Elezioni 2006: comizio di Piero Fassino

E anche senza cambiare care amiche cari amici care compagne e cari compagni grazie grazie di essere qui
Grazie Piero grazie di cuore perché sta facendo un tour massacrante quindi veramente lo ringraziamo perché straordinario al nostro segretario
Così come permettetemi di ringraziare l'organizzazione della federazione di vicenza Mauro Francesca la Sinistra giovanile grazie
E voglio rubare di pochi minuti per salutare presentare i candidati nostri candidati alla Camera e al Senato
Un grazie è un saluto al segretario regionale dei DS Cesare De Piccoli candidato sotto il simbolo dell'Ulivo
A Lalla Trupia deputata è candidata alla Camera dell'Ulivo
E ai nostri candidati che sono seduti in prima fila i nostri candidati al Senato che voglio ringraziare e salutare Claudio Rizzato responsabile regionale del web fa
Giornaliera dando
Diego cartelli in
è Daniela passetto
Cari amici cari amica e siamo a due settimane dal voto
Ventitré
Siamo a due settimane dal voto un appuntamento essenziale per noi per il nostro Paese per la democrazia stessa
Un appuntamento che non possiamo perdere assolutamente perché Cuesta e la nostra occasione
La legge elettorale voluta dal centrodestra è una legge ignobile una legge che va contro la partecipazione democratica ma nonostante questo noi sconfiggeremo il centrodestra
No ai stiamo parlando ogni giorno in tutte le sedi nei dei luoghi dei temi concreti che riguardano i cittadini i giovani le donne di lavoratrici i lavoratori e le lavoratrici le impresa i professionisti ogni sera siamo nelle nostre realtà a confrontarci a discutere con le persone con le associazioni con le categorie a discutere di lavoro di ambiente di economia di diritti e doveri di giustizia sociale questo è e rimane il nostro modo di fare politica con il cuore e con la testa
Nella realtà vicentina nella realtà veneta nel suo complesso ci troviamo di fronte oggi ad un grave problema del lavoro
In modo particolare in questi ultimi due anni ci sono migliaia di persone oggi che sono licenziati e migliaia di persone in mobilità
Così come ci sono migliaia di giovani che hanno come unica prospettiva oggi una precarietà del lavoro agghiacciante
Anche in questa realtà
In questa realtà ci sono aziende oggi negli ultimi due anni in modo particolare che stanno applicando una delocalizzazione selvaggia
Ci sono marchi storici che chiudono
C'è un tessuto sociale che si sta da
Ma c'è anche tanta parte di imprenditoria sana seria illuminata che ha sentito nelle parole di Prodi invece le parole di serietà e di concretezza
Oggi è la giornata che noi abbiamo dedicato a livello nazionale alle politiche dell'Guelfa in modo particolare ad un nuovo Guelfa
Alle politiche per l'infanzia per gli anziani ad un nuovo welfare delle opportunità di una cittadinanza vera
Vogliamo parlare di questo o di sanità di scuola parlare di diritti civili di pace e di legalità
Dell'immigrazione vista come una ricchezza e non come un problema di ordine pubblico o di soddisfacimento di esigenze di manodopera a basso costo
Stiamo visitando asili case di riposo stiamo incontrando operatori del settore insegnanti genitori
Persone normali persone che ogni giorno vivono una realtà e si misurano con il costo della vita con gli stipendi bassi anche in questa parte così ricca del paese
E dovunque troviamo una grande attenzione nelle piazze ai nostri banchetti vengono alle nostre iniziative tante persone che non sono iscritti al partito ma cittadini che hanno partecipato a quel grande evento che sono state le primarie
Voglio solo ricordare e sottolineare al nostro segretario nazionale che in questa provincia così difficile complessa dove come partito tocchiamo di mille cinquecento iscritti con un grande aumento rispetto al passato sono venuti a votare quarantaquattro mila cittadini
E l'ottanta per cento di questi si è espresso per Romano Prodi
Questo è un segnale importante tanti lavoratori cittadini ma anche parte del mondo imprenditoriale e professionale hanno compreso il nostro messaggio e il nostro programma
D'altro canto che vicenza in primo luogo il Veneto e il Nord Est siano un punto strategico per il nostro Paese lo dimostra il fatto che Confindustria stessa scelto questa città per il suo convegno e la dimostrazione dell'importanza industriale della dinamicità dell'economia vicentina il bene età ma anche della sua rilevanza politica
E guardate non ci preoccupano gli applausi organizzati l'altra settimana a Berlusconi
Abbiamo invece registrato con interesse e attenzione le affermazioni del presidente degli industriali vicentini Massimo Calearo che ha indicato come settori fondamentali come i nodi da risolvere la formazione la ricerca scientifica le infrastrutture
è il programma di Prodi il programma dell'Unione su questi punti è chiaro le proposte sono esplicite
E abbiamo registrato invece proprio con grande soddisfazione l'attenzione data Romano Prodi con il suo messaggio di chiarezza di serietà di fiducia e di speranza
E io dico con la stessa fiducia con la stessa speranza con la passione che ci contraddistingue
No i dirigenti locali candidati militanti ci rivolgiamo ancora tutti i cittadini e le cittadine che incontriamo ci rivolgiamo agli indecisi e diciamo loro
Non siamo tutti uguali
Noi siamo per una politica seria concreta e trasparente
Siamo per una partecipazione democratica non per un uomo solo al comando che fa il propri interessi e nemmeno quelli della sua coalizione
Non promettiamo miracoli ma serietà noi vogliamo voltare pagina vogliamo voltare pagina dopo cinque anni di malgoverno o di mancato governo
Vogliamo cambiare pagina anche qui
Con le prossime elezioni provinciali nel due mila e sette e con il volto della città capoluogo nel due mila otto anche per questo le elezioni politiche di cui diventano fondamentali perché quello che semina eremo oggi sarà straordinariamente importante per i nostri appuntamenti successivi
Per questo
Noi siamo e restiamo il partito vero delle libertà
Della democrazia dei lavoratori e della giustizia sociale noi siamo il partito della coalizione che vuole superare un vecchio e superato sistema politico e vogliamo guardare verso il nuovo verso il futuro
Per questo rivendichiamo con forza il primato della politica della rappresentanza democratica e parlamentare delle istituzioni come rappresentanza delle collettività
Basta basta con i cattivi alfieri dell'antipolitica abbiamo visto in questi anni a cosa ha portato ha portato solo alla cura degli interessi di pochi a scapito della collettività
E allora voglio chiudere dicendo questo siamo per una crescita equilibrata dove i diritti si devono affiancare i doveri
E la nostra autorevolezza che discende dalla storia del nostro partito dalle storie di tutti i partiti che sono nostri alleati dimostrerà e il futuro il prossimo governo che ha cuore tutti i cittadini tutte le componenti sociali ed economiche in un quadro di sviluppo equilibrato sarà e potrà essere solo il governo dell'Unione
Noi amiamo d'Italia noi amiamo tutta l'Italia e vogliamo tornare davvero ad essere fieri di vivere in questo Paese grazie
Do la parola adesso a Cesare De Piccoli grazie
Ma care amiche amici
Compagni e compagne il mio è solo un saluto
Che parte da un ringraziamento io davvero voglio ringraziarvi tutti
Perché lasciatemelo dire insomma non non è semplice non è scontato Piero non è normale non è usuale che a vicenza alle diciotto del pomeriggio ci sia una stessa l'accusi strapiena di persone di uomini e donne
Non è normale
Sono abbastanza convinto di quello che sarà il risultato nazionale
Ce la possiamo fare possiamo vincere
E poi il nostro segretario ce lo dirà meglio
In Veneto è sempre tutto più tremendamente difficile vero Franco Busetto che sei qua con noi
è sempre tutto più emendamenti
Ma questo ci carica anche se di grandi responsabilità si carica anche di grandi responsabilità
Per altre regioni si tratta di confermare un risultato importante straordinario che si è conseguito l'anno scorso alle regionali
Per noi dobbiamo dimostrare che sì accorse ancora quella distanza rispetto alza la destra il centrodestra
E sentiamo che questo è possibile
Sentiamo che questo poi possibile perché questo anno che è trascorso dalla regionali
Molte nostre opinioni molte nostre convinzioni
Sono diventate opinioni e convinzioni di altri
C'è un Veneto inquieto
C'è un veneto che sente sul collo i problemi nuovi
C'è un Veneto e qui che dopo anni di sviluppo di benessere perché non dirlo qua e là anche di opulenza
Sente invece il morso delle difficoltà nuove comincia l'insicurezza
E da questo punto di vista per chi per una famiglia per un lavoratore
