Liberare le energie, costruire opportunità. Welfare, credito, impresa: idee per le nuove generazioni

Buongiorno a tutti grazie di essere qui così numerosi compagni compagni che non trovano posto in questa sala ne abbiamo una pronta a fianco un sistema molto efficiente di comunicazioni interne di video
Questo seminario è un seminario è una iniziativa politica molto significative tante ci misuriamo con dei temi che sono di grande valore per la nostra organizzazione
Il titolo lo conoscete tutti è liberare le energie l'opportunità abbiamo voluto portare in questa sede così prestigiosa
Un appuntamento che padri e a quella voglia di cambiamento di protagonismo della nostra generazione a quelle energie sopite per molti versi frustrati che vivono nella nostra generazione che attendono dei DS e dell'Ulivo un messaggio di speranza e di opportunità
Questo è un seminario di un'iniziativa politica che parla quindi di merito di talento di capacità
Di quella generazione che si vuol mettere a polacchi ci vuol provare ci può riuscire a cambiare l'Italia nuove occasioni di crescita
Innanzitutto voglio ringraziare lo studio legale che ci ospita
Voglio ringraziare lo studio perché c'ha messo a disposizione una sede come vedete molto prestigiosa
E perché questa è la prima iniziativa che si tiene voglio ringraziare innanzitutto Renato Giallombardo dell'ospitalità e della scommessa che ha voluto fare con noi di portare i temi di una generazione che si misura con la sfida di cambiare l'Italia in questa sede così bella
E perché è un po'come dire quasi un simbolo
L'accelerazione che vuol dare una mano a rinnovare d'Italia ed un incontro molto seconde utile con chi fa parte di quel mondo delle professioni con chi fa parte di quel mondo dell'economia della società italiana
Chi vuole con la nostra generazione scommettere su un futuro in un'Italia punto più dinamiche in cui meriti capi capacità e talenti aiutino il Paese a superare la crisi in cui il centrodestra lo ha portato in Grazio veramente studio legale
Perché ci ha dato come dire una sede prestigiose nel contempo io credo aperta a con questa iniziativa un dialogo con le forze economiche sociali quindi un luogo di pensiero non solo un luogo di grande professionalità e prestigioso ma un luogo di pensiero di iniziativa di confronto
E quindi le pecore Remo nel corso dell'iniziativa
Diversi temi agiremo di lavoro patrimoni guelfe parleremo
Di accesso al credito delle professioni parleremo di tutti quei temi che riguardano una generazione che si vuol mettere alla prova non incidono in inducono diciamo non vado oltre in questa breve presentazione passo subito la parola
A Nicola azioni introduttiva Indias tutti voi anche per la puntualità certa avevamo messo le nove e trenta una nostra iniziativa ricominciare gli serpente già è un fatto stretto di pareggio
Anch'io mi associo con con le parole di Stefano
Vorrei ringraziare lo studio Gianni Origoni Grippo & partners particolarmente Renato Giallombardo
Non solo per la sua ospitalità e per il fatto che ha creduto molto nell'idea di portare qui il gruppo dirigente della più grande organizzazione giovanile della sinistra italiana ma anche per il grande contributo che ci ha dato dal punto di vista delle dal punto di vista della
Dell'approccio a dei temi che sono fondamentali per la nostra organizzazione per per la per la nostra generazione
Liberare le energie per costruire opportunità
Questo il titolo della nostra iniziativa è questo l'assunto che vuole
Caratterizzare la nostra iniziativa politica a partire dalla campagna elettorale e speriamo la nostra iniziativa di governo dopo l'elezione del nove
Oggi un ragazzo o una ragazza che guarda al Paese vede un Paese in declino un Paese in difficoltà
Un Paese che non cresce che non investe in ricerca che non promuove innovazione un paese chiuso in corporativismi che rappresentano un tappo per le forze fresche
Che blocca creatività che inibisce talenti
Ecco in questo Paese in questo Paese Paese bloccato in questo Paese di caste i giovani le nuove generazioni sono le prime vittime di questo di questo modello di società
Giovani scoperti dal web
Giovani che arresto né in casa fina fino a attardati
Un recente sondaggio dimostrato che circa i due terzi dei giovani italiani sotto i trentacinque anni vive ancora con con i genitori ma che soprattutto
In un sistema del welfare che guarda a fasce di età diverse dalla nostra sbilanciato fondamentalmente sui trattamenti di anzianità e di vecchiaia si vedono scoperti da qualsiasi forma di ammortizzatori sociali
Una generazione la nostra che è stata definita come una generazione che vive presenti ficcata e cioè che ai presente come unica dimensione della sua esistenza
Che vive una condizione di precarietà permanente e che quindi questa precarietà diviene una condizione naturale dell'esistenza la nostra sarà la prima generazione a vivere peggio della generazione che ci ha preceduto
E quindi la precarietà come condizione naturale della nostra della nostra generazione l'impossibilità di guardare al futuro come come qualcosa in cui si possa migliorare come qualcosa in cui si possa mettere a disposizione del paese di se stessi de forse oggi un ragazzo e una ragazza che vuole aprire un'impresa che ha un'idea brillante l'abbiamo scritto anche ieri sull'Unità
Che si accorge che la sua idea può avere un senso nel suo territorio può rappresentare un passo in avanti non solo per se stesso ma per il pezzo di territorio che lo circonda oggi quel ragazzo quando si quando va in banca chiede e presenta la sua idea gli viene chiesto ai delle garanzie
E Simona delle garanzie la sua idea può essere straordinaria può essere un punto di svolta per la sua vita quella idea viene bocciata e quelle da viene bloccata ecco e questo che ci
Che ci e questo il sistema che vogliamo contribuire a cambiare
Vogliamo costruire un un Paese in cui le energie in cui le forze in cui le idee abbiano un luogo naturale in cui esprimersi
Vogliamo ribaltare il paradigma
Vogliamo avere la capacità di mettere in campo energie forze nuove
Vogliamo costruire più sicurezza e nello stesso tempo più pur crediamo che la riforma dello dobbiamo insomma mettere insieme più Stato e più mercato
Riformare il welfare di definirlo costruirlo a misura delle nuove generazioni dare sicurezza perché attraverso la sicurezza si possono costruire le condizioni in cui le energie va scendono in campo si mettono in moto vanno al servizio delle persone
E quindi avviare una riforma radicale degli ammortizzatori sociali
Oggi noi abbiamo un welfare che lo dicevo poco fa copre soltanto determinate fasce di età l'abbiamo bisogno di un welfare che guardi alla nostra generazione mi permetto di dire anche un welfare non solo generazionale ma di genere la condizione delle giovani donne oggi anch'stessi pure ancor più precaria di quella della nostra generazione complessivamente
Abbiamo bisogno di misure come quella del reddito minimo di inserimento
Noi guardiamo a questo strumento non solo come un punto di assistenza ma vogliamo negare questa idea ha un'idea di emancipazione cioè mettere a fianco del reddito a fianco di un sostegno minimo la capacità di investire sulla propria intelligenza di avviare percorsi di autoformazione di mettere in campo un proprio percorso che lo porti che porta il ragazzo o la ragazza ad arrivare a un punto
Di qualificazione superiore
E quindi legarlo alla formazione vogliamo costruire oggi
Una continuità contributiva nei periodi di non lavoro e cioè oggi un ragazzo una ragazza che lavora assolo lavori a tempo determinato si trova nella condizione in cui difficilmente avrà una pensione quindi costruire un sistema attraverso cui non solo un reddito che gli dia la possibilità di formarsi e di di costruire gli strumenti per trovare un nuovo lavoro ma nello stesso tempo un un sistema che di consenta anche di a vere di avere un'attenzione vogliamo incentivare i processi di autoformazione
Lo prevedemmo nella nostra proposta di legge che ha raccolto più di duecento mila firme accesso futuro l'idea di un bonus cioè l'idea di dare a un ragazzo quando esce dalla dalla scuola dall'università dalla formazione la possibilità di investire sulla propria intelligenza di utilizzare quelle risorse non permetterle in tasca ma per ma per formarsi per scegliere il proprio percorso di vita per costruire il proprio il proprio destino noi vogliamo complessivamente scommettere sulle idee vogliamo dare forza alle idee vogliamo che questo sia un paese in cui le idee nuove la volontà di emancipazione non sia repressa inibita continuamente
Vogliamo dare una mano che vogliamo costruire le condizioni per cui chi ha voglia di fare abbia la possibilità di farlo mettere in moto le energie dare forza alle ai talenti vogliamo come è stato detto nella nostra conferenza programmatico noi siamo dalla parte di chi ci prova di chi si mette in discussione di chi vuole di voli di chi vuole costruire a cominciare dall'impresa
Il nostro paese ha un ha bisogno di una politica seria per l'impresa altro che le barzellette di questo di questi cinque anni
Dobbiamo mettere l'impresa
Come uno dei temi centrali della nostra della nostra proposta politica dobbiamo costruire gli strumenti attraverso cui l'impresa che innova l'impresa che vuole crescere l'impresa che investe in tecnologia abbia le condizioni necessari per poterlo fare senza ostacoli con vantaggi anche dal punto di vista fiscale ma nello stesso tempo vogliamo costruire le condizioni per cui chi voglia fare nuova impresa abbia la possibilità di fare
Riforma del credito innanzitutto
Possibilità di finanziare sulle idee ma nello stesso tempo guardiamo all'impresa come a un pezzo di società
E che nella società deve vivere quindi guardiamo al grande tema ancora poco esplorato della responsabilità sociale dell'impresa cioè del modo in cui l'impresa investe nelle politiche sociali nel territorio che intorno a sé e non lo fa semplicemente perché perché è giusto ma lo fa perché costruendo magari un asilo nido all'interno della propria fabbrica crea sicurezza per i propri lavoratori costruisce le condizioni per cui il lavoratore possa esprimersi meglio all'interno all'interno del proprio lavoro
E condividiamo l'idea che il grande tema dello sviluppo il grande tema dell'impresa è un tema forte soprattutto nel Mezzogiorno del paese
Io credo di poter parlare a nome dell'organizzazione quando mi associo alla proposta che hanno fatto i giovani industriali di costruire una battaglia per cui in sede europea si faccia appunto la battaglia per
Costruire una fiscalità di vantaggio per chi vuole investire nel Mezzogiorno
E quindi
Possibilità di costruire impresa
Forza e sostegno politico alle imprese che vogliono innovare che vogliono fare un passo in avanti che vogliono crescere
E nello stesso tempo riforma del credito
In alcune realtà penso ad esempio alla provincia di Potenza è stato avviato un'esperienza appunto denominata il credito etico e cioè la possibilità di finanziare non sulla base delle garanzie bancarie ma sulla base della qualità del progetto che viene portato qui davanti
Noi siamo convinti che quel tipo di credito non solo sia etico ma se anche economicamente vantaggiosa e cioè poter investire sulle idee poter dare forze all'interno non solo giusto ma economicamente vantaggioso complessivamente per il Paese
Noi sappiamo benissimo che qui diciamo di ridefinire il welfare e chiediamo che sia ridefinito il web store sulla nuova generazione sapendo che la nuova generazione una minoranza del Paese demograficamente lo è
E quindi chiediamo una centralità di una minoranza noi non lo facciamo per spirito di corporativismo ma lo facciamo perché sappiamo che sei o il Paese investe complessivamente sulle nuove generazioni
Oppure non ce la fa oppure rimane indietro un Paese che frusta le esigenze e le ambizioni delle nuove generazioni un Paese che destinato complessivamente al declino
E quindi vogliamo che la questione generazionale perché si per questa sua caratteristica per essere cioè il senso della direzione della scelta per il futuro del Paese sia una questione generale del Paese che non riguarda che non riguarda solo i giovani ragazzi
Le giovani ragazze
E quindi l'alternativa a questo il declino e riportare il Paese e con e costruire un Paese che non ha motivazioni che non guarda al futuro che vive nell'immanenza di una realtà marginale
Ecco noi siamo qui a discutere di questi di questi temi
E lo facciamo noi lo facciamo lo fa il gruppo dirigente della sinistra giovanile ma per la prima volta forse in maniera così così forte lo facciamo noi insieme ad altri sì ma le forze sociali insieme al mondo delle professioni
E lo facciamo guardate
Non per dire noia
Ai giovani industriali alla Confindustria al mondo delle professioni ai sindacati per dire che cosa si deve fare ma innanzitutto per ascoltare
Lo facciamo non per chiedervi il consenso
Ma per costruire insieme le priorità su cui si si dovrà giocare il futuro del Paese perché la politica esercita il suo ruolo si riesce a mobilitare tutte le migliori energie del Paese
Se riesce a costruire un progetto è un'idea in cui si possa riconoscere tutta la società
Guardate il danno più forte che ha fatto la destra il paese è stato quello di dividerlo di lasciarlo di mettere in contrapposizione al nord al sud
Di amplificare i conflitti provando a dividere continuamente le forze le forze sociale
Contrapponendo gli interessi la destra in questo Paese ha soffiato sul fuoco
Degli egoismi particolari noi siamo convinti che il nostro compito sia quello di unire il Paese e siamo convinti siamo convinti di questo perché pensiamo che la nostra generazione perché il nostro Paese insieme possa farcela grazie
Bene
Come avete visto bambina
Come avete visto dal programma dei nostri lavori questa iniziativa organizzata workshop tematici per un percorso gonfi di discussione all'interno del quale avremo modo di confrontarci ringraziamo tutti con e gli interlocutori di assoluta qualità
Vogliamo quindi senza indugio dare l'avvio subito al primo workshop chiamo Patrizio ha coordinato primo workshop che aveva come tema femmine discussione attiva guelfe della nostra generazione
E visto l'ora abbiamo cominciato quasi in orario ma i tempi sono da questo punto di vista un po'più in ritardo rispetto i nostri programmi
Chiederemo subito Innocenzo Cipolletta e portarsi un contenuto perché ha degli impegni successivi che lo porteranno lontano da qui ma non vogliamo certo privarci del suo intervento lo ringraziamo innanzitutto della sua presenza e diamo la parola
Ma io vi ringrazio e mi scuso
Con questa modifica di programmi in realtà la modifica viene da lontano perché
Oggi pomeriggio dev'essere a Milano Ecce come sapete i voli sono impostati disturbati in questi ultimi giorni e quindi il mio polo unico che riesca a prendere
Dodici e mezza e quindi non certo punto devo andare in reporter prende quindi mi scuso con voi come vedete la precarietà riguarda un po'tutte le condizioni per non mi posso lamentare di questa
E e volevo portarvi una una considerazione che
A che fare con il mondo dell'economia quindi dell'impresa della società ma anche col welfare
Io credo che noi da un punto di vista economico stiamo all'inizio di una fase molto importante dal punto di vista internazionale anche molto esaltante
Siamo in una Periodo in cui
Quello che per lunghi lunghi decenni avevamo auspicato
Cioè che alcuni paesi in via di sviluppo cominciassero a accedere a dei livelli di reddito un pochettino più dignitosi e cominciassero a far parte dell'economia internazionale oggi lo tocchiamo e credo che le generazioni future avranno il privilegio di vivere in un mondo decisamente più vasto più grande
Quindi ovviamente più complesso non ci sono dubbi ma sicuramente migliore di quello che lei generazioni perché gli hanno preceduto hanno trovato a a contare
Io ho sessantacinque anni quest'anno un atto nel quarantuno e quindi mi ricordo il dopoguerra in poi non vi faccio predica perché sarebbe completamente fuori luogo ma vi dico soltanto che quando negli anni Sessanta comincia ad occuparmi di economia si parlava del mondo industriale i paesi del mondo industriale si contavano sulle dita forse di due mani
Neanche se arrivava a dieci entro certi limiti perché eravamo un ristretto gruppo di persone di popolazione molto ristretta oggi i Paesi industriali Paesi economicamente sviluppate sono un numero decisamente più grande e all'interno di grandi paesi come la Cina e l'India ormai ci sono
Decine di milioni di persone che si trovano in condizioni di reddito che non sono più quelle della sussistenza
Le disparità insistono tuttora anzi sono ancora più evidenti proprio perché quando si comincia a emergere
Evidentemente si mette in evidenza le differenze
Le ingiustizie ce ne sono sempre tantissime
La povertà e ancora un elemento dominante
Però non possiamo non riconoscere che stiamo andando verso un mondo più largo da un punto di vista eccola
Questo mondo più largo dal punto di vista economico pone molti più problemi di quanti ne avessimo affrontati nel passato
Assieme a tante opportunità io credo che
Bisogna affrontare questa novità con lo spirito positivo
Perché la strada del nostro futuro ed entro certi limiti la strada di quello che noi abbiamo desiderato cioè
Che ci fosse un accesso alla ricchezza da parte di popolazioni che finora ne sono state escluso forse qualcuno pensava che l'accesso alla ricchezza di queste persone avvenisse senza modificare quelle che sono i nostri sistemi di vita i nostri modelli di sviluppo
Me questo era errato
Non è possibile immaginare che il mondo cambia che nuove persone accedono a livelli di ricchezza maggiori senza che nulla cambi e che i resti in piedi manca tutto quale quindi stiamo vivendo
Un sovvertimento delle nostre realtà economiche proprio perché arrivano nuovi soggetti noi dobbiamo far spazio in economia Sfar spazio non significa rinunciare a qualche cosa significa creare cose nuove
In maniera tale che ci sia spazio per tutti quanti in questo è quello che sta avvenendo
Riporto un esempio noi stiamo
Constatando che gli Stati Uniti d'America continua a crescere l'Europa non cresce e l'Italia cresce ancora meno dell'Europa grazie e praticamente stagnante
Bene se andiamo a vedere qual è la differenza fra questi due continenti aveva questa degli d'America
Noi constatiamo che gli Stati d'America crescono perché cresce la loro domanda interna loro consumi loro Investimenti
E l'Europa invece continua a perseguire un modello antico che è quello di esportare al resto del mondo le proprie cose cioè un modello di competitività che in Italia
