XVI Congresso nazionale di diritto del lavoro AIDLaSS

Bene sia impronta
Allora buongiorno anzi a tutti iniziamo i nostri lavori
Della seconda giornata del nostro congresso
E la giornata più importante anche perché
E e dedicata anzi soprattutto perché dedicata alla memoria di Massimo D'Antona
Perché è stato
Prestigioso docente
Diritto del lavoro di questa facoltà
E
Dalla quale poi ha
Spiccato il volo
Che poi purtroppo si è concluso tragicamente
Prima di
Dare la parola
Alla
Alla
Alfredo al alla al collega Caruso che
Otterrà la commemorazione
Noi abbiamo nell'ordine
La lettura
Dei messaggi delle autorità che con una
Scelta che ho apprezzato molto il credo
Occorre
Condividiamo tutti
Sarà
Svolta da
Giovani allievi della Scuola catanese
Il messaggio del Presidente della Repubblica del Presidente del Senato del Presidente della Camera del Ministro Prestigiacomo
E ci sarà anche il messaggio della collega ma anche autorità del del Regno di Spagna alla Maria in via
Casarsa da fa monde che
Sarà letto dal
Dal professor Sartori
Apparisse Valdes
E il magnifico rettore è in arrivo per carità ah ecco ed allora io lo lo pregherei di di dire lui qualche parola non e poi ci sono i i saluti del
Del Sindaco ecco forse il dottor al dell'ordine vogliamo fare
Messaggi
Non
Sì bambini orfani o per gli anziani per me tanta aspettativa
Va bene allora se vogliamo sentire questi messaggi il messaggio del Presidente La Repubblica pila letto da
La dottore ecco il professor Caruso a dalla dottoressa comande benissimo
Dal
Daniela comanda
Tanto il più conosco bene
Nel saggio della Presidenza della Repubblica
Gentili professori
Vi ringrazio a nome del Presidente della Repubblica per l'invito a partecipare alla specializzazione del Congresso triennale dell'associazione di diritto del lavoro e della sicurezza sociale
Al quale il Capo dello Stato ha concesso l'alto patronato che sarà dedicata alla commemorazione del decennale della morte di Massimo D'Antona
Illustre membro della comunità giuslavorista vittima della violenza brigatista la mattina del venti maggio mille novecentonovantanove
Il Capo dello Stato che non potrà partecipare alla cerimonia per concomitanti impegni istituzionali programmati da tempo desidero esprimere il mio tramite il proprio apprezzamento per l'iniziativa
Il professor D'Antona
Venne scelto come bersaglio dei brigatisti
Per la grossa opera di elaborazione scientifica e il secondo contributo che con onestà intellettuale passione civile
Stava offrendo alla modernizzazione dei principi e delle tecniche di regolazione giuridica del lavoro pubblico e privato
Come il Presidente Napolitano ha ricordato in un recente messaggio
Trasmette nei ricordo alle giovani generazioni
Iniziale per riaffermare quei valori di dialogo e di legalità che Massimo D'Antona perseguito Sempre con ammirevole competenza e coerenza
Con questi sentimenti il presidente rinnova la sua affettuosa vicinanza I familiari
E in via tutti gli intervenuti un cordiale saluto il Segretario generale della Presidenza della Repubblica
Ecco
Io ringrazio il presidente che vorrei salutari
Olga D'Antona che presente tra noi
E
Eviti che pregherei
Di alzarci per un minuto il Ricorboli
Di Massimo
Possiamo
Ora il messaggio del Presidente del Senato senatori Schifani
La dottoressa Militello
Vi ringrazio per l'invito a intervenire al Convegno ricordo di Massimo D'Antona concomitanti impegni non mi consentono di essere tra voi ma vi prego di considerarmi idealmente presa
La riflessione sull'evoluzione che ha interessato negli ultimi anni il mercato del lavoro è senz'altro il modo migliore per ricordare Massimo D'Antona
Grande giurista e promotore di una visione dei rapporti giuslavoristi sì tesa a coniugare le esigenze dello sviluppo e della flessibilità con il rispetto dei diritti dei lavoratori
Invio a tutti gli intervenuti consentito ed affettuoso saluto con viva cordialità Renato Schifani
Grazie
Il messaggio del Presidente della Camera onorevole Gianfranco Fini
La dottoressa valdese
Vi ringrazio per il gradito invito a partecipare alla commemorazione che si tiene a Catania sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica e che ricorderà la figura di Massimo D'Antona a dieci anni fa sul sacrificio
Dall'opera del valoroso giuslavorista assassinato dalle Brigate Rosse possiamo trarre un grande insegnamento politico e giuridico per l'Italia di oggi
La sua testimonianza di studioso al servizio della comunità nazionale costituisce vicina un incitamento alla coesione sociale come via privilegiata per costruire un'Italia più moderna più giusta e più solidale
Mantenere costantemente vivo il suo ricordo significa diffondere le sue idee i suoi valori
Per sviluppare una comune volontà riformatrice diretto a realizzare le trasformazioni sociali ed economiche del nostro Paese
Sono certo che dal vostro con gambe Ennio scaturiranno interessanti spunti sulle evoluzioni i principi e le tecniche di regolazione del lavoro pubblico e privato
Nell'esprimere il mio apprezzamento per la vostra iniziativa invio il mio più cordiale saluto unitamente al mio più fervido augurio per un proficuo svolgimento dei lavori del vostro convegno Gianfranco Fini
Grazie dottoressa
E il anch'io anche il ministro dell'ambiente un su onorevole Prestigiacomo ha mandato un messaggio
Rivolgo il mio caloroso saluto alla qualificata e prestigiosa platea qui riunite in occasione del sedicesimo congresso nazionale del diritto del lavoro organizzato dall'ai las la scelta di dedicarmi allo svolgimento alla memoria di Massimo D'Antona caduto dieci anni fa per mano della barbara follia del terrorismo attribuisce all'appuntamento navale Enza che va oltre quella seppure importante di occasione di riflessione in studio e confronto sulle articolazioni sugli sviluppi della legislazione lavoristica
è il segnale che la sua opera così come quella di un'altra vittima dell'odio ideologico come Marco Biagi continua ad essere di esempio per l'intera comunità giuslavoristica
Trovando nelle sue riflessioni nei suoi lavori nei suoi insegnamenti spunti di grande attualità
Che possono offrire un contributo al dibattito su una materia complessa come quella cui voi vi delicate
Il Governo italiano giusto ieri ha celebrato la memoria del professore D'Antona la cui opera il nostro dovere portare a compimento
Con decisioni politiche che dimostrino chiaramente che anche su questa materia è possibile confrontarsi discutere
E infine operare scelte
Credo che sia il modo migliore di ricordare chi ha sacrificato la propria vita ad uno dei più logico che proprio queste scelte vorrebbe impedire
Grazie buon lavoro Stefania Prestigiacomo
Paris
Ora
Pregherei il collega Pomponio apparisse Valdes di
Leggere il messaggio della
Presidente
Casa sbaglia va monde
E cinque
Buongiorno a tutti
Una stanca raccoglieva mari Emilia Kansas
Come tutti sapete
Questa
Credo fa
Responsabilità del Presidente del
Corte costituzionale spagnola
Che purtroppo questi giorni deve decidere se
Questione molto importante per la
Vita politica giuridica spagnola
Per questa ragione noi
Con possibile stare
Stanno ricco ma il suo desiderio
Ha inviato le parole scritte
Spagnolo e io mio
Capitanio lo farlo il massimo possibile
Inviare
Fare capire a tutti voi nel suo messaggio
Vice costi
Caro Bruno
Fa fatica a pensare
Che sono passati dieci anni
Dall'invidia
Assassinio
Del nostro caro collega Massimo D'Antona la porta alla sua casa
Fa fatica a pensare che hanno passato dieci anni perché
La famiglia
Così è straordinaria
è ancora presente
Tra nord
Ho condiviso con un massimo
La passione per lo studio del diritto del lavoro
E
Molto ringraziare
A queste connesso
Dell'AISLA
Vi invito
Sfuggire al nostro invito partecipare in queste marce
Devo ringraziare
Del mondo Speziale
E professori vi era
Romagnoli decaduto
E chiedo
Scuse
Non potete stare
Con tutti voi
Ho avuto la fortuna di conoscere al massimo in diverse occasioni
Particolarmente
Nel suo soggiorno Matrix
Con molta e con Valentina
Io ho potuto sempre attenzionare
La sua grande qualità intellettuale del personale adesso
L'impegno
Studio
Rimborso pentito della
Sempre in trasformazione
Forse la sua lucidità
Suo riforme
Per gli studi
L'insegnamento
Gli hanno portato
Prestare servizi arrestato
Dando generosamente la sua intelligenza
A
Iniziative per trasformare la pubblica amministrazione italiana
Un compromesso
Che
A
Stato assunto senza cercare
Notorietà pubblica
Senza lasciare lo studio
Con un senso di una responsabilità
Approfittando in cui l'opportunità di storica
Per fare
Riforme
E del benessere la modernizzazione
Che queste Paese
Forse per questo
Astratto
Assassinato
Purtroppo
Tre anni
Tre anni
In più
Marco Biagi
Sofferto stessa
Crudele
Storia
Un vecchio Presidente della Corte costituzionale spagnola
Francesco Tomassi variante
Anche
Utile metastasi in atto
Fa
Adesso tredici anni
Diceva nel suo ultimo articolo scritte sui giornali
In questi momenti
In quanto il terrorismo cercare
Porta
La sua logica che alla morte
Non vinceranno
Neanche convinceranno
E la lotta contro il terrorismo
Non si può perdere la condizione della propria legittimità
In questo
Che io chiamo la prima
La vita delle Stato
Che
Del quale via provvisoria tutti
La ditta individuale
Perché
Ogni volta
Che ammazzano
A un uomo per le strade
Ammazzano
Un po'
A ognuno dei lavori
Gradisco
Molto sinceramente
Congresso nazionale
Scritto il lavoro
Perché l'Italia
Per queste generoso
Inibito
E
Mi congratulo
Queste
Meditato maggio
A Massimo D'Antona
Grazie un forte abbraccio tutti
Credo di interpretare
Se ti ritrovi tutte ringraziando la collega Mario Emilia per questo bellissimo
O messaggio e riprende poi le famose parole di Miguel de Unamuno
Il rivolte al franchismo
Vincerete ma non convince Rete ma loro il terrorismo non ha vinto e tanto meno ha convinto e coccole ieri la
Adesso il sindaco di Catania senatore Raffaele Stancanelli
Vorrei anche dire che
Sono presenti
Di parlamentari
I Lo Moro e dove Giovanni Burtone e l'onorevole Giuseppe Berretta
Ai quali va il nostro saluto il presidente del
Consiglio d'ordine gli avvocati avvocato Carpi nato Francesco Carpi nato e
Il Presidente
Pagano che e poi un collega
Nella
Nel negli studi di diritto del lavoro non solo per la sua funzione di magistrato ma anche come Presidente della Sezione di Catania del Centro Studi Domenico napoletano con cui la nostra associazione Anna da tempo
Detta lunghissimo tempo un rapporto secondo e conti mattino prego signor Sindaco grazie quando il professor Ruocco Russo neanch'chiesto qualche tempo fa questo dare il patrocinio nel Comune di Catania e la
Possibilità di utilizzare
Il Teatro Bellini questo per questa commemorazione nell'ambito
Del congresso della spesa sanitaria per lavoro
Ovviamente ho detto subito sì ma non per un fatto formale
Ma per un
Giusto
Legittimo riconoscimenti o un uomo che era partito da Catania
La sua attività accademica
Io
Ho partecipato due giorni fa al Senato
Alla commemorazione del decennale e ho potuto notare che da tutti gli ambienti parlamentare tutti i gruppi parlamentari
Non hanno partecipato soltanto dal punto di vista formale cioè
Quelle un'operazione che si fanno
Appena dove nient'altro ho notato una partecipazione continuità
Tutti coloro i quali sono intervenuti da parte tutti i Gruppi hanno messo in evidenza
è la statura del giurista dell'uomo di chi credeva di poterla attraverso gli studi ma attraverso l'azione concreta partecipare attivamente
Al dibattito non soltanto culturale che si è sviluppato in Italia negli ultimi anni intorno ai problemi del lavoro ecco quindi che
Quando io
Dissi sì
Conoscendo non personalmente professore D'Antona ma
Avendo avuto modo
Tante volte pongono Caruso
Che vedrà la sua amicizia ha parlato
Posso Albona anche lui definisce il mio maestro
E i subito il piacere di poter dire sì per
Mandare un ulteriore segnale
Alla nostra città che ha bisogno di esempi
Ecco ha bisogno di esempi caparre non è stata mai colpita da vittime del terrorismo io penso che
Catania con tutta la Sicilia è stata colpita negli anni
Da da un altro tipo di terrorismo io penso che noi dobbiamo in questo decennale accomunare tutti i colori quali in un modo o nell'altro
Servitore dello Stato professori coloro i quali sono impegnati nel campo della legalità
Ecco perché ho apprezzato anche
E l'impegno dei messaggi rappresenta la Repubblica nel campo della legalità hanno lavorato e spesso
Ci hanno
Rimesso la vita ecco io penso che stamattina nell'ambito di questo congresso vostro
Per cui vi auguro buon lavoro urlacci all'emigrazione del decennale della morte
Dal professor D'Antona ci stia ci sia tutta perché deve essere non un patto soltanto di
Estenda come votazione ma di esempio di messaggio in modo particolare alle giovani generazioni da sindaco di Catania
Rivolgo quindi un saluto a voi saluto
Un pensiero alla signora Olga per la battaglia che continua anche nel Parlamento nazionale
E mi auguro che da questi esempi possiamo trarre al di là delle appartenenze al di là degli schieramenti
Tutti quei messaggi positivi che ci servono per dare
Un futuro di speranza alla nostra Italia nostra Sicilia
E alla nostra catara grazie e buon lavoro
Grazie signor Sindaco
Pregherei l'assessore provinciale al lavoro
Dottor Francesco c'è un certo
Buongiorno
Io porto il saluto dell'onorevole presidente Giuseppe
Castiglioni impossibilitato ad intervenire perché fuori Catania
Ringrazio il professore Caruso il professore che era per avere scelto a Catania come sede non solo il congresso ma anche per la commemorazione del professore Massimo D'Antona
Esempio di un uovo di per le sue lo stile di vita ma anche per noi politici esempio di un modo diverso di interpretare la politica interpretare la cultura
E l'interrelazione come diceva
Poc'anzi il Sindaco fra
Il dei diversi i modi di fare politica fra
Le diverse compagini della destra e la sinistra un uomo che ha dato
Tanto è l'Italia
E chiedere essere senza dubbio ricordato ogni volta avere qui il decennale a Catania
E muovendo fondamentale
Ed indispensabile per la nostra città
Non solo
Perché per l'esempio che Luigi può trasmettere chi trasmette ogni giorno
Ma anche perché per la situazione che oggi
Vive la nostra Provincia la Sicilia
In un momento di grande difficoltà per quelle che sono le politiche attive del lavoro
è un deve fare rifletterci su quelle che sono le azioni che i Governi locali regionali anche razionali devono intraprendere
Non c'è dubbio che
Il ruolo delle istituzioni e quello di
Ricordare questo uomo per far sì che i valori
Che sono insiti nel suo essere vengono trasmessi ogni giorno I nostri figli e al quale
E a tutti noi per evitare che la violenza delle Brigate Rosse prevalga sui valori Cluj ha trasmesso alla piazza
Naturalmente avrà i parlamentari presenti c'è anche il nostro collega carissimo onorevole Pietro Ichino ma
E previsto nel programma
Successiva alla tavola rotonda
Il
Consigliere negli ATO
Che illustre magistrato di studioso di diritto d'della lavoro allievo poi diretto di Massimo D'Antona sistemati gli allievi di Massimo D'Antona a cominciare da Bruno Caruso
Guardi stiamo facendo una commemorazione
E di Massimo
Che perché era un uomo poli e idrico straordinario per l'impegno politico Lallai il calore umano il valore scientifico ma il valore scientifico e testimoniato
Dal livello degli allievi perché
L'importanza
Di un maestro ed
E testimoniata dall'essere scelto da allievi come come Bruno come mediatore
E tanti altri insomma dalle loro e le scuole
Nel senso migliore sono questo insomma
E con ora il magnifico rettore
Il professor Antonino Recca credo che ringraziamo anch'io personalmente ringrazio ci porterà il suo saluto
Grazie a lei Presidente un
Pervenuto un ringraziamento
Tutti gli ospiti li illustri maestri presenti i colleghi i giovani ricercatori che vedo molti
Un saluto alle autorità
Questo donne esso
Il
Congresso nazionale di diritto del lavoro ma è un'occasione per celebrare il decennale della tragica e assurda morte
Di un uomo che non è stato solo un insigne studioso ma anche e proprio agli inizi della sua carriera un docente che oggi
Dell'Ateneo oggi oggi mi onoro di coordinare
E per questa ragione mi soffermerò su un modo di intendere il rapporto con l'università
Con la ricerca con i giovani con la scuola
Che io oggi il riscontro nei giuslavoristi catanesi e che mi piace ricondurre al Cobo scuola di tutti i loro Massimo D'Antona appunto
Quello che mi hanno detto di Massimo D'Antona corrisponda a quello che io vedo nella scuola Daloui creata qui a Catania l'investimento nell'università e sull'università innanzitutto
Per i cultori di materie professionali la scelta di investire risorse energie e tempo all'interno dell'istituzione universitaria non costituisce incerto una scelta scontata
Un grande giurista del lavoro quale D'Antona era avrebbe anche potuto intendere il suo rapporto Cornu l'università in una maniera che non esito a definire strumentale
Un passaggio della carriera accademica destinato prima o poi ad esaurirsi una parentesi certamente da onorare
Ma da mantenere entro limiti benne definiti che norme si sovrappone dissero ad altri tipi di attività
E invece così non è stato
L'università di Catania e presto diventata sua
Perché qui D'Antona ha dato prova di come lui intendeva il rapporto con l'Università un luogo dove insieme agli altri giovani accomunati da una medesima visione sia un'opportunità quasi un privilegio
Quello di poter far vivere coltivare crescere alcune intuizioni che altrimenti rimarrebbero tali
E proprio due intuizioni di Massimo D'Antona costituiscono un momento caratterizzante della scuola che oggi rappresenta in questo Ateneo una delle sue eredità
L'uso della comparazione negli studi giuridici e l'applicazione delle tecnologie informatiche ad un campo di ricerca quello umanistico che si potrebbe pensare immune da contermine azioni tecnologiche
La ricerca giuslavorista che oggi si svolge sotto la guida dei colleghi che Russo
Lo farò ed altri all'interno del nostro Ateneo è una ricerca essenzialmente comparata che vuol dire attenta alla dimensione europea del diritto sociale e del lavoro
A Massimo D'Antona si deve alla restituzione ad uno dei più consolidati dottorati di questa università capace anche di attrarre risorse private dall'esterno
Parlo del dottorato in diritto del lavoro europeo che dal mille novecento novantatre ha sfornato
Bene quattordici studiosi oggi inseriti nei ruoli della docenza
In dare università italiane uno dei quali peraltro premiato qualche anno fa con il prestigioso premio Santoro Passarelli per la migliore tesi di dottorato in e diritto del lavoro
Ma l'utilizzo del metodo comparato non è la sola verità scientifica che Massimo D'Antona ha lasciato in questa Università
Da una sua intuizione e infatti nato uno strumento di raccolta e gestione delle informazioni in materia di diritto sociale europeo che costituisce oggi uno dei migliori prodotti del nostro Ateneo
Mi riferisco alla Balway ebbe un'iniziativa che raccoglie oggi le energie di ricercatori e tecnici della Facoltà di giurisprudenza messe al servizio di una vasta comunità non solo italiana accademici Hernan
Ed infine Po ma potrei continuare a lungo ancora Massimo D'Antona si deve l'idea originaria di quello strumento di ricerca
Che molte università oggi ci invidiano mi riferisco ad emeroteca on line uno strumento di consultazione dei periodici scientifici di oggi
La Facoltà di giurisprudenza ha sviluppato che è basato
Su un software viene richiesto da molto diversità
Per tutto questo non mi stupisce che la vostra associazione abbia deciso di celebrare i lavori di questo congresso proprio presso la nostra università
E non in altri prestigiosi atenei presso i quali pure D'Antona aveva insegnato
Per questo sono particolarmente fiero che giuristi del lavoro afferenti alla sua scuola era suo magistero abbiano deciso manifestare il loro debito di riconoscenza nei confronti del loro maestro
Svolgendo dal mille novecentonovantanove tutta la loro attività sotto l'egida del Centro Studi intitolato alla sua memoria
Per questo
E la ringrazio ancora una volta pubblicamente la signora Olga ha deciso di donare la biblioteca personale di suo marito alla Facoltà di giurisprudenza
Dove do una notizia presso essa troverà una nuova adeguata e visibile sistemazione
In conclusione Massimo D'Antona dato tanto a questa università a questa città a questa terra oggi lo ricordiamo a distanza di poche ore
Dall'anniversario di un altro errore civile Giovanni Falcone che modo diverso ha dato tanto a questa terra
Questo congresso costituisce il modo migliore per rivolgere a tutti noi ma soprattutto ai più giovani un invito non dimenticare
La parola al preside della facoltà
Di giurisprudenza professor Di Cataldo
Che ringrazio
Per la sua presenza
Questo saluto
Da collegio
Grazie signor Presidente sono particolarmente lieto di porgere il saluto della Facoltà di giurisprudenza e mio personale a questo congresso
Alle autorità intervenute alla signora Olga D'Antona
Ai colleghi tutti al mondo vivace dei giuslavoristi italiani riuniti qui oggi a discutere della continua incessante evoluzione del panorama dei problemi nuovi e vecchi del diritto del lavoro
E sono particolarmente grato all'Associazione Italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale
Chi ha voluto celebrare qui oggi il suo congresso nel nome di Massimo D'Antona grazie anche alla generosa ospitalità dei suoi allievi catanesi professore Bruno Caruso e gli altri docenti dell'Istituto
Il nome di Massimo D'Antona per noi che lo abbiamo conosciuto e un nome impossibile da dimenticare
è un nome che abbiamo il dovere di trasmettere a chi per la sua giovane età non ha avuto non ha potuto avere con luglio occasione di incontro diretto
Un nome che noi tutti abbiamo il dovere di ricordare
Dico qui ricordare non nel senso passivo
Di cose che fluttua nota so che nella nostra mente e più o meno nitide
Ricordare nel senso di una memoria attiva che vuol tenere presente per sempre un'immagine volto un uomo
Ai colleghi giuslavoristi toccherà a ricordare la sua passione per lo studio la sua capacità di lavoro la sua disciplina il suo rigore scientifico il suo senso della legalità
Parole che indicano virtù antiche virtù che certamente in ogni tempo sono state retaggio non di tutti
E che però devono essere additati a tutti
Perché ciascuno di noi non nei limiti delle proprie possibilità ma sforzandosi di superare quei limiti possa operare bene per il benessere collettivo il benessere di tutti
A tutti noi ce lo abbiamo conosciuto toccherà a trasmettere a chi viene dopo di noi il senso della sua profonda umanità
La struttura di un uomo che sapeva essere ad ogni tempo a seconda delle esigenze del momento non per recita ma per espunta mia capacità di seguire le cose appassionato e caldo
Brillante è modesto affettuoso e se è vero
A Massimo D Antona sia dice la parola mite
Che indica appunto questa capacità di incidere sul volgere degli eventi senza esercitare la forza
A tutti noi toccherà
E Dio ci aiuti a farlo con i fatti e non solo con le parole trasmettere un messaggio di disponibilità illimitata ma del tutto priva di esibizione e di autopromozione
Un messaggio di piena fedeltà alle proprie idee di coraggio nel difenderle congiunto a sincera capacità di modificarle ogni volta e quanto spesso questo accade che sia necessario
Un messaggio di amore per lo studio unito alla capacità di godere le cose belle della vita l'amore i viaggi l'arte l'amicizia
Nel suo messaggio che dobbiamo ricordare lo studio non è un piacere aristocratico
Come pure non vergognosamente potrebbe essere ma è strumento fondamentale per partecipare consapevolmente alla progettazione del mondo di domani
Lo studio strumento fondamentale per portarsi alla frontiera ad una frontiera sempre nuova e partecipare consapevolmente alla costruzione di un mondo più giusto
Un mondo più pulito un mondo in cui tutti possiamo essere più uguali più liberi e più solidali
In un'epoca in cui la disponibilità al sacrificio sembra smarrirsi
Anche all'interno delle nostre università e ciascuno di noi tende a ritenere asse dovuta ogni cosa
In un'epoca in cui i provvedimenti burocratici talvolta ottusi talvolta semplicemente incomprensibili tendono a frenare o comunque frenano la mobilità di tutti noi che facciamo ricerca
Il ricordo di Massimo D'Antona dovrebbe ricordarci che la vita offre opportunità immense
A chi non si propone di controllarla ma si affida alle cose che succedono Atkinson ma riesce ad inserirsi nel grande fruire dell'esistenza
Accogliere i doni di ambienti diversi anche e soprattutto
Di quelli che potevano a priori sembrare esteri o poco significativi
Questo è uno degli aspetti non marginale credo dell'Insiel per l'insegnamento di un uomo la cui ascendenza radici in regioni opposte del nostro Paese
La cui vita si è svolta in città così diverse come Roma la capitale
Catania città di provincia Napoli ed altre ciascuna con la sua impronta inconfondibile
Ho conosciuto Massimo D'Antona in un momento che nella carriera accademica segna una tappa fondamentale il momento del concorso
Ci siamo presentati assieme in settori diversi io un paio d'anni più giovane
Alla stessa prova alla fine degli anni Settanta
Quando non come oggi l'appuntamento ritornato al più o meno ogni cinque anni ed era lo stesso per tutti
Chi ha avuto questa esperienza e dunque alcune generazioni
Ricorda come allora si creasse un clima di attese speranza comune
Un clima di attesa che veniva vissuto assieme da tutti coloro che nella stessa Facoltà si sottoponevano alla stessa prova quale che ne fosse il settore
Massimo era già qui associato era uno di noi
Passavamo questo tempo lungo condito da indiscrezioni più o meno fondate sul corso dei lavori inattesa assieme
E così che abbiamo preso a frequentarci e questa consuetudine rimasta per qualche tempo
Dopo il concorso cambiato facoltà poi lui è andato via
Mi resta il rimpianto di non avere vissuto con maggiore intensità questo rapporto sarei certamente migliore se lo avessi conosciuto un po'meglio un po'di più buon lavoro
A nome di tutti
Caro Presidente
Che ringrazio per le parole c'è voluto dire
E consentimi di aggiungere consentitemi di aggiungere
Una mia personale
Mio personale ricordo quei concorsi del mille novecentottanta mi hanno visto commissario
Del nella Commissione che ebbe tra il molti
Valorosi studiosi modo PD
Nominare professore strade straordinario Massimo D'Antona e poi
Con Massimo
Io ho avuto
La
Tanti contatti tanti incontri è stato il mio successore alla Facoltà di Scienze Politiche dell'università di Roma la Sapienza
Ricorda ancora
La
Giornata terribile del venti maggio mille novecento novantanove
E stavo per uscire
Perché avevo un'udienza presso la Sezione lavoro della Corte di Cassazione mi ha telefonato Franco riso
Che le ricordi Franco CE
Hai saputo questa notizia assurda Bitta non ricordo se assurda o terribile è stato il primo aggettivo
E mi
Smarrito sgomento poi sono andati in Cassazione dove la notizia
Durante l'udienza
Si era
Propalata
Ho e
E il Presidente nel e prima per quando venne il mio turno anche prima mi chiese professore vuole dire lesivo una parola e così tre minuti
Perché Massimo era anche a un avvocato cassazionista naturalmente
Era un uomo mite
E forte è stato detto mite ma anche forte forte nel ragionamento
Forte nelle convinzioni
Forte anche nel perseguire
Quelli ospiti rigidi quello spirito di solidarietà
E di libertà
Che
Lo ha portato
A
Evolvere la sua figura di studioso da
Giuristi astrattamente positivo a
Politico del diritto nel senso più alto
E a
Conferirli e ad acquisire quella struttura che ricordiamo tutti
Adesso sarà il professor brucare uso a parlare
Di
In
Di Massimo
E credo che nessuno più di lui
Io ho molto insistito per
Perché
Bruno aveva
Aveva una ritrosia parlare dinanzi un perché rare volte u uno ho visto gliene voglio dare testimonianza con
Un professore
Che ormai ha un
Livello ove di autorevolezza scientifica certamente non irrilevante terrà ad operare comunali tolte a bere tanta
Me ma non per
Così per
Per così per
Per un sentimento dice di di così di di
Dissi le convenzionale ma proprio per una
Ritrosia innata per io credo che per lui parla redimersi molto di un privilegio sia anche un po'un sacrificio perché dei Bess permeare la
De qualcosa che appartiene alla sua intimità
Più profonda quindi o lo ringrazio particolarmente a nome di tutti grazie Brunate
Chiarissime e carissime colleghe e colleghi di ogni generazione illustre autorità presenti Magnifico Rettore
Graditi ospiti stranieri cara organo
Sono onorato del compito che il Presidente della nostra associazione mi ha dato di commemorare il decennale alla morte del mio amico e maestro di tutti noi Massimo D'Antona
Sono particolarmente felice di poterlo fare in questo bellissimo teatro in questa
Cita in questa università
Che fu come amava ripetere e come ci hanno ricordato il Rettore resi del Sindaco la sua Università
E di svolgere questo compito in occasione del sedicesimo congresso della nostra associazione
Non poteva esserci cornice migliori
Sono certo
Che colui a cui dedichiamo questa commemorazione in questo momento consente sorride e apprezza soddisfatto
Sono davvero felice che ringrazio pubblicamente tutti coloro che hanno contribuito
Contribuito ad organizzare questo evento
Innanzitutto le autorità pubbliche
Che con la loro generosità ce lo hanno consentite anche in tempi di grande restrizione finanziati in primo luogo il Magnifico Rettore con il preside della mia Facoltà
Il Presidente della Regione Siciliana il Presidente dell'Amministrazione provinciale il Sindaco di generosi sponsor
Ringrazio coi colleghi delle cattedre della Facoltà di giurisprudenza di diritto del lavoro di Catania per l'impegno che hanno profuso nell'organizzazione
Innanzitutto Antonio lo farò
Dietro tutte le iniziative si portano nella scuola catanese ce la sua dedizione e la sua passione
Apparentemente fredda e la sua grande intelligenza
O i professori Ricci Alaimo le dottoresse Nicosia Zappalà
E poi giovani collaboratori che ci hanno davvero che davvero hanno dato tanto per la riuscita di questo doppio evento il Congresso la commemorazione del decennale l'avvocato curava la dottoressa con Montella dottoressa Militello dottor Massignani
La dottoressa Petrillo è ancora le più giovani e dottoressa Del Papa Saccà
Potrebbe apparire
Fuori luogo esternare queste nozione la felicità e non il suo posto la tristezza
In occasione di un evento che commemora una morte pratica inspiegabile se non con la follia
Come ci indicava quell'attrezzato esploratore dei bassifondi dell'animo umano chi era Fëdor Dostoevskij
Una morte generata da un atto di terrorismo senza alcuna etica e pertanto ancor più dolorosa crude
Una morte somministrata improvvisamente da quelli veri e propri impiegati interinali dell'eliminazione fisica che furono i terroristi che operarono in quegli anni
Una morte somministrata voglio ricordarla dopo che per quattro mila e quarantanove giorni tanti miei erano trascorsi dall'ultimo omicidio degli anni di piombo erano stati silenti
Per tornare di nuovo in attività dopo altri tre anni di silenzio portando a termine una nuova
Routinaria quanto terribile missione l'alienazione fisica di Marco Biagi
Malgrado dunque oggi commemoriamo una morte tragica e non una vita mi sentirei tuttavia di esternare la felicità e bandire la tristezza in ciò seguendo il pensiero di un grande moralista del seicento
Sulle sue orme mi sono convinto che bisogna essere immuni dalla tristezza una passione che esprime quella cupa multa e assorbe
E Udine che ti tra morti chic
La tristezza dunque non va stimata perché il mondo sono sempre parole che prende in prestito tanti impegni abbia preso ad onorarla in particolare favore
E non mi pare dubbio
Che la tristezza sia oggi purtroppo in Italia uno stato d'animo diffuso forse anche perché ha alimentato più o meno consapevolmente dal mercato della paura e dai suoi autorevoli ministri
Di cui un attore acuta intelligente come Antonio Albanese ci offre una realistica inquietante caricatura
Anche come personale solitaria testimonianza contro questo stato d'animo voluto quindi pensare in positivo e non c'è occasione migliore per questo che ricordare a me e a tutti voi cosa Massimo D'Antona significato come persona come studioso come intellettuale impegnato in uniforme politiche sociali
