Uscire dalla crisi. Le proposte della CGIL

Sì
Essi
Presidente
Aggiungo
Domani
Inizia
Di
Brindisi
Ma inefficaci essa
Va bene viaggia
Bisogna
Massima
Pertanto passa
Passiamo
Vogliamo
Prego
Distratte vediamo
E Annamaria
Disciplina
Senza
Senza
Certo
Sì
Essere
Certamente
Nega niente
Senza
Non si chiude
Dicendo di
Grazie spruzzi ai
Assessore
Tanto da
Sulla schiena
Dalle banche Casini ha smesso
Dicendo d'Irlanda
Sì adesso
Pugliesi
Avvisato
Sia
Essi
Grazie
Buongiorno
Buongiorno a tutti
Io sono il vostro bravo presentatore che cercherà
Ricondurre di presentare questa Assemblea
Mi chiamo Paolo Serventi Longhi faccio il giornalista sono direttore
Dei rassegna sindacale il settimanale della CGIL grazie
Siccome faccio il giornalista
Come dire cominciamo con la notizia la notizia
La conoscete un po'tutti questa è una giornata
Davvero speciale
Allora
Gli amici e colleghi di radio articolo uno
E di rassegna punto it mi dicono che al momento
Barack Obama
Apre centoquarantanove grandi elettori
M che è in centosessanta
Barack Obama e il Presidente degli Stati Uniti d'America
Questo applauso loro aggiungerà
Nella sua nota invito inoltre Chicago
C'erano duecentocinquanta mila persone al Chicago questa notte a festeggiare ma in tutta l'America si festeggia ma credo che in tutto il mondo sia giusto che si festeggia
Grazie
Due solidarietà
Oggi
Una
Ad alcuni miei colleghi giornalisti i giornalisti perbene
I colleghi
Di chi l'ha visto delle redazione di chi l'ha visto e Federica Sciarelli del TG tre
Per l'attacco fascista squadristi
Che l'altro ieri è
Hanno dovuto subire
Una vergogna per questo Paese
C'è un attacco
Concentrico
Alla libertà di informazione e sono contento che la CGIL abbia
Inviato un messaggio importante di solidarietà ai miei colleghi
Ancora una cosa sono i giornalisti e poi non le parlo il CUP
La solidarietà ai giornalisti
Che in questo momento
Stanno manifestando davanti alla Camera in tanti contro le leggi liberticida e della libertà di informazione in questo Paese
Grazie
E anche
Una solidarietà è un po'd'affetto naturalmente
Alle compagnie I compagni pensionati dell'Emilia Romagna che in questo momento a decine di migliaia stanno sfilando a Bologna per un reddito è una vita decente un bar l'applauso anche allora
Allora
La CGIL
Ha deciso di organizzare
Questa Assemblea questa grande Assemblea
Perché si fa interprete della preoccupazione diffusa
Delle lavoratrici e dei lavoratori
Dei cittadini italiani
Per una crisi economica che rischia di essere senza precedenti e di lasciare conseguenze gravissime
Sui salari sui redditi da pensione sull'occupazione sulla vita quotidiana di milioni di italiani
Con misure del Governo che non sono accettabili e rischiano di aggravare la situazione
è per questo
Che la CGIL avanza le proprie proposte proposte in questa
Assemblea di quadri e delegati
E se la Guglielmo Epifani Segretario generale della Confederazione ad illustrare la proposta nell'intervento che concluderà
L'Assemblea
Prima di lui interverrà
Alcuni cittadini
Alcuni cittadini che fanno anche sindacato oppure no oppure sono studenti
Ma che sono espressione di quella società italiana
Che vive sulla propria pelle il dramma della crisi il dramma sociale economico di vita di categorie che sono al centro di gravità enzimi sindacali
Magari anche determinate da accordi da assurdi accordi separati
E che vivono
Drammaticamente
Il la tragedia di un posto di lavoro che non c'è
Tutto ciò in un momento difficile
Come dimostrano i tanti appuntamenti di proposte di protesta di proposta e di lotta dei prossimi giorni quelli che ci hanno preceduto e quelli che seguiranno
Ne parlerò più diffusamente presentando i diversi oratori che seguiranno il mio la mia presentazione io do subito la parola
è una persona a un giovane a Luca De Zolt dell'Unione degli studenti medi italiani io li voglio ringraziare voglio ringraziare loro gli universitari così come tutti i lavoratori della scuola
Quello che stanno facendo morbida
Per gli interessi di una categoria è un battaglia di civiltà una battaglia di vitale per il futuro
Io credo
Che dobbiamo essere vicini a loro per la continuità di questa battaglia di questa lotta ricordando e avendo
Negli occhi nella retina nel cervello le immagini meravigliosa straordinarie della manifestazione del trenta è stata una grande straordinaria momento di
Partecipazione pilota dell'Italia intera
Locale zone a te la parola
Grazie
Cari compagni cari compagni
Innanzitutto
Un ringraziamento e un ringraziamento alla CGIL per
Lo spazio che viene offerto oggi
Hanno e studenti
Questa è una platea straordinaria una platea che
Risponde alle accuse anche
Del Governo
Di essere corporativi di essere divisi ci sono tante sigle vedo tante bandiere
Ed è bellissimo vedere che siamo tutti qui
Lavoratori del pubblico lavoratori del privato studenti docenti come lo siamo stati in queste piazze
In questi giorni per dire al Governo
Chiediamo
Una risposta generale
E questo
è importante importante per noi che anche la CGIL si faccia promotrice di una risposta di questo tipo
Questa non è un'occasione rituale chi pensa che questi siano riti sbaglia completamente e la nostra partecipazione qui non corrisponde né a un rito
Né all'espletazione di una formalità è la scelta di rispondere all'invito del più grande sindacato dei lavoratori di confrontarsi con un movimento
Un movimento
Che richiama l'attenzione di tutti che è richiamata l'attenzione dei giornali delle televisioni
Ma che molto spesso non viene capito le voglio diremo do spesso
Tante cercano
Di non ascoltarlo di non ascoltare quello che dice il fatto che la CGIL ci provi per noi è importante
Abbiamo visto in questi giorni delle piazze gremite gremite
Prima nei primi giorni di scuola dalle maestre dai genitori
Poi da tanti studenti medi studenti universitari
Tanti sono scesi in piazza davanti alle scuole negli atenei
Spinti da una voglia di comunicare
Da una voglia di dire da una voglia di
Di denunciare un'emergenza
E una disagio
Di lanciare un allarme
Non sono state appunto manifestazioni rituali sono state manifestazioni spontanee che sono riuscite a rompere
A rompere
Il muro mediatico che il Governo ha creato e a sperare il vero volto di quelle che sono le politiche di questo Governo
Arienzo delle vacanze estive
Visto che
Le riforme si fanno durante l'estate lo sappiamo le riforme della scuola si fanno quando le scuole sono vuote
Noi siamo tornati il diciannove di settembre abbiamo lanciato l'emergenza bellicismo le balle le balle del Governo per dire che
Sul grembiulino sul voto in condotta c'erano tante non verità che venivano utilizzate dal Governo per nascondere quelle che erano le operazioni vere i tagli Italia e di otto miliardi
Sono stati in tanti a seguirci in questo
Lo state intanto a denunciare le le menzogne che il Governo utilizzava per per per nascondere Italie in tanti abbiamo distrutto il teatrino vergognoso messa in piedi da Brunetta
Da Berlusconi da Tremonti dalla Gelmini per nascondere quella che erano le vere politiche di questo Governo
Dove cercavano dal
Facendo dei tagli distruttivi di spiegare al Paese
Delle falsità che stavano cercando di ridare serietà alla scuola che stavano cercando di ridare un'ammissione alla scuola ne siamo riuscite a dire che questo
Non è vero
Abbiamo detto che erano vale lo rimangono lo rimangono perché vediamo in questi giorni
Nei piani attuativi letale che vengono distrutte le esperienze positive della nostra cuore della nostra università tagli che vengono fatti in maniera incondizionata anche sulle eccellenze anche su quell'esperienza che potrebbero portarci fuori da questa crisi
Nell'abbiamo detto la Gelmini propone una scuola che dovrebbe essere utile al futuro questo non è vero se si tagliano
Le esperienze nel mondo del lavoro se si tagliano gli stage si targa tagliano le ore professionalizzanti e l'istituti tecnici e professionali se si torna indietro sull'obbligo scolastico una conquista storica che il nostro è quell'altro Paese non può rinunciare
Se si dice che c'è qualcuno che può studiare che può andare avanti che può arrivare più abili pari dell'istruzione e qualcun altro invece che non può permetterselo questo dice questo Governo e su questo noi
Non siamo d'accordo e continueremo a dirlo continueremo a dirlo anche perché questa non è una soluzione che risolve la nostra crisi fa studiare poco passeggiare poco le persone è una rinuncia è un tornare in dietro è un giocare una partita ribasso anche rispetto alla competizione internazionale che ci troviamo a fare e mandare al macello le nuove generazioni questo nome non lo possiamo accettare
Tanti studenti e tante famiglie questo l'hanno capito hanno capito
Che i tagli mettere un'ipoteca sul futuro del Paese e delle giovani generazioni
Sono stati tanti gli slogan di questo movimento qualcuno l'ho vista anche qua dalle rime che
Delle dalle dalle dalle rimesso la Gelmini che
Sterile con il futuro dei bambini
Alle maestre che sono sempre uniche uno fra tutti è emerso per la per l'efficacia per la sintesi e la chiarezza del messaggio noi la crisi non la paghiamo
Gli studenti che vivono oggi nelle scuole stanno a questo sono consapevoli della loro situazione
Sono foci del futuro che ci attende un futuro fatto di
Di precarietà fatto di conduzione economiche e sociali che sono qui difficile di quelle dei nostri genitori di un problema ambientale sempre più grande è sempre più difficile da risolvere
Noi l'abbiamo detto quando abbiamo fondato la nuova rete degli studenti medi all'inizio di ottobre e lo ripetiamo anche oggi la nostra generazione non è quella che aspetta i grandi cambiamenti globali dell'equilibrio mondiale ma è quella che li vive anziché l'IST pagando paga con un mondo del lavoro più ingiusto con meno diritti e meno sicurezza pagato meno garanzie nei servizi pubblici nel Welfare paga con il in inutile del peso del singolo all'interno dei processi decisionali con indebolirsi dei legami sociali e anche delle strutture tradizionali della democrazia compreso il sindacato
I giornali le televisioni hanno descritto questo movimento come lontano dalla politica un movimento che non vuole farsi etichettare e non vuole bandiere
Noi però vediamo da dentro vediamo un movimento allontanarsi dai partiti lontano anche dal sindacato
Vuole difendere questo movimento le
Rituale difendersi dalle strumentalizzazioni ed è diffidente verso le forme organizzate tutte
Ma non è un movimento politico
Questi etichetta sia sbagliata è un movimento che si impossessa pieno del significato della politica della partecipazione
Lo fa comprendendo che le soluzioni proposte dal Governo sono profondamente sbagliate per risolvere la crisi perché non fanno altro che lamentarsi verso un futuro ancora qui in certe nero e per questo io dico questo questo movimento fa politica fa politica chiedendo al Governo di tornare indietro di cambiare l'allentamento della propria azione
E questo movimento ci consegna anche una grande novità che non era riuscito a fare nessun proclama dei politici nessun programma di chi è stato al Governo negli ultimi anni
La centralità che questo movimento pone sui temi della scuola e dell'innovazione una cosa veramente nuova una cosa veramente innovativa tutti hanno capito
Che la soluzione della crisi passa da qui passa dell'investimento nella formazione non solo del nuove generazioni anche di chi nel mondo del lavoro c'è già
Questa cosa importantissima che ne dobbiamo rivendicare lo dicevamo anche in passato ma adesso è l'unica soluzione che ne possiamo proporre per la crisi
Non possono esserci interventi dello Stato che vanno a coprire a pioggia i debiti delle aziende anche di quelle che non hanno fatto in questi anni politiche rivolte all'innovazione rivolte al superamento
Della concorrenza internazionale attraverso
Formule che non siano
Lo sfruttamento dei lavoratori l'abbassamento del costo del lavoro ma quello della valorizzazione dei lavoratori e della loro professionalità
E qui io penso sulle soluzioni della crisi possono esserci punti di contatto dal movimento studentesco il movimento sindacale dei lavoratori
Nel chiedere innanzitutto che l'investimento del pubblico non sia appunto dato a pioggia non sia un aiuto all'imprenditore li prende tori che mangiano e non lascia niente ma che sia un aiuto a chi vuole fare della formazione dell'innovazione un investimento per il futuro
Affinché il nostro sistema produttivo assistetti entri in una dimensione internazionale nuova vari investiti dobbiamo investire sulle persone e l'abbiamo detto tante volte che sono l'unica risorsa contro questa crisi
E poi c'è il problema dei giovani di noi che non abbiamo strumenti per il nostro futuro il Governo deve investire sul diritto allo studio non è più ma questione prorogabile deve esserci un investimento forte perché tutti devono studiare tutti devono studiare fine più alti livelli dell'istruzione
E quindi deve esserci un investimento sul diritto allo studio sulla casa su sul giovane che non hanno casa che non riescono
Anche per i tassi dalle loro famiglie a costruire una propria vita
E poi
Una cosa importante
La questione dei migranti è stato detto in questi giorni immigranti
Senza i quali questa crisi
Non si risolve immigrante sono nelle nostre scuole sono nei nostri luoghi di lavoro ne dobbiamo chiedere a questo Governo che non vengano rifiutati che neanche loro paghino questa crisi non può essere questa la soluzione
E poi
Un'ultima cosa importante
In un momento di crisi bisogna combattere la criminalità intatta bisogna combattere la mafia inaccettabile che qualcuno
Vicino a questo Governo dica che l'investimento nell'antimafia non è
Commisurate risultati proprio in questo momento di debolezza
Dove c'è crisi dove c'è più povertà la mafia a piede libero e quindi li dobbiamo essere in grado di combattere la mafia dove manca altro dove manca sicurezza sul lavoro dove manca
Dove manca lavoro pulito e qui non non può essere non può non si può accettare che la mafia intervenga a piede libero dentro questa crisi
Una cosa importante io penso
La prossima settimana lo dicevo ci sarà la
L'assemblea dello split questa per me è un po'una prova generale
E penso che
Questa
Questo fattore sia molto importante è vero ne abbiamo detto che la crisi non la paghiamo ma pensiamo che la crisi non la debbano pagare neanche pensionate le pensionate
Che non la debbano pagare le donne che la devono pagare le donne che sono sottoposte sempre di più
A ritmi di lavoro impossibili
Mentre si scarica su di loro con l'abbattimento del welfare e dei servizi sociali anche tutto il peso della cura alle famiglie addebiti giovani e degli anziani e non la devono pagare come dicevo prima anche appunto gli immigrati io penso che
La nostra risposta debba essere una risposta di solidarietà tra le generazioni di solidarietà tra le categorie e su questo possiamo costruire battaglie comuni tra studenti e lavoratori per reclamare soluzioni adeguate alla crisi
Penso che sia centrale dentro la nostra riflessione anche la riflessione sulla rappresentanza sono rappresentanza sociale
Abbiamo guardato al percorso della CGIL nella Conferenza dell'organizzazione la riflessione che è stata avviata alia importante ma va mandata va accelerata modalità are nella modalità organizzative con cui le
Le organizzazioni stanno nei luoghi di lavoro e tra i giovani vanno cambiate e vanno resa compatibile con un mondo del lavoro e con un mondo che cambia per mettere in grado se la casa di ascoltare di capire e come qualcuno ha detto più di un migliaio di volte di avere una conoscenza politica e non geografica delle situazioni e dei territori
Penso che
Una riflessione debba essere fatta anche sulla crisi del nostro sistema democratico democratico e su quello che le istituzioni come il sindacato e come le associazioni studentesche
Possono portare
Istituzioni sono svuotate il Parlamento
In insiste
Tutto vive una situazione di commissariamento da parte del Presidente del Consiglio noi rispetto a questo dobbiamo essere in grado di dare una risposta forte ai cittadini per ridare senso alla politica la partecipazione
Anche con questa andò nuove forme e nuovi spazi per riuscire a Cuba a rappresentare la condizione sociale delle persone
Un'ultima cosa
Ed è riguarda quanto diceva Paolo prima rispetto agli atti di violenza che si stanno diffondendo nel nostro Paese
Ieri alla RAI se segnato un punto decisivo non è vero come dice Berlusconi che nel movimento ci sono dei facinorosi questi facinorosi sono altri sono fuori sono gruppi organizzati e sono gruppi dell'estrema destra
Che stanno cercando
Che stanno cercando come successe a piazza Navona di spostare l'attenzione su questo da questo movimento a un problema di ordine pubblico noi non lo possiamo accettare perché non vogliamo che questo movimento venga depotenziato attraverso questo stratagemma
E io penso che su questo il sindacato la CGIL possa essere maestra di un percorso di non violenza di antifascismo che noi vogliamo rivendicare sul quale costruiremo anche qui il nostro rapporto con il sindacato
Io concludo
Concludo dicendo che
Ci aspetta un arduo compito un compito a lungo in questi cinque anni
Dobbiamo saper costruire un'alternativa reale alle proposte di questo Governo la gente ha capito che sono sbagliate ma non sa dove bisogna andare c'è tanta confusione c'è tanta paura
Noi dobbiamo essere in grado di ascoltare
Di ascoltare di ascoltarci reciprocamente di aprirci di essere dentro questa paura di comprenderla per fornire le risposte giuste e in questo penso che
Stiamo dando una risposta anche rispetto appunto alla non chiusura che invece potrebbe esserci in questo momento una chiusura che la crisi potrebbe portarci a fare
Chiusi nella nostra condizione nel nostra categoria nel nostro ruolo
Invece ne dobbiamo dire che questa anche a questa crisi noi rispondiamo tutti insieme che la crisi non la paghiamo tutti quanti insieme io vi ringrazio Erdogan un buon lavoro
è una buona lotta
Ringraziamo
Ringraziamo Luca non
La presenza politica
Doppiato e Zoff della Rete degli studenti medio
Siamo mi dicono diecimila in questo palazzo dello sport per una manifestazione per un'Assemblea
Organizzata come
Dicevamo con il record panini in pochissimi giorni in sia nemmeno una settimana
Volevo ringraziare a nome della segreteria tutte le strutture della Confederazione le strutture regionali le Camere del lavoro le categorie a tutti i livelli per lo sforzo incredibile che è stato Manera
Manifestato ritornare alla riuscita grande di questa manifestazione e soprattutto le compagne e compagni che hanno trascorso la notte in viaggio per poter essere qui con noi
Grazie la parola a
Pina Magnini
Una ricercatrice
Della Sigma Tau
Dovevo dire sottolineare l'importanza che la CGIL attribuisce alla ricerca alla ricerca privata la ricerca pubblica naturali per
E all'impegno di tanti giovani che sono costretti purtroppo
A emigrare all'estero per trovare le strutture formative e di lavoro per la loro professione
Pena Magni prego a te
Grazie buongiorno a tutti
Dunque dicevano bene io lavoro in un'azienda farmaceutica e oggi quello che è che voglio fare qua e portare la mia esperienza la mia esperienza le aspettative i timori di ricercatore e di cittadino e credo
Che un po'insomma in tutte e due settori il futuro proprio proprio roseo io non lo vedo
Motivi di preoccupazione e ce ne sono ce ne sono tanti
Io sarà per formazione per cultura per il tipo di lavoro che faccio credo fortemente nella ricerca
Impossibile non riconoscersi tra l'altro dei passaggi a tal proposito fatti nell'intervento precedente
Credo nella ricerca credo che la ricerca debba essere uno dei pilastri sui quali ricostruire questo paese industria fornire infrastrutture fornire servizi di qualità ai cittadini
Credo però
Che questo paese stia andando proprio da tutt'altra parte
E mi dispiace dire questo perché
Sono anni ormai che lo dico un po'in tutte le occasioni sembro quasi uno di quei vecchietti e dice sempre le stesse cose poi però magari penso pure che dico sempre le stesse cose perché le cose in questo Paese non cambiano mai e se cambiano cambiano pure in peggio come sta accadendo adesso
