Tra realtà e sviluppo: la speranza di Napoli

Io nel darvi il benvenuto
Devo purtroppo darvi anche la notizia che sua Eminenza il Cardinale Sepe per
Un improvviso e
Assolutamente indifferibile impegno
Non è tra noi però
Le parole migliori per spiegare questa improvvisa assenza
E lo affido al suo vicario a don Gennaro Matino
Del quale tutti
Conosciamo la
La profondità delle osservazioni delle analisi
Che spesso illuminano la nostra comunità e sappiamo anche del dialogo fecondo e continuo
Che a consulenza peraltro lui stesso
E chiedo naturalmente scusa a voi ai relatori ma
è una
è un accadimento delle ultime del di un'ora fa di un'ora fa per un allegazione
Ucraina che presentandosi non dico in anticipo ma insomma sarà lui stesso con Gennaro illustrarvi questa Lario e di oggi comunque non perde il suo significato per la
Signa significatività e l'autorevolezza
Dei dei relatori che sono qui
Di Don Gennaro già detto di Aldo Masullo e di Franco Marini che io ringrazio tutti in maniera particolare
A nessuno di noi sfugge come l'assenza del cardinale Sepe rappresenti un pizzico di delusione perché
L'altezza del suo magistero la profondità dalla sua parola stamattina ci mancherà nell'analisi ma
Sono convinto che
Don Gennaro ci illuminerà ugualmente do a lui la parola un attimo affinché possa
Rappresentare quanto accaduto perché io lo so avuto solo qualche minuto fa
Buongiorno a tutti
L'abbiamo saputo tutti qualche minuto fa non cardinale era pronto per per per scendere non
Ma aveva una delegazione mandata dalla Santa Sede dei vescovi ortodossi dell'Ucraina
Per accordi che dovevano intercorrere tra la Santa Sede e il prossimo viaggio pastorale che vescovo tiene per la Santa Sede in Russia dovevano arrivare all'una
Sono arrivati alle undici
Per cui sono stati avvisati in quel momento capite anche e chiedo scusa al Presidente Marini a ad Aldo a tutti quanti voi sono le scuse di sua Eminenza che in questo momento il momento così delicato di una
Fase di costruzione di dialogo con
La Chiesa ortodossa
Qualsiasi gesto può essere accolto in maniera e allora
Sono qui io e rappresentare sua Eminenza per quello che posso soltanto a portare
Oltre la parola
La benedizione per questo intervento è la grande
Partecipazione emotiva attiva e la fiducia che questo
In questo incontro servirà sicuramente a rilanciare ancora di più la speranza per una nostra terra poi qua sorprese perdonate
Non è nostra abitudine
Venire meno agli impegni che il vescovo prende ma capite perdonata
Bene amici io innanzitutto
Rinnovo a tutti voi
Il benvenuto
Non tutti quelli
Insite in questa mattina in tanti come al solito ha tanti amici che non ci fanno mai mancare
La loro presenza il conforto da loro partecipazione ringrazio
Tutte le autorità agli amici colleghi parlamentari insomma tutti quelli che sono quei e i nostri relatori a ciascuno di loro
Valdo ma sulla Franco Marini
Pardon Gennaro Matino
Ma ciascuno di loro
O più di un motivo
Di ringraziamento lo dirò
Da qui a poco
Tutti parlano
Parlano di nuovo il mondo parla di Napoli dalla nostra comunità
Lo fa rappresentando partendo da questa tragedia ove Agenzia che dir si voglia
Lo fa analizzando radiografare andò quella che la nostra comunità parlandone come di una comunità umiliata offesa
Ferita
Sono tante le riflessioni che si sprecano su di noi il mare non bagna a Napoli
Ferita a morte siamo un corpo lontano dall'Italia lontane insomma le definizioni sono tante
Noi però parliamo poco di noi stessi parliamo poco tra di noi
Perché abbiamo tutti dentro una sorta di indignazione
Ma non siamo capaci di far seguire a questa indignazione
Quella mobilitazione che invece in tanti casi serve
Stamattina rimarrà deluso che
Pensava che si parlasse di
Sviluppo in termini di incentivi di infrastrutture o di trasporti
E sbaglia a mio avviso chi pensa
Che queste argomenti pure importanti siano gli unici funzionale a una crescita
E a me non sfugge a voi non sfugge che per la funzione
Istituzionale che ricoprono Senatore della Repubblica anche per quella politica quella partiti anche da cittadino ci sono varie modalità attraverso le quali esprimere queste funzioni questi ruoli sa mattina ho scelto di farlo
Offrendo un'occasione un luogo di confronto di riflessione
Perché penso che anche questo c'è un interesse personale che illustrerò troppo tra un po'perché penso che anche questo
Sia un modo
Che abbia come obiettivo superare il rischio sconfiggere il rischio dell'indifferenza
Che in qualche modo nella solitudine e in quell'individualismo esasperato che è la nostra risorsa ma tante volte don Gennaro il nostro limite
Ci vede slegati l'uno agli altri e ci mette in una condizione un po'per pudore un po'per mancanza di coraggio
Di non mettere diciamo lo sguardo oltre essa mattina io vorrei anche
Cercare insieme a voi a tutti noi
Di alzare lo sguardo oltre questa tragedia
E io ho difficoltà a citare cioè la tragedia dei rifiuti può non voglio andare oltre vorrei indicare un percorso trovare una soluzione
Devo dire che
E i nostri relatori
Partire da Aldo Masullo con il quale fino a ieri pomeriggio siamo stati insieme a confrontarci a discutere
Al dono intellettuale ma
Né un uomo posso dirlo libero autonome schietto che non ha mai rinunciato a mettere in campo le proprie idee la la lucidità della propria navi sì
Per sollecitare in qualche modo mobilitare stimolare la nostra comunità questo credo che sia molto importante e mi è piaciuta una definizione che ieri del nostro incontro è venuta fuori
E che lui esprimeva il rischio è come in qualche modo
Come se venisse meno quella Malta quelle gamme come siti disgregata se una parente perché manca quella questione che è indispensabile per una comunità perché vedete io credo che mentre le istituzioni le istituzioni locali devono fare il proprio percorso per recuperare il rapporto con i cittadini e spetta loro allora Rizza diva al loro impegno alla loro credibilità compiere questo percorso
Noi abbiamo anche un altro ruolo è un'altra funzione come istituzioni diverse ma anche come cittadini quelli di evitare il rischio
Che la lacerazione che c'è nel nostro tessuto la solitudine che in qualche modo attraversa tutti noi renda poi impossibile edificare qualsiasi cosa
E questo deve farci riflettere perché Napoli la terza città di questo Paese una città ricca di storia di cultura di umanità
Piena di povertà se volete ma anche di vitalità di risorse
Ebbene questa città gara terza cittadino del nostro Paese dell'Italia che un Paese occidentale avanzato la domanda che io pongo a me stesso e a voi è mai possibile che si corre il rischio di una disgregazione così profonda
Come tutto possa in qualche modo frammentarsi fino a questo punto
E qui
Alcune vicende dello attori dal suo suggeriscono
Lo sforzo che ne dobbiamo compiere è uno sforzo supplementare perché vedete quando ci sono vicende
Che hanno attraversato la celando la nostra società ad esempio quella Deroma di Ponticelli io mi sono posto una domanda
Ma oltre il dovere
Dell'accoglienza e il diritto alla sicurezza che sono cose ovvie scontate vorrei dire in una comunità civile cosa c'è qual è la strada che ne dobbiamo indicare
Effettivamente questa è una ricerca faticosa ma che a noi compete che dobbiamo fare allora essere qui in tanti stamattina significa anche muovere in questa direzione
Di Aldo Masullo detto e voglio sottolineare
Come
è una delle energie migliori e più lucidi a mio avviso che i
Che esprime la nostra comunità
E che ci mette le mani la faccia che esprime i propri pensieri con i suoi scritti con le sue parole non rinuncia a stare dentro le cosa esporsi a esporsi con i suoi pensieri e con la sua schiettezza
Franco Marini
è giunto alla seconda carica della Repubblica Presidente del Senato attraverso un percorso che lo ha visto dentro una storia la storia del mondo del lavoro in prima linea e poi in politica
Atti vivendo da protagonista quel solidarismo cattolico
Che è stata a mio avviso l'unica grande vera e compiuta esperienza di riformismo di questo Paese traggono è stata una grande espressione ne è una grande espressione
Spesso con lui parliamo parliamo di Napoli
E la sua capacità di tirare sintesi e di indicare vie percorse soluzioni è una cosa che mi ha sempre molto colpito e molto stimolato
Ma lo rilegga una sette una stima particolare devo dire che forse oggi a noi serve anche il punto di vista di chi vive lontano da Napoli ma la guarda con amore ma dall'esterno
E questo è l'ultimo
Concetto che io do un denaro vorrei esprimere
Io mi sono
Sono andato in Santa Chiara il giorno che il cardinale ha presentato il suo libro
Complessa
Entrando in Santa Chiara quel pomeriggio era un martedì
Io ho avuto la sensazione era come a sera di Natale
C'erano centinaia e centinaia di persone c'era il popolo
C'è un'autorità
C'erano imprenditori sorella civile insomma c'era la città
E in quelle due ore con relatori illustri tra cui anche Aldo Masullo
Io guardandomi intorno e respirando l'aria mi sono accorto come la parola
Sì ancora qualcosa di forte di stimolante quando viene usata come strumento da persone che hanno credibilità
E autorevolezza e il cardinale non di andare in questa città
Ha svolto un ruolo alto e svolge un ruolo alto è stato come un cronista della sofferenza se si può dire io mi sento di definirlo così
