Assemblea dei giornalisti del Giornale di Sicilia che hanno proclamato due giorni di sciopero

Basta l'unica differenza
E che colleghi
Cari colleghi benvenuti a questa assemblea del Giornale di Sicilia
Io voglio rapidamente
Ringraziare tanto tutti per essere venuti così in tanti
C'era chi aveva commentato che prenotare una sala per centoventi posti
Era come dire esagerato io ho confidato suo fatto che così non fosse è una volta tanto ha avuto ragione di questo sono personalmente molto contento io voglio ringraziare consentitemi non sotto il ringraziare il segretario generale della Federazione alla stampa Paolo Serventi Longhi con il quale abbiamo lavorato gomito a gomito in questi giorni per noi così importante questo testimonia dell'attenzione del sindacato voi io ringraziare con voi Claudio Santini che dell'esecutivo dall'ordine dei giornalisti perché noi riteniamo che in questa che in questa vicenda all'ordine dei giornalisti debba svolgere un ruolo importante grazie affinché a Gigi Ron sessuale che il
Segretario generale aggiunto della Federazione della stampa esponente sindacale siciliano tra tutto
Qui con noi c'è il presidente dell'ordine di Sicilia Franco Nicastro
C'è il presidente del consiglio regionale dell'Assostampa Orlando Scarlato sono stati invitati tutti i consiglieri regionali
Parallelamente a questa manifestazione si svolgerà anche una riunione della Giunta l'Assostampa per cui tutti i componenti della giunta sono qui voglio ringraziare anche peones Zingales del che presidente regionale dall'Unione dell'Unione cronisti voglio ringraziare ricopre la via che al segretario
Della sezione di Palermo sindacato voglio ringraziare soprattutto consentitemi questo soprattutto i rappresentanti dei dei comitati di redazione della la Sicilia di Catania della Gazzetta dal sotto questo volevamo fare cioè dare un respiro regionale e anche oltre a questa a questa vicenda i colleghi hanno capito perfettamente
Di che si tratta e sono molto numerosi grazie ai colleghi della RAI che grazie anche al fatto che oggi la RAI sciopero sono presenti qui
Numerosissimi grazie anche perché abbiamo invitato hanno raccolto il nostro invito sono stati direttissime rappresentanti delle confederazioni sindacali a livello regionale omesso sede del Regina la CISL
I colleghi inguaiato affarone dalla CGIL corre da ferro della UIL li abbiamo invitati perché riteniamo che quando problema
Colloco quale noi ci siamo convinti confrontando cioè
Il problema della cosiddetta flessibilità lavoro ma è anche il problema dell'agibilità sindacale nelle aziende ecco questo è un problema che diciamo così travalica lo specifico di una categoria è invece si si rivolge interessa anche tutte le altre categoria dal mondo dal mondo del lavoro questi erano doverosi ringraziamenti ma poiché questa è un assetto un assemblea di redazione del Giornale di Sicilia è giusto che la serie degli interventi cominci con il comitato di redazione del Giornale di Sicilia dopo l'intervento come da relazione al Giornale di Sicilia
Io aprire il dibattito nel quale interverranno anche i nostri
E i nostri ospiti sicuramente non solo i colleghi del giornale e mi auguro è lascerei poi le le conclusioni appostamenti mondi in cui affido anche un compito così un po'di di presiedere coordinare questa Assemblea grazie la parola a Mariella Pagliaro che no certo ci diede a Enrico Bellavia o cesserà segretario provinciale dell'Assostampa e anche un membro del comitato di rilevazione dalla Dellai dizione palermitana di Repubblica mai anche nel coordinamento nazionale dei Comitati d'azione di Repubblica per la parola Mariella Pagliaro che è uno dei tre membri del comitato di redazione del Giornale di Sicilia grazie
Ringrazio Daniele militari anche colleghi e Lanza che si Luís ha dimenticato di citare ma insomma allora il Giornale di Sicilia come tutti sapete per la prima volta nella sua storia è andato in edicola nei due giorni di sciopero nazionale
Perché è una ventina di capi di precari e di abusivi hanno offerto all'editore la disponibilità a lavorare in forma assolutamente rispettosa
Sia del diritto di sciopero dei colleghi e sia del prestigio della testata rompendo quell'unità sindacale del sindacato dei giornalisti davanti all'offensiva degli editori in un momento molto delicato
Il grosso della relazione circa una cinquantina i giornalisti compresi sei colleghi con contratto a termine colleghi che voglio precisare vanno tutelati più degli altri
Insieme a molti altri collaboratori sia contrattualizzati che non contrattualizzati si sono invece astenuti dal lavoro
Volevo precisare che qui non è il diritto in discussione il diritto hanno superare è in discussione il dovere di non lavorare al posto dei colleghi sobbarcandosi un carico di lavoro triplicato come hanno fatto questa ventina di colleghi se così possiamo ancora chiamarli
è di tutta evidenza che qui il problema è una questione morale della professione giornalistica
La direzione dell'azienda secondo noi avrebbero potuto accettare la disponibilità di coloro che erano contrari allo sciopero ma avrebbero dovuto impiegarli in servizi e nella fattura di pagine sarebbe da utilizzare nei giorni successivi invece hanno preferito la forzatura mandando in edicola per due giorni il giornale creando un danno al mercato della libera concorrenza in Sicilia e scavando un fossato con la stragrande maggioranza della redazione
Introducendo un clima di tensione gravissima incrinando quel che rimane del rapporto di fiducia di fiducia provocando un vulnus come hanno detto bene i colleghi del Resto del Carlino che sono in una situazione analoga al valore collettivo dell'impresa giornalistica
In questo momento è in gioco la libertà d'informazione l'autonomia delle redazioni principi ai quali tutti i giornalisti tutti graduati e nonno dovrebbero fare riferimento senza piegarsi ai ricatti o prestandosi a giochi di potere
Il CDR del giornale il Sicilia da tempo impegnato in un confronto durissimo con la direzione che a maggio e culminato con uno sciopero aziendali due giorni dopo questo sopra Gennari due giorni
La l'azienda ha deciso di io di nominare un avvocato un avvocato delegato a trattare con la redazione un modo di fare che secondo noi è stato inaccettabile che sa di un'antica gestione padronale contro il quale ci siamo posti subito
In questi mesi gli editori e la direzione hanno deliberatamente deciso di alzare il tono dello scontro tentando sempre di delegittimare con vari sistemi l'organismo sindacale
Il loro obiettivo è molto chiaro è quello di avere assoluta mano libera relazione di scardinare un sistema di regole sancita dalla prassi e dalle norme che obbligano al confronto e alla discussione il loro disegno così come quello di tanti editori italiani è chiaro tagliare i posti aumentare in maniera indiscriminata i carichi di lavoro
Si tende a smantellare la redazione facendo dilagare il lavoro a termine giornalisti quindi oggettivamente più condizionabili e lo dimostra il fatto che il giornale nonostante uno sciopero nazionale sia andato in edicola
C'è un uso smodato di collaboratori e diffidenza la produzione è stata spostata all'e sterno si è proceduto alla trasformazione ormai dei direttori che un tempo erano garantite alle redazioni in manager aziendali
E giornalisti di un lavoro che che per nature creativa e intellettuale ridotto ormai a detti alla catena di montaggio dell'informazione
Al Giornale di Sicilia molto prima
Del nuovo contratto questo processo è in atto già da tempo i giornalisti professionisti
Tranne poche eccezioni sono tutti italiani fuori dalla cronaca e della scrittura sono tutti incatenati alla scrivania nella fattura delle pagine
Con l'aggravante di un aumento indiscriminato dei carichi di lavoro che produce carenze nell'approfondimento delle notizie nella completezza nella precisione quindi anche di conseguenza è la qualità del lavoro
è nel prodotto che ogni giorno fermi elettori siciliani
Il lavoro di scrittura è affidato in massima parte ha con lei ha contratto con un sistema di super lavoro perché al tempo stesso redigono un pagine
è in più in collaborazione scrivono anche degli articoli i corrispondenti sono molti non contrattualizzati e vengono pagati pochissimo ad articolare collaboratori
Ci sono delle tariffe al Giornale di Sicilia ci sono colleghi che guadagnano tre euro e quattro centesimi lorde
Per un articolo che può richiedere anche una giornata di lavoro
C'è vengono pagati la metà di quanto guadagna una colf o in un normalmente
Per un'ora di lavoro per un anno di lavoro
Questo è chiaro che in tal magari è facile intuire che il flusso delle informazioni in questa maniera è più controllabile poi costa meno
Queste sono tariffe qui vorrei lanciare un appello ai colleghi dell'ordine all'aula vigilanza Ferrea perché è inutile
Pubblicare un tariffario se poi non ci si mette nelle condizioni di potere di girare perché questo tariffario venga applicato
Il condirettore responsabile è un collega solo in teoria perché non indossa mai le vesti del garante della redazione come le norme vorrebbero perché ogni richiesta che arriva dagli editori viene immediatamente accolta
Quella che invece arriva delle erogazioni cadono sempre nel vuoto
Noi siamo convinti sostenitori della linea del dialogo ma gli ultimi fatti hanno sicuramente compromessa irrimediabilmente le relazioni sindacali facendo salire il clima al Giornale di Sicilia in un clima di tensione veramente molto alto
Oggi ci vogliamo appellare ancora una volta rispetto del contratto nazionale di lavoro spie imbocchiamo la più rigorosa applicazione speriamo
Arte in questa delicata fase di negoziato con la Fieg per il rinnovo di quella che potremmo chiamare la nostra Carta dei diritti e dei doveri
Noi abbiamo preparato un manifesto che è stato firmato anche dai colleghi in aspettativa e anche da qualche collega in malattia come il collega Martorana che ci ha chiamato espressamente stamattina per dare la sua versione
Vorremmo che dalla Sicilia che è una terra di grandi tradizioni sindacali venga forte questo messaggio di una battaglia per l'informazione libera invito tutti i colleghi presenti che vogliono sottoscrivere questo ma questo manifesto naturalmente ad apporre la loro firma
è infine visto che conosciamo tutti in Sicilia le vicende di questo sindacato che è stato dilaniato è spaccato
Mi permetto di lanciare un appello all'unità della categoria perché qua esto è una tela non siamo qui a Parma e né a Mantova e questa è una terra dove chi fa il proprio lavoro rischia di pagare anche con la vita
Prima di apre al dibattito lasciatemi dire brevissimamente due cose anche come dire nella mia nella mia qualità la prima cosa che bisogna dire che questo sconto al Giornale di Sicilia del tutto evidente non è uno non questa non è più forse non è mai stata neanche all'inizio una vertenza aziendale
Il fatto che l'editore tenta una forzatura
Nel contesto di uno sciopero latente in un contesto uno sciopero nazionale
è significativo dal fatto che il livello di scontro non è più quello aziendale l'editore ha tenuto a fare sapere
Pubblicamente con un comunicato e poi per lettera singola a tutti i colleghi che non hanno scioperato che laddove
Per questo comportamento loro dovessero essere in qualche modo sanzionati o fornire
Diciamo nell'ambito di una coordinare vicenda disciplinare come avviene in tutti i sindacati e bene all'azienda lì tutelerebbe anche sotto il profilo legale dispense e cose del genere con questo con questa dichiarazione l'azienda sposta il livello di scontro da piano sindacale interno e la fa diventare obiettivamente uno sconto col sindacato territoriale quindi con tutto sindacato
Questa è una considerazione indispensabile da fare perché proprio questa considerazione ci deve suggerire fa maniera migliore
Per confrontarsi se poi a questi aggiungete che segretario regionale attuale dal sindacato siciliano è un giornalista del Giornale di Sicilia
Capite capite capita meglio quali sono state quali sono attualmente le scelte prescelto dall'editore
Quindi
Questo è
Un attacco frontale al sindacato tutto al sindacato italiano dei giornalisti è la presenza di Paolo Serventi Longhi e quindi mostra che in quanto tale è stato considerato e anche perché diciamo così questo episodio rientra grossomodo in una linea nazionale che ha visto anche in altre realtà
Diciamo una progressiva un un tentativo di progressivo assorbimento del quadro dirigente giornalistico delle redazioni
Nell'anno nella sfera del quadro dirigente aziendale quindi è una chiara manovra di divisione
Contro la quale sindacato sta resistendo a tentativi di delegittimare il sindacato non avvengono soltanto al giornale di Sicilia sono venuti i notte realtà sono state sempre
Denunciata negli ultimi mesi dalla Federazione della stampa
Questo è il motivo per cui il comitato di redazione del Giornale di Sicilia l'associazione della stampa è il
Sindacato nazionale hanno deciso di sforzarsi pensare a questa
Assemblea la dimensione e è il valore di segnale
Di una vicenda che ha caratteristiche nazionali oggi qui abbiamo l'opportunità di dare una risposta non soltanto allontano addizione e al condirettore editore del giornale direttore politico e a Giovanni Pepi
Direttore responsabile del giornale ma in una fase come quello attuale coi Paolo ci spiegherà bene quali sono i dettagli del momento attuale della nostra vertenza nazionale
Ma già da qui noi abbiamo l'opportunità di dare una risposta non soltanto ai nostri editori ma anche a tutti io accetto di italiani allora qui si capisce che cosa è in grado di fare sindacato perché il sindacato che
Conserva questa capacità di mobilitazione è un sindacato tutt'altro che sconfitto
Quello che avviene qua avviene in altre regioni d'Italia dove si il regista lo stesso livello di mobilitazione questo deve essere per noi una cosa confortante
Perché come dire quando il gioco si fa duro come si dice i duri cominciano a giocare noi qui dimostriamo di essere noduli Marie conservare questa capacità di mobilitazione quando le cose diventano serie quando le cose diventano serie ci si mette tutti insieme e si cerca di fare l'impossibile per restarci tutti insieme questo a questi il segnale che noi mandiamo io di questo sono molto contento adesso
Vorrei aprire il dibattito perché ripeto ricordo questa è un'assemblea di redazione del Giornale di Sicilia mi aspetto che intervengono tanti colleghi ma mi aspetto anche che i nostri ospiti si facciano sentire grazie
Va meglio
No
Istigazione alla rivolta
Birritteri sostiene che io debbo presiedere non mi sottraggo
Intanto però ne approfitto chiuse mi prendo un minutino
