Presentazione del libro "Questi anni alla FIAT"

Il libro intervista di Giampaolo Pansa
Con il consigliere delegato abbiamo visto concesso tutti beh Vincenzo
Le procedure di questo dibattito che come vedete dal tavolo non tonda ma
Rettangolare allungata e molto affollata non ci manca
Ancora l'amico Giorgio La Malfa il quale
Già ma ha fatto sapere che vorrebbe parlare per primo perché ha degli impegni fuori ma arriva per ultimo speriamo che arrivi in tempo allora nella procedura sarà questa
Mi permetterò io di aprire con delle brevi sentite parole sentite
Gli altri sentiti
Poi darò la parola all'autore
E cioè al mio amico ripeto autore ah no lender se osserviamo le regole l'autore quello che scrive il libro quindi l'autore e Giampaolo Pansa
Il quale al quale io chiederei di dirci come ha vissuto questo incontro questo ma comunque questo voglio chiedo meglio dopo quando arriva il suo turno
Dopodiché prenderanno la parola uno via l'altro i nostri amici che gentilmente hanno risposto all'invito i quali avendo ovviamente già letto libero covo si suppone ma se ma insomma sennò non sarebbero qui dibatterne pur avendo già letto il libro
Formuleranno
Le proposizioni le tesi le domande le questioni le critiche che riterranno opportuno formulare
Risponderà
Cesare Romiti il quale naturalmente poi quello sul su le cui posizioni si concentrerà il dibattito
Io penso che ciascuno potrà parlare tra gli otto e i dieci minuti salvo il dottor Romiti che dovendo rispondere ad una raffica di posizioni gli concediamo non proprio doppio ma insomma
Un po'di più diciamo un quarto d'ora ecco il totale se stiamo tutti nei tempi fa un'ora e mezza
A questo punto valendo mi dei poteri discrezionali che vengono affidati ai moderatori io vedrò se il Pubblico dà segni di sazietà dichiarerò chiusa la riunione se vedo un pubblico reattivo ed interessato faremo un secondo giro più brand di tavola che si concluderà ancora una volta con l'ospite d'onore che ha diritto di chiudere o il Presidente c'è sempre la possibilità di una parolina finale che non si sa se ne abbiamo uno
Allora la mia introduzione brevissima dette queste regole di procedura
Io ho letto questo libro naturalmente e mi è molto piaciuto
è piaciuto soprattutto Pansa chiedo scusa
Perché no ma no h ma no no no no no no no debbo dire perché avanza che è bravissimo in tante cose
Di FIAT dal punto di vista delle strutture finanziarie iniziative industriali
Il il con la cultura dell'impresa tutte quelle cifre problemi eccetera
Insomma per me è stato quattro meno piacevole una piacevolissima rivelazione segno che aveva no no no non è che il core come mai si era preparato così bene come mai si era preparato così
E e quindi manca diciamo questo libero è un libro importante per che per la prima volta debbo dire in questo bisogna dare un riconoscimento io credo al dottor Romiti perché è la prima volta che dall'interno di una grande azienda di un grande gruppo industriale finanziario
Una persona che ne ha le responsabilità principali parla
Con dati
Cifre
Nomi e poi vivaddio senza quelle parole che finiscono in nome il mento non si capisce mai che cosa vogliano dire
Quello che vuole dire il dottor Romiti è chiarissimo poi lo si può condividere o meno questo è un altro discorso ma ha il pregio di un'estrema
E fin troppo brutale chiari
Fatti questi apprezzamenti soggettivi sul libero
Io mi sono qui segnato alcuni punti che possono servire come canovaccio voglio come canovaccio per il dibattito naturalmente non sono punti vincolanti sono semplicemente degli spunti provocatigli che i nostri amici qui riuniti potremmo raccogliere oppure del tutto ignorare sostituirli con altri punti che ho segnato io sono cinque
Anzitutto c'è un punto un po'delicato del bottino
E cioè la posizione della proprietà della famiglia Agnelli rispetto al management fino
Perché dottor Romiti lei nel libro dice che quando va letta guidava la FIAT la FIAT andava magnificamente bene
Poi dice e lo lo documenta con dati che quando poi lei la ripresa in mano Harry è andata benissimo
Ma che quando lei è arrivato era una catastrofe ora tra queste due date uscita perfetta di Valletta arrivo di Romiti c'è una gestione che definire agli enti e quindi insomma questo è un problema che mi pare che meriti approfondimento
Poi c'è tutto il tema dello scontro col sindacato sul quale non mi dilungo perché è uno dei punti centrali del libero
E immagino di qui ci saranno persone che vorranno approfondire l'argomento poi c'è il tema del rapporto tra l'imprenditore in genere e la FIAT in particolare e la classe politica intesa come partiti
E governi
Tema anche questo che è un'altra delle nervature essenziali del libero
Poi c'è il problema del rapporto con i mezzi di informazione
E anche questo è inutile che io lo sottolineo è un altro dei punti centrali del libero qual è l'approccio di un gruppo come la FIAT ai media
Poi c'è un altro tema che a me ha incuriosito molto e cioè il ruolo di Mediobanca
Nella città del gruppo FIAT degli ultimi vent'anni perché si deve questa figura importante
Di Enrico Cuccia che entra e esce e rientra e riesce entra dalla porta principale esce da quella secondaria rientra dalla finestra insomma questo eppure uno snodo di grande interesse
Ed infine mi sono segnato
Che cosa è oggi incontri FIAT sappiamo che suscita preoccupazioni e anche progetti ti di sorveglianza pubblica
Allora
Canovaccio che ho fatto io molto ampio naturalmente può essere ulteriormente ampliato un ristretto da agli amici qua presso Teresa parola a Giampaolo Pansa perché credo che sia molto interessante capire Tanza ha fatto un altro libro intervista
Con Luciano Lanna e anche quello aveva una sua valenza che ha una sua brutalità nel senso nel senso buono del tempo ma questo era ancora più complicato dato l'argomento più complicato Fabrizio mi piacerebbe sentire le l'esperienza Giampaolo Pansa va be intanto Eugenio lunedì pratica bruciato l'inizio del mio mio brevissimo intervento perché hai ricordato
Libro intervista che ho fatto all'anno proprio un anno fa
Che l'esperienza
Che in parte ha provocato poi anche questo libro che nasce da un'esperienza da una domanda esperienza è quella che io ho fatto nel gennaio febbraio lo scorso anno preparando per dall'editore Laterza questo libro intervista all'anno che poi è uscito con il titolo L'intervista sul mio partito cioè intervista sul Partito Comunista Italiano ecco in questo in questo dicono in
In in questo libro-intervista mamma raccontava anche come il capo del più grande sindacato italiano aveva vissuto questi anni cruciali
Ah mi cruciali per l'industria italiana ma anche per la politica anche per la società italiana che sono stati appunto questo crinale fra gli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta
è un libro che mi è piaciuto molto scrivere che mi ha aiutato anche a capire meglio lama c'era una mia passionalità nell'intervista perché c'era erano anche il gioco delle simpatie di tipo chiamiamo le genericamente politico
E quando questo libro
Definito è stato stampato è stato poi mandato
In questo mare che poi sono i lettori italiani ecco dico ci siamo fatti perché questa domanda è venuto in mente a molti
Visto che
Avevo fatto raccontare all'anno questi anni perché in questi anni non potessero essere raccontati dall'altra parte
Ecco allora l'altra parte potevano essere tanti
Ma potevo meglio doveva essere soprattutto uno
Il capo della più grande industria privata italiana
E quindi questo libro intervistare uniti nasce da questa esperienza precedente
Nasce anche da una mia come dire non completa ma
Sufficiente interessante esperienza col personaggio Romiti
Che avevo intervistato per Repubblica
Che avevo visto muoversi anche appunto in questi anni
Chiamiamoli cruciale per non chiamarli con un aggettivo più forte che il mille novecentosettantasette settantotto il sessantanove e l'ottanta ottantuno
Perché Scalfari mi aveva mandato tante volte a Torino
Come inviato appunto come inviato generico che non sono giornalisti all'economico e finanziario netto intanto è meno esperto di questi problemi e poi avevo voglio intervistato Romiti negli anni successivi
Gli avevo fatto anche un'intervista a voce in questa assemblea annuale che avviene a Torino per la consegna delle borse di studio intitolate all'ingegnere che gli erano che come tutti voi ricorderete dirigente FIAT assassinato da Prima Linea
Nel mille novecentosettantanove
Ne ho detto va be'a questo punto vediamo se Romiti ha voglia di fare un'esperienza di questo genere ecco questo libro è nato in questo modo
E Renato poi dal punto di vista tecnico in quale modo ecco mi avvicino alla risposta che devo Eugenio
Scalfari di conoscere tanti anni di lavoro
Con lui credo ormai siamo diventati amici non dico c'è un rapporto tra da tra figlio e padre perché il mio si arrabbierebbe ma diciamo da
Dal nipote Azzi Oria e sa bene che io non non mi intendo di tante cose
E allora sono soprattutto un cronista politico o un cronista di costume un cronista cronista
E allora questo libro è stato preceduto da un lavoro di preparazione molto lungo cioè io mi sono come dire diligentemente preparato come uno scolaro un po'sotto i coni che nell'affrontare un esame su materie che non conosce
Questa preparazione durata circa tre mesi mi sono letto tutto quello che potevo leggere mi sono immaginato le domande allora alla fine aveva mille cinquecento è una cosa assurda
Ho cominciato a costruire lo schema di questo libro
Ho mandato al dottor Romiti tre schermi il libero in successione due a dicembre dell'ottantasette l'ultimo nei primi giorni di gennaio dell'ottantotto
E l'ultimo schema e poi è stato lo schema definitivo è uno schema in quindici capitoli poi i capitoli sono diventati sedici perché le domande sull'uscita
Di Gheddafi dall'orbita FIAT erano talmente tante che ne ho poi fatto un capitolo un capitolo asse ecco intanto devo dire che l'autore di questo libro che mi spiace sentire scade l'autore questo vivo e Romiti io sono un giornalista intervistatore anzi ho avuto un vantaggio che di solito non c'è nei libri intervista perché il mio nome sta sul manifesto sua locandina del libero cioè sulla copertina scritto non lo stesso modo ma l'autore del libro Luino soltanto perché le cose che racconta sono appunto il suo racconto la sua testimonianza
Ma perché fare un libro intervista è un lavoro molto complicato per non come dire non prevede tutti i parchi soltanto i passaggi che ho descritto ma prevede poi questo stress molto lungo che la registrazione dell'intervista
Allora io ho fatto questa esperienza l'Ama l'aveva fatto appello fatta anche fare errori
E debbo dire con Romiti è stata un'esperienza anche più complicata complessa e un po'più lunga ed è stato un lavoro credo molto faticoso non soltanto per me è molto faticoso anche per un personaggio come Romiti che di lavori faticosi ne fa tanti abbiamo lavorato per cinque
Chiamiamo le giornate non lavorative perché erano un sabato e quattro domeniche più un altro mezzo sabato
Erano giornate molto lunga perché registravamo dalle nove del mattino fino alle dieci di sera con un intervallo di un paio d'ore diciamo all'ora di colazione poi tutto questo materiale è stato trascritto erano circa mille cento pagine
Di trascrizione io poi ne ho ricavato chiesto a Scalfari come il mio
Col mio direttore di darmi tre settimane di ferie mi sono mangiato in parte le ferite mi dovrete sopportare anche a luglio e agosto
E ho scritto questo libro
L'esperienza che ho fatto
Ebbene un esperienza abbastanza unica intanto perché credo che
Il libro di cessioni può abbastanza insolito
Anzi molto di solito
Non so se darà come dire Resca un filone di questa
Io vorrei continuare a fare questo tipo di esperienza
Però certamente siamo di fronte al primo capo di grande azienda che rende una testimonianza di questa ampiezza io immagino che Romiti non mi abbia non mi abbia potuto raccontare tutto
Ma credo che abbia raccontato molto di più di quello che di solito ci si aspetti che un uomo personaggio con la responsabilità che mi possa raccontare quindi c'è credo una quota di verità
Importante è naturalmente la verità di Romiti e la sua verità
Però c'è anche credo qualche cosa in più ecco che questa fosse stato qui chiudo
Come dire l'aspetto della mia esperienza quella più interessante c'è
C'è un lato di questo libro che non non sempre viene
Sottolineato nelle nelle tantissime recensione negli interventi e nelle interviste che però io ho sentito molto fin dal primo momento cioè fino al momento in cui abbiamo cominciato a fare questa registrazione in fondo abbiamo
Un personaggio senza mitizzare i grandi dell'economia e della finanza e dell'industria
Però è un personaggio creato amministra un gruppo che Arafat trentotto mila miliardi di fatturato
Ha un peso così importante secondo alcuni eccessivi eccessivo in certi momenti da guardare da curare con attenzione
Nella vita italiana ecco questo personaggio si è messo in gioco
Cioè a
Raccontato dice spesso e del proprio lavoro soprattutto del proprio lavoro
Per quasi quattrocento pagine che è una cosa molto diversa che raccontarle che raccontarlo in quaranta interviste di dieci dieci cartelle nulla perché è un libro è un missile
Non è soltanto come si dice una bottiglia lanciata annullare e qualcosa che parte che ha una sua vita
Che ha un soccorso che spesso ha come dire provoca degli affetti che nessuno ha immaginato prima
E quindi credo che a Romiti si debba dare atto di questo io voglio dirla questa parola di questo coraggio di sì di essersi messo in gioco su una cosa che qualunque
Italiano
Che risponde agli venticinque mila lire in tasca ce ne sono tanti italiani che non dispongono di venticinque mila lire per competere comperarsi un diplomatico quelli che vogliono veri che possono
Leggo giudicano traggono le loro conclusioni non soltanto sui fatti che sono raccontati da Romiti ma anche sul personaggio ecco questo è un esempio credo
Che in altri Paesi occidentali
