Intervista a Giuseppe Giulietti sulla Cina e i diritti dell'informazione in vista delle Olimpiadi del 2008

Il due mila otto e nell'anno che si è aperto all'insegna di un grande successo internazionale
Dell'Italia sull'onda della iniziativa chiassoso Michelino e articolo ventuno a molto spazio dedicato non solo sul proprio sito Man sulla nell'ambito della propria attività a questo evento e ne parliamo con Beppe Giulietti deve l'otto e l'anno in cui si celebra il sessantesimo anniversario teller si sedeva perché caduto a dicembre ma come dire e un anno intero della dichiarazione ICI dell'uomo il due mila otto e l'anno delle Olimpiadi in Cina e il due mila otto e l'anno del grande Satyagraha radicale che ha visto proprio pochissimi giorni fa Marco Pannella
Ad incontrare in India e il dalla i lama ne vogliamo aprire un una finestra illuminare quel che vien detto da dall'Associazione rapporteur sans frontières e dai corrispondenti Italy cari in Cina perché vanno in vista delle Olimpiadi in vista di questo grande appuntamento che vede comunque
E l'attenzione del mondo sulla su questa realtà la realtà cinese
C'era un impegno una sorta di vademecum nel rispetto di confronti della della stampante per il rispetto della stampa invece divieti di cosa ci dice rapporteur sans frontières
Ci dice che questi impegni non sono stati mantenuti ciliegie insieme ad altri rapporti internazionali che la Cina il Paese col più alto numero di violazioni
Per quanto riguarda i diritti della libertà di opinione della libertà religiosa dalla libertà di informazione e a questo rapporto che già disastroso si aggiunge un documento di denuncia proprio ieri sera
Del club di Pechino dell'associazione di tutti i corrispondenti stranieri che stanno in Cina
In quali mandate a dire che persino quel piccolo accordo che era stato raggiunto un anno fa in occasione delle olimpiadi per un rispetto della libertà di informazione si badi bene solo per i corrispondenti stranieri già la copertura volante
Anche quell'accordo non è rispettato gli sono state perquisizioni ai danni dei giornalisti stranieri blocchi e la loro possibilità di movimento blocchi alla possibilità di intervistare i cittadini credo che non ci possa essere il silenzio di affari non possono giustificare tutto
L'ipocrisia non può giustificare tutto io credo che sia giunto il momento di illuminare a giorno quello che sta accadendo in Cina in materia di diritti civili e della libertà di informazione che non si vuole che gli hanno attuato il boicottaggio
Bisogna scegliere la strada della massima illuminazione della violazione
E bisogna chiedere che si arrivi a una sorta di moratoria in vista delle Olimpiadi non si può far finta di nulla insomma i giornalisti italiani occidentali non posso ma non c'
Solo occidentali non possono tu dice andare in Cina e tornare facendo finta di niente io dico che molto
Tengo io qualche dubbio che non si possa praticare il boicottaggio
Trovo posso invocare chi chi ha ritenuto di poter addirittura esportare i diritti persino con le armi si arrenda di fronte all'ipotesi del boicottaggio in Cina
Ma allora non si può passare dallo rifiuto del boicottaggio al nulla allora io penso che sia opportuno operare per chiedere a tutti i Governi
Di raccogliere questa denuncia di Reporters sans frontières e dei corrispondenti occidentali in Cina
Chiedere alla Cina il rispetto immediato degli accordi che già erano stati raggiunti credo che sarebbe opportuno che le federazioni internazionali sportive
Chiedesse lo il bravissimo di rispetto della libera circolazione delle opinioni e non sono francamente per i giornalisti occidentali che anche i giornali Piccinelli sia consentita la possibilità di raccontare
Da liberamente almeno durante il periodo delle Olimpiadi
E il punto si potrebbe fare ancora qualcosa di più tutti quelli che dicono anche nel mondo dei media il boicottaggio non è praticabile bene allora si promuova una sorta di grande rubrica reti unificate sui diritti civili in Cina
Vorrei che almeno la RAI i servizi pubblici europei assieme illuminato ero a quanto sta accadendo destano la parola a quanti si battono per i diritti civili e di libertà in Cina
E quanto meno si arrivasse come dire ad una illuminazione quotidiane permanente dei diritti violati cioè che addirittura le Olimpiadi non ri non diventi dovuta vetrina per nascondere tutto ciò