Intellettuali e partiti politici nella storia della Repubblica

Aprire i lavori di questa giornata di studio
Ogni gradito compito di aprire i lavori di questa giornata di studio
In un'ora di Ugo Spagnoli
Avvocato
Parlamentare
Giudice costituzionale
Docente universitario alla Università di Torino
Su un tema di grande respiro
Intellettuali e partiti politici nella storia della Repubblica
Ugo Spagnoli ha saputo coniugare
In ogni occasione
Coscienza militanza
La libertà di pensiero dell'intellettuale
E l'impegno del dirigente politico
Intellettuali e partito politico partiti politici
Ci portano
Necessariamente ad affrontare e approfondire
Non è da me l'argomento del rapporto
Tra cultura e politica
Tra le idee il potere
Una cultura dalla politica
Ora politica dalla cultura
Compito oggi
Di questo seminario di affrontare questi problemi attualissimi
In un momento certo
Molto difficile proprio rapporto tra cultura e politica politica e cultura
Sono pervenute lettere
Vi saluto per questo seminario
Scusandosi per l'assenza
Del Presidente emerito dalla Corte costituzionale Renato Granata
Del Presidente emerito dalla Corte costituzionale professor Giovanni Conso
Dei Presidenti vice Presidenti emeriti della Corte costituzionale e colleghi di Ugo Spagnoli Francesco Guzzi e Massimo Vari
Dal professor
Monta lenti
Presidente alla fuga l'avvocatura
Fulvio Croce
Anche una lettera
Che vorrei leggere
Del presidente il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Asti dottor Marconi siamo Audi c'era pervenuta prima del
So tragica scomparsa la notte del ventiquattro settembre
La lettera indirizzata
Alla fondazione grammi circa organizzato
Questo seminario
Ringrazio
Per l'invito ad assistere
Alla giornata di studio
In un'ora di spagnoli
Del prossimo ventisei settembre
Purtroppo non potrò presenziare
Perché impegnato a Roma
Quale Segretario generale di Magistratura indipendente
In una riunione del nostro Consiglio nazionale
Desidero esprimere il mio più grande apprezzamento per la vostra iniziativa
Che costituisce momento di testimonianza
Per lo straordinario contributo che Ugo Spagnoli
A
In moltissimi anni di lavoro portato alla crescita di un dialogo prezioso
Nell'approfondire i temi della riforma delle nostre istituzioni
Personalmente considero
Aver partecipato alla riunione del centro di riforma dello Stato una tappa essenziale
Per la mia formazione professionale e culturale
Ritengo che quegli anni
Siano stati fondamentale
Per aprire canali di comunicazione importanti tra il mondo della politica e quello degli apparati statali specie nel campo della giustizia e delle forze di polizia
Al di là della eccezionale valore di Ugo Spagnoli come uomo politico e come giurista
O ben vivo il ricordo della sua umana simpatia cordialità
Mi sono sempre sentito affettivamente legato alla persona di ruolo e quindi son felice per lo svolgimento di questa giornata in suo onore col mio più sincero augurio di buon lavoro invia i miei più cordiali saluti nello onorare
La memoria di Maurizio laudi
Abbiamo un magistrato avuto alto il senso dello Stato
E con spirito di servizio allora il suo impegno
Per la difesa
La rafforzamento dalla legalità sono stati il presidio delle leggi costituzionali e del nord del Paese
Un minuto di silenzio invano di Maurizio laudi che con questa lettera che oggi commossi
Capo detto ascoltato alla sua memoria e al suo impegno
Questo seminario dedicati un minuto di silenzio
Grazie
Diamo
Inizia nostri lavori
Ed invito i denti rettore che
Ci ospita
In questa
Accademia
E nel rettorato
A porgere il saluto
Al seminario che inizia i suoi lavori
Sì sì
Adesso si sente
Non autorità segnalare signore benvenuti e nell'Aula Magna dell'Università di Torino
Per questa giornata seminario dedicato appunto a Ugo Spagnoli
è stato ricordato
Tutte nelle sue figure a me fa piacere ricordare ovviamente con me docente universitario dell'Università di Torino
L'Università di Torino
A una forte impegno
Iniziava l'abbiamo scritto al primo punto del nostro progetto strategico la formazione nel rispetto dei valori etici e civili
E quindi facciamo di diciamo dell'impegno in questa direzione appunto il nostro primo punto
L'Università di Torino
Ha dato
Due Presidenti della Repubblica
Presidente membri del
Dell'appunto della consultare quindi
Naturalmente una fucina appunto di persone
Che fanno di questi
Principi diciamo il loro
Loro scopo della vita
Noi
Al quindici di ottobre avremo anche
L'occasione di alla presenza del
Presidente della Repubblica di
Commemorare centenario della nascita
Di Norberto Bobbio
Noi quest'anno da quest'anno inizia quella che abbiamo chiamato la scuola superiore dell'Università di Torino che ha proprio
Nella formazione
Del di
Una classe dirigente
Sul scienze del Governo
Proprio il suo il suo scopo
Quindi è un l'università rappresenta sempre come io continuo
Ad affermare una
Una grande opportuni da terra la crescita
Civile scientifica del del nostro Paese e quindi noi continueremo in questa direzione
Rafforzando l'appunto il più possibile per queste questi valori che io ho citato
Benvenuti ripeto ancora buona giornata sarà sicuramente una giornata molto molto utile molto
Produttiva grazie
Professore marito gli anni
Per la Facoltà di giurisprudenza
Io sordo
Sono molto commosso nel portare il saluto della Facoltà di giurisprudenza
A questa giornata di studi il valore di Ugo Spagnoli
Che è stata una delle persone
Più importanti nella mia formazione culturale e politica
E a cui sono stato affettivamente più legato
Con un rapporto
Non so se filiale Poddi sedici o di fratello maggiore
Parlando a nome della facoltà
Voglio usare il nuovo
Per sottolineare come la facoltà
Sia
Un corpo un collegio i professori e gli studenti
Che vive dura nel tempo
Ugo
è stato un nostro studente
Non ha potuto iniziare gli studi subito dopo il diploma
Perché avendo iniziato a lavorare presso la Cogne
Partecipo
Ad attività di sabotaggio produzioni belliche
E per sfuggire alla cattura dovette a diciott'anni
Andare in montagna
Per raggiungere le formazioni partigiane
La sacca di Valeria
Presso le quali il mio diritto dall'ottobre del quarantaquattro al maggio del quarantacinque
Ha frequentato la facoltà
Presiedendo nel Collegio universitario
E si è rapidamente brillantemente laureato il venti novembre del quarantotto fino al quarantacinque aveva fatto il partigiano
Il venti novembre del quarantotto essendo relatore il professor Giuseppe Ottolenghi
Come attese
Sulla responsabilità internazionale degli Stati per diniego di giustizia
E mi arrestò
Centodieci lode e invenzione
Non solo ma la sua tesi nel mese di dicembre
Fu premiata con una deliberazione del Consiglio di Facoltà
Ed fu assegnato il Premio Dionisio per l'anno accademico quarantasette e quarantotto
Vorrei sottolineare
Che il professore Ottolenghi
Con eguale Ugo scelse di laurearsi
Era stato da poco reintegrato sulla cattedra di diritto internazionale
Della quale era stato privato a seguito delle leggi razziale
Il ventidue giugno sessantadue
è stato nominato assistente volontario
Presso la cattedra di diritto della navigazione
E poi dal novanta dall'anno accademico novantaquattro novantacinque fino al due mila
Ha ottenuto corsi di giustizia costituzionale il primo anno la materia era tenuta dal professor Zagrebelsky negli anni successivi da me dopo che
Gustavo fu chiamato all'accordo
Ma dicevo parlerò nell'intervento successivo
Oggi rendiamo omaggio
A questo nostro studente
A questo nostro laureato
Che al termine di un cursus straordinario nella professione nella politica e nella più alta della giurisdizione è tornato nella sua facoltà
Per portare la sua esperienza la sua appassionata esperienza
A noi i suoi colleghi
Al giovane studioso informazione che partecipavano regolarmente
Alle sue lezioni
E agli studenti
Lasciando un'impronta straordinario
Un'esperienza è un contesto
Quello della sua docenza
Che lo hanno in parte compensato delle amarezze
Che la vita politica che in passato tanto lo aveva appassionato in quegli anni invece mi procuro
Portava il saluto del Sindaco della Città di Torino
L'Assessore alla viabilità Maria Grazia Sestero
Porto i saluti gli auguri di buon lavoro della Città di Torino e in particolare
Il sindaco Chiamparino ha mai chiesto
Di leggere doveri che su due
Perché non può essere presente e si scusa
Cari amici dell'Istituto Gramsci gentili ospiti presenti avrei voluto essere con voi per questa giornata ma devo prendere un aereo per Napoli per un impegno politico
Mi fa piacere che l'Istituto Gramsci dedicare una giornata di studio Ugo Spagnoli
Con cui ho avuto la possibilità e il piacere di condividere momenti importanti discussione politica di confronto culturale che a volte come capire discussioni muovevano da ipotesi diverse
Ma che sempre risultavano utili per noi e per l'organizzazione in cui era vengano
Comunque è stato tra coloro che più hanno saputo incarnare
E poi tenere insieme la passione per la ricerca intellettuale teorica e l'impegno politico come deputato e poi Capogruppo del Partito comunista la Camera dei deputati
Oltre che stimato costituzionalista ed avvocato torinese considerate insieme a voi buona giornata e buon lavoro Sergio Chiamparino
Io vorrei aggiungere
Pochissime cose
L'esempio che
Nel cinquantasei Ugo Spagnoli fra eletto consigliere comunale
E i comprimari stavo questa carica in due mandati nel cinquantasei
Sessantina nel settantaquattro
E sono anni in cui il gruppo del Partito Comunista nel Consiglio comunale
Annoverata tra le sue presenze nomi e tutti noi conosciamo come già altri Mariani lei Coggiola termico Garavini
Rosarno c'erano gruppi sull'otto Alberto Tomba
C'è un gruppo che poi ha fatto storia della politica storia della città negli anni futuri anni
Altri diranno
Importanza la ricchezza del suo contributo alla vita del Paese alla città
Io vorrei
Approfittare per un ricordo personale in questo negli ultimi anni
Ho avuto l'occasione
Perché mi invitavamo assieme all'interno di un partito purtroppo all'interno del partito
Gli anni fosse che dagli anni ricordarla dividendi
Sofferenza politica maggiore per pongo
E ho conosciuto in questa frequentazione
La generosità di un impegno costante permanente che non aveva in carica in un'azienda riconoscimenti formali
E la gentilezza nei rapporti personali con i compagni con le compagne costante
Assieme alla fermezza delle sue condizioni quindi anche alla capacità di condurre battaglie letture decise
Interno della vita politica del partito ma non solo del TAR
E quindi anche per
Motivi personali io
Vorrei con grande affetto e con
Riconoscenza che mia personale ma
Nella città di Torino mandare qui
Un saluto una Brazzo e trenta la signora e la figlia di trasmettere questo saluto questa ringraziamento questa braccia della città a Ugo
A cui oggi dedichiamo questa zona grazie
I lavori del seminario che ripeto
è stato promosso dalla Università di Torino
Dalla Fondazione
Centro studi per la riforma dello Stato e dalla Fondazione Istituto piemontese Gramsci saranno introdotti
Da Mario trovo tutti presidente del Centro di forma dello Stato
Grazie
Ma bravi parole di presentazione è un po'anche dell'intera
Giornata che è stata
Costruita
Intorno a Roma questa forte personalità
Che con spagnoli ma l'idea è stata dal presidente Violante che insomma tra l'altro
Anche
Ha avuto l'idea
Giudice allargare la
La tematica di questa giornata su tema di grande
Attualità
Ma anche io qualche parola su
Questo e
Forte personalità ma voglio dire
Dal Murri come l'elenco delle testimonianze
Viene fuori una personalità credo molto complessa non
Intanto una presenza intellettuale nella storia
Politica del repubblicana
Direi anche un modello
Di contestare da intellettuale nella politica
Che è appunto qualche cosa su cui
Oggi dobbiamo ancora tornare a
A riflettere a meditare è vero che era in
Una persona che
Rappresentare ha presentato una stagione una stagione nella storia repubblicana quando
Si parla di queste personalità si fa fatica
Ardire Prima Repubblica
Perché
Ci troviamo di fronte a una figura intellettuale che sta
Dentro
La lettera e dentro lo spirito della Costituzione repubblicana
Risulta essere un prodotto di essa
Risulta essere un interprete di essa e anche
In base a questo un riformatore
Spagnoli credo che
Aveva la caratteristica di essere un riformatore di sistema
Del sistema giuridico del sistema politico del sistema amministrativo
A me non è questa
Concretezza della delle riforme che
Non è una cosa semplice da da coltivare da mantenere
Perché aveva allora lui la competenza del giurista poi aveva appunto la
A la concretezza della proposta
Non
No piantava discorsi astratti mandava nel merito dei problemi e incideva appunto sulle sulle pieghe poi degli dei sistemi entro cui appunto
Voleva applicare questa sua capacità diciamo riforma tredici
Direi che Magnani anche
Il prodotto di una storia culturale e di una
Tradizioni civile molto torinese
Di questo bisogna darne atto non è un
Questo è un luogo che
Soprattutto in questa
Materia ha prodotto diciamo eccellenza di
Di presenza di ricerca di punti produzione anche culturale niente direi che spagnoli si è
Formato e agito dentro questo questo conta il resto
Ma delle due formule gramsciana
L'intellettuale organico
E
Allo specialista più politico
Direi che a spagnoli confà più questa seconda
Definizione
La figura di intellettuale organico una figura diciamo
Che ha delle caratteristiche molto particolari il
Point gruppone è un un intellettuale a
Impegnato e mi sono più
Nella
Nella produzione degli scenari politici in anche dell'ENI che delle riforme concrete invece la sua forse era proprio questa di essere
Appunto gramsciana mentre specialista
Più politico perché era questa un po'la sua condizione e quotidiana direi quando appunto
Ha diretto il centro non per la riforma dello Stato
Ha dato appunto un
Un indirizzò ma questo luogo
Che era in fondo da poco
Presente
Ingrao aveva già dato una svolta insomma questo
Alla le tematiche di questo centro insomma ampliando anche il concetto proprio di sistema politico il concetto di Stato
E lui si introduce non ancora più precisamente dentro questa questa svolta e nei tre anni intensi che
Di redigere presiede questo centro lo caratterizza in Cina ma per qualche cosa che poi rimarrà
Anche negli anni successivi
Ma è stato giusto questa giornata allegarla al tema
Appunto intellettuali e partiti politici nella storia
Della Repubblica ripeto è un tema di grande
Attualità intellettuali e politica politica e cultura anche qui insomma entriamo nel luogo in cui
Punto Bobbio
Fin dal suo famoso testo politica e cultura alla grande
Discussione con conto degli atti
Lastre la distinzione tra politica e della cultura e politica e culturale è cioè appunto stiamo dentro appunto una storia
Molto molto intensa in cui
Questo rapporto tra autonomia intellettuale impegno tra leader stai intellettuali venga Hicem antipolitico è stata una frontiera sempre molto critica è sempre difficile da tenere
Con sobrietà ecco capacità con
Con onestà anche noi in questi giorni appunto il come
Sapete uscito
Libro intervista di Asor Rosa su questi temi intitolata appunto il grande silenzio
E si pone il problema insomma della
Del modo come per esempio l'intellettuale non solo nella storia repubblicana ma nella storia unitaria abbia avuto una funzione sempre molto molto forte e che
E si pone il problema quando comincia insomma questa frattura tra
Politica e cultura tra intellettuali politici
E
L'idea ma questo è
Euro tutto da discutere qui in quel passaggio tra
Che si pone per quel passaggio tra fine anni Settanta i primi anni ottanta
E
Dovremmo essere capaci di insomma a distribuire le colpe poi di questa frattura
Sia i ai politici che agli intellettuali ma i primi
Credo hanno
Pensato di poter fare a meno della cultura un certo punto venti
Si è introdotta questa questa pesante posizione perché perché il realismo della politica è diventato pragmatismo
Perché il giorno per giorno insomma invaso insomma un anno all'azione politica la tattica si mangia
La strategia
Importante e più come e dove dire rispetta che cosa
Dire
Che poi in mezzo c'è appunto la decadenza la deriva e la crisi di quella forma
Di organizzazione della politica che è il partito chiaro che
Il rapporto intellettuali
E politici
Non può che avere una mediazione in una forma di organizzazione politica e quindi una forma di partito senza di questo evidentemente il rapporto
Non non esistiamo diventa un altro tipo di rapporto un rapporto reciprocamente strumentale
Nel senso che
Anche gli intellettuali non hanno avuto
Rispetto a questa deriva una moto di reazione
Perché
Spesso si sono adattati chiamata alla condizione
Offrendo diciamo il loro specialismo ma non traducendo l'oppio appunto lui in politica non considerando lo specialismo pubblico per cui poi la
La
La lettura politica dello specialismo parte spetta appunta ad altre persone insomma che appunto che sono i politici oppure
L'intellettualità sia un po'rinchiusa
Anche a volte
Forti vizi accademici
Gli uni contro gli altri spesso
E
C'è un'altra cosa su una polemica
Però io credo che noi quando ragioniamo su queste cose dobbiamo avere uno sguardo molto lucido anche molto
Molto critico spesso vedo che si esce per i Dipartimenti
Sono per andare in piazza
Domande
Nei festival di tutto bandi critiche che ci
Che ci opprimono
Attualmente per concludere insomma la crisi della politica e anche crisi della cultura
Politica
Decadimento della condizione civile
Della politica
Non è tanto nel fatto che oggi si sottolinea di uno scontro su troppo acceso
Non mi spaventa RAI delle di un confronto che è anche
Che scontro tra posizioni diverse la caratteristiche che lo scontro spesso
Sul nulla
E sono l'inessenziale umanamente non viene fuori il confronto sulle grandi questioni anche di storia
Presente di possibile storia futura del Paese direi che la
Anche una personalità come quella di Ugo Spagnoli ci insegna una cosa molto semplice molto netta
Cioè che c'è una fatica intellettuale
Del pensare critico e del pensare criticamente
Anche
Nei confronti
Della propria parte ecco questa fatica intellettuale in consegna punto riprenderla da queste grandi figure
Del di un recente passato e
Se siamo capaci di farlo trasmetterla
Alle nuove generazioni insomma questa capacità ripensare criticamente di pensare
In quanto uomini di cultura anche politicamente
Ecco questo per l'insegnamento
Che riprendiamo da Ugo Spagnoli e gliene siamo grazie
Come è stato intellettuale nella politica
Un'Inter duale che ha avuto
Sempre un ruolo molto forte nella storia d'Italia
Un spagnoli
Intellettuale
Più che organo è un intellettuale specialistico c'è stato detto
Che univa
La sua caratteristica di riformatore del sistema
è una concretezza della proposta
Un intellettuale
Specialistico
Più ancora che una durata organico in un momento in un periodo
Che bisogna storicizzare anche
I tempi in cui ho vissuto spagnoli
Si prospettava il partito come intellettuale collettivo
In questo contesto
L'indirizzo dei
Uno spirito riformatore unito la concretezza della politica
Ci porta quella specializzazione
Che recupera
Il ruolo dell'intellettuale nella storia
è
Presso il Pronto ivi ancora ricordato
Che il prodotto stato uno spagnolo e anche di una storia culturale e di una tradizione civile
Tipicamente prettamente torinese
Anche
Di questa sottolineatura gliene siamo grati
Do la parola Presidente Violante per la relazione introduttiva
Il resoconto stenografico della seduta della Camera dei deputati del quattro febbraio mille novecentottantasei
Riporta il testo di un breve intervento di Ugo Spagnoli
Sulle risorse finanziarie per il varo del nuovo Codice di procedura penale
Si discuteva di emendamento presentato dall'onorevole Spadaccia radicale
E Ugo su invito di Alessandro Natta che presiedeva il Gruppo del Partito Comunista
Dichiarò con la sintesi che gli era abituale il voto favorevole del gruppo comunista non era un intervento rilevante tra un intervento ordinario
Ma il resoconto porta alla fine
Vivissimi prolungati applausi molte congratulazioni
Il capogruppo del Movimento Sociale Italiano Alfredo Pazzaglia un gentiluomo sardo avversario del Partito comunista tanto stremo quanto corretto fu tra i primi ad alzarsi in piedi che ad applaudire
Dopo gli applausi che durano a lungo peserà parole Presidente gli orti persona certamente non corriva né facile alle emozioni
Che rivolgendosi a Spadaccia titolare dell'emendamento disse onorevole Spadaccia il significato di questi applausi non ha bisogno di spiegazioni
E se lei mi consente mi unisco anch'io agli applausi dei colleghi
In genere le dichiarazioni del Presidente della Camera a favore di una determinata posizione non sono gradite all'Aula
Ma il resoconto stenografico porta alla fine dell'intervento del Presidente Iotti vivi applausi
Cosa c'era di così straordinario nell'intervento dico spagnoli
La risposta delle due giorni dopo
Il sei febbraio mille novecentottantasei si tenne la seduta a Camere riunite per la lezione di tre giudici costituzionali
Votarono ottocentododici parlamentari Ugo ebbe a settecento uno voti più dell'ottanta per cento dei consensi
Credo che si tratti di giudice costituzionale il più votato in tutta la storia della Corte
La sua proclamazione venne accolta da vivi generali applausi
Che cosa aveva spinto quei settecento uno parlamentari deputati e senatori a votare Ugo così massicciamente
Che cosa aveva spinto tutti i settori della Camera ad applaudirlo
Che cosa aveva indotto Nilde Iotti a schierarsi così apertamente
Contrariamente a quanto comunemente si ritiene in Parlamento si può meritare la stima dei colleghi e degli avversari
Ma in genere questo accade o quando si ricoprono col merito incarichi di eccezionale rilievo
Oppure quando si veleggia né piccolo cabotaggio evitando gli scogli e le secche e mantenendosi costantemente nella scia del vento che soffia in quel momento
Ugo non rientra in nessuna di queste categorie
Non ha ricoperto incarichi parlamentari di eccezionali divieto
E non ha mai evitato di scogli della politica
Si è sempre impegnato su temi difficile conflittuali e sempre con determinazione e professionale lealtà politica e coraggio intellettuale
Fu correlatore in Aula sul caso Lockheed
Fu protagonista di memorabili battaglie parlamentari in Commissione inquirente
Fu il primo presentatore di un progetto di legge sul divorzio
Si batte a favore dei licenziati per rappresaglia e credo che la vittoria su questo tema sia stata una delle sue maggiori soddisfazioni parlamentare
Si batte dovunque ci fosse un diritto debole da difendere
Un'emancipazione sociale da costruire un sopruso da combattere un metro di democrazia da conquistare
E questo in genere non fa acquisire il consenso degli avversari
Che cosa allora fece maturare un consenso così ampio e così sincero
Insisto su questo aspetto perché consenso dipese da suo modo di essere parlamentare intellettuale
E perché sui principi di vita parlamentare dovrebbero essere trasmessi questa è la mia opinione a chiunque intenda impegnarsi in una responsabilità politica anche perché la politica si insegna periorale in genere non c'è nulla di scritto quindi bene ricordare questi principi
Vi ricordo
E circoli sintetizzarli perché li ha presi io stesso in tempi diversi da suo esempio più che dalle sue parole
Primo principio ciascun parlamentare va rispettato anche chiappare insignificante che a Ronzone chi non riesce ad esprimere un concetto in modo grammaticalmente corretto
Tutti quelli che stanno qui dentro indicava l'Aula con l'aria di esprimere un'opinione non di impartire una lezione tutti quelli che stanno qui dentro dicevo rappresentano migliaia di cittadini che li hanno scelti e vanno rispettati per questo
Rispetto non vuol dire assenza di critica vuol dire critica che rispetta che non offende che va alla sostanza politica dei problemi non alle valutazioni di carattere personale
Secondo principio
In Parlamento non contano i ruoli formali conta quello che fai come ti prepari come rispetti gli altri come esposti consenso nella vita quotidiana delle Commissioni e dell'Aula
Terzo principio
In Parlamento c'è gloria per tutti era la sua espressione preferita
è sbagliato arrabattarsi per conquistare una posizione di maggior rilievo formale
Media impegnarsi per far bene il proprio lavoro
E riconoscimento verrà soprattutto dei cittadini il cui giudizio soltanto conferisce significato al lavoro politico
Quarto principio
Per far bene parlamentare non bisogna dipendere dalla politica bisogna essere liberi anche economicamente e quindi è bene avere una propria professione
Bisogna poter dire no quando non si è d'accordo e bisogna poter andarsene quando come diceva Ugo non ci si diverte più
Quinto principio
Bisogna studiare studiare e studiare
Quando c'era un complicato problema legislativo da risolvere Ugo osservava citando scherzosamente Cicerone qui ci vuole la cupi dalle compiuta in tools
E si metteva a studiare a capofitto coinvolgendo i deputati più giovani e gli esperti esterni che lavoravano con lui per stima personale che spesso prescindeva dall'affinità politica
Sono regole difficili facili i difficile e praticato ogni giorno per ventitré anni di seguito
Proprio questa pratica quotidiana connessa ad una grande attenzione per il nuovo e una profonda umanità ha fatto crescere l'ammirazione la stima universale profonda indiscussa
Di qui Ugo goduto come avvocato come parlamentare come dirigente politico come Presidente del Centro per la riforma dello Stato il primo istituto di un partito politico sui temi del riforme istituzionali
Come giudice costituzionale come docente universitario
Sono queste le ragioni per le quali un gruppo di amici agli ivi colleghi di Ugo ha deciso di proporre una riflessione sulla sua figura intrecciando la con il tema drammaticamente attuale dei rapporti tra partiti politici intellettuali
L'esperienza politiche parlamentari di Ugo ha rappresentato l'esempio di rapporto virtuoso tra politica e cultura
Alcuni dei presenti qui sono stati i suoi colleghi nelle molti pesci nelle tutti epici attività che Ugo svolto
Monti hanno appreso da lui il modo corretto di rapportarsi un partito politico come intellettuali sforzandosi di mantenere questa tipicità
Quando Ugo ha vissuto il proprio impegno parlamentare i grandi partiti non concepiva con se stessi come auto sufficienti e ritenevano essenziale sia pure in forme diverse un rapporto con la cultura
Non solo il PC ma tutte le forze politiche significative avevano rapporti con il mondo intellettuale
Tanto con gli intellettuali generali quelli che riflettono sulle condizioni generali della convivenza sociale quanto con l'Inter pare specialisti coloro che conoscono a fondo una determinata branca del sapere
I primi contribuivano prevalentemente alla lettura dei fenomeni sociali degli indirizzi della società
Gli altri contribuivano prevalentemente a dare soluzioni concrete per problemi concreti
I dirigenti politici manteneva ma se la responsabilità di decidere
Ma tre vano vinto dagli intellettuali generali contributi e la conoscenza della realtà ed agli atti tenuto a rispettare istituite analisi e le valutazioni necessarie per decidere meglio
Non delegava non le soluzioni agli specialisti ma scontavano gli specialisti per decidere quale soluzione prendere
Questo tipo di rapporto per un verso dava respiro alla politica perché metteva a disposizione i dirigenti politici cognizioni che altrimenti sarebbe stato difficile acquisire
Per altro verso dava al lavoro intellettuale l'impegno specialistico un significato generale il senso di un servizio per la Repubblica che faceva uscire gli specialisti dei confini del ceto cui appartenevano
Il rapporto peraltro non fu sempre virtuoso il rapporto tra politici
Intellettuali
Poiché il partito politico è uno strumento per l'esercizio del potere pubblico il rapporto tra intellettuali politica è stato a volte caratterizzata da una certa fascinazione dell'intellettuale per il politico vincente
L'intellettuale affascinato diventa una sorta di sgabello per le ambizioni del politico perché non fornisce la soluzione dopo aver ascoltato gli argomenti ma fornisce argomenti al politico che ha già deciso la soluzione
Alcuni intellettuali di diversi orientamenti politici furono serviti
Il servilismo non era richiesto mera tanto utilizzato quanto disprezzato
Molte critiche vengono oggi e venivano chiede al rapporto tra pc intellettuali
Il modello dell'intellettuale organico ne parlavo adesso con la competenza che tutti riconosciamo il professor pronti
Il modello delle territorio organico è stato letto dagli avversari politici come servilismo dell'intellettuale alle contingenti esigenze della politica
Portano il cervello all'ammasso dicevano gli avversari degli intellettuali vicini al Partito Comunista Italiano
In realtà per intellettuale organico Gramsci intendeva non l'intellettuale che si capisce il proprio lavoro e gli obiettivi del partito politico
Ma l'intellettuale legato proletariato in opposizione lo scrittore tradizionale che la presente valori borghesi
Per Gramsci realtà ogni intellettuale che organicamente legato un gruppo sociale rappresenta sempre magari anche inconsciamente un certo Rizzon per interessi e di valori
Senza per questo pensare necessariamente all'opposizione partitica
Ha scritto recentemente Sanguineti se ci si interroga ad esempio su chi era Alessandro Manzoni si scopre che l'elettorato organico ha un'idea di liberalismo cattolico
Nelle diverse fasi della sua vita pubblica Ugo Spagnoli si è comportato come intellettuale organico questa la mia opinione
Non tanto alla struttura organizzata del partito quanto i padroni virtuosi che il PC difendeva i deboli i loro diritti dei loro emancipazione i perché la difesa di quei diritti e la conquista di quelle emancipazione
Erano parte integrante prevalente di più sui valori ed erano la Regione stessa per la quale Ugo aderì a quel partito
Ugo nella sua vita politica è stato un uomo di forti e sentiti i valori ideali ma non è mai stato un uomo di parte
Questo gli ha consentito anche del giudice costituzionale di continuare nel suo impegno per la costruzione di una società più giusta
Si vede dal contenuto di quelle che Gustavo Zagrebelsky nell'introduzione al volume che raccoglie delle azioni di giustizia costituzionale di Ugo pubblicato nel mille novecentonovantasei quelle che Gustavo ha chiamato le sentenze spagnoli
Sono sentenze che toccano alcuni temi cruciali della democrazia
Il processo penale la parità dei diritti delle donne il diritto del lavoro e della previdenza sociale
L'organizzazione i diritti fondamentali a cominciare dal diritto all'informazione
Credo che la fase nella quale
Ugual dato il meglio di sé come uomo di partito e come intellettuale
Sì è stata quella della Presidenza del Centro per la riforma dello Stato
M'interessa riprendere questa fase mentre altri si tratteranno si esperienze diverse
Perché Salvatore Biasco in un suo bel libro recente Perasso distratte per una sinistra pensante il titolo del libro ha tracciato un quadro e dei centri di ricerca del partito comunista che non corrisponde nulla al centro diretto da Ugo
I centri di ricerca scrive Biasco ebbero la funzione di reclutamento di personalità
E
Facendo fatica inventarsi una committenza che non c'era
Finirò per peccare di H divismo ed essere più attrezzati per la citazione culturale gli scenari interpretativi
E la rappresentanza accademica che come luoghi di preparazione preliminari di materiali e studi utili all'elaborazione di un progetto sostanziato da azioni di governo
Dubito che questa analisi sia vera in generale
Ma certamente non corrisponde all'attività del CRS durante la presidenza di Ugo
Il centro affrontò sotto la sua direzione tutti i temi delle riforme di carattere istituzionale con due specifici indirizzi attuare la Costituzione fornire soluzioni di governo
Se ha pronta a Rocco siti mi assai lontani dalla tradizione comunista la riforma dell'Avvocatura dello Stato e della Corte dei conti
Si costituì anche una cellula comunista sagoma della Corte dei conti se non ricordo male in un ordinamento giudiziario la professione forense la riforma dei servizi di sicurezza i principi e non del nuovo Codice di procedura penale
I anzi molte riforme ancora oggi in vigore nacquero nelle grandi stanze di via quattro novembre come credo ricorderà qui tra poco Pepino Cuturi
Quando si parla di politica e di riforme si oscilla tra due distinte razionalità
Una razionalità politico giuridica che riguarda la forma della Costituzione
