XVII Conferenza internazionale su diritti civili ed economici in tempi di crisi

Buongiorno
Vorremmo dare inizio ai lavori di questa di questo nastro incontro io assolo volentieri al compito di
In rappresentanza del Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale di ringraziare innanzitutto coloro che sono intervenuti in maniera particolare dell'attore che hanno accettato di essere quindi non al nostro tavolo questa mattina nelle sessioni che seguiranno desidero ringraziare in maniera particolare
La Fondazione Cariplo con la quale condividiamo l'esperienza ormai da lungo tempo dell'osservatorio Giordano Dell'Amore
Poi devoluto il compito di organizzare questi convegni e
Ho ben poco da dire perché siamo all'inizio e e comunque i relatori straordinari di questa mattina il presidente Campiglio terapisti della seduta
Di indicheranno le linee lungo le quali si muoverà questo
Questo incontro mi preme soltanto dire che tenuto conto del panorama nazionale e internazionale quale oggi ci collochiamo
Il tema almeno a mio giudizio un tema particolarmente interessante e significativo
Possiamo forse dire che abbiamo avuto fortuna nell'indicarlo in questo momento
Soprattutto nella porre io credo l'attenzione non destra Tanz sul problema delle sue sul problema della tenuta dei diritti i civili ed economici dei cittadini nei momenti di di crisi
Di vario genere e che inducono a varie letture che nel nostro ordinamento vanno nelle nostre nella nostra realtà globale per un anno anche apparentemente intensificando essi nel senso che ogni giorno abbiamo qualche ulteriore segnale di di situazioni di crisi contingenti orienteering lungo periodo ma soprattutto situazioni di crisi all'interno delle quali per i cittadini davvero difficile
Mantenere
Sì
Sicurezza innanzitutto che
I propri diritti civili ed economici non saranno convocati e che anzi sarà possibile
Sottolineare l'importanza che essi venne hanno considerati come primarie quindi garantiti
Credo che
L'occasione di questo dibattito sia un'occasione molto importante
Ripeto non solo per la qualità dei due relatori ma anche per l'importanza del tema del quale stiamo dibattendo
Sono certa che non ostinarsi incontrista i nostri quattro saranno assai fertile come del resto tutti gli incontri che si sono svolti qui a Stresa ormai da molti anni e nell'augurarvi buon lavoro ce do subito la parola al rappresentante della Fondazione Cariplo dottor Nobili
Per il suo saluto di apertura grazie
Grazie io devo portare il saluto della fondazione Cariplo che ormai da parecchi anni
Come veniva ricordato collabora a organizzare questi importanti eventi questi importanti incontri e convegni il saluto del presidente avvocato Giuseppe Guzzetti che purtroppo non può essere oggi presenti qui con voi tutto mi ha delegato a rappresentarlo
Io vorrei anch'io sottolineare l'importanza di questo convegno e direi che ogni anno troviamo un titolo del convegno sempre corrispondente alla situazione ore reale della nostra realtà quotidiana la parola crisi soprattutto in questo territorio che è un territorio industriale oggi è ancora più sentita perché noi stiamo vivendo un momento un momento di crisi industriale particolare subendo una concorrenza o da parte di alcuni Paesi che rischia di mettere questo territorio veramente in difficoltà e non querceto
Per dire quello che l'attenzione della Fondazione Cariplo nel settori diciamo che hanno più bisogno e che la sua fondazione Karpov svolgere la propria attività di contributi e di sostegno in diversi settori e sempre soprattutto rivolgendosi a quelle in realtà o a quei soggetti che vivono un po'la loro difficoltà la loro crisi personale
Quotidianamente ecco questa è un po'la nostra attività come Fondazione abbiamo parecchi progetti in diversi settori e quindi anche noi dal nostro punto di vista svolgiamo il mosto
Di permettere come dice giustamente anche il titolo il mantenimento dei diritti civili e dei diritti con economici soprattutto in alcuni settori
Questo era il mio compito quello di abolire di portare il saluto della Fondazione e dando qualche spunto ringrazio per l'invito e auguro a tutti voi due giorni proficui di lavoro e di confronto grazie
Grazie
Grazie dottor Nobili e non riceviamo il microfono al professor Campiglio che presiederà questa prima seduta ENI e lo ringraziamo anticipatamente per la fatica e che fa grazie
Grazie
Io non farò un'introduzione come
Questo titolo
Meriterebbe ma alcune suggestione
Legati ai temi che affronteremo questa mattina questo sì questo sì
Perché il convegno che si apre che si apre oggi vuole aprire a mio parere una riflessione sull'intreccio tra diritti civili ed economici e il tempo di crisi
Che il mondo il mondo e non solo il nostro Paese sta attraversando
La prima la prima sessione di questa mattina è dedicata proprio al concetto di crisi e qui vorrei brevemente evocare alcune spunti sul piano economico il concetto di crisi rimanda almeno per chi ritenga dei parla su un'immagine Celebre cioè quella della distruzione creatrice di Schumpeter
Cioè l'idea che il nuovo nasce inevitabilmente sulle ceneri di un passato che va superato
Un po'come la tragedia del dirigibile Zeppelin che ha definitivamente chiuso un'epoca
Lasciando definitivamente spazi al trasporto aereo
Tra l'altro mentre lo dicevo ora mi viene da pensare che lo stesso concetto di distruzione che creatrice
Non è temporalmente molto di molto lontano dalla tragedia dello Zatterin perché se non vado errato lazzaretto e ne nera del trentasette avvenne tutto questo
Schumpeter ne parlava intorno all'inizio degli anni Quaranta nel quarantadue non vorrei sbagliare
Questo sul piano economico quindi il concetto di crisi evoca quanto meno non è questo sul piano politico l'idea di crisi
E Rocca a me è sempre in modo altrettanto forte
Il concetto di stato di eccezione stato di eccezione teorizzato come sapete meglio di me da Carlo Schmitt
Come cerniera intellettuale fra la geometria del diritto
E la forza della politica
Non appena tuttavia ci si muove su un terreno più sistematico l'evocazione che ho appena proposto mostra limiti e la necessità di qualificazione approfondimenti che saranno oggetto per l'appunto di questa e questa prima sessione
In primo luogo dobbiamo riconoscere che le crisi sono fasi economiche e situazioni politiche che molto spesso attraverso attraversiamo nella inconsapevolezza
Quando siamo dentro una crisi non sa non sappiamo di esserci spesso Salvo certificarlo a posteriori come avviene per le crisi economiche
Che convenzionalmente come sapete sono definite da due trimestri consecutivi di crescita negativa del prodotto interno lordo come dicono per l'appunto
I giornali di questa mattina se invece se invece la crisi
Guardiamo al versante politico è associato alla identificazione della fonte ultima del potere in situazioni di eccezione
Nasce ovviamente il problema delicato di fornire criteri con cui riconoscere i caratteri che definiscono le condizioni di eccezionalità
La globalizzazione dell'economia che sarà un tema pure affrontato in questa prima sessione ha ulteriormente delle complicato queste questioni così delicate
Perché perché alla crisi di un'area economica si accompagna spesso il successo di un'altra
E molti possono avere il sospetto che la perdita della prima sia in realtà il guadagno dell'altra
Con gli inevitabili contraccolpi politici che a ciò si accompagna
Così come può avvenire che pur in un quadro di grande incertezza politica
Internazionale l'economia mondiale e in particolare quella americana continui a prosperare durante
Durante la crisi politica e non solo posteriore come nel caso della seconda guerra mondiale
Cioè a dire sì è vero siamo in una situazione di crisi politica ma l'economia prospera e questo è un dato qualitativamente diverso rispetto ad altre situazioni di crisi che abbiamo conosciuto ma non solo
E mi avvio alla fine
L'effetto combinato di distrutti questo un punctum delicato e che rimanda all'introduzione del dottor Nordio
L'effetto combinato di distruzione creatrice globalizzazione può non andare non andare a beneficio di entrambi i Paesi che scambia che scambiano
In particolare è possibile che il paese avanzato veda ridurre il suo reddito reale se l'innovazione del Paese in via di sviluppo si realizza proprio nel settore
Nel quale il Paese sviluppato aveva il proprio vantaggio comparato a questo risultato anche teoricamente noto riaffermato recentemente per esempio anche da balsamo insomma non solo da loro
Ma questo è proprio quanto può verificarsi per esempio nel rap nel rapporto fra alcuni Paesi europei e paesi in via di sviluppo per quanto riguarda prendete immagino si riferisse a questi settori il settore della moda obbligo questa è l'aria della rubinetteria
Per quanto riguarda gli scambi commerciali
Fra Italia e Cina ecco questi sono problemi che generano possono generare tensioni politiche
Che non sono facilmente di Louhibi lì come avviene tradizionalmente nella come dire nel caldo di un reciproco vantaggio dello scambio
E infine in un quadro di globalizzazione
L'emergere di situazioni di crisi pone in una prospettiva nuova un problema antico e cioè quello di chi abbia il potere la forza la legittimità il riconoscimento per proporsi come arbitro di interessi mondiali che non sia non necessariamente quelle proprio
Le risposte a queste domande sono sofisticate e complesse
Il panel di questa prima sessione ci pone tuttavia propone relatori
Di particolare prestigio
Certamente qualificati per fornirci stimoli intuizioni e guida nel fornire poi hanno gli stessi un nostro personale punto di vista sui tempi inquieti questo sì che stiamo attraversando
Ecco questo ente poi il
L'attitudine
Come ciascuno di noi in sala
Con cui mi avvicino a un tema certamente
Affascinante quale quello di questo convegno e la prima sessione come ho detto all'inizio riguarda proprio il concetto stesso di crisi e la prima relazione
è quella del professor Luigi
Bonanate di professore di Scienza politica nell'università
Di Torino i titolari crisi cambiamenti rotture i molti significati del concetto di crisi grazie
Buongiorno a tutti grazie innanzitutto dell'invito fatto il conto
Mentre venivo in qua di da quanti anni
Conosco e collaboro con il senso di prevenzione e difesa sociale si tratta di una trentina d'anni fa quindi ho avuto nel Nesima prova del mio rapidissimo invecchiamento
Detto detto quelle e mi sia consentito però secondo non soltanto di ricordi naturalmente di ricordare Adolfo Beria d'Argentine ma anche
Una delle persone che conobbe grazie avverrà Da Rin Tin in quei in quel periodo che milione Sandrini che naturalmente chi come me ha avuto modo di conoscere il nome dimenticherà mai
Ricordo per i più giovani che non sapessero chi era beh chi era migliore Sandrina migliore Sandrini erano straordinario giudice che venne assassinato
Negli anni negli anni di piombo un mattino mentre accompagnava i suoi frutti i suoi figli a scuola
E certamente un bel modo c'è un un un triste modo di
Introdurre un tema difficile è un tema che difficilmente induce all'allegria al buonumore dalla introduzione già lo abbiamo sentito tra l'altro tema
Estremamente difficile e complesso
Tanto importante tanto complesso che io vi devo confessare che in realtà mi sono limitato a cercare di chiedermi che cosa volesse dire la parola non temo di non essere riuscito ad andare più più in là di questo
E comunque la mia prima considerazione riguardo al fatto che con ogni probabilità
Cioè non per errore o disinformazione ma naturalmente lo esclude il relatore di questa prima di questa prima sessione non potrebbe essere stato scelto se non per la disciplina che pratica che insegna le relazioni internazionali all'interno del della quale disciplina naturalmente le crisi sono poco meno che pane quotidiano una delle parole certamente più utilizzata
Nel nostro gergo quotidiana
Ma nello stesso tempo
Si potrebbe
Avvertire che non soltanto alla politica interna ma internazionale ma anche quelli in Terna
Abbia a che fare ma poi non soltanto c'è anche l'economia è stato appena ricordato ma poi anche la nostra stessa psiche è interessata al concetto di crisi come quando abbiamo una crisi una crisi di nervi o quando la nostra salute vie in qualche modo sottoposte a ben guardare ed etimologicamente parlando crisi è proprio la parola che appartiene alla facoltà del giudizio del giudizio che distingue e che separa e nell'insegnamento di Ippocrate del resto essa compare per designare il momento in cui l'andamento di un qualche male di una qualche malattia si trova di fronte a un bivio
Il punto della biforcazione è chiamato da Ippocrate proprio la crisi e badate lo dico adesso e poi purtroppo difficilmente ci ritorneremo su su questo aspetto
Crisi e biforcazione non non implicano necessariamente una previsione funesta non è detto che la crisi finisca sempre ma la crisi al momento in cui la svolta il momento prima della sua guarigione o peggiora dura crisi respiratoria può essere affrontata con successo o insuccesso così una crisi
Una crisi cardiaca si può guarire oppure no tutto dipende dalla solo azione della crisi
E ci conduce che ci conduce verso il vero e proprio momento critico cioè quello dell'affrontamento del situazioni
Sapere scoprire essere in crisi significa affrontare la situazione
è stato osservato molto opportunamente un attimo fa che proprio si può anche accorgersene soltanto dopo
La mia diagnosi sarebbe perché che verrebbe che verrà fuori dalla mia presentazione che se uno se ne accorge dopo e perché in realtà è già morto
Metaforicamente naturale
Quindi la crisi è il momento dalla verità
La resa dei conti
Che conduce sempre come diceva una divaricazione dunque
Ogni crisi potrà essere sottoposta a un procedimento analitico di tipo dico tonico che quello di cui si vale qualsiasi disciplina quando divide il suo universo di di temi di Enti di realtà in due sottoclassi
Che sono reciprocamente esclusive
Ed esaustive cioè la guerra e la pace il bene e il male
Sono opposti ma si completano l'uno
Come i due lati di una crisi ogni crisi dunque riguarda qualcuno e si sviluppa in qualche luogo
Un soggetto un ente un determinato ambito un contesto crisi generali da cui distingua Remo crisi locali crisi di sistema crisi nel sistema
La crisi della FIAT o la crisi nel mercato dell'auto ancora la crisi della FIAT all'interno del la crisi del mercato dell'auto
Più sovente ancora la crisi è una sorta di nebulosa un po'sfuggente un po'indecifrabile
In cui si avvolge la società quando ne affronta una epocale o storica che può essere anche morale o interiore
Troverete nella nella relazione che vi è stata distribuita qualche riferimento bibliografico a grandi libri famosissimi la crisi della civiltà alla la crisi della coscienza europea è un è un titolo tipico dalla storia della cultura navi novecentesca
La crisi
Può significare dunque decadenza o declino
Come nel caso ad esempio della Spagna dopo Carlo quinto aggiunta al massimo della potenza internazionale la Spagna di Filippo secondo inizia un avvitamento continuo
Ma uno stato dopo una crisi può anche assurgerà grandi
A grandi successi pensiamo all'Inghilterra dopo la grande crisi del Seicento dopo la Gloriosa rivoluzione destinata a diventare la massima potenza del mondo passando attraverso la Credit dunque
La crisi spagnolo una crisi di declino la crisi
Inglese una crisi di crescita
Ancora una volta proprio come nei due casi Ippocrate ci si può guarire o oppure oppure no
Diremo allora che la crisi dunque può inizi intessere l'indizio di un inizio di una fine
E sarei voluto Ivo finale preludere a un mutamento rivoluzionario non nel senso ideologico ma della portata dell'evento o un semplice miglioramento verso il meglio o talvolta verso il peggio
Assunta dunque in quanto momento
In cui cronistoria e giudizio si mescolano diventano tutt'uno e sono inestricabile la crisi verrà prima ovviamente sempre di una qualche Risoluzione
E in un momento critico potremmo in quel momento potremmo sentirci incerti incrinare alla prudenza sempre certe Ezia valutare attentamente e le alternative ma in queste condizioni può darsi dunque che perdiamo la nostra bella sicurezza e ci sentiamo appunto in crisi
Non è forse proprio questa stessa contingenza in realtà che sta alla base del famosissimo dilemma della sicurezza
Luogo un tema classico degli studi
Sulla strategia degli anni sessanta e settanta
Il
Secondo il quale l'incertezza dilemma che nasce proprio dall'incertezza sulle scelte strategiche dell'altro il quale a sua volta preda della stessa preoccupazione incrementerà la sua sicurezza con una accumulando sempre più sempre maggiore maggiore potenza sempre un numero sempre maggiore di armamenti ciò che spingeranno gli stessi a fare la stessa cosa avvitandosi in questa spirale perversa
E inarrestabile di una sorta di crisi permanente
Ma non saremmo in quest'ultimo caso detto permanente di fronte a una circostanza impossibile se la crisi è un momento come ho detto prima il momento del bivio non può esser duratura
E se invece lo è allora forse ciò significa che non siamo più di fronte semplicemente a una crisi
Questo sembra potere essere finalmente un primo indicatore
Che ci dice non soltanto quanto la logica del dilemma della sicurezza fosse in sé paradossale
Ma anche quanto abusata sia l'idea
Di crisi che si applica indistintamente ogni tipo di
Momento e di permanenza
Più in generale vorrei dire la crisi è la circostanza nella quale ciò che fino a un certo punto cronologicamente parlando proprio nel senso materiale del trascorre del tempo
è o ci appare unitario unico in quel momento si spacca si divide in due e presente delle alternative e questo è il vero e proprio momento critico
La scelta e del resto non soltanto sarà stato poi l'esistenzialismo insegna al cielo la scelte per suonatori impegnativa drammatica implica sempre un aut aut
Ed essa infatti
Può essere l'anticamera di un peggioramento pensate alla crisi del giugno-luglio mille novecentoquattordici
Ma può anche rappresentare invece l'alternativa
Di una di un peggioramento come una tempesta in un bicchier d'acqua che potrebbe evitare il peggio come ad esempio la crisi la crisi del di dei missili di Cuba Milano dell'ottobre del sessantadue
Quanti esempi del resto
Vengono in mente a ciascuno di noi per coniugare le diverse applicazioni che ho suggerito di questa idea di crisi non dico in internet dove i rimandi sono migliaia e migliaia se provate a
Sparare la parola crisi dentro un motore di ricerca
Spaventoso ma nel catalogo anche soltanto dalla biblioteca del mio dipartimento cinquecentottantasei titoli
Con può comprendano la parola crisi
In una in una biblioteca di di di di scienze politiche scienze politiche soltanto
Si direbbe dunque che tutto sia in crisi io o se non proprio tutto almeno che tutto abbia un suo lato critico nel senso che sprigiona i suoi significati soltanto a uno sguardo che sappia essere tale cioè essere critico
Come quella dell'internazionalista appunto che può vantare una particolare consuetudine con questa problematica
Tanto più che gli deve muovere da un primo originario fattore che ha rappresentato
Quasi scherzosamente dalla crisi stesse a sua che dalla crisi dei confini della sua disciplina
Atteso che sia ormai straordinariamente difficile distinguere politiche interne politica internazionale non foss'altro che in conseguenza dell'impatto della globalizzazione
E conseguentemente anche
Decidere se una crisi sia Interna o internazionali in quale ambito origine in quale sfoci e su quale dunque di due piani sia necessario intervenire per primo o dove si vedranno per prima le conseguenze
Aggiungo poi
Che per sviluppare a questo punto più sistematicamente la
L'analisi del concetto di crisi che vi vorrei proporre terrò presenti tre specifiche
Crisi che mi sembrano emblematiche dei diversi livelli di analisi da cui questo concetto può essere affrontato vero
La crisi come peggioramento improvviso di una relazione di per sé già conflittuale e sceglierò come esempio la crisi dei missili di Cuba appunto secondo la crisi come evoluzione
Temporale di una situazione
Farò riferimento alla crisi del bipolarismo
Una storia lunga
Storie di lunga durata direbbe uno storico Dell'Anna terzo a una crisi alla crisi come discontinuità totale e improvvisa che potrebbe essere individuata ovviamente dell'undici settembre
Anticipo ancora che mi propongo di dimostrare che nessuna delle tre che ho citato Cuba bipolarismo undici settembre
Rientra secondo me nella categoria di quelle che considero perché considerano delle vere e proprie crisi essendolo esce più di nome che di fatto
Generici strumenti di controllo politico e sviluppo di politiche piuttosto che non veri e propri stati Dini volontaria ma irrefrenabile emergenza
Osservo per queste tre crisi che la prima era tra due soggetti che erano in competizione da ormai vent'anni quasi vent'anni
Che la seconda riguarda la crisi di un assetto storico mentre la terza sembra intervenire in un piano
Storico di assoluta imprevedibilità
Nascondo che questo stesso impulso classificatorio potrebbe risultare imbarazzante o fuorviante come se una certa inafferrabilità
Di questo concetto di crisi ne denunciasse la ridondanza l'eccessività forse una fin troppo evidente polisemia che invece che a distinguere ci spinge a confondere negando il significato spesso delle parole
Come dicevo prima non c'è settore delle scienze sociali che abbia più abitudine che quello delle relazioni internazionali a parlare di crisi
Ma prima ancora vorrei delimitare un pochettino di più prima ancora di toccare la lezione internazionalistica sulle crisi delimitare ancora un pochettino di più il campo la crisi può essere studiato in un'ottica soggettiva
E allora la chiave di lettura in questo caso sarà il concetto di stress
O di percezione insomma in generale di una variazione nel quadro della situazione in cui mi trovo
E che fa riferimento dunque la consapevolezza un lauto coscienza dei suoi attori
Tenuto conto che soltanto quella che è percepita come tale
Produce lo stress
Da un punto di vista estrinseco invece oggettivo potrò dire che la crisi è un fenomeno complesso che non coinvolge soltanto gli attori del caso ma anche il contesto anche gli astanti l'aspetto discriminante non sarà allora
La pura consapevolezza dell'essere in crisi ma la sua intensità primo punto di vista ci chiederemo dunque quanto estesa sia una crisi dal secondo ci chiederemo invece quanto intensa sia
Ben diverso infatti
E interrogarsi per esempio sulla percezione sovietica dalla sua difficoltà a reggere il passo degli Stati Uniti nella corsa allo studio spunta lo scudo spaziale
Che probabilmente convinse Corbaccio fa firmare il trattato Inf dell'otto dicembre mille novecentottantasette
Queste diverso dalla scoperta constatazione che l'intero sistema internazionale fosse in quel periodo entrati in crisi e che il bipolarismo si stesse dissolvendo
D'altra parte l'Unione Sovietica
Poteva inconsapevolmente essere allora come un cadavere che cammina
E credere di poter ancora dire la sua esattamente ciò che l'uso Gorbaciov che perse il potere non perché qualcuno glielo avesse sottratto ma perse il potere perché non ce n'era più e non se n'era accorto
Avremo dunque un'altra tripartizione a questo punto tra il soggetto che agisce e percepisce o no la situazione di crisi
Secondo la crisi che fa il suo cammino dei protagonisti ne siano no consapevoli come osservato adesso terzo
Che il mondo in ogni caso subisce subisce una profonda trasformazione
Si direbbe insomma che crisi faccia sempre rima con urgenza
Come un qualche segno che non deve essere trascurato è una delimitazione temporanea una sorta di provvisorietà che impedisce al caso di stabilizzarsi
C'è modo e modo dunque di concettualizzare una crisi
E abbiamo fatto orrore il centro di un universo problematico che addirittura ha spinto un collega francese autore di un libro sull'Ecclesia sostenere che la parola crisi talmente importante che ormai si possa dire che la crisi è diventata la continuazione della politica con altri mezzi scimmiottando la famosa proposizione Clause viziare
E vengo agli internazionalisti senza neppure sfiorare le polemiche se dovessi darvi con dovessi darvene conto ci oratore alcune giornate
Delle polemiche tra grandi studiosi che si sono occupati di la RAI nell'ambito delle relazioni internazionali di definire le crisi la parola crisi
Accoglierò ora sinteticamente i frutti
Se avete pazienza vi leggo rapidissimamente le tre principali e più dibattute definizioni che in realtà sono poi molto simili ma cercherò di farlo molto in fretta e sono di Charles Herman di Michael Brecker e di Schneider di che sostegno il primo la crisi è una situazione che minaccia gli obiettivi prioritari dell'Unità decisionale che restringe il periodo di tempo che si ha a disposizione per mettere a punto una risposta prima che la decisione sia preso
E che coglie di sorpresa i membri dell'unità di crisi
Il secondo Brinzio
La crisi è una situazione caratterizzata da tre condizioni necessarie e sufficienti badate tutte e tre le definizioni hanno tre clausole e tutta la mia analisi Etta dicotomica a mia volta
La crisi dunque la prima per breccia è una minaccia ai valori fondamentali
Secondo una elevata probabilità di coinvolgimento in operazioni militari
E terzo un periodo di tempo limitato per rispondere alla minaccia finale del disegno
La crisi internazionale una sequenza di interazione tra governi
Che si trovano in un aspro conflitto al di sotto di una guerra vera e propria
Ma nella percezione di una probabilità di guerra piuttosto alta come vedete adesso
Non avete idea di quanti che col fiume di parole sia stato scritto intorno a queste tre definizioni ma in realtà tanto nessuno di loro quattro mi sente si assomigliano in realtà moltissimo tutto sommato
Naturalmente
La la l'obiettivo che hanno questi quattro studiosi nel definire la crisi è sempre legato al problema della guerra crisi e guerra
Nel caso del nostro tema di oggi la prospettiva un pochettino più ampia e quindi non non considerati i lati più specifici di queste definizione analogamente per quanto riguarda la variabile temporale
Bisognerà dire che non tutte le crisi avranno necessariamente lo stesso tipo di drammaticità che hanno normalmente quelle internazionali e tutte e tre le definizioni in sostanza come avete visto
Si concentrano su tre variabili fondamentalmente su tre dimensioni che sono il tempo il tempo a disposizione la minaccia l'intensità della minaccia e il rischio che la minaccia venga reali portata ha compiuto tutte e tre si pongono essenzialmente dal punto di vista dei soggetti agenti cioè dei protagonisti delle crisi e immaginano che alla crisi si debba dare una risposta
Riassumo questo aspetto
Il tempo disponibile può risultare elasticamente modulabile dunque è una quantità il tempo
Può essere tanto poco delimitato o ridotto ma non sempre è facile capire quale sia il caso tant'è vero che non sempre un ultimatum ha poi dato vita a una attacco ha una conseguenza
Alla sua scadenza
Tale valutazione dipenderà dunque dal contenuto della minaccia
E quindi dall'imponenza della sfida che implica
Minaccia la quale a sua volta nasconde la trappola della percezione perché non tutti reagiscono allo stesso modo alle stesse scritte
C'è per il chi ne viene schiacciato paralizzato chi invece ne viene galvanizzato e rinvigorito
Il rischio infine
Il rischio di guerra come dicevo prima
Dovrebbe condurrà la risposta il rischio è quello di subire l'implementazione della minaccia
Ma d'altra parte c'è anche la possibilità che non si abbia più la possibilità di evitare
A costo di apparire ingeneroso disfattista aggiungo che queste impostazioni mi paiono sostanzialmente insoddisfacenti troppo limitative vincolanti ma in fondo estrinseche rispetto alla Potenza del concetto di crisi
Non è del resto un caso
Questa è la piccola malignità pari colleghi presenti
Ma non nei loro confronti rispetto discipline non è un caso del resto che questo dibattito che è stato importantissimo negli anni Settanta nella nostra disciplina non abbia lasciato poi grandi tracce negli studi successive
Ammetto che naturalmente loro anche accennato prima che la visione internazionalistica dalla crisi sia un po'unilaterale o parziale
Ma le va riconosciuto che riguardi riguardare una condizione estremamente importante della vita degli Stati
Così che concentrarci su di essa ci porta forse al cuore della questione
E riprendo ora i tre esempi storici che avevo annunciato
Possiamo provare potremmo provare grazie a questi tre esempi a scandire temporalmente la crisi proprio nel tempo
Considerando che sia stato si tratti sempre di una quantità delimitate illuminando re origine sviluppo ed estro
Origine
E incomincio con la crisi di Cuba è noto che la crisi di Cuba fu provocata intrapresa decisa
In quanto vera e propria politica una vera e propria polizia
Determinata dalla volontà sovietica di garantire l'isola da ogni ipotesi di attacco statunitense
Ma fu così vissuta allo stesso modo degli Stati Uniti che una volta scoperta l'intenzione sovietica decisero di rispondervi in modo
Il modo di ostentato Orio declamatorio palese piuttosto che in via segreta in via diplomatica con delle trattative
Nascosto la crisi fu dunque possiamo dire soggettivamente voluttà
Costruita a tavolino da prima a Mosca e poi o asciutte e poi implementate
è più che evidente che in questo primo caso il caso non ebbe alcun ruolo
O meglio la crisi può essa stessa lo strumento di una strategia
Come dire non una crisi vera e propria
Secondo esempio per quanto riguarda il bipolarismo quale sia stata l'origine della crisi invece e relativamente insignificante nel senso che se di crisi si tratta i sei durata decenni
E dunque qualsiasi tipizzazione cronologica perderebbe incisività mentre abbiamo visto anche grazie ai nostri teorici internazionalisti che la limitatezza di tempo ne è una dimensione definitorio importante
Crisi dell'undici settembre e sta a sua volta potrebbe essere collocata invece molto indietro nel tempo forse almeno di un decennio se interpretiamo all'evento come una manifestazione di quello scontro di civiltà che era stato annunciato fino
Da dopo l'ottantanove dal la lotta Huntington dal mille novecentonovantadue
Seconda variabile lo sviluppo
E prendiamo questa volta il caso in cui lo sviluppo e centrale ovvero quello della crisi del bipolarismo che giunge alla fine di un lungo periodo declino pacifico non traumatico
In cui non è possibile dare indicazioni precise ma che si presta a una narrazione
Che si basa sugli avvenimenti quanto meno del quinquennio precedente gli avvenimenti
Del caso
Anche se l'inerzia della partita era probabilmente iniziata molto tempo prima della caduta del muro di Berlino
Lo stesso esito della sconfitta in una guerra mondiale fu per l'Unione Sovietica per il patto di Varsavia quello che venne raggiunto ma tutto ciò avviene in modo pacifico anziché violento
La crisi di Cuba sempre nella dimensione sviluppo dure invece una settimana ed è recitata più che agita
Vi si svolge una delle più straordinarie simulazione della storia efficacissima quanto all'immagine pubblica internazionale ma supera rogatoria e declamatoria quanto ai protagonisti
Ricorderò ai meno giovani tra di voi che ci furono scambi di telegrammi di telefonate segrete straordinariamente significativi in quei giorni
Undici settembre
L'undici settembre non ha praticamente uno sviluppo e il più grande attentato terroristico della storia il più grande evento mediatico dalla storia
Ma più che altro è uno un'occasione
Per Bin Laden certa
Ma anche per gli Stati Uniti ovvero lo sviluppo delle vento chiare istantaneo ma la sua portate tale da sfuggire a qualsiasi approfondimento e lo vediamo subito dall'analisi dell'esito
Quello dell'undici settembre
Che un esito voluto certamente è stato il prodotto di una scelte
Decisione strategica
Come nella crisi di Cuba ma i cui sviluppi a differenza dalla crisi cubana
Risultarono sono risultati largamente indecifrabili
Non che non ce ne siano stati ma continuiamo a discutere su quale sia la portata
Dell'undici settembre
Tra le sue conseguenze che tanto per ricordarne una quella cosa che si chiama guerra globale al terrorismo
Conseguenze tali da farci vedere quest'evento piuttosto come
Simile alla rottura di una diga le cui conseguenze in realtà sono imprevedibili per tutti in sostanza anche per chi la provoca
Specialmente perché inaspettata e gli sviluppi sviluppano intesi
Secondo una durata imprevedibile e irrefrenabile
Come stiamo vedendo in questi mesi tanto che l'esito di quella terribile vicende oggetto ancora oggi
Di vivacissimi dibattiti sulla sua portata o sulla sua importanti
Proviamo a riassumere i passaggi fatti fino a questo punto dovremmo chiamare crisi vera e propria soltanto quella che
Primo non è voluta nel senso che involontario imprevisto e imprevedibile
Secondo che profonda poiché incide significativamente non lo stato delle cose terzo che risulta irreversibile poiché termina soltanto quando la situazione è cambiata
Quarto
Che comporta l'apparizione di una innovazione la crisi è sempre innovativa
Quinta una portata simbolica
Sesto non è esclusivamente ostile
Vorrei mettere in evidenza
Che con questa serie di restrizioni la realtà critica sia data ormai soltanto situazioni che sfuggono oggettivamente alla ordinaria amministrazione così che una crisi continua ad esempio non sarebbe una vera crisi
Quando la Trilaterale proclamava la crisi delle democrazie
Con riferimento alle democrazie occidentali sviluppate naturalmente che sembrava fossero troppo deboli per sostenere
Che lo l'attacco del resto del mondo e necessità sono dunque di venire in qualche modo blindate
La Trilaterale non faceva riferimento a un qualche cosa di non voluto a un'emergenza ma quella che veniva letta come una tendenza storica negativa per la democrazia la quale fosse necessario porre rimedio
Anche quando parliamo e tutti l'abbiamo fatto di crisi mediorientale in realtà sforziamo i limiti della parola
La si può utilizzare per una situazione che dura da più di cinquant'anni
Una crisi economica ancora difficilmente qualche cosa che insorge improvvisamente adesso non vorrei dire sciocchezze tecniche di fronte tante a tanta competenza può essere profonde irreversibile ma ben di rado credo almeno
Può essere voluttà
S piuttosto un fenomeno che inizia sotterraneamente che progressivamente si espande impiega un certo tempo per appalesarsi tanto che quando ciò avviene S. sovente ormai troppo avanzata
Per essere ricacciato indietro e ho la sensazione che questa conclusione riguardo alla situazione
Nel nostro Paese in questi giorni
Piuttosto che fungere da grande contenitore in altri termini la crisi dovrà dare il aiutarci a separare casi vere da Cagli finti
E invece è difficile a questo punto
Scacciare il dubbio che quella di crisi possa essere un'idea strumentalmente utilizzata per controllarsi attuazione per influenzare o deformare circostanza
Cioè se le distinzioni servono a qualcosa la prova
Dovrebbe esserci offerto dalla possibilità di applicarla
Di applicare questa parola di queste distinzioni a casi diversi da quelli a cui
Lo riferita fino a questo punto quando discutiamo ad esempio della crisi del romanzo tradizionale non pensiamo certo a un qualche cosa di improvviso di istantaneo quanto alla sua origine ma un vero e proprio divenire che siamo in grado di collocare nel tempo del quale possiamo financo identificare i protagonisti
Indipendentemente poi dal fatto che ciascuno di noi vada a identificare la crisi nel in Proust o in Joyce o in chi volete
Gli esiti in cui sono giunti il dibattito che hanno suscitato ci diranno poi che sarà dopo d'allora del romanzo e indicherà l'esito della crisi
Dal canto suo
Meditando sulla crisi dello spirito europeo alla fine della prima guerra mondiale Paul Valé Ry vi si riferisce cito le sue parole come ha fenomeni straordinari brusche realizzazioni di paradossi brutali delusioni di certezza
E subito dopo affronta un problema molto simile al nostro
La crisi economica è visibile in tutta la sua forza dice ma la crisi intellettuale più sottile che per la sua stessa natura prende le sembianze più ingannevoli
Questa crisi consente difficilmente di cogliere il suo vero nodo la sua case
Nell'uno come nell'altro caso il problema è che cosa sia messo in crisi una situazione o un insieme di soggetti persone o istituzioni la crisi riguarda un'età una tematica degli individui
E poi
Se
Più ci ragioniamo più sembra che la crisi sia dovunque beh non sarà forse che se tutte crisi allora non vale più nulla
La differenza principale tra crisi vere crisi finte risiede in una diversa percezione la durata della crisi del romanzo non è dramma
Per così dire e più che altro la sperimentazione non dipende dal giudizio sociale che se ne dà mentre altamente drammatica era come avete sentito la valutazione di Valé Ry
Sull'Europa del primo dopoguerra è un giudizio in qualche modo circoscritto anche se non effimero passeggero di fase
Diremo dunque che crisi ciò che noi decidiamo esser tale eventualmente anche erroneamente
Perché proprio con tale valutazione veritiera o involontariamente falsa che essa sia che noi la costruì diamo e la proclamiamo
Tutti insieme con gli strumenti per affrontare una situazione che sarebbe altrimenti non più gestibile
Non è detto che la semplice proclamazione di uno stato di crisi sia una risoluzione ma ne la precondizione
La crisi di una pratica la crisi del romanzo la crisi della pittura e in sostanza è la stessa cosa della sua evoluzione della sua vita la criticità né la dinamicità
Al punto che quando un'arte ripete se stessa parleremo di
Di scolastica di manierismo
Ma che nonché i protagonisti delle vicende artistico espressive non vivano loro stessi crisi o non discutono criticamente i loro i loro valori
Ma conoscono uno sviluppo temporale nel loro dibattito
In questi casi così come in quelli delle crisi morale storica esistenziale in realtà in altri termini noi usiamo la parola crisi in modo in una funzione retorico esordì nativa
Piuttosto che invece tecnico definitoria parliamo di tendenze generali durevoli forse duratura
Che in quanto tali potrebbero conoscere al loro interno persino delle vere e proprie crisi senza esserlo esse stesse
Giungiamo così
A una definizione forse più stringente tra crisi come condizione eccezionale temporanee crisi come misura quantitativa della tensione con cui una crisi viene vissuta crisi vera e crisi apparente
