I nuovi distretti nella competizione globale

Credo che possiamo cominciare a mano sto aspettando qualcuno che mi dia un segnale di inizio se nessuno mi dava inizio iniziamo
Allora sì bene
Allora buon buongiorno a tutti scusate del breve ritardo che comunque
Diciamo il quarto d'ora accademico di
Di prammatica
Sono Severino Salvemini faccio questa relazione introduttiva prima di passare poi dopo
Il testimone al
Moderatore per la conduzione della tavola rotonda
Il conto
La prima cosa che faccio voglio ringraziare il fotografo Franco Fontana che mi ha consentito di usare dell'immagine della mia presentazione
Per rendere diciamo questa presentazione un po'più ricca non solo nei contenuti ma anche negli aspetti simbolici dato che si parlerà molto di elementi evocativi elementi simbolici credo che potrà te potrete apprezzare
Queste fotografie di di tipo ambientale ovviamente ringraziare che tutte le persone che in termini di contenuti e sono poi citate mi hanno consentito di
Commentare questo tema
Il tema è il passaggio dalle eccellenze locali allo sviluppo nazionale quindi come usare meglio cultura e territorio è un passaggio storico secondo me nel senso che
I distretti sono in movimento sono in trasformazione si aprono come la Società come l'economia
Abbiamo nuovi ruoli abbiamo nuovi protagonisti nello sviluppo territoriale abbiamo nuovi punti di forza e punti di debolezza
E piuttosto che mitragliata una serie di statistiche vi propongo alcune indicazione di tipo più interpretativo di tipo normativo cercando di identificare una serie di
Nodi concettuali anche di Crocevia disciplinari perché a mio avviso in questo momento il distretto consente di apprezzare
Alcuni alcune sovrapposizione di disciplina
Ovviamente l'economia industriale ovviamente la parte di strategia aziendale di organizzazione aziendale ma anche
Più recentemente di Sociologia del territorio di creatività collettive anche di economia della cultura
I sistemi produttivi locali
E quindi quale il tornare anche in questo momento e necessario rispetto accezione tradizionale
Diremo
In nel passaggio storico che dicevamo prima
C'è forse la necessità di un cambiamento sostanziale di policy di politica
Prima mentre prendevamo il caffè abbiamo discusso tra di noi e non tutti noi siamo
Tra di noi d'accordo se effettivamente
Ci debba essere un grado di politica industriale
Orientato da fuori io invece debba essere qualche cosa che nasce in modo spontaneo dalle imprese dei distretti
Ma sicuramente quello che serve in questo momento e un po'di strumentazione di politica per l'innovazione perché il territorio non è solo di natura spontanea solo di natura autorganizzative
E come si dirà in fondo occorre un po'trasformare le economie industriali da eredità del
Del del del terroir Ara a progetto che poi si è in mano a qualcuno in particolare con gli stessi protagonisti questo è un discorso che può essere discusso
Il capitalismo distrettuale che è quello che qui sono citati due autori Becattini nella copia Sevel previo americane delle Manetti che in un certo senso l'avevano teorizzato alla fine degli anni Settanta
Un capitalismo distrettuale che è sempre stato concentrato nei sistemi produttivi locali
Negli ultimi anni c'è stato un po'di di crisi di questa
Di questo distretto
E gli ultimi anni diciamo dal dalla metà del due del del dal due mila cinque in poi si è visto che c'è stata una ripresa c'è stato una trasformazione c'è stato un nuovo paradigma del distretto
Al queste molto utile perché in un certo senso va contro un po'la retorica del declino che c'è stato negli anni passati
Fa vedere che c'è un'Italia che ce la fa fa vedere che c'è un'Italia che non chiede solamente alla finanziaria di recuperare delle false economicità che non si accoda
Alle lamentele che tenta che ha capito che sperimenta
Però è anche vero che non dovremmo accontentarci di questa cosa nel senso che
Così come non dovremmo essere troppo declini sti non dovremmo neanche accontentarci di una retorica della normalizzazione di coloro che dicono che
è passata alla fase difficile che il calabrone famoso ha ripreso a volare e che non sono necessarie delle discontinuità
Il distretto che rappresenta il grosso del made in Italy che rappresenta insuccesso dell'industrializzazione del basso la rete delle microimprese l'accumulo di conoscenza esperienze immagine localismo rispetto al centralismo
Ha bisogno di essere ristrutturato
Non solo in termini di semplici costi ha bisogno di cambiare strategia di crescere di internazionalizzarsi e di giocare quindi un un altro ruolo
Questi italiana dei duecento e più distretti che si sono evoluti in piattaforme manifatturiere questi Italia dei borghi questi Italia delle punture di spillo
Il sociologo De Masi dice che
Invece del motto Sync local global il distretto fa proprio il motto rovesciato cioè finché global
Health locale
Ecco questo distretto deve deve modificarsi rispetto al passato e superare una serie di problemi
Che sono quelli
Che Varaldo ancora nel due mila quattro sottolineava come
Impresa de
Troppo fortemente specializzate radicata nel loro saper fare
In prese prive di risorse di percorsi programmatici per identificare processi di innovazione
Impresa e che soffrono di un deficit di diversificazione del loro business e di conseguenza allocano in modo sub ottimale il capitale finanziario magari
Disperdendo si in logiche di
Rendita o illogiche magari di investimento immobiliare e sacrificando quindi
Margini un rilancio industriale
Il tradizionale business model del distretto
E è stato considerato vulnerabile perché era un modulo un po'squilibrato
Perché era frammentato perché era autoreferenziale fatto tutto da imprese che
Si conosceva no abitavano vicine andavano la stessa scuola giocavano a carte nello stesso bar
Avevano un basso valore aggiunto e diceva nulla né che i distretti funzionavano bene quando noi eravamo i cinesi di Europa ora che ce ne sono arrivati davvero occorre trovare delle nuove strade
Negli anni Novanta dicevamo lo straordinario meccanismo di crescita si inceppa
Gli imprenditori tengono perché comunque sono animale spirits
In una convegno di simbolo laddove c'era anche la dottoressa Danelli che qui accanto a me
E il
Presidente di singola Realacci mi ricordo che citava un un'analogia che io ho trovato molto divertente e che comunque tra dice anche la mia età
Diceva che le imprese dei distretti assomigliano un po'
A al calciatore Garrincha
Calciatore brasiliano degli anni Sessanta che pur avendo dei problemi perché era un ragazzo povero ragazzo voglio meriti dico che
A volte non riusciva neanche allacciare le scarpe quando era piccolo poi diventò la la sinistra più veloce più imprevedibile di tutti
Ecco gli imprenditori a volte sono stati degli imprenditori Garrincha cioè che ce l'hanno fatta nonostante nonostante i ritardi della politica nonostante la burocrazia nonostante la scarsa ricerca
Però è anche vero che oggi con il modello della globalizzazione noi non possiamo scommettere su quel tipo di modello su quel tipo di imprenditori
E allora
L'innovazione no che trascinata dal mercato
E non da spinte da intenti strategici a monte diventa faticosa manca un ciclo di rinnovo del no distintivo
I tagli di costi e preti efficienza non sono propriamente bastevoli a rimettere in discussione rimettere in
Profitta il distretto
E si accusano dei difetti di dimensione di governance di managerialità di patrimonializzazione
Uno del
Delle diagnosi e che forse l'economia dei distretti
Troppo basate sulla manifattura troppo basate sul fordismo troppo basato sulle ciminiere coglie a fatica la deriva post-industriale
I cento anni e più di fordismo che ne abbiamo le spalle ci portano una zavorra di tangibile di razionalità di metodologie cartesiane di determinismo
Di diffidenza nei confronti del pensiero debole no di incapacità di cogliere poi dopo le valenze simboliche le valenze evocative
Del dell'intangibilità e questo forse
Diventa particolarmente difficile nel momento in cui il prodotto
Da prodotto funzionale da prodotto industriale mano fattori vero diventa un prodotto che ha un valore aggiunto diverso e dove li materialità a una crucialità veramente molto strategica
La smaterializzazione del valore diventa col tempo un processo di validità generale
In tutti i settori settore dell'auto nel settore delle macchine utensili dell'alimentazione di giocattoli del Caffé
Dell'acqua minerale nei servizi e così via e questa cosa sicuramente si ripercuote e ricade anche
Sul distretto nel senso che un capitale che un capitale che era meramente primariamente economico diventa oggi un capitale di carattere culturale di carattere conoscitivo
La cultura e dico questo perché poi dopo diremo come è possibile tentare una strada per riorientare il nodo è stretto
La cultura intesa come la conoscenza come l'arte come la cultura stessa
Diventa componente del processo perché
è un vettore che produce una serie di spillover sull'economia
Generale
E questa è la grande sfida dell'Italia ma sicuramente la grande sfida anche della della Provincia ma la necessità che emerga in Provincia un nuovo capitale cognitivo
Che riesca a fornire un nuovo business model che riesca a concentrare su produzioni che sono più intense dal punto di vista la conoscenza
Che riesca a far sì che certi mano faccio ring possano essere decentrati delocalizzati nei paesi in ritardo a diciamo minor valore aggiunto
Dove si possa puntare maggiormente sui vantaggi di risorse intangibili di
Dotazione di capitale tecnologico crescono
Sicuramente più in linea con i paradigmi della nuova concorrenza globale
Occorre quindi investire nell'economia della conoscenza e occorre investire nell'economia della conoscenza tipicamente in Provincia
Le nuove idee e la creatività l'inventiva la capacità di applicare nuova saper fare che forse costituiscono l'unica fonte di vantaggio comparato di lungo periodo
Quindi i distretti che nascevano
Sostanzialmente sulla fase centrale di carattere mano fa togliere produttiva devono recuperare a monte nel momento di di azione sicuramente a valle nelle fasi diciamo di servizio di
Marketing di distribuzione di logistica e per far ciò occorre un più elevato livello di istruzione formale e una disponibilità di skill sicuramente più avanzata
Sull'istruzione formale sappiamo tutti come siamo messi in Italia che il motto education education education
Di Blair non
Si trova particolarmente coerente
Sappiamo che fino alla scuola media siamo allineati con i Paesi più avanzati ma
A livello upstream nella
Filiera educativa c'è un forte che con tutti i Paesi più
Avanza
Sappiamo anche che la presenza dei ricercatori in Italia
Ci impone agli ultimi posti nella graduatoria e quindi ci sarebbe bisogno per quanto riguarda le Province i territori distretti di più cervello per le mani
Dopo un periodo di rallentamento però a metà del due mila ci sono dei segnali di ripresa in uno dei convegni dove c'era il collega Micelli recentemente
Sono stati presentati dei dati questi sono dei dati di esportazione che ci dicono come distretti particolarmente interessanti particolarmente perimetrati dal dal punto di vista settoriale negli ultimi anni hanno aumentato molto loro esportazioni in particolare di annunciando la domanda dei Paesi emergenti
C'è quindi una saldatura tra un modello industriale e una cultura locale
Il territorio si propone come un'infrastruttura cognitiva di nuovi saperi il modello di sviluppo locale dovrebbe essere più calcio driven e il vantaggio competitivo quindi molto contestuale
Questa è la sfida del territorio del territorio abitato da un genius loci forte da uno spirito del luogo
E dato che siamo nell'ambito di uno Merante serie di convegni che si occupano di globalizzazione
Diciamo il territorio diventa anche un forte farmaco forte antidoto per la normalizzazione del processo di globalizzazione quindi un farmaco importante per
Per l'identità
E sul territorio anche dove si fanno investimenti culturali più significative nel nostro Paese
Se andiamo a vedere il rapporto tra la spesa l'azione della cultura il bilancio dello Stato nel due mila sette questo lo zero ventinove per cento se andiamo a vedere invece gli enti locali si vede che molti enti locali
Destinano il proprio percentuale del proprio bilancio e la cultura in misura abbastanza più alterno abbiamo
Molti enti locali che sostengono il due il due e mezzo il tre per cento del proprio bilancio per la cultura quindi localmente ci possono esservi Erwin dei virtuosismi
Che ci spiegano come l'economia simbolica può cominciare dal territorio può cominciare della città
Dove
Il territorio diventa un fattore potente nel processo di accumulazione delle idee e dove la città come sistema cognitivo riesce ad avere uno stock di competenze implicite
E esplicite particolarmente importante e qui c'è tutto il collegamento
Che evito di fare perché conoscete bene relativamente all'attrattività che il territorio ha nei confronti dei talenti nel momento in cui la cultura diventa un elemento
Sia di sostegno del capitale cognitivo si anche di miglioramento della qualità della vita delle persone
