Intervista a Giorgio Tonini sulle dichiarazioni del Ministro degli esteri D'Alema sulla missione italiana in Afghanistan

Radio Radicale abbiamo qui con noi Giorgio Tonini vicepresidente della Commissione esteri del Senato Presidente Tonino il Ministro degli esteri italiano D'Alema ha detto indire influito me in qualche modo deve essere chiusa
Bisogna rafforzare mi pare di capire la missione ONU ma che cosa vuol dire perché in giro fin dove dovrebbe essere chiusa secondo lei ha ragione il Ministro degli esteri D'Alema ma Enduring Freedom era una ed è nata come una missione militare di intervento militare alla guida statunitense
Nella formula della Coalition a Willy INPS
Di attacco contro il regime talebano l'intervento che ha rovesciato il regime talebano ha aperto la via al Governo Karzai
Invece la missione ONU l'ammissione ai già fare una missione tipicamente di stabilizzazione di peacekeeping frenata operato sotto mandato missione o diciamo nato sotto mandato o no quindi gestione nato ma sotto mandato o no
Ora si tratta di capire quale delle due elementi prevale perché
Non tanto sul piano politico ma sul piano tecnico e sempre più difficile far convivere queste due missioni diverse mai
Facciamo un esempio a mirato cioè nella zona italiana nella zona affidata al comando italiano nell'ambito dell'operazione ai SAF è stata portata avanti qualche mese fa un'operazione Enduring Freedom
Che tra l'altro USA quasi esclusivamente l'arma aerea quindi bombardamenti dall'alto
Difficile colpire i terroristi col bombardamento
Di solito ahimè nel bombardamento forse vengono colpiti dei terroristi certamente vengono colpiti e villaggi con tutto il le conseguenze che questo comporta in termini di
Perdite di vite umane tra i civili donne e bambini
è e con un effetto non solo diciamo
Assai discutibile per o per usare un estremismo sotto il profilo umanitario ma un effetto anche politicamente controproducente perché è del tutto evidente che le popolazioni che detti diventano vittime di questi attacchi aerei Enduring Freedom
Rischiano di fraterni dosare come dire con con agli insorti con i talebani con
Le le forze della guerriglia insomma Iraq afgana e quindi di rendere ancora più difficile processo di stabilizzazione e la costruzione del consenso attorno al Governo Karzai
Quindi
In c'è una contraddizione dice tra opere una missione di guerra una missione di peacekeeping assolutamente sì perché è evidente che in quella zona dove i frutti del lavoro italiano di peacekeeping apparivano particolarmente incoraggianti
è del tutto evidente che un bombardamento che provoca vittime civili con la ragione è che io non discuto di inseguire forse talebane forse guerrigliera è del tutto evidente che
Rischia di produrre come dire un guasto irreparabile proprio del lavoro fatto dal dalla missione di peacekeeping qui insomma bisogna scegliere se in Afghanistan si sta
Per fare la guerra o si sta per consolidare la pace di chi chi chi deve scegliere beh io penso che che questo sarà l'oggetto della della discussione
In Consiglio di sicurezza perché naturalmente lì la sede dove si deve arrivare ad un coordinamento e quindi bisogna che la
Anche la funzione di rastrellamento delle forze talebane di contrasto alle forze talebane
Sia gestito nell'ambito della missione di peacekeeping che ovviamente usare quelle di ingaggio e strumenti assai diversi da quelli di una
Operazione militare in piena regola quindi valido dodici della comunità internazionale in questa comunità internazionale in particolare dei medici dell'amministrazione americana
Sì il problema è che se decide l'Amministrazione americana da sola come pretende di fare quando in Freedom mosse deciderà l'amministrazione americana nell'ambito di un contesto multilaterale come quello ONU
Che è poi il responsabile primario della missione ai già fra ora del tutto evidente che non si può
Fare una missione a portare avanti una missione di stabilizzazione di peacekeeping
Che comporta un lavoro paziente di costruzione di legami con la società civile afgana se quella stessa società civile per ragioni ripeto che io non voglio discutere che militarmente possono anche avere
Una loro motivazione però queste questa stessa società civile diventa bersaglio di azioni militari
Che era dentro il quale l'eventuale
Tendenzialmente indiscriminate ecco allora è chiaro che Climate c'è un problema di coerenza perché è evidente che in questo caso rischia di soccombere l'ammissione di peacekeeping allora tanto vale dichiararla
All'ITEA dichiararla chiusa
Parlo se potete trecento ma le eventuali operazioni militari devono essere coordinate con residenza da missioni di peacekeeping oppure se se si vuol fare solo la guerra senza far peacekeeping allora da me l'avrebbe la pena di divieto di dichiararlo esattamente
L'unico modo per coordinare queste due dimissione di queste due missioni eh capire quale quella che prevale quale quindi il comando deve essere unificato il comando non può che essere ai già fatte ad eventualmente
E prevedendo anche forme di contrasto duro ove necessario nei confronti
Delle forze coerenti ma coerenti col peacekeeping chiarissimo non solo in un vago sospetto bisogna sospetta la prossima Amministrazione americana perché ci sia questo cambio
Speriamo che di qui ad allora non sia perduto il nostro il senso del nostro intervento in Afghanistan perché a distanza di sei anni la situazione è tutt'altro che incoraggiante
Di quasi sei anni e quindi non so se abbiamo ancora un anno e mezzo di tempo davanti a noi in questo contesto in questa situazione non altro l'acido diciamo così non particolarmente favorevole della politica di questa Amministrazione assolutamente sì come si vede anche se io ho sempre sostenuto ebbi larga compagnie naturalmente che l'intervento in Afghanistan al contrario di quella in Iraq aveva una
Sua piena legittimazione nel diritto internazionale
Eppure avendo avuto una gestione di fatto di tipo unilaterale però è stato in un contesto in un clima assolutamente
Di solidarietà della comunità internazionale però
A distanza di sei anni è difficile pensare che
Si possa andare avanti in questa situazione ibrida in cui per un verso l'Afghanistan è ancora un campo di battaglia e per altro verso è un luogo di ricostruzione insomma
Tra queste due dimensioni bisogna arrivare a coerenza è urgente arrivarci metterlo Donini vice presidente della Consob ministri a Palazzo Madama