"Aree urbane tra presente e futuro"

Parole
Allora cominciamo
Io prima di tutto porto il saluto del sindaco di Napoli che è sempre arrivato molto puntualmente poi non ha potuto per raggiunti il lavoro e di impegni andrà comunque evitare il suo saluto
L'Istituto nazionale di urbanistica si è proposto di osservare più da vicino le città amica che cambiano perché cambiano e come cambiano
E c'è da dire che per lo meno da quindici anni che le aree urbane delle società avanzate vivono mutamenti sia nella struttura economica sia negli assetti spaziali
Processi di trasformazione anche sensibili sono in atto nelle nostre aree urbane
La di organizzazione sociale e produttiva però nelle nostre aree urbane
Non è ancora definita e in più casi sembra sia condizionata oltre che dalla specificità dei luoghi ed alla loro storia anche dalla qualità delle politiche prevalenti
Le caratteristiche dell'evoluzione e i processi di trasformazione non si presentano con omogeneità nelle diverse aree geografiche del Paese
E sono proprio queste diversità di tendenze allo sviluppo l'articolazione dei mutamenti in atto a sollecitare attenzioni particolari per la comprensione della formazione dei processi di trasformazione perché ci sembra che ricerca delle cause dei cambiamenti interpretazione dei principali problemi emergenti osservazione delle tendenze che si vanno consolidando
Possono permettere non soltanto di capire cosa muove la società ma soprattutto di prefigurare la futura organizzazione degli assetti spaziale
Sarebbe però ancora riduttivo limitarsi ad un osservatorio che Register il complesso delle variabili significative in gioco nelle attuali processi di trasformazione urbana
Se non si riuscisse anche ad attrezzarsi di strumenti efficace
Per orientare controllare e governare questi processi di trasformazione rimane fondamentale la riproposizione di politiche di piano efficaci
Piano naturalmente e concettualmente e operativamente innovato come la stessa condizione della società in evoluzione richiede ma rimane sostanziale anche la ridefinizione delle forme di governo del territorio
Per corrispondere con incisività alla complessità delle modificazioni sociali economiche e di strutturazione e qualificazione delle aree urbane
Indicatori di carattere generale circa la natura e le cause delle modificazioni delle aree urbane
Mettono in risalto alcune questioni che si ottengono i processi di trasformazione e che accomunano anche luoghi diversi
La tendenza per esempio al rallentamento all'inversione dello sviluppo delle aree centrali della città
E all'incremento viceversa delle zone periferiche urbane di centri minori dell'hinterland o anche di città medie più esterni all'hinterland stesso
Altro esempio l'indebolimento della struttura fisica e funzionale del cuore della città con un declino che si potrebbe dire ambiguo ambiguo nel senso che il centro non riesce a riproporsi con il ruolo attrattivo del passato
Ma non ancora evolve non ancora evolve con nuovi contenuti di centralità non solo rispetto allo specifico luogo urbano in funzione dei mutamenti delle condizioni dei modelli di vita
Altri indicatori ci sono ancora che sottolineano per esempio l'influenza sulle modificazioni delle congiunture economiche nazionali ed extra nazionali o delle trasformazioni produttive o dell'impatto con tecnologie avanzate però può darsi che anche non sia il caso di sottovalutare a riguardo delle modificazioni di assetti territoriali
I fenomeni di concentrazione urbana editi funzione abitativa per ambiti più vasti e il contorno e questo in specifici casi di realtà urbane
E modificazioni che sono avvenute in assenza di controllo pubblico o anche non è da sottovalutare l'incidenza di piani e attività di settore che hanno prevalso sulle politiche di organizzazioni territoriali più complessive e lo stesso consolidarsi della pratica dello scambio politico rispetto al ruolo della pianificazione
L'indebolimento del piano
Ha finito con inceppare la sua stessa credibilità ridotta a strumento di norme e vincoli oltretutto di scarsa tenuta per la garanzia di un territorio non governato e permeabile da quanti nelle norme e nei vincoli Venticano limitazione le operazioni di Tizio o l'uso del suolo
Questo appena una serie di aspetti ma che ritengo sufficienti per impegnarsi in una ricerca di maggiore approssimazione sulle cause che concorrono modificate le realtà urbane
Con questo convegno di Napoli l'istituto di urbanistica ha iniziato questa attività di ricerca di osservazione da vicino di queste città che cambiano
Attraverso un raffronto tra situazioni territoriali non omogenee proponendo chiavi di lettura che aiutino ad interpretare caratteristiche specifiche di luoghi fra loro differenti e c'è stato almeno così è sembrato anche un risvolto immediato durante questi mesi di lavoro per la preparazione di questo convegno il confronto tra punti di vista esperienze maturate in contesti differenti
Ah sì bloccato inevitabili condizioni di separatezza concettuali o di giudizi consolidati conferendo momenti di maggiore oggettività la stesso situazioni dei singoli casi
Roma mila Napoli tra le più grandi città italiane sono i casi che aprono queste attività di ricerca dell'Istituto nazionale di urbanistica o scadenze periodiche seguiranno altri casi ed altri confronti
Spesso un vorrei fare qualche cenno al metodo di lavoro che abbiamo seguito non si voleva limitare il confronto tra le città ad un racconto delle rispettive caratteristiche che fosse tutto interno alla realtà considerate ma piuttosto evidenziare specifiche caratteristiche attraverso tratti di differenziazioni che inevitabilmente si sarebbero di scontro
Il dato ufficiale quello statistico dico oppure si è tenuto conto certi titoli Sciandra abbondantemente arricchito le sue nelle relazioni di una serie di dati veramente interessanti il dato ufficiale di per sé si riteneva che non avrebbe potuto da solo restituire la complessa fenomenologia che sta dietro il dato stesso
è sembrato allora che l'assunzione di quattro temi espressioni anche di caratteristiche di modernizzazione delle aree urbane
Potesse costituire una base più interessante per confrontare sia situazioni attuali delle città sia tendenze modificative delle stesse
Con i quattro temi che ci sono stati le grandi funzioni attrezzature urbane la riqualificazione urbana e trasformazioni economiche gli effetti sul territorio la mobilità e i trasporti
Si è almeno così si sembra riusciti a caratterizzare lo stato delle modificazioni in atto di questi luoghi urbani
Quindi quattro tempi uguali per situazioni urbane diverso
Quattro temi con contenuti a loro volta generatori di altri indicatori per la lettura di problematiche locali
Per esempio le grandi funzioni urbane
Hanno consentito di legge dello Stato o la potenzialità della città a identificarsi in area metropolitana con contenuti strutturali di nuova centralità ma anche di reciprocità con nuovi ruoli del sistema dei centri minori o anche altro esempio il ruolo della mobilità e dei trasporti non intesi come collegamento tra luoghi bensì come collettivo funzionale per nuovi organizzazioni Speziali
Perfino più equilibrati e riqualificazione del territorio ma soprattutto i quattro temi hanno messo in evidenza una serie di esigenze e queste si ci sono sembrati comuni alle tre città
La formazione di un'area vasta che subire l'ambito comunale della città
La riproposizione della centralità di politiche di piano secondo modalità e contenuti innovativi
Il perseguimento dell'obiettivo di raggiungere riequilibrio territoriale funzionali ambientale dell'area metropolitana
La proponibilità di assunzioni di politiche prioritarie che riescono a combinare per fasi intermedie fattori di sviluppi equilibrati di riqualificazione la responsabilità dell'amministratore pubblico di assumere forme di governo efficaci per controllare verificare guidare le trasformazioni del territorio
I tassi che sono stati consegnati costituiscono il risultato di questa prima iniziativa dell'istituto
Nuova iniziativa
E diremmo anche nuovo modo di articolare i lavori del convegno Lino apre un confronto sul lavoro svolto al suo interno e di cui vi sono stati consegnati i documenti
E ora i protagonisti sono quanti hanno accettato di partecipare a questo incontro
Tutti va il nostro ringraziamento per la loro presenza e soprattutto per aver raccolto il nostro testimone
Amministratori politici esponenti del mondo della cultura e dell'economia dell'informazione sono però giocoforza anche loro tutti coinvolti in queste città che cambia ringrazio a nome dell'Imu il ministro per le Aree urbane la regione Campania il comune di Napoli il Comune di Roma il Comune di Milano per il patrocino dato a questo convegno ringrazio il presidente della Giunta regionale onorevole Frattini per il sostegno dato all'organizzazione del convegno ringrazio l'avvocato Bolzano commissario sta binario di governo e l'avvocato di Siena coordinatore dell'intervento sul binario regionali per avere concretato l'impegno e infine un ringraziamento la sezione Campania deve al presidente nazionale professoressa alzarlo
Ai componenti tutti del direttivo nazionale
E soprattutto alle sezioni del Lazio e della Lombardia per aver aderito ad iniziare da Napoli questa attività di lino Napoli vista ancora più da vicino Napoli vista del vicino perché anche qui qualche cosa comincia a muoversi
Operazione un po'
Grazie
è un'operazione un po'complessa dicevo quella di condurre a sintesi
Un lavoro così vasto e che prende in considerazione tanti aspetti di tre realtà
Non di poco conto quali sono quelle delle tre più grandi città e aree metropolitane Italia
Per molti aspetti rimando pertanto alla relazione scritta che penso libera consegnata domani per altri invece cercherò di dare alcuni flash sperando nel contempo di non annoiarvi eccessivamente con una relazione che sarà comunque più incerto ma certo durante dunque creare di Roma Milano e Napoli
Alcuni piccoli flash intanto per chiarirci su cosa stiamo parlando
I tre Comuni di conoscete le tre aree metropolitane che li ho presi in considerazione sono quelli in qualche modo ufficiali per Roma sono i quarantuno comuni di cui si tenuto conto nello studio di fattibilità per lo scudo
Per Napoli sono gli ottantotto comuni definiti come area metropolitana nel centro tecnico-scientifico della regione
Per Milano sono i centosei comuni del Pim Milano e l'unica realtà del nostro territorio Milano e la sua Area che essi abbia costituito una forma consortile di comuni
Per la pianificazione per il governo urbanistico dell'area metropolitana nel suo complesso
Alcuni elementi della struttura insediativa ed economica
Allora a Roma
In quanto comune a due milioni e ottocento mila abitanti però non gli ho preferito considerare l'aria centrale romana nelle sei circoscrizioni centrali perché a causa della eccezionale ampiezza grafica e anche demografico il Comune mal si potevano fare comparazioni con gli altri tre sono invece molto più piccoli l'area centrale di Roma quindi a settecentocinquanta mila abitanti tre milioni e quattro ne ha l'area metropolitana così come l'abbiamo definita e cinque milioni e cento alla Regione
Milano a un milione e mezzo gli abitanti
Meno proprio in questi giorni si hanno notizie che siamo un po'al di sotto tre milioni e mezzo tre milioni e due all'area metropolitana otto milioni e nove la Regione
Napoli un milione e due il Comune tre milioni e cento l'area metropolitana cinque milioni e settecento regione vediamo dunque che sostanzialmente le tre aree metropolitane sono molto vicine quanto a ampiezza a livello demografico
Una certa differenza ci sia tra i comuni anche se Milano e Napoli non sono molto lontani invece una notevole differenza Fabienne nelle regioni molto più numerosi sono gli abitanti lombardi di quanto non siano quelli più o meno uguali del Lazio e della Campania
Che rapporti ci sono tra le aree metropolitane e la Regione
Beh qui possiamo fare una scala vediamo che Roma in quanto
Area metropolitana contiene circa i due terzi della popolazione
Della regione
Milano ne contiene un terzo Napoli la metà
Quindi la Scala e Roma Napoli Milano altrettanto con valori molto vicini il dato ci rivela per quanto riguarda la concentrazione di addetti extra agricoli anche in questo caso Roma contiene i due terzi del Lazio Napoli la metà della Campania Milano un terzo del Lombardia questi sono dati forse non è di rom molti di più dal punto di vista quantitativo che pur nella loro semplicità mette in evidenza una notevole differenza dei tre contesti territoriali mette in evidenza come lo vedremo anche in seguito la struttura insediativa del Lazio sia fortissimamente accentrata in Roma
Mentre al contrario la Lombardia sia la meno centrata non solo almeno centrata ma anche la più policentrica questo da questi dati non emerge ma ad altri sì i nel di peso ViviMilano nella regione rispetto agli altri capoluoghi è molto inferiore di quanto non sia il peso di Napoli e di Roma rispetto agli altri capoluoghi il livello a livello intermedio si situa la Campania
Questa scala quindi
Metterlo a posto Roma Napoli Milano è completamente diverso quasi se prendiamo in considerazione invece un altro indicatore
Che è quello dei livelli occupazionali
In questo caso vediamo che l'area milanese e la prima vi sono quarantacinque
Addetti ogni cento residenti seguita da Roma con ventinove addetti ogni cento residenti che buona ultima Lario napoletana con diciannove addetti ogni cento residenti anche questi dati molto semplici mettono in luce la differenza del ruolo economico Tel tre regioni svolgono nel contesto italiano
E mettono anche in evidenza ve lo vedremo anche in seguito quali sono i problemi diversi che nelle tre aree regionali che metropolitane si pongono
Un ultimo dato quantitativo riguarda un andamento una modifica
Ed è quella del numero di addetti tra il settantuno e l'ottantuno
Anche qui avanza significativo
Mentre nella provincia di Milano sono aumentati del ventuno per cento
A Roma sono aumentati del sessantasei per cento e a Napoli del sessantatré per cento
Vediamo quindi tiene le Province meridionali vi è un incremento circa triplo rispetto a quello indiano naturalmente la base di partenza è molto diversa
Ma è anche più interessante il fatto che nelle rispettive regioni gli incrementi sono molto superiori a quanto a piene nell'aria nel nella provincia che in questo caso potrebbe essere assimilata all'area metropolitana spietati
In Lombardia come entro il trenta per cento contro i ventuno del Comune dell'area metropolitana provincia
A Napoli di settantuno contro i sessantasei scusate a Roma il settantuno contro i sessantasei a Napoli ben l'ottanta per cento contro il sessantatré per cento allora cosa vuol dire questo
Può dire che in tutte le province e in tutte le regioni il numero degli addetti aumenta e questo è un dato positivo
Ho dato positivo a testimonianza che la riconversione i dell'economia nostro paese astratta pressando non linee generali si identifica con un processo dice recessione economica
Un secondo dato e che nelle regioni gli addetti o mentono più che non nelle aree metropolitane
Un terzo dato e che aumentano i più a Roma e a Napoli come già dicevo rispetto a Milano
Ecco questo vuol dire che vi è una tendenza al decentramento a riequilibrare nazionale anche se che sufficiente vi è una tendenza ad un riequilibrio su basi regionali e da precisare tuttavia perché sia abile polso della situazione che la popolazione attiva così come li ho visti in precedenza nell'area metropolitana ma anche che l'aria Roma napoletana ma anche in quella romana
E rimane molto superiore all'uno degli addetti
Della Politano quasi il doppio che danza in taluni casi la forbice si stati valicando
Ricordi recenti dati dell'Istat pubblicati in questi giorni che rivelano come l'occupazione nel Nord la disoccupazione a nord sia in diminuzione come invece questa sì in aumento nel Sud permangono quindi e poi vedremo gli effettivi delle le possibili controindicazioni rimangono quindi ampi squilibri a livello nazionale tra nord e sud nonostante ci sia questo tendenza spontanea di un riequilibrio su basi regionale
La relazione scritta
Ma pronto più nel dettaglio questo confronto in sintesi noti giudizio possiamo dare
Rispetto alle tra realtà bene secondo me è a livello della struttura economica
Per quanto riguarda Milano il dato importante che e questa è molto articolata tutti i settori dell'economia sono rappresentati a livelli piuttosto elevati e tutti sono rappresentati a livelli non molto dissimili uno dall'altro
A questa articolazione dei settori di comparti economici corrisponde anche un'articolazione territoriale vediamo prima che la Lombardia era più policentrica di queste regioni determinate
La crisi la grande industria manifatturiera che si è manifestate in Lombardia e il processo di ristrutturazione economica non ha comportato fenomeni di deindustrializzazione come in altre parti del Paese né tanto meno di recessione
Anzi Milano sta incrementando il suo perché la sua aria stanno incrementando il loro peso sia in Italia che in Europa
A Roma Roma invece riscontriamo notevole squilibrio dell'economia che pende in maniera preponderante verso il settore terziario la presenza dell'industria molto ridotta
A fronte di un peso relativo del cinquanta per porno del cinquanta per cento circa nell'area lombarda l'industria il ramo industriale nell'economia quando gli addetti nella Lare romanesco inferiore al venti per cento
A questo squilibrio della struttura economica corrisponde a mio parere anche uno spirito del territorio
Roma concentra quasi tutta la popolazione della sua provincia più del novanta per cento e concentra quasi tutta la popolazione della del Lazio
Per questi motivi nonostante Roma in alcuni settori abbia una dimensione nazionale o addirittura internazionale che ricordo alcuni la ricerca la cultura i trasporti e il turismo e anche per esempio alcuni settori industriale di avanguardia
Nonostante questo Roma come recita la relazione della sezione romana si muove nel gruppo cioè non riesci esprimo la funzione l'iter nel Paese ed anzi perde posizioni nelle graduatorie del reddito prodotto
Napoli
Napoli è un grande centro industriale forse anzi il più grande del Meridione tuttavia e minato al suo interno da debolezze e contraddizioni strutturali infrastrutturali
Brevemente
Si potrebbe indicare come la
L'assoluta piccolezza delle aziende quindi cinquantacinque per cento delle aziende
Napoletane almeno a uno o due addetti
Si può indicare il fatto che la prevalenza di settori arretrati rispetto a quelli a quelli a quelli avanzanti tutto questo
Mette in moto fenomeni di deindustrializzazione per quanto intasamenti al comune di Napoli e anche di nuova industrializzazione in maniera particolare le province di Caserta Rieti Avellino stanno vivendo uno sviluppo industriale nuovo intenso e anche in settori di avanguardia questo cosa dimostra dimostra che ci sono tendenze spontanea decentrati
Non tanto come localizzazioni tentate perché non sono riuscite quanto piuttosto come nuovi insediamenti di una vitalità del sistema campano nel suo complesso e soprattutto questo in quanti urbanistici interessa molto detti fattori urbanistici ambientali hanno una rilevantissima fa di netto dell'altissimo peso sia perché dall'alto della parlare metropolitana di Napoli
Determinano in molti casi la mortalità delle aziende che ci sono quindi la concentrazione la congestione è un fattore negativo sia all'inverso la migliore accessibilità delle zone esterne e anche le migliori condizioni generali né sprint consentono un maggiore sviluppo
A Napoli poi un altro aspetto che nelle altre città pare mutui meno cioè la convivenza di degrado urbanistico sociale ed economico con isole e segmenti di modernità sono questi due contrasti questi proveniente questi tentativi di inserire
Isole
Punti trainanti in un contesto degradato prende la situazione di questo tipo che mi sembra nella relazione dei che amici napoletani venga molto bene indicata con questo concetto di isole e segmenti di modernità in un tessuto sostanzialmente degradato e si convivono insieme
E proprio qui credo la fa caratteristica principale della situazione napoletana si sta giocando una grande partita tra innovazione e arretratezza
E questa deve essere blog primo anche in seguito diciamo la contrazioni principale relazioni di politiche economiche di politica urbanistica nei prossimi anni
Dal punto di vista dell'assetto urbano quindi esaminate molto rapidamente le tre strutture economiche se così possiamo definirla dal punto di vista l'assetto urbano pur nella specificità delle situazioni e dei contesti reciproci e con pesi e con caratteristiche diverse tuttavia alcuni elementi in comune nelle tre aree metropolitane si possono a mio parere individuare
Il primo è il fatto
La prevalenza nell'aria centrale la prevalenza dell'aria centrale su quella periferica e di queste misure insieme nei confronti della Regione
I fattori che determinano questo iper centrismo sono la concentrazione di un'elevata quantità di funzioni produttive e di un gatto più o meno pronunciato nelle tre aree metropolitane tra posti di lavoro e popolazione residente a vantaggio dei posti di lavoro nelle zone centrali
E via via decrescente nelle zone periferiche ciò determina pavimento fenomeni spostamenti di popolazione perché laddove i posti di lavoro supera la popolazione si tenti vi è una gravitazione dalle parti da parte delle stelle
Una concentrazione nelle aree centrali una pluralità di attrezzature urbane di elevata attrattività a fronte di una progressiva carenza delle stesse nelle altre zone estese
Infine una struttura monocilindrica e un sistema della mobilità assoluto urbana non Centrica che un sistema della mobilità stradale e ferroviaria collettiva che individuale fortemente radio Centrica
Anche in alcuni casi per il traffico di attraversamento quello addirittura nord-sud il livello nazionale si diceva quindi la prevalenza della recente ha rispetto alle altre e la inadeguatezza funzionale il sistema delle grandi attrezzature e delle infrastrutture rimasto molto indietro rispetto alle grande crescita quantitativa del dopoguerra e anche allo sviluppo qualitativo sulle nuove domande nuove esigenze di quest'ultimo pericolo
Addirittura nel caso di Napoli molti servizi elementari sono insufficienti
Allora questa struttura territoriale che
Potremmo definire
Da un lato ma faceva la perizia ha grande rilevanza che ha la testa che è il centro rispetto all'altra aria e dall'altro anche la critica per la debolezza della Infrastrutture delle ramificazioni cosa provoca pochi fenomeni che sono a tutti noti e che sono più o meno evidenti in tutte e tre i casi esaminati la congestione della rubando sporto per
Processo ritratti con ma non solo inefficienza
La carenza di qualità e di identità casi estesi degrado soprattutto nel napoletano per quanto riguarda il centro ma generali per quanto riguarda le periferie carenza di standard sia urbanistici i famigerati stando rubati sia più in generale gli standard di vita
Rispetto a questo andamenti a questa situazione
Il governo urbanistico a secondo quanto emerge dalle relazioni a tutti i vari livelli che possiamo considerare ha sostanzialmente assecondato ho subito questi processi di trasformazione territoriale
Gli strumenti urbanistici
In un rapporto vicendevole di causa ed effetto con il governo urbanistico sono risultati generalmente inadeguati
Anche in quei casi in cui si sono posti l'obiettivo di promuovere e coordinare le trasformazioni urbanistiche verso finalità predeterminate
Vediamo brevemente tre situazioni come Napoli si assomigliano abbastanza Roma a un piano del sessantadue Napoli è un piano più recente del settantadue
Bene per farla molto breve in entrambi i casi di piani sembra non essere insultati ininfluenti rispetto alle trasformazioni avvenute e comunque disattesi
I dal sessantadue per Roma da settantadue per Napoli ovviamente molto è successo la popolazione aumentata a Roma di seicento mila abitanti a Napoli che qui in grande numero interventi sono stati notevoli come sono avvenute queste trasformazioni Salute o per abusivismo di massa da parte dei privati dagli interventi residenziali oppure per interventi speciali straordinari
Che comunque quasi sempre in deroga rispetto agli strumenti urbanistici
Le procedure utilizzate sono varie sono l'articolo ottantuno del seicentosedici per quanto riguarda Roma
Io non sapevo che ci fosse lo scoperto nei colloqui con gli amici romani questa possibilità di intervento straordinario in deroga da parte dello Stato
Oppure legislazione del Mezzogiorno per quanto riguarda Mina ecco per quanto riguarda Napoli comunque con la legge uno del settantotto per gli interventi comunali e comunque sempre si è trovato il modo di andare invero Milano è invece parzialmente diverso
Il piano è più recente del settantasei
E ha cercato di introdurre novità e sperimentazioni
Cosa cercavo di fare se ne parlerà con il sicuramente nella stavano tonda che riguarda Milano quindi con molto brevemente alcuni elementi il piano alterato di introdurre qualche elemento di integrazione tra chiarificazione e programmazione attuativa degli interventi arte Scauri introdurre qualche elemento di processualità nella pianificazione
Gesù si traduce anche in rapporti nuovi più meno subordinati più dialettici tra chiarificazione e progettazione urbanistica
E soprattutto ha il Comune di Milano esercitato una grande attività di pianificazione pubblica
Dico grande perché rispetto a Roma e Napoli dove non si è praticamente fatto molto
A Napoli si è fatto il piano delle periferie è stato il piano dei servizi ma in sostanza i piani particolareggiati del Piano regolatore prevedeva non sono stati la attività normale di pianificazione bene Milano invece a adottato circa duecento piani precari di recupero piani in particolare gli atti e via dicendo
Oltre a questi ci sono più di novanta pio pio è uno strumento nuovo non è un intermedio tra il piano generale il piano particolare se ne parlerà poi mentre domani riguarda quelle zone che il piano individua decoratori limito soltanto tre grandi linee con prescrizioni tipo parametrico
E a questi vanno aggiunti vanno aggiunti altri altri come altre attività di pianificazione importanti piani Daria riguardanti
Altri altri altri interventi di tipo pubblico o seguito
Nonostante queste però innovazioni e nonostante la diversità che ecco
