Costruire un mondo migliore. Massimo D'Alema incontra gli studenti

Buonasera e grazie
Qui così numerosi per questo appuntamento con Massimo D'Alema
Questa sera
Abbiamo iniziato stiamo iniziando ad un orario inconsueto io sarò telegrafico
Perché prima Massimo D'Alema ha ricevuto a Capalbio il premio politica storia economia per il libro a Mosca l'ultima volta Enrico Berlinguer nel mille novecentottantaquattro
Il tema di questa sera è un tema ambizioso costruire un mondo migliore ma siamo la festa nazionale della Sinistra giovanile
E quindi è giusto avere grandi aspirazioni
In questo incontro con i giovani in strada intervistato oltre che ad alcuni ragazzi del qua sono presenti sul palco da Chiara Di Pietro giornalista da Stefano Fancelli presidente della nazionale della Sinistra giovanile
E da Giacomo Philibert presidente per così cioè l'organizzazione giovanile del Partito del socialismo europeo comincia Stefano Fancelli
Buonasera a tutti
Benvenuti questa serata con Massimo D'Alema per me è un enorme piacere per tutti noi avere qui presidente del nostro partito
Il titolo dell'iniziativa di questa sera diceva giustamente mai nel molto ambizioso costruire un mondo migliore va bene per la nostra generazione questa ambizione questo sogno questa speranza era coltivato in questi anni scendendo in piazza nelle strade con le bandiere arcobaleno
Sognando di cambiare un mondo fatto di ingiustizia e di guerre
I fa a me di povertà sognando di costruire un mondo in cui al terrorismo non si risponda con le armi ma si risponda con la politica con il dialogo sognando di costruire un mondo migliore e di farlo o strumenti nuovi con la forza della politica delle idee
Una generazione che è sceso in piazza che sei appassionata la politica che ha deciso di tornare a porsi grandi domande grandi questioni
E la generazione che si è mobilitata abbia scelto l'impegno anche perché attraversato anni difficili difficilissimi gli anni del governo Berlusconi
Abbiamo conosciuto la precarietà abbiamo conosciuto l'abbandono del ministro Moratti
La distruzione della scuola pubblica dell'università abbiamo conosciuta una società bloccata decida poca speranza nel futuro e poche ragioni per immaginarsi un futuro di libertà in cui ognuno possa costruire un proprio progetto di vita
Ma ora ora è arrivato il momento di cambiare ora è arrivato il momento di avere un grande Progetto un programma un'idea dell'Italia è arrivato il momento di vincere le elezioni e di cambiare il nostro Paese che questa generazione
Questa nostra generazione sa che per dare forza a questa speranza questo progetto abbiamo bisogno di un grande progetto politico di una grande stagione di partecipazione a partire dalle primarie del sedici ottobre del sostegno Romano Prodi nella costruzione dell'Unione nel progetto della federazione dell'Ulivo
Per fare tutto questo abbiamo bisogno
Di una guida forte di una guida politica abbiamo bisogno di chi sa capire la nostra passione il nostro desiderio di cambiare per questo ci fa veramente molto piacere avere qui Massimo D'Alema perché siamo sicuri che lo saprà dare una risposta
Alle tante domande abitanti inquietudine ha tanta voglia di esserci di cambiare le cose che la nostra generazione ha per cui non indugia molte e passo subito la parola a Chiara Di Pietro
Buonasera tutti
Mi lasci dire che andando veramente bene
Si parla di questi venticinque che questi venticinque Cernilli vacanza stati tratti evidentemente non l'ha vista
Le vacanze fanno bene allora prima di affrontare le questioni e le domande che le faranno tutti i ragazzi
Bene darmi l'opportunità di levarmi e un paio di curiosità
La prima in un'intervista a Dini su Repubblica di avanti avverte a del tre ogni sibilante treni rilancia il tema delle grandi unioni tra culture riformiste e democratiche socialiste nel quadro di una politica internazionale riformista se non sbaglio cattivo a lei insieme ad Amato prima parlare di un pregiate di un Ulivo a livello europeo
Attualmente dato regionali si può parlare in qualche madre di una battuta d'arresto della federazione
Le primarie saranno un modo per rilanciare la federazione per rilanciare però anni a capo della federazione
Si fa leggere questa io sì
Io vorrei partire
Tuttavia diciamo dalla
Dal tema nei suoi caratteri più ampi genera poi parleremo del delle primarie anche per dare un po'un ordine alla nostra
Discussione
E
Poi ho sempre questo un po'incerto di ragionare anche in una serata così piena di affetto siamo tanti io ringrazio tutte le persone che sono qui chiedo scusa per la pesa per molti
Ma
Se c'è sapevamo pazienza cerchiamo di affrontare alcuni grandi problemi e vorrei partire dal mondo dato che vogliamo costruire un mondo migliore poi verremo alle cose di casa nostra che insomma vai a partire dal mondo perché credo che oggi nella formazione non soltanto nella formazione della coscienza delle nuove generazioni
Ma direi anche nei sentimenti di tante persone normali
I grandi eventi mondiale hanno un peso straordinari
è vero che la gente si preoccupa molto della sua vita quotidiana giustamente
Ma io credo che ognuno vide l'incertezza del mondo noi soprattutto quelli che hanno dei figli
Noi viviamo nel mondo globalizzato grazie ai mezzi di comunicazione di massa
Noi viviamo nel mezzo degli avvenimenti dei grandi avvenimenti che colpiscono il mondo no i nostri figli crescono con la guerra in casa tutte le sere ci sono le immagini della morte del terrore
E questa angoscia
Per quello che accade nel mondo riguarda la vita quotidiana di milioni di persone
Vedete
Noi abbiamo vissuto un'epoca particolare particolare voi noi no noi siamo a cavallo tra due epoche io sono andato di punto a discutere di un libro che racconta del mille novecentottantaquattro
Un anno che io ho vissuto un po'come la fine di un'epoca
Ma voi avete vissuto l'epoca del dopo caduta del muro di Berlino
Sono passati più di quindici anni
Qual è stata la la la convinzione che ha dominato la scena internazionale
è stata che il la la caduta della fine del comunismo la fine dei grandi conflitti si disse la fine delle ideologie
Avrebbe
Determinante è il migliore dei mondi possibili no
Finito l'impero del male il comunismo
E in definitiva
Il mondo dominato dal mercato unificato dalla ideologia del mercato
Si è avviata secondo la convinzione dominante ad essere un mondo felice
Non c'era più bisogno della politica
Ci fu tutta una letteratura
Che teorizzò la fine della storia la fine delle ideologie la fine della politica
Un intellettuale degli anni Novanta scrisse la politica oramai non ha altro compito che eseguire il compito che l'economia le casse
E cioè rimuovere gli ostacoli alla globalizzazione e alla creazione di un mercato mondiale che risolverà tutti i problemi dell'umanità
Perché l'idea era che questo mercato mondiale non soltanto avrebbe provveduto a garantire crescita benessere ridurre le diseguaglianze ma avrebbe anche unificato culturalmente mo'perché in tutto il mondo si sarebbero mangiati gli hamburger dei McDonald sul perché in tutto il mondo si sarebbero visti i telefilm americani
Ora
Questa convinzione
è stata l'ultima grande ideologia totalitaria del Novecento
Altro che fine dell'ideologia
Il Novecento si è concluso sotto il segno della ideologia totalitaria del mercato del liberismo
Queste biologia eh drammaticamente fallito
Noi oggi siamo di fronte alla dimostrazione
Che un mondo dominato dal mercato senza la politica senza la cultura senza le grandi culture politiche e un mondo più giusto più pericoloso
Dominato da conflitti drammatici
E quindi ora viviamo in questi anni direi una stagione nuove è caduta l'illusione liberista torna il bisogno di un'azione politica
Torna il bisogno di un'azione consapevole vorrei dire con l'espressione che può sembrare banale disabili grandi valori nostro
Il fatto cioè che non ci si può ci sono valori che non possono essere affidati al mercato come la cultura l'eguaglianza tra le persone ma hanno bisogno di un'azione politica i grandi valori della sinistra tornano ad essere necessaria torniamo di Mogadiscio acque dopo essere stati per lungo Periodo diciamo considerati come un residuo del passato
Torna ad essere necessaria un'azione politica un'azione culturale che sia in grado di ridurre diseguaglianze che sia in grado di affrontare questo enorme problema per cui lo sviluppo economico
A bando affidato a sé spesso distrugge l'ambiente naturale
Distruggere le risorse naturali questa idea folle che le risorse siano inesauribili non era così
Vediamo cosa sta succedendo del petrolio e noi ci troviamo di fronte a giganteschi interrogativi che richiedono un azione politica coraggiosa
