Presentazione del libro "Non una vita"

Buonasera come no comando copritarga militari
Grazie a rompere le pareti mobili
Viaggio a Berlino aeree di agevolare Democrazia del paese a detta dello pregarvi veramente la possibilità di parlare quando
Grazie no stavo allora va bene funziona questo ditemi soltanto se funziona il microfono a proprio favore
No come si fa
Pubblico non funziona adesso funziona resta secondo voi microfono funziona allora con voce no
Allora scusate ma bisogna veramente ricca ma qui perché se devo fare se andiamo a parlare senza microfono a voce alta come si usava nel serpeggia bisogna che abbiamo una meta di calma il signore là in fondo possono fare silenzio grazie
Bene ai per cortesia e fotografi adesso che avete ripreso in tutte le fogge possibile e basta ritratta sia perché ne avete abbastanza nettamente
Allora scusate mi Paola Lalla tono brusco avere dare Mondini dall'acqua abbiamo ancora della dopo trentotto Benvenuto Enzo Bettiza
Benvenuto Massimo D'Alema Gianni De Michelis Giorgio La Malfa riunisce a Ugo Stille stato bloccato da aerei che non funzionano e Arnaldo Forlani dovrebbe arrivare da un momento all'altro però abbiamo deciso di cominciare lo stesso
E
Per presentare un libro e un uno scrittore un giornalista un politico non so mai bene perché in realtà non so mai bene come presentare Enzo Bettiza vedete che si è perfino mosso il microfono a questo punto
Non ho mai saputo bene come presentarlo ricordo in una tradizione una invitato parecchie volte in trasmissioni televisive e ogni volta per un problema qualche volta perché veramente portava un cappello diverso qualche volta li cappello da politico io mi dimenticavo dicevo il collega lì c'era un momento deputato europeo un po'seccato
Qualche volta invece portava il cappello del giornalista
Ho qualche volta quello di scrittore la il libro è in fondo un quaestor seconda raccolta di scritti divertita la prima sempre pubblicata da Rizzoli
Era una bella raccolta più ampia come dimensione e più larga come contenuti questa a una maggiore diciamo ha una struttura più semplice le città le persone le occasioni è un'antologia curiosa perché è un'antologia che comprende sia degli scritti giornalistici degli articoli diciamo che comprende io per esempio rivisto con particolar modo dagli articoli di Mosca quando per cortesia io però non posso parlare in queste condizioni scusatemi ma ho parliamo noi o parlate voi qua c'è qualche dono di responsabile in quel
No mi scusate ma non è possibile io non continuasse non escono le pellicole fotografiche
No no continuo se non escono i fotografi
Scusatemi ma io non contino se non è scontro tra l'altro grazie per cortesia
Non continuasse non escono i fotografi
Grazie avete fatto la vostra parte lavora adesso facciamo noi la nostra grazie benissimo
E per quelli che sono in prima fila non se ne approfittano se non ritorna anche via allora
Ma il il invertita è un personaggio molto strano
E io volevo dire una cosa o due è un personaggio strano nell'ambito nel quadro nell'orizzonte del giornalismo italiano perché io non possono continuare a considerare in fondamentalmente con un giornalista
Per troppa lunga per troppo lunga frequenza di lavori comuni giornalisti da Mosca in poi
Quando arrivò alto apparentemente timida la cosa più curiosa che per i primi quindici o venti giorni Rock convinto che fosse una persona molto tipica pagata tutto quello ha forse poteva darsi che sembrava indifferenza
E non lo era però
Beveva centellinata cognati alla sera non si riuscirà mai a mandarlo via perché l'abitudine slava fra Luís che il e il nostro caro amico frane tira avanti sempre tardissimo
Lunghe conversazioni lente effettivamente punteggiate da qui è e slavi in cui perché tu ricordi qui che facciamo mandavano in bestia Indro Montanelli quando i due parlavate
Ed Enzo era un personaggio strano perché ovviamente arrivava lì con un background una cultura una preparazione che erano diverse da quelle normale del giornalista italiano che arrivasse a Mosca
Quello che ha portato con sé in tutta la carriera giornalistica
E ripeto qui peraltro manca un critico letterario che parli di Enzo come scrittore vero e proprio come autore di romantico
Perché i saggi ancora mi sento di avventurarmi Manni romanzi anche se il Corriere con gli occhi sulfurei no One violenti di ogni così erano di Ottone aveva del battute letterarie molto battute molto bene entra si è portato sempre dietro una natura complessa lo insiste molto sulla complessità della sua natura di personaggio di terra di frontiera
Italiano che un po'slava un po'mitteleuropeo un po'viennese cioè per questa cioè nota e va bene
E però un e direi se ci sono dei giornalisti in giro
Doppio di nuovo non posso scusate ma veramente non posso parlare così micce dispiace ma stiamo in una riunione con degli amici avete fatto il vostro lavoro scusate mi
Allora bene
Ora
Vogliono va bene
Contengono
Evoluta
No
No no io
Va bene allora
Allora per
Per cortesia scusate Mehmet assumo io le colpe
Martino
Ricorda
Adesso da adesso scusate cerchiamo di riprendere un momento alla l'ordine delle cose specie fosse stato però qualcheduno del cento raramente
Va bene scusate mi molto perché questo è stato in buona parte è colpa mia
E
Sembra una riunione di qualcheduno dice che sembra riunione del Consiglio di gabinetto va be'credibili questa è una buona notizia io volevo dire un concerto solo ancora su che Mary mi interessa e mi preme chiarire
Che mi interessa è che mi preme chiarire Enzo Bettiza per noi come giornalista
è sempre stato un giornalista scrittore io oggi mentre ci pensavo e ci riflettevo mi domandavo che cosa è che noi abbiamo inteso e che cosa intendiamo dire quando intendiamo che Enzo è un giornalista scrittore è una espressione un po'diversa da quella che usiamo molte altre volte non molte alcune altre volte dice non giornalista che scrive molto bene che scrive
è un pezzo molto scritto
Ora intendiamo dire una cosa un po'complessa perché ha prim'per noi è chiaro che cosa è un pezzo scritto pezzo curato un pezzo che ha evidentemente un linguaggio particolarmente ricco
E nel fare il giornalino il giornalismo di oggi state attenti
Fa premio tutto una serie di qualità che sono qualità un po'diverse da questa cioè si dice si insegna nelle scuole di giornalismo si insegna un giornalismo che invece non non non sottolinea l'importanza del fattore scrittura è curioso perché la il giornalismo è pur sempre scrivere e parole non è altro però fa premio il dire il giornalista che controlla l'informazione che ha il checking cantar checking la fonte riferita con precisione il rigore nell'attribuire a ciascuno il suo
La rigore nel distinguere le proprie opinioni dalle dai fatti queste tutta diciamo la la la la la e Oriali ideologia del giornalismo un po'all'anglosassone che oggi si insegna
Nel nostra nella nostra tradizione giornalistica italiana e si può dire anche in quella francese forse anche di qualche altro Paese
C'è una componente riversa c'è la componente che c'è sempre stata è sempre stata importante dominante è sempre stato un po'il modello invece del buon giornalismo in Italia e quello del giornalista che scrive bene allora che cosa vuol dire allora io adesso ripensando per esempio a insomma testo perché sono oggi gli voglio molto bene particolare di pensando a Piovene che è stato il suo maestro
E ad alcuni altri
Che cosa voleva dire scrivere bene vuol dire
Nella capire la realtà
Attraverso la propria identità la propria personalità
Andare al di là di quelle che sono certe schematizzazione i facili se voi state attenti alla scrittura di Betti da giornalista Pepita sa anche essere giornalista cronista non è che non lo sappia essere e non è che dimentichi le regole basi del giornalismo prive di da non è preso in castagna sul fatto che perché è uno scrittore si permette di inventare delle cose questo non lo fa mai
La scrittura lo scrivere bene la ricerca nel in fondo è una ricerca di approfondimento di concetti
E diciamo un giornalista scrittore secondo me anzi io direi un cronista scrittore perché in fondo mettete un cronista del tempo nostro I è stato cronista di avvenimenti ben precisi
Vede in allargata questa scrittura se voi state attenti allarga sia sul piano spaziale che sul piano temporale la visione del fatto