La parola crisi acquista un significato più ristretto allora
Per cui distinguere ma un senso largo un senso largo
Che è quello
Evocativo suggestivo
A cui ho fatto pene riferimento ma che impreciso fino al limite della falsificazione
Strettamente parlando invece la crisi è ciò che ci fronteggia direttamente a cui dobbiamo una risposta e che certamente ci sarà crisi senza sbocco non esistono suo cioè no nella rovina nel dramma questo almeno egli sensatissime ammonimento Ippocrate eco
Ho nella salvezza
Se potessimo tornare alle considerazioni iniziali all'ambiguo girovagare che ho fatto ma non si scordi che ambiguo viene dal latino ambisce re che vuol dire girare intorno a un problema
Ci renderemmo facilmente conto che una parola così importante rischia di essere inflazionato utilizzata cioè più sovente del necessario
Come un agente di drammatizzazione invece che come la prova di una congiuntura specifica
Intendo dire che se ora mi si chiedesse ma allora oggi il mondo è in crisi siamo in crisi vorrei non dover rispondere dipende ma sta per dire sì se
Oppure per fortuna no
Escludere o dunque che crisi sia uno stato di fatto che è costante
Mentre la crisi temporale meglio temporanee
Che sia sconfinata ovvero non circoscrivibili sarebbe una catastrofe una pandemia mentre le crisi sono per natura aperti e risolvibili escluderemmo ancora che sia sempre una forma di degradazione perché se ne può sempre uscire con una svolta positiva
E ancorché l'idea di crisi debba restare immersa nella temporalità non va né pur confusa con l'allarme pura e semplice l'avvertimento precoce tempestivo di una difficoltà
Prevederle crisi sarebbe a quel punto compito permanenti
A differenza dei maestri della teoria delle relazioni internazionali a cui ho dedicato riferimento centrale della mia presentazione
Maestri che hanno cercato di ricostruire la crisi fotografando né i tratti fisiognomici precisi
Io non sono stato capace che di un profilo Déco ostruzionistico come una sorta di disegno di una silhouette che nel chiaroscuro nasconde l'alibi di una voluta imprecisione
Che finisce per contraddistinguere la natura profonda della crisi
Un momento critico decisivo cioè ai fini degli sviluppi di ciò a cui sia
Nel suo uso tecnico stretto come suggerivo prima la crisi interessa per la sua natura performativa esseri in crisi è la stessa cosa che affrontarla è una per formare
E quindi si rivolge sempre al prossimo futuro al futuro prossimo
Non sempre l'analisi di una parola può consistere in una risistemazione concettuale che sfoci in una brillante proposte esplicativa altre volte
E necessario attraversare come ho cercato di fare territori problematici Bari vaghi complicati dal loro stesso pluralismo semantico che complica i piani applicativi
Al termine di un cammino così impervio dunque avendo avuto a che fare con una parola certamente ambigua a sua volta così proprio costretto a formulare un mio giudizio su ciò che una crisi rappresenta direi che è il segno precoce di un'emergenza che insorge per caso per sbaglio
Per caso quando non l'abbiamo né prevista né voluttà
Per sbaglio quando credendo di far bene abbiamo invece fatto male
Nella sua struttura dicotomica e per quanto sempre indesiderata essa comporta una decisione
Una decisione dall'esito incerto e innovativo perché una volta iniziata la crisi è irreversibile sprigiona significati simbolici profondi che devono esser colti urgentemente perché nella sua dinamicità la crisi non tollera ritardi
Allora se le cose stanno così non c'è che una conclusione tutta la vita e crisi
Grazie al professor Bonanate per questa affascinante
Esplorazione del concetto di crisi dei e del rapporto del rapporto
E così sfuggente mai intuitivamente stretto fra crisi e penso dimensione temporale
Nella sua chiusura finale
Lui dice arriva a dire va siamo in una situazione di di la vittima la vita è una crisi in un certo senso è con ciò e in un certo senso a sua volta contraddicendo che ciò che affermava trema e cioè l'imprevedibilità della crisi
Perché è un tratto certamente un tratto caratteristico delle crisi
Il fatto che nessuno o pochi potessero averle anticipate da questo punto di vista sarà detriti stato magari si sarà sparse nel dibattito
Avere dall'unione da un punto di vista per esempio sulla crisi dei Paesi dell'Est alla metà degli anni ottanta per crisi dell'Unione Sovietica la metà degli anni ottanta come percepite come era analizzare perfetto
E se qualcuno per davvero avrebbe potuto dire devo dare destra
Insomma ci ci ha lasciato una quantità di
Di questioni terza di affascinanti interrogativi
E il concetto di crisi insieme ai
Monsignor Giacomo aveva se ci fossero dubbi è quanto mai ricco articolato e il professor ore grosso passassero Mullova Lionel la settima Minnesota adesso presumo
Approfondire altri naturalmente si offrirà nuove prospettive su un concetto così sfuggente ripeto ma altre allo stesso tempo ricco
Generatore di cambiamento è di e di e di trasformazione positive
Grazie
Anche fermarci o a
Continue
Tanto tranquilli
Dunque non c'è
Poi qualche migliaio parlo molto stanca alloggiarono produttore abbiam muovendo proprio
Dette per avermi invitato e spero che non dirette è colpa della giudice calabrese per aver invitato qualcuno che non parla italiano ma diversamente dall'altro Sorbona anche la prima volta cioè che vengo a parlare qui ma vi prometto che mi inviterete per i prossimi trent'anni imparerò l'italiano
Quando riguarda fuori finestra e Ivete quest'ambiente tutti
Comunque come dare contento di ebbene ritenere indiano
Non libera abbiamo dunque per me Polistena in vita e veramente è una crisi e dito che divido il mio tempo tra l'Irlanda dove anche lì internet in e gli Stati Uniti d'America
Gare con identiche riguardo a questi due Paesi ma sono troppo moderni ma visto che sono in Italia vogliono tornare alla Repubblica Romana ai dittatori Roma anni e cercare di imparare qualche lezione Italia il venti euro e dall'esperienza della Repubblica romana romana ed ai dittatori romani
Che forse non c'è luogo migliore per iniziare la nostra discussione della crisi la nostra discussione sull'emergente
Che non con la Repubblica romana e la e gestione delle crisi un e gestione istituzionale durante le dittature
Voglio dire che ci sono molte lezioni che ne possiamo imparare da lei dittature circa il concetto il significato della crisi in generale e in modo specifico circa il contento socio economico tempio della crisi
Non dovete leggere qui
La dittatura romana
Separato io ne di scrivi macchie nei discorsi tipiche che merita di essere considerato enumerato
Tra le calotte la dell'intero e cliente nell'offerta del merlo su fronti opposti ciclopiche i pesci Hitch è questo il punto di inviterà arco prendere le crisi comprendere l'emergente alla FIP
Veramente iniziare
Direi più
Romana ai tempi dei romani voglio rinfrescare la vostra memoria con alcuni elementi che ora vogliono ricordati velocemente alcuni elementi che ci dica il Cardiff tutti ore e collegarli equity potermi il dittatore Romano una volta nominato era il magistrato di più alto livello della Repubblica a livello sul per ore rispetto ai consoli che l'avevano nominato era sempre un buon lì dunque mi scuso nei confronti delle migliore visto che non sono politically correct le sue decisioni non poteva però estere soggette di appello non aveva assolutamente la possibilità di intercedere era l'unico magistrato che non doveva temere
Dominata originariamente ventesimo come sociale molto limitata difensiva militare
Dolcezza militare alla Repubblica Dismember dance sgradita sì
Solo per un periodo di stage MiFID mai più differimenti
E non poteva anche fare rinominato che Pennisi e deve anche qui è importante dei ministri perché quei Pera la durata di una campagna militare ai tempi dei romani
E ancora una volta questo ci dimostra qualche corda circa la funzione militare per la dittatura inviare un esercito l'esercito combatté per femminili
L'esercito combatté pertinenti è questo il periodo di tempo per il quale FIAT dunque unità dittatore
Secondo concentra le critiche dittatore veniva nominato solo per proteggere l'ordine esistente questo significa che dittatore non poteva per esempio legiferare
Non aveva dunque dei poteri di McCain per legislativi non poteva cambiare dunque
La struttura esistente diversamente per esempio da quello che ha cercato di fare di più perché dare un dittatore non poteva cambiare l'ordine poteva solo difendere e proteggere l'ordine esistente
Infine c'erano delle limitazioni anche sul processo di nomina e la limitazioni più importante era che la nomina del dittatore veniva fatta dai consoli
E che in nessun console poteva nominare scritte tutto in questa posizione
E dunque c'era una separazione tante per azione tra coloro che decidevano che emergente a una crisi era effettivamente in atto e la persone invece che esercitarla questi poteri di emergenza
I consoli decidevano creduto c'era un'emergenza che era ragione per nominare un dittatore e il dittatore poi od occulta utilità alla pardon di questi poteri
Ho detto che la dittatura romana e tatami istituzioni eccelle parata di questi poteri nessuno veniva più celebrato come dittatore quanto questa persona
L'ultima Pintucci
La leggenda era un dittatore nella quattrocentocinquantotto prima di Fitto
E tentare il però la storia è conosciuta da molti di voi
Anche Machiavelli dice
Ci diranno senatori identifica delegazioni e si sono rivolte a lui quando del Tarantini piccanti e doppietta di indossare la toga dopodiché gli han ho chiesto diventa nostro dittatore ieri al dare dunque lui la Roma che tiene ampi piazzata una porta straniera lui ha accettato in poco tempo assemblato un esercito
Ha usato la copertura per la notte per trattare pare dunque la Portaromana
La quota più la moda più conosciuta di e Cincinnato
E che subito dopo la vittoria subito dopo la vittoria
Ha deciso di tornare ai quei campi ha rilasciato i simboli del potere
Lui non è è rimasto in carica per i temi di Previti se n'è andato dopo sedici giorni ed è tornato ai suoi cantanti Luini fin qui nato a servire la Repubblica accontenta magari lasciare poi i poteri e sono stati da allora un il tempio
Un segnale è un simbolo di virtù di fiducia di affidabilità sulla base delle quali altri intervengono misurati come George Washington per esempio il tatto chiamato il Cincinnato americano
Molti ultimo scientemente fatto anche il primo criticamente
Della società dieci incendiati è che l'assoggettabilità mare più antica mai creata negli Stati Uniti nel mille settecentottantatré e laicità Cincinnato i nell'Ohio prende proprio nome dal dittatore
So che c'è anche la città Cincinnato in Italia non sospetti e non mi è stato dato proprio a causa del dittatore ettaro che anche chiatte Cincinnato atti attacca Milano non la conosco però non so se si riferisce sempre al dittatore oppure no questo nettare che tutti conoscono
Però c'è anche una continuazione a questa storia almeno secondo la leggenda perché la leggenda Ippati Fabio difficili da separare ma nel quattrocentotrentanove vent'anni dopo prima di Cristo
Il dittatore aveva aveva ora ottant'anni e viene richiamato di nuovo a fungere da dittatore in questo caso non c'era più una minaccia militare
Di tipo tradizionale in questo caso invece c'è una lotta socio economica c'era una battaglia campale tipi plebei etica ma dunque il abitatore per cercare dunque di risolvere il problema c'era una gravissima carestia a Roma c'era gente che moriva di fame
E una persona annoda comincia a distribuire il grande anche Agrano ai poveri
Diventa a molto e i padri dipingono il suo potere e lo accusano di cercare di tentare il re e di mettere fine alla Repubblica e nominando comunque Cincinnato come dittatore
E lui è figlio occupate la situazione ma il
E Ampelio Melli che era quello che aveva distribuito per anno alle folle e viene ucciso dalla braccio destro della dittatore
Viene conosciuto non solo dunque per il suo prestigio per il l'appoggio che il Senato gli ha dato ma perché è è
Qualcuno che etti ai dipende a favore queste questioni ed è capiamo che era molto contrario alla plebe perché il suo figlio era stato ucciso anni prima dalla plebe ebbene vediamo che conosce bene lei il concetto di i tempi militare e vediamo che questa funzione di diffida militare
Diventa importante anche quando ci sono problemi economici e politici e e sociali e potrei argomentare che c'è molto che noi possiamo imparare ad oggi da questa storia e vediamo come indenne regimental si può intendere e anche la risposta alle emergenze tipo e tende
E questo ci pari capire dunque ai tempi antichi della Repubblica romana
Ora nel tempo che mi rimane desidero sottolineare alcuni punti innanzitutto l'espansione e lo spostamento delle crisi vi parlerò anche di sicurezza nazionale perché questo è il modo degli ed in tutti sicuramente all'Aprilia d'emergenza
Si passa dunque e da un concetto militare un concetto socio economico il secondo punto è che abbiamo sentito già parlare nella natura temporale della critica
Voglio parlare dunque della normalizzazione dell'eccezione e anche quei preti perché è un paradosso come si fa a parlare di eccitazione quando qualche cosa e normalizzato e anche qui c'è qualcosa importante pentire
E poi vorrei parlare anche di un aspetto euristico i dipinti e in poche parole la l'informazione
L'errata comprensione del concetto di privi e voglio poi gli abiti
Quando si ha poco tempo a disposizione per gestire una crisi
Elettiva utilizzano dunque deve perché accoglie cognitive per comprendere intatto critici si trova effettivamente in una situazione di crisi questi possono farci perdere la la retta via e il tempo e ce lo permette ma forse no
Ci porterà a una discussione e Dante era della dittatura dunque romana allora parliamo ora della piccola internazionale
E vediamo che c'è uno spostamento di questo concetto sono concetti che conoscete bene tutti e vorrei concentrarmi dunque suo l'Europa prima che l'undici di settembre perché colti tattile parlare del cambiamento dopo l'undici di settembre ma io vorrei dire che il cambiamento di per sé non è niente di aver luogo l'undici settembre non ha cambiato il modo poter cambiato tenute percezioni ma molte delle cose che sono tutte e dopo l'undici di settembre esistevano già prima molti dei problemi già esistevano allora non vogliamo necessariamente reinventare la ruota e portiamo imparare dalle nostre esperienza
La sicurezza nazionale come la dittatura romana e lo spostamento dalla gestione militare aveva gestione socio economica
E e proprio come e per e punta più questo il cambiamento che è avvenuto anche per la sicurezza nazionale cercato un cambiamento di significato in termini di sicurezza la nazionale ci sono stati molti i fattori che hanno portato allo contribuito a questo cambiamento innanzitutto la sicurezza nazionale non è un termine a i
è difficile trovare una definizione quando partono in studio costituzionale ho trovato solo una che nella costituzione di un'alta solo nella costituzione di tanta cioè una definizione del concetto di emergenza su un altro riesce a dare una definizione di emerge Inpdap per sicuri la sicurezza nazionale possono pare che lei definì gli abiti neri che Mizuno può dare una definizione recintate il concetto di sicurezza nazionale perché è un concetto molto attento e questo dunque porta a manipolazioni
Qua il PD e tutti i programmi governativi negli Stati Uniti è stata argomentato che la produzione di calzatura era di questa è una questione di sicurezza nazionale e allora Hill appoggiò la la convenzione cooperativa per l'industria Patrizio appaltatori era era una questione di sicurezza nazionale perché ci fosse una guerra i soldati americani avrebbero bisogno di e calzature e non possiamo dipendere sono le importazioni di calzature dall'Italia perché FI è l'America per certe guerra Alitalia i soldati americani non avrebbero più scarpe dunque una questione di sicurezza nazionale
La prima guerra mondiale la seconda guerra mondiale l'introduzione del concetto di guerra totale ha fatto sì che la sicurezza nazionale è diventata una questione
Civile è una questione che riguarda tutti e questo mi riporta il concetto della Repubblica romana la guerra e la mobilitazione
Diventa novum appare solo nazionale ma anche globale sia per i civili che per i militari a
Il timore della terra grazie a questo timore di alterata dagli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica
I paesi sono passati appare guerre eticamente è una guerra economica culturale politica su bus Ricciardo l'articolo sulla durante la guerra essendo rimette rimasto
Saprebbe da pentire che c'era la guerra di GIP GUP è diventata quasi una parolaccia in Europa
I francesi che vogliono con papere contro proietta cultura imperialistica americana tramite Buccarella
Usando questo motore di ricerca europeo di eleggono le dichiarazioni su comunque è incredibile se no incredibili e contro l'Europa sembra proprio una crisi vera e propria perché da qualche cosa che appartenga alla sicurezza nazionale un'emergenza una vera e propria guerra dunque dunque si può dare una guerra economica culturale e politica
E nei bei tempi e della guerra fredda sotto apparteneva alla sicurezza nazionale
è che aveva bisogno dunque di una strategia totale
Tutto curve dello studio regimi miglior pilota di Giampiero Bobo tu mi aiuti
Più in generale concetti distrutti più piccola dicendo se ventidue occupi voi sugli aspetti più profondi culturali
Sì sicurezza insomma
L'interdipendenza all'olimpico contro il segugio due volte piombo
Questi relativo contenzioso mobilio oggi in tempi più brevi sotto gli uffici perché
Il successivo benissimo un infanticidio applicazione delle misure di sicurezza quindi questo come dire direttore supporter dico
Il più importante
Imputato galoppo conduce
Curato otto
Queste boutade piuttosto significa budelli
Modelli
Scusi consideriamo il suo
Rimodellare Nocito Weah cioè cosa vuole il suo ex Wembley importante Helix note Dianetics notti Minucciano anela bene
Dei Forlani alla fine Jato controproposte otto uova col cuore meno o che non espone Dogon e ho dissuade Fund suoi andrebbe sterza urge fare guerra Mersch verso
Ci sono
Attori non statali le cattive organizzazioni non governative coinvolte della all'evento globale contro Kissin Combat quando si deve affronta la questione del consiglio comunale pace dell'Europa contro gli Stati Uniti contro chi si combatte quando si deve combattere contro il riscaldamento globale alla ora le crisi economica diplomatico sessuale fisso
Le crisi economiche nella storia
Non sono sempre state analoga la guerra nel senso del dovere che usi USA la metafora della guerra sì sì i canoni quindi il nozione verrà è la metafora della guerra viene utilizzata nella Repubblica romana come anche nel ventesimo secolo
Francamente la non lo uso per nel suo discorso inaugurale dice che la grande depressione la crisi economica eccome un'intenzione invasione da una guerra da una abbattere l'esercito straniere la conclusione e il governo piove al le forze per combattere la crisi economica così come fa quando si difende o combattere contro un'invasione straniera in Israele per esempio se la fonte primaria di infranse di emergenza Pessotto usata nel settantadue proprio per ragioni senza senza dal settantatré
Se è stata utilizzata la forza questo questa nozione nelle trattative contrattuali tra aziende
Altri tipi di datore di lavoro il Governo USA questi potere usando il concetto di emergenza in quei casi perché ha un effetto non costi con con uso come dire rivendicare un approccio di conquistatori Arles proprio per sarà frontale questione di conflitti sociali perché una soluzione immediata piuttosto che invece il coinvolgersi in un processo lungo di negoziazione come dire
Il palco un dittatore lungo utilizzo di poteri di emergenza aiuta perché
Si raggiunge il risultato più immediatamente venuti a Betania per esempio insomma grazie ditta ITC quello forzato al dittatura
Del gabinetto che sostituito alla il salvamento poi nel negli anni Venti c'è stato un altro legge di emergenza
Affrontare questioni economiche ora fa che questo cito alloggi questa legge da dove veniva dal Boy George e il primo ministro ha detto noi abbiamo bisogno un
Un legge tipo Zola quindi abbiamo vari esempi esempi di leggi di emergenza c'era l'esempio della prima guerra mondiale slash bastava scoperchiare quindi lo spirito della Dora e poi portarla implementarla momento di pace Stern gestire l'economia e letta è stata pensata come legge era dovuto la l'uomo allo sciopero dei minatori in Gran Bretagna di c'è una crisi socioeconomica un'emergenza come lo si risolve non con le materie tradizionali sì USA il potere di emergenza salatissimo la legge marziale dagli stati assistente negli Stati Uniti è stato usato a livello di Stati e non a livello federale contro i movimenti del lavoro negli stessi dell'infine il lato sto opposto rovescio della medaglia è quello delle emergenze militari che forzano guerre emergenze economiche se quindi a crisi economiche
Esistono
Lo fa all'articolo quarantotto del Costituzione di Weimar e un altro esempio di un clausola al contrario se vogliamo che Weiss infatti una clausola costituzionale che utilizza come dire le forze di emergenza in un contesto economico e dal contesto economico poi portata verso il crollo del costituzione Repubblica di Weimar nei primi trent'anni di Wagner quando quarantotto è stato invocato più di duecentocinquanta volte nel contesto Satchel promulgare
Decreti esecutivi nel contesto delle crisi economiche
E questo ha eliminato l'astro autore del Costituzione di Weimar e quando sono nati i nazisti al potere la Costituzione se la Repubblica di Weimar l'hanno distrutta come dire hanno utilizzato l'articolo quarantotto
Per portare avanti le loro politiche naziste basta in terza abbiamo parlato dello stato dell'eccezione il paradosso dell'eccezione che diventa la norma se e molto è stato detto lo detto altrove magari ne parliamo durante la discussione comunque vorrei collegarlo ai giorni critici del di cultura romana Santanchè abbiamo già sentito parlare del dialettica senz'dicotomica quando si parla di emergenze quando si parla di crisi pensiamo all'eccezione un'eccezione è un'eccezione
E nei confronti di uno stato di cose normale normalità ed eccezionalità la dittatura era un'eccezione senza orarie
Eccezionale come regista adesso già un cambiamento un cambiamento stessi dal uso l'uso dal militare al socio economico del dittatura Messina nell'esempio citato per ci sono stati frasi strane
C'è un'altra caratteristica per esempio la Repubblica romana che si collega a questo paradosso dell'uso dell'eccezione anzi Sanza Id dittatori propulsori diesel senatori sta dove si cominci si comincia con un'emergenza temporanea nell'istituzione quindi una crisi temporanee alla dittatura
Con Rohrwacher divenuta mistero non più città-stato diventa impero la natura delle guerre prima si parlava della guerra totale del cambiamento nella carne del carattere del guerra e per questo già avveniva nel libero C nel momento in cui Roma diversa intero campionario dovrebbero anziché piccole campagna contro per i nemici che si potevano sconfigge facilmente
Sanno senza sì finisce si distrugge il nemico le guerre invece diventano più lunghi un affare che che richiedevano settimane medici anni per portare a termine Maniscalco osmotico
La dittatura dei senesi non è più sufficiente per eliminare gli sfugge il nemico ci si vuole qualcos'altro e quindi anziché usare il dittatore incominciamo ad utilizzare o cercare nuove istituzioni per esempio pro compositore non solo il governatore di una provincia lontana ma il proconsole e anche qualcuno che viene nominato per più di un anno fa un console una volta poteva essere nominato solo per un anno e poi ma in più invece con l'introduzione del istituto del proconsole abbiamo nomine spero con ripetute nomine dello stesso proconsole e alcuni comandanti militari sono stati appunto dominati Stand ripetutamente il più famoso o più noto svolta seniores
Prestato proconsole per dieci anni questo fa parte della cambiamento e però no Sabato ed erano Marazzita però non è una nuova istituzione principati la parola proconsole la retorica quindi vicini scrisse
E questo Averno aperto a alla plebe il sole Patrizi prima potevano
Essere Consoli addestratore nel trecentosessantasette anche la prego poteva diventare ditta scrittore quindi se si vuole usare solo un istituzione di emergenza la dittatura per risolvere per risolvere crisi socio economiche non è più possibile non era più possibile usare la dittatura sostanza perché adesso anche un plebeo poteva essere il dittatore quindi si dovrà trovare un'alterazione dei patrizi
Vanno alla ricerca altrove e l'istituzione che torno e quella del Senato il senatore e ancora controllata dalla nobiltà scrisse sia quindi volevo vedere Gesù Licinia né ecco la dentatura diventa sempre meno importante il Senato diventa sempre più importante come il mezzo il euro per il affinché il patrigno i patrizi possano risolvere di conflitti socio economici conforme componeva sarebbe sì quindi normalizzazione si prende un meccanismo straordinario una nozione di crisi dittatura quasi interiorizzata la si porta ai proconsoli
Se fuori dalla Repubblica e sfida potere o si aumentano i poteri al Senato se e invece all'interno della Repubblica la crisi quindi la nozione di crisi
Un po'in questa abitazione temporanea straordinaria diventa sempre parte integrante della Repubblica
Adesso se in tre minuti ancora cerco di collegare queste nozioni con le realtà moderna sarà ci sarebbe molto da aggiungere ma non voglio assolutamente portar via troppo tempo ora la normalizzazione dell'eccezione o agli stessi esempi che abbiamo visto la Repubblica di Roma le vediamo in forme diverse anche nel mondo di oggi per esempio distinzioni temporary li abbiamo già piste formiche quello che doveva essere quindi un'eccezione temporanea diventa prolungata Israele da cinquant'anni Israele e in uno stato di emergenza che cosa vuol dire questo l'Irlanda del Nord dal sessantanove in stato di emergenza insomma insensati gli Stati Uniti sarà anticipato dal settantotto jeans dichiarata in uno stato di emergenza che cosa vuol dire emergenza quindi in questo Conte
Distinzioni geografiche ho tutti conosce che l'argomentazione di Guantanamo cioè l'argomento in agenda Guantanamo non fa parte del territorio statunitense pertanto i tribunali un anno giusto giurisdizione su Guantanamo Francia dell'Algeria che quello che si fa in Algeria e le torture in Algeria si possono fare indagine via perché l'Algeria e diversa fase ancora un altra sua le crisi altrove però in Francia alla fine restano a casa e quindi c'è normalizzazione complicanze l'impensabile diventato senza se sì fra facesse un sondaggio sono stati fatti nel disse che prima dell'undici settembre la maggioranza del già gli americani erano contrari al ai profili al profiling
Razziale dopodiché l'undici settembre dava già generiche sostiene il va a fare le in che nella la la definizione o ridefinizione razziali il profiling razziale
Per in Israele fu prima dell'la formulazione dello Stato di Israele irregolarmente i erano considerati che erano i generi tipicamente nazisti oggi ci sono leggi in Israele che sono leggi che invece vengono attuati per gestire un'emergenza e quindi queste norme si usano sale sono necessari per l'emergenza e poi ci si abitua smista
Una richiesta di convenienza gratis
Il patto della convenienza s'è fatto di avere poteri disponibili per un governo il governo ci si abitua è facile piuttosto che invece gestire negoziazioni Parlamento congresso eccetera si trovano scorciatoie se queste scorciatoie sono vispo i beni se c'è una crisi temporanea si può convincere i l'opinione pubblica che la crisi continua va bene si utilizzano quegli stessi poteri che erano concepiti come temporali nel tempo Jones John Stuart Mill una volta ha detto che tecnici la dittatura benevola di Augusto
A preparato il popolo ha avuto un effetto di tranquillizzante sulle persone quando Tiberio pure arrivato al potere e questo è se vogliamo una storia che si ripete i governi utilizzano le crisi ora il linguaggio della crisi
Nelle crisi reali per esempio l'undici settembre le guerre vere
E io un effetto di tranquillizzante del sud la gente sul popolo
Non siamo più consapevoli di essere in uno stato di crisi e quindi crediamo in quello che ci dice il Governo precedente Governo lo sa quello che fa e c'è un senso che ci si abitua come dire a queste cose quindi le cose che sembrano terribili all'inizio ma comprensibili perché stiamo combattendo una guerra quando poi vengono applicate al contesto economico sociale non sembra più così terribile dice e ci si chiede perché tutti si scandalizzano le norme di precedenti che vengono creati
E contesto di crisi per vengono utilizzati e attuati sia i contesti più generale per esempio se un tribunale emette una sentenza in una situazione divisi sicurezza nazionale quindi un termine ambiguo e quindi può essere utilizzato noto torno nel contesto militare ma anche in altri ambiti contesta i ebbene lo stesso precedente
Dal Molise della giurisprudenza lo si può utilizzare in un'area più vasta di applicazione sa se per esempio viene un proibizione contro
Qualcosa di ragionevole e il tribunale potrebbe il Monza interpretare che cose non ragionevole nel contesto della guerra contro il terrore
Ebbero lo stesso principio vale quando si ha a che fare con criminali normali
E quindi c'è la tentazione di utilizzare quel precedente perché quel tribunale ha detto quello era irragionevole o quello era ragionevole per queste se la guerra contro il terrorismo quindi possiamo a pubblicare dello stesso precedente la stessa norma quando abbiamo a che fare con dei criminale se normale
E quindi cambiano le istituzioni coi cambiamenti successi torniamo alla dittatura al Senato i proconsoli cadere
Anzi significa la no problem Security negli Stati Uniti il nuovo ministero che è stato creato quindi come dire la crisi a bordo conferenza istituzionale all'istituzione di un nuovo ministero
Come la segreti e quando si cammina all'istituzione queste istituzioni hanno un incentivo incorporato per cercare di mantenere non soltanto la crisi oppure la partenza della crisi perché questo li mantiene in vita perché i soldi vengono da lei verranno foraggiato i per quello quello diventerà la ragione di essere invece istituzione se non c'è crisi se non c'è l'apparenza di una crisi perché a vere
Il proconsole perché avere il Depardieu Antonia Homeland Security quindi il Ministero della sicurezza nazionale e quindi si vede riemergere e il riemergere di crisi che colpirono
Senza tempo grazie
Grazie
Al professor grosso per la sua
Splendida relazione perché
Sia per così dire mostrato un processo un primo iniziare il processo di convergenza nei lavori di questa mattina dalla prima relazione
Di carattere molto generale a una più circoscritta
E mirata a dimostrazione se se se ce ne fosse bisogno anche la legge commutativa non vale per il convegno c'è l'ordine della relazione Conte come e qui effettivamente abbiamo un esempio
Di avvicinamento graduale
Al problema della crisi a un tipo particolare di crisi che
Grossi
Riprende a partire a partire dalla dalla storia romana
Ed è sempre
Intrigante ascoltare
Ascoltare imparare a imparare la la nostra storia la storia romana da chi la studiata dagli Stati Uniti a volte arriva
Riflessione
Molto più pregnanti di quanto accada
La guerra la guerra fondamentalmente io ho colto questo aspetto
Cioè dire professor Grosso sa guidato nell'analisi di un crisi riconoscibile
La guerra l'atto e alle porte appunto e l'esempio di Cincinnati
La guerra alle porte
E quindi
Questo induce un cambiamento istituzionale
Temporary neo e qui
La sottolineatura della saggezza romana nella limitazione dei temporale del del della ruolo del dittatore è stato un ecco medio era una sottolineatura quanto mai appropriata
Ma io accolgo da questa importante interessante relazione
Due aspetti uno e
Che
Esiste un una risposta diciamo del sistema
In particolare alle crisi
Legati alla alla guerra alla guerra a conflitti ma e questo sono i poi due elementi che mi hanno sollecitato maggiormente ma a volte il rimedio è peggiore del male
Cioè a dire il dittatore dittatore
Stabilirono i romani si rimane al più per sei mesi non a caso per per le campagne ma per la durata delle campagne ma anche perché erano ben consci della possibilità che il potere questo potere potesse degenerare e la seconda considerazione con cui chiudo
E ancora per certi aspetti più radicale se mi consentite cioè
Quante istituzioni nascono sull'onda di crisi
Quante istituzioni nascono sull'onda di crisi se si guardano intorno M. mentre ne parlava silenzio riflettevo realizzavo quante istituzione anche nel nostro Paese sono nate sull'onda sull'onda di una crisi e come poi siano rimaneste
Abbiano perdurare sto in modo inossidabile attraverso decenni anche quando del la crisi era finita e al meglio al meglio
Al parlo ovviamente del mio paese al meglio molte di queste istituzioni sono diventati inoltre che mi viene da dire per fortuna a questo punto deve agli Enti inutile perché se fossero utili potrebbero solo fare danno ma questo è una considerazione che si porterebbe ancora più lontana
Ringrazio il professor grosse e a questo punto della mattinata facciamo un breve break di dieci quindici minuti al massimo riprendiamo
Subito dopo grazie
Del della pausa caffè
Allora
Possiamo prender posto per piacere
La voce della sirena
Dunque iniziamo con la seconda
Parte
Della mattinata che
Certamente appare ex ante almeno altrettanto promettente della prima
Abbiamo due relazioni
Una del professor Luigi Prosperetti fra l'altro del professorali Camberri
Una di tipo economico
E che dovevano economico si presta ad sul piano linguistico a una a una come a un'ambiguità per riprendere il termine
L'ambiguità nel senso di ecco e qui viene giocata l'ambiguità perché si parla sia dell'Economic dell'economia nel senso di sistema economico sia dell'economia come scienza economica ecco
Quindi il professor Prosperetti nel titolo ha precisato entrambi questi aspetti ecco a questo punto dopo la parola al professor Prosperetti e quindi professore di economia industriale nello non è nel l'Università di Milano Bicocca
La sua relazione ha per l'appunto questo titolo reso preciso crisi economica o crisi dell'economia
A te
Grazie buongiorno tutte grazie dell'invito
I titoli delle relazioni ai convegni sono sempre frutto della domanda di titoli e dall'offerta di titoli
E quindi raggiungono un punto di equilibrio
Questo lo Miss anticiparlo perché in realtà
Io credo che non ci sia nessuna crisi dell'economia nessuna crisi della scienza economica motivano questa affermazione un pochino
Tranchant per in apertura dedicherò il resto della mia relazione a parlare di crisi economica
Io ho studiato economia negli anni settanta nel corso dei quali c'è stato l'ultimo grande assalto che veniva da prevalentemente ma non solo da Cambridge di un cane contro l'economia neoclassica
E o l'ho vissuto l'ho studiato e credo come molti dei colleghi che hanno vissuto quell'esperienza
Mi risulta ormai palese come non ci sia nessuna crisi della scienza economica nel senso che il corpus di idee nozioni teoremi
Che noi abbiamo sia della micro economia che della macroeconomia più o meno funzionale io credo che una cosa come l'economia la prova del pudding come si dice consista appunto nell'assaggiare tutte le contese economiche che ci sono stato e che sono stati importanti a volte roventi quella sul monetari ISMU che penso anche molti non economisti abbiamo senz'altro
Almeno sentito nei suoi gli echi quella tranne o che i messicani neo monetarista eccetera
Ci sono contesi importanti interessanti che hanno lasciato delle ricadute ma e questo è il mio punto dal dittico tutto si è svolto all'interno della
Dell'economia neoclassica così come è stata costruita nell'ultima pareri centinaia di la prova del pudding nel mangiarlo infatti
Gli avanzamenti della della scienza economica sono stati tali da consentire a all'economia mondiale e ai sistemi economici nazionali di gestire situazioni enormemente difficile
Concordo con quanto dicevano i colleghi sul fatto che Maini Levante non è stata una crisi dal punto di vista di relazioni internazionali che probabilmente da altri punti di vista è stato certamente una grande crisi sotto il profilo economico nel senso che è stato un evento inatteso che ha influenzato i mercati
In maniera
I mercati finanziari in maniera estremamente forte e con il così come è stata direi poi strutturò la mia idea di crisi economica in quanto viene dopo ma solo per per anticipare lo lo scoppio della bolla di internet nel due mila due mila uno
Il la crisi e norme dei mercati finanziari e dell'economia del Sud-Est asiatico tra il novantasei e il novantotto insomma
In questi tre esempi ma potrei farne degli altri sono successe tale tali perturbazioni e talmente violente che avrebbero certamente generato effetti molto ampi sull'economia mondiale non è successo
Non è successo io credo posso ho tempo per la formazione per affermazioni un pochino apodittiche in questo campo oggi io penso che sia successo anziché non siano successe dei dei fenomeni comparabili ad esempio alla crisi del ventinove perché le capacità che noi ormai abbiamo di gestire la complessità dei sistemi economici moderni è molto avanzate molto sofisticati
Avendo così Forsin generosamente di spacciato la prima metà del mio titolo
Dedicò il resto della mio intervento all'altra metà quindi vorrei concentrarmi sulla nozione di crisi economica e mi fa molto piacere ritrovarmi in particolare sintonia
Che sorgono nate su questo sulla percezione della crisi
Anch'io uso Google ma vorrei tranquillizzare il professor Grosso tutta Europa USA gongola anche i francesi probabilmente di notte o usando dei salva schermi che non smette consentano
L'utilizzazione e quindi la prima cosa che ho fatto assegnato il titolo e andare su Google e ho trovato un sacco di roba come sempre sul gol troppa però poi
Questo imbarazzo da ricchezza si può gestire con un minimo di intelligenza la prima cosa che però vorrei dire
In sintonia ancora con i due colleghi che mi hanno preceduto che evidente l'esistenza di crisi spuri
