L'etica della legalità: il dovere delle regole

Io inviterei i nostri ospiti
A salire sul palco per iniziare
L'iniziativa di questa mattina
Quindi pregherei di avvicinarsi
A Rita Borsellino di libera Paolo beni Silvia Della Monica e Guglielmo Epifani
Sì se ci accomodiamo
Possiamo cominciare
Bene
Visto che
I nostri ospiti si stanno accomodando direi di dare inizio a questa nostra iniziativa di questa mattina
Innanzitutto i ringraziamenti e sono doverosi
Alcune differenze che nella persona del sindaco ICI ospita in questa splendida sala questa mattina
A tutte le autorità presenti a tutte le associazioni
Che hanno che sono stati promotrici di questa iniziativa questa mattina
A tutti i familiari delle vittime che sono presenti qui delle vittime di mafia
Ma soprattutto un ringraziamento particolare a questi ragazzi e vedo qui davanti
è una presenza importante vedere tutti questi giovani quindi un ringraziamento alle scuole ai dirigenti delle scuole che hanno permesso a questi ragazzi di esservi questa mattina
Un'occasione importante quella di stamattina
Anche perché a proposito di ragazzi vedete ci sono tre ragazze che sono seduti accanto a noi che sono tre ragazzi che hanno partecipato ai campi di lavoro quest'estate
In Sicilia in alcune delle realtà siciliane in cui dopo la confisca dei beni ai mafiosi
Con il lavoro e con l'impegno di tanti di fanteria di tanti ragazzi e tante ragazze stanno ricominciando a produrre occasioni di lavoro di sviluppo e di ricchezza per quelle terre
Sapete della mattinata è una mattinata molto piena
Dopo gli interventi dei nostri interlocutori iniziativa continuerà nella sala incontri con la presentazione del libro liberarci dalle spine appunto il resoconto dell'attività che hanno fatto i ragazzi nei campi di lavoro in Sicilia
E questa lo voglio ricordare l'iniziativa l'ultima iniziativa della Carovana antimafia nella sua tappa toscana quindi oggi si chiude con questa iniziativa crediamo sia importante la carovana antimafia per la pappa Toscana come sapete è una delle tappe nazionali della Carovana antimafia io dare a questo punto la parola al sindaco di Firenze Leonardo Domenici
Grazie grazie sono io che ringrazio voi e tutti gli ospiti che sono seduti a questo tavolo
Che sono presenti fra il pubblico in platea
Le istituzioni locali vedo il prefetto di Firenze che saluto vedo la presenza di molti rappresentanti delle organizzazioni sindacali delle forze dell'ordine delle associazioni di volontariato
Che promuovono danni
Questa iniziativa questa battaglia continua contro la criminalità organizzata
Vi ringrazio di essere qui ringrazio le scuole gli insegnanti presenti veramente in tanti perché
Merita attenzione
Da parte delle istituzioni da parte dell'opinione pubblica questa iniziativa della Carovana antimafie
Merita attenzione perché sembra negli ultimi tempi
Che si parli il meno della mafia delle mafie della criminalità organizzata delle sue connessioni e collusioni con il potere politico e istituzionale con i tentativi
Di invade i relitti pervadere
Da parte della criminalità organizzata tentativi sempre in atto è sempre presenti il mondo dell'economia il mondo della politica e della vita pubblica e civile
E uno dei problemi che mi è sembrato di cogliere in questi ultimi anni in questi ultimi mesi proprio un abbassamento forse non di tensione ma sicuramente siti attenzione ebbene come sempre purtroppo accade in questi casi
La realtà delle cose sono i fatti che poi si incaricano drammaticamente di riportarci con violenza di fronte a quella che la realtà vera e mi riferisco
All'omicidio del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno un atto particolarmente grave particolarmente odioso
Un atto che ci mostra ancora una volta come in determinate aree zone del paese siano soprattutto le istituzioni gli amministratori locali in prima linea a lottare contro la 'ndrangheta contro la mafia contro la camorra contro in generale la criminalità organizzata
Sono quei sindaci permettetemi di dirlo che non solo in molti paesi e comuni della Calabria non usano affatto le auto blu ma molto spesso vedono incendiata o danneggiata la propria auto personale da chi cerca di intimidire lire di condizionarli nella loro attività istituzionale quotidiana quando poi come nel caso dell'omicidio Fortugno non si arriva all'attentato contro la persona
Ecco perché io credo sia importante la giornata di oggi
è importante per avere sempre presente qual è la gravità la densità del problema con cui ci confrontiamo
è importante perché è un problema nazionale non è il problema della Calabria non è il problema della Sicilia non è il problema della Campania è un problema italiano ed è necessario quindi che lo Stato tutte le istituzioni locali si misurino con questo problema sia per confermare ancora una volta la solidarietà a chi si trova esposto in prima persona sia anche per mettere a punto iniziative concreti
Iniziative che non a caso proprio in Calabria in questi giorni vedono protagonisti in primo luogo i giovani gli studenti i primi a essere scesi in piazza a Locri i primi che hanno detto uccide specifici
E quelli che ancora manifesteranno domani con una iniziativa che non a caso è partita dal sindaco di Locri Barbaro dalla sindaca di Cosenza Catizone tanto tanti altri amministratori locali della Calabria un'iniziativa dove lo dico con piacere con orgoglio sarà presente il gonfalone del Comune di Firenze
Ecco io credo che sia importante quindi mantenere viva l'attenzione essere capaci di coinvolgere ecco perché la carovana diventa un fatto di primaria importanza ecco perché è necessario affiancare a questo anche iniziative ed esperienze concrete come quella che è stata fatta con il volontariato di ottantadue giovani toscani tra i diciotto e i trent'anni tra il ventisette luglio il tre settembre di quest'anno
Nei campi di lavoro nelle terre confiscate alla mafia nei comuni di Corleone e di Canicattì
Anche questo è un modo per unire anche questo è un modo per fare esperienze concrete e portare avanti iniziative comuni
Anche questo è un modo per ricordare qui oggi nella nostra città tutti coloro che si sono sacrificati che hanno sacrificato la propria vita nella lotta contro la criminalità organizzata tutti coloro che hanno impegnato la propria vita
E io naturalmente voglio ricordare in primo luogo un nostro concittadino al quale abbiamo dedicato qualche mese fa anche uno spazio della nostra città voglio ricordare Antonino Caponnetto e tutto quello che
Lui ha fatto
Anche i suoi collaboratori che hanno proseguito
Nel suo impegno
Nell'impegno per la difesa e per l'affermazione dei principi di legalità perché affermando che rispettando quei principi di legalità non c'è dubbio che si creano i presupposti e le condizioni per poter vivere meglio nelle nostre comunità locali nella nostra realtà civile ma al tempo stesso non possiamo dimenticare un altro aspetto
Che molto importante e che spesso forse non valutiamo a sufficienza
E l'altro aspetto è quello che la lotta per affermare i principi di legalità
E la lotta contro la criminalità organizzata ha più forza se noi lavoriamo per dare una prospettiva diversa per indicare un futuro nel quale si Possa a dire fiducia soprattutto ai giovani alle nuove generazioni soltanto se noi lavoriamo per garantire una prospettiva di sviluppo
Soprattutto in aree del paese che vivono in modo più drammatico i problemi e le contraddizioni economiche e sociale
Mi diceva qualche giorno fa quando ci siamo incontrati a Roma Agazio Loiero il presidente della Calabria
Che la Calabria
La Regione europea con il più alto tasso di disoccupazione
Ma non dell'Europa a quindici dell'Europa a venticinque cioè è la regione italiana che in assoluto a il più alto livello di disoccupazione