Che abbiamo riscontrato esiste tra Milano e le altre altre città tuttavia nonostante qualche insuccesso
Sia pur parziale
Dobbiamo riscontrare qualche rischiasse sia pur parziale nella promozione e nel controllo delle micro trasformazioni cioè la parte la gestione ordinaria della città in qualche modo è stata tenuta sotto controllo
Questo tra l'altro coincide con risultati indagini più vasta a patto che non esita riguardo all'efficacia della pianificazione c'è però da dire che questo controllo clinico sono azioni presento comunque delle grosse falle su cui sicuramente si parlerà a domani che riguardano
L'assoluta come dire indipendenza con cui le destinazioni d'uso sono andate modificando soprattutto nelle aree centrali e anche la terziarizzazione diffusa in parte per cambi abusivi di situazioni d'uso ma in parte anche perché le norme del piano l'attore prevedeva un cambio
Automatico e soltanto regolato dalla normativa delle zone industriali che potevano passare cioè potevano modificarsi tasso anzi per il cinquanta per cento in zone in attività terziarie
Questa non è stato molto utilizzata non non essendo disciplinata da indicazioni me diciamo pianificatori ma soltanto da normativo di piano ha provocato si sta provocando dei problemi secondo me abbastanza abbastanza gravi
Tuttavia se nella gestione ordinaria successi si sono potuti riscontrare dove mi pare che le difficoltà si siano maggiormente rilevate
Rivelate
Sì io nella promozione nel coordinamento dei grandi interventi strategici anche qui allora veniamo a avvicinarci a quanto è successo a Roma e Napoli sia pure in contesti diversi migrando interventi azioni urbanistiche non tanto i controlli azioni urbanistiche sono difficili
E questo successo anche Milano nonostante abbia inventato strumenti nuovi oltre a quelli detti che non hanno validità giuridica quei piani dare che sono piani progetti a cavallo tra la pianificazione attuativa e la progettazione urbanistica e quell'architetto se ne sono fatti parecchi eviterà sono parti consistenti la città nessuno di questi però è in fase attuativa sono tutti nell'iter procedurale che vanta la proposta alla adozione della variante da fare transazione comunale
Quindi sono molto lenti e soprattutto hanno anche un altro aspetto sono molto complesse il numero e le caratteristiche dei soggetti pubblici e privati da coinvolgere in queste grandi operazioni ha messo in crisi
L'approccio eccessivamente pragmatico dell'urbanistica concentrata ambrosiana
Si è tentato di trovare le soluzioni extra il selettive alla concertazione tra pubblico e privato questo però si è rivelato pericoloso sia era la correttezza morale
Degli interventi e delle coperte ritorna sia per la sua trasparenza
Ma non soltanto si è rivelato pericoloso e anche in qualche misura scorretto si è rivelato anche inefficaci perché tutti questi interventi sono in crisi soprattutto per la difficoltà di conciliare
Verso un fine unitario interessi che sono più che sono tra di loro disparati
E questo quindi è un problema di rilevante importanza su cui poggiare a tornare in seguito perché queste azioni urbanistiche che coinvolgono parti strategiche la città quasi sempre comportano concertazioni sviluppi concertazioni e accordi tra soggetti vari pubblici privati anche privatistici quando siano pubblici pensiamo alle partecipazioni statali che non sempre sono agivo Lida comporre comunque se il livello comunale
Ha mostrato queste carenze e comunque dobbiamo riconoscerlo il livello al quale la pianificazione sia in qualche presenza reale sia in qualche modo tentata ed esercitata gravi carenze arrivano ritornare in seguito Antonio invece gli strali dello sovracomunale sia nella pianificazione intermedie sia soprattutto nel ruolo della Regione mi pare che
I tuoi regioni sia debba essere strategico e invece sia sostanzialmente insufficiente e deficitaria
Ho fatto un po'il quadro del situazioni esistenti delle tendenze che possiamo individuare
Dobbiamo dire questo che ci queste trasformazioni di cui prima Irene sfizio lo parlava e che sono provocate e che testimonino di un
Interruzione di un ciclo che era durato cento anni in Italia che era quello dello Sviluppo economico industriale e del conseguente accentramento territoriali
Queste trasformazioni questo nuovo cinque trasformazioni gli affetti che esso provoca
Dove stanno da qualche tempo mettendo è iniziato intorno ai lamenta agli anni Settanta queste assenze usato percepire queste modificazioni stanno provocando una riflessione una messa in discussione
Tutta nostra disciplinare negli obiettivi di contenuti degli strumenti delle politiche territoriali che urbane
Una riflessione che stiamo conducendo da tempo in cui gli elementi centrali sono da un lato l'ambiente il territorio e abbiamo Comino sviluppato nostra attenzione rispetto i piani paesistici con il convegno di Cagliari snaturamento centrale
Era totale a rubare ed è per questo
Che stiamo qui abbiamo lavorato eseguì discutendo in un percorso che ci porterà al nostro congresso
Prossimo nella notte per l'anno venturo a speriamo concludere questa nostra riflessione con delle proposte che abbiano ma capacità innovativa
Sia nel contesto disciplinare che in quello operative
Allora questa messe mi scusi in discussione qui la faccio abbastanza breve rispetto alle relazioni che sono state scritte
Cosa comporta come vanno tradotti nella situazione attuale le tradizionali finalità di urbanistica e quali sono queste Maccanico dopo possono essere così identificate l'efficienza urbana territoriale l'equità la salubrità uso apposta parola un po'desueta e per ricollocare nella tradizione più più nostra che la bellezza efficienza equità salubrità e bellezza se queste sono le grandi finalità verso le quali dovremo andare come dobbiamo interpretarli in questa fase con queste tendenze
E io credo che si possono interpretare in un sistema di tre grandi gruppi gli obiettivi
Quali sono
Il primo gruppo di obiettivi riguarda gli equilibri
Gli equilibri intesi sia in senso ambientale sia in senso territoriale
Un secondo gruppo di obiettivi riguarda l'apprezzamento della città hanno visto che la città è deficitario la struttura debole
Rispetto alla dimensione che assunta un terzo gruppo di obiettivi era presentato dalla qualificazione urbana che ambientale
Dal processo di crescita le contraddizioni che ha provocato hanno anche terminato una grave perdita di questa qualità
Questi tre gruppi di equilibri
Sotto di loro interagenti intersecando fissi e determinano su di essi non entrano per brevità
Se non per alcuni accenni riguardo all'equilibrio territoriale che mi sembra tra gli altri il più rilevante sotto quello sul quale nelle prossime tavolo tondo e non si parlerà
Adeguatamente avendo occhio soprattutto i problemi urbani
Dicevo questi tre questi tre gruppi queste famiglie di equilibri
Sopra di loro interagenti la qualità urbana e ambientale e causati del sospetto del riequilibrio territoriale
Così come lo sono gli aspetti strutturali e funzionali
D'altra parte anche questi aspetti struzzo che strutturale Fonsai il decentramento verso l'esterno e condizione per la qualità urbana e ambientale si tratta quindi che questo l'assunto in qualche misura fondamentale di un sistema circolare
E non lineare gli obiettivi che reciprocamente si possono sostenere enfatizzare o all'inverso deprimere
E quindi questo e mi pare un elemento sul quale prestare parte nostra attenzione devono essere portati avanti congiuntamente sia nel tempo che nello spazio questo poi determina anche un diverso atteggiamento disciplinare rispetto alle strategie e alle politiche
Di questi tre obiettivi dicevo prenderò in esame quello quello territoriale perché perché mi sembra strategico o il cent'il cento anni che ci hanno preceduti hanno parlato di una concentrazione della popolazione chiede l'attività che ha determinato un lo squilibrio territoriale vari livelli sempre più sempre più Tex non soltanto ha determinato anche una semplificazione dell'asta de l'armatura urbana italiana
Nel nostro Paese era quello delle cento città sì di Craxi differenziato si differenzia rispetto ad altri lo sviluppo industriale ha provocato un certo indebolimento notevoli di godimento di questa armatura urbana diffusa che però nonostante tutto
Ha resistito a questa forza polarizzante che si è manifestata
E adesso passata l'onda della crescita la grande crescita industriale ripropone tendenza spontanea perso una ristrutturazione una redistribuzione più equilibrata
Della popolazione
E delle attività
Questo anche terminato una semplice lo sviluppo industriale e la concentrazione una semplificazione della struttura urbana asservendole Armani era quasi assoluta la fabbrica e quindi facendo perdere alla città le caratteristiche di luogo insieme della socialità ma anche della produzione che ha sempre avuto nel corso della storia e che adesso in qualche misura con i cambiamenti strutturali che si stanno avanzando la città stati conquistati comunque dicevo che certo riequilibrio territoriale si sta spontaneamente manifestando ma solo pro alcuni rischi
Il primo di questi rischi stecche questo riequilibrio venga solo su basi regionali e non anche nazionali primo prima individuato questo pericolo questa differenza tra il nord e il sud ricordiamo di nuovo le proiezioni fatte da alcuni studiosi gli studi dell'Istat il rischio è che la nuova stretta chiamiamola postindustriale riproponga ancora
Da forti squilibri e forti migrazioni dal Sud verso il Nord in Lombardia l'andamento naturale la popolazione apporta un decremento lei contempo aumentano i posti di lavoro quindi quanto un aumento di popolazione all'inverso avviene in carati campani
Il rischio è che queste tendenze si incontrino e determina uno spostamento di nuovo di popolazione alcuni studiosi pensano a quattro milioni di persone che nuovamente si spostino da Sud verso il Nord sarebbe abbastanza ridicolo tentare un riequilibrio regionale se poi avvenisse in un contesto nazionale ulteriormente squilibrata il secondo rischio
Dette questa tendenza si risolve in un ingrandimento ulteriore delle aree metropolitane in altri Paesi sta avvenendo dovremo tentare invece che avvenga in forme policentrica e cioè nell'arricchimento di centri che hanno tenuto duro in questi anni
Il terzo rischio però anche in questo caso è che si finisca con nome entrare la dipendenza di questi centri rispetto all'area metropolitana oppure l'inverso
Che si abbandoni l'area metropolitana al suo declino qualora quest'area non riesca a rigenerarsi da sé questo è praticamente pericoloso e mi pare da sottolineare nel caso di Napoli dove i grandi problemi di ristrutturazione urbana potrebbero essere
Scavalcati da un decentramento all'e sterno e queste grandi periferie abbandonato un po'al loro destino
Cosa comporta questo comporta prima di tutto che si accettino
Positivamente i decrementi dei livelli occupazionali che democratici che sono in corso nelle grandi città
Non c'è da spaventarsi anzi c'è da cogliere in senso positivo come occasioni potenziali per il decongestionamento ed il miglioramento dell'efficienza e degli standard di vita
Contestualmente però occorre intervenire con politiche economico territoriali insieme attive le quali evitino o quanto meno miti Dino i rischi di cui prima si è parlato
Ed è in questo senso ed in questo ruolo che la Regione ci torneremo sopra più tardi deve esprimere la sua il suo ruolo e la sua capacità di governo
Di fronte a tutto ciò
Di fronte alla situazione che l'ho visto le tendenze prima descritte possiamo a questo punto chiederci se si renda necessario governare questi processi economici territoriali oppure all'inverso se sia più opportuno che si seguono il loro corso spontaneo attuando una politica di deregulation ET l'asset
Sintomatico che le parole che esprimono situazioni un po'imbarazzanti un po'sgradevoli italiano preferisca lasciarle allo straniero deregulation tasse fare sono composti come toilette dici oppure terribles oppure appartare queste cose un po'e non ci piacciono le diciamo in altre in altre lingue ma comunque esse mantengono inalterata la loro la loro valenza allora deve essere governato sta tentando di governarli perché trasformazioni urbane bene se consideriamo alcuni elementi in primo luogo
La complessità dei problemi che abbiamo visto che esistere in secondo luogo la contraddittorietà delle tendenze in corso in terzo luogo l'esigenza di interventi totalmente o prevalentemente pubblici
Con finalità molteplici economiche ambientali territoriali che sociali bene se consideriamo questi elementi non possiamo non concludere che sia necessaria un'azione complessa di interventi contestuali e contemporanei
In diversi settori e diversi ambiti non possiamo qui
Mettere in dubbio che vi sia necessità di un governo forte attivo articolato ed efficiente dei processi in corso
Quando parliamo di governo in implicitamente affrontiamo questioni relative alle istituzioni alle procedure altri metodi e agli strumenti
Partiamo da queste ultime per chiederci in che modo urbanistica posso svolgere nell'ambito di questo governo un porto
Emergono secondo me alcune esigenze fondamentali la prima è quella di definire una strategia e un quadro di riferimento
Di ambito macro territoriale che qui raccordi che consente di verificare le politiche urbanistica qui strategia e quale riferimento a livello Marriott Grand in secondo luogo quello di riconosce un carattere sistematico ed organico alla realtà urbana e territoriale
Una prima conseguenza di queste due esigenze riguarda il fatto
Che le diverse discipline che si occupano del territorio dal punto di vista operativo in particolare urbanistica l'economia l'ecologia l'architettura lato
Dico alcune delle proiezioni territoriali dello sviluppo economico e così non ha senso il tentativo di far definire dall'ecologia le precondizioni ambientali dell'assetto territoriale in modo del tutto analogo alle pre condizioni economiche
Una seconda conseguenza riguarda il fatto che se si vogliono raggiungere risultati effettivi il governo del territorio non può limitarsi alla definizione delle regole che pure sono importanti deve anche sviluppare azioni complesse e integrativi integrate che includono gli interventi urbanistici e interventi di altro tipo
Occorre quindi ridimensionare la vocazione di tipo onnicomprensivo i piani urbanistici tradizionali
Per assetti generali e definitivi pur nel loro aspetto di previsione e sviluppare un sistema Complesso che articolato di governo del territorio che comprenda piani programmi e progetti
Tesi quest'ultimi se il senso complessivo che specifico aggiunge e aggiungo comprenda anche strumenti analitici che strumenti gestionali
Occorre cioè associare alla dimensione spazio quella tipica del piano urbanistico la dimissione tempo
Tipica del programma e di integrarle nella dinamica dell'azione cioè di un movimento intenzionale liquidato che percorre lo spazio il tempo e interseca così i diversi e molteplici ambiti e settori che attraversa determinando situazioni ed equilibri nuovi ne consegue che la fase gestionale attuativa acquisisce un peso del tutto nuovo rispetto a quello della dalla tradizione
Assegnatole ed entra questa fase in rapporto non più subordinato che consequenziale rispetto agli altri momenti del governo del territorio ma paritario e dialettico
Ne consegue ancora che tra i diversi momenti conoscenza piano programma Progetto di intervento deve essere possibile una retroazione costante e cioè verifiche di coerenza e aggiustamenti reciproci
Ne consegue anche che il piano deve essere il luogo e lo strumento delle verifiche
E delle prefigurazione
E deve verificare Riva assicurare dinamicamente l'attendibilità e la congruenza del complessivo governo urbanistico
Che la programmazione degli interventi oggi svilita in PPA sempre più pallidi deve invece diventare un momento fondamentale di conto coordinamento
Interdisciplinare intersettoriale Inter istituzionale senso Jackson diversi dell'attuazione e della gestione urbanistica infine un'altra conseguenza è che bisogna assicurare l'effettiva esecuzione delle scelte operate che spesso risulta complessa per l'entità delle opere per il numero dei soggetti a vario titolo coinvolti
Da un lato questo aspetto deve entrare come ed anche all'estero a pieno titolo nei diversi momenti in cui si articola il governo
Urbanistico dall'altro occorre prendere atto che azioni complesse richiedono strutture operative specifiche dotati di autonomia capacità organizzativa e poteri adeguati siano essi interni o esterni alla pubblica amministrazione pubbliche miste o privati e quindi un modello pluri settoriale
Pluri dimensionale dialettico e processuale fortemente connotato ai momenti programmatori gestionali che sembra oggi dover sostituire il modello tradizionale frazionato deduttivo consequenziale e prevalentemente connotato dal momento pianificatorio onnicomprensivo
Insieme con queste questioni che ci riguardano più da vicino il metodo di strumentazione mi sono anche questioni di tipo diverso istituzionale e procedurale
E se non sono proprio nostre di competenza ma sono comunque importanti che interagiscono direttamente con il nostro agirete nostro operare
Possiamo aspettarci questa domanda che forse forse la retorica ma forse non lo è a chi spetta il governo urbanistico
Non è retorica perché stiamo assistendo spesso la deviazione rispetto alla regola generale che i vorrebbe l'ente pubblico il titolare della politica urbanistica spetta dunque dobbiamo rispondere sì agli enti elettivi dello Stato che rappresenta uno a diversi livelli politici amministrativi la nostra società un ruolo fondamentale spetta in particolare ai comuni
Che è la forma più diretto rappresentano gli interessi che le aspirazioni i rispettivi presidente ad essi inoltre si debiti in generale l'unica significativa attività di pianificazione chiavi interessato in modo sufficientemente vasta e continuativo il nostro Paese
E si inoltra presento la forte armatura urbana che caratterizza pressoché interamente la penisola sì oppure conforme modi di origine diversa questa armatura
Connessa con un'antica che comune cultura della stanzialità urbana
Nonostante notevoli cedimenti e sconfitte ha comunque resistito a tutte le svariate tendenze accentratrici
Essa è sicuramente una manifestazione di arretratezza e di non completa adesione alla cultura e all'economia della società industriale
Ma è anche probabilmente come ha detto lo skipper francese che è stato qui spesso a Napoli e buon conoscitore d'Italia un arcaismo portatore d'avvenire
Questo tipo di modello insediativo articolato in centri non in periferia distribuiti nel territorio cui corrisponde un parallelo modello rappresentativo e amministrativo
E infatti sicuramente più adeguato al nuovo ciclo economico e sociale
Più rispondente a esigenze di equilibrio ambientale ed innalzamento degli standard di vita
Ed infine anche meno oneroso dal punto di vista economico complessivo
Il recupero di un tale sistema insediativo che comprende anche la riqualificazione delle grandi aree metropolitane in particolare delle loro periferie esige che il Governo urbanistica resti saldamente in mano pubblica e in modo particolare nelle mani degli enti territoriali locali
Ai quali deve essere restituito laddove come nel Meridione che è stato in buona parte trasferito in mani statali che parastatale
La più recente legislazione meridionalistica sembra muoversi in questa direzione
Riemergono comunque contraddizioni e ambiguità
Tra queste vorrei citare la proposta recentemente espressa dall'ex ministro perspex Primo Ministro Goria a Bari di mantenere la centralità statale della progettazione
Uno sportello progettuale è stato definito a disposizione delle Regioni
Ebbene il progetto
Con tra virgolette con la P maiuscola qualora non sia quello meramente esecutivo e proprio il luogo in un certo senso anche istituzionale i procedurale
In cui le esigenze le disponibilità e gli impegni delle istituzioni e delle parti sociali ed economiche
Si esprimono
Non solo in qualità di committenti ma anche di attuatori ti utilizzatori degli interventi in altre parole la progettualità e l'espressione delle regia e della vitalità di una società che si definisce e si attualizzano e Progetto
Se si toglie il Progetto si spegne proprio per la regia che condizione essenziale culturale più operativa lo sviluppo
Di Progetto sia pure con tutte le forme collaborative integrative risultino necessarie deve pertanto restare nelle mani qui soggetti istituzionali sociali ed economici locali
In questo quadro un ruolo fondamentale deve essere svolto dalle regioni e quali francamente hanno mostrato in generale un'insufficiente volontari capacità di assumere una funzione il leader nel governo del territorio
Adesso invece competono grandi compiti tra cui vado molto brevemente definire quella fatichi urbanistica di riequilibrio di cui prima si parlava promuovere e attuare le politiche del riequilibrio in particolare quella di trasporti tra viabilità in senso regionale trasversale e intrappolare
Aggiornare in maniera non burocratica la legislazione sulla programmazione e che mitizzazione economica urbanistica e ambientale
E soprattutto coordinare il governo urbanistico degli enti locali subordinati promuovendo anche la formazione i consorzi di altre forme associative cooperative i comuni per temi opera ambiti territoriali
E quindi in questo ambito mio parere che andrebbe affrontato il problema dell'istituzione o meno di una specifica struttura di governo metropolitano se non altro per le notevoli differenze che fanno di una delle aree regionali un caso assestata
Sempre sul fronte delle istituzioni dobbiamo non possiamo fare a meno di affrontare il tema del Ministero delle a rubare ringraziando rinnovando il ringraziamento per la il patrocinio che ha voluto dare al nostro convegno per i motivi già detti che non vado ripetere ci sembra scontato l'opportunità della sua istituzione
Si pongono però
Sicuramente problemi politici metodologici più operativi di grande peso e di grande difficoltà
Non vorremmo però che nel difficile equilibrio tra strategie politiche e opere si finisse
Con il perdere di vista la finalizzazione di queste ultime agli obiettivi di fondo della riorganizzazione del territorio i la loro coerenza al quadro generale di riferimento
Il ministero dovrebbe pertanto affiancare alla funzione che già sta svolgendo di promozione e coordinamento dei progetti di infrastrutture e servizi
Anche una funzione di indirizzo che orientamento operando una qualche forma di programmazione di risorse e di di finzione di alcune priorità generale
Oltre a queste che abbiamo brevemente descritto si pongono altre questioni in qualche modo Esterne se vogliamo ma comunque terminanti ai fini del governo urbanistico del territorio
Tra queste anche qui molto brevemente possiamo elencare la riforma dell'autonomia locale si assegnamo avessi questo ruolo fondamentale nella riorganizzazione del territorio non possiamo fare a meno di
Riconoscere la necessità di un loro potenziamento
L'aggiornamento della legislazione urbanistica sia a livello dello Stato sia soprattutto a livello delle regioni per adeguare la politica e la strumentazione a quelle esigenze di coerenza flessibilità e operatività che abbiamo visto essere necessarie
Faccio un esempio
Se da un lato se da un lato le parti il ministero dei beni ambienti ilare urbane e anche i vari interventi pubblici hanno trovato il modo di risolvere con varianti automatiche o meno il problema che l'attuazione degli interventi
Dall'altro però l'attuazione di questi stessi interventi e loro introduzione nel rigido attuale sistema di pianificazione incapace di adeguarsi ieri finalizzare si rispetto a questi interventi errori cadute può provocare che provoca
Gli amici napoletani la parola molto lungo nelle loro relazioni squilibri incongruenze anche molto dannoso
Vi è infine la questione di una ridefinizione di un nuovo rapporto tra pubblico e privato parlando di Milano vi ho visto come questo rapporto entra in crisi
Al quando si prendano in considerazione azione urbanistiche piuttosto complesse considerevole
E necessario ridefinire soprattutto perché l'opera di riorganizzazione del territorio si svolge prevalentemente all'interno di città o comunque del territorio già organizzato e strutturato
Questi interventi producono direttamente reddito carente
Vi sono molteplici risorse i soggetti che devono essere coinvolti tutto ciò rende assolutamente necessaria una ridefinizione del contratto sociale che regola i diritti e i doveri delle parti in causa
Cito qui il nostro presidente
Edoardo Salzano che in un recente convegno a Bari diceva che le figure dominanti non sono più in questo contesto quello dell'antica triade l'amministrazione pubblica il proprietario fondiario l'imprenditore capitalistico
E l'azione pubblica non è più semplicemente non può più semplicemente ridursi a sostituire la proprietà fondiaria acquistando o espropriando i terreni per darli in uso o in proprietà all'imprenditore
Varia sociale sulla quale l'azione pubblica opera e un ben più complesso groviglio di figure sociali ed interessi economici nei confronti dei quali non si possono eseguire tagli netti
Anche in questo caso commi precedenti si affacceranno
Nuova condizione in cui avvengono i processi urbanistici
Essa è quella dell'integrazione sempre più intensa non solo per le discipline gli ambiti i settori come in precedenza ha tentato di evidenziare ma anche tra gli stessi soggetti operatori
Non esistono più orti separati per iniziativa pubblica e per quella privata
Il nostro istituto avrà le tradizioni in questo senso e credo che occorra riprenderla perché chi dibattito lo sforzo culturale su questo tema sia pari a questa tradizione
Il problema d'altra parte è troppo importante e decisivo per ragioni sia economiche che morali e di efficacia della pianificazione del Governo per poterlo abbandono
Arrivo finalmente le conclusioni
Dicendo questo il nuovo corso delle trasformazioni urbane e territoriali
Comporta un complessivo riorientamento culturale e un altrettanto complessiva ridefinizione dei principi teorici e comportamentali
Si è parlato di nuovi equilibri ambientali territoriali urbana
Si è parlato Della Nuova funzione ed erano forma della città
Si è parlato di un nuovo contratto sociale