Per un giovane per un imprenditore
Che aveva raggiunto un serto stato sociale essere messi in discussione nel lavoro nella sua attività economica crea grandi incertezze e il Veneto e i veneti sono percorsi da questi inquietudine va accolto e quindi anche uno stereotipo nazionale ormai si deve cambiare velocemente
E non passiamo a una lettura catastrofica
Perché le energie sono ancora forti del nostro sistema produttivo delle nostre professionalità dei nostri lavoratori la nostra gente
Ma sentiamo che ormai un circolo politico si è concluso un ciclo politico di Forza Italia e di garanzie concluso
E lo rappresenta
Che lo rappresenta bene quella candidatura di Galan al Senato Galan non si candida al Senato non per portare voti di suo non porta nessun voto
Si candida per chi si dà una via di fuga si candida perché sita natia
E allora
E allora è molto importante questa due giorni
Perché poi appunto i dirigenti politici
Parlano ma la lettura importante sono i loro comportamenti e molto importante che appunto Piero Fassino abbia cominciato questa mattina questo suo giro
Da Verona oggi a vicenza stasera a Padova domani mattina a Mestre poi a Venezia poi a Belluno poi a Treviso è molto importante è molto importante
E in molti
Perché non è toccata e fuga sa di cosa parla e allora io già concluso mi auguro davvero che siamo pronti a dare una bella prova elettorale a fare la nostra parte sono convinto che ce la faremo Pindaro
La parola all'alla Turchia
Care compagni amici e compagni il dieci aprile come diceva Daniela ci sarà un'altra Italia
Vorrei parlarvi di una questione il lavoro la sua dignità i suoi diritti
Io credo che siano un tratto identitario della sinistra dell'Ulivo e dell'Unione
Sono in sostanza un tratto essenziale di un Paese che vuole essere europeo moderne capace di guardare con fiducia al futuro
Secondo me anche in una campagna elettorale anomala come questa un po'brutta diciamoci la verità che ha messo il burqa
Sulla testa e sulla faccia dei candidati delle candidate che ha espropriato voi cittadini del potere di scelta io credo che noi abbiamo un'arma
Il dovere di parlare del Paese reale e di ascoltare il Paese reale
Questa è la nostra forza e questa è anche la nostra differenza
Purtroppo devo dirlo a Vicenza sabato in Fiera o assistito a un altro film è un'altra musica a uno di quelli spettacoli che io giudico tra i più avvilenti e indecenti della politica
Lì
E quello lì che lo voglio nominare insomma parlava con toni tutt'altro che pacati
Di un Paese falso di un Paese che non esiste noi invece vogliamo parlare dei cittadini in carne ed ossa dei loro sentimenti delle loro aspirazioni e delle loro delusioni
Io in queste settimane ho intrapreso un piccolo viaggio per carità però un viaggio un po'inusuale
Per i politici e per i candidati
In questo piccolo baliaggio sono andata davanti ai cancelli
Era tanto tempo che non lo facemmo
Di molte fabbriche
Della provincia di amici dirigenza
Vi assicuro che non è stato un viaggio nel passato un viaggio nostalgico
Ma nel presente e nel cuore del Nord Est
Ho incontrato tante donne
E tantissimi Giovanni
E dico la verità io non so dove viva Berlusconi
Non so con chi parli se mai esca da Palazzo Chigi Couto alla sua villa di Arcore
Io qui nel mitico Nord Est
Ho respirato un'aria di preoccupazione di insicurezza nel futuro
E in qualche caso anche di depressione tra le lavoratrici e i lavoratori
Ho respirato un sentimento in qualche caso anche di abbandoni
Mi dicevano ma non vi si vede mai va be'adesso viene adesso davanti ai cancelli della Marzotto per dire a Valdagno ma nei prossimi cinque anni tollerare ancora
Vi farete vedere
La politica cioè e questo è un compito nostro deve tornare
Ad essere presente tra le persone che lavorano tratti lavoratori tre lavoratrici
Guardate la domanda era sempre la stessa
Come va all'azienda chiedevo
Parlo naturalmente non solo della Marzotto ma dei schivo ma della Marelli della Stefani ritiene della Valbruna di vicenza della lo farà di Montecchio come va
E la risposta era a prescindere da come va all'azienda
Sì ma domani possono traslocare dalla sera alla mattina possono portare la produzione in Romania in Cecoslovacchia in Polonia forse anche in Cina non ci sentiamo sicuri non ci fidiamo
Eppure il marchio di alcune di queste aziende vola in Borsa allora
Io penso che in questo territorio
Ricco e opulento
Dopo gli anni della crescita e del miracolo economico si respiri anche qui oggi un'aria di insicurezza e di preoccupazione
D'altra parte in questi mesi i lavoratori si sono trovati di fronte a delocalizzazione a deindustrializzazione in
In cui anche delle per le classi imprenditoriali hanno in qualche modo rinunciato
Uso questo termine a investire sull'innovazione sulla qualità sul rischio sull'amore per il proprio territorio
Allude acquista in sicurezza va combattuta e non l'ho trovata assoluta i lavoratori dipendenti io l'ho trovata anche nell'incontro con gli artigiani con l'associazione artigiani
Credo che vada cambiato questo clima Baghdad atterrito fiducia nuova nel Paese e io per non farla lunga penso che il governo di centro sinistra se vinceremo le elezioni vinceremo le elezioni
Io credo che dovrà scommettere su due risorse si chiamano giovani e si chiamano dopo
Cinque anni della destra
Non ha scommesso su queste risorse
Anzi si è accelerato il processo di precarietà di massa e basta guardare le cifre che non sono nostre
Quattro milioni e mezzo agile di precari in Italia e sono sottostimati più di duecentocinquanta mila in Veneto le oltre le stime dell'INPS ultime ottanta mila in provincia di vicenza
Chi sono sono quasi un'intera generazione di ragazzi e di ragazzi condannati alla incertezza alla non autonomia all'impossibilità di diventare adulti
Ma chi sono questi giovani
Il cinquanta per cento sono laureati il quaranta per cento diplomati la maggioranza sono quelli giovani ragazze che studiano più e meglio dei maschi e che vorrebbero poter
Immaginarsi e scommettere sui propri talenti e sulle proprie qualità
E allora vedete bisogna cambiare delle cose io sono molto pellicce
Che le programma dell'unione ci sia un punto il punto è noi vogliamo la buona flessibilità
Ma noi non vogliamo più la precarietà di massa per i giovani di questo Paese
Noi vogliamo
In sostanza che il lavoro determinato
Di venti un'eccezione
E che il lavoro in determinati cominci a diventare una regola
Le donne soprattutto pagano questo e i ragazzi
Era una vedete questo per esempio fa una differenza tra il centro destra il centro sinistra
E infine e concludo
Io credo dunque che il lavoro i suoi diritti la sua dignità siano l'anima
Di buona parte del nostro Progetto e The nostro programma di governo noi abbiamo in mente un progetto ambizioso per l'Italia
è un progetto ambizioso e sicuramente fatto di buongoverno di sano realismo
Come ha dimostrato Prodi qui in Fiera
Ma un progetto ambizioso si rianima anche di De audaci e di pensieri lunghi
Noi cioè vogliamo che l'Italia sia pienamente un Paese moderno europeo e laico
Insomma un Paese così è un Paese dove avanzano i diritti civili anche e le libertà delle persone
Il governo delle destre ha ridotto questi diritti
E a le ha ridotte in altre parti del mondo noi dobbiamo e vogliamo ampliarli dalla fecondazione assistita
Alla legge sulla droga
Al non cambiamento tra legge centonovantaquattro al cambiamento della legge Bossi-Fini noi vogliamo un Paese diverso un Paese più libero che allora lasciatemi dire per noi
La laicità dello Stato è un principio non negoziabile
è un principio che non divide i laici dai cattolici che qui siamo in una terra cattolica
Ma i laici credenti e non credenti dagli integralisti e dai conservatori
Nella nostra coalizione ci possono essere accenti diversi
Maggio non impedisce che si facciano compromessi alti vedete gli obietta
Che mi consente di dire che la legge centonovantaquattro quando c'erano due grandi partiti ebbero due grandi chiese
La DC il PC
Se in passato una legge civile come la centonovantaquattro è stato possibile
Perché questi due grandi partiti anche il più grande partito dei cattolici ha lasciato che passasse e cioè si prodotto nelle classi dirigenti italiane un compromesso alto
E allora dico a Piero
è stato in prima fila
Con noi donne in battaglia difficile come quella della procreazione assistita e lo ringrazio per questo è stato un'eccezione in questo Paese nella politica
I temi gratuiti i Democratici di sinistra sono una forza che non rinuncia
Ma che promuove il dialogo ma insieme vuole spingere tutti ad essere più laici più moderni più europea
Voglio dire sommessamente
Se il cardinale Ruini dice che la Chiesa non deve schierarsi politicamente gli diciamo cardinale Duini anche ragione