La destra liberista alla fine dopo avere predicato il migliore dei mondi possibili non ha trovato altro modo per affrontare le contraddizioni che l'uso dalla guerra
Ora un grande teorico dell'Ottocento diceva che la guerra era la prosecuzione della politica con altri mezzi
Ebbene la destra e è anche arrivata direttamente agli altri mezzi diciamo non avendo la capacità di dominare
I conflitti attraverso la politica l'ora
Io credo che questo consegna a tutti noi soprattutto a voi diciamo un compito enorme come si costruisce oggi un'azione politica che sia in grado di fronteggiare le sfide della globalizzazione che quindi deve superare i confini nazionali perché economia e mondiale ma il potere politico è ancora confinato dentro la dimensione dello Stato nazionale di qui la ricerca di quel dialogo noi apparteniamo alla sinistra ispirazione socialista europea che è una realtà importante
Non è un cane morto come pensa qualcuno tuttavia è una realtà insufficiente a dominare questi problemi
E abbiamo bisogno di di sviluppo dice di aprire il dialogo con altre forze con altre componenti democratiche ha ragione Veltroni d'altro canto noi lavoriamo a questo dialogo oramai da anni
Senso che il dialogo con i democratici americani sono alla ricerca di una di una piattaforma comune nei prossimi giorni ci sarà a New York
Una grande iniziativa promossa da Bill Clinton
Una
Un convegno a cui Clinton ha invitato cinquecento personalità da ogni parte del mondo
E di
Prodi io andremo lì eravamo stati invitati Prodi Veltroni e di Veltroni per i suoi impegni di sindaco non potrà esserci Prodi ed io andremo a questo convegno e questo convegno vuole proprio come dire
Cercare di lavorare ad una piattaforma
Che possa unire diverse forze politiche i temi sono la lotta alla povertà
La grande questione del clima
E quindi dell'ambiente mutamento climatico con le conseguenze che sta determinando in parte persino
L'aumento delle grandi sciagure naturali del tifone degli uragani e legato da molti scienziati
A questo processo di riscaldamento della terra che nasce anche dal fatto che non si viene rispettato il protocollo di Kyoto te non sono state prese quelle iniziative di riduzione delle emissioni quindi di mutamento del modello di sviluppo che erano state indicate come necessarie proprio per evitare questo disastro per l'umanità
I temi sono il dialogo tra le religioni
E quindi lo sforzo per combattere il rischio di un fondamentalismo identitario noi siamo spaventati per il fondamentalismo islamico ma c'è anche un fondamentalismo occidentale
Ma la cultura della destra americana e la cultura di una
è un uso della religione come strumento di governo che sue forme insomma è una forma di fondamentalismo in realtà la grande illusione che la globalizzazione verrebbe reso tutti eguali si è risolto nel suo contrario
E cioè le differenze sono esplose in modo drammatico proprio perché il timore delle diverse identità di essere omologate
Ha fatto sì che ciascuno si è difeso esaltando la sua identità contro gli altri allora io credo che noi
Quando si dice si può costruire un mondo migliore cioè io penso che bisogna avere un obiettivo ambizioso
Vorrei dire che l'obiettivo di costruire un mondo migliore non solo non è un'utopia ma vorrei dire che è un obiettivo minimo di autodifesa perché il mondo attuale rischia di venirci addosso con il terrorismo con la guerra con la distruzione dell'ambiente e se noi non ci diamo da fare per evitare che questo mondo ci venga addossò io credo che noi rischiamo di
Insomma di pregiudicare molto le prospettive di una nuova generazione allora è giusto porsi questo obiettivo
Direi un mondo migliore è un bel titolo poi bisogna declinare il tempo lotta alle diseguaglianze questione ambientale
Questione della costruzione della pace
Che non è
è un problema è un concetto più complesso
Del dire io voglio tenermi fuori dai confini
Io voglio tenermi fuori dai conflitti è troppo poco noi dobbiamo avere l'ambizione di prevenire i conflitti e di costruire la pace
Quindi questo tema il mondo migliore è un tema che va declinato
Io credo che ci sono le condizioni per costruire una piattaforma che unifichi forze di ispirazione socialista forze democratiche forze ambientaliste questa è la nostra visione e non è quella diciamo del dell'annullamento della nostra identità
Ma noi abbiamo un'idea generosa della nostra identità proprio perché siamo sicuri di ciò che siamo riteniamo di dovere costruire una prospettiva comune con altri per affrontare queste sfide e io credo che insomma ci sono i segnali di un mutamento possibile insomma
Questa questa stagione della destra
Che sembrava inaugurare un periodo lungo mi ricordo quando vinse Berlusconi si disse in Italia presso governeranno per vent'anni c'era un con un senso di scoramento in realtà nel giro di pochi anni la destra ha dimostrato su scala mondiale innanzitutto
E anche nel nostro Paese di non essere in grado di affrontare i problemi anzi di aggravarlo di tutti di noi siamo investiti di una grande responsabilità che non è soltanto quello di andare a governare in Italia
Ma anche di riaprire un processo internazionale
Di pace e di azione consapevole per perché si possa vivere meglio e guardare con maggiore serenità al futuro e intenso sinceramente che spetterà soprattutto a voi diciamo tradurre la grande carica di passione politica dei dei movimenti per la pace dello del volontariato delle delle tante esperienze di cui giovani sono protagonisti in una cultura di governo capace di risolvere i problemi
Questa restarvi
Calpestati insieme cadeva l'ordinanza perché mi fa venire in mente la ricandidatura del presidente del consiglio alle prossime elezioni sacrificio lesta Frattini Pistarelli è
Pisanelli ha detto all'Ansa Magni quale affare fine anzi capisce se fai nell'Italia che sono cinque anni che insiste implica quello che volevo chiederle seconda lei essi ricandiderà veramente una fu presidente del Consiglio oppure ci sono delle valide alternative nel sentire a destra
Ma guardi io
Non non lo so perché naturalmente è un problema
Oggi pomeriggio un giornalista ha chiesto ma questa situazione come pensa che si possa risolvere la situazione perché Casini ha detto guarda io cerco di dare un contributo a risolvere i problemi del centrosinistra che già a spedire il centrodestra
Grazie
Lasciamo però
Adesso al di là di queste considerazioni io credo che noi noi siamo di fronte ad una crisi politica del centrodestra
è un problema che viene prima dei problemi delle persone cioè il Centrodestra nel suo complesso
Si è dimostrato incapace di governare il Paese
E
Io capisco gli amici dell'UDC i quali comprendendo questo fallimento dicono ci vuole una svolta
Anche se poi naturalmente questa affermazione non è seguita da un'indicazione concreta e io non ho capito bene su quali temi in che senso che cosa vuol dire una svolta sul piano della politica sociale della politica economica
Sinceramente capisco che Casini Follini sono un po'più moderati un po'più civili senza dubbio di di di Berlusconi o di Bondi o di di Schifani questo va bene però tuttavia
Tuttavia diciamo sarebbe ingiusto che questa discussione rendesse espliciti gli elementi di distinzione gli elementi di innovazione che dovrebbero essere portati nella vita politica italiana
Tuttavia sinceramente
Io non vedo
Come
Questa svolta politica
Possa compiersi su quali basi di forza
Indubbiamente il leader del centrodestra e Berlusconi
è l'uomo che ha maggiore forza politica che il leader del partito più forte
Su che base si può pensare che qualcuno contesti la sua leadership e la rimuova
Io credo che in realtà non ci sono le condizioni
Non perché loro non cambino candidato è una questione diversa ma perché cambi la leadership e un'altra
Certo può essere possibile che a un certo punto Berlusconi possa ritenere conveniente mandare avanti un altro candidato
Di fronte direi responso
Sai preoccupante dei sondaggi diciamo come dire della serie vai avanti tu serve mi scappa da ridere già ecco una cosca di questo tipo
No
Qui che cerchi qualcuno che che vada avanti ma questo non sarebbe un mutamento di leadership questo sarebbe un'operazione di facciata e il giorno in cui venisse avanti un candidato di questo tipo certamente questo candidato sarebbe poi uno che se per caso dovesse vincere alle elezioni
Dovrebbe immediatamente pagare il prezzo di eleggere Berlusconi presidente della Repubblica
Che a mio giudizio e persino più angoscioso dell'idea di averlo Presidente del Consiglio
No perché il Presidente della Repubblica dovrebbe rappresentare tutti gli italiani presidente del consiglio il capo di una maggioranza il che è già grave ma certo pensare che possa rappresentare tutti gli italiani credo sinceramente sia qualcosa di inaccettabile
