Comizio di Piero Fassino per il No al Referendum Costituzionale del 25 e 26 giugno 2006

Allora diamo inizio
A questa manifestazione per il no al referendum sulla riforma della Costituzione
Lo facciamo con il nostro segretario nazionale Piero Fassino che ringrazio per la sua presenza e per la
E per la disponibilità e vicinanza che in questi anni ha sempre dimostrato verso Grosseto e verso la nostra federazione
Prima parlare del referendum permettetemi di esprimere brevemente la soddisfazione per i risultati che abbiamo ottenuto in questi mesi
Il centrosinistra con Romano Prodi è tornata al governo del Paese sta aprendo una nuova stagione per l'Italia dopo gli anni bui di Berlusconi
A Grosseto L'Unione con Emilio Bonifazi che saluto a nome di tutti noi al quale rinnovo
Gli auguri di buon lavoro
Si è affermata la guida del capoluogo chiudendo una brutta parentesi durata nove lunghissimi anni per la città e per la Maremma
Sono risultati che ci emozionano
Un'emozione che per noi è ancora più forte se pensiamo che due anni fa partimmo proprio da qui da questa piazza con Piero Fassino
In una situazione politica allora ancora molto incerta alla vigilia di un importante come amministrativo che poi ci portò a riconquistare con successo la guida dell'amministrazione provinciale e di molti comuni
Successivamente siamo passati attraverso il bel risultato delle elezioni regionali e anche delle politiche per arrivare a governare di nuovo il Comune di Grosseto
è un risultato costruito nel tempo con tenacia e determinazione un risultato che assieme alle altre forze dell'Unione ci sentiamo addosso che ci ha che appartiene a ciascuno di noi ai compagni e le compagne di Grosseto al gruppo dirigente della Federazione
Ai DS della Toscana e colgo l'occasione per salutare il segretario regionale Marco Filippeschi e Andrea manchevole coordinatore della segreteria che ci sono stati vicini tutte le fasi delicate
Di questo percorso e naturalmente un risultato che appartiene anche a Piero Fassino un risultato che per quanto ci riguarda
Vogliamo onorare a formando definitivamente un nuovo corso nel nostro agire in questa città Forti della capacità e della voto ad una nuova leva di amministratori e di dirigenti consapevoli al tempo stesso di ereditare dal centro destra una situazione non facile per il governo del capoluogo
Comunque per l'immediato
Sappiamo che il lungo impegno il duro lavoro che ci hanno portato fin qui ancora non sono finiti
Manca un ultimo passaggio è un ulteriore successo quello del no al referendum di domenica e lunedì prossimi dobbiamo respingere un brutto pasticcio frutto di ricatti nella Casa delle Libertà
E della Bassa mediazione tra le spinte separatiste della Lega le pulsioni centralistiche di Alleanza Nazionale tenute insieme da una ormai provata improbabile cultura istituzionale di Berlusconi
è un pasticcio che lede il principio di uguaglianza tra i cittadini che genere causa istituzionale che come tale Mirra Mina la coesione del Paese
Una riforma non solo dannosa ma anche costosa dagli apparati che riproduce per questo deve vincere no e per questo è importante che ciascuno di noi prosegue l'impegno e la mobilitazione di questi mesi
In conclusione il nove e dieci aprile abbiamo vinto le elezioni politiche ridando fiducia e speranza a un Paese mortificato e umiliato dal centrodestra
Il ventinove
Di Maggio abbiamo riconquistato Grosseto chiudendo definitivamente quel varco dal cui il centrodestra nel novantasette era entrata in Toscana
Adesso anche da Grosseto diamo un importante contributo affinché questo brutto pasticcio combinato sulla Costituzione sia respinto
Auspicando l'apertura di un confronto ampio e serio per un nuovo capitolo delle riforme del paese e cioè per dare un assetto istituzionale più funzionale ad uno stato moderno ma tenendo ben saldi
I valori fondanti dell'Italia repubblicana nata dalla finti fascismo dalla Resistenza
Io ho finito
E adesso con tanto piacere anche un po'di emozione perché è tanto tempo che questo non avveniva una nostra manifestazione
Do la parola per un saluto al sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi
Grazie a tutti quanti grazie a Piero Fassino grazie tutti i rappresentanti istituzionali soprattutto grazie a voi cittadini che siete qui presenti questa sera in modo molto numeroso due parole fondamentali dal punto di vista degli enti locali la riflessione che spesso con il livello regionale livello provinciali il livello comunale si è fatta e che in questo mo'periodo
I di stress da elezioni perché praticamente si è iniziata una lunga Pagni elettorali il rischio può essere quello di non andare a votare i per il referendum e perché votare no
Per questo referendum dove sappiamo non c'è il quorum quindi da questo punto di vista la riflessione che noi facciamo è che la modifica che riguarda la costituzioni che è una modifica
Di una gran parte degli articoli della costituzione stessa metterà in difficoltà tutto il sistema degli enti locali perché di fatto verranno a crearsi in alcuni settori tematiche e leggi riversi da Regione e regioni per tutti pensiamo al tema della sanità
Ecco noi da questo punto di vista proprio come diceva prima il segretario Cassani
Vogliamo invece riaffermare l'importanza di quei valori fondamentali della Costituzione in particolar modo l'uscita va il principio di uguaglianza
L'uguaglianza che come sappiamo nell'articolo tre della Costituzione parla non solo di un'uguaglianza formale tra cittadini
