Francesco De Martino e il suo tempo

Il piano che Marcello
No no no per farlo accomodare
Buonasera il comitato promotore per le celebrazioni del centesimo anniversario della nascita
Per il senatore Francesco De Martino a organizzato il convegno un convegno nazionale con il patrocinio della Presidenza del Repubblica e con il patrocinio
Del Senato della Repubblica della Camera dei deputati della Regione Provincia la Regione Lazio Provincia del Comune di Roma
Il convegno si articolerà in
Tre sessione
La prima
Ricorderai affronterà i problemi del dopoguerra del mondo bipolare
Sarà appaiono tanto i lavori saranno aperti dal Presidente del Senato senatore Franco Marini
Lo ringraziamo a cui tra poco darò la parola si svolgeranno delle relazioni oggi nelle pomeriggio Daily Biagio De Giovanni limiti e grandezze delle culture socialista
Di Paolo Bagnoli dal Partito d'Azione al Partito Socialista la scelta e le caratteristiche di una classe dirigente
Da Paolo Mattera
De Martino l'intellettuale la militanza e l'organizzazione
Giovanni Scirocco dei Martino e la politica internazionale del Partito Socialista dal fronti ISMU al centro sinistra nei discuteranno
L'onorevole Giuliano Amato onorevole Mauro Ferri
E il Presidente Giulio Andreotti dopo la parola al Presidente del Senato Franco Marini
Ma il signore e signori cari amici che vedo numerosi presenti
Il Senato della Repubblica circa
Un anno fa accolto con piacere la proposta di alcune importante fondazioni culturali
E del senatore Giorgio Benvenuto di promuovere una occasione di ricordo di riflessione intorno alla figura
E all'opera di Francesco De Martino
Oggi siamo giunti allo svolgimento di questa iniziativa
Che è stata preparata con molta cura e che si tiene nel centenario della nascita di questa illustre personalità
Vista anche l'organizzazione del convegno un lavoro approfondito non spetta a me percorrere le molteplici fasi dell'impegno di quest'uomo politico
Che ha dato un contributo davvero rilevante
Alla fondazione della nostra vita democratica repubblicana
E all'emancipazione sociale e civile del Paese
Sono molti ed autorevoli gli interventi previsti in questo convegno
Consentitemi tuttavia di fare poche de brevi sottolineature
Su di una figura che lungo il mio precedente impegno sindacale
Ho avuto anche modo di conoscere direttamente e di apprezzare
Francesco De Martino fu innanzitutto un giurista ed uno storico
I suoi studi giuridici non furono mai improntata profili astratti o speculativi
Ma sempre certamente per la sua militanza politica profondamente radicati
Nella relazione tra la giurisdizione la storia della civiltà umana tra le istituzioni
E i vivi processi culturali ed economici
La sua attenzione alla storia e al diritto romano rappresentano un patrimonio fondamentale per la conoscenza scientifica
De Martino porto sempre nel suo impegno politico
Questo approccio positivo e razionale
Di studioso che padroneggia ma dati storici economici e giuridici
Cosa che il politico impegnato non dovrebbe mai troppo trascurare
è una raccomandazione all'attenzione alla storia è qualcosa che io mi sento di fare sembrano lo trascuro mai quando parlo con i giovani
Antifascista fin da giovanissimo partecipo alla resistenze al Partito d'azione
Homo dissi ministra De Martino nel quarantasette aderì al Partito Socialista Italiano e si collocò sulle posizioni di Lelio Basso
Entro alla Camera dei deputati nel quarantotto dove rimase per otto legislative fino all'ottantatré al mille novecentottantatré quando fu eletto al Senato a Napoli come candidato comune del Partito socialista e di quello comunista
Fu a lungo un merito di
Un meridionalista politico ovvero una di quelle figure che fece della battaglia per il riscatto del Mezzogiorno
Un impegno
Profondo continuo ed organico un impegno intellettuale e civile e politico assieme come era nella sua caratteristica
Con Giorgio Amendola e Mario Alicata partecipo al Movimento per la rinascita del Mezzogiorno e nel cinquantaquattro divenne direttore della rivista cronache meridionale alla quale collaboravano anche Gerardo Chiaromonte Giorgio Napolitano
Per De Martino il problema del Mezzogiorno non era una questione settoriale già da allora
Quando questo rischio si corre in maniera
Concreta ma poteva trovare secondo cui soluzione nel quadro di una nuova politica nazionale dello Stato italiano
Negli anni Cinquanta fu nettamente all'opposizione ma in seguito all'evoluzione delle posizioni politiche dell'aria comunista e socialista dopo la morte di Stalin e i fatti di Ungheria
De Martino insieme a Riccardo Lombardi si avvicinò alla collaborazione Condemi alla preparazione della svolta di centrosinistra
E sessantadue come vice segretario del Partito Socialista pronuncia alla Camera la dichiarazione di voto con l'appoggio esterno al primo Governo di centrosinistra
I punti politico-programmatici che De Martino richiamo costituivano la base di quella grande stagione riformista
Ne ricordo un possa focali tante ma secondo me è un momento di riflessione di svolta politica che resta nella vita del Paese i punti furono
Che toccò la nazionalizzazione dell'energia elettrica il concreto avvio dell'esperienza delle Regioni lo Statuto dei lavoratori
Oggi con questo convegno che
Benvenuto ha voluto seguire con molto impegno che interno è stato piacere ed un onore ospitare qui al Senato
Ricordiamo Francesco Di Martino e il suo tempo
E quello fu un tempo davvero straordinaria è fondamentale per la vita e la crescita democratica della Repubblica
E Martino poi divenne Segretario politico del suo partito per molte stagioni intense della vita del Paese
Nel novantuno fu nominato senatore a vita per i suoi altissimi meriti nel campo civile letterario scientifico
E l'aprile del novantadue come senatore anziano fu alla Presidenza della seduta inaugurale della undicesima legislatura
Ed ebbe modo di tracciare un breve Bilancio dell'esperienza politica repubblicana
Nel limitare
Tutti a rileggere quell'intervento
Vorrei solo ricordare le sue parole all'Assemblea per invitare tutti in tempi allora così difficili
Ad assumersi le massime responsabilità per intraprendere la difficilissima opera di rinnovamento della democrazia
Anche ristabilendo la supremazia dei valori morali nell'esercizio del potere politico
Erano gli anni nei quali
Si apriva la lunga transizione
Della nostra vita politica e istituzionale
Verso una setting insieme più efficiente e più partecipato
Sull'efficienza forse dovremmo fare qualcosa di più
Anche proprio in questi tempi in grado di rispondere alle attese dei nostri cittadini
In uno scenario globale sempre più denso di sfide complesse ricche di positività anche da accogliere però
Pensiero e l'opera di Francesco De Martino costituiscono infine un bagaglio permanente importante anche in questa nostra stagione politica
E la riflessione di questo convegno sicuramente offrirà un contributo utile per gli impegni rilevanti che abbiamo di fronte ringrazio gli organizzatori di questo incontro e vi auguro un ottimo lavoro
Ringrazio moltissimo il presidente del Senato Franco Marini il suo intervento
Lo ringrazio anche per come il Senato arresto possibile la realizzazione di questa iniziativa
Ricordo che il convegno sfide a balzo nulla
L'impegno della collaborazione del Fondazione Francesco De Martino della fondazione Giacomo Brodolini della Fondazione Nenni della Fondazione né col Querci e della Fondazione dopo uno Buozzi
Inizio amore con relazione Biagio De Giovanni limiti e grandezze delle culture succeduto
Ma
In un convegno dedicato specificamente la figura di Francesco De Martino
Nel quale io ho un compito diverso quello di tracciare alcune linee di riflessione sui problemi
Titolo e di quelli che mi richiama il brocardo ad impossibilia nemo tenetur e quindi mi scuso in anticipo diciamo così di questo
Voglio ricordare però come io
Ricordo Francesco De Martino
Quando eravamo assistente alcuni di noi giovanissimi assistenti della Facoltà di giurisprudenza
E Francesco De Martino era per lui
Maestro di diritto romano e di storia antica
Quello che
Ci ha sempre colpito che mi ha sempre colpito
è stata la sua capacità unica lo ricordava il presidente Marini
Di tenere insieme
Magistero scientifico e impegno politico al più alto livello
Cosa credo terribilmente difficile
E che potrebbe rappresentare per tanti aspetti
E per chi ha questo doppio impegno effettivamente un'idea al tipo
Lo so anche dall'amicizia che
Mi allegato ad Armando e Guido De Martino
E che mi lega a loro come la giornata di Martino cominciasse a dedurre cinque di mattina comma con lo studio della
Della storia di Roma qualunque cosa poi
Dovesse fare a partire dalle ore nelle quali poi
Tutti quanti avvia novanta il proprio impegno
E quindi questo
Legame profondissimo fra
Scienza della storia e primato della politica
E probabilmente in uno studio approfondito della figura di De Martino che tra l'altro verrà sicuramente svolto in questo convegno
Diciamo questo legame fra le due cose scienza della storia il primato della politica
Verranno certamente inutile
Perché su uno quel singolo fondamentale da cui la sua esperienza è stata
Sempre illuminata
Intorno a una idea
Quella del
Personalismo e delle culture del socialismo
Che rappresentano evidentemente
Una delle potenze che ha fatto la storia del Novecento
Ed è innegabile
Pensare che i conti con questa cultura potranno essere fatte soltanto all'interno di quella storia
Misurando lì
Con i processi
Di mondializzazione
Nei quali paradossalmente è nata la coscienza socialista intorno ai quali cerca la coscienza di processi di mondializzazione
E pienamente presente
Nei primi Atti del pensiero socialista i primi ancora decenni dell'Ottocento si può dire tra trenta quaranta
L'idea che
La storia del mondo cominciasse diventare appunto storia del mondo
Paradosso perché nello stesso momento in cui il pensiero socialista dimostra la consapevolezza iniziale dei processi di interdipendenza di mondializzazione
Da quegli stessi processi in qualche misura e messa in crisi la sua capacità di risposta e i problemi politici
Che vita di volta in volta si sono definiti
E per cominciare una riflessione brevetti i tempi molto e giustamente obbligati non vi sono prendiate che io comincio un po'da lontano ma per arrivare velocemente a problemi assai più vicini a noi comincio da una citazione di un socialista che
Come Antonio Labriola che socialista in senso specifico non è stato mai nel senso che non è mai stato iscritto al Partito Socialista per le polemiche che aveva con Turati a che indubbiamente uno dei fondatori delle
Culture del socialismo in Italia
Io
Io ho scelto due citazioni di Labriola per la ragione che poi subito dopo diventerà chiara
Fin dal mille ottocentosettantatré scrive Labriola scrissi contro i principi direttivi dell'ordinamento liberale
Perché cito questo passaggio
Perché credo che sia espressivo di uno dei grandi problemi che
Il socialismo si è portato dietro nella sua storia
Sul quale poi velocemente ritornerò
E che sono i problemi del rapporto fra socialismo liberalismo
La frase di Labriola voleva accennare accennava
A un fallimento del liberalismo italiano e in senso più lato del liberalismo europeo
Che si era dimostrato
Incapace
Come dire di
Gettare quei germi di una nuova religione civile
Che avrebbe dovuto poi di seguito alle unificazioni nazionali produrre politiche riforme culture
E la prole aggiungeva in una lettera beh stando spaventa faccio lezioni agli operai di diritti e doveri
Che era un segno concretissimo di come questo vecchio professore di filosofia che poi
Aveva abbracciato le idee delle culture del socialismo e del marxismo Inter Petrassi il senso concretissimo
E la capacità di queste culture di diventare
Azione politica siamo
Negli anni settanta ottanta
Dell'Ottocento come sappiamo
Ma era già avvenuto qualcosa
Già c'era stata degli anni quaranta l'irruzione di una nuova dimensione della politica in Europa
E quello che noi possiamo notare in un velocissimo riferimento a questo tema che non mi sembrava evitabile sembrava assolutamente necessario perché questo questo spunto a questo poi il problema che accompagna la storia del delle culture politiche del socialismo
Come in realtà si rompesse il vecchio lessico della politica
L'idea che la classe la working class la classe operaia diventava nucleo portante di una cultura e di una politica
Rimettere in discussione tutte le parole tutto il il vecchio lessico della politica anche rispetto al Messico della grande rivoluzione
Comunismo socialismo rivoluzione democrazia
Classe
Però adesso umanità
Classe adesso forza lavoro
Classe verso
Qualche cosa che serviva a rompere
Le basi ristrette della politica
Poi gli ordinamenti di liberalismo ristretto come li chiamerà Gramsci che spiegano
Perché un uomo come Antonio Labriola ma evidentemente il tema è assai diffuso parte da una critica degli ordinamenti liberali apprendo quello che mi sembra uno delle grandi questioni storico politiche culturali che occupano l'intera l'intera storia del Novecento
Dicevo si rompe il vecchio lessico della politica
Per una ragione che riguarda
Non il lessico spesso ma i fatti
L'istruzione e della vita
La rottura dei vecchi confini della ragione politica
La nuova politica che significa un rapporto nuovo tra masse politica
Che fa di tutto il Novecento è questa notazione
Così generale così approssimativa la faccio perché è sempre necessario tenerla presente
Che questa dimensione instaura nel Novecento un rapporto ambiguo complicato tra totalitarismo e democrazia
Non come semplicemente il numero di fronte all'altro alternativo all'altro ma come un mescolamento di cose di culture di atteggiamenti
Che nascono da questa rottura della vecchia ragione politica e dalla necessità di trovare altre forme nelle quali organizzare quella ditta obiettiva atti chiede come le parole
Titolo più uguaglianza più diritti
Più libertà
E qui nasce secondo me questo grande problema storico di portata
Generale che occupa la storia del Novecento dicevo all'inizio
E che nasce imperiosa mente dal corpo delle idee socialiste
E cioè il rapporto fra socialismo liberalismo
Il punto di equilibrio fra socialismo libertà uguaglianza diritti
Lo vedremo poi velocemente su alcuni passaggi di storia più vicina annulli per una ragione che io in un convegno di questo tipo che è un convegno di riflessione
Vorrei porre
Al centro dell'attenzione
Anche per la discussione che
Che seguirà cioè
Possiamo dire che c'è stata un'indifferenza relativa delle culture politiche del socialismo o di almeno alcune
Di esse per le forme politico istituzionali del potere
Io credo che questo si possa dire
E che
E all'interno della ricerca di questo equilibrio
Che tocca le forme politico istituzionali del potere e la relativa
Indifferenza o debolezza di alcune analisi delle culture socialiste su questo creano e pongono a in atto correnti morte i principi
E si intrecciano e danno vita per i tre e per i propri campi teorici e politici
Che incontrano grandi temi fino a i temi relativi ed emigra Masciali dell'egemonia
Ciò che introduce un elemento fortissimo di discontinuità nell'elaborazione delle culture del socialismo e naturalmente il mille novecentodiciassette
Che mette in discussione la vulgata marxista
Cioè quella evoluzionista che aveva occupato profondamente le culture del socialismo le società che si formano queste pestati Stati che si debbono consumare primati successivo possa succedere al precedente
Il socialismo in qualche modo come stadio finale rispetto a tutti gli altri che si debbono in qualche misura completare
E invece quel mille novecentodiciassette si era presentato come diceva Gramsci la rivoluzione contro il capitale contro il capitale con le parti tra virgolette cioè contro il Capitale di Marx
E faceva irrompere l'idea
Ma
Del primo del del marxismo rivoluzionario
