Guido Rossa, mio padre

Ormai è stato battezzato e Guido Rossa di quegli anni
Ahi noi suo malgrado fu un protagonista
Un modo di essere protagonista cioè morendo che ha lasciato un segno certo segno che dura ancora fino hanno il pregio di questo libro questo libro che è una ricostruzione anche giornalistica puntuale precisa quel giornalismo di inchiesta qualche volta persino dietro logico non me ne voglia Giovanni Fasanella perché nella sottolineatura c'è una polemica che ci trasciniamo da sempre
E che ci vede qualche volta anche agitati nel confronto personale dicevo qualche volta anche di più logico ma nel quale cioè centrale la figura del racconto
Di Sabina Rossa questo libro ovviamente non tolgo niente Fasanella non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata questa capacità questo modo di immedesimarsi nella propria figura nella propria storia da parte di Sabina Rossa io credo che
Farei due gigli approfittando della presenza di Marini ed Epifani
Ce la faremo credo in Dio di dieci minuti ciascuno perplesso finisco la presentazione del libro Luigi di modo tale poi per poter cercare di come di approfondire un po'dei temi che qui sono presenti tre questo libro è un libro difficile quindi questa memoria questo racconto personale toccanti sì ma la parte in cui ne troviamo Guido Rossa familiare sei lo sapevamo l'avevamo letto sui giornali ma ritrovarlo maschio raccontato da sua figlia di Guido Rossa alpinista
Che improvvisamente ritrova anche dentro questo sua la chiamo certo punto questa nostra trova no questa sua passione assolutamente ideale che a qualche cosa che qualche cosa col suo con la sua opinione con la sua visione del mondo ebbene questo strumento in cui lui passa come dico io dall'alpinismo al sindacalismo quasi come una specie di Scelta una scelta in più che non è niente di come posso dire di monastico che non ha niente di religioso ma che proprio una scelta sociale una scelta civile una scelta d'impegno una scelta riguarda anche se stesso ed è all'interno di questa matrice che Sabina Rossa ci racconta e ci indica molto bene con pochissimi tratti con pochissime frasi c'è anche quella scelta successiva la scelta che poi ci porta a discutere che l'ha portato a essere appunto
Tragicamente protagonista e che l'ha portato fino a noi adesso attraverso la memoria
Gli sua figlia e il lavoro di Giovanni Fasanella dicevo che è quella di denunciare appunto
Una una un'infiltrazione denunciano infiltrato le Brigate Rosse
Si chiama vera anche quello una storia tragica di per sé dall'altra parte all'interno dalla fabbrica la sua fabbrica di transito
Cioè
Questa scelta è stata una scelta dolorosa una scelta faticosa
La quale corrisponde anche lì o l'impegno che non ha niente di monastico che non ha niente di religioso ma che tutto quanto politico
Era una difesa di se stesso ma non del se stesso persona solamente non del se stesso etica non so se stesso morale una Lennon dell'idea di se stesso ma nella difesa di una visione del mondo di un impegno collettivo nei quali si trovava investite
E di fronte a questo nel libro ecco questo il racconto che un po'poi ci lascia CCC rimanerci manici segna insomma del quale parleremo questo
Questo passaggio
Questo ritrovarsi nel momento della grande Scelta nel momento in cui è capace di compiere un gesto che badate bene lo ripeterò nella domanda finale e l'unico sindacalista
L'unico politico
Che denuncia personalmente qualcuno una persona Berardi delle Brigate Rosse per attività che ha a che fare con le blatte rosse con nome e cognome
Attenzione e non i costi
Cioè
Ne sappiamo benissimo che cosa è successo sappia benissimo quante persone sono state coinvolte da una parte e dall'altra
Addirittura sullo sfondo abbiamo lord un'organizzazione di sicurezza del PC
Se ne parla nel librone parla anche in maniera molto anch'essa molto partecipata nonostante appunto
Questo è sua
Capacità questo sua Eccellenza parlo di Fasano M.
Di
In di di di di tirare fuori dalla realtà tutte le verità e tutte le pieghe delle verità ci racconta come lui un giorno sì arrivato lì a toccare quasi con mano questa specie di organizzazione parallela del PC stava in una stanza sopra lì nel servizio
Nel servizio
Della federazione servizio d'ordine per seguire per raccogliere i le personalità del PC che venivano a passare in città bene che non specie di luogo insomma segreto dove si organizza in qualche modo si ragionava si discuteva e si faceva che cosa si contrastare l'Intelligence insomma sulle Brigate Rosse cerca di capire chi erano cercare di vedere se non si poteva trovare ad avere a rompere quel circuito negativo
Che proprio Guido Rossa in maniera invece esplicita ed e e altri e alla luce del sole aveva cercato di rompere con la sua
Denunce e quindi
Leggendo questo libro che ho cercato di darvi come linea di massima i punti cruciali anzi le tecniche con cui ha realizzato quindi una parte inchiesta una parte memoria una parte c'abbiamo ci sono la varate sono veramente dei brani letterario non voglio non lo sto dicendo così
Diciamo così non non dico letteratura quasi inconsapevole forte perché il tempo di Fasanella si offende
Però né è alta letteratura giornalistica e anche memoria mistica da parte da parte del del del del del di Sabina Rossa
Perché sono capaci in pochissime parole di riportarci proprio a quel momento lì e soprattutto di farcela il percorso che c'è stato fra l'allora illogico o l'allora il momento in cui Sabina Rossa decide di andare a ripercorrere una storia che ha portato l'uccisione del padre andando a vedere i protagonisti andando a chiedergli perché che cosa è successo e da lì si dipana una specie di giallo
Il giallo dove ci sono protagonisti che che in parte conosciamo in parte non conosciamo da Guagliardo
L'uomo che sparò abito rosse che si dice che Berlusconi sparare alle gambe