Quindi di fronte alla legge e ma anche di un'uguaglianza sostanziali
Vale a dire in un impegno da parte dello Stato nel rimuovere tutte quelle difficoltà di ordine economico-sociali e di condizioni personali che impediscono poi ai cittadini di essere uguali
E quando ha riformare in modo profondo alcuni settori con la devolution con il sistema di formazione delle leggi con il sistema complessivo di dare al premier e non al Parlamento per ruolo centrale e noi
Andremo praticamente a violare questo principio di uguaglianza sostanziare lo Stato non sarà più in grado perché diviso inventi realtà di garantire questi guai questi principi di uguaglianza
Quindi questo è uno dei motivi fondamentali perché noi diciamo di votare no a referendum del venticinque di giugno
L'ultima considerazione naturalmente sta nella soddisfazioni che tutti noi abbiamo e nell'impegno nell'oneri che l'amministrazione neo insediata
Quindi l'amministrazione comunali con il suo consiglio comunali con la Giunta con il sindaco
Hanno di corrispondere a questi grandi asperità aspettative attesi alla città
Eccolo e pensiamo che diciamo di dovere impegnarci al massimo col vostro aiuto
Perché come abbiamo detto più volte la partecipazioni il confronto sono diciamo l'aspetto più importante che ha caratterizzato la nostra campagna elettorale che caratterizza il nostro il nostro programma
Per cui anche per avere dei saldi valori dei saldi principi che sono contenuti nella costituzioni anche questo un ulteriore elemento perché verrebbe mortificata
Con la conferma della legge che è stata approvata dalla maggioranza di centrodestra
Questa volontà di non far partecipare i cittadini
Per cui io fortemente invito tutti ad andare a votare e vota Rino alle prossime alle prossime elezioni referendarie e ringrazio per questo tutti voi che siete qui presenti grazie
Bene allora la parola Paola Caporossi R in rappresentanza del Comitato provinciale di salviamo la Costituzione
Io vorrei iniziare da una bella frase che ho sentito dire spesso al nostro nuovo sindaco
Lui ricordo che fino agli ultimi giorni diceva una frase la campagna elettorale comincia oggi io l'ho sentita ripetere fino sino al venerdì prima delle elezioni
E siccome gli ha portato fortuna e stasera vorrei dire questo che anche se stiamo mercoledì la campagna referendaria comincia oggi
è il momento dello sprint finale ieri issando veramente a contatto con con con la gente con le associazioni con i partiti a tutti i livelli devo dire che un po'di paura ce l'ho perché qui veramente si gioca di tutte le partite che abbiamo fatto questa veramente la partita la sfida più importante
Quella che per forza abbiamo dovuto giocare per ultima e quindi siamo tutti stanchi tutti
Distratti da mille cose il periodo non è dei migliori ma veramente non ce lo scordiamo dipende ciascuno di noi perché veramente la battaglia delle battaglie senza questo tutto il resto non c'è l'assenso e mi sembrava anche un bell'esempio non soltanto andare a votare per fare il nostro dovere
Ma perché credo che in questo Paese che da dopo tutti questi anni dopo cinque anni di berlusconismo qui a Grosseto dopo nove anni di centrodestra abbiamo perso che i valori i valori quindi l'evasione fiscale è diventato un valore il falso in bilancio è diventato un valore la mancanza la legalità alimentato un valore allora andando a votare il modo in cui
è il modo in cui noi possiamo dire no per me questi valori contano e siccome nella costruzione sono scritte a chiare lettere noi quella ce la vogliamo attenere e la vogliamo riaffermare come Cosa Nostra non come cosa per addetti ai lavori vedete c'è questa cosa
Che mi son sentito dire ha spesso nei miei confronti che tanto qui i principi fondamentali che ne facciamo del catastrofismo perché principi fondamentali non vengono toccati non dobbiamo credergli ma dobbiamo andare lì per un motivo molto semplice che quei principi sono lettere morta se noi non diamo alla macchina dello Stato le gambe per camminare lo diceva Calamandrei sono parole morte se non li vediamo ogni giorno allora lui tutti io per prima devo dire che sono stati due anni preziosissimi del ora con voi bellissimi umanamente tutti i punti di vista e sono stati anni in cui ho riscoperto la costruzione invito ognuno di noi di voi a riprendersi quel libricino e a leggerlo e vedere quanto ancora attuale quanto ancora va difeso
Dico sempre la nostra bella casa quella con tanti lussi contanti agì con tante cose non c'è data per certa nel non ce l'hanno tutti difendiamo la perché sono sessant'anni una neonata rispetto ai tre secoli della costruzione americana allora diamo uno schiaffo morale poi magari mi diciamo lo stesso anche per un voto ma diamo uno schiaffo ma dare un esempio che per me quelli di principio sono a nostra bandiera tutti gli altri programmi vengono di conseguenza quindi andiamo come abbiamo fatto per le primarie il segnale nostro è stato importante
è e chiudo su questa è il segnale della gente in parte anche se stiamo veramente contenti di avere qui
Persino che da tre non si è risparmiata neppure per la scorsa riferendo ma l'anno scorso appunto quella sulla procreazione assistita ma è importante veramente c'è questa una Cosa Nostra che combattiamo insieme i partiti rappresento comitato fatto di tante associazioni dei sindacati e dei partiti stessi per fare un lavoro insieme la costruzione non è dei partiti è un qualcosa di tutti noi e ce ne vogliamo riappropriare non siamo né catastrofisti nei conservatori siamo attaccare questi principi che valgono ancora grazie dire in tutto il mondo