E la razionalità economica di governo che riguarda la governance della comunità nazionale
Spesso questi due razionalità viaggiano su binari separati intellettuali prevalentemente sulla prima la forma della Costituzione e politici prevalentemente sulla seconda la governance
Una caratteristica del lavoro di Ugo Spagnoli era la permanente tendenza attendere insieme queste due razionalità
Attraverso una visione realistica dei problemi e delle soluzioni
Il realismo per Ugo non è né primato della ragion politica né inseguimento della contingenza
Niente di Hera per strani o dell'etica della circostanza
Quel modo di agire che lega tutto al momento contingente dimentico della coerenza e dell'affidabilità
Piuttosto il surrealismo lo ha portato a voto rizzare la correttezza delle scelte
L'etica della persuasione
La necessità di convincere come fondamento per la costruzione di una politica della ragionevolezza
Questa forma di realismo ha consentito a Ugo di tenere insieme la rigorosa formazione giuridica la profonda passione civile e il forte impegno ideale
E l'aver appartenuto la Corte non gli impedì di segnalare nelle sue lezioni universitarie il rischio tutto politico
Di una
Iper giurisdizione della vita collettiva
Lei con le sue parole posta sotto la tutela di un gruppo di esperti privi di legittimazione democratica
Mario Guagliani delle interruzione al volume di Ugo sulla giustizia costituzionale sottolinea che nelle sue lezioni universitarie era riuscito a vedere a tenere insieme la non riducibili ITA del diritto alla politica
E la politicità delle leggi come strumenti pratici di soluzione dei problemi della vita collettiva
Questa straordinaria capacità di sintesi tra diritto e politica senza ridurre l'uno all'altra individuando per ciascuno dei due campi una precisa linea di confine
è stata determinata appunto da suo realismo che consisteva in breve nella capacità di temperare la razionalità delle scelte
Il loro corrispondere a un rigoroso modello astratto con la nuora giorni polizza l'esistenza cioè delle condizioni che rendono praticabili quelle scelte
I suoi essere intellettuale e politico trova mi pare la sua corrispondenza più puntuale in quella che Max chiamava l'utopia realistica quella delle impossibilità relative e quelle emancipazione assolute
Che ne oggi di questo tipo di rapporto tra politica intellettuali di questo modello di intellettuale e politico
La domanda non è retorica
Dall'agenda politica ed è tutto scomparsa la riflessione sul ruolo degli intellettuali
I partiti politici hanno smesso di avere relazioni permanenti continuative con registi scrittori poeti giuristi economisti e altre professioni lavoro intellettuale
Con coloro insomma che sono capaci di leggere nella vita presente le tracce di rischi e delle opportunità per il futuro
Questo tipo di rapporti sono stati sostituiti dalle fondazioni politiche
Italianieuropei fare il futuro Magna Charta Nancy luoghi legati all'autorevolezza al prestigio di uno o più personalità politiche ma non alla strategia di un intero partito politico
Le fondazioni per un verso confermo la necessità
Di un rapporto permanente tra politiche intellettuali
E peraltro adesso sono il frutto della scomparsa del partito come soggetto capace di dare a se stesso una funzione storica
Ritrasmettere Hyskaj cittadini significato dell'essere tali di vivere in una comunità e di operare per il suo progresso
Il fenomeno delle fondazioni positivo importante
Per la politiche per la cultura ne parlerò più avanti Gianfranco Fini Marsilio calabresi Massimo D'Alema Mino Martinazzoli si deve forse la necessità di recuperare una relazione che partiti non sono in grado in questo momento né di costruire né di garantire
Per mancanza di un orizzonte strategico l'unico che può garantire un ruolo agli intellettuali
Forse non è mia personale opinione
La rottura del rapporto tra politiche intellettuali e cominciata negli anni del terrorismo
In quel terribile decennio è stato schiacciato il senso stesso del pensare criticamente che proprio della funzione intellettuale
Non avemmo in quegli anni duri la possibilità di essere lungimiranti
Pensare criticamente nei confronti delle condizioni politiche e sociali del Paese
Veniva quasi automaticamente interpretato come schierarsi contro lo Stato qui in quel momento era impegnato in un micidiale scontro per la salvaguardia della democrazia
Posizioni intellettuale del tipo né con lo Stato né con le BR oppure contro questo Stato e controlli BR che sia pure con sfumature diverse in tempi diversi vennero fatte proprie da Sciascia morali ammontare
Furono duramente condannate perché non è scritto non esprimevano quella scelta di campo chi allora appariva ed era necessaria
Non capimmo ad esempio stretti delle contingenze il gesto di Enrico Deaglio direttore di lotta continua ed i suoi collaboratori
Che risposero alle minacce terroristiche pubblicando la lista dei propri orari e dei propri itinerari
I nuovi partiti che emergono agli inizi degli anni Novanta tanto a destra contro sinistra sono prevalentemente legati alla contingenza vivono in
In sole due dimensioni quella del passato e quella del presente
Ignoro la dimensione del futuro non sentono la propria funzione nazionale non costruiscono la storia del Paese
Dal Parlamento sono pressoché scomparsi i filosofi gli storici e sono comparsi invece gli addetti stampa
Se i partiti politici interessa prevalentemente il presente ciò che serve non è il filosofo lo storico che ragiona i tempi lunghi ma qualcuno capace di spendere da dichiarazioni trenta secondi per il telegiornale delle venti
E penso che è scomparsa anche la figura del politico intellettuale specialista come Ugo Spagnoli
Il sistema elettorale che ha soppiantato da elezione dei parlamentari con la loro cooptazione
Ha concentrato un enorme potere nelle mani delle oligarchie dei partiti politici che scelgo discrezionalmente coloro che siederanno in Parlamento
E tranne casi di singole personale autorevolezza chiedono fedeltà più che lealtà ginocchia obbedienti più che pensiero critico
D'altra parte la contrapposizione aprioristica prevalente tra maggioranza e opposizione spegne il ruolo del politico intellettuale che per sua natura è un pontiere tre diversi schieramenti
Ed è strano che dialogo tra maggioranza e opposizione fosse assai più sviluppato all'epoca delle grandi contrapposizioni ideologiche di quanto non sia oggi nell'età cosiddetta poste ideologica
Per ideologia si possono intendere due cose molto diverse tra loro
Ho il credo cieco produttore di servilismo come quelli responsabili di molti dei crimini del Novecento
Oppure il sistema di ideali e di valori che ha consentito per molti decenni alla politica non solo italiana di muoversi in vista di interessi generali e di obiettivi di portata storica
Ebbene che il primo tipo di ideologia sia accaduto
è un male che abbia trascinato con sé anche la parte positiva del conflitto ideologico
In realtà a pensarci bene ma il tema meriterebbe ben altre riflessioni
C'è stato una riconversione dall'ideologia del nemico esterno
Il comunismo il capitalismo alla ideologia del nemico interno l'appartenente alla coalizione del Salaria
Indicato come fonte di di tutti i mali
Ieri non si doveva dialogare con il regime sovietico con gli Stati Uniti a seconda di interlocutore ma si dialogava con l'avversario interno
Oggi il capitalismo accettato il comunismo è crollato ma paradossalmente c'è meno dialogo tra avversari in quanto cedere i tempi della guerra fredda
Oggi sempre più frequentemente l'opinione pubblica scopre la costruzione di nuovi nemici interni l'immigrato il dipendente pubblico fannullone il professore sabotatore l'élite parassitaria
Che costituiscono altrettante cause di visto gli mento dei problemi profondi e di conflitto permanente nella società e nella politica
Alcune fondazioni di contro sono diventati il luogo dove si combatte la strategia del nemico interno incontrandosi tra avversari riconoscendosi reciproca legittimità ascolta endo ed ascoltando gli argomenti dell'altro
Molti partiti inoltre hanno abbandonato il modello del Partito Democratico e hanno mutuato più o meno bene il modello del partito carismatico la cui forza non sono le regole ma il carisma del Capo
Partito che delega al capo il dialogo con i cittadini partito che non tollera al pensiero critico perché quel pensiero può offuscare un crinale il carisma del Capo
In questo clima la volontà di dialogo interpretata molto spesso come l'anti camerale tradimento politico perché diventa legittimazione del nemico interno
Intellettuale e politico che si interroga criticamente su una natura di problemi sui caratteri delle soluzioni
Rimane privo di ruolo perché la critica non è richiesta e l'indipendenza di giudizio non è auspicata
Uto anche il titolo di un recente prezioso libretto di Gian Enrico Rusconi la reinvenzione della Germania uscito in questi giorni
Credo che bisognerebbe reinventare i partiti politici dando loro una nuova dimensione democratica nazionale ed europea
Bisognerebbe chiedere loro di riprendere ad occuparsi dei grandi progetti di dare un senso alla vita della comunità nazionale impegnasse più radicalmente verso il futuro
La costruzione di miti televisivi fondanti lei identità individuali
Sembra aver sostituito i grandi miti fondativi dell'identità nazionale collettiva il Risorgimento e la resistenza
La contestazione delle unità e della solidarietà nazionale il rifugio nel localismo geografico linguistico sono altrettante tant'tappe di un ritiro dalle grandi ombre ambizioni che va frenato ribaltato
Sembra di vedere all'orizzonte la società di massa di più parlato parlava Tocqueville
Vedo una folla innumerevole di uomini simili che uguali schierato aprile che girano su se stessi senza tregua per procurarsi piccoli piaceri volgari con cui si attaccano l'anima
Ciascuno di loro peso da canto e come estraneo al destino di tutti gli altri
I suoi figli ischemici formano per luglio intera specie umana
Quanto al resto dei suoi concittadini lì accanto ma non li vede li tocca ma non li sente
Non esiste che in se stesso e per se stesso e se una famiglia di ieri gli resta pur sempre si può dire di lui CNA non ha più patria
Dovremmo ricordare forse dirigenti politici quello diceva dove fu colta
Chi si applica Troccoli piccole cose diventa incapace delle grandi
Per inventarsi i partiti politici hanno bisogno di riprendere un rapporto continuativo e permanente con gli intellettuali con le donne gli uomini di cultura non per servirsene in occasione delle scadenze elettorali
Ne per esigere un sostegno acritico le proprie posizioni ma per capire il senso di marcia della società e per capire i fermenti le tendenze che corrono sotto la corsa dell'apparenza
Per avere tutte le letture possibili processi sociali per individuare la gerarchia dei problemi e adottare le soluzioni più adeguate
Pensare a riforme legislative come panacea per risolvere i problemi dell'Italia non è sbagliato tutt'altro ma forse non sufficiente
Perché sembra necessaria una riforma morale e una sorta di reinvenzione ideale dell'Italia e degli italiani
Ci sono le forze le disponibilità un po'disperse un po'intimorite dal silenzio che le circonda quello cui si richiama il titolo del libro di Asor Rosa citato raffronti
Queste forze vanno raccolte ascoltate sollecitate aiutati a uscire veri Cinti ristretti dei cicli di appartenenza con un approccio paritario non non egemonico
La politica in definitiva ha bisogno della cultura più di quanto la cultura non abbia bisogno della politica
Una figura come quella di Ugo capace di essere organi quei valori
Non dalle burocrazie ci insegna che il percorso è difficile ma non è impossibile grazie
Saluto Presidente Massimo D'Alema
E l'onorevole avvocato
Martina
Soli per la loro presenza che unitamente al Presidente alla Camera Gianfranco Fini lampo evita la tavola rotonda
La relazione del presidente Violante ci porta
Ormai al cuore del problema
Tema drammaticamente attuale il rapporto tra partiti politici ed enti rituali
Ad un rapporto virtuoso tra politica e cultura si è spesso sostituito
La figura di un intellettuale che non fornisce la soluzione dopo aver ascoltato gli argomenti
Ma fornisce argomenta al politico che ha già deciso la soluzione
Presidente Violante c'è anche un
Chiarito il modello
Di
Intellettuale organico legato ad un gruppo sociale
Un interrato alle
Che deve avere proprio gli strumenti per poter interpretare
La realtà
Due strumenti
Che
Si connotano con due distinte
Razionalità una razionalità politico giuridica
Una razionalità economica di governo
Ma dall'agenda politica è del tutto scomparsa la riflessione sul ruolo degli intellettuali
Il richiamo
Alla funzione storica del partito
è un partito capace di
Trasmetterà i cittadini il significato dell'essere tali
Soltanto
Un partito che adempia questo ruolo
Può aprire un orizzonte strategico e può garantire un ruolo agli intellettuali
Dopo questa
Relazione che ringrazio ancora presenti Violante per la chiarezza la impostazione per seminare del dibattito iniziamo con le testimonianze sulla figura di Ugo Spagnoli
Chiamo l'avvocato io lo phone esponente anche oltre che avvocato dei giuristi democratici
Di illustra la figura di Ugo Spagnoli avvocato
Io sono onorato
E anche un po'emozionato
Di aver avuto l'incarico di ricordare l'attività di avvocato
Lungo di Ugo Spagnoli
Presso quale io ho cominciato a mia pratica professionale
Dico subito che ci vorrebbe un tempo ben più lungo di quello che mi è stato concesso
Per cui faccio solo qualche flash
Però
Volevo innanzitutto dare
Un
Cosimo rievocazione dell'atmosfera che si doveva negli studi legali ondata meno del nostro studio legale in quell'epoca
Perché
A quell'epoca gli studi legali non avevano non c'era la prassi della specializzazione si faceva un po'di tutto civile penale amministrativo e varie materie
Anche nell'ambito dei singoli settori e nello studio spagnoli così come negli altri studi
Si facevano tutte queste questioni di natura varie le più varie
Ugo Spagnoli all'epoca era un avvocato molto conosciuto per tra l'altro era già consigliere comunale quando sono entrato io e lo studio si carrozze caratterizzava come lo studio di sinistra anzi
Uno studio comunista
Questa caratterizzazione
Era percepita piuttosto male nell'ambiente forense quasi un tradimento di una classe di un ceto di una
Di una
Ruolo professionale
Però questo giudizio di disvalore che accompagnava semmai lo studio magari chi ci lavorava dello studio non colpiva stranamente Ugo Spagnoli che invece era molto stimato
Sia dai colleghi sia alborato dei clienti ma veramente veramente apprezzato da tutti
E questo
Ha ragione il presidente Violante
E per le sue doti carisma personale
Per la sua capacità di ironia di
Della sua capacità di ridere
Ma per le sue capacità di ascoltare
Le ragioni alto voi di valutarle di apprezzarla sarà necessario anche mettendo in discussioni le proprie non era un discorso tra sordi era un discorso tra parti uguali che si intendevano e si stimavano reciprocamente
Essi legittimavano
Reciprocamente
Questo però com'era organizzata la vita dello studio
Dove ho detto prima si trattava un po'tutto lo scibile fra Ugo Spagnoli insieme alla collega corretta tolleri
Che poi è diventata giudice
Serviva le questioni penali prevalentemente sostanzialmente
Per quanto riguarda il civile
Sostanze sei viva esclusivamente questioni agraria che in quell'epoca stavano per finire ma a quell'epoca intorno a Mirafiori c'erano ancora le cascine
Dove si sportiva malgrado si coltivava
Cose varie quindi c'erano ancora questi a negare in Torino
Credo che
Mentre invece elenca le altre questioni civili
Delle quali parlerò tra un attimo
Incaricava la in genere il collega avvocato Paolo Pini e lei
Che lavoravamo con voi io sono entrato in quello studio proprio perché portati dall'avvocato Paolo Pini che ho anche ricordato per il periodo innovativo che uscito postumo
E noi ci occupavamo soprattutto di di questioni in materia di locazioni e in materia di diritto del lavoro la cui rilevanza stava crescendo
Poi lei Ugo Spagnoli nel mille novecentosessantatré
è stato eletto
Al Parlamento
La sua presenza in studio è
Né diminuita tantissimo nettamente radicalmente
Però c'è sempre stata una sua spinta non voleva essere informato di quello che succedeva lui distribuiva il lavoro citava il fascicolo e soprattutto ci indicava ci faceva
Dire Gigi diceva
Di fare attenzione a quando
Qualche questione poteva avere risvolti di natura politico o di natura sociale
E allora quando invece venne eletto Parlamento questa spinta non cambio cambiano gli orari semmai ma non cambio queste spinte io ricordo ancora
E vedo tra il pubblico qualcuno che sorride
Le riunioni della domenica pomeriggio
Lo studio si riuniva la domenica pomeriggio tra le ore diciotto e venti ventidue ventitré
Anche le due di mattina e mi ricordo in un'occasione si verificava tutto quello che si era fatto durante la siete Barack
Quello che si sarebbe dovuto fare il giorno dopo era quella UPI da leggo più vento uso
Citata prima da da Violante
Checché si mettevano d'opera su su sollecitazione di Ugo
Io se ripenso a quel tempo e con questo concludo questo punto
La vedo come un un'unica giornata di lavoro interminabile lunghissima faticosa ma allega circolava allegria
In quello studio circolavano idee
Lo dello spoglio arrivavano anche personaggi più vari artisti politici
Perditempo e via dicendo c'era di tutto c'era la battuta c'era lo scherzo c'era c'era c'era
C'era
Un saper crescere insieme
E non
Eravamo a lei e non solo perché eravamo più giovani ma perché
In misura sia pure infinitesimale e sia pure senza nessuna illusione
Di natura illuministica bensì stavamo
Di contribuire nel nostro piccolo a far crescere una società a renderla più giusta
Più dignitosa più libera di quella che avevamo ricevuto forse ci siamo ingannati
Ebbene rito però di questa crescita di queste nostre convinzioni era tutto di Ugo Spagnoli
Ora accantoniamo un attimo
Le reconditi la Puglia ma spera di studio vorrei accennare un attimo alle cause più
Strettamente di valenza politica derivano tratto da trattate da Ugo e
Dallo studio in genere
Perché
Qualche volta
Trattare certe cause metteva il rischio il rapporto di coerenza anche sindacale e politica poteva mettere il rischio con tutto questo che parliamo dell'inizio degli anni Sessanta
Qui
E ricordiamo che li l'epoca e sono i primi anni Sessanta per quanto riguarda le cause penali
Ugo Spagnoli già da prima peraltro assunto la difesa di un grandissimo numero di operai accusati dei soliti reati connessi con
Gli scioperi e blocchi stradali e quindi resistenza a pubblico ufficiale violenza a volte anche sequestro di persona
E allo stesso modo anche la difesa penale di un gran numero di inquilini accusati di occupazione di di mobilia buona occupazione abusiva di case e ricordo per esempio i fatti di via Roma e a che all'epoca era una via
Prettamente occupa abitata da lavoratori
Perché in quegli anni su Torino calavano nuovo o o nascevano comunque grandi in prese e immobiliari che in una situazione di avervi abitazione assolutamente
Deficitaria
Una città che aveva fatto pervenire arrivare qui decine di migliaia di immigrati senso fornire casa senza fornire scuole senza fornire trasporti senza fornire sanità e si vedeva in era una crisi pazzesca che vorremmo cercare di contestualizzare queste cose
Ebbene l'attività svolta alla difesa in difesa di questi lavoratori coinvolti in fatti
Di questo genere veniva svolta Di Pietro sostanzialmente gratuita era un modo di Ugo Spagnoli ma anche del suo studio lo rivendico di schierarsi dalla parte debole della società di aiutare tutti a crescere
E naturalmente però fin qui c'era coerenza
E il problema di vende un po'più difficile per la coerenza politica a partire dal sessantasette quando cominciarono anche a verificarsi le tremila citazioni studentesche in molti l'occupazione di Palazzo campana per esempio
Perché il giudizio sul movimento studentesco perlomeno a Torino nel Veneto nel vecchio PC
Erano a volte sbrigativamente negativi era un'agitazione borghese una convulsione da parte da piccoli borghesi insoddisfatti e assumere la difesa degli studenti
C'era compiere una scelta di autonomia l'autonomia professionale di autonomia intellettuale atti libertà ed indipendenza
Ci Ugo Spagnoli lo ha ha fatto questo lo studio la parte penale dello studio la fece tutto questo
Questa difficoltà poi si è aggravata ancora di più
Quando nel mille novecentosessantotto con i fatti di corso Traiano anch'altrettanti moti popolari altrettanto occupazione eccetera eccetera si avvenne va bene la saldatura tra movimento studentesco movimento operaio
E allora sì che le la situazione era ancora più
Complimenti complicata eppure lo studio non si è mai tirato indietro è sempre stato fatto magari
Con un profilo basso di pubblicità ma con assoluta dedizione alla questione da difendere e e a questo si aggiungevano anche la difesa degli inquilini che
Ecco per quanto riguarda la parte civile dello studio l'attività dello studio lo studio faceva un po'di tutto io ricordo per esempio
Per le questioni chiedevano una rilevanza politica e soprattutto sociale
La difesa di
Uno ha un numero sterminato di inquilini ma interi quartieri soprattutto verso Torino Nord e-mail mi ricordo di interi quartieri abbiamo difeso
Direi c'è ciò ricordo personale che mi è venuto in questi giorni preparando questi questi appunti
Era tale la massa dei verde gli inquilini che difende avevamo che ovviamente non potevamo sentire nei nostri studi no non c'era posto e facciamo le riunioni sapete dove
Una volta in parrocchia e una volta alla Sezione del PC
A eravamo all'inizio metà anni sessanta e senza saperlo almeno appoggia
Messo il in atto un'operazione che serve sarebbe maturata eventualmente molti anni dopo
E allora nessuno parlava di inciuci sia chiaro nessuno si permetterà di inciuci era Barrot male era doveroso era giusto operare in questo modo
Ma naturalmente a
A fianco di questa attività c'è stata poi l'attività delle cause di lavoro la cui importanza stava crescendo nel tempo
E anche qui io ricordo alcuni filoni che non solo lo spoglio spagnoli certa anche altri studi praticavano ma che
Per lui erano proprio per le sue connotazioni politiche sindacali acquistavano un una valenza critica maggiore e venivano lette in modo
Più pesante anche incerte istanze del partito
Per esempio dei primi anni Sessanta
Ancora ancora trovato il contratto dei metalmeccanici che ho io avevo quando ho cominciato l'attività professionale quindi non non parlo di che insomma tanti anni fa certo ma non l'ancora in questa generazione
Che prevedeva che questo contratto dei metalmeccanici ossia la categoria più combattiva più organizzata più importante del sindacato italiano tra FIOM CGIL prevedeva retribuzioni differenziate tra uomo e donna
Tra uomo e donna vecchia ma ma non di poco perché per esempio se il se vi interessa uno ha una un operaio prendeva centonovantasei virgola dieci centesimi all'ora
E una donna ne prendeva centosessantasei ci sono circa un venticinque venti per cento di dire che pulsioni in meno
E poi non solo la discriminazione era
Così il retributivo ma era anche di casta se vogliamo perché per invece le impiegate prendevano lo stesso stipendio degli uomini quindi c'era una doppia discriminazione in queste vicende
Bene queste cose portiere Abate dal sindacato pur sottoscritte dalla CGIL
Il nostro studio è Ugo Spagnoli non non vende alcun dubbio che dovessero essere impugnati i principi costituzionali dicevano altro e altro doveva essere
E naturalmente
E questo portava a qualche qualche poteva portare portò sicuramente ad alcune frizioni con lo stesso sindacato perché evidentemente si contestava qualcosa che il sindacato aveva confermato e aveva ritenuto di di di far passare
Ma
Scegliemmo la Costituzione venne scelta la Costituzione la Costituzione diceva che c'era parità e parità doveva essere
Aggiungo ancora che tutti questi tentativi all'inizio degli anni Sessanta sia di natura penale che è di natura civile non dovrebbero Sempre risposte
Positive da parte della magistratura perché noi oggi pensiamo magistratura come un corpo e forse lo era anche allora un corpo compatto ma di segno di molto posto quindi le risposte soprattutto all'inizio
Una ci rivolgevamo alla magistratura che era solo maschile perché a quell'epoca le donne non avevano ancora accesso alla magistratura
Che abbia non aveva ancora conosciuto la Costituzione o perlomeno non l'aveva ancora messa messa in atto sarebbe cambiato solo a partire da da dagli ultimi anni Sessanta primi anni Settanta
E naturalmente poi si indichi in diritto del lavoro c'è anche altre cose da dire per esempio a quell'epoca non non esistevano norme
Che vietavano il licenziamento se non per giusta causa o giustificato motivo
Ugualmente però cercammo di impugnare quello che si poteva impugnare in materia di licenziamento
Alla adducendo la ingiuriosi TA dei licenziamenti le modalità offensive con cui il lavoratore veniva espulso dalla dal lavoro SIOPE nei successi gli occhi modesti
Ma
Io
E di avvio verso la conclusione di questo ricordo che purtroppo non può essere non può essere più più prolungato dico che e ritengo che
Le esperienze dello studio
Perché Ugo Spagnoli anche se sempre più assorbito dalla
Dalla sua attività di parlamentare debiti di Presidente del cento riforma dello Stato
Tenne sempre aperto lo studio continuo o frequentarlo meno ma
Ha comunque ad avere contatti
Fino a quando divenne il giudice della Corte costituzionale per una ragione che io individuo nel fatto che intendeva vere delle antenne che un riformatore
Se i tagli alle radici del su dei suoi saperi non è più un riformatore qualcosa di astratto ma vuota gira gira senza radici
Io qualche mese fa ho letto un
E mi piace ricordarlo in questa questa sede un libro di Enrico Letta dove si cita la metafora della costruzione di cattedrali
La metafora è questa e ci sono un passante vede passa vicino un cantiere edile vede due muratori che stanno scaricando dei mattoni
E allora chiede al primo di questi lavoratori cosa sta facendo e quello lì risponde sto scaricando dei mattoni
Poi chiede al secondo e richiede e i rilievi quello lì rispondo sotto costruendo una cattedrale
La la
L'attività dell'avvocato consiste nello scrivere atti redigere documenti assistere udienze ascoltare testimoni sentenze è una routine faticosa dalla sicuro e a volte anche noiosa
Ma vista in questa prospettiva equivale al Bureau attore che dice sto scaricando mattoni
Ma se questa attività viene svolta e Ugo Spagnoli la svolta sempre con questo spirito e con questo intendimento se viene svolta in vista di o un disegno più alto quella di dare voci atti no viene ascoltato
Quello di aggiungere un gradino alla Scala di diritti delle opportunità delle persone di difendere anzi è di ampliare i diritti costituzionali questo equivale al Progetto di costruire una cattedrale
E questo è stato la sua concezione di Ugo e io sono orgoglioso di essere qui testimone di quello che ha fatto
Ringrazio rinnova phone per questo affresco che ci ha dato la figura
Di Ugo spagnole come avvocato
Ugo Spagnoli che ho conosciuto come avvocato come collega
Voglio dire che uniscono i suoi ricordi anche
L'impegno sui banchi della difesa non soltanto per i fatti di corso Torreano vino ma ricorso ancora anche quelle di Piazza Statuto
O dalla battaglia del collegio di fare difese era di sostituire a una cultura che si era formato sul testo unico di pubblica sicurezza una cultura che si era formato sulla Carta costituzionale
Fra Inter testimonianze sì giudice costituzionale Ugo Spagnoli renderà testimonianza Cecere lupetto Presidente emerito della Corte costituzionale che prego di accomodarsi al nostro tavolo
Si mette qui
E purtroppo che non mi consenta di stare in piedi
Ma
La tendinite che non mi ha impedito divenire arrendere
La mia testimonianza a Ugo Spagnoli
Purtroppo io ho avuto l'onore di conoscerlo un po'può tardi solo nel mille novecentonovantadue
A un congresso di magistrati che lui da giudice costituzionali autorevolmente brillantemente come sempre presiedeva
Ci presentò
Giuseppe
Veneziano che era uno dei suoi preziose assistenti ed era stato mio uditore in giovane età
E alla sua care memoria oggi all'indimenticabile Pinuccio voglio dedicare questa testimonianza al comune amico grande amico
Essendo è solo una testimonianza perché questo mi è stato richiesto e naturalmente come in tutte le le testimonianze rimane coinvolta anche la persona di che testimonia insieme agli altri colleghi
Con cui abbiamo l'anno lavorato
Non ci siamo conosciute nel novantadue naturalmente nonostante che
Fossimo coetanei ci fossimo laureati nello stesso anno l'anno in cui è entrata in vigore la Costituzione il che
Non mi è sembrato di
Di poco significato perché eccome se fossimo rimasti avvolti nella carta con la lettera maiuscola nella Carta costituzionale voglio dire ne nel tessuto dei suoi principi
Io però
Conoscevo seguivo l'opera e può spagnoli naturalmente
Da molti da molti lustri anche se è nascosto nel
Nell'anonimato diciamo così dalla mia professione di giudice
La professione esercitata molto molto ma molto sobriamente
L'ho seguito sia quando faceva
L'avvocato sia quando facevo il parlamentare sia naturalmente ancora di più mentre faceva il giudice costituzionale
Mi impressiona va questa sua figura
Il gigante Java
Sia fisicamente
Sia
Professionalmente
Sia moralmente anche
Lo ammiravo
Tantissimo era uno dei pochi devo dire
Del partito comunista epoche che ammiravo profondamente
E questa ammirazione
è andata a voi una volta che sono entrato anch'io della Corte costituzionale è andata sempre più diciamo accrescendosi sempre bio accentuando
Ma mano che
Io che provenivo alla magistratura dalla Cassazione in pratica
E
E che ripeto avevo seguito il formarsi della Costituzione votato proprio il
Dell'esame del perito costituzionali o durante le elezioni della
Dell'Assemblea costituente
Acquisiamo questa mia relazione ma mano che l'impegno di fronte alla Corte Costituzionale cominciavo
Diciamo a conoscere funditus veramente la drammatica dei diritti
Dei diritti civili
E soprattutto delle loro generazioni
Nelle varie generazione dei diritti civili a cui
Ugo aveva contribuito prima e continuava
A contribuire
Mentre facevo il giudice costituzionale
Io da giovane
Erano dei diversa matrice culturale naturalmente di nuovo
Naturalmente forse è superfluo naturalmente
Mi ero formato un po'sulle opere di Benedetto Croce
Soprattutto sui degli iscritti sulla libertà
E forse anche per questo
Mi sto prima un pochino devo dire mi stupivo
Un pochino constatare come
Ugo sino a che punto pongo proprio che era appunto di un'altra matrice culturale avesse lucidamente intuito
Che la libertà tema dominante naturalmente della
Dalla storia in genere
E punto centrale del costituzionalismo
Avesse capito dico che
La libertà si inscrive sempre nel particolare contesto storico del momento
In esso
In esso soltanto approvando il proprio senso un senso CAI i nostri tempi
Sia per l'Ulivo sia per me
In Rhode diversa matrice culturale suppone necessariamente la Preare rep pre realizzazione di un'eguaglianza anche sostanziale
Fra i cittadini in grado di esorcizzare la loro in sicurezza sociale e di garantirne la serenità
La serenità io ricordo una espressione di Ernest Young verde la serenità che e il riflesso della libertà
Ugo in Corte non meno che già nel foro in Parlamento era costantemente sostenuto e motivato da una tale radicata consapevolezza
E sicuramente proprio in virtù di essa Lu raggiungeva
Spesso dei risultati imprevedibili imprevedibili all'interno del Consiglio possedeva una dissi ieri un istinto di verità che ci costringeva costantemente alla ricerca
Alla ricerca e anche alla comprensione non puramente simbolica ripeto non puramente simbolica delle però delle parole usata dal costituente
Così da poterne cogliere il significato fra i tanti virtualmente contenute nel testo dalla carta come tutti sappiamo che più si addice se alla
All'attualità
E con la sua oratoria fascinosa proprio trascinante vederli che accendeva le vostre lunga camera di consiglio come sapete se dal suo lungo che si protraggono tutta la giornata per una settimana
Unità naturalmente euro un oratorio non vuota unità una notevole forza argomentativa aveva fatto l'avvocato quindi aveva anche all'arte
Di convincere non di rado riusciva a capovolgere decisioni che dopo il primo giro di discussione sembravano già acquisite