Molto conosciuto di esportare gli altri i nostri prodotti poi con i soldi che si guadagnano per avergli esportati
Si diventa un po'più ricchi noi si investe di più
E si cresce queste stati modello che ci ha fatto crescere dal da quaranta cinque in poi
Il modello trainato dalle esportazioni che ha riguardato l'Italia la Germania la Francia e e anche in parte il il Regno Unito
Questo modello era un modello da paesi in ritardo che cresce grazie alla domanda mondiale
Ha bisogno di forte competitività e quindi di costi bassi di salari bassi ha bisogno di poter esportare il surplus di produzione e poi con i guadagni che fa nell'esportazione di uscire accresce la lite
Con l'avvento di nuove economia di nuovi Paesi che hanno vantaggi comparati più forti dei nostri in termini di costi da questo modello deve essere ripensato
E deve essere ripensato nel senso che
Non potremmo andare avanti esportando e poi crescendo successivamente quando devo andare avanti anche sfruttando quella che è la crescita della domanda interna
E qui mi piace il titolo del vostro
Della vostra ossessione liberare le energie costruire opportunità
Perché io penso che sia proprio questo quello che va fatto nei prossimi anni
L'Europa ha all'interno e l'Italia fa parte dell'Europa l'Italia ancora più che l'Europa all'interno potenzialità di domandare e di crescita e di intelligenza e di ricerca che devono essere messi a frutto per poter crescere
In investendo in settori nuovi in maniera tale da fare spazio ai Paesi emergenti i quali occuperanno settori e attività che ne finora abbiamo fatto un po'come abbiamo fatto negli anni Cinquanta perché
Chi c'ha la metà si ricorda che anche negli anni Cinquanta l'Italia faceva come cinesi
Copiava i prodotti degli altri
Li faceva a prezzi più bassi perché pagava salari relativamente basse non c'erano i contributi sociali da pagare a quell'epoca
E l'inquinamento del territorio a qualche cosa che nessuno sapeva neanche cosa volesse dire così Cossato avvenendo in altri Paesi devo non è che questo modello debba Ripper
Rita ripetersi in continuazione
Però è certo che quando un Paese deve crescere inizialmente sfrutta quelli che sono i vantaggi che gli sono propri
E i Paesi industriali devono invece spostarsi a fare cose
E le cose diverse da fare sono sono molte
Sono nell'ambito di quelle che noi chiamiamo
I servizi
I servizi che che sono dei settori pienamente industriali e che riescono a crescere
Da un lato
Se si liberano
Come è stato detto le risorse ha sentito prima il credito per le nuove iniziative ecco pensate nei servizi e ancora più importante che nel settore industriale che ci sia un sistema del credito che che finanzi le idee perché mentre il settore industriale comunque a dei materiali no se io chiedo il Credit e non ho soldi però di comunque si credito ci compro che ne sa una palazzina per
Per per produrre delle cose compro delle macchine e compro delle materie prime la banca storcere il naso perché per non gli dà pace mette i soldi però a un minimo di garanzia c'era c'ha un Palazzo un capannone c'avrà delle macchine cioè una delle materie prime quando andiamo nel campo dei servizi
E l'idea quella quella che conta no è la capacità di coinvolgere gli altri quella che riesce a fare spesso nei servizi si fanno cose completamente nuove e quindi non c'è esperienza
Allora noi rimproveriamo molto e giustamente le banche della loro miopia però
Mettetevi dall'altra parte immaginate di soldi siano vostre vi arriva qualche d'uno che c'è un'idea un po'pazza magari intelligente è una dice tiene i soldi vai avanti vai se fallisce IVA abbia perso io non ha incalzato onestamente
Qualche problema esiste ora non è tutto così semplice si possono fare sistemi di consorzi definiti per cercare di dividere il rischio per fallimento delle singole questioni su più soggetti e quindi essere mica essere meno grave cercare in qualche maniera di avere qualche formula di garanzia che potrebbe magari venire dalla collettività
Però bisogna anche evitare che un imprenditore trasferisca totalmente rischia qualcheduno questo è il peggiore dei Monti no il rischio se vado bene mi prendo tutti i soldi per versare intelligente se vado male
Perde la banca o la collettività che magari ciò che questo amorale su tutti quanti i punti di vista e quindi va va calibrato ma in un mondo di servizi in un mondo di servizi le idee
La conoscenza alle la la formazione conta molto di più che il la materia
E quindi è necessario che ci sia una capacità collettiva di formare delle garanzie per andare avanti e ci vuole una grossa capacità collettiva
Per aprire questo mondo dei servizi
E termine perché non vorrei prendere il tempo e più anch'io credo che ci siano dei soggetti in questo momento che hanno una grossa responsabilità è una grossa potenzialità e sono i soggetti collettivi che governano il territorio
Perché sul territorio che vengono prodotti la maggior parte dei servizi
E quindi
Amministrazioni locali
Le città le province le regioni
Sono dei motori possono essere dei motori che possono generare la nascita di attività e di prese non tanto soltanto investendo loro dei soldi perché sappiamo che i soldi non ce ne stanno quando consentendo a chi ha delle idee di espedienti narrativi
Se ne pensiamo alle nostre città banalmente ci rendiamo conto che le nostre città possono essere ristrutturate possano essere
Anche adibita ruoli diversi perché quartieri interi e cinque strade intere possono essere utilizzate in maniera più intelligente
Anche facendo semplicemente appello al capitale privato se si riesce in qualche maniera a mettere in moto dei progetti che possono essere di un interesse collettivo questo collaborazione credo forte che ci può essere tra amministrazioni locali capitale privato
Giovanni economia poté può essere una una molla per liberare delle energie nel Paese e far crescere quella domande perda
Che piano piano sostituirà le nostre esportazioni non perché il Paese non debba esportare di più ovvio penso che noi dobbiamo continuare a esportare essere leader in molti settori però potremo al massimo difendere
Queste esportazioni difficilmente ne potremmo crescere rilasciò soltanto con una con una cifra
Poco magari
Sì per data il secondo è l'aspetto e la liberalizzazione di alcuni servizi
Molti servizi nei nostri paesi vengono
Governati totalmente dal centro e questo non è un errore insieme è che genera una difficoltà esprimere le quelle che sono i nuovi bisogni e nuovi bisogni e devono esprimersi per la società cambia
Mentre invece si è centralizzata si finisce sempre per riprodurre il modello
Esistente e certe del passato e allora ci sono si vada cose banali i trasporti urbani per esempio il sistema
Dei dei taxi non funziona lo sappiamo tutti quanti letti taxi passando sviluppo dell'Italia ma possono in qualche maniera dar luogo a opportunità di lavoro
E a favorire la mobilità da mobilitare la gente va nel campo di tutti i servizi para sanitari che devono essere in parte liberalizzati in tutto il sistema delle professioni
Voi sapete benissimo ecco qui ci troviamo in un grande studio che ha avuto il grande merito di organizzarsi come studio
Però fino a poco tempo fa e ancora adesso
Professionisti non possono avere una società di capitale devono essere tutte società di persone perché rimaniamo vincolati a diciamo alcune formule designate dagli ordini che
Hanno fatto sì che nostro sistema delle professioni non sviluppasse con reali prese oggi noi importiamo servizi professionali dall'estero da imprese gli altri paesi e questo è sbagliato perché le conoscenze incluso Ettore l'abbiamo attentato quindi il secondo vuole era questa qui tavolo termina giusto con una cifra per ricordarvi
Che oggi l'Italia occupa il quasi il quattro per cento del commercio mondiale
E rappresentiamo soltanto lo zero nove per cento della popolazione mondiale
E quindi se ci proiettiamo fra cinquant'anni fa voi sarete ancora in pieno della vostra attività
è molto probabile che il nostro commercio mondiale a Cosa Nostra commercio mondiale scenderà consistentemente pur rimanendo elevata
La Cina che ha quasi il venti per cento della popolazione mondiale oggi a meno del sei per cento del commercio mondiale quindici ad aspettarsi che questo Paese cresce ancora di più
Questo non è un male o un bene una condizione evidentemente che il commercio cresca ma il commercio cresce se ci sono più paesi ricchi nel mondo mi scuso di di essere intervenuto
Dietro dicendo vari elementi sin dall'inizio in maniera un po'poco apodittica e vi faccio tanti auguri per il vostro lavoro
Ringraziamo il professor Cipolletta per per il suo contributo
Volevo ringrazia fare dei ringraziamenti innanzitutto radio radicale che sta registrando
I nostri lavori e volevo ringraziare i compagni che sono nell'altra sala siamo andati ampiamente oltre i dati previsti di partecipazione segnale di un interesse della nostra organizzazione ai temi ai temi che ci devono candidare come organizzazione di governo io voglio passare subito la parola al primo altri Copanello quello sul welfare generazionale annunciandovi purtroppo che il professor Boeri
Non è riuscito a spostare la lezione che aveva oggi pomeriggio alla Sorbona e quindi non potrà essere tra noi ci invierà comunque un contributo scritto che rientrerà nei nei nostri atti dette negli atti di questi lavori quindi siamo al tavolo della Presidenza Patrizio Mecacci che gestisce Cesare Damiano
Responsabile lavori professione dei Democratici di sinistra e Marco Paciotti vice responsabile dipartimento Welfare dei DS
Ricordo che ante perché anche i ragazzi nell'altra sala potranno partecipare dopo il dibattito
Previsto
Partiamo dal tema del del welfare generazionale dalla il titolo idee Guetta generazionale
E per affrontare questo tema dobbiamo partire in primis dalla analisi della
Nuovo sistema economico e produttivo globale e dei profondi mutamenti interni all'organizzazione del lavoro
Che si vede a che ci vedono impegnati ci vedono coinvolti come generazione
Conosciamo il passaggio dal modello forte l'ho vista al Just in Time conosciamo necessita di flessibilità da parte delle imprese
Conosciamo l'incapacità del nostro sistema di welfare di rispondere a queste esigenze dell'economia e ai nuovi bisogni delle persone inserite nei nuovi rapporti di lavoro il tema dei giovani della precarietà è già stato affrontato benissimo Nicola nella sua introduzione
Noi siamo la generazione che incontra i lavori non più il lavoro con la N maiuscola rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto la nostra generazione che meno delle altre sa e può rivendicare diritti e tutele che oggi trovano difficoltà nelle mutazioni del mercato e del mondo del lavoro
Sappiamo che nei numeri nello stock occupazionale in Italia non è e non supera gli altri Paesi europei nell'utilizzo delle nuove forme di lavoro e le forme lavoro flessibili anche se non sappiamo quanto questo potrà continuare a essere vero viste le tendenze degli ultimi anni
Questo è il primo anno in cui l'assunzione a tempo determinato superano quelle a tempo indeterminato
E in alcune realtà queste ancora marcatamente più marcatamente visibile
Basti citare pochi giorni fa abbiamo sentito l'assessore alla Provincia di Milano i mercati che ci racconta nell'ultimo anno per il sessantacinque per cento e l'assunzione la Provincia Milano sia atipico
Contro il trentacinque per cento dell'assunzione a tempo indeterminato
Il nesso la traduzione la flessibilità in mera precarietà per quanto riguarda il mercato del lavoro Italia dei lavori italiano è decisamente collegate connesso all'incapacità dei nostri sistemi far fronte ripresa quelle a quelle necessità ed nuovi bisogni delle persone nuove sfide di nuovi contratti di lavoro delle tipologie di lavoro abbiamo lo Statuto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori ma è uno Statuto il trenta anni fa
E siamo tutti consapevoli della necessità del suo aggiornamento della sua estensione in senso universalistico
Parte centrale del modello era il riferimento alla sicurezza famiglia maschio adulto e operaio attraverso la quale questa figura si pensava attuava anche un arresto una redistribuzione interna alla famiglia
Pensavamo un piccolo nucleo capace di redistribuire
Dare risorse anche agli altri membri della famiglia oggi non solo i bisogni e le carriere si personalizza no non solo se vi sono in Sidis omogeneizzata anche quello che prima era omogeneo le classi
Ma i lavori l'esperienza si moltiplicano le loro diversità e la famiglia stessa non è più quel luglio mi pare di gestione delle risorse perché diminuisce al suo interno anche come numero come il grande come grandezza come quantità
Serve ed è stato il fare l'azione dei DS e del centrosinistra in questi anni il nuovo modello che non metta in discussione lo Statuto dei diritti ma parte da quello per estendere diritti e tutele per tutti e per ciascuno un esempio è stato la carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori altri sono stati all'interno del degli anni di opposizione del centrosinistra
E tutti tendenti alla all'estensione di diritti e distrutte
La nostra punto evidence finissima che sappia rispondere bisogno di tutti e di ciascuno provento delle opportunità l'incapacità di sviluppo
Dove l'integrazione dalle politiche di istruzione formazione e lavoro sia una leva fondamentale per la creazione e lo sviluppo moderno capace di piena e buona occupazione
Dice spesso Andrea Ranieri noi non potremo sprecare nessuno dei nostri giorni
Visto il calo demografico interno al nostro Paese
Noi dovremo essere capaci con la nostra ricostruzione del sistema è stato sociale irrompe la fiscalizzazione la Moratti ha fotografato nella scuola della serie A della serie B la scuola già e quindi non ha la scuola viene da un altro Paese
E di nel Paese nasce
La ricetta ed elogio del centrodestra in particolare nel mondo del lavoro mista tra precarizzazione dei lavori abbattimento dei costi non ha prodotto intanto alcuno sviluppo economico e soprattutto condannato le giovani generazioni non da sole
All'esistenza incapace guardare con serenità al presente di pensare costruire progettare un futuro per sé
E per gli altri
Sul terreno economico il Paese fermo non mi dilungo su questo
Le condizioni di lavoro sempre più guardare alla Provincia di Milano di cui il sessantacinque per cento di assunzioni la missione media di novantun giorni quel salario sotto i mille euro di poco o di molto sotto i mille euro
E la permanenza in questi contratti di lavoro altro caso sia dalla Provincia di Milano in Emilia-Romagna è di sei hanno arriva in media asset a
Ben sessanta per cento delle collaboratrici indagine gli ex CGIL dopo due anni dall'entrata in vigore la legge trenta sulle sul passaggio da co.co.co. Cocco però alla soglia dei quarant'anni per il sessanta per cento delle collaboratrici nona un figlio non ha costruito una famiglia la flessibilità nella pratica nella materialista delle delle giovani generazioni italiane oggi sinonimo di precarietà
L'obiettivo principale ripeto dei DS delle nostre proposte di leggi e dell'Unione è quello di sconfiggere la precarietà cancellando quelle forme inutilizzate sostanzialmente agli prese come ci dice Confindustria
E non non certo un un apparato bolscevico ma cancellando le forme di lavoro e quindi
Inutilizzate e a dimostrazione della
Del carattere ideologico della legge trenta e superando e superando la con l'estensione di diritti e tutele di base malattia infortuni nuovi diritti sindacali di rappresentanza una riforma l'accesso al credito ma soprattutto nuove estensione dei diritti di maternità paternità congedi parentali un appunto una piccola digressione oggi
A sia un errore abbiamo fatto è quello di alternare alla al microfono solo esclusivamente esperienze maschile
Noi così facendo rischiamo di parlare alla metà del nostro Paese e di non coinvolgere all'interno delle esperienze dirette della nostra generazione
Una parte fondamentale
è un errore Ferente
Non non voluto maggiore
Che che che è stato tale è chiuso comunque estendere
I rinforzi sanscriti maternità paternità congedi parentali significa dare alle giovani generazioni la possibilità di condividere responsabilità e ruoli l'Inter alle famiglie
Significa investire sul ripensamento della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro premiando per le imprese che investono su questo
Significa sostenere economicamente quei padri che si può integrare la funzione tradizionalmente svolto dalle madri la cura dei figli
Dovremo varare Finanziaria riforme ammortizzatori sociali estendendo a tutte le categorie lavorative a tutte le dimensioni d'impresa le forme di tutela tradizionali riformando la lo strumento della cassintegrazione
Impostando insomma in maniera universalistica il sistema di tutele e di diritti
Questo significa in primo luogo abbandonare le logiche di assistenzialismo puro che non intervengano sull'origine del bisogno e che non c'erano i beneficiari delle dei comportamenti attivi del uno stimolo la ricerca attiva deve impiego
Integrare il reddito potrà significare intanto forse per scarsità di risorse e per il livello del quale troveremo il nostro Paese non potrà significare rinchiudersi nella tradizionale logica delle casse integrazioni pluriennali o dell'assistenzialismo infinito
Dobbiamo pensare secondo la logica europea del finanziamento per l'occupazione e l'occupabilità non lo della disoccupazione
Quindi investire per le politiche attive per lo sviluppo sulla formazione per tutto l'arco della vita sull'istruzione sulla conoscenza riuscendo così il peso delle in più delle indennità
Pure e promuovendo quei provvedimenti tesi a abbattere le cause dei disagi dall'infanzia alla scuola di base fino a servizi per l'impiego
Periferia i centri per l'impiego sì bisogni si personalizza no sempre più c'è bisogno del sistema di welfare vicino alle persone
Perito realizzato presenti nei nelle diverse località diverse specificità i centri per l'impiego possono rappresentare rappresenta la svedese di Paganini incontro moderno tra domanda e offerta di lavoro con servizi personalizzati per studenti lavoratori
Come l'orientamento al lavoro e negli studi
Come la formazione del passaggio tra scuola lavoro e tra lavori ma utili anche le imprese locali come la selezione del bilancio le competenze la forza lavoro nonché una profonda semplificazioni per le imprese nei servizi concessi possono indirizzare lo sviluppo verso gli standard di qualità che spesso richiamiamo condizionando l'impresa definire i livelli minimi dell'accesso e servizi