Di nuove regole del gioco di un nuovo modo di intendere urbanistica e di nuove leggi che lo codifiche si è parlato di fine di riforma degli enti locali e anche di nuovi possibili livelli istituzionali si manifesta una diffusa esigenza di forme nuove sia dell'attività fisica che di quella funzionale culturale sociale giuridica istituzionale che politica
Sia aperta cioè una stagione di grande interesse e di straordinarie possibilità che potrebbe caratterizzarsi con una complessiva
E per molti motivi
Auspicabile e necessaria riforma della città ed il suo territorio
In questi giorni mentre stavo preparando questa relazione mi è tornato in mente uno scritto che volete i tempi diversità che mi ha molto colpito mi riferisco a forme economiche per i capitalisti che Di Carlo Marx un autore che allora andava molto di moda
Ne cito un breve passo la storia dell'antichità classica che storia di città
Ma di città fondate sulla proprietà terriera che sull'agricoltura
La storia asiatica che è una specie di unità indifferenziata vincita più di campagna
Le vere grandi città
Sono qui da considerarsi solo quali accampamenti principeschi quali superfetazioni della struttura economica vera e propria
Il Medioevo Periodo germanico parte dalla campagna come sede della storia il cui ulteriore sviluppo avviene poi nel contrasto tra città e campagna
La storia moderna perse la storia nostra e urbanizzazione della campagna
Infatti siamo andati espandendo nel territorio agricolo e non come presso gli antichi globalizzazione della città
Ora questo ciclo descritto da Max che ha portato a grandi migrazioni la grandi concentrazioni metropolitane Emeghara Polito poi il cane sembra essersi chiuso
Stanno qui
Alla nostra società nel suo complesso determinare chi modifiche le forme del nuovo stare nel territorio e nella città in questa fase che si sta aprendo
Dovrebbe essere cercassero me lo affidiamo Giorgio Fregosi assessore alla programmazione al sette del territorio della provincia di Roma ai professori Terenzio lì veniste a a Carlo De Risio presidente che li svela
A Francesco Terrore giornalista Francia teste giornalista il trait d'union tra l'istituto finora il fatto che a Paolo Bellini e il direttore generale architetto invece De Lucia del ministero dei lavori pubblici coordina
Penso che possiamo immediatamente dare inizio alla seconda parte del convegno io pregherei Paolo Berdini
Come previsto
Di introdurre questa questo dibattito
Ma credo che le modalità con le quali l'istituto a voluto preparare questo convegno permettano di svolgere una relazione introduttiva
Sotto alcuni aspetti non rituale nel senso che c'è stata una relazione introduttiva anche ad articolare come quella di Gaetano riscende
Ed esiste nella cartella distribuite con questi stili un lavoro di documentazione molto ampio ed articolato che la sezione laziale ha svolto per la preparazione di questo convegno ciò mi permette di evitare di entrare nel merito ti tutta una serie di questioni di Tati interpretazioni della fase pregressa dello sviluppo tanto per intenderci
Dal settanta ad oggi per concentrare un po'la mia relazione ma sui problemi aperti cioè i problemi che Roma a in questo momento
Per il suo sviluppo
Credo spero anzi che questo mondo Dini di vedere questa mia relazione introduttiva
Permetta chi è intervenuto così gentilmente a questa tavola rotonda
Di vivacizzare un po'il nostro mondo appunto di presentare i problemi di Roma così
Dedicherò quindi alla all'analisi diciamo della dell'attuale fase dello sviluppo rubano soltanto poche battute facendo appunto riferimento per per le ulteriori specificazioni documentabile ai documenti distribuiti
Le recenti dinamiche evidenziano che Roma ha praticamente concluso una fase del suo sviluppo nel senso che il periodo delle forti migrazioni dei grandi incrementi demografici di sostanzialmente conclusa
Quando diciamo questa cosa certamente non siamo convinti che siano finite le trasformazioni anzi basta leggere due dati contraddittori rispetto a quello che dicevo per accorgersene il primo il forte aumento
Di popolazione che avviene ancora nei comuni contermini che ci fa dire sostanzialmente che Roma sta esportando un suo modello di sviluppo fin qui consolidato
E quindi ci fa dire che Roma adesso pone dei problemi non soltanto nella stretto ambito amministrativo ma in tutta l'area metropolitana il secondo elemento tetti che ci fa dire che non sono finite le trasformazioni all'interno della città
La forte una forte sostituzione che avviene nelle aree centrali nelle aree più qualificate da parte del terziario minuto
Un elemento che il Piano regolatore di Roma è stato qui detto da lì scendere non ha saputo governare c'è una situazione capillare di funzioni residenziali da parte di funzioni più pregiate
Queste funzioni stanno creando nell'area centrale i problemi di congestione che sono a tutti noti e sui quali quindi non entro
L'altro fattore di novità che con nota questa attuale fasi di vita della romana lo straordinario peso degli investimenti pubblici che stanno per essere allocati su questa città non ci trovano di fronte
Fino al novanta e quindi in un breve periodo a circa otto mila miliardi di investimenti queste sono cifre voglio dire abbastanza caute degli investimenti a questi otto mila miliardi vanno aggiunti non soltanto agli investimenti pubblici legati con la costruzione
Del
Del mille novecentonovanta cioè del dei dei Mondiali di calcio a Roma ma anche tutti gli investimenti privati che possono essere attivati in questo momento in considerazione della grande
Costruzione di consorzi di imprese finanziarie eccetera che sono stati collegati in questa fase di di dibattito che è stata contraddistinta dal titolo Roma Capitale
Quindi ci troviamo in un momento in cui la città può cambiare in base agli investimenti che stanno per essere allocati sostanzialmente i suoi equilibri le sue funzioni e quindi
Proprio dalla locazione di questi finanziamenti che secondo noi si si si getteranno le basi della della città
Dette negli anni prossimi quindi cioè c'è una particolare attenzione da parte nostra perché aprire quali saranno le scelte pubbliche del processo di trasformazione della città
In sintesi possiamo dire che il binomio fine dell'espansione ritorno sul costruito si attaglia bene al caso Romano
è proprio quello che sta avvenendo certamente questa questa interpretazione va collocata nel nelle particolari caratteristiche dell'area romana anche qui sarò molto brand riprendo un po'le conclusioni di quelle che sono che erano le conclusioni del libro famosissimo libro su Roma di tono insolente Italo Insolera diceva in quelle conclusioni ripropongono Terna
Che Roma aveva un rischio davanti a sé quello di un'ulteriore crescita dell'abusivismo che era stato di fatto connotativo dello sviluppo urbano
Ecco questo rischio si è avverato forse abilità delle più pessimistiche aspettative dello stesso Insolera
I fatti sono noti a tutti insomma dal mille novecentosettantasei settantanove è stata condotta una variante urbanistica proprio per dare legittimità
Questa grande periferia abusiva che è stata la più grande variante urbanistica al Piano regolatore del mille novecentosessantadue per estensione e per localizzazione delle
Italo Insolera lasciava anche aperto un altro spazio positivo fortunatamente che era quello come dire non era riappropriazione di un recupero della capacità pianificatoria pubblica ecco il fallimento di questo periodo
è stato peraltro già specificato bene dallo stesso autore io non ci ritorno se mai sarà elemento come dire nella tavola rotonda
L'altro elemento del Polo della crescita periferica romana è stato quello delle le grandi trasformazioni guidate dall'edilizia residenziale sovvenziona la convenzione
In gran parte questi interventi di edilizia non sono correlati con i tessuti in cui venivano Ester localizzati e sono quindi sostanzialmente altre parti staccate così come sono staccate le per definizione le partite abusive
Roma quindi oggi è caratterizzata da una sostanziale disorganicità dell'insieme delle periferie
Sostanziale disorganicità che si proietta poi fuori casa andare a dei ristretti ambiti comunali comprendendo tutta la fascia dei comuni contermini perché i fenomeni che dicevo prima cioè dello sviluppo
Molto elevato dei Comuni contermini ha già investito l'abusivismo l'abusivismo sta crescendo più che a Roma nelle parti di niente i comuni della prima fascia
Periferiche
L'altro elemento che caratterizza Roma la sostanziale assenza dei grandi servizi qualificanti quelli cioè che connotano una capitale
Non ci troviamo in assenza assoluta ad esempio di un centro congressuale moderno di alcuni centri di servizio legati alle funzioni di di di commercio ad esempio e ci troviamo poi di fronte ad una assoluta carenza di centri che Furet esistono ma fanno parte della Roma come dire anteguerra
Faccio un esempio per tutti il centro fieristico che non è assolutamente adeguato alla ruolo di una capitale ma una un piccolo spazio più o meno compatibile con una città di provincia mi permetto di dire l'altro elemento di arretratezza nella città di Roma è quello del sistema infrastrutturale ci troviamo di fronte non soltanto a una carenza di infrastrutture per il trasporto privato ma ci dà sott'soprattutto di fronte ad una carenza di di rapporti con l'area metropolitana ad una carenza di rapporti gli inviti di strutture pubbliche
Ad esempio di una struttura su ferro che possano Italia la congestione che tutti conosciamo ovviamente forme ma l'elemento che più veramente oggi occorre sottolineare è che tutti i trasporti gran parte dei trasporti esiste anche uno studio recentissimo svolto dalla Provincia che gran parte dei trasporti di pendolari da perché l'area centrale
Che che che dà lavoro a questa Provincia si svolgono attraverso il mezzo privato questi sono elementi di arretratezza complessiva
Sono elementi di arretratezza complessiva che vanno per noi rivisti superati per andare a un riequilibrio delle funzioni coniugando riqualificazione della periferia pentimento punto romano con lo sviluppo delle attività produttive
Se si accettano le tesi Sciandra mandarla da dette in maniera secondo me
Eccellente che prevedono un ruolo delle fittavolo futuro delle città viste come fattori di produzione unitari non soltanto come elementi come dire parziale di alcune zone che producono le altre che sono tributari ma come come elemento appunto globale
E proprio da questa arretratezza che nascono gli squilibri maggiori la città cioè fintanto che noi avremo di fronte un centro altamente qualificato nella prima fascia periferica che loro che lo ha fatto in in questo ultimo periodo
E una periferia urbana metropolitana tributaria di questo modello di sviluppo concentrato io credo che fonderemo lo sviluppo della città su delle gambe gracili abbiamo bisogno che la qualità urbana
Vada al di là di queste gare che sono state pulite le più le più immediatamente sviluppate vada al di là di queste aree e con note comiche tutta l'aria metropolitana
Qualche tempo addietro
Si è avuto a Roma una una
Una tesi che ha trovato anche grande spazio
Di una sostanziale come dire analogia tra le periferie urbane romane le periferie del Terzo e Quarto mondo io non condivido questa tesi
Perché è assolutamente fuorviante non non coglie la realtà romana che non ha fatta se volete di disperazione legata alle condizioni economiche dei Paesi certamente però c'è da ragionare sulle arretratezze vere e proprie
Che esistono in queste fasce periferiche che fanno sì che queste aree non siano ancora dotate per buona parte
DTT servizi essenziali quali reti idriche reti fognarie cioè quei piccoli elementi che fanno la differenza tra Paesi civili nord figuriamoci se non fanno i forti una capitale
Per fornire concreti elementi a questa valorizzazione della periferia c'è tutto il settore dei grandi servizio brani che come dicevo sono assenti o sostanze in mente carenti in questa città che possono essere utilizzati per dare a questa forme periferia una una struttura una connotazione una qualità
Certamente tutte queste
Queste queste questo discorso va collocato in un quadro di riferimento quadro di riferimento che oggi inesistente non solo è superato il piano nel sessantadue ma non esiste un quadro differente per l'area e quindi non si trovano di fronte ad un'assenza di un quadro su cui valutare se mai localizzazioni localizzazioni
Qualitative che diceva
è necessario quindi secondo noi dare avvio ad un progetto urbanistico dell'area metropolitana
Parlo di Progetto organistico perché prima credo con del perché hanno istituzionalizzato infrange la sua ultima fase c'è bisogno di di un di un percorso culturale cioè di dispiegare l'ordine di ruolo futuro della città
Ad un elemento fondativo che sia realmente convincente e realmente trainante nei confronti e le altre città
Dico questo perché da molto tempo che si sta parlando si sta andando ritornando verso un'urbanistica davvero concorrenziali cioè ogni capitale europea o nazionale casa di Mila no si sta appropriando di tutti gli spazi e ruoli
Che sono in contrapposizione con le altre città ciascuna ovviamente facendo Lera sulle proprie caratteristiche e sul proprio percorso economico compiuto fin qui vale a dire CCD partito prima nella nella strutturazione economia moderna ha ovviamente avuto più chance di Roma
Per dotarsi della DTT dei primi elementi dalla formazione terziaria
A questo livello romano un po'collocarsi in a nostro giudizio a parte ottimamente poi lo dirò il settore della pubblica amministrazione Roma può degnamente collocarsi nel panorama internazionale valorizzando lo straordinario patrimonio storico ed archeologico e naturale che ancora presente nonostante i i segni di Greganti dell'abusivismo nonostante appunto il degrado diffuso di molte aree qualitativamente elevate
Arredo Bana ancora l'elemento cardine secondo noi
è stato credo Gian Luigi migliore dare a questa questo progetto il titolo Natura e Storia per un progetto urbanistico di fronte è un progetto che
Da sua fondamenta e che può quindi portare fuori da questa arretratezza complessiva la città antirom
è chiaro che se no ci fermassimo soltanto a questo elemento cioè la valorizzazione alta dimostrare archeologico faremo un'operazione riduttiva cioè daremmo lo sviluppo Romano soltanto alcuni degli elementi di cui necessita
Gli altri elementi sono primo fondamentale lo sviluppo e la trasformazione dell'attività amministrativa dello Stato
E qui c'era già in nuce un progetto da parte dell'amministrazione comunale che viene avanti dal mille novecentosessantadue reinterpretato cioè il sistema creazione del Sistema direzionale orientale l'elemento che può trasformare il ruolo della pubblica amministrazione in questa città
Rispetta questo c'è da fare dei passi concreti in avanti perché sino ad oggi siamo fermi ad alcune enunciazioni del tutto generale di che non convincono sulla reale
Fattibilità dello e vengo quindi proprio a questi progetti particolari perché se non ci fermiamo ancora
All'enunciazione di Generali vale a dire quello che ho detto prima
Roma ha bisogno di una trasformazione della Pubblica ministero credo che su questi temi non troveremmo sempre e comunque l'unanimità dei giudizi altra cosa entrare nel merito del delle questioni appunto nel merito dello scudo
E capire dove sta andando questa operazione affiliata recentemente
Io ho detto già questo processo è stato molto lento credo dal mille novecentottanta perché è stata data dal piglio a questa fase di strutturazione dello scudo
Questa fase ancora alle sue fare al suo inizio sostanzialmente
Gran parte delle gambe a questa questa grande operazione è stato dato dalla da tutto il progetto Roma Capitale quindi grandi finanziamenti grande ruolo allo stato credo che anche qui dobbiamo fare attenzione riequilibrare questa questa concezione di sostanziale uguaglianza tra settore Roma capitale e creazione dello sto credo che Roma non abbia soltanto bisognerà grazioso anche bisogno di questo ma anche bisogno di altri settori quindi un sostanziale riequilibrio di di di progetti
Per per la creazione della della capitale
Dopo un attivo negli anni ottanta come dicevo da parte della del veramente il Comune di Roma la questione è stata prevalentemente sviluppata dal Consorzio stock a un consorzio di imprese che sta operando per la progettazione dell'area io credo che il Consorzio DOP faccia bene a portare avanti le proprie idee
Non è questo il punto critico verso la perché fa il suo mestiere credo
Il punto critico sta nella sostanziale assenza da parte l'assenza di proposte da parte dell'amministrazione comunale da un lato dell'amministrazione dello Stato dall'altro
La prima tarda a delineare le priorità dell'operazione
Vale a dire se va strutturata prima con con infrastrutturazioni per esempio di trasporto pubblico o se bisogna dare avvio immediatamente alle coste alle cupa Touré che elemento come capite che discrimina la la fattibilità del progetto il Comune non ancora individuando strumenti per il controllo delle trasformazioni e neanche le strutture per la gestione altro altro elemento fondamentale in questo quadro l'affidamento dell'incarico di consulenza tante agli altri consulenti
Come dire non riesce affatto a nascondere questi incertezza di fondo
Ma è anche lo Stato
Che non fatto ancora conoscere quale ruolo intenda far svolgeranno operazione essendosi limitato fino ad oggi ad erogare finanziamenti
Non è chiaro quali strutture oggi localizzate nel centro storico dovranno essere trasferite quali tempi le priorità e il destino degli immobili dismessi
Per capire un po'la dimensione faccio presente a chi non è romano che ad esempio ministero del Tesoro occupa più di ventisei all'interno del centro storico staccate con tutti i problemi appunto di mobilità che di micro mobilità che crea questo questo problema
Però non non si sa fino ad oggi quali saranno quattro ministeri saranno trasferiti il Sistema direzionale orientale
Quello che fino ad oggi si sa che attraverso l'uso del terzo comma dell'articolo ottantuno cosa che ha meravigliato i nostri amici milanesi nelle molte riunioni fatte sono stati regolarizzati all'interno del centro storico
Qualcosa come un milione e mezzo di metri cubi di attività ministeriali che potevano essere come dire il primo pacchetto di cubatura che pone anche creare in nuce l'elemento dello Stato
L'altro elemento grave della carenza dello stato è questa ancora mancanza di una visione complessiva a nostro giudizio lo sto sembra che stia passando dico sembra perché veramente non esiste nessun documento ufficiale una concezione riduttiva
Vale a dire una concezione che vede non sto l'aria di servizio del centro storico nel senso che sembra
Si stia andando verso un progetto che spostino le attività amministrative
Di primo livello lasciando la direzione dei ministeri e la direzione politica del dicastero all'interno del centro storico voi capite che in questo modo l'arresto non diventerà
Nulla più che un contenitore di uffici cosa abbastanza diversa da un polo direzionale moderno la carenza d'odio grave comunque si riscontra in una mancata deviazione del ruolo del progetto nelle trasformazioni del generale della città
Vezio De Lucia ha affermato che lo scudo non indica più una direzione di marcia della città così come era previsto all'interno del Piano mille centosessantadue oggi è l'unico rimedio possibile di cose fatte male cioè delle periferie romane
Qui con una con un accento differente non è più la periferia ristretta romana a tessere che fa apporto con l'operazione sto secondo noi deve esser trovato una relazione tra lo sto e l'area contermine perché non sto abbraccia un'area nel quadrante Nord Est Sud Est che proprio l'area in cui esiste un un minimo accenno di conurbazione romana con era in ordine
Con la la zona Tiburtina e con la zona dei Colli Albani cioè laddove esistono primi germi di conurbazione anche se appunto come dicevo prima non strutture
Altro elemento su cui l'amministrazione pubblica
Non svolge attualmente più qualcuno buono è proprio quello che diceva all'inizio della creazione di questo Polo valorizzazione del sistema culturale archeologico e storico romano
Si era iniziato anche qui negli anni ottanta con la creazione con i primi progetti sui Fori lo smantellamento di via della Consolazione l'apertura dei primi cantieri l'esproprio Della Valle della Caffarella come primo elemento di un di un discorso complessivo sull'Appia Antica
I cantieri dei fori sono ormai da tre anni tra il mille novecentottantacinque se non erro completamente abbandonati CIACE soltanto alla chiusura ma non è non ha non è stata mai messa ha messo mano al Progetto la valle della Caffarella in base ad un ricorso dei proprietari di nuovo tornata ad uso circa altro elemento su cui si stenta ancora a capire
Il ruolo della pubblica amministrazione attualmente quello delle periferie urbane anche qui oltre alla frase citata della legalizzazione di questa di questa attraverso la perimetrazione attraverso quindi la legittimazione all'interno dello strumento urbanistico delle ottantacinque Harem
Non è stato fatto granché sono stati certo portati i servizi primari capì che dicevo prima ma manca ancora in questa volontà di andare a un superamento dell'abusivismo
Noi crediamo che l'unico elemento ingrato per sconfiggere questa questa fase abusiva di Roma sia di dare certezze a queste zone
Dare certezze ovviamente significa anche essere molto drastici con aree irrinunciabili ovviamente
Ecco ma dare certezze è stata avviata una fase di pianificazione particolareggiata esecutiva attraverso la redazione di Mila ni partiva jazz o no così sono stati gli era chiamati anche qui siamo di fronte a tempi storici perché l'operazione di
Affidamento a gruppi di progettazione in base a concorso
è dura da circa sette anni quindi da sette anni noi abbiamo avuto una fase dalla preparazione del bando di concorso della risposta dei professionisti e l'abrogazione del dei dei progetti finalmente alla fase di partenza che avveniva alla fine dell'ottantasei fine ottantasette quindi da pochissimi mesi
Questa fase voglio dire di di sostanziale non comprensione della dimensione del fenomeno ha portato sicché oggi nel mille novecentottantotto ne abbiamo una richiesta da parte
Dell'Unione borgate che uno degli elementi storici della vita urbanistica della nostra città
Ha chiesto
Un piccolo strappo dicevo
Ai fini
Italo Insolera non è legata all'Unione borgate io non poterlo fare intenzionalmente
Ci troviamo di fronte oggi alla richiesta di ulteriore perimetrazione cioè di ulteriore legittimazione di novantacinque aree che sono ovviamente data legata tristi che tutti conosciamo sempre più esterne alla fascia periferica consolidata
Consigliera virgolette perché le le le le densità sono come tutti sapete molto basse
Quindi ci troviamo quando un ulteriore aggravamento di problemi di di di
Come dire disarticolazione della struttura urbana
è finita ruolo noi diciamo che l'amministrazione comunale che dipendono in buona sostanza gli esiti dei progetti il futuro della città
Se dovesse perdurare questa fase che molti giudicano con un neo forniscono a mio giudizio di debole capacità propositiva da parte dell'amministrazione comunale
Si abdica un ruolo fondamentale io faccio presente
Per dirla davvero schiettamente che il sindaco non è presente credo per un motivo molto importante nel senso che si sta aprendo un'ulteriore fase di crisi nel piano conosciuta almeno quattro
Dal mille novecentottantacinque il sito non ha fatto dare ufficialmente non sarebbe venuto ma
Penso che questo sia collegata a quest'ultima frase di di di stato di di preallarme per una crisi
è chiaro che se il Comune per o antica questo ruolo di di chi guida lascia campo libero ad ogni estemporanea proposta da parte dei gruppi privati
Ho già affermato che ritengo naturali che si propongano idea in occasioni di sviluppo un elemento legittimo addirittura dinamico per le nostre società
Ecco io credo che però tutti questi progetti vanno collocati in una visione
Pubblica delle trasformazioni nel senso vadano ricondotti a finalità pubbliche delle trasformazioni territoriali
Questo ruolo ancora manca come dicevo ma manca purtroppo anche un ruolo un minimo di gestione urbanistiche da parte del Comune di Roma
E a titolo esemplificativo costruì andrebbero due minuti vorrei leggere l'insieme degli atti tecnico-amministrativi che il Comune di Roma a concretizzato per l'attuazione dello store
Giulio Tamburini si è preso con la curativi portano in sé quanto era cronologica
Si si evince una una una confusione davvero incredibile
Identifica nel mille centosettantotto viene creato un comitato scientifico per la redazione lo studio di fattibilità
Tre anni dopo nell'ottantuno è approvato il programma quadro per l'attuazione nell'ottantatré
Viene adottato una variante ad hoc delle norme tecniche di attuazione c'era una norma decantazione del del del progetto stock che non permetteva la disarticolazione in comparti separati è stata via Ravina anche questa fase di di di revisione delle norme
Viene nello stesso anno hanno affidato al Consorzio do la redazione dello studio di fattibilità
Nell'ottantaquattro istituito un comitato di vigilanza sullo svolgimento dello studio di fattibilità quest'ultimo studio ha presentato in consiglio comunale e approvato dal Comitato di vigilanza non ottantacinque
Nell'ottantasei viene istituita la Commissione consiliare per Roma Capitale nell'ottantasette la Regione trova finalmente la variante no urbanistica nell'ottantotto ma nell'ancora formalizzata una proposta di Giunta
Viene istituito un Ufficio speciale all'interno dell'assessorato al piano regolatore un comitato interassessorile concordi con compiti di coordinamento dell'operazione e viene conferito l'incarico Kenzo tange e gli altri
Di coordinamento dell'operazione ora voi capite che tutti questi organismi che ho letto in maniera affrettata sono l'uno in contraddizione con l'altro quindi voglio dire o viene svuotato il primo e quindi funziona l'ultimo elemento di coordinamento da Martina
Ma questo non è stato mai revocato attraverso una delibera formale oppure c'è una contraddizione in termini cioè c'è una difficoltà di gestione dell'intera operazione
Questo è tanto più grave quanto più siamo in un momento in cui l'operazione di ristrutturazione sulla città costruita presuppongono il coinvolgimento di diversi livelli dividere e differenti settori dell'amministrazione pubblica quindi se l'efficienza resta legata a questa prassi non si andrà munto le non molto lontano anzi si porterà acqua al mulino di tutti coloro che dicono cioè che c'è un bisogno di una di una ripresa che ruolo centralistico dello Stato a scapito dell'amministrazione che non sono