Il libro lo dicevo io non l'ho scritto io in qualche modo descritto quello che ho visto girando la nostra città
E in questo suo essere cronista dalla sofferenza il cardinale altissimo soggetto morale ha svolto un'altra funzione che non è come qualcuno sbagliando ritiene
Di supplenza o di sostituzione delle istituzioni che hanno un altro compito un'altra funzione
Ma ha svolto e svolge quel ruolo di coesione sociale come Aldo Masullo ha bene illustrato nel suo intervento proprio del monastero di Santa Chiara che è indispensabile per tenere insieme l'anima di una comunità
Perché oggi sembra per come ci raccontano che non si sanno chi siamo dove andiamo e nemmeno da dove veniamo
E invece la nostra è una città che ha grandissime risorse e vive oggi grandi difficoltà ma il nostro compito è anche saper ritornare a parlare tra di noi vincere l'indifferenza e indicare un percorso
E mettere anche da parte della mente ho finito
Quel cinismo di cui oggi forse anzi senza forse veramente non c'è più bisogno
Parlare di amore in questo in questo percorso può sembrare retorico ma invece la verità questa è una città che ha bisogno anche di questo
Perché è una città è un popolo una comunità che riesce a ritornare virtuosa se qualcuno riesce ad indicare un cammino e a dare una parola di speranza in questo modo noi dobbiamo anche riappropriarci del nostro diritto al futuro
Vere adesso io
Vesto i panni
Di chi presiede questa riunione vi ringrazio ancora e do la parola ad Aldo Masullo
Io
Ho accolto l'invito dell'amico Riccardo Villari
Perché è nella mia profonda convinzione di politico solitario
Che
Passi avanti ed evitare di cadere nell'abisso
Si possono fare soltanto se si fanno insieme
Ciascuno conservando i propri convincimenti di carattere teorico ideale religioso
Ma a tutti accomunati da una responsabilità civile
Che non dobbiamo mai dimenticare
Che
Il no Franco Giorgio di fronte al quale
Sia pure come pericolo incombente noi ci troviamo e non Franjo della città
E
La città significa lo spirito civile
E lo spirito civile non vive delle pietre vive nelle persone
Ci
Coinvolge tutti
Ora
Quello che ha caratterizzato sebbene
La nostra città soprattutto in questi ultimi decenni ma vorrei dire anche come stigma della sua storia purtroppo
Ed è che già alto anche nelle parole che sono state dette dall'amico poco fa e la separatezza
La nostra oggi si usa dire che la società e liquida va o quando è diventato sociologo di moda quindi tutto il liquido la società le istituzioni perfino l'amore e liquido
E liquido si contrappone ovviamente a solido c'è qualche cosa che scorre senza
Disciplina senza produrre se non disastri alluvioni
Napoli non è una città solidale
Ma non è neanche una città liquida
Se mi consentite è una città gru mossa fatta di gruppi
Gruppi di amici gruppi di consorti
Che cosa bellissima l'amicizia
Ma amicizia voi sapete
Che una parola
Dai molti sensi
E va dall'amicizia di cui parla Aristotele cioè quella disinteressata
Ci hanno veramente l'amico quando lo sia ma senza nessun interesse e allora veramente ABI
All'amicizia nel senso dell'appartenenza a un clan
Fino ai clan camorristici lo dobbiamo dire qui a Napoli a voce alta
E io ho sempre pensato che la camorra non è solo quella criminale ma è anche una dimensione
Un vizio della nostra cultura collettiva
Cioè quello di sentirsi importanti vivi solo perché si appartiene ad una consorteria
Che significa essere disposti nelle scelte non ad adoperare i criteri della ragione vado ad operare viceversa i criteri dell'amicizia tra virgolette
E questo è un elemento di separatezza
Siamo come in periodo feudale tanti feudi
Ognuno con le proprie regole interne ognuno con i propri valori ma non riusciamo a fare in città
Questo mi sembra il primo punto dolente della nostra considerazione
Io mi permetto di ricordare
Che nel due mila sei quindi sono ormai passati parecchi due mila quattro anzi sono passati quattro anni
Insieme con
Il giornale il Mattino lanciai un cosiddetto manifesto per la città nel quale manifesti o che cosa sottolineavo una cosa che ancora oggi fa problema
E cioè che nella vita della Repubblica cioè dello Stato democratico la malattia mortale e la paralisi della comunicazione tra cittadini e istituzioni
In questo caso il cittadino inascoltato
Sentendosi respinto si ritrae nel suo privato
E
Nel privato che cosa circa
Gli amici
L'unica salvezza
Dove scarica le tensioni deviando nell'aggressività in violenza interpersonale
Un'altra cosa che dobbiamo
A mettere con drammatico e che i rapporti anche quotidiani tra i cittadini ci sono in cattivi siti
Napoli era tradizionale per essere una città agenti
Comunque si andava
Si era accolti con gentilezza oggi viceversa siamo diventati ognuno sullo stomaco dell'altro
Si incontrino per l'assalto di Quarta storto ti dà uno spintone chi aggredisce
è questo è un sintomo
è un sintomo grazie
è il sintomo di
Uno scollamento del tessuto civile
Con la sfiducia dilaga lo scoramento
Così ridotti dispersi e demoralizzato i cittadini onesti costituiscono il contesto di debolezza morale in cui ha tutti i livelli l'illegalità
Alligna messi robuste ICE
Altro grande tema
Questo della legalità
Noi
A Napoli siamo sempre
Di fronte a difetti di illegalità mancanza di legalità
E questo da che cosa ha incoraggiato e incoraggiato proprio dalla scarsa coesione e incoraggiato proprio dalla separatezza è incoraggiato dalla solitudine dall'isolamento
Dal far parte alla fine pur di salvarsi ciascuno di una consorteria
E viene meno la legalità perché la legalità il principio del diritto uguale per tutti
Dalle non c'è il diritto uguale per tutti da noi c'è semplicemente il favore per l'amico o dell'amico
E di questo Napoli soffre oggi nasce perciò l'esigenza di una forte risposta corale che allora non ci fu
Perché entusiasmo dei presenti a quell'incontro che celebrammo dell'antica cappella universitaria splendidamente restaurata di San Marcellino
A cui parteciparono tra l'altro molti giovani
Si spense nella indifferenza generale anche se nella partecipazione di alcuni e soprattutto nella ecco che rimase a lungo nelle scuole queste da tenersi presente
Per altri due anni nelle scuole si discusse di questo tema
Ma nella città si spense e innanzitutto perché le istituzioni
Quasi ha confermato della diagnosi continuarono ad essere totalmente sorde alla richiesta di comunicazione questo è un punto centrale
Che mette il dito sulla piaga centrale che quella del rapporto tra i cittadini come tali e le istituzioni che li rappresenta
Questo è un punto sul quale credo che dovremo poi ragionare al lungo
E
Questo però si concreta in che cosa
Non è solo la mancanza
Di comunicazione tra le istituzioni e i cittadini potremo dire come comunicazione quotidiana come co comunicazione spicciola
Se voi andate in una città
Svizzero tedesca
Voi trovate per esempio
Che in tutte le principali i principali punti della città ci sono i plastici della metropolitana così come ne è progettato lo sviluppo tanto per dirne una
Cioè il cittadino viene convocato nella sua attenzione
A dare
Un occhio vigile ai problemi della città ed eventualmente a fare le sue osservazioni
Terra invece tutto avviene nel velo scuro delle istituzioni chiuse in se stesso
E tutti noi protestiamo parliamo male ma non abbiamo il coraggio di dare voce collettiva a questa situazione di difficoltà questo è un altro buco e un'altra conseguenza della separatezza
E più noi
Sfuggiamo a questo necessario compito di
Tessere la nostra vita civile più naturalmente diventiamo vittime delle assenze delle comunicazioni e della partecipazione delle istituzione
E poi il tutto e che cosa in che cosa si concreta essi concreta nell'assenza
Di progettualità
E noi parliamo di Napoli adesso c'è il problema delle immondizie
E questo direi a
Enfatizzato la nostra difficoltà che però non è soltanto quella dell'immondizia quella dell'immondizia una conseguenza di un male più profondo
Quello dell'immondizia e come
Una vistosa
Una vistosa manifestazione della pelle
Che non è una malattia in se stessa è la rivelazione di una malattia più profondo di una malattia organica
Ecco lei immondizia sono i nostri forum buoni
Le immondizie sono
Il nostro i nostri sfoghi ripeto LEA
Le immondizie sono quelle che ci rendono visibili
I nostri difetti visibile visibili proprio nel senso letterale rivediamo ci stiamo in mezzo gli odori hanno aderito
E naturalmente poi
Noi non possiamo lamentarci delle immondizie che sono l'effetto se non risaliamo alle cause e sono ci assumiamo la responsabilità delle cause non rimossa
E dicevo l'assenza di progettualità
Voi sapete
Quale uso è stato fatto
Della enorme quantità di fondi europei arrivati nella Regione Puglia Campania
Avete qualche idea di come
Ci si propone di utilizzare quelli che stanno per arrivare in misura forse ancor più copiosa di quelli precedenti lo sapete io no
Mi potrebbe dire difendere dalla mia ignoranza ma io credo di poter sfidare ciascuno di voi a rispondere nella solitudine della propria coscienza a questa mia domanda inquietante
Ora io vorrei capire
Se
Una società civile una società democratica
Che ha nella progettazione nel programma
Delle linee da svolgere
