Il caso Europa: la tendenza è verso un'agricoltura di qualità?

Come appena qualche minuto di ritardo e pregherei tutti appunto di
Prendere il posto anche perché e di questo ringraziamo
Il ministro che deve andare a Bari perché domani c'è l'inaugurazione della Fiera del rilevante oggi hanno un'iniziativa diciamo preparatorie quindi lo ringraziamo di aver voluto
Aprire diciamo nei fatti la festa nazionale dei Verdi noi ci tenevamo a fare come prima proprio come l'apertura della
Festa nazionale dei Verdi un dibattito appunto sull'agricoltura che di solito è un po'diciamo spesso considerata magari la Cenerentola perfino i Verdi
è un tema come tutti sanno assolutamente centrale e fondamentale
Un elemento anche della nostra identità e di grande lavoro e e quindi ringrazio anche
Sergio Marini presidente la Coldiretti Giuseppe Politi
Della della scia il direttore generale della Confagricoltura bianco che sono ci hanno onorato oggi di
E di stare qui alla al dibattito ci scusiamo perché come avete visto l'allestimento ancora in fieri ma ieri
C'è stato il temporale quindi questo comporta un po'di di ritardo e quindi grazie a tutti tra l'altro Franco poggiante sta per arrivare ma abbiamo sempre la nostra giornalista che ci farà
Da moderati c'è un dibattito che volutamente abbiamo voluto fare
Sull'Europa sulla su che cosa significa oggi appunto continuare un percorso sulla sull'agricoltura di qualità e se siamo lui in grado di sospingere di nuovo l'Europa
Verso
Questo che noi consideriamo l'asse strategico dell'agricoltura non solo italiana ma di quella europea grazie per tutti quelli che anche un'ora e un po'così scomodo sono voluti estere con noi oggi grazie
Buonasera grazie per essere intervenuti io perso per il momento sostituisco Franco poggianti darei la parola subito amministra Paolo De Castro che beve partire e quindi cominciamo subito con lui
Ministro buonasera
Buonasera buonasera a tutti voi è un abbraccio con caro
Saluto a tutti gli amici dei Verdi partendo ovviamente dalla Presidente Marconi o della Commissione agricoltura era Loredana De Petris senatrice capogruppo dei Verdi alla Commissione agricoltura del Senato io
Vi chiedo scusa anticipo sapete come è stato ricordato Loredana che domani inauguriamo la Fiera del Levante momento sempre
Di particolare attenzione si ripresenta un po'le linee guida nella il Governo per la politica del Mezzogiorno e naturalmente come potete ben immaginare agricoltura sviluppo sono temi importanti in quella sede quindi
Sarò tra qualche ora Bari insieme al Presidente proprio per
Iniziare a a riflettere a preparare questo suo importante intervento di domani
Beh io ringrazio innanzitutto Loredana e Marco per avermi invitato a questo nostro dibattito vi chiedo anche scusa della della di questa di questa contrattempo però volevo esserci volevo esserci l'avevamo già stabilito
Prima dell'estate la riflessione da cui volevamo partire intorno al quale credo poi sia animerà con l'intervento dei presidenti che naturalmente saluto tutti
E intorno a quale qualità come possiamo aiutare l'Europa a non perdere il filo della politica della qualità
Allora io quello che vado dicendo anche da da da molti mesi oramai che
C'è un'aria nuova c'è un'aria nuova se io posso confrontare un po'la mia esperienza in questo mandato rispetto
Alla
Precedente al mandato del novantotto due mila e che guardando ai colleghi in Consiglio europeo al Consiglio agricoltura
Devo riconoscere una assoluta
Maggiore attenzione intorno ai temi della qualità qui intorno ai temi dell'origine che sono un po'
Capo saldi della della nostra azione né di governo mentre prima si
Respirava una nato mostrerà non solo della Commissione ma anche di molti Stati membri negativa in questo senso oggi noi possiamo raccogliere via via di più sempre più come dire sostegno a questa linea perché
Ma innanzitutto perché sta cambiando
Sta cambiando radicalmente l'equilibrio del commercio internazionale
Mentre fino a ieri eravamo in Europa sostanzialmente
Tutti concentrati a una competizione interna perché cifra c'eravamo un po'come dire la concorrenza tra Spagna Francia Germania i vari Paesi europei
Beh oggi oramai sempre più evidente che l'Europa è un po'schiacciata tra due grandi blocchi internazionali che stanno diventando sempre più minacciosi e sempre più importanti nella loro presenza europea il blocco asiatico
Con la Cina l'India i nuovi paesi
Che emergenti di quell'area e il blocco dell'America latina dove Brasile in testa sempre di più
Schiacciano sono presenti in Europa con le loro esportazioni allora evidente che se la competizione come tante volte diciamo nei nostri dibattiti agricoli la facciamo soltanto sulla profilo dei costi
Dove evidente che sia l'America latina assi per ragioni di dimensioni di impresa per ragioni di strutture
Assai più come dire
Grandi delle nostre pensate alle
Aziende brasiliane alle fasi era di tre mila quattro mila ettari così come dall'altra parte in Asia si può giocare su costi di produzione
Della manodopera e di altri fattori produttivi assai più competitivi del nostro allora l'elemento distintivo l'elemento della qualità
Legata al territorio all'origine alla storia le tradizioni diventa un elemento non più solo e esclusivo di alcuni Paesi ma diventa sempre più l'elemento chiave con cui l'Europa può diventare una nazione capace
Di guardare alla globalizzazione anche come un'opportunità e non soltanto come un problema di dover in qualche modo assorbire le esportazioni di questi Paesi
Allora qui vedete che si allarga il terreno non soltanto
Come la mia mica collega Elena Espinosa la ministra spagnola dell'agricoltura che
Da oramai
Diversi anni soffre di questa competizione sleale nel settore del vino delle importazioni di Rio argentino no che diventa riopera spagnolo così come addirittura anche i paesi del nord Europa tradizionalmente più tiepidi rispetto a queste politiche della qualità legate al territorio stanno diventando invece sempre più consapevoli in quel caso
Diventa il modello di agricoltura europeo l'elemento distintivo la multifunzionalità l'attenzione al benessere degli animali l'attenzione
A tutte quelle sensibilità che noi abbiamo voluto introdurre nella riforma della PAC
E che oggi sono diventate patrimonio comune dell'Europa diventa un elemento distintivo rispetto altri Paesi del mondo che invece non hanno queste attenzioni non hanno queste politiche
Ed è chiaro che quando poi però
Noi vogliamo esaltare questa distintività europea perché riteniamo di essere
Diciamo così in possesso di un requisito spendibile dal punto di vista
Del mercato e quindi un'attenzione di un consumatore che magari e disposto a pagare qualcosina in più per avere il prodotto
Europeo prodotto italiano è evidente che ci vuole poi una politica agricola europea conseguente che aiuti sostenga
Questi elementi distintivi e da qui nasce per esempio quello che nella riforma ortofrutta l'ultima veloce ma ortofrutticola si è potuto realizzare che non soltanto l'introduzione dell'obbligo dell'origine del fresco
Che
Forse non l'avevamo sottolineato ma
Era stato tolto nelle ultime fasi negoziali è stato reintrodotto
Ma soprattutto l'aver introdotto un principio giuridico totalmente nuovo rispetto alla diciamo tradizionale approccio della Commissione perché sull'ortofrutta trasformata è stato introdotto il principio per cui la Commissione può
Anche nel settore dell'ortofrutta trasformata lì dove c'è
Un rischio di distorsione nei confronti del consumatore introdurre l'obbligo di etichettatura dell'origine e questo è un fatto nuovo che segnala proprio quello che dicevo prima c'è un cambiamento culturale diffuso che sta incominciando pian pianino a diffondersi all'interno della Commissione e degli Stati membri
Duramente per fare tutto ciò passo dopo passo giorno dopo giorno stiamo combattendo in questi giorni sul DM
Che abbiamo voluto per l'obbligo di etichettatura dell'olio extravergine di oliva l'abbiamo dovuto contrastare nel caso del i prodotti del a di cultura polli tacchini eccetera di mantenere
L'obbligo di origine anche lì in etichettatura sono tutte battaglie che però stanno pian pianino trovando diciamo un come senso un po'più ampio adesso non la voglio fare semplice nel senso che ventisette Paesi sono le sempre ventisette sensibilità diverse
E noi dobbiamo abituarci in qualche modo a condividere e a scommettere con loro a capire le ragioni degli altri se poi vogliamo cambiare
Ma io penso che se l'Italia insieme a Spagna Francia Grecia Portogallo i Paesi più sensibili
Possa diciamo così costituirsi una
Pressione
Forte non solo politica a livello di Consiglio ma anche da parte di tutte le strutture organizzate del mondo delle organizzazioni parlo non solo delle nostre italiane ma anche delle organizzazioni degli agricoltori degli altri Paesi europei
Eccetera beh noi potenziamo che si possa creare diciamo una spinta dell'Europa
Sempre più forte verso questi
Caratteri distintivi dentro il quale c'è tutto c'è l'origine c'è lo sforzo che si deve fare per una riconoscimento delle DOP e IGP anche fuori dai confini dell'Unione Europea quindi andiamo anche al di là
Di quelli che sono i problemi più legate alla politica europea ma passiamo in ambito WTO o o se volete in ambito
OMC dell'Organizzazione mondiale del commercio dove per esempio si sta dibattendo molto della possibilità di avere un consenso intorno alle indicazioni geografiche fuori dai confini dell'Europa
Un tema tante volte dibattuto e cioè di poter avere il riconoscimento di quei marchi collettivi DOP IGP
Che come sapete valgono solo all'interno dello Europa farli valere giuridicamente anche fuori dall'Europa dove avvengono come sapete
Oramai in maniera diffusa a fenomeni di imitazioni agropirateria e come tante volte
Li chiamiamo
Naturalmente tutto ciò è importante che venga condito accompagnato da una forte strategia di impresa concentrata sulla
Centralità dell'impresa lì dove l'impresa è lo strumento che ci può puoi far vincere questa competizione internazionale quindi tutti gli strumenti che possono aiutare l'impresa essere più forte
Qui per esempio c'è il caso del vino sapete che il dibattito iniziato la proposta giuridica della Commissione è stata depositata il quattro luglio e quindi nei prossimi mesi inizieremo a dibattere anche lì è importante riuscire a
Lavorare per convincere la Commissione che non si tratta di avere un approccio remissivo guardando all'OCM vitivinicola come lo strumento per ridurre il potenziale noi famoso discorso dei quattrocento mila ettari
Di estirpazione che seppure sono stati ridotti nella proposta giuridica duecento mila
Il punto è sempre di carattere culturale di carattere se volete centrale noi vogliamo da questa proposta OCM vitivinicola una proposta che renda più forte l'impresa e perché il problema è vincere la concorrenza
Dei vini
Australiani dei vini
Sudafricani dei vini cileni
Oggi già oggi già oggi mentre vi parlo sono i vini australiani che ci stanno mettendo in difficoltà nel mercato inglese nel mercato americano dove pure come sapete la vitivinicoltura italiana sta avendo un successo forte stiamo crescendo addirittura