Grazie
Grazie Emilio grazie a Paola era però la parola al nostro segretario nazionale dei Democratici di sinistra il compagno Piero Fassino
Grazie
Grazie d'essere qui tanti anche questa sera
In questa finale di campagna elettorale referendaria
Grazie prima di tutto per averci regalato qualche settimana fa una bellissima vittoria qui a Grosseto che con quest'anno al Santo se Nesta questa città
Con l'elezione di Bonifati al sindaco
A Grosseto così come con la riconquista di Arezzo che ha visto anche lì centro sinistra tornare a governare quella città non abbiamo
Confermato
La fiducia
Il cui centro sinistra gode
In Toscana
E abbiamo reso ancora più evidente come
I cittadini guardino a noi
Con la consapevolezza che noi siamo in grado di esprimere una classe dirigente un modo di governare
Una capacità amministrativa che è in grado di incontrare
Meglio le esigenze le domande i bisogni e le aspettative dei cittadini
Siamo per la terza volta in poche settimane
Chiamate ad un voto
Ad un voto che forse rispetto al voto politico del dieci e dell'undici aprile
E al voto amministrativo
Del ventotto e del ventinove di maggio
è più complicato e più difficile
è un modo più difficile perché viene al termine appunto di una stagione elettorale lunga intensa
Faticosa
E tutti avvertiamo la stanchezza
Noi l'opinione pubblica gli elettori di un la campagna elettorale che dura da un tempo lunghissimo è una campagna elettorale questa più difficile per il tema al centro del voto degli elettori la revisione della Costituzione è un tema importante e al tempo stesso che può essere percepito da una parte di elettori come qualcosa di distante dalla propria vita quotidiana e i temi della revisione costituzionale non sono temi che appartengono immediatamente ai bisogni alle domande alle esigenze
Dei cittadini nella loro esistenza di tutti i giorni e quindi tutto questo può sembrare qualche cosa
Allora una parte degli elettori di lontano distante di meno significativo è meno importante
E invece no è importante è importante perché
Abbiamo celebrato da pochi giorni
Il due giugno del quarantasei sessanta anni di vita della Repubblica
E questi sessant'anni di vita della Repubblica
Sono stati guidati
Nell'assetto dell'istituzione nel funzionamento dalla politica le il diritti dei cittadini dai principi dai valori che sono iscritte in quella Costituzione che oggi si cerca di stravolgere di cambiare
Anche se può sembrare un tema per addetti ai lavori per specialisti o per chi soltanto si occupa di politica non è così
Da come
Sono impostate le regole della convivenza di una società dipende la vita di ogni cittadino
Da quelli che sono i valori che ispirano la vita di una comunità dipende la vita di ciascuno la propria famiglia dei propri figli
Da come si organizza un paese nel suo funzionamento quotidiano e da come le istituzioni sono capace di rispondere ai bisogni alle domande alle aspettative dei cittadini dipende
La possibilità per ciascuno di guardare alla propria vita con maggiore serenità e maggiore sicurezza
Anche se il tema è difficile anche se può sembrare lontane in realtà votare domenica
Sulla revisione della Costituzione e votare come diciamo noi no per le ragioni che adesso richiamerò
è qualche cosa che attiene riguarda la vita di ciascuno di noi
E noi diciamo che domenica il voto è importante ed è importante soprattutto votare no perché cosa si vota domenica per una proposta di revisione della Costituzione che la destra
A voluto
E votato in Parlamento da sola
Rifiutandosi
Di aprire qualsiasi confronto con l'opposizione rifiutandosi
Dice recare quella condivisione che necessaria sempre quando si mette mano alle regole fondamentali della vita di una nazione
La prima ragione del no sta in questo sta nel fatto che si è voluto a tutti i costi a maggioranza semplice cambiare un terzo della Costituzione
Non si è fatto di
Questo passaggio così importante come l'aggiornamento dalla Costituzione la ridefinizione del funzionamento delle istituzioni un'occasione
Per creare
Un consenso una condivisione un confronto tra le diverse forze politiche per scrivere le regole insieme guardate nelle grandi nazioni del mondo
Non si cambiano le regole tutti i giorni e quando le si cambiano quando si modifica la Costituzione o si modifica la legge elettorale o si cambia funzionamento delle istituzioni cioè si cambiano i connotati del profilo dell'organizzazione del sistema politico entro cui una società vive lo si fa cercando il più largo consenso la più larga condivisione perché la Costituzione non appartiene a uno schieramento la Costituzione appartiene ai cittadini appartiene un intero paese se la si cambia la si deve cambiare
Con un consenso largo
Un consenso largo che rende alza scocche che mette tutti nella condizione di riconoscersi in quel testo dei principi di quel testo contiene nelle regole che detta
Il primo no quindi deriva da questo
Deriva dal fatto che noi pensiamo che se si vuole aggiornare la Costituzione se si vuole ridisegnare l'architettura istituzionale del Paese bisogna farlo insieme
E noi diciamo che il no intanto serve a questo a sgomberare il campo dal brutto pasticcio che ci hanno che ci vogliono propinare
Ed è un no non di conservazione nostro non è un no per rifiutarsi di discutere riforme di cui il Paese ha bisogno e uno per fare le riforme giuste e una per fare le riforme vere un'ora per fare le riforme utili