Il problema che in questo paese c'è stato uno scambio scellerato fatto tempo fa una parte dell'imprenditoria quella parte meno illuminata quella che non compete sull'innovazione e un Governo un Governo di destra
Hanno scelto di competere di far competere le aziende di questo Paese sulla costo del prodotto e non sulla qualità
è un patto scellerato
Un patto mia opera
Perché oggettivamente non si può pensare un periodo di globalizzazione di poter competere con i costi dei Paesi emergenti ma tutto questo però ha destabilizzato il mondo delle imprese abbiamo visto il precariato diventare strutturale
Non è più una forma di accesso per fare esperienza c'è gente che vide precaria e questo è intollerabile all'interno delle aziende
Non si fa più formazione perché la formazione non serve perché tu devi fare un prodotto sempre uguale a se stesso sperando di poter mantenere il mercato e invece le quote di mercato le stiamo perdendo e poi e lo accenno soltanto perché
Solo quest'l'argomento meriterebbe
Di essere trattato a parte c'è quella piaga quella piaga tremenda che vediamo tutti i giorni e alla quale purtroppo sembra che il Paese si stia abituando ormai tutte le sere noi torniamo a casa e sentiamo che in questo dannato Paese
Operai che sono usciti per andare al lavoro non tornano
Questa cosa
Questa cosa intollerabile e indecente in un Paese che si dichiara moderno
Questo tipo di sviluppo chiamiamolo così
è un modello alternativo a quello che invece si dovrebbe fondare sulla ricerca
è arrivato il momento per noi di dare una svolta perché la strada intrapresa sta diventando troppo pericolosa
Dobbiamo dare una svolta in Italia l'innovazione tecnologica era ricerca di base la prescelta applicata devono essere potenziate sostenute dal due erano
La ricerca di base quella ricerca che si fa nelle università molto spesso una ricerca non finalizzata
A immettere immediatamente un prodotto
La ricerca applicata e normalmente invece demandata alle aziende private che però usufruiscono delle scoperte della ricerca pubblica
Per invece finalizzare la propria attività per immettere sul mercato i prodotti nuovi io credo che entrambi i filoni della ricerca siano importanti e vadano aiutati e sostenuti
In questo Paese non succede la di la ricerca in questo Paese offesa la ricerca messa all'altro le politiche governative in realtà la ledono
Perché non posso pensare che non si voglia ledere la ricerca quando si taglia l'università
Quando
Si dice tutto il contrario di tutto non è più pensabile sentire il telegiornale Canale cinque
Che si chiedono come mai ricercato italiani se ne vadano all'estero
E sentire
Su altri telegiornali tagli alla ricerca ora io mi chiedo ma se fossi un ricercatore del pubblico
Ho davanti una vita di precario non ha possibilità di fare un progetto non posso neanche fare liberamente ricerca perché questo Paese a benedire non ci sono condizionamenti che sono diversi e che non dovrebbero entrare nel campo della ricerca
Ma per quale motivo io devo restare in Italia quando fuori posso fare
Carriera sul mio merito sulle mie conoscenze
Questo è quello che sta cercando di fare il Governo questo è quello che dobbiamo impedire e nella ricerca privata le cose non vanno meglio
Io dicevo all'inizio son qua
Come cittadina come ricercatore ma anche come quadro sindacale
Come quadro sindacale che lavora in un'azienda farmaceutica e io voglio portare questa esperienza ma per farlo bisogna
Squarciare il velo bisogna dire le cose come stanno bisogna non avere più dubbi
La ricerca farmaceutica in questo Paese di parlo di quella perché è la realtà che conosco meglio
Le stese dalla ricerca farmaceutica sono sostenute autofinanziate per il novantacinque per cento dalle aziende farmaceutiche stesse
è chiaro che questa cosa influisce sul costo del farmaco
Qui nessuno mette in discussione e non dovrà mai essere fatto che un Paese debba riuscire a coniugare
Politiche di rigore con o Nico con la tutela della salute dei cittadini ma queste cose si possono fare si possono far bene intervenendo sul merito aiutando chi fa ricerca
Non servono interventi a pioggia
Questa è una cosa vecchia ce la portiamo da tempo la ritiene ancora quella parte dell'imprenditoria poco illuminata ma è una cosa che non serve
Dicevo prima degli enormi costi della ricerca vi spiego velocemente perché
Voi dovete sapere che da quando un giorno un chimico si alza e pensa oggi faccio una molecola che abbassa il colesterolo a quando questa molecola sta sul banco del farmacista passano dieci anni di ricerca
Ricerca fatta nei laboratori
Fatta anche poi su ricerche cliniche sugli uomini ricerca che
Comprende un percorso che dura dieci anni e che ha il costo per ogni singola molecola di circa un miliardo di euro
L'altra cosa da sapere
è che per ogni molecola che diventa farmaco otto dieci mila e dico otto dieci mila molecole si perdono per strada e quelli sono costi
Allora importante però pensare in questo Paese come in altri Paesi che l'industria farmaceutica sia strategica perché non è solo un costo
Ma fornisce benessere tra i cittadini
I cittadini e lo dice la Costituzione hanno il sacrosanto diritto di
Curarsi
E di curarsi con le cure migliori che ci sono a disposizione in questo Paese oggi non è così
Non è così perché nelle presunte riorganizzazione fatte guarda un po'sempre dai Governi di centrodestra si è provveduto a lavorare con l'accetta oggi noi abbiamo un prontuario farmaceutico che mente
I farmaci migliori quelli di nuova generazione tutti in fascia C a carico del cittadino perché su quelli ovviamente pensano le stesse di ricerca
Questa cosa non è possibile i cittadini devono poter scegliere devono poter fruire dei prodotti migliori per far questo però bisogna aiutare la ricerca non può essere demandata alle sole aziende dicevo prima non interessa gli interventi a pioggia ci sono esempi positivi che vengono da esperienze precedenti
Il Governo Prodi il tanto vituperato in questo momento Governo Prodi fece una cosa che sta dando i primi risultati fece una cosa che si chiama Accordo di programma io sono un'azienda
Vado dalle istituzioni e dico un programma un progetto questo progetto prevede che io faccia ricerca che io faccio la mia attività in un territorio questo progetto prevede che si possa
Anche aumenti aree l'occupazione bene le istituzioni Lovati lo valutano bei dormo se realmente così e se è così se lì dentro c'è la ricerca cioè l'occupazione c'è la produzione
Il istituzioni finanziano i progetti
Questa cosa se l'è inventata il Governo Prodi è una cosa che sta dando i primi risultati molte aziende si sono viste finanziare i progetti in questo modo questo e il modo giusto di fare le cose altre indicazioni visto che qui oggi parliamo
Di situazioni pervenire di indicazioni per venir fuori dalla crisi altre direzioni secondo me deve essere quella di defiscalizzare gli utili investiti in ricerca perché solo così mettendo Addis la dizione un maggior numero di risorse sarà possibile che il costo del farmaco diminuisca alla fine per i cittadini e i cittadini anche i pensionati che non possono possono apprendere
I farmaci migliori
Però per fare queste cose bisogna farle subito
Ormai non c'è più tempo
Questo è un paese che
Ha una grande cultura
Questo Paese
Ha espresso premi Nobel
Li ha espressi nella chimica in altre attività eppure gran parte dell'industria chimica in questo Paese è stata smantellata eppure dovrebbe essere
Un settore strategico
Io credo che sia importante intervenire prima che anche un altro importante pezzo dell'industria venga smantellato guardate io vengo da un comprensorio lavoro su un comprensorio che per densità di aziende farmaceutiche è il secondo in Italia
Lì ci sono multinazionali e ci sono aziende italiane
Bene
Lasciatemi usare una parola forte è un massacro
Le le multinazionali se ne stanno andando
Fine zero Merck a Botto gli ultimi giorni guaio tutte aziende che hanno iniziato a buttar fuori gli informatori scientifici oggi stanno chiudendo siti di produzione siti di ricerca
A fianco alla mia azienda siamo separati da una rete ci frequentiamo anche per motivi di studio c'è un'azienda sana un'azienda un istituto di ricerca
è conosciuto come un centro di eccellenza si chiama IRBM sono fortemente impegnati sulle attività di ricerca sull'HIV sull'AIDS per intenderci hanno avuto riconoscimenti a livello internazionale ed hanno dato all'America
Gruppo al quale appartengono brevetti sui quali la mente sta lucrando bene questi lavoratori e sono più di duecentoquaranta la settimana scorsa si son sentiti dire che dall'anno prossimo sono a casa
E sono a casa non perché Risi ma perché
Che dice come dicono le aziende multinazionali che fa ricerca in questo Paese non conviene più e se ne andranno
E allora noi rischiamo stiamo rischiando stiamo rischiando da cittadini perché rischiamo di diventare solo mercato e se sei solo mercato non è detto che tu abbia prodotti di qualità e rischiamo da lavoratori
Stiamo rischiando da lavoratori fino ad oggi non siamo riusciti attenere siamo riusciti anche in condizioni di crisi a gestirle
Rischiamo di non poterlo fare più rischiamo di non aver più gli strumenti
L'energia e la forza per poter fare questo
Allora io dico prima che tutto questo avvenga importante intervenire partiamo da qui partiamo da oggi iniziative future ma ormai il tempo sta in in genere se non lo faremo perderemo occupazione diventeremo mercato e non avremo più neanche farmaci di qualità per curarci grazie
La Valtellina
Grazie insomma nell'invitare tutti quanti a darci un regolata insomma stare nel Pd nei dieci minuti volevo dare la parola rabbia Trichet Laura Cimini
Delegato della Zara Italia commessa avanzare Italia
Lavoratrice dico del terziario e di cui al commercio
Voi alcuni sindacati hanno sottoscritto un accordo contrattuale che noi non accettiamo
Il
Commercio nel terziario sciopera
Sabato quindici novembre
I lavoratori di tutta Italia verranno a Roma
Per fare una grande manifestazione di protesta saranno
Purtroppo solo i lavoratori
Aderenti io iscritti alla CGIL
Ma sarà una grande manifestazione lo stesso
Prego Beatrice
Sì
Buongiorno a tutti sono obiettivi se a ventisei anni da tre anni circa lavoro con contratto part-time in una grande azienda la grande distribuzione Zara
E sono delegata sindacale da quasi un anno
La grande crisi economico finanziaria di cui tanto si parla la più grave dopo quella del mille novecentoventinove percepita anche dal leader mondiale della grande distribuzione dell'abbigliamento Zara appunto
Le iniziative del Governo Berlusconi e l'assordante silenzio di alcuni soggetti istituzionali tutto questo
Tutto questo ha contribuito a delineare uno stato di grande confusione in cui chi come me che sta cercando di tracciare un proprio percorso di vita professionale chiede a gran voce risposte che stenta ad arrivare
Il ventisette settembre scorso ho partecipato alla manifestazione realizzata a Roma in piazza Farnese una delle tante promossi dalla CGIL in tutte le città d'Italia
Questa iniziativa ha rappresentato l'avvio di un percorso di lotte per contrastare le politiche del Governo di centrodestra e le scelte economiche compiute negli ultimi mesi
Che la CGIL ha considerato inadeguate per fronteggiare l'amico cattiva congiuntura interna ed internazionale
Non si può sostenere la ripresa economica e produttiva del sistema Paese scegliendo di realizzare quello che altro non è se non un gioco di verista e perverso che in queste settimane imploso
L'eliminazione dell'ICI anche per il quaranta per cento dei cittadini più ricchi e la contestuale riduzione di asset l'assistenza e previdenza la cancellazione dell'assegno per nuclei familiari numerosi
La negazione della quattordicesima e pensionati della detassazione del reddito da lavoro dipendente e dal salario contrattuale aziendale la mancata restituzione del fiscal drag
Le misure inique assolutamente parziali come la detassazione dello straordinario il supplementari che peraltro provocano meno occupazione e precarietà
Riforme
Revisioni ottimizzazioni mille definizioni diverse che in realtà
Mascherano un'unica grande verità
Tali
Tagli sul sostegno alle imprese che in basso né in produzioni di pregio che attuano buone pratiche rispettando leggi e contratti che non si abbandonano se assente volti ad investire denaro per fare altro denaro in un gioco finanziaria speculativo
Tagli ovunque sugli investimenti infrastrutturali sulle risorse per la scuola
Sull'università e la ricerca
Queste le più recenti iniziative del Governo
Che destruttura hanno il sistema di diritti e non trovano Sartor raddrizzare la rotta
Proseguendo anzi nella scellerata corsa all'azzeramento delle regole
Che determinano la coesione sociale rendono democratica e pacifica una comunità
è per contrastare queste iniziative che oggi siamo qui
Perché la CGIL ha approvato e sta approvando a dare le risposte che il mondo del lavoro chiedendo
Eppure oggi siamo soli
Soli a difendere i contenuti del protocollo sul welfare del due mila sette condivise costruito con CISL e UIL frutto della mediazione del confronto con il precedente Governo Prodi
Votato nelle assemblee da più di cinque milioni di lavoratori
E letteralmente
è letteralmente smontato dall'attuale Governo Berlusconi si è cancellato è peggiorato
Misure sul part-time sui contratti a termine sugli apprendisti si era esumato il contratto di lavoro a chiamata
Tutto questo ha lasciato indifferenti nostri compagni di viaggio CISL e UIL non hanno battuto in Consiglio
Che neanche il valore della consultazione unitaria
Del parere vincolante dei lavoratori
Siamo soli dunque
Soli anche a protestare contro le novità del decreto centododici tradotto in legge centotrentatré
Soli ma forti delle nostre ragioni convinti che ha un sistema senza regole come accaduto nel campo finanziario determina in sicurezza per i lavoratori e competitività selvaggia per le imprese
Come si possono condividere scelte governative che incentivano le imprese a pagare direttamente la malattia cancellando il sistema universale e solidaristico dell'INPS e l'uguaglianza nel diritto alla cura e alla salute dei cittadini
Come si possono occupare persone con contratto a termine correvo che infinite
Come si possono superare i libri paga e matricola con il libro unico che anziché snellire la burocrazia amministrativa di fatto incentiva l'illegalità e la precarietà del lavoro rendendo
Rendendo pressoché impossibile l'applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo sei due sei e favorendo di fatto il mantenimento del vergognoso primato di incidenti sul lavoro
Come si possono reintrodurre le dimissioni in bianco che colpiscono ovviamente in maniera più dura proprio noi
Donne giovani
Come si può
Sostenere che l'intera manovra governativa è volta a creare più occasioni per i giovani e la maggiore occupabilità delle donne se le uniche offerte di lavoro sono temporanee precarie spesso illegali
In tutto questo ancora una volta non posso e non possiamo fare a meno di porsi una domanda
Dove sono CISL e UIL
Quale autonomia dimostrando al quadro politico
E dalle associazioni degli imprenditori se sistematicamente disconoscono le piattaforme di vendicative unitarie sia confederali che categoriali
In questa Sagra della delle con l'uso il Ministro del lavoro è promotore del disegno di legge mille quattrocentoquarantuno
Collegato alla Finanziaria che ha come scopo la riforma del processo del lavoro e che punta l'annullamento dell'articolo diciotto senza mai citarlo
Una misura che se approvata dal Parlamento rappresenterà una vessazione verso i nuovi assunti
I quali sotto il ricatto della firma preventiva del contratto privato certificato non potranno più ricorrente dal giudice per chiedere giustizia dei torti subiti nei rapporti di lavoro anche temporanee
Con questo atto si torna i contenuti del patto per l'Italia due mila due sottoscritto dalle sole CISL e UIL
Sempre Sisley UIL la settimana scorsa hanno condiviso e sottoscritto con il Governo il protocollo che definisce le risorse economiche da destinare al rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro del pubblico impiego
Risorse insufficienti a tutelare il potere d'acquisto dei salari qua che coprono il cinquanta per cento dell'inflazione del due mila otto e due mila nove
Il miglioramento dei salari che dovrebbe essere realizzato al secondo livello di contrattazione per il pubblico impiego non sarà possibile realizzarlo perché le risorse economiche ad esso destinate sono irrisorie
La CISL e la UIL in questo caso bidoni bisogna dire che hanno dato dimostrazione di coerenza
Infatti le posizioni assunte nel confronto con Confindustria sul nuovo modello contrattuale non li ha visti a reagire alla provocazione patronale tesa dei POR insegnare il contratto nazionale e a lasciare inalterata e dunque inesigibile le possibilità di estendere il secondo livello di contrattazione aziendale e territoriale
Io che sono una lavoratrice del commercio ha vissuto le prove generali compiute da CISL e UIL per l'avvio della stagione degli accordi separati separati dalla CGIL
Per la prima volta in quarant'anni di attività sindacale unitaria è accaduta una vicenda che oggi appare normale ma che a luglio sa sorpreso e indignato
La CISL e la UIL di categoria hanno scelto di firmare il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro rifiutando la proposta della CGIL di sospendere la trattativa per consultare i delegati laboratori
E superare di slancio e con la parte fazioni partecipazione democratica le divergenze sull'esito della trattativa
Tutto questo in attuazione delle regole unitarie per la gestione del negoziato definite precedentemente
Il comportamento di CISL e UIL risultato radicalmente contrastante con le centralità della piattaforma unitaria approvate con le Assemblee in ogni luogo di lavoro
Fisast carte CISL e UIL Tux UIL hanno condiviso l'obbligatorietà del lavoro domenicale e per questa via depotenziato radicalmente il con pronto sull'organizzazione del lavoro nelle aziende e hanno pattuito trattamenti ancor più peggiorativi per i giovani che saranno assunti con contratto di apprendistato
Hanno certificato che ha uguale prestazione si ricevono diversi trattamenti economici e normativi
Incomprensibile infine sono le posizioni assunte in questi ultimi giorni da CISL e UIL di categoria
Che alla timida disponibilità di Confcommercio di riaprire il tavolo del confronto per verificare la possibilità di superare le ragioni che non hanno consentito alla CGIL di sottoscrivere il testo di luglio hanno pronunciato la loro contrarietà
La mia partecipazione e quella di tante altre persone della Filcams a questa manifestazione ha un duplice significato ed obiettivo
Contrastare le scelte governative perché inadeguate alla grave crisi recessiva in atto
Lottare per superare i danni provocati dalla firma separata del contratto del commercio lavorando contemporaneamente su due fronti quello sindacali a partire da rinnovi dei contratti integrativi
E quello legale per rigettare lo scippo dei diritti individuali e collettivi
è con questo spirito e per queste ragioni che il quindici novembre faremo lo sciopero generale della categoria con manifestazione nazionale che si terrà a Roma in piazza Farnese
Un'iniziativa che va ben oltre le ragioni della categoria come approvata dire fin qui la partecipazione di Guglielmo Epifani e in questo senso eloquente
Vi chiediamo e ci aspettiamo la partecipazione delle categorie e di tutti i livelli confederali della CGIL alla manifestazione del commercio del quindici novembre grazie
Brava
Siamo naturalmente con voi tre ai tagli più odiosi
Di questo Governo
Cioè quello
All'assistenza ai diversamente abili
Credo che ne parlerà certamente Alessio Focardi dell'Associazione paraplegici allori la parola
Cari compagni cari compagni nel mio intervento che mi appresto a fare affronterà problematiche inerenti
Quelle che sono le difficoltà di tutte le famiglie di tutti i lavoratori disoccupati i disabili
Dobbiamo purtroppo constatare che questo Governo vuole