Ce ne sono un sacco anzi questo spero di dare una tesi prima o poi intitolata le false crisi economica ve le dico soltanto due molto evidenti
Parlando da economista italiano in Italia la crisi dell'economia meridionale
La crisi dell'economia meridionale secondo la maggioranza degli interpreti risale probabilmente all'Unità d'Italia
è una crisi troppo lunga non è una crisi
Si potrebbe argomentare ma questo non è un un convegno sull'economia meridionale si potrebbe ragionevolmente argomentare che quello che noi chiamiamo crisi meridionale in realtà è un particolare deleterio da molti punti di vista punto di equilibrio economico e sociale
Che è favorito da l'assenza di controlli fiscali l'accettazione di un reddito troppo basso ma qui possiamo andare avanti ma non è questo il un esempio all'estremo opposto
E questo essendo su questo lato
Ricco di tradizioni nel settore tessile-abbigliamento credo che sia come dire inevitabile parlarlo e la crisi del parlarne la crisi delle violenta aumento delle importazioni di prodotti
Tessile abbigliamento cinese non è una crisi
I testi prodotti dei Paesi in via di sviluppo erano razionale prima esclusi e poi fatti entrare col contagocce
Sui mercati europei da un così da un accordo pudicamente chiamato multi fibra nel senso che era una barriera alle importazioni che interessava tutte le fibre
Perché dieci tutti sapevano da dieci anni doveva finire la notte del trentuno dicembre del mille del due mila che quattro è finito
Il problema è che naturalmente siccome raccordo molti fibre doveva servire ai produttori dei Paesi sviluppati
Ad aggiustare la loro struttura dei costi per prepararsi alla concorrenza asiatica nessuno ha fatto niente perché tutti aspettavano rinnovo dell'accordo molti film che probabilmente era quasi un'aspettativa razionale essendo già stato rinnovato non ricorda quante volte prima
Ma non è successo
Quindi neanche questa scomoda e una crisi forse sì ma parlo alla fine della cosa il punto che volevo sottolineare per unirmi alle osservazioni acute dei colleghi è che ci sono molte crisi che sono ingegneri Zatta
Esiste una atto ragguardevole attività umana che è volta alla creazione di crisi là dove crisi in senso tecnico poi vi dirò cosa secondo me e ragionevolmente identificabile in senso tecnico come crisi
Che servono a ottenere altri obiettivi sussidi pubblici chiusura d'importazione insomma altre cose
Fatto questo esempio sulle crisi spurie
Anch'io ho cercato capire che cosa sia una crisi economica devo confessarvi
Che neanche Google riuscito a trovare una definizione di di crisi economica
Particolarmente
Chiaro
Se voi mettete economiche frasi esso crisi economica tra virgolette su Google ottenete un solo un numero sorprendentemente piccolo di Cats o meglio ne ottenete molti ma che sono su stampa quotidiana su altre cose ma pubblicazioni di colleghi economisti sulla crisi economica sono veramente poche una ricerca condotta sui ampi e articolati archivi della
American Economic credo
Quel giorno Rumpler cioè dimostra come crisi economica sia un termine tecnicamente usato passa ecco
Se ne occupa l'economia marxista ma con una carica messianica
Tutta particolare ma questo non è un filone che mi interessa discutere adesso l'unica definizione tecnica che voi trovate di crisi economico nell'unica che ho trovato io
Forse ce ne sono delle altre e che deriva nella lettera nella letteratura sui cicli economici quando un ciclo economico nel suo punto più basso quella è una crisi ecco
Ma
Gli economisti sono schizofrenici forse sono più schizofrenici la maggioranza della popolazione e quindi quando di professori di economia scrivono su i giornali
Usano il termine crisi economica con grande allegria sono un sacco di menzione di crisi economica allora e ed attraente
Solo una spigolatura c'è la crisi petrolifera negli anni settanta forse anche un'altra che sta arrivando c'è la crisi finanziaria nel super strata asiatico Stiglitz Krugman economisti di grandissima levatura hanno scritto ampi articoli sui giornali su questi aspetti
Abbiamo la causa in casi se non ci sono case abbiamo molte altre rese allora
C'è un metodo nella loro folli no deve esserci un metodo cerchiamo il metodo facendo un po'di tassonomia
Come sempre quando sono in difficoltà io vado a leggere il dizionario questo è un altro fornisce un ubi consistam
E qui salta le interessanti differenze l'American carrette AG
Decisamente tipo catartico perché secondo me recante la rete la cricca il sesso significa principalmente ha prosciolto esso se può imporsi e cioè cinque attraenti al castello con Deschamps in voga in non intende in Capula Koltès cioè e quindi strettamente attaccato a ipocrita a Ippocrate delle una senso di crisi come biforcazione
Tristemente Margaret e ci da parla di crisi in campo medico psicologico e letterario ma non in campo economico quindi non posso sedermi
Sulla crisi economica l'americana retaggio però posso sedermi sulla crisi economica del dizionario Devoto Olli altro punto fondamentale dalla nostra cultura
Secondo il quale
Cioè dell'amante differenza la crisi è cattività secondo decotto le la crisi in generale Citto una perturbazione acuta nella vita di un individuo o di una collettività con effetti più o meno gravi pittura
è abbastanza negativa ma poi il Devoto-Oli spiega anche Klose una crisi economica che qui veramente non si scherza e il passaggio dalla prosperità alla depressione
Forse un tantino troppo come cercherò di dimostrare ma certamente
Un punto che possiamo trarre da queste citazioni sono che la crisi indica un punto di passaggio di svolta
Che avviene in una situazione instabile e che determina degli affetti ritorna
Possiamo cercare di trovare una definizione economica di crisi per io non l'ho trovato col l'unica cosa posso farvi offrirvi umilmente
Una mia definizione sono qualche una definizione forse un po'artigianale io credo che ci siano vari casi di crisi economica
Ma possano essere ricondotti a due casi principale
Uno in cui c'è un mercato che non funzioni
Spiegano poi che cosa vuol dire un mercato che non funziona
L'altro in cui c'è un mercato che funziona benissimo
Ma un mercato con un sistema economico passando da un punto di equilibrio di mercato a un altro punto di equilibrio di mercato deve pagare dei costi di aggiustamento che sono collettivamente percepiti come eccessivi
Non sono le uniche due fattispecie ci sono colleghi economisti in sala sono sicuramente possono offrire molte altre ci sono dei casi in cui i mercati non esistono addirittura però raramente queste sono percepite come crisi o almeno non mi sono venuti in mente
Delle dite
Sufficientemente chiare su questo
Occupiamoci quindi di definire di ricordare molto rapidamente
Che cosa un mercato delle fa
Un mercato deve determinare un prezzo di equilibrio
Prezzo d'equilibrio economia una cosa molto tecnica molto specifica ricerche un prezzo in cui tutti quelli che vogliono vendere sono disposti ad da a quel prezzo tutti quelli che vogliono comprare sono disposti a comprare a quel prezzo e la quantità dei venditori e la quantità dei compratori coincide quindi questo vuol dire che chiunque voglia vendere dentro vuol dire che chi vuole vendere a quel prezzo potrebbe essere più tecnici mano al tempo di farlo chi vuol renderà quel prezzo ci riesce chi vuol comprato il prezzo ci riesce e la quantità domandata la qualche offerta sì eguaglia
I mercati
Ben che si comportano bene che noi spendiamo a spiegare ai nostri studenti al nelle prime lezioni del primo anno economia sono mercati in cui se per qualche motivo il prezzo è diverso dal prezzo di equilibrio succedono delle cose che riportano il mercato ittico
Se
L'offerta troppo scarsa i prezzi salgono e questo incoraggia chiaro ad offrire più prodotto incoraggia scoraggia chi domanda a chiederne così tanto che anziano sistema se quelli per chiedo scusa spiegazione artigianale ma non mi serve nulla di più Complesso per credo ecco voglio dire
Bene
Ci sono casi in cui questo non sufficiente
E ci sono casi in cui via i processi di aggiustamento sono particolarmente dolorosi di questo qualcosa parlo brevemente
L'equilibro sui mercati
C'è quasi sempre sono veramente pochi mercati in cui si fa fatica a raggiungere l'equilibrio o le colibrì o può non esistere però sono mercati molto importante
Anche qui semplificando per motivi di tempo sono mercati nei quali sono molto importanti le aspettative degli operatori economici
E sono molto importanti l'incertezza degli operatori è un fattore molto importante è difficile che voglio se abbiate mai uno squilibrio sul mercato delle banane perché mercato le banane è un mercato in cui non ci sono aspettative io vado a comprare le banane al mercato ortofrutticolo questa mattina sono lì le vedo c'è una limitata incertezza del prezzo ma se una banana viene da produttori notti presumibilmente una buona Banana quindi non è anche l'incertezza sulla qualità del prodotto Stocco tra
Ma non tutti i mercati sono fatti così
I mercati finanziari molto spesso sono mercati estremamente delicati sotto questo profilo perché gli operatori economici
Si scambiano dei pezzi di carta il cui valore è fortemente concerto e si scambiano pezzi di carta
Sul in nei confronti delle quali si nutrono delle aspettative
Non non posso fare una discussione tecnica forse cito solo un caso o due per farmi capire c'è un un caso abbastanza classico
Trovato
Perché risale senza della trappola di liquidità in cui essenzialmente in un modello economico semplice ma abbastanza funzionante l'aumento se la banca centrale emette moneta i tassi di interesse scema
E questo incoraggia gli investimenti o almeno così andava il mondo un po'di anni fa
Beh così non va sempre il mondo la banca come ha amaramente sono
Ha preso la banca centrale giapponese la quale dovendo gestire una più grave depressione economica del Giappone nel dopoguerra
Ha abbassato ha continuato aumentare l'offerta di moneta abbassato i tassi d'interesse tassi d'interesse sono scesi virtualmente a zero
Ma non c'è stato nessun effetto per un lungo periodo c'è stato un effetto alla fine ma per un lungo periodo non c'è stato alcun effetto sull'intestino
Io non ho certamente le conoscenze per offrirvi un'analisi della Carnia giapponese ma forse neanche momento per farlo ma certamente in questo non funzionamento del mercato degli investimenti tra un mercato macroeconomico
Ha avuto un effetto molto importante hanno avuto l'effetto molto importante le aspetta
Ci sono altri casi in cui i mercati non funzionano per problemi di informazione
Consiglio a tutti i colleghi di altre discipline che vogliono vedere qualche cosa sul
Sì un amento dei mercati economici in crisi ciò negli articoli molto interessanti o sta rifatti da Martino cavalli della Banca mondiale verso la fine degli anni Settanta sul funzionamento dei mercati durante le carestie in banda
Se voi guardate con occhi come dire generali una carestia è una fallimento del mercato assolutamente terrificante
La gente mo'muore di fame e quindi tutto ciò ecco in realtà RAI Chiaravalle o anche molto interessante non è tecnicamente molte parti non sono tecniche sono perfettamente leggibili per tutti
Fa vedere come le carestie in Bangladesh siano state scatenate da fenomeni informazione alla fine degli anni Ottanta in Bangladesh non c'era una conoscenza
Su effettivamente com'era come stava andando il raccolto di riso
L'economia del Bangladesh come economia
Dei Paesi molto poveri è basato su risorse non c'è abbastanza viso la gente muore se c'è abbastanza riso la gente vive è una schematizzazione mai me non è così lontana dalla realtà c'era stato un un strano fenomeno in cui siano creata una si era creato una percezione di un raccolto di riso
Che molto ridotto da una serie di eventi naturale
Aspetta che per i pasti rivelarono totalmente romane perché Risola fine eccetera ma questo scompenso i mercati poi faccio vedere un piccolo esempio a tal punto che inizia una carestia trame
Morirono decine di migliaia di persone e morirono perché i mercati non funzionano perché questo particolare mercato in questo sistema fragilissimo come un'economia di sussistenza
Non era riuscito a ad a vere gli operatori economici non disponevano delle informazioni
Corrette sulla domanda sua domanda futura sofferto sull'offerta futura e dunque sul mercato Cox
Potremo parlare anche alla crisi del ventinove ma io ho scelto un paio di crisi come dire meno no perché potrebbero forse possono stimolare la riflessione e i nostri parti
Il punto quindi il primo punto io vorrei sottoporre come definizione economica di crisi e quando un mercato non riesce a raggiungere l'equilibrio
Oppure caso dell'economia giapponese oppure un mercato raggiunge un equilibrio che noi consideriamo socialmente ed eticamente
Riprovevole rivoltante da evitare perché è evidente che dopo una carestia i mercati raggiungono l'equilibrio muoiono dei consumatori i salari agricoli Esperti espressi in unità di riso aumentano e questo ricombinare domanda e offerta ma un livello di popolazione più basso questo un equilibrio che nessuno e non vuol vedere e quindi questo è certamente una l'opzione forse un pochino estrema
Di crisi economica
Credo quindi che certamente si pongono delicati problemi
Della tutela dei diritti diritti economici forse neanche solo economici in queste situazioni ma e questo è il secondo punto che volevo affrontare su questo tema
Io credo che non bisogna andare in Bangladesh e non bisogna aspettare una carestia per riconoscere che ci sono altri casi ti crisi economica sono casi perfettamente se sono i casi in cui le collettività dal portiere ai governi ma non solo i governi devono prendere delle decisioni
Il secondo gruppo di case quindi che volevo presentarsi riguarda il cambiamento del punto di equilibrio
I mercati hanno una tendenza all'equilibrio quando l'equilibrio si
Si altera come dicevo prima quando l'equilibrio si altera
C'è un aggiustamento che si va a un nuovo equilibrio
Il mercato petrolifero nel settanta due era in equilibrio la domanda offerta di petrolio al mondo era un equilibrio a un prezzo di circa quattro dollari e mezzo al barile
Poco più di un anno dopo per un insieme di motivi che non mi interessa ricostruire la domanda e l'offerta di petrolio al mondo erano in equilibrio a un prezzo del petrolio di quindici dollari
Prezzo nel grosso modo triplica
Dunque ci fu una crisi petrolifera e poi parliamo però vedete anche questo un argomento è un punto che un po'scivoloso
Una materia prima triplicata di Trezzo è un fatto notevole non è un fatto tra in fondo però così raro
I mercati le materie prime sono mercati in cui l'offerta che viene dalle miniere è molto rigida l'uso che tiene dai processi industriali e rigido pure lui quindi basta un piccolo mismatch tra domande e offerte e prezzi possono saltare di molto infatti variazioni dei prezzi di questo genere ne abbiamo visti sul mercurio lacci di rottami di ferro sono due quasi più che duplicati nel giro di un anno l'anno scorso ecco perché e domanda perché c'è una crisi ci sono crisi petrolifere ma non crisi da mercurio o una bella crisi Napoli perde
Credo di avere una risposta su questo punto che spero possa essere di qualche interesse per la discussione che segue
Ogni crisi determina dei costi di aggiustamento
Prendete il petrolio con il petrolio a cinque dollari
I consumatori hanno delle auto una grande cilindrata
Delle auto pesanti perché contengono molto acciaio
Utilizzano molto frequentemente queste auto
Con il pettorale a quindici dollari contro né per quindici dollari del mille novecentosettantatré i consumatori non potevano più permettersi delle auto di questo genere allora hanno cercato auto piccole con piccole cilindrate
Molte componenti di plastica utilizzando le raramente almeno questo è successo in tutto il mondo tranne che negli Stati Uniti ma questo ci porterebbe lontano le politiche fiscali dei governi nei confronti della ecco andiamo avanti qui prima riflessione un cambiamento nel punto di equilibrio del mercato petrolifero mondiale ha determinato una forte cambiamento nelle abitudini dei consumatori
Con effetti distributivi prima qualcuno poteva permettersi la macchina ma poi non poteva più permettersi
Ma e questo la seconda conseguenza a generato degli enormi problemi produttivi per fare grandi macchine con molto acciaio ci vogliono molte centri fare piccole macchine molta plastica non ci vogliono più tante acciaierie infatti in Europa
Cinquanta per cento almeno della capacità siderurgica eh evaporata nel giro di sette otto anni dopo la crisi la crisi del
Del petrolio
Ma naturalmente chi è bravo a fare macchine grandi non necessariamente bravo a fare macchine piccole e molti produttori di auto chiudono o per lo meno chiuderanno stabilimenti licenzierà ha superato vanno addestrare nuovi personale
Ecco questi sono tutti costi di aggiustamento
Una parte importante di questi costi di aggiustamento sono quelli che in economia vengono chiamati Santo costs cioè costi affondato i costi irrecuperabile
Se io apro un ristorante poi mi stufo di fare il ristoratore ridendo il mio ridendo le tento la riprendo la cucina ridendo i locali e presumibilmente per carità prendano qualche soldo in più o qualche soldo in meno di quando ho comprato pentole frigoriferi e tavoli estoni
Ma però non sarà una grande differenza
Se io faccio una grande acciaieria per fare la lamiera che serve per fare le automobili per motivi tecnici che abbiamo tempo di discutere se io quell'impianto lo voglio chiudere sostanzialmente lo butto via cioè il valore di quell'impianto ottanta allora se io chiudo un ristorante non ha un costo fondato se io chiudo un'acciaieria ogni norma costo fonda questo secondo me il motivo per cui c'è la crisi petrolifera ma non c'è la crisi da parmigiano reggiano o altre cose che possano teoricamente determinare la chiusura con l'apertura di una sto
Il punto quindi volevo proporre per la discussione lo faccio molto umilmente perché nono come dire non riesco a basarmi su colleghi che abbiamo scavato questo particolare problema prima e che quando il sistema quando un mercato o quando un sistema economico
Passa da un punto di equilibrio all'altro e per passare ha bisogno di far pagare grandi costi di aggiustamento
Questa è viene percepita come crisi cono viene percepita in crisi economica anche da illustri professori che quando scrivo sull'American Economic Review non usano il termine ma quando scrivono sul due attacchi lo usano ecco
L'ultimo punto su cui potevo rapidamente intervenire
Che anche qui mi trovo molto vicino molte cose sono state dette dai colleghi che mi hanno preceduto riguarda
La percezione della crisi
Io credo che se mai discussa discutendo dei diritti economici forse anche di altri ma io mi fermo a quelli economici
Nei tempi di crisi un punto importante un capitolo importante riflessione deve riguardare la percezione dell'esistenza di una crisi
La percezione della crisi lenta progressiva
In alcuni casi molto lenta molto progressiva quando l'aggiustamento e violento che si vede il prezzo del petrolio
La l'aggiustamento è stato relativamente lento
Squadre relativamente rapido se tenete conto i costi affondati che sono stati distrutti e l'aggiustamento dell'economia ma ci sono delle crisi molto importanti che possono non essere percepite per lunghissimi periodi che ho qui
Essendo un economista moderno non sono una persona colta però alcuni colleghi sono ancora persone colto io l'economia non induce alla cultura ormai però quindi avanzo con circospezione
Lei Venezia
Venezia la la fortuna di Venezia finirono nel Cinquecento quando ha un economista così pare perlomeno con la scoperta dell'America e l'ampliamento del mercato la Scala competitiva dell'economia veneziana
Non era più in grado di competere per carità poi è stato il consigliere Trento ciò possono dare altri fattori però è un economista industriale le economie di scala sono la cosa più cinque
Ma non mi interessa parlare di Venezia mentre sulla percezione della crisi
Perché a una rapida lettura di qualche testo storico da parte un economista ahimè poco colto però emerge la stanza chiaramente come la percezione della della profondità del cambiamento la percezione dei costi di aggiustamento
La percezione dei costi affondati così li chiamerei oggi in quella fase storica fu estremamente lenta e la lentezza dalla percezione che dipende con ogni probabilità uno dei motivi che perpetuano la crisi
In una crisi duro diversi secco
Naturalmente è umano un atteggiamento di gennaio di negazione uso questo in senso circolo ottico
è inevitabile un atteggiamento di Berna ero davanti ai costi di aggiustamento
Inevitabile per tutti per gli individui ma anche per le aziende per il management
Ma credo che il punto e su questo vorrei concludere sia la gestione che noi facciamo
Questi processi percettivi della
Io vedo mi sembra molto evidente che nella maggior parte dei casi politici dei governi usano un approccio narcotico come lo chiamava professor cross Pri
Questo particolarmente evidente a chi viva che abbia vissuto in Italia negli ultimi anni in cui era evidente che un sistema economico specializzato indenni relativamente semplice ad alto contenuto di lavoro non aveva nessuna possibilità di rimanere con questo modello di sviluppo
Con l'apertura con l'ampliamento dell'unione europea verso est e con l'ampliamento verso il con la globalizzazione dell'economia
Però la percezione voi trovate di politici italiani di ogni partito cambiano detto queste cose con chiarezza ma l'approccio narcotico forse è quello che ci portiamo dietro da Venezia
Ma comunque o forse quello che concerna più congeniale alla nostra connaturata ipocrisia ma il punto della percezione credo che sia importante e ho solo due otto paio di esempi disordinati per concludere la percezione e a livello
è molto importante a livello macroeconomico la percezione e la gestione sono molto importanti a livello microeconomico
Si possono dare molte
Molte letture diverse sul sui meriti o i demeriti storici del Governo fa dei governi faccia
In Gran Bretagna a partire dalla fine degli anni Settanta
Giudicando li venti anni dopo aver ma io l'osservazione molto banale
Che si può fare è che al in quel tempo in Inghilterra si era capito che un certo modello di sviluppo come si chiama ora un po'impreciso basato su industria nazionale carrozzone auto quelle che vengono chiamate in inglese simpaticamente da metal Pascendi industrie le industria dove si prendono a martellate dei grandi pezzi di ferro non era un sistema non era un la configurazione del vantaggio competitivo che poteva essere sospettato
Se voi guardate il dibattito economico-politico limita Francia in Germania negli ultimi venti anni e accomunato da una totale è fortissima demonizzazione
Della dei governi della signora Thatcher negli anni settanta
Io uno dunque l'atto non sono certamente di sincopi di simpatie come conservatrici o neo conservatrice però questo calcolo colpisce perché secondo me è un caso evidente Tietmeyer di mediazione
I tedeschi si sono illusi di poter continuare
A a a pagare gli stipendi salari orari che pagavano anche dopo l'unificazione
Ma anche dopo l'ampliamento a Est i francesi sono tuttora forse ferocemente attaccati alloro modello di sviluppo
Basato sull'impresa pubblica è una cosa che spesso disco dimentichiamo le nostre discussioni sull'economia europea e che in Francia esiste un commissariato generale no come serate generale della pianificazione quindi forse qualche cosa dovremmo pensare cinque sterline
In Italia abbiamo risolto tutto con la debito pubblico ma questa sarebbe un'altra situazione
Ecco
Il motivo per cui probabilmente l'economia britannica adesso è l'unica economia europea che cresce a tassi continuamente elevati
E quello è che l'economia britannica
Ha fatto un doloroso aggiustamento vent'anni fa ha cominciato dolorosa avventura aggiustamento venti anni fa perché è stato un'acuta percezione della crisi
Altri paesi non c'è stata c'è stata anzi un approccio fortemente Marco
A livello micro e di problemi di ci sono di percezione e e qui finisco perché qui forse c'è l'attacco con le discussioni che seguono sul sulla gestione dei diritti in tempo di crisi
A livello micro c'è un rilevante problema di gestione faccio un esempio tetti mi risulta irresistibile dalle dall'ennesimo sciopero di Alitalia dove la giornata di Ade che oggi ma anche da altre considerazioni
Vecchio punto di equilibrio ogni paese aveva sostanzialmente un monopolista nel trasporto aereo
Il monopolista incassava profitti più bravi più cattivi riuscivano anche a perdere quando ero al monopolio ma il punto analitico interessante è che una dattilografa dell'Alitalia degli anni Ottanta guadagnava tre volte una dattilografa di un'impresa meccanica sulle colline quinto
Nuovo ponte facendo la stessa cosa non parlo di hostess e piloti per qualitativo nuovo punto di equilibrio concorrenza i prezzi del trasporto euro sono aereo sono crollati non è più possibile che la dattilografa guadagni quel
Quello scritte
Soluzione
Tre soluzioni diverse prima soluzione soluzione italiana in cui le pensioni come sappiamo sono pagate larga misura secolo esclusivamente dallo Stato si è a adottata una politica di prepensionamenti
Prepensionamento si vuol dire dal punto di vista economico
Addossare
Il
Proseguimento del livello di reddito di quella signora ipoteticamente dattilografa alla collettività
Noi non possiamo più impiegarla come impiegata dell'Alitalia
Decidiamo collettivamente di non tagliarle il reddito
Ma di assicurarle il reddito pro siccome il retro andrò più paga non glielo non lo può più pagare dall'Italia lo facciamo pagare sotto formali prepensionamento e di pensionamento poi alla collettività soluzione numero
Soluzione numero due usciamo dal trasporto aereo ma solo per un momento
Che cosa succede negli Stati Uniti sono colleghi che hanno una conoscenza per più dirette ma dalla lettura la stampa economica
Problemi del genere ci sono in molti altri settori anche dalle compagnie aeree ma prendo un attimo l'altro esempio General Motors Jérome Motors sull'orlo di una crisi finanziaria perché suo debito è stato
Ha passato come il rating a livello di junk
Il motivo non è che faccia dove automobili particolarmente cattive
Il motivo è che ogni automobile che fa a sopra un monte un incarico di obbligazioni pensionistiche assunte da General Motors nei confronti dei suoi ex dipendenti nel passato
Che soluzione si farà non lo so non so se possa fallire General Motors forza
Non può fallire General Motors ma fino ad adesso fino a oggi il peso di queste obbligazioni pensionistica è stato sopportato dagli azionisti di General Motors che hanno visto il valore delle loro azioni
Ridursi in maniera tesi
Terza soluzione torno ai trasporti aerei è una notizia di uno due giorni fa United Emma
E esattamente nelle condizioni di Alitalia dattilografia ricoperte d'Oro
In tempi lontani
Un giudice se ho letto accuratamente la notizia a decretato che immaginarla Espoo essere sollevata dal suo debito pensionistico sia mistico che pagherà mi sembra di capire lo stato in qualche forma più o meno nascoste barocca
Ma è una terza soluzione
Allora il punto su cui volevo terminare
E che la percezione dell'esistenza di una crisi economica che per me è principalmente un problema di costi di aggiustamento
La percezione di questa crisi è cruciale indispensabile avere una chiara precisione la responsabilità della percezione come in molti altri casi top da ma come si dice nell'impresa Cettina dall'alto bisogna dire che c'è la crisi
La crisi può essere gestito in modi molto diversi
La gestione della crisi può passare attraverso un licenziamento della dattilografa
Attraverso una sorta di imbalsamazione della dattilografa pre pensionata e assicurata e garantita però andiamo per tutti i secoli dei secoli
Oppure può passare attraverso soluzioni diverse do citate un paio che sono
Emersa nella stampante scrivevo e qualche punto questa relazione è un problema discetta io non credo che ci sia una e un'unica
Soluzione alla problema della gestione dei diritti economici nei tempi di crisi io non riesco a capire perché qualcuno che ha goduto di uno stipendio alto
Quando la sua azienda di monopolio debba avere un qualche diritto di goderne anche quando la sua azienda in concorrenza ma io sono un economista quindi tendo a sopra semplificare i problemi se mi pongo ma il punto importante e credo che l'abbia una pluralità di modi di gestire
Questi processi di aggiustamento a processi di aggiustamento
Determinano costi di aggiustamento determinano costi affondati una parte importante di questi costi hanno una stretta connotazione sociale perché sono Stipe sono condizioni di lavoro e credo che ogni collettività debba attentamente riflettere
Su come può
Gestire questi aggiustamenti ugualmente se alle risorse sociali gestisca
Grazie ricorda costretti per questa relazione che ha segnato un passo in avanti ulteriore nella
Riflessione sul concetto di crisi Prosperetti sia mostrato con con evidenza come
Quando si passi all'ambito economico le questioni
La crisi la crisi di di cui parlava Bonanate
Acquista
Connotazioni in parte simile ma in parte in parte riverse
Mi limito solo due brevi commenti riprendendo la relazione di Prosperetti
La questione del Giappone la questione del Giappone
è una crisi ma certamente non lo è nel senso delle relazione di politiche economiche e di politica di cui abbiamo parlato prima
L'economista parla di recessione di stagnazione
Detto verde presso la psicanalista non lo sono
La questione e centrale però del Giappone e chi è rimanda un po'anche al alle alla percezione alle aspettative è che da economisti mi permetto di dire essendo io un economista
Non abbiamo forse del tutto compreso le ragioni e le come dire politiche
Per perché il Giappone e augura vilmente speriamo che nessun altro segua quell'esperienza Nesi scale
Cioè le come dire la la policy più intelligente che a me è capitato di di leggere dopo teorizzazione sulla trappola della liquidità di cui parlava Prosperetti ecco il Giappone dovrebbe avere un po'più di inflazione
E da qui a decidere revocare il problema di capire come che si dà più inflazione
Al Giappone perché
Perché possa uscire dalla crisi ma è una situazione difficile certamente è un è un bell'esempio di Crazy secondo esempio sempre tratto dalla dalla Lazio
Dalla relazione di Prosperetti
E che mi su cui mi permetto una riflessione questa cioè
A me pare di d'interpretare non spero non troppo liberamente il suo pensiero dicendo che forse dal punto di vista economico
Alcune delle dei risultati della relazione precedenti vengono intesi meglio se l'economista mi ci metto anch'io
Collocare
Nel nel ruolo e nel modo appropriato la questione degli interessi
Cioè il perché alcune politiche vengono fatti o non vengono fatte a volte non è questione di errori un errore del policy maker
E che ci sono gli interessi
A me pare che spesso noi economisti non voglio che in campo includere prospetti in questa riflessione che mi riguarda a volte ci dimentichiamo che gli interessi esistono sono Fortini
Che uno prenda anche un interesse prevalga sull'altro non sempre
Come dire e Claretta efficiente è un termine o con cui gli economisti dicono definiscono e situazioni che vanno bene per tutti ma purtroppo di situazione che però vanno proprio bene per tutti
Se nessun pochissime da dire professore calabresi scuote la testa disse che prosperano insieme
Ecco ma quando le quando la situazione non va bene per tutti ecco che l'economista esce con con la sua con i suoi bilancini di valutazione sociale ma poi nel concreto della politica diamogli il conflitto di interessi questa era questa
Ecco mi può scusate la la la leggero approfondimento aggiuntivo ma testimone anche l'interesse dei temi che Prosperetti ha messo sul tappeto e e si rimanda
A questo punto è una dimensione internazionale
Ha una dimensione internazionale che da un punto di vista
Politico certamente ma da cui
Anche gli altri studiosi economisti e quant'altri trarranno certamente intuizioni
Riflessioni
Sviluppa o una professorale che Verre scusate che professore Opole Tizio International s'appresta University
Propone una relazione il cui tema è vivere in un mondo insicuro la crisi della sicurezza internazionale prego professore
E chi ne è sincera ma qualche big event
Posti sai minaccia ogni cellula
Cioè il civile vero questa come una sfida come dire comunicare attraverso tutte queste discipline l'economia il diritto la economia e politica e comunicare anche al al di là delle barriere culturali e linguistiche cinque li abbiamo tutta una serie di sfide quindi dinanzi a noi anche
L'opportunità di mettere entusiasmo nel dibattere discutere queste cose questa io perdo senza adesso le cose da un punto di vista dello studio delle relazioni internazionali e il il concetto di crisi viene utilizzato ripetutamente nel contesto delle relazione internazionale forse esageratamente lo usiamo per due ragioni primo perché siamo intellettuale
Veniamo pagati per essere preoccupati quelli ci preoccupiamo di problemi
Sa poi questi problemi chiamiamo crisi e due perché nel parlare di crisi nello descrivere un rapporto come se un rapporto di crisi noi consegnati gli diamo a una maggiore significatività importanza e come dargli importanza saper sollevare elevare la posta in gioco è per queste ragioni ritengo che la crisi le crisi diventano argomento delle relazioni internazionali
Straniera in momenti per esempio come la crisi Cuba la crisi dell'Azhar fredda la crisi tra Stati Uniti Paesi europei che forse meglio ancora la crisi del Lovers
In crisi la maternità sulla crisi della modernità della legittima difesa americana e quant'altro quindi la prova di crisi la usiamo per descrivere momenti in cui ci veniamo a trovare e ci sono tre modi
Usare la farò la crisi nelle relazioni internazionali estremo descrive un rapporto zucche conflittuale e che peggiora una crisi in un rapporto tra i due Paesi Ostra
Due partiti o controparte nel sistema internazionale sa quindi che si questo insomma una seconda smania di usare crisi la crisi
Del sistema di norme istituzioni di un sistema politico che sono in crisi
E io ne parlerò con questo questa connotazione accezione c'è una terza maniera per parlare di crisi la crisi del l'era intellettuale o di un è in contrasto o la crisi
Della modernità dell'Illuminismo della secolarizzazione della modernizzazione parliamo quindi di crisi in questo ambito in questo contesto S questo molto spesso al centro delle nostre discussioni quando si parla dell'incontro resto ove resto del Ovest che si incontra con il modello islamico o così cosiddette conflitti ventitré civilizzazione vere nel nostro mondo delle relazioni internazionali
Pensiamo alle crisi in termini dell'ordine del vecchio ordine la crisi del vecchio ordine dove
Un vecchio ordine si scompone ed emerge un nuovo ordina
Questi sono momenti in cui le vecchie regole del gioco
Non possono essere più sostenute quando la guerra la rivalità la trasformazione entrano in gioco simultaneamente nuovi Stati con nuovi poteri emergono che sfidano i vecchi Stati che cercano di aggrapparsi al vecchio ordine alle regole alle istituzioni che in cioè stanno figura al vecchio ardire
Oppure se l'emergere di nuove insicurezze nuove sfide e quindi si ricercano nuove coi sistemi le crisi più importante nelle relazioni internazionali risolto tendono ad essere violente oppure minacciano di violenza e quelli che voi
Con chiudono ordini politici
Culminano con la guerra pensiamo sommessa Anas le grandi trasformazioni nelle relazioni internazionali che sono state spinte dalle crisi che poi portano alle guerre e le guerre che conducono
Al vecchio ordine che viene distrutto
Ed emerge il nuovo ordine sia il sedici quarantotto diciotto mille ottocentoquindici mille novecentodiciotto mila centoquarantacinque e oggi forse il due mila e tre potrebbe essere un anno qui critiche messi che Ankara quegli altri anni ebbene oggi vorrei sostenere che noi abbiamo una crisi del vecchio ordine mondiale il vecchio ordine che io descrivo come il vecchio sistema americano costruito dopo la seconda guerra mondiale quelle istituzioni che noi vediamo quell'ordine alla NATO
Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale delle Nazioni Unite istituzione multilaterale sicurezze economiche
Quindi istituzioni globali
Sì hanno dato alla firma di questo ordine mondiale
Ebbene questo vecchio ordine mondiale oggi venne minacciato in molti modi
Da un sede di forze globali trasformazioni in atto di questa vero nel processo nel corso di questi cinque forze che si sprigionano contro il vecchio ordine troviamo domande fondamentali che hanno a che fare con la politica mondiale per esempio chi comanda chi beneficia
Domande fondamentali dei rapporti internazionale e all'interno degli Stati Uniti
Lo Stato che al centro di questo ordine mondiale mi sono dibattiti importanti succosa fare cosa sta succedendo quali sono le strategie che dovremmo adottare come possiamo creare costruito un nuovo ordine o come aggrapparci al vecchio ordine quindi la politica mondiale
E a un punto di svolta secondo me storico non molto lontano da quello degli anni Quaranta Henry Kissinger che conosce bene le crisi
Di recente sosteneva che non ha mai visto un mondo in uno stato di talmente flusso zero ha usato la parola flusso poche regole poche norme per guidare il flusso del cambiamento nella sua vita
E che oggi sto un processo in cui molte più cose sono in movimento
Toh
All'interno dei segreti di battitore
No
No come dare un significato all'undici settembre come gli Stati Uniti possono esercitare il potere globale in questo momento mondiale in questo momento che hanno così tanto potere
La politica e s'era di Boucher risolve problemi oli crea più problemi i neoconservatori
Diffondono democrazia oppure in sicurezza questione dibattiti americani e al di fuori dagli Stati Uniti ci sono altrettanti importanza di Battisti
Gli Stati Uniti stanno diventando uno Stato imperialistico imperiale oppure questo vecchio ordine come dire le istituzioni molti multilaterali si stanno disgregando
Gli americani impareranno la la lezione dell'Iraq ripensi avranno la guerra al terrorismo eccetera questi sono quesiti che riflessioni che suggeriscono che il vecchio ordine in crisi
E desidero parlare di due-tre cose adesso innanzitutto vedere parlare delle forze le grandi forze che se come stanno creando una crisi vera sicurezza mondiale che ci costringono a rivedere il modo fondamentale