Ci potrebbe essere il sorpasso anche dello champagne francese con i nostri spumanti
Se continua questa crescita nelle esportazioni
Che abbiamo registrato queste ultime settimane allora
E anche qui il problema è riuscire a coniugare una politica agricola che deve essere sempre più adatta alle tante domande di politica agricola nazionale non c'è dubbio che è difficile avere un'unica politica che vada bene a tutti
Non c'è dubbio che i nuovi Stati membri dell'Est Drocco dei dieci Stati membri nuovi
Tutte le volte che aprono bocca in Consiglio evidentemente i polacchi ungheresi vogliono una politica agricola molto più incisiva
Sul lato delle strutture sull'atto diciamo di una se volete più pesante presenza della PAC rispetto a quello che invece noi
Diciamo quindici oramai siamo siamo abituati perché loro dicono che voi avete goduto di quarant'anni di PAC
Adesso noi siamo arrivati e incominciate a parlare di smantellamento incominciato a parlare di rinazionalizzazione o termini o rifinanziamento cofinanziamento
Tutte cose che evidentemente fanno arrabbiare no ecco perché poi inevitabilmente si arriva anche alle difficoltà poi negoziali con questi Paesi però dobbiamo lavorare ci con molta umiltà cercando di capire le ragioni degli altri qui
Veramente uno sforzo lo dico sempre e quindi in Commissione nostri dibattiti ci siamo soffermati tante volte cioè riuscire a fare uno sforzo per capire di più le ragioni degli altri
Soltanto così noi possiamo riuscire avere più armi più strumenti per riuscire a far poi capire le nostre ragioni cioè l'idea di andare lì questa questa immagine che ogni tanto viene rappresentata no anche dei media
Dell'Italia che deve andare lì a battere i pugni sul tavolo come se lì c'è qualcuno che ascoltando i pugni sul tavolo dice caspita si sta arrabbiando note io vi assicuro che non ascolta nessuno ma ventisette ministri
Pensate sono venti lingue ogni volta che un ministro avrei bloccato deve essere tradotto in venti diverse lingue spesso queste traduzioni sono multiple
Cioè non esiste una produzione diretta dall'italiano al finlandese o dall'italiano al rumeno dall'Italia
Ma viene tradotto prime in inglese poi dall'inglese in altre
Questo comporta una difficoltà anche solo di capire quello che ogni singolo collega
Rappresenta in quella sala ecco perché
C'è bisogno di molto di più rispetto al passato di lavoro e di sforzo per negoziare conoscendo gli obiettivi degli altri condividendo
A gruppi di Paesi quelli che sono le come dire le proposte che si vogliono portare avanti in questo senso e con lo sforzo che deve coinvolgere a mio avviso tutti certamente
In primo luogo
Il Governo ma tutte le organizzazioni che hanno responsabilità di indirizzo dire
Devono poter lavorare Colle sorelle degli altri Paesi per riuscire a costruire una coscienza comune sulla quale poi ottenere il risultato che ricordo
Un esempio e chiudo
Poi Loredana dimmi tu se sto esagerando sto parlando troppo
Beh
Ricordo benissimo quando in agenda due mila vi voglio raccontare questo episodio eravamo
Nel gennaio-febbraio del novantanove si stava chiudendo il negoziato di Agenda due mila
E ricordo una cosa che mi aiutò moltissimo allora e ringrazio ancora oggi per allora l'apporto che mi davano le organizzazioni italiane che i presenti lì al negoziato mi fornivano le informazioni degli altri Paesi
Si parlò di premio
Alla macellazione
Eravamo nel tema della carne e ricordo l'intervento di Clara gli come l'INPS Ministro allora francese l'agricoltura e di altri colleghi che venissero inutile che tu presenti queste ipotesi perché cala bocciano tutti e io invece avevo in mano
Un documento che mi diceva che tutte le organizzazioni agricole i vari Paesi europei meno di una parte erano assai favorevole a questa ipotesi perché avrebbero favorito l'accesso agli aiuti in maniera ecco questa conoscenza delle situazioni diverse dei vari Paesi questa possibilità di poter andare dal collega spagnolo e dire guarda che i tuoi agricoltori
Vogliono questo questa possibilità di condividere un gioco di squadra a cui noi a volte non siamo abituati ma che invece e la chiave vincente per poter contare di più beh questo credo che sia davvero in un'Europa a ventisette
Non più necessario solamente ma obbligatorio o se vogliamo contare un po'se vogliamo pensare che il nostro obiettivo le nostre ragioni evidentemente giudichiamo giuste
Debbano poter essere approvate e condivise da altri ventisei Paesi
Su questo credo davvero che ci sia bisogno di uno sforzo di tutti
E però contemporaneamente fatemi essere ottimista credo che il clima sia davvero cambiando e le opportunità
Sono alla porta qua date che quando nei Consigli guardano all'Italia oggi oggi pur con tutte le difficoltà che abbiamo con la globalizzazione con la competizione
Credetemi molti Paesi europei ci guardano con invidia
Perché loro ci dicono ma voi avete i vostri formaggi vostro prosciutti vostri grandi prodotti l'ATER della dieta mediterranea dei prodotti italiani che vuole tutto il mondo dove non ce li abbiamo questi canali queste capacità distintive queste qualità
Noi abbiamo più prodotti indifferenziati come facciamo a vincere la concorrenza a me brasiliana piuttosto che cinese no rara io credo davvero che queste opportunità ci siano
E che possiamo fare un lavoro sia di cambiare una pacca che diventi una pacca
Non solo nello spirito della riforma del due mila e tre sempre più vicina ai cittadini consumatori ma anche una parte che ci possa assicurare quel sostegno alle imprese perché le imprese siano più forti più competitive più capaci
Di trasformare in ricchezza
E i redditi degli agricoltori le opportunità che il mercato globale purea ecco questo e un po'il segnale che volevo dire poi chiaro che ci sono battaglie
Cioè si vincono battaglie che si perdono come in tutte le
Le le guerre è evidente che ci sono momenti più o meno facile Domenti difficili ma
Se riusciremo però a imporre una linea
Che che è una linea diciamo che ci porta tutti insieme nella stessa direzione beh io credo che le opportunità di vincere ci sono stanno voi riuscire a trasformare
Questi momenti anche se volete di difficoltà che il mercato può dare i momenti inopportunità per le nostre imprese
Io ringrazio tutti partendo naturalmente da Marco era Loredana e diavolo un buon dibattito una buona festa la speranza
Che i Verdi continuino a fare il loro lavoro di pungolo il loro lavoro di continuo stimolo per cercare di
Abituarci aiutarci attenere
Come
Lo stesso Alfonso stamattina in Consiglio giustamente
Intervenendo sull'intero sulla l'intervento di Padoa Schioppa dicevano lo devo essere solo io a parlare di politiche ambientali
Il problema che deve essere tutto il Governo insieme apporre attenzione uno che oggi forse
Lo inaugureremo la prossima settimana la Conferenza internazionale sul clima in uno dei momenti forse più delicati del pianeta in cui
Dobbiamo porci il problema
Di una di uno sviluppo sostenibile che tenga conto evidentemente della delicato equilibrio di un mondo che
Forze per troppi anni trascurato ha bisogno dell'attenzione di tutti e in primis però dell'agricoltura che può dare un grande contributo di sviluppo e di opportunità per tutti grazie e arrivederci
Franco poggianti arrivato lì cedo la parola
Grazie ministro una piccola sordità soddisfazione di solito sono i politici che fanno aspettare i giornalisti io vendicato la categoria
Io però prima che lei se ne vada ministro volevo chiederle una cosa sui prezzi che è una delle cose che riguardano sia gli addetti ai lavori sia inno addetti ai lavori
Io vengo sono arrivato in ritardo e me ne scuso con tutti naturalmente al di là delle battute perché vengo da Bologna dove ieri ho assistito alla Borsa merci
Alle al fixing delle quindici e trenta
Il prezzo del grano per tonnellata era a duecento ottantacinque centoquindici euro a tonnellata più della stessa data dell'anno passato
Gli analisti dicono che continuerà accrescere e sia desidera intorno I trecento euro a tonnellata lira più lire a meno
Con un aumento quindi che sarà grossolanamente del settanta ottanta per cento che direbbe Arbore non sono bruscolini
Naturalmente quando aumenta il prezzo dei cereali dei cereali che sono materia prima
Non solo
Per quanto riguarda per esempio la panificazione e
La basta ma anche per quanto riguarda la carne il latte
E e il latte perché la mucca è una macchina
E il carburante è il cereale cioè voglio dire
Ci saranno probabilmente delle ripercussioni sui prezzi che per esempio faccio un esempio ministro sul pane
Dovrebbero essere modesti dovrebbero dico perché la fari la materia prima pesa nel pane sette dieci per cento la farina
Però c'è sempre il rischio che gli industriali di pasta eletti industriali delle carni ci facciano quella che si chiama la cresta
E
Una parte di questi aumenti è inevitabile lo sappiamo ma
Siete in grado come Governo non tanto con il Ministero dell'agricoltura che pure farà la sua parte ministro di vigilare e di impedire la speculazione
Dunque intanto ti ringrazio adesso di questa opportunità per un'ulteriore precisazione Governo sta ponendo la massima attenzione
Quindi basti citare che il primo Consiglio dei Ministri dopo l'estate il trenta agosto è stato il Presidente del Consiglio in persona che ha voluto indire una riunione dei ministri economici proprio per valutare cosa stava accadendo sul i mercati al consumo Bersani
Ed io abbiamo rappresentato i dati degli osservatori che funzionano da sui quali abbiamo potuto mettere bene in luce questa tendenza diciamo all'aumento dei prezzi delle materie prime che tu citavi
Aumento dei prezzi delle materie prime che però innanzitutto diciamo così come prima volta mi verrebbe da da dire erano dieci quindici anni che non si vedeva un aumento dei prezzi dei prodotti agricoli una volta che c'è un riequilibrio di valore aggiunto nei confronti dell'agricoltura
Fammi dire che insomma un po'di anni primo secondo non è assolutamente detto che il maggior
Valore della prodotto agricolo si deva trasformare i ma il prezzo più alto si trasformi immediatamente in un maggior prezzo per il consumatore e qui c'è il tema
Delle speculazioni e c'è il tema magari di qualcuno che può approfittare vola non abbiamo portato due dati intanto l'indice generale dei prezzi l'indice generale dei prezzi come avete visto l'Istat la pubblicato proprio qualche
Giorno dopo il trenta si è visto che siamo assolutamente in linea rispetto ai mesi precedenti
C'è una tendenza in alcune produzioni ovviamente chiaro che se il grano va a quei livelli c'è un impatto su alcuni prodotti ma attenzione non dobbiamo generalizzare perché noi sì parliamo per esempio di pane comune
Allora l'impatto può essere tra il cinque dieci per cento
Ma voi sappiamo che oggi il pane Cristini pane con conditi Paglione dove l'incidenza del preso dalla prodotto agricolo davvero diventa questione di uno due punti percentuali non a caso