Efficienti rispetto questo a questo fatto
In qui veramente non non cito neanche alcuni fatti una una
Verifica di questa concezione centralistica presente anche nei provvedimenti ne approfitta legislativo Roma Capitale in cui il ruolo dello Stato
Assolutamente preponderante rispetto a quello delle amministrazioni locali e quindi in cui lo sport lo Stato proprio in considerazione di questa inefficienza Sire proprio di un ruolo che noi crediamo debba svolgerà invece
L'amministrazione comunali
Mi avvio brevemente alle conclusioni
Per chiarire soltanto un ultimo elemento quale strumento di Piano sia necessario per attuare questo progetto urbanistico e dice è chiaro che non è ipotizzabile nostro giudizio ricorso al Piano intercomunale della legge urbanistica non viene
C'è bisogno di uno strumento che ci consente al governo in modo continuo nel processo di trasformazione tutte le cose che diceva che Tanoni Sciantìa nella programmazione delle opere fino andatura realizzazione
A nostro giudizio c'è quindi bisogno di un piano di strutture che rappresenti il quadro di riferimento delle priorità degli interventi un piano che per definizione quindi dovrà occuparsi sostare soltanto degli elementi strutturali ne cito cito quindi cui dovrà dove appunto essere Grande attrezzature il sistema infrastrutturale della mobilità il sistema ambientale delocalizzazioni produttive e terziarie
E la distribuzione dei pesi insediativi per poi lasciare ovviamente i singoli strumenti e urbanistici la definizione particolareggiata di queste cose
è vero in questo senso che non esistono riferimenti di legge appropriati che si rischia quindi di avviare un'operazione con alcuni caratteri di incertezza
Ma questo mi azione a nostro giudizio non deve diventare un alibi per non operare i tre soggetti istituzionali dice il Comune la Provincia e la Regione potrebbero avviare consensualmente con un coordinamento di uno di essi
In questo senso l'ipotesi più naturale che sia la Provincia svolge questo ruolo non perché l'unico successivamente quindi spessore Fregosi ringraziamo proprio
Perché sembra abbastanza sotto tono un'allocazione di questo ruolo alla rumena in quanto entità amministrativa i problemi abbiano detto vanno visti in un ambito più vasto
Dicevo la Provincia può svolgere questo ruolo di elaborazione tecnico conoscitiva sul nuovo Piano e far maturare in corso d'opera le necessarie modifiche legislative sulle quali ci si dice sempre che c'è il massimo di di volontà da parte del
Dell'organo parlamentare di di di arrivare a una conclusione di questo ma non servì a me a una conclusione
Io credo che il ritardo però della definizione del della riforma per autonomie locali pure essendo grave
Non non è una condizione a priori per non nel portare avanti sperimentazioni o tentativi di riconduzione del problema romano hanno un ambito più vasto
Credo che sia possibile appunto andare
Ti credo che se il Consiglio amministrazioni cupi non solo il Comune non avranno a disposizione questo strumento che chiarisca i rapporti economici tra pubblico e privato movimenti sui suoni sugli immobili tutta la l'operazione
Rischia di partire in maniera sbagliata aperta densi di che tutti noi potremmo scongiurato
E su questo tema e concludo che si mise in scena nel prossimo periodo l'aria la volontà di avviare il processo di trasformazione nell'area romana da parte delle tre amministrazioni locali
Mi pare che che Bernardini abbia fornito una sintesi utilissime molto concreta per
Avviata la discussione su Roma
Io proprio per
Conservare questo carattere di assoluta concretezza
Ma la discussione
Vorrei proporre ai nostri amici che partecipa ad una discussione
Di mettere al centro di questa stessa discussione
I temi dello scudo che di Roma Capitale
Quindi concretezza
Con un limite direi del quale prego prego tutti di farsi carico cioè di evitare un eccesso di di specializzazione che potrebbe come dire rendere la cosa eccessivamente noioso che non è perché non romani o comunque Chionna una una conoscenza approfondita delle cose delle cose di Roma
La proposta la specificare così io chiederei è una specie di fare tre giri rapidissimi telegrafici di discussione
Su queste tre
Tre proposte
Il Sistema direzionale orientale
E il nuovo
Primo giro di discussione
Secondo
Il problema del Sistema direzionale orientale
Riguardo alla riqualificazione della città di Roma
Terzo tema quello toccato orrore da da Bellini Sistema direzionale orientale e specimen delle
Dico solo due parole
Da video sul sul primo tema
Appunto sto e e questione del del nuovo piano di Roma
A me sembra che che questi due due fatti siano strettamente legati
Almeno se vogliamo evitare il primo che
Che tutte le lei tutti i problemi tutte le tensioni tutte tutte le questioni che sono sono sul tappeto
Sull'area romana
Si scaricano tutte sullo sfondo
Rischiando di di paralizzare le le le decisioni e l'attivazione di questa iniziativa
Oppure di di provocare intorno ad esso no no una guerra per bande è stato detto in altri in altra circostanza che finisce con nonna
Allo stesso modo finisce col paralizzare l'iniziativa
Poi mi sembra che sia indispensabile
Legare le decisioni dello scudo
A quelle della nuovo urbanistica romana
Per evitare
Errori grossolani di di dimensionamento e di scelte di localizzazione
Che tuttora potrebbero essere essere commessi quindi mi sembra convincente a la proposta che le decisioni
Che nei prossimi mesi forse nelle prossime settimane forse ancora nei prossimi giorni vanno assunte
Si guardano nello siano contemporanea
A ad analoghe decisioni relative all'urbanistica di Roma
Perché perché credo che sia noto a tutti anche appunto a chi non è di Roma che ha sentito anche l'introduzione degli Champs alle cosche detto Berdini eccetera che il piano regolatore del del sessantadue è venuto meno è venuto meno perché perché non hanno più ragion d'essere i presupposti di fondo grandi scenari di crescita demografica una grande civiltà magnifiche sorti e progressive di una civiltà industriale che sembrava sembrava senza fine quando fu venuto meno tutto quello che era all'origine del piano sessantadue piano del se sanno che peraltro poi non è stato stato o meglio è stato attuato in maniera deforme rispetto a quanto indicava
Quando indicava
Basta appunto parlare del dello stato che allora si chiamava asse attrezzato
Che doveva essere appunto come diceva prima Berdini l'indicazione delle cose da fare per per orientare la crescita verso il settore urbano che era stato prefigurato quale quello privilegiato dello sviluppo dalla città il settore orientale
Invece questo sviluppo deforme che e e sgraziato che sventurato e sciagurato c'è stato e adesso si tratta di tentare di rimediare a quello che è possibile link i media
Quindi serve inquadrare adesso queste scelte verso le gli indirizzi che dovrà assumere dovrà assumere il nuovo piano
Nuovo piano che naturalmente non può più essere un piano racchiuso dentro i confini comunali di Roma
Dovrà essere un piano come si dice che Area Vasta
Ci sono dietro questioni istituzionali sconfinanti io non entro nel merito anzi
Invito poi tutti i nostri amici che partecipa non entra nel merito innanzitutto Fregosi mi rendo conto questo potrebbe essere oggetto di un convegno soltanto soltanto questo questo prosperò mi sembra questo senso perché che pare corretto l'invito di Bellini che che si possa sì posso cominciare a discutere nel merito delle cose da fare anche qui parallelamente si possono sciogliere poi noti nodi legislative i nodi i nodi istituzionali per disegnare per disegnare il nuovo Piano ci sono le questioni dell'ambiente le questioni della mobilità e le questioni del terziario il problema al terziario e assurdo pensare che possa essere risolto risotto nell'ambito dello sbarco sarebbe un errore affrontato il problema dello smog pensando che tutto tutte le questioni inerenti
Alla al disordine il quale vive l'attività terziaria di Roma possano vivi trovare lì trovare soluzione io cito solo un dato una ricerca mi pare che l'abbia citato anche Verdini
In una recente ricerca del del Mediocredito
Gli è stata stimata pari a cinque milioni di metro cubo la consistenza di attività lavorative industriali dismesse nel corpo dell'attuale struttura urbana di Roma solo questo di coda fornisce immediatamente una possibile indicazione
Di localizzazione alternativa quelle relativa occupazione nuovi spazi c'è qualche problema l'abusivismo giustamente Bertini Bertini lo citava insomma continua
Io credo che dal dal dal dopoguerra in poi i si è cresciuta intorno a Roma un una città che poi peraltro a bassa densità molto più grande della
Tutto il territorio comunale di Napoli
Abbiamo abbia soffocato sta continuando a proliferare intorno intorno alla città di Roma ecco allora qual è la procedura
Che io mi sentirei di di di proposta e sulla quale poi vorrei invitare
A fare il giro il giro di opinioni fra i partecipanti a questa discussione
Subito una variante l'attuale Piano regolatore di Roma
Che si potrebbe chiamare Variante di salvaguardia
Salvaguardia nel senso che questa ponga
Sostanziale vincolo a tutte le altre non ancora utilizzate facendo salve quelle cose che sarebbe utile chiamare Progetti per le quali tutte le decisioni sono già state prese o sono chiari gli ambiti istituzionale formali nei quali queste decisioni devono essere prese a cominciare dal dal medesimo sito qua al piano dell'edilizia economica popolare
Alle indicazioni del programma poliennale di attuazione al progetto fuori all'Appia Antica una serie di cose possono considerarsi circoscritte individuate e definite possono possono andare andare in attuazione
Contemporaneamente a questa delibera che potrebbe richiedere poche ore vorrei dire perché se per essere messa a punto c'è c'è ampio materiale suffragare questo tipo di scelta
Si dovrebbe avviati
Lei se del Comune della della Regione della Provincia le intanto le valutazioni di merito su come cominciare a mettere mano a a dare forma al nuovo al nuovo piano perché su questo comincerei con col dare la parola se se è d'accordo
A a Giorgio Fregosi che qui rappresenta rappresenta l'Amministrazione provinciale di Roma e l'assessore al
Alla programmazione e all'assetto del territorio diceva Berdini prima che la Provincia di Roma è candidata a a gestire questa notizia del piano c'ha una tradizione anche recente di impegno
Secondo me anche di serietà nell'affrontare nell'affrontare questi problemi che mi sembra quindi che Frigo si sia un interlocutore essenziale in questa discussione
Ma io ringrazio molto queste denunce ringrazio Paolo Berdini
Per avere criticato l'amministrazione provinciale questo ruolo rilevantissimo credo che non vi saranno altri
E soprattutto nel campo degli amministratori pubblici che vorranno seguire le orme di Paolo Verdini
Ma Vezio De Lucia problemi poneva il problema del rapporto fra lo sto
è un nuovo Piano per Roma
E diceva però giustamente mi pare molto giustamente
Il nuovo Piano per Roma non deve limitarsi solo alla città di Roma
E che io qui vorrei a questo punto per poi cercare di riprendere il ragionamento perché io sono del tutto d'accordo
Su questa
Ipotesi su questa opinione
Vorrei però
Cercare di offrire se ci riesco
Una lettura parzialmente diversa
All'area metropolitana romana per quella che è stata
Accennata dall'architetto riusciamo tra il quale peraltro condivido le conclusioni
E che è stata
Ampiamente abbastanza ampiamente sviluppata nel dal gruppo di tecnici che ha preparato il dossier su Roma
Io sono in disaccordo
Anche se fra il gruppo che ha preparato il dossier vi sono tanti amici carissimi
Ma io sono netto disaccordo
Innanzitutto perché il Consorzio stormo rappresenta nulla di ufficiale consorzio dove magari dazione di privati rispettabilissima
Che ha redatto lo studio di fattibilità del Sistema direzionale orientale
Ma in secondo luogo perché io credo che sia profondamente sbagliato pensare che la romana è Roma più in quaranta comuni della cintura
Ed è profondamente sbagliato accettare criticamente la posizione espressa dal consorzio giusto che è una posizione
Rigorosamente
Quanti eccentrica che è una posizione rigorosamente centripeta
Di fronte al processo e fenomeni che sono di tutt'altro genere tutt'altra natura
Tant'è che non l'avessero Dossi parte dal cuore circoscrizione Centrale si va alla periferia circoscrizioni periferiche si vede la cintura c'è il centro rimane Roma la città di Roma il centro di Roma piazza Venezia
E il resto è
In un qualche modo omogeneizzato
Sita a mio avviso una lettura o profondamente errata può darsi che sbagli non è una posizione personale questa posizione la Merck l'abbiamo messa a punto in una conferenza che abbiamo recentemente convocato di tutti i comuni della provincia di Roma
Tra l'altro questa identificazione dell'area metropolitana romana ci riporta non ci porta avanti comunque perché e il riferimento che abbiamo e alle nostre spalle di tre e di trent'anni fa
Il Piano intercomunale
Del decreto del ministro dei lavori pubblici Giovanni quaranta comuni oltre Roma
Trent'anni fa quando lo scenario era completamente diverso quando le previsioni erano di tutta la di tutt'altra natura
Poi abbiamo avuto però
L'istituzione della regione gli studi preparatori
Alla programmazione regionale i comitati regionali per la programmazione economica che definivano un'area non esattamente coincidente colare della Provincia di Roma ma che espungerlo alcuni comuni effettivamente molto
Centrifughi
A nord e assunte abbiamo avuto un atto importantissimo ha proposto di ruolo di funzione delle regioni
Che è l'unico che ancora in un qualche modo regge sempre più debolmente le azioni dell'istituto regionale sempre più debolmente perché di programmazione non se ne parla settoriale nel globale ed è la delibera sull'assetto del territorio
Il
Otto luglio del mille novecentosettantaquattro
Durante la Giunta di sinistra
Che definiva sulla linea delle quinte riequilibrio territoriale le cose di cui ha parlato l'architetto Brescia
Parlato Paolo Berdini
La Regione Lazio con una regione da riequilibrare da togliere
Come dire dall'alunni atto di Borghi dipendenti da Roma da strutturare secondo sistemi urbanistico territoriali al nord al centro però su
Abbiamo avuto i materiali
Dell'IRS perché l'Istituto regionale di studi per la programmazione economica materiali preparatori per il piano territoriale il piano socio economico
Grande produzione grande produzione metri lineari di volumi
Che sono stati accantonati e che però prendevano come riferimento l'intera romana abbiamo avuto se non sbaglio è uno stupido
Del dipartimento di pianificazione territoriale urbanistica dell'apprendista di Roma un gruppo di lavoro diretto l'influsso degli dei si che affaccia di ipotesi di un piano di struttura per la romana che riguarda l'intera provincia di Roma
Ecco nel giro di più che a me pare che l'attuale Dossi i nulla azione su Roma sia un passo indietro rispetto al documento in un Lazio il cinque dodici ottantasei
Il quale a un certo punto afferma testualmente e un piano strategico parlare romana
Per un piano storico occorre il territorio di riferimento del nuovo Piano al di là degli strumenti che potranno essere messi in atto tra il fine turno programmazione urbanistica integrato deve quindi estendersi ad un'ampia fasce di comuni contermini questa una compressione
Quasi coincidenti con quelli della provincia di Roma la contrizione per i Comuni contermini sono quaranta se i comuni sono quasi coincidente con la Provincia di Roma non possono essere quaranta essendo il totale dei Comuni centodiciotto
Quindi ecco io qui veramente credo che l'hanno proposto una lettura diversa dentro la quale leggere anche il Sistema direzionale orientale mi scuso con De Lucia perché io non sono molto preparato a parlare di Rossi
Qui si parla di Roma del Sistema direzionale orientale non si parla d'altro mi rendo conto che l'argomento del giorno
Però un'idea diversa della R. orienta dell'area metropolitana romana secondo me ci consente di affrontare anche il problema del Sistema direzionale orientale con meno angoscia con meno come dire
Precipitazione incombono
Anche se naturalmente più a stare molto attenti ai giochi che si fanno alle forze che si muovono realmente al significato effettivo che difatti assumerà questa operazione sarà un'operazione Immobiliare Fondiaria
Prevalentemente o se sarà invece un'operazione del riso alla città ma allora se si dà una lettura invece che
Rigorosamente centripeta come è stata data si dà una lettura più corrispondente i processi reali di cui tutti hanno parlato vale a dire la perdita di
Peso demografico della città di Roma
La distribuzione di funzioni pregiate di ricerca di studiosi elaborazione dati
Di pezzi di settori sofisticati del limite del imprenditoria d'avanguardia in un'area più vasta
Una distribuzione del reddito che equilibrio in un qualche modo anche per la diversa
Scelta residenziale di classi produttrici di reddito Matthew parte medio-alti
Se si dà una lettura più in sintonia con i processi reali già dire che che non è una forzatura secondo me
Che noi dobbiamo dare una lettura policentrica per la Roma
No non dico niente sto dico che lo sport non è la fine non è nell'inizio della fine del mondo
E con questo entro anche in polemica con sé anche Corrado compartecipe anche con settori eccetera anche con compagnie
Non è nella fine né punta Chiesa
E ripeto queste cose non è che siano sono basate su ecco e ad esempio qui verso il Duce si sta interessando c'è uno studio dipartimento di Scienze demografiche della prima università di Roma la Sapienza analisi della struttura della romano attraverso i rapporti tra funzione residenziale produttive
Beh vi è la dimostrazione che non è vero che tutti i rapporti siano rapporti di gravitazione su Roma non è vero
Questa è l'idea che al di là di Roma hic sunt peones non è vero vi sono delle realtà consolidate Astori che ancor più ancor più antiche di Roma Tivoli Albano per dire la a parte queste cose
Vi sono delle realtà che sono via via strutturate son diventate realtà funzionali realtà di auto contenimento dei movimenti per lavoro Superstudio
Che si sono identificati e che compito io credo di un discorso di area metropolitana con o senza intervento straordinario ancor più seguire l'intervento straordinario e qui torniamo al posto aiutano a strutturare
E distribuire le funzioni pregiati
Non solamente all'interno del confine del comune di Roma ma anche in questi sistemi urbanistici polizia policentrici che ormai si evidenziano come con chiarezza con chiarezza
Da questo punto di vista io però non nego le priorità termino subito
E ritengo che si si deve andare a un nuovo piano quale piano è stato detto nonché uno strumento di livello ma a un piano strategico e questo vi sarete anche a leggere i giornali se fossero attuate
Con priorità certamente questo deve riguardare la zona orientale di Roma
Ringrazio moltissimo Fregosi mi sembra che nella discussione sia sia entrato nel vivo
Io pregherei adesso turisti d'intervenire non investe non soltanto nella veste Julio comunque di uno dei il responsabile dei promotori del del Consorzio sotto
Ma per tutto quello che gli pare
Sì appunto non non sta a me fare una difesa d'ufficio
Di quanto proposto dal piano di fattibilità
E dico perché perché mi sembra che oggi qui vengono al nodo una serie di problemi di cui pure
Linux dovrà prima o dopo coraggiosamente interessarsi e cioè vengono hanno avuto tutti i problemi che c'abbiamo alle spalle
Di questi venticinque anni perché i si capisce
Comune di Roma meglio ancora l'area metropolitana che cos'è l'Area metropolitana più la facciamo grandi
è meglio è perché e studiamo problemi più vasti più interrelati se poi andiamo alla Regione ancora meglio e se poi andiamo a tutta la nazione ancora meglio a tutta l'Europa a tutto il mondo
è a tutto l'universo eh ma qui purtroppo
Non abdico ora abbiamo capito qual è il livello realistico di pianificazione e corriamo il rischio di continuare a fare delle fughe in avanti nuovo piano io per esempio mentre condivido
Che lo strumento del piano del sessantadue superato non sono affatto d'accordo che sono superati gli obiettivi perché leggendo il dossier preparato dal Linux
Gli obiettivi che oggi servitù individua per il Comune di Roma sono esattamente gli obiettivi previsti dal piano sessantadue anzi rafforzati
Da quello che è accaduto sessantadue a oggi penso invece il discorso vero e che il piano che superato come strumento ed è questo il vero discorso sul quale Linux ci dovrebbe
Direi nuovo piano nuovo piano sì disse come dice il dossier
Non è un nuovo piano formale uno dei piani tradizionali lo chiama piano di struttura però non ci dice che cos'è
E per chi lo deve fare se la cava dicendo Comune Provincia e Regione poi oggi De Lucia dice provincia
Questo vuol dir poco che cosa significa a a quale autorità di governo del territorio poi in realtà corrisponde questo piano perché se poi questo piano di di legge è solamente
Un fatto grafico lascia il tempo che trova ecco allora
Questo è il nuovo Piano io continua a ritenere più gli obiettivi del piano del sessantadue tuttora la
L'analisi del del perché il piano del sessantadue non si è realizzato
Ci porterebbe molto lontano e sicuramente è fatto di tante motivazioni alcune delle quali vengono ricordate dal dossier
Ma una non si accenna forse non è condivisa ma io la voglio dire una mia opinione chiarissima
E in qualche misura provocatoria
E
E così anche provocatoria nei confronti dell'intervento
Del dell'onorevole Fregosi
Uno dei motivi per cui Piave sessantadue non si è realizzato te che specialmente le forze che mi avevano promosso l'idea principe
Il giorno dopo la sua approvazione l'hanno incominciato a contestare hanno incominciato a contestare
Perché
Perché l'approvazione del piano di Roma è avvenuta in un momento particolare un clima culturale particolare
Che poi era il clima di riflessione critica sull'Avvenire delle aree metropolitane italiana
Era il momento delle proiezioni territoriali Progetto ottanta il discorso del riequilibrio territoriale
La la regionalizzazione
La speranza di poter fare appunto una politica attiva di riequilibrio territoriale rafforzamento delle aree deboli
La preoccupazione della crescita delle aree metropolitane
Preoccupazione che ho visto questa sera a riemergere anche nel l'intervento introduttivo utili Sciandra è qui
Bisogna stare molto attenti perché poi che cosa è accaduto secondo me in Italia ma in particolare a Roma l'esperienza di Roma e tipiche che poi la preoccupazione dello sviluppo dell'area metropolitana è diventata lo sviluppo la preoccupazione dello sviluppo di Roma cioè della città più grande dell'area metropolitana
Con un effetto paradossale
Perché Roma secondo me
Il Comune di Roma era un'area metropolitana
O era per la sua struttura per i suoi contenuti lo era per le sue dimensioni il dossier del Linux giustamente ricorda che il Comune di Roma è otto volte il Comune di Milano
è una volta e mezzo il pm milanese il Comune di Roma è una volta e mezzo il pm milanese oggi se l'Area metropolitana romana non è più solo il Comune di Roma e perché nei comuni limitrofi al Comune di Roma esistono degli insediamenti residenziali che non sono dovuti a attività indotto in questi comuni ma attività di lavoro romane
Con quindi noi abbiamo creato un'aria metropolitana fittizia
Proprio
Arde diminuendo il peso demografico di Roma ma non creando attività alternative a quelle che romane creando insediamenti
Alternativi a quella residenziale a quelli romani con un pendolarismo che ha aggravato la situazione del Comune di Roma
In realtà e questo è un fenomeno che secondo me abbastanza italiano
Questo tentativo di compressione quantitativo delle aree metropolitane dei grandi Comuni delle aree metropolitane
è diventata una compressione qualitativa noi per venti anni in Italia non abbiamo più parlato dei problemi delle grandi città
E quando oggi il dossier mi dice che a Roma mancano le grandi attrezzature le grandi infrastrutture
Mancano le grandi attrezzature culturali di servizio
Mancano perché a Roma non si è fatta una politica di questo genere per venti anni per venti anni a Roma
Si è fatta solamente edilizia residenziale perché la pressione l'emergenza i problemi politici a questo hanno spinto e si è fatto come giustamente si ricordava
Attraverso i grandi insediamenti della centosessantasette e purtroppo attraverso l'abusivismo solamente agli inizi degli anni alla fine degli anni settanta si è ricominciato in Italia
A riparlare dei temi delle grandi aree urbane questo sulla scoop sulla spinta di quello che appunto accadeva in tutto il mondo occidentale la messa in crisi delle città tradizionali
Allo sviluppo della terza rivoluzione industriale nell'era della telematica delle comunicazioni eccetera anche perché a un certo momento si è temuto
Che queste nuove caratteristiche industriali potessero mettere in crisi la ragione stessa delle città create sulla concentrazione industriale
Questo poi nei fatti non è accaduto le città hanno capito che ci ha hanno una vocazione diversa che appunto quello del terziario e dei servizi al alle imprese anche questo il dossier
In un mi sembra che sottolinea molto bene e questo significa far maturare dopo venticinque anni in una situazione ancora
Più chiara questa vocazione per il terziario del Comune di Roma direzionalità pubblica e private
E questa era proprio l'obiettivo del piano del sessantadue insieme all'obiettivo della qualificazione dei beni culturali e storici di Roma io non vedo che le tutto quello che è accaduto tende a rafforzare gli obiettivi del piano del sessantadue quello che non ha retto del Piave sessantadue e la strumentazione da una parte perché era era era
Era troppo teorica dall'altra perché alcuni strumenti come i piani da centosessantasette l'edilizia convenzionata
Erano troppo nuovi hanno impiegato un certo periodo di tempo per essere messi per essere messi in in moto quindi rispetto a queste domande che ci faceva De Lucia
La mia risposta è molto chiara
Nuovo piano se si intende appunto per un piano che non sia un piano tradizionale mi trova perfettamente concorde in fondo questo nuovo piano deve essere una specificazione
Del vecchio Piano per una serie di cose che non sono specificate che riguardano sostanzialmente le grandi infrastrutture puntuali e la razionalizzazione delle infrastrutture R.