E in parte lo ha già fatto destrutturare far tornare le persone disabili i suoi familiari a dover lottare per diritti di cittadinanza che tutti noi nel terzo millennio speravamo di aver lasciato alle nostre spalle
Niente da fare
Dovremmo rimboccarci le maniche
E ripartire
L'assistenza e la legge centoquattro sono due momenti importanti perché ci permettano
Appunto di poter vivere una pinza
Degna
Nell'ottobre del due mila sei il Governo le Regioni alle Province autonome attraverso la Conferenza Stato-Regioni
Avevano sottoscritto un nuovo patto sulla salute che impegnava il Governo alla revisione straordinaria dei livelli essenziali di assistenza sanitaria
L'obiettivo dichiarato il rilancio della sanità pubblica italiana attraverso il risanamento economico e finanziario
E per l'appunto con l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per venire incontro ai nuovi bisogni di salute della popolazione
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recanti i nuovi livelli essenziali di assistenza è stato approvato in chiusura di legislatura alla fine dello scorso aprile
E inattesa è
Ed è inattesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
Il DPCM contiene fra le altre novità anche il nuovo nomenclatore tariffario dei presidi delle protesi e degli ausili
Il decreto permette che l'erogazione di protesi ortesi ed è utile se cronologici è una prestazione assistenziale propria del servizio sanitario nazionale
L'obiettivo di questa menomazione o disabilità Adorni scusate l'obiettivo di questa prestazione è volto alla prevenzione alla correzione alla compensazione di meno ma Simoni o disabilità funzionali conseguenti a patologie o lesioni al potenziamento delle abilità residue nonché alla promozione dell'autonomia dell'assistito
L'attività e quindi incardinata in un progetto riabilitativo individuale
Cioè quell'insieme di interventi predisposti tenendo in considerazione la peculiarità dell'assistito
Velocemente passo alla legge centoquattro
Che in qualche modo Brunetta con vari emendamenti sta cercando di modificarla perché le varie circolari approvabile probabilmente non gli danno la sicurezza di poter destrutturare bene
La legge in questi giorni approda in Aula alla Camera la discussione del disegno di legge mille quattrocentoquarantuno ter collegato alla Finanziaria già discusso nella Commissione di Montecitorio ed ampiamente emendato dallo stesso Governo
Il testo contiene come è noto anche una modifica all'articolo trentatré della legge centoquattro del novantadue relativo i permessi e lavoratori che assistono familiari con handicap grave
Modifica alla rimarchiamo che riguarda sia i dipendenti pubblici che i dipendenti privati
Il testo che arriva in Aula è risultato di una ripetuta azione del Governo che ha presentato in fasi successive diverse proposte di modifica all'articolo trentatré
Dopo ripetute bocciature in Commissione lavoro quasi sicuramente non sarà possibile fare altri emendamenti Hans
Verosimilmente il Governo più corrente la fiducia
Per quanto riguarda il lavoro
Con enorme impegno di tutti i lavoratori dello oratrice eravamo riusciti a votare in cinque milioni il protocollo del welfare
Il vento che non aveva precedenti nello storico
Che cercava di fare uscire il nostro Paese da un tunnel più ormai la congiuntura internazionale aveva fatto proprio insieme ad altre cose
Tra le tante regole che ci eravamo dati quella di modificare la legge sessantotto novantanove più ormai alla soglia di dieci anni avevo bisogno di alcuni ritocchi
Pur avendo dato tanto disoccupati i disabili trovando un posto giusto alla persona è giusto
Modificato l'articolo dodici l'articolo dodici con il dodici bis volevamo dare concretamente in mano alle persone disoccupate con gravi difficoltà permettendo le cooperative anche alle cooperative sociali riformare ed inserirle nel mondo del lavoro
Tutti eravamo coscienti che anche le aziende necessitassero di incentivi che permettessero loro di poter lottare per essere competitivi con le loro mogli nel mondo riuscendo sveltire quello era l'iter della defiscalizzazione
Ancora siamo riusciti a far prima con il permesso e sono le liste del collocamento obbligatorio dando la possibilità alle persone disabili con percentuali di invalidità pari o superiore al settantaquattro per cento a percepire l'assegno di invalidità
Senza più obbligare le Province a gestire i numeri di persone disoccupate che non sarebbero mai state interessate al collocamento
Udite udite
Tutto si sta
Sgretolando sotto i nostri Pirelli
Per me sotto l'albero
Questo Governo più abrogato
Questo Governo che ha abrogato la norma che abrogava all'ex articolo quattordici ritiro il decreto legislativo due sette sei della legge trenta
Rimetterà in discussione la formazione dei disoccupati disabili
Il come il Progetto dell'articolo quattordici farà tornare i vecchi lavoratori protetti
Quelli del prevedevano che tante persone con disabilità gravi venissero raccolte in luoghi
Dopo il nessuno potremo vederli frequentarlo forni integrale nel tessuto sociale
Nel nostro civile quali chissà mai se possiamo chiamarlo ancora così
In ultimo e non in ultimo la scuola
Le politiche di dismissione dei fondamentali principi costituzionali come la scuola l'università assume una specifica gravità in relazione alle previste
Peggiorative rideterminazione della dotazione degli insegnanti di sostegno
Il più altro personale degli operatori il sostegno all'autonomia degli studenti e alunni disabili
Tale operazione si inserisce nel complessivo impoverimento dell'offerta formativa e nel peggioramento delle condizioni organizzative dell'attività didattica delle scuole
Nel denunciare questa specifica situazione dobbiamo sostenere tutte le iniziative delle organizzazioni di categoria
Delle associazioni
Delle famiglie delle singole scuole nelle azioni di tutela dei fondamentali diritti degli alunni portatori di ambito e dei lavoratori della scuola che operano nel campo dell'istituzione scolastica
In tutte le conferenze stampa in tutti i dibattiti dello affidi alle recenti normative del Ministro Gelmini sulla scuola
La giustificazione di fondo a base di tutte le motivazioni è costituito dall'espressione queste norme
Sono futuro del buonsenso
Così non sarebbe il buon senso mantenere delle piccole classe dei piccoli Comuni o di montagna non sarebbe di buon senso per pagare un dirigente scolastico amministrativo solo per una scuola o un poche decine di alunni
Non sarebbe di buon senso tenere in piedi facoltà universitarie pur sono iscritti solo qualche o mi fa vi studenti non sarebbe di buonsenso immettere nelle classi piccoli alunni stranieri senza una preventiva fortemente alfabetizzazione linguistica italiana
Non sarebbe di buon senso continuare ad affidare i bambini della scuola dell'infanzia primaria od una pluralità di maestri cioè sarebbe di buon senso far frequentare gli alunni della scuola del primo ciclo per tante ore
Consecutivo nel per potere occulto il pubblico
Con questo concludo
Concluso concludo con una frase ogni parola che non conosce
è una pedata in più che avrà
Nella vita
Questo lo dicevo Tom Lorenzo Milani Oquarga anagrafe
Grazie Focardi grazie davvero per questa splendide parole anche riferimento a don Milani
C'è una piccola parentesi perché vi voglio chiedere
Piccola ma importante sono venuti oggi al Palalottomatica delegazioni degli studenti universitari
Degli atenei romani della Sapienza di Roma Tre e di Tor Vergata
Vi ringraziamo ed esprimiamo anche a loro come a tutti gli universitari italiani a tutti gli studenti medi la nostra affetto la nostra solidarietà
Loro hanno chiesto di fare un intervento che dal palco siamo in tanti la situazione
Insomma è così stretta che proprio non non ce la facciamo però
Se di ai colleghi carta ecco risacca e se non vi offendete come dire a un vecchietto come me potete consentire di leggere il documento la piattaforma degli studenti romani degli atenei romani io comunque ve la leggo
Si è intitolato si
Noi la crisi non la paghiamo sciopero generale e continuativo subito
Siamo agli studenti
I ricercatori precari i dottorandi degli atenei in mobilitazione
Contro la legge centotrentatré il Progetto dei dismissione di scuola università e ricerca
Sono settimane che l'onda anomala con assemblee occupazioni manifestazioni spontanei imprevedibili ha prodotto blocchi diffusi della produzione nelle facoltà nelle città
Abbiamo attraversato lo scorso trenta ottobre lo sciopero della scuola unendo CO i lavoratori delle lavoratrici ma al tempo stesso dando vita ad un corteo indipendente
Partecipato da oltre duecento mila studenti venuti da tutta Italia
Che si dotandosi assediando al Ministero dell'istruzione ha dimostrato la propria il rappresentate vita e il prodotto un'eccedenza dagli schemi tradizionali tanto partitici quanto sindacali
La giornata del trenta ottobre ha per noi rappresentato solo un passaggio nella direzione di una mobilitazione ampia e diffusa
L'unica in grado di contrastare efficacemente le politiche dell'attuale Governo così come è stato per le mobilitazioni degli studenti francesi contro CPE siamo convinti della necessità di costruire dei momenti di collegamento tra i tanti conflitti in atto
In un periodo di grave crisi economica globale le politiche dei governi tentano di scaricare i costi del fallimento dell'attuale sistema economico sugli studenti i precari e lavoratori
Attorno a questo nodo ci gioca oggi una partita politica fondamentale per l'intera società
Lo slogan che stavi suonando nelle nostre manifestino le stazioni noi la crisi non la paghiamo pensiamo a vada ben oltre i settori della formazione investendo tutto il mondo del lavoro del welfare per questo siamo qui e oggi perché pensiamo che non c'è più tempo da perdere l'attacco che proviene dal Governo riguarda tutti per questo occorre superare logiche settoriali e lanciare uno sciopero generale continuativo in tutto il Paese
In un momento di conflittualità radicale diffusa
Occorre dotarsi di strumenti comuni oltre le scadenze prefissate che possano realmente a dimostrazione di cascine costringere il Governo a tornare sui propri passi
Il quattordici novembre in occasione con lo sciopero dell'università
Per la ricerca della forma ne avrei parlato dopo gli studenti medi e universitari hanno lanciato una grande manifestazione nazionale a Roma per chiedere il ritiro immediato della legge centotrentatré e della riforma Gelmini
Moltissime città si stanno già organizzando per partecipare al corteo nazionale
Già da venerdì sette novembre si apriranno trattative in tutte le città con Trenitalia nelle quali chiediamo al sindacato di mettere a disposizione le proprie strutture per garantire a tutti il diritto alla mobilità
Solo qualche settimana fa l'attuale Governo sembrava imbattibile
L'ampiezza dell'insistenza delle mobilitazioni di questi giorni hanno già prodotto delle evidenti contraddizioni eppure questa volta vogliamo arrivare fino in fondo
Questa volta vogliamo vincere atenei romani in mobilitazione
Dopo il fermo tutto
Portuali
La Lazio
Tra i settori
Investiti in maniera drammatica dalla crisi naturalmente vi sono i settori industriali
Vi sono le fabbriche grandi medie e piccole
Vi sono le situazioni che stanno chiudendo delle alta che rischiano davvero di fermarsi
Poco fa dalla Segreteria della FIOM non mi è stato
Sono stato pregato di leggervi
Di dirvi che esattamente di fronte al palco nell'anello superiore
C'è uno striscione dei lavoratori della Hilton di massa multinazionale americana che vuole chiudere lo stabilimento licenziare trecentoquarantacinque persone
Vi salutiamo esprimiamo solidarietà al loro
Ma anche alle centinaia di migliaia di lavoratori
Di tutti i settori industriali e di tutti i settori produttivi del Paese che rischiano
Del posto di lavoro
I lavoratori metalmeccanici della FIOM
Per pc per anno faranno organizzeranno
Una grande a sua volta manifestazione nazionale a Roma della sola FIOM
Per il dodici dicembre esprimiamo solidarietà e parteciperemo e ci saremmo tutti alla manifestazione dei metalmeccanici e dal dodici dicembre
La parola
Arnim Mansell ARO
Della RSU della Nova taxi è un'azienda tessile voi sapete
Come la
Il tesserino nel settore tessile stia
Sopportando ormai da anni una gravissima crisi che mette in discussione davvero
Tantissimi posti di lavoro prego minima atte
Ciao a tutti è stata Mimma ventinove anni sono delegata di fabbrica tessile una grande azienda tessile che per il momento non è ancora investita
Da questa crisi
Però se sono qua e perché posso raccontarvi
Per difficoltà
Delle mie amiche delle mie colleghe dei miei coetanei anche nella mia famiglia
Oggi non ci si stupisce più ci si dimentica troppo in fretta che le famiglie si sono impoverite e dentro questa crisi simboli e l'hanno ancora di più ci sono sette milioni e mezzo di famiglie che gli anni
Che sono in difficoltà
Il nostro intenditore di cercare lentamente o è già visibile
Si dice preoccupato di certi manufatti della Cina dell'India dei pesi medi e sviluppo invaderanno ancor di più e ancora più a basso prezzo i mercati europei visto che non hanno non ho trovato lo sbocco nell'ambito
Il secondo problema e che sempre più ci sottolinea e che le banche per mantenere i guadagni che hanno visto in pericolo in questi due mesi
Stringono i cordoni della borsa tagliando le linee di credito a tutte quelle piccole e medie imprese che ci sono in questo momento
Il rischio vero è quello di una crisi peggiore ancora di quella prevista
Purtroppo questo Governo non ha chiaro che è indispensabile far ripartire al più presto l'economia ed è quanto mai urgente farlo al più presto e se questo Governo non interviene subito per contrastare questa situazione
Gli effetti saranno devastanti per le come la mia per l'occupazione per la qualità di persone di vita
Che molte famiglie
Dicono che questa crisi e le sue conseguenze sono il fallimento del capitalismo io non so se questo sia vero non sono all'altezza
Non so non aspetta però so che se lo Stato non interviene in modo decreti in modo concreto con questa crisi chi pagherà le foglie di questa
Finanza sono le famiglie italiane che non arrivano più alla terza settimana
Alle famiglie che vivono con la cassa integrazione i settecento euro al mese
Un intervento non è più rinviabile mi riferisco soprattutto ad una tassazione dei salari a una detassazione degli stipendi a cominciare dalle fasce di reddito più basse
Abbiamo fatto unitariamente una piattaforma su occupazione sul reddito il fisco e mi stupisco come oggi CISL e UIL si mostrino fredde rispetto all'idea di riprendere con forza le vertenza generale sulla politica dei redditi
Sono in difficoltà nel dibattito e soprattutto
Non si
Si sottraggono al confronto
Prima delle ferie si pensava che la crisi nel nostro settore fosse una cosa di riposizionamento
Ma invece
Oggi a spaventarci sono soprattutto due le cose la rapidità del rallentamento è una mente a dismisura del nostro territorio ma anche in tutta la Lombardia del ricorso alla cassa integrazione
Rallentano gli ordini si assiste a una fermata della produzione industriale al calo del fatturato e molte aziende
Aumentano le ore di cassa integrazione l'utilizzo della mobilità e omento Lecce Sezione enti vita
Che oggi compongono non solo i testi né ma tutti i settori a lecco un comprensorio sicuramente felice è iniziata la disoccupazione maschile per la prima volta nella storia
Il rapporto stretto tra la perdita di potere d'acquisto dei salari PRT delle famiglie con la contrazione dei consumi insieme all'aumento incontrollato e non giustificabile dei prezzi
Rendono ancora più grave la crisi delle aziende e le condizioni di vita e di lavoro di centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori
Il Lombardia sono quasi dieci mille tessere su circa cinquanta mila addetti e lavoratori coinvolti con cassa integrazione contratti sono da Rita sono tre mila
Le imprese del nostro settore che hanno vertenze occupazionali in corso sono duecento nuove su seicentosessantanove e non si pongano le decine di chiusure e dei fallimenti
In tutto queste non devono essere le donne a pagare il prezzo più alto della crisi in corso
Lanciamo come le donne comunali allarme per evitare quell'ulteriore regressione sociale
Che si produrrebbe trascurando l'impatto sull'occupazione femminile
Che questa crisi può generare
E nei momenti di difficoltà quando una critici colpisce tanto da farci sbandare occorre che noi tutti il sindacato la CGIL
Tengano ben saldi principi di progresso civile del Paese
E sappia indicare la strada con misure adeguate ed attente
Lo ha fatto la sistemiamo
Dentro la crisi del tessile dando indicazioni lottando lottando insieme come tutte le donne per affermare innovazione per le competenze dei lavoratori e per l'occupazione femminile
Questa crisi richiede ancor più attenzione agli ultimi alle fasce più deboli e per queste osservano interventi mirati ed urgenti
Nella crisi globale dobbiamo tutte Nale e tener presente venti processi produttivi l'insieme dell'occupazione
è necessario prestare grande attenzione da parte di tutti a partire dall'impresa e dalle istituzioni
Per evitare che dalla crisi si produca l'espulsione dei giovani dei precari dei lavoratori extracomunitari delle donne soprattutto
A questo Governo che indirettamente o direttamente sta facendo solo questo and ai bianchi diamo
Per queste o credo che sia necessario avviare una fase di confronto tra tutti allo scopo di ricercare condividere quelle soluzioni che pongono come obiettivo fondamentale la ripresa dello sviluppo
Le premesse per elaborazione nell'attuazione di queste politiche e la conoscenza dell'evoluzione della crisi produttiva del territorio e del settore
Il Governo le istituzioni regionali assieme alle parti sociali ai crediti agli istituti di ricerca
Devono contribuire concretamente cercando di interventi ad hoc in aiuta per investimenti innovazioni per sostenere la competitività
Dobbiamo sostenere gli ammortizzatori sociali in deroga i contratti di solidarietà per evitare l'esposizione e bar rafforzata la formazione continua per agevolare l'occupabilità
Ed infine
Concludo
La nostra confederazione deve mantenere alta l'attenzione verso tutte lavoratrici e lavoratori in difficoltà affinché un'altra volta è ancora nella storia le nostre rosse bandiere possono sventolare già
Allora
Sto
Dotiamo a no proprio collo quello che è stato definito qualche giorno fa da Palazzo Chigi per milioni di lavoratori del settore pubblico del pubblico impiego della pubblica amministrazione
Italiana
Ma
Noi perché certo la CGIL della Funzione Pubblica CGIL non l'ha sottoscritto non lo accetta
Do la parola Deborah Pompei assistente educativa in un asilo nido precaria da tantissimi anni non è vero
E che vive sulla propria pelle l'esperienza di un settore pubblico e non è fatto dei fannulloni nel fatto di gente che lavora per la stragrande maggioranza
Tra l'altro
Dopo la
Buongiorno a tutti
Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia del Comune di Roma e appartengo al grande esercito dei precari in particolare sono circa vent'anni che aspetto la stabilizzazione del mio rapporto di lavoro
Dopo anni di battaglie il Comune di Roma nel due mila e sei ha concordato con le sigle sindacali un piano di stabilizzazione per circa duemila precarie
A tutt'oggi restano ancora cinquecento supplenti da stabilizzare tra cui io
E con l'aria che tira non sono più tanto certa del Comune di Roma rispetterà quell'accordo e questo mi fa rabbia
Mi fa rabbia perché ne
Mi fa rabbia perché a me piace il mio lavoro vorrei svolgerlo in serenità senza quella sicurezza che è insita nella precarietà
Mi fa rabbia il taglio che il mio salario avrà alla prima finanziaria del Governo Berlusconi mi fa rabbia che Brunetta dinieghi sminuisca il mio lavoro e la mia professionalità dicendo che il mio lavoro part-time
Non sa o forse non vuole sapere
Che facciamo centoventi ore in più a quelle che si fanno solitamente con i bambini e tutte dopo le ore diciassette e
E mille cento euro al mese sono più che sufficienti per quello che facciamo ma mi fa ancora più rabbia pensare che quaranta euro al mese in più o meno il mio