Per salutare tutti voi
Poi dirò le cose che penso su questa vicenda sulla situazione più complessiva
Della vertenza contrattuale Susa della gran Millina ma
Arrivato proprio nel momento meno opportuno sto microfoni
Però ci tenevo a salutare tutti voi ad esprimere alla redazione del Giornale di Sicilia dal suo comitato di redazione
All'Associazione stampa siciliana al giornalismo siciliano
Alla solidarietà della Federazione della stampa
Noi siamo qui con una decisione di Giunta quindi non con una presenza a titolo personale né presenza qui ufficiale
E ciò che dico il pubblico
Perché riteniamo che quello che è accaduto
Qualche giorno fa dal Giornale e gravissimo
Il comportamento della direzione del giornale
E di pochi campi
è un comportamento di una gravità estrema purtroppo verificatosi in altri posti
In altri giornali
Ma per la prima volta nella storia di un grande giornale di questa terra di Sicilia è avvenuto quello che non prevedevamo dovesse o potesse venire
Questo comporta una grande responsabilità collettiva di quelli che siamo qua tanti
Di quelli che non sono qua del Sindacato nazionale tutti i giuristi siciliani
Mi sembra importante che questo sia chiaro a tutti
Perché la testimonianza
Di unità mai lo davo per scontata
Mariella direi di compattezza di determinazione
Che leggo nei vostri volti ascolteremo le vostre opinioni assolutamente rilevante per tutti
Questa è una sarà una dura battaglia ne parlerò dopo insomma completo qualche dettaglio in più questa è una dura battaglia
In cui la nostra categoria diventa un po'il perno dell'attacco sistematico del sistema imprenditoriale politico sociale
Come ieri un certo modo di fare come dire intendere la politica la società i rapporti economici e sociali
Noi siamo la punta di diamante
Perché noi abbiamo costruito attorno ai principi fondanti della professione giornalistica
Una rete di solidarietà e una rete di regole condivise con i nostri imprenditori che nel bene e nel male con mille contraddizioni CIA finora garantito
Ha garantito a migliaia e migliaia di giornaliste e giornalisti
Di sfoggio della loro professione
In autonomia con tentativi continui di limitarla questa autonomia
In libertà con tentativi continui di limitarla questa libertà ma sapendo che l'autonomia e la libertà potevano essere affermate per contratto questo contratto messo in discussione
E messo in discussione in tutte le redazioni e messa in discussione
Come dire dagli editori dal sistema delle imprese guardate compatto compatto a sua volta
Noi sappiamo che il nostro contratto contatto forte
Ancora più forte forte nelle regole e nelle tutele per quanto riguarda i i poteri del sindacato i nostri diritti diritti a esprimere la valutazione della categoria piuttosto che nella parte economica ormai come dire la parte economica
Negli ultimi contratti ha avuto degli scossoni notevoli
Bene noi siamo determinati a non solo resistere ma a sviluppare il sistema di regole adeguate alle trasformazioni del giornalismo della professione dell'informazione della comunicazione
Questo è il punto in questa battaglia questo giornale è determinante
Quello che è successo e come dire pericoloso
Rischia di determinare effetti Domino incontrollabili ancor più che in altre situazioni e in altre realtà
Noi siamo qui per dire
Anche alla società siciliana anche le istituzioni anche la politica oltre che agli imprenditori che investono nella comunicazione nell'informazione in questa regione
Cioè noi siamo determinati ripeto non solo a resistere non tanto resistere ma sviluppare il nostro sistema di record
Mi sembra importante che ci diciamo questo mi sembra importante che lo ribadiamo qua in maniera chiara
Io vi ringrazio adesso come dire direi che facciamo il dibattito poi alla fine fatta questa premessa di carattere generale
Produrrò questa premessa i comportamenti concreti e vi informerò sulla situazione del contratto che facendo anche il cronista di mestiere
Come dire prestato dal sindacato dei però anche le ultime notizie sulla vicenda contrattuale McKay vuole ora ecco allora presiedi tu riesca
Angelo ma allora
Allora io ho iscritto a parlare il collega che ha trattato
Forse la residenza esigenze meglio
Bongiorno scusate volevo come dire io sono uno di quei di quelli che sono scritti su un manifesto qui
Volevo come dire dare un segno di vita prima del tentativo di assassinio professionale definitivo
Il il segretario che anche la collega del CDR dicevano che la la battaglia in atto alla giornata in Sicilia e verdure
E chi anche emblematica
Sul nel panorama italiano io io direi addirittura che e centrale
Nel panorama giornalistico e tre anni e non per non perché in questo momento sta succedendo qualcosa di particolare qui
Mai centrato da molti anni e che non ce ne siamo accorti
Altri non se ne sono accorti
E forse negli anni è stata un po'soffocata non la famosa guerra interno ma al giornale
Che riguardava il nostro atteggiamento riguardo alla mafia
Qualcuno se ricorda qualcuno più anziano
I ma forse questo è anche uno un petalo dalla stessa rosso
Probabilmente
Perché centrale questa battaglia perché questo giornale è stato sempre all'avanguardia nelle trasformazioni negative nel panorama dell'informazione stato all'avanguardia di decenni
E vi spiego subito il perché facendo come dire
Riferendo la mia minima minima esperienza di mi viene da dire compagno di base però non lo posso dire perché non tutti
Mi risponderebbero Cossiga allora dico come Fante dell'informazione
Al Giornale di Sicilia
Posso cominciare dicendo che un mese dopo l'assunzione
Mi capito di avere un carico di lavoro spaventoso perché un collega si era morto
Il giornale va quindi solo a quei tempi
Che successe mi rivolsi al sindacato al Cdr però era assunto da appena un mese quindi ero in prova licenziabilità per tre mesi
Ebbene successe che la la direzione decise va beh licenziamo
Si è rivolto al sindacato
Fui chiamato al direttore che mi disse tu non devi andare al sindacato per lamentare tu devi venire da me
Le dissi ma che un organo di di rappresentanza PCB verrebbe ridiscutere Conte
Così sapevo così pensavo
Il direttore infatti poi li chiamo il CDR egli disse va be'questo tizio dobbiamo licenziarlo perché non è affidabile il cedere a quei tempi io mi ricordo solo due colleghi venuti sono passati quasi vent'anni quindi
La memoria difetta ma uno era billette l'altro all'Alicata
E ieri sera va be'dice prova licenzia liberi che succede anche perché era stato licenziato valicato molto prima
E quindi voglio dire
Il
La guerra la guerra diamo è stato un paio d'anni dopo il caso Alicata quindi
E quindi questa cosa non posso e fu la prima diciamo poi ce ne sono state altre due per quanto mi riguarda
Ma ecco che cosa comporta questo che già nel credo mille novecentottantasette
Il giornale anche perché la direzione nell'ottantasette era sempre quella quella che c'è adesso e teniamo presente
Ma forse settecento perfino ottantasette la direzione tentava di assassinare diciamo il ruolo del sindacato già nel mille novecentottantasette perché per quello che io mi ricordo eh attenzione perché poi chi è più anziano di me punta anche a testimoniare diciamo dieta antecedenti
Questo atteggiamento culminò qualche mese dopo e io ero ancora in prova mi ricordo me famoso documento dei quarantuno che sfiducia o la direzione
A quei tempi la relazione diciamo reagì in maniera in maniera piuttosto come dire compatta e dura me il telefono l'estensore diciamo di questo documento erano il CDR a quei tempi e quindi può testimoniare documento dei quarantuno che fu firmato non solo da da giornalisti professionisti anziani a Raimondi si ricorda perché più vecchio di me
Ma anche dai giornali a ancora anziano sono pure io quindi apposta ma anche dai giornalisti che erano appena assunti mi ricordo ed erano in prova ed erano licenziabilità dodici al contratto se non sbaglio giusto
Allora questo per dire che cosa
Per dire che
Il il l'uscita del giornale di due giorni di sciopero alla fine mi ha mi ha indignato ma non mi ha sorpreso perché era un processo
Che durava da tanto tempo
Quando si dice in siciliano non nello il segretario qui magari non non coiffeur esattamente ma si dice tassi Calise nebbia NC con liste nulli
Cioè ti prende il dito contro il braccio con tutto il diritto eccetera eccetera no cioè vai piano piano a scardinare a scardinare la compattezza di una redazione fino a quando la nazione Moore
O comunque la redazione diventa vulnerabile
Perché purtroppo noi questo siamo diventato
Questo è il giornale che a quei tempi lì perché luogo tutto io mo'l'ho avuto detto per esperienza personale
Aveva già creato vent'anni fa un solco fra la direzione e la redazione
Il a quei tempi vicedirettore responsabile che ora è condirettore responsabile eccetera e era già a quei tempi un'altra cosa rispetto alla redazione
Non faceva parte della redazione
Già quei tempi l'articolo sei a quei tempi da noi praticamente morto
Tutto questo cos'ha portato pian piano
Ha portato a uno scollamento totale
Delle
Del rapporto professionale fra la direzione e l'abitazione due entità diverse c'è anche una questione semantica che io vorrei
Anche me magari vorrei parlare troppo difficile però la questione semantica importante perché io sono un freudiano voglio dire e alla su se ci credo così come credo come diceva la candela che l'inconscio e strutturato come un linguaggio quindi succede che si dicono delle cose
E si esprime quello che si pensa davvero ma magari non si vorrebbe fare uscire
Allora quando nella nella nostra azienda del nostro giornale eccetera
I i colleghi che occupano più il posto da capo servizio in su vengono chiamati i dirigenti
No non sono più collegi sono un'altra cosa
Ecco da noi vengono ufficialmente chiamati diligenti
Noi siamo la fanteria evidentemente
E questo in atto già da vent'anni
Così come in base a questa organizzazione non dico piramidale ma ultra piramidali addirittura di Ray oligarchica del giornale
Il livello di informazione
Definito e parato non paradossalmente ma gradatamente cacciato di qualità
Perché ci si è ridotti a un certo punto
A quello che scusate che io mi prendo c'è questo vizio di prendermi le cose dette segnalarmelo
E chi poi perché poi succede che mi dicono ma tu parli Amapola no
Io parlo ma vanno a Bam era scusate dei così infrange SISMI che mi sfuggono anche sfide
Devo pure cambia la chiave perché qua dentro sono invecchiato velocemente qua dentro diciamo al giornale
E allora quando quando il documento uscito sul giornale del primo ottobre
Il documento della
Direzione
Antonio Ardizzone
Giovanni Pepi firmato quindi non non sono parole che che sto dicendo io
Riteniamo pure dicono
Che una seria flessibilità del lavoro non debba essere sbrigativamente liquidata come precariato
Ma debba costituire il punto di svolta per dare un nuovo smalto ad una professione che rischia sempre più di svilire sinora dimensioni impiegatizia me lo dicono loro
Me lo dicono loro quando
E sapete quando me lo dicono loro quando al giornale ormai da tanti anni succede che
Se un redattore
Qualsiasi cronista dischi vista quello che pur ha premesso io faccio il desco ormai da tempo immemore
Porta una notizia porta una notizia sul Bois
Questa notizia
Bene che vada esce in Breve male che va non esce perché il redattore del Giornale di Sicilia non è una fonte attendibile
La notizia e notizia se
Viene portata dal direttore
Viene portata da un vice caporedattore Massimo in basso massimo quindi minimo da un capo servizio se no non è una notizia
Ciò che tu vedi quando vai a fare un servizio
A me è capitato di seguire il consiglio comunale e portare
E le cose che sono successe al consiglio comunale mi è stato risposto ma non può essere perché i comunicate dicono un'altra cosa
Purtroppo far ridere ma va be'come diceva Carlo Marx le cose gli eventi si presentano sempre sotto due aspetti la prima volta come tragedia la seconda come farsa
E questo diceva Carlo Marx anime
E e quando mi è stato detto una volta paradossalmente il massimo io tale fono perché c'era un incidente stradale e mi fu risposto chi lo dice
Come chi lo dice
Io non porta il più notizie
Che dovevo fare
Allora se è una notizia diventa una notizia solo perché è confermata da una fonte ufficiale
Che cosa volete che vadano a fare i cronisti di nera Mary mi riferisco al collega Fagone perché ce l'ho davanti
Perché si vanno a guardare il Caravà re dal morto se posa devono aspettare comunque il comunicato alla questura o dei carabinieri che ci vanno a fare
Cioè cosa vanno a seguire una manifestazione dove ci sono stati tafferugli se poi dobbiamo trascrivere il comunicato dalla questura o dei carabinieri che cosa ci vanno a fare perché perdere questo tempio
Il ruolo impiegatizio o c'è Longo affibbiato loro noi siamo passacarte perché loro hanno deciso non siamo passacarte perché noi vogliamo esserlo e quel stava realtà
Noi siamo diventati passacarte
Perché anche questo questo meccanismo di precarizzazione del lavoro da noi
E in atto da tanti anni e ora poi ci sarà anche l'autocritica che dobbiamo fare tutti assieme
Quando si è deciso di sostituire colleghi che andavano in pensione o se ne andavano via lavora in altri posti col contratti a termine
E questo ormai in atto da tanto tempo noi siamo stati delle estati con quarantaquattro presenti ventidue redattori assunti e ventidue precarie
Siamo stati così anche fifty-fifty
Presenti al lavoro
Ma quando si è deciso di fare questo sia solo
UTC Pato ciò che sta succedendo da cinque sei anni eccetera in tutto il resto d'Italia
Noi siamo l'avanguardia dice la Sicilia e il no molto si diceva la Sicilia e laboratorio dell'Italia ma dote evento elaboratore dell'Italia certo non per il buono io penso perché il meccanismo del precariato non ha solo un aspetto di condizionamento del precario anche un altro aspetto che forse non abbiamo approfondito abbastanza
E delle l'aspetto della autonomizzazione della foro del giornalista cioè mi spiego meglio
Quando tu sei un precario che lavora qualche mese e poi deve campare e quindi farà tanti altri lavori eccetera cosa hai fatto hai fatto quello che dice un famoso presidente del consiglio che dice ognuno deve essere imprenditore di se stesso
è stato detto Cossiga
Sono i giornali che lo dicono
Il che significa che ognuno deve arrangiarsi deve mettersi sul mercato a me infatti quando facevo quando ero del CDR o o o o facevo così stringo scusate scusate mi faccia prendere
Quando lo del genere mi si diceva ma tu che vuoi tu sei garantito sei fuori mercato
Io non sono fuori mercato io sono dipendenti un'azienda editoriale non sono fuori mercato perché sono fuori mercato Peppo io ho capito che significa essere fuori mercato