Ma si dice che la legge centonovantaquattro va cambiata
E che i PACS sono pericolosi dobbiamo rispondere con serenità caro cardinale riuniti Ruini in questo caso noi non siamo d'accordo
Qui
Per finire
Dobbiamo impedire che la cultura torni indietro
Noi l'altro giorno abbia fatto un sit-in
Davanti al tribunale di vicenza accettano di mattina anche se lavorano moltissime donne del coordinamento per la difesa della centonovantaquattro
Ma può succedere che in un Paese civile europeo moderno ci sia una sentenza della Cassazione
Che dice che patrigno che ha stuprato una minorenne di quattordici anni
Deve avere le attenuanti o il tribunale dirigenza della nostra città Titan attenuanti di due anni a un militare giovane americano
Che è andato in Iraq a far la guerra è tornato e ha stuprato ammanettato ammazzato di botte una giovane nigeriana di ventisei anni perché qual è la motivazione
Perché la guerra
La scioccato io noi siamo d'accordo non la volevamo questa guerra
E i primi vittime le vittime di quella violenza sono anche quei giovani americani ma questo può giustificare una violenza sura don Innocente io dico di no di questo passo
Dove arriveremo pagheremo anche giustificare gli stupri etnici come quelli che abbiamo visto nell'orrore in Bosnia noi non vogliamo più nella violenza nella guerra e allora ho finito davvero
La vittoria dell'Ulivo e dell'Unione
Ci farà tirare un sospiro di sollievo anche per le libertà
Ci farà dire insomma
Faremo delle politiche economiche sociali che ci renderanno più uguali ma noi saremo anche un paese cittadini di cittadine di donne e di uomini davvero anche più liberi
Grazie alla prima di dare la parola al segretario nazionale siamo vogliamo ricordare vogliamo fare una cosa secondo noi molto significativa ci sono i nostri compagni di Noventa vicentina
Che da trentacinque anni consecutivi organizzano la festa dell'Unità e sappiamo quanto sia difficile in questa realtà
Voglio chiamare la segretaria di sezione Gabriella Marsilio è la colonna portante
Della sesta edizione cadaveri io negli anni perché abbiamo preparato l'articolato targa fare ingrassare
Diamo ora la parola al nostro segretario nazionale Piero Fassino
Grazie
Di essere
Così tanti così numerosi
Oggi qui a un'ora appunto
Solita per una manifestazione politica
Questa partecipazione così grande vostra
Dice più di ogni altra parola di quanto quante aspettative
Tutti voi tutti noi abbiamo
Per questo voto del nove del dieci aprile
Sappiamo tutti che
In democrazia il voto è il momento più importante più significativo dalla vita di un Paese
Le elezioni sono nel momento in cui i cittadini
Decidono da chi farsi rappresentare decidono chi deve guidare e governare
E tuttavia sappiamo anche che
Non tutte le lezioni sono uguali
E anzi avvertiamo tutti che questa volta il passaggio elettorale ha un significato molto più grande
Un'importanza molto più rilevante per le prospettive il futuro di questo Paese
Non si tratta di andare a un voto soltanto per misurare i rapporti di forza tra i partiti
Non si tratta neanche di andare ad un voto per
Cambiare o confermare uno dei tanti governi della repubblica
Si tratta di andare al voto per decidere che cosa sarà l'Italia dei prossimi cinque anni chi la guiderà
Quale sarà la prospettiva di questo nostro Paese se sarà guidato ancora dalla destra e noi diciamo
Correndo quindi il rischio di continuare in un declino che stavi a via accrescendo i fattori di insicurezza di incertezza di precarietà nella vita del Paese
O se con il voto gli italiani non saremo in grado di aprire una stagione nuova quello che Prodi ha definito una nuova primavera per il Paese il voto è importante per questo
Il fatto che tanta gente
Seguo la campagna elettorale ovunque io vado in queste settimane trovo teatri cinema Palasport strapieni di elettori ed elettrici
In una dimensione certamente superiore alle ultime campagne elettorali a conferma di quanta passione di quanta attenzione ci sia nel
Nell'opinione pubblica
E dovunque vado io mi trovo di fronte a una domanda sempre la stessa
Cambia il tono con cui mi viene rivolta sì chi me la rivolge con apprensione Hong me la rivolge comunque speranza clima rivolse
Diciamo timoroso e chi invece come una sollecitazione a
Alla determinazione la domanda è sempre la stessa domanda se ce la faremo
Io penso che noi siamo in grado di farsi l'abbiamo tutte le condizioni per potercela fare credo che ce la faremo
Credo
Credo soprattutto
Credo soprattutto che noi ce la dobbiamo fare
E credo che dobbiamo rendere evidente agli elettori perché ce la dobbiamo fare tra dobbiamo fare per mettere fine ad una stagione della vita del Paese
Che al termine dei cinque anni di governo della destra ha causato molti danni e guasti all'Italia la vita degli italiani questa è la prima ragione che Varese evidente
Vedete cinque anni fa quando Berlusconi si presenta agli elettori
Si presentò come un uomo che avrebbe avuto la capacità di modernizzare il Paese di renderlo più dinamico di farlo crescere
Si presentò come colui che sarebbe stato capace di offrire a ciascuno di noi più possibilità più opportunità più occasioni la parola chiave della campagna elettorale due mila uno fu più gli slogan erano costruiti intorno al più
Pensioni più dignitose città più sicure
Meno tasse per tutti che voleva dire più soldi in tasca adozioni più facili più
Il messaggio era che era possibile cresce
E c'era nella crescita la possibilità che ciascuno maîtresse beneficio molto più di quanto non avesse
Potuto fino a quel momento e il fatto che lo dicesse un uomo che aveva successo rendeva ancora più forte questo messaggio perché in qualche modo il messaggio era così comodato più a me è stato in grado di dar luogo questo era il messaggio
E quindi lo rendeva anche più come dire appetibile
Il messaggio aveva una sua forza tanto è vero che raccolse un consenso maggioritario vinse le elezioni sulla base di quella scommessa una parte maggioritaria del Paese decise di affidarsi a Berlusconi di credere a quella
A quella promessa che veniva evocata come sogno come miracolo tutte espressioni come dire
Che tendevano a sollecitare speranza e fiducia cinque anni dopo
Di tutto questo non si è visto alcunché
E se oggi Berlusconi è alla vigilia di una sconfitta elettorale esattamente perché ha perso la scommessa su questo punto
Ha ricevuto dagli italiani il mandato a governare il Paese in nome della capacità di far crescere l'Italia ci consegna un'Italia che in questi cinque anni non è cresciuto
In questi giorni tutti abbiamo letto sotto fatto riferimento anche prima negli interventi di Lalla altri compagni
Tutti abbiamo letto i dati dell'Istituto centrale di statistica i dati di Bankitalia e lì c'è una fotografia semplice impietosa inequivocabile del fallimento di Berlusconi crescita zero
Aumento del deficit di bilancio aumento dell'indebitamento
Aumento della precarietà del mercato del lavoro
Riduzione del potere d'acquisto dei redditi
Minore capacità competitiva del sistema produttivo questi sono i dati
Ci sono Berlusconi che pensa che l'Italia non sia così
Quando Berlusconi appunto va a Vicenza
E e a testimonianza della sua idea e a conferma della sua idea a sostegno della sua idea dell'Italia dice che il Paese va bene perché il cinquantaquattro per cento perché la Borsa si è rivalutata il cinquantaquattro per cento beh gli sfugge che
La Borsa di cui si occupa la maggioranza degli italiani non è quella è un'altra e quell'altra forse molto più povera
E e la verità e che il Paese da ogni punto di vista un Paese oggi più incerto più sicuro più precario di quanto non lo fosse
Cinque anni fa
E dunque intanto noi dobbiamo chiedono un voto per per
Per bloccare questa deriva lenta che porta via via il nostro Paese a scendere nella scala diciamo
E la forza economica della capacità competitiva della sicurezza sociale
E a rendere evidente agli italiani che lungo questa strada lungo la strada che Berlusconi e la destra hanno percorso in questi cinque anni non ci sono prospettive di certezza di sicurezza per nessuno
E che dunque Berlusconi non è
Una soluzione perché Berlusconi è il problema è questo il vero problema non la soluzione
Perché quel modo di governare
E quel modo di governare che ha via via fatto maturare fragilità debolezze e contraddizioni che oggi ci consegnano un Paese che guarda e una società che guardano al loro futuro con molta maggiore apprensione preoccupazione incertezza insicurezza
E io penso che questo vada de quindi c'è intanto una prima ragione per cui ce la dobbiamo fare che
Evitare che il Paese si è esposto ulteriormente a un rischio di declino una deriva che