Ebbene se non si aggredisce questo problema il problema dello sviluppo della crescita equilibrata di una società che abbia fiducia in se stessa e nelle proprie risorse
Se non si aggredisce questo tema allora è più facile per la criminalità organizzata attecchire è più facile anche a vere consenso
Questo è il problema con cui tutti ci dobbiamo misurare ed ecco perché diventa molto delicato in un momento come questo in una congiuntura economica e finanziaria che sappiamo essere molto difficile per il Paese
è molto importante però non sottrarre risorse allo sviluppo e agli investimenti per la crescita della nostra società soprattutto de della realtà e di alcuna realtà in particolare del mezzogiorno è molto importante non sottrarre risorse a quei servizi che bisogna offrire come enti locali come comuni per lottare per batterci contro le forme di marginalità sociale e di espulsione dalla società soprattutto dei più deboli o dei più giovani
Perché questo è uno degli elementi che rende possibile il lavoro della criminalità organizzata ecco quindi l'importanza di una giornata come quella di oggi anche per noi qui a Firenze e in Toscana
Non solo perché nessuno è immune dalle infiltrazioni della criminalità organizzata
Ma perché ancora una volta noi oggi voi oggi siete qui per ribadire che questo è un problema di tutti e che tutti vogliamo essere al fianco di quei giovani di Locri di quegli studenti calabresi che sono scesi in piazza a manifestare dopo l'omicidio Fortugno
Tutti vogliamo essere presenti con la nostra azione per impedire che le differenze gli squilibri economico sociali determinino quelle condizioni di base per la criminalità organizzata per l'attecchire della 'ndrangheta della camorra dalla mafia
Io credo quindi che oggi averi qui tanti ragazzi tante ragazze avere qui coloro che sono stati protagonisti dell'esperienza a Canicattì e a Corleone avere presente tutti quegli insegnanti quelle persone che lavorano attraverso le organizzazioni sindacali attraverso libera l'Arci non posso citarli tutti ma li cito tutti con questo ringraziamento collettivo è molto importanti questo è un lavoro che continuerà nelle nostre scuole nella città di Firenze questo è un lavoro che richiede da parte nostra una forte coesione e una grande solidarietà collettiva perché soltanto così non solo faremo rispettare la legalità ma potremmo anche costruire per i giovani e soprattutto per i giovani del Mezzogiorno cominciare a costruire una prospettiva e un futuro migliore vi ringrazio
Ringrazio il sindaco Leonardo Domenici
Per il suo intervento di questa mattina
Lo diceva benissimo il sindaco prima
Sta tutti noi e appunto tutti quelli presenti stamattina dalle istituzioni alla magistratura le forze dell'ordine
Alle organizzazioni sindacali alle associazioni
Agli imprenditori a tutte le forze sane di questo Paese alle scuole ai giovani agli insegnanti
Mettere in campo
Gli anticorpi per liberarci da questo male
Anche laddove si vede questo male non ci sia come in una regione ricca dove la qualità della vita una qualità elevata come la Toscana
Sappiamo bene che le mafie non esercitano il loro potere
Solo attraverso il controllo militare dei territori quindi attraverso le stragi gli assassini
Le intimidazioni
Lo esercitano anche le infinite l'esercitano anche attraverso le infiltrazioni nell'economia legale
Attraverso il riciclaggio di denaro sporco attraverso l'intervento negli appalti pubblici
Attraverso l'utilizzo del denaro proveniente da traffici illeciti traffico di armi il traffico di droga
Nei circuiti commerciali dei Circuiti degli investimenti immobiliari
Nello sfruttamento dei lavoratori attraverso il lavoro nero attraverso lo sfruttamento dei lavoratori stranieri attraverso il lavoro minorile
Queste sono tutte cose che siccome sono qui e rappresento la mia organizzazione nella CGIL che ha una delle associazioni delle organizzazioni che ha firmato il patto
Contro la criminalità
Io credo che questi siano la legalità l'affermazione di un diritto importante come la legalità il diritto al lavoro
Siano valori fondanti della nostra organizzazione
Che ci ha visto e continua a vederci impegnati tutti i giorni in tutti i luoghi di lavoro non solo nelle realtà dove la mafia si fa più sentire
Ma anche appunto in regioni come la nostra dove apparentemente questo fenomeno sembra che non ci sia
Prima di dare la parola alle ragazze che appunto hanno partecipato come diceva il sindaco a questo momento importante
Poi ce lo diranno loro a questa esperienza importante in Sicilia
Ringrazio di nuovo i i nostri ospiti e li presento cominciando da Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL
Paolo bene che è qui accanto a me presidente dell'Arci nazionale
Rita Borsellino
Presidente per la delibera e Silvia Della Monica magistrato e consulente della Commissione parlamentare l'aria
A questo punto lascio la parola a Francesca che è la prima delle ragazze che interverrà questa mattina grazie
Buongiorno a tutti mi chiamo Francesca mi scuso stupito per l'emozione ma hanno capita tutti i giorni di parlare in questa sala e soprattutto di avere un pubblico così importante mi riferisco soprattutto alla una grande presenza di giovani
Quest'estate ho avuto la fortuna di partecipare a un campo di lavoro organizzato da allargarsi da libera
Che si è svolto nei terreni confiscati alla mafia in base alla legge centonove del mille novecentonovantasei
Data che vedo appunto molti ragazzi giovani mi piacerebbe
Raccontare loro che cos'è in generale un campo di lavoro proprio per invitarli a partecipare a un campo di lavoro e proprio consigliarle lo si tratta di un Periodo che può essere di due settimane ma anche e di più e lunghi dove un gruppo di persone si riuniscano insieme e svolgono un'attività che di solito consiste nel lavoro manuale
E cercava anche dicono se maggiormente un territorio e le problematiche legate a quel territorio c'è poi un altro aspetto insieme appunto all'aspetto del lavoro manuale che è l'aspetto della vita comunitaria quindi del vivere insieme del fare dove amicizie avere possibilità di scambio con persone della proprietà
E questo cioè l'aspetto sia del lavoro manuale che l'aspetto diciamo relazionale vende il campo di lavoro l'esperienza veramente straordinaria quindi vorrei veramente consigliarlo a ciascuno di voi
Come esperienza di vita ci sono tantissime associazioni adesso che forniscono queste opportunità una di queste l'Arci io per esempio ho saputo del campo di lavoro
Durante la manifestazione terra futura che si verifica si presenta già da due anni a Firenze
E all'interno di questo evento era pubblicizzato il campo di lavoro di libera cercato di reperire il maggior numero di informazioni possibile ci sono state poi momenti formativi che ci hanno presentato l'iniziativa e quelle che sarebbero state le nostre attività
Qua c'è stato il momento emozionante della partenza e quindi dell'arrivo in Sicilia
Lì abbiamo avuto modo sia di partecipare appunto all'attività di lavoro insieme ai lavoratori della cooperativa lavorano solo e anche di approfondire le nostre conoscenze su le tematiche legate alla legalità
C'erano due campi di lavoro prima appunto come si diceva prima al Canicattì che prevedeva l'espianto di una vigna e l'altro Corleone che invece prevedeva la raccolta dei pomodori
T'abbiamo avuto tantissime possibilità di scambio anche con alcuni coetanei e questo è stato molto importante per noi
Abbiamo avuto l'opportunità la grossa fortuna di conoscere i lavoratori delle cooperative lavorano solo che specialmente per me ma penso di poterlo dire per tutti campi Steen generale rappresenta la dei veri e propri eroi