Una volta che vinciamo le prossime elezioni nuda politiche a loro europea la dobbiamo rilanciare come governo
E con la politica europea deve essere poi tradotta anche in azioni che vanno a averi un vero impatto sulla scena internazionale cosa succederà
Io sono convinto che il vero problema e che un gruppo di Paesi
Un gruppo di Paesi quelli che vogliono
Siano in grado di dare all'unità europea un contenuto politico molto più forte
Naturalmente lasciamo le istituzioni l'Europa si avvia ad essere una unione di di trenta Paesi
Io non voglio scardinare le istituzioni ma immagino
Che se i grandi paesi europei
Avvia una cooperazione rafforzata
Spinti su due piani
Sul terreno delle politiche economiche
E penso all'area dell'euro non è pensabile avere una moneta unica se non sia una politica economica coordina che vuol dire che i grandi progetti di investimento di innovazione dobbiamo portarli avanti insieme
Nell'area dell'euro ci dobbiamo dare una politica economica coordinata altrimenti in nessun Paese europeo riuscirà a fare il salto della competitività
E soltanto unendo le forze possiamo fare una grande operazione di innovazione delle nostre economie
Nel senso appunto della ricerca della cultura cioè il problema oggi di competere sul piano dell'economia della conoscenza
E l'altro punto riguarda la politica estera e di difesa
E lì naturalmente io penso che un formato in parte diverso perché è difficile avere una politica estera e di difesa senza la Gran Bretagna
Che è fuori dall'euro
Ma se noi riuscissimo ad avere contemporaneamente
Da una parte i Paesi dell'euro che decidono di fare una politica economica comune di coordinare le loro scelte di politica economica e dall'altra parte un gruppo di Paesi che comprenda la Francia e la Germania la Gran Bretagna
La Spagna e l'Italia se torneremo ad essere paese diciamo in grado di essere invitato a qualche tavolo importante attualmente non è così diciamo anche perché hanno paura che definiti facciamo le corna e faccio presente
Momentaneamente siamo fuori nel giro
Io credo che se noi avessimo la forza nei prossimi due anni di rilanciare l'unità europea
Dicendo che l'unica vera risposta alle difficoltà la che la crisi è reale e questo va detto i cittadini
Cioè l'esito del referendum francese non non nasce dal fatto che Fabius cattivo poi Fabio sta sbagliando
Ma l'esito del referendum francese segnalare una caduta di credibilità dell'Europa anche in un Paese europeista come invita c'è una riduzione di consenso all'euro guai se noi non la vediamo
E se noi lasciamo perché la destra cavalcherà Berlusconi farà la campagna elettorale contro l'Europa perché siccome non può fare la campagna elettorale a favore del suo Governo perché non c'è un solo straccio di argomento
Lui farà la campagna elettorale andrò a
Che noi noi dobbiamo dire noi siti queste Europa così come non siamo contenti
Ma la risposta e qui la differenza la risposta della destra e meno in Europa la nostra risposta è quella di rafforzare e rilanciare l'unità europea
Ci vuole un'Europa più forte perché che l'Europa si è in grado di riconquistare la fiducia dei cittadini
E più forte sulle due questioni annuncia un è quella dell'innovazione e dello sviluppo e l'altro è quello della sicurezza della difesa della pace e della capacità dell'Europa di avere un peso nell'equilibrio internazionale
E non di essere incontinente che nei momenti cruciali si divide tra chi si accoda gli americani e chi si mette in disparte il con il risultato che gli uni e gli altri poi non contano nulla diciamo Necchi si accoda né che si mette in disparte
Quindi io sono per dire la verità la verità è che c'è una crisi dell'euro
C'è
Ma che la risposta sta nel rilanciare l'unità europea e non nell'abbandonare questo grande sogno questo grande progetto
Non hanno solamente paura che si faccia le coordinate pure paura dei codici trovi con le mogli fedeli differente il premier purché ci provi con le premier donne come successore caso finlandese quello vada anche a raccontare cosa estremamente inelegante e in Europa e anche in Italia c'ho accettato e ce lo dobbiamo tenere guarda che biennale io ho vissuto
Devo dire con noi ci possiamo anche divertire ma stabile è stato superato un limite oltre il quale non c'è più motivo di dire io ho vissuto con profonda umiliazione e sofferenza personale
Il giorno in cui il capo dello Stato
Parlava al Parlamento europeo
Tra l'altro
Grande livelli
Accolto con Rispetto con applauso tutto il Parlamento
Vedere un drappello di parlamentari italiani che dicevano le parolacce che lo insulta la gente era allibita perché non c'è nessuno mettesse al mondo dove sia pensabile che un parlamentare non voglio immaginare se un parlamentare inglese o francese può di qualsiasi partito può insultare il presidente della sua perché lì in visita al Parlamento europeo
Cioè la mia vicina di banco che è una simpatica deputata socialista spagnola simpatica brava che a un certo punto inatteso così ha detto pubbliche quindi
Vedi
Ferroviere mai emiliani ed il Paese direi e cioè noi non ci rendiamo conto del prezzo che si paga
In termini pro perché capisce questo fenomeno investe un po'tutti purtroppo purtroppo se non ci diamo una mossa alla fine anche noi siamo possiamo apparire come parte di questa crisi italiana più che della sua assoluzione diciamo ecco
Io spero che noi insomma io credo che
Ci sia nel Paese la condizione per un sussulto democratico c'è però io penso che appunto ci sono episodi che oramai non si può più neppure trovare divertente
Perché paghiamo tale prezzo
Come italiani che alla fine vorrei dire non c'è niente da ridere ecco a cominciare ad essere seriamente preoccupa
Sicuramente
Sono convinto che il che quei certi gesti siano altamente controproducenti che ci sarà una risposta chiara nelle prossime elezioni ma una volta che vinciamo le prossime elezioni non quella politica a loro europea la dobbiamo rilanciare come governo
E con la politica europea Kiss viene fatta dagli Stati e tu hai citato le cooperazioni rafforzate
Come modello di rilancio dell'unità europea
Deve essere poi tradotta anche in azioni che vanno a aderì un vero impatto sulla scena internazionale
E recitato tanto intervento prima il caso iracheno l'incapacità europea di esistere sullo scenario internazionale nel momento in cui si decideva di creare lo scenario di guerra in Iraq adesso ne ci ritroviamo con un teatro di guerra che ancora più sanguinoso e ancora più impantanato
Con una costituzione che esce fuori dall'Assemblea costituente ma che non è riconosciuta da la tutte le componenti che vivono e abitano di mira anche e ancora una volta l'Europa che non è in grado di de anche dare una direzione o dare un consiglio dare o fare un'azione politica rispetto all'Iraq cosa succederà
In nello scenario iracheno cosa succederà con la componente sunnita che fine farà questa Costituzione che è stata appena licenziata
Alla fine l'occupazione americana dell'Iraq insomma ha prodotto
Come conseguenza
Conseguenza che era quasi inevitabile
L'approfondirsi dei conflitti nazionali tecnici che attraversava la società irachena
E il rischio è che
In realtà venga messa in discussione l'unità di quel Paese
Dirà che già oggi è un Paese molto differenziato nel Kurdistan c'è una vita normale
Cioè noi abbiamo un'immagine dell'Iraq e dell'immagine della guerriglia delle bombe delle dei delle stragi
Ed è vero è una parte della verità ma c'è una parte dell'Iraq dove invece c'è una vita normale il Kurdistan non ha subito neanche lì non ci sono andati neanche gli americani Kurdistan né governato dai curdi
Ed è una zona in pieno sviluppo
I curdi hanno il loro esercito per naturalmente come regge l'unità di un Paese
In cui ci sono questi disse differenze così drammatica in cui da una parte c'è il rischio che si rinvenne rischi una guerra civile tra sunniti e sciiti dall'altra parte del Kurdistan già di fatto tende a darsi una sua indipendenza di fatto che è una cosa buona per il Kurdistan iracheno ma è vero è qualcosa che può avere degli un effetto a catena nella regione assai più complicato non so come i generali turchi considerino diciamo questa indipendenza di fatto del Kurdistan iracheno anzi diciamo sono nel senso che già più volte hanno minacciato di imbattersi
Gli americani in realtà sono entrati in una polveriera
A mio giudizio anche senza avere una chiara idea di dove è andata e a fare che cosa
Cioè la la mia sensazione che forse se non avessero letto qualche volume prima di fare la guerra diciamo qui c'è un eccesso di cultura tecnica c'è un'ora penso che con l'Elettronica con i missili si risolvono problemi
