di città esercita che si gioca cortesia strategia di Lisbona con tutte le sue
Così piene di cosche dice alla fine di sì anche questo ma concettualmente è questo ma al di là del fatto perché la geografia che lo dice
Diciamo la fase del decentramento produttivo si è concluso pure in Campania si potrà fare le cose che ha un senso bisogno di fare che ha bisogno dicevo
This is novazione ma non importa l'innovazione tutta ENI cedere Sita eccentricità e domani ne cita che nei sei mesi consoni farle perché le città sono forme di sviluppo
Sono il luogo della sostenibilità perché tutti i problemi più acuti sia ambientali sia di traffico si ricollega volete si giocano nelle aree urbane e sono i problemi tutt'altro che trascurabili della inclusione esclusione sociale
Che in una situazione da multietnica e multiculturale contiamo di fronte saranno diplomi esplosivi
Le voglio francesi sono una cosetta si chiama che vedere con la cui errori tappeti tattici strategici fatti alla Francia e in in questi anni ma era dovrà essere in teoria
Sono
In cui comprensibili tra virgolette perché sembrava che la strategia francese di inclusione
Di tutti coloro che arrivano dall'ex impero fossero Terri successo che oggi invece si rivela la seconda o terza generazione come esclusiva ancor più di quanto non fosse precedentemente allora
è evidente che qui siamo di fronte ha necessità di
Il gioco la prospettiva
Di quel sia si Area europea ma in particolare di coloro che passano che puntano che devono puntare più rapidamente verso
La convergenza per l'opera in termini di prima a che vedere con la capacità di
Consentire alle città di essere i luoghi e innovazione
Di impedire a densità di essere i luoghi della esclusione
E di impedire recita di essere il luogo del dramma ambientale insomma in senso in senso lato
Su tutti e tre i fronti non c'è di fare non non c'è possibilità di forme di di di molte persone che non si riesce a rendere attrattivo per gli Investimenti proprio a un posto ce lo si sole anche gli altri due temi
Quindi in questo punto di vista Tusa Etienne recita e diventa tutto complicato però non c'è dubbio che se l'obiettivo che abbiamo è quello primo quel grande ruolo e di sviluppo dobbiamo
Puntare su questo e capire come si possono fare nella l'Europa aiuta successi guarda esita da tre punti di vista
Abid urbano traffico urbano c'è un libro verde studi vuole che in consultazione specula qualche idea buona per farlo lo dicasi si consentano di vedere l'Europa di
Fare qualche cosa di coordinatori non soltanto di diffondere best practices da una città all'altra perché non sono anni che lo facciamo ma senza risultato
E ultimo punto le vede come è noto della reti transeuropee di trasporto
Che sono le cose che si coincidono rispetto a prima e questi grandi luoghi sono innovativi sono accessibili in senso pieno
Il pieno significa
Che devono essere accessibili sui treni sugli aerei e sulle e quindi le politiche ero portuali le politiche
Ferroviari di lunga distanza non solo di prevista Anza
E le politiche di ogni altro ordine e grado sono politiche fondamentale rispetto a questa da questo punto di vista non c'è dubbio che
Napoli e Palermo sulla come dire sul corridoio uno
Sono delle cose che rimangono ridicole se non
Trasformiamo questa con i fatti positivo perché non mi risulta
E qui ritorno questo punto finale non mi risulta che in questo momento l'Italia stia dando un segnale
Di voler completare queste cose maniera seria cioè sulla Napoli Palermo il sunto leone essi esso insieme sono spesi pietra sopra in attesa di non so che anche se rimane scritto dappertutto
Da questo punto di vista addosso chiedo scusa Chiocchetta mento Napoli-Bari mi sembra del tutto una idea il tutto geniale anche sono
Pensando a tutta l'interno perché ci siamo dimenticati dirlo quanto nel momento di parlarne alla però insomma interno non mi pare una questo il il problema fondamentale ma è chiaro che soltanto una politica seria che dimostri che c'è questa disponibilità e questa voglia
Consente di rivedere
Diciamo tutto l'operazione in questa cosa
Mi si dirà
Altro che trenta per cento della riserva della cosa queste cose da fare qua le quantità di soldi sono un'enormità sono Mita su queste reti
Tanto è vero che se mi pare questo metodo non diciamo siano spese di afasia non ci si dice né quando né chi né come si faranno sulla Finanziaria già scritto che entro due mila ventuno ci si occupa derivare a Napoli punto a capo
Così lo nient'altro per carità sulla possibile scriverà che si fanno le cosato però avendo scritto due mila ventuno
Ce l'hanno disegnato unito di lungo periodo ci sta diffondendo messaggio che disastroso
Perché la domanda automatica e allora tutto ciò che non avete scritto del fare due mila dote che non lo fate
E si va a quello che non facciamo e nient'altro che da Milano a Trieste e da Napoli in giù voi capite che non è proprio semplicissimo spiegare che note però reso fra un po'diremo cose diverso e così via resta l'ultimo punto per punto e finanziamento di queste cose
Su queste grandi reti e sulle grande smorza normale
Questi signori se non facciamo almeno
Non ci dopo che la storia del nostro Paese sulla finanziamento di queste cose
Oscillata anzi uscì Lata è andata tra
Spero pubblica sulla cui natura pubblica per un periodo come dire innumerevoli gli anni anziché più così elevato di dallo Svimez forse di poter fare una piccola analisi si scoprirà
Che quando l'ho speso di più per ora Rizzato di meno sto profilo fisico quantitativo bene non è vero
Che quando si sono contratte le spese per infrastrutture si è prodotto meno infrastrutture le qualità questore col potere più o meno il rilevante le qualità di soldi sommersi ogni anno
Dove stava differenza ma insomma comunque somma la
La la cosa in questi termini
Poi si è passati ultimamente gli ultimi ciclopiche qualche anno fa alla sbornia delle pari pari il par nel CIPE del finanza di progetto per cui si faceva tutto si inventavano tutto bene
è chiaro che non possiamo più immaginare non saranno più giusto che noi punta Simo solo sul contribuente non sugli utenti su cose che facciamo
Ma è altrettanto come dire assurdo aver immaginato di di
Delle litanie sulle sulla finanza di presa ma tra queste due cose qualcosa di serio potestà per gli altri Paesi cioè oggi mi pare che non ho preso paura
E forse giustamente paura delle forme in cui si era costruito la finanza di progetto negli ultimi anni abbiamo buttato via non c'è più niente non non non si capisce più per il problema insisto perché pure ma non è di finanza
Perché laddove si costruissero le condizioni che terrà conto di tre fatti
Che le esigenze ci sono tre molte delle cose che vogliamo fare sono calde come si dice se sono capaci di
Restituire una parte di finanza o comunque anche se una parte minuta minuti si fa
Io sono sommi deciderete ma io ero chiudo subito però
Come dire quasi concluso l'accordo per chiudere pedaggiare la Salmaso Calabria ipotizzando che lo Stato desse il novantotto per cento dei contributi
Perché son convinto che anche giungendo soltanto un due per cento di intervento tra modo mise in moto un meccanismo virtuoso che serve fatto uscire da situazioni qui siamo a chiusa parentesi questa norma non ha rilevanza però teniamo conto del fatto che comunque o sono calde
O comunque vanno spesi sono cose che si costruiscono nel nel giro di dieci quindici anni e alla vita utile di cento anni per cui immaginate o risolve finanziariamente in uno o due anni è una follia è una è una autotrazione che non consente di fare niente
Non abbiamo sviluppato forme finanziarie nel
Nel nostro Paese forme normative non avrà di finanza una prova di fare il fondo l'F due F uno F due perché di soldi in situazione una quantità infinita mancano le norme le garanzie la capacità e la volontà
Anche di assumersi la responsabilità politica di investire quando si investe infrastrutture su risultati che si ma vanno sicuramente al di là del ciclo politico che si controlla
Rischio di avere un interesse molto più basso di quello
Che normalmente si assegnano alle altre cose ora se si riuscisse ad aiutare tutti e questo sì a livello nazionale che a livello locale a Libero Grassi non cita pubblicità che l'ho fatto le grandi trasformazioni
E ci sono città che non potranno esumazioni Sieni due cicli quelli i primi anni Ottanta il posto e industriale in senso proprio in tutta l'Europa centrale e decentrata quella quella dalla Ruhr in avanti e poi invece negli anni successivi da Barcellona in avanti tutte
Le altre città e così via lo hanno fatto utilizzata facendo questi ragionamenti e cioè che io sto massimo delle opere
Che si realizza un certo numero di anni che ha una vita lunga ancora più lunga e che quindi possono essere assistite da soluzioni di montaggi finanziari tra annullati vedere neanche che sono compatibili per fino
Con i vincoli di Bilancio sul debito di un Paese così indebitate così malmesso come il nostro grazie
Grazie
Scusate ma siamo in grave ritardo
Io mi prendo l'arbitrio chiedo scusa al padroni di casa di dire che il coffee break e lo rinviamo ciascuno faccia individualmente sei consenta necessaria andiamo avanti e prego il professor Paolo Urbani
Dopo aver ascoltato del
Dopo aver ascoltato da Paolo posta che sottolineo le cose che vi ha dette le ha dette uno che non solo il professor Paolo Costa
Ma viene dalla sua esperienza responsabilità nel Parlamento europeo su queste questioni perdente quindi leggete le
Ascoltate da riflettete alla luce di questa indicazione prego il professor Paolo Urbani
L'avventura titolo lo attiro anche qui l'attenzione rispetto alla conclusione di Paolo
Il ruolo delle istituzioni nel governo dei processi metropolitani le grandi città come problema nazionale e non locale
Professor Urbani grazie grazie per il tempo che ci si dedicherà del più ristretto pozzi
Tenete conto che la relazione credo sia sarà distribuita Po in sala per cui io asciugò al massimo
Le questioni che devo affrontare nella divisione dei ruoli che ci siamo dati a me come giurista spetta
Vedere un pochino le questioni istituzionali che non sono da meno rispetto alla attuazione delle politiche di cui si è parlato prima riprendo le questioni della dite di Paolo Costa che diceva prima città come luoghi dell'innovazione
E allora uno che si occupa di questioni istituzionali si domanda come si può
Come si possa arrivare a far sì che le città siano luoghi dell'innovazione sotto il profilo della macchina amministrativa degli strumenti istituzionali
Che sono assolutamente decisivi come voi sapete per far funzionare poi il tutto
La mia relazione parte da un assunto e dal l'assunto il seguente e l'assunto è il seguente cioè riprendo o quello che s'sostiene una corrente di economisti e di studiosi dell'economia che fin degli anni Sessanta hanno cominciato a studiare le istituzioni tra cui cito
Un premio Nobel che dubita sorte che hanno sostanzialmente verificato che il cambiamento istituzionale
Influenza l'evoluzione della società nel tempo che le istituzioni influiscono sui costi di transazione che riducono l'incertezza dei rapporti sociali ed economici abbassano i costi di transazione garantiscono i diritti unità
Cioè sostanzialmente questa corrente di economisti distorce l'economia hanno affrontato una questione per cui le istituzioni sono necessari
Tuttavia
Questi economisti hanno anche dimostrato che quando le istituzioni non si adegua la infatti mutevoli della società ed economia costituiscono un impaccio costituiscono
Una arresto diciamo rispetto all'evoluzione dei processi produttivi di questo intreccio tra istituzioni economia al territorio
è evidente che soffrono le grandi città specialmente quelle italiane non quelle straniere
E naturalmente solamente se
E così stiamo cercando di fare in questo seminario se si agisce contemporaneamente sugli aspetti istituzionali del territorio e dell'economia si può evidentemente accedere alla tesi
Della comunità per restituire competitività e coesione alle grandi città
è mia opinione quindi ragionando su queste cose ormai da tanti tanti anni
E cioè sulle aree metropolitane che a guardare la situazione attuale specie del Mezzogiorno dopo la stazione del dopo la stagione della sussidiarietà che non è cominciata col Titolo quinto ma è precedente
E del famoso protagonismo dei Sindaci io credo che si debba tornare a parlare di interventi sulla città
E di partecipazione dello Stato nelle politiche urbane a testimoniare come si diceva da tempo o come appare all'estero che le grandi città sono un problema nazionale e non sono un problema locale
E mentre invece in Italia molto spesso i Comuni sono considerato altro dallo Stato e non parte dello Stato questo diciamo è un punto centrale
Insisto su questo collegamento tra istituzioni economie territorio perché spesso le grandi città
A seconda degli interlocutori sono considerato solamente un fatto balistico
Sono considerati solamente un fatto amministrativo sono considerati solamente una risorsa economica da oggetto spesso di drenaggio fiscale e quindi ci sono politiche settoriali separate
Ora
E sotto gli occhi di tutti che non possiamo non rilevare se dobbiamo guardare il ruolo delle istituzioni nel governo dei processi metropolitane che c'è una grandissima responsabilità delle istituzioni
Nel ritardo nel degrado delle città perché non ci sono adeguate per tempo
Ai processi di evoluzione dell'economia
A questo punto quindi io distinguerei in la quel diciamo l'esame delle questioni
Sotto due profili strumenti di governo delle città
E strumenti di intervento sulle città che sono sostanzialmente due filoni di attenzione che a livello comunitario sono praticati da tempo
No almeno nell'area della comunità nel nostro Paese nessuno dei due strumenti è stato mai attuato con livello di sistema esplicita e di coerenza
Allora vengo a un tema noto arcinoto
Sulla sulle soluzioni strutturali cioè sul problema dei Governi metropolitani ora è noto voi sapete lo sanno misti lo sanno i sociologi lo sanno i giuristi che superato una certa soglia
Se c'è un grado di integrazione economica e sociale di un certo territorio questi territori hanno bisogno di Governi asse
Sono Governi particolari e differenziati che hanno sostanzialmente un ruolo di essere fuori dall'ordinario non possono essere equiparati alle funzioni dei Comuni delle Province eccetera
Sono Governi a cui il legislatore affida potestà amministrative particolari e esso s'questo accade voi lo sapete a Parigi a Berlino a Barcellona a Londra ma
A Londra ormai da un secolo quindi i Governi metropolitani di questo si tratta sono sul
Soluzioni strutturali di governo ovverossia permanenti ovverossia elettivi con funzioni te con funzioni da pesce di
Tipo reale che non hanno niente a che fare con le funzioni del Comune di Napoli o col comunque funzione comune di Roma quindi programmazione economica infrastrutture
Servizi rari rifiuti mobilità sicurezza conoscenza
Sviluppo urbanistico e quindi sono in breve autorità di sintesi
Autorità forti
Che naturalmente permetti qui le cui funzioni che non sono solamente quelle di tipo locale i ma che sono drenate al dalle funzioni regionali e anche dalle funzioni statali
Permette la cosiddetta amministrazione di risultato
Su una
Confine azione amministrativa che non è più determinata da i fatti storici ma dai fatti economici
E dai fatti sociali
Quindi è un fatto come dire assolutamente noto all'estero a compensazione di questa Autorità forte come ormai
Si è discusso ampiamente in dottrina e anche nella legislazione vigente degli altri Paesi a compensazione di questa a vocazione di funzione
