Italia internazionale: fare sistema per competere

Direi che possiamo cominciare
Abbiamo fatto qualcosa ora accademico e quindi forse siamo legittimati anche se c'è un piccolo ritardo
Benvenuto in questa nuova sede del della LUISS
Ma io credo che o perché esserci una bella nuova sede ci sono anche alcuni progetti alcune nuove novità sul piano accademico della ricerca che sono connesse proprio a quello che sarà
Il dibattito di oggi
Oggi si parlerà fondamentalmente del ruolo dell'internazionalizzazione
La nostra Università si sta muovendo in questa stessa direzione nella consapevolezza che ci sono problemi che verranno discusse fra poco
Perché sono ancora irrisolte più importanti
Una uomo politico o un uomo una persona del mondo degli affari che voglia tenere dagli Stati Uniti all'Europa
Non si ritrova con grandissime facilità se vuole operare
Nel campo soprattutto economico
In quello del rapporto tra politica ed economia
I sistemi
Giuridici dei sistemi economici dell'ambiente americano dell'ambiente indiano della Cina sono diverse rispetto a quello europeo che oggi non abbiamo ancora la capacità di formare
In modo appropriato i giovani in modo che possano muoversi in entrambi
I sistemi giuridici e quindi in entrambi i continenti questa è una un'area che va assolutamente sviluppata nel futuro e mai abbiamo pensato di costruire un po'
Un fabbro un punto di riferimento tra l'Europa resto del mondo per la formazione dei giovani facendo l'accordo con il Politecnico di Torino
In modo che
Nei prossimi anni quelli che sono gli europea sta adesso gli studi
Nel mondo europeo della sue caratteristiche culturali economiche e politiche non siano soltanto un fatto
Sporadico ma siano parte essenziale perché opera a cavallo tra questi due mondi la globalizzazione quindi in qualche modo necessità dal suo dal punto di vista della formazione di una forte spinta affinché sia possibile veramente operare in modo semplice semplice sinergico fra diverse culture e diverse economie
La seconda cosa permettetemi di aggiungere è quella
Che oggi si parlerà del
Grande passo avanti che è stato fatto del sistema economico e delle imprese nella internazionalizzazione negli ultimi anni
Ma non uguale passo avanti in alcuni settori del settore pubblico è avvenuto e quindi permettetemi di spezzare una lancia in questa direzione tanto in questa direzione nella quale sostanzialmente ci si accorge che
Per esempio per la formazione di un funzionario a livello europeo c'è ancora un fortissimo ritardo in Italia
Noi abbiamo ancora diciamo una difficile
Fluttuazione
Mangiato amministrativa virtuosa con i giornali si accomodi
Preso gli appunti ancora molto difficile cioè la fluttuazione fra diciamo il settore pubblico italiano e il settore pubblico internazionale questo un'altra area nella quale permettermi di fare un piccolissimo asporto Daloui se si vuole muovere perché credo che questo sia un settore assolutamente cruciale nei prossimi anni noi abbiamo bisogno di funzionari che si muovano bene nel mondo europeo che conoscano bene le lingue che siano capaci di rispondere ma i bisogni dei cittadini e dell'impresa
Ecco se non sono queste cose che volevo dire per ricordare che noi come Louis un piccolo spazio ripeto ci stiamo muovendo rapidamente almeno in queste due aree
A me tocca soltanto di ringraziare le autorità e ministri qui presenti dare la parola al Presidente Montezemolo per la sua relazione iniziale
Grazie Presidente
Buongiorno buongiorno a tutti e
Un ringraziamento
A coloro i quali
Iniziando dai relatori a questa tavola Ro
Da e a tutti lì intervenuti che hanno voluto partecipare a questa giornata e questo un saluto
A tanti amici ambasciatori che con cui
Abbiamo molto lavorato in questi anni e con cui logicamente continueremo a lavorare
Ma
Essendo questo incontro
Qui
Nella nuova sede della Luis un saluto particolare agli studenti che
Hanno la possibilità oggi di aprire un po'le finestre della loro mente sul mondo un mondo difficile affascinante in evoluzioni conta tante e tante aree di preoccupazione ma
Nel ringraziare ancora chi interviene vecchi ha voluto questo incontro
Credo che sia importante
Iniziare a stabilire il perché qual è l'obiettivo che abbiamo
Direi che è un obiettivo duplice
Da un lato condividere condividere sottolineo condividere
Queste
Soddisfazioni per i risultati che insieme
Mi ci tengo a dire insieme perché questo è un paese che fa sempre fatica a usare il termine condividere e insieme qui insieme abbiamo ottenuto con istituzioni impresa
Beh dei risultati importanti quindi con uno condividere questi risultati dell'altro
Avviare una riflessione su comune sulle azioni che dobbiamo
Necessariamente intraprendere per ulteriormente con sale consolidare la posizione
Perché
Il sistema economico italiano vuole
Proiettare sui mercati estere
E devo anche dire consentitemi proprio una battuta
Che stare qui con autorevoli esponenti politici ma stare fuori dalla campagna elettorale e anche un fatto positivo quindi
Chiamiamo ci un po'fuori per una mattinata che guarda avanti che cerca anche di contribuire a creare un po'più di fiducia generale in un Paese che mi sembra in queste settimane così non voglio dire sfiduciato ma certamente disattento in funzione di tutto quello che sta avvenendo nel mondo
A maggio del due mila e quattro nella mia prima relazione Presidente di Confindustria avevo indicato
L'assoluta necessità che gli imprenditori italiani si rimbocca se non le maniche per affrontare con coraggio le sfide imposte dalla globalizzazione vi ricorderete
Che nel due mila e quattro dice ma attenzione non è che i problemi
Siano sempre da guardare fuori dalle nostre aziende dalle nostre imprese guardiamoci anche in casa nostra rimbocchiamoci le maniche e facciamo tutto quello che è necessario
Queste questa grande sfida
Da affrontare con coraggio della globalizzazione da parte di un sistema di impresa è che non dimenticate
è rappresentato fondamentalmente per oltre il novanta per cento da imprese che hanno meno di venti dipendenti
Questa grande sfida è stato affrontato
Bene credo che in questi quattro anni insieme abbiamo fatto molte cose e mi ha e per dare un segnale allora all'inizio del due mila e qua troppi di quanto fondamentale fosse questa sfida avevo proprio tenuto per me non era mai successo a livello di Confindustria la delega per l'internazionalizzazione
E allora dicemmo l'industria italiana tradizionalmente dal giorno dopo la fine della guerra in poi aveva sempre avuto una grande grande propensione all'export
Le tentazioni di chiusura che ieri ed oggi
Riaffiora no se pur marginalmente sia nel mondo dell'impresa che come in quello politico
Sono il frutto di una visione antistorica e conservatrice che mal si sposa con indire mea di un vero imprenditore
Il DNA del Benin creditore cioè la capacità di abbracciare il cambiamento di volgere lo suo vantaggio quindi andare
A dei beni dovuti in
Qui ci siano
Opportunità io occasioni di mercato di crescita di accordi
Industriali o commerciali
Con ciò non voglio certamente dire che l'integrazione internazionale delle economie non racchiuda rischi anche terribili la corsa dei prezzi delle materie prime
Che lo vediamo dal la dall'aspetto negativo se guardiamo l'aspetto positivo vediamo che tanti Paesi
Poveri oggi hanno più possibilità di acquisire materie prime alimentari e questo è un fatto positivo se lo vediamo l'altra parte della medaglia certamente le materie prime alimentari saranno destinati a crescere ulteriormente
La spaventosa dipendenza che abbiamo dal petrolio dal petrolio le ricadute ambientali la pressione
Competitiva di Paesi che diciamocelo francamente spesso non rispettano le regole quindi
Non è che l'integrazione internazionale delle economie non racchiude anche rischi
Ma il fatto che decine di milioni di persone in tutto il mondo escano ogni anno dalla povertà e guardino per la prima volta con speranza al proprio futuro
Rappresenta diciamocelo forte un traguardo epocale per tutta l'umanità
Certo fenomeni così complessa impongono un forte sistema di governance che non spetta
Al mercato di esercitare Presicce e se ci troviamo davanti ad uno scenario così difficile turbolento non possiamo che constatare che il sistema non ha funzionato come doveva
E responsabilità oggi di tutti dimostrare dirlo di voler mantenere la rotta e i cosiddetti nuovi attori della politica internazionale debbono necessariamente fare la loro parte
Se continuerà il ricorso a comportamenti scorretti o in ogni caso destabilizzanti allora l'intero sistema destinato ad entrare in una crisi irreversibile di cui oggi nessuno è in grado
Di prevedere gli esiti ma torniamo all'impresa
Bene le imprese italiane se guardiamo dove eravamo nel due mila e quattro
Ecco delle dati che mi
Ci tenevo a farvi vedere e dove siamo oggi bene non possiamo anche dirci di essere molto soddisfatti
In questi quattro anni il nostro export è cresciuto del trentacinque virgola cinque per cento un tasso più che doppio rispetto a quello della Francia allora tornando al Paese
Che spesso non sorride più sfiduciato questi sono dati su cui bisogna riflettere dimostra una grande forza una grande reazione del sistema delle imprese italiane di fronte alla globalizzazione
Meglio della Francia nel due mila e sette siamo tornati se i conti attenzione eravamo quarti nel due mila e quattro dopo i tedeschi anche per quanto riguarda l'export verso i Paesi extra europei e questo è l'atto più importante
Quante volte ci siamo sentiti dire anche giustamente criticare anche giustamente attenzione
Le imprese italiane sono troppo dipendenti dalla Germania o addirittura dall'Europa questa crescita
Ci pone al secondo posto nei paesi fuori dall'Europa attenzione torno a richiamare l'attenzione sul fatto che oltre il novanta per cento delle imprese italiane è rappresentato da impresa col meno diventi dipendenti
Solo nel due mila e sette le esportazioni italiane sono cresciute quasi del dieci per cento
è la quota delle esportazioni italiane sul commercio mondiale è tornata ad aumentare
Passando dal tre virgola quattro per cento del due mila e sei al tre virgola sei dello scorso anno ma c'è una cosa importante
In questi quattro anni
Grazie allo sforzo che abbiamo fatto insieme
è più che raddoppiato il numero delle joint ventures tra le aziende italiane e le aziende internazionali perché la crescita delle piccole imprese passa attraverso joint ventures con partners locali
Bene a nel due mila e quattro eravamo poco più del tre per cento del sette per cento oggi siamo oltre il sedici per cento quindi abbiamo più che raddoppiato la capacità di
Di joint ventures
Sempre nel due mila sette l'Italia è riuscita
Tale accrescere Sinisi significativamente le proprie esportazioni in Paesi strategicamente importanti
Abbiamo messo assegna una performances quasi sempre superiore a quella della Francia in Paesi che si chiamano Brasile ambasciatore
India