Dura il rappresentante anche qua vediamo queste brigate rosse come fosse un partito politico con le correnti il rappresentante di Moretti nella colonna genovese che sparò invece il cuore che non doveva esserci o per lo meno non dovevo sicuramente sparare
E poi abbiamo personaggi minori come come i romanzi francesi personaggi minimi qualche volta che ci fanno capire certe volte la pochezza anche intellettuali certi protagonisti di questi fatti così clamorosi che ancora che si hanno segnato quel tempo è ancora ne segnala la memoria come la storia di Isabella ragazzi la moglie difensivo
Oppure appunto
Parla paralleli dura che era appunto un duro scendono in un gioco sulle parole ovviamente che racconta l'omicidio di un altro di una di un militare Esposito e che in cui giustamente la Rossa dice guardate uguale è uguale a fatto nello stesso modo anche lì non doveva sparare su un tram anche lì non doveva esserci non era nemmeno la pistola silenziato perché sparo
E quindi alla fine si configura la domanda centrale
Perché rossa doveva morire
Ecco
Io
Mi limito potrei parlare tra ancora a lungo non perché sono un chiacchierone ma perché il libro imporrebbe di parlare ancora però voglio adesso lascia la parola cristiani e a Marini politicamente
La Sabina Rossa ma perché allora voglio nove fa le domande precise ma ci sono due domande appunto Guido Rossa
Unico sindacalista che che che che denuncia
Le Brigate Rosse che interviene diciamo così in maniera politica contro il nemico
E con quale contesto politico ha potuto giustificare questa distorsione etico-morale
Perché perché non è stato protetto assistito e che cosa è successo dove dove dove dove eravamo con è solo l'ultima dopo non ce ne sono stati tanti altri visto che colpo racconta benissimo nel libro
Protagonisti i poliziotti eccetera Foo Foo Foo Foo Foo la denuncia di Guido Rossi che consentì di scardinare tutta quella linea che da Berardi arrivava fino a Sensi arrivava fino fino pure revoca carnali quindi ecco che la seconda
Domanda ma poi ciascuno risponde
Come crede nel secondo tema voglio dire e l'uscita di sicurezza c'è sono passati tanti anni moltissimi anni ne stiamo ancora qui a parlarne non certamente perché perché perché questo passato non passa ma perché in qualche modo ancora ci interessa ancora segna il nostro tempo e allora mi sto chiedendo e chiedo loro se non si sta creando anche qua una vulgata un po'compiacente una rimozione di fatto come dire una che corrisponde da parte alla giustizia debole la giustizia non è non è arrivata fino in fondo o come è successo nel dopoguerra con la con la resistenza che che a sua volta produce la giustizia debole la memoria
Insufficiente produce anche una storia
Incompleta quindi adesso vediamo assistiamo le polemiche che ci sono state dal caso Elia o anche a casi meno la musica tanti certamente di protagonisti politici che sono entrati adesso giustamente questo è positivo
Nell'Unione ma certamente pongono un problema per la sinistra da Elia Manconi per citare due nomi che non hanno nessun contatto diretto fra dicono che rappresentanza quanta la gamma di possibilità
Intorno al caso rossa secondo me
Diamo la parola
Ma Guglielmo Epifani
Ma dicevo due dieci minuti c'è la taglia
L'avvocato voglio dire c'è anche un proprio libro Giovanni Fasanella e di Sabina Rossa
Un libro di grande di grande interesse che si fa leggere
Con con tanti sentimenti tante riflessioni
Il libro è sostanzialmente la storia di una ricerca che credo posso dire se sabine raccordo insieme
Sentimentale perché parla di una figlia che si interroga intorno alla morte del padre
E insieme civile
Politica
è un itinerario che muove da una coscienza e prova porsi delle domande e a cercare delle risposte a queste domande
Ruota tutto attorno alla domanda fondamentale
Perché si determinarono le condizioni perché Guido Rossa fosse ucciso
E perché questo le condizioni l'Italia di allora Genova di allora il brigatismo di errore
La gestione politica della lotta al terrorismo di allora
Ed è perché contrariamente a quello che probabilmente aveva deciso la colonna di Genova invece di essere gambizzato
Guido Rossa Di Nucci
Che poi nelle domande che si pone la figlia quella da cui nascono le inquietudini maggiore
Come è evidente perché diventa difficile poter immaginare razionalmente che di fronte al fatto che si decide un'operazione l'operazione finisce invece con l'uccisione di Guido Rosa
Dal punto di vista storico
Il libro conferma quella che ormai è una tesi che a tutti appare evidente
E che cioè negli anni che vanno nel periodo che va tra il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro e l'uccisione di Guido Rossa il periodo in cui passano pochi mesi si consuma la definitiva sconfitta dell'azione eversiva del brigatismo rosso
Con l'uccisione rapimento di Moro lo si consuma dal punto di vista politico istituzionale e con l'uccisione di Guido Rossa lo si consuma dal punto di vista sociale
Guido Rossa capita un destino davvero di essere simbolo
L'uomo che denuncia
Operazione di sostegno brigatismo rosso che non ha paura che fa il suo dovere che in ragione di questo viene inizialmente isolato anche nel consiglio di fabbrica del suo posto di lavoro
E che per questo mondo
Con la sua uccisione quei funerali straordinari che videro e Genova duecento mila persone si consuma definitivamente ogni alibi e ogni tentativo di mascheramento
Da una parte chi uccide dall'altra parte la classe operaia
Quindi Guido Rossa capita questa sua questo suo ruolo di essere un simbolo storico di uno spartiacque decisivo della storia sociale e politica del Paese
La figlia si interroga sul perché questo avviene
Com'era possibile
Che un uomo fosse lasciato solo a denunciare chi aveva diffuso i volantini
Nella fabbrica dell'Italsider