Da cui non può che non possono che trarre danno tutti e in particolare le fasce la popolazione più esposte ai più deboli d'altra parte a Berlusconi che come dire ci sollecita ancor di più a rendere evidente questo gli elettori tre quando Berlusconi dichiara che non c'è bisogno che la destra si presenta agli elettori con un programma di governo perché importante e continuare sulla stessa strada visto che ci ha portato la crescita zero
Continuare sulla stessa strada esiziale nel senso che
Voglio dire davvero è una incapacità di cogliere c'è una incapacità di cogliere che cosa è maturato davvero in questi anni c'è un'incapacità di vedere quali sono i problemi veri veri del Paese c'è un'incapacità di ascoltare una società e le sue inquietudini
La prima ragione per cui noi dobbiamo rendere evidente agli elettori in questi diciotto giorni che ci mancano di cui al diciotto al dieci di aprile
è queste questo voto serve intanto a chiudere una fase grigia una una fase nella quale la destra non è stata in grado di onorare
Le promesse
Di crescita di sviluppo di sicurezza e di certezze che aveva evocato per le quali aveva ricevuto mandato a governare e che invece non ci sono stati
Naturalmente nel momento in cui noi diciamo no
Chiediamo un voto per dire no a Berlusconi
Questa nostra richiesta di voto è tanto più forte se diciamo gli italiani anche come noi intendiamo governare il Paese
Perché appunto rendiamo credibile e convincente
La sollecitazione ad un voto di cambiamento che affidi il Paese a una nuova classe dirigente in quanto rendiamo evidente qual è il nostro Progetto nostro programma il nostro design
E io penso che questo sia non solo necessario
Ma si è anche possibile farlo con diciamo chiarezza e convinzione capacità di convinzione perché dico questo perché varate in queste settimane ho visto anche oggi una dichiarazione di Tremonti
In queste settimane si fa spesso da parte della destra
E ironia sul fatto che noi ci siamo dotati di un programma di governo che si sostanzia in un programma di duecentottanta
A duecentottanta pagine forse sono un po'troppe se ne poteva scrivere qualcuna di meno però attenzione che l'idea che si governi una società di cinquantasei milioni di abitanti con cinque slogan la stiamo pagando adesso
Perché era l'illusione di cinque anni fa
Era l'illusione di cinque anni fa perché se si vuole se si vuole governare un Paese come l'Italia una società di cinquantasei milioni di abitanti che esprimo una pluralità di esigenza di domande di bisogni di aspettative devi avere la fatica e l'ambizione di misurante con la domanda di una società ampia e complessa
Di raccogliere tutte le sollecitazione
E l'esigenza che vengono di cercare di costruire una risposta che non si è semplicemente una somma casuale
Di proposte ma che abbia una sua organicità e che corrisponda un'idea che tu hai del Paese di quello che dovrà esserlo dopo lo vuoi portare come lo vuoi far crescere in quelle pagine questo cioè
Questo c'è
E poi siamo non siamo così sciocchi da non sapere che un documento di duecentottanta pagine uno strumento per il governo poi la sua comunicazione è chiaro che deve essere resa più semplice ma si può rendere più sano perché quelle duecentottanta pagine ruotano intorno ad alcune grandi idee forza molto chiare
E precise e che parlano secondo me al Paese
Primo
Noi vogliamo rimettere in moto la crescita
Detto così è una cosa ovvia non è così ovvio
Perché la crescita zero ci pone di fronte a una situazione leggermente diversa da quella diciamo cui siamo stati di fronte spesso
Noi siamo stati tutti abituati a vivere in un Paese che cresceva poi qualche anno cresceva di più qualche anno di cresceva di meno ma cresceva ogni anno anno dopo anno
Cresceva e quindi in un Paese che cresceva costantemente la questione fondamentale era come redistribuire la ricchezza che si produce
Vediamo di più i salari vediamo di più di qua di là ma però la crescita zero
Noi non siamo a questo nel momento in cui siamo alla crescita zero c'è un problema più complesso che è quello di rimettere in moto un'accumulazione che si è fermata di rimettere in moto un'economia che sta pericolosamente stagnante
Their ridare dinamicità e vitalità un sistema produttivo e terziario che invece
è paralizzato e fermo
Quindi la priorità intanto è questa ora si può rimettere in moto la crescita certo che si può
L'avere farle politica giuste ma si può intanto si vada di affrontare un problema discusso stamattina per esempio all'incontro fatto a Verona
Con le categorie economiche
Si tratta di mettere in campo un processo che aggredisca una delle fragilità fondamentali del sistema produttivo italiano
Cioè l'insufficiente livello di specializzazione tecnologica
Il fatto che l'apparato produttivo italiano è cresciuto via via sempre intorno a produzioni di media intensità tecnologica che sono quelle più facilmente delocalizzati di più facilmente imitabili sono le produzioni su cui possono arrivare più facilmente anti Paesi emergenti che
Entro nel mercato adesso come la Cina o Brasile o l'India
Si tratta di sostenere un processo di specializzazione tecnologica un Paese industriale come Alitalia non vince la sfida della competitività perché dagli operai italiani salari degli operai albanesi per questo capisce chiunque che non è possibile
Vince la sfida competitività se sei capace di mettere tutti i giorni sul mercato prodotti che hanno un peso maggiore valore che sono più specializzati che rappresentano un fattore innovativo ma per fare questo deve mettere in campo una politica di sostegno
Alle imprese al sistema produttivo per sostenere e favorire tanto più in Italia siamo a vicenza siamo
Nel Veneto che è un buon
Diciamo che è una buona fotografia di un apparato produttivo industriale forte che è caratterizzato da una
Pluralità grandissima di imprese piccole e medie novantacinque per cento delle imprese italiane ha meno di trenta dipendenti se io guardo il Veneto ritrovo questa morfologia dell'impresa
Diciamo dovunque
è un apparato produttivo di tantissime imprese di quelle dimensioni può affrontare un problema di innovazione di sua specializzazione di innalzamento della qualità produttiva se
Se una politica industriale una politica economica che mette a disposizione delle imprese le risorse finanziare gli strumenti i luoghi per determinare una politica di specializzazione tecnologica
Quando noi proponiamo come ha proposto
Prodi di ridurre il cuneo fiscale di cinque punti che cosa proponiamo proponiamo di liberare risorse che l'INPS le imprese siano in grado di mettere a disposizione di una politica di investimenti per la specializzazione tecnologica
Quando in quel programma di governo abbiamo scritto che proponiamo la detassazione del cinquanta per cento degli investimenti che le imprese fanno per ricerca innovazione e specializzazione lì è una misura che va nella stessa direzione e ce ne sono tante altre
Cioè sostenere un processo che consenta al sistema produttivo
Di assestarsi su un livello di sofisticazione di qualità di specializzazione più alto e per questa via capace quindi di
Essere più competitivo di mantenere posizioni sui mercati dove insediato di conquistarne su mercati su cui ancora siamo deboli
Questo bisogna fare una politica però industriale e della ricerca che sia a sostegno di questo quello che non c'è stato in questi anni e non perché lo diciamo noi perché a vicenza l'hanno detto gli industriali
Secondo
La crescita si può fare crea si può sostenere con se si è capaci di mettere in campo
Un programma di modernizzazione infrastrutturale del Paese che consente all'Italia di cogliere opportunità nuove che vengono dalle dimenticarla dall'economia globale
Ancora una volta parliamo di sine die in via benissimo sono il motore dell'economia mondiale
Si intensificano tutte le relazioni con quell'aria di mercato in Europa le intensifica più di altri benissimo ma come si va dalle dall'Europa insieme come si viene dalla Cina in Europa attraverso il Mediterraneo
E mediterranei meriteranno c'è un Paese che se lo si guarda su un atlante può essere rappresentato anche come un molo nel Mediterraneo di cui ogni città portuale una banchina
E se si pensa così allora non ha non è
Non è infondato pensare che si possa costruire una strategia per fare dell'Italia la porta d'ingresso di tutto ciò che dall'Asi e da lontano arriva in Europa il punto di partenza di tutto ciò che dall'Europa deve andare su quei mercati lontani e se ragioni così allora partirà dalla portualità e da un forte investimento sulla portualità ridisegni la nervatura
Del sistema infrastrutturale perché poi ai portici devi arrivare ed ai porti deve andare via e quindi c'è il problema di dell'assetto del sistema ferroviario del sistema viario dei centri intermodali