Luigi usciva capovolgerla
Io
Mi dicevano i colleghi provenendo dalla Cassazione allocato quarantatre anni di
Di camere di consiglio in genere
Prevedevo dopo un po'dopo l'inizio dall'escussione prevedevo l'esito
Della
Dal dibattito in corso però collusi non riuscivo mai ampio vederlo perché appunto abbiamo questa capacità di capovolgere siccome lo sapevo non tentavo neanche di prevederlo
E devo dire
Consentitemi detrarre zitta
Sia quando
Ero
Vittorioso vincitore insieme a Luca perché spesso
Votavamo insieme sia quando ero perdente mila allenavo sempre e perché mi è stato rilevato perché era un sicuro sicurissimo
Che col nuovo trionfava sempre il progresso da una parte per la giustizia sociale dall'altra io quindi mena rallegrato
D'altronde
Per quando riguardarmi personalmente
Quei pochi anni di lavoro comune con il nuovo perché
Rimanemmo poco più di due anni insieme Collura andò via
Contribuirono non poco a far capire le prime barriere del sigillo positivismo giuridico nel quale mi ero culturalmente formato
Positivismo giuridico che devo confessare
Nel corso di questa mia lunga
Esperienza giurisdizionale mi aveva offuscato la visione di un diritto giusto da applicare
Di quel delitto come realtà due lati formale e sostanziale voglio dire di cui si discorre magistralmente nel bellissimo libro la legge nella sua giustizia che molti di voi sicuramente hanno letto sicuramente
Dove il doppio nato tra virgolette il doppio lato DNA istituire
Una connessione profonda di complementarietà ed essenzialità tra l'esperienza
Di giustizia d'esperienza giuridica
Come testualmente ho letto testualmente le parole
Dell'autore che l'insigne costituzionalista che dopo neanche un anno
E entrato anche Luino alla Corte costituzionale
Mi riferisco naturalmente allora e per tutti capito a Gustavo Zagrebelsky
Che in vari campi non in tutti i campi né continuo l'opera compari efficace anche se con diverso stile devo aggiungere con diverso stile
Perché Gustavo
Va benissimo allievo di Norberto Bobbio
Preferiva la mediazione diciamo così allo scontro lette niente all'auto qua otto
In sostanza
Favoriva sembra sanno all'esterno nessuno dal quello che leggevo sui giornali e nessuno poteva pensare una cosa simile L'Unità votiva sempre Gustavo
L'evoluzione vanno Salus salutando il no
Lo saluto il tunnel
Va bene
Saluto
Presidente della Camera dei deputati onorevole Gianfranco Fini
Presidente Ruffini Ruperto continua la sua testimonianza e la ringrazio molto saluto anch'io il presidente dalla Camera
Dunque Gustavo al contrario di del gruppo
Favoriva sempre i compromessi chiamavo così compromessi ad alto livello
Mi riferisco perché i compromessi che esserne definiva l'essenza della democrazia intendiamoci ad altissimo livello convinto Gustavo come del resto anche noi che
I confronti essi costituiscono fattore primario del bilanciamento dei valori costituzionalmente tutelati alcun la Corte viene di continuo chiamata
Adesso tornando a lungo
Devo dire che mi piacerebbe molto che qualche giovane ricercatore
Dedicasse un corposo lavoro all'analisi sistematica del contributo che egli ha dato al progresso giurisprudenziale della Corte dico al progresso giù giurisprudenziale dalla porta con le numerose sentenze redatte
Che
Sono precisamente trecentoventisette vero lo accertato in questa occasione
E dal cuore Dallocco insieme io optato una lettura complessiva poco
Ho tratto l'impressione visiva proprio di un grande affresco quasi celebrativo dalla graduale conquista di quel senso delle libertà di cui
Parlavo poco prima
Molte di esse hanno introdotto novità di rilievo nella giurisprudenza della Corte e molte altre hanno consolidato in via definitiva orientamenti che in precedenza che erano appena delineati
Alcune inoltre rivelandosi strumenti
Preziosi indispensabili per un'adeguata tutela dei cittadini significato esemplare quest'ultimo proposito mi sembra che assumano le sentenze cosiddette il principio
Che vennero taluni sempre ostinatamente promosse neanche perfezionate rispetto al passato
Così da consentire ai giudici ordinari amministrativi di rendere giustizia pure nell'assenza pura nell'inerzia o nel ritardo del legislatore voglio dire
Consentivano di coprire intanto nel frattempo Ilva fumo creato pronunciata detta la Toro di costi di incostituzionalità
Basti qui ricordare la notissima decisione
Duecentoquarantatré del novantatré
In tema di indennità integrativa speciale nei trattamenti di fine rapporto
Che
I giudici applicano la sentenza per rendere giustizia nonostante che il legislatore non avesse provveduto
A coprire il tappo mucche avevamo creato noi
Purtroppo
Non mi è consentito io ho cercato di fare nette sono dedicato a questo diciamo a questo convegno cercato di fare un quadro
Complessivo di questa
Come le dicevo spigola nudo abbondantemente in tutta la produzione
Entrerò
Non posso credere ovviamente spero che lo faccia il professor Rocco pro solo Massimo Luciani che
Succederà quindi salto tutto lasciando a disposizione di chi avesse interesse poi
Se poi guidate quattro cinque minuti posso ulteriormente svicolare dal Presidente un po'meglio così così pronti a me Pontina che comprende
Una seconda si regola pura
Una seconda è una seconda spigolatura arresti
Dunque nel nel campo dei diritti sociali che è stato per lui quello di elezione
E dove spicca la sua particolare sensibilità per la condizione delle donne
Mi è sembrato di segnalarvi dover segnalare la sentenza numero cinquecentosessantuno dell'ottantasette quindi un po'dagli inizi da tergo entro nella nell'ottantasei
Concernente una controversia
Che si protraeva da ben quarantatré anni
Sulla richiesta di pensione di guerra
Per una violenza carnale
Patita durante il periodo bellico niente di meno
Vi si legge che in quella fattispecie
Che
Quella in fattispecie cioè questa violenza costituisce la più grave
Tra virgolette violazione del fondamentale diritto alla libertà sessuale
Essendo la Scozia e sua vita uno degli essenziali modi di espressione della persona umana
Vi si precisa il diritto di disporne liberamente
E da inquadrare tra i diritti inviolabili della persona umana garantite dall'articolo due della Costituzione
Oggi sembra scontato nell'ottantasette non sembra affatto scontato
Vedo che mi guardano uno dei
Dei suoi bravissima assistenti naturalmente anche lui ha contribuito alla fattura di questa
Di questa decisione
Meritevole di un cenno ho ritenuto anche tra le tante altre nello stesso campo la sentenza numero ventotto del novantacinque
Io c'ero già allora
Quella che ha permesso il ricongiungimento familiare
Dei figli minori
Con i genitori extracomunitari residenti in Italia anche nel caso di una genitrice casalinga
E non già lavoratrice dipendente
Sulla base della considerazione
Che il rilievo assunto dall'attività lavorativa all'interno dalla famiglia
Non può non comportare la conseguenza
Che tali attività leggo fra virgolette debba essere assimilata alle forme di occupazione
Richieste per l'attivazione dell'istituto del ricongiungimento familiare quindi attività domestica come attività dipendente
In questa
Assai significativa sentenza si rinviene un'altra affermazione di grande rilievo costituzionale
Laddove è scritto che leggo sempre fra virgolette il diritto e dovere di mantenere
Istruire ed educare i figli
E perciò di tenerli con sé
E il diritto dei genitori dei figli minori ad una vita comune nel segno dell'unità della famiglia
Sono diritti fondamentali della persona
E perciò sono riconosciuta ogni uomo in quanto tale sia esso cittadino o straniero
Salto tutto il resto naturalmente per telefono
Saluto salto Salto di pari passo un po'tutto passo al campo dei rapporti di lavoro terreno nel quale Ugo si era lungo già cimentato nel Polo come ha ricordato
Avvocato mi ha preceduto e anche in Parlamento naturalmente
E mi limito a ricordare l'oggetto soltanto delle principali pronunce per cala oggetto e indicativo
Come la tutela del diritto alla salute dei lavoratori dipendenti
Non cito le sentenze e dei medici radiologi la libertà sindacale e la legittimità della PS delle rappresentanze sindacali
Che sono state trattate in tre fondamentali sentenza in una delle quali
Se
Una delle quali è particolarmente importante perché estende l'applicazione del principio di uguaglianza badate nel principio di uguaglianza inteso come parità di trattamento
Alle persone giuridiche e ai soggetti collettivi
La stessa
Autonomia indipendenza estesa dalle persona fisica alle persone
Assai rilevante fu il contributo poi dato da Ugo anche nel campo penale processuale penale e penitenziario un campo nel quale coi
Dopo qualche anno trovo un formidabile successore veramente colto acuto tenace indi nel nostro Guido Neppi
Il valore preminente delle garanzie costituzionali a favore del cittadino di fronte alla legge penale
O dell'imputato nel processo o del condannato nella fase dell'esecuzione si coniuga nelle sentenze sede adatta da Ugo con un forte significato attribuito al principio di legalità
Sia in direzione dall'azione del giudice sia in quella della pubblica accusa dalle parti processuali intendere
Essendo qui impossibile ripeto
Citare sentenze mi limito soltanto
A a ricordare alla sentenza numero trecentoquarantuno del novantaquattro perché vi si legge l'assai rilevante
Precisazione assai rilevante che spetta alla Corte
Anche verificare sotto il profilo della ragionevolezza la proporzionalità tra qualità e quantità della sanzione da una parte e offesa al bene della vita dall'altra un principio veramente rivoluzionario
Chiudo questo brevissima spigolatura ricordando l'apporto dato da Ugo in tema di interpretazione del principio costituzionale del pluralismo in materia radiotelevisiva
La sentenza numero ottocentoventitré dall'ottantotto
Ha tracciato in proposito un solco sul quale se poi inserita anche la sentenza quattrocentoventi dal novantaquattro
Dove dissi vi si legge che il pluralismo in sede nazionale non potrebbe in ogni caso considerarsi realizzato dal concorso tra un polo pubblico un polo privato
Che sia rappresentato con un soggetto unico
O che comunque detenga una posizione
Min ante nel settore privato
Non leggo più nulla però penso che già da questo vie cara mici
I possiate a rendere conto
Del senso di perdita che tutti i colleghi abbiamo avvertito il giorno in cui Ugo lascio la Corte per tornare a Torino nel mille novecentonovantacinque
Tutti
Ma
Io penso più di tutti
L'abbiamo avvertito Mauro Ferri
E io Cesare Ruperto perché Mauro Ferri
Cito Mauro Ferri
Che anzi mi ha pregato di portare il saluto sia alla signora sia a tutti i presenti
Perché Mauro Ferri con Ugo Spagnoli formava un duo formidabile in camera di consiglio una coppia di giudice costituzionale che io
Non tanto scherzosamente nominavo i Dioscuri della libertà
Che era devo dire più gagliarda di quella rappresentazione Marmo Oria
Che c'è sulla piazza del Quirinale su cui affaccia appunto il Palazzo della Consulta
Io avvertì
Un dispiacere norme quando se ne andò che
Devo aggiungere scusatemi se non ce lo dico sulla imito però lievissima menta full edito da una fase
Keliki qualche mese dopo
Pronuncia
In una città in una grande università dove convenimmo tutti i giudici sia quello che eravamo in carica si è quella che eravamo critiche erano imminenti come l'unico
Emeriti
Per assistere alla presentazione degli iscritti non nuove di un giudice che era ancora che in funzione un carissimo amico suo Ennio
Non so se più suo o più o meno
Però anche un suo abituale irriducibile contraddittore in molte camere di consiglio non in tutte però in moltissime camere di consiglio
Per ragioni facilmente intuibili da chi lo conosceva
Io lo conoscevo benissimo dati conoscevo un tanto eminente pensatore giurista davvero uno dei sommi del secondo Novecento
Il quale
Si era bensì liberato già da un pezzo
Da molti vincoli
E pregiudizi diciamo così ne ho quante quotisti sì ma era rimasto purtuttavia fortemente attaccato dalla concezione dell'ordinamento giuridico alla tradizione
Codicistica risalente a Napoleone e a oltre al punto che talvolta dava ad alcuni alcuni non a me
Ad alcuni versi cronica impressione dico erronea impressione
Di spostare dalla Costituzione al Codice civile la ricerca dell'appropriato parametro nello scrutinio di costituzionalità delle norme censurate
Ebbene
Proprio rivolgendosi all'Ulivo nel durante la cena
Che facemmo al quella sera spesso
In tono scherzoso però non tanto scherzoso tra il serio e faceto gli disse
Caro
Caro punti la sospensiva Caramico diciamo
Ho lasciato la porta e con molto dispiacere erano passate pochi mesi
Però
Anche tranquillamente perché lo guardo negli occhi disse perché
Sono fiducioso che in tema di diritti sociali ci sarà accesa coperto attenerti testa
Parole
Troppo lusinghiere per me
Non avrei dovuto dirle però fanno parte di questa mia testimonianza bis mi scuso Servedio del
Nelle quali vidi tra luci e le il ricordo e allora per il recentissimo di tante dispute camerali che mi avevano trovato di sponsor col nuovo
Voi
I nostri rapporti catturarono affettuosi attraverso telefonate
Visite che lo faceva a Roma e soprattutto scritti che ci scambiavamo
Finché è stato possibile dopo solo limitato un po'
A parlare con la signora all'inizio e con altri colleghi che lui
Però l'ho pensato sempre costantemente lo penso con ammirazione
Immutata e con affetto il mutato con grande affetto
E proprio a Luigi consentitemi di dire corse affettuoso rapidissimo
Il mio adesso concludo così
Il mio pensiero proprio questa è stata durante alla calura estiva
Mentre leggevo
Uno uno scritto che
Sul Sole ventiquattro Ore
Aveva
Pubblicato Sergio Luttazzi per i novant'anni di Bianca Guidetti serva
Come voi sapete era l'indimenticato amiatino della Resistenza alla quale lo stesso Ugo ha preso parte sia pure per pochi mesi
Prima quindi
Di iniziare gli studi giuridici di completare anzi gli studi universitari e di abbracciare alla stessa professione forense di leda l'architetti
Con eguale passione
Civile perché chi conosce la Guidetti sa
Assesta passione civile di Ugo
Senza però
Devo aggiungere veder realizzarsi allo stesso modo di lei l'auspicio formulato da Primo levi
Nei diversi dedicati in alcuni anni in anni lontani alla sempre le stesse supera attiva avvocatessa
Adesso non so se ma fino a pochi anni fa era veramente superlativa
Versi
Con i quali
Mi piace concludere questa mia
Modesta
Ma commossa
Testimonianza ecco ora anche il tempo urgeva presso
Che le imprese sono finite
A voi tutti augurio sommesso
E l'autunno sia l'unico vendite
Al contributo di Ugo Spagnoli qual è giudice alla Corte costituzionale
Ne ha data ampia testimonianza il presidente Ruperto
Possiamo
Trarre brevemente e sinteticamente tre caratteristiche fondamentali grande capacità argomentativa servita come riflesso della libertà anzi della ricerca
Segue la relaziona la testimonianza del presidente Roberto
Del vicepresidente emerito dalla Corte consumare
Professore Guido Neppi Modona seguirà immediatamente la tavola rotonda con il Presidente Gianfranco Fini
Presidente Massimo D'Alema e l'onorevole avvocato Mino Martinazzoli coordinatore diretto della stampa Mario Calabresi
Mentre io condivido pienamente questa assicura
Delineata da Mario tronchi
Che da Luciano con Violante di Ugo Spagnoli
Come intellettuale
Politico specialisti
La condivido pienamente e cercherò di di calarla in una
Particolare realtà
Quella
Di Ugo spagnole riformatore
E in particolare
Riformatore
Della giustizia penale
E in questo ruolo
Di riformatore secondo me infatti in maniera
Emblematica
E le funzioni
Del politico
Dell'uomo di cultura nel caso di specie
Del giurista
E queste funzioni sono a loro volta criticate dall'esperienza professionale di cui
Di avvocato
Dalla carica umana di simpatia e di passione civile che ha sempre ispirato le sue iniziative finora tutti hanno insistito giustamente
Bene io voto
La fortuna di
Di seguire
Ugo Spagnoli
Tutte le sue attività nel mondo politico professionale culturale e istituzionale
E di esserne né di esserne grande amico
Bene occasione di questa
Giornate di studio e gli ha consentito di richiamare
Alla memoria
Tra vecchie carte appunti
Conservati purtroppo in grande disordine una stagione eccezionalmente ricca di fermenti riformatori e di realizzazioni legislative
Il periodo che va dai primi anni Settanta all'Aula
Netta diciamo
Degli anni ottanta
Del secolo scorso
Una stagione che ha visto Ugo protagonista di importanti settori
Della giustizia penale cioè dell'ordinamento penitenziario della parte generale del codice
Penale
Beh il processo penale dell'ordinamento
Giudiziario
Ma prima di dire qualcosa dei dei contenuti di questi
Settori
Vorrei cercare di spiegare
Voi l'avete detto in astratto spiegarlo
In concreto il metodo assolutamente eccezionale e irripetibile attraverso cui lungo
Ha raccolto attorno a sé
Ha ispirato e guidato il lavoro di gruppi
Di giuristi
Allora
Giovanissimi soprattutto magistrati ma anche assistenti e docenti universitari avvocati
A Torino e nelle principali inseriti giudiziarie dislocate per l'Italia
A Torino i luoghi in cui ci si incontrava erano di per sé significativi
Catturati Unione culturale
L'Istituto Gramsci quello ancora in via
Cernaia
Abitazioni private molto sovente quella giudiziaria Violante
Bene il glorioso Partito Comunista certamente esisteva
Ma rimaneva nell'ombra non era mai protagonista diretto dei nostri incontri con spagnoli
I miei primi appunto risalgono al mille novecentosettantadue
E vorrei fare i nomi dei torinesi e che ricorrono con maggiore frequenza
Perché in qualche modo io sento di rappresentarli di rappresentarli tutti molti credo che siano qui presenti
Sono messi tutti insieme a prescindere dalle discipline perché poi c'erano i sottogruppi delle singole discipline giuridiche e sono in ordine alfabetico
E sono Giangiulio Ambrosini filo retro Aragona Alberto Bernardi Giancarlo Caselli
Sergio che adroni Salvatore Di Palma Giancarlo Ferrero l'avvocato dello Stato
Vicolo Franco alto chiara che veniva da Genova ma seguiva fra il lavoro qui con noi a Torino
Rettore Viozzi Carlo Federico Grosso Livio Pepino Carlo Perduca
Un uditore giudiziario che poi diventato notaio perno che io ho perso di vista era ascritta molto assiduo le nostre riunioni romano Pettenati Paolo tracciare finora phone
Giorgio
Villani Vladimiro Zagrebelsky naturalmente qui a fianco Luciano
Viola
Contributi assai importanti recarono amo Spini Atelli e Paolo Pini entrambi scomparsi prematuramente
Di Maurizio laudi è stata letta poco fa sua bellissima lettera del ventuno settembre vorrei impegnato soprattutto nei settori della riforma del diritto penale e dell'ordinamento giudiziario
Insieme tra tutti quelli che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui l'ora lo ricordo con affetto e commozione
Bene cinghia di trasmissione di questo gruppo di giuristi e le istituzioni nazionali soprattutto il Parlamento era il centro studi per la riforma dello Stato
Di cui come già sapete spagnoli divenuto presidente succedendo Umberto terrazzini nel mille novecento settantasei
Della struttura del ruolo culturale politico e delle iniziative del centro poi verrà ampiamente
Nel pomeriggio Giuseppe colture
Qui voglio solo ma anticipare che al centro operava attraverso
Gruppi di lavoro regionali convegni e seminari regionali e nazionali che questi intensa attività collettiva
Che era ispirata e condotta da spagnole e documentata anche per i settori disciplinari
Di cui mi occupo da numerose pubblicazioni sono importanti anche per le date
Giustizia penale riforma carceraria in Italia del settantaquattro la riforma dell'ordinamento giudiziario i propri della giustizia del settantasette sono cose che succedono di un anno a convegni o seminari nazionali
Quali garanzie e difesa sociale e pubblico ministero carcere informazione la ricerca sulla giustizia per il centro per la riforma dello stato dell'ottantatré
E poi
Un
Un nodo molto tormentato
Che si è tradotto in due pubblicazioni materiali per una riforma del sistema penale il diritto penale sostanziale dell'ottantaquattro
Dietro c'è una decina d'anni di
Di lavoro di ricerca e poi un ultimo pubblicazioni beni e tecniche di tutela della tutela penale questo è del mille novecento ottantasei
Bene aprendo quei volumi vediamo la presenza importante
Direi essenziale di Ugo
Spagnoli
Dice che il centro studi deve essere l'aggregazione di forze che intendono lavorare concretamente per approfondire la conoscenza per elaborare una soluzione quindi lo sbocco allo sbocco operativo per confrontare idee
Privilegiando gli apparati dello Stato e tra questi l'Amministrazione della giustizia
Priorità è riservata parlo del primo volume all'ordinamento penitenziario perché allora
Era in corso un impegnativo progetto di riforma che poi si tradusse nella legge del mille novecento ore settantacinque il primo settore per la giustizia penale a essere completamente
Riformato
E appunto in relazione a questa riforma dell'ordinamento spagnoli chiari
Credo avrebbe intervento di apertura
Del seminario
Che il processo riformatore doveva essere affrontato in modo organico e cioè in connessione con la riforma del sistema sanzionatorio del processo penale tenendo conto di tutto ciò anche qui tutto ciò che sta a monte del carcere
E altrettanto significativi furono i richiami all'esigenza di organizzare in modo articolato gruppi di studio sull'ordinamento giudiziario e cioè spagnoli ben sapeva
Che era indispensabile per un buon funzionamento del sistema penale era indispensabile un'organizzazione giudiziaria efficiente e rispettosa
Nello stesso tempo dei principi di costituzionale di indipendenza e di autonomia
Allora il lavoro sull'ordinamento penitenziario di frutti nel settantacinque la riforma del Codice penale l'aspettiamo aspettiamo ancora
L'impegno anche spagnole di occuparci dell'ordinamento
Giudiziario vende mantenuto puntualmente a partire dal settantacinque
Prende avvio un lavoro di consultazione di confronto che coinvolge tutte
Le componenti del mondo giudiziario magistrati avvocati docenti universitari
Nel mondo giudiziario e mondo della cultura insomma cancelliere ausiliari diffuso sull'intero territorio nazionale in un appunto del settantasei sono documentati convegni
Regionale interregionale oltre al
Gruppo
Ma al lavoro del gruppo di Torino
Convegni regionale interregionali del Centro studi a Milano Roma Firenze e Perugia pari e Palermo e poi convegni nazionali che poi produssero il volume di cui ho parlato
Di cui ho parlato prima preceduto da una relazione introduttiva
Divide et mi sembra di cinquanta pagine sui temi di fondo allora erano la partecipazione
Popolare all'amministrazione della giustizia la partecipazione dei componenti laici né i consiglieri giudiziari
Responsabilità del giudice tra il ruolo del pubblico ministero reclutamento e formazione professionale di giudici protezione degli incarichi direttivi
Guardasigilli Martinazzoli ricorderà che in questi anni era un po'i temi centrali della riforma dell'ordinamento
E allora
A volte sovrapponendosi Bruno con l'altro si sviluppano
Per oltre un decennio ricerche
Altri settori la riforma del Codice Penale sistema sanzionatorio parte generale e a ritmo più serrato gli interventi
Sulla legge delega per il nuovo Codice di procedura penale quella che venne poi approvata nel mille novecento settantaquattro in occasione di questa discussione parlamentare
Bene le premesse dei lavori del Codice Penale nascono proprio a Torino grazie al professor
Marcello Gallo
Che non è il punto e
Partorite tuttora maestro comune di molti dei giovani giuristi degli anni settanta
Ho trovato punti di incontri con Marcello Gallo sin dalla fine per settantadue sovente insieme a Luciano Violante talvolta anche con Ugo Spagnoli
Si trattava insieme di profili
Specifici di riforma della parte generali profili molto tecnici
Ma la sinergia tra il docente di area democristiana parlo di un parlamentare comunista assumeva evidentemente un chiaro significato politico venti istituzionale
Ricordi questi questi incontri
C'era anche tardi perché il SerT anche Carlo Federico grosso
Gradirei di Marcello Gallo a Torino erano numerosi tanto che alla fine del mille novecentosettantatré venne istituita una commi una sotto con
Per la riforma del codice penale
Una
Di una Commissione ministeriale del Ministero della giustizia viene istituito una sottocommissione a Torino sottogruppo di Torino che si occupava del sistema sanzionatorio e produce un bell'articolato
Queste iniziative non erano solo di Torino a Milano c'erano Alberto ma cugini Giorgio Marinucci Domenico Politano
A Napoli Carlo Fiora Bologna Bricco là con i suoi adire a Macerata Mario Sbriccoli che veniva
Storico del diritto
Ecco
Nel mille novecento settantatré settantaquattro
Durante il periodo in cui è stato Ministro della Giustizia socialista Zagari e capo di gabinetto Adolfo Beria d'Argentine
I rapporti tra il gruppo torinese la Commissione giustizia della Camera il Ministero sono particolarmente intensi grazie appunto i collegamenti parlamentari di Ugo
E alla presenza di magistrati torinesi distaccati presso il gabinetto del Ministero impegnati nelle Commissioni ministeriali
Sì si riuniva presso il TAR Turati di tetto dal maestro nell'ammezzato di Palazzo Carignano piano terreno c'era la sala dell'Unione culturale
Proprio in quei locali nelle settimane in cui la Commissione giustizia della Camera discuteva il disegno di legge delega per il nuovo Codice di procedura quello coi approvato
Con legge tre aprile del settantaquattro
Nacque l'idea per l'udienza preliminare
Quale momento di passaggio di filtro e di controllo giurisdizionale fra la fase allora si chiamava ancora fase
Istruttoria queste sta parole diventato una bestemmia si parla solo delle indagini preliminari superato la fase istruttoria e il dibattimento
Spagnoli presento in Commissione giustizia l'emendamento che avevamo formulato distrutti insieme in quelle riunioni sull'udienza preliminare e l'emendamento viene approvato in Commissione
Da allora l'udienza preliminare ha caratterizzato la seconda legge delega per il Codice quella del mille novecentottantasette e poi il nuovo Codice entrato in vigore nel mille novecentottantanove
E allora voi vedete fu un periodo entusiasmante Grazia spagnoli le proposte discusse
A Torino e degli altri gruppi ad uno sbocco in Parlamento da in sede ministeriale come venne poi costituita la Commissione per la redazione del Codice di cui facevano parte
Alcuni giuristi i torinesi per i giuristi
Allenati diciamo al dibattito e confronto se così si può dire proprio da Ugo spagnoli
E grazie Ugo noi avemmo una visione di istituzioni amiche sia a livello parlamentare che ministeriale
Istituzione con cui si poteva colloquiare e confrontarsi al cui interno si poteva lavorare e collaborare
A prescindere dalla collocazione partitica politica o ideologica questo fu una grande conquista voi l'avete rilevata in altri settori dal punto di vista personale e degli spagnoli
Noi l'abbiamo rilevata su questo specifico terreno giuridico
Il dato più significativo è irripetibile di quella stagione certamente il rapporto che spagnoli riesce instaurare tra quel gruppo di giovani giuristi e la politica
Tra la magistratura da cui proveniva la maggior parte di quei giovani
E il partito comunista
Non vi fu mai alcuna forma o prospettiva di proselitismo né d'altro canto il partito era visto come strumento di potere o di carriera
Anche le riunioni della Commissione giustizia nella sede nazionale del Partito Comunista di via delle Botteghe Oscure erano aperti agli esperti a prescindere da tessere o altre forme di appartenenza
La discussione del confronto avvenivano in assoluta trasparenza
Anche lo scontro
Anche lo scontro
In assoluta trasparenza lo sbocco era esclusivamente istituzionale era di portare i contenuti delle riforme nelle sedi a ciò deputate il Parlamento e le commissioni ministeriali per le riforme
Tant'è vero quanto questo scopo esclusivo che si parlava scherzosamente
Rideva spagnoli
Ma tra quei giovani giuristi degli anni Settanta poche hanno poi svolto attività politica a tempo pieno o hanno avuto esperienze parlamentari
Se questo è vero
Io almeno l'ho vissuto ho vissuto così quel periodo ruolo diritti Ugo
Non posso che concludere con un senso di rimpianto per il passato le devo dirlo di desolazione
Per il presente
Rimpianto perché non è
Non è stato possibile carriere
Qui la testimonianza personale di retta
Dell'ideatore protagonista di quel modello virtuoso
Così come definito
Modello virtuoso di rapporti tra intellettuali e politica in particolare tra giuristi è un partito politico che aveva posto la riforma delle istituzioni e di quelle giudiziarie in primo luogo tra i suoi obiettivi privilegiati
Rimpianto dunque perché non possiamo oggi ricostruire quella stagione
Attraverso il calore umano l'entusiasmo
E la passione civile
Di Ugo Spagnoli
Perché abbiamo sperimentato
Dogliani ed io in
I lunghi anni l'ennesimo studio che non era più uno studio professionale ma uno studio solo
Questo
Desolazione però anche perché quel rapporto virtuoso tra
Un partito politico
Tra i partiti politici e il
Peculiare ceti intellettuale dei giuristi pare ora definitivamente tramontato
Lo ha spiegato molto bene
Luciano Violante quando ha parlato della trasformazione dell'avversario politico il nemico interno indicato come fonti fonte tutti ma
Basti pensare a come si sono cautele maschi
Da entrambe le parti i rapporti tra magistratura
E politica
E come sarebbero oggi improponibile forme di collaborazione su temi giuridici tra magistrati
Partiti o associazioni e fondazioni culturali organicamente collegata a un partito politico
C'è poi un magistrato venisse sorpreso entro nel portone della sede di un partito politico
La sua foto verrebbe piazzati in prima pagina come prova di presunti servizi che il magistrato ha già reso o si prepara renderebbe esponente di quel partito
Nella stagione
Di buona fede di trasparenza forse anche di ingenuità nei rapporti tra politica
E cultura giuridica
è finita
Ma ricordo
Di quel modello Bikila attuato
Potrà aiutare i nostri discendenti a riproporre in tempi
Più propizia nell'immediato
La presenza a questa
Giornata di studio
Do un'alta carica istituzionale
Presidente
Della Camera
Ci lascia sperare che
Quei tempi non siano poi per i tempi di un ritorno
Ha un rapporto virtuoso tra politica per cultura non siano poi
Così lontani
Può
Ugo Spagnoli riformatore
Pubblicazione ricerche
Capacità di aggregazione
Il gruppo torinese
Il richiamo accomuna maestro Marcello Gallo
I giovani Carlo Federico Grosso Guido Neppi Luciano Violante
Uno snodo fondamentale richiamato che mi piace
Sottolinearlo
La udienza preliminare come snodo strategico
Abbiano processo accusatorio
Ma abbiamo avuto anche la prova di che cosa
Come la elaborazione per bene e la capacità propositiva al Parlamento
Possono
Ricomporre
Coltura
E politica
Il rapporto virtuoso di cui parlava Luciano volante tra cultura politica
Dopo l'analisi
Disperante liquido
Possiamo chiuderla con le sue stesse parole e questo rapporto possa essere riproposto non soltanto in termini nuovi
Mare comparando proprio quella virtuosità
Da cultura politica
Premessa per una politica dalla cultura
La cultura dalla politica
Sospendiamo le testimonianze dal dare inizio alla tavola rotonda
Moderatore
Letto dalla stampa dottor Mario calabrese
Invito
Alla tavolo dalla Presidenza del Presidente Gianfranco Fini Presidente alla Camera dei deputati
Il presidente Massimo D'Alema
L'onorevole avvocato Mino Martinazzoli mattine Martinazzoli
Cordella come dicevo
Il dottor Mario Calabresi
Io proporci di
Io
Buongiorno
Questa tavola rotonda
Una tavola rotonda che ha
Il titolo
Del rapporto
Tra gli intellettuali la politica
Potrebbe essere una tavola rotonda di dieci anni fa a vent'anni fa trent'anni fa
Ma in molti altri momenti potrebbe
Apparire come
Un esercizio retorico accademico
Mi sembra che invece oggi
Una tavola rotonda con un titolo così
Nasce possa avere un significato molto legato al presente all'attualità
Intendo che la discussione
Sulle
Possibilità e sui luoghi del dibattito dell'elaborazione politica
E del confronto e forse uno dei temi più vivi e fertili che ci sia oggi sulla scena politica
I protagonisti di questo dibattito
Ne sono
Attori di questo
E a me
Penso che possa essere interessante
Comprendere come in passato l'elaborazione politica
Avveniva all'interno dei partiti
è tradizionalmente e come oggi quale sia oggi la funzione invece delle fondazioni