è un esempio che che è stato seguito da morti è un'impresa in cui tanti si sono cimentati ecco in Italia aveva come dire non voglio dire che sia un precedente assoluto però è una come dire un fuor d'opera abbastanza insolito come ho detto prima ecco quello che ho imparato poiché questo e voglio dirlo con molta con molta con molta schiettezza ecco ho conosciuto meglio una persona
Noi dei media abbiamo schiacciato in un determinato ruolo
E che credo si conosca
La si conosca meglio leggendo questo libro ho anche accostato soltanto accostato una potenza imperiale
Che bene raccontare forse dall'esterno
Ecco io sono torinese
Di importazione perché in realtà sono un burino del Monferrato ma sono un piemontese
Per noi la FIAT è sempre stata qualche cosa di terribilmente importante di terribilmente forte e anche di terribilmente inquietante qualche volta
Ho fatto un esperienza che mia
Confermato in parte che
Questo Paese se non avesse la FIAT non sarebbe il Paese che sarebbe un Paese peggiore
Però deve stare molto attento
A mantenere la FIAT
Nei confini che un impero economico industriale e finanziario come questo ormai trasversale
Sono i confini giusti di una moderna democrazia industriale ecco questo credo di avere imparato
Imparato dal dal dal contatto con Romiti poi ho imparato soprattutto una cosa
Possiamo dirla che un signore di sessantacinque anni perché avete dichiarate in questo libro
Mi ha messo a terra cinque forse consecutivi con silicone di cinquantadue perché alla fine di queste giornate
Romiti ancora fresco io ero completamente ko non so se per lo stress dell'intervistatore più forte dell'intervistato fatto anche un'esperienza umana con un bel personaggio
Che spero di aver descritto nel modo giusto
Poi c'è qualcuno che troverà un eccesso di enfasi dirà che ho intervistato in modo otto meno grintoso troppo grintosa insomma ecco il mio scopo era quello di fargli raccontare un'esperienza che era bene fosse comunicata
Al pubblico italiano unico credo di esserci riuscito il merito però
Il fondo è all'autore di questo libro ho visto dal nome perché io copiamo sempre dei miei compagni di scuola che sulla prima pagina c'è appunto chi è l'autore di questo libro ecco l'autore di questo libro
E Cesare Romiti e io io offerto a questa assieme naturalmente
Alla casa editrice Rizzoli che è stata bravissima nel preparare questo libro nel far partire questo missile al tempo giusto ecco io offerto la possibilità di regalare al pubblico italiano
Una testimonianza da discutere dal leggere
Da conoscere certamente anche da discutere io spero che altri capi d'azienda
O per passare al reparto che sta a fianco altri capitalisti italiani
Perché Romiti è un manager e non è un proprietario un padrone ecco seguano questo esempio con altri giornalisti con lo stesso editore con altri editori perché credo che se è vero che la libertà di un Paese si misura dalle quantità delle cose che sa ecco testimonianze come queste sono molto importanti grazie
Grazie pranzo
Un pochino lungo no
Allora qui ci sono i nostri sei
Di battenti bisogna un ordine io
Questo ordine
Lo dico così ciascuno
Comincerei con
L'onorevole Zanone
Torinese di nascita quindi contatto diretto
Contatto diretto
La Bocconi potete FIAT
Seguito da lei con
Valentino Parlato
E poi nell'ordine leoni
L'arma la Maalouf de Michelis
Onorevole zero
I cieli
Completare gli appunti giochi attività
Giampaolo
Pansa
Raccomando del dieci minuti sì che non è al diciotto al diciotto
Per incominciare quindi dalla questione cui concede il riferimento Panza poco fa
Io credo che nelle interviste conti molto anche l'intervistatore è un po'la regola che si usa
Giudicare i ritratti anche nel Ritratto del Duca di Urbino
Non conta solo Federico di Montefeltro ma anche Piero Della Francesca
E nel caso di Del Piero Della Francesca odierno devo dire che mi ha rasserenato notare nel mio vecchio amico Giampaolo Pansa un tono meno pro Charlot solo di quello che egli insegue ultimamente soprattutto nelle sue cronache politiche
E ritornerò su questo alla fine per una osservazione che intendo fare non tanto di peso della corporazione dei politici quanto per l'atavico istinto piemontese di camminare contro
Corrente
Ma c'è un secondo attivismo che distingue la nostra la nostra stirpe che dicono di preferire
I percorsi in salita ai
Ai viali trionfali e perciò io debbo dire subito che nella lettura del libro la parte che mi è piaciuta di più
Sono quei primi quattro cinque capitoli che descrivono i nostri anni nella nostra città negli anni settanta
Io non ho avuto modo di leggere ancora il libro di Capanna anche qualche anno ma hanno invitato la sua presentazione mia mancato Baggio
Lo stimolo a farlo subito non so perciò perché gliel'abbia chiamati formidabili
Per conto nostro furono formidabili proprio nel senso descritto dal dizionario iter erano anni che incute vano paura di mettevano paura
Bisogna dare atto a Romiti dirigente della FIAT erano incontra affrontati con un grande coraggio
Ai quadri intermedi della FIAT di averli di aver sostenuto quello sforzo con una grande generosità
Perché la FIAT un patrimonio prima ancora che finanziario impiantistico soprattutto di professionalità e di Gobetti Anna dignità del lavoro
E persino alla agli ambienti politici di aver compreso credo in qualche modo agevolato quell'impegno quello sforzo io ero allora nel consiglio regionale del Piemonte che era la cassa di risonanza di tutte dibattiti sindacali sociale della grande tensione di quegli anni gli atti della regione solo pubblici anche se ovviamente nessuno li ha mai letti si può trovarsi la dimostrazione di molti che hanno cambiato opinione ma anche di alcuni che hanno tenuto una linea di continuità nel sostenere sostenere la professionalità del mondo produttivo e la esigenza di ricostituire condizioni ambientali che dessero una alimento ed un sostegno alle iniziative di impresa
Nella seconda parte
Quella che riguarda gli anni più vicini
In dieci minuti io posso trovare il tempo soltanto per tre citazioni
Ed è qui che le mie note si sono fermate quando Scalfari mi ha chiamato in causa la prima citazione riguarda l'ordinamento tutela della libertà di concorrenza io voglio fare un riferimento perché nei sette mesi in cui sono stato l'industria dall'agosto dall'ottantasei al marzo dello tanta sette
Vi è stato a questo proposito l'utile pregevole lavoro di una commissione preceduto da Franco Romani credo che p Calabria ne abbia rintracciato i risultati quando ci fu il passaggio delle consegne
E già allora si pose questo grande problema della normativa
E si definisce correntemente antitrust ma a mio avviso più corretto definire normativa a tutela della libertà di concorrenza in termini che avevano un riferimento all'orizzonte del novantadue e che collocavano quindi questo problema nell'ambito della normativa comunitaria individuando perciò il punto da affrontare non tanto nella grandezza e nella dimensione delle singole impresa degli insiemi di impresa
Quanto nell'esigenza di dotare il nostro ordinamento di un elemento che solitamente negli altri elementi ordinamenti comunitari c'è e manca in quello italiano
Vale a dire di una regime che consenta all'operatore al consumatore cittadino che ritenga di essere svantaggiato da una qualche posizione dominante ad una qualche pratica restrittivo della concorrenza di accedere ad una procedura di carattere
Pubblico
Perciò la l'iniziativa allora intrapresa si inseriva in quel quadro generale di potenziamento dell'efficienza e della libertà di mercato
Che è stata l'azione che si è cercato di svolgerà in quell'arco di tempo devo dire troppo breve per giungere a qualche risultato conclusivo
E questo mi porta alla seconda citazione che ho trovato nel libro che riguarda la
Sul quale debbo dire che la la descrizione che di conti e nelle nel libro è sostanzialmente corretta
Nel senso che la preoccupazione del governo in quella fase non fu quello di favorire l'uno o l'altro acquirente ma di offrire Allieri la possibilità di scegliere fra una pluralità di acquirenti rispetto all'Offerta della Ford che era sembrata lungamente l'unica e di preferire poi questo fu anche la valutazione politica conclusiva dopo che l'IRI liberamente ebbe compiuto le le proprie istruttoria le proprie decisioni
Quell'offerta che procedeva sulla via di una restituzione al settore privato nel settore otto mistico tutto e subito
Debbo dire che a vicenda conclusa lo stesso presidente del Liri Romano Prodi ebbe a riconoscere che in quella vicenda fu anzitutto l'interesse pubblico ad uscirne avvantaggiato
Mancano ancora tre minuti ride dico perciò ad una terza ed ultima citazione
Sulla quale non mi trovo totalmente d'accordo Romiti lo sa perché l'abbiamo già parlato così amichevolmente in precedenti circostanze di tavole più rotonde di questa l'attuale che è accaduto di partecipare in passato
Ed è la questione dei malfamati
Politici
Ciò che io non condivido non è una critica contro i politici
Ma la assegnazione alla classe politica di connotati antropologici uniformi
Io non credo che ci sia un'antropologia uniforme dei politici e quindi per esempio nel libro quanto più volte ci si critica la arroganza dei politici
Io osservo che l'arroganza non è un carattere dei politici è un parata gli uomini ci sono arroganti nei partiti per l'intenso anche nell'industria dei giornali negli alberghi dappertutto quindi è un connotato che non si può a scrivere direttamente al comportamento politico ciò che si deve ascrivere al comportamento politico su questo sono d'accordo
Sono i difetti del sistema sono le le anomalie i ritardi le imperfezioni delle dei delle procedure di decisione che sono poi quelle che differenziano in senso purtroppo negativo
Il processo decisionale politico dalle decisioni dei sistemi di impresa la vera differenza sta qui
E in questo consiste quindi anche il fatto che sia potuto ammodernare la vicenda FIAT prima di quanto si sia potuta ammodernare l'azienda Italia e che vi è perciò un divario nel processo di modernizzazione di rinnovamento fra il sistema produttivo conosciuto in questi anni
E il sistema parlamentare il sistema della pubblica amministrazione il funzionamento delle pubbliche impresa
Certo bisogna anche tener conto del differenziale di complessità
Ma da questo punto di vista il libro a mio avviso regalo a chi mi seguirà i due minuti che mi spetterebbero ancora può essere considerato una utile provocazione
L'onorevole Enzo non io spero aspetta spetta perché io Conte non ne ho bisogno ma vorrei pregare di mettere in imbarazzo sì perché se no non ci divertiamo certi ma io spero di essere più rapido dell'onorevole Zanone
E vorrei fare questo intervento niente esserlo con la trama che ci ha proposto Eugenio Scalfari posizione della proprietà scontro col sindacato classe politica mezzi d'informazione Mediobanca il potere FIAT
Il mio ordito diciamo si muove su questi momenti per fare proprio denunciare la scaletta un apprezzamento un'ombra un interrogativo due o tre sono osservazioni un punto di conflitto forte con il libro ma soprattutto con intervista
L'apprezzamento e che questo è un libro che si legge e di questo va dato l'onore apparenza e a Romiti è un libro pieno di fatti
Se mi è consentito dire è un libro che grazie a Dio
Non si non è di pensiero debole non è postindustriale è un libro dove si sente consacrò respiro marxista di lotta di classe
Cioè papà dall'altra parte
Cioè quando la descrizione dei trentacinque giorni è un vero scontro un vero scontro nel quale il protagonista ha paura di perdere
Gioca tutto deve battere gli operai e poi ci sono due righe dove riceve mi è dispiaciuto per questi venti venticinque mila disoccupati ma questi appartengono alla logica della guerra
Lotta di classe emersi lista anche quando parla di capitelli
Francamente mi dispiace che qui non ci sia Piero Ottone perché le sue regole del gioco vengono mandate a rotoli da Romiti da De Benedetti da Schimberni e da quant'altro
Capite marxista quanto cioè ma quale marxista sembra Bertold Brecht otto Alberti nelle nelle nelle nell'Espressionismo tedesco cioè i trentacinque giorni della FIAT come sono leggiamo quello che dice Romiti trentacinque giorni della FIAT sono decisi una giornata di agosto dove il Fallica vitale finanziario nella banca
Enrico Cuccia dice qui non si va più avanti
Caro Romiti giusto il braccio secolare o ce la fai a stroncare lì o cambi mestiere questo è
E allora la divisione tra mannaggia a me e proprietà
Allora il Presidente del Consiglio cioè essere Romiti dice al sovrano sovrano lei vada in vacanza per ora questi sono affari nostri se perdiamo perdiamo questo è il una variazione costituzionale perché la cultura di Romiti come la cultura di Schimberni come la cultura di Carli sono culture segnate da un grande signore che si chiamava Barnaba quello della rivoluzione dei tecnici
Che piace a tutti se uno parla carri di Barlaam danno anzi Carrisi emozione ed è questo gioco
Straordinario è difficile di questo signore che era trotskista cioè quindi Bocelli cioè bolscevico poi trotskista cioè mezzo di sinistra non era che fosse per il capitalismo e che propose la rivoluzione dei tecnici cioè il management al potere
Che era un po'quello che hanno fatto in Unione Sovietica poi alla fine poi merce la proprietà ma c'è il management
Senza però l'assenza proprietà senza proprietà perché è una cosa che è una cosa il capitalismo senza i capitalisti è una cosa diversa
Ornitiche invece flussaggio dice questa è un estremista cioè la proprietà costituzionale la monarchia la corona ci vuole perché se no
A chi cavolo rendo conto io e quindi la sua polemica contro la public company questo il lato più apprezzato molto
Del libro di Romiti c'è tutto c'è la lotta di classe c'è l'anarchia capitalistica questi signori capi l'establishment cioè lì e poveri spero Millicent vocalista quando pensi all'establishment non so bene come si produce non esiste mai non riuscì mai a raccapezzarmi a mala pena dentro la FIAT questa è l'atto io apprezzo molto di questo libro il realismo la concretezza il pensiero forte contro il pensiero debole in contemporanea
L'ombra quale l'ombra che che allargamento un po'scusate mi scusino balzo e Romiti l'andamento di una storia sacra