Si garantisce la sussidiarietà degli enti locali attraverso il conferimento di funzioni personali che sono welfare l'edilizia ed altre questioni che sostanzialmente permettono quindi un bilanciamento doppio livello di Governo di queste funzioni
Naturalmente
La questione non è una questione che può essere esaminata unitariamente per tutte le grandi città
Non solo quelle del nord ma anche quelle Mezzogiorno ma la soluzione va trovata caso per caso voi sapete che Roma non è Napoli cito solo un dato
Che la concentrazione per abitante nel Comune di Roma e settecento novanta abitanti per chilometro quadrato mi risulta che a Napoli la concentrazione sia sui due mila e cinquecento e rotti abitanti per chilometro quadrato
Quindi la questione è nota da tempo permettetemi riferimento personale mi sono laureato con Massimo Severo Giannini nel mille novecentosettanta sul governo delle grandi città settanta
Che ho scritto un libro per andare a cattedra che si chiamava negli anni Ottanta governi metropolitani interessi nazionali
Non è successo nulla in Italia
Nel mille novecentonovanta abbiamo fatto una legge la centoquarantadue non è successo nulla
E non è successo nulla per un motivo molto semplice perché sostanzialmente la presenza delle Province la presenza delle Regioni
Hanno creato situazioni di conflitto politico istituzionale addirittura problemi di incompatibilità territoriali rispetto alle funzioni da svolgere e soprattutto perché quella legge nel novanta che poi fu modificata perché
Fosse diciamo legata a una funzione di sosterremo Nation sostanzialmente attribuiva ciascuno di questi soggetti che ho citato un potere di veto
E così non si è fatto nulla
In Inghilterra di in Francia solo per fare una zoomata comparata perché qui abbiamo parlato di Europa ove le autorità metropolitane esistono da decenni vi segnalo che a Londra e da un secolo che c'è una grezza grondano Council
Che è l'autorità metropolitana la mancanza di autorità forti cioè di Regioni ha permesso sostanzialmente che si creassero
Queste autorità metropolitane che diano cassero costantemente con lo Stato centrale perché le autorità metropolitane le grandi città all'estero sono considerate
Parte dello Stato non antagoniste allo Stato come nel nostro Paese qualunque tipo di governo si tratti
E pensate un po'che anche in Spagna che era il fanalino di coda Barcellona che oggi come dire ci insegna come si governa non le innovazioni metropolitane
A
Previsto un autorità metropolitana di rango regionale assorbendo quindi le funzioni regionali
A questo punto entriamo nella modifica del Titolo quinto dalla Costituzione e se ne passa il tempo
Due mila uno le città metropolitane sembra un fatto eclatante escono dalla legislazione ordinaria e si infilano nella Costituzione il centoquattordici dice che lo Stato si riparte in Province Città metropolitane e Regioni
Quindi diventa non più enti eventuali immanente i necessari
A questo punto andiamo a guardare la legislazione in itinere il Codice delle autonomie così come viene chiamato dal Governo attuale
In una proposta di legge delega che sostanzialmente decide di rivedere duecentosessantasette del due mila che il testo unico sulle autonomie locali che ha superato la centonovanta
è entrato come dire in media sarà esse sulla questione delle grandi città come vedete mentre qui dibattiamo di questo a Napoli a Roma si sta facendo una legge per Roma capitale
Che il centoquattordici considera
Come legge assedi come legge speciale per le grandi città
E allora questo recente dissi
Disegno di legge incide la faccio breve su questo profilo
Di carattere tecnico sul profilo procedimentale dell'iniziativa per la costituzione delle città perché prima è l'iniziativa né delle Regioni e quindi nessuna Regione dal Veneto alla Lombardia poi
Si è come dire
E accettato di nidi diminuire i propri poteri e di a vere incassa un
Un ente forte un ente scomodo cane e allora sostanzialmente questo progetto di legge dice l'iniziativa
Parte dal trend alla comune metropolitano
O dal trenta per cento dei Comuni dell'area o dal trenta per cento delle Province interessate che rappresentino almeno sessanta per cento delle robe la popolazione comunque questa proposta comporta evidentemente un'iniziativa che parte dal basso
Che arriva sostanzialmente con uno Statuto con l'indicazione delle funzioni con la compilazione dell'Area procedimento partecipativo necessario perché s'scambia la geografia politica ed amministrativa e a questo punto la Regione
Da un parere
Non da quindi non ha un ruolo egemone mano ruolo evidentemente in sé di seconda linea tant'è vero che come necessariamente succede in tutte le democrazie rappresentative
è evidente che questa proposta comporta referendum che non ha quorum e se la Regione dà parere positivo mentre invece diventa quorum è necessario ma limitato al trenta per cento della popolazione nel caso in cui sostanzialmente
La Regione abbia dato parere negativo
Naturalmente
Questo diciamo è lo stato dell'arte la delega è stata presentata a gennaio e naturalmente da questo punto di vista
A farà il suo corso si presuppone che ormai visto il livello di cauti cita cavolo cauti cita
Che c'è nelle grandi città un bisogno di sinergie tra enti locali metropolitani e comuni dell'Area non ci sia più ampio anche per queste questioni la sindrome Nimby che c'è stata
Voi sapete in passato per cui Fiumicino si è staccata da Roma Mestre non ha voluto stare dentro Venezia ci sono stati fenomeni di erosione di autonomismo molto forte
Fabio perché qui c'è un veneziano alcuni
Però naturalmente queste
Notti immersi in my backyard e cioè non non nel mio giardino a questo punto si dovrebbe passare la sindrome Ping Prysmian Himaed a chi ha cioè è un'occasione storica per i Comuni perché hanno sicuramente vantaggi
Infrastrutture ed altro e sono state quindi da questo punto di vista e dimostrato che
Un ragionamento di questo genere porta a dire che la semplificazione delle istituzioni perché ovviamente non sarebbero più Comuni metropolitani ma ci sarebbe la Provincia metropolitana funzioni di risultato funzioni di sintesi
Autorità forte che decide quindi la semplificazione istituzioni secondo la teoria attivo richiamata
Migliora la performances del territorio e dell'economia e quindi sostanzialmente garantisce l'attuazione di tutti quegli interventi che la comunità europea sta scaricando sul nostro territorio ma io penso che non basti
Assolutamente non basta per cui a questo punto
Passo alle soluzioni funzionali o agli strumenti di intervento della citati non hanno niente a che fare con il sistema di un Governo strutturale eccetera eccetera ma che mi porta a dire che occorre un intervento sulle città
Che naturalmente serve a colmare come noi
Sappiamo il gatto e di infrastrutture di servizi ma anche questo che significa il finanziamento dell'anno metropolitana delle opere
Così lasciando poi il Comune autonomo delle sue scelte senza un modello di governo metropolitano non è sufficiente
E mi sembra importante che da questo punto di vista
Occorra un intervento sulle città metropolitane dal punto di vista istituzionale attraverso un sistema
Di coordinamento degli interessi plurimi e differenziati che partono dallo Stato arrivano alla Regione e arrivano alle
Alle alle alle aree urbane cioè
Qui sintetizzo e arrivo al punto
Dov'è l'idea l'idea era già contenuto in quello che il Presidente dell'Unione industriali prima citava un'idea però abortita il Progetto di legge
Sulla legge obiettivo per le città vi ricordate che il precedente Governo aveva presentato che non era male ma era appannaggio solamente di iniziativa
Di una parte del Governo che diceva sostanzialmente a dir la costituzione di un fondo pubblico privato per le città
Presso il Ministero dell'economia diretto a finanziare interventi strategici per rubare la formazione di un programma da insigni da inserire nel DOCUP
La Costituzione per ogni area interessata ad una Conferenza permanente Stato-Regioni
Ed enti locali Stato-Regioni non Stato come entità astratta autorità portuale tutte quelle autorità periferiche e centrali che devono comunque dare assolutamente loro assenso
A certe scelte è naturalmente la possibilità di scambi edificatori la possibilità di costituzione
Di Società di trasformazione urbana era una grande idea che però è abortita tre tutto perché non c'era una lira secondo perché c'era un bisticcio di competenze tra Ministero delle infrastrutture Ministero dei Beni culturali dette vita produttive perché era tutto imputato al Ministero dell'economia
L'idea va ripresa
Secondo me
E ovviamente
E sotto gli occhi di tutti l'esigenza di coordinamento stabile e permanente continuativo
Delle politiche sulle grandi città che non possono essere risolte dai Comuni ancorché un Comune metropolitano perché non si tratta di funzioni che sono appannaggio di quelle autorità e non site e si tratta di fondi statali e comunitario
In breve
Faccio solo un esempio se noi con sconti continuiamo a considerati gli interventi sulle città
In modo tale che i progetti che vengono presentati sono sostanzialmente dei proiettili che si proiettano è che atterrano sul territorio statale senza che ci sia consultazione concertazione fluidificazione dei procedimenti
Concertazione amministrativa noi abbiamo il risultato che è quello di ieri sera sul report chi ha visto Report ieri sera ha visto
Come le grandi opere pubbliche stentano ad essere realizzati per un bisticcio di competenze per un problema di veti
Che pur sussistono perché la sussidiarietà non può essere come dire obliterato ama che deve essere guadagnata al risultato se rimaniamo sempre staccati problema
Dei Governi metropolitani sarà una bella soluzione a livello locale metropolitano ma mancherà sempre questo indirizzo
Di intervento statale uno degli errori che secondo me il precedente Governo ha commesso ma anche quelli di prima
è che se è vero come è stato detto che hanno fatto quell'ottanta per cento del PIL mi sembra se l'ha detto Novacco qualcun altro è nelle grandi città probabilmente il pensare alle grandi città solo a collegamenti tra città
Cioè reti intermodali e ed altro e non intervenire nelle città a
è un elemento che secondo me non risolve il problema dei servizi delle infrastrutture eccetera eccetera cioè senza polemiche il punto di Messina non risolve né il problema di Messina né il problema di Napoli nel problema diretto fra è un collegamento
Costosissimo probabilmente la canalizzazione di fondi
E di interventi organici e coordinati sulle città secondo me può risolvere moltissimo questo problema
Il problema voi lo sapete il problema della fattibilità amministrativa in qualunque progetto di intervento
è
Un nodo scorso io
Di fronte al quale si imbattono tutte le analisi economiche finanziarie di redditività perché non c'è la macchina amministrativa che fa funzionare la baracca se posso
Chiudo con una sola battuta
E cioè quello che ho descritto che come dire è sul tavolo da decenni anche un senso un po'di Nokia ad affrontare sempre le stesse questioni che
Per carità non vengono mai risolto in Italia
Quello che ho descritto dicevo è il menù degli strumenti partire dal basso con i Governi metropolitani soluzioni dall'alto che sinergicamente aiutino a procedere
Però
Agire solamente sugli strumenti istituzionali come ho detto prima
Significa
Semplicemente non guardare al complesso dei problemi e quindi mitigare gli altri due elementi l'economia e il territorio
Naturalmente in una relazione di sintesi come questa ho fatto solo qualche accenno a questo collegamento quindi il collegamento il cambiamento istituzionale deve andare di pari passo
Con che cosa qui è stato detto ampiamente
Con i processi di investimento dei capitali privati e ancora una volta mi riferisco ad Attilio belli che parlerà dopo
Nella determinazione degli assetti urbanistici della città metropolitana
Cioè in mi naturalmente come dire è evidente che in una situazione di concessione metropolitana o di bisogno e di gatto e di servizi
Gli investimenti privati se ci sono non si possono arrestare di fronte alla rigidità degli strumenti urbanistici ma al contrario questi ultimi devono avere quella necessità
Quella necessaria flessibilità a favorire la localizzazione degli interventi dei vantaggi anche attraverso gli scambi
Cioè quella urbanistica consensuale che molto consolidata di cui qui non mi sembra che ci siano Cenni a Roma c'è e Roma è un cantiere progettuale c'è un grande patto tra costruttori ed amministrazione
Cioè quella urbanistica consensuale in cui attraverso scambi in cui c'è una flessibilità dello strumento i privati in cambio dei vantaggi economici possono anche accettare di realizzare
Opere di mecenatismo come si dice nella letteratura condividendo con l'Amministrazione scelte di carattere generale
Scusate prego ho finito è proprio come come dicevo
A questo punto direi che per esempio
E questa è una prima questione
La seconda questione inevitabilmente se c'è un'apertura degli investimenti privati occorre inevitabilmente un cambio di passo delle amministrazioni
Nel programmare il proprio territorio abbandonando il sistema autoritativo delle scelte urbanistiche
Per ricercare questo rapporto di collaborazione con i privati
Soprattutto nelle aree degradate nelle aree nelle quali ci sono gatte si servizi
C'è un problema di competitività delle localizzazioni e queste mi sembrano le
Condizioni minime
Per poter canalizzare i fondi comunitari
Devo dire che
I vantaggi economici che possono derivare
Dalla localizzazione di Investimenti plurimi differenziati la cosiddetta mix i temi non solo la fabbrica fordista ma altre funzioni mi induce a ritenere tutto sommato
Che l'idea delle zone franche che è stata evocata in questo modo ancora Sicali come mi sembrava dicesse Paolo Baratta nella logica del sottosviluppo e che invece sostanzialmente
Nelle situazioni delle code riconversioni urbane delle aree dismesse a Napoli
Si potrebbe affiancare non tanto la zona franca dal punto di vista fiscale ma quello che io ripeto essere decisivo anche se governato dalla macchina pubblica
Che le aree interessate devono essere fra anche dal punto di vista urbanistico perché se noi che analizziamo Investimenti poi si dice che il Piano regolatore non lo permette specialmente in alcune aree nelle quali come dire si può creare valore urbano
Abbiamo scherzato
Ovviamente
Le cose che ho detto prima richiedono dei tempi biblici quest'ultima cosa che mi son permesso di accennare si può fare subito grazie
Grazie chiedo scusa se mi permette sono costretto a fare il sollecito attore
Passiamo in ritardo e io anche dal dottor crescente invito l'ingegner ma tra Murro avoca a svolgere concisamente per quanto possibile il suo intervento che tocca un problema del vaglia centrale quello della venti dottorale sul territorio grazie
Buongiorno a tutti il saluto
All'uditorio il professor Cascetta che fortemente rammaricato questa mattina mi non poter essere qui ma
Portato fuori da da da un impegno intervenuto all'ultimo momento
Professor Cascetta era riservato il il tema Mezzogiorno da connettere
Detta
Proprio per
Avere un quadro
Chiaro della situazione del Mezzogiorno
è opportuno un una minimo rapidissimo richiamo la situazione del Paese rispetto all'euro
Dove ci scontriamo un gap non solo infrastrutturale ma anche un gap di servizi
Pochi numeri ma
Estremamente significativi
Fatto
Fatto cento l'indice di dotazioni ferroviari e autostradali
Rispetto al PIL rispetto alla popolazione
Il nostro Paese rispetto all'Europa fortemente fortemente in ritardo
Lo è sulla dotazione ferroviaria
Dove ai indici rispetto al PIL del settantasei su cento
Rispetto alla popolazione settanta su cento
Per la dotazione autostradale rispetto al PIL poco meno di ottantotto rispetto alla popolazione poco più di ottanta