Soprattutto tenendo conto dei mezzi di cui può disporre
Può accettare di essere tenuto all'oscuro tranquillamente non solo del passato del rendiconto anche del futuro
Del Progetto
Signori miei il passato è passato anche se
Come diceva quel ministro tedesco molto giustamente del passato non passava
Al futuro e la possibilità
Passate la necessità quello che è avvenuto è avvenuto future la possibilità
Cioè è la possibilità di superare le difficoltà ove la possibilità negativa di trovarci in condizioni ancora peggiori di quelle in cui ci siamo trovati finora
E tutto questo naturalmente
Milana sensazione che noi napoletani abbiamo rinunciato a pensare
Per lasciare dominare il pensiero unico
Pensiero unico
è
Un'astrazione il pensiero unico e anonimo
Il pensiero unico è una linea dominante di cui nessuno si assume in prima persona la responsabilità ma di fronte alla quale tutti si lasciano tranquillamente trascinare
Quindi quando io mi sento
Colpito da questa circostanza e mi sento offeso nella mia dignità di persona io credo che come me si sentano offesi tutti gli altri napoletani
Il fatto è che l'offesa non può restare offesa offesa comporta la reazione
Comporta la decisione ricordiamoci che l'azione non esiste se non come reazione
Dalla sensibilità la cosa più senza più semplice la sensibilità è un'azione reattiva Sorgi fossero gli stimoli la mia sensibilità non risponderebbe
Essere uomini e rispondere alle sfide perfino l'immondizia è una sfida
Alla quale dobbiamo rispondere
E quindi dobbiamo lavorare per evitare che continui a dominare il pensiero unico
Che purtroppo non è un pensiero logico è semplicemente un pensiero di potere
Dove non c'è discussione dove non c'è
Progetto discuti discusso dove non c'è programmazione dove non c'è rapporto tra i mezzi e i fini visibilmente esposti lì si può dire che ad ogni pensiero unico cioè il potere è unico
E dove c'è il potere unico non so ma anche alla democrazia
Ma manca l'ordinamento
Che nell'ordine della discussione che l'ordine della collaborazione chi collabora a Napoli e collaborano soltanto probabilmente i cortigiani permette di medio dica così
Cioè coloro che in un modo
Coloro che in un modo in un altro hanno rinunciato a testimoniare la propria convinzione
Lo dicevo anche molti anni fa coro che hanno rinunciato al dovere fondamentale di ogni uomo di ogni cittadino ed è il dovere Della parlerei sia come dicevano i greci il coraggio di dire la verità anche al potente
Se questo coraggio non lo sia
E perché si aspetta dal potente ossia avuto dal potette qualche vantaggio particolare si rientra quindi nel caso delle amicizie delle clientele
Dei particolarismi e permettetemi ancora di dire la parola forte dell'autobus
Noi dobbiamo
Soltanto vincere la camorra criminale quelle compito dello Stato
E se mai dobbiamo rimproverare lo Stato di non essere stato sufficientemente forte incisivo è presente in questa lotta
Ma vincere l'altra camorra quella che sta dentro la città questo è compito di ciascuno di noi
E se la camorra domina incontrastata questa di cui io sto parlando noi tutti ciascuno di noi per la propria parte è responsabile
E
Che cosa è necessario IRES non credo
Alle associazioni prese come tali dalle sottoscrizioni
Alle immobilizzazioni in nome di un pensiero unico magari diverso da quello dominante
Io credo
Che
Nella città la salvezza si possa
Sperare di conquistare sì tutti i centri visibili
Di democrazia di cultura religiosi anti religiosi quello che sia tutti i soggetti morali
Ciascuno si mobilita per la propria parte
Senza creare ammucchiate che credo non servano a nulla
Ma ogni centro deve sentirsi mobilitato ogni università deve sentirci mobilitati ogni liceo deve sorbirsi mobilitato
Nel proprio interno perché ripeto il nemico sta dentro di noi
Allora io credo
Che
Sarebbe molto utile se tutti i centri mobilitando sì ciascuno intorno
Alle proprie forze ciascuno assumendo la propria parte
Fra di loro stabilisse una comunicazione
Costruite quello che comunemente si chiama una legge
Non promuovere grandi movimenti
Ma
Attivare le forze che ci sono
Far rimettere in circolo il sangue vedete la nostra non è una città morta l'altro la nostra città purtroppo muore spesso per le troppe metafore
Tutti parlano di Napoli per metafora
Quindi muore di metafore la nostra città ma fuor di metafora il vero problema quale e quella di far circolare il sangue
Vivo di una società Sangue vivo di una società sono le idee il sogno di una società sono i propositi il sangue vivo di una socia soli saperi
Dove sono i nostri sapere le università sanno ciascuna chiusa nel proprio recinto gli industriali ciascuno chiuso nel proprio recinto
Non so se anche i preti spero di no
Il cardinale Sepe ha dato segno diverso ed è questa la ragione per cui gli voglio bene personalmente
Ma
Dove e la comunicazione dove il rapporto fra di noi
Se uno di noi un cosiddetto intese intellettuale
Parola che credo voi sappiate io respingo da me
Ma se uno di noi diciamo che scrive qualche cosa scrivere qualche cosa
Un altro si è
La cosa singolare e che nessuno risponde all'altro
Non c'è nessun dialogo ci sono tanti monologhi ora la somma dei monologhi non fanno un dialogo
La somma delle solitudini non fanno una compagnia
La somma dei frammenti non fanno un edificio interno
Quello che manca e precisamente il principio di ordine l'asse portante
La forza acquisiva ecco quello per cui io dicevo
Parlando quella sera alla presentazione del libro del cardinale
Che
La Chiesa non deve entrare nella politica non deve fare nessun intervento politico alla Chiesa un altro compito come il compito di tutti i grandi soggetti morali purtroppo
Contro la Chiesa ne vedo pochi ma insomma dico
I grandi soggetti morali non debbono fare politica
I grandi soggetti morali debbono
Produrre le condizioni fondamentali perché la politica sia possibile le condizioni fondamentali perché la politica sia possibile
è la coesione sociale
Io posso parlare contezza mio avversario politico senza considerarmi un tuo nemico
Perché se ti considero un tuo nemico io cerco di combattere atti e non cerco di capire tu che cosa veramente vuole e tu non sei messo in condizione di capire quello che voglio io queste come nei rapporti tra le persone
Appena io dico una persona ad un altro magari voglio fare un'osservazione se glielo lo sa l'osservazione che la faccio come un rimprovero con la Simeto indifesa
Pronuncerò contro offensiva ma se viceversa io con garbo con tutte
Le condizioni di problematicità di
Espongo una certa cosa osserva un certo suo errore a mio parere lato si dispone a discutere
Il problema è che noi dobbiamo discutere collaborare
E
La cosa che per ultimo voglio dire
E che la nostra deve cessare di essere una città minorenne ecco non voglio non non ricorro a delle metafore ricorro a un preciso concetto giuridico e morale la
Responsabilità
Che è legata alla maggiore età
Quando noi ci comportiamo senza responsabilità noi attestiamo certifichiamo di essermi no
Per carità siamo tutti maggiorenni ma insieme siamo una società minore
Non posso mai dimenticare quello che dice canti in un celebre scritta renderlo che cosa è illuminismo illuminismo eh raggiungere la maggiore e
Illuminismo è essere in grado di decidere senza bisogno di tutori
Naturalmente questo comporta l'assunzione della responsabilità e invece in generale noi presi separatamente andiamo alla ricerca dei tutori
Andiamo alla ricerca di chi ci copre
Di chimici sostiene di chili ci fa da alibi secondo le circostanze
E con questo distruggiamo la nostra attività civica
Con questo noi facciamo che la nostra città si riduca ad un ammasso di immondizie l'unica metafora che io credo si debba continuare ad operare e quella della città con immondizia ed è quella che lei non voglia
E allora
Io direi che noi dobbiamo avere il coraggio
Cercando appunto di mettere in piedi non associazioni movimenti cose che non servono assolutamente a nulla mettere in piedi dei canali di comunicazione
Ogni gruppo ogni tipo di attività rimanga fare quello che fa ma lo faccia con maggiore consapevolezza dei propri rapporti con l'orizzonte civile entro il quale si
E cerchi di comunicare con gli altri con gli altri centri la comunicazione continua
E allora vorrei chiudere
Dicendo che
Ho detto in qualche altra occasione
Chiedevo l'oggetto di un mio progetto
Una città e vi fa
Quando
Sovrano in questa città eh il diritto al futuro
Diritto al futuro significa significa
Che nessuno di noi dei nostri figli e dei nostri conti può essere esposto alle conseguenze della res irresponsabilità degli altri
La vera responsabilità non è verso le leggi i comandi legge comandi stanno dietro di noi
Responsabilità verso il futuro
Perché tutto quello che in questo e lo stiamo facendo o non facendo avrà una conseguenza
Ogni azione e anche ogni omissione a le sue conseguenze
E di queste conseguenze noi perlomeno io la mia età non credo che giunge ero a piangere
Anche perché forse già sto piangendo
Na giungeranno certamente a piangere i nostri figli
Ruggiero hanno certamente a piangere i nostri porti
Non ce l'hanno certamente a piangere coloro che verranno e cercheranno una Napoli che non c'è
Io credo che questo
Sia
Il nostro impegno che è un impegno morale prima che esso è un impegno politico