Come docente universitario come maestro di una scuola cadente
In sintesi un'occasione per ripassare la sua magistrale lectio vite
E va detto subito che questa lezione Varni passata non perché coloro che hanno avuto la fortuna di apprenderla indiretta di ascoltarla dalla sua viva voce l'abbiamo dimenticata in questi anni
L'intera comunità accademica dei giuslavoristi italiani e non solo chi direttamente sia ispirato al suo pensiero non l'ha dimenticata quella lezione
La comunità accademiche tornata di frequente ad interrogare Massimo D'Antona la sua lezione di vita e il suo pensiero forte
Come si fa con tutti coloro che hanno inciso profondamente dentro e li consistono definitivamente allocati
Il fascicolo del giornale che trovate nella vostra cartella e su cui ci intratterrà Pietro costa aspettate che ringrazio a nome di tutti
Noi è soltanto una delle testimonianze di questo sforzo comune non solo di non dimenticare ma di
Tirarti abbeverarsi continuamente a quella fonte di pensiero
Credo che abbiamo tuttavia un obbligo morale non solo di non dimenticare questa lezione
Ma anche di riproporla e consegnarla comunque prezioso gioiello gioiello di famiglia così come facevano le nostre nonne e le nostre mamme siciliane alle figlie
E all'IMI poste in giallorosso indimenticabile riunione familiare
Di consegnare questa lezione a chi viene dopo di noi
All'altro alle generazione che non l'hanno appresa direttamente ma che quanto e più di noi ne hanno bisogno
E allora ho dunque
Alle nuove generazioni di studiosi
A tutti i giovani frequentatori delle botteghe artigiane degli opifici industriali dei siti posti industriali ove si produce o si dovrebbe produrre pensiero scienza giuslavoristica
Che voglio dedicare questo ricordo di Massimo dando
Chi era Massimo D'Antona
Qual è erano le sue principali doti umane
Sono tornato spesso a ripensare in questi anni a quale fossero tra le tante qualità aveva pure dei difetti qua
Se non li avesse avuto sarebbe risultato alcuni enti antipatico fine
Qual erano le qualità che lo caratterizzano
E tipo incidevano più e meglio sulla sua azione sulle sue relazioni personali e di lavoro
Massimo come è stato detto era una persona calma e serena e ciò non rendeva molto forte
Aveva la forza delle persone miti
Tra le cose su cui sono tornato per preparare questo ricordo mi hanno colpito particolarmente le parole che Lello De Luca da Maio pronunzio alla Sapienza di Roma in occasione del quinquennale della morte
Mi colpirono quando li ascoltai mi hanno emozionato
Anche oggi convesso di allora rimasti un po'interdetto non mi aspettavo da Lello un discorso così partecipato dopo cinque anni di suo silenzio pur
Ma soprattutto mi colpirono perché coglievano precisamente nel segno in poche frasi c'è la più bella sintesi della personalità di massimo tanto
Stati bella sintesi che egli abbia sa consentito pronuncia lei lo De Luca si chiedeva
Giustamente
Perché Massimo oltre ad essere tra i membri più unanimemente stimmate fosse anche tra i più Amati dalla comunità accademica del diritto del lavoro
Mi piace riprendere alla lettera questa spiegazione
Uno dei tratti più autentici è singolare della personalità di Massimo D'Antona scrive Lello che trova espressione in tutti i ruoli da lui rivestiti di docente di studioso di tecnico sulla ribalta politico-sindacale
Ma anche di amico
Era la compresenza della vivacità e forza dell'intelletto collo Collazzo Anita quasi modestia dei comportamenti Veltroni degli stili di vita
Due aspetti due qualità che raramente si accoppiano e che hanno fatto di Luino una persona davvero particolare
Massi massimo non alzava mai la voce eppure era convincente
Sempre in punta di piedi non era mai ingombrante eppure riempiva gli spazi quelli accademici quelli professionali quelli del sud sodalizio amicale
Tutto questo aggiungo io oggi
Di derivava da quella immensa calma e serenità interiore che li conoscevo solo in parte dal vivo e che ho imparato a capire e a visualizzare il meglio
Quanto il mancato
Calma e serenità interiore che mai si trasformavano in luglio in assenza contemplativa ma Chianti non gli impedivano turbamenti emozioni e anche passioni forti
Ed è proprio questa caratteristica la sobrietà che pure una qualità dell'animo che accomuna grandi uomini comuni eroi diventati tali senza mai averlo voluto perché amavano la vita
Uomini e donne che appartengono a quella schiera troppo lunga di eroi borghesi
Che abbiamo dovuto piangere in Italia e la cui memoria come ci invita in questi giorni il Capo dello Stato non dobbiamo mai rimuove
E mi piace ricordare oggi insieme accantonare giudici siciliani come noi
Come Falcone e Borsellino e altri eroi borghesi come l'avvocato Ambrosoli un tipo d'uomo come ci dice Corrado Stajano che oggi si è perso
Sono costoro che ci trasmettono ancora l'orgoglio di essere italiani davanti all'Europa
C'è un altro aspetto della personalità di Massimo D'Antona che mi pare giusto mettere in rilievo oggi
E che mi consente di accennare al modo in cui interpreta Rava infettanti ruoli pubblici quello di studio finanzi
è un aspetto molto importante sia per capire la sua personalità
Sia per ricostruire l'appiglio ingrana del suo pensiero e il suo lasciato scientifico
Ne parlai agli studenti del processo simulati poco pochi giorni dopo il suo omicidio
Doveva essere
Il giorno della seduta conclusiva di quella bella coinvolgendo esercitazione didattica che lui aveva introdotto a Catania
E ci trovammo invece a parlare cosa che non avrei mai immaginato davvero il dolore un'esperienza profonda che era attraversata ci trovammo a parlare della morte di Massimo D'Antona
In quell'occasione ebbi a ricordare un'altra
Delle qualità di Massimo era pure in valore nella sua visione della vita
Importante in assoluta e chi assume particolare importanza come punto di riferimento per un giovane che scommettendo su se stesso e in tempi non proprio favorevole decide di credere
Investire sulla ricerca e di intraprendere una carriera universitaria
Mi piace riprendere oggi quelle parole che rivolsi
Agli studenti della Facoltà di giurisprudenza di Catania
Massimo D'Antona
Era una persona rigorosa
Seria
Essere
Il tiro gli impediva di essere in privato ma anche in pubblico allegro
E conviviale
Il rigore la serietà l'attività erano per lui un metodo di lavoro applicato ad ogni cosa ad ogni attività cui si dedicava allo studio e la ricerca in
Mi ripeteva spesso non si può far niente ebbene non si può realizzare nulla di quello
Infatti in cui si crede se non si è seri rigorosi e severi innanzitutto con se stessi
Soltanto cercando di migliorare costantemente se stessi si può essere
Si può essere utili agli altri non ci può essere alcuna capacità di esprimere solidarietà umana
Di intraprendere relazioni sociali costruire ponti ideali
Senza qualità individua
E quindi senza rigore
La metafora del ponte come sensibilmente avvolto Umberto Romagnoli ricorre sempre il massimo tanto gli anche per questo abbiamo deciso di utilizzarla come testimoniano come simbolo di questo evento che lo dica
E ricorre sia quando produceva dottrina di altissimo livello Comisso iscritti sul metodo il dibattito che hanno suscitato stanno a dimostrare sia quando decise di assumere
Il ruolo di tecnico impegnato nelle riforme con il suo approccio di il realismo ispirato quello contraddistinto Cueva
Credo che questa visione alta e forte della persona come ingegnere strutturista di eccellenza progettista e costruttore di ponti
Che Massimo pensava è praticata
Nei suoi diversi ruoli e che io ho cercato di comunicare agli studenti di allora
Possa aiutare anche oggi a darci qualche punto di riferimento nel nostro lavoro e nei nostri studi
Viviamo in un momento in cui sembra prevalere una società liquida ove domina perché impostando definiva l'indipendenza del privato
Una società come ci dice verità dominata da una massa ci limiteremmo lei polare ridotta in poltiglia accessori al mercato
Caratterizzata da ex per consumismo e dalle alta passiva ai leader e alle istituzioni
Tutto ciò ha messo in discussione in Italia in virtù collettive
Minato le reti di solidarietà prodotto relazioni sociali di basso cabotaggio svuotato di significato concetti di quel giuslavoristi della mia generazione si sono nutriti
Come interesse pubblico interesse generale interesse collettivo
Credo
Proprio per non rimanere inerti di fronte a tutto questo occorre interiorizzare la lezione di Massimo D'Antona sul merito sul rigore e sulla piena valorizzazione della capacità della persona come in ogni luogo ove si svolge la vita attiva e laboriosa di cui parla Hannah Arendt anche per il lavoro intellettuale
E nelle università prima di
E questa concezione della centralità della persona per cui lavoro va organizzato secondo una delle regole del metodo di San Benedetto a misura della persona delle sue capacità delle sue inclinazione
Perché il lavoro non è soltanto produrre ricchezza ma partecipa della creazione del mondo
E questa concezione alta della persona che si trova trasfusa in alcuni suoi magistrali scritti
Considero tale visione di Massimo D'Antona della centralità della persona il diritto del lavoro un fondamentale punto di partenza per rinnovare e adattare il paradigma scientifica della nostra disciplina
Sono infatti convinto che tale dizione costituisca una sorta di ideale in linea di confine
Tra chi pensa che l'individuo edonista e utilitarista sia l'inizio della fine di ogni cosa che la competizione nel mercato sia un obiettivo finale e non come dovrebbe essere strumentale al bene pubblico
E chi invece
Pensa che ogni progetto civile ogni realizzazione collettiva finalizzare a migliorarle la convivenza di tutti singhiozzi fondi invece sulla capacità sulla professionalità
Sull'esaltazione il riconoscimento della qualità del talento del merito di ognuno
Che la persona dunque debba essere al centro di ogni progetto culturale scientifico e di concreta riforme sociale anche per noi giuslavoristi
Questa forte visione umanistica sottesa alla funzione del diritto del lavoro che conti dovrà il soggetto
Il lavoratore a San Francisco ma mamma di idee
Un primus rispetto al mercato e non un attore astratto del mercato del lavoro non un sentimento Sperto analizzato del capitale umano
Ma neppure l'attore di un cambiamento palingenetiche col né il soggetto passivo di strategie riformati
L'ICI paternalistica mento burocraticamente calato dall'altro dagli apparati pubblici e sindacali
Questa visione proattiva della persona e il nocciolo duro del progetto culturale quello che spira la sua concezione scientifica del diritto del lavoro
Questa Regione e gli ha consentito
Come ci dirà oggi Luigi Mario Ucci il più
Riuscito sincretismo culturale tra le tre scuole di pensiero
Che confluiscono sul diritto del lavoro opposto costituzionale
Conformando riuniti in gita per lungo tempo vincente e ti attenzionato da modello per altre esperienze costituzionali quella spagnola innanzi
La scuola di pensiero della cultura costituzionalistica
Del gruppo dei giuristi dalla rivista giuridica del lavoro
In primo luogo Luciano Mura Ventura e Ugo Natoli la scuola di pensiero pragmatico sindacale NO laburista di giro Gino Giugni e di Federico Mancini e il tributo della migliore
Cultura civilistica italiana che fu del suo maestro Renato Scognamiglio di Francesco Santoro Passarelli di Luigi Manconi con cui ebbe molto
Dialogare intensamente
Massimo D'Antona ma va viaggiare
Apparteneva alla schiera di chi significa già Tory come li descrive Claudio Magris
Il suo era un amore
Per i colori tagli di luce stridenti Vacca marinai Monti si dilettava come scrive lo scrittore triestino con l'alfabeto del mondo
Anche per questo guardava lontane molte compagini dallo Stato
E si confrontava con il non mosse della terra d'Europa
Voglio dire che i giovani
Dell'Europa per Massimo non è stata una contingente esperienza di studio un passaggio transitorio ma un solido punto di approvato del suo complesso itinerario gli studiosi ed intellettuale
Lungi da ogni strumentalizzazione per politiche interne come evidenziato con grande acume una carissima amica comune Silvana Sciarra
Massimo aveva capito prima di tutti noi insieme a Federico Mancini dello studio del rito del lavoro nella dimensione europea era insieme un'esaltante esperienza culturale scientifica e politica
Era il modo per liberare la mente su dimensioni ordinamentali sino alla allora inedite
Ed era consapevole che l'approdo all'Europa avrebbe comportato rivisitazione profonde non solo delle politiche del lavoro ma dello stesso paradigma scientifico della disciplina
Come diceva Federico Mancini nella sua intervista Pietro Ichino la cosa più affascinante che possa accadere ad un giurista e collaborare alla formazione di un ordinamento giuridico nuovo
Ed è proprio questo Fassino d'Europa e dell'epoca le novità che essa rappresenta che Massimo D'Antona saputo trasmettere alla sua scuola e a tutti noi
Un fascino che va sempre coltivato e ravvivato ancor più oggi quando la grande idea politica la base della costruzione dell'Unione europea assume un pazzo e un respiro ansimante
O ancora quanto alcuno dei tre protagonisti istituzionali in cui ci fidavamo la Corte di giustizia europea per esempio sembrano deludere quella che è una personale ideologia ma non l'idea d'Europa
E ciò perché l'imprevedibilità dei percorsi di costruzione del nuovo ordinamento la sua connaturata ter intimiditi ostruisce gran parte del suo fascino intellettuale e culturale
Massimo D'Antona era un lucido costruttore di linee di politica del diritto
è un efficace mediatore istituzionale
Queste grandi capacità di derivavano direttamente da quelle doti di un di umanità io prima evidenziato
Durante la gestazione della seconda riforma del pubblico impiego che lo vide protagonista alla fine degli anni Novanta non meno innovativa e radicale di quella di cui si discute oggi
Il suo Ministro di riferimento non dovette mai arrivare a minacciare le dimissioni per farla approvare dalla sua compagine governativa
Ne ha alcuno dei protagonisti di quel negoziato istituzionale temette di essere scavalcato da altri attori della complessa trattativa
E ciò perché tutti gli innumerevoli protagonisti della concertazione dell'epoca imparavano affidarsi
A riconoscere il giorno dopo giorno nei Pontine i passaggi che Massimo andava
Rapidamente può strumento impalcature solide e come dimostrato dalla realtà di questi anni destinate a durare nel tempo
Massimo era un finissimo giurista di ampie aperture
Voglio ricordare oggi ai giovani informazione non richiamando i suoi scritti sul metodo e i passaggi sull'arte
L'autorevolezza del punto di vista giuridica bensì il suo magnifico rapporto con la nostra bella cosa
Alla quale come ci invita il Presidente Napolitano bisogna sempre ritornare per quello che ha significato significa e significherà per il nostro Paese
Che ci lasciasse attraversare dal
Aperture di significati delle norma costituzionale che più ci riguarda come aspetto del suo pensiero
Ho avuto modo di richiamare a proposito del sottoscritto sull'articolo trentanove della Costituzione materie direi in tutti gli iscritti diritto sindacale
Mi piace invece richiamare un suo scritto solo apparentemente minore
Che oggi i più giovani dovrebbero leggere e meditare bacini ma a fondo perché lo considero di enorme significato per ripensare Massimo D'Antona oggi
E per cogliere attraverso di lui il significato più riposto del patto costituzionale che regge la nostra Repubblica e la nostra democrazia
è un passaggio tratto dal suo bellissimo e partecipato al ricordo di un con attori come lo definiva con grande empatia giuslavorista impolitico
è un passaggio che in una temperie dissi al Presidente della Repubblica tocca difendere l'eredità storica della Costituzione il suo patrimonio ideale e culturale e la sua
Attualità
Il più giovane di noi
Dovrebbero sempre tener presente come un monito e con una speranza
Alla fine della del ricordo del civilista allora appena scomparsa dal dona si domanda cosa significa oggi affermare con l'intransigenza con l'intransigenza di un con attori
Per un po'Natoli aveva innanzitutto con se stesso il valore della legalità dell'uguaglianza e della democrazia nel mondo del lavoro
Quando non risponde direttamente ma come era tipico del suo profilo di intellettuale vero quindi critico non risponde con asseverazioni con certezze ma risponde ponendosi altre domande altri gruppi
Introduce nella sequenza delle domande è solo una certezza anche quella sotto forma di domanda ma in questo caso retorica perché quella sì una risposta
Oggi scrive D'Antona
In quelle luminose pagine risponderei mille dubbi
Della Società del lavoro significa affermare le basi etiche della Costituzione del mille novecentoquarantotto e dei suoi diritti fondamentali
Significa affermare che il vincolo della cittadinanza non può prescindere dalla solidarietà tempo
Va più riaffermata nella società multietnica
Significa affermare sono ancora parole sue del senso della comunità si preserva anche riconoscendo a chi è sfavorito il diritto dirottate per un futuro migliore
Consentitemi di chiudere così come aperto questo ricordo con una nota personale
Vorrei ricordare a me stesso
Come fece Lello De Luca cinque anni fa
Che Massimo prego maestro una guida sicura era per me è soprattutto un amico
Proprio per questo il no e con la sicurezza di interpretare lo stato d'animo di tutti i colori tanti e gli sono stati amici presenti e non presenti in questo teatro vorrei dedicarle il come saluto collettivo
Le parole questo è un grande dell'antichità tipico al tempo più di duemila anni fa ad un suo amico non più invito
Queste parole sono a dimostrazione dell'eternità di questo meraviglioso e nobile sentimento dell'amicizia
Dal momento che la fragilità la comicità sono con pene componenti della vita umana dobbiamo sempre cercare persone cui dare amore e da cui riceverne senza amore affetto la vita perde ogni gioia
Permessi Tione anche se mi è stato strappato all'improvviso vive ancora è sempre viva perdonato in questo momento gestionale
La virtù che non si è spenta
Non sono l'unica contabili a conservarne il ricordo io che la sua amicizia l'ho sempre avuto a portata di mano anche per i posteri sarà un luminoso punto di riferimento
Nessuno potrà concepire ideali
E speranze un po'Levante
Se non assumerà come modello il ricordo e l'immagine di luce grazie
L'applauso anzi l'automazione mi dispensa da ogni commento
Bruno è stato bravissimo
Citava ha dato uno un'altra conferma
Di quel valore che alla scelta dell'allievo verso il maestro eterna estroverso fallito
Avessero il nostro programma
Prevede il con fibre mi sembra
Ecco intenti si sono inevitabilmente
Promulgati
E dice qual è mezzi mezza abbiamo mezz'ora di ritardo insomma io direi di cercare di
Le undici lecco perché per le undici e quaranta
Letterarie vogliamo fare una pubblicitaria conferme all'insieme ventimila dieci minuti
Undici e quaranta
Ecco vediamo di riprendere con la tavola rotonda vernice operante in modo da finire i lavori
Nei tempi previsti
Grazie a tutti
Con la tavola rotonda
A che
Molestava moderata da Umberto Romagnoli
E
Vede che colleghi indicati nel
Nel testo
Siamo in ritardo è vero che manca credo Tiziano Treu
Che non vedo
Quindi una persona di meno
Vi dico subito che io rinunzio a
A fare le conclusioni per accelerare i lavori
Per cui
Un po'meno
No era previsto che conclude il signor
Ma io rinunzio perché così acceleriamo in modo da consentire
Al collega Costa di i presentare il
Col con il tempo necessario la
La il numero speciale del il giornale il diritto del lavoro
Dedicato a me a Massimo D'Antona a questo punto comunico anche
Che qui ci sono
Dunque
Dunque sono mi pare il
Tredici richieste di intervento sulle relazioni
Quindi è molto importante anche una delle ragioni della rinunzia per esso avrei poco da dire dopo che hanno parlato persone
Del calibro di
Di pezzi da novanta che sono qui accanto insomma
E poi ci in uno da novantuno più bene attenta
E e quindi bisogna ultimamente fare in modo magari anticipando i tempi
Ora ne parlerò anche con il collega Caruso lo fare in modo di dirsi aree ma Cimo alle quattro e mezza quattro il quindi si potrebbe anticipare nel pomeriggio la
Il Trio sul sulle riforme
E poi di insomma ecco suggerirei questo va poi io poi riprenderò dopo la presidenza per dare la parola al collega Costa
Quindi mi mi tolgo di mezzo e
Energia scorretti
Come tutti
Tutto
No no ma voglio dire
Modera Romagnoli quindi ovvi appunto è inutile che insomma siccome avrei dovuto parlare anch'io non vanno ma non parlo per i motivi che ho detto
Cobianchi
Vi chiedo scusa
Non è
Nella stagione della flessibilità abbiamo tempi rigidissime
Non ho ancora capito
Ma l'abbia ancora capito quanto è rigido e dove si colloca il limite massimo
Perché né l'organizzatore del convegni io Bruno Caruso
Ha detto che IBF a un'ora rigidissima inamovibile tredici e quindici
Maretto deve finire alle ore tredici
Il Presidente
Mi dice cazzi appena detto che al termine della tavola rotonda
Celli interverrà visto l'intervento
Di Pietro costa
L'UDC programma
Sì ma il programma
Del programma
Perché vuol dire che
In
Pensando di assegnare Pietro costa
Un tempo non inferiore ai dieci quindici minuti cresta vuol dire
Almeno venti
Allora voglio dire
Non si riesce in un'ora a far parlare cinque persone devono articolare un discorso un ragionamento ci vogliono dieci minuti come minimo parere
E lo sposta pomeriggio
No bisognerebbe decidere
Collettivamente e di spostare al pomeriggio l'intervento di Di Pietro costa il quale credo che
Essendo una persona
Molto civile non si arrabbia
Non si arrabbierà
Però il Presidente non è di questo parere se io mi assumo la responsabilità da auto in maniera autocratiche
Allora questa tavola rotonda durerà sessanta minuti ok e che vuol dire che
Essendo qui presente in quattro
Quindici minuti attesta però bisognerà anticipare l'apertura dei lavori pomeridiani
è e quella che aveva altri otto avevo suggerito
Ricominciamo alle quattordici e trenta se siete d'accordo va bene perfetto allora
Entriamo in medias res
Io farò davvero il direttore del traffico del dirigente del traffico perché
La posizione
La figura
Di Massimo D'Antona si presterebbe Andrea è un discorso
Molto impegnativo
Che sarà corale
Non individuale
Però alcune cose le voglio dire richiamandomi
Discorso molto bello abbiamo appena sentito di Bruno Caruso
Certamente in questi dieci anni
Siamo andati spesso
Da Massimo
Perché avevamo ancora tanto da chiedere
Abbiamo
Saputo onorare
La sua memoria
Perché l'abbiamo custodita
Nei luoghi in cui
Esserci ha stabilito la sua dimora
I luoghi in cui
Si produce cultura
Luoghi in cui
Ci trasmette il sapere
I luoghi in cui
Si è storicamente formato
Un
Diritto come quello del lavoro di matrice prevalentemente extra legislativa
Qui
Massimo ha vissuto
E direi che pure essendo
Lo Stato avendo trovato le motivazioni per partecipare attivamente alla vita politico istituzionale
Il lavoro
Chiedo
In cui si erano
Auto realizzava era il lavoro
Svolto dalla criterio del suo scrittorio
Al quale
Tornava appena possibile
Diversamente non si spiegherebbe
Come
Ci abbia potuto donare tante pagine importanti
Elaborati in un arco di tempo così breve bene
La sua capacità di lavoro
Ineguagliabile
Due giorni fa
A Roma è stato ricordato Massimo
è stato ricordato Massimo
Tematizzato dall'incontro su
Aspetto statuale che ormai sono importante dei suoli
Intervento
Rappresentanza e rappresentatività
Sindacale
O
Ho sempre pensato Marmo che ne ho parlato
Parlai anche con Massimo
Che lui credo che non avrebbe
Contribuito
Esercitare quello charme sismico
Che fa ancora tremare la terra su cui stanno camminando
I pubblici dipendenti dei loro sembra incerte
Se
Non avesse avuto
Un fiducia
Una
Persuasione la presunzione che la riforma
Nel settore pubblico sarebbe seguita da apripista
Per generalizzare
Linee di riforma del sistema sindacale o meglio ancora della azione sindacale del settore pubblico estendendo la
Settore privato
Io francamente non saprei dirle
Con la precisione desiderabile se
Quanto
Stabilito il legislatore sul finire del Novecento
Abbia davvero giovato sindacalismo nelle Pubblica amministrazione
Contribuendo a rispondere
A una domanda
Che
Era centrale del pensiero di Massimo
Lo individuò il non detto dello Statuto dei lavoratori
Nella lacune che mette tuttora
Sotto scacco ma se dà scacco manto
Agli operatori giuridici e sindacali bisognosi
Di certezze in ordine al
Chi rappresenta chi e con quali responsabilità Perasso
Il rappresentante il nodo dei Mercy legittimato
La sottoscrizione dei contratti collettivi e con quali efficacia tutto non lo sappiamo
A un tentativo
Acqui Massimo contribuì
Sul piano propositivo
Dente attivo fu quello di dare una risposta
A queste domande
Tanto elementare di quanto di centrale rilievo
Ripeto io non so
Non saprei su due piedi andare lui una fornendo un quadro descrittivo valutativo al tempo stesso
Dei miglioramenti che si sono registrati nel settore pubblico
So solo una cosa
Che è questo tentativo
è rimasto
Chiuso in una specie di anni clausola l'altra volta delle pubbliche amministrazioni
E
Lì rischia di soffocare di morire
Forse è un bene forse
Un disastro non saprei
Ma non è questo quello che volevo sottolineare prima di cedere la parola al primo degli interventori c'era Franco Carinci procediamo in ordine alfabetico
Io credo che
Gli iscritti i contributi di Massimo
Quelli che il compongono il nucleo pregiato più durevole
Per la sua eredità culturale non siano agli iscritti
Sulla rappresentanza sulla rappresentatività non siano agli iscritti sulla cosiddetta privatizzazione dell'impiego pubblico
Sono quelli di cui si parla di meno
Relaziona ma stamattina
Sullo splendido intervento Bruno Caruso
è stato vedete il primo giurista del lavoro
A
O per la quindi più pronto
Il più sensibile
Il più assiduo
Nella attualizzare
Correndo dei valori
Perché i padri costituenti confezionare uno per il lavoro
Affinché non entrasse nel regime democratico a mani vuote
Come lo avevano trovato
Non so dove i lavoratori ci hanno insegnato e non li abbiamo a nostra volta insegnato ai nostri studenti
Che ha due anime
Un'anima sindacale
E l'anima nel garantismo individuale
Beh
Massimo al corretto uno squilibrio che c'è stato nella
Fase di
Interpretazione
Dello Statuto
La cultura giuridica e non solo giuridica dominante
Ha privilegiato la componente sindacale
Il collettivo
Giustamente si capisce perché
E però nella mensa legis
Le due componenti
Cioè la scelta di valorizzare il collettivo
E
La linea di tendenza di quella che
Chiamiamo garantismo individuale di matrice di derivazione costituzionale
Formavano un tutto unitario non erano Ra separabili
Invece
C'è stata una divaricazione
Che ha prodotto un diseguale e sviluppo delle due componenti
Paradossalmente
Ce ne siamo accorti dopo
Che forse avevano ragione i primi critici per lo Statuto dei lavoratori a dire che lo sto tutto era se tutto risoluta i sindacati
Più che per il lavoratore
La componente sindacale
La valorizzazione normativa del collettivo a vampirizzato allo Statuto
Nelle pagine
Il massimo
C'è
Questa percezione
Precisa
Per questo è massimo
Affrontato in scritti secondo me i migliori
Significativi più importanti di sicura valenza costituzionale
Ha aperto un dibattito di alto profilo su come e ri-orientamento il sistema delle garanzie incentrando allo sulla persona il soggetto
Ripensare il rapporto tra lavoro e cittadinanza
Scrive nel novantotto Massimo
Questa per l'inizio del lavoro ecco una questione
Vic importanza
Strategica uso proprio questo termine
Vedere una persona pensatore un intellettuale che pesano alle parole
Lui ha visto che c'era
Questa divaricazione di linee di politica del diritto
Luna soverchi avrà sull'altra all'una vampirizzato dall'altra la emarginata ma certamente
E questo su cui insistere
Sul recupero
Della
Valori legati
Allo status di cittadinanza in una moderna democrazia costituzionale questo il
Maggiore debito che noi abbiamo nei suoi confronti
Credo che se un debito ancora insoddisfatto
Nel senso che c'è stata una
Lentezza insensibilità o in preparazione un rifiuto
Di apprensione questa prospettiva
Ed è davvero un peccato
Perché abbiamo consentito
Che
Le rubriche
Dello statuto
Troppe volte tutt'altro che oggetto di disinteressato osservazione
Coinvolgessero tutto
Hanno accelerato il processo di invecchiamento di erosione dallo Statuto perché ma l'abbiamo saputo valorizzare
L'abbiamo forse neanche visto mi stava cosa più semplice ed elementare di questo mondo
Che è quello che dice lo Statuto però
E cioè che lo status
Di cittadinanza in una moderna democrazia costituzionale viene prima non troppo lo status
Occupazionale
E professionale
Ricorderete tutti almeno più anziane ben presente che
Perfino
Agli anni Sessanta i contratti si era operai
O impiegati o contadini
In tutto anche l'impatto di vestire modo di parlare e anche nel godimento dei diritti
Direbbe sul più o
Direbbe all'ENEL sul primo che l'ha un sentire
Sopra stampa
Si può negare
Io Obama spazio di faceva ombra
Eppure
Nello Statuto
è contenuto il divieto di espropriazione dei diritti civili e politici nei luoghi di lavoro diritti civili e politici derivanti dallo Stato esplicita di vacanza
è questo il punto da sviluppare
Riportare al centro dello stesso l'evento del lavoro
Non più un rapporto di mercato
Ma lo status di cittadinanza che vale per tutte
I miei quindici minuti sono esaurite certamente nono esaurito
Nel mio schema di ragionamento
Mi riservo invitarlo insomma a leggere quando qualcosa verrà pubblicato in merito da parte mia grazie prego Franco
Funziona tutto funziona per
Confesso
Che sono alla fine cioè regionale del brillante suggestivo
Intervento di Bruno Caruso
Giustamente solo tratto da una standing ovation
Ho capito
Intimamente
Che Massimo D'Antona era morto
Ed è divenuto ormai un santo
Sull'altare
Così poteva pregare
Ma non si poteva più dialogare in Congo
Io lo vedo seduto in prima fila
Con le gambe accavallate
E un sorriso
Che gli STIR la bocca
Mi rivolgo a me
Di qua me perché l'Ulivo
Solo i passi possono vedere i fantasmi
Al traffico testo e portarsi
Le mani unite
Vicino elemento
Che mi sembra
Chi mi chiede
Quella su due
Invidiabile umiltà
Stanno parlando di me
Massimo
IRE anzitutto un uomo
In carne e ossa
Un uomo che credeva
Che sapeva combattere
Che non
Alzava la voce ma non arretrava di un millimetro
Sono passati dieci anni
è un tempo lungo lunghissimo nella vita di un uomo
Però
Questi dieci anni non hanno lo stesso significato per tutti coloro che sono qui
Per molti
Per moltissimi
E quindi il passaggio dalla
Età scolare all'università
Non hanno un ricordo
Ossia non ricordo
è la notizia
E irrompe improvvisamente nei telegiornali
E che in fondo
Non li riguarda
Più
Di qualsiasi altro fatto di sangue
Solo pochi
Se hanno avuto maestri
E Comune a volte li hanno invitati
A formarsi
Sulle letture dei classici avranno incontrato Massimo D'Antona
Ma ci sono molti
Per cui questi dieci anni
Sono dieci anni
Che si sono lasciati alle spalle una
Intensa collaborazione dei partiti operazione con Massimo
E per noi che la solita
Legge per uccidere
Per cui dialoghiamo con uno che è rimasto perennemente giovani e noi ci siamo ingrassa
Canuti
Lehman pieni di dubbi e anche pieni di acidità
Io
Parlerò con franchezza
E parlerò
Di massimo
Nella completezza della sua personalità
Come accademico
Come
Studioso e come politico
E ne parlerò
Non
Veri Pino
Che si è lasciato alle spalle lastricato l'eredità iscritti le monografie
Che inevitabilmente via via che il tempo trascorre
Lasciano alle spalle sono una lezione metodologica
Che quella di creare
Ma
Non servono certo prescrivere commenti a sentenze
Io parlerò del vuoto
Di che cosa hanno significato
Questi dieci anni senza Massimo
E ovviamente ne parlerò dal mio punto di vista
Dal mio punto di vista
Come io l'ho conosciuto
Come io l'ho conosciuto
Nella politiche concorsuali
Come io l'ho conosciuto
Nella costruzione del dibattito scientifico come io l'ho conosciuto come
Tecnico al servizio della utopia