Perché quello che l'azienda chiede ai precari e quindi anche ai professionisti assunti perché diventa un meccanismo generale
Tu non puoi permetterti di fare sulle tu sette ore e un quarto di lavoro
Tu devi offrire all'azienda anche altro tu devi offrire all'azienda collaborazioni devi lavorare anche per la tv
Anche per la radio prima anche per il sito internet e per tutto quello cioè chi si dà da fare tasse
è un giornalista che sta sul mercato il che significa che questa che questo meccanismo messo in atto è stato la precarizzazione anche del dipendente del giornalista dipendente
Perché nella sua testa ognuno divento precaria perché dice io mi devo dare da fare perché se no se io scusate scusate la crudezza della rete ma se io so qua sette era un quarto mi passo le mie pagine lo faccio bene eccetera
Io mi viene il dubbio la notte di essermi fottuto lo stipendio
Perché ho fatto solo quello ho fatto solo il mio lavoro
Guardate che la mentalità al Giornale di Sicilia ormai sta per diventare questa anzi per molti versi è diventata questa ed è diventata questa dal momento in cui alcuni colleghi hanno lavorato
Durante lo sciopero
Perché hanno introiettato questa questa mentalità
Questa mentalità per cui io sono imprenditore di me stesso io devo guadagnare io devo offrire io devo devo essere attivo se io il pomeriggio devo andare a lavorare alle tre io la mattina devo andarmi a fare un servizio perché che cavolo io sono un giornalista del Comune mi devo vendere le mie cose devo farmi vedere devo diventare una persona in vista eccetera
Ai miei tempi quando mi mensa ignaro diciamo a fare questo mestiere in mi dicevano che giornalista di coscienza eccetera era quello che sapeva riscrive una breve scriverla bene
E dire ai lettori che cosa succedeva in dieci in dieci righe dire elettori esattamente quello che succedeva cioè la precisione la lentezza
La meditazione
Ora questo non esiste più questo che cosa ha fatto ha precarizzato la notizia ha precarizzato chi scrive la notizia ha precarizzato chi riceve la notizia che il lettore con un giornale di scarsa qualità
Perché se le se le gli articoli non sono pensati se non sono se non sono meditati se non sono come dire rimasti Cattini
Nessuno può mai pensare di spiegare alla gente qualcosa che non ha capito lui
Mi pare mi pare una cosa lapalissiano
E invece e invece è successo questo al Giornale di Sicilia si prendono comunica che si passano uno dice una cosa e si passa uno mandano cose si passa allora qual è il discorso non ci siamo accorti che questa
Scusate mi sobri lunga andò veramente questa precarizzazione
Questa precaria ci ha preso tutti ci ha preso tutti e ci ha fatto finire
O rischia di farci finire io spero di no una entità una categoria un collettivo chiamiamolo come vogliamo
CIA disarticolato dentro la redazione
Il risultato lungo di vecchia data è stato questo dopodiché voglio concludere solo con una frase
Ecco
Aspetta che che dico con la firma
La firma e se la risposta e gli editori non sono più in quei due sa con nome e cognome sono gli editori in generale
Loro parlano fanno fanno il panegirico della libertà di scioperare non scioperare eccetera eccetera e poi concludo non dispiace che analoghi sentimenti non illuminino
Le posizioni oscure
Del comitato di redazione e del sindacato dei giornalisti quindi
Io offro questo alla riflessione di questa loggia P due
Di cui siamo tutti rappresentanti oggi grazie
Ringrazio Mimmo perché veramente sentirlo parlare dopo tanti Jordan tre volte di fila insomma le assemblee veramente o una è stata pensare
Si è ripresa
E l'unica cosa volevo dire che sta girando un foglio per l'adesione al manifesto io spero che tutti quanti voi vogliate sottoscrive questo manifesto e poi invitare i colleghi solo perché volessero giornalisti siamo come dire anche non legati abiti in biologici quindi facciamo interventi bravi
è così possiamo parlare tutti grazie
E allora vi vi leggo rapidamente una messaggio da me arrivato via sms del del Presidente della Federazione della stampa Franco Siddi dice questo vi sono vicinissimo siamo forti se uniti sui valori che contano davvero
Come il nostro contratto e l'impegno solidale per difenderlo e affermare la nostra libertà indipendenza il diritto a giusto compenso per il lavoro svolto
Ci sono provocatorie colleghi che sbagliano esprimiamo fermezza intensifichiamo l'azione comune con la Federazione europea stiamo cercando oggi e domani di mettere in campo anzi azioni di sensibilizzazione partecipazione
Non è facile grossi problemi in Svizzera Grecia e Germania i nostri scioperi la nostra capacità di reazione lotta sono punti di riferimento un saluto e un abbraccio da Franco Siddi
Adesso io ho iscritto a parlare Roberto policy
Roberto è un contrattista del Giornale di Sicilia uno di quelli che hanno scioperato
Sì io sono uno di quelli che
Vi ringrazio per il bell'applauso
Diciamo di fiducia però aspettato i contenuti
No
Dunque quando io no nessuna bile quando io ho deciso di scioperare l'ho comunicato
Sono accadute tante cose diverse qualche collega mi ha stretto la mano riceve altri colleghi l'altro giorno
Qualcuno ma guardato con fare preoccupato degli sguardi leggevo un chiaro consiglio a farsi vedere un medico uno specialista insomma purché sia
Ho discusso con tante persone persone hanno una collega mandato
Una canzone molto triste di un di De Andrè via ma io mi son molto preoccupato a quel punto è perché è un segno importante anche quella mi è venuto in mente una poesia che ho studiato alle elementari parla di una spigola Trichet restava a Sapri
I trecento giovani è una poesia che vi invito a tenere in mente perché rappresenta una parabola perfetta
Della storia dai liberatori che vengono impallinati prima di tutto da coloro che avrebbero dovuto liberare una storia singolare queste
Quelli che devono essere liberati che si rivoltano contro questi uomini venuti da lontano per liberarli e alla fine mi ammazzano vi invito a tenere presente questa cosa perché ci torneremo alla fine
Nessun dubbio sulle ragioni dello sciopero nessun dubbio perché nel mio piccolo io credo che l'autonomia virtù auspicabile per tutti per il giornalista sia uno strumento del lavoro come per il killer professionista la pistola col silenziatore senza non si può fare
E non si può fare perché in una realtà mediatica
L'esperienza del mondo sostituita dal racconto del mondo il mondo non è più ciò che accade ma ciò che gli altri raccontano sia caduto ecco perché una breve può essere una frontiera sociali non indifferente penso
Io sono un contrattista sono un creatura oso logicamente a parte per sei mesi vivo all'anno se gli va bene per sei mesi entro in letargo
Perse le si percepiscono stipendio o una funzione sociale
Ma le porzioni saluta con affetto e con calore
Per gli altri sei mesi diventa un signor nessuno legato a un sussidio di disoccupazione
Con tutta una serie di problemi d'identità e psicologici che vi lascio immaginare che credo siano comuni a molte persone che fanno questo lavoro te lo faccio io
Parlavo da spillatrice di Sapri
Io ho molto parlato con il comico contrattisti che hanno scelto di lavorare non condividono scelta però la capisco
La capisco perché la scelta
Figlia di un clima in cui questi colleghi sono sentiti abbandonati
Si sono sentiti imprenditori duro destino nel senso peggiore del termine si sono sentiti senza nessuno alle spalle
Ed è chiaro che hanno fatto una scelta che è quella che hanno fatto perché si commenta secondo me da sola
Io
Vorrei che il sindacato
Ci fosse sempre anche e non solo in questi momenti importanti di liturgia sindacale che ci fosse per me anche fra tre mesi fra quattro mesi fra un anno
Io vorrei che il sindacato affrontasse seriamente il problema del precariato perché la legge Biagi
è solo una delle tante facce è solo uno dei filoni che finiscono col confluire nello stesso problema il precariato
Spero
Questa riunione
Come dire favorisca un approfondimento del discorso
Il sindacato non può occuparsi soltanto di coloro che stanno all'interno della mura cittadine
E fare la battaglia peraltro legittima sui buoni pasto
Il sindacato deve occuparsi anche di quella pletora di straccioni fra i quali ci sono anch'io che stanno al di fuori delle mura e vogliono entra il sindacato mi deve dire se io un giorno potrò entrare o se sarò costretto a guardare la città dagli spiragli che mi vengono via via offerti
Il sindacato mi deve dire se posso avere un futuro da assunto in questo mestiere o se devo cercare altrove
Nel qual caso cercherò di allevare polli l'Indonesia anche se in questo momento non è una cosa consiglia ogni scriverò ai corsi di formazione per kamikaze delle Brigate Al Aqsa che com'è noto offrono solo contratti a tempo determinato
Criteri si è assentato un attimo mi ha pregato di chiamare al microfono Giancarlo Drago
Allora io intervengo per chiarire una posizione molto personale ma credo che abbia un significato che travalica quello che il mio ruolo la mia posizione questa vicenda
Io sono l'ultimo firmatario del manifesto perché giustamente i colleghi hanno visto che allora si diceva non mi fanno firmare da quindici anni hanno trovato un modo farmi fermare è sempre una cosa che fa piacere
Ma io credo che qua non è il del posto per sfogarsi nostre le nostre frustrazioni o almeno lei è tanto mi sento mani squarciato perché sono anziano voglio chiarire le ragioni di uno sciopero personale e le chiariscono perché io cinque anni fa mi sono cancellato dalla Federazione nazionale la stampa italiana mi sono cancellato dopo essere stato per dieci anni segretario provinciale di Palermo per otto anni dirigente regionale sono stato congiurare Boifava i vertici nazionali dopo di che ho visto una un un andamento sindacale che secondo me era all'inizio di quello che poi è questo dove siamo arrivati
Ho scritto una lettera di dimissioni al segretario Serventi Longhi segretario regionale naturalmente essendo uno dei venti mila giornalisti italiani non pretendevo risposta e non ne ha avuta ma questo diciamo compete la sfera diciamo di altri livelli
Perché opporci operato perché ritengo credo che ora forse sono uno dei più anziani sicuramente di qui dentro
Il giornale e un prodotto collettivo
Così ho imparato quando ha cominciato già l'allora trentacinque quaranta anni fa e credo ancora oggi che qualunque prodotto giornalistico sia un prodotto collettivo
Nel momento in cui un'azienda editoriale manda in edicola prodotto fatto da una parte della relazione di cui io faccio parte non mi riconosco più in quel collettivo
Perché non è un collettivo è una una frazione di collettivo che è stata scelta per Coppito azione da chi ha gestito il giornale negli ultimi anni e quindi io non ho aderito conosce ha provocato la Federazione cui non faccio parte
Rispetto le linee sindacali che sono assolutamente importanti e un baluardo da difendere a ogni costo al di là di quelli che la rappresentano io sono qua per azione aziona la stampa italiana non sono con chi la rappresenta ma questo non ha importanza
E non lo non ho lavorato per rispetto al Giornale di Sicilia perché al di là delle posizioni individuali credo che ci sono dei principi etici che vanno comunque rispettati Giornale Sicilia è un'azienda che da circa ventisei anni mi ha permesso di lavorare più o meno male ma girando però e siccome non aveva mai scioperato io mi sentivo un traditore momenti cui avessi permesso l'atto di farla andare in edicola che era un atto che assolutamente ha denigrato e dato un'immagine negativa di una testata per cui ho lavorato io in cui comunque ho creduto
Perché dicevo l'uscita del sindacato
Era un passo che inevitabilmente avrebbe portato a queste a questa situazione perché non è casuale
Quando io mi sono battuto con colleghi dei sindacati né in sede regionale nazionale dire signori miei quando noi continuiamo sulla strada di permettere ogni forma di deregulation
Ti permette riserve se camuffati da servisse che sono servizi de all'interno delle redazioni bensì un appartamento accanto quando noi permettiamo contratti
Di a termine che poi sono la sosta non sono contati sostituzione vengono sostituire redattori non imponiamo i turnover quando le aziende sono in floride condizioni economiche perché noi qua ci pigliano in giro il giornale di cui stiamo parlando è un giornale solido
Noi facciamo bisogna sapere fare anche i discorsi sui piani reali
Di fronte a aziende in difficoltà economiche si fanno sacrifici tutti di fronte aziende floride c'è l'obbligo e il dovere di tutelare tutti questo no è stato fatto anche l'ordine dei giornalisti ha fatto errori clamorosi nella nostra azienda ci sono prati cantati di un mese
Chiarimenti questo non è tutelare il lavoro questo è creare forza in massa di lavoro nero
Il sindacato ha fatto questi l'ordine lo ha avallato io sono super tutelato me ne andrò in pensione con apprensione altissima
Non mi può cacciare nessuno manco se faccio quello che voglio
Questi ragazzi sono sfruttati e allora il mio discorso è un altro
Io vi dico ragazzi non non si fa il giornale un giorno di sciopero perché non ci tutto e verranno nessuno in questo modo la vostra tutela siamo noi io posso difendere il precario non lo difende nessun altro
Perché io posso permettermi di difenderlo perché io non ho niente da perdere e chi non ha niente da perdere può dipendere come non mi sento di accusare chi ha lavorato in condizione di precariato di contratti a termine di ricatti psicologici
Questo è un contratto di lavoro che permette un redattore capo a termine
Dico chiunque abbia lavorato non dico impieghi in una cosa che somiglia a un giornale sa che cos'è un redattore capo di un giornale
Noi abbiamo permesso di fare crescere questo è un problema di andarle nostro col sindacato interno di cui tutti siamo stati colpevole anche del qualcuno ha combattuto il più qualcuno di meno una classe dirigente
Io sono stato direttore negli anni settanta dalla Mondadori settimanale mensili non l'ha mai detto sono un dirigente voi siete dei giornalisti
Era un collettivo di lavoro quel collega Rizzo parlava di quadri quasi appendo al muro nei giornali non esistono quali i giornali si sono giornalisti e i direttori si vantavano e ne ho conosciuti
Di dire io sono un primo inter pares se tu mi chiami collega
Noi abbiamo una classe dirigente che oggi è fatta da dirigenti e contanti dirigenti omologati è un sistema di autodeterminazione di omologazione totale è chiaro che il giornale ha una forza lavoro enorme dirigenti e precari non abbiamo permesso di fare tutto questo sistema questo permetterà ormai da