Possono spezzare molte nell'italianissima in cui incrostazioni del mondo del lavoro rompendo la logica della raccomandazione della necessità del rapporto esclusivo esclusivamente fiduciaria traspirante lavoratore e datore di lavoro
Possono garantire il diritto individuale servizi e collegamento le forme di sostegno al reddito quella ricerca attiva del lavoro della quale parlavo prima ma i centri per l'impiego e sistema di politiche attive per lo sviluppo lo subito in questi anni non poche difficoltà
Il blocco l'assunzione pubblica amministrazione che ha portato a questi centri d'essere se così invita in funzione fondamentali ai lavoratori precari il cui posto di lavoro oggi a causa dei tagli
Delle finanziarie di questi anni e in particolare nell'ultima finanziaria è a rischio
Il taglio ripete il fondo gli enti locali la fine degli stanziamenti del Fondo sociale europeo nel due mila sette fondo sociale europeo dal quale in sostanza si è preso grande se non tutta la parte dei finanziamenti per queste rilevantissime strutture pubbliche
Pesano anche però dei risatine nostra amministrazioni locali anche di centrosinistra nell'applicazione delle riforme federaliste nella formulazione di leggi regionali e nei trasferimenti di competenze alle province
A livello nazionale esempi i centri per l'impiego di Terni intermediano la domanda e l'offerta di lavoro per il trentacinque per cento
Alla spezza il venticinque per cento il livello nazionale è il cinque per cento
Questo significa non solo ci sono realtà nelle quali centri per l'impiego vengono visti e vissuti come un canale non troppo utile ma totalmente alcuni centri per l'intera sapete sono completamente deserti anche se funziona
Noi possiamo fare molto come organizzazione giovanile possiamo costruire campagne d'informazione verso gli studenti lavoratori le giovani generazioni lo stiamo facendo insieme alle nostre associazioni studentesche e Anna Lindh lanceremo nelle prossime settimane noi possiamo coinvolge i nostri eletti su questo tema stimolare le nostre amministrazioni riesce a
Possiamo chiedere
E stimolare le nostre province assume le competenze loro proprie a provvedere da subito o almeno a discutere da subito la copertura definanziamento servizi per l'impiego altrimenti seriamente a rischio di chiusura
Dobbiamo chiedere che vedere che di formazione istruzione e lavoro siano dovunque e comunque unite per avvicinarci al modello sociale europeo quel modello sociale europeo e molto spesso di Moccia
Pensare al futuro governo e centrosinistra significherà anche pensare a quel governo ed una replica il nostro Paese un nuovo protagonismo ed enti locali
Capaci dare forza a cui l'autonomia contro la quale sempre il ministro Moratti attuata decise politiche di accentramento privando sistema pubblico
Di quella capacità delle scuole e dell'Università di essere i veri punti di riferimento per lo sviluppo locale e il sistema delle imprese
Noi possiamo e dobbiamo chiedere anche al sindacato di ripensarsi di riorganizzarsi per affrontare il nuovo sistema nomine sociale riuscendo a rappresentare quei milioni di giovani oggi non rappresenta sia nei lavori nuovi ma anche drammaticamente nei vecchi lavori
Abbiamo bisogno di un sindacato moderno aperto inclusivo
E vogliamo dare anche al sindacato a tutti i sindacati oltre che alla politica il nostro bagaglio di esperienze di presenza nelle giovani generazioni
La nostra generazione ha bisogno di un sindacato come il pane noi dovremmo essere in grado delle prossime iniziative di coinvolgere anche questa parte sociale in maniera più definita ne dovremo dare e pensare a come la nostra organizzazione possa essere centrale anche ripensamento
Di un sindacato nuovo moderna aperta e capace rappresentare Ciotti ciò che oggi non rappresentano infatti cancellare la precarietà sarà possibile preferendo quegli incentivi per le imprese e stabilizzare il lavoro strumenti del centrodestra prima ridotto e poi cancellato come credito d'imposta automatico
Costruire la flessibilità sarà comunque un compito arduo fatto di azioni in molteplici direzioni ma anche i provvedimenti difficili
Noi diciamo spesso ed è un punto centrale del programma politico
Del del nostro partito e voler abbattere e scongiurare l'uso improprio delle forme di flessibilità
Sono moltissimi quei collaboratori che vengono definiti tali ma nei fatti rappresentano solo una forma di lavoro dipendente a costi decisamente inferiori
Noi vogliamo nel lavoro flessibile non costi meno del lavoro stabile e per fare questo vogliamo alzare progressivamente l'aliquota di contributi delle tipologie flessibili anche garanzia e soprattutto garanzie su professionisti due milioni di lavoratori
L'aumento dei nuovi bisogni non si affronta scelto riducendo la spesa sociale anzi in Europa dei Paesi che crescono di più sono esattamente quelli che investono in politiche attive per lo sviluppo e massicce dosi intervento pubblico tentativo nelle se non sarà possibile come
Come da visto lo stato in cui ci lasciano il Paese ottenere la riforma in questo senso universalistica senza dover spalmare i costi del welfare su tutte le categorie sociali credo sia necessaria un'organizzazione nella nostra vita subito
Da che parte sta come ha detto per sala conferenza programmatica dalla parte bussa alla porta e non da fare
Io la sua parola Marco faccio
Allora intanto ringrazio senso giuria per aver organizzato questo appuntamento importante per avermi impigliato qui come uno dei il relatore io rispetto l'appuntamento di oggi ho seguito un po'l'evoluzione
Qui come è nata
E devo dirvi che insomma sono molto soddisfatto di
Di essere qui oggi anche perché la discussione mi sembra che già per come è strutturato come ideata rappresentano elementi di novità rispetto anche a un recente passato
Nella nostra organizzazione dico nostro perché e ha fatto parte fino a qualche anno fa
Vengo al tema che poi mi guardo di più come vice responsabile dipartimento guerra è appunto quello delle politiche sociali
Della salute più in generale un welfare la parola che come dire
E multiforme veniva sempre ridefinizione partiamo da alcuni assunti sostanzialmente quelli ci vengono dati da un punto di vista corsi scolastici cioè che il welfare che noi conosciamo attualmente nasce sul modello sociale ed economico che Vieri è andato cambia non appartengano non c'è più o non c'è più solamente quel tipo di economia legata al modello fordista taylorista non esiste più quella famiglia che derivava anche da quel moderno quindi molto larga
Uno uno uno solamente che portava a casa lo stipendio legato a un lavoro come dire presidenziale c'è molto vicino al luogo di lavoro un lavoro che dura tutta la vita quindi una famiglia che poteva anche programmare la propria esistenza su questi ritmi lunghi negli ultimi esiste
I cambiamenti intervenuti di conoscere tutti sono stati radicalmente collegano sovvertito questo moderno in economia nel mondo tra produzione e quindi anche e web perché oggi noi ci troviamo
Resistente deve potersi adeguare quindi enormi qualcuno parlava di un nuovo pattuglie di welfare generazione credo che sia diciamo l'approccio giusto
Questo deve essere un welfare che tiene conto di quelle che sono le avvenute modificazioni che deve tener conto che c'è una richiesta maggiore in questa fase storica nel Paese
L'elemento forte di coesione sociale negli anni scorsi c'è stato l'abbaglio di un l'ipotesi di scontro generazionale non andare più a a ai figli cogliere fare così
Era una cosa stimolante sotto un profilo intellettuale
Però chi vive quotidianamente sa che diciamo come cosa può essere interessante sotto il profilo accademico diventa molto più difficile da gestire sul piano poi come dire esecutivo in via dei villini di fatto così come questo vengono un po'questa intergenerazionale
A partire da alcune specificità
Quindi elemento generazione sicuramente secondo me e quanto si investa su questo elemento diversa può essere dall'ente di lettura di quelli che saranno i processi dico questo perché alcuni interventi più di me hanno posto un tema importante cioè quello che la competitività del sistema Paese
Come questo uno scenario non solo europeo ma mondiale possa sostenere una sfida che vede un Paese si in declino ma non allo sbando
Bisogna anche coraggio di lanciare un messaggio in positivo
Siamo veramente un grande peso con grandissime risorse si tratta come è stato detto qui e posso diciamo mi piaceva anche l'impostazione di come liberare queste nebbie sapendo che ce lo si può fare
Credo che il tema qui posto quello di Paese molto orientato al tema dei servizi rispetto all'impresa e al sistema mondiale di produzione sia uno dei temi possibile con alcune premesse che vanno fatte e che come dire vanno a impattare qua sul tema quello dell'UE se mai servizi richiede un'altissima specializzazione richiede un'evoluzione continua dei servizi che vengono offerti mi chiedo una grande flessibilità e disponibilità di chi lavora in questo sistema essere come dire
Decentrato quindi la mobilità che spazia tutto questo accumulo premesse due elementi utile sostanza se ne possano dire molti altri una quello della formazione il tema formazione che non è strettamente o almeno non è nel senso classico di quel far legato secondo me in un è un modello nuovo di questo non può che essere centrale
Intesa conformazione come formazione permanente quindi dall'età prescolare che poi ci ci viene detto essere quella importantissima da zero a sei anni per attivare elevare le capacità del del bambino di apprendere cognitive inserirsi di relazione fino a via via tutto il percorso accompagnare la percorso di una persona uomo o donna che sia un tipo di formazione come dire prima che è un tipo di base poté specialistica ma anche più eclettica
Dico questo perché in Italia stando a quello che ne abbiamo assistito in questi ultimi anni il tema della formazione viene spesso discusso troppo nelle politiche di intervento specie in finanziaria
Si nota che in tutte le voci tutti i capitoli di spesa che si parli ad esempio degli assi o delle scuole o dell'università con il signor nella ricerca scientifica biomedica
Hanno spesso una elemento di marginalità o comunque ritagli sostanziali pesantissimo
Pesantissimo
Il che poi determina sostanzialmente quello che viene spesso indicato come il fenomeno della fuga dei cervelli che però riguarda solamente l'elemento apicale di questo di questo tra così come l'altro tema vero e forte che deve accompagnare diciamo il tema di come lo possiamo essere competitivi quali sono le carte che noi possiamo giocarci
In tema di conchiglia rispetto al tema del servizio ammesso che questo sia l'unico orizzonte possibile sicuramente uno di quelli interessanti e sicuramente può ricostruire un welfare che vada incontro a quelle che sono le esigenze tenendo conto che questo non può essere più come è stato fino ad oggi specialmente quest'ultimo Governo
Vissuto come un elemento di residualità quindi di contenimento del disagio sociale diverso un elemento di sviluppo come può essere un elemento di sviluppo
Primo appunto dicevamo questa cosa che riguarda la formazione la formazione sia investire se investire in termini di asili significa investire in termini di scuola significa dare alla scuola di massa non elementi di massificazione di nozionismo ma anche di correlazione tutta Vittorio col mondo dell'impresa
E e anche direi diciamo della Società più in generale significa investire nelle università
Questo signor dal mio punto di vista investirà filtri Micol fasti università ideazione c'è un deficit di università ce ne sono poche
Molto concentrato in alcune zone del Paese molto scollegato da quello che è il sistema impresa e pochissimo competitive per quanto riguarda la capacità di accesso
A quello del sistema europeo per non parlare quello internazionale che noi oggi abbiamo come quadro di riferimento anzi come tratto identitario del nostro Paese io mi auguro l'Europa
Domani non dopodomani è ovvio che sui processi globalizzazione avvengono sulla spinta cari finanziari ed economici anche quello delle professioni verrà investito da questo elemento
Quindi fare l'università diciamo un ulteriore fronte di sviluppo della formazione sapendo che la competizione c'è e non è solo a livello europeo credo che sia anche questo una voce da richiamare fortemente nel nostro le nostre proposte empirici e tutta la formazione che accompagna il piglio di lavoro
Su questo credo che poi Cesare saprà dare elementi molto più analitici propositi dei quattro posso fare io però sicuramente la formazione continua zero ai San compresa dopodiché diventa posto lavorativo credo che sia una delle grandi sfide e anche una delle chiavi di lettura e una forza di sinistra riformista che si propone al governo del Paese della assumere e affrontare con uno dei primi punti
L'altro che modello di welfare diceva di welfare come si è sviluppato Rita si è sviluppato anche in presenza di soggetti anche situazioni differenti da quelli che ci sono ora
Con un quadro diciamo istituzionale differente
Per cui Huerta che nato negli anni Cinquanta non teneva conto esempio le regioni sono avvenute do
E questo che si è sviluppato dopo con le regioni non tiene conto delle attuali Regioni che hanno poteri anch'io a Te legislativo per l'economia molto buffo
Ed è evidente che per come se declinato l'assetto istituzionale del Paese il welfare come l'abbiamo conosciuto quindi fortemente centralizzato a livello nazionale e ministeri
A e mantiene una prerogativa forte però sempre più forte sempre più centrale l'intervento degli Enti locali e delle Regioni
Dico questo perché pervenire al tema generazionale alcuni elementi che possono aiutare quel dinamicità della società che poi l'altra prerogativa di una società competitiva anche se il mercato
Nel mondo del lavoro è sicuramente quello di avere due due settori almeno che nella società italiana
Sono molto molto molto arretrato
I demografi parlano di ritardo l'ingresso nel mondo del lavoro
Che si sposta via via l'asticella verso i trentacinque trentasei questo diciamo progressivamente gli ultimi anni questo non ci rende competitivi va bene ma non sono ci rende competitivi ma rende il Paese più debole complessivamente al di là poi dell'interesse che uno può avere sul tema e la competitività è sicuramente un elemento di debolezza strutturale queste e che tra l'altro un Mina anche la possibilità poi di rilancio quindi le politiche a fare questo prodotto questo per ovviare a questo tema di fondo sono molte e articolate
Sicuramente gli agenti di soggetti che devono intervenire su questo sono gli enti locali chiedo che alcuni dei temi centrali da affrontare in modo come dire massiccio con interventi mirati se no quelli che poi sono sulla bocca di tutti
Parlavo della formazione questo diciamo però una cosa ancora legata all'impostazione più nazionale c'è sicuramente tutto il tema piegato le politiche abitative
Importantissimo tra l'altro istituti gli ex IACP regionali registrano sistematicamente degli ultimi anni una tendenza di quelli che prima erano le fasce
Che stavano meglio economicamente e che quindi si affacciavano al mercato del delle politiche abitative con la pretesa di acquisto che adesso sempre più richiedono di far parte invece di quelli che possono affittare le case probabile c'è un un progressivo impoverimento questo significa che se questo è vero per un ceto Meglio almeno così si chiamava una volta tanto più è drammatico questo delle giovani generazioni
Cioè il tema che più a cui è stato evocato cioè quello del riformare il sistema degli ammortizzatori sociali anche perché precariato rivaluti perché a danno di flessibilità perché con due cose forme di differenti
E l'altro elemento che poi spingere i giovani a non uscire di casa si è parlato secondo me anche in modo spesso malizioso specie all'estro del familismo mediterraneo come se fosse diciamo alimento di carattere squisitamente culturale fatture rimanere a casa
Fino a trentacinque anni io credo in me li sono elementi pesanti strutturali economici che obbligano un ragazzo peggio una ragazza di venticinque anni guadagna quattrocento settecento ottocento euro al mese
Ah non poteva uscire di casa a fronte di affitti che spesso sfiorano il cento per cento del guadagno netto al mese
Quindi non so se apri familismo o di diciamo di casa dicono io propendo per la seconda terza perché dove questi Dindo siano l'altro elemento su cui l'organizzazione giovanile un partito come il nostro debba focalizzare la propria attenzione e poi c'è un terzo elemento io ne cito solo tre pure dall'articolo anche dopo la discussione sia importante perché anche un momento di ascolto
Le sculture
C'è quello appunto dei tagli avvenuti pesantissimi su le politiche sociali
Dico questo perché guardate spesso quando si parla di politiche sociali c'è anche l'elemento di disagio si pensa che il disagio anche quello di carattere sanitario riguardi solamente le persone da cinquant'anni
Purtroppo non è così dico purtroppo perché è un dato questo in crescita esiste sempre più un elemento diciamo di patologie generazionali spesso legate
Elementi come dire
Difficoltà personale
Disturbi alimentari dipendenze da alcol od altro semplicemente malattie ormai cronicizzata rispetto parliamo di centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze
Parliamo di centinaia di migliaia quindi di famiglia sono dietro che si fanno carico di questa questo onere pesantissimo non solo sotto il profilo diciamo umano ma anche economico l'abbiamo assistito finanzia la Finanziaria una serie di tagli che in questo modo come dire tendono a disarticolare
Quello che è stato il welfare fino adesso
E quindi ammettere gli enti locali
Questo è molto vero per le grandi città lo è tragicamente per i piccoli comuni d'Italia insomma giusta
Nelle condizioni di dover scegliere se tagliare in servizi alla cittadinanza
Ho o altre cose un servizio diciamo a quello che è il viso quindi assistenza sociale socio sanitaria a casa tua
Ed è questo sia l'altro grande Rizzo cioè pensare sapere che anche in un'ottica in cui vuol far va ridefinito tenendo conto di quelli che sono con le difficoltà economiche quindi bisogna razionalizzare la spesa bisogna riorientare la ridefinire le modalità di intervento io adesso parlo
Per quanto riguarda diciamo del mio dipartimento anche sulla spesa legata alla salute alla sanità sicurezza son tutti elementi veri però è anche vero che un piano di investimenti mirato a rilanciare questa forma di
Solidarietà
Oltre che di sostegno
Che innanzitutto a un elemento di umanizzazione dalla nostra società che per chi fa politica ha sempre vinto forte