Dice mi sta mento delle merci dei centri di stoccaggio delle merci cioè ridisegna i a partire dai porti
Una nervatura infrastrutturale con una massa di investimenti pubblici e in questo campo anche significativamente privati che è un volano di sviluppo
Prati questa è una questione rilevante e faccio un esempio banale io sono dato qualche giorno fa a Omegna Omegna un comune di media dimensione che sta al confine con la Svizzera
E alla fine di una manifestazione numerosissima anche lì
Gli amministratori di o meno e che non hanno una giunta di centrosinistra non voluto parlarmi per e mi ha detto che succede nel porto di Genova
E uno può dire ma che gli frega quelli che stanno sul confine con la Svizzera
Eh no gli frega perché sono sull'asse del Sempione
Ovviamente quello che discende li poi passa di là e siccome loro stanno costruendo il centro intermodale di smista mento della merce al confine svizzero decorso nel porto di Genova diventa la questione fondamentale dello sviluppo di quell'area
Quindi il problema è come ci si mette nella logica di sapere che uno la globalizzazione all'interdipendenza sta determinando un incremento spero enorme di flussi di merci di tecnologie di persone e che tutto questo
Offre opportunità nuove ma per coglierle uno si deve mettere le condizioni di poterlo fare
E l'Italia è nelle condizioni di poter fare si fa una politica
Si fa una politica
Ancora crescita vuol dire utilizzare il petrolio che un paese a e noi non abbiamo il petrolio vero ma ne abbiamo altri
Per esempio siamo un Paese che ha un patrimonio
Che deriva che un patrimonio di valore ambientale storico culturale e civile che hanno pochi paesi al mondo allora per stare sempre alla Cina
L'altro giorno su tutti i giornali italiani stava un articoletto probabilmente era su tutti i giornali perché c'è un'agenzia che ha fatto uno questa questo diciamo lancio tutti l'hanno ripreso che diceva che nei prossimi cinque anni verranno in Europa per vacanza cinquanta milioni di cinesi
è un piano paese di un miliardo trecento mila le persone che cinquanta milioni con lo sviluppo del dieci per cento all'anno che ci sia cinquanta milioni che hanno un reddito per pagarsi un viaggio in Europa ci sta
E quell'articolo spiegava che siccome sono tutti gli ha già organizzato i questi cinquanta milioni hanno masse di turbe angolo in Italia quattro ore a Venezia
Allora dico brutalmente
Il problema nostro è siamo in grado di costruire una strategia che anziché farli venire quattro ore a Venezia lo fa venire tre giorni una parte più larga d'Italia perequato prove con cinquanta milioni cinesi che vengono in Italia ragazza del risotto metà dei nostri problemi
O no
Allora elette ma questo ma questo ma questo significa ma questo significa anche qui
Le cellule tra una battuta e significa fare una politica
Perché allora devi fare una politica dei collegamenti e della mobilità è presente allora risulta strano che mentre la Lufthansa aumento di Tivoli pal Pechino non li chiudiamo cacciato non arrivano c'erano degli amori agli aerei tanto per fare un esempio
Allora devi fare una politica della mobilità e dei collegamenti devi fare una politica della recettività alberghiera dell'ospitalità
Devi fare una politica di valorizzazione di tutto ciò che puoi offrirgli in termini culturali e turistici devi fare una politica di valorizzazione ambientale dedicarle condizioni perché fare una politica
Che
Diventi anche un grande volano di sviluppo di lavoro di applicazione di tecnologie
Quindi la crescita si può mettere rimettere in movimento ma certo bisogna aver chiaro che bisogna fare alcune grandi scelte intorno a quel
Costruire le politiche necessarie
No questa è la prima grande questione rimettere in moto crescita
Questa è una questione fondamentale perché oggi noi siamo un Paese fare
Seconda grande questione idea forza di quel programma restituire certezza ad un lavoro che insidiato dalla precarietà
L'ha l'ha già fatto riferimento i dati di Bankitalia sono impietosi da questo punto di vista
Non soltanto ci parlano di un mercato del lavoro che nell'ultimo anno si è
Diciamo non conosce più la riduzione dalla disoccupazione ma se mai al contrario conosce la perdita di cento mila posti di lavoro
Ma ci dice leggi dicono quei dati una cosa che con cui fare i conti e cioè che negli ultimi dodici mesi nel due mila cinque numero dei contratti di lavoro temporaneo a tempo determinato ha superato i contratti di lavoro a tempo indeterminato non era mai accaduto che la storia industriale di questo Paese il che vuol dire che c'è un processo
Di modifica del mercato del lavoro che è esposto ha un grande rischio di precarietà ora noi siamo tutta gente civile viviamo
Richiamo in una società che conosciamo sappiamo benissimo
Che non viviamo più nella società nella quale bastava trovare un posto di lavoro vent'anni per avercelo tutta la vita questo lo sappiamo benissimo
L'ultima volta vent'anni fare un lavoro e l'ha ritrovato se va bene se per caso ti licenziavano andati a casa dice via tua madre tua moglie mi hanno licenziato la prima cosa che il Senato madre moglie cos'hai fatto
Sì perché se la verità soli perso per colpa tua se no
No una io mi ricordo quando c'erano i libretti di lavoro istituto avvolta tu andavi in giro per cambiare lavoro ti guardavo librato se avevi cambiato tre volte la Oronte assumevano perché voleva dire che mai voglia di lavorare non era così accordaste
Allora era così bene quella società lì quella società lei sta cambiando come sappiamo già oggi un teatro il trentatré per cento dei cittadini che la che in Italia lavora
Ha già cambiato una volta la il venti per cento di quelli che lavora l'ha cambiato due volte e noi crediamo nella società flessibile come si dice nella quale capita e capiterà sempre di più c'è un fattore strutturale di composizione della società che una crescente quantità di persone nell'arco della propria vita lavorativa sia messo di fronte all'eventualità di fare più lavoro
Questo è il contesto è lo scenario dentro cui noi gli diamo i sarebbe del tutto sciocco negarlo
E però c'è un punto c'è un punto molto preciso per noi chiaro e quelle cifre dicono che abbiamo ragione a porre questa questione è un conto è sapere che viviamo in una società flessibile altro conto è trasformare una società presente è una società in cui la condizione di precarietà diventa una condizione permanente per milioni e milioni di persone perché si può chiedere a Piero Fassino di essere disponibile a cambiare lavoro più volte non si può chiedere a Piero Fassino di essere un precario a vita questo
è un punto con il quale bisogna fare i conti
Perché occorre che noi ricostruiamo le condizioni per cui lavoro diventa un elemento di certezza della vita poi non è un lavoro soltanto benissimo sarà
Più lavori nell'altra vita ma ogni volta quel lavoro deve dire anche essere un fattore di certezza della tua esistenza della tua vita in termini di reddito in termini di identificazione creativa in termini di prospettive in termini di vita
E quindi questa è una questione che va affrontata
E ci sono e si può farlo ci può farlo con incentivi fiscali che agevolino la trasformazione di contratti a tempo indeterminato e determinato a tempo determinato un certo lasso di tempo
Si può farlo conforme con riformati con la riforma degli ammortizzatori sociali che tutelino in termini di reddito un lavoratore sempre sia che lavori sia che non lavoro
Si può fare con una politica della formazione che metta ciascuna disposizione ciascuno un bagaglio conoscitivo più alto che consenta più facilmente processi di mobilità e di e di riallocazione di lavoro e via di questo ma si possono fare delle cose
A punto sa mettere in campo una strategia per farlo
E costruire le condizioni per farlo tra l'altro voglio dire siamo in una situazione nella quale queste cose che io dico questa sera fino a sei o sette mesi fa
E erano guardate con qualche sospetto adesso come dire ho visto che in queste settimane sono dette esattamente questi temi dei principali commentatori principali quotidiani italiani
Che la Confindustria pone un problema di aver riforma degli ammortizzatori sociali che consenta un mercato del lavoro flessibile non precario c'è come giustamente perché un'impresa non ha interesse ad avere una manodopera che non abbia un certo livello di fidelizzazione di qualità eccetera
Quindi poniamo un problema che non è solo di tutela del lavoro ovvio cosa ovvia paga un problema più generale di assetto di una società e quindi questa è una questione che noi dobbiamo un po'terza idea forza