Una delle domande che intorno agli anni due mila ci siamo posti in molti e se la fine di un distretto industriale la rinascita del distretto industriale successivo passasse attraverso un distretto culturale
E qui io non credo che la risposta sia questa cioè credo che
La cultura come motore centrale propulsivo di attivazione innovativa dell'intera società sia importante ma non può essere immaginato di
Sostituire diciamo
Il il Kashmir di Biella con l'atto ma con il Maccagno piuttosto che pensare ad alcune zone della Romagna che possono sostituire le macchine industriali per esempio con
Alcuni luoghi d'arte
A meno che stiamo parlando proprio di diciamo di
Città d'arte di capitali culturale europea che a questo punto possono avere un un orientamento diverso
Il passaggio e quindi un passaggio in cui forse la cultura può essere un elemento intermedio per costruire un patrimonio cognitivo per rilanciare un nuovo distretto industriale
Qual è l'agenda strategica a questo punto per
Un livello di qualità sostenibile
Ecco far crescere culturalmente la città e territorio nel
Dopo magari sentiremo il caso di Torino Torino è una città particolare cita grande ha una grande metropoli
Diverso potrebbe essere il caso della città di provincia magari molto distante da città metropolitane come sostenere in questi contesti il l'investimento culturale
Occorre sicuramente pianificare lo sviluppo in modo ordinato in modo misurabile e occorre mescolare dei processi
Che possono essere dei MOT dei processi politici sia orientati dall'alto verso il basso sia generati anche dagli stessi partecipanti verso l'alto
Quindi occorre che ci sia una struttura occorre che questo processo si integrato occorre che vengano costruiti sistemi di relazione di solidarietà di partecipazione importante tra le risorse
L'approccio per strutturare una policy intervento non è affatto scontato non sono così convinto che
La costruzione di nuovi distretti possa essere un qualche cosa che avvenga in modo assolutamente emergente in modo spontaneo probabilmente
Per a ridare un riorientamento una sterzata occorre che ci sia una condivisione anche di carattere politica
E vengo alla
Alla parte terminale qui recupero a mani basse delle cose che
Vuelta e Micelli hanno scritto nel loro
Libero sui distretti molto recenti
Passare da un'eredità quindi da qualche cosa che emerge nella territorio in modo spontaneo ad una progettualità e quindi ad un'intenzione che ha poi dopo certi passi di Progetto
Loro identificano cinque principi per la transizione che mi sembrano molto importante che possono guidare il riorientamento uno che toppe saperi scientifici linguaggi dell'innovazione
Il distretto vuol dire rapporti con università vuol dire rapporti con centri di ricerca
Ma non solo vuol dire rapporti anche con
I linguaggi con i contenuti semantiche Cdp contemporaneità cioè capire la televisione capire la letteratura capire l'arte contemporanea
Che è capire che cosa vuol dire effettivamente il cambio dell'essi corre in questo momento c'è intorno al globo
C'è un secondo principio importante che riguarda l'economia dei servizi
Se il distretto deve diventare non solo ma non fattori ero ma anche distretto di conoscenza occorre che diciamo l'attenzione l'investimento una sottolineatura ad altre fase
La progettazione intesa e la logistica la distribuzione
La incidere in sourcing di competenze per esempio come la consulenza la comunicazione e marketing la finanza siano presenti all'interno del territorio
E questo non è una cosa da poco perché quando noi vediamo in questo momento che alcuni distretti si stanno globalizzato questo non avviene solo perché alcune imprese pilota alcune imprese campione stanno diventando globali
In parte perché autonomamente hanno avuto una crescita dimensionale al di fuori dei confini o magari perché sono state acquistate da alcune imprese alcune finanze straniere
La cosa che avviene in alcuni distretti
Faccio un esempio per Mirandola il distretto biomedicale
è che
Anche i servizi più tradizionali anche le banche o se volete andare ancora più sul tradizionale anche il commercialista ho ancora chiuso De Sena anche il notaio
Sta diventando globale
Stanno diventando studi associati si stando consorziate andò con professionisti che stanno fuori dei confini
Ecco questo vuol dire molto perché in un certo senso il nuovo distretto è un distretto dove la ricaduta globale e una ricaduta che tocca tutti no dai servizi quelli sono quelli più a valle rispetto all'industria dei servizi che rappresentano
Quelli più canonici del territorio locale
L'apertura internazionale della catena del valore e l'abbiamo detto e quindi favorire una maggiore attrattività
Del territorio gli investimenti internazionali
Questo vuole anche dire internazionalizzare molto il profilo delle risorse umane e quindi i una delle domande che spesso ci si fa quanti studenti Erasmus ci sono a Castel Goffredo quanti anni abbia il quante Valdobbiadene quanti a Santeramo in Colle
Ecco gli studenti Erasmus che noi abbiamo a Milano a Roma Torino eccetera riusciamo poi dopo a
Localizzarle anche in questi contesti per far sì che un po'di internazionalizzazione un po'di sapore internazionale rimane anche qua
Il ruolo delle imprese leader i campioni che diventano attori cruciale nei processi di innovazione
Quelle media impresa e che sono diventate grande che svolgono delle funzioni di coordinamento e di interfaccia istituzionale che innescano sicuramente nelle piccole imprese dei comportamenti mulattiere
E poi il rinnovamento delle istituzioni intermedie
Le istituzioni che in un certo senso sono quelle che guidano il sistema le associazioni imprenditoriali e gli enti locali consorzi le fiere
I centri di servizio le università le banche del territorio ecco tutte cose che
Devono aiutare la crescita devono crescere tutte insieme
Devono darsi anche loro una strategia di innovazione ed internazionalizzazione e porsi degli obiettivi che sono gli obiettivi di
Di scala diversa anche loro Scala che necessariamente eccede la domanda locale
Qui avete una lunga bibliografia di alcune delle persone che sono dedicate a questi problemi negli ultimi anni vi ringrazio molto dell'attenzione
Grazie grazie professor Salvemini allora il professore ha buttato sul tavolo diciamo che
Adesso vorremmo avviare una serie di temi che che che trovo interessanti e poi anche con la chiacchierata che abbiamo avuto poco prima di iniziare
Ho diverse domande da rivolgere a ai nostri ai nostri relatori che sono poi professori universitari quindi da un lato la teoria ecco imprenditori dall'altro per cui poi la pratica dei distretti
Direi che ci siamo dati un metodo che è quello di cinque minuti a testa adesso per ciascuno dei relatori per dire la loro su questi temi io poi cercherò di
Di sfrucugliate lì come dovrebbe fare un moderatore anche non sono riuscito a capire perché poi il moderatore deve moderare in realtà deve accendere il dibattito perché altrimenti l'uditorio si addormenta per cui
Soprattutto quando i temi sono un po'complicati per chi non ne ha detto I lavori allora
Io dare la parola adesso l'ingegner Pininfarina da un lato perché ovviamente a Pininfarina non ha bisogno di essere presentata ma perché forse sintomatico della crisi che c'è stata grande crisi dell'auto in uno dei distretti tutto il Piemonte poi sostanzialmente un grande distretto tutta la zona intorno a Torino
Ad una grande che al grande distretto dell'auto e quello che ruota intorno all'auto per il ruolo che ha svolto sempre non solo come ovviamente azionista della della sua società ma anche come vicepresidente di Confindustria e quindi con i ruoli
Nazionali ma perché è interessante che le difficoltà della della dell'auto hanno costretto poi a tutte le aziende che ruotava intorno all'auto a
Reinventare un certo ruolo a diversificarsi e uscire dalla crisi indotta dalla grande crisi della FIAT che intanto sembra averlo risolto ma adesso i problemi sono ad un livello più basso
Prego genetica
Ma
Volevo
Parlando di i distretti poi evidentemente c'è un euro magari un attimo nel dettaglio su quello che penso
Sia avvenuto Torino stia avvenendo Torino però in generale parlando i distretti e mi sembra
Così come elemento anche dei minimi
Di stimolo alla nostra conversazione tavola rotonda
Esordire dicendo che personalmente quindi i miei commenti sanno tutti improntati a questa a questa visione io come lei ha capito già dalla conversazione prima negare che abbiamo fatto ovvio noi
Sono un un credo molto alla teoria dei distretti
Io credo che si tratti appunto di una teoria
Di una teoria posteriore di una fotografia che viene fatta di una ragione di come dire di competitività di un territorio siccome poi quando parliamo di questi temi ineludibilmente cerchiamo poi di trame delle
Delle elezioni per il futuro per eventuali cose da fare ecco io credo che dai distretti si possa
Con difficoltà trarre delle indicazioni la logica dei distretti come erano eccome secondo me stanno evolvendosi difficilmente si possono trarre indicazioni per cosa da fare in un prossimo futuro
Perché perché io credo che ogni qual volta si è cercato come dire dal deserto quasi di creare un distretto sulla logica di una teoria
Che vede un certo numero di soggetti imprenditoriali dimensione piccola dotandoli di patrimonio comune di conoscenze tutte le cose che sono alla base della logica distrettuale
O io personalmente ho visto nella regione Piemonte allora parla di quasi dieci anni fa settanta miliardi di risorse pubbliche
Buttate nel tema dei cosiddetti parchi scientifici e tecnologici in cui si cerca di far gemmare
In diverse postazioni
Per cui si decideva che a Tortona c'era la logistica l'biotecnologi più ricino Ivrea è
Fecero la multi media Lita Torino cioè si davano delle indicazioni di carattere può io sono piuttosto liberale in economia e quindi un po'dirigistico
E si cercava di far convergere un numero sufficiente di soggetti per generare la logica far gemmare al distretto sono sempre stati dei disastri mai successo niente non c'è nessuna azienda di significato di valore
Che sia venuto fuori da questa esperienza per cui
Io il distretto lo reputo una foto come dicevo a posteriori e non un modello per il futuro questa fotografia che ci dice delle cose ci dice
Come sa ricordato professor Salvemini che un distretto come Torino per esempio
Dove c'era un mestiere quello dell'automobile con tutta una fine una filiera aggregata di medie e grandi medie e piccole imprese aggregate ha una grande
Impresa come FIAT evidentemente quando la grande impresa nata in crisi è andato CUB globalmente in difficoltà oggi anche cose che distingue
Un'ipotesi di nuovo distretto innanzi tutto è cambiato completamente lo scenario c'è oggi
Se
Se FIAT si è ripreso che tipi di mestieri a a Torino FIAT per poter come dire gemmare certi tipi di di di competenze nella filiera
Diciamo di di competenza appunto il settore automotive non certamente in particolare quella mano file tre Min oggi
Fino a Torino si è ancora un grosso stabilimento ma risale la ma quantità di produzione FIAT molto più all'estero nel Meridione del Paese piuttosto che
Che che a Torino è chiaro che ha tenuto a Torino come dire la parte creativa dall'azienda del marketing il design le leve di valore aggiunto
Ed è questo che credo possa effettivamente anche certo hanno una competenza ancora dall'automobile aver aiutato lo sviluppo di aziende che operano soprattutto in questo settore quindi
Vedo nell'evoluzione diciamo nel nel economia globale il modello interviste dei distretti la foto o dico io la fotografia dei distretti come
Una
Chiaramente in difficoltà e vedo un'evoluzione verso una
Piuttosto che un'aggregazione di tante piccole e medie imprese
Una o qualche azienda di dimensione sufficientemente grande da competere sui mercati globali a cui come
Nella scia di una come l'Italia è una filiera di molte aziende che sono in grado di apportare valore aggiunto nei processi decisionali di queste grandi imprese questa mi sembra essere lo scenario nel quale si può pensare possano progredire o possano esserci sviluppi per sistemi diciamo di tipo distrettuale Torino
L'altro io l'ho già detto evidentemente la crisi c'è stata è stata forte e però come spesso accade nel nostro Paese la crisi la
Provocatoriamente vorrei dire l'unica ragione di cambiamento in questo Paese qualcosa cambia perché c'è una crisi c'è una forte discontinuità sono nulla cambia
E quindi Torino si è trovata costretta
Al cambiamento aveva commi come dire in animo la definizione di un cosiddetto piano strategico per la città che raduno alla fine degli anni Novanta tutte le forze
Sociali imprenditoriali e politiche e istituzionali
Della città per cercare di orientare in qualche modo il futuro perché perché c'era come dire il presagio del disastro
Che di lì a breve sarebbe effettivamente avvenuto quindi che che Torino volesse riflettere sul suo futuro
è un dato
Evidente faccio un esempio nel piano strategico a cui personalmente collaborai nessuno mai