Si sono già espresse alcune catene distributive e non a caso il giorno dodici prossima settimana
Bersani di abbiamo convocato proprio la la la la a tutte le catene distributive consumatori per fare una prima valutazione di questi dati
Quindi quello che abbiamo detto è monitoraggio attenzione massima vigilanza ed andiamo a verificare poi dei due casi specifici che è il settore cerealicolo
Il settore lattiero-caseario convocando i due tavoli di filiera con tutte le organizzazioni proprio per andare a vedere come poter
Non solo monitorare quello che accade ma anche poter vedere una distribuzione del valore tra i vari componenti della filiera per cercare di
Avere quel
Quella tranquillità da una parte
Che il giusto valore ad agli agricoltori ma contemporaneamente che non ci siano ripercussioni negative sui consumatori
Sottolineo che tra l'altro nello stesso momento in cui alcuni generi alimentari stanno aumentando per questi effetti ma ci sono altri generi che stanno diminuendo perché staticità del prosciutto la frutta e altri casi quindi
Noi dobbiamo stare molto attenti vigilare magari trovare anche condizioni
Come lo stiamo facendo con le associazioni dei consumatori coinvolgendo loro stessi Associazione consumatori nella monitoraggio dei prezzi in questo ne discuteremo proprio con loro nei prossimi giorni e lavoreremo dando ovviamente un'attenzione quello che cambia lo dirò
Domani
Ho scritto un confronto un giornale economico non faccio pubblicità dovrebbe uscire domani alcune valutazioni invece più di politica
Agricole internazionale perché alcuni fenomeni di cui stiamo vivendo in questi giorni non sono fenomeni congiunturali sono fenomeni che dipendono
Dalla domanda dall'offerta ci sono condizioni domanda assolutamente straordinari in alcune aree del mondo che porteranno l'aumento dei prezzi e quindi evidente che ciò ci apre una riflessione
Su quali cambiamenti non solo le politiche agricole nazionali ma soprattutto
Delle politiche agricole europee dove in qualche modo vanno governati questi fenomeni perché è chiaro
Che non stiamo parlando di una fiammata che tra sei mesi torna
Per esempio il set-aside forse il caso di
Incominciare a dare subito una risposta a livello europeo di poterlo metterà cultura immediatamente per riuscire a produrre di più così come forse sulle quote latte
Lascio
Il dibattito può agli amici e è arrivato il momento di fare qualche riflessione lo faremo ufficialmente a marzo
Del prossimo anno nel cercata della PAC nella cosiddetta riforma dire dal percorso la riforma Fischler per cui sicuramente la PAC può essere uno strumento che può
Aiutare a governare meglio questi fenomeni di cambiamento strutturale nel mercato internazionale dei prodotti agricoli
Grazie colgo l'occasione per salutarvi tutti perché ora arrivato il momento che scappò davvero grazie arrivederci grazie infinite al Ministro dell'agricoltura De Castro il quale ha messo un sacco di carne al fuoco
E ora lascia a noi a cucinare eccetera
Grazie e buon lavoro
Allora
Carne al fuoco mia messa tanta il ministro carne al fuoco nel campo dell'agricoltura italiana cene davvero a bizzeffe
Io intanto vorrei chiedere alla senatrice Depretis dette De Petris prima di passare invece ai rappresentanti delle associazioni che ci sono
Tutti e tre tutte e tre le associazioni più grandi alcune considerazioni può chiedere alla senatrice De Petris che come sapete è Capogruppo
Dei
Verdi al Senato
Di della Commissione dalla Commissione agricoltura del Senato di
Fare anche lei qualche valutazione su questo problema dei prezzi che ci dicesse per esempio tanto dato che queste anche la festa dei Verdi come intendono muoversi i Verdi in questo in questo settore
Sì io
Rapida perché forse
Quella foto sì sì no no facciamo un giro rapido alla la questione dei prezzi i innanzitutto ha detto bene il ministro probabilmente
Non non ci troviamo di fronte a un fatto congiunturale ma un fatto che
Probabilmente indica delle modifiche strutturali
E una delle questioni soprattutto per quanto riguarda i cereali è una questione e che interessa molto noi interessa molto anche
Le organizzazioni professionali l'AIAD che riguarda quello che sta un po'accadendo nel mondo una sorta di concorrenza che si sta che si sta mettendo
In moto tra
I cereali come
Materia prima appunto per
Le agro-energie e la produzione di di Cipro sia per per le persone per l'umanità che per gli uomini guardate che riguardo vedete quello che sta accadendo per esempio in
In Brasile e attenzione sia anche dal punto di vista ambientale tra l'altro non piccoli questo è e è una questione diciamo non
Su cui noi dobbiamo capire bene anche come muoverci perché abbiamo lavorato molto penso anche alla Finanziaria diciamo non quella che si farà mai nulla
Sul fare in modo che anche in Italia nel campo della grande oggi si facessero
Dei passi in avanti però per fortuna abbiamo sempre detto non alimentiamo chissà quali speranze questa è una questione deve essere trattata con molto equilibrio perché dobbiamo evitare che
Possa accadere quello che per esempio sta accadendo in Messico lo sanno tutti di insomma il prezzo l'esempio del mais che come per noi diciamo la la
La pasta insomma
è aumentato del quasi cinquecento per cento proprio perché la maggior parte della
Produzione e dedicata appunto per
La produzione
Di B.O. evitano la stessa questione per quanto riguarda anche il Brasile e la soglia c'è un'altra questione però che io perché il Ministro diceva sì ma sono i prezzi saranno limitati c'è un riequilibrio sul valore aggiunto ecco io su questo non non so qualche perplessità perché il problema vero poiché agli agricoltori di questi aumenti cioè non è
Dove se governiamo l'operazione forse
Qualcosa può arrivare nelle tasche degli agricoltori perché di solito accade sempre o almeno quello che abbiamo visto anche negli ultimi anni
Che l'aumento dei prezzi al consumo non è che è stato un aumento dei prezzi agricoltori anzi se abbiamo avuto nei momenti di crisi
Molto pesanti
Addirittura con una forbice
Tra il prezzo
Al consumo e prezzo pagato
Al produttore che era di otto volte dieci volte
Quindi
E su questo
Forse
E necessaria ancora di più per esempio
Dare uno stimolo ancora
Più forte solo diciamo l'accordo con l'Amministrazione per
Invitare i prezzi
Però a sviluppare molto di più presente nel nostro
Paese
Indirette dei produttori
Cioè noi non è solo un problema di come organizziamo la filiera
Ma anche come sempre di più
Facciamo sì che questo
Questa parte diciamo che si è poco sviluppata in Italia
Abbia uno stimolo sempre più forte perché è una garanzia per il consumatore è una garanzia per esempio anche per l'origine perché sia un rapporto diretto
Con i produttori spesso e e guardate
E non è una cosa a Roma antica come qualcuno pensa perché uno dice ai mercatini la vendita diretta no guardate che per esempio negli Stati Uniti insomma il
Sono sono una cosa sempre più
Diffusa ma anche in Francia ormai sempre più
Diffuso e e credo che su questo imprese per la finanziano scorso c'erano già delle cose importanti so che
Sta per uscire anche di il
Un nuovo decreto
Ministeriale e quindi si possono fare ancora moltissime cose che mettono insieme davvero l'interesse del
Del consumatore con nell'interesse appunto del degli agricoltori perché poi alla fine tutta questa filiera quando aumentano i prezzi punto molto spesso perché l'esperienza che ce lo dice che cosa è accaduto è accaduto che in realtà
Agli agricoltori io rimasto ben poco diciamo da questo da questo punto di vista poi gli aumenti dei prezzi sono legati anche ad altre questioni seconda questione riguarda la politica la PAC
è nata
No a a molto per esempio tutta la politica delle quote altro è stata molto legata al
A a un periodo in cui bisognava in qualche modo calmierare la so e chi né governare la sovrapproduzione oggi se il problema appunto invece che c'è una produzione inferiori quindi c'è
Scarsità di di materie prime evidentemente allora bisogna accelerare insomma il meccanismo di revisione chiudo però sul anche sul tema iniziale il ministro è ottimista io lo per la verità lo sono di meno
Su alcune decisioni europee e quindi rientro Ducos poi chiudo davvero perché sulla qualità sulla strage qualità perché
E insomma
Andrea Ferrante sul ci può ben dire dell'Aja per qual è stata presentata un'altra esperienza sul
Sul biologico cioè l'introduzione la decisione
In Europa quello Regolamento dismettere appunto la soglia di tolleranza come il convenzionale lo zero nove quindi con un danno anche deve per gli interessi nazionali a io lo non ho problemi a dirlo in questo settore oppure sull'etichettatura sull'origine non è vero che ancora ci stiamo no perché
Data la la bocciatura dell'Europa sull'etichettatura ad esempio delle carni
P pulite tacchini è è cosa recente e addirittura quella era stata assunta con ordinanza per motivi di salute pubblica
Dopo in piena crisi diciamo di influenza aviaria quindi e poi ministro evidentemente ha ovviamente di me esperienze quindi noi siamo contenti che
Abbia portato qui l'ottimismo perché significa che possiamo continuare questo percorso però ci sono
Delle decisioni controverse in Europa anche vedete che sulla questione dell'OCM vino e chiudo davvero
Le decisioni
Alcune l'ipotesi per esempio per quanto riguarda anche le le modifiche per esempio per i doppia per cui si può imbottigliare il Chianti secondo imbottigliare anche in Finlandia e in Svezia insomma anche queste non non sono ancora di finire stiamo però ecco
C'è quindi ci sono luci e ombre perché ci sono anche degli interessi insomma in
In Europa che
Non sono proprio tutti orientati alla qualità eppure e questo in questa di Ministro ha ragione però
L'interesse delle dell'agricoltura europea dovrebbero essere anche con così come ha fatto la scelta l'Italia quella di collocarsi strategicamente sulla qualità perché
è qui solo questo è il ruolo che
Può avere fino in fondo diciamo l'agricoltura europea
E altro altro non c'è spazio altro le logiche di mercato della globalizzazione
E significa insomma che forse
Appunto le nell'agricoltura europea se si accettano altre logiche e destinata evidentemente insomma non aver futuro il futuro non solo per l'agricoltura Doriana ma anche per quella europea
E quella appunto di puntare decisamente sulla qualità e la qualità non è una cosa generica non è una cosa generiche sicurezza alimentare è il legame forte a mio avviso con il territorio
Grazie
Grazie
Loredana De Petris ecco
Ci sarà da parlare dell'Europa e ne parleremo e ne parleremo con i rappresentanti dell'Associazione professionale ma io intanto scusate mi si devono soffermare ancora un po'sull'attualità l'ho fatta a proposito dei prezzi
E lo vorrei fare anche a proposito del biologico qui abbiamo Andrea Ferrante Andrea Ferrante e il Presidente dell'Aiab Associazione italiana per l'agricoltura biologica
Chi di voi ha spulciato i settimanali si è accorto che molto recentemente il settimanale molto noto è uscito con una copertina shocking B.O.
