Liberi contro il terrorismo. Da Walter Tobagi ai giorni nostri

Per tutti scusate il leggero ritardo peraltro non nuovo ai dibattiti che svolgiamo a quest'ora del tardo pomeriggio sono Alessandro Pollio dalla direzione provinciale dei DS
Il titolo della
Discussione nostra
Mette in luce tre concetti
Una persona e due concetti Walter Tobagi venticinquesimo
Quest'anno della omicidio di Walter Tobagi uno dei fatti
Tragici legati alla vicenda del terrorismo milanese che più ha colpito questa città
La casualità che comanda tante cose nostre aspetti ha fatto sì che in questi giorni
Manca a tutti noi una figura come Aldo Aniasi che salute avremo domani mattina
Che ha rappresentato una parte forte rilevante della reazione di questa città
In difesa della democrazia
Aldo Aniasi è stato il sindaco di piazza Fontana è stato il sindaco che i milanesi gli italiani hanno visto al loro fianco è in testa a loro per resistere a quell'attacco del terrorismo di destra
Contro la democrazia italiana Milano ha saputo dare all'Italia un esempio e un contributo di straordinaria forza
Non amo pensato di ricordare Walter Tobagi ed ecco i due concetti
Come un uomo libero
Che ha segnato con il suo lavoro di studioso di analista della società milanese di ricercatore
Che non si accontentava come dire degli stereotipi delle idee facili della approssimazione ed erano in quei momenti strumenti della lotta politica erano strumenti della battaglia democratica ma dirò fra breve alcune cose su questo
E secondo concetto
E quello della categoria della libertà come strumento per la democrazia ne possiamo combattere i nemici a democrazia lottare contro il terrorismo affermare il primato
Del merito dei dei contenuti e dei valori della democrazia
Se siamo uomini e donne liberi in ciascun momento dalla nostra vita professionale personale e politica
Per discutere con noi di questo tema
Ci sono vedete alla mia destra Carlo Tognoli Carlo Tognoli è stato il sindaco degli anni della Milano contro il terrorismo delle Brigate Rosse
è stato quindi quella figura che ha rappresentato la città della seconda grande tappa dell'impegno per la salvezza della democrazia italiana e credo che anche in questo ci sia la necessità per parte nostra
Di a fare bene i conti con la nostra storia nella consapevolezza che non è possibile costruire alcun tipo di futuro se non vi è una salda conoscenza consapevolezza percezione di qual è la storia da cui veniamo le prove alle quali siamo stati sottoposti dalle quali siamo usciti lo possiamo dire con orgoglio più forti di prima
Solo Boy presenti Luciano Pettinari
Dirigente nazionale parlamentare della dei Democratici di sinistra
Sta a Roma da molti anni ma gran pare una parte importante della sua vita politica esperienza politica la condotta proprio qui a Milano nel vivo delle lotte studentesche nelle organizzazioni dal movimento studentesco in poi che hanno segnato quella stagione
Loris Maconi senatore dei Democratici di sinistra
Che in quegli anni ha diretto la CGIL in una parte importante della provincia di Milano e come vedremo fra un momento
La questione delicatissima del mondo del lavoro e delle scontro sociale politico nei luoghi di lavoro di quegli anni è un punto di riferimento essenziale
Ugo Intini
Dirigente socialista deputato dello SDI
Attualmente dirigente fra i più notti e conosciuti di tutta quella fase e oggi nel processo di costruzione consolidamento dell'unione
Le persone a cui abbiamo pensato per questa discussione dunque ci possono offrire una serie di spunti di riferimenti di particolare interesse io vorrei solo piuttosto rapidamente dire alcune cose la prima questione
Non si possono fare naturalmente
Come dire classifiche delle vittime di una stagione che ha insanguinato il Paese che ha cercato di metterne in discussione alcuni assunti fondamentali tuttavia alcune delle vittime delle Brigate Rosse hanno rappresentato autentici punti di svolta
Guido Rossa Carlo Casalegno a Torino
Ribatte il direttore della Stampa Beppe Croce il presidente degli avvocati di Torino che aveva fatto la scelta di partecipare per garantire la difesa al primo processo per contro le Brigate rosse
Come Garanzia democratica il processo doveva essere fatto
E l'avvocato non deve come dire sposare il punto di vista dell'assistito ma deve assicurare
Funzione maestra dell'amministrazione della giustizia che anche in quel modo lo Stato democratico la Costituzione prevalesse nei confronti di chi l'ha versata
Di Walter Tobagi
Ricordiamo l'impegno di giornalista dirigente naturalmente anche della dell'ordine dei giornalisti in Lombardia
Di un uomo che dal Corriere della Sera ha contribuito più di molti altri a delineare i contorni di un fenomeno che fino al agli anni settantasette settantotto conosceva ancora vaste zone di ombra l'impegno di Tobagi nel diradare queste Donadio
Nel cercare di andare a smontare il meccanismo ma un attimo il suo articolo quello stracci tanto da tutti quanti e più volte ripreso nei giorni nei quali si celebrava il venticinquesimo del suo omicidio
Quello in cui parlava delle BR dicendo Non sono samurai invincibili
Teneva proprio a mettere in luce il momento di crisi del terrorismo quando cioè anche quei centri concentrici
Anche quella rete di
Simpatie
Si è progressivamente il terrorismo in Italia aveva costruito intorno a sé stava cominciando accedere
Prima vi erano stati una serie di fatti gli avvenimenti dorato citato un momento fa Guido Rossa lì c'è una svolta Guido Rossa viene ucciso dalle Brigate rosse perché
Denuncia
Perché ha il coraggio di assumersi la responsabilità privato cittadino certo militante sindacale dirigente sindacale dirigente del Partito comunista ma privato cittadino non
Avvocato magistrato o agente di pubblica sicurezza carabiniere no cittadino
Lì c'è un punto di svolta lì frana l'ipotesi di disegno politico e poi sempre pensando la nostra città Alessandrini e Galli due magistrati
Che hanno rappresentato una cosa importante la vicenda democratica italiana perché così come gli altri che ho citato appunto Tobagi Casalegno Beppe Croce
C'è stata una fase nella quale l'avversario da eliminare per i brigatisti era il democratico
Era quella persona che nel suo ambito professionale e culturale
Come dire faceva camminare la Costituzione faceva camminare dava dei ritardava corpo alla democrazia italiana e allora era più pericoloso
Perché era quello nella logica delle Bri delle Brigate Rosse che poteva come dire giustificare la democrazia
Ma è grazie a queste cose grazie a questi avvenimenti grazie a queste persone che complessivamente questo Paese ha potuto reagire
Ed erano tutte persone libere nel pensiero e nell'azione ma liberi da che cosa liberi dallo stereotipo
Libere dalla tentazione di adagiarsi nelle cose già dette invece portando questa loro libertà
Fino ad accettare fino in fondo la sfida che veniva portata per cercare di capire di più che cosa stava succedendo nel Paese da quali angoli da quali territori da quali zone poteva venire un'esperienza come quella terroristi
Vorrei sottolineare questo perché questo e termino su questo punto ci dice delle cose per oggi
Da un certo punto di vista credo che noi oggi abbiamo bisogno di essere altrettanto liberi ed imparare da quelle spezie riflettere su quanto
Questi come dire non mi piace usare la parola martiri o eroi
Proiettano queste parole in un mondo come dire della mitologia notti dobbiamo stare molto con i piedi per terra queste persone
Che ciascuno nel proprio ambito professionale con tutta la forza e la loro capacità da loro cultura della loro esperienza
Come dire ci portano oggi a desiderare a lavorare per ricostruzioni non banali non pregiudiziali non scontate dei contesti degli scenari degli avvenimenti
Noi oggi abbiamo ancora dei fenomeni terrorismo in Italia
Non c'è però il dato politico essenziale un tema che offro alla riflessione la discussione cioè non c'è un c'è un progetto politico ci sono aree di simpatia
Ci sono oggettive condizioni di debolezza democratica del Paese
Su questo dobbiamo interrogarci personalmente o penso da molto tempo
Che forse le nostre società sui vari Paesi come l'Italia quelli ad essa confrontabili forse devono sapere che tocca convivere per un lungo periodo
Con rischi di questo tipo
E però oggi questi sono problemi come dire di ordine pubblico
Sono problemi di politica criminale non sono problemi politici la partita politica già stata chiusa detestata vinta grazie anche alle persone che stiamo ricordando in questa circostanza oggi c'è la risaia da prosciugare di cui Walter Tobagi parlava sempre di quell'articolo non c'è nessuna risaia
C'è il problema di come rendere più forte la democrazia italiana ma questo è un problema che abbiamo di fronte è tutto quanto aperto
E che è non a caso centrale poi nella vita politica nella scena
Della politica è il nodo del contendere della stessa questione della riforma istituzionale come reagire alla riforma che straccia parte rilevantissime della nostra Costituzione
Il problema di una densità democratica che nel nostro Paese è storicamente meno forte e che invece credo dobbiamo in molti modi diversi
Con un disegno istituzionale coerente con una forte stimolo e la crescita della partecipazione democratica
Con la ristabilimento di valori il più condivisi possibile