Russia Turchia Balcani nel Mediterraneo e paesi del Golfo e non di rado addirittura meglio della Germania parliamo sempre del due mila e sette in Paesi come Cina India Russia Turchia
Di nuovo mediterranei paesi del Golfo
Se confrontiamo il due mila e quattro
Eccolo qui con il due mila e sette riscontriamo una crescita spettacolare da le nostre esportazioni sui grandi mercati del futuro
Più
Cento quarantasette per cento in India attenzione qui qualcuno potrebbe dire beh
Certo
Da
Però qui bisogna due ed sapere sapere da dove si parte
Abbiamo fatto una grande
Ripresa in India
Centocinquanta per cento dei paesi del Golfo quarantotto per cento nei Paesi del Mediterraneo cinquantasei per cento in Cina cinquantasette per cento in Brasile solo per citarne alcune non solo ma qui c'è un altro aspetto importante una delle critiche anche queste giustificate perché che veniva fatta le imprese italiane dice attenzione
Avete un tasso tecnologico troppo basso quindi esportiamo prodotti di basso livello tecnologico per la prima volta abbiamo riportato in attivo la bilancia tecnologica italiana
Quindi diciamo tra il due mila e due mila e sette le quote di aziende presenti direttamente all'estero è raddoppiata però
Dobbiamo anche dirci perché e importante guardare sempre in casa propria che quello degli investimenti che rimane il nostro punto debole
In questi anni le nostre imprese hanno trovi è stato un percorso di ristrutturazione difficile certamente sole selettivo molte sono rimaste purtroppo sul campo quelle che ce l'hanno fatta sono più forte di allora
Confindustria puntato su una piena collaborazione con il Governo
Con piena collaborazione con il sistema bancario e cornice per affiancare gli imprenditori soprattutto i piccoli in questo difficile processo di internazionalizzazione
I numeri sono rilevanti venti missioni organizzate all'estero dalla settembre del due mila e quattro ad oggi tredici iniziative realizzate in Italia con nostri partners stranieri
Oltre settemila aziende italiane coinvolte
Più di trentacinque mila incontri face to face bilaterali organizzate per i nostri imprenditori
Abbiamo realizzato le più grandi missioni imprenditoriali ma io organizzate prima
In Cina l'India Brasile Turchia Sudafrica Messico all'ingegneria
Tunisia Marocco Serbia Bulgaria
Kazakistan e
Siamo in procinto tra poche settimane di andare
Con
Duecento oltre duecento imprenditori italiani in Egitto
Gli imprenditori hanno compreso e apprezzato i risultati del nostro impegno pensate per la prima missione
Quella che grazie alla disponibilità all'impegno del Presidente della Repubblica Ciampi organizzammo in Cina la prima nel
Autunno del due mila e quattro feci fatica facemmo fatica a mettere insieme cento adesioni e francamente tra queste cento c'erano soprattutto le grandi aziende italiane pubbliche e private
Bene due anni dopo
Nel due mila e sei portammo in Cina più disse i cento impresa senza grandi imprese quindi soprattutto piccole otto talmente piccole e medie imprese
Abbiamo vinto una battaglia culturale importantissima in un recente questionario rivolto tutte le associazioni sistema Confindustria l'internazionalizzazione
è stata considerata il servizio più importante che l'impresa e chiederanno nei prossimi anni a Confindustria
I dati che ho ricordato relativi all'export che all'attività che abbiamo portati avanti rappresentano un risultato di cui
Possiamo essere tutti soddisfatti
E devo dire che Confindustria e spesso stata critica con entrambi i Governi di questi anni
Ed è stata costretta ad assumere posizioni spesso critiche nel dibattito politico economico in questo caso però
E lo voglio dire in modo netto
Dobbiamo esprimere forte gratitudine a chi ha contribuito a rafforzare l'azione
Delle imprese
Cito esponenti politici esponenti governativi e il sistema del
Commercio con l'estero
Voglio ringraziare i Ministri degli esteri che si sono succeduti in questi anni
Ed il Ministro D'Alema in particolare
Per il suo impegno costante su dossier fondamentali come Energia difesa
E per rilancio di un'incisiva presenza italiana nei Balcani e nel Mediterraneo are Trio ritardi e per l'Italia aree geograficamente e strategicamente importantissimo
Voglio poi ricordare l'impegno del Presidente del Consiglio Prodi che ha guidato le missioni di sistema in Cina India e Kazakistan
Un sincero ringraziamento va all'onorevole Urso col quale abbiamo condiviso molto lavoro e al ministro Bonino
Che ha sempre assicurato un costante supporto all'impresa accompagnandole sui mercati e difendendo con forza le nostre ragioni a Bruxelles
Potendo contare sempre sul sostegno del vicepresidente Frattini che ringrazio e come vedete non è un fatto non è un caso
Che
Da la
L'onorevole Urso al ministro Bonino su questa seduti su questa tavola per la tavola rotonda vi sia alle persone al quale va la nostra maggior gratitudine coi quali abbiamo veramente lavorato in questi anni
Abbiamo penso alle molte battaglie combattute insieme a Bruxelles dal due mila e quattro in poi sul contrasto alla contraffazione
Pensate con fiducia per la prima volta nel due mila e sei dico un vice Presidente proprio per il tema della contraffazione fondamentale sulla proposta di Regolamento per la marcatura obbligatoria dei prodotti extra Comunità europea
Sull'adozione delle misure anti dumping anche con ogni tanto dei delle posizioni molto critiche con un grande vi co culturalmente anche vicino come Peter Mandelson ma che su certe posizioni
Obiettivamente non erano per noi accettabile
E più recentemente le iniziative ministro Bonino intese a bloccare i tentativi di depotenziare la politica europea in materia appunto di difesa commerciale
Attacco e difesa
Lo sappiamo devono essere strategie complementari se vogliamo vincere la partita dell'internazionalizzazione bisogna guardarsi entranti non bisogna mai mollare se una domenica
Non raggiunge il risultato la domenica topo la devi raggiungere io queste cose le sole sento tutti noi e quindi dobbiamo guardare sempre sempre avanti come facciamo anche nel nostro lavoro di imprenditori quindi devo dire
Il bilancio di questi anni è stato positivo prima parte è finito su questo è un fatto importante però dobbiamo guardare avanti dobbiamo guardare al futuro e paradossalmente c'è ancora molto di più da fare
C'è un'intesa c'è una dimensione una sfida affascinante per le imprese italiane c'è da tenere la porte le finestre sempre più otto rete sul mondo aria fresca benchmarking competizione concorrenza tutto questo nel nostro DNA
Cosa intendiamo preservare anzi a crescere e come intendiamo far crescere le posizioni che abbiamo conquistato
La prossima congiuntura internazionale sarà dura e difficile basta vedere come ci siamo risvegliati al primo gennaio due mila otto
Dopo le feste dell'ultimo dell'anno materie prime petrolio debolezza dell'euro grandi problemi politici internazionali e quant'altro
Dobbiamo attrezzarci al meglio per affrontarla
Io voglio dire quello che compete per chiudere al mondo imprenditoriale perché sono sempre stato dell'idea che per essere credibili nel rapporto con gli altri dobbiamo essere forti sinceri realistici nel rapporto con noi
Le imprese dovranno sempre più strutturarsi per presidiare direttamente i mercati internazionali
Cultura internazionale crescita dimensionale organizzazione marketing comunicazione attività di joint ventures
Rafforzamento della struttura finanziaria investimento nel prodotto e negli uomini valorizzazione dei marchi cosa offriamo noi piccole imprese italiane
Ai nostri potenziali partners dei marchi marchi importanti pensata la diventare
Non pensiamo solo alle I marchi più importante piccole aziende hanno dei marchi numero due non fa o competenze numero tre dinamismo punto debole dimensione ecco la necessità di fare accordi
Crescita dimensionale ma anche grande valorizzazione dei marchi queste sono le direttrici del cambiamento che dovrà proseguire con ancora maggior forza
Il lavoro di apertura compiute con le grandi missioni di sistema ANTRA progressivamente sostituito da attività mirati al follow up prevalentemente orientati alla promozione degli investimenti
Uno scenario internazionale più complesse la necessità di passare da un lavoro di promozione ad uno di assistenza uno Antoine alle imprese impongono però e qui lo dico
A ad autorevoli esponenti del mondo politico governativo impongono può però un ripensamento del sistema pubblico a supporto dell'internazionalizzazione dell'impresa è questo il tema su cui richiamiamo oggi
La vostra attenzione le vostre idee il vostro impegno
Il documento presentato la settimana scorsa dal gruppo di riflessione strategica della fardello della Farnesina indica alcune importanti linee-guida di fondo della nostra politica estera economica
Dobbiamo assicurarci che vi sia il necessario coordinamento per dar seguito alquanto in esso delineato se posso fare una battuta un'unica credo che
In questa campagna elettorale in questo dibattito per un po'più di attenzione alla grande potenzialità dello scenario internazionale offerto dalla globalizzazione all'economia italiana
E al sud Italia sarebbero due auspicavo auspici spicca bili temi
Di impegno da parte di tutti di entrambe le coalizioni
Ora diciamo noi riteniamo indispensabile proprio in funzione del gruppo di riflessione strategica che apprezziamo la creazione di uno steering group per l'internazionalizzazione
Che abbia l'obiettivo di fare il punto sull'efficacia delle iniziative pubbliche e private evitando sprechi
E dispersioni energie questo è quello che chiedono gli imprenditori italiani evitiamo affollamenti confusioni sprechi
Di risorse per di energie e il rischio di ulteriori complicazioni per chi va all'esterno
Se poi come auspichiamo
Il prossimo Governo deciderà di far confluire l'attuale Ministero del commercio internazionale
Nel ministero degli affari esteri potremo finalmente dar luogo all'auspicata all'auspicata unitarietà d'azione nella nostra politica internazionale
La Farnesina dovrà dimostrare di saper cogliere quest'occasione rinnovando procedure professionalità
In questi anni abbiamo riscontrato talvolta reticenze forme di insofferenza nei confronti delle richieste di supporto delle imprese in particolare quelle più piccole da parte di alcune ambasciate
Ritengo un segnale importante che l'ambasciatore Massolo abbia avviato uno studio per approntare un meccanismo di valutazione sul livello di soddisfazione dei principali stakeholder privati nei confronti della Rete diplomatica
Andrà salvaguardata e anzi accresciuta
L'autonomia operativa dell'ICE
Dobbiamo incrementarne la flessibilità e la capacità di dare assistenza diretta le singole imprese e a questo proposito ritengo che un modello di funzionamento più privatistico lei migliorerebbe nel migliore verrebbe sensibilmente l'efficienza
Tutta la rete italiana all'estero dovrà poi essere improntata alla massima flessibilità
Il personale deve potere essere impiegato dove serve se
Ad esempio il Kazakistan è una priorità
Non possiamo lasciarci solo un ambasciatore con due segretarie mentre in Svizzera contiamo ancora undici consolati