E direi anche un impegno politico va politico non significa partitico
Napoli se la città
Siamo tutti i cittadini siamo tutti i politici
E quindi
Non si può più fare come spesso i napoletani fanno
Non me ne importa niente
No signori miei di tutto ci importa
Perché di tutto e ne va anche del nostro destino e va anche del destino dei nostri figli dei nostri nipoti
Ecco io direi vorrei io ho detto in altra occasione che mi piacerebbe che Napoli perdesse il suo futuro perché anche questo è un altro grande tema che non è il caso qui di trattare qual è il futuro di Napoli
Qual è il progetto della nostra città
Che cosa questa città può fare di se stessa quale funzione possa svolgere domani dopodomani e così di seguito
è una volta ho pensato l'ho anche detto che contanti università centri di culture istituzioni culturali che noi abbiamo
Napoli potrebbe diventare una grande città della pace
C'è una città dove non alla pace se ne facesse oggetto di corteo che anche questo serve a poco ma anche la pace si facesse tema di ricerca di studio
Perché la pace si costruisce
In un mondo così complesso come questo nel quale le navi diamo la pace si costruisce
C'è chi si prepara a fare il diplomatico che si prepara a fare l'economista che si prepara a fare il geografo ognuno nella propria parte ma tutte queste singole attività
Dovrebbero essere coordinate verso un grande Progetto
Guardate che Napoli Fini di essere una grande città del Cinquecento quando si è esposto l'asse dei traffici dal Mediterraneo all'altra con la scoperta dell'America
Oggi però il mondo gira
Siamo in un momento nel quale il centro del mondo
Sarpi diventando il Mediterraneo noi guardiamo l'altra sponda l'altra sponda non è più africano
Noi guardiamo verso l'Oriente l'Oriente non è più accascia
E noi siamo al centro
Che vogliamo fare di questo centro
Vogliamo dimetterci dalla nostra centralità o vogliamo cogliere l'occasione ed ristabilire
La grandezza di questa città questa è la domanda
Ed a questa domanda appunto io non posso fare a meno di non accompagnare
Il mio ideale che una città e viva solo quando in essa sovrano e il diritto al futuro per questo diritto dobbiamo lavorare insieme grazie
Caldo grazie anche
Per la forza
La lucidità dall'analisi del resto nel dare a Paolo ad oggi è una normativa che voglio soltanto richiamare
Come accanto al sollievo
Rispetto alla sofferenza riferite di questa città la Chiesa bianche svolto un ruolo concreto
Come ad esempio
Aprendo le parrocchie
Ha parlato ai cittadini
Di differenziata di qualcosa che
Nel nostro quotidiano dovremmo fare
Per alleggerire anche il peso concretamente il peso di questa tragedia di questa emergenza
Prego
Grazie topolini imbroglio
I microfoni proviamo a non imbrogliare le parole ma sbrogliare me come a
Ha saputo fare e come fa sempre
Nel caro Aldo non possiamo farlo alla sua maniera ma tenteremo come nostre povere corte
Ovviamente
O il
L'intervento che avrebbe voluto fare
Sua Eminenza
Ma che ritengo necessario perché lui l'avrebbe
Non letto lo avrebbe
Rilanciato con le sue parole e io proverò
Con inizia modesti canali a poter in qualche maniera provocare il nostro stare insieme qui partendo dalle sue riflessioni allargando
Dall'intervento che ha fatto il professor Masullo si evince un fatto che credo
Che trovi d'accordo tutti
Che il limite di una costruzione di società e nel limite della comunicazione
Per essere insieme per essere una comunità e necessario che la parola abbia la possibilità di trovare ponti per trovare approcci
La solitudine e
L'incomunicabilità
La mancanza di crescita dipende dall'incapacità della parola
Di essere creativa di essere capace di allacciare la differenza di convincerla di coinvolgerla di provocarla ognuno di noi
E una somma di parole ricevute e di parole che si appresta a dare
In fondo la differenza che esiste tra un individuo è una persona
è
Dato dalla parola e poi in fondo anche la differenza che esiste tra le sere
L'uomo persona l'essere animale dato dalla parola quando una un animale benché lo vediamo pronto sembrerebbe
A rispondere alla nostra sollecitazione lo vogliamo accostare alla nostra realtà gli diciamo di manca la parola
Perché la parola costruisce
La parola
E
Fonte struttura capacità del dialogo e dalla stessa determinazione della parola dall'etimologia e qualcosa che lega
Ora per poter essere capace di legare la parola ha bisogno di essere compresa
In altri termini ha bisogno che tra chi la dice chi la riceve chi la riceve la rimanda
C'è bisogno di comprensione comprensione significa anche l'ancora dal termine
Che
E prendere insieme qualcosa e a vedere la capacità
Di entrare all'interno della dinamica che la parola consegne
Con
La forza la determinazione la storia che quel suono nasconde ed è conosciuto
Napoli
è una città dove la parola e nascosta
Dove
C'è il suo uno rumoroso
E c'è una parola che progressivamente sta perdendo significato
Sono le parole che progressivamente ascoltiamo sentiamo ma che non ci appartengono
Perché di volta in volta su uno imposte da nuovi termini da nuove colorazioni da nuove strutture da nuove condizioni
Progressivamente perdiamo l'identità della nostra appartenenza delle nostre radici perché non abbiamo più parole che condividiamo
Ognuno ha le proprie
Non riusciamo più come diceva Aldo precedentemente a parlarci
A parlarci a parlare insieme anche nella differenza subiamo le parole quelle dette nelle stanze del potere quelle dette nella stanza derivi una certa cultura aristocratica
Che sembra fondamentalmente essere prigioniera dei propri circoli
Di una certa borghesia e di un certo popolo che di volta in volta si crea spazi per una propria specifica comunicazioni in comunicabili all'altro
Prima di venire qui io sono andato a fare un incontro con un incontro con i giovani di Scampia perché c'era il meeting dei giovani a Scampia
è ovvio che anche in via e Napoli
Ma se io dovessi dire quale Napoli e Scampia
Anche
Il centro storico è nato e se io dovessi dire quale Napoli del centro storico
E anche via Petrarca e Napoli ovviamente ho la sensazione che quando si parla di Napoli
Nella massificazione della parola anche nella comunicazione che si date la parola stessa questo universo di differenza che ha in sé stessa delle caratteristiche delle possibilità finisce per essere
Assolutamente sconosciuto inconoscibile perché è diventato un suono da cui fare resistenza a Napoli piuttosto che entrare ci dentro una volta da Napoli
A
A Reggio Calabria chiunque andava fuori diceva sono napoletano oggi perfino i napoletani hanno paura di essa
E la condizione questa incomunicabilità che questo suono
Provoca piuttosto che condivisione di radici che scelte straordinarie di appartenenza più che conoscibilità di storia e di incontro la Resistenza
Che fa piuttosto l'immagine
Piuttosto quello che fuoriesce della nostra storia
Si è parlato di
Si è parlato di Chiesa si è parlato di quello che
Il cardinale quando è venuto a Napoli ha detto come faccio a fare il prete Anna
Qual è il modo per aiutare
Non
Una ragione politica di presenza ma una ragione di annunci
Perché una chiesa deve poter preoccuparsi innanzitutto di narrare quello che il maestro la comunicato queste suo mandato
E ovviamente per poter fare questo deve accompagnare la parola con la necessità di incarnare le contestualizzarla laddove il maestro la comandata essere presente
Come fare ad annunciare il Carmine signori annata
Ed è una domanda non seconda
Perché ovviamente una uno un prete uno che deve annunciare il Vangelo potrebbe accontentarsi del fatto che a Napoli
E nell'hinterland di Napoli ci sono duecentottantasette parrocchie presente sul territorio che già di per sé insisto su in una realtà sa frantumata come si dice una realtà ormai
Incapace di comunicazione già è una presenza
Forse l'unica volte presenza in alcuni territori con una articolazioni una realtà disarticolata basterebbe questo
Governare
Cipressa ente rendere presente collazione di un Governo pastorale
Quello che già avviene nelle diverse parrocchie
Bastava questo
Ma c'era qualche cosa che richiamava il pastore che richiama un prete che vuole annunciare la parola del maestro ad una esigenza ad una necessità
Ed è proprio dalla parola del maestro che deriva una provocazione la verità rende liberi
Cosa significa fare io rette
Significa rimanere nelle mura della propria Chiesa e celebrare i riti i culti
Celebrare la parola che tu hai ricevuto ma l'ha ricevuto non perché ne faccia uno strumento liturgico anche se la liturgia è fondamentale ma perché diventi per te e punto uno
Come ha detto Aldo cioè capace di dare un significato e un senso alla tua esistenza che deve fare un pastore
Deve dire
Dite la messa confessate ma certamente lo farà ma nella gaudium espresse era scritto caro Presidente
Che in ragione del Vangelo la chiesa era in ascolto degli uomini per fare in modo che le speranze di questi uomini potessero essere messi in rete per annunciare una città diversa
E inevitabile Adurà che chi viene qui e vuole annunciare il Vangelo in un mondo che cambia
Mentre si rende conto che c'è un impauriti un pausa alimento della speranza cioè del futuro
Deve poter collegare quelle presenze mettere coraggio in quelle articolazioni per dare speranza a chi speranza noni appieno