Scrisse nelle linee Foti vi ricordo che ci fu un po'di imbarazzo quando il giugno del novantanove furono assegnate l'Olimpia da Torino naturalmente dei comandi o non abbia messo l'impiego del piano strategico abbiamo fatto un piano strategico abbiam deciso cosa vogliamo fare in futuro
E poi ci ritroviamo le olimpiadi dentro il piano strategico che non ha quindi questa è la dimostrazione di quanto i piani strategici ogni tanto
Possono avere degli svarioni detto questo quella fu insieme alla crisi l'altra grandissima occasione di cambiamento per la città
Perché Torino ha scoperto
In se stessa nel momento della crisi e della necessità di cambiamento
Alcuni valori che neanche lei sapeva di aver
Per intenderci quello che ha sorpreso per primi noi torinesi piemontesi ma credo il mondo per chi da fuori è venuto
è stata per esempio la cortesia e l'ospitalità del volontariato te cosa che uno diceva Torino ti guarda neanche in fase ti trattano male non hanno
E invece avvenne per miracolo che questa grande
Disponibilità al volontariato alla tenda all'attenzione ai ai visitatori è stata la vera grande sorpresa dell'Olimpia di molto più per esempio di della capacità
Sostanzialmente di organizzarle decorosamente bene o quello di aver ottenuto intorno a un modello come quello delle Olimpiadi un consenso sia nella fase di diciamo di di gara per ottenerle sia nella fase poi
Di organizzazione un consenso bypartisan sconosciuto al paese tuo tutto sommato Torino è stata condannata in quegli anni a fasi alterne amata
Giunte regionali Provincia e Comune di colore diverso per molto tempo eppure tutto ha funzionato decorosamente bene perché
Si capiva che non c'era spazio
In una situazione di difficoltà come quello che sta avendo per quel territorio per conflitto tra le parti la
La cita il sistema non lo avrebbe capito e quindi sia stato una forte coesione questa
Sicuramente è stata una sorpresa nel contesto litigioso del Paese Mannoni particolarmente evidenziata l'organizzazione è stato buono nessuno ne ha parlato particolarmente la vera novità è stata l'ospitalità Torino è stata in grado di ospitare
Centinaia di migliaia di visitatori è stata in grado di organizzare bene ed è stata la la sorpresa che tutto sommato è stata una poi delle
Come dire delle vocazioni parlando
Di altre attività che oggi a Torino stanno sviluppando su dalla quale si è partiti per diciamo allargare lo spettro delle possibilità che oggi
Torino può nelle può offrire io mi mi fermerei qui come primo come primo come primo stimolo alla nostra tavola rotonda perfetto no no ma mi sembra che abbia forniti importanti di stimoli perché
Fare una tavola rotonda sui distretti ad avere primo relatore che dice io ai distretti non credo sicuramente mi fornisce il il destro per come dire accendere il dibattito e quindi ed è per questo che dà la parola
Al professor Stefano Miceli dell'Università di Venezia che avendo scritto sui distretti credo che sarà di una tesi un pochino posta qui
L'ingegner primario invece voglio sorprendere anch'io a dire che la prima la cosa che più mi ha colpito in questo inizio in tavola rotonda e che
Il nostro moderatore ma noia parlato
Del settore automobilistico di Torino della FIAT come di un distretto
Industriale e la cosa che mi onestamente lo trovo molto più provocatoria di tante altre che mi sarei mai immaginato dico questo perché negli anni che negli anni Settanta l'inizio degli anni ottanta quando
Correttamente sa bene diceva c'è stato questo primo grande sforzo di concettualizzazione
Della realtà dei distretti in particolare del nord est abbiamo giocato intellettualmente parlando contrapporre
Il triangolo industriale Milano Genova Torino con la la cosiddetta terza Italia ovvero quel triangolo industriale che in senso molto lato con lei a Venezia Milano Bologna la Riviera romagnola Ancona se volessi
E l'abbiamo fatto perché
Ci interessava contrapporre
Due forme di sviluppo economico profondamente diverse fra loro la prima quella della grande industria chiamiamola fordista delle economie di scala
La seconda invece è quella delle piccole piccola e media impresa la prima quella della scienza della tecnologia che diventa prodotto industriale la seconda quella del territorio della tradizione che da eccellenza manifatturiera diventa competitività a livello globale questi due modelli sono stati
Esplicitamente messi in contrapposizione che si ricorda letteratura di un tempo era proprio una battaglia quasi ideologica oggi mi verrebbe da dire
Termine ristretto l'idea che esista un legame fra sviluppo territorio che esista una pluralità di soggetti sul territorio in grado di competere a livello di sistema si è diffuso talmente tanto che
Nostro relatore nostro moderatore
Ho utilizzato
In seguito in maniera molto interessante questa
Questa decisione per essere poi subito smentito giustamente a Pininfarina che ci ha detto non tanto che risente non esistono perché sono sotto gli occhi di tutti è un oggetto
Che si tocca con mano perdente io gliel'ho detto che frazionare sennò implicita maggio ha detto l'open Farina che i ristretti non solo uno strumento di politica industriale di tipo pianificatorio
Il che posso dire sottoscrivo pienamente
Se provo anche dire perché
Norinko riprendono riprendo alcune delle cose che sarà mia ed anche perché come previsto dalla slide erano concetti sui quali mi sono cimentato in maniera esplicita
Provo a sintetizzare alcuni passaggi che mi sembra interessante per il dibattito che stiamo facendo questa sera noi effettivamente abbiamo conosciuto alle primi anni di questo decennio una fase di grande trasformazione legata fondamentalmente
All'introduzione della moneta unica che ha reso impossibile svalutazioni competitive che avevano fatto forte in parte la nostra piccola e media impresa metà degli anni novanta in particolare dopo novantadue dopo l'ultima grande svalutazione cavo conosciuto
E poi
Secondo sciocca fortissimo che la nostra economia subito è stata introduzione di questa
Di queste nuove forze di questa nuova forza economica emergenti Cina su tutti insieme in generale tutta l'Asia
Che già preso alla sprovvista a cui non eravamo pronti non eravamo preparati complessivamente non si è trattato questo ormai lo possiamo dire di una fase di declino industriale abbiamo visto che è una fase di transizione di evoluzione
Oggi questo distretto di cui stiamo parlando oggi ha caratteristiche o sostanzialmente diverso da quello che ha fatto la fortuna dell'Italia negli anni Ottanta e Novanta
Reputo punto di vista
Concordo con Salvemini quando metterci sul
Sul piatto una serie di elementi di trasformazione sottolineo
Che molta di questa trasformazione è già avvenuta non è che bisogna andarla evocare e già sotto gli occhi di tutti in particolare il passaggio da
Piccole impresa e da un universo omogeneo di piccole imprese a un universo molto differenziato d'impresa edile sul territorio di piccole imprese
Un passaggio all'internazionalizzazione che significa presenza distributiva ma anche soprattutto delocalizzazione che è stato il grande choc dei treni
Anni dalla fine degli anni novanta dell'inizio di quest'anno culturale oltre che economico che poi questo passaggio dalla economia della produzione
Artigianale si né penale ha una produzione di tipo a un'economia di tipo più terziario sostanzialmente più terziario oggi non è questo lo vediamo molto chiaramente
Dicevo questa trasformazione e già in atto
E noi oggi non abbiamo motivo di
Non abbiamo motivo di essere
Preoccupante no da un punto di vista di quali sono le nuove forze emergenti
Abbiamo invece due alcuni motivi di soddisfazione perché alcune cose le vere parate abbiamo invece altri aspetti di cui tenere conto che mi sembrano più preoccupanti
Siccome voglio fare anch'io polemiche sui cambi fomentatori voglio mettere su due aspetti che siccome ne abbiamo imparato e che comunque questo completo la relazione fa bene il proprio per l'azione Salvemini
Due aspetti che mi ha imparato che noi non conoscevamo e pongo in evidenza un paio di aspetti che noi ancora non abbiamo imparato ad addomesticare che mi sembrano rilevanti per stasera
Il primo aspetto delle vetrato dando a questa trasformazione di questi anni dei nostri distretti è che l'innovazione e più complessa di come ce l'avevano raccontata i nostri amici europei in particolare dal Consiglio di Lisbona in poi
Noi abbiamo avuto un'idea di rinnovazione così come costruita tradizionalmente sull'idea fordista di ricerca e sviluppo mettiamo tanti soldi e la ricerca e sviluppo questo e cioè che sviluppò si traduce
Nuovi processi nuovi prodotti e quindi si fanno a cascata
Più ricade e più economica in realtà nel mio visto che l'economia nel mondo non è andata così in Italia e chi ha interpretato nuove vie di innovazione centrato non solo sono azione tecnologica
Ma su una saldatura fra novazione tecnologica e i valori
L'estetica fra tutti ma anche la sostenibilità di identità territoriale
Questa lezione di saldatura che oggi noi chiamiamo creatività
Ce l'hanno insegnato a imprese distrettuali
Quindi ancora una volta ci siamo presi una lezione da questa impresa ancora una volta abbiamo imparato delle cose cose che ci ha insegnato Steve Jobs gli Stati Uniti gli enti quando si inventa la impone dice rivendevate ecologia devo fare la bella
Devo farla devo raccontarla devo farla diventare un sogno è più o meno quello che fa Renzo Rosso questo è un gesto non è che sia molto diverso da via delle tecnologie per fare il jeans finti usanze stage Olgiate del cono di altri prodotti
L'altro aspetto che voglio porre alla vostra evidenza questa sera
E l'altra lezione del nostro dei nostri distretti
Che
Legata al fatto che queste aziende che hanno fatto la fortuna nostra economia del nostro made in Italy non hanno riscoperto il capitalismo manageriale della grande impresa che noi in Italia non abbiamo mai avuto e secondo me non avevamo mai
Ma anche importanti in Italia quel capitalismo imprenditoriale che ha una grande differenza con il capitalismo della grande impresa tradizionale
Perché l'organizzazione di questa impresa è al servizio del talento imprenditoriale non viceversa noi oggi abbiamo una generazione di aziende che hanno uomini
Grandi uomini al loro comando abbiamo grandi talenti grandi progetti persone che spiccano in questi progetti
è una soddisfazione enorme secondo me per un Paese come il nostro perché siamo riusciti a portare avanti nei casi più fortunati
Un capitalismo che ha innovato oggi se voi andate a vedere che cosa si racconta in giro per il mondo per l'Europa
Beh gran parte dei nuovi studi di economia di impresa puntano tutto proprio su questo nuovo capitalismo imprenditoriale che rappresenta una delle nuove frontiere nell'hi-tech così come i settori maturi
Possiamo dirci soddisfatti rispetto a quello che
Abbiamo fatto fino ad ora secondo me sicuramente no non possiamo dichiararci soddisfatti e qui entra la politica che non è probabilmente la politica di progettare distretti cosa su cui sono d'accordo con Pininfarina non vale non vale granché l'abbiamo già testato
Quali sono i punti nodali delle difficoltà con le quali stiamo convivendo il primo fondamentale lo dico venendo dal nord est attraversando questa mattina la Venezia Milano
è questo enorme difficoltà e di passare da
Tanti campanili ha uno spazio metropolitano
Non è un esercizio artificiale noi veniamo da un mondo in cui i Paesi campanili le piccole comunità hanno fatto la ricchezza delle nostre regioni
Montebelluna cresciuto più di Venezia e la Riviera del Brenta è cresciuta più di Padova negli ultimi
Vent'anni trent'anni c'è poco da fare
In questa fase nuovi è questo modello non lo teniamo più perché i saperi di cui Salvemini parlava solo sapere che si sviluppa in spazi metropolitani una bellissima ricerca dell'OCSE lo ha chiarito
Oggi crescono questi spazi spazi da uno a cinque mila abitanti con infrastrutture terziarie con università centri di ricerca che spingono a nuove economie
In maniera creativa intelligente
Noi abbiamo di seconda inventarci questa dimensione metropolitana ai difficoltà la terza Italia ha difficoltà anche
Anche
Le Marche anche la Toscana
A meno difficoltà del Piemonte Pininfarina perché è
Una dimensione metropolitana di tale dimensione metropolitana riscoprendo la dimensione imprenditoriale a messo in moto un meccanismo di grande cresce di grande
Di grande sviluppo
Su un'ultima battuta sulla cultura possiamo fare leva sulla cultura sicuramente si è questa una delle grandi invidia che io ho oltre lo spazio metropolitana con comunale di Milano Torino e rispetto per esempio nobile
Quando voi andate a vedere sono del mobile recentemente oggi Zona Tortona non si presenta molto diversamente da un anno mostra di arte contemporanea e quando vado a vedere gli amici del design torinese ormai loro Soloni sono solo un diate Monte Borranea più o meno
Linea regioni come il nord est che comunque hanno nei distretti un punto di forza queste dinamiche non ci sono
Direi che questo è un vero tema questa saldatura di questi nuovi linguaggi del contemporaneo ala allo sviluppo di adozione questo un passaggio difficilissimo nelle aree in cui vengono
Ci sono progetti a riguardo
Mi chiedo quando faranno istituzioni come la Biennale per esempio per supplire a quella difficoltà quella capacità