Lì salta fuori una componente di cultura di conoscenza dei tanti per cui tu racconti fatti li riprendi a traverso la tua personalità in una maniera che che il giornalista non scrivente non scrittore non sa fare
C'era un libro di di di Ostellino in più o meno in questa serie che era cose piste e pensate
Io ho sempre detto che il giornalismo preferisco le cose viste giornalista che mi dice le cose vede le cose che quello che lo pensa poi a pensarci ci penso io lettore
Però ecco qui mi contraddico dico sì è vero fino a un certo punto il cronista
Scrittore beh mi piace molto e devo dire che l'ideale del cronista scrittore voi questo questo libro è pieno di pagine di cronista scrittore dovrebbe essere un po'un modello per cioè per i giovani giornalisti al di là di quel delle cose che gli abbiamo detto insegnato queste regole di precisione di rigore eccetera tante attenti che nulla però sostituisce la cultura l'approfondimento
Quella visione più più larga con pieghe delle delle cose che ti porta a dare una cronaca anche del fatto più semplice e alla fine è scritta bene
Attraverso le parole belle scelte bene in realtà ci sono dei concetti c'è una visione del fatto che più complessa questa per non domina la natura di Bettiza giornalista questo ci tengo però dire che sei fondamentalmente giornalista
Anzi addirittura odio ha coniato questa espressione inventata oggi cronista scrittore non lo scrittore giornali
E il cronista in questo caso è cronista anche di se stesso poi beninteso della sua identità delle sue analisi delle sue ricerche delle varie di ben una vita delle varie vite che ha vissuto che confluiscono nella sua cronaca
è una lezione di un particolare a me sembra che più importante prendere questo come un esempio di una lezione di giornalismo buono che non come una lezione di letteratura perché alla letteratura beh ce ne tante ne insomma esiste
Ma il giornalismo che arriva a questo livello bene piuttosto rare questo è quello che io penso di Enzo Bettiza ho detto quello che ne pensa
E non è dettato fa soltanto d'affetto che c'è ma non l'affetto non mi cancella non mi turba la mia visione debiti del giornali Tomasson vecchio stile mi rendo conto che faccio nelle analisi del giornalismo che non mi sarebbe mai venuto in mente di fare allora adesso su tutto questo intervengono i quattro ospiti poi ultimo parlerai insomma
Penso Massimo D'Alema facciamo parlare per primo e grazie scusatemi se l'inizio è stato un po'turbolento forse per colpa mia ve ne chiedo scusa
Ma io mi sono
Mi sono chiesto dato che sono il primo a dovermi cimentare provinciale
Una serie personalità politiche assai autorevoli diciamo
Da che punto di vista
Un uomo politico che si cimenta con il giornalismo venendo dall'impegno politico
Può discutere un libro come questo
Che
A mio giudizio
Non è un libro Poli
Che io non ho letto come tale pur essendo evidentemente portato ricercare in questo libro di spunti e poi risulterà evidente dalle osservazioni dalle cose che dirò
Di una discussione politico culturale
E che è un libro
Che fondamentalmente così meno io via via leggendo lo lo percepito
è
è figlio di una letteratura
Di una letteratura
Europea di una letteratura colta altoborghese la crisi
E non non nasconde questa sua origine questa sua filiazione culturale tutto suo debito
è un lì e il libro di uno scrittore devo utilizzare Keira diciamo le le categorie che sono state introdotte qui terricole
Anche se naturalmente un libro che
Una raccolta di scritti
Che non perdono mai di vista
L'occasione lo spunto la cronaca
Ma in nessuno di questi scritti il ragionamento si ferma lì
In tutti questi scritti emerge una trama di cultura e di civilizzazione
Più profondo
C'è una riflessione sul passato
C'è spesso
Una rimpianto
E non è neppure a mio giudizio anche se questo tema è un tema presente in una forma ossessiva come scrive lo
Non è neppure soltanto è fondamentalmente un libro sul comunismo
Anche se Bettiza non nasconde
Che
L'analisi del comunismo
Costituisce per lui una passione ossessiva un lancinante dizione in tale
Come è scritto
Anche per un'esigenza di fare i conti
Con un proprio passato
E non soltanto un passato del proprio vissuto personale
Ma un passato appunto di uomo di frontiera
Embra o di una comunità
Cultura
Che hanno subito lo sconvolgimento della guerra della divisione dell'Europa in due
Del sorgere di un campo
Questo è a mia apparso fondamentalmente come il un libro sull'euro
Su una parte fondamentale e delicatissima dell'euro
Su quella civiltà europea
Che
Si è sviluppata in modo unitario a cavallo tra la Mitteleuropa il mondo slavo
Che è stata artificiosamente spezzata in due
Dalla storia di questo dopoguerra
Dal sorgere
Onorevole Forlani
Non abbiamo un attimo di balzo delle
Un momento di pausa per cortesia nell'omonima
Avviati senza regole quindi praticamente scusate le regole
Non è una riunione di partito perlomeno di partito il vostro cavillare sullo Statuto
Nella riunione
No
Le imprese locali parlando
No no no
Allora nella
Uno lei leggermente
Non serve a nulla
Però non
C'è una panoramica mancato
Naturalmente non è la domenica Carlo
Pubblico
Credo che il figlio non meglio coinvolgendo il volume
Stava parlando D'Alema anomali nulla di grave ritardo politico non appena sarà finita la fucilazione
Riprendiamo no Milone
Non lontana dal segretario della gli anni un autorevole rappresentante del Partito Comunista no ma screditata politica
D'altra canto onorevole Forlani è stato l'inventore del preambolo quindi è coerente e da questo punto di vista
Ottenere
Quando viaggerà anche all'autore insomma siamo qui per questo alcun
Dicevo che ho letto questo libro come un libro sulla sull'Europa
Su quella civilizzazione europea che si è formata in modo unitario
Fra la Mitteleuropa e
Mondo slavo
E che la guerra sorgere di due campi contrapposti poi la guerra fredda
Hanno artificiosamente di sono devo dire che
Ho trovato molto belle le pagine nelle quali emerge forse
Una concezione
Una cultura più profonda
Che e attraverso la quale si leggono gli avvenimenti cioè l'idea che in un in un punto del libro è apertamente presentata e questo libro parla di una civiltà che resiste rispetto alle macchinazioni della storia
E che
Ritorna ritorna in campo con la sua vitalità
Quando le si offrono degli spazi di libertà
Di una civiltà profondità
E in questo senso mi pare la critica del comunismo più che un'analisi del comunismo
è il rifiuto di qualcosa che appare come un corpo estraneo una costruzione artificiosa che ha cercato senza riuscirvi di soffocare questa civilizzazione sono molto belle le pagine sul
Sul disgelo cruccio vi hanno proprio interpretato come il riemergere di questa civiltà russa
Sono belle le pagine sulla Cina
Anche se qui ho un'obiezione da fare belle pagine sulla Cina cioè sulla sulla riforma
Se pensiamo pende sulla riforma con una grande riscoperta dei principi confuciani qui forse l'obiezione che i cinesi che sono sempre stati consapevole
Non è un caso che nel corso della rivoluzione culturale una delle più importanti campagne di massa delle guardie rosse fu una campagna contro Confucio
Erano consapevoli cioè che la lotta era contro una cultura profonda e forse persino la stessa rivoluzione culturale può essere interpretata come una forma moderna di un conflitto antico fra il Taoismo il confucianesimo stessi cinesi ragione
Nel senso e il del rifiuto anarchico di una società che per millenni è stata governata da una casta di intellettuali
E che ha rappresentato la continuità la continuità del poté
E persino in uno dei
Dei rari scritti sono molto pochi questo ragionare sul comunismo dedicati al comunismo italiano
Uno scritto bello sul Luigi Longo
La figura di Longo viene contrapposta a quella di Togliatti
Con me un uomo nella cui azione politica hanno continuato a vivere le radici contadine di una civiltà italiana rispetto all'uomo del Comintern
Questo schema c'è una forzatura mi permetto di fare un'osservazione perché il riferimento al contrasto Longo Togliatti nel ventinove è corretto ma le posizioni erano esattamente rovesciate rispetto a quelle che sono
Cioè trent'era Longo che sosteneva la necessità di obbedire al Como interne con la svolta di Togliatti che vi si opponeva
Ha comunque a volte questo Togliatti uomo del Comintern va stretto in questa sua immagine anche quando i fatti diciamo non lo consentirebbero
E tuttavia io diciamo