Io in questo partirei
Dal da Mino Martinazzoli
Per chiedere a lui che ha vissuto
La stagione la democrazia cristiana al passato al Partito Popolare
Come
Secondo le quali possono essere oggi luoghi dell'elaborazione intellettuale in politica qual è lo spazio
Se c'è ancora spazio
Non sono competente ed intellettuale intende
E la politica la guardo ormai da una lontananza quasi irrecuperabile
Sarò sbrigativo una mia partecipazione pesata con l'atto
Ci sono venuto volentieri per ascoltare
Gli amici e D'Alema e fiumi e perfino verrà ascoltato prima
Ma c'è un uso volentieri anche per
Un tributo di amicizia nei confronti di uno spagnolo
Luciano Violante la sua relazione
Revocato Ugo Spagnoli
Come un politico colto come un intellettuale e politico con uno che realizzava appunto una relazione
Non incoerente fra l'agire politico e la speculazione contrattuale
Credo di convenire
Vorrei farlo ricordando
Une piloti
Ormai remoto nel tempo
Che al massimo occuperà una nota a piè di pagina qualche volta con tutto
Che riguarda il processo della Lockheed
Ugo Spagnoli
Insieme all'intelligenza ed è uno dei vice Presidente dalla Commissione inquirente
E lo competizione del pilota anche perché
Tale diritto in questi giorni che siamo così smemorati
Che persino un prodotto dall'Avvocatura dello Stato
Per affermare una incompatibilità tra
Responsabilità politica
E condizione l'imputato perseguito indagato
Si è evocato l'episodio
Di Giovanni leone limbo totalmente sballato
Ricordo andarono in questo modo
Chi è alla prima seduta
Dal Parlamento in seduta comune
Intervenne Marco Pannella
E sugli richiedevamo capire che
Giovanni leone che verrà al centro di questo scandalo
Aldo Moro mi chiamo e mi spiego
Che non potevo nei giornali uscito l'indomani senza una risposta alla provocazione di Spagna
Io chiamai
Che sui tetti e spagnole
E gli chiesi se potevamo respingere queste tre misure assolutamente infondate anche a nome di tutta la Commissione
Questo è il segno che volevo sottolineare
C'è la possibilità da parte di qualcuno di farne un vita non vantaggio politico
Intendiamo discutibile perché eravamo in una fase in cui
Di rapporto tra avvocati cristiana preso comunista non era più un rapporto conflittuale tant'è che preso comunista credo certe verrà sul Governo retto da
Ma quello che è certo è
Che voi spagnoli non ebbi nessuna esitazione nel dirle che era d'accordo che io parlassi del nome tutti loro e così accade
Eccoli spiegammo Marco Pannella che i cattivi pensieri privati non potevano mai diventare delle proprie di un processo che fu tutti i soci
In questo senso appunto l'intellettuale io
Nonostante tutte le ragioni violente ma all'estero
Non so se lui ha recuperato quelle tre righe
Che riguardano l'idea
Di Sanguineti
Secondo la quale è stato ben dovessero Bertazzoni intellettuale organico
Del liberalismo cattolico
Non sono neanche sicuro che siano queste le opinioni Sanguineti
Ho il timore che
Chi è l'opinione di Sanguineti un po'corrette da violente
Perché per la verità
Una certa cultura guarda quella cosa lì di un altro modo
Penso a uno dei poli vent'anni fa di Franco Cordero la fabbrica la peste
In quel gol vero identità che abbandoni normalità attuale del settore Tripodi per reale
La componente dell'organico del fondamentalismo cattolico
Sbagliando
Perché invece ragione Violante
Scusate Manzoni è un signore
Che concludendo ecco introduzione
Alle sue osservazioni sulla morale cattolica scrive esattamente così
Può capitare a un uomo
Il compito di parlare per la verità
Non mai quello di farla trionfare e secondo me è tutta qui direi dal didascalica avrebbe suggerirci il tema dell'autonomia dell'intellettuale
Non dell'indifferenza o intellettuale
L'ente attuale di Prezzolini
Dagli apporti
Quelli che non l'avevano
Che sono troppo spesso quelli che verranno aperti
Perché il problema che abbiamo davanti anche oggi
Ma queste esigenze appunto di recuperare
In un tempo più difficoltà politica
Chi Società intellettuale assolutamente
Scale polarità alzata l'idea appunto di ritrovare questo rapporto tra una politica di Telefonica tra politica e l'intelligenza la politica la cultura
Senza di che
Certamente la politica non guarda lontano ancora Manzoni
Ricordate la pazienza un Ferrante
Bis non Ferrante che vanno a Policoro sciocco che ci pensiamo perché l'apporto di peste non avendo del circo aperti grazie detto sostanza
Non sarà più l'ARPA demando un'edizione
La storia senza la politica
Come una guida che cambia
Senza guardare se indietro qualcuno dal settore
Maggiori della politica sono in contrasto niente come uno che cammina senza guida e credo che oggi uno dei grandi temi che riguardano
E la politica e la speculazione intellettuale riguardi questa capacità di lunghezza del pensiero
Questa evocazione
Dà la possibilità veniamo futuro
Leggevo riguardo lontano e concludo su questo
Ma non sono disperato sono anche preoccupato se l'Iraq
Almeno trenta quaranta anni fa peggio tra le due guerre parente scrivere
Un opuscolo si chiama
Cristianesimo e democrazia
In una riga dei cieli dramma delle democrazie moderne
E che non sono ancora riusciti a realizzare la democrazia
Oggi la tendenza e la difficoltà la tentazione
è evidente che le cose vanno più gravi nel senso che hanno anche rinunciato all'idea
Che l'utopia democratica possa liberarsi nella storia su questo credito
Che il rapporto tra politica e cultura deve tornare ad essere determinante alla grande attenzione
Alla capacità di memoria dire futuro
Lo dico
Vedo qui lo potrà dovete che riguarda noi dall'altra piccola
E modesta partecipazione ad una grande tradizione
Prima in questi giorni
Un bel
Pubblicato dall'Istituto Sturzo
L'epistolario
Tutto Salvemini
L'anno due intellettuali antifascisti e il sud ci stimavano
Avevo una zona di incomunicabilità che ve lo ricordo a tutti e due non faticavano
Pesta Benigni al massimo era possibile immaginare una Democrazia Cristiana ma il razzismo immaginabile una democrazia e cattolica
Tant'è che per reti per estorsione debbano travolgente peso intenzioni città
Distruggerlo strumento e si è arrabbiata perché gli spiega perché lui un cattolico non centralista
Bene nella prefazione di questo volume cioè
Una lettera
Più aperto matti
Gli oneri di natura del popolo virtuoso che se ne va in Castello more poco più che a quarant'anni
Teorica a Parigi
Che era stato allievo di Salvemini
E anche in questo guardi Richard dei minimi disse questa polemica sull'impossibilità per un cattolico di essere partecipe l'idea di
Dimensione democratica del Paese
E dovrebbe Donati risponde Salvemini che lui invece e insieme
Cittadino
O meglio italiano e cattolico
E che non saprebbe pensare i due aggettivi disgiunti l'uno dall'altro che cosa voglio dire
Che per quel che riguarda il contributo che anche noi potremo stare ancora
Con le giovani richiesta primo suscitare dobbiamo sempre ricordare che i cattolici in questo Paese ha raccontato su qualcosa
Non quando ci sono pensati come rappresentante dell'Italia cattoliche ma come rappresentante dei cattolici in Italia in questo senso io credo
Che non imperscrutabile la possibilità di un futuro più benigno tutto sommato
Anch'io prima del derby
Anche io per ettaro tracciati per deduzioni
Tre portato anche io illuminare questo
Autunno dalla politica
Che poi è rientrato con lentezza infinite
Tecnicamente ci dice Addio come difendersi
Di Cardarelli ma pensano a livello invece alla possibilità di qualcosa che va avanti e non è che è possibile recuperare
Ho letto ho letto in questi giorni
Ho ricordato prima pronte
Per la lunga conversazione si pone tra signori
Altro posto proprio sul rapporto intellettuale e politica
è una lettura interessante anche perché secondo me dà conto insieme
Del limiti
Delle pittorica dei tradimenti dell'ente attualità
Ah mi colpiva
La pagina fino
Che corrisponde anche un po'col mio stato d'animo
Chi non è un'uscita e consumatori
Infondate
Ma è quello che avverto quello che percepisce
Verranno stanno perdendo giorno e-mail guardi
Nuove generazioni si affacceranno alla ribalta la politica italiana
E guardando le cose come per la prima volta
Tutto sommato se gradiamo ai grandi passati fatte dal nostro paese le cose andarono accolti
La stagione della Costituente la fecero certo anche i vecchi arnesi terremo casi è più facile ma l'appello soprattutto più giovani molti passi attraverso la Resistenza che vedevano le cose per la democrazia come per la prima volta
In un'ora ma tutti
In un alloggio costruttivo
Io credo in queste ore e anche per questo brutto qui rendono omaggio amicizie con un risparmio grazie
Darei la parola Massimo D'Alema il tema mi sembra
L'ampliamento introdotta senza
Beh a ruota libera dopo arrivano le domande a dopo le risposte verranno le domande è questo che si usa così sì o no ma infatti
è un approccio da intellettuale non dal giornalista di restauro
Le rende onore
Ma io credo che
Si non il nostro non è il compito delle testimonianze anche se naturalmente
Ricordare Ugo Spagnoli per me significa ricordare come dire un amico di famiglia nel senso che
Mio padre condivise con lui vent'anni più di vent'anni di vita parlamentare e certamente
Una una grande amicizia una grande affinità
E qualche ricordo personale c'è anche diciamo persino sul piano professionale perché
Ricordo che quando
In Cappai come accadde a molti della mia generazione di rigore nella giustizia
Si trattava di una stazione ferroviaria occupata incendiata scontri con la polizia insomma
Una serie di reati piuttosto serio Corte d'Assise rubati avrebbe voluto che spagnoli che non potete perché era pieno di impegni
Assumesse l'incarico
E alla fine ci rivolgemmo a Carlo Smuraglia
Certo in ogni
Un'ottima scelta PATI suggerirei di fiancate Raimondo Ricci
Un Consiglio professionale fondamentale perché Carlo fece un'arringa straordinaria sull'alto valore morale e civile delle lotte studentesche
Che false a tutti gli imputati riconoscimento di una attenuante
Mentre Raimondo Ricci sostenne che non c'è la prova certa della mia presenza io fui assolto diciamo è
Quelli
Mi resi conto anche del valore per la competenza oltre che
Del grande valore dell'impegno civile degli intellettuali serve
Ma al di là di questo
Di questo episodio persona
Che testimonia dell'impegno di quel gruppo di di giuristi diciamo anche appunto del loro impegno professionale
Nel momento in cui le lotte studentesche o giovanili non di rado finivano di fronte
Alle Corti
Di giustizia
Noi siamo chiamati diciamo qui a parlare
Del tema del rapporto fra intellettuali e politica oggi in un clima reso mesto da questo senso di nostalgici da questo
Da questo contrasto tra
Un'epoca d'Oro e la desolazione del presente io
Cercherò
Io sono in un'età nella quale
Si potrebbe anche cedere questo sentimento avendo cominciato molto giovane avendo vissuto un grafico non breve della storia della Prima Repubblica
Ma la politica
L'esercizio
Della politica
è incompatibile
Con questo sentimento
Credo che forse l'insegnamento di quella generazione innanzitutto che cedere a questo sentimento è colpa grave
Alla quale
Chi partecipa alla lotta politica non può indù
In fondo tecnica del politico è ben riassunta da Max Weber quando dice andare avanti nonostante tutto
Io credo che
Insomma se noi
Qualora ho letto
Ho ascoltato ma avevo letto e un po'riflettuto sull'introduzione di Luciano Violante
Che è successo una parola che non
Che non
Che non che non mi piaciuta diciamo
Quando a conclusione
Della sua introduzione dice Ugo fu fedele ai valori non alla burocrazia
Una delle ragioni del rapporto fra intellettuali politica fu proprio nel fatto che allora non c'era una burocrazia c'era una classe dirigente
In grado di misurarsi con le forze intellettuali
In grado di
Coinvolge
In grado di sostenere il dibattito anche quando il dibattito diventava
Un dibattito vero
Non soltanto il rinvio recepimento delle competenze
è difficile immaginare una figura come Ugo Spagnoli ed è difficile immaginare
Per tutti quegli intellettuali che entrano in rapporto con la politica in quel tempo
Difficile ricostruire questo rapporto senza considerare
Che dall'altra parte
C'era una classe dirigente
Che era in grado di
Capire il valore del contributo intellettuale e di misurarsi connesso
Una seconda osservazione vorrei fare prima di dire qualcosa sui tempi nostri
Io credo che bisogna
Guardare con serietà alla crisi di questo rapporto non soltanto dal lato innegabile della crisi dei partiti
C'è anche una crisi della cultura italiana
E in particolare una distacco della cultura italiana
Rispetto al grande tema del destino del nostro Paese
Non c'è soltanto la crisi della politica
Suo impoverimento
Il dissolvimento dei partiti la sostituzione ai grandi partiti popolari chi aveva una struttura culturale forte con partiti carismatici personale non ci sono soltanto i fenomeni deteriori
Che sono stati qui rievocati
C'è anche
Proprio a partire dagli anni ottanta
Una crisi della cultura Italia
E in particolare il come dire una
Caduta della capacità
Delle forze intellettuali fondamentali del Paese che naturalmente non significa che non ci sono tantissimi casi di intellettuali di valore che hanno dato un grande contributo ma
Io mi riferisco
Ecco la cultura italiana
Qualcosa che
Non è soltanto legato all'impegno di singoli intellettuali
Insomma quella partecipazione della cultura italiana al progresso
Delle grandi componenti della cultura italiana
Che ha caratterizzato il dopoguerra
Anzi direi dal
Dall'esperienza dell'antifascismo insomma fino alla fine degli anni settanta non sono soltanto gli anni di Ugo sono anche gli anni in cui si esaurisce diciamo la spinta propulsiva della Prima Repubblica se vogliamo usare questa espressione
Si esaurisce la capacità di di quel sistema politico insomma di di interpretare le esigenze di sviluppo di crescita del Paese
Da quel momento in poi si apre anche un varco tra la cultura italiana che
Il destino dell'Italia
Viene meno quella è stata revocata con una bellissima parola quell'all'edilizia
Di chi
Si sentiva parte
Di una speranza di migliorare il Paese
Una parte del mondo intellettuale ripiega
Nelle sue specializzazioni con grandissimo rispetto delle specializzazioni sia
Ma
Quando
Il rifugio nelle specializzazioni diventa anche un modo di distaccarsi
Dalla vita civile e sociale nel suo insieme lo specialismo estremo diciamo diventa appunto una forma di
Separatezza degli intellettuali una parte del mondo intellettuale viene coltivando sempre di più
Quel senso di distacco dal Paese
No
Quel Prezzolini ISMU anche di sinistra
Nel senso di dire va bene ma insomma non c'è niente da fare russa
Ho un certo cosmopolitismo
Di chi appunto si pensa cittadino del mondo anche perché oramai
Si vive il suo essere cittadino italiano concetto disincanto
Insomma a mio giudizio
Quei questa crisi
Che io considero
Diciamo una questione
Fondamentale
Mia convinzione è che se non si riallaccia un rapporto
Tra
Il mondo intellettuale soprattutto la nuova generazione degli intellettuali
E
La politica le istituzioni
E non si rimettono in movimento energie profonde in
Intorno al tema del futuro dell'Italia sono stati poi i partiti i partiti
Io sono convinto che reinventare impartiti è uno dei compiti ma forse siamo di fronte a qualcosa di più il più basso
Si tratta di capire
In quale direzione questa lunga e confusa transizione italiana deve indirizzarsi
Come completare un'opera di riorganizzazione delle istituzioni come ripensare
Lo spazio dell'Italia in un mondo che sta
Tumultuosa amente cambiando
Il che è un una grande opera di cultura oltre che di politica in tutti campi voglio dire dalla cultura
Tecnico-scientifica dare innovazione produttiva alla cultura giuridica
Alla cultura storico filosofiche
Noi
Non abbiamo una percezione
Esatta di qual è il momento che il nostro Paese sta vivendo o no noi siamo stati tutto questo dopoguerra la quinta la sesta potenza industriale del mondo
Il mondo è cresciuto ma tutto sommato il gruppo dei Paesi occidentali più ricchi ha detenuto la gran parte della ricchezza il che ci ha assicurato una posizione
Economica politica di prima
No siamo membri del G sette
Adesso
Sia aperto un periodo tumultuoso nel quale l'Italia in quindici anni diventerà ventesimo
Ecco questo è dopo sessant'anni questo è il la fotografia un po'rozza di quello che sta succedendo
Noi stiamo dentro un processo tumultuoso di riorganizzazione del mondo in cui si tratta di capire che posto questo Paese
Riuscirà ad occupa
Ecco
Questo tema è totalmente fuori dal dibattito
Politico ma anche dal dibattito intellettuale
La politica moderna
Senza tornare a quel tipo di rapporto tra intellettuali e politiche intellettuali organici anche il mondo cattolico aveva i suoi intellettuali organici una forma diversa rispetto al pc insomma
Lo si può capire la Democrazia Cristiana senza
Quei centri di cultura
Di elaborazione quelle grandi riviste quelle grandi scuole che
Ecco eccetto è difficile pensare che si possa tornare a un rapporto di questo tipo ma io faccio un esempio di un sistema politico completamente diverso dal nostro e dove certamente non c'è
Gli Stati Uniti d'America
E dove ci sono partiti
Che non hanno nulla a che vedere con la tradizione dei grandi partiti europei l'Italia
Ma accidenti in questi anni il dibattito
Tra le forze intellettuali sul destino dell'America su
Insomma non del
Il conflitto tra il pensiero neoconservatore il pensiero democratico è stato un confronto intellettuale di altissimo livello chi è impegnato tutte le forze culturali fondamentali di quel Paese
Non si può capire la politica né conservatrice senza andare a vedere saggi
Studiosi dei filosofi dei pensatori del dei politologi che hanno ispirato questo ed altro e dall'altra parte il pensiero democratico
Quindi
Voglio dire non non è vero che il rapporto tra intellettuali e politica ha necessariamente bisogno di quel tipo di partito sa cui probabilmente difficilmente si può tornare
Ma
Certamente ha bisogno di un Paese
Che abbiamo una classe
Cioè
Politica e intellettuale vorrei aggiungere con amiche imprenditoriali
Che sia in grado come dire di dare corpo ad una riflessione ad un confronto
Sulle grandi questioni che riguardano il futuro del Paese
Oggi questo nel nostro Paese ma
Vorrei dire non ma proprio da ultimo diciamo anche l'informazione tende a
Banalizzare altri c'è un imbarbarimento del dibattito pubblico
A me è capitato ieri di partecipare ad un convegno
Con uomo politico del centrodestra
L'onorevole Casini abbiamo parlato di alcuni problemi di tempo
Della politica estera italiana
Alla luce della tragedia afgana
Abbiamo parlato di come affrontare il tema dell'immigrazione
Abbiamo suggerito alcune proposte anche di carattere legislativo
Ebbene oggi
Non c'è un solo articolo dove si riporti solo conclude in conto
Di quello che è stato discusso in classe
Si è scatenata un'aggressione barbarica da parte di chi ha detto è un inciucio
Perché la politica produce risse e quindi è censurabile perché produce risse
Se andiamo a produce inciuci e quindi è censurabile perché produce inciuci
Evidenti io capisco che se queste la raffigurazione pubblica
Mentre ogni contenuto con un'idea ogni proposta e rigorosamente espunto
E considerata come una non notizia diciamo e comunque fuori dai
Dai confini diciamo del dibattito pubblico è chiaro che
Se il dibattito pubblico viene
Forzosamente ridotto a questo e tutto ciò che non sta dentro questo schema viene espunto
Diventa difficile
Noi per esempio in quanto
Gianfranco Fini per parte sua io per parte mia avvertendo questa esigenza ci siamo sforzati di dare dignità a istituzioni che mantenga ancora
Un rapporto tra ricerca
I
Impegno politico
Io
Non voglio ora voglio dire sotto finché luce è stato letto questa fondazione esiste da undici anni
Adesso è apparso
è apparso che fosse stata creata mese scorso per dar fastidio a questo a quel segretario del mio partito
Se noi produciamo un libro come abbiamo fatto in questi giorni
Sul lavoro
Che contiene il contributo di di
Intellettuali grande diventi sociologiche studiosi
Il
Un bellissimo saggio di Berta sulla fa applicato Boeri eccetera
Questo non è una notizia
Questo è totalmente cancellato spunto è un fatto fastidioso
Solo se nella conferenza stampa si fa una battuta contro qualcuno
Si può avere la speranza di avere un titolo
Ma uno sforzo di elaborazione discussione di confronto di
La determinazione anche di sedi
Nelle quali
Fermo restando la differenza delle posizioni
Non si rinuncia al dialogo con l'altra parte
Io ho fatto un convegno recentemente siccome dicono che
Dialogo confini ma questo naturalmente questo fa notizia perché nasconde chissà quali torbidi disegni politici diciamo ma io sono al di sopra di ogni sospetto che dialoga con tutti fatto
Miti Ministro Sacconi
Divagazioni sette mettono a confronto con un gruppo di intellettuali del centrosinistra per discutere dei guai
Deve fare i seminari con noi cerchiamo con tutti i confronti quelli con cui
Diciamo
è possibile dialogare il senso che esistono basi almeno linguistiche comuni non sono in un numero infinito diciamo però noi facciamo una ricerca
Molto aperta senza nessuna barriera ideologica diciamo
Non non non
Discutiamo con tutti sulla base di un rigoroso e direi anche generoso criterio meritocratico
Quindi non di opinione
Ma questo tipo di attività è
Che io considero preziose
Perché
Getta le basi dice acquascooter funzionamento virtuoso del sistema politico nel suo rapporto con la società eccetera e
A mio giudizio
è del tutto marginale rispetto ad una tendenza
Alla semplificazione e alla imbarbarimento del dibattito pubblico
L'ultima cosa
Che dico che però e importante riguarda i partiti
Ripeto i partiti
Io credo che noi non torneremo ad a vere diciamo i modelli del rapporto tra ricerca forze intellettuali partiti sono molto diverso nel mondo
Si vada al modello tedesco delle grandi fondazioni che sono parte integrante dei partiti politici anzi ne sono come dire il retroterra di di elaborazione anche luoghi di formazione della classe dirigente
Che hanno un carattere pubblico sono finanziati dallo Stato eccetera
All'esperienza francese dei club che sono
Che non fanno capo i partiti ma singole personalità un poco in Italia all'esperienza americana diciamo della organizzazione di istituzioni culturali di diarrea
E
Che non fanno capo direttamente ai partiti ma che certamente nera rappresenta un retroterra di elaborazione
Ci sono esperienze molto diverse
Io non credo che noi torneremo ad a vere e le istituzioni gli istituti culturali dei partiti
Dobbiamo
Accettare un certo pluralismo ma il problema secondo me
E questo riguarda davvero il funzionamento dei partiti e se
I partiti sanno guarda
Questo sforzo di elaborazione
In modo attento e sanno farsi tramite di queste ditte
Questo avviene molto casualmente
E a mio giudizio in una maniera del tutto insufficiente
Cioè specie qualche caso felice leggiamo fatto un convegno Farefuturo Italianieuropei l'anno scorso sul federalismo
Costo chiuso eccetera un convegno serio
Alla vigilia della discussione parlamentare
Sulla legge delega sul federalismo fiscale
Io potrei dire che alcuni dei contenuti di quel convegno sordo
Hanno concorso a migliorare la legge delega non non lo abbiamo detto perché se se ne fossero accorti non avrebbero
Ma
Di nascosto
è possibile anche far filtrare
Inascoltato perché è chiaro che se ne accorgono è la prova dell'inciucio dimentico oggetti possibile
Ci sono anche esempi positivi
Ma tutto sommato secondo me
E
Libè
La
Lo sforzo di ricerca eccetera
Solo raramente riesce a filtrare del prodotto e questo
Secondo me è un punto da un punto delicato perché naturalmente
Gli intellettuali possono anche accettare di non avere onori
Un fondo oggi diventare parlamentare considerato un onore molto meno che nel passato
Ma c'è una cosa che gli intellettuali non possono accettare e cioè
E diciamo che il loro impegno non se
Nulla facce non abbia un'interlocuzione non abbia nessuna
Capacità
Di incidenti e poi sui processi legislativi sulle scelte politiche allora io credo che questo è il grande problema diventa
Non è tanto quello di tornare a pensare di avere degli intellettuali organici è quello di guardare ai centri di elaborazione che ci sono
E di valorizzarne il lavoro non in termini retorici ma nella capacità di trarre da quell'impegno di ricerca contenuti che arricchiscono e qualificano la decisione politica
E questo circuito che bisogna rafforzare
Ed è
Da questo punto di vista per esempio io sono interessato al congresso del mio partito
Non solo
Come milita
Ma anche come Presidente di una fondazione culturale
Perché spero
Che si apra un nuovo ciclo nel quale si prenda coscienza che costruire un grande partito nuovo è in primo luogo un'opera di cultura
E non di scrittura assai discutibile di Statuto
Perché se si apre un processo di di questo tipo io credo c'è spazio c'è più spazio per tutti e anche più senso il lavoro fatto chiuso perché vincono i tracciati grazie
Dare la parola al Presidente Fini
Desidero innanzitutto ringraziare la Presidente Violante per l'invito
L'ho accolto di buon grado innanzitutto per alla a qualità del dibattito che non per il mio intervento ma per il prestigio di Martinazzoli di D'Alema
Certamente
Avrebbe caratterizzato questa tavola rotonda
E anche perché
Una tavola rotonda sul rapporto tra politici e intellettuali occasione di un convegno per ricordare una figura come spagnoli è certamente una buona occasione per ribadire
Che
Non soltanto è doveroso ricercare tutte le modalità con cui
Coniugare impegno culturale impegno politico
Ma
Proprio come ricorda soprattutto a chi hanno avuto modo di conoscerlo la figura di spagnoli è possibile
Certo è
E riprendo anch'io qualcuna delle suggestioni di Martinazzoli di D'Alema che bisogna partire da un dato di fatto
Banale
Ma che spesso come le cose banali va ribadito
Non tornerà mai più il tempo antico bello o brutto che sia stato bello brutto che sia nel giudizio e coloro che all'epoca erano giovani speranzosi oggi sono maturi i signori
Non tornerà più perché è cambiato radicalmente tutto
Non soltanto dentro di noi ma fuori di noi
Molte delle cose che adesso D'Alema corrispondono ad un dato di fatto
Non tornerà più perché
I partiti
Che rimangono pur sempre
Elementi essenziali di una democrazia
Non gli unici soggetti di una democrazia ma elementi se mi essenziali di una democrazia
Inevitabilmente saranno sempre di più lontani
Da quella
Connotazione più o meno ideologica
Che i partiti hanno avuto
Nel secolo scorso
Nell'epoca
Dell'impegno politico
In molti casi
Totalizzante
Non possiamo
Dire secondo verità in mille circostanze ci troviamo in una fase post-ideologica
E poi non essere conseguenti continuare ad immaginare in qualche modo che il partito politico abbia una sua Weltanschauung una sua
Presunzione di superiorità o presunzione di essere migliore rispetto ad altri partiti se non si parte da questo dato di fatto si rischia in qualche modo di essere
Vittime di una nostalgica esteri
Ed è certo che
Presidente Violante lo dice molto bene nella sua relazione dobbiamo pensare al rapporto tra
La politica fatta anche attraverso i partiti e il mondo della cultura
Dobbiamo pensare a quel rapporto per
Verificare come
Si può creare un momento di
Di sintesi
Di lavoro per un obiettivo comune partendo però da ruoli che sono diversi
A tale riguardo
Io credo che la prima valutazione da fare sia relativa
A ciò che nel passato i partiti ideologici chiedevano al mondo della cultura
Non voglio ovviamente aprire un dibattito sul ruolo dei cosiddetti intellettuali organici soprattutto il rapporto che
Una parte consistente della cultura italiana aveva con la sinistra con il Partito comunista
Mi limito ad una considerazione di altra natura
L'intellettuale era organico ad un partito
Non necessariamente al Partito Comunista
D'Alema ha detto una cosa vera ricordando che c'erano intellettuali organici anche alle dieci
Nell'ambito della destra per mille ragioni storiche era assai più difficile trovare queste figure di riferimento anche se c'erano meno morti in meno ben due
Durevoli forse ma c'erano ma in cosa consisteva essere
Il loro essere organici consisteva nella natura ideologica del partito
Era organico quell'intellettuale che in qualche modo era garante della ortodossia
Oggi io credo che il rapporto tra
La politica e il mondo culturale
Debba basarsi su una
Precondizione
Per molti aspetti opposta
Io credo che oggi la politica quella vera quella con la P maiuscola quella che in qualche modo si pone il problema
Dell'immediato futuro del nostro essere comunità nazionale nell'epoca della globalizzazione quindi non la politica intesa solo
Come gestione dell'Amministrazione peraltro nobile difficile impegno certamente non la politica intesa come propaganda ma questa politica non più ideologica ma
Cosciente della
Importanza della sfida che è in atto
Che rapporto deve avere con il mondo della cultura esattamente l'opposto rispetto a quello del passato non chiedere di essere garante dell'ortodossia ma di essere in qualche modo portatore di interessi
Io credo che oggi la politica debba chiedere al mondo culturale non la conferma di certezze ma semmai debba chiedere
La diffusione di dubbi
Perché nulla
In qualche modo è
Predeterminato rispetto all'evoluzione della società italiana ed europea
Sono convinto di questa considerazione anche ragione
Di quel che già è stato detto
Partiti posti biologici partitiche inevitabilmente saranno molto diversi da come li abbiamo conosciuti tanti anni fa
Non avranno più
Scuole di partito Istituti culturali di riferimento la figura dell'intellettuale organico non ha più ragion d'essere appartiene al secolo scorso
Dovranno al contrario sempre di più cercare di respirare con Paul Moni che sono quelli rappresentati dalle fondazioni
Qual è il dato saliente della fondazione
Rispetto
All'Istituto di cultura del partito ideologico del passato il dato saliente della Fondazione innanzitutto
Nell'assoluta libertà di ricerca nell'assoluta libertà di confronto
Nel dovere che una fondazione ADI confrontarsi con l'altro perché perché questa è una delle conseguenze positive dell'epoca post-ideologica
Proprio Presidente Violante e all'epoca non fu facile dirlo pose la distinzione che doveva essere uno degli elementi qualificanti della nuova fase politica italiana la distinzione tra l'avversario il nemico
Il nemico e colpiti uccide Ortu uccidi l'avversario è colui che poi batterò batti sempre all'interno di regole che sono le medesime di valori che sono condivisi
Vogliamo dire che ci eravamo forse un po'illusi che questo percorso virtuoso determinasse poi
Una
Sollecita fuoriuscita dalla transizione certa comunque che le fondazioni si muovono
Con quest'ottica un con questo approccio il confronto
Nell'ambito di
Alcuni valori che
Dovrebbero essere valori ampiamente condivisi e qui anche perché siamo un po'entrambi vittime di questa sorta di
Lettura distorta
Sono d'accordo con D'Alema quando dice
I valori condivisi non sono
La spasmodica ricerca di un accordicchio di un compromesso di un inciucio
L'universalità dei valori connessi alla dignità della persona umana valori la nostra Costituzione tutto quello che in qualche modo
In mille altre circostanze
In tanti altri Paesi viene dato per acquisito e che da noi al contrario continua ad affermarsi con difficoltà
Quindi
Primo punto di partenza se vogliamo ricreare un rapporto tra la politica e il mondo della cultura dobbiamo essere coscienti del fatto che alla cultura la politica non può chiedere di garantire un'ortodossia semmai deve chiedere di mettere il sale nella minestra
Di di di porre l'accento su quelle questioni che magari non vengono ancora percepite
Da una politica che a volte pigra
Perché si verificano e secondo me è un fatto positivo delle convergenze
Almeno per quel che riguarda le analisi per quel che riguarda gli studi tra fondazioni diverso
Perché alcune questioni che sono immediatamente dinanzi a noi
Sono sostanzialmente neutre
E avranno delle risposte di tipo politico di un segno dell'altro in ragione della capacità che avrà la politica di elaborare
Delle risposte
Ragionando in questo modo
Vengono meno anche tutta una serie di stereotipi o se volete di
Collocazioni in qualche modo obbligate fino a una trentina d'anni fa
A cosa penso penso alla distinzione allo stereotipo che c'era tali intellettuale
Che in qualche modo doveva prefigurare una sorta di Città del Sole per Quinci inviava
Gli anni
Scaldava i cuori e il politico che al contrario doveva
Cimentarsi con
Il governo del quotidiano