E come fosse possibile che un uomo a cui la colonna genovese aveva deciso una punizione esemplare ma più modesta finisce invece di essere ucciso
Alla prima di queste
Domando io credo concorra soprattutto quella che era la situazione del Paese di una grande città come Genova
A differenza del fenomeno brigatista che poi ritorno negli anni a fino agli anni ottanta e gli anni Novanta in quel periodo il brigatismo rosso a viva delle aree di contiguità molto forte
In molti posti di lavoro
A Torino mila cioè
A Firenze
Un'area di compiacenza di ambiguità vi ricordate lo slogan né con lo Stato
Né con le Brigate Rosse a cui si contrappose per la verità da subito un'opposizione fortissima della CGIL e dei partiti politici della sinistra a partire dal partito
Comunista italiano ma indubbio riconoscere che in quel brodo di cultura c'erano queste queste presenze e queste posizioni
Maturo là dentro
Questo isolamento di Guido Rossi
Naturalmente col senno di dopo molte cose colpiscono
Perché Guido Rossa
Fa lui la denuncia alla magistratura
Perché non se l'assume collettivamente il consiglio di fabbrica
Perché non lo fa la direzione
Dell'Italsider
Ma questo fa parte del contesto della paura delle preoccupazioni del clima di allora dove si respirava paura intimidazione dall'altra parte questo però fa risalire ed esaltare la grandezza dei Beatles che non si tira indietro
Che si assume fino in fondo il senso del dovere che lui sente di aprire nei confronti dei valori delle idee
Che Profumo che professa
Quanto alla seconda domanda lì tutto il libro ricostruisce prova a capire prova a dare domani
Fu ucciso per che all'interno dalla colonna genovese c'erano le due tendenze quella più militare più estrema e quella che trovava ragiono in termini più politici
Perché c'era una diarchia tra l'azione di Moretti e l'azione del brigatismo più tradizionale perché Guido Rossa aveva scoperto cose che bisognasse in qualche modo che non fosse in condizioni di divulgare
Il libro si chiude con questo i posti
Sabine convinta che attorno a questo si può leggere una verità più profonda di quello di quello che è successo
Dirà lei se vuole in questa occasione come si è fatta questa persuasione
Certo è che che questa morte ci sono elementi non tutti che sono stati chiari e questo soprattutto in quello che resta più inspiegabile di tutti
Questo attiene alla ricostruzione di un più fatto storico
E attiene anche a una ricerca che come ho detto insieme civile politica esimenti mentale ma nulla toglie secondo me
Alla straordinaria figura di Guido Rossi e al suo valore simbolico strade ordinarie
Non a caso nel centenario della CGIL abbiamo dedicato a Guido Rossa tante cose compreso il sostegno un filmato iniziative
Perché di queste nostre figure lui è una davvero di quell'epoca di quelle che segnano il grande discrimine posta e di qui osteria
E Guido Rossa pagato con la sua vita la scelta di stare di qui dalla parte della legalità
Rispetto per la vita dei diritti doveri che un quadro sindacale
Impegnato per difendere i lavoratori aveva nei confronti di chi professava quelle ideologie di morte di distruzione e di lacerazione e quindi contemporaneamente questo è un libro in cui accanto a questi interrogativi che interrompono la ricerca della verità però ripropongono la grandezza la figura nobile solitaria perché così era in parte anche nella vita
Di questa straordinaria figura ti operaio dell'Italsider dice
Grazie
Debbo dire che
Voglio fare due riflessioni proprio di apertura iniziale poi ci sarò anch'io sintetico come Epifani aiutato anche dal sua rievocazione da suoi ricordi
La prima
E che come capita qualche volta non insomma nella politica io posso dire nel sindacato
In occasioni come queste non sempre siamo in grado di approfondire la lettura del libro poiché presentiamo sì da un po'di corsa
Io vi confesso che mi ero portato ad un recente convegno a sull'Europa a Copenaghen è sicuro di leggerlo nell'andata e ritorno
E poi invece ho dovuto lavorare la tornante ieri sera ho detto no io insomma confrontare tranquillo
E è un complimento che faccio due auto insomma
Pensavo di leggere i punti fondamentali
L'introduzione Fasanella ovviamente dei punti
Confesso sinceramente che mi ha preso questo libro letto quasi tutto l'insieme
Fino alla fine i documenti fino a riflessioni finali e quindi è
E qualcosa di vivo di
Insomma
E il merito è intrecciato secondo me certamente a Sabina Rossa
E anche a Fasano lei a me è capitato approvate
Può darsi che io ieri sera fosse in uno stato d'animo particolare credo di no e proprio la forza di questo ricordo e e di questi approfondimenti
La seconda la dico così io non non amò mai forzare i toni
Io debbo dire che voglio bene al queste donne che hanno vissuto questi momenti così duri
Voglio bene
Qui dentro ce ne sono due viste un Sabina
L'altra e Olga D'Antona
Che conosco bene
Da più tempo Sabina che ora è al Senato nei
Perché
Ma parte dirigenza la forza
Perché pensate voi
Come reagire Este siete sicuri di come avreste reagito personalmente
Se gli avessero colpito così profondamente negli affetti più indiretti
Ma ristretta
E io mi guardo me stessi
Giudico io mi domando io che avrei fatto non sono sicuro
Se avessi avuto la forza che ha Sabini Testori perché ha mostrato tante cose così fortemente Olga D'Antona
Può darsi che dinanzi insomma una vicenda così drammatica che ci tocca personalmente uno si chiude
Riflette lì sono insomma va avanti ma posizione anche bella quella ma la forza di cercare la verità insomma
E riscoprire la denuncia la forza di quello che è accaduto quanto c'è
E veramente ammirevole
E qui c'è
Io ricordo il clima di quegli anni
Io ero il numero due della CISL
Segretario generale la Carlizzi
La Giunta ero io
E vi assicuro che il clima era
Dramma
Mi ha colpito una piccola piccola episodio che Fasanella ha buttato lì consiglierebbero ricorda il dramma e l'attenzione di quel periodo