Perché
Sono proprio dei soldatini del bene dei rivoluzionari della legalità
Lavorano hanno fatto la scelta di vita che rappresenta una vera e propria missione e lo fanno lontano comunque dalla tua notorietà lontana dalla protezione
Lo fanno soltanto per il proprio ideali e con attraverso le loro scelte davano comunque sostenere tutte le conseguenze legate alle scelte alcune delle quali sono rischi grosse difficoltà che la maggior parte di loro non sanno neanche rilevato ma per certo noi sappiamo che esistano
Questi diciamo piccoli soldatini del bene sano uno dei vari soggetti dell'antimafia sociale che è un insieme di soggetti con cui abbiamo avuto modo di relazionarsi proprio durante il nostro momento in Sicilia ecco perciò volevo fare una domanda proprio a Rita Borsellino
Riguardo in particolare all'antimafia sociale
Prima anche il sindaco parlava della grossa attenzione che certi temi meritano
E del fatto che ultimamente a causa purtroppo dell'ennesima fatto di sangue se ha avuto di nuovo attenzione nei confronti del problema della mafia e dell'illegalità
Come può l'antimafia sociale cercare di fare in modo che ci sia sempre la massima attenzione sempre riflettori puntati nei confronti del problema della legalità e quale può essere il futuro anche dell'antimafia sociale quale può essere il salto di qualità dalla Carovana antimafia per essere sempre presenti e per mantenere sempre il più possibile l'attenzione è puntata al problema
La carovana antimafia nata proprio per questo
Nacque io credo che prese spunto da una ragionamento che aveva fatto Paolo Borsellino quando diceva che la lotta alla mafia non può essere soltanto una distaccata opera di repressione affidata io alla magistratura la fuga dalle forze dell'ordine ma doveva essere diceva
Un movimento culturale morale e anche religioso che coinvolgesse tutti quando nel novantaquattro ci chiedemmo in Sicilia
Con alcune persone che ormai con le quali condividevo questo percorso ci chiedemmo come fare a tenere viva quella reazione
Dettata dall'emozione che aveva suscitato rabbia ma che era importante perché per la prima volta era costruttivo a non era soltanto di denuncia ci chiediamo come fare perché tutto questo non finisse ancora una volta nella rassegnazione nel chiudersi in se stessi come fare a tenere vivo tutto questo e a farlo diventare percorso appunto movimento come Paolo cella suggerito
Nacque quest'idea della carovana che oggi ci porta qui in questo bellissimo luogo che mi suscita una grande emozione perché l'ultima volta
E dove tutta qui
A salutare un amico grande che poco fa tutti abbiamo applaudito avevo timore quasi di questa
Esperienza oggi perché questo luogo mi ricordava troppo quell'addio va a trovarlo così pieno di ragazzi trovarlo così pieno di ragazzi di
Hanno percorso un cammino lungo importante prima di arrivare qui per costruire appunto quel movimento di cui prima parlavamo mi ha riempito di gioia
Perché non ha detta lo dico a te in particolare qui questo dimostra che la vita
Prende il sopravvento sulla morte queste la continuazione della vita e dell'impegno del nonno e questa è la cosa più bella davvero che oggi si poteva fare per concludere le tappe della carovana in Toscana ma scusatemi questa
Parentesi ma avevo bisogno
Di farlo
E
E allora la carovana ha costituito proprio questo in questi anni da principio comincio in Sicilia perché quello era il terreno su cui di più volevamo non sono affermare questo movimento
Nel senso di mantenerlo in vita ma ne vuole volevamo renderci conto di quali fossero le reali condizioni e partimmo consapevoli delle difficoltà dei problemi di quella terra ma partimmo anche con la grande consapevolezza
Che dovevamo partire da quello che c'era di positivo per organizzarlo e farlo diventare il e farlo diventare il percorso percorso di legalità percorso del riscatto
Questo è accaduto in questi anni altrimenti oggi la carovana non esisterebbe più si sarebbe conclusa probabilmente nel giro di qualche anno con quelle mozioni sarebbe rimasta in Sicilia
Il fatto che ha cominciato a percorrere le strade d'Italia e adesso anche le strade di tanti altri Paesi con questa carovana abbiamo già percorso le strade dei Balcani
E siamo stati in Svizzera
E e ancora percorreremo le strade del Maghreb percorreremo le strade della Francia e della Corsica oltre a quelle italiane e il segno e questa era la strada giusta e che questo era il modo giusto per percorrerlo ogni giorno incontrando il territorio scoprendone e aiutando le persone che ci stanno dentro la legge a leggere il territorio al di là di
Tentazioni di considerarsi isole felici non ne ho mai conosciuto purtroppo mi farebbe piacere incontrarla davvero qualcuna
E nello stesso tempo dalle forze positive dalle realtà positive partire per un percorso di che nella legalità prepari e aiuti una società migliore
In questo percorso
Ci siamo conosciuti perché ai campi di lavoro sono venuta a incontrarmi o avvertito questa attenzione forte dentro di voi che oggi si manifesta così davanti a tutti allora l'abbiamo vissuta in una stanza in una cucina dove qualcuno aveva preparato gli arancini aveva preparato qualcosa ma abbiamo fatto discorsi belli forti importanti soprattutto avvertito o le vostre sensazioni e le vostre reazioni e risentirle oggi qui maturate e organizzate credo sia il momento più bello secondo me la risposta alla domanda che hai fatto l'hai data già tutto
Questo mie sono soltanto considerazioni sono soltanto è qualcosa che mi mi fa bene dentro perché mi fa vedere che quella strada iniziata tanto tempo fa
Da un fatto gravissimo come erano state le stragi del novantadue e un percorso bellissimo e che ancora oggi si riproduce e si sta riproducendo per esempio dopo l'omicidio di Francesco Fortugno coi ragazzi di Locri con cui i ragazzi della carovana
Hanno trovato un momento di grandissima intesa quando raggiungeva quella notizia ad Aosta hanno deciso di mettersi deboli dietro quello striscione bianco a continuare questo percorso insieme allora in tutta Italia stanno raccogliendo messaggi parole anche un ciao soltanto per i ragazzi della carovana
Tutto questo io credo che sia non la risposta a quello che tu dicevi ma sia la realizzazione di quello che ci dice
Grazie
La seconda domanda presenti Rizza tappano bene che guarda sempre l'Area tematica dell'antimafia sociale propria sempre parlando di Carovana antimafia visto che ci sono anche tanti ragazzi giovani se c'è possibile capire meglio quale può essere il messaggio che si vuole trasmettere con le Carovana antimafia
E quale può essere il modo per darle maggiore visibilità all'interno del territorio non molto spesso sia in Sicilia ma anche in altri posti ci siamo sentiti dire più volte che la mafia non esiste e c'è questo un muro di gomma molto forte questo silenzio che comunque dobbiamo cercare di oltrepassare come può fare la carovana antimafia per essere sempre più incisiva sul territorio che ogni volta si trova attraversare grazie
Ringrazio della domanda ma io vedete innanzitutto
Rita prima ricordava la nascita della va devo dire che sono veramente orgoglioso
Venendo qui oggi questa sala la carovana di quest'anno che ha attraversato d'Europa almeno una parte dell'Europa e poi tutto il nostro Paese e ripensando a quando dieci anni fa anzi ormai undici per la precisione nostri amici dell'artista figlia con pochi altri e veramente poco in quel momento decisero di intraprendere questa iniziativa che all'epoca fu una carovana nella regione no come iniziativa coraggiosa di testimonianza di denuncia essenzialmente per dimostrare che c'è un'altra voce possibile nella società siciliana in un momento veramente difficili