Chi invece hanno radici storiche molto lontane c'è una scarsità di cultura umanistica forse ripeto io ho avuto la netta sensazione che loro non ha visto neanche un'idea precisa di dove si andavano a caccia
E quindi una situazione che si apre una situazione di di lungo periodo
Io ho visto lo lo lo
L'emiro del Qatar che è venuto in visita in Italia che conosco mi hanno voluto incontrare
Signore che sta piuttosto bene dal contesto finanziario ma poiché è un uomo intelligente anche colto e io gli ho detto ma poi come vedete le prospettive irachene
Lui mi ha detto a suo avviso ha detto non c'è niente da fare
L'esito è che per trent'anni ci saranno situazioni di conflittualità di guerra civile
Più o meno a bassa intensità sia perché si è destabilizzato un equilibrio ed è molto difficile che si possa di comporre quindi parlo di osservatori molto vicine
Io io penso che però la condizione
è che il rapporto tra la comuni la col per provarci
La condizione che
Cessi questa condizione di occupazione militare
Noi abbiamo potuto constatare che in realtà l'occupazione militare americana non ha prodotto quel processo di stabilizzazione cioè quando si dice noi rimaniamo qui fino a quando la situazione non è tranquilla si dice una sciocchezza
Perché noi abbiamo assistito invece ad un processo per cui l'occupazione militare ha semmai citato
Gli elementi di conflittualità innanzitutto ha fatto dell'Iraq il punto d'attrazione del terrorismo islamico che non c'è il paradosso
Di tutta questa vicenda che gli americani hanno giustificato l'invasione dell'Iraq perché dovevano combattere i terroristi ma in realtà i terroristi in Iraq ci sono andati al seguito degli americani
Devono non c'è
Saddam Hussein
Era quel regime
Serrault cerchia ma un regime laico
Il terrorismo islamico non c'era
Il terrorismo islamico c'è venuto dopo nel momento in cui l'occupazione militare americana dell'Iraq affatto delirante il simbolo di quello scontro di civiltà
Che è il terreno più favorevoli per la crescita di Al Qaeda suo proselitismo eccetera io prima che ci fosse
La guerra un mio amico arabo mi ha detto voi non vi rendete conto che l'occupazione militare
Di un grande Paese che è una delle culle nell'Islam da parte di un esercito occidentali di infedeli
Sarà il più straordinario moltiplicatore per il fondamentalismo islamico che si possa immaginare
Un po'come se un esercito musulmano occupasse la Francia
Questo determinerebbe in tutta Europa un forte sentimento diciamo lo spirito di crociata
La stessa cosa avverrà nel mondo arabo
Sono accadute cioè noi dobbiamo cercare di capire anche il punto di vista negli altri
Migliaia e migliaia di giovani
Sono andati
A ai centri di reclutamento della guerra santa
Io sono stato qualche mese fa a Tripoli a casa di persone che diciamo sono fanno parte della classe dirigente
Questo signore cioè è uno che è stato uno dei massimi dirigenti delle oltre che uno che ha lavorato a Londra familiare
Di Maggio a un certo punto ci ha raccontato il dramma di questa famiglia il figlio ragazza di diciott'anni
Uno famiglia benestante ha studiato all'estero eccetera scomparso di casa
E ritrovato nell'Elenco dei dei combattenti che sono caduti in grande
Dalla Libia
Sono andati lì dal Marocco cioè che cosa è scattato
Gli infedeli ci invadono
E noi andiamo a combattere nel nome dell'Islam
è stato una catastrofe da questo punto di vista la
Perché ha avuto un effetto in tutto il mondo islamico
Di radicalizzazione del conflitto contro l'Occidente che era esattamente il contrario di quello che necessario fare
Dopo l'attacco delle Twin Towers questa è la verità io credo che per rimediare a questo disastro non c'è nessuno che abbia la bacchetta magica
Ma un ritiro rapido di queste forze
Anche con i rischi che a questo punto
Che il ritiro di queste forze possa innescare i momenti di conflitto eccetera ma alla fine una via d'uscita lì
Deve essere ricercata attraverso un dialogo tra le diverse componenti della società dirà che
E la presenza dei militari americane è un ostacolo a questo dialogo questa è la verità
Questo è il ragionamento obietta
Noi abbiamo anche provato noi abbiamo provato nove l'Internazionale socialista provammo a prendere un'iniziativa
E all'indomani del
Di quella che sembrava essere la fine della guerra
Noi andammo a Baghdad no fu un'iniziativa che proponemmo noi
Nel consiglio dell'Internazionale di Roma
Lo proposi io e mi dissero dato che mai proposto ci vai tu questi casi stare attenti alle cose che si propongono e sono andato a Baghdad con alcuni compagni degli una piccola delegazione dell'Internazionale socialista
E abbiamo incontrato erano i diciamo dopo venti giorni gli americani erano arrivati lì
E ancora noi non eravamo di fronte
A quei fenomeni di lotta armata per attacchi terroristici eravamo all'inizio
La situazione era ancora una situazione in bilico e abbiamo incontrato tutte le diverse personalità della società irachena
Tutti io vorrei
Noi conosciamo molto bene fra l'altro come tu sai l'attuale presidente dalla Repubblica era che Jalal Talabani e membro dell'Internazionale socialista e quindi lo dico questo per chiarire che noi non siamo amici di Statale amici di qui
Di quelli che hanno combattuto contro Saddam Hussein
Il ministro degli Esteri delirante Zardari
E ben Braudel
Delle forti dell'Unione patriottica del Kurdistan e anche lui è un nostro amico
Be'quando finimmo questi colloqui cioè ce lo dissero chiaramente ci disse alcuni civili ricordo uno che adesso è molto importante ci disse guarda
Gli americani ci hanno liberato di Saddam Hussein
E voi europei non avreste mai fatto quindi in definitiva noi siamo grati agli americani per queste ma se voi non ci liberati dagli America adesso
Qui finirà in un bagno di sangue cioè l'analisi era chiarissima
Noi tornammo in Italia e organizzammo quel convegno internazionale a Roma sull'Iraq
Dove vennero queste anche queste personalità irachene e dicemmo allora quando si poteva fare qualcosa
Ritiro immediato degli eserciti che hanno fatto la guerra chi ha fatto la guerra non può pacifica
Subentri immediatamente le Nazioni Unite gli americani si ritirano
E
Sì cerchi di creare un contingente internazionale anche con una presenza aveva e si avvii un dialogo
Un vero è una vera e propria trattativa di pace tra le diverse componenti della società irachena
Fummo sbeffeggiato
Lei invitando il governo italiano a partecipare a queste cose non venne Enea
Io ricordo che in Parlamento il ministro degli Esteri disse ma che definita una guerra quale trattativa di pace adesso si costruisce la democrazia e noi andiamo negli per partecipare a questo processo diciamo ci vogliamo
Non possiamo dimenticarci diciamo che
Quello che è accaduto era prevedibile
Era stato previsto erano state indicate anche per tempo i rimedi diciamo e quindi quello che può invece accaduto nell'esito della cecità politica
Del governo americano e di quanti si sono accodati alle decisioni del governo americano questa è la verità
E non è che noi ci siamo limitati a dire no quando si dice ma voi cinicamente ve ne siete lavati le mani no noi siamo addirittura andati lì per cercare delle risposte alternative
Io ne avevamo anche indicato
Ma
Sulla base di un'analisi folle
Nel momento in cui la guerra stava per cominciare
Pensavano che fosse finita
Pensavano che si andasse lì per distribuirsi gli appalti e poi invece abbiamo contato i morti questa è la verità
C'è una precisa enorme responsabilità del governo italiano
Per cui anche l'argomento che anche a sinistra avuto dei proseliti da tempo eravate contro la guerra per ora ma è stata fatta adesso pigliamoci le nostre responsabilità no
è un argomento fasullo perché noi le nostre responsabilità ce l'hanno prese ma avevamo indicato delle soluzioni diverso
E quindi ci sono delle responsabilità che sono venute anche nel dopoguerra
Perché oltre all'errore nella guerra ci sono stati disastrosi errori nel dopoguerra
Ma ma ci rendiamo conto che nei giorni in cui noi eravamo lì gli americani annunciano la decisione di sciogliere le forze armate irachene
Che era un esercito professionale
Formato di duecentottanta mila persone cioè hanno creato duecentottanta mila disoccupati a Roma
Ora io dico
Con cose di questo tipo che poi sono stati uno delle ragioni che hanno alimentato diciamo la guerriglia eccetera
Io credo che la vicenda irachena sia esempio la di come non si fa
Dal punto di vista
Della colpo che è stato inferto al diritto internazionale delle istituzioni internazionali e dal punto di vista della gestione della lotta al terrorismo
Perché ripeto il più straordinario favore che si poteva fare i terroristi è stato quello che è stato messo su dall'Amministrazione Bush letizia andato dietro con conseguenze che non sono secondo me
Facilmente recuperabili e che richiederanno un azione di lunghissimo periodo