Ho
Ho visto diciamo in queste pagine
Appunto riproporre questa idea Tolstoj Anna dice Betti
Di una natura
Diciamo di più di una civilizzazione
Che si vendica della storia che resiste ai cambiamenti imposti dal volontarismo delle evolutivo
E le rivoluzioni sono viste come costruzioni artificiose follia ideologiche
Le rivoluzioni probabilmente diciamo
Questo
Questo giudizio non è volto soltanto la rivoluzione comunista un giudizio che in qualche modo nell'introduzione questo viene anche dei guarda alle due grandi rivoluzioni che hanno segnato la storia dell'Europa compresa anche la rivoluzione
Di questo libro che
Di cui ho cercato di descrivere di presentare
Per quello che io ho capito l'impianto culturale e anche le ragioni di un un fascino indubbio piacevolezza di un spessore culturale
E
Naturalmente io
Diciamo
Non condivido impianto culturale
Purtroppo andò che
In questa critica
Delle rivoluzioni delle macchinazioni della storia del volontarismo
Dell'astrattezza ideologica che si sovrappone alla concreto sviluppo della civilizzazione umana c'è un elemento importante di verità
E d'altro canto
I fallimenti e tragedie che sono nella storia d'Europa
Non consentono di negare l'elemento importante di verità che c'è in questo modo via
Questo
Una probabilmente però
Se posso fare un una obiezione diciamo ecco opporre un problema
Le pagine che io ho trovato o meno meno stimolanti più più condizionate da uno schema ideologico
Sono proprio forse quelle più recenti
E cioè
Di fronte
Ai cambiamenti ai processi di riforma che sono in atto nel mondo comunista
Cambiamenti che io considero molto profondi sul cui esito diciamo non è facile
Pronunciare le sentenze o delle previsioni ma che sono indubbiamente cambiamenti molto profondi prevale un senso di scetticismo
L'idea che questi cambiamenti in sostanza urtano contro una impossibilità un limite di fondo
Questo corpo estraneo non è riformabile
Può essere soltanto espunti
Ora io credo che in realtà la storia della civiltà europea sia sviluppata diversamente
In realtà se noi guardiamo al passato
Se pensiamo all'altra grande rivoluzione
Con il suo carico di tragedie e di sangue in realtà essa non fu espunta dalla storia d'euro
Fu metabolizzato
Nel senso che via via furono superate le forme
Violente
Radicali in cui quei principi e quei valori si erano presentati ma quei principi e quei valori che apparvero come soltanto principi che avevano segnato una parentesi sanguinosa di follia
Nel corso di un processo storico hanno svolto una grande funzione sono entrati cioè nella civiltà europea
Ora io penso questo propenso cioè che
Sia possibile
Invece
Un processo di riforma
Un cambiamento emettendo radicalmente in discussione
Le forme storiche che ha assunto la lotta del movimento operaio e quindi anche quei regimi che ne sono stati
Diciamo l'espressione tuttavia non disperda quel nucleo quei valori quei principi di liberazione umana la istanza di libertà da cui questo movimento che so
Questo movimento le senza di questo movimento non sta nell'ideologia
Rizzi la costruzione ideologica è stato una forma storica in cui questo si è presentata l'essenza di questo movimento sta nelle ragioni di liberazione umana dallo sfruttamento
Dallo sfruttamento materiale in un'idea più ricca di libertà con cui questo movimento si è presentato sulla scena
Il fatto che poi nel suo concreto svolgersi abbia finito per negare questa stessa idea è stata la sua tragedia
Ma io
Diciamo anche perché qui entrano in campo ognuno fa pesare la propria autobiografia
Penso che la scommessa del futuro
Non solo personale e proprio in una capacità di riunire l'euro e di superare le ragioni della sua divisione della sua frattura
Di una profonda riforma di quei regimi e di quel mondo ma di una riforma che non significa espungere questo movimento questo non è pensabile
Ma correggerne radicalmente le forme in cui si è concretamente
Realizza
E da questo punto di vista diciamo questo mi sembra tema che io vorrei porre a Bettiza naturalmente per una risposta anche questo è il mio anche questo il mio compito ad un libro nel quale io ho trovato
Delle nel quale mi è piaciuto una cosa
è un libro nel quale spesso si non si parla molto male del comunismo ma è un libro nel quale traspare anche un profondo fastidio per la società capitalistica contemporanea libro nel quale si parla male del comunismo ma non si parla bene del capitalismo nel senso che traspare un fastidio verso quegli elementi di mercificazione di consumismo e quindi di dispersione di valori e di civilizzazione che anche la società capitalistica contemporanea
Porta porta con sé che hanno colpito alcuni scritti è un tema minore diciamo in questo libro perché impianto fondamentale e dedicato ad altro ma ci sono alcuni scritti che tradiscono che tradiscono questo questo fasti
è un libro che guarda piuttosto al passato la civiltà europea che non c'è più
Che probabilmente in quelle forme non è riproponibile ma io credo che quel passato si è anche ricco di valori
Considero un valore anche un modo disincantato di guardare alla realtà e alle ideologie di considero tutto questo pur nel dissenso naturalmente rispetto a certe conclusioni del libro un punto di vista critico che risulta essere stimolante
Per un comunista di oggi uno che non deve diciamo così che non ha
Non ha vissuto mille novecentoquarantotto a Trieste
E che quindi può confrontarsi con la realtà del comunismo forse in modo meno sofferto sul piano personale di quanto non fa Bettiza che può cercare di guardare a questo movimento per vedere quanto viene superato da mettere da parte e quanto vi è invece di vitale e di utile allo sviluppo dell'Europa di questo io volevo dire diciamo sono le mie impressioni su questo libro sul libro che ho letto con interesse con piacere e malgrado diciamo la forza polemica di tante pagine senza nessun fastidio
Abbiamo dato due prime letture nella mia che si riassume bene una notazione di punta al punto di vista giornalistica di questa giornalistiche questa seconda lettura politico ideologica molto stimolante a cui Bertida avrà certamente rispondere dopo
E proseguiamo con Giorgio la Malfa
Il libro bimbo di ventitré naturalmente molto bello dobbiamo presentare un'ora
Un pubblico che ancora probabilmente non lo ha letto è un bellissimo libro che si legge con un grandissimo piacere
Per le cose di cui parlare per il modo in cui descrive
Mi ha colpito molto in una delle recensioni che il letto qualcosa di analogo ha detto
Arrigo nel presentarlo
Cervi scritto sul giornale
L'occhio di Bettiza vederci sempre sotto l'apparenza dei fatti i secondi o terzi piani rivelatori capita
Ma è raro che veda quello che non c'è
Quasi sempre vede ciò che ad altri sfuggire il libro e straordinario questa ricchezza di
Di piani ed è molto difficile discuterlo naturalmente come un un tutto unico perché è un libro di
Osservazioni succitata superstore su Paesi e supporti
Dove
Io voglio limitarmi a per fare una domanda cioè a richiamare l'attenzione su un punto chiedere affetto infatti di rispondere a una domanda dando le sue valutazioni
Scrive nell'introduzione Bettiza
In fondo lo spirito
Europeo è uno spirito sovrannazionale lo distingue giustamente lo spirito europeo dall'europeismo
E dice forse noi dovemmo riabilitare uno spirito a nazionale europeo
Che tradizionalmente viene considerato un reazionario
Non dovremmo cominciano a sottolineare anche fra la saggia l'arco di governo dei vecchi imperi europei
E le Turci veemenze dei nazionalismi imperialistiche di destra e di sinistra
C'è un'abissale differenza
Dice la la natura dell'Est europeo è scettica e tollerante perché liberale
Poi Nembro uno dei tanti saggi uno su tre perché è particolarmente bello
Parla delle nuove dei nuovi atteggiamenti degli intellettuali triestini
Dice e questo fa questo osservazione molto acuta dice l'elemento critico e distrutti in
Che fu sempre presente nell'humus culturale nelle varie capitali dal Nubia danubiane
è diventato in queste nuove generazioni più lucido più distaccato più complesso e più ottimisti
La pensione irredentisti che ha spesso irrazionale dei padri
è sottoposta a una critica severa dei più giovani che non rifiuto nel contatto con Lubiana o con Zagabria sta parlando di Trieste i quali a loro volta censurano il nazionalismo
è il marxismo pietrificati dei loro padri
Allora questo