Perché altrimenti lo stesso Vangelo più che essere buona notte buona novella una notizia rivoluzionaria finisce per essere carta straccia uno strumento che attiva certamente un potere ma un potere senza crescita che finisce progressivamente non essere più capace di dire quello per cui è stato detto la verità di rendendo
La verità libera
Come cantare il Carmine signori in terra straniera
Come portare la pace a Scampia
Non è che tu arrivi alle saliscendi le di Afragola come lui stesso racconta nel suo libro e ti rendi conto di un abbandono totale
Lui che ha girato il mondo come delegato della Santa Sede e ha visto le periferie del mondo si rende conto che ad Afragola c'è qualcosa peggio del mondo
E come cantare Carmine signori in terra straniera
E fare politica dire non è possibile trovare un luogo dove l'umanità e messa a rischio
E fare politica a dire alla propria gente uscite dalle vostre chiese heavy appropriatevi della vostra speranze della dignità di appartenenza
Se questo è fare politica è ovvio che fare politica
Ma credo che se il maestro ha detto quello che voi avete ricevuto nel silenzio andate a gridare allo dai tetti
Era necessario che per chi crede si senta urgente innanzitutto la costruzione
Della
Città spirituale fondata su quelli che sono i patrimoni derivati dalla parola che vuole
Alla vita Pia l'abbandono alla Provvidenza di Dio la fiducia nella sua azione
Sarà attrice della propria esistenza ma significa anche avevo fame mi avete dato da da mangiare avevo sete mi avete dato da bere
Ero forestiero e mi avete visitato nudo e mi avete vestito e cioè la ricaduta sul segni di speranza attivi e concreti che insieme alla Città di Dio che il futuro ci darà ci sia la città
Terrestre la città di oggi che deve essere ricostruita
E allora se Giovanni Paolo II venuto a Scampia grido organizzate la speranza
Era necessario ripartire da quel grido e dire la speranza non può morire non deve morire
La speranza non deve essere rubata perché il motore attraverso cui si organizza una città diversa
E se la Chiesa deve poter essere presente in questa
Civiltà società e dare il proprio contributo
Che non nasce da un vago sentimento di partecipazione ma dal dinamismo della propria stessa adesioni al Vangelo e allora non può fare altro che grida urla la speranza
Ed essere voce
Di coloro che non hanno voce
E di poter essere in qualche modo per quello che suo specifico compito ricostruzione della parola mettere in rete le differenze e fare in modo che quelli che vivono nelle comunità di Scampia
Si sentano fratelli di quelli che vivono nelle comunità di via Patera Petrarca
E partendo all'interno delle comunità creare un'osmosi è una comunicazione che nel nostro specifico quanto significa anche una rivoluzione
Fare in modo
Che quelli dell'uno e dell'altra parte così come detto negli atti degli Apostoli vengano a supplire per l'abbondanza dell'uno di indigenza dell'altro
La differenza che esiste tra un uomo vecchio e nuovo giovani non sono non è l'età anche se l'età ovviamente
Gradisce la dice lunga
Ma la differenza che esiste tra un uomo vecchie un uomo giovane e il futuro su un i sogni
Se uno sogna a tutte le età e giovane
Sia perso i sogni a tutte le età è vecchio
Non è difficile molto spesso trovare anche dalle nostre parti
Dei giovani vecchi e dei vecchi che sono instancabilmente coraggiosamente giovani
La bellezza della nostra terra che era una terra inguaiato
Ma era una terra giovane
Perché se non aveva nulla arriva i propri sogni
E aveva il coraggio di quei sogni
Articolati e commossi all'interno di una struttura che era forte e impenetrabile che era quella della famiglia
Che la rendeva questa città famiglia di famiglie una sorte di tributo a tribù che la rendeva forte dei sogni perché erano le i sogni dei madri per i figli
Eravamo a soli i sogni di vedere la propria squadra di calcio vincere campionato
La soglia i sogni di vedere
Che Napoli potesse diventare sogni che potessero diventare una città importante nello scenario internazionale
Sogni di poter dire chi stava lontano da Napoli ritornerò a Napoli perché casa mia
Sogni cantati una volta raccontati iscritti resi poi sia fatta cultura
Questa è una città che non sa sognare più
è una che ha perso i sogni e per questo è diventata vecchia irrimediabilmente vecchia
Benché abbia un tasso di nascite il più alto come progresso rispetto all'Italia
E abbiamo una
Riserva di giovinezza e di possibilità unica
In ragione dei sogni che mancano quelli che vogliono sognare questa città la stanno lasciando
E non soltanto si sta
Ipotizzando una nuova emigrazione dei giovani
Ma è un'immigrazione di sogni e di giovinezza e quelli che restano il più delle volte non vanno via perché hanno
Più capacità ma perché hanno più la raccomandazione
Ed è strano qui non perché valgono il più delle volte ma perché sono più accomodanti e questo genera progressiva
I sogni andare io fuori e la mediocrità restare
è fondamentalmente
Una mediocrità
Con l'intesa il più delle volte conti garantendo la raccomandazione come sistema garantisce la mediocrità mi posti cardini delle decisioni dello Stato
Non è possibile ipotizzare che mentre noi dobbiamo raccontare i nostri sogni e la possibilità di raccontarla i sogni non la raccordiamo alla parola speranza
Perché la speranza diventa vuote diventa illusione
Se non è ancorata ad una costruzione della speranza se Giovanni Paolo II diceva
Organizzare la speranza significa che la speranza non è soltanto una parola quella che molto spesso ha portato la nostra gente a dire chi di speranza viva dice parata Moro
Malato la speranza è un progetto
è una forza è un dinamismo che va alimentato partendo dalle nuove generazioni
è
Un fatto più che un'idea ed è un fatto che si articola progressivamente intorno ad ipotesi costruite radicate sviluppate consegnati
Quando il cardinale venuto qui a Napoli ci ha detto io non voglio fare tante cose ma le cose che vi dico che dobbiamo fare come Chiesa bisogna farle di dire
Perché a Napoli non bisogna promettere aspettare trent'anni per realizzare quello che si è promesso
Abbiamo detto una cosa non mille cose ma tra un anno lo dobbiamo fare
Non è che io posso dice il vescovo cambiare la realtà
Ma vorrei contribuire con la Chiesa e con i miei preti con i miei fedeli laici a gridare che la speranza è possibile
E se non ci riusciamo nel nostro poco fosse provocare quelli che hanno più strumenti più forza ad essere capace coinvolti in questa provocazione
Una speranza che nasce dalle mille presenze trasversale nel mondo accademico nel mondo della politica nel mondo nel mondo della società che pur ci sono
Che ci sono ci sono un sacco di positività un sacco di entusiasmo ma che hanno bisogno di ritrovare la parola che li unisce
Ho detto unisce non uniformare
Unisce significa che ognuno può restare con i patrimoni intellettuale della propria storia del proprio credo
Della propria identità della propria appartenenza politica
Ma deve trovare un principio di unità
L'uniformità significa mettere tutti sotto lo stesso stemma unità significa coagularsi come il sangue di San Gennaro che si scioglie
Pur essendo coagulato
Per fare un miracolo e il punto di contatto e la salvezza di questa terra
La salvezza di questa terra non ha partito non a religione non a Chiesa riguarda i napoletani e tutti quelli che Napoli lama
Grazie
Gennaro
Le tue riflessioni e quella di Aldo mi davano la conferma di come
Sia fecondo nel senso anche di tanti valori condivisi di dialogo
Tra i credenti e non credenti e come
Ne parlavo ieri con Aldo
La condizione dell'ai co credente sia in qualche modo legato al futuro e a quello che verrà anche nell'ottica trascendente laddove
Il laico non credente ancora più bisogno di organizzare la sua speranza perché la sua speranza e nel quotidiano
E quindi noi laici credenti
Abbiamo anche il compito la funzione
Ma di aiutare chi non crede concretamente con le opere quotidiane
A costruire il futuro adesso
A Franco Marini che ringrazio ancora di cuore
L'intervento conclusivo grazie
Compreso
Ma io
Voglio intanto scusarmi preventivamente con moglie perché forse vi disturberemo con qualche colpo di tosse
Che volete
Capita pura un montanaro come meglio lo dico spesso che sono un montanaro Abruzzese ma proprio in cima
Poi miti implica non pure con un animale molto robusto ma e l'età
Caro professore poi è vero
Che spesso leggevo no e
Capitale che spesso troviamo dei giovani un po'spenti diciamo così anche se dobbiamo essere sempre comprensivi
E qualche anziano porrò Buso Maletta pensa sempre quindi io
Mi scuso con voi perché può capitare quello non era un aperitivo perché a mezzogiorno Pratola per ritirare una china calda per cercare di e i ritardi questo disturbo
Io
Starò nei tempi giusti non la farò molto lunga anche se gli stimoli sono tanti ed interessanti
Debbo dirvi è che pensando a questo nostro incontro
Io Tomassini ora degli stimoli mi potranno certamente venire dal libro del cardinale
E di attualità di questi giorni
E quindi
L'ho letto l'ho letto vivace velocemente l'ho letto con piacere sono contento di averlo letto
I stimoli che ho raccolto però l'io indovina
Non sono pentito
Perché ho ascoltato
Due