In secondo luogo elemento non da da sottovalutare rappresenta anche un elemento di economicamente sostanzialmente molto forte nel senso che rispetto a l'impianto antico che era quello dell'ospedalizzazione quindi tenere lì per mesi settimane il malato il fatto di poterlo tenere a casa sinistre curare li rappresenta non solo qualitativamente in cui nei confronti della cura ma anche economicamente rispetto diciamo agli enti alle soluzioni proposte un risparmio enorme
Io ecco su queste tre cose
Focalizzerei un po'l'attenzione anche nostra in chiave di governo in futuro quindi un rilancio fortissimo fortissimo sulla formazione intesa appunto da zero a cento anni in modo continuo
Anche molto legato a quello del mondo dell'impresa del lavoro
Tenendo conto della definizione del modello familiare come dicevamo prima
Secondo questo tema qui del del welfare generazionale con alcuni elementi che secondo me possono essere leva di sviluppo e di dinamite azione della Società quindi tutto quello che noi abbiamo affrontato con le firme raccolte per incentivare l'apertura agli asili
Il tema della casa diventa centrale così come quello della riforma degli ammortizzatori sociali che vadano a includere figure che adesso restano tagliate fuori come elemento dicevo di dinamicità
Verso anche una rilancio negli investimenti per quelle che sono le politiche sociali che ripeto per un partito come il nostro stampo riformista
Devono essere interpretare e lo sono lo dimostrano anche di meglio di me fa studi carattere anche economico un elemento di sviluppo della società e non elemento diciamo di agrario della spesa pubblica io mi fermo qui perché poi sono discussione potrebbe essere infinito su queste cose vi do la parola al nostro presidente di sezione
Sammarco si apre lo spazio per i gli interventi cinque minuti attesta possono raccogliere un cinque sei interventi prima quello che Angelo Petrosillo dell'associazione la Città futura
Che nell'altra stanza arriverà colà
Vi ringrazio e vi saluto premetto che Ciampi è vicinissima presentazione e siamo un gruppo di studenti universitari dottorandi ricercatori delle per la Scuola Normale alla Scuola superiore di Pisa Pasqua normale superiore tra Scuola Sant'Anna di Pisa e dell'università pisane fiorentine insomma
E in più siamo quasi tutti danni da qualche anno iscritti militanti della Sinistra giovanile ed i Democratici di sinistra
Allora io utilizzerò veramente brevissimamente in cinque minuti primo per proporvi una riflessione
Un paio di riflessioni una di carattere politico e di carattere economico perché per sottoporvi cinque proposte che abbiamo elaborato come come associazione in questi mesi
Io partirei
Da quello che è stato detto stamattina a me pare che insomma non sia dubitabile la centralità dell'intrepido intervento strutturale sul welfare italiano alla luce tutti i mutamenti epocali che abbiamo che abbiamo affrontato insomma il la la temperie multiforme che ha assunto la modernità il cambiamento del nostro Paese
Non possono vederci arretrati dal punto di vista grazie agli fare innovazione di fare sviluppo anche rispetto ai temi della della tutela che sono quelli che più hanno subito di colpi in questi anni
C'è però una cosa un dato che non si può eludere
Edicola lascialo dice da un po'se lo ricorda spesso le riforme costano
Le riforme che si fanno a costo zero al di là di qualche prestigiatore come Franco Bassanini del safari fa epocale senza quasi senza una lira
Ci vogliono i soldi fa le riforme soprattutto la nostra illusione in questo momento del deficit e del bilancio non ce lo consente in maniera così
Così disinvolta
Allora io mi permetto di riprendere una cosa che Nicola Rossi aveva detto qualche mese fa ha detto Orvieto qualche mese fa
L'Italia ha bisogno di un'iniezione di
Innovazione che passa per delle riforme strutturali
Riforme strutturali che hanno dei costi strutturali in questo momento non sono almeno nel breve periodo compatibili con la nostra situazione di deficit
Invece potrebbe essere necessario rendersi necessario pertanto un accordo con la Commissione europea sulla base di un'autorevolezza della compagine di governo che se gli elettori ci daranno fiducia riusciremo a comporre per provare ad allentare un minimo i vincoli e del Patto e delle stringente di stringenti impegni che abbiamo assunto sul debito in un primo biennio quindi nei primi due-tre anni
Per agire strutturalmente su quelli che sono i nodi del ritardo che ne individuiamo le nostre elaborazioni politiche che non sto qui a ripetere per poi dedicarci nella seconda eventuale parte della legislatura
A al risanamento anche con il gettito derivante dall'intervento sui nodi strutturali io questo lo dico perché secondo me
L'elaborazione politica è utilissima ed è
Assolutamente necessario discutere di di temibili forme però se perdiamo di vista il dato che riguarda la possibilità materiale del Paese di affrontare un progetto di riforma di questo tipo parliamo di cose che non non so quanto siano realizzabili
A questo proposito io vorrei proporre queste queste cinque cose che nel nel ramo elaborato in questi mesi insomma non sono neanche nuovissima alcune sono nuove altre sono un padre rielaborazioni
Che però secondo me potrebbero diventare una parte di quell'Agenda due mila sei che ne dovremmo proporre come componente generazionale al Paese
La prima con lo slogan potrebbe essere definita così insomma mettiamo la benzina il motore dell'innovazione ce ne abbiamo pensato verso stiamo studiando anche la fattibilità con tessera
Del prelievo se si possa stanziare una percentuale del ricavato sulle accise
Quindi sulle sui combustibili esso combustibile a dieci direttamente
In università e ricerca con modelli modello della Basilicata per capi
Basilicata prende ogni anno quattro milioni di euro netti dalle royalties sul petrolio le mette nel senso della basilica
è un modello che ha un sistema di controllo ferreo e trasparente perché poi il rischio quando si facciano queste operazioni è sempre quello che non ci sia riscontro della capitolo di bilancio sul quale vengono stornati quindi immaginare un percorso lineare di questo denaro dicendo il Paese prende i soldi una pattuglia percentuale dei soldi che prende dal dei combustibili
Dalla quinta il trasporto i combustibili fossili comunque dei Castelli mette
In università e ricerca secondo
E in elaborazione pesante dal punto di vista legislativo perché guardate e molto complesso ci stiamo pensando in particolare su questo è illuminante l'aiuto che ci sta dando il senatore senatore Modica che è stato anche presidente a conferenza dei rettori e quindi su questo un minimo di esperienza ce la ne stiamo elaborando un'ipotesi di difensore civico nei concorsi pubblici in particolare una figura di tutela e di tutoraggio dei soggetti deboli all'interno dei concorsi pubblici
La dinamica italiane una dinamica spesso perversa della selezione
Quando si parla di merito
Di Paese bloccato non si può fare accenno appunto alla fine della meritocrazia ci stiamo pensando a rate e complessissimo dal punto di vista legislativo
Però Livieri provare entro l'inizio e la campagna elettorale a varare una proposta di difesa del soggetto svantaggiato all'interno di un concorso in cui si aumenti la trasparenza non solo con gli strumenti legislativi attualmente il nostro possesso
Credito d'imposta raddoppiato per l'assunzione di una giovane donna del Sud stato già detto una proposta che è circolata io penso che se venga fatto protetto dagli Enti Sergio Basile
Posso diventare ancora più forte questa legge la questione generazionale e assieme la questione femminile diciamo della
Della possibilità delle donne di accedere al mondo del lavoro e quindi era così per riprodurre uno dei grandi nodi del Paese e la in lasciatemelo dire il modo vergognoso con cui il Parlamento ha affrontato la vicenda delle quote dal punto di vista culturale non tanto perché in materia di ma proprio dal punto di vista culturale denota il nostro ritardo in questo senso
Descrizione per l'iscrizione alle facoltà scientifiche
Voi chi e perché le facoltà scientifiche noi lavoriamo centottanta centonovanta duecento matematici l'anno in Cina quest'anno ne tornano dieci milioni che si è laureato in tutte le università del mondo in matematica
Matematica fisica le scienze sono un problema se il lo sguardo del Paese va rivolto l'innovazione tecnologica non si può continuare a io sono laureato in giurisprudenza nel senso quindi io sono come dire uno dei responsabili diversi ritardo dopodiché ci rendiamo conto che non è sostenibile
Ultima cosa gli ordini professionali con secondo me l'approccio del senatore Battaglia faranno del anche dei dieci su questo un approccio misurato cioè non si può utilizzare la scure e l'ariete nei confronti di un modello organizzato che ha comunque una sua di Joseph ma bisogna intervenire settorialmente
E in maniera chirurgica
Quindi abbassare i muri e allargare le porte per dirla come l'ha detto qualcuno in questi questi mesi che sono trascorsi sui giornali o mentale la competitività significa anche e soprattutto mentale la concorrenza e la trasparenza un'ultima cosa che volevo dire e vado via
E questa è una ma sono le rivolgo da neanche qui per la segreteria non rivolgo i membri insomma l'esecutivo nazionale del partito della Sinistra giovanile
Io ho assistito in quanto ovviamente militante iscritto a una serie di iniziative di campagna elettorale e sicuramente l'attacco indiscriminato incivili a cui siamo sottoposti in questi mesi non ha aiutato
A creare un clima Tama ha cementato ovviamente ulteriormente la al
Il nostro elettorato e ci costringe a un ripiegamento che se vogliamo un pochino identitario come è normale che sia è un po'la vicenda del proporzionale e un po'per la Ca'così a cui siamo sottoposti io volevo lanciare soltanto questo tomentose un appello una riflessione magari da condividere con voi io ho paura in una campagna elettorale fortemente identitari basata su temi che diciamo in questo momento contro Berlusconi hanno molta presa però che sappiamo che hanno una loro difficile attuazione gli ha competenze che sentito molto parlare di stabilizzazione della del lavoro e delle protesi cioè del della delle professioni intere come non pochi liberali come impiego
Non sappia conosciamo il mercato del lavoro italiano e sappiamo che l'intervento né possiamo farci carico tramite tra l'altro un grandissimo sforzo di politiche di bilancio per il reperimento risorse è quello di creare ammortizzatori sociali che sostengano nel lavoro perché è chiaro che il mutamento del paradigma produttivo e di scambi internazionali non ci consente più di promettere agli italiani quello che avremmo potuto promettere venti venticinque anni fa
Ora questi un esempio però voglio dire questo ne abbiamo già fatto l'esperienza di governo con la logica suicida del del governo amico c'è un partito che faceva il partito un governo che era il governo del partito e che però comunque su certe cose
Non aveva non abbia una piena condivisione ideale anche all'interno del del partito stesso io temo il fatto che se ne importiamo una campagna elettorale tutte Mitrotta identitari quando ci troveremo a governare poi al governo sciogliere i nodi prima che gli avversari politici saranno i nostri militanti a chiederci come togliere e altre che riformismo dall'alto insomma quel punto quando sia un legame con lettorato di tipo identitarie ripete il proporzionale da questo punto di vista è devastante per l'aspirazione maggioritaria di una forza politica al governo
Può essere pericoloso io spero che l'allontanarsi delle ombre lunghe di quella vicenda vergognosa di aggressione a cui siamo stati sottoposti riesca a riportare anche il dibattito politico nostro al nostro interno e al di fuori persino assistite verso i nostri simpatizzanti
A una logica di realismo e di possibilità sempre nell'interesse del Paese e delle persone che rappresentiamo senza però determinare quello iato pericolosissimo tra le promesse di una campagna elettorale che necessariamente costruita contro qualcuno invece un governo dovrà essere per la maggioranza del Paese
I tuoi articoli
Cercherò di essere brevissimo
Innanzitutto ringrazio Nicola
Per l'appuntamento che ci ha offerto
Lo studio legale che ci ospita del perché siano in genere abituati a ben altri luoghi diciamola
Se qualcuno le conosce le sezioni di provincia diciamo del partito ma insomma
Ritengo che la riflessione sia
Sia stata fin qui utile diciamo sul sul in particolare in questa sessione su due fa
Quello che penso sfugga diciamo alla riflessione
Di questi ultimi giorni
Della cronaca politica di questi ultimi giorni il partito in particolare forse insomma un intervento mi rendo conto un po'stonato però approfitto del parole diciamo delle ultime parole di chi mi ha preceduto
Penso che la domanda vera diciamo che dobbiamo porci perché altrimenti diventa semplicemente uno sfoggio diciamo di capacità accademica diciamo di programmare futuro perché paese
La domanda vera che abbiamo probabilmente evaso fin qui i e penso che possiamo facendo pure oggi
E
Chi le fa tutte queste belle Époque
Perché ritengo che bisogna rispondere diciamo va dunque sito se pensiamo che questo quesito sia in qualche modo ragioni ore acquisito che puniva al Paese
Poi ci siamo accorti anche con una certa furbizia
Che poneva paese mesi addietro Mario Monti
E cioè
C'è una forza in Italia capace di dove non di enunciare le riforme diciamo a di farle
E cioè si vi sia
In Italia nel Paese una forza capace di fare le riforme una forza
Capace cioè di formare un consenso
E un'opinione abbastanza ampia da garantire un processo concertativo
Per riformare
Il riequilibrare un Guelfa
Gravemente speri punitivo
E un sistema economico diciamo fortemente corporativa
Perché fare fare tutte queste belle cose diciamo che ci siamo detti in questi ultimi anni
Diciamo che io ricordo la vicenda diciamo come dite voi oggi ci troviamo di fronte non più a il lavoro mai lavori diciamo no cosa che ci diciamo da un bel po'di tempo
Merita diciamo
Non tanto un approfondimento critico diciamo o di tipo accademico diciamo ma merita
Riforme vere il Paese
Perché per fare tutte queste belle cose dicevo serve consenso e questo consenso non c'è ancora questo dobbiamo ammetterlo diciamo chiaramente
E approfitto di questo consesso rappresentativo di forze sociali fondamentali per il Paese
Industria
Ceti professionali
Ecco
Approfitto di questo consenso per chiedere a queste forze sociali
Sì pensano sia possibile con una forza politica
Che deve accompagnare queste riforme
Sia possibile farla senza la sinistra perché io immagino che in questi giorni di questo si stia
Di questo si stia
Parlando non ricordo un piccolo libricino diciamo di Cesare Damiano profitto
Anche per la sua presenza
Una sfida difficile mi pare si chiamasse diciamo
E nudo dell'unità sindacale diciamo
Per il futuro diciamo che i lavoratori del welfare
Ebbene noi ci troviamo
Di fronte oggi oltre alla sfida sindacale diciamo una sfida ancora più difficile c'è anche quella politica
E quella cioè di formare una nuova forza politica
O come ha chiamato Partito Democratico altri in precedenza partito riformista
Che sia in grado di diciamo di governare il Paese
Nel prossimo quinquennio
In maniera determinata e forte questa forza non c'è ancora
Il rischio ma visto che
Diciamo
Al di là dell'esito elettorale
In Italia non vi siano le condizioni per governare
In maniera decisa diciamo
E orientata all'innovazione
E Aldo modernamente o del Paese
E quindi chiedo oggi acquista e forse diciamo se non c'è più il primato della politica e quindi diciamo come dire queste forze
Formano diciamo oppure ebbero in un Paese normale diciamo aiutare a formare
Una nuova forza politica
In maniera diciamo così più Poli antica diciamo del il primato della politica
Se questa forza diciamo possa fare a meno del patrimonio
Di interessi sociali e
Ideale diciamo
Villa della sinistra democratica Italia
Lorenzo Cipriani
C'è qualcun altro vota sono vediamo
Chiudiamo con un altro poi vasto due grazie a tutti io
Di invito a rimanere nei cinque minuti sicuramente io non voglio su quindi a presentare la federazione di Bologna
Su questi temi noi abbiamo
Lavorato in questi
Ultimi anni
Vorrei soffermarmi su quello che è un concetto di vuol far generazionale che mi sta particolarmente a cuore
Parlare di welfare generazionale cioè di opportunità per i i giovani nel nostro Paese
In un mercato del lavoro che è quello che si è sviluppato negli ultimi anni
Che è stato anche
Attaccato tre del quasi devastato usare una parola forte da dal governo Berlusconi e dalle riforme del mercato del lavoro che questo Governo ha portato avanti
E comodo per affrontare per dare opportunità ai giovani essi creare possibilità come quelli appunto di accesso al credito per chi ha un'idea poterla sviluppare ma è a mio avviso anche quella forse soprattutto quella
Di
Garantire
Alla stragrande maggioranza di giovani italiani che
Più che cercare risorse
Per
Sviluppare una propria idea
Hanno bisogno di aiuti per mantenere quel lavoro che hanno
Per accedere a un lavoro che poi possano essere in grado di mantenere a un lavoro stabile a un lavoro sicuro
Sotto questo punto di vista alla Sinistra giovanile affatto molto ha lavorato io voglio credere che questo sia il un po'alla base della proposta di legge che abbiamo presentato per la cui raccolta firme durata quest'anno durante tutte le feste dell'Unità almeno una parte era dovrebbe essere questa
Credo cioè che bisogna garantire il diritto al futuro dei giovani lavoratori io faccio più giovani anche dei dei lavoratori in genere o faccio riferimento a un'analisi venendo dall'Emilia Romagna che credo possa sì anche valida permetterà altre regioni italiane
Un'analisi S. fuggì fatta commissionata da Cnh che vede praticamente nella sull'Emilia Romagna quattrocento mila lavoratori atipici nell'anno due mila e quattro il dato nel due mila e cinque era in aumento come naturale conseguenza della legge trenta
Quattrocento mila lavoratori giovani e meno giovani
Perché poi c'è il vero e proprio dramma di chi in questa condizione ci si trova quaranta quarantadue anni che è persino molto peggio di chi ci si trova a venticinque ventisei
Che
Sono in una situazione dantesca su tra tra color che son sospesi cui non non si riesce praticamente non devo certo spiegarlo in questa sede quali è e quali sono le i problemi di questi giovani ecco io credo che il primo compito
Del governo
E si spera sostituirà il governo attuale per cui faremo che
Cercheremo
Tutti noi di far sì che questo succeda debba essere la prima riforma debba essere quella di introdurre quelle tutele per i nuovi lavori che non vennero introdotte