Cioè che si comincia c'era sessanta Caterina di Alessandria che comincia nel peccato che era una prostituta o qualche cosa del genere e poi mano a mano si redime diventa e c'è questa storia della figlia di che passa dall'abominio
Al trionfo dei cieli questo francamente qui e questa storia sacra si vede anche proprio nell'edizione perché francamente che un libro di quattrocento pagine venga venduto
A venticinque mila lire e anche come dire una cosa di catechesi cioè di aiuto alle Thomas
E in questa storia sacra c'è anche che non c'è mai
Di questo mi devono scusare sia apparsa che Romiti non c'è mai un pick-up non c'è mai una sconfitta una colpa vera le colpe sono proprio le colpe apologetiche di se stessi una specie di autocritica corro col povero Berlinguer che tanto è morto e quindi chi se ne frega
No no no no e così cioè voglio dire anche ai corsi di catechismo per le prime comunioni che si fanno in questi giorni
Anche il più bravo qualche atto impuro l'ha fatto Romiti non può sostenere che la FIAT tangenti non ne ha mai dato non ne ha mai fatto e via di seguito questo non è ammissibile non è non è Pozza davvero ma non è credibile
Ecco l'interrogativo
L'interrogativo è perché Chester enormi
Condottiero della figlia
Incarichi fa un libro di questo un libro che gli procura più nemici gli amici
Più polemiche ecco perché lo fa questo l'interrogativo che io pongo ai entrambi e gli autori di questo libro
Perché così cioè è uno sfogo
Un gioco di verità
O è una forzatura in un credo che Chester e Romiti abbia sia accusabile di vanità di volere raccontare la sua vita
Togliatti non fece mai né una biografia né conservò mai degli appunti queste cose io credo che questo libro sia un intervento nelle cose
Questo
Questo pezzo se si è messo in gioco come diceva Pansa perché si è messo in gioco si è messo in gioco solo per piacere del gioco o per una finalità per mandare un messaggio per dare una linea forse per levarsi dottor non Vincent
Ecco Panza che ha detto scusa visto che mi vedo Panza che dice che scrivere un libro intervista è molto complicato io un una piccola critica gliela debbo fare i duri in questo libro è una straordinaria dell'attrice
E uno delle qualità del nostro mestiere di giornalisti quando facciamo un'intervista è quello di essere levatrici
Però tutto sommato
E
Una levatrice troppo bravo qualche volta poteva dare qualche bastonata al bambino
No al bambino che nascerà libero che ci lascia bastonare il bambino capi questi ultimi ecco due o tre osservazioni
Una le faccio perché credo di avere preso troppo tempo oltre è sì
E che anche sui dati alcune volte si trucca francamente quando si parla del potere importante della FIAT in Italia non c'è non se la possono cavare mi panzane Romiti dicendo che il tre virgola tre per cento del prodotto interno lordo quindi è poca cosa
Perché Franca Nuti e la General Motor ha il due virgola cinque per cento e la Ford al due virgola cinque per cento la Toyota l'uno virgola sei
La Chrysler lo zero cinque la Missa nell'uno la Vernola due cinque la Mitsubishi penso che sia vero lo zero otto non giuro su questi dati però voglio dire c'è una sproporzione l'argomentazione fatta da Napoleone Colajanni è abbastanza sensata cioè noi siamo in un Paese dove c'è uno squilibrio tra la FIAT troppo forte dove la FIAT e non ha la saggezza di far crescere unico qualche altro concorrente io sono felice che la storia del romagnolo sono felice per la FIAT che la storia del romagnolo se andate in questo modo perché se no francamente saremmo stati all'asso pigliatutto
Il punto di scontro che è antico
E che debbo ribadire visto che il dottor Romiti mi fa il complimento di attribuirmi un'ottica anticapitalistica cosa della quale lo ringrazio spero di poterla conservare che più glielo consente
E il punto al quale accennava l'onorevole Zanone il punto dei politici
Allora non ce la si può cavare con la battuta brillante
I partiti i politici possono ma parlare male dei politici perché i panni sporchi si lavano in casa ma se un altro da fuori parla male dei politici questo è un attentato beh io credo che in una repubblica ben ordinata
Un dirigente d'industria debba moderare i suoi attacchi debba vivere rispetto della politica formale dentro la sua testa può pensare il peggio che vuole
Ma non può intervenire perché a questo punto la Confindustria nel tra la fine degli anni Cinquanta ebbe una tentazione di questo tipo quanto fece quel flop che Fura con finte chissà quanto si misero insieme Confindustria Confcommercio Confagricoltura per avere un peso nelle elezioni non è non sono queste
Le regole di una Repubblica ben ordinata se Romiti per lui la FIAT che vogliono intervenire direttamente
Nell'agone politico o nell'agone non so come si dice agone boh insomma pazienza
E debbono dire che vogliono una riforma istituzionale sei cioè perché Romiti non è il cittadino lui mi dice ma perché io chi sono
Più scemo dite che non posso parlare male dei partiti io ho il diritto di cittadino ma lui non è un cittadino sei
Non rappresenta il tre virgola e tanto per cento del prodotto interno lordo quindi deve misurare le parole su questo terreno se non siamo a un riforme istituzionali di tipo corporativo
Questo è il punto di conflitto su quale ho perso molte battaglie devo dare atto facessero e Romiti molte conversazioni private dove lui ha avuto la meglio io ho avuto la peggio ma siccome sono testardo continuo a battermi su questa fra trincea
Da Zanone ancora prima da Scalfari
Alcune cose interessanti in ordine
All'alt contributo sì sì rispettivamente Pansa
Promise nella hanno dato questo libro
è un problema è un problema così un po'marginale
Io ringrazio Pansa
Credo che questo merito debba essere tutto di luglio
Per aveva preso un libro estremamente piacevole a leggersi scorrevole che ha limpido ma anche qui la buona parte di queste ringraziamento e di questi apprezzamenti
Vanno anche a Romiti perde il discorso chiaro
Che è parsa a ma
Detto questo
Rifaccio un poco alla osservazione poc'anzi detta fu fatta da parlare
Quando si è domandato
Che cos'è questo libro
Che cosa ha voluto Romiti
Fare con questo libro che cosa ha voluto testimoniare
Bene io credo
Che la risposta la troviamo nello stesso libro
E mi permetto di leggere due righe o quattro
Stanza chiede
A Romiti
Il nostro Paese l'Italia in quale situazione oggi
Sì
Sarebbe potuta trovare
Non ci fosse stata la svolta dell'ottava
E Romiti risponde
Se dopo l'ottanta non solo io ma tutti quelli che come me
Hanno fatto qualcosa per quella svolta non avessero continuato a battere il ferro finché era caldo oggi forse saremmo tornati alle follie degli anni settanta per questo popolo tanto ha cominciato a trasmettere messaggi in pubblico
E dappertutto insiste vuole dire che l'impresa era il centro del sistema perché il motore che garantì ritenesse da società capivo che estremizza che rischiamo d'essere frainteso d'essere definito come sono state definite un estremista della centralità dell'impresa
E sapeva bene so bene che la vita tanti altri centri tanti nodi vitali tanti punti di intensità non materiale
Che sono tutti essenziali
Ma se non avessimo martellato quel concetto intuito dopo tanto con ostinazione a costo di apparire rozzi
Rischiamo davvero di tornare indietro
Beh io credo che in queste righe cioè la collocazione del libro di Romiti
Il libro di Romiti
Certe testimonianze di cose fatte e di vittorie conseguite
Massi as iscrive secondo me la categoria del messaggio
Nella Catania del messaggio
Forse perché Romiti ha girato molto per il Paese dopo tanto come lui stesso ci dice questo libro è messa
Parlato mi pare proprio così
E il giudizio sul libro nel suo insieme e ci viene data dallo stesso Romeo
Quando avverte il pericolo di essere estremizzando
Quando avverte il pericolo finanche di apparire Rocco
Qui sta probabilmente il limite del libro
Se al libro noi chiedessimo qualcosa di diverso dal messaggio
Se ne saldo sta bene
Se non è messaggio beh quel rischio diventa anche argomento
Così di osservazione critica
Non c'è soltanto l'impresa
Ci sono ecco io sono rimasto molto impressionato
Da questa autentica considerazione del pluralismo dal nostro Paese
Non solo del nostro Paese di questa società ormai vicina agli anni due mila
Ci sono tanti altri centri tanti nodi vitali tanti punti d'intensità non materiale
Nella ricostruzione dalla vicenda sì la vicenda Romiti
Questi mondi vitali
Questo pluralismo non non lo cito
O non lo si trova nel giudizio fra i tanti
Uno due nel giudizio positivo di questi mondi vitali
E qui non sarei molto al vino dalla trovarmi d'accordo mi pare parlato quando ha detto
Che non c'è che non c'è ombra di sconfitta qui per me non c'è ombra di
Se mai certo collocando ogni cosa nella sua stagione temporale c'è la domanda iniziale di scarpe
Che avviene fra Valletta enormi
E alla fine sempre alla fine
La cultura imprenditoriale
Perché perché la FIAT si trova nella situazione
Descritta così impietosamente la del
Da
Vedete vede De Mita no no
Questa queste da da da da Romiti anche De Mita non è che riesca esca molto bene dalle parole di
Vero il due non somigliano e
Secondo me qui sta e vorrei che Romiti nel rispondermi
Mi si presentasse più Romiti di queste giudizi direi programmatici queste poche cose che ho detto di Luís
E che MIR rimuovesse questa questa questa ragione che mi porta a considerare alcuni limiti non indifferente
Non è indifferente c'è una sottovalutazione per esempio di certi processi che già allora
Si erano manifestati
Già allora nel settantanove ottanta si erano manifestati
Discorsi volte alla ristrutturazione dell'industria italiana
Avevamo anche esempi sì in grandi imprese
Come anche la piccola e media industria
Che a partire da Santa sesto anta sette aveva fatto uno sforzo enorme per arrivare a all'altro una ristrutturazione
Certo che senza la FIAT e senza la ristrutturazione ristrutturazione dalla Fides dopo la svolta probabilmente non si sarebbe consolidato il sistema e infatti molti si domandavano allora mafie che fa perché non si mo'
Tempo scorre vorrei limitarmi a alcune altre osservazioni
Uno dei mondi vitali
E il mondo politico
Sono le istituzioni politiche
E ma non le voglio parlare in astratto voglio parlarne in concreto in relazione a quegli anni
Forse la memoria mi tradisce ma io non ho mai avuto almeno questo glielo dico
Una conversazione telefonica
Di cui si parla
Invitare a pagina centoventuno
Un ministro dell'Interno allora avevo la ventura di essere l'esperienza Grande estremamente difficile Luria
Un mese l'interno
Telefonava ogni giorno alla fine accetta per dire state attenti a quello che fa
No no non mi ricordo non mi ricordo affatto di questo circo
Certo che ero preoccupa
Certo però e lo sa bene l'Ama
Che più volte vende al Viminale
Da me con Carniti e comprendendo e più volte ebbi anche
Contatto con i dirigenti
Ma militare di dovere dare qui testimonianza di una assoluto rispetto da parte
Della linea politica e di governo dell'epoca
Dei processi autonomi che la società
Manifestava al suo interno
Non si è mai mai ricattata
Una decisione industriale come quella che fa capo alla svolta
Mettendo davanti a coloro che ne erano i protagonisti
La situazione dell'ordine pubblico o la lotta al terrore
Qui ci sono alcune cose molto importanti la violenza diffusa dalla fabbrica
Violenza diffusa la fabbrica ma tutti noi ricordiamo per esempio che a cavallo degli anni trentanove ottanta
Presa proprio a Torino dove c'era il centro di prima linea primavera ottanta furono i primi arresti molto importante
Fece sandalo Micaletto
Noi avevamo la preoccupazione dell'ordine pubblico
Anche se ippiche
Entro la fine del forte di questo parlerà lama
Potevano essere un fenomeno che i preposti all'ordine pubblico avevano l'obbligo di interpretare nella loro nella loro struttura di Lippi che tanti urea
Quando per esempio
Fornitici accenna sono andato a vedere questi picchetti c'è un ragazzo che cantavano allegrie eccetera
Probabilmente se fosse stato in questura di Torino avrebbe interpreti dunque picchettare allo stesso modo dell'allora questore Vittorio prefetto di Torino
Dico questo perché c'è una sottovalutazione di quello che è stato fatto
E se poi gli anni sulla terra anche perché ci sono stata altre cose ancora
Questo mi pare una osservazione
Giusta corretta e vorrei che Romiti
Nei precisasse
Questa questa sua posizione
E poi c'è militare ma forse perché è la storia di vittorie
Mi pare che ci sia
Una
Romiti ha parla di eccesso di aziendalismo ecco forse è il caso di ricordare qui questa questa espressione
Il rapporto fra FIAT e sindacato
E troppo secondo me valutato in termine di vittorie e di sconfitte
In termini di vincente di perdenti
Da queste se il libro non vuole essere messaggio viene fuori una concezione
Su cui qualche interrogativo può porsi
E come scusate ente come chi ha fatto la guerra con la bomba atomica e si trova in difficoltà poi a combattere con le armi convenzionali guai se ha porta con sé
Sulla pelle il ricordo di momenti eccezionali certo che l'impresa è un luogo anche di conflitto ma ci saranno pure regole ci sarà un oppure quando si pone la d'impresa con me centrale e beh
L'impresa come fenomeno accentrare cattura e hub deve catturare lo la sforzo l'attenzione di tutti i protagonisti all'interno dell'impresa
Mi pare che questa considerazione eccessivamente conflittuale
Del luogo impresa possa portare ha degli inconvenienti
E quando dico questo aggiungo subito che che non è che queste conservò osservazione siano riconducibili a uno sciocco solidarismo
Facilmente c'è una perché è un altro facilmente una certa cultura imputa alla posizione democratico cristiani
Esso è derivato non è una una coperta che si tira da tutte le parti è tensione civile verso obiettivi e quindi solidarismo dell'impresa è tensione di tutti i protagonisti all'interno dell'impresa per raggiungere certi obiettivi queste è solidarismo non un altro o un altro quindi qualcosa che si coniuga con Lanna il rischio la responsabilità il gusto di fare molto più si coniò con l'homo Faber che non conducono con il pasticcio