Ecco in quel momento forse noi non riuscivamo a immaginare quello che sarebbe diventata in dieci anni questa carovana
E quindi lo possiamo dire con orgoglio e al tempo stesso forse in quel momento speravamo che dieci anni dopo non saremmo stati costretti a fare la carovana antimafia
Questa è la riflessione seria che che dobbiamo fare anche perché il fatto che la carovana cresce significa che ci sono buoni motivi perché si allarga a tutto il nostro Paese si allarghi alle regioni dell'Europa e questo cosa vuol dire vuol dire che le mafie oggi ci sono dovunque dovunque c'è traffico di droga di esseri umani dovunque c'è l'usura e il racket dovunque c'è corruzione dove prevale in sostanza la cultura della violenza della sopraffazione e questo purtroppo avviene anche in aree in zone in città
Che tradizionalmente non siamo abituati ad accostare all'idea della criminalità organizzata
Dobbiamo renderci conto che questo fenomeno non è un fenomeno regionale
Ma riguarda il nostro Paese
E dobbiamo renderci conto che la legalità i diritti delle persone sono messi a dura prova nel nostro Paese sono messi a dura prova nel mondo è qui in qualche modo e questo i ragazzi della carovana l'hanno chiaro e l'abbiamo discusso tante volte
La nostra carovana cammina idealmente insieme a milioni di uomini e di donne che in modo sempre più diffuso nel mondo si battono per la giustizia per la pace
Per i diritti umani negati
Per un mondo diverso come come usiamo dire con la consapevolezza che questo sforzo per un mondo migliore parte dalla nostra battaglia dentro le comunità in cui viviamo e quindi parte da nostra battaglia per il riscatto collettivo delle città dei paesi delle periferie degradate per esempio e dimenticate dove crescono le violenze le ingiustizie dove dilata in qualche modo una un'illegalità che diventa normalità questo il grave problema che noi stiamo vivendo anche nel nostro Paese anche nella nostra regione e adora la carovana serve ed è lo strumento l'unico che abbiamo vorrei diretti per informare e sensibilizzare anche capire coinvolgere discutere perché e questo è stato già detto giustamente
La cultura della legalità l'antidoto alla cultura mafiosa si costruisce soltanto costruendo cittadinanza consapevole ed espulsa
Quell'antimafia sociale lui
Veniva detto non può essere che questa io credo ci siano due fronti decisivi in questa sfida che non riguarda solo le istituzioni non riguarda soltanto la politica ma riguarda i cittadini e sono da un lato quello dell'educazione alla legalità la vorrei chiamare così
Che è un grande problema culturale del nostro Paese che coinvolge le istituzioni la scuola ma anche le associazioni le forme organizzate del vivere civile
E dall'altro c'è il grande problema del rapporto fra i poteri mafiosi a crimini l'inquinamento della criminalità io organizzata e la vita economica del Paese fa il lavoro i diritti tra lo sviluppo economico e la legalità
Perché lo sviluppo il lavoro dovrebbero essere strumenti di promozione umana di promozione dei diritti delle persone della dignità delle persone invece spesso sono inquinati dalla cultura mafiosa dall'idea della corruzione dello scambio no anche in situazioni insospettabili
Allora io credo che ci sia un grande problema di difendere l'economia il lavoro le relazioni sociali la vita quotidiana di tutti i giorni da una criminalità che e questo dobbiamo rendercene conto
Si manifesta ormai non soltanto con la violenza fisica con i fatti di sangue
Ma anche e più spesso una corruzione con l'intimidazione conforme di sottomissione e di potere magari meno visibili meno eclatanti che creano però meno allarmismo sì ma più complicità che producono anche maggiori guadagni per chi le conduce con minori rischi questo è il grosso problema
La criminalità sta aggiornando le sue strategie investe in attività di ogni genere spesso investe in attività legali del tutto legali che servono la copertura ad attività illegali questo intreccio fra economia pulita ed economia marcia è un problema enormi che oggi abbiamo in molte delle nostre regioni ed è un problema che rischia di creare un'economia drogata dalla criminalità
Che per questo diventa imbattibile sul mercato e competitiva per questo produce delle ricchezze e crea anche consenso sociale attorno ai poteri mafiosi questo è il problema allora per concludere dove c'è il riciclaggio estorsione usura ci sono risorse finanziarie enormi che finiscono per legare alla mafia interi settori di economia sana e di società sane e qui dobbiamo agire ovviamente questo il compito delle istituzioni preposte
Alla prevenzione
Alla repressione dei fenomeni criminosi però io sono convinto che queste istituzioni
Che svolgono il loro mestiere
Un grande responsabilità e con grande professionalità da sole non ce la possono fare se non c'è anche la mobilitazione dal basso della società civile
Se l'iniziativa delle istituzioni a sostegno della legalità non è sostenuta da una grande mobilitazione civile per ricostruire una cultura della legalità in anche in questo Paese questo significa costruire un nuovo patto di convivenza in qualche modo che si fondi proprio sull'etica della cittadinanza e su questa fondi un'offensiva contro contro la criminalità
La carovana esiste per questo
E i nostri sforzi per renderla più visibile
Per incrociare sempre di più istituzioni cittadini operatori sono gli sforzi per
Nei luoghi che attraversiamo promuovere incontro dialogo anche voglio dire la cultura del rispetto della cultura della scontro e molto spesso vengono messe in discussione
Della nostra società vengono messe in discussione anche dall'uso perverso che viene fatto diciamocelo dei mezzi di comunicazione allora la carovana oggi a Firenze come ieri a Piombino piuttosto è il tentativo per un giorno di accendere i riflettori su questo lavoro faticoso paziente e oscuro che però deve svolgersi tutti i giorni da un mese all'altro da un capo all'altro della e ad ogni piccolo pezzo di territorio di di vita civile
Ogni piccolo spazio di potere in qualche modo che noi riusciamo a sottrarre al controllo e al potere delle mafie è un pezzo di società ricostruito
Questo è il nostro obiettivo ricostruire società è un pezzo di società ricostruito e anche io credo un pezzo di democrazia della nostra alla democrazia della nostra Costituzione difese in questo senso noi non abbiamo che da continuare a camminare
Ringrazio scarica Rita Borsellino e Paolo Beni
Paolo Beni diceva ora di accendere i riflettori per un giorno non solo per un giorno vanno accesi perché e il buio il silenzio che aiuta le mafie e il fare finta che
Che alcune cose non accadono
Si parlava prima appunto delle infiltrazioni
Mafiosi se e del potere mafioso non solo attraverso
Gli atti criminali veri e propri quindi gli assassini e quant'altro ma anche attraverso la negazione dei diritti quindi lo sfruttamento dei dei giovani dei minori lavoratori qui stamattina ci sono tanti ragazzi che vanno a scuola
Un dato che la CGIL appunto a egli attraverso una ricerca dell'IRES in questi giorni
Appunto ha dimostrato invece ci sono nella civilissima
Toscane Firenze almeno cinque mila bambini che lavorano e che quindi non hanno il diritto di studiare di di di crescere e di sviluppare anche e di avere delle opportunità diverso da quello di essere sfruttati
Questo è uno dei temi così come dicevamo prima il lavoro nero in quanto sale lo sfruttamento dei lavori dei lavoratori stranieri le infiltrazioni nei cantieri edili
Che è uno dei grandi temi è una delle grandi questioni che oggi abbiamo di fronte non possiamo fare finta di non vederle perché ci sono e perché le dobbiamo denunciare e dobbiamo anche fare un passo avanti per risolverle per creare uno sviluppo positivo do la parola mi inviava Veronica che è un'altra delle ragazze ha partecipato anche buongiorno a tutti