Di uscire quando vogliono ma è normale se il giornale lo do si può fare con collaborazioni esterne
Con una deregulation selvaggia con una mobilità folle per cui c'è gente io sentivo il collega Giarratana che io e tra quelli che stimo maggiormente collega Giarratana credo che non gli faceva scrivere un pezzo da trenta a cento trent'anni quarant'anni sessanta non so quante o se lo ha novant'anni
Dico e non credo che sia uno che abbia da da da da da da da imparare da molti del Giornale di Sicilia e come lui tanti altri
Perché perché la direzione che è diventato un sistema verticistico omologa le scelte e il giornale oggi è il direttore tutto il vertice del giornale il direttore io ho combattuto contro la direzione dicendo combattiamo la decenni fa ho detto ragazzi non serve più combatterla
L'uomo che sostituirà il direttore è uguale al direttore e già fatto non abbiamo sei sette otto direttori prossimi se mio figlio ora fare il giornalista c'è uno già pronta giornale sia che sarà un direttore fra venticinque e trenta quarant'anni
Perché si è permesso l'omologazione del sistema
E quindi finché il sindacato non capirà che non si può lasciare allo sbaraglio tutto questo
Perché la tutela deve essere una tutela seria
Una tutela che non possa permettere di fare operazioni tipo una di quelle per cui io mi sono dimesso è stato lo sciopero differenziato fra televisione giornale compagnia questo non è un Paese sudamericano
Se si deve fare un'azione di forza si fa un silenzio stampa totale tutti i giorni tutti no narrate mensile domani la partita ma vedo in silenzio e meno male che mi rompe le scatole sentirla commentare grazie
Grazie grazie a Giancarlo adesso collega Zingales che al presidente allora prolissi siciliana mentre prosegue il dibattito per favore i componenti della giunta dell'Assostampa se ci vediamo un momento nella stanza accanto
A sì scusami leone perdonami c'è
Ma a alla razza dopo collega Zingales poi daremo la parola
Al collega mezzo segretario regionale alla CISL quindi per favore i componenti della Giunta se ci vediamo dieci minuti nella stanza accanto grazie prego
Cari colleghi cari amici il gruppo siciliano dell'Unione cronisti ha aderito con convinzione a questa Assemblea aperta sul caso della Giornale di Sicilia
è uscito come è noto nei giorni lo sciopero del trenta settembre è uno ottobre noi pensiamo però che i temi in discussione oggi veda no ben oltre la presa d'atto con rammarico
Di un momento doloroso nella vita del sindacato provocato da un gruppo sparuto di giornalisti che a detta dell'editore si è proposto di rompere il fronte della storia età sindacale perché non crede più nell'lo strumento dello sciopero
Noi oggi qui riuniti in Assemblea parliamo di come viene fatto questo mestiere soprattutto di come viene tutelata la professionalità di chi lo svolge e non mi riferisco alla qualità del quotidiano
Andato in edicola mutilato delle sue firme più importanti e del lavoro dei suoi redattori
Io penso invece alla mutazione genetica che sta subendo una professione che ci obbliga a tutti lo ricordo a me stesso
In osservanza all'articolo tre della Carta dei doveri del giornalista a rispondere nel nostro lavoro soltanto l'opinione pubblica e ai lettori e non all'editore
Ho al direttore
Non le invento io è scritto in un testo che è stato acquisito al contratto di lavoro giornalistico e allora lasciamo per un momento la vicenda del Giornale di Sicilia sia pure gravissima sullo sfondo
E domandiamoci se per caso non sia una delle conseguenze di Ray quasi logiche dell'avere abbandonato ormai da anni la difesa dell'autonomia professionale della centralità delle redazioni della qualità del lavoro compiuto quotidianamente tutti i temi oggetto di lamentazioni trite e ritrite in ogni occasione di incontro negli organismi di categoria che però tornano prepotentemente a galla e riunioni come questa
Il cui dato semplice ma sconvolgente che un giornale può andare in edicola senza il lavoro della maggior parte dei suoi redattori rischia di aprire scenari allarmanti per il sindacato
Che vede la sua unica efficace arma praticamente spuntata quasi azzerata seriamente compromessa
Forse caro Segretario serventi occorre una marcia in più della Federazione della stampa nel riportare al centro del dibattito sindacale la centralità delle redazioni e la tutela dell'autonomia professionale
Prima di concludere vorrei aggiungere tre cose la prima l'unità del sindacato in questo momento in cui l'Assostampa tutta il CDR del Giornale di Sicilia ma anche non lo dimentichiamo la Federazione della stampa oggi qui presente con il suo segretario nazionale
è il valore che bisogna difendere con maggior vigore
Dal carteggio pubblicato sul Giornale di Sicilia in occasione della due giorni di uscita nelle edicole appare chiaramente
Che Simina alla base della solidità e della stabilità del sindacato
I tentativi vanno respinti al mittente da qualunque parte arrivino soltanto una unità reale e leale costruita sulla consapevolezza di vivere un momento
Di estrema difficoltà e debolezza sindacale può darà la forza per reagire
Secondo punto
Chi ha sbagliato dovrà necessariamente pagare con il deferimento ai probiviri un atto che interrompe il rapporto di Serena colleganza prima ancora che di appartenenza sindacale un discorso a parte meritano i precari soggetto debole i tutta la vicenda
Per non adoperare la parola magari poco carina qualcuno dirà brutta
Di ricattati ma non sto generalizzando naturalmente perché vi sono state delle eccezioni vi sono delle eccezioni
Alcuni hanno respinto le pressioni
E a loro va la nostra sincera gratitudine altri quelli che hanno lavorato rappresentano l'anello debole della catena
E dunque va proseguita l'azione di recupero ad una logica sindacale e ai valori che hanno sempre contraddistinto in passato
Tutti i colleghi siciliani che non hanno piegato la schiena di fronte a nessuna pressione ho accettato alcuna lusinga in busta paga
Ultimo punto alcuni cronisti
Io sono il presidente regionale dell'Unione cronisti
Alcuni cronisti hanno lavorato rompendo il fronte della solidarietà sindacale pochi fortunatamente
Nel DNA dei cronisti palermitani
è iscritta innanzitutto la passione per il lavoro che compiono e difficilmente ammesso che abbiano avuto voglia di disattendere la disciplina sindacale avrebbero posto la propria firma sotto i pezzi di un giornale incompleto monco qualitativamente povero tuttavia l'Unione cronisti non si è sottratta ai propri doveri disciplinari
è a malincuore ha sospeso temporaneamente quattro colleghi che risulta abbiano lavorato nei giorni allo sciopero una misura adottata però nella consapevolezza che se da parte del sindacato arriverà soltanto una risposta disciplinare e sostanzialmente repressiva la battaglia che abbiamo qui avviato avrà poche possibilità di essere vinta grazie solidarietà to
Paolo Mezio benvenuto chiediamo la parola
Io non so se è tanto è poco ma voglio trasferire la la solidarietà del della CISL alla battaglia dei lavoratori dei giornalisti del del Giornale di Sicilia
Queste per ora allora arriva
Quindi l'agorà solidarietà non formale perché ritengo che questa battaglia si una battaglia che sicuramente rispetto alla soluzione che si troverà misura il livello della l'agibilità democratica di questa città e di questa e di questa regione perché il riferimento è quello che la libertà di stampa significa anche il diritto di cittadinanza ai tanti che purtroppo ancora non hanno
Una una cosa è essere precario
Senza alcuna prospettiva e getta apribile perché o qualsiasi precari in qualsiasi attività produttiva comunque non è in grado di potesse costruire ad immaginare un progetto di vita
La precarietà limite sicuramente la libertà
E se c'è un giornalista che non è libero ieri livelli di libertà di questo Paese si sono ridimensionati
Con molti di voi probabilmente rispetto alle vicende che ci accompagna nella rossa querele da non siamo mai stati d'accordo
Ma io voglio avere la la sicurezza e la garanzia che non siamo d'accordo perché la penso diversamente no per colpe che qualcuno lo ricatta perché precario e perché non è un libro giornalista
Questo è il tema vero che noi dovremmo dovremmo affrontare ecco perché la solidarietà che noi vogliamo esprimere sicuramente interpretando anche i sentimenti e lo stato d'animo degli dei colleghi di CGIL e UIL
è una solidarietà interessata
è una solida era perché una battaglia come quelle che state portando avanti è una battaglia di democrazia e di civiltà
Certo è molto facile giudicare gli altri
Però è anche vero che probabilmente dovremmo in qualche modo a capire perché tanti altri non lo fanno perché
C'è non è il problema della libertà dello sciopero e il problema del ricatto dello sciopero che in quei utilizzando e ricattando quelle persone che oggettivamente sono deboli
E allora io credo che su tutto questo probabilmente abbiamo tanta strada da fare perché i diritti non sono mai quesiti per sempre qui della quotidianità nel giorno dopo giorno probabilmente assieme possiamo acque conquistare quel pezzo di terreno di di libertà di democrazia di civiltà che oggi viene messo in discussione qualcuno dirà il segno dei tempi in questo Paese se mette in discussione tutto
Probabilmente se le si mette in discussione il sistema informativo probabilmente se sta mette sicuramente sta mettendo il nel discussione quelle che sono le legittimità democratiche libere e delle di civiltà io credo che tutto questo va fatto assieme
Tutte assieme perché dobbiamo condividere un progetto di futuro di libertà e di democrazia per questo Paese io penso che assieme lo così da questa battaglia la possiamo fare grazie
Grazie a Paolo mai io adesso
Diamo la parola a collega ingaggiato nella CGIL
Portò la solidarietà della CGIL tutta dei lavoratori dalla CGIL sia la confederazione che la categoria che organizza nella fattispecie i giornalisti per la CGIL e gli operatori della comunicazione alla Federazione nazionale alla stampa all'associazione di categoria impegnate nel rinnovo di un contratto dove accanto alle ovvie rivendicazioni salariali si pone una questione fondamentale la libertà professionale la possibilità di potere continuare ad esercitare un ruolo importantissimo
Noi riteniamo che questa battaglia sia fondamentale anche per il futuro della democrazia la battaglia che la CGIL ha cominciato
Contro la legge trenta risale a un momento in cui fu sottoscritto il Patto per il lavoro e lì che noi intravedemmo già un innanzitutto un concetto dei cerotti era quello di fondare le possibilità di sviluppo e di ampliamento dell'occupazione attraverso la precarizzazione
Che da una parte significava stava ancora sottolinea la pigrizia del padronato di misurarsi con i problemi dello sviluppo partendo dalla capacità di innovare processi e prodotti e dall'altra
Un gioco al ribasso che puntava alla a rilanciare lo sviluppo
Abbassando le tutele e i diritti dei lavoratori questo nella stampa a sicuramente ripercussioni gravissime
Poiché se per un qualsiasi lavoratore
La riduzione dei diritti e delle tutele diventa una riduzione della sua dignità nel momento in cui si parla di limitare o di condizionare gli operatori della informazione e questo significa consentirà una riduzione degli spazi di democrazia aprire anche la strada al regime noi siamo impegnati come CGIL a contrastare l'applicazione della legge trenta
Proprio da qual punto in cui è partito l'attacco della legge trenta stesse cioè la demolizione del contratto collettivo nazionale di lavoro
Perché lì nel momento in cui viene demolito il contratto e viene frammentato con tutte le tipologie
Che dire che sono previste appunto nella legge trenta nel momento in cui si rompe la gerarchia delle fonti contrattuali noi abbiamo il lavoratore indifeso come è accaduto poi nella fattispecie alla Giornale di Sicilia quello che si è potuto verificare è perché ci sono tanti lavoratori indifesi in solitudine con un contratto aziendale per cui il padrone evidentemente è il più forte
Lo ricatta evidentemente nessuno ha creduto all'artificio
Secondo perché ha capovolto la verità secondo cui l'editore ha raccolto la disponibilità dei dei giornalisti dei contrattisti a fare uscire il giornale lì si è operato un ricatto e noi abbiamo il dovere di ricostruire i diritti proprio a partire dal punto in cui si è cercato di demolirli
C'è un fatto che qui è stato
Diciamo così con forza rappresentato dava dal precario che è intervenuto noi staremo sempre all'esterno della città delle attraverso le feritoie potremo vedere quello che avviene dentro
Quello che sta avvenendo e che evidentemente chiamato tutta la società civile a mobilitarsi indifesa anche della democrazia perché dalla libertà di stampa dalla libertà di e per espressione che possono trovare una codificazione soltanto all'interno di un contratto fuori dal contratto queste cose secondo me non possono essere garantite da alcuno ed alcunché c'è un problema che ci deve fare i riflettere
Gli ordini professionali
La cittadella deve essere espugnata o accetta di mettersi in discussione un impegno per la riforma degli ordini professionali
è importante garantire l'accesso anche a chi oggi è precario
Perché la precarietà non la crea soltanto la legge trenta Malacrea anche l'inaccessibilità un lavoro per il quale sicuramente ci sente pronti e che deve offrire anche su quel versante degli sbocchi occupazionali
Credo che accanto a una solidarietà che non vuole essere assolutamente formale o al sentivo il dovere di sottolineare anche la richiesta di un impegno perché in questa direzione tutti insieme
A partire dal rispetto profondo e dall'autonomia dell'ordine professionale si individuano strade che aiutino a risolvere i problemi che qui sono stati posti grazie
Grazie adesso il collega ferro dalla UIL
Abbiamo iniziato tardi per cui io cerco di essere velocissimo torno non rubarvi molto tempo
La presenza chiaramente la mia sta rapportare la solita vita dell'organizzazione a questa vostra
Assemblea
Le cose che ho sentito oggi in questo dibattito
Sono state dette con un senso ironia un senso diciamo se volete anche deve presentare la cosa in maniera diversa di quello che noi abitualmente nel nostro mestiere di sindacalisti siamo abituati a sentire nelle assemblee però fatte le dovute proporzioni io vi assicuro che in molti posti di lavoro rispetto ad alcune problematiche che voi qui avete Espresso
Noi troviamo e vediamo le stesse e subiamo le stesse considerazione che avete fatto guardate che voi avete avuto la possibilità di esprimerlo così come io ho avuto modo di di sentire ma ci sono migliaia di ragazzi ormai che lavorano in condizioni che io mai mi sarei aspettato quando ho iniziato a fare questo lavoro vent'anni fa