I più condivisi possibile fondativi di questo Paese che sono poi la resistenza del cortisone che nata dalla Resistenza
Tobagi ha proprio lavorato ragionate scavato su queste frontiere io penso che la cosa migliore che noi possiamo fare pensando a quanto è successo venticinque anni fa
Sì a continuare in un impegno di questo tipo sapendo che per ciascuno c'è una parte del giocare forze politiche associazioni di massa il volontariato le organizzazioni sindacali
Questo è quello che abbiamo di fronte e questi sono i materiali che sono dati dalla nostra storia
Che ci devono aiutare in questa riflessione soprattutto termino davvero per evitare un'autentica tragedia democratica
Che è quella dell'uso politico del terrorismo badate questo problema ce l'avevamo anche venticinque anni fa quando il terrorismo era un fatto della vicenda di questo Paese
Ma sull'uso politico del terrorismo invece si mescolò le vicende più incredibili controverse complicata
Noi dobbiamo essere metti su questo piano
L'impegno per la saldezza della democrazia è un impegno che assumiamo pienamente
Sul quale ci deve essere un'assunzione di responsabilità da parte di ogni forza politica non può essere concesso a nessuno di usare strumentalmente quello che avviene per finalità come dire legate alla vicenda politica quotidiana stanno su piani diversi
Noi questo abbiamo imparato anche con qualche difficoltà aver superato questo punto ci ha aiutato a vincere la sfida del terrorismo
Sappiamo che non dobbiamo rischiare di cadere nuovamente in questa questione ogni tanto anche di questi tempi tornano invece le tentazioni a fare un uso spregiudicato di queste vicende tutte piegate alle necessità dell'oggi
Mi pare che come dire su queste questioni si potrebbe andare avanti molto lungo non voglio farlo naturalmente Dosso bietola parola molto volentieri a Ugo Intini per il suo intervento
Grazie
Ma io parto da Tobagi come hai fatto tu hai già detto molto ho scritto da pochissimo un libri insieme a Paolo Franchi su Walter Tobagi pensiero giornalista del Corriere aveva cominciato a lavorare all'amante quindi franchi io abbiamo voluto ricordarlo nel venticinquesimo anniversario della sua scomparsa
E in questo libro
E lo dico adesso
Mi concentro su tre flash che sono molto
Impressi dalla mia memoria e ciascuno di essi ha qualcosa da insegnarci sul piano umano anche
Il primo fra esce
Di quando Tobagi arrivo all'Avanti
A diciotto anni era un ragazzino stava tra la seconda e la terza liceo che il vice direttore dell'Avanti me lo portò glielo capocronista erano capocronista ragazzino anch'io e mi disse sai vuole fare il giornalista questo ragazzo è socialista
Teniamolo qui quest'estate insegnavo qualcosa e non se ne andò più
E questo ci suggerisce che a quei tempi le cose erano più semplici si faceva giornalista anche in questo modo imparando in una bottega artigiana e i giornali di partito erano delle grandi botteghe artigiane era tutto più semplice e forse c'erano anche più possibilità per i giovani non dimentichiamo che Tobagi
Era citato come un possibile direttore del Corriere della Sera a trentadue anni
Il secondo Flash cioè che ci suggerisce come nella vita
Molto se non tutto è affidato al caso e una pranzo che facemmo casualmente Ostellino Tobagi e io mi ricordo in una trattoria di Roma e Ostellino stava per andare a Pechino come corrispondente ma non era ancora decisa la cosa
E di Stato Bati ma perché non ci vai tu a fare corrispondente a Pechino ti togli da una situazione delicata difficile
Sei minacciato titoli di mezzo per qualche tempo ti fai un'esperienza e Tobagi le disse che assolutamente non ci voleva andare che le bambine piccoli e che poi il destino era quello che decideva di tutto e purtroppo decise nel modo che sappiamo
Il terzo flash
Che è rimasto impresso nella mia memoria e che ci dice come purtroppo in nelle vicende italiane di questo tipo mai si fa chiarezza sino in fondo rimane sempre un'ombra un dubbio un mistero
è il momento in cui
Qualche anno dopo la morte di Tobagi Craxi che era in quel momento presidente del consiglio mi dette un pezzo di carta che era una informativa fatta per i carabinieri da un informatore da un infiltrato nelle Brigate Rosse e queste informativa un anno prima del delitto Tobagi diceva nella sostanza tutto dove il delitto si sarebbe svolto chi lo avrebbe svolto il fatto che Tobagi non sia stato avvertito che la informativa sia rimasta sepolte nascosta per anni e che a tutt'oggi non ci sia chiarezza la dice lunga sulla natura dei misteri italiani che insomma non si riescono a Schio dare neanche dopo decenni
Ecco questi sono i feci ricordo che io posso fare di Walter a venticinque anni dalla sua scomparsa non aggiungo altro rispetto a quello che è stato detto poco fa molto bene
Però io credo che per dei dirigenti politici per dei militanti politici sia giusto riflettere sul terrorismo di ieri
Terra parlare del terrorismo che oggi noi abbiamo di fronte oggi una sfida terroristica terribile
Io credo che riflettendo sul terrorismo di ieri forse si possono trarre delle indicazioni delle azioni anche per affrontare il terrorismo di oggi
Certo il terrorismo di oggi è molto diverso da quello di allora e tuttavia i punti in comune sono tante
Allora mai avevamo di fronte al terrorismo rosso quello delle Brigate rosse
Per decenni ci fu la guerra contro il pericolo rosso
Oggi abbiamo di fronte il terrorismo verte
Il pericolo verte perché e verde la bandiera del fondamentalismo islamico
Ispirato a dalla bioterrorismo verde
Le differenze tra il terrorismo verde e quello rosso a mio parere sono tre e non da poco
La prima
Il terrorismo rosso nasceva da una ideologia
Il leninismo che non c'era estranea che conoscevamo che faceva parte della cultura della storia occidentale
Il terrorismo verde nasce da un fanatismo religioso che ci è estraneo che non conosciamo
Il terrorista rosso
Non colpiva a caso colpiva simboli dello Stato
Giornalisti poliziotti magistrati
Dirigenti politici non colpiva nel mucchio il terrorista verde colpisce a caso fa delle stragi
In modo indiscriminato
Il terrorista rosso non voleva morire cercava di salvare la propria vita quello verde è spesso un terrorista suicida
Queste tre differenze ci dicono che il terrorismo verde è molto più pericoloso e difficile da trattare di quello rosso che è stato come si ricorda la prima sconfitta
è molto più difficile da trattare e tuttavia qualche suggerimento l'esperienza ci vada
Innanzitutto
Il pericolo rosso diciamo la verità duro decenni decente
Ci dobbiamo probabilmente a rassegnare amaro dirlo a combattere per decenni contro il terrorismo verde non sarà una cosa che finisce in pochi anni
Il terrorismo rosso insegnò ha una classe dirigente politica
Di servitori dello Stato
Ad attrezzarsi psicologicamente a vivere
Com'
Un vago timore di potere essere oggetto di un attentato
è amaro dirlo oggi si devono attrezzare psicologicamente a questo non i rappresentanti la classe dirigente del Paese ma tutti i cittadini perché tutti i cittadini possono entrare in una metropolitana essere testimoni e vittime di un attentato
Il libro che ho appena fatto si chiama le parole di piombo perché voglio ricordare franchi vuole ricordare come che le parole di piombo dando poi luogo alle pallottole di piombo e quindi non vanno sottovalutate
Le parole di piombo
Che armarono la mano dei terroristi furono in quegli anni sottovalutate ci fu troppa condiscendenza oggi dobbiamo sapere che contro la propaganda eversiva terroristica fanatica islamica dobbiamo essere durissimi
Durissimo
Non si deve scherzare su queste cose non si deve avere nessuna comprensione si deve essere durissimo
Si deve fare una battaglia politica e culturale
Durissimo ma una battaglia politica e culturale non si deve fare una repressione poliziesca nei confronti
Di odiosi movimento
Perché la repressione poliziesca crea i martiri
Crea odio e alla fine fa il gioco del terrorismo e tuttavia la lotta politica e culturale deve essere spietate
In quegli anni noi sconfiggeremo il terrorismo rosso conservando la democrazia
Conservando la democrazia
Conserva ammollate superiorità morale
Dello stato rispetto ai terroristi non ci mettemmo sullo stesso piano
Lo Stato
A parte qualche episodio minore
Non cedette sulla strada delle torture della repressione indiscriminata non violò i diritti di libertà rispetto alla legge
Lo stesso si deve fare oggi di fronte al terrorismo verde
Perché l'imbarbarimento dello Stato l'imbarbarimento dalla repressione esattamente ciò che il terrorismo può in Argentina in Cile è stato così
In Argentina incide lo Stato si è imbarbarito
La dittatura militare ha preso il posto da la democrazia
E le migliaia di terroristi sono diventate centinaia di migliaia di guerriglieri
E l'Argentina Cile sono stati distrutti
L'Italia non ha subito e l'Occidente non ha subito in generale questo destino perché ha mantenuto ferma la rotta del rispetto delle libertà e della legge
Il terrorismo si combatte su due piani che non sono in contraddizione tra di loro il piano politico del piano militare
La repressione militare della lotta politica si fece così col terrorismo rosso si deve fare così con il terrorismo verde
Il terrorismo rosso ce l'insegnano le analisi di Tobagi
Aveva un seguito sia pure minimo nelle fabbriche tra gli operai
Aveva un seguito nella sinistra infrange estremiste della sinistra