Io volevo porre una questione al procuratore della Repubblica Silvia Della Monica
Partendo dalla mia esperienza personale giù a Canicattì
Quando sono arrivato decimo
A Canicattì e il nostro gruppo doveva e spie estirpare un vigneto per poi poterlo d'impiantare
Il fatto è che il terreno era stato confiscato molto tempo prima
Però non il vigna sarà totalmente morto era stato bruciato e quindi la riflessione che mi che mi porta a a porle appunto questa domande che spesso
Io credevo che le cooperative avessero dei problemi solo legati al fatto che avessero in gestione dei terreni confiscati alla mafia alla mafia
E non ci avessero ulteriori problemi di carattere gestionale o di reperimento dei mezzi finanziari in quanto sei ter Reno veniva dato già con la vigna ancora produttiva sì poteva evitare la spesa del rimpianto
Però credo anch'io che la presenza di queste cooperative sul territorio sia molto importante in quanto danno messaggio di legalità
Un messaggio in Sicilia come in Campania come in Calabria
Ci sono persone che lavorano onestamente che trovano dei posti di lavoro in maniera onesta in maniera civile senza dover richiedere l'aiuto di nessun altro esterno
Ma mano questo messaggio adesso sta andando a svanire
Dopo che si vuole informare la legge centonove sulla confisca dei beni del novantasei
Lasciando passare un messaggio di immoralità dello Stato
Da questo nei giovani andiamo a intendere che lo Stato non ha intenzione di continuare il lavoro svolto da alcuni suoi uomini come Falcone Borsellino e gli agenti della scorta il generale Dalla Chiesa che è morto per far sì che questa legge passasse
E Personeni hanno profuso il loro impegno civile morale e istituzionale apprezzo della loro stessa vita
E quindi nei giovani idee le chiediamo a cosa siano serviti a quelle morti e se lo sanno dire devi essere riuscito a trasmettere a noi che siamo alle nuove generazioni il vero significato della parola legalità
Dal momento che stiamo per subire questa proposta che di fatto permetta in alla ai mafiosi di riappropriarsi delle loro ricchezze
Comincia la mia battaglia con il microfono
Una cosa di sempre
Allora innanzitutto vorrei dire la stessa cosa che a detta di Rita Borsellino sono molto contenta di rivedere questi ragazzi dopo l'appuntamento che abbiamo avuto nell'agosto di quest'anno
Lo dico perché mi trovo veramente arricchiti maturati strutturante insulti determinate problematiche
In condizioni di metterci anche in difficoltà
Non perché il nostro impegno sulla legalità sia venuto meno vedo Betta Caponnetto in prima fila Carabetta io quel giuramento l'Ofanto anche Rita che qui accanto a me e non ce lo siamo dimenticati ma detta questa cosa qui
Capita canta bene
Ma detto questo che
Sposta se no i problemi io volevo far presente che effettivamente
Cioè un momento di difficoltà per tutti coloro che sia occupano di legalità nelle varie professioni varie istituzioni
Siamo messi a dura prova io dopo trent'anni di magistratura peraltro ha imparato una cosa
Che bisogna avere molta pazienza nella vita bisogna avere molta perseveranza
Bisogna un po'
Cercare di attenuare i toni accesi e lavorare sulla media sulla lunga distanza è un fatto che rende molto
Perché ci dà più forza più capacità di riflettere più la possibilità di guardare i problemi nel complesse affrontarli nel complesso
Nel complesso la legislazione di quest'ultimo Periodo è sotto gli occhi di tutti
Quindi noi dobbiamo anche nell'ambito delle istituzioni dell'istituzione che io rappresento tener conto che anche per la magistratura è cambiato un ordinamento giudiziario che sono cambiate molte cose sono cambiate molte leggi che servivano a garantire maggiormente secondo nuovi secondo molte forze
Della società civile maggiormente la legalità e che forse si e si sta cercando di cambiarne anche altre probabilmente perché non si ricorda perché non si vuole ricordare perché non si conoscono bene i problemi per tanti motivi
Però volevo dirvi su questo problema dei beni dalla mafia che il diciannove ottobre due mila e cinque non non credo di rivelare un segreto è stata presentata una relazione di minoranza presso la Commissione antimafia
In cui appunto si fa presente che non è possibile accettare questi cambiamenti che sono proposti
Soprattutto perché si indebolisce e quello che è uno degli strumenti essenziali della lotta contro la mafia cioè l'appropriazione del patrimonio dei mafiosi e la destinazione ai fini sociali
Che non soltanto un atto di presenza dello Stato sul territorio della società civile ma soprattutto un atto che dimostra come la mafia non sia invincibile perché più volte lo abbiamo ripetuto i mafiosi che si vedono sottrarre loro bene e sono messi in difficoltà in casa loro dove hanno un controllo totale del territorio
Perdono quel concetto quella quell'aureola di invincibilità che in qualche maniera rappresenta per alcuni anche un momento di attrazione
Non c'è dubbio che questo possa cadere però io credo che
La carovana antimafia
Il tutta apporto tra le istituzioni il rapporto tra le istituzioni e le società civili deve portare a combattere determinati disegni di legge che ancora legge non sono per fortuna in maniera che questo non avvenga
Noi per esempio come magistratura abbiamo criticato molto l'abolizione del commissario straordinario per la gestione dei beni
Che era un osservatorio importantissimo oltretutto seguiva ha un osservatorio sulla gestione dei beni e effettivamente si aveva indù un quando ero abbastanza completo della situazione con proposte positive
A questo è stato sostituito il demanio lo chiarisco perché fosse opportuno saperlo il demanio dello Stato con questo non perché i beni non vada non debbano andare allo Stato ma probabilmente rendendo il demanio responsabile di qualcosa di più
Di quello che possa fare un organismo a carattere meramente burocratico e che non si può avvalere nemmeno di un apporto di una società civile
Che è molto importante ad esempio nella relazione che è stata presentata un'antimafia si fa presente che non c'è stato un dibattito accurato nell'ambito della Commissione antimafia che abbia consentito di per la partecipazione anche di per esempio della comunità libera che ha più che altro più che ogni altro sostenuto problema dei beni confiscati quindi un arricchimento del dibattito la possibilità di sentire oltre il rappresentante del demanio
Tutti coloro che si erano occupati nel tempo che avrebbero potuto dare al dibattito un arricchimento indubbiamente
La Corte dei conti affatto delle prospettive sia di modifica sia delle prospettive serie di critica alla gestione demaniale ma non perché con questo si voglia mettere in crisi un istituzione perché qua bisogna sempre stare molto attenti a non mettere in crisi le istituzioni dello Stato ecco
Sono ma ma perché proprio si trova in un limite di potere gestire impegni ma quello che colpisce di più e su questo dobbiamo assolutamente batterci tutti e che non soltanto non solo sta state ampliate determinate facoltà per esempio per il procuratore nazionale antimafia di chiedere le le misure per di prevenzione direttamente o per le procure distrettuali farne l'unico titolare di questa possibilità che e importante in un discorso di carattere nazionale
Ma soprattutto si pensa per esempio per probabilmente un malcelato senso di garanzia perché questa società soffre anche dell'iper garantismo che nasconde alla volta la conservazione la garanzia in che cosa consisterebbe che possiamo ripetere una sorta di revisione della pronunzia di confisca così com'era