Io pensavo che il lavoro del sindacalista potesse essere quello di portare condizione di migliori di migliorare le attività il lavoro la dignità delle persone ma mano che il tempo passa invece ahimè dobbiamo renderci conto che probabilmente qualcosa non ha funzionato
Perché nel momento in cui io trovo ragazzi diplomati o laureati che comunque hanno un livello
Personale di preparazione non indifferente
Dovere accedere a posto di lavoro lì dove si lavora a cottimo perché si si lavora ad esempio a venti centesimi ha telefonato ha risposto all'interno dei call center e questo significa si lavora a cottimo si lavora per portare a casa trecento euro al mese quando va bene trecentocinquanta
Stare fare un lavoro che è peggiore di quello che facevano
I nostri vecchi metalmeccanici nelle catene di montaggio lì dove quanto meno ogni tanto si poteva dire una parola e scambiare un'opinione tra lavoratori che vivevano lo stesso posto di lavoro
Questi ragazzi non si conoscono neanche tra di loro perché entrano stanno dentro un poco su fanno un lavoro per un certo numero di ore dopodiché vanno via e probabilmente non non hanno conosciuto neanche che il suo collega che sta vicino durante l'attività bene
Io volevo puntualizzare solo questi aspetti per dire che molto probabilmente tutti quanti insieme e voi da questo punto di vista per noi si era molto importanti dovremmo cominciare a Davos fronti approfondire questo tipo di argomenti e di questioni che stanno Eccher rendono poi sempre più forte che più forte non non deve essere c'è una controparte che tenta di dividere le persone e fare in maniera tale poiché alla fine
Noi dice c'aveva riversiamo diciamo le nostre le nostre accusa molto spesso nei confronti del collega però non ci rendiamo conto che probabilmente quel collega l'abbiamo messo in condizione di non poter lottare neanche lui parla proprio di Nizza ecco il mio richiamo e questo se tutti insieme possiamo fare qualcosa io credo che le organizzazioni confederali insieme a voi
Riprendere questo ragionamento e comunque essendo lo complessivamente al mondo del lavoro potrebbe essere un'opportunità che ringrazio
Allora io adesso do la parola al segretario provinciale Enrico Bellavia brevemente dopo darò la parola alla collega quando Santi nell'esecutivo dall'Ordine appose il venti Longhi perché
Sia Santini che servente hanno problemi di aerei e quindi li facciamo parlare poi subito
Io spero mo'molto molto breve non avevo neanche preparato un intervento speravo di ascoltare soltanto e di fare una una sintesi alla fine però ci sono state alcune domande che mi hanno particolarmente impressionato adesso sfidando l'impopolarità dico subito io non sto e anche con i colleghi precari che hanno lavorato non ci sto
Non me ne importa nulla
Non ci sto perché o recuperiamo l'idea che di fronte ai ricatti ricatti si denunciano e poi si chiede la solidarietà non si subiscono in silenzio e noi regaliamo la solidarietà perché in questo modo mi sentirei di tradire i colleghi precari
Che non hanno lavorato quindi non ci sto con loro
Che si facciano difendere dal loro direttore editore
Che come editore leader sa come direttore promette di proteggerli contro il sindacato di questo direttore iscritto all'ordine io chiedo che l'Ordine si occupi per la violazione dei profili deontologici
A cui è andato incontro scrivendo la lettera con la quale prometteva tema allora questo è tanto per sgombrare il campo dagli equivoci
La precarizzazione i call center i giornali siciliane attivato uno straordinario lo guidava tale Cascio che tra quelli che ha lavorato no
Che poi scrive lettere dicendo che noi difendiamo i privilegi noi
Allora lo sciopero noi l'abbiam fatto dobbiamo capirci siccome la questione economica del contratto è risibile
Noi perché abbiamo scioperato in difesa di diritti e regole i vecchi contrattualizzati 'sti diritti esteri col ce li hanno già
Io continuo a fare lo sciopero e le mie battaglie per garantire a colleghi che verranno diritti e regole almeno pari a quelli che ho avuto io con serventi serventi manco lo sa che manco riconosce comunque
Io sono in dissenso per mille cose
Penso che è un certo contratto non sia andato bene sono uscito da autonomia per questo ho votato un referendum credevo che ci fosse una flessione su quell'aspetto lì non mi fidavo delle spinte riformiste però non dobbiamo trasformare tutto questo
Nostro dissenso malumori eccetera con i vari richiami all'unità e poi richiama dire qua il sindacato dovrebbe fare il sindacato Verdellino intanto ai ricatti ci si oppone individuale
Si dice no
Non si danno disponibilità un'estorsione lo subito allora estorsione si denuncia io faccio parte del comitato Addiopizzo l'hanno eletto come garante ma lo scelto come garante il mio di scrivere molto semplice considerò commercianti da aiutare e sostenere quelli che hanno denunciato il pizzo quelli che non lo denuncia lo subiscono non sono vittime sono collusi
Questo e il mio modo modestissimo di vedere le cose e questa è la condotta sindacale
Che intendo tenere finché ovviamente mi sosterrebbe al Trentino andata a casa un favore mi fate pure detto questo
Cosa può fare il sindacato per espugnare la cittadella il sindacato non deve creare nuovi posti di lavoro immaginando sì chissà che cosa deve creare solo condizioni in cui
Con il mercato del lavoro attuale con tutte le restrizioni difficoltà eccetera eccetera non vengano meno diritti e regole e non mercante IG diritti e regole in cambio di nuove opportunità è accaduto in passato io sono un contratto
Posto novantasette a Repubblica o un Sco sconto sì personalmente e così quasi ormai il cinquanta per cento i relatori Repubblica le cosiddette gabbie salariali
Quelle siamo entrati dopo il novantasette prendiamo lo stipendio differenziato e sì ma ci hanno aperto la relazione di Repubblica rispondono gli editori è
I vecchi comitati di redazione si son calati le braghe rispetto a questa opportunità forse se avessero ottenuto un po'più duro aprivano comunque la reazione Repubblica copriva logiche di mercato e non
Ha necessità bieche di conti immediati e avrebbero garantito a noi diritti e regole pari a quelli dei vecchi
Del giornali
Ora le domande che ha posto
Il collega policy al quale ovviamente va la mia solidarietà ma non esaltiamo ci troppo con la retorica dell'eroe eroi i contrattisti che hanno deciso di scioperare hanno fatto il loro dovere io la vedo così e sfidando l'impopolarità mi dispiace sono fatto in un certo modo e continua con a pensare che il dissenso sia intanto una pratica individuale e poi una pratica collettivi allora ai ricatti ci si oppone il prossimo sciopero loro tenteranno di uscire se riusciremo a saperlo per tempo che si stanno organizzando proviamo a fare un articolo ventotto perché è venuta meno la possibilità e l'attualità di incidere con una pronuncia immediata del giudice
Abbiamo le armi spuntate c'hanno pure pubblicati documenti sindacali quindi a quell'atto non possiamo andare sul piano ordinistico possiamo fare un sacco di cose e prepararci alle prossime battaglie grazie
Allora il nome del consiglio nazionale dell'ordine in rappresentanza del presidente del Boca internet come documenti
Una volta perché espone intere pubblicano che lascino Magrelli incominciò un comizio gridando alla piazza siete belli
Ebbene io lo ripeto nei vostri confronti perché ci possono essere tante iniziative ma finché c'è una sala così piena vuol dire che ancora tutto non è perso
E una volta che ho definito voi cerco di presentare in mente perché qualche purista potrebbe anche dire che cosa c'entra l'ordine in questioni del prettamente sindacali ebbene portando l'adesione e tutto la la senso anche del presidente Lorenzo Del Boca vi dico che quest'anno l'ordine quanto mai impegnate in questo contratto perché ormai noto
Che attraverso le norme del contratto di editori tendono a dei struttura bizzarre destrutturare la professione giornalistica
Professione giornalistica che va difesa proprio per questo
Cominciamo con con la precarietà
Abbiamo detto mai noi potremmo sentire mille volte il Presidente della Repubblica a dire che i giornalisti debbano stare con la strenua diritta quando si tratta di contratti a termine quando ogni successivo contratto e legato alla rinnovo e quindi all'assenso come fanno come facciamo attenere la schiena diritta ed è questa una delle ragioni per il quale si insiste molto
Sulla legge del a su quella legge che io chiamo legge trenta
Mi rifiuto di chiamare la legge Biagi per non fare al giuslavorista un danno peggiore di quello che gli hanno fatto le Brigate Rosse
Angelo lunga agile
Per quanto riguarda l'intervento dell'ordine cerco devi essere molto molto spero Parma Flash
Allora chiaro che lo sciopero è un diritto e l'ONU un dovere su questo ogni società democratica né deve essere concentrati però attenzione che Sensi verificano delle pressioni perché si vada a lavorare durante uno sciopero cosa che spesso succede questa non lo è più
Un esercizio del diritto di lavoro
Molti colleghi atto hanno delle pressioni che faranno e dovrebbero essere vagliate dall'ordine proprio perché incidono sulla libertà di esercizio della professione
La seconda veniamo al al tema dei direttori e dei dirigenti allora
L'articolo cinque della legge sulla stampa dice che per dirigere un giornale bisogna essere iscritti all'albo
Quindi la prima qualità del direttore eh essere il giornalista lo dice la legge
E tutte quelle attività che non sono giornalisti che sono incompatibili con la professione giornalistica quindi sei giorni sei direttori e capi servizio hanno altre attività
Io ritengo che prima di tutto e come altri mi immediata reazione
Perché lo prevede la legge siano innanzitutto trasferiti nell'elenco dei pubblicisti
Hanno un'altra attività e non possono essere professionisti secondo mi chiedo
Possono se sono dei dirigenti usufruire ad ancora deve i nostri istituti di previdenza che sono proprio per tipici per i giornalisti anche su questo dovremo dovremo indagare quindi poi esiste anche un istituto che è scritto nella legge le l'esercizio abusivo della professione cioè l'articolo quarantacinque noi non l'abbiamo mai applicato
Perché se sembrava di volere picchiare coloro che già in una posizione di di di difesa anzi in una posizione debole cercano di entrare nei giornali
Ma tutti sono liberi di scrivere perché lo dice la Costituzione
Ma sì costoro vengano usati all'interno del giornale per fare un lavoro da professionista
Compiono l'esercizio abusivo della professione giornalistica non dell'esercizio della libertà di stampa
Questa è un'altra cosa da da tenere presente per cui quell'articolo quarantacinque sarà ora di di rispolverare uno almeno ogni tanto
Quali altri casi che vi sono state anche posti in questo i famosi praticantato è a termine
Ecco l'ordine si è riunita a pescare alcuni mesi fa
E ha deciso di non accettare più i contratti i parti cantate a termine
Per arrivare a quei favoloso i diciotto mesi per sostenere l'esame di idoneità professionale
I contratti il praticantato a termine il praticantato è un percorso che si svolge in forma nera continuativa può essere interrotta per forza maggiore ad esempio non so la licenziamento dovuto alla fallimento di una testata ma non questo usare questi tre mesi quattro mesi cinque mesi perché così fra l'altro non si fa nemmeno il praticantato e questa parte cantato non può essere accertato altra cosa un ingresso massiccio
Degli stage dalle università
Oggi
Le università si come operano nel mondo del lavoro mandano dentro ai giornali delle Aglieri del università a fare degli stage
Cosa vuol dire non la so io ho chiesto se io lavoro nell'ambito della di Julia Scienza della comunicazione forse c'è una certa attinenza ma io ho trovato delle persone che non so fanno lettere
Hanno lavorano i giornali oppure fanno ingegneri e lavorano nei giornali dico perché io che lavora in un giornale non posso andare a fare pratica a costruire un ponte che sono delle assurdità che non stanno in piedi se non ad esempio riservando solo alle scuole di giornalismo riconosciute dall'ordine la possibilità di fare degli stagione si è fatto riferimento ai al tariffario il tariffario una cosa che come voi sapete per legge non al valore se non in caso di controversie davanti al giudice
Ebbene noi cercheremo in tutti i modi di inserire questo tariffario nel contratto di lavoro abbiamo chiesto più volte anzi rinunciando a quello che sarebbe un ruolo di autonomia dell'ordine
In questo modo dovrebbero essere tutelati anche coloro che hanno il lavoro fuori i cosiddetti freelance
Perché se finché si può usare dicevo prima con un con un amico rendiamoci conto che oggi i giornalisti in Italia sono novanta Mila quindi sono una regione come la Valle d'Aosta
Ci troveremo quindi nelle condizioni che il di editori se uno non funziona prende un altro poi prende un altro perché c'è questa stragrande maggioranza anche perché come ci hanno detto più volte fa il lavoro libero e proprio libero e quindi non c'è bisogno di nessun contratto questo contratto vuol dire tirare sempre giù
Però signori in tutte le professioni esiste anche il principio della
Concorrenza sleale
Lo so che ora è un brutto termine ma coloro che s'impongono
Perché vengono i presidi tirati sempre sotto sempre più bassi compiono una concorrenza sleale nei confronti della categoria
L'ultima cosa che volevo dire si è parlato di tante necessità sulla necessità della quale con Serventi Longhi si parla ormai da decenni
Manca ancora uno Statuto d'impresa che è l'unica funzione forse stabilire alcune regole che possono servire non solo ai giornalisti ma soprattutto ai lettori
Perché ogni giorno noi dedichiamo la nostra fatica a coloro che vengono trattati sempre più in maniera peggiore molti anni fa
Io mi scandalizzare quando sentivo un editore che diceva a non c'è nessuna differenza fra una notizia o un giornale e una scatola di piselli
Ecco rimasi sconcertato
Oggi dicono Maccanico
Magari perché se tu metti in un supermercato dei piselli avariati vecchi di meno sei ai fatti come sono stati fatti i giornali in questi ultimi due giorni di sciopero la gente di dovrebbe buttare via
E noi dovremmo dire anche questo alle persone
Grazie solidarietà piena
La parola al segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi
Credete che non lo sappia che si viene Sicilia bisogna darsi un po'di tempo per come dire per tornare
Se non ci fosse stata la trattativa per i prepensionamenti all'Unità sarei rimasto tutta la giornata non avrei nessun problema