Illustra i napoletani d'un mattino il
Professor ma sullo e debbo dire
Che
Sono confortato proprio perché vi farò un discorso netto pure io ispirato ispirandomi alle parole del cardinale dirò qual è il problema qual è la via della politica
Qual è la svolta necessaria che non c'è che non c'è stata
Che abbiamo spinto poco anche noi quando siamo stati al Governo
Ahimè con una giustificazione che il testimone più diretto vi può dare il Presidente del Senato insomma era un governare difficile
Perché quando in una Camera non c'è una maggioranza e non c'è
è già un miracolo andare avanti e io che pensavo ad andare avanti due o tre mesi poi debbo dire Sonata davanti due anni ma la forza di iniziativa
Non potevo andare via né quella Camera nei al governo
Allora
C'è una cosa che mi ha colpito nel libro del cardinale assolutamente
Diciamo così originale
Ed importante che ovviamente ho ritrovato nelle parole dei miei due interlocutori
Inevitabile
Perché il cardinale
è stato detto lo sapete
Dare una grande atto d'amore per la città di conoscenza di coinvolgimento
Di impegno
In questa città straordinaria
Un po'io non credo che Palermo il possa superare ogni tanto adesso borse di supererà non lo so su un piano di una certa visione politica ma
Non è possibile a Napoli resta il cuore anche delle contraddizioni del Mezzogiorno
Corse
Questa cosa che mi ha colpito
Nel libero del cardinale del cardinale se certo ci sono frasi forti di denuncia di Dini come avverrebbe ne richiamo qualcuno l'omertà più grande sarebbe quella di non andare fino al fondo della realtà
La città è questa
E il rassegnato giudizio di certa politica
Quindi non scatta la voglia di impegno
Non sono rimasto sorpreso
Da questa affermazione che è stata ripresa
Che diciamo così ha sparato poco
Ci fa pensare
Cardinale conosce il mondo per tutto quello che ha fatto prima
Vice ma in fondo in Brasile
Il dramma delle favelas si va restringendo c'è un tentativo del genere
E da noi no qualche volta si ha la sensazione che questo dramma
Si amplia e da ultimo
In zone della città
Il problema
Non è più un morire ma il problema del vivere vivere dignitosamente ma
Poteva fermarsi qui
Molte volte ci si ferma qui
E la chiesa
Può essere anche
Può avere la giustificazione del suo magistero dice io vi dico le cose voi la responsabilità civile
Sono di altri
La forza di questo libro
E che ad ognuna di queste affermazioni ad ognuna di questa drammatica
Rappresentazione delle difficoltà poi si dice noi cosa facciamo l'impegno civile questo è un libero dove la Chiesa viene rappresentata come una forza morale certamente
Ma che non sfugge ad un grande impegno civile naturalmente non è le scelte delle istituzioni spetta alle istituzioni
Io lo dico spesso io cattolico appassionato della dottrina sociale della Chiesa
Che a volte
Uomo di centrosinistra uno dei fondatori dell'alleanza nel novantacinque con i popolari e poi tutta la strada
Io a volte
Ho un po'la
Come possiamo dire non la vanità
Un pizzico di orgoglio nel dire ma se io prendo
I due grandi documenti
Della fine dell'Ottocento dinanzi ai drammi della prima rivoluzione industriale
A quello che era la vita allora dove
Nella Londra studiata da Marx e nella realtà più generale ma anche italiano perché nel nord Italia quei fenomeni cominciavano a venire studiati da questo Papa nobile romano Leone tredicesimo
Quelle due indicazioni alla fine quelle due ricette
Quella due capacità di vedere questo dramma pensate bene senza regole dai dai campi dai laboratori nei primi opifici industriali senza sindacati senza legislazione giorgiani
Ma quale si è dimostrata più vitale di queste due indicazioni
Io io cerco di dirlo non lo voglio dire perché io mi ispiro ne sono cresciuto nella parrocchia c'era una bella parrocchia ho imparato molte cose operaia
E
Debbo dire forse l'insegnamento
Della dottrina sociale della RAI rumeno Palumbo che metteva assieme la difesa della libertà anche economica
E la storia ci ha insegnato che senza questo non c'è sviluppo poi c'è la degenerazione del pensiero unico
Cioè il liberismo il mercato e tutto il mercato non è tolto
Oggi senza un principio di giustizia sociale nelle nostre società senza un rapporto equilibrato tra i vari gruppi sociali non c'è più nemmeno sviluppo se c'è democrazia
Ma insomma rispetto a quelle due rappresentazioni
Il documento del papà di Leone tredicesimo che certe volte indicata come un limite una difficoltà una cosa non accettabile la fine della proprietà privata il tutto allo Stato
Però si rivolge con parole ferme allo Stato liberale italiano per imboccare
Regole di legislazione sociale e anche il rispetto delle prime formazioni operaie bianche rosse e bianche che si andavano organizzando per contrapporsi
A questo principio a questa realtà dove ogni idea di
Non solo di libertà ma anche
Dell'ingiustizia sociale veniva conculcata veniva distrutta tant'è vero che la prima legge sociale
Dello Stato liberale italiano una legge attorno al mille ottocentottanta dei su che venne fuori su su una sottoscrizione dei cattolici torinesi sul lavoro dei minori
Negli opifici industriali allora
La cosa che mi ha colpito Ikea determinato le cose che dirò dopo perché per me il problema è un re più largo
Dove Napoli c'è dentro tutto ma è uno il più largo quanto dieci alla conclusione di queste denunce
E di questa forte partecipazione umana
Da vescovo ma anche da un uomo dice ma non è che possiamo fare
Come ci muoviamo noi
è una grande lezione per la politica
Tutta la politica
A partire dai quartieri a partire dalle circoscrizioni
Cioè la politica poi alla fine tira le somme essi Coin Morgese si può fare poco si fa poco ma il poker un passo poi viene l'altro
Non c'è un po'la politica limitare alla denuncia e qui c'è questa grande lezione anche civile
E io
Ricordo
Ho sottolineato
La realizzazione poi nell'ospedale per bambini se no non ricordo male di una scala per poter fare incontrare vedere con i genitori oppure dire rivoglio gli oratori
E a Napoli dire gli voglio gli oratori nelle parole c'è una grande cosa rispetto alla condizione in moltissimi ragazzi
Ma io vi debbo dire che l'oratore della mia parrocchia in condizioni di una piccola città diversa meno drammatica ma insomma che posso dire con Laurent con l'oratorio visto il mare la prima volta tam rigidità
Un input un palloni di cuoio l'ho vista l'oratorio
Perché subiamo la guerra giocavamo fu una conquista una pallina da tennis
Per giocare a calcio
E mi pare anche del tutto natura le prime ragazze Locri Lolli lo conosce omogeneo corteggiati in parrocchia
Quindi questa lo scatto di dire no questo posso fare
E allora noi
Prego e
Certo il provvedo di essere sintetico ma qual è il cuore del problema
Problemi di Napoli sono quelli che abbiamo ascoltato in maniera così approfondita seria al professore ma sul dal vicario del vescovo ma la soluzione quale può essere quella noi viviamo una fase in cui è un po'più generale
è un po'più generale e riguarda
Naturalmente l'iniziativa delle Regioni dei Comuni detto è uno questa è una Rete che Stassi emerse deve decidere democraticamente e con forza per uno
Ci sono le scelte del Governo nazionale
Dentro l'Europa malgrado questa dolorosa battuta d'arresto di di ieri
Sulla quale non mi voglio fermare perché mi interessa questa cosa fare
Bene le parole del professor Masullo c'è stato un cenno
Diventiamo qui Napoli e il Mezzogiorno io sono del Piemonte nel Mezzogiorno ma insomma forse è uscito pure dai guai quella piccola regione
Ma il delle grandi regioni meridionali ma insomma meridionale sono anche piemontese del sud ma insomma sembra del sud
Ebbene noi riteniamo centrali economicamente un poco per la costruzione dell'Unione europea
è un po'perché dopo il cinquecento ma non Napoli Napoli certamente come cerca ex capitale il Mezzogiorno d'Italia diventa un'altra cosa
E questa questione storica che ci angoscia ci angustia dal mille ottocentosessanta
E dove per responsabilità di classi dirigenti meridionali la cecità e la voglia di dominio della parte Italia forte con la quale ci unificando le politiche fatte
Successivamente questa questo dualismo questa contrapposizione questo ferita non è stata mai sanata
Non lo sarà mai guai a dirlo io sono affezionato la speranza non si può perdere e la speranza anche un principio di impegno e un'attenzione verso qualcosa
Quindi c'è
Ed io credo ci siano le possibilità oggi più di ieri ci hanno quale diventiamo lì ma sono cambiate tante cose
Abbiamo uno un'Europa forte rappresentativa forti economicamente che guarda con attenzione sia alla ripresa dei traffici nel Mediterraneo
Non c'è attiva ci sono grandi potenze economiche ad oriente ripassano da qui
Per andare o nel nord Europa per andare in America e si fermano qui e offrono a chi certo buona la Grecia la Spagna ma naturalmente all'Italia
Il Mezzogiorno d'Italia il riferimento centrale di questo movimento economico nuovo
In un quadro di rilievo anche strategico dei paesi del nord Africa e del Medioriente ma in un quadro di sviluppo pensata cos'è la Turchia e cosa no sono alcuni Paesi del Nord Africa per cui la Finlandia la Norvegia
La Germania che guardano giù hanno come punto d'approdo possibile l'Italia
Il Mezzogiorno d'Italia