Uno Stato sociale oggi è una giornata che non abbiamo dedicato in tutta Italia questi temi uno stato sociale che non lascia le famiglie sono
Di fronte a quelle che sono le loro esigenze di vita principale
E invece oggi presso le famiglie sono spesso sono sono sole nell'educare i loro bambini visto che soltanto sette bambini su cento hanno la possibilità di avere un asilo nido
Sono solo nel gestire la popolazione i vecchi degli anziani della propria famiglia tema cruciale ormai per ogni famiglia perché viviamo in una società
Nella quale il tempo di vita si allunga la popolazione ultrasessantenne si sta dilatando normalmente il trentatré per cento delle Italia oggi sarà nel due mila venti il cinquanta per cento del Paese
La fotografia demografica di una famiglia italiana di oggi è fatta così un figlio due genitori quattro nonni e due bis no
Cos'è il
E non c'è famiglia che non abbia il problema no di come jazz come far vivere i propri anziani
Ci sono quelle che riescono a farlo bene quelle che invece sono in grande difficoltà un milione e quattrocento mila anziani non autosufficienti in Italia del tutto scaricati soltanto sulle spalle delle famiglie punto è finito se c'è una famiglia che provvede bene se non si sa e campi
A
Questi questi temi sono temi cruciali e quindi uno stato sociale che sia capace di affrontare i problemi della famiglia così io vedo che non c'è giorno in cui ci sia tutti che parlo della famiglia ma la famiglia bisogna capire bene come la si sostiene
Per esempio le cose che noi diciamo sono una politica per la famiglia credere di risolvere il problema dell'assenza di asilo-nido dicendo quando nasce Genoveffa chiedo mille euro e poi adesso aggiustate lì non è un modo per affrontare quel problema tanto per avere
Uno stato uno stato sociale che sia capace effettivamente di mettere a disposizione delle famiglie italiane quelle
Quelle strutture quelle politiche quei servizi che siano capaci a ogni familiari consente di programmare la propria vita in una condizione di maggiore serenità di maggiore sicurezza
E di costruzione di un sistema di relazioni anche interpersonali familiari più sereno
Ancora la questione cruciale
Che questo Paese una delle questa negoziale questo Paese ha di fronte e il futuro dei suoi giovani dei suoi figli l'altro giorno ero a Monza in una grande manifestazione come questa
è intervenuta una ragazza che appare la quale ha spiegato che lei che lei si era laureata da qualche mese
Quasi un anno si era laureata in materie scientifico con centodieci e lode
E ha detto mia nonna
All'inizio dello del Novecento quindi cento anni prima era una delle tre donne che studiava all'università di ingegneria della facoltà di Trieste all'inizio Novecento erano pochissime donne che andavano insita poi una facoltà ingegneria era una mosca bianca però ha fatto e si è laureato
Sua madre
Si è laureata e una docente universitaria scrive libri e si è affermata lei a centodieci lode
E da quando si è laureata fatto cinque lavori cambiando una volta ogni due mesi e non ha nessuna prospettiva che ha concluso dicendo aveva più certezze mia nonna cento anni fa di quelle che ho io oggi e questo è guardate non è un caso è il problema ai nostri giovani generazioni
Allora noi una società che non garantisce il futuro ai propri figli è una società che muore è una società che diventa più arida è una società che coltiva l'egoismo è una società che non offre prospettive futuro
E non abbiamo bisogno di ricostruire invece una prospettiva perché siamo una società che da questo uso da un punto di vista muore i ragazzi escono di casa sempre più tardi si sposano più tardi fanno figli più tardi ovviamente ne fanno di meno
Guardo la propria vita con minore sicurezza
Che società costruiamo
Affrontiamo questo problema o no e lo si può affrontare intanto investendo molto di più nella scuola nel sapere nella conoscenza perché quanto più da tuta è un giovane un bagaglio cognitivo formativo alto tanto più lo mette nella condizione di avere più opportunità di vita
è questo il vero punto su cui noi contestiamo la Moratti perché la Moratti partiva da un'idea radicalmente opposta Cuesta
E anche Berlusconi
Quando a vicenza magnifica andò con l'avvocato la Moratti ha detto perché così i ragazzi potranno andare in fabbrica prima
Ha dato l'idea
No e tanto è vero che ci hanno proposto una scuola che è quella del che c'era quando prima del sessantadue quando andò a scuola io che se io andavo alle medie di fianco c'era l'edificio in cui c'era la scuola di avviamento professionale io
O le medie avrei studiato quelli alternava ventosa e poi andavano in fabbrica non so se era giusto quarant'anni fa quel modello Lima quarant'anni dopo certamente non è un modello che offre opportunità crescita possibilità
Ai ragazzi
Vogliamo un Paese
Che ripristini un il valore della legalità
Perché questo è un Paese che tra tra condoni elegia persona ma abbassato al livello di legalità
E varate l'abbassamento del livello di Neghelli legalità una conseguenza che ciascuno come dire ha un grado di identificazione di appartenenza nella società nella comunità in cui vive molto più basso
Perché uno dei fattori di appartenenza sta nel sapere che io faccio parte di una comunità di uguali e in cui le regole leggi sono uguali per tutti se percepisco che la legge e un po'meno uguale per qualcun altro da quel momento in poi il mio grado di appartenenza di identificazione società sarà più basso e Saro portato a non rispettare per primo le regole visto che c'è qualcun altro abilitato non rispetta
Vogliamo un Paese che sappia dove e che per esempio appunto si ricordò che in Europa
Perché l'Europa lo spazio luogo la dimensione della nostra vita lo è oggi e lo sarà sempre di più perché quando devi competere con la Cina un miliardo e tre milioni trecento mila le persone il dieci per cento di crescita del PIL all'anno
O dell'India un miliardo di persone nove per cento di Cashel più dall'anno ci vuole il fisico
Ci vuole il fisico
E il fisico e il fisico non Celan il fisico non ce l'ha nella Germania da sola nell'Inghilterra da sola nella Francia da sola nella Spagna da sola se vuoi stare in quel mondo lì fisico ce l'ha un'Europa di quattrocentocinquanta milioni di abitanti che ha un potenziale produttivo tecnologico finanziario capacità di stare dentro quella dimensione
Che è per voi applaudite ma vorrei poi insomma livelli etto che mi ha più odiate è l'opposto di quello che si è fatto in questi cinque anni
Perché sono cinque anni che tutte le volte che c'è un problema Berlusconi ci spiega che è colpa dell'euro è colpa dell'Europa l'Europa è stata rappresentata non come il luogo lo spazio del nostro futuro ma come un peso sulle spalle come un impaccio come un ostacolo
Poi succede al prima la prima grana la guerra elettrica
Italo francese e Tremonti vola a Bruxelles
E chiede che produsse al blocchi Palizzi e trova della gente Gentile
Eh sì perché se avesse trovato Lomelo sentirà prima poi zero scusi ma lei quel Tremonti che spiega che noi siamo inutili da cinque anni che perché è venuto qui
Allora allora
Vogliamo un Paese che sappia come è fatto il mondo ma per sapere come è fatto il mondo non si possono indossare le maglietta di Calderoli bisogna avere un'idea di come è fatto il mondo
Allora
Beretta che le le duecentottanta pagine alla fine si possono rappresentare in modo sufficientemente chiaro intorno alcuni grandi obiettivi che segnano un'idea dell'Italia del suo futuro di dove la vogliamo collocare dove la vogliamo portare
Perché poi chi governa un Paese deve far delle politiche ma delle soprattutto trasmettere al Paese stesso come dire che ha una visione che ha un una strategia dentro cui collocare le con le scelte che fa deve soprattutto creare un clima che consente a ciascuno di collocare se stesso edizioni e a ciascuno di fare la propria parte
E io penso che l'Italia abbia tutte le risorse per farcela perché noi siamo un grande Paese siamo a vicenza appunto esci da questo teatro cosa vedi intorno a te vedi una società forte una società ritorno società opulenta che non significa che tutti siano ricchi ma la società è certamente una società ricca forte
Vedi un patrimonio straordinario di impresa e tecnologia lavoro competenza centri di ricerca università scuole banche cioè
Non è che siamo un Paese diseredato di un continente alla deriva siamo un grande paese
Ma un grande Paese ha bisogno di una guida politica che tutto questo lo chiami lo chiami a raccolta lo metta in malora indichi delle sfide segnali come dire guide un processo e consente a ciascuno
Di di collocarsi divento ciascuno percepisca che vale la pena di cotonata scommettere sulla proprio talento sulla propria capacità sulla propria voglia di realizzarsi così si fa crescere un Paese