Massimo accademico
Cioè coinvolto
In quel processo fondamentale di selezione della classe docente
Chi conviveva con straordinaria consapevolezza e responsabilità
Perché credito fermamente nella primazia del merito e la praticava coerentemente
Avendo la fortuna ma era una fortuna che cucire ha costruito
Il
Contare su una scuola hanno assente ricca diventi Vincenzi e di creatività
Pur dando per scontata
Ho preso contatti e le contraddizioni derivanti dalla forza inerziale di prassi e comportamenti pregressi
Non tenta
Una legislazione ballerina
Iraq convinto che si dovesse conciliare il merito il pluralismo delle scuole degli individui
Norme nonché farsi carico anche dei condite atti di opinione
Gli outsider
Perché
Del circuito selezionatore
Il che era possibile su attraverso un faticoso processo concertativo
Che ammortizzasse il pur legittimi contrasti i conflitti nessun discorso allargato ed allungato
Allargato dello spazio
A tener conto dell'intero quadro nazionale ed allungato nel tempo a ridimensionare la tendenza a vivere ogni appuntamento concorsuale come ultima istanza
Qui il vuoto Pelù Ilazi atto
E drammaticamente sotto gli occhi di tutti
Specie di coloro
Che richiederebbe un minimo di imprevedibilità per poter concentrarsi con relative assi ereditari sulla ricerca
E farlo con quell'autonomia muori da ogni fidelizzazione coatte nelle tesi nelle citazioni di cui c'è
Avvia Pisu una puntuali evidenza
Massimo studioso
Come ho avuto occasioni di scrivere massi per un politico del diritto ma nel senso vivo e nobile del termine
Sappi da ben distinguere il ruolo che poteva giocare de iure condito e de iure condendo
Nel primo caso
Si doveva rispettare il dato legislativo
Privilegiati dissenso meglio rispondente al decalogo di valori
Deducibile dal testo costituzionale e qui sono d'accordo Umberto lui è stato un grande
E scopritore del testo come
Diciamo una strumentazione tecnica
Di CUP non tutti
Quelli che l'hanno riscoperto disponibile
Nel secondo caso si doveva tener fede al mandato politico ricevuto apprestando lo strumentario tecnico al tempo stesso più corretto concettualmente e più Congo operativamente
L'idea e resta un maestro di metodo qui solo per questo
Merita appunto di essere consigliato fra le prime letture di coloro
Che si avvicinano alla nostra
Un metodo ispirato
Ad un mese o positivissimo che ritrovi su valori nella Costituzione dentro e non fuori dell'ordinamento
E che cerca di coronare la legislazione che agisce prudenza in primis la giurisprudenza costituzionale
Ad una misura senza alcuna compiacenza per argomentazioni fondate su fatti sociali ed economici e costruite con pochi e a volte
Ma tester estrapolazioni dalla saggistica
Congiunturale al riguardo
Un metodo che non conosceva barriere ideologiche
Ieri che includevano spurie gruppi in un'autoreferenzialità a critiche io asfittica
Per quanto mi è stato dato di conoscerlo in una con l'operazione diretta
Lui era straordinariamente aperto
Perché perché incredibile nel dialogo
Come premesse di un confronto che anzitutto esalta i arricchirsi comunque lo propone
Il massimo complimento che si è fatto di lui che certo non si può fare di me e per questo lo invidio perché sapeva ascoltare
Ebbene
Io lo voglio calare
Dalla storia nella cronaca
Devo confessarvi che io auspico apprezzato le tre relazioni a questo congresso
E certamente le relazioni confermano la CELTA fatta dal Comitato direttivo
Ma non ho altrettanto apprezzato la politica delle citazioni e cioè
Delle fonti che si sono
Ritenute legittimate al dialogo sintetico
è stata fatta in due delle relazioni
E una sistematiche selezioni
Dei rappresentanti di una sulla parte dottrinale se non accade
E vi devo dire
Da vecchio che queste
Il vera
E i grandi
Questione
Su cui però occasione di ritornare
Se non c'è un reciproco riconoscimento
Sì non c'è una politica delle citazioni che risponde
A quelle regole o perlomeno a quelle indicazioni che sono disponibili a tutti
Nel quaderno della rivista
Argomenti diritto del lavoro io non credo che non ci possa essere convivenza pacifica all'interno di una comunità scientifica
Naturalmente sono disposto
A documentare le cose che dico anche per iscritto
Manca un minuto sic et sai che
Però
Massimo politico del diritto
Farò ripidissima
Un pettine servisse un'utopia che coltivava progetti di lungo periodo de tutto il pieno da forzature sistematiche da partiti congiunturali quello fine solo tre esempi
Non potendo gli argomenti
Aveva il senso di una previste tre sezioni relativa
Unico visibilio quegli articoli trentanove quaranta della Costituzione
Della Costituzione non intendeva sacrificare il quaranta al trentanove
E quindi escludere un diritto sindacali speciali per il pubblico impiego Previti tratto ma non intendeva e nemmeno a servire il trentanove al quaranta
Facendo del contratto collettivo una fonte normativa
Che cosa manca
Manca la sua presenza sia la sua assenza privatistica determinate
Certo non sarebbe stato più consulente del principe ma avrebbe avvertita atto una grande
E autorevole presenza
Per segnalare il pericolo di abbandonare questa piccola questa politica come è evidente e la stessa legge e nostro amico Brunetta
Un mix giù una ripubblicizzazione trionfante con qualche piccola dose di pseudo efficientismo aziendale
Secondo
Il senso della contrattazione delicata limitate quello splendido saggio
Prendendo saggia incongrui affronti il problema della contrazione delegata ma non trasforma in un processo pubblicistico messi sogna di farne derivare unificati erga omnes dei contratti
Lo dice lo ripete più volte
Mantiene la contrattazione delegata come un fenomeno positivo ma eccezionale nel quadro sistematico
Teste
E qui ovviamente Umberta Vespa
Il senso della disciplina dell'esercizio del diritto di sciopero
Massimo era chiarissimo
La Chicco costituzionale di cinquant'anni
Il cinquant'anni
Ci ha consegnato la titolarità individuarli del diritto di sciopero
Su questo capitolo in vita su queste a titolarità
Battendo in breccia i tentativi
Delle prime interpretazioni porta costituzionali di legare il trenta novembre quarant'
In uno scopo non solo contrattuale
è stata creata la legittimazione dello sciopero politico
E politico economico
L'episodio
Della legge sullo sciopero dei servizi pubblici evidenziare
Questo episodio
Che lunghissimi soprattutto riviste nel momento della novella
In un episodio che riguardava le condizioni di esercizio
E che non avrebbe mai potuto comportare
Una espropriazione della titolarità individuale e che possa diresti pericolose dimostrato dal Progetto Sacconi e su questa linea
Introduce una limitazione profonda
Che non è tanto quella di privare le organizzazioni
Diciamo così spontanei di questa perdita
Quali di Fini inevitabilmente per legare
Lost no però
Sindacati come tempi contrattuali sì va bene va bene ma sappiamo che cosa stia in fondo alla DDA che stiamo percorrendo proprio
Probabilmente
Se ci fosse stato
Avrebbe esercitato quella che io ho convissuto come la sua più grande dopo la mediazione
La mediazione fra due dottrine uno dottrina più radicale è un'altra più vedere
La mediazione fra due anni e del Paese che Comuni toccati o mi dice di imprimere rappresentando di situazioni strutturali esprimono anche un diritto del lavoro parzialmente diverso
La mediazione tra persone
Il vuoto che luccica fiato e testimoniando tal fatto che è venuto meno i grandi mediatore
Se io uno Spezia di qualcuno con lo stadio di Massimo D'Antona
Ho una sedia di massimo nella misura in cui quando col mio carattere e lo si toglie le armature neanche quando va a letto io gli afona e dicevo Massimo ove il tuo momento
E lui diceva Franco
Adesso ci penso io
All'altro capo del telefono
Non mi risponde più
E io dormo con l'armatore e anche con la spada
Gianni Garofalo
Posso andare
Sintomi son su
Allora
No in o non favorevole dell'uomo Massimo mi ha già parlato molto bene
Velocemente Bruno Caruso
E ho interpellato il io aspetto
E o interrato PIL compito che minacciata assegnato nel senso di rendere
Pubblico
Una parte del dialogo scientifico che
O
Coglie scritti
Mafie con approva con Massimo D'Antona come l'ho conosciuto
Va
Ricevo Kyoto
Un dialogo che ovviamente non è mai cessato
E sono molto grato agli ideatori di questo congresso
Per questa occasione
Non lo diceva già
A
Umberto Romagnoli all'opera scientifica il pensiero di massimo e estremamente complesso e variegato e quindi
Certamente vi è un'impossibilità
Nell'impossibilità nei limiti di un intervento ad una tavola rotonda di tener conto dell'intero apporto Daloui dato alla nostra disciplina
Dovrò compie una scelta del tutto arbitraria l'ho fatta concentrandomi su uno dei suoi tempi mi i lavori dipendenti delle pubbliche amministrazioni però qualche dalla funzione pure cioè
Su questo tema lui ha svolto non solo il ruolo di studioso attento ma anche
Un ruolo operativo su questo tema ha avuto qualche occasione in più
Di collaborare storni di collaborare con lui e su questo tema è in corso una modifica legislativa di grande rilievo che sembra andare
Su un punto di decisiva importanza conto quanto da lui argomentato sul piano teorico e praticato sul piano legislativo
Bene una delle chiavi di lettura che lui aveva dato della contrattualizzazione è noto e quella della delegificazione
Con la riforma del novantanove novantatré consolidata e rafforzata nel novantasette novantotto innanzitutto un'immane quantità credo che non si può mai contate analiticamente un'immane qualità rilegge legge linee in materia è stato pagato
Ma soprattutto la cosa più importante è che era stato creato un meccanismo per il quale con legge con quelle norme di legge che poi confluiranno nel Testo Unico del due mila uno
Con legge si regolano organi e competenze
Mentre la materialità del processo produttivo e organizzativo viene per così dire non solo dell'edificato ma dei giuridiche ficcato
Mi soffermo un attimo nelle imprese private le relazioni organizzative intorno che iniziative sono prive di rilevanza giuridica
Rientrando nell'aria della libertà imprenditoriale queste relazioni appunto
Non sono oggetto di norme giuridiche invece al contrario nell'assetto tradizionale delle amministrazioni pubbliche la rete di relazioni impropriamente attive era oggetto di regole
Quelle che un grande studioso di diritto amministrativo chiamava le norme di azione
Evidentemente una differenza fondamentale
Se l'avete rivelazione introduca iniziative giuridici carta ci stava pure un giudice chiamato a risolvere le relative controversie cioè non è giudicata al contrario la soluzione di controversie relative
E affidata la negoziazione e ai rapporti di potere interni all'organizzazione medie
La riforma del novantadue novantatré è intervenuta in argomento
E questa riforma ha trovato un assetto compiuto conto la riforma dalla riforma del novantasette novantotto
La tradizionale rilevanza giuridica delle relazioni impropria iniziative e limitata i cosiddetti atti di me ma con l'organizzazione
Per gli atti organizzativi che esulano da questi l'organizzatore pubblico opera con i poteri del privato datore di lavoro come recita l'articolo cinque secondo comma
E quindi dà ordine disposizioni alle altre persone nelle quali l'organizzazione si incarna utilizzando l'autonomia privata i moduli negoziali
Suscettibili di controllo giudiziale solo nella prospettiva dei limiti esterni posti dall'ordinamento a tutela di posizioni giuridiche altrui
Ma non in quella dei limiti interni
Uno dei punti più problematici dalla riforma fu quella di individuare gli strumenti di garanzia contro la la riverifica azione l'individuazione ce li dà vere al ritorno del circolo vizioso dell'amico legislazione
La soluzione fu trovata è noto come il cosiddetto emendamento cassetti perché subiti vari rimaneggiamenti
Ma la cui sostanza e che una legge che non abbia come campo di applicazione il lavoro pubblico che abbia scusate come campi di applicazione lavoro pubblico cioè si deve efficace la stipulazione del successivo contratto collettivo salvo che la legge
Disponga diversamente
Ecco
Mi sono soffermato un attimo a riscrivere questi lineamenti perché
Ritengo che questo rappresenti una vera rivoluzione copernicana del modo di guardare all'assetto giuridico ed organizzativo delle pubbliche amministrazioni
Vivere avanza giuridica delle relazioni endo che iniziative
Infatti conferisce flessibilità all'organizzazione delle pubbliche amministrazioni
E questa è una ineludibile esigenza se realmente si vuole realizzare una maggiore efficienza dell'attività amministrativa
Il processo che porta a bloccata che porta questa maggiore efficienza e non può non essere un cantiere sempre aperto concretizzando sì in modo diverso nei diversi momenti storici nelle diverse realtà
Votando l'ambiente sociale vision e che la Società esprime evidentemente le risposte di efficienza non possono non essere diverso
Basti ricordare appunto la rivoluzione telematica o può fatto giuridico istituzionale con cui dobbiamo ancora imparare a fare i conti
Che il federalismo in relazione l'organizzazione amministrazione
Non solo sotto i profili che abbiamo visto ma anche sotto il profilo del federalismo fiscale prossimo venturo
Né possiamo dimenticare
Uno dei risultanti più importanti del dibattito ma spesso dimenticato del dibattito degli anni Ottanta su questo non si può parlare di pubblica amministrazione al singolare ma bisogna parlarne al plurale
Altri sono i problemi di efficienza e dell'utente universitaria
Ricordo che dicevamo
Diversi sul problema di efficienza di una prefettura di un pronto soccorso
E quindi è sbagliato imporre a tutte un'unica risposta e problemi organizzative e gestionali
è vero
Che l'esperienza ci mostrava
Che non abbiamo visto nei fatti tutta questa flessibilità e di conseguenza ma ho visto tutto questo incremento di
Efficienza nell'organizzazione della pubblica amministrazione è
Abbiamo e vediamo che l'organizzazione del Pubblica amministrazione tutto va improntata
Ad inammissibili leggibilità
Ma questo non significa che abbia senso tornare indietro
Voglio solo dire che non sono state ancora affrontati e risolti altri problemi altri ostacoli sulla via della flessibilità organizzativa finali
Mi riferisco naturalmente l'un altro problema che giustamente Bellavista nella bella relazione ieri ha sottolineato con forza
Non so se questo entra nelle politiche le citazioni coccolava Franco Carinci ma tante non non è questo che mi interessa mi interessa che
Ascoltando ieri Bellavista mi è sembrato che ben centrasse
Con la discorso che volevo condurre che ne ho operato per condurre oggi
Bene
Insomma
Il problema centrale è quello del rapporto tra dirigenze potere il suo rapporto con il potere politico e su questo che
Il a si mostra c'è ancora parecchio cammino da fare ma non è tornando indietro rispetto al problema risolto ed è quello del
Che è quello della
Dei giuridica azione i poteri organizzativi che invece finali significherebbe unicamente puntualmente ritornare al bel tempo il picco o un tempo antico non tanto bello
Ecco
La strada da percorrere quindi dicevo è ancora lunga ma non lo si può ancora mai fino in fondo se si torna indietro ecco questi aspetti dalla riforma del novantadue novantatré del novantasette novantotto
Di cui Massimo D'Antona è stato uno degli attori
Uno degli ideatori
E poi anche uno degli attori apparentemente non sono messe in discussione dalla legge quindici di quest'anno dallo schema di decreto legislativo almeno nella versione che ho avuto occasione di leggere
E infatti
In una versione precedente sembrava che si volesse tornare appunto l'assetto del novantadue novantatré cioè restringere l'ambito nel quale la pubblica amministrazione agisce con i poteri del privato datore di lavoro I rapporti di lavoro
E poi invece nella versione definitivamente approvata dal legislatore il Governo è delegato a precisare ai sensi dell'articolo due del decreto centosessantacinque
Gli ambiti della disciplina del rapporto di lavoro pubblico vi serrati rispettivamente alla contrattazione collettiva
Alla legge
La distinzione tra retribuite al diritto pubblico viaria del diritto privato rimane quindi quella degli articoli due e
Cinque bella centosessantacinque
Ma questa tranquillizzante osservazione viene immediatamente smentita da altri contenuti della legge quindici ed al e dello schema del decreto delegato
Faccio solo alcuni esempi l'articolo cinquantotto lo schema modifica l'articolo quaranta e prescrive che i comparti di contrattazione collettiva devono essere due non tre o uno
Ho cinque il contenuto da no mai chiaramente figlio del protocollo separato che prevede una riduzione del numero dei comparti
Ma
Non credo che tra noi e ci sia chi non veda come si è ben diverso che ad un accorpamento di contratti si arrivi
Attraverso un a un accordo ovvero si arrivi per forza di legge non manca un astratto omaggio al principio di con sensualità
Ma per le rigidità che lo strumento legislativo a introducendo nel sistema contrattuale
Il contratto collettivo cessa di essere quello strumento duttile flessibile che consente di differenziare i trattamenti a seconda dei settori delle figure confessionali
E diventa una gabbia di trattamenti uniformi e vigili
Faccio solo un esempio concreto ecco non so la scuola dove andrà a finire in questa cosa tra i due
Per dei due comparti e la scuola
Perciò importante del pubblico impiego con una figura professionale molto molto in sé
Il docente Visco all'arte di Scola secondario dove si colloca
Insieme con i Ministeri con gli enti pubblici nazionali ovvero con le regioni e con gli enti locali in nell'un caso o nell'altro la soluzione mi sembra forzata
Se la norma dovesse essere inclusa nel testo definitivo e può labile che l'assetto reale prende il sopravvento su quello formale per esempio
Facendo sì che il nuovo contratto nazionale di comparto Suma le funzioni di un contratto quadro ricordiamo quelle che sono un po'più anziani gli accordi quadro della della legge quadro sul pubblico impiego
No che costituivano la più viva contrattazione cornice che introduceva molla della contrattazione di comparto beh
Ci può assumere questo funzione e il ruolo del vecchio contratto di comparto
Si è assunto non rivelo nazionale di contrattazione integrativa
Costa che sembra consentite in questo modo saranno attivate sarà girato il contenuto della norma
Così si eviteranno Gwen guai peggiori ma rimane un guaio fondamentale
Cioè il divario attua un sistema contrattuale formale ed uno reale
Un altro esempio la valutazione
è una gran bella cosa cioè
Alle
Marchio Ruscitti euro presto
Alla valutazione dicevo una gran bella cosa e il ma voglio citare sono no ma dello schema in cui si dice che
Un prima tranche di dipendenti pari a venticinque per cento del totale del premio la seconda il cinquanta per cento metà del premio la terza risale all'altro venticinque per cento niente
Ecco
A questo punto il dubbio che venuto se per caso un'unità amministrativa funziona meravigliosamente
Allora a accoglie il contributo di tutti togliamo a quel venticinque per cento che può lavorato bene il a il trattamento accessorio o viceversa se quell'unità amministrativa lavorato malissimo
Abbiamo il premio comunque a tutti il problema è che la valutazione non è che ancora non è sciolto il problema della valutazione della differenza che intercorre
Tra valutazione del complesso dell'attività organizzativa e la valutazione del
Del singolo del singolo dipendente ecco ho l'impressione che si stia perdendo uno dei punti importanti della riforma
E cioè il fatto qual è il modello di gerarchia che abbiamo
Cioè invece che di ricorrere alla gerarchia alla struttura organica e ritorno al rapporto tra dirigente
Potere politico
Ecco la soluzione del problema già tentato da questa maggioranza nella precedente edizione era stata quello dello spoil system ove invece si è data una andò ad uno struttura gerarchica sul modello militare che nega una pluralità di livelli decisionali cioè che nega la complessità
Della struttura della struttura organizzativa
Ecco
A all'autorità politica
A ha rinunziato a dare precisi realizzabili obiettivi alla diligenza
Mettendo così in moto il circuito virtuoso previsto dalla legge e legittimato dalla Corte costituzionale di un'autonomia garantita al dirigente
Connessa ad una sua precisa sfera di responsabilità e a sua volta connesso ad una serie di garanzie Cotonou sordità radio di questo
Ecco di qui la scorciatoia
E faticoso attribuire ad ogni singolo dirigente precisi obiettivi da raggiungere
Per farlo con avere idee chiare e precisi programmi e non siano
Per dirla così emotivi del tipo licenziamo i fannulloni
E più semplice dettare norme astratte e generali
Perché così sia un effetto mediatico assicurato ai il contributo reale ad una maggiore efficienza ed efficace l'azione amministrativa molto meno ma soprattutto
è un grave arretramento nella cultura politica divisi ed istituzionale
Conto il quale
Massima ci ha messo più volte in due del
Perché si torna pretendere di governare una realtà complessa necessariamente complessa come quella delle pubbliche amministrazioni come nome di legge di dettaglio
Che prescrivono comportamenti che dove invece rimanete affidati alla responsabilità dei dirigenti naturalmente applicando puntualmente il circuito autonomia
Responsabilità che infelice Noce capaci di attività grazie
Tra dodici minuti pronuncerò il fatidico rompete le righe e poiché a momenti in cui si propone riga genuinamente lordo vi ricordo
Dal punto di vista organizzativo che allora riprenderanno i lavori
C'è una variazione un programma
Alle quattordici e trenta al Monastero dei Benedettini
E parlerà professor Pietro costa presentando la bella iniziativa
Della
Del giornale di diritto del lavoro
Che contiene appunto scritti tunnel su Massimo
E
Alle e poi proseguirà probabilmente entriamo alle ore quindici si riesce a cominciare a rispettare il programma
Che è previsto il limite contributo di Ichino Marinucci Tosi
Ricordo che invece a Palazzo minori i tempi
Dodici minuti sono tutti i tumori ben lieto caro Umberto
Proverò a fare il centometrista
Un equilibrista sul filo
Uno straordinario equilibrista sul filo è così che mi raffiguro Massimo
Vedo la sua figura agire delegante muoversi con levità e disinvoltura sul magma incandescente ahimè quanto del conflitto sociale delle contraddizioni
Nel sistema delle difficoltà creative ed attuative
Allora interne all'universo giuridico
Nelle ricostruzioni recenti e non di quella che grossi ha chiamato all'avventura del diritto del lavoro che anche anche seppur sotterraneamente in quello che abbiamo ascoltato
Oggi
Sono rimbalzate una serie di domande
Sulle quali il titolo della tavola rotonda sia pure implicitamente ci invita a prendere posizione
Era Massimo un dogmatico o un anti dogmatico
Un positivista o un posto positivista
Era attento ai valori di cui è portatrice per il comune sentire la nostra disciplina o aderiva ad uno strisciante opportunismo metodologico che poteva rasentare limiti in etilismo giuridico
Pisapia interrogare le sue pagine
Può avere tutte le risposte che cerca
Chi interroga le sue pagine avverte un segno a mio avviso inconfondibile e sul quale vorrò articolare le mie brevi riflessioni questo segno nella
Consapevolezza
Massimo è anzitutto consapevole dei tormenti e delle asperità della nostra materia in buona sostanza delle sue interne contraddizione
A ovviamente metabolizzato la lezione di Giugni chieda realismo giuridico ha ereditato l'apertura cognitiva da altri saperi l'appello al diritto vivente a i fatti
è un ambito nel quale si concepisce l'argomentazione giuridica come basata sull'analisi della situazione di fatto
E si ritiene che una dottrina giuridica possa essere discussa solo discutendo l'analisi dei fatti da essa presupposta
Il che a sua volta implica la ricezione di materiali extra legislativi nel corpo del diritto sindacale e del lavoro
Sa anche però che l'antidogmatismo di cui si nota degli minute nell'insegnamento di Giugni paga un prezzo assai alto è massimo
Ce lo ricorda quando ci dice che rischia di cadere nella trappola EP Sistemi ca
L'orientamento gli studi di sì diritto sindacale che si fondano sulla lezione di Giugni e concentrato sul momento della comprensione delle prassi
Del diritto sul terreno sociale
Sono
Gran parte pensieri tratti dallo saggio metodologico di massima
Il che ne fa apprezzare go la capacità di fornire un quadro di riferimento metodologico per avvicinarsi alla dimensione fattuale delle relazioni sindacali
Ma al contempo ne segnala un profondo limite la sovrastima del momento dell'osservazione produce quando si traduce linguaggio giuridico e Massimo ricordarcelo una strutturale ambivalenza
La pericolosa libertà di sostituire nell'argomentazione invenzione dimostrarsi opposizione delle premesse giustificazione della scelta interpretativa descrizione e prescrizione
E come dire ci invita a riflettere massimo che il rimedio potrebbe essere peggiore del male che si vuole evitare la ricerca di retta alla comprensione del fenomeno sindacale sospinge verso la necessità
Di fondare i paradigmi giuridici fuori dal diritto positivo
E le scelte interpretative sui famosi punti di vista esterni addirittura
Un epifenomeno non secondario
Di questa scelta può essere la svalutazione del grado di convincimento del discorso giuridico
Che può essere alle origini della perdita di centralità del ruolo stesso del giurista quale mediatore sociale che sostituito dall'incalzare di altre presenze sociologi economisti e quant'altri
Dall'altra parte però Massimo non ha dimenticato l'insegnamento classico nella variante che definirei aggregabile di Luigi Mengoni
Sa bene cioè che il diritto del lavoro ha abbandonato le certezze del formalismo ma forse è andato oltre il segno fino a negare l'autonomia anche culturale del ragionamento e della dimensione giuridica
Insomma sa bene che la positività del diritto
E da difendere ma al tempo stesso da superare a misure che rappresenta il punto di caduta e di sintesi per le sollecitazioni provenienti dall'ambiente in cui il sistema giuridico si colloca
Secondo punto
Massimo è pienamente consapevole della complessità dell'esperienza giuridica giuslavoristica il diritto del lavoro il classico terreno su cui si contrappone
La giuridicità che espressione dei movimenti sociali
E la giuridicità che è espressione di sovranità
Il diritto del lavoro può essere studiato come sistema o come ordinamento
La norma giù lavoristica e di fonte legale di fonte negoziale ma forti connotazioni che le vengono dalla giurisprudenza
Una giurisprudenza i cui tratti di creatività hanno sopravanzato e di molto la storica esperienze approdi problemi gravi
Ne deriva che lo studioso di questa branca deve attrezzarsi accogliere questa complessità
Massimo
E consapevole che il giurista non è l'uomo ha una dimensione di Marco siano a memoria
Ha pienamente interiorizzato la lezione Tarelli Anna
Che valorizza il processo di pre comprensione dei presupposti ideologici del riscosso giuridico io ho sempre pensato
Che sia l'attualizzazione forse postmoderna della
Contrapposizione antica weberiana strafatto il valore contrapposizione su cui poggia
L'antitesi fra scienze esatte scienze umane però la sua riflessione e lì a dimostrarci
Che anche il mondo dei valori
A cui va ascritto il diritto può contenere
Dei ragionamenti dotati di interna oggettività intorno ai quali può aprirsi una discussione razionale
Precaria visitabile al pari
Di quelle che ha corso nell'ambito delle scienze esatte
Altra questione ma di questo si occuperà
Un'altra sessione del convegno a riguardo al ruolo specifico svolto dai membri della nostra comunità Massimo come è stato uno dei più autorevoli nell'attività di elaborazione delle scelte di politica legislativa
Ancora Massimo e consapevole dei alle ascendenze privatistiche della nostra disciplina
E sa bene
Per quanto sia difficile acconciarsi alla struttura binaria del sistema del diritto positivo codificato sulla coppia
Diritto torto sa bene quanto il contrasto con la legge del mercato espone la nostra materia e Mengoni che lo dice
Alle sollecitazioni di un'altra mano invisibile identificabile in quello che è stato chiamato
Il paradosso dei diritti naturali o i nati dell'individuo
Che si definiscono indipendentemente dal concetto complementari di dovere questi diritti prima del diritto sono appunto il paradosso nascosto dietro il linguaggio di certe leggi
E soprattutto di certe decisioni giudiziarie
Attraverso il quale si comunica al diritto del lavoro l'inquietudine dell'uomo contemporaneo che non può sfuggire alla tecnica Daloui create e ha i suoi imperativi di organizzazione della
Massimo e consapevole e finalmente
Della indispensabilità di uno Statuto forte per il giurista anche se ne avverte tutto l'immane peso e le difficoltà
Uno Statuto che deve essere
Morale
Prima che scientifico o se volete deontologico prima che epistemologia
Orbene questi tratti del suo pensiero oltre ad essere chiaramente esplicitati nel più che celebrato scritto sul metodo uno dei pochi ascrivibile al giuslavorista se non l'unico
Sono leggibili in filigrana in tutti i suoi lavori il discorso sarebbe lunghissimo bellissimo saggio ho potuto solo scorrere rapidamente affatto Bruno Caruso
Entrando proporne laboratorio di massimo ed è un esemplare vademecum per chi si accosta al complicato mondo del diritto
Potrei citare il il saggio sulla autonomia individuale che ci ha visti coinvolti sotto la presidenza di Umberto di questa associazione in un'avventura comune
Quello sui licenziamenti collettivi quello sull'articolo trentanove ma
Ma ho ancora la sua collaborazione al Foro Italiano sempre acuta sempre intelligente sempre
Perché sopra avanzava il come dire ivi
La forma letteraria non tanto minore di chi fa note a sentenza
Io mi sono soffermato sulla sua monografia d'esordio che rappresenta ad onta della giovane età dell'autore
Che contiene tutti i caratteri del D'Antona pensiero
è una paginetta finiscono spero nei tempi
Quello dell'integrazione del posto di lavoro della tutela della stabilità
E il tipico terreno su cui si confrontano il nuovo del diritto del lavoro che usciva dallo Statuto dei lavoratori con le classiche categorie della teoria generale più e prima che del diritto privato
E Massimo raccoglie la sfida
E consapevole dell'atteggiamento della cultura giuridica italiana dice Luigi diffidente e circospetta di fronte ai problemi esecutivi delle sentenze che recano condannato un fare o ad un non fare
Ma sa anche che il giurista interprete deve tener conto al di là e d'oltre le valutazioni politiche di fondo sono ancora sue virgolette soprattutto delle valutazioni di opportunità
Che non possono essere eluse nel momento in cui disposizioni di legge alla mano si tratta di attribuire un contenuto operativo al controllo giudiziale sui licenziamenti
Il che significa che di fronte all'articolo diciotto
Dice Massimo se non si vuole procedere ad un'interpretazione eclettica
Non resta che fare riferimento ad un modello dotato di qualche coerenza e basato realisticamente su quanto la norma offre e questo modello è necessario prendere esplicito
Come vedete vie già in nuce un programma di lavoro che è un progetto metodologico
L'impossibilità di usare le categorie tradizionali per decrittare il messaggio nuovo proveniente dalla norma dello Statuto
D'altra parte la necessità di adoperare il necessario rigore nel selezionare opzioni interpretative alternative a quelle suggerite dal diritto classi
Il necessario e conseguente rigore deontologico prima che piste ma logico nel farle di scendere in concorrenza i necessari sviluppi argomentativi
L'esplicitazione chiara e dichiarata del modello interpretativo prescelta
Si tratta come si vede di una impostazione che ha il pregio di consentire a chiunque un controllo critico degli enunciati a partire dalla metodologia seguita giù giù fino I sugli ultimi svolgimento
Cos'altro è dunque quello descritto se non il disegno di un profilo ben marcato
Se non forte almeno molto impegnato di uno scienziato sociale chi dialoga con i saperi altri pur mantenendo una non comune sensibilità ermeneutica