Discorso rapporto storico edificazione Roma è un discorso che in buona parte è stato già fatto
Lo sto per conto mio l'elemento cardine fondamentale di una politica urbanistica di Roma non si non si limiterà scusa se se ti interrompo scusa questo sono i temi del passivo di scusa
Allora posso anche terminare così siamo
Se ti ringrazio mi pare che scoperta una voragine di di questioni
Quale
Non si possono sottrarre adesso
Interlocutori successivi comincerei con
Con Insolera tutt'altro storico di Roma che dovrà tener conto di questa situazione sulla storia recentissima
Te adesso le Authority
Sì senz'altro e come storico devo fare però un passo indietro
Perché
In fondo la ricerca storica sui fatti urbani e non solo urbani
Qualcuno nel suo obiettivo e come suo metodo quello di cercare
Il momento
In cui i fatti nascono
Correlare
Tutti i fatti presenti in quel momento
Definire in questo modo l'oggetto della ricerca la sua nascita e poi ripetere questa operazione in tutti i vari momenti di crescita
Ora
Ebbene
Ricordare che quello che oggi chiamiamo sotto Sistema direzionale orientale
A una storia fa molto lunga
Molto più lunga di quanto normalmente lassi riprenda
L'autore dello scudo
Il professor Plinio Marconi
Che lo ha disegnato te pubblicato nel mille novecentotrentanove
Nel mille novecentotrentanove Marconi disegnava Losurdo
In funzione delle quarantadue
Cioè il piano
Di Roma per il ventennale del fascismo prevedeva questa nuova città che oggi all'euro a metà strada circa tra Roma e il mare
Che prevedeva di collegare questa nuova città con una la Roma preesistente
Attraverso altre strade
Una al centro per collegata il centro di Roma piazza Venezia comma l'Eur
E che è l'attuale via Cristoforo Colombo
Un'altra che
Nei pressi del ora partiva verso ovest
è un'altra che partiva verso est
E questo disegno di questo tridente naturalmente ha confrontato col tridente di Ponte Sant'Angelo contendente di piazza del Popolo eccetera eccetera
E a fu disegnato fu progettato da Plinio Marconi e inserito nel Progetto di piano regolatore del mille novecentoquarantadue mai andato importo
Che cosa doveva essere l'Orso d'Oro in quel mille novecentotrentanove per in quella in quella circostanza dovrà essere la strada di estrema periferia
Di di Roma
Aldilà dello scudo incollando non doveva esserci più niente
E doveva collegare la parte orientale della città con l'euro
Così come la Cristoforo Colombo doveva collegare alla parte centrale così come la terza strada a Ovest doveva collegare la parte occidentale
Devo aggiungere che nel disegno di Marconi del piano del quarantadue lo non si trattava solo di una strada ma si trattava già di uno scudo di un sistema direzionale perché lungo queste arterie sia lungo quella Ovest che lungo quella resta
Erano previsti dei cambiamenti di destinazione d'uso di zone circostanti dazione residenziali Azzone sportive azione culturali azione Bur amministrative Azzone terziarie eccetera quindi non c'era un disegno architettonico ma c'era una precisa zonizzazione urbanistica
Negli anni successivi cosa è successa beh è successa
Intanto che Marconi è passato un po'di moda e quindi illo sotto è stato fatto rinascere varie volte comma altri nomi più più alla moda
E però il disegno che non è altri troviamo alla fine del piano del sessantadue e esattamente uguale a quello di Marconi
Negli anni successivi diciamo più che queste contese di paternità
è stata realizzata la l'arteria Ovest
Che è stata realizzata con i fondi della legge appello del mille novecentocinquantatré in occasione delle Olimpiadi del mille novecentosessanta
Quindi a partire dal mille novecentosessanta il sistema Tridente impostato sull'entrata del nel mille novecentotrentanove era realizzato per due tronchi quello centrale e quello Ovest
Non era realizzato per il tronco cresta
Il fatto che questo tronco resta numero sia stato realizzato in quel periodo e che sia stato invece riproposto nel nuovo piano regolatore
Richiederebbe evidentemente considerazioni e ricerche
Che non è il caso di di fare qui voglio solamente accennare a due a due fatti
Se è stato realizzato prima all'Ovest che lesta e perché come ricorderanno quelle tra di noi che a quell'epoca già si occupavano
Di urbanistica romana
Tutto il dibattito sul Nuovo Piano Regolatore Generale negli anni Cinquanta era proprio imperniato su questi due punti ruolo dell'euro e espansione a ovest con l'espansione feste
Può sembrare un po'schematico ma era così
La l'altra considerazione da fare e io ho accennato prima a quello che era lo sotto nel mille novecentotrentanove
Quando lo sto viene ripreso nel Piano regolatore del mille novecentosessantadue evidentemente sono cambiate le condizioni
Lei allora non ha più il ruolo che
Doveva vere nel mille novecentotrentanove l'espansione di Roma verso il mare anche ha un ruolo diverso quantitativamente forse uguale ma diverso
La periferia est si è andata sviluppando in un certo modo e continuerà a svilupparsi in un certo modo le previsioni dei piani sono quelle che sono l'ossido non è più nel piano del sessantadue un elemento di estremo confine dell'area cittadina
Ma è un assente tant'è vero che viene chiamato asse attrezzato è un asse interno a una serie di zone periferiche della città
E solo a questo fatto che da elemento terminale da cornice finale sia diventato un asse interno dimostra evidentemente che anche se la forma geometrica e seria destinazioni e le proprietà di aree sono rimaste le stesse il suo ruolo urbanistico è cambiato è cambiato il quadro dimensionale urbanistico in cui si inserisce
Oggi o se vogliamo ieri quando alla fine degli anni settanta il discorso Otello sotto riprenda
E noi ci troviamo di fronte a una situazione evidentemente ancora diverso
Basta
Pensare a quello che è stata abbondantemente detto e cioè al fatto che dopo il mille novecentosessantadue attengono dei fatti nella periferia di Roma non previsti dal piano del sessantadue e non ne avvengono di quelli previsti dal piano del sessantadue
Direi che del piano del sessantadue non è stato fatto un uso ma ne è stato fatto un abuso
è chiaro che il quadro è diverso
E sì il e tant'è vero che si cambia nome tant'è vero che si deve fare una variante di piano si parla di densità di valori dei terreni eccetera eccetera tutto in maniera diversa
Dal mille novecentosessantadue in maniera diversa dal mille novecentotrentanove quando io dico di essere d'accordo con chi sostiene che non può essere solo una delle infinite varianti allo strumento urbanistico quella che fa partire lo sto ma che ci vuole con un nuovo piano
Intendo che ci vuole uno strumento il quale citare metta di capire bene
Cose non sotto negli anni novanta perché sarà negli anni novanta che sarà realizzato di capire bene quali saranno le code che influenzeranno Losito e che viceversa rotondo influenza era proprio per evitare certi certi fatti che nella città di Roma si chiama per esempio aree intorno all'euro l'euro mi sembra un caso molto esemplare
Di un'area ben delimitata espropriata con una sua legge speciale con un suo Regolamento edilizio architettonico spettrale che continua a essere citata a modello
Ma a modello di quartiere non può certamente essere citata a modello urbanistico per l'area metropolitana circostante che dalla presenza dell'euro attratto motivo per svilupparsi ma certamente non ha tratto nessuna ragione per svilupparsi bene poco in maniera coordinata vorrei a questo proposito e con questo concludo questo mio primo intervento dire che quando io intendo che ci vuole un nuovo piano regolatore generale o strumento urbanistico
Don mi trovo d'accordo quasi con nessuno perché io per piano regolatore generale intendo un piano regolatore generale vecchio stile
A tutte le altre etichetta posso essere interessato ma per favore io non le accettò come piano regolatore il piano regolatore è uno strumento che determina i valori dalle aree questa è la definizione di piano regolatore valida da Luigi Pianciani il primo che l'ha pronunciata in Italia da Houseman e gli altri che hanno fatto alle città del diciannovesimo secolo che non erano dei rivoluzionari ma che sapevano che cos'era la città e che cos'era il piano regolatore
Se vogliamo fare un'altra cosa facciamo la cura può darsi che sia più giusta però chiamiamola in un altro modo
Il piano regolatore è uno strumento che determina i valori delle aree e che ridetermina stabilendo tutto non sta vivendo dove passano le fogne dove passano gli acquedotti cosa di cui scusate non me ne frega assolutamente niente in sede d'Istituto nazionale di urbanistica
Per stabilire i valori delle aree un piano regolatore deve avere una politica stabilire i valori delle aree in maniera accelerare possano essere acquisite dall'ente pubblico per interessi della società
O stabilire i valori delle aree in maniera che i proprietari e gli interventi privati possano trarne una rendita fondiaria
Queste sono le due politiche urbanistiche da due secoli a questa parte che non sono solo politico urbanistica sono le politiche economiche dell'immobiliare
Bisogna scegliere o l'una o l'altro
La scelta in Italia si pensa che sia legata a delle scelte politiche io non credo
La maggior politica urbanistica Fondiaria pubblica è stata fatta in Europa negli ultimi cinquant'anni da sciarpe col esorta Pompidou che certamente non era di sinistra
Per Carlo acquisito infranto a tutte le aree necessari per l'urbanizzazione di cinquant'anni e le hanno fatte e poi realizzare dai privati
I quali hanno realizzato a livello di impresa edilizia i giusti guadagni che competono all'investimento di capitali e non alla rendita fondiaria
Che in Italia delle forze che dovrebbero essere molto più a sinistra diciamo al decollo e di George Pompidou siano invece più a destra
E continuino a proporre alternative a una politica urbanistica basata sul governo delle aree questo è un fatto che ci può dispiacere personalmente ma è un fatto contro cui dobbiamo oggi evidentemente lottare in sede di istituto nazionale di Urbani
Grazie a te però sulla scia di di quello che dice forse
Bisogna superare ogni estrema predire l'ultima politica di acquisizione di aree a Roma è stata fatta da da Benito Mussolini che quarantuno Leo stessa e via di seguito
Francesco Perego
Dunque vedere che anche se aveva avuto difficoltà stare alla regola aveva delle tre domande separate
Io faccio molto perché ha fatto la prima tratta
Io ho molta difficoltà separare concettualmente le prime due
Salvo che per un punto che è quello dell'ambito per al quale il nuovo piano che tutti evidentemente chiedono anche se col termine piante cose intendono cosa diverso che tutti evidentemente vogliono ora
Mi pare che il problema dell'area vasta che è stato posto anche oggi
Si ponga a Roma come ha già detto torinese bene eccome risulta molto chiaramente dai dati in apertura della relazione di Chandra
In modo completamente diverso che in qualunque altra parte dell'Europa in cui i piani di area vasta si sono realizzati o tentati ho cercati che quando se è vero che Roma a due terzi
La popolazione dell'altra mentre Milano ha un terzo dalla popolazione lombardi
Se è vero che tutta la con il Comune di Roma e grande una volta e mezzo l'area del Pim
Se è vero che i Comuni che intorno a Roma sono in realtà destinatarie di attività esportate da Roma più che promotori di attività nato in se stessi anche se è vero che come negli ultimi anni ci son dei fenomeni differenti
Per esempio c'è un bello studio fatto che da da un gruppo di fonti di di tecnici del Comune di Roma che dimostra come siano insorti dei delle relazioni di nuovo tipo idee originali
Tra borgate abusive comuni contermini che prescindono dal cento applaudito sono fenomeni marginali sono fenomeni piccoli
Che certamente non vanno trascurati ma non sono a mio parere di entità tale da poter raggiungerà nel già alla alla già colossale quantità di problemi
Il sul sul tavolo in vista del della messi cantiere di uno
Area anche sulla metropolitana mi pare una fuga in avanti
Ho quanto chiedo questo con in che senso del due domande una e duro e due sono in realtà da vedere a mio padre
In in un'unica chiave
Perché i
La differenza
Tra il nuovo piano del vecchio non è solo quella che dicevo Doris Rio e cioè va benissimo il vecchio Piano si tratta di cambiare la strumentazione si tratta di cioè di fare in modo che il vecchio piano che i principi del vecchio piano possono essere attuate
In realtà il nuovo piano perché occorre a Roma ed è già emerso da quello che si stava dicendo qui
è un piano che ha un obiettivo fondamentalmente differente da quello di che aveva il piano sessantadue il piano sessantadue intendeva organizzare strutturale lo sviluppo della città il piano che occorre oggi è quello di che che deve mettere un minimo d'ordine un minimo di ragione nella città che si è ormai sviluppata
La Roma cresciuta dal sessantadue ad oggi più abusivamente che legalmente
Ha bisogno di elementi ordinatori ha bisogno di un pensiero ordinatore di una che chela riqualificazione quindi il nuovo piano e qui è la seconda domanda il nuovo piano non può che essere il piano della riqualificazione
Dunque se
Il piano nuovo deve essere quello della riqualificazione che ruolo cioè se in futuro deve essere la riqualificazione per Roma
Quale ruolo può avere lo sto in questo in questa funzione se posso De Lucia entro subito sulla questione di come lo stop dovrebbe riqualificare una strada lascio come terza
E no faceva la cena tasse sul più corto
E la lasciano una pretesa aperti vorrei dire che certamente è pericolosa la tendenza in atto in questo momento a liquidare tutti gli altri problemi io aggiungo problemi di riqualificazione per centrare l'attenzione soltanto sullo scudo
Ho perché
Invece oltre lo so che è senz'altro il paradiso di cui poi si parlerà nella prossima tornata Enzo è stato importantissimo come Cuneo di di riqualificazione vi sono almeno tre altre direttrici che che chi di cui finora si parla sempre per rapidissime parole d'ordine e su cui finora poi in concreto si è entrati alla stanza tocco
O uno è quella dell'adeguamento minimale di Roma gli standard europei quindi senz'altro ci va al centro congressi DC poi ceduto annonario ci vogliono queste cose anche se e è già stato detto oggi stesso che romano si qualificherà mai a livello internazionale per essere la il centro della telematica o centri congressi si riqualificherà invece si si qualificherà invece questo la seconda delle tre cose per l'esaltazione del suo ruolo culturale quindi il nuovo piano deve essere o e il la la sede in cui l'esaltazione la la la il rafforzamento l'ammodernamento di questo ruolo culturale cominciata sommarsi da parola d'ordine in cosa quindi si decida finalmente cosa si vuol fare della più antica è ragionevole pensare disturbi al due mila e tre sì o no segue si decide di no
Si sceglie un'altra strada se si decide di sì si piantò una grana per trovare i soldi per farlo mentre invece continuiamo da vent'anni a tirarci dietro due mila lettere dell'Appia Antica
Come una specie di di parola d'ordine ideologica
Che serve poi per per nelle conversazioni per chiarire da che parte si sta quindi nuovo piano salva deciderà l'Appia Antica decidere la questione dei Fori a decidere la questione dell'università non è pensabile che Roma che è la più grande nella storia d'Italia contro sì forse del mondo ha ragione
E continui ad averne in pratica una sola più un ottavo di incerto destino e che ce l'abbia senza un piano verde della città universitaria mangiando se gli appartamenti intorno alla stazione
In tentando di super fetale la la sede di architettura la legge e altre bizzarrie che fece dico Roma deve diventare se è vero se siamo d'accordo che Roma deve qualificarsi per la sua centralità culturale deve avere un sistema universitario di livello internazionale serio e fosse ai gli uomini d'Italia ci sono sono è chiaro che occorre un piano e il piano può essere la sede terza cosa che deve fare nuovo piano per riqualificare oltre all'uso è il RIS la ripresa dello sforzo di risarcimento dalla marmellata periferica non solo quella compresa tra Pietralata Centocelle ma anche quella completa sugli altri
Due quadranti dice agli altri due terzi del del del circuito Roma
Quindi eccetera vi ricorderete che c'è stato una grossa polemica politica all'inizio degli anni ottanta
Sulla scelta fatta dalla prima amministrazione di sinistra di investire il grosso delle sue risorse nell'attrezzatura andando nell'infrastrutturazione primaria delle borgate abusive che ricordo sempre sono un terzo dalla città intermedia ditta
In seguito a quella polemica questo sforzo è stato interrotto forse bisognerà discutere se è il caso di riprenderlo no se è il caso di di immaginare un salto in avanti oltre la la la semplice dotazione di fogna scuole tutte prefabbricate
Forse bisogna cominciare a pensare ad attivare attraverso un processo che non può che essere di pianificazione un pensiero nuovo intorno alla periferia abusiva le i piani particolareggiati messi in cantiere che si trascina da sette anni non solo si trascinano sebbene ma nessuno li ha visti nessuno ha mai potuto avviare un dibattito non è detto che si certo che abbiamo visti tutti in modo informale
E l'iter non è stato ancora avviato un dibattito se i modelli proposti dei progettisti che si sono messi a lavorare a questo a questo a questa sfida sono quelli giusti o se son sbagliato in quale direzione sia meglio andare o meno e qui insomma mi mi pare non vorrei aggiungere soltanto una cosa
Che fosse un pochino provocatoria nel senso che va contro da alcune cose dette a proposito del dei del regime del suolo e del gusto
Lasciando da parte la questione del gesso Edoardo forse uno dei mezzi
Più convincente tra l'altro sperimentati in altre situazioni fuori d'Italia per la riqualificazione di queste slabbratura abusiva spontanei chiamatele come volete è quella della densificazione
Dico riporta per riportare a città questa roba così poco densa e così poco formata per dargli forma bisogna costruirne ancora costruirne ancora in una situazione in cui non è parlo politicamente praticabile però vi ha ragione l'esproprio visto che non si tratta di grandi proprietari ma di altre questioni
Eh dico comunque e dato che non si tratta certo di investire del denaro pubblico per ottenere questi risultati non si può che manovrare sulle rendite di posizione all'interno dei dei soli livelli massimi borgate questa è una delle ricette che finora sono ritorno più insistentemente
Credo che sia il caso di parlarne di vedere se è così che bisogna fare dove si può arrivare qui mi fermo a quel ritorno sullo stop totale
Sì la parola adesso Alfonso testa altre altre illustre
Studioso di studioso di Roma che però pregherei di stare ai temi serliana accettarono sarà la revisione tale che oltre il cattivo esempio li ha dati in in particolare per grande bordata in direzione
E che io vorrei proporre di anche per rispetto al pubblico del di di fare poi rapidissimamente ma completare il programma con il Concilio Pino rapidissime sono credo che finiamo augura troppo tardi
E io sarò molto molto rapito perché voglio fare qualche considerazione e poi un po'da guastafeste se mi è consentito
Per consentire fa
E quindi la considerazione che mi ha molto colpito stasera l'intervento di Fregosi
Perché l'ho collegato come una specie di corollario logico con le posizioni di che Lucia proposti dallo store del dimensionamento dello Stato Fregosi che cosa ha detto bisogna pensare all'Area metropolitana
Non come ha un'estensione geografica più o meno vasta più o meno contenuta
Ma come a un sistema insediativo articolato policentrico e polifunzionale
E questa mi sembra una una considerazione molto valida perché perché se l'Area metropolitana deve esistere deve in qualche modo essere essere amministrativamente codificata
Se viene concepita così come la suggeriva Fregosi allora questi si accorda perfettamente quale posizione di Lucia e quali sostiene che nello stock tanto si deve costruire quanto si toglie dal centro storico
Esistente o nell'ambito della città quei cinque milioni di metri cubi di edifici una volta industriali ora dismessi e in più aggiungerei esigenza che pone Fregosi deriva articolazione policentrica delle aree metropolitane
Però questa
Questa questa proposizione in sé estremamente corretta a mio parere non è una fuga in avanti come mi pare che diceva diceva temi che mi sembra corretta
Però mi spaventa e ricominciamo da capo
Ci sono volute venticinque anni per arrivare a qualche cosa di di non diciamo di concreta ma di meno fantasmatico cioè la costituzione di un consorzio sto e lo sto uno l'esecuzione di uno studio di fattibilità
Ci sono volute venticinque anni se rimettiamo tutto in discussione con la neve Tropea con come pure sarebbe giusto qui verranno i due figli caro Vezio e i miei nipoti a ridiscutere di che cosa sordo di Roma fra venticinque anni secondo me
Poi
Per quel che riguarda le considerazioni di ordine generale che diceva poco fa io impietriti devo dire con molta sincerità
Sono sono venticinque anni che se questi convegni da giornalista
Un quarto di secolo un quarto di secolo e mi sembra di assistere a un rituale che oscilla fra atti di fede e atti di contrizione cioè atti di fede nel piano la centralità del piano il Progetto sempre il egemone e poi l'atto di contrizione l'atto di dolore a verificare dopo una scadenza di due tre quattro cinque anni da quando è sorto qualcosa che dava speranza e illuminava per verificarne il fallimento
Tra realtà quale che a distanza di venticinque anni da quando trenta addirittura da quanto si discute da quando si fanno i piani
E in Italia e in Italia mi pare che esistano almeno undici tipi di pianificazione ne facevamo mi pare a Stresa sono sbaglio Giannini che facevano il conto di quanti tipi di piani esistenti arrivammo a undici nemmeno erano esauriti non mancano gli strumenti tra i piani falliti in Italia c'è la pianificazione non non non funziona in Italia ma perché e io sarà una fissazione mia personale un rovello ma io
E su questo appunto che mi arrovella non riesco a capire perché la pianificazione militare o debba funzionare perché mai in Francia e con decollo come diceva Insolera e e Pompidou è potuto accadere clade falsa è stata costruita le dimensioni sono pressoché analogo a quello sto romana settecento ettari in Francia defence circa ottocento posto di Roma
è stata costruita con una legge apposita che ha dichiarato di utilità pubblica le aree de espropriata costituente autonomo a partecipazione pubblica e privata che ha gestito l'operazione l'operazione andata avanti
E da noi perché in Francia e possibile in qualche misura di arrivare qui da noi no perché allora io suggerisco ai di Salzano qui io vorrei un atto di grande onestà culturale di grande coraggio cioè Chiellini organizzino organizzi abbia il coraggio di dirlo organizzi un convegno con questo titolo specifico il fallimento del piano
Cause rimedi perché lo sforzo degli urbanisti oggi degli urbanisti intelligente sensibile onesti democratici
Deve essere quella di indicare le strade da percorrere ma a con abiti e chi dedicare alle amministrazioni locali dei comportamenti concreti e delle strumentazioni precisa
Secondo me questo e
E la svolta che va fatta perché ripeto discutere discutere discutere
Io ho finito
Rubare al Sant'Andrea
Secondo secondo tema lo scudo come occasione di riqualificazione urbana
Per per sollevare il clima da come sta questi io peraltro stasera come sempre devo diametro particolarmente d'accordo con le cose che dice che dice Alfonso test
Dicevo consentirne due rapidissime citazioni per per sollevare la il l'attenzione io stamattina ho avuto il piacere viaggiando in treno con con Italo Insolera di di di leggere l'introduzione che lo stesso Insolera ha scritto per una benemerita
Ristampa che credo sia prossima a vedere la luce dei famosi numeri ventisette ventotto e ventinove della rivista urbanistica
Destinati alla alla Storia di Roma e al dibattito che fu avviato alla alla fine degli anni cinquanta intorno al nuovo piano di Roma mi sembra una strumenti iniziative di straordinaria importanze
Che ho il piacere tra l'altro di comunicare e giustamente nell'introduzione fra le altre cose un certo punto Tizio nella città da un intervento del compianto Michele Valori Mione
Il quale diceva siamo siamo a fine anni Cinquanta credo cinquantasette cinquantotto è stato scritto Roma rischia di ritrovarsi fra vent'anni con gli stessi problemi di oggi aggravati da un incremento edilizio e demografico enorme la più orrenda assurda squalificata città del mondo che chiameremo Roma per una pietosa convenzione per un'abitudine fonetica
Stavo contemporaneamente leggendo un un romanzo che uscito uscito in questi giorni che è la la toga redditi Giampaolo Rugarli
Che parla di Roma scene cose che succedono a Roma con dice dice l'autore qualche anno prima del due mila e parla di Roma così Roma Eva un agglomerato di città accomunata dalla vocazione alla cancrena