Dopo il delitto Moro insomma alla fine degli anni settanta è stato il periodo più drammatico
Scrive Fasanella qui in un passaggio del libro io dopo quello che è accaduto a Guido Rossa
Quando uscivo di casa a Genova
La Borsa mettevo dei lacci emostatici
Perché allora suggerivano molti come si è detto doveva essere quello
La punizione per Guido Rossi andò più drammaticamente
E a me mi è venuto in mente un episodio che ho raccontato pure ci non non non ricordo bene dove recentemente ho fatto un cenno
Quanto
A Roma spararono alle gambe Gino Giugni
La data l'ora non mi viene in mente proprio il giorno
Ma le tre di pomeriggio io ero rientrato a via Po alla sede della CIA
Ero all'ingresso proprio sulla soglia
A parlare con una persona con
E mentre stiamo lì verso le tre tre e dieci
Si sentono due o tre colpi di pistola ma attutiti anziché
Immediatamente non
Io non mi accorsi però sì erano tempi che l'allarme c'era
E allora finì così e dati all'intensa
Che quasi di fronte a via Po alla al portone di ingresso della CISL
Sbucò bottoni
Con due due ragazzi poi non è che l'abbia distinte non si regia se ne va giù per via Pola verso piazza quadrata in quell'istante si cominciano a sentire le grida di una donna voci idolo di donne
Allora
Capisce subito colla tramite dove corriamo verso via Livenza e proprio all'incrocio tra via Firenze via Po dieci metri dentro via Livenza dove Gino Giugni aveva lo studio proprio lì al primo piano
Quarto appoggiato al muro seduto insomma così buttato così il professore
Da qui
Giù appoggiato così la sua assistente alla sua segretaria dalla finestra
Del primo piano chiedeva aiuto
Naturalmente e io conoscevo bene
Quanto mi ha sono corso Lodi peggiori mi ha preso una mano
E debbo dire non era spento cosa accade
Che la persona che era con me un altro sindacalista della CISNAL senza che io si tolse la cinghia dei pantaloni
E io legga in atti osceni strinse questa cosa chiamarono l'ambulanza Policlinico avvicina insomma tardo quando sette otto dieci minuti tanti per la condizione per non perse conoscenza salire sull'ambulanza sempre con la mano sempre arriviamo al Policlinico
E ricordo questo e basta offre che quando mi fermai i familiari non erano arrivati esce un medico
Dalla l'avevano soccorso dedicato insomma guarda
E mi disse caro Marini
Sai cosa vuol dire un millimetro
Un millimetro cosa c'è la la
L'arteria un'arteria ma è Tom millimetro perché la pallottola quasi bruciato la come si chiamava la la quello che è stato cioè alla per me
Avete fatto bene a legare i la gamba ecco frasario dice io il giravite sto
Qual era il clima nel sindacato
Sindacato c'era una enorme preoccupazione ma noi non molliamo mai l'anno debbo dire la straordinari segretario della Cisal Carniti lo stesso ma oramai era un uomo molto molto molto determinato ci riuniva io l'ambiente genovese in quel momento non l'ho conosciuto molti consumo più quello lombardo perché noi andavamo i dirigenti nazionali a fare riunioni dei consigli di fabbrica
E io ricordo il clima una volta Sesto San Giovanni la grande fabbrica
Quando dopo il consiglio a parlare contro il terrorismo
Quindi determina e c'era un clima come diceva
Epifani come ricordava che sa insomma
Debbo dire il sindacato era decisamente schiera
E il PC si era partito opera chiudiamo era schiera
E però vedevamo un clima
Insomma un po'di come la posso infiammare troppo forte intimidazione ma un clima di
Silenzio d'incertezza c'era
E io ricordi una di queste manifestazioni che facemmo consiglio di fabbrica si parlava gli operai nella nel cortile della fabbrica tra avvertiti un clima di disagio
Perché rossa così perché Guido io non l'ho conosciuto personalmente
So bene chi era quello che faceva tutto
Ma perché qui
Viene l'uomo
Eravamo tutti determinati
Sapevamo che nel sindacato c'era una situazione qua e là di ambiguità nulla sapevamo misura
C'era la preoccupazione per tutti per noi per i leader sindacali aperto
Però
è venuta fuori una scossa in tutto certamente al CGIE prima ancora tra i lavoratori del PC ma anche tra i nostri nell'ambiente nostro che la morte di Guido Rossa segno proprio forse la nascita di una determinazione nuova nel combattere questo
Se le
Che era così contigue in alcuni ambienti del sindacato
Io poi farò dirò un'altra cosa ma io credo che Guido Rossi era Guido Rossi
Una personalità Sestante una forte determinazione
Personale montagne tutto la sua vita
Una convinzione una fermezza politica di principi che insomma
Possiamo ritrovare anche in altri ma che poi porta alle conseguenze della necessità in un uomo come lui di fermare un fenomeno che era oggettivamente visivamente contro il cammino
Del mondo del lavoro della classe operaia del rafforzamento dalla nostra democrazia non tutti lo capivano lo potevano capire
La sua tempra la sua testa io il suo modo di aver vissuto dentro il movimento sindacale io l'ha fatto capire e qui c'è la molla dell'assunzione di una responsabilità così terribile e dire no dobbiamo fermarli
Perché si gioca il destino della democrazia italiana e gli interessi dalla tua superare del mondo del lavoro del modo popolare
In altri forse non sarebbe scattata questa determinazione perché l'uomo cioè sempre ci sono le condizioni che determinò una svolta una situazione poi c'è anche l'uomo un individuo c'è e lui era particolare
Questa consequenzialità questa forza
E poi resta
Ma queste il dalla seconda qualcosa che poi voglio sulla quale ci fermeremo un minuto
Resta il fatto che malgrado questo straordinario lavoro di approfondimento perché hanno sentito tutti Sabina Rossa sentito tutti dai magistrati agli inquirenti ai terroristi a quelli che hanno sparato
Ai sindacalisti ai compagni di partito
Qui si fanno dei passanti per cercare di capire però poi arriviamo alla fine la la verità tutta non viene fuori