Come accade per altri Paesi europei l'assetto di ambasciate e consolati uffici ICE deve poter essere rivisto ogni anno alla luce dei risultati raggiunti e delle priorità definite in termini di mercati e attività
Un ultimo tema su cui è urgente però intervenire
è quello delle Regioni
Il modello federalista può funzionare in altri ambiti ma certamente certamente non funziona nell'internazionalizzazione
è ormai provato al di là di ogni ragionevole dubbio
Che le missioni di governatori assessori spesso inutili spesso controproducente crei
E hanno confusione dispersione di energia dispersione di di denaro e scarsissima utilità per le imprese italiane
Concludendo voglio nuovamente ringraziare tutti coloro che hanno partecipato in questi quattro anni ad uno sforzo straordinario per Lehman rilanciare la presenza delle imprese italiane all'estero e l'immagine del nostro Paese
Sono convinto più che mai che la collaborazione che abbiamo saputo instaurare fra mondo dell'impresa istituzione sia ormai con patrimonio acquisito del nostro Paese grazie per l'attenzione
Adesso tocca a me sono i presenti sono soprattutto per gli studenti che non so se mi conoscono sanno sarà Cristaldi e ogni settimana dalle ogni settimana il martedì con le pagine il mondo i mercati del Sole ventiquattro Ore ho seguito in questi anni le il tutte le cose che a cui si riferiva il presidente Montezemolo
Questa maggiore collaborazione che ho che è stata provvidenziale direi per quanto riguarda il sistema Paese Italia questa maggiore collaborazione tra impresa e
E istituzioni politiche PIP
Principalmente il Ministero del commercio da internazionale e il Ministero degli esteri e devo dire su questo tavolo stamattina sono presenti diciamo in un in in una formula bypartisan i rappresentanti su i diversi su fronti diversi però comincia
Quelli che hanno collaborato con l'impresa a partire dal e Ministro Frattini quando era Ministro degli esteri e poi anche come vicepresidente della Commissione europea
Adolfo Urso che è stato viceministro del Commercio estero è responsabile per l'internazionalizzazione di questo Paese che io
Ho amo definire come il Vice Ministro Globe Trotter perché viceministro Urso fu l'uomo che in tempi di salsa quando tutto il mondo non andare in Cina e andato non so con quanta in coscienza però secondo me con lungimiranza
In Cina per portare avanti il diciamo i la cooperazione
Tra
La Cina grande mercato emergente e le imprese italiane che purtroppo su quel mercato ancora non c'erano e poi c'è Emma Bonino
Che è stata attivissima nel nella portare in giro per per il mondo le imprese italiane soprattutto le piccole e medie e è stata attivissima nel difendere
Le lei i prodotti italiani dalla concorrenza sleale l'ultima cosa Stato sono stati i dazi imposti
Alla Cina per quanto riguarda i compressori una battaglia che Emma Bonino e tutto il sistema Paese Italia ha svolto a Bruxelles vincendo ora
E poi
è anche la donna che si è battuta contro l'azione l'azione isolata e random delle imprese italiane su scusate delle
Degli enti locali in giro per il mondo a partire dalle Regioni quando in realtà c'era bisogno di una c'è bisogno di una regia unica per potere fare sistema così come fanno sistema i nostri
Concorrenti più diretti a partire dalla Germania passando poi per la Francia
E c'è il ministro D'Alema che nella sua qualità di ministro degli esteri
A portato avanti anche lui tutta l'azione di sostegno alle imprese italiane all'estero e soprattutto sotto la sua diciamo la sua gestione la la Farnesina ha partorito un rapporto duemila e venti per la Farnesina che il primo io lo definirei primo mi corregga poi se sbaglio il primo tentativo di
Sistematizzare e di lavorare in una logica veramente dirette
Per quanto riguarda il sistema Paese Italia ed è il questo è stato il frutto di una collaborazione ancora una volta tra diverse diritti diversi attori
A partire dall'impresa il Ministero degli sms al commercio estero e quant'altro per poter individuare un percorso di lungo periodo
Però io dovremo le può dire ovunque cose su cui secondo me poi bisognerà anche riflettere durante la tavola rotonda
Prima cosa anche il presidente Montezemolo ha parlato dei successi che le imprese italiane che da sole devo dire finora comunque io come cronista dei miei tempi dico che forse il sostegno del sistema Paese sarebbe do avrebbe dovuto essere molto più incisivo però almeno si è lavorato su questo fronte
Ah beh vero le imprese italiane hanno raggiunto grandi successi sul fronte dell'export ma nel mondo globale di oggi no l'export non basta
Ci vogliono gli investimenti estere e ci vogliono gli investimenti dall'estero e questo è la grande sfida della competitività di questo Paese e devo dire che su questo fronte l'Italia ancora resta largamente in ritardo
E poi c'è una un altro discorso un altro fattore che a me preme sottolineare ed è il il fattore tempo nel mondo che prima è stato definito in un libro di grande successo di Thomas Friedman
Il mondo piatto
Che adesso in realtà e addirittura un mondo sotto sopra nel senso che gli equilibri sono totalmente cambiati per cui ci sono i fondi sovrani
Dei Paesi emergenti come la Cina piuttosto che i paesi del Golfo che vanno lo stesso Kazakistan che vanno ad investire nel nord del mondo mentre prima il flusso di capitali era nord-sud adesso il frutto di più frutto il suo il flusso di capitali eh sud sud oppure sud nord
In questo mondo dove le cose a in dieci anni sono cambiate velocissimamente
Il fattore tempo eh un qualche cosa che in Italia purtroppo nonna non è tenuto nella dovuta considerazione
O perlomeno finora non è stato così di sogna lavorare su questo fronte e secondo me
Il discorso che si è fatto ed è un altro degli spunti che io lancio per quanto riguarda la tavola rotonda il discorso di che fine farà il Ministero del commercio internazionale è una discorso molto importante e strategico
Ha visto che Emma Bonino prima scuoteva il capo quando si è parlato di di ingresso del Ministero degli ed nel ministero degli esteri
è in fondo già c'è stato il Governo precedente aveva già lavorato sul fronte del dell'ICE per in nell'ottica di un un massimizzazione del discorso di Rete
Altolà non guardarmi così nel discorso dirette c'è stato una maggiore integrazione scusate una maggiore integrazione tra la rete diplomatica e la Rete dell'ICE dico bene
Allora perché chiedo ad Emma Bonino non completare l'opera con un ingresso del Ministero del commercio internazionale considerato che bisognerà ridurre il numero dei ministeri prego
Fino a fondo grazie
Avrei iniziato comunque da
Da questo aspetto nel senso che
Discutere insieme possiamo ripetere le cose su cui siamo d'accordo cifre dati che sono stati dati e che
Fanno solo sì che posso dire che sono stato ministro fortunato nel senso che mi sono occupata di un settore molto dinamico e con relativi successi e che ho cercato di accompagnare insieme con tutto il Governo al meglio che potevo
è un settore piuttosto complicato e complesso ma ma ma come dire di di soddisfazione e e quindi
Mi interessa dare il mio contributo dall'esperienza che ne ho tratto per un possibile futuro di migliore governance di questo settore
è indubbio che io non ho niente contro i Governi leggeri magri leggeri come volete
Se fossero anche efficaci sarebbero sarebbe
Altrettanto utile io penso da che al mondo d'oggi pensando alloggi e e al futuro pensando a come è strutturato il sistema produttivo del nostro Paese
Pensando ai rapporti che non sono solo quella della promozione ovviamente della Magic Italy nel mondo ma sono i rapporti con Bruxelles entrambe a Bruxelles col da brutti io
Pensando anche anche molto spesso in questo mondo globale i miei interlocutori si chiama nulla mi Olmi ministro cinese o il ministro indiano io davvero ritengo che se dobbiamo accorpare come è giusto che sia
Io per esempio ritengo che l'esperienza che io ho fatto tra Ministro delle politiche europee e commercio con l'estero ha dato delle prove di sinergia notevolissimo
Prima questione se proprio vogliamo non accorpare le amministrazioni che quello è un altro discorso ma accorpare le responsabilità politiche perché per esempio
Mi riferisco al Presidente Montezemolo ma tutti quanti quando si parla di dodici ministri stiamo parlando di dodici ministri o di dodici ministeri
No perché sono due cose un pochino diverso siamo quasi padre pare pensando di accorpare anche le Amministrazioni ministeri le direzioni può darsi ma allora fatemi il favore
Che superando tutta una serie di di procedure che sono previste per legge non ci mettete diciotto mesi senza per dirla
Chiaramente per chi sarà
Senza
Opposizione di sorta nessuno che fosse contrario ma solo per rispettare le procedure dei D.P.R. della Corte del conti del Consiglio di Stato
Di quell'altro che ti doveva consigliare per arrivare al decreto del Presidente della Repubblica che firma la composizione del mio Gabinetto della mia segreteria e deciderà se la signora l'umana e all'altezza sopra
Ecco
Se non si semplifica tutto questo sono diciotto mesi per creare un ministero senza opposizioni e diciotto mesi immagino
Adesso ripartendo facciamo un po'il percorso all'indietro per altri diciotto mesi per accorparlo a qualcun altro
Il Ministero del commercio con l'estero ha sempre avuto una vita piuttosto fragile nel nostro sistema è stato accorpato prima
Al Ministero dello sviluppo economico credo che il mio collega la vicepresidente Urso ne abbia una qualche esperienza
Non esattamente di eccessivo buon funzionamento ma voglio io dico un'altra cosa la sinergia è una cosa uno steering group è una cosa far sistema è una cosa
Ma io credo che nel mondo di oggi e di domani il commercio internazionale per anche per come è configurato il nostro Paese necessita di un ministro a tempo pieno
A tempo super pieno
Per e anzi barba io avevo
Avevo due ottimi sottosegretari e non ce la facevamo ad accompagnare tutti abbiamo avuto una un profondo lavoro con l'ICE di ristrutturazione lo dico perché
Beh non è facile con funzionari pubblici però abbiamo aperto nuovi uffici in Brasile in Cina in India in Azerbaijan in Moldova in Angola in Etiopia in Qatar cioè la rete dell'ICE
Si è stima grida diciamo dalle postazioni del dell'altro mondo diciamo del mondo passato si è posizionata
Che
Non è proprio semplicissimo
E io semplicemente ritengo che se vogliamo continuare quest'opera tenendo conto di un mondo ultra complicato io insisto a dire che
Un ministro a tempo pieno anzi ultra pieno e anzi ultra pianissimo che poi partecipa ed è importante con Ministro D'Alema e con la Farnesina non è che abbiamo avuto grossi papà inserirli Tanzi normali ma quella è la vita
Io credo che invece ancora per un certo periodo l'impulso l'export è il venticinque per cento del PIL italiano
Noi stiamo affacciandoci adesso con qualche scusi senza sui mercati complessi quindi cercando di essere meno dipendente dall'Europa se volete o dai mercati tradizionali ma investendo in altro