Da quel momento ecco il riferimento necessario questo passaggio a questa discontinuità
La dialettica riforme devoluzione occupa l'intera storia d'Europa
La occupa anche attraverso l'organizzazione dei partiti socialdemocratici basti pensare agli atteggiamenti principali della seconda internazionale e della socialdemocrazia tedesca la centralità dello Stato piano
Che cosa viene in evidenza secondo me
E questo voglio metterci un accento particolare perché mi sembra estremamente importante almeno accennarne
Che si disegnano come dire due
Due sì e due situazioni teoriche due
Atteggiamenti di cultura politica anch'io metto li semplifico al massimo
L'uno con la tendenza come dire
Dell'accentuare la dimensione di processualità del socialismo
E quindi la sua capacità come dire di incivili mento del sistema capitalistico se vogliamo usare questo termine di miglioramento dall'interno del sistema capitalistico e la posizione di Bernstein
Cioè l'idea che il movimento e tutto
E che la finalità non ha più come dire quella fissità ideologica
Per cui e quell'obiettivo che deve essere raggiunto nella società alternativa
Mentre questa dimensione del socialismo processo rimette in discussione il rapporto fra socialismo il liberalismo riapre il problema perché in tutta la dimensione del socialismo processo
Quella difficoltà
E secondo me ha percorso tante tappe del pensiero socialista
Di incontrare il tema
Delle
Istituzioni e le forme istituzionali nelle quali
Organizzare l'idea di riforma della società prende corpo l'idea del socialismo processo
E quella dimensione nella quale
Come dire la cultura socialista cresce nella direzione di una ridefinizione
Di una liberal democrazia possibile
Laddove invece la di il tema viene l'accento viene messo sul risultato
Sulla finalità
Cioè
Meglio ancora sulla società alternativa
I problemi e si aprono secondo me hanno una dimensione diversa
Posso abbreviarla così
Nel socialismo come processo la dimensione liberale tiene
Tendenzialmente accolte e portata avanti
Nella dimensione del risultato
E gli elementi autoritari finiscono col prevalere gli elementi di spot ICI finiscono con il prevalere
Il processo
Trasformare lo Stato
Crea elementi elementi di civilizzazione del capitalismo
Il risultato l'idea del socialismo come risultato e Società alternativa
Tende
A occupare la dimensione dello Stato
E quindi a introdurre quegli elementi che io chiamavo autoritario disposti o dispotica hanno fatto parte
Della storia delle delle socialista
Non voglio adesso
Dividere limiti grandezze
La voglio cercare naturalmente di vedere come dentro un'unità di quel problema che nasceva lo dicevo
Dalla
Rottura del lessico politico dalla dimensione di massa della politica dalla crisi delle istituzioni liberali
Veniva fuori una potenza che ha occupato la storia del Novecento e che ha messo tanti accenti diversi all'interno della storia del Novecento
Io voglio fare ancora due accenni a due temi per mantenermi rigorosamente nei tempi
A due temi uno
Come dire di prospettiva e l'altro che
Attraverso alcune questioni e saperi ridire quasi punti interrogativi apra il discorso che sarà sicuramente poi in maniera assai più definita e ripreso nelle relazioni successive
Possiamo dire qualcosa del rapporto del della prospettiva delle culture del socialismo
Possiamo provare ad affrontare in maniera molto come dire timida prudente molto umile questo problema
Io voglio porre qui un paio di interrogativi l'ho accennato all'inizio
Le culture le socialismo io credo che questo non tema smentite nel futuro il socialismo comprendiamo anche il manifesto del Partito Comunista di Carlo Marx
E lì c'è la previsione della mondializzazione
Come uno spunto decisivo di curdi crisi degli Stati nazionali globalizzazione dei mercati perché questo dice Marx nemmeno e nel male nel
Nel manifesto ma
E diffuso in tutto il dibattito
Degli anni trenta quaranta cinquanta fino alla sconfitta del quarantotto qua come le cose cambino in Europa
Però io dicevo all'inizio questa
Consapevolezza della mondializzazione che
è stato alle origini del partito socialista
Il movimento socialista delle culture del socialismo
E che oggi si è come dire concretizzata questa intuizione attraverso
Quella che usiamo chiamare anche se io direi problematica mente la globalizzazione del capitalismo
C'è una domanda di incivili mento della globalizzazione
Come si devono rinnovare le culture politiche del socialismo di questo stiamo parlando
Rispetto a questo problema
Oggi si parla molto come dire di una globalizzazione del diritto degli ordinamenti giuridici se ne parla molto anche in Italia le cose di Cassese ma tante altre
Come risposta non basta io grido
Io non credo molto a questo
Questo ma
Questa utopia cosmopolita della comunità universale governata dal diritto
Penso che ci sia un problema politico
Penso cioè che ci sia un problema politico che deve rispondere a quella domanda se
è possibile
Ho usato un termine
Che però spero chiaramente può essere inteso nel senso giusto di incivili vento di processi di globalizzazione o di governo politico se vogliamo usare una frase forse più definita ma qual è il punto
Che nonostante il il socialismo le culture del socialismo siano nate almeno in parte almeno in una certa misura
Dalla consapevolezza dei processi di globalizzazione poi in realtà il socialismo è stato imbrigliato nella dimensione dello Stato-nazione
E ha fondamentalmente tenuto il campo della sua capacità di riforma della sua sintesi di uguaglianza e libertà
Pertanto si all'idea dello Stato dello Stato-nazione
Questo rimane secondo me un grande interrogativo aperto perché io sono convinto che la crisi delle culture del socialismo oggi siano anche in parte legate
Alla crisi dell'orizzonte dello Stato degli Stati nazionali dentro i quali
Dentro i quali Venturi cui recinti si è provato accertare l'equilibrio fra eguaglianza e libertà
E la grande difficoltà di trovare oltre la dimensione dello Stato ciò che può portare avanti i temi di questa cultura naturalmente
La richiamiamo non per regioni canoniche CEI
La capacità
Di questo sistema di idee di mettersi in relazione a quella dimensione sopra o
Plurimo multi non so come vogliamo chiamarla nazionale che si chiama Europa
Io qua lascia aperta una domanda
Se le culture del socialismo in questo quadro
Saranno capaci di trovare quel nuovo equilibrio fra eguaglianza e libertà che non si può più ritrovare dentro i tetti confini che però si sono ancora
E quindi anche lì si può trovare semplicemente trasferendosi oltre
Ma ancora una volta trovando un equilibrio che in questo caso deve essere fortemente legato alla capacità di elaborazione istituzionale io non credo più
Ha una cultura politica delle riforme
Che non abbia una fortissima valenza istituzionale
Cioè che non possa che non no che non possa più essere semplicemente una cultura del primato della politica
Ma una cultura del primato della politica che però si misura con le dimensioni dell'istituzione
Non sono temi naturalmente lontani da quelli
Che
Hanno occupato le culture dei Socialisti italiani con tutti i problemi che
Che hanno che si sono trascinati con tutti i problemi che sono definiti
Ma io vorrei chiudere
Perché immagino che
Questi problemi anche di prospettiva
Possono essere tra gli altri elementi da non sa discussione su una brevissima telegrafiche perché ho ampi tante di qualche minuto superato i tempi che mi sono stati dati
Aprendo al tema dell'iter con alcune domande alcuni interrogativi che per me sono aperti perché come credo che siano aperti per molti di noi e che cominciano a riguardare naturalmente il tema del convegno
Concentrato sulla figura di Francesco De Martino e sul ruolo del Partito Socialista Italiano in questi quaranta cinquanta
Mi limito a formulare delle domande delle questioni
E sono un po'le seguenti
Come ha pesato il carattere minoritario del riformismo socialista
Si potrebbe dire a partire dal mio novecentododici
Dal tentativo fallito di Vanoli Bonomi
Nella storia d'Italia
Come ha pesato etiopici fosse
Su norme il PIL l'elaborazione e cioè ma
Io non credo che si chiude e si debba uscire dalla
Mi diretta dà un giudizio astratto su
Su questo tema ed entrare assai più nel merito dei
Delle questioni
Come ha pesato l'intreccio qui voglio essere chiaro
Di giacobinismo libertario talvolta di massimalismo
Nel dopoguerra italiano
Intorno a scelte che sono state assolutamente fondamentali per l'elaborazione e la storia del Partito Socialista
Che cosa ha rappresentato il Partito d'azione
Perché metto l'accento su questo non solamente per una ragione precisa perché Francesco De Martino viene dall'IRI
E credo quindi che molte delle sua elaborazione marxista e molto del suo ruolo costante nella storia del socialismo italiano non è dimentico di questa origine
E quindi il tema del Partito d'Azione non è solamente come dire un un punto particolare che vide un certo numero di anni ma e qualcosa di assai più largo e profondo che cosa ha rappresentato il Partito d'azione
Ovvero quel tentativo di sintesi fra socialismo liberalismo io ho letto in questi giorni probità apporto a questa relazione certe pagine straordinarie di Guido Calogero per esempio
Ma anche lì
Come dire
Ugo Betti ISMU filo comunismo Gobetti ISMU libertà list di libertà ritmo Gobetti ISMU riformismo La Malfa
E cioè voglio dire in tutta la formazione culturale della classe dirigente italiana di sinistra e di centrosinistra questi temi sono stati profondamente praticati
E sono certamente stati radicati nelle scelte politiche che Francesco De Martino affatto
Come hanno giocato le scelte
Che sono state fatte nell'immediato dopoguerra
Capite quindi
Posso chiamarla la sua relativa disattenzioni almeno fino al mille novecentosessantadue per le mediazioni della cultura liberaldemocratica
Credo che questi siano tutti i problemi aperti che hanno pesato nella storia del Partito Socialista Italiano e nel momento in cui andiamo a riflettere su una personalità così centrale nella vita e nella storia di questo partito come Francesco Di Martino
Non credo che in nessuna maniera li possiamo tralasciare grazie
Grazie
Al professor Pier le domande che
Costruzione permette proprio di
Introdurre anche nella relazione che farà ora Paolo Bagnuli dal Partito d'azione al Partito Socialista la scelta delle caratteristiche di una classe dirigente
Come sappiamo
Sull'azionismo esiste una lettera a cura copiosa
E purtuttavia viene da pensare che la scuote la vicenda si sia dipanata
Dopo la fine del partito
Quando gli azionisti chi prima chi dopo sono entrati in altri partiti sono diventati sociali su repubblicani per lo più
Ma troviamo isolate presenze significative anche nel PC non cessando di essere per questo se stessi spesso la primitiva militanza è stata loro rimproverata alla stregua
Di un fattore culturale con ottantuno astrattezza moralistica
Intrinsecamente in politica
Quasi l'impressione irripetibile di una specie di Antropologia politica cui rendere magari l'onore delle armi
Ma non capace di incidere nel corpo vivo della politica italiana la cifra di uomini di alto profilo morale ed intellettuale interessate grandi procedetti e non attratti per natura dal potere
E quindi sostanzialmente fuori dei tempi concreti dell'esercizio politico e per questo non riconducibili alla dimensione propria di una vera classe dirigente
Con la fine del PDA la continuità c'è un'istanza si dipana essenzialmente lungo due cui derive quella socialista è questa e quella repubblicana
Queste nella loro diversificazione implicano non solo una differenza ideologica
Ma un'idea stessa dell'operare politico
Legato al ruolo che il PD avrebbe dovuto avere nella nascente democrazia italiana
Sì essere il soggetto portatore di un progetto disegna al perno attivo ossia interpretare la rivoluzione democratica
In termini socialisti oppure un soggetto certo riformatore ma già dentro il gioco immediato delle necessarie alleanze
Se puntare sull'opzione socialista come il progetto di democrazia da conquistare sui tempi più lunghi dettati
Dallo sviluppo non solo della lotta politica bensì delle lotte sociali oppure di essere un soggetto di democrazia riformatrice
Che si propone di essere sì incisivo ma non al tentativo
Gli azionisti che scelgono il PSI lo fanno certo perché sono socialisti ma in quanto il loro socialismo si alimenta non solo di solidi motivi ideali ma duro ma di un'ambizione progettuale di democrazia socialista
Naturalmente anche qui il quadro è complesso e complicato poiché nonostante un identiche intenzione mentre lombarde De Martino scelgono subito di militare il PSDI
Qui stanno Codignola e colui tanti altri
Piero vivano solo dopo un decennio d'aver percorso lungo e tormentato periplo della sinistra italiana alla ricerca dello strumento che ritengono più idoneo per sviluppare la propria iniziativa di socialisti
Spiegare le scelte degli azionisti che decidono seppure in momenti diversi di aderire al PSI non è difficile
Più compresso diviene ragionamento invece per quanto riguarda le loro caratteristiche d'insieme
Poi che nella vicenda del partito non sempre uomini pro pendenti dal PDA si ritrovano su identiche posizioni non vi è stata insomma una corrente azionista nel PSI
Mentre sicuramente vi è stato pur nel diversificato posizionarsi interno un convincimento comune molto forte
Il Partito Socialista Italiano
Quale forza fondamentale della sinistra
Per la classe operaia del movimento internazionale a favore dell'indipendenza dei popoli quale soggetto progressista e riformatore della democrazia italiana e quindi espressivo di un'alternativa democratica riguardante tutta la sinistra
Tale convincimento non viene mai meno
Sia nella stagione del fronte ISMU che in quella del centrosinistra
Il risolte drammatica la prima colma di speranze di delusioni la seconda anche se alcune delle grandi riforme democratiche di quella stagione nazionalizzazione l'energia elettrica
Scuola Media unica Statuto dei lavoratori portano nei titoli di testa in nome di Riccardo Lombardi Tristano Codignola e Giacomo Brodolini
Appunto tra i socialisti di origine azionista anche se
Nel caso della prima cioè della nazionalizzazione dell'energia elettrica insieme a Lombardi va ricordato un altro leader dell'azionismo Ugo La Malfa
Si potrebbe dire che il tratto caratteristico onnicomprensivo degli azionisti del PSI sia stato quello di ragionare sempre in termini di tutta la sinistra anche quando la divaricazione dal PG si presenti in modo inetti anche aspri
Non così dobbiamo riconoscerlo è stato per l'intero gruppo dirigente del PSI
Ove le spinte a forme di autosufficienza che guarda guardate è una cosa diversa dall'autonomia ed alto allora assai accentuate pure in qualche maniera incentivati da taluni atteggiamenti dei comunisti
Il significato da attribuire al loro essere classe dirigente non va correlato quindi alle eventuali posizioni di governo esercitate Codignola per esempio
Qui dobbiamo per ben un quindicennio la politica scolastica del PSI non fu mai membro del Governo
Per Riccardo Lombardi lo puoi trasporti dal quarantacinque quarantasei nel primo Governo De Gasperi
Bensì a sentirsi portatori di una mission che si traduce nelle responsabilità politiche e culturali e morali e nelle iniziative di una forza socialista che fosse non per ragioni naturalmente storica di sinistra
Ma intendesse appunto quest'ultima una categoria della storia con un'accentuata ed originale profilo socialista
Sul socialismo quale forma espressiva cui più realizzata
Della democrazia molti socialisti azionisti hanno riflettuto per tutta la vita e tra questi Francesco De Martino
Ora al di là dei giudizi legati
Alla contingenza di questo quella vicenda particolare
Ciò che emerge la costanza pur nella diversità dei contributi apportati nel tenere ferma la barra su un'idea di Paese nessun la funzione storica che spetta alla sinistra socialista sono rivoluzionari democratici