E tuttavia
Lo Stato tutti noi
Siccome il terrorismo rosso aveva un seguito minimo tra gli operai ce la prendemmo con gli operai ce la prendemmo col sindacato ce la prendemmo con la sinistra no tutto il contrario
Capivamo che si trattava di minoranze
E il sindacato e la sinistra
Tu parlavi prima di Guido Rossa e gli operai furono lo strumento decisivo per isolare per battere il terrorismo
Dobbiamo seguire la lezione anche oggi
Sono dei pazzi furiosi quelli che aggrediscono il mondo islamico nel suo complesso che criminalizzano le moschee che criminalizzano i musulmani nel loro complesso
E come se noi avessimo aggredito la sinistra nel suo complesso gli operai nel loro complessa saremmo stati dei pazzi questi sono dei pazzi
E questo va detto con forza
Noi dobbiamo isolare colpire marginalizzare gli estremisti ma non dobbiamo aggredire frontalmente
Un mondo che estremista e terrorista non è
Naturalmente non la pensa questo modo la Fallaci ma anche a quei tempi ai tempi del terrorismo rosso non la pensavano allo stesso modo in questo modo
Quelli che predicavano la criminalizzazione per effetto del terrorismo rosso di tutto un mondo se avessimo seguito il loro consiglio loro indicazioni avremmo veramente messo a rischio il Paese
Mosca
Era il background in qualche modo
Del pericolo rosso
E tuttavia soltanto dei pazzi soltanto dopo Stranamore immaginavano un attacco militare preventivo a Mosca
Lo stesso si deve dire oggi di fronte agli Stati che possono essere visti come in qualche modo non distanti dal fondamentalismo islamico
Noi di fronte al pericolo rosso mica mettevamo sullo stesso piano tutti i capi sovietici
Eravamo a favore di Crush of e non di Stalin
E lo stesso si deve fare oggi si deve dividere i leader e i capi del mondo islamico e trattare con quelli che sono disponibili a trattare
Cosa molto importante il pericolo rosso di quei decenni fu vinto non perché gli spiegammo più missili o più carri armati
Ma perché creammo più ricchezza
è una distribuzione più giusta di questa ricchezza per questo si vince
La lunga e pluridecennale guerra contro il pericolo rosso io credo che la lezione vada ricordata anche oggi e che si debba creare più ricchezza e più giustizia nel distribuirla nel mondo
La politica degli Stati Uniti di fronte
Al pericolo rosso fu una politica coerente fu una politica razionale anche della destra americana
La Corea del Nord il Vietnam del Nord cercarono con la forza delle armi anche di esportare il comunismo nella Corea del Sud nel Vietnam del Sud
Gli Stati Uniti per metter un effetto domino e feci o la guerra la guerra di Corea la guerra del Vietnam
L'America intervenire
Intervenne secondo un disegno coerente
Bush oggi di fronte al pericolo verde non interviene secondo un disegno coerente
La guerra d'Iraq e molto meno giustificata dalla guerra del Vietnam
Perché gli americani di allora rispondevano a un'aggressione del nemico del tempo e cioè il comunismo contrastavano il pericolo rosso gli americani di oggi vengono aggrediti dal fondamentalismo islamico
Vengono aggrediti e minacciati dal pericolo verde e reagiscono hanno reagito attaccando una dittatura militare che con il fondamentalismo islamico parlo di soda mossi non c'entra assolutamente niente
L'America del tempo poteva essere cinica ma era pragmatica e quindi era meno pericolosa di quella di oggi
Non dichiarava di voler esportare la democrazia con le armi anzi concentrava gli sforzi sul nemico
Si alleava con il diavolo minore per combattere il diavolo maggiore e a volte se lo inventava anche il diavolo minore per combattere il diavolo maggiore
Si è inventata le dittature militari in Sudamerica per combattere il comunismo
Si è inventata Bin Laden è appoggiato il fondamentalismo islamico in Afghanistan per combattere il comunismo
Grandi errori grande colpe morali e tuttavia un disegno coerente
Bush invece anziché combattere
Il diavolo maggiore
Alleandosi con tutti si è messo a combattere il diavolo minore e cioè
La dittatura militare di Saddam Hussein ottenendo il bel risultato di alleare il diavolo minore con il diavolo maggiore di saldare il fondamentalismo islamico e il nazionalismo arabo in una miscela micidiale ed esclusiva
Bene
Io credo di avere
Tentato come ho potuto di fare un parallelo tra il pericolo rosso il terrorismo rosso e quello verde dei nostri tempi
Io credo che la generazione di Tobagi abbia affrontato il terrorismo rosso con spirito critico con razionalità cercando di capire con lo stesso spirito si deve affrontare il terrorismo verde oggi
Con pacatezza e non con isteria con razionalità e non correttori Pia con il dialogo e non con l'invettiva
Distinguendo e non facendo di ogni erba un fascio in definitiva con lo spirito critico dei Tobagi e non con le invettive della Fallaci
Luciano Pettinari
Sì però anch'io seguire un po'la il filone che hanno seguito polio eventi né partendo anch'io dall'omicidio Tobagi
è stato detto giustamente che non ci sono gerarchie nelle vittime del terrorismo questo è ovvio
Bisogna riconoscere che l'omicidio di Tobagi è forse quello tra gli omicidi del terrorismo italiano che mantiene oggi ancora lati oscuri
Intini ricordava
Del suo io la metto così anzi credo che Intini è stato anche cauto rispetto a quanto ha documentato nella nel libro che citava
Però è bene ricordarlo Tobagi è stato una vittima designata
Se sono vere le cose poi rivelate
è vero che era una vittima disegni designata
Si sapeva che un gruppo non delle BR
Era un gruppo di aspiranti brigatisti rossi
Che vol che voleva attraverso l'assassinio di Tobagi diciamo qualificarsi avere grati per poter essere accolto dentro le Brigate Rosse si sapeva qual era questo gruppo non è stato fatto nulla per salvarlo
E quindi una pagina ancora oscura quella di Tobagi perché può sembrare parlare oggi di Tobagi a venticinque anni con tutto le cose logiche di ricordare una vittima Iceta può sembrare un po'
Strano invece io credo che sia giusto anche per il fatto che è tuttora una pagina oscura ora perché sapendo
Che Tobagi era una vittima designata si è fatto in modo che l'iter che avrebbe portato alla sua uccisione fosse portato avanti perché questo dicono
Poi i documenti che sono stati rivelati dopo
Emergono delle domande su quell'epoca
Che dicono che il terrorismo
Era un fenomeno molto complesso
Sul quale qualcuno ci ha messo le mani
Non so se l'utilizzo politico che tu dicevi ma insomma qualche domanda sul ruolo dico così della P due in quella fase sul ruolo di apparati dello Stato dedicato continuano ad essere valide oggi
E io credo che sia anche giusto
Non lasciarla cadere non considerare la pagina Tobagi come una cosa archiviata da risolvere diciamo con le commemorazioni
Venticinque poi trent'anni poi quaranta ma credo che una sollecitazione
Ancora oggi a fare luce può essere un insegnamento non solo per la storia del terrorismo italiano ma anche rispetto alla vita democratica di questo Paese ora badate può darsi
Anzi probabilmente così che queste forze P due apparati deviati
Fossero terribilmente più forti della politica democratica e che quindi il destino di Tobagi era segnato
Però se noi facciamo mi pare che incline abbia cercato di farlo nel suo intervento facciamo una riflessione su quegli anni su quel terrorismo
Per trarne anche degli insegnamenti su una battaglia che su un piano diverso ma non è meno impegnativa sul terrorismo di oggi io credo che al di là diciamo del riferimento a forze che ripeto probabilmente erano troppo forti
Rispetto alla politica democratica però qualche interrogativo anche sulla politica democratica di allora il terrorismo dobbiamo porcelo e cercare di dare delle risposte
La domanda è prendendo lo spunto solo lo sconto dall'assassinio di Tobagi la domanda è se è stato fatto tutto quello che doveva essere fatto in quel periodo contro il terrorismo
Perché vedete appunto noi parliamo di Tobagi ma solo stando all'elenco allucinante che ha fatto Poglio nella sua introduzione peraltro parlando delle vittime milanesi
è vero che io in quella fase ero a Milano e facevo politica a Milano poi sono andato a Roma ho fatto politica Roma potrei fare l'elenco di vittime altrettanto significative e se vogliamo parlare di te assolutamente innocente diciamo dal punto di vista delle loro responsabilità e così via e poi non è solo Milano Roma insomma le vittime del terrorismo di allora qualche domanda sul fatto se la politica democratica quindi di con la sinistra abbia risposto allora in termini adeguati a mio avviso è valida e qualche interrogativo cioè le prime risposte della sinistra
Al terrorismo
Ecco io non non userei
Cioè io non lo considero tolleranti
Pare che tu hai usato questo termine troppo insomma qualche ascolto è stato dato insomma ecco io non userei non credo che la sinistra abbia dato risposte tollerante in quegli anni sul terrorismo qualche risposta sbagliata qualche risposta sbagliata voi ricordate che le prime il primo atteggiamento della sinistra nei confronti del terrorismo che andava organizzandosi e diventando un fenomeno politico in Italia no anche con al di là diciamo degli degli omicidi anche con diciamo qualche seguito
Divide e anche di fatti nel mondo del lavoro nel mondo intellettuale questo c'era
E lì si è un po'risposto
Chi viveva e a chi ha fatta c'è la politica in quegli anni forse lo ricorda si è un po'risposto in questo modo