Perché con tutto il rispetto delle aziende ed evidente che il loro sono come dire in prima linea però
I centoquarantasette per cento dell'export e e in India ha avuto un accompagnamento governativo altrettanto importante io credo che questo sistema il far sistema abbia voluto dire anche questo
La missione in Sudafrica che abbiamo fatto e che andrebbe ripetuta perché
I giochi sono tra poco e come sapete per ogni Paese quando c'è una scadenza
E una data di un evento importante si attiva tutta la parte infrastrutture accoglienza servizi alberghi e quant'altro quindi andrebbe nette
Questa crisi di Governo per esempio ci ha fatto annullare la seconda missione in Sudafrica che sarebbe stata quanto mai utile quindi io da questo punto di vista e per esperienza penso che
Si possono accorpare una serie di
Insomma che è vero
Cioè la legge Bassanini nel novantanove dava una discrezione dei dodici ministeri però siamo anche nel due mila otto voglio dire si può anche guardare avanti invece che guardare indietro
Se il numero magico e dodici va va bene dodici ma forse possiamo fare delle altre degli altre accorpamenti che siano più adeguati semplicemente anche in data di sinergia al mondo d'oggi al mondo di domani
Ve lo lascio lo lascio come riflessione ma sono veramente molto convinta di questa
Pendenti questa affermazione e invito davvero un po'tutti a vedere se per caso invece l'accorpamento di responsabilità politiche europee
Con tutto quello che questo significa e commercio internazionale non possa essere ripetuta non come accorpamento di amministrare si unì ma come accorpamento di responsabilità politica perché secondo me invece è stata molto sinergica e molto utile
Poi
Così io rispondo a questa prima domanda poi sulla questione orografica del Monte piazzo magari facciamo dopo un altro giro
Non è più piatto non è sul piano sopra come ho detto prima
Io sono così mentre Emma Bonino parlava pensavo però che c'è anche un problema di i di coperta troppo corta di fondi nel senso che noi dobbiamo in qualche maniera razionalizzare Emma Bonino prima di altri sa
Che lotta dovuto fare e prima ancora il viceministro Urso per ottenere dei fondi degni di cioè degni di di
Non sono inducono a ritenere degni di un Paese normale per quanto riguarda sostegno all'internazionalizzazione ogni Finanziaria GRA tagliati pesantemente e non può fare sanità non questi nonché quelle stavo arrivando però ma di fatto che scusa scusi
Anzi scusi sono ancora pochi inesorabilmente pochi allora forse bisogna anche ragionare su questo su questo fronte
E il viceministro Urso in passato ha combattuto anche Luigi una battaglia per far sì che il il il suo dice Ministero diventasse un ministero a pieno titolo combatterebbe ancora quella battaglia oppure oppure tesa anche Luigi che se meglio la confluire nel nel Ministro degli esteri
Io credo che la priorità sia un'altra
Nel senso dalla mia esperienza Faggion in maniera pragmatica come mi hanno costretto l'impresa ogni cinque anni di esperienza quale il viceministro un titolo è un compito del tutto nuovo
Non ci dovevamo nel due mila uno con una riforma costituzionale dell'articolo quinti Tolo quinto della Costituzione e con
Una architettura di governo diversa da quello
Usuale
La riforma costituzionale fatta nell'ultimo scorcio della legislatura precedente
Prevedeva e prevede che il commercio estero sia una materia legislazione concorrente
Termine terribile situazione grigia in cui i topi non sono né bianchi né neri legislazione concorrente significa che Stato e regioni possono concorrere
Nel
Realizzare il commercio estero
Di qui il caos che ci siamo ritrovati
Secondo prevedeva già loro la riforma Bassanini ho visto prima o mi sbaglio di aver visto Bassanini
Sergio
Io direi personalità significativa non a caso chiamata da Sarko sì nella Commissione
Francese prevedeva un accorpamento dei ministeri
In quel caso col Ministero allora chiamata attività produttive oggi sviluppo economico quindi due cambiamenti in uno
Disastroso quello che riguarda le competenze fra Stato Regioni dice allora cosa avete fatto perché poi se li ritrova Che cosa avete fatto
Allora facemmo una riforma della Carta costituzionale
Che prevedeva per quanto riguarda il commercio estorto che la materia
Avesse una regia dello Stato perché insieme immobili la regia dello Stato in materia di promozione dell'Italia come esclusiva competenza dell'Italia
Accanto alla politica estera politica della difesa nella riforma del Titolo quinto poi sottoposto al voto degli elettori come referendum confermativo
Questo insieme ad altri ovviamente il commercio resto rimaneva materia a legislazione concorrente ma lo Stato avrebbe avuto
Sotto forma di ovviamente dettato costituzionale il compito di regia nella promozione del sistema Paese
Quella riforma è stata bocciata insieme al resto nel due mila sei
Io credo che quello sia la priorità
Riprende rimettere mano al Titolo quinto per riportare allo Stato la competenza nella promozione dell'immagine del Paese arrotola cultura ma parlo ovviamente anche
Del turismo certamente dell'impresa e coordinare quello che Regione altri le Regioni altrimenti legittimamente fanno
Sotto
L'attuale Carta costituzionale che le Regioni sono impazzite alle Regioni solo detto vostro compito è fare anche questo dalla Carta costituzionale riformata e quindi fanno
Allora prima riformare la Carta costituzionale Titolo quinto riportandolo sotto questo
E mi immagino per esempio che chiunque abbia la competenza in questo settore si possa presentarsi debba presentare in Parlamento magari col Presidente del Consiglio
All'inizio di ogni anno finanziario
Prima della legge finanziaria una sorta di rapporto alla nazione
Magari concordato anche con le regioni la Conferenza Stato-Regioni in rapporto alla nazione per dire
Come la Nazione voglia in quell'anno promuovere se stessa
Non soltanto i nostri prodotti che se c'è un aspetto della promozione nazionale ma la Nazione come tale che significa lingua cultura
Che significa certamente impresa che devono investire all'estero e devono riceve dall'estro che significò turismo che deve essere coordinato e lo sto Paese che significano prodotti come nazione si presenta in uno scacchiere mondiale che parla di economia globale che è differente dal passato
Nel maggio un rapporto alla nazione concordato
Con l'impresa e concordato con la Regione in cui delinea l'impegno dallo Stato per quell'anno
Come fa la legge finanziaria e per i tre anni successivi
Come fa la legge finanziaria un impegno specifico per quell'anno per un bene per tre anni in quale Paese puntare magari in un anno Paese
Quell'anno e negli anni successivi in modo che tutto il Paese e regioni tutto il sistema Italia che è molto complesso ed è molto fervido perché complesso
Non abbiamo otto mila comuni le regioni e realtà che altri non hanno che sono potenzialità opportunità forza e anche debolezza quando agiscono in maniera disorganica forza perché sono identità che si muovono
Policentrica anche dal punto di vista economico e culturale debolezza quando Simoni maniera distribuiti su unità immaginavo rapporto nazione sulla internazionalità sull'Italia nel mondo come fare Italia nel mondo che sia condiviso ovviamente dal Parlamento
Dalle Regioni dalla Sezione di categoria dell'impresa e degli altri
Prima grande riforma secondo Ministero
Qui io credo che in
Qualche misura aboliva abbia ragione la nostra esperienza ci dice che
Quanto importante sia a presentarsi con un volto forte né trattative in sede europea
Dove l'Italia oggi conta più del passato
Ve lo dimostro con un dato soltanto
Ne con le azioni di tutela
Anti dumping
O con le clausole salvaguardia l'Italia caro Presidente Montezemolo credo che sia il Paese in Europa che abbia ottenuto lo dico Landrieux spesso i cinque anni
E poi successivamente la Bonino il maggior numero di tutela dalla lotta la concorrenza sleale sotto varie forme tra tutti i Paesi europei
Se sommiamo le misure anti d'ambito tenuto all'Italia che pensiamo soltanto alle due più importanti
Quella sul tessile e sulle calzature le due misure di tutela e più importante della storia del dopo il trionfo
Nella storia del doppio le due misure per la più importante dalla concorrenza sleale ottenute da un Paese nella storia propenso al commercio mondiale sono quelle più Alitalia sul tessile
Quello che la proroga del regime delle quote per due anni e sulle calzature dazi anti dumping per la
Enormità del settore perché mettere un dati o sul compressore importantissimo per quell'impresa ma immaginate quanti importante sia mettere un battito sulle calzature con quattrocento mila
Quattrocento mila operai in Italia
Per la dimensione del teste la calzatura sembra un'impresa impossibile tutti dicevano impresa impossibile ci riuscimmo il che vuol dire importante la posizione in Europa e certamente più pesante coloro che interpreta colui che interpreta questa posizione in Europa deve internazionale più è facile
Imporre la missione l'interesse del Paese
Io credo che questo bisogna farli paniere unitaria commettendo insieme tutto quello che riguarda l'internazionalizzazione commercio est ma perché investimenti esteri perché devono essere polverizzata mille competenza
Voglio investimenti è stato un problema nei due sensi importante abbia un problemi stime investe l'Italia che sono diminuiti lo scorso anno per tanti motivi ed è un problema di investimenti esteri
All'estero che sono ancora pochi anche per la dimensione le nostre imprese poi anche quello il problema
Il turismo nel Paese un Paese turistico per eccellenza nei due sensi
Il turismo italiano e credo che in percentuale ma di più all'estero ce lo dimentichiamo
In percentuale il topo di viaggiatori Pino assoluto di maggiore i turisti pagare alle storie perché non devono andare con delle strutture magari più organizzate capaci recepire risorse anche per il Paese e perché l'Italia è un grande polo di attrazione turistica nei due sensi
E la cultura italiana e la lingua italiana la promozione del Paese la produzione passa attraverso l'immagine culturale del prodotto italiano che l'immagine culturale del Paese
Se il marchio Italia né questo forte nel mondo lo è perché c'è Michelangelo perché ci sono stati
C'è stato il Rinascimento cioè l'immagine della cultura italiana che traina la cucina italiana l'occhiali italiano gli stessi ramo italiano quello è
Però perché tutto questo all'estero nei due sensi l'internazionalizzazione non vada giusti Maria dei resti gestiti ma tenutaria invece che il turismo da una parte la cultura all'estro dall'altra lingua manca dall'altro ancora e quant'altro
è possibile fare in questo contesto un ministero dell'internazionalizzazione che raggruppi tutte queste competenze come sarebbe doveroso
Se dobbiamo guardare concretamente le cose dodici ministeri
Dobbiamo fare il prossimo Governo
Dodici ministeri perché la legge ce lo impone il commercio con l'estratto occupata latita produttive allo sviluppo economico credo che sia la soluzione peggiore in assoluto la mia esperienza