Aggiungiamo a questo e qui bisogna avere la capacità di vedere come essere un punto di riferimento
Perché altrimenti si
La Spagna e più verso l'Atlantico
La Grecia è un piccolo paese non centrale è però quando l'Italia resta dietro
Insomma appare problemi enormi
Anche di controllo del territorio di certezza delle cose che l'impresa che viene cerca cerca qui sì l'economia che non può essere solidali vista
Cerca il punto di vantaggio dove lo trovo padovano trovava
Ha quindi è una questione di scelte
E siamo fermi
Perché l'Italia non cresce
Da un sette otto anni
Abbiamo avuto una eccezione nel due mila sei nel due mila sette è cresciuto un po'di più
Ma bisogna guardarci dentro
è cresciuta di più in quei due anni io non li rivendico come due anni di un Governo diverso
Dico che è cresciuta di più perché in maniera sorprendente hanno tenuto le esportazioni
Sono cresciuti in maniera impensabile
E questo è un fatto positivo
Perché i dai il senso di una vitalità dell'economia italiana e non dobbiamo disperare
Perché sono state alle aziende medie poi e piccole che hanno conquistato e tenuto mercati inimmaginabili quindi si e vitale la struttura
Erano ristagna la domanda interna
Ed è il segnale drammatico dalla perdita di potere di acquisto delle famiglie del fatto che i lavoratori italiani mi pare siano al ventiduesimo posto
Come retribuzioni specialmente poi con le nostre contraddizioni che non riguardano solo i territori riguardano pure i settori
E il lavoro nero e tutto il resto del precariato
Allora noi siamo in una fase in cui o questa partita lo Stato li del potere pubblico il
Insomma la politica capisce che c'è questa grande opportunità oppure perdiamo questa occasione
Allora forse sarà
Poiché non mi voglio arrendere maggior
Molti di noi per temperamento ciò dico va beh Polito potrebbe anche ritornare ma non lo vedo quando torna
Non riesco a vederlo e speriamo che gli va a vedere i nostri figli o i nostri nipoti
Quindi è oggi che c'è questa battaglia allora
Se seguo tutto quello che aveva puntato la faccio troppo lunga allora lasciamo stare così sintetizzo
Allora il problema vero sono le scelte politiche di fondo dello Stato rispetto a queste opportunità non c'è possibilità di crescere di crescita alta nell'Italia del nord oggi di fondi quello che c'è
Mantiene la capacità competitiva ma la crescevano aree ormai
Oppresse dal rapporto ambiente attività produttive
Non c'è un lavoratore settori interi stanno in piedi e questo mi porterebbe ad altre riflessioni stanno in piedi per il lavoro degli extracomunitari
Muoiono tutta e che muoiono per la deregolamentazione voluta dal pensiero unico
Muoiono anche
Ma attorno a vicenza le concerie e la diffusa industria delle rubinetterie posate ridere tutta questa roba qui no no non vivrebbe senza la manodopera largamente assorbita in parte larga assorbita
O nel Bresciano tutta alle
Dell'agricoltura della bassa bresciana ricca forte Steinmeier pachistani agli indiani
E ci sono esperimenti riusciti allora quando parliamo anche di queste cose io non dico non poniamo il problema della sicurezza
Non poniamo il problema del rispetto delle regole non siamo fermi su questo mai il valore
Della presenza di questi lavoratori da noi è straordinario
E non
E noi dovremmo dimenticare mai
Qualcuno ce l'ha pure ricordare scrivendo un libro cos'erano chi erano gli albanesi del mille novecentodieci otto nove dopo negli Stati Uniti d'America chi erano con le stesse condizioni
Ma io vogliamo guardare all'interesse guardiamo all'interesse e non parlo di altri settori anche nel Mezzogiorno
E allora
Se l'Italia può crescere qui
Perché larghe possibilità di intensificare
L'azione di sviluppo lì dove non ci sono i lavoratori non non ci sono i nostri giovani
Dove e allora
L'occhio ce lo dice Draghi ce lo ripete la Marcegaglia lo dicono i sindacati siamo consapevoli tutti ma allora la priorità è questa
E la priorità quale
Il discorso sarebbe ovviamente lungo
Io difendo anche una fase dell'intervento straordinario anni Cinquanta con i vari grande piano degli acquedotti allora
E delle strade provinciali nel Mezzogiorno Italia tutto e negli anni Sessanta dove ho lavorato pure io vicino a Pastore lì che fu ministro del Mezzogiorno
Quella fase industriale che dotò di grandi impianti incerto dell'industria di base
Ci fu un errore economico non si capisce che con lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo quell'industria di base ci sarebbero state sottratte noi non eravamo in grado con le nostre contraddizioni
E con il costo del lavoro quindi non sono stato un fatto ma quei due momenti ci furono e ci fu anche una
Impegno delle classi dirigenti meridionali molto forti poi è andato declinando ma il problema allora quale
Il deficit più grande
Sono i beni infrastrutturali del Mezzogiorno Saraceno una avendo in quanto non ricordo l'anno
Ma diversi anni fa qualche anno prima che morisse Cerise attenti che il costo esterno
Di una impresa medio-piccola o anche grande che viene dal mezzogiorno il costo esterno non del sistema produttivo e molto più grande che nel resto del Paese
è una diseconomia forte
Noi oggi siamo rimasti indietro e questo sì
Il cardinale parla di diversi Mezzogiorno è solo diversi mezzo giorni ma c'è un problema comune a tutti in quest'area non abbiamo i servizi esterni alle imprese per i cittadini sul settore dei trasporti dagli aeroporti del sistema bancario
Io e di altri settori quindi abbiamo punti di eccellenza ma sono isolati
Se vogliamo pensare a quello che ci sta cambiando attorno dobbiamo pensare a cosa è il Mezzogiorno ma perché debba andare a Gioia Tauro io se debba lavorare lì quando ciò i problemi che è già abbiamo
Non soltanto sul piano delle infrastrutture
Ma anche del rapporto col territorio della criminalità organizzata allora oggi rilievo un momento in cui
Noi politici di queste Regioni dobbiamo chiedere con grande determinazione la priorità
Per lo sviluppo dell'Italia per cogliere un'occasione che riguarda tutti
Nel l'occhio a queste nostre regioni e quando ci dicono ecco poi concludo
Dice ma
L'ha detto anche nella sua relazione
Il Governatore della Banca d'Italia ma guardando
Ai
Finanziamenti comunitari ma insomma negli ultimi dieci anni è finito l'intervento straordinario
Criticato anche in queste settimane
Più a fondo
Ma non mi interessa per il momento è finito però alla fine globalmente
Questi interventi sono andati hostess a mezzogiorno e sono andati in molti molti sprecati quindi il problema nostro cellule che spostiamo solo sul il Governo nazionale io parlo della strategia generale
Che deve essere vista guardando a tutto il Paese poi abbiamo i problemi nostri efficienza di coraggio di impegno DDT lealtà e di far marciare le cose dice ma più o meno i soldi sono arrivati lo stesso
Questa è una cosa che dobbiamo chiarire una volta per tutti il problema non è tanto sui flussi che vengono dall'Europa
Il problema è la spesa ordinaria
Dello Stato per investimenti
Se noi andiamo a guardare gli investimenti alle Ferrovie dello Stato dell'ANAS vede di di altri settori eccetera
Noi vediamo che il Mezzogiorno resta dietro regredisce questo dato che sono andato a prendere
Però voglio dare se lo trovo
Il dato voi
Che insomma ci sono
Due punti ecco due punti in più due punti in più del
Del PIL del prodotto nazionale che negli ultimi dieci anni sono venuti meno nel Mezzogiorno e sono aumentati al nord che va dal sessantotto al settanta per cento della spesa ordinaria dello Stato
Questo deve essere chiarito beh questo è fatto per tutte le ragioni che noi
Che noi sappiamo
Nel momento in cui tra l'altro come è stato ricordato è ripresa lo spostamento dei nostri giovani dal sud verso il nord in maniera drammatica ripresa noi nell'ultimo anno abbiamo avuto cento
Centro di duecentosettanta mila persone del Mezzogiorno si sono spostata al nord alla metà se cambiando residenza l'altra metà facendo i pendolari con una vita difficilissima
è ripreso perché è ovvio che riprende se non abbiamo il coraggio di rompere il muro e affrontare con forza
Con una strategia vera che metta come priorità assoluta del nostro Paese l'area meridionale per queste questo non vuol dire che la la la
La la Subalpina da quella la strada che blocca i traffici da Mestre fino a Brescia Bergamo non deve essere fatta deve essere fatta perché non siamo mica degli sciocchi
Che diciamolo fermiamo e non si ferma inventa le cose si fanno ma la priorità per il bene dell'Italia dei nostri giovani è questa qua bisogna fare lo sforzo maggiore
E ahimè
Non è che abbiamo
Questo
Me lo consentirete di dire io da quando faccio il Presidente del Senato presso il vizio di essere sempre super partes là dentro lo dovevo fare qualcuno dice che lo facevo anche di proposito perché era l'unico modo per andare avanti
Perché altrimenti poi con un'opposizione che bloccava tutto ma questa è una malignità attuino rispondo
E per i ricorsi no ma adesso
Io voglio dire che queste
Prime scelte
Del Governo ICI
Sul decreto fiscale
E detassazione
Del
Degli straordinari
Ora
Io non è che
Noi non siamo stati contrari in assoluto non si può essere contrari anche se sul primo
Si erano
Tolta di mezzo l'ICI fino a certi livelli di reddito
Quello aveva fatto il Governo precedente adesso a togliamo completamente