Dal momento che ed era un analisi indiscutibile no
Le azioni del terrorismo
Favoriscono diciamo le forze reazionarie perché
Io faccio molta fatica lo dico francamente a usare il termine terrorismo rosso no
Però il fatto che è dobbiamo dirlo sono quelle esigere erano Brigate Rosse e gruppi combattenti comunisti eccetera è ovvio che
Gettavano una luce comunque fosse no su il il il modo questo mondo sulla sinistra non non positiva favorivano la reazione ecco un po'c'è stata la risposta dal momento che favoriscono la reazione le Brigate rosse i terroristi sono di destra
La prima parte dell'analisi è indubbiamente giusto perché indubbiamente giusta che favorivano chi diceva vedete la sinistra vedete le forze comuniste eccetera come esso il fatto che si poteva risolvere però questa analisi dicendo oggettivamente sono di destra a mio avviso ha provocato dei ritardi nella risposta poi ci sono state delle svolte Poglio ha ricordato Guido Rossa
In generale poi l'atteggiamento del sindacato delle forze di sinistra eccetera molto più approfondite rispetto all'analisi del terrorismo
Io credo che questo atteggiamento abbia portato
Ha dei ritardi nelle risposte al terrorismo perché parliamo di un terrorismo che non è il terrorismo che abbiamo oggi in Italia che è una fotocopia sbiadita di emulazione
Diciamo senza alcun contesto che può in qualche sociale che può favorire o dare dare un seguito no
Lino parlavamo parliamo di un contesto molto particolare
Ecco il terrorismo secondo me compresi in un modo CRAI Chico pazzesco
Farneticante perché non dobbiamo dimenticare i comunicati che seguivano agli assassini
Li ricordiamo tutti no l'imperialismo mondiale cioè colpendo Tobagi o colpendo un magistrato un giornalista si colpiva no così veniva detto l'imperialismo mondiale adesso viene da sorridere diciamo in queste però in quel modo farneticante inaccettabile
A mio avviso veniva coperto un vuoto di analisi d'iniziativa sociale anche della sinistra
Io sostengo che anziché perdere tempo come si è fatto nel cercare giustamente lo capisco di difendere seppellire ma non è farina del nostro sacco diciamo quello che sta avvenendo
Ripeto che aveva una valenza logica è perché non è che però anziché perder tempo in questo bisognava a mio avviso entrare nel merito di quella copertura sociale politica che le Brigate rosse facevano
Per dare delle risposte per spiegare perché con le risposte erano sbagliati ed erano sbagliate non soltanto perché credo che qualsiasi persona non solo democratica ma di buon senso
Non abbia mai ritenuto che in Italia fosse possibile diciamo un processo di avvento al potere attraverso la lotta armata
Anche allora non mi pare ci fossero le condizioni no c'erano però da dare risposte sociali
Da dare risposte politiche che probabilmente sono arrivate anche abbastanza tardi sono arrivate poi in un modo assolutamente forte totale vincente perché sono arrivati in un modo vincente
Però il prezzo pagato è stato un prezzo altissimo e ripeto stiamo parlando di un fenomeno complesso per cui non a caso citavo all'inizio un ruolo
Che in particolare l'omicidio di Tobagi ma probabilmente non solo ha visto anche protagonismo appunto di servizi deviati P due di forze che in sosta
Che in sostanza potevano davvero credere
Nella destabilizzazione che comunque c'era nel Paese chi viveva soffriva diciamo la piaga del terrorismo potevano trarne e degli interessi potevano trarne dei vantaggi da questo punto di vista pur tuttavia diciamo la risposta politica a mio avviso
Che è giunta in modo positivo giunta forse tardi
Ed è giunta poi in modo vincente ma anche questo vincente non dimentichiamo che ha avuto un'evoluzione anche perché poi è sembrato esaurendo
Lo Stato ha reagito bene lo Stato ha reagito
In certe fasi con intelligenza abbinando la fermezza anche alla capacità di intervento complessivo possiamo dire che alla fine ce l'abbiamo fatta e possiamo dire che quell'insegnamento deve valere per oggi
Sul terrorismo nostrano nostra no
Oggi non ci sono le stesse condizioni pur tuttavia
Noi in questi anni abbiamo subito
Dei colpi egualmente cioè non è meno grave Biagi tre anni fa a quattro anni fa D'Antona ora tra l'altro credo che fare rischia ancora di più
La morte di queste persone in un contesto che proprio sembra appunto una sorta di rivalsa tardiva fuori da qualsiasi contesto insomma noi dobbiamo saperlo dobbiamo sapere che possono esistere
Analisi
Chi ha avuto la modo di leggere
Gli stessi documenti che ancora diciamo i brigatisti dell'ultima ora quelli che hanno compiuto questi assassini di D'Antona e Biagi eccetera hanno scritto altre farneticazioni di nuovo
Da questo punto di vista può sempre esiste oggi noi siamo diciamo vaccinati forti in grado cioè di non lasciare il minimo spazio
Oggi non può più esistere un'analisi a sinistra che sbaglia sul terrorismo su quel su quelle su quelle posizioni quindi può valere deve valere per il terrorismo nostrano per quel poco che c'è e però ecco deve valere deve valere nella grande lotta al terrorismo che oggi che oggi è in campo ed è terribile ed è terribile anche su questo io non userò diciamo un'etichetta intenerisce al terrorismo rosso terrorismo verde attenzione perché il verde e incolore degli esami in generale
Noi dobbiamo considerare che c'è l'Islam e ce li integralismo islamico c'è l'Islam e c'è il terrorismo islamico
Ci può servire però per cogliere il terreno principale
Che noi dobbiamo a mio avviso usare nella battaglia di oggi al terrorismo
E allora la politica la politica
Ecco io credo che
Anche sul terrorismo islamico
L'undici settembre
Madrid Londra tanti altri episodi
Ecco anche su questo si possono commettere errori anzi per dirla tutta sono stati commessi ampiamente errori
Io non credo
Che si possa rispondere al terrorismo con la guerra
Ora
Quando è successo
Il dramma dell'undici settembre
C'era stata una proposta a mio avviso condivisibile no si era detto una grande coalizione internazionale per combattere il terrorismo giustissimo
Ma coalizione internazionale per fare che cosa
Una coalizione internazionale in grado di coalizzare le Intelligence andare a colpire i capi santuari del terrorismo
Oppure una coalizione internazionale che mettesse insieme le armi del Paese più potente del mondo a qualche alleato subalterno a quella politica e che andasse non a colpire i santuari ma bombardare l'Afghanistan e a bombardare l'Iraq ora due situazioni diverso è se vogliamo vedere ma pensate un po'l'Afghanistan
I talebani
Sì è bombardato l'Afghanistan i capi del terrorismo hanno lasciato l'Afghanistan e se ne sono andati in Pakistan addirittura ricordate mentre il Paese più potente del mondo bombardava
Con decine di migliaia di vittime innocenti uno dei capi del terrorismo Corsaire Carlo
Corsa ed è chiara varcava il confine e andava in Pakistan in un Paese alleato degli Stati Uniti da allora in avanti assistiamo a firmati comunicati iniziative di Bin Laden
Sì ha sconfitto il terrorismo no
L'Iraq c'era bisogno per la politica degli Stati Uniti di un obiettivo in Medioriente e allora si sono inventati dei inventate adesso è documentato le ipotesi delle armi di distruzione di massa
Sì è bombardato
L'Afghanistan in nome dell'esportazione della lira chi in nome dell'esportazione della democrazia
Ora onestamente
Chi di noi pensa che la democrazia si può
E si porta
Non è forse la politica che può cambiare Paesi che sono Paesi governati da dittatore in Iraq come in tanti altri paesi del mondo la politica l'isolamento di chi guida quei Paesi in modo dittatoriale e la politica per cambiare quei Paesi noi invece si è bombardato ancora
Il nostro paese è ancora tra i popoli europei che mantiene non si capisce a fare cosa visto che Mocci sparano pure
Gli americani ammazzando Calipari e per fortuna non ammazzando i carabinieri questa notte perché questa notte carabinieri italiani sono stati oggetto di sparatoria da parte degli americani
Cito questi episodi per dire che ancora di più a oggi che il terrorismo è un pericolo che non ha neanche neanche quella diciamo paravento dell'obiettivo che solo menti farneticanti potevano vedere legata all'imperialismo internazionale eccetera ma che colpisce nel mucchio colpisce nelle metropolitane ancora oggi se noi alimentiamo
Alimentiamo la logica terrorismo con i bombardamenti con le truppe eccetera non solo non risolviamo il problema
Ma lo aggraviamo allora e concludo io credo che l'insegnamento che viene da lontano dall'esperienza drammatica italiana deve spingerci a mettere in primo piano
La politica l'iniziativa politica internazionale il rilancio degli organismi internazionali per porre un isolamento e se coalizione dobbiamo fare facciamo una coalizione che vada a colpire davvero quelle che sono i santuari del terrorismo e non a far diventare Stati che noi abbiamo sempre criticato come l'Iraq ma che erano tra virgolette anche
Venati di un certo laicismo
E che diventano adesso santuari
Del terrorismo internazionale sulle quali si annaspa coi per affermare la democrazia si fa una Costituzione che se fanno il referendum perde perché non puoi esporta la democrazia non puoi farlo tagliando fuori i sunniti facendo una costituzione solo per i curdi e sciiti perché non vai da nessuna parte graverà è la situazione interna