Che Bless
Poi leggendo l'articolo attentamente perché avesse avuto la pazienza di leggerlo le cose non sono proprio così dice anzi
Dice sostanzialmente delle cose giuste che probabilmente non giustificano
Quel titolo comunque perché avesse letto la copertina e si fosse spaventato
Io chiedo a Ferrante se lo desidera ma poi
Su questi argomenti possono intervenire anche Marini può intervenire anche anche Bianco può intervenire anche politico e probabilmente lo faranno io vorrei chiedere intanto proprio a a a Ferrante di dire la sua
Grazie sempre in quell'occasione spiegare questa copertina che ha creato molto dibattito che effettivamente è un po'slegata anche dallo stesso contenuto delle nell'articolo dell'Espresso e probabilmente una una una copertina estiva diciamo che risente della mancanza di notizie e quindi bisogna mettere qualcosa cosa in prima pagina
Ed è un problema precario è un problema perché la superficialità io credo con cui ancora il mondo dei media vede l'agroalimentare italiano
C'è un problema di comunicazione proprio della di tutto il sistema agroalimentare italiano perché fare una copertina che
Criminalizzare diciamo il biologico che sta diventando
Una
Punta di diamante del modello agroalimentare italiano dove quel modello che tutti difendiamo l'origine del territorio l'importanza strategica del produttore agricolo la propria capacità di valorizzare quel territorio
In una visione di una sostenibilità ambientale che il vero tema che poi ci lega perché poi alla fine di tutto quello che veramente globale oggi il problema del cambiamento climatico allora accusare chi sta facendo un investimento di grandissima innovazione
No sulla base di un'indagine fondamentalmente su tre fronti Lini ora veramente
Secondo me la gravità sta propone la sottovalutazione
Di quello che si stava dicendo
Che AN e il problema appunto di come il nostro settore che è un settore importantissimo dell'economia e italiano ancora viene per ci pigliano dai grandi media dal
Nei sistemi di comunicazione come veramente un elemento fondamentale innovazione di questo
Sistema Paese e allora per esempio
Un Dio che bluff uno sia spetta che hanno fatto un'indagine e hanno trovato i prodotti biologici pieni residui chimici
Questo fondamentalmente neanche se ne parla di questo aspetto fondamentalmente appunto si fa un'analisi su tre frulla Dini che pone il problema della trasformazione industriale
Ma a me quello è il vero che dobbiamo fare una riflessione su questo perché
è chiaro che il biologico e un modello dovete da una parte c'è un grande investimento della produzione che cambia il promo dell'evoluzione ma dall'altra ci deve essere
Il produttore e consumatore che cambia il proprio modello di consumo se noi pensiamo che il consumatore debba manca la stessa merendina
Che è messa all'indice perché alla base di tutti i fenomeni di obesità anche oggi sono niente come i problemi principale la stesse insensibile netti però sono biologici beh non è che abbiamo fatto un gran risultato
Allora
Sì dobbiamo mettere in crisi quell'idea del biologico di sostituzione perché non ci interessa
Però il grosso del modello
Devo dire del biologico italiana nella nostra forza e invece proprio questa capacità di aver rinnovato di dare i prodotti veramente che danno da una parte rispetto all'ambiente da parte son prodotti veramente che rispondono
La sicurezza alimentare e poi noi presenterà modo la settimana prossima al sana la grande fiera il biologico italiana presentiamo indagine
Fatta cura al singolo che uno dei più grandi centri studi del biologico europeo svizzero nello specifico dove dimostriamo una qualità nutrizionale e dei prodotti freschi del biologico le sonde pronti straordinari
Allora
Noi dobbiamo puoi fare dei processi valorizzazione di quella materia prima allora se così è poi riusciamo a a fare anche quel nuovo modello agricolo su cui tutti penso che siamo d'accordo
Un'altra domanda Ferrante risponda molto brevemente anche perché vorrei che facessimo molti interventi molti interventi e molto succinti così magari facciamo un paio di giri
La domanda è questa io ho una perplessità l'ho sempre avuta tutte le volte che lo dico vengo presa torte in faccia
La certificazione ideologico è una cosa seria ma la certificazione del biologico io ho l'impressione così un po'meno
Nel senso che esistono troppi enti certificatori non solo decisamente terzi e solo in concorrenza tra loro la concorrenza nel campo delle autorità di certificazione non è detto che sia un bene
Anche perché
Come certifica e tu vada a cercare uno più blando
Domanda non sarebbe il caso di rivedere il sistema di certificazione del biologico in maniera tale che non fossero
I certificati a pagare i certificatori per unità di prodotto
C'è una voce questo per un problema tutto il sistema di certificazione perché è un qualsiasi prodotto la lavatrice
Che ha il marchietto del del del sistema di certificazione ISO nove mila e sempre istruttori lavatrice che paga il certificatore qui questo è un problema del sistema di certificazione di parte terza funziona così
Che
In teoria il certificatore effetti entra parte terza e va detto comunque
Che il sistema di certificazione italiana del biologico è all'avanguardia in Europa
Perché dei sedici di enti certificazione italiani ben dieci hanno non solo l'accreditamento presso il Ministero all'agricoltura presso il SINCERT che è l'ente di accreditamento dei soggetti certi azione quindi diciamo che il sistema certi a Trenitalia
è ben più avanti di Air del resto d'Europa e quindi sotto questo punto di vista il consumatore sicuramente garantito non ci vogliamo sugli allori vediamo se si può formulerò sicuramente si vuole lavorare perché non è su questo alla fine voglio salutare il presidente Ionta
Su questa alla fine
Ora intanto rimaniamo su questa su queste questioni che
Interessa Rossi gli addetti a lavori ma interessano anche noi consumatori perché si va a fare la spesa la mattina
Lunedì lunedì mattina
Signor Sergio Marini che il presidente di Coldiretti e il signore
Politi Giuseppe politica il Presidente della CIA che non è quella famosa organizzazione che organizza i colpi di Stato me la Confederazione italiana degli agricoltori italiana
Ecco per a questo nome infausto sul quale vediamo sempre fatto comunque consiglia ed presente la CIA dicevo saranno a Roma insieme con con Capanna Mario Capanna
A
Presentare un'iniziativa questa iniziativa
Volta a stabilire un grande referendum popolare vip
Per le vie di porvi promettete di raccogliere tre milioni di firme e mi pare per dire che in Italia non c'era da essere lo germe
Così vero ecco allora cominciamo colleghi politici
Sì è così è la quello che faremo lunedì ovviamente non solo con un no Mario Capanna ma
Con venticinque ventisei e altre organizzazioni dalle quale anche l'AIA Abbas
Anche il vertice c'è come dire una platea abbastanza importante altri ventitré milioni di firme sostanzialmente non è facile
Non è facile raccoglierle si inserisce in quello che dicevo prima cioè tutta la discussione che abbiamo fatto prima
Chi è sul modello di agricoltura quale agricoltura sostanzialmente dobbiamo sostenere come difenderla come svilupparla e come difenderla livello nazionale a livello europeo quindi tutto il discorso sulla politica
Agricola comunitaria tutto il resto cioè a me piace dire che quello che facciamo lunedì
Sicuramente una qualcosa di importante che riguarda sostanzialmente gli OGM Massi inserisce in questo filone che della
Valorizzazione e difesa di un modello e costruzione di un modello di agricolture a me piace pure fare Cruder colgo come dire l'occasione importante e significativa che questa del
Ed importante pure che un partito quello dei Verdi abbia deciso di aprire la propria testa e con un dibattito sull'agricoltura quindi
Non è facile trovare delle sensibilità ecco rispetto a questi problemi sono contento che almeno per ciò che riguarda il partito dei Verdi Gruppo dei Verdi questo
Ci sia
E noi perché parlavamo prima dei pezzi parlavamo prima di qualità
A me piace dire una cosa cioè noi di questo lo affrontiamo dal punto di vista dell'impresa agricola degli agricoltori
Che ognuno poi deve fare il fondo il suo mestiere a me piace seppellirlo costa questa cosa la Confederazione italiana agricoltori è uno degli angeli professionali vola
Rappresentativa degli interessi degli agricoltori alla fine la sua mission lo sostanzialmente e quella di difendere
Gli interessi degli agricoltori e quindi dipende l'agricoltura valorizzare la produzione agricola dare dei risultati alle aziende agricole i risultati sono come dire
I diritti in campo generale ST irretito il reddito articolo diciamo
Perché allora quindi la qualità perché siamo profondamente convinti e di un modello di agricoltura profondamente capace di legare salta il turno di valorizzare il il territorio di essere come dire
E dare una mano per
Tutto che riguarda
I problemi dell'ambiente il problema diciamo di grande attualità
Oggi
Ne siamo convinti perché questi come modo per valorizzare sostanzialmente l'agricoltura italiana l'agricoltura europea noi la qualità nude
E come dire uno slogan ma che
Vogliamo portare avanti perché interessa solo esclusivamente ai consumatori o ai cittadini e poi non ce non ci interessa nulla per ciò che riguarda il reddito degli agricoltori noi portiamo avanti diciamo
Questo obiettivo perché siamo consapevoli che questo il modo per rendere competitiva l'agricoltura italiana lo possiamo vincere a livello interno a livello internazionale
Se e saltiamo la qualità delle nostre produzioni se saltiamo il legame a continuo andai con il territorio e quindi diciamo
Quello che è su questo noi ci muoviamo rispetto alla politica agricola nazionale e rispetto la politica agricola comunitaria
Sui vari politica agricola comunitaria io condivido un po'il pessimismo della senatrice De Pedis rispetto all'ottimismo del
Tempi misto sicuramente lui lavorava come dire
Delle antenne
Un po'più lunga dell'ossia però non mi sembra che a livello europeo ancora oggi ci sia tutta sa sensibilità
Per la difesa della qualità l'origine dei prodotti l'etichettatura di questo gli orologi quello parliamo il Parlamento ne parliamo e parleremo ne parleremo dopo levo rimanere legale la questione degli OGM
Ecco qui cioè Vito Bianco Vito che anche il direttore generale di Confagricoltura sugli OGM Confagricoltura ha una posizione leggermente diversa
Lo dico subito siccome siamo a casa dei Verdi
Che non trattasi di un'opinione forcaiola è un'opinione differente che si può
Accettare o non accettare e che invece va registrata io che vorrei che
Fosse proprio Vito Bianco a raccontarcela dircelo
Sì casualmente sono il più vicino al fiume quindi sarà
Forse uno dei motivi per cui sarò prudente ma
No credo al di là di quello che è un ambiente tranquillo veramente assolutamente
Al di là della battuta e con il massimo rispetto per le opinioni che vengono ovviamente riportate
Il profilo che vorrei sottoporre più quello relativo al non chiudere le porte ad un ad una ricerca
Sul lo GM come tale quindi non si tratta dell'applicazione sì o no a fini alimentari di coltivazioni