E si possono fare le riforme giuste e utili di cui ha bisogno il sistema politico italiano le istituzioni per essere più efficienti per essere più vicine ai cittadini intanto se si toglie dal campo questa brutta revisione della Costituzione
Che non accresce l'efficienza delle istituzioni non dà più poteri a Regioni Comuni e Province riduce i diritti dei cittadini e quindi non rappresenta un beneficio né per i cittadini e per le istituzioni ma rappresenta soltanto un brutto pasticcio che rischia di produrre più danni
Di quei benefici che vengono evocati allora il primo no e questo
D'altra parte guardate
E questa è una seconda ragione del no si chiedono di votare sì o no
A una modifica che riguarda cinquanta articoli su centocinquanta della Costituzione
Ed è già questa è un'altra un'altra basta pensare a questo prevedere qual è l'assurdità ed è una buona ragione un'altra buona ragione per votare no perché in quei cinquanta articoli ci sono varie
Modifiche che riguardano molti aspetti dell'attuale Costituzione legittimamente un cittadino potrebbe essere d'accordo su qualcuno di questi cambiamenti a non essere d'accordo su altri
Condividere alcuni aspetti di questa riforma e non condivida me altri perché quando si cambiano cinquanta articoli del tutto naturale che si possa essere un giudizio articolato dei cittadini facciamo un esempio
Il centrodestra propaganda molto l'unico argomento che usa perché sa che è una certa popolarità la riduzione dei parlamentari benissimo ariosa e parlamentare l'abbiamo proposta noi molto prima di loro l'abbiamo proposta in termini quantitativi molto più significativa e rigorosa di quanto non facciano loro e noi questa riduzione parlamentare la proponiamo da subito
Mentre loro
Mentre loro propongono una riduzione molto contenuta e che scatterà qualora venisse approvata nel due mila e sedici cioè tra dieci anni il che dimostra diciamo il modo tutto sommato propagandistico di affrontare questo problema problema
Se si vuole fare sul serio una riforma non la si fa approvare in fretta e furia dei cittadini per poi applicarla dieci anni dopo la si fa provare e poi la si mette in applicazione immediatamente
E tuttavia se si voleva e se si voleva affrontare questo problema lo si poteva fare
Se si vuole modificare il numero dei parlamentari e ridurre i basta cambiare due articoli della Costituzione non cambiano i cinquanta e lo si può fare con una condivisione larga e se lo si fa con la condivisione larga lo si può fare anche con decorrenza a breve termine
Non è stato così
Allora questo che potrebbe essere un aspetto su cui c'è un largo consenso
E e su cui molti elettori sono disposti a votare sì naturalmente si unisce a tante altre norme su cui molti elettori possono avere un punto di vista del tutto diverso e non essere d'accordo
Chiedere di votare cinquanta articoli e di riassumere in un sì o un no
La condivisione o dissenso totale globale su cinquanta articoli che riguardano materie diverse è una forzatura
Che proprio per questo non richiede non giustifica la possibilità che gli elettori possono accettare un impianto di questo genere e per questo noi diciamo che bisogna votare che bisogna votare no
Ma poi questi sono aspetti ancora se volete di metodo
Le ragioni principali per cui noi diciamo che bisogna votare non solo di sostanza
Allora questa revisione della Costituzione queste cinquanta articoli riscritte riguardano due matte
La prima i rapporti tra
Le Regioni e lo Stato centrale e attraverso il rapporto tra Regioni e Stato centrale i diritti dei cittadini
è la cosiddetta devolution questa parola inglese che la lega ha voluto introdurre nelle Sico politico italiano devolution significa trasferimento devoluzione
E coloro che hanno voluto a tutti i costi e la devolution sostengono che con questa devolution si accresceranno i poteri delle Regioni delle Province e dei Comuni e che ci sarà maggiore possibilità per gli enti locali di governare meglio le proprie comunità
E presentano questa devolution come uno sviluppo del federalismo
Ora non è così
Qui c'è un grande colossali inganno
Perché vedete il federalismo che abbiamo introdotto noi nella Costituzione italiana e nel due mila uno quando abbiamo modificato
Il Titolo quinto della Costituzione quella che regola i rapporti tra Regioni Comuni e Province è stato centrale l'abbiamo cambiato nella direzione di trasferire molte competenze che erano in capo allo Stato alle Regioni alle Province ai Comuni
Il federalismo è un sistema nel quale si tengono insieme
Due fondamentali principi
Il principio dell'autogoverno da parte delle comunità regionali
E a cascata delle comunità provinciali comunali e cioè un sistema istituzionale che riconosce molti più poteri molte più competenze agli enti locali nel presupposto che quanto più chi deve decidere e governare tali e vicino ai cittadini che sono destinatari delle decisioni tanto più lo potrà fare meglio
E secondo principio
Questo auto-governo maggiore che viene riconosciuto a Regioni Province Comuni si saldai si tiene insieme
Alla garanzia che i diritti dei cittadini siano uguali in qualsiasi territorio
E quale che sia la Regione e la Provincia il Comune in cui un cittadino vive ha diritto alle stesse prestazioni ha le stesse opportunità agli stessi diritti
Questo è un regime federale la devolution non è fondato su questi due principi la devolution spezza questi due principi