E il suo profilo la sua immagine un'immagine che c'è stata crudelmente sottratta e della quale avvertiamo ancora tutto i tempi
Signore e signori la seduta è sospesa
So che è ripresa alle quattordici e trenta con il contributo del professor Pietro costa
Diamo inizio con un ritardo di avere di venti minuti sulla tabella prestabilita alla seconda parte di questa giornata che dedicata
A
A Massimo D'Antona dalle sedici e trenta circa dovrebbe ricominciare dovrebbe riprendere il dibattito
Vorrei
Anzitutto ringraziare
Il collega Pietro costa
E la direzione
Della
Del Giornale di diritto del lavoro in particolare i professori l'isola Sciarra
Per questa occasione che ci danno
Di un contributo interdisciplinare
Credo
Io non ho concluso
La redazione della relazione sull'attività del del nostro Consiglio direttivo nei tre anni
Perché volevo proprio segnalare questo che il secondo
O il il secondo evento interdisciplinare nelle
Giugno
O dell'anno scorso il decreto il giorno dell'anno scorso noi abbiamo tenuto con l'Associazione italiana dei costituzionalisti
Un convegno specifico sui principi
E sul subiti il lavoro nei principi
Della Costituzione occasionato naturalmente
Dal sessantesimo anniversario della
Della
Della Costituzione
E
Gli atti sono in corso di stampa saranno disponibili per l'edizione Iovene
Ai primi del prossimo mese sono stati già riviste anche lei seconde bozze e segnalo che c'è l'ultimo intervento di leopoldo griglia
Che abilita a introdotto i nostri lavori
E i e adesso
Perché
L'importanza delle iniziative interdisciplinari naturalmente non è che ci sono successioni e tanto meno lasciti
Però io credo che il nostro Consiglio Direttivo abbia fatto bene
A valorizzare questo momento per
Cercare di porre rimedio a quella
Relativa assurdità
With udire del diritto del lavoro subito che il Veneto lavoro che
Come
Diceva bene Marzotta
Nel la tavola rotonda una cooperato queste parole
Però insomma Massimo D'Antona serrande dar conto di questi in fondo saggio sulla non validi apposto positivista
E un saggio proprio
Che con la mitezza ma con la forza torno ancora su questa
A duplice qualifico qualità che lo distingueva anche degli iscritti e lui aveva percepito
Che il diritto al lavoro e
Un diritto sicuramente legato forse più degli altri al diritto positivo però
E
Necessariamente anche
E
E radicato
Nella società
In un
Con un
ATA attraverso
Una reti attraverso
Un genere di raccordi che è diverso da quello
Del diritto privato sicuramente qui la distinzione di fondo ma anche
Naturalmente
Di una certa parte del del del del diritto pubblico problema complessi allora
La
Ricerca storica e molto importante concludo prima di dare la parola
Al nostro o gradito ospite
E anzi lo spero per l'avvenire non più ospite
Ma frequentatore delle riunioni scientifica
Del del resto
Nel master de la Sapienza
Noi abbiamo tenuto un dibattito
Con la partecipazione dei giovani Cazzetta che è stato un relatore
Io stesso ho commentato sul giornale
La parte giuslavoristica di scienza giuridica italiana di Dio Paolo Rossi quindi insomma
è molto importante perché quando io ho cominciato a studiare il il diritto il diritto del lavoro gli storici erano un corposo separati
Ricordo sempre il mio esame
Io ho studiato all'Università di Palermo
I privilegi di Messina
Il capitolo Giardina opere interessanti ho imparato lo spagnolo in quell'occasione per perché a tutto
Poi uno quasi debiti ma insomma ecco quindi
Questa a
Questa a partecipazione degli storici
Alla
Riflessione sul diritto esistente che non vuol dire il diritto positivo
Sul diritto attuale diverso scritto così
E allora Massimo D'Antona in quello in quel lavoro
E imposto positivista che lamenta
L'insufficienza
Del positivismo lamenta insomma denuncia l'insufficienza del positivismo Massimo render conto insomma
E uno scritto
Che come molte delle sue opere
Hai
Al valore della
Della provocazione nel senso più alto più più più più più ricco
E allora caro costa ti prego di dirci qualche cosa sul numero del giornale che ha
Raccolto le riflessioni che alcuni giovani studiosi che ripeto si possono avvalere oggi della collaborazione degli storici che ha hai ma fino a
Fino a vent'anni fa credo
Non ci poziore corpo Paolo Ungari era l'unico
Mio carissimo amico
Che si occupava che si occupava di queste cose grazie
Scusate le note
Output grazie forse arrivassi no
Per la prima
Allora ti dico
Poca grazie
Subito dopo ci saranno i tre interventi senza soluzione di continuità
In maniera da
Da concluderebbe allora
Grazie Presidente
è un grande privilegio per me essere invitato a presentare questa olivo collettivo il volume monografico il giornale di diritto del lavoro e relazioni industriali dedicato al pensiero e alla personalità di Massimo D'Antona
è un'opera collettiva che si presenta come l'espressione di un ricordo commosso e partecipe la testimonianza di un dialogo drammaticamente interrotto
E al contempo si presenta come il segno
Della volontà di proseguire quel dialogo e discutere attraverso D'Antona e contro di lui dei problemi del presente nello specchio della riflessione giuslavoristica
Mi mancheranno non solo il tempo ma soprattutto la competenza indispensabili per un commento ravvicinato
Un come tra vicinato dei molti saggi che compongono il volume non sono un giuslavorista e potrò raccogliere soltanto alcune suggestioni impressioni di carattere generale che non renderanno giustizia alla Sapienza specialistica dei singoli contributi
Guarderò soprattutto a quello che mi sembra il filo conduttore del volume
Che è a mio avviso una domanda sottesa a ciascuna delle sue pagine una domanda elementare il radicale chi era Massimo D'Antona chi era D'Antona nell'Italia che lo ha visto pensare scrive reagire chi è d'Antona per non
Che viviamo in un'Italia ardui ancora vicina ma in realtà già diversa
Non è semplice porre una domanda di questo genere
è porre la domanda costitutiva di quel peculiare esercizi di memoria che chiamiamo storiografia
A questa domanda ciascuno degli autori del volume
Da una sua risposta privata ed esistenziale dato i distretti coinvolgenti rapporti di scambio di amicizie intrattenuti con tanto
E tuttavia ognuno di loro è consapevole che ricordare D'Antona non può coincidere con la commosso a testimonianza di una condivisione traumaticamente interrotta
Per ricordare occorre uno sforzo ulteriore occorre mettersi a distanza distinguere fra il noi di adesso il noi di allora fra l'Italia di oggi l'Italia dice
In una parola occorre storicizzare l'esperienza divenire storici di noi stessi è un'impresa difficile
Tanto che
Non sono mancati i dubbi sulla possibilità stessa di una
Storia della contemporaneità in realtà quale che sia la distanza temporale massimo minima che ci separa dall'esperienza che tentiamo di ricordare di comprendere ricordando
La domanda che ci sta di fronte e la medesima è la domanda di Amleto chi è e Cuba
E chi è cubo per noi
Mi sembra che la stessa struttura del libro sia improntata a questa consapevolezza il libro infatti è concepito e costruito con una serie di letture a voce alta di saggi di D'Antona
Il leggere un testo interpretare un testo è per l'appunto compiere una doppia operazione e intendere l'altro
Ricostruire le sue convinzioni sui valori aspettative e al contempo mostrare che cosa rende l'altro altro danno cioè comprendere non solo ciò che diceva quello oppure nel contesto quindi apparteneva
Ma è comprendere anche ciò che egli dice oggi a noi e spiegare in che modo egli coinvolge il nostro presente la nostra attesa di futuro
Leggere un testo è parlare di un altro ed è parlare di noi
E mettere in scena il gioco dell'alterità e dell'identità
Questo gioco tremendamente serio attraversa l'intero volume
Ed è appunto il volume nella sua interezza che offre risposte alle due invincibili domande chi era Massimo D'Antona chi è Massimo D'Antona oggi per noi
Certo ogni autore intesse il suo
Dialogo personale con l'interlocutore scomparso non ci sono retorici unanimismo i e rituali celebrativi a cui sacrificare la serietà del confronto
E tuttavia
Dalle pagine del libro emerge nitida l'immagine del giurista scomparso
Un giurista insofferente dei limiti di uno specialismo formalistico un giurista coinvolto a pari titolo nell'analisi nella dell'esistente e nella progettazione della trasformazione
è un'immagine che circola in tutto il libro ed è esplicitamente richiamato da molti autori
Bye l'osso evoca lo slancio riformatore dell'illuminismo
Carinci Caruso Romei insistono su un rapporto di complementarità che digita nella personalità e nell'azione di D'Antona fra riflessione e azione fra diritto e politica
è un punto sul quale conviene riflettere
Sono stati e sono numerosi giuristi prestati alla politica spesso però le due esperienze restano episodi distinti e separati
Che obbediscono a logiche proprie indipendenti nel caso di D'Antona al contrario gli autori del nostro volume rilevano un intreccio è una miscelazione continui fra le dimensioni della politica e del diritto
Mettere in rapporto fare interagire fra loro esperienze così diverse è un'impresa dedicata significa costruire ponti e costruire ponti e più rischioso impegnativo che dirigere steccati
Per farlo è indispensabile trovare un solido terreni nonché sul quale innestare il confronto
E quale sia stato per D'Antona questo terreno direzione ce lo dicono Franco Carinci e Bruno Caruso è stato la Costituzione e l'interpretazione costituzionale
La Costituzione come fa notare opportunamente Carinci è un testo normativo dove e particolarmente forte ed evidente l'intreccio fra principi e norme fra diritto e politica fra presente e futuro
Ed è alla Costituzione che guardo D'Antona affrontando il problema del pubblico impiego e delle sue privatizzazione
La Costituzione non è però per lui un sistema normativo il cui significato è accertata una volta per tutte e sei piuttosto un'opera aperta un testo che tra i sensi aggiuntivi dal suo innesto in un contesto in continua trasformazione
Il testo della Costituzione può anche restare invariato e di tamponare esplicata espressione federalismo a Costituzione invariata ma e sto resta vivo e vitale nella misura in cui l'interprete
Non intendiamo partire dal suo orizzonte di senso
E questa è la prospettiva della quale tanto la legge l'articolo trentanove
E affronta il problema della rappresentanza sindacale
Come ci ricorda Caputo il giurista secondo D'Antona deve permettere alla costituzione di apprendere dai processi storici di rinnovarsi riterrà arsi a contatto con essi
Il giurista muove dalla Costituzione ma torna bene sa con tutta la messe di valori aspettative prospettive che egli tra dal suo totale coinvolgimento nel suo presente
Connettere diritto e politica nel vivo dell'analisi di un tema specifico quale che esso sia la rappresentanza sindacale o il problema del pubblico impiego
Impone di percorrere
Strade scomode impegnative impone di adottare un preciso criterio di lettura della Carta costituzionale
E di portare allo scoperto la propria visione dell'oggetto del metodo della scienza giuridica
Il problema del metodo viene messo in piena luce nel saggio di Roberto Romei
Non è casuale secondo Romei l'attenzione che D'Antona riserva al metodo nel saggio dedicato al tema dell'indisponibilità del tipo contrattuale
Una caratteristica saliente del saggio infatti quella di condurre come scrive efficacemente Romei un'operazione di politica del diritto assai ambiziosa servendosi scriverò meriti una argomentazione tecnicamente sofisticata
Perché questa operazione sia possibile occorre una precisa scelta di metodo e questa a sua volta rinvia a una visione generale del diritto e del suo rapporto con la prassi
L'alternativa oggi quasi un luogo retorico del recente dibattito sembra proporsi come una scelta fra il metodo sussunto Ivo e il metodo tipologico cioè tra la ricerca di una rigorosa analitica e a valutativa corrispondenza fra loro ma tra forma e sostanza
Fra categoria concettuale dinamica sociale da un lato e dall'altro lato la propensione verso un giudizio di sintesi che anteponga l'intuizione alla deduzione e l'argomentazione persuasiva alla dimostrazione
Questa alternativa non è peraltro una esco citazione
Della civilistica della giuslavoristica più recente e dovremmo intenderla collegandole idealmente con le correnti ampi formalistica circolanti in Europa in America proprio novecento
Per quanto riguarda l'Italia conviene ricordare almeno un libro degli anni trenta scritto da un filosofo come Guido Calogero
Che utilizzando creativamente l'eredità crociana smonta il famoso teorema dispositivi stico del sillogismo giudiziale e sottolinea la componente soggettiva e valutativa insopprimibile dei progetti l'interpretazione e applicazione del diritto
Certo ma cultura giuridica italiana nel suo complesso tarda a reagire acquisti salutari scossoni
Negli anni Cinquanta Betti sottolinea la centralità del momento armene un tocco e si dedica all'immane computo il tracciare le linee di una
Ermeneutica generale mai ancora vox clamans in deserto
è una voce che trova una misera udienza
E per un ironico paradosso proprio presso quegli intellettuali i giuristi che da sempre insieme teologi hanno fatto dell'esegesi di testi autorevoli dell'interpretazione di autorità attesi un momento di una pratica costante del loro sapere
In Germania un punto importante fra la tradizione ermeneutica e la cultura del giurista sarà costruito dagli USA esserne gli anni Settanta
In Italia sarà alla voce limpida e chiara di Luigi Mengoni a richiamare l'attenzione a partire dal settantasei
Sulla necessità di ripensare il metodo giuridico convocando ronde l'orizzonte della riflessione della pratica ermeneutica tutto ciò è ormai storia relativamente lontana
L'ampliamento dei confini del giuridico è una grandezza in qualche modo acquisita nel momento in cui si sviluppa la parabola scientifica di D'Antona
E tuttavia le svolte che segnano la cultura giuridica italiana fa gli anni Sessanta gli anni Settanta del secolo scorso non restano un precedente estraneo alla sua riflessione al contrario
D'Antona continua a fare i conti con quel passato e continua a interrogarsi sulle conseguenze che il distacco dal positivismo a comportato o avrebbe potuto o dovuto comportare per la riflessione giuridiche giusto aforistica in particolare
è questo il tanto il tema del saggio intitolato da tanto una
Alla anomalia post positivista del diritto del lavoro e riletto con passione ed acume da Silvana Sciarra
è un saggio vista inchieste impegnato nel reperimento di un difficile punto di equilibrio fra il progetto e l'analisi tra la politica il diritto sente il bisogno di fare i conti con la storia
Non tanto con la grande storia quanto con la storia di se stesso che con il farsi disfarsi trasformarsi dei suoi quotidiani strumenti di lavoro
Quale sia la direzione di senso di questa storia ce lo dicono alla voce Massimo D'Antona e Silvana Sciarra e il declino del positivismo formalistico un declino dei più propria giuslavoristica negli anni Sessanta è stato un sintomo che un moltiplicatore
Questo destino aveva avuto le sue avvisaglie che so i profeti ricordavo Calogero ricordavo Betti
Un altro riferimento è indispensabile Tullio Ascarelli opportunamente studiato da Silvana Sciarra
E Ascarelli che non lontanissimo da Betti è uno dei pochi giuristi sensibili in quella temperie culturale al tema ermeneutico
E Ascarelli a richiamare l'attenzione sull'ai blitz e sul nesso
Taylor teologia e sapere giuridico
E Ascarelli che invita a studiare come voleva Pound Dindo in action piuttosto che di nuovo in box
Questo invito non cadrà nel vuoto a muoversi in questa direzione sarà laddove giuslavoristica negli anni Sessanta quando Mancini e Giugni si sforza l'anno di cogliere nel vivo della dinamica sociale la formazione delle regole e la sesta arsi degli ordinamenti
In questo secondo terreno anti formalistico multidisciplinare cosmopolita politicamente riformista che il pensiero grazie che il pensiero di D'Antona trova le sue radici ideali
E dalla scoperta della sociologia e dalla rivolta contro il formalismo caratteristiche degli anni Sessanta D'Antona continua a trarre esplicite o implicite suggestioni al contempo però
Proprio la sua attenzione alla dinamica sociale e la sua sensibilità al divenire storico lo rendono consapevole che gli anni sessanta settanta seppure costituiscono un retroterra fecondo
Sono separati dagli anni Novanta da una distanza molto maggiore di quello indicato dal calendario
Di fronte alla rapidità e la profondità del mutamento non è possibile per D'Antona ricorrere a deduzioni e assiduo cinesi
La scelta del metodo opposto è obbligatoria e conduce a rimettere in questione entro la frizione disciplinare giuslavoristica certezze che sembravano ormai acquisite
A indurre D'Antona questa scelta non è una generica ricerca di novità né tantomeno il gusto della provocazione
Per l'immagine di D'Antona adombrata nelle pagine del nostro libro non ha i tratti dell'iconoclasta bensì del riformatore
Che come scrive Romei vuole ripensare la tradizione disciplinare mantenendo fermi sui principi fondanti
E fra questi figura la convinzione che il lavoro come scrive Bally rosso sia una
Componente essenziale di una cittadinanza democratica
Mantenersi dunque fedele
Ai valori costituzionali ma al contempo prendere atto della profondità dei mutamenti intervenuti
è questo il sottile crinale lungo il quale procede l'itinerario intellettuale di D'Antona
Nel momento in queste direzioni D'Antona non è isolato
Di fronte alla crisi crescente dello stato sociale e al progressivo declino del modello fordista e la disciplina giuslavoristica nel suo complesso costretta a ripensare le proprie più collaudate strategie
Parlare di crisi di identità e questa l'espressione impiegato pertanto minuto saggio non è ricorrere a un'espressione simpatica mai descrivere il senso di un dibattito
Che ha fatto delle lavoristica una delle discipline più inquiete vivaci nel panorama dell'odierno sapere giuridico
Vacillano libri principali componenti del paradigma condiviso ed è inevitabile una messa in questione traumatica ma se conta dell'identità disciplinare
Uno dei dogmi di cui si richiede la revisione
E la tesi della centralità del lavoro subordinato
Data la profilo la proliferazione di attività molteplici non riconducibili al tipo tradizionalmente dominante
Occorre pertanto la prendere atto del fenomeno non esorcizzare allo il nome di un norma tempismo incurante delle trasformazioni della prassi ma ripensare il sistema delle tutele adeguandolo alla mutata realtà
L'obiettivo di D'Antona come ci dice limpidamente Raffaele De Luca Kanaio nel suo saggio
E fare un passo oltre l'assorbente schema della subordinazione e porre al centro del paradigma giuslavoristico non di lavoro subordinato ma il lavoro senza aggettivi
E su questa base offre nuove chance e più validi sostegni a realtà produttive nuove e ancora giuridicamente trascurate
Dal lavoro subordinato al lavoro tout-court
è uno spostamento da cento che obbedisce a una logica non lontana da quella che ha indotto Umberto Romagnoli a proporre di come mi scrive spostare dallo status di lavoratori allo status di cittadino il centro gravitazionale dei diritti sociali
La prospettiva in cui si muove romani Romagnoli e ancora più vasta e impegnativa
Ma è sorretto dalla medesima preoccupazione di fondo raccordare i principi e i valori costituzionali con una realtà sociale e produttiva ormai lontana dalle aspettative circolanti nell'Assemblea costituente
Convogliare dunque i problemi giuslavoristi ci nell'altro dell'impero della interpretazione costituzionale impegnarsi sul terreno dell'ermeneutica della costruzione giuridica
Per prendere sul serio le più recenti trasformazioni socio economiche sono queste le due
Complementari direttrici seguite costantemente da D'Antona e confermate ha proposto di un profilo tematico decisivo il profilo dell'eguaglianza
Potremmo dire senza troppo forte troppe forzature che la dialettica fa eguaglianza e differenza appartiene alla matrice stessa del diritto del lavoro è un suo determinante punto di origine
In particolare per la vicenda italiana l'eguaglianza il principio costituzionale che ha sorretto lo slancio costruttivo della disciplina negli anni sessanta settanta
Sia pure attraverso strategie differenziate la giuslavoristica in quel tornante dell'Italia repubblicana si è presentata come un'importante tramite di attuazione di quella eguaglianza dinamica
Di qui la riduzione delle differenze economiche protestati dei che l'articolo tre
Della Costituzione indicava comico un obiettivo qualificante della Repubblica
Non mancavano della disciplina opzione divergenti non si è fatto programma che però stentava ad affermarsi come il mainstream della giuslavoristica in quel periodo
Certo lo slancio egualitario è e resta un tratto inconfondibile della Carta costituzionale e però anche vero che il testo costituzionale presenta una complessità
è una pulivo Renza maggiori di quanto negli anni Sessanta Settanta si fosse disposti a riconoscere
è un testo segnato dalle tracce depositata in esso da quelle inesauribile dialettica fra libertà ed eguaglianza che attraversa l'intera storia giuridica dell'Occidente almeno partire dalle rivoluzioni di fine settecento
Anche per questo la Costituzione un testo aperto che rende possibile pure molteplici e permette quindi di
Ripensare sempre di nuovo in attraverso un gioco di domandi reciproci tanto l'eguaglianza quanto la libertà
E alla luce di una rinnovata ermeneutica costituzionale che D'Antona ripercorre alcuni capitoli centrali della dottrina giuslavoristico ricostruiti esaurientemente nel saggio di Arturo Maresca
Il filo conduttore per D'Antona e dato in sostanza da un passaggio decisivo il passaggio dalla differenza aule differenze
Se nel diritto del lavoro che vorrei dire classico tutto ruotava intorno alla differenza per antonomasia la differenza immanente rapporto del lavoro subordinato
Nel nuovo fluido scenario della produzione post-industriale la differenza radicali originaria non finisce di colpo ma vede ridursi la sua portata il suo ruolo determinante Fontana
Ciò che ormai colpisce l'osservatore non è la differenza all'interno di un unico dominante tipo di rapporto ma è la rapida moltiplicazione e differenziazione delle esperienze lavorative
Si impone all'attenzione è la differenza per così dire orizzontale fra tipi di attività ciascuno dei quali rivendica un posto al sole la legittimazione una tutela specifica
La sfida delle differenze per usare il termine
Insieme di Maresca e di D'Antona
Danton a intende vincerla
Ripensando dei quali ammessa alla luce della libertà e interpretando la libertà
Come un sinonimo di autonomia cioè come l'autodeterminazione di un individuo che si impegna in un suo originale progetto di vita
L'eguaglianza allora deve essere concepita come scrive D'Antona non soltanto come
Sono le sue parole un sostanziale riequilibrio del dislivello di risorse di potere sociale intrinseco rapporto di lavoro
Ma anche come la pari opportunità di scegliere di mantenere anche nel rapporto di lavoro la propria differente identità
Il momento dell'autonomia assume per D'Antona uno il valore prioritario
è un'autonomia che l'individuo deve poter conservare gelosamente e far valere non soltanto nei confronti del potere del soggetto forte nel entro il classico lavoro del rapporto di lavoro subordinato ma anche nei confronti del sindacato
Un'autonomia che si traduce nei diritti di influire sulle decisioni collettive che lo riguardano emancipato dalla condizione diverte dipendente da un potere meramente tutorio
Il momento dell'autonomia non si esaurisce peraltro nello spazio dell'autodeterminazione individuale investe anche la dinamica degli ordinamenti e il sistema dei loro rapporti reciproci e in particolare il rapporto fra sindacati è stato
Questo rapporto sembra evolversi lungo la direttrice nei confronti della quale Dantone esprime una preoccupazione che il saggio Mario riusciamo pur non condividendo la ricostruisce puntualmente c'è la preoccupazione di una progressiva perdita di autonomia dell'ordinamento sindacale
Di una sua integrazione l'ordinamento statuale nel quadro di una concertazione che permette al potere politico di predisporre come scrive D'Antona il canale normativo nel quale denim vista la contrattazione collettiva
E ancora il principio dell'autonomia a essere tenuto presente nella discussione di un tema ulteriori
Apparentemente refrattario accoglierlo il diritto al lavoro
Il tema è nevralgico e delicato evoca i drammi della prima industrializzazione i fasti rende rivendicazioni quarantotto i rischi
Il diritto al lavoro sembra l'espressione più UDACE di quell'eguaglianza sostanziale di cui la Repubblica deve farsi carico secondo il disegno costituzionale varato nel quarantotto
Certo la promessa poteva apparire utopica ed estrema e tuttavia sul mondo degli slancio e qualità degli anni sessanta settanta il diritto al lavoro sembra produrre un effetto concreto e significativo
Traducendosi in quella tutela del posto di lavoro che costituisce una delle preoccupazioni centrale dello Statuto dei lavoratori tanto che il suo principale artefice Gino Giugni
Scriverà post Paestum che
La tutela del posto di lavoro è di fatto unico profilo normativo in cui si è realizzata una forma di tutela del diritto al lavoro
è un'impostazione
E potere che Mancini anche sottolinea
Ma non è questo l'atteggiamento di tanto per D'Antona al contrario è inevitabile tener conto dell'andamento dell'economia indicare nella stabilità del posto di lavoro non un principio assoluto ma un colore storicamente condiziona
Occorre insomma riconoscere per D'Antona che la garanzia della stabilità dipende
Dallo stato dell'economia e dagli orientamenti politici sociali e il Governo
E occorre prendere atto che l'attuale congiuntura non meno degli orientamenti comunitari prevalenti sembrano difficilmente compatibili con il mantenimento delle aspettative date per incrollabile negli anni
Settanta
Nemmeno in questo caso però
D'Antona si limita a prendere atto di una perdita di una ferita inferta in un sistema di tutele pensate approntato in una diversa stagione storica Danton accetta la sfida
E compie per costituire uno scarto una manovra di aggiramento
Facendo leva ancora una volta sul principio di libertà
Ciò che individuo occorre primariamente tutelare sono le sue autonome personali potenzialità creative
L'individuo deve essere garantito non tanto nel suo a bere pronto nel suo essere
Deve essere fornito di strumenti che gli permettono non soltanto non tanto di conservare ciò che egli ha già ottenuto
Quanto di intraprendere nuove strade e sperimentare nuove possibilità
In sostanza conclusivamente tanto una ci invita a cavalcare coraggiosamente l'onda delle recenti trasformazioni senza farsi spaventare o accecare dalle spuma dagli spruzzi continuando a servirsi del Vascello costituzionale
Aggiustato attrezzato in corso di navigazione
è un invito che trova negli autori del nostro volume un ascolto attento e partecipe ma al contempo alieno da super fasciato i consensi e facili ottimismi
In effetti come molti di loro servano la frantumazione delle fonti l'indebolimento del fronte riformista la fragilità degli Stati nazionali
La radicalità delle crisi economiche o sociali la conflittualità interna fronte sindacale il declino della capacità rappresentativa dei sindacati tutto questo congiuntura nel rendere tanto importante quanto difficile l'eredità di D'Antona
Nel corso della sua vita tanto l'ottimismo della volontà quanto l'ottimismo dell'intelligenza convergevano nel sorreggere la sua proposta riformatrice
Questa proposta però non solo è stata crudelmente interrotto dalla morte della cui morì il cui lutto abbiamo celebrato ma è costretta anche a fare i conti con gli sviluppo di una storia che arriva fino al nostro presente
In questa prospettiva il riformismo di Massimo D'Antona assume una forza e una luce che vorrei dire tragica
è l'espressione di un impegno che urta contro ostacoli imprevisti e schiaccianti e tuttavia non arretra e non cede pur consapevole dell'impossibilità di una conciliazione finale vi ringrazio
Per ringrazia votandolo atti percorre
Grazie a voi tutti il collega Costa per questa bellissima relazione
E anche per la
Più rapidità e la chiarezza che ha dato la sua
Esposizione
Sì
Speriamo
Se si
Benissimo grazie sì la la la Provincia dei Comuni pubbliche
Ecco
Arabe mercato degli assetti
Sì
E
E toni io scusa Berruti volevo proporre una cosa del possibile un po'più di luce
In generale perché
Costa poverino ha letto in modo
E sempre quando ci sono forse più consono delle tre carte le cose
Visto che
Sennò
Sì grazie
Bene con la
Il relatore sono
Ricevono dalla provincia di Catania l'omaggio di questa
Benissimo i volumi
Che sordo
Sono undici
Le undici non so i relatori sarà l'ultima
E quindi ora l'idea di dare magari con il riteniamo che il momento
Io ringrazio a nome dell'associazione
Per questa attenzione
Vuol dire che il relatore più indisciplinato sarà applicato devo
Del volume
E
Una sola cosa vorrei dire costa ci diceva
L'impegno dei giuslavoristi del
Nel caso di D'Antona
Si verifica
Questo legame tra l'esperienza del giurista e quella politica molte volte si è parlamentari se il professore di diritto
Sia
E purtroppo quest'oggi e purtroppo questa è direi una caratteristica particolare dell'impegno dei giuslavoristi
Nella politica
E
Una particolarità che ha portato ai
A dei crimini a cominciare da quello di Gino Giugni
Che è stato un mancato
Omicidio poi Biagi
Al così alle situazioni per il
Piccolo ecco questa è una differenza poi ci sarebbero molte altre cose da dire ma
Ci sarà io spero un'occasione per riflettere su queste tematiche sono molto importanti adesso
O e la volta della si della tavola rotonda in sostanza
Che
Si lega strettamente al tema affrontato da costa cioè
Qual è il significato dell'impegno degli studiosi di diritto del lavoro
E in particolare poi di D'Antona nella
Azione politica delle riforme concrete Pietro Ichino
Luigi Marinucci Paolo Paolo otto così
Che report positivi
Come sempre più disciplinato
Tiene
Gigi Pietro Ichino
Sui libri
Proporrei di quindi
Di appunto sia l'avevo detto ma
Non fare un aiuto
Ma
E
Scherza
No scusate se il Presidente si tratta dell'abbraccio
Sei un presidente opera
E allora ci hanno siete partigiano
Oltre che
Cito
Praticamente
Io che non rimanga lì e
Nonché
Ringraziamo quindi la
Catania
Ci organizziamo dando la parola secondo l'ordine
L'ordine alfabetico sesto controlli
L'ordine alfabetico
A
Pietro Ichino
Che la incarnazione
Più recente in un certo senso dell'impegno politico
Nel diritto del lavoro e che naturalmente non ha bisogno di presentazione tanto più
Fra di loro
Grazie
Edoardo
Idiozia cercato di interpretare
Il
Nei limiti delle mie capacità modeste ma compito
E mi è stato affidato di introdurre
Questa riflessione
In questo modo cioè
Cercando di individuare nell'arco dei sessant'anni
Della nuova legislazione giuslavoristica
Il singoli contributi non che sono stati dati
Dagli studiosi perché quello
Tutti gli studiosi anche
Il più modesto annota attore di sentenza
Junior da un contributo alla cultura giuslavoristica e quindi anche all'evoluzione del diritto scritto ma invece che qui parliamo di un contributo diretto
Da parte di singoli
Giuslavoristico che
Si sono impegnati nel
Cantiere dove
Che siamo cui materiali della cultura giuslavoristica si costruiscono le norme codificate
Quindi cercando di essere ovviamente rapidissimo trovo all'inizio
Un vuoto pneumatico
Parliamo del innanzitutto gli anni Quaranta nei limiti sembrava addirittura che scomparisse la materia con la sua identità però è un fatto che nei lavori preparatori
Della Costituzione si trovano soltanto otto gli atti Fanfani Dossetti Corbino ma di giuslavoristi non se ne vedono
Salvo
Molto di lontana nella neppure se ne vedo non nelle lavora non è della legge della prima legge lavoristica importante immediatamente successiva alla costituzione e la legge
Sud del quarantanove sul collocamento che porta fortissimo il segno
Del Ministero Fanfani che del al Presidente della Camera Gronchi
Che riesce che alla fine a realizzare il compromesso tra Mint maggioranza