Di di di integrazione di significato innovative
Che oggi è alla base del valore dei nostri prodotti
Ne parliamo sempre di tangenziale di passanti a Mestre non so se voi lo sapete abbiamo posto
Se il pentolone che finalmente
Svilupperà al traffico verso est probabilmente una buona biennale serve al Nord Est almeno quanto un buon passante almeno quanto
Su queste partite spazio metropolitano integrazione a cultura significanti e modelli produttivi e credo che ne abbiamo molto da imparare e forse un po'di politica su questi terreni ci sta pure
Grazie professore
Nell'arco ho avuto la la
La l'ennesima conferma di perché
Noi giornalisti voi universitari non andiamo sempre d'accordo noi abbiamo una Roma per è giusto che sia così se non saremo non non verremo letti già leggono poche giornaliste infarto
Non non attiriamo anche la vostra attenzione usando
Definizioni molto meno accademiche più prosaico ieri ma è chiaro che distretti noi lo intendiamo in un modo molto meno scientifico
Però se serve ad animare il dibattito assolutamente sono contento di di averla provocata anche in questo senso allora a questo punto
Darei la la parola alla dottoressa farmele che a questo punto credo che non mi potrà non lo non farò un'eccezione quello è veramente un distretto le Marche
Il settore dei superalcolici che sicuramente è un settore ben diverso da quello che poteva esseri non distretto automobilistico
Di cui parlava l'ingegner Pininfarina prego dottoressa
Grazie sì indubbiamente le Marche sono per antonomasia terra di distretti nell'accezione corretta probabilmente
Per quanto ci riguarda noi non operiamo propriamente all'interno di un distretto rigorosamente inteso anche se di recente
Si comincia a porre l'attenzione su quello che ho descritto spontaneo nato intorno alla filiera del Caffé ma non esiste ancora dal punto di vista proprio del distretto rigorosamente inteso
Viceversa sono altri distretti di Fusina nostra regione e che rappresentano bene quella che è la realtà descritti in generale in tutta Italia
Distretti nati come diceva ritenere Pininfarina in modo assolutamente spontaneo e non sulla base di politiche pubbliche forse proprio per questo
Cresciuti eco sperati con così efficacemente nati dalla capacità e dal Genio
Imprenditoriali dall'intraprendenza di tanti cittadini che partivano dall'economia rurale che un certo giorno hanno deciso di impegnarsi su certi saperi tradizionali certe professionalità presenti sul territorio
Ed è stato così che dalla dal dopoguerra in poi è cresciuta in modo esponenziale l'economia della nostra Regione peraltro
In modo direi spontaneamente sostenibile tanto che si ricordava prima con un attore che era presente con noi al briefing
Come già l'economista PUA parlo di crescita senza fratture nella nostra Regione proprio in un contesto sociale
Che ha sempre garantito o alti livelli di di coesione di qualità proprio delle relazioni umane
E hanno sempre costituito peraltro un humus ideale all'interno del quale l'economia cresciuta un humus tale che come dicevamo prima anche la produttività in molti casi probabilmente
è stata più alta che in altri in altri contesti perché è un humus che non ha mai previsto nei conflitti
Contrasti ma piuttosto una condivisione da parte di tutta di tutta la società
Questo non sia ancora oggi dimostra di essere ideale che riesce ad assorbire tante problematiche anche che arrivano dal mercato
Ma ovviamente anche rilevato un certo giorno se compreso che non bastava non bastavano più neppure i saperi
Applicati alla a al prodotto che bisognava evolvere perché le problematiche che arrivavano dal mercato richiedevano maggiore investimento nel materiale nell'intangibile
Quindi anche i distretti marchigiani soprattutto quelli dei settori più prettamente tradizionali hanno subito dei momenti di crisi
Ma già in quel momento si è evidenziato si è compreso come alcune aziende fossero riuscite a prevenire
Tutto ciò investendo in ciò che poteva fare la differenza in un patrimonio intangibile fatto di beni e quindi politiche di marchio
In marketing in competenze il know-how ed è stato proprio in quel momento che si è compreso quanto una certa selezione fosse inevitabile
E come si potesse da quel momento uscire rafforzati
è stato così che è iniziata una sorta di evoluzione di cambiamento all'interno dei nostri distretti
Che hanno dimostrato nel nell'arco degli ultimi dieci anni di raddoppiare addirittura i loro investimenti in in capitali materiale apportando creatività innovazione
Anche al di là di quello che si poteva prevedere di quello che le teorie economiche classiche potevano lasciare immaginare
Si parla ormai da vent'anni di una certa debolezza delle Marche e poi invece ci si accorge che riescono a essere costantemente trasformista ed assicurare sempre indici ben al di sopra della media
Si pensi anche solo ai livelli di internazionalizzazione che impresse sono riuscite a garantire e ad accrescere in questi ultimi anni
Fatto cento diciamo il numero di Paesi verso cui si rivolgevano le imprese i nostri distretti nel novantacinque oggi
Sono arrivate raggiunga il fino a centocinquantacinque
E quindi dimostrando anche apertura e dinamismo in quella direzione ovviamente un ruolo fondamentale hanno anche dei nostri distretti così come in tanti distretti in giro per l'Italia degli medie aziende ulteriormente strutturate
Quelle che di cui dicevo poc'anzi che avevano prevenuto i tempi e che quindi non hanno subito grosse ripercussioni dei momenti peggiori del mercato e dall'avvento di nuovi competitor
Medie imprese e che riescono a trainare
Subfornitori altrettanto sensibili che sono riusciti a inserirsi sull'onda positiva delle medie imprese diventando più partner e semplici fornitori ristrutturando sì al loro interno
In questo senso anche prima ancora l'ingegner Pininfarina diceva in guai atteggiamenti dirigisti non non producono nulla di buono per certi aspetti forse tutto questo dinamismo questa capacità imprenditoriale da parte i marchigiani
Forse si è sviluppata anche in assenza totale di politiche pubbliche al sostegno e quindi come dire ci si è abituati affaccerà sempre e comunque da soli
Anche in in presenza di forti carenze infrastrutturali ora negli ultimi anni si è attivato un fondo insomma un'importante dibattito
Ho intorno alle infrastrutture pesanti e qualcosa sta cambiando ma visto che oggi siamo qui a parlare anche di innovazione di cambiamento molto poco si parla di infrastrutture leggere
Di infrastrutture materiali
Basti pensare che nella nostra regione un l'ennesima evoluzione dei distretti intervenuta ad esempio nel rispetto delle dell'Elettronica ha portato alla nascita della dell'azienda Rainbow perché produce cartoons lavorano dati alla che produce le Winx e che ha avuto il coraggio di sfidare
In produttori cartoons americani giapponesi inserite in quel filone bene la Rainbow per che per la quale il la connessione veloce la banda larga è quanto mai fondamentale perché produce prodotti intangibili e si trova dover lottare con
Quella senza volte didattico funzione con il cattivo funzionamento dell'Adsl questo per dire
E se da un lato imprenditori devono continuare a investire devono sempre più investire in innovazione se e i distretti devono cambiar pelle aprirsi e aprirsi a nuove
Competenze lasciarsi contaminare anche da competenze di tipo internazionale
è altresì fondamentale e e anche il territorio da un lato si renda sempre più attrattivo perché testimonio anche la difficoltà di colleghi particolarmente innovativi nel settore dei modi e riuscire ad trarre competente tipo internazionali professionisti su un territorio di provincia lo diceva bene prima il professor Salvemini dall'altro il territorio deve anche dotarsi mettere a disposizione delle imprese
Tutte quelle infrastrutture quelle diciamo infrastrutture logistiche che necessitano
Niente dottoressa Danelli mi ha fornito un altro tema
Lui adesso tornerò perché questo aspetto del vediamo fino a che punto lasciare la la la la sopravvivenza e lo sviluppo dei distretti agli animali spirits degli imprenditori o per quanto poi invece c'è bisogno di
Di quello che diceva prima l'ingegner parte Pininfarina di
Da parte del Governo di creare comunque un ambiente che consente poi gli animali spiriti di imprenditoriali di svilupparsi perché lì tra infrastrutture pesanti e infrastrutture genere forse il Governo non è che possa disinteressarsi completamente
Di di questi temi allora chiudiamo il primo giro tornando all'università col professor Gianni Lorenzoni dell'Università di Bologna
Io non mi occupo dei distretti mi occupo di imprese
Sono un incursore
Nel senso che
Porgo studiare le imprese che ci sono ombre predisporre ma non ho non sono sui propri idrico con coloro che
Allo studio più distretti o strutture virtuose in uso un uso improprio di coprono giungere semplice perché
Tutto dentro successive però come l'ultimo quindici vent'anni sui distretti
Ma credo tu una grande illusione
E il distretto forse un eccellente ombrello
Di fronte alle piogge alle pioggerellina ma anche gli uragani più in una trappola
è una trappola di cui difficile uscire
Io ho scritto un lavoro che lei non è citato perché intitolato più o meno fa scappare
Scappare dalla trappola dei distretti scritti e in inglese lì non c'è Proloco pubblicato il pubblico nell'ottobre del due mila otto
Oxford University Porsche
Allora
Sovente vicino all'impatto ha
Sono
Il mio modesto lavoro nero cioè proprio il porto per fermare il terreno distratti sono ultimate spontaneamente con questo proprio poco prima trovo fu un nuovo grande ricchezza
Pressoché viceconsole nuovi distretti
Nei nuovi distretti su fatto in un certo modo sono diversi dei vecchi distretti quindi uno per fini di questo elenco si chiede ancora si può chiamare distretti perché le categorie hanno un nome e una connotazione
Allora
Il re che i distretti erano fatti di imprese piccole oggi le imprese
Lo dico al tutto tutti quelli che sono sul questo tavolo sono medio-grandi
Il passato
Le imprese dei distretti erano molte per definizione erano molte piccole oggi
Sono giusto certamente molto meno e la rilevanza di quelle più grandi delle imprese leader e significativa per dare
Il passo o per segnare le nuove strade dei distretti
La caratteristica distintiva dei distretti del passato era l'attività manifatturiera piovesse volano scritti lo volevo
Dicendo questa la rivoluzione posto lobbista fatta non con la produzione di massa ma fatta con la produzione frammentata ma realizzato proprio sulle economie esterne
Va bene
Ma
Oggi nei distretti non c'è più ma il futuro
E tutto ciò
Il che non è vero sarebbe d'accordo a dimostrare l'argomentare lungo il tempo motivo adesso allora se le imprese sono leader sono scappate dei distretti non fanno più male futura dei distretti e la loro funzione fondamentale il marketing
Se non se non hanno se non hanno la leva del mercato non riescono a vendere i loro prodotti basta vedere
Il numero di punti di vendita
A
Loc ottica a cinque mila punti vendita se riesce a vendere il suo prodotto e se riesce a produrre ancora Montebelluna ragione perché ha dei negozi che dipendono un prodotto di marca
Altrimenti se lo scorda Montebelluna perché cinesi fanno fanno gli occhiali a cinque euro
Si dice ancora i distretti sono esportatori che ovviamente taglio il tutto non col bisturi con l'accetta chiaro no
Però vola olio database
E e ho detto i numeri alle spalle sedicenti nei distretti sono esportatori
Non è vero i distretti sono dei grandi importatori
Se voi andate a vedere qua e là nei vari distretti sparsi per l'Italia scoprite che io a una se nel nel mio data peso dell'impresa che importano il cento per cento da loro produzione quindi
Una strada completamente diverso percorso completamente diverso
Ma i fornitori locali quindi non ci sono più Soni Stiffoni Torino fiori
Qui ci sarebbe davvero un grande una parentesi grane ma non importa anche i fornitori locali che pure esistono non solo più all'interno del distretto
I fornitori delle imprese di Biella stanno a Prato i fornitori delle imprese di Carpi stanno nelle Marche o in Toscana
Il distretto non c'è più
Se uno ha la l'umiltà di studiare i flussi di traffico capisce che i confini sono bloccati perché clamorosamente cambiati
Di tutte le cose che leggo proposito dei distretti la cosa che mi ha fatto più piacere è un lavoro del dal professor Piovene
Piove in serbo
Che dopo nel mille centonovantaquattro dopo aver scritto il suo famoso
Industrial di validità del secondo Industrial di valida ha scritto un libriccino sconosciuto e non citato che si chiama Innovation
E che ho dovuto ne fate anche un po'vergognare perché mi ha raccontato una storia che io avrei dovuto sapere e che invece lo sapete
E racconta la storia di un'impresa che assegna al assolutamente asimmetrica rispetto alle descrizioni che aveva fatto quindi di fatto riconosce un cambiamento radicale parla di questa impresa
Che è un è un'impresa persista
E quindi che dovrebbe essere dentro un distretto e che pure che fa la lavorazione dei jeans e la