Che è quello che non è stato fatto in questi anni tutto
E noi questo vogliamo fare e quindi io credo che questo sia il valore lo lo diciamo così gli elettori o capiscono benissimo perché questo ragionamento parla i giovani che si interrogano sulla precarietà della loro vita
Un ragionamento di questo gene ne parla quelle famiglie che si interrogano su come possono vivere con reddito che hanno un ragionamento questo genere parla quella grande popolazione anziana che come dire
Angosciata ogni giorno dal rischio di vivere una solitudine amara
Parla al mondo dell'impresa che vuole investire tornare a crescere ma che chiede di essere messo nelle condizioni di poterlo fare
E quindi io penso che per questo nome ce la dobbiamo falciato devo fare perché abbiamo le idee per come da questo Paese perché questo Paese l'abbiamo già governato
E allora ascoltiamo anche il tema dice sì va bene ma tutte queste cose tu che ci sono belle ma con che soldi si fa notte c'è questo tema ventinove a Foggia intanto la domanda se mi fa permettete no la domanda è mal posta
Perché con che soldi si fanno
Ha come presupposto che siamo un Paese senza soldi
Il sesto Paese Duster pianeta non c'ha i soldi
Il problema in Italia non è se ci sono non ci sono i soldi e come si reperiscono e come si spendono perché certamente il solito
Se no non saremmo sesto Paese del pianeta parliamoci chiaro
Cioè ogni anno l'Italia produce una quantità di ricchezza gigantesca
Il problema quindi è questa gigantesca questa richiesta gigante se e come la si utilizza
E dentro questa ricchezza come si reperiscono le risorse per le politiche che si vogliono fare questo è il tema
E le risorse si possono reperire guardate
Prima di vicenza per preparare il convegno di vicenza è presente a Confindustria rilasciato una intervista al Sole ventiquattro
Tristan ampia Julio Replay ho risposto con intervista di interlocuzione discussione al giorno
E in quella intervista bella Montezemolo ha detto una cosa netta
Ha detto attenzione rivolto a al alla politica
Quella te che c'è il venticinque per cento dell'economia di questo Paese che è sommersa
E che il venticinque per cento di un'economia sommersa costituisce
Un bacino di evasione e di elusione contributiva e fiscale che in termini finanziari è una massa di risorse enorme
Il presidente della Confindustria non pericoloso bolscevico
Ha detto chiedo a chi governerà di affrontare questo problema intanto di trovare risorse per lo sviluppo Litt
Poi siccome quando un politico dice facciamo le Tosatti scarseggiava queste propaganda l'ha detto proprio così non gliel'ha detto nessuno son ben lieto io sono per stare lì
Intanto vogliamo mettere in campo una politica che recuperi quote significative di risorse che oggi non sono disponibili ma che possono essere domani disponibile anche perché se si vuole ridurre la pressione fiscale la si riduce soltanto così
Perché in quanto paghiamo tutti si può pagare tutti un po'meno perché se se invece c'è una parte che non paga e quelli che quelli che pagano pagano di più
è stato chiaro
E anche approfitto perché le cose vanno chiarite anche questa storia della
Che adesso Berlusconi Tremonti son messi a dire che vogliamo tassare la gente eccetera eccetera non corrisponde al vero noi facciamo una proposta molto serie intanto diciamo una cosa seria noi avevamo avanzato una proposta che riduce di sette punti e mezzo il prelievo fiscale
Per il sessantaquattro per cento delle famiglie che risparmi Elia Ing libretti postali libretti bancari i quali pagano il ventisette e mezzo per cento sugli interessi e noi proponiamo che pagano venti o meno
Siccome il sessantaquattro per cento delle famiglie risparmi rimette solo lì noi proponiamo la riduzione di sette punti e mezzo di prelievo fiscale per il sessantaquattro per cento le famiglie italiane intanto
Poi proponiamo che tutti i redditi da capitale quelli che stanno sui Libretti così come quelli che vengono investiti in altri strumenti finanziari dei titoli e le azioni se non senta abbiano come eh in tutti i principali Paesi europei
Francia compresa guidata da un Governo di destra un'unica aliquota fiscale
E proponiamo perché nessuno possa essere svantaggiato che questa unica aliquota fiscale si applichi per quello che riguarda titoli di Stato
Su tutte le future emissioni il che significa che tutti i titoli che sono stati sottoscritti dagli italiani in questi anni rimangono a regime fiscale di adesso
E son chiarissimo
C'è un un siamo gente che viene dalla luna
Sappiamo bene che questa è una materia delicata e che va gestita
Però non c'è dubbio che fare un'operazione di unificazione dell'aliquota su tutte le reti la capitale corrisponde intanto un principio di giustizia sociale e contributiva e poi nell'arco
Del tempo può determinare uni introito fiscale per lo Stato più grande e quindi risorse che finanzino le politiche senza che questo penalizzi nessuno rispetto al regime fiscale attualmente in vigore sui soldi degli che sui risparmi dell'Italia
Così e naturalmente bisogna non solo avere una politica fiscale giusta
E una politica fiscale giusta significa anche stabilire come dire attuare un principio che sta scritto nella Costituzione vero che nuova costituzione vogliono diciamo stravolgere ma c'è ancora che c'è scritto una cosa semplice di buon senso perché
E cioè che chi ha un po'di più paga un po'di più chi ha di meno paga un po'di meno che si può sembrare rivoluzionario rispetto alle politiche di Tremonti ma diciamo il buonsenso buonsenso
Se
Benissimo
E naturalmente poi c'è da tenere sotto controllo la spesa ovvio
Perché abbiamo un debito pubblico che grazie a Tremonti è cresciuto perché abbiamo un deficit di bilancio che lo ha fatto rientrare entro i parametri di Maastricht lo sappiamo benissimo però anche qui quando ci si chiede e ma cosa fate dove fate come lo fatte ma io voglio solo ricordare che non l'abbiamo già fatto
Perché noi quando nel novantasei abbiamo preso in mano questo Paese e la prima vittoria dell'Ulivo avevamo un deficit avevamo un'inflazione che era tre volte quello di Francia e Germania avevamo un deficit di bilancio che era tre volte quello di Francia Germania ma molti o alto debito pubblico del Paese
E cinque anni dopo quando ce ne siamo andati
Inflazione deficit erano sotto il due per cento cioè Dante parametri di Maastricht il debito pubblico è stato diminuito di sedici punti
In quei cinque anni abbiamo finanziato una crescita tra un minimo dell'uno e mezzo massimo del due quattro per cento quando ce ne siamo andati abbiamo lasciato un pacchetto di cinque punti di PIL di avanzo primario che Tremonti questi anni se mangiato tutto
E non abbiamo massacrato nessun Paese perché in quegli anni siamo stati in grado di realizzare politiche di risanamento e politiche di crescita
E abbiamo fatto una politica fiscale giusta e efficace perché dopo la punta del prelievo fiscale con l'eurotassa che è stata restituita agli italiani
Quando Tremonti dice che lo Stato istituita in mente è stata restituita agli italiani dopo dal novantotto al due mila uno grazie alla politica fiscale rivisto la pressione fiscale globale diminuita di quattro punti non è aumentata è diminuita di quattro punti senza che lo Stato perdesse una sola lira perché quella diminuzione è stata possibile con una lotta all'evasione e l'elusione che ha recuperato risorse che globalmente han consentito la riduzione di pressione senza che lo Stato perdesse una lira
Beh Visco ha fatto questo Tremonti ci ha portato al disastro in cui siamo dipende anche dalla capacità di governare la spesa pubblica da essere capace o no a governare perché non basta vincere elezioni bisogna anche saperlo fare dopo e la destra non è stata in grado di far
Allora
Allora vedete le cose si possono fare non è vero che non si possono fare allora che cosa dobbiamo fare a questo punto
E tutto questo noi dobbiamo dirlo ai cittadini
E quindi non sarò dirgli perché consideriamo necessario usare il voto per dire no a Berlusconi ma e tanto più forte piano Berlusconi perché ne siamo portatori di un'idea di un programmati una proposta
Che incontra le domande le aspettative e soprattutto restituisce all'Italia quella fiducia quella speranza con la certezza di crescita che la vestaglia torto
Non solo
Ma questa possiede la possibilità di fare questo ragionamento con gli elettori
E anche più forte per una ragione che gli elettori ci hanno già indicato
Ed è che gli elettori ci considerano più credibile più affidabili della destra non perché lo dico io perché l'han detto gli elettori dal due mila due due mila cinque