Pone un problema
Vorrei che Bettiza ci aiutasse con la sua conoscenza profonda
In fondo l'Europa
Ha visto scatenare ha scatenato due guerre mondiali sul tema del nazionalismo
E poi ha vissuto questi quarant'anni una condizione che per i Paesi dell'Europa occidentale è stato di libertà e di progresso economico per i Paesi dell'Europa orientale è stato una condizione di povertà estrema IT e di dittatura diciamo
Cosa avviene nei prossimi dieci o quindici anni quando come speriamo il processo di distensione tra Est e Ovest prosegue
E nello stesso tempo all'interno dei Paesi del blocco orientale si introducono elementi di di democratizzazione che vediamo in Ungheria Polonia nella stessa Unione Sovietica che cosa avviene
Al nazionalismo
Cioè possiamo pensare che il processo di distensione in Europa
E la l'allentamento dei legami che vieta ai Paesi dell'Est per il dominio sovietica altri Paesi all'Est
Sarà anche un processo
Pacifico
Privo di spirito nazionalistico o invece assisteremo a quello che per esempio uno come sono io che sono nato nel mille novecentotrentanove e non ha mai avuto
E non ha mai avuto il senso che i Balcani fossero un grande problema una grande fonte di instabilità pelletteria Ruocco che ci fosse una minaccia
Di guerra dietro l'angolo dei nazionalisti dell'euro
Se io guardo alla condizione di questo secondo progetto la condizione della Jugoslavia che è quella che a me è preoccupato più di tutto è tra i Paesi dell'Est l'esplosione del problemi Ugo sulla se uno guarda nello stesso tempo quello che avviene in Unione Sovietica la Georgia poi vede quello che avviene nelle repubbliche baltiche
Poi vede i rapporti difficili che ci sono tra la l'Ungheria e i paesi vicini
E tutti i problemi nazionalistici che ci sono e irredentisti sì che ci sono dei Paesi dell'Europa orientale la domanda che vorrei fare a Bettiza è noi andiamo in questa fase che si apre di maggiore distensione internazionale
A uno sviluppo dico e lo spirito europeo di cui parla o invece andremo a vedere del focolai
Molto pericolosi di instabilità al centro del luogo
Nei quali sicuramente nell'Europa dell'Est e forse con problemi che a un certo punto investiranno anche l'Europa occidentale utenza pure ma tedesco
è uno dei problemi di cui perché per quarant'anni per fortuna non è stato grande problema che era stato prima e tra le due guerre mondiali
Voi ci avviamo verso una fase sovrannazionale in cui lo spirito pacifico di cui parla Bettiza
Prevarrà
Poi ci avviamo verso una fase in cui
Garantiti a tutela l'assenza della guerra totale tra l'Unione Sovietica
E il mondo occidentale andiamo verso un ritorno di nazionalismo che può darci molti lutti e molte preoccupazioni colleghe
Non è che questa a questa domanda Bettiza potesse aiutarci a dare una risposta e considero questo un problema aperto io stesso non ho una risposta perché in mi domando quali possano essere questi sviluppi credo è un punto su cui la sua penetrante intelligenza
Può aiutarci io credo che d'altra parte
Che un uomo come Bettiza siano un solo giornalista e scrittore ma anche politico e sieda nel Parlamento europeo
è una cosa positiva che ci dobbiamo augurare contigui molto
La terza lettura andiamo alla quarta che di Gianni De Michelis e vi prego di notare la varietà dei dei mittente abbastanza rara quando si parla di un libro sono curioso di vedere Gianni De Michelis come la
Mario non voglio aggiungere nulla quello che ha detto levi la
Confermo del
Qualità letteraria dell'efficacia di balistica ripetendo nella rilettura di
Un campione della sua opera offerta da questo
Già questo
è un merito del volume già solo questo fatto non rende come ha detto Giorgio gradevolissima lettura però credo che il suo merito
Maggiore
Se quello nella straordinaria attualità
Anche se gran parte tutto gli ultimi pezzi sono Petris molto tempo fa unità lunedì
Trent'anni fa
Ecco l'attualità assoluta
E tra l'altro anche la tempestività su
Perché e ci induce
Fiducia in questo caso gli italiani ma unico del genere dovrebbe essere raccomandato
In tutta Europa e forse anche gli americani
Induce alla riflessione su alcune questioni che ci sono esplose di fronte in modo totalmente imprevisto inaspettato nel corso dell'ultimissimo periodo anzi in un certo senso cominciamo a coglierne la portata storica e l'importanza per il futuro ciascuno di noi ciascuno dei nostri Paesi direi solo in questi mesi
Non è solo la questione di cui ha parlato già D'Alema della
Dell'evoluzione della crisi del comunismo
Testimoniate vissuta dal passato quando in questa crisi o di questa evoluzione verso la crisi era difficile pensare ma è soprattutto la questione dell'Europa
Del nuovo significato che in questo scacchiere europeo acquista oggi nel prossimo futuro
Ragazze molto la distinzione che fa Bettiza nell'introduzione tra europeista anche se un po'un duello Gismondo europeismo
Perché dovremmo cominciare a rifletterci
Voi come si può dire abituati da quarant'anni a vivere il nostro concetto di Europa al di qua della cortina di ferro che fino a ieri era separato questo però vissuti dopo la seconda guerra mondiale
Come si può dire che definitivamente tirato definitivamente aveva sembrava che avesse recipiente tirato una linea nel cuore dell'Europa
Dividendo le questi due mondi scarsamente comunicanti d'Europa orientale di troppo accidentale distruggendo divieto d'Europa centrale
Invece tanta importanza aveva avuto fino alla prima guerra mondiale
Nel creare la storia la cultura che ancora oggi in qualche modo ma dietro di noi e su cui porgiamo forse piloni più solidi su cui costruire anche l'Avvenire
Abbiamo appunto abbiamo ridotto in qualche modo vissuto in modo riduttivo questo nostra Radice europea dentro l'europeismo Europa occidentale la comunità oggi novantadue
E in certo senso abbiamo vissuto quello che avveniva nel resto del continente al di là di questa frontiera che è stata per molto tempo una frontiera può che la cortina di ferro anche recentemente comunque la frontiera insomma
Ma in maniera molto
Molto negativa molto acritica ti ed erano a sinistra i comunisti anche altre forze per un certo periodo
Accettando atleticamente una versione propagandistica di quello che veniva per le zone e altre che altrettanta criticamente
Di qui davano ciò che avveniva quegli altri Paesi in maniera molto molto sommario oggi di colpo
Come conseguenza soprattutto di ciò che ha ha messo in moto dall'Unione Sovietica Gorbaciov ma stiamo accorgendoci poco negli ultimi mesi come conseguenza di una serie di
Meccanismi di autocelebrazione che si sono poi innescati in positivo o in negativo in quasi tutti gli altri paesi di quell'appunto che una volta chiamavamo Europa orientale l'OPA
Comunista ci accorgiamo di colpo e siamo costretti accorgevi colgo e dobbiamo ripete di vedere anche il futuro di quello appunto possiamo definire europeismo anche il futuro del processo della comunità
Dell'Europa del novantadue del posto vanta due tenendo conto
E e molto di quello che sta succedendo in questa parte che fino a ieri poteva in qualche maniera essere considerata alta e di cui influenze sinergie sul nostro essere divenire erano molto e quindi di colpo scoprire che probabilmente non ci sarà anche un corretto sviluppo di quello che Bettiza chiama l'utopismo sempre una più precisa coscienza è un modo di vivere
Di in qualche modo pensare per il futuro quella che Bettiza chiama l'europeista
Il sei luglio viene Corbaccio
Al Consiglio d'Europa
In occasione del suo viaggio in Francia parlerà al Consiglio d'Europa
E io credo dovrò prepararci un discorso della portata di quello che fece la serenità nel novembre scorso
E dubito che Gorbaciov fu voglia perdere l'occasione di fare in maniera più compiuta il discorso sulla nostra casa comune europea
Che ha già più volte lanciato sottolineato anche se talvolta solo sfiorando lo dal corso d'ultima ponendoci delle questioni certo si può ritenere che vi sia una cosa e come si può dire di strumentalismo in questa posizione dell'attuale leader dell'Unione Sovietica
Si può cominciare come ha fatto Kissing recentemente a studiare degli schemi in cui collocare un accettabilità di questo discorso da parte dell'Europa occidentale del mondo occidentale
Anche se su questo ma bisogna stare attenti a non provocare le reazioni che Kissing era provocato in Europa e credo legittimamente giustamente dal punto di vista metto prendendo questa posizione