Geneticamente modificate ma non chiudere la porta in Italia delle modalità di ricerca che potranno non potranno avere sviluppi e che poi il consumatore il cittadino deciderà di fare il tutto ovviamente con le massime garanzie perché non avvenga alcun tipo di contatto e quindi di tra virgolette
Contaminazione se vogliamo chiamarla tra questi sperimentazioni e quello che è l'indirizzo che
Evidentemente merita il massimo rispetto bianco su questo sei stato esauriente vuole farti io allora un'altra domanda
Per darti la possibilità di parlare quanto gli altri cioè ed è questa cioè posso parlare anche di più così elencano di più no settore non è tollerabile
L'altra domanda è questa cioè il rincaro dei cereali si ritorna sempre a palla di cui abbiamo parlato poco fa
Crea un primo piccolo problema era scattata una specie di entusiasmo forse anche un pochino immotivato per le bioenergie le agroenergie di biodiesel eccetera eccetera
Ora
Con questi prezzi dei cereali
Probabilmente conviene continua scava petrolio fino alla fine del mondo perché non vedo se si potrà fare ecco
Rivedete e come associazioni come associazioni professionali e naturalmente parla per tutto una dura mettiamo chiudiamo del tutto inutili eludere fa queste queste manfrine no
Ripeto Rete questa posizione credete concrete che si possano esplorare altre prospettive nel campo delle agro-energie che fanno un gran bene all'ambiente tra la allora
Credo che anche su questo bisogna essere molto chiari andare a guardare in un contesto più ampio di quello che Hilla del nostro Paese
Intanto i fenomeni che sono in corso come il ministro rappresentava
Al di là delle impressioni che abbiano una natura congiunturale hanno in realtà una definizione che è più strutturale perché ci sono mercati mondiali
Che oggi sono più ricchi e che quindi consumano di più
Ovviamente congiunturalmente in particolare in questa stagione il prodotto australiano è venuto a mancare e quindi la mancanza di saturazione del mercato ha portato a una lievitazione dei prezzi
Ma questo avverrà anche in prospettiva perché il consumatore cinese mangerà di più il consumatore di altri Paesi emergenti consumeranno più cereali come consumeranno tendenzialmente in prospettiva altre materie prima
è chiaro che dunque il ragionamento
Della delle coltivazioni ad uso energetico deve tener presente questa funzione primaria della produzione agricola che rimane quella fine alimentari e nessuno ha mai negato che questo avvenga ma teniamo anche presente che
Questi sono dati evidentemente comma
Confrontabili che gli stessi mercati che oggi consuma più cereali consumeranno nell'arco dei prossimi cinque anni circa trenta milioni di autoveicoli in più quindi questa ricchezza crescente
Trenta milioni di autoveicoli in più sono altrettanti milioni milioni milioni di litri di carburante quindi di petrolio che dovrà essere estratto allora il problema delle fonti sostitutive rimane in tutta la sua ampiezza
Vengo al caso Italia
Nella migliore ipotesi italiana noi non abbiamo mai pensato e immaginato
Che le coltivazioni a fini energetici
Potessero sostituire no è un'opportunità complementare che in caso di necessità si può vedere di valorizzare sempre che ci sia evidentemente una convenienza ma che questo possa arrivare a superfici
Perché vadano ad insidiare la produzione alimentare è del tutto incluso illusorio
Parlo ovviamente di questa forma di energia poi parliamo dell'eolico parliamo
Del fotovoltaico e di altre forme che evidentemente non hanno un'incidenza ma che hanno pari nobiltà allora secondo me chiedo scusa se qui sono stato veramente lungo tutto va inquadrato in questa prospettiva anche l'aumento
Del mais del prezzo del mais in Messico premesso che andrebbe fatto non il dato percentuale perché dire aumentato del trecento per cento
Un fatto un po'fuorviante se il prete societario ecco esattamente ma diciamo settanta o quello che vogliamo così come è fuorviante oggi parlare del prezzo finale della passa in relazione al prezzo che potrà
Incidere invece il fatto il l'elemento grano
Non ci scandalizziamo se paghiamo il caffè zero ottanta centesimi l'atrazina ma ci scandalizziamo se verosimilmente oggi il pacco di pasta di base deve passare da zero settanta a zero settantasette
Euro il mezzo chilo quindi anche su questo dobbiamo un pochino essere riflessivi però ripeto c'è una tendenza che va analizzata a livello mondiale i Paesi
Emergenti Paesi competitori oggi hanno giustamente maggiore disponibilità di denaro questa disponibilità di denaro si traduce in competitività ma si traduce anche in consumi interni
Maggiori e che non riguardano più come nel nostro caso
Poche centinaia di migliaia di persone in evoluzione ma milioni milioni milioni di persone grazie Vito Bianco Sergio Marini Presidente di Coldiretti
Al
Palude sono
Benedetti in Germania e qualche volta in Michigan
Vera mozzarella di bufala campana
Fatta negò trova
Aceto balsamico di Modena fattone lontane io
Cioè tutto questo giochino noi che stiamo cercando di aumentare l'export e di portarlo dai venti miliardi di oggi
Speriamo a venticinque e poi speriamo a trenta poi speriamo a quaranta secondo una stima si tratta di stime naturalmente non si può fare diversamente incide per circa sbaglio cinquanta miliardi di euro miliardi
Ecco cinquanta miliardi di euro le contraffazioni che inalberano la bandiera italiana e che solo
Meyde in altrove
Ben altro e sono tante per poi parlare i prodotti e marchi italiani che sono stati comperati e che
Questo sia detto ha vergogna della nostra industria agroalimentare che ci siamo lasciati sfilare
Dalle grandi multinazionali che commercializzano prodotti colma italiani non sono più
Che ormai italiani non sono più
Con marchi che sono assolutamente italiani cioè voglio dire un olio che va per la maggiore e che si chiama non si dice ma il nome e poi sotto gettito Firenze così
E invece non è olio di Firenze non parliamo di alcuni caseifici e grandi marche di formaggi che sono marchi italiani conclamati notissimi e che ormai italiano non hanno più niente
Questa
è anche colpa nostra colpa dell'agroalimentare italiano eccetera eccetera
Però
Parliamo in positivo quello che di cui non abbiamo colpa che ci viene scippato giorno dopo giorno
L'Europa non c'è tutela abbastanza mi pare che possiamo fare ci vogliamo fare giustizia da noi da soli cioè non
Non colmi treno con la lupara Barbapapà
No innanzitutto buonasera a tutti voglio ringraziare i Verdi anch'io per
Per questa serata apro brevissimamente una parente rispetto agli OGM perché penso sia questa l'occasione giusta anche per ringraziare la Federazione dei Verdi noi
La battaglia sugli OGM l'abbiamo iniziata in tempi non sospetti insieme dal tessile debbo dire che la coerenza la costanza che abbiamo sempre trovato
Intemperie sedi on nello stesso Alfonso
è stata così importante e determinante che naturalmente ci ha spronato ad andare avanti
Voglio dire che la battaglia non è affatto vinta il che su questo aspetto per esempio l'Europa non ci aiuta affatto ecco
Saremmo sarà anche un roba che sta cambiando però magari cambierà fra venti o trent'anni intanto qualche settimana fa soltanto l'Europa
Come dire ha accettato la contaminazione sul biologico di OGM
Che è stato una delle motivazioni che c'è anche spinto a aiuta avranno azione anche dura voi
Ma siamo obbligati anche dura insieme a tante altre voglio dire che anche io concordo con chi dice che
Starà anche cambiando l'Europa ma intanto mi sembra che oggi l'attenzione verso il consumatore l'attenzione verso la qualità
Sia una qualcosina qualcosa e più detto più detta che scritta e rispetta la domanda che mi hai posto penso che debba dare la stessa identica risposta
Per ogni euro di prodotto agroalimentare italiano che sta nel mondo ce ne sono da nostre stime cinque di falsi
Allora penso e ritengo che sia assurdo che l'Europa non riesca a difendere i nostri marchi nel mondo è inutile che facciamo un'agricoltura di altissima qualità
Fortemente attenta ai bisogni al consumatore fortemente attenta all'ambiente se poi dopo noi non riusciamo a far riconoscere questo prodotto nel mondo
Questa è una cosa che dobbiamo combattere in tutte le maniere penso che debba essere prioritaria per l'Europa la difesa dei propri Marche a livello internazionale l'alternativa a quello che sta succedendo in maggiori marchi dell'agroalimentare italiani non sono più italiani sono in mano multinazionali a stranieri
Che naturalmente fanno il loro
Giusto dal punto di vista è legittimo dal punto di vista legale per carità comodo di questo voi peraltro cito italiani neanche sanno io non penso che si possa fare molto
Se non una tutela vera e seria a livello comunitario almeno delle denominazioni di origine
Almeno delle denominazioni d'origine cosa che riesce difficile anche all'interno della stessa Europa avvolte
E questo è inaccettabile assolutissimamente inaccettabile che ci sia del parmesan in Europa perché capisco che ci possa essere gli Stati Uniti
Perché lì evidentemente è una questione che riguarda i patria internazionali dove lavoriamo male poco ma che poiché anche in Europa non seria scade a difendere la mia azione origine se questa è una debolezza di fondo è una debolezza di fondo della politica
Europea e allora io ahimè temo che dietro questa debolezza sia la difesa di interessi forti interessi veri non è ancora questo l'Europa dei cittadini e questo ancora l'Europa di alcuni potentati e noi dobbiamo scardinare cui o sull'ottimismo stare molto attento
Grazie Parini ora
Ora io credo che sarebbe il caso di fare un altro giro molto rapido non è tanto tardi se siete d'accordo per cui io invito a parlare Marconi o ma non per le conclusioni ma per un intervento
L'intervento molto le concluda le facciamo dopo per un intervento molto breve appunto che ritornasse proprio o Marco
Su questa questione sta vexata quaestio dell'Europa cioè anche perché bisogna chiarire dove ci si può arrabbiare quanto ci pare con l'Europa ma in Europa
Bisogna starci cioè mi pare no quindi
Il nostro impegno lati il nostro sforzo può essere più incisivo e può riuscire a recuperare alcun cioè si vede che via via riusciamo a a a a a spuntare qualcosa per esempio l'organizzazione comune di mercato del vino
Che si sta discutendo proprio ora c'è una
Posta ormai è stato avanzato prevedeva all'inizio quattrocento mila ettari di estirpazioni
Abbiamo protestato come italiani hanno protestato cono gli spagnoli francesi il risultato è che gli ettari da estirpare ora sono duecento mila Toffoli ed è già
Un primo passo in avanti cosa si può fare Marco di onde
Presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati perché ci sia un più incisivo e più incisiva presenza dell'Italia in campo europeo
Ma io credo innanzitutto bisogna crederci
E non lasciarsi andare a farci ottimismi perché
Quando con loro ed abbiamo deciso il titolo di questa di questo incontro
Noi volevamo lanciare un grido d'allarme rispetto
A l'Italia alle produzioni agricole all'Europa Laura lanciare proprio noi che
Noi Verdi che siamo uno dei partiti credo più euro previsti della
Nel panorama politico non solo nazionale ma
Europeo
Perché iniziamo ad essere preoccupati cioè non non stiamo parlando di cose avvenute anni fa stiamo parlando