Ho sempre pensato che continua a pensare invece che la chiave di volta per ridurre l'influenza fondamentalista in tutto il mondo islamico sarebbe stata sarebbe fare la pace in Medioriente anziché fare la guerra in Iraq
Che il conflitto israelo palestinese
Voglio essere sincero è il più grande è anche pretesto
Ma io non è mica vero che il mondo che tutto il mondo arabo si mobilita a favore dei palestinesi in realtà il mondo arabo o parte di esso
Ha visto considerato anche con molto cinismo quel conflitto come un pretesto comunque ragione o pretesto
Quel conflitto è la madre di tutte le guerre e una comunità internazionale intelligente che volesse davvero mettere alle strette il terrorismo siccome se vogliamo sconfiggere il terrorismo c'è una sola via
Fare in modo che il mondo arabo combatta il terrorismo
Perché soltanto se lo combattono loro e terrorismo che nasce in casa loro possiamo pensare di fermare
Che se noi vogliamo
Convincerli a combattere il fondamentalismo io credo dobbiamo costruire un nuovo patto
E la pace in Medioriente e una parte essenziale di questo patto e naturalmente io dico questo voglio rispondere all'obiezione che ti fanno diciamo i nostri amici israeliani di destra di sinistra che dicono voi volete fare pagare a noi diciamo no io credo che si possa fare una pace giusta
Una pace giusta una pace che garantisce anche i diritti di Israele Israele non deve pagare il prezzo per la sicurezza dell'Occidente dell'euro io sono convinto che una pace giusta e anche una condizione per la sicurezza di Israele cioè una pace giusta
è una pace basata sulle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
è una pace basata sul fatto che si restituisce ai palestinesi territori che devono essere restituiti ai palestinesi
Altrimenti non è una pace giusta altrimenti non ci sarà mai questa pace che una pace giusta una pace che comincia con ritiro ragazza nonché finisce con ritiro ragazzi
Tal proposito ce l'ha già comunque voleva
Volevo chiedere al presidente
Non solo Fazio se la presidente sì Ulivo proprio sapere qual è la situazione in merito al ritiro da Gaza elettivo fortemente voluto dal premier israeliano aria Sharon che storicamente si è sempre caratterizzato come un campione della destra israeliana è come un protagonista più ti stagioni di conflitto che come un alfiere della pace
Il ritiro da Gaza secondo lei ha perso quali prospettive apre nell'area mediorientale
E può essere come sostengono alcuni la scintilla uno di scintille che riaccende realmente il processo di pace e quale dovrà essere a questo punto ruolo che dovrà recitare la leadership palestinese
Il ritiro da Gaza è un grande evento perché al di là della portata concreta parliamoci chiaro si tratta del ritiro di sette mila coloni
Su circa duecentoquaranta mila
Ci sono le dimensioni
Che occupano illegalmente i territori palestinesi
Lo dico perché se tu leggi i giornali sembra che
Questa è la dimensione ma ciò nonostante è un evento di grandissima importanza storica che è la prima volta che israeliani anziché espandere si ritira inizio e inizio di una svolta
E ha una portata enorme
Io credo che
Come ha detto Shimon Peres ha visto ieri Peres ha detto dopo il ritiro da Gaza mi dobbiamo andare avanti
Con la macchina
Io no quindi non io considero questa affermazione importante
Perché
Peres è consapevole che il ritiro da Gaza è un momento di un processo
Io ho un'opinione un po'più radicale
Noi siamo stati recentemente anche
Abbiamo fatto una cosa importante abbiamo fatto una riunione del consiglio dell'Internazionale socialista che si è svolta
Un giorno che la delibera un giorno a Ramallah
Ed era la prima volta che un grande consesso internazionale si riuniva a Ramallah
Esattamente in quello stesso teatro che forse avrete visto alla televisione perché l'altro ieri c'è stato questo concerto molto bello che hanno suonato musicisti israeliani arati
E in quella occasione abbiamo lanciato un'idea più coraggio abbiamo detto è il momento di fare un accordo di pace
Io sono convinto che fino a che non c'è un vero accordo di pace
Il processo di pace è sempre esposto al rischio come è avvenuto nel passato di battute d'arresto e di regressione
Perché
Perché i problemi di fondo non sono stati regolati
Non esiste un accordo tra israeliani e palestinesi sulle questioni nuda che esso
I confini dello Stato palestinese
Non c'è un accordo
Anzi
Israele ha costruito un muro
Che viola i confini del sessantasette
Anche se i leader israeliani hanno detto che questo muro non vuole predeterminare un nuovo confine in modo unilaterale tuttavia sale per chi lo vede crescere il sospetto è molto forte dice ecco
Nel primo anche perché è molto alta fu siamo quindi
è necessario fare un accordo secondo c'è la questione enorme dei profughi
Ci sono milioni i palestinesi
Che sono andati via dal territorio Israele
A seguito delle guerre arabo-israeliane Israele ha occupato una serie di territori che erano abitati dai palestinesi che sono andati via
è evidente dico io
Che è impensabile
Che milioni di palestinesi tornò a vivere in Israele
Perché questo sarebbe un colpo allo stato precedente quindi
Questi i palestinesi devono rinunciare ad un diritto guarda che è uno dei diritti umani fondamentali cioè di tornare dove sono nati devono rinunciare a questo diritto
Naturalmente perché loro rinuncino a questo diritto io e io ritengo che debbono rinuncia io sono notoriamente filopalestinese come dicono non mi vergogno ma ritengo che debbono rinuncia
Questo deve essere negoziato non si può pensare di stabilire che non hanno più che bisogna mettesse un torno a un tavolo e bisogna di
Da una parte Israele deve garantire i confini
Dello Stato palestinese e che quindi si ritireranno
Non solo da Gaza ma anche dalla Cisgiordania salvo quelle variazioni che possono essere concordate tra le parti si può est si può ritenere che certi insediamenti che sono al confine
Tra Israele e i territori rimangono ad Israele che in cambio Israele cede ai palestinesi altre porzioni di territorio ma deve essere negoziato non può essere deciso in modo unilaterale e infine c'è l'enorme questione di Gerusalemme
Perché l'annessione di Gerusalemme allo Stato di Israele non è accettabile non solo per i palestinesi
Ma io temo neppure per il Vaticano neppure per la comunità internazionale
E quindi bisognerà discutere lo status della città di Gerusalemme
E ci sono delle ipotesi estremamente interessanti
Per configurare Gerusalemme come città aperta capitale delle grandi religioni monoteistiche e come capitale di due Stati
Però tutto questo deve essere discusso a Ginevra come voi ricorderete ci fu un'iniziativa molto interessato perché un gruppo di personalità delle due parti scrissero un accordo di pace
Era un accordo di pace simulato ma molto serio per volto realistico io credo che la comunità internazionale dovrebbe incoraggiare Israele e i palestinesi a fare un accordo di pace
E
Questo è il momento
All'indomani del ritiro di Gaza anche perché c'è una leadership palestinese
Che è determina
A combattere contro il terrorismo
Che oggi si trova di fronte ad una prova difficile che quella di gestire il passaggio di poteri Gaza no naturalmente qui
C'è questa leadership palestinese ottiene aiutata cioè un loro sono in grado di andare da loro popolo e di dire noi portiamo dei risultati
Oppure si troverà sempre un'enorme difficoltà
Io io conosco bene Abu Mazen
Io ritengo che Abu Mazen rappresenti veramente una seria speranza di pace
Non ho motivo di pensare che non sia autentico anche l'impegno diciamo
Può capitare cioè di chi ha fatto la la guerra tutta la vita a un certo punto possa capire anche meglio di altri la necessità della pace
In Israele si è aperto un conflitto politico drammatico che di fronte alle scelte di Sharon cioè una controffensiva della destra impressiona
Io spero che si formi una coalizione della pace
Quando è nato il governo di Sharon con i laburisti non aveva i numeri
Per essere approvato dal Parlamento
E quel Governo ha avuto la fiducia della Knesset con il voto determinante della sinistra pacifista
In Israele si è formato un partito che si chiama rovinata membro dell'Inter
Nazionale socialista
Che il partito diciamo della sinistra pacifista tra i radicali
Quel partito ha votato a favore del governo Ciano con una scelta estremamente coraggiosa
Io lo so io sono andato di di corsa come vicepresidente internazionale socialista a dare manforte agli orsi bene proprio perché il suo partito ha rischiato di spaccarsi questa decisione
E
A incoraggiarli a votare per Sharon non avrei mai pensato di andare in Israele per incoraggiare degli amici a votare per Sharon ma in quel momento è stata una scelta coraggiosa e giusta quindi