Peggiore in assoluto
Se non è possibile realizzare un superministro un Ministero come Italia avrebbe bisogno
Paese globale per eccellenza un ministero all'interno attualizzazione la globalizzazione due sensi che raggruppi tutte le competenze alla cultura il turismo ha prodotto l'impresa
Se non è possibile fare questo loro meglio che si vada con gli esteri affare del Ministero degli esteri
Il Ministero dell'internazionalizzazione per eccellenza
Grazie
In fondo il presidente Urso a fradicio presenta uso a elaborato su quanto diceva Emma Bonino
Devo dire che per quanto riguarda le strategie paese in fondo le e imprese italiane come al solito sono gli hanno dato praticamente di anno in individua in Senato la strada da un certo punto di vista perché tutta la politica che è stata fatta di
Focalizzare l'attenzione sui cosiddetti Paesi focus o sulle aree focus ha prodotto dei dei risultati e risultati devo dire piuttosto confortanti quantomeno
Sul fronte Exor qualcosa è migliorato anche sul fronte degli investimenti in uscita però che restano come dicevamo ancora troppo pochi
Quello che mi colpisce e che è vero che bisogna rispettare le regole e che quindi giustamente veri è stato ricordato il discorso delle grandi battaglie per i dazi
Contro la Cina in materia di tessili e di calzature piuttosto che
La battaglia accadeva contro tutta l'Europa per quanto riguarda il discorso dei compressori però è anche vero che le regole in fondo l'Italia dovrebbe porsi un problema invece di parlare soltanto di se stesse parlare un po'troppo di protezionismo perché solo di Protti sono insomma si parla in questa campagna elettorale e non si parla del di quella che è la vera grande sfida che sta di fronte non soltanto le imprese italiane ma l'intero sistema Paese all'intera Italia
In ogni caso il laguna delle grandi battaglie che l'Italia dovrebbe combattere è la riscrittura a livello globale delle regole perché ormai le regole esistenti non sono più adatte al mondo attuale
Quindi questa dovrebbe essere un'altra secondo me delle istanze portate avanti nelle sedi internazionali dall'Italia non solo in sede del dato di occhio ma anche in altre grandi organizzazioni internazionali
è quello che invece a me sembra che che ma anche come dicevo prima è una velocità di reazione da parte del sistema Paese Italia
Io mi ricordo di aver intervistato il Ministro Frattini alla vigilia di una conferenza degli ambasciatori e lui lucidamente mi ha detto quello che potrebbe dire adesso allora il Ministro D'Alema
Se snellimento della burocrazia spostamento in dice digitalizzazione della Rete implementa l'implementazione del del lavoro di delle collegamenti su internet
Spostamento strategico dei consolati verso le aree emergenti in realtà forse non si è fatto abbastanza è abbastanza in fretta per su questo fronte e ancora oggi ci ritroviamo quello che diceva il Presidente
Il Presidente Montezemolo più più consolati in Europa e magari in Svizzera che non in mercati strategici e Paesi strategici dal punto di vista politico come potrebbero essere la Cina l'India e altro
Quindi chiedo il fattore tempo in un in questa la realtà in cui si parla di protezionismo più che di sfide globali come nel
Come vede lei nella situazione
Intanto devo dire che
Questo occasione che vede
Intorno a una tavola rotonda e anche in sala presenti alcuni degli attori di ieri e di oggi che si sono ritrovati direi in uno spirito di continuità lo ha detto Emma Bonino lo ha confermato Adolfo Urso
Nel vedere l'internazionalizzazione del sistema Italia come una delle più grandi e sfide per il prossimo futuro il Presidente Montezemolo ha segnalato io condivido il suo pensiero
Questo ritrovarci oggi mi fa venire in mente che insomma quando nel due mila quattro all'inizio del due mila quattro
Io proposi all'allora ministro Marzano Ministro delle Attività Produttive il Vice Ministro allora Adolfo Urso
Un accordo per decidere che da quel momento in poi esteri Attività Produttive dovessero
Andare insieme lo siglammo un po'enfaticamente l'ambasciatore Vattani era il segretario generale della Farnesina a Palazzo ma dalla villa Madama
Proprio per dare
Rilevanza al fatto che da quel momento i grandi problemi
Riscontrati dal viceministro Urso all'inizio del suo mandato
Dovevano essere come dire avviati a miglioramento se non a definitiva risoluzione da quel momento in poi alcune cose sono accadute è io ricordo quando proposi di distaccare permanentemente un ambasciatore a Confindustria qualcuno mi disse ma non si è mai fatto non si è mai fatto si deve fare
E l'ambasciatore Petrone credo Presidente Montezemolo può dire ha dato un contributo nella interazione
Tra sistema della Farnesina e
Impresa italiane per mantenere vivo questo collegamento
è chiaro che poi
C'è stata continuità lo debbo dire il Ministro D'Alema il ministro Bonino
Hanno condiviso la necessità di mantenere al centro questa forte sinergia tra sistema pubblico e sistema
Privato
Ci sono due aspetti il primo è la
Questione tempo che è stata posta
Credo che per avviare una seria riforma strutturale
Del Ministero degli esteri in quella direzione occorra tempo e condivisione al di là delle diversità di schieramenti politici
Io resto convinto
Quando chiesi a quel tempo un piano di riorganizzazione dei consolati resto convinto che alcuni dei consolati
Che si trovano a trenta quaranta chilometri l'uno dall'altro in Paesi che sono nel cuore dell'Europa possano ragionevolmente dimagrire o essere addirittura soppressi a favore
Di strutture e di personale in Paesi che sono di interesse strategico ma questo richiede tempo perché stiamo parlando di persone fisiche non stiamo parlando di cose consolati vuol dire persone vuol dire funzionari vuol dire Consoli bisogna
Far sì che questo sistema non sia un tratto di penna scritto alla Farnesina ma
Sia parte di una
Più complessa attività di riforma di ristrutturazione che abbiamo avviato
Credo che nella prossima legislatura e nel prossimo Governo proprio sull'onda di due legislature che hanno
Tracciato la stessa direzione ricordava lei quell'intervista che facemmo alla vigilia della Conferenza annuale degli ambasciatori
Io le dissi più o meno le stesse cose che sto dicendo oggi perché sono rimaste importanti
Perché
Queste sono importanti sono importanti per quell'aspetto citato e non ancora ben sviluppato questa mattinata hanno ancora sviluppato per ragioni ancora di tempo degli Investimenti esteri in Italia
Perché è chiaro che la capacità attrattiva verso l'Italia dipende da molte cose dipende anzitutto dalla capacità di promuovere di spiegare che l'Italia è un mercato attraente
Ma richiede anche la capacità di dare risposte rapide
In una competizione in cui agli investitori sono offerte varie opzioni Paese e il Paese più rapido meno burocratico meno complicato nelle procedure interne
Con una giustizia civile più efficiente il che dimentichiamo spesso la norma che rende il sistema di soluzione delle controversie più agevole più rapido
Con tempi certi è uno degli elementi che gli investitori esteri guardano tra i primi
Quando decidono se investire in un Paese o in un altro
Ed è evidente che il sistema sicurezza il tessuto economico sociale nel quale si investe pensiamo al Mezzogiorno d'Italia è uno dei fattori che sono direttissima mente legati
Alla capacità di attrarre investimenti dall'estero quindi questo tema richiede un attore governativo capace e da Uto rivuole nei rapporti internazionali ma anche capacità autorevole all'interno del sistema di Governo centrale del Paese
E da qui e da questo traggo proprio forse per gli stessi argomenti che Emma Bonino ha indicato a favore dell'autonomia del ministero una conclusione diversa proprio perché
Io ritengo la ragione per cui una
Autonomia apparentemente attraente
Sarebbe in realtà un fattore di indebolimento della forza dell'interna lezzi internazionalizzazione del sistema Paese deriva da due ragioni principali
La prima
è che se dovessimo davvero accorpare dovremmo accorpare tutte le funzioni e le competenze che incidono sull'internazionalizzazione
E evidentemente andremmo ad allargare talmente l'ambito delle competenze che mi verrebbe da dire questa è una funzione di indirizzo di indirizzo e di coordinamento del Presidente del Consiglio
Siccome questo non è possibile
Allora è evidente che dovremo anzitutto dire l'autorità e l'organo di governo che forse meglio può rappresentare la promozione dell'Italia nel mondo e il Ministro degli esteri
Ma
Anche per una ragione
Perché la lodevole attività del ministro Bonino come Ministro per gli affari europei e del commercio internazionale
Ha dovuto a mio avviso sempre marcare il principio
Che assimilare politiche europee e promozione dell'internazionalizzazione può indurre il facile equivoco che l'internazionalizzazione siccome di fatto prevalentemente ve esso l'Europa verso l'Europa debba restare a mio avviso proprio il fatto che percentualmente l'export italiano è prevalentemente verso l'Europa dobbiamo avere un attore che
Esalti un po'l'aspetto dell'internazionalizzazione verso Paesi non europei e chi meglio del Ministro degli esteri ha questa funzione parliamo dell'India parliamo dell'Egitto parliamo della Cina B certamente che il ministro degli affari europei a un ambito di competenze più limitata questo è un primo è un primo argomento e il secondo argomento
è credo quello che e solamente collegando nel mondo gli uffici dell'Istituto per il commercio con l'estero e
Le strutture diplomatiche solamente in questo modo
Noi avremo capillarmente quel fondo atto che il Presidente Montezemolo sottolineava
E quando noi tentammo nel due mila quattro senza avere la norma di fare un accordo politico tra i due ministri
Togli quell'accordo politico è stato attuato con difficoltà
Proprio perché non c'era una struttura normativa che organicamente attribuiva al Ministro degli è ieri la regia di questo rapporto quotidiano tra gli uffici dell'ICE e gli uffici diplomatici
In alcuni casi come voi sapete l'idea pragmatica fu
Facciamo il Palazzo Italia facciamo uno stesso sistema fisico
Dove le imprese che lavorano in quel Paese e vedono insieme ad un piano l'ambasciata o al consolato al piano superiore o viceversa l'ufficio dell'ICE
Ma è una soluzione pragmatica che richiede l'una riordino normativo e io credo che il livello dei dodici ministeri non si debba e non si possa oltrepassare
Questa è
La ragione per cui vedo una attrazione da parte degli esteri e vedo anche un'esaltazione dell'autonomia dell'ICE
Io non so se il sistema attuale garantisca l'ICE la sufficiente rapidità di risposta che è la richiesta per cui il follow-up e per quell'assistenza quantum Anna che io profondamente condivido quindi le due direzioni di marcia sono a mio avviso concentrazione negli esteri e maggiore autonomia dell'ICE un'ultima parola sulla considerazione della riforma costituzionale fatta da Adolfo Urso