Ecco queste sono le osservazione quindi sono venute alla mente in particolare sono d'accordo con Danone per quanto riguarda la categoria degli uomini politici non ho questo Paese ha bisogno di concretezza quel bisogno anche di giudizi concreti non esisterà capitoline politiche esiste queste quest'altro politico
La concretezza che coi una un valore dalla cultura dell'impresa se volete a una esemplificazione importante anche in questo settore non la categoria poiché non la categoria degli imprenditori se voglia queste quell'imprenditore credo che ci sia spazio per una distinzione di questo tipo
Tocca a Luciano lama
Ma il libro è sicuramente dentro
Voglio dire una parola soltanto su questo Piero della Francesca che in questo caso il Lerna dipinto la Madonna per fa
ATP Tondo il duca di Montefeltro effettivamente
Da questo punto di vista ripeto il giudizio non può che essere assolutamente positivo
Sorvolo
Che
In questo caso Panza è stato compiutamente il viste
Delle domande
E la violenza delle tinte con le quali ha cercato di caratterizzare il personaggio il personaggio si prestava meravigliosamente intendiamoci a questa operazione
Ma Pansa ne ha fatto un uso un uso molto appropriato e con grandissima Valentino Delvecchio lo conosco bene il banco e so che da questo punto di vista è un provocatore eccellente e ottiene dei risultati generalmente molto molto posti
Il giudizio sul libro in sé è questo poi si tratta di ragionare un momentino Peters personale permette impersonato io lo farò non sono capace di farlo con
Con spirito e quindi cercherò lo farò come sono capace di farlo io e come lo sento io il problema di un giudizio su un libro come questo
è vero che si tratta di un protagonista che non ha paura di dire le sue verità
Sono delle brutte verità per ecco così le giudico con tutta franchezza
Non so ma volendo esprimere per un momento una opinione sulla persona
Cosa che pure credo che non sia proibito fare
Io sono compatibili pare di poter dire che
Romiti è una uomo a due dimensioni proprio o due
Che poi diventano
Dimensione
Sia i tre e dimensione Prodi
Una terza dimensione che è quella del resto del mondo non è piccola cosa due la dipinge come hanno fatto i primi pittori
Vero
Del quattordicesimo secolo la mettendo lo sporco alla figlia paura porti
Paesaggio con qualche albero laggiù in fondo in modo da dare la sensazione che c'è qualcosa d'altro dietro le due dimensioni della persone
Ma è un affare che non interessa all'università e dieci
In questo sta il dato Classics
Per discorso di proprio e io voglio leggere qui abbatterlo parla dimostrazione anche chi non l'ha letto il libro forse qualcuno accetta l'arrivo parlare che non l'ha letto il sì che non diciamo delle cose inventate dunque
A pagina settantanove
Laddove Romiti parla dei di tu farai come di uno dei manager che sono usciti dalla scuola Olivetti
Dice
I manager usciti dalla da Ivrea spesso hanno un'idea del ruolo dell'impresa nella società che io non condivido
Panza nella sua ingenua curiosità Toma
In che senso quale aspetto non condivide
La risposta
Del personaggio a due dimensioni e molto precise
L'aspetto come definirlo sociale
So che mi avventuro c'è un terreno difficile però voglio dire
Farei
E tanti altri ottimi bontà sua manager come Luca
Erano portati ad attribuire un peso eccessivo alle responsabilità sociali dell'azienda al punto quasi di considerare gli effetti della gestione aziendale sulla società esterna
Come l'aspetto più importante
La priorità nel loro lavora
Io invece appartengo a un'altra scuola o se vuole o un modo diverso di concepire il Livorno
Penso che quando uno ha la responsabilità del comando di un'azienda deve preoccuparsi degli interessi dell'azienda il soltanto di quello
In altre parole
Deve avere un obiettivo che viene prima di qualsiasi altro far funzionare l'azienda
Al meglio e farne conquistare il maggiore profitto possibile
Per i riflessi sulla società ci deve preoccupare soldi soprattutto in altre sedi è una parte che spetta al sindacato per esempio ancora una volta punta su ora a me pare che in questa definizione che è davvero esemplare
Molto precisa e attenta sbavature senza aggettivi comunque
Di questa definizione dal manager dal manager
E lui Prodi
Noi troviamo nella forma più
Più più più Diretta
La teorizzazione del fatto che il fine giustifica i mezzi
Il figlio assunto come infine buono
Mo'
Il profitto dell'imponente la gestione dell'impresa e basta perché del resto si devono occupare altri il paesaggio che sta dietro come prima dicevo
Quando infine buono ogni mezzo
Può essere ebbene io ho imparato dall'esperienza c'è stato un periodo è la mia della mia età della della mia della viabilità in cui anch'io pensavo così
Da un punto di vista esattamente opposto signor ma pesavo anch'io pensavo
L'esperienza di vita mi ha insegnato che non può essere così
Che ci sono dei mezzi che una volta impiegati
Inquinano avvelena non il fine per quanto questo fine buono si possa ritenere fino a farlo diventare il suo contrario
Noi siamo quasi coetanei Romiti
Io spero che anche lei su questo punto un giorno al più presto possibile
Sì va bene
Devo dire che anch'io ho la stessa curiosità che ha prospettato nella sua prima domanda il nostro moderato
Però anche la stessa curiosità
E io la voglio esprimere così perché spero battute per la domanda che non si dovrebbe fare lo dico desidera fare a qualche assente prima c'era la signora Susanna Agnelli adesso non la vedo
Ma poi non ne ha lei fuori polvere una domanda come quella io vorrei rivolgere signorina
Se loro stessi
Come giudicano questo libro
Perché è possibile una di queste due cose io su una non voglio soffermarmi perché altrimenti qualcuno dirà che io sono il solito illuso e conquistato atta a certi personaggi della vita economica
Anche io credo di poter dire dalla cultura italiana cioè io
Non io non penso che il pensiero sia estremamente diverso
Però bisogna dire che sicuramente lo stile la finezza
Sono due
Attenti
Io non me lo so immaginare
Una di una una definizione
Degli vivibili bibite l'avvocato di questo tipo a proposito del profitto e della gestione dei tre ed è l'unica questione che vale perché qui tutto il resto non vale niente io perlomeno ho avuto qualche non dimestichezza ma insomma rapporto non ho mai inteso dichiarazioni simili e certamente Romiti lo dice perché lo molti non amico importuno questo dico perché non è la prima volta che anche
Io ritengo che ci sia non una cosa ma insomma uno studio per apparire comunque interni da parte puro
Il pubblico
Perché quando parla in privato ogni tanto Romiti non dico che si abbandoni perché non è un uomo di abbandoni forse lo farà in qualche altra sede ma non lo fa potenzia Fantantonio e non si è mai abbandonato devo dirla ma tuttavia insomma
Qualche volta finisce per umanizzare un po'
Suoi discorsi i suoi comportamenti invece quando parla in pubblico mi è veramente
Una
Io credo insomma che è difficile non voglio detenuto perché effettivamente è un uomo senta dubbi è un uomo felice da questo punto di vista è un uomo che non ha dubbi non ha incertezze non hanno niente di quello che poi rappresenta il retroterra della nostra della nostra umanità tra
Del nostro essere uomini
Perché possano avere una certezza di soluzioni difficili annulla ma tutto il resto poi sono invece dubbi incertezze
Cerca eccetera Romiti è un uomo tranquilli se lei ha sempre dormito bene all'infuori che prima porti e quindi elaborare quella strategia della da quella cosa pauroso che gli racconta
Ha mandato il vacanza tutti
E ha preparato piatto
Un piano teniamolo ben prese
Che poi non aveva
Grandi probabilità di essere sconfitto
Perché mi viene una curiosità
E la voglio esprimere chiaramente
Se Romiti fosse andato alla FIAT tre o quattro anni prima che cosa sarebbe accaduto
Il
Movimento che di combatte evidenze
Al momento in cui il sì impegno in quella impresa salvifica
Quel movimento era già in gravi difficoltà
Era già parlato
Da una situazione di debolezza che derivava forse anche dal gigantismo diffuso
Se fosse arrivato qua tre o quattro anni prima Romiti forse avrebbe raccolto qualche spina di più qualche Rosellina dirmi
Io
Lo giudico così questo
Un per l'importo utile e stimolante
Molto provocatorio in particolare per
Il modo come vien fuori la figura di Comit
Che la figura di un manager
Che può
Può può anche salvare temporaneamente un'impresa
Non so poco
Se dalla battaglia
Alla guerra l'esito possa essere sempre lo stesso perché c'è un ci sono delle vere
Nella storia che funzionano anche nei rapporti di classe non soltanto
In generale nei rapporti fra i popoli fra fra gli stati io non mi auguro che ci sia
Perché le vendette
Le vendette non rendono mai a nessuna delle due parti però questa possibilità ultima considerazione che voglio fare forse l'ho fatta troppo lunga ma non
Ultima considerazione
Parlato ha detto bisogna che dirigenti industriali insomma coloro che hanno atteso nella vita economica
Si tengano l'utente nella valutazione dei politici io io no partono nero
Io penso che i politici devono impedire prudente dopo venti delle parole fors'anche nelle parole ma sicuramente l'impatto di fronte di fronte a una a una una realtà a un colosso come quello della soprattutto se la FIAT inanimata da pensieri come il pensiero propizia
Il quale costituisce effettivamente per il suo monopolio finissimo
Per il suo
Aziendalismo cento al centro d'ogni cosa del mondo perché oltre a quello per Romiti lo dice chiaro non c'è altro anche non ci deve e bisogna conculcare ogni sentimento ogni etica Terna all'etica dell'impresa principio e fine di tutte le cose io dico che i politici lo Stato
Che si sente sulle spalle un minimo di responsabilità di reggere le sorti complessive di una società deve fare attenzione perché deve non deve soffocare
Ma deve controllare con attenzione poiché possono venire da quella parte anche dei grossi per col
Onorevole la Malfa
Debbo dire molto francamente che vanno i libri fatti di interviste
Per le le libri in forma di intervista non sono un genere
Se si può chiamare così letterario o giornalistico che
Io a prezzi molto
Nel senso che
La strada delle interviste
Delle lunghe interviste
Una strada nella quale si mischiano insieme intervistato e l'intervistatore con con degli aspetti che non sempre sono consentono al lettore
Una conoscenza approfondita di quello di cui si sta parlando di cui della questione investita dal libro
In questo senso il libro le di Pansa probabilmente questa è merito grande giornalismo di Pansa questo è un libro che si legge con maggiore interesse di quanto non si vedono le interviste
Informatevi
Nel senso che la narrazione del c'è una un filo del logico nell'intervista che viene fuori con con molta evidenza e che rende interessante libro per dire la verità io trovo
Che di fatto sono due libri
La prima metà che sono gli anni a Torino diciamo così dal settantaquattro all'ottanta che un po'nella è un libro molto bello
Proprio perché tocca con molta forza
La storia di Torino gli aspetti del rapporto col sindacato le cose di cui stiamo discutendo e la seconda parte che è la parte della descrizione della FIAT oggi dei problemi del rapporto fra la FIAT e il resto del il sistema economico che invece può essere interessante da un altro punto di vista perché contiene una quantità enorme di materiali che serviranno poi a scrivere la storia finanziaria di questi anni
Prima con Scalfaro e dicevamo quando quando Scalfari scrisse il libro sulle Baroni elettriche nella metà degli anni Cinquanta
Non disponeva disponeva nessuno dei le informazioni così dettagliate sui rapporti tra la Bastogi Lamon la Montecatini e così via che sono diffusa in questo libro non solo due libri il primo di grande interesse
Torino la FIAT negli anni settanta il secondo la figlia oggi che invece
Un libro di informazione ma non di particolarissime un interesse se non per chi voglia conoscere il presidente De la Consob europea
I giornalisti che vogliono provengono
Tuttavia molto notevole io credo proprio che ricostruire gli ambienti settanta io mi sono trovato ad averne per certi aspetti un un un percorso personale analogo a quello di gomiti dal punto di vista geografico perché io vivevo a Milano fra l'altro l'avvocato a Mediobanca all'inizio degli anni settanta quindi conoscevo
Molte delle persone alle quali poi dei quali poi ci parla in questo libro
E nel settantadue fu Ivan candidato dal mio partito inaspettatamente atto vile risultai ancora più inaspettatamente eletto otto milioni trasferiti a Torino nel settantatré dove poi sono rimasto e in un certo senso Onidi credo via ci siamo conosciuti da sé settantasette settantotto ma la descrizione di Torino
Romiti fa da dentro la filiera
Corrisponde per quello che io ricordo e lo ricordo con molta vi vivezza all'impressione drammatica che io e il diritto divino alla metà degli anni sette
La la condizione della città di Torino una condizione spavento
Erano anni ha detto Giannone giustamente erano anni formidabili nel senso che a valle
Con un sindacato che non aveva certo la l'atteggiamento del grande sindacato nazionale dei che già allora cominciava ad avere l'arma più degli altri due e che non non somigliava minimamente al sindacato che noi abbiamo sotto gli occhi di oggi
Era la quinta lega di Mirafiori erano i cortei
Continue era all'inizio del terrorismo cominciava si cominciano a vedere e c'era la condizione molto preoccupante della FIAT l'ho sempre giudicato
Da questo punto di vista comprendete abbia valutazione che non è certo quella
è una valutazione puramente politica esattamente all'opposto di quella che hanno dato ha parlato e lana
Io considero il risanamento della FIAT un fatto oggettivamente nell'interesse della società italiana non non della loro non l'espressione della lotta di classe a uno degli aspetti che ha consentito a questo Paese di tirare fiato
Dopo dieci anni di enorme difficoltà
E ricordo che cos'era la preoccupazione preoccupazione la quale io viveva atto di violenza se la FIAT
Sì avrebbe resistito
Perché nel mille novecentosettantatré venne la crisi petrolifera la crisi petrolifera
Indico la crisi dell'automobile