Perché io sono convinto che la scelta fu sua
Un uomo come Guido Rossa non si fa a dire
Sebbene vista una cosa Baffin in fondo deve dire acquista il pericolo dobbiamo affermare che mi assumo questa responsabilità non ci credo che qualcuno lo abbia spinto da quello che emerge della sua personalità però Resta la domanda di cash
Insomma non si poteva trovare una formula diversa di denuncia
E questo resta
E qui insomma io non voglio fare della dietrologia perché bisogna aver studiato vedere ma insomma qualche incertezza resta su chi gli stava attorno sui che era consapevole che c'erano queste cose e quindi una certa attività cercare di una difesa c'era questo è un punto che resta e tocca la questione un pochino più in generale e io poi mi fermerò io debbo dire che poi se vediamo il percorso degli attacchi brigatisti
Torniamo a una grande questione ancora aperta nel nostro Paese
Ed è quella
Insomma chi scolpire
C'è una frattura politica in questo proprio che tocca la storia del la storia del socialismo italiano la storia del sindacalismo italiano e insomma il nemico chi è ma il nemico e anche il sindacato per definizione
Perché il sindacato non può accettare la ripulsa di tutto
Perché vuole cambiare tutti gli assenti dalla nostra società e sindacato per sua natura è riformista
Sarà che il progresso dell'uomo e graduale tutte le battaglie dalla prima rivoluzione industriale ad oggi che hanno visto andare avanti crescere migliorare la possibilità di partecipazione politica la conquista di un la dignità
La conquista di condizioni di vita migliore passa attraverso un gradualismo
Che è il punto vero della crescita dell'accettazione di una libertà dell'economia di gruppi sociali dell'individuo lì dentro la battaglia politica per andare avanti
Per il popolo diciamo così è quella delle conquiste successive non è la che cancellazione del sistema
E questo spiega questa cosa atroce non perché sia quando si spara al Conservatorio è sempre un uomo che si colpisce sempre il metodo è uguale si spara all'uomo spara un uomo e ingiusto però se guardiamo la scia
E l'elenco dei colpiti che appartengono a quest'area che cerca di far camminare la nostra democrazia e migliorare con il gradualismo con la lotta con la cultura con la preparazione con riscatto delle persone dei gruppi
è impressionante
Beh io ero lì mi son trovato davanti Tarantelli
Ha la facoltà icone mia commerciato
Così egli era il nostro amico collaboratore ispiratore anche delle politiche salariali no non posso dire il solo regala qualcosa di più
E la CISL aperti no e poi mi D'Antoni poi Biagi e poi bacilli insomma è una scia lunga quindi c'è qui il rifiuto della via democratica alla conquista di maggiore libertà e di posizioni migliori e queste altro punto che qual sul quale io credo che questo libro richiami la nostra attenzione
Finalmente
Io insisterei su questo aspetto diciamo così dell'oggi rispetto allievi come già siete instradati credo su questo con molta puntualità c'è c'è nella nello schema insomma no questo libro corrisponde tutti questi aspetti cioè il ricordo ricordo un fatto personale ciascuno di noi ricorda le cose personalmente
L'avevo è qualcosa di più complesso in questo libro c'è il ricordo certe cose
Rimane qualcosa di collettivo perché cosa che riguarda più le tendenze che riguarda più delle identità e poi c'è il passo successivo in cui ricordo memoria
Devono essere privati del loro aspetti specifici per diventare in qualche modo storia ecco la storia di Guido Rossa come facciamo adesso a fare la storia di grosso
Come dire come facciamo a ricomporre da una parte quella frattura che ancora in qualche modo esiste ne abbiamo prima parlato io visto implica serio citato anche i casi di polemiche di questi giorni che esiste proprio dentro la sinistra
Dal punto di vista della senza che la sinistra ha saputo affrontare e in qualche modo debba abbattere
Il sindacato di adesso la politica di sinistra del resto è il vincitore
I gli ex sono gli sconfitti
E ora certamente come capita in Italia spesso all'asta ai vincitori tocca scrivere antipasto degli sconfitti ma come scriverlo adesso cioè come non
Lo dico inevitabile che nella retorica delle l'iconografia della memoria poi ci sia come dire l'icona diventi qualche cosa da proteggere da conservare e che trascenda poi la dura realtà bene avete solamente meno degli diciotto minuti la testa tocca di nuovo ad Epifani
Pongo
Il primo
E stavo riflettendo proprio mentre tu dicevi questo
Che questo libro
Che viene fatto da parte
Di un della figlia della vittima
Perché fino a oggi non abbiamo tutte memorie tutte voci fatte da parte di coloro che furono i protagonisti
Gli uccisori
Gli uomini che spezzavano le vittime
Anzi mai come in questo periodo c'è un fiorire di di memorie dei ricordi ma son tutti fatti su un versante questo altera il rispetto che si deve anche quello che è avvenuto lo voglio dire con con chiarezza
Perché sembra che esista solo una sola voce
Che si legga solo una reinterpretazione e dalla parte degli altri
Quindi che vinsero pur pur con i propri morti perché questa è la la verità della storia coloro che venivano uccisi avevano
Coloro che uccideva
Stavolta ma come fa sentire anche l'altra voce
Da questo punto di vista questo questo libro davvero molto c'ha una sua costruzione tutta sua ma è un'altra voce
E la voce che cerca la verità però partendo dalla parte di chi è stato ucciso via e questo è importante perché quando bisognerà ricostruire la memoria e la storia tu devi mettere assieme l'una voce e l'altra e credo che questo sia importante anche per la democrazia
Perché c'è proprio un problema di giustizia e profondo
Di rispetto il rispetto è fondamentale per tutto sono stato Piazza della Loggia commemorare l'anniversario dell'eccidio quest'anno è toccato a me