In quanto il fine del socialismo ossia la trasformazione della struttura economico sociale del Paese è intrinsecamente rivoluzionario ma il socialismo per ognuno di loro e altrettanti intrinsecamente legato alla democrazia
In tutti loro questo è un motivo costante peraltro già nel mille novecentotrentaquattro Emilio Lussu aveva sottolineato con forza come in caso di socialismo senza democrazia occorresse di dovere rinunciarvi
Gli uomini più in vista degli azionisti confluiti nel PSI concordano tutti su un punto fondamentale che in Italia è impossibile realizzare una socialdemocrazia di massa
Questa certezza politica è più forte dentro il cammino del centrosinistra
De Martino quella politica nonostante le responsabilità che vi assume non lo convince mai pienamente ma la considera alla stregua di un compito cui socialisti date le condizioni non possono fare sottrarsi
Che il compito di socialisti sia quello di attivare
Una politica di sviluppo democratico
E di far fuoriuscire il Paese da una condizione generale di arretratezza De Martino lo argomenta intervenendo alla Camera il sedici dicembre sessantatré più in occasione del voto di fiducia al Governo organico di centro sinistra
Considerato espressione di una svolta politica più la politica di Alternativa Democratica dispetto i Governi centristi
Si tratta di uno splendido discorso nel corso del quale il polemizza duramente con le teste
Ma anche con i comunisti in merito alla politica internazionale ma soprattutto per il senso che da alla scelta del PSI
Al tormentati inizio lo definisce nella convinzione che quello fosse sono solo parole il dovere per la democrazia e lavoratori un dovere che raffigura in Pietro Nenni il quale dice certo non si trova a suo agio
Si è seduto dopo quarant'anni di lotte alcune rivoluzionarie per il Socialismo sui banchi del Governo che se ci si trova seduto lo fa nella coscienza di dover compiere un sacrificio per la democrazia e per i lavoratori italiani
La costruzione di un'alternativa democratica sempre più avanzate l'agguerrita
Nello sconfiggere le ingiustizie sociali per le grandi potente sacche di conservatorismo e di reazione di allargare il respiro civile della società italiana del compito
Che del PSI che tuttavia rappresenta solo una componente neppure quella maggioritaria della sinistra italiana per rendere credibile e possibile l'alternativa democratica
De Martino postula la ricomposizione della classe operaia che implica l'evoluzione autonomistica del PC tale convincimento e radicato quindi Martino in tutto il lungo percorso del suo impegno politico
E anche il motivo della spiegazione che dalla politica mora indiana ricorrentemente criticate in casa socialista Lupo la svolta autonomista del mille novecentocinquantasette
Un convincimento che per un altro verso dar ragione dell'attenzione costante che riserva al Partito Comunista segnando nel portato di valore unitario l'essere dirigente socialista implica infatti esserlo anche della sinistra
Sulla necessità dell'evoluzione del PC De Martino non ha dubbi di fondo
Più volte nei suoi interventi dichiara di considerate superate sostanzialmente dal mille novecentosettantasei le ragioni del divisione
Nella politica di Corbaccio per riconosce un annuncio di una nuova speranza e specifica sul finire del secolo scorso
Ma sulle trasformazioni profonde dei Comunisti Italiani semmai ho peccato di difetto data la profondità della loro revisione quel che si può lamentare invece la lentezza con la quale si è proceduto alla revisione
Enuncia con chiarezza li risolutezza e l'ambiguità del PDS
E rileva come ancora non vi siano le condizioni politiche per dar vita ad una formazione unitaria della sinistra eccome se per ipotesi i nascesse un consistente Partito Socialista
Esso dovrebbe comunque aggiornare interamente il suo progetto politico poiché in un passaggio di epoca non si può vivere di ricordi e dell'esaltazione del passato che dicono ben poco ad una giovane generazione
Si accennava prima l'idea dell'Italia ossia della necessità che questi socialisti socialisti attribuiscono alla rappresentazione nel campo nel quale far valere le proprie politiche ossia il fatto che la politica non può prescindere dall'ideologia
Non si tratta di una questione accademica
Bensì di senso morale poiché essa riguarda la serietà che l'impegno politico presuppone per le responsabilità che ne conseguono
Tale questione in De Martino si compendia nell'affermazione del socialismo come teoria politica autonoma
E quindi per ragioni ovvie necessitante esempi di rinnovamento lui infatti è costante la preoccupazione di non perdere il contatto con la storia
Con il reale che muta con la criticità cui cambiamenti vanno sottoposti il socialismo insomma il dovere per affermarsi di fare continuamente i conti con i dati reali della vita umana
Per non smarrire appunto il tratto distintivo quale teoria politica autonoma
Cosa tutto ciò significhi significhi ce lo dice un saggio forse non conosciuto e meditato dalla sinistra italiana come avrebbe meritato
Nel mille novecentottantanove
Dopo quasi mezzo secolo di militanza politica con ruoli pure di altissimo livello ONU ormai fuori dal gioco partitico e pure al Parlamento per un gesto nobile di coerenza con se stesso
Alla bella età di ottantadue anni De Martino ci consegna un saggio esemplare per rigore chiarezza politica in esso affronto un temo di un tema di quelli che vanno definiti di fondo
Infatti si domanda se il socialismo è ancora attuale ed in che senso senso un futuro
Attraverso pagine in cui si ritrovano le tracce critiche di ampie neppure che spaziano dal diritto all'economia la sociologia politica alla teoria politica la filosofia non solo quella politica
De Martino risolve peraltro in chiave problematica il senso di validità del socialismo quale teoria politica autonoma
Fissata nel momento di una doppia crisi quella italiana valutata sullo scenario di un evolversi mondiale definito
Poste modernità e posto industriali sullo il socialismo il si conferma come la soluzione di civiltà più avanzate giusta per il governo degli uomini per il progresso dell'umanità
Tuttavia il fatto di ritenere il socialismo una teoria politico Poma
Non lo porta profetizzato e sulle eventuali scrive istituzioni democratiche del socialismo
La democrazia base parlamentare rimane un pilastro inamovibile
Larga parte scrive il socialismo farà propria
E svilupperà principio distribuzioni dell'età borghese
Modificando le per farle comprendere più ampi spazi di libertà che esso garantisce i singoli
Importante di rendere possibile l'esercizio in qualsiasi momento dei diritti democratici in senso autonomo non subordinata nessuno ricalchi a
Il mondo capitalistico cambia ma osserva De Martino la natura di classe non è un assoluto
Immutabile e sempre quale nel tempo lo stato del nostro tempo non è più quello del passato la forza dei lavoratori organizzati dei partiti nei sindacati è grande e può influire sul Viesto fino a trasformarlo per cui
Se si pensa ad un andamento graduale non è impossibile che la democrazia si evolvono va verso l'instaurazione di una società socialista abbiamo qui
La conferma lontana della scelta politica compiuta del Congresso azionista del mille novecento e quarantasette
Anche per liberare liberal socialisti di Codignola sull'i cui idee peraltro l'influenza l'influenza del socialismo liberale risulta assai forte la democrazia cioè allargandosi incontro il socialismo ci sembra
Così di poter ragionare ragionevolmente affermare che il socialismo quale teoria politica autonoma è innervata o in una concezione della democrazia né formale né procedurale né tantomeno borghese
Bensì squisitamente sociale questa e la caratteristica preminente degli azionisti del PSI classe dirigente non solo di un partito ma della democrazia repubblicana grazie
Molte grazie ora
Paolo ma però De Martino l'intellettuale la militanza e l'organizzazione
Ora il tema che devo affrontare di una tale ampiezza che necessita di una quindi una chiave interpretativa perché l'intellettuale la militanza l'organizzazione realtà e tutta la
La vicenda politica di De Martino
Dunque io propongo una un angolo di visuale e anche un arco cronologico molto definito che va dagli anni Quaranta fino all'avvento del centrosinistra e l'angolo di visuale la chiave interpretativa eh quella che propongo io
Data da un nesso da un collegamento
Per De Martino ci dovrà sempre essere un collegamento o per meglio dire un sostegno reciproco tra una forte patrimonio ideale e culturale ed una forte struttura organizzativa di partito
O per dire in altri termini
Ad un forte patrimoni ideale doveva sempre corrispondere una struttura organizzativa adeguata questo è il nesso il collegamento che che opera
Per cui abbiamo come dire l'ho intellettuale docente universitario grande uomo di cultura quindi dotato di un vasto patrimonio ideale culturale
Che si dedica alla politica e quindi diventa un militante per mettere in pratica quel patrimonio ideale e culturale e per fare ciò non disdegna affatto di dedicarsi anche questioni pratiche ed organizzative
E questo binomio non è tanto frequenze ci pensiamo perché vi sono
Moltissimi politici che molto abili nella creazione del consenso nella gestione del consenso
Che però non si occupano direttamente e delegare ad altri le questioni ideologiche culturali e ideali e viceversa vi sono molti intellettuali che si radicano la politica per tradurre in pratica
I loro patrimoni ideologico però non sanno non vogliono dedicarsi direttamente a questioni organizzative e a volte rischiano di diventare magari dei Cavalieri dell'ideale che poi non riescono a tradurre in pratica gli ideali che volevano praticare
Ora questo nesso India Martino a mio giudizio opera
Ed è
In qualche modo nell'analisi di lungo periodo un'ASP non ci sente
Così si sente
Molto bene grazie
Un po'meglio così
Allora si è sentito quello che dicevo prima
Va bene allora dicevo che in un'analisi di lungo periodo
Questo nesso
Persone sembra essere a mio giudizio una specie di filo rosso che collega le varie esperienze e la vicenda politica di De Martino
Con questo non voglio dire che la mia esperienza politica di De Martino sia caratterizzata da una
Coerenza assoluta da una unitarietà completa non sarebbe possibile
Ci sono stati grandissimi cambiamenti nella vita politica e comunque tutti noi siamo dominati dalle nostre contraddizioni e quindi anche De Martino ha avuto cambiamenti e contraddizioni
Però
Pur tra
Le contraddizioni e pur nei cambiamenti questo filo rosso c'è
E per illustrarlo e mi propongo di individuare alcuni passaggi chiave quindi non mi metterò adesso a snocciolare una serie di
Di episodi di vicende ma cercano di individuare alcuni passaggi cosciali
Il primo passaggio è quello relativo all'ingresso di De Martino in direzione quindi nel periodo fra il mille novecentoquarantanove mille novecentocinquanta quindi adesso tralascio la ma dalla fase del Partito d'azione che è stata anche oggetto in parte della
Relazione precedente
E mi interesso del della fase successiva al Congresso di Firenze del quarantanove in cui
De Martino entra in direzione qual è il quadro molto molto rapidamente
Dopo la fase di sbandamento seguita la sconfitta elettorale e quarantotto e alla sinistra del Partito Socialista torno al vertice del partito
Le correnti di sinistra fanno capo due gruppi nenia Morandi da un lato e basso dall'altro
E molto spesso nella pubblicistica successiva soprattutto negli anni settanta e De Martino veniva individuato come Morandi hanno di ferro in effetti per il periodo fra i quarantanove cinquanta non è una definizione corretta
De Martino faceva parte comunque asseriva alla corrente di basso e già il l'intervento congressuale testimonia chiaramente questa questa
Questo riferimento ma è la battaglia è successiva che testimonia con maggiore chiarezza
Come dire i riferimenti e le appartenenze
Perché dopo la sconfitta elettorale del mille novecentoquarantotto il Partito Socialista al collasso organizzativo questo nel fare questo fattore e testimoniato
Da più fonti anche dire differenti fra di loro perché ne abbiamo per esempio le relazioni dei prefetti e dei questori al Ministero dell'interno
E abbiamo le relazione degli ispettori del Partito Comunista Botteghe Oscure quindi abbiamo due fonti molto diverse per finalità obiettivi sensibilità
E queste due fonti convergono nel dire la medesima cosa in periferia in molte federazioni anche importanti nel quarantanove si a sull'orlo del collasso organizzativo
Dunque bisogna procedere con grande incisività alla riorganizzazione o quasi si potrebbe dire alla rifondazione del partito
E a questo proposito fra i due gruppi emerge molto rapidamente un contrasto perché come è noto Morandi voleva nell'immediato concentrare tutte ma proprio tutte le energie soltanto nell'attività organizzativa
Mentre Lino basso e qui chiudo con in cui l'inquadramento avevo una concezione più più ampia perché riteneva giusto dedicare molte energie alla costruzione di una struttura burocratica piramidale
Tuttavia ad una concezione del partito molto più ampia e più articolata
Perché a suo giudizio un partito di massa doveva essere anche un luogo di educazione dei militanti di cittadini e valori della democrazia i principi dell'evoluzione e quindi insisteva moltissimo sulla scuola di partito sulle dispense culturali e ci sarà molto quindi sui fattori di democrazia interna
Su questo punto
Su quali energie in che misura
Dedicare all'attività organizzativa sorge un contrasto ebbene De Martino si schiera apertamente e con molta incisività con Lelio Basso ecco dunque operare il nesso che dicevo prima
Giusto per De Martino insistere sulla costruzione di una struttura organizzativa quindi questo De Martino e Morandi hanno cose volendo perché aderisce al progetto di Morandi
Meno giusto tuttavia dedicare tutte le energie soltanto a questo piano perché bisogna concentrarsi anche sugli aspetti culturali e ideologici
Questa battaglia e dei gatti viene condotta con molta asprezza viene perduta tant'è vero come è noto nel settembre del cinquanta abbasso e costretto a lasciare la direzione del partito
De Martino torna in direzione nel cinquantuno però non conosce in questa fase un ruolo di protagonista di primissimo piano
Va in direzione ha delle responsabilità la federazione di Napoli però
La ruolo di protagonista verrà in un secondo momento
E quindi in questa prima fase il binomio opera ma non si traduce
In responsabilità pratiche né in risultati immediati
Il secondo passaggio e quindi qui vengo ad una ulteriore dimostrazione del nesso che voglio dimostrare il secondo passaggio sia in occasione della svolta del mille novecentocinquantasei
Ora i le vicende sono note le cinquantasei ce la desalinizzazione quindi c'è la rapporto prosciolti viene pubblicato il quattro giugno del cinquantasei la mia stanza e poi
Tradotto in Italia dall'Espresso
Poi in agosto Nenni si incontra con Saragat e poi in novembre o della desalinizzazione sfugge di mano i promotori queste l'invasione dell'Ungheria e in Italia Nenni rompe con il Partito comunista
Ora gli eventi si susseguono con una rapidità tale
Da travolgere nell'immediato i protagonisti
I dirigenti del partito sono visibilmente disorientati di fronte a questi avvenimenti
Quindi bisogna compiere scelte molto importanti sia dal punto di vista ideale e politico decidere che posizioni assumere e poi scelte anche di natura concreta all'interno del partito c'è come portare il partito su eventuali posizioni nuove
Bene da questo punto di vista subito De Martino compie una scelta ideale netta e chiara e a testimoniarlo c'è la minuta della della di riunione della direzione il venti giugno mille novecentocinquantasei