Stampata oggigiorno sapete bene neanche un pieno di benzina vengono venduti come un privilegio non solo dal Governo ma anche da alcuni sindacati
A proposito colgo l'occasione per portare la mia solidarietà tutti quei lavoratori che in questi mesi in tre anni in cassa integrazione perché non vorrei sbagliarmi ma
La crisi la pagheranno ancora una volta i lavoratori
Inoltre vorrei far riflettere questa platea sull'importanza e sul ruolo che la scuola nel progresso della società questo a partire dalla scuola dell'
Sia
è qui che si può offrire al bambino un contesto di esperienze e conoscenze da cui partire per diventare il futuro cittadino
Quindi un Governo normale anzi direi saggio dovrebbe potenziare investire proprio sul settore della scuola
In una società come la nostra la scuola dell'infanzia non dimentichiamolo è anche un servizio
Per cui un Governo democratico e attento ai bisogni dei suoi cittadini non dovrebbe costringere le coppie a dovere spendere un patrimonio per l'istruzione dei propri figli
Invece si tagliano i fondi in Finanziaria destinati ai Comuni per questi settori si svilisce il ruolo e la condizione essenziale delle professionalità che portano avanti questo importante il servizio pubblico
Scelte politiche ok ma lo si dica perché in democrazia le opinioni sono legittime ma devono essere manifestati
Perché se si vogliono distruggere i servizi pubblici eguali a fare si deve avere il coraggio di andare in televisione a spiegare a chiare lettere
Ai cittadini che lo Stato il pubblico sono superflui e che da adesso in poi sarà tutto nelle mani del privato ed i servizi essenziali appagamento
Questo Governo abbia almeno la dignità di dirlo perché non si possono usare in media compiacenti per nascondere la verità ai cittadini non si possono prendere provvedimenti che portano alla chiusura di scuole ed ospedali nei piccoli centri dicendo che non è vero
Non si può precludere il futuro i giovani con il blocco del turnover dicendo che non è vero
Non si può cambiare la normativa sul part-time limitando la libertà dei lavoratori soprattutto donne
Dicendo che non è vero
Alla luce di ciò vorrei concludere il mio intervento utilizzando questo palco per lanciare gli appelli uno a tutti gli altri lavoratori che sono qui in sala ed una la CGIL
Alle compagne e compagni dico che non dobbiamo parlare solo tra lui nel chiuso delle nostre quattro mura del valore e del ruolo di beni e servizi pubblici ma fare il punto d'informazione
Con l'obiettivo di coinvolgere e rendere consapevoli i cittadini di quello che effettivamente accade e fare di questo impegno la prima battaglia sociale cosicché rinascita un'opinione pubblica critica e cosciente
Proprio una battaglia sociale queste invece quello che chiedono CGIL
Una CGIL che si è semplicemente vicino ai lavoratori
E dia un segnale forte e chiaro dichiarando uno sciopero generale prima di categoria
Uno sciopero generale prima di categoria e quali coinvolga tutta questa organizzazione sindacale mandando così un messaggio significativo ed importante che ci governa grazie alla vostra attenzione
Grazie per l'ora
Ricordiamo che
Il tre di novembre
I lavoratori per la pubblica amministrazione del pubblico impiego per il contratto e contro il lavoro precario non fatto uno sciopero interregionale una parte stazione a Roma e altri scioperi interregionali e manifestazioni sono previste per il sette e per il quattordici di novembre
Siamo con loro
L'università è già entrata nella nostra manifestazione ma io do la parola a Federica mo'setta leader dell'Unione degli Universitari Italiani
Care compagne e cari compagni prima di tutto vorrei ringraziarvi per l'invito ad intervenire in un momento così importante per i lavori del sindacato del più grande sindacato italiano
Qua sto è un momento
Questo è un momento molto delicato per il nostro Paese e questo invito ad intervenire oggi assume per noi ancora l'importanza per il giusto interesse che dimostrate per quanto sta accadendo all'interno delle scuole e delle università
Ben comprendendo che le mobilitazioni degli studenti non sono qualcosa che riguarda solo per ciò che si muove all'interno degli atenei ma sono qualcosa che riguarda il futuro di tutto il Paese
E parto proprio da quello che sta succedendo all'interno dei nostri atenei
Come tutti sapete la legge centotrentatré
Che è di fatto gran parte della finanziaria di quest'anno introduce tre forti elementi di criticità all'interno del mondo universitario il blocco del il turnover
Che non consentirà l'assunzione o meglio consentirà l'assunzione di una nuova persona ogni cinque che andranno in pensione bloccando completamente il ricambio generazionale all'interno degli atenei
Dei tagli ingentissimi i più grossi che si siano mai visti un miliardo e mezzo di euro in cinque anni
Ma soprattutto la possibilità c'è unità tutto il resto diventa di fatto una costrizione di trasformare le università pubbliche in fondazioni di diritto privato
Tutto questo significa di fatto lo smantellamento del carattere pubblico dell'Università se vogliamo anche in violazione della nostra Carta costituzionale e lo smantellamento della ricerca pubblica
Questa non è una scelta isolata
Ma come la CGIL ha denunciato per prima
Si tratta di
Di un disinvestimento complessivo su tutto ciò che è pubblico giustificato con l'assunto per cui il pubblico equivale a spreco e fannulloni
E tralasciando invece che il pubblico significa in primo luogo opportunità accessibilità dei servizi livelli minimi di questi ultimi in una parola diritti
Già in passato abbiamo ripetuto molte volte che siamo nella cosiddetta società della conoscenza e che il nostro Paese non può e non vede competere sui costi ma deve basare il suo sviluppo su un altro tipo di competitività che si fondi su una mancata capacità di ricerca
Crediamo che i fondi destinati alla formazione azione un investimento e non un costo per questo abbiamo valutato negativamente la scelta dei vari Governi che si sono succeduti negli ultimi anni
Di non investire su università e su ricerca
Ma ora siamo in una situazione ancor più paradossale
Stiamo attraversando un momento di crisi economica in cui l'intervento dello Stato è indispensabile per risollevare l'economia del Paese
Ma ciò di cui abbiamo bisogno non è un intervento a copertura dei buchi bensì un intervento che possa dare futuro competitività sviluppo insomma un intervento lungimirante
Eppure la scelta di questo Governo è stata proprio quella di tagliare sui capitoli che possono darci futuro
Il movimento che si è sviluppato ha ben capito questo intero disegno ha capito che quello che viene messo in discussione è tutto il sistema dei diritti dal futuro stesso del Paese
Tanti dei ragazzi che si stanno mobilitando nelle università si stanno avvicinando alla politica per la prima volta
E lo stanno facendo in maniera spontanea Bossi dai loro bisogni senza riferirsi a partiti o ad altre organizzazioni l'approvazione dico questa legge è stato come lo scoperti arsi di un vaso di Pandora che ha fatto emergere
Tutte le ansie le paure di una generazione
Quello che viene a galla attraverso le rivendicazioni delle centinaia di assemblee che si stanno svolgendo negli atenei di tutta Italia
E l'ansia di una generazione che vive una situazione di arretramento di diritti
Che si confronta con un futuro ed un presenti fatti di precarietà generalizzata una condizione di studio precaria cos'dell'Ata di difficoltà materiali un ingresso precario nel mondo del lavoro una vita precaria nei propri rapporti sociali
Quello che si è creato è un movimento fatto di persone che per la prima volta nella storia sentono di avere davanti asse
Me prospettive di vita peggiori di quelle dei propri genitori che sentono che l'università e lo studio non sono più un mezzo di emancipazione sociale
Quello che si sta sviluppando e anche un movimento caratterizzato da rivendicazioni molto concrete che sente il proprio futuro messa a repentaglio e che lotta per difenderlo
L'urlo ha scelto di stare dentro questo movimento e di portare dentro Vieste o i propri contenuti e le proprie storiche rivendicazioni per un'università ed un futuro migliori
Ed abbiamo scelto di farlo attraverso l'applicazione della pratica sindacale che da sempre ci caratterizza
Portando avanti rivendicazioni richieste concrete perché non stiamo difendendo lo status quo oggi un'università e di una società che non ci offrono di fatto alcuna speranza
Non possono definirci
Come hanno fatto per screditare ACI il partito dei no perché a fronte di questo provvedimento scellerato abbiamo ribadito insieme agli studenti delle assemblee
La necessità di uno strumento di valutazione che inibiscono l'attuale sistema dei finanziamenti a pioggia ma che allo stesso tempo nostromi chi attraverso tagli altrettanto a pioggia tutto al sistema universitario
Abbiamo ribadito la necessità di una didattica strettamente collegata alla ricerca di qualità abbiamo ribadito la necessità che non esistano più i tanti corsi di laurea assurdi creati ad hoc per gli interessi di pochi baroni
Ed abbiamo ribadito la necessità di un sistema di diritto allo studio che garantisca la mobilità e la libertà di scelta
Insomma abbiamo dimostrato che stiamo chiedendo di ritirare questi provvedimenti
Perché sia possibile la realizzazione di un modello di università pubblica funzionante che noi abbiamo nelle nostre idee e nelle nostre rivendicazioni
Come a Roma anche in tutta Italia gli atti adesso ne mobilitazione
Con un obiettivo che riunisce più dieci un migliore di studenti nelle piazze di tutta Italia fermare lo smantellamento dell'università pubblica d'Italia
Ed è importante che ci sia data oggi la possibilità di confrontarci con voi
Perché a questa mobilitazione non deve essere letta come già dicevo prima come qualcosa che rimane confinato entro le mura delle università non solo perché le tante mobilitazioni di questi giorni hanno invaso le strade delle no recita ma perché questa protesta riguardano solo coloro che apparentemente sono i diretti interessati ovvero gli studenti e il personale delle università ci riguarda tutti riguarda il futuro del Paese e tutti insieme dobbiamo proseguire in questa battaglia di civiltà
è la storia stessa che ci insegna anche le più grandi vittorie sono state ottenute in questo Paese quando lavoratori e studenti si sono uniti
E così dobbiamo proseguire uniti fianco a fianco
Ne studenti abbiamo già alcuni importante scadenze che ci attendono l'otto novembre le assemblee delle varie università italiane si riuniranno a Firenze per il primo appuntamento nazionale di confronto tra i diversi atenei
E poi il quattordici novembre quando come abbiamo già fatto il trenta di ottobre scenderemo a piazza in piazza con i lavoratori
Ma le lastre mobilitazioni dovranno poi proseguire perché tante sfide ancora ci attendono
A partire dalle proteste che dovremmo certamente mettere in campo per contrastare una Finanziaria che ancora peggiora le cose ma soprattutto abbiamo una grande sfida comune quella di fare capire che la nostra è un'area tale manifestazione di dissenso che va ascoltata e non vituperata bollata come strumentale noi assieme stiamo facendo sentire la voce degli studenti dei lavoratori dei pensionati
E qualcuno minaccia di reprime ARCI con l'uso delle forze dell'ordine
Qualcuno cerca di spostare l'attenzione
Dalle vere
Dalle vere motivazioni della protesta a fenomeni di colore
Bene noi dobbiamo continuare coinvolgere sempre più persone spiegare sempre meglio cosa sta succedendo mettendo in un unico qua altro come stiamo facendo oggi tutte le nostre richieste senza stancarci sinché non saranno costretti ad ascoltarci
Grazie ancora
Grazie grazie a Federica
Vi chiedo scusa ma volevo informarvi che scomparsa una brava giornalista proprio pochi minuti fa ammenda nella detto panini
Una mia collega anche un'amica Carla Casalini del manifesto che ha seguito per tanti anni
Le cose del sindacato e le cose della CGIL in particolare vi ringrazio davvero tanti
L'azione grazie
La scuola già intervenuta come dire presente nella nostra Assemblea in maniera molto molto forte
Credo che i palloncini della FLC che sono posso otto che hanno caratterizzato
La manifestazione la Federazione i lavoratori della conoscenza come dire rimarranno sempre nel nostro ricordo come dire anche fisicamente presenti
Io do la parola mi Malaj insegnante elementare dovermi ma
Colà prego
Che ci parlerà della scuola dal suo punto di vista di maestro elementare
Sì io se non a Mestre e lavoro in una in una scuola della provincia di Pisa
Appartengo quindi alla Federazione lavoratori della conoscenza
Vi è una delle categorie che tra le prime in questi mesi ha sperimentato la potenza di fuoco di questo Governo
Con una serie di provvedimenti che non hanno uguali nella nostra storia Mitterrand Modoni per il metodo con la totale mancanza del confronto il confronto con le parti sindacali il confronto con le parti politiche il confronto con il mondo civile
E non hanno quali neanche per i contenuti perché stanno completamente stravolgente annientando l'esperienza della formazione in Italia
Si tratta di un attacco durissimo che ci viene portato
In maniera duplice sia come
Contro i nostri comparti contro i nostri settori sia contro di noi come lavoratori
Conte nostri settori produttivi
Perché noi non produciamo anche se produciamo dei beni immateriali produciamo conoscenza
Pronunciamo consapevolezze produciamo senso critico
Investiamo
In qualcosa che sono dei bond e che nessuna crisi finanziaria si potrà togliere potrà brucia
Nel mese di luglio
è stata approvata
Un decreto poi convertito in legge che ha previsto otto miliardi di tagli sulla scuola e la riduzione del Ford ordinario per le università
Ha tagliato quindi nelle università il fondo per la vita quotidiana e ha bloccato
E ha prodotto il blocco del turnover
Il primo settembre il decreto Gelmini poi convertito in legge ha previsto la riduzione del tempo scuola il ritorno al maestro unico
Tutta la scuola è calata nel silenzio
Perché all'inizio nessuno sembra fa capire o accettare che quella era una legge dello Stato
La frase più comuni che circolava era non lo possono fare non lo farà
Nessuno poteva accettare che la scuola che nella scuola dal prossimo anno i bambini avessero da sei a nove
A diciotto ore in meno di scuola alla settimana
No nessuno
Io quando abbiamo cominciato questa battaglia
Ero fra quelle molto scettiche sulle possibilità che avevamo di bypassare quel muro della comunicazioni quel blocco delle informazioni con quei sondaggi che tutti i giorni ci martella pane che ci dicevano che l'opinione pubblica favorevole al modello Gelmini
Non la potevamo sopportare
Però anche se con molti dubbi e con molte paure siamo
Andate avanti abbiamo convocato le prime assemblee
Ed è stato bello invece riscoprire che quelle possibilità che
Non crediamo di avere le avevamo
Nelle assemblee sindacali abbiamo prima iniziato ricostruendo la consapevolezza della categoria sui rischi reali in termini di
Diminuzione dell'investimento in termini di perdita di posti di lavoro in perdita di diritti fondamentali e poi via via moltiplicando i nostri interventi
Abbiamo capito di essere pericolosi
I poteri infrangere con le nostre parole quel muro
Di potere intange quello stereotipo televisivo che tutti si ostina a mano a dare di lui e del nostro mondo del lavoro
Quello stereotipo dell'insegnante fannullone della maestra che va a fare la spesa nelle ore di compresenza
Quella quello stereotipo di una scuola che non funzioni all'interno e che ci diamo tutti i giorni che ci crediamo sappiamo che non è vero
Quando ci abbiamo messo la faccia in quelle assemblee ce l'abbiamo messa prima con i lavoratori e poi
E poi con i genitori con gli studenti che ci chiamavano abbiamo capito di avere una capacità
Di fare paura perché tutte le volte che noi andavamo a parlare in quelle assemblee non eravamo più quello stereotipo
Eravamo il custode Giuseppe la custode Maria che la mattina apre la scuola
Che fa il tema Strambini quando hanno il mal di pancia
Eravamo la maestra mi ma non è sta Stefania la maestra Patrizia la maestra Paola eravamo quelli che insegnavano quelli che capivamo
Quelli che aiutavamo
I bambini in Italia
Quelli che insegnavano i nostri bambini a leggere a contare capire a conoscere e anche a criticare quando assertivo
In questo viaggio è stato bello registrare il crescendo della consapevolezza dell'indignazione
Prima tra i nostri lavoratori ma in quei comitati in quelle assemblee di genitori che ci chiamava nelle assemblee degli studenti poi Nicolini sit-in di fronte provveditorati
Ai Comuni e poi nelle prime manifestazioni di piazza nella provincia
Fino ad arrivare a quella grande manifestazione che è stata quella del trenta ottobre quando siamo riusciti a fare arrivare qui a Roma in corteo tutto il mondo della scuola
Dinamo estesi nell'intestazione che ci ha veramente commosso
Che è stato un balsamo per noi che da un mese e mezzo volevamo
Specchiarsi cinque nel Paese
E nelle persone intorno hanno vinto
è stato emozionante stilare in quel corteo con i genitori gli studenti delle scuole superiori e delle università
Essere applauditi dalla gente bordi del corteo ed è stato bello vedere gli striscioni alle finestre dei palazzi che ti ci dicevano ok andate bene
Ci siamo anche noi
è stato
Travolgente vedere quell'invasioni pacifiche colorata fantasiosa che ha coinvolto la città in un mese città perché quella manifestazione che si è poi estesa moltiplicata all'infinito
Ed è scesa in tutte le piazze d'Italia
Tutti ci ha visti uniti in una consapevolezza quella di dover difendere ad ogni costo economici mezzo un diritto fondamentale
Quel giorno anche se non eravamo uniti nello stesso sciopero insieme a noi c'erano anche i lavoratori e i ragazzi gli studenti universitari dell'università della ricerca che come noi sono nel costante fuoco di fila di questo Governo
E sotto il fuoco di fila di Mina campagna stampa che rovescia continuamente sul Paese dati falsi parziali tendenziosi
I studenti lavorazioni dell'università e della ricerca non avuta nemmeno
La possibilità di di pensare per un attimo non lo faranno non hanno avuto neanche questa consolazione rispetta i provvedimenti del Governo
Hanno subito capito quali erano le intenzioni ma anche per loro piano piano si sta costruendo la consapevolezza nella buoni e il mondo del lavoro e anche nella gente comune della pericolosità di quei provvedimenti
Il ministro ha già dichiarato che adesso penserà a loro all'università e la ricerca pubblica italiana
E dal tono che ha usato e da quella che la sua procedura metodologia sappiamo già con quanto zelo nel frattempo il Ministro Gelmini dà una mano anche Brunetta
Che con un provvedimento produce il totale completo blocco del dell'assunzioni per i tanti tantissimi ricercatori precari
Della nostra investita della nostra ricerca
Ma l'università e la ricerca non lo possono reggere un'altra attacco di questa portata come quello che il Governo sta conducendo nei loro confronti
Sono danni allo stremo hanno assistito ad una costante diminuzione delle loro risorse umani ed economici
E adesso invocano da tempo una riforma ma una riforma reale che parta dai bisogni che parta dall'ascoltare e non una riforma che abbia come unica bandiera quella vita
L'idea che ci tiene contrabbandate quelle che l'università inefficace pesante burocratizzata irrigidita inefficiente ma cosa produce questa riforma
è una riforma che produrrà solo ed esclusivamente università più povera più povera sul piano economico ma soprattutto dal punto di vista umano perché estromettere ad al suo interno
Tantissimi lavoratori che in questi anni hanno fatto la qualità dell'università e della del suo insegnamento e perché estro metterà
Anche
Tutti quegli studenti che non avranno la possibilità di accedere I gradi più alti della formazione in Italia
E questa riforma purtroppo produrrà anche una ricerca ricattata ricattabili
Per gli interessi degli East panzer economici privati una ricerca che un domani potrebbe non lavorare più
Per i bisogni generali ma solo per interessi economici e particolari di alcuni