A me pare che nel comma come si dice oggi con parole che forse forse non così troppo troppo abusata così nell'immaginario coloro collettivo questa si si configura come come come la la scena di Roma nel qualche anno prima prima del due mila va perciò mi sembra che il problema della riqualificazione sia
Sì effettivamente quello centrale per evitare che succedano meno psichiatra pienamente queste queste previsioni
Ho e
Salsano prima è venuto per dire dice state parlando dello scudo ma non avete detto che cose
Presso
Cose che cosa serve
Credo che viceversa sia sia stato sia stato detto a me quello che interesserebbe chiarire e invece forse in questo senso rispondo alle
All'osservazione Salzano
E che io sono ha solamente convinto e in questo Alfonso io credo che si possa fare subito forse c'è stato
Chi c'è stato detto il malinteso fanno nel pensare io non subordina nulla le decisioni dello Stato ritengo che l'attivazione dello scudo vada fatta contemporaneamente all'attivazione di cura tre consigliere quel abbiamo parlato proposti immediatamente partite
E possa essere
Un un elemento strategico decisivo fondamentale per evitare che Roma diventi
Peggiori quel quadro previsto da da valori che diventi quella cosa ancora peggiore descritta nel romanzo
Tra l'altro ecco io credo che lo sto abbia tutti i requisiti per poter contemporaneamente cogliere cogliere due come si dice due piccioni con una fama
Contribuire
Alla riqualificazione al risanamento alla riabilitazione al riassetto della fascia della prima fascia periferica dalla città
Anzi forse su questo bisogna discutere se ancora periferia perché io credo che topograficamente o meno zona semicentrale addirittura siamo siamo nel nell'area del centro della città te posso contemporaneamente
Posso contemporaneamente contribuire in modo sostanziale
Alla al miglioramento delle condizioni insediative nel centro storico della città
La anticipato la anticipato prima Fonzo teste che io credo che per far questo perché sia acquisto una condizione e e che l'operazione venga condotta assalto se c'è questo testo tanto si leva da una parte
Tanto si mette alla citati si manovrano le cubature le destinazioni d'uso le funzioni delle quali si tratta
In modo da renderle funzionali a un equilibrio complessivo di riabilitazione di riabilitazione della città
Per far questo però e fondamentale che si tratti di funzioni e di localizzazioni pregiate
Aveva ragione Verdini prima guarda se lo scudo
Forse un'area a servizio del centro storico fosse la stanza di servizio delle funzioni più pregiate che continua a stare nel centro storico io credo che
Invece
Se si manovrano funzioni di gran pregio
Ecco l'avvio della riqualificazione presero possesso di cose molto concrete quale la cosa di maggior pregio in una città come Roma
Secondo me niente meglio e più che i ministeri ottimiste in tutta la loro però pienezza cioè si devono trasferire le sedi sparse dei ministeri si trasferì il Gabinetto degli onorevoli ministri
Non lei cinquanta sedi sparpagliate del ministero del tesoro ma
La stanza dove dove dove lavora il ministro del Tesoro
Giuliano Amato
Roma capitale e e è sempre andata avanti qui poi passerei la parola allo storico di queste cose allo storico insuperata Insolera dico mi sembra che tutta la però si è riconosciuto che tocchi l'occasione dalla costruzione della capitale sia stato un susseguirsi di fallimento è stato così a mille ottocentosettanta i tempi dei di Quintino Sella è stato così
Ai tempi e ai tempi di Giolitti all'inizio all'inizio del secolo è stato così nonostante tutto nonostante scelte felici per altri S. durante gli anni durante gli anni del fascismo è stato così con le cose con le cose più recenti
Adesso forse ci potrebbe essere questo occasione per tentare di evitare gli errori che sono stati commessi in passato
Io non lo so adesso si potrebbero facilmente fare dei giochetti fra fra Quintino Sella Tognoli costringerle però non c'è alcun dubbio che dico se è vero come prevede il disegno di legge appunto Tognoli che sia affidata essenzialmente a questo nuovo ministro con la responsabilità delle decisioni relativi alle cose che riguardano l'apparato dello Stato che devono essere spostate
Dal centro alleare dello scudo beh dico questo mi sembra un'occasione veramente
Veramente da non perdere e vita praticare anche e immediatamente Alfonso testo non cosa data subordinati ad alcunché
Come ecco come anticipavo credo che esprimo forse Insolera dovrebbe dovrebbe riprendere questa cosa
No io pregherei tutti forse ho dato il potere effettivo e sempre a questo punto dovremo stare entro cinque minuti
Perché se no non ce la faccio
Se il programma era previsto nei rispettivi programmi quindi
Ecco se se nel frattempo anche per guadagnar tempo pervenissero qui le richieste le prenotazioni alla alla discussione possiamo subito dopo l'intervento di un sole da fare a fare un momento di Stocco organizzativo
Eliot esaurite terza prima
Posto
Ma la cosa ne dici piazzo interessanti però a questo punto lo Lolo passerei agli altri nostri amici qualcuno ha già ha già debole Italo già parlato testate stesso tema
Francesco Mele ha parlato già di tutto per Annalisa e ecco delle se qualcuno poi potesse saltare un turno o ridurlo a all'essenziale cerchiamo di di rispettare però però il programma e di tenere tenere
Copia di il nella larga desta la la la la cortesia del del pubblico che mi sembra stia seguendo un certo interesse le alla discussione prego in sole
Io essendo stato tirato in ballo come storico vorrei i ricordare che questa capitale che
Tante volte è stata proposta Roma come piano sella Giolitti Mussolini eccetera
In realtà ha una storia un po'particolare che comincia a Torino
Credo che poche nazioni al mondo abbiano
Una capitale così ricca di traslochi come come la capitale d'Italia
Accettato un primo trasloco da Torino a Firenze un secondo trasloco da Firenze a Roma Point Antitrust Occhini dentro Roma e forse adesso il grande trasloco dello sto punto interrogativo
Ecco perché estive questo terzo grande trasloco
Io credo che non sia inutile accennare al momento ha come avvennero i traslochi da fine da Torino a Firenze e da Firenze a Roma perché avvennero in modo completamente diverso il trasloco da Torino a Firenze avvenne su una grossa spinta ideologica
E con una link Congo all'obiettivo posto soprattutto dalla classe dirigente del nuovo Stato di impronta lombardo veneta e di impronta toscana
Che la nuova capitale fosse una nuova cosa cioè a Firenze sì costruiva un nuovo Apparato ministeriale statale
Nuovo come stanze come mobili come copertina dei fascicoli come impaginazione della pratica come tutto anche come lingua perché si passava tutto sommato dal francese dal piemontese all'italiano
E tutto quello che ha costituito la capitale della corte sabauda a Torino
Veniva
Mandato al macero o all'archivio
Cinque anni dopo il trasloco da Firenze a Roma avviene in maniera totalmente opposta
Praticamente insiste una classe di funzionari ministeriali che si oppone a qualsiasi dibattito e a qualsiasi intromissione del Parlamento o da il o dell'opinione pubblica
Il trasloco è una questione interna d'ufficio
Vengono traslocati immobile vengono traslocata le pratiche vengono scelti locali vengono ordinati nuovi mobili eccetera esclusivamente all'interno della struttura ministeriale burocratica che si è costituita nel frattempo a Firenze
Tanto è vero che i capitolati Kerimov PD che stabilivano lo stile del mobile per il direttore generale diverso dallo stile del mobile per l'ispettore e via di seguito resteranno in vigore
Quelli fatti a Firenze fino no proprio adesso no ma poco fa quando i primi mobili metallici hanno trovato si sono accorti che non potevano concorrere aumentare dello Stato intorno agli anni Sessanta e bisognava far ripetere uso esclusivo
Può darsi che siano che si perché si è che siano abusi
Ecco io trasferimento nello Stoke da un punto di vista urbanistico io sono perfettamente d'accordo sul problema dell'opzione zero
E cioè si deve costruire nero tutto quello che si svuota altrove
Questo per poter far partire e vengo al punto che devo trattare la riqualificazione del centro di Roma cioè per poter alleggerire di quel peso che oggi la squalifica
O mettiamo in moto un meccanismo che consente questo alleggerimento o se creiamo dei vuoti solo per aprirli altre funzioni evidentemente il meccanismo di riqualificazione non per il centro di Roma centro e prima periferia di Roma per tutta l'area burocratizzata di di Roma evidentemente funzione
Ecco però per garantire quest'operazione da un punto di vista tecnico occorre
Una meccanismo politico gestionale nei confronti di questo trasloco parziale o totale che debba essere che deve corrispondere a un certo tipo di ti scelta
A livello di capitale a livello di Stato
Non a livello a livello di comune
Cioè non vi è dubbio che il trasferimento dei ministeri il trasferimento della struttura dello Stato è una questione che rientra nella politica dello Stato
Non può essere decisa dal Comune di Roma o dalla Provincia o dalla Regione Lazio
Io non credo che il compito di questa istituzione sia solo quello di decidere dove far passare le fogne l'acquedotto come è stato detto sia pure in termini un po'più gentile
Penso che sia il compito di coordinare
E quindi di deliberare tutta una serie di fatti o per attivi necessari per l'attuazione di una politica credo il Governo centrale e dello Stato sarà il comune a stabilire i valori delle aree attraverso il piano regolatore
Ma assumendo nel piano regolatore inteso come ho detto prima io quelle che sono le volontà le decisioni i programmi evidentemente non dittatoriali ma che conseguono a una politica dello Stato perché come ha detto prima Vezio De Lucia se Giuliano Amato come l'attuale ministro delle finanze francesi dice che lui non si trasferisce che resta all'usura e il trasferimento avversi non funziona
Ora attuale ministro delle finanze francese ha detto questo per far saltare
Il piano del Grande Louvre di Mitterand e quindi per fare concorrenza metterà appoggiare Chirac
Però sta di fatto che se lui resta Luca e non si trasferisce avversi
Non solo fallisce il piano di Mitterrand che però si rifà con la piramide di terzi e e aggira l'ostacolo ma il programma urbanistico di fare del lucro interamente io e la Città della cultura e il ministero organizzarlo avversi evidentemente evidentemente non non si muove
Se questa è una condizione necessaria è abbastanza chiara devo dire per il rapporto di riqualificazione con il centro di Roma
Molto meno chiaro il rapporto dello Stockholm la periferia romana e correzione o ecco le zone abusive e con la riqualificazione della zona attorno qua francamente devo dire anche in base all'esperienza professionale perché ho avuto la la disgrazia di far parte di uno dei gruppi che hanno
Studiato una delle zone o disgrazia non per il lavoro di gruppo fatto come colleghe sembrerebbe che che che abbia detto questo tutt'altro anzi da questo punto di vista il lavoro è stato molto molto interessante
Ma perché
Dal lavoro di riqualificazione delle zone ove novantadue zone erano esattamente di limitate dall'amministrazione comunale non non viene fuori assolutamente niente
Non può venire fuori nessun disegno della città e come
Riprendendo un esempio che è stato fatto prima che sa che è stato detto in altra occasione il piano del sessantadue o gli strumenti urbanistici prevedono
Di costruire certe certi elementi certe strutture certe zone come scheletro portante di un corpo
Poi questo corpo viene fuori per conto suo e è un'ameba è un è un anfibio non ha schierato
A un certo momento se chiamate architetti urbanisti ingegneri e altre persone per fare dei piani questi non possono fare lo scheletro possono fare degli strumenti ortopedici attaccati alle stelle
Ho hai fatto prima lo scheletro e sullo scheletro è stato ho costruito un organismo
Oppure se questo organismo no a scheletro non è che dopo mai a infilarlo dentro esproprio l'otto sì un lotto da un lato si un lotto no e ci infili dentro a qualche cosa la chirurgia in metallo neanche cosa purtroppo all'amministrazione comunale inventate molto di meno
Ecco quindi non credo che prendendo la periferia romana dalla coda
Si possa cambiare qualche cosa
Diciamo che le strutture della periferia abusiva mezza abusiva e non abusiva degli ultimi venti e trent'anni non solo per le sue dimensioni ma per le sue caratteristiche di proprietà e anche per le sue caratteristiche edilizie un
Sarà una costante fissa e inamovibile per almeno una generazione
E
Allo Stato attuale possiamo solo prevedere
Che si muoverà quando i valori dei terreni al di sotto dell'abusivismo costruito sarà tale
Da interessare delle delle intere società immobiliari della Società fondiarie che faranno un'opera benemerita sì per sei per anni pazientemente acquisiranno
Fino ad avere una grande omogenea estensione riunificata come proprietà e a quel punto a poter far scattare uno strumento di pianificazione urbanistica ovviamente su aree private perché
Il il il metodo di acquisizione attraverso agenzie di questo genere oggi esiste solo attraverso attraverso il privato e ripartire come densificazione o meno questo direi che in a quel momento sarà un dettaglio
Diciamo che nella periferia di Roma oggi come oggi nella periferia vera non nelle zone già centralizzate come quella dello scudo l'unico punto in cui questo si può prevedere
Nel giro dei prossimi non nei prossimi dieci ma dei prossimi vent'anni l'unico punto credo che possa essere quello intorno alla seconda università di Tor Vergata
Dove esistono delle premesse territoriali e sociali e quindi economiche perché una nuova un nuovo ciclo di rendita fondiaria scatti secondo me tra una decina d'anni con cominci a scattare tra una decina d'anni
Odorizzi
L'ossido contenuti dello scudo
Lo sto in relazione alla alla riqualificazione della città
Brevissimamente i i contenuti i motivi per i quali riteniamo ritengo molti ritengono crudo si sia un elemento fondamentale
Per la riqualificazione della città sono sostanzialmente quattro uno è il riequilibrio infrastrutturale intendendosi per infrastrutture di trasporto dalla città
Questo forse oggi il punto più chiaro
Direi che il punto che addirittura nello studio di fattibilità possiamo considerarlo esaustivo oggi noi potremmo passare forse passeremo speriamo alla progettazione di queste infrastrutture di trasporto
Pubblica queste infrastrutture di trasporto perché forse questo è opportuno per i non romani capire quando noi diciamo sotto non diciamo un'operazione chiusa in un recinto ecco se si pensa che lo sotto l'insieme di alcuni edifici direzionali probabilmente non l'abbiamo fatto capire nulla lo storno né il centro direzionale di Napoli moltiplicato per due
Lo scudo è un'altra cosa il piano di fattibilità
Il piano di fattibilità dello scudo dimostra ampiamente che tutte le grandi infrastrutture orientali che noi inseriamo nell'operazione Scudo per semplicità
Sono comunque necessaria li cita anche se non si fa un metro cubo direzionale nel nostro perché se non si afferra questo probabilmente non si afferra il significato di questa operazione
E questo è il primo punto perché solamente attraverso la lo spostamento del baricentro infrastrutturale della città
Noi rompiamo l'accerchiamento al centro storico e quindi la ricaduta di questo discorso sul centro storico secondo
Il discorso del recupero dalla per gli altri periferia orientale questo discorso è stato già fatto il recupero delle periferie si può fare solamente se c'è potenzialmente uno scheletro per fare questa questo Close dopo essere lo l'elemento che innesca
Il la riqualificazione delle periferie orientali abusive e non abusive perché poi non è che dobbiamo preoccuparci solo dalle periferie abusive secondo me io su questo ho una mia idea e che le periferia abusiva romani noi dovremo aspettare due tre generazioni perché il problema sia matura forse mi sembra che in fondo è quello che diceva anche Insolera
Ma perché nessuno parla dei grandi piani della centosessantasette realizzati dove c'è un problema di completamento infrastrutturale di servizi perché non fu incominciamo a fare un piano delle periferie di quelle periferie e già sarebbe una grande occasione per Roma est e sicuramente nel settore orientale noi ne abbiamo molti diritti di questi problemi
Terza questione
La razionalizzazione della direzionalità pubblica e privata a Roma che si lega strettamente al quarto tema
Che questi nuovi insediamenti direzionali
Li liberano cubature direzionali nel centro storico o meglio ancora nel centro della città
Perché il centro storico di Roma non è tutta la città
Di Roma ecco quei su questi due punti
Che si legano fra di loro come si diceva prima per il momento c'è il buio assoluto anzi per la prima volta questa sera De Lucia sì ha rischiato a dire alcune cose che io non posso dire di condividere un o di non condividere non ho gli elementi per valutare
De Lucia dice
Ebbene che questa direzionalità sia la direzionalità di prestigio i ministeri le grandi sedi istituzionali dei ministeri post può essere che ha ragione io non lo so
Questo è un discorso che va tutto fatto e allora richiamandomi a quello che diceva Insolera e qui bisogna tener conto
Che questa questione a due poli
Secondo me senza gerarchia
Lo Stato e il Comune io non sono affatto d'accordo che questo è un problema dello Stato
La razionalizzazione e di due tipi erariale razionalizzazione tipica della funzione della pubblica amministrazione
E la seconda razionalizzazione ai fini della città
Che sono due problemi paralleli ma che possono anche non convergere
E già quelle cose che accennava prima De Lucia sono tipiche
Probabilmente ai fini della razionalizzazione della pubblica amministrazione potrebbe essere più logico proprio
Spostare tutte le sedi periferiche con localizzazioni assurde ha certamente così non si raggiunge l'obiettivo che diceva di Lucia
Ma e perciò dico che non abbiamo elementi è vero che questo e anche per la città all'obiettivo migliore e noi abbiamo fatto fino adesso la polemica sull'articolo ottantuno
L'attuazione dell'articolo ottantuno a Roma dove è avvenuta nel centro storico
O nelle aree limitrofe certamente non è che sia applicato l'articolo ottantuno per i ministeri di via venti Settembre
L'articolo ottantuno si applica sia applicato per tutte queste sedi per periferiche e poi il centro storico
Cosa fa più danno al centro storico la direzionalità insediata nel centro storico o la direzionalità pubblica insediata
A ridosso del centro storico questo è un discorso noi non abbiamo gli elementi per poter fare questo discorso non abbiamo gli elementi di fatto
Se io chiedo a bruciapelo mi sapete dire quant'è la cubatura dei ministeri a Roma nel loro complesso e il rapporto con la direzionalità dello Sgrò
Per sapere ma che possiamo spostare tutti i ministeri non li possiamo spostare i tutti allora che facciamo preferiamo spostarne qualcuno o preferiamo spostarne parte di tutti
Ecco questo discorso ma non abbiamo gli elementi per farlo
E allora arrivo al dunque
Così
Brucio subito
Nel caso di una terza tornata non ci fosse
E qua no no perché tu poi al solito sei angosciato dal problema delle aree e provocare Aresi il problema delle aree importante
Ma qui il problema il problema delle strutture che devono fare questo diceva Insolera lo Stato chi dello Stato fa questo il Comune chi del Comune fa questo dove stanno queste strutture che stanno lavorando a questo
E allora poniamoci prima questo problema che il problema vero il problema principe il problema di fondo perché fare un'operazione di proprietà pubblica delle aree per metterla in mano a un punto interrogativo
E io ci andrei pure cauto io ci andrei pure cauto io voglio sapere prima chi gestisce questa operazione
Prima di pronunciarmi sul problema del reato
Ora
Questo tema è un tema che non viene affrontato è inutile poi lamentarsi se qualcuno sostituisce la pubblica amministrazione se noi non ci poniamo il problema di stimolare la creazione di questi centri decisionali sia in sede statale sia in sede comunale
Perego
Telegrafico cerchiamo del settore grandicello la la la obiettivo Sidoli qualificazione certamente le funzioni che devono nuove che devono andare nello scudo se si vuole ottenere l'effetto di riqualificazione dell'intorno non possono che essere questi funzioni privilegiate di primissimo livello
Ecco trarre però di qui l'idea che l'intera operazione debba chiudersi a saldo zero secondo me richiede un approfondimento interiora
Perché dica siamo davvero sicuri che il centro storico di Roma oggi ricaverebbe un sicuro vantaggio dal eliminazione dei ministri da via venti Settembre
Siamo davvero sicuri che quello che degrada oggi il centro storico sia i ministeri le funzioni pubbliche partiti giornali
O non abbiamo visto negli ultimi quattro cinque anni che invece il degrado nuovo del centro storico deriverà altre funzioni quelli commerciali cui nel tempo libero cura del turismo non sarà che una volta dati ministeri da via venti Settembre noi apriamo degli altri spazi alla monocultura del tempo libero e indeboliamo un centro storico che già oggi aggredito dalla perdita di funzione dalle fu delle funzioni che le imprese di Trieste soltanto un dubbio
Che volevo seminare ecco coi
Ecco certamente perché per ottenere il successo dello store ci vanno dentro i ministeri però non sarà il sicuro che il centro ne trarrà vantaggio
Quanto al a alla quantità alle quantità dello storia le quantità da muovere se è vero che l'obiettivo uno dello storia riqualificazione
Secondo me non devono essere né i ministeri nella domani direzionalità a definire le dimensioni e le grandezze non so ma il fabbisogno di riqualificazione e in questo mi preoccupa un po'quando sento parlare di don sempre in termini di grandi infrastrutture viabilità perché mi immagino una grande autostrada che spacca l'asse semicentro semiperiferia che sia interessato Aldo in due grandi parte attraversati da un grande fiume dal quale si alza ogni tanto dei castelli di grattacieli perché sull'in base agli standard delle delibere attualmente vigenti si va sui centoventi metri grattacieli
è in qualificazione questa o la riqualificazione aveva esibito al suo operazione minuta di tetti re di qualche cosa che si infila dentro le smagliature della periferia
E a me pare che di tutto questo è un'altra di quelle cose che Oddo Torrisi opinione ci menzionava altre ancora di cui non si ancora minimamente cominciato a parlare
Ultimo volo sulle aree sotto ad una battuta naturale creare vanno espropriate e che la la maggiore garanzia di successo dell'ente della regia dall'operazione si avrebbe su aree pubbliche ma se poi nella situazione politica per una per alleviare la pubblicizzazione leale ci vogliono vent'anni
L'isola meglio ragionare che un terzo reale sono già pubbliche un altro terzo abbondante appartiene ai grandi proprietari condizionabili politicamente e un altro terzo invece effettivamente un problema allora potremmo cominciare ad avere come strategia di lotta di di dibattito di politica di espropriamo il terzo di Arese costituisce il problema no espropriamo tutto in maniera che ecco forse forse poi magari mi sbaglierò chiuso
Grazie chiedo scusa dovevo per comunicarci sono due due interventi prenotati Nigro e Fabrizio Cusani
Il io prego davvero caldamente tutti di restare mi sembra che il dibattito sino al servizio di grande interesse e sì anche così abbia preso un andamento molto sollecito Fregosi
Sì io confesso non vorrei essere irriverente
Ma non riesco ad appassionarmi fino in fondo al dibattito sul Sistema direzionale orientale sinceramente forse perché abbiamo punti di vista diversi
E forse anche perché la funzione che poteva avere nel mille novecentosessantadue ancor prima piccoli ricevette Insolera cambino effettivamente il ruolo del sistema verso nord orientale
Dal limite della città a parte integrante tra città
Con certamente io credo degli affetti positivi sul centro storico se si realizzano quei trasferiti tutti quei trasferimenti pregiati che si è detto ma elemento che non mi pare sia stato valutato
Con quali conseguenze nel quadrante in cui va a inserirsi se non sono male informato metri cubi previsti dalla dalla piastra queste norme console Sistema direzionale orientale sono circa undici milioni
Un po'di meno poi il Milan
Ma mi mi vedevo il Piano regolatore di Roma quello del sessantadue
Immediatamente
Rinfaccia costo vi sono previsioni di di completamento
E vi sono previsioni di nuovi inserimenti di edilizia economica e popolare piani pluriennali di attuazione eccetera
Correggetemi perché poi non si risparmia il totale dei metri cubi che andrebbero a collocarsi in quel quadrante della città sarebbe attorno e forse supererebbe i venti milioni di metri cubi
Dà un'occhiata poi i piani regolatori dei comuni contermini
E soprattutto all'uso di fatto con il territorio e del Comune di Roma oltre lo stop contro le previsioni di completamento e ti nuova edilizia