Qualche anno fa quando varammo
La in alcuni aspetti necessario Pacchetto di legge sotto alcuni aspetti necessario pacchetto di legge tre
Sì sì disoccupazione i centri di impiego che funzionino realmente e credo faccio solo un esempio e concludo sotto questo punto di vista io credo che quel far generazione debba significare togliere dalla faccia di quelli di quei giovani che io vedo a Bologna
Davanti a un centro Adecco per esempio solo per citarne uno quella
Magari anche laureati in quella quel senso di frustrazione quel senso anche di vergogna che si prova ad entrare in un centro compilare una domanda sapendo di essere entrati in un imbuto che probabilmente non vedrà mai
Una fine perché certo non sono in quei centri che si trova il lavoro
Che che
Per cui uno vuole poi costruire un proprio futuro io chiedo solo una cosa io probabilmente non la penso come il
Cioè essere Damiano sotto un aspetto di cui pure stimo moltissimo il lavoro
Sotto l'aspetto del qua della flessibilità giusta diciamo così ritengo utile sotto alcuni aspetti però dico che
Noi dobbiamo dare un segnale ai tantissimi giovani lavoratori giovani e meno giovani lavoratori che in questo momento si trovano in questa situazione la prima riforma del futuro governo di centrosinistra deve introdurre queste tutele
E io dico a carattere sperimentale
Cioè proviamo a vedere se è possibile conciliare questo una legge diciamo così che comunque andrà modificata che introduce questi criteri di flessibilità con queste nuove tutele diamoci due anni tre anni di tempo per vedere se le nostre tutele riescono in qualche modo incidere sulle condizioni i vita di questi lavoratori eventualmente sì vediamo che non è è proprio il sistema che non va rivediamo radicalmente questo sistema che di fatto allo stato attuale delle cose ha portato moltissimi danni credo pochi aspetti positivi grazie
Massimo Bruno ma cedere poteva andare quindi lascio la parola Cesare Damiano i primi interventi possono sezione sessione sono i vostri
Bene vi ringrazio per questa opportunità
Ho sentito con con attenzione gli interventi quindi io direi che questa
E ovviamente l'occasione per sviluppare ulteriormente un ragionamento venivo cercherò di ma nella sede di fare propagandato dire cose del tutto generiche
L'ora per fare questo ragionamento sullo stato sociale in particolare
Sul lavoro
Io vorrei partire da un primo punto
Che è quello della definizione del programma dell'Unione
Mercoledì dopodomani dovrebbe arrivare una stesura definitiva di questo programma
Io stesso ho criticato la stesura intermedia
Come sapete io ho scritto la parte relativa al lavoro poi ci sono stati dei cambiamenti a mio avviso non utili non positivi
Tutti ci auguriamo che la stesura finale sia la stesura giusta quella che raccoglie la sintesi che abbiamo prodotto fra dieci partiti della coalizione
Ma detto questo
Il programma inevitabilmente e corposo e propone tante cose
E allora insegnate voi quando c'è tanto
Ci vogliono tante risorse
Bisognerà fare delle selezioni io credo che questo sia un punto assolutamente indispensabile
Quindi selezionare gli interventi sapendo che le risorse a disposizione sono molto basse quinta qualche punto bisogna partire perché sommare appare l'elenco del telefono
Non è sufficiente io
Un passato di sindacalista come sapete nella CGIL quasi trentennale e tutte le volte che presentava delle piattaforme che hanno un elenco di rivendicazioni toccava la controparte scegliere e quindi non veniva mai bene l'accordo
Quando tu fai una piattaforma con un centro un cuore un'idea forte sei in grado di menare la danza di determinare poi la conclusione migliore questo io l'ho imparato in tanti
Allora per distinguere i soldi intanto bisognerà trovarli
Io sul dove trovare lo lascio a Nicola Rossi che interverrà perché lui è abbastanza esperto bisogna trovarli pellicola sintesi
Persone senza altare senza alzare la pressione fiscale non saprei
Oltre a dire combattere evasione ed elusione oltre a dire combattere l'evasione contributiva cinquantatré miliardi
Gli euro invasi dalle imprese in termini di contributi alle imprese
Far passare ingiustamente della rendita come si fa in Europa senza esagerare
Io di più non saprete
Ma Nicola che su queste materie
Espertissimo probabilmente la dirà meglio e più in profondo
Quindi se trovassimo qualche soldo soldo da distribuire a chi lo distribuiamo e in che modo lo distribuiamo io credo questo sarà il grande problema quali sono le priorità attorno alle quali interrogarci perciò Patrizio ha già detto molte cose
Sui temi del lavoro quindi questo mi facilita anche il compito del resto come sapete stiamo facendo insieme dipartimento
E Sinistra giovanile questa iniziativa work in progress che il diciotto di marzo porterà all'assemblea nazionale che ha come titolo
Giovanni e lavoro Giovani al lavoro e Fassino concluderà perché vogliamo dedicare questo quinto appuntamento specificatamente la questione giovanile in vista del voto
Poi allora da dove partire io mi concentro ovviamente sulla questione lavoro ma come dico sempre la questione lavoro richiama ovviamente la questione impresa la questione sviluppo la questione economico argomenti
Anche nel secondo
Io mi sono fatto questa convinzione ho sentito Cipolletta che diceva io sono nato nel quarantuno io sono andato nel quarantotto
Ho avuto maggiore fortuna perché in quel periodo setti anni fanno la differenza
Naturalmente
Cipolletta fa un'affermazione vista dal suo punto di vista
Che va in una direzione dice voi avete più fortuna dei vostri padri forse di quella generazione rispetto alla mia io non posso più
Rispetto alla mia generazione io su non so se voi avete maggiore fortuna
Oddio
Aver attraversato gli anni cinquanta e gli anni sessanta e diverso dall'aver attraversato gli anni settanta e gli anni
C'è una bella differenza
Però non c'è dubbio che noi avevamo come si dice di fronte a noi uno schema di società
Più lineare la famiglia era strutturato un certo modo le gerarchie sociali
Tante cose negative che nel sessantotto abbiamo scombinato abbiamo rotto abbiamo rotto quell'involucro quella cappa che ci soffoca però al tempo stesso c'era maggior linearità io ho vent'anni ho incontrato il lavoro stabile quello che dura tutta una vita se tu non mi si dica
Quindi qual è la prima osservazione che io faccio non c'è dubbio ormai lo scrivono in tanti che i nostri figli hanno più preoccupazione dei loro padri
Sono più formati dei padri soprattutto le donne e le ragazze
Hanno più scolarizzazione più cultura dei loro coetanei
In generale voi avete più cultura di quelli che vi hanno preceduto ma avete maggio minore sicurezza pagavamo meno cultura ma più sicurezza
E c'era anche un modello sociale produttivo standardizzato
Inutile richiamare sportello ritmo eccetera eccetera che ha largamente segnato la nostra giovane generazione dell'epoca
Oggi noi siamo di fronte a una grande mutazione edili dobbiamo partire perché dobbiamo governare questa grande mutazione
La grande mutazione secondo Aris Accornero che uno dei miei maestri
Un ex operaio della mia azienda danese Kft tentato docente universitario per chiara fama come
Quindi uno dei maggiori teorici della sociologia industriale contemporanea
Accornero allude alla grande mutazione del dopoguerra quell'imponente il passaggio dall'agricoltura all'industria di masse enormi di lavoro
E devo dire se era una rievocazione
Speravamo la Cina del mondo dell'euro
E se voi andate in Danimarca non c'è più il tessile
Perché tessile sia rimasti noi perché eravamo noi flessibili al massimo con i salari più bassi esistenti in quel momento la stessa cosa che capita oggi tra noi e la Cina
Adesso siamo quindi di fronte alla commistione fra quella spinta della riorganizzazione come diceva Patrizio apportato dal modello sportello rischia il Just in Time
Non c'è niente da fare poi interamente in fabbriche sia che siate lavoratori dipendenti produttori sia che siate quelli delle relazioni umane come si dice oggi
O in centri per l'impiego eccetera che faranno i conti con una mutazione giunta punto tale nelle produzioni che Izzo sfoggia stenta nel dominante produrre la cosa giusta nel momento giusto
E allora se di questo si tratta allora noi dobbiamo fare i conti con questa grande trasformazione
E allora come fare i conti con questa grande trasformazione e poi vedo mi conclude io penso questo
La domanda che io mi faccio anche per
Inserire giustamente nella nostra elaborazione il problema
Del nuovo patto fra degenerazione
Perché c'è davvero il rischio che ci sia un antagonismo una contraddizione interessi secondo me questo esiste
Se non facciamo attenzione anche se la sinistra
Io credo che il problema sia di chiederci io me lo domando io non so se questo sarà all'ordine del giorno per spero che sia l'ordine del giorno se non siamo in grado
Andando al Governo se avremo l'opportunità come mi auguro di andare al governo
Di immaginare un nuovo grande impatto sociale analogo a quello che è stato spedito all'inizio degli anni novanta
Che è stato poi il patto sociale che ha consentito all'Italia di fare due o tre cosette mica da poco
La prima entrare in Europa attestata
La seconda di battere l'inflazione
La terza di risanare i conti pur se non son cose di poco conto e quindi su questa base a mio avviso grazie anche a quel patto di riprendere virtuosamente la via dello sviluppo cioè utilizzare la spinta positiva dell'economia che si è determinata nella seconda metà degli anni contea risultati apprezzabili sotto il profilo sociale monetario e dell'occupazione
Siamo in grado di fare un nuovo grande patto sociale su che cosa può basarsi un nuovo grande patto sociale triangolare
Al governo prese lavoro
Io credo che il primo punto sia il punto che si chiama sviluppo di qualità di quest'
Spoleto ha detto delle cose non le ripeto noi come Paese industrialmente avanzato abbiamo come se posizionare
Il nostro livello di competitività sulla fascia alta delle produzioni innovazione se no non c'era traccia non è facile sapendo che oggi nel rapporto fra competitività e protezioni sociali credo che sia il nesso che noi dobbiamo ricostruire più competitività il più grosso protezioni sociali nella nuove economie nel modo abbiamo molti modelli abbiamo il nord Europa che ha un'alta competitività è un alto UE sarà per cento di sviluppo grande protezioni sociali eccetera abbiamo modello della Gran Bretagna che ha un'alta competitività al suo welfare
Abbiamo il modello della Germania che ha una bassa competitività un alto welfare
Abbiamo il modello dell'Italia che ha una bassa competitività basso verso
Questi sono i modelli non credo di sbagliare manico cioè su questo
E Amati bisogna come si dice cambiare registro cioè cambiare indirizza quindi la precondizione di sviluppo
Alterna credo Cesare De Piccoli vuol dire più politica economica smettiamola con queste storie per cui la politica non c'entra con l'economia la politica c'entra e commentò le corna
Io da vecchio fordista e taylorista accomandita e finisco ricordo perfettamente quando i miei amici della FIAT impresa il padrone della FIAT quando dovevano comprare l'Alfa Romeo quando avevano fare le alleanze con la General Motors facevano la cosiddetta
Il giro delle sette chiese allora convocavano all'epoca c'era ancora il PC la DC e il PSI PLI pr tristi il sindaco la Provincia la Regione
Il governo in carica CGIL CISL e UIL FIM FIOM UILM andavano spiegare quale le le loro intenzioni per cercare come si dice di avere se c'era opposizione nell'opposizione se se
Una relazione come distinzione ma anche di interesse perché una politica che non sia capace di tracciare
Come si dice un orizzonte di politica economica dentro il quale favorire con mazzi ogni legislative di incentivo disincentivo lo sviluppo una politica che non conta quindi la politica de
Più politica economica
Più politica industriale maturò in mente un nuovo patto sociale deve essere in grado di toccare molte cose in questi giorni si sta discutendo di modello contrattuale
A me fa un po'specie che ad esempio si dica ma accise dice ma noi anche da soli
Proveranno mi andare da solo in compagnia di ogni domando se dovessimo fare un nuovo grande patto sociale analogo e rinnovato a quello del novantatré abbiamo bisogno di un sindacato che unitariamente porte le sue proposte magari prima nei confronti
Con la Confindustria e le altre parti imprenditoriali in modo tale che una legge possa anche
Dire la sua ma interpretare la volontà delle parti sociali se vogliamo stare a quell'altezza
Perché un nuovo grande patto sociale vuol dire
Dire una parola sullo sviluppo trovate le risorse come e a chi le diamo impresa lavoro è stato sociale vuol dire politico nomi che industriali innovazione e ricerca
Vuol dire modello contrattuale modello della rappresentanza modello della rappresentatività cioè è un lavoro complesso non è una semplice manutenzione di quello che esiste
è un cambiamento importante dentro il quale poter definire anche valide politiche occupazionali allora
Sul lavoro e sull'occupazione cosa diciamo eccetera perché
Di iniziative ne abbiamo prodotte tantissime io dico questo
Guardate che per fare in modo che l'economia cresca e si sviluppi e vada nella direzione qualità noi dobbiamo procedere ad una nuova grande stagione di liberalizzazione
Non solo privatizzazione dico proprio liberalizzazioni perché da vent'anni a questa parte
Metto la data mille novecentottantaquattro la prima introduzione in Italia di un contratto si chiamava all'epoca formazione lavoro che introdusse per la prima volta una deroga al lavoro a tempo indeterminato attraverso un contratto a termine
Formazione poca lavoro tanto sottopagato ma era questo durava due anni poi ti confermavano oppure potevano lasciati a casa e questo fu il primo ora da vent'anni a questa parte l'unico punto
Nel quale in Italia si è operata una vera liberalizzazione è stato il mercato della punto e basta
Non va bene
Cioè non possiamo pensare che in Italia se l'operaio flessibile l'Italia si sviluppasse l'operaio è inflessibile l'Italia se fare
Questa è una
Sciocchezze
Perché come sanno bene gli economisti non soltanto oggi il problema dell'impresa moderna per svilupparsi interni di qualità non deriva esclusivamente dal costo del lavoro di quell'operaio di quell'impiegato di quel tecnico e dalla precarizzazione
Massima di quelle persone a disposizione di Brecht questa è uno degli elementi ma gli elementi decisivi sono un contesto territoriale
Favorevole o lo sviluppo di un'impresa loro la domanda quanto mi costa la burocrazia in termini di costi tempi per aprire e chiudere
Le infrastrutture ci sono ci sono porterò porti interporti ferrovie lasciamo stare come sommesse le cose
Cablaggio di un territorio costi dell'energia costa delle banche Cortellessa assicurazione costa dei servizi all'impresa costi delle professioni
Tutti questi costi
Fanno
Ha compiti
Oppure
Perché se ci concentriamo semplicemente sempre su quella roba lì non comprendiamo la complessità dello sviluppo che deve determinare il successo di un'impresa allora sulla questione
Del lavoro oltre al fatto di dover liberalizzare anche gli altri campi
Perché l'operaio flessibile il notaio rigido non ci sta
Non ci sta
Allora e su mercato del lavoro
Qui è stato detto dal compagno di Bologna da Patrizio dei dati molto importanti
E cioè il governo si sciacqua la bocca con i suoi risultati occupazionali son tutte tanto
è una bugia proprio i risultati occupazionali che ci sono sullo stock occupazionale sono il frutto del pacchetto Treu punto e basta sono quelle figure lì
Le ultime fatte con la legge trenta le imprese no le hanno utilizzate
Qual è il problema
Bisogna mettere il dito ma questo governo perché ha fatto crescere l'occupazione a parte il fatto che nell'ultimo periodo è cresciuta grazie alla regolarizzazioni di immigrati e il tasso di attività nell'ultimo trimestre del due mila cinque diminuito questo il vero
Punto di regolazione del lavoro non è più il tasso di disoccupazione in Europa non si usa più il tasso di
Perché il tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno e diminuito accanto al fatto che diminuisce il numero di persone che lavorano vuol dire scoraggiamento non fa più testo il tasso di disoccupazione quello che fa testo il tasso di attività bene il tasso di attività addirittura e diminuito
Allora qual è il problema e che questo governo ha diciamo così girato
La flessibilità buona in precarizzazione come e questo è il punto per me di priorità poi può darsi che i soldi non ce l'abbiamo però per me Couto Pereira come
Cancellando
Il credito d'imposta presto mo'sicuramente questo ha fatto la differenza
Perché col credito d'imposta automatico non sottoposto a nessuna verifica di carattere burocratico evidente che quella spinta
Che è venuta per
Per via della buona flessibilità
Si è trasformata in un lavoro a tempo indeterminato nella maggior parte dei casi questa spinta è venuta meno con l'abolizione del credito d'imposta io credo che questa sia una priorità allora quando dico credito d'imposta mi riferisco a quei dati che qui venivano citati guardate che sono dati in una sorta di perversione del mercato del lavoro perché io lo dico chiaro e tondo
Noi non stiamo vendendo fumo ai Giovanni
Valeria io non vado girando per l'Italia a promettere imposto fisso dei miei tempi sereni intellettualmente disonesto noi non possiamo più avere la logica il posto fisso
Entra e rimane lì per tutta la vita
Le fabbriche si gonfiano si sgonfia non si dividono si spostano messo le ruote Seedorf delocalizzano il processo uno complicati voi stessi avete un'aspirazione al cambiamento che è diversa dalla generazione precedente che aveva bisogno di una stabilità assoluta
Quindi non è questo il punto ma il punto è il diritto alla occupabilità
E all'incontro ad un certo punto con la stabilizzazione del lavoro questo io credo che sia il problema sul quale noi dobbiamo lavorare distinguendo la buona flessibilità dalla precarizzazione allora io credo che noi non dobbiamo fare un'operazione che cancella tutt'non possano la flessibilità e strumento che deve rimanere a disposizione dell'impresa ad una condizione
Che sia uno strumento che serve per un caso ho bisogno di una produzione non programmabile improvvisa per cogliere quella punta di mercato che si è creata nel Nord Sesto nel Sud o nell'Est pacifico eccetera
Occupo temporaneamente persone che possono svolgere quel compito se non lo fa c'è stato il