Sicuramente si è aperta una situazione nuova
E che deve essere sostenuta da una parte e dall'altro
Però se non ci sarà il coraggio di cogliere questa occasione per scrivere una pace vera e affrontare i problemi aperti io
Temo che anche questa speranza Possa poi alla fine risolversi in una delusione come purtroppo è accaduto nel passato troppo
Presidente sacche lei sta cercando di sabotare un immigrato una baraonda so che lei vuole parlare della politica italiana editoriali Hinomaru
Il vero e proprio politica israeliana immediatamente il Mediterraneo per passare a questioni internazionali Hsm nazionali
Ne approfitta immediatamente e le chiedo questo Mediterraneo in quanto Zanna grande zona di scambio commerciale con l'Asia
I prodotti quindi arriveranno dalle dalla Cina e dall'India passeranno per il canale di Suez e a quel punto dove sbarcheranno sbarcheranno nel sud siamo pronti oppure abbiamo nacque questi numeri IMEI pronta sulla spesa che sino a che ci salverà questo già
H dei giustamente Romano Prodi mette l'accento su queste opportunità per il nostro Paese
Soprattutto per il Mezzogiorno d'Italia perché il Mezzogiorno d'Italia può diventare un ponte verso altri Paesi verso altre civiltà
Neanche verso altre economie anziché essere una specie di appendice cieca dell'Europa però
Io voglio siccome abbiamo abusato anche della pazienza diciamo io credo che
Adesso ci mettiamo a parlare della della crescita di traffico commerciale del Mediterraneo credo che andiamo oltre il limite io penso che noi andiamo verso qualche riflessione più politica politica diciamo ecco io vorrei fare niente per parlare a questa platea
Compagno
Io credo questo verdetto noi
Noi abbiamo lavorato intensamente in questi anni
Dico proprio noi i Democratici di sinistra
Con l'obiettivo di ricostruire L'Unità del centro sinistra
E rimettere in campo un Progetto di governo per il Paese
E io ritengo che abbiamo anche compiuto molti passi in avanti
Nel senso che
Quella sinistra divisa smarrita che che eravamo all'indomani delle elezioni del due mila uno oggi è invece una forza vince
Chi ha vinto le elezioni in quasi tutte le regioni italiane
Una forza unica naturalmente
Le cose non sono andate precisamente come noi avremmo voluto
Perché noi abbiamo lavorato per mettere in campo una grande novità nella politica italiana
E cioè per trasformare L'Ulivo in una formazione elettorale unitaria
In grado di rappresentare col suo trentacinque trentasei per cento diciamo
Una grande forza capace di unire il centrosinistra e di dare una speranza d'Italia
Abbiamo l'abbiamo fatta l'Europa e l'abbiamo fatto alle regionali in tante regioni c'era stato un progresso qua in questo processo ha subito una battuta d'arresto
E questo è stato un fatto negativo non c'è il minimo dubbio io penso che anche certe polemiche di questo arbusto
Sono le sette
Di questo evento negativo che ha riaperto una dinamica competitiva all'interno del centrosinistra
In cui magari qualcuno pensa appunto che il
Bisogna attaccare i DS perché sembra che le cooperative diventano troppo forti se le cooperative diventano troppo forti questo dalla troppa forza Ibs magari né a fare l'occhiolino qualche imprevisto
Ora
ANCI sollevando magari a sproposito delle questioni morali diciamo di cui
E questo è morali
Ci preoccupano sempre
Io credo che il rischio di un inquinamento della vita politica di un rapporto
Confuso improprio tra politica e affari c'è sempre però insomma
Sinceramente
Insomma se l'Unipol
Voi ne pensa di comprarsi una banca non vedo la l'aspetto morale scusate
Gran mercato
Si è costruita parecchia di dietrologia sono state scritte molte Bugia che come accade in questi casi quando sono in gioco degli interessi
E naturalmente siccome l'informazione non è neutrale nel nostro Paese che fa capo a questo o a quel gruppo economico
Alla fine l'informazione anziché informare diventa uno strumento di lotta a favore di questo o di quell'interesse
Io ritengo che noi dobbiamo adesso fare uno sforzo per voltare pagina
Non
Le questioni
Noi dobbiamo tornare alla politica il compito della politica non è di sostenere questo o quel gruppo di interessi
Parte il movimento cooperativo non ha bisogno di nostri sostegni essersi sostiene solo una sua forza insomma
Tornare alla politica significa lavorare
Per superare gli effetti negativi
Della battuta d'arresto del processo unitario
E farlo lungo il cammino che è stato indicato che giustamente nel momento in cui Rutelli ha detto no alla lista dell'Ulivo e abbiamo sentito tutti non solo Prodi la necessità di trovare una forma diverso
Per dare alla leadership di Prodi
La forza ingrato di corrispondere a quel bisogno che il Paese ad una guida forte autorevole quindi le primarie
Chiamare in campo i cittadini è sempre il modo migliore di uscire dalle difficoltà della politica
Ma queste primarie non sono un rito per la la prima cosa che voglio dire le primarie sono una cosa importante
Perché sono una grande scommessa
Il cui esito non è scontato
Io ho partecipato a luglio a fine luglio è un bel dibattito
A Firenze con Bertinotti Bertinotti ha fatto un discorso di una certa dignità
Ha detto ma io lo so che perderò le primarie
Però più voti Arroyo Bertinotti e più le idee della sinistra peseranno nel centro sinistra
Allora noi abbiamo Bertinotti che dice questo
Abbiamo dall'altra parte Mastella che dice più voti lavoro io più il centro peserà
Pecoraro Scanio che vice più voti apro io e più le l'ambientalismo peserà
Di Pietro che dice più voti apro io è più una questione morale peserà
Ma tutti questi ragionamenti presuppongono che ci sia uno che vince queste primarie un altro piano si chiama Romano pro perché se non c'è
Cioè noi siamo in una curiosa situazione in cui
Molti vedono le primarie come un'occasione per mettersi in mostra
Il che può anche andar bene se c'è qualcuno che invece si preoccupa che le primarie siano l'occasione per costruire una proposta convincente per battere Berlusconi diciamo
Ancora
Questi da responsabilità l'abbiamo dico solo noi e spero non solo noi ma anche noi
Le primarie non sono uno scontro tra Prodi e Bertinotti per vedere quanto pesa la sinistra
Le primarie sono il primo atto della battaglia per vincere le elezioni politiche che non vorrei che qualcuno pensasse che sono secondarie rispetto il primo atto della battaglia per battere Berlusconi ed è evidente che ai fini della lotta contro Berlusconi compierà la forza di Prodi non i voti che impiegheranno no
Non c'è il minimo
Se Prodi uscirà con il cinquantun per cento Berlusconi potrà dire oggi di fronte a me un leader dimezzato
E a quel punto non è che peseranno di più le idee della sinistra come dice Bertinotti peserà di più la forza della destra
Quindi noi io credo che dobbiamo considerare le primarie come
Un evento importante un grande momento di mobilitazione
Le primarie possono dare uno slancio enorme
Perché se se partecipa più di un milione di persone
E se Prodi
Ne ricava diciamo la spinta al la legittimazione il sostegno di cui ha bisogno io credo che dopo il cammino verso elezioni politiche sarà enormemente più facile
Dopo le mie mani e ci sarà il momento della costruzione del programma
Non nel senso che noi non abbiamo un programma perché questo è una diciamo e ingeneroso verso noi stessi
Noi abbiamo una una elaborazione forte importante in tanti campi ma io per programma intendono individuazione delle priorità delle grandi scelte c'è un progetto che sappia parlare al Paese
E sarà un momento egualmente importanti
Che tra novembre e dicembre vedrà all'impegno non solo dei gruppi dirigenti ma io credo spero un impegno molto largo
I cittadini di giovani dopodiché entreremo in campagna elettorale
E non bisogna sottovalutare Berlusconi
Berlusconi
Come uomo di governo vale poco
Come propagandista vale molto
Non è dicono è un dato oggettivo
Ha una sua capacità
Di comunicare
è un affabulatore è uno che racconta delle cose che sono lontanissime dalla verità
Ma lui dà la sensazione che siano vere
Così la verità questa attenzione
Non bisogna sottovaluti
A questo si aggiunga il fatto che in questa campagna elettorale la destra potrà utilizzare mezzi enormi
Cioè queste Bungie saranno raccontate nel al diciamo in modo molto poco
In modo tale che che tutti ne sentiranno ecco mentre noi disponiamo sicuramente di una capacità di una forza mediatica di una capacità finanziarie normalmente Mino
Quindi bisogna abbiamo bisogno come sempre di una partecipazione larga consapevole abbiamo bisogno che tutte quelle persone che in questi anni ci hanno detto Omar bisogna mandarlo via adesso siano consapevoli che dipende anche da loro Amanda non solo da noi rischiamo
Lasciatemi dire una cosa ultima io