E all'uso orale del territorio dei Comuni contermini
Beh io credo che le andiamo a creare se forse potremo razionalizzare il centro storico se forse potremmo qualificare un pezzettino di periferie Cité di periferia orientale romana
Se non abbiamo un'idea un piano qualche cosa andremo a creare uno sconvolgimento di dimensioni colossali andremo a creare una conurbazione che non ora un centro un assetto una fisionomia
Io non lo so sinceramente mi sento un po'tagliato fuori probabilmente per l'insufficienza incapacità mia questo discorso quando tutto quanto viene visto all'interno dei confini del comune di Roma
Sì otto riso sia pere con hanno liquidato la questione con hanno liquidato la questione con con la fuga in avanti
Ma attenzione che lo Shema direttore a Parigi è stato fatto nel mille novecentosessantacinque
Londra aveva il criterio London Council che governava una ragione in più ampia della città di Westminster
Madrid ha costituito la Regione madrilena
E Barcellona si sta muovendo sullo stesso sto sulla stessa strada allora non mi pare che sia una fuga in avanti mi pare che siamo indietro siamo molto indietro
E continua ad esserci una visione municipale per Hugo dice una cosa certamente giusto dal lato dell'analisi però io vorrei andare un attimo oltre dice l'attenzione che la questione dell'area vasta Roma si pone in termini totalmente diversi da quelli di altre situazioni giusto io credo di capire perché perché il Comune di Roma a una dimensione colossale a mille cinquecentootto chilometri quadri di cui solo il quaranta cinquanta per cento urbanizzati ma allora io vorrei capire dove si gioca effettivamente la riqualificazione dell'area metropolitana
Perché se la riqualificazione dell'area metropolitana si gioca fra la città di Roma e la periferia di Roma e la prima corona e io
Modestamente da ignorante
Città altre aree metropolitane sei lì chi si deve giocare la partita fra la prima corona e l'estrema periferia romana onorevole ulteriore degrado e non illudiamoci perché allora avrà ragione Samonà quando dice ma consumo queste storie di voler imitare lo sviluppo della città con lo Stato di volere di volere avere un disegno consapevole di sviluppo della città Roma è da sempre una città radiale ai suoi le sue ragioni esoteriche che ne so io eccetera da sempre una città radicale
Invece che farne uno di stop facciamo il cinque sei sette di sto io facciamo tutti intorno a Roma riqualifichiamo tutte le periferie romane
Ma quale sarà la conseguenza sarà la conseguenza sarà quella di una pesante conurbazione sarà sarà di nuovo un centro enorme massiccio che condizionerà tutta la provincia figuriamoci tutta la regione
E allora ecco io sinceramente su questo ho qualche difficoltà come dire a a capire fermo restando però che io non è che la Provincia si è rimasto immobile la Provincia non conta quasi nulla
Però la Provincia un altolà compiuto naturalmente rimasto rigorosamente senza risposta ha chiesto con garbo al sindaco di Roma il presidente della Giunta regionale
Facendo un'analisi elementare quali saranno le conseguenze dello Stoner Lare orientale
Sudorientale nordorientale ha chiesto un minimo di coordinamento di mettersi intorno a un tavolo di andare a un primo stralcio di cui di quel tipo ripiano nuovo che diceva che diceva deduce
Assolutamente nessuno ha risposto quello che succederà al di là chi se ne importa sinceramente mi pare un modo molto riduttivo e sbagliato di porre di porre questioni d'altra parte l'obiezione che facevo durissimo a quale autorità riferirsi quale tipo di piano ma qui mi pare sia chiaro che se non ho capito male ci si riferisce a due livelli di intervento un livello di carattere strategico
In cui vengono collocate le grandi opzioni le grandi scelte l'ambiente la cultura riqualificazione del sistema dei trasporti la direzionalità l'insediamento produttivo residenziale a grandissime linee naturalmente
E che poi dovranno essere a ragioni Insolera questo non piano regolatore figuriamoci che dovranno essere tradotti in scelte di piani regolatori ma quante incongruenze assurdità incoerenze
Vi sono nel mosaico dei piani regolatori di un'area che ormai investita da processo unitario e possiamo lasciare che tutto questo vada avanti così indifferentemente che ognuno sul proprio territorio decida come crede
Ma io dico che questo non è guardare in avanti questo è avere gli occhi
Molto all'indietro molto all'indietro
E allora due livelli un livello di carattere appunto strategico come dicono i documenti del diritto un piano di assetto strutturale che poi venga recepito ma attraverso il consenso il confronto il coordinamento e non schiacciati dallo Stato che decide non in base a un piano ma in base a singole opere che metterà in concorrenza tra di loro e sceglierà non si sa con quali criteri perché leggi su Roma Capitale amo questa duplice caratteristica
Che determinò la prevalenza degli esecutivi locali sull'assemblee locali questo può anche essere comprensibile svuotare un minimo stranezza
Ma in più e termino un assoluto predominio dello Stato centrale dei ministeri centrali nei confronti delle assemblee locali ma vale la pena sinceramente
Quando non c'è un minimo il programma di piano un sapere dove si vuole andare farsi espropriare del potere di gestire il territorio
Almeno teorico per cui in pratica non si mette in atto per settecentocinquanta milioni all'anno io credo che non valga la pena
Ti ringrazio
Io rinuncio non ho riacceso grazie acceso
Io adesso rinuncio a un chiarimento che ci avrei tenuto a dare alle Sciandra poi credo Addonisio che hanno hanno qui chiamato l'articolo ottantuno
Meno li Sciandra mi è parso in modo improprio come se fosse una specificità di Roma oppure se fosse un'opzione dello Stato può fare
Mentre è una norma che vale per tutti Italia ed è obbligatoria per tutte le amministrazione pubbliche quindi si applica anche a Milano forse diciamo potrebbe indagare sull'applicazione l'articolo trentuno
Ottantuno mila rinuncio anche però mi raccomando a tutti la lettura a a riferire io era segnato dei passi di un intervento di una Ruben euro sull'ultimo bollettino di Italia Nostra secondo me di straordinaria importanza su questa questione delle aree
Digerisce benissimo io do questa cosa per per letta prego davvero tutti perché fa anche una ricostruzione storica
Del perché io non riassumere semplicemente cosicché la storia per l'urbanistica moderna non può che essere storia della proprietà ancorché temporanea come dice giustamente benevola probità temporanea da parte della mano pubblica delle aree sulle quali si interni
Il fatto è che invece dello stock dovrebbe avere tutti questi significati strategici tutte queste importanza più o meno grande
Fregosi se siamo d'accordo ma resta comunque diciamo una non è un caso che ne stiamo parlando così appassionatamente stasera senti contemporaneamente non quanti anche a from parlano parlo di queste cose
E così si si si deve realizzare per una scelta una di quelle cose che ha letto eletto primo Berdini facendo facendo largo alla cronologia delle decisioni del Comune di Roma una decisione dell'ottantatré che nientemeno prevede che
Questo tipo di cose che in qualche modo comunque riguardano su quanto la capitale d'Italia
Vengono fatte nientemeno che con la lottizzazione convenzionata
Strumenti e non voglio dire malfamato per la Muti
Però probabilmente adatto a tutt'altre cose che comunque a in sé come dire l'elemento della trattativa fra potere pubblico e il privato per decidere sulle cose da fare
Ora ci si debba mettere a a tavolino lo Stato sia esso lo Stato centrale e i poteri locali siano quelli che debbono essere insieme con i proprietari per decidere su come deve prendere forma la capitale dell'Italia mi sembra francamente francamente enorme come mi sembra assolutamente insostenibile unico argomento secondo me che viene sostenuto che è stato sostenuto che continua a corto partes sostenuto beh non siamo costretti a fare così
Perché in Italia non c'è la legge sul regime dei suoli e non c'è la norma sulle scope accettandolo sic et simpliciter vista fatalità no con queste cose la mancanza di queste leggi non è non è una vergogna ma è così un incidente
E Roma non è la capitale d'Italia ma è un qualunque Paese tredici monete possiamo fare come se la capitale d'Italia non potesse intervenire nei palazzi che stanno stesso stessa Roma per su queste cose c'è stato nei fatti che secondo me il richiamo alla foresta cioè la la vicenda dello sto secondo me è quella e su questo punto specifico sulla scelta
Dell'intervento attraverso la lottizzazione cominciata marca meglio di ogni altro fatto relativo alle cose delle città italiane recenti
Il Ittiti il fallimento delle dell'ipotesi riformisti da che era stato portato avanti negli anni sessanta primi i primi anni Settanta
Cioè la la rendita a un certo punto pareva pareva sconfitta pareva che si potesse fare tante cose dico anche le vicende ancorché c'è tanto da dire sulle centosessantasette di Roma sono comunque una dimostrazione che si può operare su aree pubbliche costruttori possono fare i costruttori un rappresentante di questo modo di pensare che che ne dica qui è lo stesso e lo stesso ingegnere ingegno Doris non certo un team viceversa Sezze fatto se fatto marcia indietro c'è stato appunto quella chiamiamo il richiamo della foresta ridiamo ossigeno alla vendita rifacciamo diventarne la rendita motore
Delle trasformazioni urbane ecco io qui me la sentirei di di dire che diventa una questione di principio forse non sta tanto si possono fare questioni di principio anche perché non è in discussione solo lo sto e in discussione quello che succederà nelle nostre città fosse per il prossimo mezzo secolo e allora se se ecco non si affronta questa questione a Roma se si lascia correre quello che sta succedendo a Firenze FIAT Fondiaria
E se si accettano le decisioni e diritti di Milano Bicocca di Torino Lingotto e via di seguito secondo me e tutta una partita che pensa sono trent'anni di di tentativo di di ammodernamento di questo Paese sono buttati a mare e via di seguito allora se ne potrebbe parlare allungo
Ma io su questo concluderei siccome sono convinto che tutti gli altri partecipanti alla tavola rotonda siano d'accordo
In queste cose
Io li
Martino se hanno bisogno solo di fare qualche qualche precisazione oppure se fossero d'accordo io passerei grazie ai due interventi previsti
Chiedendo guarderà Dini che ha introdotto se vuole dire poi tre parole in conclusione di questa di questa discussione io mi scuso se ho fatto una battuta quella di
Però era così un invito agli altri partecipanti ma siccome tutti hanno già detto qualcosa sul sulla questione delle aree ecco se non ci sono particolari opzioni
No Alfonso testa chiedo scusa ti chiedo scusa attenta lo e al pubbliche lo scusa a nome di di Alfonso testa ma ha dovuto correre ma credo a dettare l'articolo che da fare perché era qui anche in veste di l'inviato del del Messaggero quindi si scusa moltissimo che perciò non ha potuto chiedo scusa è stata una mia trascuratezza uno di non informare del del fatto che il teste era era obbligato ad assentarsi allora se io devo se se la mia proposta raccolta allora chiedere la parola Gianluigi
Allora la precedenza adesso si usa la pensa così anche
Questa
Il treno
Non per l'amor di Dio non lo dico e come dire una delle così delle delle
Affermazioni del della rivincita delle donne questo che ormai è assolutamente capo
Sì ma che non era non era non era in genere adottato in queste in queste circostanze
Sì infatti nel sono pentito ma ormai
Prego Fabrizio
Io non ho apprezzato molto
Nella complessità degli argomenti la pacatezza che c'è
A questo tavolo invece io sono molto più passionale proprio perché sono ritornata alla mia città e allora queste vicende di Roma De vivo in maniera come dire dentro dentro dal punto di vista proprio del fatti i motivi perché mi sembra che sia una grande occasione perduta quella della del discorso su Roma Capitale una ennesima grande occasione peraltro alle soglie di un nuovo secolo di nuovi modi di vivere di nuovi modi di comunicare
E probabilmente i pochi anni che ci separano non mi consentiranno di vedere alcuni di questi cambiamenti che ci saranno ci sapranno da che dal due mila
Anche quelli che ci separano tra il pm comunque
Si parla di un nuovo piano regolatore probabilmente vero che bisognerebbe fare un nuovo piano regolatore io ho preso qualche appunto perché non pensavo di intervenire poi quindi mi sento trascinata a ragionare su alcune questioni
Non so se un piano regolatore giusto o sbagliato in questo momento per Roma io so soltanto che sicuramente sbagliato il rapporto che si è stabilito tra il tecnico e il politico in questi ultimi mesi quindici vent'anni ho partecipato prima dell'estate ha una lunghissima serie di riunioni che si sono tenute all'assessorato all'Urbanistica a Roma per decidere
Per varare questa quella che si chiamava la variante generale al piano regolatore che poi è stata codificata anche nella conferenza programmatica urbanistica che si è tenuta la fine di quest'dell'anno scorso
E il problema di queste riunioni non era l'idea di città che si voleva definire riunioni di tecnici di urbanisti
Bensì chi dovesse fare questo piano e come si dovessero organizzare i gruppi per far contenti il pentapartito del momento con la giunta di sinistra dell'altro momento
Quindi credo che se ne continuiamo a ragionare a dire che forse più a fare un nuovo piano regolatore per Roma continuiamo a a fare un discorso che vedrà la luce chi saprà quanto e chi sa per mano di chi
Io non lo so si deve essere uno strumento mettono strumento nuovo come deve essere
Questo nuovo piano regolatore io penso che comunque per uno strumento balistico oggi
Siano carenti presupposti culturali per definire l'idea di città che ne dovremo andare a pianificare e che con tempi rapidissimi si potrebbe riuscire a a vedere o avete nella luce agli inizi del prossimo secolo
Forse lo spirito o può essere quello vecchio di cui parlava Insolera cioè che determina il valore delle aree ma certamente diversa e nuova deve essere l'idea di sviluppo della città
Io credo che noi ancora oggi e forse oggi secondo me se ne ha dato una dimostrazione rincorriamo gli errori e le cose non fatte parliamo di un sistema direzionale pensato trenta quarant'anni fa
E ancora sci accapigliamo discutiamo su come deve essere se deve risolvere questi o quelli problemi
In realtà noi ci avviamo a pensare a un sistema direzionale che altro non è che un centro direzionale di una qualsiasi città italiana perché l'ha fatto prima o perché lo farà dopo
Di tipo del secondo me del tutto provinciale specialmente in funzione di quello che sarà l'Europa del novantadue di quello che deve essere una capitale internazionale quindi un centro internazionale un centro direzionale di tipo internazionale
Questa non è altro che un'operazione vado ovviamente per schemi e mi scuso se dirò delle cose che possono sembrare superficiali
è un'operazione che appaga Lita stata li risolve alcune sue questioni costruisce qualche palazzo dopo di che il discorso è chiuso è finito a mio avviso per come si è avviata la questione
Dopo trent'anni di di di dibattito io non c'ero trent'anni fa nel senso che c'ero per carità ma insomma non partecipava queste cose
Però quello che ho letto la delibera ITA statua del sessanta e non so cosa in cui si decideva di fare sistema direzionale pare scritta l'altro ieri in un pezzo di carta che gira per il Comune di Roma che dovrebbe su un'altra delibera e basta
Diceva testa la pianificazione fallita
Io credo che non so se è vero o meno certo sono quarant'anni che si dicono le stesse cose infatti lo sentite in parte le ho lette
Una cosa mi preoccupa che le uniche opere della democrazia a Roma nella città capitale sono state per grandi linee oltre come dire le gli interventi residenziali pubblici sono state negli anni Sessanta la via olimpica
E quella cosa indegna e vergognosa che la Seconda Università di Tor Vergata messa in un motel sul Raccordo anulare frutto di un compromesso nell'amministrazione di sinistra con qualcuno che in odore di mafia queste sono le due grandi opere fatte per Roma Capitale
Quindi noi viviamo una città capitale decise definita da altri ben prima
Che dalla democrazia
Intanto però c'è un fenomeno che al di là dei dibattiti che ne facciamo di disegni che produciamo
E delle politiche clientelari che fanno gli amministratori la gente si è fatta la sua città l'abbiamo chiamata abusiva l'abbiamo chiamata come ci pare la realtà che la gente si è fatta la sua città e ha dato le sue risposte ai suoi bisogni al di là dei nostri disegni
Io credo che forse è l'approccio alla pianificazione che debba cambiare non so se la pianificazione fallita urbanistica fallita come dice qualcuno
De Lucia per tirare su il morale dopo la la sparata di di testa
Ha fatto delle citazioni veramente Ciano potrà ancora più giù per la verità
Ma mi sembrava di sentire Signorello il nostro illuminato sindaco che vivessi crisi su crisi ricchezze scusatemi ma si parla addosso
E che ho sentito un mese fa in un convegno ancora su Roma incompiuta presentazione di un libro in cui c'erano tutti che facevano il balletto delle parole mi pare ci fosse anche il nero durissimo in cui per dimostrare che i problemi di Roma sono sempre quelli no c'era lei e non come balletto mi pare di averla vista questo convegno quindi può o non perde soccombe c'era anche il ministro Tognoli se per questo e comunque al di là di questo il sindaco Signorello
Il sindaco Signorello per dire per concludere che ebbe a Roma ha sempre avuto grandi problemi è che che vogliamo fare si continuano a lamentare che ci sono grandi problemi ha citato
Un articolo che lui ha trovato mettendo in ordine la biblioteca del Campidoglio che nel mille novecentododici su un giornale che non so se fosse il Giornale d'Italia
Raccontava la drammaticità del traffico al centro di Roma dovuto alle biciclette alle carrozzelle e a qualche macchina che si cominciano a vedere dicendo quindi i problemi sono sempre gli stessi
Mi pare veramente allucinante che approva che il quadro complessivo della situazione sia questo
E che addirittura si risolva in questa maniera con la logica del dice tanto Roma è così nel bene e nel male che è un po'la filosofia che hanno appiccicato addosso ai romani e che in realtà poi di fatto non gli appartiene
Io credo però che la grande riforma di cui si parla nel Paese che non riguarda soltanto la questione monocamerale o bicamerale e quindi non riguarda soltanto come dire il palazzo
Ma è una grande riforma in senso profondo possa partire proprio dal ragionamento sulle aree urbane
Perché io ritengo che nelle comunità urbane e metropolitane quindi nel loro governo
Che si sperimenta quella riforma che investirà che partendo dalle città investirà tutto il Paese
Però questa grande riforma presuppone una cultura della modernizzazione nuova una cultura che sia nuova nelle istituzioni nuova nella produzione dei beni nuova nella formazione professionale e nuova nella pianificazione territoriale
Perché è importante sono importanti le aree urbane perché oggi più che mai l'uomo moderno e secondo me sempre andando più avanti vibra nella città che il suo luogo
E il luogo nel quale superato il rapporto città campagna Longo vive nella città vive nella grande città come nella piccola città ma per vivere bene in questo ha bisogno richiede due cose fondamentali secondo me che sono le vie di comunicazioni visibili o invisibili le strade le fibre ottiche il modo di comunicare e i grandi spazi nel quali concentrare gli interessi la spesa del suo tempo che sia tempo di lavoro tempo libero tempo culturale quello che sia
Tutto questo per comunicare per semplificare il lavoro per vivere meglio ma secondo me tutto questo per rafforzare anche la crescita demografica della crescita democratica della collettività che è una cosa a cui noi tutti teniamo grazie
Grazie perché Gian Luigi
Se vi costringono
A queste queste ore piccola ma
Ho provato strane emozioni ascoltando questo dibattito e volevo in qualche modo
Partecipare perché credo che sia utile
Fondamentalmente ho provato una certa
Delusione
Dovuto al fatto che esso conosco
I costi della preparazione di questo di questa giornata
E praticamente abbiamo sbagliato dedicare così poco tempo a questo problema quindi dobbiamo certamente trovare il sistema di continuare questo ragionamento
Abbiamo ridotto il discorso di Roma lo sto mi rendo conto che c'è
Che c'è di che per ridurlo
Mi sembrava però che gli sforzi di Benedini ne aveva relazione introduttiva erano proprio quelli di aprire un pochino lo sguardo
Ha una visione un pochino più articolata del problema
E non ridurci solo al problema dello stato anche perché unito insieme a quello di Roma Capitale ancorché unito che insieme a quello di Roma capitale non riesce secondo me poi essere così affascinanti da interessare un uditorio nazionale
Sì almeno che non si riescano a tirar fuori dai ragionamenti che si fanno sul posto alcune considerazioni
Che assumono significato e valenza l'interesse nazionale
E questo fatto secondo me
Nuoce molto hanno Sciuto molto perché
Ci ha impedito di di fare una una riflessione
Su
Quello che nel momento attuale di Roma
E che cosa può voglio dire le risposte cosa possono dire disposte di cui Roma ha bisogno e in questo quadro eventualmente cosa può essere e cosa può rappresentare costo
Roma che cosa è successo in questi trent'anni Roma è successo in questi trent'anni quello che a Roma città che a millenni non è mai successo
Si è
Estesa sotto forma fisica e funzionale con dimensioni imparagonabili a qualsiasi altro momento di esperienza storica dalla comunità romana
Oggi affrontare il problema di riqualificare Roma
Rispondendo facciamo un piano secondo me e non aver capito il senso di questa fase storica
Rimette Ermanno a quello che abbiamo fatto in questi trent'anni per quantità e qualità
Pensando di poter prefigurare un suo aggiustamento attraverso una immagini di assetto definitivo da realizzare secondo me è una follia
Se non intendiamo questo piano allora siamo d'accordo ma se per caso il piano dovesse esser questo secondo me questa è una follia
E lo è tanto più se pensiamo che attraverso il piano in questo contesto con queste dimensioni di realtà da pianificare
Con questo quadro istituzionale pensiamo di mettere ordine ai problemi del rapporto pubblico privato attraverso il piano con questa classe politica con una classe politica che non c'è qui signore abbiamo fatto questo dibattito senza salvo Fregosi che ringraziano
Senza becco esotiche casuali voglio dire Roma è allo sbando ragione benissimo Ingegnere ucciso allo spazio
Completamente spaccio lei non abbiamo non solo Roma probabilmente voglio dire io non credo che ci sia nella cultura politica a Roma la coscienza di quello che ha per le mani
Di che cos'è Roma etiche cosa sta d'altra parte guardate
Stiamo pagando caramente il fatto e questo non riguarda solo la cultura romana sa di ascoltarmi non riguarda solo la cultura romana l'aver inseguito la cultura del condono ha distrutto le nostre energie di quindici anni sul problema della città questa è una responsabilità gravissima
Perché oggi noi ci ritroviamo lo sfascio che ci ritroviamo non solo perché abbiamo condonato ma perché abbiamo perso le nostre energie per risolvere i problemi di questo condono invece di pensare a che cosa si doveva fare per la città del futuro
E a che cosa si doveva investire sulla città del futuro questa e questa povera Roma messa pezzi
Detto centro direzionale nell'astrattezza se ne parla è stato ricordato la trentanove ma io non non faccio lo storico
Direi che sto più attento ai problemi politico i politici professionali e progettuali citava la Cusani una delibera state del mille novecentosessantotto io sono andato a riprendere la rivista Città e Società dove c'è
Un pezzo interessantissimo scritto da Paolo Nuzzi e Camillo Nucci persona certamente voi noto fenomeno quelli d'ambiente romano
C'è una cronologia è una storia di quello che è avvenuto nel mille novecentosessantotto in Roma
L'idea di portata a fare altre cose la delibera di assegnazione di incarico Rita sta sessantotto
Che è successo nel frattempo
Assenza totale di dirigenza politica di questa città abusivismo Rita sta è sparita poi rientra poi riesce
L'unica novità vere
Che c'è stata
è stata ed è qui rappresentata dall'ingegnere honoris
L'unica realtà vera scusa io parlo con molta franchezza a Roma sono spariti palazzinari e questo è un effetto che è stato voluto dall'interno Tei l'associazione costruttori non ha
Difatti come ricordava riuscire sono intervenuti a centosessantasette che abbiamo fatto
Ma l'abbiamo fatta ed edifici
A testimonianza di un atteggiamento monumentale francese amento che vorrei definire una volta Vestuti architettonico della città
Di un atteggiamento che disegna un assetto lo piazza lì senza capire gli effetti di relazione di questa setto abbiamo una incredibile quantità di mostri