L'università e la ricerca l'hanno data al FIP anni l'hanno detto altri compagni scenderanno in piazza in sciopero il quattordici novembre una manifestazione nazionale
Tutti ci auguriamo che abbia lo stesso successo la stessa partecipazione la stessa solidarietà che abbiamo ricevuto noi trenta
Perché le ha difese comune la difesa di un diritto fondamentale
Perché se ci saremo tutti accanto a quei lavoratori dell'università della ricerca per difendere il diritto a essere istruiti ad essere cittadini consapevoli di il Paese non ci importerà più
Non ci porterà neanche che gli esponenti del Governo ci riconoscano dieci persone ogni cento
Che portiamo in piazza saranno comunque quegli esponenti del Governo a perdere il conto e speriamo anche un po'della loro arroganza della loro porti
L'altra attacco e condotto contro di noi come lavoratori pubblici un attacco che condividiamo con tanti altri lavoratori e compagni
Nei giorni scorsi tutti abbiamo letto quella lettera di quella mamma al ministro Brunetta la mamma ha invitato il Ministro a passare con lei il fine settimana è una mamma con un bambino portatore di handicap
E tutti abbiamo letto con rabbia la risposta che ha detto il ministro si sarebbe dovuto scusare
E scusare comande mandare scusa a tutti quei lavoratori che si occuperà della missione così importante come permettere ogni giorno l'accesso nella vita civile nelle scuole
Nel mondo di quei bambini e di quelle persone
Invece con il Ministro
Con l'arroganza
Che lo contraddistingue
Non solo non ha chiesto scusa ma ironizzato addetto accetterò l'invito di quella mamma
Io sono alla lavoratrice del pubblico
E in fondo sono anche una privilegiata perché
Io usufruisco di diritti
Ma noi tutti noi registriamo nei nostri comparti il dolore la rate di quei lavoratori che usufruiscono di tutele garantite dallo Stato sentendo siti da altri
Parlo di quei lavoratori che come quella mamma usufruiscano del
Di permessi per la legge centoquattro dei congedi parentali
Ho
Del
Dei congedi per maternità
Parlo di
Io
Vivo e lavoro in una realtà produttiva commi quella di tante altre Province italiane che negli ultimi anni ha conosciuta la crisi progressiva che ha portato alla chiusura alla delocalizzazioni di molte fabbriche
E con la crisi ha visto per generare la ricatta dignità dei lavoratori
Lo scorso anno una mamma ci ha chiesto un incontro
Una magra bambina che vanno a scuola e che si ammalava spesso niente di grave però continuamente
Ci ha detto per favore la prossima volta che Lisa si ammala tenete la scuola anche se ha la febbre perché il padrone mi ha detto che se contino così possa restare a casa perché di gente che ha voglia di lavorare e centottanta
Io di fronte a quella donna
Io e le altre mie colleghe di fronte a quella donna ci siamo vergognati
Io con quella donna condividevo
Un duplice condizione quella di essere lavoratrice è quella di essere mamma ma da lei mi separava un baratro
Il baratro che io avevo la possibilità di accedere al diritto ha un diritto basilari istintivo e naturale come quello di stare accanto ad un figlio malato io ossia il legno
Ma io come lavoratrice non vi voglio vergognare di esercitare il diritto non possa accettare di essere messa alla berlina dal brunita di turno di essere messa alla gogna
Io invece mi devo vergognare che nell'Italia nell'Italia del due mila otto ci siano ancora persone che non possono esercitare un'diritto di questo tipo persone che come il NIT ottimi contribuiscono al benessere e la ricchezza di questo Paese persone che adesso
Con questo sistema è con questa ideologia che serpeggia nella nostra realtà rischiano di essere messe al margine della vita sociale e produttiva
Perché portatrici di rigidità intrinseche
Questo termine rigidità intrinseche
La presenta un capolavoro e linguistico del politicamente corretto assenti Coco per definire però delle persone persone in carne e ossa costò varie problemini dolori reali
I nostri compagni di lavoro i nostri amici nostri vicini di casa
Quell'espressione rigidità intrinseche indica un fatto pericolosi e pesanti per il nostro Paese
Indica che oggi in Italia si fa fatica a riconoscere le proprie debolezze
Ci si vergogna delle proprie debolezze perché viviamo tutti nella condizione
Di essere forti autonomi indipendenti autosufficienti
Il modello culturale dominante quello dell'individualismo che ci spinge continuamente a cercare i modi per diventare diversi dagli altri per sentirci per essere diverso dagli altri ma ci siamo persi qualcosa in questo percorso
In questo percorso e diritti sono diventati fuori moda
Perché rivendicare un diritto vuol dire due cose vuol dire prima mettere chieste in uno stato di necessità in uno stato di bisogno di essere deboli
E poi perché il diritto non ammette differenze non ammetterebbe ero che
Non ammette preferenze
Non conosce i lavoratori pubblico lavoratore privato e di tutti e per tutti
Per questo
Dobbiamo forse riappropriarci come come lavoratori come sindacato come CGIL di una missione educativa forte che miri a
Ricostruire un sano e assentito
Percorso comune riguardo
A questo aspetto
E questa missione la CGIL la deve percorrere con forza e determinazione
Tirando fuori le unghie
Vorrei diamo veramente in questo Paese ne abbiamo tanto bisogno di un grande progetto culturale alternativo che arrivi indichi per tutti
Il privilegio
Di essere uguali
Uguali nei diritti
E nella possibilità di esercitarli senza nessuna vergogna senza nessuna paura e senza nessun ricatto
L'azione del gol
In questo Palazzo tra poco più di una settimana giovedì tredici il sindacato dei pensionati italiani della CGIL l'hospice celebrare il sessantesimo anniversario della sua fondazione
Valutiamo
Tutti tutte le pensionate pensionati italiani lo spieghi
E diamo la parola a Gemma Gagliardi perché questo questa manifestazione di giovedì tredici non sarà solo una rievocazione anzi
Sarà anche uno scoop momento di riflessione sul i gravi problemi drammatici problemi del pensionato
Dal dottor grazie
Ma intanto non è facile parlare da qui io sono stati bravissimi tutti quelli che Ermanno
Cercherò di farcela anch'io e
Siamo nel mezzo di una situazione grave per complessità e profondità
La crisi finanziaria che partita prima dagli Stati Uniti e poi in Europa ha già conseguenze sulla economia reale
Cassa integrazione crisi aziendali chiusure licenziamenti si parla di recessione
Gli economisti si sforzano di spiegarci quali rimedi porre a questa situazione
Cosa fare per uscire alcuni ci spiegano ci dicono che il mondo che è uscita da questa crisi non sarà uguali a prima e che bisognerà parlare di economia reale
Stanno far cioè il Ministro Tremonti e
Che bisognerà cambiare le regole
Che bisognerà parlare di etica della finanza
Bella parola etica
Io stamattina come tanti di voi forse qualcuna anche prima mi sono alzato alle quattro e mezzo per partire pervenire
A questa bella il grande manifestazioni
E
Naturalmente ho acceso la televisione
è la prima notizia Obama Presidente beh
Io spero davvero
Che è un altro mondo è possibile
Che la parola è etica voglia dire mettere per esempio a discutere di economia di finanza intorno a un tavolo
Gli Stati ricchi ma anche quelli poveri il nord e sud del mondo i quegli gli ultimi che non ce la fanno
Noi
Io almeno da stamani
O questa speranza
La e non siamo comunque però dei grandi economisti ma siamo ben consapevoli che se ne soluzione nelle che fin qui hanno messo in campo
Anche gli altri Stati ma anche il nostro Governo e cioè quello solo esclusivamente di salvaguardare le banche i principali artefici della speculazione finanziaria
Senza intervenire con altrettanto forza velocità
Per sostegni alle piccole e medie imprese senza intervenire per sostenere i redditi dei lavoratori e pensionati gli interventi fin quei fatti serviranno solo che saranno i soliti a pagare questa crisi che saremo nove
Da tante indagini emerge
Quale sono le condizioni delle famiglie in Italia che se arriva con difficoltà in fondo del mese non si riesce a far fronte magari a una spesa imprevista
Che siamo in arretrato magari con il pagamento delle bollette non riusciamo a trovare le risorse per se stessi le medicine non riusciamo magari
E allora occorre mettere in atto misure adeguate ed urgenti
Per la tutela dei redditi da lavoro e delle pensioni persegua va a guardare il potere d'acquisto
Come pensionati
Chiediamo che ci sia la convocazione del tavolo del confronto del Governo per l'estensione della quattordicesima per l'incremento delle detrazioni per la modifica del meccanismo di perequazione per la riduzione delle tasse
Insomma chiediamo anche la legge sulla non autosufficienza queste sono le nostre richieste e queste richieste
Le abbiamo fatte unitariamente
Insieme ai Fernetti e uniti e noi non non rinunciamo anche perché noi sciopero non si può né proclamare nel farlo noi però
Non rinunciamo a queste cose
Il Governo e cosa ci risponde intanto non ci discipline è qualcosa come sette mesi
Che stiamo chiedendo a questo Governo di discesa Erchie
Ed è sordo l'unica cosa che sa fare quella di promette ci una carta per i poveri noi non vogliamo l'elemosina noi vogliamo che le nostre pensioni che i nostri salari
Appieno GM addirittura infinita
Noi non vogliamo mettere cartelli
Ai commercianti nel negozio riduzioni impellenti e al di sotto dei settecento enti no noi vogliamo la nostra dignità
In tanti
Intanto si stanno adoperando
Per isolare la CGIL
Ne dobbiamo essere intelligenti capaci
Di mettere in campo tutte le iniziative che crediamo necessario
Noi come pensionati appunto la prossima settimana saremmo finiti a di Roma a festeggiare nostra sessantesimo ma nella Toscana abbiamo già fatto
Abbiamo già nella prossima settimana dunque iniziative
Unitaria noi psichica e non su questa lotta noi non possiamo mortificare
Tanti pensionate pensionati
Che hanno contribuito con la loro vita
A fare Mirko questo Paese con il loro lavoro e ancillare non Passiante
No vogliamo noi abbiamo bisogno di risposte ora in questo momento
E allora che fa queste noi diciamo e la CGIL noi dobbiamo riuscire andare nei territori tra le persone
Affatto conosce
Venendo a innamoro e in quei luoghi di lavoro i più piccoli perché in quelle grandi magari stiamo strutturati la CGIL esce noi abbiamo bisogno di andare in quei luoghi piccoli luoghi apportare le nostre proposte
Siamo cinque milioni di iscritti non dobbiamo contattare tutti quei cinque milioni di iscritti ed eventualmente farmi anche degli altri noi vogliamo parlare delle nostre proposte
Ai tanti ragazzi e ragazze i precari
Ai disoccupati a quell'tanti uomini e donne che magari hanno quaranta quarantacinque anni cinquanta che sono molto giovani per andare in pensioni ma sono tanto vecchi per rimanere in un luogo di lavoro
Noi vogliamo stare insieme a chi perderà il posto di lavoro a chi non ha gli ammortizzatori sociali
Noi dobbiamo parlare tanti tante pensionati e pensionati che magari nella loro giornata accogli allora solitudini esistono davanti alle televisioni
è l'unica cosa che sanno e si sentano dire la CGIL dice no la CGIL difende i fannulloni ben
Noi dobbiamo riusciti a fare l'aria acquisti noi abbiamo le nostre proposte abbiamo bisogno di queste nostre proposte
Noi staremo come spinte affianco con tutti i lavoratori in tutte le iniziative a fianco degli studenti tutte le volte che ci chiamerete perché anche noi diciamo noi non vogliamo pagare questa crisi
Grazie Gemma
Nel settore tra i settori che vivono più drammaticamente la crisi del settore dell'Italia dell'edilizia
Sconta anche
Conseguenze più certe volte possono essere anche drammatiche non c'è soltanto un problema occupazionale di precarietà c'è anche un problema legato
Alla sicurezza non solo un'edilizia evidentemente ma in tutti i settori produttivi del Paese
Ed anche il settore l'edilizia
Pietra tra quelli dove c'è più lo sono più presenti i lavoratori che vengono dall'estero da fuori il nostro Paese
Per il
Indica dicono Fillea lavora impegnato Arben Panzani albanese
Immigrato da diversi anni in Italia lavoratore edile a Bari
Buongiorno
Sono tutti
Quindici anni fa
Quando ho lasciato il mio Paese in ricerca di una vita migliore
Per me e per la mia famiglia
Non avrei mai pensato di arrivare fino qui
Di questo grande cambiamento della mia vita
Dedicando mi alla difesa dei diritti dei lavoratori migranti e non
Questo
è merito dei principi sani e grandi valori della nostra organizzazione basati sulla solidarietà sulla democrazia
Questo è merito della Fillea e la della CGIL
Per questo vi ringrazio di cuore
Adesso dopo un po'di numeri ma non numeri come si intende in italiano perché non sono io impazzito impazzito e il Governo che non ne fa una buona
E i numeri sono
Quattro milioni di immigrati irregolari quasi sette per cento della popolazione
Il contributo in termini di ricchezza nazionale generato di questo lavoro degli stranieri ormai pari al nove per cento del PIL
Quattro miliardi di tasse ecco resto che hanno versato alle casse dello Stato i quattro milioni immigrati regolari presenti in Italia reca in Italia
Una popolazione giovane
Che contribuisce nella crescita democratica del Paese demografica del Paese
Ventidue virgola tre per cento a meno di due diciotto anni l'ottanta per cento a meno di quarantacinque anni
Che porta in Italia un patrimonio di culture lingue e religioni diverse oltre alla ricchezza economica
Davanti a queste cifre
Possiamo dire
Possiamo affermare
Che ormai siamo visibile
Non solo per il colore
Neanche per rafforzare are che rappresentiamo in questo Paese
Di cui non ci si può spaventare continuando a vedere nell'immigrati il problema dei problemi
Noi immigrati siamo la soluzione del problema per il futuro del Paese
Aggiungendo poi le seconde generazioni che affollano ormai le aule scolastiche
Per il quale l'avvenire non può essere ne è uno Statuto di cittadinanza di serie B né tanto meno
Tantomeno le classi ghetto e i permessi di soggiorno appunti
Il Po disabilità i politici di xenofobia di destra
Bensì un processo di inclusione destinato dare linfa a un Paese immobile
La crisi finanziaria ed economica profonda che sta attraversando l'Italia il mondo si sta verificando le prime conseguenze
Non solo nel settore di costruzione ma anche negli altri settori
è iniziato con taglio dei fondi per le infrastrutture il Mezzogiorno è stacco Nilo madre cado continuando non solo a Napoli dove lavoro è vivo ma in tutto l'Italia
Con il fallimento delle aziende costruttori di costruzione come quella del Castaldo è luci a Napoli che sono stati leader per sessant'anni in questo in questo ramo in in edilizia
Questi sono
La causa perché anche gli enti pubblici o appaltatrici non pagano i soldi creando così un disastro delle aziende che vanno in fallimento
Aumentano le liste dei lavoratori che vanno in questi giorni che vanno in cassa integrazione
Hanno cominciato alla larga licenziamenti e i primi a subirne sono i lavoratori immigrati
Il Governo non ha stanziato i soldi per coprire inc la casa integrazione e per la mobilità questo è stato molto chiaro anche dal grido d'allarme del
Epifani del rischio di non avere i soldi per queste ammortizzatori sociali questi sono alcuni degli aspetti di questa crisi
Oltre alla crescita del disagio sociale ed economico economico hanno e i lavoratori migranti
Preoccupa molto anche questa clima di razzismo e di xenofobia creato in Italia ultimamente stimolato ancora di più dai provvedimenti e decreti xenofobi del Governo
Calpestando è delegittimando così i diritti civili
C'è una politica restrittiva del Governo nei confronti delle immigrati facendo Licata capri espiatori del mare che c'è in Italia scaricando così tutta la tensione sociale
Sugli immigrati
è creando così situazioni spiacevoli e vergognosi come la vicenda di Ponticelli licenzio dei campi rom la situazione e del Castel Volturno creando una guerra tra i poveri l'uccisione del ragazzo di colore a Milano le bombe monotona pianura contro gli immigrati
La reazione dei quartieri di Napoli per non
Sistemarli a dare accoglienza a questi
Immigrati nel loro quartieri
Con i ultimi decreti questo Governo Stato peggiorando l'assetto legislativo
Basta ricordare il pacchetto di sicurezza dove la irregolare Rita magari anche per colpa dello Stato per la burocrazia che esiste nel
Rinnovo del POR messo ormai viene considerato reato il racconto il ricongiungimento familiare il pensione sociale
Ma non solo questi che non aiutano l'inclusione
Anziché a e creano solo disagio ed emarginazione ma dimostrano nello stesso tempo te questua Governo ce l'ha proprio Corini grazie non Colin delinquenti
In queste
Direzione la CGIL noi tutti dobbiamo lavorare molto di più per cambiare questa clima dobbiamo fare la nostra questa battaglia culturale
Di
Di convivenza per la pace quella pace per la convivenza multicolori multiculturale tramite le scuole tramite i delegati nei cantieri nelle scuole edile
Per costruire una società interculturale dove ci sia più rispetto per il diverso e per la cultura e la replica religione dell'altro
I problemi più pure cupa anti in edilizia che riguardano soprattutto i lavoratori migranti sono il caporalato il lavoro nero e la sicurezza sul lavoro
La Fillea CGIL e da sempre sensibile attenta ai problemi che riguardano i lavoratori migranti come d'altronde anche tutta la CGIL
Le attività contro il caporalato il lavoro nero che hanno visto coinvolto tutta la filiera
Hanno constatato per l'ennesima volta quanto è grave penosa la situazione lavorativa abitativa sociale dei lavoratori migranti
Le condizioni lavorative sono difficile a rischio
E i primi a soffrirne a morire sono immigrati ebbene oggi nel terzo millennio si muore a lavoro e come cento anni fa è questo vergognoso
Le condizioni abitative sono miserabili
Dati cinque a dieci persone in una casa piccola e spesso anche in una sola stanza
Un salario dal venti al trenta per al trenta per cento più basso rispetto a quello dei colleghi autoctoni
E il settanta per cento dei lavoratori migranti sempre al primo livello rispetto al trenta dei colleghi autoctoni
Sono tante le ingiustizie che subiscono i lavoratori migranti ad esempio non vengono pagati per mesi e mesi e i datori di lavoro che si appropriano degli assegni familiari e dei contributi di Cassa edile
Costringendoli a firmare in cambio di un contratto di lavoro
Oggi
Questa situazione dedicato e alimentata purtroppo anche dalla licenza vigenza della legge Bossi-Fini che nutre le ingiustizie
Che antidemocratica nei confronti degli immigrati dividendo le loro in categoria A e B che li rende sempre più ricattabili più deboli nei confronti dei loro datori di lavoro
Questo è una legge razzista che al posto dell'inclusione promuove solo esclusione ed emarginazione che al posto della legalità promuove illegalità ed il lavoro nero
Che al posto della multi pool culturali Tai interculturalità promuoverò odio e separazione tra le diverse culture come sta succedendo oggi anche come
Io rompo
Negli ultimi anni la CGIL ha fatto molto in questa direzione la sua sensibilità ormai è nota
Qui basta ricordare le proposte fatte prima ma anche la proposta recente di Epifani di sospendere la Bossi-Fini almeno per qualche per due anni
L'estensione dell'articolo diciotto anche per gli immigrati che denunciano un rapporto di lavoro nero
Oppure un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro tutte queste proposte che purtroppo non sono state rispecchiate negli ultimi decreti del governo
La proposta di Epifani per sospendere
La legge Bossi-Fini
Dovrà andare più avanti e dare il sostegno massimale aquitani la CGIL di chiedere l'abrogazione totale della legge Bossi-Fini
Non solo la sospensione
Di questa legge
Che condiziona la vita di circa trenta per cento della forza lavoro in costruzioni del dieci per cento dei nostri iscritti alla CGIL del venti per cento degli iscritti in Fillea
E quindi dobbiamo in futuro nel mesi a venire programmare Interventi di lotta e mobilitazione per cambiamenti radicali o l'abrogazione totale
Qui bisogna ricordare in questo senso anche
La conquista
Della Fillea
Delle sedici ore di formazione
Prima dell'assunzione che sicuramente darà i risultati positivi sulla lotta per