Io ho sentito reazioni furibonde in Germania altrettanti rispetto all'idea che in qualche modo di nuovo in una sorta di nuova agli alta senza la guerra siano di Democrito i Unione Sovietica e gli americani a fissare le regole del gioco
Siamo porre questo rapporto tra il nostro ruppe Isma'
E come possiamo concepire i vere e progettare in maniera costruttiva positiva questa più ampia dimensione dell'immobilità che ormai è tappeto di fronte hanno
E e veramente allora il rileggere
Come si può dire una lettura questi paesi che per tanto tempo abbiamo trascurato fatta le anticipo in momenti non sospetti
Con un occhio nello stesso tempo partecipe disincantato come quello di mezzi
Dalle pagine su Vienna quelle su Mosca
Da quelle sulla Jugoslavia quelle stesso io
Sul modo in cui la cultura di quei Paesi vi finivano gli anni duri del del prolungarsi dello statalismo
Non sono piaciuti molto i due profili di Erebor Gary Lucas in qualche modo assimilati in questa sorta di essere assieme opportunisticamente
Così giunti piegati all'accettazione di quella che era la dura realtà allo stesso tempo del mantenere aperto un filo conduttore di rapporto proprio di continuità contro la cultura del passato e quella che evidentemente essere ancora lo spiccato sperata come una nuova riapertura di situazione culturale per il futuro
Su queste cose secondo ma il suo estremamente
E lo solo perché a come si può dire solo propedeutiche a rintrodurre
Una questione che a mio parere di assoluta importanza
Ecco perché io mi sento in qualche modo d'accordo sul valore delle posizioni che ci si era espressi perché il problema non è il rapporto tra l'Europa orientale in Europa occidentale tout-court non è il problema del rapporto tra due sistemi che oggi nel disgelo possono provare le menti di collegamento maggiori ieri problema ridiventa alla fine di questo secolo paradossalmente quello curava la fine dell'altro secolo diventa pura dell'Europa centrale
Non ci sarà rapporto corretto tra ciò che possiamo considerare rispetto a questo over se non riusciamo in qualche modo a creare le condizioni per un ruolo non di barriere amabili comunicazione di scambio di cerniera dell'Europa senz'questo lo dico perché secondo me sarà forse perché vengo da Venezia perché vengo da un'area che sempre di più queste questioni sono come Bette generosi pulire mitteleuropeo definizione per attrezzature complete non possono morire potevo essere utile politico slava italiano contemporaneamente
Sono inconvenienti abbastanza vicino
L'Italia a tra i Paesi della comunità credo il massimo più degli stessi tedesco Massimo Rizzo venerdì sentire questa da questo
Il problema del futuro della Jugoslavia dell'Ungheria dell'altra dell'Italia dal ruolo che di tale almeno in parte a dentro questo questo spazio centrale europeo
E del modo in cui questa tarpato centrale europeo potrà in questo processo formarsi saranno poi decisivi nel decidere l'evoluzione complessiva dell'Europa casa comune Europa più vasta dell'Europa geografica
L'Europa fino a ridurle fino a Vladivostok
In un futuro più si contano dovremo in qualche modo affrontare se sapremo costruire questa realtà con una realtà in qualche modo attiva caratterizzata non semplicemente marca di frontiera l'evoluzione sarà a mio parere positiva altrimenti
Il rischio di una logica che poi riporta inevitabilmente alle situazioni di tensione oppure se vogliamo il rischio per l'Europa dell'europeismo di dovere a un certo punto oscillare tra finalizzazione
In qualche modo un salto all'indietro molto buffo tramonto fu ripeto questo significa però cominciare anche in Italia affrontare questioni a come si può dire a farsi carico di conoscenze al farsi carico di lettura delle situazioni di quei paesi al quale siamo assolutamente normale
Fra veti politici dopo l'avete gli intellettuali provetti i giornalisti non sono reinseriti industriali anche perché su questo poi dopo un'altra osservazione perché per dirla molto sinteticamente qual è
Per sono le alternative che abbiamo di fronte nell'Europa
Io uso spesso per sintetizzare qual è secondo me quale sarà negli anni Novanta secondo me la grande scelta di fondo a cui saranno di fronte a tutte le nazioni in Europa e nel mondo è che quella tra cui quella che io chiamo l'integrazione quella che io chiamo la Disney
Bene se c'è un'area una
Una regione geostrategica questo sarà partirebbero da una parte
La logica dell'integrazione è la logica della capacità usiamo questo termine vogliamo darlo intende ricreare
In forme diverse nuove quello che l'Impero austroungarico ha rappresentato la seconda metà dell'Ottocento dei primissimi anni dico
Se l'azione del tenente Giordano intensamente logica nazionale dei ruoli dato che non so mica solo io
Quando leggiamo quale successe il funerale dell'intera o quando leggiamo che quei funerali era presente una delegazione ufficiale del governo comunista o quando leggiamo che s'qualcuno vagheggia la possibilità che Otto d'Asburgo possa diventare quasi come il suo il l'ex re afgano il capo dello stato ungherese per guidarlo meglio del rapporto Avogadro
Comunità in questi giorni e significa che è molto più profonda e va nelle radici di opinione pubblica molto più vasta all'idea che forse dovremmo riscrivere la storia forse dovrò mettere tra gli errori dei nazionalismi appunto anche ai quali anche noi italiani abbiamo dato non poca mano l'errore di verde stoppa la storia
E allora è aver creato un vuoto nel cuore dell'Europa che ha provocato praticamente come lui è stato causato cioè ha provocato all'inizio la stessa primavera mondiale ha causato alla seconda gara mondiale ha provocato la divisione dell'Europa con la cortina di ferro per oltre quarant'anni
Io personalmente penso che lo se non riusciremo ovviamente in modi molto diversi a ricreare qualcosa del genere nell'Europa centrale dando con questo ricreando le basi politiche euro e come si può dire con oli costituzionali
Per un recupero anche del contributo culturale che quest'area può e deve dare al futuro dell'Europa
Il rischio è di nuovo tornando indietro di cent'anni nella storia
Viene invece prevalente in Europa centrale balcanizzato
Per riavere alla fine noi via Revere Nord cent'anni dopo il problema che ebbero i nostri bisnonni
Tra seconda metà ottimismo sua la metà dell'Ottocento per le guerre balcaniche Olivia perfetta l'aria l'esempio più concreto ma l'evoluzione che può avere la Romania in contrapposizione alla alla situazione ungherese ne è un altro esempio concreto quello che può succedere domani tra Albania nel Kosovo bulgari della Macedonia
Minoranze tutte in Bulgaria ignorante ungheresi in Romania ne sono infantili alimenti e bevande conta nove
E quindi la disintegrazione la balcanizzazione di integrazione è un futuro diverso siamo soprattutto innanzitutto nell'Europa centrale e allora se questo è davvero ormai un tema politico di prima grandezza
Un contributo come si può dire di conoscenza di lettura intelligente e critiche non acritica di riattualizzazione non in termini puramente nostalgici
Di radici sono forse centenari ma che oggi di nuovo diventano estremamente rivali mi pare estremamente importante un'ultima battuta da da parlato D'Alema poi su come tutta questa rilettura diciamo così io o di presentazione di una lettura della realtà in questi quarant'anni dell'Europa centrale e orientale può essere utile oggi riguardante nella la lettura del
Il fenomeno del comunismo anche qui osservazione notazioni molto interessanti le pagine sulla Cina non sono molto belle del padre su cui sono quotate ci aiutano su un punto su Julio sono meno
Riferendo agli ultimissimi pezzi del libro sono meno proprio pessimista
Il minimo dubbio
è un problema la rilettura nella vicenda di settant'anni fa sorgere il dubbio se quello che sta avvenendo in Russia o quello che sta avvenendo in Polonia quello che sta avvenendo in Ungheria sia semplicemente una sorta di battuta d'arresto di contraddizioni in un processo irreversibile Rossi è davvero l'inizio di una
Punto di Mac se ne sono viste tante
Sussulti dei paesi ed Europa orientale verso una maggior liberalizzazione se ne sono visti se l'è vista la fine