E e lì c'è la discussione sul perdono come c'è da molte altre parti e naturalmente a me è venuto da dire in piazza una cosa che trovo
Per me logica che che per perdonare
Bisogna almeno conoscere il nome e cognome delle persone che voi perdonare
E ci sono molti stracci in cui il perdono e reso impossibile dal fatto che non sai chi devi perdonare
E anche questo è un fattore importante della ricostruzione
Di una storia ma poi c'è una seconda cosa che voglio dire che mi colpisce ne ne voglio parlare diciamo liberamente e contenuto anche in una memoria di un nessuno ricordo più ricche di un brigatista intervistato Sabina che Sabina incontrato ma lo leggiamo molte altre volte no ci sono questi esponenti che dicono
La verità si potrà dire potrò parlare quando non ci sarà soltanto una soluzione giudiziaria ma non solo cucciolata Cipputi qua c'è io lo sento sento quando non ci sarà solo una soluzione giudiziaria
Ma cosa si vuole dire
Che cosa
Si vuole dire che quello che emerge non è la verità
Cioè che c'è un'altra verità
Si vuole indire che solo con un riconoscimento politico di un perdono politico collettivo si può scoprire altro cosa
Questa è se posso dire tra tutte le cose che leggo di queste memorie oppure qualcosa che mi inquieta
E al fondo se ci si pensa
Esattamente credo non so Sabina se esagero il senso dell'inquietudine delle domande che tutti i punti perché quando si dice questo si lascia capire che c'è qualcosa che non è stato detto e in fondo questo libro perché dicevo che una ricerca perché parte esattamente da un'inquietudine paragonabile a quella che io provo quando leggo queste cose e che naturalmente interi vive due volte il re come persona connessi
Io voglio
Perché insomma
Partire dalle dalle ultime pagine dalle conclusioni di questo libro per
Dire che questa inquietudine
Che si avverte dalla parte dei colpiti
Ha una profonda giustificazione
Perché dicevo prima dentro questa inchiesta questo libro questo racconto questo ricordo secondo me ci sono degli approfondimenti nuovi
Qualche passo avanti rispetto alla visione che avevamo di come sia svolto questo fenomeno
Però alla fine quando si chiude si chiude con puntine di incertezza ancora
E allora chiunque ma sia stato
Colpito coinvolto in qualche modo specialmente dalla parte di chi aveva ragione ed è stato colpito personalmente
Ma io credo che da parte di chiunque viva in questo Paese e vuole capire meglio la storia che abbiamo dietro le spalle perché questo serve anche a capire il quadro che ci può fare incamminare verso il futuro
E alla fine l'inquietudine finisce in una sola direzione
E come si può Acri e taxi
Sapendo immaginando presupponendo che tutta la verità
Mi auguro che a livello l'delle conoscenze degli inquirenti della magistratura è stata risolta è stata raccolta questo è il punto fondamentale in tutta questa vicenda
Perché avevano torto io mi ci sono fermato prima un po'per politicamente hanno perso
Se pensate
Alle parole d'ordine che rimuoveva nel
Negli anni settanta
Certo c'è poi una cosa che è venuta avanti nel corso degli anni ha lasciato ancora dei lutti ma come si può quando si ragiona su questi avvenimenti dire no però ormai abbiamo messo un punto fermo senza sette dentro la nostra testa resta il dubbio la domanda che non è stata dipanata
La complessità di questi fenomeni che ci sono punti
Forse addirittura di ispirazione che insomma stanno lì non sappiamo restano delle notizie dei fatti degli approfondimenti che ci dicono c'era anche un intreccio di
Situazioni diverse però ricordo che conosciamo
Allora questo è il vero problema del Paese
Non è un problema non non si può dire anche giudiziario non giudiziario che largamente alla giustizia andata avanti ha trovato i responsabili colpevoli ma storicamente
E politicamente non è che questo circuito è stato chiarito tutto completamente in maniera soddisfacente
C'è ci sono dei dubbi ancora
E addirittura sui punti di riferimento e magari di ispirazione queste il problema vero che un Paese come il nostro ai quindi l'impegno anche politico anche sociale a cercare di capire fin in fondo a scoprire ancora le parti che non sono state chiarite del tutto questo è una necessità che emerge io credo in tutti coloro che si mettono a ragionare a scrivere ad approfondire il fenomeno brigatista del nostro Paese
Voi sapete bene insomma che a partire dalle la i colpi che sono diventati all'attenzione dalla grande opinione pubblica parliamo lì così vicini Moro e poi Guido Rossa che non era Moro ma era un punto emblematico
E poi punto emblematico anche personalmente per questa sua forza come si fa a non sapere fino in fondo l'intreccio che ha portato allora assassini allora è la vera questione queste che in qualche modo bisogna continuare a pensare a ragionare a scrivere per vedere di capire finalmente l'intreccio di questo fenomeno
E quasi certamente se si arrivasse a questo forse metteremmo anche un'altra a questa deriva che è dolorosa ugualmente anche se più fragile un pochino più o meno densa e quindi coinvolge meno persone ma ci sono
E ci sono grandi nomi nella storia riformista di questi Paesi questo Paese colpiti negli ultimi anni
E quindi il problema cioè e della verità fino in fondo che esce fuori la necessità di trovarla che c'è fuori
Da questo libro che pure
Dei punti li fissa alli insomma qualche passo avanti lo fa
E questo forse
E anche un Pietro Sabina Rossa dove lo sa lo sa più di me e insomma queste anche un
Un omaggio un'attenzione alla memoria del padre insomma perché quando cosa possiamo dire a chi è rimasto colpito in questo modo così atroce da queste cose
Che non ci ha metteremo fin quando tutto il quadro diventa non sazio portata alla luce questo possiamo fare ha in mente perché non possiamo rimediare alle cose irreparabili che sono stati fatti