In essa abbia dura o la spalla dal diciamo quel quel cromatismo un po'farne che viene dato e jeans e che non è dentro nessun distretto e a Imola che o non è un distretto
E che ha varie filiali in giro per l'Italia serve tutti i distretti industriali italiani in più a una serie di unità non un'impresa non un'impresa leader di marca nessuno Sacchi e Martelli
Però
Però
Supporta l'attività di tutte le le imprese leader
Cosiddette di grande ma
Ecco quello che è cambiato ma perché tutte queste cose avvenissero bisognava e nel terreno e possiamo registrarle oggi bisognava che partissero negli anni ottanta novanta
Perché altrimenti Luxottica non avrebbe cinque mila punti di vendita vengano avere cinquecento punti di vendita non si sarebbe potuto permettere di passare dal tessile
Alla confezione alle scarpe le cravatte le camicie
Queste trasformazioni e non si fanno in pochi anni si fanno in un numero limitato di anni
Allora la mia tesi semplice è che i distretti vincenti sono quelli che hanno delle imprese leader
Che hanno un ruolo motrice e che rompono il confine del distretto ma che
Per diventare tali ci mettono del tempo e che questo
Io lo chiamo il petto in fuori FIU cioè un modello per pochi
Un modello molto selettivo
Perché passare da una mentalità di tipo industriale e manifatturiero
A
Hanno ha una mentalità di tipo
Diciamo mercati stico richiede uno sforzo non solo professionale ma anche di
Manza
Come si dice di di idee di sistema Dede che è difficile da cambiare e da trasformare
Un'ultima battuta anzi due la prima è
A
Si è sempre affermato io un mio piccolo dal passato ho preso cento imprese che stanno in cinquanta distrae
Io divise per le imprese della moda tra l'impresa non dalla moda le mie imprese non della moda che sono imprese che sono un po'della mia Regione non solo della mia regione e che sono basate sulla tecnologia in realtà competono sulla tecnologia
E e ho i numeri dei dei brevetti non solo i numeri neo affinché si imprese hanno centinaia migliaia di brevetti se hanno i brevetti hanno una tecnologia loro spalle e la leva tecnologica rimane
La determinazione di investimento e la capacità di rinnovare il loro prodotto di passare dalla meccanica elettronica la robotica e adesso la nanotecnologia
è fondata
Sugli investimenti tra ricerche sui brevetti di Rio
Un'ultima cosa
A
Dopo aver detto tutte queste cose con ristretti devo dire contro quello che pensa ed altri persone che di cui rispetto per assolutamente l'opinione
Che
Il futuro
Delle nuove imprese sarà delle imprese avete
Sarà
Ordinato su base distrettuale
Cioè mentre i distretti sono nati spontaneamente nei settori a tecnologia leggera non c'è alternativa in futuro
I settori Baio attenti Nanotech informe esotico quello che vuoi questi qua quelle che danno occupazione e che fanno a o
Oppure
Cioè speriamo lo
Ci aiutano a Coppelia culturale e occupazionale sono concentrate
Florida lo dice c'è una da un articolo di due pagine sul mio atlantica Pen uscito che si chiama cioè che dice luoghi sugli spalti espone chi vuol dire polarizzato
E la polarizzazione avviene intorno I centri di grande conoscenza tecnologica di ricerca
E quindi in il distretto che
Ci è servito nella dalla fase nostra di prima industrializzazione il distretto è un grande una grande occasione per far nascere delle imprese una pessima occasione per farle crescere
Nel nel momento in cui passiamo dalle tecnologie reggere alle altre tecnologie dobbiamo ripensare a questa idea
E dire che un ancora una grande opportunità d'altra parte guardiamo la Germania guardiamo all'Inghilterra vogliamo la Francia i polli
Tecnologici non li chiamo più ristretti ma esistono e sono e diventano un elemento di politica industriale non del del tutto spontaneo
Ma fondato su alcune
Informazioni che stanno a monte i grandi centri di ricerca
Grazie
Grazie professor Lorenzoni beh mi consola molto questo quadro che abbiamo ormai una definizione di distretti che credo sia la più varia in assoluto e quindi ognuno ci si può
Esatta assomma esatto su questa devo dire non essendo un esperto di distretti ormai o uno un quadro assolutamente
Che sarebbe difficile da descrivere i miei lettori sicuramente
Però vi vorrei adesso cominciare devo dire non ho bisogno di provocarmi perché mi sembra che siete stati tutti abbastanza rilasci avete fornito tutti quanti materiale per
Animare la discussione però
Se mi consentite vi vorrei cercare di portarvi ad alcuni temi che dà il giornalista mi appassionano e quindi vediamo come li butto qui sul tavolo che chiederò ciascuno di voi magari quello che ne pensa dandovi anche indicazioni
Per temi diversi allora la prima domanda la faccio all'ingegner Pininfarina allora abbiamo parlato in varie in varie occasioni del di che ruolo deve assumere il Governo no per favorire o meno la creazione dei distretti lo sviluppo dei distretti la politica industriale in genere allora in questi anni
Noi giornalisti ma so che il professor Micelli non è d'accordo perché ci siamo già scontrati prima al caffè su questo tema
Si è sempre noi giornalisti abbiamo sempre detto che i Governi di centrodestra di centrosinistra che si sono alternati in questi ultimi anni in realtà presi dall'emergenza dei conti pubblici piuttosto che dell'emergenza immigrati e quant'altro si sono dedicati ben poco
Alla politica industriale
Ingegner Pininfarina mi diceva per fortuna perché
Ma stiamo alla larga meglio è però poi alla fine giustamente si chiede ci vogliono le infrastrutture quelle pesanti quelle leggere una cosa che mi ha sorpreso è preparando
Diciamo i temi di questo dibattito solo ho trovato una dichiarazione di Giulio Tremonti di qualche anno fa dove difendeva i tre e i distretti proprio in funzione della difesa
Dalla Cina il suo pallino no sapete l'ultimo libro il darsi per difendersi e quant'altro adesso ce lo ritroviamo con il Ministro dell'economia
E quindi probabilmente avremo un Governo che comunque da questo punto di vista probabilmente pure essendo di centrodestra e quindi dovrebbe essere liberista
Probabilmente metterà mano a alla politica industriale almeno si presume ecco ingegner Pininfarina quali sono i confini secondo lei in cui un Governo rispetto alle imprese deve fare o non fare
Per favorire la la la vitalità delle delle delle imprese no
Un Governo deve fare si tratta di vedere cosa fare quindi la mia quando le dissi per fortuna perché secondo me il rischio che fare politica industriale in questo Paese voglia dire sostanzialmente
Insegnare all'impresa o comunque indirizzare risorse in
Settori in salvataggi indecisioni dirigistiche relativamente a ciò che va salvato non va salvato aiutato non aiutato questa è la preoccupazione del
Del tornare all'idea di fare politica industriale del Paese tra l'altro voglio dire
Questo è un dibattito nel nel serie di convegni di Economia e Società aperta e lo Stato pochi minuti prima a quello che c'era in Bocconi sul
Sulla proposta della commissione Attali in Francia e giustamente veniva evidenziato che
Sì il rapporto Atelli a un taglio teoricamente definito come liberalizzato ore ma peraltro anche di grande alla francese di grande indirizzo su alcune scelte
Strategica del paese che in qualche modo possono andare a confliggere
Io non ho la la ricetta penso che però in questo Paese ci siano delle delle priorità
Il il professore Vernarelli una sulle Micelli prima secondo me ha toccato due punti chiave per cui il nostro Paese trovato fortemente spiazzato
L'euro e diciamo i i grandi Paesi emergenti
Cina e India o comunque il fenomeno poi che hanno tradotto la parola globalizzazione in quello che poi si sta vivendo
In particolare mi soffermo sulla euro e cioè e questa è stata una scommessa giocata Assur le corde secondo me sbagliate lo dice un euro straconvinto non c'erano sto dicendo però
Se non è il Paese non ha capito cosa stava facendo è stato venduto come seria serie B
Siamo esseri all'Europa siamo una serie di ma non è stato spiegato
Che adottare la euro voleva dire fare un certo numero di riforme strutturali per mantenere o migliorare la competitività del Paese un Paese
Strutturalmente storicamente abituato una valuta debole a recuperare competitività con valutazione si è trovato dal mattino alla sera con una valuta che prima era forte adesso è fortissima e richiede
Delle riforme strutturali per mantenere la competitività
Riforme strutturali esigono un sistema di governance della politica del Paese molto forte cosa che
Negli ultimi dieci quindici anni
Il sistema politico italiano estremamente frammentato con un bipolarismo che lei mi pare abbia ricordato l'emergenza dell'immigrazione io dico l'emergenza consenso
Perché questo Paese chi ha governato era angosciato di mantenere il consenso in vista delle elezioni successive abbiano una straordinaria opportunità sotto questo profilo perché
Il risultato elettorale è stato molto chiaro c'è una maggioranza
Decisamente forte qualificata in tutte e due rami del Parlamento pochi minuti prima di iniziare questa conferenza giornalista mi chiedeva lei cosa pensa di potrà dare un giudizio fra cento giorni ma no il giudizio si dà dopo cinque anni
Il Governo deve poter lavorare per cinque anni in modo finalmente tranquillo sulle riforme strutturali di cui questo Paese ha bisogno voi se vuole facciamo un elenco certamente una di quelle le cose più importanti sono quelle
Secondo me da imprenditore di rendere
Migliore la possibilità di fare impresa nel Paese a rendere più competitivo il Paese attraverso un certo non tanto in scegliendo se investire
In un settore piuttosto che in un altro ma rendendo per esempio più interessante la pressione fiscale riducendo il la differenza le le cose che stanno discutendo che premente verranno varate a breve anche qui
Per poterle fare in modo sostenibile
Nel tempo
Bisogna di questo Paese faccia delle scelte Forti bisogna che smetta di proteggere coloro che già sono in qualche modo garantiti
E e decide di investire sul futuro sui giovani sull'educazione sull'education dei giovani sulla sulle strutture universitarie sì le infrastrutture ha ragione sono ovviamente molto importanti fatto immetterci dei decenni a completare
Dei tratti di ferrovia come Torino Milano insomma voglio dire doveva essere fatto per l'Olimpiade proposi olimpiadi mi ha fatto eco ci ha lasciato un'eredità quella che alla fine la ferrovia ci sarà ma quando
Ecco i tempi in questo Paese sono un fenomeno non considerato non basta prendere le decisioni giuste bisogna anche applicarle in tempi decenti allora ci sono tantissime cose da fare abbiamo alcuni elementi che segnalo molto positivi
Perché il fatto che non solo ci sia una chiara maggioranza come dicevo prima che in numero la frammentazione parlamentare sia ridotto a un terzo
Oggi sono cinque gruppi in Parlamento
E sostanzialmente alcuni di essi ci sono ma boh non so bene che ruolo svolgeranno non faccio
Nessuna menzione specifica chi vuole intendere intenda ma
Quello che è chiaro e che rispetto
Alle coalizioni precedenti alla frammentazione precedente questo un grande passo avanti per poter prendere decisioni quindi
Io fondamentalmente sono presto ottimista le cose vanno fatte e il Governo deve intervenire a favore della crescita a favore del fare impresa
Non ci sono limiti
Secondo me non particolarmente dedicandosi a scelte di politica industriale
Ma dedicandosi viceversa a migliorare le condizioni per fare impresa nel Paese le condizioni per fare impresa in un'economia globale quindi favorendo il i temi della creatività della dell'innovazione che come è stato ricordato non è
Semplicemente spesa in ricerca e sviluppo MAE
Capacità mantenere alta la capacità delle imprese di innovare prodotti e processi e queste sono le cose sulle quali secondo me bisogna investire e il Governo deve fare la propria parte e a la grande opportunità di fare nei prossimi anni
Grazie ingegner Pininfarina allora
Un tema poi ovviamente a ciascuno di voi è libero anche di di di di di di commentare ovviamente cosa le cose che sono state dette prima ma almeno qualche tema diciamo specifico lo vorrei lo vorrei ancora dare
Preso Micelli visto che lei forse alla fine è quello che ancora difende il distretto anche se ovviamente è cambiato rispetto a a quello che era che era un tempo le domando questo
Rispetto all'Europa no tutti diciamo allora l'Europa è ovviamente un'opportunità anche se poi il
Qualche problema visto l'euro forte tutte le imprese lo hanno
Senza l'Europa quindi oggi in Italia è difficile fare qualche cosa si può ho anche visto che l'esempio dei distretti poi è stato seguito anche in molti altri Paesi europei ma oggi a livello di anche
Legislazione normativa europea che è abbastanza vincolante
I distretti riescono a i distretti italiani riescono accrescere a svilupparsi ad evolversi data manifatturieri appunto a
A più impalpabili marketing e quello che ci siamo detti
In questa situazione di di di appartenenza dell'Italia all'Unione europea poi sono più i i lacci e lacciuoli quante non siano le opportunità
No domande proprio ma nemmeno messo un po'in difficoltà se non vale allora
Parto da questo tema di definizione allora credo che ci sia
Credo che