Io ritengo che questa cosa viene per ultima riga la cosa più importante è che vinca il centrosinistra
Però
Anche ai fini
Di garantire dopo le elezioni
Stabilità di governo efficacia dell'azione di governo
Questa volta è importante anche che il nostro partito
Esca da queste elezioni più forte
In grado di esercitare quel su quel ruolo unitario che ci compete con maggiore autorevolezza
Noi abbiamo io visto che bell'articolo del professor Diamanti un articolo anche animato dicono che ci vuole bene
Io distinguo tra quelli che ci vogliono bene che ci vogliono male dice staccati credevo che non condivido però netti
Condivido il sentimento perché non lo condivido perché alla fine diamanti diceva si attui voi stessi voi non dovete essere il partito di Prodi il partito
E qui c'è l'errore perché noi quando siamo unitario siamo noi stessi
Il nostro essere
Fare
Per le ragioni della coalizione
Noi sosteniamo Prodi non per fare un favore a qualcun altro ma perché sappiamo che più è forte Prodi più è forte la proposta di governo del centrosinistra della sinistra
In questo diciamo di
Si deve capire che la natura del nostro partito
E quello di essere la forza che tiene insieme questa grande coalizione ma per farlo abbiamo bisogno di una forza ancora maggiore
Io credo che
Questo problema c'è
Per noi viene dopo cioè più importante che vinca la coalizione
Però c'è
E questa volta ce ne dobbiamo un pochettino preoccupare anche
Dopodiché
Io credo che da da queste da queste feste dell'Unità da questa passione da questa partecipazione viene fuori una una spinta molto molto forte insomma
Il clima è un clima che ci riporta ad una situazione persino migliore di quella del novantasei
E quindi ci sono tutte le condizioni perché questo successo ci sia
Io poi penso che questo non credo che noi possiamo addentrarci in ulteriori discussioni di carattere programmatico però penso di darti la parola
Io poi penso che in questa ruolo che noi ci ritagliamo
Come DS ci deve essere molto la capacità di essere la forza che promuove il ricambio generazionale tutta s'
Che non è soltanto un ricambio di classe dirigente anche se questo importante sarà importante tenerne conto nel modo in cui facciamo le liste
Ma è anche un cambiamento profondo di cultura di modo di di di di modo di di di concepire il paese insomma penso a uno dei grandi problemi dell'Italia l'università
Sì c'è Giulio ti voglio tornare diversa e allora va be'così dopo gli risponde
Buonasera a tutti una sera presidente
Sì
Ora va be'questa breve interruzione mia per introdurre un tema faccio lo farò molto brevemente una grande parte nostra generazione incontra sul suo cammino ognuno di noi in conto il suo cammino un'istituzione che l'università e l'istruzione università in questo momento attraversato altissime coso attraversata da una riforma la riforma
Della laurea triennale della laurea biennale specialistica
In la nostra università che spende meno in Europa per studente commenta media di spesa per studente è l'università con il minor numero di ricercatori
Il nostro Paese in cui per cinque anni cioè da quando governa il centrodestra il fondo di finanziamento ordinario fermo quando invece era cresciuto di quasi il venti per cento dei cinque anni del governo dell'Ulivo
La nostra è l'università che oggi attraversata dalla riforma del riordino alla riforma Moratti del riordino del dello stato giuridico della docenza alla ricerca che precarietà in maniera scandalosa il percorsi di chi all'interno di un'estate che lavorare deve dare vita alla ricerca e quindi a quell'elemento fondamentale di sviluppo e di innovazione di cui ogni paese deve dotarsi non la faccio lunga su questo la la domanda all'interrogativo che ci poniamo tutti soprattutto noi ragazzi che non è stata abbiamo vissuto lo stiamo vivendo è di fronte a questa situazione
Il governo del centrosinistra il centrosinistra in questo momento andava giù di esiste la sensibilità culturale diciamo così è la forza politica oltre che la possibilità economiche finanziarie per rilanciare da questo punto di vista penso non regalare per alla ricerca dove cioè di tema in cui pensando al Patto di Lisbona noi siamo fermi all'uno per cento di spesa del PIL il Patto di Lisbona dice di arrivare al tre come i Paesi più avanzati come i Paesi che sono appunto che innovano che che si sviluppano e che sono più avanti di noi sicuramente da questo punto di vista triste la sensibilità e la voglia di dare una svolta anche da questo punto di vista
Ma guarda io penso che se sono d'accordo su tutto diciamo esiste la lo dobbiamo fare quindi noi dovremo fare delle scelte molto coraggiose perché spostare due tre punti di PIL verso la formazione la ricerca comporterà dei sacrifici ma io credo una delle scelte fondamentali del programma del centrosinistra
Cioè concretamente noi dobbiamo riuscire a
Spostare una quota della ricchezza nazionale per investirla sulla formazione e sulla ricerca
Però voi ci dovreste mettere dentro un po'di pepe
Cioè qual è uno dei problemi più drammatici dell'università italiana
Fatto che ebbe si
Una delle cose da fare dell'università e mandare in pensione all'età giusta
Alcuni delle migliaia di
Rettificare alcune migliaia di Fioranelli voi dovreste fare casino per cui
Lo faremo cioè
Carlo
Anche una parte della nostra costituente si perfetto io li vedo anche qualcuno di questi professò questo mondo accademico a un mondo di sinistra
Sono tutti d'accordo che bisogna ci vogliono più fondi per l'università eccetera
Ma io credo che non basta
Io ho sempre in mente infatti lo ripeto ma è bello perché poi gli aneddoti io ho sempre in mente quella ragazza italiana col provato a Berkley
Parte il fatto che porta a comporterei vera nell'atrio della
Dell'Istituto di fisica
Dell'Università di Berkley che è uno dei centri più importanti dell'innovazione della ricerca e gli farei vedere l'albo dei professori
Le foto dei professori che sembrava un complesso rock
Perché c'avevano tutti fra trenta e quaranta
Erano miri asiatici di tutte le razze altro che meticciato colori fino
Con i capelli lunghi ed è un gruppo di scienziati da noi tutti paludati diciamo ma
Risultati minori
E lì dentro ho trovato una ragazza italiana di ventisei anni e me l'hanno presentata dicendo bravissima dirige un progetto di ricerca
E io le ho detto ma perché non torna abbiamo bisogno in questa ragazza neri risposto distruggendo meritava un perito guardi ma vota per noi sì io torno in Italia
Debbo chiedere una raccomandazione alle
Per avere un contratto di ricerca
Con il quale guadagnare in un quinto di quello che guadagna quindi e dovrei fare delle ricerche senza mezzi piomba getti di miliardi i cui risultati verrebbero pubblicati a nome suo da un anziano professore
Devo dire che insomma
E le ho chiesto scusa ha detto mi lasci lavorare qui per cortesia quando mi metterete in grado di di accoglierci verrò volentieri
Questa è la
Le America altri difetti ma anche questi questi queste qua è una società
C'è un ricambio che è un ricambio che avviene sulla base di una feroce competizione qualitativa meritocratica
Ma l'università italiana ha bisogno anche di questi deve essere un luogo in cui se un giovane è intelligente ed è capace fa carriera rapidamente
Perché un Paese che non valorizza i suoi talenti è destinato alla mediocrità questo lo dovete dire voi secondo me facendo ancora un po'più di terzi scusami il consiglio
Piercarlo insistiamo ci stiamo preparando ci stiamo preparando se Stefania che può testimoniare
Magari rapidamente che già siamo andati molto avanti parte che son tutti qui ho visto Miraglia che nessuno però e che ci vogliono bene però poi dopo USA
Allora Stefania potrebbe dire che ce la fa casino certo nell'università e poi gli ordini professionali
Sì buonasera a tutti e buonasera Presidente sintetizza sono anzi ha battuto sul tempo perché è una delle questioni che le volevamo porre dunque la questione che noi riteniamo essere la causa una delle cause principali dei mali dell'Italia è un po'la questione quella che noi chiamiamo la questione generazionale
E cioè il tema del rinnovamento delle classi dirigenti di questo Paese
Dove ci rendiamo conto che il nostro è un Paese vecchio gerontocratica bloccato
Bene riteniamo che la questione generazionale sia questione generale del Paese perché come lei prima accennato non può essere che un paese come come l'Italia sia bloccato il vecchio perché come stava dicendo Stefano nelle professioni ad esempio e tutto bloccato gli ordini professionali sono delle caste non si può essere avvocato notaio senza essere figlio di un o nipote di un avvocato
O di un notaio un Paese bloccato nell'industria laddove questi sì ragazzo che tenta un'operazione una creazione di una nuova impresa e e le vediamo tanti fortunatamente in questi ultimi anni