La situazione per i servizi e altrettanto deficitaria
Rispetto al
PIL e alla popolazione i servizi aerei sono
Attestati su un vindice sessantotto esso sessantatré
I servizi ferroviari sono attestati sugli indici
Intorno al novanta
I servizi
Tranviarie metropolitane nessun indice che
Ecco varia da settantuno al settantasette e guarda caso invece vi è rispetto
Hai alla mobilità automobilistica l'Italia a valori ben più alte che in Europa abbiamo indici da centoventi accento trentuno
Quindi
C'è una
Chiara chiara un chiaro ritardo sulle
Attività che riguardano la
La mobilità per
Pubblica e nell'ambito di questa del ferro sull'arco
Se poi passiamo raffronto tra Mezzogiorno al Centro-Nord e ci soffermiamo sull'etichetta di servizi
E qui i numeri sono assolutamente
Paurosi servizi ferroviari di collegamento tra capoluoghi
Beh
Le relazioni
Ma sostenute da collegamenti diretti
Nel Mezzogiorno sono il venti per cento rispetto a quello che è il livello delle regioni del nostro
Il numero di treni giornalieri Eurostar che collega hanno capoluoghi di regione
Il rapporto e due per il Mezzogiorno contro circa quindici per le regioni del nord quindi siamo a percentuali dell'ordine del tredici per cento finanche la velocità media
Dei collegamenti con treni Eurostar
Che nel
Nord è Dino oltre novantacinque chilometri ora nelle regioni del Mezzogiorno uscente ha settantatré chilometrico
Quindi abbiamo una serie di indicatori dei quali
Si evince che se l'Italia e
Rispetto all'Europa in ritardo il Mezzogiorno rispetto al resto del Paese eh assolutamente tagliato fuori
Tanto da aver indotto professor Cascetta a scrivere recentemente pubblicato recentemente un suo lavoro tetti togato il sub isolato
Perché
Sud tra l'altro non è solo isolato rispetto al resto del Paese Vargas o al resto dell'Europa nessun desolato anche al proprio interno
I voli interni ecco sud sud
Sono
Numeri esigui rispetto ai valori ai valori del del nord le relazioni
Settimanali nelle aree del nord sono circa duecento voli interni nelle aree del sud sono sette
Sette quindi assolutamente neanche confrontabili
Nelle
Il
Nelle le quote percentuali di collegamento sono a livelli quindi bassissimi
E
Ancor più strano i collegamenti delle aree del Mezzogiorno con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo
Rapportati a quelle dell'aria e del centro nord sono altrettanto pesantemente in ritardo
Numero di collegamenti merci con tener
Al mese con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo
Nelle regioni del Mezzogiorno per tutta l'area del Mezzogiorno sessantacinque contro trecento quindici del centro nord
Il numero dei collegamenti merci contenere
Al mese sempre con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo
Settantuno per LEA
L'area del centro nord sedici per le regioni del Mezzogiorno quindi siamo a valori che oscillano tra il venti al ventidue per cento
E poi qualcuno professor Cossu si chiedeva ma
Il mezzogiorno è davvero in grado di diventare la piattaforma logistica
Del Mediterraneo è in grado di affrontare la sfida del due mila dieci in maniera
In maniera possibile rispetto a queste situazioni
Quindi
Siamo davvero in una situazione nella quale del resto in questi anni abbiamo visto predisporre un disegno di Rete
Scoordinato con una serie di progetti che ha portato
A
Individuare risorse necessarie per cento quindici
Miliardi di Euro per realizzare i quali poi sarebbero necessari sarebbe necessario mezzo secolo
E
Nell'insieme però progetti di scarsa qualità tempi lunghi di realizzazione
E intanto nell'ultimo decennio dal novantacinque al due mila cinque
Gli investimenti in opere pubbliche a livello territoriale per il Mezzogiorno hanno fatto registrare un meno venti per cento contro un più cinquanta per cento del centro o no
La legge obiettivo le opere approvate dal CIPE rappresentano
Il ventisette per cento per il Mezzogiorno rispetto al totale del del Paese quindi siamo in una situazione
Che merita di essere
Assolutamente torri visitata Enrichetta incerto un discorso di di vent'
Grosso salto
Ma un salto significativo perché non è possibile pensare allo sviluppo del Mezzogiorno senza modificare sostanzialmente i paletti che fino ad oggi sono stati posti
Il peso del Mezzogiorno rispetto al Paese sull'Italia nelle relazioni con il far East gli ultimi dati due mila quattro ufficiali
Riportano un dieci per cento per l'importo è un sette per cento per l'export
Il peso del Mezzogiorno con i Paesi dell'area mediterranea riportano ancora un trentanove per cento per l'importo è un diciassette per cento per l'Expo
Quindi siamo di fronte ad una situazione totalmente deficitaria
Che cosa fare
Allora uno crede
Intervenire per collegare il sud
Le regioni del sud tra di loro in maniera da creare un mercato autonomo per il Mezzogiorno
E e questo è sicuramente un passaggio di grande di grande rilievo ma che chiede
Azioni a trecentosessanta grati rispetto a tutte le modalità di trasporto da quelle ferroviaria quelle aeree
E richiede che intervenga anche un'azione
Di sostegno allo start-up dei nuovi collegamenti che si intende realizzare del resto è un indirizzo che la Comunità europea ha sostenuto negli ultimi anni
E ha
Fortemente appoggiato lì dove si sono manifestate iniziative di questo genere
Particolare attenzione va riservata e non dico più nulla perché è stato abbondantemente detto dal professor costa dal
Professor Urbani va riservata alle aree metropolitane
Che rappresentano sicuramente il nodo essenziale da cui si possono sviluppare tutte le iniziative di crescita di crescita tecnologica di crescita
Di crescita economica di crescita industriale
Più collegamenti con i Paesi del Mediterraneo
Lo sviluppo della logistica il due mila dieci e arrivato se veramente dobbiamo sostenere se veramente crediamo che la la la il Mezzogiorno rappresenti la piattaforma logistica di Italia all'interno di un Mediterraneo rinnovato rilanciato riscoperto dopo dopo lo l'abbandono di decenni
E abbiamo visto come tutti gli altri Paesi che affacciano sul Mediterraneo si siano fatti attivi su questo su questo percorso CONSAP
Prevede cosa suggerisce il coordinamento delle delle regioni del Mezzogiorno
Coordinamento di Regione del Mezzogiorno punta sostanzialmente su alcune azioni essenziali
La prima la connessione delle reti di trasporto Mediterraneo alla Rete transeuropee
In modo da assicurare l'intero per l'interoperabilità e l'interconnessione tra i conti dove nazionali quelli europei e in particolare
I grandi progetti che interessano le aree del Mezzogiorno
Per cui il corridoio uno il corridoio otto per i quali si richiede necessariamente la connessione
Tirreno Adriatico ecco la la linea alta capacità Napoli-Bari è stata sostenuta in questi ultimi mesi e portata avanti proprio in
Relazione a questo convincimento
Il rilancio delle
Il
Sostegno alle autostrade del del mare nel nel Mediterraneo sia sul versante dell'Europa sud orientale quindi il collegamento dell'Adriatico dello Jonio con il Mediterraneo orientale per includere Cipro
E sia quello dell'Europa sud occidentale che collegano quindi Spagna Francia e Italia compressa Malta
E l'autostrada del mare dell'Europa sud orientale
La
L'introduzione di nuovi collegamenti marittimi però e aerei
Anche qui cofinanziamo doloso la fase di start-up soprattutto verso i Paesi mediterranei quelli della riva sud
La creazione di un sistema integrato dei porti interporti aeroporti finalmente in alcune aree anche già sulla sull'Adriatico si comincia a pensare di integrare sistemi le portuale cioè
Noi di portuali che fino ad oggi sono rimasti asfittici proprio perché isolati e non inserito in un discorso di sistema
Migliorare la funzionalità e l'efficienza dei servizi nelle aree retroportuali per le quali fin finora c'è stato una ignoranza totale del problema
E infine mettere in rete e potenziare le piattaforme logistiche collegandole con i nodi ferroviari e con gli svincoli tutte autostradali realizzando il terminale intermodali
Che rappresentano certamente la grossa carenza nel del mezzogiorno assieme all'assenza totale di
Tecnologie sia informatiche che telematica quindi c'è un pacchetto di interventi per il coordinamento delle Regioni propone come
Come essenziale e soffermandosi sulle autostrade del mare
Non è fuori luogo rappresentare gli effetti che si sono conseguiti proprio in questa Regione
Nell'ultimo quadriennio dal due mila uno al due mila quattro che ha visto crescere
Del cento settanta per cento i traffici
Con un tasso medio annuo di incremento del quaranta per cento sulle autostrade del mare portando la Regione Campania a un'offerta di trasporto via mare che ha raggiunto il cinquantaquattro virgola quattro per cento
Di grande significato con
Come dire il ritorno in termini di messaggio che quando si crede
In
Una iniziativa Essael realizzabile nonostante il gap di infrastrutture e servizi
Di cui
Prima dicevamo in relazione alla situazione del
Del
Del Mezzogiorno
L'altra
L'altra esigenza che segue e che evidentemente in questo scenario la quantità la capacità di spesa delle regioni del Mezzogiorno deve quantomeno raddoppiato
Attualmente sui due miliardi di Euro hanno deve salire almeno quattro miliardi di euro questo che cosa significa non è solo un invito questo significa anche predisporre le condizioni per
Diceva prima il professor giusti abbiamo fatto questo abbiamo fatto penso abbia fatto scritto la legge due quarantadue però non è successo niente
E allora quali sono ancora una volta le proposte del coordinamento delle regioni del Mezzogiorno
Istituiamo un fondo unico
Che attenzione non vuol dire torniamo alla
Alla ai tempi della Cassa per il Mezzogiorno istituiamo un fondo unico un crogiuolo di risorse
Da cui si attinga in maniera dinamica in relazione agli avanzamenti delle opere
Individuate e
Attivate all'interno del Mezzogiorno
Così da non arrivare come è successo
Negli anni trascorsi a congelare risorse magari per progetti che poi non sono mai partiti
Secondo istituiamo un'agenzia
Un'agenzia tecnica di coordinamento con un comitato di indirizzo in modo da coordinare gli interventi integrarli monitorarli e seguirli nel loro avanzamento
E del resto la istituzione con la finanziaria due mila sette comma otto centosessantaquattro della cabina di regia che deve
Governare
L'utilizzo la destinazione e l'utilizzo dei
Diciannove mila trecentoquattordici miliardi di euro destinati
Con
I fondi con la ottocentosessantatré ad incremento dei fondi FAS
Terrei sostegno delle infrastrutture e dei servizi di trasporto attenzione se andiamo a leggere attentamente l'ottocentosessantatré della Finanziaria
Dice sono destinati in maniera aggiuntiva risorse per
Infrastrutture e servizi di trasporto chiaramente quando pensiamo ai servizi di trasporto pensiamo a tutto il sostegno allo start-up
Dei collegamenti ferroviari dei collegamenti aerei all'intorno all'interno delle Regioni
Del Mezzogiorno e tra le Regioni del Mezzogiorno è i Paesi del del Mediterraneo del sud del made Carra oggi c'è l'assurdo che se deve andare a Tunisi devi fare Napoli Milano Malpensa Malpensa a Tunisi
No atti inaccettabile una condizione una condizione di questo centro
Un'ultima un'ultima considerazione e sono stato nei tempi
Il
Il
Le risorse
Le risorse se arriviamo a
Fare un'analisi ed è quella che viene fatta nel
Nel
Testo del professor perfetta quello che prima richiamavo il sud desolato
Di individuazione di priorità
Rispetto al monte complessivo ingestibile in tempi brevi dei progetti per cento quindici miliardi di euro che interessò nel Mezzogiorno individuiamo un
Pacchetto di opere prioritarie
Che è dell'ordine di quaranta miliardi di euro
Che nella con una capacità di spesa di quattro miliardi di euro hanno come prima richiamo ma avevamo richiede dieci anni di tempo per l'esecuzione ed è il tempo di riferimento che
Il coordinamento delle Regioni si è dato no un decennio per realizzare quelle opere che sono prioritarie
E che possono creare quella base operativa minima necessaria per consentire al Mezzogiorno di crescere al suo interno
Di crescere all'interno del Paese e di crescere soprattutto nel contesto del Mediterraneo perché e in questo contesto che si giocherà la partita più importante per il Mezzogiorno nel prossimo
Decenni grazie
Ecco con questo intervento abbiamo chiuso la parte perché era destinata a parlare delle strategie urbane per il Mezzogiorno
Adesso entriamo con la invece che alle undici e quarantacinque alle dodici e trenta
Del dramma parlare del caso di Napoli che è stato dato un titolo tra un'utopia e concretezza abbiamo qui il professor Mangoni
Prego di prendere la parola chiedo
Contenere entro il quarto d'ora che avevamo previsto finiremo tre quarti d'ora più tardi guarda perché
Non veritiere chi sarà disponibile sarà ancora prima grazie professore nel mille chiedo appunto di segnalarmi qualche minuto prima in modo che mi posso orientare per la conclusione
Avevo preparato anche delle immagini che però per qualche problema di computer come spesso capita o di virus forse mia se era malato non questo però può essere una fortuna in qualche caso proverò a raccontare balle
Ma quando gli amici della Svimez mi hanno invitato per questa
Seminario mi hanno chiesto sedi raccontare o di fare riferimento ad alcuni casi e quindi far fare un riferimento a quattro casi di esperienze vissute direttamente a vario titolo
è quindi un po'vissute sul campo però una premessa Sina la farei anche in rapporto alle cose che sono state dette
Ne sono convinto che come è stato detto la questione urbana del Mezzogiorno già un peso decisivo sull'economia di tutto il territorio
La capacità di fare rete dei sistemi urbani metri meridionali
Ha un'importanza strategica rilevante
Da questo punto di vista l'area metropolitana di Napoli non è più quella che forse a qualche anno fa immaginavamo c'è un'area in tutto e per tutto di tre mila abitanti in più
Dipendente dalle poche funzioni del capoluogo sia oggi guardiamo l'area metropolitana di Napoli vediamo una certa diffusione di luoghi nei quali alcune eccellenze penso alle università centri produttivi
Forti interessanti e centri di ricerca a riconversioni di attività industriale pensiamo solo il senso terziari la quantità di terziario scientifico che oggi c'è a Pomigliano d'Arco insomma
Presentano queste eccellenze forse anche in gran parte favorite dal l'opportunità create dal sistema infrastrutturale contemporaneamente però la mancata pianificazione
Del territorio e quindi degli effetti delle opportunità che queste esse queste stesse opportunità
L'infrastruttura le creavano
Ha creato una fortissima espansione diffusione urbana di un sprawl metropolitano di scarsissima qualità che oggi finisce per assediare queste eccellenze che non a caso si recitano sempre di più e restano tendenzialmente isolate
Credo che
L'esame dei censimenti anche un esame schietto del censimento novantuno due mila uno ci restituisce tutti i termini drammatici della cosa che molto spesso
Infatti Zandonà
Anche con qualche motivo giustificato il rinascimento napoletano non ci siamo un po'dimenticati insomma
La città di Napoli più di trentamila fasi trenta mila posti di lavori meno dell'industria non compensati nell'area metropolitana
Perché altre anch'essa altre dogane perde più di ventimila negli ultimi dieci anni novantuno due mila uno
Crisi totali dell'occupazione del settore finanziario cioè quelle cose che rappresentano il futuro delle cose che ci siamo detti
Risalto tale nell'occupazione dei trasporti l'edilizia si tiene nel senso come Inter con le imprese a parità di addetti quindi capiamo la