E non non trovi una via di sbocco da questo punto di vista quindi l'insegnamento che ci deve venire e che e non possiamo anche dall'Italia con una svolta politica che io mi auguro da qui a qualche mese ci sarà nel nostro Paese non possiamo dare un contributo perché ci sia una grande iniziativa è battaglia politica contro il terrorismo facendo venir meno anche le ragioni di rivalsa del terrorismo quelle ragioni che per noi potevano essere marginali nella società italiana le ragioni sociali del terrorismo
E che oggi a livello internazionale sono le ragioni contro la guerra
Noi dobbiamo togliere questo alibi per poterli solare e io credo che l'insegnamento e l'esperienza drammatica che abbiamo avuto noi in Italia ci può insegnare ci può insegnare anche a dare un contributo importante nella più complessiva battaglia per intero contro il terrorismo internazionale grazie
Grazie per tirare l'ora i barconi
Segno dopo le cose interessanti tetti trentini da Pettinari credo di essere poter essere breve
Credo che avesse ragione Poglio quando ovviamente ricordava che le centinaia di vittime del terrorismo sono come dire tutte importanti hanno lasciato tutte un segno però indubbiamente ci sono stati degli attentati e delle vittime che hanno segnato
Una svolta hanno segnato una svolta in due direzioni da una parte perché hanno indicato un cambiamento di strategia da parte del terrorismo vittime come Tobagi come Alessandrini come Guido Rossa
Ecco indicano che da parte delle Brigate rosse c'era un tentativo di inserirsi in una lotta a fondo nei confronti dello Stato e quindi si colpivano quelle figure quelle funzioni all'interno
Dello Stato che quindi avevano quei caratteri democratici che si proponevano il compito di far funzionare lo stato e quindi la strategia del terrorismo era quella di colpire
Queste figure di colpire queste persone che avevano questa coscienza democratica questa consapevolezza delle istituzioni
Questa consapevolezza della loro funzione con l'obiettivo invece di dimostrare che lo Stato era inefficiente che lo Stato si stava in barba rendo che la qualità
Della democrazia stava degradando
E hanno avuto una svolta anche perché hanno rappresentato un salto nella consapevolezza del fenomeno del terrorismo io credo che giustamente Pettinari ha ricordato due due due aspetti
Che da parte di tutto il mondo politico e da parte della sinistra in particolare non ci fu mai nessun tentennamento nell'assumere come dire l'obiettivo della lotta al terrorismo
Come l'obiettivo principale
Certo da parte di te della sinistra nel
Nel suo insieme poi sappiamo tutti che c'erano frange che invece hanno cinguettato o che si sono attardati in teorizzazioni estremamente pericolose come quella dei cattivi maestri o come quella dei compagni che sbaglia ma di colata sinistra istituzionale
Non si è mai attardata in un solo momento nell'assumere la lotta al terrorismo come l'obiettivo prioritario perché si intuiva che come dire non c'era
Il terrorismo non voleva colpire un obiettivo particolare ma quello che si metteva in discussione era la Costituzione era la democrazia
Era la qualità della vita di tutti noi
Però non possiamo nasconderci che ci sono stati dei ritardi nell'analisi il fatto che Pettinari dice adesso ancora difficoltà a definire il terrorismo come terrorismo rosso
Ecco se questo vuol dire che si nega che il terrorismo come dire aveva una finalità chiara quelle che proclamavano loro sicuramente vero
Se però questo qui io credo che però bisogna avere la consapevolezza che il salto di qualità anche nella lotta al terrorismo nella comprensione
Per la sua natura l'abbiamo fatto quando abbiamo compreso che certo le finalità del terrorismo erano aberranti erano antitetiche alle strategie della sinistra ma che si parlava di un pezzo anche dalla nostra storia
E quindi come dire il il il livello della lotta politica contro il terrorismo ha fatto un salto di carattere politico di carattere culturale
E accanto diciamo all'obiettivo della della lotta militare della repressione nei confronti del terrorismo anche la battaglia politica qua taglia culturale
Il tentativo di prosciugare la la palude che si faceva attorno ha fatto un grande salto il come dire la scossa di consapevolezza
Che ha avuto l'omicidio di Guido Rossa ha rappresentato allora io stavo nel movimento sindacale una scossa enorme ci ha posto tutti di fronte alla necessità di guardare attorno io ricordo che fino a pochi mesi prima dell'omicidio di Guido Rossa noi abbiamo avuto fenomeni di presenza brigatista all'interno anche delle nostre fabbriche della provincia di Milano ritrovavamo volantini ritrovavamo comunicati ritrovavamo rivendicazioni
Beh la condanna c'era la lotta contro il terrorismo c'era però si faceva fatica a guardarsi attorno a questo io credo che dobbiamo dirlo ecco
Da invio di omicidi invece come quello di Tobagi come quello di Guido Rossa come quelle di Alessandrini ecco ci ha costretto tutti a fare questo salto di consapevolezza a guardarci anche vicino
E io credo che da questo sia derivato l'inizio della sconfitta del del terrorismo dalla sua della sua disfatta politica del fatto che certo ancora oggi
Esistono frange di terrorismo che hanno origini Indocina che provocano dei fatti di assoluta gravità come l'omicidio di Tobagi come l'omicidio di D'Antona come l'omicidio di di Biagi che però sicuramente ha ragione
Da Regione Pettinari dal punto di vista politico sono e sconfitti sono isolati sono tutt'al più questione ti ordine di ordine di pubblica sicurezza e non sicuramente questione di grande rilievo politico la guardia è ovviamente va tenuta alta però come dire
Il mondo politico la sinistra nel suo complesso hanno vinto quella battaglia e l'hanno vinta mantenendo ferma la democrazia la garanzia dei diritti affrontando le questioni sociali della direzione di una maggiore battaglia per l'uguaglianza per la giustizia per una più equa redistribuzione del jazz del per reddito e non cedendo diciamo di una millimetro sul terreno che sul quale il terrorismo ci voleva portare che era quello dell'abbassamento dei diritti
Pelle imbarbarimento dalle istituzioni e quindi devo scendere sullo stesso livello
Io credo che abbia fatto benissimo io lo condivido pressoché totalmente quando quello che ha fatto Intini quando dice noi dobbiamo guardare a quello che è stato il nostro terrorismo per cercare di capire se abbiamo e se possiamo trarre degli insegnamenti per l'oggi
Perché è vero che il terrorismo endogeno a quel carattere di marginalità anche siti estrema pericolosità che dicevo però ovviamente lo sappiamo tutti oggi abbiamo di fronte un terrorismo che ha delle dimensioni planetarie che ha degli aspetti e dei carattere di pericolosità che non che solo superiori io direi rispetto alla terrorismo che ha avuto il nostro paese negli anni settanta e negli anni ottanta
A me viene in mente una frase che ho letto in un vorrei una recente pubblicazione che ricordava l'omicidio di Walter Tobagi Walter Tobagi dicevano ai dopo se era consapevole Tobagi dei rischi che correva era consapevole anche delle sottovalutazione che in alcuni apparati dello Stato
Esistevano rispetto al suo livello di sicurezza ricordo che ha rifiutato la scorta per valutazioni per valutazioni sue e perché non era stato adeguatamente informato dei rischi che corre però in una frasi diceva de occorre che noi comunque combattiamo il terrorismo che combattiamo questa barbarie perché dobbiamo fare in modo che i nostri figli i nostri bambini di oggi crescano e diventano adulti e da adolescente in un mondo meno assurdo
Ecco probabilmente questa sua aspirazione questo suo desiderio non si è verificato perché il mondo che abbiamo di fronte oggi non è meno ingiuste meno assurdo di quello che lui combatteva annualizzata nel momento in cui studiava il terrorismo
E allora ritornare al delitto Tobagi al terrorismo dei nostri anni io credo che serva a quello che ci indicava di fari Intini di capire la lezione di quello che abbiamo fatto della strategia che abbiamo adottato per capire gli insegnamenti che dobbiamo adottare nei confronti dell'attacco del terrorismo di oggi e anche qui io credo che sia il dubbio che il terrorismo abbia dell'origine all'interno dalla cultura islamica
Presto ovviamente come dire dalla culture islamiche intento del fondamentalismo di un'interpretazione esasperata della cultura della cultura islamica e che ovviamente non a nessun riferimento con il mondo moderata dell'Islam con la stragrande maggioranza dei paesi e dei dei riferimenti e dei riferimenti culturali e religiose antistante però credo che bisogna partire dalla consapevolezza che il terrorismo ha quella radice proprio per non sbagliare l'analisi e quindi non commettere alcuni errori anche di valutazione il primo che è quello di fare di ogni erba un fascio
Il gli islamici non so i musulmani non sono ovviamente tutti uguali
Il fondamentalismo l'estremismo islamico è un conto la stragrande maggioranza dei Paesi islamici e dei musulmani che vivono in Italia hanno ovviamente degli atteggiamenti dei comportamenti
E delle ispirazioni culturali e religiosi che sono profondamente diverse
E quindi noi dobbiamo evitare con il nostro atteggiamento che si salvi il fronte e quindi è molto giusto quello che diceva
