Intervista a Pietro Ichino sul mercato del lavoro

Radio radicale continuiamo a parlare di economia di mercato del lavoro in particolare nel nostro Paese lo facciamo con uno specialista con il professor Pietro Ichino senatore senatore del PD professore
Ma insomma l'Italia in quanto occupazione e a tasso di attività resta meglio o peggio degli altri Paesi europei di fronte a questa crisi
Ma come sempre accade si cade dal primo piano si fa meno male di chi cade dal terzo dal quarto e questo è un po'la situazione dell'Italia diciamo che
Complessivamente siamo più indietro degli altri Paesi e abbiamo un tasso di occupazione più basso abbiamo infrastrutture
Distretti dose abbiamo una minore capacità di intercettare gli investimenti nel mercato globale dei capitali
Abbiamo maggiore difficoltà degli altri a agganciare la ripresa delle locomotive che stanno ripartendo dentro a questo però è vero che in termini relativi
Ci siamo fatti un po'meno male nella scaduti di quanto si sia fatti male gli altri peraltro
Il il male che ci siamo fatti ancora tutto da verificare nel senso che indichi glielo hanno della cassa integrazione di limite massimo di intervento della cassa integrazione ordinaria scade
In queste settimane nella maggior parte dell'impresa e che l'hanno attivata edilizia una grande incognita bisogna capire se queste imprese
Allo scadere dell'intervento licenzierà ne hanno i loro dipendenti o invece riprenderanno a lavorare e questo è un altro punto interrogativo che ancora apertissima comunque
Dobbiamo ricordare che
La ripresa Nun riguarderà in modo indifferenziato tutti i settori e in ciascun settore tutte le aziende
Al contrario la ripresa riguarderà alcuni settori e non altri e in altri se in alcuni settori alcune aziende e non altre
E quindi non c'è contraddizione nel fatto che sì Scarl registrino i primi segni di ripresa ma nello stesso tempo si veda licenziare la gente perché il ci saranno comunque settori e aziende in crisi occupazionale
Queste sento la situazione e noi abbiamo bisogno di un sistema capace di assistere il lavoratore nel passaggio dall'azienda che licenzia o riduce il personale all'azienda che assume e qui devono fare
E per una domanda perché leggendo un po'di cose mi pare di capire che la critica che viene fatta in particolare alla politica il mercato del lavoro al nostro Paese se ho capito bene ovviamente
E che il nostro sistema di ammortizzatori sociali tenda congelare la situazione preesistente non invece a favorire
E questa mobilità il te in una situazione di e non trasformazione capitalistica come l'attuale non è propriamente la cosa positiva ho capito male no va a Capitol benissimo il problema è esattamente questo noi
Sì tendiamo abbiamo un sistema che tende ad addormentare le crisi occupazionali ma non le affronta
Non prende il toro per le corna mentre questo bisogna fare
Quando c'è una situazione in cui è evidente che il lavoro non riprenderà e in una determinata unità produttiva bisogna fin dall'inizio mettere in atto le misure necessarie perché
I lavoratori siano garantiti sul piano economico ma nello stesso tempo si attivino robusta mentre tutte le energie necessarie per riqualificare i lavoratori in funzione dello sbocco occupazionale e questo è quello che manca nel nostro Paese più di quanto non manchi in altri Paesi del centro Europa
Manca gravissimamente rispetto ai paesi del nord Europa
De dove e invece queste strutture sono estremamente efficienti e allora noi dobbiamo riformare tutto il sistema degli ammortizzatori sociali
I al tempo stesso creare gli incentivi giusti perché disservizi al al al al processo di mobilità da azienda ad azienda funzioni non molto meglio
Noi si indica
Che e non ci sono i soldi
Perché la cassa integrazione
Oggi e genera una quantità di gettito per l'INPS che è cinque volte l'entità delle erogazioni
E questo lo stato di cose è durato per anni e anni
Fino al due mila otto il due mila otto è stato un anno di pareggio del bilancio della cassa integrazione il solo nel due mila nove si è avuto un saldo passivo quindi anche solo considerando gli ultimi cinque anni
Sì ma della crisi dal due mila tre al due mila sette la cassa integrazione adatto un saldo attivo di tredici miliardi di euro al e che sono stati incamerati dallo Stato ma sono soldi delle imprese e dei lavoratori
Che devono essere rimessi in circolo e i i devono essere valorizzati proprio per da
è questa fluidità al nostro che il nostro sistema oggi non ha
Quindi conclusioni soldi lì le risorse ci sarebbero pure basta decidere
Il terzo
Anche
Tremonti ha detto i le risorse ci sono quindi il il problema anche perché
E Tremonti
Ti non può negare questo dato che risulta a Bilancio militari che dopo la questione di fondo è l'idea impugna anzitutto nel nostro Presidente del Consiglio che
E in questa crisi è un un fenomeno passeggero e dopo si riparte con le prime realtà da questa legge non si parte da niente come prima anzi
La la crisi ha cambiato molte cose del nostro sistema è e dalla crisi
Ci sono settori e aziende che possono uscire rafforzate con nuove prospettive settori aziende che invece
Ne escono fortemente indebolite o ha necessità dirittura di chiusura
Quindi il
Il non possiamo ragionare per grandi saldi nazionale bisogna aggiornare tenendo conto
Che dicono gli economisti gli effetti della crisi sono idiosincrasie GIS cioè non sono uguali da settore a settore da azienda ad azienda dobbiamo imparare a compensare gli asset
E negativi su alcune aziende alcuni settori con gli effetti positivi e della la le prospettive di ripresa in altri settori chiarissimo la ringraziamo Dio siamo quasi al professor Pietro Ichino per l'ascolto darà gradi che