Pare vita del sistema e quindi la diffusione né di lavoro nero e cose di questo tipo c'è una compensazione solo significativa del Pubblica amministrazione e in parte
Della terziario legato all'informatica che assi delle grandissime eccellenze in quest'area dei poli di ricerca di punti
A cui prima facevo riferimento ma anche come dire oramai il
Quello che ci ripaga il computer può essere iscritte in questo settore quindi un po'come l'idraulico di un tempo quindi
Queste polarizzazione sistemati in questo settore di fronte a questa problematica io credo che sia aggiungiamo le criticità ambientali tra tutti conosciute
Vorrei citare una specie di minacce opportunità che su questo sistema urbano c'è
A parità di popolazione e la la
La le famiglie sono intatte del dieci per cento delle casse del venti cioè c'è una pressione sul mercato immobiliare molto forte lo sa chiunque cerca casa in questo territorio
Questa
Domanda ha trovato una risposta casuale spesso abusiva
Oggi il Piano regolatore di Napoli fatto ritengo da persone
Che non intendevano enfatizzare il disagio abitativo la domanda abitativa dichiara che il disagio abitativo delle città è stimabile in duecentocinquanta mila vani che però si possono risolvere in gran parte nell'entroterra
Aggiungiamoci dati del rischio Vesuvio giustamente vogliamo diminuire la popolazione del Vesuvio mettiamoci
Qualche altro della domanda locale mettiamoci la più banale dispose la domanda di servizi a cui faceva prima riferimento urbani oggi stimiamo che ci vogliono sei mila ettari di servizi per rispondere alla domanda
Degli standards urbanistici di venti metri quadrati abitante del territorio capiamo che una città di quasi cinquanta o cento mila abitanti con un'astronave sia Gina sull'area metropolitana per atterrare da qualche parte occhio
L'amministrazione pubblica si fa carico di questo
Oppure a questa domanda sarà intercettata dall'abusivismo dalla camorra dalla speculazione più spinto selvaggia sul supporto
è possibile saldare questo ridisegno questa opportunità in un ridisegno urbano dell'area metropolitana beh la provincia di Napoli nel suo piano territoriale fa un tentativo fa un'operazione di densificazione
Della Provincia dice questa domande di queste dimensioni ma io posso rispondere solo in quota parte dice la mia sostenibilità e duecentocinquanta mila massimo trecento mila persone
Facciamo operazioni di densificazione di sistemazione di integrazione lavo io dico su questo è possibile riconfigurare anche
Una visione dello sviluppo produttivo e di ruoli produttivi delle città attraverso un'operazione che non sia più
Di centosessantasette vecchia maniera che nessuno vuol fare Mandini casi teso Chavez mix che funzionano di complessità morfologica che faccia i conti con questo tessuto Quincy adiscono piccolissima utopia
Io penso che è vero che il requisito dell'area metropolitana hanno una forte componente di ingegneria istituzionale
Ma ritengo che bisogna fare un po'appunto con
I fare i conti con i luoghi
Se guardiamo proprio fisicamente l'area metropolitana di Napoli ci leggiamo un certo numero di città senza nome città che sono nate dalla conurbazione di sistemi di cd l'avversario il fra attese il nolano
Che hanno una morfologia e la linearità del Nocerino
Possiamo immaginare un'articolazione dell'area metropolitana che parte da un sistema di città che si mettono in rete ed è un modo diverso di vedere i piani delle singole città ma anche le prospettive di sviluppo i ruoli che
L'eccellenza che già ci sono in questa città possono essere invece potenziate costruire un sistema di rete questa forse è un'idea che è parte come queste cita saranno città se si pensano come città
Non se qualcuno dirà che fanno parte di municipalità di un'area metropolitana più vasto ecco se questo è
Diciamo un un primo quadro su questo ovviamente ne abbiamo le problematiche di sviluppo locale io sono
Molto convinto delle cose che sono state dette stamattina in particolare da professore Baratta sono molto convinto
Dei limiti di un'impostazione se vuoi che sia andata troppo frantumata nello sviluppo locale siamo un po'schematicamente
Abbiamo sempre un pendolo che vada alla
Esaltazione del di una visione centrale unica o comunque che punta alla concentrazione di grande questioni prevalentemente infrastrutturale e poi
Il la frammentazione della democrazia che tipici abile per ognuno vuole la sua
Cosa nella sono abbastanza
Spaventato dal
C'è ancora molta poca disponibilità a pensare in modo unitario è concentrato insomma
Allora lo faccio solo come una battuta ma insomma in una riunione in un autorevole partito pochi
Mi si fa in cui si discuteva della concentrazione del nuovo POR delle cose di questo genere
E tutti masticano non può amare o tutti gli amministratori locali tutti quanti cioè tutti lo dicevano sì dobbiamo farla progettazioni dopo per ognuno guardava come doveva tentare di fregare il Sindaco vicino a un certo punto come Fantozzi nella
Nel alla corazzata Potì nonché un Assessore autorevoli sulla Provincia di problema
Interventi a pioggia piove oggi piove domani tutto si bagna e questi c'era urna lì che te la dice lunga sulla difficoltà di fare oggi passare un'idea di integrazione di sistemazione tuttavia
Quando parliamo di sviluppo locale
Oggi si parla di concentrazione
Il documenti della Regione parlano di concentrazione l'ultima occasione evitiamo
Ecco io ho l'impressione e ho il timore che civili si annidi un pericolo permanente in questa storia che una rischia di settorialità La sette di Altavista con me visione facce
Vorrei ricordare che la Campania nell'esperienza due mila sei due mila e tredici che pur tra luci e ombre io ritengo che l'unica luce forse più luce
è stato il fatto che in molti casi intorno ai progetti integrati territoriali molti si indici molte comunità si sono messe insieme per discutere del loro futuro e per leggere il loro territorio in rapporto alle opportunità che creava
Questa esperienza i progetti integrato territoriale riposto urlava l'integrazione tra i settori
E la cooperazione tra gli attori in realtà hanno perso la Tidei territoriale sono diventati progetti integrati
E in pratica l'integrazione c'è stata sempre meno sono diventati i progetti di assessorato
Al rischio che la concentrazione continui a diventare un rapporto di tipo settoriale che non
Che trova le sue logiche al suo interno è molto forte
Aggiungo
Che abbiamo dei limiti nella urbanistica lo citava prima Palomba poca flessibilità specificamente da noi dalle nostre parti
Una visione di vincoli paesistici molto datati lontani dalle questioni europee dalle impostazioni recenti dell'Europa in materia
Se si
Categorico subito e e quindi questo sono delle questioni su cui tutto il nuovo porsi Conf con un
Si confronterà vengo ai casi
Il primo caso di cui vorrei parlarvi è un'esperienza che segue dal novantotto
Nasce da un contratto d'aria e il progetto il piano strategico dell'area costiera beh Suviana della Costa del Vesuvio qui un contratto d'aria tersa grande successo in qualche modo uno di quelli che ha avuto successo che ha portato dei risultati
Arriverà realizzato una serie di interventi sulla base di deroghe puntuali da tutte le pianificazioni così come era postulato Dario la programmazione negoziata
Se posso un problema ovviamente una deroga puntuale cambia puntualmente il territorio non cambia
Il sistema
E qui siamo posti un problema di delineare delle strategie di coerenza all'intorno di questi punti dove c'erano questi investimenti privati che stanno trasformando pezzi di territorio questo è stato l'approccio a mio avviso innovativo di questo piano strategico
Abbiamo identificato dei settori i turismi
L'economia locale produttiva tradizionale innovativa e l'ambiente
Ma non in modo generico alcuni punti sono più forti di altri sono più forti e di altri perché vi sono potenzialità o investimenti privati che si sono in qualche modo affermati
Il piano strategico ha scelto quaranta zone secondo un criterio dove c'era un investimento privato che postula va coerenze all'interno e quindi infrastruttura pubblica di servizio l'investimento
Dove c'era
Invece
Necessita di cure di cercare un investimento privato perché un'occasione di grandi opportunità quindi operazione di marketing territoriale dove c'era la possibilità di connettere investimenti privati che potevano
Coordinarsi a non sovrapporsi e infine alcune infrastrutture pubbliche poche che avessero una rilevanza strategica penso al sistema della portualità alla riconversione della ferrovia costiera
Questa
Impostazione di fatto è stata condivisa da un
Sedici Comuni è un patrimonio importante da questo punto di vista abbiamo effettuato un'azione di rating progettuale per cui tutti i Comuni
Potevano presentare quello che voleva non vadano sottoposti a un rating per cui alcuni progetti stavano in testa altri sotto questo è un operazione di comunicazione e di democrazia secondo me fondata fondamentale per la selezione per mettere in piedi processi di
Condivisione di scelte
Penso che chi sta indietro deve fare dei passi per andare avanti essa dove deve fare questo e il senso virtuoso di fatto l'aria negli ultimi quattro anni ha portato abbiamo un albergo al posto di un
Di un cementificio che può piacere o no ma sono centocinquanta posti di lavoro e l'albergo funzione un porto turistico di mille quattrocento barche
Un insediamento industriale nel settore della nautica molto avanzato rilevante altre otto stabilimenti industriali si stanno costruendo per fare un po'nautico
Alcune ville vesuviana riconvertite come albergo e alcune iniziative industriali nel settore dell'informatica e molte poco
E qualcosa è qualcosa che si vede qualcosa che e fisicamente la non è un discorso futuro ora stiamo lavorando sul mettere insieme queste cose attraverso operazioni più integrate supportare il polo nautico con un polo della ricerca scientifica al servizio della nautica
Supportare l'attività turistica intorno alla riorganizzazione di un flusso che tenga insieme l'aria di Ercolano Portici e c'è una serie di valori culturali sottoutilizzate per dirla Paolo Costa
La metafora qui utilizzate stato mettiamo in rete il meglio contro il peggio è un territorio molto degradato quindi la faccio un po'sintetica giusto partire la seconda esperienza riguarda il piano strategico di Salerno
Qui vorrei dire
Insomma ovviamente i piani strategici e sono italiani sono fortemente condizionati dall'impostazione che il Ministero dei lavori pubblici ha dato io credo che quello sia stato un grande limite perché
Ogni realtà a procedure contenuti approcci
A soggetti molto diverse quindi meccanismi procedurali molto diverse
E l'importanza di questo piano è stato primo vedere Salerno in rete come Area Vasta
Quindi abbiamo messo in rete l'area vasta e quindi abbiamo immaginato un Pipolo Salerno Avellino come anche strumento di riequilibrio dei le problematiche dell'area metropolitana di Napoli abbiamo posto un problema di natura
Infrastrutturale importante perché il nuovo porto come rispondono questione portuale e qui rispondo Paolo posta cioè le sue le sue cose sono sacrosante giustamente
Allora il sindaco di Salerno si chiede che facciamo del porto allora guardiamo il futuro del porto di Salerno dispetto alle dinamiche grandi contenesse Grandi navi containers
Ne porto di Napoli nel porto di Salerno possono accettare per fondale caratteristica quelle navi non tedesca allora delle due l'una o si fa una grande alleanza
Interregionale per cui
Finanziamo Taranto e ci arrivino porre contenesse a dieci euro e non a cento euro questa ora per dirla in soldoni oppure facciamo un porto isola nuovo lì
Con questo non dico che si debba fare un'operazione difficilissima rischiosi se dobbiamo incontrare dieci compagnie che farlo per sapere se può e se lo facciamo l'USL useranno no però ora mi passi la brevi nella brevità del di questa cosa
è un modo comunque un piano strategico sollecita il Governo e Regioni a dire sentite ma
In ogni caso lo non buttiamo soldi del porto su un porto che non avrà futuro oppure spiegatemi qual è la natura del futuro è qui sono d'accordo con lui non può essere che l'Italia che è un unico porto su questo grande
Molo che sta nel Mediterraneo ogni porto si inventa la sua strategia la sua storia in modo unitario
L'altra questione riguarda Napoli est la faccio molto breve far riferimento comunque c'è un libro che abbiamo pubblicato proprio con l'Unione industriali quindi
Si può fare riferimento lì le qui la questione è una
La metto in modo molto brutale
Il piano e è un problema di potenziale contraddizione tra un piano regolatore che deciderà degli degli sbocchi delle prospettive fa un bellissimo disegno grande parco
Grande operazione di riconversione e ristrutturazione Conte vagamente pence permette a chiunque ha fatto una fabbrica ridicoli difficile diciamo così
Di farne dei cambiamenti puntuali
O per piccoli gruppi di aree
Su questo il piano era basato sul fatto che tutti i depositi petroliferi se ne andassero nell'area metropolitana fermo restando che poi invece sì accettato che si riconverte Ino provvisoriamente parliamo definitivo
Io penso vada bene la provvisorietà su una quota parte dell'aria il disegno ne viene obiettivamente per quanto lo si possa fare bello ben accetto modificato e stravolto
Su tutto compie un'enorme questione dell'aria di bonifica dei costi di bonifica praticamente
Tutte le operazioni di ristrutturazione che si vogliono fare possono essere gravate da enormi costi e di oneri di urbanizzazione implicite nella scelta di piano e di costi di bonifica conseguenza
E necessariamente tutti gli investimenti vanno verso il commerciale alto verso idee verso tutte quelle attività che si possono permettere questi consorzi
Per la ricerca l'industria in giusto innovativo urbana di cui si parlava prima
E se non si può permettere questi costi doveva allora o si affronta attraverso un processo di perequazione delle aree che vengono destinate a costi bassi su questa cosa
E ce ne sono alcune anche avendo il coraggio di variare il Piano regolatore è un punto c'è un'area agricola nord di serre fuori dall'area deboli Fichera si potrebbe fare un piano inserimenti produttivi in questa zona senza
In Finco in stravolgere ulteriormente le cose un fatto pratico
Torino ha fatto centotrentadue varianti dal piano regolatore per il piano strategico Napoli se ne facciamo una sembra
Che una catastrofe di cui non si può discutere più ultimissima chiudo
è il caso di Giugliano
Bene caso volevo proprio dire un'ultimissima cosa nel caso di Giugliano
Cioè in pratica una situazione è una delle aree di densificazione oggi la maggior parte è una città che cresce il sei per cento hanno cinque per cento l'anno tutta l'edilizia avvenuto al di fuori di un Piano regolatore che pure prevede spazi creditizi cioè si è costruito dovunque e abusivamente
Allora se una delle aree densificazione questa immaginiamo che l'area metropolitana di Napoli accetti anche la sfida di costruire una nuova città
Una nuova città di tipo integrato con l'amico site per risolvere quei problemi costruendo una scelta che si insinui tra questi elementi
L'ultima nota che volevo dire e chiudo veramente
Sono molto convinto
Delle cose che diceva Paolo urbani e mi ritrovo in una parte del criterio valutativo che abbiamo adottato nel piano di Salerno lo dico ora perché non ho dimenticato prima elaborato insieme a Massimo Lo Cicero dove abbiamo provato a fare
Un diagramma di rating nelle quali su un asse di tre coordinate disegno per farvelo vedere ma proviamo a immaginarlo sull'asse verticale c'è la coerenza con gli obiettivi di sostenibilità