Facciamo un esempio molto concreto e così questo mio ragionamento risulterà più chiaro
Oggi con il federalismo previsto dalla Costituzione come noi l'abbiamo aggiornata nel due mila uno la sanità è una materia di competenza regionale
E le reti di ogni regione italiana gestisce la sanità sul proprio territorio
Ogni Regione gestisce la propria sanità dentro un sistema sanitario nazionale che prevede quali sono i livelli di assistenza di prestazione e di cura a cui ha diritto ogni cittadino
In modo tale che ogni cittadino italiano quale che sia la regione in cui vive agli stessi diritti alle stesse cure e alle stesse prestazioni
Chiaro
Quando
Con la Revolución
Con la devoluzione non sarà più così
Con la devolution si va a venti sistemi sanitari regionali separati e distinti l'uno dall'altro
Ciascuno dei quali determinerà del tutto indipendentemente dagli altri i livelli di assistenza e le prestazioni
Il risultato è che nel giro di breve tempo noi avremo venti sistemi diversi e i cittadini italiani non avranno più la garanzia di avere gli stessi diritti le stesse prestazioni le stesse cure
E ci saranno cittadini di serie a cittadini di serie B e ci saranno coloro che potranno godere di una serie di una tutela della salute più alta e altre che avranno una tutela della salute più bassa e meno efficiente
E silente quel principio fondamentale dell'articolo tre della Costituzione che dice che tutti i cittadini sono uguali e hanno diritto alle stesse opportunità agli stessi diritti alle stesse prestazioni
E lo stesso e lo stesso ragionamento
Vale per la scuola la formazione professionale
Che con la devolution
Viene spezzettata inventa i sistemi scolastici regionali del tutto separati del tutto distinti con il risultato che la formazione e e l'educazione che verrà data
Ai giovani nei prossimi anni se passa questa revisione non sarà più la stessa nel Paese non sarà caratterizzata da qualità omogenea ma anche lì andremo a disuguaglianze sperequazioni differenze con grave penalizzazione per la vita il lavoro il futuro di quei tanti giovani che avranno la sfortuna di incappare in una del sistema scolastico di una regione meno efficiente meno qualitativamente adeguato di altri
E così via via tutte le materie sono volte in cui la devolution determina questa questo separatismo in cui si divide il Paese per venti determina la rottura
Di quelle condizioni di uguaglianza e di pari opportunità dei cittadini e guardate questo fatto non è un fatto giuridico diventa un fatto politico è un fatto sostanziale per la vita dei cittadini
Perché la possibilità per ciascuno di noi di riconoscersi su una comunità di sentirsi parte di una comunità
è fondata prima di tutto sulla consapevolezza sulla certezza che ciascuno ha gli stessi diritti che hanno gli altri nel momento in cui si rompe questa consapevolezza si mettano in discussione fondamentali
Legami di appartenenza fondamentali livelli di coesione sociale si riduce il senso di coesione di unità di solidarietà di una nazione di una comunità con gravissimi danni
Per la vita di una nazione intera e per la vita dei cittadini questa quindi la prima ragione
Per cui noi diciamo di sostanza per cui noi diciamo no
E a questa senese aggiunge una seconda proprio a quelli dalla destra che dicono che la devolution sarebbe uno sviluppo del federalismo e non lo è come ho dimostrato adesso non si spiegano perché
In questa loro revisione della Costituzione non c'è il federalismo fiscale
Che invece questo sì sarebbe necessario
Per dare a ogni regione una maggiore compartecipazione nelle risorse finanziarie che derivano dalle tasse pagate dai cittadini per le invece per gli investimenti e per il finanziamento della spesa sociale
Della spesa pubblica il federalismo fiscale viene rinviato di altri tre anni
Non c'è il Senato federale in tutti i Paesi federali
Il Parlamento è riformato in in modo tale che ci sia una Camera dei deputati che è luogo dove si fanno le leggi del Paese e c'è una camera che la camera di rappresentanza delle Regioni appunto il Senato federale
Loro fanno un'operazione di puro marketing
Hanno chiamato federale il Senato di adesso
Con un aggettivo hanno risolto il problema sarebbe come se noi Pili assieme una bottiglia di birra e mettessimo l'etichetta Coca Cola facendo credere a tutti che era una bottiglia di birra se la Coca Cola solo perché abbiamo cambiato l'etichetta fanno esattamente questo per l'azione
Perché il Senato che si è leggera sarà esattamente il Senato di oggi che non ha niente a che vedere con l'articolazione dei poteri regionali e chiamarlo federale è un puro inganno per far credere ai cittadini che si sta luogo federalismo che in realtà
Si cerca di frenare non solo
Ma ci sono tredici materie tredici non una
Che oggi sono in capo alle regioni
Su cui hanno competenza alle Regioni che poi vengono sottratte alle regioni e tornano in capo allo Stato a dimostrazione del fatto
Che in realtà questa revisione della Costituzione e segnata da una Nostalgia centralistica e neo statalista che non accrescerà l'efficienza di Regioni Comuni e Province non darà più poteri agli enti locali per governare le proprie comunità per risolvere meglio i problemi dei cittadini
Quindi questo è un primo grande capitolo su cui noi abbiamo molte ragioni di dire no no perché viene messa in discussione l'uguaglianza dei diritti dei cittadini no perché non si va avanti in quella riforma federalista di cui c'è necessità per dare a Comuni Regioni e Province maggiori poteri no perché non c'è un maggiore capacità del sistema politico a livello regionale locale di dare risposte alla gente