E opposizione sulla legge
Pochissimo
A
Compare veri il contributo
Diretto
Di giuslavoristi anche
Negli anni Cinquanta in particolare nella legge Vigorelli sembra che in quell'epoca i i giuslavoristi
Fusco concentrassero
Tutta la loro attenzione sui progetti di attuazione della norma costituzionale quindi se mai sul Progetto Rubina si mentre non si vedono nei lavori preparatori segni di una loro presenza significativa o posso sbagliare io mi a rischio so che probabilmente qualcosa mi è sfuggito ma è utile anche a esporsi al rischio di qualche critica per omissione ma
Direi che non si può
Neppure
Classificare come contributo diretto nel senso molto stretto chiarito i partenza
Il contributo di Aldo cessare i che pure è stato determinante dell'evento normativo
Alla legge sull'interposizione e gli appalti interni spille monografia
Di cessare is sull'interposizione fraudolenta
A
Messo in rilievo il problema ha dato un inquadramento teorico al problema
Ma la sua opera viene citata nei lavori parlamentari
Più volte è molto presente alla mente del legislatore che elabora la legge ma la legge segue un itinerario molto diverso da quello tracciato da serra da Cesari il
Non è il carattere fraudolento a costituire l'elemento decisivo per l'illiceità dell'interposizione
E
Otto vuoto pneumatico impressionante anche intorno vuoto di contributo diretto della dottrina anche sulla legge
Le altre leggi circondi Cine soprattutto la legge sul lavoro a termine del sessantadue
La duecentotrenta
Dove
Colpisce anche l'assenza della dottrina in fase di commento curiosamente c'è solo una piccola monografia a due anni o tre di distanza ma
Se pensiamo alla molle del debito i nostri contributi oggi quando esce una legge dell'importanza di quella colpisce che ci fosse invece un silenzio totale come silenzio totale o quasi totale accolto
La legge sul lavoro domestico del cinquantotto
E e anche quella ci forse qualche ricchi con la risonanza in più la legge sul lavoro fede sulla tutela della lavoratrice madre del sessantotto
Invece
Un contributo molto rilevante al in negativo cioè
Contro lo sviluppo di una legislazione del lavoro che non aveva da esserci è quello che sicuramente possiamo attribuire
A Federico Mancini con la sua prolusione
Famosissima di Bologna del sessantatré
Mancini chiude il capitolo attuazione
Dell'articolo trentanove e e diritti direi che se c'è un contributo diretto quello è certamente uno da a rilevare
E poi si apre il capitolo che
Io sempre più uno mi sto convincendo che Celli un qualche giallo da svelare c'è sotto qualche cosa che non abbiamo ben capito
Il capitolo della
Contributo nostro dei giuslavoristi
Alla grande svolta della seconda metà degli anni Sessanta
Con la legislazione la legge sui licenziamenti ma soprattutto lo Statuto dei lavoratori in che senso vedo qui un giallo scientifico in qualche modo problemi risolto
Nel senso che
Noi in quell'epoca vediamo come protagonisti sulla scena
Dure padri del nostro diritto al lavoro deve Federico Mancini e Gino Giugni fortemente legati
Alla
Nascita della cultura
Giuslavoristica e sindacale della CISL sono tra i clienti gli si considerano i costruttori di quella
Di quella cultura e la CISL in quel periodo era fortemente schierata contro un intervento legislativo in materia di licenziamento i
In questa situazione
Sì costituisce una Commissione nominata adesso non so se dal Governo dal Parlamento credo dal Governo una Commissione di cinque giuslavoristi
Che sono di nuovo Mancini Giugni Hill astro emergente Mario grandi anche lui strettamente legato all'area Cisal
E poi Prosperetti amazzoniche se vogliamo visto sul voto era sullo che aveva nominato la Commissione
Prosperetti Mazzoni legati se mai a Confindustria che in quella fase è fortemente
Compartecipe della battaglia della CISL contro l'intervento legislativo
Tanto che è l'accordo interconfederale del maggio sessantacinque può
Don diritto essere considerato come un tentativo estremo di evitare l'intervento legislativo la Confindustria accetta di firmare perché quello è il modo per evitare la legge che altrimenti rischia di arrivare
Allora
Abbiamo una Commissione in cui ci sono Giugni Mancini grandi
Tre uno persone molto vicine alla all'Area della CISL in quel momento
E due vicini all'area di Confindustria eppure questa Commissione prepara la svolta dello statuto e e porta a quella
Che cosa è accaduto
E
Io però vedo
Un indizio di soluzione ma è solo un indizio credo che qui ci sia molto da lavorare e è
In un
Appunto che troviamo in uno studio recente di Giovanni Cazzetta che città una nota di Marco Paris
Parco mai Serra l'avvocato
Interno organico della CGIL in corso d'Italia Marco mai se
Nera
Però si chiamava faccia chiamare a Verona
Ah beh è stato il mio superiore diretto per dieci anni e il verde io ricordo che lo chiamavamo avvocato e accompagno avvocato ovviamente
Il Weise in questa nota sulla rivista giuridica del lavoro scrive una cosa che
E qui molto rilevante per capire quel che è successo secondo me da meno ipotizzo che possa essere la chiave di lettura che dice guardate
Che lo squilibrio caratteristico del mercato del lavoro quello che Fassino che noi corre parliamo di contratto di lavoro
Come foglia di fico che copre la vergogna della dittatura del padrone sull'operaio
Non soltanto
In riferimento al contratto di lavoro individuale
Perché questo squilibrio cioè anche sul piano collettivo quindi state attenti perché non può essere la contrattazione collettiva a realizzare l'emancipazione dalla classe operaia
Capite che questo mina alla base il contratto lirismo della CISL che se è vero questo anche il sindacato deve essere protetto contro la propria debolezza e quindi si legittima l'intervento legislativo proprio
Per consentire un riequilibrio anche a livello collettivo
Può essere che questa sia stata lasche diciamo il la ragione che ha determinato anche Giugni e Mancini a in parte
Diciamo imboccare la via
Della legge
L'azione di sostegno dell'INPS di un intervento legislativo che per molti aspetti con lo Statuto dei lavoratori è andato al di là dei contenuti della contrattazione con le IVA perché la dell'articolo diciotto per esempio va al di là di quel dell'apparato sanzionatorio che la contrada l'autonomia collettiva aveva saputo
Individuare
E quindi si apre una stagione nella quale
Sembra definitivamente
Si perde
L'idea della riforma in materia di lavoro come frutto della contrattazione collettiva che la legge generalizza invece sembra prevalere
Perlomeno in larghe zone della nostra cultura giuslavoristica l'idea della riforma dell'intervento legislativo come conquista
Del lembo
Alle spese del business oppure quando cambia il vento come retroagisce del business
A spese dell'epoca ma non come
Invece un gioco a somma positiva in cui tutti hanno da guadagnare e che nasce quindi da un accordo tra lei vorrebbe business questo sembra Perra diversi
Per andare
Rapidamente per viene rapidamente più vicino ai giorni nostri
Andare allora entra in vigore lo Statuto dei lavoratori che lui non non cd soffermiamo né sottolineare il ruolo
Centrale che ha avuto Gino Giugni ma non solo lui perché
Tra l'altro se guardiamo la parte prima dello Statuto invece lì contributo diretto della dottrina giuslavoristica
Va cercato semmai nel con negli scritti dei costituzionalisti e alcuni addirittura degli anni Cinquanta per esempio
L'intero articolo quattro dello Statuto
Lo trovate quasi scritto parola per parola in un in un articolo Di Carlo Smuraglia sulla rivista giuridica mi pare del cinquantotto che discute di questi nuovi impianti
Audiovisivi a circuito chiuso e delinea proprio la struttura di tutela che viene poi adottata dal legislatore nello Statuto
Qui la negli anni Settanta alla dottrina svolge un ruolo di sistemazione dogmatica e organica della materia quindi eccelle è già stato detto il saggio
Di Massimo D'Antona sulla
Articolo diciotto sulla reintegrazione
Saggio di straordinaria lucidità equilibrio e precisione in questo compito di sistemazione mentre segnalerei questa volta in come
Colpo perduto come
Contributo non recepito è andato fuori
Fuori segno fuori bersaglio
E quel temi
Quello contenuto nel commento di Mancini all'articolo quattro
Dove Mancini vede nell'articolo quattro della Costituzione
Una garanzia di il reversibilità
Della disciplina a protezione della stabilità del rapporto di lavoro e qui invece la Corte costituzionale non segue
Questo orientamento e sembra questo orientamento non essere
Non prevalere
Io credo
E che sia giusto che non prevalga e
Né in un
Lo lo osservava adesso costa il discorso è sviluppato anche in un saggio diviso nel numero della giornale che è stato presentato qui
D'Antona segue
Una linea di terza D'Antona
Coglierà
A venti anni di distanza il profondo mutamento
Del
Con un testo in cui si colloca in cui si applica nella fine anni novanta
La disciplina di tutela della stabilità del posto ed indicato una via decisamente diversa rispetto a quella ma ne ha già parlato costa ci tornerò solo in chiusura per leggervi due righe
Di D'Antona
Negli anni Ottanta
Negli anni Ottanta segnalo proprio come
Casi di contributo diretto
Quello che
è stato dato da Giugni soprattutto ma in quell'occasione
Ero anch'io della partita in Parlamento sulla riforma del trattamento di fine rapporto fra l'ottantuno e ottantadue
Sulla legge del lavoro sportivo lì fui io a scrivere il l'articolo che la norma
Che dice
Stabilisce il criterio per la qualificazione del lavoro sportivo come autonomo o subordinato
Poi il contributo che diedero Ghezzi Giugni sul
E anche Smuraglia se non ricordo male all'elaborazione del
Della legge del novanta in materia di sciopero
Contributo intenso e continuo che diede commissioni di nove giuristi
Sì quindi
Regara nove
Eran
Son più numerosi gravità ed aggiornata
E i sindacati
Ah sì sia benevole con a faccia parte anche Carinci se non ricordo male ricordo comunque ce li ci fu una grosso impegno diretto cose che poi fu tradotta quasi del tutto nella lo volesse scusa se l'input da Roma o no è sacrosanto fai
In quell'epoca ricordo Francolise do come una presenza costante al il Ministero del lavoro
E molto attivo incisivo su con tutta la vicenda della riforma dei servizi del lavoro del mercato del lavoro
Affinché il novantatré il ruolo di Giugni nella preparazione del nel favorire
Poi firmare il protocollo ovviamente fuori discussione e quel protocollo è a sua volta la premessa
Per tutta la legislazione immediatamente successiva anche il pacchetto Treu nasce larga parte dal protocollo Giugni
E poi arriviamo finito arriviamo ai giorni nostri con il ruolo invece assunto dar Marco Biagi e poi da Tiraboschi nei tempi più recenti
Concludo solo lascerete a Pietro Ichino
No Pietri sarebbe giusta e verrebbe scusate no io rivendico lungo un
Contributo quello alla superamento ad
Monopolio statale del Collocamento anche se non l'ho dato dalle aule parlamentari ma lodata la nelle aule della Corte di giustizia del Lussemburgo
Credo che forse quella vicenda quella causa pilota abbia
Accelerato il tenti della riforma perché ricordo che quando uscì la sentenza l'undici dicembre del novantasette
La legge che venne emanata il decreto legislativo che venne emanato subito dopo era in realtà insabbiato e Tiziano Treu parlava di difficoltà di farlo camminare invece la sentenza di e del il colpo decisivo
Vorrei solo per chiudere leggervi una pagina molto
Densa e al tempo stesso terza
Di Massimo D'Antona a proposito del
La tutela
Della protezione del lavoratore nel nuovo contesto e a proposito del
Mutamento direi proprio del DNA del nostro diritto del lavoro perché è una pagina
Scritta pochi giorni prima della sua morte
E delinea un programma più preciso di quanto non gli si attribuisca secondo me e che va attentamente meditato
Il diritto del lavoro dice
Dice Massimo
Per rendere
Sta perdendo in questo cambiamento qualcosa rispetto ai densi riferimenti storici quello connotano e questo qualcosa e il forte orientamento alla vere alla stabilità all'uniformità
Aprire il lavoro cioè aprire il posto con le garanzie dell'inamovibilità cosa che si può esprimere anche in termini di propri atti in gioco
Rimanda a un modello di impresa e di organizzazione del lavoro rigida uniforme durevole un modello che tende al declino
E
Poco oltre il diritto al lavoro sembra spostare il suo baricentro sull'essere ossia sulla persona
Quando si parla di impiegabili età della persona del lavoratore più ovvia villette quando si sottolinea il rinuncia ad metà di una tutela che assicuri a chi cerca o cerca di conservare il lavoro uguali punti di partenza ma non uguali punti di arrivo
Quando si indica nelle strategie di sostegno del lavoratore nel mercato il meglio che l'approccio possa fare al altro non si fa che prendere sul serio il diritto al lavoro come garanzia costituzionale della persona sociale aggiornandola però come garanzia dell'essere e non della vere
Ecco fissi delinea
Un intero programma di riscrittura del nostro diritto del lavoro rispetto a quello che abbiamo scritto negli anni settanta e però è un programma
Che in questi ultimi dieci anni non ha fatto un solo passo avanti
E non aver fatto un passo avanti cioè essere rimasto l'ordinamento uguale a se stesso quasi pietrificato in una situazione che è cambiata completamente rispetto agli anni
Settanta pensate solo al fatto che
Allora non c'erano il computer non c'era internet non c'era la globalizzazione nei termini in cui c'è adesso non c'era la un'automazione è cambiato tutto
E non c'era il fenomeno della terziarizzazione spinta bene questa pietrificazione forse non è causa secondaria del dualismo grave
Del nostro sistema che vede il diritto del lavoro applicarsi nella sua interezza a meno di metà dei lavoratori in situazione di effettiva di tendenza
So che questo mio discorso dà molto fastidio a a
Apparecchi da
Stesse origini non è scritto sul lavoro e diritto recentemente l'laico lo attribuisce a una mia ossessione
E lo stesso Ministro Sacconi mi ha dato del mono Maniacco recentemente in una conferenza stampa pazienza diciamo che fa parte della della fatica del Riformista anche io ogni tanto
Manifestare certe piccole o grandi ossessioni grazie
Pietro Ichino ha fatto una bella
Il mio intervento che anche un'introduzione al dibattito il commenti sarebbero tanti ma credo che se mai
Al comma a conclusione
Mi permetterò di dire qualche cosa il collega Balducci
Ma adesso crede siccome non ci siamo parlati prima
Recitiamo a soggetto
A Pietro venuta diciamo così vispi
L'azione di dare un un
Taglio
Storiografico
Al suo intervento
Quando a me è stato proposto di
Intervenire in un convegno
In occasione del decennale dell'assassinio di Massimo D'Antona
Sul tema della politica del diritto
A me è venuto di
Pensare al presente
E devo dire che come prima cosa mi è venuto un titolo
La fine degli eroi
La crisi del giuslavorista mo'politico
C'è uno schema che è stato distribuito questa mattina lesi da diciamo
Conto in qualche modo del titolo
Che cosa vuole significare questa frase per me
Vuole significare che
Troppe ed essere all'altezza di chi ci ha preceduto
Io credo che noi abbiamo bisogno di una qualche di costruzione abbini sfondamenti esso
Dei rapporti fra diritto del lavoro e politica del diritto
Lasciatemi dire intanto una cosa riferita a questo convegno che
è molto particolare
Perché è un convegno sospese lottava
Memoria e presente
Ricordo di massimo
Le tante cose che sono state dette
In particolare il ricordo di Bruno Caruso di questa mattina che
Siamo ha saputo esprimere un equilibrio
Molto suggestivo tratta siamo sentimenti e intelligenza
E poi il presente cioè il tema del convegno
Le relazioni di mazze va bene Valerio Speziale
Alessandro Bellavista io
Su questo mi permetto di dire prometto che sarà l'ultima volta che lo dico
L'ho già detto alla convegno ai grassi di
Venezia
Le tre relazioni
Noi lo Stato la Pubblica amministrazione i dirigenti
L'impresa e integrata la flessibilizzazione delle regole del del lavoro e i contratti relazionare
è un piatto troppo ricco
Capo basta uno di questi argomenti per suscitare una discussione quindi io ripropongo qui prometto che è l'ultima volta che lo faccio
Di ritornare all'antico modello
Per cui si invita qualcuno a sostenere una tesi e quella tesi la si sottopone al dibattito
E ci sono naturalmente molte soggettività in campo torniamo come si faceva una volta è la Repubblica fiorentina estraiamo a sorte fai candidati
Torno al punto
Memoria
Memoria e presente
Ora non è facile tenere assieme queste due dimensioni
E io per provare a farlo riparto da Massimo
Massimo è stato detto in questi giorni
Siamo a rileggerlo
Da questa impressione
Non è mai assertivo
Non è mai perentorio
è Sempre problematico anche
E soprattutto quando sostiene una tesi
E quindi induce a pensare non non ad applaudire o
Allora guardate che
Se mettiamo in relazione
Siamo la pacatezza
L'eleganza e
La finezza dell'argomentazione
Ma anche la solidità dell'impianto concettuale della visione di Massimo D'Antona e il diritto del lavoro come lo vediamo oggi
La distanza
Sconcertante
E io penso che dobbiamo partire da qui
Penso che una diciamo
Riproposizione di un'autentica politica del diritto del lavoro dando a questo termine politica una cessione forte
Alta se è possibile
Debba partire da un'analisi critica
Del presente
E su cui gli esempi potrebbero essere infiniti
Ma noi siamo di fronte ormai da anni
Pietro prima diceva un pungolo Godelli innovazione ma
C'è qualcosa di peggio cioè
Un continuo succedersi
Di leggi che cambiano se stesse
Io l'ho chiamata una legislazione non di voga e qual è il risultato adesso io cito solo dei titoli perché
Il contratto a termine
Qualcuno è in grado di dire oggi che cosa succede
Quando
Un lavoratore viene assunto con un contratto a termine di tre mesi in tre mesi per tre anni
Che cosa esattamente succede dopo
Passati prima dall'Ufficio del lavoro fatto pure l'accordo sindacale cosa c'è un divieto di assunzione
Potrei continuare all'infinito il l'intermittenza del lavoro intermittente che va e viene a seconda
Il voucher il lavoro accessorio prima per i piccoli lavori forse adesso siamo come forma lavorativa generalizzata
Io penso che dobbiamo prendere le distanze da tutto questo
Io personalmente
Siccome queste cose non mi piacciono
Chiunque le abbia scritte
Per riconciliabili col diritto del lavoro uso degli accorgimenti
A volte mi lego quella fase che ho citato da qualche parte dice vale un cane in una delle sue ultime elezioni nato avere passato una vita tormentati sulla crisi forse molte del diritto del lavoro
Alla fine Vegetalia un Candice ma in fondo questa è una materia umile
No che non richiede grandi speculazioni del Polo ha a che fare con gli interessi quotidiani di milioni di persone
Siamo questa forza vera del diritto del lavoro
E poi
Vi sembrerà strano ma per riconosce gli anni col diritto del lavoro io mi rileggo alcune norme
Il codice civile articolo due mila e novantaquattro
Prestatori di lavoro subordinato
Splendida ambiguità
Lo vogliamo cambiare come
L'articolo due mila ottantasette datore di lavoro deve nell'esercizio dell'impresa adottare tutte le misure
Mi rileggo alcune norme della Costituzione
E dello Statuto dei lavoratori
Non tutte
Se non l'articolo trentatré e trentaquattro
Ma altri articoli si
No lo dico perché si legge su siamo autorevoli quotidiani
E che una diciamo delle delle
Degli obiettivi del riformismo oggi sarebbe riscrivere da zero lo Statuto dei lavoratori
Mi chiedo su cosa
Sui licenziamenti
Sul comportamento antisindacale
Cioè su quello che
Pietro prima c'è arrivato vicino quando ha fatto con la ricostruzione su quello che io considero siamo il nocciolo costituzionalizzato dello Statuto dei lavoratori cioè
Quel particolare intreccio fra diritti individuali e diritti collettivi sostegno all'azione sindacale
Queste sono le mie tecniche di riconciliazione col diritto del lavoro
Sul futuro possibile
A partire da un'analisi ripeto
Sia realmente critica del Presidente
Io
Penso che sarebbe utile
Lavorare alla stesura di un modesto decalogo
Cito diciamo alcuni punti del mio personale decalogo primo
Decreto recante decalogo
Abbiamo regole non può più comandamenti ma insomma ecco
Il primo
Per favore
Smettiamo di parlare di
Riforme Galatti che
I media riforme intesi siamo come strumenti salvi fissi
Vi stiamo di passare
Altri anni siamo ad animare
Dibattiti ideologici
Ad accumulare carta su carta
Lo accenno solo non lo sviluppo qui questa è la mia riserva di fondo
Nei confronti della proposta
Del cosiddetto contratto unico
è una riserva di metodo e di merito perché in realtà
Già dietro a quella proposta se ne rintracciano almeno una dozzina di proposte diverse e già si vede
Rinunciamo a questa pretesa di inventarci l'ennesima riforma di la di fuori
Secondo punto
Cerchiamo di lavorare a quella che io chiamerei una
Immunizzazione
Se possibile
Del diritto del lavoro dal sistema politico
La Prima Repubblica aveva i suoi difetti poi alla fine
Campi un po'degenerata
Ma per il diritto del lavoro la Seconda Repubblica l'alternanza dei Governi bipolarismo male inteso
è stato devastante
Perché qui c'è una Penelope continuamente all'opera che fa e disfa fa e disfa fa e disfa
C'è stato un Governo che ha impiegato un anno e mezzo per arrivare a un accordo di concertazione con i sindacati
Alla fine riesce
Ad approvare una legge
E subito dopo un altro Governo con un decreto
Badate non solo ingenuo non non non vorrei che lo pensaste
E però a questo credo che sia un punto
Cioè dobbiamo tornare ad un pensiero
Lungo
Che non sia schiacciato il metrò dall'esegesi delle infinite leggi e leggine che
Ci rendono ammannite
E né diciamo proiettato
Sugli astri
Un pensiero lungo
Accenno a un tema
Si parla
Molto di discriminazione c'è tanto materiale normativo e giurisprudenziale in materia
Abbiamo veramente
Diciamo colto fino in fondo che cosa significa
Siamo quel
Più così rilevante quella più rilevante trasformazione del nostro mercato del lavoro che è costituito dalla manodopera immigrata
Cioè abbiamo
Ci siamo chiesti
Che cosa
In epoche di recessione
E di crisi
Può accadere di questo che
La morte di usare un linguaggio antico
Esercito industriale di riserva
Cioè non vediamo lì è un uomo di problemi che parlano a tutta la società italiana trasversalmente a tutte le forze politiche su questo punto che cosa diciamo in fondo
Terzo punto
L'Amministrazione
Lasciatelo dire a uno che viene da una generazione
In cui se in un'Assemblea volevi distruggere l'avversario
A un certo momento dovevi dire il problema non è amministrativo è politico
è vero l'inverso
Abbiamo liberalizzato il
Il mercato del lavoro
L'uovo di Colombo ed è la prima cosa di cui mi sono occupato in diritto del lavoro è stato il collocamento agricolo riforma del mille novecentosettantadue a Lecce e Bari
Mi ci vuole poco a capire che se volevo diciamo intendere qualcosa non serviva andare alle nove di mattina parlare con i funzionari del collocamento ma alle quattro di mattina nelle piazze il Paese
Bene
Abbiamo libera
I centri per l'impiego
Cioè
L'intervento pubblico concordi avviene come attraverso i centri per l'impiego che abbiamo affidato a quel livello istituzionale della cui abolizione si parla
Ispettore dati del lavoro
Se si leggono i testi
Le leggi e decreti e impressionante il fatto che emerge una immagine promettente
Di questi ispettori
Che fanno la consulenza fare conciliano diffidano
Con quali mezzi
Potrei continuare sicurezza del lavoro eccetera
Quarto punto al di là dell'emergenza specie tutto il capitolo ovviamente delle misure
Anticrisi
Io appunto più che ragionare di
Mega interventi nuove figure contrattuali nuove fattispecie
Cercherei di favorire la
Costruzione di provvedimenti selettivi mirati
Al
Vista abilitazione del lavoro
Cercando di seguire un filo
Che fine hanno fatto le misure di incentivazione fiscale contributiva che fine hanno fatto le diverse misure di
Contrasto al lavoro sommerso eccetera
Ultima questione che
Riporta direttamente al lavoro di Massimo
Il sistema sindacale
Non mi sono riletto recentemente
Un intervento di Massimo del
Pubblicato nel gennaio mille novecentottantotto sulla vuole diritto
A seguito di una discussione che
Attecchire già tutto lì
Noi stiamo assistendo
Ad un
Confuso
E dubbio intreccio tra
Accordi non hanno i tagli sulle regole
E interventi legislativi
Enti bilaterali sciopero
Io sono
Totalmente d'accordo con quello che fa eco che lei ci ha detto questa mattina
Cioè questo intreccio accordi non unitari sulle regole interventi legislativi
Stiamo attenti alle
Approssimazione all'improvvisazione
Sento che
Ritorna
Dopo l'accordo Chrysler e FIAT il tema azionariato partecipazioni consigli di sorveglianza
Se ne parla da quarant'anni fa a trent'anni fa anche qui invito a rileggere un articolo di Massimo D'Antona sul punto che tocca la questione decisiva e cioè
Che esercita mosso tempo di codici in esso fa articolo trentanove articolo quarantasette
Ecco usiamo questi sono solo alcuni spunti che io ho voluto richiamare
Diciamo un
Qualche grado di coerenza
Con questi punti di un modesto decalogo a me sembrerebbe necessario per
Onorare Massimo
E con Luigi tutti i nostri eroi involontari grazie
Grazie Presidente
Io nemico Sex io
Penso che
Signor
Feconda la
Prospettiva di
Ripensare di ricostruire benissimo
Di ripensare di ricostruire
Il l'influenza l'incidenza
Che hanno avuto
Giusto l'anno giuslavoristi
In carne ed ossa
Sul percorso
Di
Riformuli evoluzione del diritto del lavoro
Penso che sia sarebbe riduttivo
Pensare solo all'influenza sul soggetto legislatore
Sugli interventi del legislatore
Perché
In realtà
Il
Quadro è molto
Più ricco e complesso e non è possibile ignorare l'influenza un'incidenza su altri soggetti
Su soggetti para legislatori come nel nostro orientamenti ordinamento nella nostra Costituzione materiale
Il
La Corte costituzionale
Il popolo votante
Perché come poi vedremo
La più importante riforma nel cammino dopo lo Statuto del diritto sindacale l'ha fatto il referendum del mille novecentonovantacinque
E
La fonte collettiva
Per noi e quindi l'influenza sulla fonte collettiva
Che ha
Un ruolo fondamentale nel quadro
Ci sarebbe poi la giurisprudenza ma
Qui quindi discorso si complicherebbe e diventerebbe
In
Non so non non percorribile soprattutto in questa sede
Allora questi singoli giuslavoristi
E
Che naturalmente
Hanno sempre operato stando anche nella dottrina
Ma spesso anche prendendosi la responsabilità
Di
Prendere le distanze dalla dottrina nella quale operata
Pietro a
E partito un po'da lontano e non è possibile dati i limiti di tempo non si sente nulla
Adesso si sente
Pensavo che fosse meglio tenere microfono in mano
Il
Ha preso le mosse a un certo punto dalla
Per lui importanza di Gino Giugni
Come uomo giuslavorista che interviene
E
Indubbiamente è il primo modello
Inizi del sessantanove inizia il Governo Brodolini
Il il Ministero del lavoro Brodolini
Gino Giugni capo dell'ufficio legislativo per tre anni
Brodolini prima e poi il Donat Cattin
Brodolini semplice la Commissione Giugni
Com non solo con giuristi ma c'era
C'era di tutti insieme c'era vera c'era sbagliato dico Rita c'era Mancini c'era Pera c'era pal cali c'erano anche
Non non giuristi ma soprattutto giuristi Accornero
Che
Fa il progetto
Nel a metà del sessantanove il disegno di legge
Che poi
In larga misura sia pure con le incidenze del percorso parlamentare in Senato e bella
Temperie del momento diventerà
La legge
Nel da settantadue fino al primo Governo Craxi e difficile
Rinvenire un protagonismo
Di
Giuslavoristi
Anche
Un'influenza più in generale della dottrina
La dottrina vive del posto sta tutto del posto sessantotto la dottrina giuslavoristica
E in questo periodo non
Capisce molto subito del nuovo scenario settantasei settantasette e di tutto quello che succede in quel periodo
Degli interventi legislativi dal settantasette fino
All'ottantaquattro
Primo Governo Craxi De Michelis Ministro del lavoro
Gino
è
Parlamentare dall'ottantatré
In realtà
E ai margini
Della possibilità di incidenza con il Governo Craxi
Anche se potrebbe incidere molto con una
Importante
Disegno di legge che
Fece nell'ottantaquattro sulla rappresentanza sindacale sul referendum molto
Attento molto o un presa di distanza dalla dottrina dell'epoca ecco perché avevo fatto questo riferimento prima
Ma non ha
Successo
Però se non c'è
Giugni e in questo periodo c'è
Suo allievo che io nella mia soggettività ho sempre considerato il più sintonico con lui che è Francolise
Che è all'Ufficio legislativo nel periodo ottantaquattro tanta note cioè quando noi abbiamo tutta una serie di importantissimi interventi legislativi
Sarebbe interessante lui poi magari se lo potrebbe anche raccontare il ruolo che
Molte giocare in quella fase rispetto a interventi importante
Nel periodo ottantasette novantacinque ci sono degli
Interventi
Di giuristi che preparano
Molto
Da
Parte belli interventi importanti del periodo
Anche con l'intervento di Edoardo prima si è ricordato
L'episodio che della le acquisizioni la vicenda che poi arriva alla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che inizia con
Mi pare una
Una lettera di del nostro intervento principe Franco Carinci ai segretari delle dei tre sindacati per costituire una Commissione che viene costituita
Comitato
Che arriva
A quello dei saggi
Il Comitato dei saggi
Che arriva
A produrre
Il disegno di di legge che poi nel novanta con alcune modifiche ma diceva Edoardo comma molta
Fedeltà
Arriva importo
E inizia qui il percorso della privatizzazione
Che il percorso che dal prima dalla prima privatizzazione porterà poi alla seconda e
In questo percorso novantuno novantotto ci sarà altro il notte il grande protagonista
E il protagonismo di Massimo nella fase finale soprattutto
E
Anche con una collaborazione con altri
Della della dottrina
Dicevo prima le altre fonti
Nel
Dall'ottantasette ottantotto
Fino al novantadue un gruppo di noi
Carinci De Luca Tamai Treu
Chi vi parla
Gruppo di Torino
Comincia a tessere una tela faticosa lunga con le parti sociali i responsabili delle confederazioni della FIOM i responsabili locali responsabili nazionali
Del Confindustria delle Unioni
E
Su tavoli informali
Tessere una tela lenta e lunga che è la tela che porta al protocollo del luglio del novantatré che non nasce così
Che nasce con una forte collaborazione dei giuristi del lavoro e con
Il ritorno al diretto protagonismo del vecchio protagonista Gino che diventa finalmente il Ministro del lavoro nel
Appunto nell'epoca del novantatré con in Governo Ciampi
E che
Ha un ruolo importante nel
Condurre nell'aiutare a a ad arrivare alla parte finale questo processo
Nel novantacinque inizia
Il percorso di un altro giuslavorista che forse come quello come Gino
è
Quello che ha più inciso come protagonista sul diritto del lavoro che noi abbiamo e che ci siano tre
Governo Dini tecnico
Primo Governo Prodi
Come Ministro del lavoro per tre anni
Come ministro
Di Dini
Con l'aiuto
Di altri giuslavoristi di Varese di Pandolfo suoi collaboratori fa
La riforma della previdenza che è chiamata a Dini ma è fatta al Ministero del lavoro
E poi
Dopo
Fa
Il farà il pacchetto Treu
Nel novantacinque e questo
Io credo di doverlo ricordare anche perché dipinge molto
Massimo D'Antona e quello
E arricchisce quello che
Si è detto
Anche stamani
Virus
Nel mille novecentonovantacinque e Governo
Tecnico Dini
Una
Commissione costituita da Massimo da Pandolfo ed a mente
E Tommaso onere che era a capo dell'ufficio legislativo
Lo dicevamo ieri pensa male lei è stato testimone era arrivato alle soglie di scrivere
Attraverso
L'espediente Dei gli emendamenti una riforma della rappresentanza sindacale ed era arrivata a
Scriverla con Massimo che aveva dimostrato in quella sede tutta la sua duttilità
Tutta la sua
Caratura di soggetto
Politicamente responsabile e consapevole come sempre sono stati i giuristi del lavoro che hanno inciso
Che solo tenendo conto degli equilibri tenendo conto dello scenario e delle forze che giocano si può incidere altrimenti si sta fuori e si può sperare di
Fare
Delle delle letture critiche ma non
Di incidere
In questo periodo ci sono altri giuslavoristi che opera
Gavilli nel novantotto Sara sottosegretario con con Tiziana