E gli con cui condurre le relazioni internazionali e quindi che cosa sta provocando la crisi se vogliamo e poi parlerò dell'amministrazione Bush nella sua il suo tentativo di gestire la crisi
E se la stanno Singita sta peggiorando o risolvendo io suggerisco che hanno offerto una risposta alla crisi dell'insicurezza globale ma se non sta funzionando e che dobbiamo ricercare ancora la crisi non ci abbandonerà insomma con la rivoluzione del modo di pensare che emerso dalla Boucher me ne sono certo parliamo però innanzitutto della crisi del sistema globale e mondiale e vediamo che cosa ci sta dietro vorrei citare il sei forze che c'erano cambiamenti nel vecchio sistema che stanno creando la crisi il primo e il destino dei delle vecchie minacce quindi la fine della guerra fredda soprattutto in Europa
Questa questo è il punto di transizione che non è l'undici settembre ma nove undici cioè il momento in cui crollato il Muro di Berlino e finita la guerra fredda e le vecchie minacce sono scomparse questo ha messo in discussione
Tutta una serie di questioni sulla sicurezza sulla sul futuro cinque delle alleanze come la NATO oppure fa emergere questioni come per esempio questo sistema di guerre fredde alleanze truccate basi strutture di sicurezza cooperativa come funzionano quando non c'è più la ma la minaccia condivisione delle degli oneri
Facciamo parte ancora di un sistema di reciproca protezione oppure siamo sempre più da soli
E mi sono anche quesiti più profonde che sono stati liberati se vogliamo dalla fine delle guerre guerra fredda e la la scomparsa della minaccia che abitava con la forza di coesione che abitava marzo in le Grand insiste all'benché un po'abbiamo dal cioè chi siamo noi questioni di identità quindi il concetto di Occidente
Pregnante o se siamo collettività separate gli americani dagli europei intendevamo insieme la guerra fredda che cos'è che ci unisce se siamo uniti
E questo rende più provocatoria la leadership americana
Quando si percepisce questa leadership che non viene utilizzata al servizio di un minaccia comune quindi tutto questo fa parte della crisi della crisi che emerge chiede emersa lentamente negli anni novanta con la fine della guerra fra
Una seconda forza mondiale che credo sia ancora più profonda nel generare la crisi del vecchio ordine è l'emergere del sì della potenza americana come unipolare
Mai uno stato è stato così potente nella storia recente dal punto di vista militare ma anche in altre dimensioni del potere
Questo è un uno sviluppo sorprendente non ce l'aspettavamo negli anni novanta noi ci aspettavamo che la fine dalla guerra
Fredda avesse portato a un mondo multipolare ma non è avvenuto l'unica potenza rimasta avuto un decennio peraltro migliore degli altri paesi è cresciuta
Tra il novanta e il novantotto
Del ventisette per cento per quanto riguarda il PIL
Il in euro in Europa il PIL è cresciuto solo del servizio cinquecento e in Giappone il sette per cento non sapevo che insegue prosecuzione del novantasei infine erano avuto molte lunghe recessioni
Una un'epoca di malese ebbene in quel periodo gli Stati Uniti nona ridotto la spesa militare come in Europa la Russia è crollata con un'economia a un'economia la dimensione della Danimarca
Cimino sarebbero ancora un presidio di sviluppo degli anni novanta quindi c'è stato un cambiamento nel sistema
Nella definizione dei le delle forze del potere delle capacità di potere della forza un unico paese quindi per la prima volta nella sua recente poteva operare senza alle ansie di contrapposizione
Senza un gruppo di di di Paesi che potessero limitarne come dire il predominio e quindi grandi Stati sono emersi ma sono stati sfidati da coalizioni
Hanno cercato sempre di limitare controbilanciare controbilanciare quello sforzo
Quindi oggi sono tante preoccupazioni nel mondo come funziona Lupo il mondo unipolare cast fax il processo di aggiustamento in cui ci troviamo in un processo in cui tutti cerchiamo di capire come ci comporteremo in un nuovo Periodo di unità con la vita
Le elezioni presidenziali in giro per il mondo
Mettono in discussione il potere americano in Brasile
In Germania e in tutti i paesi nell'ultimo ciclo sono stati arrivati come vi al governo leader che esprimono preoccupazioni sul ruolo da americano in questo mondo unipolare essi avverte se vogliamo
Una domanda intellettuale che molti studiosi si pongono che cosa abbiamo una trasformazione del sistema quindi un allontanarci dal vecchio ordine
Il vecchio ordine descritto come l'egemonia americane con caratteristiche liberali liberal multilateralismo restrizione del potere della forza alleanze che cercavano condivisione
Decisioni concertate quindi un legame tra le nostre nazioni dopo la seconda quel modello che lui ci allontaniamo da questo ordine illiberale verso un ordine più egemonico imperialistico lui istituzione dell'impegno nei confronti delle regole già Bolton per esempio ambasciatore alle Nazioni Unite è Nazioni Unite e gli non crede nell'idea di un ordine dove gli Stati Uniti obbediscono ai trattati all'ordine
Della molti lo multilateralità lui ha una visione diversa e quindi un uomo politico che al centro del politica americana con un approccio diverso rispetto ai decenni passati quindi c'è una preoccupazione legittima che il sistema sta cambiando
Si pensa che l'unico la vita
Crea più divisione tra gli Stati Uniti d'Europa
L'Europa campione del multilateralismo e degli Stati Uniti che invece non sono d'accordo vedono che il loro potere gli dà dei vantaggi non devono limitarsi non devono ridurre la propria autonomia la cipria sovranità quando aveva come nell'epoca in cui aveva bisogno di più della collaborazione del resto del mondo quindi ci sono grossi cambiamenti che intervengono grazie a questo
Emergere di questa unica potenza mondiale e quindi uno potrebbe elevare ancora di più
Il le poste in gioco
Non riguarda solo potere americano ma una trasformazione multidimensionale del nozione del potere simpatia voglio descrivere così qui vediamo anche un cambiamento nella struttura del sistema l'ISMU Westfalia cioè dell'ordine di West Faglia che cinque
Parte dalla dalla seicento quell'ordine che è durato quattrocento anni AGEA didattico un divisione un equilibrio delle forze del potere tra le grandi potenze quattro cinque sette potenze
Nel corso dei secoli le stesse potenze la Russia la Gran Bretagna la Francia un qualcosa chiamato Germania Cina Giappone e Stati Uniti
Terzo
Quindi a livello internazionale per cinquecento anni abbiamo avuto una diffuso distribuzione anche un equilibrio di potere rispetto ai paesi più importanti due abbiamo colto
Degli Stati sovrani i sociologi tedeschi il sociologo tedesco Max Weber libri chiamava stati che hanno il monopolio sul monopolio sull'uso della violenza sul proprio territorio sovrano quindi una giurisdizione sovrana l'autorità suprema su quello che avviene nell'ambito dell'allora se tra loro giurisdizione vedi un'immagine della Trattato di Westfalia s'stanti
Duri sovrani e autorevoli comunista del diritto nella propria sovranità oggi abbiamo invece la cosa più vicina all'inversione di questo ordine della cura di West Faria abbiamo un Paese che ha un quasi monopolio sull'uso della forza internazionale e abbiamo eroso la sovranità
Come direbbe Cheney beccare ma cioè alla grande
E abbiamo quindi un Paese che e capace di proiettare la forza in tutto il mondo e nessuno al tuo Paese capaci di farlo e abbiamo la fine o l'erosione del della sovranità statale
Questo è il secondo cambiamento nell'ordine di quest'Italia
Pensiamo alla fine della seconda guerra mondiale la dichiarazione universale sui diritti umani in un le Nazioni Unite quindi come dire siamo andati avanti solo di cinquant'anni su questo sistema
E oggi vediamo che all'interno dei paesi a casa succedono cose
Grazie
Cose che sono sempre osservate dall'esterno quindi ci si chiede se qual è il grado di supervisione all'interno di ciascun Paese per quel riguarda i diritti umani quindi
Se vogliamo è stato tolto lo strato superficiale della cipolla smantella sovranità e la sovranità quindi è stat rosa
Sbocciata pensiamo per esempio un'immagine che mi viene in mente pensiamo come se fosse una città che per cinque cento anni aveva tanti
Quartieri con diverse polizie locali nei vari quartieri in questo ci sta pezzo in un'unica agevolazione ad un tratto di un topo qualcosa di osceno città comunico sceriffo e non ha più
Catenacci alle porte
Grazie non ci sono più lucchetti alle porte questo sceriffo non viene eletto
Non un commissione di revisione dei suoi comportamenti
E lui come sceriffo dice adesso sono io chiederò la sicurezza in questa città io decido quali sono le minacce io entrano nelle case se voglio arresterà le persone prima ancora che possano per commettere un reato e userà la forza mortale se necessario senza doversi rivolge a nessuna altra autorità costituita questa è una città diversa rispetto alla città che si fida per cinquecento anni precedenti
Quindi non
Non è sorprendente che le persone in questa città dicono perfetta ma questo sceriffo chi è è uno sceriffo benigno bravo
Che possiamo stimare in America c'è un spettacolo che si chiama Merenberg fattivo la storia di una città negli anni Cinquanta con uno uno sceriffo amico di tutti che fa le cose in modo di consenso oppure qui abbiamo una città diversa come tipo alla lei PD
Quell'altro serial televisivo dove invece i la polizia non si comporta sempre secondo i canoni con un atteggiamento di Vibo predatorio dove si sfrutta
Della posizione dominante del Lorin possono quindi in che tipo di città viviamo e vivremo
Alla fine di questo ordine di quest'Italia quindi c'è una crisi c'è una crisi profonda nel sistema internazionale oggi che radicato nella trasformazione della forza del potere quindi nulla
Erosione del della sovranità degli stati senza lo scioglimento di questa sovranità degli Stati
E allo stesso tempo quello squilibrio del potere sta creando un un cambiamento volatile rivoluzionario nel sistema dell'ordine mondiale dobbiamo cercare di capire che senso dargli che significa dargli ritorno a questo concetto perché ritengo che l'amministrazione Bush
Sa che questo è in atto sta esprimendo la sua opinione su come gestire questa città nel mondo del gioco Westphal grazie al sequestro e alla fine dello stare perché sono altri i cambiamenti in atto che sono stratificati se vogliamo in questo Calderone di cambiamento Inner Ring volizione la terza trasformazione è quella più antica senza che leghiamo al processo di globalizzazione dell'economia occidentale una tendenza che conosciamo bene
Rivoluzione delle telecomunicazioni computer trasporti tutto questo ha spinto l'integrazione verso l'indicazione delle società e dei mercati e delle persone
Noi l'abbiamo celebrata questa globalizzazione come tendenza degli anni novanta e illiberale io sono un liberale hanno sempre ritenuto che l'integrazione e la e Comercio mondiale fosse buono il vecchio Segretario di Stato in corda un saluto diceva che esse i i temi e passano i confini i soldati non lo fanno
Ma c'è come dire un lama doppio taglio della globalizzazione che sta portando un altro aspetto dalla crisi
La globalizzazione e la comunicazione più facile il trasporto di pace Proietti sono le idee europee e americane nel mondo ma danno anche strumenti da anche strumenti se opportunità organizzative capacità per coloro che possono colpirci a loro volta perché la globalizzazione oggi hanno più impasto del mondo gli Stati Uniti cioè grazie alla globalizzazione
Il collega l'Europa hanno più impatto nel mondo ma altre hanno anche per ricapitalizzare le loro lamentele le lamentele verso di noi e quindi diventa degli Stati Uniti dell'Europa e diventano più Obiettivo di o di se vogliamo qua la globalizzazione però mi porta a dire altre cose
Che si collegano al questione della fine del ordine di questa fatica là dove se c'è una grande forza trasforma le nazioni distanti e le vite quotidiane
Di tutto il mondo ma non è soltanto un processo economico ma è un processo anche politico economico e culturale per e sociale culturale scusate
Paesi che si avvicinano sempre più anche bus sociale e culturale ma i loro caratteristiche identità si trasformano e il sistema globale si trasforma quindi non soltanto maggiore integrazione ma anche le unità si trasformano nell'avvicinarsi e nell'interagire la globalizzazione aumenta anch'cinquanta aumentare anche i punti di collegamento
E quindi a
Per esempio legato al la allo scontro tra civiltà l'uso di armi di distruzione di massa di massa oppure conflitti culturali
Povertà
Da miseria umana che vengono amplificati nell'impatto grazie alla globalizzazione quindi qui sono connessioni tra tutte queste cose per esempio se oggi o domani ci dovessero essere ai grandi attacchi terroristici per esempio nel porto di New York una bomba nucleare per esempio questo chiuderebbe
I confini mondiale la globalizzazione crollerebbe istantaneamente in una notte l'opposizione alla globalizzazione sta aumentando anche senza questi momenti catastrofici
Che è legata all'opposizione al potente risale allo strapotere americano quindi e e chiaro quello che voglio dire il dibattito sulla globalizzazione non riguarda soltanto l'auspicabile per del libero commercio ma il carattere o la natura della capo e non s'mondiale la quarta trasformazione che deriva da tutto questo
Il terrorismo e la privatizzazione della guerra molti relatori oggi hanno detto che il terrorismo non è un fenomeno nuovo io non credo che questo sia il vero c'è un tipo di violenza oggi che è nuova
E io lo chiamo la privatizzazione della guerra è una nuova realtà
L'undici settembre sa è stato forse
Un un stracci piccolo spiraglio in questo nuovo non era un atto nuovo in quanto tale come atto terroristico però e implicazioni molto nuove piccoli gruppi
Estremisti possono avere un impatto enorme enorme tre mila morti ma coloro che l'hanno perpetrato collaudato ne avrebbero uccisi tre milioni non è che sì il loro la nuova moralità
Sì glielo avrebbe impedito tre milioni troppi tre mila va bene no non avrebbero detto ho pensato non moralmente inaccettabile quindi ottimista normativo cognitivo c'è una struttura mentale
Che che non ignora in non impedirebbe di fare e di peggio quindi se questo è vero la capacità e senza limiti la capacità di uscire senza limiti e questa capacità quindi purtroppo è destinata a crescere quindi la prima tende tendenza e rivoluzionare la privatizzazione della guerra quindi in passato solo pochi Stati con grande scorso industriale
E altro economico avevano la capacità di fare violenza tale per produrre e questo questa direzione distruzione oggi invece la preoccupazione che pochissimi
Se determinati istruiti possono fare molto danno sempre meno persone nella prossima era quando non ci saremo più noi questa violenza potrebbe arrivare un'escalation ancora più elevata
Visco dissidi in un libro recente si dice in America
Il quelli chi ha fatto largo attacco terrestre dall'undici se dell'undici settembre rappresenta lo zero virgola zero zero zero zero zero zero zero zero zero un per cento della popolazione mondiale quindi questo per dire la privatizzazione dalla guerra implica quindi Sas che gli attori operano al di fuori dell'ossatura bordura x un giornalista apprensione quest'anno ha colto questa nuova realtà dicendo oggi l'odio nel mondo un uomo nuovo
E autoreferenziale oggi gli strumenti tecnologici permettono di mettersi insieme a queste persone che poi fanno le aggressioni e quindi questi stessi strumenti possono diffondere ancora di più
L'olio e quindi certi sentimenti anche di periferia islamica se vogliamo aumento non si diffondono più rapidamente grazie alle telecomunicazioni quindi
Questo può e si vedrà anche in altri ambiti nelle biotecnologie eccetera c'era quindi una strategia
Per combattere il terrorismo quindi richiederà molta creatività tra la letalità dell'odio quindi anche se non vi sono persone del mondo che vogliono rispetto al passato oggi l'odio può essere come dire concentrato molto di più e utilizzato molto di più di quanto non fosse in passato e le implicazioni che vanno al di là del nove dell'undici settembre qui abbiamo
Minacce che creano Frejus multidimensionali dormiva Cerbero individuabili facilmente da nascondere transnazionali si inseriti nel
Queste queste cellule sono in Occidente ad Amburgo non facili da individuare questi gruppi terroristi io non sono facili non sono da individuare ma e non sono faceva combattere perché o non hanno paura di morire oppure possono rifondarsi e nascondersi nei quartieri oppure nelle grotte dove si nascondono s'
Un altro aspetto rivoluzionario di questa crisi e che non hanno motivazione tradizionale meno comprensibili che crea correva al territorio quali sono queste nuove motivazioni di questi nuovi di queste nuove forze è questa legge parka l'ultimo film punto finale
Del questa concezione della guerra vediamo l'aumento dell'estremismo religioso che non capiamo bene
Lungo fuori fuori strada prima di perdere la voce cerco di concludere dirvi dunque che c'è una cinque quinta tendenze in atto la creazione di nuovi centri di potere Cina
E anzi sì ambasciatore di Singapore alle Nazioni Unite è dichiarata che ci sia o no
Sei miliardi di occhi che guardano l'America questo significa che ci sono tre miliardi di persone e questo significa che l'India e la Cina insieme
Stanno guardando questi altri Paesi in particolare gli Stati Uniti ma anche da Eurostat che gestiscono il sistema internazionale dettano cercando l'opportunità per riuscire a sedersi anche loro allo stesso tavolo comunque questa è una crisi che viene dalla creazione di nuovi Stati
Che mette il gozzo e nasce il giornalista s'di Oxford che nel suo più recente libro storico ha detto che i Paesi occidentali hanno ancora vent'anni durante i quali possono ancora gestire loro sistema globale prima di lasciare il posto a questi paesi crescenti
E dunque c'è questa quinta tendenze in atto una tendenza che riguarda dunque la tradizione del potere che nel mio campo senz'altro tipo di sviluppo più pericoloso della politica mondiale
Dove tutti i ritardi si trova in una situazione disastrosa con nuovi regole e poi arrivano invece per i fatti nuovi dicono no ora tocca a noi abbiamo noi i nostri interessi vogliamo il nostro sistema di lo balle le nostre regole e sto parlando della Cina e dell'India che tra poco si troveranno in questa posizione sono questi momenti di transizione dei poteri dove avvengono le guerre però questo risale ai tempi antichi si è sempre un momento di crisi a livello di ordine internazionale che porta a situazioni del genere
E infine velocemente c'è una festa tendenza in atto che io non riesco bene a capire anche in termini politici disperata della politica crescente della miseria
Questa è una tendenza che conosciamo tutto tutti una grande disparità tra il mondo avanzate le società più povere
I dati esistono e quasi sono scioccanti cinque miliardi di persone cioè l'ottanta per cento della popolazione del mondo musive nei paesi in via di sviluppo il quaranta per cento di questi cinque miliardi di persone
Non hanno l'elettricità se il quarantasette per cento di questi cinque miliardi vivono con un dollaro al giorno
E hanno un altissimo livello di un tasso di analfabetismo il novantacinque per cento delle persone con la i dieci si trovano in questa parte del mondo il livello del debito sta crescendo venne sei volte rispetto agli anni settanta
Siamo arrivati a due virgola cinque mila miliardi di dollari oggigiorno questa è una parte del mondo che non va da nessuna parte sta solo crescendo rispetto al resto del mondo
Ed è lì semplicemente di le persone che operano nel mio campo sono abbastanza preoccupate dalle altre cinque crisi che ho appena elencato che ora come capire questo un sì ma tendenze in atto è difficile capire quali sono le implicazioni globali come questo si manifesterà come crisi si tratta di critichi società società che sono lì lontane da noi
Ma come facciamo ha renderci conto se queste crisi si avvicinano nuovi oppure no
Non lo sappiamo
Ma ci sono chiaramente delle possibilità noi sappiamo che la deprivazione
Inizialmente non porta inesorabilmente all'azione politica l'India per esempio aveva meno uguaglianze Rizza e dalla Cina però in Cina c'è stata la rivoluzione
Allora che cos'è che dà fuoco alla miseria è un processo complesso che noi non capiamo veramente senza però ci sono dei processi che possiamo identificare e probabilmente faranno parte di questa parte del nostro discorso
Con Rossi
Effetti corrosivi sulla legittimità delle istituzioni occidentali
Ma in mano che una parte sempre crescente del mondo si trova in questo stato perché una delle conseguenze una seconda conseguenza è che vedremo una proliferazione
Anzi una profondamente Enzo delle crisi dei le società a deboli dei gli Stati falliti
Persone deboli che creano delle zone geografiche di violenza violenza causata dalla globalizzazione
Sai perché i punti di connessione tra lei e civiltà accada del Po la potenza dell'America alla privatizzazione della guerra son tutti fattori che fanno su che queste persone interno nel sistema internazionale in modi nuovi e poi c'è il bisogno di ripensare il concetto di Stato nazione in diverse parti del mondo il modello di Stato nazione che fa parte dell'ordine questa gli hanno non funzionerà
Ebbene nella maggior parte della mia vita professionale ho sempre creduto a questo ho letto il libro Colosseo stradini ottantasei che mi ha portato finalmente la attraversare questo fronte e mi sono detto castità tutti devono avere uno stato tutti possono avere uno stato l'autodeterminazione l'autogoverno questo l'obiettivo ideale e se alla portata
Di mano di tutti io sono qui sognano Winston è stato il presidente da mia università Wilson è stato una grande figura intellettualmente a mio parere ma probabilmente aveva torto perché purtroppo ci sono delle parti del mondo in cui su questo non si può fare non si riesce ammazzare questo sistema occidentale velisti vede degli stati mi e ci sono tanti aspetti dirette a questa la crisi se non sei che un esperto di relazioni internazionali di dirette bene avete tanti problemi per tenervi ben occupati per i prossimi anni
Sì è vero però ci sono tante cose che che bisogna cercare di risolvere vorrei concludere dicendo che l'amministrazione Bush
Che a mio parere sta creando un dibattito globale su questi argomenti in modo particolare cioè la crisi viene elaborata mette alla ribalta in a livello mondiale in un modo particolare
Questo sesta
E parlando sempre di questa crisi devo dire che due delle sei caratteristiche che ho elencato la Unipol a Rita e la privatizzazione della guerra sono a mio parere di responsabili e per l'attuale dinamica
Dell'amministrazione e Bush per ripensare la sicurezza globale
In un era post italiana e noi abbiamo dunque una confluenza di diversi Paesi potenti e sa di questa nuova realtà e l'amministrazione Bush dice che ci sono questi gruppi privati che hanno potrebbero avere le armi di distruzione di Amazon e ciò che fa vibrare Washington è stato questo che ha creato l'undici di settembre importante per Washington se non per il resto del mondo
L'Amministrazione boh Ubu Sciarra entro le applica mente a pronunciato questa uni polarità la strategia scoperta dopo l'undici di settembre
è una strategia egemonica dove vediamo gli Stati Uniti come potere militare senza rivale deve stare al di sopra del sistema internazionale e agire come lo sceriffo di una cittadina
Dove da solo a la capacità e la volontà di far fronte alle sfide
Anche se significa che queste sfide possono portare a delle azioni che violano i concetti di sovranità gli Stati Uniti forniranno la sicurezza e l'ordine
Il modo di Bush di pensare agli Stati Uniti come un Mohammed Ali un boxer pesante degli anni settanta ebbene ricordiamoci che Mohammed
Va a lì diceva che bollata come una farfalla ma sapeva anche usare il pungiglione pungiglione di una né ebbene questa la strategia vola sopra al mondo gli Stati Uniti non è collegato con le stesse regole degli altri paesi non firmano dunque determinati accordi della Corte internazionale penale non in firma altri documenti che riguarda nove le mine perché sappiamo cosa è successo in Corea ed ENEL questa superpotenza dovrà essere trattate in modo differenziale e non legata a delle stesse altre regole del gioco che invece rispettano gli altri paesi e dunque quei spalla visione che ho appena elencato dell'amministrazione e con la guerra in Rete in Iraq questo è diventato realtà agli Stati Uniti ha utilizzato questa sua forza insolita questa forza di monopolio se volete senza un consenso internazionale le in modo preventivo
Ed è stata proprio una guerra di questo tipo che si è svolta in Iraq televisione di Bush
Nel cercare di ripensare la struttura di base della sicurezza internazionale nella scia della crisi che vi ho appena descritto è stata proprio questa
De
Qui però tipo proporre
Una argomentazione si
Che sta alla base del pensare e dell'amministrazione le minacce sono nuove son diverse però qui non si tratta di Stati si tratta di persone ed è questa l'argomentazione che porta dunque a questi attacchi sarebbe inclusivi
E
Mai fanno
Nel mio commento finale vorrei dire che questo non è sostenibile perché alla fine dei conti queste è una strategia che non è efficace
Maurice
Allora se vedete il tutto nel con testo della rottura dell'ordine vestaglie hanno questo è un tentativo di fornire un ordine un ordine che in qualche modo non pensavamo fosse Fibe le emessi dei colleghi delle relazioni internazionali e il concetto di potere distribuito tra le grandi potenze
Che fin qui librano tra di loro e che creavano stabilita ebbene se questo concetto sparisce dalla gli scenari ebbene questa nuova strategia che sta cercando di far fronte a una nuova realtà
Ebbene è un sogno come creare un colosso globale per risolvere il problema ovunque però se non si equilibri a il potere a questo punto bisogna concentrarlo
E queste secondo i dettami di mobilità fax
E a mio parere parte della ragione della crisi che noi vediamo oggi giorno con resistenza contro la politica estera americana
Viene dimostrata dall'antiamericanismo in giro per il mondo ebbene si tratta di una dichiarazione una dichiarazione che un ordine mondiale che si basa su un colosso mondiale non è sostenibile e probabilmente non è legittimo ebbene per tornare alla metafora di un unico sceriffo che non Cattini ebbene questo non è un modello di sicurezza mondiale che il resto del mondo accetterà perenne non è un equilibrio stabile per utilizzare terminologia economica ebbene io vi lascio dunque con una domanda
Che cos'è stabile
E che cosa una soluzione quale può essere una soluzione stabile aveva questa crisi soldi sfaccettata che io appena descritta porto e come studioso di relazioni internazionali
Devo dirvi che non abbiamo molte guide storiche o teoriche in questo campo storicamente ci rendiamo conto che siamo in un nuovo territorio non abbiamo dei buoni modelli che appartengono al passato per guidarci e farci pensare all'ordine
E teoricamente in staccata abbiamo sempre lavorato le nostre teorie sulla base di questo concetto di distribuzioni di potere ed equilibrio di potere anche qui non abbiamo più questa situazione
Tuttavia qui non abbiamo più questa situazione
E la scontenta a conclusione dei la mia presentazione e che probabilmente rimarremo in queste situazioni di crisi per molto tempo perché si tratta di una crisi caratterizzata da molti aspetti diversi ed è una crisi che probabilmente non troverà una soluzione velocemente
E da parte dei Paesi e delle persone in giro per il mondo grazie
Grazie professorale che andare per la sua ricchissima relazione
Che ovviamente
Merito avrà
Discussione che proseguiranno probabilmente già al pranzo mia faccio solo un'osservazione per lasciare poi spazio anche a fare di domande
Un'osservazione che da un lato concordo su certamente con la conclude con la conclusione del professore ai Camberri sul
Sull'impossibilità devono le Leviatano mondiale
Non dimenticando però che il Leviatano forniva protezione
Mentre nella definizione del diciamo della crisi di verso Valiani che viene data lo Stato viene visto weberiana mente come
Chi detiene il monopolio del potere della del potere e e anche del del della violenza fisica al al proprio interno
Sottovalutando dicevo questo elemento di protezione che
In un certo senso probabilmente e qui anticipo le questioni di governance che professionale ai che andare al posto implicitamente alla fine dicevo che probabilmente forse le ridefinì eravamo nuove forme di aggrega aggregazioni nel futuro cioè qual è l'area di protezione
Dentro cui ciascuno di noi si riconosce
Non lo vogliamo chiamare è stato come lo chiameremo non lo so
Mi pare difficile che
Una come dire un modello un modello
Di sistema internazionale UNI curricolare come dicevo all'inizio posso garantire a livelli individuare perché questo è il punto
La protezione che tutti cerchiamo in di un mondo insicuro che rimane insicuro
Ma quantomeno professore i Cranberries spiega sportivo un po'meglio beh quali sono i motivi quali sono i trend di fondo e quindi anche fornito elementi di riflessione e di analisi per la policy ecco quindi grazie ancora a questo punto ci sono due
Interventi tre che si sono Brevi possono possiamo dare farle su intervenire subito
Direi al al più diciamo no stiamo tre minuti tre minuti
Ecco il primo è di
Carlo Bellavite Pellegrini
Il professore associato di finanza aziendale Università Cattolica di Milano
Se poi
Io ho trovato estremamente stimolante interessante l'intervento del professore
Che ha parlato della dittatura antichità ritengo che per specificare meglio il contorno sia però necessario fare qualche ulteriore specificazione
Non ritengo che la dittatura nell'antichità avesse nel nella nella Roma dell'antichità avesse significato che andasse in modo deciso oltre quello militare o politico faccio molta fatica sta come dire da studioso d'economia vedere anche un chiaro significato sociale
Ed economico liti l'idea perfetta per i momenti di crisi di una di un di un di un provvedimento a tempo
Vale per Cincinnato vale per Fabio Massimo vale molto meno per sale che rimane per quattro anni e poi Africa pochi mesi prima di morire
E non vale agli occhi di Cesar e che se la prende la vita e deride trentacinque anni dopo Silla che aveva avuto la follia di lasciarla
Concordo pienamente sulla suo punto di vista sul Senato ma volevo proporre un qualcosa di aggiuntivo cioè a me sembra che a fronte di una magistratura come dire eccezionale su un tempo di crisi ci fosse anche un altra magistratura che non è eccezionale non è ed è tempo di crisi ma è in qualche modo un sistema di re folta rispetto a uno
Un sistema che poteva imbriglia siccome spesso avvenne che è la tribunicia potestas
La la la la potestà tribunicia in particolare il tribuno della plebe che viene visto prima in modo assolutamente come dire se si vuole demagogico
Daivari Tiberio e Caio Perak io ad da pollaio Sator meno andando avanti fino a Clodio che viene messo lì da Cesare che addirittura era Patrizia si può adottare da un plebeo
Ma questa questa idea viene genialmente ripresa dovuto tanto è vero che da quel momento in poi mentre l'idea di un potere eccezionale per gestire un momento di crisi di passaggio come la dittatura in qualche modo decade mentre la potestativo Unizzi è un qualcosa che nessuno dei Cesari lascia mai
Potevano essere con soli io non concordo
Ma anche il potere diretto
Garantiva il potere di veto sull'ordine
Sì ma garantiva ma garantiva anche un potere diretto successivamente di fatto con qualunque operatore sempre matto la tribunicia potestas Manno non è sempre con solo sempre pontefice massimo e quindi ritengo che questo sia un punto aggiuntivo basta
Grazie Carlo che è un economista dal dibattito breve brevissima che ne è seguito dimostra che
Che anche gli economisti possono avere norme va va va hanno nel chiostro ora ecco chiamo Riccardo Chieppa presidente emerito della Corte costituzionale
Volevo riprendere il concetto della dittatura nel Romano prima di tutto non era uno Stato costituzionale n uno Stato di diritto
E in uno Stato in cui c'era ancora la schiavitù è un quindi non un esempio moderno secondo se lo vogliamo tradurre in tempi moderni
Il dittatore romano nella sua inizi nella sua concezione iniziale si basava sullo stato di necessità di urgenza chi è arrivato anche ora quindi giustificava
Un organo straordinario ma questo organo straordinario assolo amministrativo e militare
Non aveva è stato anche ricordato potere legislativo quindi assai limitato e Roma era contraria a tutte le dittature iniziava concetto di dittatura lo identificava col periodo Reggio
Quindi la temporaneità tutto una serie di regole e di contro organi che creavano delle spinte
Quindi l'elemento secondo un punto il fenomeno della crisi esacerbato ora dalla globalizzazione
C'è il trasferimento di persone trasferimento di capitali trasferimento di di tutto anche del terrorismo
Agevolato dalla globalizzazione attraverso internet su tutti gli altri fenomeni
E trasferimento dell'interesse trasferimento degli stabilimenti
E sono tutti elementi che vengono a vedere un effetto moltiplicatore dal punto di vista delle crisi mai la crisi che ci è stato detto è un fenomeno ciclico
Però ora assume questo carattere moltiplicatore anche dal punto di vista della quantità proprio che c'abbiamo una crisi di insicurezza
Una crisi di valore valore di rispetto dell'uomo
Del ricorso alla violenza come fatto giustificato ore di carattere normale e questo è l'aspetto e soprattutto l'aspetto di farsi ragione da sé anche nel campo internazionale
Presto provoca la cresta
Di lei degli effetti anche sul piano sociale sul piano finanziario noi c'abbiamo una proprio rotture di equilibrio moltiplicate dell'elemento della globalizzazione ci sono riflessi sul sistema finanziario l'Europa ha raggiunto l'ordine ricordava il presidente Ciampi un equilibrio monetario ma non c'è un equilibrio economico non c'è un equilibrio delle imposte
Questo è l'aspetto aggravato in Italia come elemento di crisi ci stiamo avviando un federalismo ma la base del federalismo di fornire i mezzi finanziaria alle regioni
E ai comuni con i nuovi compiti il centro dice nome nostro non è stato attuato questo crea una paralisi continua direi con effetti moltiplicatori in cui quasi tutti gli strumenti di rilevazione rischiano di non ha vere e specchio delle scarsità di affetti
Perché siamo un po'come i cavalli di monsignor perenne che si erano abituati a non mangiare prestò nel racconti napoletani
Alla fine ci stiamo abituando all'attraverso la riduzione delle spesse i cavalli poi di Monsignor Perrelli morirono questo rischio che corriamo
Grazie
Chiama Anton Giulio De Robertis docente universitario
Prego di stare nei sì sì un prete sarò brevissimo sono due postille alla magnifico affresco che ha fatto professori Camberri volevo solo osservare che
Mi ha parlato dell'olio order
Con riferimento ad uno schema questa li hanno come nella come dire pubblicistica corrente si fa sempre mediamente si rivede si riferiva sistema dal basso Power fondato fondamentalmente su un terreno un'interazione degli Stati che perseguiva la loro National interest secondo la ragion di Stato
Questo sistema a una rottura nel quarantacinque con l'approvazione dello statuto e Nazioni Unite il cui preambolo rompe con tutto questo individua una logica di rapporti fra gli stati fondati su il rifiuto alla guerra come strumento di soluzione controversa internazionali che sono i due azione di un interesse comune come superiore al National interest individuare i singoli Stati
E questa logica si afferma essi e e rimane in vita quanto meno nella metà occidentale del sistema internazionale
Con una dialettica faticosa con l'altra parte
Con il quindi lei penna in cioè il il nove novembre dall'ottantanove
Da parte della Russia di Gorbaciov si accettano con gli stessi principi tant'è vero che la Russia accetta l'unificazione della Germania sulla base del mio finché Inc opporsi a questo dice
Corbaccio ferrea a Bush sarebbe logico secondo molti in che in che mani vogliamo andare oltre quindi l'old order era già finito
Nel quarantacinque e in un certo senso era stato accettato e c'era la chance di farlo vivere per tutto il sistema internazionale dopo l'ottantanove
Poi è successo qualcosa di diverso però secondo me questa cosa non va dimenticata
E la seconda postilla molto rapida mi come dire sono molto conciso pre per rispettare i tempi
E che quando parliamo di prelati session dalla dalla violenza della guerra
E forse questo è anche l'effetto ma il discorso è molto lungo
Del fatto che l'opinione pubblica la coscienza generale civile ha cominciato a prendere atto del senso delle cosiddette coperto per eccesso
Per cui la logica delle coperto per Editions e passata da una gestione come dire riservata e iper statuale in un certo senso ad una gestione più diffusa mi limito qui giusto per ragioni di concisione grazie
Grazie a morte del dei commenti e anche della concisione da ultimo Francesco Ferrante
Premetto che otto trovò trovato interessante tutta la sessione mattutina l'intervento da economista riguarda in primo luogo la relazione del professor Prosperetti
Devo premettere che non sono d'accordo con lui su sia sul fatto che la teoria economica in questi venti anni abbia consolidato le proprie certezze io credo che questo non sia del tutto vero ammette sul fatto che la teoria economica a partire dagli assunti ortodossia abbia mostrato di essere in grado di fornire ricette valide nell'affrontare le crisi internazionali basta pensare alle vicende del Fondo monetario internazionale a ciò che successe
E Paesi del Sudamerica in tutte le tutte le volte in cui sono state applicate queste ricette sbagliando facendo errori enormi con costi sociali molto elevati
Proprio a partire da questa considerazione ritengo che sia opportuno in riferimento alla alla rilevanza dei costi aggiustamento come elemento che ci dà un'indicazione sui costi del cambiamento e quindi sul costo della crisi
Sono d'accordo anche con l'idea che in effetti in economia di mercato il cambiamento è un fatto immanente quindi in quanto tale va trattato