Poi c'è un grande secondo capitolo di questa revisione che riguarda il funzionamento degli organi dello Stato
Il Parlamento il governo la Presidenza della Repubblica la Corte costituzionale e qui pasticcio e anche più grande
Perché si stravolge l'impianto
Che ha fin qui regolato per sessant'anni la vita delle istituzioni rappresentative del nostro Paese
Si dà un'enorme quantità di poteri al capo del governo
Probabilmente perché Berlusconi sperava di continuare a governare il Paese voleva avere tutti quei poteri con cui cercare di fare le cose che non è stato in grado di fare da solo
Si dà un enorme
Potere in più al capo del governo e si deprimono tutti gli altri poteri
Per cui
Detto in soldoni
Se passa questa revisione della Costituzione
Il capo del governo italiano avrebbe i poteri che ha il cancelliere tedesco il potere che al Presidente degli Stati Uniti più i poteri che al capo del governo in Inghilterra
Senza che al Parlamento italiano siano riconosciuti quel contrappesi che hanno il Parlamento inglese il parlamento tedesco il Parlamento degli Stati Uniti
Cioè una esaltazione del potere di un uomo solo che non è una buona cosa per il funzionamento delle istituzioni per il carattere democratico della nostra vita politica per l'efficienza dell'azione di governo
Per la possibilità effettiva di avere un rapporto tra il momento della rappresentanza parlamentare il momento del governo che sia equilibrato e corretto
Vengono ridotti i poteri del Parlamento
Il presidente La Repubblica viene sostanzialmente trasformato d'un notaio di decisione altrui perché gli viene tolto l'unico potere significativo che il Presidente a Repubblica a in Italia c'è quello di valutare discrezionalmente quando c'è una crisi di governo se bisogna far formare un governo nuovo oppure sciogliere le Camere andare l'elezione e questo viene tolto
Anche questo potere viene
Trasferito al Presidente del Consiglio che decide lui capo del governo in carica quando andare a elezioni senza demandare quando gli conviene quando gli conviene sulla base di valutazioni che non sono più obiettiva ma diventano prigioniere dell'arbitrarietà nella discrezionalità politica di una maggioranza che decide di far vivere un Parlamento di chiuderlo non sulla base delle esigenze del Paese ma sulla base delle proprie convenienze elettorali con uno stravolgimento chiaro
Della vita democratica del Paese
La Corte costituzionale viene ridotta nella sua autonomia nella sua indipendenza
Insomma
Un pasticcio nel quale l'equilibrio che in qualsiasi sistema istituzionale Xetra Poteri che è garanzia di indipendenza di imparzialità di trasparenza viene alterato a vantaggio di un disequilibrio in cui c'è un solo potere
Che assomma dentro le sue mani
Gran parte delle decisioni del sistema politico il capo del governo e Parlamento presenza Repubblica Corte Costituzionale vengono ridotti adombrando subordinato
Ora tutto questo non funziona non c'è nessuna democrazia moderna che sia stata concepita così
Basta guardare appunto grandi democrazie di lunga tradizione
Non così gli Stati Uniti dove peraltro la costituzione c'è da duecento anni non c'è nessuno che dice che è vecchia e che continua diciamo a considerare quel documento assolutamente assolutamente attua
Non così in Inghilterra non così nelle in Francia non così in Germania le grandi democrazie sono fondate su un principio di equilibrio dei poteri
Perché l'equilibrio dei poteri determina la possibilità di una funzionamento corretto dell'istituzione e di una e la garanzia di una imparzialità e del prevalere dell'interesse generale sull'interesse particolare di questo o di quello ecco questa
E l'altra ragione forte per cui noi diciamo che è necessario votare no
Vedete questi nostri no che come vedete sono
Di merito sui contenuti della revisione
Solo così fondati
Che in queste settimane voi avete letto sui giornali ho ascoltato la televisione esponenti del centrodestra
Dire vale facciamo così
Si vota sì e poi dopo gli si cambia
Rincara riconoscendo implicitamente che le nostre critiche erano fondate perché se uno è convinto che quella revisione della Costituzione e giusta e buona è utile non dice votiamo sì e poi la cambiamo dice si vota sì alla si tiene così
Ma dire votiamo sì e la cambiamo è un inganno ai danni degli elettori perché il referendum è stato previsto nella Costituzione esattamente come un istituto
Che interviene
Quando si ritiene che non basti il voto del Parlamento per decidere su una certa materia ma sia necessario che oltre al voto del Parlamento ci sia anche il voto decisivo in prima persona diretto dei cittadini
Il referendum è questo
è un istituto che assegna ai cittadini l'ultima parola è la potestà di decidere però non si può dire ai cittadini approvatela e poi il giorno dopo cambiare l'oggetto su cui si è chiesto a milioni di persone di votare perché questo rappresenta un inganno per gli elettori
è evidente
è evidente che se vincono i sì domenica no in questa brutta revisione costituzionale ce la teniamo
E ce la teniamo perché è giusto che sia così perché se una maggioranza dei cittadini ritiene che si debba la che vada bene che la prova
Dopo di che quel motore un vincolo è un vincolo per chi lo ha proposto un vincolo anche per chi come noi si è opposto la democrazia delle regole molto chiare
Che non possono essere cambiate arbitrariamente