Se in un processo di recente partenza si può avere il dubbio si può avere il dubbio che per Gorbaciov possa esserci la stessa fine nel tentativo di portare in via tassa la Tasi alla fine del tentativo compie due il sessantotto per quello che avviene in Polonia passa poi retrocedere in qualche modo a forme già ecco io
Cioè l'articolo lo degli ultimi dove appunto permettete intitolati ce lo zar riformatore l'importatore del pressing
Ecco io sono non dico più ottimista penso che non possa essere questa cosa cioè penso che i paragoni che pure vede in America sono diffusissimi tra Gorbaciov e cuce The quindi tutti i calcoli che fanno in America un po'buffi sulle percentuali di successo sulle quali non credo
Siano la letteratura la lettura per una semplice ragione
Perché forse Gorbaciov fallita
Forse con gli alieni e non ce la faranno si può cambiare economia faccio
Forse in Polonia le quindi generali
Londra
Però non si tornerà successe col fallimento di purtroppo il fallimento di Borgio fallimento con la primavera di Praga per la semplice ragione il comunismo
Il fenomeno comunista e non era finito situazioni precedenti
Che e quello che sta avvenendo io lo scorso otto luglio del decreto abbastanza a fondo quello che sta succedendo eh
Veramente un posto
Quello che sta succedendo in Russia è ormai inevitabili
Forse paradossalmente sono proprio i cinesi quelle ancora più cauti
Più prudenti avventurarsi nel mare aperto loro che sono partiti per primi che questa accettazione io per farebbe penso che ormai questa rottura storica sia intervenuta quindi certa
Vado pazza per essere cacciato purtroppo di fallimenti ma quello che verrà dopo sarà comunque una cosa utile
Sarà comunque una cosa tra l'altro che potrebbe essere addirittura più pericolosa ma comunque diversa di quelli in quelle battute d'arresto dei qui andirivieni che sono avvenuti nei decenni precedenti situazioni e credo che proprio le letture le esperienze fatte dal vivo d'allora portano poi a concludere in questa diretti anche per questo allora ripeto la qualità di questo o di quell'utilità pratica per capire vediamo
Pensare oggi di fare domani mi sembra il merito maggiore
Dobbiamo riconoscere Gabetti
E dimostra ancora senza pari capacità di preveggenza non tanto per indovinare il futuro tanto nel dare
Il futuro non era prevedibile le e letture di cultura società storia risultano oggi assolutamente importante
Da le domande e alcuni dovrei rispondere si accumulano ancora alcune immagino verranno ad Arnaldo Forlani
No io
Non se non si sottrae odori sono sono un abusivo via tavolo volevo fermarmi lì perché veramente vogliamo fare
No no no basta votazione no no no non debba avere voglio
Sono un abusivo quelle fate conto che sia che sia dall'altra parte del tavolo quindi
Certamente leggerò con grande interesse il libro di pezzi pretende non l'ho letto
Son qui per per rendere omaggio a luglio
Leggo
Il vero
No no ma io ho letto tutto leggo tutto Ribezzi Peterson qui per rendergli omaggio
Sono a disagio perché non ho letto il libro appena uscito
Sua Santità retto da esso De Michelis che tizio
Stasera no sono a disagio come osserva il comunismo è morto partito l'affermazione
Lapidaria di di De Michelis
Allora ultimamente
Dell'episodio così che tranne prodotte
Che ha per protagonista curiali
Quello che non avvilito perché come mai se così avvilito ma senta il comunismo è morto la filosofia morto
Io è morto anch'io non mi sento tanto bene
Vengono meno i grandi riferimenti ma
Ho io rendo omaggio entro leggo tutto di luglio provoca
Ha una straordinaria intelligenza delle cose
E qui le annotazioni che abbiamo ascoltato le riflessioni sì per ci sollecitano ancora di più sono state così interessante
Che ci sollecitano ancora di più alla lettura di questo libro che sarà
Certamente
Certamente per come tutte le cose dette ha scritto
In precedenza
Fra
Furbizia intelligenza delle cose cosa vuol dire qui le incombenti sono stati il tutti portati come era logico attendersi
E come avrei fatto anch'io se avessi chi ha letto il libro
Sotto la prospettiva così della della politica quella politica
E naturalmente io ammiro
Politologo lo studioso
Il giornalista ma
Io l'ho sempre sentita anche come come un grande scrittore
Prego come
E quindi come un artista
Che va al di là dei fenomeni
E coglie ora tenta di cogliere il mistero anche l'ambiguità delle cose
Adesso aperto così
Qualcuno di voi parlava ma stava a sentire non è che il
E allora una curiosità questa in in questi giorni siamo rimasti tutti
Sconcertati così
Se è ancora possibile rimanere sconcertati in questo mondo siamo bombardati dalle notizie più incredibili più mostruose
Più allucinanti
Ma questo
Questo crimine questo delitto che è stato compiuto a danno
Delle persone anziane in un istituto avviene
Va dall'infermiere
E non riusciamo a spiegarci questo fatto
Spaventoso
Allora adesso per curiosità non per capire cosa intende per intelligenza delle cose e ho finito
E qui a pagina undici
C'è un paragrafo nel Codice Penale austriaco che prevede una riduzione della pena per i delitti commessi sotto l'influsso nefasto
Di un vento che nei trapassi di stagione soffiando dal Sud
Si addensa grave umido ed elettrizzante sull'auto via e in particolare su Dio
A poco esaltare
A poco a poco vivendo Buick nella città di Freud si comincia a capire che la psicoanalisi non vi è stata solo una moda un capriccio tra la scienza e la letteratura ma una necessità profonda di chiarezza scaturita
Prima ancora che dall'intuizione di uno studioso di genio da tutto un particolare ambiente psicologico
L'anima di Vienna ricoperta da un velo di alta civiltà a più di un sottofondo aggiunti
Accanto alla Città dell'operetta libertina allegra spensierata coesiste simultaneamente una seconda città equivoca e impiego
Ecco è ancora un po'la polizia accorsa contro l'ostacolo dell'assassinio assurdo compiuto per di più in una città dove tante manifestazioni centri per regolari emergono ogni momento alla luce del sole
Come diluite nella normalità
Con l'ingrediente della normale nella vita quotidiana la sua accettazione rassegnata alla sua mescolanza con la normalità
Conferiscono la stessa passione intensa dei viennesi per il divertimento una prospettiva in soli può darsi che questa loro confidenza con le stravaganze più parte con il dolore o mente quella fetta di felicità che a volte nei giorni di festa pervade tutti uomini e donne con
E poi c'è un punto che mi aveva colpito ancora di più
Che dice che adesso non lo ritrovo ma come dovremmo riflettere su questo fatto
Alla normalità
Ma quello che appare così in superficie normale o dietro la normalità c'è sempre qualche cosa
Gli avvisi vuoti misterioso e di mostruoso ecco queste sono le le intuizioni
La capacità così folgorante
Dello scrittore dell'artista di cogliere difatti profondi aldilà riferirò
Grazie e scusate
Tornare
Dare uno splendido esempio di presentazione se non avesse detto che non aveva letto il libro Forlani poteva fare la presentazione normalmente soltanto uno spunto di eccessiva onestà lo ha spinto molte volte ho sentito presentazioni di libri
Senza che ci fosse questa compressione che erano molto più centrato
Enzo Bettiza oltre a consiglio di non andare a passare la vecchiaia in un ospizio viennese che si poteva desumere dal tuo libro A e altre cose a cui rispondere adesso tutto tutto
E io credo che bisogna uguale sì che
No no
Innanzitutto desidero ringraziare il club della stampa estera per averci concesso di presentare il mio libro ringrazio tutti i presentatori amici D'Alema la male fa De Michelis Forlani
Ringrazio anche vedo anche tanti cari e vecchi colleghi amici che non incontrava da molto tempo che sono venuti qui sono molto contento di di di rivederli di ritrovare
Prima di rispondere a D'Alema la Malfa è un po'a De Michelis che mi hanno posto delle domande molto precise
E anche pertinenti
Vorrei vorrei ringraziare
L'amico Arnaldo Forlani per questa velocissima capacità che ha avuto di cogliere nelle libero una parte diciamo più artistica che vi è di l'Unità e che si riferisce proprio a Vienna l'ambiente viennese
A quell'età cultura dell'Europa centrale di cui parlava De Michelis e anche a quella società quella psicologica dell'euro porte dell'Europa centrale da cui la psicanalisi Freud Carla Krauss i romanzi di brocche di Mussi del non nascono come dei fiori strani
Etnie