Sul infortuni sul lavoro
Alla fine
L'esperienza della Fillea
E di qualche altra categoria come Filcams Fly
Deve essere una sfida anche per altre categorie della Confederazione in modo
Per rendere visibili immigrati anche nella CGIL per rendere più visibili ancora
Con l'augurio che negli anni a venire non si potrà parlare degli immigrati ma solo dei lavoratori le possiamo vedere più immigrati nei comitati direttivi
Più immigrati come delegati
M s u r SL più immigrati nei tavoli della contrattazione
Più
Funzionari immigrati e perché no anche come segretari come ha fatto la Fillea nazionale avendo nella Segreteria nazionale un segretario immigrato grazie dell'attenzione
Va bene
Cile
Avviliamo alle conclusioni di questa grande Assemblea le conclusioni sono affidate a Guglielmo Epifani
L'ultimo intervento prima del discorso del Guglielmo di Franco per cuoco cassintegrato affiliato
Care compagne e cari compagni
Oggi sono qua per rappresentare la difficile drammatica situazione che stiamo vivendo molti operai metalmeccanici
Sono un operaio della FIAT auto di Pomigliano d'Arco
Delegato dell'al figlio sono uno di quei quattro mila settecentosettanta operai
A cui Marchionne nel dicembre due mila e sette aveva chiesti del aveva chiesto degli impieghi dei sacrifici per ottenere quei miglioramenti che avrebbero permesso allo stabilimento di produrre
Ebbene
Quei miglioramenti
Sono stati certificati e riconosciuti
Ma oggi a quasi un anno attendiamo di conoscere
Il futuro dello stabilimento in cui lavoro
Intanto dal settembre ho già fatto sei settimane di cassa integrazione
Altre cinque ne dovrò fare fino alla fine del due mila otto
E non so ancora quante me ne toccheranno nel due mila e nove
Ho letto le catastrofiche previsioni della FIAT
Sulla base dei dati del terzo trimestre di quest'anno relativi all'andamento del gruppo
Il due mila otto
Sarà chiuso con volumi inferiori rispetto alle attese
Ad eccezione delle macchine agricole
Prodotte dalla controllata CN h americana
Posso dire con rammarico purtroppo che noi lavoratori della FIAT
Nella ce ne eravamo accorti da tempo del calo dei volumi del rispetto alle attese
Ma la cosa che più preoccupa tutti noi è la prospettiva futura
La stessa FIAT afferma
Che è molto difficile definire in modo puntuale
Un'indicazione attendibile per due mila e nove
E che occorrerà
Convivere con i movimenti errati ICI del mercato
Io questo la legge o
Come un'implicita affermazione sulla gravità di una situazione così complicata da non riuscire a capire come e quando
Si tornerà ben a vedere la luce
In fondo al tunnel
Intanto si prevede un calo della domanda globale dei mercati di riferimento compreso tra il dieci al venti per cento rispetta lavoro all'orribile due mila otto
E nel frattempo sono i lavoratori del gruppo a dover stringere ulteriormente la cinghia quando va bene sì quando va bene
Perché se io oggi sono in cassa integrazione
Sono senz'altro meglio delle centinaia e centinaia di lavoratori con contratto a tempo indeterminato e determinato ai quali non è stato e non verrà rinnovato nessun contratto alla scadenza
Anche la contravvenendo agli accordi sindacali
Agli accordi siglati con il sindacato
Per i quali ci siamo e continueremo a batterci fortemente
Io non posso fare a meno di quanta armi intorno intorno di vedere che la crisi investe direttamente più pesantemente tutto il sistema dell'indotto presente sul territorio
A Napoli in Campania è aumentata enormemente
In queste settimane il ricorso alla cassa integrazione non c'è non c'è giorno che passi senza la via di una procedura di mobilità
Per ritenete ridimensionamento o per cessazioni di attività
Ciò che intendo però sottolineare
E che gli effetti di questa crisi finanziaria sull'economia reale aggravano la situazione che Annapolis e in Campania si presentava già grave
Prima del crollo delle Borse
Come attestano i dati
In caduta del prodotto interno lordo dell'occupazione e degli investimenti relativa al due mila e sette
Quando vado
Nelle sedi della fio
Non posso non notare la presenza più numerose massiccia
Di lavoratrici e lavoratori a cui da settembre non è garantita la necessaria copertura della mobilità in deroga
In totale
Sono due mila e trecento
Tra donne e uomini
E nel corso del due mila otto si aggiungeranno
Altri due miliardi a cui a tutt'oggi non è stata riconosciuta alcuna deroga
In assenza di copertura finanziaria
Sarebbe necessario
Necessaria una strategia capace di difendere i redditi da lavoro e da pensione
E allo stesso tempo capace di rilanciare gli investimenti industriali e i consumi sociali un bando forte sull'innovazione di ricerca
Sapere e infrastrutture
Tutto ciò per una ragione di giustizia sociale ma anche di natura economica se non sa aiuto in modo strutturale la cosiddetta domanda come si esce da questa crisi
Governo e Comindustria intanto hanno preso un'altra direzione puntando a scaricare i costi
Di questa crisi su tutta la collettività
Cosa sono i tagli alla scuola all'università se non questo a cosa punta alla campagna sul fondo luglio il pubblico impiego
E quali sarebbero gli effetti concreti del nuovo modello contrattuale così come voluto da Confindustria
Io sono indignato
E arrabbiato
Perché ho capito che le imprese le banche sanno chiedendo e sicuramente otterranno un aiuto pubblico un aiuto con le nostre tasche ma per fare cosa ma mi chiedo
Per fare come
Come Lugi prima quando sarà finita la crisi ebbene noi tutti possiamo permettere questo
Allora di fronte a questo dobbiamo fare che cosa dobbiamo fare mi chiedo
La prima cosa da fare la più importante secondo me quella di rimettere al centro dell'attenzione le lavoratrici e lavoratori in carne ed ossa pesti dovendo loro la parole l'azione la dignità
E noi noi tutti la CGIL abbiamo la forza abbiamo le idee
Ma abbiamo innanzitutto la credibilità per farlo
Perché non smentiamo pomeriggio ciò che diciamo e facciamo la mattina noi
La più grande organizzazione di massa di questo Paese
Che è in tanti potenti vorrebbero mettere fuori gioco per chi ha un'unica animati da un'idea per la quale questa crisi deve trasformarsi in un asse
L'ordinario occasione di chiudere definitivamente i conti con i diritti dei lavoratori e con l'autonomia del sindacato
Quando un ministro
Interpretando un sentimento comune nella compagine di Governo si permette di dire chi se ne frega della CGIL
A noi non bastano più le scuse diritto perché dietro quella parola chi se ne frega non c'era solo un'offesa milioni e milioni di cittadini e lavoratori
Ma le scene un'idea autoritaria del Governo Chieppa contrastata con i fatti
L'affido
Di cui sono orgogliosamente
Un militante
Ha proclamato lo sciopero generale della categoria per il dodici dicembre
Perché i costi di questa crisi non possono essere scaricati sui lavoratori e perché alcune cose vanno fatto subito per rispondere a una situazione così drammatica e che stiamo vivendo
Allora io penso ad un sostegno vero aerea di di di opere da lavoro e da pensione ad un rafforzamento qualitativa e quantitativa degli ammortizzatori sociali
Anche al cambiando destinazione d'uso alle risorse destinate alla destasse detassazione degli straordinari
Oppure penso agli interventi anti discriminatori
Per i lavoratori migranti a cui al cui danno
Non può acquisti a danno della crisi occupazionale non deve sommarsi la beffa della perdita del permesso di soggiorno
In queste settimane
Altre graduatorie si stanno mobilitando centinaia migliaia di giovani stanno occupando le piazze di tutta Italia perché preoccupati per il loro futuro
I i compagni i miei compagni più anziani mi dicono che tutto ciò una volta venito veniva chiamata risorsa della democrazia
Ecco io in questo palazzo in questo palazzetto percepisco un senso di appartenenza percepisco un senso di solidarietà percepisco un senso di unione
Allora lo dobbiamo dare
Ma allora questa risorsa
Allora concludo dicendo unifichiamo le nostre lotte
Per difendere i diritti nostre dei nostri figli
E io ne sono convinto come ne siete convinti tutti voi
La CGIL può farlo la CGIL aveva farlo grazie
Grazie a Franco
All'uscita troverete in distribuzione rassegna sindacale con le proposte della CGIL che adesso illustra il segretario generale Guglielmo Epifani
Care compagne
Cari compagni
Voglio ringraziarvi
Per essere qui in tanti questa mattina
Così come voglio ringraziare di cuore
Le compagne e compagni che hanno portato nei loro interventi non solo la loro esperienza
Ma anche
Lo Stato e la vita
Dalla maggior parte del nostro Paese
Innanzitutto consentitemi
Di salutare affettuosamente
Tutte quelle lavoratrici e lavoratori qui presenti
Il cui destino di lavoro e di reddito oggi è messo in discussione
Coloro che perderanno il lavoro licenziati
Di cassa integrati
Io chiedo parte d'Italia
Dal nord al sud di ogni settore i tanti precari
Noi
Assieme
E grazie a voi
Abbiamo fatto in queste settimane
Dei passi molto importante
Io penso innanzitutto quello che è accaduto con l'iniziativa della CGIL del ventisette settembre
Quando tra lo stupore di molti
E non sempre
Con una disposizione d'animo favorevole
Si vide che c'era un'Italia non rassegnata
E non subalterno
La stessa Italia che abbiamo ritrovato
Nelle grandi manifestazioni in difesa della scuola
Insieme tanti studenti e tanti giovani
Che hanno attraversato le nostre piazze
E le nostre televisioni
Fino a questa giornata non Morabito e del trenta ottobre
Una giornata di cui personalmente
Ho pochi ricordi analoghi nel passato
Il che io penso
Abbia rappresentato
E lo si vedrà
Nel tempo
Per il futuro del nostro Paese per il futuro dei giovani una tappa importantissimo
Voglio ripetere qui due cose che ho detto quel giorno intervenendo in quella piazza del Popolo
La prima
Non c'è futuro per il Paese
Non solo per il nostro
Per nessun Paese
Se non si riparte dalla centralità ed agli investimenti nella formazione nell'istruzione nell'educazione
Nella ricerca
Nell'università
Il secondo
Altrettanto importante
Che noi CGIL
Impegneremo tutta la nostra forza e tutta la nostra determinazione
Perché i giovani possono manifestare pacificamente
E liberamente quando lo ritengo
E non consentiremo
A me
Sono
Ne infiltrazioni
Né atti di minaccia
Né atti di intimidazione
E voglio ripeterlo qui all'inizio oggi tra un'apparizione di Licio Gelli e un'altra
Tra quello che è accaduto alla RAI
L'altra notte
Tra quello che è accaduto in qualche nostra sede
Nei giorni scorsi
La CGIL mette ha messo metterà
La libertà la nostra Costituzione suo articolo primo e i suoi diritti di libertà al primo posto del suo lavoro del suo impegno
Dato una mobilitazione
è dato varata
E non permetteremo
Che ritorni
Un clima di sopraffazione di ritorno all'indietro di nostalgiche che non hanno alcun senso
Né e culture o presunte tali ispirata alla xenofobia
Al razzismo alla segregazione e alla separazione
Ed è anche per queste
Che io credo assieme come si è visto possiamo esprimere
La più grande soddisfazione
Nostra personale di tutta la comunità della CGIL per la vittoria di Barack Obama e la sua nomina a Presidente degli Stati Uniti d'America
Sì
Un afroamericano un nero
Alla guida dell'importante è stato
Guida del mondo
Penso
A quanti
Incontrandolo nero in Italia dicono sporco nega
Io credo
Che quel messaggio che ci viene dagli Stati Uniti è un messaggio che parla anche a noi a questa pseudo cultura
Che è stato nel cortile di casa
E ci viene una lezione straordinaria
Perché i giovani americani
Gli stranieri arrivati in America i poveri americani hanno saputo dare a questo messaggio di cambiamento ma voglio anche aggiungere perché fra un po'non si conteranno
Vieri Obafemi anni italiani dell'ultimo secondo e da domani si farà fatica
A tenerne conto voglio anche dire che si può dire fare tutto ma almeno si legga il programma sul quale Obama ha vinto le elezioni americane
Si provi a vedere cosa c'è iscritto
E io mi limito
A tre osservazioni la prima
E qui parlo a molti
I teorici della produttività tutti i costi cosa ha detto Obama
Non c'è è successo duraturo progresso economico che non sia fondato
Sull'onore sulla dignità del lavoro onore dignità del lavoro
Ha detto Obama
Bisogna ridurre le tasse sulle famiglie dei lavoratori rendendone
Da coloro che hanno i redditi più alti
Ha detto Obama
Ci vuole
La sanità per tutti
Anche per quei quarantacinque milioni
Di cittadini americani che oggi
Ne sono privi
E infine mi fermo
Nel discorso con cui questa notte
In questo parco di Chicago
Noi
Ha fatto il suo primo discorso dopo il voto ha usato un'espressione
Che non mi sono tolta dalla testa
Quando ha detto noi dobbiamo costruire
Più scuole nuove scuole
Per il nostro Paese
Non so
Se la ministra Gelmini a ascoltato visto che nei giorni scorsi
Aveva detto che le piaceva o mamma e le cose che stava facendo più scuole norme non so quale
Più Investimenti no almeno Investimenti ripartire dalla centralità dell'istruzione della scuola
Poi sappiamo bene
Che sarà difficile attuare i programmi di questa portata che la crisi lì come da noi
Una crisi molto pesante
Ma almeno
Cominciamo quando parliamo non di noi ma di altri Paesi
A mettere i puntini sulle i
A non dire una cosa scambiandola per il contrario di quella che
Perché se si continua a fare così e lo dico adesso per noi
Poi ci si accorgerà
Che c'è un Paese reale
Poi giorno dopo giorno far finta di non vedere ma al paese reale statali
E prima o poi
Poi per i lodi mostrerà come l'ha dimostrato in queste settimane e lo dimostrerà nei prossimi giorni
Perché siamo
Per un motivo molto serio
Perché siamo preoccupati
Di quello che vediamo giorno dopo giorno accadere
Siamo preoccupati di questa crisi
Che prima era finanziaria e bancaria
Io adesso diventa sempre più il giorno dopo giorno crisi di aziende in crisi di occupazione precari che lasciano il lavoro giovani che entrano in difficoltà anziani che non ce la fanno
Non era in attesa questa crisi ma è precipitata con una forza con un peso
Che naturalmente ha colpito tutti
E soprattutto ci preoccupa una domanda
A cui nessuno sa rispondere
Quanto durerà questa crisi
Che caratteristiche avrà questa crisi che estensione avrà questa crisi
Una domanda ripeto a cui onestamente non trovi uno a cui
E data possibilità di dare una risposta affidabile
Capiamo gli affetti sull'occupazione
Capiamo gli effetti che si possono determinare in molti settori aree del Paese in molte aziende
Capiamo che una crisi come questa
Tocca alla fiducia dei cittadini sul futuro alimenta insicurezza
Alimenta preoccupazioni
E questo
E il dato peggiore
Io non sono sicuro
Che dalle crisi anche con queste caratteristiche automaticamente si esce meglio di come si entra
Temo sempre
Che è una crisi così possa spingere una guerra
Dei garantiti contro i non garantiti di chi ritiene di farcela da solo con chi non ce la fa da solo di chi è più forte con chi è meno forte e temo si sempre che quando c'è la crisi ci si tenda a chiudere in se stessi a guardare l'altro sempre con un sospetto che magari il giorno prima
Non ebbi
Bene
Ma se questo è possibile allora noi abbiamo un dovere in più
Provare con le nostre proposte con la nostra azione
A far sì che questa crisi possa avere un esito diverso da quello
Che normalmente potrebbe avvenire e provare a ricreare
Quel clima di rapporto di legami di fiducia ditino smarrisce
L'idea che si debba non solo si possa uscire da questa crisi essendo migliori e non peggiori come si era quando la crisi è scoppiata
Certo
Colpisce
E colpisce anche me
Le lacrime di coccodrillo che oggi tanti Bersano ma dove erano tutti quelli
Che oggi ci dicono che la crisi era inevitabile quando noi ponevamo il problema di una regolazione dei mercati globali
Del commercio mondiale della finanza mondiale una regolazione degli strumenti speculativi
Dove erano
Quando noi dicevamo che non poteva esserci un mondo in cui produce e di ricchezza solo attraverso i soldi
E non si capiva perché si smarrita la visibilità largo rappresentabili TA di quell'esistenza umana dedicata al lavoro che voleva dire fatica
Difficoltà a sudore
Che spesso disoccupazione sacrifici spesso infortuni
E cosa dicono
Oggi
Tutti coloro che per dieci anni e più ci hanno spiegato
Che lo Stato doveva tenersi fuori dai problemi del mercato che il mercato da solo bastava eccome a risolvere tutti i problemi perché attraverso le forze magnifiche del mercato tutto si sarebbe risolto
E sono gli stessi
Che oggi
Chi con un po'più di pudore
Quando dice lo Stato intervenga ma per poco tempo e poi ci lasci subito
Chi compiuti sfacciataggine abbiamo bisogno dello Stato perché oggi non possiamo fare a meno dello Stato
Tutti coloro
Oggi
Dicono una cosa che esattamente il contrario di quella che noi avevamo detto ieri il ripetiamo ancora un
Oggi punto per questo voglio dire su questo tre cose chiare
La prima
Se ci vuole più Stato e ci vuole più Stato oggi
Questo
Deve valere
Per
Tutti
Ci vuole più Stato per le banche
Ci vuole più Stato per i cittadini
Ci vuole più Stato per i debiti degli uni
Ci vuole più Stato per di mutui degli altri
Ci vuole più Stato per le riprese
Ci vuole più Stato per il lavoro
Ci vuole più Stato per gli azionisti ci vuole più Stato per i pensionati e potrei continuare
Così
Non ci può essere
Un'idea utilitaristica dello Stato che interviene
Aiuta a coloro che hanno più responsabilità di quest'la situazione e abbandona il lascia a se stessi coloro che pagheranno gli effetti di questa crisi ed è la responsabilità degli altri
Secondo punto chiaro
Uscire dalla crisi richiede richiederà nuove regole
Quelle che si sono volute fare nei quindici anni passati
Ma non bastano le regole
Ci vogliono nuovi valori una nuova etica della responsabilità perché non può essere che la lezione sui doveri riguardi sempre e soltanto i lavoratori
E la lezione dei doveri non se la debba fare coloro
Che hanno le responsabilità più grandi alla guida delle aziende alla guida dei mercati
Terzo
Come si esce dalla crisi
Dipende anche da quello che si fa adesso o non si fa adesso
Se non si fa nulla
Se si aiutano soltanto le banche cosa pure necessaria
Ma non si fa altro
Il risultato di questa crisi è già scritto
Potrà durare un anno o tre anni
Ma alla fine il nostro Paese uscirà più piccolo
La nostra occupazione più precaria e più ridotta le nostre imprese diminuite di numero i divari territoriali più allargati
E la condizione di reddito dei giovani dei lavoratori e dei pensionati ancora peggio di quella che pure oggi attraversiamo
Per questo
Quando sento dire bisogna tirare la cinghia
Mi viene un brivido
Perché non riesco a capire bene chi oggi è in condizione di tirarla questa Cindia
Perché sicuramente
Non la può tirare il pensionato al sei o settecento Euro
Il casa integrato ottocento il precario a cinquecento euro e neanche l'operaio a mille duecento mille trecento euro o lavoratore pubblico di un ospedale o di una biblioteca
Non è qui
Che bisogna tirare la Cina
Che la crisi avanza
Ce ne stiamo accorgendo tutti tutto il giorno
Soprattutto voi che operate nei luoghi di lavoro e che state nel territorio
Probabilmente già oggi abbiamo duecento mila persone quasi tutte precarie che non hanno più il posto di lavoro che avevano fino a qualche mese fa
E naturalmente non sono contabilizzati perché non sono neanche visibile
Ma un primo prezzo alla crisi una parte del mondo del lavoro lo sta già pagando
E sono quelle giovani donne e quei giovani uomini
Che avevano avuto soltanto la possibilità di un rapporto di lavoro precario e che appunto perché precario
Sono i primi oggi a non averlo più
Aumenta giorno dopo giorno ricorso alla cassa integrazione
Alle aziende che chiedono
Mobilità
E visto che ci siamo anche magari dove la crisi non passa si trova sempre qualcuno che ritenendo di essere particolarmente il furbo
Usa questa crisi per chiudere anche quello che in realtà non andrebbe chiuso perché non ha motivo di essere chiuso e visto che ci siamo qualche casa integrato in più o qualche azienda in più che si può chiudere si prova a fare
Per questo
Noi chiediamo oggi al Governo di nuovo con forza da questa Assemblea
Che il Governo deve
Intervenire
L'Unione europea
Ha detto per la prima volta che il nostro Paese è in recessione