Una richiesta dell'Unione europea alla fine dell'anno scorso di togliere la possibilità di capire dall'etichetta da dove provengono il prodotto alimentare datore
Proviene l'oliva dove viene è stata molto dove c'è stata la molitura dell'olio ecco una cosa avvenuta pochi mesi fa rispetto al quale alla quale
Scorso siamo stati tutti stupiti che nostro Governo
E e subito andato incontro perché la la la legge comunitaria che adesso
E al Senato e che già provveduto per futura cancellare questa norma prevedeva la cancellazione di alcune norme della duecentoquattro che garantivano appunto l'iter l'etichettatura e i dà la possibilità dei cittadini di sapere cosa stanno mangia
Allora c'è stata una rivolta possiamo dirla parlamentare sul su queste tematiche
Che ha riguardato tutto tutti i fronti non solo somma voi verde o del centro sinistra su questo c'è stata una bella risposta
Tale sposta poi
Normativa la sta dando al Senato al Senato credo che uscirà questa legge comunitaria espunta da queste norme così
Proprio anti italiane anti qualità anti agricoltura per come le intendiamo noi io credo che dove stiamo assistendo nell'ambito di una
Una situazione di
Di economia globalizzata e quindi logicamente nell'ambito anche di una possibilità che finalmente
Parti consistenza la popolazione del nostro prova possono mangiare che è una cosa che
Su cui sono le difficoltà in precedenza quindi una necessità anche di una maggiore produzione agricola
In questa situazione stiamo assistendo al fatto che vi è una tendenza
Chiamiamola tra virgolette industrialista che però punta alla massificazione prodotto all'homo collegato all'omologazione ha prodotto
Per un lavoro di marketing importante non è quello che si mangiava pagare il nome di quello che si mangia
Dispetto alla nostra storia agricola la nostra traduzione
Agricolo industriale che invece fa della qualità del prodotto del legame con il territorio ma
Io credo
Essenzialmente del legame con la cultura italiana perché l'agricoltura italiana è legato alla cultura italiana
No il proprio diciamo
Ma sta allora su questo questo lo scontro secondo me mortale per noi uno scontro che non è il posto dobbiamo assolutamente
E con coscienza intraprendere sapendo che la state dura però è l'unica strada perché la nostra agricoltura possa vivere non possiamo pensare attualmente all'agricoltura di massa non non è il nostro Paese
Capace di fare questo così come il nostro Paese non è in grado sicuramente di produrre per l'agroenergia in maniera
Sufficiente ma anche su questo e lo stiamo stiamo lavorando alla Camera un disegno di legge
Sulle agro energie noi vogliamo che lacunosi esse erano più principalmente il produttore agricolo
Siano il di più per questo produttore agricolo non siano al solito gestite da alcune lobby che poi quelle delle logiche sono addirittura a livello internazionale
E riescono a a spostare i mercati in questo caso sono usciti aumentare anche il prezzo del del frumento di tanti altri prodotti perché c'è l'aspettativa della
Dell'aumento di di questa produzione
Su questo anche su questo il nostro Paese deve dire parole chiare quando noi importiamo
Va biomasse
Olio di palma dallo Indonesia e ci permettiamo di far distruggere dalle foreste fluviale
Di di portare questo lo di fa al mare qualche
Azienda energetica che stare magari proprio in un porto con le petroliere quindi il bilancio ambientale a fine
è completamente negativo quei non non si parla di agroenergia di energie pulite siamo
Al solito in una situazione in cui
Stiamo facendo dei danni all'ambiente all'uomo e al futuro
L'agricoltura italiana e anche l'agricoltore fra Vito Bianco su questa
Giudizio che dava or ora
Sull'Europa ed il Presidente Iorio
Allora io condivido e sottoscrivo quelle no scusa Vito questo passaggio dovrebbe essere abbastanza rapido perché quella lì distinte grazie per tutti e credo che la richiamo una parola perché è esattamente qui il nocciolo del problema
Il conflitto che noi stiamo vivendo all'interno non tanto del sistema globalizzato quanto purtroppo proprio in Europa e che andrà
Corretto e
In qualche modo educato il tentativo di omologazione che l'Europa sta portando del prodotto agricolo mentre la nostra forza residua stanno e la valorizzazione della differenziazione della produzione perché
La qualità poi trova sbocco attraverso la differenziazione e la valorizzazione il marketing
Noi abbiamo già perso in questo in questa battaglia un treno importante
Che era quello del collegamento con la grande distribuzione organizzata e con l'assenza pressoché totale della grande distribuzione italiana nei mercati stranieri
Recuperare già su questo fronte qualcosa di molto molto complesso quindi si tratterà di lavorare moltissimo a livello comunitario al di là dell'ottimismo o pessimismo per trovare delle alleanze solide che cerchiamo di far capire che il percorso
Deve andare in quella direzione e dall'altra parte cercare di mantenere anche attraverso
Un equilibrato utilizzo della politica agricola comune da una parte e d'una
Attenzione alle operazioni di marketing uno spazio reale per l'impresa italiana che produce in direzione della qualità
Che poi questa si chiami necessariamente DOP DOC eccetera
è un certamente un di più non bisogna neanche esagerare nel pensare
Che tutto ciò che poi avrà un marchio avrà una sua automatica valorizzazione perché
I regolatori sarà sempre e comunque il mercato ma noi dobbiamo assolutamente oggi rendere riconoscibili questi prodotti c'è un consumatore europeo disinformato
Il cittadino tedesco fa per il sessanta per cento la spesa nel discount e compra il vino italiano in linea di massima se costa meno di tre euro la bottiglia questo è il dato allora bisogna lavorare ad educare
Questo processo
Grazie Vito Bianco io qui vorrei chiamare Marini sempre sempre grosso modo su questo tema la grande distribuzione
Cioè noi spendiamo un po'di soldi per andare in Cina a far vedere conoscere il nostro vino vostre organizzazioni
In India a far conoscere il nostro non lo sconosciuto e l'intero periodo non si mangia la somma i nostri prodotti mentre noi
Ci divertiamo in questa specie di operazione di ricchi premi e cotillon i francesi riempiono la Cina di supermercati che poi venderanno prodotti francesi o generalmente prodotti francesi
La grande distribuzione tedesca si occupa dell'India cioè non è e non c'è il rischio che noi finiamo
Per produrre diciamolo anche con un pizzico di
Di sciovinismo ma poi
Sostanzialmente la realtà che non finiamo per produrre i migliori prodotti agricoli e della zootecnia per il mondo
E non si riesce
A farli arrivare fuori del mondo
Perché le grandi catene distributrici veicolano altro perché l'informazione qui mi rifaccio a quanto diceva bianco perché l'informazione non arriva dove dovrebbe arrivare
Cioè puntato l'indagine recentemente lo sapete che l'Europa che l'Italia produce gli agrumi
Che sono tra l'altro quelli di qualità
Migliore
Indi Germania e in Polonia lo sanno tre-quattro persone su cento perché gli altri pensano che gli agrumi dandovi produca
Cioè noi non siamo riusciti dopo centinaia d'anni
Già il Panzini nel mille ottocentosessanta quater un acconto
Parla delle Monico quei lotti che restano in Italia ed milioni se i tempi dei timori senza piloti che vanno all'estero
Nel mille ottocentosessantaquattro già noi esportava voi evidentemente oggi si continua a esportare poco perché non si sa
Che fare ecco da questa richiesta che fa
Che si esporta poco che siamo poco organizzati in questa sede qui anche il il mondo agricolo ha delle grosse responsabilità perché comunque tutti i sistemi
Organizzativi che abbiamo messo insieme di organizzazione della filiera fino arrivare la distribuzione hanno sempre funzionato poco e forse il grande punto debole quello logistico della
Dell'agroalimentare di questo Paese voglio però dire che la soluzione del per l'aiuto delle norme poi alla fine esclusivamente quella dell'esportazione siamo troppo pensando a questa cosa era importante però noi siamo i comperiamo il cinquanta per cento
Dell'arte
Perché i nostri formaggi al nostro latte quello che produciamo Italia non basta
Importiamo il sessanta per cento dei nostri cereali perché quelli che produciamo non bastano per il consumo italiano importiamo circa il cinquanta per cento della nostra carne l'unico settore dove siamo sufficienti al lordo frutta e la carne avicola
Io ritengo che noi dovremmo fare anche una seria politica per insegnare ai consumatori italiani a consumare italiano iniziando a dirgli quali sono i prodotti italiani
Che è l'elemento fondamentale perché i nostri consumatori nostra gente noi quando andiamo al supermercato siamo così confusi
Da tanta pubblicità da tanta propaganda da tanti marchi che non riusciamo mai a capire dove il prodotto italiano e dove no visto che reputiamo e qui concordo ma non potrei fare diversamente sul fatto che
Penso che l'agricoltura italiana e l'agro-alimentare italiano siano uno dei migliori del mondo non solo dal punto di vista qualitativo e organolettico ma anche dal punto di vista dei processi produttivi
Siamo all'avanguardia rispetto all'attenzione all'ambiente rispetto alla sicurezza alimentare rispetta la presenza di residui chimici
Mi prodotti abbiamo questi grandi punti di forza senz'altro sono grandi punti di forza da esportare nel mondo e da far conoscere il mondo ma direi anche che sono grandi punti di forza far conoscere alla nostra gente
E anche in questo io la nostra grande battaglia che stiamo facendo da anni neanche quindi debbo dire insieme i Verdi per quanto riguarda
L'etichettatura obbligatoria cioè la presenza nei prodotti
Dell'etichetta che indica il luogo d'origine per far sapere a chi consuma per far scegliere a chi consuma il prodotto poi per carità se vuole comprare un prodotto se ero lo compra non ci son problemi
Però anche questo ho l'impressione che dietro la non volontà di fare questo passaggio ci siano comunque sempre la volontà di difendere interessi molto importanti a me dispiace che tre giorni fa quattro giorni fa a Radio anch'io si sta parlando della questione dei prezzi
E il mondo dell'industria alimentare italiana rappresentata dal suo direttore diceva che loro sono costretti ad importare olio
Nel mondo per Michelle alla quell'italiano per quell'italiano e di scarsa qualità questa è una grandissima bugia e se questo fosse vero mi dovrebbero dire il perché poi si oppongono
In maniera feroce a scrivere della bottiglia Belloni laddove viene quell'olio se veramente italiano lo all'italiano non è buono beh allora inizia
Perché si debbono opporre a scrivere nella bottiglia e con l'olio arriva dal Marocco e dalla Tunisia a questa contraddizione di termini fa capire fa comprendere che dietro ci sono gli interessi
Quando gli interessi dei consumatori e dei cittadini vengono sopra stati dagli interessi economici evidentemente stiamo in un Paese dove qualcosa non funziona la seguente
La contraddizione che non consente
Loredana De Petris
Diceva Marini diceva bianco dirà politiche e giusto che l'agricoltura italiana alti livelli qualitativi
E da un punto di vista organizzativo siamo proprio sicuri logistico organizzativo associativo siamo proprio sicuri di non aver niente da rimproverarsi no no abbiamo molto da rimproverarci lo diceva anche adesso