In questo periodo con l'aiuto di altri la partecipazione di Franco si farà tutto il processo della regionalizzazione del trasferimento alle Regioni
E
Sandro Barilli curerà la fase
Della attuazione concreta
Del trasferimento degli uffici se non ricordo male e delle
Attività alle Regioni
è tutta un'attività
Che
Addietro
Ma
Appartenenza di questi
Personaggi
Anche
Alla dottrina
Ma è
Una
Appartenenza particolari
Dicevo prima altri protagonisti
Perché
Il protagonismo il protagonista popolo che vota fa la riforma del referendum è un giurista come me in bonis nella Corte Costituzionale la consacra con la sentenza del mille novecentonovantasei
La consacra consacra la rilevanza e la riforma
Un giurista come Mengoni consacra alcuni momenti punti fondamentali
Come giurista della
Della Corte costituzionale del diritto del lavoro degli anni di fine secolo ma
è ancora sostanzialmente quello che noi viviamo cioè il ruolo e il rapporto legge autonomia collettiva il ruolo
Dell'autonomia collettiva nel nel conflitto dello sciopero
E altre ancora che non voglio ricordare perché non c'è tempo
Poi c'è
Un periodo
Novantanove due mila e uno in cui
Ministro del lavoro e
Saldi
Ministro del lavoro e saldi cioè un Ministro
Cofferati diceva che ogni giorno lo scavalcato a sinistra ma queste sono le
Le vicende del sistema politico
Qui si a un un nuovo momento di stretto collegamento e di stretta incidenza di giuristi perché saldi trova un giurista sei
Con lui
No sentite
Un giurista a lui di vicino
Sintonico come dicevo prima di di Francolise
Con Gino
Ecco
Consalvi
E Massimo Roccella ha un ruolo
Come consulente giuridico nel scrivere
La decreto
Di attuazione della direttiva sul part-time le il il decreto legislativo sulle sui trasferimenti di azienda poi prontamente rivisitati
Dal
Dal Governo immediatamente successivo
A questo punto
Bon grimaldelli
Si arriva a giugno due mila uno
A giugno due mila uno succede che inizia Lera Berlusconi inizia il centrodestra
E continua
La presenza importante di Marco Biagi continua perché Marco Biagi aveva cominciato a collaborare molto con Tiziano Treu e c'è una forte
Sinto Niceta terrà
Quello che Marco Biagi comincia a fare quello che aveva fatto con Tiziano nei rapporti comunitari ma anche
Nelle
Vicende del pacchetto
Questa continuità e significativa
Anche se
Nelle
Attività poi nelle produzioni legislative ci sono
Degli interventi esterni che
Dal punto di vista tecnico possono fare
Possono porre dei problemi
Io credo che
Il punto alto per esempio dell'interinale sia nel pacchetto Treu rispetto alla somministrazione dal punto di vista tecnico giuridico della completezza della tenuta della capacità di
Diventare diritto vivente nella giurisprudenza
Perché uno dei problemi che sempre ha scritto tra parentesi vinti intervento dei giuristi del lavoro
Specialmente nella
Anche attivi è proprio quello di prevedere
Cosa
Alcune domande che ha posto Luigi vario ci all'inizio che cosa farà
La giurisprudenza
Che cosa diventerà dell'intervento diritto vivente e questo è
Una preoccupazione che non sempre i giuristi del lavoro
Protagonisti hanno avuto
Soprattutto direi nell'ultima fase
Nell'ultima fase ci sono interventi importanti perché non si può ignorare il ruolo che ha avuto Marco Biagi il ruolo che ha avuto con lui Tiraboschi
Già
Prima
Che Marco Biagi fosse
Assassinato
E
Non si può
Ignorare il ruolo che dopo
Il secondo Governo Prodi ha ricominciato a bere
Tiraboschi
Per fortuna
Il tempo
è scaduto
Anzi perché
Questo
Che
Conduttori che questo Kerry mette le le
Casse
Che
Non gli asset
Degli assenti o degli uccisi degli asset degli assenti
No gli assenti se hanno fatto ha avuto un ruolo noi parliamo però noi Rascazzo
No lo so però io dico che però che
Questo è
Un punto delicato
Perché
Marco Biagi dove lo sappiamo
Nell'andare a dottrina è
è stato lasciato solo
Questo è siluri almeno si è sentito lasciato sono sicuramente
Ha avuto una
Temperie molto personale molto molto delicato prima ovviamente
Per chi lo ha conosciuto e lo ha frequentato anche negli ultimi tempi lo sa
Io
Penso che
Ripeto è bene che abbiamo finito perché qui iniziano gli interrogativi delicati
Quelli
Che toccano logico
Quale ruolo della nostra dottrina
Un ruolo
Propositivo ruolo che cerca di intervenire magari creando dei protagonisti ancora o un ruolo
Chiuso un ruolo di critica dall'esterno un ruolo pesante io capisco che per una dottrina che
Prevalentemente orientata
La
Possibilità di incidere
Nei confronti di un Governo di centrodestra
è
Diteci
Sì Colosi talmente difficile e politicamente difficile
Ma credo che sia
L'unica strada
Per incidere
Altrimenti si sta a guardare
Grazie
E ringrazio Paolo così perché ha concluso questa vorrei dire una parola
Però
Luigi lite secondo Beha ha centrato il punto essenziale
Alla fine
Cioè qui sedi è consentito vorrei
Che vuol dire incidere
Io credo che oggi l'alternativa sia
Fra
Il continuare a coltivare l'ambizione di ST del giudice del giuslavorista
Interventore come consigliere del principe
O il ritornare
Alla tradizione che non è solo del diritto al lavoro del giurista come esperto
Che
E il
Assistito processi sociali e tout-court ricordarvi l'Osservatorio di cui
Mi pare che si chiamasse così
Ma soprattutto che segue
E guida se mi è consentito dirlo guida questa è una parola mi rendo conto beh la giurisprudenza
Cioè il dialogo con il giudice perché
Se c'è una
Una lacuna e una difficoltà
Nel
Diritto del lavoro successivo agli anni Novanta
E proprio questa per ludica non tanto come si è detto parafrasando malamente una frase
Di drastico tanto ora dire l'appeal ricca di autorità del punto di vista giuridico ma
Si si è persa il dialogo tra giurisprudenza ed altri
E l'esempio facevi darli esempi delle leggi
Che vengono fatte
Ma non è solo questo questi quest'ultimissima fase
Beh e insomma
Rivolgendosi direttamente o
In senso
O immuni Florio al giudice le norme che dicono guarda non ti devi occupare del merito di certe questioni
Grazie solo fasi inutili perché
Anzi addirittura
Controproducente perché si
Segnalarlo al magistrato
Invece
Che che
Che il focus
E quella
E
Oppure
Oppure e oppure solo delle
E così delle disposizioni gru Viriglio
Che appunto complicano le
Le cose con la pezzatura molte cose si dovrebbero dire poi di quel vero e proprio settore sì di separati diventato il diritto del lavoro pubblico
Che nasce da un'intuizione che è stata sviluppata soprattutto
Da
Massimo D'Antona ma sarebbe ingiusto ricordarli non trascurare
I Presidenti della dottrina a cominciare da Massimo Severo Giannini appunto Cianu insomma va beh ci sono il rinvio di questi atti lì anche lui per esempio
Che Casey ed essi
Si è creato
No
Un modello che
Che sia un po'complicato anzi scusate che si auto complica perché non tiene conto che destinato a funzionare in un contesto dove le relazioni sindacali
Non sono effettive
Perché molte volte sono contusive nessuno
Così
Allora
Io credo che sia importante oggi cercare di lui comperare questo rapporto
Con la più capi di o non la metterei nel ter nel senso insomma scusa Paolo va be cari amici ovvio bici dato al Governo di centrodestra oppure site degli spettatori dei passi
Voglio estremizzo questo
No estremizzo pubblico
Significa che forse il ruolo vere
Del giurista non sempre quello del consigliere de del
Del allora del principe tant'è vero
Tiziano Treu
Ma prima Giugni ora il chilo sono quindici
Beh potevi diventarlo se ci fosse stata una
è
Appunto
Dico quindi
Voglio dire e quindi
Adempiere
C'è il momento in cui non basta perché se
E io
Che qualche volta lo sono stato
In forma molto non riduttiva
A
Penso che questo ruolo del giurista consigliere del principe
Non sia il migliore per il giuslavorista
Perché
Mette insieme tante cose
Un'ultima precisazione ma questo lo volevo dire
Per completare il del quadro di Pietro Ichino
La cultura della CISL degli anni Cinquanta
Eh ma lì c'era una di verificazioni fortissima
Grandi da un lato
E il giudice Mancini dall'altra grandi contrarissimo perché la vera cultura
Dell'accesso al
E e non è stata tanto quella di Giugni Mancini e Potì prego ma è stata quella di Mario Romanelli Mario grandi
Anche di Saba eccetera eccetera
E
Poi certo la legislazione di sostegno è stata una grande innovazione questa sia introdotta da aggiungere soprattutto e da Mancini
E ha permesso di mediare tra due posizioni che erano
Insomma
Tra il PAM contratto Lisma e lampi contrattualistico che era invece proprio della CGIL
Ettore ricordato Marco vai se al di là dell'avvocato che credo confuso forse io ricordo era
Ex
Direttore del dell'unità di otto unito queste dalla sua qualificazione principale però insomma
Grazie sei va beh però insomma
Che è stato fondata banche Luciano vettura insomma voli i giuristi
Oggi è stato ricordato da Bruno Caruso uno a Torino
E
Insomma lì e la Libia e Iran che appunto quella che il contratto collettivo e un compromesso
Come tale sempre
Non più che a svantaggio Osoppo
Distruttivo per la identità della classe lavoratrice
E e quindi il contratto collettivo posto può e ci deve essere e ci può essere il solo se essa limitato il sospetto da una legislazione francamente protettiva
Quindi la battaglia è sulla rete non dimentichiamo che l'idea di assoluto dei laboratori e di Di Vittorio anche il nome
Quindi voglio dire il discorso insomma io non vorrei sopravvalutare ora oggi per carità si è parlato
A conclusione di
Della giornata dedicata a a Massimo che a avrà e rappresentato il momento
Applicabili di questa funzione
Ed è stato tragicamente vittima
Io ecco non è forse l'unica funzione
Sei colpisce però che
Nella famosa Commissione del sessantacinque
Grandi avrebbe potuto fare maggioranza
Con Prosperetti Mazzoni
Il di invece
Prevale
Un commi mentre di sinistra
Palazzi
Beh
No con
Il no e il il loro incarico era
Era di natura
Cioè si era il centro sinistra
Che aveva dato l'incarico di fare calare appuntamenti grandi enti non è ed attualmente in uso lo ma spesso a fare tradizionale
Questa data
Se e comunque
E poi c'è
Compromesso che
Si sente salvi gli accordi
Esito incombe appena scusa siccome
Ha interloquito
Dicevo e inizierà ora chiudiamo però cioè questa Commissione che è stata la prima è stata forse con tutto il rispetto per gli interruttori tra cui il mio maestro Ubaldo Prosperi di
E forse la meno importante e allora dovremmo ricordare sulla settecentoquarantuno il contributo dei parentesi
Che est era il capo dell'ufficio legislativo
Ed estensore della legge
Vigorelli cerco sempre di lady Sandri piacevole
Qui è un dire era un discorso inflitto
E quindi
Tonfa il principio
Fallo bene
Fare te stesso fa il principio
Un applauso al principio
Responsabile alla
Debole
Perché so che tossicologo rischi
Entità esilio convivere il dibattito so che è previsto un coffee break
Chi ne sente il bisogno ci va
è abbiamo
Diciotto persone iscritte a parlare ora solo diciannove
Perché dice De Marinis e cliniche
Che che vogliamo
Belvedere
Eh va beh è sempre così
A questo punto
Non Murgia veniamo superati
Debenedetti educare desidero mese
Certamente questo il risultato di avere allargato in questa
Possibili
Sedi
Venti
Speriamo
Antonio gelida
Graduale non sono d'accordo e
Scusami
Effettiva
Seppur
Cari amici e colleghi si riprendono i lavori
La seduta sarà presieduta dal collega mundus
In mia vece che
Ringrazio per Londra perché sia congrua
Il primo iscritto a parlare il dottor Daniele papà
Poi si prepari il professor Vito più Po
Questi istituti
No meno
Massimo così
Allora
Presente
Si sente
E lei primo
è il relatori si ispiratori Fabris
Al
Il suo tempo è di circa otto minuti
Dopodiché
Dati previo avviso di due minuti dopo le devo togliere la parola perché non è più molto strana la ringrazio grazie può procedere
Sposò Davide papà vorrei ringraziare il Presidente per avermi dato la possibilità
Disporrà questa platea una riflessione una riflessione spontanea che è nata ieri ascoltando la
Relazione del professor quella lista
Che sull'onda della
Innovazione nella pubblica amministrazione accentrato molti dei problemi che in questo momento l'articolo e che non possono non riguardare
Il rapporto di lavoro del dirigente
In particolare la
Diciamo la determinazione dei degli obiettivi ma ancora di più quelli che sono gli indici
Che determina una responsabilità dirigenziale
E che a maggior ragione devono caratterizza nel rapporto
Tant'è vero che abbiamo visto come
Giustamente
Viene fatto notare che l'aspetto fiduciario di un rapporto dirigenziale che caratterizza questa nuova forma contrattuale della dirigenza
Acquisito valore ancora di più
Anche per i dirigenti di seconda fascia che in fondo sono di ruolo e
Che con la mancanza di
Criteri
Generali e di dettaglio che possano consentire una
Non solo definizione degli obiettivi
Ma una valutazione del raggiungimento di questi determinano di fatto un'estensione dello spoil system non solo a quelle che sono le figure maggiormente fiduciario quali direttori generali
Ma anche quelli che sono i dirigenti di seconda fascia devono sono gli operativi del sistema dirigenza della nostra pubblica amministrazione
In questa relazione mi hanno dato molto ho notato molto mi ha colpito molto come anche il fondo anche la recente legge delega
In particolare anche una un seminario a cui si sito del professor Ichino a Milano la Cattolica nel due mila sette la volontà di
Determinare dei criteri
Più che rispondano a sollecitazioni esterne cioè dell'utenza per definire la bontà di un'azione di un'amministrazione e
In particolare di chi la conduce
Ma a mio modesto avviso
La priorità e di determinare dei criteri che non siano esogeni all'azione dell'Amministrazione non fosse altro perché
Uffici dirigenziali che non si interfacciano con l'esterno e
Da come vediamo
Nella procedura stabilito con la due otto sei del novantanove
La valutazione del dirigente rimane in fondo un fatto interno all'Amministrazione
E che quindi e poi necessario un intervento
Della secondo me del legislatore o a livello nazionale o se verrà delegato anche a livello regolamentare dei singoli enti dei singoli ministeri
Che determini si prenda la responsabilità di determinare dei meccanismi degli indici di valutazione relazione del dirigente
Indici decisamente necessari perché la valutazione di un'azione dirigenziale non ha
Un aspetto
Pratico e concreto ma si basa più su criteri aziendalistici cioè l'azione nel suo complesso va bene
Purtroppo
Qui miei mi sia consentito portare l'esempio del nuovo articolo trentasei del Testo unico del pubblico impiego che prevede la responsabilità dirigenziale per l'uso illecito di contratti flessibili
Questa
Normativa ancora manca in particolare per questo articolo
Su cui ho avuto
Il piacere di cimentarmi
Recenti studi
Si tratta di una
Determinazione legislativa di principio che non applica nei criteri della
Cioè di analisi rimpasto di impatto regolamentari
Che stanno a monte di una determinazione normativa nei criteri della VIA perché nessuno si è chiesto dopo che è stata emanata e che quindi è vigente in questo momento che impatto può avere come verrà regolata
Mi sia consentito di citare a memoria magari anche in maniera erronea
Ma il dirigente
Che
Usa contratti illeciti ai sensi dell'articolo ventuno è responsabile dell'uso di questi criteri di questi contratti leciti
Ma come facciamo a determinare questa responsabilità quali delle sanzioni che già sussistono e sono predeterminate sono applicabili a un dirigente che usando questi contratti però
A un risultato
E come del resto chi fa la valutazione come deve valutare la ponderazione
Più di un uso di un contratto illecito che non si sa se uno sono cento se eventualmente ha dato adito a del contenzioso può veramente essere un peso un macigno magari su un'azione dirigenziali di buon valore o al contrario
Un utilizzo
Diciamo
Anche spregiudicato di questi contratti come può non venire avrà
Diciamo
Essere notato ed essere poi in un oggetto di contenzioso perché appunto in uffici che si occupano di farsi endoprocedimentali
Questo rapporto rimane tra il dirigente
Superiore e il dirigente di seconda fascia
Rimane quindi comunque sia al la necessità
In primo luogo di indicatori generalista
Che consentano
Un
Uniformità di giudizio della dirigenza che possano essere poi riempiti della specificità di ogni singola amministrazione oggi ogni singolo ufficio
Ma soprattutto
Che questi indicatori siano precise siano dettagliati per consentire
Comunque
Che il dirigente sia libero di agire onestamente verso la propria ministra azione e che non sia eventualmente prigioniero di una contrattazione per obiettivi o di una valutazione completamente discrezionale grazie
Grazie
Mi complimento i tempi sono stati rispettati anzi anticipati il processo Pinto per cortesia
Scusi
E poi si presepe appare il professor lattughino assicuri
Buonasera
Quando si interviene al convegno dell'altra sia sempre il problema di selezionare tra i molteplici gli spunti le molteplici suggestioni
Quella è quelle poche su cui si può dire qualche cosa quindi spero non me ne vogliano Marzia Barbera Alessandro Bellavista asse dedicherò
Larghi
Il mio tempo mio poco tempo a disposizione alla relazione di Valerio Speziale
E tra l'altro anche qui naturalmente per questioni di tempo sono sarò costretto a procedere con grande
Nettezza
Dico subito corsa come la penso se la proposta di Speziale considera code autorialità
Fosse solo esclusivamente diciamo così un progetto di politica legislativa
Bene io mi sentirei di approfondire questa questo questo aspetto cioè mi sentirei come dire di appoggiare questa proposta perché tutto sommato si tratta
Di garantire una parità di trattamento giuridico ed economico a lavoratori che si trovano inseriti diciamo così in processi produttivi segmentati o meglio ancora variamente interconnessi
Trattandosi appunto di uno dei dispositivi che abbiamo per garantire questo trattamento ripeto in un'ottica però de iure condendo mi sembra che sia una prospettiva
Che
Può essere
Valorizzata degna di attenzione con un solo dubbio quello che nella relazione vengono tenute insieme
Cos'è molto diverse fenomeni molto diverso e cioè dalle appunto articolazioni dei processi produttivi alle forme di concentrazione dell'iniziativa economica quali sono i gruppi che non necessariamente implicano
Integrazione produttiva e addirittura le forme di concentrazione territoriale delle attività produttive simili o complementari come nel caso dei distretti industriali a cui pure la relazione fa riferimento in un'ottica invece
Diciamo de iure condito quindi
Con un ragionamento a legislazione invariata la ricostruzione la la proposta di ipotesi di Speziale
Mi lascia un po'perplesso le perplessità sono diverse ma posso ridurre essenzialmente a due la prima
In questa operazione di neutralizzazione degli effetti delle decisioni imprenditoriali realizzata attraverso il sistema del collegamento
Negoziale se noi esaminiamo la situazione nel complesso
Direi quasi graficamente in maniera lineare e ciò che scompare e ciò che diventa quasi giuridicamente rilevante e in realtà l'attività del datore di lavoro diciamo del fornitore del del di colui il quale ha una posizione indipendenza perché nella ricostruzione della Co datori alita
Tutti i nipotini Rivalta del datore di lavoro finiscono per potere essere esercitati anche dal committente
Quindi dal punto di vista dell'operazione economica nel suo complesso mi chiedo quale sarebbe il ruolo e quindi poi però anche dal punto di vista delle relazioni negoziali quale ruolo quale sarebbe il ruolo dell'imprenditore diciamo così fornitore
Perché siamo partiti anche dal presupposto meglio Speziale partita presupposto che a me pare sparliamo di operazioni genuine
E non
Diciamo senza intermediazione allora questo è un intermediario o se non è un intermediario qual è la funzione imprenditoriale che svolge perché se svolge una funzione imprenditoriale reale
Eh beh allora l'assetto degli interessi che emerge dal dalle i fenomeni di integrazione produttiva è un po'più complesso cioè nel senso che non c'è un unico interesse organizzativo cioè
Un interesse del committente a coordinare l'attività altrui con la propria per realizzare una certa finalità produttiva
C'è l'interesse del fornitore a farsi coordinare e nello stesso tempo a gestire
Dall'altro lato diciamo lavoristico la prestazione la propria organizzazione produttiva e
Acquisire le prestazioni di lavoro con
Una determinata che abbiano determinate caratteristiche possano essere coordinate di nel processo produttivo
Questa questa sette degli interessi che pure non fa che rispecchiare gli interessi sottesi I due contratti quello di natura commerciale e alla relazione di lavoro cioè non c'è in realtà un interesse unico c'è una pluralità di interessi anche se vi è una convergenza nel momento in cui
O nel punto in cui il vi è il contatto il contatto sociale tra i due imprenditori
Se poi questa situazione l'applichiamo o proviamo a riscontrarla nei gruppi societari dove ribadisco in realtà l'integrazione produttiva non è necessaria abbiamo addirittura degli elementi legislativi
Per sostenere che non vi sia per intenderci un'unica organizzazione produttiva perché se è vero che
Il Codice civile
Dopo il due mila tre riconosce il potere di direzione e coordinamento di società
E riconosce il potere di coordinare questo potere di coordinamento per imputare delle precise responsabilità in capo a chi lo esercita
E anche vero che questo potere l'esistente l'aggiudicazione realtà di questo potere la rilevanza giuridica attribuita questo potere
Non non ho nulla l'altra disposizione dal Codice civile cioè quella che in realtà
Attribuisce anche agli amministratori del
Della società controllata diciamo eterodiretta il potere di gestire la società cioè in realtà si tratta di trovare un equilibrio tra due posizioni attive e non c'è nessuno diciamo che annulli l'altro
Primo aspetto primo dubbio quindi che attiene allo scambio negoziale che poi naturalmente ha conseguenze a cascata altra questione che vorrei rilevare la seguente e cioè anche se ha la coda tori a vita sempre a legislazione invariata sa anche se la Codato rivalità ci fosse la possiamo costruire con una certa l'opzione di subordinazione una certa nozioni datore di lavoro e così via come la rendiamo compatibile con quelle disposizioni di legge che invece
Sembrano come dire negare una situazione di contatori alita
Vado
Una elencazione velocissima per quanto riguarda l'integrazione produttiva la norma sull'estensione della cassa integrazione in caso di un flusso gestionale prevalente l'idea stessa che ci sia questa esenzione Fassi che
Ci sia l'integrazione produttiva ma non ci sia la coda totalità perché altrimenti è sufficiente che chieda uno
Sui gruppi societari anche addirittura la delega delle funzioni amministrative in materia di lavoro la delega implica due soggetti dice legislatore articolo trentuno del due sette sei non comporta delle conseguenze in tema di obbligazione
E ce ne sono delle altre diritti di informazione sulla legge duecentoventitré che appunto estende la responsabilità
Anch'che alla capogruppo e così via quindi questi sono i dubbi chiudo in trenta secondi questo significa che dobbiamo tacere diciamo così
Come giuslavoristi in merito a queste operazioni no perché il campo che ci si apre e quelle in realtà di verificare i casi in cui i attraverso anche una serie di accordi
Si riesca o ci c'è il rischio che le società eludono norme imperative
E qui si apre la questione della frode ma si apre come dire anche il discorso o il colloquio con i tributaristi che proprio in questo periodo a seguito di una certa giurisprudenza sull'abuso del diritto stanno affrontando problemi contermini
Grazie
Sono a Tullio
E si prepari il professore
Esposito
Vale sempre la raccomandazione degli otto minuti
Sì grazie dunque
A differenza
Di Vito Pinto
L'argomento che intendo trattare mi consente invece di incrociare
Riflessioni su tutte e tre in sostanza le relazioni
E de riguarda in particolare
Il profilo della nozione
Sì della nozione di datore di lavoro
Il cosiddetto diritto prevenzione male quindi relazione ovviamente agli obblighi di sicurezza e di tutela della salute sui luoghi di lavoro
Innanzitutto bisogna fare una
Puntualizzazione ovverossia che per capire
A fondo le particolarità
Che la mozione anche di datore di lavoro
Assume Pinna in quest'area della tutela della
Salute e della sicurezza sul lavoro ovviamente non possiamo prescindere
Dalla
Fa riferimento alle origini di questa mozione
Che come è noto sostanzialmente
Attualmente
Nel decreto sei due sei del novantaquattro e soprattutto nel decreto ottantuno non ha fatto altro che
Leggi ficcare
Orientamenti della giurisprudenza e quindi prendere e formalizzare nella legge il diritto vivente
Sulla base di una sostanzialmente un mix
Tra
Interi criterio formale
In particolare per quanto riguarda il datore di lavoro
Nel settore privato la titolarità del rapporto di lavoro e il criterio funzionale come in particolare emerge anche poi
Dalla relazione di Marzia Barbera
Questo è fondamentale da ricordare perché per capire tutte le implicazioni che poi vedremo a questa nozione nel campo della sicurezza del lavoro
La vera novità che
Però abbiamo nel decreto ottantuno rispetto anche agli orientamenti della giurisprudenza e che pure è venuto fuori
Anche dalla in particolare dalla relazione di Valerio Speziale eh il la centralità dell'elemento dell'organizzazione
Su cui
Poi dirò più avanti qualche cosa in particolare che tra l'altro lega mozioni datore di lavoro a quella di lavoratore ai fini della sicurezza
Dunque
In qualche
Riflessioni ovviamente alcuni spunti che incrociano come ho detto tutte e tre e gli argomenti delle relazioni di temi che lei o i sotto temi se vogliamo delle relazioni diritto datore di lavoro e flessibilità
Qui non c'è molto da dire emerso chiaramente che l'attuale mozione nel decreto ottantuno
Di lavoratore
Cioè qualsiasi soggetto che svolge un'attività nell'ambito dell'organizzazione
Deve essere tutelato come se fosse il punto
Lavoratore subordinato indipendentemente dalla tipologia di rapporto di lavoro qui subordinato ma anche autonoma o anche a maggior ragione parasubordinato
Voglio solo ricordare un elemento interessante che adesso il decreto ottantuno Ai fini del computo dei lavoratori dell'azienda
Prevede per esempio che i lavoratori
Parasubordinati quindi collaboratori coordinati e continuativi o a progetto
Vengano computati solo nel caso in cui ci sia la mono committenza e cioè
Quella oratore parasubordinato ha come unico committente il da quell'azienda o il datore di lavoro di quell'azienda
E mi pare un elemento diciamo di un certo interesse
Venendo invece al datore di lavoro nel settore pubblico e quindi ovviamente alla tema della relazione l'idea di Bellavista
Qui abbiamo delle omogeneità e delle differenze rispetto al datore di lavoro diciamo privato omogeneità perché sostanzialmente riferimento allo stesso poteri organizzativi gestionali autonomia decisionale di spesa
Ma ci sono comunque permangono delle rilevanti differenze
Perché
Il datore di lavoro comunque deve essere individuato dall'organo di vertice
Ora il decreto ottantuno non dice più organo di direzione politica o di vertice ma solo organo di vertice e
Su questo potremmo anche discutere eventuali altre implicazioni
Ovviamente questo porta con sé alcune altri conseguenze
Cioè in termini di
Possibile responsabilità dell'organo di vertice alcune certe nel caso per esempio la cosiddetta colpe dirigendo
Ma potremmo discutere anche di una culpa in vigilando
E comunque anche dove bisognerebbe
Anche affrontare l'eventuale problema dei margini di discrezionalità che ci sono in questa scelta individuazione per meglio dire da parte nell'organo di vertice
Infine datore di lavoro impresa integrata e quindi veniamo alla relazione ovviamente di Valeria Speziale
Per quanto riguarda la sicurezza del lavoro l'accodato rivalità in realtà si declina in molti modi
Uno è certamente quello che è venuto fuori dalla relazione di Speziale
E cioè che nel caso di appalti interni ed esterni
Lo stesso lavoratore
A o può avere più datori di lavoro
Poi con eventuali
Certe o incerte
Conseguenze in termini di corresponsabilità sicuramente in qualche
Per alcuni versi in termini di solidarietà
Però c'è anche un altro senso in cui si declina l'accordo autorialità e cioè un certo senso in un senso opposto
Perché la stessa impresa Corriere più datori di lavoro ai fini della sicurezza
Con riferimento a ciascuna unità produttiva perché questo dice la legge
E quindi da nel chi non è lo stesso lavoratore che ha più i datori di lavoro
Ma ci sono più datori di lavoro per la stessa azienda
Con un'altra implicazione Urago perché abbiamo la
Estensione della legge duecentotrentuno del due mila uno sulla responsabilità dell'ente che ci saranno più datore di lavoro
Ma ci sarà un unico datore di lavoro come responsabile di enti come responsabilità dell'ente
Infine l'accordatore alita si declina ancora in un altro modo nel senso di corresponsabilità tra datori di lavoro possibile tra datore di lavoro formale datori di lavoro funzionale
Non solo ma anche tra datori di lavoro e dirigente perché
Per molti versi su uno o possono essere corresponsabili sostanzialmente allo stesso modo
Infine un'ultima riflessione in termini molto più generali ritorno sulla rilevanza dei profilo dell'organizzazione non posso fare a meno ovviamente
Di citare su questo professore Mutu Ski perché è stato il primo che ha dato
Un senso significativo alla rilevanza tra sicurezza e organizzazione del lavoro ora però
Non è più solo la rilevanza l'organizzazione di lavoro ma è la rilevanza dell'organizzazione dell'azienda nel suo complesso
Che incide in vari modi e cioè
Ha una rilevanza
Qualificato Oria come abbiamo detto nella foto qualificazione sia del lavoratore sia del datore di lavoro
E quindi potremmo dire per usare una formula il potere di organizzazione
E quindi
L'obbligo di sicurezza per l'organizzazione
Ma anche una rilevanza ai fini delle tutele
Perché ora l'articolo trenta del decreto ottantuno prevede
No diciamo dei particolari conseguenze a seguito dell'adozione di determinati due minuti Rizza azione e gestione si va ho concluso quasi
E quindi l'adozione o meno di determinati modelli
Di organizzazione e gestione a delle conseguenze molto rilevanti
Ai fini delle scadente quale possibile presunzione di non responsabilità
Per il dell'ente quindi di applicazione dello duecentotrentuno
E qui potremmo per usare una forca ottavo Moletta potremmo parlare di sicurezza nell'organizzazione e infine
C'è una rilevanza ovviamente Ai fini della responsabilità che strettamente legata a quanto detto adesso ovverossia la mancata adozione di determinati modelli Organizzazione gestione virtuosi
Perché comunque un modello di organizzazione gestione lo dovremo aprire sì non è virtuoso
Può portare a delle responsabilità penale dell'ente e quindi in questo senso possiamo parlare la colpa per difetto di organizzazione
Vi ringrazio
Prima di dell'intervento del professor Esposito c'è una comunicazione di servizio
Chiedo scusa a Marco Esposito ma rubo solo trenta secondi per una comunicazione
Organizzativa domani a conclusione dei lavori ci sarà una o più navette alle quattordici e trenta quindi subito dopo il buffet di arrivederci e per l'aeroporto
Per prenotare una due o tre navette avremmo bisogno di sapere indicativamente quanti di voi
Sarebbero interessati usufruire del servizio quindi vi pregherei
Uscendo da qui ho anche stasera il concerto di lasciare in segreteria
Una
Manifestazione di interesse per la navetta non è impegnativo ovviamente ma così abbiamo un po'i grandi numeri grazie
Il professor Esposito si prepara il professor Chester per interventi successivi
Premi giudicheranno i relatori male con otto dieci minuti non quattro esprimere compiutamente
Quanto abbia apprezzato il loro impegno la qualità della
Più microfono funzionante
Va beh allora
Ancora di più è che noi
Penso all'amico affare
Cito ovviamente questi secondi dovranno lavorare
No perché ripeto otto dieci minuti non bastano a ringraziare i relatori diciamo a segnalarle
Il
Notevole valore
L'impegno e anche del risultato
Io tenterò
Tre minuti ciascuno di fare delle possibile osservazioni