E comincia oggi problema della dalla scarsità energetica venne il problema di togliere le automobili e così via la domanda era se ci sarebbe stato un mercato per l'automobile
E naturalmente sapendo che cosa voleva dire l'occupazione della FIAT l'occupazione indotta dalla FIAT e mi ponevo il problema cosa sarebbe stato il futuro dell'Italia in un in qua connesse negli anni la FIAT avesse
Continuato a mostrare l'andamento
Negativo che mostrava e il panico dei dirigenti di cui parla convinti il panico di dirigenti
Della FIAT lo si coglieva perché io mi ricordo i dibattiti nei quali i dirigenti della FIAT parlavano del nuovo modo di fare l'automobile come ne parlava Carniti per esempio
Ed io guardavo queste cose come un economista che ha appena entrato in politica mi domandavo se avesse senso pensare oppure pensare che una grande fabbrica potesse veramente come concepire la produzione delle automobili come un prodotto nel quale gruppi di operai decidevano quotidianamente di che tipo di attività dovessero svolgerò quale quindi avevo l'impressione che il la grande crisi della FIAT delle delle sue capacità di vendita della del suo mercato cominciava ad essere anche una crisi del pensiero dei dirigenti della FIAT di cui del resto c'è traccia nel libro di Prodi
Poi vennero due grandi punti deve attivi prima quando la FIAT la vendette una quota azionaria Gheddafi
Che sembrava l'inizio della fine
Nel senso che pensare
Gheddafi
Aveva già allora la fama che poi ha avuto negli anni successivi pensare per la maggiore industria del nostro Paese fosse sostanzialmente
Nella necessità di vendere una quota consistente del capitale a un esponente di un Paese arabo e non dei più moderati nello stesso tempo se non sbaglio il cui vai tu l'Arabia Saudita comprava una più piccola quota della Mercedes mentre qui si comprava una più grande quota della FIAT e poi nell'affare FIAT Alfa Romeo Alfa Alfa Nissan
Con la preoccupazione che c'era e che noi avevamo che a un certo punto il capitalismo italiano rinunziato
A fare la sua parte e che la FIAT venisse assorbita dall'IRI
Ed io ho il sospetto che abitino ne parlavo il sospetto che in qualche momento
Nell'ambito dell'azionariato della FIAT nei momenti più duri tra il settantanove e ottanta vi possa essere stata la tentazione di dire trasferiamo centro dell'attività altrove e lasciamo questi alle partecipazioni statali mi ricordo ero nel governo c'era anche Gianni De Michelis
Nel governo il momento in cui il governo decise di cedere l'Alfa Romeo alla Nissan fu un momento nel quale io mi domando agli opposti fino alla fine a queste mi domandai se questo non sarebbe stato il segnale per la rinunzio da parte dell'imprenditoria FIAT dall'azionariato FIAT alla battaglia doveva fare
Quindi terrorismo Libia partecipazioni statali la domanda che noi ci ponevamo in quel momento era sì questa crisi profonda della FIAT
Che poi era la crisi del sistema produttivo del nostro Paese sarebbe superato la svolta è venuta
Io credo che in questo proibiti forse manchi un di generosità meno
Di generosità nella valutazione politica non me la votazione dei politici forse ha perfettamente ragione poi ognuno è libero di criticare nella votazione della politica del nostro Paese
Perché due cose sono state importanti nella svolta della FIAT Uno è stato il Sistema monetario europeo c'è una frase qui dentro nel quale
Romiti critica Andreatta che lo diceva spesso
Ma Andreatta e noi eravamo al governo insieme novità repubblicani che avevamo voluto questa faccenda noi avevamo creduto che il Sistema monetario europeo avrebbe costretto l'industria italiana I si è citare una maggiore produttività
Così come avevamo pensato che il la liberalizzazione degli scambi trent'anni prima avrebbe costretto l'industria italiana ad aumentare la produttività così la scelta del Sistema monetario europeo che costrinse la FIAT nell'ottanta a fare i conti con se stessa è una scelta politica
E quindi in modo il mondo politico lasciamo perdere individualmente chi sia stato con quale in che modo questo è avvenuto ma il mondo politico e CO due cose importanti la prima creare un quadro di concorrenza internazionale che stimolo le aziende a fare quello che e se dovevano fare
Secondo ed era molto difficile imponga al sistema interno in quel momento non dimentichiamo che che un esponente della FIAT aveva concesso al sindacato una scala mobile che poi si è rivelato il fenomeno diranno gli occhiali un esponente notiamo un esponente di se vuole possiamo chiamare volta in volta imponente quattro fa il presidente della Confindustria aveva concordato con l'arma un momento per la scala mobile che aveva determinato e quindi la correzione di questo errore di questo errore
Era una correzione che non poteva venire da dentro venne attraverso concorrenza internazionale secondo il terrorismo
La svolta del terrorismo questa è figlia della politica
Questo è figlia della politica
Nel senso che la solidarietà nazionale le la la oggi concreta decimo anniversario della morte di Moro ma insomma il settantanove segna il punto di svolta del terrorismo quel punto un punto di svolta politica
Dal quale la quale venne anche un quadro di maggiore sicurezza per le aziende quindi diciamo due due decisioni politiche prese ho due comportamenti politici pugliesi alla fine degli anni Settanta hanno contribuito a quel grande sforzo che poi ha significato io non ho il tempo per
Oppure posso solo porre il problema la domanda che mi sono fatta alla fine del libro constatando e dal mio punto di vista rallegra dove la forza
Che ha che si è creata nell'industria italiana non solo nella FIAT nel sistema industriale italiano privato e pubblico anche se in minor misura in quello pubblicato mamme
Se non possano ripetersi degli anni Settanta questa è la domanda che ci dobbiamo cioè l'industria italiana
Ha raggiunto forza tale sicurezza tale che non può tornare in nessun momento ai dati della crisi della metà degli anni Settanta
E qui io starei molto attento a non gli anni dall'ottantatré all'ottantasette sono stati anni nel quale si è diffusa troppa
Fiducia nella solidità degli acquisti italica guardi perché le condizioni internazionali
Oggi sorreggono l'economia italiana non è detto e se cambiano le condizioni dell'economia americana e le condizioni del commercio internazionale
Le condizioni economiche finanziarie del sistema italiano non possono presentare nuovi problemi da questo punto di vista
Un libro che metta l'accento
Dialetticamente sulla necessità dell'efficienza della produttività e così via può dare fastidio ha parlato può può stimolare l'arma ai suoi citare dialetticamente una posizione critica è un'iniziativa politica
Posto ma rappresenta un monito che è bene nella società italiana non venga trascurato
O da lettori ritrova forse per questo è una parodia un po'emersa durante la serata andrebbe chiarito a Firenze
Che razza di genere letterario e la parola veto suo punto di vista l'autobiografia ecco la cosa è utile perché biografia autobiografia forse come talvolta leggendo alcuni video forse anche questo in parte mi diceva l'intima agiografie genere letterario
Caro al nostro Paese di antica piene di tagli ci sono cose ben diverso io partirei prendo per buono quel Giampaolo è un'autobiografia
E quindi nel bene e nel male meriti demeriti spetta all'autore cioè a Romiti in fondo essendo un'autobiografia l'espressione vicende come quelle vissute viste del suo pensiero Romiti pensiero e credo che il modo migliore di parlano di Carlos prendendolo chiaramente questo in questo modo
Questo spiega anche forse Valentino
Qual è la risposta alla domanda perché l'ha scritto l'ha scritto perché va di moda autobiografico sono di moda l'ha fatto la porta non si vede perché non debba farlo Romiti e speriamo che abbia il successo di quella gli accordi siano questa Piubega sette fatte sulla base del va a parte lo merita perché questo mi pare diciamo tutti è un per l'auto geografica un po'agiografiche Vita di santa Caterina da Siena scritta da lei medesima però anche questo non è poi peccato come si può dire mortale avvenga ecco pubblico
Romiti pensiero la storia come la vista l'udito
Ce ne sarebbero tante di cose da dire
Io voglio fare solo due considerazioni una visto che Valentino reclama mi hanno stimolato dicendo che
Si rischia di
Dare ragione a Santa Caterina da Siena o se volete da dopo che batte il drago continuando a fare questa lettura dei fatti di cui due miti realtà vera è nella vicenda del mille novecentottanta Romiti ha vinto perché aveva ragione radome sulla base dei fatti non sulla base
Ideologia o di Reagan in esilio di thatcherismo e così via il sindacato ha perso Grantorto
Come la nottola poi buona parte anche la politica Berlinguer che parlava di occupare la FIAT nel mille novecentottanta
Non lo dice meno Romiti quello che definisco ideologico riparato nessuna dona molto semplice che in quel momento rincari fino ad ottenerne Sensi non si copia in Cadorna il senso appunto che altrimenti procediamo l'interpretazione che invece io non condivido per Marco
Romiti Sangiorgio non ho questa visione delle cose
Perché semplicemente Romiti ha fatto quello che andava fatto alla figlia come d'altronde tutti non lo sappiamo è stato fatto dopo d'altra parte pro capite la strada dopo subito dopo moltissime altre aziende pubbliche e private
Io che ho vissuto quell'esperienza dall'interno ma ricordo molto bene era necessario
Si preferiva distruggere la tigre si preferiva il momento delicatissimo del tornando nel Paese sceglierà la strada abilitazione inviare la guerra no Pennetta ecco ecco allora percorrendo il punto qual è carte sono state fatte delle cose giusto dovute e un errore che abbiamo commesso che è stato commesso da più parti è stato quello di consentire Romiti lo ritira fuori di consentire di come si è presentare ammantare come stabilito poi con molti discorsi propagandistici nel corso degli anni successivi da questo come una sorta di linea politica di ideologia di Vittorio disco
Io non mi sento sconfitto da quel tipo di cose qualche errore è stato fatto da tutti quindi anche da noi certa anche da me
Riconosco
Quell'altra Nissan la vittoria dell'al fine sarà stato un errore anche se non me ne pento perché il punto non è la di merito ma di metodo cerca anche i manager pubblici potessero liberamente fare i loro errori ma ripeto quello che conta è che non è stata così così come non è vero Valentino non non come si può dire non ritroverei il senso per nuove citazioni ritorni antichi furori col fatto che siccome Romiti assume questo atteggiamento si ripropone
La logica nata ma io credo molto vetro superata della lotta di classe dello scontro frontale così
Romiti al gruppo dirigente la FIAT ha fatto quello che doveva fare come gruppo manageriale come molti altri gruppi manageriali pubblici e privati con diverso grado di successo hanno fatto negli anni successivi
Tutto questo è stato bene per il Paese probabilmente se in quei mesi se in quei mesi
Sindacato forse forze politiche invece di per per difficoltà per paura perché era difficile spiegare alla gente che era cambiato il mondo che lo slogan eviti non volevano più
Adesso come si è trattato di più forse non gli si sarebbe dato qualche argomento corpo poterci oggi venire a presentare questa visione invece appunto da San Giorgio che batte il drago e prende sensate risparmiato Romiti qualche discorso di troppo qualche anno dopo come grazie all'età e ripeto che è stato fatto bene un lavoro nell'interesse dell'impresa
Dal desiderio come si può dire di stroncare la classe operaia di ritorno
Sì ripeto se uso politico cui c'è stato che io non condivido che errato prende poi l'ho capito dopo petrolio sono stati commessi probabilmente dall'altra parte della barricata
E questo mi porta non lo segue molto sommariamente a spanne all'altra osservazione voglio fare che riguarda il rapporto coi politici ecco io sono meno come si può dire
Pepata nono Rognoni mi lamento meno del fatto che appunto & non dico nemmeno come Valentino grande industriale grande manager non deve come si può dire deve essere cauto nel dire la sua sui poli inoltre pensare no e anche se è vero che c'è questa tendenza ma questa come si può dire una cattiva abitudine li abbiamo trasferito o di fare tutte le erbe un fascio questo qualche volta detto qualche assemblea della Confindustria ritenuti docente in quelle da Romiti pensiero mi sembravano un po'della sempre sessantotto e Sting risalii gente vestita in modo diverso all'estimo usava un po'gli stessi argomenti dall'altra parte della barricata che sentivamo negli anni negli anni precedenti ma non è questo
Però è un altro che quello che si può e si deve chiedere anche dagli imprenditori perché possiamo fare meglio le scelte che ancora ci attendono è una lettura come si può dire
Più equilibrata mio ribatte
Delle vicende che abbiamo vissuto io avrei il capitolo che non trovo entrate a me personalmente salvo interessato moltissimo
Situata su dieci righe ma come è ovvio è dovuta e necessaria ammissione di fatti è quello che riguarda la vicenda del quattordici febbraio del mille novecentottantaquattro
E mi sarei molto curioso di sapere punto di spiegarci come voto Romiti in quella Giunta della Confindustria quel pomeriggio di febbraio quando a quello che è costato a noi però siccome le rinunce curatrice sbagliamo guarda caso proprio per l'unica volta Romiti De Benedetti si trovano d'accordo nel votare contro
Un accordo che poi fu fatto
Il riconoscere visto che poi c'è il discorso quali sono i meriti demeriti e le proprie banche fu Agnelli che vota a favore reso impossibile una cosa che ormai credo la storia abbia in qualche modo sancito con una cosa buona e utile
Per cui forse consegnare l'ha fatto perché doveva in qualche modo riscattare la decisione del settantacinque la firma con lama del punto di scala diciamo venti quella volta Romiti ed altri votano contro perché ritenevano appunto
Che tutto questo era un superfluo sbagliato insufficiente e inadeguato eccetera mentre invece poi tutto questo fa parte ha fatto parte