Astratti ma nascono come e come elementi di un sottofondo di un humus sociale psicologico strano mescolato e ambiguo che Forlani ha colto benissimo in quelle in quelle in quelle in quelle righe che io tanti anni fa vivendo avviene avevo dedicato all'ambiente che mi circonda venti ambiente che spiega anche è vero
Che spiega questo fatto inaudito di questo
Di cui resta come dire e l'inglese dunque della vecchia questa soluzione finale dei vecchi in questo in questo in questo ospedale viennese
Né quando era a Vienna io mi ero occupato un po'di omicidi e di cose anche perché il direttore che era tremendo De Benedetti mi obbligava a seguire la cronaca nera oltre che la cronaca politica e mi ricordo che a Vienna
Comincia il mio servizio di corrispondente da Vienna nel cinquantotto
Con un misterioso assassinio compiuto sotto il monumento al militare sovietico nel centro di Vienna non lontano dall'ambasciata italiana tra l'altro che fu l'assassinio di un'indossatrice ungherese che si chiama Ilona Faber
Mai nessuno riuscì a scoprire l'assassino ma l'assassino aveva tutte le caratteristiche per che si sono riusciti a ricostruire da qualche lettera che di lascia o da qualche spunto e da qualche impronta orma di Scarpa che rilascia ogni da qualche telefonata che egli fece aveva tutte le caratteristiche che del maniaco sessuale che si ritrova nel libro di multe che si chiama nell'Uomo senza qualità che si chiama mosso Bruga
Poi ci fu un Barbablù o Fleur ci fu un bar bar Cuccuru perché uccisi attraverso annunci economici delle povere
E donne è un po'un po'anziane delle vedove illudendo le Corman dicono con un matrimonio e in realtà le uccideva e si appropriava di quei pochi miseri beni che se possedevano e così via
E potrei continuare questa serie di stranissimi delitti
Che Vienna produce
Ma
Il delitto più grande che l'Austria
Per l'amor di Dio
Va a Ostia produce cose strane ma anche di analizzare anche le critiche anche le metabolizza le rende anche attraverso la critica verrebbe anche
Espliciti a a tutta l'Europa perché l'Austria è molto Europa vi confluiscono molti molti elementi da tutte le molte schegge da tutte le parti EUR d'Europa eccetera però bisogna dire che laute ha prodotto
Il più grande assassino di tutti i tempi che Keitel
Uno dei più grandi ferite la la digital non si spiega con la cultura tedesca
Kittel non si spiega con la Prussia che crea non si spiega con la con la Renania Hitler si spiega con quella particolare limacciose ITA danubiana che scorre a a grande a grandi fiumi in tutta la letteratura danubiana che ha per cioè epicentri non soltanto Vienna ma richieste
Praga e Budapest
E che si riscontra in questa particolarissima società dove il vizio a al altissimi arte tassi di produttività la perversione altrettanti l'alcolismo altrettanti ma se noi è pratico blocco consideriamo l'Austria soltanto da questo punto di vista faremo grande errore l'Austria è una specie di imbuto
In cui convergono le tossine da ogni parte d'Europa soprattutto dopo la disgregazione dell'impero austro-ungarico e queste tossine che non hanno più trovato una specie di Regolamento né e nei feriali e Nesta attuale
Né ideologico preciso si sono scatenate durante durante i due dopoguerra e oggi ne vediamo anche le conseguenze dire questo significa anche al tempo stesso prendere
A prendere
Prendere atto che proprio a questo laboratorio cose molto ambigue composite che l'Europa centrale prendere atto e qui comincio rispondere a De Michelis
Prendere atto che se che e nell'Europa centrale
E nelle sue ombre e nelle sue luci positive che l'Europa più grande sia quella quella comunitaria sia la Rinascente Europa dell'Est nelle sue aspirazioni alla democrazia nelle sue
Tensioni nazionalistiche rappresentano l'Europa centrale senz'altro
Che in questo caso non diventa soltanto non è soltanto nell'Austria nell'Ungheria macché estendendo il concetto è anche e soprattutto il problema tedesco nel suo insieme
E la le e l'Europa centrale direi il punto dirimente in cui è l Europa si potrà confrontare con se stessa in cui l'Europa potrà trovare ogni strumenti della propria ricostruzione
Storica
Oppure gli strumenti della propria autodistruzione perché se l'Europa centrale non dovesse in qualche modo agire da ponte e pare penso sempre anche al problema tedesco da ponte da bilancino da filtro nella
Confronto più ampio fra un'Europa occidentale occidentale composta in Paesi come l'Italia come la Spagna come la Francia come l'Inghilterra e l'altra Europa dell'est
E si creerebbe un vuoto di in comuni che pur incomunicabilità tale tale che tutto il grande processo europeo che noi stiamo seguendo prima comunitario
E poi quello dell'Europa più larga più vasta che va dalla che va dall'Atlantico agli orali verrebbe verrebbe senz'altro compromesso
Ma è da una rilettura come diceva De Michelis giustamente della storia
Che noi dovremmo un po'riconsiderare anche
Partendo dalla cultura per arrivare alla politica lo svolgimento di questa Europa verso la quale per la verità io nonostante tutto non sono così torno a ripeterlo pessimistico
E da questa Riberto rilettura della storia che si trova anche nella mia introduzione io invito invito il lettore a a a considerare in un momento in cui tanti totem e tabù muoiono in cui tante false civiltà si ridimensionano ossia espongono
In cui è in cui tante novità in cui tante novità cominciano a prendere forma invito il lettore a riconsiderare medio
Quello che furono i grandi imperi sovranazionali a petto delle piccole spesso e spesso delittuose nazioni stato che hanno vissuto soltanto nel contrapporsi all'altro e mai nell'unirsi all'altro hanno vissuto sempre nell'opposizione
Al hanno un mondo che volevano per forza demonizzare rendere diverso
E mai e mai nella capacità nella possibilità di capire che il mondi non si fondano sull'egoismo nazionale ma si fondono invece sull'umanità imperiale
Da non confondere con Italia
Ora io direi che questa rilettura della storia che ci potrà fare rivalorizzare medio
Le parti positive dei grandi imperi da quello romano ad impero mercantile veneziano
Dall'Impero austro-ungarico anche a certe componenti che in sé aveva il tanto vituperati tu peraltro impero zarista russo
Io credo che noi dovremo un pochino
E sceverare integrano Dall'olio un pochino rivedere nelle pagine della storia quello che sa anche in ciò che eravamo abituati a considerare negativo reazionario eccetera può avere di positivo in un momento in cui in cui la crisi generale del comunismo o come dice
De Michelis la fine del comunismo ci pongono a confronto con problemi di portata preoccupante riportata drammatica preoccupante e ricomincio a rispondere a Giorgio La ma
Si ha l'impressione
Che
La crisi
Del comunismo
Sia simile a quella di
Un corpo
Grande
Articolato
Ma congelato nella sua grandezza nelle sue articolazioni bere Vercelli di un corpo siffatto che nel momento in cui bah oggi scoli gelando sì
Lasci emergere
Dal suo profondo
Insieme con naturali impulsi anneriti da una
Dini ha una dinamica democratica liberale e più più
Più veloce
Più giusta
Anche
Umori e viscerali gli anni più antichi più ancestrali più profondi come quelli stelle nazionalismo uno una delle cose che il comunismo vantava di più
Era era era la capacità che esso
Diceva di aver avuto di avere risolto una volta per tutte il problema nazionale
Gli aver ha fornito un grande campione di unità nazionale nell'Unione Sovietica e dei campioni più piccoli di unità di amalgama e nazionali come come in Jugoslavia ora in realtà assistiamo a questo fatto
Nel momento in cui il comunismo sì
Scoli Gela nelle sue strutture più rigide nel momento in cui si aprono dei vuoti all'interno del mondo comunista testi essi vengono riempiti da tre elementi
Simultanei il primo il sentimento religioso la rinascita del sentimento religioso in tutti i Paesi comunisti non ha eguali se comparato alla crisi delle vocazioni religiosi in Occidente
Basta andare in certi paesi non della Polonia ma anche della Croazia basta pensare al fenomeno di Medjugorje alle madonne che si vedono che non si vedono
Saranno elementi di
Così
Ipnosi popolare ma comunque se si assistono alle alle alle processioni e si possono oggi notare nel mondo slavo
E a alla Anna la virulenza chieda spesso questo fatto della della rinascita del sentimento religioso che va cupo a occupare un vuoto lasciato dalla disillusione ideologica