Quello deve essere consentito alle imprese e la vita delle imprese sindacato ha sempre negoziato con più o meno rigidità queste forme di possibilità di estendere la produzione senza riconoscere gli organici perché altrimenti avresti una imponibile di manodopera che alla fine si trasformi in cassa integrati quella guardate non si può negare ma il problema è questo quando Milano che è una piazza assolutamente di riferimento ci dice nei dati due mila quattro che diceva Patrizio e ci ha ricordato
L'assessore al lavoro quindi sono dati ufficiali di Mila no e Provincia che su cento occupati nuovi non parlo di stop parlo di flusso cento occupati in modo sessantacinque sono flessibili io mi preoccupo perché se quella è la tendenza a Milano voi sapete che ha una crescita dei servizi verso la quale sta diventa il modello è preoccupante
E quando la Mariangela Bastico ci dice che in Emilia Romagna
Quei novantun giorni medi di durata di ciascuna missione perché son novantun giorni tre mesi
Significano sei anni passati mediamente nella flessibilità in Emilia Romagna nella precarietà io mi preoccupo
E quando aggiunge che quei sei anni non sono quelli che immaginavamo di voi che a vent'anni entrate nel mercato del lavoro ma di quelli che stanno fra i trentacinque quarantacinque anni e sono in prevalenza donne mi preoccupo ancora di più
Vuol dire che il modello del mercato del lavoro avuto una torsione
Perversa che noi dobbiamo riequilibrare vi prometto che scomparirà la precipitano io son proprio contrario deve restare
Quella col tempo determinato con lavoro interinale quella con i contratti di apprendistato con il lavoro a progetto seta per un lavoro a progetto e le nostre leggi
Faranno in modo che questi strumenti siano strumenti che effettivamente hanno
Una equiparazione contributiva non vogliamo che il lavoro flessibile costi meno del lavoro stabile altrimenti c'è una logica tutta
Sociale
E vogliamo che ci sia come esige una spinta un incrocio
Formazione lavoro stabilizzazione perché io mi domando sempre ma un imprenditore
Che prende una persona giovane e colta la allena lavoro questa ci passa a quattro anni
Fino a sei anni si arriva nei contratti di apprendistato
Ma quando hai fatto quattro anni di prova quello tra visto lottare il visto per quattro ambiti ha misurato chi ha conosciuto sa che numero di scarpe porti sa come lavori come
C'ha messo qualcosa un tutore un anziano che ha perso del tempo che ti allenato a imparare ma
Ah non è interesse di quell'impresa tenerti perché tu sei una risorsa
E se c'è anche un incentivo per tenerti mettiamone incentivo per trasformare il coefficiente di flessibilità in quel che sente stabilizzazioni queste quello che era e dobbiamo fare
E le leggi che noi stiamo scrivendo insieme vanno chiaramente in questa direzione per questo insisto sul credito di imposta sulla buona flessibilità per questo insisto sul fatto sono molto d'accordo
Che ci sia anche un principio di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro part-time nella revisione operata da questo governo ha spostato l'equilibrio verso l'impresa bisogna risposta lo verso il lavoro
Perché il contratto part-time per un uomo per una donna è un contratto che si basa su un fondamento
Io ti do una prestazione parziale con una retribuzione parziale perché ho bisogno del tempo di vita per organizzarmi delle cose private e sociali eccetera sette se tu rompi questo equilibrio non c'è conciliazione e se non c'è con l'INPS tigli azione
In particolare si allontanò alle donne la possibilità di entrare nel mercato e la
Ristabilire il principio della conciliazione ritornare alle leggi per eccetera
Sono misure che si possono fare
Ma non contro l'impresa
Io credo a favore di uno sviluppo qualitativo dell'impresa in questo grande patto sociale di equilibrio
Tra le ragioni dell'impresa e le ragioni del lavoro con nuovi ovviamente ammortizzatori sociali perché abbiamo questo è stato un errore del centrosinistra gli ammortizzatori in trenta
Ammortizzatori trent'anni fa non vanno bene perché quel modello produttivo e sociale non c'è più dobbiamo adeguarli al nuovo modello produttivo e sociale
Finisco solo una battuta sulla questione delle professioni anche su questo dice non batta farà stiamo lavorando noi siamo per il sistema duale siamo per il riconoscimento delle nuove associazioni
Non siamo per cancellare gli ordini ma siamo per riformare gli ordini siamo per liberalizzare gli ordini creare la possibilità di accesso non sulla base del censo o dello Statuto familiare ma sulla base delle competenze
Comune dosi necessarie di formazione con la possibilità di associare
Le professioni
Così come si sta facendo l'Europa rivedendo la logica delle tariffe minime eccetera eccetera anche su questo noi vogliamo procedere in una direzione che via ovviamente maggiore speranza soprattutto alle persone giovani
Quindi io credo questo noi nella campagna elettorale
è vero ci sono tutte queste esternazione che fanno venire i brividi questo attacco inverecondo al nostro partito il nostro leader lo abbiamo respinto
Io credo che noi la vinciamo se siamo capaci di ragionare se portiamo argomenti se portiamo oggetti se portiamo soluzioni se portiamo analisi ma in queste cose le stiamo facendo perché siamo una forza tranquilla capace di ragionare credo che con queste premesse possiamo dobbiamo farcela per il bene di questo Paese al di là
Il vantaggio di una parte politica per il bene di questo Paese perché questi ce lo stanno distruggendo non ce lo possiamo
Ringrazio ringrazio tutti i relatori del del primo pannello prima di avviare
Il secondo vorrei fare un ringraziamento particolare ai compagni del dipartimento Welfare del partito con cui questo appuntamento è stato pensato in maniera maniera Costantino apriamo adesso il dibattito abbiamo adesso il panel su imprese società
Noi
Prego i compagni che sono fuori riprendere di prendere posto in sala
Noi oggi abbiamo la nostra volontà è stata quella di costruire un primo punto di riflessione di avere la capacità d'individuare anche non solo di fare un'analisi della realtà e la Società italiana della
E delle opportunità che vengono fornite alle nuove generazioni ma nello stesso tempo di provare
Ad indicare degli strumenti ad indicare delle delle proposte politiche concrete lo abbiamo fatto cercando credo ci siamo anche riusciti un'interlocuzione importanti con mondi con cui spesso non eravamo portati a dialogare credo che l'analisi che complessivamente sia venuta fuori sia sì è abbastanza chiara noi viviamo in una società bloccata
Abbiamo un sistema di stato sociale fortemente modulato sui trattamenti di anzianità e di vecchiaia abbiamo una possibilità un non solo squilibri territoriali forti ma tutto un sistema di ammortizzatori sociali che molte e anche di corporazioni di chiusura della società che molte volte sono un sistema di chiusura forte per le opportunità e le le e le esigenze e le idee della nuova delle nuove generazioni
Prima stamattina si è discusso di questo è veniva fuori una domanda i soldi dove li prendiamo
La riforma degli ammortizzatori sociali costa circa un punto di PIL ecco quindi a Nicola Rossi vorrei chiedere fondamentalmente questo non so dove li troviamo ma quali priorità
E quali strumenti mettere in campo per aprire la Società italiana per dare opportunità noi abbiamo detto più Stato e più mercato come si può aprire dare opportunità alle nuove generazioni in questo Paese
Guardi non vedo
Dunque io se se mi permettete qualche parola sui vizi soldi la diciamo però volevo provare a rispondere alla domanda fatta in una maniera un po'diverso stamattina me in più di un'occasione riemerso il tema del conflitto generazionale
Con accenti diversi più o meno critici più o meno invece
Come posso dire tesi a a sottolineare l'esistenza del conflitto e così via io vorrei segnalarvi come questa cosa qui credo abbia cambiato connotati nel tempo negli ultimi dieci anni
Innanzitutto credo che sia un insomma abbiamo sotto gli occhi il fatto che il conflitto esista
Inteso come appropriazione delle risorse
Oltre quelli che considereremmo limiti generici di equità da parte di una generazione rispetto ad un'altra l'esistenza del debito di un debito che si è formato in larga misura per finanziare spesa corrente l'approva provata diciamo di quello che dico dirò di più forse anche la stesso lo stesso il modello di specializzazione produttiva di questo Paese
A dentro questo questo questo elemento diciamo questa caratteristica questa prevalenza come posso dire del del passato rispetto a quello che invece ci servirebbe avere però la la cosa che mi preme sottolineare qui non è tanto che il conflitto esistono le città io ho l'impressione che sia un fatto anche a abbastanza endemico litri di aver conflitto intergenerazionale che non bisognerebbe avere paura di queste parole e nella natura delle cose per molti versi e il problema in e l'interpretazione che ne diamo e il Governo che ne facciamo va bene qui il punto che mi interessa però che la la curvatura generazionale che diamo alle discussioni io credo oggi in questa situazione abbia un aspetto un po'diverso da quello che poteva avere non so dieci anni fa otto anni fa nove anni fa quando la cosa l'abbiamo cominciato a porre in termini espliciti
Nel senso che oggi questa curvatura è soprattutto una curvatura
In termini di sempre mamma maggiore necessità e urgenza che il paese ha di darsi una prospettiva futura o del futuro per essere più precisi
Per certi versi il problema generazionale che probabilmente era stato posto
Forse in maniera riduttiva se volete dieci anni fa come il il problema della o di una generazione oggi è un problema nazionale e credo che lo vediamo con chiarezza come tale
Oggi il problema lo declinate meglio domandandomi di volta in volta se ed in che misura l'allocazione di determinate risorse genera un rendimento sociale
In primo luogo più elevato se queste risorse vengono allocate guardando al futuro piuttosto che al presente
Molte delle discussioni di questo sta Magdi stamattina su welfare molte delle discussioni che abbiamo fatto a proposito dell'impresa guardate alcune discussioni che potremmo fare il sistema politico posso potete leggerle tagliandole in sezione in in questa maniera quando parliamo quando ci poniamo il problema del sei per esempio le risorse che poi vedremo come andiamo a prendere
Dobbiamo destinarle a che vi devo dire alla ai trattamenti di disoccupazione in agricoltura che materialmente sono una cosa non proprio commendevole
O piuttosto o piuttosto per esempio a consentire la formazione di un di un di un monte contributivo ragionevole per chi fa lavori tra lavori discontinui
Stiamo ponendo esattamente questo tipo di problema non ne stiamo ponendo altre non stiamo ponendo un l'uno contro l'altro no ci stiamo domandando avendo a disposizione un euro questo Euro se viene dedicato al futuro del Paese
E a risolvere i problemi che questo Paese avrà in futuro avrà come io penso con ogni probabilità un rendimento sociale molto più alto
Che non invece un euro speso per risolvere un problema immediato che però domani sì ripercuote in problemi ulteriori questo è il punto sta lì seguendo vi domandate per esempio
Confrontate diciamo il mantenimento dell'attuale oneroso sistema di ammortizzatori sociali e allora portate ad un onerosa riforma degli ammortizzatori sociali mi state ponendo lo stesso identico problema non è che il presente non costi il futuro certamente costa se prende la forma per esempio la riforma degli ammortizzatori sociali ma il rendimento di una riforma degli ammortizzatori sociali dal punto di vista del Paese non solo dal punto di vista della generazione
Che ne sperimenterà i vantaggi in questo momento chiaramente più elevato
Prendiamo un altro esempio io trovo sempre abbastanza illuminante
Un altro esempio lo citavo stamattina Cesare Damiano vicenda riguarda prima o poi questa è una questione sulla quale ebbene parlare in maniera anche abbastanza esplicita
Noi abbiamo questo questo mercato del lavoro questo nostro mercato del lavoro che trovo l'equilibrio come in realtà con le migrazioni
Non solo con le migrazioni ma in buona misura con le migrazioni
Interne no dal dal dal Sud al Centro-Nord
Questo tema qui non possiamo decidere di tenerci IST le le migrazioni interne che come una modalità di risoluzione dei problemi di equilibrio del mercato del lavoro a lungo però allora se le cose stanno così
Un Euro speso nella scelta di questo governo
Per rendere ancora più elevata la percentuale
Di proprietario
Di case
Ho un euro speso invece per cercare di dare un senso al mercato degli affitti che non ne ha hanno valenza completamente diversa dal punto di vista della prospettiva futura e dal punto di vista del rendimento sociale nel avendo in mente ripeto che probabilmente sceglieremo come probabilmente sceglieremo di continuare ad avere un certo flusso migratorio più o meno fisiologico
Naturalmente tutto questo permettetemi di dire una cosa fa un inciso
Tutto questo significa anche non solo dal punto di vista della spesa significa anche per esempio quando parliamo del mercato degli affitti significa anche che un investimento lo dobbiamo fare anche per cominciare pian piano insegnare alle persone che il momento del termine di una free dell'affitto non è necessariamente un momento di tragica valenza sociale
Quarant'anni di battaglie sugli sfratti oggi ci hanno portato a questo ma ne speriamo ne sperimentiamo gli svantaggi di questa posizione
E quindi quello è uno dei punti in cui sulle come culturalmente dobbiamo attentamente e riflettere se vogliamo lo ripeto
Maniera che le migrazioni interne siano uno strumento di equilibrio e mercato del lavoro guardate che non è non spero che nessuno mi voglio rispondere che va bene ma facciamo almeno le migrazioni interne perché si faccia meno emigrazioni interne dovete rivedere il sistema contrattuale non so quale delle due alternative forse è il caso che ne discutiamo
Lo stessa questione della comparazione non fra vantaggi di vantaggi fra generazioni ma di vantaggi
In momenti diversi della vita del Paese ce l'avete quando parla dell'impresa quando parliamo dell'impresa di qualità quando appunto cioè si riparla di imprese e qualità quando parliamo dell'innovazione della ricerca stiamo facendo esattamente lo stesso tipo di discorso
Non è che la questione generazionale non ci fosse
E che è passato di tempo è diventata così profonda da essere una delle questioni del Paese
E va risolta non per voi a questo punto ma per tutti perché sono a risolvere se non si risolve per voi non la si risolve assolutamente per nessuno e potrei andare avanti diciamo in questo elenco parlando delle professioni o di altre o del o della concorrenzialità dei mercati e così via esattamente nella stessa ottica di questo veramente vorrei un poche ci convincessimo tutte perché quando se io mi auguro l'undici aprile Cheese veglieremo con un governo diverso
Questo elemento dovrà essere un elemento non un punto del programma io non vorrei vedere delle politiche giovanili
Non vorrei vedere delle politiche per le nuove generazioni io vorrei che questo aspetto cioè la sensazione che il l'idea che il Paese ha del proprio futuro e quindi dei propri giovani e quindi dei propri giovani
Forse
Qualche cosa che taglia che passa attraverso l'intero programma perché non è non può essere ridotta diciamo ad un ad un sottosegratario sottosegretariato
La questione come se un equilibro esistesse e ci si dovesse preoccupare appunto delle politiche per i giovani no il Paese il Paese come è stato detto prima un paese diciamo che risente di un di un processo di invecchiamento che non è solo demografico
Di un processo di progressiva immobilizzazione che non è solo di carattere democratica e proprio per questo motivo se vogliamo rimettono a camminare queste questioni qui devono pervadere l'intera azione di governo io posso aggiungere al concludo solo con una piccola osservazione di carattere più direttamente politico
Guardate che molta della questione
Naturalmente difficile non non facile da discutere che riguarda gli assetti politici futuri
La potete declinare nella stessa maniera per il banale motivo che la cultura politica di chi oggi ha la vostra età
Di chi oggi ha completa dall'età mia figlia cioè diciassette sedici a sette anni fino probabilmente a venticinque a trenta e diversa
C'è una cesura in mezzo
è il ragionamento che facciamo sugli assetti politici futuri sulle configurazioni perché il centrosinistra potrà darsi negli anni a venire hanno questa questione dietro
Andare in determinate direzioni con tutte le come dire pazienza e con tutte le gradualità posso dire con tutto il rispetto che le culture meritano però significa fare anche qui un'operazione tesa a guardare a quella che da Dom
Da qua a dieci anni d'acqua quindici anni sarà la cultura degli italiani
Non si porrà più un problema appunto di mescola mescolare culture diverse io faccio fatica
A spiegare a mia figlia che appunto una volta c'erano culture diverse all'interno del centrosinistra e che ora il processo è un processo di convergenza perché per lei problema delle culture diverse semplicemente non si pone
Non ha mai sentito parlare d'altro io però devo ma devo portare rispetto a quelle culture diverse ma devo lavorare per un mondo fatto tutto di persone come lega
Ecco io sono convinto che l'intervento di Nicola Rossi riassuma bene il senso della nostra iniziativa cioè noi chiediamo un cambio del paradigma a favore delle nuove generazioni in questo Paese non per fare una rivendicazione dell'apparato non per una rivendicazione corporativi si chiama che siamo convinti che o questo Paese investe sul futuro oppure non è non ha una prospettiva e non ha un futuro Stefano Fancelli ben innanzitutto credo a nome di tutta l'organizzazione voglio ringraziare
Lo studio legale Gianni Origoni Grippo & partners che ci ha dato la possibilità
Inaugura questa nuova struttura con un convegno molto interessante sicuramente per tutti noi ma credo anche in un'interlocuzione
Alta interessante perché dinamica
Con un luogo grandi professionalità grande ed anche di grande bellezza della bellezza conta quando si fa un lavoro così importante
In relazione
Voglio ringraziare ritardo Giallombardo di questa opportunità
Veramente nel lavoro insieme abbiamo fatto usa un episodio ma proseguiremo assieme anche su altri temi
E veramente con enorme piacere per il mio pezzettino di conclusione mi ricollego quanto detto adesso Nicola Rossi sosteniamo credo da un po'di tempo uno dei capisaldi della nostra discussione
Cioè che la questione generazionale oggetti questione generale diceva Nicola nella sua relazione introduttiva
Se fino a qualche anno fa aveva senso una riflessione anche l'articolazione di una dialettica tra le generazioni