E il miglior modo di ricordare questi nostri uomini straordinari sono stati colpiti è proprio questo
Che insomma dobbiamo capire tutto di questo fenomeno che probabilmente il Paese ha sconfitto nella sua capacità eversiva ma che per voi è rimasto in parte ancora
Circondato da una nebbia che proprio dovremmo cercare di fugare completamente
Ringrazio perfettamente credo che
La ricostruzione storica
L'accordo
Serva anche
Entrare
Come dire paradossalmente più io cioè
Brevissimo
Personale e la e la mia generazione come posso dire io lo so li ho visti quelli
Che sono passate sotto sentono settantadue settantasei
Cioè quindi non è un problema serio cioè in qualche modo il problema qua però mi sembra che la rivoluzionaria scolapasta scorciatoie sul potere questa sente ma in qualche modo quel conto non è stata definitivamente fino in fondo
Sono se c'è un delitto di memoria c'è un debito di storia che ancora bisogno che quella generazione
Qualsiasi esso sia il suo ruolo in questo momento qualsiasi sia e la sua funzione veri Occidente deve chi non lo ha fatto morto a chi invece diciamo così in qualche modo ho pensato che non fosse quella strada per questo controllo
Ha vinto senza virgolette
No dalla parte dei vincitori e nel momento in cui come contare poco l'ultimo vuoto sul referendum queste possibilità c'è più non c'è più un pericolo esterno Ezio esterno tema molto importante
Concludo appunto così ringraziando ampiamente ai fini ereditari perché non vuole fare domande a Sabina Rossa organismo
Senza imparare ringraziamento
Ai presenti al tavolo questa sera in particolare mi rivolgo al presidente del Senato Franco Marini segretario nazionale CGIL Guglielmo Epifani per essere stati un po'per così dire i padrini del battesimo di questo libro
E vorrei iniziare raccontando così brevemente come è nata questa idea questo lavoro
Io credo di poter definire questo libro il resoconto in viaggio di un viaggio che è durato un arco di tempo lungo un anno e mezzo
E e compiuto per ricercare la verità sull'omicidio di mio padre benché a a oltre venticinque anni di distanza ma è stato premiato il viaggio di tipo introspettivo e di rielaborazione personale
E ha inizio con una telefonata con una telefonata che ho fatto nel novembre del due mila quattro a colui che quella mattina del ventiquattro gennaio del sessantanove alla sotto casa ad appendere mio padre si tratta di Vincenzo Guagliardo allora membro della colonna genovese oggi unico testimone dei fatti di quel giorno
In quanto Riccardo Dura
è stato ucciso dal ministro generale Dalla Chiesa ventotto marzo dall'ottanta nella base di via Fracchia che distava solo cento metri da casa nostra la vedevamo proprio dal dalla finestra di casa
E il terzo Lorenzo Carpi latitante allora
Guagliardo è stato arrestato nel dicembre dell'ottanta e è stato condannato all'ergastolo ed è tuttora in carcere in regime però in semilibertà
Non ha mai parlato di fronte a nessuno non ho mai parlato di fronte ai giudici tanto meno pubblicamente e nessuno è riuscito ad avvicinarlo pensa ad un certo punto che l'unica persona che avrebbe potuto farlo potevo essere io vedo un questo per così un atto di di mia presunzione ma per pensavo che Vincenzo Guagliardo che secondo me è ancora un debito di ordine morale e così dopo questa telefonata da cui insomma non ho avuto una risposta positiva gli ho scritto una lettera e vorrei sollecitare un breve passaggio che credo che una lunga lettera però alcune frasi e penso che lo abbiano convinto
Visto dalla sua coerenza se così vogliamo dire silenzi e da allora
Qui scrivo o vedi io prima di essere me stessa di fronte all'opinione pubblica e solo se mafia di Guido Rossa
E con questa realtà mi devo confrontare praticamente ogni giorno spesso su una chiamata a rispondere su questioni che riguardano anche il tuo passato che riguardano le Brigate Rosse e quello che hanno significato
Io quel giorno non ho potuto scegliere non moto alcun preavviso da quel giorno non ho più rivisto mio padre mi sono trovata in una vita nuova
Che non avrebbe scelto N mai immaginato ma che così è stata
E a sedici anni Oddo inferno
Questo lei determinata virtù e questa volta non spetta a te gettare condizioni io penso che così queste librerie liberi passaggi abbiano abbiano creato così uniamo anche nell'animo di Vincenzo Guagliardo infatti dopo due giorni mi ha telefonato dicendogli credo sia mio dovere dirti com'è andata con la mattina così l'ho raggiunto a Melegnano dove lui adesso lavora in una cooperativa che si occupa di libri per non vedenti
E era presente anche sua moglie Nadia Ponti condannata anche la l'ergastolo membro allora che la colonna veneta delle Brigate Rosse
Allora io ho chiesto la dinamica dell'attentato perché lui è stato il primo a far fuoco aprire il fuoco su mio padre con una Beretta ottantuno
Silenziato
Quella che era in dotazione alla colonna genovese denominata cent'anni di solitudine
Guagliardo ha sparato con l'intenzione di gambizzare questo mia così mia assolutamente
Detto lui e questo mi è stato così confermato anche da un esperto esperto balistico che a Genova ha studiato tutti i casi di omicidio deferimento
Riccardo dura
è arrivato in un secondo tempo è tornato indietro aperto il fuoco ma in realtà almeno aveva una funzione di copertura aveva una silenziato aveva una calibro nove un'arma definita dagli esperti da guerra un'arma micidiale
E per Guagliardo questo è stato un errore nel rumore di mira un errore tecnico ma per me di balistica credo per molti altri questa è stata un'esecuzione
E dopo questo primo incontro dal quale mi aspettavo in realtà la conclusione di un percorso mi sono accorta che le domande erano maggiori rispetto alle risposte che avevo ricevuto