Ed è per questo allora che il nome più forte del sì
Perché con il sì noi ci teniamo definitivamente questa brutta revisione della Costituzione
Con il nostri toglie dal campo questo brutto pasticcio e si creano le condizioni per aprire una fase nella quale discutere davvero le riforme che sono necessarie per il funzionamento delle istituzioni ed è il sistema politico nel Paese
Perché
Noi siamo assolutamente consapevoli
Che di riforme vi è la necessità il nostro no non era il no
Di chi pensa che non si debba cambiare nulla
Non è il no di una conservazione
Come se le cose fossero immutabili nel tempo
Siamo in Toscana
Machiavelli scriveva che si perdono le repubbliche che si pensioni immutabili aveva ragione
Tutto deve essere capace di rinnovarsi e di adeguarsi e di aggiornarsi e abbiamo celebrato se qualche giorno fa i sessanta anni della Costituzione chiunque capisse che nel corso di sessant'anni la società italiana
è venuta cambiando evolvendo
Ed è evidente dunque che la Costituzione richiede come dire via via nel tempo anche quegli aggiornamenti che consentano alla carta costituzionale di essere in sintonia continua e costante conto il Paese a cui si rivolge
D'altra parte in questi giorni voi avete sentito molto spesso citare una un numero il numero e centotrentotto centotrentotto all'articolo della Costituzione che prevede le modalità con cui si può cambiare la Costituzione quindi se chi l'ha scritta ha scritto anche un articolo che ebbe dice come cambiarla vuol dire che si può cambiarti non è questo il problema
La BBC e la la diciamo
La contrapposizione in questo referendum non è tra chi vuole aggiornare la Costituzione rendere più moderno lo Stato e chi invece in modo cieco e ottuso dice non si cambia niente era una rappresentazione caricaturale
Il problema non è se fare le riforme il problema e quali e questa che ci propongono è una brutta riforma che non rappresenta quella innovazione quel cambiamento e quel beneficio di cui i cittadini e il Paese ha bisogno
Servono altri
Serve una riforma che davvero completi il federalismo partirà il federalismo fiscale
Serve una riforma del Parlamento che definisca con maggiore chiarezza quali sono le competenze della Camera è quella del Senato senza riprodurre come oggi su ogni legge
Un doppio iter legislativo che rischia di diventare sempre di più un aggravio di tempi e di costi
Serve a ridefinire i rapporti tra governo e parlamento sulla base però di un equilibrio dei poteri e non come in questa proposta sulla base di una umiliazione del Parlamento da parte del Governo serve a definire io la funzione di garanzia e tutelarla del Presidente della Repubblica servono una serie di riforme che sono necessarie ma bisogna farle
In coerenza con la costituzione di oggi con i suoi principi coi suoi valori e l'aggiornamento non è lo stravolgimento dei principi e dei valori la Costituzione l'aggiornamento di una costituzione l'adeguamento degli strumenti
Dello stato e della politica a quella l'affermazione dei valori dei principi che nella Costituzione
E nella sua prima parte sono scritti ecco
Queste sono le ragioni per cui noi chiediamo agli elettori di votare no sono ragione come vedete che non sono figlie del pregiudizio
Non è che noi diciamo no perché questa proposta ci viene dal centrodestra
Diciamo no perché è sbagliata nel merito perché non corrisponde alle esigenze né di modernizzazione del sistema politico né di maggiore poteri e strumenti a disposizione di Regioni Province Comuni né di maggiore tutela dei diritti dei cittadini e per questo ebbene che non sia approvata questa revisione chiediamo a tutti di votare no e allora
Siamo a quattro giorni
Dal voto di domenica
Ma abbiamo bisogno ancora di mettere in campo tutte le energie di cui siamo
Capaci
Per fare arrivare queste nostre ragioni a tutte le elettrici a tutti gli elettori
Per fare in modo che non ci sia nessun elettore che pensa che questo referendum è inutile che non ci sia una parte l'elettorato che pensa che votare in un modo a votare in un altro non votare lo stesso perché non è così
E abbiamo bisogno appunto
Proprio perché è un tema più complicato più difficile di mettere in campo ogni possibile Energia perché queste nostre buone ragioni possono essere percepite da una vasta platea di elettori possono essere conosciute e riconosciute da una vasta platea
Gli elettori
E allora quello che noi chiediamo è proprio questa
Si tratta di parlare con tutti guardate parlare con tutti significa chiedere di votare no a ogni elettrice ogni elettore quale che sia è stato il suo voto alle lezioni amministrativo le elezioni politiche vedete
A differenza del centrodestra ne rispettiamo gli elettori
E si rispettano gli elettori se ogni volta che si va a un vuoto gli si chiede il voto per l'oggetto della consultazione
Far credere agli elettori che ogni voto è uguale all'altro per cui le elezioni amministrative sono a rivincere elezioni politiche referendum solare vinsi da sole sono amministrative è un modo per non rispettare gli elettori anche perché gli elettori sanno distinguere benissimo sanno distinguere benissimo
E sanno quando si vota per il Parlamento quando si vota per un sindaco Ando si vota per un referendum l'hanno dimostrato guardate