è come è la revisione della sentenza di condanna
Dimenticando che tra il processo penale che porta ad una condanna o un'assoluzione e il processo di prevenzione tutt'occorre l'oceano perché i presupposti sono diversi le caratteristiche sono diverse addirittura l'assoluzione in sede penale non certamente di ostacolo all'applicazione di una misura di prevenzione noi ci aspettavamo qualcosa di più il lo svincola mento definitivo della misura di prevenzione carattere patrimoniale da quella personale
La possibilità di continuare l'azione anche contro gli eredi nell'eventualità che e chi è destinatario di una misura di prevenzione patrimoniale possa essere entrambi poi liberato e gli eredi possono soffrire di quei profitti illeciti che vengono sottratti allo Stato i alla comunità la società civile lo snellimento delle procedure affinché non accada quello che giustamente la nostra mega diceva cioè che una vigna confiscata molti anni prima sia poi dedotta in condizioni tali da dover essere ripiantati e ristrutturata e questo non accade soltanto per la vigna tutto questo e quello che noi volevamo tutto questo possiamo ancora correre dobbiamo batterci perché avvenga io credo che il senso di queste iniziative si è proprio questo
Consentire di conoscere il problema affrontarli insieme e batterci perché queste cose non accadano
Credo che è il maggior omaggio che noi possiamo fare la memoria di coloro che si sono sacrificati
Per noi e che io ricordo costantemente io purtroppo molti anni molti anni di storia anche nella magistratura e di rapporto con una le varie istituzioni Firenze è stato una grande palestra per noi anche sotto il profilo delle tossicodipendenze noi abbiamo sempre fatto tavoli comuni con la magistratura lo dico perché ci consente di affrontare il problema della droga di andare in Sicilia
Di poterci scambiare delle idee con Falcone con borse N nove nove abbiamo incontrato in tante attività noi abbiamo avuto la fortuna di avere Nino Caponnetto come maestro noi abbiamo avuto la fortuna mi consentite di dirlo perché lo dico veramente comma
Un grande gioia di a vere ha avuto un collega come Gabriele Chelazzi però che ho anzi non c'è più e allora ancora una volta io pongo la domanda che ho posto nell'agosto due mila cinque
Vorrei sapere qualcuno indaga ancora sui mandanti delle stragi
Grazie
Acquisti intervento di Silvia Della Monica che ha ci intravisto
Un altro degli argomenti di questa mattina sa che
La legalità come come regole come leggi
Il dovere di rispetto e di cambiamento quando queste leggi non assolvono al loro compito in maniera compiuta
Il valore delle regole perché le regole servono a difendere
I diritti dei più deboli
Ai di
Pare che ci sia la sopraffazione dei forti
Sì più deboli e quindi
Il rispetto di queste regole il valore delle regole e la battaglia come diceva Silvia
Per mantenerne ma anche per cambiarle quando appunto queste non rispondono più in maniera monco alle esigenze di una società che cambia che pone sempre nuove problematiche
Per l'oggi e per il futuro
Lascio a questo punto la parola l'ultima delle ragazzi mi hanno partecipato al campo e Cecilia
Voi interna
Mi fa molto piacere rivolgere la mia domanda il segretario della CGIL perché è proprio un sindacalista come Luís a Placido Rizzotto di noi abbiamo dedicato il nostro campo di lavoro a Corleone
Ecco ed è pensando a questo personaggio vittima della mafia ucciso nel mille novecentoquarantasette che mi viene in mente un problema ancora oggi troppo attuale per la nostra società ovvero quello del lavoro e della regolamentazione del lavoro
Ecco io credo che non si può più parlare solo di caporalato come intendendo per caporalato quello che combatteva Rizzotto negli anni quaranta quello della Tri fondisti nel Sud d'Italia che sfruttavano e pendevano aggiornata lavori contadini senza assicurare al loro né diritti né garanzie
Oggi il problema da combattere è diverso è quello appunto della sicurezza e della regolamentazione sui luoghi di lavoro e di lavoratori
In questo senso ci si può muovere si è mosso il comune di Firenze quando lo scorso maggio ha ha stilato un patto un protocollo di intesa con le realtà locali
Ma
Questo fatto è troppo isolato rispetto a tutto il territorio italiano c'è bisogno per ciò che i politici prima di tutto
Si riappropria di questi temi e si interessino a far valere la legalità
è difficile un compito difficile anche pensando a quello che al quadro nazionale
Quando abbiamo un Presidente del Consiglio che capisce gli evasori fiscali rendendo lo Stato il problema da risolvere e non più il modo di risolvere i problemi
E a Ballando così di conseguenza una sensibilità troppo diffusa nel nostro Paese cioè quella di disinteresse verso la cosa pubblica e verso il senso civico perciò ecco io credo che la politica debba prima di tutti gli altri dare valori al senso di legalità e al senso di civiltà appunto del nostro in tutto il nostro Stato
è perciò che giungo alla domanda è possibile eccome è possibile creare una politica virtuosa capace come appunto è successo a Firenze di creare Patti regole di buone pratiche di legalità e come è possibile che proprio la politica sappia trasmettere prima di tutte il concetto della legalità non è un problema Manzi è il modo di garantire diritti stabilità e sicurezza
Intanto grazie
Della domanda
Che mi permette
Di dire alle ragazze e ragazzi più presenti
Quanto sia importante
Tenere dentro di sé
Questi sentimenti di lotta alle mafie e di lotta la sopraffazione
Voi avete sentito abbiamo sentito le cose dette da chi ha parlato prima
Leggiamo tutti i giorni di notizie
La mafia davvero un sistema
Difficile da estirpare
Ma che dobbiamo estirpare
La mafia condizionali appalti
Estorcere denaro costringe commercianti a un'usura via pagare un pizzo traffica droga
Fa commercio di persone
Sia la prostituzione sia tanti immigrati sia i tanti bambini giovani che lavorano in condizioni di legalità
E oggi la mafia sta cambiando
USA i denari illeciti per attività lecite
Apre negozi catene
Compra e costruisce palazzi comprati e reni compra società
La mafia si allarga
Se non la si batte è un cancro che penetra
C'è un rapporto che lega quello che si fa qui a quello che si deve fare nelle zone dove la mafia è molto forte
Perché se non si combatte qui e lì
Anche lì dove si pensa che non ci sia la mafia prima o dopo allarga i suoi tentacoli mette le sue radici mette in discussione anche assetti di società consolidati e di grande partecipazione e trasparenza democratica
E mi fa anche piacere che Cecilia abbia ricordato Placido Rizzotto
Perché voglio dirlo soprattutto ai più giovani
Che c'è una memoria importante che la CGIL ha dato alla lotta contro la mafia
Tra il quarantasette e il cinquantadue quarantacinque sindacalisti quasi tutti giovani capi braccianti capi lega in tutti quei Paesi che ragazzi ha visitato furono uccisi dalla mafia
A Portella della Ginestra il primo maggio del mille novecentoquarantasette
Di fronte a lavoratori che festeggiavano la festa del lavoro
Ci fu un eccidio
Si sparò su persone inerme su famiglia inerme morirono giovani anziani lavoratori dei campi delle campagne
E ogni anno ritorniamo a Portella della Ginestra per ricordare quell'eccidio e che cosa significò e significa la risposta che il mondo del lavoro da alla presenza della mafia
Ma per essere onesti tra di noi dobbiamo anche dirci che la lotta alla mafia necessaria ma è difficile
Difficile
E che richiede soprattutto una cosa una tensione continua uno sforzo continuo
Le mafie non si possono battere a giorni alterni
Bisogna giorno dopo giorno minuto dopo minuto stare lì fare il proprio dovere