Perché c'è un sistema che era poco generosa con le generazioni future oggi la dico così
Il futuro dell'intero sistema Paese dipende da alcune scelte netti di innovazione
Che vedono la leva delle giovani generazioni come quelle energie ancora non pienamente valorizzate non pienamente responsabili del proprio destino che solo mettendosi in gioco possono dare al sistema economico di questo Paese nel sistema dei servizi I luoghi del sapere quel salto di qualità di innovazione che permetta all'insieme all'intero sistema paese
Di scegliere la propria stato nel mondo nell'economia globale nella globalizzazione
A me piace dire che noi dobbiamo ancora decidere comunitaria dati questi cinque anni di confusione disastri qual è la star della globalizzazione che vogliamo interventi
Perché non è scontata non è scontata una strada di benessere di crescita economica per il nostro Paese
La chiusura dell'impresa e la perdita di competitività la fuga dei cervelli
Io faccio solamente un esempio che è banale ma che credo sia la cifra ci sono più giovani ricercatori italiani all'estero in Cina
Di quanti se ne siano probabilmente intanto università italiana
E guardate io faccio un esempio che mi è molto caro noi dobbiamo ragionare se siamo l'Italia della Bossi-Fini
Cioè di un paese chiuso razzista che difende i suoi confini assediati
Ci siamo un Paese che è una zona come la definisce Florida della scoppia classe creativa
Cioè della tecnologia del talento dell'innovazione
C'abbiamo un processo di difesa ispettori grandi dinamiche della globalizzazione dell'economia del mercato globale forse abbiamo un'idea di una comunità aperta tollerante dinamica
Ecco lo snodo fa questo intreccio c'è da un lato la strada dell'Europa e ovviamente dell'OPA di Lisbona
E dall'altro c'è però un insieme di energie di intelligenza e di capacità che nel nostro Paese vanno messi a servizio più una stagione di crescita
Insomma per essere molto concreti
Dentro queste segnalazioni ci sono molte ragazze molti ragazzi che ci vogliono provare che hanno le idee capacità e l'intelligenza di grandi talenti riuscirà a dare a questa generazione a questa parte della nostra generazione degli strumenti per provarci
è una scelta fondamentale perché queste opportunità e questi tuoi strumenti sono proprio quell'opportunità quegli strumenti che servono a tutto il sistema Paese in un'ottica di coesione sociale per reggere le sfide che abbiamo di fronte
Insomma parlare oggi delle giovani generazioni significa non vi suoni come storico è la realtà delle cose spiegare a tutte le generazioni di questo Paese qual è l'Italia che abbiamo in mente per i prossimi dieci anni
Parlare del futuro dell'economia del mondo delle professioni della formazione di questo Paese significa parlare ad una generazione che sta fuori purtroppo dalla porta che chiede di entrare ed è una segnalazione che vive sulla propria pelle le contraddizioni
Di un declino ancora non così drammatico ma che per certi versi la nostra generazione immediatamente insomma la nostra è la generazione di fior di laureati
Con grandi capacità che sul piano del merito del talento avrebbero molto da dare e che la buona per due settimane Nesi con contratti come dire la guai la cui remunera divideremo le attività e la cui solidità evidentemente parametrata sul modello di competitività nel mercato del lavoro molto basso
E quindi
Vedete dove abbiamo una serie di snodi ogni richiamo sulla mente perché questa iniziativa c'è stata creduti vivissima
A presentare anche in maniera sistematica la nostra elaborazione la nostra proposta su questi temi
E avviare una serie di interlocuzioni che ci sono utili innanzitutto perché su questi temi noi vogliamo muovere in un solo nella campagna elettorale ma anche già preparandosi in quella che sa
Per la società italiana
Rompere le incrostazioni prendere atto che la chiusura della Società italiana è parte fondamentale causa fondamentale del declino del Paese
Beh allora questo significa io credo partire innanzitutto dei temi del welfare né del lavoro come abbiamo fatto questa mattina e dire con grande franchezza e bevono sono gli stessi ma anche alla politica e alla società questa generazione non ha paura della flessibilità anzi che è una generazione che vuole una maggiore flessibilità una generazione che amerebbe poter scegliere il proprio percorso il Progetto di vita e di lavoro
In un percorso fatto gli approssimazioni progressive che migliorò la condizioni di vita e di lavoro
Non fa paura a questa segnalazione di cambiare lavoro sì però nel passaggio da un lavoro all'altro
Non solo aumenta come dire il numero di esperienze che si fanno in termini di sfruttamento e di precarietà momento da bagaglio di conoscenze
La capacità di orientarsi di far valere proprio bagaglio di conoscenze c'è il lavoratore flessibile quindi un soggetto forte orgoglioso
Che guarda al proprio progetto di vita ecco la flessibilità lo plasma scegliendo come diceva Nicola Rossi dove vive
Cambiando casa cambiando città cambiando Paese
Immaginando che va a formarsi in un sistema realmente integrato di istruzione e di formazione perché no all'estero per poi tornare in Italia Nordahl sento come al Sud e quindi se le avesse flessibile al mercato del lavoro deve essere flessibile alla società
Ma questo significa che se io cambiassi parlo di Baldo Zeno significa che il diritto allo studio mi accompagna non come ammortizzatore sociale
Ma comunque promozionale debba mesto commenta insomma
La lotta per rendere il lavoro più nobile il più libero
Pari declinata con la flessibilità come strumenti non Comini
Guardate che questo costo
Ostellino prese Costa anche a quella che è una battaglia culturale che noi dobbiamo fare perché il sito il tema dei servizi per l'impiego e dobbiamo convinzione intero paese che è finito il tempo in intermediazioni informale della manodopera
Anche là dove questa si colora esce poi della Rete abituali dei rapporti e delle relazioni e di altri clienti rapporti relazioni
I sommi servizi per l'impiego che non sono una propaggine più o meno efficiente delle amministrazioni provinciali ma devono essere luoghi in cui cinquanta università centri di formazione professionali in Paesi in cui la politica un ruolo alto che gli spettatori lavorativo
Questa è una sfida anche ma avremo modo di parlarne in appuntamenti per il sistema dell'istruzione e della formazione io mi soffermo solamente sul tema del diritto allo studio guardate parliamoci con franchezza della nostra generazione e delle altre segnalazioni qui c'è un tema di predisposizione ad un progetto di vita che parla per dalla rottura di una dimensione di dipendenza e che deve guardare la dimensione di autonomia
E la dico spesso in maniera piuttosto brutale all'altro una generazione che ancora oggi fatica ad immaginare se stesso sul limitare dei vent'anni autonoma dal nucleo familiare di undici
Ma se vogliamo questa dinamica di integrazione anche del nostro vissuto in quelli che sono i sistemi sociali culturali più avanzati occorrerebbe nella zona del fatto che forse vent'anni giusto uscire di casa
E giustamente sistema del diritto allo studio che ti mette in condizione di scegliere l'università il micelio minime si sa tutto casa e che forse questo non è solamente un aspetto perequativo
Se lo devono permettere tutti ma che queste un pezzo fondamentale delle politiche di sviluppo
Se è vero che ci servono più laureati dagli atti più qualificati e parlerò solamente citandolo dell'orientamento di tutti gli strumenti che debbono incentivare anche la formazione di una cultura diffusa nel nostro Paese
Data la penuria ad esempio di sapere scientifico nel nostro Paese e permettetemi un inciso se un ministro della Repubblica Italiana ripete per cinque anni di un'istituzione degli istituti tecnici e professionali sono una serie di poi non manca quinto anno nell'iscrizione al primo anno di ragazzini di quattordici anni sei vediamo un'infornata clamorosa
è naturale se la scelta del percorso universitario affidata al marketing fa l'università è naturale che le scelte siano condizionate da chi è più bravo a fare ma e quindi non da quali sono i corsi di studi che servano al sistema dell'impresa della cultura e al Poggetto è l'idea di società che si ha in mente
Quindi gli strumenti gli abbiamo definiti
Ne abbiamo messi a punto con un lungo confronto di cui io ancora si vedono come dire gli ulteriori appuntamenti in campo pensa work in progress al fatto che ne discutiamo di continuità di reddito
Parliamo di formazione lungo tutto l'arco della vita cominciamo a De Gennaro parliamo di continuità previdenziale
Noi siamo pronti a dare un contributo quindi in un'ottica un sistema di welfare e di lavoro flessibile moderno volta alla formazione dei mezzi dei talenti veri appassita è volta alla regia
Che oggi alla nostra generazione va dato in mano ad ogni ragazzo ad ogni ragazzo il proprio progetto di vita
Che sia una generazione che da questo punto di vista a forti aspettative verso il centro sinistra verso l'Ulivo versiliesi
Si aspetta di poter sentire che c'è quest'investimento sulle capacità state boia di cambia
Tengo molto rapidamente al tema che io credo con grande se volete coraggio ne abbiamo provato a declinare come se fosse un tema da sempre nelle corde della nostra iniziativa il tema dell'impresa
Ma non l'abbiamo fatto se volete per misurarsi con qualcosa che altro D'Amuri ma invece per tematizzare credo che dobbiamo ringraziarlo con la Carruba ci sia riuscito
Vogliamo tematizzare il fatto che poi questi giovani imprenditori potenziali o questi giovani imprenditori che devono sorregge il passaggio generazionale non sono soggetti astratti sono soggette in carne e ossa
Cioè che fosse noi perché abbiamo antenne ben radicate nel territorio le vediamo questi improvvisi che chiudono
E che chiudono perché nella casa a fianco la casa degli imprenditori ci sarebbe un potenziale manager molto capace che però è nato nella casa sbagliata
Fosse nato nel caso giusta per imprese ad un futuro padre nato nella casa a fianco quindi agli dei e le capacità professionalità ma non ha il credito
Non una una condizione economica familiare io permette quindi quell'impresa più beh vediamo quelli che Bersani ha definito a Firenze ecco una nuova generazione disegnetti
Quei geni che negli anni Sessanta fece la futura economia italiana che il gene disegnetti se estinto c'è c'è nella nostra generazione c'è nel Sud in particolar maniera così come nel centro del nord ma il sud in particolare maniera potrebbe essere la leva del sviluppo connesso alla legalità di un nuovo sistema di relazioni economiche sociali e culturali
Si tratta evidentemente di fare scelte coraggiose e quindi di investire credito d'imposta certamente ma anche il prestito d'onore ma anche la capacità di dare il senso di un sistema Paese che investe sulle capacità sul talento di questi ragazzi
E che quindi con tutti i mezzi da senso un Paese che vuole far crescere una nuova generazione di imprenditori ora l'interlocuzione con i giovani di Confindustria ci potrà essere utile anche in futuro
Perché fosse quella che è la nuova sfida non arrendersi alla logica delle delocalizzazioni delle chiusure anche la nostra sfida pista fosse da uno sguardo politico che differente se chi rappresenta gli interessi delle imprese e c'è chi come noi però ben una generazione che vuole opportunità in un rito anticipo
Ci si incontra in voi che Povia con la nostra funzione ed esercitare una rappresentanza piena di una generazione di ragazzi ragazzi dobbiamo accettare la sfida del confronto e rilanciare
Tema di usando le politiche perché vedete
Ho salviamo l'infrastruttura della piccola e media impresa italiana e lì si son tanti ragazzi che debbono entrare come intelligenze quinta come anche capacità di lavoro
Oppure guardate che anche allo stato attuale per quanto la nostra rivalità c'è piuttosto ridotta
Veramente la prospettiva è quella della fuga da questo Paese
Sì prevediamo capacità di far vivere il nostro sistema economico l'Italia rischia di andare a scivolare verso un deserto
Nessuno di quei pezzi della globalizzazione in cui la produzione non c'è più
Io almeno interpreto così anche l'angoscia di chi vede imprese più grave dobbiamo secondo me
Incassare dialogare su questo terreno
Ed infine altro tema fondamentale
L'idea di paese passa anche dall'impresa di qualità
Dal turismo da una serie di sfide che la nostra generazione io credo sia pronta
A prendere in mano e se c'è una volontà politica di dare alla nostra situazione questa funzione o quello che ne possiamo essere non solamente quelli che come dire presentai un progetto politico un'idea ma anche quelli che in un'azione politica quotidiana
In questa campagna elettorale vadano legale l'idea del progetto d'Italia che al primo che al nostro partito un consenso non di breve respiro ma duraturo
Che guarda al nove aprile che guarda dopo di una serie di riforma dello Stato
Dico solamente questo
Riforma degli ordini professionali l'accesso al credito abbiamo parlato di tanti temi
Condivido quanto dice Nicola Rossi non ci serve
Una idea di politiche giovanili dalla ci serve lo dico con grande franchezza
Un po'più di politiche giovanili nel senso europee
Perché il paradosso di questo Paese che non deve fare politiche giovanili perché ha delle file politiche Pannella generalità del paese c'è parla del futuro della nostra generazione
Ma è l'unico Paese che non al Consiglio nazionale dei giovani l'unico Paese che non ha spazi di protagonismo di una generazione quindi ci serve
Lo dico perché ha parlato di accesso al futuro abbia preso un impegno con duecento mila persone portata avanti buona Carlo vi sia convinti un ministero delle politiche giovanili e poi un'idea di responsabilità in un pozzetto di paese che abbia al centro le giovani svizzeri
Guardate me serve anche e queste iniziative servono per ricordarselo un pericolo davano anche al nostro partito
Che questo pezzo del programma
Del nostro partito sia la guida sia uno degli strumenti fondamentali di campagna elettorale per noi e per tutto il nostro partito
Ne dobbiamo sempre ricordare che il nostro partito ha messo a punto a Firenze sui giovani io credo il programma più avanzato putiniani anche una sintesi di tanti percorsi di elaborazione e ne abbiamo dato un grande contributo
Ma adesso rimane un pezzo fondamentale da fare che siamo che si chiama Ulivo unione
Pato dall'Unione perché in questi giorni voi sapete si sta definendo il programma e noi stiamo chiedendo nonché si faccia uno sforzo di fantasia per scrivere qualcosa sui giovani ma che si faccia uno sforzo di organicità
Cioè che si dica chiaramente degli angoli di quali sono le proposte servizio non lasciando solo alla presenza nei vari capitoli
Le proposte per le giovani generazioni poi però si preme molto l'Ulivo
Ci pare molto prima e molto lavoreremo con i giovani della Margherita e non solo
Perché noi crediamo fortemente che l'Ulivo sia tanto più forte quanto più saprà incarnare nella proposta politica nel Progetto politico in prospettiva queste indie
Nicola Rossi ha perfettamente ragione andate l'avviso attenti a chiedergli e voto dicendo che chiuderemo la vicenda storica del Novecento riguarderà gli dirà
Quale vicenda storica del Novecento
Di che parlare
Mio nonno il mio padre
Ma quand'è che parlate del mio futuro
Il mio progetto ecco l'Ulivo deve innanzitutto per la nostra generazione interna questi temi
Ed è tanto più credibile come soggetto politico riformista del futuro
Senta ma questi temi
Altrimenti si è solo il punto d'arrivo di grandi storie nuovi vincoli banche inoltre alla mostarda di sigilli conosciamo
Beh parla evidentemente del trentacinque su trentacinque in giù ha un fascino grandi nuovi difetti come non sa appassionati di politica ma per chi si appassiona ad un progetto di vita B
Ha un po'meno argomenti e quindi un grande lavoro perché questo tema quello delle opportunità di liberare energie c'è il cuore del progetto politico del
Grazie Stefano la parola per le conclusioni a Gavino Angius
Ma io intanto mi scuso perché
Stamattina non ho potuto partecipa
Parte iniziale del di questa bella iniziativa
Ero affaccendato con varie cose qualcosa dell'Aglio
Ma noi siamo alle prese che io per la questione di cui io mi sono occupato stamattina di cui dovrò occuparmi anche stasera poi domani mattina presto
La fine della legislatura sembrava tutto normale ma naturalmente questo paese di normale non c'è mai nulla
L'anormalità comincia dall'altro dice
Adesso sembra che bisogna rinviare lo spostamento della fine della legislatura perché il nostro presidente del Consiglio un sacco di cose da fare per quindici giorni
Ha scoperto che troverà il tempo oltre che per andare in tutte le televisioni dalla mattina presto sino alla sera tardi anche di fare approvare dal Parlamento non so quante leggi fondamentali
Naturalmente non gli hanno detto che nell'ultima settimana la sua maggioranza è mancata al Senato per quattordici volte
Quindi spero che nella giornata di oggi qualcuno glielo dico un po'di conti
Non voglio drammatizzare ma l'idea che si concluda una legislatura con un conflitto istituzionale
Perché si deve decidere
Non la data delle elezioni sull'attuale suggerirci non la data di scioglimento del Parlamento perché anche questo si è deciso che avvenga
Domenica prossima
I presidenti di Camera e Senato sono già convocati risulta per le ore diciotto del sabato al Quirinale
Ma perché semplicemente il Presidente del Consiglio vuole ritardare la firma del decreto che invece i comizi elettorali al fine di differire in tempi un po'più lunghi l'entrata in vigore della par condicio ammette sembra questa l'ennesima indecenza di questa legge
è un fatto abbastanza
Penoso dover parlare di tutto questo
Grande Paese democratico dove le cose si dovrebbero svolgere
Diciamo anche con un certo livello di civiltà
In verità tasse il Governo e la maggioranza vicino
Di approvare quei decreti legge
Che sono stati presentati
E sono già all'esame delle camere
Questo lo può fare anche in presenza dello scioglimento delle Camere e anche in presenza della indizione dei comizi elettorali
Ma se anche il governo e la maggioranza volesse
Rispondendo alle argomentazioni ai rilievi di incostituzionalità
Che la Presidenza della Repubblica fatto alla legge Pecorella
Anche questo può essere fatto uno uno a falsi questo questo gene
Dunque in realtà non c'è nessun motivo
Per aprire questo conflitto
Creare questa nuova tensione
Alimentare queste nuove polemiche
Illudere gli italiani che nell'arco di una settimana due settimane non si sa bene che cosa il governo dovrebbe fare