Non è più così
Non non deve più essere così perché il problema della politica oggi
Ecco perché è essenziale riallacciare il dialogo con quella cultura che in qualche modo redigente che guarda un po'al di là della punta del naso curare la politica oggi è proprio quello di
Mettere il paese nella condizione
Non dico di vincere le sfide interesserebbe molto
Ma di affrontarle coscienti del fatto che sono sfide drammaticamente nuove o se volete su questioni antiche che si riproducono in forma nuova
E
Sarebbe per davvero profondamente mio Penon capire
Che
L'Italia dei prossimi dieci quindici anni sarà in un modo o nell'altro in ragione delle risposte che cominceremo a dare come ceto politico oggi
Da questo punto di vista io credo che
Il ruolo che possono avere
Quegli spiriti liberi che
In qualche modo sono l'espressione di una
Dimensione culturale sia di grande di grande rilievo
Cerco di rendere ancor più chiaramente questo concetto ve l'immaginate oggi in tempi di oggi
La matematica
Sul tradimento dei chierici
Banda anni trenta
Perché la figura dell'intellettuale in quegli anni perché accusato di tradimento perché la figura dell'intellettuale in quegli anni era in qualche modo la figura di chi
Attraverso l'impegno culturale prefigurava
Una sorta di palingenesi la creazione dell'uomo nuovo della Società finalmente redenta
Da tutti quelli che erano i civilisti
Oggi i signori
Chi si mi per fortuna pensano che sia la condizione in cui ci troviamo tutti tutti quelli che Cannes occhi per vedere tutti quelli che guardano al di là delle questioncine del proprio cortile tutti destra centro sinistra tutti sono coscienti che le sfide un'altra
Perché
Fase post-ideologica globalizzazione e non sono soltanto titoli di convegni poi sono fenomeni epocali che hanno delle conseguenze quotidiana
E allora
Senza dilungarmi oltre
è indispensabile ricreare un rapporto tra politica e mondo culturale
Partendo però da un
Dato che può apparire un paradosso è che per certi aspetti secondo me
Porterebbe a correggere il titolo
Io sono convinto che oggi una buona politica
E una cultura intesa in senso
Moderno quindi non garanti di un'ortodossia non organica di una Weltanschauung ma
Sensibile capace di GTT prevedere di capire dei fermenti che ci sono nella società oggi il rapporto
Tra questa politica questa cultura sia molto meno lontano di quel che può apparire
Certo non ci sono più sicure come quello del secolo scorso
E tra l'altro anche qui nel secolo scorso ci sono state figure
In quella grande stagione culturale del Novecento italiano molto
Problematiche
Trasmigrazione intanto campo culturale all'altro
Oggi io credo che
Il mondo culturale possa interloquire con il mondo politico
Nell'ambito di quella che dovrebbe essere una normale dialettica cioè non vedo
Il confronto tra
Due modi diversi di concepire la società
Men che meno come ho detto prima la necessità della cultura di garantire la corretta visione di una parte politica sui temi della società
Vedo una sorta di dialettica
Un po'come forse era all'interno dei partiti della cosiddetta Prima Repubblica
Una dialettica
Che partiva dalla condivisione di una certa identità ecco forse mi illudo spero di no
Ma credo che oggi si è possibile se
Da politico di mente si alza un po'rispetto alla mera gestione dell'esistente e se il mondo culturale
Su questa ragione D'Alema tende in qualche modo a vederlo voi non si può chiedere un impegno a fine a se stesso tende a veder accolte alcune suggestioni
è che io penso che non sia poi un'impresa impossibile per riuscire
A dar vita ad una nuova sintesi
Preparando
Alcuni appunti per questa tavola rotonda
Mi sono imbattuto
In una delle tante querelle che entusiasma alla quando eravamo un po'più giovani
Credo che soprattutto in una città come la vostra è una platea come questa
Ricordare
L'impegno politico che l'impegno culturale dell'intellettuale mito il mito di Sartre
Mi sono imbattuto in una
Beh l'affermazione secondo me di Airone non a caso era
In termini culturali l'anti Sarca
Eravamo su sponde diverse ovviamente sessantotto settanta ricordo che a Parigi gli studenti dicevano meglio avere torto con Sartre che ragione con Aron ovviamente dell'ASP la cultura politica
Cui potevo fa riferimento io la pensava in modo diverso meglio per ragione con Aron che torto con Sartre e cosa dice Paroli diceva e chiudo così
Perché secondo me è la fotografia un po'della situazione attuale
Nessuno si offenda
Sartre appartiene alla storia di ieri Aron forse un po'più attuale su questo suo impegno politico degli intellettuali diceva
Non può esserci liberale chi crede in un legame forte tra la decisione politica e la verità
Rita ovviamente affermata dall'ortodossia se esistesse questo legame forte tra la decisione politica e la verità non avrebbero senso nella democrazia nei liberalismo
è un po'la cultura del dubbio e siccome viviamo momenti estremamente complessi e nessuno può avere la presunzione di comprendere quello che è dinanzi a noi
Forse se
Il dubbio l'inquietudine l'ansia di capire del mondo culturale vivifica la politica e se lo fa attraverso le fondazioni che male c'è B forse
Non c'è ragione di essere poi al cento per cento pessimisti evidente che dipenderà come sempre
Da coloro che sono i protagonisti quotidiane mondo della cultura il mondo della politica e quindi
Per certi aspetti dipende anche in minima parte un po'da quel che faremo noi grazie
Io volevo
Chiedere a voi prendendo spunto
Ricollegandomi appunto quello che vedo presente aveva
Anche all'onorevole D'Alema
Presidente signor D'Alema
Si è parlato per esempio del modello americano dei delinquenti intende dei centri di elaborazione intellettuale del dibattito che c'è stato in questi anni
E c'è un punto che
Si è visto sia nell'Amministrazione Bush sia con la vasta e l'Amministrazione Obama che quello che molti di questi pensatoio hanno creato di queste fondazioni hanno creato sono diventati parte dei programmi di governo
E naturalmente senza destare scandalo interi pezzi di queste fondazioni sono andati nell'amministrazione per esempio la politica estera
Di là dei Clinton o a ha preso interi pezzi di queste
Fondazioni però vi chiedo non è inutile e non è solo da parte dei giornali ma
è molto anche da parte
Del mondo politico
Le vostre fondazioni come altre fondazioni che sono andato stanno nascendo sono viste con sospetto cioè c'è un
Un modo di pensare in Italia
Lei lo diceva prima in cui sostanzialmente si pensa che la Fondazione siccome si sta fuori e siccome codici al Presidente Fini
è portatrice di dubbi e di dialettica perché se non portasse se non inserisse dubbi francamente non non non se ne capirebbe l'esistenza
Però è visto come un luogo fosse collaborare diceva di inciucio però sostanzialmente un nel soprattutto le ultime settimane ha visto come un luogo di cospirazione
E dove si dibatte si tende a pensare che si cospira in
Allora io volevo capire questo voi pensate che sia uno solo semplicemente un momento di fase acuta
Di scontro e che quindi
Nel futuro si potrà vedere anche da voi un modello
Di tipo americano in cui invece le fondazioni dalle fondazioni ma in modo libero si possono prendere
Personale politico e pezzi di programmi di di governo oppure pensate che questo
Percorsi sono sia possibile in Italia
Io forse facciamolo lei e poi appunto Fini dopo
Ma insomma io credo che esso non bisogna neanche esagerare perché
Io constato che molti intellettuali il valore malgrado queste raffigurazioni pubbliche
E forse anche perché
Direi
Questo tipo di narrazione pubblica è considerata per quello che è
Dagli intellettuali
Perché
Mi astengo dal dire come va considerata perché siamo in un luogo
Esclude l'uso di parole non convenienti diciamo
Da tutto questo ha scarsa influenza cioè io
Misuro che poi
Quando le persone sono chiamati a discutere a dare un contributo eccetera abbiamo fatto un convegno più di un anno fa sul destino della democrazia italiana
Sulle riforme che sono necessarie
Chi ha visto convergere quattordici istituzioni culturali diverse
Treni ex Presidente della Corte costituzionale ci abbiamo messo in campo un'idea del futuro della democrazia in Italia nessuno si è spaventato qualcuno ha scritto che era una cospirazione ma
Siamo sufficientemente adulti per considerare le cretinate cretina siamo e non esserne e non esserne influenzati sociale
Il problema è ripeto come questi iniziative riescono poi ad influenzare il corso della decisione pubblica
E a riattivare quel confronto al di fuori di ogni ortodossi diciamo vivamente lettera in questo caso pensiero giuridico e
Riforme elettorali e costituzionali di cui c'è assolutamente bisogno per non cadere nell'improvvisazione nello strumentalismo nel farsi le leggi diciamo sulla base di convenienze transitorie con i risultati
Che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti cioè che noi abbiamo
Che la transizione istituzionale italiana non si è completata
E ha prodotto alcune aberrazioni che secondo me dovrebbero essere rimosse già abbiamo in seguito il mito dell'elezione diretta del Governo col risultato che l'abbiamo persino presso il potere di eleggere il Parlamento
Che forse significa che bisogna un po'ricominciare da capo essere tornare a riflettere sui fondamenti ecco
E questo è un grande tema italiano su cui politiche cultura dovrebbero discutere
Con
Coraggio con spirito intendiamoci questo abbaglio non è stato soltanto una scelta della politica anche una parte del mondo intellettuale lo ha fortemente sostenuto
Ci sono stati anche in questo caso il mondo culturale si è diviso
Torniamo non è soltanto un problema di competente i cattivi politici intellettuali buoni diciamo insomma in questo caso ci sono stati anche i cattivi maestri ma insomma a mio giudizio
Torniamo ad aprire con un grande dibattito pubblico su questo non
Per fare un esempio ecco
Io credo che
Senza cedere
All'imbarbarimento non bisogna avere paura
è chiaro che c'è una rischia di imbarbarimento del dibattito pubblico insomma c'è
C'è chi considera il bipolarismo uno scontro barbarico anche
Anche perché questo questo modo di concependo preserva posizioni di potere non è soltanto un fatto non bisogna avere paura
Bisogna andare avanti
Nel confronto nella ricerca di soluzioni nella ricerca di soluzioni condivise
Questo tipo di bipolarismo
Ha dato sino ad oggi i risultati troppo modesti per il Paese
Non basta l'alternarsi della classe dirigente
Bisogna vedere quali sono i risultati di questi Governi hanno dato al Paese sono risultati modesti
Le grandi riforme che erano necessarie non ci sono fatte
O si sono fatte solo in parte
Il Paese quando il mondo cresce l'Italia cresce di meno
Quando il mondo cade l'Italia cade di più vuol dire che c'è qualcosa che non funzione
Quindi è evidente che bisogna riattivare un dibattito pubblico che rompa certe barriere certi schemi che non sia intimorito da dal
Dalle grida squadristi richiede diciamo non
E che rimetta a fuoco i grandi problemi del Paese e su questo gli atti di un confronto tra la politica la cultura la società
Io credo che da questo nasce anche una classe dirigente
Io quando sono andato recapitano andare al Governo che sono portato sempre un pezzo delle del questa mia fondazione letizia che è stato anche un luogo di informazione civil servant scheletrica dal devo dire insomma Piercarlo Padoan adesso il vice Segretario dell'OCSE ecco per dire un intellettuale
Che
Un Marta Dassù parlo di più giova
Certo che una fondazione culturale anche un luogo di informazione di classe dirigente
E come giustamente lei ha ricordato americano cambia Amministrazione America i meccanismi sono anche
Diversi perché l'arbitrio del presidente consente di di nominare diciamo
Una norma è stata
Da noi gli equilibri politici sono
Da noi è diverso il processo di formazione diciamo annunceremo dove non si capisce la politica estera
Di questa Amministrazione se uno non ha seguito in questi anni le polemiche i libri la
La battaglia culturali e della cultura democratica contro il pensiero neoconservatore non so dal mio amico Joseph Nye Rizzoli il concetto di soft power tutto questo è il retroterra culturale
Delle scelte che oggi fa Barack Obama
Ripeto in un Paese dove non c'è un rapporto organico poi tra intellettuali e politica ma c'è un rapporto di di passione di partecipazione di diritti
Io non credo adesso senza saltare troppo il modello americano anche perché però io penso che noi abbiamo assolutamente bisogno
Di tornare ad avere forze intellettuali
Che stanno in campo
E che si misurano sui grandi problemi del Paese
Questo non significa diciamo che uno poi non possa anche nutrire indignazione per
Ma insomma non bisogna
In questo senso anche in questi giorni anche qui provocando come dire una dibattito totalmente strumentale e distorto quando io dico una grande forza riformista non può
Nutrirsi di antiberlusconismo naturalmente non voglio dire che non bisogna criticare il Governo come immediatamente mi è stato
Seriosa mente replicato lo dico senza avere pazienza nella vita io dico un'altra cosa dico che
Il programma fondamentale di una grande forza riformista
Deve contenere le grandi risposte ai problemi del Paese insomma non il messaggio non può essere
Per quanto possa essere motivato diciamo semplicemente l'avversione a un certo stile a un certo modo di governare il Paese un certo stile personale
Perché tutto sommato
Poi
La vera forza del Governo
Sta proprio nel fatto
Che anche chi non ha più fiducia in esso guarda da questa parte dice sì mali che cosa c'è
E se qui c'è solo l'antiberlusconismo ho paura che il Governo continui ad essere forte tutta qui la mia preoccupazione diciamo diciamo per la quale sono stato immediatamente richiama ecco
Quindi io non sono da questo punto di vista io credo che
Insomma proprio perché siamo in una
Estremamente difficile ecco
Nella quale in qualche modo tutti siamo chiamati a prenderci le nostre responsabilità
E forse anche perché siamo in un momento in cui una certa fase della così tumultuosa un po'caotica di trasformazione del nostro sistema democratico arrivava
Arriviamo ad un Bilancio no
Siamo vicini ad un bilancio di questo quindi c'è
E siamo messi di fronte al problema di come
Sì rafforza invece una fase nuova più avanzata della democrazia italiana forse anche perché
Nostro un Paese che dà il meglio di sé nelle emergenze diciamo
Io non sono privo di fiducia del fatto che sia possibile tornare ad avere un grande appassionato dibattito pubblico sui grandi problemi vendita
Come rimettere in movimento l'economia
Come riorganizzare il rapporto fra cultura e società
Come
Riassestare le istituzioni democratiche
Rimettendo al centro diciamo il funzionamento della democrazia diciamo ha prevalso una cultura funzionali Istica per cui sembra che sono problema possa il Governo la stabilità per forza dei Governi
Questo era anche in parte comprensibile secondo me tutto questo però ha finito per indebolire sistema democratico
Cioè intorno a questi grandi nodi poi
Il dibattito tra cultura società e politica
Deve dare i suoi frutti io io credo che
Oggi se questo sia possibile fare
Vedo che c'è
In in fondo nei diversi schieramenti
Una parte che è consapevole di questo che non significa che dobbiamo fare degli inciuci insieme
Salvo l'impegno comune e ad un dibattito pubblico più civile
E produttivo di risposte per il Paese senza lasciarsi intimorire
Sottoposto alla domanda di di di Calabresi
Io non so se le fondazioni in Italia
Avranno nel prossimo futuro ruolo analogo a quello che hanno le fondazioni statunitensi perché
è una banalità ma
Si tratta di
Due realtà profondamente diverse
Ma non
La realtà delle fondazioni
Il modo con cui gli Stati Uniti hanno costruito la loro democrazia
E il modo con cui le istituzioni statunitense rispondono i problemi della società americana d'Italia da questo punto di vista
Non so se più avanti più indietro e davvero oggettivamente in una condizione molto diverso
Mi limito ad una sola considerazione
I partiti
Da noi come negli Stati Uniti assomigliano di più ormai a dei cartelli elettorali che
Ha dei luoghi
Come abbiamo detto prima in cui discutere del futuro di un Paese
E tentare di dare risposte alla quotidiano
Susseguirsi di problemi del Paese
Oggi uno dei dibattiti dovrebbe per l'appunto essere quello relativo
Ah come nella trasformazione per la democrazia italiana in questa fase di bipolarismo ancora incompiuto o di democrazia dell'alternanza
Un po'bizzarra come si sono trasformati partiti fin quando i partiti continueranno ad essere
Io credo che il tempo sarà ancora lungo
Simile cartelli elettorali o se volete
E luoghi
Deputati innanzitutto alla propaganda
Nobile arte che però va un po'distinta dalla politica
Fin quando i partiti
Non troveranno forme di democrazia intermedio organizzazione diverse e non è agevole il problema risolvere il problema
Non è agevole
Per tutti fin quando sarà così io credo che le fondazioni continueranno ad avere un ruolo molto rilevante
In quella che è la
Crescita di una certa cultura politica generale perché
Faccio un esempio in particolar modo almeno per quel che riguarda una fondazione che
Che presiedo noi abbiamo verificato come attraverso la Fondazione sia agevole
Perché a volte
è richiesto
Interloquire con una
Dei soggetti
Che avevano e hanno una naturale diffidenza nei confronti dello strumento partito ma non
L'ex An con la quale il PdL credo che valga in qualche modo per il PD e per gli altri
Penso ad esempio all'università visto che siamo in questa sede
Proprio per quella
Dissi io brutto tipicamente italiano no di banalizzare GTT Titti e di buttare tutto in una sorta di tritacarne anche polemico
Per cui se un
Autorevole docente
Entra nella sede di un partito Obama trovare uomo politico immediatamente rischia di essere bollato come
Colui che sta una parte contro l'altra magari segno qualche tempo dopo
Vince il concorso
Era era raccomanda conosciamo
Attraverso le fondazioni e molto più agevole interloquire con il mondo accademico di quello che attualmente con lo strumento partito
E non c'è dubbio che interloquire col mondo accademico ma non lo dico perché siamo qui
Lo dico perché è un'evidenza
Può significare acquisire ulteriori elementi di valutazione e magari avere qualche buona idea per affrontare il problema
Identiche ragionamento con tutto quella reticolo di corpi intermedi che ci sono nella società
Una volta si sarebbe detto la cinghia di trasmissione lo avrebbe detto soprattutto la vostra cultura politica oggi non c'è più la logica del partito perché forse neanche del sindacato come cinghia di trasmissione
Ma ci sono tutta una serie di soggetti che in Italia
Non solo rappresenta gli interessi legittimi ma sono portatori di sensibilità
Penso a tutte le organizzazioni del volontariato il non profit e tutti i corpi intermedi il proliferare di associazioni so se avete notato che una delle
Dimostrazioni della crisi dello strumento partito
E anche dal fatto che si sono moltiplicate tante associazioni che magari hanno come ragion d'essere la tutte
La
Di un piccolissimo interesse particolare magari ma in qualche modo più che legittimo partito
Come lo abbiamo conosciuto quando eravamo ragazzi aveva sempre la presunzione in qualche modo di fare l'interesse generale
E allora non mi dilungo
In attesa che
In una miglior democrazia italiana ci sia anche una migliore organizzazione dei partiti italiani B
Valutiamo che le fondazioni possono sopperire ad alcune carenze o ad alcune lacune
Io credo che se ad esempio non ci fossero fondazioni che poi
Interloquiscono però a centottanta gradi
Molto probabilmente alcuni soggetti che in Italia vogliono far sentire
La loro voce non avrebbero nemmeno il megafono qui ricorrere
E questo renderebbe ancora più povero quel dibattito
Qui si riferiva D'Alema che
E nell'interesse di tutti
Perché non c'è nulla di peggio che affrontare nell'immediato futuro o vivere il presente senza avere la coscienza del fatto
Che molto di quell'immediato futuro dipenderà dalle scelte che faremo oggi
In quella sorta di quotidiana orda Lia che è il confronto politico parlamentare
Diciamolo francamente non ci sono grandi momenti di dibattito
Pacato
Proiettato in avanti
I partiti sono inadeguati rispetto a questa sfida
Le fondazioni non dico che sono l'assoluzione possono essere comunque una buona risposta al di là del riferimento al modello statunitense e anche al di là del fatto che possano essere un serbatoio di futura classe dirigente
Anche se così fosse non ci troverete assolutamente nulla di disdicevole
Chi oggi pensa più di rimettere in piedi la scuola di partito
Già è molto se si riesce
Selezionare
Una classe dirigente delle candidature
Se
Attraverso le fondazioni si riesce a dare vita
Ad una scelte narrative sardo della Repubblica di commi del Tarditi donne di uomini che siamo in grado di fare l'interesse generale di servire la cosa pubblica perché no
Una volta erano i partiti appunto una volta abbiamo girato pagina è cambiato il secondo semestre sto millennio
Concludo così come ha cominciato inutile
Rimpiangere il bel tempo che fu ha messo tutti fosse bello molto più utile cercare di utilizzare gli strumenti del presente per
Migliorarlo e per costruire un po'più dignitoso mentre il nostro futuro
Credo Martinazzoli di concludere la Loi vorrei chiedervi se definito un osservatore esterno come come
Come la vede questa situazione come vede
Anche lei come le interpreta
Il ruolo delle fondazioni quanto dubbio pensa
Ci sia necessità
Vorrei approfittare la circostanza che probabilmente
Silene D'Alema non avranno più il tempo di replicare qualche piccola adesso
Scompiglio dare un po'a quelli
Il carattere un concorso offizio di questo incontro interessantissimo mi pare che abbiamo tutti quanti facciamo questo tavolo dappertutto
Chi ha detto che immaginiamo che il rapporto
Fra intellettuale e politica non può più essere breve
Quello Lozza mentre inserirlo sul terreno dell'intenzione organico dobbiamo rispettare l'autonomia perché favoriscono autonomia
Massimo sulla possibilità di elargire alla politica la vicenda
Umana il suo contributo
Abbiamo stabilito allora non potevano farlo qui in questa Torino in cui
I questionati taglio Roberto Pavia insomma l'idea che l'intellettuale portatore di tubi e non invece direi
Certezze magari spiegate con un pugno chiuso queste cose
Però il contando proprio delle menzogne cioè prima
Mi chiedevo ma allora
Non c'è adesso il problema
Di recuperare alla politica il suo primato
Mi spiego D'Alema ci ha detto che il
Alla sua fondazione
Ha pubblicato recentemente
Un ottimo testo sul tema del lavoro
è aperta eccetera eccetera
Io so benissimo che fori
Tra quindici giorni
Leggerò un volumetto della realtà in cui lo stesso bene tornerà per conto di Enrico Letta a parlare del lavoro
Ma so che prima di andare alle fondazioni dovrebbe Berta sul lavoro scrive una città attenta vent'anni perché aprano passata legge tua
Non dico mica Congedo
Arbasino pavese bastava andare a Chiasso vi ricordate cioè voglio dire a questo punto
La politica diventa politologi sia che parta
Da un lato
E dall'altro malinconica rassegnazione valutazione con realismo impone di non essere antiberlusconiani internet eccetera perché tanto occorre tempo e pazienza
Oppure la politica ha bisogno di recuperare il corpo
La politica non è un'antologia dalla cultura politica no la cultura è il coraggio dice qui la politica ha il coraggio di inseguire un bel giro fino in fondo a mettere insieme le cose ordinarli in una città
E questo secondo me oggi è il problema che la politica anche a livelli importanti e decisivi di cui al riguardo grande speranza come quelli rappresentati degli amici qui
Ora degli ormai non c'è mai un buon vento perché non sa dove andare il problema non è questo l'ordine d'Italia
C'è un dialoga e toglie Kierkegaard tra un viandante un contadino
Il viandante chiedo al contadino vado bene per Londra e non il Pontefice si vota perché lei sta avvenendo pallottola cioè
La questione esteri vogliamo ricomporre i fondamentali talvolta convivenza civile
Lo Stato democratico occorre
Palermo giustamente ricordava che
Ci sono state un po'di avventure
Intorno ai grandi temi costituzionali in questo Paese ordinamentali o no e giustamente evocavano circostanza che queste passeggiate non ci sono le fecero alcuni politici
Ma queste passeggiate le ha fatte anche tante intellettuale ed ha ragione ma togliere dalla politica che non deve fare delle passeggiate per cui per esempio
Voi capite che voglio inquietare D'Alema chiaro anche perché non può più rispondermi spero
Per il tempo
Quando io sento dire da loro impegno quello che sapevo già peraltro
Che sono stati così bravi
Da offrire qualche correzione
Al viaggio del federalismo fiscale
Tali che tra l'altro sono giunti al punto di astenerci su questa decisione io dico che qui la politica e a vantaggio
Dalla parte opposta in cui doveva andare via e tormentato
Per la ragione che sono convinto che un grande tema oggi o di confronto al fine di questo Paese qui
E e riconosciuta sulla vicenda di capire a che punto sta dove va
Io sono stufo di sentire parlare di federalismo Elisetti lo fare senza probità
Da parte dopo che la gente che mi spiega che va a letto Carlo Cattaneo che come ho letto un pochino di Carlo Cattaneo so che
Viene evocato a sproposito da chi non ma mai letto aiuto per esempio
Che quando stava a lunga
Puro capitale favorendo guardava rifacimento degli imperi centrali dell'Europa pattizi narra
Scrive i valori un è un luogo federale di popoli liberi cioè
La perché credo attuale che il tavolo della storica Teano e il federalismo europea una
Istruzione
Del percorso dall'Unità nazionale
Su questo terreno credo
Che
Stile importante ripeto che la politica torni a dire alcune cose decisive sapendo peraltro credo
Primo
Che guadagni non solo per lotti da qui la mia idea
Ce l'abbiamo bisogno di gente che
Comincia a pianterreno alberi senza pretendere riconoscerne i frutti
Occorre in questo mento una seminagione senza ritiene non restino appena gli effetti più niente su un terreno così dilatato
Ed in questo senso a me pare il terreno il grande tema della democrazia
E della democrazia in Italia
Non possono essere se non i temi centrali della speculazione culturale e della decisione politica di grandi forze
Come quelle che sono qui rappresentati CR questi due mesi purché ripeto si sappia dire la parte di enti morali e dalla parte dei politici
Che tanto più in questo tempo le idee
Non valgono per quello che il vento non ma per quello che costano
Nel ringraziare
Il Presidente Fini Presidente D'Alema l'onorevole
Martinazzoli perfetto diretta dalla stampa comunico che lavora i conti talare ore quattordici quindici nella pausa a pianterreno c'è un buffet per tutti per tutti noi
A destra scendono saltano salone
Questo
Sic anzi
Questa si è cercato qua qui questa
Qua qui
Quater
Quest'
Questo
Qui
Qui
Quindi
Per
Qua
Perché qua prima che lo si stesse
Seppellendo
Interventi
SIPRES
E
C'è la cabinovia
Signorina
Marina
Se
Se qualcuno di voi può andar giù a dire di salire
Ecco
Ma la mia non è male qualcuno giù
Già
Ma proprio
Sorprese rispetto
Non
Dove Vaccarino vedeva assume la Presidenza lui
Però c'è
No
Preside noi
Se
Qui qui qui
Trentaquattro e quant'
Diversi
Dei io cedo il posto e metto di là perché dovrebbe per
Viene
Ai continui io
Estendere il Preside tuo oggi
Tu dopo il prezzo
Siamo
Per qui
Va bene va bene va bene la lega
Ora
Proprio
Miceli dopo leggevo che
Per
Riprendiamo i nostri laboratori
Con le testimonianze che già questa mattina ma vi hanno visto le relazioni dell'avvocato rossonero del professor Guido Neppi del precedente Luperto
Do la parola a professor Massimo Lucia armi ordinario di diritto costituzionale alla per alla pazienza alla Sapienza i il tema è il lavoro alla Consulta la Passera che non abbiamo una rivista che si chiama la pazienza all'Avvocatura
Però ci vuole sempre tanta pazienza anche lui
Quando mi è stato è stato proposto di partecipare a questa iniziativa io ho detto dissi un po'ovviamente immediatamente anche se si intreccia va in modo o avventuroso con altri impegni accademici che avevo già assunto
Perché ho detto ma insomma Ugo viene prima di tutto e l'ho fatto con entusiasmo senza avere il minimo dubbio e poi invece dubbi mi sono venuti
Perché che ho pensato
Che
Testimoniare sul lavoro di Ugo alla Corte Costituzionale vedendo la prospettiva da una
Angolazione diversa da quella
Del presidente Ruperto fosse veramente molto rischioso perché io penso di essere la persona giusta al posto sbagliato nel senso che sono la persona giusta perché ho collaborato con Ugo nel momento stesso in cui egli arrivo alla Corte come suo assistente di studio insieme Lucio veneziano
Tra il Presidente coperto ha ricordato ma sono la persona giusta al posto sbagliato perché non sono in grado di testimoniare alcunché ricordo nulla
Nei miei ricordi sono confusi offuscati ricordo più sensazioni che non è episodi e se vi accontentate di questo spero di poter fare qualche cosa
Io dico la verità che quando rivolgo io ero già assistente di studio la Corte di Alberto Mara cugini e inutile dire che somala la scelta del parla mento di Ugo Spagnoli
Venne salutata
Con
Con assoluto entusiasmo sono passati moltissimi anni da allora erano ottanta sei
E io con un luogo collaborato formalmente per un periodo limitato nel mio ricordo ecco questo già è un altro ulteriore testimonianza del mio difetto di testimonianza mio ricordo il periodo era lunghissimo
Invece tutto sommato formalmente è stato abbastanza breve
Mentre poi una collaborazione informale proseguita perché io ho dovuto lasciare
La l'incarico di assistente ordinarie di assistente di studio la Corte Costituzionale perché vinsi il concorso di prima fare
Jacques e quindi sostanzialmente era incompatibile con
Con e quel con quell'incarico e lo vivo vincemmo in contemporanea con rammarico che anch'io stesso lo stesso concorso
E
Il
Si tratta di più di vent'anni fa insomma più di vent'anni trentasei
E tanto perché
Intenderci su che cosa vuol dire più di vent'anni fa
Personale la Segreteria di Ugo che
Presente in larga misura qui Rosita Jing re Loretta Giorgetti Sandra Simonetti ricordano bene
Non c'era praticamente nel non c'erano nemmeno i computer sostanzialmente cioè i loro primi vagiti davanti al computer avevamo ricordo dei programmi
Degli schermi se non rammento male neri erano tutti Merico delle scritte perno è una cosa che dava si mal di testa soltanto a starci davanti e e fortunatamente questo mal di testa nonno provavo io come lettere proprio loro
Perché scrivevamo a penna
E quindi molto molto tempo fa
I che cosa che cosa scrivevamo a penna
Noi anzitutto noi intendo Nuccio ed io
Scrivevamo degli appunti
Su tutte le questioni che arrivavano alla Corte dalla prima
All'ultimo
Ugo Spagnoli
Non ha mai studiato soltanto le su due questioni tra virgolette cioè le questioni delle quali era
Stato nominato relatore
Relatore
Non necessariamente redattore perché è capitato ad Ugo
Non essere redattore
Di
Questioni delle quali era stato nominato relatore perché non si sentiva affatto di condividere una certa decisione
Ma noi scrivevamo gli appunti su tutto perché un voleva andare lì preparato
Lì intendo in camera di consiglio presidente Ruperto prima ci ha raccontato molto del
Di delle
Diciamo di del dietro le quinte e
Della camera di consiglio io posso raccontare qualcosa del dietro le quinte riguardo
Di un momento che era ancora prima della della camera di consiglio quando si discuteva delle questioni
Certamente le questioni che erano di Ugo tra virgolette dicevano un trattamento diverso non si trattava soltanto di fare un appunto si trattava di redigere il cosiddetto fantino cioè
La parte in fatto
Della descrizione della vicenda che poi sarebbe stata tendenzialmente recepita con tutte le correzioni del caso le giunte e quant'altro nella nella pronuncia
Però appunto questo impegno di studiare tutto
Veramente tutto era gravosissimo
E
Il collega avvocato ora fuori stamattina ha detto dice io mi ricordo delle giornate di lavoro lunghissimo
Accidenti come me le ricordo che queste giornate di lavoro un disse non allo studio lì alla Corte
E
Ricordo ricordo soprattutto ricordo soprattutto che queste giornate erano di lavoro ma di confronto io quello che
Che ricordo sono le discussioni
Ma discussioni vivacissima discussioni vivacissimo
Queste discussioni vivacissime erano
Fra tutti e tre
Lucio
Ugo
E chi vi parla
Perché
E avevamo spesso idee diverse non sui fondamenti badate bene nostri fondamenti Medea diverse sulle singole questioni perché punti di partenza dei quali muovevano erano distinti