E però devo anche dire che mi meraviglio che non sia stato fatto alcun riferimento al fatto che gli individui sono avversi al rischio sono avversi alla perdita i più recenti
Il premio Nobel ha Kahneman proprio riguarda questo questa capacità di di identificare anche questi aspetti psicologici che hanno rilevanza per gli economisti e da questo punto di vista indubbiamente e importante porsi il problema di quale sia il livello efficiente di copertura contro l'incertezza che la società deve fornire
Agli individui e non si tratta qui banalmente di problemi di socie sociali o di equità si tratta di efficienza poiché di l'incertezza è un costo dal punto di vista economico assenso anche porsi il problema se esiste la necessità e l'opportunità di intervenire attraverso politiche
Di tutela di redistribuzione nel fornire
In un'economia che
Cambia sempre più velocemente strumenti di copertura rispetto a questo rischio
E a questo proposito l'esempio dell'Alitalia mi convince perché si tratta di Ugo un un esempio molto netto e chiaro su su dove sta il male
Però ecco se noi guardiamo invece alla casistica più generale dei lavoratori che si trovano a competere con i lavoratori cinesi che sicuramente non godono di privilegi la la risposta probabilmente non sarebbe la stessa
Sono d'accordo che sia opportuno ridurre di tre volte lo stipendio della dattilografa dell'Alitalia
O più problemi ad affrontare con la stessa logica
Il trattamento dire del lavoratore del tessile abbigliamento del distretto di Frosinone che si trovano momento all'altro
Nell'impossibilità di portare a casa un reddito a partita questa considerazione credo che noi dobbiamo oggi anche probabilmente lo faremo in seguito da economisti porci il problema di come queste problematiche debbano essere affrontati in un mondo in cui sicuramente il grado di sicurezza home intera
Per questioni tecnologiche perché questione di integrazioni mercati e a questo proposito segnò un altro minuto vorrei con collegarmi agli interventi dei due relatori Statunitensi io credo che
Una delle questioni centrali nel dibattito su le istituzioni internazionali che ci servono per affrontare
Il rischio la crisi
Debba partire proprio da un'analisi puntuale di della possibilità di realizzare delle forme di cooperazione internazionale
Che tengano conto di quali sono le stanze a livello di valori costituzionali che sono proprie in particolare dell'Europa degli Stati Uniti io credo che vi sia una differenza di fondo che emersa in maniera molto netta in questi anni su quella che la Costituzione sociale americana
Europea dall'altro partenopea su questioni di fondo che riguardano proprio le politiche e la legittimità delle politiche di
Di tutela sociale
Io credo che a a partire da queste differenze di fondo si siano amplificate anche le altre differenze rendendo difficile il raggiungimento di ipotesi di accordo internazionale anche su altri fronti e quindi credo che questo sia un punto importante sul quale lavorare per comprendere e le difficoltà di oggi aggiungerà forme di multilateralismo efficace grazie
Grazie
Telegraficamente sì sì se ci sono avete delle risposte eventualmente telegrafiche da dare Napa ecco
Credo che così facciamo ferirsi Tours per chiudiamo chiediamo a questa prima sessione devo dire vie di grande di grande interesse
Sire chiama pranzo e prepariamoci per una seconda sessione che lo sarà altrettanto iniziamo alle ore quindici grazie
Ora quasi quasi pregherei di prendere posto in modo che possiamo cominciare la nostra i lavori
Il del pomeriggio
Comunque ben
Ecco bentornati
Benvenuti a quelle che fossero arrivati nel frattempo
Questo pomeriggio
Il nostro i nostri lavori
Prenderemo in esame è un tema le conseguenze
Sui diritti
è un tema
Ma anche a me
Personalmente carissimo e sono quindi grato
Ma gli organizzatori di averlo inserito
In nel programma mi ha anche dato la opportunità di presiedere proprio questa parte
è un tema che
Solo per dire alcune brevi parole introduttive
Non è meno delicato urgente degli altri che abbiamo affrontato che stiamo affrontando ma credo di poter dire che forse è un tema che la scienza sociale l'opinione pubblica stessa hanno trattato con minore attenzione forse di quello che meriterebbe che avrebbe meritato
Naturalmente non intendo dire che il tema dei diritti sia stato trascurato
Non è sui diritti sui diritti fondamentali sui diritti umani esistono milioni di pagine di letteratura intere biblioteche specializzate nel cito una quello
Presso l'Università di Palermo per esempio
E discussioni continue è una produzione normativa di di grande livello di rilievo internazionale continuamente rinnovata questo
Chiunque si occupi di diritti lo sa
Eppure esistono se nulla alcune nelle conoscenze incertezze sulle diagnosi sulle terapie dire che anche
Quanto è stato detto nella seduta di di questa mattina a confermato quanto sto dicendo
Sappiamo abbastanza bene cioè qual è la situazione
Ma non non sappiamo abbastanza altrettanto bene quali ne siano le implicazioni come dobbiamo agire sappiamo e ne siamo felici e devo dire che il movimento dei diritti che riguarda l'evoluzione del pensiero umano negli ultimi tre secoli rappresenta una fra le maggiori conquiste politiche dell'umanità
Per una ragione soprattutto secondo me ce ne saranno sicuramente delle altre ma perché secondo me perché ha messo in luce il fatto che l'autorità politica e soprattutto il potere io con una vecchio weberiano cerca di distinguere chance Dal Mas atto e il potere nella sua nuda crudezza non sia otto legittima con la propria stessa esistenza in quanto è limitata e delimitata da una sfera che prevede finisce la condizione politica dei governati
Il che significa che non è sino in fondo sovrana
Il movimento dei diritti riti fondamentali dei diritti umani lo ha detto molto bene ligio resta in un saggio del mille novecentonovantatré contro la sovranità me lo ricordo ancora
Rappresenta un limite posto alla sovranità io da laico dico è un limite posto alla sovranità dal basso
Altri magari meno laici potranno dire che il limite proviene dall'alto ma non entro in questa questione
Ricorrente su chi abbia inventato quel limite politico cioè e ce ne compiacciamo da laici o da cattolici direi che una delle acquisizioni fondamentali
Dell'umanità
Politica nel senso aristotelico del termine ma il problema non si esaurisce qui il movimento dei diritti ha una sua vis espansiva
Per rubare il concetto ai processori visti
Ricordo famoso saggio di Norberto Bobbio di alcuni anni fa conquistato un diritto riconosciuta normativamente una pretesa che si ritiene in cui Air civile se ne individua un altro
Più ampio più dettagliato a seconda dei casi essi lotta per vederselo riconoscere per porre un altro limite al potere sovrano ricordo un bel libro di un mio amico polacco che è stato anche vicepresidente del Parlamento Iacci Alcor Ceschi
Che ha ricostruito la storia della resurrezione dei diritti in Polonia mettendo in luce proprio questa vis espansiva
La sfera dei diritti e che è destinata ad espandersi a mano a mano che si individuano nuove pretese degna di considerazione
E così questa sfera dei diritti si allarga cresce si arricchisce diventa una galassia
Nella quale è un po'come nella seconda legge della termodinamica nuovi diritti vengono proclamati ora riconosciuti ora non riconosciuti ora disconosciuti dalle attivi dalle autorità politiche
Locali o internazionali che prendono posizione per l'uno o per l'altro contendente
Sottolineo questa parola perché in questa galassia sono effettivamente sempre più frequenti anche i conflitti fra diritti incompatibile
E questo è un tema tra quelli trascurati purtroppo
Ora per tutelare i diritti e risolvere i conflitti quando diventano incompatibili naturalmente esistono le norme Bobbio ce lo direbbe con molta decisione
Molto per molte volte ha oscillato ha quasi quasi è oscillato verso una posizione giusta naturalista sul nel campo dei diritti ma è sempre tornato indietro attento al suo giusto positivismo originaria le norme che tuttavia non per caso sono un enunciato sono enunciati
Sono simboli linguistici sono cioè lettera lettera che rimane tra virgolette morta Sandy costerebbero agli americani se non esiste un apparato che le applica un'autorità indipendente che sorveglia sull'applicazione
E appunto arbitra fra pretese opposte
Cioè corti giudici per centralizzare delle corti nella pratica dei diritti e non solo nei paesi di common law dove le corti sono centrali per definizione nel sistema è un fatto pacifico come non si stanca di ripetere un filosofo del diritto italiano che più di ogni altro insiste sulla giudizi alita dei diritti cioè nostro buon amico Luigi ferraioli
Ma qui tralasciando i problemi di applicazione effettiva esecutiva governativa dei diritti riconosciuti tralasciando il problema della distanza sempre più grande talvolta tra le enunciazioni verbali è la prassi
Proprio qui
Ma si annida uno dei paradossi del nostro tempo che è venuto fuori anche dalle relazioni di stamattina
I diritti di cui parliamo sono asseriti su una scala transnazionale
Solo cioè sono limiti posti alla sovranità non solo di questo o di quel potere non solo di questo o di quel sovrano di questo o di quello Stato
Ma possono limiti posti alla sovranità in sostanza di tutti gli Stati
Evocano cioè un giudice transnazionale che abbia giurisdizione concreta
E sottolineo concreta perché in astratto molti giudici nazionali annotarle giurisdizione derivante da fonti giuridiche di livello internazionale
Dico concreta cioè giudice che abbiano una giurisdizione cioè la legittimazione sociale politica ma anche e soprattutto la capacità di imporre il rispetto delle decisioni che umana
Ora questo giudice non c'è
Abbiamo creato una dimensione globale di Reitz
Senza ancora aver identificato con chiarezza i titolari dei corrispondenti di Outis nell'ombra di Giuseppe Mazzini forse dietro le nostre spalle ci sta rivelando qualcosa
E soprattutto non abbiamo ancora identificato fino in fondo la figura di chi arbitrando Farrah ex RAI ex oltre che fa di Outis rights possa garantire una soluzione legittima dei problemi concreti che coinvolgono i cittadini i quali in quanto titolari di questi diritti
Sono cittadini del mondo
Non solo ma sono continuamente all'opera nei singoli Paesi forze che di fatto vorrebbero contrastare l'istituzione e soprattutto la vita concreta di simili figure di decisioni neutrali
E così il quesito classico esisterà pure un giudice a Berlino che è sempre rimasto irrisolto si ripropone oggi su scala globale fra mille poteri arroganti che si ingegnano di lasciarlo irrisolto
E non è per la nostra immagine di democrazia un problema da poco
Forse un problema risolvibile scegliendo una dimensione intermedia fra lo stato di modello Fest felici come si è detto a stamattina tante volte si è parlato stamattina del modello di Westfalia e il Leviatano mondiale
Io sono inguaribile in mente un elicotterista
Una protesta in questo momento angosciato da quello che succederà in Francia fra tre settimane
E dico nel nostro piccolo mondo europeo vedo soprattutto quella
Ambiente diciamo quella autorità in quella dimensione come tutrice dei diritti sia snella fase applicativa sia nella fase giurisdizionale ma
So che ci sono molti problemi oggi su quel punto
E questi tutto
Mi compiaccio che è relatore ci intrattengano su questi temi e ci offrono speriamo qualche tassello in più e nel nostro Mosaico
In modo che ci aiutino a continuare a riflettere di su questo io vi ringrazio
Adesso prima di dare la parola ai relatori
Volevo leggervi
Innanzitutto una lettera
Stata indirizzata dal ministro degli affari esteri alla presidente del Centro di prevenzione e difesa sociale Renato Ruggiero
Caro ambasciatore mi riferisco al suo cortese gradito invito del quattro aprile scorso partecipare al congresso internazionale sui diritti civili ed economici in tempi di crisi
Che si terrà a Stresa il tredici a quattro ma quattordici maggio prossimi per ringraziarla e congratularmi per la pregevole iniziativa di grande interesse attualità
Precedenti impegni non mi consentiranno purtroppo di prendere parte personalmente all'evento pertanto designato partecipare il presidente del Comitato internazionale The ministeriale
Per i diritti umani ministro plenipotenziario Giuseppe Calzetta che potrà sicuramente fornire un utile contributo ai lavori colgo l'occasione per farle pervenire i miei più cordiali saluti
E i migliori auguri per il successo del convegno con stima sincera Gianfranco Fini
E ed è appunto al ministro potenziale contenente potenziali o l'ambasciatore Giuseppe Calvet che do la parola per il primo degli interventi di questo pomeriggio grazie
La ringrazio Presidente
Forse potrà destare meraviglia che venga a parlare di diritti dell'uomo un diplomatico
E non un giudice per esempio
Ma vorrei subito farvi presente che la materia dei diritti umani e da una decina d'anni a questa parte è diventata una del uno degli impegni maggiori di di tutti i ministeri degli Esteri occidentale
Vi dirò di più che addirittura la materia dei diritti umani viene affrontata in quella che è la più classica delle direzioni generali di di un ministero degli Esteri
Vale a dire la Direzione Generale Affari politici che nata assieme alle alle ambasciate se vogliamo
Questo denota l'importanza che i diritti umani hanno per i Paesi occidentali
Soprattutto l'importanza che questi diritti hanno per la politica internazionale
Affrontare una materia come quella oggetto di questo convegno richiederebbe strumenti
Da politico dal professore da giurista
Un povero diplomatico si limiterà a fare qualche considerazione da come dire da osservatore disincantato della scena internazionale
Ma si permetterà anche un piccolo lusso come si potrebbe dire di filosofia Giare perché senza usare alcune categorie culturali difficile comprendere il nuovo che avanza io vorrei proprio in trattenervi
Con alcune indicando che alcune piste di riflessione su alcuni aspetti nuovi che a mio parere caratterizzano le crisi attuali e quindi una il problema della fruibilità dei diritti fondamentali nell'ambito di queste crisi
E chiaro che
Forse è bene dire che secondo me e le crisi che come le intendo
è come dire cercherò di illustrarle come le intendo io
E i diritti fondamentali non possono coesistere secondo me c'è una una specie di opposizione polare una incompatibilità radicale tra i diritti e le crisi
Del mondo attuale
Il problema è chiarire di che crisi parliamo
Chiaramente non parliamo delle del ciclo economico delle crisi parlamentari o delle crisi di governo di queste cose qua
Quando parliamo di crisi soprattutto tra nei ministeri degli Esteri parliamo per esempio della ma
C'è il pericolo che può correre un'intera comunità come quella kosovara albanese
Di pericoli di genocidio come sono sono stati in Ruanda
Di pericoli di crimini contro l'umanità e anche di scomparsa di un'intera etnia come sta succedendo attualmente nel Darfur
Quindi si si parla di crisi che come dire mettono in discussione l'esistenza dell'uomo non tanto
Il fatto che
Quest'anno possa avere un reddito leggermente superiore o leggermente inferiore all'anno precedente oppure che per una serie di motivi come dire non ha potuto usufruire di alcune di alcune facilitazioni di carattere sociale e così via quindi crisi dell'esistenza di intere comunità oltre che di persone ora forse per capire bene questo tipo di crisi bisogna partire da o uno un avvenimento che è stato basilare per la la riempie il Sion e dei diritti dell'uomo nella politica internazionale che è stata la caduta del muro di Berlino
Con la caduta del muro di Berlino si è rotto in certo senso un sistema che potremmo chiamare simmetrico
Cioè c'è stato una rottura di simmetria
Un sistema bipolare per definizione è il massimo della SIP della simmetria
La rottura di questo modello di questo di questo modello di coesistenza ha fatto sorgere una potenza
Come gli Stati Uniti che è diventata una specie
Non per colpa sua ma per i fatti una specie di monade
Autoreferenziale cui non ha più in certo senso
Paragoni o termini di paragoni al di fuori di sé per giudicare cosa succede
C'è un terzo mondo largamente inteso che rischia
L'entropia comizio come direbbero i fisici cioè che le che rischia la di spegnersi per dispersioni di energie
Cioè un'Europa che è molto disorientata e divisa
Anche se ha come dire senza punti di riferimento cioè la caduta del muro di Berlino
Ha tolto dei puntelli delle delle tabelle segnaletiche che permettevano agli Stati anche nell'equilibrio del terrore di avere delle dei punti di riferimento
Senza dilungarmi su questo
Su questo quadro che tutti voi conoscete vorrei dire che da da da questa crisi sono emerse secondo me i cinque sfide globali
Che sono i conflitti i conflitti del mondo d'oggi che sono tutti i conflitti interni sono conflitti di natura etnica religiosa e così via e non sono più guerre classiche
Questo è molto importante per i diritti dell'uomo
Alcuni regime dispotico
Che possono disporre delle degli essere umani e dei propri cittadini a piacimento
La nuova forma di terrorismo che a mio parere come dirò non è più il terrorismo classico e anche la lotta al terrorismo perché è un pericolo per l'uomo viene anche da un certo tipo di lotta di si può fare al terrorismo
E poi la globalizzazione l'estrema povertà in certo senso sono due
Facce della stessa medaglia
Almeno da un dal punto di vista dalla maggioranza della popolazione mondiale
Ora
Senza dilungarmi anche questo caso questi fenomeni che spegne io penso che tutti voi conosciate
Vorrei attirare la vostra attenzione su due manifestazioni come dire post Muro di Berlino che in certo senso hanno esacerbato questi cinque sfide le hanno rese virulente
Il il primo fenomeno riguarda le reazioni al al modello di vita al modello alla Weltanschauung possiamo chiamarla così occidentale
Cioè dappertutto nel mondo e soprattutto nel mondo islamico c'è una crisi di rigetto del modello occidentale
E l'altro aspetto è il nuovo terrorismo che si viene ad aggiungere al al alla alla al terrorismo classico
Ora la la modernità cominciamo col primo cioè il rigetto del modello occidentale
Per usare delle categorie che sono stati usati negli anni Trenta in Germania per definire alcuni fenomeni la la reazione alla modernizzazione occidentale di tipo occidentale
E certo senso ha innestato una serie di rivoluzione conservatrice potremmo chiamare così forse l'esempio più lampante di questo rigetto di un modello
Che che che crea disorientamento in alcune civiltà e la
L'Iran di Khomeini
Cioè quei la rivoluzione conservatrice in questo senso vanno viste come quei fenomeni che vogliono fermare il tempo
Se vogliono tornare indietro
Perché la vera rivoluzione in certo senso Elah modernizzazione occidentale se vogliamo la la la quello di fermare il tempo diventa una specie di controrivoluzione o di rivoluzione conservatrice
Che cosa succede in questi in questi casi che la respingere l'Occidente come modello a un certo punto diventa respingere l'uomo occidentale come tale cioè non riconosce il diritto di cittadinanza agli occidentali
Il fenomeno massimo di questa manifestazioni sono i kamikaze
Cioè quando poi la lotta da modello di Civita un modello di industrializzazione diventa lotta religiosa
O addirittura con una paradossale manifestazione dei di Dio politica diventa annientamento del nemico tramite il proprio auto annientamento cioè il kamikaze
E chiaro che arriviamo a a una crisi come dire
Che non è più
O con una giusta mento rispetto a un modello passato qui c'è qualcuno che deve finire incerto senza è una specie di Terminator per usare la no no non si ammette il compromesso in questo tipo di lotta
O si annienta l'uno si ambienta l'altro vorrei far notare che questo atteggiamento
Di
Eliminazione del male
In certo senso caratterizza anche la lotta al terrorismo basterebbe pensare alla al tipo di espressioni che vengono usati
Da da molti da molti settori americani
La cioè la lotta al nemico diventa non è una lotta contro l'hostess come dicevano
I nostri latini ma diventa una lotta contro un inimicò sodo verso il quale ci odia bisogna distruggerlo questo vale da tutte e due le parti
Ora io credo che questi fenomeni sono fenomeni che derivano dal fatto che la la politica è stata talmente messa su basi spirituali ignorando il corpo e annientando il corpo per cui a un certo punto il corpo non vale più cioè l'esistenza del della della del dell'uomo nella sua fisicità non viene più riconosciuta
Io adesso sto facendo delle citazione dalla tesi di laurea di mio figlio che qui
In sala che ha fatto a dicembre ha discusso una tesi su il corpo la politica che era una cosa molto interessante per come prospettava come dire la le le manifestazioni del potere nei confronti del dell'essere umano anche come fisicità dall'epoca di Platone fino a fuoco
Fino ai nostri giorni
Il secondo fenomeno che che vai esacerbare quei cinque le cinque sfide e il nuovo tipo di terrorismo ora c'è lodevole terrorismo è un nemico a struttura diffusa come si dice cioè non è un nemico che poi combattere su un campo di battaglia
E questo crea dei problemi anche qui vorrei utilizzare una delle delle categorie utilizzate negli anni trenta negli anni Venti già quella successivamente da Carlo Smith
Quando il quando faceva alla distingueva la dicotomia terra mare e parlava della continentalità per esempio delle cioè della della Russia anche della Germania rispetto alla diffusività o alla liquidità come si può dire alla flessibilità delle potenze marittime come la la Gran Bretagna d'oggi gli Stati Uniti
Come dire atta attribuendo un grande vantaggio alle potenze flessibili più liquide meno continentali oggi in certo senso la il terrorismo il nuovo tipo di terrorismo a questo vantaggio rispetto agli Stati che ha struttura diffusa e quindi è imprendibile da un certo punto di vista
Ora anche in questo caso si può combattere il terrorismo solo con la forza solo come un problema di ordine pubblico pure di guerra e sono cose che dobbiamo meditare
Il problema di fondo è che quando si arriva a forme estreme
Come quella di usare
Il proprio annientamento per annientare il nemico
Bisogna un attimo soffermarsi vedere perché questo succede
Ora questi fenomeni che dicevo le cinque sfide di cui parlavo e anche la questi fenomeni tipo la la la la rivoluzioni conservatrici il la del nuovo terrorismo e così via
Hanno in comune una cosa negano all'altro alla qualità di essere umano
Quindi c'è una negazione come dire dei dei diritti umani sono tutti fenomeni che hanno in comune un denominatore in certo senso
E l'antinomia di queste diede di di questi fenomeni sono i diritti umani l'essere cioè rispettare l'uomo nella sua integralità
Ma prima di soffermarmi su una possibile strategia per affrontare questi fenomeni
Vorrei attirare l'attenzione sul fatto dicevo perché il nuovo terrorismo e diverso dal terrorismo classico io credo che
Una manifestazione che avevamo una così come quella delle torri gemelle non può essere paragonata al terrorismo delle Brigate Rosse oppure a
Ma la checché dico al terrorismo in Germania o anche nelle dei baschi è tutta un'altra cosa
Allora c'è da domandarsi se
Più che norme giuridiche o su strumenti eccetera non ci servono nuove concettualizzazione per capire meglio i fenomeni
Io non escluderei che
Il nuovo tipo di terrorismo rientra in quella categoria che purtroppo non è stata mai definita né dalla Carta delle Nazioni Unite né dalla dallo Statuto di Roma dalla Corte penale internazionale che l'aggressione
è una forma di terrorismo come quella delle torri gemelle non è il terrorismo dell'attentato qualunque è un'aggressione è una forma di aggressione
E da anche da questo bisogna trarre alcune conclusioni e in sede di Nazioni Unite quando questo fenomeno si è verificato erano già state tratte queste conclusione mi ricordo che l'allora alto commissario per i diritti umani
La signora Robinson che era ex ex Presidente della Repubblica del delle landa lei aveva qualificato subito l'attentato alle Torri come crimine contro l'umanità da punire tramite un tribunale internazionale
La cosa non è stata accettata però voglio secondo me questo è il cammino che dovremmo seguire il giusto si parlava di tribunale poco fa
Ora direi
Che questi fenomeni che hanno come denominatore comune mai né i in positivo la l'estrema povertà bene le dittature
Il terrorismo e così via hanno come denominatore positivo di diritti umani e allora che cosa vuol dire
Probabilmente vuol dire che dovremmo servirci provvede una strategia basata sui diritti umani per affrontare questi fenomeni
Cioè se è vero come io sono convinto che sia
Che questo tipo di crisi e i diritti non possono coesistere nello stesso tempo perché o c'è l'uno o ci sono gli altri
Allora bisogna cercare di far far attenuare far sparire le crisi per poter come dire utopica mente avviare il regno dei diritti dell'uomo cioè rispetto alla persona umana
Ora
I diritti dell'uomo attualmente sulla scena internazionale da parte delle Nazioni Unite come dal Consiglio d'Europa da parte della politica estera dell'Unione Europea e così via
Grosso modo sono utilizzati come due grandi tipi di strumenti se vogliamo in un primo caso sono riutilizzati come una specie di modello culturale se vogliamo culturale nel senso di di civiltà
Cioè vengono considerate come un nuovo un modello dico di convivenza di pacifica convivenza tra gli uomini e tra gli Stati
Nello stesso tempo sono considerati anche come strumenti e principi che possono guidare l'azione internazionale
E vi farò alcune esente da questo punto di
Il vantaggio dal punto di vista di di considerare dal punto di vista culturale e politico anche filosofico i diritti dell'uomo come una guida come una strategia per affrontare la convivenza
Deriva anche dal fatto che no i diritti dell'uomo acconto al contrario di quello che pensano alcuni non sono una nuova ideologia a mio parere sono della massima costituiscono la massima spinta de ideologizzare la politica la gestione del potere perché sono regole che sono nate come dire da un processo di sedimentazione
Dal quale poi è sorto come dire l'essere umano nella sua essenzialità come dire l'essere umano senza sovrastrutture
Quindi come sono sono delle regole di convivenza senza connotati ideologici senza connotati come dire quel quella serie di connotati che possono in certo senso spingere l'uomo diventare nemico dell'altro
Ne in sede di Nazioni Unite questo approccio alla politica alle relazioni internazionali in termini di diritti umani viene chiamato Rights bestia approccio
Ed è probabilmente una cosa di cui dovremo dovrebbero tener conto tutti quelli che fanno politica sia all'interno che in sede internazionale
D'altra parte se noi guardiamo bene la la prima parte della nostra Costituzione
E molto paragonabile alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e le due cose sono più o meno coetanei
Io credo che nessuno di noi rinuncerebbe alla alla prima parte dalla nostra Costituzione miscellanea c'è un eminente
Ex presidente della Corte costituzionale quella quella che garantisce i diritti naturalmente ci sono delle cose che possono essere da tante
Però per quanto riguarda la e rispetto dell'integrità e della dignità dell'uomo credo che
Molte cose
Restano tuttora valide ma i diritti dell'uomo possono essere validi anche Perret trovare quel terreno comune nel cosiddetto scontro di civiltà
Che altrimenti rimane uno scontro alcuni mesi fa a assieme al ministero degli Esteri l'ISPI di Milano organizzando un convegno sulla il dialogo delle civiltà naturalmente non abbiamo di letto lo scontro ma il dialogo delle civiltà e la universalità dei diritti dell'uomo
Probabilmente sono in questo stadio sono gli unici elementi che possano accomunare
In un dialogo
Il presidente iraniano e il presidente
Tedesco
Almeno a parole
Poi quando si torna a fare politica del proprio Paese le cose possono cambiare però se bisogna dialogare tra civiltà così indifferenti l'unico terreno comune che si è individuato
Negli ultimi anni è stato questo dei diritti dell'uomo
Però dicevo i diritti dell'uomo figurano anche come strumenti di politica internazionale
Motivo per cui vi dicevo sono diventate materia di trattazione di di quello che è il cuore di tutti i ministeri degli Esteri cioè la le coppie cosiddette direzioni affari politici
Dal dal dal punto di vista della politica internazionale
Probabilmente mo'molte persone non chiaramente voi che siete informati di questi argomenti possono pensare ai diritti dell'uomo come una specie di apostolato comma qualcosa così dobbiamo essere buoni
In realtà le le le norme sul
Sui diritti dell'uomo sono norme di valenza internazionale hanno valore giuridico
E infatti nelle proposte di
Riforma delle Nazioni Unite presentate prima dal cosiddetta file del panel che è stato nominato da Kofi Annan per contribuire a questa riforma e poi nelle successive proposte di Kofi Annan
I diritti dell'uomo sono stati collocati come uno dei tre obiettivi principali delle Nazioni Unite assieme a sicurezza e sviluppo
Kofi Annan è andato ancora oltre la proposta di questo è il del panel
Sostenendo che senza i diritti senza il rispetto dei diritti non si possono raggiungere nemmeno gli altri due obiettivi cioè la sicurezza dello sviluppo
Questo la dice lunga su come maturato questo comune sentire come siamo arrivati come dire nel momento in cui bisogna sancire l'anche sul piano della
Della a organizzazioni internazionali
Ci sono due concetti molto importanti in questo rapporto Dall'Oca il dal panel presentato a Kofi Annan è quella là esso laguna e la responsabilità di tutte
Cioè la comunità internazionale ha un dovere di proteggere
I popoli i cittadini qualunque Stato
Da anche contro i loro governa
è un riconoscimento molto importanti
E l'altro il human security
Che in certo senso rivoluziona completamente il concetto di sicurezza invalso finora in sede di nazioni unite
In sede di Nazioni Unite finora se sì anche nella Carta attuale la sicurezza e sicurezza degli Stati
Con la Human Security entriamo in un'altra dimensione lo stato diventa solo uno strumento per garantire la l'integrità e la dignità dei propri cittadini se non lo fa come dire può essere anche
Anche in basso e dirò adesso per quanto riguarda il quel quel sia Kofi Annan anche
Questo fa eleva il panel hanno proposto di usare la forza
Naturalmente tramite una decisione del Consiglio di sicurezza nel caso di violazioni massicce dei diritti umani oppure di pericoli di genocidio
Hanno anche suggerito che i membri permanenti del Consiglio di sicurezza che hanno il diritto di veto non utilizzino in questo caso il diritto di veto
E non è un caso che solo in in due situazioni venga previsto l'uso della forza da parte della comunità internazionale tutte e due riguarda me violazioni massicce dei diritti umani genocidio non ne parliamo ma anche alla
Le violazioni massicce tout court
Una cosa molto importante questa qui
Ma se poi vogliamo vedere anche come strumenti di politica internazionale come l'Unione Europea usare i diritti umani per esempio con tutte le clausole di condizionalità sui diritti umani inseriti ormai negli accordi di cooperazione allo sviluppo
Addirittura per la prima volta e questa è una grossissima novità queste clausole stanno per essere inserite anche negli accordi per le preferenze generalizzate
Cioè per la prima volta i diritti umani condizione hanno condizione hanno la
Anche il commercio
Prendo ancora un minuto per dire che avrei voluto parlare un attimo di diritti economici sociali e culturali di di vi elenco solo tre
Argomenti che ma in questo momento riducevano una grande attenzione in sede di Comunità internazionale del cosiddetto diritto lo sviluppo
Che vorrebbe portare cioè una richiesta da parte dei Paesi in via di sviluppo di di avere maggiore potere decisionale nell'ambito delle dagli organismi tipo Fondo monetario Banca mondiale Organizzazione del commercio e così via
La cosiddetta giustiziabilità dei diritti economici sociali e culturali è un argomento di vasta e complessa portata cioè la possibilità che un cittadino possa fare un ricorso a livello internazionale per farsi garantire i diritti economici e sociali
è un argomento complesso
Di non facile soluzione e poi la responsabilità delle multinazionali delle società multinazionali in materia di diritti dell'uomo è un altro argomento molto controverso
Ci sarà occasione di discutere in altre in altre situazioni io vi ringrazio per avermi ascoltato non volevo darvi delle pillole già pronte oppure delle belle ricette ma ho dovuto essere un po'schematico e qualche volta
Come dire potevo sembrare che abbia già delle delle ricette pronte ma in realtà era solo un po'
Delle piste di riflessione che volevo indicare alla vostra attenzione grazie
Io direi che non è certamente l'unico nostro relatore a non avere delle ricette insomma semplicemente ammiriamo il fatto che ammiriamo le persone che lo dicono almeno dal mio conto di
Allora do subito la parola alla collega professor Umberto Bindi professore di diritto costituzionale all'Università di Ferrara
Che parlerà diritti civili e diritti di cittadinanza monologhi un'omologazione al ribasso punto bene domanda
Tre
Di ricette proprio non non le darò neanche la traccia
Con l'avvento del compito che mi ha affidato
Molto superiore del mio forse io sono soltanto un giurista
Diciamo che un compito fosso semplificato da quello costruito con il punto di domanda come un interrogativo
Un'omologazione al ribasso potrei cavarmela dicendo no capre risolto da mia relazione forse come questo incarico che mi è stato dato e poi non sarebbe un no così immotivato innanzitutto la domanda è fatta da due lei mi diverse innanzitutto c'è un'omologazione tra diritti civili e diritti Città di danza
E c'è un un ribasso nel titolo inglese questo non non è reso
Ma io dare una risposta negativa entrambi i quesiti non ci sarebbe nulla di madre
In un'omologazione tra i diritti civili e diritti citi dinanzi al
Ma io credo che non ci sia mai stata questa omologazione credo che anzi una costante della storia dei diritti nel mondo occidentale e proprio che questa omologazione è sempre stata
Rifugi Tel
E una tendenza al ribasso nella tutela dei diritti
Questo sì sarebbe fattore negativo eventualmente ma io credo che la tendenza al ribasso possedesse percepita soltanto guardando molto da vicino la nostra esperienza
Perché se guardassimo solo da qualche passo indietro forse non avremmo la sensazione della cacciata dall'Eden l'Eden dei diritti non c'è mai stato
è una questione di prospettiva la prospettiva che può riassumere una prospettiva diciamo tra virgolette storica non sono uno storico e non amo fare lavoro degli altri
Però è una questione di di allontanarsi un po'secondo me dalla nostre vicende molto circoscritte
Per riuscire a capire che cosa c'è alla base del problema dei rapporti tra i diritti civili e diritti Cipriani cittadinanza ora io non sono affatto fautore delle classificazioni tra diritti non mi sono mai piaciute non le trovo molto utili
Hanno tutte una profonda radice ideologica ma l'ideologia secondo le cose serie non sono delle cose da buttare via facilmente
Così quando si parla di diritti individuali diritti sociali diritti civili negativi libertà positive libertà negative diritti positivi si fanno le classificazioni che tutti noi ben conosciamo perché le abbiamo lette sui manuali di primo anno le nostre facoltà
Ma sono distinzioni che poi non resistono a una una critica rigorosa vorrei solo ricordare il bel libro di San Stream a Holmes di qualche anno fa sul costo dei diritti dove si metteva in chiara luce come non ci sia diritto che non abbia un costo proteggere la proprietà non ha un costo inferiore di assicurare la la salute
Proteggere l'abbia Scorpius significato polizia giudice Cetra carceri cose costosissime costa più in carcere che un ospedale termico
Non è questo però il punto su cui vorrei battere
Ma vuole battere proprio sulla radice storico ideologica di questo contrasto che è poi in contrasto che viene riproposto anche dalla letteratura contemporanea come un contrasto tra la libera
Tra il il liberalismo costituzionale la democrazia
Mutuo tema del bellissimo libro di Fareed Zakaria sul democrazie liberali che tutto giocato sulla contrapposizione tra quello che uno schema diciamo molto giuridico
Infatti non a caso basato sulla funzione dei giudici di protezione dei diritti
E quello che invece uno schema tutto politico del concetto di democrazia
Tutti sappiamo che questi non sono discorsi nuovi sono questioni che hanno graticci esattamente nel giorno di nascita del dibattito sul sistema costituzionale
L'Assemblea costituente francese Senna curata su questo problema e tutta la storia nostra genetica da una parte e dall'altra dell'Atlantico e
Segnata da questo problema del rapporto tra difendere i diritti fondamentali dove i diritti fondamentali somiglianza età innanzitutto proprietà e abbia Scopus che hanno un'unica costruzione
è predicare l'égalité
Per non tira e poi l'eguaglianza sostanziale fa tramite e cioè che riconosce l'eguaglianza dei soggetti e immaginarsi come dieci si riesca a reggere un sistema di protezione dei diritti in uno Stato democratico quando i diritti non sono distribuiti egualmente questo è evidente
La proprietà anche la ricchezza non è distribuita egualmente
Ma l'eguaglianza pretenderebbe che il vuoto fosse distribuito e quelli egualmente e che di conseguenza fosse democratico democraticamente deciso che cosa sia da tutelare come diritto
Tutta la nostra storia che ne siamo consapevoli oppure no e segnata da questo problema nostra storia costituzionale occidentale
Ed è segnata da meccanismi da momenti di amministrazione normare di queste equilibrio e da momenti di crisi
Per cui se c'è un concetto del tutto presente
Nella nella storia delle sistemi costituzionali e dei sistemi di Berardi questo concetto il concetto di crisi
Che sono i momenti di rottura i momenti di rottura fa l'esclusione di una parte della scelta dal diritto di voto per esempio
E il problema della tutela dell'eguaglianza e dei diritti
La crisi è un marca sentiero dell'asse della storia costituzionale della storia stessa la tappa presso dobbiamo ricostruire la storia di ottocento che cosa non con quadri
Ma quali pali e paletti individuiamo come tracce del sentiero
La crisi dell'ottocentotrenta i moti del quarantotto la Comune di Parigi e così via tutti i momenti di crisi rivoluzionaria Vendola