Ed è vero che per due anni consecutivi due mila otto due mila nove il nostro Paese andrà indietro
Una cosa che non era mai accaduto nel passato perché anche quando come tali avemmo le crisi più profonde duravano un anno
E l'anno dopo fortunatamente si ripartiva essi risaliva
Due anni di segno d'meno dopo dieci anni di segno sostanzialmente zero
Condanno nel nostro Paese ad avere problemi enormi se non si riesce a invertire la tendenza e a dare un Governo a questa crisi diversa da quella che automaticamente finirebbe per aprire
Il Governo diciamola tutta
E oggi ne abbiamo l'ennesima conferma
Ha sbagliato proprio di grosso la propria legge finanziaria
Noi per la verità non lo scopriamo oggi lo abbiamo detto dal primo giorno
Quando dicemmo che la finanziaria di Tremonti quella approvata in nove minuti
Era una finanziaria sbagliata in depressiva
Perché non sosteneva i consumi e non sosteneva gli investimenti
La Confindustria disse no luci e ombre
Poi dopo due mesi l'Ufficio studi di Confindustria ci ha spiegato che quella manovra finanziaria riduceva di un terzo di punto la possibilità di crescere del nostro Paese
è una manovra che ci ha reso più poveri e su questa manovra incombe adesso la crisi con i suoi affetti e con i suoi problemi
Cosa vuol fare il Governo cosa vuol fare il Ministro dell'economia
L'altro giorno ha detto di fronte all'Unione europea che diceva che il Paese era recessione
Che però la Finanziaria era buona
Se è così non ci siamo proprio caro Berlusconi e caro Tremonti
Perché se non modifichi se non modificate la vostra legge finanziaria
Questo Paese uscirà da questa crisi e vibra questa crisi con un peso insopportabile per milioni
E milioni di persone
Lo so anch'io
Che per fare un taglio generalizzato ci vuole anche meno di nove minuti
E capisco
Che per fare una riforma invece ci vogliono giorni e giorni di discussione
Ma forse è il momento di dire che non siamo più nell'epoca dei nove minuti perché con i nove minuti il Paese va a ramengo e le persone o se non destinate a stare peggio
E d'altra parte
Poniamo un punto di partenza difficilmente contestabile
Eccezionale questa crisi
è unica
Ha un carattere mai visto in precedenza come ci dicono tutti sì
Ma se la crisi eccezionale se ha un carattere che non si è mai visto in precedenza si può affrontare
Con strumenti ordinari
Si può affrontare come se fossimo in un passaggio ordinario dei cicli tradizionali dello sviluppo e della flessione produttiva io credo onestamente Dino
A crisi eccezionale misure eccezionali
Quella che proponiamo
è una terapia d'urto per affrontare la crisi è risolvere almeno
Quella parte più consistente dei problemi che genera
Sia verso l'occupazione sia verso il reddito delle persone sia verso
Le politiche per l'impresa altri Paesi d'altra parte lo stanno già facendo
A me ha molto colpito anche
Se parliamo di un Paese lontano quello che sta facendo il Giappone
Che prima finanziato un'operazione di infrastrutturazione tecnologica la banda larga con quaranta miliardi di investimento
Di
Dole e oggi
Fa un piano di sostegno alla domanda di un ulteriore quaranta miliardi
Di dollari perché lo fa il Giappone
Perché il Giappone un l'unico tra i grandi Paesi più avanzati chi ha avuto una crisi finanziaria devastante dodici anni
Fa
In quel Paese
Quella crisi
E durata dieci anni
E il Giappone in dieci anni è cresciuto a tasso zero avute prezzi sotto zero
E i tassi di interesse uguali a zero ma hanno un se più ripreso fino agli ultimi due anni
Proprio perché essa
Cosa vuol dire una crisi di questa portata si sta attrezza
Ho già detto di Obama che nel suo programma un piano di rilancio straordinario sugli investimenti sui consumi e sul welfare
E i Governi europei a partire da quello francese
Si propongono di fare misure Anna
Tocca adesso al Governo italiano decide
Quello che noi proponiamo
A Palazzo Chigi e al Governo e quello di muoversi lungo più direzioni
La prima riguarda il nostro Paese
Apro subito un tavolo anticrisi a Palazzo Chigi
E vorrei anche aggiungere
Ci vorrebbe anche una sede specifica in Parlamento
Perché problemi di questa portata di questa dimensione non si affrontano senza confronto con le organizzazioni sindacali senza confronto in Parlamento e aggiungo senza un vero confronto
Con i Comuni con le Province con le regioni
Mi sono sempre chiesto perché fino a oggi il Governo a tutta questa allergia i tavoli non è altro
Chiama il sindacato solo qualche quando ha bisogno di risolvere qualche problema
E mi viene il sospetto che sia un modo per non essere trasparenti nelle proprie scelte
E anche un modo per non voler confrontare le proprie ricette con quelli degli altri
Un Governo che si chiude un Governo che pensa di essere autosufficiente
Ma non è
Pensiamoci bene un segno di forza
Io penso
Che sia un segno di debolezza perché chi è sicuro
Delle proprie convinzioni anche quando noi non lo è condividessimo deve avere la forza il coraggio e l'onestà di esporle chiaramente ai suoi interlocutori se non lo fai
Perché non ti fidi di quello che stai facendo o peggio come avvenuto per la scuola
Proprio a dire una cosa e fai
Esattamente il contrario di quella
Cose ma come si è visto anche sulla scuola
Quando dice una cosa
E fa il contrario
Di quello che dici può passare una settimana ma le persone se ne accorgono e quando se ne accorgono un mondo
Da una sana democratica civile
E composta indignazione quella che si è espressa
Nei giorni scorsi
Il Governo deve poi
Affrontare risolutivamente a livello europeo almeno due questioni la prima non è di sua stretta competenza
Ma è evidente che con questa crisi
Bisogna fare una pressione psicologica una moral suasion come si dice
Sulla Banca centrale europea
Perché a bassi in maniera un po'più netta è un po'più coraggiosa questi tassi di interessi che sono troppo alti risk da quello che sta avvenendo ai prezzi e soprattutto a quello che sta avvenendo all'economia reale e alla vita delle nostre imprese
E la seconda
Così com'è avvenuta per gli interventi sulle banche coordinino assieme
Una strategia di flessibilità sui parametri di Maastricht
Per consentire risorse supplementari da mettere in investimenti infrastrutturali e sostegno ai redditi in questa fase perché di questo ha bisogno l'Italia come ha bisogno il resto dell'Europa
Infine
Ci sono sei proposte che noi oggi avanziamo
Proposte serie
Tutte fondate
Proposta che parlano
Ad alcuni nodi che la crisi è destinata ad aggravare della condizione delle persone nella condizione dei redditi nella condizione della vita delle imprese vedere i nostri territori
La prima è quella relativa
Al sostegno all'occupazione
E la priorità lo è per noi
Lo deve diventare in maniera totale
Come è avvenuto nelle altre parti della nostra storia quando hai queste crisi ottici confronti partendo dal punto di maggiore gravità o corre il rischio di non essere capito da nessuno
Soprattutto dai tanti che non hanno più la certezza di quello che sarà il loro domande
E se questo è così
Bisogna che il Governo si decida
Che i tempi
Di mettere mano a un rifinanziamento e ampliamento di quelli che si chiamano a Mortise attori sociali e politiche di tutela nei confronti di coloro
Che perdono parzialmente o totalmente il lavoro
Non è una novità questa richiesta
Ma è una novità quello che sta producendo la crisi
Per questo c'è bisogno di almeno tre scelte nette
Negli ultimi dieci anni le aziende hanno usato anche contro spesso la nostra opinione queste forme di lavoro precario in tutte le articolazioni che abbiamo viste
Tutte
Tutte le forme di lavoro flessibili o meno
Bene
Questi lavoratori spesso sostituivano lavoratori che avevano condizioni migliori e protezioni migliore queste è stata la flessibilità che le aziende hanno scelto
Bene
Con questa crisi per la prima volta avverrà e avviene che è una parte consistente di questi lavoratori non avrà
Più
Una occupazione neanche precario
E parliamo
Di centinaia di migliaia di donne e di uomini che non avranno più ne è un lavoro precario né un diritto a una forma di tutela o di sostegno al proprio reddito
Un principio
Di equità
Mini
Richiederebbe
Che con loro che sono stati così utili in quella idea dimensione di impresa degli ultimi quindici anni a loro fosse riconosciuto almeno in questa fase eccezionale
Una forma di sostegno al loro reddito e la possibilità di a riformarsi per ricercare e ritrovare una nuova occasione di lavoro
Secondo
Se la crisi a questa dimensione
E attraversa settori grandi e piccole aziende grandi e piccoli nord e sud
Noi non possiamo più assistere
A quello sforzo titanico anche per le nostre strutture presta
Fare in un luogo piuttosto che in un altro quei meccanismi come la cassa integrazione in deroga che hanno consentito a molte piccole e piccolissime imprese
Ciò a molti settori che non avevano altre possibilità di avere almeno una speranza che risolvesse una parte dei problemi che quelle persone aveva
Si rifinanzia
Si rifinanzia in questa strumentazione e lo si faccia se possibile senza lesinare
Con dei criteri certi perché nessuno ne deve approfittare ma senza mettere un territorio contro un altro un settore contro un altro un'azienda contro una
E terzo
Se la cassa integrazione continuerà e sarà lunga anche quello ordinario
Per tanti lavoratori abbiamo già sentito il compagno di Pomigliano il numero di settimane che ha fatto già adesso di quelle che farà fino a dicembre e non sa quello che succederà con il nuovo anno
Fino a quanto
Un operaio
Potrà vivere
Con settecento ottocento euro al mese facendo questa cassa integrazione
E come si pensa
Di fronte a situazioni che hanno questa cronicità e potranno avere questa lunghezza
Di tollerare che questo avvenga senza pensare a forme fiscali o altro di sostegno di integrazione al reddito di coloro che si trovano i Stornara hanno in questa situazione
Non lo sappiamo
Se queste misure hanno un costo
Per questo
Anche qui in maniera composta
Senza
Furori ideologici che pure copiamo dentro si potrebbe provare a sperimentare
Richiesta minima
Per questo periodo di tempo la sospensione della detassazione degli straordinari per i lavoratori
E non lo dico
Perché noi abbiamo già detto che non eravamo d'accordo lo dico per un altro motivo che credo ognuno di voi è in condizione di cogliere nella sua forza come possiamo
Immaginate in un'azienda
Via vero
Precari messi fuori
Una parte dei settori in cassa integrazione e contemporaneamente avere un nucleo che fa più straordinario perché viene più detassato io credo
Che almeno nella crisi
Un valore di solidarietà
Per affrontare la crisi a ripartire
Imposti della crisi
Posta essere proporre
E vorrei anche dire alle imprese
Che fermo restando la nostra opinione io capisco finché tira il mercato
E il tasso di occupazione diventa così basso
E fai fatica a trovare lavoro
Che una detassazione degli straordinari può a vere per l'impresa una funzione
Ma quando l'economia non tira
Quando sei dentro una recessione quando se dentro questa incertezza che senso ha perché mettere so
Di di e non metterli per difendere aiutare soprattutto quelli che dalla crisi hanno già oggi problemi gravi e pesanti
E provare per questa via
A ritessere un filo di solidarietà di unità tra chi può stare meglio per sua fortuna e chi
Magari
E costretto invece a lasciare per una settimana o per un mese il suo lavoro e la sua azienda
Vedete
Insisto su questo punto
Perché ogni tanto ritornano anche su di noi le elezioni su che
Difende garantiti e chi protegge i non garantiti
Io non so se è chiaro
Ma questa proposta di sospendere per un anno due anni la detassazione degli straordinari
Per compensare il pagamento dei precari che non hanno diritto a nulla esattamente figlio di una logica di un sindacato confederale che di fronte alla crisi sceglie
Di proteggere quelli che hanno meno garanzie
Così come penso
Che si debba sostenere
L'occupazione
Anche attraverso un lavoro che riprenda nei confronti
Dell'emersione della lotta alle irregolarità contributiva lavoro grigio lavoro nero
E nei confronti del grande tema della contraffazione e dell'illegalità
Lottare
Contro la contraffazione lottare contro
Il fatto tesi violini regole di trasparenza o di tracciabilità
è un modo per capire che la crisi per i caratteri che ha
Parla de il bisogno di irregolare questioni fondamentali che riguardano
La concorrenza delle imprese
La dignità e la sicurezza dei lavoratori e il bisogno di trasparenza di informazione dei cittadini consumatori fare questa battaglia non è figlia di un imperativo solo etico
O di giustizia distributiva
E anche figlia di una scelta che punta a uno sviluppo di qualità
Fondato su trasparenza su criteri nessuna concorrenza regolata
Noi non possiamo lamentarci che nessuno ha controllato il dove sono arrivati
I derivati e contemporaneamente non si pone il problema se quella merce che viene trovata magari nel porto di Napoli in un container da dove provenga e come è possibile che venga messa sul mercato spesso
Spesso anche a scapito della salute delle persone e mi riferisco per i farmaci e mi riferisco per la contraffazione dei generi e dei beni alimentari
Secondo grande capitolo riguarda il sostegno al reddito
Qui c'è una discussione vecchia come la storia del mondo sostenere l'offerto sostiene la domanda e ci spiegheranno in questi giorni che non puoi fare l'uno senza l'altro ed è vero
Ma io capisco una cosa di questa crisi che oggi le aziende non sanno cosa produrre perché non riescono a vendere
Non riescono a vendere al mercato non riescono a vendere i consumatori
Non riescono a vendere le imprese che utilizzano i semilavorati per le proprie produzioni
E spesso non si riesce a vendere la merce denaro
Perché malgrado tutte le garanzie ancora oggi alle piccole e medie imprese del nostro Paese le banche chiedono di ritornare indietro rispetto all'esposizione i figli che avevano fatto quando le cose andavano bene
Se è così allora io dico
Non perché valga sempre ma perché vale per questa crisi se tu aiuti la domanda di consumo desso e la domanda di investimento adesso
Tu aiuti arrendere i più brave ve la crisi e a consentire al Paese di uscire meglio quando sarà dal deserto che stiamo attraversa
Naturalmente per far questo avanziamo una proposta non nuova e quella contenuta nella nostra documento di Milano quella piattaforma unitaria CGIL CISL UIL che io spero
Sia stata voluttà esattamente da tutti con la stessa consapevolezza e con la stessa convinzione
E la precisiamo quella proposta
Perché c'è capitato
Di verificare una cosa che stiamo dicendo
Per lo più inascoltati perché cioè sta avvenendo nel nostro Paese una cosa che non ha proprio il consenso che gli unici che pagano più tasse in questa fase sono i lavoratori dipendenti e pensionati ci è capitato di avere qualche conto sottomano
Di quelli ufficiali non di quelli nostri bene
Nei primi sei mesi dell'anno
L'imposta che si chiamava IRPEF adesso ha cambiato nome che riguarda
La totalità dei lavoratori dei pensionati ha dato un gettito superiore al semestre dell'anno precedente del nove per cento e in valore otto virgola cinque miliardi Diego
Se la dovessimo spalmare qui ci sono già delle previsioni su tutto l'anno
Questa maggior gettito dell'imposta che pagano lavoratori e pensionati può sfiorare i quindici migliaia
Allora qui si pongono due problemi
Che vorrei
Cioè non si facesse finta di non perdere
Il primo
Se è giusto un Paese in cui chi ha meno paghi più tasse di chi ha di più e questo ovviamente non è tollerabile non è tollerabile mai
Ma non è tollerabile in questa situazione
Secondo se così è
Si prenda
Una parte consistente
Di questo extragettito illusi chiusi io ho per aumentare le detrazioni sul lavoro dipendente di pensione
Oppure
Per restituire integralmente il drenaggio fiscale di quest'anno
E si usi
La tredicesima mensilità per fare questo
Ci sono non solo problemi di equità ho detto che ci sono anche princìpi di sostegno all'economia reale
Una tale
Che dovesse andare così
Come si annuncia con i mutui da pagare
Spesso i mutui variabili le bollette che non sono affatto diminuite malgrado la diminuzione del prezzo delle materie prime gli affitti e quant'altro il carovita
A partire
Dal prezzo insopportabile della pasta e dei derivati del grande dei cereali
Se si intervenisse con la tredicesima tu dai un segnale di speranza a milioni e milioni di cittadini quindi al Paese
E lo farai proprio nel mezzo all'avvio della crisi e alla gelata più forte che avremo da gennaio a primavera questo e la scelta di politica economica che noi chiediamo al Governo
Ho visto che ieri
La presidentessa di Confindustria parlando a Vibo Valentia
A domanda ha detto ma non
Non serve
E non abbiamo bisogno di sfottò come quello di un intervento fiscale sulle tredicesime io rispetto sempre le opinioni di tutti figurarsi quella della presidentessa di Confindustria e però
Possiamo dire
Alla dottoressa Marcegaglia
Che quello che per lei uno spot per milioni di persone può essere qualcosa che li aiuta a vivere compiuto invita
Per loro per le famiglie
Per il proprio figlio
Così come
Per completare la manovra
Occorre riprendere continuare l'impegno del protocollo di welfare per quanto riguarda i pensionati
Quella quattordicesima a cui molti irrisorio del centrodestra di allora
In maniera del tutto improprio perché si limitò a una soglia direi più che dobbiamo essere in condizione di poter superare per parlare
A una platea di pensionate ed i pensionati più vasto
Così come io penso che potrebbe essere avanzata sempre in chiave temporale perché se no altera
La logica del mercato dei mutui la possibilità per chi ha
Un mutuo variabile di potere per quindici mesi o per due anni
Pagare soltanto il tasso riferito a quello della Banca centrale europea
E non al tasso cosiddetto Euribor che ha
Un valore di un punto un punto e mezzo superiore una misura di sostegno
In una fase difficile che può venire anche da questa proposta
Perché
Ho fatto quella proposta l'avanziamo sull'IRPEF
Ma perché vale la pena di ripetere
Che questa imposta
Vede il settanta per cento di contribuenti di questa imposta rappresentata da lavoratori da pensionati
Ma il gettito finale e il novanta per cento contro il dieci delle altre forme di lavoro autonomo vuol dire
Che anche rispetto alla platea dei contribuenti anche questo dato di percentuale conferma
Quanto paghino di più di lavoratori e pensionati rispetto agli altri percettori direi
Le nostre proposte continuano poi con delle misure pensate per sostenere gli investimenti pubblici e privati in questa fase di congiuntura
Alcuni di questi sono solo di buonsenso sperando che il Governo li colloquio se c'è da fare una infrastruttura si decida di fare quella immediatamente cantierabile e penso soprattutto a molte aree del Mezzogiorno
è inutile pensare adesso al ponte sullo Stretto pensiamo chiudere una strada chiudere un tracciato ferroviario e a farlo nei prossimi quindici mesi
Perché ne abbiamo bisogno adesso
Ripristiniamo il fondo per le aree sottoutilizzate cioè le aree che hanno più bisogno perché anche questo Governo non solo lui per la verità saccheggiato questo fondo l'ha usato per tutto
Se c'è un fondo per sostenere le zone in difficoltà lo si usi per le zone in difficoltà non ci si inventi altre destinazioni
Si riparta con un piano casa degno di questo nome utilizziamo questa fase per bonificare più aree inquinate del nostro Paese possibili a partire da quelle del Mezzogiorno e investiamo
Su risparmi all'efficienza energetica approfittiamo della crisi per fare quella riconversione che ci consenta di uscire con un'economia un po'più sostenibile
E visto che ho parlato prima di Obama suggerirei anche su questo di leggere quello che è il pensiero del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America e ci si accorgerà che dal Paese che consuma da solo
Quasi il quaranta per cento di tutta l'energia mondiale uno spreco non sopportabile partono oggi
Segnali espliciti nei confronti
Di un Motta mento di tecnologia e di scelte ambientali e produttivo
Così come
Noi pensiamo che bisogna sostenere gli investimenti privati
Ma non ci convince un'idea di dare soldi a pioggia le impresa
Non ci convince neanche in questa difficoltà l'idea di rottamare qualche settore per aiutarlo