Intini Cerri facciamoci più ad ispirazione l'analisi di Walter Tobagi alla intelligenza che abbiamo avuto è rigettiamo come dire invece le di atteggiamenti di aggressione complessiva nei confronti del mondo musulmano che sono propri
Della che sono propri della fallace che sono proprie anche del presidente del Senato che si è come dire
Di elevato al Meeting di Rimini come il rappresentante supremo della Teoria neo conservatrice Teo Kobe nel nostro Paese
In secondo luogo è la cultura del dialogo del confronto io credo che come dire non bisogna avere timore di individuare diciamo i problemi
E il il giorno aspetto principale che noi dobbiamo affrontare come forze progressiste a livello internazionale è quello di riuscire a prosciugare le ragioni che oggi determinano i motivi di oggi motivi di rancore i motivi di opposizione il mondo è ingiusto la distribuzione della ricchezza
Come dire grida vendetta al cielo e quindi noi dobbiamo riuscire a aggredire questi problemi per togliere gli alibi per togliere le motivazioni perché è evidente che i terroristi non gli importa nulla
Del dramma dei palestinesi o della povertà della stragrande maggioranza dei popoli dei Paesi arabi ma è altrettanto indubbio che l'esistenza di questi problemi creano l'alibi il terreno di cultura sul quale questi terroristi questi estremisti pescano per cercare di allargare la loro area di consenso e di strumentalizzare
Terzo aspetto che io credo è l'atteggiamento di paura e certo che il terrorismo nostrano diverso noi generalmente ci sentivamo sicuri
Il diciamo la la la maggioranza dei cittadini perché si colpivano i simboli si colpivano le funzioni oggi come dire la paura ci colpisce nella nostra vita quotidiana perché prendiamo il treno perché prendiamola ero perché scendiamo nelle metropolitane
Ecco io credo che la terza cosa sia quella ecco di non cedere al sentimento dalla paura certo con la razionalità e la consapevolezza però anche con la capacità di reazione perché io credo che uno dei motivi che ci hanno dato forza negli anni del terrorismo e che come dire non abbiamo ceduto al ricatto
Non abbiamo ceduto al tentativo di ritornare tutti a casa invece abbiamo intensificato l'iniziativa la nostra opposizione la nostra capacità di aggressione nei confronti dei problemi
Ecco quindi c'è il sentimento della paura che ci vogliono portare dentro le nostre vite dentro le nostre case io credo che la reazione sia invece quella di vincere questo sentimento dalla paura per aumentare diciamo la nostra capacità di risposta di risposta politica ultimo elemento e chiudo ma l'hanno detto benissimo sia pettinare che Intini sono il tipo di risposta io credo che non sia bisogno ci sia bisogno di spendere molte parole
Lo strumento della guerra
Che leggiamo gli Stati Uniti hanno adottato con l'alibi di risolvere i problemi di sicurezza internazionale i problemi di lotta al terrorismo hanno dimostrato non solo di non averli risolti ma di averli addirittura aggravati
Di avere non dico che hanno generato il terrorismo
Ma sicuramente approfittando della guerra e il terrorismo è arrivato anche in posti dove prima non c'era
E quindi diciamo l'uso della guerra l'uso della le del tentati di Lecce la teoria dell'esportazione della democrazia con la forza delle armi è la risposta più sbagliata
Io credo che invece noi possiamo vincere questa sfida che sarà una sfida lunga con la quale io credo dovremo convivere purtroppo per lunghi anni e quella che è stata io dico molto bene tratteggiata da Ugo Intini cioè quella della ragionevolezza della pacatezza
Della consapevolezza della qualità della pericolosità del nemico ma anche dalla certezza che solo nella salvaguardia della libertà
Dei diritti del grande valore della nostra democrazia e dalla capacità di aggredire affrontare i problemi sociali ecco noi da questi strumenti possiamo ricavare la forza per vincere e sconfiggere il terrorismo
Carlo Tognoli poi vediamo se magari c'è qualche domanda
Grazie
Io penso di essere a mia molto a breve perché
Già stati sviluppati da chi mi ha preceduto
Ma voglio riprendere anch'io
Tobagi lo hanno fatto tutti
Anch'io voglio fare aggiungendo le cose che ha detto Intini
E che lasciano ancora
Una diciamo così un'area di di di cose non chiarite intorno
Al delitto Tobagi congiungendo
Quello che
Nel mille novecento
Nel due mila e quattro chiedo scusa
è stato due mila e tre anzi è stato reso noto
Attraverso una un pamphlet quello di Arlati era insomma corso che è un pamphlet non è un libro nel senso classico dalla parola non è una storia del terrorismo ma è un pamphlet che tratta
Del memoriale Moro e nel caso Tobagi e mette in luce quanto diceva prima Intini e quanto Intini ha riportato nel suo nel suo libro scritto con con Franchi
E su questa questione c'è stata c'è stata una
Una interrogazione di tra le altre di Marco Boato
Il quale facendo riferimento al libro di Arlati e Renzo ma grosso
E dice che in questi questi autori
Del libro intitolato piombo rosso hanno esposto approfondito è svelato profondi interrogativi e gravi contraddizioni
In ordine all'omicidio del giornalista Walter Tobagi e alle cause alle lacune alle omissioni che nei mesi precedenti lo hanno reso possibile
Nonostante precisi dati informativi in possesso di ufficiali del nucleo antiterrorismo e in primo luogo no nota redatta da un sottufficiale dei carabinieri in codice denominato ciondoli
Il quale ciondolo a conferma quanto diviene attribuito anche se per la verità il giudice Armando Spataro invece ha smentito fatti e circostanze che sono state prodotte
E pubblicate anche con questo con questo con questo libro
C'è quindi ancora un lato oscuro da chiarire nella nel delitto Tobagi
Il lato oscuro che
Ci consiglia di tenere ancora aperto
In questo caso
Naturalmente non si tratta di farne una questione ideologica
Si tratta di dice di tenere aperta la questione per capire che cosa veramente c'è stato dietro
Pettinari ha adombrato anche sullo sfondo l'ombra della P due
è un ragionamento che si può fare naturalmente poi si è visto che anche anche molti alti funzionari dello Stato facevano parte da P due
Voglio fare osservare che effettivamente
In quel periodo
Tobagi non era certamente organico alla P due
Che invece era organica al Corriere della Sera
Compresa una parte consistente diciamo così dell'area di sinistra del Corriere della Sera anche questo non può essere dimenticato e quindi se si vuole
Diciamo così indagare anche in quella direzione bisogna farlo fino in fondo
E bisogna cercare di capire che cosa effettivamente ci fosse dietro
Ricordo poi mi spiace di citare due persone che non ci sono più ma la cosa è stata pubblicata più volte quindi lo posso dire anch'io ricordo anche che
Craxi citava una confidenza di Di Bella
Il quale dopo l'omicidio Tobagi gli aveva detto e i mandanti sono qui dentro facendo riferimento a via Solferino
Naturalmente questa è un'affermazione
Generica non può dar luogo a nessuna prova ma coincide con gli altri lati oscuri che sono stati individuati nel delitto nel delitto Tobagi per cui appunto è bene tenere aperta questa questione per capire ormai purtroppo Tobagi è morto da venticinque anni
Le le commemorazioni che si fanno ogni anno hanno un po'il cane un carattere prevalentemente formale forse inevitabile che sia così beh è bene che ci sia anche
Chi continua a scalare per cercare di capire perché ripeto può servire a noi
Anche per
Per l'oggi e per il domani
è stata fatta un'analisi
Citato su Tobagi ma poi voglio voglio andare oltre è stata fatta un'analisi di carattere generale
Sul sul fenomeno del del terrorismo
E credo che sotto questo profilo
Oltre che
L'ultimo articolo
Di Tobagi sarebbe bene
Rileggere
Tutto ciò che Tobagi ha scritto
Sul terrorismo e sul terrorismo rosso in particolare perché la sua analisi era un'analisi non retorica non dettata da interessi biologici
Molto pragmatica che però spiegava molte cose né intanto voglio citare una una frase di Alessandrini intervistato
Proprio dall'Avanti
Non è un caso che le azioni dei brigatisti siano rivolte non tanto uomini di destra mai progressisti il loro obiettivo intuibili si può arrivare a uno scontro nel più breve tempo possibile
Togliendo di mezzo quel cuscinetto riformista che in qualche misura garantisce la sopravvivenza di questo tipo di società che sono così qualche foglio nella nella sua introduzione
A Tobagi
Per esempio in un articolo dedicato a Carlo Fioroni
Al professioni in professorino dice anche delle cose particolarmente interessante che che danno un quadro
Di che cos'era il terrorismo in quel periodo
Nell'approdo alla alla logica delle armi scriveva Tobagi fino alla scelta clandestina influiscono ragioni diverse apparentemente perfino contrapposte la testimonianza di Fioroni in questo senso conferma impressioni e giudizi che siano potuti leggere già in quel periodo schematicamente esistono due filoni
Da una parte Feltrinelli propugna la scelta clandestina per opporsi a un tenute mito golpe di destra
Dall'altra viene sostenuta la linea armata come mezzo per accelerare i tempi del processo rivoluzionario e la linea preferita secondo Fioroni
Secondo Fioroni naturalmente ripreso in questo caso Tobagi dal nucleo dirigente di potere operaio e condiviso sostanzialmente dalle Brigate Rosse ora questa analisi è interessante perché è l'analisi che spiega anche gli errori compiuti dalla sinistra