Rifugi via riascoltato anche al collega Nicastro che mi interessa molto il cui intervento mi interessa molto adesso magari vi do qualche spunto
Anch'io di intervento avevo preparato una scaletta l'ho buttata e vengo con i piedi nel piatto anche perché le cose che ci siamo detti con grande franchezza necessitano ma una risposta nascesse da una dibattito questo momento di dibattito che viene dopo una ferita per intero sindacato nazionale ma è un elemento dibattito
E che deve essere il più Franco possibile
Abbiamo il diritto di pensarla diversamente abbiamo il per il delitto di lasciare il sindacato di non iscriversi di fare altro di contestarne le scelte di criticarlo abbiamo il diritto e il dovere di partecipare
Poi come dire i comportamenti di ciascuno sono possono essere differenti
Paola intanto alcune cose chiare stamattina ho inviato una lettera alla presidente del consiglio nazionale dell'Ordine Lorenzo Del Boca qui rappresentato dal collega Santini
E per conoscenza a tutti i presidenti dei consigli regionali degli ordini dei giornalisti tra cui il collega Nicastro
Chiedo collega Nicastro ecco siccome chiedo a tutti i presidenti degli ordini regionali
Di verificare se i miei comportamenti degli iscritti all'ordine nei comportamenti rispetto agli scioperi contrattuali si ravvisino o si possano ravvisare degli atteggiamenti come dire che hanno ferito i valori fondanti della professione giornalistica
Quando si consente un'informazione incompleta non corretta dequalificata rispetto agli standard abituali a mio avviso sì
Si assume un comportamento lesivo della deontologia professionale
Quando
Quando si chiede e si impone con un ricatto esplicito o strisciante a colleghi che non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato di lavorare per fare uscire il giornale si compie un atto gravemente antisindacale ma anche un atto lesivo dei rapporti personali etici corrette tra giornalista e giornalista
Credo che la proposta lo dico in maniera chiara chiede credo che la proposta che è stata fatta alla consiglio dell'ordine regionale della Sicilia di prendere in considerazione l'ipotesi provvedimenti
Comunque di aprire procedimenti perché procedimenti dispetto non agli ordini regionali nei confronti di chi al Giornale di Sicilia o altrove
Ha fatto uscire prodotti The qualificati fu onerando il diritto sindacale dei giornalisti sia una proposta che il sindacato nazionale sottoscrive per intero
Secondo ho mandato una lettera questa mattina ieri
Ai presidenti e segretari di tutte le associazioni regionale di stampa anche al collega dedite
Perché i direttivi delle associazioni a norma di Statuto della Federazione nazionale della stampa convochino immediatamente i comitati di redazione delle testate che sono uscite
Per a vere dai colleghi come dire dei Comitati d'azione che hanno partecipato come allo sciopero come centinaia di leggi inutili Sicilia che ha la mia solidarietà per chiedergli cosa Successo
E per valutare i comportamenti disciplinari negli scritti al sindacato
Il sindacato non può prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di chi non è iscritto al sindacato ma il sindacato può prendere precedenti di sintesi disciplinari nei confronti di chi è iscritto al sindacato
E può chiedergli di accomodarsi alla porta per iscrizione al sindacato non è obbligatoria ancora
Io lo so che il sindacato ha fatto errori in passato ne ha fatti tanti ne fa quotidianamente lo fa il sindacato nazionale la fanno i sindacati regionali lo si è fatto in tante circostanze
Io posso dare una testimonianza perché non è un giorno che faccio il sindacalista dei giornalisti e della nazionale
Noi abbiamo tenuto bene come categoria e come livelli di tutela contrattuale
Molto di più molto meglio rispetto a tante altre categorie oggi in questo momento
I colleghi metalmeccanici sono impegnati in una dura vertenza contrattuale i colleghi della sanità i colleghi del parastato sono impegnati in durissime vertenze contrattuali noi siamo impegnati in un durissima vertenza contrattuale
Ma ci sarà un motivo perché la FIEG che vuole la resa dei conti con questo sindacato che ha commesso tanti errori tanti sbagli
Ci sarà un motivo
Per motivare semplice che avrà commesso tanti errori ma quel contratto sta lì
Ma quelle regole sta lì ma quei capiredattori quei vicedirettori
Non possono essere licenziati perché quello che hanno voluto e che vogliono nella loro piattaforma gli editori licenziare fino al capo servizio senza l'arte alcuna tutela dell'articolo diciotto sui lavoratori
Cioè voglio dire adesso ho citato un esempio perché è stato posto questa questione dei conti dei contratti a termine delicati problema che destabilizza ma perché se non avesse dei contratti a termine e vicedirettore del Giornale di Sicilia
Avrebbe scioperato
Se non ci fosse la funzione questa logica che c'è in alcuni casi perché ci sono vicedirettori condirettori capi redattori capi servizio in Italia che hanno scioperato e sono la maggioranza
E porca miseria diciamocelo
Ma non c'è possibilità di avere un contratto come dire senza che si confronti con la realtà che noi affrontiamo tutti i giorni
Guardate che siamo qui in tanti a difendere lo sciopero il diritto di sciopero per il contratto perché quel contratto il contratto dei giornalisti ha un contratto forte
è un contratto solido un contratto che ci tutela che ci difende che vogliono smantellare
è porca miseria e ragazzi quando parliamo dei colleghi precari che di che cosa parliamo con lo dico anche ai colleghi dell'ordine e insomma io mi faccio carico degli errori del sindacato ma ciascuno si faccia carico dei problemi che ci sono nella categoria
Ci sono o non ci sono oggi in Italia tredici mila tredici mila cinquecento giornalisti dipendenti iscritti all'Inpgi
Alla gestione principale ce ne sono quattordici mila iscritti alla gestione separata o Stone possono info phone
Dei quattordici mila oltre i quattordici mila gestione separata ce ne sono almeno altrettanti che evadono il contributo previdenziale
Dei giornalisti che hanno un rapporto di lavoro autonomia con le loro aziende ma cosa dobbiamo fare
Che deve fare questo sindacato deve buttare a mare tre congressi statutari
E buttare a mare
Per intero globalmente la categoria di coloro che porca miseria un contratto di lavoro dipendente non ce l'hanno
Qui non è più garantito nessuno non è garantito certamente un giornalista con contratto di lavoro dipendente ma la situazione
Dei corrispondenti degli articoli dodici dei contratti a termine delle collaborazioni coordinate e continuative dei co.co.pro. o co.co.co. o nove eccetera eccetera dicono che non hanno nulla
Nemmeno uno straccio di contratto niente presentano un pezzo e glielo pagano se glielo pubblicano
Guardate che qui queste il centro come dire vero della nostra vicenda
è il farsi carico dei giornalisti dipendenti del mondo del giornalismo regolato e difeso da questo contratto dei problemi di chi questo contratto non ce la
Io ringrazio collega pugliesi perché lo ringrazio come ringrazio tutti quanti collegi
Ma cosa dobbiamo fare noi
Dobbiamo firmare un accordo temporaneo biennale come ci propone la FIEG
Senza dare una risposta che è una perché questo ci ha detto la fine che prima ci ha detto va be'qualcosa ci mettiamo e poi ci ha detto non ci mettiamo proprio niente perché non siamo responsabili della negoziazione per il lavoro autonomo giornalistico questo ci ha detto
N dobbiamo firmare un biennale non lo firmiamo il biennale se non c'è una parola chiara sul lavoro dei giornalisti autonomi che son fuori dalla porta del nostro ed azioni
E non devono essere visti come masse assatanate del lavoro di chi sta dentro perché solo l'unità tra chi sta dentro e chi sta fuori che determina la difesa delle regole
Io credo che su questo noi dobbiamo parlarci chiaro ma anche sulla legge la chiamiamo Maroni va così sì ci intendiamo
Sola legge Maroni
Ma è dobbiamo no noi fare e continuare il la nostra azione sindacale per difendere le nostre redazioni vedete come si leggono le due cose
Per difendere la le nostre dazioni dalla capacità selvaggia di utilizzare strumenti di lavoro che portano spostano pezzi di lavorazione giornalistica all'esterno del sistema delle redazioni
Perché un conto è un precario o comunque collegato alle redazioni è un conto un precario stabilizzato fuori dalle redazioni
Sapete che significa
Il domenicale non lo fate più non lavorate più la domenica non avrete più una maggiorazione perché ci sarà un una struttura un job sharing o un lavoro intermittente un lavoro ripartito non lo so qualcosa che farà il lavoro sul calcio minore sul calcio maggiore sulla domenica
E da domenica lavoreranno in cinque al Giornale di Sicilia
Queste è il futuro che ci aspetta
E quindi come diretto che si saldano si saldano fortemente i due momenti
Allora il sindacato nazionale ha detto
Noi accettiamo
Ti andare ad un contratto biennale perché le posizioni sono inconciliabili perché noi il sistema degli Autori gli degli automatismi salariali che magari anche ai colleghi delle confederazioni sindacali
Comiche vedono con stupore ecco che il nostro sistema di adeguamento automatico delle retribuzioni non lo difendiamo
Con le unghie e con i denti
Perché un giornalista non venduto che come dire è uno spirito libero nella redazione ha il diritto di avere una progressione automatica salariale perché così è più libero va bene noi rivendichiamo la nostra anomalia la nostra diversità che è un'altra diversità rispetto a quell'altra
La nostra diversità sindacale va bene noi difendiamo una roba che non sta né in cielo né in terra nel mondo va bene
Ma non passano e non sono passati e abbiamo rotto sulle piattaforme
Contratto biennale facciamo un accordo economico ci hanno proposto quattro per cento quattro e mezzo del tre per cento quelli dell'emittenza radiotelevisiva firmiamo su quattro ma non scherziamo ma questo punto non è il punto il ponte quello che dicevo
Firmiamo il biennale se ci date delle garanzie delle garanzie che non adesso domani discuteremo quelle cose ma domani le discuteremo nel senso che voi intanto non applicato nulla di nuovo
Noi ci difendiamo e difendiamo il come dire loro il contratto questa è la situazione che noi andiamo affrontare ecco io come dire cerco di sintetizzare evidentemente Vega tantissime sono le cose sono le cose da dire
Io credo che è importante che qui ci siamo detti tutti quanti che il problema oggi è forte
Come dire il contratto di lavoro è un patto che si fa con una controparte
La controparte ieri sera
C'era anche stamattina devo dire in telefonate
In macchina con Antonio tende venivamo qua
Ci ha confermato che non intende mollare
Che tutti gli editori hanno deciso che questa è la Rete la resa dei conti
Questo è il redde rationem con un contratto che in non appartiene alla realtà della società civile di oggi queste sono le loro parole
Allora la comunque la pensiate sul sindacato comunque la pensiate sui suoi dirigenti perché ridà dirigenti passano
Io credo che questa sfida vada assolutamente colta e su questa fine sfida noi non facciamo un passo indietro
Noi cerchiamo delle soluzioni moderate lasciamo perdere riformismo proprio lasciamolo perde delle soluzioni moderate contrattuali che siano naturalmente
Tutti e tutelino il sistema del giornalismo regolato siamo pronti a trattare domani ma non molliamo su quei due punti e non molleremo e non dobbiamo mollare e non dobbiamo mollare nemmeno in Sicilia non dobbiamo come dire fare un passo indietro
Il Giornale di Sicilia e son contento di come sta andando l'assemblea qua e il Giornale di Sicilia ma anche gli altri giornali
Che escono in Sicilia che escono con le loro edizioni siciliane dei giornali nazionali e agenzie di stampa la RAI la Sicilia di Catania e la la Gazzetta del Sud a Messina che tengano
Naturalmente e quindi tengano i comitati di redazione tengano le strutture sindacali le redazioni così Giornale Sicilia uscirà non lo so
Non lo so perché noi gli scioperi il diciotto li andiamo riprogrammare
E chiameremo ancora a scioperare i giornalisti noi nell'ultima rinnovazione contrattuale per avere quel contratto criticabile abbiamo fatto quattordici giornate di sciopero nazionale generale
E de del contratto precedente
Santerini segretario generale furono fatte diciassette giornate di sciopero nazionale
Vi sono soluzioni alternative vi sono proposta di forme di lotta alternative che ci consentono di tenere più a lungo ben vengano teniamole fuori io ho proposto l'altro giorno in Giunta sospendiamo le firme ritiriamo tutte le firme per una settimana facciamo uno sciopero bianco la Giunta mia
Non ha accettato questa proposta ma questa proposta sul tavolo
Picchetti manifestazioni presenza in piazza rapporto con la società
Tutto quello che l'associazione siciliana della stampa e i dirigenti nazionali che vengono da Sicilia possono portare sul tavolo della giunta e dei presidenti e della Commissione contratto saranno le benvenute
Ecco io la chiudo qua mi scuso per per la brevità di questa presenza ma credo che avremo molte altre occasioni per vederci non cioè assoluto bisogno nemmeno di dircelo
è chiaro che qualunque cosa succede a Palermo al Giornale di Sicilia così come qualunque cosa succeda a Bologna Firenze a Milano o a Roma in qualunque altra città d'Italia
Ma qui con una come dire con una cattiveria particolare
Rispetto alla quale io chiamo pubblicamente a rispondere un signore che ha un nome e un cognome che si chiama Antonio Ardizzone
Che è una persona che fa il giornalista è l'editore come pochi altri la Sicilia poi da questo punto di vista un'anomalia ma assolutamente articola particolare
Ma che si è assunto la responsabilità di introdurre in questa redazione
Una spaccatura una frattura io non lo so se è insanabile nonno certamente una frattura
Che rende difficile come dire collaborare che rende come dire tutti quanti noi tutti quanti voi con come dire col cuore con molto rammarico diciamo così rispetto a queste posizioni
Noi chiediamo qua oggi che il Antonio Artizio non è la smetta
Che ho Antonio dizione la smetta di compiere atti contro il diritto di sciopero dei suoi giornalisti
Che non sfrutti i precari che non imponga o non suggerisca tra virgolette ai capi di lavorare durante gli scioperi
Al prossimo sciopero dei ricchi verificheremo i suoi comportamenti e credo naturalmente come dicevo prima che noi la battaglia per difendere il diritto del giornalista indica la dizione di difendere il suo essere giornalista
Come dire noi la combatteremo presso le nostre istituzioni e con le regole che le nostre istituzioni prevedono con la legge sull'ordine che noi naturalmente difendiamo perché garanzia di autonomia