Perché devo dire la verità la rottamazione può funzionare nel breve periodo ma dopo ci lascia con problemi più grandi usiamo strumenti più intelligenti più duraturi nel tempo
Noi proponiamo di usare la leva fiscale in due direzione
In tutto il settore del manifatturiero made in Italy sostenere tutti i piani di qualità i progetti di qualità gli investimenti in qualità
E per quanto riguarda i piani di innovazione usare la detrazione di imposta
Per ogni lavoratore ogni ricercatore che in un rapporto tra università centri di ricerca e aziende siano in grado di lavorare a progetti di innovazione e di cambiamento
Così come
Non mancano la nostra proposta
I due temi che riguardano più direttamente la vita sociale delle persone il welfare l'immigrazione
Ieri
è uscito l'ultimo dato sugli indicatori di povertà del nostro Paese
Non c'è nessuna novità
La povertà si concentra soprattutto nel sud soprattutto in alcune aree soprattutto quando hai o famiglie singole di persone anziane o famiglie con molti figli
E però a valori elevati questo indice di povertà
In Sicilia il ventisette ventotto per cento tre quattro volte un indicatore medio degli altre delle altre Regioni
Da questa crisi il rischio che i più poveri escono ancora più poveri è tutto lì c'è non ci vuole un particolare scienziato per capirlo ma se è così
Possiamo chiedere al Governo
Il stanziare un miliardo di euro un miliardo di euro
Per un programma straordinario di sostegno nei confronti delle povere dei poveri che in questi due anni con un rischio di diventare ancora più povere e più povere e contemporaneamente
Di lavorare a progetti
Che investano sul mondo dell'infanzia e su quello della non autosufficienza in modo anche per questa strada di aiutare
Le due parti più deboli della società i bambini
E gli anziani non sufficiente
Quanto
Quanto all'immigrazione
Ripropongo qui quello che ha avuto modo di dire in questi giorni
Il Governo ieri ha deciso o l'altro ieri una regolarizzazione di centosettanta mila persone giusto
Secondo me si poteva fare di più
Perché erano di più le persone che andavano regolarizzate che possono essere regolarizzate
Una persona regolarizzata una persona che paga interamente tasse e contributi aiuta a sostenere il fisco e la previdenza in un momento difficile
La seconda riguarda la condizione dei migranti
Dicevo prima a proposito dei precari che capita una cosa che non era mai capitato
Coloro che venivano usati spesso in sostituzione dei lavoratori a tempo indeterminato oggi sono i primi che pagano la crisi la stessa cosa può avvenire e avviene per i migranti
Perché in molti settori dove rappresentano il dieci quindici il trenta il quaranta per cento dalla forza lavoro molti settori pagheranno con la crisi
E può essere
Che un lavoratore tanti lavoratori lavoratrici migranti perdano in questi mesi il posto di lavoro
A quel lavoratore non vengono date tante chance
Se perde il lavoro e per di una certa soglia di reddito che l'indennità di disoccupazione non ti garantisce
Per la stessa Bossi-Fini e la stessa ragione fondativa della sua permanenza in Italia automaticamente scatta il decreto l'espulsione
Io lo trovo moralmente e socialmente una schifezza
Che le persone che ti hanno aiutato a crescere
Negli anni buoni
Paghino due volte gli anni della crisi
Ma non c'è solo questo che si può dire e il tuo sentimento morale la vostra idea di valore
No e anche un problema per il Paese e anche un problema per l'impresa ma ci rendiamo conto dell'assurdità del fatto
Che un lavoratore che perde lavoro perché la sua azienda chiude un riduce il personale
è costretto a lasciare di lavoro e il Paese
E fra due anni tre anni magari quell'azienda la sua riprende
E quel lavoratore Bepi eventualmente ritornare dal paese d'origine per ritornare a lavorare da noi
Che senso ha
O non conviene
Oltre che giusto anche all'impresa
Direi Silvia attraverso la sospensione per un biennio di questi affetti della Bossi-Fini la possibilità a lavoratore migrante che ha perso non per colpa sua il lavoro di potersene trovare un altro di aspettare che passi la bufera e possa ritrovare un lavoro qui da noi
Un Paese che conosce
Un Paese di cui conosce la lingua un Paese di cui conosce le regole un Paese di cui conosce i luoghi e le comunità e diventa per questo
Anche
Un fattore di sicurezza vedete come talvolta con l'ideologia si va esattamente nel senso opposto a quello che invece il buonsenso talvolta può suggerisce
Il Governo
Ha detto di no non si può
Qualcuno ha detto di no senza neanche conoscere la proposta l'ha anche detto ha detto non conosco la proposta ma sono contrari
Perché intangibile la Bossi Fini cioè qualsiasi cosa uno possa obiettare non può essere toccato altri anche nella maggioranza hanno invece detto no a una proposta ragione bene
Senta per non fare polemica
Chiedo al Presidente di Confindustria cosa pensa di questa proposta
Io vorrei che gli industriali e la Confindustria la Confcommercio la Confagricoltura
Dicono se sono d'accordo con questa proposta buono
Qui si assumano
Frasca parente mente
La responsabilità di un'opinione di un orientamento
Perché il problema dei lavoratori migranti non è solo un problema non ne siamo Lonati che riguarda la CGIL al sindacato è un problema che riguarda l'impresa e di ogni dimensione di settore ed è un problema che riguarda il Paese
Io voglio dire anche queste
A venire un autonomo pensiero da difendere ed ammettere in campo
Queste sono le nostre proposte che troverete articolate meglio di come le ho dette molto più ampio di come le ho spiegato
E che debbono rappresentare il cuore
Attorno al quale la CGIL si muoverà in questi mesi e nella crisi che abbiamo e dobbiamo attraverso
C'è un grande malessere sociale oggi
Lo abbiamo colto ma non c'era assegnazione
Lo voglio dire con forza
Quando partimmo al ventisette settembre eravamo preoccupati
Troppo forte
Quell'esito politico governativo elettorale molta incertezza molta delusione molta rabbia molta frustrazione anche
Anche rabbia di quello che si era consumato di quello che doveva essere non era stato
E però
Già in quel sabato noi capimmo
Che pian piano la gente ritornava prendere consapevolezza non solo della gravità dei problemi ma anche a riacquistare fiducia dentro se stessa per battersi
Sono stato ieri nato ieri a Torino
L'Assemblea con mille delegati di tutti i luoghi di lavoro dico Torino dove per tante ragioni oggi c'è l'epicentro della crisi più estese
Non ho trovato in nessuno di quei mille delegati
Il volto uno parola di rassegnazione ho trovato in tutti la volontà di battersi la volontà di stare in campo la volontà di non chinare la testa
La volontà di misurarsi con la crisi come la CGIL i suoi quadri i suoi militanti saranno fa
Così come ho trovato condivisione per le scelte che abbiamo compiuto in queste settimane in questi mesi
Ho trovato comprensione
Il consenso
Alla scelta che abbiamo assunto insieme le categorie
Di dire no alla proposta di Brunetta per quanto riguarda
Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego della scuola
Perché è una proposta che propone un amento che è pari alla metà dell'inflazione la metà
Che non ci dà una risposta sui precari neanche uno
E che non cambia per quanto riguarda la restituzione degli oneri accessori l'impegno che c'era stato a voce dal fatto che adesso si tratta di un impegno scritto
Ma se è così
Ed è così
Posso chiedere
A CISL e UIL perché accettano a ottobre quello che non hanno accettato giugno
Così come
C'è comprensione di quello che è avvenuto nel commercio
Mi sto rendendo conto che probabilmente è stato voluto quell'accordo separato
Perché
Se le regole unitarie ti dicono che se c'è un problema può chiedere una sospensione e tu chiedi rispetto delle regole
Non puoi contemporaneamente mentre un'organizzazione ti chiede una sospensione di firmare un accordo separato senza di lei
Non si fa così
Il fatto
Che spesso le altre organizzazioni dicano ma i problemi erano minimi mi fa pensare già altamente che Saro minimi bisognava fare ogni sforzo per risolvere
Questi problemi
Non si fa un accordo separato
Così
Su questioni che sono di minimo pezzo
Per quanto
Io penso
Che dobbiamo essere
Sempre comprensivi
Non riesco a capacitarmi di come
Mentre Confcommercio dichiara la propria disponibilità
Nella riscrittura del testo a rivedere quelle parti che sono stati oggetti della divisione tocca Cisa lui di categoria difendere il testo che hanno firmato e non favorire una soluzione di nuovo unitaria
Di quel contratto
Così come
Così come
Io penso
Che abbiamo fatto bene a esprimere le nostre opinioni sulle linee guida del documento di Confindustria
Non siamo in presenza di una proposta che ci sfida sul terreno dell'innovazione
Lo avessero fatto sarebbe stato complicata la nostra risposta ma sarebbe stata una bella sfida
Siamo in presenza nei fatti
Nel tentativo di ridurre gli ambiti negoziali in alto e in basso e la cosa che più mi stupisce e il basso
Perché visibile alla volontà di non ampliare Rino sperimentare di non misurare
Dopo mesi e mesi in cui ci hanno fatto la lezione che noi non avremmo voluto mai l'estensione del secondo livello quell'estensione secondo livello che Confindustria non è in condizione di darci
Se è vero come vero
Chi ha preteso
Che fossero scritte su questo esattamente le due parole che c'erano nell'accordo del ventitré luglio
La contrattazione di secondo livello si fa secondo la prassi in atto e la prassi in atto è esattamente quella che avevamo già allora nel mille novecento novantatré
Naturalmente
E mi fermo
Tutto questo ci propone un problema
Che non ci piace
Non ci piace
Ed è quello delle divisioni tra le grandi centrali sindacali
Non ci piace
Per tante ragioni ma quella più forte e perché dovunque va
Aziende in crisi il settore pubblico la gente anche l'attuale la nostra ci chiede
Cercate di restare uniti perché le persone nel loro sentimento elementare che è quello più saggio capisco
Che è proprio di fronte alla crisi che c'è bisogno che lavoratori e sindacati restino uniti perché l'unità sarebbe un valore straordinario
Di fronte a una crisi di queste proporzioni
Ma proprio perché sono consapevole e lo siamo tutti di questo io con la stessa trasparenza
Con la stessa onestà con la stessa coscienza
Vi devo dire che sono divisioni che noi non abbiamo voluto che noi abbiamo cercato di contrastare fino all'ultimo che continueremo a contrastare
Che abbiamo subito
E le abbiamo subite su una scelta che secondo noi e si sbaglia
Oggi pomeriggio
I segretari di CISL e UIL terranno una conferenza stampa per dire la loro opinione sulla crisi economica e sociale
Io sono contento io sono contento
C'è
Esprimano le loro opinioni perché così almeno ricominceremo a confrontarsi sul merito e non con gli insulti o con le invettive
Perché dal merito che dobbiamo ripartire
E dal merito dobbiamo avere
Chiaro quello che ci divide e quello che ci unisce
Così come però
Aggiungo anche che queste l'ennesima prova di quanto sia importante
Avere regole condivise
Sui comportamenti
Sui criteri di quando rinnovi contratti
Degli averi è una regola fondativa comune per quanto riguarda i criteri della rappresentanza e della rappresentatività
D'altra parte voglio anche dire sempre con la stessa chiarezza e coscienza
Che noi
Non cercheremo di visione
Noi non abbiamo avversari nelle altre organizzazioni sindacali anche se subiamo le divisioni che ci intendono fare
Perché noi vogliamo restare
Una forza che serena e aperta perché ha ragioni profonde da poter
Comunicare e sostenere
Perché noi abbiamo una parola sola
Perché noi non dobbiamo aver paura
Di chiuderci in noi stessi
Perché non abbiamo bisogno di chiuderci in noi stessi perché abbiamo la forza di aprirci allettante ai tanti
Che condividono in parte o in tutto
La nostra coerenza le nostre scelte e i nostri comportamenti
Noi dobbiamo
Sostenere la nostra piattaforma
E sostenere le nostre ragioni di critica al Governo
Penso soprattutto a quella demolizione lenta
L'ho definita una talpa che giorno dopo giorno anzi notte dopo notte sotto terra cerca di Mina are
Quel retti corre quella costruzione di diritti che abbiamo conquistato che abbiamo strappato che intendiamo
Difende
E abbiamo in campo tante mobilitazioni tante lotte tante scelte
Fatemi dire prima
Che poi non è più tanto vero
Come talvolta ci viene detto che le lotte non paga
Io se vedo quello che sta succedendo nel Governo sull'università e sulla ricerca
Se vedo quello che si apre anche sui tagli alla scuola se vedo i tanti ripensamenti e i tanti silenzi di queste ore
Capisco
Che le lotte se fatti bene
Se fatte in maniera ampia se fatte in maniera intelligente se sostenute da un consenso di cultura di intellettuali di persone che fanno pignoli le lotte serva certi
Servono a cambiare quello che ti proponi ha cambiato
Abbiamo in piedi un calendario di scioperi manifestazioni effettivamente
Molto molto ampio
Funzione pubblica
Deve finire nelle prossimi cinque sei giorni lo sciopero per le due terzi del Paese che saranno interessate allo sciopero dopo l'accordo superato
Abbiamo una grande manifestazione del pensionati qui in questo stesso posto che non sarà soltanto un omaggio una celebrazione dei primi sessanta anni dell'ospite
Perché dice le Bratz ironico siamo abituati a farle tutti i giorni sarà uno straordinario impegno di mobilitazione di volontà di lotta del sindacato dei pensionati cioè delle pensionate e dei pensionati italiani
Abbiamo il quattordici
Abbiamo sentito
Il documento degli studenti dell'Università di Roma questa manifestazione sull'università e la ricerca unitario
E a occhio e croce
Da quello che si prevede sarà un'altra giornata di straordinaria presenza di straordinaria mobilitazione con tanti giovani tante giovani
Al nostro ufficio
Abbiamo il quindici
Lo sciopero generale del commercio
Per sostenere le ragioni di chi non intende subire l'accordo separato i cerca di far valere le proprie ragioni
Abbiamo tanti scioperi già proclamati da importanti strutture tra le più grandi del nostro Paese
In Emilia Romagna presente per ultimo lo sciopero di Torino ed è stata fissata dall'assemblea dei delegati della FIOM lo sciopero generale della categoria per il dodici dicembre
Ho sempre pensato
Che noi dobbiamo scegliere le forme e modalità di lotta tenendo assieme due principi
Tutto quello che ci unisce ed oggi è
La nostra piattaforma
E tutto quello che unendo ci
Parla delle condizioni specifiche dei settori e dei nostri territori
E abbiamo bisogno di tutte e due le strade
Quello che unifica e quello che articolo
Perché dobbiamo sapere che noi non siamo in presenza
Di una fase destinata a finire rapidamente
Ma siamo dentro un percorso è un processo che ci deve vedere impegnati con intelligenza
A durare e a far crescere il movimento di rivendicazione il movimento di protesta
Il Comitato direttivo dalla prossima settimana esaminerà
Lo stato delle iniziative delle mobilitazioni
E deciderà per quanto riguarda il tempo la modalità e la data dell'unificazione e dello sciopero
Voglio
Voglio infine
Voglio infine
Fare un ragionamento che riguarda noi fino adesso abbiamo parlato dell'impresa e degli altri
Parliamo anche di notte
Perché anche noi attraverseremo questa crisi noi struttura sindacale non riguarda
Nei dirigenti in organizzazioni
E dobbiamo attrezzarci anche noi a stare meglio in campo in questa crisi
Non penso a tante cose penso però
A due cose fondamentali
La prima
Proprio perché la crisi è questa noi dobbiamo stare di più e più vicino I luoghi di lavoro alle leghe dei pensionati
A dove venivano i nostri precari
Abbiamo bisogno di tornare a stare in basso
Proprio perché c'è questa crisi
In secondo luogo
Dobbiamo essere più esigenti
Anche per noi e anche per chi lo è meno
Che quando c'è
Un ente bilaterale da gestire
Un ente di formazione professionale da gestire un fondo di qualsiasi cosa fermo restando
La legittimità quando è tale
Di questi istituti noi dobbiamo pretendere più trasparenza
Io chiarezza
In modo particolare
Su due aspetti
Il primo
Il governo di questi fondi e di questi enti se le parti lo costituiscono chi controlla non può essere scelto dalle parti
Ma deve essere terzo rispetto alle parti e secondo
Il secondo
Quando tu dai una prestazione
Ai lavoratori
Non può essere che il costo di quella prestazione sia al cinque per cento in una regione e il venti per cento in un'altra regione si stabilisca un tetto
Che serve a coprire le spese
Resto tutto direttamente o indirettamente rivolto ai lavoratori
Non voglio
Perdono voi
Che su questo terreno
Qualcuno ci possa più dire
Succede una cosa che non è giusto che succeda e voglio mettere al riguardo al riparo noi
E insieme agli altri
Perché quando sono istituti quando sono servizi
Che eroghi e lavoratori il come degli eroi la trasparenza con
Per cui lo fai
Dove finiscono quelle risorse è un punto di trasparenza nel rapporto tra sindacato fondo e
Lavoratori
Aggiungo
Aggiungo
Che dovrebbe essere anche interesse delle imprese
Perché non c'è una trasparenza
Che riguarda solo noi non c'è un dovere che riguarda solo il mondo del lavoro ci son doveri i nostri doveri dell'impresa
Bisogna di trasparenza nostra i bisogni e di trasparenza delle impresa
Perché così
Dobbiamo fare e dobbiamo agibile
Io credo
Lo dicevo e finisco
Che dall'insieme di queste cose penso che noi staremo in campo con la forza e l'autorevolezza necessaria
A me ha molto colpito
Dopo lo sciopero della scuola quando qualche commentatore ha detto ma come è possibile che il sindacato era morto ed è resuscitato
Io per la verità
Facendo tutti gli scongiuri del caso
Pensavo penso
Che noi non eravamo morti e quindi
Non potevamo le società
Ma penso anche
Che non vogliamo neanche accontentarli
Quelli che pensano che il sindacato sia destinato a una morte precoce vedete
Tra coloro
Che ci spiegavano come andavano le cose del mondo
Sempre con gli ambienti lì che dominavano l'intelligenza e la cultura negli ultimi quindici anni
Uno di questi ci ha spiegato che il sindacato era usato questo termine un arnese del Novecento
Io lì per lì mi ero anche un po'risentito poi però ho pensato che la parola Arnese una parola nobile per noi
Perché Arnese per noi è una falce un martello è un computer
è una scrivania e lo schermo
è una forbice è un altro ufficio
Per noi
Il lavoro si
Si confonde con gli arnesi del lavoro
Però
E chiudo
Siccome mi piacerebbe che coloro che spiegavano queste cose che poi erano gli stessi che facevano i derivati facevano colera ove la
Sarebbe meglio che consegniamo non tra gli anni si parole nobile ma in qualche altro il loro futuro da qualche parte ci lascino un po'in pace
Ma soprattutto voglio dire una cosa
Naturalmente sappiamo che abbiamo di fronte un cammino difficile
Ognuno di noi lo sa
Non siamo rassegnati questo è molto importante abbiamo le idee chiare sul cosa fare e oggi abbiamo dato anche al Paese una dimostrazione di serietà
Ci abbiamo lavorato possiamo sbagliare per eccesso perché chiediamo troppo ci accontenteremmo anche della metà di quello che chiediamo lo dico subito così nessuno domani
Possa fare polemica nei miei confronti ma
C'è una cosa che voglio dire per
Vedete
Avviene nella storia ed è già capitato molte volte
Che chi è troppo forte
O si ritiene tale
Spesso
Pensa
Di poter fare come se gli altri non ci fosse
Come se gli altri non contasse come se gli altri fossero residuale
E allora ho pensato
Che talvolta si perde anche quando si ha tanta forza
Per un eccesso di sicurezza per un eccesso di presunzione per un eccesso di arroganza per l'assenza di rispetto verso gli altri una cosa potete star certi
Noi non saremo mai in questo errore né di arroganza né di accesso né di supponenza né di assenza di rispetto nei confronti dei nostri interlocutori
E questo ci deriva
Dalla coscienza di quello che sia
E anche se posso dire per la tutta ve la dico come la penso
L'ha fatto che ogni volta che hanno tentato di metterci in un angolo e di fare sempre senza di noi alla fine si son dovuti sempre ricredere avverrà
Anche questa volta
Avverrà
Anche questa volta e vedrete
Che anche questa volta ce la faremo
Questo quadro
Sotto il gelato
Storia se vuole Presidente
Nessuno si senta la espulso