Alla fine la periferia romana ha ragione ancora una volta Doris quando dici ma perché la riqualificazione quando pensiamo la diversificazione pensiamo solo l'abusivismo che in fin dei conti se ci pensate bene in un'idea di una città che si stratifica dei sei nei secoli
E una presuntuoso primo impianto di fronte a un primo impianto abusivo che dal punto di vista progettuale forse a molte
Cose da insegnare alle progettazioni che abbiamo fatto per l'edilizia economica e popolare
Ecco in una condizione di questo genere
Credo che pensare al piano
Possa essere distorcente se si immagina che attraverso il la procedura istituzionale della formazione del piano una comunità sia in grado di costruire culturalmente un progetto è un'idea di città io credo che questo momento
Non non c'è e a Roma questa possibilità
Di approfittare delle procedure istituzionale la formazione di un piano per formalizzare un'idea di città
Bisogna costruire questa idea di città questo progetto di città e dobbiamo accettare forse la condizione che questa costruzione deve tendere se volete al piano e all'idea generale
Ma deve essere fatta inevitabilmente perché pezzi
Per parti per occasioni ed energie da coinvolgere nella prefigurazione di quello che vogliamo
Allora siccome secondo me questo avesse fatto col consenso
Non possiamo che partirà nella costruzione di questo progetto dalle cose sulle quali apparentemente c'è maggior consenso
E non parlo del consenso che viene spesso nelle sedi istituzionali parlo del consenso profondo del consenso tra la gente
Non c'è dubbio che sul problema
Dei delle qualità ambientali dei riferimenti
Storici
C'è ed è possibile creare un grosso consenso
Se è vero lo diceva Bertino apertura io sono profondamente convinto che l'urbanistica moderna l'urbanistica di oggi non è l'urbanistica sociale mai urbanistica dalla concorrenza
Tra le città che devono dimostrare di esser tendenti esprimere la cultura urbana nel mondo moderno
Allora inevitabilmente penso che l'unica elementi cioè il principale elemento che Roma profferire sul tavolo di questa operistica concorrenziale e quella legata ai grandi spazi culturali del tempo libero
Che bisogna assolutamente valorizzare e rimettere nel ciclo di una idea di una nuova città di Roma
L'abbiamo abbandonata merito
A chi è queste cose va anche scritte sul balistica merito a chi l'aveva affiliate
è veramente una vergogna che Roma sia ridotta all'etichetta partitica mente delle idee che hanno un significato di grande valenza culturale e civile come è stata fatta per la storia
Del del del parco
Archeologico eccetera e da corsi che tutti in qualche modo ormai accettano che bisogna partire fra queste c'è anche il problema certamente del centro storico
E se volete di quello che si chiamava se prezzato e che adesso chiamano se no
Però ha ragione Italo
Che è successo nel frattempo tacita è un'altra cosa che significato urbanistico a usare queste energie certo ha un significato di qualificazione centro storico toglierle ma qual è il senso progettuale di utilizzazione di queste energie nella periferia romana ed è qui
Che io chiedo al genero del Risiko
Lo studio di fattibilità secondo me ha creato dal punto di vista del contenuto progettuale dei grossi equivoci
Probabilmente possono essere ridimensionati
Ma l'immagine del progetto proposto dal suo fattibilità e il classico il magico di un'operazione di architettura
Confini delimitati
Un'opera al suo interno un'infrastruttura che passa verte che separa la parte costruita dalla periferia che naturalmente non può inquinare le parti centrali
Ecco bisogna ritornare indietro rispetto a quell'approccio progettuale che esprime una cultura che non è una cultura di progettazione urbanistica per lo meno non è la progettazione che ci vuole nella zona est di Roma
Devo dire che però questa non è solo un limite grosso di fattibilità
Di fronte a questo esistenti sa e debolezza la chiama Bertini della presenza della pubblica amministrazione romana
La pubblica amministrazione che cosa ha fatto
In questa logica ha chiamato Kenzo tange
Perché lui lo sa fare queste cose qui ma non è questo che serve a Roma c'è un motivo per il quale è sbagliata questo dico dico è che a noi serve un tipo di progettazione
Che deve coniugare il nuovo con il vecchio deve ricucire tessuti deve di ammaliare non è possibile farlo con un atteggiamento che con la scusa ingegnere honoris del di quello possibile di pianificazione in Italia
Chi è più basso è più giovare alla logica dell'impresa perché si riduce a un progetto di architettura di intervento immediato ecco abbiamo sistematizzato troppo il ragionamento
E chi rischia che lo continuiamo a schematizzare anche noi che siamo portatori del discorso dell'esproprio
L'esproprio è legato a un'immagine di intervento edilizio a un'opera pubblica con un confine
Appena voi avete problemi di progettazione in cui si intessono fatti nuovi con preesistenze l'esproprio non basta non è quello il discorso il discorso e di capire quale deve essere il rapporto pubblico-privato e attraverso quali e quante figure questo possibile
Questo rapporto possibilmente si realizza
Nell'esproprio è una bandiera ma non è probabilmente uno strumento esauriente per quello che serve da fare nella periferia romana
Ecco
Ho voluto dire queste queste cose perché pensavo che fosse necessario restituire
Un po'a tutti le varie cose che sono state dette e pensate serve o no il piano
Per l'area romana
Probabilmente un'idea complessiva di assetto Serse se fa costruire una tensione politico culturale
Se deve essere uno strumento che congela le previsioni infatti giuridici inattese e mi speranze è meglio non fare in questo momento perché potrebbe essere una gabbia
Che veramente ci ci costringe poi a dire fra qualche anno che non abbiamo concluso niente
Mi dispiace che aggiunge Loviso civica non sono in grado di rispondere alle quantità entra al momento nel merito se è stato fatto uno studio di fattibilità speravo che almeno questo fosse chiaro cioè
Sullo storico timida si dice con chiarezza
Dodici e doveva aumentare
Che dal punto di vista finanziario questa violazione si legge solo se interviene lo Stato solo se ci sono finanziamenti pubblici
Come dire guardate operazione sto che poi la cosa principale da dire a tutta l'Italia
Non è non ritrova le sue ricadute
E le sue convenienza all'interno al nel mercato completamente se non c'è un forte una forte presenza di finanziamento pubblico almeno iniziale
Se questo è allora i termini di questa operazione in termini
Funzionarie quantitativi che riguardano
Lo Stato e bisognerebbe conosciuto per poter valutare le quantità vere che possono essere in gioco perché noi dobbiamo sapere
Quanti soldi mettiamo su questa operazione e quali sono i vantaggi che abbiamo da questa operazione dobbiamo conoscerli prima
Altrimenti è inutile farlo
Sono convinto che l'operazione presto nella misura in cui esprime la necessità di intervenire nel settore Est approfittando di energie del terziario anche pubblico è un'operazione urgente e doverosa
Spero cioè dal punto di vista della progettazione le cose possono essere riportati a quello che serve
Cioè una progettazione attenta a ricucire tessuti e qualità urbane e non una progettazione che ci regala l'ennesimo Skyline di una fusione via Urbana
A trent'anni di distanza da quelle che abbiamo visto in tutto l'Europa centrale el del Nord
Potremmo ricominciare adesso
Io sono davvero dispiaciuto sul sono contrito
Io prendo atto del del Cedar quindi rimprovero che sia fatto Nigra
Perché in fondo sono stato io a proporre di concentrare la discussione sulla sull'argomento del
Del dell'argomento Sistema direzionale orientale d'altra parte appunto in in questo momento scattano le tre ore
Di discussione
Mi pareva mi pareva giusto
Discutere solo di una cosa proprio per dare concretezza
Alla discussione e d'altra parte oltre alla
Alla cortesia e alla pazienza di Chieti in questa sala forse anche l'interesse per la cosa ha compensato diciamo questo tipo di scelte però dicevo io prendo atto delle cose che ha detto Nico personalmente dico mi ha sollecitato molto Susumu un'infinità di punti amerei molto continuare continuare a discutere con lui non mi trovano d'accordo una serie di punti che Luisa
Elencato stasera che però ecco forse Lino potrebbe potrebbe continuare trovare altre sedi per continuare questa questa discussione
Ha chiesto di di di replicare chiamato in causa più volte odori Bisio
Non so se c'è altri altri amici qui che vogliono prendere la parola se no dopo o d'origine io chiederei Haber Dini che ha introdotto di dire qualche parola a conclusione
Di questa discussione o dodici per la verità non è che voglio replicare voglio chiarire alcuni aspetti sul piano di fattibilità
E dire qualcosa che avrei voluto dire poi non ho detto ma che l'intervento di Nigro mi stimola dire
Sul rapporto pubblico privato a Roma ecco perché io trovo che in questo punto il dossier declino lacunoso
Sotto molti aspetti generoso e questo potrebbe essere solo una notazione personale
Ma e questa lacuna
Secondo me è grave
Perché non approfondimento di alcuni momenti della storia degli ultimi quindici anni a Roma
Secondo me nuoce
Al chiarimento di tutte quelle cose di cui abbiamo discusso prima
A Roma negli ultimi quindici anni si è tentata un'operazione di rapporto pubblico privato particolarissima non solo in Italia ma io credo in Europa
Cioè si è tentata la via dell'associazionismo
La via dell'associazionismo vuol dire
Portare nell'atteggiamento dell'imprenditoria
Elementi
Inevitabilmente finalizzati a privilegiare il momento della pubblica amministrazione è il momento della fine pianificazione
Non c'è dubbio
Il discorso dell'associazionismo vuol dire
Rifiutare il discorso caso per caso rifiutare l'avventura della singola impresa il rapporto privilegiato
Di alcune impresse col potere politico ma cercare di impostare un discorso programmato a livello generale
La cosa e interessante dal nostro punto di vista dal punto di vista del rapporto pubblico privato ma lo è sotto un profilo tipicamente anche che riguarda Linux
Perché poi come si è sviluppato questo rapporto a Roma si è sviluppato tentando di creare degli strumenti attraverso il quale il rapporto fra l'associazionismo la pubblica amministrazione potevano
Realizzarsi
E questi strumenti noi a volta a volta ce li siamo inventati li abbiamo chiamati protocolli d'intesa fra l'imprenditoria l'amministrazione
E gli abbiamo chiamati i piani di fattibilità
Ecco che cos'è e poi in fondo un protocollo d'intesa che cos'è e poi in fondo un piano di fattibilità e il tentativo di aggiungere allo strumento urbanistico inteso in senso tradizionale come semplice prefigurazione
Grafica gli strumenti attraverso i quali questo nostro questo piano può realizzarsi e discuterli in maniera globale con l'amministrazione
Io credo che l'analisi di questi quindici anni vada fatta
Certamente non tutto di questa esperienza per carità va preso a scatola chiusa però secondo me un tentativo di interpretazione di questo e di risultati li ha dati uno è stato citato
Noi sicuramente da settantacinque all'ottantacinque abbiamo realizzato il più grande piano di zona italiano abbiamo messo in moto investimenti pubblici e privati per dieci mila miliardi cioè non a settantacinque all'ottantacinque abbiamo messo in moto a Roma Investimenti dello stesso ordine di grandezza di quelli necessario per lo sdoppiamento aprirci ecco per capirci quindi non c'è dubbio che è stata una grande esperienza ed è stata anche una grande un grande tentativo questa di creare questi strumenti che secondo me sono strumenti complementari o se mi consentite
Più che complementari degli strumenti urbanistici intesi in senso tradizionale per fare urbanistica questo tentativo a un momento di pausa e di crisi perché questo atteggiamento del mondo imprenditoriale non piace
A qualcuno della parte politica che preferisce il caso per caso e questo è chiaro e allora se naturalmente io credo a quello che sto dicendo ma mi sembra giusto
Che l'inflazione sulle verifiche se quello che io dico è vero
E anche mi sembra interessante scusa però forse dovresti precisare un pochino meglio perché come persona non non è chiarissima che ti riferisci con dodici preferire caso per caso che significa
Preferire caso per caso il voglio dire esattamente quello che dice il vostro dossier il vostro di ossia e dice che una parte della del del potere pubblico preferisce non avere un quadro generale di programmazione un disegno strategico
Ma dice di e decidere caso per caso intervento per intervento operatorio per operatore opportunità per opportunità ex ante io recepite o vadano devo mettere per iscritto no travolgere caso perché no Carlo non era il caso per caso no no e no non puoi maschi scusa abbi pazienza resta scusa se se se ti interrompo però mi sembra che tu attraverso queste cose
Maschili un altro discorso che c'è dietro
Che è quella di chiamavo prima e il richiamo alla foresta
Cioè da parte degli imprenditori abbiamo riconosciuto tutti stasera che non fosse mai hanno avuto tanti elogi come in questa sede c'è stato una loro configurazione di veri e propri appunto imprenditori questo fino fino a dieci anni fa
Poi c'è stato il richiamo alla foresta e adesso ricominciano ad essere atteso discorso più ampio della quale celare incisivo scuse no Vezio non hanno per appassionati voi sottrarre questo dico non è che non mi sottraggo questo è un discorso superato tutto si è rimasto a vent'anni fa
è un discorso superato perché qui il discorso non è sulla rendita perché anche il profitto è un discorso disco mica amento di concorrenzialità
Fini ha è questo il punto ora c'è un modo programmato e finalizzato a certi fini più generali di creare profitto e c'è invece un modo disordinato di creare profitto
Mi sembra così illogico
Se poi andiamo nella rendita beh va be allora peggio che andar di notte è chiaro ma io che tu fai ancora un discorso diciamo
Degli anni che furono qui siamo già Ulivo a un livello più sofisticato
Se non siamo più indietro scusa va bene d'accordo se se poi discorso addirittura è quello della rendita è chiaro che non si discute neanche neanche più ecco
Detto questo e quindi mi sono permesso questa questa annotazione diciamo un po'corporativa nei confronti del dossier dedico però né mi sembra oggettivamente utile come contributo
Due parole su questa questione dello studio di fattibilità intanto vorrei vorrei evitare un equivoco io non ho detto che non conosco le quantità dell'ossido volevo dire che noi non conosciamo le quantità attuali e le quantità che potrebbero essere spostate del del Rondò cioè non le quantità
Esatto no
Noi abbiamo fatto nello studio di fattibilità una ricerca sulla domanda ma l'abbiamo fatto sulla domanda privata sulla domanda pubblica la ricerca non è una ricerca è chiaro no
è la è la è la domanda pubblica non può essere che lo Stato a un certo punto a individuarla questa che non è questione di studio di fattibilità a questo riguardo
Quindi sia ben chiaro le quantità ci sono tutte
Il risultato dello studio di fattibilità non deve sembrare paradossale
Purtroppo gli amministratori romani per quanto io glielo ripeta se si dimenticano di dirlo nelle sedi opportune
L'unica entità che guadagna nella operazione sotto è lo Stato con i ritorni fiscali non ci guadagna nessun'altro sotto il profilo economico naturalmente valutazione costi-benefici
Se ci mettiamo dentro i benefici sociali eccetera tutto un altro paio di maniche
Questo andava detto anguria quando ha detto ma io che cosa vado a raccontare ai miei elettori di Asti
Angelo detto vai a raccontare i tuoi lettori di Asti che si fa l'operazione sito perché è un interesse specifico dello Stato che deve razionalizzare la sua pubblica amministrazione se non ti lamentare che poi le cose a livello di amministrazione centrale non funzionano
E perché lo Stato ci guadagna
Quindi non finanzia l'operazione lo Stato ci investe nel mosto è un investimento per lo Stato non è un regalo che fa al Comune di Roma questo non si sa per quale motivo i nostri amministratori non sono riusciti a farlo capire
Nelle sedi opportune
Ma dico di più
Io voglio demitizzare il piano di fattibilità e per Insolera che fa la storia
Mi consento di portare un contributo che cos'è il piano di fattibilità perché è stato fatto il piano di fattibilità
Alla fine degli anni Settanta
Spero per verso l'incrocio di finalità concordi del Partito socialista di alcuni socialisti e di alcuni comunisti della giunta di sinistra
Si stava barando il così detto tutto alla chetichella
Si stavano facendo dei DM due isolati
Compensi di infrastrutture e allora sarebbe accaduto inevitabilmente quel disastro che giustamente l'assessore provinciale paventa che avverrà se l'operazione si farà male ma quella comunque sarebbe stata un'operazione fallimentare
Ma la consentite insomma un un piccolo finale ma piccola finale provocazione dando poi la parola finale ce l'avete voi
Qui qui questi questi qui si sono qui ci sono qui si sono distratti tutti
Si sono distratti tutti meno guarda caso gli imprenditori o per lo meno gli imprenditori associati i quali si sono inventati questo studio di fattibilità lo studio di fattibilità è stato fatto quasi unicamente per riportare sui giusti binari il discorso d'agosto è le terminologie non sono mai casuali sistema è nato da questo
Il piano di fattibilità dimostrato una cosa che adesso si c'è ci sembra l'acqua calda o non so ombrello ha dimostrato che lo scudo era un sistema unitario che non si poteva realizzare
Per singoli pezzi se non in una visione unitaria questa che è un la più grande banalità del mondo
In quel momento quando è partito il piano di fattibilità non era affatto una cosa banale
Ecco e allora questo io lo dico adesso non voglio ridurre ma dobbiamo anche capire il perché poi sono nate certe cose il significato che hanno quindi non mi ti diamo il contenuto del piano di fattibilità il piano di fattibilità è stato questo è stato il riportare a unitarietà il discorso è stato il tentativo di incominciare a mettere dei picchetti
Naturalmente essendo il primo tentativo
Necessariamente lacunoso specialmente nelle parti in cui a un certo punto è mancato l'input perché lo Stato è stato assente
E l'amministrazione comunale ormai era negli ultimi giorni di vita perché il piano di fattibilità è stato ultimato alla scadenza della legislatura
Quindi al momento cruciale di individuare certi opzioni di dare certi input questo non è accaduto e quindi il piano di fattibilità si è fermato a un certo stadio
Grazie a dodici
Scendi pare altre del Dini si è si è costituito con lo concludere
Stabile
Ma caro Vezio conclusioni credo che non sia neanche il caso di abbozzare io faccio soltanto tre considerazioni
Su un tema specifico una su un tema generale
Riprendo subito l'ultimo tema secondo me molto importante che Oderisio citava per chiarirli chiarirà tutti in particolare a lui che va letta in questo modo
Come dire l'atteggiamento nostro la nostra opinione
Sul ruolo di privati in questo momento
Noi non abbiamo come nessuna difficoltà ad ammettere che hanno l'ultimo periodo è venuta dall'imprenditoria privata da la stragrande maggioranza delle idee
Di trasformazione di questa città è proprio questo l'elemento che ci preoccupa
Vale a dire l'ho detto sono le attenzioni che privati hanno per questa città sono elementi che elementi dinamici che abbiamo di fronte certamente sono gli unici preoccupano
Perché allora si fanno dibattiti pubblici alla presenza di assessori sul tunnel dei sette gol si fanno dibattiti pubblici ma non senza assessori sul tunnel sotto l'euro
Zona tra le più qualificati come tutti sanno della città cioè come dire si creano intenzioni di localizzazioni in aree che non hanno assolutamente bisogno oggi di essere ulteriormente qualificare questo la nostra preoccupazione
E in questo davvero c'è una sfida giusta così come fanno bene l'imprenditore apporre una una sfida sull'innovazione se non c'è dall'altra parte un'amministrazione pubblica il fatto al Linux preoccupa e in quest'ultimo aumento non c'è stata certo no non va dimenticato come dire i tentativi invece a curati
Ad esempio quello che citava Oderisio di spezzettare l'operazione so perché non ricordarli certo nel nessuno è esente come dire errori l'operazione della variante alle norme declinazione del piano cioè quella di ricondurre l'operazione sto a quattro grandi settori
Che potevano andare in attuazione uno distintamente dall'altro è stata un'operazione sciagurata perché non ti l'operazione va ricondotta punta sistema il sistema sua definizione fatto unitario e quindi questo va detto
Io l'unica cosa Gennaro evolutive e che paventavo all'inizio quando facevo l'introduzione a questa tavola rotonda un rischio di identificazione del tema nel grande tema Roma Capitale cioè lo sviluppo di questa trasformazione questa città con l'attuazione dello Stato temo che questa rischio sia passata di fatto ma non per colpa di nessuno ma perché purtroppo essendo questa l'operazione che nel campo nazionale
E la più grande la più sostanziale nel nel momento attuale chiaro che richiama non per nulla tutti i giornali anche i settimanali hanno cominciato da lunedì parlano di questa operazione sto perché è quella che come dire tiene il campo dell'informazione
Io credo che questo sia per
è un modo riduttivo di vedere i problemi dello sviluppo economico di Roma che ha bisogno d'altro abbisogna appunto della della definizione di un quadro di attrezzature e di servizi degno di una capitale che vuole assumere un ruolo differente
E dico che questi servizi queste attrezzature vanno ricondotte ad un ambito d'area vasta ora qui brevissimamente io non sono molto convinto che se noi facciamo tutte queste letture secondo me è abbastanza invecchiate stellare metropolitana mille cinquecento ettari se il doppio il triplo di Milano il quadro Polidori ma voglio dire non interessa il problema da visto nelle relazioni che la città crea al di là se sia piccola grande troppo piccola non non so dire le relazioni Roma crea oggi sono quelle di esportazione di un modello di crescita che lei stessa non ha più l'Area metropolitana romana cresce con i ritmi che Roma aveva negli anni settantotto tra dobbiamo renderci conto di questi fatti di relazione e dire che o li affrontiamo a questo livello oppure tutti l'invenzione che abbiamo lo sto è una di queste non reggerà no all'urto deve trasformazione stanno avvenendo
Se è vero come è vero che la prima fascia periferica sta perdendo sempre più abitanti a scapito di funzioni che ne stanno strozzando la vita quotidiana per congestione dov'diamo Curci il problema di come ricollocare questa attività certamente non pensano che tutto ha lo sto non pensando a questo ma pensano appunto di ricollocarlo in un'ottica un po'più
Ultimo elemento sulla questione delle aree io avo glissato no non tutte sincerità questo questo argomento nella relazione introduttiva all'interno del gruppo di lavoro posso dirlo con estrema franchezza
Non c'era unanimità di giudizi nel senso che c'era alcuno alcuni che pensavano della giustezza nell'ipotesi dell'esproprio generalizzato altri che pensava ad altri strumenti
Io personalmente sono convinto che non esiste altro sulle tra lo stato dei fatti non perché sia l'unico quello dell'esproprio generalizzato però vorrei dire che anche qui sì è vero che tutti hanno datata esportare modernità e esportiamo anche Novellino su un tema dico sacrosanto
Da quando in qua questo strumento dell'esproprio viene visto come uno spauracchio che mette chissà sul lastrico chissà chi il problema dell'esproprio come si pone oggi si pone come un un'operazione economica che da han che il giusto ristoro Andrea perché non dirlo c'è un problema ed avere un va del come dire da una parte dei dei
Dei più notiziario da una parte proprio depotenziando c'è uno strumento che l'amministrazione a disposizione per operare alcune trasformarsi se non esistono altri altri strumenti a disposizione utilizza quello ora io dico è possibile che Roma non attui questo esproprio generalizzato delle aree per poi cederle figuriamoci tutte le cose che sappiamo per per poi far tornare i conti
In presenza di un operatore pubblico Lita stante che ha comprato le aree guarda caso le più a vantaggiosa dal punto di vista localizzativo perché sono a diretto contatto della linea metropolitana aperta sei anni fa perché non diretti ex cioè quando siamo di fronte a questa grave ente questa sì uno una una vero cambiamento di fase in cui l'imprenditoria pubblica opera peggio del privato perché non dire che l'amministrazione comunale che è quella che ha dovrebbe avere a cuore questo quadro compì
Sì organico dello sviluppo romano non non nostri riprenda in mano questa questa l'elemento propulsore come crediamo nuovi della della ricollocazione la pubblica amministrazione grazie per la pazienza e la cortesia si riprende mattina alle nove con Milano