Non lasciare soli le tante persone oneste che la combattono imprenditori commercianti magistrati forze di polizia forze dell'ordine amministratori onesti
Sindacalisti che non hanno paura
Pensate che noi ogni anno abbiamo in tutte queste aree del Mezzogiorno dove la presenza della criminalità organizzata e più forte dai quaranta ai cinquanta quadri sindacali che subiscono intimidazione
A un nostro compagno che lavora nero porte di Palermo hanno incendiato la casa perché aveva denunciato un appalto degli aeroporti di Palermo
A una giovane ragazza che lavora Comiso che voleva denunciare una politica degli appalti hanno bruciato la macchina
A un vecchio edile di Trapani che ha denunciato l'infiltrazione mafiosa vive da quattro anni accompagnato da un carabiniere e questi casi potrei citarne a decine
Questo cosa vuol dire
Che non bisogna lasciare soli coloro che nel territorio combattono la mafia
Perché la mafia gioca su due grandi fattori per vincere questa battaglia la paura
In secondo luogo l'idea di essere invincibile
Quando hanno ucciso il vicepresidente del consiglio regionale Fortugno
La prima reazione umanissima della comunità politica e sociale della Locride Draka e dalla Calabria è stato un sentimento di paura ed è ovvio che sia così
E su questo che gioca la mafia per Weston
Non dobbiamo lasciare soli sia le persone che hanno comunque il coraggio sia quelle che hanno più paura solo stare assieme solo farli sentire dentro un movimento più ampio
Che non li fa sentire soli noi possiamo vincere questo sentimento di paura come dobbiamo vincere il sentimento dell'impunità
Vedete nelle società del Mezzogiorno c'è una parte che è collegata organicamente alle mafie
C'è una parte che si oppone in maniera fortissima e ogni giorno alla mafia e c'è una grande area grigia in mezzo
Ed è quella che vorrebbe ma pensa che non vale la pena
Perché alla fine la base è più forte di qualsiasi altra cosa noi dobbiamo convincere lavorare su quest'area grigia
Perché quest'area grigia quella decisiva per allargare il fronte e per sconfiggere davvero la mafia in tutti le sue possibilità e voglio anche dire
Che c'è un problema si che riguarda i giovani
Non c'è dubbio
Io credo come tutti siamo rimasti colpiti da quel cartello che ragazzi della Locride hanno messo a mazzate G. tutti
E non a caso domani ci sarà una grande iniziativa di giovani giù
Ma siamo onesti fino in fondo con noi
Questa è una grande speranza per il futuro a vere i giovani dalla parte di chi la mafia la vuole combattere
Ma la responsabilità non può essere sui giovani
La responsabilità è principalmente sugli adulti tocco allora assumersi la responsabilità fino in fondo di lasciare ai giovani che lo vogliono e lottano per questo
Un futuro in cui anche per loro ci possa essere più libertà
Più sicurezza più difesa di valori fondamentali
Perché non c'è soltanto il controllo degli appalti il controllo dei traffici il controllo dei denari illeciti il controllo sulle persone
La mafia è portatrice di una cultura di morte di una cultura di violenza di un'assenza totale del rispetto della vita
E non stupisce per queste
Che siano i giovani ad a vere più coraggio perché esattamente per un giovane l'orizzonte che assegna la propria vita
Quello di poter vivere senza violenza senza chi giorno dopo giorno ti propone attraverso l'annullamento della vita umana
Un modello morale ed etico che deve essere sconfitto
Io credo per questo che possiamo farci
Possiamo farcela se ci si aiuta tutti se non si fanno errori se la legalità la si assume dalle piccole cose se si sa fino in fondo che quel disegno di legge che vuole mettere mano alla confisca dei beni dei mafiosi non può essere accettato non deve passare
Perché quello è diventato il simbolo di una volontà di riscatto
Troppo importante troppo importante e sbaglia
E sbaglia il Governo a pensare la maggioranza di farlo passare mi diceva don Ciotti la settimana scorsa a Foggia di un territorio molto grande preso alla mafia sulla quale c'era da fare i lavori disseminati questa è la stagione di spostarlo e seminare
Non si trovava
Un'azienda una società agricola disposta a fare i lavori
Perché la mafia appunto lo considerava un simbolo della propria sconfitta e non voleva rassegnarsi e sono saliti sui trattori
Dei carabinieri che sapevano fare lavoro e l'hanno fatto per questo detto non dobbiamo far passare quella cosa perché è troppo importante come simbolo
E naturalmente qui naturalmente
Dobbiamo anche dirci che quando non si combatte il sommerso che quando si accetta il lavoro dei bambini quando si accetta il lavoro illegale
Quando si accettano i condoni che premiano i furbi e colpiscono le persone oneste non si dà il segnale giusto non sita il segnale
Per questo dico che ognuno deve fare la propria parte lo stare assieme noi tanti altri io ritornare lì
Stiamo lavorando per portare nella Locride con una grande iniziativa decine di migliaia di Evora attrici lavoratori e pensionati da tutta Italia come li portammo a Palermo
Come li portammo a Palermo in quel tristissimo giorno
Dove per la prima volta Palermo fu invasa da decine di migliaia di lavoratori e pensionati da tutta Italia che scesero con noi a dire non siete soli Rita sa anno dopo anno con quanta fatica
Però abbiamo tenuta aperta quell'impegno
Quel sentimento d onore che prendemmo non solo per chi cadde
Ma quel sentimento di onore che prendemmo perché crediamo e vogliamo bene al nostro Paese e soprattutto ai giovani ai quali questo Paese non può essere consegnato in questo modo
Ringrazio
Guglielmo Epifani per il suo intervento ringrazio di nuovo gli ospiti di questa mattina per il loro contributo a questa importantissima discussione vi pregherei di rimanere ancora un altro po'
Ricordandovi ancora vive
Finita questa questa prima parte della mattinata ci sarà appunto la presentazione del libro sul lavoro dei ragazzi in Sicilia che un altro appuntamento importante nella sala incontri
Invito gradi a salire con me sul palco
Tutti i firmatari del Patto contro la criminalità
Lì siamo tutti per
Consegnare
Delle targhe ai familiari
Di alcune di alcuni
Perché purtroppo le vittime sono tante
Di alcune persone mi hanno speso e che hanno dato la loro vita in molti modi
Per difendere il nostro Paese e la legalità in questo Paese
Quindi invito a salire
Appunto si tutti i firmatari del patto per la legalità
Vanna Västra venne in rappresentanza di libera
Francesca Pierantozzi bianchi Firenze
Salvatore Calleri della Fondazione Caponnetto
Ugo Biggeri della Fondazione Banca Etica
Fabio Picchi dell'associazione Teatro del Sale
All'estremo lampi della CGIL di Firenze e Daniela l'Astri assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Firenze che ha contribuito molta l'iniziativa di questa mattina alla presenza delle scuole
Invito il sindaco Leonardo Domenici e Guglielmo Epifani a consegnare queste targhe
A cominciare
Dalla targa in memoria di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Invito a ritirare questa targata la signora Rosa Di Lorenzo la famiglia non è potuta essere presente questa mattina vorrei però leggere visto che
Ci è arrivato un messaggio incendiato Nando Dalla Chiesa
Grazie a voi del Patto anzitutto per un'iniziativa che intende ricordare persone che hanno speso tutta la loro vita per il bene dell'Italia e degli italiani
Sono nomine ben simboleggiano quella parte onesta pulita del Paese che faticosamente lavora ogni giorno per livelli più alti di civiltà di legalità di democrazia
Grazie poi per avere pensato alla figura di mio padre
Che della città di Firenze è stato ospite nei primi anni della sua carriera ci siamo nati io e mia sorella Simona e che nella città di Firenze aveva preso in affitto una casa nella speranza di poterci vivere gli ultimi anni della sua vita una volta andato in pensione