Viene però bloccato sul nascerà a causa della forte burocratizzazione a causa degli scarsi fondi di scarsi incentivi che vengono dati a questi ragazzi e è un tema che riguarda anche tutta la società l'unico paese dove a quarant'anni se ancora un eterno ragazzo dovesse obbligato ad esserlo ad essere sempre solo figlio e mai padre o madre perché questo Paese ti obbliga a rimanere in case a scegliere tra la tua vita e avere un figlio e parlo qui dal giovane
Da giovane donna e così nel lavoro non si può fare carriera finché qualcuno non vanno va in pensione
In America in Inghilterra ha trent'anni sei già manager qua è già qualcosa se ti fanno diventare una segretaria trent'anni perché ti sei laureato ventotto
E quindi
No fai una segretaria però noi volevamo oltre a questi POR un'altra domanda la politica non sembra fornirci esempi migliori mi dispiace ma a volte purtroppo
Il tema del rinnovamento e mentre gli angusti ad affrontare anche anche in politica
E qualcuno dice che è solo un problema culturale di questo Paese di eterni mammoni e delle mammelle italiane e mediterranee che allevano i propri figli
In questo modo ma presidente solo un problema culturale o la politica può davvero fare qualcosa per farci diventare finalmente grandi
Sicuramente ci sono degli impedimenti e degli ostacoli ne ho parlato in università abbiamo parlato giustamente
Diciamo del degli ordini professionali quindi della difficoltà di accesso alle professioni
Potremmo parlare di una struttura delle carriere anche nelle carriere pubbliche che molto spesso si fonda più sul criterio dell'anzianità
Dell'accusa che non della valorizzazione del merito
Si può parlare della politica certamente la politica italiana
Ha conosciuto
Da molti anni non come non viene avanti una nuova generazione come tale il ricambio in politica
è un ricambio che avviene per generazioni politiche
Le generazioni politiche sono quelle che si formano sull'onda di grandi esperienze collettive
Normalmente in politica chi ha il potere non lo cede spontaneamente
è raro
Rarissima
Il ricambio avviene sempre attraverso una lotta
Lotta democratica ma necessario però avviene sempre attraverso una una lotta non
Questo vale anche nel nel migliore dei partiti possibili quindi
Io ricordo la mia esperienza diciamo il ma hanno un grande partito noi eravamo una generazione politica Rao abbastanza uniti tra di noi
Sessantotto
Il PC all'epoca era governato da una generazione che era quella della Resistenza sostanzialmente perché in realtà tra la generazione del sessantotto e la generazione esistenza c'erano state tante brave persone ma non una generazione politica nel senso forte
Infatti diciamo noi ci sa non ci siamo affermati come una classe dirigente perché eravamo un gruppo c'erano anche delle solidarietà generazionale
Hanno avuto un peso e questo è avvenuto in una dialettica Scotto cioè naturalmente non c'è stato soltanto lo scontro c'è stata anche alla capacità dall'alto di operare una selezione di dipinti
Però quella era una struttura in cui il ricambio della classe dirigente era molto governa
Questo aveva dei difetti ma aveva anche delle qualità
Oggi purtroppo non c'è più cioè per esempio
Io sapevo c'era un c'era un gruppo di persone che venivano viste dall'alto
E che venivano cooptati messi alla prova no io ho fatto il segretario della FGCI quando ho finito di fare il segretario Pdci
Sono stato chiamato dalla segreteria del partito che mi hanno detto abbiamo deciso perché poi non è che ti chiedesse l'ottavo deciso
Che tu adesso andrà in Puglia a fare un'esperienza
Ora propugna nella segreteria regionale io fu integrata membro della direzione del partito
Fare un'esperienza e noi ti seguiremo per vedere come te la cavi
Però
Tu sapevi che c'era dall'alto comunque qualcuno che ti misurata misurava le tue capacità era un sistema abbastanza oggettivo sa bene che se ti davi versare poi un giorno sarebbero venuti in Puglia ripescati
E così fu diciamo di dopo diversi anni fu ripescato Roveraro cavata bene mi portarono nella segreteria nazionale del partito
Adesso questo funziona di meno
Però io credo che
Insomma noi dobbiamo tornare e penso che questa sia la condizione del segretario della sua parte
Mi pare attento a questa esigenza di rinnovamento devono tornare ad avere una politica dei quadri come si diceva una volta
Non ci possiamo soltanto affidare alla spontaneità delle elezioni dirette diciamo perché altrimenti la democrazia del maggioritario rischia di produrre più del notabilato che non una classe dirigente
Per le opinioni
Dobbiamo tornare ad avere una visione fisica
Che sappia promuovere un ricambio intelligente della magari in modo meno paternalistico e più democratico
Però vada detto questo ritengo che molto dipende da voi
Cioè dalla vostra capacità di essere generazione di sviluppo mare una solidarietà tra di voi e di dare una battaglia politica e culturale
Individuando i temi di una battaglia politica e culturale un ricambio di generazione avviene quando è un ricambio di idee se si tratta soltanto di mettere la carne fresca diciamo è più difficile
Quindi e poi il taglio
Più frammentario e è fondamentale il vostro essere uniti e il vostro accompagnare
La legittima rivendicazione di uno spazio ad una battaglia di proposte di idee innovazione programmatica culturale di linguaggio perché allora questa battaglia diventa più forte
Qui io sono d'accordo che uno dei problemi di questo Paese e Svezia
Che uno dei problemi di questo Paese è favorire l'autonomia di una nuova generazione
Il che significa aiutare i giovani a potersi sposare presto a potere comprare una casa potere uscire dalla casa dei genitori diciamo
Cosa che non dipende soltanto dal ma minimo degli italiani
Ma dipende anche da fatti oggettivi
Noi noi voi insieme messo in campo due delle proposte molto interessanti da c'è una piattaforma per cui battersi
Questa piattaforme parte di un programma di governo del centrosinistra
Quindi se noi andremo al governo noi daremo il mutuo per la casa anche i lavoratori precari gli scontrini a parte che cercheremo di ridurre la precarietà del lavoro che ha raggiunto livelli tollerato
Introdurremo tutte quelle proposte diciamo che
Voi stessi avete contribuito ad elaborare e che in parte sono già
Diciamo dentro disegni di legge molto interessanti molto innovativi molto proiettati verso il futuro che credo costituiscano una parte importante della elaborazione con la quale vogliamo governare il Paese
Qui le leggi comunque non bastano c'è un grande problema che riguarda la testa delle persone cioè credo che insomma questa questa festa questo questa vostra voglia di farvi sentire nel partito e nella società costituiscono una premessa molto importante
è importante se voi riuscite a creare una spinta giovanile che attraversi non sono i DS ma l'insieme dell'Ulivo del centrosinistra
Questo si fatica questo perché anche i giovani poi vivono quelle logiche di partito di competizione diciamo però io vorrei che voi faceste tutto lo sforzo possibile perché
Questa
Questo mondo dei giovani del centro sinistra sappia esprimere anche una sua proposta comune unitaria non ripercorra soltanto diciamo le divisioni
E le logiche di partito sommato mi sembra una debolezza addirittura
Noi vogliamo portare al nostro partito è al unione al manipolo di accesso al futuro
Abbiamo l'orgoglio di poter dire nelle tue parole decide gratificano di aver fatto un grande lavoro di elaborazione di mettere assieme tante proposte l'accesso al credito i diritti per i giovani lavoratori precari e però e perfettamente ragione dobbiamo fare anche molto di più dobbiamo costruire un grande progetto politico di una generazione nuova che non vive le divisioni del passato
Che magari sa anche chiedere quattro ad altri giovani che stanno in altri partiti rinchiudersi nei recinti e di costruire un nuovo grande progetto politico
Nuovo grande progetto politico che ci permetta di essere i protagonisti nel dare voce a quella generazione che voce non ha che magari ha difficoltà anche riconosce il signor politica di oggi perché rinnovare il nostro partito è per noi l'equivalente del portare nuove idee una nuova progettualità politica e del potere quindi un nuovo grande progetto politico io voglio ringraziare Massimo D'Alema perché son quasi due ore che sta parlando con noi credo paralizza e di tutti voi che siete qui fa
Lo ringrazio veramente
Domande
Perché sono molti anni nell'esperienza della fittizi che per noi è un modello di come si può non solo rinnovare il nostro partito guidato ma anche aspirare a fare del nostro Paese un Paese veramente migliore grazie a tutti arrivederci