Credo che quello sia un altro dei temi chiave
E io proporrei una soluzione in due tappe perché la riforma costituzionale Adolfo domani non ce l'avremo quella è probabilmente l'obiettivo politico finale mi chiedo
Perché non utilizzare la formula proposta dello steering group
Perché creare una sorta di
Gruppo politico di collaborazione e condivisione permanente in cui lo Stato le Regioni e gli attori privati lavorino insieme
Esattamente per evitare gli over latti cioè tutto quello che
Appare come duplicazione e sostanziale o soltanto apparente e in cui tutti gli attori intorno al tavolo prendano l'impegno anche se la norma ancora non c'è
Di lavorare nello steering group per dare
Una risposta del sistema Italia
Io l'ho visto tante volte a Bruxelles debbo dire con sincerità le tante volte che con il Presidente Montezemolo ci siamo incontrati e abbiamo immaginato e condiviso l'idea che il sistema Paese certe volte fa poco sistema
E paradossalmente fa poco sistema
Nella capitale d'Europa cioè a Bruxelles dove gli altri sistemi Paese lavorano capillarmente investendo sui funzionari di livello intermedio di livello medio-alto è anche questo è un tema che si deve immaginare allora l'idea dello steering group io la prenderei come l'idea che accompagni una revisione costituzionale profonda che dia la promozione del sistema Paese allo Stato e a tutti gli altri attori il compiti che sono loro propri dobbiamo fare delle autostrade
Verso l'estero e le autostrade debbono avere dei caselli di ingresso e dei caselli di uscita
Se ognuno vuole camminare liberamente abbiamo una
Balcanizzazione in cui ognuno va da solo non solo Regioni ma di it una città vogliono fare accordi internazionali commerciali vanno da sole e creano indubbiamente problemi
Canalizzare l'ingresso in uscita con una promozione del sistema Italia dall'Italia il con un follow up ambasciate uffici ICI credo che questa sia la soluzione su cui ragionare
Grazie a lei penso che quando Emma Bonino parla dell'accorpamento il Ministero del commercio internazionale e poi di che comunitarie si riferisca anche al fatto che bene o male a livello mondiale l'Europa parla attraverso l'Europa per quanto riguarda il le questioni commerciali comprese quelle della difesa delle regole di fronte a dei concorrenti che magari proprio leali non solo in alcuni casi
Comunque mi pare che venga fuori prepotentemente il problema di una regia che fino a finora è mancata per quanto riguarda per quanto riguarda
L'azione del sostegno all'internazionalizzazione
Allora volevo chiedere al Ministro al Presidente D'Alema
Allora adesso la Farnesina a cui costituito o intende costituire mi corregga uno steering group qual una
Ha costituito o una è già operativo
Leggiamo bene perfetto e pelle mi era sfuggita la per attività prospetti
E comunque ha fatto un primo passo però con la competitività del Po ed il sistema Paese qualche cosa che va anche oltre nella relazione del che è possibile per il Ministero degli esteri e si è parlato anche di qualche cosa che all'interno della Presidenza del Consiglio di un qualche un di un tavolo
A nella Presidenza del Consiglio che potesse
Gestire la regia della competitività diciamo Paese
Lei cosa ne pensa per quanto riguarda
Tutti più o meno gli argomenti che sono venuti fuori queste tra mezz'ora di dibattito
Io credo innanzitutto che sia interessante
Nella relazione che ci ha presentato il Presidente Montezemolo
Può il
La valutazione che il bilancio di questi anni dimostra che la la la globalizzazione economica processo di apertura dei mercati
Il la sfida di una competizione internazionale molto più severa rispetto al passato non sono necessariamente per il nostro Paese
Diciamo qualcosa da guardare con timore o come una sfida che debba essere necessariamente perdente
E questo secondo me il primo grande problema è un problema se volete che a monte poi delle scelte operative è un problema di psicologico di mentalità
Guardare alla globalizzazione come una sfida impegnativa
Ma come una sfida che può essere vinta io credo che
La prima grande scelta che l'Italia nel suo complesso cittadini sistema delle impresa istituzioni politiche deve copia
Noi abbiamo assistito
Ha aggiunto ad un fenomeno estremamente interessante perché
Questa ripresa diciamo della presenza dell'Italia sui mercati internazionali
Chiedo se non è stato un fatto meramente commerciale
Ha avuto sicuramente un aspetto di recupero di competitività e di capacità di adattamento delle nostre imprese
Che hanno capito che puntando sulla qualità era possibile difendere le posizioni italiane persino in quei settori tradizionali nella manifattura
In cui
Economisti avevo scritto
Pagine e pagine per spiegare che non c'era altro destino che la delocalizzazione diciamo
Alberi tagliati
Che potevano rimanere foreste di libri inutili che sono stati scritti non era vero
Del sistema Italia persino nei settori più tradizionali Siena ricollocato
Naturalmente puntando sulla qualità
La delocalizzazione che anche qui è stata a lungo demonizzata con me
Qualcosa che doveva essere impedito ostacolato in realtà è un processo che ha avuto anche effetti virtù usi
Perché ha consentito di riorganizzare il ciclo produttivo abbattendo il costo del lavoro
Nei settori ha minore valore aggiunto e mantenendo nel nostro Paese diciamo le attività più qualificate la
Interessai nel marketing eccetera
Lo dico perché questi risultati fanno giustizia
Di una lunga discussione inutile diciamo
E di un modo sbagliato di guardare a queste sfide queste sfide possono essere vinte
Dentro questi dati c'è la capacità di adattamento del sistema delle imprese la recupero di competitività ripeto soprattutto puntando sulla qualità
Questo vale per i settori tradizionali vale per uno dei settori in cui noi siamo
Davvero l'iter che che è quello della meccanica
E anche qui abbiamo scoperto che il processo di industrializzazione dei Paesi cosiddetti emergenti che realtà alcuni riemergono diciamo dopo una breve parentesi in una posizione di leader
Questo processo di industrializzazione è
Uno straordinario volano per la nostra economia perché noi siamo i partners naturali che siamo quelli che forniscono le macchine
Noi e la Germania
Per questi Paesi che si industrializzato
Abbiamo scoperto che il sistema della piccola e media industria e anche su un modello esportabile
E a cui
I Paesi che si industrializzato guardano con simpatia
E che c'è una simpatia verso l'Italia bulletto di dire perché ci sono dei dati anche psicologici e politici non è affatto vero che il nostro Paese un Paese un Paese di Paese visto con ostilità
Un Paese visto con simpatia
Ed è un paese che a potuto anche tra recuperare diciamo che la politica estera è anch'essa molto importante
E noi in questi dati non abbiamo alcuni dei risultati
Straordinari che sono stati conseguiti dalle grandi imprese italiane in termini di accordi internazionali purtroppo noi abbiamo un sistema le grandi imprese che abbastanza limitato
E
In particolare hanno beneficiato di questo alcune grandi imprese pubbliche o sedi pubbliche
Però non c'è dubbio che se noi mettessimo nel conto gli accordi che è in Ifi meccanica e me l'hanno fatto in questi anni in termini di internazionalizzazione il bilancio sarebbe ancora più positivo di quello pure
Così significativo
Che è stato qui riportato
E
C'è il sistema Italia
C'è stata la politica
C'è stata la
La politica specifica politica politicante
Che secondo me è una dimensione fondamentale
Della competizione tornerò su questo punto cioè l'idea che si fa competizione internazionale senza gli Stati senza la politica è un'altra scemenza che ha avuto a Vasto corso nel nostro Paese e che adesso mi pare abbandonata c'è la politica politiche
Cioè le relazioni tra il Governo i rapporti in testa tali
C'è la politica del commercio estero c'è la forza del sistema delle imprese
E la sua capacità di innovazione che è stato indubbiamente straordinaria al di là delle aspettative anche in settori che venivano considerati
Più tradizionali e destinati a decadere nel nostro Paese necessariamente
Ora io penso che
Bisogna
Cercare di
Spingere in avanti questo processo abbiamo imparato che bisogna fare sistema come dobbiamo lavorare insieme pubblico-privato
Abbiamo cercato di
Utilizzare bene le risorse scarse
Siamo un Paese che ha risorse esca anche qui segnerà un giorno fare una riflessione complessiva sul famoso tema della spesa pubblica diciamo perché spesa pubblica del nostro Paese
è vero che complessivamente bisogna puntare gradualmente a ridurla attraverso le riforme però non attraverso operazioni che sono controproducenti ricorrente in quelle di di di di
Bloccare i flussi di cassa è stato disastroso anche per la politica estera e noi ci siamo trovati in una situazione drammatica in cui
Certo
Per recuperare un minimo di credibilità bisognava andare in giro a pagare i contributi non pagati gli organismi internazionali e i fondi globali eccetera
Quindi né a stare molto attenti tagliare la Politi Padania nella spesa pubblica attraverso le riforme significa anche saper vedere i settori in cui noi investiamo poco
E noi nella politica estera nella posizione internazionale del nostro Paese prestiamo poco magari anche male
Ma certamente anche poco rispetto ai grandi Paesi concorrenti diciamo in termini assoluti e in termini relativi al peggio
Quindi qui c'è un problema serio
Non soltanto di riorganizzazione delle strutture ma anche di
Di diciamo voi di quantità assolute
E io sono d'accordo bisogna razionalizzare la rete all'estero naturalmente abbiamo fatto una certa legge sul voto degli italiani nel mondo che costituisce da questo punto di vista
Un ostacolo molto serio a fare una politica perché dobbiamo anziché avere una una struttura diplomatica volta diciamo a
Promuovere l'Italia del mondo siamo costretti a Manti ne ha neanche una volta a gestire i problemi degli DDT di un pezzo dell'elettorato che sta in giro per il mondo che ha problemi molto particolari
Quindi la rete diplomatica ha un po'nel doppio ruolo di da questo punto di vista
E questo spiega perché abbiamo tanti consolati in giro per l'Europa che è certo hanno poco senso dal punto di vista della politica estera ma abbiamo cominciato a ragionarci sopra con alcuni partners europei perché
Se nell'ambito dell'Unione europea certi servizi ai cittadini dell'Unione fossero serviti fossero forniti dai Paesi nei quali essi vivono lavorano e pagano le tasse
Tramite accordi tra i Governi forse sarebbe possibile chiudere qualche consolato e mettere qualche terminale nelle amministrazioni nei municipi diciamo in Francia o in Germania e semplificarsi la vita
Ma sono operazioni abbastanza complessa e lo dico perché
Questo è un problema in più che deve essere considerato ma detto questo io penso che
Ripeto fatta la scelta cioè che noi siamo un Paese che ha interesse ad un mondo globalizzato
Siamo un Paese che è fortemente predisposto anche per lui cosmopolitismo degli italiani ad essere protagonista del mondo globale non ad averne paura