Ma di crisi del sistema di momenti in cui la protezione dei diritti non poteva essere più consentita all'interno da qui di quella formula della democrazia
Tutta la teoria del voto censita Rio e legata dal problema di limitare coloro che disponevano di Vieri
E questo ha portato d'altra parte ad escludere dal dal giardino dove i diritti erano coltivati
Tutti coloro che stavano fuori la periferia della città e quindi la situazione di stabilità sociale con continue rivoluzioni insurrezioni e così
Quando le masse sceso la parigina e quarantotto chiedevano costituzione suffragio universale e ministero del lavoro
C'è chiedevano il suffragio universale come apertura democrazia e il ministero del lavoro come integrazione da tavole diritti
E correva l'anno mille ottocentoquarantotto Max che faceva il corrispondente disse ma che cosa volete voi in vista del lavoro ministro al lavoro se avete già
E il ministero della guerra e quello della finanza non corre da non conosceva ancora Tremonti ma era un profeta come tutti sappiamo
Bene quarantotto segna l'esplosione del suffragio universale ma segna anche la coro un'azione dello svuotamento del suffragio universale ancora su questo problema del
Dei diritti e della gestione della crisi
Sì posso leggere passo di quel grande giornalista che fu Carlo Marx proprio definito giornalistiche sia come dire
Ritiro
Gli avi dei repubblicani va bene avevo fatto fare loro simbolo il tricolore il giro dell'Europa idolo epigoni si riferisce Luigi Bonaparte
Fecero anche se un'invenzione che si applicasse il cammino per tutto il continente ritornare in Francia con sempre rinnovato amore
Questa invenzione si chiama stato d'assedio invenzioni invenzione eccellente applicata periodicamente in ognuna delle crisi che si succedettero nel corso della Rivoluzione francese
La letteratura della crisi nell'Ottocento era nella letteratura del costruzione
Costituzionale dello Stato
E della letteratura del deroga della tutela dei diritti
Non siamo nel verde
Non siamo affatto del verde l'autore che piaceva tanto a casa subito doloso Cortez
Diceva quando la legalità basta per salvare la scelta sia la legalità quando non basta sia la dittatura
La dittatura in certe circostanze in circostanze come la presente e un Governo legittimo buono utile come qualsiasi altro è un Governo razionale che può essere difeso in teoria come in pratica
Era un grande pensatore dannoso Cortez sicuramente non era un mi chiedo il massimo del pensiero liberale era un dottrinario Conforti matrici cattoliche ma che rifletteva sul problema dell'equilibrio tra
In un sistema che era un sistema complesso e un sistema interamente governato è segnato dal concetto della crisi
Dario dittatura come vedete non è una questione che risalga soltanto alla storia romana dittatura è una questione che che è presente nella nostra storia e pre sentissimo Sartorio
La settimana dei giorni feriali lo Stato e la costituzionale e liberale da domenica erano dittatura lo stato d'assedio né cavalli di Frisia la sospensione di dei diritti la crisi degli
La guerra civile
Da guerra civile che si svedese chiamata la guerra civile anche da guerre nelle guerre mondiali no alla guerra potrà Stati ma soprattutto in guerre civili
è questo problema dell'amministrazione dei diritti in un sistema limitata democrazia che non poteva estende la democrazia
Per il semplice fatto che non si poteva immaginare che le masse di non abbienti potessero liberamente in Parlamento disporre la proprietà privata perché questo significava ovviamente la distruzione la proprietà privata il socialismo
Questo problema ebbe da soluzione geniale con la fine delle guerre civili delle guerre mondiali e cioè la costituzione rigide
La Costituzione rigida come la conosciamo noi può essere tranquillamente letta come la prassi di
Di Cryo conferiti conservazione di conservazione a freddo dei diritti
Cioè un modo con cui i diritti tutti i diritti quelli individuali quelli sociali abbia scorto sulla proprietà diritto alla salute il diritto all'istruzione tutti i diritti venivano messo in un frigorifero e raffreddati
Raffreddati in modo da sottrarmi a quello che la dittatura maggioranza la volontà della maggioranza
Ma era se pensiamo un modo per ancora una volta per portare diritti e fuori da democrazie
Fuori da quello che la regola della democrazia della rappresentanza e quindi del maggioranza e una lettura diciamo un po'stravagante della Costituzione rigida di solito Marino se studente diamo una diversa
Ma mi pare che si dà lettura del tutto credibile e del tutto apprezzabile tutto sommato che e si preferisca e il frigorifero piuttosto che il cavallo di Frisia lo stato d'assedio e la dittatura ma la logica è la stessa
Ma naturalmente
In un sistema democratico questo congelamento non può resistere a lungo
Pensate alla alla forza che ha la pressione democratica su un Parlamento per l'estensione lineare del
Del dei diritti no tutta la legislazione organizzazione che implementa la tutela dei diritti
E se il Parlamento Parlamento democraticamente eletto è ovvio che questo porta all'erosione dei privilegi e l'appiattimento della tutela dei diritti
Se che ho sentito citare un ex presidente della Corte consumare primario di tentasse
Di qui non solo il nome perché protetto dalla legge privacy
Da convinzione che in uno Stato democratico non più o non può riuscire nel tentativo di eliminare dai compiti essenziali dello Stato le prestazioni di servizi sociali
Non ci può essere intorno ai principi funzionalmente illustrato introverso ossia prevalentemente governato da regole formali di coerenza interna
Come dire in uno Stato democratico con costituzione rigida la forza democratica del Parlamento porta all'espansione necessaria irreversibile i diritti
Che lontana poesia tutto questo l'idea di un'espansione lineare irreversibile dei diritti sociali questo è stato scritto nel mille novecentottantadue
No tantissimi anni fa ma ancora era forte questa convinzione che le magnifiche sorti e progressive dello stato sociale fossero irreversibili tre che il motore era un motore non più bloccati per
Il motore è la da regola democratica
Un Parlamento eletto democraticamente non può che portare l'espansione dei diritti che fa capire quanto fosse
Previdente nascosto quando all'inizio della storia diciamo dello stato sociale denunciava l'incompatibilità tra Stato di diritto certo al mondo diciamo liberale costituzionale e lo stato sociale
E come lo stato sociale Nora deportato ad altro che una forma di espropriazione della proprietà prima che si formassero protetta attraverso l'erosione fiscale
Che cos'è la tassazione essendo un modo per togliere la ricchezza prima che questa diventi proprietà e come tale messa nel frigorifero dei diritti fondamentali
La crisi fiscale dello Stato esattamente queste Fedetto
Improvvisa scoperta che bisogna fare il conto quel bilancio
E che se il la la tutela dei diritti sociali e lineare non più o arginabile AM questo non si può dire del debito pubblico
Vedete
Noi oggi viviamo una terza fase del
Come dire della scissione dal precisa separazione tra la logica democratica e la logica della tutela dei diritti di paralisi
Perché se oggi i diritti sociali non sono più in espansione chi lo ha deciso
Uno può dire il bilancio la ricchezza la tollerabilità della tassazione ma queste sono decisioni poste all'interno del sistema rappresentativo del sistema politico o no
E la risposta è no
L'internazionalizzazione da globalizzazione cosiddetta innanzitutto ha portato ancora una volta a spostare la sede decisionale dei diritti fuori dalle presunte delle assemblee rappresentative
Uno può dire per fortuna ed è la risposta che darà Fareed Zakaria per fortuna che ci sono delle sei differenze delle sedi delegate delegato forse l'espressione un po'troppo impegnativa delle sedi
Eastern nel circuito democratico che possono essere da bancarotta idea la Commissione europea da beauty io il fondo mondiale la Banca Mondiale e così via
O anche semplicemente dite ditte private di rete internazionale sono tutte sedi che condizione anormale la gestione dei diritti e pongono i limiti alla tutela dei diritti e sono tutte sedi portate fuori dal sistema democratico
Nell'ottocento lo si portava fumo
Fuori del sistema democratico nel senso che il giardino della democrazia era chiuso e l'ottanta o il novanta novantacinque per cento da popolazione non aveva accesso alle decisioni legislative sui diritti nel Novecento si è portato la tutela dei diritti nel frigorifero per cui solo a con molta lentezza e con accordi molti va molto vasti si poteva toccare
Il nucleo centrale dei diritti
Nella nostra epoca della globalizzazione la tutela la cessione è garantita con da estroflessione la esternalizzazione l'internazionalizzazione delle sedi che decidono i diritti
Come vedete secondo me non c'è appiattimento non c'è mai stato appiattito
Non c'è mai stato quest'perfetto di schiacciamento tra i diritti di Cettina innanzi diritti sociali diritti individuali e così via
Le cose sono sempre state nettamente divise fisiologicamente divise oggi essere già con le cose che scrivono
Che si scrivono solo gli economisti rigide e sembra di ogni tanto di dire rileggere le cose che scrive Button stanno fisso
Le leggi naturali la legge naturale scriveva loro per cui solo il proprietario
Può avere interesse a difendere la patria è un ordine a turare quelle e oggi qual è l'ordine atto della tua naturale se non quello costituito dalle leggi del mercato internazionale del commercio internazionale del debito pubblico del parametri di Maastricht
Anche lì è una legge naturale su leggi come naturali nel senso che sono esterne sono leggi fisiche
Non perché stiano nella fisica ma solo perché stanno fuori del circuito e rappresentanza anzi non sono leggi convenzionalmente modificabili dal dal circuito rappresentanze
Questi grezzi ha recuperato l'immagine dittatura per dire che sono le dittature del del finanza internazionale che non sostituì
Do the dettatura delle vecchie élites nazionali ma resta comunque l'idea al di là dell'espressione un po'pittoresca delle dittature di Zea di un'esigenza di sottrazione di questa decisione circuito rappresenta
Ci sarebbero molte altre cose da dire ma
Siccome non ho l'idea di di procedere a a scrivere ricette
Vorrei dire che il fenomeno di della globalizzazione dell'internazionalizzazione è un fenomeno come tutti i grandi fenomeni che non può esser letto in un'unica chiave ecco un'unica valutazione
Certo è che cambia completamente i fattori del del nostro discorso fra l'altro cambia anche il perimetro il nostro discorso con quale come dire consapevolezza noi possiamo affrontare il discorso dei diari dei diritti
Continuando a limitare la nostra logica al nostro giardino come se i diritti fosse ancora quello che assicurato agli europei nordamericani la tradizione
Circondando il nostro giardino con cavalli di Frisia che non sono più quelli di Luigi Napoleone ma sono quelli del delle leggi contro l'immigrazione
Esportando rifiuti
E importando
Soggetti che non godono dei diritti di cittadinanza
Violando quello che all'origine era considerato noi ius naturale Loyos mi ha mi grande in ogni grande Francisco de Vitoria
Diritto naturale di di ciascuno di migrare dove tiene magari seguito poi dalle truppe del di Spagna ma insomma questa è un'altra
Le eccezioni e gli stati d'assedio continuano ad esserci è indubbio che dopo l'undici settembre abbiamo avuto legnetti l'ennesimo episodio di stato d'assedio e di dal rene sospensione si spera a breve sospensione una serie di diritti in Italia non ce ne siamo ancora accorti INCE Abagnale ed attivamente soprattutto pesando sul immigrati in Inghilterra in America
I provvedimenti sono stati i provvedimenti estremamente pesante
Americano è stata la prima volta perché dalla crisi del fine Settecento quando con paura più o meno reale del GRA
Della guerra dichiarata dalla Francia i provvedimenti di sospensione di limitazione di alcuni diritti o dei diritti di alcune parti della scelta si sono ripetuti sempre per periodi Breve sempre con una reazione poi dei giudici
Per a uso los a annullato il primo provvedimento inglese che Overa le regole antiterrorismo per violazione dei diritti fondamentali ancora una volta i giudici
In Italia con i giudici che ho avuto il corpo e il coraggio poi sbugiardato essere coniati dalla stampa a non aver applicato alcune norme
Di vita fece di diritti su associazioni definite ma non dimostrate essa terrorista il caso seggi un caso che ha fatto il giro d'Europa
Il Consiglio di sicurezza che individua un catalogo di estrazione terroriste fra cui la sua azione basca de in forza di questa decisione del Consiglio di sicurezza la comunità europea
Congeda i beni di questa associazione senza tutela giurisdizionale raccolto ingiustizie non contravvenire le tre ci sono o si ripetono in casa di di come dire di compressione dei diritti per fortuna la nostra esperienza occidentale queste comprensione sono sempre limitate
Ricordare che Fossa sentenza Corte funzionare quando ci fu gli anni di piombo Mando salva la legge decreto legge sulla limitazione sui poteri di polizia per la lotta al terrorismo dicendo e un'eccezione e non può durare
Ma lo stato eccezionale e presente lo stato di crisi è presente sempre nella gestione di questi
Di questi momenti di crisi ma parte lo stato di crisi che tocca soprattutto poi libertà quelle storiche c'è l'altro fa versante che secondo me è impressionante
E cioè del condizionamento del mondo esterno su tutto quello che è la gestione democratica dei diritti sociali
Che sono oggi veramente in tempi
E che hanno però anche prospettive di sviluppo ambasciatore prima citava le le le clausole dei diritti umani che da da da tempo i Europa impone per esempio negli accordi di cooperazione che ormai sono anni perfino presenti come clausole anti dumping sociale nel Negri degli accordi da beauty io bella cosa interessante che anche in sede da Briotti io per cui nel regno da globalizzazione si scopre che la tutela dei diritti fa parte deve far parte delle regole del gioco
E dietro c'è poi l'opinione pubblica vi ritroverete fosse qualche anno fa quando Benetton ebbe la questione del del lavoro minorile una sua fabbrica in Turchia con quale apprensione
Certo subito sulla stampa con accordi sindacali eccetera a evitare che questa comunicazione avesse effetti sulla sua posizione di mercato
Opinione pubblica
Regole interne allo stesso sviluppo capitalistico del commercio internazionale
La pressione del giudice l'internazionalizzazione del giudice che ormai spesso sono in rete di una lo scambio di modelli di giudizio e in qualche modo a sua volta una risposta fenomeno internazionalizzazione del delitto
In sostanza io non vedo un declino del diritto per esempio si effettui il fatto che non vedo affatto un Eden dei diritti non c'è stato un Eden non c'è stato un o un declino e quella impossibile rincorsa tra Achille e la tartaruga
L'impossibile ricorsa infinita
E che ogni momento di il trionfo di che il semplicemente un abbaglio diffusione grazie
Ringrazio ringrazio il professor Binder questa sua lucida relazione che ha aumentato il numero dei problemi che abbiamo sempre detto certamente ha cresciuto a una nostra curiosità di trovare delle vie non dico delle soluzioni
Dunque il nostro programma prevede che
Una sosta
Sia fatta attorno alle cinque
Adesso abbiamo quindi io direi ancora il tempo per una terza relazione
In modo che poi lasceremo a Eligio Resta il il compito di chiudere con le relazioni avremo un po'di tempo per il dibattito che mi auguro ampio abbiamo una certa diciamo nordico ampiezza di tempo ma insomma
Non siamo proprio con l'acqua alla gola allora io darei subito la parola al professor Michele Grillo professore di economia politica nell'Università Cattolica di Milano il mutevole significato dei diritti economici grazie
Grazie
Si è alla ricerca di ricette naturalmente
Bisogna mettere le mani avanti e se il professor Bindi è un giurista io sono un economista
Quindi terribile
Inoltre economista quando mi sono sentito proporre il tema suggerito il tema dei chi mai invitata inizialmente detto ma mutevole significato dei diritti economici si parla di economia
E poi quando mi son messo un po'a lavorare ho detto beh forse economici economici è soltanto un aggettivo in realtà si parla di diritti
E allora l'economista che voglia parlare di mutevole significato dei diritti economici deve rivolgersi altrove necessariamente e quindi
Nello schema mentale che mi sono costruito ho cercato faticosamente di
Organizzare concetti elementari che nel dibattito il dibattito di stamattina anche di questo pomeriggio sono stati richiamati con molta più sapienza
Mi scuso quindi del ripetizione probabilmente anche del peggioramento della qualità del richiamo di alcune nozioni
Mi propongo solo che possa essere valere in qualche modo il contributo che postula venire da una lettura con gli occhi degli economisti al a questo tipo di problemi
Diritti economici diritti economici sono per definizione diritti positivi sono diritti legati quindi strettamente con
Risorse e c'è una irriducibilità del legame con risorse
Io non voglio come dire
Lavorare con me inizialmente mi ero proposto sulla distinzione tra diritti negative diritti positivi tengo prende in considerazione il richiamo appena fatto dal professor Bin
E naturalmente la riflessione che comunque risorse sono coinvolte
Anche quando si parla di diritti negativi nel senso classico
Perché ovviamente ci sono le risorse che devono essere invocate affinché l'implementazione se mi fate passare la brutta parola
La brutta traslazione dalla dall'inglese comporta implementazione dei diritti negativi credo però che ci sia una residualità ossia il problema è che nella convenzione morale che fondò un diritto negativo non ci sono risorse nella convenzione morale che fonde addirittura negativo c'è una astensione dall'azione
Nella convenzione morale che fonda un diritto positivo e che quindi fonda diritti economici invece le risorse devono esserci e questo rende secondo me particolarmente stretto ovviamente il legame con alle risorse
Se il legame con le risorse
Irriducibile
La mutevolezza di cui parla il titolo che mi è stato assegnato mutevole significato dei diritti economici e un diventa una mera tautologia
I diritti economici sono mutevoli per ragioni che sono al contempo oggettive e che sono intrinseche perché sono legate alla stessa definizione dei diritti come pretesa su risorse
La seconda metà del secolo che si è concluso qualche anno fa ha conosciuto una fase molto vasta con una in cui la Haff i diritti economici sono stati affermati nelle fonti più autorevoli richiamo rapidamente nel dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dell'ONU
Ciascuno ha il diritto ad uno standard di vita che sia adeguato per la salute il benessere per sé per la sua famiglia includendo ciò il cibo il vestiario la casa la cura medica
E tutti i servizi sociali necessari e così il diritto ad essere assicurato nei confronti della disoccupazione della malattia
Della inabilità della vedovanza della vecchiaia ogni altra mancanza di ciò che è necessario per la vita perché sia al di fuori del suo controllo
E così i diritti economici incardinati nei sistemi e nelle istituzioni del welfare del Welfare State sono stati sottoposti a specificazioni via via più precise spesso più ampie
E inevitabile che l'esperienza più recente degli ultimi anni del secolo trascorso abbia e inevitabile ecco e convenuto è una cosa che tutti quanti evidente
Abbia condotto ad un ripensamento critico che ha investito i sistemi di welfare stelle tre e nell'investire sistemi di welfare State ha coinvolto inevitabilmente la stessa definizione di diritti economici e quindi a riproposto le difficoltà associate al loro carattere condizionato
E alla loro intrinseca mutevolezza
Sulla base di queste premesse il problema che mi sono opposto
E se sia possibile oggi di fronte alle circostanze
Attuali
Il esperienza storica che stiamo vivendo se sia possibile coniugare l'eredità culturale che ancora è ampiamente condivisa nei sistemi occidentali
Di una nozione di diritti economici secondo le implicazioni di una mutevolezza intrinseca del loro significato
Con in un tentativo di avviarmi verso una possibile risposta penso che questa domanda solleciti due momenti di riflessione un momento sul piano dell'esperienza ma l'altro anche su un piano più astratto
Con un collegamento che penso possa esserci sul perché vorrei proporre alla vostra riflessione
Sul piano dell'esperienza la riflessione necessaria quella cui direttamente ci invita di più il tema del convegno
Se l'esperienza con la quale ci confrontiamo evidenzia una crisi una discontinuità del contesto che costringe a fare esplicitamente i conti con la natura condizionata dei diritti economici
E quindi con il significato loro mutevole quali sono gli elementi di discontinuità che rilevano davvero ai fini della definizione di questi diritti
Ma su un piano più astratto credo che ci si possa comunque interrogare forse continuare ad interrogare sulla possibilità di una costruzione morale affondamento dei diritti economici
Che in una qualche prospettiva rilevante possa rimanere invariante rispetto ad una condizione immanente di scarsità
E che sia quindi capace di adattarlo nel contenuto ai mutamenti rilevanti del contesto agendo su elementi che possiamo riconoscere come non costitutivi
Voglio premettere una considerazione sul primo punto sul piano dell'esperienza con una breve richiamo di Storia del pensiero economico
L'economia politica afferma la propria autonomia della filosofia morale nella seconda metà del secolo diciottesimo perseguendo l'idea che lo sviluppo economico cioè l'allargamento sistematico della ricchezza materiale
Avrebbe reso possibile nei fatti tra gli uomini
Il mutuo rispetto dei diritti naturali
Quelli che adesso convenzionalmente classifichiamo come diritti lo che anni i diritti alla vita alla libertà l'appropriazione dei frutti del proprio lavoro non erano quindi per gli economisti classici ma non lo erano neanche per l'occhio definiti indipendentemente dall'uso dalla scarsità delle risorse materiali anzi una insufficiente disponibilità di risorse materiali è considerata la causa dello stato di guerra e quindi da questo punto di vista il richiamo alla commento dicono se sostare indossato al professor Bin mi trova nella stessa opinione può essere considerata la causa dello stato di guerra proprio perché rende possibile un possibile perché non sanzionabile quindi non protetto il riconoscimento muto dei diritti naturali
è soltanto con una teoria neo Løkke Anna e si pensi all'incipit del libro di nozze ch'che i diritti naturali vengono strettamente definiti come diritti negativi
Il punto è che il progetto dagli economisti classici non fu mai portato a compimento
Quel progetto avrebbe necessitato di una di Oria dei bisogni che non soltanto gli economisti classici non elaborarono ma la cui stessa possibilità fu poi rigettata dei loro successori la teoria economica convenne rapidamente sulla impossibilità di determinare quantità fisiche per quanto abbondante di risorse sufficienti a realizzare di fatto il mutuo riconoscimento dei diritti naturali
La scuola neoclassica economica pose invece a proprio fondamento un assioma di non sazietà
Lasciando così la teoria economica classica monca di un tassello essenziale suscettibile al più di una interpretazione in chiave escatologica
L'insufficienza delle risorse diventava una condizione operante in modo irriducibile
Con questa sviluppo storico
L'analisi economica ha opposto una difficoltà concettuale alla elaborazione all'interno del proprio paradigma
Di una categoria di diritti positivi che possa essere fondata su una relazione tra bisogni e risorse necessarie a soddisfarli
E questo apre nella prospettiva dell'economista uno iato con molte delle elaborazioni successive di tiri via dei diritti positivi
E per esempio in contrasto con il senso in cui si Mumbai il sintetizzava la prospettiva morale del Welfare State nella proposizione i bisogni creano obblighi
Per certi versi tuttavia un richiamo alla prospettiva originaria dell'economia classica può essere colto in alcune formulazioni di teoria dei diritti positivi che hanno mostrato
Più sensibili maggiore sensibilità diciamo così all'analisi economica e hanno fatto ricorso ad un approccio dicotomie con nella luce alla luce di un approccio di cotone dico che mi sembra per esempio di poter interpretare la teoria delle capability s'di Amartya Sen
Che affida alla definizione di un livello essenziale di risorse materiali la condizione perché ciascun soggetto possa essere posto nella capacità di una scelta libera
E quindi dell'esercizio e del godimento degli stessi diritti negativi
è una preoccupazione analoga mi sembra governi la distinzione di Rawls che dà luogo ad un ordinamento di preferenze lessico grafico
Tra beni primari come le libertà civili che possono essere sempre distribuiti in modo uguale e per i quali non si pone un problema di scarsità
Beni primari per la distribuzione dei quali valendo una condizione di scarsità Rawls invoca il principio di differenza gli altri beni
Ho voluto richiamare questo un breve excursus di Storia del pensiero economico con una finalità per così dire negativa mi sembra infatti opportuno sgombrare il campo innanzitutto da un possibile fraintendimento
E cioè che la via per comprendere le difficoltà che gravano oggi sulla nozione di diritti positivi mettendo in discussione convenzioni sociali e istituzioni politiche consolidate e costringendoci a interrogarci sulla crisi e sulle sue conseguenze sui diritti passi attraverso una analisi della interazione tra bisogni che vincolo di risorse e che così un aiuto adeguato a quel fine possa venire da una riconsiderazione della prospettiva classica magari attraverso le suggestioni di un approccio dico tonico
Se noi ci chiediamo quali elementi essenziali caratterizzano davvero quella discontinuità del contesto che condiziona criticamente il significato dei diritti economici
Dovremmo riconoscere che la crisi di cui abbiamo esperienza non è tale da introdurre un vincolo assoluto
Delle risorse
Gli ultimi l'ultimo decennio nella prospettiva mondiale ha rappresentato uno dei periodi di maggiore crescita economica diffusa sul pianeta
Anche laddove anche in quei Paesi che meno hanno goduto della notevole crescita realizzata in media nel sistema mondiale tutto quello che possiamo dire è che la crescita economica è rallentata ma comunque mantenuto valori positivi mi annotavo questa considerazione prima di leggere che il giornate di stamattina
E poiché le risorse disponibili non si sono ridotte non può essere venuta meno la capacità oggettiva di far fronte ad un obbligo meno che mai si è un obbligo fondato su bisogni su capability is su beni primari da cosa origine allora l'attenzione ad un mutamento nel significato dei diritti economici corrispondenti
La conclusione che mi hanno otto trovo notato nei fogli era discute è una conclusione che è abbastanza in linea con la considerazione che naturalmente altri colleghi hanno già avanzato noi abbiamo esperienza di una discontinuità che essenzialmente una discontinuità radicale
Nella trama delle relazioni economiche e delle relazioni politiche
Mutano infatti e soprattutto tendono addirittura di barricarsi tra di loro
Sia la comunità rilevante rispetto alla quale le relazioni economiche sono stabilite
Sia la comunità politica rilevante con riferimento alla quale i diritti economici sono affermati e sono esercitati
Nell'introdurre questa sezione il professor Ferrari ci richiamava da circo la l'osservazione che i diritti economici non sono transnazionali
Ora vi è qualche cosa tuttavia che forse si può ulteriormente dire in merito a questa considerazione
Noi osserviamo una discontinuità nelle relazioni internazionali che si accompagna a mutamenti profondi nella divisione internazionale del lavoro e credo che questo processo
Che interessi intesa interessa in maniera di di diversa i Paesi occidentali ma certamente interessa in maniera particolare l'Italia che nella divisione internazionale del lavoro del precedente sistema
Si trovava in una collocazione abbastanza al confine rispetto alle condizioni di divisione internazionale del lavoro a livello mondiale
Così sia pure in maniera disomogenea i paesi del sistema occidentale che per decenni lo richiamava Prosperetti stamattina rimasto protetto nello sviluppo dell'industria dei commerci subiscono le pressioni di mutamenti anche repentini nelle condizioni di produzione
Pressioni che si manifestano con intensità inattesa e con costi elevati e che tendono a distribuirsi in maniera diseguale all'interno delle popolazioni di questi Paesi
E così mettendo in discussione convenzioni e istituzioni politiche consolidate
E questo è un effetto che riguarda la divaricazione tra comunità rilevante dal punto di vista economico e comunità politica rilevante e che pone però un problema
O sollecito un mutamento sollecita una discontinuità all'interno di Napoli di una comunità politica
Definita
Alla stessa discontinuità delle relazioni internazionali alla divaricazione tra la trama delle relazioni economiche trama delle relazioni politiche si si propongono però nei diversi paesi anche discontinuità demografiche
E queste discontinuità demografiche modificano non soltanto le esternalità all'interno di una stessa generazione ma anche esternalità intergenerazionale
E così confini che per lungo tempo avevano delimitato in modo chiaro e definito una comunità economica che coincideva con una comunità politica almeno in senso lato tendono a diventare confusi
E ciò rende non intelligibili i termini a partire dai quali i diritti economici vengono affermati ed esercitati
In primo luogo la concorrenza di altri soggetti che prima erano ai margini del sistema degli scambi internazionali nella prospettiva della comunità politica alla quale noi apparteniamo modifica per i produttori occidentali la percezione la distribuzione dei rischi connessi con l'attività economica
Incidendo sui criteri che governano i sistemi di ripartizione e di assicurazione di tali rischi non incidono incidono certamente in media non incidono in media neanche per il nostro Paese indipendentemente dalla cattiva realizzazione del dato macroeconomico riportato dai giornali stamattina sulla quantità complessiva dei delle risorse incidono però sulla
Distribuzione dei rischi sulle condizioni della loro ripartizione e sulle condizioni delle loro assicurazioni
Il punto è che il sistema di ripartizione dei rischi di assicurazione dei rischi
Ha finito per rappresentare nell'evoluzione dei sistemi di welfare State occidentali per la comunità rilevante ampia parte del contratto sociale che la legge
A questo poi si aggiunge che vasti fenomeni migratori rendono in definitivi imiti entro cui i sistemi di assicurazione sociale operano e che la maggiore incertezza e che i cambiamenti demografici indotti sia dalle migrazioni sia della riduzione del tasso di natalità modificano le relazioni intergenerazionali
Mettendo a repentaglio
E rompendo schemi consolidati di trasferimento intertemporale di rischio e anche questo con qualche con modalità che interviene anche all'interno di comunità
Politiche i cui confini sono messi in discussione ma che tuttavia possono essere definiti con una qualche
Condizione di finitezza diciamo
E questo il trust nella il mutamento delle relazioni intergenerazionali il la modifica sulla rottura degli schemi consolidati trasferimento intertemporale dei rischi rende di difficile attuazione erompe patti impliciti tra generazioni
Il più evidente dei patti impliciti tra le generazioni e quello che ha governato i sistemi a ripartizione nella assicurazione dei rischi dell'età non lavorativa
Se questa è la prospettiva nella quale guardare il problema il principale effetto del mutamento dei confini che delimitano la comunità rilevante consiste nel rendere di difficile identificazione
La costruzione morale sulla quale possibile fondare un sistema di diritti economici e questo mi riporta alla seconda questione
La sfida di una teoria dei diritti positivi
Che prende come fondamentale e costitutivo i legami riducibile con le risorse e a mio avviso quello della possibilità di una costruzione morale a fondamento dei diritti positivi che almeno rispetto ad una dimensione rilevante possa presentarsi in variante rispetto alla condizione immanente di scarsità delle risorse
Nel dibattito contemporaneo di poli di fiori o politica di ormai consapevolezza che uno specifico e ulteriore principio morale deve essere introdotto a fondamento di diritti positivi
Rispetto ai principi morali che fondano i diritti negativi
Credo che di questa consapevolezza e della formulazione dello stesso principio noi siamo debitori a Ronald Dworkin
Che ha innanzitutto chiarito come rispetto alla formulazione di John Rawls il contesto ipotetico della posizione originale non possa essere assunto come punto di partenza per la filosofia politica
E quindi ha posto a fondamento dei diritti positivi la possibilità di definire un previo è basilare diritto morale all'eguaglianza
Un diritto ad essere trattati come soggetti tutti ugualmente meritevoli di considerazione e di rispetto
Il ricorso al principio di uguaglianza ha implicazioni rilevanti da un lato consente se certe condizioni sono soddisfatte una costruzione morale che rispetto ad una dimensione essenziale e invariante rispetto alla scarsità
Facendo degli elementi mutevoli del contesto elementi non costitutivi del principio e dall'altro svela interamente il proprio limite interno per mettendo in evidenza come le condizioni per il suo operato per il suo operare sono strettamente dipendenti dalla vigenza di circostanze nelle quali non è in discussione
La comunità rilevante rispetto alla quale il principio di uguaglianza fermato
Al contempo richiamare l'uguaglianza come principio morale fondativo di diritti positivi implica superare una concessione esclusiva dei diritti morali come regolatori di rapporti tra individui
A favore di una loro concezione come principi che regolano i rapporti tra gli individui
E le istituzioni che si dà la comunità cui essi appartengono e poiché non conosciamo assetti istituzionali che governino la comunità umana
Lei non c'è azione di un diritto fondamentale all'uguaglianza di tutti gli uomini resta vuoto e ogni sua specificazioni inestricabilmente resta condizionata dalla definizione di quale sia la comunità rilevante
Tuttavia nonostante la definizione della comuni della comunità rilevante sia messa in crisi dalla attraversi
Una pressione discontinua
In ogni caso
Nell'ambito di una definizione di comunità nella quale grosso modo ci si può riconoscere io ritengo che la un'ulteriore il l'indicazione della del del prim'della e i criteri di attuazione del principio di uguaglianza possono indurre una riflessione significativa
Sul funzionamento delle istituzioni dell'UE fra Stealth
E posso soprattutto a fare i conti almeno con il problema associato alla ricaduta
All'interno di comunità politiche ben definite del differente contesto di rischio che indotto dalla mutamento nella a Allocca nella al processo di divisione internazionale del lavoro
Giacché nelle circostanze nelle quali la comunità rilevante può essere sufficientemente definita l'applicazione del principio di uguaglianza può fondare diritti positivi in modo invariante rispetto al vincolo delle risorse
E se attuato con particolari modalità posso venire a taluna delle difficoltà connesse con i mutamenti del contesto di cui abbiamo esperienza
E a questo e mi intenti in e con questo intendo riferirmi particolarmente ai mutamenti nella percezione e nella distribuzione dei rischi connessi con l'attività economica
Qual è il messaggio che viene dalla individuazione di un principio morale di uguaglianza nella specificazione che la riflessione di Dworkin ci impone nell'Asper quanto riguarda la le istituzioni per una festa et io credo che in assenza la modalità le modalità particolari di attuazione debbano consistere nel riuscire a giustificare e di conseguenza strutturare le istituzioni dell'UE fra State non come un meccanismo di distribuzione ma come uno stato assicuratore
Il punto è e riprendo ancora da Dworkin che il principio di uguaglianza non può trovare attuazione nei termini di una uguaglianza di benessere ma deve trovarla nei termini di uguaglianza dei mezzi e quindi di uguaglianza delle risorse
Nessuno schema di redistribuzione a posteriori posso disfare il principio di uguaglianza perché se i cittadini hanno differenti concezioni del bene non sono trattati come uguali da uno stato che preferisca una concezione del bene ad un'altra
Il solo schema neutrale rispetto alle concezioni del bene è uno schema che intervenga ex ante così da agire esclusivamente sulle differenze tra gli individui che sono arbitrarie in una prospettiva morale
Diritti economici il cui significato è moralmente fondato e che di conseguenza giustifichino le istituzioni del Welfare State
Sulle quali gravano gli obblighi che quei diritti sono correlati sono in conclusione solo diritti ad essere assicurati rispetto ai capricci della lotteria originaria
Questa specificazione rende necessario chiarire l'ulteriore distinzione che deve essere introdotta rispetto alla stessa attività del Welfare State come Stato assicuratore
Nella prospettiva filosofica del contributo di Gortyna la distinzione quella che corre tra ambizioni cioè caratteristiche della vita riconducibili alle preferenze alle azioni dei soggetti e dotazioni
Che solo sono riconducibili a circostanze indipendenti dalle scelte e dalle azioni dei soggetti
Ma questa distinzione filosofica un correlato notevole in una classificazione consolidata dell'analisi economica
Gli economisti distinguono tra con tra contesti di moral hazard
Nei quali la probabilità degli eventi incerti dipende endogena mente dei comportamenti dei soggetti
E contesti di a dover Selection nei quali gli individui non hanno una responsabilità per gli esiti e sono geni delle lotterie nelle quali risultano sfortunato
Sfortunati
La riflessione sui due diversi contesti ha delle conseguenze molto grave perciò è gravida di conseguenze per quanto riguarda la forma di organizzazione sociale di servizi assicurativi rispetto a
Rischi