Dunque il rapporto con ciò che è stato appena pubblicato né niente in direzione e la minuta del verbale
Riporta esattamente queste parole Nenni dice il mio sentimento e la disperazione poco esordisce così
Poco dopo prende la parola De Martino che con grande chiarezza
Fa una scelta compie una scelta di schieramento
Chiarissima
Le parole di De Martino sono le seguenti c'è il pericolo di una grande crisi di sfiducia lo cito e la prima volta che si è creato uno stato socialista e questo Stato ha creato una tirannia alla tirannia distali Enna quindi assume una punto di vista molto chiaro
E ora
Attenzione all'appello che rivolge compagni e il momento di prendere posizioni chiare e di compiere scelte precise
Subito dopo prenderà provate Chieti che lo firma momento dobbiamo riflettere ci dobbiamo pensare
Nei passaggi successivi quando Nenni si incontra con con Saragat si scatena un putiferio in direzione
E Nenni sostiene molto incisivamente Nenni in questa scelta e quando poi nel novembre del cinquantasei avviene la rottura lo Partito Comunista sull'invasione dell'Ungheria De Martino sostiene molto fortemente questa su questa scelta a quel punto però
Si pone il problema di portarsi il partito dietro questa scelta così impegnativa
E si avvicina al Congresso che è fissato al febbraio del cinquantasette quindi questa scelta politica va tradotta poi con una precisa scelta congressuale e si pone un dilemma
Viene molto semplice molto chiaro questa divisione tra coloro che sostengono la Rotolo patito comuni
Stare coloro che lo stage o no questa divisione va resa esplicita e dunque bisogna presentarsi a congresso con mozioni contrapposte oppure no oppure bisogna
Cercare un punto di compromesso e quindi arrivare ad una mozione unitaria
Presepe lombardi il trenta novembre cinquantasei in direzione prende una scelta prenda posizione molto netta bisogna arrivare a mozioni contrapposte lo dice chiaro e tondo
Ora ci potremmo attendere e avendo De Martino compiuto una scelta molto chiara dal punto di vista ideale sostenga l'opzione delle mozioni contrapposte invece no
Prende la parola il primo dicembre del cinquantasei e sostiene il contrario argomentandolo in questo modo
Arriviamo alle elezioni che sono previste nel cinquantotto però c'è lo spettro di elezioni anticipate c'è il timore che Fanfani possa progettare la situazione e puntare al nuovo diciotto aprile quindi a
Approfittare lo sbandamento al Partito Comunista per convocare le elezioni anticipate
è l'ora del mattino dice arriviamo le elezioni in polemica con i comunisti
In polemica con i socialdemocratici con un'accresciuta chiusura da parte della DC quindi da un quadro di accerchiamento
Perciò il primo problema e di avere un partito unito e in accordo se c'è il il Partito Socialista unito tutte le altre cose andranno bene aventi linguaggio dei verbali e molto spiccio
Ecco qui che opera ancora una volta il binomio chiaramente il timore che un indebolimento organizzativo possa compromettere la scelta politica e quindi quindi ideali che ispirano quella scelta e chiaro il binomio
Tuttavia in questo caso il binomio pur operando in continuità rappresenta senz'altro un punto debole un errore e De Martino lo riconosce
è un punto debole perché la mozione unitaria che alla fine viene scelta
Produce una situazione equivoca per cui a congresso di Venezia del cinquantasette Nenni viene rieletto segretario sulla linea di autonomia manco dato centrale la maggioranza i suoi oppositori e De Martino immediatamente riconosce riconosce l'errore
Ho commesso un errore in direzione la prima riunione dice ho commesso un errore la l'idea delle mozioni una mozione unitaria non è stato un idea felice
E quindi matura la scelta successiva di operare all'interno del partito per rendere chiare e nette le opzioni
E quindi ecco il terzo passaggio chiave in cui tra la fine degli anni Cinquanta all'inizio degli anni Sessanta maturato dice scelta la scelta del centrosinistra e la scelta a quel punto di creare una corrente all'interno del partito
Di costruita di guidarla una corrente che viene chiamata corrente autonomista perché la corrente che sostiene l'autonomia rispetto al Partito Comunista e De Martino si incarica di guidare questa corrente
Ora la scelta del centrosinistra matura con grandissima lentezza e con molte cautele diventa chiara nel luglio del sessanta come è noto
E i ma comincia a maturare già in precedenza tant'è vero che nell'estate del mille novecentocinquantanove
Quando Tambroni non ancora manico intendevo dire c'è stata la rottura all'intera Della deciso Alfani e se così è stato costretto alle dimissioni da segretario e da Presidente del Consiglio è nata la corrente Dorotea i però ancora non è chiaro quale
Quale sarà lo sbocco di questa situazione
E nelle strade del cinquantanove De Martino comincia
A sostenere l'idea in direzione che occorre dare una sponda la sinistra democristiana in tre individua aree dei punti concreti di convergenza
E se nel luglio del sessanta il Partito Socialista dopo la crisi con Tambroni è pronto
Altre Gervasi file da un Governo di emergenza democratica e quindi appoggiare in Parlamento e Governo Fanfani molto lo si deve a questo lavoro preparatorio oscuro che avviene nelle stanze dei capire del corso e che non era stato risolto pubblico in modo chiaro sulle colonne del giornale
Però la scelta dell'UNIRE sessanta non è ancora una scelta strategica quello un Governo di emergenza bisogna vedere poi effettivamente quali dinamiche verranno messe in moto quindi affinché
Un Governo di emergenza diventi effettivamente un'alleanza organiche sette gol traduca in una
Maggioranza di Governo occorrono anni e soprattutto occorre un lavoro duplice
Occorre lavoro di definizione di un programma su cui convergere praticamente con la DC e occorre un lavoro ben più impegnativo di convincere il partito a seguire questa linea
Ora vi sono dei dirigenti che si sono il Partito Socialista interessati moltissimo nell'elaborazione programmatica e lombarde quello che è noto Lombardia dedicato tutte le sue energie a elaborare il programma del Partito Socialista terrà il centrosinistra
Ma lombardi almeno in questa fase non aveva una sua corrente confluiva nella corrente autonomista non si dedicò direttamente alla battaglia dentro il partito è partita
De Martino direi e forse l'unico dirigenti in quegli anni che opera in eguale misura su entrambi i piani Nenni era il leader politico che conduceva la battaglia De Martino elaborava il programma
De Martino
Operava su entrambi i piani e quindi partecipa all'elaborazione programmatica in modo aperto visibile su mondo operaio sola avanti e negli interventi in in Parlamento negli interventi congressuali e anche negli interventi in direzione oneri nei comitati ristretti
Ma compie una scelta ancora più impegnativa un lavoro oscuro ma molto più significativo all'interno del partito perché l'esigenza di
Costruire una corrente a quel punto diventa chiarissima
A sostenere la con molto anticipo non è De Martino non è Nenni non è Lombardi metterà Cini
Che nel giugno del mille novecentocinquantanove e prende la parola in direzione potrei citarla ma è molto facile da ricordare e lo dice chiaramente con una
Sincerità è una schiettezza esemplari dice a questo punto
è arrivato il momento di costruire una corrente e quindi bisogna dire funzionari locali sedi periferiche ispettori e tocco l'argomento scabroso finanziamenti giudice chiarissimo
Ebbene chi all'incarico di condurre questa lotta difficile è una lotta che coi dire presenta punti favorevoli e punti sfavorevoli
Il punto favorevole e dato senz'altro dall'enorme popolarità di Nenni Nenni era un leader politico capace di trascinare le folle noto
Per esempio nel mio novecentosessanta Lelio Basso che si stava adoperando per costruire una corrente propria
E che contrastava la linea dell'accordo quadro che triste Anna riceve una lettera molto carina molto
Molto tener anche volendo da parte di un militante di o di Milano
Che si chiama sì si chiama Luigi guerra
Una non i nomi di tanto se qualcuno di voi lo conoscete
Il quale gli scrive il quattro agosto del sessanta e gli dice caro basse molto difficile camminano fare una corrente per noi perché citazione testuale abbiamo dei bravi compagni quindi ne parla bene
Proposta drammatica tra le tra però perdonatemi che per il solo fatto che una politica e proceda dal e patrocinata da Nenni basta per approvarla senza discuterla quindi sono con Nenni questa era la posizione di molti militanti di base come dire a prescindere direbbe Totò perdonatemi la battuta visto che
La sostiene Nenni sono con lui
Ma non era una posizione molto maggioritari anzi
Perché molte lettere e molte relazioni di questo dei prefetti testimone viceversa una posizione molto diversa
Inoltre militanti quali dicono Nenni va con i padroni questa la terminologia Benedet questa la terminologia dell'epoca Nenni va con i padroni non si può fare il socialismo con la democrazia cristiana
Molti militanti aderiscono alla corrente di ribasso e alla corrente di Morandi di dire no a partire Chieti valori
Perché non se la sentono non trovano convincente la linea di un socialismo costruito in alleanza dal partito dei padroni
Quindi bisognava da un lato stabilizzare quel consenso matematico che circondava Nenni ma dall'altro bisognava contrastare queste forse ben più potenti che invece guardavano con perplessità alla linea dell'autonomia e del centrosinistra
Questo compito viene affidato a Giacomo Mancini
E diventa responsabile dell'organizzazione io De Martino entrambi
Ora tra i due
Emerge una certa differenza da subito direi ed è la differenza che è testimoniata anche qui sa delle fonti interne che delle fonti esterne
Perché Mancini era condire improntata al suo lavoro ad una incisività è una determinazione
Che colpivano gli osservatori non guardano in faccia nessuno quindi si trattava di licenziare un funzione periferico che non rispondeva alle direttive non ci pensava molto e per esempio i funzionari del partito comunista che riferivano
A Botteghe Oscure lo dicevano testualmente Mancini pericoloso terminologia dell'epoca perché molto incisivo quindi non guarda
Non quindi non non siano Fasson si fa scrupoli
Ora De Martino invece pur sapendo bene che la battaglia era impegnativa
Abdel le perplessità che poi li ha testimoniato retrospettivamente nelle sue memorie ha detto per noi era un dolore vedere compagni di lotta che si dichiaravano contro di noi potrebbe sembrare questa cosa il può dire la la tipica revisione autobiografica retrospettiva
Invece vi sono delle lettere a Nenni dell'epoca in cui De Martino testimone chiaramente questo disagio
Per lui era molto difficile immaginare uno scontro frontale con quelli che erano stati compagni di lotta per decenni
Quindi c'è sempre il tentativo di trovare un punto di conciliazione un punto d'incontro
Ad un certo punto si arriva quasi a un contrasto con Mancini e quali invece sostiene l'Aula in efficacia di questa linea
Sta di fatto
Che i tre mila novecentosessanta mila novecentosessantatré in questa duplice linea che ancora una volta realizza il nesso
Appunto alla battaglia dal punto di vista programmatico per trovare una
Una piattaforma chiara con la quale arrivare all'accordo con la DC e la battaglia organizzativa per portare il partito a questa linea
Questa questa duplice operazione
Porta poi alla vittoria degli autonomisti
Porta poi al Governo di centrosinistra ma per De Martino rappresenta una vittoria una sconfitta una vittoria perché senz'altro si arriva al centrosinistra ma una sconfitta perché sia la scissione sessantaquattro del PSIUP
E questa secessione viene vissuta con grande con grande sofferenza all'interno della del partito non fu affatto una scissione
Vissuta con una grandi contrapposizioni con ci furono c'è naturalmente gli strascichi le recriminazioni ma ci sono anche molti molti rimpianti
Da parte di coloro che ci separavano
Ora inizio una fase che qui non analizzo perché il centrosinistra è una stagione in sulla quale ci sono molti luoghi comuni molto spesso anche negativi
E che merita molte molte ricerche di approfondimento
Senz'altro possiamo dire per concludere
Ed è Martino continuo a impegnarsi su entrambi i piani perché in questa duplice battaglia da un punto di vista programmatico e da un punto di vista organizzativo si guadagnò sul campo come dire i galloni per succederà Nenni diventare segretario del partito
E ancora una volta come segretario del partito negli anni successivi continuerò Contino ad operare su questo duplice binario grazie
Molte grazie adesso è l'ultima delle relazioni Giovanni Scirocco De Martino e la politica internazionale del
PSI dal fronte ISMU al centrosinistra Gerace
In uno degli articoli pubblicati prima della morte
Un altro grande socialista recentemente scomparso Gaetano offesi anche perché mi piace qui ricordare con commozione affetto anche perché credo che sia giusto che il Senato della Repubblica io credo che la Bhutto tra i suoi esponenti più illustri voglia primo poi commemorarlo
Sottolineava come a distanza di un secolo dalla nascita la figura di Francesco De Martino
Appaia per un verso legata un passato irripetibile per un'altra proiettata in un futuro remoto e imprevedibile
Ciò appare tanto più vero se ci fermiamo a considerare un aspetto dell'attività politica di studiosi De Martino quella legata all'interpretazione delle vicende di politica internazionale
Che di solito trascurata e che invece è strettamente legata al suo pensiero nella sua azione politica voglio dire l'attenzione di De Martino per la politica internazionale risale infatti fin dai tempi della militanza nel Partito d'azione
Cui si era iscritto nel mille novecentoquarantatré qui con una visione che se non era vero cena nonostante la frequentazione dello stesso ambiente culturale
Che era anche quello che gli ho Modeo ed idee Ruggiero
Era stato fortemente influenzata si dalla lettura di Marx ma anche forse ancora di più da quella di Mazzini e Di Carlo Rosselli
Questo spiega perché De Martino ad esempio nella prefazione al libro di allo scorso un Partito d'azione del Regno del Sud
Scriveva che la questione istituzionale si poneva come un'esigenza morale prima ancora che politica una necessità della nostra coscienza
Nel mille novecentoquarantaquattro una serie di articoli sull'azione che era l'organo del Partito d'azione a Napoli
De Martino si schiera decisamente contro il veto di Churchill e del Governo inglese nei confronti della nomina di Carlo Sforza al Ministro degli esteri e più in generale a scelte politiche progressiste
Di Martino in questi articoli distingue nettamente tra le responsabilità del regime fascista e quelle del popolo italiano
Forse sottovalutando mi permetto di dire la dimensione del consenso a regime e soprattutto rivendica il valore storico e morale della cobelligeranza e della Resistenza
Una posizione di principio quelle idee Martino perché la democrazia quella democrazia di cui l'Inghilterra
è storicamente maestra non può rinascere se non attraverso il rispetto della dignità dei popoli
E te martirio fa dell'ironia suddetto di Churchill
Definito capolavoro di arte politica consistente nel considerare l'Italia colpevole della guerra
E di imporre ad un tempo di conservare a Capo dello Stato gli artifici stessi della guerra
Sforza prezzo molto gli articoli De Martino al punto da scrivere una letterina ringraziamento e chiedergli un parere giuridico sulla istituzione della luogo tenenza
Che De Martino fornì anche come collaboratore dello studio di De Nicola che aveva
Ha ritrovato questo istituto giuridico desueto non presentano Statuto
Albertino ma che pure serviva in quel momento e De Martino in questo era d'accordo distinguendo sì tra l'altro dalla linea del Partito d'azione