E io ricordo benissimo che nei primi tempi del terrorismo attivo
Cioè quando si cominciò a sparare si diceva questi non possono essere terroristi di sinistra
Sono certamente dei terroristi di destra camuffati che usano sigle
Utili
Per per depistare e purtroppo questa interpretazione continuata lungo
Naturalmente
Si è sempre più ridotta nell'area di coloro che sostenevano questa tesi e però e qui concordo con quanto è stato detto fino all'omicidio di rossa la svolta non c'era stata
Ecco l'omicidio di rossa che c'è un cambio
Netto e chiaro nell'ambito dalla sinistra nell'ambito del sindacato nell'ambito del PC è giusto dirlo anche del PSI perché anche nel PSI c'erano delle frange
Che guardavano che guardavano con con con tolleranza come termine che è stato usato prima verso verso l'area
Non dico del terrorismo Barack della contestazione violenta che poi si è trasformata che si è trasformata in terrorismo e corrosa e c'è la svolta e
Da quel momento posso dirlo penso senza senza influenzare e senza offendere nessuno da quel momento CGIL il Partito Comunista soprattutto capiscono da dove viene il pericolo e in un certo senso no offrono anche gli strumenti per fermare
L'espandersi del terrorismo li riducono come come è stato detto tante volte li riducono a
In cui i pesci si muovevano e la focosa erano e l'acqua era era spesso erano spesso le fabbriche qui si è fatto riferimento
Alla presenza del terrorismo delle fabbriche basta citare alcuni nomi
Oggetto anche questi di di analisi da parte di Tobagi Magneti Marelli Siemens alta FIAT tutte cose che avevamo quinto tra l'altro vicino a questa zona guardare guarda caso
Beh insomma era lì
Che l'aggancio del dell'ideologia
Estremista del del brigatismo
Con il mondo del lavoro trovava degli adepti non molti naturalmente ne parliamo di minoranze parliamo parliamo di di piccoli gruppi però però c'erano e e hanno provocato i danni che tutti conosciamo perché ricordato giustamente Intini che il terrorismo in Italia non è durato qualche mese è durato molti molti anni in una prima fase
Anche coloro che facevano le indagini non non capivano da che parte andare
Basti pensare alla al rapimento di Moro
Beh la prima fase è una fra una fase francamente allucinante cioè
Forze dell'ordine magistrati inquirenti non sapevano da che parte andare e io non credo
Che non sapessero da che parte andare perché c'erano i servizi segreti deviati che non consentivano di arrivare al covo a o al covo bit non sapevano dove arrivare perché non conoscevano
La realtà poi cammin facendo l'hanno conosciuta meglio
La realtà
Nascosta del del mondo del brigatismo e i risultati hanno cominciato hanno cominciato ad emergere ma insomma c'è voluto molto tempo
C'è voluta molta pazienza
E c'è voluta soprattutto lo ripeto la svolta di Guido Rossa
Purtroppo
L'omicidio di Guido Rossa è stato determinante sotto questo profilo perché il mondo del lavoro è stato molto più attento perché la sinistra è riuscita a anch'essa anche con un movimento di massa a contrastare il fenomeno terrorista e lentamente
Ammetterlo ai margini
Il terrorismo
Di questi ultimi anni
Quello di
Quello che ha portato agli omicidi D'Antona e di viaggi
E certo si si coglie subito e certamente un terrorismo che non ha un retroterra molto ampio ma un retroterra
C'è la
Tanto è vero che questi omicidi sono stati compiuti
Senza che nessuno se ne accorge
In un certo senso che quello di Biagi poco dopo quello di D'Antona
Cioè quando già qualcuno avrebbe dovuto essere allerta e guarda caso i due colpiti sono due giuslavoristi
Anche questo la così volare che significa che questo retroterra purtroppo viene dallo stesso retroterra che avevano le Brigate Rosse sia pure ripeto molto molto molto più limitato
Capisco che oggi questo terrorismo preoccupi meno
Perché gli episodi sono stati minori
Perché prevale l'attenzione sul terrorismo di origine islamica
Perché
Il fenomeno è ancora molto ridotto ma io credo che non vada trascurato
Non vada trascurato perché
Anche nel caso di questo terrorismo ITA italiano attuale
Che cosa c'è c'è il tentativo di ricerca di legami internazionali che probabilmente allo stato non esistono ma c'è
Questa questa questa ricerca e
Proprio la Desdemona Lioce
Che ha avuto una parte rilevante
Ha fatto riferimento
Proprio alla
Importanza di creare dei collegamenti
Per esempio con il mondo palestinese
Come
E con il terrorismo islamista come era accaduto nel passato e non bisogna dimenticare che
Una parte delle armi delle Brigate Rosse sono arrivato dal Medioriente
E sono arrivate in quantità notevole non solo come si diceva
Dalla Cecoslovacchia
Ma dal Medio Oriente
Dalla Palestina dal terrorismo mediorientale
E Mario Moretti è stato protagonista
Di un episodio di questo genere documentato
Documentato che agli atti come si dice
è arrivata una fornitura d'armi
Importante dal Medioriente quindi
Non non bisogna abbassare la guardia
Anche nei confronti del terrorismo italiano attuale
Che ripeto ha delle dimensioni molto più ridotte rispetto a quello del passato perché
Un rischio c'è sempre e potrebbe esserci questo del collegamento con il terrorismo islamico che è un terrorismo diverso naturalmente
Che come si è visto nona degli obiettivi mirati ma
Punta di a diffondere
La paura il terrore tra i cittadini tra la gente come come come si dice con con una forma che assomiglia in un certo senso con lo stragismo lo stragismo definito stragismo nero di destra che cosa faceva metteva delle bombe dove c'erano tante persone
E in questo modo creava panico paura
E morti
Ma creava paura anche negli altri o ha detto bene prima Manconi questo questo terrorismo a differenza di quello del passato
Spaventa anche il passante perché mentre in passato in Italia sapeva che venivano colpiti magistrati giornalisti sindacalisti
Ma gente appartenente ad un certo mondo e qui no con questo terrorismo si può colpire chiunque nella metropolitana
Sotto casa
Alare o porto sul treno
Quindi con con una una tecnica da stragismo
Ora il collegamento tra l'attuale terrorismo italiano e questo tipo di terrorismo potrebbe essere estremamente pericoloso io credo che non ci sia perché appunto le aspirazioni della della Desdemona Lioce probabilmente sottolineano che questo collegamento ancora non c'è ma credo che lì si debba stare molto attenti
E allora se è giusto
Non demonizzare tutto ciò che si svolgerà le mosche e nei centri islamici che noi abbiamo tanti immigrati islamici non possiamo demonizzare di tutti se è giusto che non si demonizza sino questi ambienti che non si demonizza il mondo islamico nel suo complesso messe giusto questo però secondo me consentitemi
E anche giusto che ci sia un controllo accurato di quello che si fa in questi centri controllo accurato e in profondità
Perché sono qui
Intorno a noi
E in questi questi ingredienti
In questi centri possono nascere anche dei fenomeni terroristici
Che possono collegarsi lo ripeto con il terrorismo nostrano il terrorismo di origine brigatista quindi
è giusto io su noi io sono contrario alle leggi speciali
Lo ero allora lo sono anche adesso ma non sono contrario applicazione delle leggi per legge attuali che consentano ripeto un controllo in profondità e non sono contrario nemmeno a quella azione che sia in grado di mobilitare le masse su questa questione naturalmente già astratte per non creare un clima di caccia alle streghe però una sensibilizzazione del mondo del lavoro
Del mondo che si muove nell'ambito dei partiti quelli che sono rimasti meno se una sensibilizzazione di questo mondo può essere utile può essere utile per prevenire per controllare per per stare attenti in sostanza quello che succede visto che
Se non come in Francia come in Inghilterra anche qui siamo circondati da molti immigrati di origine islamiche che vogliamo che rimangano tra di noi che desideriamo che lavorino con noi che non vogliamo demonizzare ma che
Mi sia consentito vogliamo invece controlla
Prego anche un'ultima questione poi chiudo avevo promesso di essere breve
Anch'io non so
Con come punto con certezza
Se il terrorismo questo tipo di terrorismo internazionale
Si combatte con la guerra
E però so che il primo atto di guerra più rilevante
Beh è stato compiuto nei confronti degli Stati Uniti anche questo non va dimenticato le Twin Towers solo undici settembre
La guerra contro gli afgani
Largamente condivisa non dimentichiamolo viene dopo non viene prima
Probabilmente
Con quella guerra non ci sono eliminati nemmeno tutti i santuari e non ci sono gli eliminati i capi del terrorismo giusto questo che è stato sottolineato e tuttavia però io non credo che ci fossero molte altre strade
Rispetto a quella che è stata seguita tenuto conto appunto che il primo atto di guerra è stato fatto contro gli Stati Uniti e non è stata una cosa qualunque non è stata una piccola bomba che ha ucciso qualche persona o qualche decina di persone è stata una bomba che che ha una bomba suoi due due gli aerei che hanno abbattuto
Due giganteschi grattacieli uccidendo migliaia di persone e che sono finite anche anche sul Pentagono anche questo non non può essere assolutamente soprattutto
Ma qualcuno dice va be'
Per l'Afghanistan passi
Anche se brutta questa parola naturalmente ma per l'Iraq è stato proprio un grave errore
Può darsi può darsi che la guerra nell'Iraq
Non elimini anche essa il terrorismo