Gli obiettivi che dal pubblico diciamo così sostenibilità economica gli obiettivi di sviluppo gli obiettivi sociali perseguiti nell'altra c'è il Vanessa cioè valore attuale netto esteso
Che considera nel pur nei limiti dell'incertezza tutte le opportunità e quindi misura le opportunità di ricaduta sugli investimenti che genera quell'investimento cioè la capacità di fare rete integrazione di quell'investimento
E nell'altro l'incertezza la volatilità delle scelte il margine di incertezza questi tre assi collocano tutti i progetti la banca dei progetti e delle idee che il piano strategico di Salerno immagine in alcune aree
Quelle sono le aree in cui ora progetti e le cose da realizzare ora altre forse dopo altre probabilmente dopo altre forse mai e altre ahimè mai fermo restando la libertà ogni anno di fiscale di fare quello che vuole grazie
Procediamo con
Prego il professor Attilio belli di contromisure
Grazie facce il bottone
Sono sicuro che sarò apprezzato solo se sarò breve
Parto da un punto
Che ricavo da una affermazione di Mark Leonard che dirige
Il Dipartimento di ricerca sulla riforma europea degli Stati Uniti che dice che l'IRES irresistibili ITA dell'Europa starebbe nella sua capacità
Di ricompensare i formatori e di negare invece i benefici a quelli che restano immobili
Questa affermazione nella sua i casti si sta io credo che
Nel governo del territorio che io ritengo in Italia particolarmente
Poco riformatore dovrebbe essere assunto come riferimento costante in due direzioni uno
In una direzione di rendere sempre più interni e il governo del territorio ha uno spirito e alla logica della governance per quanto multiforme incerta sia questa formulazione
E secondo per l'una rinnovata individuazione delle dimensioni territoriali utili se non indispensabili per un'operazione di
Trasformazione del Mezzogiorno io credo che sia indispensabile procedere in questa direzione non
In fogna andò si immediatamente nelle partizioni amministrative attraverso le quali tradizionalmente avviene il governo del territorio allora
Vi risparmio diciamo il riferimento al
Rapporto con la governance ma
Non posso fare a meno di dire che il mio riferimento è al fatto che
Crescente in mente la logica della pianificazione strategica dovrebbe permeare tutti i livelli di
Organizzazione ed è lei dei piani territoriali e urbanistici
Sia voglio dire informando in una maniera del tutto innovativa alla dimensione sovraregionale che ovviamente non esiste come campo istituzionale di riferimento
E il riferimento che farò alle piattaforme strategiche territoriali
Sia
Illy i piani territoriali regionali sia l'intervento ai livelli di area metropolitana
Che cosa intendo dire intendo dire che per a me una forma adeguata di intervento nel Mezzogiorno dovrebbe avere come riferimento tre dimensioni territoriali la prima
Adesso il riferimento è specificamente alla realtà napoletana la piattaforma strategica territoriale
Napoli-Bari
Io considero questo riferimento che proviene dagli studi che
Per il quadro strategico nazionale avevano approntato presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è il mezzo
Come è una base di riferimento fondamentale per capire se e in che modo
è possibile trasformare l'intervento intorno alle grandi infrastrutture ai grandi corridoi
Se è possibile dare a queste ad immensi e una dimensione più ampia veramente strategica di coinvolgimento
Di filiere produttive e di elementi forti per una trasformazione di questa parte del territorio
La seconda dimensione
Che indispensabile tenere presente tutti gli interventi della mattinata l'anno richiamata e la dimensione delle aree metropolitane evidentemente all'interno alla piattaforma strategica
Alla quale facevo riferimento Napoli-Bari lei due i due piani strategici delle due aree metropolitane dovrebbero essere gli elementi
A partire dai quali tentare di costruire il superamento appunto della
Piattaforma strategica esclusivamente come dimensione infrastrutturale
Ma secco ma
C'è da tenere presente che il
Una pianificazione strategica a scala ampia può avere successo se ha una capacità selettiva
Cioè capaci di individuare realmente gli elementi forti della trasformazione ma segna un effetto diffusivo
Perché abbia un effetto diffusivo
E
In linea in questa direzione il lavoro che abbiamo effettuato per il Piano territoriale regionale della Campania nel Piano Territoriale Regionale della Campania noi abbiamo scomposto il territorio campano in quarantacinque
Sistemi territoriali di sviluppo cioè dimensioni per le quali
Noi riteniamo che
A partire o alla programmazione dello sviluppo locale e sono state avviate delle dinamiche di autori conosci mento
Delle voglio dire dell'il radicamento che queste realtà hanno nella percorso dello sviluppo quindi
Perché è una pianificazione strategica territoriale alla scala delle piattaforme possa vere un successo deve riuscire a collegarsi poi all'interno
Dei territori regionali con questi questa dimensione e una volta l'avremmo chiamata dimensione comprensoriale dei sistemi territoriali di sviluppo
Aria metropolitana di Napoli
Però lei non si può dimenticare che l'area metropolitana di Napoli gliene nelle valutazioni comparative che si sono si fa sempre più frequentemente rispetto alle altre aree metropolitane europee
Eh
Chiaramente ma alla
Mal combinata diremmo noi cioè rispetta alle trentotto principali aree metropolitane europee l'area metropolitana di Napoli è
Collocata nella fascia bassa più o meno al trentunesimo posto
E l'elemento su particolare che
E non è particolare menti indietro pelle nessuno degli indicatori mai uniformemente indietro per tutti gli indicatori che vengono utilizzati nella comparazione
Cioè indietro sia come contesto economico su locale
Sia come competitività del tessuto produttivo sia come dotazione infrastrutturale sia come contesto sociale sia come qualità della vita questo significa
Necessita di un intervento esteso e integrato perché appunto non c'è una particolare linea di azione sulla quale e alla quale fare riferimento
In questo contesto l'Amministrazione comunale di Napoli a
Anche prima che il CIPE deliberasse l'attivazione della pianificazione strategica nel Mezzogiorno
Delegando alle Regioni il compito di definire le realtà urbane nelle quali attivare questo processo l'Amministrazione comunale di Napoli aveva ha avviato un processo di pianificazione strategica
Del Napoli
L'elemento che io vorrei adesso qui brevemente ricordare di questa impostazione che a individuato un quadro di senso complessivo sia di valutazione dei progetti in itinere di loro compatibilità sia di individuazione di alcuni assi strategici fondamentali
E il riferimento a quanto in questo momento sì
Dispone l'amministrazione a mettere in moto alcuni elementi di condensazione di questa logica di intervento
E se e nei cinque quadranti territoriali a nei quali
La realtà comunale è stata disaggregata
Parlerò brevemente il di due quadranti territoriali uno lo ha già trattato in parte
Con sconfinamento che non gli perdonano nero mai Fabrizio Mangoni nell'aria Orientale di Napoli senza permesso come ha fatto rimanga a Salerno
Invece dicevo quindi
Un riferimento alla centro storico di Napoli è un riferimento all'aria Orientale di Napoli la logica che noi sosteniamo è che
Ci debba essere una forte iniziativa di rigenerazione
Crea attiva questa è diciamo la formulazione alla quale facciamo riferimento con un concetto di creatività molto esteso
Dello spazio degli spazi periferici sia dell'Area metropolitana che all'interno del tessuto della città compatta
Per il centro storico di Napoli
Noi riteniamo che
Ci siano alcuni
Elementi forti da tenere presente uno e che devono essere a Oro mai innescati punti di innovazione di rigenerazione prudente ma che
Quella che io ho
Dopo lampo il terremoto dell'ottanta chiamavo la grande posta in gioco continuamente rinviata l'intervento nel centro storico io credo che oggi
Sia indispensabile mettere questa questione in campo con un progetto che vada a un confronto aperto
Con nel dialogo sociale ma che proponga una logica articolata di trasformazione allora
Si tratta di
Rigenerare un'eredità
Rispetto all'economia della conoscenza rispetta l'attività creative di intrattenimento di qualità rispetto all'esigenza di promuovere l'emersione di molte attività produttive di servizi
Questo ha fatto dicevo innescando punti di innovazione prudente aspirando
A produrre modelli di rigenerazione che abbiamo una qualità così forte da avere l'ambizione di proporsi come modelli esportabili in molte città del Mediterraneo
Se noi vogliamo che Napoli abbia l'ambizione di porsi
Come centro
Euromediterraneo che quindi proponga realmente in maniera concreta modelli di rigenerazione
Che recuperi la sicurezza ambientale che sostenga un turismo integrato in una filiera con l'industria culturale
Che conservi spostando quale o gli equilibri nella mix site il sociale e funzionale
Recentemente in un articolo di al Corriere del Mezzogiorno io ho
Fatto una breve sintesi di alcune esperienze di città mediterranee al di là di quella sempre diciamo declamate da
Strong but Satta di Barcellona che potremmo in qualche modo avere presente e facevo riferimento a Marsiglia Genova
Per avere presente per capire in situazioni che sono partite
Un po'prima di noi quali sono gli elementi fondamentali di una manovra di così ampia ambizione allora in queste due realtà
Gli interventi necessari hanno richiesto il pieno concorso del Governo centrale
Hanno
Comportato necessariamente un coinvolgimento molto consistente dei privati
Hanno avuto come punto di forza delle operazioni la cultura
E
La cultura in due realtà come ma ci si dica e Genova analogamente a Napoli con un grande porto
Sono state capace di porre questo sviluppo della cultura in connessione con il consolidamento dell'economia portuale
Per fare questo ci si è avvalsi di un coordinamento di più strumenti urbanistici
E voglio dire in particolare Genova che ha fatto una pianificazione strategica nel potenziamento dell'ordinarietà
è stata capace di utilizzare appieno tutte le i bandi comunitari e tutti i bandi ministeriale nel campo dei progetti complessi infine tutti tutte e due le esperienze
Sia di Marsiglia che di Genova hanno riconfermato
Trasformandola una forte Mick site sociale funzionale
E hanno fatto un no
Rilevante ricorso alla qualità architettonica e urbanistica nei loro interventi
Ora io credo che ci sono alcuni elementi in queste cose che ho detto che
Vanno posti in una dichiarazione di intenti in un progetto per il centro storico di Napoli
E dell'Amministrazione comunale di Napoli
Nei prossimi giorni avvierà una forma di consultazione estesa intorno a questa proposta all'interno del Piano strategico per verificare la fattibilità di una logica di questo genere
Per la zona orientale
Io condivido le valutazioni che faceva Fabrizio Mangoni dico che forse ci sono alcuni elementi sui quali
Si può puntare per evitare quella frazionamento funzionale formale
Della zona orientale proprio all'interno di un
Attuazione è un po'stanca dello strumento urbanistico comunale es e io vedo
Uno da un lato la possibilità del decollo di un grande evento come quello
Della proposta che l'Amministrazione comunale a
Formulato nei confronti del tavolo di Governo per la candidatura
Di Napoli come forma universale della cultura per il due mila e tredici
Purché questo sia inserito in un'operazione in cui ci siamo ci sia un incrocio fra i diversi
Fra i diversi strumenti e tra questi
Noi come Piano strategico abbiamo suggerito alla
Amministrazione comunale di un'utilizzazione delle zone franche urbane come una politica attiva non come
Diciamo una politica di semplici incentivazione premiale a patto che questa diciamo
Questo avvenga questa politica attiva nella
Combinazione con
Una confluenza di un insieme di altri strumenti che troverete elencati nella mia relazione a pagina sette nella mia
In conclusione
Io ritengo che lei speri la
La pianificazione strategica sia così il percorso indispensabile che dopo la fine di quella che
è stata chiamata l'illusione decisionista cioè
La speranza che la riforma del governo locale novantatré con la maggiore separazione tra
Politica
E diciamo attività amministrativa dell'ente locale potesse dare immediatamente una maggiore efficienza
In questa direzione la pianificazione strategica
Ripeto Napoli si colloca all'interno di questa
Esperienza più ampia che si sta svolgendo Icol in cinquanta
Realtà urbane del Mezzogiorno
L'Amministrazione comunale di Napoli terra il sette maggio insieme alla Rete delle città strategiche
Un importante seminario nel quale sarà possibile effettuare una comparazione tra le esperienze consolidate
Nelle città settentrionali che hanno hanno alle spalle
Diciamo dieci quindici anni di esperienza con i processi avviati nelle città del Mezzogiorno io ritengo che da questo confronto potranno scaturire elementi importanti di riflessione tenendo presente che
Non
E questa è la mia conclusione
La classe dirigente napoletana deve tenere presente che Napoli è sotto l'occhio della comunità internazionale che voglio dire dobbiamo
Deciderci di affrontare in maniera positiva questa grande sfida
Perché soltanto voglio dire riuscendo a innestare i diversi elementi di protagonismo del pubblico e privato in maniera effettivamente coordinata c'è la speranza
Di vincere una partita così dura grazie
L'assenza del professor paccheri parlare nella sua relazione sarà distribuita al termine dei lavori a chi la richiederà
Ci consente di guadagnare qualche momento di spazio per gli interventi in parte programmati in parte richiesti prego il
Professor Gemic prego il
Dall'assessore
Ha facoltà ho dati prego il
L'amico e foriero di prendere posto anche lui in qualche modo ringrazio
Oratori
Oltre
Prego prego
Prego Gelfi bene
Beh conclusa la la la fase importante decisiva degli interventi che tra l'altro io per insieme condivido e apprezzo tantissimo e mi riservo di studiare con ulteriore attenzione
Un intervento è un intervento è un'altra cosa certi
è importante appunto
Lo dico
Lo dire no assolutamente INTERREG anzi anzi deve essere anche vedere e quindi interventi d'intervento e mi dà la possibilità di fare delle scelte molto nette molto secche
E di intervenire su alcuni punti estremamente concreti dando per scontato diciamo così un retroterra sul quale
Tutti ci possiamo intendere e ora in modo particolare e cercare di approfondire
Molto rapidamente ovviamente tre questioni
Che hanno in qualche modo riferimento hanno a che fare con i problemi e le prospettive di Napoli
E con la possibilità perché la città possa concretamente competere con altre città grandi città europee in modo particolare che affacciano sul
Sul Mediterraneo
Ora queste tre questioni lo dico subito che le tratterò in maniera non molto lucida perché non riesco a parlare di Napoli da qualche tempo
Senza degli elementi di tensione di turbamento profondo che io invidio chi riesce a governarli al punto tale
Da smarrite poi da tragicità di una situazione ad un bivio tragica nel senso anche costruttivo importante da parole perché io ritengo lo dico con molta schiettezza
E che Napoli si trova un bivio Napoli può essere può entrarci in Italia lasciamo andare tutto ha detto la retorica una città povera
Assistita e marginalizzata questo può essere anche
Il destino di una città come Napoli
E Napoli può essere invece una città che veramente diventa diciamo uno dei motori dello sviluppo del Paese dell'Europa le questioni sulle quali siamo lavorando però noi dobbiamo sapere che sono aperte tutte e due le prospettive
E quindi in questo senso ecco perché io parlavo di tensione e io avverto anche un'altra cosa oltre l'attenzione la necessità di parlare con chiarezza