Grazie anche a nome delle mie sorelle per ragioni diverse siamo impossibilitati a ritirarla targa che avete assegnato alla sua memoria
Di comune accordo abbiamo chiesto di farlo alla nostra tanta rosa che abita da tantissimo tempo a Firenze
E la balia e ci ha accompagnato per anni i nostri esperimenti che c'è rimasta accanto nei decenni una seconda madre e che condivido dedizione e generosità si è sempre sentita quanti parte integrante della nostra famiglia
Basti dire che quando mio padre dovette organizzare di corsa il suo trasferimento a Palermo nella primavera dell'ottantadue
Si rivolse proprio a lei perché andasse a Milano d'aiutarlo solo lei infatti poteva trattare con la dovuta delicatezza affettiva e con l'assoluta riservatezza necessaria tutto ciò che stava in quella casa per l'ultimo trasloco
Saranno dunque buone e meritevoli mani quelli riceveranno la targa grazie di cuore a tutti voi per il vostro impegno civile un caro ricordo ai familiari di Nicola Calipari di Antonio Caponnetto e di Gabriele Chelazzi è un segno di riconoscenza a tutti i presenti Nando Dalla Chiesa
La seconda targa
Invece memoria di Nicola Calipari invito a ritirarlo alla vedova Rosa Villecco Calipari
Sono emozionatissima di essere in questa cornice splendida
Insieme della gente che parla di valori dentro
Di legalità
E triste doverne parlare ai giovani ricordando
I morti
Cioè pensare che delle persone che hanno vissuto il loro impegno professionale fino in fondo
Siano le senti io per i giovani per il nostro domani come paese io spero che noi tutti riusciamo ad avere un impegno quotidiano conterrà assolverlo fino in fondo senza arrivare all'estremo sacrificio che è quello di dover rinunciare alla vita
Questo penso che sia l'esempio che invece chi qui oggi viene ricordato ha lasciato
E bisogna assolverlo senza diventare eroi non sia eroi nel vivere fino in fondo il proprio codice morale si risponde prima di ogni cosa se stessi e poi alla comunità
Io ringrazio tutti voi dite non averci lasciato soli
Perché questo è il grosso rischio dopo tante lapidi che sono stata messa sul mio marito grazie perché il fatto
Ci fa credere ancora in questo Paese nella dignità di questo Paese
E quindi ci fa pensare che quelle due parole verità e giustizia non siano solo retorica grazie a tutti voi
Ringrazio Rosa Villecco Calipari per
Le sue parole di questa mattina
La terza targa
In memoria di Gabriele Chelazzi
Ritira la vedova Caterina Romagnoli grazie
Io ho difficoltà a dire qualcosa dopo quello che ha detto la signora e non posso che condividerla
E sa cosa vuol dire avere persone intorno vedere che anche se è passato del tempo
Il ricordo ma soprattutto il ricordo di quello in cui Gabriele credeva vive
Io solo una figura un po'marginale ho raccolto forse un pochino il cuore di questa vicenda periodo veramente vedere tutti questi ragazzi ricordare anche come mio marito credeva
Ne venne in mente il bisogno di TG parlare ai giovani che loro fossero vicini ecco dopo due anni vedere questi ragazzi io credo che sia il ringraziamento e il ricordo più bello grazie
Grazie
Anche la vedova Lazzi per le sue parole
L'ultima targa
Ci consegniamo questa mattina e memorie di Antonino Caponnetto
Ritira la vedova Elisabetta Baldi con
Bene
Quando il nonno voleva salutare in fondo ad un incontro e voleva abbracciarmi faceva così e io non voglio steso con tutti tutti tutti voi vorrei lasciarvi
Con l'ultima frase che nonno scrive nel suo libro il mio giorni a Palermo e vorrei invitarvi a seguirla
La frase questa una lunga strada ci attenti percorriamo la insieme
Mano nella mano Queenie manici sono
Vorrei dire ancora una cosa
Non arrendetevi mai
E non cedette ai compromessi perché per del resto è la libertà
Grazie
Ringrazio
La signora Poli metto e vorrei indicare se prima l'abbiamo fatto me ne scuso la signora Rosa Di Lorenzo che voleva dire due parole
E quindi se
Montella tutti offrono la figlia della carta rosa
La statua di un Nando Ritter Magazine Muna
Mia mamma era emozionata per cui & vorrebbe dire tante cose perché chiaramente ha vissuto tanti momenti belli con la famiglia del generale
Voleva dire una cosa non ricordo l'ultimo ricordo voi avevate Aprea
Il generale la chiamo la sera prima che purtroppo coi quindi se il cinese o perché contorni a letto la signora il generale aveva intenzione di poi passare gli ultimi anni qui a Firenze
E aveva affidato la Fata a ma alla mia mamma si erano sentiti appunto il primo di settembre per prendere eventuali accordi perché lui il tredici settembre sarebbe dovuto venire qui a Firenze
E purtroppo questo non è più stata
Niente voleva far vedere perché
Per lei è una cosa molto importante questa forzo con la dedica proprio parte espressamente per la carta rosa
E vorrei che mi rivolgo ai giovani perché lui aveva molta attenzione nei confronti dei giovani
Cercate di
Fargli sentire di non arrendermi come diceva
La signora Caponnetto perché che ha avuto la fortuna vorrei trasmettervi lo perché io l'ho avuta questa fortuna di conoscerlo di potergli stringere la mano poterlo guardare negli occhi
Trasmetteva in calore incredibili una forza tale e quella lealtà che per me è stato proprio un un esempio di vita è
Sempre penso a queste al suo essere questi integerrimo e deve essere un modello un modello inciso dentro le nostre conoscenze per potere andare avanti in modo legale e appunto un messaggio mi rivolgo a voi giovani proprio perché si è e il futuro domani piove le si spera che la legalità in ride a modo e tributi elimini questa la malavita la mafia la 'ndrangheta e buon lavoro a tutti grazie
Grazie di nuovo
Ai nostri ospiti a tutti voi siete intervenuti vi questa mattina in particolare lo dicevo all'inizio lo voglio rinnovare il ringraziamento a tutti i ragazzi sono stati attentissimi questa mattina a quest'iniziativa e quindi tutte le scuole gli insegnanti che li hanno accompagnati
Ricordo di nuovo l'iniziativa nella sala incontri in cui saranno presenti Mariella Zoppi assessore alla cultura della Regione Toscana
Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL Rita Borsellino presidente onorario di libera e Nicola mensa sindaco di Camporeale e presidente del Consorzio Sviluppo e legalità iniziativa appunto ci sposteremo quindi nella sala incontri
In cui presenteranno il libro liberarci dalle spine
I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell'agosto siciliano ringrazio
In particolare modo
Francesca Veroniche Cecilia che ci hanno portato il loro contributo questa mattina e anche davvero una speranza
Forte di impegno per per il nostro futuro solo un'ultima cosa ne è una comunicazione che credo doveroso fare perché stamattina abbiamo parlato di diritti di sviluppo di lavoro
Voi sapete c'è una battaglia che stanno portando avanti i lavoratori di un'azienda qui vicino di Scandicci nella Marche che l'azienda sapete la proprietà ha deciso di chiudere quel sito produttivo alla fine dell'anno
Ci sono trecento posti di lavoro che verranno perse quindi trecento famiglie
Che rimarranno
Ci auguriamo quel poco ma comunque senza un'occupazione
Lei avesse U
Della dell'azienda dell'amante che ha deciso di promuovere un'iniziativa raccogliendo delle firme di tutti i cittadini che ha per titolo appunto salvare l'amante che perché ora in realtà importante produttiva della nostra zona perché appunto
Dal lavoro davvero trecento persone
In questa realtà appunto industriale Florentina quindi vi invito i lavoratori e le reazioni sono giù che stanno raccogliendo queste firme
Invito tutti voi a sostenere questa lotta questa battaglia e questi lavoratori stanno facendo con grande davvero forza impegno grazie di nuova tutti voi