Sono dicevo poco fa Nicola Rossi
Data l'età che ha che abbiamo le più giovani di me ma insomma
Potremmo semplicemente Stormen Lare al Presidente del Consiglio canzoni se ne intende allegra canzone voi non ve lo potete ricordare ma insomma
A San Remo visto che abbiamo Sanremo alcuni anni in fase rappresentato un cantante italo inglese
Che si chiamava Mal dei Primitives cantavano una canzoncina Bisogna saper perdere
Si potrebbe Apicella Lorefice proprio e adesso possiamo suggerire un duetto col presidente del
Parliamo di cose sì
No all'appuntamento vostro lo diceva adesso Fancelli
Somme molto
è molto importante molto bello
Ed è molto azzeccato il titolo
Non so chi l'ha pensato ma insomma liberare le energie costruire le opportunità
Io penso che questo debba essere uno dei tratti di fondo non solo del programma dell'
Ma del nostro concreto impegno di governo
Faccio una distinzione
Deliberatamente
Perché penso che ciò che noi diciamo oggi agli italiani e gli impegni che assumiamo
Il patto che probabilmente dobbiamo stipulare
In modo trasparente e non lo dobbiamo onorare sino in fondo
Non dobbiamo fare come qualcun altro che ha firmato contratti e poi mi ha radicalmente totalmente disattesi
Lo dico anche perché ritengo
Lo dico a fa incendi
Non lo so come poi con le politiche
I tuoi indicato per le nuove generazioni
Saranno fatte realizzato dal Governo
Io ti posso anche sostenere come ministro
Se questo non dovesse avvenire ti raccomandano approdo
Ma se questo non dovesse avvenire io penso che noi non dobbiamo commettere lo dico anche autocriticamente l'errore che commettemmo nel novantasei due mila quando un po'
Come dire
Rinunciamo alla politica
Quando andammo al governo del paese
Diciamo cioè ad un esercizio critico ad una intelligenza ad una sollecitazione
E commettemmo probabilmente un errore
Io penso che nell'esercizio del governo una forza di sinistra forza democratica e di sinistra come sono i Democratici di sinistra ma più in generale come l'unica se vuole davvero mantenere un rapporto costante con la siccità Società italiana deve avere una capacità di ascolto di interlocuzione
Al fine di dare risposte quelle serie fattibili e realizzabili quelle che si possono dare
Dobbiamo parlare di cose Goggi assumere quindi sulle cose impegni precisi
Qui sono venute delle indicazione delle suggestioni veramente notevole elaborazione un pensiero politico una
Poi guardate abbiamo bisogno di di una grande intelligenza oltre che di una grande passione
Perché io penso che c'è uno slogan Nostromo dei DS che dice amare l'Italia
Ma il sottotitolo io rimarco questo dato che metterei a quel bellissimo slogan neanche unire l'Italia
Io sono convinto che alle compagne e compagni che amici che in questi anni nel nostro Paese ha subito delle rotture troppo delle
L'accelerazione
Si sono prodotte del divisione
Nel nostro paese
Che sollecitano una nuova classe dirigente a porsi come obiettivo quello di
Far riconosce
Nelle sue istituzioni
Nel suo sistema sociale
Nel dare un senso di appartenenza ad una comunità nazionale
Forse che sono state divise che hanno subito rotture lacerazioni
Il che non significa avere un Paese che immediatamente la pensa tutto allo stesso modo
Ma appunto che invece si riconosce nelle istituzioni
Che sa di appartenere ad una comunità
E sa che vive in una società nella quale l'antagonismo e l'egoismo
Sono elementi non fisiologici ma patologici
Io penso sempre al lavoro alla concezione del lavoro alla visione del lavoro così come esso è stato messo in discussione attaccato frontalmente
Nel corso di questi di questi
E penso anche guardate che investire nel futuro come è stato Queer ripetutamente detto
Significa
Una cosa semplice naturalmente a dirsi più complicata farsi
Significa adottare il nostro Paese di nuove politiche pubbliche
E significa porre al centro dell'azione del governo di cui spero democratici sinistra possono far parte un grande problema redistributivo
Nuove politiche pubbliche essendo diventato il nostro un Paese che investe meno risorse pubbliche in ogni campo rispetto ai grandi Paesi europei
è un problema redistributivo
Rispetto alla ricchezza prodotta nel Paese perché noi siamo diventati Eugene Paesi europeo dove ci sono le più profonde diseguaglianze le più profonde distanza tra chi è più ricco più fortunato
E chi e più povero o perlomeno indigente nemmeno fortuna
Ora guardate che in questi dati elementari sì
C'è in realtà il fallimento di quello che è stato un progetto di governo
Noi io spesso non mi sottraggo a fare le battute sul presidente del Consiglio perché lui un possente attive eccetera
Però c'era un progetto politico
La Casa delle Libertà è nata su uno dei
Il governo della nostra della nostra società della Società italiana
C'era nel Progetto del Presidente del Consiglio e dei suoi alleati un'idea dello Stato una concezione dello Stato una visione della società
Più ricchi e più liberi
Con l'ultra liberismo
Ci siamo ritrovati in meno liberi e più poco
Era un progetto ambizioso
Che tendeva a non solo a
Esercitare
O a fare l'esercitare
La Casa delle Libertà e alle forze che in essa si sono ritrovate non solo dal punto di vista politico anche dal punto di vista culturale dal punto di vista sociale
Un progetto ambizioso in cui la precarizzazione del lavoro del sapere e della ricerca
Quella sicurezza annegata
Sul piano sociale innanzitutto
Diventavano ritratti i tratti dominante
Quel progetto è naufragato in quella che chiamiamo la crisi italiana di oggi quella che abbiamo chiamato il declino del Paese
O la decadenza del nostro
Noi non siamo soltanto il Paese europeo tra i grandi Paesi europei quello che di gran lunga cresce assai meno o quasi non capì
Ma siamo anche il Paese nel quale
Il reddito medio della famiglia italiana
E diminuito dal due mila e uno al due mila e cinque del sette virgola
A fronte
Di una diminuzione del reddito medio delle famiglie tedesche francesi o inglesi
A un calo di quel reddito diminuzione quel credito dell'uno virgola due dell'uno virgola tre
Sei volte di più
Altro che più
Noi ci troviamo in un paese nel quale
Non si è investito nel futuro
Ma non si è neanche tutelato è garantito il passato
Farlo come ho già nella parlo delle generazioni
Più anzi
E quindi porsi il problema di come vengano utilizzate o possano essere utilizzate le risorse di cui potremmo dispone
è un grande tema
Tema corri
Stefano poco fa ha detto
I giovani sono il presente sono il futuro
Come possiamo noi pensate
Ad una società più libera e più equa se non investiamo
Nel futuro
Badate non è soltanto una questione generazionale
O è ovviamente
è una grande questione di Progetto del nostro Paese che investe l'economia che investe la scuola che investe
Che investe quel welfare di cui stamattina avrete qui qui discusso
Io penso che noi fatemelo dire dovremmo un po'ripartire riparlare di più dalla poco
Dal lavoro che cento dalla foro che non c'è
Ponendoci quesito ma si può davvero ripensare il lavoro in una società Manzato e moderna come la nostra in una delle più grandi democrazie del mondo si può ripensare il lavoro
Senza ripensare ai caratteri dello swing
E della crescita
Io francamente penso di no
Però penso che bisogna partire da qui
Perché è secco non fa questo una forza di ispirazione socialista e democratica come la nostra
Nicoletti e dire voi chi è che lo dovrebbe
Cioè male le radici del movimento dal quale noi veniamo quale quell'insieme di idee e di valori che ho di principi ai quali con la nostra politica cerchiamo di far riferimento di mantenere vivi
Non ci dicono forse che questo uno dei grandi temi ripensare il lavoro
Con tutti i suoi connotati sui costi
Ma anche le sue trasformazioni ma anche le sue dislocazione
L'altro giorno ricordavo ad un'assemblea della Sinistra giovanile temi che uno dei video apre l'avrei ha detto anche voi
Perché c'è stato un periodo in cui andava molto forte un libro
Sulla globalizzazione beh libero
Studiosa canadese di Naomi Klein che descriveva le grandi multinazionali ci spiegava la globalizzazione ma di quel libro una delle cose che poi mi ha più colpito
Anche perché poi l'ho verificato di persona
Era che in realtà
La vera questione che si pone ma in termini globali nuovo
Era il lavoro delle persone
Nelle sue più diverse forme uso una parola
Può azzardata
Di sfruttamento
Dalla sud est asiatico sino alle forme più sofisticate
Del lavoro informatico tecnologico di Seattle chiesti Sivori
Ricordo che io dico provinciali andato qualche anno fa del Gemelli promosso ricorda
Hanno Iolco in uno dei grandi magazzini e New York Wars Marte
Uno dei quelle catene di grandi magazzini che hanno profitto pari al prodotto interno lordo della Svezia della Norvegia messi insieme tanto per dire
Mi son comprato un beh il giubbotto inferno faceva freddo più o meno come adesso bellissimo americana multinazionale americana
L'ho indossato effettivamente era bello accaldo eccetera dopodiché ho guardato ed era
Fabbricato naturalmente a Taiwan
E sappiamo come lavoro
Son cose banali quotidiane ma son cose che ci portiamo addosso nella camicia che indossiamo nella nelle scarpe che calpestiamo nel giubbotto che ci complica
Non parlo dunque solo dei un dato quantitativo
Parlo del lavoro e insieme della dimensione dell'impresa della sua dislocazione del sostegno all'innovazione
Dell'efficacia del welfare del sistema di garanzie delle forme di finanziamento
Delle forme di finanziamento
Poco fa ho sentito l'intervento di Giallombardo era molto bella molto efficace perché era concreto partiva partita dal basso ma poi andava lontano
Beh
Ma quella obiettivo che lui è indicato
Per sostenere un giovane che ha un'idea poi un'ambizione poi un'opportunità
Lei diceva usato un'espressione muovere la mentalità delle banche che poi è stato un concetto con altre parole ripreso anche poco fa
Da Marcello Messori ma è possibile questo stiamo con i piedi per
Senza
Politiche i sostegni pubblico
Io penso di no
Allora
Voglio dire che se
Noi non poniamo questo problema
In tutti i suoi aspetti
Cioè connotare le politiche economiche sociali ma direi anche di bilancio di un governo di centro si
Non pensando di fare tutto Stefano nell'arco del primo anno di governo ma in termini di obiettivo e di finalità
E quindi piegando le politiche economiche e di bilancio ad uno scopo che non è sociale e di assistenza anche economico e produttivo
Io penso che noi mancheremo al nostro obiettivo perché vedete
La qualità del prodotto è legata alla qualità del produrre ma è legata all'ora la qualità del sapere ed è collegata anche all'accesso alla qualità del sapere se io ho un sistema scolastico e universitario che anziché favorire l'accesso e la diffusione o un sistema che viene fatto e che devo combattere
E che devo togliere di mezzo che opera esattamente in senso opposto
Io sto Ray determinando se dovesse accettare questo il fallimento di quell'obiettivo e di quegli obiettivi di cui fui qui
Avete parlato
Ecco perché penso
Che quando noi parliamo del programma non non non stiamo parlando soltanto di un elenco dico poi è evidente che ci devono essere le specificazioni nelle articolazioni le scritture
Ma intanto sto pensando ad un indirizzo ad un'idea ad una concezione ad una visione che dello Stato
Di uno Stato che sta più Ricci
E mi dovete spiegare perché deve stare più vicino agli interessi e non deve stare più vicino anche il viso
E sto pensando e devo pensare ad una visione nella della società che cresce non che si accontenta perché deve mantenere il mercato protetta devo pensare ad una competitività positiva in cui in nuovi soggetti rientra nella scena del sapere nella scena della produzione la scena dell'economia nella scena delle finanze in altre parole devo pensare
Ad una società più appena perché sia una società più libera devo pensare a un nuovo modello di produrre e a un nuovo modello sociale
Io penso care compagne e compagni amiche amici
Noi viviamo oggi in Italia in una società che si è sempre più chiusa
Poco dinamica
Con una scarsa o nulla mobilità sociale
Senza crescita
Una società che vive di chiusura di corporazione
E quella dei dei
Che era
Privatizziamo
E che inganna è bollente qualcuno ci aveva detto privatizzando liberalizziamo
Si è rivelata un piccolo imbroglio
Questo è un Paese nel quale si è passato dal monopolio pubblico al monopolio privato quasi in ogni campo
Con un'economia chiusa con una finanza protetta
Che non vuole che crescano e Alfa anzi non nuovi soggetti
Io penso che solo spezzando rompendo quest'auto conservazione
Con un progetto che sia davvero innovativo noi possiamo spezzare allora quel c'è
Che tiene
Come in un cinta daziaria
Chiusa in se stessa la società italiano
Io credo e mi avvio a concludere che per far questo serva davvero una nuova classe dirigente
Guardate quando dico classe dirigente non sto parlando solo delle forze politiche
è ovvio che parlo anche di cui
Parlo di partiti forze politiche persone che abbiano una visione corsia
Che accettino sino in fondo questa sfida dell'innovazione vera della modernizzazione reale del nostro Paese
Ha una classe dirigente di un grande Paese democratico come la nostra non esprimono solo partiti le forze politiche
O le Little culturale
Respingono anche
Forze che stanno al governo all'opposizione le esprimono le forze dell'impresa l'esprimo le forze del lavoro della finanza della cultura diffusa
Una nuova classe dirigente che sappia stare insieme perché uniti da da una visione unita da una concezioni unita da un progetto
Dentro il quale progetto dentro le quali linee poi si può discutere ci si può confrontare perché questo è ovvio e bisogna farlo in in modo aperto
Ma su quei valori che
Servono al nostro Paese su quei principi che stanno alla base del suo stare insieme io credo che per
Questo è quello al quale noi dobbiamo lavorare
Penso allora che cosa è il capitalismo italiano di oggi
Io ascoltato soltanto alle
Intervento poco fa di Nicola naturalmente condivido interamente di Nicola Rossi ma poi anche quello del
Dottor Giallombardo Marcello Messori
L'avete
Non è il tema io non fatemi dire solo una cosa anche queste vicende del
Bancarie di questi ultimi sporchiamo le indagini della magistratura facciano quello che devono
Devono mettere dentro qualcuno lo rinvio a giudizio facciamo quello non cancello non non non voglio discutere
Ma da un punto di vista di sistema cose chiavi
E avvenuto che dei nuovi soggetti si sono misurati in uno o una scalata
Mi dovete spiegare perché quello che poteva fare una banca doveva essere impedito ad una quello che era lecito per il Banco di Bilbao sempre
Ah mi dovete spiegare perché in questo Paese se si parla di finanza bianca tutti sono tranquilli se si parla di finanza rossa apriti cielo
Virgolette spiega
Dovette spiegare perché se si parla di politica e affari tutti dicono è una cosa riprovevole ma giusti e che ecco
Se però si parla di politica affari di F. de
Allora ha detto una cosa assolutamente normale perché me lo volete spiegare
Io penso che
Guardate
Alla fine di questa vicenda
Fatemelo dire
Quando ragioneremo dei più
E si valuterà bene la storia di questa vicenda vi assicuro che se ne scopriranno del bene
Ve lo assicuro
Ma il punto è un altro
Il punto rispetto al ragionamento che qui stiamo facendo e una
Il punto che io ritengo che tutto non sia così neutro come poco fa il mio amico Marcello Messori ha detto
Credo che ci siano state delle resistenze acché
Un soggetto che fa finanza un soggetto che fa Banca un soggetto che è quotato alla Borsa di Milano
O un soggetto che ha un rapporto con settori economici tra i più produttivi di questo nostro Paese in questo ultimo anno se non l'avete capito sto parlando di Hughes
Non si può lei
Che entrasse in quella banca
Io penso che se avessero scalato un'altra banca tutto sarebbe stato tranquillo ma questa è una malizia del sardo
Quindi
Vi prego di non considerare
No il problema è un altro problema politico e che
In un qualche modo
è scattato un istinto di autoconservazione
E non soltanto come ha detto Marcello Messori e su questo punto son d'accordo con lui perché magari c'è stata una banca vita
Che era portata portatrice di questa visione ma anche altri
Integro il pensiero dell'affermazione del professore
Presso la verità è che la politica Colucci
Deve interessarsi di più meglio in un modo diverso
Dell'economia del nostro Paese
E quando parlo di politiche pubbliche e parlo di scelte che devono essere far però rientrare la crescita e lo sviluppo anche qui con una concezione dello Stato diverso dal passato e dagli anni passati non uno Stato che fa ma uno stato che fa fa che dà opportunità vere a tutti che si dà delle regole trasparenti uguali per tutti una moderna democrazia economica
Come c'è già in altri Paesi eccome noi dobbiamo ancora fare
In questi anni non è stata la politica a bussare all'economica
Care amiche e cari amici care compagne e compagni è stato il contrario
Lo vorrei ricordare sommessamente al presidente della Confindustria ai presidenti di tante banche e anche a molti amici e nove amici che hanno scritto attorno alle vicende bancarie in questi anni
Doti editoriali dimenticando però li abbiamo letti penso che abbiate detti anche voi politica economia devono restare separati ma omettendo che in questi anni
La politica si è dovuta interessare per esempio della crisi devastante del gruppo FIAT
Che con denaro pubblico è stato sostenuto il risanamento di quella che la più grande impresa italiana
Attraverso le leggi che hanno favorito la rottamazione
Con denaro pubblico sia intervenuto
Per limitare i danni e lo sfascio che poteva avere effetti devastanti in tutto il sistema bancario italiano di alcune grandi banche meridionale
Tra esse ma non solo tra esse
Il Banco di Sicilia e il banco Dina
Ci vorrebbe un'onestà politica e anche intellettuale quando si parla queste questione io penso vedete che il ruolo che una grande forza politica e democratica come la nostra deve essere anche questo di affrontare i nodi della crisi italiana anche quelli più complessi anche quelli più difficili anche quelli più delicati
In un modo sempre onesto e trasparenti
Io non lo so dicevo se noi andremo al governo penso di sì sembra dissi
Non smarrire amore sul senso della misura è una battaglia politica difficile quella nella quale
Siamo chiamati però ecco io credo che anche dopo che questo avverrà se avverrà
Noi dobbiamo non perdere di vista quella che è una missione specifica nostra grande sport
Costruttori
Nostro progetto politico quindi un progetto
Ma io spero
Però che questo debba essere
Penso e spero che
Ero che possiamo
Pare sull'aiuto sul sostegno
Pena di chiudere
Questa nefasta parentesi che ci è toccato vivere in questi cinque