In particolare erano molto diversi quelli di Nuccio
Magistrato
Sensazione
Sarebbe stato prestigiosissimo e
E il mio fatalmente fatalmente insomma il punto di vista del magistrato il punto di vista dello studioso sovente divergono
E in particolare
Il confronto c'era
Sulle questioni del diritto processuale costituzionale è un tema
Che all'epoca me appassionato molto allo scritto anziani a seconda monografia subito processuale costituzionale poi questo entusiasmo andato un po'pur scemando devo dire la verità
E però su
Su questi temi del processo costituzionale veramente ci ci confrontavamo in modo molto molto accanito perché Ugo
Sempre avuto una
Visione sostanzialistica del del diritto sia sempre visto quali sono gli interessi sottesi alle previsioni normative non si è mai fatto come dire offuscare dalla forma però questo impediva affatto di cogliere la delicatezza dei profili processuali delle questioni
E quindi proprio su quei temi spessissimo ci confrontavamo ma dovrei dire forse ci scontravano
E e ci scontriamo e ci confrontavamo fino a che non arrivava il momento della sintesi di questa discussione
Ora è ovvio che la sintesi della discussione era legittimato a farla soltanto uno stagno
Chiaramente il giudice costituzionale uno
Ma se fosse stato soltanto questo cioè un problema di
Di forma
Un problema di
Principio d'autorità
Beh francamente le cose non sarebbero state molto soddisfacenti
Invece
La legittimazione ad Ugo veniva dal fatto
Che non era la forma che gli consentiva di farlo ma dopo la sostanza e cioè la sua capacità straordinaria di trovare il punto di sintesi punto di equilibrio
Con una lucidità e una sapienza giuridica
Veramente difficili da descrivere io dico la verità che
Ci terrei molto a sottolineare questo aspetto
E cioè
A sottolineare l'elemento sapienza alle cioè la
Le grandi la grande sensibilità giuridica di uno
Scherzando
Ci diceva sempre ecco i miei maestri notando incontravano Uccio e mezzo è che i miei maestri dismissioni debbono spiegare qui ma come si fa spiegatemi voi ecco c'era un elemento di verità in questo certo né se
Sono i fossimo potessimo aspirare rese i suoi maestri ma semplicemente per la ragione che non si finisce mai di imparare e chiunque continua ad imparare e quindi anche Ugo ovviamente impararla continuamente mano a mano che andava avanti né la sua esperienza giudice costituzionale
Ma
Dietro questa battuta c'era l'idea
Dei una
Di un desiderio di di di confronto autentico
Quando si discuteva su quelle questioni ripeto Ugo non ha mai fatto valere il principio di autorità
E la sua capacità di cogliere i profili più sottilmente tecnici delle questioni era enorme io credo
Ci ha detto oggi presidente Ruperto stamattina presidente Ruperto che che Ugo è stato un giudice molto influente molto influente nella camera di consiglio Stato giudice molto capace nella camera di consiglio
E così è molto capaci io penso in una camera di consiglio non soltanto se si hanno dei chiare sui fondamenti o se si hanno diciamo tavole di valori consolidate idee forti da poter trasmettere agli altri ma anche se si è tecnicamente robusti
Ecco lungo questo ci tengo molto a sottolinearlo questa robustezza
Tecnica era tutta
Il
Problema di queste discussioni è che si prolungavano indefinitamente
Io non ricordo un orario di lavoro francamente nullo non me lo ricordo a parte il fatto che gli studiosi l'orario di lavoro non ce l'hanno
Poi quando gli studiosi come comincia a che fare gli avvocati peggiore intatti notte ma non ce l'avevamo proprio questo orario di lavoro noi
Vedo insomma annuire il personale della Segreteria di Ugo effettivamente era così non avevamo orari
E spesso e volentieri queste discussioni proseguivano a cena
E spessissimo a cena a casa mia
O a casa di Ugo o a casa di Di Muccio
E queste scene erano devo dire la verità devastanti perché si mangiava si beveva e poi si proseguiva dopocena discutere fino ad ore
Non immaginabili o perlomeno immaginabili
Da Giulio Cesare troppi che qui
Che
Dovendo coi riaccompagnare Ugo in automobile alla Corte
Sa bene quante volte abbiamo fatto tardi tanto tardi
Devo dire che
C'era però adesso a parte questi fondi
Questi queste notazioni ho scherzosamente c'era un un metodo un metodo molto rigoroso che che Ugo aveva e voluto
E questo metodo era
Il seguente
Appunto ripeto su tutte le questioni discussione prima della Camera di Consiglio con noi
Un po'mi veniva in mente la metafora del pugile ma sarebbe sbagliata perché uno non è mai stato
Siccome insomma ecco però è come se un gli allenatori che insomma
Tirano su il
Il loro il loro atleta e che poi va
A competere né la mattina prima della camera di consiglio sempre cinque ci si vedeva
E ovviamente anche me tutte le altre occasioni ma sempre si faceva un punto finale sul sulle questioni e tengo a precisare che noi non esisteva allora
La quella sorta di di di riunione degli assistenti di studio che è stata poi introdotta successivamente avevamo rapporti diretti con gli assistenti di studio come dire insomma
Personali individuali non non c'era una riunione degli assistenti di studio che come dire facesse il punto della situazione
Prima
Della perché delle sedute di camera di consiglio dalla Corte costituzionale
Proprio nella fase di rifinitura diciamo della
Dell'analisi delle singole questioni spesso e volentieri emergevano questioni nuove
Perché è ovvio che fino all'ultimo momento
Le cose poi cambiano e io ricordo distintamente casi in cui di primissima mattinata appunto emergeva un problema urgentissimo
Che doveva essere risolto poi da Ugo in camera di consiglio e quindi necessita di ricerche o di riflessioni le ricerche più semplice riflessione richiede tempo quando il tempo non c'è la cosa diventa particolarmente
Delicata immediate per cercare
Di
Identificare il il modo in cui si poteva sostenere una certa posizione ovvero replicare alla talaltra posizione
Io
No no sostanzialmente altro da
Da da dirvi avete avete capito quanto quanto questa
Questa esperienza sia stata
Importante per chi vi parla è vero ha ragione
Mi pare fosse proprio presidente Ruperto aperto stamattina che ogni volta che si si parla di qualcuno si finisce lì per parlare anche di sei fatalmente perché il rapporto stata persona pratico ma non voglio assolutamente parlare
Di di di di questo
Lo dico semplicemente ecco per
Per sottolineare il fatto che è stata una delle esperienze
Più importanti della della mia vita io monografia sul processo costituzionale l'ho scritta nell'ottantaquattro diciamo come si suol dire volgarmente era la monografia per andare in cattedra insomma ecco
Secondo libro che scrivo
E
Che e stare dentro la macchina insomma ecco era veramente
Affascinante perché si era occupato delle questioni del processo vedendole tutte quante da un punto di vista
Da un punto di vista teorico
Che cosa posso dire però per chiudere su
Proprio su come io ho visto la la Lafico
Ora di Ugo alla Corte e tenete presente che Ugo arrivava la Corte dopo
Intelligenza
Notissima quella di Alberto ma la cugini
Che
Io avevo avuto appunto l'onore di dirti di collaborare già con con Alberto i
Sono stati due giudici costituzionali molto di molto diverse molto diverse come personalità col modo di fare
Di mala cugine sono non voglio parlare ma lungo voglio dire una cosa
C'era c'era un po'un
Un profilo diciamo dell'attività di giudice costituzionale
Che era secondo me il più evidente
Cioè secondo me Ugo la cosa che
Maggiormente
Lo irritava
Era la
Pavidità la pavidità
Cioè in lungo io ho sempre visto
La volontà di affermare la piena autonomia di giudizio dei singoli giudici costituzionali la sua in particolare e quella della Corte eccetera
Senza
Alcun accenno di pavidità
Come dire portare l'esigenza dell'indipendenza sino in fondo
Questo però attenzione
Con realismo politico Dior non non ho mai immaginato che la massima FIAT giustizia prelevate mundus fosse una massima condivisa da uno spagnolo
Posso sbagliare ma non
Non credo
Credo
Assolutamente
Però
Con grande realismo politico
Ugo ha sempre avuto
Un'enorme coraggio
E questo coraggio lo ha avuto anche
Ci è stato testimoniato stamattina nel sostenere le sue tesi in camera di consiglio
Perché
Non è mica tanto semplice andati intendo vero Presidente andare in una camera di consiglio con una posizione magari estremamente minoritaria se non isolata i cercare di di rovesciare un indirizzò che si sta magari maturando
Può può avere successo questa operazione dopo non riuscire
E
Certo si riesce si è più soddisfatti ma quello
Che rendeva particolarmente soddisfatto lungo era quello di provarci
Quello di andare
Nella camera di consiglio col le sue idee
Con quel grande realismo politico che l'ha sempre caratterizzato che quel con il
Coraggio da leone che ha sempre avuto grazie
Professor Luciani ci ha dato uno spaccato sola metodologia di lavoro di Ugo Spagnoli
Che iniziava con impegno
A trecentosessanta gradi con una informazione complete corrette di tutte le questioni anche di quelle di cui non era nella relatore
E ma ancora un altro aspetto
Proprio nella sua metodologia di lavoro e soprattutto su quelle che erano le sue indicazioni una prevalenza di una visione sostanzialistica
Per quanto concerne le sulla valutazione ma questo non poteva essere diversamente
Perché la legittimazione politica di Ugo spagnole veniva dalla sua funzione
Quindi la sollecito un'azione politica la sua funzione non poteva che portarlo a privilegiare
Una
Prevalenza di una visione sostanzialistica sui
Pur importante questioni di natura processuale
Il tutto può era come sbocco un punto di sintesi ed equilibrio e c'è stato detto sia pur nella dialettica interna conforta argomentazioni dialettica argomentativa
Un punto di sintesi dei colibrì o che teneva ancora fermo quella che era forse il punto fermo
Ed era il punto più accentuato dalla cultura costituzionali può spagnoli cioè la riaffermazione della indipendenza della Corte
Penso che proprio per questo io queste testimonianze possiamo ricavare una maggiore ricchezza del lavoro di Ugo Spagnoli all'interno l'accordo
Adesso la parola professor Mario Guagliani professor diritto possono alla corsa di Torino sui
Sul tema
O meglio su
Docente di diritto costituzionale
Grazie grazie
Ma il
La mia brevissima relazione cercherà di ricordare due profili dell'insegnamento che Ugo spagnoli ha svolto nella in questa Università
Uno come dire soggettivo legato al suo stile di docente alla qualità della sua docenza che tanto successo ebbe
Tra gli studenti Ugo teneva lezione in una delle aule più grande di Palazzo nuovo all'Aula trentatré
Ma lezioni ed apertura
Dei corsi almeno
Alcune di cui mi ricordo avvennero nell'Aula uno all'ex Aula magna di giurisprudenza che è insomma un Carpino di notevolissima dimensioni
Ed era
Erano lezioni molto molto frequentate molto apprezzate dicevo un profilo soggettivo e uno oggettivo legato alla posizione
Che ha occupato diciamo
Nel campo teorico del diritto costituzionale
Senza potermi soffermare ovviamente sui singoli aspetti sui singoli contenuti del suo insegnamento
E in sé
Che è stato consegnato ad un libro che ha avuto molto successo i problemi della Corte appunti di giustizia costituzionale
E che poi soprattutto potremo ricostruire attraverso le spigole alture del presidente Ruperto che stamattina non abbiamo potuto avere il piacere di ascoltare compiutamente e quindi io non mi occuperò di singoli
Punti singoli contenuti del suo insegnamento ma cercherò appunto di
Tratteggiare un
Due caratteristiche
Allora quanto al primo profilo ed io ricordo solo che spagnoli era iniziato
Il suo ricorso e di giustizia costituzionale nel novanta cuor cinque nel febbraio del novantacinque appena lasciata alla Corte
è in quell'anno accademico era titolare dell'insegnamento di giustizia Gustavo Zagrebelsky che poi andò alla Corte quindi dall'anno successivo l'insegnamento della giustizia costituzionale lo assunse io
Dicevo che
Quanto al primo profilo al profilo diciamo soggettivo della sua attività di docente mi sembra che si possa dire questo che
Si svolge le sue lezioni ecco si svolgevano tra due folli
Da un lato
La preparazione accuratissima perché scriveva a mano su fogli protocollo senza rispettare i margini
Il testo di tutte le elezioni è quindi
Trova vedere arrivare un presidio vicepresidente emerso dalla Corte ecco il suo malloppo di fogli scritti di fronte a una platea di studente lei
Del assecondando
Faceva faceva impressione quindi dicevo all'estremo a cura della preparazione delle elezioni
Il che ha consentito la rapida pubblicazione di questo libro perché vorrei sottolineare che è iniziato il corso del febbraio settantacinque e nel nel novantacinque e nel novantasei già uscito il libro proprio perché le lezioni erano
Scritta ecco le erano esposte a partire da una scrittura molto precisa
Però contemporaneamente quelle questo rapporto come i giovani
Giovani informazione che frequentavano le elezioni analogo a quello che descriveva prima Massimo coi suoi giovani assistenti acciaio rivolgersi ai giovani per avere
Delucidazioni confermo e chiarimenti qui non so se c'è ancora Andrea Giorgis in Aula
Ma appunto Andrea che frequentava seguiva regolarmente ove nelle sue lezioni ora continuamente interpellato circa l'esattezza di quel riferimento di quel
Precedente di cui all'accettazione di dottrina
Questo è un aspetto la cura la precisione la
Quell'umiltà in serve perché lo portava così a chiedere conferme sui dati però dall'altro contemporaneamente
La sua capacità adesso non so bene come esprimermi e ho usato questa questa espressione la capacità di
Bucare la ricostruzione tecnica con l'enunciazione del problema di giustizia che è il caso poneva
Quindi
La dottrina i precedenti ma poi io rompeva io rompeva ecco ma di che cosa stiamo parlando di quali
Diritti di quali posizioni di quali aspettative di quali attese di giustizia e stiamo parlando
Ecco l trattazione di questi problemi di giustizia relativi ai diritti
Del
Persone protagoniste del caso dedotto nel giudizio a quo perché uno dei suoi punti teorici era la continuità e non la discontinuità tra
Giudizio a quo giudizio costituzionale proprio per questo
Motivo
Erano
Esemplari
Espressioni ma
Meglio sarebbe dire esercizi ma esercizio nel senso di dimostrazione ecco di saggezza
Si potrebbe dire essa Zezza ermeneutica ma insomma è inutile ricorrere latinorum teorico per dire una cosa molto semplice
Gli studenti e noi avevamo la percezione di una straordinaria espressione di
Appunto saggezza nel
Tenere insieme i dati tecnici i precedenti dottrinale eccetera e
Il caso la questione da risolvere
L'esperienza dell'avvocato e del politico non solo del politico legislatore
Del pelo politico parlamentare ma del politico profondo conoscitore dei meccanismi del sistema Po nel suo complesso si fondevano di un atteggiamento che appunto non riesco a definire altrimenti che con il termine saggezza
è cerco di chiarirlo in questo modo record mi
Pare che si possa dire che lo spazio delle due delle sue lezioni che
Come dirò oscillava tra quei due aspetti fosse definito
Quasi sempre come schema da tre punti il primo era la consapevolezza come dire dei limiti
Della legislazione
Ivi compresa i limiti della legislazione istitutiva della Corte dei suoi funzionamenti cioè
Appunto la contraddizione tra potere sappia iniziale potere democratico Ugo ne parlava
Del PIL travolge mento del divieto di sindacare il merito politico delle leggi problematiche
Ma poi questo e qui voglio dire mi ricordo benissimo che questo punto veniva affrontato a viso coperto al metodo che Ugo citava
La famosa frase di Togliatti sulla bizzarria della Corte non ritorno
Per punto discuterla riprenderla
Ma dicevo la consapevolezza di limiti specifici della disciplina relativa alla composizione ad esempio la questione
Del elezione dei giudici appartenenti alle magistrature che lui sosteneva dovere è stata svolta da tutti i magistrati e no
La
Nel nel
La consapevolezza la denuncia delle logiche correntizie causa dei ritardi delle elezioni parlamentari
Il delicato problema dello ruolo dei presidenti e della loro successione del peso delle ambizioni proiettate sul dopo mandato su cui scrisse parole molto dure
O critiche relative al suo funzionamento ad esempio la mancata previsione dell'opinione dissenziente quindi ove non muoveva da una concezione come dire agiografica dalla Corte i limiti e le contraddizioni problemi denunciati
Il sei
Però però questo secondo me è fondamentale il punto che immediatamente seguiva era
La sim sera ammirazione e il rispetto per la qualità intellettuale e per la tensione politico ideale della discussione che si svolgeva in camera di consiglio su questo è un punto che
Ritorna
Quindi da un lato una visione nuova geografica della Corte dall'ATO però una
Una
Come dire
Visione ammirata e rispettosa e quando ne parlava spot racconti con nostalgica ecco della qualità della della discussione
Il terzo punto
Attraverso cui
Affrontava era la consapevolezza del dovere assoluto di dare attuazione alla Costituzione e cioè la sua totale adesione al Progetto costituzionale concepito come un progetto
Che poteva essere servito sul piano dell'agire politico dell'esercizio della giurisdizione o della docenza in modo sostanzialmente omogeneo in modo unitario
Perché in ogni caso in ognuna di queste tre forme
Lo strumento del perseguimento di quel fine era sempre lo stesso l'argomentare rispettoso e sorretto dalla fiducia nella possibilità
Che la discussione fosse una discussione nobile
Quindi abbiamo una visione ottimistica credeva nella possibilità che la discussione fosse in Parlamento fosse in camera di consiglio fosse e con gli studenti a Gela non fosse una dissimulazione di posizioni ecco
Ma
La discussione potesse essere veramente una discussione nobile e quindi un go secondo me era sempre sorretto dalla fiducia nell'affidabilità
Nella sincera apertura dei partecipanti alla discussione stessa
Questa qualità Luciano Violante la richiamata all'inizio nella sua relazione e a mio parere si tratta di un punto fondamentale questo atteggiamento fiducioso
La cui importanza può essere pienamente apprezzata oggi quando ci rendiamo parlo qui da professore curdi come di quanto questo discorso sia improponibile agli studenti
Che no sì credono più
è un discorso incomprensibile perché sono abituati ad una concezione radicalmente negativa
Della politica dell'antropologia dei suoi attori e quindi sono portati a pensare che i discorsi pubblici sono sempre del essenzialmente delle dissimulazione
Quindi questi tre elementi esterni sono fortemente uniti perché dicevo nel valutare complessivamente i loro vuole l'opera della Corte si legano strettamente
Il dovere di attuare la Costituzione genera una discussione collegiale la più nobile possibile e questo obiettivo essere della Corte trascende i limiti della sua disciplina le contraddizioni del suo ruolo
Il punto focale dunque dell'esperienza il fulcro della riflessione sul ruolo e sulla legittimazione della Corte che regge questo passaggio
Sta in quel giudizio di ammirazione rispetto per la qualità della discussione collegiale
Per cui non non ho tempo ma avrei voluto leggere due brani
Del libro di Ugo
Nei quali nel primo proposito della ragionevolezza
Affermo riconosce espressamente il carattere sostanzialmente politico del giudizio di ragionevolezza
E dice non dovete stupire Oviesse ora prevale un atteggiamento più conservatore uno più progressista uno più attento alle garanzie
Dice è ineliminabile che i giudizi siano fortemente in tessuti di passione di passione politica
Ma e poi invece non c'è niente da fare non c'è sarà regolare non ci sarà self restraint della Corte non ci sarà
Nulla che potrà
Limitare questo questo fenomeno
Ma che cosa si deve pretendere si deve pretendere che queste decisioni siano assunte con la maggiore accuratezza possibile nell'argomentazione con la maggiore pubblicità
Nella nella dimostrazione nella illustrazione degli argomenti
Che hanno condotto appalta ad arrivare ad un punto all'altro ed è per questo che difendeva continuava a difendere la tese dell'opinione dissenziente quasi da solo perché anche qui mi ricordo
Zagrebelski altri erano contrari ma noi perché la difendeva
Difendeva la teoria dell'opinione dissenziente perché era convinto che il
La il fondo della legittimazione della Corte come dell'intero edificio giuridico stesse nella
Trasparenza dell'argomentazione della capacità di convinzione nella capacità di
Dimostrare che quella era la soluzione
La soluzione giusta
Taglio seconda considerazione brevissima riguarda il realismo Luciano Violante anche qui mi rifaccio alla sua relazione introduttiva parlato espressamente del realismo
Del realismo di Ugo difendendo lo già difendendo lo definendolo come un qualcosa ovviamente di assolutamente contrario quel realismo che ogni tanto viene Somalia inteso come
Un atteggiamento di non fiducia o di un dispetto nei confronti delle forme del diritto eccetera qui è tutt'altra
Cosa dizione Luciano il suo realismo lo ha portato a valorizzare la correttezza delle scelte l'etica della persuasione
La necessità di convincere come fondamento per la costruzione di una politica della ragionevolezza questo è realismo perché tu non ti affidi come vi era meccanismi magici e del diritto ma ti affidi alla capacità
Di persuasione
Allora questo riferimento al realismo consentitemi di dirlo insomma un forse questo ragionamento un po'accademico ma
Lo trovo molto appropriato se riferito alla scuola costituzionalistica torinese di cui ho fatto parte
Perché da Gaetano Aran Solow Izzo a Gaetano Mosca
Fino alle opportune Elia la scuola costituzionalistica torinese avuto forti connotati realistici
Non ho avuto modo ma non so può darsi che
Anche
Quel particolare realismo di Emilio Crosa dei cui Ugo ascolto la versione forse ha influito non lo so
Ecco fatto sta che il suo insegnamento resta emblematico di un realismo che non significa affatto svalutazione degli atti normativi e delle tecniche che presiedono alla loro applicazione
Come in alcuni scrittori contemporanei ad esempio Gustavo Zagrebelsky che nel suo ultimo libro questa china la un po'
La un po'Presa
In ultima analisi realismo in insomma
Nel profilo di Ugo significa profonda consapevolezza del ruolo che il diritto svolge
Dei mondi vitali che tocca per garantirle opere squassato le profonda consapevolezza delle sue ambiguità conseguenza del suo essere una tecnica
Il diritto uno strumento che ecco
Ma anche consapevolezza del suo perdurante fascino a causa del suo incancellabile legame con il concetto di giustizia e dunque delle sue potenzialità
Significa dunque realismo consapevolezza del fatto che la legittimazione del diritto nel suo complesso della Costituzione tutte le attività di produzione di applicazione del diritto stesso
è cosa diversa dal consenso interessato che possono temere singoli atti legislativi e questo detto da un parlamentare di lunghissima esperienza come Ugo è particolarmente importante cioè
Ugo non credeva che il diritto si risolve esserne di una serie di atti esiti Di Vittorio compromessi eccetera era c'era una dimensione ulteriore
La sua legittimazione dipende da un sempre fragile contesto culturale
Che esiste nella misura in cui le forze politiche riescono a indurlo nella società questo lo diceva sempre lì era chiarissimo come
Il primo compito della politica fosse di creare un ambiente come dire recettivo capace di
Accogliere
Questa questo cammino attraverso il diritto verso il modello di società descritto nella Costituzione
Che questo contesto è condizione necessaria perché le decisioni giurisdizionali
Possano essere apprezzate proprio in quanto espressione della responsabile e argomentata libertà degli utenti e che l'esercizio di questa responsabilità argomentate libertà
Concorre a sua volta a costituire quel contesto di legittimazione che solo
Può sostenere la Costituzione
Questo mi pare fosse il suo realismo
E collegandomi a quanto diceva Massimo sul coraggio di Ugo si potrebbe concludere così che
Consisteva in una fiducia nella bontà delle proprie ragioni e nella fiducia direbbero i filosofi della forza per formativa dell'esercizio di questo coraggio grazie
Grazie a Mario dagli anni per averci
Dato anche
Questa sfaccettatura dell'insegnamento di Ugo Spagnoli
Preme sottolineare soltanto esponente un aspetto che ritengo fondamentale
Nel profilo soggettivo devo spagnoli
Proprio all'interno di questa sua opera anche di professore di diritto costituzionale è stata sottolineata l'accurata preparazione ma soprattutto l'individuazione del problema di giustizia
Che è un punto fermo
Eppure
Come contorno e corollario si è prospettata la unità dell'argomentare di Ugo Spagnoli l'ottimismo alla fiducia nella discussione la difesa dell'opinione dissenziente è il riferimento al realismo
Il tutto propone questa unità dell'argomentazione cioè dire la logica interna nella scelta della decisione
Non voglio
Tessera UDACE
Ma ritengo che anche sotto questo profilo l'essere stato un avvocato
è un grande avvocato
Abbia anche contribuito a rafforzare quella unità dell'argomentazione
Quella difesa dell'opinione dissenziente
Quell'ottimismo alla fiducia nella discussione
Che proviene proprio
Dall'essere avvocato e conosco Agnola dall'essere un andammo Carlo
Do la parola al professor Giuseppe Cuturi titolare della cattedra di sociologia dalla politica della Università di Bari sul tema e sulla testimonianza l'organizzatore culturale
Mi è stato chiesto
Di riportare questa testimonianza perché io ho lavorato con Ugo
Quando lei è stato Presidente e proprio lui chiamò me con altri poi lo dirò meglio a collaborare in una struttura
Competenze una segreteria fatta di giovani professionisti
E a me chiese anzi di svolgevo il ruolo
Centrale allora si diceva Segretario segreteria segretare ma
è una figura che oggi chiameremmo di direttore del Centro poi continua in questa attività con Ingrao nella lunga pratica
Di questo istituto che mi rende un po'testimone particolare sono un po'la memoria storica del farsi di questo strumento sono contento dell'occasione e credo che l'iniziativa di legare
Una serie di riflessioni su una personalità così ricca e che ha dato tanto al tema
Che stamattina la tavola rotonda cominciata a trattare al tema che è in sofferenza intellettuali politiche ricerca e di direzione politica
Se è una buona idea solo che nell'andamento dei lavori della nostra giornata cioè stato uno spostamento che un po'
Come dire mescola le carte io sono tentato fortemente di accantonare la relazione che peraltro ho scritto è
Sarà data
Se nell'accogliente
I materiali
Per interloquire
Un poco le cose sentite stamattina anche perché dopo questo mio ultimo intervento comincerà una nuova tavola rotonda e quindi se le tavole rotonde dei politici e dei responsabili di fondazione culturale
Debbono come dire avvantaggiarsi delle nostre comunicazione ne dobbiamo fare questo sforzo detto questo però non intendo rinunciare a nulla
Non prenderò più tempo
Di quello che è testimonianza della qualità in questa esperienza e appunto il fatto che esemplare la vicenda di Ugo Spagnoli ci aiuta a vedere nei nostri tempi
Intanto la parola
Organizzatore culturale dopo aver sentito parlare di un avvocato parlamentare giudice costituzionale
Può sembrare un aspetto minore un ritorno e in effettui nell'essi co del Partito Comunista perché stiamo parlando di questo
E del Partito Comunista negli anni settanta
Era curiosa
Questa formula
Perché chiaramente non identifica una funzione dirigente ma una funzione utile e di supporto l'organizzatore porta alla
Dirigente un contributi però se si pensa
A cosa doveva fare un organizzatore culturale
Innanzitutto doveva organizzare in risorse umane particolarmente qualificati e difficili da coordinare quindi doti umane ma anche dote intellettuale di governo degli uomini ma anche dei loro pensieri
E risorse materiali trovarle perché allora non ce n'è non è trovare risorse per centri studi che sono vere e proprie piccole aziende vuol dire essere un mannaggia
Ma siccome non lo si faceva per sport
Ma con una finalità in prenditi IVA un prodotto spendibile sul mercato delle idee e di Governo
L'organizzatore dei sponde del risultato quindi governa anche i contenuti deve portare qualità intellettuali competenze e anche visione generale che convogliano i contributi di tanta diverse persone verso
La definizione di uno scenario e delle possibili soluzioni proposte operative un riformatore voi fa cadere il suo lavoro su proposte di riforme UBS è stato questo
Questa analisi dei compiti dell'organizzatore culturale ce lo restituisce come figura dirigente figure intellettuale dirigente
Lo specialista più politico di lui viene si è parlato è una definizione gramsciana ma nel PC non era questa la definizione
E qui c'è un problema che era del PC ma è in generale della politica
La visione della politica come diciamo ultimo e più o alto livello di responsabilità anche sganciato da
Stamattina nella tavola rotonda io ho apprezzato molto quell'accenno che ha fatto l'onorevole Martinazzoli e quant'altro ha toccato il tema ed è quello che mi interessa perché attraversa poi tutta l'esperienza di cui dirò
Detta ma la questione delle lavoro intellettuale non nella loro diversità e l'autonomia
Perché qui c'è una contraddizione
Insuperabile
Se si intende ricondurre il lavoro intellettuale all'interno di una sulla soluzione organizzativa appunto di tipo organico
Si negano sono qui lo Statuto teorico della libertà dell'ENEL ricerca che appunto il dubbio la libertà e lo Statuto teorico della responsabilità politica e
Convogliare tutti a una soluzione non toglie dare più di tanto dubbio Visso
Disobbedienti sei
Qui vorrei dire
Stamattina l'onorevole Fini Presidente Fini ha citato a Roma
Arrone in realtà in quella sua polemica si serviva futura gli editori
Di un testo non edito dissi Mombello morta pochi anni prima e nel cinquanta fu pubblicata era un manifesto di denuncia contro il PC F
E in generale i partiti comunisti intitolato manifesto per la soppressione dei partiti politici
Se ne può discutere
Non condividere il senso ma il punto centrale di quel manifesto era
Le organizzazioni politiche non tollerano non decolla disobbedienza ma la indoor facilità e la piega no con conseguenze sulla vita delle persone che possono essere gravissimo
Questo contrarietà di fondo tra lo statuto della libertà individuale di pensieri allo Statuto della responsabilità verso l'agire comune collettivo
Beh e si chiedeva negli anni Sessanta perché nella vicenda del PC
La posizione di dissenso non degli disobbedienza agli dissenso manifestato il sessantasei il Congresso
Vi Ingrao
Stigmatizzato e
Messo in difficoltà due-tre anni dopo l'iniziativa di quelli del manifesto radiati la durezza di questa contraddizione non è qualcosa di cui parla la letteratura
Era la prassi e la esperibili Sutto politico dentro un partito che però aveva anche tanti spazi interni di democrazia e li cercava e apriva alle forze intellettuali
La vicenda di Ugo per quel che riguarda questo aspetto si svolge tutta
Dal la fine del suo primo mandato parlamentare
Nel gennaio sessantotto scadeva il suo mandato ci fu un importante convegno del P.C.I. per la riforma dello Stato Terracini Ingrao Perna e Ugo spagnole con una
Importante relazione
E fu un po'il nucleo del Progetto
Su cui nascerà qualche anno dopo il centro riforma dello Stato e i protagonisti saranno ancora questi
La vicenda di Lugo quindi comincia nel sessantotto e attraversa tutti gli anni settanta fino appunto alla
Settantanove quando conclude la sua Presidenza nel CRS e pochi
Il Cerese prenderà di nuovo con Ingrao un altro però FAS aprirà un'altra fase della sua vita
La centralità di in questo percorso di Ugo e quello di aver sperimentato e promosso ai più alti livelli le possibili soluzioni organiche
Al rapporto fra intellettuali e politici è stato un protagonista ma anche un concreto gestore uno dei punti più delicati di gestione di un sistema organizzativo di questi rapporti
Che negli anni ottanta ha dato dei frutti
Anzi costituito un modello che
Poteva ulteriormente progredire
Quindi intanto sto dicendo che come organizzatore culturale
è stato un protagonista è un dirigente ha offerto al suo partito soluzioni organizzative estremamente delicati avanzate a partire da quella ricchezza umana intellettuale
Saggezza che gli consentivano di fronteggiare situazioni concrete trovando soluzione non era dentro un disegno astratto ma concorso a formare un modello di organizzazione di questo vorrei parlare