Un quanto soluzione provvisoria di compromesso rispetto a quelle definitive della reggenza e della BTP abdicazione in questa fase De Martino è come lusso l'uomo a cui all'interno del Partito d'Azione fu più vicino
Un socialista radicale libertario più che un marxista
Riconosce infatti il valore storico della rivoluzione sovietica ma scrive che l'aspirazione alla giustizia sociale non può essere separata
Dalla democrazia sia pure intesa come profondo rinnovamento della vita economica e sociale ed alla libertà giustizia e libertà appunto
La sua è anche in questa fase una critica della politica che ha di equilibrio e del realismo delle grandi potenze De Martino non fu mai in politica internazionale come vedremo un realista ma anche dell'esperienza della Società delle nazioni
La pace non sarà veramente la pace scrive nel dicembre quarantaquattro se non rinnoverà le cause della guerra le cause della guerra sono la disuguale distribuzione di beni in atti una lista di imperialismo mi la volontà di potenza
Ancora nell'aprile mille novecentoquarantaquattro
Scrive un articolo per ora va socialista il giornale di Silone invocando l'unità dei socialisti in Italia di e in Europa su una piattaforma politica distinta da quella di comunisti la scissione di Palazzo Barberini ha posto infatti il PSI di fronte alle sue responsabilità
Alla scelta tra libertà e l'indipendenza del socialismo o la sua unificazione con i comunisti
L'aspirazione dei comunisti a dirigere le forze di sinistra è un errore che indebolisce la democrazia la Repubblica anche perché scrive ancora nell'autunno del mille novecentoquarantasette
Dovere i socialisti e sostenere il motto della civiltà dovunque esso abbia luogo senza che per questo occorra procedere sempre con il cliché della Russia alla mano
Nonostante ciò Francesco De Martino loro uscirà sottrarsi alla logica della guerra fredda è indicativo il giudizio ribadito in quel bellissimo libro
Che è un'epoca del socialismo mille novecentottantatré indicativo su un giudizio ripeto ribadito anche ex post sul periodo di direzione centrista del PSI quello che vide gli ha Cometti come segretario e Lombardi alla direzione de L'Avanti
La concezione Lombardi Anna dell'iniziativa autonoma del PSI in campo interno ed internazionale
Era secondo De Martino suggestivamente in festiva precedeva i tempi di dieci o quindici anni era famosa presbiopia di Riccardo Lombardi
E non rispondeva i dati reali la situazione né appariva adeguata all'inasprirsi della guerra fredda in quegli anni e della lotta interna
Per questa sua intempestività era destinata all'insuccesso chi aveva diretti contatti con la base sapeva che la volontà predominante era unitaria e non con tener conto di tale fatto voleva dire una concezione illuministica della politica
In questo libro e mille novecentottantatré De Martino fa sostanzialmente proprie le critiche di Morandi a Lombardi nella famosa polemica di Capodanno sull'Avanti anche se riconosce che per Lombardia ipotesi di neutralità tra i due blocchi era veramente tale
Mentre per Nenni Morandi si trattava di una neutralità filo sovietica
Il problema è che con il Patto atlantico e sempre De Martino che scrive lotta sul piano internazionale lotta su quello sociale politico finivano per intrecciarsi strettamente
Ancora nel febbraio mille novecentocinquantasei su un mondo operaio Francesco De Martino critica le socialdemocrazie tedesche ungherese francese
Che scrive muovendo dal revisionismo per la via della difesa della libertà borghese
Della democrazia politica borghese sono giunte la collaborazione di classe al compromesso con il capitalismo ed in ultima analisi nei canali se la capitolazione del movimento operaio
Ma la situazione internazionale che De Martino prevedeva ancora poche settimane prima calma è all'insegna della distensione cambia proprio improvvisamente in quei giorni
Con il ventesimo congresso e in Italia con gli articoli Nenni sul mondo operaio ed è veramente impressionante il capovolgimento Indro improvviso causato da questo shock del ventesimo congresso
Pochissimi giorni dopo aver criticato in modo così a spero
Le socialdemocrazie europee nella direzione
Del diciannove ventidue marzo del mille novecentocinquantasei una diretta dei quattro giorni che discute degli esiti del ventesimo congresso ma anche degli articoli di Nenni
Sullo stesso ventesimo congresso prima di tutto luci e ombre
De Martino dice l'Unione Sovietica rimane una guida anche quei suoi orrori oggi non c'è più l'internazionale c'è il partito Russo che giunge a certe esperienze conclusioni divengono le conclusioni degli altri partiti
Qui si pone il problema del nostro riavvicinamento con Internazionale socialista vedete come nel giro di pochissimi giorni la posizione si è cambiata di fronte al corso degli avvenimenti
Non possiamo per riavvicinarci al comico sacrificare l'originalità della nostra posizione occorre sviluppare i rapporti e riavvicinamento quei partiti socialdemocratici tedesco inglese Prescott determinati che possono aderire altri sviluppi
Ci vorranno in realtà dieci anni
Perché il Partito Socialista possa rientrare nel mille novecentosessantasei né Internazionale socialista anche per l'isolamento in cui era accaduto durante la guerra fredda
Il PSI anche dopo i fatti in Ungheria punterà infatti ancora a lungo sull'evoluzione in senso democratico degli Stati socialisti e sul superamento di entrambi i blocchi
De Martino pur riconoscendo il valore universale della rivoluzione d'ottobre come abbiamo visto
E però anche uno dei pochi dirigenti socialisti che con grande onestà intellettuale critica in modo netto gli errori commessi dal PSI durante la guerra fredda e lo fa subito le cinquantasette
Dal mille novecentoquarantasette in poi scriverà
Le critiche le risorse lire serve contro abusi del potere contro colpe
Di cui si poteva avere qualche sentore furono messe
E persino si passò sotto silenzio il sistema dei processi politici sta parlando il PSI non sta parlando
Dei partiti comunisti tra Europa orientale nei quali fidando sulla stupidità umana eterna come la storia si dava la versione della confessione i colpevoli informe tante uguali fra loro da essere divenute formule la tua notarili
Il conformismo il dogmatismo imperante avevano impedito qualsiasi indagine le forme dottrinari e profeti che di tipo P bilico hanno prevalso su sulla Ragione creatrice ed in bar sisma è divenuto una specie di tal mutismo
E l'inizio del percorso che porterà il Partito socialista al Governo
Nel quale percorso si pongono problemi nuovi in cui politiche interne politica internazionale sono di nuovo strettamente legati ma in maniera esattamente opposta è speculare a quello che era successo durante la guerra fredda
E quindi di nuovo si pone il problema dell'utilizzo
Della distensione dell'accettazione delle alleanze internazionali Italia De Martino appunto
Già dal Congresso divenisse il cinquantasette si fa portavoce dell'accettazione dell'Alleanza atlantica dell'Italia in una interpretazione strettamente difensive la formula più perché si utilizzerà
Ancora per diversi anni e anche un'attenzione nuova nei confronti dell'Europa l'astensione del Partito Socialista sul l'entrata dell'Italia nel mercato comune e il voto a favore degli confronti dell'Euratom
E ancora pur nel rifiuto dell'anticomunismo si pone in maniera decisiva il problema dell'autonomismo socialista e quello della riunificazione tra socialisti e socialdemocratici
Scrive De Martino la nuova posizione del Partito Socialista con il suo atteggiamento critico sui problemi della democrazia
E della libertà nei confronti del comunismo la sua aspirazione ad una politica internazionale mediatrice la sua volontà di perseguire un'autonomia politica toglie valore
Hai motivi seri della scissione socialista del mille novecento quarantasette
Dopo gli avvenimenti che hanno turbato il mondo comunista l'iniziativa del Partito socialista non può che essere autonoma allo scopo di garantire sempre De Martino De Martino
Della fine degli anni Cinquanta di garantire che in Italia e socialismo non passi necessariamente attraverso le esperienze della democrazia e popolare e che esso possa essere perseguito nel rispetto della democrazia e della libertà
E la ricerca in altre parole di una terza via anche se come vedremo De Martino non amava questa espressione tra socialdemocrazia e comunismo
Terza via nella quali si definiscono la posizione originale di un partito sempre Martino che scrive la cui ideologia e prassi di azione e diversa tanto da quello della socialdemocrazia come si è venuta storicamente formando
Quanto da quella del
Comunismo e si apre anche
Il problema della necessità di una teoria socialista dello Stato che sarà uno dei problemi centrali su cui De Martin insisterà in questi anni anche in polemica con Norberto Bobbio
Biagio De Giovanni ha ricordato in un'altra occasione come letti l'attenzione di De Martino per l'Europa nonostante quanto afferma il Spinelli nei suoi diari ma si sa che al più Spinelli non era attiene però
Con gli interlocutori che non lo stesso il suo spesso sacro fuoco
Di provenisse dai suoi stessi studi di diritto romano con lo stesso diritto che aveva difeso nel mille novecentoquarantuno conto gli attacchi del nazismo
Dalla sua sensibilità umanistica per i valori fondamentali della civiltà europea in cui rientrano anche le eredità del diritto romano con i suoi concetti di equità se e di cittadinanza universale
Ma anche da socialista il rifiuto di ogni visione tecnocratica e a storica della politica
è il problema della democrazia del socialismo a cui De Martino dedicato i suoi ultimi secondi anni di studio ed impegno
Più che la scia pur meritoria battaglia pacifista e contro l'installazione degli euromissili di cui probabilmente nell'ottica non realistica che caratterizzava la sua posizione
Scrive proprio negli ultimi anni la sua vita non vi è nulla di più irrazionale della ragione di Stato la quale detta massime tanto solenne da politiche quanto regolarmente smentite dei fatti
E
Che portarono questa lo otto ottica non realistica portano De Martino probabilmente a sottovalutare gli effetti sulla con della dello schieramento degli euromissili sulla conclusione del conflitto bipolare
Mi pare interessante e molto più attuale la sua riflessione sul futuro del socialismo
Scrive De Martino la necessità di andare innanzi si impone e il nostro compito non è quello di rimasti care bene o male antiche teorie ma di elaborare la teoria socialista del nostro tempo
è un De Martino degli anni ottanta ormai fuori dei giochi
E la politica intesa in senso partitico come è stato detto precedentemente ma
Che ricerca insistentemente la via di quello che lui chiama nuovo socialismo espressione che De Martino preferisce quella
Di terza via di cui coglieva con grande
Intelligenza l'ambiguità dell'espressione stressa
Nuovo socialismo che sappia coniugare le esigenze delle libertà individuali e quella della collettività nella condizione De Martino riprende addirittura le tesi di un economista del primo Novecento Enrico Barone
E quelle del Partito d'azione sull'economia due settori nella convinzione della compatibilità tra mercato il socialismo o forse per meglio dire di una politica di programmazione che tenga conto di problemi
Eppure De Martino elenca e siamo nel mille novecento ottantadue cogliendo le conseguenze
Dell'incipiente processo di mondializzazione
I problemi che riguardano l'economia e le forze di lavoro nei prossimi decenni scrive De Martino nel mille novecentottantadue saranno di grande complessità essi retta
Condizionati in buona misura da fattori internazionali e dalla disponibilità di materie prime a cominciare dall'energia
L'attività economica non poche configurarsi in un quadro di previsioni organiche e non si può lasciare al cosiddetto mercato di stabilire gli orientamenti delle forze produttive
Non si può per il verso opposto trascurare le esigenze dei consumatori e per questo devono funzionare meccanismi che permettono il manifestarsi di tali esigenze e la loro influenza sulla produzione
Uno sforzo teorico e progetti progettuale quello dite Martino che implica anche nella ricerca del consenso su tali scelte una pedagogia del socialismo che in Italia dopo riformismo Tourkya non si è probabilmente più realizzata
Scrivere Martino il consenso indispensabile non lo si può ottenere se non con l'esperienza della superiorità dei mezzi socialisti rispetto a quelli privati
Una superiorità non solo etica ma anche economica occorre cioè che la parte socializzato dell'economia dimostri di essere più efficiente di quella privato
Una vita per il Socialismo in unità della sinistra e questo indubbiamente il senso più profondo della lunga battaglia politica di Francesco De Martino
Testimoniata anche dal suo testamento politico scritto l'otto luglio mille novecentonovantuno e con le cui parole mi piace concluderà questo mio intervento
Credo più che mai nell'attualità del socialismo vi possono essere temporanea nebbia menti non la sua fine
Ma so che il socialismo di oggi deve essere diverso da quello del passato alla ricerca d'Asso configurazione ho dedicato gli ultimi anni della vita
Troppo pochi per un tale compito oggi più che mai necessaria l'unità in un solo partito dopo una comune rielaborazione socialismo tale da affrontare una nuova epoca tra
Grazie io pregherei
Presidente Amato Presidente Andreotti Presidente Peroni di venire per cui allora tavolo per meglio organizzare la discussione
Voglio anche ricordare che Dicorato girò Segretario generale Francesco Iannelli Presidente dalla sinistra
Europea hanno inviato questo messaggio Sinistra Europea parteciparvi veramente commosso
Al convegno su Francesco De Martino il suo tempo
Nel ricordo di un illustre compagno che nella semplicità e nella esemplare modestia ha saputo trasferire
La sua incomparabile saggezza culturale e politica in una costruttiva opera i cui profondi contenuti di alta umanità e giustizia
Sociale costituiscono un perenne faro di luce e di insegnamenti utili a cui attingere nella ricerca di un e costi Lupo di una società avanzata e moderna
E li ha lasciato conclude il messaggio una ricca eredità di affetti un impareggiabile patrimonio di idee che non subiscono l'usura del tempo nella limitazione di vecchie barriere
Abbiamo
Quindi siamo alla conclusione della prima sessione che lo ricordo sud dopoguerra e mondo bipolare
Sulle relazioni Di Biagio De Giovanni limiti e grandezze delle culture socialiste di Paolo Bagnoli dal Partito d'Azione al PSI villa Scelta le caratteristiche di una classe dirigente
Di Paolo Mattera De Martino l'intellettuale la militanza e l'organizzazione
Di Giovanni Scirocco De Martino e la politica internazionale del PSI dal fronte ISMU al centrosinistra ne discutono Presidente Amato Presidente Andreotti il Presidente Perrin Presidente Amato
Ci eravamo trovati
Nella in una sala qui accanto non molti mesi fa
No no era l'altra
Era l'altra e tu eri in piedi no tu eri in piedi e dovevi essere talmente stanco io l'ho notai fra l'altro non Cary stanco Cary in piedi
E cercai di farti sapere ma era quella nuova non so come la chiamano più chiara più più bianca dalla parte di la ENEA cominciamo a invecchiare già
E
è infatti in quello che ma colpito oggi elenchi tante delle vicende ricordate da dei giovani storici che di sicuro le hanno lette sui libri
Io me le ricordavo bene o male come vicende vissute
Però voi no ho rievocato quell'altra vicenda che ricordo di Francesco che facemmo
Allora ad una distanza molto ravvicinata dalla sua scomparsa
Perché proprio in quella occasione cercammo di fare emergere la connessione dalla quale partito Biagio oggi tra lo studioso impolitico
Che può sembrare un modulo retorico di metterla per un professore che ha fatto politica uno dice che c'era una Commissione no
C'era davvero
Cioè non è un modo di dire non è retorica sul professore politico