Sulle tre relazioni che peraltro
A mio modo di vedere
L'organizzazione preventiva delle stesse la combinazione nel momento del lavoro di scrittura ma
Alla fine ci hanno reso un quadro che
E forse molto più coordinato di quanto non avessero immaginato i loro stessi nello scrivere le relazioni
Perché ad esempio alcune domande che ci poneva Valerio Speziale nella sua relazione secondo me trovano
Risposte o comunque
Possibilità di risposte nella relazione di Marzia Barbera
E la cosa che a me colpisce di più e che la relazione di Alessandro Bellavista e invece ci ha parlato di un'esperienza è già in atto di
Codato rivalità
Perché la complessità della figura datoriale nel pubblico impiego è esattamente quanto può significare l'espressione
Codato rivalità che
Viene giustamente rigorosamente utilizzata come dato rivalità congiunta ma a me piace giocare sul fatto che i quel coso può significare semplicemente dato rivalità complessa
Come dice molto bene il titolo del nostro incontro l'articolazione della figura del datore di lavoro
Perché penso che il valore esemplare delle tre relazioni sia proprio quella vederci reso l'impossibilità
Di una ricostruzione
Allo stato vigente guardando quello che il quadro economico sociale e politico istituzionale
Attualmente
L'impossibilità di una ricostruzione
In termini unitari cioè la figura di datori di lavoro che d'altronde e questo secondo me il maggior merito della relazione di Valerio Speziale
Che è riuscito nella ricostruzione della quotato rivalità
A darci
Tantissime indicazioni su una
Teoria della subordinazione che si pone in linea di continuità molto rigorosa con gli esiti di altre nostre giornate incontri di studio penso all'incontro di Salerno
Sulla subordinazione con le due relazioni
Di Marcello Pedrazzoli e di Giuseppe Ferraro che appunto in qualche modo trovano oggi una rivisitazione su questo versante
Ora
Entrando nel merito perché i minuti scorrono vedo sulla relazione di Valerio Speziale
Lui sa anche la perplessità di fondo che io muovo
Alla
Alla tese
Al modello che lui ha ricostruito un grandissimo rigore e con una invidiabile impostazione dogmatico ricostruttiva
E
Che
Partire dall'impresa integrata dalla
Influenti dall'influenza e dalla
Incidenza del momento organizzativo unitario come elemento di imputazione della dato legalità è una strada
Ma se guardiamo alla letteratura civilistica
Che lui ha il mirabilmente combinato io utilizzato nella sua relazione le è una delle strade possibili
In qualche modo le sue
Ipotesi di esclusione da quel modello la somministrazione il distacco
Mentre sulla somministrazione
Essendo appunto un'operazione di tipizzazione di una coda tori a vita che si vuole escludere tale per legge
Sul distacco avere perplessità perché di fatto la posizione di colui che beneficia la prestazione
Di lavoro nel distacco
Esattamente quello di un creditore di opere allora nel ricomporre la figura del datore di lavoro però non possiamo del tutto obliterare la centralità Della il dente appunto l'identificazione del datore nella sua qualità di creditore delle opere però appunto è un'osservazione che avremo moltissimo del diciamo da
Ettari vedere Luisa anche che
Per me il rimanente
Una norma poco esplorata nel diritto del lavoro l'articolo mille quattrocentoundici del Codice civile e cioè quello che viene normalmente chiamato contratto a favore di terzi ma che come diceva molto bene Raffaele cicala
è un'assicurazione a favore del terzo cioè sempre un patto che si inserisce in un contratto principale quindi
Questo addirittura
Supererebbe i problemi della Codato rivalità o della dell'esigenza di dover di costruire una tesi della curatori a vita
Per quanto guarda le relazioni Mazza Barbera devo dire che ho apprezzato moltissimo
La anche se poi nella lettura è stato o meno posto in luce in evidenza il richiamo anche nell'ambito che passo
Del quadro comunitario
Agli schemi e ai modelli alle tecniche della frode alla legge
Trovo infatti
Che al ad aver intitolato Marzia Barbera uno dei paragrafi della sua relazione
Il dato dei di lavoro e la flexsecurity sia di per sé è una chiave di lettura importantissima perché effettivamente nel documento sulla flexsecurity quello iniziale che ha aperto il dibattito o ha ripreso il dibattito
Il libro verde la parte il capitolo
Su i rapporti trilaterali
Così si intitola che comprendeva somministrazione e comprendeva la problematica della solidarietà negli appalti
E e quindi mi sembra
Ecco perché la risposta ad alcune domande di là dello Speziale
Che molto bene Marzia Barbera ci ha illustrato come anche nell'ambito comunitario si vada questa ridefinizione della nozione di datore di lavoro e forse proprio la combinazione di questi due
Piani ordinamentali
Che rende anche problematico la domanda che ci poneva Valerio Speziale cioè ma non c'è il rischio quindi
Di una aggiramento di un indebolimento io però direi forse anche di una trasmutazione forse semplicemente
Di alcuni valori costituzionali forse proprio alla luce la combinazione con il piano comunitario
La relazione di Alessandro Bellavista e il datore di lavoro pubblico dicevo complesso clericale sanno Bellavista ci ha parlato già ripeto di un modello
Vivente dico da voi mi aiuta
Si
Ho finito in effetti un minuto
E ed è evidente
Questa
Incidenza della complessità della figura datoriale nel lavoro pubblico
Se riflettiamo ad esempio che questo forse un capitolo che
Non abbiamo esplorato più di tanto in queste giornate ma il bello delle relazioni ai classe soli studi che doveva venire dopo insomma non il compimento di la riflessione che viene fatta oggi
Tutte le ricadute processuali
Della tesi della curatori a vita
E
Mentre nell'ambito dell'apporto di lavoro privato
Abbiamo rispettosi di problematicità processuale per quanto riguarda la trasposizione del datore di lavoro nel processo
Nel pubblico impiego la complessità della figura
Pone
Quotidianamente problemi di identificazione di individuazione della legittimazione in sede processuale
Faccio un esempio concreto così do anche un senso a questa espressione basta pensare alla legittimazione passiva in sede di articolo ventotto dello Statuto i lavoratori dei dirigenti scolastici
Nella comparto scuola abbiamo tra virgolette tre i datori di lavoro processualmente parlando quando c'è un ventotto non si capisce sei legittimato il dirigente scolastico
Le direzioni regionali scolastico il Ministero dell'istruzione la Cassazione intervenuta poche settimane fa ma
Posso garantire
Da uno studio somma che ho fatto e che
Che la questione del tutto a per favore finito
Questo è un esempio di
Marca comunicazione
Mente professor Chester si accomodi
Chiedo scusa la comunicazione di servizio per i partecipanti se soci ai class la predisposizione delle liste degli aventi diritti al voto come sapete termina con la chiusura dei lavori di questa sera
Quindi io chiederei a tutti gli astanti di verificare la propria posizione e quella dei deleganti entro l'ora di chiusura dei lavori
In secondo luogo alla banco di registrazione delle iscrizioni ci sono dei facsimile della scheda di votazione che sarà sottoposto a domani mattina l'assemblea dei soci
Per la proposta di modifica dell'articolo otto comma due dello Statuto riguardante l'attribuzione di del legge ai soci per le votazioni
Del consiglio direttivo come affetto
Dalle votazione di rinnovo del consiglio direttivo dell'anno o due mila e dodici quindi
Pregherei appunto gli interessati di prendere informazione del facsimile anche per snellezza della discussione domani in sede assembleare molte grazie
Professor c'est si perpetua Salles
Prego
Grazie Presidente
Volevo anch'io a rivolgere un ringraziamento i tre relatori per
Le brillanti relazioni che
Indubbiamente ci
Costringeranno nei prossimi giorni ad una
Seria meditazione su questi temi io volevo soltanto fare qualche osservazione un po'
Veloce soprattutto con riferimento alle relazioni riguardanti i temi
Privatistici in particolare quella di Speziale
Mi sono fatto un'prima un po'una domanda di questo tipo ieri si è parlato spesso qui di centralità o di ritrovata centralità della figura del datore di lavoro e non c'è dubbio che
Di questo abbiamo ragionato però
Mi chiedo se questa
Centralità riguarda proprio una rivisitazione di quella che la struttura del rapporto cioè se
La centralità nuova della figura del datore di lavoro
Incide sulla struttura del rapporto cambia qualche cosa su come è costruito il rapporto sei semplicemente questa
Ritrovata o nuova centralità non sia
Il che a me pare forse più plausibile
Non sia una
Come dire una una ripresa un una nuova stagione in cui il datore di lavoro come centro di interessi
Viene
Messo in particolare evidenza cioè
Se non si tratti semplicemente nella attuale stagione
Produttiva socio economica di dare un maggiore rilievo al datore di lavoro come portatore di interessi che probabilmente sono diversi da quelli
Dei quali lo abbiamo ritenuto sempre portatore e che
Si differenziano in relazione proprio alle innovazioni del sistema produttivo e allora a questo punto
è chiaro che si tratta di una scelta legittima
Cioè
Il nuovo modo di produrre fa sì che
Ci siano delle urgenze sul piano giuridico
Per cui si devono dare
Priorità a interessi che prima erano considerati secondari sono scelte legittime
Il limite di questa legittimità è quello di sempre e la tutela dei diritti fondamentali e su proprio su questo tema
I richiami che sono stati fatti nelle relazioni che sono stati fatti anche negli interventi ad esempio al tema della sicurezza mi pare particolarmente significativo doveri si costruisce probabilmente davvero una figura di datore di lavoro
Parametrata misurata alle esigenze della tutela della sicurezza dove si sposta effettivamente il tiro anche nella
Costruzione della struttura del del rapporto obbligatorio degli obblighi che derivano in materia di sicurezza
Ora
Diceva Speziale io mi riferivo soprattutto alla
Alla sua relazione che emergono questi vari interessi
Tutti focalizzati sulla prestazione di lavoro e pur se in una stessa prestazione di lavoro serve
Ad una pluralità di interessi divari datori di lavoro
E qui le alternative non sono morte o se incanala tutto
In quella che è la relazione chiamiamola così terminale
Quella con il lavoratore e questa è la struttura tradizionale
Oppure scivoliamo verso i meccanismi illeciti dell'interposizione qui vorrei ricordare quello che
Dicevano ieri e per quel che sono riuscito a capire non perché
Non siano stati chiari ma perché non sempre al microfono si sentiva quella che hanno detto ieri Maria Teresa Carinci e Carlo Pisani
Che in qualche misura mi è sembrato abbiano un po'chiuso la porta questo concetto della della cocaina della cooperatori alita quindi o c'è un meccanismo interposi torio oppure e dice Speziale c'è questa emersione
Di autonomi interessi legittimino nel senso amministrativistico ma
Che si affermano come interessi meritevoli di tutela
E qui dove si passa tra le qual è il canale attraverso il quale si vorrebbe ricostruire questa
Rilevanza
Fisiologica di
Interessi
Di una pluralità di datore di lavoro ancora una volta si passa attraverso a questo nostro due mila novantaquattro
Che
è un un concetto un elemento fondante del nostro ordinamento ma che viene
Tirato
Subito subisce torsioni a cambiamenti di ogni genere
Sulla
Una prospettiva tutto sommato anche un po'singolare nel senso che mentre
Per lungo tempo abbiamo giudicato lo dirà novantaquattro
Come insufficiente come è portatore di una insufficienza qualificato Oria della della
Della subordinazione Peron
Difetto di potere direttivo a quando non c'è
La etero direzione chiara allora la la la l'efficienza qualifica teoria del due mila novantaquattro si annacqua sostanzialmente che abbiamo l'effetto inverso qui invece c'è una specie di carico di potere direttivo che si moltiplica tanti quanti sono i datori di lavoro ed è singolare che si debba
Sottoporrà il due dirà dall'attacco a tra questa sorta di torsione inversa
E facendo dire aggravata quattro forse qualche cosa che dobbiamo fatta quattro voleva dire perché sì è vero che comico ogni rapporto c'è un ci possono essere due soggette ce ne possono essere di più che il due mila novantaquattro non dice che non ci possono essere due datori di lavoro ma siamo sicuri che questa fosse l'intenzione
Del del legislatore
E allora
Emerge in questa prospettiva del filo che mi pare Speziale sei paia emerge allora questo discorso della coda teoria Lita sul quale sono vorrei ripetere cose che ho sentito poco fa anche già dette in precedenti interventi
Tutti volevo solo accennare a un fatto che della quota teorica Rita parlato anche la giurisprudenza e ne ha parlato a volte in qualche intervento sia pure isolato
Quando a ritenuto magari difficile dar prova di certi meccanismi fraudolenti e ha utilizzato una specie di scorciatoia affermando la rilevanza di una cura attoriali Tamara affermata quasi sempre
In prospettiva e particolari e con finalità particolari magari al fine di accertare il numero dei dipendenti ai fini dell'applicazione delle norme sui licenziamenti
Magari ai fini dell'affermazione dell'obbligo dire Pesciarelli esteso alla pluralità di datori di lavoro ma senza arrivare ad affermazioni impegnative
Speziale ci propone una affermazione impegnativa e butta veramente un sasso in piccionaia questo caso
Io li vorrei fare il solo una domanda un chiarimento
Lui ha ricostruito questo discorso sulla base della del collegamento negoziale della teoria privatistica del collegamento negoziale
Visto anche nelle sue più aggiornate versione non in quella tradizionale dei due negozi simul stabunt simul cadent ma questa versione un po'nuova della unicità del rapporto e della unicità della causa
Ma la domanda che vorrei fare questa sì benissimo però la unicità del rapporto della unicità della causa si riferisce alle relazioni tra gli imprenditori
Ed un coinvolgimento nel porto di lavoro allora se restiamo fedeli al principio della relatività degli effetti del contratto non vedo come questa
Questo meccanismo del collegamento negoziale né i rapporti tra imprenditori possa aggiungere al prestatore di lavoro
E
Se poi riteniamo che
Questo meccanismo della curatori vitalità due minuti sì grazie
Se riteniamo che questo meccanismo della curatori alita debba operare
Indipendentemente dalla
Dalla cioè se dobbiamo ritenere che ci siano degli effetti riflessi ecco cioè ci sono degli affetti riflessi di questo unico negozio di questo collegamento negoziale che dà luogo a questa unicità di lady di di negozio e perché qui è un po'la risposta altrimenti è
Il collegamento negoziale è residente erario Satta e il prestatore di lavoro non può
Non può esserne colpito né può utilizzarlo perché qui
In realtà la prospettiva è esista in entrambe le direzioni Como qualche cosa che colpisce il lavoratore ma qualcosa del quale il lavoratore può servirsi
E questo allora ripropone
Il problema di
Di di quale sia la funzione lo scopo anche di questa quota autorialità perché si opera sul fronte come dire patologico
è allora probabilmente ci sono anche per gli altri strumenti per accertare delle responsabilità probabilmente arriviamo agli strumenti della intermediazione illecita se opera sul piano
Fisiologico in che cosa si traduce poi
In concreto nel fatto che ci siano due due datore di lavoro poi alla fine sarà sempre uno che eserciterà al potere disciplinare che contesterà la baby tocchi licenzierà magari
E
Si potrà dire tutt'al più che lo farà in rappresentanza dell'altro ecco ma un chiudo ma una
Vera utilità sul
Profilo come dire fisiologico di svolgimento di questi rapporti
In qualche modo forse faccio fatica a vederlo probabilmente è colpa mia
Grazie
Se avessimo Alessi
Si prepari la dottoressa Cazzoli
Grazie
Allora
Voleva fare tanto osservazione soprattutto sulle
Relazioni
Di di Marzia Barbera anche di Valeria Speziale in particolare
In relazione alla
Alla questione della necessaria
Coincidenza tra datore di lavoro effettivo utilizzatore della prestazione lavora attività
Che viene discusso a partire soprattutto dall'apposito dalla ricostruzione delle posizione delle parti nelle ipotesi di somministrazione regolare e dal confronto con l'ipotesi di appalto
Parte della dottrina infatti ricava la differenza tra la posizione del somministrazione dell'appaltatore nel fatto che tra le altre cose ma alcune fatto questo ministro attore non eserciterà del potere direttivo che invece per effetto del contratto di somministrazione verrebbe ceduto all'utilizzatore della prestazione
L'esercizio del potere direttivo in quest'ottica diventerebbe l'elemento dal quale ricavare la nozione di datore di lavoro
Dell'asse amministrazione in particolare l'attribuzione all'utilizzatore del medesimo potere confermerebbe rapporto di eccezione della somministrazione rispetto alla regola della necessaria coincidenza tra utilizzatore della prestazione e datore di lavoro
Valere Speziale ci ha detto della perdita di rilevanza del della potere direttivo appunto quale elemento
L'individuazione della figura del datore di lavoro
Non possibile appunto affrontare compiutamente questo tema in questa sede prescindo un po'da da da questa posizione per ora
Però questa posizione questa che vede nell'esercizio del potere direttivo il proprium della posizione del datore di lavoro sembra più il portato di fiori e che si sono formate relazionali interposizione illecita piuttosto che il frutto di un'analisi non pregiudiziale della disciplina della somministrazione
Se si guarda l'attività della di somministrazione di lavoro come a una qualunque altra attività economica appare evidente come la posizione del somministrato ora non differisca per nulla da quella di qualunque altro imprenditore
In questo caso la particolarità dell'attività la fornitura di manodopera cioè fa sì che l'interesse del datore di lavoro all'utilità della prestazione
Si possa realizzare soltanto attraverso il soddisfacimento dell'interesse di un altro imprenditore o datore di lavoro ad integrare la prestazione del lavoratore nella propria organizzazione produttiva
Essa amministratore quale datore di lavoro a tutti gli aspetti esercita il potere di specificare le mansioni del lavoratore attraverso l'assegnazione dello stesso una missione presso l'utilizzatore
è la stessa disciplina legale tra l'altro a distribuire poteri tra i soggetti coinvolti nell'attuazione del contratto come già avveniva per la fornitura di lavoro temporaneo
Si pensi alla disciplina della diluizione mansioni superiore rispetto a quelle dedotte in contratto alla previsione in materia di potere disciplinare
Che forse quella più emblematica perché mantiene saldamente in capo esso amministratore il potere di valutare la rilevanza delle mancanze del lavoratore i fini evidentemente del proseguimento del rapporto
Questi indici sono
Sintomatici del fatto che esso amministratore il datore di lavoro non solo formale ma anche sostanziale
Del resto la legittimazione dell'attività di somministrazione come pure del lavoro temporaneo non può che far concludere
Che il somministrazione utilizza effettivamente la prestazione del lavoratore al pari di qualunque altro datore di lavoro perché lo svolgimento dell'attività lavorativa per sull'utilizzatore realizza al tempo stesso l'interesse della propria organizzazione produttiva queste ipotesi è forse quella più emblematica del fenomeno che vorrei qui chiamare
Rubando per la verità la felice espressione Olivia Bonardi utilizzazione confusa della mano d'opera che si ritrova per
La verità in molte altre ipotesi alcune delle quali sono state individuate da Valerio Speziale come ipotesi di contatto rivalità
Se mi è permesso l'osservazione in proposito
Non mi è chiarissimo perché nel caso della somministrazione o non si potrebbe parlare sempre secondo Valerio dico datori Alitalia solo perché la legge disciplina direttamente la fattispecie
Ecco le finalità della dottrina della giurisprudenza che collegano la titolarità del rapporto di lavoro all'utilizzazione effettività della prestazione quella di affermare con forza l'unicità della figura del datore di lavoro rispetto a un'identica prestazione lavorativa
è quanto emerge ad esempio da una recente sentenza della Cassazione a sezioni unite che è stata richiamata nelle relazioni mazze Barbera rivalere Speziale valorizzata nell'intervento di Maria Teresa Carinci
Che nel negare la sussistenza della responsabilità solidale dell'Inter posto per i crediti del lavoratore sorti nel periodo di svolgimento della prestazione presso l'Ente Ponente afferma chiare lettere che la relazione ad i denti che anche per quanto attiene profili temporali
Prestazione lavorativa ed essere esclusa la configurabilità di due diversi datori di lavoro dovendosi configurare come parte datoriale solo colui su cui in concreto si fa carico
Il rischio economico dell'impresa nonché l'organizzazione produttiva nella quale di fatto inserito con carattere di subordinazione lavoratore
E l'interesse soddisfatto in concreto dalle prestazioni quest'ultimo ma simile posizione ha avuto il paradossale effetto però di escludere il credito del lavoratore dalla missione al fallimento della società
Formalmente matrice di lavoro appartenente peraltro lo stesso gruppo di Società dell'Inter Ponente
Ora a prescindere dal rilievo che anche a voler ritenere fondata la posizione della Cassazione per la formazione della responsabilità solidale dell'interposto non è affatto necessario
Riconosce il contestualmente la posizione di datore di lavoro ben potendo detta responsabilità fondarsi sul particolare atteggiarsi dei rapporti tra le parti
Penso appunto al caso della somministrazione si può dubitare della stessa esistenza di un principio generale quale quello affermato dalla sentenza in parola la Cassazione e con essa anche la parte della dottrina
Sembrano non tener conto della moltiplicazione delle ipotesi di utilizzazione condivisa della prestazione di lavoro il caso dei gruppi di impresa tra l'altro è uno dei più eclatanti pur di non scalfire lo schermo della personalità giuridica
Che altri settori del diritto a partire da quello commerciale hanno invece affrontato senza grosse crisi di identità
Giurisprudenze dottrina hanno legittimato l'utilizzazione della prestazione del lavoratore da parte delle diverse società del gruppo attraverso il ricorso all'istituto del distacco ben prima del suo riconoscimento giuridico da parte l'articolo trenta
Del decreto legislativo duecentosettantasei facendo sostanzialmente coincidere l'interesse del distaccante con l'interesse del gruppo stesso all'utilizzazione della prestazione del lavoratore come ci ricorda Marco Esposito nella
Sommano graffia l'escamotage ha consentito di mantenere ferma la titolarità del rapporto in capo al formale datore di lavoro pure in presenza di una palese utilizzazione condivisa della stessa prestazione lavorativa
Anche in questo caso il paradosso è evidente la configurazione del gruppo di impresa e come soggetto unitario sia in giurisprudenza solo quando l'articolazione dell'attività in più soggetti giuridici allo scopo di aggirare l'applicazione della normativa lavoristica inderogabili
In questo caso sempre secondo la giurisprudenza cade il velo della personalità giuridica
E le diverse società vengono considerato il soggetto unitario quel che non è comprensibile meno a mio modo di vedere perché non si possa applicare una regola di questo genere punto ho finito nell'ipotesi della patologia ma anche nell'ipotesi di
Fisiologiche insomma degli gruppi ogni volta che sia possibile individuare appunto un'utilizzazione condivisa della manodopera
Che sia riconducibile non solo ai gruppi ma anche alle reti alle relazioni stabiliti riprese del resto il gruppo ha un riconoscimento sia pure per alcuni limitati profili
Ad esempio per quanto riguarda i diritti di informazione e consultazione dei lavoratori e anche
All'interno di alcuni contratti collettivi da queste indicazioni si potrebbe allora provare a ricavare qualche
Ricostruzione un po'più complessiva grazie grazie
Dottoressa
Follini si si prepari dottor Marra tendone
Ma ignobile visiva intervento si lega all'ultimo casistica nonché a quello della
Professor celeste
Io in questo breve intervento vorrei solo attirare l'attenzione sulla giurisprudenza in materia di gruppi
Che a mio modo di vedere offre indicazioni aiuti su un punto che mi è sembrato importante della relazione di Valeria Speziale
Vale a dire quante
Che integrazione contrattuale o anche azionaria fra le imprese è così intesa da potersi configurare un'impresa unica o un'impresa unitaria sul piano giuridico
Questo all'iter minati affetti tra cui secondo alcune sentenze recenti la contitolarità pur se intesa limitatamente come è stato rilevato di cui ci ha parlato Valerio Speziale
I primi tre elementi di fatto quindici di fatto che questa giurisprudenza valorizzando sono esistenza di unicità della struttura produttiva e organizzativa
L'esistenza di un'integrazione tra le varie attività
Tale da individuare l'esistenza di un interesse comune di riferimento da giurisprudenza l'interesse comune a mio modo di vedere molto rilevante
Un coordinamento tale da individuare un unico soggetto direttivo che faccia confluire le attività delle singole intese verso uno scopo comune
Ora questi tre indici di fatto poi ce n'è un altro di cui dirò immediatamente nel prosieguo
Presentano a mio modo di vedere significativi punti di convergenza con quelli elaborati dalla dottrina della giurisprudenza e soprattutto dalla legislazione del diritto commerciale
Al fine di selezionare il fenomeno
Dell'impresa di gruppo o degli interessi di gruppo seppure il termine
è ancora tecnico e in particolare inserite di selezionare il fenomeno in cui la capogruppo svolge un'attività di direzione e coordinamento delle attività delle altre società
In vista del perseguimento di uno scopo comune che le singole società da sole non sarebbero in grado di conseguire
è proprio la valorizzazione di questo scopo comune c'è un elemento così importante sul piano economico e sociale che ha spinto il legislatore a
Considerare seppur limitatamente a questo fenomeno in una prospettiva unitaria
L'ultimo elemento di rilevanza più prettamente lavoristica elaborato da questa giurisprudenza è quello dell'utilizzazione della prestazione di lavoro
Nell'ambito di questa impresa unica rilevate selezionata laudi alla luce degli indici che ha citato prima
E destinata al perseguimento di uno scopo comune
Quando ci sono tutti questi elementi la giurisprudenza dice il rapporto di lavoro deve essere imputato al gruppo inteso come centro unitario espressione di difficile comprensione
Questo tipo di argomentazione che la giurisprudenza è stato tradizionalmente letto in una chiave sanzionatoria
Considerato una particolare declinazione del cosiddetto il listino che copre dei
Ovvero della frode alla legge
Ma a mio modo di vedere è invece possibile attribuire di queste argomentazioni una lettura in chiave regolativa
Lettura che è necessaria se si considera che gli indici di fatto valorizzati
Sono gli stessi Vizzini che secondo la legislazione ictus commercialistica selezione è un'ipotesi non solo non patologica ma fisiologica ma essenziale
Nel nostro sistema economico e produttivo l'attività di direzione e coordinamento orientata in vista del perseguimento dello scopo comune
Quando dal fatto dell'utilizzazione della prestazione di lavoro nell'ambito di unicità di impresa la giurisprudenza fa conseguire l'imputazione del rapporto al gruppo inteso come centro unitario
Non sanziona secondo me può essere letta non come una sanzione di un'ipotesi fraudolenta ma come l'applicazione dei criteri dei principi che presiedono all'imputazione del rapporto individuazione del datore di lavoro letti rielaborati
Alla luce per utilizzare le parole Marzia Barbera in funzione del particolare contesto e dei particolari filoni
Ovviamente qui concludo il problema
Più rilevante complesse sui quali non mi soffermo e cosa significa centro unitario
Significa che all'unicità di impresa corrisponde un unico datore di lavoro
Confermando la regola dell'unicità dei datori di lavoro che ci ha ricordato ieri Maria Teresa Carinci o significa è possibile che l'unicità di impresa corrisponda una pluralità i datori di lavoro tenuti insieme nel regime di contitolarità
Come risulta da una parte della dottrina spagnola e come ieri si ha proposto Valerio Speziale
Vi ringrazio dell'attenzione
Tom tendone per cortesia
Si prepara poi dottor Martini
Grazie
Grazie Presidente
Non mi avventuro né i complimenti limitandomi a dire che ho imparato molto dal tre relazioni e di questo ringrazio ringrazio i relatori dunque mi piacerebbe svolgere qualche osservazione sulle due relazioni di Marzia Barbera Valerio Speziale molto diverse l'una dall'altra
Per sensibilità timbro ostili e che tuttavia mi pare abbiano in comune due elementi fondamentali due riferimenti teorici fondamentali
E mi pare siano Max Weber per un verso e fu Co. per altro verso Webber non è mai citato in nessuna delle due relazioni tuttavia
Entrambe le due relazioni usano mi pare la
La mediazione la mediazione
Sia degli studi condotti da Gaetano Vardaro in particolare nel nell'ottantasei sia gli ultimi lavori di Angelo Salento sull'impresa soli imprese integrata mi pare che
Questo elemento risieda al principio delle due relazioni che ci consegnano un rifiuto molto netto Ghionni determinismo tecnologico cioè c'è un rifiuto congiunto nelle due relazioni almeno questo mi pare
Dell'idea che
L'impresa l'organizzazione imprenditoriale
è un dato tecnologicamente neutro o un elemento dato
Mentre sappiamo e ci
Ripetete nelle relazioni
In modo secondo me molto puntuale che è sempre esito di un processo organizzativo che il diritto del lavoro il nostro diritto pure tradizionalmente si pone l'obiettivo di orientare di guidare o quantomeno di afferrare
Secondo elemento fuoco
Mentre Marzia Barbera di meditava sul lavoro di fuoco del settantuno in materia di ordine del discorso io potrò provato a rileggere alla vigilia del convegno
I contributi che dà furgone ricorsi al Collège de France del settantacinque settantasei e cioè i lavori sul potere in particolare sul rapporto fra potere soggetto che è un argomento sul quale fu Coppoli tornerà lungamente fino fino all'ottantaquattro
Ricordo a me stesso che se in futuro un rifiuto netto sul piano metodologico di ogni concezione rese Ray ficcante ipostatiche Zatta tanto del potere quanto del soggetto dalla dissoluzione di ogni concezione Ray ficcante del potere
Mi pare che egli targa una nozione di potere che emerge come rapporto come esercizio in un gioco di relazioni diseguali e mobili che determinano gli stessi termini della della relazione dunque non solo per studiare il potere
Ma anche per studiare il soggetto nel nostro caso il soggetto datore di lavoro con ogni evidenza è necessario prendere avvio dalla relazione
Questa impostazione che che al fondo trova dimora nello stesso articolo due mila novantaquattro come diciamo io personalmente ho imparato nel settantanove anche se al tempo diciamo frequentavo la scuola materna mi pare l'antidoto che il diritto del lavoro
Il quale pur sempre fondamentalmente un sistema di imputazione di responsabilità
Ha utilizzato e ha opposto o tenta di opporre alla crescente evanescenza della figura del datore di lavoro perché affermarla partire dall'esame delle forme concrete di esercizio del potere prendendo avvio perché per dirla con fuoco dalla relazione stessa
Da questo punto di vista il decreto legislativo due sette sei del due mila e tre ha cambiato tutto ha operato quella rivoluzione copernicana che da ottanta a Padova tanta parte della dottrina è stata
In qualche modo annunciata o paventata la risposta che c'è nelle relazioni e tendenzialmente positiva
E io la condivido
Però mi interessa di più in questa sede ragionare sugli gli anticorpi che il sistema giuridico ha sviluppato rispetto a questo tipo di di rivoluzione
E mi pare assai significativo che ha solo un anno dal varo del decreto due sette sei del due mila e tre il legislatore abbia in seguito alcune osservazioni della dottrina
Affiancando al ventisette primo comma un terzo comma bis dell'articolo ventinove in materia di pseudo appalto