Corriamo un elemento lato elemento quello più laico più razionale più in un certo senso pazze volete vicino alla mentalità occidentale la rinascita della vocazione alla libertà al pluralismo e alle pluri partitissima
Terzo elemento e la rinascita dei nazionalismi sui quali io mi vorrei soffermare perché sono quelli che sembrano a me i più pericolosi anche se in certi momenti la rinascita del sentimento religioso si combina spesso con la rinascita della visceralità nazionalistica
Io non credo che
La questione
Nazionale potrà essere risolta dall'oggi al domani né
In Unione Sovietica né nel Paese che la Malfa giustamente dalla nostra ottica mediterranea più vicina giudicava il più pericoloso nella Jugoslavia
Penso che ci sia
Dopo le disillusioni lasciate dal gestione
Comunista della società ci sia oggi una rivendicazione da parte delle nazionalità in Jugoslavia così come delle nazionalità in in alcune parti dell'Unione Sovietica che ci sia una rivendicazione rancorosa per il fatto che il comunismo anziché livellare le differenze di ricchezza e di distribuzione del reddito fare nazionalità le abbia in qualche modo approfondite
Non c'è paragone anche se le repubbliche baltiche protestano in modo civile scali scandinavo senza virulenza ma non c'è paragone di il il il fossato di civiltà e di sviluppo di progresso che c'è fra queste Repubbliche e altre repubbliche turco mamme disperse nell'Asia centrale sovietica così come
Non c'è paragone fra lo sviluppo della Slovenia
Che certamente ha un reddito pro capite è un modo di vita molto più che altro che la Calabria e il Kosovo e il Kosovo che invece
Un campione tipico da terzo mondo innestato nel continente europeo ora queste
Queste queste enormi e queste enormi differenze questi questi fossati questi fossati fra una nazionalità e l'altra che il comunismo
Gli urlavo non è riuscito a sanare ma in qualche maniera ad approfondire non prospettano certo alla Jugoslavia un futuro molto sereno e molto molto armonico
Io penso che uno dei compiti del dell'Europa
Affluente telero paga dell'Europa benestante dell'Europa comunitaria diciamolo pure e sia questo nei confronti della Rinascente nazionalismo di questi Paesi
L'Europa
Può fare tutto tranne che soffiare sul fuoco l'unica cosa che non può fare schierarsi da una parte piuttosto che dall'altra non si può né sposare
Per quanto riguarda il fatto un fattore serbo in Kosovo né sposare oggi la prepotenza serba nei confronti degli albanesi del Kosovo
Ne è sposare né sposare neppure siti in fondo la ex prepotenza albanese che con la sua potenza demografica ha espulso gli originali serbi e montenegrini dal Kosovo sono problemi estremamente delicati che richiedono dalla parte dell'Europa nell'Europeo consapevole uno sforzo di analisi di attenzione e di prudenza enorme perché veramente noi oggi stiamo veramente
Sfiorando sfiorando
Il crinale di una polveriera non completamente esplosa
Macché se esplodesse porrebbe in forse in crisi tutto l'assetto europeo non soltanto per l'Europa orientale ma anche di quella occidentale
Di conseguenza noi dobbiamo soprattutto una nostra politica penso io nei confronti dei Paesi dell'altra Europa
Spingere tra l'altro l'OPA a seguire l'esempio della Slovenia e dell'Ungheria
Cioè l'esempio della democratizzazione del vecchio sistema socialista della sua liberalizzazione perché soltanto in un ambito di maggiori libertà
Istituzionali e personali di maggiore rispetto per i diritti umani di allargamento attraverso la trasformazione del comunismo di un'Area democratica più profonda il problema nazionale potrà trovare un'articolazione
Fiera e in qualche maniera appianarsi risolversi in un contesto democratico gli ampio
Ove alle comunismo che non funziona più in Jugoslavia si sostituisse un autoritarismo
Populistico come quello che si potrebbe preannunciare in Serbia
In questo in questo caso indubbiamente la frattura nazionalistica fra le varie repubbliche fare varie nazionalità sì sì rincorro direbbe e diventerebbe un'emulsione estremamente pericolosa
E negativa
E vengo a D'Alema
Innanzitutto per dire che il mio libro Valetto piuttosto che in una perché in una in una prospettiva di critica al comunismo balletto direi una prospettiva postcomunista il libro non ha non è un libro acre
Nei confronti del comunismo è un libro nostalgico nei confronti del comunismo che nello che non è riuscito a diventare se stesso
A diventare veramente comunismo
Ed è un libro che al di là dico resta Nostalgia per il comunismo che non era riuscito a a a a realizzare veramente se stesso
Diventa postcomunista e prospetta quello che da l'ideologia o se volete dalle Hood all'utopia fallita le società in concreto possono ancora fare per continuare a vivere e a vivere meglio di quanto non vivessero
In quanto non vivessero ai tempi di Stalin o ai tempi o ai tempi o ai tempi anche anche nei primi tempi di Vieri
Ora in questa ottica postcomunista tutto ciò che il libro può esprimere nelle sue ultime partenze su Gorbaciov sul Corbaccio visivo io non lo vedo per la verità almeno non so piede che effetto può Faber fatto sui lettori De Michelis
è simile sul lettore D'Alema ma io non vedo fu questa mio grande pessimismo
Su Corbaccio vedo un'analisi della realtà del Gorbaciov risma e questa mi analisi sì appunta soprattutto sulla divaricazione
Fra la mancanza di una reale perestrojka delle cose della Società economica e un Ecce un eccesso di class nostri trasparenza di Anarchia informativa il nel nel campo dei media
Io vedo il pericolo in questa in questa mancata armonizzazione fra la riforma della società economica e l'eccesso di riforma della società culturale vedo un pericolo sembra un paradosso ma io vedo un grande pericolo in questa mancata armonia perché ogni volta che le società autoritarie
Soprattutto la società sovietica le società autoritaria di sì hanno espresso questa divaricazione accaduta in qualche modo anche in Cina quando non sono riuscite ad armonizzare bene i due momenti
Il momento della libertà dello spirito con il momento della libertà della cosa economica della quota colà è successo sempre un corto circuito e ci sono stati dei rigurgiti di autoritarismo poliziesco
Di cui va abbiamo memoria basta rimpasto apprezzare quello che avvenne dopo la mette a partire dal mille novecentoventinove in poi o quello che avvenne dopo la cacciata di Krusciov con la
L'accensione Preci mediana che seppellì ogni ogni spunto di riforma economica la riforma così che la riforma di Lieberman
Che arrivo ricorda molto bene eccetera
Un ultimo punto
è vero è vero D'Alema ha ragione
Tutte le mie osservazioni più analitiche che direi che critiche che che visceralmente ostili alle comunismo non
In tutte le cose che io ho fatto che io ho detto che io ho scritto non sono mai state compensate da una migrazione
Acritica e sviscerata per il mondo capitalistico qui occulte io osservo con ho sempre cercato di osservare con lo stesso distacco se non talvolta con spirito più critico di quanto non abbia osservato il mondo
Capitalistico informa mani come quella della mercificazione
Tutti i fenomeni più con cui a lungo potuto discutere con un caro personaggio Keo ritratto nel libro che era Max ecco Rocca Kaymer
Di cui sono stato per un certo periodo molto amico sul piano personale che era l'alter ego di Adorno
Il fondatore il maestro della scuola di Francoforte
E tutti i temi che io ho sempre assimilato con estremo interesse e ho sempre considerato che ile capitalismo vada riformato anche se non vada distrutta la libertà politica che esso porta in sé
Ecco e tutte le posizioni che io ho preso anche nella mia militanza politica nei confronti degli eccessi del capitalismo darwiniano della Thatcher o anche di un certo eccetera eccesso legalistico sono noti sono spesso non fatti testimoniati
Nei miei nei miei scritti e questo lo dico non soltanto per dire che da lei ma ha osservato una cosa che mi sembra e mi sembra giusta ma dico che e in in effetti le mie critica al comunismo non hanno mai cercato di compensare assi nelle mie Lodi a critiche nei confronti di un capitalismo che ripeto va revisionato ogni giorno
E va modificato e adattato alle nuove realtà ogni ora ecco e con questo io vi ringrazio tutti ringrazio il presentatore ringrazio l'amico Arrigo che mi ha presentato con tanto calore e tutti gli amici qui presenti
Grazie
Grazie a voi bene
Poi fu
Volessero diciamo