Io spesso parlando in quell'occasione ma ascoltando al gli altri in che la vedevano nello stesso modo
Io ricordo due cose mise in evidenza quanto il suo marxismo che era la cultura di Luigi Omrane
Fu per lui analisi economica dei regimi politici e quindi del spessa romanità
Quanto per lui lo studio delle istituzioni
Fu cogliere il messo tra la costruzione di una società migliore
E le regole istituzionali e quindi in qualche modo entrare in quel filone di socialismo
Che poi è quello per stagni hanno in realtà per me almeno per me io l'ho sempre vissuto come ben vista mi hanno che evita di cadere nella trappola che al di sopra di tutto c'è il risultato
Perché contattare emendamento tre l'assetto attraverso il quale Tura aggiungi il risultato
La storia veri soltanto ben sintetizzata dalla frase che ama ricordare sempre Luciano Cafagna che e quella aderimmo al comunismo
Per che ci rendemmo conto che se voi cambiare e se voi avere la frittata devi rompere le uova
La fregatura fu che le uova furono rotte ma la frittata non ci fu
Questo punta cosa
Cosa che se vogliamo aveva detto per primo Turati prima ancora che avessero cominciato a rompere le uova
Per questo a me dispiace così tanto che Turati sia così poco presente
Nelle storie che oggi si ricostruiscono del socialismo italiano e del suo rapporto con la libertà ma insomma questo è un altro capitolo
E e quindi ecco che c'era in Francesco proprio questo
Caricare la sua interpretazione del socialismo dice ciò che veniva acquisendo chiarendo a se stesso e chiarendo agli altri
Attraverso i suoi studi ora in questa storia
Lui stesso come come tutti noi in realtà o buona parte di nuovi è rimasto preso da alcuni irrisolti dilemmi
Questo per al socialismo e liberalismo ma non tutto le vicende che ha vissuto
E in cui se ne è uscito con cose problematiche ecco sono dilemmi veri
Io vorrei soltanto dedicare questi minuti a distinguere tra i dilemmi veri e secondo me
Dilemma vero è stato questo per quella fase che tutti abbiamo vissuto con voi tra socialismo libertari liberalismo
Sul tre
Pezzi di vedersi che non si mettono insieme necessariamente allo stesso modo
E altre questioni come quelle socialismo Italia Europa con Alleanza atlantica fino mi riferisco alle cose dette da ultimo da scirocco ecco
è chiaro che lui ha vissuto la Grecia
Questione
Della rapporto con la riforma abilità o meno del socialismo realizzato ricerche di terze vie
Non ci credeva queste cose dai questi sono quegli espedienti che la politica è costretta ad inventare quando fa delle transizioni difficili
Non ha la non è un dilemma vero
La terza via viene inventata in epoche diverse da tutti coloro che convinti di dover lasciare una prima via che non funziona non lo possono dire tanto apertamente che vanno sull'altra
E allora si soffermano su una inesistente terza via questo
è capitato anche in altre occasioni ora che noi dopo dobbiamo metterci prenderla pure sul serio e anche troppo
Non lì
Insomma
Nel mille novecentoquarantasette il nostro partito si Shin sei si scisse in due
La
Il psichiche rimase legato all'attuale e quindi fronte del mille novecentoquarantotto a seguire
Tom per ammettere che Saragat aveva ragione noi abbiamo avuto bisogno di una fase di transizione e questa è la pura e semplice verità secondo me di tutta quella vicenda
Non sono disposto a credere che Francesco De Martino credesse alla riforma Vilita dall'interno degli Stati socialisti non non non non sono disposto a crederlo davvero
E in realtà appunto
I socialisti hanno vissuto nei tardi anni Cinquanta una vicenda che con più fatica vibrare il Partito Comunista venticinque anni dopo più o meno
Ma il vero dilemma irrisolto secondo me per noi è proprio quello socialismo libere libertà liberalismo
L'essere socialista
Di De Martino
E
Immediatamente percepibile nel fatto che
Non solo acquisisce lo Stato e le regole come un ingrediente essenziale della costruzione nella quale si impegna
Malosti tanto gli serve per realizzare la democrazia sociale cioè questo è un leitmotiv di De Martino Cristo no i diritti sociali le libertà di chi non crede chiede libertà
Per lui è fondamentale assolutamente qui visto
E questo è assolutamente sacrosanto cioè è evidente che
Tutto il contributo che il movimento socialista ha dato dalla sua nascita
Al rafforzamento della democrazia italiana e e il contributo di chi consapevolmente attivamente
Toglie dalla mancanza di diritti e dall'ignoranza coloro che sono potenzialmente esclusi dagli assetti esistenti
Che è un contributo alla democrazia non soltanto perché così è
Perché democrazia direbbero i classici non è né arresto Croazia nei ricordi né oligarchia ma perché la stessa stabilità delle istituzioni poggia sul fatto che i diritti e le libertà siano diffusi
Credo ricordatevi quello che
Diceva Treves se all'inizio del Novecento
Se non riconosce Rete diritti a tutti costoro delle violenze che potranno venire messa resta sarete responsabili poco
Frasi che in altri momenti della storia possono avere significati diversi ma che in quel momento
Venivano dette non da un potenziale terrorista ma da un autentico riformista
Come era come era Treves la storia del movimento socialista poggia su questo e quando De Martino vede la prospettiva dello Stato che poi attraverso il centro sinistra diventa anche una per prospettiva di partecipazione è questo il tema per lui dominante e
Non ci stupiamo appunto che questo sia intrinsecamente il bagaglio socialista libertà e diritti per chi non li ha
Perché altrimenti non ci sono
Non sta atto che serve a questo è uno Stato che però è lontano dalle dottrine e da lì impostazioni liberali per quanto riguarda il governo dell'economia
Noi negli anni Sessanta sia Moffa autori di una modernizzazione della economia chi è fatta di programmazione non di concorrenza
Ci verrà rimproverato anni dopo chi lo scriverà nel modo più nitido ed esplicito sarà Fabrizio Barca in Italia
Ho trovato sempre singolare nonché l'unico abbia scritto Fabrizio cosicché un giovane rispetto a noi si è formato in un'epoca di
Cultura della crisi dell'economia concorrenziale giustamente rileva che noi quella cultura non l'avevamo dentro
Ho trovato singolare non che lui ci dicesse questo ma che
Da parte
Di esponenti dell'allora Partito comunista quando ancora questo esiste IVA
Si utilizzasse l'argomento di barca per liquidare l'esperienza del centrosinistra di Nenni a De Martino a va be'non avevano la cultura della concorrenza ragazzi calma e voi
In quegli anni anche la programmazione nostra era troppo e quindi però detto questo perché è giusto dirlo perché è giusto dirlo l'osservazione è corretta
Noi
Abbiamo acquisito la cultura delle regole la cultura dello Stato
Mettendola al servizio della nostra missione dei diritti e delle libertà da far crescere
Quelli che in prima fila parlano in classe ma hanno sempre dato noia interamente fastidioso dottor FAS
Ho capito CUB tu sei insomma data l'età cioè Ilaria del ripetente quindi ascolta ascolta
Va beh
Ti chiedo scusa
No dico ma non abbiamo è indiscutibile in quegli anni
Quella che la cultura della regolazione dell'economia non del mercato selvaggio sia chiaro ma la cultura della regolazione dell'economia
Che frutto della dottrina liberale più vicina più compatibile più amalgama abbi le con la nostra matrice socialista
Ecco questo è il dilemma irrisolto
Questa è la questione davanti alla quale noi ci dovremmo porre perché
Ci siamo arrivati così da
Perché ancora negli anni sessanta settanta ottanta
Ancora negli anni ottanta
Noi non siamo riusciti alla realizzare quella che la utenti una vera e propria mescola
Perché funziona in termini di mescolare tra
L'impostazione socialista e il controllo dell'economia
Imperniato proprio su un limite del potere il privato e non sulla sovrapposizione
Al privato di uno Stato che programma e che in qualche modo dirige tutto
Correndo il rischio che poi si può concretizzare o di non riuscirci
E allora di impartire all'economia privata direttive che essa stessa si è scritta che cifra dire hanno voi
Forma di governo apparente o di riuscirci in tal caso all'ora esercitando un potere pubblico che
è sempre a rischio di essere troppo
Forze
Perché l'arretratezza dell'economia italiana degli anni Sessanta non consentiva di più
Forse perché in quegli anni per contrastare il potere privato così oligopolistico serviva di più
Metter di contro le partecipazioni statali cosa che fu fatta dalla stessa democrazia cristiana oltre che da noi
Come fai a contrastare il monopolio della chimica agli schieramenti contro un nemico che si occupa di chimica e crei un equilibrio
Forse perché in Italia
Non c'era la possibilità di una regolazione in chiave di concorrenza perché non c'erano ancora i concorrenti in qualche modo ma c'erano dei dei dei settori fortemente monopolizza ti rispetto i quali appunto
Noi usammo come politica antitrust la politica delle partecipazioni statali
Ci sono tanti aspetti che possono essere importanti in questa discussione non è detto che ci assolvano tutti quanti fatto stende
Che questo è il punto che non abbiamo ancora chiarito
E chi è importante chiarire il perché oggi
Tutti tendono a definirsi anche coloro che diffidava hanno della nozione liberal socialisti o socialisti liberali
Noi socialisti abbiamo sempre preferito socialisti liberali è una è una nota disputa semantica tra le due matrici tra i liberali che si ritenevano di dover essere ne abbiamo sempre detto il sostantivo e socialista e l'aggettivo e liberale
E non è e non è alla rovescia in ogni caso ecco il socialismo liberale
Ecco implicherà questo come impianto di rapporti tra lo stato dell'economia non quello che noi abbiamo vissuto
Nella nostra esperienza socialisti impreciso
Intrinsecamente legati alla libertà ecco questa è una parte bellissima della della nostra storia ed è bellissimo come la incarnata De Martino
Perché per noi davvero non era retorica
Socialismo libertà voleva dire anche non c'è l'avanguardia
Che noi non affidiamo ai filosofi il Governo degli analfabeti ma vogliamo che ogni anno Alphabet a impari almeno quelle cinquanta parole poi cinquecento e poi i cinque mila
Che gli permettono di parlare da solo e questo era esattamente ciò di cui De Martino in particolare si preoccupa
E questo lo trovo un contributo che rimane unico alla storia d'Italia straordinariamente bello
Non eravamo socialisti liberali non si sa esattamente se e quando lo siamo diventati
Questa è una domanda su cui ancora dobbiamo fornire risposte
E ora la parola al Presidente Andreotti
Scusi
Io penso che
C'è una differenza notevole
Parte l'abbiamo avvertita anche finora
Tra chi per ragioni del sua età
E vede le cose con
Una visione ricostruttiva ma su
Teste Io sui impressioni di altri e chi invece
Può ricordare
Il
Bene se viene menzionata che
Grazie ancora praticati invito comunque devono e possono chi invece può ricordare
Di una
Relativamente lunga stagione
Io devo fare
Un
E di un atto di contrizione ma non nei confronti di De Martino
Io
Che era arrivata senza sapere assolutamente niente
Vita politica
Ero rimasto profondamente turbato dando assistere pochi giorni dopo la liberazione qui a Roma
Primo comizio che fece Nenni
Poi molto turbato perché
Ripeto per me era
Fatto così in cui non avevo alcuna esperienza ma
Sentire un discorso che nella prima parte
Era
Il discorso di sinistra globale
Però
Quando avendo
Detto qualcosa nei confronti di quello che poi nemiche era uno che coniugava delle formule benissimo insomma di quelle di
Camminare separati per colpire uniti dovrebbe ride quando
L'ENI in questa Assemblea
Parlo in un modo direi
Più favorevole all'unità delle sinistre che non delle divisioni quella platea di ex
Socialisti reduci dal ventuno che addebitavano alla scissione
Del socialista delle ventuno addebitavano quella che era
Che fu una specie di Moro morì io e io rimasi colpito dalla capacità con cui inermi sapevo dotare la frittata dato che prima si appellanza differita sette
Sia chiaro però che è una cosa sono i comunisti è una cosa siamo allora grandi applausi di quella platea
Io uscì da quella riunione trascorso gettato insomma che consente a tempo grazie al somma se e lungo fatto di capacità oratoria di dialogo con le platee il Po ma
Detto questo
E vide Martino
Io credo che
Quelli di noi devono avere
Questo duplice positivo ricordo primo era veramente un grande uomo di cultura
Io non so se chi fosse nell'ironia quando Saragat lo definì il Mons in italiano forse si poteva anche essere un po'l'ironia però la sostanza ed era beva insomma nel suo campo
Era indiscutibile un ruolo che indipendentemente dal fatto che avesse poi un'attività di carattere politico di carattere pubblico e inglesi poteva
Un grandissimo rispetta obsolete
L'altro aspetto di
De Martino era la capacità di trovare
Soluzioni per i momenti difficili
Pensiamo a tutta quella che è stata la vicenda sul divorzio che lascerà va un po'per ragioni
Di convinzione un po'perché anche nel nostro campo era
Cavallo di battaglia Peretti non voleva il
Il accende una accentuazione di un linea di collaborazione con i socialisti in quanto
Non si vedeva una discarica azione chiara tra comunisti o socialisti sul piano operativo e sul piano poi
Del prospettiva
Bene che colpiva io e di
Aspetto parlamentare seguivo di più era però invece questa
Grande serenità intellettuale uomo che
Trasparentemente aveva delle convinzioni molto profonde che ha dimostrato con la sua vita di essere assolutamente coerente a queste condizioni
Ma che era aperto al dialogo era aperto a comprendere anche le posizioni degli altri e a riuscire a far capire agli altri le proprie posizioni con sacche
E non era
E non è tuttora
Molto facile giorno
Mi pare che
Punto più importante della sua storia politica parlo sul piano nazionale fu quando riuscì proprio a trovare
Il modo di uscire
Da una stretta estremamente difficile in materia di divorzio perché colpiva profondamente all'interno del mondo cattolico e anche chi
Poi non è che fosse
Così
Rigidamente legato insomma altri dove abbiamo qualcuno pienamente
Tale il senso della famiglia che ne ha più di uno insomma ripeto questo non ha
Insomma
Forse questo domanda chiave di lettura secondo me però la
Grande capacità fu quella di trovare la soluzione
Il referendum
Io mi ricordo quelle giornate nelle quali
Non si riusciva a trovare il dialogo e si sentiva
La rottura rating di vista ormai quasi irreparabile troppi nessuno per capaci di trovare delle soluzioni
Direi proprio la capacità
Di portare avanti quello che era una specie di oggetto di antiquariato perché sul referendum c'era scritto nella Costituzione ma non sarà mai approfondito non si era mai stato un Regolamento operativo
Però io lo ricordo perché indubbiamente della storia politica
I De Martino è forse
Uno dei punti più importanti perché riuscì veramente poi a trovare
Quella che fu una formula
Certamente
E noi vedere
In Piazza Navona sullo stesso palco per Malagodi fonte rifare concedevano tant'è vero che
Io una delle esperienze di Governo
Fatti insieme a Malagodi insomma era considerata da una parte notevole
Del sinistre una specie di inferno dantesco insomma tra Regione e quindi vederli poi in Piazza Navona a fare i commenti assieme B e un po'ci turba cavatore però
Le cose vanno viste anche secondo me con molta serenità retrospettiva
In fondo ringraziamo Dio che ci siamo tolti per problema perché
Io penso tanto sarebbe stato inevitabile poi doverlo affrontare perché in quasi tutto il mondo è così ci avrebbe aperto e riaperto una serie di feriti quindi sotto questo aspetto
Vorrei poi dire due cose soltanto è una prima
Contro De Martino
Chiamiamole forse un pool teso perché sono
Sempre operanti quali solo quali Dio solo sa
Insomma agirono nel modo più per insomma con il rapimento del figlio insomma del testo fu un modo certamente
E il modo di