La chiudo qua questa è la nostra posizione saremo di nuovo a Palermo sano saremo
A Catania Roma in tutte le città d'Italia dove ci sarà bisogno del sindacato perché il sindacato dica una parola forte talvolta anche dura come oggi su quello che sta accadendo grazie
Adesso dalla parola Franco Nicastro che è presente all'ordine del giorno essa la Sicilia
Siccome non so se Paolo riuscirà a restare ancora con noi vorrei subito rispondere alle sollecitazioni che sono venute dal suo avvento sì no no la metto subito al primo punto all'ordine del giorno come si dice in questi casi
Parto dalla notizia
Il consiglio dell'ordine dei giornalisti di Sicilia si riunirà il giorno quattordici al secondo punto all'ordine del giorno il primo punto è quello dedicato di solito alle comunicazioni del presidente
Al secondo punto all'ordine del giorno e fissata la discussione sullo o sciopero o il mancato sciopero del giornalistici purtroppo il ruolo che io rivesto in questa vicenda
Non mi consente come mio costume
Esprimere con assoluta chiarezza le le cose che penso io
Voi mi conoscete se sicuramente sapete come la penso e alcune cose le dirò perché è necessario dirlo purtroppo l'ordine si ritroverà
A dovere diciamo così prendere in esame la situazione e decidere poi le proprie condotte e certamente non possono essere qui anticipate dal momento che poi da diventerà diciamo giudice di quei colleghi che saranno chiamati a rispondere delle loro condotta questa è l'unica preoccupazione diciamo così che nei io vorrei sottolineare per quanto riguarda poi il tema che ci ha impegnato o oggi in questa riunione vorrei dire che intatta anch'io sono molto contento è anche molto soddisfatto
Della partecipazione fortemente motivata che c'è stata in questa sala
E devo ringraziare anche i tanti colleghi che sono venuti da fuori anche da Catania i colleghi oltre che i dirigenti nazionale del sindacato
Vuol dire che c'è come dire una forte volontà che va al di là che ci riunisce tutti anche a al di là di differenze di sensibilità diverse che ci possono essere
Siamo tutti qua siamo tutti in questa cittadella che però io non vorrei considerare come dire una cittadella assediata
E anzi vorrei vorrei dire che questo primo confronto che ha avuto questo grande grosso e significativo o risultato di partecipazione anche gli interventi sono stati di uno spessore notevole
Perché si discute di cose molto serie vorrei dire che se ci sarà come io mi auguro un altro appuntamento
Vorrei allargare il perimetro di questa Cittadella in considerazione del fatto che quando si parla di informazione si parla di una questione centrale della democrazia in Italia
E qualcosa che non riguarda più soltanto i giornalisti e nomi investe più soltanto il problema dell'applicazione o della difesa
Del contratto di lavoro ma vengono poste qui sui in questo su questo terreno questioni molto molto serio molto importanti
E allora io credo che noi dobbiamo uscire anche allo scoperto e trovare il collegamento proprio con l'opinione pubblica e quindi con me quella società
Che trova che che trova nell'informazione
Il terreno nel quale si è esercitato Lupoi i diritti democratici di ciascuno di noi quindi la proposta che io qui mi sento di fare di lanciare al sindacato è quello di riunire una sorta di stati generali
Della professione proprio qui a Palermo perché noi siamo una Regione a statuto molto speciale e qui stanno accadendo cose molto speciali
Per quanto riguarda poi alcuni passaggi io non non posso credetemi andare oltre ma voglio dire che ci sono aspetti sindacali che il sindacato sta difendendo con molta autorevolezza e con grande credibilità devo dire
Finalmente
Ci sono però aspetti che riguardano la sfera sindacale che hanno una refluenza forte nella dimensione della professione perché è chiaro che
Dove dobbiamo considerare l'applicazione la difesa di questo contratto
Come un elemento che definisce il profilo che la connotazione stessa della della professione
Io credo che la precarizzazione sia proprio il nemico de di quei principi fondanti della professione a cui faceva
A fasi hanno fatto riferimento un po'tutti che solo la libertà e l'autonomia
Un precario è certamente molto più condizionato molto meno libero e molto meno autonomo di tutti quelli che abbiamo ancora de difendiamo con con i denti le garanzie che cita questo contratto
Quindi da questo punto di vista diciamo così c'è anche un interesse dell'ordine ad a vere ad a vere ad ad a vere come dire il rispetto o il dispetto di un sistema di relazioni sindacali che è improntato
Non solo alla libertà di informazione e all'autonomia della redazione ma anche alla l'esperto del sistema delle regole che il governo di sistema delle relazioni sindacali
Qui come giustamente ha detto alla collega Pagliaro
è stato portato diciamo proprio un vulnus terribile una ferita all'Aci errante al sistema della relazione sindacale è stato aperto un capitolo nuovo
Che ci deve preoccupare da tempo per la verità ci stanno tentando di ridimensionare
Anche malgrado gli appelli del presidente della Repubblica che tutti sosta sottoscriviamo sulla necessità di tenere la schiena diritta io però comincio diciamo così a pormi il problema se posso chiedere la stessa fermezza a un collega che appena appena appena un sussulto di dignità viene subito minacciato
Cacciato via sospese sono
Non dico licenziato perché manco licenziato est manco assunto è stato
Ho sentito delle cose qui ha proposto dall'applicazione del contratto che purtroppo non sono il frutto di una disinformazione e mi dispiace che il collega Drago non ci sia luce a chiamato in causa l'ordine e io ho il dovere di dalie subito una risposta di chiarezza
Dice la contesta l'UE all'ordine a la scelta di avere accettato o appunto contratti
Di praticantato a termine non è vero
Anzi anzi e è successa o proprio il contrario è accaduto proprio il contrario
Questo ordine questo Consiglio dell'ordine che è in carica da un anno a questa parte ha trovato diciamo così si è ritrovato a doversi confrontare
Con una realtà sindacale e professionale che era quella che era certamente
Ci sono state diciamo così delle aperture de anche giusto ed è anche giusto non teneri in piedi
Gli steccati che impediscono a tanti giovani di accedere alla professione e anzi non li dobbiamo guidare aiutare nella loro aspirazione di entrare nella professione
Però è accaduto che già sin dal mese di maggio quindi in tempi non sospetti
Mi sono ritrovato a a produrre un carteggio con la direzione del Giornale di Sicilia proprio sulla questione dei praticanti a termine
Noi abbiamo o deciso di porre un freno
Perché
L'applicazione di questo contratto non impedisce come ha rilevato qui Santini poco fa di assicurare la continuità della formazione perché il praticante e ancora un giornalista informazione
Quindi i prati e i contratti a termine che non rispettano che non sono ispirati a questo principio non hanno diritto di cittadinanza
E infatti non abbiamo iscritto colleghi che vengono che ci hanno portato ci hanno mandato
Contratti a termine per un mese per quindici giorni ho trovato perfino un contratto a termine di quindici giorni contratti di due mesi e così via no noi le abbiamo prese queste che siccome certamente non ha non abbiamo il compito né lavorò alla voglia né la la volontà come dire di ostacolare il processo di formazione dei colleghi di professionalizzazione dei colleghi
Abbiamo cominciato a mandare dei segnali
La prima cosa è stata questa lettera al Giornale di Sicilia che poi ha trovato riscontro nello spirito anche alle direttive alle indicazioni che ci sono venute nel mese di giugno
A una asse a una alla conferenza dei presidenti dei degli ordini regionale che si è svolta a pescare come ricordava il collega Santini
E in quella sede è stato detto
A chiarissime lettere che contratti di praticanti a termine
Non possono essere accolti noi non li abbiamo accolti abbiamo scritto alla direzione la direzione ci ha risposto diciamo secondo lo stile che voi avete potuto verificare diciamo in questi giorni proprio sul giornale
Con Notte Repliche e altre dichiarazioni che comunque hanno un vago sapore intimidatorio proprio nei confronti non solo del sindacato ma anche dell'ordine ma noi che per fortuna abbiamo diciamo
La tutte le garanzie contrattuale la schiena la vogliamo tenere diritta e quindi non ci impiegheremo certamente neanche rispetto a questi messaggi un po'trasversale che ci arrivano
E allora abbiamo detto noi che questi contratti non li accetteremmo e in più abbiamo svolta anche un'opera di sensibilizzazione nei confronti di quei colleghi di quei giovani colleghi che magari sono stati indotti a pensare che il loro vero nemico fosse l'ordine
Ed è anche questo come dire a una manovra anche serve a incuneare dei dubbi e a creare spaccature
Nella categoria no dobbiamo dirlo mo'in modo molto chiaro
L'ordine non è nemico dei precari anzi noi abbiamo tutto l'interesse ad aiutare questi giovane a entrare a pieno titolo nella professione
Del resto diciamo così tutte le scelte le le cose che sono state fatte entro in questi ultimi tempi vanno proprio in questa direzione
Che cosa abbiamo fatto noi abbiamo spiegato a questi Giovanni
Che non siamo noi scusa io la la chiudo subito la chiudo su che noi non possiamo applicare non possiamo accettare questi contratti
Semmai abbiamo fatto una cosa diversa proprio per aiutare questi questi giovani
Li abbiamo iscritti alcuni alcuni quando ci è arrivata la dichiarazione del direttore responsabile del condirettore responsabile il quale certificava che comunque quel quella persona quel collega aveva svolto il praticantato per diciotto mesi consecutive nella sua azienda e quindi Luís si assumeva la responsabilità di quello che dichiarava e a quel punto noi li abbiamo iscritti ma proprio per non avremmo potuto spaccare il capello in quattro perché ci sono diciamo gli elementi per farlo ma non l'abbiamo fatto perché abbiamo ancora dice
La testa sulle spalle
L'ultima cosa che voglio dire riguarda proprio questa vicenda sindacale e la la colgo diciamo così sempre
A parte va passando per la tangente non entrando diciamo con a a a gamba tesa dentro la sfera sindacale ma io una preoccupazione alla voglio esprimere ed è questa che questa diciamo trincea nella quale ci siamo attestati deve essere difesa fino alla morte direbbero i grandi con del buon doti re militari
Perché questa
Il tentativo di incrinare questa diga sindacale finisce per intaccare quei principi fondanti
Della professione e purtroppo accade questo ce ne rendiamo conto certamente oggi siamo più deboli di ieri ma non è detto che ed è come dire la cui la la la partita si è chiusa
E si apre devo dire se questo passa se questo se questa è la manovra passante un futuro un po'nero per per la professione anzi io penso che temo che questa professione con essa anche la libertà di informazione e per questo io dico che Doi dobbiamo chiamare attorno annoia anche l'opinione pubblica i lettori destinatari dell'informazione
Mi chiedevo diciamo se questa dovrebbe professione posso avere un futuro
è che non può che non sarà certamente quel fu il futuro che non deve essere che non deve essere il futuro che certi editori certi di direttori vorrebbero procedurale perché come è stato giustamente sottolineate io qui questo concetto lo con lo condivido perfettamente
Oggi il tentativo è quello di infoltire la redazione no mettendoci giornalisti Air redazione ma semplici impiegati di redazione e voi capite benissimo quanta differenza c'è tra una figura e l'altra
Grazie e scusate
C'era collega cantati e che ha sede della Camera del lavoro che il
Brevemente gli chiedo la reciproco
Brevemente soltanto non non salutarono e per fare solidarietà che è ovvia io volevo sottolineare soltanto una cosa
Non solo che questo è quello che accade ormai in Italia in tutte le categorie visto che abbiamo un governo che tende a diminuire il valore della libertà in generale ci sono scelte autoritarie evidenti la riforma la giustizia ancora più che quella per contatto i giornalisti lo dimostra volevo soltanto sotto le ha una cosa a me sembra ormai
Fuori sto storicamente superato la divisione del mondo del lavoro nei giornali mi permetto di dire
Sommessamente
Nel senso che mi sembra mi sembra mi sembra arrivata ad un punto in cui varrebbe la pena prendere in considerazione l'idea della riunificazione del mondo del lavoro nei giornali
Perché mi sembra incredibile che ha già in Sicilia ci sia un pezzettino di gente che aspetta proclama uno sciopero altro pezzettino però lo proclama
Perché sono due cose diverse perché e e costruita un'idea secondo la quale un giornale la fanno alcuni la fanno in un modo sono un pezzo del giornale e altri fa hanno un altro mestiere da fare
A me sarebbe piaciuto che qualcuno mi chiedesse anche perché non facciamo lo sciopero dei tipografi quando facciamo lo sciopero del giorno viste e viceversa perché non c'è dubbio non c'è dubbio scusate mi Camp evidentemente c'è un problema dell'unificazione una volta una volta può darsi che era giustificato forse che il fatto leggevo su una professione con un ordine con tutte le cose che ci sono e poi e gli esecutori materiali in qualche maniera di questa cosa ma adesso la distinzione in molti casi veramente labile i giornalisti fanno per esempio mestiere che prima facevano i tipografi
La bozza la faceva i tipografi adesso c'è un una una un un come una fluidità nel mondo della stampa in particolare ma anche nel mondo la televisione che molto largo
Porsi il problema della riunificazione nel mondo del lavoro mi sembrerebbe una cosa ragionevole
Io quando penso che i precari del dei giornali sono io ne conosco tanti precari perché faccio come è noto un mestiere che che mette a contatto mi metto a contatto con i precari i precari regionali sono i peggiori in assoluto che conosco soltanto il latte dei call center che lavorano a telefonata sono sono alla stesso livello non peggio allo stesso livello
Eppure non c'è tutela sindacale che noi per esempio possiamo esercitare non li possiamo neanche scrivere
Non li scriveva ordine non rischi per ovvi motivi perché non sono giornalisti e credo che non riscrivere anche la Federazione della stampa non li scrive il sindacato c'è qualcosa che non funziona questi non solo non hanno tutele dal mondo del lavoro non riescono nemmeno ad avere tutele sindacali
Credo che valga la pena con laicità con con buco ma convinto puntare i piedi senza volere cambiare il mondo assolutamente però comincia cioè pensare perché la questione del Giornale di Sicilia è indicativa