Uno che ha detto poco fa che il problema dello sviluppo italiano e la crescita della domanda interna non solo dell'esportazione
Perché la stabilità di una crescita la la la domanda interna i consumi interni che crescono
Io non dico è sbagliata
è però se dobbiamo guardare alle priorità come possiamo dire che su due miliardi e quattrocento milioni di euro
Un paio di miliardi sono stati presi cancellando impegno di spesa e stanziamenti nel Mezzogiorno sulle infrastrutture
Questo è il punto delicato Isolde tolti i soldi dal per il ponte con la Sicilia ma però aveva fatto già il Governo Prodi ma l'aveva assegnato a grandi opere in Sicilia in Calabria di viabilità
La la la la la
La metropolitana leggera
Palermo-Messina l'autostrada Agrigento Caltanissetta
La
Non la circonvallazione Lata una strada di scorrimento attorno a Reggio Calabria ora invece questi finanziamenti si dice ma non erano pronti i progetti ma i progetti stavano andando avanti
Noi li abbiamo tolti ritorneranno avremo la posizione per far o il miglioramento della ferrovia Pescara Roma
Che passa tutto l'Abruzzo
Questa per esempio è una scelta che non è
Il linea con le priorità del per il Mezzogiorno che l'economia la politica italiana dovrebbe capire con una grandissima occasione oggi proiettata
Nei prossimi anni
Ora poiché
Stiamo in questo ambiente non ho interesse io voglia di
Fare un discorso
Prettamente politico debbo dire che insomma
I politici meridionali a tutti livelli debbono capire che bisogna mobilitarsi fortemente su questa cosa
Anche se anche facendo uno sforzo di essere se ci si riesce trasversali per questo obiettivo così vitale
Così straordinario
Che le infrastrutture vanno assieme alla alla sicurezza quindi Forze dell'ordine e magistratura che possano
Lavorare seriamente alla difesa ambientale
Ecco uno sforzo di questo genere può trovare momenti in cui
Dovrebbero i rappresentanti nelle istituzioni meridionali anche parlare qualche volta un linguaggio comune possibile questo questo sarebbe una cosa che non cozza contro
La linearità
Della politica quindi e credo che
Questo sia una battaglia che noi dobbiamo
Cercare di fare con grande determinazione e concludo con
Tornando un attimo
A Napoli è un
Debbo dire che su questa faccenda
Dei rifiuti che non può essere mai sottovalutato
è ancora aperto
Può avere punti di non soluzione
Ma io che
Credo alla mia visione della dei rapporti politici una situazione di bipolarismo e che nel bipolarismo sia e alternativi
Ed io credo giustamente alternativi
Perché lo schieramento del quale anch'io faccio parte
è certamente uno schieramento che non l'ha e gli stessi modelli di vita agli stessi stili
La stessa visione della vita e dei rapporti sociali che ha il centrodestra niente di male a me piace vederla più riformista questa posizione e l'altra più conservatrice
Non dico mente conservatrice a volte può avere un ruolo nell'alternanza dei Governi alla vita del Paese ma siamo diversi quindi siamo all'opposizione noi
Io voglio dire a quelli del Partito Democratico però questa fibrillazione ma non abbiamo detto ancora tutto
Che posizione abbiamo ma abbiamo perso le elezioni quando un mese e mezzo fa più o meno
Ma cosa volete o pensate che torniamo al Governo tra un mese
No va probabilmente la logica democratica ci dovrebbe dire che forse sarebbe all'opposizione cinque anni poi se saccoccia il periodico sono contento
Va bene ma allora si ricostruisce una linea senza nervosismi
Con grande impegno e la linea che abbiamo portato avanti ha portato avanti dal trono io la condivido opposizioni chiara guai a non dare il senso che siamo alternativi e lo stiamo facendo con i provvedimenti qualcuno richiamato io
E però
Il nome del bipolarismo maturo in Gran Bretagna che ha una storia lunga di bipartitismo
Sono feroci
Nel fare l'opposizione gli uni agli altri
Piro
L'abitudine di dire questo problema un problema che interessa il paese tutto intero
Ed è urgente
Nella quale preoccupazione
Che su qualcosa su cui è riguarda profondamente l'interesse nazionale si prendono delle decisioni assieme
Se io ho un impianto di una legge che non sono riuscito a far passare al Senato perché vede la crisi del Governo ero lo sportello unico per le imprese
A
Nuovo avevano tutti poi le difficoltà c'ero ma insomma eravamo riusciti a farlo passa in Commissione e poi è venuta la crisi non è stato approvato
Era una semplificazione fortissima perché il peso della burocrazia che ritarda lo conosciamo da secoli è storico nel nostro Paese drammatico ancora oggi
E se ci torniamo e lo propongo una maniera accettabile io propongo lo votiamo pure nuove
Se ci sono i volontari qua sempre se questa non è una battuta non lo so perché questo problema riguarda certamente a Napoli e la Campania questo riguarda l'Italia
L'Italia il Paese che ha la vocazione naturale turistica più grande del mondo
Non siamo i primi siamo tra i primi terzo quanti siamo dovremmo essere il primo
Il cinquanta per cento dei beni culturali archeologici storici del mondo sta qua in questa penisola in questa striscia di terra sul Mediterraneo
Noi una ricchezza straordinaria con l'Unione europea che assieme a un Paese unico con la stessa moneta bene questo è un problema che va risolto quale Governo quello che c'è
Fa delle cose per risolverlo e
Si discute come quanto quello che si fa bene questo deve coinvolgere tutti io credo noi lo dobbiamo dire a viso aperto
Siano assoggettati alla politica di Napoli e della Campania perché non può durare questa cosa perché i danni all'immagine alla forza alla capacità di recupero dell'Italia sarebbero grandi ecco questa è la di
E noi come partito lo ribadisco alternativi all'altro schieramento e duri quando sulle cose sui provvedimenti sui fatti e non c'è non escludiamo
La possibilità di risolvere problemi di interesse nazionale i chiari anche dando il nostro contributo e migliorando i provvedimenti
Purché sui dieci euro confusi come purché non ci siano confusione questo è la ha visto quante volte abbiamo introdotto io sono no no no ma lei era forse ma visto quante volte ho detto
Che siamo alternativi che non ce li siamo all'opposizione che solo quando c'è un provvedimento questo lo sa per e niente con queste parole cerco di evitare la confusione
E voglio dire
A chi la pensa come finisco e vi ringrazio dell'attenzione ed in questo dibattito di livello a cui ho partecipato sapendo anche che
Per quanto valgono i sondaggi
Anche quelli più seri neoletto uno
Che va per la maggiore
Recentemente dicono
Che a distanza da un mese da un mese e mezzo elezioni Bay gli elettori dello schieramento di cui mi ritrovo a far parte per il novantaquattro per cento hanno detto che questa è la linea giusta
E se uno chiede a me
Questo faccio un Bodini
Non sociologia Claudio
Qualche riflessione politica bensì è uno
Me lo chiede qualcuno ha chiesto ma perché avete perso
Si possano dare molte risposte una più grande una più piccola ma io ognuna ce ne
Lo in quei due anni
In cui io ho visto la vita del Senato con un voto di maggioranza uno
Qualche volta c'era qualche volta non c'era
Ho la convinzione per
La risposta è chiara semplice
E senza equivoci che ci deve aiutare a guardare avanti
Noi abbiamo dato un'immagine di una coalizione che per la sua struttura le posizioni che c'erano non era in grado di governare e vi sembra poco questo affronta
Quando non c'è che il cittadino questo lo ha capito napoletani perché come noi napoletani
è per questo io parlo più in generale ma il cittadino poi che il Senato era diventato il punto
Ovviamente
Centrale in questo scontro perché con la legge elettorale che c'era pure allora la Camera c'è una maggioranza di cinquanta deputati quindi insomma
Da noi no
Poiché è chiaro poi tutte le sere veniva rappresentato nelle case dei cittadini italiani a tutte le televisioni hanno vinto per un voto volevo quell'altro
Non è d'accordo noi abbiamo dato questa rappresentazione
E questo assolutamente non può essere riproposto quindi io credo
Che
Da opere come questo del cardinale Sepe
Dall'impegno civile che ci chiede al di là degli schieramenti di questo bipolarismo che ho detto è duro ma non
Dovrebbe essere anche capace di aiutarci a fare quando è necessaria scelte
Importanti e generali per il nostro Paese io credo venga un contributo positivo
Una foto uno spirito civile che
Qualsiasi autorità morale la Chiesa cattolica può fare quindi non vuole che dobbiamo dare il giusto che sia così
Dinanzi ai problemi della collettività poi alle istituzioni alla politica cercare risoluzione io spero che anche questo nostro incontro possa portare
Due centimetri di contributo nel cammino che dovremmo fare per essere più efficienti a rispondere di più ai bisogni dei nostri cittadini grazie
Ringrazio tutti voi ringrazio i relatori naturalmente comprenderete come
Avevamo ipotizzato diverso svolgimento del dibattito con una maggiore partecipazione del pubblico me ne scuso ma
Diciamo le modifiche
Che ci sono state il cambiamento ma in qualche modo
è intervenuto nel dibattito ve lo fa solo rimandare perché io vi assicuro continueremo insieme tutti a riproporre momenti di questi ancora partecipati
Con la vostra col vostro diretto contributo abbiamo fatto altre volte grazie a tutti
Aldo
Vale a dire rifiutare