Sono quattro anni che si vota in Italia dopo il due mila uno
E sono quattro anni che tutte le volte che si vota l'esito è sempre lo stesso la destra riduce i suoi compete riduce i suoi consensi e noi vediamo espande e il risultato di quattro anni di di di scelte degli italiani sono che oggi il centrosinistra governa sedici regioni su venti settantaquattro province su centotré cinque mila comuni su ottomila
Cioè noi chiediamo tra diciotto giorni il voto per governare partiamo già governando un bel pezzo di paese questa è la verità grazie al voto degli italiani
I quali i quali i quali hanno dimostrato defilarsi più di noi che della destra se non avrebbero terra fiato il Paese guarda c'è perfino c'è un'altra cosa che conferma questo il ventotto maggio voteremo in tante città
Roma Torino Napoli punta di spettante perfetto
A me colpisce una cosa che
Chi con chiunque parli
C'è una cosa certa chiara ed è che dove il sindaco di è uscente di centrosinistra non c'è storia sarà rieletto ricompare vincerà e continuerà a governare
Dove uno di centrodestra la partita aperta
C'è qualcuno che dubita che Veltroni non sarà sindaco di Roma nessuno c'è qualcuno che dubita che Chiamparino sa se il dottore nessuno se qualcuno ne dubita che Storari non se la sentono di ancora nessuno
Ci dubito ampiamente che la destra cosa continuare a governare Milano tanto per fare un esempio no
Vorrà pur dire qualcosa
Cosa può dire qualcosa anche come dire c'è addirittura un senso comune che dà per scontato che dove governiamo noi è giusto che si continui e che invece dove ci sono le meglio cambiare vuol dire qualche cosa vuol dire
Che è cresciuta nel Paese nell'opinione pubblica una maggiore affidabilità nei nostri confronti che noi oggi dobbiamo essere in grado
La stessa fiducia di chiederla per il governo del Paese
E naturalmente queste a maggior affidabilità
A come uno dei fondamenti anche il livello di unità che noi siamo stati in grado di costruire in questi anni perché noi abbiamo perso l'edizione due mila uno perché eravamo divisi e in questi cinque anni abbiamo lavorato esattamente perché
Si creassero le condizioni di una coesione di un'unità più forte del centrosinistra
E oggi non ci presentiamo uniti molto di più di loro
Perché noi abbiamo un leader
Che non solo abbiamo scelto ma abbiamo fatto legittimare da quattro milioni e trecento mila persone nelle prima
Loro
Loro hanno un leader di cui non sanno bene come sbarazzarsi
Tant'è vero
è vero
Tanto è vero che Fini e Casini hanno dovuto inventarsi le tre punte la distinzione lo smarcamento perché evidentemente si stessi pensano che non è più credibile come lo era cinque anni fa
Noi abbiamo un programma sarà qualche pagina di più ma ce l'abbiamo loro propongo di continuare così che non mi sembra una grande idea
Loro non hanno uno una proposta un messaggio guardate
La
L'esito non positivo suona e Croff
Abbassare il tono avendo fatto le feste L'Unità comma sei
Non il volume il tono allora
Loro
Non hanno appunto unità diciamo condiviso ma un leader non hanno un proprio non hanno più un messaggio perché guardate che l'aver perso il confronto televisivo non è stato come dire una serata andata storta
è la dimostrazione di una verità semplice
Che la comunicazione importante ma se non hai niente da comunicare la comunicazione non è sufficiente
E Berlusconi non ha più niente da dire al Paese cadaveri la verità non ha più niente da dire al Paese
Perché nel due mila uno aveva il più il sogno al miracolo vero o non vero era un messaggio no e tanto è vero che ha raccolto oggi che messaggio
Tanto è vero che appunto
Cerca di uscire dalla stretta come dire alce innalzando i toni radicalizzato lo scontro prendendo a ceffoni industriale a Firenze un giorno i sondaggisti un altro giorno i giornalisti magistrati sono cresciuti certo punto ci sarà più un elettore che lo nota di questo passo diciamo Forza di Praga ceffoni tutti no cioè
Però è così non è non è uno sfogo non è uno scatto di ira non è un cattivo carattere è che Berlusconi avverte benissimo la difficoltà in cui è
Non è in grado di esibire un Bilancio tale da convincere gli elettori non ha un messaggio per i prossimi cinque anni che sia convincente accattivante e allora pur
Ma non gli resta altro che cercare io a vitalizzare lo sconto sperando che in uno scontro più aspro radicale esche scatti un meccanismo di chiamata a raccolta come scattano
All'arma bianca armata contro l'armata perché questo è diciamo l'unica logica che lo muove che Pera una logica appunto che rivela la sua debolezza e noi dobbiamo rendere evidente tutto questo ora queste sono le tante ragioni che abbiamo il problema non è molto semplice queste buone ragioni che sono molte questa sera siamo tanti bisogna dirla quelli che non sono di questa se
E quindi il vero tema è questo qui di cui al dieci aprile come noi siamo capaci di parlare con ogni elettore Coni elettrice
Come siamo in grado di fare arrivare la nostra voce come siamo in grado di rendere evidente nostro progetto come facciamo a riconoscere i nostri candidati come rendiamo evidente che si tratta di dare due lotti uno alla Camera
Per l'Ulivo a uno al Senato per i Democratici di sinistra e come questi due volte non sono tra loro
Alternativi o addirittura come dire
Di vari canti ma complementari perché noi abbiamo bisogno
Di consolidare rafforzare sempre di più il progetto dell'Ulivo perché quell'alleanza vasta che abbiamo costruito unità di quattordici partiti del centrosinistra perché questo è oggi il centrosinistra dopo diciamo l'aggregazione anche di altre forze che sono venute con noi
Ha bisogno per essere solido e coeso e governare cinque anni di una forza grande principale
Che ne costituisca il timone che ne costituisca la cabina di regia con forte con un forte radicamento sociale è un forte consenso elettorale nel Paese abbiamo già di un Ulivo forte grande per questo quanto più l'Ulivo e grande forte tanto più quella maggioranza sarà unita e coesa
E per ottenere questo obiettivo abbiamo bisogno tanto più di un voto grande ai DS perché noi siamo la prima forza politica di questo Paese siamo la prima forza politica del centrosinistra siamo una forza che in questi anni assolto una funzione di baricentro dell'alleanza che c'è anche riconosciuta
No come ruolo come funzione come capacità di tenere insieme le cose ed è evidente che quanto più le i DS raccolgono un consenso vasto tanto più si al progetto dell'Ulivo sia l'unità
Del centro sinistra è resa più solida noi siamo un elemento di garanzia di una stabilità e di un'affidabilità forte del centro senz'ma queste sono le cose che dobbiamo andare a dire
E io penso però che questo è quello che dobbiamo fare
Credo che questo sia il compito principale a cui applicare ciascuno di noi deve applicare le proprie energie le proprie risorse
Abbiamo diciotto giorni davanti sono un tempo brevissimo che va via in un fiato ma in diciotto giorni si possono fare ancora tantissime cose e in questi diciotto giorni aveva bisogno di parlare con il rettore condirettrice di ragionare
Berlusconi terrà la cifra di questi giorni avete visto appunto vicenza non è un incidente vicenza è una scelta
E tenderà oggi la storia degli americani che si sta rivelando sempre di più una buffa lanciato per una serie di questioni benissimo
Tenderà a ogni giorno diciamo a no tenere alto livello dello scontro per cercare da un lato di compattare i suoi di cerca di presentarsi come vittima eccetera eccetera
Bene io dico una cosa molto chiara Berlusconi faccia quello che vuole noi su quel terreno lì della rissa dello sconto lo lasciamo solo noi parliamo gli italiani
No in questi giorni
Noi tesoriere doveva avere una sola preoccupazione che parlare alle lettrici e agli elettori
Alle lettrici perché guardate il voto femminile è stato determinante nel due mila uno per far vincere Berlusconi sarà determinante il nove il dieci aprile per far vincere il centrosinistra è è questione decisiva
Parlare delle trecce parlare agli elettori ragionare discutere farà arriva la nostra voce ovunque parlare con tutti sia con quelli che ci hanno già votato per consolidare quella scelta sia con quelli che non ci hanno ancora votato perché dubitano sia con quelli che credono ancora a Nizza e nuovamente che Berlusconi possa essere una risorsa invece non lo è parlare con tutti non dare per persone sul voto non dare per scontato nessun vuoto mettere in campo una grande capacità di mobilitazione di iniziativa che ci consenta di raccogliere intorno appunto
All'obiettivo di una grande svolta un grande consenso nel Paese facciamolo e se lo faremo con la determinazione con la passione con la generosità di sempre il dieci festeggeremo grazie