E quindi quello che per me doveva essere un punto di arrivo è divenuta realtà un punto di partenza e questa ricerca iniziale si è trasformato in una vera e propria indagine e non mancherà quindi con materiali documenti
è maturata in me la la la voglia di uccisione di andare avanti e e poi di di mettere giù qualcosa di scrivere qualcosa
Giovanni Fasanella l'avevo conosciuto qualche tempo firma perché mi era venuto a trovare James ma regista Gianfranco qua non ecco l'idea di per realizzare un film documentario sulla vicenda di mio padre
E ho pensato a lui per scrivere un libro a quattro mani perché sapevo che lui aveva comunque in mente il fatto che questo omicidio doveva esser legato qualcosa di più grave che non quella se quegli avvisi
Quell'unica a atto quella denuncia che mio padre fece nei confronti di Berardi il postino all'interno della fabbrica Italsider
E allora abbiamo perseguito insieme questo viaggio e Giovanni mi ha aiutato a così
Seguire il figlio di questa ricerca
Inizia un percorso nel quale avevo raccolto in quaranta testimonianze questo come dicevamo poc'anzi proprio un libro vivo perché fatto proprio di racconti di persone fatte di umanità
Sono quaranta oltre quaranta testimonianze tra cui appunto diversi membri della colonna genovese per arrivare da Pistorius Renato Curcio e Alberto Franceschini
Ho deciso di proseguire sulla carica di una di una ricerca di un indagine perché nonostante questo omicidio che ha segnato nella storia l'inizio della fine delle Brigate Rosse che ha fatto terra bruciata intorno a loro
A da sempre rappresentato punti oscuri e interrogativi e quindi dopo
Venticinque anni di di rimozione deciso d'abiti immerge senza riserva in questa ricostruzione e lo dovevo innanzitutto a mio padre al suo sacrificio Lodovico armi figlia che oggi a cinque anni e comincia a chiedermi chi fosse chi era suo nonno e forse come mi ha fatto notare Renato Curcio lo doveva anche a me stessa
Così dagli incontri coi compagni di fabbrica con i rappresentanti sindacali del partito si è completata una figura anche umana che io già conoscevo come figlia ma mi è stata restituita molto più completa e dagli incontri con gli ex brigatisti non sia si è rafforzata la percezione che questo
Fosse un omicidio legato non legato alla casualità e all'errore ma che fosse invece una scelta una scelta probabilmente maturata a priori e quindi una decisione
In Sicilia
E la sensazione mi è stata ripercorrendo
Quest'indagine ascoltando rileggendo le carte processuali scontando i magistrati
La sensazione netta diceva è quella che avessero agito come due con bandi separati a cui aveva in cui a qualche anno fa era stato dato l'ordine di ferire e lui quello eseguito e a Riccardo dura fosse stato dato l'ordine invece di uccidere
Dagli incontri con gli ex brigatisti ho trovato sicuramente nuovi elementi di verità ma anche ho trovato inevitabilmente l'uomo si stava dietro che sta dietro al reato
Ho trovato l'uomo e la sua genesi la sua storia
Le verità credo sicuramente di perdono a seconda del punto di vista delle quali si messi osserva il mio sicuramente un punto di vista che è completamente differente da quello degli ex brigatisti ma è anche diverso da quello del magistrato perché lì attraverso questi incontri non cercava una realtà delle prove giudiziarie per incastrare qualcuno a trent'anni di distanza
Perché
Cioè voglio dire quando si ci si immerge in una ricerca di questo tipo io credo che occorre aver messo già da parte e odio rancore sentimenti di vendetta altrimenti non si arriva si va avanti si dice proseguire e volevo capire quindi a fondo volevo capire perché ma volevo anche fortemente il recupero di un confronto e di un confronto che mancata mio padre allora
E che fa parte di quelle leggi non scritte al confronto con l'avversario dove i protagonisti di di un conflitto
Arrivano ad un rapporto diretto ma laddove l'uomo cessa di essere tale diviene il simbolo accade che non più avvertita la necessità di questo confronto e forse l'uomo non è neanche più dentro chi chi uccide
E comunque vorrei così per chiudere per arrivare a questa seconda domanda che proponeva anche Pasquale essa di come di cosa fare oggi no quali sono oggi
Qual è oggi il nostro cammino io credo che
La storia di quegli anni è stata fatta e da una parte dai giudici e non in modo completo perché quello che è emerso è stato emessa solo la punta di un iceberg che perché rimasta sommersa tutta una vastissima area di della contiguità cosiddetta e dall'altra parte l'hanno fatto e continuano a farla gli ex brigatisti che in molti casi sono mai stati del tutto sinceri anche perché il silenzio dei protagonisti ha poi
Tutto garantire l'impunità di tanti
Io credo però che a quegli anni appartenga ad alcune tutti penso ne sappiamo dinamica tutt'oggi oscure che hanno interessato ambienti della politica del potere economico degli apparati dello Stato e dei servizi segreti di tanta Europa e non solo
E che tutto questo abbia in qualche modo interagito con quelle che
Che sono state le le Brigate Rosse no anche al di là della loro volontà e questo non credo sia dietrologia ma credo sia ricerca di di verità parlante non vogliamo pensare che le Brigate rosse siano state qualche decina di schegge impazzite impazzite che abbiamo cercato una rivoluzione alla quale solo loro credeva io non credo sia questa la storia di quegli anni oggi
Penso che oggi occorre assolutamente restituiranno voi e soprattutto alle nuove generazioni che non conoscono la storia di quegli anni
Verità e trasparenza credo che siano in indispensabili per poter arrivare a chiudere questo tragico capitolo e io credo che anche che occorra trovare
Il coraggio civile di guardare dentro la nostra storia per gettare le premesse per far sì che un domani il nostro paese non si debba più trovare di fronte ad una simile tragedia
Roma sostiene di Guido Rossa perché non sono
Così
Libro