Si è sottoposto correttamente il problema della tenuta del concetto di distretto dagli anni Ottanta ad oggi aggiustare perché se ci mettiamo i temi di politica industriale è giusto chiedersi di cosa stiamo veramente parlando
Negli anni Ottanta intendevamo delle cose oggi intendiamo delle altre addirittura parlando dei distretti del futuro dei distretti delle tecnologie parleremo di altri ancora
La scienza sa che le parole
Devono avere una loro capacità di adattamento la filosofia del linguaggio filosofia della scienza parla di carità linguistica e dice
L'ATO motivo non è lo stesso atto che stiamo discutendo oggi nelle aule dei figli però continuiamo a chiamare a noi continuiamo a chiamare distretto una nuova che è molto diverso e che rischia di essere ancora più diverso in futuro
Io
Personalmente io sono impone dirigo una struttura che pone la parte internazionali Ca'Foscari personalmente sarai estremamente attento buttar via uno dei pochi concetti che ha reso l'Italia famosa nel mondo
Lo dico perché ne siamo bravissimi nel nel nel nel del farci del male allora
Tenuto conto di questa trasformazione di un Paese mi sento molto vicino a me quello che dicevo Lorenzoni nel senso sono l'economista di impresa di studio l'impresa figuriamoci però
Sono anche dell'idea che abbiamo finalmente un oggetto una specificità che ci rende particolari interessanti nel mondo
Che il mondo vuole visitare che non lo vuole capire quel mondo volo guardare con attenzione paesi del nord Europa per esempio hanno fatto i grandissimi investimenti per a ragionare non sul distretto degli anni ottanta ma su queste forme di aggregazione territoriale che rischiano di essere più interessanti più competitive
Di altre politiche di filiera per esempio così come sono state impostata negli ultimi due anni dal precedente Governo
Quindi se datati capire la tenuta del vecchio del gioco e spendo solo in uno scenario l'uomo
Tanto più noi questo lo dico molto chiaramente tanto più immaginiamo un capitalismo in cui lasciamo all'imprenditorialità l'onere di decidere il proprio futuro
Tanto più l'onere del politico e quello di creare le infrastrutture a contorno di questo di questo modello
Tanto meno siamo dirigista della grande entrare la la fa la lingua Ford di Henry Ford
Si costruiva le sue infrastrutture interne le grandi imprese hanno la capacità e vivo a mezza a Porto Marghera al porto l'hanno fatto le impresa si son fatti devono banchine perché
Perché la grande impresa a delle sue economie per per aggiustare le infrastrutture
Che ci sono attorno per organizzarsi nel modo migliore possibile tanto notando che ne creiamo crediamo un capitalismo dinamico un capitalismo che si rinnova che si ripensa tanto più devono immaginare
Che le infrastrutture nel farle qualcun altro sono infrastrutture altro infrastrutture
Segnalo la banda larga sull'infrastruttura sorta all'università
E credo che su questo su questo piano anche i distretti abbiano o o i sistemi di sviluppo locale così come si chiama adesso per evitare questi questi pasticci linguistici in nell'ambito del cioè che scientifica abbia norme bisogno
Di queste nuove infrastrutture questo credo che sia la partita vera su cui anche questo Governo si cimenterà
Faccio una battuta su quel sulle due impostazioni che sono state la prima quella di Tremonti con la Commissione forte spremuti e va messo in piedi un'ipotesi di distretto che aveva promesso nel più squisitamente fiscale giuridico fiscale
Era una sorta di strumento
Per per agevolare fiscalmente imprese che è successo in qualche modo siccome sorse Avano e diventa quindi meno diciamo la parte industriale industria due mila quindici non anche tutto il territorio messo più sulle imprese
Se si vuole fare uno spazio di un se si vuole investire su queste aree territoriali saranno probabilmente le Regioni a farlo tutto per non fare il campo perché fin quando c'è la riforma del Titolo quinto così come oggi saranno le Regioni occuparsi di questo tipo di infrastruttura ce ne di bisogno d'infrastrutture perché
Abbiamo bisogno di questi nuovi e elementi di questi nuovi ordini è una politica tutta da inventare ma
Ripeto mi cimenterà e sull'originalità italiana piuttosto che le
Andare a inseguire modelli lezioni americane
Che non hanno portato molto di buono nemmeno agli americani mi pare di capire no quindi tenderei attenermi stretto con tutte le cautele del caso un concetto una realtà che pur tra mille difficoltà pur fra mille inciampi linguistici comunque rappresenta
Un modello interessante picco socialmente interessante di di sviluppo
Poi avremo modo fra di noi di discutere il seguente
Se alcuni aspetti sono da ritenere rinnovarla soprattutto verso l'estero verso
Verso l'esterno io starei attento a
A a gettare il bambino con l'acqua sporca ci sono degli elementi su cui riflettere ma
Guardate il mondo che ci circonda la Cina prima di tutto viene a visitare questo nostro modo di fare impresa io lo dico perché ho avuto quaranta architetti di Hong Kong che sono venuti
In Italia su sono rimasti Messner usati dalla nostra realtà non ci credono che non si è impossibile che ci sia tutto questo
Questo connubio fra cultura modello territoriale impresa loro rimangono alibi io vi giuro adesso non posso dire non è mai in un'azienda hanno voluto compact disc prodotte sottovalutazione malata in materia di Mosaico propri capitali uguale
Ma c'è questo questo specifico a nostro rischio non aveva raccontato va salvaguardato tenuto conto ormai che le cose sono cambiate
E che ovviamente non faremo politica con la caricatura del modello industriale che è finito dieci anni fa
Grazie
Allora io
Fiorente e un paio di domande e poi magari al professor Salvemini chiedo di tirare quando sarà il momento un pochino le fila anche se spetterebbe forse al moderatore ma visto che lei ha dato l'avvio ai lavori magari può può provare a tirare le fila delle cose che ci siamo detti
Alla dottoressa ma nelle volevo fare questa domanda
Abbiamo parlato tanto di Cina India e quant'altro nessuno ha parlato della nuova Europa allora le Marche va be'terra di frontiera che se c'è l'Adriatico di mezzo comunque
La nuova Europa da questo punto di vista ma per i distretti no c'è stata la prima fase in cui le grandi aziende soprattutto nel Triveneto Geox andava ad aprire in Romania e quant'altro allora prima era una delocalizzazione che aiutava probabilmente i distretti perché appunto il costo del lavoro
Veniva trasferito lì in Paesi dove era molto più basso di dell'Italia adesso che questi poi prima o poi entrare in Europa forse tutto questo vantaggio non ci sarà più
Ma per i distretti e i distretti in più
Chiuse ieri più vicini diciamo a alla vecchia definizione alla la definizione originaria dei distretti la nuova Europa rappresenta anche lì un'opportunità un grosso pericolo lei cosa ecco cosa cosa ne sarebbe anche perché stava o è tuttora comunque è stato presidente John industriali quindi a un a a una sensazione che va al di là diciamo della sua della sua azienda familiare
Ma lei ha citato l'esperienza di imprenditori che ritratto Buzzerio hanno inteso la nell'Europa dell'est proprio come terra in cui delocalizzare tornando sempre l'esperienza dei market
Questo è avvenuto fortemente cioè non citati in Cioara in cui pare che si parli marchigiano di quanto non si fa sentire città marchigiane
Però anche quel fenomeno sta finendo come giustamente accennato anche lei anche perché non c'è più tanto quella convenienza ad andare in termini di bassi costi del lavoro
E perché molte aziende sono tornati sull'Europa si trova in termini delocalizzazione rigorosamente intesa
Ritornando a produrre in Italia per garantire i livelli qualitativi che servono anche per competere sui mercati
Ciò nonostante invece si stanno realizzando dei fenomeni anche di internazionalizzazione proprio per andare in quei Paesi
Intesi come mercati quindi intendendo il come mercati non come terre in cui andare a produrre a basso costo
E ed ecco che ci sono casi di le aziende inserite nei nostri distretti più terreni tradizionali come può essere quello del calzaturiero
Che hanno costruito una vera e propria Rete con i profili subfornitori anche presenti in quei Paesi con cui dialogano magari con le più moderne tecnologie della videoconferenza quindi
Ecco che dall'altra la dizione dei saperi tradizionali del territorio dal dialetto partigiano poi si passa lì
Nuove tecnologie per dialogare anche a distanza e intendendo quei Paesi proprio come opportunità
A questo proposito noi proprio come giovani imprenditori realizzammo qualche anno fa un convegno dal titolo insieme l'Europa per competere nel mondo
Immaginando che sempre più si debba pensare proprio i Paesi europei come mercato domestico e come primi partner con cui collaborare in una logica di internazionalizzazione e questo può essere tanto più vero rispetto ai paesi e i nuovi paesi membri
Che
Verso i quali credo si potrebbe riuscire anche ad esportare il modello del distretto
Cioè il modello del distretto delle piccole e medie imprese italiane credo potrebbe essere particolarmente congeniale proprio per favorire anche lo sviluppo di quel Paese in una logica di partenariato con le nostre imprese
Crediamo che sia un un'opportunità tutta da sfruttare altrimenti davvero quei nuovi paesi possono risultare solo una minaccia nella misura in cui sappiamo dal due mila tredici saranno no
Favoriti particolarmente in termini di sovvenzioni supporti da parte dell'Europa unita quindi c'è tutto un percorso da fare che crediamo potrebbe essere particolarmente congeniale proprio quel modello di cui parlava
Il professor Micelli che ben lungi dal dovere essere buttato sicuramente può esprimere ancora grande valenza anche in temi di flessibilità di capacità di adattamento perché poi c'è da dire questo presenta in una regione come le Marche il saldo è sempre attivo comunque
Perché non essendoci mai state delle grandi impresse né pubblica né private la piccola impresa ha saputo sempre adattarsi e il rinnovarsi
Oltre a questo come bene è stato detto che c'erano stati degli imprenditori sempre particolarmente innovativi e i e questo garantito anche il cambiamento nel momento giusto
Volevo tornare a fare un accenno anche a quello che si diceva prima in termini di politiche nazionali a supporto dei distretti o più in generale dell'impresa e concordo con l'ingegner Pininfarina bisogna chiedere al Governo comunque
Allo stato semplicemente di porre le condizioni porre le condizioni per per favorire appunto l'imprenditorialità
Direi anzi che è importante e proprio no
Fare in modo che non esistano più provvedimenti a sostegno a pioggia provvedimenti che non entrino nel merito di ciò che veramente serve all'impresa è
Penso a ciò che è avvenuto per esempio negli anni passati nelle Marche c'è un'unica zona delle Marche che non è stata capace di sviluppare quella capacità imprenditoriale di cui stiamo parlando che è sotto gli occhi di tutti
è una zona dell'ascolano dove per molti anni insistito la Cassa del Mezzogiorno
In quel territorio quel fermento imprenditoriale che caratteristico di tutta la Regione non si è sviluppato certamente non si può pensare che i genitori caratteristiche personali degli artigiani di quell'aria siano particolarmente diversi
è successo che ci sia dai dati sullo stato assistenzialista
Non si è sviluppata la micro piccola impresa sono arrivati dei grandi gruppi e hanno insediato li chiede loro Oseli semplicemente perché c'erano dei vantaggi ed ora e che Ivan dal lì non ci sono più e che invece sono altrove a altrove quelle grandi aziende hanno chiuso ed è l'unica area delle Marche che registra anche i problemi dal punto di vista della disoccupazione
Un'altra cosa a proposito
Sempre delle diciamo degli interventi pubblici e per favorire l'impresa
Anni fa ne facemmo proprio come giovani imprenditori un'esperienza di Spagna beni un gemellaggio un un incontro con i giovani imprenditori spagnoli e la cosa che ci fu il PD particolarmente ritornando
Fu percepire quanta attenzione condivisa ci fosse intorno al tema dell'impresa
Tutte le componenti della società civile dimostravano di avere ben chiaro il concetto per cui solo dall'impresa deriva il benessere diffuso per tutti non c'era non c'era scontro non c'era contrasto da parte di nessuno noi assistemmo alla premiazione da parte degli imprenditori locali di un premio di un riconoscimento
Riservato a al Presidente della Comunità Valenzana della Regione terre politiche illuminati a sostegno di impresa e nel contempo assistemmo al discorso del rettore d'università allettante quali ci raccontò
Che al momento dell'iscrizione le matricole allestita veniva
Distribuito un questionario volto evidenziare la maggiore o minore propensione dei giovani verso l'auto imprenditorialità edili partiva un percorso volto a modificare eventualmente anche il loro piano di studi pur di favorire quel loro approccio al mondo del lavoro
è bene questo per dire che queste sono le diciamo gli input leggo gli interventi che servono da parte
Dello Stato creare le condizioni anche proprio termini clima culturale favorevoli alla nascita anche di nuove imprese perché dal dopoguerra in poi abbiamo avuto grande fermento