è un quarto comma bis dell'articolo trenta in materia di pseudo di pseudo distacco così in qualche modo riscoprendo la permanente centralità del divieto di interposizione che pure è stata
Di recente affermata anche dalle sezioni unite della della Cassazione
Ecco mi pare che tutte queste disposizioni possano rubrica sì con un certo grado di serenità come tecniche di produzione riconoscimento del datore di lavoro a partire da una disamina delle relazioni di potere
E mi pare che questo discorso possa estendersi a buon diritto anche su altri versanti laddove solo in apparenza questo quello che tenterò brevissimamente dimostrare la questione del potere resta in secondo piano
Due esempi i gruppi è anche il cosiddetto regime sanzionatorio in materia di lavoro a progetto sui gruppi
Mi pare che la configurazione giurisprudenziale del gruppo inteso come centro unitario di imputazione dei rapporti di lavoro derivi in fondo esattamente precisamente da un esame condotto nel caso concreto sulle forme di esercizio del potere in un duplice senso
Da un lato le relazioni di potere esistenti fra le società del gruppo le quali quando eccedano il mero collegamento o controllo ex articolo mille due mila trecentocinquantanove possono configurare il gruppo come centro Italy d'imputazione
è in secondo luogo sulle relazioni di potere che coinvolgono i lavoratori sino a poterli rendere come accade in certi casi in giurisprudenza lavoratori dipendenti del gruppo e da questo punto di vista è molto interessante il ruolo che gioca la contrattazione collettiva
Il contratto collettivo di gruppo non assurge mai
A indice
Qualificante del gruppo come centro Italia imputazione dei rapporti ma aiuta moltissimo i giudici soprattutto i giudici di merito
è una cosa che è molto evidente in alcune sentenze di merito una fra tutte un tribunale di Monza pubblicato sulla rigido nel due mila cinque dove la contrattazione collettiva di gruppo aiuta moltissimo l'individuazione dei quattro indici
Di cui parlavo Solazzo Dini rapidissimamente per il caso del lavoro a progetto
Mi pare che la questione si presenti lontana dagli argomenti affrontati sino alla ad adesso sono in apparenza
Sol che si accolga la prestazione la Pro prospettazione che fece Mario Napoli nel convegno di Padova che presento l'istituto lo rappresento come ultimo anello della catena del decentramento produttivo affatto operato in favore di un singolo lavoratore
Ecco se si accoglie tale dall'impostazione mi pare che il problema della qualificazione già tradizionalmente accostato al problema della individuazione del datore di lavoro effettivo acceda per così dire naturalmente al discorso che oggi che oggi affrontiamo
Ecco quanto ha disposto a al dispositivo di cui all'articolo sessantanove primo comma mi pare che si tratti essenzialmente di un meccanismo di produzione riconoscimento del datore di lavoro che solo in apparenza elude l'aspetto del potere
Si è mai come auspicato da Valerio Speziale nella sua relazione viene scartata l'idea del potere come etero direzione in senso forte ma non li dà del potere
E mi pare piuttosto presupposto benché in un'accezione allargata
Ciò non vuol dire che io trovi convincente due minuti rapidissimamente che io torni convincente la prospettazione del sessantanove primo comma come presunzione solo relativa perché tacendo degli argomenti diciamo
Tecnologici o letterali mi pare
Opportuno rammentare gli indirizzò assunto dalla Cassazione in materia di qualificazione del rapporto dei lettori di lingua straniera
Qualificati alla legge come subordinati anche se è una semplificazione che vi prego di
Di passarmi ebbene la Corte di Cassazione con la sentenza del cinque settembre due mila cinque ha risposto al medesimo argomento sulla cui base si respinge l'idea della presunzione semplice della presunzione assoluta pardon di subordinazione
Per presunto contrasto con l'articolo tre della Costituzione
Precisando due elementi da un lato che le sentenze la Corte Costituzionale del novantatre del novantaquattro quelle commentata egregiamente la Massimo D'Antona fanno riferimento all'indisponibilità del tipo lavoro subordinato solo quella
E per l'altro che non può essere inferito da questo
Una indisponibili una indisponibilità inversa per il legislatore Mario che invece è perfettamente autorizzato a estendere offra oltre il suo ambito naturale o meglio tradizionale
La tutela propria del del lavoro subordinato
Ma c'è di più e chiudo
L'effetto legale automatico rendendo superflua un'indagine sull'effettiva modalità di svolgimento del rapporto di lavoro dunque correlativamente sul fondamentale requisito deleterio direzione
Presuppone a mio giudizio il potere
Perché il ragionamento che mi sembra faccia il legislatore che in mancanza di un progetto inteso come scrisse che azione chiara specifica e dettagliata ex contratto
Di ciò che il collaboratore andrà al a realizzare nell'organizzazione altrui non riesce a immaginare a poca garanzia del coordinamento altro che l'esercizio di un potere in costanza di rapporto
è quale che ne sia l'intensità lo considera sintomo dello sconfinamento nella contermine fattispecie del lavoro del lavoro subordinato
Chiudo dicendo che allora
Si tratta forse di indagare frontalmente anche rispetto al nostro tema
L'argomento del potere per comprendere quali dispositivi di potere siano sintomatici della subordinazione oggi e più in generale quali forme di potere singoli interventi anche diversificati della regolazione lavoristica
Ci troviamo insomma ancora ragionare del due mila novantaquattro mi pare che sia
Un testardo ma anche fedele compagno di viaggio da cui è difficile prescindere grazie grazie
Chiamo il dottor Frattini mentre si preparano il professor Baulieu go
Grazie professore
O
La mia idea era
è quella di offrirvi qualche breve considerazione in chiave comparata rispetto ad alcuni degli elementi
Affrontati dalle relazioni Valerio spezzare di Marzia Barbera di ieri ed in particolare
Al tema dell'interposizione
E il mio punto di osservazione nel offrirvi qualche spunto in chiave comparata
Quello di chi tra la dottrina che si è occupata di interposizione
Ha riscontrato
Una torsione di uno dei principali interrogativi su cui si fonda il diritto del lavoro
Interrogativo
Di chi sei dipendente
Che subisce come una
Una mutazione nel tempo in favore della formula diverso è un po'più complessa e direi di carattere in rimedi alé
Che è quella a quale trattamento hai diritto e chi garantisce per esso
Ebbene quanto abbiamo sentito
Nella relazione in particolare di Valerio Speziale e sull'integrazione contrattuale di impresa nello stesso gruppo cioè gli Associated in prognosi non si attiva
Nelle ipotesi
Di interposizione di Agency UE nel diritto del lavoro inglese un ruolo fondamentale invece in quell'ordinamento è svolta dalla giurisprudenza in particolare dalla giurisprudenza della corto mattina
E qui vi sono due elementi preliminari un primo elemento da chiarire è che intanto la giurisprudenza interviene in quanto vi è la messa e siti cioè in quanto vi è la necessità
Di offrire protezione a un dato
Ha una data fattispecie e qui il test della BSE siti esclude tutte quelle situazioni che la nostra dottrina penso a Pietro Ichino penso Antonio lo farò
Ci ha qualificato come di per protezione di protezione sbagliata situazioni nelle quali
Situazioni che si sono verificate nell'applicazione concreta del divieto di interposizione
Il secondo elemento invece
Una un certo parallelismo con il nostro ordinamento ossia che come è accaduto nel nostro Paese molti quasi tutti gli indici per
Accertare l'interposizione sono poi gli indici che sono servite la giurisprudenza per accertare
La subordinazione
E questo per la giurisprudenza densi inglese vuol dire che
Il giudizio qualifica torio cui è un misto un mix di fatti e di Lecce difetta all'OCSE
Ebbene date queste premesse le corti inglesi sostengono come costituisca un caso del tutto eccezionale
Inferire un rapporto di lavoro subordinato tra l'agenzia di lavoro e il lavoratore poi che l'agenzia manca di ogni potere di controllo
Manca perché il lavoro non viene svolto direttamente nell'interesse dell'agenzia e poiché non vi è alcun obbligo di questa di fornire occasioni di lavoro e questo è la fa
Una notissima sentenza recente Censis
Del due mila otto
E ciononostante lavoratore tramite agenzia è riconosciuto come
è ricompreso nel concetto di welfare e quindi nel
Ed è coperto dalla legislazione in materia di salute e sicurezza e dalla legislazione sui minimi
Retributivi
Ebbene mediante questa fittizio in questi due ambiti lavoratore somministrato
Viene trattato come lavoratore a prescindere dal comma da chi sia poi il soggetto che ha la responsabilità contributiva e retributiva
Ciò non toglie tuttavia che
Sia emerso nella giurisprudenza inglese un'esigenza
Di
Verificare l'esistenza di in Plaitano Anthrax quindi di contratti di lavoro subordinati impliciti nel comportamento delle parti e questi sono i casi in cui la relazione negoziale tra lavoratore Agenzia
Non può considerarsi come di lavoratore su come di lavoro subordinato
In conseguenza
Dei concreto atteggiarsi del comportamento delle parti
E qui vi è una diffusione dei cosiddetti Umbrella contratti i falsari quali l'Agenzia non ha l'obbligo di fornire lavoro il lavoratore tramite agenzia Nona l'obbligo di accettare l'occasione di lavoro
Ciò che ha sfornito in effetti di ogni tutela lavoratore per l'impossibilità di rinvenire
Sia nei confronti dell'agenzia assegnazioni confronti della impresa utilizzatrice alcun rapporto di lavoro
E questo è il caso in cui c'è un caso molto del due mila e cinque dove
I lavoratori al lavoratore non è stata riconosciuta alcuna controparte negoziale e quindi di fatto è stato considerato come sa il Trim-Prob eccome lavoratore autonomo
Ma c'è un caso giurisprudenziale fondamentale del due mila e quattro apparso nella Riggio del due mila cinque che è il caso dei cassa
Nel quale
Il susseguirsi dei gradi di giudizio ha dato conto del travagliato percorso giurisprudenziale della Corte un appeal inglese
E
Venendo rapidamente al terzo grado di giudizio di questa di questo caso dei cassa
I giudici della Corte un appeal finiscono per riconoscere una posizione del tutto singolare che si sposa con quello con la proposta di Valerio Speziale cioè
Finiscono per affermare che la funzione del datore di lavoro può essere esercitate in forma congiunta da agenzie utilizzatore
E può essere questo perché non vi sarebbe alcuna insuperabile obiezione a una considerazione complessiva della comminazione negoziale
Forse da noi si chiamerebbe collegamento negoziale unica fattispecie chissà
Ebbene questo principio che del due mila e quattro è stato ripetuto pressoché pedissequamente in un'altra sentenza del due mila e cinque cassette pardon del due mila sei
La sentenza che io volevo a elle est dove alcol accanto al contratto di lavoro con l'Agenzia è stato riconosciuto un rapporto di lavoro anche
Con l'utilizzatore
Devo dire per essere per dare una aggiornamento puntuale della situazione giurisprudenziale che la recente la più recenti affermazione della Corte un appeal sono nel senso di ritornare un pochino indietro cioè di circoscrivere la portata innovativa
Della due in poi scippo Cohen probabilmente o come lo vogliamo chiamare e e questo per la difficoltà spesso
Di inferire delle conseguenze giuridiche
Dall'affermazione del doppio datore
Ebbene
Date questi dati con molta
Prudenza con la prudenza che ci insegna otto Kashroiud nel fare comparazione
Devo dire che
Le sentenze del due mila e quattro del due mila e cinque testimoniano quanto meno di un forte disagio del diritto del lavoro
E specie di un disagio dei giudici del lavoro nella ricerca del datore di lavoro
E devo dire che il disagio non sia approvato soltanto nel Regno Unito lo testimonia da un lato la giurisprudenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee
Pensate al caso all'ONPI citato anche nelle relazioni specie la mazza Barbera
Dove la teoria della single soste la Della Fonte unica in realtà nega la co datoriali tam finisce per creare dei problemi in quel caso e pensate ancora alla sentenza di cui abbiamo parlato
Più volte delle della delle Sezioni Unite del due mila e sei ricordava Maria Teresa Carinci ricordava Cristina lessi prima
Dove
Obbligata a riconoscerle principio di unicità
Del datore di lavoro sotto la vigenza del divieto disse posizione
La giurisprudenza obliterato le ragioni di protezione del lavoratore
Ebbene
Le obiezioni avanzate circa la ricostruzione della coda Torretta non non smentiscono a mio avviso premi è ovvio che concluderei la provocatorietà e la tensione che emergono da entrambe le relazioni bene spezzati Marzia Barbera
Provoca ettari testi e tensione verso un ripensamento di certi approdi interpretativi che apparivano solidi nei decenni passati e forse
Allora incerte ipotesi che involgono rapporti triangolari di lavoro non è peregrina interrogarsi
Circa la necessità di preferire taluni profili rimedi ali dell'interpretazione delle discipline e quindi di superare la lettura del divieto di distinzione dissociazione tra datore di lavoro formale datore di lavoro sostanziale
Risultando a mio avviso difficile riproporre oggi abrogata quella legge tale imperativo quanto meno nei medesimi termini di allora grazie
Grazie
Sorbo leggo
Sì cui si preparano il professor Lorenzo so politico
Grazie signor Presidente
Anch'io con questo d'intervento
Vorrei
Si sente se
Sotto
Anch'io con questo intervento vorrei riallacciarmi alla relazione del professor Valerio Speziale
E
In particolare allo sportello della coda teoria alita che lui me propone
Al fine di
Risolvere le problematiche che derivano dall'impresa integrata
Cercando di evitare di ripetere cose già dette
Vorrei anch'io
Seguire la linea
Avanzata dal professor Chester il quale
Evidenzia che il modello della Corte Codato rivalità e un po'una scorciatoia
Ancora
è una scorciatoia
Nei tetti la ricerca di un'unica figura di datore di lavoro attraverso il meccanismo dell'arco datoriali tappe
Porta ad esaminare l'impresa integrata sottoforma di una fattispecie unitaria
A fronte del datore del di lavoro che parcellizza la struttura produttiva attraverso i contratti di appalto i trasferimenti di azienda o la costituzione delle società del gruppo
Si tenta di reagire proponendo la figura del CUD attore al fine di imputare i rapporti di lavoro alla figura datoriale unitariamente intesa
E la giustificazione di questa ricostruzione consiste sostanzialmente nel dare prevalenza alla sostanza economica
Della figura datoriale rispetto alla forma dei negozi che la costituiscono
E questa UPI opzione interpretativa non mi pare molto diversa da quella seguita dall'orientamento
In materia di gruppi di impresa
Orientamento però che è stato rigettato quanto meno non è stato seguito dalla
Giurisprudenza di legittimità
D'altro canto in relazione a questa ricostruzione dello stesso Valerio Speziale a sottolineare le difficoltà
Tant'è che in sede di conclusioni evidenzia la necessità di un intervento del legislatore comunitario o quanto meno nazionale
Ora
Inattesa dell'intervento del legislatore mi pare sia possibile garantire comunque una tutela dei lavoratori per altra via muovendo peraltro dalle considerazioni fatte dallo stesso relatore
Infatti la parte ricostruttiva della sua relazione evidenzia chiaramente che nella fase attuale sia l'outsourcing che l'in su sì
Non derivano s'da singoli atti a tomistica mente intesi ma dalle più complesse operazioni negoziali all'interno delle quali il trasferimento d'azienda il contratto di appalto agli atti costitutivi delle società del gruppo
Si pongono come frammenti
Di una operazione economica complessivamente preordinata al perseguimento di un determinato scopo che va però oltre a quello perseguito attraverso il singolo negozio giuridico
Tuttavia
La
Dottrina civilistica insegna che lo strumento per sanzionare le operazioni economiche elusive
Esisteva già nel nostro ordinamento giuridico ed ha rappresentato dalla
Dal divieto di frode la legge
Sancito dal mille trecentoquarantaquattro del Codice civile e frequentemente invocato anche di recente
Si sente male più vicine non dicono allora
Frequentemente invocato
Anche di recente
Va bene anche di recente
Dalla giurisprudenza
Alcuni casi di applicazione dell'articolo mille trecentoquarantaquattro sono riportati nella relazione della professoressa Barbera riguardano in particolare il trasferimento d'azienda con finalità espulsi le
Il contratto d'appalto che pur non non realizzando una forma di interposizione di manodopera
Determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro con l'impresa appaltatrice che ha un numero ridotto di dipendenti oppure
è scarsamente patrimonializzata
Ancora la costituzione del gruppo di imprese volto a ridurre la dimensione puro conservandone l'unitarietà economica
In altri termini e questo il primo punto che vorrei segnalare il divieto di frodi alla legge
Che è un principio generale a differenza delle varie norme
Che Speziale richiama per sostenere la corretto COD con gli attori a vista
Consenta di prendere in considerazione non già il singolo atto ma l'intera operazione economica posta in essere per le altre a Lizzano è d'impresa integrata
Il
Il problema
In relazione alla valutazione della frode la legge è però un altro
Finora gli atti che gli atti costitutivi della
Dell'impresa integrata li abbiamo visti ed esaminati nell'ottica della loro legittimità finalizzata appunto a costituire l'impresa
Il problema è che molto spesso questi questa sì in quel sa di atti viene posta in essere al fine di eludere delle norme imperative quindi per perseguire uno scopo illecito
Di fronte al giudice dunque sì pongono due problemi in un primo a fare in una prima fase si pone un problema di valutazione circa la legittimità dei singoli atti
Mentre in un secondo momento si pone il problema di valutare l'atipicità o l'illiceità dell'intera operazione economica
Ed è appunto in relazione a questa questa seconda fase a questo secondo tutti giudizio
A quel a questa seconda fate di accettamento che viene rilievo appunto il dissi il divieto di fronte alla legge
Un
Secondo
Un secondo
Un secondo conferiti
Un
Un secondo aspetto da prendere in considerazione
Questo
Che attraverso il divieto di frodi alla legge
E in particolare attraverso la valutazione della norma imperativa eventualmente elusa e possibile anche
Fornire garanzia agli interessi dei lavoratori
Se
In in relazione alle operazioni di modificazione della figura del datore di lavoro infatti vengono in considerazione Inter interessi diversi
A monte vi sono gli interessi dell'impresa
Direttamente coinvolti nel contratto di trasformazione
E tutelati dal primo comma dell'articolo quarantuno della Costituzione
A valle invece vi sono gli interessi dei lavoratori
Tutelati da norme imperative quale può essere ad esempio l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori che si applica solo alle imprese che occupa fisso supera una certa soglia ed ENEL ecco allora che
Attraverso il divieto di fronte alla legge che appunto divieto di eludere norme imperative è possibile accertare la nullità dell'operazione economica nella parte in cui il pregiudicato gli interessi dei lavoratori
Peduzzi riducendo il bagaglio di tutele di cui godevano prima dell'operazione stessa
Per concludere dunque se il decreto duecentosettantasei del due mila e tre
Ampliato le fattispecie di modificazione della figura del datore di lavoro assecondando gli interessi dell'impresa l'articolo mille trecentoquarantaquattro del Codice civile
Permette di valorizzare la posizione dell'uomo lavoratore
Quest'ultimo aspetto mi pare particolarmente rilevante perché le modifiche della sicura del datore di lavoro realizzate anche attraverso l'attivazione dell'impresa integrata
Finiscono molto spesso per colpire i singoli lavoratori il bagaglio di tutele Perissich predisposte
E come insegna proprio la dottrina civilistica lo strumento per apprezzare illiceità dell'operazione economica complessiva le proprie opinioni dietro da due minuti
Concludo lo strumento è proprio il divieto e la legge che permette di sanzionare l'illiceità dell'atto legittimo strumentalmente utilizzato per eludere una norma imperativa cioè
Protettiva degli interessi del lavoratore
Grazie
Professor Lorenzo Broccoli
Presidente
Io devo
Professor Lorenzo so pollice
Allora
Se non c'è il professor sottopone
Ponso cavilli
Lo vedo qui davanti a me
Prego
Al proprio
Altre trovo ad essere molto vicino
Forte è chiaro
Va bene così Presidente
è il mio intervento
No non si sente arabe allargarsi rosso però a non mi posso all'altra d'accordo allora il mio intervento
Naturalmente si colloca siamo sulla
Scia della relazione di Alessandro Bellavista
Vorrei cogliere alcuni punti fondamentali anche e fare brevissime notazioni che lì critiche su vi sentite si
Su quest'ultima legge
Numero quindici del due mila nove e sui e succede che sul decreto legislativo che ancora
è in nel corso di approvazione ma sembrerebbe già definito
E di cui ho preso visione qualche giorno fa
La riforma
Avviata nel novantadue
Ha tre attori fondamentali
E sono il dirigente
Il
Potere politico cioè l'organo di indirizzo politico amministrativo e il potere sindacale cioè la contrattazione collettiva
Il dirigente in questo contesto
Tra questi i tre attori assume un ruolo fondamentale e
Il datore di lavoro dice Bellavista
Con alcuni dicono e è il coda è un Codato ore di lavoro assieme all'organo di indirizzo politico amministrativo
E questo può essere accettato se si tiene conto che quest'ultimo organo a del competenze che gli sono rimaste alla legittimazione anche processuale ovviamente
Ma comunque il dirigente arresta
Il datore di lavoro chiamato alla gestione
E i suoi poteri sono sulla gestione dovrebbero essere pieni questa è
Diciamo la
Logica sottesa al disegno
Del del legislatore della privatizzazione
Vediamo però cos'è successo
Intanto già nella riforma
C'è
Indubbiamente un limite ha i poteri gestori del dirigente
E questo limite è dato dalla cosiddetta dotazione organica il dirigente non concorrente alla individuazione e alla quantificazione della dotazione organica
Perché questa rimane nella sfera pubblicistica
E rimane affidata agli atti di macro organizzazione
è una scelta che fu criticata ma è una scelta che fu anche giustificata da un'esigenza di contenimento e di controllo o comunque della spesa
Tra l'altro questa sottrazione comunque al dirigente di una
Possibilità di
Corde decidere sulla dotazione organica diventa
Più delicata è più critica
In quanto ancora oggi da parte di molti enti si intende la dotazione organica come pianta organica e quindi diciamo una ripartizione già fatta dall'organo di indirizzo
Del personale tra i diversi uffici Ina nella pianta organica in astratto considerata
Altri punti di sofferenza che si sono andati via via sempre più
Come dire incrementando che sono diventati sempre più delicati e gradi sono
Quello
Che attiene alla scelta del dirigente
In particolare
Al contratto di incarico
Scusate in primo luogo al provvedimento di incarico provvedimento di incarico che
La giurisprudenza amministrativa ritiene abbia natura privatistica e che sia sostanzialmente insindacabile da parte del giudice ordinario altro punto di sofferenza del sistema
Perché è ovvio che la scelta
Totalmente discrezionale praticamente arbitraria del dirigente
Fa sì che questo dirigente possono non risponderei requisiti che sono stabiliti diciamo in linea generale per la gira delle pubbliche amministrazioni dall'articolo novantasette della Costituzione che comunque resta una
Linea guida anche nella logica privatistica
Il contratto di incarico il dirigente
è stato spogliato con la riforma
Cosiddetta Frattini la centoquarantacinque del due mila uno la possibilità di
Contrattare
Le risorse le risorse umane
Le risorse finanziarie le risorse materiali
E questo è molto grave perché se alla gestione delle potere contrattare le risorse
L'altro punto che via via ha creato delle disarmonia di sistema
è stato lo spoil system tra l'altro collegato in questo provvedimento sia del Frattini e poi
Soprattutto collegato alla questione della durata dell'incarico cioè con la legge addirittura elimino diciamo la durata minima dell'incarico
L'ultimo punto poi è quello della mancato conferimento degli obiettivi o di obiettivi comunque specifici è quindi
La il il venir meno di fatto spesso della responsabilità giù dirigenziale mancato conferimento degli obiettivi
Inefficacia del sistema della valutazione è quindi venir meno della responsabilità dirigenziale
Sotto questo profilo dunque il potere politico
In qualche modo pervade diciamo l'ambito della gestione del dirigente
Ma
L'altra limitazione che si viene a creare e quella del potere sindacale perché
Perché se nella prima stesura del decreto legislativo ventinove novantatre al
Alla contrattazione collettiva era data soltanto la possibilità di intervenire
Sul rapporto di lavoro ovviamente e sull'organizzazione del lavoro espungendo comunque qualunque possibilità di intervento sulla organizzazione amministrativa la vera e propria organizzazione degli uffici
Questa parte viene modificata successivamente
Critiche di sardista dica sesso sul punto ma comunque si assiste a un'invasione della contrattazione collettiva sulla diciamo prefigurazione dell'attività di gestione
Altro aspetto limitativo
E quello
Della rappresentanza sindacale bella diligenza per la stipulazione dei contratti di area
Perché secondo la legge
Fanno parte della rappresentanza sindacale anche alle confederazioni rappresentative e non soltanto
Le
Rappresentanza della categoria dei dirigenti il tema è del dirigente come dire molto debole
Nella contrattazione decentrata
Perché egli poi tratta con dei soggetti che tratteranno per lui per la stipula del contratto che riguarda la sua area ecco questi sono dei punti ovviamente di grave sofferenza
è un dirigente allora datore di lavoro ma è un dirigente
In qualche modo vigilato secondo il sistema che avevamo perché aveva pure su prefigurato il legislatore
Acque aveva concorso come sappiamo Massimo D'Antona soprattutto nel nostro solo seconda stesura nella seconda fase questo però questa vigilanza doveva avvenire in modo equilibrato l'equilibrio
Nel sistema dei poteri tra indirizzò atto di indirizzo diligenza eh
Attività sindacale
è
Un punto cardine del sistema e viene riconosciuto come tale dalla Corte costituzionale quando si occupa della questione di legittimità costituzionale per violazione dell'articolo novantasette della Costituzione della privatizzazione
E la Corte dice
La privatizzazione è compatibile con il sistema perché ha realizzato tutto sommato un equilibrio tra imparzialità ed efficienza
Cosa succede
Abbiamo detto che ci sono però
Del
Diciamo piccole hanno delle inclinazioni di sistema queste inclinazioni avrebbero dovuto essere corretta
Cosa succede invece con la legge del due mila nove e con il decreto legislativo
Come nasce questa legge ma i diciamo che nasce sulla scia di una serie di di di un primo intervento
Che
Si ispira anche al famoso libro di chi lo che richiamava fannulloni ma diceva i nullafacenti l'espressione non era quella di fannulloni ma era quella di nullafacenti che è un po'più diciamo edulcorata norma il senso dello stesso
I nullafacenti della pubblica amministrazione cosicché il primo intervento riguarda come sapete
è una modifica delle cosiddette fasce orarie di irreperibilità è una modifica del trattamento retributivo per e i lavoratori che si trovano in malattia
Da questo intervento poiché
Si avvia a tutta questa diciamo fasce
Che per la verità aveva avuto dei momenti di riflessione precedentemente sulla questione del merito no del merito
E quindi si prevede in questo provveduto l'avvenimento in in modo molto come dire sovrabbondante
Tutto un sistema per individuare le performances delle pubbliche amministrazioni eh Dini quando sto per devo finire
Per l'indirizzo ossia
Ho finito va bene individuare le performances della pubblica amministrazione e quindi stabilire i criteri per l'indennizzo per di sistemi premianti a livello individuale e a livello collettivo
Però
Ecco è qui naturalmente tutto questo sistema di
Come dire individuazione
Non solo viene
Prefigurato in astratto attraverso diciamo
Un sistema che parte dal vertice con una Commissione nazionale centrale e che poi si snoda verso diciamo nuclei di valutazione rivisitati riscritti
E quindi determina una legificazione di ovviamente di questo sistema ma addirittura si stabiliscono con una leggenda le percentuali
Di
Diciamo indennità premiale che vanno date ai dipendenti cioè la legge stabilisce in misura percentuale quanto va dato quanto va dato
E venticinque per cento il premio nella misura massima del cinquanta per cento alla misura media il venticinque per cento a quelli che non devono avere premio questo è stabilito con legge
Ora naturalmente qui
Che cosa cioè
C'è una evidente no incursione nell'aria tipica dalla contrattazione collettiva ma l'incursione nell'aria dalla contrattazione porle cattiva quindi sulla parte variabile del salario no sulla sul salario diciamo che noi nel settore privato chiamiamo salario di produttività va molto oltre
Perché l'inclusione nell'aria della contrattazione collettiva riguarda il sistema di classificazione
La legge potrebbe termina in
Le aree di classificazione
Riguarda il meccanismo delle sanzioni la procedimentali di i procedimenti dalle sanzioni sono predeterminati Collegio riguarda addirittura la tipologia delle sanzioni
Perché apre determina la legge anche alle ipotesi di licenziamento cioè lei infrazioni che danno luogo al licenziamento
Vi è una vera e propria ruoli legificazione
Che sottrae spazi quanto mai riusciamo grandi alla contrattazione collettiva
Ma se altre spazi al dirigente
Perché sottrae spazio al dirigente perché il nucleo di valutazione almeno sembrerebbe perché il testo qui non è affatto chiaro anche quello del decreto legislativo
Determina pure i premi che vanno dati non soltanto al dirigente cioè per come dire l'indennità di risultato ma determina pure i premi che vanno dati ai singoli lavoratori
Cosicché diciamo oculato attività che doveva essere dovrebbe essere propria del dirigente
Viene rimessa a un altro soggetto che non è né il Codato area di lavoro pubblica politiche organo politico
Noi dirigente mai questo nucleo che dovrebbe essere indipendente ha però chi lo nomina poi lo nomina il potere politico
Perché diciamo sono nominati ovviamente dall'organo di indirizzo politico amministrativo
Non è allora la funzione del dirigente
E ancora quella di un vero datore di lavoro che cosa sarebbe oggi il dirigente con questa diciamo chiamiamola come come va chiamata controriforma sarebbe relegato al rango di un controllore
è
è preposto
A controllare i nullafacenti o fannulloni queste alla sua funzione fondamentale la sua funzione di gestione invece rimane davvero marginale per i motivi che ho già detto
Ma queste o sistema
Cioè non questo sistema queste modifiche al sistema
E non determinano una vera e propria diciamo disarmonia di tutto il sistema complessivo
Non entrò in rotta di collisione con quegli equilibri che la Corte costituzionale aveva ritenuto necessari per attuare la privatizzazione
Perché con questa arrivi legificazione forte che non è una pubblicizzazione ma perché diciamo il rapporto questo privato
Con questo tipo di unire edificazione forte non diciamo sì scardina tutto il sistema che era stato prefigurato
Dalla decreto legislativo ventinove novantatré io credo di sì e quindi credo che ci si troviamo di fronte
Davvero a una
Riusciamo caso emblematico di diciamo rottura completa di una linea
No che era anche una linea ovviamente politica del diritto che era stata avviata in quella splendida stagione che era la stagione delle riforme del nostro Paese grazie
Grazie grazie
Nudo i lavori
Il pomeriggio vi do appuntamento a domani mattina alle nove e per l'Assemblea
Terminata l'Assemblea
Si procederà con gli ulteriori interventi
Quanto meno con quelli che sono già stati
Siamo così formalizzati grazie e buona serata a tutti