Però avendo accennato
Ma la volontà di interloquire
Prima di
Ripercorrere questo decennio con Ugo
Vorrei
Far vedere gli esiti di questa piccola riflessione
Quel modello
Organico
No un scioglie la contraddizione
Anche se si passa da parte dei dati a centri studi promossi da partiti
A centri studio Fondazione promosse da uomini politici
La questione sostanziale sempre lì
Sono apprezzabili gli sforzi in un'epoca di deserto culturale
Da di quei dirigenti che promuovono ricerche studi riviste ma
Il problema che ho cercato di mettere in evidenza non solo con la sua soluzione in questa strada certo sapranno utili ed altre cose queste fondazioni
Comunicazione diplomazia
C'è un punto in cui l'uomo politico che promuove cultura frena la cultura urlare assorbe ed è
La finalizzazione al suo disegno politico
E la cultura non può essere ridipinte ridotta euro di e limitata a questo rapporto ancillare a
Bisogno di una maggiore libertà e io credo
E ho finito con questo tentativo che bisogna capire che la questione degli intellettuali
Anche Gramsci la poneva sul piano della politica del partito
Che tipo di politico che tipo di intellettuale e una questione dello Stato
Collocata sul terreno della forma politica partitica incontro alla sua strozzatura
La questione degli intellettuali e della utilità della piena responsabilità di competenze intellettuale sul piano della democrazia sta proprio nel fatto che
Si riconosce il pluralismo
L'irriducibili tra della posizione dell'altro quindi il dispetto il dialogo e la possibilità di fare occorre tenere sempre fermo può esserlo spazzolare del resto
Io ho in mente nella storia delle repubbliche dei momenti in cui le forze politiche sono state capaci
Di promuovere cultura male come dire non funzionale occorrono
Ritratta nell'imbuto di una proposta politica
C'è stato un momento in cui i partiti hanno ascoltato
E promosso un dibattito da cui hanno fatto le loro otto nome responsabili conseguente Aldo Moro che fu chiamata a fare il segretario della Democrazia Cristiana nel cinquantotto e si trovò a dover gestire un cambiamento di linea
E forse quando era stata chiamata Segretario non pensava neanche a quel cambiamento per tre anni prima di varare il centrosinistra ha portato all'intera democrazie cristiane convegni
Di
San Pellegrino
E lì c'era il meglio della cultura italiana
E
Il gruppo dirigente sia alimentato ascoltato ma non hanno neanche come dire sottoscritto un programma di governo che scrivevano questi intellettuali era il momento dell'autonomia ha riconosciuto che
Prendeva particolarmente forte la politica questo è il paradosso più nulla politica sa rendere autonoma ed garantire rispettare l'autonomia più
Può trarne vantaggio questa è la mia convinzione quindi questo è un modo di interloquire col tema chiave alto che avete posto nella
Esemplare di questa vicenda
Dicevo la vicenda di Ugo
Spagnoli ma
Come dire per esigenze di tempo la scandire o su
Sui passaggi essenziali
Dopo quel convegno che vi ho detto nasce l'idea di centro riforma in realtà c'è il sessantotto
Sessantanove i nuovi soggetti partitini il Piccini è in difficoltà
E poi far ripartire queste idee organizzativa e con la costituzione formale del centro riforma nel settantadue nominando presidente Terracini suo braccio destro Salas spagnolo
Ma nel periodo che vada questa intuizione ripeto gennaio sessantotto è una data prematura poi comincia il maggiore
E l'università parlo le istituzioni nella magistratura psichiatria democratica Medicina Democratica le riviste di rinnovamento della cultura giuridica politica del diritto quale giustizia
Critica del diritto di convegni come quello
Di Catania o sull'uso alternativo del diritto all'anno tematizzato un ruolo del tutto nuove diverso degli operatori del diritto della giustizia dell'amministrazione pubblica
Che
Spingeva e premeva queste forse avevano un rapporto di amore odio con le forze politiche perché sentivano impegnandosi nel rinnovamento culturale e professionale di rispondere
A pressioni sociale di assumere una responsabilità
Contemporaneamente il quadro politico si faceva scuro qui iniziava la reazione le bombe undicenne un decennio di stragismo e oltre
Si dovevano stringere a presidio della democrazia e c'era il PC non è che ci fosse molto al
Quindi c'è un doppio movimento delle
Società
Che si autonomiste e si responsabilizza e
Cerca la militanza politica organizzata il PCC aprire a questi le difficoltà e visse questa contraddizione dentro di sé
Fu utile in quella stagione l'esperienza appunto di democrazia e diritto perché a differenza della rivista che aveva sollevato
Scandalo che aveva portato alla radiazione
Democrazie diritto era una rivista dell'Associazione giuristi democratica cioè aveva una sua ditta era
Comunali zona franca di dibattito si riempì di comunisti il direttore fu Luigi Berlinguer
Il teorico della nuova fase fu un filosofo e poi devo componente degli organismi dirigenti
Del PC Umberto Cerroni e poi Biagio De Giovanni e poi tanti e poi la nuova leva di studiosi magistrati potrei elencare ho elencato i nomi
E non la sperimentazione in campo Franco di come l'autonomia giocasse anche i comunisti di ricerche di apertura
Venivano sempre dei deputati venivano sempre Ugo Spagnoli e Alberto mala cugine posi comincio la nostra amicizia
E devo dire che era anche molto più francamente questo io andavo lì sempre compiuto Barcellona quindi Piemonte Lombardia Puglia
Sicilia c'era un dialogo nord-sud ci sentivamo uniti da qualcosa che nel Paese spingeva rinnovamento delle professioni e della cultura e l'impegno militante all'interno di una forza politica
Beh in quella esperienza ho citato democrazia diritto perché anche in quella Ugo assunto un ruolo dirigente
Non perché ha preso cariche ma perché ha svolto nei passaggi essenziali un ruolo di indirizzo politico del lavoro
Dopo che furono usciti dal settantatré i primi tre fascicoli della rivista la rivista con una cinquantina di i suoi collaboratori tiene un grande seminario per fare il punto
E la voce più critica fu quella di Ugo Spagnoli
Ma non in nome di Dio un freno non era portatore di un mandato di partito che state facendo la situazione diventa scura calma
Diceva siete in siamo in ritardo vorrei leggere questo suo brano perché
Anche per il momento in cui fu pronunciato è in giudizio rivelatore la prova di una
Lucidità politica straordinaria
Badate
Quindici giorni prima Berlinguer aveva scritto il terzo dei suoi articoli che aprono la politica del compromesso storico
Ma il partito non aveva neanche cominciato a discutere
I primi due articoli proprio passarono nel silenzio sembravano cose già dette l'ultimo che contiene la formuletta compromesso storico solleva disorientamento e allarme ancora per dire
Il quattro novembre lungo intervistato
Si muove con una difficoltà dice ma che vuol dire compromesso diciamo blocco storico si discuteva di terminologia e non si apriva
Un dibattito larve forte o su una strategia che avrebbe cambiato il Paese il partito c'è arriva col Comitato centrale del dicembre
Che convoca un congresso
Quindi nei primi dieci quindici giorni da che il Segretario ha preso queste iniziative i dirigenti del partito taccia
Hanno difficoltà a leggere e a pronunciarsi
Spagnoli interviene non parlare del difende il riferimento politico partitico dice
La spinta di massa sta parlando di quello che c'è già in campo e lo scontro legislativo il PC in quegli anni
Avere un confronto parlamentare durissima avvicina nel momento di assunzione di responsabilità
Per la gestione delle riforme
Lo stato delle strutture statuale
La loro efficienza
I problemi istituzionali connessi l'esigenza di una trasformazione profonda dell'organizzazione del modo di operare degli apparati la presenza degli organismi democratici
Come vedete un quadro sia di lavoro di ricerca sarà il tema di di lavoro di tutta
Il decennio per questi strumenti
Sì è un programma di governo ma il PC allora non solo non era al Governo ma maturerà
Il fatto della tre anni dopo dopo le ondate il referendum il voto meridionale il volto del sorpasso quindi qui ci troviamo di fronte a un dirigente politico che
In autonomia capisce legge la situazione chiama l'intellettuale è una responsabilità per essere in ritardo rispetto agli appuntamenti della storia
Credo che questo
Uno dopodiché
Faccio un'osservazione su questa doppia militanza perché
Questo è uno degli aspetti più interessanti della vicenda proprio sotto il profilo della qualità e capacità di organizzazione
Beh avete
Una uno strumento come la rivista di ricerca
Strategia culturale strategica è un centro
Capace di elaborare proposte di governo da una doppia possibilità e quindi mentre per alcuni ci fu un attrito faccio qualche accenno nella sostanza
Ugo visse bene aiutò a trovare come dire un rapporto di differenziazione complementarietà tra queste due forme
E quando poi si è trovato essere come sarà dal settantasei al settantanove il Presidente del Centro
Accompagnerà un ulteriore sviluppo
Che avviene all'interno stesso sempre parlo degli aspetti organizzativi e delle organizzazione di partito ne sa qualcosa Luciano perché cominciato a lavorare comunque al centro riforma poi passa a dirigere la sezione giustizia
Dell'apparato centrale del Comitato centrale e poi tutta la materia problemi dello Stato trova nella
è struttura di tipo dipartimentale problemi dello Stato affidata Pecchioli ha un autorevole compagno della segreteria il suo occorrono coronamento
Abbiamo una strumentazione molto sofisticate articolata la zona franca i limiti aperta al doppio alla doppia influenza darà dalla Società verso il partito dal partito verso la società
Il Centro studi o di un partito ma per questo infine l'organizzazione dentro i momenti di lavoro del partito di gruppi giustizia e di un coordinamento che fa capo alla segreteria
Ripetere una strumentazione originale non ce n'erano modelli
E
In tutto questo periodo queste ultime cosa
Matureranno negli anni a settantasette settantotto
Ho cominciato dal settantadue la rivista che si rinnova Ugo a una funzione centrale capisce le questione le
Orientale indirizza ne assume le responsabilità e sarà in quella fase delicatissima quando terrorismo emergente il Senato Algeria Moro
C'è anche entrano intenzione insofferenza molte persone che lavoro non è queste sedi ovunque perché riguardano al pc nel Paese
Sarà l'interfaccia di questa attenzione
Lo dico perché
Capire questi aspetti organizzativi e vedere Cos siti era prodotto sotto la sua direzione significa anche capire quali problemi
Si consegnano agli anni Ottanta e rispetto ai quali il centro riforma promosso ed organizzato da Ugo e una giusta è una giunture particolarmente ricca utile
C'era stato Ingrao prima di
Ugo alla Presidenza ma in un anno aveva solo impostato in modo molto largo le questioni dello Stato lo Stato non è solo apparati
Amministrazione carceri forze militari allo Stato e il governo dell'economia lo Stato e sviluppo sociale lo Stato il Governo partecipato nel tè Vittorio una serie di iniziative con queste aperture furono avviati in quell'unico anno di lavoro di Ingrao e proseguite mantenute nell'impianto
E poi condotte a esiti
Di proposta molto utile molto significative da Ugo
Ma quello che voglio
Dire da ultimo perché ho parlato tanto
Non è il racconto che nella comunicazione scritta c'è
Delle attività svolte e dei temi coperti dei contributi dati alcuni sono stati già ricordate stamattina da Guido Neppi
Altri da Luciano questi ci sono e sono importanti
Ma e proprio nel modo con cui per
Fare queste attività per prepararsi a questi compiti
Ugo concepisce la sua Presidenza qui rivela questi l'autonomia di giudizio e capacità di innovare come un grande organizzatore un grande manager politico-culturale che poi lascia
Sul terreno degli anni Ottanta e daranno alcuni frutti
Terracini Presidente Ingrao Presidente fino agli anni Settanta cinque settantasei
Erano dei grandi dirigenti politici assistiti dalle loro segretare in una piccola stanza
Neanche concepiva no il nome della ditta con un centro studi che promuove ricerca alimenta al proprio interno archivi ivi documento i giovani informazione nuovo i tipi
Di quadro intellettuale politico questo avverrà negli anni Ottanta ma il passaggio decisivo è proprio in quell'intuizione di Ugo che partendo da una considerazione molto semplice realistica
Sa che le sue risorse in termini di notorietà il carisma sono inferiori a quelli di Terracini nera e fa una scelta che corrisponde una visione ma anche a una necessità
Chiama
Attorno a sé delle collaborazione costruisce una squadra le tre modalità organizzative del lavoro di Ugo che fanno di lui un grande grande organizzatore culturale sono questi
Fare squadra e ora dirò in che senso cercare sempre la collaborazione di altri centri studi innescando un processo di coordinamento che negli anni ottanta vivere a lungo in sofferenza
Preoccuparsi della comunicazione sì stampa comunicazione dossier note informative cioè proprio
Quello che serve per promuovere un'organizzazione così complessa e con lui che nasce
Prima non c'era e dopo se c'è
Cammina su queste strutture da lui promosse come organizzatore Lorenzo allora come squadra vorrei solo sottolineare l'aspetto politico strategico che c'è dentro perché questo è uno dei problemi
Badate nella storia dei partiti e del Partito comunista in particolare di concepire coi
Sì limitate autonomie ma garantite
Da un cordone ombelicale fortissimo già l'apparato dirigente queste strutture c'è sempre un funzionario politico la cui appartenenza garantisce
Ugo è non solo intellettualmente è una figura professionale autonoma che sapeva che per
Essere responsabili doveva essere anche libero professor conservare la sua professione
Ma quelli che chiama tornasse sono siamo siamo stati tutte figure di questo tipo Luciano Violante magistrato spostata proprio Domenico pulita no magistrato spostata a Roma la Corte
Fabio Lorenzoni un giovane avvocato redattore della rivista Antonio Baldassarre un docente di Macerata Peppino cotture docente della cosiddetta i conti magrissime
Forse intellettuali nessuna delle quali e funzionario e in base all'autonomia si costruisce un organismo
Che il Piccini e il gruppo dirigente del PC guardano all'inizio e con grande sospetto difficoltà
Gli concedono tutto perché lui fa il lavoro lui diceva il giro delle sette chiese
Non so per gli altri ma per quanto riguarda la mia chiamata CRS tre persone della segreteria del partito sono state sentite di ognuno si è raccolto il consenso
Poi mi chiesero
Non è molto importante in termini ma indica il problema di passare a un ruolo di funzionare se voleva dissi no perché l'organizzazione porta intellettuale deve essere uno che alla sua legittimazione in quel campo e che viene riconosciuto per come
E quindi mi pagate le spese di pendolari tam ma io resto professore universitario
Questa cosa che e fu una cultura allora ripeto era un rischio politico Ugo se lo assunse dette questa forma
I centri studi e degli anni Ottanta hanno tutti ha avuto un direttore docente universitaria un parco
Dire nuove forze della ricerca reclutate espressa contratto Borsa eccetera
Devo dire se non ci fosse stato il coraggio la pazienza e la lettera cedo una visione
Per quel che riguarda la collaborazione accennato ma non c'è tempo ma tutte tutte le iniziative
Di quegli anni promosse da Ugo sono stati in collaborazione con gli altri che metteva sul piano
Della politica un trend problema è no
Il coordinamento tra le linee i tavoli di ricerca la finalizzazione di tutti questi investimenti
Badate negli anni ottanta il tema è stato molto discusso e non ha trovato soluzione anche perché
E qui spendo una parola presso la Pretura la mia tesi
E i dirigenti di finisce
Erano grandi dirigenti politici in disaccordo fra loro nome interamente disponibili Ingrao qui Pajetta li Napolitano lì
Non si fa il coordinamento
Occorre promuovere l'autonomia di forze che hanno una e saperle utilizzare con la responsabilità che a questo punto è totalmente autonoma anche della dirigenza
Sarebbe stato molto diversa dalla vicenda se si fosse sciolto questo nodo ma
Non posso
Dilungarmi oltre
Con il professor contorni abbiamo terminato
Le testimonianze
Innamoro di Ugo Spagnoli
Strutture e
Ha fatto quasi una sintesi di quello che poi è stata la personalità di Ugo Spagnoli
E termina
Illustrando il suo ruolo di organizzatore culturale cioè di chi governa i contributi
Per uno scenario
Per possibili soluzioni
E c'è anche
Prospettato una doppia militanza
Più o spagnoli
Intellettuale
E dirigente una doppia militanza difficile
Al di là
Nell'uscire ad equilibrare all'interno del suo impegno
La qualifica di dirigente
E l'autonomia dell'intellettuale
Il suo punto di riferimento è stato il cento per la riforma dello Stato
Che ha visto impegnato Terracini Ingrao oltre che Ugo Spagnoli cioè dire un sistema
Organizzativo dei rapporti politico-culturali
Ci ha detto che tre erano i suoi modelli squadra collaborazione comunicazione
Che ha fatto dell'un organizzatore culturale
Ma io voglio ancora dire che cosa che
In tutti i suoi ruoli
E in tutte le sue funzioni se vogliamo ritrovare un elemento di continuità
Della propria personalità di uno spagnolo intellettuale e dirigente formatori intellettuale parlamentare giudice docente qual è stata
L'autonomia
L'autonomia come
Valore che ricorre in tutti i suoi impegni abbiamo stamattina sentito
Da tutti quelli che sono intervenuti nero con le mie funzioni l'autonomia
Che è un valore
Apparentemente autonomo mi si passi la ripetizione l'autonomia inteso
In senso strumentale cioè l'autonomia
Come riflesso della libertà
Penso che questa sia la data la linea costante che attraverso tutti gli interventi della giornata avremmo potuto sottolineare
Io nell'introdurre
E nel non c'ha la seconda parte
Dal nostro pomeriggio c'è dire sulle forme crisi del rapporto tra intellettuale e politica tre punti di vista invito Gianluigi Vaccarino
Presidente della Fondazione Istituto per il piemontese Gramsci ad assumere la Presidenza
Comunicazioni
Dunque
Purtroppo io ho anche una
Brutta tosse e quindi devo necessariamente
Cercare di
Limitare le parole per non affliggervi troppo
In più come vedete
I partecipanti oltre al sottoscritto farà solo
Svolgerà solo il ruolo di Presidenza
Se sono
Bodrato e
Gualtieri
Perché Alessandro Campi direttore della Fondazione Farefuturo ritornato era dovuto partire per
Insieme a Fini
Per ritornare a Roma
Ecco quindi diciamo no ragioneremo del
Forme
E crisi dall'accordo fra intellettuali e politica
Sulla base di quello che ci diranno Bodrato e Gualtieri alla fine poi concluderà Antonio consumando sta qui
Alla Presidenza
Io voglio solo aggiungere ancora una cosa riallacciandomi alla bella relazione che ha fatto Giuseppe con turni
Un momento fa
E cioè ricordare mi sembra anche doveroso farlo che
Ugo Spagnoli è stato fra i fondatori dell'istituto
Da me presieduto oggi io ricordo
Una riunione è proprio un ricordo quello a cui mi affido rigore
Quindi non sono andato a controllare le carte né fatto ho avuto tempo di fare una ricerca però ricordo una riunione
In via Cernaia che fu la prima sette
Dell'Istituto Gramsci alla quale partecipavano intanto
Sia iscritti al Partito Comunista sia esperto ad esempio alla presente
Claudio napoleoniche non era iscritto Partito Comunista
Ricordo anche che
Fra i fra i partecipanti appunto partecipanti auto partecipante autorevole fu
Ugo Spagnoli e da quelle riunione si terrà credo che fosse il
Settantadue
Oltre
Settantatré perché
Era proprio l'inizio della ma
Trasferimento di Napoleone a Torino
A quelle riunione parteciparono numerosi intellettuale ma ripeto non tutti e non solo e non solo iscritti al Partito Comunista
Questo per testimoniare la vivacità del dibattito culturale e anche l'autonomia con la quale diciamo questo istituto è stato costituito
Allora
Qui io mi fermo e
Direi che possiamo ragionare come suggerimento
Intima stipuli seguire seguirai fare svolgeva il suo intervento sul
Rapporto fra intellettuali e politica
Cominciando da da da Guido Bodrato
Sottolineando
Occorrono questa cosa insomma che il stiamo parlando di un po'di un periodo
Nel quale
L'istituto si costituì che è quello degli anni Settanta
Nel quale già si intravedevano delle delle difficoltà del rapporto fra intellettuali e politica che poi sono venuti emergendo e questo
Ce l'ha già detto
Momento faccia il picco Turri sono venute emergendo
Riassumendo
Anche forme diverse nel periodo successivo
Tutto questo avveniva naturalmente prima
Della
Del crollo del comunismo reale
Sommerso ciascuno può dare definizione o del
Insomma del del blocco comunista all'Est che rappresenta ovviamente un la la fine di un la fine di un'epoca
Ecco quindi penso che questi interventi queste testimonianze potranno anche servire a inquadrare storicamente
La il contributo è una figura di
Di Ugo Spagnoli
L'acqua
Potranno Garattini
Io condiviso Colombo spagnoli
Dieci anni in Consiglio Comunale di Torino lui c'era
Arrivato prima di me si è ricordato questa mattina era già consigliere comunale stelle cinquantasei io sono stato eletto nel sessanta
E sedevamo su banche opposti voi sui banchi della opposizione io su quelli della maggioranza
Ma questa
Diversità di posizione
Permette a me è di sottolineare
Credo comunque maggiore convinzione credibilità delle osservazioni sul suo stile sul suo temperamento
Sulle quali ci sono già state alcune autorevoli testimonianze questa mattina
E oggi pomeriggio
Ugo era sicuramente un uomo libero
In questo senso
Uomo che
Non soltanto sottolineava l'Autority l'autonomia della della politica delle scelte politiche
Ma la praticava
Con una
Evidente esplicita vocazione al dialogo al confronto con
Le posizioni diverso e dalla sua diverse da quelle
Del partito a cui apparteneva
Si è insistito sul sua
Vocazione
Ad un'azione di convincimento
Re portare sulle posizioni sulle quali
Lui convintamente si era schierato anche
Altre persone altri interlocutori
Io vorrei dire che
Per quanto l'ho conosciuto proprio per questa sua
Esplicita
Apertura di un dialogo costruttivo
Sempre messo a confronto con la realtà
Che si può sottolineare che il CIPE lasciate sua azione per convincere
Potrebbe essere interpretata come una nazione per vincere insieme vincere con chi inizialmente la pensava diversamente da luglio cioè
Con la disponibilità vedere conto delle opinioni
Che all'inizio del dialogo potevano essere con cui diverse contrapposte anche lontane dalle sue
E lo faceva anche questo è stato detto
Con un riferimento molto esplicito alla realtà
E al fatto che
La realtà
Costringe le opinioni le idee ad adeguarsi ai cambiamenti
Allora la città viveva un periodo di straordinario mutamento
Ricordando l'attività professionale di spagnoli CIE
Ricordato questa mattina
A quali questioni principalmente si riferisse
La sua attività di avvocato al problemi del mondo del lavoro i problemi della casa della carenza di alloggi per
Una popolazione che cresceva
Ogni anno di alcune decine di migliaia di persone sotto la spinta di una fortissima trasformazione industriale
Vivevamo cioè una stagione di mutamenti profondi
Che si accompagnavano con delle tensioni sociali altrettanto forti
Forse conviene ricordare che
I conflitti che poiché
Segneranno gli anni di piombo
A Torino iniziano nel sessantadue ripetute vicende di Piazza Statuto per intenderci
Di scontri anche all'interno delle organizzazioni sindacali
Una
Societaria che cresce che si trasforma
Una società che diventa Sempre più fordista
Una città
Nella quale
Di fronte ai cancelli della FIAT
Quei grandi scioperi si concludono i contratti dei metalmeccanici
Basta dire questo e pensare cos'è oggi per renderci conto
Di come le cose sono cambiate
Ma anche di come le cose stavano cambiando e quindi
L'esigenza di interpretare ciò che accadeva
Finiva per costringere anche a riflettere sulle
Opinioni sui progetti politici i quali ci si riferiva erano messi alla prova che erano messe in discussione
Forse
Riusciva a dialogare meglio
Conti come lui
Nel partito di appartenenza avevo una posizione critica non dogmatica
In questo senso credo che vada poi ripreso lo farò molto sinteticamente fra poco
Il discorso che è stato fatto su quale tipo di intellettuale che
Se è un intellettuale organico con intellettuali che poneva come si è
Giustamente detto
Ma secondo me è una riflessione non sufficiente
La sua professionalità al servizio di una
Di una politica
Certamente
La sua professionalità era uno degli elementi che gli ha assegnato una
Esplicita autorevolezza
Non soltanto
Come è stato ricordato come ha ricordato Violante nella relazione introduttiva i suoi interventi erano sempre interventi
Convincenti e sintetici
Ma anche in Consiglio comunale era la stessa cosa
Ed
I suoi interventi erano in qualche modo per le questioni che affrontarla
Definitivi nel senso che
Non appartenevano ad un momento di polemica
Anche questo inevitabilmente ma
Contenevano anche sempre una proposte di conclusione rispetto hai problemi che venivano affrontati
Poi ho condiviso
Con lui
Quasi quindici anni di vita parlamentare
Sono tra quelli che alla fine lo ha votato con grande convinzione come dire gli unici della Corte costituzionale
Li abbiamo avuto rapporti meno continui perché appartenevamo
A due Commissioni diverse
Ugo Spagnoli era
Nella Commissione giustizia io nella Commissione Bilancio quindi ci incontravamo in Aula quando c'erano i dibattiti di ordine generale dei quali il più delle volte eravamo spettatori
E credo che si debba sottolineare il fatto
Che in genere si trascura
Il lavoro di Commissione
E anche la cronaca politica accende i fari soltanto sui dibattiti in Aula e quindi
Da questo punto di vista non solo per quello che è già stato detto
Donna appare in modo pieno
Quello che è stato il ruolo di spagnoli nel Parlamento ma se
Verifichiamo
Quanti problemi si affrontano in Commissione e quale lavoro di preparazione
Dell'attività legislativa si svolge in Commissione e allora il giudizio varia
E diventa nettamente positivo anche
Perché
Almeno in quegli anni i parlamentari avranno
Portati a elaborare per conto proprio certo con un una collaborazione di funzionare di Commissione
Ma senza delegare i funzionare la scrittura dei loro interventi erano relazioni quello che era loro contributo per quanto mi dicono
A differenza di ciò che oggi accade allora c'è una grande polemica all'interno delle Commissioni dei partiti per essere relatori
Oggi
Mi dicono
Per accettare di essere attori si dice ai funzionari però mi preparate tutta la documentazione quindi l'atteggiamento di impegno di di presenza di elaborazione e quindi la qualità professionali
Del impegno politico del parlamentare era molto forte e da questo punto di vista
Sicuramente eccellevamo
E su queste ultime fondava il grande rispetto di cui spagnoli godeva e che si è
Poi registrato nel voto che
Violante ha ricordato
L'apprezzamento e la stima da parte degli dei colleghi sia
Della sua parte politica delle altre
Delle altre parti politiche
La seconda riflessione riguarda allora
Il problema
Quale tipo di intellettuale vera
Ripeto mi sembra che soprattutto la relazione dietro ampia abbia chiarito bene di che cosa si tratta e dei perché si può sostenere che
Spagnoli era
Un
Intellettuale che poneva il servizio di una linea politica la propria professionalità
La propria
Qualificazioni le proprie conoscenze
Credo però che
E qui si debba dire
Riprendendo una osservazione che qualcuno ha già fatto
Che questa
Idea dell'intellettuale organico in ogni caso
Va
Riferita al tempo in cui
Si vive indica il tempo nel quale si sviluppa una certa politica
La formula nasce con riferimento
Al partito Guido della classe operaia e va coniugata con altre formule
Fa riferimento a all'egemonia
Fa riferimento al blocco storico
Fa riferimento ad un traguardo politico
Niente profonda trasformazione della società in senso socialista rispetto alla quale
L'intellettuale e organico
è molto difficile quando si è chiamata in causa Ron
Pensare ripeto il quale organico della società liberale sento dire come si è poi anche detto poco fa che in quel caso la caratteristica è che
Un uomo libero da e a qualunque vincolo di partito che prevalga sulle sue opinioni sulle sue convinzioni
E qui io credo che
Questa è una riflessione che va fatta ecco riferimento
A ad a quello che è stato per
Tutto l'arco della sua vita politica e che si esprime molto bene nella responsabilità che ha avuto
Del centro sulla riforma dello Stato Ugo Pecchioli Pecchioli la Costituzione non era una via per conquistare il potere
Non dico a caso questo perché indubbiamente nella sinistra per molto tempo c'era chi
Rifici riferiva alla Costituzione o come una via per conquistare il potere quella storicamente possibile quella che aveva segnato una modifica radicale dell'assetto politico del Paese ma che in qualche misura
E era era una premessa per dei cambiamenti ulteriori
Quindi non era un progetto intermedio
Si è detto secondo me giustamente che per spagnoli il problema era attuare la Costituzione certo anche qui e una società che
Che cambiando continuamente poneva dei problemi di revisione costituzionale
Ma
Lo lo dice in modo
Molto chiaro il cui ultimi scritti io ho riletto in questi giorni un articolo che ha scritto nel novantanove sul numero zero della rivista il manifesto
Non ha mai pensato ad una indebolimento della centralità del Parlamento
Non ha mai pensato che
La tendenza che
Negli ultimi
Dodici quindici anni è diventata molto forte ad accantonare la democrazia rappresentativa per la democrazia diretta forse la strada da seguire
Per rendere più efficaci dal punto di vista democratico la nostra Costituzione cioè aveva un riferimento con la Costituzione
Molto forte molto preciso e molto trasparente
Ed era un mobile diciamo così che se c'era qualcosa di organico nel suo essere intellettuale e che era organico al progetto costituzionale c'è questo era
Nel suo rapporto come questa formula ripeto nell'la convinzione che ci possono essere processi di revisione anche fuorché indubbiamente
Anche se
è un aspetto sul quale dico la mia opinione con molta cautela vedere apparteneva quelle correnti
Del diritto della magistratura sconcertato magistrato
Che affidavano
Come dire all'azione della giustizia anche il compito di affrontare problemi che corrispondevano al disegno della prima parte la Costituzione ma che ancora non erano diventate
Riforma dell'ordinamento
Non a caso
Ho appena sentito e condivido questa riflessione negli anni nei quali a livello nazionale si pone il problema
Delle compromesso storico e poiché la solidarietà nazionale
Lui cerca di
Contribuire a al progetto di questa
Politica proponendo delle riforme che riguardano lo Stato lo funzionamento della pubblica amministrazione l'ordinamento pubblico
Questioni che per la verità in quegli anni hanno contato meno delle riforme sociali ed economiche e probabilmente questo è stato un limite di di quel di quel periodo storico
Peraltro
Travagliato da da da da da molti
Problemi e quindi
In qualche modo poi costretto a fare le scelte
Che la realtà e imponeva alla politica e ho questo è un punto che
Vorrei sottolineare e che il
In qualche misura ricavo dalla discussione che c'è stata questa mattina ma che
Riflette anche
Una opinione che mi sono fatto pensando a ciò che sai e poteva dire di spagnoli in questo incontro è un intellettuale organico al progetto costituzionale questo è il punto
Politicamente a mio parere
Più importante e che mi sembra molto coerente con le sottolineature che sono state fatte
Su quella che è stata la
La sua attività di avvocato e il suo impegno nella Commissione giustizia della Camera
Vengo alla terza riflessione
Che
Ci porta a ai temi di come dire più di attualità cioè
A ad un giudizio in ordine al titolo più generale di questo di questo incontro
Beh
Un un intellettuale del mia parte politica Scoppola
Nei negli anni in cui si è posto il problema della
Passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica
Ha parlato della democrazia della Pubblica per il mare pure come democrazia dei partiti
Suggerirei suggerendo l'esigenza di
Evitare la deriva partitocratica di questo tipo di democrazia e di
Promuovere una transizione che
Arrivasse ad un'altra democrazia a quella che
State in modo molto generale definita democrazia compiuta
Semplificata ed i suoi schieramenti ed il suo modo di assumere delle decisioni e soprattutto più stabile nel rapporto tra elettori
E Governo