Sergio che è uno dei punti
Deboli diciamo del
Di di tutto il il settore agricolo è proprio questo somma meriti quello del
Dell'organizzazione del della filiera
E vorrei ricordare che purtroppo è uno dei dei problemi dice anche questo strutturale di agricoltura italiana via un po'una tendenza di questo mondo che è una tendenza diciamo
Poco associativa chiamiamola così insomma fa fare sistema
Affari sistema questo è il punto
E infatti e non si fa sistema nel mondo agricolo e poi
Penso e ritorno su uno dei temi cioè dell'industria agroalimentare pensa che non deve non debba far sistema con l'agricoltura italiana perché quello che ricordava allo sentito anch'io mentre
Di Rossi è una questione diciamo ormai
Storica in mentre
Senza comprendere che
Dove può andare all'industria agroalimentare italiana senza l'agricoltura italiana io questo lo chiedo io la Russia allo glielo chiedo sempre
Quando fecero la famosa lettera passato il mio emendamento
Per me indicare per
L'olio l'origine Fula Federalimentare mi dispiace molto dirlo a chiedere alla all'Europa di aprire la procedura di infrazione contro l'Italia
Qualche mese dopo ante
E gli spagnoli per esempio hanno comprato
Qui quel marchio famoso
Questa dimostrazione che
Anche la nostra industria che ordinamenti tenta di dividere perché poi si è già chiara pelli ma i la nostra industria che di piace dire è italiano che la pasta italiana che l'olio e italiano perché così vendono
Così vendono
No così pendono
Non comprendano quindi che
Bisogna fare il sistema con l'agricoltura italiane che consumatori perché questo
è l'unico modo per tali per far sì che tutto quanto il sistema possa avere un futuro
E poi
A e che abbiamo perso anche l'altra battaglia torna altra diciamo così un'opportunità ma mano con gli anni purtroppo che quella della presenza dei leader la della grande della GDO della grande distribuzione
Perché è vero che non dobbiamo essere orientati sulla le esportazioni ma il problema che ci abbiamo in casa e cioè qui il problema non è solo ed è grave che
La Francia entra con i propri prodotti in Cina perché Auchan e Carrefour entrano o sono entrati in Cina e ovviamente
E con la grande distribuzione in Cina quindi un mercato anche ricco ampio insomma e può dare opportunità apportate i propri prodotti ma non è che li portano soltanto
In Cina è li portano anche qui in Italia i loro i loro prodotti i loro prodotti cioè e quindi ci fanno concorrenza usate per cui se volevo ricordare una cosa utile quei supermercati della Carrefour
E dello Scià anche prendono in Cina
Venduti vicino al prodotti contraffatti italiani anch'io a dimostrarlo Coldiretti Veneto quindi voglio dire questa è un altro punto diciamo molto
Molto delicato e non si può dare ecco spesso ne abbiamo discusso anche in sede parlamentare
Non si può però dare per scontato che definitivamente dobbiamo mollare il settore io penso che noi non
Dobbiamo e qui riguarda il punto sull'organizzazione sulla filiera sul sistema
Cioè non si può darei per
Per persa ormai definitivamente insomma quindi definitivamente in mano agli stranieri il solo a
Ai non per per sciovinismo agli lo dico sempre perché
Dobbiamo insomma sapere guida io perché
Questa che abbiamo diciamo mollato definitivamente il il campo
E allora quindi forse su questo allora insomma bisogna forse fare tutti insieme un grande passo in avanti anche forse degli Investimenti e anche dal punto di vista del Governo io credo che bisogna vedere
Degli strumenti in mano non avevamo provato varie volte lo so che può sembrare perché noi per esempio avevamo provato ad affrontare la questione ma e preventivamente l'Europa ci disse che ci avrebbe aperto c'era un pro no Nolli l'Antitrust che c'era un problema appunto di concorrenza
E che era quello di introdurre per esempio un obbligo no
Quando si fanno i centri commerciali a Roma tanti troppi glielo dico troppi
E stanno creando grandi problemi a questa città e anche come impatto economico e sociale
Non solo ambientale anche economico e le e sociale
Però ci sono c'è una convenzione non ci sono degli obblighi bisogna fare delle compensazioni i parcheggi tot di di servizi
Perché che non ci avevamo provato non introdurre anche il fatto che debbono almeno per una percentuale vendere i prodotti del territorio
è come appunto dire tot metri cubi tot tot affluenza Totti parcheggi vuoi la vuoi aprire devi e quindi la grande distribuzione del tracciato devi aprire il il super il grande supermercato ovviamente
A mio avviso devi avvenire la possibile di rispettare
Una possibilità diciamo di di ingresso e di vendita in percentuale dei prodotti del protetti del del
Del territorio
E non credo che fosse una violazione di quasi sa quali leggi del libero del libero mercato era un rispetto del del del territorio
E lo dico
In Francia per esempio ci sono degli strumenti che immessi in campo in Francia ci sono là non si capisce perché l'ANT ritardi allora il libero mercato si applica solo in Italia cioè in Francia non si applica quindi voglio dire
E su questo bisogna a avere il coraggio di andare avanti bisogna avere il coraggio di andare avanti noi come parlamentari
Con
Il Governo così come bisogna adesso c'è il Bersani di abbiamo al
Al Senato anche questa storia di sorta di pizzo che viene
Diciamo le cose come stanno insomma di diritto di
Scaffale no per poter
Mettere nella grande distribuzione i supermercati
I i prodotti anche questa è una cosa questa sì contro il mercato
Questa sì e anche lì adesso noi presenteremo anzi abbiamo già presentato l'emendamento per fare in modo lei ha avuto questo segnavo Niculai cosa che è suo diritto di scaffale che
Faccio un esempio faccio un esempio che non ci pensiamo noi giornalisti questi paraggi un esempio di comprensione no il diritto di scaffale questo ospedale esse anche rispettassero una norma per cui il venti per cento
Devono vendere assolutamente il venti per cento del di prodotti del territorio io qui vedo tanti amici anche allevatori insomma oppure
Dell'azienda romana mercati se un produttore per esempio del calcio Fiore che è un formaggio storico romano buonissimo vuole vendere dentro al supermercato e quindi fare la commercializzazione arrivare col proprio prodotto
Dell'agro romano del territorio al consumatore quasi sempre nel quando va a fare il contratto gli viene chiesto diciamo una tariffa d'ingresso come la vogliamo
La vogliamo chiamare cioè non può diciamo fare solo il contratto semplice per poter esporre il proprio prodotto
Deve pagare diciamo una sorta di di di tariffa di
Di d'ingresso questo ecco queste sono tutta una serie di norme su cui si può agire non è che sono che si sono però si può intervenire di nuovo per fare in modo che si vendano almeno in percentuale prodotti del territorio non si deve abbandonare
Il completamente la battaglia sulla presenza della grande distribuzione per l'Italia
E per
E per l'estero e e chiudo davvero dicendo perché guardate tutti insieme noi il salto di qualità anche dal punto di vista culturale l'abbiamo fatto e qualche prima del dell'estate
Abbiamo anche presentato insieme per esempio il disegno di legge sul paesaggio rurale perché
Il nostro prodotto i nostri prodotti agricoli sono non solo un elemento di identità culturale
Ma sono uno strumento
Per valorizzare il territorio il paesaggio la contraffazione viene fatta mica solo con le bandierine o con nomi che assomigliano come parmesan
Ci mettono le foto dei nostri paesaggi questo a dire che il bilancio dei valori è stato detto che noi abbiamo e quindi allora la filiera fari sistema tutti insieme perché questa è un grande patrimonio che non solo dobbiamo difendere
Ma possiamo davvero
è una una scommessa non solo ambientale anche economica
Di grande rilievo
Bene
Prima di dare la parola al Presidente della Commissione agricoltura viola io volevo Politi perché cioè Quaggio su una cosa lo avete risposto cioè
Di agricoltori che voi rappresentate ma fanno tutto il possibile per difendersi domanda supermercati
Sul campo l'insalata veniva pagata qualche mese fa quarantasei
Quarantasette centesimi al chilo
Mi è capitato personalmente ai miei cronisti
Di andare in un
Campo di latina dove si vendeva la lattuga
E essere andato otto chilometri dopo otto
In un su grande bel supermercato dove si vendeva quella stessa lattuga quella stessa perché il produttore ci ha detto che lo vendo a questi faceva otto chilometri arrivavo otto chilometri nella
E costava due euro e venti
Cioè c'era stato la quinto duplicazione del prezzo questo succede caro Puliti
Perché di fronte alla grande distribuzione che è un grande colosso gli agricoltori italiani vanno in ordine sparso il prezzo lo fa la grande distribuzione e il produttore subisce
Il risultato è che il sudore la fatica l'impegno la cultura perché ci vuole anche questa non si fa più l'agricoltura con la zappa l'agricoltura si fa col cervello con le tecnologie con la capacità di capire il nuovo
Allora la cultura dell'agricoltore non costa niente il trasformatore o meglio ancora il venditore ultimo che di solito ecco la filiera corta quella è una filiera cortissima
Cortissima non c'è l'intermediazione dal campo al piatto era diventato cinque volte di più
Cari miei cosa fate per convincere i vostri associati la domande atte politico banda corre farà Bianchi la potrei fare a Marini per convincere i vostri associati che fino a che vanno
A
Mi verrebbe dire una frase che ha collaborato scala Biscaro ciottolato Polo ma voglio dire finanche vado uno alla volta davanti al mercato il mercato se li mangia in un boccone politico rapidamente perché poi lì opera con quella che era molto semplice
Proprio per evitare come dire che spesso evidenziamo delle situazioni
Però è e poi non riusciamo come DIA individuare lo strumento ecco cosa bisogna fare da cornice gli agricoltori come dire a mettersi insieme no attuale struttura mettersi insieme organizzarsi per andare sul mercato
Ma la prima cosa è quella di dare l'esempio io dico
Pongo
Introduco io un elemento
Abbastanza noto per ciò che riguarda le scelte politiche della mia organizzazione da votazioni dagli agricoltori ma io come posso andare agli agricoltori a dire mettetevi insieme sì e poi c'è il proliferare
Delitti individualità delle organizzazioni professionali agricole se le stesse organizzazioni della rappresentanza
Non riescono a mettersi d'accordo sulle cose da pare sicuro marcia per
Fatti pochi allora incominciamo
Ecco pure coi ognuno con la sua storia con le sue proposte consolato propoli l'unificazione o no io dico no al principio non lascia Savarino Cicci Santucci Sacco calore
Ma riunione politica non è novantuno Cetraro c'entra nulla l'oggetto che il problema l'agricoltura italiana forse di questo non ci siamo rendendo conto
Già che noi stiamo parlando e continueremo a parlare o ma i danni cioè la legge sull'etichettatura di cui cominciamo a dire a tutti che
Portiamo Rava apriva registro dedicato ed è videro duecentonovantasette
Forse pochi lo sanno sull'olio d'oliva dove non ci stavano iniziative di carattere nazionale