Ed è servito quanto l'ottobre dell'ottanta quant'altre cose a configurare una situazione come quella di oggi che io considero migliore di quella di ieri
Naturalmente qui abbiamo opinioni diverse anche a livello politico e sindacale si è schierata in modo schierato in modo in modo molto diverso è però non so come dire non credo che l'amasse molto contento questo caro trovarsi d'accordo purché io mi sento a mio miracolo sul fatto che era anche lui contro l'accordo il papa Pacelli ad uno di quei rimanendo comunque un uomo sorpreso interloquendo vengono
Prima vorrei che mi sento parlare di è un capitolo è un capitolo che manca che forse azione che non era forse forse andrebbe andrebbe andrebbe chiarito proseguono
Nel senso che questo rapporto con la politica
Coi politici con le cose concrete che sono avvenuti in questi anni io Protopapa vada visto nel merito
Esaminando le questioni una per una perché tutto quello che è avvenuto questa la mia tesi da quindici mentre Biasco allontanare nel corso di questi anni in Italia
Questi pali che troppo spesso è stata descritta come uno sfascio che invece non era e non è è stato il frutto di un'azione tra virgolette di governo è stata molto vasta da coinvolto molti capi molto cose giuste un cose sbagliate il sistema politico in tutti i suoi difetti il sistema imprenditoriale manageriale il sistema sindacale e organizzazioni sindacali
Che hanno combattuto fatto scelte che sono più informa che poi hanno mantenuto perché questa è la grande caratteristica dell'Italia hanno mantenuto nel corso di tutti questi anni un movimento di confronto e di dialogo sociale
E nella realtà delle cose è unico in Europa che è unico in Europa che non c'è in Inghilterra non c'è in Germania non c'è in Francia non c'è nemmeno nella Spagna riferito ricordare nonostante come si può dire le versioni esterne
Che vengono date dall'una e dall'altra parte e io credo che questa sia una cosa buona per tutti credo che anche Romiti nonostante appunto
Certe modi di dipingere per esterni va bene così preferisca stare in questa realtà italiana con queste caratteristiche e questi connotati fra l'altro con risultati ha dimostrato di poter competere in poter affrontare le sfide
Nel cambiamento che non invece in quell'altra alta quella che la pacchia degli scioperi minatori
Quella della Francia siderurgico Venesio quella se vogliamo anche di certi scontri sindacali tedeschi dell'utile a questo lo dico quindi forse su questo andrebbe andrebbero approfondito di più le cose così come sempre per quello che riguarda Porto con la politica B
Pubblico è un po'come si può dire l'autobiografia il profilo serpeggiante attorno alla questione chiave che la questione pubblico privato
Le privatizzazioni eccetera perché siccome per una certa parte la porta di organizzazione ha previsto un passaggio dal privato al pubblico
Allora non riuscite in modo così chiaro così netta definire una sorta di un'ideologia me questo va bene io un atteggiamento rete considero che sia giusto avere un rapporto pragmatico con il problema della proprietà dell'impresa delle aziende intervento nei settori e così via
Però anche qui come si può dire va detto che appunto proprio negli anni
Un per ragioni io credo giusto Elio difese lei lo sa
Come si può dire operavate passa all'impresa del settore pubblico c'erano chi nella politica pur essendo socialista
Tranquillamente avviava dove era necessario la fase delle privatizzazioni questo per dire il confine del giusto dello sbagliato tra i politici imprenditori sindacalisti e così via e molto più sfumato e molto più tortuoso riguarda invece non appaia da questa lettura appunto un po'azzurra
Ultima questione io credo per dover di firma ben se poi questa imprecisione credo dovuta sulla questione vedi bene logico dire alla versione secondo Romiti le cose sono andate come sono andate
Offrono solo usata per voi caso per chiudere la via dicendo come stanno le cose qui non c'è stato nessun problema nei partiti politici consolidazione né di grandi principi a tirare in ballo per scegliere a destra sinistra che è una cosa molto semplice
C'era una tenda pubblica che aveva fatto Bortolotti un accordo con l'azienda privata questa azienda pubblica aveva un capo azienda questo capo azienda è stato confermato nell'assemblea del maggio del mille novecentottantasette ritenendo sì da parte del pianista che avesse tutti i titoli
Per guidare quell'azienda dall'altra parte c'era un'azienda privata con capo-azienda che ne ha tutti i titoli per farne la FIAT ha proposto il suo capo azienda a fare la la sua parte in questa tendenza era assurda sarebbe stata quella sì un'inaccettabile interferenza politica se lo stesso non fosse avvenuto anche da parte c'è stato un attimo come si può dire di sfasatura dovuta al semplice fatto più quella famosa riunione di cui Romiti parla è avvenuta dopo delle elezioni prima la nascita di un governo nel momento in cui forse qualcuno ha pensato di avere un soprassalto come si può dire così
Tutto qua che
Non lo so non lo so qualcuno che lo sa
è quello che è certo che se c'erano delle buone ragioni per affrontare il futuro né dal punto di vista giusto quindi rispetto alle quelle diciamo le dovute alle qualità manageriali pare invece l'atto di
Da parte di riporto cui avvenire come avvenuto nel maggio dall'ottantasette all'assemblea la ripartendo
Siccome quella se n'è andata in mano di ristabilire la STET sono state di delega frontale ho avuto nel modo in cui è andato il tutto non poteva che andare così e che mi permetto di dire
è stato un errore poi la conclusione finale della vicenda c'è un'impuntatura di nuovo da San Giorgio e il drago sulla cosa ma tant'è sai Valentino il pensiero troppo forte talvolta fa venire il mal di testa anche fare qualche errore
Allora la massa di questioni notevole gli operatori
Senza limite di tempo se non quello no se non quello della buona creanza dell'eventuale stropicciati piedi che dovessi ascoltare San Giorgio
Do la parola sì
Dirò vi ringrazio cercherò di rispondere a questa valanga di critiche ma anche in parte anche a degli alloggi delle
Degli apprezzamenti che sono stati fatti e del libero e del contenuto del libro
Non insisterò ripeto su quella parte della parte elogiativa perché l'amano la detto oggi ma l'ha scritto l'altro giorno ha detto che io nel libro appaio con me l'arcangelo
Io non voglio apparire come l'arcangelo primo perché non lo so no e quella ma domandava in quest'intervista chissà se a lui piace
Vedersi come Arcangelo no non mi piace non mi piace perché non lo sono non lo sono mai stato non ho nessuna voglia di farlo e mi dispiace che ad argomentazioni si può benissimo non essere d'accordo con me su alcune tesi o su alcuni pensieri
Ma mi dispiace che quando non si è d'accordo come qualche volta e così risponde come lei la mamma ha risposto lei sa che io la stimo molto anche nella diversità delle opinioni
Ma il fatto di tirare in ballo l'Arcangelo di tirare fuori i problemi che niente hanno a che vedere anche stasera molto insistito sul fatto che io sia non un uomo senza dubbi
Ma non so dirle da questa questa convinzione io non che io sia un uomo senza dubbi la perentorietà con la mano sempre lei pallida ma no ma no no non è la perentorietà
Adesso io le ricorderò anche alcuni episodi se lei mi consente che riguardano appunto rapporti che abbiamo avuto non privati ma proprio pubblici in cui anche lei anche voi del sindacato
Sembrava addirittura non soltanto non avere dei dubbi ma avere la sicurezza matematica che quello che dicevate che volevate le aziende dovranno fare e voi l'avete imposto per alcuni anni quindi primo non mi piace
Essere confida D'Arcangelo nello sonno
E secondo ripeto altro che dubbi altro di perplessità
Eh già perché quando esprimo un'opinione segreto opinione io l'ho riflettuto e ma pensata la diga con fermezza ma questo non mi pare che sia un modo di attribuirmi virtù e caratteristiche che non ciò e quindi qui anche la storia
La storia sacra che citava Valentino ecco mi sembra che questo
Detto da un uomo colto
Che viene dalla sinistra ecco anche questa non mi sembra non mi sembra che possa essere un argomento contro alzati tesi
Benissimo
Valentino Parlato suono condividere
Io seguirà un po'l'elenco degli intervenuti all'onorevole Zanone vorrei ringraziare anzitutto un'espressione che ha detto all'inizio
E c'è quando ha accennato che la Fia te e soprattutto ma io dico FIAT perché il libro riguarda la FIAT e riguarda me riguarda la FIAT ma riguarda il Complesso della del del economia italiana la FIAT che è anzitutto un patrimonio di uomini e di tecnologia
Ecco questo mi è piaciuto molto che l'onorevole Zanella abbia ricordato perché spesse volte quando si parla di FIAT si parla a volte con con ammirazione a volte con preoccupazione o finta preoccupazione mostrando l'ho sempre e comunque che cosa che poi in realtà è La sette e soprattutto uni sì e negli uomini un insieme di uomini che a un certo momento poi di comune accordo hanno voluto che la situazione si modificasse da quella in cui si era verificato parlerò più dopo onorevole Zanone del rapporto coi politici perché visto che tutti lo avete detto rispondere ad essa Apa ha parlato
Io vi voglio raccontare come ho conosciuto parlato io non lo conoscevo leggevo qualche volta quello che lui scriveva e sapevo che era un uomo come dice oggi di di di ferme opinioni anticapitalisti che l'ha detto
Io l'ho conosciuto due o tre anni dopo il la la l'episodio dell'ottanta e trentacinque ci siamo conosciuti a Torino abbiamo pranzato insieme una sera e siamo stati lì dopo il pranzo a chiacchierare perché ho quattro ore
E io mi ricordo che parlando stesse una considerazione così molto apocalittica e disse la cosa che mi ha meravigliato anzitutto le voglio comunicare che io ero qui quei trentacinque giorni e li ho passati tutti a Torino
Perché io dalla mia parte ero fermamente convinto che questa lotta insensata come diceva lui che la FIAT aveva iniziato non era che l'inizio del cambiamento quel cambiamento che parlato dalla sua ottica anticapitalistica
Non solo a desiderava ma per la quale combatteva
Allora dice proprio perché ero convinto che avrebbe portato alla sconfitta vostra mentre Obama dice era chiaro che la la la battaglia sarebbe finito in una certa maniera quindi c'è una diversità di opinioni di RAI due c'è una diversità
Me Valentino dice io ero sicuro che questa avrebbe portato a a rivoluzionare il sistema e ha rivoluzionato non nel senso come Parlato diceva a portare in non più una società capitalistica
Il cui nome il cui aggettivo può farli anche impressione mai dico una libertà in cui il mercato impera in cui
C'è la libertà del mercato e quando io dico libertà di mercato voglio dire qualcosa di più che non il mercato che può sembrare un'espressione molto a Greta e molto mercantili Istica
Libertà di mercato vuol dire
Di più vuol dire libertà pensate che non certo a nessun Paese del mondo che è retto da regimi dittatoriali in cui ci sia la libertà di mercato e viceversa
Quindi via di difendere quello che noi difendiamo per un nostro interesse cioè l'esistenza del mercato
Lo difendiamo anche perché riteniamo che questa sì a difendere la libertà come l'interpretiamo noi la libertà vera democratica quella libertà che consente a Valentino Parlato stasera di dire io mi auguro che le mia ottica antico anticapitalistica mi rimanga e io vorrò continuare ad esprimere negli anni a venire ho molti dubbi
Che se si fosse verificata la svolta
E se si fosse abolita la libertà di mercato noi oggi che non la pensiamo come Valentino Parlato potremmo esprimere così illibertà come lei esprime Rui oggi le opinioni contrarie a quelle che lui professa
Allora allora voglio dire
Uomo di poca fede diventerebbe una con due documenti allora non all'ultimo guardi oltre le nostre oltre i nostri confini gli obbrobri molto a quello che sta avvenuti con l'articolo di un orgoglio che il devotamente
Perché proprio è il concetto che qui non sul quale non ci intendiamo ed ha ragione De Michelis quando dice ma ritorniamo alla lotta di classe
E è vero che alcuni politici che soprattutto anche alcuni sindacalisti ICI e sindacalisti sono rimasti arretrati di gran lunga Signori la realtà è un'altra e ve ne dovete convincere perché non è che la voglia io perché io non voglio niente ma basta considerare la realtà che ci circonda e che in realtà le classista del sistema più oggi non esiste più quella definizione ottocentesca e che è andata avanti nel primo Novecento in cui c'erano i percettori di ratifica da capitale e i percettori di reddito da lavoro
Oggi
Chi ha per né che a chi percepisce redditi da lavoro e contemporaneamente anche un percettore di ratifica da capitale perché alla casa la seconda casa perché ha dei risparmi perché li investe nei buoni del Tesoro piuttosto che nelle azioni e quindi queste e poi diventano i percettori di redditi da lavoro quelli che erano i cosiddetti da quella classe la diventano i conservatori più H
Uniti perché avendo faticato molto a costituirsi il loro piccolo patrimonio sono quelli che lo vogliono difendere maggiormente
Allora tornare a parlare di lotta di classe ecco mi sembra veramente un tornare indietro e non rendersi conto di una realtà che non qui in Italia ma nel mondo si sta evolvendo
Io non è e delle
Valentino Parlato dice
Ma perché ha scritto il libro
E di questo ne vorrei parlare fra poco perché e ricordo anzi l'onorevole Rognoni mi ha cortesemente dato un'interpretazione io aderisco all'interpretazione delle loro ieri ma vorrei aggiungerne anche dell'altra
E quindi vorrei che accennare invece al problema dei rapporti con i politici certo dissento da Valentino Parlato e dagli altri e o di coloro che hanno parlato che non avremmo titolo diritto parlato poi nella sua espressioni colorite dice avete il diritto di pensare
Nella posizione che siete ma non avete il diritto di parlare ecco io credo che anche questa sia una concezione della società totalmente sbagliato
Io credo che oggi noi in un regime nel quale viviamo e nel quale vogliamo continuare a vivere di una società democratica e pluralistica