Io la farò commettendo forse qualche gaffe o come le ho commesso già qualcuna azzardando mia farà rilasciare un'intervista sulla stampa sul ruolo del del capitale privato e del delle finanze private per l'innovazione di una città
Sono stato accusato di essere assolutamente
Fuori tema ora io ritengo invece che le questioni che visto per porre sono questioni sulle quali io sono opinabili sulle quali ci sono posizioni e comportamenti diversi
E allora forse probabile che su questi ci si possa chiarire a partire da Oddati responsabile del piano strategico della
Della città di Napoli compreso belli che come abbiamo sentito ha parlato dei piani regionali le questioni sulle quali
Credo che occorra andare ad un chiarimento
Io credo che vada innanzitutto su un primo punto
Ha per l'approfondimento sui io direi sui valori culturali della città
E sul fatto che Napoli rappresenta indubbiamente pur di discussione un patrimonio culturale dell'umanità su questo credo che non c'è dubbio figuriamoci su questo se c'è motivo di opinabilità
Il dubbio si pone secondo me pesante concreto nei fatti nelle scelte e nei comportamenti
E a Napoli in modo particolare quando si tratta di decidere se la città in quanto tale nel suo insieme debba essere un monumento
Da conservare
In modo immobile e statico
Tra l'inerzia e l'abbandono
Con un'unica forza attiva la speculazione edilizia perché quando tutto blocchi l'unica cosa che si muove poi diventa la speculazione edilizia ovvero se questo patrimonio debba essere tutelato
Dentro una strategia complessiva di valorizzazione dei centri storici e di rigenerazione è stato usato tante volte questa parola della di rigenerazione urbana
Attiva che faccia delle città certo
E del suo patrimonio culturale ambientale paesistico un volano dello sviluppo complessivo della città strisce
Dello sviluppo più generale dei territori che la CIG che la circondano
Capaci di promuovere tecnologia ma avanzata cultura della con le economia della conoscenza
Dell'informazione della comunicazione
Ora
Io credo che su questo occorra avere una
Opzione più netta senza trincerarsi dietro al
All'apprezzamento del valore culturale della città di Napoli
E io credo che ci sia chi è di diverso apparire
Se è vero come è ben vero e io prego i tecnici e il suo proprio gli amministratori che questo fanno di correggermi se sbaglio posso sbagliare se è vero come è vero che nasce e che l'ha e che la
Che ancora oggi rimane
Nella città di Napoli una perimetrazione abnorme del centro storico il centro storico di Napoli e il centro storico più grande del mondo in assoluto
E questa perimetrazione di questa dimensione di questa dimensione
E regolata essenzialmente e guardate che sono le cose sono apparse anche sentendo belli ed altre anche se naturalmente con grande rigore culturale appare essenzialmente
Questa definizioni questo centro storico regolata da elementi di
Conservazione indifferenziata è vietata qualsiasi intervento
Ora questo fatto del centro storico fu una invenzione fortunata importante di trentacinque anni fa
Quando a livello del consiglio superiore lavori pubblici per impedire
Lo scempio l'aggressione della città fu inventata un blocco chiamiamolo col termine fu una specie di norma di salvaguardia
Che dovete quindi vincolato tutto come centro storico da Fuorigrotta Capodichino
Che doveva veri tempi decide le norme di salvaguardia le finalità delle norme di salvaguardia e doveva dare adito
Poi a interventi che io chiamo attivi costruttivi di difesa della città bene è un fatto se mi sbaglio anche qua per favore
Correggetemi ne sarei lieto il Piano regolatore di oggi di questi giorni di questi mesi in questi anni assume il centro storico nella sua dimensione e nella sua caratteristiche di quello trovato come diciamo così escamotage come norme di salvaguardia di trentacinque anni fa
E a me questa cosa non non mi torna non mi quadra
Non mi torna e non mi non mi quadra perché io ho l'impressione che se noi non arriviamo a trovare una soluzione a questo problema sapete al di là di tutti i grandi discorsi sulle le utopia viva Dio i sogni di Napoli sapete dove si va a finire
Si va a finire che per quanto riguarda le zone periferiche e per esempio la zona orientale
Si pensa di usare in maniera
Anche qua sono pesante ma lo voglio dire in maniera un po'stanca
Vecchi contenitori di attività industriale per nuove attività anche magari industriali più più pulite più aperte o vecchie aree per gli insediamenti è stato ricordato di grandi centri commerciali
Cioè in un certo senso anche la quello che una ex zona industriale doveva significare come elemento di totale trasformazione di un elemento capace di superate e superare la periferiche Zazie une di Napoli spetta al resto del territorio di creare elementi di sviluppo corre il rischio di essere una conservazione vedendo chi ha bisogno di uno spazio ci sta
La vecchia fabbrica che può essere utilizzata per la nuova industria tecnologica benissimo
Ma questo non credo che abbia a che fare con un'idea di uno sviluppo complessivo di una mix site sociale come si dice oggi della città e per quanto riguarda il centro urbano
G Reggi dirà tutto sommato il tre il centro urbano e considerato come un centro da restaurare al massimo quello che diciamo le così manutenzione ordinaria
Anche con esperienze aziendale di grande prestigio chi sono e zii esperienze che sistemano
Le intonacatura Ester nei i luoghi condominiali che va benissimo non c'è di epoche ironia da fare è una cosa veramente nuove per Napoli massa e di io prendo un esempio la questione delle zone fiscale delle zone franche
Ma dove sta scritto che la zona franca debba necessariamente intervenire in un luogo che già è predisposto ad ospitare attività produttive quasi come queste questioni attività dovessero essere sola vere diciamo così una protezione di tipo fiscale un incentivo di tipo fiscale dov'sta scritto che la zona franca non possa essere elemento di rigenerazione e riqualificazione di un tessuto produttivo al di dura di periferia dentro il centro urbano in cui intervieni sui servizi sulle residenze in maniera saggia in maniera attenta
Ebbene su questo terreno io credo che francamente ci sono degli elementi importanti oggi a Napoli ci riunire si riunirà tra qualche ora una cosa molto importante che sono le industrie tecnologicamente avanzate che intervengono sul su Napoli
Però se mi consentite questa questione qua che è molto importante ha un aspetto in qualche modo mi si lasci passare la parola in qualche modo ancora un po'esterno non come un prodotto
Tutela città che costruisce la propria dimensione ed economica come un intervento esterno di industrie stimolati dall'Unione induista Confindustria nazionale con attenzione particolare di uomini di Stato ai massimi livelli dello Stato che sono attenti con un ministro che abbiamo la fortuna di essere napoletano essere un tecnico nessun ricercatore tutte queste cose insieme ci danno delle chance
E ci danno anche degli interventi concreti però la realtà è che mi sento in qualche modo esterni
Rispetto a quello che deve essere io sono l'obiezione nella fatta personalmente non potete immaginare tra l'altro
La simpatia e la stima che io ho e credo che sia giusto dire nei confronti dell'assessore Oddati immagino assessore Oddati quando di fronte alla questione del genere già osservo ed è stato detto qua va be'in fin dei conti il Piano regolatore quello che però se c'è un'occasione una chance facciamo un accordo di programma e possiamo intervenire anche laddove oggi il Piano regolatore non lo prevede
Guardate io ho la sensazione non per diventare improvvisamente diciamo così troppo sottile io ho l'impressione che quando non sia uno strumento urbanistico flessibile processuale aperto sul territorio
Pensare di correggere con successive
Come dire con successive varianti uno strumento urbanistico che ha delle caratteristiche di diciamo così di rigidità e anche qua per qualche verso di conservazione può essere addirittura peggio del peggio del male
Quindi io credo che su questo terreno noi dobbiamo fare uno sforzo per intenderci che la città va difesa nella misura in cui la città viene rinnovata seconda questione detta anche questa con molta semplicità e forse anche con qualche
Grossezza il rapporto pubblico-privato nello sviluppo delle città
C'è poco da fare se non si finanzia e se non si mobilita anche capitale finanziario privato sulla base di una governance molto precisa pubbliche sulla base di input pubblici precisi non si va da nessuna parte non si va da nessuna parte
E quindi l'intervento privato né lo sviluppo la città diventa un elemento fondamentale
Anche su questo terreno vedete il Co il combinato disposto
Della zero insomma di vincolo del centro storico indifferenziato e ideologizzato
Non aiuta un intervento costruttivo sul terreno dei nuovi interventi da da da realizzare nella città
Io ho sentito e consentiti che lo dica con qualche il come dire qualche elemento di partecipazione anche personale io sento che ci sono delle grida molto giuste una denunzia molto ferma sulla
Gli scempi si dice della ricostruzione dopo il terremoto io andrei piano sulla questione degli scempi solo dopo il terremoto c'è stato di tutto il contrario di tutto in modo particolare c'è stata la ricostruzione della città di Napoli che ha avuto anche degli elementi
Ma sapete il vero scandalo dove sta
Io credo che il vero scandalo oggettivo sta nel fatto che la ricostruzione è stata fatta unicamente solamente dalla mano pubblica
Ora immaginare città che nascono solamente dalla con iniziativa della mano pubblica senza nella partecipazione dei cittadini e le certa c'era l'emergenza del terremoto ma adesso queste emergenze passata
E quindi il problema di coinvolgere da un lato
Le forze produttive produttive
Su un programma che si è articolato certo di utopia di prospettive di sogno di mission
Qui un altro elemento che sembra una contraddizione iniziasse e parlare di mission è di concretezza
La mia opinione che ribadisco in ogni occasione che essendo e non riusciamo a designare per la città una missione vera profonda con un orizzonte ampio
Noi non riusciamo a fare neppure una politica passo per passo e parte passo dopo passo la concretezza si nutre di una grande capacità di future di una grande capacità di progetto generale l'ultima questione e concludo la questione della dimensione territoriale di Napoli anche su questo terreno Cetto io ho sentito belli che ha parlato del piano regionale io sentivo parlare
Caroppo non si muove niente guardate e qua RAI le Presidente uno industriale ha fatto una battuta che credevo diverso è stato il primo a fare invece evidentemente si arriva sempre dopo se tu Pio Raeli arriva su Napoli arrivi su una città mobile
Ferma dove non c'è una gru e dove non c'è un cantiere è una città immobile
Ora questo non va
C'è qualcosa che non funziona e non possiamo noi e diciamo guardare al futuro attraverso piani e programmi dobbiamo anche vedere le forze le risorse i soggetti protagonisti da mettere in movimento anche su obiettivi diciamo più ravvicinati
La questione che io dicevo del piano
Regolatori di Napoli
Piano Regolatore urbano poi ci sono i poiché poi ci sono i piani provinciali piange noi stiamo parlando di Bagnoli
Guardando Pozzuoli attraverso via la pietra perché il Piano regolatore Napoli guarda Bagnoli
è città cento dico
Ben meglio ancora ma dico che è un Piano urbano è un Piano urbano e quindi questa questione del piano urbana che guarda dentro il proprio recinto e poi sia appresta a svolge una politica metropolitana io ritengo che qui questo qualcosa non funzioni
Negli anni Sessanta
Noi avevamo Piccinato che parlava di novantatré comuni di un Piano intercomunale
Col passare degli anni certe impostazioni dovrebbero crescere consolidarsi invece questa impostazione sono arretrate e non ci siamo chiusi in un mondo ISPA Lisma in questo senso allora dico
Noi possiamo impegnarci per un destino diverso della città
A condizione che insieme ai piani e programmi ai sogni alle utopie che pure se devono essere necessari visione dei oggetti
E l'indicazione di una missione chiara e al tempo stesso si erano individuati con chiarezza i protagonisti
Sì dello sviluppo e gli strumenti affinché in modo progressivo ma chiaro si possa andare a costruire quella città
Per la quale a prescindere dalle opinioni diverse da dubbi ciascuno di noi credo tutti quanti siamo impegnati e vogliamo cercare di raggiungere positivamente
Mi
Provoca chiedo scusa per chi deve ancora intervenire di provoca il Presidente a
Come deve reagire ad alcune delle
Considerazioni fatte
Tre cose voglio dire
Curriculum come gioca un ricordo personale io sono entrato la Svimez quando giorno in cui il professor saperci
Che mi ricevette a facevo ancora il servizio militare misoprostolo o sul tavolo per attirarli col fare accordi col suo gesto fascinoso
Col quale vorrei attirare sei giorni srotola sul tavolo il progetto della società infra sud della tangenziale di Napoli che a suo tempo acque all'origine al mente aveva anche
Tutto un altro anziana la giustificazione fondamentale era il famoso Porto di lago Patria porto industriale di adottate dal quale avrebbe dovuto essere decentrata Bagnoli eccetera i miei primi studi anzi ne sono stati di studi settore
Di tutti i settori possibilità impiantarla lago Patria quindi utile sono
Immerso stati immerso in questa realtà perché avendo un bagno iniziale impressionante
Devo dire sono decapitato sempre rapporti intensi con Napoli come Ministro dell'ambiente di firmare io di anzi di portare in Consiglio dei Ministri il primo decreto col quale si è avviata
Il risanamento
Dell'area di Bagnoli
Era invece
Due mila per mille novecentonovantasei no
Allora l'intero era nella prima opera era avvengono accetterà all'interno di una nuova nastri quale sì le cose evidente
Lo Stato decide delle partecipazioni statali entravano si faceva
Io ho vissuto in questo passaggio punti novantasei erano già in un altro mondo non mondo nel quale diciamo l'impervio sita e la capacità di realizzazione
Era già in qualche misura condizionata eravamo passati nel frattempo attraverso una lunghissima storia della città di Napoli che si opponeva al trasferimento della siderurgia per motivi di natura politica ideologica
Quindi osso o sulle spalle di questi ricordi
Dunque si ricordi
Che mi Cosmic continuamente mi mi sollecitano a pensare a questa città come una città nella quale il vecchio non si riesce a spostare per far luogo al no questo
Come dire patto scusate questa è una mia personale
Ripeto c'è una
E allora ho notato negli interventi precedenti delle cose abbastanza interessanti
Noi Tavernini in passato avevamo gli urbanisti e tutti Grosu anticittà
Che e i programmatori e con loro dicevano istituzioni pubbliche che rivediamo semplicemente da sempre come soggetti adoranti il loro sistema
Cioè per urbanistico adoravano i loro piani regolatori
Il piccolo Rocchetta c'è una programmazione adoravano i meccanismi di programmazione e sinergie marinese si perdevano tutti anime perse perché poi ciascuno si perdeva nella dorare il suo Dio e veniva da questo dannato trascinato ordinatamente dell'inferno
E lo stesso per la governance e per l'istituzione
Tutti adoranti di modelli e sistemi
E questo era in qualche misura giustifica dal fatto che lo sviluppo c'era davanti premeva sotto dietro c'era e bisognava incanalare Roma lo sviluppo prescindeva degli urbanisti prescindeva dagli economisti procedevate programmatore imperiosa mentre si impone
Cioè la coloro che riceva in Calabria e coloro
Negli ultimi anni quei soldi o non c'è più
Ora qui è in grado orale non c'è più niente da d'ora non c'è lo sviluppo bisogna provocati