Se vedete indicativa di tutti questi elementi perché verifica che c'è una una divisione del mondo del lavoro che non si capisce
Rischi
Si vede che c'è qualcuno che sottoposto al ricatto perché Bellavia non me ne voglia anch'io sono convinto che ognuno deve fare
Come dice anche atti di di responsabilità però siccome conosco quanta gente non lo può fare dentro le fabbriche non credo che bisogna anche avere il coraggio semplicemente a chi è più debole evidente che un po'più complicato anche il commerciante probabilmente che paga il pizzo se non si sente garantito dalla struttura dello Stato
Se lo Stato non non non non persegue mafiose stanze qualche volta non si capisce dove finisce la matrice e comincia la politica certo qualche dubbio a quello gli verrà e la stessa cosa vale per per quei precari nel giornale che si sentono sottoposti al ricatto
Nel negare un qualcuno glielo dice però sanno che sono ricattati quindi la riunificazione del mondo del lavoro così come noi tentiamo dentro la fabbrica dentro gli uffici di avere la eliminazione della legge trenta perché quella è l'elemento di divisione nel mondo del lavoro la stessa cosa bisognerebbe farlo forse addirittura più a largo raggio per per il mondo della stampa per il mondo dell'informazione io mi dichiaro disponibile fin da adesso a ragionare con CISL e UIL
Se voi ritenete utile proclamare l'agitazione quando la proclamare per alla al Giornale di Sicilia perché si sappia che il problema è di tutti e non è soltanto un pezzo
Grazie certamente è una cosa sulla quale sindacato regionale rifletterà
Molto con anche credo con con con buona sorte di questa proposta che già da adesso possiamo tranquillamente giudicare molto ma molto interessante
Do la parola e a abbiamo finito perché dobbiamo ahimè lascia la sala a Gigi non sessuale che il vice segretario generale aggiunto dalla Federazione della stampa
Io non parlo come vicesegretario farlo dal collega da siciliano visto adesso siamo rimasti tra di noi
Facciamo un discorso che ci riguarda più da vicino io parto dalla prima considerazione delle cose importanti che sono accadute stamattina intanto il fatto che ci siamo tutti siciliani nel senso che non c'è solo il Giornale di Sicilia qua oggi
C'è la Sicilia di Catania ce la Gazzetta del Mezzogiorno Gazzetta del Sud
Il che significa che come l'abbiamo sempre sostenuto i problemi in Sicilia non riguardo mai uno riguardo sempre tutti
Perché sono realtà speculari che stanno alle parti opposte dell'isola macché ci cadono sull'appello allo stesso modo
E da dieci anni che cerco di ripetere a tutti in qualunque sede che il problema del collega di Messina E uguale identico oggi a quello che avrà sulle spalle il collega di Catania domani e quello di Palermo dopodomani non sono realtà che camminano per i fatti loro in maniera indipendente
Sono realtà che camminano in maniera univoca e questione di tempo ma i problemi travolgerà hanno tutti
Allora di fronte a situazioni di questo tipo noi abbiamo il dovere di rispondere in maniera unitaria sempre e dovunque e qua dico una cosa che se anche siamo poche ad ascoltarla
Credo abbia un valore perché poi comunque dovrà essere ripresa in altre sedi
Chi crede che un evento la spaccatura all'interno del sindacato posso indebolire la risposta dei giornalisti in questo momento rispetto alla provocazione del Giornale di Sicilia sbaglia
Il sindacato su questo punto e assolutamente unito il sindacato siciliano si chiama associazione si sia della stampa e in questi istituzione ci riconosciamo tutti
E se in questo momento la sua azione Sicilia della stampa è rappresentata dal collega Birritteri così come ieri da altri per noi va bene uguale difendiamo l'associazione e quindi il segretario
Se qualcuno pensa di indebolire il segretario per indebolire l'associazione dunque il sindacato per tanti giornalisti ha sbagliato
Noi a questo gioco non giochiamo
Avremo ovviamente altre sedi e altri momenti per mettere in chiaro quali sono le nostre divergenze ma noi in un momento come questo di fronte
All'attacco che viene portato al nostro modo di lavorare al nostro modo di essere al nostro modo di vivere rispondiamo in maniera compatta questo deve essere chiaro a tutti specie chi vuole immagina e intende speculare su argomentazione di questo tipo
Questa è la prima cosa
La seconda cosa e il conflitto precari giornalisti assunti
è indubbio che probabilmente
Il sindacato ha compiuto un errore di prospettiva quando non ha colto
Dieci anni fa il problema che si cominciava a intravedere
Hanno sbagliato coloro i quali allora non capirono che già in pratica andati a termine di sei giorni erano un problema che prima o dopo sarebbe arrivato al capolinea e che si sarebbe posto sul tavolo in maniera gravissima come sta avvenendo adesso
Questo è un problema di cui lo stiamo parlando adesso per la prima volta è un problema che ci portiamo appresso da dieci anni lo sapevamo allora lo sappiamo adesso
Che cosa è successo frattanto che il precariato numericamente cresciuto e come sempre accade per le leggi del mercato quando l'offerta è superiore alla domanda il banco salta e quello che è successo a qua pertanto che il giornale sia uscito non mi ha meravigliato
Non mi ha sconvolto era nella logica delle cose bastava sapere conoscere la storia degli ultimi dieci anni per capire che sarebbe stato inevitabile che ciò accadesse
Perché era nella logica dell'azienda che ha sempre sostenuto che tutto ciò che non è scritto nel contratto e che non è vietato si può fare
Questo è stato il primo insegnamento che mi ha dato Ardizzone quando mi presentai la da segretario regionale miste guardi tutto quello che non è espressamente vietato si può fare
Pertanto io faccio il praticantato i di sei giorni
Offendendo l'ordine
Perché l'ordine a difesa e a tutela della professione a tutela della legge istitutiva dell'ordine sa che il praticantato dura diciotto mesi perché finalizzato a compiere una pratica che si deve naturalmente concludere con un esame di professionalità che attesta che si è compiuto il percorso della professione giornalistica e quindi vi si può entrare a pieno titolo
Non è immaginabile che un giornalista faccio una pratica per sei giorni per altri sei stia a casa lavori un mese sì un mese no un sabato sì una settimana no non è così
Chi fa il giornalista lo fa ventiquattro al giorno per sette giorni a settimana per trecentosessantacinque giorni l'anno non è il contratto che fa il giornalista il giornalista lo è perché formato come giornalista
Che poi abbia la fortuna di trovare una collocazione all'interno di un'azienda e avere la contribuzione versata e trovarono Stephen Duffy non è se questo è un altro paio di maniche che va discusso in altra sede
Avere voluto destrutturare
L'accesso alla professione a questo modo qua incuneandosi cavallo di Troia de pratica andati a termine così come quella del precariato così come quella della ricorso i colleghi collaboratori esterni che lavoravano per la pubblicità o altro
Non ha fatto altro che creare una struttura parallela capace di disarticolare la struttura che era contrattualizzato all'interno del giornale
E guardate che non è che stiamo dicendo delle cose dell'altro mondo stiamo dicendo quello che sta accadendo in ogni parte d'Italia
Sta succedendo a Bolzano così come è successo a Piacenza così come è successo al Carlino col è successo dovunque
è successo in questa azienda che per prima in Sicilia ha fatto ricorso alla quattrocentosedici evitando di passare dalla concertazione con le forze sociali
Non ha concertato la quattrocentosedici per la messa in pensionamento anticipato dei colleghi dall'associazione siciliana della stampa non è passata da questa strada ha deciso di fare una cosa diversa
Ci sono aziende in Italia che hanno assunto la quattrocentosedici come forma di finanziamento occulto dei propri bilanci come copertura dei disavanzi lo ha fatto in maniera particolare
E il gruppo Riffeser Monti che ha fatto due quattrocentosedici nel giro di sei anni
Ha incassato la bellezza di dieci miliardi a spese nostre perché quando parliamo di legge trenta applicata al mercato del lavoro dei giornalisti non dimentichiamo che questa vituperata categoria e l'unica categoria in Italia
Che si paga da sola gli ammortizzatori sociali lo Stato non è non regala nulla
Quando ne mandiamo in prepensionamento un collega quando mandiamo qualcuno in cassintegrazione paghiamo noi
Non pagano altri non è lo Stato che ci assiste
Quindi la destrutturazione della professione passa attraverso la destrutturazione delle nostre strutture professionale della nostra indipendenza il problema di questo contratto non è il problema dei cento euro che ci daranno alla fine Paolo lo ha accennato
Non è il cinque per cento che loro ci offrono buttando ciò così come se fosse un osso sul quale noi ci dobbiamo buttare
Vi dico un paradosso io i cento euro in più al mese non li voglio non mi interesso io li sfido a parlare di altre cose li sfido a parlare del futuro di questa professione che così come la intendono loro non ci sarà più oltre cinque anni
Vorrei spiegare ai colleghi che l'interesse nostro oggi i precari sono già andati via ma per chi ha un posto oggi perché ha un posto scusami no non no non deve perché io oggi non possono interesse primario è tutelare il precario
Per un motivo semplicissimo vi dico a due numeri lirico mi scuserete alla rinfusa e alla carlona non sono precisi ma hanno un riferimento statistico preciso noi abbiamo fatto una manovra per risanare i bilanci dell'Inpgi da qui al due mila quattordici
Noi oggi incassiamo ogni mese una quantità di denaro che quantificano in cento
Di questi cento che incassiamo ne destiniamo novantasei al pagamento delle pensioni correnti quindi riusciamo a risparmiare solo il quattro il quattro che risparmiamo lo destiniamo ai nostri fondi quindi agli ammortizzatori sociali che noi paghiamo a patto che restiamo quattordici mila lavorare ex articolo uno queste la prospettiva dell'attuario alla data del due mila e quattordici
Se noi dovessimo accettare il principio per cui al Giornale di Sicilia non c'è più un organico di sessanta ex articolo uno ma sono quaranta ex articolo uno e venti precari che lavoro una settimana sì e una settimana no e quindi verso la metà di quello che verso l'articolo uno già questo cento non c'è più vi dirò di più
Che oggi con la prospettiva degli editori di allungare l'entrata a regime della redattore ordinario che non è più cento
Perché Corno illa praticantato a trentasei mesi che essi fatta da mente quindi abbassando già del trenta per cento il costo del lavoro a monte
Portando redattore ordinario a regime solo dopo trentasei mesi di lavoro significa che occorreranno sei anni e mezzo perché un redattore ordinario posso prendo uno stipendio dignitoso e versare una quota dignitosa se frattanto quelli che saranno andati via
Con gli stipendi attuale le pensioni attuali saranno più numerosi di quelli che arrivano dopo o se anche quelli che arrivano dopo saranno più numerosi di quelli che sono andati via ma guadagnano meno della metà il banco è saltato
Da qua cinque anni il bando non ci sarà più quindi non ci saranno più i giornalisti probabilmente non ci sarà il sindacato forse non ci sarà l'ordine ci saranno dei giornali dove chiunque potrà andare a lavorare
Perché l'obiettivo finale è l'obiettivo Francia sia i giornalisti se si lavora se non si lavora non sei giornalisti ed è finita
Sì è un lavoro di danno qualche cosa se non vai te ne vai
Questo è il problema
Ed è un problema che non si pone oggi oggi lo stiamo affrontando nella maniera più dura più cura più cruda più impegnativa più feroce se volete dello scontro anche fra generazioni
Fra quelli che stanno andando via e spero di arrivarci quelli che dovrebbero andarci e non sanno più che cosa troveranno e quelli che partono sapendo che non arriveranno in ogni caso lo stiamo affrontando adesso ma è un problema che c'è da trent'anni della categoria da quando i pubblicisti si lamentavano perché venivano pagati tre mila lire al pezzo
E ci fu un illustre collega segretario regionale che disse non vi preoccupate questo problema si risolve fascite con l'eliminazione della categoria dei pubblicisti
Intendendo con questa battuta nella sua ferocia assolute paranoica che era evidente anche sedici mila pubblici si si lamentavano perché guadagnavo tre mila lire al pezzo
C'erano talmente tanti che ci avrebbero trovato subì altri venti mila che andava a lavorare per mille lire al pezzo
Questa e la destrutturazione della professione ciò che è avvenuto con i pubblicisti negli ultimi dieci anni adesso l'abbiamo portata all'interno del settore dei professionisti e stiamo consumando questa faida generazionale questa faida fra come ho detto prima sta finendo e chi sta iniziando fra chi ha un contratto e chi non c'era allora il grande errore a mio modo di vedere è quello di non comprendere che noi dovremmo continuare convintamente tutti a ritenerci una categoria i tempi della Cassa sono già finiti da un pezzo
Se manteniamo fede al fatta all'impegno della solidarietà all'interno della categoria tra colleghi noi assicuriamo una speranza i nostri colleghi non perché sia molto missiva posso buttare anche sul piano dell'egoismo
Ma dobbiamo puntare sui nostri colleghi perché sono loro che garantiranno il futuro di chi già è avanti negli anni e punta alla pensione
Come diceva Bellavia tra l'altro che non ha detto una cosa sbagliata noi combattiamo anche per l'ideale di chi arriva dopo
Se chi arriva dopo non trova le garanzie il giornale non lo potrà fare come è stato fatto dieci anni fa come è stato fatto fino a tre anni fa
Crolla il sistema e siccome poi alla fine che che se ne possa dire se senno parole vuote la democrazia in un Paese dipende anche dalla qualità dell'informazione che questo Paese riesce a offrire vivaddio è un problema di tutti noi
Quindi anche volgarmente diciamolo la qualità della vita in questo Paese la qualità della democrazia passa attraverso anche il vile denaro se vogliamo la contrattazione sindacale Moggi sul tavolo c'è una cosa che va ben al di là c'è in gioco la professione l'esistenza del giornalismo e tutto ciò che ciò comporta con un pizzico di democrazia se volete che va nell'interesse di tutti ecco perché sono convinto che oggi non abbiamo consumato un passaggio importante
Mettendo assieme l'intera Sicilia che si gioca questa partita i collega Palermo sappiano non sono soli ci siamo tutti e ce la giochiamo fino in fondo
Bene cari colleghi grazie l'assemblea del Giornale di Sicilia prosegue poi nei locali del giornale incontri di ulteriori adempimenti grazie a tutti
Ormai