Usato nei confronti di Moro fu ancora più spietato dottor però indubbiamente fu un qualche cosa di duro proprio di di colpire nella famiglia insomma d'ora la politica dovrebbe
Avere
Dei marchi di rispetto vere tutte le cose che non entra direttamente quella fu una vicenda nella quale però
Nello stesso tempo si
Accesi attorno
A del mattino e alla sua famiglia un calore umana quattro ma anche di persone che politicamente poi
Non erano favorevoli al centrosinistra
E banche nel nostro stesso campo perché
La preoccupazione che durava a lungo perché scorse opposto il centrosinistra se poi
Vera veramente un modo per direi
Camminare insieme i comunisti ma non favorirne impropri l'avvento dominante o se invece fosse il contrario tutti però ho avuto ricordarlo perché fu un momento nel quale direi in una certa sensibilità umana si risveglio
Della gente proprio attorno alla famiglia del martire concretamente il
Non era favorevole Atelli
Altro aspetto che
Devo dire anche anche la sua grandissima dignità nei confronti delle forze internazionali
E mai insomma abbiamo
Ha avuto momenti un po'complicato insomma anche in modo particolare nei confronti
Dell'America insomma poi
Dopo insomma allora
Per esempio non loro
Non era chiaro almeno
Non lo sapeva lo dicevamo ricevevamo settimanalmente delle diffide Didone scivolare verso sinistra sono
Recentemente
Quando è venuto a Roma l'ambasciatore Gardner
Ripresento Hancu libero ma io per la verità non me la sono sentita di andarci insomma ed anzi gli mandai forse poi
Non avrei dovuto far rimanere un biglietto discusse diseguali siccome
Coincide con la presentazione di un lavoro sul Nino Manfredi io non posso venire
La relazione
Manifestazione in Tibet perché ero seccato perché si dovranno ogni giorno e venire a dire contemporaneamente poi sapevamo
Sapemmo da occulti Pieraccini niente c'era tanto tutti i suoi colori perché l'ha confermato poi descritto insomma
Quindi c'era anche un gioco
Mi dava fastidio insomma che in quel momento io
Poi ciò
Sono sopravvissuto debito dette
Ne faccio adesso la lamentela se erano vorrei vorrei dire questo
Anche nel l'ambito delle
Sue amicizie nel nostro campo c'era per esempio l'amicizia derivante
Ma anche da quella regione territoriale con Giovanni leone insomma da da parte di di tematiche un'amicizia
Proprio bella perché insomma
Disinteressata da una parte e dall'altra materia per io ho visto che questo programma sia oggi sia domani è un programma
Molto articolato
Però mi pare che possa davvero le somme occorrenti dirla concluso ma diverse niente di Sardone porrà quel censito da pubblicare il parco sono a rischio perché offre per iscritto in un modo un po'più organico insomma
Quanto ci serva però il meditare su che cos'è che
E deve
Essere la politica
La politica deve essere una cosa molto seria
Pensi povere sia un certo momento o anche uno delle fasi dei quali forse
Chi strilla di più strilla di più destriero i fra più stretti insomma un po'sembrare dominante può sembrare vincente ma poi non è vero insomma tra
La possibilità
è e costruzione
Allora
La costruzione male sei
Le persone però
Che portando un bel mandato di carattere politico e
Hanno
Una
Grande coerenza hanno una
Lucidità hanno una capacità propositive mi pare che queste fossero delle doti che in via De Martino viene uno fortemente e
Ci si avvede IVA e chi
Noto
Poteva
Volevi un bene che dito riferite ci sono presenti nella politica tutti tutti i partiti tutte le coalizioni son sempre stati e ci sono
Tuttora insomma verso
Insomma
C'è questa novità costruenda perché troppo
Facciamo politica ma
Forti partiti non ci sono più insomma quindi c'è qualche cosa insomma
Di notevolmente caotico secondo me insomma il prodotto però
Siccome rispetto ad allora abbiamo dato positivo insomma perché allora
Bene o male insomma per mio conto ma mazzo dominava
L'Unione Sovietica nessun altro verde
Per alcuni per ispirarsi ad altri perché guardate c'era questo dato importante della vita politica internazionale
Poi vi era la costruzione anche piuttosto lenta eccessivo dell'acquisizione di una situazione internazionale nella quale
Quello che all'inizio era stato un motivo di grandissimo scontro Patto atlantico
Ricordiamo per la
Seduta durata più giornalisti giorno e notte continuato
A Montecitorio quell'attenzione che c'era
Anche fuori però in questo ecco vorrei
Dire questo che viene un ricordo
Di quelle periodo tutti quanti rotte
L'articolo incidentalmente perché ho ritrovato qualche gli appunti proprio di quegli o correggere
Cioè vi erano le persone e per questo presso parla qui di De Martino ma
Su qualche altra persona che con caratteristiche del tutto diverse con preparazioni di tutt'altra igiene deciso quando in questo caso specifico mi riferisco a Di Vittorio per il centro ecco perché
Gruppi in quell'occasione
Alcuni
Che pure erano
Molto contraria Rizzo faccio già però dirà
In queste figure insomma che noi oggi dobbiamo con grande riconoscenza ricordare e far conoscere a dei giovani come espressione di una
Coscienza e di una
Attività politica che non è fatta di compromessi ma è fatta di grandi convinzione è fatta di chi di grande coerenza perché noi ritorniamo che
Si era
Inc alcuni una preoccupazione che questo potesse essere
Un elemento di divisione però cioè io
Cito con questa qui che ripeto riguarda
Più
De Martino ma ancora di più perché lo accetta questa i gamberi Vittorio mi ricordo perché
In quei giorni
C'era stata
La grande tensione
Dibattito parlamentare tutte poi qualche mese dopo dovevano arrivare le armi
E c'era la grande preoccupazione che questo potesse comportare
Incidenti si ci fossero stati dei morti per esempio per l'occasione sarebbe stato drammatico per l'opinione pubblica però alterazione ricordato Matera
Ripeto astratto onorabilità ormai
C'è una connessione vere di grandi personalità Claudio insomma
E attribuendo a parlare con l'invito
Il Rettore mi ricordo disse Madia Degasperi per lui non conosce abbastanza dei portuali di Livorno
Purché si rispettino i loro diritti loro sbarcano tutto non succederà niente insomma c'è precedente presso lo voglio dire perché perché
L'occasione può esser indiretta ma è un'occasione però per dimostrare
L'alto grado
Di politica con la P maiuscola che c'era insomma poiché nelle contrapposizioni nei disegni i più vari certamente anche con asprezza per carità sto mica ricordare
Il paradiso terrestre
Però ecco noi abbiamo siccome abbiamo una farsa preso quei
L'hanno i più giovani perché Enzo io sono in prorogatio subordinato insomma
Zone
Posso certamente
Guardare un avvenire motivo dobbiamo costruirci una mentalità politica
Ora
Né in una situazione che è una situazione nuova e che
Poi deve essere elasticamente informata per doversi poi adeguare a quelli che saranno dei cambiamenti anche su livelli internazionali che non è mai
Numero una posizione statica insomma del ecco io però credo che delicati come
Stiamo facendo sopra due mette giornata insomma ritornare delle persone
Che sono state esemplari nella concezione e nella coerenza di carattere politico non sia soltanto una specie di dei tumori di carattere morale
Bacino
Una grande opportunità
Per richiamare
Rigenerazione attuali e le rivendicazioni anche e future alla seri età della vita politica
La politica non può mai essere improvvisazione insomma deve essere anche prassi ma deve essere anche
Coerenza
Deve essere spiritualità deve essere adesione
A determinati principi sotto questo aspetto veramente De Martino è un grande maestro
Che ora la parola al Presidente per
Grazie
Dico invece si sente perché altrimenti io mi alzo in piedi Padova
Attenzione
Ti prego anche presidente se mi dilungo troppo di richiamare misti perché può essere che
L'onda dei ricordi
Che
Le relazioni e gli interventi che mi hanno preceduto hanno richiamato alla mia memoria
Potrebbe portarmi ad andare veramente fuori dei termini ragionevoli della durata di questa prima sessione del convegno dedicato a Francesco De Martino
Io credo di avere ascoltato per la prima volta a Francesco De Martino e non
Consiglio nazionale durante la segreteria basso all'inizio del mille novecentoquarantotto quando De Martino prese la parola perché era entrato da poco nel
Partito Socialista Italiano con quella parte del Partito d'Azione che aveva fatto una scelta analoga alla sua
Ed era portato molto in auge da da Lelio Basso di cui era amico per cui come è stato detto
Per una frase per una fase iniziale aderì poi alla corrente o alle posizioni chiamiamole così di Lelio Basso
Ma il ricordo più preciso però è un po'posteriore l'intervento di De Martino al Congresso di Firenze del maggio del mille novecentoquarantanove
Quando la sinistra del partito riprese la maggioranza che aveva perduto e Genova nel giugno del mille novecentoquarantotto dopo i la sconfitta del partito
Nelle elezioni del diciotto aprile del Fronte popolare dico sconfitta del partito oltre che del fronte perché come è noto
Nel rapporto degli eletti fra comunisti e socialisti socialisti furono particolarmente penalizzati in quelle elezioni del diciotto aprile
Dal Comune sì nei fatti
E nelle
è l'ultimo ricordo diretto di De Martino
Risale al maggio del due mila e due
Quando ebbi il piacere e l'onore di festeggiare con lui il suo novantacinque esimo compleanno a casa sua erano con me Sandro ma in Pinelli boiardi
Ed un compagno che ci ha lasciato da poco aprendo anche lui
Uno nel vuoto in colpa bile parlo di Gaetano Arfè a cui mi legavano vincoli di fraterna amicizia e che da vincoli di grande affetto era ugualmente legato Francesco De Martino
Quindi un arco di tempo che va oltre il mezzo secolo andiamo dal dal quarantanove
Al due mila al due mila e due
E in questo periodo ci sono stati per me momenti in cui sono stato molto vicino a De Martino momenti in cui siamo stati lontana anni per le note vicende politiche
Ed anche in polemica però ho un ricordo bellissimo degli ultimi anni perché De Martino mi segui con grande affetto e simpatia nell'ultima fase della mia vita pubblica
Quando lasciando diciamo la politica partitica
Mi ritrovai via operare nelle istituzioni dello Stato prima il Consiglio Superiore della Magistratura
E poi alla Corte costituzionale né ambedue casi ebbe sempre lettere e incoraggiamenti di De Martino estremamente affettuosi
E questo fece sì che e terminate le mie funzioni ci ritrovammo molto vicini con telefonate frequente incontri frequente fino al pool minare in quest'ultimo incontro che precedette
Di poco di poco meno di un anno la sua scomparsa avvenuta poi nel nell'anno successivo prima che compisse però il novantasei decimo completa
Francesco De Martino
è stato bene ricordato qui è una figura particolare
All'interno del Paese la storia del Partito Socialista Italiano non per nulla per il buon per molto tempo egli era comunemente chiamato negli ambienti della direzione dai compagni il professore un professore dai
Dai suoi concittadini e questo del
Partito socialista era cosa abbastanza strana
E nello stesso tempo io credo che abbia in
In personale atto per una lunga fase nella storia del Partito Socialista Italiano le caratteristiche del partito con
Le sue virtù i suoi difetti cioè i pregi e i suoi limiti forse meglio e più di qualsiasi altro dirigente
Prendi Cesco De Martino è stato ricordato è una annotazione storica ineccepibile ha una provenienza del Partito d'azione
Io devo dire francamente però avendo conosciuto nella mia lunga vita politica e frequentato molti
Politici provenienti dal Partito d'azione sia confluite nel Partito Socialista sia gli altri schieramenti si diceva che tutti conservavano una sorta di connotazione comune
Devo dire che uno che non mi è mai sembrato un ex azionista è stato Francesco De Martino
Francesco De Martino è del resto la sua formazione culturale marxista come è stato ricordato lo differenzia nettamente
Dagli altri grandi politici azionisti Francesco De Martino era veramente un socialista
è un socialista che si trovava pienamente a suo agio nel si di quegli anni e che ne impressionata le posizioni più responsabili più serie più coraggiose
Qualche volta anche
Con notevole
Audacia molto spesso anche a però con la grande prudenza
è il grande equilibrio del dirigente che considera uno dei beni fondamentali quello di mantenere unito il
Il titolo di non provocare rotture o peggio ancora scissioni insanabili questa mi pare che sia una delle sue caratteristiche inconfondibili
Il professore
Beh io avevo una grande ammirazione per lui quando fu eletto per la prima volta deputato nel mille novecentocinquantatré come vi ho detto già De Martino era conosciuto nel partito
L'avevo sentito a Firenze parlare su una linea
Di prontissimo si direbbe ora o si diceva allora
Es allora si affronti Small si diceva spregiativo amente ineccepibile dico di completo e totale allineamento come del resto aveva parlato Lelio Basso era parlato Morandi
Aveva parlato Nenni di completo e totale allineamento alle posizioni dell'Unione Sovietica a livello internazionale
Lo avevo sentito a Bologna da dove era stato frettolosamente mandato prima che il congresso finisce a riprendere in mano la federazione di Napoli che non aveva
Saputo o potuto rispondere
Alle attese evidentemente illusoria
Che si pensava sarebbero scaturite da una sorta di protesta o di rivolta dei lavoratori con i socialisti all'avanguardia i primi sbarchi degli americani a Napoli il presidente Andreotti ha citato
La la battuta di Vittorio sui portuali di Livorno evidentemente
A Napoli le cose non dovevano essere diverso perché non successe un bel nulla il partito che a Bologna si aspettava chissà che cosa rimase deluso il primo provvedimento e che fu sciolta
La Federazione ed era allora guidata da un vecchio ferroviere di cui
Non ricordo il cognome ma Gianni Ferrara certamente se ne ricorderà e De Martino fu mandato in prima persona ad assumere la segreteria della Federazione napoletani
Dicevo che però ha una profonda ammirazione per De Martino anche se in quei primi anni del suo impegno alla direzione era non era di primissimo piano è reale relativi di Neglie dimoranti soprattutto
De Martino sapeva conciliare ed è stato messo in risalto prima di me
La ai suoi il suo impegno dei intellettuale di studioso con l'impegno politico però all'impegno di studioso non rinunciava assolutamente
E aveva una capacità di lavoro eccezionale è stato ricordato per la sua giornata cominciava alle cinque del mattino ma anche negli intervalli della vita politica quando era alla Camera
Prendeva gli intervalli possibili per continuare i suoi studi perché stava in quel periodo lavorando a quella che è la sua opera dal punto di vista
Storico scientifico monumentale la la storia della Costituzione romana
E mi ricordo di averlo incontrato molte volte nella biblioteca della Camera che allora non aveva una sede autonomas stava su all'ultimo piano del Palazzo di Montecitorio di averlo incontrato esca
Avendo io ho mandato con una certa curiosità cosa faceva mi fece vedere che stava studiando sui testi e diretti
Mi ricordo in particolare lo storico del terzo secolo ero diano PRI i suoi lavori relativi a questa storia della Costituzione romana
Io che laureando mi malamente giurisprudenza del quarantadue avevo fatto una ben mediocre tesi diritto romano forse anche per questo
Provavo un'alterazione un'ammirazione per De Martino e qualche volta si villette si dilettava parlare con me e assaggiare quello che mi era rimasto delle vecchie conoscenze della storia il diritto romano
E come era sua abitudine
Quando
Ero ammesso all'onore di andare
A colazione insieme con con lui e con e qualche volta con Nenni ma con altri anziani e autorevoli dirigenti del partito
Delle ristorante degli Abruzzi gli allora stava in via Frattina e che basso ironicamente chiamava il Cal il club
Degli Abruzzi o qualcosa del genere
De Martino com'era sua abitudine pigliava familiari mentre i compagni e gli amici sottobraccio