Quindi coloro che hanno responsabilità di Governo devono essere imprenditori poco insistito sul concetto di imprenditorialità e tutti i Sindaci delle città la sulla preoccupazione che possono avere e si riescono ad essere imprenditori perché tutto il resto basta gli assessori
Che gestiscono tanti tranquillamente l'ordinario cioè se riescono ad essere imprenditore cioè se riescono a individuare il vecchio che se ne deve andare al nuovo che deve sostituirlo
Fare il Sindaco ha già mestiere difficilissime non Paolo costola fatto l'ho sempre ammirato per comprare un mese fa una città difficile grosso modo come Napoli Smecca mica mica più semplice
Cioè
E e si la l'amministrazione pubblica deve a questo punto che cosa che cosa vuol dire rispetto ai disegni
Vuol dire che
Bisogna sviluppare iniziative
Che poi
Possono essere anche in qualche caso non perfettamente coerenti con il modello che si è in testa
Ma oggi la città viene giudicata come si giudica le imprese se riesce a fare delle cose che si vedono
Quindi o del qualsiasi
Che vuol dire sostanzialmente che qua la gestione deve essere individuare dove per favore si può fare sia grande si dà possibilità di fare
Per evitare che si faccia da qualche altra parte quindi non cui vincoli ma con le potenti dando materia per sviluppare si ottiene la salvaguardia delle zone che si vogliono sviluppi che si voglia perché non è più possibile
Oggi con i vincoli gestire il territorio
Perché l'altra cosa che è successo nel frattempo insieme al decentramento dei poteri e l'affermazione in questo Paese di un'economia individualista molto forte di una società individualista che si basa sul principio che non si deve provoca danno a nessuno
Chi è contrario a ogni principio della vecchia urbanistica che entrava facendo Cantanna spazzando via facendo il nuovo creando danni al preesistenti
Questa questo ha comportato una viene sempre nella logica imprenditoriale che per fare urbanistica o fare il governo del territorio oggi bisogna conoscerle interessi contrari
Trovare delle soluzioni e mettere in moto dei meccanismi che di incentivo che consentano agli interessi privati esistenti di assumere comportamenti coerenti con l'interesse pubblico
è una fatica
Immensa però ecco di questi sono i passaggi per cui prima per sentivo
Delimitazione del
Sette panche in questo c'è un elemento di comunicazione uno o due cose
Debbo dire poi vedremo se tutto il resto tornasse tutto torna ma c'è qualcosa da fare nel
Nell'immediato per dare la sensazione che esiste questa prospettiva il cambio culturale nella gestione delle città si manifesta anche nella evidenziazione di risultati immediati singoli
C'è un problema di comunicazione la gente deve capire che è successo qualcosa di nuovo e lo capisce attraverso alcune realizzazioni
E non a questo punto uno domanda anche se per caso già non ci siano delle domande latenti da soddisfare con esempi immediata realizzazione
Io persona con la città fortunatissima da questo contesto che era una delle poche città d'Europa che ha intere aree a proprietario unico
Che richiedono la conversione ma questo non so se Milano stesse
Fare delicati gli appalti i balli farebbe le capriole se avesse una cosa di questo genere ma SMA qualsiasi citavo prima farebbe delle capriole sapendo che all'interno neanche Londra c'è più dove i vecchi proprietarie dei duchi sono ormai spezzettato
Ora c'è qualche premessa
Ci sono altre premesse insomma
Nove milioni di persone che passano dal molo Beverello la stazione marittima corse cinquanta euro la ciascuna fa circa mille miliardi di vecchie lire di possibili entrate di chi intorno agli può offrire qualcosa
Poiché io sono frequentatore
Assiduo di quella zona e quella zona è degno di un quadro di De Chirico nel senso che le pensiline la stazione marittima e la stazione Granai
E la le silos grani è un quadro che non coincide con la realtà attuale di nove milioni di passeggeri che passano che è una riporto di medie dimensioni europeo
Ecco ora io scusate la la la la
La franchezza e tutte le città tutte le città di europei Milano-Roma hanno decentrato loro fiera campionaria
Napoli no perché
Non ma ci sono questi pensieri o no perché questo voglio approfittare della presenza della cortesia poi della presenza dell'assessore che
Per
Per come dire per chiedere se ecco sì ma
Progetti europei due ma insomma in che modo
Ci se ci sono delle particolari difficoltà
Perché vedete
Nell'economia della città
E questo è o il pericolo delle città di tutte le città oggi di tutte le città non solo Dina
Se c'è una diversità tra l'attuale utilizzo di una cosa e il suo potenziale utilizzo riferisca economica o lo fanno il link l'intervento è una modifica le autorità
Istituzioni legittime legali
O lo fa qualcun altro
Questo vale per Milano come per Venezia come per qualsiasi altra cosa per cui il constatare sul proprio territorio l'esistenza di un divario tra oggi quello che
Del potenziale suo valore aggiunto valore
E la base di un'urbanistica della legittimità
Cioè lei l'Autorità legittime devono inserirsi in questo cuneo e beccarlo e farlo maturare nell'economia della città attraverso gli strumenti della legittimità
Questo è una dannazione fissi delle città perché tutte le città sono costretto a fare questo salvo le città che decadono e che non potendo fare questo non ce la fanno e collassa
Ecco scusate l'allora
Così
La le una uno intervento conduce sfumatura passionale forse però è sbagliato provocare danni Ferro-Fini
Qualche è fatto prima che il parlate non ha rapporti Presidente
No no no ma io
Dai
Chi mi conosce un possa che nono preoccupazione nel dire con grande franchezza tutto quello che penso
Ma brevissimi svolto più brevi dieci minuti si possono dire un'enormità di cose interessanti e poco interessante
E
La prima affermazione un'affermazione che che diciamo
Obbligatorio fare noi governiamo questa città noi penso
Una coalizione un insieme di forze
Da tredici anni ininterrottamente non vi è dubbio che di fronte ad alcune delle argomentazioni che io condivido avverto il peso di una incapacità
Difficoltà
Ad interpretare il cambiamento della città
E le sue esigenze
Giustificabili stime intendiamoci quando ne abbiamo cominciato a governare questa città il clima era pesante le cose non andavano bene il sistema politico era crollato Cera per tutto questo lo sappiamo però
Forse c'è una responsabilità di fondo nell'individuazione delle direttrici di sviluppo della città nei tempi di attuazione e forse anche diciamo nella
Prospettiva strategica anch'io faccio solo un breve riferimento
Ho già alcuni anni fa quando ho cominciato questa mia esperienza ha parlato di Bagnoli come di un cappio al collo della città
E mi ricordo che
Dicendo questa cosa qui e dicendo non impicchiamo c'è Bagnoli che avrà i suoi tempi pensiamo a che cosa altro fare
L'insieme delle forze politiche di centrodestra e centrosinistra chiese le mie dimissioni immediate l'assessore allo sviluppo quindi diciamo mi ricordo benissimo quella quella vicenda
E
Poi naturalmente se andiamo a collezionare le dichiarazioni che nel corso del tempo hanno ripetuto che sarà contento potremmo fare un inciso venire
Ridimensioniamo Bagnoli intanto Bagnoli non fa parte del Piano regolatore generale una variante specifica la variante occidentale della città
Uno strumento urbanistico di dettaglio poi su questa base arrivate definire un piano urbanistico attuativo nella sostanza come sappiamo Bagnoli è
La trasformazione di un'area che era stata destinata per oltre un secolo all'acciaieria pesante con la sua bonifica alla realizzazione di un grande parco di un complesso turistico di medie dimensioni
E di un piccolo porto
Su questo
Perché è bene che lo si sappia a Bagnoli se è previsto un grandissimo parco che avrà enormi costi di gestione che qualcuno dovrà sopportare
Io avevo proposto facciamo un campo da golf in modo che gli alberi che gestiscono il campo da golf forse ci pagano un po'di manutenzione ma anche su quello insomma
Complicato
Poiché è prevista la realizzazione di cinque strutture alberghiere
Si pone il problema di modificare il piano urbanistico attuativo perché così come sono solo da
Una parte uno spicchio di uno dei cinque alberghi si vede il mare sui
Né che abbia molto senso andare a Bagnoli affari sbattere
E e così non l'ho fatto io ma è così io l'ho criticato aspramente ma pure questo Parenzo
E e poi è previsto che diciamo cioè appunto un piccolo porto per trecentocinquanta posti barca che francamente non risolve le esigenze norme diportismo che c'è nella nostra città
Queste le riformismo che abbiamo prodotto Andrea quindi è un problema per noi
Ma voi in particolare
Più radicale no no no no no
No però è così purtroppo per Bagnoli e qui visto che cosa ci aspettiamo da Bagnoli se va bene trasformiamo in quell'area non inquina più che
Fatto importante
Ci saranno un po'di attività turistiche speriamo che ci sia la promozione giusta per fare arrivare la gente io
Ripeto in maggio che li oltre a fare un bellissimo conseguito
E diciamo una spanna ormai gli spazi sono dappertutto non è che
Bisogno ma bisogna che ci sia qualche altro grande attrattore perché altrimenti la ragione
Per vivere quella realtà non è così forte
Teste poi l'altro grande polo di sviluppo e abbiamo scelto e la zona orientale e lì bisogna muoversi a fare qualcosa perché
E l'unica io vorrei che fosse chiaro questo l'unica vera Area disponibile per lo sviluppo produttivo della nostra città
L'unica abbastanza ampia non amplissima cioè una buona parte di siti dismessi che possono essere utilizzati
Anzi devono essere utilizzati
Ci sono degli immobili alcuni molte anzi anche di proprietà pubblica che possono essere destinate ad attività
Però ovviamente gli immobili sono già strutture quindi sono già ostacoli impedimenti non sono aree libere e quindi bisogna vedere come utilizzarli
Ci sono anche della ridere
Sono
Definite nel piano urbanistico della città come aree di produzione di beni e servizi e quindi non presentano grandi problemi evidente però che
Da questo punto di vista ne abbiamo riscontrato nel corso di questi anni un
Un problema e cioè che gli unici progetti che sono stati presentati all'Amministrazione comunale da imprenditori sono progetti per attività commerciali di grande distribuzione
Alcuni dei quali
A fatica siamo riusciti a fare andare avanti perché ci sembrano interessanti ma per ora progetti di natura industriale vera e propria non ne abbiano lo spero dalla riunione di oggi da altre iniziative possano partire cose di questo tipo dobbiamo
Tentare di farlo vorrei ricordare che ne abbiamo approvato il Piano regolatore generale tutto sommato poco tempo fa un anno e mezzo fa per cui è chiaro che anche
Il tutto il periodo trascorso per definire lo strumento di programmazione del territorio della città è stato un periodo sostanzialmente di immobilismo
Colpevole
Intendiamoci ma evidente che
Gli stessi imprenditori aveva una difficoltà di fronte al fatto che c'era uno strumento vigente che presto sarebbe stato modificato dall'intervento del Consiglio comunale fare delle scelte
Diciamo spingersi oltre un certo limite
L'indirizzo che ne assumemmo
Noi dico noi perché è giusto dire così
Fu dunque quello di dotarci immediatamente di uno strumento di programmazione del territorio di un Piano Regolatore Generale dura variante al Piano regolatore generale
Anche su questo io non ho il citato più volte non esito a farlo adesso perché per coerenza lo posso fare a definire questo strumento politicamente rilevantissimo per una città che usciva
Da un periodo buio politicamente e moralmente darsi uno strumento molto fermo molto vincolistico aveva un valore politico
E tuttavia con un po'di lungimiranza avremmo dovuto immaginare che questo grande valore politico l'avremmo pagato a caro prezzo sul versante della crescita economica dello sviluppo ed è quello che sta bene
è uno strumento teorico di un'altra epoca
Costruiti immaginate pensato in un'altra epoca per altre ragioni e per altre motivazioni non può favorire lo sviluppo della città
Ecco perché dal momento che io sono
Ripeto un sincero riformista e non vorrei mettermi altri dieci anni a pensare adesso ad un altro piano regolatore generale
Sostengo che forse se facciamo qualche deroga meglio cioè poniamo a rispondere al l'esigenza che prima che il professor Baratto proviamo a fare qualcosa poi magari penseremo
Ah come cambiarlo ci pensi sui pedaggi
Ci penseranno però non c'è dubbio che in questo momento l'unica vera possibilità che abbiamo concrete quello di provare ad immaginare strumenti
Di
Intervento accordi di programma
Ho anche utilizzare lo sportello unico con le conferenze di servizi andando meno possibile in Consiglio comunale scusate se faccio questo
Diciamo o questo atteggiamento poco democratici
Provando ad andare in meno possibile in Consiglio comunale se ce la facciamo solo per la ratifica delle città
Perché altrimenti non faremo
Se quello che penso io
Lo dico lo dico pubblicamente da tempo quindi
Non faccio fatica a continuare a dire
E
Penso che diciamo l'atto l'approccio che dobbiamo avere con il sistema delle imprese con capitale privato sia questo di collaborazione reciproca ma anche di indirizzo da parte del pubblico e dell'Amministrazione comunale
Però dobbiamo anche può fare questo stiamo cercando di farlo col piano strategico della città provare anche a dire che cosa ci piacerebbe
Avviene nella città non solo basta che arrivino dei soldi perché non va bene
Lo abbiamo visto nel passa
Quando diciamo basta che arrivino dei soldi e si facciano delle cose e poi ci troviamo con una mortalità altissima delle imprese che nascono formule non subito non abbiamo prodotto nessun arricchimento del tessuto sociale economico
Della città nessuno qui noi dobbiamo provare a dare delle indicazioni
Per esempio dal piano strategico della dal lavoro del Piano strategico emerso l'indicazione interessante per la zona orientale che è quella delle imprese dell'alta tecnologia che gioverà no
In quella in quella realtà
Che sono più di venti che si sono associati sono classi periziate hanno costruito falò un sistema e insieme stiamo provando a vedere come in tante incidere
E qualificare l'aria nella quale sono ubicate e colore Napoli da interessante quello della città dell'innovazione dal momento che alcune sono impresa anche di medie e grandi dimensioni ma
La maggior parte sono
Imprese medio-piccole
Non possiamo pensare che possono fare investimenti in risorse umane in capitale umano in nuovi prodotti nuovi processi da sole quindi pensiamo ad una sorta di fabbrica dell'innovazione di città dell'innovazione che sia al servizio di questa rete di un Paese con un investimento pubblico privato
Se non è questa è un'idea
Insomma immagino possa essere
Anche un po'un piccolo non è
La parola modello spaventa non sono un modo di funzionare un modo di funzionare nel senso che diamo alle imprese che possono crescere intanto alcune cose minima che sembrano minime puliamo di destra
Se arriva un investitore canadese e li trovo lì un cumulo di rifiuti pensa
Iniziamo del terzo mondo me ne vado da un'altra parte
Diamogli parcheggio che sono importanti cioè di un'area dove ci sono arrivate agendo sulle mille lavoratori questi dove si devono andare a mentre dove devono partire sono piccole cose
Sono fondamentali e poi insieme a questo proviamo a dare di cose un po'più sofisticate il prodotto più sofisticate quello qualche volta della ricerca della capacità di poi vai ad assumere un ingegnere bravo connessi
Non è sì pensate che siano
Ma nessuno lo pensa che sia una cosa si però questo per esempio è una cosa che è uscita dal piano strategico così come