Che emergono in contesti di moral hazard cioè quando il grado di rischio dipendendo endogena mente dalla scelta dei comportamenti dei soggetti e rischi che emergono in contesti di A due A Selection cioè che sono indipendenti dalla responsabilità dei dei singoli soggetti
E questa distinzione vuole
Detta in termini un po'tagliati con l'accetta sostanzialmente che la delega al mercato delle forme di assicurazione in un contesto di a dover Selection
Tende a produrre in generale esiti collettivamente non desiderabili
Tende in generale produrre attraverso la concorrenza delle imprese di assicurazione forme di selezione dei rischi fosse elezione dei rischi migliori da parte del società di assicurazione che
Facilitano ovviamente la
Copertura anti assicurativa da parte dei soggetti meno rischiosi e lasciano al margine dell'attività assicurativa i soggetti più rischiosi ma il grado di rischio si tra i due soggetti del delle due classi di soggetti non dipende dai comportamenti di questi stessi soggetti
Da questo punto di vista la migliore forma di assicurazione è una forma di assicurazione che grava in maniera uniforme
Per tutti i soggetti sociali
Viceversa se il contesto fondamentale è un contesto di moral hazard la concorrenza tra imprese assicurative una concorrenza che si esplica nel disegno di quello che gli economisti chiamerebbero il migliori contratti incentivanti poiché la probabilità dell'evento rischioso dipende dalla responsabilità dei sindaci
Soggetti almeno in parte dalla responsabilità dei singoli soggetti un contratto incentivante quello che incentiva al meglio il soggetto passo determinare la propria azione in maniera tale da minimizzare la probabilità dell'evento rischioso
E la concorrenza tra imprese d'assicurazione Cioni è una concorrenza che può svolgersi privilegiando come dire nella forma del fare emergere la stesura dei contratti incentivanti migliori
Nell'esperienza che noi osserviamo sia quando copertura di rischi di rilevanza sociali sono affidati al mercato sia in questa fase di passaggio nella quale ampi parte più o meno significativa dipende dei vari Paesi di rischi
Sociali classici
Vengono delegati al mercato l'osservazione che noi abbiamo da funzionamento dei mercati assicurativi e che si vede che prevale la tendenza ad una concorrenza che si manifesta nella selezione dei rischi migliori
E quindi il punto fondamentale che occorrerebbe sottrarre al mercato l'assicurazione dei rischi associati a contesti della selezione delle gare al mercato
Le assicurazioni connesse con i rischi di mora NASA dei rischi connessi con il moral hazard
Allora i diritti economici la tutela resti offerti dei sistemi di welfare State e di conseguenza la pretesa alla uguaglianza alle risorse sociali non devono estendere il proprio significato oltre un sistema equo di assicurazioni originale
Che compensando gli individui più sfortunati nella lotteria originaria soddisfi il principio morale di uguaglianza che impone di trattare come uguali gli individui nelle circostanze caratterizzate da incertezze sorgerà mentre non vi è ragione da un punto di vista morale e non vi è convenienza dal punto di vista della organi de delle forme efficienti di organizzazione
Di offerta dei servizi nella forma del mercato quando la forma della fornitura pubblica per affermare diritti economici degli individui sulle risorse di fronte alle circostanze di vita caratterizzate da incertezza
End oggetto
Quindi tirando le fila proverei a riassumere il i temi di riflessione nel modo seguente la discontinuità del contesto che nell'esperienza attuale condizione il significato di diritti economici essenzialmente una discontinuità nella trama delle relazioni economiche e politiche
E coinvolge in ultima analisi la definizione della comunità rilevante rispetto alla quale i diritti pretesa positivi gli obblighi correlati possono essere affermati
Tuttavia all'interno di comunità rilevante rispetto alle quali confini sufficientemente definiti possono essere tracciati il significato di un assetto di diritti economici deve poter essere definito nei limiti del diritto all'eguaglianza
Cioè del diritto ad essere assicurati nei confronti dell'alleato della lotteria originaria
La concezione di questo che deriva da queste premesse per i sistemi di welfare State e non è nuova in sé nella sua forma astratta ed è certamente coerente con i fondamenti del pensiero liberale classico
Sollecita tuttavia una riflessione basta sulle modalità con cui si sono evolute le istituzioni del Welfare State e sulle necessità dirvi considerarle
Almeno proverei a suggerire con riguarda quattro criteri che in termini generali possono essere descritti come segue
Diritti positivi a giustificazione dell'intervento dello Stato non devono potere essere invocati a compensazione della perdita di libertà di scelta degli individui che risultano più svantaggiati dall'interazione di mercato
Secondo nella specificazione di un programma di welfare stette non deve potere insorgere da parte di alcun soggetto sociale una pretesa incondizionata ad ammontare di risorse individualmente predeterminate
E meno che mai determinate sulla base di politiche redistributive ex-post
Terzo
Non può insorgere un diritto economico una copertura assicurativa offerta da uno stato del benessere che si estenda fino ad includere la copertura dei rischi aggregati quali invia semplici esemplificativa la modifica di un indicatore demografica di vita tesa
Ma allo stesso tempo Lalia associata alla Lotteri originaria che è la fonte della pretesa in cui consistono i diritti economici deve poter essere definite delimitate in maniera rigorosa
E ogni assicurazione nei suoi confronti non deve poter essere delegata in alcuna forma dal mercato
Credo che la riflessione di questi anni
In Italia Cummings in misura particolare per l'esperienza per il per il tipo di dibattito politico sulla possibilità di delega al mercato di attività assicurative tipicamente coperte dai sistemi la restituzione di questa stretta
Dovrebbe tenere conto di delle considerazioni che ho proposto suggerito
Grazie grazie mille al professor Grillo di questa relazione confermato ancora una volta la prossimità fra questi discorsi scientifici talvolta artificialmente distinti quindi filosofia del diritto economia politica
La filosofia morale
Allora direi che a questo punto possiamo senz'altro fare una pausa dalla con terreni limiti consueti del quarto d'ora
Quarto do
Cioè Carlo Porta direbbe un quarto eretta l'imminente al più ma la famosa una famosa poesia che di cui raccomando sempre alla lettura perché contiene anche un piccolo codice deontologico che qualcuno ricorderà
Allora ci ritroviamo presto però volevo dirvi che
No inviterei coloro che vogliono intervenire a
Presentare una richiesta di intervento ne ho già una
Spero che ce ne siano altre in modo che dopo la relazione del professor resta potremmo aprire un dibattito e quindi la tavola qui libera quindi
E subito
Do la parola al mio amico e collega Eligio Resta che è professore di filosofia e sociologia del diritto nell'università di Roma tre diritti e aspettative
E aspettative il punto di partenza da cui riflettono ormai i sociologi anch'io inizio sempre i miei corsi invitando i miei allievi a riflettere sulle loro aspettative perché è da lì che parte tutto allora anche noi abbiamo un'aspettativa di quello che ci dirà Eligio Resta al quale do la parola Vincenzo come al solito rispondo che
Bisogna abbassare la soglia delle aspettative nei confronti del minore
Nella mia relazione
Voglio ripartire da
Questo senso che il titolo cd suggerisce
Perché ci si mette in un campo in cui contano
Ragionamenti freddi di contabilità io apprezzo moltissimo il discorso degli economisti
Temo però che
Per quanto si possa arricchire il discorso della della economia politica dei diritti rimanga fuori una dimensione che invece in tutta la letteratura sulla crisi mi sembra che sia forte de
Un rapporto
Fenomeno ruolo logico di vissuto di tre categoria letta fra le norme il modo di vivere la realtà della crisi che ci si trova davanti
Te voglio ripartire ovviamente da qualche piccola premessa uno che ha lavorato sul farmaco non si guarderà bene dal
Dal considerare qualsiasi ricetta come degna di essere presa in considerazione ad esempio lo dico con molta franchezza al ambasciatore anche perché l'ha toccato un punto delicato della questione
Bisogna diffidare con una certa forza della clausola risolutiva questa clausola risolutiva che per esempio può essere quella dei diritti umani soprattutto perché il guarda con estrema come attenzione ed interesse ai diritti umani io credo che l'approccio debba essere
Come dire spogliato di metafisica bisogna guardare ai diritti umani come qualche cosa che possono essere minacciati esclusivamente dall'umanità
Ma che possono essere tutelati esclusivamente dall'umanità cioè un un atteggiamento che bisogna avere nei confronti di queste grandi clausole generali
Proprio perché bisogna prenderle sul serio spostarle di retorica nel
Senso migliore possibile quindi non guardare come a
Ad una norma che tuteli qualche diritto come la chiave di volta per l'uscita dalla crisi no io credo che l'atteggiamento debba essere diverso prendere sul serio la crisi e prenderla fino in fondo dirò anche in che senso io credo che bisogna farla
Nello stesso tempo avendo uno sguardo forte fortemente propositivo cioè sulle cose da fare
Io credo che invece piuttosto che di ricette bisogna parlare
Di un tentativo che io vedo costruirsi da qualche anno a questa parte su una sorta di auto immunizzazione che i sistemi sociali stando sperimentando rispetto al fenomeno della crisi
Cosa voglio dire che ci si sta quasi abituando al meccanismo della crisi è sintomo di questo è la produzione di una letteratura specifica
Sulla cosiddetta
Emergency Constitution c'è anche un saggio di Bruce Ackerman molto importante
Sulla emergenza costituzionale ma ormai fa parte come dire della cultura costituzionale dominante il fatto che si debba parlare di emergenza costituzionale
Ma soprattutto il fatto che ci siano delle costituzioni e delle leggi che prendono in considerazione non soltanto all'articolo quarantotto della della costituzione tedesca
Ma che Conte nel mondo contemporaneo stanno assumendo il problema delle leggi di emergenza come qualche cosa che a sua volta deve essere regolato due esempi che poi riprenderò alla fine
In omaggio a questa soluzione realistica
Ed è le maldicenze arte canadese Emergency atto sudafricana
è interessante vedere come le società finiscano per produrre una legge sull'emergenza cioè si auto immuni corpo Orando dentro di sé
Il meccanismo dell'emergenza non lo rimuovono ma se ne fanno un problema di auto regolazione
Ora a partire da questa piccola premesse io credo che noi dobbiamo innanzitutto scegliere se
Dare al problema della dimensione del rapporto fra crisi e normatività una lettura
Di tipo antropologico di lunga durata
Come qualche cosa che da sempre si accompagna alla costruzione d'una forma della normatività
E qui per esempio avremmo gli argomenti che ci vengono suggeriti per lo meno da
Due grandi parole
La prima parola e la parola ex cioè azione
Che nelle strutture giuridiche romane come voi sapete non è qualche cosa di secondario non è una postilla da aggiungere al concetto di Jackson
L'Excelsior fa parte di una dimensione forte della vita quotidiana della legge non c'è legge senza ex cioè zio che questo sia legato un meccanismo immunitario come dicono i filosofi da un po'di tempo un altro discorso la seconda parola che ci fa propendere per una sorta di ombra silente che accompagna tutti i discorsi sul diritto e sulla normatività e la parola sacri ufficio
C'è tutta un'etica del sacrificio ed una pratica del sacrificio
Che ci riporta duramente alla questione della crisi non a caso si parla di crisi sacrificale quando le società sono in crisi
Il sacri ufficio cioè la creazione di uno spazio del sacro aiuta a uscire dalla dimensione di nel mondo Greco si chiamava Tachtsidis la stasi serio un equilibrio instabile è una situazione di immobilità
Tipico per esempio dell'equilibrio del terrore della del dualismo fra le culture e le grandi civilizzazioni culturali che noi abbiamo vissuto che credo non abbiamo ancora smesso cambiano i nomi ma
Si ripresenta questa forma io non voglio parlare di questo anche se credo che ci siano delle tracce importantissime in questa semantica della crisi che accompagna da sempre non come un elemento del tutto marginale ma accompagna la struttura portante del Logos del discorso sulla sulla crisi voglio parlare invece di un fase particolare in cui io credo che ci sia stata una condensazione forte del rapporto fra crisi e normatività
Che
Il periodo del Novecento il Novecento è stato il Grand e secolo dentro il quale c'è stata una forte ricaduta una forte condensazione del rapporto fra crisi e normatività
E ci sono grosso modo tre modelli
Della
Lettura del rapporto fra crisi e normatività
Due attengono alla dimensione puramente fenomenologica il terzo attiene alle strutture istituzionali da mia idea che cercherò di argomentare brevemente e che c'è un nesso molto forte fra la antropologia della crisi cioè come la crisi viene vissuta
Dai cittadini persone dai soggetti ma qui scusate mi scegliere un nome piuttosto che un altro è una cosa complicata
In un passaggio molto bello della relazione di di per si è quasi accennato al fatto che i diritti di cittadinanza siano il luogo o della Excelsior o del sacrificio
Non tutti sono cittadini
La cittadinanza il luogo della inclusione mentre il luogo della esclusione e già questo è un elemento forte di disuguaglianza di disparità il mio invito da sempre partire dal saggio che
In maniera così amichevole
Vincenzo Ferrari ricordata e l'idea che noi dobbiamo abbandonare la categoria dei diritti di cittadinanza i diritti di cittadinanza sono regressivi
Ci riportano d'una idea delle piccole patrie in quei diritti non potranno mai circolare nella forma della uguaglianza o come io cerco di dire un po'di anni nella forma della fraternità
Che quella promessa mancata della Rivoluzione francese ora queste tre grandi questi tre grandi modelli del rapporto fra crisi normatività del Novecento incrociano alcuni passaggi
Molto delicati della storia e della cultura del secolo appena trascorso il primo che non possiamo o mettere
Si accompagna al titolo di una delle opere più importanti della cultura filosofica del Novecento ed è Husserl la crisi delle scienze europee in questo grande tentativo che il tentativo a tre sul quale si riflette su questa complessa antropologia filosofica del tempo la tesi di Husserl arriva ad una conclusione da Christiès
Fine del sogno
Fine del sogno di sorti progressive distorti illuministica e che non si arrestano ormai la fine di un'idea di furto scritto di Progress che parte da un punto semplice e arriva in maniera teleologica verso una evoluzione sempre crescente
La tesi di usarle l'incorporazione di una forma forte di Sauber lungo eccellenti de magica azionando il mondo
A questa se ne aggiunge un'altra che vi stampo diverso ma che fa parte della stessa famiglia
Che nella dimensione descritto da Freud in un saggio molto bello non a caso a cavallo fra le guerre che riprende il saggio del quindici sulla caducità che dedicata al concetto di
Anthony Cheung delusione
Dice letteralmente Freud la guerra
E sono parole attualissime
Che noi avevamo rimosso e ritornata
E ci ha portato delusione vinto su
Cos'è questa delusione derivante dalla crisi che nasce quando si scopre che la guerra è possibile
Non è lo stupore per il fatto che una guerra possa accadere dice Freud mai la delusione è forte nei confronti di una ragione che non è stata capace di fermare la guerra la delusione nei confronti di un pensiero che si presenta come illuministico razionale e che invece ha dentro di sé tutti i germi Tucci di Terni della decadente
Proprio quel pensiero pensate allo sforzo della Società delle nazioni che si andava creando pensate al dibattito bellissimo Feinstein Freud sulla guerra
Proprio in quel momento di effervescenza istituzionali a livello della Cosmo Police
Cioè la delusione per il fatto che la guerra sia ancora possibile non gli orrori della guerra
Vissuti in maniera come dire come qualche cosa che ci riporta al passato non è l'incapacità della ragione di vincere la sua storia
Fra queste due dimensioni
Lenza oblungo cioè la la la fine del sogno la delusione secondo me fanno soltanto da piccola apertura nei confronti di una consapevolezza forte che si apre nel mondo freddo notarile dei sistemi istituzionali e soltanto anticipata una
Dimensione che diventa chiarissima in un pensatore terribile così lo definisce Canetti ed è Cascini
Che bisogna prenderlo sul serio
Bisogna fargliela pagare sicuramente
Ma bisogna prenderlo sul serio
Cache mette in un libro fa famoso che risale agli anni del processo di Norimberga scarsità ma ex cattività Salus pensate che si apre con un'epigrafe
Cioè CUS Deo proprio su cioè cieco più vicino a Buttiglione
Trasmette dice
Cos'è la storia di un giurista come case cascinetto che ha cercato di istituire il diritto internazionale contro la guerra lui dice
Dice be e la storia di un pensatore Cherasco coperto questa è la dimensione della crisi che ha scoperto che cinque endo c'è una situazione di tranquillità i giuristi si possono persino occupare di armeni parchi a tutela della natura
Ma quando la crisi insorge
La storia
Discobar bellissima questa frase gradini certo
Nietzsche aveva pensato l'individuo come qualcuno che soltanto in maniera romantica disperata poteva nascondersi dalla storia
La frase di Nietzsche tanto la storia episcopale
Ricordato il personaggio di Italo Calvino il barone rampante
Che inizia così Cosimo più vasto di Tondo rifiuto di mangiare lumache quel giorno e si rifugiò sugli alberi si sottrae alla storia vede passare la storia dagli alberi la frase dice era tanto la storia ti scordar uno dei sensi profondi della crisi in calce mettere c'è un momento in cui la crisi ti costringe a decidere
C'è una coazione a schierarsi che fa dimenticare il ruolo apparentemente neutrale del giurista in quel momento la crisi diventa
Io uso questa frase un po'banale una malattia salutare
La crisi ti scopre
E perché scopa
Non è più possibile non schierarsi il diritto comincia a essere il luogo il veicolo di un codice che non gli appartiene
Perché perché comincia a con fondersi con una dimensione che quella della de uccisione se noi andiamo a scavare profondamente nel senso della regione occidentale troveremo che
Come dice il il coro dell'Antigone
Vedi non tutto crinali e terribile il crinali che vuol dire due cose in greco il giudicare
E lo schierarsi
è bello perché in italiano ad esempio viene fuori una uno strato di senso della parola criminali che è molto complesso cella Crisis
C'è il giudicare cioè da critica c'è anche un mettersi su un certo crinale
Su un lato della faccenda della questione significa riprodurre un codice duale sempre ragione e torto buono cattivo bello brutto bianconero
Ora qual è il Codice duale per eccellenza e il Codice dal quale il diritto ha sempre cercato di differenziarsi che il codice
Amico nemico
Ora lo schierarsi il la coazione a decidere lo scoprire il dei montò crinali significa esclusiva mente riscoprire un Codice in cui
Ossia Minucci ossia nemici
E non è il codice del diritto perché la storia del diritto moderno è una storia che ha cercato di separare e di scommettere sulla sua differenza che non poteva essere la differenza del Codice antico nemico per cui guardate se andiamo alle teorie del diritto contemporanee bisogna fare permette un'opera di cesello per trovare le teorie terrei vengono a questa a questa scommessa
Persino la teoria di John Rawls una delle più intelligenti in una delle più raffinate alla fine deve presupporre nonostante due principi di giustizia che sono uguaglianza delle chances di partenza ma se le le risorse sono scarse Rochefort legge le risorse bisogna che vada nel più sfavoriti John Rawls dente presupporre
Che tutto questo può funzionare soltanto se c'è dopo aver letto in Consensus cioè se c'è una comunità di riferimento che accetta questi valori ma la crisi
Ti riporta alla impossibilità della comunità politica e mettere in discussione per questo io credo che questo paradigma essendo alle radici del tragico ci obblighi a riflette e ci obbliga a riflettere anche nella forma capace di tenere insieme l'angoscia ex parte populi
Ma anche il il meccanismo ex parte principis di chi debba custodire la Costituzione immediata ricaduta di questa discussione noi la troviamo in un dibattito costituzionalisti con cui Bin scusami ma invado un giardino proibito l'osso
Ed è una discussione molto bella fra chiese Naismith per citare soltanto due dei grandi rappresentanti su chi sia There Utah da far assunti sia il custode della Costituzione
Il custode della Costituzione che ha come caratteristica non soltanto di chi decide in questo momento sullo stato di emergenza ma un aspetto molto rilevante anche per il presente e per le democrazie parlamentari
In cui bisogna che un costo della Costituzione nella forma del Presidente del Reich o del Presidente alla corte costituzionale che sia capace
Di interrompere per esempio latte tirannia della maggioranza
Persino la tirannia della maggioranza e siamo alloggi siamo al presente è un affare di custodia della Costituzione
Quindi distratti di senso della crisi sono tanti e ci portano lontani ci portano al nodo non alle chiacchiere
Ci portano in senso del dei nomi otto triennali
Ora sia il costo della Costituzione
E colui che si rifiuta no colui che sospende i diritti in nome dei diritti non è colui che dice siccome la casa brucia chiudiamo la democrazia perché in questo credo che l'inserimento di Bobbio sia uno dei fondamentali se la democrazia non è eccedenza del fine sul mezzo
Ma è eccedenza del mezzo sul fine
Negare il mezzo cioè la differenza del diritto come garanzia della democrazia e dei diritti come limite dei poteri ha detto bene Vincenzo Ferrari beh io credo che
Un custode della Costituzione
Kennedy
L'importanza dei diritti contro le decisioni del potere che trasferisca sul diritto il Codice amico nemico tradisca la Costituzione
Perché che cosa il Codice amico nemico il codice della guerra e il codice attraverso metabolizzazione della politica
Se il diritto smette di essere limite dei Poteri e quindi limite dei codici amico nemico e comincia a parlare perse il linguaggio del diritto nate qui non c'è che l'imbarazzo della scelta non c'è che l'inflazione di esempi io posso citare gli esempi del terrorismo in Italia dove non è niente vero che non è successo niente
Non è niente vero che il le istituzioni non siano state Scalzitti da logiche di emergenza pensate ormai ricadute la legge sui pentiti la legge sui pentiti e pensate al codice del pentitismo anche qua bisogna guardare tra realtà Commenda durezza dell'analisi per avere un minimo di capacità di fori uscirne
Che cos'è il codice del pentito il Codice del pentito il codice di chi smette di essere amico dei nemici
E comincia a essere nemico dei vecchi amici perché amico dei nuovi amici il codice tra stato e vecchie coste e sempre il codice dell'amicizia dell'inimicizia
Adesso al di là del fatto che sia stato utile che non c'è altro mezzo per
Ma bisognerebbe vedere se non c'è altro mezzo per questo
Io credo che gli arretramenti del diritto su questo versante siano arretramenti difficili da rimontare
Difficile rimontare a meno che ciò non ci sia un processo di autoanalisi così forte
Presentato discusso in Italia sul perdono ad una discussione che sta
Assumendo questi toni per l'amico nemico cioè la rimozione dell'amico nemico e che invece avrebbe dovuto essere l'occasione per una autoanalisi per una metabolizzazione del problema ma qui lancia ci sono tanti tantissimi esempi per esempio nelle nella Corte suprema americana il caso perché mia noto sempre perché la pronuncia difficilissima corre ma su contro lo Stati Uniti dove c'è la l'opinione del giudice You Go Black lite è stato uno dei più garantisti che alla fine ha dovuto dire che beh va be insomma si tratta di un caso isolato l'emergenza è provvisoria c'è stato un elemento di eccezionalità
No io credo che il codice del diritto se deve essere tale cioè se non vuole incorporare il codice dell'inimicizia deve dimenticare questo linguaggio
Che poi è facile il passaggio da quant'Hannah Montana trecento mila altri esempi delle corti sparse in tutto il mondo verso verso verso questa dimensione
Ora io credo che dentro questa idea del dell'emergenza della sospensione delle garanzie costituzionali in nome delle garanzie costituzionali o per esempio nella difesa dei diritti umani di un popolo
Minacciando il violando i diritti umani ci sia la vecchia trappola di quella categoria e io ho ho amato molto che il farmaco a
Ci si mette il veleno per realizzare antidoto e la logica mimetica cioè il diritto finisce per perdere la differenza per assomigliare alla guerra
Del resto è noto che c'è un famoso
Pare non Stalin politics una frase di riceve ostenta
Che dice che in fondo chi centralizzato le decisioni nel momento in emergenza dicendo che siamo assediati dal nemico
Lo faccio perché riproduce una sorta di rimozione del problema all'interno voglio dire i nemici non sono mai Esterni
La rivalità e l'inimicizia ce la portiamo dentro del resto è significativo che è una Teoria del pouvoir costi trovando il potere costituente
Sì è sì da sempre giustificata sulla base della presenza di un nemico interno
Ed è per questo che mi piaceva moltissimo le l'esperienza della costituzione europea statu nascenti
Perché era un primo e forse unico esempio in parte anche fallito
Di potere costituente in assenza di nemici era un imprenditore la storia della filosofia politica non c'era un potere costituente senza un nemico per la prima volta
Questo significa tanto nella nella formulazione di Antropologia ora cosa veniva fuori nel nel terrorismo e cosa torna fuori in tutti i terrorismi torna una singolare coincidenza uno confusione una perdita di differenze tra gli arcana imperi
Egli Arcana sedici domani
Io non mi accontento della soluzione realistica che viene portata interessantissimo libro di Bruce Ackerman ma
Qual è la tesi che viene fuori siccome l'emergenza è un dato reale con il quale bisogna che noi facciamo i conti e con il quale bisogna che condividiamo tanto vale razionalizzare la questione dire che bisogna stabilire checks balances l'emergenza bisogno di centralizzazione della crisi però si può fare in maniera tale che i poteri centralistici dell'esecutivo vengano controbilanciati per esempio da un controllo della stampa da parte della sinistra
Seconda ipotesi e siccome sappiamo che in epoca di emergenza oltre la centralizzazione della crisi c'è una violazione sistematica dei diritti dei diritti fondamentali
Stabiliamo per esempio che il in caso di ingiusta detenzione cioè si prevede che ci sia l'ingiusta detenzione ci sia un risarcimento del danno ma ecco vedete la teoria malinconica
Una teoria realistica forte in importante che dice con la merce urgenza dobbiamo convivere tanto vale che cerchiamo di limitare i danni
Ingiusta detenzione centralizzazione confusione dei poteri nella confusione del potere un altro classico in cui l'esecutivo fa parte comincia al a lavorare come se fosse il giudiziario
A proposito piccolo dato di cronaca
Ma nella storia della confusione dei poteri io credo che noi ritroviamo tutti gli elementi delle crisi forti un piccolo dato di cronaca lo faccio perché c'è in sala il mio carissimo amico Mario garantendo che era presidente della corte d'appello di Genova quando scoppio la storia del G otto
Io ora Consiglio Superiore Magistratura era venuta fuori una informativa da parte del presidente alla corte guardate ci troviamo in questa situazione
C'è una circolare del ministro degli interni che dice che ci saranno tanti i facinorosi Genova per cui bisogna prevedere di chiudere i tribunali una sostanza spostare gli interrogatori se si potranno fare da un'altra parte e preparare circa duecentocinquanta cede se non ricordo male per giovani delinquenti questo era la la ora il mio allarme che poi mi ha portato anche a cercare un'istruttoria
Per quello che era successo non contro i giudici guardate ma per il fatto che il giudice fossero calamitati dentro un processo decisionale che non era il loro diventava no
Gli attaché di una decisione politica era stato già deciso e quindi nei famigerati Comitati per l'ordine e la sicurezza
Sì coinvolgevano i giudici legittimando una politica che era una politica della decisione amministrativa ora la confusione e tipica già di una crisi che sta erodendo
Meccanismo della costruzione della differenze
Ora non sappiamo lo potrei dire in linguaggio più accademico che il diritto se esiste è una generalizzazione congruente di aspettative
E che attraverso questo cerca di ridurre la cognitività quello che non ci aspettiamo di vedere
Attraverso la normatività
Mi dice che se il mio debitore non adempie io avrò la aspettativa normativa di ottenere il risarcimento del danno
Tra l'otto in un altro linguaggio il diritto non non mi assicura la gratificazione e Mammì riduce la delusione per il fatto che molto probabilmente il mio debitore non adempiere c'è un gioco in tutta la storia del sistema del diritto di incrocio fra normativo e cognitivo una traccia molto divertente stanno e la parola norma che secondo qualcuno nostro amico Amedeo Conte passa attraverso una Radice sanscrito è una radice etrusca nun ma che riporterebbe il senso della norma ha un senso della conoscenza ciò che riduce normativo al cognitivo
Nel senso che dovremo aspettare di vedere se il mio debitore adempirà per sapere se la mia aspettativa normativa è stata soddisfatta questa è la storia del diritto fa parte come dire del linguaggio di una ermeneutica che tutti conosciamo ma c'è una dimensione più forte che invece
Tradisce la crisi quanto più l'aspettativa normativa
Viene ridotta accoglienti vita affatto tanto più la crisi starò operando perché perché la crisi e confusione
La crisi e aumento della discrezionalità perdita della funzionerà assicurativa della certezza e il tradimento di Cucchi
Paradossalmente
Quindi la crisi non fa altro che
Confondere la normatività con quello che c'è
Con la discrezionalità del potere
E qui la differenza l'abbiamo già persa la malattia già
Livelli altissimi perché il diritto smetterà di essere la differenza rispetto alla politica
Antropologicamente questo significa che diversamente dall'epoca freudiana noi oggi siamo disposti a perdere la libertà in nome della sicurezza
E questo significa il tradimento dei grandi racconti del diritto moderno quindi che fare meglio penso un ambone risposta c'è una risposta
Che tenda a nomi immunizzare ci con tecniche un po'banali darla emergenza
Non va bene anche se l'esempio migliore le emergenze atto canadese che se non altro ha il vantaggio un di differenziare di fare una sorta di depurazione del linguaggio della parola emergenza
Dice che ci sono per lo meno quattro tipi di emergenza i disastri naturali
Il terrorismo
La catastrofe
E l'origine all'ordine pubblico
E differenzia questi quattro Stati e produce dei checks and balances differenti diversamente la Costituzione sudafricana
Dice che le emergenze sono uniche di qualsiasi tipo
Insorgano e che i poteri non possono che essere poteri tendenti ancora una volta a centralizzare le decisioni limitare i danni io credo che dobbiamo osare di più e qui
Credo
Nei tempi ovviamente non brevi una rivincita interessante di Hans Kelsen
Dei cantieri che il segnali che cercano la vera differenza del rispetto del diritto rispetto alla politica e la vede a livello del supera mento degli spazi politici angusti degli Stati all'interno dei quali le grandi violazioni avvengono i cantieri che insegna ne sono quelli che hanno i nomi e cognomi sono corte penale internazionale ma soprattutto dopo un diritto penale internazionale perché l'arbitrio
Della politica
Non si trasformi attraverso il diritto in arbitrio di corti di giustizia quindi prima un diritto penale internazionale per questo un grande sforzo della Cosmo Police per questo io credo avesse ragione tesa in quando diceva
Che il compito infinito del giurista e quello di smantellare la categoria della sovranità so che dicendo questo il mio amico Guido Calabresi mi scriverà di diritto in nella corrente della law entro
Ma di questo gli sarò sempre grato
Con questa forma di reazione all'immunità da realismo io credo che l'unico messaggio che possa dare ritornare al senso dalla crisi come il tragico grazie
Allora grazie di giornalista io notte stavo pensando che quando l'anno scorso o aperto la seduta conclusiva del nostro convegno non sulla l'ex mercato fuori aveva detto aveva detto Eligio era sempre la persona che tutte può chiudere le nostre riunioni perché certamente capace di destare l'attenzione e soprattutto di arricchire il il quadro il Mosaico con una serie di riferimenti che non sono sempre che non sono sempre scontati
Ringrazio quindi Eligio per questa conclusione e adesso non voglio dirvi che abbiamo
Uno due tre
Quattro e cinque quindi non tantissimi iscritti a parlare
Pregherei anche se non sono tantissimi però di contenere gli interventi in cinque minuti canonici
Che si usano in questi casi quindi comincerei a dare la parola subito alla presidente Giuseppe Nicoletti che presidente di sezione della Corte dei conti di Mila no della Lombardia
Prego presidente
Grazie presidente
L'occasione per svolgere un brevissimo intervento forse anche meno di cinque minuti perché la relazione di porterebbe più lontano
Però è preferibile contenersi
In realtà l'evasione sia dalla mattinata che nel pomeriggio sono state stimolanti hanno rigato lontane forse volato alto specie con l'ultima sul terreno filosofico del diritto più ancora che di sociologia si sente
Io invece cento al concreto festa e non ti parlerò non meno della mia esperienza professionale dei problemi della giurisdizione amministrativo contabile che pure sono molto attinente ai rapporti fra l'economia del diritto
E voglio fare brevissimamente
Riflessione sul tema del convegno
Che parla di diritti civili ed economici in tempi di crisi
E queste realtà si farebbe riflettere molto intanto una prima riflessione che P ancor prima ancora che dei diritti civili
Ed economici
Quanto si pensa al rapporto fra economia al diritto bisogna pensare al diritto in senso oggettivo all'ordinamento all'assetto dello Stato
E non c'è dubbio che c'è una forte interazione fra economia e diritto
E non soltanto in ragione della crisi
Perché in qualunque società organizzata l'assetto economico è una precondizione del diritto e l'ordinamento è una precondizione dello svolgimento naturale dell'economia
Quinta interazione fra economia diritto essenziale in qualunque tipo di Stato in qualunque epoca storica
Se poi ci riferiamo a momenti di crisi questi ci porterebbe ancora più lontano per riflettere in relazione alle crisi sull'assetto delle ostilità e quinti sullo svolgimento sulla vita economica è chiaro che lo stesso assetto può cambiare quinti queste cose riflessione ci sono
Questo argomento lo riprenderò subito dopo invece subito voglio attenermi al testo puro del tema
I diritti civili ed economici
Se questi sono gli aspetti dei diritti soggettivi quindi i diritti fondamentali di cui si è parlato da parte del costituzionalista e prima
Gli aspetti economici sono l'effetto di ricaduta quindi bisogna vedere se e in che misura i diritti fondamentali
Consacrate dalla Costituzione moderna che per quanto riguarda il nostro Paese sono state richiamate quella della prima parte della Costituzione vedere se e in che misura sono effettivamente fruibili
E in che misura l'ordinamento può assicurare che il singolo cittadino alla tutta la sommatoria dei cittadini ne possa favorire bene il problema è se il passaggio dall'astrattezza la concorrenza è una cosa semplice o no
E penso che il problema del cosiddetto Stato sociale quello che oggi viene chiamato con un parà per il Moro mai diffuso quello del welfare state
Ebbene noi sappiamo che nella misura in cui
Uno Stato sociale
Equilibrato può assicurare anche
La fruizione dei diritti economici
Sempre in modo proporzionato avrà effettiva esistenza di sviluppo dell'economia
Se questo rapporto cade in concreto l'astrattezza affermata dalla Costituzione di diritti
Con riflessi economici come gli altri in realtà cade in concreto
Lecco richiamo a me stesso chi mi ascolta le esperienze recenti
Del fallimento degli o stato di sicurezza sociale
La sicurezza sociale nella misura in cui vuole essere assicurata in modo puntuale
Diffuso finisce col fallire
Perché c'è quel continuous condizionamento a monte dell'economia gli stati socialisti sono tutti falliti perché volevo rassicurare la totalità del soddisfacimento dei diritti sociali dei cittadini a contenuto economico assistenziale
Ma per quello stesso principio riferibili politici non facevano funzionare l'economia per cui non erano più in grado di dare concreta attuazione ai singoli diritti
E quindi il problema e di equilibrio di evitare la crisi nella misura in cui un sistema politico economico sono due tempo elementi che interagiscono sempre nella misura in cui funziona allora lo sviluppo economico in grado di dare concretezza anche un soddisfacimento dei diritti dei circoli cittadini
Se invece il sistema economico che a monte fallisce non è in grado di assicurare la produttività del e l'espansione della ricchezza ovviamente la affermata astratta l'affermazione astratta dei diritti viene a cadere
Vengono a mancare c'è lo stato di sicurezza sociale non tappi una sino sicurezza rimane una questione estratta
E allora per crisi
Non sono ancora nei cinque minuti in marcia
Faccio parte quanto ventitré va a fare una relazione parlerò in termini un po'diverso il problema invece che la parola crisi di cui ho apprezzato lo svolgimento siano alla patinata che nel pomeriggio
E questa parola crisi si interessa al di là di quelle che sono state le nozioni scientifiche
Come fenomeno sociopolitico quale si verifica si è verificato recentemente e quale può verificarsi quali sono le virtualità di crisi e questo è molto importante voi sapete che il problema nostro dello sviluppo economico dei Paesi europei pensate dell'Europa in quanto tale
Corre il rischio di una gravissima crisi