Chi siamo interessati ad una globalizzazione che si fondi su regole
Su forti istituzioni internazionali perché in un mondo senza regole noi rischiamo molto di più
Mammano che i grandi le grandi economie che ci sfidano si integrano in un sistema di regole condivise di tutela del lavoro di di salari dignitosi di tutela della salute dei lavoratori diciamo
Vengono progressivamente meno gli elementi di competitività diciamo
Non fare da parte di questi Paesi e progressivamente noi ci troviamo in un ambiente che per noi è il più favorevole questo è un processo inevitabile deve essere accompagnato e sostenuto questo fa del nostro Paese un Paese che deve essere proiettato verso questa dimensione e non nella dimensione opposta
Poi abbiamo bisogno di accompagnare questo processo con delle politiche
E con un
De dal punto di vista organizzativo ma insomma io non ho
Per me il problema non è
Diciamo quanti Ministeri si fanno se si riducono il Nunzio sic se il numero dei Ministeri non si riduce
Bisogna coordinare la nostra presenza nel mondo sotto la responsabilità del Ministero degli esteri anche in una logica interministeriale se si riduce
Si accorpa nel ministero degli esteri senso che
è del tutto ovvio che il Ministero per la internazionalizzazione è il Ministero degli esteri
è del tutto ovvio che il disperso sistema Italia nel mondo di di
In cui noi abbiamo
Registrato diciamo l'abbiamo in giro per il mondo i pochi soldi che spendiamo
Passano attraverso una rete di Ministeri enti nazionali società a controllo pubblico che fa solo a leggere l'elenco passeremmo mezza mattinata
Questo sistema deve fare capo all'estero alle ambasciate
è l'ambasciata d'Italia il centro del sistema ovviamente ma anche perché è e naturale che
L'interlocutore e i Paesi nei quali ci troviamo sia il Governo italiano sia l'ambasciata d'Italia
Le grandi operazioni economiche passano attraverso i Governi o comunque
Con la disposizione positiva dei governi e la politica l'elemento guida
E la politica è la politica estera io su questo non ho dubbi sinceramente difficile escogitare un'altra soluzione
Se poi questo deve accompagnarsi qui ritengo si potrebbe fare ad una riduzione del numero dei ministeri io sono d'accordo con Emma che nell'ambito di un Ministero degli esteri
Non dello sviluppo economico né con il commercio estero che è confusione e noi abbiamo bisogno di un'amministrazione efficiente
E ha un tono ma che si occupa del commercio internazionale che faccia capo ad un viceministro dotato dei poteri in gli inglesi hanno un sistema di ministri Junior diciamo ecco che noi diamo cerca
Che sostanzialmente abbiamo anche noi quindi io sono perché ci sia una forte autonomia operativa ma non c'è il minimo dubbio che l'efficienza del sistema sta nel
Fare capo alla politica estera del Paese
Anche perché è difficile di grandi operazioni economiche le
Presenza dell'Italia sui nuovi mercati non passi anche attraverso la politica la politica politica fatto di avere rapporti di amicizia con questi Paesi
Altrimenti sono sono discorsi diciamo accoglierlo
Se andiamo a vedere i dati sulla
Presenza internazionale dell'Italia diciamo ci rendiamo conto che
Certe crescite sono anche legate a grandi operazioni politiche
Quindi di ripresa di rapporti di delegazioni politiche di alto livello altrimenti non ci sarebbero state certe crescite nel corso di questi due anni
Le Regioni le Regioni vanno
Vedi le riforme costituzionali vanno fatte insieme sono si fanno e si smontano che non servono a nulla ma se ci deve essere un indirizzo
Di una futura riforma costituzionale l'indirizzo deve essere quello di rendere più forte lo Stato
Che il Governo dell'Italia
Io su questo non ho il minimo dubbio spero che sia finita la sbornia federalista perché se c'è un problema di questo Paese e rafforzare i Governi
A loro capacità di decidere e la autorevolezza dello Stato anche svolte
Meno ma meglio ecco lo Stato più autorevole e il problema Italia
Garantire una maggiore stabilità dei Governi introdurre diciamo
Un modo anche di fare politica che consenta al Paese di individuare grandi scelte di fondo che abbiamo lasciato purtroppo un lavoro a metà ma spero che non venga
Disperso l'obiettivo di questo rapporto due mila venti era quello di
Avere innanzitutto un rapporto indipendente
Sugli interessi di fondo del Paese la sua collocazione internazionale ma che potesse e lo è
Compreso il fatto che presenta
Alcuni capitoli modo problema
Ma che potesse rappresentare l'asse di una politica estera di lungo periodo
Come dire il retroterra analitico in grado di
Dare continuità alla proiezione internazionale del Paese al di là dell'alternarsi dei Governi
Le Regioni vanno incoraggiate ad occuparsi dell'attrazione di investimenti
Ed è questa la vera operazione diciamo di di di di il vero ruolo delle Regioni in una visione equilibrata della internazionalizzazione
E a non
Fare proliferare simile ambasciate in giro per il mondo costoso se inutili a mio giudizio
E così come noi abbiamo cercato di anche qui è una riforma che è stata interrotta
Di riorganizzare la presenza della cooperazione internazionale dell'Italia la cooperazione internazionale non deve essere vista in modo strumentale ai fini di fare affari
Ma la cooperazione internazionale è uno strumento fondamentale di presenza dell'Italia nel mondo
è un pezzo della politica estera
E non abbiamo cercato di ricondurlo proponendo una riforma che è rimasta a metà e che spero che venga ripresa
Di ricondurre questo strumento della politica estera sotto la responsabilità del Ministero degli esteri anche di renderlo più efficiente
Perché anche in questo caso la dispersione delle risorse totali
Cioè se noi facciamo il conto
Il capitolo promozione dell'Italia nel mondo o capitolo cooperazione internazionale
Quanto
Quanta parte dell'investimento arriva l'obiettivo
Quanti so quanti Europ che si danno per i poveri del mondo arrivano i poveri del mondo
Credo che siamo intorno al sedici per cento
Il resto rimane lungo i rami delle strutture varie che gestiscono queste risorse
Se facciamo i conti di quanto spendiamo per la promozione in Italia quanto arriva a promuovere l'Italia e non a promuovere quelli che promuovono l'Italia
Credo che stanno intorno agli stessi rete percentuali di rendimento
Questo pone un problema Consales di riorganizzazione e di razionalizzazione
Io nuovi abbiamo fatto qualche passo
Io credo che lo steering group esiste
Penso che si debba costituire quel Consiglio
Per la competitività del Paese che sicuramente uno strumento molto importante in questo caso davvero per coordinare
Internazionalizzazione e grandi scelte della politica
Industriale di sviluppo
E c'è un'esperienza britannica che presto vista scout sul
Che è un'esperienza interessante
Quindi voglio dire un po'di azioni ci sono un po'di idee ci sono e credo che l'esperienza che abbiamo fatto insieme
Indi chi la direzione giusta il problema è perseguirla con determinazione
Con una classe dirigente consapevole di quanto la sfida sarà impegnativa nei prossimi anni
Grazie al Ministro D'Alema e maniglietta sarà le domande degli studenti volevo concludere questa parte dei lavori con una nota positiva in realtà da cronista dei miei tempi a me è sembrato di scorgere una sorta di filobus in quest'Italia dei paradossi dove tutti si scontrano con tutt'anche a livello politico in una campagna elettorale perenne sostanzialmente in realtà l'azione della Farnesina e delle del Ministero del commercio internazionale è stata e è stata una se si è svolto con una sorta di continuità
E quindi questo mi pare che sia positivo da registrare
Adesso vorrei chiedere agli studenti di fare le loro domande perché so che c'era questa intenzione il primo
Prego
Anzi la prima
Giorno
Vorrei fare una domanda all'amministrata Alema
Sì
Allora alla luce della drammatica situazione nel Tibet adito alla posizione assunta dalla Francia secondo lei l'Italia come dovrebbe forse di rispetto alle scelte politiche internazionali
Chiederei domande punto brevi risposte brevissime così riusciamo a fare un giro e chiudere velocemente visto che qualcuno deve andare via sarebbe a questo tavolo prego
Ma guardi io credo che
Innanzitutto voglio ricordare che il nostro Paese come gli altri Paesi europei
Hanno assunto una posizione abbiamo assunto una posizione molto ferma nella chiedere
Che cessi la repressione e che si apre il dialogo con il Dalai lama e con l'opposizione tibetani
Fra l'altro il Dalai Lama come è noto non chiede l'indipendenza del Tibet ma il rispetto dei diritti nazionali religiosi vorrei anche ricordare che questa è una posizione italiana non di Urabá di fronte a questi avvenimenti tragici
Ma è una posizione che viene da lontano nel tempo una richiesta che abbiamo falsato alle autorità cinesi da diversi anni di aprire questo dialogo
Il problema che lei pone quindi non riguarda la politica estera
Noi abbiamo una posizione condivisa in Europa che fra l'altro prevede anche l'adozione di certe misure nei confronti della Cina
Come lei sa a partire dagli avvenimenti della piazza Tienanmen esiste per esempio certe limitazioni in materia di esportazione verso la Cina di armamenti di tecnologie avanzate eccetera
Il problema riguarda lo svolgimento delle Olimpiadi su cui c'è un grande dibattito diciamo
Per la verità
Non è vero che il presidente sa così ha annunciato degli atleti francesi non andranno alle Olimpiadi lo dico perché
Ci misuriamo anche con il clamore di un'informazione che il più delle volte imprecisa o fasulla diciamo ha semplicemente detto che l'UIC come autorità politica
Non in
Forse non andrà all'inaugurazione dei Giochi olimpici rilasciati
Ecco mentre il Presidente Bush ha annunciato che sarà presente ora io se mi permette una mia osservazione
Questo modo devi fare il dibattito e estremamente confuso e sostanzialmente improduttivo
Io noi abbiamo chiesto che in sede europea prossimi giorni ci saranno si discuta che cosa deve fare l'Unione europea
Perché questa rincorsa di dichiarazioni individuali per avere un titolo sui giornali e creare confusione senza che si capisca poi bene critico non produce nessuna pressione sul dei cinesi
Se invece l'Unione europea nel suo insieme decidesse nonché normalmente io rispetterei anche l'autonomia del mondo dello sport che non può essere usato politicamente
Abbiamo decidere i comportamenti dei Governi ecco
Le decisioni prese insieme dall'Unione europea forse possono avere una forza di pressione noi abbiamo sollecitato abbiamo avviato un confronto attraverso
Con i nostri partners per individuare possibili iniziative congiunte carattere politico se ne possono prendere di diverso genere
Anche positive come potrebbe essere quella di invitare a Bruxelles e Dalai lama per esempio che non sarebbe un boicottaggio ma sarebbe un grande messaggio politico
E quindi vogliamo discutere insieme iniziative efficaci e non partecipare alla rincorsa degli annunci che rischia a mio giudizio di non produrre effetti per quello che ci proponiamo cioè