Ora sappiamo che sempre più difficile forse fare impresa tanto più bisogna stimolare supportare proprio anche i giovani in questo senso i quali possono essere peraltro anche fucina di idee innovative
Una grande trasformazione che le trasformazioni che sono avvenute nell'ambito di stretti sono venute proprio anche sull'onda di una nuova generazione di imprenditori magari secondo di seconda o terza generazione e hanno favorito l'apporto di nuove idee un orientamento ulteriore verso le nuove tecnologie verso nuove modalità di comunicazione verso l'apertura non gli avvocati e verso un modo di interpretare il distretto più
Posso in una logica di reti che si anche aperta ad altri territori
Quindi quanto più si favoriscono politiche che possono sostenere anche un
Imprenditoria giovanile tanto più forse riusciamo a portare anche ulteriore linfa il modello
Antico che però ancora sa dimostrare grande grande dinamismo
Grazie
Allora avrei io ho ancora due brevi provocazioni da fare e poi magari chiederò proteso Salvemini di tirare un pochino le fila così siamo rispettiamo anche la tempistica ovviamente liberi voi sarete ancora delle cose da dire semmai di di di brevemente di replicare
Al al professor Lorenzoni volevo chiedere questo ma abbiamo parlato tanto di lei stessa ne ha parlato di norme all'evoluzione del distretto e quanto importante per il futuro
E l'impresa ed è e dei distretti comunque anche ovviamente la conoscenza la cultura la ricerca
Ma voi che siete professori universitari e con l'università da questo punto di vista ha delle colpe e nei limiti ovviamente in cui
Gli strumenti di cui dispone non sono tanti cioè
Cosa può fare l'università e cosa forse non ha fatto l'università per consentire
Perché si diffondesse poi alla fine questa forse cultura d'impresa e comunque la la conoscenza che di cui le imprese hanno bisogno per poter crescere devolversi
E mi fanno domanda che mi rende sempre più antipatico nei confronti della mia comunità di riferimento
Certe università delle grandi responsabilità
Perché si è occupato solo di distretti c'erano anche degli altri temi importanti
Un'università ricca può occuparsi di molti tematiche
No perché do dobbiamo occuparci solo di distretti
E anche i giornalisti in questi giorni leggo delle cose contro ieri l'altro ho letto questo
Questo titolo loro questo titolo secondo me realmente curioso diciamo
Cinquecentocinquanta Luxottica nel distretto di Montebelluna quando a Montebelluna ci possono essere sì o no tre riprese
Importanti adesso per il futuro e un po'è un po'di è un po'di quindi
C'è stato un eccesso di enfasi secondo me da parte dell'accademia su questo tema
Secondo me una certa confusione nella rigore nella scelta dell'Unità d'indagine o uno si occupa di distretti o uno si occupa di impresa
Mischiare l'una con l'altra volta e crea le incursioni sono utili ma ognuno deve saper fare o l'economista industriale con l'economista d'impresa
Il mito investito dipenda dal fatto che
L'economista applicati studiano cioè con i soli alle imprese partendo dal mercato
Gli economisti di impresa studiano cioè condizionare il mercato potendo delle imprese che ognuno deve deve mantenere il proprio vuole cercare di sviluppare detto questo però volevo dire che
Io
Sono ben lungi da me dal dal
Rischiare di buttare il bambino assieme all'acqua tant'è che non ho potuto argomentare prima ma
Sono pronto a sostenere
Che
La presenza di imprese all'interno dei distretti non è mio non è nel mio teme di essere mi interessano quelle imprese che all'interno di solito fanno un certo tipo di lavoro e che secondo me aiuto non ristretto
Ho ho anche al sistema territoriale lasciamo stare il distretto a sopravvivere
Queste imprese sono capaci
Continuando a fare un vecchio mestiere ma rinnovando nel modo sostanziale di mantenere invita
Delle organizzazioni che altrimenti non rimarrebbe vendita cioè l'enfasi eccessiva produciamo tutto qua OLO adesso produciamo tutto o in off-shore
In realtà a
Ha delle opzioni
Ci sono molte imprese leader che preferiscono avere dei costi di produzione più elevati ma di avere le produzioni vicine fatte da in paese
Di outsourcing prese di servisse di fornitura di loro fiducia che abbiano una affidabilità nei tempi e nella qualità del prodotto più elevata ma per fare questo debbono fare tutta una serie di sforzi non non a caso
Secondo me leader vuol dire anche questi interessarsi anche degli altri cioè interessarsi non solo delle proprie economia ma anche dell'economia delle altre imprese nell'auto nell'automobilistico c'è questa tradizione infatti si chiamano fornitori
Fiato fornitori Ferrari ma quell'etichetta serve a caratterizzare un certo modo di lavorare questo succede anche nel nella nel tessile dell'abbigliamento
Nel nel
Nel distretto nella sistema dei dei salotti qua le riprese leader preferiscono aumento avere dei costi di produzione più elevati mai avere degli artigiani sfida
Ma se lo possono permettere
Nel momento in cui hanno una marca forte un sistema distributivo organizzato e così via cioè sono leader in una serie di attività e sempre più attività non manifatturiere Manti vietava alle ecco il mio punto
Se essi soddisfano queste condizioni si difende il sistema territoriale si difendono le imprese anche piccole
Un po'più sofisticate rispetto al passato più noleggi peso alla anche alla alla Martelli diciamo così no
Checché capace di fare l'outsourcing a scala nazionale e quindi riesco a coniugare
Il punto di forza del passato ma non mi faccio intrappolare da un modo di di operare che del tutto superato dagli eventi se il costo del lavoro è molto più basso in Cina devo prenderne atto
Se il modo per difendere la manifattura è quello di occuparsi di di affermarlo attraverso la marca devo seguire questa modalità
Se la concorrenza riporta non solo ad avere uno stabilimento distretto ma di avere dell'investimenti e a fare acquisizioni in giro per il mondo lo devo fare
Ecco che il distretto l'idea distrettuale questo non me lo consentiva nella pratica delle imprese nelle nuove
Nelle nuove strade e evocate da Salvemini
Ci sono queste opzioni e ci sono non queste opzioni ci sono queste ci sono queste pratiche al fondo di tutto c'è una
Un modo diverso di concepire
Secondo me l'intrinseco cos'è l'impresa nuova che si affaccia
Noi
Il modello di Stato ha già fatto vedere un'impresa che nasceva in un luogo si sviluppava in quel luogo e moriva in quel luogo
Alle nuove riprese nascono in un luogo ma non crescono necessariamente in quel luogo se voi andate a vedere le imprese
Le Noale nuova impresa intenti nascono in un luogo
Ma non si sviluppano linee quindi noi dobbiamo cominciare a pensare che si modella delle strade interessanti sistema locale interessante soprattutto per per la nuova apre per questa
Input che viene dato Bontempo ricollegarle
Con il territorio ma poi non debbo vedere più un'illusione
Che il territorio diventa autoreferenziale autosufficiente e e a carattere di continuità economica e spaziale non è più così
Quindi
Riconosco il grande
Il grande stimolo
La grande capacità di incubazione che hanno i sistemi territoriali non se così è stato così non sarà più
Grazie
Io
Un'ultima domanda che volevo fare all'ingegner Pininfarina
Abbiamo parlato di tante cose L'Unità per
Parola che non ho ancora sentito pronunciare
Questa sera al alla tavola rotonda e il sindacato
In questo per tutte le cose che ci siamo dette e soprattutto in un clima che come diceva lei prima è politicamente favorevole finalmente a fare le riforme sembra che percepire da parte del sindacato forse
Un po'la fine del signor Nola Cofferati cioè di un sindacato poi alla fine che che rivendica soltanto e forse impedisce alle imprese DTT
Di crescere e e di fare quelle cose che poi che lei stesso prima Betto Shell alla necessità della produttività e quant'altro secondo lei
Per i distretti comunque per il futuro dell'impresa italiana il sindacato oggi che cosa dovrebbe fare per
Per lavorare insieme all'impresa e per la crescita perché poi credo che la crescita interessi sia le aziende ma sicuramente anche i lavoratori perché senza crescita i redditi sicuramente non crescono
Ma una domanda molto difficile anche perché trovo già abbastanza difficile fare l'imprenditore dovrà anche pensare a coloro che fa il sindacato cioè voglio dire ognuno poi dovrebbe anche
Cercare fai fare bene il proprio mestiere era rimasto una cosa e come nella penna
Delle cose perché uno dei poi poi cioè non è vado mai però una delle cose che certo non è gli imprenditori
Hanno avuto soprattutto quelli che parlano in queste circostanze dai palchi hanno sempre un po'un'abitudine di parlare di ciò che il Governo deve fare il sindacato per fare gli altri devono fare
Mi era sembrato alla fine del mio intervento mi ero segnato forse ci sarebbe anche qualcosa che gli imprenditori devono fare non cento credo che sia importante in occasioni diciamo di carattere aperto alla società che gli imprenditori
Diranno un'immagine una sostanza disse che corrisponda anche al ruolo che vogliono avere per la crescita e l'impresa loro stessi in prima persona
E e quindi secondo me riguardando i prossimi anni e parlando di crescita di impresa qualche obbligo secondo me l'imprenditore ce l'hanno lo riassumo per non prenda la troppo per le lunghe in una parola credo che
Stia cambiando e molti giovani imprenditori sono già orientate nel senso che sto dicendo però credo che sia come dire importante sottolinearlo in questa sede
Da un punto di vista culturale la enorme frammentazione delle tante piccole imprese di questo Paese ha fatto sì che
Tutto sommato la cultura che si è sviluppata nel nel nel tipico imprenditori italiani prima generazione meglio avere un'azienda piccola che la controllo bene tutta piuttosto che essere
Azionista o socio magari di una quota di un'azienda molto più grosso perlomeno questo chiaramente una condanna allo sviluppo delle imprese questo voglio dire che è un atteggiamento che si sta modificando e deve continuare a modificarsi verso
Un approccio più aperto che consenta effettivamente alle imprese di crescere io credo che i giovani soprattutto ed in quest'ottica stanno i giovani imprenditori stanno
E mi auguro che le nuove classi imprenditoriali del Paese modifiche non rispetto a questo approccio sindacato scusi ma quell'altro ma era rimasto volevo dire
Sindacato un ruolo molto delicato
Perché da un lato detto da imprenditore del semplice deve adeguarsi perché perché deve capire che bisogna lavorare per la competitività e quindi bisogna cercare di non essere ancorati schemi del passato bisogna lavorare verso una società
Più aperta più flessibile eccetera eccetera però io credo che in questa fase abbiamo
Lo dico non lo dico senza ancora neanche essermi particolarmente confrontato con colleghi eccetera però questo questa variazione importante che anch'
Avuto nostro Parlamento
Questa dico io finalmente semplificazione di sistema
C'è un rischio che abbiam arginali Zanato un certo numero di elettori
Che comunque a suo tempo vedevano in alcune schieramenti politici ma soprattutto nel sindacato una loro rappresentanza
E quindi bisogna stare attenti che ci sii continui qualcuno continui a rappresentarli perché noi sappiamo che le persone non rappresentate possono diventare pericolose
è questo dal punto di vista sociale dico che
Il sindacato deve stare attento
Sotto questo profilo a da un lato essa adeguarsi alla necessità ma dall'altro non perdere contatto con quello che
E suo rappresentato perché può essere effettivamente molto molto rischiosa se può invece la domanda e sulla contrattazione di tipo nazionale decentrata è chiaro che
Bisogna andare ma ormai credo ineludibile
La discussione adesso mi pare coniugato interpretato i distretti a suo modo e chi ha cercato di smontare nel merito più o meno ma
La contrattazione decentrata in un Paese come il nostro
Ci saranno delle resistenze ma non non può essere diversamente da così pensare di inquadrare lavoratori dal Trentino Alto Adige fino alla Sicilia con
Forme contrattuali analoghe porta dei mostri
Che si trascinano per dei mesi mesi di conflitto tutte cose che non non sono più nella storia non sono più né i tempi tra l'altro stanno svanendo da sole perché poi questi contratti non rinnovati
Ad le aziende non possono nazionali non possono permettersi di tirare avanti queste cose che non è quindi cosa fanno compenso in altra maniera di fatto si sta sgretolando sistema
Quindi io credo che sarà il caso che invece di lasciarlo semplicemente andare alla deriva o e che è una possibilità
Voglio dire può anche succedere in in Inghilterra non esistono né contenerne contrattazione decentrata né
Ne contrattazione nazionale esiste contratti di lavoro delle singole imprese con i loro quindi questa è una possibilità se non si vuole andare
Verso uno scenario di quel genere completamente deregolamentato che non penso si adatti a questo Paese la storia di questo Paese credo che un inquadramento di regolanti di contrattazione decentrata
Che preveda il più possibile diciamo la quota più importante dell'evoluzione retributiva legata