Il dieci e undici aprile si votava per il Parlamento e per decidere chi dovesse governare il Paese i cittadini hanno votato in un certo modo e sappiamo come hanno votato hanno votato in ragione tale che l'elezione la ripensato sionista e oggi il Paese governato da un Governo guidato da Romano Prodi quel vuoto c'è già stato e non c'è nessun vuoto che può cambiare l'esito di quella consultazione elettorale questo deve essere chiaro
Quindici giorni dopo un mese dopo
Si è andato a votare per i sindaci
E gli elettori non hanno automaticamente riprodotto lo stesso voto di un mese prima
In una città come Torino
Dove il sindaco del centrosinistra preso il sessantasei per cento dei voti
Si è prodotto un risultato che significa che è un pezzo di elettori che alle elezioni politiche aveva votato per Berlusconi ha pensato quando ha dovuto scegliere sindaco che Chiamparino fosse meno di Buttiglione che era il candidato della destra tory
Cioè la gente no
La gente ha scelto
La gente ha scelto sapendo perché cosa si vota perché ho fatto questo progetto perché vale anche per il referendum noi dobbiamo chiedere di votare no a tutti
Sono ancora più esplicito un cittadino che ha votato per Berlusconi continua a essere convinto che sarebbe meglio che Berlusconi oggi guida se il Paese anziché Prodi noi la pensiamo in modo diverso però è legittimo che lo pensi
Ma questo non gli impedisce anche a lui di votare no contro una brutta revisione della Costituzione che lede anche i suoi diritti e mette in discussione anche la sua vita
Noi lo chiediamo a tutto il mondo
Proprio perché ogni patto ha una sua un suo contenuto specifico serve una certa finalità
E la democrazia è capace di rispettare i cittadini e si farà conoscere ai cittadini appunto sei passaggi elettorali non vengono vissuti strumentalmente
Ma servono invece davvero ai cittadini per decidere di volta in volta all'oggetto della decisione e domenica e lunedì si vota per queste si vota per decidere se dobbiamo cambiare la Costituzione la forma dello Stato italiano secondo le proposte che ci vengono avanzate dalla destra oppure no e noi diciamo che è meglio votare no perché quelle proposte rappresentano un danno grave
Per i cittadini e per le istituzioni e siamo confortati in questo dal fatto che in queste settimane anche esponenti autorevoli del Santo destra penso Follini penso Tabacci penso a la Malfa presso la stessa Alessandra Mussolini per dire gente lontanissima da noi
Su tutto il resto che però ha espresso un giudizio severo e e critico di questa revisione presente proposta dalla loro parte e ha dichiarato che non la voterà e andrà a votare no
Allora queste sono le ragioni che noi dobbiamo mettere in campo sono ragioni forti sono ragioni chiare abbiamo bisogno di fare arrivare a tutti ora io
So benissimo sono partito di lì questo mio ragionamento so benissimo che siamo tutti molto stanchi
Veniamo da cinque anni di impegno politico di straordinaria intensità
Vediamo da cinque anni nei quali ogni anno ci sono state delle elezioni
Veniamo da un anno in particolare particolarmente intenso nel quale ognuno di noi ha profuso ogni energia
E tutti avvertiamo quindi una stanchezza di un anno politico nel quale la passione la generosità H spinto ciascuno di noi a mettere in campo ogni sforzo ogni
Capacità ogni azione e quindi
Una qualche stanchezza si risente però vedete se guardiamo i cinque anni che abbiamo alle spalle a tutto quello che abbiamo fatto possiamo almeno dieci questo che quella fatica non è stata vana visto che abbiamo vinto tutto quello che potevamo vincere dice e allora proprio proprio forte di queste o forti del fatto che si siamo stanchi ma quella fatica non è stata vana e quella stanchezza prodotto bene facciamo quest'ultimo scatto
Mancano quattro donne quale dobbiamo profondere ancora ogni energia possibile ogni sporco di capacità di mobilitazione
Soprattutto bisogna fare una cosa fondamentale parlare in questi quattro giorni con tanta gente fare arrivare a ogni elettrizzato direttore le nostre buone ragioni
E allora questo dipende poi da noi vedete ciascuno di noi nella propria vita quotidiana vive in un sistema di relazioni in un sistema di rapporti con altre persone coi compagni d'ufficio coi colleghi di lavoro con quelli che si ritrova ritualmente al bar dove si prende un caffè un aperitivo nella società sportiva in cui si va a giocare al calcio al sabato i genitori degli amici del figlio o della figlia ciascuno di noi ha relazioni con altri bene
Questo è il momento di utilizzare questo sistema di relazioni quello che è necessario fare che ciascuno parli con tutte le persone che conosce e ciascuno si faccia propaganda proprio protagonista di questa campagna che in questi ultimi giorni ci consenta di fare arrivare ogni elettrice ogni elettore
Le buone ragioni che abbiamo le ragioni di un no che noi chiediamo nell'interesse dei cittadini nell'interesse delle istituzioni nell'interesse di un regime democratico che ha bisogno di continuare a essere tale nell'interesse del paese
Abbiamo bisogno di fare queste
Fare in modo che nessuno
Terzi che nessuno si come dire consideri questo voto inutile
Consigliere questo voto marginale o ininfluente
E invece fare in modo che ogni elettore percepisca l'importanza di questo passaggio e di quanto abbia nelle sue mani con il voto uno strumento importante per la propria vita per la vita della comunità a cui appartiene lo e la sua famiglia i solisti
E il modo migliore per utilizzare questo strumento che ogni cittadino ha nelle mani e quello di usarlo bene e usarlo bene significa due cose che dobbiamo dire a tutti domenica lunedì e andare a votare e votare un chiaro è netto no grazie