Sempre per la zona orientale sui io però cerco di fare qualche esempio concreto che al trentesimo e non parliamo mai niente sempre dal sulla zona orientale ci sono due cose importanti sul tratto di costa anche qui scontiamo verità
Però che stanno andando avanti che sono in particolare la realizzazione del porto turistico
Fatto in con una finanza di Progetto
E affianco al porto turistico con una proposta privata che stiamo seguendo spero andrà avanti molto presto la realizzato di un acquario che
In una città come Napoli che ha avuto il primo acquario d'Europa uno dei primi del mondo ma che ormai è un piccolo acqua detto che svolge solo funzioni di ricerche importantissimo direi che la città di mare come la nostra
Non ci sia un acquario può essere un attrattore turistico culturale ma anche per alcune
Per alcuni profili professionali penso
L'abbiamo una delle migliori di quelle universali microbiologia Marino abbiamo punto la stazione dorme somma non ci sia un affare peccato
Pensate che ci sono nel giro di due ore quattordici quattordici milioni di potenziali visitatori di un acquario sarebbe l'unico del Mezzogiorno
E
Coloro che lo propongono insieme con imprenditori napoletani sono quelli che gestiscono l'Acquario di Genova riprova che sarebbe perfino una competizione virtuosa e utile in un sistema come il nostro ex sono solo alcuni esempi di un lavoro che si sta facendo che certo
è complesso e faticoso perché non vi nascondo che quando ho cominciato a pensare all'Acquario ho pensato che
Il modo forse l'unico modo per farlo era quello di metterlo dove il Comune non doveva dire nulla
Lo dico io
Cioè a mare
Dove quindi il Piano regolatore generale non ci può impedire di farla studioso di concorde con estrema franchezza che se avessimo fatto a Bagnoli o da un'altra parte non lo avremmo fatto mai
Mai
Sono problemi che dobbiamo affrontare se vogliamo avere un taglio moderno dobbiamo affrontarli l'ultima questione e finisco
Io all'inizio non quando sono arrivato ho sentito la relazione fosse un baratto che ero molto attratto dalla possibilità dalla proposta li faceva di mettere insieme insomma un potenziale di cento miliardi
Per il Mezzogiorno fra risorse europee
E diciamo sostegno nazionale
Sì lo so che c'è ma io sono cioè stalla il problema è come
Ed è un problema di fondo è qui permettetemi un'ultima piccolissima e nemmeno tanto sottile polemica
Perché i Comuni anche una grande anche città una carie metropolitana grandi città come la nostra
Quando non si fa una cosa sono i responsabili ecco se Lettieri passa sulla città e non vede più la corte del Comune e io lo capisco e normale psicologicamente che sia così
Però poi finalmente decide
Sulle risorse
Sullo sviluppo del territorio sull'uso di queste risorse
Non è mai
è un dato di fondo voi pensate al ruolo alle funzioni delle Regioni
Io lo denuncio
Pubblicamente
Professore
Bob legalmente le Regioni parlo anche della mia regione non è che fanno la programmazione come dovrebbero fare non è che legiferano per le materie di loro competenza sul territorio
Le Regioni gestisco decidono comandano
Ora una città come Napoli ancora un po'c'è un margine di potere contrattuale perché
è un margine politico
Ma
Una città media che sono tante qui pur Fabrizio Mangoni descrive a quella delle città noni meno che sono cresciute a dismisura Società di cento centoventi mila abitanti sarebbero capoluoghi di regione da un'altra parte
Tra l'altro con un'affidabilità della classe politica e una fragilità della classe dirigente così forte accentuata che possono progettare pensata
Forse potrebbe essere anche un bene accentrare tutto
Ma io i miei dubbi che sembra anzi penso che questo produce una distorsione ulteriore allora noi che cosa facciamo qui
Facciamo tanti bei convegni di stati generali li ho sentiti e ne ho visti una ventina negli ultimi
Due mesi permessi emise non so ma poi
Poiché si fa
Poi come si costruiscono le politiche
Come si spendono queste risorse noi già abbiamo buttato a mare abbiamo affogato una enorme potenziale che era il quadro due mila due mila e sei
Ora io sono molto più qui lo dico come amministratore come politico sono molto preoccupato
Allora concludo così un politico come io sono
Questo so fare questo faccio
Deve essere preoccupato sostanzialmente due cose quando fa la sua attività pubblica
In una città soprattutto
Di far vivere meglio i suoi concittadini gli abitanti la città che amministra
E quindi di pensare a politiche di sviluppo e di crescita economica l'incremento del reddito ma anche di sostegno di aiuto di assistenza perché ha bisogno di cure perché una città è fatto di tutto questo
E poi dovrebbe avere l'ambizione di lasciare delle opere nel territorio cioè io penso che
La vita di un politico se non è legata al fatto ma nella sua epoca quando mi è stato sindaco
O Presidente della Regione o non so che
Che cosa si è costruito in quella città
Un bel palazzo una bella struttura l'architettura e importante per la politica se non lasci niente
E se tutto è fermo e se tutto viene preservato non è fatto fino in fondo i turnisti venne dove questo si ritenne che abbiamo davanti ecco perché e concludo su questo
Condivido anche la provocazione che e tale tutto poche Fund leggere mica sul centro storico anche su questo mi permetto di dire che
Diciamo più volte ho insistito
Noi non possiamo pensare che una città che fondamentalmente al centro storico il centro antico perché le periferie
Che vanno rigenerato e come diceva il professor Attilio belli
Sono venute al sistema città ma la città fondamentalmente perciò il più grande centro storico forse del mondo è centro storico e non possiamo pensare che sia sempre uguale a se stesse immobile riproduca le contraddizioni che vive da secoli
In maniera nuove spesso in maniera più drammatica come vediamo con le questioni della criminalità non v'è dubbio bisogna mettere mano e bisogna farlo con sfidando qualche rischio uno dei rischi che bisogna sfidare lo dico e poi chiudo è questo
Quello di
Provare
A
Distribuire meglio la popolazione del territorio a liberare parti del centro storico da un eccessivo peso residenziale che non ce la fa sopportare e aprire il centro storico e l'attività
Economiche qualificati e di rilievo in questo senso io penso per esempio l'ultima cosa che dico che sia un errore pensare che le Zone franche vanno definite per territorio sarebbe meglio in una città assegnarle per
Settore per il contesto
Poter distribuire noi possiamo utilizzare una parte dei vantaggio a zona franca urbana per le industrie nell'area orientale ma perché non possiamo utilizzare una parte di questi vantaggi perché alcuni riqualificare produttivamente il centro antico della città per esempio con
Galleria artistiche con attività commerciali artigianali con i prodotti di qualità
Perché lungo aut aut che senso ha
Nell'epoca in cui possiamo permettere la selettività ma anche una maggiore flessibilità delle scelte ecco da questo punto di vista credo dobbiamo essere
Un po'più flessibile intelligente una torre gli argomenti sono molti e molti altri ma insomma
Io penso
Lo dico in questo modo che dobbiamo aprire ora che
La politica può anche consentirsi
Diciamo di
Provare a vedere che eticamente quello che ha fatto nel passato secondo me dobbiamo farlo senza eccessiva timidezza dobbiamo però Polaria ripartire con un taglio nuove uno sguardo moderno sul serio e guardando alle grandi potenzialità che andiamo avanti
Ha chiesto di parlare Soriero per punirlo cinque minuti al massimo marittimo oggi pochissimi minuti ringrazio Nino Novacco Svimez dell'Unione industriali
Perché
L'occasione del dibattito di oggi fornici a mio avviso un uso messaggio molto forte
Che va amplificato collo l'autorevolezza che è propria di una sede come la Svimez sia nel confronto con il Governo nazionale sia con il confronto con le regioni
Dico anch'io con emozione
Che ho seguito il dibattito di oggi
Sia da vecchio studente di architettura quindi guardando alcuni volti a me familiari condividendo con piacere questa occasione di confronto sia perché
Conosco un po'Gioia Tauro come alcuni di voi sapete
E
Oggi è facile parlare di Gioia Tauro come grande occasione di sviluppo come fiore all'occhiello e sono stati anni durissimi quelli che hanno dovuto sottrarre Gioia Tauro a una logica
Neo coloniale che prevedeva in quell'area soltanto una mega centrale a carbone un polo Carboni ferro
Non moltissimi anni fa
E
Ed anche quando
Paolo Costa lo ricorda nel col primo Governo Prodi siamo riusciti assieme una squadra lavorando in tanti a
Determinare in soli tre anni dal novantasei al novantotto una condizione incredibilmente nuova che ha saputo utilizzare le condizioni favorevoli di mercato è un rapporto
Privilegiato positivo tra pubblico e privato nel raccordo tra istituzioni sindacati e impresa queste un po'la chiave
Interpretativa positiva che io ripropongo per quanto riguardanti gli obiettivi del futuro la sottolineatura della necessita anche di strumenti speciali come Paolo
Paolo Urbani questa volta all'inizio se consentì dura battuto detto qui che non si chiama Paolo non è facile che possa prendere la parola perché i primi tre relatori sembrava che fossero
Invece grazie Novacco per
Abbiamo anche sperimentato quelle comitato interministeriale che ha coordinato più un ministeri la regione e il rapporto con sindacati e azienda che ha consentito di sintetizzare decisioni forti momenti anche difficili
E la seconda considerazione poi finisco è importante che si tenga conto di questa esperienza per
E chiudere quella forbice il cui divario altrimenti sarebbe davvero dannoso per il Mezzogiorno
Tra le condizioni favorevoli dei tre grandi porti meridionali Gioia Tauro Cagliari e Taranto e le tre grandi città del Mezzogiorno che non immediatamente usufruiscono
Della attrezzatura di questi porti allora il tema del governo delle città meridionale della funzione importantissima che può e deve rilanciare Napoli a mio avviso è davvero strategico Baratta fatto bene a sottolineare con forza alla coerenza verso un obiettivo convergenza che consenta di utilizzare i cento miliardi di euro
In maniera diversa da come non solo sono stato utilizzato una parte dei fondi
Del periodi due mila uno due mila sei ma ecco forse come Svimez potremmo dire in maniera molto netta che l'esperienza dei progetti sponda la consideriamo un po'
Relegata al passato
Prodi sollecita
All'Italia il mezzogiorno dopo il viaggio in Cina dove i viaggi in India dire l'Italia si prepari
Paolo Costa ha ricordato ma solo l'otto per cento poi passa da Gibilterra allora ecco qui il grande tema è forse
La questione davvero molto concreta che può interessare sia gli industriali di Napoli sia l'assessore
Dall'esperienza concreta di Gioia Tauro
Che ha dimostrato come il sistema crescesse cresce in quanto sistema
Anche in polemica con i genovesi noi abbiamo dovuto affrontare una fase che ha visto la crescita del transhipment in Gioia Tauro sostenere ulteriormente la crescita dei movimenti nel porto di Napoli e nel porto di Salerno
In questi ultimi due anni arranca Gioia Tauro si avverte un freno anche nella portualità della Campania e delle altre regioni del Mezzogiorno allora come rilanciare un Governo di sistema
E
Chiedere agli imprenditori e alle istituzioni napoletane
Dico concentrare molta attenzione a quel mercato della logistica che esige un rafforzamento delle attuali in prese su cui Napoli è già diciamo in qualche misura un punto d'avanguardia
Ma attraverso lo sviluppo e la creazione anche di nuova impresa e senza le quali
L'occasione che noi abbiamo di fronte rischia di non essere sufficientemente utilizzati
Da questo punto di vista sta voi continuare a discutere io lo dico anche
Perché ama Napoli vere l'occasione di Bagnoli poteva essere utilizzata meglio anche per tutto il Mezzogiorno ma questo è il tema di un altro dibattito mi fermo e invece al tema che oggi abbiamo di scusare ringrazio
Ecco perché noi francamente diamo
Siamo riusciti quasi a salvarci migliorare questa ragioni varie e anch'io vorrei chiudere molto rapidamente quasi saltando il pur dovute ringraziamenti a tutti i presenti ma in particolare
Ma in particolare quelle all'Unione industriali peso esponente il presidente Lettieri dottor Guida per l'ospitalità e per la collaborazione offerta al successo di questa
Riflessione proposta dalla Svimez
Penso che nessuno possa aspettarsi al termine di una corale riflessione seminariale che tuttavia visto contributi scritti anche di notevole qua
Di elevata qualità per riflessioni sottolineature significative ed utili da parte di tutti i partecipanti
Che qualcuno neanche i promotori dell'iniziativa possono arrogarsi il diritto di proporre delle formali conclusione
Quel che mi sento di dire al termine di questa mattinata è che posso come dire confermare l'auspicio e l'impegno che avevo espresso stamani in apertura
E cioè che se tutti insieme e cioè ciascuno nel proprio ruolo e nelle proprie
Diversificate responsabilità civiche politiche istituzionali saremo capaci di dare un seguito operativo alla riflessione qui suggerite che considero importante per il futuro del sud
La Svimez se si considera sin da ora impegnata ad offrire la sua più attiva collaborazione a tutti gli altri soggetti
In effetti sentiamo il dovere di concorrere
A far sì che questa
Di questa grande metropoli sicuramente condizionante
Per l'immagine stessa nazionale e internazionale dell'intero Mezzogiorno e dell'Italia
Non si debba solo parlare per i suoi ma aveva le sue distorsioni e debolezze o per i suoi vizi sciatteria e prepotenze
Ma soprattutto per la determinazione per la fantasia creatrice con cui i suoi leader cioè i suoi esponenti della società nell'economia nella politica nelle istituzioni sapranno lasciare il segno in questo inizio di Gerico
Sappiamo di essere dentro e davanti ad un'epoca marcata
Dal contraddittoria e concorrenti intenzioni
Da una parte verso la
Globalità mondiale dei rapporti economici ma dall'altra ed insieme verso nuovi equilibri produttivi e civili fondati sua specificità dei territori
E sappiamo che macro e micro saranno chiamati a convivere
Certo una innovazione funzionale ed anche estetica
Del tessuto urbano ed una trasformazione economica e che non potrà realizzarsi se non si farà capace di individuare i valori
Da esaltare nella economica utilizzazione e gestione del territorio e delle opportunità che esso contiene e consenta di valorizzare non è operazione che possa svolgersi senza l'impiego di rilevante di risorse
Ed in assenza di flussi di capitali e reali
Centrali e locali pubblici e privati
Ma lo sviluppo e di innovazione e modernizzazione non avverranno se ciascuno dei soggetti del territorio si chiuderà nelle ragioni dalla propria ottica
O delle proprie competenze o delle Facoltà di condizionamento di cui è dotato e neppure saranno possibili se lo Stato centrale
Che non è stato cancellato e che resta condizionante malgrado ogni esaltato valore dei localismi non adotterà esso stesso
Per un progetto straordinario come quello del completare nel Mezzogiorno e immesso le tre grandi realtà urbane
Che almeno certo nel Mediterraneo saranno chiamati è inutile nascondersi solo con quelle di altri Stati
Un'ottica straordinaria e degli strumenti ad approcci che siano alla scala dei problemi di cui abbiamo cominciato a discutere e di cui dovremo fare ben più che discutere e non certo solo
In volontaristiche volenterosi seminati
Queste parole come ho detto non rappresentano alla conclusione ma esprimono una fiducia una speranza con impegno per realizzare il quale offrendo il nostro non possiamo non contare sul contributo di tutti
Grazie in anticipo a tutti
Grazie ancora