Una sagra democratica e pluralistica Nino né imperniata soltanto sui problemi e sui fatti della classe politica
Una società pluralistica prevede diversi centri di polizia
E noi riteniamo che coloro i quali hanno delle responsabilità nel campo economico facciano parte
Della classe dirigente del Paese siano una parte della classe dirigente del Paese come certamente facente parte della classe dirigente del Paese la classe sindacali il sindacato
La politica e il Parlamento e i politici cento che resta esprimono e rappresentano quello che il volere la volontà della delle popolare il consenso popolare ma la dirigenza del paese si esprime anche attraverso Beitenu capisco le ragioni per le quali io come capo di un'impresa
Non possano ambientarmi della classe politica
Il governo quando per esempio io mi trovo a dover combattere don dei concorrenti stranieri e faccio l'esempio più banale ma ne potrei fare centinaia i quali spediscono il mio concorrente tedesco spedisce stasera una lettera da Francoforte
E il suo destinatario domattina colonia ce la e se io la spedisco da Torino e la mando a Roma io non so se domattina arriva non so se arriva domani mattina non so se arriva fra tre giorni non so se arriva fra quindici giorni è tutto lasciato al caso
Quando c'è per esempio ecco le dico perché non debbo lamentarmi di questo fatto perché non devo esprimere uno stimolo anche non è soltanto critica non mi si può dire no quella cosa funzione tu non lo puoi
Allora facente parte della classe politica del Paese nella casa di richiedere
Io sostengo che questo non soltanto di un diritto ma è addirittura un dovere qui è la differenza di concezioni e non e ed è giustamente dire quando si dice classe politica generalizzare questo è certamente un errore
Ma non stanno dare le pagelle di bravi le pagelle di arrogante le pagine degli altri
Io questa polemico ma ho avuto anche nel campo degli imprenditori io Nanni fa un anno fa mi ricordo che in occasione di un'Assemblea dei Cavalieri del lavoro dissi siccome siamo facenti parte della classe dirigente di un Paese abbiamo il dovere anche come facendo commi questa funzione di esprimere la nostra opinione ma siccome vogliamo esprimere un'opinione vogliamo esprimere anche uno stimolo e volevo scrivere anche una critica
Dobbiamo da parte nostra essere coloro i quali possiamo
Esprimerla senza essere tacciati di e quindi feci un richiamo ai problemi dell'etica negli affari
Problemi che secondo me hanno il problema dell'etica negli affari ha una grandissima
L'etica esiste negli affari dei rapporti umani rapporti politici dei rapporti sindacali assiste dappertutto ma in quel caso mi sono rivolto a colori quali facevano parte della nostra
Della del nostro mestiere della nostra io ho detto siccome noi abbiamo il diritto e il dovere di partecipare a queste decisioni della della propria allora mettiamoci apposto per prima noi
Mettiamoci apposta nel senso che dobbiamo trovare in quella maniera di non essere poi tacciati accusati di questo
Anche allora mi hanno rivolto alcuni imprenditori mi hanno tu dovevi fare i nomi ma non non tocca a me vari nomi io ho semplicemente detto che
Toccava bisognava e questo problema lo affrontassimo e lo risolvessimo al nostro interno da cui scaturiva poi il titolo per poterlo dire agli altri
Io non solo non sono d'accordo con quello che dice Valentino Parlato ma sono invece d'accordo esattamente del e credo e mi dispiace per Valentino Parlato ritardi questo dispiacere personalmente continuerò a fare
L'onorevole Rognoni loro linearità Joni la ringrazio per il libero e ha fatto un appunto del quale mi aveva fatto un'avvisaglia alcuni serio che sono quando avevo visto sul problema particolare di alcune telefonate
E lei mi riferisce onorevole Rocco io le ricordo un particolare
Dedicata particolare che una volta una mattina mi ha telefonato per dirmi che il al che ne di prefetto e il questore l'aveva avvertito che avevano trovato in un certo perdere di Torino uno striscione rosso anzi è lei mi disse un tracollo capo di stoffa in cui c'era
Scrittori in tunnel si inneggiava alle Brigate Rosse
E lei mi disse al telefono stiamo molto attenti Romiti perché è chiaro che in questa situazione nella quale c'è questo per Porsche o pro continuato questa situazione con gli operai
L'innesto delle Brigate Rosse può veramente portare a grossi pericoli
Io mi ricordo che le dissi ministro io me ne rendo perfettamente conto sono convinto come lei che corriamo un grosso pericolo
Ma dalla mia parte dalla via dalla parte nostra
Lei mi accusi se nei commettiamo qualche cosa che stia fuori dei limiti della legge
Noi già commettiamo una battaglia che può essere certamente che è grave dell'acqua le battaglia non sappiamo quale sarà l'esito ma non possiamo farci carico di problemi che in quel momento non potevano che essere carico dell'autorità pubblica
Lei lo diceva con convinzione e debbo darle atto che in realtà poi il comportamento anche
Della della della della pubblica sicurezza degli altri fu improntato
In un certo senso forse eccessiva prudenza ma che io capivo dovesse esserci perché anche quando c'erano patenti violazioni
Di quella che è la libertà che ogni cittadino deve avere quindi anche del cittadino e Minoli aderisce all'idea dello sciopero tant'è vero che occorse la marcia dei quaranta mila
Poi per fare esplodere perpetuazione ecco forse le forze quelle pubbliche avrebbero dovuti intervenire un ponte Umberto prima ma capisco anche la delicatezza con io onorevole Rognoni però voglio parlare dell'altro lei dice mi accusa che poiché la la la senza dirlo è la la uno dei concetti che anche l'Ama ha detto spiegano i rapporti col sindacato parlo di vittoria e sconfitta ne parlo in quell'occasione
Io ne parlo perché non è che dovrà portato al sindacato si è iniziato
Il mio personale o della FIAT in generale se è iniziato il giorno in cui abbiamo iniziato la vertenza dei trentacinque giorni
è un problema che andava avanti da tempo erano orecchie da mercanti io l'ho scritto nel libro e quindi lo posso ridire io mi ricordo che ho incontrato l'arma del quale al quale ho sempre dato atto della sua coerenza dei principi attivi rispetto agli atti quali trattavamo incontrato Benvenuto che era l'altro segretario generale
E poi successivamente Caminiti
Per dirgli di nel settantanove che noi avremmo proceduto a licenziare un certo numero di dipendenti che Speer si distinguevano per atti di violenza all'interno delle fabbriche
E mi ricordo che lei la mania disse mi raccomando Romiti mi raccomando non ci mettete in difficoltà fate questi licenziamenti applicando le regole del contratto e cioè contestando ai licenziamenti contestando invasioni Orrù dure rispetta le regole del contratto e io le dissi ma guardi che lì dentro c'è gente secchiate sicuramente condanna sicuramente implicata col terrorismo c'è sicuramente gente violenta di quelli che quando i capi entrano in fabbrica tirano i bulloni proteste e di raccontare quello che era la la la scena della fabbrica
Ma lei si pose in una condizione di legalismo per dire
Ecco cercate di fare di coprirci nel senso che evitare a noi di dover intervenire non fate dei licenziamenti indiscriminati
Io capivo anche l'Ama capivo la posizione sua come ho capito quella di benvenuto ma erano momenti in cui forse un po'più di coraggio ci sarebbe voluto un po'più di coraggio perché quello che io le dicevo dell'interno della fabbrica non è che me lo fosse inventato era una realtà come poi è venuta fuori come contemporaneamente in quei giorni Amendola scriveva sui vostri documenti e diceva che quello era l'inizio della fine del sindacato e poteva essere anche lì la fine
Della democrazia
Ecco a me questo mi è molto dispiaciuto che in quel momento non si sia potuto raggiungere col sindacato un'intesa Piero intesa che salvaguardava punti siamo andati avanti per conto nostro perché non potevamo non andava avanti per conto nostro quando poi alla licenziamento dei sessantuno noi facemmo il licenziamento il sindacato nella sua posizione ufficiale
Ha fatto ricorso all'articolo mi pare ventotto dello Statuto dei lavoratori il quale impone il provvedimento d'urgenza e il il la riassunzione dei lavoratori stessi ecco allora mi accorsi
Beh
Forse il sindacato
Era prigioniero
Di sue logiche interne di sue Issue travagli interni e che di fronte a questa posizione se volevamo salvare l'azienda
E probabilmente l'intero contesto economico italiano che certamente non spettava a noi salvarlo ma per il quale dovevamo dare un segnale all'annuncio dobbiamo rischiare tesori quello fu un momento in cui personalmente insieme i collaboratori capimmo che la la la situazione bisognava trasformarlo in tempi bisognava procedere oltre io non voglio parlare dei rapporti col sindacato dell'eterna sconfitta perché mi pare una illogicità
La prova l'Italia sconfitta in tutti gli anni settanta il sindacato la sempre adoperata ha separato di lotta ha sempre parlato di padroni ha sempre parlato di classe che bisognava schiacciare o comunque uguale quindi non sono termini che io ho mai usato
Tant'è vero che da ben mille novecentottanta di fronte alla crisi gravissima del sindacato noi abbiamo firmato decine qualche centinaio gli accordi
Con sindacato stesso con una controparte che di fatto non esisteva e che noi volevamo farla invece vivere perché
Personalmente
Siamo
Eravamo siamo e saremo convinti che la rappresentanza di coloro che lavorano la rappresentanza del sindacato è un elemento essenziale per una democrazia pluralistica perlomeno come la vedo io come la intendo io come la intendiamo sua Torino
La ma lei mi ha parlato che io dico delle verità e che sono tutte verità per lei io su questo non non ora in replica da fare ma voglio parlare dell'Olivetti perché lei
Una frase di stasera non mi è piaciuto assolutamente e cioè che io sono un uomo che ha la convinzione che il fine giustifica i mezzi
Ecco lei ha detto una cosa quanto mai errata perlomeno per quanto riguarda quello che io penso
Le voglio parlare dell'Olivetti io ho conosciuto e ho avuto occasione di frequentare più di una volta Adriano Olivetti
Era un uomo deliziosi negli incontri con Adriano Olivetti erano sempre incontri in cui tu dicevi sempre grandissimo stimolo dal modo che questo moriva di concepire dipinti ragionamenti lo Stato la società eccetera
Ma erano modi che mal si attagliavano al concetto di dirigere un'azienda
Ciascuno di noi quando è chiamato a esercitare una funzione deve immedesimarsi in quella funzione nel senso che lo scopo principale è quello come lo scopo principale di lama quand'era segretario generale e la del sindacato era quello nella rappresentanza che i lavoratori mi davano di poter fare ottenere ai suoi rappresentati il massimo non poteva pensare all'inverso
Qui faccio un inciso e dico che il sindacato era minato dall'inizio perché a un certo punto quando il sindacato ha creduto di avere un potere che andava ben oltre
I confini di quelli che in uno Stato democratico vengono affidate al sindacato ha segnato la sua fine
Io mamma lo dico in pubblico ha detto quando c'era lei mi ricordo a a villa d'Este li ha detto ma cosa c'entra che voi che rappresentate
Il i lavoratori due dei programmi i i i bisogni che cosa c'entra che andiate a rendere omaggio ad Arafat quando avviene a Roma cosa c'entra che voi come sindacato differenziate essere parte parte determinante nella battaglia dell'aborto del divorzio ma fa parte delle del del problema dei partiti delle coscienze degli individui ma cosa c'entra il sindacato cosa c'è nel sindacato voi tre che andate non mi ricordo se era lei piacciono evidentemente i Cobas caro Milanon cosa sia nel mentre si occupa non solo dipende come io dico quello che voi avete fatto cosa c'entra che andavate ad Algeri nel momento in cui il governo italiano trattava la fornitura del metano per l'Italia allora allora era quello il punto che che faceva voi travalicare da quella che era una volta la funzione e che se mi consente ha segnato anche la vostra debolezza e ha segnato anche il punto nel quale quando si è trattato di vedere i problemi reali dell'interesse dei lavoratori dicono i quali vi avevano dato una delega che peraltro voi non controllavate perché alleata abbandonato l'istituto delle libere elezioni nelle fabbriche perché la la la l'incontro della delega andava Fatah regnava allora Adriano Olivetti per tornare a quel concetto era uno dei tre uno dei quali io ricordo e credo che tutti quanti coloro i quali lo abbiamo conosciuta ricordano questo va bene può ricordare anche una cosa
Che Adriano Olivetti e la sua famiglia ha perso tutto
E che l'Olivetti stava sul borgo del fallimento dopo quel tipo di gestione e mi devo ricordare che per poter tenere in piedi l'Olivetti io non c'ero in FIAT la FIAT che ha fatto il primo l'accordo unendosi ad altri un primo accordo per mettere dei soldi e per cercare di rimettere in piedi l'Olivetti quando quella politica di quegli anni purtroppo l'aveva portato sull'orlo del fallimento
Ecco io voglio solo dire questo in questo senso abbiamo una cultura diversa perché il mio dovere
è quello prima di tutto di fare in maniera tale che l'azienda produca la sua ricchezza che Prosperi e non certo a quella di portarlo al fallimento quindi non può vedere in questo non può dire che il mio pensi era che il fine giustifica i mezzi
Io ho avuto anche delle dialettiche in questi giorni con dei cattolici anzi addirittura con dei cardinali che parlavano diverso e quali mi dicevano che il futuro del capitalismo è un futuro del capitalismo se i capitalisti se gli imprenditori sanno limitare la produzione di profitto e io gli ho detto che secondo me
Anche la renderci conto la religione cattolica questa era una bestemmia perché se alla parola profitto sostituivano la parola accrescimento di ricchezza non può anche la religione cattolica non volere un accrescimento di ricchezza
Poi come questa di stitichezza vale distribuita è un problema che evidentemente fa parte della società politica ma che l'accrescimento di ricchezza ci sia è un primo dei doveri e c'è un punto la ma che mi fai da te per ricordare