è una riflessione che ha un suo fondamento anche se
Lo stesso elaboratore di questa formula negli ultimi anni sulla base della esperienza
Aveva sollevato dei dubbi per anche verso le scelte che lui aveva promosso in modo assolutamente corretto e trasparente
Io resto dell'opinione
Che abbia ragione Kelsen quando dice che soltanto un idiota
Ho un uomo in malafede può pensare che
Nella società del suffragio universale
La democrazia funzioni senza il partito
Dopodiché Kelsen ha parlato prima crollo della delle democrazie pre fasciste pre naziste e quindi anche questa riflessione dei suoi limiti
Dopodiché è vero quello che abbiamo appena notato che i partiti possono generare il partitocrazia
Però
E peggio una partitocrazia senza partiti perché bella se degenera degenera in in di una dittatura
A questo ci dice che i problemi c'era noi ci sono
Ma ci dice anche che la soluzione a questi problemi non c'è stata non c'è ancora della tavola rotonda tra
D'Alema finire e Martinazzoli alla fine
è emersa
Cioè l'esigenza di trovare
Un rapporto tra
Una sistema elettorale nel quale contendono dei cartelli elettorali
E
Che
Luoghi nei quali si svolge a fianco ma al di fuori dei partiti quasi una nuova forma di collateralismo la elaborazione politica nella formulazione dei programmi
Io credo che messo così e difficile che il problema abbia una soluzione che non sia il berlusconismo cioè una soluzione che passa attraverso un dominio politico
Attraverso altri strumenti tormenti della politica spettacolo gli strumenti
Del
Delle tendenze plebiscitaria rilievi degli strumenti
In qualche modo
Come dire della della accentuata personalizzazione della lotta politica
Tutti strumenti che in passato sono stati definiti tentazioni Cesa riviste
E che ci portano a dire il perché se si sceglie quella strada nonché ci si deve poi lamentare delle congiunture
Perché
Dietro ogni Cesaretti pugnare di brutto cioè se la lotta politica il fatto con quegli strumenti sarà fino in fondo prigioniera di quegli strumenti politici
Però credo che la riflessione possa essere anche
Come dire meno enfatica e più precisa
Viviamo più culti una fase nella quale
E dibattito di di questa mattina al confronto non non mi sembra che abbia delineato una via di uscita nella quale
Vince la competizione politica
Chi riesce a formulare la migliore combinazione tra
Una spietata radicalizzazione dello scontro politico
E il massimo di trasformismo nel mettere insieme
Le lobby le componenti partiti ciò che resta di partiti che vincono
La campagna elettorale ora
Mi è molto difficile immaginare che si esca dalla crisi politica intrecciando radicalizzazione dello scontro politico e trasformismo politico ma se guardiamo a quello che
è accaduto negli ultimi tempi e quella che è alla fine la strategia del della maggioranza vincente
Che queste quello che accade da una parte
Baget Bozzo vice i dossettiani
Il quale avrebbero una concezione ideologica di tipo fondamentalmente leninista della Costituzione italiana
E Berlusconi in modo
Televisivamente più efficace chiama i cattocomunisti
E poi dall'altra parte si mettono insieme tutti quelli che considerano questo il pericolo da evitare quale che sia la loro opinione politica
Ecco io credo che
Se è questa la situazione di crisi dalla quale noi Viviana perché noi viviamo uscirne
Che richiede sicuramente EUR prima che non ha una formula politica
Un recupero di
Atteggiamento critico quindi di di cultura politica quella che
Dico perché a questo ha fatto sostanzialmente riferimento frontiere anche oggi ma più altre volte una rivoluzione intellettuale e morale senza la quale è difficile che ci sia un
Un mutamento ovvero
Della formula politica quale riferisce
Immaginate quello che è accaduto negli ultimi tempi oppure
Sta successo anche a voi di incontrare persone
Che conosco con le quali un buon rapporto e quali pongo questo problema ma
Si può vivere in un sistema nel quale chi guida questa società considerato a livello internazionale
Coprire una una persona un po'i margini della correttezza personale e politica la reazione ma non dire queste cose questa fa parte della propaganda comunista queste sono
Sono invenzioni
O si ascolta qualcuno come credo sia capitato anche voi ascoltare nel
Quando al mattino ci sono i commenti alla radio sugli articoli del volto del giorno dire vorrei avere io settant'anni
Come ha Berlusconi vivere come vive Luigi settant'anni cioè
Siamo in presenza di una opinione pubblica
Verso la quale SIT si tratta di svolgere una
Azione di ieri
Riflessione di orientamento culturale
Che la predisponga ad un atteggiamento politico diverso
Anche se
Su questo concludo con un
Pessimismo che
Mi avvicina un po'il mio amico Martinazzoli però
Questa mattina ha detto una cosa straordinaria che c'è una generazione che sta crescendo che ricomincerà da zero a discutere di queste cose quindi pertanto è un segno di speranza e non e non di positivo
Però effettivamente
Bisogna riflettere molto sul fatto che la nostra esperienza ci dice
Che i regimi sono crollati per implosione più che non per la forza della alternativa democratica anche questo
Allora il problema siamo al al punto di una implosione forse qualcosa che abbiamo sentito questa mattina
Chi dice che
Qualche preoccupazione di questo genere ci può essere
Nel caso nostro non preoccupazione ma
Attese di questo ma certamente il dibattito che
Finora e si è svolto nei nei partiti una vera alternativa
Che ci porti al di fuori
Della crisi che si è approfondita in questi quindici anni ancora non si è dell'idea grazie
Grazie arguito volevo moderato
Per
Le cose molto belle che profonde
Che ci ha detto prima di dare la parola a Roberto Gualtieri invece
Della Fondazione Istituto Gramsci di Romano
Vorrei fare una proposta dato che ci banca diciamo il terzo punto di vista forse potremmo anche lasciare spazio se qualcuno interessato qualche intervento considerazione breve
Magari anche di chi ha già
Parlato questa questa mattina prima di dare poi la parola
Ad Antonio Rossomando
Delle brevi conclusioni
In ogni caso
Adesso lo sentiamo Roberto quanti
Grazie
Io non parlerò di
Di Ugo Spagnoli
Perché non
Non l'ho conosciuto
Non potrei aggiungere
Nulla
Alle cose molto importanti che sono state dette in questo convegno sono un ricordo
Era una matricola universitaria ero appena iscritto alla FIGC assistetti alla fine dell'ottantacinque quello che forse quest'ultimo comizio piazza del Pantheon
Comizio che mi colpì pere come egli seppe essere trascinante acceso al tempo stesso rigorosissimo nell'argomentazione
Dopo poco fu votato conto con quel voto così pressoché unanime dal parlando a tutto il Parlamento nonostante pure fu un comizio non privo di una certa foga polemica altri tempi appunto
Io vorrei invece concentrarmi su sul tema proprio
Sul titolo di questa ultima sessione del nostro convegno cioè forme crisi del rapporto tra
Intellettuali
E politica e provare a riflettere su cosa significa il
Affrontare il problema del rapporto tra intellettuali e politica e in che misura esso
Può essere definito in crisi come recita appunto il titolo ecco io penso che il problema non sia tanto
Il problema per la chiusura
Della politica
Al sistema dei saperi al mondo degli intellettuali al mondo della cultura si potrebbe anzi dire
Tornerò su questo che forse mai come nell'ultimo
Quindicennio
L'agenda politica è stata dettata dal
Dal dagli intellettuali problema appunto quali intellettuali e quali correnti culturali
Hanno avuto l'egemonia si sono
Affermate io penso che affrontare il problema del rapporto
Tra intellettuale e politica significhi innanzitutto affrontare la questione degli intellettuali cioè riconoscere
Che essa seri propone oggi come uno dei grandi nodi irrisolti della vicenda dello Stato unitario anzi
Precedente addirittura alla esperienza dello Stato unitario intendendo come questione degli intellettuali
Con tanto
Solamente l'aspetto sociologico del carattere ristretto notabile aree potremmo dire dei gruppi intellettuali italiani ma soprattutto sul piano culturale
Della difficoltà
Della
Intellettuali italiani a combinare
In modo virtuoso potrei dire apertura la scienza mondiale le grandi correnti del sapere mondiale e rapporto organico con il Paese con la nazione con il popolo con la
Con la democrazia questa difficoltà combinare questi due aspetti si traduce in i vizi opposti ma spesso complementari
Da una parte dell'accademismo il carattere apolide elitario della cultura italiana e dall'altro invece
Del provincialismo del populismo del localismo ecco la questo questa
Se questa la questione degli interdirlo penso la questione degli intellettuali non è un problema dell'oggi appunto è un grande nodo
Che ha segnato la storia della Nazione italiana che ha vissuto di questo intreccio pendolo tra
Il crisma Hristo pratico tecnocratico e populismo
Ed è in qualche modo una
Manifestazione appunto della fragilità stessa della nazione italiana ora
Questa questa questione si è posta in forme
Diverso nel corso della storia del Paese
E io concordo con quello che diceva Bodrato
Neanche prima Martinazzoli la democrazia dei partiti
A ha rappresentato un momento in cui questa questione è stata affrontata
In modo robusto in modo solido in modo naturalmente come dire fortemente legato alle caratteristiche
Sociali storiche dell'epoca
Ma i grandi partiti hanno saputo affermare il loro ruolo la loro funzione nazionale perché hanno saputo misurarsi su questo terreno cioè hanno saputo
Hanno avuto una concezione della politica che non era nei
Nei consumi cistica né quella
Dell'autonomia della politica
Ma hanno saputo come ha detto
Fanno Violante nella sua relazione riferendosi
Appunto spagnoli
Più in generale a una stagione della storia italiana non avere né l'autosufficienza
Né
La delega allo specialismo
Ne chiusura nei
Subalternità
E quindi una rapporto un'idea della politica che essa stessa può essere considerata un ramo
Specialistico diciamo così dell'attività intellettuale che non può che alimentarsi
Da una parte del rapporto con la Società del radicamento nella società dall'altra del rapporto appunto con le grandi correnti culturali e scientifiche con l'autonomia
Specificità con lo Statuto inibita autonomo
Dei saperi e della della cultura
Si dice appunto intellettuali organici
Punto espressione spesso
Un po'abusata e fra intesa
Potremmo dire che
Tutti i grandi partiti penso
Alla DC altri ci hanno saputo combinare
Intellettuali organici intellettuali tradizionali per riprendere la somala la distinzione gramsciana
Nel senso che il PC a del non si è limitato a formare
Intellettuali della classe operaia cioè gli intellettuali organici ma costruito un rapporto con gli intellettuali tradizionali e la DC invece potremmo dire all'inverso ha saputo dare
Gambe radici maggiori nel Paese
A intellettuali tradizionali alla agli amministratori
Allora all'esperienza
Della della cultura cattolica
Ecco
Questo su questo rapporto tra sapere virtuoso vorrei dire tra sapere politica
Non ha semplicemente è consentito alla politica di attingere al sistema dei saperi alle competenze ma ha contribuito a orientare
La cultura italiana ha contribuito cioè a orientare l'attività dei gruppi intellettuali italiani ha contribuito ad affrontare appunto la questione degli intellettuali il che ha consentito alla politica e alla cultura italiana
Di tematizzare le altre grandi questioni irrisolte della Nazione italiana tutt'altro che superate anche se la questione meridionale
La cui cioè di tematizzare il problema della nazione italiana come intorno alcuni grandi nodi
Storico politici la questione meridionale la questione cattolica la questione sociale intesa come la questione appunto della ristrettezza del mercato interno
E quindi del caratteriste retto storicamente del liberalismo italiano e quindi dello stesso Stato
Unitario naturalmente non va neanche come dire costruita una quadro idilliaco questi questi rapporti sono stati segnati da limiti incomprensioni
Tensione
Spesso tutt'altro che
Risolta tra appunto la dimensione
Riducibile dell'autonomia della cultura e l'etica della responsabilità tipica della della della politica le questioni che ricordava cottura quindi ma
Quel rapporto nelle forme
Cui esso era possibile dell'Italia dell'epoca secondo me fa
C'è stato deve aver vissuto in maniera feconda proficua il problema è capire quando e perché
Da si è rotto e si è affermato un diverso rapporto io somma concordo con la periodizzazione proposta da Violante nella sua nella sua relazione gli anni Settanta sono sicuramente
Un passaggio un punto di svolta e direi che appunto
Anche
Le profonde innovazioni che spagnoli lo ricordava bene Cuturi ha contribuito
A determinare nel modo con crei do di declinare le forme dell'organizzazione della cultura in rapporto alle attività di direzione politica sono forse in qualche modo giunte tardive
E
Non hanno consentito di
A nessuno degli attori in campo di affrontare
L'impatto di una di una di una di una
Di una fase periodi tante piano determinato dei cambiamenti molto profondi l'impatto della crisi mondiale l'incapacità del si da politico di evolvere di trasformarsi l'incapacità delle culture di quelle culture politiche di rinnovarsi per tempo proprio di fronte vorrei dire
Al successo della loro azione che nella misura in cui ha trasformato il modernizzato il Paese grazie a Dexia la loro azione e le ha rese allo stesso tempo inadeguate e per molti aspetti
O consulenti e così allora che si è spezzato si sono
Entrambi gli elementi del binomio politiche cultura si sono indeboliti la crisi dei partiti dei soggetti politici organizzati ma anche la la crisi
Della cultura italiana anche qui anche per un aspetto
Sociologico vorrei dire che la crisi dell'industria culturale italiana
Data proprio dagli anni Settanta passaggio anni settanta anni Ottanta anche per alcuni elementi come dire
Molto concreti che andrebbero approfonditi il nesso tra l'affermazione della televisione commerciale le trasformazioni del mercato pubblicitario e l'impatto sull'industria culturale italiana e trasformazioni dell'università
Noi non abbiamo oggi un'industria culturale nel nostro Paese inesperti non ci non ci sono le case editrici le fondazioni appunto ma si sono meglio in queste nuove fondazioni che forse
Sono rappresenta dopo tutto il tentativo molto modesto paragonato a in
Loro corrispettivi di di allargare il terreno
Dell'attività intellettuale fuori dal dal mondo specifico universitario oggi non si ritorna inevitabilmente ha un carattere nota abitare
Biglietti gli universitarie commi come gli unici specialisti
Disponibili
Ma l'aspetto l'altro aspetto è quello più rilevante riguarda i contenuti cioè
La difficoltà della
Cultura italiana o meglio
La fragilità della politica ha reso la cultura italiana vorrei dire particolarmente
Fragile sposta rispetto
Così all'impatto un po'di quella che chiamerei forse non la rivoluzione neo conservatrice che
Insomma definizione assolutamente per spirito ama forse più precisamente la
Rivoluzione postmoderna
Inteso come
Punto quelle correnti di pensiero che hanno in qualche modo celebrato
L'assenza di senso della realtà soggettivi istmo nichilismo indebolimento del rapporto tra cultura e realtà e quindi tra cultura e Paese che poi si è declinato nelle varie discipline
Una sorta di scissioni Bari scissioni che si sono determinate scissione tra politica e società
Che ha portato al funziona Lisma politologico e tutto quello che esso ha portato con sé il mito della democrazia immediate tutte quelle
La scissione tra politica ed economia neo marginalissimo sul terreno delle
Senza delle relazioni internazionali la scissione tra
Politica interna politica internazionale il ritorno della geopolitica questa diciamo disciplinare adesso inspiegabilmente considerata una disciplina scientifica insomma
Insomma l'elemento
Dei contenuti credo oltre ai problemi formali organizzativi partitiche non dialogano con intellettuali
Vanno poi in ultima istanza affrontati
Proprio perché appunto in realtà
Non si è spezzato il rapporto tra politica e cultura
E appunto ma si è affermata una determinata
Corrente culturale
Che ha avuto una influenza molto forte che in particolare nella
Lunga transizione italiana sede affermata in modo pressoché spero non definitivo ma molto
Ma ma molto marcato e quindi
Più che
Appunto dicevo gli intellettuali forse non hanno mai pesato tanto nella definizione dell'agenda della politica italiana come in questo quindicennio
Appunto la lite Matiz azione di una serie di nodi
C'è la questione settentrionale
Il problema era partitocrazia
Il problema il centralismo il problema e lo statalismo questa diventata l'agenda della politica italiana
Questa
Insomma sull'affermazione di una egemonia culturale
Che sia
Determinata
E quindi più che spezzato il rapporto tra colture politica vorrei dire che si è in
Che sia la cultura che la politica hanno indebolito il loro rapporto con l'ANAS Simone con la democrazia e se appunto riproposto forme nuove ma con non pochi elementi di continuità quella questione degli intellettuali come una le grandi questioni
Irrisolte della nazione italiana
Che dire del del
Del futuro delle delle prospettive naturalmente
Come dire la situazione
Questo nuovo fenomeno delle fondazioni politiche che sono state
Analizzate dalla dalla tavola rotonda
Naturalmente in qualche modo da un lato uno specchio della
Dell'esito di una transizione chiara
Che non ha saputo riproporre
Delle forme più solide del rapporto più e democratiche del rapporto tra politica e cultura la crisi dei partiti e la crisi degli intellettuali
Dall'altro può essere considerata anche come dire auspicabilmente un ponte uno strumento per contribuire a orientare la transizione verso la ricomposizione
Di un rapporto tra politica e cultura che passi per una rinascita di un sistema dei partiti
E per una appunto capacità di riporre riproporsi grande tema della
Riforma intellettuale e morale
Che appunto ciò che ha caratterizzato le fasi alte del rapporto tra politica e cultura nella STET tra politica tra e intellettuali nella nella storia
Del nostro Paese l'esito ambivalente gli stessi PD e PdL non hanno ancora deciso sei essere
Diciamo così la fase terminale del processo di
Trasformazione della politica in
Plebiscitarie istmo personalismo localismo bipolarismo con le caratteristiche sono state ricordate o
I primi embrioni di una
Faticosa lenta Rifondazione di un sistema i partiti democratici del nostro Paese e credo che anche
La
L'evoluzione stessa
Della capacità della
Cultura italiana e dei suoi strumenti nelle sue forme di organizzazione in rapporto al proprio lavoro politico
Punto giuste le cose che diceva futuri ma anche Martinazzoli quel punto non è fare l'antologia
Degli studi né fare la ricerca primaria in sedi improprie il punto è ricostruire sedi capaci di selezionare tematizzare
Il lavoro intellettuale il rapporto I grandi nodi politici
Del Paese nel suo nelle sue relazioni con l'Europa e con il mondo
Se non verrà affrontato sciolto il nodo politico temo che anche
Questi aspetti
Rimarranno irrisolti incompiuti forse avremo ancora lungo questo fenomeno delle fondazioni personali che in qualche modo
Non riescono più di tanto a
Svolgerebbe una funzione effettiva di indirizzò del dibattito politico e
Della ricerca
Intellettuale ma io voglio sperare appunto che questa stagione politica così apparentemente immobile ma anche
In realtà attraversata da tensioni possa anche essere considerata forse
Punto il primo momento di una apertura di una nuova stagione che possa consentire
Di riproporre in forme nuove il rapporto tra politica e cultura grazie
Allora io
Avevo fatto una proposta e vediamo se qualcuno vuole
Intervenire altrimenti mi pare che non
Non colgo nella sala
Nessuna
Autopropaganda e allora lascio la parola Rossomando per
Le conclusioni
Dopo una giornata di ieri intensi di lavoro e soprattutto
Ad interventi di grosso spessore
è difficile una relazione di sintesi anche anche per l'ora tarda
Ed anche soprattutto per i contenuti della relazione esaustive
Spero di essere nome io mi auguro di essere breve e conciso
Intellettuale partiti politici nella storia della Repubblica conforme e crisi del rapporto input fra intellettuale e politica questa era il senso il titolo del seminario
Che ecco trovato nella figura di Ugo Spagnoli la possibilità di una sintesi
Ugo spagnole intellettuale riformatore propositore presidente del Centro per la riforma dello Stato ma dirigente politico parlamentare quindi
Presidente nei due aspetti nella fase propositiva da lavorativa nella fase poi realizza di IVA l'attività parlamentare quindi la figura di uva spagnoli le cui testimonianza abbiamo sentite che non ripercorro
Si è trovata la figura che può darci una indicazione di come rapporto tra politica e cultura possa trovare sistematicamente una realizzazione come per il passato
Il tema è
Drammaticamente attuale cioè il rapporto tra i partiti politici e gli intellettuali tra ma Pica mente intellettuale
Mi richiamo a inizialmente alla relazione del presidente Violante che è stato alcun punto di riferimento nella impostazione del problema cioè a dire
Che ad un rapporto virtuoso
Tra politica e cultura si sarebbe spesso ormai sostituito un intellettuale che non fornisce la soluzione dopo aver ascoltato gli argomenti
Ma fornisce argomento al politico che già deciso la soluzione
Questa è primo momento di crisi
Di un rapporto Vito Albertone che
Aveva visto
Non ho una lunga stagione ma nemmeno una breve stagione diciamo una stagione significativa nella storia della Repubblica
E ha chiarito anche
Luciano Violante il modello di intellettuale organico
Che è necessario che venga storicizzato al momento in cui era stato elaborato e non ritengo che possa essere condiviso almeno per quanto mi concerne
La definizione del Presidente Fini di interrotto all'organico come difensore dell'ortodossia
Ritengo che sia molto più preciso puntuale del terminato problema lo spirito dalla la Borasi non è
Anche dell'interdetto all'interno di un
Concetto di egemonia
è il Paese in cui ci occupiamo cioè organico alle forze sociali a cui faceva riferimento I bisogna alle necessità
Alle lotte che alcune forze sociali quindi organico ai contenuti all'interno dalla società
Se non in crisi certamente conflittuale
Agli inizi dopo la guerra di liberazione dopo il quarantacinque
E allora sì questo è vero incominciamo a dieci che questo modello di intellettuale questo intellettuale
Che deve operare con riferimento anche alle forze sociali
A parte la definizione di organico non organico che si prospettano nella sua generalità nella determinazione di quelle che possono essere
Le elaborazioni ora la sua specificità cioè dire nelle competenze di cui è portatore
A due strumenti di interpretazione e la società che lo circonda
Una la nazionalità politico giuridica nel momento in cui è propositivo ma non può essere estraneo anche quantomeno nella forma della rappresentazione
Ad una razionalità economica di governo
Ecco allora dove sorge sì sostanze il rapporto tra politica e cultura
Che sembra apparentemente distinto e separato o in maniera non virtuosa accomunata
I due termini
Entrambi di applicazione recupero no certamente sicuramente
Una proposta una mia è una propria valenza
E noi partendo da questo abbiamo ancora ad USA secondo osservazione due o tre osservazione per poi
Vorrei chiudere cioè che l'agenda politica del tutto scomparsa la riflessione sul ruolo degli intellettuali
Che è vero
è vero
E il ruolo del rituale messo in crisi
Ci richiama ad un altro elemento di crisi cioè dire alla scomparsa del partito
Anche qui mi richiamo a una prima indicazione dei quei due tre concetti che la relazione introduttiva Luciano Violante ci apposta a posto anche il seminario a misurarsi con alcune impostazione o con alcune elaborazioni cioè dire che al momento in cui
Noi crediamo che è scomparso il partito nella sua funzione storica cioè a dire
Di un partito capace di trasmettere i cittadini il significato di essere cittadini
In questo un vuoto
O quanto meno in questa carenza
Dunque agito così
Non più nel suo ruolo
Ci si prospetta che soltanto
Un orizzonte strategico ben definito o garantire un ruolo dell'intellettuale cioè dire il Rodano intellettuale e culturale
Viene ad essere rimbalzato sulla politica momento in cui il partito non riesce a esperti costoro mentre la sua posizione dei crisi si può ridare io o
Ricostruire un orizzonte strategico per garantire un ruolo hai vinto la agli intellettuali
E
Quindi però io
Ho qualche perplessità
A non
Accentuare o quanto meno essere disperante sulla crisi e questo la scomparsa dei patti
O del partito o delle foto dalla forma partito
Non vi è dubbio che vi è una crisi del partito in questa sua RU ruolo in questa sua funzione storica
Ma non so fino a quanto
O
Possiamo noi
Ancora discutere
Che la forma partito è in crisi Eccher partite in crisi perché non ubbidisce più accorrono solo a quel ruolo storico
Che non è dubbio non metto in discussione
Il giudizio critico
Ritengo che possa essere messa in discussione
Andare per scomparso il partito non lo so forma strategica di organizzatore dei consensi
E lì rappresentanza della democrazia compiuta
C'è la crisi dei partiti o l'apice del partito rischia rischia
Di travolgere la crisi
Della democrazia
Non vedo perché ora democrazia esasperata
Posso portare poi il rapporto politico cultura al momento della crisi della decisione nella fragilità della decisione nella impossibilità molto porta a decidere c'è un eccesso di democrazia può mettere in crisi anche la sostanza
Giudizio che può essere condiviso ma e la soluzione
Cioè anche
La inefficienza
Di un sistema democratico
Compiuto valutato recepito accettato non ponesse venti mettere in crisi il partito
Come
Non mi piace vocabolo non è un altro sul momento come collettore
Come collettore di giudizio di valutazione attenzione
Se andiamo fino in fondo con un eccesso di intellettualismo rischiamo di mettere in crisi la democrazia
E qui passo al
Secondo aspetto che è stato accennato sulle fondazioni che meriterebbero a mio avviso
Un seminario deve completo sulle fondazioni
Fondazione che
Certamente
Possono quindi
Sostituire quella funzione il ruolo degli intellettuali
Nella fase propositiva
E hanno quindi certamente un'accentuazione
La forte presenza
Ho subito scartato l'accostamento ma
Stamattina ascoltando recependo pensavo
Alla
Vizio di Togliatti del partito come intellettuale collettivo
Ce lo ricordiamo
Anche se lo storici siamo in un momento particolare
Non voglio esasperare
E nemmeno servirmi strumentalmente di questa definizione
Ma certamente indubbiamente la fondazione o le fondazioni possono avere un grandissimo ruolo
Nel momento propositivo nel momento in cui
Attraverso ricerche elaborazioni progetti
Si viene a colmare quale ruolo la cultura il ruolo degli intellettuali
Abbiamo detto o si è detto che soltanto un orizzonte strategico può garantire un ruolo gli intellettuali
Va bene
Ma anche in cui questo ruolo strategico viene prospettato dall'intellettuale moderno
Che possa essere una fondazione o non una fondazione chi gestisce può eri
Questo orizzonte strategico
A chiedere mandata poi la gestione dell'orizzonte strategico
Una volta che viene definito prospettato elaborato
Perché il rapporto intere politica cultura
Poi ci dividiamo in che cosa intellettuale partito
Questo voi veniva in concreto no Alda dell'astrattezza andrà delle categorie
Lamberto Bobbio in che cosa poi si traduceva
In trattore partito vogliamo ricondurci alla categoria
Idee potere
Idee potere
Quindi
Direi che
Il cerchio si chiude nella elaborazione concettuale nella concretezza dell'attuazione
E allora
Rimane sempre un grosso problema che il problema della legittimazione
Che richiama
La forma
La necessità
Del partito o dei partiti
Che non dimentichiamo sono ancora uno strumento un soggetto
Contemplate dalla nostra Costituzione con tutti i limiti
Che fosse travolgono anche i limiti della democrazia attenzione
Sì mettere a fuoco bene
Il problema è la formazione del consenso
Il problema della lavorazione strategica la gestione della porzione strategici
E
In una conversazione interessante si commentava
Ancora ieri sera
Che i oggi un momento in cui si discute in un partito
Per le primarie per le forme per le gestioni euro
Governo che
Tralascio di discutere
Che nessuno parla del sistema elettorale
Che non è strana non avrebbe l'indipendente
Nella formazione del consenso e quindi nella politica che uno dei
Dei due piedi su cui si regge il piano cultura politica
La formazione del consenso il sistema elettorale non è una variabile indipendente nella politica nella cultura
E non ne parliamo
In una omissione a mio avviso certamente da
Non
Recepire
E allora
Crisi della politica
Può anche crisi della cultura
è vero che già stamattina massimo trenta non li versiamo
Sempre sulla politica una crisi che coinvolge attrae anche la crisi alla cultura anche la cultura nostra crisi quale cultura quella cultura che non è la poniamo al rapporto con la politica
Intellettuale partito
Crisi delle idee
Con riferimento al potere
Preannunciamo nella sentenza pensiamo nella competenza del momento e quindi parliamo di potere di gestione del potere e dei luoghi dove si esercita il potere
Allora vediamo che da
Una significativa prospettazione di ordine generale
Siamo passati
Ad una determinazione concreta prospettando
Necessità di intervenire
Ma
Occupazione prudenza
Per quanto nella scelta degli strumenti
Mi avvio alle conclusioni
Intellettuale
Due sono IMO delle forme con cui potremmo prospettare una funzione dell'intellettuale
L'intellettuale come mediatore
Era uno delle
Due concetti che
Quelle lontano elaborato degli anni Cinquanta Norberto Bobbio parlava proprio di intellettuale col moderatore intellettuale come critico del potere
Penso che oggi
Abbiamo necessità di entrambe questi Lula queste funzioni intellettuale come mediatore c'è un impianto aree in cui la tolleranza viene concepita
Non come sopportazione paternalistica dell'altro
Ma come riconoscimento a convivere con la dottrina opposta
Questo è
E e
Il mediatore moderno
E con questo diamo anche un segno di Nobel TA al concetto di mediazione politica che spesso viene
Significa talmente in perpetrata
Come roghi bassi della politica da non frequentare
E qui mi aggancio ad un altro concetto dall'altro introduttivo denunciano cioè la necessità di un
Coerente Progetto per bonificare quel dispositivo
Quasi tragico su drammatico ma quasi tragico di amico nemico
Di amico nemico
Eu un punto d'istruzione
Dell'essenza della democrazia
Per richiamarci anche
è un concetto dell'individuo come valore
Noi abbiamo
Accentuare ritenere
Che l'intellettuale come critico del potere oggi oggi
Nel terzo millennio il due mila nove l'Italia
Ne abbiamo una impellente necessità
C'è una concezione dell'intellettuale come coscienza critica delle forme di esercizio del potere
Come promotore di dialogo nella ricerca aperta della verità
E come mediatore selettivo dei valori
Attraverso
In quello che l'intellettuale sì porta dall'epoca dei lumi all'enciclopedia
Cioè l'inquietudine della ricerca
Il pungolo del dubbio
La volontà del dialogo
Questa funzione
Rettore ubbidisce a questo funzione quando ha il potere come interlocutore necessario strategico
E la crisi proprio dell'entrata che non si pone
O non può opporsi come critico del potere
Mette in crisi la
Soltanto il rapporto politico culturale
Mette in crisi
Lo stesso principio di democrazia
Perché se è vero che
Un potere arresti il potere
Oggi in Aula non facere più distinzione nella ripartizione tradizionale
L'entroterra l'intellettuale può rappresentare effettivamente il potere dei senza poteri
Cioè quella che realizza il principio di democrazia
E allora
Concludo
Politica e cultura
Intellettuale e politica idee potere
Nessuno di noi pensa che posso percorrono ottimismo ingiustificato
Ne però un pessimismo spesso mortificante
Io
Con un limite che sono un inguaribile ottimista anche quando molte volte l'ho sempre ottimismo e zero uno
Ma sono inguaribile ottimista
Penso che
Abbiamo anche il dovere
Oltre che il diritto e la speranza
Di pensare fra un ottimismo ingiustificate un pessimismo spesso mortificante
Che sia possibile forse un'etica della responsabilità sia per la politica e sia per la cultura
Direi che il nostro seminario si può considerare qui concluso
Grazie a tutti anche in particolare a quelli che
Hanno voluto restare fino
Alla fine perché mi rendo conto
L'impegno è stato notevole della di tutta la giornata grazie