In particolare alla redditività dell'impresa stessa sia lo scenario su cui
Presumo si del ci si debba muovere
Grazie allora io prima di passare appreso Salvemini ce lo giusto il professor Micelli che voleva fare
Con una battuta o fare una battuta perché
Prima ho sentito questa azienda Martelli atto se voi lo conoscete non so se avete cosa sia questa azienda Martelli in Italia ma è un leader mondiale nel finissaggio della tenda jeans
Allora vi voglio raccontare una storia un minuto perché è interessante io vado
Negli Stati Uniti e il Dipartimento del Commercio per no caro Lainati mi chiedevo un parere non è un altro gruppo deserto che dà un parere sul futuro dell'industria lotte
Il nostro caro Lainati
Non Krajina è lo stato del tessile segreti con questa grandissima funzione di denim
Legata a una serie di famiglie ebree che arrivano
In questo Stato e trovano condizioni favorevoli per lo sviluppo di alcune attività industriale una di queste famiglie con
Con Condemi ma
Che qualcuno che fa la tela per cinquecentouno per intenderci
Io entro in questi grandissimi stabilimenti di jeans ennesima dirmi ne siamo fritti vi sono altre cose che si sente in Italia abbiamo continuato a produrre della jeans
Siamo finiti i cinesi stanno divorando cosa dobbiamo fare terra
Per migliorare Ennio rubarlo
Non abbiamo chiamato voi italiani perché voi avete già la soluzione di tutto edilizia
Perché voi avete la Martelli avete e i gesti del futuro ci avete fregato nel distretto del jeans iniziata la Lucca distretto dirigistico Centers qua
E poi inizia a dirmi un americano nonché ormai chi sa dirmi e poi io conosco la storia di golf medi Buziol di Renzo Rosso tutti amici hanno tutti fatto la nostra la loro fortuna e la nostra sventura
E inizia raccontarvi del distretto molte beh non so se avete Beaujolais Playa
Preso rosse Molena sono proprio costi sperduti e questo conosceva tutto
E se volete aveva questo mito incredibile e che immaginava Alitalia giustamente come imposta in cui avevamo smontato l'industria del gesto addizionale
E questi imprenditori assolutamente indomabile erano riusciti a
A mettere in piedi l'intero che ne aveva nella massacrati e Martelli era la vicenda leghe Martelli con un bolognese poi
Era la difesa del le macchine che avrebbe limitato di questi brevetti per rendere vecchia una tela jeans contenenti appare assolutamente
La lunghissima tradizione che quei delle macchinette
Allora non voglio parlare di questo ma per dire
E io gli ho detto magari questa Condemi fallita e che cosa è successo di questa azienda è netto e qui vengo alla storia divertente no tolgo il perché è successa una cosa incredibile no ha detto il post fordismo alimento timori
Le due figlie le signore che mise in piedi questa azienda sono andate a Parigi
Negli anni venti non avevo niente da fare le aveva mandateli via perché non è in grado di mandare ad davanti come azienda fordista strutturata in questo modo e cosa hanno fatto hanno frequentato gli ambienti nell'arte
Tutti i tipi e hanno portato rimarcano l'anima una sede guarderei manierismo le
Per voi è vero che l'azienda e come sono andati indovina ma si sono salvati con questa incredibile collezione di capolavori d'arte che ancora adesso animano LAN collezioni di arte contemporanea una nel contemporaneo stata nonché avanti
Ho detto in questo caso è diventato l'arte del valore artistico imposto organismo inversione saranno avvocato Alagna aveva salvato l'età fra gli imprenditori
Ma voi lo sapete porre caso perché lei ha citato perché
Negli Stati Uniti un'azienda ma Martelli etico so che stiamo parlando di un momento di una mitologia di aziende che hanno fatto fuori lei vinse eccetera eccetera
Guarda che è veramente in generale con molta porrebbe al manifestarsi in questa grande prego ma
Martelli stabilimmo la a Imola la specialità sono le fragole
Non
I fondi e i forni per alle ceramiche del sette
Non c'è niente altro e quindi questo
Una vecchia tesi quindi ricercatori americani hanno dimostrato gli italiani non hanno dimostrato che
E le confrontando le imprese che stanno in un distretto all'interno dello stesso settore la performance dell'impresa e non distrettuali è superiore alla performance delle imprese distrettuale questo nel settore delle scarpe
Pino audire vale solo insomma o o nel settore delle macchine che dicevo per la produzione di ceramica la tesi di dottorato il professor fonti che un italiano quindi
Il Martelli quindi non è un'impresa del distretto è un'impresa che ha che è un'impresa è un'azienda che ha preso la leadership nella sua tecnologia si è collegato con altre imprese leader ma c'è un'altra piccola storia
La tecnologia di Martelli è una tecnologia che una sorta di Joy banjo con col produttore dell'impianto lui aiuta a mettere a punto la la la tecnologia
E e accoppiato con un'altra impresa perché non è un'impresa del distretto che in provincia di vicenza ma che è un'impresa unica
è l'unico produttore di questo tipo di impianto che mi sono due imprenditori fra di loro che in accoppiata
Competono con gli americani
Quindi se c'è un è un po'più ancora un po'più complicato del di quanto non è sicura allora grazie presa Salvemini io questo punto le passo la palla ma per un motivo semplice dove pure lui sloveni non saprei assolutamente come tirare le file
La difesa la tavola rotonda fino allora non lo so anch'io non occorreva io
Allora io io prova a fare due cose due commenti e poi dopo non tentò le conclusioni ma vi dico
Che cosa porta a casa io
Documenti molto rapidi il primo è un commento nei confronti del cinismo versarlo in zone
Che il io sono amicissimo di Gianni Lorenzoni e so che
Lire un provocatore per amore di provocazione quindi mi fa piacere oltretutto che un tra l'allora i dibattiti perché tutte le volte che l'ICE imparo molte cose
Perché sono convinto che su questo tema del distretto comunque c'è da riflettere e anche la discussione di oggi è stato secondo me abbastanza benefica in termini di
Cose nuove da imparare
Io sordido dicendo che alla fine degli anni settanta tante i distretti gli studiavano discutevano
Gli economisti di impresa e l'economista industriali poi giustamente Gianni dice a seconda della prospettiva c'è il battibecco a seconda di dove ti metti eccetera
Che cosa si è aggiunto adesso dal punto di vista delle prospettive disciplinare questo secondo è un punto molto importante
Se aggiunto che al territorio e quindi al distretto come forma esemplare dell'economia del territorio si sono aggiunti sociologi urbani e si sono aggiunti gli economisti della cultura
Non sono due animali trascurabili questi qui
E neanche si può dire che anche allora c'erano i sociale e giuridico esecutore non c'erano allora
Ma che anche l'ora ce ne sociologi urbani perché e vero che anche allora si parlava di spazi geografici si parlava di luoghi si parlava di comunità si parlava del di coloro che erano cresciute per anni intorno all'azienda per l'azienda eccetera
Però oggi la sociologi urbana alla Florida detto Gianni recitato anche
Fa delle cosa dire dice delle cose diverse rispetto a
Martinotti del settantacinque
è una è una elaborazione da poter separati ma molto più sofisticato
Quindi il distretto oggi a una serie di elementi interpretativi e anche normativi in termini di come
Dovrebbero essere disegnati con una prospettiva sicuramente nuova e più ricca rispetto a prima
Per esempio alla domanda del tipo come ringiovanire il patrimonio cognitivo di un territorio non metropolitano ma di un territorio marginale questa
Una bellissima domanda
Che richiede in questo momento una convergenza di discipline molto più ampie rispetto a quelle semplicemente di tipo economicistico
Seconda battuta equi però io sono in minoranza perché
C'è stata una dominanza di avversione rispetto al tema
Dirigistico no delle contro la mano visibile io solo per la mano visibile anche perché
Questo è un sentimento assolutamente perdente in questo momento quindi lo difendo io sono direttore per il Piano regolatore della cultura per dirvi quanto sono bolscevico da questo punto di vista
Ecco la sostituzione del patrimonio cognitivo in un territorio non può essere esposto un processo spontaneo
E vero la partecipazione essenziale non c'è dubbio bottom-up florilegio di cose auto generalmente si dice però non può non essere guidato
E qui però dico una cosa Pallone diciamo guidato non vuol dire che andiamo sulla politica industriale ne andiamo a parlare di governo ne parliamo di policy territoriale
E la quale si territoriale
è più facile della policy governativa anche perché per esempio può godere di alleanze bypartisan che magari a livello nazionale non ci sono rimane Iseppi Fedele si diceva a Torino si sono messi d'accordo
Giunta Provincia e Regione che loro coloritura diversa e queste cose capitano
Nel territorio della nostra dei nostri mille campanili
Allora non andiamo a vedere a Roma ma andiamo a vedere a queste città andiamo a vedere Sarzana andiamo a vedere Mantova andiamo a vedere il Salento andiamo a vedere un
Città fetente come Giffoni no ecco ma
Lì ci sono degli Investimenti territoriali delle giunte comunali
Che hanno deciso di investire dei denari in termini di investimenti di lungo termine per modificare il patrimonio delle conoscenze di quei di quei posti
E un
E per fornire alle singole iniziative locali un senso con il contesto favorendo l'integrazione con le politiche assicurando necessario supporto in termini di risorse economiche e finanziarie eccetera
E qui io quando dico che occorre un progetto
Io non credo di essere poi antiliberale o a liberare io in precedenza abbastanza rilevante io credo che questo voglio dire accompagnare il Progetto cioè non lasciare solamente che
Le singole imprese singoli imprenditori singoli attori si muovono sposti spontaneamente
D'altra parte Miceli prima dice una cosa
Io io non sono stato così alla Biennale ciò vuol dire
Portare alla Biennale al al servizio del Veneto di Venezia non si può immaginare
Che il nuovo ruolo della Biennale nasca spontaneamente nel pensare che siano i veneziani che sostengano la Biennale che sono sempre stati conto iniziare costruivano le banchine marginale se possono la la odiano così come odiano l'arsenale
E per le altre cose
Quindi
A un certo punto devono essere aiutati questi processi devono essere incentivati devono essere investiti
E un minimo di atteggiamento dirigistico un minimo di mano visibile insomma in questo caso nel momento in cui cambiamo il patrimonio cognitivo di certe zone
Che non sono delle zone centrali dell'Italia non sono delle zone Matt metropolitane che possono lavorare da sole io credo che sia
Fondamentale
Conclusioni non le tento esplicito invece semplicemente l'intento che ci aveva portato a organizzare questo uno shock
Questo è nell'ambito di un'iniziativa che si chiama economia Società aperta un forum che era partito l'anno scorso che si è deciso che stanno di rifare
Perché si è deciso quest'anno di fare perché è passato un anno e durante questo anno
Più volte ci siamo richiesti quale poteva essere il barometro di questa apertura nella nostra società
In termini di liberalizzazione in termini di internazionalizzazione in termini di rottura delle corporazioni e così via
La sensazione che tutti noi abbiamo nelle persone che poi dopo hanno partecipato ai lavori progettuale di questi incontri e che in questo anno sono invece salite
Le ombre le paure le incertezze nei confronti di tematiche di apertura di tematiche di globalizzazione
L'apertura sicuramente si porta dietro delle anse
Per avere più sicurezza mi chiudo la crisi sostiene ulteriormente individualismo protezionismo localismo eccetera a questo vuol dire che il distretto essendo massima espressione del localismo chiusura
Secondo noi no infatti questo era motivo di questo seminario cioè che il distretto
Considerato da alcuni anche spacciato considerato un mito ormai finito evaporato il distretto è ancora un costrutto sociale sicuramente visibile esposto mi va benissimo la fotografia a posteriori
è un costrutto sociale che
Nel momento in cui in alcuni casi si apre cioè si apre all'estero si apre ad altri distretti e ha ragione Lorenzoni quando dice il successo di alcune imprese perché sono sono infiltrate ogni interfacciato altri distretti
Si apre ad altri saperi riesce a ripensare alle fonti della creatività e quindi riesce a ridare ricchezza al territorio
Ed io sono convinto che
La globalizzazione che così tanta paura fa molte persone all'opinione pubblica nel momento in cui la si analizza nel breve termine
Dal punto di vista dei costi benefici può anche darsi che abbia dei costi che sono superiori e benefici
Nel momento in cui la si analizza nel lungo termine e assolutamente indubbiamente vincente in termini di progresso in termini di benefici ulteriore
Mi fanno solamente qua dicendo che se quello era l'intento strategico di disegnare questo mini convegni io credo che la discussione è stata una discussione molto fecondo molto utile molto fertile credo che possiamo portare a casa delle buone suggestione
Chi ringraziare voi di averci ascoltato con tanta pazienza grazie