Quando i mezzi vengano adoperati per ottenere il fine del profitto secondo etnica e addirittura al di là della legge non si può a quel punto la non pensare che il profitto
Ossia l'accrescimento di ricchezza
Debba essere il massimo dei doveri di un imprenditore e ha detto ancora di più ho detto estremizzando quando l'estremizzazione mi serviva per cercare di non perdere i vantaggi ho detto che se l'imprenditore ha un diritto di di cittadinanza un diritto
E in quanto produce profitto attinenti quale lo scopo dell'imprenditore dell'impresa se non produce profitto quando il profitto si chiama accrescimento di ricchezza quindi ben altro che il fine giustifica i mezzi ma quando i mezzi vengono usati con proprietà con secondo le leggi ma mi faccia dire secondo l'entità è il dovere di tutti noi il dovere primo miglio di fare il massimo perché questo possa essere ottenuto
Poi lei oggi la ripetuta la domanda mi dispiace ma non era certo l'interlocutrice nella sui nel suo articolo sull'Unità ha scritto ciò una curiosità peccaminosa
Cosa penserà anni è lì di questo libro le ho le do un consiglio io sono molto curioso le curiosità mettevo subito paese lavori ci dà peccaminosa la velocità di Paoli nella diversità è ancora maggiore lei ha un buon rapporto con Gianni Agnelli ma perché mi ha telefonato
E oggi si diceva cosa ne pensava erano come ma lei non lo sa ma gliela faccio dire le l'ha fatto
Vedrà ma io non sono un uomo sicuro di vincere io sono un uomo che ho molto pensato alle cose che man mano mi accadeva di dover fare
E lei adesso lei mi dirà fra poco io faccio chiuso il tribuno il demagogo
Lei non può pensare che i giorni della vertenza dei trentacinque giorni quando ci vedevamo con lei e gli altri suoi colleghi al ministero dettando quel povero chi della si metteva davanti a voi e mi dimostrava
Con con la precisione di un meccanico di un ingegnere qual era lo scarto di produttività fra le fabbriche italiane le fabbriche tedesche le fabbriche francesi voi mi parlava per tre quarti d'ora voi non avevate un eccezione da fare
Non gli sbagli dicevate mai no lei qui sbaglia lei taceva
Alla fine del del dei tre quarti d'ora in cui questo poveretta ammazzi però
Bisogna trovare altre soluzioni ma Pera viale si ricominciava il giorno dopo indire la ricominciavo mi rifacevo la spiegazione dei tre quarti d'ora e loro dicevano che andava bene e andavamo anche in prigione è andata avanti trentacinque giorni
L'ultimo giorno quello nel quale ci fu la cosiddetta marcia non eravamo riuniti in questo albergo e facevamo la solita storia che ci ripetevamo che scatta era c'era della sordità da parte vostra della volontà di non voler capire di non voler rendersi conto di non voler informarsi
è certo che poi di non mi potete accusare vittoria o sconfitta è stato purtroppo una svolta ma chiamiamola né vittoria né sconfitta ma certo che è stato una svolta ed era nostro dovere certamente come ungherese come impresa più grande doverlo fare
L'onorevole la Malfa ha detto che lo SME è stata una scelta politica che tutto sommato ha
Obbligato l'industria a fare quello il suo dovere cosa che non aveva fatto e ha ragione io quando alla quando Andreatta lo diceva mi arrivavo perché diceva che il merito della della svolta del mille novecentottanta
Era più merito suo di Andreatta come ministro del Tesoro che non merito nostro in quanto diceva vi obbligati a fare quello che voi non avreste mai fatto
In un certo senso mi irritava molto però debbo dire che c'era un fondamento fu una scelta politica fu una scelta politica che ci ha costretto perché eravamo no praticamente nell'angolo del ring e dobbiamo mettere a posto quello che artificiosamente credevamo di tenere in piedi o amo c'eravamo illusi di tenere in piedi
Cioè il fatto che si potesse competere con il mondo che ci con cui eravamo in concorrenza anche con fabbriche di scarsa produttività o di pochissima pochissima concorrenzialità
La Malfa dice la mia domanda che faccio oggi e se si possono ripetere gli anni settanta ecco credo che questa sia una domanda molto intelligente molto angosciosa
Perché alcuni segnali che ci sono all'orizzonte non solo di problemi di politica economica internazionale ma anche qui del nostro paese questo dualismo fra una certa efficienza
Del settore pubblico è una cioè del settore privato e una certa dice Fitch Enza del settore pubblico a cui mi par di capire ancora non è che ci sia la voglia di iniziare a a lavorare per
E per evitarla
Mi fanno seriamente pensare che purtroppo alcune cose possano veramente far pensare a un ritorno indietro
Base d'altra parte considerare nel settore pubblico anche la situazione degli scioperi l'alla all'avvento dei Cobas nell'ambito delle amministrazioni soprattutto pubbliche perché né i privati
Fortunatamente ancora non sono venute e forse c'è anche una ragione per la quale i Cobas perlomeno fino a questo momento non ci sono presentate
Certo che debbono farci molto riflettere e devono far riflettere Valentino Parlato permettendo i politici i sindacalisti noi imprenditori emerge credo che questa domanda c'è una domanda più che legittima
L'onorevole De Michelis mi domanda se il mio libro è una un'autobiografia e addirittura che una geografia beh guardi
Di fronte a tanta gente
Fa finta di non saperlo e si fa scrivere le biografie
Da terzi e ne abbiamo viste tante B abbia pazienza io ho detto se debbo scrivere qualche cosa è inutile che facciamo finta che il giornalista o lo scrittore Bini scrive a Dini e poi dica è meglio che lo dico io quello che penso
Probabilmente il pensiero viene meno distorto di quanto potrebbe essere visto dagli altri
Se mi consente nemica disse
Io voglio dire che è un atto di coraggio ma è un modo Miglio di presentarmi diversa i terzi
Non non la la rozzezza del mio linguaggio come tutti voi dite e anche forse la franchezza con la quale sono abituati esprimersi quindi la prenda da questa parte
Ma vorrei tornare di più diceva l'onorevole Rognoni che c'era un messaggio e all'età alcune passi io vorrei e io concordo con quello che ha detto ma vorrei ancora dire di più sono stato spinto a questo
Perché mi è stato detto sono anni tutto sommato che hanno segnato una svolta poi colori quali verranno ci diranno Sir la svolta è stata positiva negativa per il paese quali riflessi ha avuto ma certamente un qualche cosa è cambiato in questi ingranaggio del nostro Paese
Ed è cambiato nella sostanza allora perché non lo scrivi tu sei stato Lisa è stato il primo io ho avuto molte sollecitazioni in questo senso e alla fine alle sollecitazioni di Panza ho detto che forse valeva la pena di farlo
E volevo lanciare anche quant'altro messaggio volevo lanciare per esempio
Un volevo abbracciarlo soprattutto ai giovani quando abbiamo abbiamo fatto ha registrato le interviste con Panza
Il era già caduto il lunedì nero di New York ma rimanevano ancora come rimangono tuttora questo mito
Della finanza facile dell'arricchimento rapido della volevo rivolgere un invito ai giovani farli ricordare ricordare che tutto sommato tutto quello che si tiene nella vita
Non è il facile guadagno e che di fronte a dieci persone che si sono cimentate nelle Borse di New York e di Londra o anche italiane
E che hanno guadagnato in poco tempo Diversi o qualche miliardo c'è una quantità di norme di gente che può è rimasta frustrata e che la vita la vita va vista diversamente la vita va vista come sacrificio
Anche come lotta e che si possono ottenere dei successi ma che si successi
Si ottengono dopo sacrifici volevo raccontare un'esperienza di vita che è costata molto sacrificio ed è costata anche amarezza un po'
Che Lamaj Valentino Parlato non London for paventano lo crederanno è costata molte amarezze nelle decisioni cara mamma
Anche per noi guardi molto più facile chiamare un dipendente dieci dipendenti e dire che assumo
Ti Titti aumento lo stipendio ti do una promozione ti faccio questo è molto più facile ma ci pensi un attimo è molto più difficile trovarsi di fronte degli altri esseri umani e dire per questa ragione ho perché tu non sei in grado di farlo o perché c'è questa ragione dell'azienda
Tu devi essere licenziato tu devi essere messi in cassa integrazione ci vuole molto ma molto più coraggio
In questo coraggio non è un coraggio del Rambo come diceva la mamma
E il coraggio della coscienza perché non è il coraggio è il paragonarla adriatica equiparate della coscienza mai un coraggio che in certi momenti anche la scelta difficile anche la scelta impopolare Vaffa
Io sì debbo fare una critica al sindacato è che la scelta antipopolare
Degli anni ottanta voi non l'avete fatta perché in quel momento che tutto sommato dove altri capire che la situazione era arrivata lì di rottura ecco io non voglio attribuirmi questi voglio dire
Qui anch'io sono un uomo
Che ha una coscienza e che ho molto sofferto certe cose
E quindi voglio farli fuggire questa finisce che mi si vuol dare uomo senza dubbi di altro e voglio dire il tormento il travaglio di certe decisioni ma quando chiede revisioni vanno prese e uno alla coscienza che vanno prese debbono essere non ci si può rifugiare in in posizioni che tutto sommato costa non meno fatica perché sono forme di razzismo e non forme di coraggio di prego
Dice De Michelis e io ho voluto lanciare una linea politica no io non ho voluto lanciarlo sulla politica
E se per linea politica però si intende il fatto che io mi sono ribellato a quell'altra tesi che era caro ai sindacalisti era cara ai può ai partiti di sinistra
Che tutti dovevamo essere uguali che tutti i lavoratori devono essere uguali che bisognava garantire tutto dall'esterno e che non c'era più il merito non c'era più la capacità professionale e che l'uguaglianza era questo mito questo miraggio
Che sia i partiti di sinistra che i sindacati ci davano ecco allora questo sì
Questo sì questa forse è stata una linea politica ma una linea politica
Ma è un fascicolo stampato che io conservo e che mi auguravo dovesse portare a un travaglio che fino ad oggi nel sindacato ancora c'è stato poco e relativamente e tanto è vero che il sindacato è ancora debole
De Michelis si domanda come ho votato il quattordici febbraio dell'ottantaquattro e glielo spiego
Il governo voleva modificare la Scala la la la scala mobile voleva farlo per decreto legge
Ma in aggiunta al decreto noi eravamo favorevoli allo favorevole alla modifica della scala mobile purtroppo aveva portato tanti danni al Paese Nottola le aziende ma al Paese
Ma io sostenni una tesi e dissi se il governo ha intenzione di emettere un decreto legge non c'è bisogno che le organizzazioni che fanno parte della del del della esprimono un voto e invadano l'ardire noia viene il governo assumersi le sue responsabilità OSCE l'altra strada
E che tutti intorno al tavolo e altri infine dice se non siete d'accordo io emette il decreto legge
Cioè c'era una struttura un governo che stranamente voleva aveva la voglia di me del decreto legge secondo me giustamente voleva esprimere far capi
Dire all'opinione pubblica che era in grado di a vere una volontà anche al di là degli altri però stranamente voleva essere supportata dal consenso degli altri
Tranne che della CGIL dalla quale del quale consenso non era riuscito ad averlo io trovavo strano queste dissi sono d'accordo sulla sostanza non sono d'accordo sulla forma
Il mio voto fu quello se lei si fa dare gli atti del consiglio della Confindustria proverà a queste cose
Non è vero che lei si io non esprimo con chiarezza le idee sul pubblico e privato io sono del parere che
Se mi consente
E sempre col col benestare volto di Valentino Parlato faccio una critica alla classe politica italiana perché a differenza delle classi politiche
Del francesi o inglesi quando è il momento delle elezioni al momento in cui i partiti si presentano a raccogliere il voto su questo punto e si esprimano con chiarezza Mitterrand quando ha fatto la sua campagna elettorale il partito localista ha detto
Se io vado al potere io nazionalizzò le aziende la destra francese il centro francese se io vado al potere io nazionalizzò le aziende e le riporto nel privato e questo è successo in Inghilterra
Ditemi voi vanno andato a votare
E questo è un punto importante della politica e dell'economia di un Paese se avete mai capito dal partito dell'estrema destra al partito dell'estrema sinistra come vorranno fare una volta che avranno
Su Telit e non voglio fare la polemica con De Michelis era ma i fatti sono accaduti e purtroppo sono accaduti in quella maniera
Ma quando De Michelis nell'esprimere la sua verità io non voglio dire che la mia zia assoluta dice c'è stato un momento di incertezza in cui l'ente con cui noi trattavamo che era l'ente ufficiale che era lì
E che era la stecca
Ha espresso un parere e poi un mese dopo se avevi mangiato dice in quel momento era un momento di incertezza non valeva dopo
Voleva cioè quando alla sua la la la pressione politica fatto rimangiare alli la decisione che aveva Presa
Allora dal proprio il punto è tutto qua
Che l'IRI sbagliasse facesse o facesse o facesse una cosa è esatta questo non compete a me dirlo ma una volta che l'IRI aveva espresso la sua opinione che l'aspetta verrebbero ad Avignone
Non bisogna fargliela cambiare il solo fatto
Il rapace se cambiare
Significava che l'intesa non poteva vedere non poteva continuare a esistere perché la decisione che avremmo dovuto apprendere
Sei mesi dopo un anno dopo sulle cose importanti noi dicevamo sarà inficiata dal fatto che la pressione politica non ci farà scegliere quella che noi riteniamo essere li tipi di comune accordo la decisione migliore ma sarà la decisione che la politica una parte della politica
Secondo la forza di quel momento ci vorrà
Il ragionamento della caduta attente il nostro ragionamento sta tutto qua faccia
Io non
Cosa domando vedo che tutti si alzano e quindi
Hanno pure ragione ma devo domandare a Giampaolo Pansa se vuole aggiungere qualche cosa alle sono state diretta pare no dopo l'intervento allora dice qual è il vero autore del libro allora mi pare possiamo chiudere ringraziando tutti voi ringraziando come d'uso intervenuti e gli autori e l'autore per