Sull'etichettatura dove ci stavano i coltivatori in Puglia io dico che bloccavano le strade bloccavano gli aeroporti e il porto e qualcuno si è preso pure delle denunce
Oggi noi facciamo la gara per dire che arriva priva su quella proposta
Ma cosa serve sostanzialmente la qualità
E a qualità dobbiamo difenderlo l'etichettatura la vogliamo tutti la Puglia la trasparenza di mercato lo diciamo anche sul pezzo basta costo scaricabarile l'origine i consumatori e così via al Ministro De Castro che andò via che abbiamo detto
L'altro giorno nella riunione dovreste non è non è momento solo Tipolito rare
E tipi dal consumatore o che l'agricoltore sa quanto costa il perché quel prodotto in quanto arriva sul mercato incominciava individuale della strumentazione
Di carattere legislativo a perché
In Francia lì con qualche altro Paese incominciano Pardo le fanno queste cose
Ed è il nostro Paese si chiacchiera si parla ci vado le solo le varie prestazione baciato tutti i girotondi di questo mondo perché dobbiamo come dire denunciare la situazione questa economia ci son terrestri
Dietro ci sono gli interessi delle aziende agricole italiane e dell'agricoltura italiana e delle società italiane quindi se vogliamo che tutto diventa serio ecco incominciavo noi
Noi
Diciamo i rappresentanti di questa categoria a fare le cose serie e a farle fino in fondo individuiamo tre quattro punti da garantire
Che la difesa del made in Italy l'ambiente il territorio dire delle parole chiare sulle bionici altrimenti rischiamo qua di prenderci in giro veramente tutti
Tutti perché sul biodiesel non ne parliamo nel modo più assoluto punti interessa null'oggi nulla cioè
Dobbiamo essere insediati venti pure noi come dire continuiamo
A denunciare la situazione però nullo
Al mondo so sapendo che ci stanno poteri di mercato e chiudo veramente altrimenti no troppo lungo dobbiamo stare attenti a non pensare a un'economia autarchica che ci spingiamo al nostro interno per intenderci che non è possibile
Lo dobbiamo continuare a esportare
Dobbiamo e dobbiamo pure Bari tesoretti dove sulla grande distribuzione
Lo giustamente
Non ci siamo è debole e porti un po'l'Italia però tutte le cose che diceva De Petris siamo completamente d'accordo però faccio Vandana ma un'altra considerazione ma perché sul terreno
Siamo esseri i primi nel mondo riusciamo
A esportare riusciamo ad arrivare
Infatti riusciamo arrivare
In Giappone e così via evidentemente
In quel settore anche negli altri settori abbiamo saputo esaltare e valorizzare la qualità della produzione introdotto ma indipendente se la grande distribuzione forte riporti ottemperava incominciava appare come abbiamo fatto nel primo per tutti sapendo che un prodotto diverso però
Su quella diversità vediamo come ci organizziamo come organizziamo il PdL
Come mettiamo insieme chiediamo le infrastrutture perché strade aeroporti uno Stato che funzioni vero carte meno burocrazia e così via non è un problema che interessa i cittadini in senso lato interessava di voto
Agricoltori interessato degli altri da un Paese moderno un Paese sviluppato un Paese in cui
Nelle aree rurali ci siano i diritti gli ospedali funzione delle Ferrovie funzione Westerwelle voce allo promuoviamo la cultura gli apicoltori come imprenditori
E come cittadini dobbiamo iniziare a farlo noi Grazioli occupa
Ferrante mi ero dimenticato Pat questo per quello che diceva ora politici viene propria Cencio
Promuoviamo promuoviamo e sappiamo povere cioè facciamo un esempio molto semplice in Italia si consuma l'ottanta per cento oggi produce l'ottanta euro l'anno pro capite
Perché il biologico una cifra irrisoria se consideriamo che noi siamo uno dei più grandi produttori europei e che ne esportiamo tantissimo sarà mica colpa anche vostra e non riuscite
A convincere gli italiani
Che il biondo avvio
Certo stretto perché devo far parlare sì
Forse se ne vanno un po'poco sicuramente colpa nostra sicuramente c'è un problema di organizzazione di programmi di promozione si fa molto poco sulla promozione del biologico
Su questo e ed è un problema di educazione perché quello che dicevamo prima anche il prodotto di qualità BA insieme ai due azioni alimentare è evidente
Che il Pronto biologico in assoluto il prodotto
Che viene consumata dal consumatore che più educato in assoluto a un tipo di consumo quindi se non c'è un processo di educare l'alimentare evidentemente il prodotto biologico non va avanti su questo non ci sono dubbi all'ATO Bembi si è molto di più
è sicuramente però c'è un fenomeno interessantissimi Italia che le statistiche sui consumi non calcolo e quindi poi c'è una sottostima i consumi che quelle le mense scolastiche cioè noi dobbiamo partire dalle scuole affari
Imparare a conoscere la qualità dei prodotti agroalimentari anche perché voi al di là del biologico l'olio extravergine d'oliva e di qualità italiano
O il consumatore inizialmente a capire qual è un olio che è buono da quello che è una miscela di tantissimi oli oppure tutti investimenti che noi facciamo si voti qualità saranno totalmente inutili
Quindi il percorso di educazione alimentare è fondamentale è chiaro che il biologico su questo
Diciamo da investire ancora di più ma penso diciamo è una regola che vale per tutti
Marco io Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati una domanda così omnibus sulla quale poi
Dovendo fare le conclusioni cosa c'è che non va cosa che va oggi ora cosa si deve fare urgentemente per l'agricoltura del nostro Paese
Ed è una domanda semplice diciamo che
Una cosa è certa no no
Sì è una cosa il dibattito di questa sera la chiaramente indicata ecco e cioè e credo che tra il mondo ad esempio diciamo
Ecco pacifista
E il mondo agricolo c'è una grandissima vicinanza
Cosa va bene stato loro e
E questo è un fatto che
Sicuramente aiutano a voi che
Lavoriamo le istituzioni ma
Che da una vera prospettiva al di là del dell'ottimismo del buonismo che qualche volta ascoltiamo da una bella prospettiva la nostra agricoltura
Perché è vero quello che dicevo pulita e cioè che
Certe leggi sono di
Dieci anni fa
Perché è cambiato molto in questi dieci anni nel mondo agricolo ritengo è cambiata molto la sensibilità
Si è avvicinato l'agricoltore il contadino a al al mondo anche della biodiversità come non era prima
C'era il rischio effettivamente
Io lo dico perché forse sono un po'vecchio come militanti
Militante verde duro scontro tra ambientalismo che cultura c'è stato questo rischio per un
Certo periodo pensiamo alla questione dei fitofarmaci dei pesticidi o o quant'altro oppure del dell'uso irrazionale
Che veniva fatto sul nostro territorio attraverso dei mezzi agricoli impropri
Io penso le colline nella mia regione Marche che chiaro hanno delle difficoltà idrogeologiche e che sicuramente non ricevevano un sollievo da un certo tipo dalla pura
Alla scomparsa di tante specie vegetali anche del paesaggio incerte in certe regioni italiane del paesaggio agricolo classico che era diventato un paesaggio agricolo diciamo
Meccanizzato modernizzato e che non adesso però credo che si sia largamente invertita questa tendenza perché
Il mondo agricolo ha capito che dall'ambiente sano dalla natura naturalmente riceve
I prodotti che poi vende Re con soddisfazione quando questi appunto sono percepiti come sanno i perché adesso ladri dalla prospettiva lo vera del futuro è che
Molti cittadini dobbiamo ringraziare in questa anche certa stampa che certe volte fa più danni che guadagni
Hanno paura di quello che acquistano al di là della percezione del della localizzazione dei mercati per cui oddio questo pomodoro né quello cinese oppure che come è stato trattato questa aglio per essere conservato noi abbiamo
Probabilmente sugli scaffali della grande distribuzione non prodotti agricoli ma certo abbiamo prodotti delle mummificato i presenti di non
Non non sicuramente di grande qualità allora lavorare appunto su
La conoscenza sull'educazione alimentare
Partendo dalle scuole questo una vera prospettiva noi stiamo provando a inserire dalla speriamo futura legge quadro sull'agricoltura biologica anche l'obbligo per
Le mense collettive con le grandi dalle scuole a le aziende e i Comuni alle carceri di consumare che coltura biologica
Un'ipotesi di lavoro un'altra
Un'altra cosa che non dovrebbe essere un'ipotesi da loro perché dovrebbe essere
Già legge dovrebbe essere già operative riuscire a portare il produttore agricolo direttamente dalle piazze vendere direttamente i propri prodotti questo tra l'altro era
Nella nel nel programma di questo Governo credo che la cosa sta andando un po'a rilento purtroppo però insomma anche questo
è un altro momento importante però
Ecco ripeto a me sembra che il quadro in via generale sia un quadro positivo per quanto riguarda la
La capacità di capire i problemi di sapere che la nostra agricoltura avrà un futuro se sarà un'agricoltura di qualità ognuno avrà nessun futuro su questo esiste
Né i fatti una grande alleanza tra noi
E il mondo agricolo e questa alleanza le vogliamo che si cementa è quello di più perché purtroppo ancora c'è tanta tanto da fare anche la questione delle critiche fattura non è risolta
Se la legge Mammì fatte ancora non c'è così come le le sfide che ci aveva doveva passo molto sono molteplici sono appunto
Ma anche preoccupanti l'Europa preferisce
Lavorare sui sul suo etichettati sulle c'è sul nome del prodotto e non sul fatto che per esempio
Se se si deve chiamare aranciata of succo d'arancia deve aver ce l'ha lanciata dentro
Scuola lancia Delta questo
Forse dell'industria alimentare che l'Europa pensa è un optional però non è un optional un'aranciata deve avere una percentuale l'arancio penso questo è chiaro su questo
Noi lavoreremo come realtà politica
Ci troveremo sempre posto che fianco su queste battaglie voglio vogliamo
Adesso l'abbiamo aperta un'altra bella secondo me questa del paesaggio negata appunto l'agricoltura paesaggio io credo che anche su
Tematiche così tra virgolette alte nel senso che sicuramente difficile per spiegare loro Comune
Si è necessario la vostro aiuto ad averci avergli al nostro fianco perché
Io credo che questo
è il futuro dell'Italia se no la Carapelli
Che ha ingrandito la scritta Firenze rispetto a quando prima
A quando aveva dei ticket e prima
Continuerà a vendere olio che non italiano però ci vende pure la città cioè questi sono propria delle nostre città dei nome le nostre città della storia dalla cultura nostre città
Ecco lo sappiamo che quando vendiamo un prodotto agricolo italiano vendiamo anche il territorio che lo produce quindi la storia che ci sta dietro
Questa era nostra la nostra forza su questo vogliamo continuare a lavorare grazie a tutti per questa serate grazie di essere stati qui perché però è stata la prova del fuoco di questa nostra festa del sole cioè la prima volta a Roma contiamo il prossimi giorni avervi ancora qui anche più numerosi grazie Grazia Marconi o Presidente della Commissione agricoltura della Camera Vito Bianco
Direttore generale di Confagricoltura a Giuseppe Politi diritto un Presidente della CIA
Allora dalla De Petris Capogruppo la Commissione agricoltura del Senato
A Sergio Marini presidente di Coldiretti Andrea Ferrante Presidente AIAPP grazie soprattutto a voi per averci seguito buonasera
Non si