E si gira durava discutendo e parlando di molte cose
Questi ricordi ormai lontani però sono quelli che hanno lasciato in meri impronta
Indelebile dell'uomo è stato tracciato bene il suo percorso
Che o il percorso del Partito Socialista Italiano della sua maggioranza almeno sotto sotto la guida di Nenni e in quella di ritrovare la strada dell'autonomia
E della
Nel valore irrinunciabile permanente della libertà e della democrazia
Anche in quella società socialista che si riteneva possibile di poter costruire e De Martino è stato sulle posizioni avanzate
Con venni e con quelli che subito questa linea hanno abbracciato però anche qui come è stato ricordato sempre con quella prudenza e con quell'equilibrio
Che cercava in ogni modo con ogni mezzo di tenere il partito unito
Si è parlato di De Martino organizzatore dire Martino organizzatore della corrente autonomista quando questa si appalesano necessaria comunque all'insù impegno più diretto e più
Rilevante nel partito io penso che comincia con il congresso di Napoli nel cinquantanove quando
Gli autonomisti vincono il congresso che assumono direttamente ed esclusivamente la direzione del partito De Martino diventa il vice segretario
Dinelli segretario e da quel momento certamente
è un punto di riferimento non solo per
La maggioranza per la corrente autonomista ma e credo anche per ritenere il legame con la minoranza che era rimasta fuori dal PRA che era rimasta fuori dalla direzione
E che certamente era nel desiderio di tutti nella volontà di tutti
Fare in modo che non
Fosse portata a irrimediabili rotture lì comincia la lunga marcia
Per il centrosinistra di cui De Martino ripeto sempre con queste caratteristiche era certamente un
Serbi dove convinto assertore
Nel senso che è stato che avrebbe messo in luce cioè del dovere del partito di contribuire
In maniera determinante a una fase di sviluppo c'erano stati vai vari slogan Miani dell'alternativa socialista
Che basso correggeva in alternativa democratica di contribuire a una fase di sviluppo della società italiana e di
Poi di poi di progresso del processo democratico e soprattutto era un punto su cui allora
Noi socialisti battevamo molto all'attuazione della Costituzione chi era ancora per larga parte inattuata nei suoi principi innovatori non dimentichiamo che la
La Corte costituzionale
Entra in funzione nel mille novecentocinquantasei quindi ben otto anni dopo l'entrata in vigore della Costituzione vere le Regioni si si realizzano nel mille novecentosettanta
Il Consiglio Superiore della Magistratura
è del cinquantotto l'apertura l'uguaglianza fra i due sessi cioè l'apertura di tutte le carriere alle donne
è un processo lento e graduale a cui più che il Parlamento ha contribuito almeno nella fase iniziale la Corte costituzionale ma è degli anni Sessanta le prime donne magistrata sono già degli anni Sessanta e sembrò negli anni Cinquanta una riforma utile fissi ma me la ricordo perché io ero membro della Commissione interi di
E lo era allora anche il Presidente Andreotti
In una
Rara fase in cui egli non faceva parte del Governo
Della parte esattamente durante il Governo Scelba mi pare decoder Scalfaro sottosegretario
All'interno si discuteva un progetto di legge per immettere le donne della Polizia con funzioni di assistente io dispetti
Il CIPE rigorosamente limitate è un impiego che riguardasse i problemi delle donne e i minori credo che la mia memoria
Non mi inganni in questo ricordo che ero preside fare chissà se avevamo torto però
Se affermiamo ma queste
Ripeto aperto proprio questo è un altro problema però per dire come è stato mentre come la battaglia che il Partito Socialista allora conduceva con convinzione di attuazione della Costituzione fosse una cosa
Veramente veramente importante veramente notevole
Ecco Giuliano Amato ha detto delle cose molto interessanti c'è ancora Giuliano noi dobbiamo
Ebbe e gli impegni di Governo maiora premo ente
Però il Partito Socialista degli anni Cinquanta Luino quello ricorda per sentito dire perché forse per sua fortuna l'età non gli permetteva di lady ricordarsene direttamente era allora Gallera ragazzi
E c'è una cosa anche mi fa riflettere cui penso ancora come potessimo eppure eravamo in buona fede ci credevamo
Presidente Andreotti ha detto mi rifiuto di credere che De Martino era un uomo come De Martino potesse pensare a possibile a un processo di trasformazione di democratizzazione interna degli Stati comunisti
Beh è un problema che inizialmente non ci ponevamo ma un certo punto cominciammo a crederci almeno io devo confessare queste credo neanche De Martino ci credesse il partito c'è del vero
D'altra parte come si può capire oggi a me lo domando
Che
Noi fossimo al ci considerassimo un Partito Socialista Italiano quindi diverso dai comunisti seppure alleati strettamente coi comunisti
La fase in cui si pensava alla fusione durò poco praticamente Fini subito già con il mille novecentoquarantotto quindi c'era già l'orgoglio di partito l'autonomia del partito
La lotta perché perché aveva più voti
Però dico come potessimo pensare pure in questa concezione seppur limitata di autonomia che dal punto di vista
Della situazione internazionale del rapporto comunità e con il comunismo fossimo noi l'unico partito socialista del giusto mentre tutti gli altri partiti dell'Internazionale socialista
Erano supposizioni in questo caso assai diverse per non dire opposte alle nostre resta ancora per me è un mistero c'è penso ai nostri congressi poi mancava qualsiasi presenza internazionale
Le uniche presenze internazionali erano del vecchio Ministro degli esteri
De la Repubblica spagnola Alvarez del baco che era esule in Messico è di un deputato socialista sindaco che era un dissidente dal partito dalla socialdemocrazia austriaca e si proclamava socialista di sinistra
Per cui quando nel cinquantasette già nella fase
Della dichiarata autonomia della quasi otto ora con i comunisti dopo il mio
Dopo il rapporto surplus offre dopo i fatti d'Ungheria quando vedemmo il congresso di Venezia il rappresentante dell'Internazionale Morgan Philips il leader laburista bevande il il fa il senatore francese con me e mi pare ci sembra un avvenimento straordinario ci sentimmo come riammessi in una grande famiglia da cui
Direi che volontariamente però c'eravamo tirati fuori perché
Il Partito socialista italiano nel febbraio del quarantotto era stato espulso dall'Internazionale di allora modestamente ancora si
Chiamava comici scopo
E e quindi dall'oggi al come informe e Morandi è cacciatore che rappresentavano
E il Partito Socialista questa va a questa riunione non aveva fatto nulla per evitare l'esposizione anzi Laveno considerate come una cosa del tutto logica perché non avevamo
E Partito Socialista Italiano non poteva avere nulla a che fare con questi partiti laburisti
Socialdemocratici o socialisti del Si chiamassero che li consideravamo come consideravamo in quegli anni i socialdemocratici italiani poco meno che i traditori
Oggi utili come questo potesse avvenire pure avveniva pensandoci ora vi appare un mistero però sta di fatto che pochi le cose si sono messe in movimento
E De Martino è stato uno che ha guidato molto questo processo e soprattutto ci ha portato una nota di saggezza
E di equilibrio che ha consentito al partito
Di arrivare a a reggere la prima legislatura del centro sinistra che non fu affatto facile io ne ho una memoria diretta come presidente del gruppo e devo dire
Con tutta sincerità
Che la Presidenza del Consiglio Moro non fu affatto difficile per noi non fu affatto facile per noi avranno trovato un terreno migliore nel breve anno e mezzo di esperienza in cui stavamo fuori solo con l'astensione
Del cosiddetto primo centrosinistra di Fanfani che quando eravamo al Governo o Morra diciamo la verità qualche
Il fatto che
Il Presidente Moro abbia poi preso le posizioni di ha preso
è abbia così duramente pagato con quel
Infatti al delitto con la sua vita non ci esime dalla diritto di dire le cose come stavano durante il primo quinquennio
Fino al mille novecentosessantotto abbiamo trovato sempre un Moro sulle posizioni più conservatrici possibile a bloccare
A ritardare a impedire qualsiasi velleità o qualsiasi istanza riformatrice del Partito Socialista Italiano a contenerla quanto meno ecco
Ridere né una mi ricordo la fatica incredibile la cosa che sembrò scandalosa quando siccome quando io mi provare a parlare nel mille novecento sessantasei
Di revisione del Concordato e la fatica incredibile dopo i primi Charmet i primi no che ci volle per arrivare alla fine della legislatura nel sessantasette
Al
All'ordine del giorno al Zaccagnini fermi la Malfa che dava mandato al Governo di nominare una Commissione per avviare trattative queste
Sono ricordi che non posso dimenticare come non posso dimenticare me lo permette Presidente Andreotti una precisazione cioè gli attribuito a De Martino il merito di aver risolto il problema
The altrimenti insuperabile delle contrasto fra democristiani e socialisti sul divorzio colleghi col lo studio di ritirando fuori lo strumento del referendum
Beh io ricordo esatto della situazione nella legislatura
Che va dal sessantatré al sessantotto
La proposta di vivere della proposta di divorzio vende su iniziativa personale autorizzata da me presidente del gruppo del compianto deputato Loris Fortuna che tutti ricordiamo
Naturalmente suscitò e più gravi preoccupazioni e mi ricordo ancora che nel mio De Martino prima di dare una chiamare insieme uno vice Presidente del Consiglio e l'altro
Segretario del partito dice ma che hai fatto è autorizzato questa
Dice abbiamo già tanti guai con la democrazia cristiana ma anche a mettere in mezzo il divorzio io precisai che era una
Una proposta a titolo personale sia pure autorizzata e che era bene che il problema si discutesse ma che nessuno di noi pretendeva
Che che impegnasse minimamente in quella legislatura il partito pretendesse consensi da parte della democrazia cristiana è stata pubblicata di recente
Proprio su questo punto uno scambio di lettere fra endemiche Moro nella da parte della Fondazione Nenni su questo tema e su questa mia posizione ma il problema si pose dopo le elezioni del sessantotto
E fu allora nella trattativa per la formazione del governo rumore
Che si disse come la mettiamo o il divorzio
E alle alla consueta formula che il divorzio rimaneva fuori dagli accordi di governo
Io memore di quello che era avvenuto mi preoccupo che guidavo la delegazione socialista ero segretario del partito allora ma c'era con me anche De Martino
Dissi non basta questo bisogna però che ci impegniamo a non fare quale che sia il risultato che uscirà dal Parlamento sulla legge del divorzio a non farne motivo di crisi
E a questa mia richiesta mi ricordo al suo con assoluta nettezza che fu il Presidente del Gruppo dei senatori democristiani che era allora Silvio Gava
Che disse sino al prezzo comprendiamo bene quello che ci chiedete il sentiamo quanto sia pesante per la democrazia cristiana
Però in questo caso ci dovete dare uno strumento che è quello
Che prima che si faccia il divorzio sia fatta la legge sul referendum perché questo non si riga che noi ricorreremo al referendum ma abbiamo la necessità di poter dire al nostro elettorato che se è necessario che forniremo questo strumento ecco
Di questo ricorda nettissima anche se purtroppo io no però l'abitudine di molti che hanno avuto molti politici
Assai più importanti di meglio
è uno e qui il Presidente Andreotti l'altro era per dirla meglio e di appuntare tutto e di ricordare tutto
E devo affidarmi alla memoria e come ben si sa qualche volta funziona qualche volta può anche far dire ma
Credo che e chi ha buona memoria dei vecchi le cose lontane le ricorda bene non garantire i nulla delle cose di stile
Ma su queste che sono a totale ormai abbastanza
Me la ricordo
Salto
Perché se no il discorso diventerebbe troppo lungo e
De ma avere Francesco De Martino che amava il latino mi ricorderebbe il tetto di Cicerone Pella
Se netto sesto e natura loquace vorrei nera Bonnie bugie ambizioni il vedere vendicare e siccome non fogli essere tacciato
Di questo eccesso di loquacità mi limito a saltare agli ultimi anni ecco la mia frequentazione degli ultimi anni di De Martino
Mentre ancora un senso di stupore per la grande freschezza
Della intelligenza di quest'uomo la grande capacità di sentire i problemi nuovi straordinariamente nuovi del mondo moderno
E
Vitinia francamente dice vorrei ancora campavo già Acampa ATO tanti anni ma le vorrei campare o ancora perché sono curioso di vedere come va a finire sono curioso di vedere che cosa succederà
Ma
Sanano passati ormai
Dalla morte di Francesco De Martino più di quattro anni se non erro quasi cinque ormai
E della fine del due mila e due vero
E
Non credo che sarebbe molto contento di come si sono sviluppate le corse
è morto quando in Italia governava il il centrosinistra era all'opposizione e c'era un Governo di centrodestra oggi si troverebbe ad avere un Governo di centrosinistra da un anno e mezzo
Non credo che sarebbe molto contento
Di come le cose si vanno sviluppando questo sia detto senza senza critiche e senza elementi negativi per nessuno ecco l'ultima cosa che vorrei ancora osservare
è che della relazione del Giovanni mi ha molto colpito
Un elemento che purtroppo io non
Non so come possa essere superato davvero che quanto è stato realizzato di
Di
Chiamiamolo di socialismo il cosiddetto stato sociale questa specie
Il di compromesso e di
E di correzione dei vizi e dei difetti del capitalismo con elementi di eguaglianza e di giustizia portati dal socialismo è stato realizzato però a livello nazionale
E i socialisti di questo sono stati profondamente
Consapevoli tanto che hanno sempre
Visto con diffidenza
Se c'è ancora Biagio De Giovanni che col quale si parlava prima dell'esperienza del Parlamento europeo
E della Commissione istituzionale io non so se deve Ciardi dopo il gruppo socialista era cambiato ma io vi ricordo che dal settantanove all'ottantaquattro I socialisti
Importava assai poco dei problemi istituzionali e tutta la fase rapporto al progetto di Trattato Spinelli col quale io collaboravo come Presidente della Commissione istituzionale dire sempre i socialisti e assai incerti divisi
Più della metà non approvarono il trattato il progetto di Trattato è veramente dicevano a a me
Mi ricordo che mi rimproveravano il difetto di rigiri Disease me diceva io che davo troppo importanza alle questioni giuridiche e istituzionale
E non so alle cose certamente oggi sono cambiate si guardano sotto altra luce e il problema della realizzazione della difesa dei diritti e delle istituzioni democratiche
è diventato un problema di primissimo piano visto anche il la situazione
Fallimentare cui dal punto di vista socialista si versa per tutto ciò che economico e sociale ma non voglio chiudere con queste
Con queste annotazioni di pessimismo perché De Martino certamente veri in proverebbe allora così come il luglio aveva ancora fiducia
Penso a quel suo libro intervista con Sergio Zavoli così bello e così diffuso mi sono trovato molte volte a parlare e allora li dobbiamo questo omaggio specialmente
Noi ormai siamo all'erta alla alla fine del nostro del nostro cammino ma perché ancora un cammino davanti nonostante gli abitanti dei motivi di scoraggiamento e penso ai giovani
Credo che dobbiamo dire che ci vuole ancora coraggio ci vuole fiducia ci vuole ancora speranza grazie
Allora sono conclusi i lavori della prima sessione domani Carlo secondo ossessione cultura socialista e centrosinistra sarà aperta dal Presidente della Camera Fausto Bertinotti
Nel pomeriggio alle tre verrà presentato l'archivio
Per il fondo dei Martino presso l'archivio storico del semaforo si addice alle tre e mezzo dal tre la terza sessione
De Martino la crisi del sistema politico grazie all'inizio della guerra