In relazione allo sviluppo economiche cui vanno avanti Paesi i nuovi che si stanno avanzando pensate la Cina l'India
Questi ce la stanno mettendo in crisi l'economia e ancora la politica italiana
Non è in grado di rendersi conto che se la Benetton va produrrà l'ottanta per cento in Cina e in realtà crea disoccupazione in Italia e nel giro di dieci anni farà fallire l'economia italiana
Questa è la crisi di cui nessuno ha parlato ma che è interessante
Quello che sta a monte alla produzione i diritti non possono finiranno col cadere anche se dopo la Rivoluzione francese sono state affermate per tutti e da tutti in tutte le costruzioni in realtà quindi un problema
Di sapersi proiettare bene nel futuro di essere concretamente aderente alla realtà
E di
Crea in tre aderenti in maniera proporzionata all'azione politica al soddisfacimento degli interessi dei singoli grazie per
Siamo stati posti sul tappeto del presidente problemi che certamente non potremmo evadere insomma nei prossimi decenni pare che ne stiamo subendo già le conseguenze
Grazie mille la parola adesso e alla professoressa Angela Testi professore di politica economica all'Università di Genova
Sì io avevo
Come dire sono stata molto incuriosita ho apprezzato molto il professor Grillo in questo tentativo
Sì si sente di trovare una soluzione
A un certo tipo di crisi che poi è quella insomma dell'UE Ansar chiamiamolo come vogliamo ma comunque è una della sostenibilità quindi del collegamento tra i diritti positivi
E le risorse cioè trovare un modo di rendere diritti positivi invarianti rispetto alle risorse
E la soluzione mi sembra è quella di ricorre alla principio dell'uguaglianza non tanto a quella l'uguaglianza di opportunità diciamo così alla Rolls o l'uguaglianza di di capability 'sti possibilità di libertà positiva all'assistente ma un'uguaglianza fondata sul principio assicurativo
Ecco quando ne andiamo a vedere poi però un pochino più nel dettaglio questo principio assicurativo forse poi la fine della relazione mi sarebbe piaciuto avere un pochino affidati cioè di ricominciare
Nel senso che è stata fatta la distinzione tra incertezza endogena dovuta a comportamenti scorretti mora Lazhar come diciamo noi oppure incertezza esogena
Allora in entrambi i casi mi sembra che però comunque rimangono dei grossi interrogativi quindi questa costruzione iniziale così promettente poi la fine mi fa rimanere comunque qualche dubbio
Nel caso di Morra laser da di comportamento diciamo di incertezza endogena comunque insomma dal punto di vista economico essendo gli agenti genera versi a rischio
Insomma è questi contratti che lasciate al mercato comunque hanno delle forme
Di inefficienza ecco quindi senza contare che in campi particolarmente delicati quale quello della salute
Avrebbe anche implicazioni credo morali non indifferenti cioè come fare a rifiutare un risarcimento dovuto al cattivo comportamento quanto si può distinguere cattivo la sua cattiva salute in quanto derivante da una lotteria avversa oppure da un cattivo comportamento è questo
Richiederebbe comunque un supplemento di responsabilità di tipo politica democratica insomma non si può delegare al mercato
E e basta
E anche nel caso della incertezza esogena cioè quella dovuta a problemi enti selezione avversa di di di rischi più o meno più o meno grossi da soddisfare anche qui se la soluzione organizzativa eh
La sottrarre al mercato questa diciamo questa assicurazione e qui si ripropone il problema perché allora quali rischi assicurare in che misura e allora anche qui ci vuole comunque una responsabilità e è una scelta delegata la comunità politica cioè mi chiedo allora
Il rischio e la risarcimento deve essere dipendente o indipendente dalla capacità di beneficiare cioè concretamente prima i giovani vecchi insomma queste cose
E poi i altrettanto importante il rischio fino a che punto deve essere assicurato è indipendente dal sacrificio richiesto alla collettività cioè dal costo quindi dal sacrificio imposto da questa scelta
Su altri rischi che a questo punto non non sono assicurati tutti i problemi che in questo momento nel nostro servizio sanitario nazionale per esempio hanno già una loro definizione ecco
Che però comunque rimanda una responsabilità e così via comunque esterna rispetto alla alla pura soluzione organizzativa economica grazie
Le e adesso la parola al professor Francesco Ferrante
Professore della di economia politica all'Università di Cassino
Sa
Sì deciso che funzionale ho apprezzato molto lo schema logico proposto promosso Grillo
Per identificare dal punto di vista economico per l'analisi economica
I diritti economici meritevole di tutela sulla base di principi di efficienza io credo però che al di là dello schema proposto che identifica l'offerta di tutela e di diritti in un contesto di efficienza occorra in un in questo scenario del convegno anche andare oltre perché in effetti oltre il livello ritenuto efficiente di offerta di servizi esiste un livello può esistere un livello una domanda di sicurezza
Espressa dalla collettività attraverso meccanismi democratici
Che risponde a principi di
Corretta allocazione di risorse nel momento in cui noi da economisti consideriamo che accanto ai vincoli delle risorse abbiamo anche le preferenze collettive
Se la collettività e disposta a pagare livelli di assicurazione superiore a quelle efficienti proprio perché genera inefficienza Traverso questi schemi assicurativi perché non implementarli
Ora questo questo tipo di ragionamento cioè l'idea che occorre in ogni caso porsi il problema di quale sia la domanda collettiva espressa Traverso meccanismi più o meno democratici
Ecco che questo questo quesito introduca due elementi al nostro dibattito il primo riguarda fino a che punto
La collettività sia in grado di valutare questi costi aggiuntivi degli schemi assicurativi che vanno oltre il livello efficiente
E mi spiego meglio fino a che punto le collettività che scelgono attraverso meccanismi appunto di tipo più o meno democratico
Il livello di assicurazione hanno la corretta percezione del costo che stanno imponendo alla società per questi schemi via
Di di di di di assicurazione
L'altro punto riguarda
Negli scenari della globalizzazione della concorrenza istituzionale che questa ha creato quanto siano sostenibili
Le diversità negli assetti istituzionali dal punto di vista della tutela e quindi dei diritti che diversi sistemi
Si danno in funzione delle preferenze sociali che vengono espresse alla collettività esisti ancora la possibilità di esprimere modelli diversi società in un contesto di concorrenza internazionale che lo stiamo vedendo produce un arresto da Bottom
Il modello europeo si è
Dovuto adeguare anche al modello americano perché indubbiamente la concorrenza economica produce e ha prodotto anche concorrenza istituzionale
Dicono che questi siano due quesiti colorati con l'informazione sui costi è quello relativo
Alla sostenibilità dei modelli istituzionali la diversità internazionale tre modelli che abbia che ha rilievo che nell'ambito del nostro dibattito grazie
La
Parola al dottor Paolo Mascio che dottorando di ricerca in diritto in realtà in Sociologia del l'apparente dell'Università di Milano Bicocca
Non dottorato unico
Eccolo qua
Sì molto umilmente propongo il mio intervento in forma dubitativa interrogativa Rispetto alle posizioni espresse dal professor Bin e dal professor resta a proposito i diritti di cittadinanza
Mi chiedo questo avete sostanzialmente entrambi negato la necessità la possibilità di categorizzare i diritti all'interno di questa accezione
Quindi anche sostanzialmente negando tutto quello che
La la dottrina e la letteratura che fino a questo momento si è pronunciata a favore dei diritti di cittadinanza senza bisogno di escludere quelli che sono i diritti fondamentali e diritti umani
Ecco però io mi sono chiesto questo sono passati ormai sessant'anni dalla dal quel bellissimo saggio di Thomas Alfred Marshall Citizen ci penso a certe lasche fondava
Insieme a tanti altri interventi importanti Welfare State anche a livello teorico e da allora sono sorte ovviamente sono sorti ovviamente una svariati problemi che hanno condotto il welfare a giungere ad uno stato di crisi a ripetere quello che era il paradigma dei diritti così ottimistico proposto da Marshall e negli anni Cinquanta
Tuttavia vi sono una serie di considerazioni che possono essere ancora fatte a mio avviso su sulla categoria per così dire dei diritti di cittadinanza intesa come comunque una categoria che intende tutelare
In modo pregnante la posizione dell'individuo
Tra queste considerazioni io penso anzitutto al problema della giustiziabilità
Professor Bin ricordava come effettivamente i diritti umani possano essere inquadrati nella in quest'ultima fase di internazionalizzazione secondo un modello di tutela appunto internazionale dove soggetti diversi dallo Stato intervengono anche a fornire una tutela sostanziale da parte dei dei soggetti degli individui ecco però mi chiedo ancora se questi soggetti strani allo Stato poi in fondo non vadano ancora dialogare con lo Stato stesso al fine di
Incentivare il processo di tutele di giustiziabilità dei diritti e quindi se poi oltre tutto quando si parla di tribunali internazionali non si vada a parlare di tutte le semplicemente successive
E quindi non immediate della posizione del soggetto
Un'altra considerazione che voglio fare a proposito per esempio del vedere della recente riforma della della nostra Costituzione articolo centodiciassette dove è uno degli articoli che tratta della sussidiarietà sostanzialmente viene riconosciuta
Una tutela ancora di anzi è la prima volta in cui si tratta di questa distinzione diritti civili e diritti sociali e quindi il legislatore ha formulato l'interno della di questa riforma costituzionale ancora la previsione di una tutela da parte dello Stato
O da parte delle regioni dei diritti civili e quindi mi chiedo ancora se dato che non si tratta di riforme recenti ma quella che attualmente sta passando ma appunto quella che l'ultimo si tratta l'ultima riforma costituzionale ancora visto questa presenza incisiva dello stato nel difendere il cittadino un'altra considerazione visto che si è citato Bobbio prima
Bobbio diceva anche se ci sarà è stato citato a proposito di democrazia a proposito della assolutizzare i diritti umani né di proprietà dei diritti sosteneva che
Essere una pura illusione il voler ricercare il valore assoluto dei diritti umani
Per diverse motivazioni legate alla loro mutevolezza alla loro eterogeneità al fatto che questi diritti abbiamo un diverso stato sì quindi e faticoso da parte dei soggetti istituzionali di qualunque genere trovare una tutela appunto dei diritti umani
Pregnante tanto quanto lo può essere un diritto di cittadinanza quindi tutelato dallo Stato
Ancora mi permetto di citare Hannah Arendt da quando nel un magnifico saggio le origini del totalitarismo e in quel capitolo provveditorato l'incertezza dei diritti
Sosteneva che vi era direttore è stato un fallimento dei diritti umani richiamando ovviamente la Dichiarazione diritti dell'uomo e del cittadino
Diritti umani il cui fondamento
Non è per Anna Renzo
L'uomo astratto
Quando si fa i diritti non si deve far riferimento secondo asseconda Narenta l'uomo
Astratto appunto così come delineato dalla dichiarazione di rete come cittadino bensì all'uomo Aristotele appassiona Hristo teoricamente inteso sia lo zoppo liti con colui che è parte attiva di una comunità che partecipa quindi delle esigenze della comunità e che fonde i propri diritti sulla base di questa comunicazione con la comunità
Pensare all'uomo astratto pertanto e quindi come soggetto l'unico soggetto possibile cui può essere dedicata una tutela dei diritti porta inevitabilmente a quanto posso vedere a negare il fatto che esista il cittadino in qualche modo e di cittadino inteso ovviamente come soggetto titolare dei diritti
Ecco
Quindi quei diciamo un po'sulla base di queste di queste considerazioni se vogliamo aggiungere anche quella sulla comunità e sulla sul Trattato che istituisce la la la la Convenzione europea anche esso prevede una forma di cittadinanza sussidiaria complementare quello dovrebbe essere il termine utilizzato nella lingua italiana
Quindi prevedendo che ancora si allo stato in qualche modo a stabilire una tutela diretto del cittadino non sono queste conferme ancora del fatto che il cittadino come titolare dei diritti giustamente professore
Mi segnalava nelle questa definì questa precisazione
Non è appunto ancora quell'illecito io come titolare di diritti un soggetto ancora esistente
E quindi
Vi ringrazio
Abbiamo allora adesso ancora l'avvocato Benito Perrone
Vicepresidente centrale dell'Unione giuristi Cattolici Italiani
Passiamo all'ultimo intervento della professoressa Borsellino e poi io darei brevemente la parola il relatore per rispondere alle domande prima di chiudere la nostra
Ma sessione
Grazie presidente
Siam venuti per imparare
Siamo molto soddisfatti
Studiosi seri competenti
Sì relazioni molto dense e ricche
E e però e al termine di questa prima giornata mi sono chiesto
Quanti barlumi di speranza quanti barlumi di speranza
E sia dato la giornata di oggi
E ahimè e a me è sembrato che siamo rimasti attanagliati
In una morsa dalla quale piuttosto impossibile liberarsi non c'è grande ottimismo pure rinunce ottimismo sembra esservi spazio unicamente per la preoccupazione e per la rassegnazione
Ecco non può essere così non può essere così e lo diciamo per noi
Lo diciamo
Per i nostri figli e considerata letta di tanti di noi non può essere così neanche per i nostri mi porti allora e e bisogna così almeno spendere qualche parola
Per togliere per risollevarsi dalla da questa mestizia che in qualche modo e calata
E allora intanto e mi pazzi mi piace fare un accenno al passato
E richiamo proprio alla all'emergere della dignità dell'uomo
Come la prima grande conquista civile
Mi riferisco appunto alla liberazione dalla schiavitù
Prima fondamentale annullamento delle diseguaglianze
Non più liberi e schiavi
Ma anche non più cristiani o Pagani non più giù dei o gentili
Ho citato San Paolo un bel passo delle sue lettere è naturalmente sto rivendicando alla religione cristiana
La conquista dell'eliminazione della schiavitù e l'attribuzione della dignità ad ogni persona ancora un cenno al passato
E quando e Cristo fu consegnato ai carnefici
Quelli che gli erano stati più vicini lo avevano abbandonato
Avevano ceduto alla paura
E si ritrovavano soli con un corredo di grande ignoranza e di grande inferiorità sociale ed economica
Eppure poco dopo avrebbero ritrovato il coraggio e in breve tempo la capacità di raccogliere una quantità e innumerevole impensabile di frutti formidabile questa rimonta
Grandi masse che abbracciano la fede cattolica
Criticato Lica che persiste
E si manifesta come le recenti esperienze dimostrano con grandi leaders
E allora e pensiamo davvero che oggi si possa rimanere imprigionati dalle pur cospicue difficoltà che oggettivamente esistono per difendere la libertà e la dignità di ogni persona
Certo oltre alla fede
Si richiede un supplemento di capacità creativa e di audacia
Una cosa è certa occorre essere per la protezione totale di ogni persona come singolo e come popolo
Se si guarda alle relazioni della giornata
A me pare emersa un'affermazione forte e univoca
Precisamente il rigetto deciso della violenza della quel Ra
Il e rigetto sia da parte della coscienza individuale sia da parte della coscienza collettiva
Quindi una ricerca una vocazione per la pace
Bisogna intendersi su questo termine tuttavia intanto individuando ciò che non è pace
Così ci mettiamo anche d'accordo almeno su quello che non qualifica la pace
Non è pace
L'imposizione della volontà della più forte non è passi l'imposizione della volontà del più forte
Non è pace l'incapacità del più debole di ribellarsi e di emanciparsi
Non è pace
Certamente la non belligeranza il non conflitto
Non è pace naturalmente la pace dei morti
Allora che cos'è la pace
Cominciamo col dire però sto finendo che la vera fase non è una situazione non è una situazione la pace piuttosto il frutto di una ricerca continua
E un moto verso e un ecco un'acquisizione costante un'attenzione attiva e operosa che richiede coraggio e autentica dedizione cosa sia la pace lo disse in efficace sintesi
Il compianto Giovanni Paolo secondo nel discorso al corpo diplomatico per il nuovo anno due mila tre
Il momento ricordato di grandissima tensione un terzo internazionale e lo fece pronunciando tre sì e tre no
Il ceo erano sì alla vita sia il rispetto del diritto
Sia al dovere della solidarietà
E diceva aggiungeva il Sommo Pontefice non si deve lasciare nulla di intentato
Tutti a livello individuale e collettivo si devono sentire responsabili del futuro dell'umanità
I tre no
No alla morte no all'egoismo no alla guerra nella consapevolezza dell'interdipendenza degli Stati e e dei popoli grande tema quindi della solidarietà e della giustizia
Sono convinto che con questi sì e con questi no
Praticati con convinzione Pertinace non si risolvono certo i problemi che oggi sono stati così efficacemente presentati ma ci risolleva un po'soltanto un po'soltanto dalla preoccupazione delle assegnazioni di cui dicevo all'inizio e i barlumi della speranza umana diventano punti più luminosi e più grandi grazie
Allora concludiamo gli interventi con la professoressa Patrizia Borsellino professore di filosofia del diritto e di bioetica nella università dell'Insubria Como
Grazie presidente molto brevemente
Molto brevemente
Io volevo richiamarmi ad una affermazione che l'ambasciatore Cal vetta se non ricordo male ha posto all'inizio del suo intervento quando a sottolineato che i diritti umani non sono un'ideologia
Sono regole senza connotati ideologici beh e questa è una formula con cui viene operato una sorta di neutralizzazione valutativa anzi diceva l'ambasciatore cadetta proprio per questa loro caratteristica i diritti umani possono fare da ponte tra le culture costituente
Ecco ma io ho l'impressione che questa formula risulti persuasiva se si fa propria quella che il professor resta chiama prima un accostamento un po'retorico al tema dei diritti
Se invece si accosta la questione dei diritti umani e lo si è fatto magistralmente in tanti contributi in questa giornata in un'ottica analitica
Se affrontando il tema si entra nello specifico e al di là della formula ci si chiede quali diritti per quali soggetti
Soprattutto e anche questo mi sembra che sia un orientamento che sia andato confermando ci si orienta a pensare che i diritti umani abbiano quella che è stata chiamata una sorta di vocazione sovranazionale che porta direzione del superamento della cittadinanza come limite
Posizione che io personalmente condivido beh ecco se si fa tutto questo io ho l'impressione che non ci si possa esimere proprio da forti impegni valutativi da forti scelte di valore
E d'altra parte anche riguardo alla diciamo al lì al modello teorico che attribuisce un ruolo decisivo ai appunto ai diritti umani
Va sottolineato che ecco forse fuorviante considerarlo alla stregua di una teoria vera ecco in quanto tali destinata ad essere accettata da tutti a non essere contrastata esser una sorta di passepartout
E penso che sia più appropriato l'approccio che porta a considerarla come una teoria che ha una forte valenza normativa una forte valenza normative valutativa
Se lo si considera in questo modo ecco per e la costruzione teorica che punta sui diritti fondamentali si presenta io penso come un formidabile strumento con cui si può influenzare la prassi con cui si può contribuire a costruire veramente il mondo ecco mi si passi l'espressione in un modo piuttosto che nell'altro e le relazioni all'interno di questo soprattutto se si fa propria la tesi comincio prima della vocazione sopranazionale dei diritti e del superamento della cittadinanza
Sì può fare di questa teoria uno strumento con cui mostrando che quella del diritto disuguali diciamo così non è una strada obbligata mi una strada senza alternative
Si potrà sempre che lo si consideri una obiettivo meritevole di essere perseguito contribuire a contrastare in qualche misura un sistema come quello attuale
Pesantemente orientato ancora alla legittimazione del privilegio ecco ma in tutto questo ci sono scelte etiche anche scelte politiche molto molto forti ecco di cui mi sembra che sia importante avere consapevolezza ecco mi piace ricordare una caratterizzazione che della nozione di diritti diritti in senso soggettivo i diritti umani
Lo sono forniva il mio maestro negli studi giuridici Uberto Scarpelli
Che dei diritti in senso soggettivo sottolineava la portata generalizzante l'attitudine a convogliare quella la suggestione positiva dell'uso tecnico per cui diritto esiste quale diritto positivo nell'ambito di un ordinamento giuridico con tutte le garanzie che vi si connettono
E oltre questo Scarpelli diceva che battersi per diritti affermare diritti
Significa fare con linguaggio una politica del diritto adoperandosi ad influenzare il diritto positivo a vantaggio di determinate classi di soggetti de nel caso della Teoria dei diritti che ne sottolinea la vocazione sovranazionale
A vantaggio direi dei soggetti più deboli
Ecco ma qui bisogna appunto chiedersi come va inteso il vantaggio e sono tutti problemi che sono stati affrontati che sono stati accennati
Insomma in poche parole io vorrei sottolineare questo ma poi mi pare che da molti interventi sia se emerso
Che anche questa è un'espressione che Scarpelli usava peraltro per caratterizzare la teoria del diritto di Kelsen e diceva la teoria del diritto di Kelsen nonostante quello che Kant sentenziava non è una Virginia cui sia di Cala purezza
Ecco la purezza la neutralità delle scelte di valore forte coi o maggior ragione penso che questa espressione si postali proporre oggi e questo perché visto che si connesso il tema dei diritti al tema della crisi io penso che appunto abbiamo sentito dire
Autorevolmente che non ci sono formule magari ce ne fossero ecco però penso che ci si debba guardare dalla mistificazione delle formule vuote
Delle etichette che finiscono per esimere da quell'impegno continuo non solo di impegno ma anche dall'essere preparati al conflitto e al contrasto che è forse l'unica strada che ci può portare da qualche parte ecco almeno
Grazie
Grazie Patrizia allora pregherei i nostri relatori di prendere la parola se ritengono sedevano se pensano di rispondere alle sollecitazione che sono provenute dalla dai nostri dagli intervenuti cominciamo magari nello stesso ordine di prima vogliamo fare quindi diamo la parola prima parla ambasciatore
Via via
Cercherò di essere molto breve la
Il mio entusiasmo personale una piccola premessa va per il tipo di approccio del professor resta io a casa se avessi tempo
Farei solo quello
Ciò nondimeno io penso che sia a livello internazionale che a livello interno noi siamo obbligati a calare i diritti umani nella politica cioè nello scontro di potere tra chi domina e chi subisce tra chi gestisce il potere e chi lo subisce e questo pone chiaramente un condizionamento per quanto riguarda quel la il commento della professoressa
Io quando parlo di ideologie eroi ma intendo in senso negativo
Nel senso che l ideologia sono state devastanti nelle ventesimo secolo
La difesa la protezione e la promozione dei diritti umani non esclude l'impegno però vorrei soltanto come dire
Lanciare un piccolo allarme
L'impegno valutativo non significa che dobbiamo ricominciare a dividere tra i buoni e i cattivi
Perché poi a un certo punto si arriverà anche chi è cattivo chi non osserva i diritti umani dovrà essere eliminato
Cioè quella quell'approccio se io do etico alla politica internazionale che ci porta a dividere ai il diavolo dalla dall'acqua santa
Quindi il grande impegno sì però non dividere i buoni dai cattivi e arrivare poi al puntuali glieli eliminare i cattivi le faccio un esempio
Tutti conosciamo sa da mosse l'Italia e l'unione europea sono contrari alla pena di morte come lei sa l'Italia e l'unione europea sono pronti a contrastare una condanna a morte di Saddam Hussein
E e questo la dice lunga su come dire sul l'impegno cioè la vita la deve essere è sacra per tutti anche per me
Una bestia sappiamo se
Quindi impegno valutativo sì impegno morale grande slancio ma non divisione tra buoni e cattivi e poi arrivare al punto estremo di eliminare i cattivi
E d'altra parte ciò che caratterizza gli assertori dei diritti umani è proprio la capacità di riconoscere a chi non li riconosce cioè estone punto fondamentale allora il professor Grant
Sino a molto brevemente grazie commenti ricevuti professoressa aperta al professor Ferrante è ovvio che si problemi di attuazione certamente mi rendo conto della assoluta provvisoria tra generalità e astrattezza delle considerazioni
Tuttavia a calar le di fronte a sfide che comunque stiamo attraversando da qualche anno che certamente coinvolgono in ampia misura la struttura del perfette
Come dire avevo l'impressione che la riproposizione che in termini sintetici definivo così identificare il Welfare State e non come sistema distributivo come sistema assicurativo potesse essere pregno di conseguenze non piccole anche se prima di arrivare a pensare a forme di specifica di attuazione qui si tratta di mettere in discussione per esempio il fatto che la nostra comunità politica l'ha deciso l'abolizione del l'imposta di successione quando l'imposta di successione sarebbe il principale strumento tipico con il quale con sistema assicurativo di questa natura potrebbe realizzarsi
Un piccolo punto riferimento
Un piccolo punto d'riferimento per quanto riguarda il la delega al mercato del sistema di dal delega il trattare situazioni di incertezza endogena cioè i casi di mera di moral hazard l'idea è esattamente questo
Si faccia carico la collettività dell'assicurazione dei rischi associati alla lotteria originaria il che significa mettere in condizione coi soggetti di accedere a mercati assicurativi
Che coprono i rischi di moral hazard quindi non c'è un rifiuto a risarcire ma c'è proprio come costruzione astratta e stilizzata mi rendo conto il tentativo di separare le due
Ah il tema dei diritti di successione che evoca le figure di Stewart Mill e del Virgin Audi che certo non avrebbero accettato questa decisione
Grande pensatore liberale ma forse bastava in fondo non estenderla i grandi patrimoni Favalli Manuela la lasciare quello che era stato fatto ecco
Allora la parola al al Colle
A me dispiace che l'avvocato Perrone lo abbia tratto barlumi di speranza anzi aveva messo sotto critica la crisi principio doppia negazione già poi resta la messa addirittura nell'ambito del logos alcune abbiamo ampiamente collasso sul centotrenta sofferto criminale
Per il resto il la speranza dei diritti e nella storia è sempre la stessa e la lotta per i diritti i diritti sono sempre state un oggetto di lotta lo stato mai un punto acquisito
Lotta anche contro l'impresa cristiane che localizzano alla produzione schiavisti che ha l'Estremo Oriente presente non sarebbe una rotta del tutto spregevole debbo dire per
Dottor ma sciocche ci ha fatto delle domande molto impegnative sul piano intellettuale e culturale non sono in grado di seguirlo ma mi imbarazza sempre il discorso sui diritti quando diventa un discorso astratto sui diritti e infatti oggi era molto pronta molto imbarazzato affrontare questo argomento perché da giurista io sono abituato a essere scettico sui diritti cioè la gestione dei diritti dal punto di vista del diritto è una gestione sempre affogata nell'interesse non esistono i diritti fuori dagli interessi
E questo dal nostro punto di vista ci spiega molte cose di diritti il rapporto tra i diritti e soldi per esempio i diritti costo edilizia non problemi di copertura finanziaria
Il giudice costare Chieppa ben sa che cosa significa questo nella giurisprudenza costituzionale di ogni giorno eccome e non ci sia nessun diritto
Che possano essere professato come assoluto perché fa parte dei diritti negativi positivi individuali fondamentale di cittadina e lo stesso concetto di cittadinanza nella gestione dei diritti sfuma
Non esistono nel nostro ambito giuridico italiano dei precisi diritti di cittadinanza per il semplice affetto proprio per il semplice fatto che c'è un bel po'ci sono un bel po'di diritti
Che Simo predicati della Costituzione come diritti dei cittadini ma nella giurisprudenza gloriosa della corte corsa male sono stati riconosciuti come diritti dell'uomo aldilà dell'appartenenza o meno
Della cittadinanza alla speranza italiana e questa è una massa di diritti in continua espansione
Sono diritti che chiamare il magari costano poco ma solo diritti in continua espansione e sono diritti che probabilmente avranno continuamente frontiere nuove
Pensate tutte problema del diritto degli immigrati al ricongiungimento familiare quello che ciò comporta
Ci sono diritti
In continua evoluzione come loro contenuto
Per esempio il diritto all'identità personale si porta dietro un riconoscimento della diversità dell'inclinazioni sessuali che una pagina ancora tutto da scrivere dell'evoluzione dei
Risultanze interessante perché va ancora ispezionare di continuo Adel nessuno alcuni concetti che noi attribuiamo ha qualcosa di naturale e penso per esempio alla famiglia naturale
Senza mai rendersi conto Fini il fondo di dell'intrinseca contraddittorietà di questa nostra convinzione come da pratica dei diritti mette continuamente nuovamente in gioco queste cose con
Poi c'è il la lotta del diritto contro il potere che è un altro paio di maniche c'è una lotta diciamo dei diritti
Nel senso che è un'amministrazione giudiziaria proprio un'amministrazione dire giudiziaria dei diritti
Che una pagina culturalmente estremamente interessante che meriterebbe di essere approfondito da chi non fa il giurista di professione perché li si vede raramente il ma ma e poi c'è la pagina dei diritti contro il potere e quella pagina che è stata scritta nella gloria dello Stato liberale lo Stato democratico e che andrà scritto nelle pagine dello Stato globalizzato Cedel non sparato
Qua abbiamo prima il PPI le prime tracce di questa scrittura ma solo le piccole deboli tracce massima e pensiamo che cosa è stata l'amministrazione dei diritti da parte del della corte di giustizia europea restiamo impressionati
Sanno diritti economici saranno diritti vivi certo non non poco preziose ma l'idea di dare al cittadino di uno Stato ma non oggi che siamo già tutti globalizzati di mente
Ma trent'anni fa dare il cittadino e lo Stato e la possibilità di agire controllo il proprio stato rivendicando un proprio diritto che si fonda su un atto internazionale perché questo è lo schema di allora beh questo sì ci dice quale può essere la strada
Ed è una strada importantissima secondo me
Hegel diceva perché il giudice più società civile che stato apparato è verissimo perché lo sportello dello Stato dove il cittadino rivendica i suoi diritti per cui e in qualche modo il punto osmotico al punto osmotico non è interamente Arianna interamente sangue
Beh il punto osmotico che attualmente sta ragionando secondo schemi che sono a loro volta globalizzate e
Perfino la cassazione italiana che della monumentalità delle colombe che la circondano delimitano lo si direbbe che sia così aperti al traffico la Cassazione italiana e aperta a schemi di giudizio che non del sono non sono endogene ma sono derivati la corte in comunicazione per non dire la Corte costituzionale
La circolazione di schemi di ragionamento e la circolazione di schemi di tutela del diritto perché non c'è diritto che venga amministrazione amministrato fuori da un ragionamento giudiziario
E quando un giudice mutua il ragionamento di un altro giudice su che cosa sia lecco il bilanciamento di interessi tra la madre
E il feto oppure sia il il bilanciamento di interessi tra diciamo all'ordine pubblico e la libertà di espressione quando Mutu a quel tipo di ragionamento sta mutuando un diritto lo schema di ricostruzione di un delitto e questo è estremamente importante estremamente interessante le linee di sviluppo sono tantissime ma una cosa è certa per questo passo ovviamente per la nostra Petri
Questo è veramente secondo me fondamentale insomma
I diritti sono la forza dei demoni
Chi è forte non ha bisogno di reclamato già il più delle volte al potere a il più delle volte dice io ho il dovere di Olmert
Eligio Resta
Su due questioni innanzitutto mi sento seriamente convinto dalle cose invece da Patrizia Borsellino del resto cercavo anch'io al di là dello svuotamento della retorica di dare un senso ai diritti umani
Una volta che diciamo che i diritti umani non possono che essere minacciati dall'umanità ma non possono che essere tutelati se non dall'umanità ci ritroviamo nude di fronte alle nostre responsabilità
Sia uomini nei confronti di altri uomini ora per quanto non ci sforzassimo di immaginare una teorie universalistica
Dell'umanità capace di ritrovare questa categoria metterci c'è un bellissimo libro di una studiosa di una internazionalista francese di origine polacca Leibowitz che ha lavorato su questo difficile sul concetto del la difficile cattura dell'umanità
Esempio quando noi definiamo il fondo del mare come patrimonio comune dell'umanità di chi abbiamo sancito il patrimonio comune quando abbiamo sancito il patrimonio comune dell'umanità beh quartetto una cosa è pensare in chiave di impossibilità un'altra invece rimboccarsi le maniche
E pensare che ci può essere utile può essere utile alle generazioni future è diversamente la legge successoria eccetera il fatto che ci si intenda sulla impossibili intangibilità
Sì dovrebbe usare una parola difficile che il processo di sacralizzazione alcuni punti di vista Perchinunno sospetta del sacro
Io sospetto sa
Per evitare che ci sia un processo di appropriazione le fondamenta ma questo significa se per esempio ci riferiamo alla foresta dell'Amazzonia Pertosa dal fondo del mare
Significa che dobbiamo fare i conti con le popolazioni amazzoniche che vivono della deforestazione
Ma ce ne dobbiamo fare carico tutti ora diritti umani significa pratica dei diritti umani e non soltanto la giustiziabilità
Quando arriviamo dal giudice
Nei guai son già fatti nel senso che il giudice quello che non deve rimettere giustizia nel mondo giustizia nel senso forte della parola deve il detto di Anassimandro in questo è fondamentale il giudichi il giudice colui che dice l'ultima parola ed è competente sulla contabilità i diritti
Ma la questione alla giustizia in senso in senso più forte un rimettere la natura che è andata a otto giovinezza fuori dai cardini
Non è compito per cui noi dobbiamo lavorare a tanti livelli che sono la pratica della decisione politica la pratica della cultura dei dei diritti dobbiamo lavorare anche a che ci sia un duplice qui si tocca discorso delicatissimo
Che il discorso di chi sia il terzo non siamo malati nel nostro Occidente dal fatto dobbiamo trovare sempre un terzo cui demandare le questioni lo dicevamo prima chiacchierando con Vincenzo Ferrari
Come pensate che cos'è il linguaggio con cui i popoli parlano i greci avevano il verbo alla espressa nel duale no noi due voi due
Ora non mi colpisce il fatto che avessero inventato il duale mi colpisce il fatto che il duale sia sparito
Perché che cosa è sparito quando è sparito il duale è sparita la possibilità che ci siano vi sono i logori maschi Fendi
Generazioni diverse il fatto che siamo tutti in questo mondo senza che necessariamente ci sia il terzo che terzo del mondo
Ho Chi è il terzo del sesso
Dobbiamo ripartire da un'idea della corresponsabilizzazione per ridare al giudice il ruolo che il giudice merita non avendo attribuendogli tutta la malattia del terzo perché c'è un momento forte di
Di sacrifici
Tanto per per facciamo come facevano i popoli primitivi raccontato a Freud
Proprio c'erano dei riti di
Di di grande esaltazione del trenta dilapidando il giorno dopo e con il magistrato in realtà facciamo non facciamo altro innalzerà ma un po'di latte diamo Guido ed è questa la storia antropologica per fortuna non nella storia grazie però ci siamo vicini altra questione la questione del dei diritti di cittadinanza riparto sempre questa dimensione non penso al fatto che i diritti di cittadinanza non abbiano avuto la loro funzione Mascia gli anni sono figli di un'epoca posso veste cresce cioè che nasce dalla patto di versare mille seicentoquarantotto in cui cuius regio Elio sette prediligeva i diritti circolano sulla base dell'appartenenza nazionale che cosa sia l'appartenenza nazionale
è una cosa molto complicata del resto una bella domanda su quali siano i confini dell'Italia
Cioè dove finisce la cultura italiana matto che comincia la cultura italiana ma siamo sicuri che si possano dall'interno di uno stato regalare uguaglianza a chi non è nato in questo stato ma siamo sicuri che l'idea della nascita
Non debba essere letta invece come un codice fraterno
Non con un Codice la separazione
Che chi non è nato nella nostra né i nostri confini non debba avere diritti o che noi dobbiamo soltanto concede di ma chi siamo concede diritti no da queste nel diverso non si pone soltanto dal punto di vista Teo logico si ponga dal punto di vista pratico nel senso che le comunicazioni fra gli uomini esattamente con i mercati e questo lo lo sapeva benissimo l'economia politica la Bei Galliani L'Abate Galliani lo sapeva benissimo non ci sono frontiere per i mercati ma perché non ci devono essere anche per i diritti
Assenza di frontiere allora ricominciamo da una idea in cui condividiamo questa terra
Il codice e mi sono sforzato di scrivere un bimbo complicato sul diritto fraterno perché io credo che la vera promessa mancata dei grandi racconti della Rivoluzione francese non sia tanto oggi la semantica emergente
Forse mi dà ragione non sia tanto l'uguaglianza o la libertà o accanto all'uguaglianza alla libertà oggi tra semantica influente la fraternità
Cioè cosmopoliti
E il condividere questa terra oggi crede come si dice in un po'di tempo un battito d'ali di farfalla in Amazzonia fa dipendere le sorti di quello che accade piccolissimo paese della Calabria
Abbiamo completato il quadro con qualcosa di più credo che un barlume di speranza certamente questo barlume credo che ci illuminerà la serata andiamo a cena crea non so quando ma insomma lo scopriremo facilmente frequentando questi ambulacri grazie a tutti per forma
Ringrazio