Preme re perché si fermi la logica della repressione e sia di il dialogo
Non aggiungerò una cosa
Io credo anche che è un
Dovremmo stare attenti a sostenere il Dalai lama e hanno non scavalcare in giro
Cioè stare un pochino attenti ad essere con anche valutato di unità
Nel senso che seguire un'Aida reclama o no non ha chiesto di boicottare proprio niente immagini resto
Allora inoltre anche un pochino attenta che va bene un titolo su un giornale
Però forse tentare di essere efficaci
In qualche modo è altrettanto un obiettivo importante ecco questo voglio dire
Altra domanda
Credo
L'hanno portato le do la parola dopo
Polesana domandare una ricognizione attinenti quante incise l'adozione del mondo all'interno in il mantenimento ed il sistema competitivo italiano
Dell'apparato compiuto in Italia
Partiti io credo che l'euro
Debba essere considerato oggi ancora un'acquisizione estremamente importante un alcuni acquisizione chiave
Che ha riparato il sistema Italia da quelle che erano in passato delle aggressioni speculative sulla lira che era una moneta indubbiamente debole
Quindi quello a cui noi dobbiamo guardare è un duplice aspetto uno
Se vi sono stati approfittamenti nel sistema diciamo di traduzione dell'impatto dell'euro
Nel mercato quotidiano nella spesa dei consumatori quello che
In linguaggio assolutamente normale
Se banale diciamo non tecnico è
L'aumento del costo percepito dovuto all'euro questo non è colpa dell'euro è colpa di come probabilmente vi siano stati approfittamenti dietro le euro
Con arrotondamenti più o meno non controllati e lì c'è stata forse un deficit
Dei sistemi di controllo
L'altra questione
è una questione però attuale sulla forza dell'euro rispetto ad esempio al dollaro
Come probabilmente lei sa
Ci sono alcune scuole di pensiero in Europa che stanno aprendo un dibattito molto interessante
Il dibattito molto interessante se ad esempio
Fa la leva di azione della Banca centrale europea debba essere utilizzata o o sollecitata
In qualche modo per attenuare questa forza dell'euro rispetto al dollaro e per
Favorire
Quel grande sistema di imprese europee che
Cominciano a trovare serie difficoltà di esportazione proprio a causa della estrema forza del dollaro è chiaro che su questo c'è e ci sono scuole di pensiero diverse
C'è una visione diversa tra la banca la fetta la Banca centrale gli Stati Uniti e la Banca centrale europea ma anche in Europa si sta aprendo un dibattito
Lei sa che c'è un dibattito di alcuni
Per esempio la Francia del Presidente Sarkozy che suggeriscono all'azione della Banca centrale europea alcune iniziative politiche
Cioè di uscire fuori dalla assoluta rigidità e assoluta tutela
Della struttura tecnica indipendente della moneta europea per andare verso qualche azione politica
La risposta finora è stata una rigidità della Banca centrale europea che dice no i meccanismi non possono essere politicamente indirizzati se l'è un la forte è forte se noi agissimo ad esempio per una riduzione dei tassi creeremmo un effetto di inflazione che
Anch'essa pericolo c'è un dibattito in corso
Ma quando noi diciamo in Italia che percepiamo che tutto è colpa dell'euro questo è sbagliato
L'euro ci ha difeso con un ombrello potentissimo da quello che sarebbe stata altrimenti una devastante azione verso le monete deboli tra cui era la lira da par e di
è grandi potenze internazionali il sistema cinese lo yen giapponese giapponese eccetera quello che probabilmente è mancato come dicevo prima è stato un meccanismo di controlli
Ma questo è tutt'altra questione riguarda la tutela del consumatore
Dagli approfittamenti che dietro lo schermo dell'euro ci sono stati e qualche volta ci sono
Panda prego se non sono una studentessa di come minimo che si non posso parlare motore in italiano ma proverò
Non vorrei sapere che cosa pensate Sur
Ammortizzi anche
Che succedano ancora in Italia perché secondo me con S.p.A. importante per le inglese in Italia con le pare pellet localizzazione anche altri
Perché intermedia internazionale del saluto
Piero importante
Fare attenzione SIOC resta Colasanto però
Effettivamente
Morti bianche insieme
Irrisolta chi si rivolge la domanda
Mi scusi
Informalmente a chi si rivolge la domanda
Cipro
Ce ne sono due ma
Esclude
No
Il problema degli incidenti sul lavoro quindi come del delle morti bianche sì ho sentito che dovrebbe essere uno mi scusi lo facciamo dibattiti perché se no andare per Montino chiudiamo più
No io posso solo dire una coraggiosa
è un problema anche è mi pare è stato si è cercato di affrontare anche alla luce di episodi recenti drammatici
C'è un problema secondo me soprattutto di di monitoraggio e di applicazione anche delle regole già esistenti il Governo può e ha deciso anche un inasprimento delle pene
Ma il problema vero a me sembra quello dell'applicazione delle regole esistenti e ha un enorme problema nessuno se ne fa come dire al merito e gloria non beh non ho capito bene il nesso
O la globalizzazione francamente questo mi sembra almeno le morti bianche in Italia più più un problema di di condizione di lavoro credo italiane non ne vedo però molto il nesso con la globalizzazione
Prima una domanda
Buongiorno
Accumuli verbale con la
Volevo rivolgere una domanda al ministro Bonino le volevo chiedere nella competizione con i grandi Paesi extra europei come l'India la Cina l'Egitto realisticamente possiamo aspirare a a emiliani a esportare i diritti sociali oppure
La competizione sul piano globali in comporta ineluttabilmente l'appiattimento verso il basso
Grazie io penso esattamente l'opposto
E pur essendo un impaziente di carattere quindi mi piacerebbe domani mattina la democrazia nel mondo intero il rispetto dei diritti umani a partire da quelli delle da con possibilmente eccetera eccetera io penso che l'interazione l'apertura il doppio binario degli scambi commerciali e delle e delle pressioni politiche invece sia la strada più complessa magari apparentemente più contraddittoria ma l'unica che ha speranza e di efficacia
Guardi tutte le volte che mai abbiamo deciso d'isolare un Paese giusto o sbagliato che fosse in realtà poi ce lo siamo immediatamente scordato
Zuin Bauer Corea del Nord Birmania eccetera perché
Abbiamo dato quindi passiamo ad altro
E certamente non abbiamo magari era pure giusto all'isolamento dico solamente anche
Non sempre come dirà efficace io penso invece che affrontare la complessità del mondo la complessità dei rapporti insomma
In Cina non siamo in piena democrazia ma vogliamo perlomeno dir circa trecento milioni di persone sono uscite dalla soglia di povertà lo stesso per l'India
Che certo c'è da fare ancora in Italia a mio modesto parere ma comunque non importa quindi affrontando la complessità e la contraddizione del mondo per cui vanno si lavora su vari piani in un rapporto come dire di dialogo di scambio a volte di riabilitazione diciamo e anche di confronto serio
Però io credo che questa è la sfida che dobbiamo che dobbiamo assolutamente accettare
E io credo che qualche poi sa tutte contraddittorio un passo in avanti uno indietro insomma però io credo che siccome io non rimpiangerà e la Cina del Milano-Meda dagli anni Settanta
Tanno non so chi possa pensare di rimpiangerà
è e penso ad esempio che su Paesi di struttura democratica più aperte come l'India ad esempio un con un
Intensificazione di di rapporti culturali commerciali e di scambi di viaggi di turismo eccetera
è veramente anche a loro centinaia di milioni di persone sono continua ad uscire dalla soglia di povertà quindi non possiamo come dire
Esportare ahimè democrazia ed è potremmo però possiamo quello che facciamo sostenere chi in loco ecco e spero che vi terremo d'ora in avanti ADI l'idea di esportare o di imporre alcunché
Potremmo essere già abbastanza efficace a sostenere come dire chi magari in loco si muove il modo stesso stai Merlo e quello a mio avviso che ho illustrato
Altra domanda prego nato ma dal viceministro Urso
Si sta parlando di internazionalizzazione in che modo si intende coinvolgere le piccole e medie imprese italiane in questo circuito e soprattutto quali sono i limiti che te che devono iniziare a superare
Giustamente lei ha utilizzato il termine internazionalizzazione e non delocalizzazione
La differenza è sostanziale soprattutto per le piccole e medie imprese o meglio per le medie imprese italiane che sono quelle che stanno sviluppando gli indici di crescita internazionalizzazione maggiore
Internazione ciò significa restare in Italia ma avere anche una sede produttiva queste commerciale all'estero in questa continuità assolutamente necessaria molto si può fare anche all'interno e soprattutto con la forza dei distretti industriali
Seguendo il lavorando con le medie imprese italiane e multinazionali ne abbiamo quasi quattro mila che sono la vera forza dell'economia di oggi
Queste medie imprese che hanno marchi e marketing e che sono oggi presenti contemporaneamente l'Italia
E in altri Paesi in altri mercati economici
Se permette ora aggiunge una cosa quello che ho detto prima Bonino c'era anche un dibattito all'interno dello penso del commercio mondiale dopo l'ultimo per anni anche in questo Rando se si possa inserire le tematiche sociali
Che le tematiche ambientali all'interno delle regole del tablet io che sono quelle che poi sono le regole mondiali sul commercio l'Italia e l'Europa
Si sono fatti partecipi di questo affinché all'interno del round di Doha ci fossero anche le connessioni con l'età ematiche ambientali e con le tematiche sociali
Sulle tematiche ambientali siamo riusciti a mettere qualche connessione vedremo lo sviluppo verrà su quelle sociale c'è la forte opposizione
I Paesi in via di sviluppo che ovviamente tengono questi una forma per estendere una sorta di protezionismo sociale può ambientale nostro rispetto agli altri infine l'euro
Franco Frattini dice una cosa importante il supereuro se vediamo gli indici che ci ha pesato Montezemolo diamo che abbiamo problemi soprattutto in Cina ancora in Cina e io aggiungerei negli Stati Uniti
In questa fase abbiamo difficoltà di mercato perché
Per la forza
Anche per la super forza dell'euro
Che sappiamo quando svantaggio ci sia nella vendere prodotti negli Stati Uniti nostro grande mercato per la debolezza del dollaro ma anche in Cina
Dopo una politica monetaria di aggancio dello yen Caldoro deprezza oltre ogni misura l'OCM e quindi rende più difficile a penetrazione dei nostri prodotti
Sì è vero però c'è anche un'altra parte della veri di verità che con il l'euro forte il dollaro debole si può anche a parte la sette la la la la
Si può investire di più che in questo momento devo dire che le imprese italiane lo stanno già facendo il
Al di là dell'euro forte
Caro saputo combattere anche sul fronte per quanto riguarda il fronte dell'export
Dispiace non poter dare spazio ad altre domande ma abbiamo cominciato con un quarto d'ora di ritardo e i gli ospiti della tavola rotonda hanno tutti degli appuntamenti vi ringrazio per l'attenzione