E forse potevano esserci altre strade per esempio quello un po'utopica seguito da Pannella però non era non era così stupida come strada politica
Nel senso che offriva una possibilità di alternativa Saddam
Purché Saddam se ne andasse
Naturalmente
Una linea utopica lanciata dal dal dal rappresentante di un partito che ha due per cento in Italia quindi a livello internazionale ha poco peso ma non era a mio avviso un'idea così peregrina
Quindi può darsi che la guerra in Iraq non elimini il terrorismo
Io non credo che l'abbia moltiplicato
Perché ripeto basta vasto le due Torri
E tutte le cose che non succeduto in precedenza
Per dimostrare che non c'è stata una moltiplicazione del terrorismo c'è stato delle risposte questo sì
Purtroppo no sanguinose a Madrid
E a Londra
Ma
Non c'è stata una moltiplicazione di un fenomeno che non dimentichiamo l'ha già in atto da quindici anni che basta fare l'elenco anche lì degli attentati delle vittime si vede che non è un fenomeno culminato solo con le Twin Towers con lo Stato il più grosso quello che ha scatenato ovviamente la reazione quindi può darsi che
La guerra dell'Iraq
Non non non serva per eliminare il terrorismo
Però voglio fare osservare una cosa che Saddam Hussein era uno dei fan dei finanziatori dei kamikaze palestinesi anzi il finanziatore principale
E non è un caso che i kamikaze parla stipa le Spinesi allo stato delle cose non ci sono quasi più
Sarà il muro sarà il fatto che è stata mossa e non è più in condizione di finanziare ma quel tipo di terrorismo e quasi cessati quasi quasi cessato e anche questo è un risultato di di di una guerra forse troppo poco si dice perché i kamikaze palestinesi non era un italiano non ce ne frega niente però insomma questo è un dato di fatto così come si sa benissimo che gli hezbollah sono finanziate dagli iraniani
Attraverso Libano a
In modo indiretto ma sono finanziati decibel dagli iraniani ora non dico che si debba fare la guerra in Iran naturalmente anzi sono convinto che in Iran
Esistano quelle condizioni cui faceva riferimento Pettinari io sono d'accordo dove si può fare un'azione politica bisogna farla
Ma ci vogliono e delle situazioni predisposte l'Iran è uno di quelli se in Iran
Qualcuno verso gli americani ovviamente verso la pazienza
Di condurre un'azione di di penetrazione progressiva all'interno della società iraniana si scoprirebbe che la grande maggioranza degli iraniani e filoccidentale
E
Non ne può più del regime teocratico
Che da decenni opprime tutti i cittadini perché li opprime nella loro libertà quotidiane questa è la sostanza e la sostanza di fondo quindi lì è uno dei casi in cui probabilmente la strada politica
Va seguita e
Che poi e potrebbe dare dei dei risultati quindi ma ripeto quello che dicevo non sono affatto certo che la guerra possa far cessare il terrorismo
Ma non sono nemmeno sicuro che dappertutto si possono condurre azioni politiche perché le azioni politiche si possono fare dove ci sono le condizioni
Dove c'è una parvenza
Di di possibilità di penetrazione in termini
Diciamo così dialettici per usare un termine per usare una parola di questo tipo altrimenti altrimenti
La strada politica non esiste se c'è una società chiusa con una dittatura totalitaria che non fa entrare nemmeno gli squilli nel proprio Paese e ditemi quale strada politica si può scegliere quella dell'isolamento
Quella dell'embargo è già stata seguita anche in passato è stata seguita persino per l'Italia non dimentichiamo nel mille novecentotrentasei trentasette trentotto anche nei confronti dell'Italia ci fu questa questa azione Mussolini non cade anzi Mussolini si rafforzò
Ma naturalmente a suon voglio portare questi estremi che sono francamente un po'lontani nella storia e avrebbero poco significato per oggi ma
Voglio sottolineare che non si può affermare con certezza che una linea è giusta e l'altra è sbagliata
Bisogna tener conto che il terrorismo attuale è un terrorismo di carattere internazionale globale
Che bisogna ripeto prestare molta attenzione a ciò che si svolge anche nel nostro Paese
Evitare le leggi speciali ma esercitare alcun controllo rigoroso su tutto ciò che ci circonda perché il pericolo e qui dietro a Porta
Abbiamo l'abitudine di chiedere se qualcuno intende fare domande o intervenire sulle riserve oggetto la discussione
Martini
Del terrorismo diciamo dell'epoca di Tobagi io farlo domanda la faccio a tutti
Perché diciamo la sinistra a delle more a fare una milizia attiva rischia attiva cioè tipo quella del Sudafrica un cui uno Peres amnistiato di alcune colpe di alcune cose deve almeno autodenunciarsi cioè noi abbiamo dei misteri in questo prodotto pagine abbiamo tantissime cose di questo tipo di questi anni voi
E non siamo capaci a fare una proposta di questo tipo l'ha fatta a Pellegrino nel suo quando era presidente della Commissione ho letto il suo libro ho tentato di farla io una proposta del genere all'ordine del giorno del congresso dei DS che si è svolto sei mesi fa
è stato il compagni che hanno che hanno letto la mia proposta così adesso con momento di discussione non è stata non era ammissibile al congresso
C'è un ordine del giorno non era ammissibile a un congresso una cosa fuori dal mondo
Per cui ecco chiedo ai livelli un po'più su che cosa ne pensa
Una brevissima risposta posso provare a darla io sul secondo punto avendo vissuto la stessa esperienza di Martini con altri ordini del giorno ha ragione ma era stato un congresso con delle regole PAC spaventosa quindi quindi ahimè Martini siamo compagni di sventura
Sulla questione di un'amnistia diciamo corazzata condizionata anzi la propria realtà noi abbiamo fatto nell'ambito di quei cannoni che Intini ricordavo opportunamente abbiano dato vita a una consistente legislazione premiale
Che ha già prodotto
Nel corso del tempo una serie di risultati importantissimo spesso smantellamento delle formazioni terroristiche è stato accompagnato e sostenuto e in qualche misura anche come dire
Accelerato dall'esistenza della legislazione premiale
Che prevedeva scambi diciamo la collaborazione e così via
Si è fatta anche una legislazione chiari di tipo premiale che ha riconosciuto
Le posizioni anche di chi si è dissociato dall'esperienza della lotta armata pur non avendo dato collaborazione diciamo
Facendo ritrovare Covi piuttosto che facendo accertare responsabilità e così via
In realtà in tutte le zone d'ombra poi si potrebbe discutere molto lungo anche su qualche aspetto della vicenda di Tobagi non lo facciamo adesso perché siamo in chiusura io non attaccherà in molte cose alle parole di Di Bella
Perché aveva talmente tante cose da farsi perdonare secondo non secondo me ma secondo quello che è un dominio comune noi non lo sapevamo tu nemmeno lui sicuramente sì però
Sicché ma quei di queste vicende si può andare molto avanti a discutere penso questo però le zone d'ombra che ci sono rispetto numerose vicende del terrorismo
Molto difficilmente possono essere chiarite da chi è stato terrorista in quegli anni
Tognoli dicevo Tognoli mi pare dicesse una cosa giusta che condivido molto sugli sbandamenti dei corpi dello Stato e la metratura e così via
Ci sono delle cose clamorose
Un terrorismo pressoché finito nel settantacinque che impropri perché vengono messi tutti in galera Franceschini Curci e così via che improvvisamente viene rilanciato con l'ambigua figura di Mario Moretti
Lo smantellamento del corpo del prefetto De Francesco cioè lo smantellamento delle strutture dei corpi dello Stato che ho già ottenuto la serie di risultati importanti allora
Qui non è che c'è da mischiare qualcuno non è che possiamo prendere il prefetto De Francesco vittima della cosa e dire
Confessa anzitutto lui non la fa non ha colpe da farsi perdonare credo che quelle aree possono venire fuori soltanto nella misura in cui a un certo punto diventeranno notti
I verbali documenti dell'attività dei indagine dei servizi e così via ci sono delle responsabilità politiche sulle quali l'amnistia non funzionerebbe
Francamente credo che ci sarebbe una incongruenza fa lo strumento e la portata degli affetti giustamente o spiegabili ma francamente troppo eventuali questo almeno non so se gli altri
Intendono aggiungere qualcosa su questo punto
Io dico solo una cosa cioè tre parole
E in Italia non si fa una missiva del mille novecentottantanove quindi forse sarebbero
Va be grazie generale non presi compresi protagonisti
E
Allora la saldatura tal teorico tra terrorismo autoctono e il terrorismo
Distinte di islamico attenzione esiste già
Basta che voi andiate a leggere di il vestito del Campo Antimperialista due mila uno può alcuni siti collegati a Indymedia
E vedrete che questo tipo di collegamento esiste
Ed esiste di nuovo una fascia di tolleranza
Anche all'interno della sinistra che ha visto l'aggressione a Cofferati sindaco di Bologna che rivendica il rispetto della legalità
Noi dobbiamo togliere quelle fasce di illegalità che continuano a desistere
C'è una parte di centri sociali che Sora ancora la Zaia in cui nuota il terrorismo nostrano e potrebbe votare in collegamento anche il terrorismo islamico
Va bene penso che possiamo chiudere così ringraziamo chi ha partecipato alla discussione voi che avete avuto la pazienza e la cortesia di ascoltare le nostre riflessioni fino a quest'ora la festa è a vostra disposizione grazie